S
UNIVER
Anno XI I- N. 1 GENNAIO 2000
Sped. in abb. postale - Art. 2 comma 20/C - Legge 662/96
Autorizzazione Direzione Provinciale E.P.I. - Filiale di Catania
Periodico Mensile dell’INPAL
per i Siciliani nel Mondo
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TASSA RISCOSSA
ICILIA
Direzione, redazione e Amministrazione: Ufficio Zona INPAL - 95031 Adrano - Piazza Mercato, 72 - Tel. (095) 7692946 - Fax (095) 7602814-7253840 - E-Mail [email protected]
Il dopo Bertolo
Ricostruire
il tessuto sociale
e culturale della
città
di Vincenzo Castiglione
Adrano - La sindacatura Bertolo per il lungo mandato ricevuto,
nel 1993 e nel 1997, avrebbe
dovuto rappresentare un periodo
di grandi realizzazioni per l’enorme disponibilità di mezzi e per la
stabilità amministrativa che l’elezione diretta garantisce ai sindaci.
La gestione Bertolo, inoltre, avrebbe dovuto costituire il passaggio
fra un sistema di governo dominato dagli intrighi e dai condizionamenti degli uomini della peggiore
partitocrazia e un presidenzialismo svincolato dai patteggiamenti con i gruppi e i sottogruppi che
all’interno del consiglio comunale
si andavano formando al di fuori
dei partiti.
Purtroppo quello che si è verificato ad Adrano in questi anni di
presidenzialismo amministrativo
sarà ricordato come un periodo di
mediocrità legato a meschini interessi, caratterizzato da egoismi,
veti e contrapposizioni di basso
profilo politico.
Senza volere essere eccessivamente severi diciamo che, le
responsabilità del fallimento
amministrativo cui abbiamo assistito in questi anni non sono state
soltanto e solamente di Bertolo, ci
sono soprattutto colpe di quell’ex
P.C.I. con tutte le varianti e trasformazioni fino all’ultima versione
sotto la sigla “D.S.”.
Non crediamo siano necessari discorsi complicati per dimostrare la sconfitta personale di Bertolo
e il fallimento del gruppo dirigente
dei D.S. fortemente intriso da un
massimalismo intollerante, inidoneo a gestire gli intervenuti mutamenti sociali e politici del nostro
tempo.
Sei anni di nullismo, di trasformismi caratterizzati da spinte
devastanti esercitate dal gruppo
dei D.S. e dai suoi alleati, con
spregiudicata determinazione fino
ad impedire il regolare svolgimento del Consiglio Comunale.
Le responsabilità complessive
del degrado della città hanno radici molto lontane; quelle più recenti
sono responsabilità che attengono a quelle forze politiche rimaste
indifferenti di fronte al dovere di
capire cosa era accaduto nella
gestione amministrativa del
comune fra la fine degli anni 80 e
l’inizio degli anni 90, quando il
Consiglio venne sciolto per infiltrazioni mafiose.
Non una parola, né un accenno da parte della Amministrazione
Bertolo in difesa dell’onore della
Città; e neppure dall’ex P.C.I., né
dai parlamentari di destra e di sinistra eletti con i voti degli adraniti,
IL MINISTRO BIANCO
SI DIMETTE DA SINDACO DI CATANIA
Dalle 18 e 24 del 3 gennaio
Enzo Bianco non è più sindaco
di Catania. Il neo ministro dell’Interno si è dimesso davanti al
Consiglio comunale convocato
dal presidente Rosario Condorelli. È stato quest’ultimo ad
aprire la seduta e a dare subito
la parola a Bianco che ha letto
una relazione composta da 36
pagine. “L’impegno che ho deciso di accettare su richiesta del
Presidente del Consiglio D’Alema è alto e gravoso perché per
tradizione rappresenta un settore nevralgico dell’amministrazione dello Stato”.
“Il Paese e Catania meritano
un ministro e un sindaco - ha detto
ancora Bianco - ecco perchè ho
deciso di non accettare entrambe
le cariche. Chi mi conosce personalmente sa che si è trattata di una
scelta sofferta nel prendere la
decisione delle dimissioni. Mi
dimetto da Sindaco e non da catanese. Per questo sarò impegnato
a Catania e per Catania”.
“Il mandato di ministro dell’Interno - ha concluso Bianco servirà per sostenerla e per farla
crescere, dal momento che questa città nei duemila e 400 giorni
che sono stato sindaco si è
L’INPAL festeggia
“Natale con i tuoi”
Nicolò Bertolo.
Un momento della manifestazione.
sono state promosse iniziative
intese a riabilitare questa Città e
questa comunità dall’infamante
marchio di mafiosità.
Non una parola di protesta da
parte delle forze politiche di fronte
alla sconcertante notizia diffusa
dalla stampa che poneva Adrano
sullo stesso piano del Belgio in
tema di pedofilia; non una parola
di protesta contro chi ha voluto
dare ad Adrano il primato delle
“nonne baby”; né una parola di
sdegno è stata pronunciata contro
il lancio del microfono in Consiglio
nel corso di un dibattito. E’ questo
il solo bilancio che siamo in grado
di fare con la mortificante constatazione di registrare un fallimento
politico senza precedenti nella
storia di questo Comune.
Non una pietra sopra sul
nostro passato recente e lontano,
bensì la voglia di riscattare la Città
con l’orgoglio di chi crede sinceramente in un grande risveglio cittadino capace di restituire la fiducia
ai giovani, alle donne, al mondo
della cultura e del lavoro, per un
domani diverso, sicuramente nuovo e rinnovato.
Siano tutti protagonisti del
futuro di questa comunità: il clero,
il mondo delle professioni, gli
imprenditori, le associazioni del
volontariato, le organizzazioni culturali, sportive, ricreative, tutti
insieme fautori di un progetto in
grado di prospettare un avvenire
certamente migliore rispetto all’attuale mortificante degrado sociale, politico e culturale.
L’undicesima edizione della
manifestazione “Natale con i tuoi”,
organizzata
dal
Patronato
I.N.P.A.L., il 29 dicembre ad Adrano si è aperta con la partecipazione di un folto pubblico costituito
dai familiari dei nostri concittadini
all’estero e di coloro che sono rientrati in occasione delle feste di fine
anno e salutare l’inizio del nuovo
millennio con i parenti più stretti.
Il saluto rivolto dal Presidente
dell’I.N.P.A.L. Vincenzo Castiglione è stato accolto con una ovazione di consensi e di approvazione
all’unisono per l’opera svolta dall’I.N.P.A.L. nei confronti dei siciliani nel mondo.
Castiglione ha tracciato un
nutrito bilancio consuntivo per i
risultati conseguiti durante il 1999
con la visita in Canada e le altre
manifestazioni preposte da Antonio Romano dell’I.N.P.A.L di
Palermo e degli amici di Caltanissetta, Trapani ed Agrigento.
Castiglione ha poi letto i messaggi delle autorità e delle associazioni che operano in Sicilia.
Il saluto inviato da Antonio
Romano Vicepresidente Regionale dell’A.I.C e del presidente
Regionale della Federazione
Nazionale Pensionati, Mario Sicilia, sono stati salutati con un lungo
applauso. Successivamente il
presidente ha invitato il direttore
provinciale dell’I.N.P.A.L, Piero
Trovato a svolgere la relazione il
cui tema si incontra sulla riforma
dei patronati. Trovato prima di
entrare nel merito della riforma ha
voluto accennare ad una breve
storia del patronato a partire dal
dopoguerra con l’avvento dell’Italia Repubblicana. Trovato non ha
esitato a formulare delle critiche
per il ritardo con cui è stata trattata
la materia. Si pensava ha detto l’oratore che la fine dell’anno sancisse l’approvazione della legge di
riforma, tutto questo non è stato
A. Torrisi
(Continua a pag. 3)
Il neo Ministro Enzo Bianco.
dimostrata pronta, sveglia e
moderna”. Bianco ha poi ringraziato i catanesi e i dipendenti
comunali e si è auspicato che la
città possa vivere una fase nuova per continuare sulle sue tracce. Nel corso della fine della
relazione il ministro ha analizzato alcuni aspetti che hanno
caratterizzato la sua sindacatura. Da domani Catania non avrà
il suo sindaco, si apre una fase
nuova e sarà la Regione siciliana a nominare un commissario
per reggere la fase di transizione verso le nuove elezioni.
C.L.
La povertà è la
minaccia più
seria per i
bambini del 2000
Povertà, Aids e guerre: queste
le minacce che pesano sulle sorti di
milioni di bambini di tutto il mondo.
Secondo il nuovo rapporto dell’Unicef, 600 milioni di bambini vivono
con una somma inferiore all’equivalente di un dollaro al giorno, 250
milioni lavorano e 130 milioni (di cui
due terzi di sesso femminile) non
ricevono istruzione.
Ogni minuto che passa, addirittura cinque minori sono colpiti
dal virus dell’Hiv; i giovani tra i 15 e
i 24 anni malati di Aids sono ben
11 milioni. Circa 540 milioni di
bambini, cioè uno su quattro, vive
in situazioni di pericolo per guerre
e conflitti.
Nonostante la drammaticità
dei dati, l’Unicef riconosce che la
situazione dei bambini che si
affacciano al XXI secolo è migliore
di quella vissuta dai bambini del
È morto
Craxi
Ricordiamolo con le parole
del Presidente Ciampi: ”Un
leader che ha contribuito a
difendere l’Occidente e a
consolidare la pace”.
1900: ma questo - ha osservato il
direttore dell’organizzazione per
l’infanzia delle Nazioni Unite,
Carol Bellamy - non è abbastanza: quando 11 milioni di bambini
muoiono ancora nel mondo ogni
anno per motivi totalmente prevedibili, non è sufficiente dire: “Le
cose ora vanno meglio di prima”.
L’Aids ha in molti luoghi monopolizzato risorse e sforzi e le
guerre impediscono che siano
eseguite le vaccinazioni per altre
malattie come la poliomelite; per
questo, l’Unicef e altre organizzazioni - ha sottolineato Bellamy
- vogliono riuscire ad ottenere un
“giorno di tregua”, che permetta
di compiere il lavoro di assistenza a bambini e malati nelle zone
dove si sta combattendo una
guerra.
A.C.
2
GENNAIO 2000
UNIVERSO SICILIA
Amato sferza la maggioranza; Dini “I politici imparino dal Papa”
Il ministro del Tesoro, Giuliano
Amato, il 7 gennaio scorso a Reggio Emilia per il 203°anniversario
del Tricolore, rivolge un appello
alla maggioranza e in particolare
ai partiti del centrosinistra dicendo: “Basta con la politica chiusa,
basta con le sue diatribe interne di
duellanti, triellanti, quadriellanti su
cose piccole che riguardano le
sua interne trincee”. Amato ha nvitato i partiti della maggioranza a
spingere, con il loro esempio, “gli
italiani ad abbandonare lo spirito
di fazione che spesso ha contrassegnato la storia d’Italia” e a sollecitare la riscoperta dell’identità
nazionale. Il ministro del Tesoro
ha così ripreso i temi affrontati in
una intervista al “Corriere della
Sera” nella quale ha espresso critiche a tutto campo alla sinistra. Di
fronte ai problemi che pone la globalizzazione, ha detto Amato, “il
cavallo di cui disponiamo, il centro-sinistra, ci appare piccolo e
non per via dell’esigua maggioranza parlamentare, ma perché
invece di crescere nella sua
dimensione di coalizione è un’espressione geografica”. E vedere
che il centro-sinistra non fa prevalere “elementi comuni di appartenenza è sconsolante”. Mentre il
Papa, ha affermato Amato, “ha
capito che occorre governare le
diversità” e cerca gli elementi che
uniscono le religioni. Amato ha criticato quindi l’atteggiamento
“difensivo” della sinistra nei confronti dell’economia di mercato,
ma anche quello degli imprenditori che non investono. La coalizione, ha proseguito Amato, è fatta
“di frammenti e i Ds sono solo il
frammento più grosso”. Ora è
dunque arrivato il momento di
“definire una comune “missione
Italia”. Questo sarà il tema su cui si
impegnerà la fondazione Italianieuropei che presiedo in un con-
fronto a febbraio” ha concluso
Amato.
E nello stesso giorno anche
un altro ministro ha indicato l’azione del Papa a modello di quella politica. Il ministro degli Esteri
Lamberto Dini ha affermato che
nel mondo di oggi, la Chiesa cattolica sembra rappresentare “la
custode della libertà e della giustizia sociale, mentre i politici si
preoccupano del potere e la perdita di forza e di credito dei grandi mediatori sociali, i partiti innanzitutto, fa percepire il sistema
delle comunicazioni come l’unico grande luogo di mediazione”.
Dini, che è intervenuto in teleconferenza al convegno sui diritti
umani promosso a Palermo dal
“Gruppo interparlamentare per il
Giubileo”, ha parlato di “una duplice sfida: porre la democrazia
al centro della cooperazione internazionale e a livello europeo,
portare a termine un disegno di
integrazione ancora incompiuto”. Ed ha fatto esempi precisi:
l’insuccesso del tentativo di imporre una moratoria delle esecuzioni capitali; i “giorni drammatici” delle contestazioni di Seattle;
il dirittodovere all’ingerenza
umanitaria che rischia di assu-
mere “caratteri di arbitrio” perché
“affidato alle decisioni discrezionali di uno o più paesi”. “È in corso - ha quindi denunciato il ministro degli Esteri - un conflitto tra
politiche che scelgono o rifiutano
la centralità dei diritti umani”. Anche il ministro delle Telecomunicazioni, Salvatore Cardinale, intervenuto al convegno, ha reso
omaggio all’impegno di Giovanni
Paolo II a favore dei diritti umani:
“Il Papa - ha detto - è più avanti.
La Chiesa è sempre più avanti e
può essere una guida con il suo
ruolo profetico”.
U.S.
Il fenomeno
La guerrra fredda:
Guai per i Clinton,
dell'Immigrazione
angosciante leit motiv
governo D'Alema
nel XX secolo
della storia contemporanea fino a primavera:
garantiscono
le stelle
L’aspirazione a migliorare le condizioni di vita per sé
e per la propria famiglia, la
determinazione a sfuggire la
povertà, la disoccupazione, i
disastri delle guerre, le persecuzioni delle dittature,
continuano a essere, come
in passato, causa delle
migrazioni di milioni e milioni
di persone.
Come ieri dall’Europa,
oggi si emigra verso i paesi
che offrono una più alta
domanda di lavoro e migliori
possibilità di alimentarsi, di
curarsi, di istruirsi, di vivere
lontani da violenze e sopraffazioni.
L’emigrazione è infatti,
prima di tutto, il frutto di differenze e squilibri che possono essere economici, demografici, sociali o anche
ambientali; è inoltre uno
degli aspetti di quel fenomeno, chiamato globalizzazione, che caratterizza la
nostra epoca.
La facilità dei trasporti ,
la diffusione delle informazioni e delle comunicazioni
rende oggi ancora più forte,
e non sempre di facile controllo, la pressione di così
tanti uomini e donne alle
frontiere dei paesi più ricchi
e sviluppati.
Durante il XIX secolo si
registrò una complessiva
crescita della popolazione
nel mondo, ma l’incremento
demografico
interessò
soprattutto le popolazioni
dell’Europa e d’oltreoceano.
Nelle Americhe, terre di
immigrazione, la crescita
demografica fu, in percentuale, ancora maggiore che
nel vecchio continente. Si
calcola che i discendenti
degli emigrati italiani nel
mondo superino oggi il
numero degli abitanti della
nostra penisola.
L’emigrazione è infatti
stata un fenomeno che ha
accompagnato tutta la storia
d’Italia, con momenti di particolare intensità. L’emigrazione di massa, iniziata alla
fine del secolo scorso e
interrottasi tra le due guerre,
riprese con vigore nel
secondo
dopoguerra,
seguendo antiche e nuove
strade. Con il cosiddetto
“miracolo economico”, a
partire dalla fine degli anni
Cinquanta, assunsero consistenza anche le migrazioni
interne, soprattutto dalle
regioni del Sud verso le aree
più industrializzate del Nord.
A partire dalla fine degli
anni Settanta lo scenario
muta significativamente: da
paese di emigranti l’Italia si
trasforma in meta ambita da
migliaia e migliaia di persone, provenienti dall’Est dell’Europa e dal Sud del mondo.
A.R.
Alle soglie del duemila sembrano
ormai lontani gli anni della guerra fredda, della contrapposizione netta e irrimediabile, politica e militare, fra i paesi
alleati agli Stati Uniti e il blocco dei paesi
comunisti, della corsa agli armamenti e
dell’uso di tecnologie di guerra sempre
più sofisticate, del pericolo di un olocausto nucleare nonostante i molti trattati
sul disarmo e i molti discorsi sulla coesistenza pacifica.
Con la caduta del muro di Berlino
nel 1989 è scomparso infatti anche uno
dei due poli della contesa: l’URSS. Purtroppo, a dieci anni di distanza, sembrano però ormai molto lontane anche le
illusioni sulla possibilità di un mondo
finalmente pacificato capace di dirimere
i conflitti fra gli stati senza l’uso di armi.
Esaurito l’equilibrio bipolare, le contraddizioni sono infatti esplose, disegnando un quadro instabile contraddistinto da microconflittualità locali e
regionali. La ex-Jugoslavia, la Somalia,
il Ruanda, il Burundi, la Cecenia, le
repubbliche asiatiche dell’ex Unione
Sovietica, il Mozambico, l’Iraq sono
infatti diventati altrettanti teatri di guerra.
Con “guerra fredda”, un’espressione coniata dal giornalista americano
Walter Lippmann, è stata indicata quell’atmosfera, determinatasi all’indomani
della seconda guerra mondiale, tra le
due superpotenze, Stati Uniti e Unione
Sovietica, caratterizzata da una conflittualità sviluppata con ogni mezzo politico, propagandistico, economico e militare, con la sola eccezione dello scontro
armato diretto. Fu inaugurata “ufficialmente” nel marzo 1947 con l’esplicitazione di quella che è rimasta nota come
la dottrina Truman. L’esclusione dello
scontro diretto fra le due potenze, che
nel volgere di pochi anni costituirono un
solido sistema di due blocchi contrapposti, coincise con una frenetica rincorsa
agli armamenti.
Nel 1962 la guerra fredda raggiunse il suo punto di maggior tensione
con la crisi dei missili di Cuba. L’esperienza cubana, durante la quale si
giunse a un passo dallo scoppio del
conflitto nucleare, dimostrava che la
soglia di rischio era ormai troppo elevata e che anche una crisi locale poteva rapidamente portare all’uso degli
arsenali nucleari. La lezione fu recepita dalle due superpotenze e segnò
una svolta nella logica del bipolarismo, inducendo Mosca e Washington
a inaugurare una stagione di confronto e di trattative.
Dopo decenni di alterne vicende, gli
anni Ottanta si aprirono negli Stati Uniti
con una forte ripresa del riarmo nucleare con il governo del presidente Ronald
Reagan. Ma i progetti non ebbero però il
tempo di realizzarsi concretamente
soprattutto perché a venir meno fu,
improvvisamente, la consistenza stessa
del nemico di sempre: l’URSS.
La politica di riforme inaugurata da
Gorbaciov non ebbe successo e non
riuscì a risolvere la profonda crisi del
sistema politico e militare, su cui si basava il blocco comunista, che andò velocemente in pezzi in una totale dissoluzione .
La fine della contrapposizione fra i
due blocchi, non ha però purtroppo
inaugurato un’era priva di conflitti né un
nuovo equilibrio mondiale.
Speriamo nel terzo millennio.
M.S.
Associazione Regionalle Sicilgrano - Catania
95124 - CATANIA
Piazza S. Maria di Gesù n. 3
Uffici zonali sono aperti a:
— Maniace
— Bronte
— Grammichele
— Raddusa
— Castel di Iudica
— San Cono
Tutte le sedi di cui sopra sono ubicate presso
le sedi comunali dell’A.I.C.
Per una puntuale assistenza tecnica in grado di garantire uno sviluppo adeguato alle
nuove tecniche di produzione rivolgetevi all Associazione Regionale Sicilgrano.
Successo elettorale di Al
Gore negli Usa, guai per Bill e
Hillary Clinton. Aggravamento
della salute per Craxi e Wojtila.
Il governo D’Alema regge fino a
dopo le elezioni regionali di primavera. Ripresa economica
estiva fino a quasi il 2001 che
potrebbe essere compromessa
dalla disfunzione del quadro
politico italiano.
Ma non basta: Michael
Schumacher per tornare alla vittoria nel mondiale di Formula
Uno deve trascorrere il prossimo compleanno all’isola di
Pasqua. Aumenta la popolarità
del presidente Ciampi.
Continuerà, e crescerà, poi,
l’opposizione più o meno violenta alla globalizzazione che,
dopo aver fatto fallire il vertice di
Seattle tornerà alla carica per la
difesa delle realtà locali e contro
le manipolazioni genetiche dei
cibi. Queste le principali previsioni per il 2000 di alcuni celebri
astrologi italiani.
Anno bruttissimo per Bill ed
Hillary Clinton, si diceva. Lo prevede il famoso astrologo Ciro Discepolo che aveva previsto l’esito positivo per il presidente americano nello scandalo Lewinsky.
Ma così non sarà il prossimo anno per la coppia presidenziale.
“Siamo certi - ha commentato Discepolo - che l’addio di Bill alla
Casa Bianca sarà triste e doloroso. Osservando le stelle di Hillary Clinton, ci descrivono l’altrettanto negativa posizione del
marito o viceversa. Eccetto però,
che entrambi, nel 2000 si influenzeranno negativamente ed inizieranno con il piede sbagliato il
nuovo millennio.
La salute della first lady
appare assai mal messa, ma gli
astri non ci dicono se i riferimenti sono la sua salute fisica o
mentale o possono dipendere
da un grosso dispiacere per una
eventuale sconfitta al Senato o
per i rapporti con il marito che
quasi certamente peggioreranno al termine del mandato presidenziale di Bill.
D’accordo con questa previsione è anche la celebre astrologa Carla Canta, che, anche per
questo prevede la vittoria eletto-
rale di Al Gore. Per quanto
riguarda l’Italia, l’astrologa vede
una ripresa economica dalla
prossima estate fino a quasi il
2001 nel settori dell’elettronica,
informatica e turismo, ma tutto
potrebbe essere rimesso in
discussione dal quadro politico
confuso che impedisce, a suo
dire, anche in futuro il delinearsi
di due schieramenti nettamente
distinti.
Comunque, il governo D’Alema dovrebbe resistere fino a
dopo le elezioni regionali di primavera.
Previsione confermata anche dall’ex cantante Giuliana
Valci, conduttrice della rubrica
astrologica della trasmissione
radiofonica “Strada facendo”.
Ma la Valci si spinge oltre prevedendo nuove elezioni politiche in
autunno.
Secondo Discepolo, invece,
malgrado i rischi di caduta, il
governo D’Alema potrebbe farcela anche se si vedono rotture
dure ed importanti. Discepolo
vede però un anno difficile
anche per Silvio Berlusconi che
potrebbe perdere la sua leadership all’interno del Polo. Ipotesi
questa confermata da Carla
Canta, che, a suo dire, i guai
all’estero di Berlusconi imprenditore lo renderebbero improponibile a livello europeo come
leader. In politica estera, sempre l’astrologa Canta prevede
nuove proteste simili a quelle di
Seattle in difesa della produzione tradizionale e delle realtà
locali.
Stessa previsione quella di
Mercedes Deotto Salimei, caposcuola di una nuova astrologia
che si rifà ai dati del cielo aggiornati dalla Nasa. La Salimei, che
aveva previsto i conflitti dei Balcani e in Cecenia, presagisce
una vittoria degli ultraconservatori che obbligheranno la globalizzazione a rallentare la presa.
In particolare, secondo le sue
previsioni si dovranno fare concessioni alle scuole private, ai
gruppi economici per la difesa
della realtà locale, gruppi politici
minoritari e alcuni fondamentalisti religiosi.
Taità
UNIVERSO SICILIA
GENNAIO 2000
Cento anni di
genio artistico
L’arte: compagna dell’uomo
sin dai primordi della preistoria.
Vediamo chi l’ha cambiata e
come in quest’ultimo secolo.
Pablo Picasso: nel 1937 ha
sconvolto il mondo dipingendo
Guernica, una tela che rappresenta l’orrore della guerra
(Picasso ha rappresentato quella spagnola, ma il dipinto è più
che universale) in tutti i suoi
aspetti.
Le Corbusier: un architetto
che, nel 1952, ha cambiato il
modo di concepire l’abitazione.
Igor Stravinsky: il suo “Cielo
di Fuoco” è una delle musiche
che saranno ricordate ben oltre
il XXI secolo.
Coco Chanel: nel 1926 disegnò un piccolo vestito nero da
donna. Forse lei non se ne rese
conto, ma fu la prima “stilista”
della storia.
James Joyce e T.S. Eliot: hanno pubblicato praticamente in
contemporanea i loro lavori principali nel 1922. Joyce con l’”Ulisse”
ha portato la psicanalisi in letteratura, mentre Eliot ha cantato la
desolazione del mondo moderno
nel suo “Waste Land”.
Louis Armstrong: praticamente la personificazione del
jazz, genere che ha regnato per
gran parte della prima metà del
secolo, ma che vive grandi
momenti anche al giorno d’oggi.
Charlie Chaplin: l’uomo che,
nonostante la mancanza di
parole nelle sue pellicole, è riuscito a esprimere una immensa
quantità d’emozioni. Sempre
con una raffinatissima comicità.
Marlon Brando: uno degli
attori-simbolo del cinema, l’arte
che più si è sviluppata nel ‘900.
Frank Sinatra: “la voce” di un
secolo.
The Beatles: i quattro baronetti di Liverpool che si sono
inventati il rock moderno. Tutte
le star musicali di oggi devono il
loro successo a quei ragazzi.
Bob Dylan: la sua musica
continuerà a “soffiare nel vento”
almeno per altri cento anni...
Aretha Franklin: noi la ricordiamo nel film “The Blues
Brothers” mentre, sul bancone
di una polleria, canta la bellissima “Think”.
Steven Spielberg: abbiamo
detto che il cinema è stata l’espressione artistica del secolo.
Spielberg è forse il più rappresentativo della sua categoria.
Bart Simpson: promosso a
personaggio del secolo anche il
ragazzino più terribile dei cartoon.
Alberto Tigilio
“I cannoni austriaci della Villa Comunale”
Si era appena iniziato il “progetto - Villa Comunale: Giardino
delle Vittorie”, già ultimato il
monumento di caduti (scultura
di Angelo La Naia), si era decisa
di dare più solennità e storicità
alla scultura(che commemorava
300 adornesi caduti nella guerra
1915-1918) decorandolo con
qualche cimelio bellico,per cui,
atal fine, il partito fascista aveva
inoltrato la richiesta alla Direzione Nazionale di Roma. Furono
accontentati gli Adornesi( popolazione, amministrazione e, particolarmente, gli attivisti francesi), grazie all’interessamento
dell’Onorevole Achille Storace
”segretario politico aggiunto” del
P.N.F; il , con una lettera del %
Aprile 1923, inviata a Roma al
Segretario Politico del fascio di
Combattimento di Adernò”, rese
noto che Adernò avrebbe dovuto, come cimeli di guerra, due
cannoni, catturati gli austriaci
nella guerra 1915-1918.
Questa lettera (che si conserva nell’archivio storico, artistico e letterario del Castello
Normanno).
“Partito Nazionale Fascista Direzione- Piazza Colonna 366 Roma - Segreteria politica Roma lì 05/Aprile 1923 - Ho il
piacere di comunicarti che il
Ministero della Guerra ha concesso gratuitamente, come
cimeli di guerra da conservare
inalterati, i due cannoni austriaci
Le indulgenze: storia
e significati di una
pratica sacra
Il termine “lucrare indulgenze”, che
in linguaggio spirituale vuol dire guadagnarsi il perdono dei peccati, é preso in
prestito nel Medioevo dal mondo dei
commerci e dei traffici. Così come il
mercante, anche il pellegrino parte per
luoghi lontani in cerca di ricchezze: i
suoi saranno però i tesori dello spirito,
molto più preziosi di quelli materiali. E
quanto più il percorso sarà difficile, tanto maggiori saranno le indulgenze
lucrate.
Non é difficile immaginare i disagi
cui nell’antichità si andava incontro, vista la situazione di insicurezza politica e
sociale del tempo e le condizioni di abbandono in cui versavano le antiche vie
consolari romane, dopo la caduta dell’Impero. Ciò nonostante, il flusso di
“pellegrini et mercatores” continuava incessantemente, come si capisce da alcune deliberazioni comunali che regolavano la manutenzione delle strade.
Mentre la penitenza era una pratica
ben definita nel mondo cristiano, il concetto di indulgenza, intesa come la possibilità di ottenere il perdono dei peccati commessi evitando l’espiazione della
pena, si stabilirà molto più tardi. Durante il primo millennio non si parla ancora
di indulgenza, bensì di “remissione dei
peccati”. Quanto alle penitenze, fino al
IX secolo, esse consistevano in preghiere, digiuni o pratiche ascetiche, che
il confessore stabiliva in base alla gravità delle colpe. Dall’895 in poi, con il
Concilio di Tribur, si stabilisce che
anche alcuni atti di carità, come le
donazioni e le elemosine, possano
essere assegnati dal confessore come
pratiche di penitenza per scontare i
peccati commessi.
La pratica dell’indulgenza, cioè di
un perdono dei peccati più o meno prolungato (di giorni, mesi o anni), comincia a diffondersi nell’XI secolo: si trattava, in verità, di remissioni generali concesse in circostanze particolari, a chi,
per esempio, intraprendeva un pellegri-
3
naggio o a chi donava particolari elemosine per la consacrazione di chiese.
Fu Urbano II a promettere la prima
indulgenza plenaria nel 1095, a Clermont, ai Crociati. Ma si diffondevano
soprattutto le indulgenze parziali, volte
ad abbreviare il tempo della pena post
mortem in Purgatorio e ad accedere
prima al Paradiso: vigeva addirittura
una specie di “tariffario” delle indulgenze che diede luogo, durante il Medioevo, a un fenomeno di dono e di scambio
tra chiese e pellegrini, sul quale dovette
spesso intervenire l’autorità ecclesiastica. Infatti nei luoghi di devozione il pellegrino lucrava le indulgenze non solo
attraverso precisi atti di culto, ma anche
tramite le offerte destinate alla chiesa o
al santuario visitato.
Speciali indulgenze si potevano
acquisire, inoltre, in occasione di alcune
festività liturgiche, come il giovedì santo o
l’Ascensione. Un anno di indulgenza otteneva chi assisteva all’annuale processione della Veronica. Nel Duecento era
diventata popolare l’indulgenza plenaria
che si poteva ottenere visitando la Porziuncola ad Assisi e la Basilica di Collemaggio. L’indulgenza della Porziuncola si
legava a San Francesco, il quale l’avrebbe ottenuta da papa Onorio III, nel 1216,
per quelli che avrebbero visitato la chiesa
di Santa Maria degli Angeli nella ricorrenza della sua consacrazione avvenuta il 2
agosto 1215. Anche papa Celestino V, nel
1294, aveva stabilito un’indulgenza plenaria a quanti avessero fatto visita alla
chiesa di Santa Maria in Collemaggio
all’Aquila, il 29 agosto, ricorrenza di San
Giovanni Battista e anniversario della propria nomina pontificia. Non a caso, dalla
metà del 1200, si assiste al diffondersi di
un fenomeno di religiosità spontanea
popolare e di massa, collegato a queste
grandi “perdonanze”, che sono il preludio
di quelle che saranno, dal 1300 in poi,
anno del primo Giubileo, le grandi indulgenze “istituzionalizzate”.
M.G.
Uno scorcio della Villa Comunale di Adrano.
richiesti, con i relativi affusti. Per
effetto delle disposizioni già
date, essi saranno spediti a
destinazione dall’Arsenale di
Napoli.Gradite i miei cordiali
saluti. Il Segretario politico
aggiunto(Achille Stroce)”.
I due cannoni, ubicati ai lati
del”Monumento ai caduti”, scultura bronzese su una grande
base
Pirmidale), crearono una
visione efficace e diedero un’austerità incredibile alla stessa Vil-
la Comunale, facendo spettacolo di attrazione e attenzione sia
agli Adraniti, sia ai forestieri.
Purtroppo i bombardamenti
di artiglieria e aerei del II conflitto mondiale distrussero le grandi ruote di entrambi i cannoni, le
quali però, finita la guerra, furono sostituite con muretti di
cemento, che perissero ai due
affusti di rimanere ancora stabilmente ai due lati del monumento. Fino agli anni ‘50, così li hanno visti tutti coloro che entrava-
no nella Villa Comunale, una, un
giorno furono rimossi dagli
Amministratori Comunali, come
preludio della rimozione del
“Monumento ai Caduti”, che
avvenne alcuni decenni dopo.
Rimane ancora un fatto
misterioso circa la rimozione e
la totale scomparsa dei due
cimeli bellici, assieme alla
nostalgia di quanti erano abituati a sostare vicino ad essi.
Saro Franco
A reti unificate la sera del 31 dicembre 1999
Il Messaggio del presidente Ciampi
Ampi consensi al contenuto del discorso del presidente Ciampi
rivolto agli Italiani in patria e all'estero
“Il secolo che ci lasciamo alle spalle
ha visto crescere l’Italia in benessere,
in solidarietà, in spirito civile. Cento
anni fa quattro miliardi di leva su dieci
non conoscevano l’alfabeto; oggi milioni di giovani dialogano attraverso gli
strumenti informatici e il loro numero
cresce continuamente. Cinquant’anni
fa le donne erano escluse dal diritto di
voto, oggi partecipiamo in misura crescente alla vita politica, sociale, economica, arricchendone la qualità. Dobbiamo essere consapevoli non soltanto
delle insufficienze, dei ritardi della
nostra società ma anche dei successi.
Affronteremo così con maggiore sicurezza le sfide del nuovo secolo. Ci
attendono i grandi problemi del mondo.
La scienza è giunta alle frontiere della
vita animale e vegetale. Oltre vi sono le
seduzioni e i pericoli di manipolazioni
aberranti.”
Successivamente il presidente si
sofferma sui temi dell’economia
“La mondializzazione dei mercati
economici e finanziari produce un nuovo benessere, ma rischia di mortificare
vocazioni produttive, mestieri, cultura di
popoli, di lenire le disuguaglianze. La
globalizzazione dei mezzi di comunicazioni di massa crea spazi di informazione per tutti i popoli, ma rischia di provocare dipendenza da scelte altrui, pericolosa soprattutto per la formazione
delle nuove generazioni. Possibilità
grandi di progresso e pericoli gravi
sono strettamente congiunti. L’esito
dipende dalla nostra capacità di governare fenomeni aperti verso il bene ma
anche verso il male, di riuscire a fecondare l’avanzamento delle tecniche con
un senso forte di umanità, di solidarietà”.
Il Presidente non poteva mancare di
rivolgersi ai giovani imprenditori ad
avere fiducia:
“Vi è una piena di sentimenti nel mio
animo mentre vi sto parlando. Dobbiamo avere fiducia in noi stessi, ne esistono le condizioni, sta a noi realizzarle. Voi soprattutto, cari giovani ,dovete
avere fiducia. I problemi che vi ho esposto sono problemi di cui voi siete e
dovete sentirvi protagonisti.
L’Italia sarà quella che voi saprete
essere. Sta a voi far diventare questa
nostra Patria più forte e più bella, quella Patria per la quale tanti miei compagni di gioventù hanno dato vita. Guardate in alto, nutrite speranze e progetti,
date libera espressione a quanto di
nobile, di generoso anima i vostri cuori,
le vostre menti. Soprattutto abbiate
sempre dignità di voi stessi.
Cari italiani tutti, vi sento, vi vedo
nelle vostre case così come voi fisicamente mi vedete. Vi vedo con le vostre
gioie, con le vostre speranze, con le
vostre sofferenze.
Penso anche a voi italiani che per
scelta o per necessità vi trovate fuori
dai confini della Patria, alla quale vi sto
strettamente legati, custodi gelosi di
memorie, di tradizioni, della stessa lingua di origine.
E a tutti voi, con tutti il cuore faccio
gli auguri più belli. Buon Anno 2000”
Ad eccezione di rifondazione e della Lega Nord, i commenti sono stati tutti di apprezzamento.
U.S.
(Continua dalla 1ª pagina - L’INPAL festeggia ”Natale con i tuoi”
possibile, in quanto la Finanziaria e la crisi
di Governo non hanno permesso di
approvare la nuova legge. In ogni caso,
ha continuato Trovato, la riforma dei
patronati è cosa fatta ed il ritardo non
costituirà motivo alcuno di disguido per
l’attività degli enti. La Riforma introduce
elementi di novità molto interessati in
quanto riduce l’obbligo della presenza in
oltre il 50% delle provincia, ed inoltre
annulla l’attività giudiziaria per rafforzare
l’attività di assistenza in alcuni settori sanitari.
Dopo l’intervento di Trovato si è aperto un dibattito con particolare riferimento
all’attività del patronato all’estero.
I lavori sono continuati secondo il
programma prefissato e si sono conclusi nella serata con lo scambio di auguri
per l’anno 2000. Alla manifestazione
oltre ai responsabili dell’I.N.P.A.L, hanno partecipato i collaboratori di “Universo Sicilia” con l’intero corpo redazionale fra cui il Vice direttore Prof. Nunzio
Nasca, Anna Costanzo, Gloria Stancampiano, Concetta Caltabiano, il Dot-
tor Giovanni Stancampiano funzionario
del Comune di Adrano, Piero Trovato
responsabile provinciale dell’I.N.P.A.L,
Angelo Russano consigliere comunale
e Alfio Mangani capo gruppo consiliare
dei socialisti dello S.D.I. e numerosi
altri partecipanti, in rappresentanza di
circoli ed associazioni dei lavoratori
all’estero.
I lavori si sono conclusi con il saluto
augurale del Presidente regionale
dell’I.N.P.A.L. Vincenzo Castiglione.
A. Torrisi
4
GENNAIO 2000
Il messaggio
del Sindaco Orlando
ai palermitani:
”Il 2000 come inizio
per un nuovo futuro”
“Con la forza del numero e
del simbolo, il 2000 chiude un
eccezionale capitolo della storia, ponendosi come soglia di
partenza di un futuro che molti
salutano con febbrile entusiasmo e che alcuni aspettano con
non pochi turbamenti”. Inizia
così il messaggio rivolto dal sindaco Leoluca Orlando a tutti i
palermitani per il nuovo anno.
“2000 anni fa - ricorda Orlando in Palestina, iniziava la storia
dell’uomo nuovo. Da Cristo in
poi, l’umanità non è più stata la
stessa, e con Cristo la buona
novella ha rifondato il pianeta. Il
2000 è così un traguardo al termine di un lungo cammino, inimmaginabile all’inizio del viaggio.
“Un uomo attraversa il Paradiso
in sogno, e gli viene dato un fiore come prova di essere stato lì.
Destandosi, si trova in mano
quel fiore”. L’immagine di Coleridge ci accompagna al senso di
quei giorni di 2000 anni fa e a
questo ritrovarci oggi con un
segno forte impresso nelle
nostre mani e nel nostro cuore”.
Per Orlando “da qui, dal
2000 come momento finale ed
iniziale ad un tempo, possiamo
sperare in un’epoca in cui le
conquista della scienza e della
tecnologia non siano pagate a
prezzi di cuore? In un’epoca
dove l’irradiazione dell’informazione non si faccia manipolazione? Dove l’apogeo informatico
non imponga la globalizzazione
definitiva? Dove la raffinatezza
metodica dello sfruttamento delle energie non imponga la
distruzione dell’ambiente? E
dove il lavoro dell’uomo dia
decoro all’uomo? Possiamo
sperare in un’epoca che, a fianco del trionfo della ragione sull’imbecillità, veda un nuovo
umanesimo dare scandalo? Un
nuovo umanesimo per il quale le
risorse del pianeta possano
essere destinate soprattutto a
chi ne ha necessità: per il quale
razze, etnie, religioni possano
smettere i loro fanatismi? Possiamo sperare in un nuovo umanesimo che suggerisca, perfino
noiosamente, l’accettazione dell’altro, la solidarietà, l’accoglienza, il sorriso, l’abbraccio al più
debole? Se la speranza è un
dovere, alimentarla è un gesto
di coraggio di chi non torna
indietro, di chi il 2000 ha raggiunto con il fiore di Coleridge
nel cuore. E Palermo non torna
indietro. La sua rinascita, la sua
faticosa, quotidiana battaglia
contro la cultura di morte, il ritorno alla sua vocazione di cuore
del Mediterraneo, città di pace e
capitale di accoglienza, terra di
incroci e crocevia di culture,
sono tutti elementi che costituiscono un patrimonio troppo prezioso per poter essere smarrito,
e non, invece, custodito, arricchito, amplificato. Noi Palermitani abbiamo finalmente scoperto
l’amore per la città. Noi palermitani dobbiamo continuare a coltivare l’amore per la nostra città
e - ancor più meglio - l’amore tra
noi stessi. Amarci è il nostro progetto per il 2000 - conclude
Orlando - Il 2000 è la festa di
questa fiduciosa speranza, è la
festa di un amore necessario
possibile”.
G. Sucato
UNIVERSO SICILIA
Assistenza sanitaria multilingue
nella Roma del Giubileo
Un numero. Basterà quello
per poter chiedere il farmaco di
cui si ha bisogno, indipendentemente da quale sia la propria lingua madre.
Unico presupposto: sarà
necessario avere con sé il Pharmatourist, una sorta di “minivocabolario” per le farmacie e i
loro utenti che contiene 25o
domande riguardanti le diverse
patologie. Ad ogni domanda è
associato un numero col quale il
farmacista può individuare la
frase corrispondente in italiano,
e fornire di conseguenza il farmaco più adatto.
L’opuscolo, realizzato appositamente per il Giubileo da Fe-
derfarma e dal Comune di Roma, è stato distribuito nelle farmacie della capitale, oltre ché
negli alberghi, nei ristoranti, negli
aeroporti e nelle stazioni. I testi
ivi contenuti sono scritti in cinque
lingue straniere (più quella italiana): grazie al Pharmatourist potranno risolvere i loro problemi gli
inglesi, i francesi, i portoghesi, gli
spagnoli e i tedeschi. Oltre, ovviamente, a tutti coloro che non
provengono direttamente da
queste zone ma hanno un po’ di
dimestichezza con una di queste
lingue. Il Pharmatourist è uno
strumento che si preannuncia di
grandissima utilità, soprattutto
quando Roma sarà presa d’as-
salto (in parte già iniziato) dai milioni di pellegrini che la visiteranno in occasione del Grande Giubileo del 2000.
Con questo sistema, che
verrà gradatamente esteso a
tutta la penisola, è possibile evitare di commettere l’errore di
chiedere il farmaco sbagliato
solo per colpa di una difficoltà
linguistica. In questo modo,
infatti, chi sta dietro al banco di
una farmacia riceverà dal
paziente straniero una scheda
segnata con un numero che lo
stesso farmacista potrà confrontare con quello fornito sul libretto in italiano: a questo punto
potrà fornire al cliente il medici-
nale effettivamente richiesto.
L’opuscolo contiene inoltre
informazioni utili sugli orari delle
farmacie romane, tutti i “telefoni
utili” (ambulanza, polizia, centro
antiveleni, etc...) ed una scheda
dove il farmacista può segnare il
nome del farmaco venduto, la
sua forma farmaceutica (sciroppo, gocce, compresse...), modi e
tempi di somministrazione del
medicinale ed eventuali altri consigli per il suo corretto utilizzo.
In questo modo il pellegrino,
o, più in generale, il turista, avrà
a disposizione un’assistenza
sanitaria continua, proprio come
se si trovasse in patria.
T.S.
Un esempio di integrazione:
La Comunità italiana
a BRUXELLES
Il Belgio è uno dei Paesi dell’Unione
Europea in cui la percentuale di popolazione
straniera è tra le più significative. In tutto il
territorio del Regno, non vi è Comune in cui
non vi siano iscritti cittadini stranieri : è
quanto emerge da uno studio del Consolato
d’Italia a Bruxelles. La presenza straniera a
Bruxelles ha un duplice aspetto caratterizzato, da una parte, da una emigrazione sociale ed economica privilegiata rappresentata
prevalentemente dalla categoria dei funzionari internazionali e, dall’altra, da quella
operaia, particolarmente presente nelle
zone di Vilvorde e di Tubize, dove la grande
industria siderurgica risale alla fine del 1800.
La presenza di numerosi istituti universitari nelle Regioni di Bruxelles-Brabante fa
inoltre emergere una maggioranza (proporzionalmente parlando) di popolazione di età
giovane, inferiore ai 24 anni, con una percentuale particolarmente elevata a Louvainla-Neuve nel Brabante Vallone e nel Comune di Woluwe-Saint-Lambert a Bruxelles,
sede della Facoltà di Medicina dell’Università Libera di Bruxelles. Relazionato all’impatto della forte disoccupazione femminile,
e straniera in particolare, il dato relativo alla
presenza di studenti universitari incide sulla
percentuale della popolazione attiva presente a Bruxelles, che corrisponde ad un terzo
dei cittadini della circoscrizione, contro il
50% per l’intero Belgio, con un aumento del
6% negli ultimi dieci anni, derivante essenzialmente dalla crescita del numero di donne sul mercato del lavoro. Il dato riguardante esclusivamente la popolazione attiva
media italiana residente nella circoscrizione
consolare è pari al 42%.
Analizzando la composizione numerica
globale delle collettività residenti nella circoscrizone consolare di Bruxelles-Brabante,
emerge che le collettività dei Paesi dell’UE
sono numericamente superiori a quelle extracomunitarie in ciascuna delle tre Regioni della
circoscrizione. La collettività straniera nel complesso costituisce una parte significativa: quasi
A ra n c i a
Ro s s a
di Sicilia
Un prodotto ineguagliabile sulle mense di tutta Europa
Il disciplinare di produzione dell’Arancia Rossa di Sicilia ha classificato all’art. 3 le aree geografiche protette per ottenere un prodotto di ineguagliabile qualità capace di onorare le mense di tutto il mondo.
L’art. 3 del disciplinare recita cosi: “ La zona di produzione del’”Arancia Rossa di Sicilia” comprende il territorio idoneo della Sicilia Orientale per la coltivazione dell’Arancia ed e così individuato:
Provincia di Catania - Territorio delimitato in apposita cartografia
1:25.000 dei seguenti Comuni: Catania, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Caltagirone, Castel di Iudica, Grammichele, Licodia Eubea, Mazzarone, Militello Val di Catania, Mineo, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Palagonia, Paternò, Ramacca, Santa Maria di Licodia, e Scordia.
Provincia di Siracusa - Territorio delimitato in apposita cartografia
1:25.000 dei seguenti comuni: Lentini, Francofonte, Carlentini, Buccheri, Melilli, Augusta, Priolo, Siracusa, Floridia, Solarino, Sortino.
Provincia di Enna - Territorio delimitato in apposita cartografia
1:25.000 dei comuni: Centuripe, Regalbuto, Catenanuova.
care
Non fate man ense
dalle vostre m
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s
o
R
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n
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r
A
’
l
di Sicilia.
i
Un prodotto udalità
q
ineguagliabile
il 16% della popolazione residente.
Il dato interessante è che la collettività
italiana - preceduta da quella francese - è
nel 1998 la seconda tra le collettività dell’Unione Europea, con una consistenza pari al
20,42% di quest’ultima (40.817 su 199.884).
Nel 1994 la collettività italiana costituiva il
22,46% di quelle dell’Unione Europea.
Andando ad analizzare specificatamente
la comunità italiana residente a Bruxelles,
diciamo subito che, in termini assoluti, la
popolazione totale é aumentata, dal ‘96 al
‘98, di 3333 unità.
Dai dati sulle Regioni di provenienza della
popolazione, emerge che nel 1998, più di un
terzo della popolazione (37.11%) è originario
della regione Sicilia. Il rapporto tra i nati in Italia,
nati in Belgio e nati in altri paesi è stabile e di
simili proporzioni in tutte le Regioni. Fanno
eccezione la Sicilia, Puglia, Lazio e Calabria
dove la popolazione nata in Italia è nettamente
superiore alle altre due categorie.
G. Palermo
Nozze d’oro
I Coniugi Giuseppe Cuttone e Rosa Santangelo hanno celebrato il 50° anniversario di matrimonio cui hanno partecipato i
numerosi parenti. In particolare i figli, il genero e i nipoti hanno
manifestato il loro affetto con numerosi regali. Auguri da parte
della Redazione.
UNIVERSO SICILIA
GENNAIO 2000
Il capo d'anno
del 2000 doveva
essere un'operazione
commerciale
speciale e invece...
Tutti a casa anche in Italia a
festeggiare in famiglia, e quasi
in sordina, quello che era stato
annunciato come il capodanno
del secolo. Doveva essere il
capodanno degli espatri ma,
vuoi per i prezzi lievitati, vuoi
perché molte agenzie chiedevano di saldare alla prenotazione,
sta di fatto che a traghettare in
modo esotico il millennio sono
stati in pochi. Le agenzie di viaggio hanno registrato un calo di
prenotazioni rispetto agli anni
precedenti. Ora i tour operator
nazionali devono quindi fare i
conti con il Millennium Bluff,
visto che la maggior parte degli
italiani ha evitato accuratamente
di viaggiare nei giorni cruciali di
festa, riservandosi di partire
subito dopo i primi di gennaio.
“Si è partiti in quarta, con
prezzi alle stelle, ma si è venduto poco - afferma il titolare di
un’agenzia di viaggi cittadina -.
Negli ultimi tempi erano arrivate
offerte più vantaggiose, con
prezzi abbassati del 50 per cento e c’è stata una leggera ripresa negli ultimi giorni”.
“La politica fatta dai tour
operator negli ultimi mesi ha letteralmente terrorizzato i turisti spiega Angelo Cavallaro de “I
viaggi di Zefiro”-. Il capodanno
doveva essere un’operazione
commerciale epocale e invece il
risultato è stato nettamente al di
sotto delle aspettative. I prezzi
troppo cari hanno fatto sì che
molti abbiano deciso di partire
subito dopo San Silvestro usufruendo di tariffe scontate di
almeno un terzo rispetto a quelle attuali”. Eppure qualcuno si è
mosso; ma chi è il “turista del
nuovo millennio” e quali le mete
prescelte? “Sono soprattutto i
più giovani a voler partire e hanno scelto più che altro le città
europee, Parigi, Londra e
Madrid in testa. Per quanto
riguarda i viaggi di lungo raggio
ho avuto delle prenotazioni per
la Cina e qualcosa anche su
mete meno gettonate quali il
Medio Oriente, in particolare per
la Siria. Sono state poco scelte
invece le crociere e le vacanze
sulla neve. Ripeto, la propensione a partire c’è stata sicuramente ma solo ed esclusivamente
dopo il fatidico capodanno. Ho
già tantissime prenotazioni infatti per i villaggi Valtur, quasi tutti
in posti di mare”.
Ma “a qualcuno piace caldo”, così c’è anche chi ha trascorso il capo millennio in località più esotiche come Santo
Domingo, Cuba, Seychelles.
Qualcun altro andrà invece alla
riscoperta di luoghi non troppo
noti, soprattutto asiatici come la
città di Bucara. Chi ha le disponibilità ha prenotato per un tour
intorno al mondo, in crociera. In
pochi hanno scelto il volo sul
Concorde. Brindare più volte
alla mezzanotte, volando in senso inverso al fuso orario non
sembrava interessare. Meglio
stare a casa o, tutt’al più, migrare nelle città d’arte italiane.
Toscana e Umbria, ma anche
l’intramontabile fascino della
costiera amalfitana, le località
più
richieste.
L’agriturismo
appare la formula più convincente.
Ma sono state solo parsimonia e logica a tenerci a casa?
Oppure una serie di paure realistiche e immaginarie? Prima tra
tutte, il Millennium bug, il famigerato caos telematico che ha
fatto temere di tutto, dalle rapine
in banca all’incidente nucleare e
che ha condizionato gli spostamenti: “Non partirò perché ho
paura che i computer degli aerei
vadano in tilt” spiegava qualche
italiano. Un grande bluff, il risultato finale, con qualche piccolo
disagio destinato a durare per
poche ore.
E concludiamo con un sondaggio che conferma come le
paventate migrazioni turistiche
non ci sono affatto state. Da
un’indagine della Confesercenti
emerge che il 49,2,% degli intervistati sceglierà di trascorrere il
capodanno tra le mura domestiche, mentre un 25,1% andrà in
casa di parenti o amici, soltanto
lo 0,7% al ristorante. In vacanza
in Italia andrà il 4,3% mentre
l1,5% si recherà all’estero. Si
calcola in media che il 53,6%
delle famiglie italiane spenderà
150.000 lire per il cenone di
Capodanno. Il 15,3% degli italiani aggiungerà alla spesa totale
quella dei fuochi d’artificio. Gli
italiani saluteranno il nuovo Millennio spendendo infatti 700
miliardi per i “botti”. I “Pietro Micca” saranno 7,2 milioni, in maggioranza meridionali.
Scop-Tach
Da Churchill a Mandela, le persone
che hanno guidato interi popoli
Saranno ricordati. Per ciò
che hanno creato o per ciò che
hanno ditsrutto, per ciò che
hanno rappresentato e per ciò
che ancora rappresentano per
milioni di persone. Sono i grandi
leader politici e rivoluzionari del
secolo, grazie ai quali il mondo è
inesorabilmente cambiato nel
‘900
Theodore Roosevelt: presidente degli Stati Uniti all’inizio
del secolo. A lui si deve, tra le
altre cose, la costruzione del
Canale di Panama nel 1903.
Vladimir Ilic Lenin: l’artefice
della rivoluzione russa del 1917.
Fece sue le idee di Karl Marx e
gli diede vita creando i Soviet, la
base dell’URSS, che per quasi
70 anni si è contrapposta al
capitalismo occidentale.
Mahatma Gandhi: il leader
della rivolta non-violenta in
ne Intelligente di Palermo, patrocinata dall’Onu e con l’appoggio
dell’Unicef, presentata a Palermo il due gennaio, che vede impegnate le maggiori personalità
siciliane nel portare la coppola
come nuovo simbolo della Sicilia. Per l’occasione, il sindaco di
Palermo Leoluca Orlando, ha distribuito mille coppole agli ospiti
illustri della città.
Il settimanale “Specchio” ha
India. E’ a lui che si deve l’indipendenza dello stato indiano
dalla Gran Bretagna.
Franklin Delano Roosevelt:
presidente degli Usa negli anni
immediatamente successivi al
“Venerdì nero” del 1929; rilanciò
l’economia americana.
Winston Churchill: primo
ministro britannico durante la
seconda guerra mondiale. Fu
fondamentale nel contrastare e
sconfiggere definitivamente le
truppe naziste che stavano conquistando l’Europa.
Adolf Hitler: “Führer” della
Germania nazista dal 1933 al
1945. E’ stato il responsabile
della II Guerra mondiale, nonché dello sterminio di sei milioni
di ebrei. Alcuni lo hanno identificato come l’”Anticristo”.
Mao Zedong (o Tse-Tung):
fonda nel 1948 la Repubblica
Popolare Cinese, applicando le
idee socialiste di Marx e Lenin,
alla realtà cinese.
David Ben-Gurion: il fondatore, nel 1949, dello stato
ebraico di Israele.
Martin Luther King: combattè per i diritti dei neri d’america negli anni ‘60. Famosa la
sua marcia su Washington per il
rispetto dei diritti umani.
Ayatollah Khomeini: guidò
nel 1979 la rivoluzione iraniana,
istituendo il govverno islamico
più integralista del mondo.
Margaret Thatcher: eletta
primo ministro inglese sempre
nel ‘79. La “lady di ferro” è rimasta famosa per la sua intransigente politica economica che ha
risanato il Regno Unito.
Ronald Reagan: presidente
degli Usa dal 1980. Si contrappose duramente al blocco
comunista, dando vita ad una
delle fasi più “calde” (passateci
l’ossimoro) della guerra fredda.
Mikhail Gorbaciov: il presidente Urss della “Perestroijka”.
Ha praticamente messo fine al
comunismo in Russia e in
Europa.
Papa Giovanni Paolo II: il
papa con uno dei pontificati più
lunghi che la storia ricordi (fu
eletto nel ‘78). Ha rivisitato molti
degli “errori” che la Chiesa ha
commesso in passato, ed ha
contribuito moltissimo a livello di
politica internazionale.
Nelson Mandela: il leader
della rivolta dei neri sudafricani.
Dopo decenni di “apartheid” ha
liberato dallo stato di semischiavitù il popolo nero della sua
nazione, rendendo il Sudafrica
uno stato “normale”.
Tarcisio
La questione ambientale:
il prezzo da pagare per il progresso
Di fronte alla seria questione della salvaguardia ambientale, che giornalmente (e giustamente) ci viene riproposta, si
pone spontaneo un interrogativo
di carattere temporale: la soglia
di rischio a cui è giunto oggi il
rapporto tra uomini e ambiente è
un portato specifico del Novecento o si tratta di un retaggio
del passato, databile, poniamo,
con la nascita dell’industria
moderna? In altri termini, il
Novecento non fa che assistere
all’accrescersi di problemi già
presenti nei secoli precedenti o
è esso stesso protagonista di
novità specifiche, che mutano
radicalmente il quadro delle
epoche passate?
In realtà, sotto il profilo del
rapporto
uomo-ambiente,
potremmo dire che il Novecento
si presenta con due facce. Per
un verso esso non fa che continuare processi già in corso nei
secoli e nei decenni precedenti,
ma in dimensioni incomparabili
rispetto al passato: così l’incremento demografico, così l’inurbamento così l’industrializzazione.
Per un altro verso esso
inaugura scenari, e introduce
fattori di alterazione ambientale
del tutto ignoti alle generazioni
delle altre epoche. Nel corso del
Novecento non è solo accaduto
che problemi già presenti nel
passato storico dell’umanità
moderna si sono accelerati e
aggravati. E’ avvenuto un altro
processo piuttosto allarmante:
quegli stessi strumenti che ci
apparivano e tuttora ci appaiono
indispensabili all’avanzamento
dell’umanità e al suo affrancamento dal bisogno, si rivelano
portatori di altre forme di degrado.
Le armi del progresso si rovesciano in cause di peggioramento
delle condizioni di vita. E’ quanto
avviene, ad esempio, con le tecni-
che chimiche per l’agricoltura, con
lo sviluppo inarrestabile della produzione di energia, con i processi
di globalizzazione, con l’energia
nucleare.
Ma il futuro non è poi così
nero: spinti da un’opinione pubblica sempre più informata ed
attenta, i governi di gran parte
del mondo hanno già modificato, o stanno modificando, le loro
leggi in favore di politiche che
rispettino l’ambiente, sia per
quanto riguarda lo smaltimento
dei rifiuti, che l’emissione di
sostanze tossiche o l’impatto sul
territorio di nuove costruzioni.
Concetto
Fissate per il 16 Aprile le elezioni per le
Regioni a Statuto Ordinario
Sono ormai in gran parte definiti e in molti casi già avviati i “duelli” tra
centro-sinistra e Polo per la guida delle 15 Regioni a statuto ordinario, i
cui presidenti il prossimo 16 aprile saranno eletti per la prima volta in
modo diretto, in base alla riforma costituzionale approvata di recente.
LOMBARDIA: Mino Martinazzoli (C-S) - Roberto Formigoni (Polo)
PIEMONTE: Livia Turco (C-S) - Enzo Ghigo (Polo)
VENETO: Massimo Cacciari (C-S) - Giancarlo Galan (Polo)
LAZIO: Piero Badaloni (C-S) - Francesco Storace (Polo)
EMILIA ROMAGNA:Vasco Errani
(C-S) - Gabriele Canè (Polo)
TOSCANA: Claudio Martini (C-S)
- Altero Matteoli (Polo)
PUGLIA: Giannicola Sinisi (C-S) Raffaele Fitto (Polo)
UMBRIA: Maria Rita Lorenzetti
(C-S) - Maurizio Ronconi (Polo)
BASILICATA: Filippo Bubbico (CS) - Nicola Paglica (Polo)
MARCHE: Vito D’Ambrosio (C-S)
- Maurizio Bertucci (Polo)
dedicato un ampio servizio con
LIGURIA: Giancarlo Mori (C-S) intervista ai protagonisti dell’opeSandro Biasotti (Polo)
razione, che si sono fatti fotografaRestano ancora da definire le
re con coppola in testa: dal sindasfide in Campania, probabile quelco Leoluca Orlando, a Pippo Baula tra Antonio Bassolino per il cendo, alla famiglia dei principi Sallier
tro-sinistra e per il Polo Antonio
de la Tour di Camporeale, all’attriMartusciello; in Molise possibili
ce Kanakis, al cardinale Salvatore
rivali Giovanni Di Stasi (C-S) e
Pappalardo, alla cantante CarMichele Iorio (Polo); in Calabria
men Consoli, allo scrittore Andrea
non ancora in pista il candidato del
Camilleri.
centro-sinistra che sfiderà GiuA.R.
Parte l’«Operazione Coppola»:
da Baudo a Carmen Consoli, tutti con il
copricapo simbolo della Sicilia che cambia
La coppola come nuovo simbolo della Sicilia: il celebre cappello, tipico dei membri di Cosa
nostra, sulla testa dei maggiori
politici, imprenditori, intellettuali,
sindacalisti e amministratori locali nel segno di una Sicilia che
vuole voltare pagina e dare un
nuovo significato al copricapo
più famoso e discusso della regione. È questa “l’operazione
coppola” partita dalla Fondazio-
5
seppe Chiaravallotti del Polo, mentre in Abruzzo non si conosce l’avversario di Antonio Falconio del centro-sinistra.
Altra questione quella delle alleanze: a sinistra Rifondazione si è
dichiarata disponibile a ricercare intese in determinate situazioni, in Liguria sembra decisa a correre da sola; in pieno svolgimento sul fronte opposto le trattative Polo-Lega, mentre la Fiamma tricolore di Pino Rauti scenderà in lizza da sola.
Nelle precedenti regionali del ‘95 l’Ulivo, in accordo elettorale con il
Prc, conquistò 9 Regioni su 15 e al Polo andarono Piemonte, Lombardia,
Veneto, Campania, Puglia e Calabria. In corso di legislatura i “ribaltoni”
hanno cambiato le maggioranze in Calabria e Campania a favore del
centro-sinistra.
P.T.
Leggete e sostenete
UNIVERSO
SICILIA
6
GENNAIO 2000
A RUOTA LIBERA
di Pasqualino Sangiorgio
Benvenuto terzo millennio, anzi no
Con questa storia del terzo millennio credevamo di avere per
ora chiuso con l’arrivo dell’anno nuovo, saldato il conto con le
aspettative messianiche, come se dovesse succedere improvvisamente qualche cosa di nuovo e di strabiliante, di sconvolgente
e invece per ora non abbiamo visto nulla e mi sa che non ci siano da aspettarsi sorprese mirabolanti.
Sarà un anno come un altro con fatti belli e brutti, sciagure e
violenze e qualche atto di buona volontà, di quelle azioni generose e altruistiche dei pochi buoni, che ancora per fortuna ci sono
e che , secondo un vecchio detto, salvano il mondo, gli danno la
ragione di esistere.
È arrivato il terzo millennio, è stato festeggiato, salutati i suoi
primi vagiti pur sapendo che tutta questa storia non era vera,
ancora il terzo millennio dovrà venire, ci vuole un anno, dobbiamo armarci di pazienza ed aspettare perché tutto il duemila in cui
siamo entrati appartiene al secondo millennio e il terzo comincerà col primo minuto dell’anno 2001.
Quindi il bel sogno che la si finisse con l’invocare il terzo millennio, col ripetere ossessivamente “alle soglie del terzo millennio” o come diceva taluno non acculturato nella conoscenza della lingua “alle sogliole del terzo millennio” continuerà ancora per
un anno intero e quindi dobbiamo metterci il cuore in pace per
questa, ormai intollerabile, espressione.
Come non farsi fregare dal caro benzina
Passiamo ad altro: atri argomenti più seri incombono e, più
che di argomenti, si tratta di fatti che premono sulla nostra vita.
Sale il prezzo della benzina, non ci sono santi, non c’è modo di
frenarlo, anche se il governo ha pensato di venirci incontro con
una modesta defiscalizzazione trenta o trentacinquelire in meno
delle fortissime tasse che gravano sui prodotti petroliferi. Dobbiamo difenderci, molti lo possono, sono quelli che non sono
costretti ad usare l’auto come strumento di lavoro e quindi possono farne a meno o, più esattamente, ridurre l’uso allo stretto
necessario, riprendere il gusto, la sana abitudine di andare a piedi, di camminare per percorsi più lunghi il che sicuramente fa
bene e fa risparmiare benzina, bonifica l’ambiente e riduce i consumi, i gas, i veleni e così anche lascia con palmo di naso gli
sceicchi, quei signori che sotto le sabbie dei loro deserti hanno
oceani di petrolio. Ci sono poi quei poveretti a cui il mezzo motorizzato serve per guadagnarsi il pane, per vivere e sopravvivere
e lì sono dolori, non c’è altra difesa che di servirsi, per quanto e
possibile, del mezzo pubblico imprecando al destino e sognando
tempi migliori che, sembra da qualche segno, stiano per arrivare
perché mentre scriviamo sentiamo che si parla di calo del prezzo del petrolio.
Sarebbe tempo, perché l’inflazione a cui è legata la nostra
vita e il nostro equilibrio economico, sembra avere invertito la
tendenza al ribasso il che sarebbe una ben grave iattura. Altro
che “soglie del terzo millennio” di cui confessiamo sottovoce, non
ce ne importa nulla.
UNIVERSO SICILIA
LA SFIDA INFINITA
TRA MEDICINA E MALATTIE
Una lotta continua e serrata, destinata a
rinnovarsi sempre in nuove battaglie e nuove sfide, man mano che trascorrono gli anni.
È la lotta che medici e scienziati conducono
per sconfiggere le malattie, vecchie e nuove, e per rendere la nostra vita migliore.
Andiamo a vedere quali sono stati i protagonisti della seconda metà del ‘900 e quali soni
le prospettive per il 2000.
Anni ’50.
Medico: l’americano Gregory Goodwin
Pinkus inventa la pillola anticoncezionale,
facendo largo ad un nuovo modo (non da
tutti condiviso) di intendere la sessualità.
Farmaco: il vaccino antipolio. Invenzione: il
laser chirurgico. Patologia da sconfiggere: la
tubercolosi.
Anni ’60.
Medico: il sudafricano Christiaan Bar-
nard realizza il primo trapianto di cuore umano. Farmaco: la melatonina, oggi utilizzata
anche contro il cancro. Invenzione: l’ecografia, che permette, tra le altre cose, di seguire il feto in gravidanza. Patologia da sconfiggere: il grande aumento dei tumori.
Anni ’70.
Medico: Robert Edwards e Patrick Steptoe fanno nascere la prima bambina “in provetta”. Farmaco: le statine, che combattono
l’accumulo di colesterolo. Invenzione: la
Tac, una sorta di radiografia tridimensionale. Patologia da sconfiggere: l’obesità, in forte crescita specialmente negli Stati Uniti.
Anni ’80.
Medico: gli americani Stanley Cohen e
Herbert Boyer realizzano per la prima volta
una manipolazione genetica. Farmaco: l’antidepressivo Prozac, presentato come “la
pillola della felicità”. Invenzione: la risonanza magnetica nucleare. Patologia: viene
scoperto in questi anni il virus dell’Hiv, che
provoca l’Aids.
Anni ’90.
Medico: Ian Wilmut, che ha clonato la
celebre pecora Dolly. Farmaco: il Viagra,
che sembra destinato a risolvere i problemi
d’impotenza maschile. Invenzione: il fegato
artificiale, che funziona in maniera simile
alla dialisi. Patologia da sconfiggere: lo
stress, causa di una grande serie di malattie.
Per il 2000 si prevede l’invenzione di una
gamma di pasticche che sarà in grado di
regolare l’umore o che ci permetterà di non
ingrassare. Le cattive notizie vengono dagli
antibiotici: un loro uso smodato ha prodotto
ceppi di batteri resistenti ai farmaci.
R.S.
Nuovi passi
verso la clonazione umana
La notizia, eclatante ma
anche attesa, giunge dalla Cina:
scienziati del Centro transgenico di Shangai hanno annunciato
di avere compiuto il primo passo
verso la clonazione di organi e
tessuti umani. “Un successo
nella clonazione a fini terapeutici”, secondo quanto riferito dal
giornale in lingua inglese “China
Daily”.
Il professor Cheng Guoxiang
e il suoi collaboratori affermano
di avere sviluppato un embrione
alle prime fasi di sviluppo
mediante l’innesto del nucleo di
una cellula somatica in un ovulo
umano, vale a dire “l’origine del
feto” che ora sarà seguito per
tutto il suo sviluppo.
Secondo gli scienziati cinesi,
che hanno brevettato tutto il procedimento e le tecniche impiegate, “questo embrione potrà
sviluppare organi e tessuti,
Associazione Siciliana
Produttori Vitivinicoli
Piazza S. Maria di Gesù n. 3 - 95124 - CATANIA
La viticoltura
siciliana ha da
sempre assunto
una importanza
non secondaria
nell’intera economia isolana.
Le migliaia di
aziende vitivinicole
hanno
bisogno
una
puntuale e competente
assistenza per conseguire risultati
in termini di
qualità e tipicità
dei prodotti. L’Associazione dei produttori vitivinicoli con i suoi punti di riferimento organizzativo è a disposizione dei produttori per una utile assistenza a
favore dei produttori. Per ricevere utili informazioni potete scrivere a
A.S.Pro.Viti. Piazza S. Maria di Gesù - 95124 CATANIA.
come la pelle, il cuore e il fegato” che potranno essere trapiantati con un rischio minimo di
rigetto.
Il professor Cheng prevede
che “più avanti nel tempo
potranno
essere
sviluppati
embrioni con il sangue del cordone ombelicale e raggiungere
migliori risultati”.
La notizia è salutata positivamente dai genetisti italiani.
“Nulla da obiettare sul piano
scientifico”, commenta Edoardo
Boncinelli del San Raffaele di
Milano. “È la tendenza giusta da
incoraggiare”, spiega il biologo
Vittorio Sgaramella. “Si aprono
nuovi orizzonti per la medicina:
prevenire e curare le malattie
genetiche”, aggiunge il bioetico
Demetrio Neri. “Non solo - nota
la biologa Raffaela Nicolai - la
clonazione ci porta a scoprire
l’origine biologica del pensiero,
della psiche umana”.
Da tempo sono in corso le
sperimentazioni per trapianti
particolari di cellule morte, ad
esempio per certe malattie: il
morbo di Parkinson o per
malformazioni del midollo. “Mi
stupisce che l’equipe cinese chiosa però Boncinelli - sia arrivata ad un embrione alle prime
fasi di sviluppo mediante l’innesto del nucleo di una cellula
somatica in un ovulo umano e
che ne seguirà la crescita: siamo alla clonazione umana il cui
divieto mi pare sia stato accettato da tutti”.
Comunque, precisa Boncinelli, la clonazione di organi e
tessuti umani è un fatto ineludibile. “La clonazione di organi e tessuti umani - osserva Sgaramella
- è un fatto di grande interesse
terapeutico che non dovrebbe inquietare nessuno: non è la clo-
nazione di una persona intera
che comunque non è nella mente di nessun ricercatore”.
E Neri va oltre: “sarebbe
deleterio precludersi la possibilità di prevenire e curare malattie gravissime, così come è illusorio pensare di fermare la
scienza con anatemi, divieti e
condanne”.
La clonazione ha avviato la
“rivoluzione biologica” portando
verso la scoperta dell’origine del
pensiero, della psiche umana.
“Clonare organi e tessuti per fini
terapeutici è fatto di grande
importanza. Clonare l’uomo è
invece inutile - conclude la Nicolai - avremmo due persone identiche per fisico ma diverse per
pensiero e qualità morali: la psiche, che non è anima, ma che
deriva dal substrato biologico,
non si replica mai”.
Scop-Tach
Il calendario della Polizia
Municipale di Adrano
esposizione.
la omonima chiesa di via S.S.
Adrano- apprezzata iniziativa
Riportiamo la foto di gruppo
Cristo alla colonna.
del corpo di polizia municipale che
del corpo di polizia municipale
Il calendario curato in ogni
ha presentato nel corso di una
pubblicata all’interno del calensua parte è accompagnato da
manifestazione pubblica organizdario.
due inserti di presentazione
zata presso il salone del palazzo
molto sintetici e chiari nella
S. Domenico di via S. Pietro, il
Alfredo Torrisi
calendario 2000, raffigurante il fregio del
corpo, lo stemma di
Adrano con alcuni
interessanti richiami
storici. Il calendario
2000, ben caratterizzato nella sua veste
grafica, pubblicizza
alcuni fra i più importanti monumenti della città di Adrano, fra
cui il Castello Normanno, il favoloso
Monumento di S.
Lucia, già sede del
liceo classico, del
ginnasio, delle medie
e delle elementari.
Un discorso a
parte, viene riservato al protettore
del corpo S. Sebastiano venerato nelIl Corpo della Polizia Municipale di Adrano. Al centro il comandante Carmelo Rao.
UNIVERSO SICILIA
GENNAIO 2000
La casa del futuro?
sarà autosufficiente
e completamente
automatizzata
Cambia tutto, nel nuovo millennio. Cambia il modo di vestire, di mangiare, di viaggiare;
ovviamente, cambierà anche il
modo di abitare.
Dallo stile dell’arredamento
che, pare, si rivolgerà alla serenità tipica degli orientali, alla
bilancia che comunicherà al frigorifero che abbiamo due chili di
troppo: dovremo abituarci ad
una diversa concezione della
“casa”. Non più solamente rifugio sicuro, ma rifugio che sa
prendersi cura di noi e che può
risolvere autonomamente i piccoli problemi quotidiani.
A partire dagli elettrodomestici che, oltre ad auto-programmarsi (il caffè pronto alle 7:15, il
forno a microonde prepara la
cena alle 20:00), sapranno individuare i loro guasti ed avvisare
un tecnico che provvederà in
breve a ripararli. Il frigorifero
avvertirà quando si avvicina la
data di scadenza di un alimento,
e provvederà a rifornire le scorte
ordinando, via Internet, la spesa
al supermercato. Tutto (dalle
luci ai fornelli) sarà controllabile
dall’interno tramite telecomandi
e dall’esterno con il telefonino,
che ci permetterà anche di leggere la posta o di navigare in
Internet, oltre che di programmare il videoregistratore, in
caso ce ne fossimo dimenticati.
La Tv sarà esclusivamente
digitale, ma la concorrenza di
Internet (i cui dati viaggeranno
sui cavi elettrici o via radio) sarà
sempre più agguerrita. E soprattutto: niente più paura di smarrire le chiavi di casa, dato che l’apertura della porta d’ingresso e
la disattivazione dei sofisticatissimi sistemi antifurto avverranno
tramite il riconoscimento della
retina oculare. Credete che tutto
ciò non faccia per voi? Non
temete, il futuro non è poi così
vicino...
R.C.
7
L'evoluzione dell'automobile,
inseparabile compagna dell'uomo
E’ senz’altro vero che la storia di un paese si può tracciare
seguendo la storia di alcuni
aspetti peculiari della vita quotidiana. Si può, ad esempio, considerare l’evolversi della cucina
di un paese, o delle sue trasmissioni televisive. O, magari, quello delle sue automobili. Proviamo dunque a tracciare un profilo
della storia italiana, ed europea,
dal 1950 ad oggi. A partire dalle
quattro ruote.
Anni ‘50: gli anni della rinascita continentale dalle ceneri
della guerra. Cambia il modo di
pensare e di vivere, e nascono
le prime auto di concezione
moderna, con un occhio di
riguardo alla competizione sportiva. L’economia italiana viaggia
veloce, e dalle industrie dell’Alfa
Romeo nasce la Giulietta, che
resisterà, cambiata nell’estetica
ma non nello spirito, fino agli
anni ‘80.
Fine ‘50, primi ‘60: è il periodo del boom economico, e l’automobile passa da privilegio di
pochi a bene di massa. In Inghilterra nasce la Mini. All’inizio fu
un fiasco, ma poi le sue ridotte
dimensioni, unite al suo stile tipicamente “british”, ne hanno fatto
un’auto amata da tutti: la usano
i reali di Windsor e l’impiegato
romano. Il suo mito è resistito
intatto fino ad oggi, e non sem-
bra destinato a tramontare.
Anni ‘60: sono gli anni in cui
i Vip amano farsi vedere sulle
spiagge della Costa Azzurra a
bordo di bolidi fiammanti (auto
come quelle del film “Il Sorpasso”). Dalle officine della Ferrari
esce un gioiello di classe pura:
la 250 GT California, pezzo
rarissimo (106 gli esemplari prodotti), emblema dei nuovi ricchi,
figli delll’esplosione economica.
Anni ‘70: periodo delle prime
conquiste sindacali, quando
anche gli operai riescono a raggiungere accettabili standard di
vita. Si sente l’esigenza di
un’auto veramente di tutti: ci
pensa la Volkswagen (letteralmente: “auto del popolo”), che
crea la Golf, sportiva quanto
basta che si adatta perfettamente al traffico cittadino. Inossidabile, la tedesca muta aspetto più
volte, e si guadagna di diritto un
passaporto per il nuovo millennio.
Anni ‘80: è l’era degli “yuppies”, i giovani manager rampanti che manovrano le grandi
aziende. Il loro simbolo automobilistico è la Jeep-Limousine:
aggressiva, ma con tutte le
comodità, compreso il cambio
automatico. Regina in questo
campo è la Range Rover, che
sembra però destinata a scomparire in questi ultimi anni.
Fine ‘80, primi ‘90: i giovani
manager invecchiano, si sposano, e l’esigenza di spazio diventa meno egoistica. Ecco che
piombano sulla scena le auto
familiari, non più considerate
esclusivamente come mezzi da
lavoro. Hanno prestazioni e profili sportivi e bagagliai immensi,
per portare in vacanza moglie e
figli. Un esempio su tutti: l’Audi
200 Avant Quattro.
Anni ‘90: un auto sola non
basta più. Dunque, accanto alle
monovolume con otto sedili,
ritornano prepotentemente le
spider: due posti e tanto vento in
faccia. Protagonista è di nuovo
la Germania: la BMW produce la
splendida Z3.
2000: l’auto del futuro è la
city car, da non confondersi con
l’utilitaria. Adatta ai ridotti spazi
delle città, dove ormai si svolge
la grandissima parte della vita di
tutti, consente prestazioni e
comfort notevoli grazie ai numerosi accorgimenti tecnologici.
L’emblema del nuovo millennio
esce dalle officine Mercedes, e
si chiama Smart.
A. Russano
PALERMO - Crescerà, anche se con un ritmo (l’1,8%) inferiore alla dinamica nazionale del
2,2% : sono le previsioni operate
dal “Quadrante economico siciliano”, il periodico dell’Unità studi
del Banco di Sicilia, che riguardano l’economia siciliana per il
2000, e secondo le quali a un
quadro di complessiva stazionarietà delle forze di lavoro si dovrebbe accompagnare una flessione del numero delle persone
in cerca di occupazione, riconducendo il tasso di disoccupazione
apparente al di sotto del 24%.
Dall’analisi dei dati del ‘99 il BdS
ricava sintomi di indebolimento
della domanda estera e interna,
nonostante la progressiva accelerata dell’ultima parte dell’anno.
Come per l’occupazione - che
dovrebbe continuare la crescita
nell’industria in senso stretto e
lievemente anche nell’edilizia,
ma restare stazionaria nei servizi
e arretrare in agricoltura- anche
per gli investimenti viene rilevata
una dinamica a luci e ombre. Già
nel ‘99 la spesa in macchinari e
attrezzature ha avuto un ritmo vivace (+2,6%), dovuto ai vari interventi di ammodernamento legati anche alla legge 488/92. Nel
2000, secondo il BdS, la tendenza dovrebbe confermarsi: gli investimenti anzi dovrebbero risentire positivamente dell’avvio
dei progetti di programmazione
negoziata. Non altrettanto bene,
invece, la spesa per costruzioni,
sempre in calo (-1,8%), per la
stasi degli appalti pubblici. I consumi delle famiglie (+1,7% nel
‘99) tengono il passo con l’anda-
mento nazionale, anche per l’indebolimento della leva fiscale.
Tra le voci di spesa più dinamiche, pur se in rallentamento rispetto all’anno scorso, compaiono trasporti e comunicazioni (autovetture, telefonia mobile), servizi sanitari, articoli per il tempo
libero. Secondo le previsioni del
Banco queste voci dovrebbe essere in crescita anche nel 2000,
affiancate dalle spese per abitazione, arredamento, abbigliamento.
M. Taormina
Calcio: È il brasiliano
Rivaldo
SICILIA:
NEL
2000
SI
PREVEDE
UNA
l'ultimo ”Pallone d'oro”
CRESCITA
ECONOMICA
LENTA
(1,8%)
del secolo
Dopo Pelè - O Rei - sembrava impossibile che un numero
10 della nazionale brasiliana
potesse convincere tutti.
Il peso della maglia verdeoro con il numero della Perla
Nera ha schiantato gente come
Socrates o Rai. Anche un grande come Zico soffriva i paragoni.
A 27 anni, Rivaldo - personaggio anti-personaggio, agli
antipodi rispetto a Ronaldo - è
stato consacrato dal Pallone
d’Oro dopo aver avuto l’Onze
d’or e probabilmente prima di
essere dichiarato miglior giocatore del mondo, il 10 gennaio
2000, dalla Fifa a Bruxelles.
Il riconoscimento di France
Football, ritenuto il più prestigioso nel calcio, è andato per la seconda volta ad un brasiliano - dopo Ronaldo - da quando ha allargato a tutte le nazionalità il suo
raggio d’azione europeo. Un
trionfo, per l’inventore di gioco e
di gol del Barcellona, una vittoria
che va al di la’ delle previsioni,
con
lo
Spice-boy
David
Beckham distanziato in modo
netto (219 a 154) e l’altro pretendente, Christian Vieri, lontanissimo al settimo posto con 33 punti.
Il centravanti dell’Inter, pur
sorpassato da Gabriel Batistuta
(quarto con 48 punti), è il primo
italiano, ma la sorpresa viene da
Andrei Schevchenko, giunto terzo e primo dei protagonisti del
campionato di serie A. Veron è
all’ottavo posto, mentre al 10°,
evidentemente un riconoscimento ‘alla carriera’, ricompare
nientemeno
che
Lothar
Matthaeus.
“In Brasile, quando perdi, se
la prendono con il portiere o con
il numero 10” diceva Rivaldo ai
mondiali di Francia 98. Lui si era
già scottato, alle Olimpiadi di
Atlanta, quando il Brasile fu clamorosamente eliminato in semifinale contro la Nigeria. Rivaldo,
che fallì più di un’occasione da
gol, fu gettato in pasto ai critici
da Mario Zagallo, che non ha
mai mancato - anche in seguito di punzecchiarlo. Non faceva
parte del clan, non era amico né
di Romario né di Dunga.
Carattere chiuso, formato
sulle spiagge del nord povero
del Brasile, Rivaldo ha sempre
incassato senza fare una piega,
costruendo giorno dopo giorno
la
rivincita.
Santa
Cruz,
Corinthians, Palmeiras, l’itinerario brasiliano del longilineo
Rivaldo si interruppe proprio
dopo quelle Olimpiadi. Troppo
alto (1,86), e troppo lento, lo rincorrevano i critici. Lui espatriò
evitando i riflettori, ma quando i
tifosi spagnoli di La Coruna lo
videro inventare calcio per l’attacco del Deportivo non credevano ai loro occhi. Rimase soltanto un anno, poi il Barcellona
lo strappò a suon di pesetas.
Ultimo Pallone d’oro del
secolo, Rivaldo è oggi il migliore
al mondo anche secondo Pelè e
Diego Armando Maradona.
A.R.
Associazione Siciliana
Produttori Lattiero
Caseari e Zootecnici
tenere lala ququalalitita.a.
LLaa cocommpepetetenznzaa peperr otottenere cati eueuroropepei.i.
conquiststananoo ii mmerercati
II foform
rmagaggigi sisicicililiananii conqui
Il modo giusto per sostenere
”UNIVERSO SICILIA”
Abbonarsi!
L’aumentato consumo di prodotti Lattiero-Caseari si inserisce nella logica della ricerca
messa in atto, dalle organizzazioni dei produttori di cui l’Associazione Siciliana Produttori
Lattiero Caseari e Zootecnici costituisce un riferimento importante nella assistenza tecnica
ai produttori costantemente impegnati nell’ottenimento di prodotti di qualità.
Rivolgetevi all’Associazione Siciliana Produttori Lattiero Caseari e Zootecnici ed avrete
le notizie desiderate scrivendo presso A.I.C. Federazione di Catania - Piazza S.Maria di
Gesù n.3.
8
GENNAIO 2000
UNIVERSO SICILIA
L’Italia ai referendum: quanti sono e cosa chiedono
In tutto sono 21 e stanno agitando le già tempestose acque
della politica italiana. Una “valanga” di referendum, per lo più promossi dai radicali, che vanno a
toccare - tra i tanti - tre dei “nervi
scoperti” dell’attuale legislatura: le
iniziative per promuovere l’occupazione, la riforma della legge
elettorale e il sistema pensionistico. Quella che Emma Bonino e
Marco Pannella chiamano la “rivoluzione liberale e liberista dello
stato sociale”, venerdì scorso è
stata definita dal presidente del
Consiglio Massimo D’Alema, senza troppi giri di parole, “preoccupante”.
Una prima, netta, presa di
posizione politica poco dopo che il
Consiglio dei ministri aveva deciso
di non intervenire, pur avendone
facoltà, presso la Corte Costituzionale che sta per decidere sulla
legittimità dei referendum.
“Il nostro esecutivo è per la
riforma e non per la soppressione
dello Stato sociale” sono state le
ferme parole di Massimo D’Alema
che certo non hanno potuto che
soddisfare, oltre che il suo stesso
partito, anche i suoi maggiori
alleati che sui referendum cosiddetti “sociali” (in particolare i quesiti che riguardano l’abrogazione
delle norme sulla reintegrazione
del posto di lavoro in caso di licenziamento; la liberalizzazione del
collocamento sul lavoro e della stipula dei contratti di lavoro a tempo
determinato; l’abolizione dei vincoli per i contratti di lavoro parttime e l’abolizione delle norme di
tutela speciale per il lavoro a domicilio), si erano già schierati contro,
ossia Pierluigi Castagnetti del Partito popolare e Armando Cossutta
dei Comunisti italiani. Ed ovviamente, le perplessità espresse dal
premier (che peraltro si è detto
contrario ad un uso così massiccio
dello strumento referendario che
concorrerebbe anche al crescente
astensionismo degli italiani...)
mirano a mantenere la pace tra
esecutivo e sindacati nella difficile
partita, ancora aperta, della trattativa sociale che dovrà portare, inevitabilmente, alla cruciale verifica
del sistema pensionistico. Del
“pacchetto” di referendum, tre in
particolare - oltre a quelli che investono direttamente la sfera dei
contratti di lavoro - toccano infatti
la vita del mondo sindacale visto
che prevedono l’abolizione delle
trattenute associative sindacali
tramite gli enti previdenziali, l’abolizione del finanziamento pubblico
per gli istituti di patronato e assistenza sociale e l’abrogazione
dell’esclusiva Inail nella materia di
assicurazione contro gli infortuni
sul lavoro e le malattie professionali.
Inoltre c’è un “esplosivo” que-
sito che chiede l’abolizione delle
norme sul regime transitorio delle
pensioni di anzianità: una questione intoccabile allo stato attuale del
dibattito politico... Per non parlare
poi dei due referendum che
rischiano di eliminare dei canali di
costante alimento per le casse
dello Stato, chiedendo cioè l’abolizione delle ritenute di acconto per
i sostituti di imposta sui redditi da
lavoro dipendente e da lavoro
autonomo e l’abolizione dell’obbligo di iscrizione alla sanità pubblica
per l’assicurazione obbligatoria
contro le malattie.
Dopo le esternazioni del premier, i radicali - che promuovono
20 dei referendum - hanno fatto
quadrato. E una infuriata Emma
Bonino ha così replicato: “A D’Alema, che ci accusa di lacerare il
Patto sociale, rispondiamo che il
Patto sociale è lacerato quando
c’è il 12% di disoccupati, e ancor di
più tra i giovani, le donne o in aree
del Paese come il Meridione. Il
Patto sociale è lacerato quando
centinaia di migliaia, milioni di italiani vanno in pensione a 50 anni e
i giovani lavoratori pagano il 33%
di contributi previdenziali con la
prospettiva di una pensione misera. Il Patto sociale è lacerato infine
quando agli italiani che non si possono permettere le cliniche private
si lascia scegliere tra le infezioni di
un ospedale e la sporcizia di un
altro ospedale pubblico”.
Quindi, a pochi giorni dal verdetto dei giudici della Consulta, si
iniziano a scoprire le prime carte.
E se la leader radicale tuona la
sua denuncia, il presidente D’Alema anticipa, seppure ancora sibillino: “Su molte di queste questioni
ci sono già misure di riforma all’esame del Parlamento”. Che voglia
intendere la riforma della legge
elettorale che si barcamena in
Parlamento è cosa ancora da
vedere: certo che l’intera questione - dopo gli accorati appelli del
presidente della Repubblica
Ciampi per accelerare i tempi della riforma a sostegno della stabilità
di governo - potrebbe ricevere lo
sprint necessario ad una soluzione definitiva per scongiurare l’arrivo alle urne del referendum più
atteso di questa probabile tornata
referendaria: quello dell’abolizione della quota proporzionale per
l’attribuzione del 23 per cento dei
seggi nelle elezioni della Camera
dei Deputati, a favore di un sistema maggioritario puro. Quesito
che lo scorso 18 aprile, pur vedendo la vittoria dei “sì”, mancò per un
soffio il quorum (il 50% più uno
degli elettori) ma che poi è stato
riproposto sia dai radicali che da
Alleanza nazionale.
Altro grande “cavallo di battaglia” della campagna referendaria di Alleanza nazionale - sulla
PREMIATE A SAN MARINO
LE INVENZIONI DEL SECOLO
Il robot, la penicillina, la televisione, l’aeroplano e il riciclaggio: sono queste le
migliori idee del secolo, premiate a San
Marino in occasione della prima edizione del
premio internazionale “San MarinoIdea
Award”, promosso dalla Segreteria di Stato
per l’Industria della Repubblica del Titano.
La “Consulta delle idee”, presieduta da
Paolo Panerai, aveva selezionato le idee più
rappresentative del secolo, divise per settori:
l’ambiente, il mondo dell’impresa, la salute,
la società e la tecnologia. Una giuria di giornalisti ha quindi votato le idee selezionate
dalla Consulta.
Nel settore dell’ambiente, il riciclaggio ha
vinto sullo sfruttamento dell’energia rinnovabile, dei pesticidi, della VIA, della spettrometria di massa.
Nel settore delle imprese, la robotica ha
vinto sulle idee dell’orario flessibile, dela
catena di montaggio e dei container.
Per quanto riguarda la salute, la penicillina è stata giudicata più importante dei trapianti d’organo e dell’ingegneria genetica o
del Dna.
Nel settore “società” la Tv si è imposta
sulla radio, su Internet, sui diritti umani, sul
telefono cellulare, sul telelavoro, sulla pillola
anticoncezionale, sulla carta di credito e sullo stesso Pc.
Infine, per quanto riguarda il mondo delle tecnologie, l’idea dell’aeroplano si è imposta su quella del microchip, delle tecnologie
digitali e dei viaggi spaziali, della plastica,
del nucleare.
I premi sono stati consegnati il 26
novembre al Teatro Concordia di San Marino.
Per l’ambiente, è andato all’architetto
Andrea Marzovilla, inventore del replex, cioè
del primo materiale plastico creato con
sostanze riciclate; per il robot, a Daniele
Fabrizi, presidente dell’Associazione Italiana di Robotica; per la penicillina, scoperta
da Fleming, il premio è andato al dottor
Kevin Brown, curatore dell’Alexander Fleming Laboratory Museum di Londra; per la
tv, ha ritirao il premio l’ex “signorina buonasera” Nicoletta Orsomando; infine, per la
tecnologia, il premio realtivo all’idea dell’aeroplano è stato assegnato alla contessa
Maria Fida Caprini di Taliedo, figlia di Giovanni Caprini che negli anni della Grande
Guerra diede vita alla prima fabbrica italiana
costruttrice di velivoli destinati a scopi bellici,
depositando più di 160 brevetti.
Taità
quale il suo presidente Gianfranco
Fini addirittura arrivò ad investirvi il
proprio futuro alla guida del partito
- è il referendum sull’abolizione dei
rimborsi elettorali (promosso
anche dai radicali), ossia la nuova
forma di finanziamento che i partiti si sono dati dopo che, in un precedente referendum, sempre
“pannelliano”, gli italiani ne avevano votato l’abolizione.
Ci sono però altri otto quesiti
per concludere questa panoramica sui referendum e ben sei investono la sfera giuridica, asse portante della politica dei radicali che
li hanno appunto promossi. Chiedono l’abrogazione della quota
proporzionale per l’elezione del
Consiglio Superiore della Magistratura; la separazione delle carriere dei magistrati giudicanti e
requirenti; la responsabilità civile
diretta dei magistrati; l’abolizione
della possibilità per i magistrati di
assumere incarichi al di fuori delle
loro attività giudiziarie; il contenimento dei termini di custodia cautelare in carcere; l’abrogazione dei
termini processuali perentori.
E’ facile prevedere che dopo le già tormentate riforme
del giudice unico e del giusto
processo che stanno sollevando
una ridda di polemiche sui rischi
di paralisi della giustizia, il mai
chiuso scontro su Tangentopoli,
l’opinione pubblica che chiede
più severità contro il crimine buona parte del mondo politico
non sosterrà dei referendum
che vanno a fare leva sui poteri
dei magistrati.
Infine due referendum chiudono il cerchio: l’abolizione del carattere militare della Guardia di
Finanza e l’abrogazione della legge sull’immigrazione in Italia, altro
tema decisamente scottante e
unico referendum non promosso
dai radicali.
A tali e tanti quesiti (che
potrebbero costituire un intero
programma di governo) gli italiani, in caso di via libera della
Consulta, potrebbero essere
chiamati ad esprimersi. E forse
proprio 16 aprile, giorno in cui
cade un importante test elettorale, quello del voto per le elezioni
regionali ed amministrative.
Un’ulteriore “ipoteca” sul destino
dei referendum costretti così a
tramutarsi in una vera e propria
arma elettorale.
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Lettera al Direttore
Sono Siciliana nata in San Michele di Ganzaria nella provincia di
Catania, sono emigrata quando appena avevo 5 anni nell´anno
1952..
Quando per la prima volta ho incominciato a vedere le fotografie
degli emigranti mi sono domandato molte volte che cosa sentivano
quelle persone che appena abbozzavano un sorriso, con le mani
appoggiate sopra i ginocchi, con lo sguardo verso l´infinito piena di
pensieri e una sola speranza. Questi ricordi mi hanno condotta,
dopo un tempo dedicata alla plastica, allo studio degli emigranti.
Cominciai cosi a collezionare fotografie che mi davano famiglie e
società amiche.
Io preparo da tanto tempo esposizioni dedicate agli emigranti
con l´idea di brindare in omaggio a tutte quelle persone che con una
nuova speranza di vita hanno lasciato indietro molti ricordi. Le
mostre pittoriche raggruppano oli, sculture, indumenti dell´epoca,
fotografie poesie e ritratti. Imprimere il ritratto di un nonno, di un
padre, implica studiare la sua personalitá e tutto quello che si relaziona con la sua origine il cui fine e quella di trasmettere l´immagine
ai suoi discendenti. L´emigrazione, fra i quali i nostri nonni, genitori
parenti, é la nostra recente storia, vada a loro il mio perenne ricordo,
con questa poesia che ha meritato il primo premio di poesia, in lingua italiana nel 2º Concorso di Poesia e Racconti Premio
“COM.IT.ES 99” . Sono Assessore Culturale della Federazione di
Entidades Sicilianas del Sud de la Republica Argentina Saluti a un
Santo Natale per voi tutti.
Maria Rizzo-Saenz Peña 1221-Quilmes (1878) Pcia.Bs.As.
Argentina.
America fu la sua terra
Io conservo nel mio cuore
la partenza di mio padre,
i suoi occhi neri, sue braccia stanche.
Emigrante di un paese lontano
pieno di pioggia alzo la sua mano,
guardo i suoi figli e i suoi piedi tremaron.
Vestita di tempo guardo il mare
e chiedo que tu torni.
signore mio sono due anni che lo aspeto.
Mi ha detto a dio, presto ci vedremo.
Il vento colpisce il suo corpo,
strade lontane ingenue palpitano,
mentre ricordo i suoi bacci,
padre mio, pazza di paura
prego che possa ritornare.
America é stata la sua terra
le foglie di autunno incerte si perdono,
bianche e tristi nel suo petto si dormano.
María Rizzo
Primer Premio del 2º. Concurso de Poesía y Cuentos Premio “
COM.IT.ES 99
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