S UNIVER Anno XI I- N. 1 GENNAIO 2000 Sped. in abb. postale - Art. 2 comma 20/C - Legge 662/96 Autorizzazione Direzione Provinciale E.P.I. - Filiale di Catania Periodico Mensile dell’INPAL per i Siciliani nel Mondo TAXE PERÇUE TASSA RISCOSSA ICILIA Direzione, redazione e Amministrazione: Ufficio Zona INPAL - 95031 Adrano - Piazza Mercato, 72 - Tel. (095) 7692946 - Fax (095) 7602814-7253840 - E-Mail [email protected] Il dopo Bertolo Ricostruire il tessuto sociale e culturale della città di Vincenzo Castiglione Adrano - La sindacatura Bertolo per il lungo mandato ricevuto, nel 1993 e nel 1997, avrebbe dovuto rappresentare un periodo di grandi realizzazioni per l’enorme disponibilità di mezzi e per la stabilità amministrativa che l’elezione diretta garantisce ai sindaci. La gestione Bertolo, inoltre, avrebbe dovuto costituire il passaggio fra un sistema di governo dominato dagli intrighi e dai condizionamenti degli uomini della peggiore partitocrazia e un presidenzialismo svincolato dai patteggiamenti con i gruppi e i sottogruppi che all’interno del consiglio comunale si andavano formando al di fuori dei partiti. Purtroppo quello che si è verificato ad Adrano in questi anni di presidenzialismo amministrativo sarà ricordato come un periodo di mediocrità legato a meschini interessi, caratterizzato da egoismi, veti e contrapposizioni di basso profilo politico. Senza volere essere eccessivamente severi diciamo che, le responsabilità del fallimento amministrativo cui abbiamo assistito in questi anni non sono state soltanto e solamente di Bertolo, ci sono soprattutto colpe di quell’ex P.C.I. con tutte le varianti e trasformazioni fino all’ultima versione sotto la sigla “D.S.”. Non crediamo siano necessari discorsi complicati per dimostrare la sconfitta personale di Bertolo e il fallimento del gruppo dirigente dei D.S. fortemente intriso da un massimalismo intollerante, inidoneo a gestire gli intervenuti mutamenti sociali e politici del nostro tempo. Sei anni di nullismo, di trasformismi caratterizzati da spinte devastanti esercitate dal gruppo dei D.S. e dai suoi alleati, con spregiudicata determinazione fino ad impedire il regolare svolgimento del Consiglio Comunale. Le responsabilità complessive del degrado della città hanno radici molto lontane; quelle più recenti sono responsabilità che attengono a quelle forze politiche rimaste indifferenti di fronte al dovere di capire cosa era accaduto nella gestione amministrativa del comune fra la fine degli anni 80 e l’inizio degli anni 90, quando il Consiglio venne sciolto per infiltrazioni mafiose. Non una parola, né un accenno da parte della Amministrazione Bertolo in difesa dell’onore della Città; e neppure dall’ex P.C.I., né dai parlamentari di destra e di sinistra eletti con i voti degli adraniti, IL MINISTRO BIANCO SI DIMETTE DA SINDACO DI CATANIA Dalle 18 e 24 del 3 gennaio Enzo Bianco non è più sindaco di Catania. Il neo ministro dell’Interno si è dimesso davanti al Consiglio comunale convocato dal presidente Rosario Condorelli. È stato quest’ultimo ad aprire la seduta e a dare subito la parola a Bianco che ha letto una relazione composta da 36 pagine. “L’impegno che ho deciso di accettare su richiesta del Presidente del Consiglio D’Alema è alto e gravoso perché per tradizione rappresenta un settore nevralgico dell’amministrazione dello Stato”. “Il Paese e Catania meritano un ministro e un sindaco - ha detto ancora Bianco - ecco perchè ho deciso di non accettare entrambe le cariche. Chi mi conosce personalmente sa che si è trattata di una scelta sofferta nel prendere la decisione delle dimissioni. Mi dimetto da Sindaco e non da catanese. Per questo sarò impegnato a Catania e per Catania”. “Il mandato di ministro dell’Interno - ha concluso Bianco servirà per sostenerla e per farla crescere, dal momento che questa città nei duemila e 400 giorni che sono stato sindaco si è L’INPAL festeggia “Natale con i tuoi” Nicolò Bertolo. Un momento della manifestazione. sono state promosse iniziative intese a riabilitare questa Città e questa comunità dall’infamante marchio di mafiosità. Non una parola di protesta da parte delle forze politiche di fronte alla sconcertante notizia diffusa dalla stampa che poneva Adrano sullo stesso piano del Belgio in tema di pedofilia; non una parola di protesta contro chi ha voluto dare ad Adrano il primato delle “nonne baby”; né una parola di sdegno è stata pronunciata contro il lancio del microfono in Consiglio nel corso di un dibattito. E’ questo il solo bilancio che siamo in grado di fare con la mortificante constatazione di registrare un fallimento politico senza precedenti nella storia di questo Comune. Non una pietra sopra sul nostro passato recente e lontano, bensì la voglia di riscattare la Città con l’orgoglio di chi crede sinceramente in un grande risveglio cittadino capace di restituire la fiducia ai giovani, alle donne, al mondo della cultura e del lavoro, per un domani diverso, sicuramente nuovo e rinnovato. Siano tutti protagonisti del futuro di questa comunità: il clero, il mondo delle professioni, gli imprenditori, le associazioni del volontariato, le organizzazioni culturali, sportive, ricreative, tutti insieme fautori di un progetto in grado di prospettare un avvenire certamente migliore rispetto all’attuale mortificante degrado sociale, politico e culturale. L’undicesima edizione della manifestazione “Natale con i tuoi”, organizzata dal Patronato I.N.P.A.L., il 29 dicembre ad Adrano si è aperta con la partecipazione di un folto pubblico costituito dai familiari dei nostri concittadini all’estero e di coloro che sono rientrati in occasione delle feste di fine anno e salutare l’inizio del nuovo millennio con i parenti più stretti. Il saluto rivolto dal Presidente dell’I.N.P.A.L. Vincenzo Castiglione è stato accolto con una ovazione di consensi e di approvazione all’unisono per l’opera svolta dall’I.N.P.A.L. nei confronti dei siciliani nel mondo. Castiglione ha tracciato un nutrito bilancio consuntivo per i risultati conseguiti durante il 1999 con la visita in Canada e le altre manifestazioni preposte da Antonio Romano dell’I.N.P.A.L di Palermo e degli amici di Caltanissetta, Trapani ed Agrigento. Castiglione ha poi letto i messaggi delle autorità e delle associazioni che operano in Sicilia. Il saluto inviato da Antonio Romano Vicepresidente Regionale dell’A.I.C e del presidente Regionale della Federazione Nazionale Pensionati, Mario Sicilia, sono stati salutati con un lungo applauso. Successivamente il presidente ha invitato il direttore provinciale dell’I.N.P.A.L, Piero Trovato a svolgere la relazione il cui tema si incontra sulla riforma dei patronati. Trovato prima di entrare nel merito della riforma ha voluto accennare ad una breve storia del patronato a partire dal dopoguerra con l’avvento dell’Italia Repubblicana. Trovato non ha esitato a formulare delle critiche per il ritardo con cui è stata trattata la materia. Si pensava ha detto l’oratore che la fine dell’anno sancisse l’approvazione della legge di riforma, tutto questo non è stato A. Torrisi (Continua a pag. 3) Il neo Ministro Enzo Bianco. dimostrata pronta, sveglia e moderna”. Bianco ha poi ringraziato i catanesi e i dipendenti comunali e si è auspicato che la città possa vivere una fase nuova per continuare sulle sue tracce. Nel corso della fine della relazione il ministro ha analizzato alcuni aspetti che hanno caratterizzato la sua sindacatura. Da domani Catania non avrà il suo sindaco, si apre una fase nuova e sarà la Regione siciliana a nominare un commissario per reggere la fase di transizione verso le nuove elezioni. C.L. La povertà è la minaccia più seria per i bambini del 2000 Povertà, Aids e guerre: queste le minacce che pesano sulle sorti di milioni di bambini di tutto il mondo. Secondo il nuovo rapporto dell’Unicef, 600 milioni di bambini vivono con una somma inferiore all’equivalente di un dollaro al giorno, 250 milioni lavorano e 130 milioni (di cui due terzi di sesso femminile) non ricevono istruzione. Ogni minuto che passa, addirittura cinque minori sono colpiti dal virus dell’Hiv; i giovani tra i 15 e i 24 anni malati di Aids sono ben 11 milioni. Circa 540 milioni di bambini, cioè uno su quattro, vive in situazioni di pericolo per guerre e conflitti. Nonostante la drammaticità dei dati, l’Unicef riconosce che la situazione dei bambini che si affacciano al XXI secolo è migliore di quella vissuta dai bambini del È morto Craxi Ricordiamolo con le parole del Presidente Ciampi: ”Un leader che ha contribuito a difendere l’Occidente e a consolidare la pace”. 1900: ma questo - ha osservato il direttore dell’organizzazione per l’infanzia delle Nazioni Unite, Carol Bellamy - non è abbastanza: quando 11 milioni di bambini muoiono ancora nel mondo ogni anno per motivi totalmente prevedibili, non è sufficiente dire: “Le cose ora vanno meglio di prima”. L’Aids ha in molti luoghi monopolizzato risorse e sforzi e le guerre impediscono che siano eseguite le vaccinazioni per altre malattie come la poliomelite; per questo, l’Unicef e altre organizzazioni - ha sottolineato Bellamy - vogliono riuscire ad ottenere un “giorno di tregua”, che permetta di compiere il lavoro di assistenza a bambini e malati nelle zone dove si sta combattendo una guerra. A.C. 2 GENNAIO 2000 UNIVERSO SICILIA Amato sferza la maggioranza; Dini “I politici imparino dal Papa” Il ministro del Tesoro, Giuliano Amato, il 7 gennaio scorso a Reggio Emilia per il 203°anniversario del Tricolore, rivolge un appello alla maggioranza e in particolare ai partiti del centrosinistra dicendo: “Basta con la politica chiusa, basta con le sue diatribe interne di duellanti, triellanti, quadriellanti su cose piccole che riguardano le sua interne trincee”. Amato ha nvitato i partiti della maggioranza a spingere, con il loro esempio, “gli italiani ad abbandonare lo spirito di fazione che spesso ha contrassegnato la storia d’Italia” e a sollecitare la riscoperta dell’identità nazionale. Il ministro del Tesoro ha così ripreso i temi affrontati in una intervista al “Corriere della Sera” nella quale ha espresso critiche a tutto campo alla sinistra. Di fronte ai problemi che pone la globalizzazione, ha detto Amato, “il cavallo di cui disponiamo, il centro-sinistra, ci appare piccolo e non per via dell’esigua maggioranza parlamentare, ma perché invece di crescere nella sua dimensione di coalizione è un’espressione geografica”. E vedere che il centro-sinistra non fa prevalere “elementi comuni di appartenenza è sconsolante”. Mentre il Papa, ha affermato Amato, “ha capito che occorre governare le diversità” e cerca gli elementi che uniscono le religioni. Amato ha criticato quindi l’atteggiamento “difensivo” della sinistra nei confronti dell’economia di mercato, ma anche quello degli imprenditori che non investono. La coalizione, ha proseguito Amato, è fatta “di frammenti e i Ds sono solo il frammento più grosso”. Ora è dunque arrivato il momento di “definire una comune “missione Italia”. Questo sarà il tema su cui si impegnerà la fondazione Italianieuropei che presiedo in un con- fronto a febbraio” ha concluso Amato. E nello stesso giorno anche un altro ministro ha indicato l’azione del Papa a modello di quella politica. Il ministro degli Esteri Lamberto Dini ha affermato che nel mondo di oggi, la Chiesa cattolica sembra rappresentare “la custode della libertà e della giustizia sociale, mentre i politici si preoccupano del potere e la perdita di forza e di credito dei grandi mediatori sociali, i partiti innanzitutto, fa percepire il sistema delle comunicazioni come l’unico grande luogo di mediazione”. Dini, che è intervenuto in teleconferenza al convegno sui diritti umani promosso a Palermo dal “Gruppo interparlamentare per il Giubileo”, ha parlato di “una duplice sfida: porre la democrazia al centro della cooperazione internazionale e a livello europeo, portare a termine un disegno di integrazione ancora incompiuto”. Ed ha fatto esempi precisi: l’insuccesso del tentativo di imporre una moratoria delle esecuzioni capitali; i “giorni drammatici” delle contestazioni di Seattle; il dirittodovere all’ingerenza umanitaria che rischia di assu- mere “caratteri di arbitrio” perché “affidato alle decisioni discrezionali di uno o più paesi”. “È in corso - ha quindi denunciato il ministro degli Esteri - un conflitto tra politiche che scelgono o rifiutano la centralità dei diritti umani”. Anche il ministro delle Telecomunicazioni, Salvatore Cardinale, intervenuto al convegno, ha reso omaggio all’impegno di Giovanni Paolo II a favore dei diritti umani: “Il Papa - ha detto - è più avanti. La Chiesa è sempre più avanti e può essere una guida con il suo ruolo profetico”. U.S. Il fenomeno La guerrra fredda: Guai per i Clinton, dell'Immigrazione angosciante leit motiv governo D'Alema nel XX secolo della storia contemporanea fino a primavera: garantiscono le stelle L’aspirazione a migliorare le condizioni di vita per sé e per la propria famiglia, la determinazione a sfuggire la povertà, la disoccupazione, i disastri delle guerre, le persecuzioni delle dittature, continuano a essere, come in passato, causa delle migrazioni di milioni e milioni di persone. Come ieri dall’Europa, oggi si emigra verso i paesi che offrono una più alta domanda di lavoro e migliori possibilità di alimentarsi, di curarsi, di istruirsi, di vivere lontani da violenze e sopraffazioni. L’emigrazione è infatti, prima di tutto, il frutto di differenze e squilibri che possono essere economici, demografici, sociali o anche ambientali; è inoltre uno degli aspetti di quel fenomeno, chiamato globalizzazione, che caratterizza la nostra epoca. La facilità dei trasporti , la diffusione delle informazioni e delle comunicazioni rende oggi ancora più forte, e non sempre di facile controllo, la pressione di così tanti uomini e donne alle frontiere dei paesi più ricchi e sviluppati. Durante il XIX secolo si registrò una complessiva crescita della popolazione nel mondo, ma l’incremento demografico interessò soprattutto le popolazioni dell’Europa e d’oltreoceano. Nelle Americhe, terre di immigrazione, la crescita demografica fu, in percentuale, ancora maggiore che nel vecchio continente. Si calcola che i discendenti degli emigrati italiani nel mondo superino oggi il numero degli abitanti della nostra penisola. L’emigrazione è infatti stata un fenomeno che ha accompagnato tutta la storia d’Italia, con momenti di particolare intensità. L’emigrazione di massa, iniziata alla fine del secolo scorso e interrottasi tra le due guerre, riprese con vigore nel secondo dopoguerra, seguendo antiche e nuove strade. Con il cosiddetto “miracolo economico”, a partire dalla fine degli anni Cinquanta, assunsero consistenza anche le migrazioni interne, soprattutto dalle regioni del Sud verso le aree più industrializzate del Nord. A partire dalla fine degli anni Settanta lo scenario muta significativamente: da paese di emigranti l’Italia si trasforma in meta ambita da migliaia e migliaia di persone, provenienti dall’Est dell’Europa e dal Sud del mondo. A.R. Alle soglie del duemila sembrano ormai lontani gli anni della guerra fredda, della contrapposizione netta e irrimediabile, politica e militare, fra i paesi alleati agli Stati Uniti e il blocco dei paesi comunisti, della corsa agli armamenti e dell’uso di tecnologie di guerra sempre più sofisticate, del pericolo di un olocausto nucleare nonostante i molti trattati sul disarmo e i molti discorsi sulla coesistenza pacifica. Con la caduta del muro di Berlino nel 1989 è scomparso infatti anche uno dei due poli della contesa: l’URSS. Purtroppo, a dieci anni di distanza, sembrano però ormai molto lontane anche le illusioni sulla possibilità di un mondo finalmente pacificato capace di dirimere i conflitti fra gli stati senza l’uso di armi. Esaurito l’equilibrio bipolare, le contraddizioni sono infatti esplose, disegnando un quadro instabile contraddistinto da microconflittualità locali e regionali. La ex-Jugoslavia, la Somalia, il Ruanda, il Burundi, la Cecenia, le repubbliche asiatiche dell’ex Unione Sovietica, il Mozambico, l’Iraq sono infatti diventati altrettanti teatri di guerra. Con “guerra fredda”, un’espressione coniata dal giornalista americano Walter Lippmann, è stata indicata quell’atmosfera, determinatasi all’indomani della seconda guerra mondiale, tra le due superpotenze, Stati Uniti e Unione Sovietica, caratterizzata da una conflittualità sviluppata con ogni mezzo politico, propagandistico, economico e militare, con la sola eccezione dello scontro armato diretto. Fu inaugurata “ufficialmente” nel marzo 1947 con l’esplicitazione di quella che è rimasta nota come la dottrina Truman. L’esclusione dello scontro diretto fra le due potenze, che nel volgere di pochi anni costituirono un solido sistema di due blocchi contrapposti, coincise con una frenetica rincorsa agli armamenti. Nel 1962 la guerra fredda raggiunse il suo punto di maggior tensione con la crisi dei missili di Cuba. L’esperienza cubana, durante la quale si giunse a un passo dallo scoppio del conflitto nucleare, dimostrava che la soglia di rischio era ormai troppo elevata e che anche una crisi locale poteva rapidamente portare all’uso degli arsenali nucleari. La lezione fu recepita dalle due superpotenze e segnò una svolta nella logica del bipolarismo, inducendo Mosca e Washington a inaugurare una stagione di confronto e di trattative. Dopo decenni di alterne vicende, gli anni Ottanta si aprirono negli Stati Uniti con una forte ripresa del riarmo nucleare con il governo del presidente Ronald Reagan. Ma i progetti non ebbero però il tempo di realizzarsi concretamente soprattutto perché a venir meno fu, improvvisamente, la consistenza stessa del nemico di sempre: l’URSS. La politica di riforme inaugurata da Gorbaciov non ebbe successo e non riuscì a risolvere la profonda crisi del sistema politico e militare, su cui si basava il blocco comunista, che andò velocemente in pezzi in una totale dissoluzione . La fine della contrapposizione fra i due blocchi, non ha però purtroppo inaugurato un’era priva di conflitti né un nuovo equilibrio mondiale. Speriamo nel terzo millennio. M.S. Associazione Regionalle Sicilgrano - Catania 95124 - CATANIA Piazza S. Maria di Gesù n. 3 Uffici zonali sono aperti a: — Maniace — Bronte — Grammichele — Raddusa — Castel di Iudica — San Cono Tutte le sedi di cui sopra sono ubicate presso le sedi comunali dell’A.I.C. Per una puntuale assistenza tecnica in grado di garantire uno sviluppo adeguato alle nuove tecniche di produzione rivolgetevi all Associazione Regionale Sicilgrano. Successo elettorale di Al Gore negli Usa, guai per Bill e Hillary Clinton. Aggravamento della salute per Craxi e Wojtila. Il governo D’Alema regge fino a dopo le elezioni regionali di primavera. Ripresa economica estiva fino a quasi il 2001 che potrebbe essere compromessa dalla disfunzione del quadro politico italiano. Ma non basta: Michael Schumacher per tornare alla vittoria nel mondiale di Formula Uno deve trascorrere il prossimo compleanno all’isola di Pasqua. Aumenta la popolarità del presidente Ciampi. Continuerà, e crescerà, poi, l’opposizione più o meno violenta alla globalizzazione che, dopo aver fatto fallire il vertice di Seattle tornerà alla carica per la difesa delle realtà locali e contro le manipolazioni genetiche dei cibi. Queste le principali previsioni per il 2000 di alcuni celebri astrologi italiani. Anno bruttissimo per Bill ed Hillary Clinton, si diceva. Lo prevede il famoso astrologo Ciro Discepolo che aveva previsto l’esito positivo per il presidente americano nello scandalo Lewinsky. Ma così non sarà il prossimo anno per la coppia presidenziale. “Siamo certi - ha commentato Discepolo - che l’addio di Bill alla Casa Bianca sarà triste e doloroso. Osservando le stelle di Hillary Clinton, ci descrivono l’altrettanto negativa posizione del marito o viceversa. Eccetto però, che entrambi, nel 2000 si influenzeranno negativamente ed inizieranno con il piede sbagliato il nuovo millennio. La salute della first lady appare assai mal messa, ma gli astri non ci dicono se i riferimenti sono la sua salute fisica o mentale o possono dipendere da un grosso dispiacere per una eventuale sconfitta al Senato o per i rapporti con il marito che quasi certamente peggioreranno al termine del mandato presidenziale di Bill. D’accordo con questa previsione è anche la celebre astrologa Carla Canta, che, anche per questo prevede la vittoria eletto- rale di Al Gore. Per quanto riguarda l’Italia, l’astrologa vede una ripresa economica dalla prossima estate fino a quasi il 2001 nel settori dell’elettronica, informatica e turismo, ma tutto potrebbe essere rimesso in discussione dal quadro politico confuso che impedisce, a suo dire, anche in futuro il delinearsi di due schieramenti nettamente distinti. Comunque, il governo D’Alema dovrebbe resistere fino a dopo le elezioni regionali di primavera. Previsione confermata anche dall’ex cantante Giuliana Valci, conduttrice della rubrica astrologica della trasmissione radiofonica “Strada facendo”. Ma la Valci si spinge oltre prevedendo nuove elezioni politiche in autunno. Secondo Discepolo, invece, malgrado i rischi di caduta, il governo D’Alema potrebbe farcela anche se si vedono rotture dure ed importanti. Discepolo vede però un anno difficile anche per Silvio Berlusconi che potrebbe perdere la sua leadership all’interno del Polo. Ipotesi questa confermata da Carla Canta, che, a suo dire, i guai all’estero di Berlusconi imprenditore lo renderebbero improponibile a livello europeo come leader. In politica estera, sempre l’astrologa Canta prevede nuove proteste simili a quelle di Seattle in difesa della produzione tradizionale e delle realtà locali. Stessa previsione quella di Mercedes Deotto Salimei, caposcuola di una nuova astrologia che si rifà ai dati del cielo aggiornati dalla Nasa. La Salimei, che aveva previsto i conflitti dei Balcani e in Cecenia, presagisce una vittoria degli ultraconservatori che obbligheranno la globalizzazione a rallentare la presa. In particolare, secondo le sue previsioni si dovranno fare concessioni alle scuole private, ai gruppi economici per la difesa della realtà locale, gruppi politici minoritari e alcuni fondamentalisti religiosi. Taità UNIVERSO SICILIA GENNAIO 2000 Cento anni di genio artistico L’arte: compagna dell’uomo sin dai primordi della preistoria. Vediamo chi l’ha cambiata e come in quest’ultimo secolo. Pablo Picasso: nel 1937 ha sconvolto il mondo dipingendo Guernica, una tela che rappresenta l’orrore della guerra (Picasso ha rappresentato quella spagnola, ma il dipinto è più che universale) in tutti i suoi aspetti. Le Corbusier: un architetto che, nel 1952, ha cambiato il modo di concepire l’abitazione. Igor Stravinsky: il suo “Cielo di Fuoco” è una delle musiche che saranno ricordate ben oltre il XXI secolo. Coco Chanel: nel 1926 disegnò un piccolo vestito nero da donna. Forse lei non se ne rese conto, ma fu la prima “stilista” della storia. James Joyce e T.S. Eliot: hanno pubblicato praticamente in contemporanea i loro lavori principali nel 1922. Joyce con l’”Ulisse” ha portato la psicanalisi in letteratura, mentre Eliot ha cantato la desolazione del mondo moderno nel suo “Waste Land”. Louis Armstrong: praticamente la personificazione del jazz, genere che ha regnato per gran parte della prima metà del secolo, ma che vive grandi momenti anche al giorno d’oggi. Charlie Chaplin: l’uomo che, nonostante la mancanza di parole nelle sue pellicole, è riuscito a esprimere una immensa quantità d’emozioni. Sempre con una raffinatissima comicità. Marlon Brando: uno degli attori-simbolo del cinema, l’arte che più si è sviluppata nel ‘900. Frank Sinatra: “la voce” di un secolo. The Beatles: i quattro baronetti di Liverpool che si sono inventati il rock moderno. Tutte le star musicali di oggi devono il loro successo a quei ragazzi. Bob Dylan: la sua musica continuerà a “soffiare nel vento” almeno per altri cento anni... Aretha Franklin: noi la ricordiamo nel film “The Blues Brothers” mentre, sul bancone di una polleria, canta la bellissima “Think”. Steven Spielberg: abbiamo detto che il cinema è stata l’espressione artistica del secolo. Spielberg è forse il più rappresentativo della sua categoria. Bart Simpson: promosso a personaggio del secolo anche il ragazzino più terribile dei cartoon. Alberto Tigilio “I cannoni austriaci della Villa Comunale” Si era appena iniziato il “progetto - Villa Comunale: Giardino delle Vittorie”, già ultimato il monumento di caduti (scultura di Angelo La Naia), si era decisa di dare più solennità e storicità alla scultura(che commemorava 300 adornesi caduti nella guerra 1915-1918) decorandolo con qualche cimelio bellico,per cui, atal fine, il partito fascista aveva inoltrato la richiesta alla Direzione Nazionale di Roma. Furono accontentati gli Adornesi( popolazione, amministrazione e, particolarmente, gli attivisti francesi), grazie all’interessamento dell’Onorevole Achille Storace ”segretario politico aggiunto” del P.N.F; il , con una lettera del % Aprile 1923, inviata a Roma al Segretario Politico del fascio di Combattimento di Adernò”, rese noto che Adernò avrebbe dovuto, come cimeli di guerra, due cannoni, catturati gli austriaci nella guerra 1915-1918. Questa lettera (che si conserva nell’archivio storico, artistico e letterario del Castello Normanno). “Partito Nazionale Fascista Direzione- Piazza Colonna 366 Roma - Segreteria politica Roma lì 05/Aprile 1923 - Ho il piacere di comunicarti che il Ministero della Guerra ha concesso gratuitamente, come cimeli di guerra da conservare inalterati, i due cannoni austriaci Le indulgenze: storia e significati di una pratica sacra Il termine “lucrare indulgenze”, che in linguaggio spirituale vuol dire guadagnarsi il perdono dei peccati, é preso in prestito nel Medioevo dal mondo dei commerci e dei traffici. Così come il mercante, anche il pellegrino parte per luoghi lontani in cerca di ricchezze: i suoi saranno però i tesori dello spirito, molto più preziosi di quelli materiali. E quanto più il percorso sarà difficile, tanto maggiori saranno le indulgenze lucrate. Non é difficile immaginare i disagi cui nell’antichità si andava incontro, vista la situazione di insicurezza politica e sociale del tempo e le condizioni di abbandono in cui versavano le antiche vie consolari romane, dopo la caduta dell’Impero. Ciò nonostante, il flusso di “pellegrini et mercatores” continuava incessantemente, come si capisce da alcune deliberazioni comunali che regolavano la manutenzione delle strade. Mentre la penitenza era una pratica ben definita nel mondo cristiano, il concetto di indulgenza, intesa come la possibilità di ottenere il perdono dei peccati commessi evitando l’espiazione della pena, si stabilirà molto più tardi. Durante il primo millennio non si parla ancora di indulgenza, bensì di “remissione dei peccati”. Quanto alle penitenze, fino al IX secolo, esse consistevano in preghiere, digiuni o pratiche ascetiche, che il confessore stabiliva in base alla gravità delle colpe. Dall’895 in poi, con il Concilio di Tribur, si stabilisce che anche alcuni atti di carità, come le donazioni e le elemosine, possano essere assegnati dal confessore come pratiche di penitenza per scontare i peccati commessi. La pratica dell’indulgenza, cioè di un perdono dei peccati più o meno prolungato (di giorni, mesi o anni), comincia a diffondersi nell’XI secolo: si trattava, in verità, di remissioni generali concesse in circostanze particolari, a chi, per esempio, intraprendeva un pellegri- 3 naggio o a chi donava particolari elemosine per la consacrazione di chiese. Fu Urbano II a promettere la prima indulgenza plenaria nel 1095, a Clermont, ai Crociati. Ma si diffondevano soprattutto le indulgenze parziali, volte ad abbreviare il tempo della pena post mortem in Purgatorio e ad accedere prima al Paradiso: vigeva addirittura una specie di “tariffario” delle indulgenze che diede luogo, durante il Medioevo, a un fenomeno di dono e di scambio tra chiese e pellegrini, sul quale dovette spesso intervenire l’autorità ecclesiastica. Infatti nei luoghi di devozione il pellegrino lucrava le indulgenze non solo attraverso precisi atti di culto, ma anche tramite le offerte destinate alla chiesa o al santuario visitato. Speciali indulgenze si potevano acquisire, inoltre, in occasione di alcune festività liturgiche, come il giovedì santo o l’Ascensione. Un anno di indulgenza otteneva chi assisteva all’annuale processione della Veronica. Nel Duecento era diventata popolare l’indulgenza plenaria che si poteva ottenere visitando la Porziuncola ad Assisi e la Basilica di Collemaggio. L’indulgenza della Porziuncola si legava a San Francesco, il quale l’avrebbe ottenuta da papa Onorio III, nel 1216, per quelli che avrebbero visitato la chiesa di Santa Maria degli Angeli nella ricorrenza della sua consacrazione avvenuta il 2 agosto 1215. Anche papa Celestino V, nel 1294, aveva stabilito un’indulgenza plenaria a quanti avessero fatto visita alla chiesa di Santa Maria in Collemaggio all’Aquila, il 29 agosto, ricorrenza di San Giovanni Battista e anniversario della propria nomina pontificia. Non a caso, dalla metà del 1200, si assiste al diffondersi di un fenomeno di religiosità spontanea popolare e di massa, collegato a queste grandi “perdonanze”, che sono il preludio di quelle che saranno, dal 1300 in poi, anno del primo Giubileo, le grandi indulgenze “istituzionalizzate”. M.G. Uno scorcio della Villa Comunale di Adrano. richiesti, con i relativi affusti. Per effetto delle disposizioni già date, essi saranno spediti a destinazione dall’Arsenale di Napoli.Gradite i miei cordiali saluti. Il Segretario politico aggiunto(Achille Stroce)”. I due cannoni, ubicati ai lati del”Monumento ai caduti”, scultura bronzese su una grande base Pirmidale), crearono una visione efficace e diedero un’austerità incredibile alla stessa Vil- la Comunale, facendo spettacolo di attrazione e attenzione sia agli Adraniti, sia ai forestieri. Purtroppo i bombardamenti di artiglieria e aerei del II conflitto mondiale distrussero le grandi ruote di entrambi i cannoni, le quali però, finita la guerra, furono sostituite con muretti di cemento, che perissero ai due affusti di rimanere ancora stabilmente ai due lati del monumento. Fino agli anni ‘50, così li hanno visti tutti coloro che entrava- no nella Villa Comunale, una, un giorno furono rimossi dagli Amministratori Comunali, come preludio della rimozione del “Monumento ai Caduti”, che avvenne alcuni decenni dopo. Rimane ancora un fatto misterioso circa la rimozione e la totale scomparsa dei due cimeli bellici, assieme alla nostalgia di quanti erano abituati a sostare vicino ad essi. Saro Franco A reti unificate la sera del 31 dicembre 1999 Il Messaggio del presidente Ciampi Ampi consensi al contenuto del discorso del presidente Ciampi rivolto agli Italiani in patria e all'estero “Il secolo che ci lasciamo alle spalle ha visto crescere l’Italia in benessere, in solidarietà, in spirito civile. Cento anni fa quattro miliardi di leva su dieci non conoscevano l’alfabeto; oggi milioni di giovani dialogano attraverso gli strumenti informatici e il loro numero cresce continuamente. Cinquant’anni fa le donne erano escluse dal diritto di voto, oggi partecipiamo in misura crescente alla vita politica, sociale, economica, arricchendone la qualità. Dobbiamo essere consapevoli non soltanto delle insufficienze, dei ritardi della nostra società ma anche dei successi. Affronteremo così con maggiore sicurezza le sfide del nuovo secolo. Ci attendono i grandi problemi del mondo. La scienza è giunta alle frontiere della vita animale e vegetale. Oltre vi sono le seduzioni e i pericoli di manipolazioni aberranti.” Successivamente il presidente si sofferma sui temi dell’economia “La mondializzazione dei mercati economici e finanziari produce un nuovo benessere, ma rischia di mortificare vocazioni produttive, mestieri, cultura di popoli, di lenire le disuguaglianze. La globalizzazione dei mezzi di comunicazioni di massa crea spazi di informazione per tutti i popoli, ma rischia di provocare dipendenza da scelte altrui, pericolosa soprattutto per la formazione delle nuove generazioni. Possibilità grandi di progresso e pericoli gravi sono strettamente congiunti. L’esito dipende dalla nostra capacità di governare fenomeni aperti verso il bene ma anche verso il male, di riuscire a fecondare l’avanzamento delle tecniche con un senso forte di umanità, di solidarietà”. Il Presidente non poteva mancare di rivolgersi ai giovani imprenditori ad avere fiducia: “Vi è una piena di sentimenti nel mio animo mentre vi sto parlando. Dobbiamo avere fiducia in noi stessi, ne esistono le condizioni, sta a noi realizzarle. Voi soprattutto, cari giovani ,dovete avere fiducia. I problemi che vi ho esposto sono problemi di cui voi siete e dovete sentirvi protagonisti. L’Italia sarà quella che voi saprete essere. Sta a voi far diventare questa nostra Patria più forte e più bella, quella Patria per la quale tanti miei compagni di gioventù hanno dato vita. Guardate in alto, nutrite speranze e progetti, date libera espressione a quanto di nobile, di generoso anima i vostri cuori, le vostre menti. Soprattutto abbiate sempre dignità di voi stessi. Cari italiani tutti, vi sento, vi vedo nelle vostre case così come voi fisicamente mi vedete. Vi vedo con le vostre gioie, con le vostre speranze, con le vostre sofferenze. Penso anche a voi italiani che per scelta o per necessità vi trovate fuori dai confini della Patria, alla quale vi sto strettamente legati, custodi gelosi di memorie, di tradizioni, della stessa lingua di origine. E a tutti voi, con tutti il cuore faccio gli auguri più belli. Buon Anno 2000” Ad eccezione di rifondazione e della Lega Nord, i commenti sono stati tutti di apprezzamento. U.S. (Continua dalla 1ª pagina - L’INPAL festeggia ”Natale con i tuoi” possibile, in quanto la Finanziaria e la crisi di Governo non hanno permesso di approvare la nuova legge. In ogni caso, ha continuato Trovato, la riforma dei patronati è cosa fatta ed il ritardo non costituirà motivo alcuno di disguido per l’attività degli enti. La Riforma introduce elementi di novità molto interessati in quanto riduce l’obbligo della presenza in oltre il 50% delle provincia, ed inoltre annulla l’attività giudiziaria per rafforzare l’attività di assistenza in alcuni settori sanitari. Dopo l’intervento di Trovato si è aperto un dibattito con particolare riferimento all’attività del patronato all’estero. I lavori sono continuati secondo il programma prefissato e si sono conclusi nella serata con lo scambio di auguri per l’anno 2000. Alla manifestazione oltre ai responsabili dell’I.N.P.A.L, hanno partecipato i collaboratori di “Universo Sicilia” con l’intero corpo redazionale fra cui il Vice direttore Prof. Nunzio Nasca, Anna Costanzo, Gloria Stancampiano, Concetta Caltabiano, il Dot- tor Giovanni Stancampiano funzionario del Comune di Adrano, Piero Trovato responsabile provinciale dell’I.N.P.A.L, Angelo Russano consigliere comunale e Alfio Mangani capo gruppo consiliare dei socialisti dello S.D.I. e numerosi altri partecipanti, in rappresentanza di circoli ed associazioni dei lavoratori all’estero. I lavori si sono conclusi con il saluto augurale del Presidente regionale dell’I.N.P.A.L. Vincenzo Castiglione. A. Torrisi 4 GENNAIO 2000 Il messaggio del Sindaco Orlando ai palermitani: ”Il 2000 come inizio per un nuovo futuro” “Con la forza del numero e del simbolo, il 2000 chiude un eccezionale capitolo della storia, ponendosi come soglia di partenza di un futuro che molti salutano con febbrile entusiasmo e che alcuni aspettano con non pochi turbamenti”. Inizia così il messaggio rivolto dal sindaco Leoluca Orlando a tutti i palermitani per il nuovo anno. “2000 anni fa - ricorda Orlando in Palestina, iniziava la storia dell’uomo nuovo. Da Cristo in poi, l’umanità non è più stata la stessa, e con Cristo la buona novella ha rifondato il pianeta. Il 2000 è così un traguardo al termine di un lungo cammino, inimmaginabile all’inizio del viaggio. “Un uomo attraversa il Paradiso in sogno, e gli viene dato un fiore come prova di essere stato lì. Destandosi, si trova in mano quel fiore”. L’immagine di Coleridge ci accompagna al senso di quei giorni di 2000 anni fa e a questo ritrovarci oggi con un segno forte impresso nelle nostre mani e nel nostro cuore”. Per Orlando “da qui, dal 2000 come momento finale ed iniziale ad un tempo, possiamo sperare in un’epoca in cui le conquista della scienza e della tecnologia non siano pagate a prezzi di cuore? In un’epoca dove l’irradiazione dell’informazione non si faccia manipolazione? Dove l’apogeo informatico non imponga la globalizzazione definitiva? Dove la raffinatezza metodica dello sfruttamento delle energie non imponga la distruzione dell’ambiente? E dove il lavoro dell’uomo dia decoro all’uomo? Possiamo sperare in un’epoca che, a fianco del trionfo della ragione sull’imbecillità, veda un nuovo umanesimo dare scandalo? Un nuovo umanesimo per il quale le risorse del pianeta possano essere destinate soprattutto a chi ne ha necessità: per il quale razze, etnie, religioni possano smettere i loro fanatismi? Possiamo sperare in un nuovo umanesimo che suggerisca, perfino noiosamente, l’accettazione dell’altro, la solidarietà, l’accoglienza, il sorriso, l’abbraccio al più debole? Se la speranza è un dovere, alimentarla è un gesto di coraggio di chi non torna indietro, di chi il 2000 ha raggiunto con il fiore di Coleridge nel cuore. E Palermo non torna indietro. La sua rinascita, la sua faticosa, quotidiana battaglia contro la cultura di morte, il ritorno alla sua vocazione di cuore del Mediterraneo, città di pace e capitale di accoglienza, terra di incroci e crocevia di culture, sono tutti elementi che costituiscono un patrimonio troppo prezioso per poter essere smarrito, e non, invece, custodito, arricchito, amplificato. Noi Palermitani abbiamo finalmente scoperto l’amore per la città. Noi palermitani dobbiamo continuare a coltivare l’amore per la nostra città e - ancor più meglio - l’amore tra noi stessi. Amarci è il nostro progetto per il 2000 - conclude Orlando - Il 2000 è la festa di questa fiduciosa speranza, è la festa di un amore necessario possibile”. G. Sucato UNIVERSO SICILIA Assistenza sanitaria multilingue nella Roma del Giubileo Un numero. Basterà quello per poter chiedere il farmaco di cui si ha bisogno, indipendentemente da quale sia la propria lingua madre. Unico presupposto: sarà necessario avere con sé il Pharmatourist, una sorta di “minivocabolario” per le farmacie e i loro utenti che contiene 25o domande riguardanti le diverse patologie. Ad ogni domanda è associato un numero col quale il farmacista può individuare la frase corrispondente in italiano, e fornire di conseguenza il farmaco più adatto. L’opuscolo, realizzato appositamente per il Giubileo da Fe- derfarma e dal Comune di Roma, è stato distribuito nelle farmacie della capitale, oltre ché negli alberghi, nei ristoranti, negli aeroporti e nelle stazioni. I testi ivi contenuti sono scritti in cinque lingue straniere (più quella italiana): grazie al Pharmatourist potranno risolvere i loro problemi gli inglesi, i francesi, i portoghesi, gli spagnoli e i tedeschi. Oltre, ovviamente, a tutti coloro che non provengono direttamente da queste zone ma hanno un po’ di dimestichezza con una di queste lingue. Il Pharmatourist è uno strumento che si preannuncia di grandissima utilità, soprattutto quando Roma sarà presa d’as- salto (in parte già iniziato) dai milioni di pellegrini che la visiteranno in occasione del Grande Giubileo del 2000. Con questo sistema, che verrà gradatamente esteso a tutta la penisola, è possibile evitare di commettere l’errore di chiedere il farmaco sbagliato solo per colpa di una difficoltà linguistica. In questo modo, infatti, chi sta dietro al banco di una farmacia riceverà dal paziente straniero una scheda segnata con un numero che lo stesso farmacista potrà confrontare con quello fornito sul libretto in italiano: a questo punto potrà fornire al cliente il medici- nale effettivamente richiesto. L’opuscolo contiene inoltre informazioni utili sugli orari delle farmacie romane, tutti i “telefoni utili” (ambulanza, polizia, centro antiveleni, etc...) ed una scheda dove il farmacista può segnare il nome del farmaco venduto, la sua forma farmaceutica (sciroppo, gocce, compresse...), modi e tempi di somministrazione del medicinale ed eventuali altri consigli per il suo corretto utilizzo. In questo modo il pellegrino, o, più in generale, il turista, avrà a disposizione un’assistenza sanitaria continua, proprio come se si trovasse in patria. T.S. Un esempio di integrazione: La Comunità italiana a BRUXELLES Il Belgio è uno dei Paesi dell’Unione Europea in cui la percentuale di popolazione straniera è tra le più significative. In tutto il territorio del Regno, non vi è Comune in cui non vi siano iscritti cittadini stranieri : è quanto emerge da uno studio del Consolato d’Italia a Bruxelles. La presenza straniera a Bruxelles ha un duplice aspetto caratterizzato, da una parte, da una emigrazione sociale ed economica privilegiata rappresentata prevalentemente dalla categoria dei funzionari internazionali e, dall’altra, da quella operaia, particolarmente presente nelle zone di Vilvorde e di Tubize, dove la grande industria siderurgica risale alla fine del 1800. La presenza di numerosi istituti universitari nelle Regioni di Bruxelles-Brabante fa inoltre emergere una maggioranza (proporzionalmente parlando) di popolazione di età giovane, inferiore ai 24 anni, con una percentuale particolarmente elevata a Louvainla-Neuve nel Brabante Vallone e nel Comune di Woluwe-Saint-Lambert a Bruxelles, sede della Facoltà di Medicina dell’Università Libera di Bruxelles. Relazionato all’impatto della forte disoccupazione femminile, e straniera in particolare, il dato relativo alla presenza di studenti universitari incide sulla percentuale della popolazione attiva presente a Bruxelles, che corrisponde ad un terzo dei cittadini della circoscrizione, contro il 50% per l’intero Belgio, con un aumento del 6% negli ultimi dieci anni, derivante essenzialmente dalla crescita del numero di donne sul mercato del lavoro. Il dato riguardante esclusivamente la popolazione attiva media italiana residente nella circoscrizione consolare è pari al 42%. Analizzando la composizione numerica globale delle collettività residenti nella circoscrizone consolare di Bruxelles-Brabante, emerge che le collettività dei Paesi dell’UE sono numericamente superiori a quelle extracomunitarie in ciascuna delle tre Regioni della circoscrizione. La collettività straniera nel complesso costituisce una parte significativa: quasi A ra n c i a Ro s s a di Sicilia Un prodotto ineguagliabile sulle mense di tutta Europa Il disciplinare di produzione dell’Arancia Rossa di Sicilia ha classificato all’art. 3 le aree geografiche protette per ottenere un prodotto di ineguagliabile qualità capace di onorare le mense di tutto il mondo. L’art. 3 del disciplinare recita cosi: “ La zona di produzione del’”Arancia Rossa di Sicilia” comprende il territorio idoneo della Sicilia Orientale per la coltivazione dell’Arancia ed e così individuato: Provincia di Catania - Territorio delimitato in apposita cartografia 1:25.000 dei seguenti Comuni: Catania, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Caltagirone, Castel di Iudica, Grammichele, Licodia Eubea, Mazzarone, Militello Val di Catania, Mineo, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Palagonia, Paternò, Ramacca, Santa Maria di Licodia, e Scordia. Provincia di Siracusa - Territorio delimitato in apposita cartografia 1:25.000 dei seguenti comuni: Lentini, Francofonte, Carlentini, Buccheri, Melilli, Augusta, Priolo, Siracusa, Floridia, Solarino, Sortino. Provincia di Enna - Territorio delimitato in apposita cartografia 1:25.000 dei comuni: Centuripe, Regalbuto, Catenanuova. care Non fate man ense dalle vostre m a s s o R a i c n a r A ’ l di Sicilia. i Un prodotto udalità q ineguagliabile il 16% della popolazione residente. Il dato interessante è che la collettività italiana - preceduta da quella francese - è nel 1998 la seconda tra le collettività dell’Unione Europea, con una consistenza pari al 20,42% di quest’ultima (40.817 su 199.884). Nel 1994 la collettività italiana costituiva il 22,46% di quelle dell’Unione Europea. Andando ad analizzare specificatamente la comunità italiana residente a Bruxelles, diciamo subito che, in termini assoluti, la popolazione totale é aumentata, dal ‘96 al ‘98, di 3333 unità. Dai dati sulle Regioni di provenienza della popolazione, emerge che nel 1998, più di un terzo della popolazione (37.11%) è originario della regione Sicilia. Il rapporto tra i nati in Italia, nati in Belgio e nati in altri paesi è stabile e di simili proporzioni in tutte le Regioni. Fanno eccezione la Sicilia, Puglia, Lazio e Calabria dove la popolazione nata in Italia è nettamente superiore alle altre due categorie. G. Palermo Nozze d’oro I Coniugi Giuseppe Cuttone e Rosa Santangelo hanno celebrato il 50° anniversario di matrimonio cui hanno partecipato i numerosi parenti. In particolare i figli, il genero e i nipoti hanno manifestato il loro affetto con numerosi regali. Auguri da parte della Redazione. UNIVERSO SICILIA GENNAIO 2000 Il capo d'anno del 2000 doveva essere un'operazione commerciale speciale e invece... Tutti a casa anche in Italia a festeggiare in famiglia, e quasi in sordina, quello che era stato annunciato come il capodanno del secolo. Doveva essere il capodanno degli espatri ma, vuoi per i prezzi lievitati, vuoi perché molte agenzie chiedevano di saldare alla prenotazione, sta di fatto che a traghettare in modo esotico il millennio sono stati in pochi. Le agenzie di viaggio hanno registrato un calo di prenotazioni rispetto agli anni precedenti. Ora i tour operator nazionali devono quindi fare i conti con il Millennium Bluff, visto che la maggior parte degli italiani ha evitato accuratamente di viaggiare nei giorni cruciali di festa, riservandosi di partire subito dopo i primi di gennaio. “Si è partiti in quarta, con prezzi alle stelle, ma si è venduto poco - afferma il titolare di un’agenzia di viaggi cittadina -. Negli ultimi tempi erano arrivate offerte più vantaggiose, con prezzi abbassati del 50 per cento e c’è stata una leggera ripresa negli ultimi giorni”. “La politica fatta dai tour operator negli ultimi mesi ha letteralmente terrorizzato i turisti spiega Angelo Cavallaro de “I viaggi di Zefiro”-. Il capodanno doveva essere un’operazione commerciale epocale e invece il risultato è stato nettamente al di sotto delle aspettative. I prezzi troppo cari hanno fatto sì che molti abbiano deciso di partire subito dopo San Silvestro usufruendo di tariffe scontate di almeno un terzo rispetto a quelle attuali”. Eppure qualcuno si è mosso; ma chi è il “turista del nuovo millennio” e quali le mete prescelte? “Sono soprattutto i più giovani a voler partire e hanno scelto più che altro le città europee, Parigi, Londra e Madrid in testa. Per quanto riguarda i viaggi di lungo raggio ho avuto delle prenotazioni per la Cina e qualcosa anche su mete meno gettonate quali il Medio Oriente, in particolare per la Siria. Sono state poco scelte invece le crociere e le vacanze sulla neve. Ripeto, la propensione a partire c’è stata sicuramente ma solo ed esclusivamente dopo il fatidico capodanno. Ho già tantissime prenotazioni infatti per i villaggi Valtur, quasi tutti in posti di mare”. Ma “a qualcuno piace caldo”, così c’è anche chi ha trascorso il capo millennio in località più esotiche come Santo Domingo, Cuba, Seychelles. Qualcun altro andrà invece alla riscoperta di luoghi non troppo noti, soprattutto asiatici come la città di Bucara. Chi ha le disponibilità ha prenotato per un tour intorno al mondo, in crociera. In pochi hanno scelto il volo sul Concorde. Brindare più volte alla mezzanotte, volando in senso inverso al fuso orario non sembrava interessare. Meglio stare a casa o, tutt’al più, migrare nelle città d’arte italiane. Toscana e Umbria, ma anche l’intramontabile fascino della costiera amalfitana, le località più richieste. L’agriturismo appare la formula più convincente. Ma sono state solo parsimonia e logica a tenerci a casa? Oppure una serie di paure realistiche e immaginarie? Prima tra tutte, il Millennium bug, il famigerato caos telematico che ha fatto temere di tutto, dalle rapine in banca all’incidente nucleare e che ha condizionato gli spostamenti: “Non partirò perché ho paura che i computer degli aerei vadano in tilt” spiegava qualche italiano. Un grande bluff, il risultato finale, con qualche piccolo disagio destinato a durare per poche ore. E concludiamo con un sondaggio che conferma come le paventate migrazioni turistiche non ci sono affatto state. Da un’indagine della Confesercenti emerge che il 49,2,% degli intervistati sceglierà di trascorrere il capodanno tra le mura domestiche, mentre un 25,1% andrà in casa di parenti o amici, soltanto lo 0,7% al ristorante. In vacanza in Italia andrà il 4,3% mentre l1,5% si recherà all’estero. Si calcola in media che il 53,6% delle famiglie italiane spenderà 150.000 lire per il cenone di Capodanno. Il 15,3% degli italiani aggiungerà alla spesa totale quella dei fuochi d’artificio. Gli italiani saluteranno il nuovo Millennio spendendo infatti 700 miliardi per i “botti”. I “Pietro Micca” saranno 7,2 milioni, in maggioranza meridionali. Scop-Tach Da Churchill a Mandela, le persone che hanno guidato interi popoli Saranno ricordati. Per ciò che hanno creato o per ciò che hanno ditsrutto, per ciò che hanno rappresentato e per ciò che ancora rappresentano per milioni di persone. Sono i grandi leader politici e rivoluzionari del secolo, grazie ai quali il mondo è inesorabilmente cambiato nel ‘900 Theodore Roosevelt: presidente degli Stati Uniti all’inizio del secolo. A lui si deve, tra le altre cose, la costruzione del Canale di Panama nel 1903. Vladimir Ilic Lenin: l’artefice della rivoluzione russa del 1917. Fece sue le idee di Karl Marx e gli diede vita creando i Soviet, la base dell’URSS, che per quasi 70 anni si è contrapposta al capitalismo occidentale. Mahatma Gandhi: il leader della rivolta non-violenta in ne Intelligente di Palermo, patrocinata dall’Onu e con l’appoggio dell’Unicef, presentata a Palermo il due gennaio, che vede impegnate le maggiori personalità siciliane nel portare la coppola come nuovo simbolo della Sicilia. Per l’occasione, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, ha distribuito mille coppole agli ospiti illustri della città. Il settimanale “Specchio” ha India. E’ a lui che si deve l’indipendenza dello stato indiano dalla Gran Bretagna. Franklin Delano Roosevelt: presidente degli Usa negli anni immediatamente successivi al “Venerdì nero” del 1929; rilanciò l’economia americana. Winston Churchill: primo ministro britannico durante la seconda guerra mondiale. Fu fondamentale nel contrastare e sconfiggere definitivamente le truppe naziste che stavano conquistando l’Europa. Adolf Hitler: “Führer” della Germania nazista dal 1933 al 1945. E’ stato il responsabile della II Guerra mondiale, nonché dello sterminio di sei milioni di ebrei. Alcuni lo hanno identificato come l’”Anticristo”. Mao Zedong (o Tse-Tung): fonda nel 1948 la Repubblica Popolare Cinese, applicando le idee socialiste di Marx e Lenin, alla realtà cinese. David Ben-Gurion: il fondatore, nel 1949, dello stato ebraico di Israele. Martin Luther King: combattè per i diritti dei neri d’america negli anni ‘60. Famosa la sua marcia su Washington per il rispetto dei diritti umani. Ayatollah Khomeini: guidò nel 1979 la rivoluzione iraniana, istituendo il govverno islamico più integralista del mondo. Margaret Thatcher: eletta primo ministro inglese sempre nel ‘79. La “lady di ferro” è rimasta famosa per la sua intransigente politica economica che ha risanato il Regno Unito. Ronald Reagan: presidente degli Usa dal 1980. Si contrappose duramente al blocco comunista, dando vita ad una delle fasi più “calde” (passateci l’ossimoro) della guerra fredda. Mikhail Gorbaciov: il presidente Urss della “Perestroijka”. Ha praticamente messo fine al comunismo in Russia e in Europa. Papa Giovanni Paolo II: il papa con uno dei pontificati più lunghi che la storia ricordi (fu eletto nel ‘78). Ha rivisitato molti degli “errori” che la Chiesa ha commesso in passato, ed ha contribuito moltissimo a livello di politica internazionale. Nelson Mandela: il leader della rivolta dei neri sudafricani. Dopo decenni di “apartheid” ha liberato dallo stato di semischiavitù il popolo nero della sua nazione, rendendo il Sudafrica uno stato “normale”. Tarcisio La questione ambientale: il prezzo da pagare per il progresso Di fronte alla seria questione della salvaguardia ambientale, che giornalmente (e giustamente) ci viene riproposta, si pone spontaneo un interrogativo di carattere temporale: la soglia di rischio a cui è giunto oggi il rapporto tra uomini e ambiente è un portato specifico del Novecento o si tratta di un retaggio del passato, databile, poniamo, con la nascita dell’industria moderna? In altri termini, il Novecento non fa che assistere all’accrescersi di problemi già presenti nei secoli precedenti o è esso stesso protagonista di novità specifiche, che mutano radicalmente il quadro delle epoche passate? In realtà, sotto il profilo del rapporto uomo-ambiente, potremmo dire che il Novecento si presenta con due facce. Per un verso esso non fa che continuare processi già in corso nei secoli e nei decenni precedenti, ma in dimensioni incomparabili rispetto al passato: così l’incremento demografico, così l’inurbamento così l’industrializzazione. Per un altro verso esso inaugura scenari, e introduce fattori di alterazione ambientale del tutto ignoti alle generazioni delle altre epoche. Nel corso del Novecento non è solo accaduto che problemi già presenti nel passato storico dell’umanità moderna si sono accelerati e aggravati. E’ avvenuto un altro processo piuttosto allarmante: quegli stessi strumenti che ci apparivano e tuttora ci appaiono indispensabili all’avanzamento dell’umanità e al suo affrancamento dal bisogno, si rivelano portatori di altre forme di degrado. Le armi del progresso si rovesciano in cause di peggioramento delle condizioni di vita. E’ quanto avviene, ad esempio, con le tecni- che chimiche per l’agricoltura, con lo sviluppo inarrestabile della produzione di energia, con i processi di globalizzazione, con l’energia nucleare. Ma il futuro non è poi così nero: spinti da un’opinione pubblica sempre più informata ed attenta, i governi di gran parte del mondo hanno già modificato, o stanno modificando, le loro leggi in favore di politiche che rispettino l’ambiente, sia per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti, che l’emissione di sostanze tossiche o l’impatto sul territorio di nuove costruzioni. Concetto Fissate per il 16 Aprile le elezioni per le Regioni a Statuto Ordinario Sono ormai in gran parte definiti e in molti casi già avviati i “duelli” tra centro-sinistra e Polo per la guida delle 15 Regioni a statuto ordinario, i cui presidenti il prossimo 16 aprile saranno eletti per la prima volta in modo diretto, in base alla riforma costituzionale approvata di recente. LOMBARDIA: Mino Martinazzoli (C-S) - Roberto Formigoni (Polo) PIEMONTE: Livia Turco (C-S) - Enzo Ghigo (Polo) VENETO: Massimo Cacciari (C-S) - Giancarlo Galan (Polo) LAZIO: Piero Badaloni (C-S) - Francesco Storace (Polo) EMILIA ROMAGNA:Vasco Errani (C-S) - Gabriele Canè (Polo) TOSCANA: Claudio Martini (C-S) - Altero Matteoli (Polo) PUGLIA: Giannicola Sinisi (C-S) Raffaele Fitto (Polo) UMBRIA: Maria Rita Lorenzetti (C-S) - Maurizio Ronconi (Polo) BASILICATA: Filippo Bubbico (CS) - Nicola Paglica (Polo) MARCHE: Vito D’Ambrosio (C-S) - Maurizio Bertucci (Polo) dedicato un ampio servizio con LIGURIA: Giancarlo Mori (C-S) intervista ai protagonisti dell’opeSandro Biasotti (Polo) razione, che si sono fatti fotografaRestano ancora da definire le re con coppola in testa: dal sindasfide in Campania, probabile quelco Leoluca Orlando, a Pippo Baula tra Antonio Bassolino per il cendo, alla famiglia dei principi Sallier tro-sinistra e per il Polo Antonio de la Tour di Camporeale, all’attriMartusciello; in Molise possibili ce Kanakis, al cardinale Salvatore rivali Giovanni Di Stasi (C-S) e Pappalardo, alla cantante CarMichele Iorio (Polo); in Calabria men Consoli, allo scrittore Andrea non ancora in pista il candidato del Camilleri. centro-sinistra che sfiderà GiuA.R. Parte l’«Operazione Coppola»: da Baudo a Carmen Consoli, tutti con il copricapo simbolo della Sicilia che cambia La coppola come nuovo simbolo della Sicilia: il celebre cappello, tipico dei membri di Cosa nostra, sulla testa dei maggiori politici, imprenditori, intellettuali, sindacalisti e amministratori locali nel segno di una Sicilia che vuole voltare pagina e dare un nuovo significato al copricapo più famoso e discusso della regione. È questa “l’operazione coppola” partita dalla Fondazio- 5 seppe Chiaravallotti del Polo, mentre in Abruzzo non si conosce l’avversario di Antonio Falconio del centro-sinistra. Altra questione quella delle alleanze: a sinistra Rifondazione si è dichiarata disponibile a ricercare intese in determinate situazioni, in Liguria sembra decisa a correre da sola; in pieno svolgimento sul fronte opposto le trattative Polo-Lega, mentre la Fiamma tricolore di Pino Rauti scenderà in lizza da sola. Nelle precedenti regionali del ‘95 l’Ulivo, in accordo elettorale con il Prc, conquistò 9 Regioni su 15 e al Polo andarono Piemonte, Lombardia, Veneto, Campania, Puglia e Calabria. In corso di legislatura i “ribaltoni” hanno cambiato le maggioranze in Calabria e Campania a favore del centro-sinistra. P.T. Leggete e sostenete UNIVERSO SICILIA 6 GENNAIO 2000 A RUOTA LIBERA di Pasqualino Sangiorgio Benvenuto terzo millennio, anzi no Con questa storia del terzo millennio credevamo di avere per ora chiuso con l’arrivo dell’anno nuovo, saldato il conto con le aspettative messianiche, come se dovesse succedere improvvisamente qualche cosa di nuovo e di strabiliante, di sconvolgente e invece per ora non abbiamo visto nulla e mi sa che non ci siano da aspettarsi sorprese mirabolanti. Sarà un anno come un altro con fatti belli e brutti, sciagure e violenze e qualche atto di buona volontà, di quelle azioni generose e altruistiche dei pochi buoni, che ancora per fortuna ci sono e che , secondo un vecchio detto, salvano il mondo, gli danno la ragione di esistere. È arrivato il terzo millennio, è stato festeggiato, salutati i suoi primi vagiti pur sapendo che tutta questa storia non era vera, ancora il terzo millennio dovrà venire, ci vuole un anno, dobbiamo armarci di pazienza ed aspettare perché tutto il duemila in cui siamo entrati appartiene al secondo millennio e il terzo comincerà col primo minuto dell’anno 2001. Quindi il bel sogno che la si finisse con l’invocare il terzo millennio, col ripetere ossessivamente “alle soglie del terzo millennio” o come diceva taluno non acculturato nella conoscenza della lingua “alle sogliole del terzo millennio” continuerà ancora per un anno intero e quindi dobbiamo metterci il cuore in pace per questa, ormai intollerabile, espressione. Come non farsi fregare dal caro benzina Passiamo ad altro: atri argomenti più seri incombono e, più che di argomenti, si tratta di fatti che premono sulla nostra vita. Sale il prezzo della benzina, non ci sono santi, non c’è modo di frenarlo, anche se il governo ha pensato di venirci incontro con una modesta defiscalizzazione trenta o trentacinquelire in meno delle fortissime tasse che gravano sui prodotti petroliferi. Dobbiamo difenderci, molti lo possono, sono quelli che non sono costretti ad usare l’auto come strumento di lavoro e quindi possono farne a meno o, più esattamente, ridurre l’uso allo stretto necessario, riprendere il gusto, la sana abitudine di andare a piedi, di camminare per percorsi più lunghi il che sicuramente fa bene e fa risparmiare benzina, bonifica l’ambiente e riduce i consumi, i gas, i veleni e così anche lascia con palmo di naso gli sceicchi, quei signori che sotto le sabbie dei loro deserti hanno oceani di petrolio. Ci sono poi quei poveretti a cui il mezzo motorizzato serve per guadagnarsi il pane, per vivere e sopravvivere e lì sono dolori, non c’è altra difesa che di servirsi, per quanto e possibile, del mezzo pubblico imprecando al destino e sognando tempi migliori che, sembra da qualche segno, stiano per arrivare perché mentre scriviamo sentiamo che si parla di calo del prezzo del petrolio. Sarebbe tempo, perché l’inflazione a cui è legata la nostra vita e il nostro equilibrio economico, sembra avere invertito la tendenza al ribasso il che sarebbe una ben grave iattura. Altro che “soglie del terzo millennio” di cui confessiamo sottovoce, non ce ne importa nulla. UNIVERSO SICILIA LA SFIDA INFINITA TRA MEDICINA E MALATTIE Una lotta continua e serrata, destinata a rinnovarsi sempre in nuove battaglie e nuove sfide, man mano che trascorrono gli anni. È la lotta che medici e scienziati conducono per sconfiggere le malattie, vecchie e nuove, e per rendere la nostra vita migliore. Andiamo a vedere quali sono stati i protagonisti della seconda metà del ‘900 e quali soni le prospettive per il 2000. Anni ’50. Medico: l’americano Gregory Goodwin Pinkus inventa la pillola anticoncezionale, facendo largo ad un nuovo modo (non da tutti condiviso) di intendere la sessualità. Farmaco: il vaccino antipolio. Invenzione: il laser chirurgico. Patologia da sconfiggere: la tubercolosi. Anni ’60. Medico: il sudafricano Christiaan Bar- nard realizza il primo trapianto di cuore umano. Farmaco: la melatonina, oggi utilizzata anche contro il cancro. Invenzione: l’ecografia, che permette, tra le altre cose, di seguire il feto in gravidanza. Patologia da sconfiggere: il grande aumento dei tumori. Anni ’70. Medico: Robert Edwards e Patrick Steptoe fanno nascere la prima bambina “in provetta”. Farmaco: le statine, che combattono l’accumulo di colesterolo. Invenzione: la Tac, una sorta di radiografia tridimensionale. Patologia da sconfiggere: l’obesità, in forte crescita specialmente negli Stati Uniti. Anni ’80. Medico: gli americani Stanley Cohen e Herbert Boyer realizzano per la prima volta una manipolazione genetica. Farmaco: l’antidepressivo Prozac, presentato come “la pillola della felicità”. Invenzione: la risonanza magnetica nucleare. Patologia: viene scoperto in questi anni il virus dell’Hiv, che provoca l’Aids. Anni ’90. Medico: Ian Wilmut, che ha clonato la celebre pecora Dolly. Farmaco: il Viagra, che sembra destinato a risolvere i problemi d’impotenza maschile. Invenzione: il fegato artificiale, che funziona in maniera simile alla dialisi. Patologia da sconfiggere: lo stress, causa di una grande serie di malattie. Per il 2000 si prevede l’invenzione di una gamma di pasticche che sarà in grado di regolare l’umore o che ci permetterà di non ingrassare. Le cattive notizie vengono dagli antibiotici: un loro uso smodato ha prodotto ceppi di batteri resistenti ai farmaci. R.S. Nuovi passi verso la clonazione umana La notizia, eclatante ma anche attesa, giunge dalla Cina: scienziati del Centro transgenico di Shangai hanno annunciato di avere compiuto il primo passo verso la clonazione di organi e tessuti umani. “Un successo nella clonazione a fini terapeutici”, secondo quanto riferito dal giornale in lingua inglese “China Daily”. Il professor Cheng Guoxiang e il suoi collaboratori affermano di avere sviluppato un embrione alle prime fasi di sviluppo mediante l’innesto del nucleo di una cellula somatica in un ovulo umano, vale a dire “l’origine del feto” che ora sarà seguito per tutto il suo sviluppo. Secondo gli scienziati cinesi, che hanno brevettato tutto il procedimento e le tecniche impiegate, “questo embrione potrà sviluppare organi e tessuti, Associazione Siciliana Produttori Vitivinicoli Piazza S. Maria di Gesù n. 3 - 95124 - CATANIA La viticoltura siciliana ha da sempre assunto una importanza non secondaria nell’intera economia isolana. Le migliaia di aziende vitivinicole hanno bisogno una puntuale e competente assistenza per conseguire risultati in termini di qualità e tipicità dei prodotti. L’Associazione dei produttori vitivinicoli con i suoi punti di riferimento organizzativo è a disposizione dei produttori per una utile assistenza a favore dei produttori. Per ricevere utili informazioni potete scrivere a A.S.Pro.Viti. Piazza S. Maria di Gesù - 95124 CATANIA. come la pelle, il cuore e il fegato” che potranno essere trapiantati con un rischio minimo di rigetto. Il professor Cheng prevede che “più avanti nel tempo potranno essere sviluppati embrioni con il sangue del cordone ombelicale e raggiungere migliori risultati”. La notizia è salutata positivamente dai genetisti italiani. “Nulla da obiettare sul piano scientifico”, commenta Edoardo Boncinelli del San Raffaele di Milano. “È la tendenza giusta da incoraggiare”, spiega il biologo Vittorio Sgaramella. “Si aprono nuovi orizzonti per la medicina: prevenire e curare le malattie genetiche”, aggiunge il bioetico Demetrio Neri. “Non solo - nota la biologa Raffaela Nicolai - la clonazione ci porta a scoprire l’origine biologica del pensiero, della psiche umana”. Da tempo sono in corso le sperimentazioni per trapianti particolari di cellule morte, ad esempio per certe malattie: il morbo di Parkinson o per malformazioni del midollo. “Mi stupisce che l’equipe cinese chiosa però Boncinelli - sia arrivata ad un embrione alle prime fasi di sviluppo mediante l’innesto del nucleo di una cellula somatica in un ovulo umano e che ne seguirà la crescita: siamo alla clonazione umana il cui divieto mi pare sia stato accettato da tutti”. Comunque, precisa Boncinelli, la clonazione di organi e tessuti umani è un fatto ineludibile. “La clonazione di organi e tessuti umani - osserva Sgaramella - è un fatto di grande interesse terapeutico che non dovrebbe inquietare nessuno: non è la clo- nazione di una persona intera che comunque non è nella mente di nessun ricercatore”. E Neri va oltre: “sarebbe deleterio precludersi la possibilità di prevenire e curare malattie gravissime, così come è illusorio pensare di fermare la scienza con anatemi, divieti e condanne”. La clonazione ha avviato la “rivoluzione biologica” portando verso la scoperta dell’origine del pensiero, della psiche umana. “Clonare organi e tessuti per fini terapeutici è fatto di grande importanza. Clonare l’uomo è invece inutile - conclude la Nicolai - avremmo due persone identiche per fisico ma diverse per pensiero e qualità morali: la psiche, che non è anima, ma che deriva dal substrato biologico, non si replica mai”. Scop-Tach Il calendario della Polizia Municipale di Adrano esposizione. la omonima chiesa di via S.S. Adrano- apprezzata iniziativa Riportiamo la foto di gruppo Cristo alla colonna. del corpo di polizia municipale che del corpo di polizia municipale Il calendario curato in ogni ha presentato nel corso di una pubblicata all’interno del calensua parte è accompagnato da manifestazione pubblica organizdario. due inserti di presentazione zata presso il salone del palazzo molto sintetici e chiari nella S. Domenico di via S. Pietro, il Alfredo Torrisi calendario 2000, raffigurante il fregio del corpo, lo stemma di Adrano con alcuni interessanti richiami storici. Il calendario 2000, ben caratterizzato nella sua veste grafica, pubblicizza alcuni fra i più importanti monumenti della città di Adrano, fra cui il Castello Normanno, il favoloso Monumento di S. Lucia, già sede del liceo classico, del ginnasio, delle medie e delle elementari. Un discorso a parte, viene riservato al protettore del corpo S. Sebastiano venerato nelIl Corpo della Polizia Municipale di Adrano. Al centro il comandante Carmelo Rao. UNIVERSO SICILIA GENNAIO 2000 La casa del futuro? sarà autosufficiente e completamente automatizzata Cambia tutto, nel nuovo millennio. Cambia il modo di vestire, di mangiare, di viaggiare; ovviamente, cambierà anche il modo di abitare. Dallo stile dell’arredamento che, pare, si rivolgerà alla serenità tipica degli orientali, alla bilancia che comunicherà al frigorifero che abbiamo due chili di troppo: dovremo abituarci ad una diversa concezione della “casa”. Non più solamente rifugio sicuro, ma rifugio che sa prendersi cura di noi e che può risolvere autonomamente i piccoli problemi quotidiani. A partire dagli elettrodomestici che, oltre ad auto-programmarsi (il caffè pronto alle 7:15, il forno a microonde prepara la cena alle 20:00), sapranno individuare i loro guasti ed avvisare un tecnico che provvederà in breve a ripararli. Il frigorifero avvertirà quando si avvicina la data di scadenza di un alimento, e provvederà a rifornire le scorte ordinando, via Internet, la spesa al supermercato. Tutto (dalle luci ai fornelli) sarà controllabile dall’interno tramite telecomandi e dall’esterno con il telefonino, che ci permetterà anche di leggere la posta o di navigare in Internet, oltre che di programmare il videoregistratore, in caso ce ne fossimo dimenticati. La Tv sarà esclusivamente digitale, ma la concorrenza di Internet (i cui dati viaggeranno sui cavi elettrici o via radio) sarà sempre più agguerrita. E soprattutto: niente più paura di smarrire le chiavi di casa, dato che l’apertura della porta d’ingresso e la disattivazione dei sofisticatissimi sistemi antifurto avverranno tramite il riconoscimento della retina oculare. Credete che tutto ciò non faccia per voi? Non temete, il futuro non è poi così vicino... R.C. 7 L'evoluzione dell'automobile, inseparabile compagna dell'uomo E’ senz’altro vero che la storia di un paese si può tracciare seguendo la storia di alcuni aspetti peculiari della vita quotidiana. Si può, ad esempio, considerare l’evolversi della cucina di un paese, o delle sue trasmissioni televisive. O, magari, quello delle sue automobili. Proviamo dunque a tracciare un profilo della storia italiana, ed europea, dal 1950 ad oggi. A partire dalle quattro ruote. Anni ‘50: gli anni della rinascita continentale dalle ceneri della guerra. Cambia il modo di pensare e di vivere, e nascono le prime auto di concezione moderna, con un occhio di riguardo alla competizione sportiva. L’economia italiana viaggia veloce, e dalle industrie dell’Alfa Romeo nasce la Giulietta, che resisterà, cambiata nell’estetica ma non nello spirito, fino agli anni ‘80. Fine ‘50, primi ‘60: è il periodo del boom economico, e l’automobile passa da privilegio di pochi a bene di massa. In Inghilterra nasce la Mini. All’inizio fu un fiasco, ma poi le sue ridotte dimensioni, unite al suo stile tipicamente “british”, ne hanno fatto un’auto amata da tutti: la usano i reali di Windsor e l’impiegato romano. Il suo mito è resistito intatto fino ad oggi, e non sem- bra destinato a tramontare. Anni ‘60: sono gli anni in cui i Vip amano farsi vedere sulle spiagge della Costa Azzurra a bordo di bolidi fiammanti (auto come quelle del film “Il Sorpasso”). Dalle officine della Ferrari esce un gioiello di classe pura: la 250 GT California, pezzo rarissimo (106 gli esemplari prodotti), emblema dei nuovi ricchi, figli delll’esplosione economica. Anni ‘70: periodo delle prime conquiste sindacali, quando anche gli operai riescono a raggiungere accettabili standard di vita. Si sente l’esigenza di un’auto veramente di tutti: ci pensa la Volkswagen (letteralmente: “auto del popolo”), che crea la Golf, sportiva quanto basta che si adatta perfettamente al traffico cittadino. Inossidabile, la tedesca muta aspetto più volte, e si guadagna di diritto un passaporto per il nuovo millennio. Anni ‘80: è l’era degli “yuppies”, i giovani manager rampanti che manovrano le grandi aziende. Il loro simbolo automobilistico è la Jeep-Limousine: aggressiva, ma con tutte le comodità, compreso il cambio automatico. Regina in questo campo è la Range Rover, che sembra però destinata a scomparire in questi ultimi anni. Fine ‘80, primi ‘90: i giovani manager invecchiano, si sposano, e l’esigenza di spazio diventa meno egoistica. Ecco che piombano sulla scena le auto familiari, non più considerate esclusivamente come mezzi da lavoro. Hanno prestazioni e profili sportivi e bagagliai immensi, per portare in vacanza moglie e figli. Un esempio su tutti: l’Audi 200 Avant Quattro. Anni ‘90: un auto sola non basta più. Dunque, accanto alle monovolume con otto sedili, ritornano prepotentemente le spider: due posti e tanto vento in faccia. Protagonista è di nuovo la Germania: la BMW produce la splendida Z3. 2000: l’auto del futuro è la city car, da non confondersi con l’utilitaria. Adatta ai ridotti spazi delle città, dove ormai si svolge la grandissima parte della vita di tutti, consente prestazioni e comfort notevoli grazie ai numerosi accorgimenti tecnologici. L’emblema del nuovo millennio esce dalle officine Mercedes, e si chiama Smart. A. Russano PALERMO - Crescerà, anche se con un ritmo (l’1,8%) inferiore alla dinamica nazionale del 2,2% : sono le previsioni operate dal “Quadrante economico siciliano”, il periodico dell’Unità studi del Banco di Sicilia, che riguardano l’economia siciliana per il 2000, e secondo le quali a un quadro di complessiva stazionarietà delle forze di lavoro si dovrebbe accompagnare una flessione del numero delle persone in cerca di occupazione, riconducendo il tasso di disoccupazione apparente al di sotto del 24%. Dall’analisi dei dati del ‘99 il BdS ricava sintomi di indebolimento della domanda estera e interna, nonostante la progressiva accelerata dell’ultima parte dell’anno. Come per l’occupazione - che dovrebbe continuare la crescita nell’industria in senso stretto e lievemente anche nell’edilizia, ma restare stazionaria nei servizi e arretrare in agricoltura- anche per gli investimenti viene rilevata una dinamica a luci e ombre. Già nel ‘99 la spesa in macchinari e attrezzature ha avuto un ritmo vivace (+2,6%), dovuto ai vari interventi di ammodernamento legati anche alla legge 488/92. Nel 2000, secondo il BdS, la tendenza dovrebbe confermarsi: gli investimenti anzi dovrebbero risentire positivamente dell’avvio dei progetti di programmazione negoziata. Non altrettanto bene, invece, la spesa per costruzioni, sempre in calo (-1,8%), per la stasi degli appalti pubblici. I consumi delle famiglie (+1,7% nel ‘99) tengono il passo con l’anda- mento nazionale, anche per l’indebolimento della leva fiscale. Tra le voci di spesa più dinamiche, pur se in rallentamento rispetto all’anno scorso, compaiono trasporti e comunicazioni (autovetture, telefonia mobile), servizi sanitari, articoli per il tempo libero. Secondo le previsioni del Banco queste voci dovrebbe essere in crescita anche nel 2000, affiancate dalle spese per abitazione, arredamento, abbigliamento. M. Taormina Calcio: È il brasiliano Rivaldo SICILIA: NEL 2000 SI PREVEDE UNA l'ultimo ”Pallone d'oro” CRESCITA ECONOMICA LENTA (1,8%) del secolo Dopo Pelè - O Rei - sembrava impossibile che un numero 10 della nazionale brasiliana potesse convincere tutti. Il peso della maglia verdeoro con il numero della Perla Nera ha schiantato gente come Socrates o Rai. Anche un grande come Zico soffriva i paragoni. A 27 anni, Rivaldo - personaggio anti-personaggio, agli antipodi rispetto a Ronaldo - è stato consacrato dal Pallone d’Oro dopo aver avuto l’Onze d’or e probabilmente prima di essere dichiarato miglior giocatore del mondo, il 10 gennaio 2000, dalla Fifa a Bruxelles. Il riconoscimento di France Football, ritenuto il più prestigioso nel calcio, è andato per la seconda volta ad un brasiliano - dopo Ronaldo - da quando ha allargato a tutte le nazionalità il suo raggio d’azione europeo. Un trionfo, per l’inventore di gioco e di gol del Barcellona, una vittoria che va al di la’ delle previsioni, con lo Spice-boy David Beckham distanziato in modo netto (219 a 154) e l’altro pretendente, Christian Vieri, lontanissimo al settimo posto con 33 punti. Il centravanti dell’Inter, pur sorpassato da Gabriel Batistuta (quarto con 48 punti), è il primo italiano, ma la sorpresa viene da Andrei Schevchenko, giunto terzo e primo dei protagonisti del campionato di serie A. Veron è all’ottavo posto, mentre al 10°, evidentemente un riconoscimento ‘alla carriera’, ricompare nientemeno che Lothar Matthaeus. “In Brasile, quando perdi, se la prendono con il portiere o con il numero 10” diceva Rivaldo ai mondiali di Francia 98. Lui si era già scottato, alle Olimpiadi di Atlanta, quando il Brasile fu clamorosamente eliminato in semifinale contro la Nigeria. Rivaldo, che fallì più di un’occasione da gol, fu gettato in pasto ai critici da Mario Zagallo, che non ha mai mancato - anche in seguito di punzecchiarlo. Non faceva parte del clan, non era amico né di Romario né di Dunga. Carattere chiuso, formato sulle spiagge del nord povero del Brasile, Rivaldo ha sempre incassato senza fare una piega, costruendo giorno dopo giorno la rivincita. Santa Cruz, Corinthians, Palmeiras, l’itinerario brasiliano del longilineo Rivaldo si interruppe proprio dopo quelle Olimpiadi. Troppo alto (1,86), e troppo lento, lo rincorrevano i critici. Lui espatriò evitando i riflettori, ma quando i tifosi spagnoli di La Coruna lo videro inventare calcio per l’attacco del Deportivo non credevano ai loro occhi. Rimase soltanto un anno, poi il Barcellona lo strappò a suon di pesetas. Ultimo Pallone d’oro del secolo, Rivaldo è oggi il migliore al mondo anche secondo Pelè e Diego Armando Maradona. A.R. Associazione Siciliana Produttori Lattiero Caseari e Zootecnici tenere lala ququalalitita.a. LLaa cocommpepetetenznzaa peperr otottenere cati eueuroropepei.i. conquiststananoo ii mmerercati II foform rmagaggigi sisicicililiananii conqui Il modo giusto per sostenere ”UNIVERSO SICILIA” Abbonarsi! L’aumentato consumo di prodotti Lattiero-Caseari si inserisce nella logica della ricerca messa in atto, dalle organizzazioni dei produttori di cui l’Associazione Siciliana Produttori Lattiero Caseari e Zootecnici costituisce un riferimento importante nella assistenza tecnica ai produttori costantemente impegnati nell’ottenimento di prodotti di qualità. Rivolgetevi all’Associazione Siciliana Produttori Lattiero Caseari e Zootecnici ed avrete le notizie desiderate scrivendo presso A.I.C. Federazione di Catania - Piazza S.Maria di Gesù n.3. 8 GENNAIO 2000 UNIVERSO SICILIA L’Italia ai referendum: quanti sono e cosa chiedono In tutto sono 21 e stanno agitando le già tempestose acque della politica italiana. Una “valanga” di referendum, per lo più promossi dai radicali, che vanno a toccare - tra i tanti - tre dei “nervi scoperti” dell’attuale legislatura: le iniziative per promuovere l’occupazione, la riforma della legge elettorale e il sistema pensionistico. Quella che Emma Bonino e Marco Pannella chiamano la “rivoluzione liberale e liberista dello stato sociale”, venerdì scorso è stata definita dal presidente del Consiglio Massimo D’Alema, senza troppi giri di parole, “preoccupante”. Una prima, netta, presa di posizione politica poco dopo che il Consiglio dei ministri aveva deciso di non intervenire, pur avendone facoltà, presso la Corte Costituzionale che sta per decidere sulla legittimità dei referendum. “Il nostro esecutivo è per la riforma e non per la soppressione dello Stato sociale” sono state le ferme parole di Massimo D’Alema che certo non hanno potuto che soddisfare, oltre che il suo stesso partito, anche i suoi maggiori alleati che sui referendum cosiddetti “sociali” (in particolare i quesiti che riguardano l’abrogazione delle norme sulla reintegrazione del posto di lavoro in caso di licenziamento; la liberalizzazione del collocamento sul lavoro e della stipula dei contratti di lavoro a tempo determinato; l’abolizione dei vincoli per i contratti di lavoro parttime e l’abolizione delle norme di tutela speciale per il lavoro a domicilio), si erano già schierati contro, ossia Pierluigi Castagnetti del Partito popolare e Armando Cossutta dei Comunisti italiani. Ed ovviamente, le perplessità espresse dal premier (che peraltro si è detto contrario ad un uso così massiccio dello strumento referendario che concorrerebbe anche al crescente astensionismo degli italiani...) mirano a mantenere la pace tra esecutivo e sindacati nella difficile partita, ancora aperta, della trattativa sociale che dovrà portare, inevitabilmente, alla cruciale verifica del sistema pensionistico. Del “pacchetto” di referendum, tre in particolare - oltre a quelli che investono direttamente la sfera dei contratti di lavoro - toccano infatti la vita del mondo sindacale visto che prevedono l’abolizione delle trattenute associative sindacali tramite gli enti previdenziali, l’abolizione del finanziamento pubblico per gli istituti di patronato e assistenza sociale e l’abrogazione dell’esclusiva Inail nella materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Inoltre c’è un “esplosivo” que- sito che chiede l’abolizione delle norme sul regime transitorio delle pensioni di anzianità: una questione intoccabile allo stato attuale del dibattito politico... Per non parlare poi dei due referendum che rischiano di eliminare dei canali di costante alimento per le casse dello Stato, chiedendo cioè l’abolizione delle ritenute di acconto per i sostituti di imposta sui redditi da lavoro dipendente e da lavoro autonomo e l’abolizione dell’obbligo di iscrizione alla sanità pubblica per l’assicurazione obbligatoria contro le malattie. Dopo le esternazioni del premier, i radicali - che promuovono 20 dei referendum - hanno fatto quadrato. E una infuriata Emma Bonino ha così replicato: “A D’Alema, che ci accusa di lacerare il Patto sociale, rispondiamo che il Patto sociale è lacerato quando c’è il 12% di disoccupati, e ancor di più tra i giovani, le donne o in aree del Paese come il Meridione. Il Patto sociale è lacerato quando centinaia di migliaia, milioni di italiani vanno in pensione a 50 anni e i giovani lavoratori pagano il 33% di contributi previdenziali con la prospettiva di una pensione misera. Il Patto sociale è lacerato infine quando agli italiani che non si possono permettere le cliniche private si lascia scegliere tra le infezioni di un ospedale e la sporcizia di un altro ospedale pubblico”. Quindi, a pochi giorni dal verdetto dei giudici della Consulta, si iniziano a scoprire le prime carte. E se la leader radicale tuona la sua denuncia, il presidente D’Alema anticipa, seppure ancora sibillino: “Su molte di queste questioni ci sono già misure di riforma all’esame del Parlamento”. Che voglia intendere la riforma della legge elettorale che si barcamena in Parlamento è cosa ancora da vedere: certo che l’intera questione - dopo gli accorati appelli del presidente della Repubblica Ciampi per accelerare i tempi della riforma a sostegno della stabilità di governo - potrebbe ricevere lo sprint necessario ad una soluzione definitiva per scongiurare l’arrivo alle urne del referendum più atteso di questa probabile tornata referendaria: quello dell’abolizione della quota proporzionale per l’attribuzione del 23 per cento dei seggi nelle elezioni della Camera dei Deputati, a favore di un sistema maggioritario puro. Quesito che lo scorso 18 aprile, pur vedendo la vittoria dei “sì”, mancò per un soffio il quorum (il 50% più uno degli elettori) ma che poi è stato riproposto sia dai radicali che da Alleanza nazionale. Altro grande “cavallo di battaglia” della campagna referendaria di Alleanza nazionale - sulla PREMIATE A SAN MARINO LE INVENZIONI DEL SECOLO Il robot, la penicillina, la televisione, l’aeroplano e il riciclaggio: sono queste le migliori idee del secolo, premiate a San Marino in occasione della prima edizione del premio internazionale “San MarinoIdea Award”, promosso dalla Segreteria di Stato per l’Industria della Repubblica del Titano. La “Consulta delle idee”, presieduta da Paolo Panerai, aveva selezionato le idee più rappresentative del secolo, divise per settori: l’ambiente, il mondo dell’impresa, la salute, la società e la tecnologia. Una giuria di giornalisti ha quindi votato le idee selezionate dalla Consulta. Nel settore dell’ambiente, il riciclaggio ha vinto sullo sfruttamento dell’energia rinnovabile, dei pesticidi, della VIA, della spettrometria di massa. Nel settore delle imprese, la robotica ha vinto sulle idee dell’orario flessibile, dela catena di montaggio e dei container. Per quanto riguarda la salute, la penicillina è stata giudicata più importante dei trapianti d’organo e dell’ingegneria genetica o del Dna. Nel settore “società” la Tv si è imposta sulla radio, su Internet, sui diritti umani, sul telefono cellulare, sul telelavoro, sulla pillola anticoncezionale, sulla carta di credito e sullo stesso Pc. Infine, per quanto riguarda il mondo delle tecnologie, l’idea dell’aeroplano si è imposta su quella del microchip, delle tecnologie digitali e dei viaggi spaziali, della plastica, del nucleare. I premi sono stati consegnati il 26 novembre al Teatro Concordia di San Marino. Per l’ambiente, è andato all’architetto Andrea Marzovilla, inventore del replex, cioè del primo materiale plastico creato con sostanze riciclate; per il robot, a Daniele Fabrizi, presidente dell’Associazione Italiana di Robotica; per la penicillina, scoperta da Fleming, il premio è andato al dottor Kevin Brown, curatore dell’Alexander Fleming Laboratory Museum di Londra; per la tv, ha ritirao il premio l’ex “signorina buonasera” Nicoletta Orsomando; infine, per la tecnologia, il premio realtivo all’idea dell’aeroplano è stato assegnato alla contessa Maria Fida Caprini di Taliedo, figlia di Giovanni Caprini che negli anni della Grande Guerra diede vita alla prima fabbrica italiana costruttrice di velivoli destinati a scopi bellici, depositando più di 160 brevetti. Taità quale il suo presidente Gianfranco Fini addirittura arrivò ad investirvi il proprio futuro alla guida del partito - è il referendum sull’abolizione dei rimborsi elettorali (promosso anche dai radicali), ossia la nuova forma di finanziamento che i partiti si sono dati dopo che, in un precedente referendum, sempre “pannelliano”, gli italiani ne avevano votato l’abolizione. Ci sono però altri otto quesiti per concludere questa panoramica sui referendum e ben sei investono la sfera giuridica, asse portante della politica dei radicali che li hanno appunto promossi. Chiedono l’abrogazione della quota proporzionale per l’elezione del Consiglio Superiore della Magistratura; la separazione delle carriere dei magistrati giudicanti e requirenti; la responsabilità civile diretta dei magistrati; l’abolizione della possibilità per i magistrati di assumere incarichi al di fuori delle loro attività giudiziarie; il contenimento dei termini di custodia cautelare in carcere; l’abrogazione dei termini processuali perentori. E’ facile prevedere che dopo le già tormentate riforme del giudice unico e del giusto processo che stanno sollevando una ridda di polemiche sui rischi di paralisi della giustizia, il mai chiuso scontro su Tangentopoli, l’opinione pubblica che chiede più severità contro il crimine buona parte del mondo politico non sosterrà dei referendum che vanno a fare leva sui poteri dei magistrati. Infine due referendum chiudono il cerchio: l’abolizione del carattere militare della Guardia di Finanza e l’abrogazione della legge sull’immigrazione in Italia, altro tema decisamente scottante e unico referendum non promosso dai radicali. A tali e tanti quesiti (che potrebbero costituire un intero programma di governo) gli italiani, in caso di via libera della Consulta, potrebbero essere chiamati ad esprimersi. E forse proprio 16 aprile, giorno in cui cade un importante test elettorale, quello del voto per le elezioni regionali ed amministrative. Un’ulteriore “ipoteca” sul destino dei referendum costretti così a tramutarsi in una vera e propria arma elettorale. U.S. SULLA RISERVATEZZA DEI DATI PERSONALI Ai sensi della legge n. 675/96 il trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione sono utilizzati al solo fine della spedizione in abbonamento postale di Universo Sicilia. Ai sensi dell’art. 13 della stessa legge i destinatari possono richiedere l’aggiornamento o la rettifica dei dati, salvo il diritto per motivi legittimi di opporsi a tale utilizzo dandone comunicazione. La redazione UNIVERSO SICILIA Direttore responsabile:Vincenzo Castiglione Vice Direttore: Nunzio Nasca Hanno collaborato: Anna Costanzo - Saro Franco - Angelo Russano Pasqualino Sangiorgio - Alfredo Torrisi Chiuso in redazione il 26 gennaio 2000 Amministratore: Piero Trovato ABBONAMENTO ANNUALE A “UNIVERSO SICILIA” — per l’Italia L. 20.000 — per l’Europa L. 25.000 — per le Americhe e l’Australia L. 30.000 Quote benemerite di sostegno alla pubblicazione: — sottoscrittore Onorario L. 200.000 — sottoscrittore Benemerito L. 150.000 — sottoscrittore Sostenitore L. 100.000 Per le inserzioni di ricorrenze ed annunci basta contattare la redazione telefonando allo 095/7692946 o inviando un fax al 095/310750. Lettera al Direttore Sono Siciliana nata in San Michele di Ganzaria nella provincia di Catania, sono emigrata quando appena avevo 5 anni nell´anno 1952.. Quando per la prima volta ho incominciato a vedere le fotografie degli emigranti mi sono domandato molte volte che cosa sentivano quelle persone che appena abbozzavano un sorriso, con le mani appoggiate sopra i ginocchi, con lo sguardo verso l´infinito piena di pensieri e una sola speranza. Questi ricordi mi hanno condotta, dopo un tempo dedicata alla plastica, allo studio degli emigranti. Cominciai cosi a collezionare fotografie che mi davano famiglie e società amiche. Io preparo da tanto tempo esposizioni dedicate agli emigranti con l´idea di brindare in omaggio a tutte quelle persone che con una nuova speranza di vita hanno lasciato indietro molti ricordi. Le mostre pittoriche raggruppano oli, sculture, indumenti dell´epoca, fotografie poesie e ritratti. Imprimere il ritratto di un nonno, di un padre, implica studiare la sua personalitá e tutto quello che si relaziona con la sua origine il cui fine e quella di trasmettere l´immagine ai suoi discendenti. L´emigrazione, fra i quali i nostri nonni, genitori parenti, é la nostra recente storia, vada a loro il mio perenne ricordo, con questa poesia che ha meritato il primo premio di poesia, in lingua italiana nel 2º Concorso di Poesia e Racconti Premio “COM.IT.ES 99” . Sono Assessore Culturale della Federazione di Entidades Sicilianas del Sud de la Republica Argentina Saluti a un Santo Natale per voi tutti. Maria Rizzo-Saenz Peña 1221-Quilmes (1878) Pcia.Bs.As. Argentina. America fu la sua terra Io conservo nel mio cuore la partenza di mio padre, i suoi occhi neri, sue braccia stanche. Emigrante di un paese lontano pieno di pioggia alzo la sua mano, guardo i suoi figli e i suoi piedi tremaron. Vestita di tempo guardo il mare e chiedo que tu torni. signore mio sono due anni che lo aspeto. Mi ha detto a dio, presto ci vedremo. Il vento colpisce il suo corpo, strade lontane ingenue palpitano, mentre ricordo i suoi bacci, padre mio, pazza di paura prego che possa ritornare. America é stata la sua terra le foglie di autunno incerte si perdono, bianche e tristi nel suo petto si dormano. María Rizzo Primer Premio del 2º. Concurso de Poesía y Cuentos Premio “ COM.IT.ES 99 “Universo Sicilia” periodicamente raggiunge un numero ragguardevole di nostri conterranei e concittadini residenti nei cinque continenti. In atto viene spedito in: Australia, Argentina, Belgio, Francia, Germania, Grecia, Olanda, Spagna, Gran Bretagna, Irlanda, Ungheria, Brasile, Stati Uniti, Luxembourg, Venezuela. Le inserzioni riportate nelle pagine di questo periodico costituiscono servizio senza corrispettivo ai sensi dell’art. 3, primo comma, del D.P.R. 26/10/72 n. 633. 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