Scuola dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado
Il Pontormo
I
A
N
O FFERTA
O
R
M
A
T
ISTITUTO
COMPRENSIVO
CARMIGNANO
Anno scolastico 2014/2015
1
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
“L'obiettivo della scuola non può essere soprattutto quello di inseguire lo sviluppo di
singole tecniche e competenze; piuttosto, è quello di formare saldamente ogni persona sul
piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l'incertezza e la
mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri”.
(Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell'infanzia
e primo ciclo di istruzione 2012)
PREMESSA
Dalla legge sull'autonomia: il Piano dell'Offerta Pag . 4
Formativa
2
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
CONTESTO
L'Istituto Comprensivo “Il Pontormo”:
contesto ambientale, caratteristiche dell'utenza Pag. 8
e identità culturale
La scuola, le famiglie, il territorio
PRINCIPI
AZIONI FONDAMENTALI
OFFERTA FORMATIVA
a.s 2013/2014
VALUTAZIONE
ORGANIZZAZIONE
•
•
•
Principi ispiratori,
Finalità,
Scelte pedagogiche
Pag. 9
Pag. 12
Pag. 12
Pag. 14
Il curricolo
Pag. 17
Ambiente di apprendimento
Pag. 20
Metodologia
Pag. 21
Accoglienza ed inclusione:
• Accogliere i primi giorni di scuola
• Integrazione alunni con disabilità
• Disturbi specifici di apprendimento
• Intercultura e facilitazione linguistica
Pag. 22
Pag. 23
Pag. 24
Pag. 25
Pag. 26
Continuità educativa
Pag. 27
Orientamento
Pag. 28
Percorsi formativi dei docenti
Pag. 29
Progetti educativi e didattici di Istituto
Pag. 31
Autovalutazione di Istituto
Pag. 35
Valutazione degli apprendimenti
Pag. 36
Finalità e caratteri della valutazione
Pag. 37
Patto educativo di corresponsabilità
Pag. 40
Gli organi Collegiali
Pag. 42
Organigramma di Istituto
Pag. 45
La segreteria
Pag. 46
I plessi
Pag. 47
Rapporti scuola-famiglia
Pag. 49
Formazione classi
Pag. 51
3
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
PREMESSA
4
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
“… Gli istituti comprensivi costituiscono ormai circa l’80% delle istituzioni scolastiche del primo
ciclo…”
(Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione,
2012)
DALLA LEGGE SULL’AUTONOMIA: IL PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Gli Istituti Comprensivi abbracciano le Scuole dell’Infanzia, le scuole primarie e le secondarie di primo
grado vicine tra loro per collocazione territoriale. Gli uffici di segreteria e il Dirigente scolastico
unitariamente gestiscono i tre ordini di scuola. Il Piano dell’Offerta formativa è stato introdotto nel
sistema scolastico dal D.P.R. n.275/1999, “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle
istituzioni scolastiche”, ai sensi dell’art.21 della L. n.59/1997. La sua adozione diventa obbligatoria dal
settembre del 2000 e rappresenta l’espressione tangibile dell’identità culturale-territoriale e progettuale
dell’Istituto.
Data la particolarità del contenuto, il POF è rivolto: agli studenti, alle famiglie, agli insegnanti, al sistema
educativo e comunità locale presente sul territorio.
Il P.O.F. è:
UN PIANO
•
Contiene la programmazione curricolare ed extracurricolare
•
E' un itinerario, una mappa delle scelte educativo didattiche e metodologiche-organizzative.
UNA OFFERTA FORMATIVA
•
Un termine in cui si fondono i principi dell'istruzione e dell'educazione. Le scelte educative, gli
aspetti formativi e pedagogici sono integrati dal Regolamento dell’Istituto che si conforma al
principio generale della responsabilizzazione di tutte le componenti scolastiche nei confronti delle
loro specifiche attività. Il regolamento stabilisce le funzioni degli Organi Collegiali, le norme che
regolano il comportamento degli alunni, dei docenti, del personale A.T.A. e dei genitori in una
struttura organizzativa in cui i doveri d’ufficio e quelli della funzione docente devono adeguarsi
alla complessità del sistema. Il POF è elaborato dal collegio dei docenti ed è adottato dal
consiglio di Istituto.
UN IMPEGNO
5
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
•
E' una dichiarazione di azioni concrete.
•
•
Per l'insegnante è lo strumento per definire le proprie attività.
Per lo studente e i genitori è lo strumento che li aiuta a conoscere cosa la scuola intende fare e
come.
UN PROCESSO inevitabilmente destinato a crescere e modificarsi nel tempo, con l'esperienza e la
partecipazione di tutti i soggetti interessati e coinvolti.
•
Prevede l'attivazione dei necessari rapporti con gli Enti Locali e con le diverse realtà istituzionali,
culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio.
•
Dinamico e dialettico.
•
E' la sintesi dei diversi bisogni, interessi, attese, responsabilità.
UN'IDENTITA'
• Esprime l'identità culturale e progettuale della Scuola attraverso le scelte che essa effettua nell'ambito
della propria autonomia.
6
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
CONTESTO
L’ISTITUTO COMPRENSIVO “IL PONTORMO”:
CONTESTO AMBIENTALE, CARATTERISTICHE DELL’UTENZA
E IDENTITÀ CULTURALE
L’Istituto Comprensivo “Il Pontormo” è situato nel Comune di Carmignano, costituito da diverse frazioni
sparse in un territorio vasto circa 40Kmq.: Carmignano (capoluogo), Comeana, Seano, Poggio alla Malva,
La Serra, S.Cristina a Mezzana, Bacchereto, Verghereto, Artimino. Lo scenario visivo è dei più
suggestivi, la collina toscana si dispiega in tutta la sua bellezza, adornata da vigneti, oliveti, antiche
Chiese e Abbazie; incantevoli panorami che dominano la Provincia di Prato.
Il territorio, con una popolazione di circa 13900 abitanti, pur avendo avuto in passato una vocazione
prevalentemente agricola, che oggi mantiene con le coltivazioni di uva e olive pregiate, vede una forte e
diffusa presenza della piccola e media azienda e del lavoro artigianale. Le famiglie degli alunni sono
prevalentemente occupate nel settore secondario e terziario. Il livello di scolarizzazione dei genitori
risulta medio, il tenore economico modesto; nella maggior parte dei casi, entrambi lavorano.
Negli ultimi dieci anni la popolazione è notevolmente aumentata; questa espansione demografica è data
dal fatto che numerose famiglie di comuni limitrofi si sono trasferite in questo Comune e
7
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
contemporaneamente sono arrivati molti stranieri (in particolare provenienti dalla Cina). Di conseguenza,
è aumentato il numero degli alunni frequentanti l’Istituto, con iscrizioni che avvengono in qualsiasi
momento dell’anno scolastico, e mutate le esigenze territoriali in merito a questo afflusso. Attualmente gli
studenti di cittadinanza straniera rappresentano il più del 20% (c.a.) per cui risulta prioritaria
un’accoglienza valida,integrata e flessibile con la presenza di un mediatore culturale.
Da ciò consegue che la realtà dell’Istituto è andata modificandosi nel tempo risultando maggiormente
eterogenea, per cui l’intervento educativo deve essere sempre più diversificato.
I punti nodali nei quali si trova ad operare l’Istituto, sono i seguenti:
•
progressivo aumento di famiglie in situazione di svantaggio socio-economico;
•
presenza di alunni con bisogni educativi speciali;
•
diminuzione di spazi e tempi extrascolastici adeguati per la libera espressione corporea.
Si è passati da un contesto sociale ristretto capace di soddisfare le esigenze territoriali, che aveva come
riferimento le strutture ambientali e aggregative caratteristiche dei piccoli centri (parrocchie, associazioni,
circoli sociali, ecc.), ad un contesto sociale allargato ed integrato. Gli alunni diventano quindi portatori e
testimoni di una pluralità di tradizioni culturali e familiari, di condizioni economiche e di necessità
diversificate, pertanto deve essere data loro l’ opportunità per crescere e formarsi in modo armonioso.
“Nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e persona, la finalità generale è lo
sviluppo armonico ed integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione
Italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nella
valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle
famiglie”
“Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità
del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli
ambiti sociali”
“…l’orizzonte della scuola si allarga. Ogni specifico territorio possiede legami con le varie aree del
mondo e con ciò stesso costituisce un microcosmo che su scala locale riproduce opportunità, interazioni,
tensioni, convivenze globali. Anche ogni singola persona, nella sua esperienza quotidiana, deve tener
conto di informazioni sempre più numerose ed eterogenee e si confronta con la pluralità delle culture
diverse…”
(Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione,
2012)
LA SCUOLA, LE FAMIGLIE, IL TERRITORIO
Famiglia, scuola e territorio condividono i destinatari delle loro azioni e sono chiamati a perseguire
il medesimo fine: agevolare il processo di educazione e di sviluppo personale-culturale degli alunni,
8
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
inteso come maturazione dell’identità, dell’autonomia, delle capacità relazionali, del rafforzamento delle
abilità di studio e competenze. Il lavoro tra scuola, famiglia e territorio se sinergico diventa un potenziale
denso di significato e può davvero agevolare tale processo. La collaborazione per diventare positiva ha
bisogno di fiducia, di rispetto, dell’ accoglienza delle differenze e delle volontà di ognuno, perché stare
insieme non è sufficiente a produrre una buona comunicazione. Camminare insieme, condividere la
motivazione di voler costruzione un progetto comune è cosa che assume, perciò, un grande valore e
rappresenta un momento di formazione per tutta la comunità coinvolta: diventa espressione di un crescere
insieme in un cammino di ricerca. Per porsi in questa apertura mentale è indispensabile che le idee
circolino, che siano da tutti ascoltate e dalla maggior parte condivise.
Le famiglie sono chiamate attivamente a partecipare a questo progetto nonché ad offrire il loro
contributo per migliorarne la qualità. Il territorio, da sempre partecipe alla vita scolastica, è oggi di essa
parte integrante; il dialogo partecipativo con gli enti locali è una prerogativa indispensabile affinché
l’organizzazione dei servizi risponda in modo efficace e le energie adoperate nel processo educativo
vadano a buon fine e si trasformino in offerte colte dal mondo sociale e, se possibile, attraverso
finanziamenti mirati e calibrati secondo l’esigenza emersa, in reali opportunità, in azioni concrete, in
iniziative realizzate e attività formative che possono e devono fare la differenza.
Ecco allora la necessità di un progetto d’istituto che oltre a contenere i parametri generali predisposti a
livello nazionale li raccordi con le esigenze locali e le variabili territoriali, le situazioni, i condizionamenti
ambientali e le risorse economiche, culturali ed umane della singola realtà.
In questa direzione l' autonomia scolastica diventa una grande opportunità da utilizzare per favorire il
miglioramento della qualità del servizio scolastico ed educativo. Il dialogare con esperienze diverse e
condividerle cooperando in modo costruttivo diventa l’arricchimento di tale qualità. La volontà che anima
l’Istituto è quella quindi di voler guardare quello che c'è usando un occhio ottimista, discutere,
condividere opinioni e punti critici, per imparare, anno dopo anno a migliorare il servizio offerto e a
crescere come persone partecipanti ad una stessa comunità, agevolando il processo di sviluppo delle
singole identità che crescono, mutano, si elevano durante tutto l’arco della vita.
9
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
PRINCIPI
PRINCIPI ISPIRATORI
Fonte di ispirazione fondamentale sono gli articoli 2, 3, 4, 30, 33, 34, della Costituzione Italiana ed in
particolare i seguenti principi.
UGUALIANZA E IMPARZIALITA'
10
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
La scuola si impegna a perseguire il diritto allo studio nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità
individuali, sociali e culturali di ciascun alunno.
Nessuna discriminazione nell'erogazione del servizio sarà compiuta per motivi riguardanti sesso, etnia,
lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico – fisiche e socio – economiche.
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
La scuola si impegna a favorire l'accoglienza degli alunni, il loro inserimento e la loro integrazione.
Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli alunni diversamente abili,
a quelli in situazione di svantaggio e a quelli stranieri.
EFFICACIA, EFFICIENZA, FLESSIBILITA' E TRASPARENZA
La scuola programma percorsi di apprendimento nel rispetto della diversità dei bisogni formativi e
garantisce un'adeguata informazione su tutte le attività promosse.
Essa nel determinare le scelte organizzative, si ispira a criteri di efficienza, efficacia e flessibilità.
LIBERTA' DI INSEGNAMENTO E AGGIORNAMENTO PERSONALE
I docenti svolgono la loro funzione nell'ambito della libertà di insegnamento e dell'autonomia
professionale loro riconosciuta dalla norma. L'esercizio di tale libertà e autonomia è finalizzato alla
formazione della personalità degli alunni.
Tutto il personale della scuola si impegna a migliorare la propria professionalità attraverso la
partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento deliberate dagli Organi Collegiali.
FINALITA'
IL NOSTRO ISTITUTO PERSEGUE LE SEGUENTI FINALITA':
• Offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base.
L’azione delle scuole dell’Istituto, in considerazione dei bisogni formativi degli alunni e del contesto
territoriale di appartenenza, è orientata quindi a fornire gli strumenti per capire le relazioni tra le
conoscenze pregresse e i nuovi saperi, a saper usare le informazioni apprese in contesti diversi, ad
imparare ad utilizzare nuove idee, nuovi metodi e nuove tecnologie.
• Promuovere la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli
itinerari personali.
11
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
• Favorire l'autonomia di pensiero, orientando la propria didattica alla costruzione dei saperi a partire
da concreti bisogni formativi.
Obiettivo primario è quello di rendere bambini, bambine, ragazzi e ragazze protagonisti del proprio
processo di apprendimento, inteso come capacità di sviluppare un pensiero creativo, saper esplicitare a se
stessi e a gli altri la propria visione soggettiva, confrontarsi con idee diverse, comprendere le relazioni tra
le conoscenze e l’esperienza. Al contempo rendere gli stessi consapevoli dei processi cognitivi attivati per
osservare, selezionare e rielaborare le informazioni che ci pervengono dalla realtà.
• Valorizzare le diversità presenti nella scuola, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza.
• Programmazione di percorsi di apprendimento nel rispetto della diversità dei bisogni formativi.
• “Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle
competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio
dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 Dicembre del 2006) che sono:
1)comunicazione nella madrelingua
2)comunicazione nelle lingue straniere
3)competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
4) competenza digitale
5)imparare ad imparare
6)Competenze sociali e civiche
7)Spirito di iniziativa e imprenditorialità
8) Consapevolezza ed espressione culturale
Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione,
2012)
SCELTE PEDAGOGICHE
• La scuola si attiva per:
12
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
RISPETTARE I RITMI DI APPRENDIMENTO DEGLI ALLIEVI PER GARANTIRE A TUTTI IL
SUCCESSO FORMATIVO.
La scuola è motore di civiltà e democrazia, di diffusione di competenze di cittadinanza irrinunciabili, è
una scuola che si attiva per accogliere ed ospitare tutte le diversità, senza scivolare verso disuguaglianze,
insomma una SCUOLA INCLUSIVA.
FAVORIRE L'INTERIORIZZAZIONE DEI VALORI PER PROMUOVERE IL SENSO DI
RESPONSABILITA' PERSONALE E LA PARTECIPAZIONE ATTIVA ALLA VITA DELLA SCUOLA E
DELLA COMUNITA'.
Il profilo educativo, culturale che si realizza, dovrebbe trasformare lo studente in un uomo e poi cittadino
“competente” perché ha fatto ricorso a tutte le capacità di cui dispone e ha utilizzato le conoscenze e le
abilità apprese.
ACCRESCERE LA MOTIVAZIONE DEGLI ALUNNI E FAVORIRE L'APPRENDIMENTO E IL
BENESSERE A SCUOLA.
Il ragazzo/a sarà così in grado di pensare al proprio futuro ed iniziare a definire il proprio progetto di vita.
È cura della scuola in tutti i suoi ordini promuovere il benessere del bambino e del preadolescente. Ogni
alunno è un mondo a sé che va scoperto e valorizzato; rispettare le differenze e le individualità è un
compito educativo quindi che la scuola si assume proprio per raggiungere in modo efficace il
conseguimento di standard minimi comuni a tutti.
REALIZZARE PERCORSI INTERCULTURALI FINALIZZATI AD UNA EDUCAZIONE
MULTICULTURALE ED ALLA PACE.
La classe rimane la modalità principale di aggregazione, insieme ad essa però la scuola sperimenta gruppi
più aperti e informali: per l’espansione, il consolidamento ed il recupero, laboratori e percorsi
individualizzati di tutoraggio per alunni con problemi d’apprendimento e di comportamento. In questo
modo la scuola dà espressione ai diversi stili di apprendimento che gli alunni manifestano e prevede per
essi una pluralità di ambienti dove possono realizzarsi e dialogare. La stessa logica è alla base delle
esperienze ormai consolidate di recupero per i bambini in situazione di svantaggio.
A ciascuno di essi la scuola assicura un processo formativo in ambienti di lavoro idonei, ma sempre nella
logica dell’integrazione con gli altri e con la realtà, al fine di promuovere la cooperazione ed il lavoro di
gruppo.
REALIZZARE PERCORSI DIDATTICI PER FAVORIRE LA CONOSCENZA ED IL RISPETTO DEL
TERRITORIO IN TUTTI I SUOI ASPETTI: AMBIENTALE – STORICO – CULTURALE. Possibilità per
ciascun alunno di conoscere, sperimentare e produrre arte, musica, teatro.
SPERIMENTARE STRATEGIE DIDATTICHE MULTIMEDIALI.
Tecnologie della informazione e della comunicazione per promuovere e sviluppare percorsi culturali e
didattici, per potenziare la creatività.
13
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
ORIENTAMENTO AL FINE D’EDUCARE ALLA SCELTA DEL PERCORSO FORMATIVO
PERSONALE
Attenzione alla continuità del processo educativo e all'orientamento in ordine al riconoscimento delle
inclinazioni e delle scelte future.
14
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
AZIONI
FONDAMENTALI
IL CURRICOLO
Indicazioni nazionali per il curricolo 4 settembre 2012
Con le indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione il
Ministero ha fissato gli obiettivi generali di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle
competenze dei bambini e ragazzi per ciascuna disciplina o campo di esperienza.
In base a queste indicazioni la comunità professionale della scuola è chiamata ad elaborare scelte relative
ai contenuti, metodi, all’ organizzazione e valutazione nel rispetto e nella valorizzazione dell'autonomia
dell'istituzione scolastica e predispone il curricolo all'interno del Piano dell'Offerta Formativa.
GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi
per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro attività di
programmazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative mirando
ad un insegnamento ricco ed efficace.
Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi:
15
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
- l'intero triennio della scuola dell'Infanzia;
- l'intero quinquennio della scuola Primaria;
- l'intero triennio della Scuola Secondaria di Primo Grado.
I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
I traguardi rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere
e aiutano a finalizzare l'azione educativa allo sviluppo integrale dell'alunno.
Si auspica il raggiungimento con la seguente scansione temporale:
- al termine della scuola dell'Infanzia;
- al termine della scuola Primaria;
- al termine della Scuola Secondaria di Primo Grado.
LA PROGETTAZIONE EDUCATIVO – DIDATTICA
Promuove:
a) l'organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari;
b) la ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e della collaborazione fra i docenti.
Nelle Indicazioni i campi di esperienza e le discipline non sono aggregate in aree precostituite per non
favorire un'affinità più intensa di alcune rispetto ad altre, volendo rafforzare così
trasversalità e
interconnessioni più ampie.
Il curricolo si articola attraverso:
CAMPI DI ESPERIENZA (scuola Infanzia)
DISCIPLINE (primo ciclo di istruzione)
SCUOLA DELL’INFANZIA
Come si legge dalle Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012 la finalità è quella di promuovere nei
bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e di avviarli alla cittadinanza.
Ogni tipo di acquisizione avviene attraverso l’azione e l’esplorazione predisponendo gli spazi in modo
accogliente, affinché divengano facilitatori del processo di apprendimento.
La scuola dell’Infanzia:
16
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
→ favorisce il consolidamento dell’identità, nell’ampio concetto di stare bene con se stessi e con gli altri
in ogni contesto
→ incrementa l’autonomia, intesa come fiducia in se stessi e nelle proprie capacità mantenendo un
atteggiamento di fiducia nei confronti degli altri
→ consegue la maturazione delle competenze
→ offre esperienze per sviluppare un atteggiamento di rispetto verso gli altri, la diversità, l’ambiente e la
natura
CAMPI DI ESPERIENZA
Il se e l’altro
Il corpo e il movimento
Immagini, suoni e colori,
I discorsi e le parole
La conoscenza del mondo
IL PRIMO CICLO:
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Come si legge dalle Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012 la finalità è l’ acquisizione delle
conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva
del pieno sviluppo della persona.
In questa prospettiva, durante questo lasso di tempo, vengono valorizzate le esperienze e le conoscenze
degli alunni, attuati interventi mirati nei riguardi delle diversità e del disagio, incoraggiati
l’apprendimento collaborativo, promossa e sostenuta la consapevolezza del proprio modo di apprendere,
favorita l’esplorazione e la scoperta. Il primo ciclo:
→ concorre con le altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza;
→ cura l'accesso facilitato per gli alunni con disabilità;
→ previene l'evasione dell'obbligo scolastico e contrasta la dispersione;
→ valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno;
17
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
→ persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione;
→ favorisce l'orientamento verso gli studi successivi;
DISCIPLINE
Italiano
Lingua inglese e seconda lingua comunitaria
Storia
Geografia
Matematica
Scienze
Musica
Arte e immagine
Educazione fisica
Tecnologia
AMBIENTE D’APPRENDIMENTO
“Una buona scuola primaria e secondaria di primo grado si costituisce come un contesto idoneo a
promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni. A tal fine è
possibile individuare, nel rispetto dell'autonomia delle scuole e della libertà di insegnamento, alcuni
principi metodologici di fondo che contraddistinguono un'efficace azione formativa senza pretesa di
esaustività”.
• Valorizzare l'esperienza e le conoscenze degli alunni.
Per far sì che ogni allievo riesca a dare senso e significato a ciò che va imparando.
• Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità.
Particolare attenzione andrà rivolta agli alunni con cittadinanza non italiana (integrazione, padronanza
della lingua per comunicare, competenze ad un livello più avanzato) e all'integrazione degli alunni con
difficoltà e disabilità.
• Favorire l'esplorazione e la scoperta.
18
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
Al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze.
• Incoraggiare l'apprendimento collaborativo.
Aiuto reciproco, apprendimento nel gruppo cooperativo, apprendimento tra pari.
• Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere.
Riconoscere le difficoltà incontrate, prendendo atto degli errori commessi, comprendere le ragioni di un
insuccesso, conoscere i propri punti di forza, stimare le proprie abilità, valutare gli esiti delle proprie
azioni, al fine di rendere l'alunno consapevole del proprio stile di apprendimento e capace di sviluppare
autonomia nello studio.
• Realizzare percorsi in forma di laboratorio.
Quale modalità di lavoro che favorisce l'operatività, il dialogo e la riflessione su quello che si fa.
Incoraggia la sperimentazione e la progettualità.
METODOLOGIA
Le metodologie utilizzate saranno introdotte gradualmente e seguiranno teorie educative specifiche
dell’apprendimento
Si cercherà di stabilire un clima sereno e rassicurante nel quale gli alunni potranno sviluppare dei
comportamenti che li aiuteranno a integrarsi nella vita sociale e a fronteggiare le difficoltà.
Gli alunni dovranno percepire la loro classe come un luogo in cui si sentono a loro agio e sono motivati
ad imparare.
Saranno attivati progetti formativi all’interno dell’Istituto e/o in rete.
A tale scopo i docenti dovranno:
• Suscitare la consapevolezza del lavoro da svolgere esplicitando a cosa serve, come si svolge nel
tempo, quali saranno le prove oggettive ed i criteri di valutazione.
• Favorire le strategie di
apprendimento già in possesso dell'alunno.
• Guidare gli alunni al rispetto delle consegne stimolandoli contemporaneamente a comprenderle
in
maniera sempre più autonoma.
• Servirsi dell'errore come momento di riflessione, rinforzo e apprendimento.
• Favorire una visione circolare del sapere, attraverso collegamenti e riferimenti alle varie
discipline.
• Incoraggiare l'autovalutazione.
19
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
• Sviluppare l'autostima degli alunni proponendo attività in cui possano sperimentare il successo.
Le attività scolastiche saranno orientate secondo le seguenti modalità:
• Conoscenza e approccio all'argomento.
• Recupero delle pre-conoscenze.
• Individuazione delle informazioni – chiave.
• Organizzazione delle informazioni.
• Rielaborazione da parte dei bambini e pre-adolescenti.
• Memorizzazione.
• Restituzione.
• Percorso di metacognizione.
• Cooperative learning.
• Ricerca-azione.
• Problem solving.
ACCOGLIENZA ED INCLUSIONE
L'accoglienza costituisce un'azione fondamentale del processo educativo e formativo per conoscere gli
alunni.
I docenti sono impegnati a:
• favorire un sereno inserimento degli alunni nelle classi iniziali di ogni ordine di scuola;
• instaurare un clima positivo;
• riservare particolare attenzione all’inclusione di alunni con disabilità (L.104 del 1992), alunni in
difficoltà di apprendimento (D.M del 27/12/2012 sui bisogni specifici di apprendimento), alunni
stranieri (Riferimento Del. 444 del 28/05/2012 Regione Toscana)
Il BES si impegna a rispondere a specifici bisogni educativi che l’alunno può manifestare in continuità o
in determinati periodi del suo processo evolutivo. Le cause di tale necessità possono essere di origine
fisica, biologica e fisiologica( disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici) ma
anche legate a ragioni psicologiche e sociali (svantaggio sociale e culturale).
Il PEZ è la risposta ai bisogni del territorio per la realizzazione di attività rivolte ai bambini e ragazzi dai
3 anni ai 18 anni. Il progetto della Regione Toscana, che coinvolge anche il Comune di Carmignano,
20
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
prevede l'attivazione di laboratori per l'integrazione, il sostegno, il recupero, per l'inclusione di alunni
disabili e stranieri e per contrastare il disagio scolastico, nonché per promuovere esperienze educative e
socializzanti.
ACCOGLIERE I PRIMI GIORNI DI SCUOLA
• ingresso con orario differenziato per i primi giorni di scuola;
• esplorazione delle varie sezioni e classi da parte dei nuovi iscritti per conoscere l'ambiente e gli altri
bambini (Scuola Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di Primo Grado);
• inserimento graduale durante i primi giorni di scuola e, qualora sia opportuno, flessibilità oraria al fine
di rispettare i tempi psicologici degli alunni (Scuola Infanzia);
• allestimento aule e corridoi al fine di creare un clima di serenità e favorire l'orientamento nell'edificio
(Scuola Infanzia e Primaria);
• assemblea di plesso (Scuola dell’Infanzia), di classe (Scuola Primaria), incontro il primo giorno di
scuola (Scuola Secondaria di Primo Grado) con i genitori di nuovi alunni.
Per quanto riguarda la conoscenza degli alunni da parte dei Docenti, inizialmente si utilizzano le
informazioni che vengono trasmesse dalle insegnanti dei cicli precedenti.
La continuità educativa è la condizione che garantisce all'alunno il diritto ad un percorso formativo il più
possibile organico e completo.
21
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
In questi anni sono state condotte esperienze di incontro e formazione comune che hanno portato alla
sperimentazione ed al consolidamento di alcune strategie:
• Colloquio tra docenti dei diversi ordini di scuola per una migliore conoscenza degli alunni e per uno
scambio di informazioni sulla situazione di inserimento nella nuova realtà scolastica.
• Visite degli alunni della Scuola dell'Infanzia alla scuola Primaria e degli alunni delle quinte classi alla
Scuola secondaria di Primo grado per familiarizzare con l'ambiente e le persone che incontreranno nel
successivo anno scolastico.
INCLUSIONE ALUNNI CON DISABILITÀ
(LG.104/1992)
L'integrazione è un processo che vuole assicurare alle persone con disabilità e alle loro famiglie interventi
sempre più efficaci per mezzo di un sistema integrato di interventi e servizi.
Il nostro Istituto, in sintonia con quanto evidenziato dalla normativa nazionale ed internazionale, per
favorire l'integrazione e l'inclusione degli alunni diversamente abili nel contesto educativo, si impegna a :
• promuovere condizioni di autonomia e partecipazione dell'alunno disabile alla vita sociale;
• curare la crescita personale sociale dell'alunno predisponendo percorsi volti a sviluppare il senso di
autoefficacia e sentimenti di autostima;
• favorire la partecipazione dell'allievo disabile alle attività del gruppo classe e a tutte le attività della
scuola;
• adottare strategie, metodologie e sussidi specifici per svolgere le attività di apprendimento;
• curare il passaggio dal primo al secondo ciclo di istruzione, per consentire una continuità operativa nella
relazione educativo – didattica e nelle prassi di integrazione con l'alunno con disabilità;
• guidare, attraverso l'orientamento, le possibili scelte dell'alunno in uscita.
Attraverso i seguenti strumenti e strategie:
• la stesura del Piano d’Inclusione Scolastica (PIS) e del Profilo Dinamico Funzionale (PDF) che
registrano il livello potenziale, il successivo sviluppo e gli interventi di integrazione che devono essere
22
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
attuati. Il PIS e il PDF tengono conto delle indicazioni degli specialisti che seguono l'alunno e che
redigono la Diagnosi Funzionale;
• i contatti con gli specialisti che seguono gli allievi ed i servizi socio–psico–pedagogici territoriali con i
quali è previsto almeno un incontro all'anno in cui, assieme alla famiglia si delineano indicazioni
operative funzionali per l'alunno.
DISTURBI SPECIFICI D’APPRENDIMENTO
I Disturbi specifici di Apprendimento (DSA) sono disturbi che interessano in modo significativo, ma
circoscritto, alcune specifiche abilità di apprendimento scolastico, in assenza di problemi cognitivi,
neurologici o sensoriali.
Il nucleo del disturbo è la difficoltà a rendere automatico e facile il processo di lettura, di scrittura e di
calcolo per cui l'alunno con DSA impiega molto tempo ed attenzione per leggere, scrivere, e calcolare. Il
nostro Istituto, in linea con la L.n.170 dell'8 Ottobre 2010 e il D.M. Del 12 Luglio 2011, si impegna a
individuare e a progettare risorse per rispondere in modo efficace ai bisogni e alle esigenze degli alunni
con DSA tenendo conto delle abilità possedute dall'allievo e potenziando a anche le funzioni non
coinvolte nel disturbo.
La famiglia di propria iniziativa o informata dalla scuola sule persistenti difficoltà del proprio figlio,
provvede a far valutare l'alunno da uno specialista; in seguito consegna la diagnosi al Dirigente Scolastico
che avvisa i docenti.
Tutti i docenti della classe elaborano un Piano Didattico Personalizzato (PDP) su modello unico per tutto
l'Istituto, sottoscritto anche dai genitori, nel quale sono specificate le proposte di insegnamento per
l'alunno e i criteri per le verifiche e la valutazione, coerenti con quanto definito, necessari a sostenere
l'allievo nell'apprendimento.
In modo particolare, nel PDP è stabilito l'utilizzo dei più opportuni provvedimenti compensativi e
dispensativi:
•
gli strumenti compensativi sollevano l'alunno da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo,
senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo;
•
le misure dispensative consentono all'allievo con DSA di non svolgere alcune prestazioni che, a
causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e non migliorano l'apprendimento.
A partire dalla scuola dell’infanzia, i bambini dell’ultimo anno seguono un percorso specifico che mira a
valutare le competenze acquisite alla fine del triennio; tale percorso didattico si avvale dell’utilizzo di
23
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
materiale IPDA Erickson. Tale osservazione è finalizzata ad individuare gli alunni che alla scuola
primaria saranno poi nuovamente monitorati in modo sistemico.
Nei confronti degli alunni che risulteranno sospetti, in seguito alla somministrazione delle prove
screening, si realizzeranno specifici, tempestivi ed immediati percorsi didattici di potenziamento da
sviluppare a scuola, al termine dei quali, nel caso gli obiettivi di riferimento risultino ancora non idonei, si
procederà alla consultazione diagnostica. Si consolideranno perciò rapporti di fiducia con le famiglie,
attivando sin dalla scuola dell’infanzia un rapporto di informazione costante, chiara e trasparente e fra la
famiglia, la scuola e lo specialista.
INTERCULTURA E FACILITAZIONE LINGUISTICA
L'integrazione degli alunni stranieri rappresenta per l'Istituto un'ulteriore occasione per favorire, fra adulti
e ragazzi, la diffusione dei valori di tolleranza e solidarietà.
Allo scopo di favorire la frequenza e l'integrazione scolastica degli alunni stranieri, l'Istituto si impegna a
realizzare iniziative volte a:
• creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo nell'alunno la percezione di sé come minoranza;
• facilitare l'apprendimento linguistico.
A tal fine nell'Istituto sono stati predisposti:
• un Protocollo di Accoglienza (insieme di procedure per entrare in relazione con la famiglia, per
raccogliere informazioni e dati sull'alunno, sulla sua storia scolastica e per facilitarne l'inserimento);
• un Progetto di alfabetizzazione in lingua italiana per studenti non italofoni;
• interventi didattici comuni, anche attraverso la ricerca di sussidi e materiali di supporto.
24
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
CONTINUTA' EDUCATIVA
La continuità educativa è la condizione che garantisce all'alunno il diritto ad un percorso formativo il più
possibile organico e completo, nel contesto formale (la scuola), non formale (la famiglia), informale
(l'ambiente sociale).
CONTINUITA' EDUCATIVA ORIZZONTALE
Consiste nei rapporti con le famiglie e con le varie Agenzie Educative del territorio (Amministrazioni
Comunali, ASL, Associazioni Sportive, Biblioteche,..).
Hai il compito di :
• promuovere l'integrazione con la famiglia e il territorio;
• pervenire ad un confronto e alla condivisione delle strategie educative, sulla base dei bisogni formativi
dell'alunno per favorire una sua crescita armonica.
CONTINUITA' EDUCATIVA VERTICALE
Consiste nel rapporto tra i vari ordini di scuola.
Ha come obiettivo:
• prevenire le difficoltà di passaggio tra scuola dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado;
• prevenire i conseguenti fenomeni di disagio, quali l'abbandono scolastico attraverso la condivisione di
progetti e iniziative comuni, la condivisione di strategie metodologiche e didattiche.
Sono stati individuati due momenti significativi:
25
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
1)
incontro degli insegnanti di classe quinta della scuola Primaria con gli insegnanti dell'ultimo anno
della scuola dell'Infanzia (raccolta dati per la formazione delle classi prime e scambio di informazioni sul
livello di maturazione raggiunto dai bambini/e);
2)
incontro insegnanti uscenti di classe quinta con insegnanti della scuola Secondaria di Primo Grado
(progettazione e sintesi globale di ciascun alunno).
ORIENTAMENTO
L'orientamento costituisce un'azione fondamentale del processo educativo e formativo.
Le attività di orientamento mirano a formare e a potenziare nei ragazzi la capacità di conoscere se stessi,
l'ambiente in cui vivono, i mutamenti culturali e socio – economici, le offerte formative affinché possano
essere protagonisti di un personale progetto di vita in modo attivo e responsabile.
La formazione orientativa:
• coinvolge tutte le discipline;
• tende a valorizzare in ognuno attitudini, capacità e interessi personali;
• persegue l'obiettivo di favorire la conoscenza di sé per attuare scelte consapevoli riguardo al
proprio
futuro dal punto di vista umano, sociale, professionale.
Durante l'ultimo anno della Scuola Secondaria di Primo Grado, l'azione orientativa è più organica e
specifica, sia sotto l'aspetto dell'autovalutazione sia per quanto riguarda i diversi percorsi scolastici. Sul
piano operativo l'Istituto predispone e organizza attività per gli studenti ed iniziative e incontri
informativi per le famiglie.
ATTIVITA' PER GLI STUDENTI
- dialoghi e discussioni mirate in classe;
INIZIATIVE PER LE FAMIGLIE
- Giudizio orientativo steso dal Consiglio di
Classe e consegnato alle famiglie.
- analisi di opuscoli informativi;
- visite a scuole superiori;
26
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
- partecipazione agli eventi organizzati
dal Comune di Carmignano.
PERCORSI FORMATIVI DEI DOCENTI
Come da delibera del Collegio Docenti sono stati approvati per l’Anno Scolastico 2013/2014 i seguenti
corsi di formazione:
•
Corso di formazione sulla sicurezza e prevenzione (T.U. n.81 del 2008)
•
School-kit strumenti e percorsi innovativi per una didattica integrata
•
Reti di scuole -Misure di accompagnamento 2013/2014- Progetti di Formazione e Ricerca
(Circolare Ministeriale n.22 del 26/08/2013):
Percorso di formazione e Ricerca sul concetto matematico di divisione
-Misure di accompagnamento 2013/2014- Progetti di Formazione e ricerca:
“Indicazioni nazionali e percorsi per il curricolo verticale” Seminari di avvio in videoconferenza
•
Formazione somministrazione misure di potenziamento relative al progetto D.S.A
27
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
OFFERTA
FORMATIVA
a.s. 2013/2014
28
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
PROGETTI EDUCATIVI E DIDATTICI D’ ISTITUTO
Le attività curricolari, da diversi anni, vengono integrate con progetti di particolare rilevanza in
collaborazione anche con il terzo settore, le amministrazioni comunali, provinciali e il Ministero della
Pubblica Istruzione.
Essi offrono la possibilità di costruire occasioni formative, educative di apertura al territorio e alle sue
risorse. Alcuni progetti sono in verticale, comuni a tutte le scuole dell'Istituto, altri sono differenziati per
plesso e/o per classi/sezioni, sono parte integrante del Piano dell'Offerta Formativa e mutevoli negli anni
scolastici, in base ai bisogni e alle risorse disponibili.
Il Collegio Docenti dell' Istituto Comprensivo “Il Pontormo”, per promuovere il successo formativo e la
diversificazione dell’apprendimento (al fine di meglio perseguire gli obiettivi trasversali e quelli propri a
ciascuna disciplina) e per meglio coinvolgere ed interessare gli alunni con modalità diverse da quelle
tradizionali, ha identificato nelle seguenti aree i progetti e le attività di laboratorio che caratterizzano il
Piano dell'Offerta Formativa per l’anno scolastico 2013/2014
La seguente scheda di sintesi illustra le aree progettuali, i progetti attivati e le normative di riferimento.
AREA PROGETTI
Area
elaborazione
avanzamento dell'offerta
Formativa
PROGETTI
NORMATIVA DI
RIFERIMENTO
e P.O.F.
(Piano dell'offerta L'Autonomia scolastica decorre
dall'anno scolastico 2000/2001.
formativa):
Trova origine nell'art. 21 della
•
Progetto “P.O.F”
legge 15 marzo 1997, n, 59.
•
Progetto
Dall'entrata in vigore della legge
Innovazione e
e del successivo regolamento
Ricerca
(D.P.R. n. 275/1999) le singole
istituzioni
scolastiche,
nel
rispetto
della
libertà
d'insegnamento e del pluralismo
culturale,
progetteranno
e
realizzeranno gli interventi di
educazione, formazione ed
istruzione adeguandoli a diversi
contesti e in coerenza con le
finalità del sistema d'istruzione
nazionale.
29
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
educativi
Area sviluppo e potenziamento B.E.S (Bisogni
speciali):
degli alunni
•
“Progetto H”
•
“Progetto Intercultura”
•
“Progetto Disagio”
•
“Progetto D.S.A.”
Con i termini Bisogni Educativi
Speciali
(BES) (circolare
8/2013) si intendono interventi
mirati ad:
alunni con
disabilità
(L.104/82)
•
Alunni
con
“Progetto P.E.Z”
Disturbi
“Progetto
Sportello
Specifici
di
Amico”
apprendimento
(L.170/2010)
•
Alunni con cittadinanza
non italiana (L.40/1997 – Miur
2006)
•
Alunni con svantaggio
socio – economico e culturale
AREA
CITTADINANZA
COSTITUZIONE
•
Progetto di educazione “Cittadinanza e Costituzione” è
un insegnamento e viene
ambientale
E
•
Progetto di educazione assicurato nei modi previsti dal
decreto legge 1° settembre 2008,
alla salute
137,
convertito,
con
•
Progetto di educazione n.
modificazioni
dalla
legge
30
stradale
Ottobre
2008,
n.
169
e
dal
•
Progetto di educazione
decreto del Presidente della
alla legalità
Repubblica 20 Marzo 2009, n.
•
Progetto
di
lingue 89.
straniere/ gemellaggio
(Normandia – Francia)
•
Progetto di educazione
motoria e sportiva
•
Progetto
Visite di
Istruzione
•
Progetto Sicurezza
30
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
AREA
CONTINUITA'ORIENTAMENTO
•
•
Progetto Continuità
Progetto Orientamento
Progetto Scuola in Ospedale
e Istruzione
Domiciliare
Continuità
Articoli 1 e 2 della legge
148/1990
C.M. e D.M. 16.11.1992
Indicazioni per il Curricolo 2012
Scuola in Ospedale e Istruzione
Domiciliare
Nota USR n. 9951 del 10
Ottobre 2014
Orientamento
D.Lgs. 15 aprile 2005, n. 76,
“Definizione delle norme
generali sul diritto-dovere
all’istruzione e allaformazione,
ai sensi dell’art. 2, comma 1,
lettera c) della Legge 28 marzo
2003, n.53”.
D. Lgs. 14 gennaio 2008, n. 22,
“Definizione dei percorsi di
orientamento finalizzati alle
professioni e al lavoro, a norma
dell’art. 2, comma 1, della legge
11 gennaio 2007, n. 1.
AREA SVILUPPO
CURRICOLARE
•
Progetto
Arte
di
e
Musica
•
Progetto di educazione
alla Lettura
•
Progetto di Educazione
Motoria e sportiva
•
Progetto “Fare Arte”
•
Progetto
“Visite
di
Istruzione”
•
Progetto
Matematica
(RMT)
31
Indicazioni Nazionali per il
curricolo
della
scuola
dell'infanzia e del primo ciclo di
Istruzione 2012
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
VALUTAZIONE
32
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
AUTOVALUTAZIONE D’ ISTITUTO
Autovalutare significa monitorare, verificare per individuare i punti di forza e di debolezza delle scelte, al
fine di apportare modifiche, se necessario, per migliorare l'offerta Formativa ed elaborare una
progettualità più idonea e mirata.
L'istituto predispone attività di monitoraggio dei progetti inseriti nel P.O.F.. Il monitoraggio è il momento
conclusivo di ogni progetto, da cui è possibile ottenere un ritorno sull'efficacia dell'attività predisposta
utile per comprenderne le effettive ricadute didattiche. In tutti i progetti attivati sono monitorati i seguenti
punti:
• utilità dell'esistenza del progetto nell'offerta dell'Istituto;
• il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel progetto (didattici, emotivi, organizzativi);
• l'adeguatezza della durata dell'attività e la sua incidenza sul normale svolgimento della didattica;
I dati ricavati dalle indagini dei vari monitoraggi divengono oggetto di studio e riflessione da parte dello
staff di dirigenza e del Collegio dei Docenti e sono utilizzati nella revisione delle linee programmatiche in
relazione alla definizione del P.O.F. dell'anno scolastico successivo.
33
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
La valutazione è una parte essenziale del processo educativo. Uno degli scopi della valutazione è il
miglioramento della qualità dell'offerta formativa. Infatti, verificare e valutare serve anche per chiarire le
strategie più adeguate a garantire il successo formativo degli alunni nei processi di apprendimento. La
valutazione fornisce l'evidenza di quanto efficacemente siano stati raggiunti gli obiettivo didattici e se gli
standard d'insegnamento siano da confermare o da rivedere.
Essa è un momento di confronto critico e dialettico tra i docenti, tra docenti alunni e risultati ottenuti, tra
docenti e famiglie, focalizzando l'attenzione e gli sforzi sugli esiti raggiunti e su quelli raggiungibili. La
valutazione degli apprendimenti non è disgiunta dalla progettazione e dall'attuazione dei processi di
insegnamento – apprendimento, ne è parte integrante e costitutiva che si traduce in pratiche di
osservazione, raccolta dei dati, confronto e riprogettazione.
Le periodiche osservazioni sistematiche, che tengono conto del comportamento, dell'impegno e del grado
di partecipazione alle attività didattiche, concorrono a definire la valutazione quadrimestrale e finale
dell'alunno, fissando annualmente le tappe dell'itinerario formativo.
La valutazione nel primo ciclo di istruzione trova la sua sintesi nel documento di valutazione (scheda)
quadrimestrale e finale consegnato alle famiglie in apposite riunioni.
Nella Scuola dell’Infanzia, la valutazione è legata prevalentemente al conoscere e comprendere i livelli
raggiunti da ciascun bambino, per individuare i processi da promuovere e per favorire la maturazione e lo
sviluppo della motivazione. La valutazione inoltre è un processo indispensabile per riflettere sul contesto
e sull’azione educativa, in una prospettiva di continua regolazione dell’attività didattica tenendo presenti i
modi di essere, i ritmi di sviluppo e gli stili di apprendimento dei bambini.
La verifica delle conoscenze e delle abilità avviene tramite l’osservazione sistematica dei bambini in
situazione di gioco libero, guidato e nelle attività programmate; nelle conversazioni (individuali e di
gruppo); attraverso l’uso di schede strutturate e non. La sintesi delle osservazioni permetterà poi di
passare alla valutazione che si esprime in un profilo iniziale e uno finale del bambino compilato dai
docenti nel registro di classe; per il passaggio alla scuola primaria è utilizzata una scheda con le
competenze acquisite e una sintesi del percorso formativo del bambino.
34
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
FINALITA' E CARATTERI DELLA VALUTAZIONE
(DPR 22 GIUGNO 2009 N.122, ART.1 COMMI 2 E 3)
E' ESPRESSIONE:
• dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione
sia
individuale che collegiale;
• dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche.
HA PER OGGETTO:
• il processo di apprendimento;
• il comportamento;
• il rendimento complessivo degli alunni.
VALUTARE GLI ALUNNI:
COME
• TEST DI INGRESSO
•
OSSERVAZIONI DEL LAVORO
SINGOLO E DI GRUPPO
• PROVE NAZIONALI INVALSI
• PROVE STRUTTURATE E
SEMISTRUTTURATE CHIUSE E
APERTE
Per rendere valido l'anno scolastico la frequenza degli alunni deve corrispondere ai tre quarti dell'orario
personalizzato (art.10 del DL 19/02/2004 n.59)
QUANDO
• INIZIALE, IN ITINERE , FINALE.
35
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
COSA
• LE CONOSCENZE
• LE ABILITA'
• LE COMPETENZE
• LA CRESCITA PERSONALE
PUO' ESSERE:
INTERNA
• Autovalutazione di Istituto (Competenza del Collegio Docenti e del Dirigente Scolastico)
• Valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni (competenza degli insegnanti).
ESTERNA
• Valutazione della qualità complessiva dell'offerta formativa della scuola (competenza dell'INVALSI).
• Valutazione competenze degli alunni (competenza dell'INVALSI).
La normativa vigente sull'esame di Stato conclusivo del Primo Ciclo di Istruzione, prevede anche la
somministrazione di una prova Nazionale (INVALSI) di Italiano e di Matematica, con lo scopo di
verificare le conoscenze e le abilità secondo le Indicazioni Ministeriali per il curricolo di queste due aree
e di monitorare il livello delle competenze acquisite. Essa concorre alla valutazione finale di ciascun
studente, insieme alle prove scritte, al colloquio e al giudizio di ammissione come previsto dall'art.3 del
DPR 22 /07/2009, n.122.
In sintesi Test Invalsi sono:
a.
prove gestite dall’Istituto Nazionale per la valutazione del Sistema educativo di istruzione e di
formazione, costruite sulla base dei “Quadri di Riferimento per la Valutazione” pubblicati sul sito
dell’INVALSI.
b.
nati per verificare periodicamente e sistematicamente le conoscenze e le abilità degli studenti e,
quindi, fornire a ogni scuola uno strumento di diagnosi per migliorare il proprio lavoro;
c.
rivolti alle classi seconde e quinte della Scuola Primaria, classi prime e terze della Scuola
Secondaria di primo grado.
L'obiettivo è di dare forza e prospettiva ad una strategia di miglioramento della qualità dell'offerta
formativa, esige una forte assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti che ne devono essere
protagonisti, ciascuno con le proprie competenze, ma nel segno di una condivisa sinergia.
36
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
ORGANIZZAZIONE
37
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA'
(Art.3 del DPR 235 del 1 Novembre 2007)
Un'educazione efficace dei giovani è il risultato di un'azione coordinata tra famiglia e scuola, nell'ottica della
condivisione di principi e obiettivi, per favorire il dialogo e il confronto.
Tutti i componenti (insegnanti, genitori, studenti) devono impegnarsi a sviluppare un atteggiamento sereno, positivo e
propositivo nei confronti della scuola per evitare di creare conflitti, pregiudizi e disinteresse nei confronti di questa
situazione.
Occorre che scuola e famiglia, ciascuna nel rispetto del proprio ruolo, siano sempre collaborative, mai antagoniste e
costruiscano così un'importante alleanza formativa.
Il Patto Educativo di Corresponsabilità vuole rendere esplicite quelle norme che facilitano il buon andamento dell'Istituto
nel rispetto dei diritti e delle libertà di ciascuno.
38
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
39
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
ORGANI COLLEGIALI
ORGANO
COMPOSIZIONE
FUNZIONI
CONSIGLIO DI ISTITUTO
Presidente: un genitore.
•
Dirigente scolastico.
•
•
Otto rappresentanti del
per le attività della scuola.
Durata: tre anni.
personale docente.
•
Fissa gli indirizzi generali
Adotta il P.O.F. elaborato
dal Collegio dei Docenti.
•
Otto rappresentanti dei
genitori. • Due rappresentanti del •
Adotta il Regolamento di
personale ATA.
Istituto.
GIUNTA ESECUTIVA
Presidente: Dirigente scolastico
•
Dirigente Scolastico.
•
Delibera il programma
annuale.
• Prepara i lavori del Consiglio.
•
Direttore dei Servizi
• Cura l'esecuzione delle delibere.
Durata: tre anni.
Generali e Amministrativi.
•
Due rappresentanti dei
genitori.
•
Un rappresentante dei
docenti.
CONSIGLIO DI
INTERSEZIONE
(Scuola dell'Infanzia)
•
Un rappresentante del
personale ATA.
•
Docenti della sezione.
•
Un rappresentante dei
genitori per sezione.
Durata: annuale.
CONSIGLIO DI
INTERCLASSE
(Suola Primaria)
Durata: annuale.
Stende la programmazione
didattico-educativa.
•
Predispone le metodologie
per il raggiungimento degli
•
Docenti della sezione.
•
Un rappresentante dei
genitori per sezione.
Durata: annuale
CONSIGLIO DI CLASSE
(Scuola Secondaria di Primo
Grado)
•
•
Docenti della classe.
obiettivi programmati.
•
Attua interventi di
recupero e potenziamento.
•
Programma visite di
istruzione.
•
Quattro rappresentanti dei •
Decide le sanzioni
genitori.
disciplinari. • Informa i
rappresentanti dei genitori sulla
situazione didattico- disciplinare
40
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
L’Istituto opera come una società strutturalmente e democraticamente fondata. Gli organi collegiali sono
la sede della partecipazione istituzionale, sistemi di governo e di gestione delle attività scolastiche
dell’Istituto garantiscono limpidezza e condivisione di intenti; inoltre svolgono una vera e propria
funzione decisionale e permettono all’intero meccanismo scolastico di operare in modo coerente e
funzionale. La competenza decisionale a cui sono chiamati comporta la necessità di definire le ragioni e il
contenuto delle delibere, che vengono dettagliatamente verbalizzati durante gli incontri.
•
Collegio dei docenti, composto da tutto il personale insegnante di ruolo e non di ruolo; decade e
si rinnova ad inizio di ogni anno scolastico. Ha potere deliberante per quanto riguarda il
funzionamento didattico dell’Istituto, la valutazione delle attività didattiche, l’adozione dei libri di
testo, promozione di iniziative riguardanti la sperimentazione e l’aggiornamento dei docenti, la
programmazione per il sostegno degli alunni. Ha potere proponente per quanto riguarda la
formazione e composizione delle classi, l’assegnazione di esse ai docenti, la formulazione
dell’orario delle lezioni. Ha funzione elettorale quando elegge i collaboratori del Dirigente, i
docenti del comitato valutazione, i docenti con funzione strumentale.
•
L’attività del Collegio dei docenti spesso si intreccia con quella del Consiglio d’Istituto, in
particolare per quanto riguarda l’elaborazione del POF (Piano Offerta Formativa)
•
Consiglio di intersezione per la Scuola dell’infanzia, di interclasse per la Scuola primaria (a
livello di classi parallele o di tutte le classi del plesso o a livelli intermedi per biennio o triennio) e
di classe per la Scuola Secondaria di primo grado.
•
Con tale denominazione si intendono le riunioni degli insegnanti che svolgono funzioni
educativedidattiche, azioni di scrutinio
e di valutazione degli alunni. A volte partecipano i
genitori rappresentanti, eletti durante specifiche Assemblee convocate dal Dirigente scolastico.
•
Assemblee dei genitori, solitamente si svolgono con la presenza degli insegnanti che informano
le famiglie sull’andamento delle attività scolastiche, sui progetti attivati e in sviluppo durante
l’anno scolastico, sulla predisposizione organizzativa di uscite ed eventi.
•
Comitato di valutazione servizio docenti, composto dal Dirigente scolastico e da due o quattro
docenti (in base al numero dei docenti in organico); la sua funzione è valutativa su richiesta dei
docenti che lo richiedono, specificatamente di conferma per l’ammissione in ruolo dei docenti
neoassunti.
41
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
•
Consiglio d’Istituto, composto: dal Dirigente Scolastico, da rappresentanti del personale docente
e non docente, da rappresentanti dei genitori.
•
Queste rappresentanze sono elette per la durata di tre anni tramite elezioni indette appositamente
dal Dirigente Scolastico.
•
Il Consiglio d’Istituto è l’organo di raccordo tra scuola-apparato-comunità, sede del confronto tra
l’istituzione e il territorio, luogo dell’ approvazione delle proposte del collegio in merito all’offerta
formativa e di conferma organizzativa- finanziaria necessaria per la sua attuazione. Il suo potere è
deliberante in tre settori di fondamentale importanza: finanziario, organizzativo, regolamentare.
42
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
ORGANIGRAMMA
D.S.G.A
Responsabile Sicurezza
DIRIGENTE
SCOLASTICO
Direttore dei servizi ed
amministrativi
Coordinatori di plesso e
Collaboratori
Vice Preside
Personale
ORGANI COLLEGIALI
ATA
P.O.F
Collegio Docenti
Commissioni
Consigli Intersezione
Interclasse
Consiglio di Istituto
Comitato
Valutazione
Funzioni
Strumentali
Consigli di Classe
Commissione Intercultura
Commissione Continuità
Commissione H (, D.S.A,
PEZ..)
R.S.U
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
43
ORARIO DI RICEVIMENTO PERSONALE DOCENTE E ATA
SEGRETERIA
Ricevimento delle telefonate e del personale Docente e ATA
dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8,00 alle ore 9,30
dalle ore 12,30 alle ore 13,30
PRESIDENZA e VICEPRESIDENZA
Previo motivato appuntamento telefonico
Telefonate per comunicazione di assenza:
tutti i giorni dalle ore 7,30 alle ore 8,00
ORARIO AL PUBBLICO
SEGRETERIA:
Martedì
Mercoledì
dalle ore 9,00 alle ore 11,00
dalle ore 15,00 alle ore 16,30*
* (durante le attività didattiche)
Le telefonate verranno ricevute nei giorni di
Lunedì,Giovedì e Venerdì dalle ore 11,00 alle ore 13,00
PRESIDENZA e VICEPRESIDENZA
Previo motivato appuntamento telefonico
DURANTE IL PERIODO DI SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE
GLI UFFICI OSSERVERANNO
ORARIO ANTIMERIDIANO E/O CHIUSURA PREFESTIVA
44
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
LE NOSTRE SCUOLE
SCUOLE DELL’INFANZIA
N.B. Per il primo mese di scuola sarà consentito e consigliato un orario scolastico flessibile per
favorire l’accoglienza/inserimento dei nuovi iscritti.(Delib. N.33 C.I.del 23.04.2007)
SEANO “Vittoria Contini Bonaccossi”
Via Vittoria n°2
Telefono e fax:0558704038
orario 8.30-16.30
BACCHERETO “La grotta delle fate”
Via Fontemorana n°142
Telefono e Fax:0558717000
orario 8.30-16.30
SANTA CRISTINA A MEZZANA “Ida Baccini”
Piazza della Chiesa n°4
Telefono e Fax:0558712459
orario 8.30-16.30
POGGIO ALLA MALVA “Prato Rosello”
Via S.Stefano n°1
Telefono e fax:0558718028
orario 8.40-16.40
SCUOLE PRIMARIE
CARMIGNANO “B.Buricchi”
Viale Parenti n°20
Telefono e Fax: 0558712071
Orario attività scolastiche: dal lunedì al venerdì 8.30-16.30
10.30-10.45; mensa 12.30-13.15; ricreazione 13.15-13.45
intervallo
COMEANA “N.Sauro”
Via D.Alighieri n°3
Telefono e Fax:0558719139
Orario attività scolastiche: dal lunedì al venerdì 8.15-16.15 intervallo
10.15-10.30 ; mensa 12.30-13.15; ricreazione 13.15-13.45
SEANO “Q.Martini”
Via Tozzi
Telefono e Fax: 0558706011
Orario attività scolastiche: dal lunedì al venerdì 8.30-16.30 (Tempo Pieno)
Orario attività scolastiche: dal lunedì al venerdì 8.30-16.30 (Lun. e Mer.)
8.30- 12.50 (Mar.-Gio.-Ven.)
53
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
intervallo 10.20-10.35; mensa 12.30/13.00-13.15/13.45; ricreazione
13.15-13.45/13.45-14.30
46
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
CARMIGNANO “IL PONTORMO”
Viale Parenti n°3
Telefono :0558712001 Fax:0558712422
Orario dal lunedì al venerdì 8.15-14.15
1°intervallo 10.10-10.20 ; 2° intervallo 12.10-12.20
53
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA
“Nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e persona, la finalità generale è
lo sviluppo armonico ed integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione
Italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nella
valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle
famiglie”
“Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità
del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli
ambiti sociali”
“…l’orizzonte della scuola si allarga. Ogni specifico territorio possiede legami con le varie aree del
mondo e con ciò stesso costituisce un microcosmo che su scala locale riproduce opportunità, interazioni,
tensioni, convivenze globali. Anche ogni singola persona, nella sua esperienza quotidiana, deve tener
conto di informazioni sempre più numerose ed eterogenee e si confronta con la pluralità delle culture
diverse…”
(Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione,
2012)
La nostra Costituzione (art.32) assegna alla famiglia e alla scuola la responsabilità di educare ed istruire i
giovani. Il rapporto scuola-famiglia si inserisce nella grande tematica della continuità educativa e
didattica. La base di questo rapporto è il principio di reciprocità che si esprime attraverso lo scambio, la
costruzione progressiva e momenti di riflessione aperta dove si incontrano diverse esigenze adoperate
però al perseguimento di un progetto educativo comune.
Insegnante e genitore agiscono, su piani diversi ma con le stesse finalità ed i loro interventi necessitano
quindi di integrazione e di rinforzo scambievole.
Affinché il rapporto tra scuola e famiglia diventi collaborativo è importante che genitori e insegnanti si
parlino per progettare insieme il futuro dei figli/allievi. E’ opportuno ricordare che si ascolta e si impara
solo da chi ci ispira rispetto e fiducia e che questo terreno fertile, perché sbocci in tutto il suo potenziale,
va coltivato giorno dopo giorno, cercando di migliorarlo e renderlo produttivo.
La famiglia si rivolge alla scuola per condividere il progetto educativo e stipula con essa un patto in cui è
parte attiva, assumendosi la responsabilità derivante dal ruolo di genitori all’interno di complessi processi
di istruzione educativa. Tale principio trova espressione nell’esecuzione, da parte dell’Istituto, delle
disposizioni normative volte ad introdurre nuove modalità organizzative proprio per favorire il
coinvolgimento dei genitori, investendoli della corresponsabilità educativa.
53
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
Pertanto la scuola:
• si propone di creare un clima relazionale positivo e propositivo con le famiglie in quanto ritiene che la
collaborazione sia fondamentale per affrontare e risolvere le questioni educative;
• considera importante instaurare un dialogo costruttivo basato sull'ascolto, sul confronto e sulla
collaborazione con l'utenza;
• sollecita la partecipazione dei genitori alla vita scolastica dei propri figli;
• garantisce un'adeguata informazione su tutte le attività promosse e sul processo di apprendimento degli
alunni attraverso la partecipazione prevista dalle norme sugli organi collegiali (vedere parte relativa alle
norme che regolano gli stessi).
La partecipazione democratica e il coinvolgimento alla vita scolastica delle famiglie si attua
essenzialmente:
nel Consiglio di Istituto;
nei Consigli di classe, d’interclasse, d’intersezione; nelle Assemblee; nei Colloqui individuali (che
hanno valore di conoscenza ed orientamento); lo scambio di informazioni riguarda in prevalenza lo
sviluppo relazionale e affettivo del bambino e del preadolescente, i suoi ritmi di apprendimento ed
eventuali situazioni di disagio.
Con il Rappresentante dei genitori: il tramite tra i genitori che rappresenta e l’istituzione scolastica.
A lui spetta l’onere quindi di partecipare alle varie riunioni in cui è richiesta la sua presenza. Ha il
diritto di farsi portavoce di problemi, iniziative e proposte della classe di appartenenza. Nel suo
ruolo informa i genitori tramite relazioni, note e avvisi (previa richiesta di autorizzazione del
Dirigente Scolastico) circa iniziative scolastiche avviate o proposte. Può inoltre avere a
disposizione il locale necessario per le riunioni, accedere ai documenti connessi alla vita collegiale
scolastica, essere convocato agli incontri del Consiglio d’Istituto. Al rappresentante non compete:
l’occuparsi di casi singoli, trattare argomenti di competenza di altri organi collegiali come la
didattica e i metodi di insegnamento.
Le famiglie prendono parte alla vita scolastica anche attraverso altri canali, meno istituzionalizzati ma di
grande importanza per attivare energie di collaborazione: il rapporto con il personale scolastico, l’open
day nelle varie scuole dell’Istituto, le proposte di iniziative ludico-educative, la visione di
rappresentazioni legate ai progetti scolastici, la collaborazione nell’allestimento di mostre scolastiche e
locali.
53
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
FORMAZIONI CLASSI
Tenuto conto della dotazione organica assegnata all'Istituto, il dirigente Scolastico soddisfa le richieste di
tempo–scuola, nomina due commissioni di lavoro per procedere alla formazione delle classi iniziali di
Scuola Primaria e di Scuola Secondaria di I Grado, dà istruzioni operative affinché si operi in conformità
ai criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto e alle modalità condivise dal collegio Docenti.
Facendo riferimento ai bacini di utenza (ex stradario), la distribuzione degli alunni nelle classi rispetterà il
criterio di eterogeneità al loro interno, secondo i livelli di competenza, la presenza di alunni diversamente
abili, le problematiche comportamentali/relazionali, il sesso, la provenienza dallo stesso plesso scolastico,
gli anticipi.
Per la scuola dell’Infanzia, la primaria e la secondaria di I Grado, l'assegnazione delle sezioni avverrà per
sorteggio ai gruppi individuati preventivamente.
53
Istituto Comprensivo “Il Pontormo” Carmignano (Prato) P.O.F. 2013/2014
Scarica

POF - Piano Offerta Formativa - a.s. 2014-2015