1 ITALIANI ALL’ESTERO TIMES, OFFENSIVA DIPLOMATICA KIRCHNER SULLE FALKLAND La presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner e’ “pronta a lanciare una offensiva diplomatica per reclamare le isole Falkland”, coinvolgendo gli alleati sudamericani nella “nervosa disputa” creatasi con la Gran Bretagna sui diritti di sfruttamento petrolifero nelle isole. Lo scrive il quotidiano britannico ‘Times’ con riferimento al vertice di Cancun, in Messico, dove si apre l’incontro dei capi di Stato e di governo di 32 paesi del continente americano con l’accordo preliminare di creare un blocco comune nel 2011, senza Stati Uniti e Canada. Per discutere sulla possibilita’ di creare una sorta di alternativa all’Osa (Organizzazione stati americani), assorbendo il vertice di America Latina e Caraibi e anche il Gruppo di Rio, si riuniscono nella Riviera Maya messicana, non distante da Cancun, i leader di Argentina, Brasile, STAFF Redazione: Ombú 3129 San Justo (1754), Pcia. de Bs. As. República Argentina Informazione: [email protected] Editore-Propietario: José Tucci Direttore: José Tucci Amministrazione: Carmen Marmo Disegno: [email protected] Collaboratori: Leonardo Olivieri, Diego Santarelli, Marianela Tucci Servizi Informativi: AISE - Inform - 9colonne GRTV- Italia Press ANSA AgentPart- Adnkronos El contenido de los artículos firmados en esta edición no necesariamente es compartido por la dirección siendo, por ende, de exclusiva responsabilidad. 2 Venezuela, Cuba, Cile, Costa Rica. Assenti sono invece il presidente del Peru’, Alan Garcia e quelli di Suriname, Guyana, Saint Kitts e Nevis, Bahamas, Santa Lucia e Trinidad e Tobago. E da Cancun la Kirchner, scrive il quotidiano britannico, spera di tornare a casa con una “risoluzione di condanna” per le trivellazioni nelle isole Falkland, isole che sono state al centro di una guerra tra Regno Unito e ARGENTINA nel 1982, con oltre 900 caduti di ambo le parti, e che Buenos Aires continua a rivendicare come territorio nazionale, chiamandole Malvine. Alcuni “alleati” regionali dell’Argentina, sottolinea il ‘Times’,”hanno gia’ chiarito la loro posizione nel fine settimana”, con il presidente del Venezuela, Hugo Chavez, che ha accusato Londra di violazione delle leggi internazionali nella sua “disperata” ricerca di petrolio. (Adnkronos) PREVAL, BILANCIO MORTI TERREMOTO POTREBBE ARRIVARE A 300MILA Potrebbero essere 300mila le persone uccise dal terremoto che ha colpito HAITI lo scorso 12 gennaio. Lo ha affermato il Presidente, Rene Preval, a Cancun, nel suo intervento al vertice della comunita’ dei Paesi caraibici (Caricom) in cui ha sottolineato che sono 217mila i morti accertati ma che decine di migliaia di vittime potrebbero essere ancora sepolte sotto le macerie. Preval ha presentato alla comunita’ internazionale un nuovo piano per la ricostruzione e i soccorsi ancora necessari alla popolazione del suo Paese. (Adnkronos) POLITICA POLITICA Corte dei conti: +229% i casi di corruzione, una nebbia che avvolge il Paese ROMA - La corruzione è “una sorta di ombra e di nebbia che sovrasta ed avvolge il tessuto più vitale ed operoso del Paese, non si può fare a meno di notare che l’oscuramento resta tuttora grave, non accenna neppure lentamente a dissolversi o a flettere nella sua intensità ispessita”. E’ la denuncia del presidente della Corte dei conti, Tullio Lazzaro, nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Il presidente spiega che la corruzione è “una patologia” che sembra opporre “qualsiasi intervento volto ad assicurare la trasparenza e l’integrità nelle amministrazioni”. Parlando della realizzazione di lavori ed opere pubbliche, Lazzaro sottolinea che “la regolazione disciplinatrice delle attività da svolgere è dettagliata e, talvolta, perfino pervasiva. Ciononostante- attacca- le inosservanze sono frequenti, territorialmente diffuse, mettono a nudo l’insufficienza nell’avversare le azioni elusive dei dettami di legge elaborati e dedicati al contrasto preventivo di anomalie e di degenerazioni dannose”. fatti di corruzione e concussione accertati nel 2009, rispettivamente più 229% e più 153% rispetto al 2008”. I dati sono del procuratore generale della Corte di conti, Mario Ristuccia, nella relazione scritta presentata sempre in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. “Il ministero dell’Interno, i comandi generali dell’arma dei carabinieri e della Guardia di finanza- continua- nel solo periodo gennaio-novembre 2009 hanno denunciato 221 reati di corruzione contro la Pubblica amministrazione e 219 reati di concussione, cui vanno aggiunti 1.714 reati di abuso d’ufficio”. CORRUZIONE: +229%; CONCUSSIONE: +153% - “Dall’analisi dei dati dell’attivita’ operativa svolta dai reparti della Guardia di finanza emerge un deciso aumento delle denunce per “CONSULENZE NELLA PA, ILLICEITA’ DIFFUSE” - Altra capitolo nero, quello “del conferimento di incarichi consulenziali oppure nella retribuzione di incarichi a personale esterno alla pubblica amministrazione”. Qui, il quadro delle “illiceita’ nel 2009 e’ ampio e registra una diffusione territoriale estesa”, sottolinea il presidente Lazzaro. Carcere per gli onorevoli eletti dalla Mafia, primo sì alla Camera ROMA - No ai ‘supporters’ mafiosi per farsi eleggere; carcere fino a 5 anni per i politici che usano i voti della criminalità organizzata in cambio di favori; decadenza da ogni incarico elettivo e ineleggibilità per un periodo di cinque anni. E’ quanto prevede il testo messo a punto da Angela Napoli (Pdl) e votato quasi all’unanimità dalla commissione Giustizia della Camera con la sola astensione, a titolo personale, del leghista Luca Rodolfo Paolini. Ma i malumori nella maggioranza sulla proposta di legge non mancano, tanto che, spiega la relatrice, “il capogruppo del Pdl in commissione, Enrico Costa, ha detto che se in aula sorgeranno dei problemi il testo dovrà tornare in commissione per un approfondimento”. Le “perplessità- aggiunge Napoli- sono molte nella maggioranza, anche da parte della Lega, tanto che per fare approvare il testo oggi ho accettato di accogliere le osservazioni della commissione Affari costituzionali”. Tranne una, spiega la relatrice, che è quella relativa alla decadenza dagli incarichi elettivi: “Su questo si vedrà in aula”. Il testo modifica la legge n. 575 del 31 maggio 1965, che contiene disposizioni contro la mafia. Il testo approvato dalla commissione Giustizia della Camera vieta lo svolgimento di propaganda elettorale per i sorvegliati speciali per accuse di mafia, consta di due soli articoli ed è frutto di un travagliato lavoro in com- missione. Tanto che la proposta, il cui iter si era avviato nel novembre scorso anno, è cambiata più volte nel corso dell’esame subendo vari ‘stop and go’, da parte della maggioranza, denunciati dalla stessa relatrice. 3 POLITICA POLITICA Immigrati, Fini: “L’identità italiana è aperta, ignorante chi lo nega” ROMA - “Chi pensa a un’identità nazionale chiusa significa che non conosce la storia italiana”. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ospite dell’Istituto storico per il Medioevo, interviene sul tema della coesione nazionale e auspica un modello di integrazione aperto verso gli immigrati. L’identità italiana, dice Fini, “non è mai stata un’identità chiusa e impermeabile all’etereogeneità degli influssi che l’hanno attraversata nei secoli”. Una considerazione, osserva, che “ha un’evidente e indubbia valenza politica, in un periodo in cui ci si confronta con tematiche epocali come i fenomeni migratori”. Appalti, Bossi: “Inchiesta non sarà nuova Tangentopoli”. Roma,(Adnkronos/Ign) - ‘’No, io non vedo una nuova Tangentopoli”. Ad assicurarlo e’ stato il leader della Lega Umberto Bossi, conversando con i giornalisti alla Camera anche alla luce dell’inchiesta sugli appalti. ‘’Spero sia solo qualcuno, anche poco furbo’’, ha aggiunto il senatur. E su eventuali ricadute dell’inchiesta sui risultati delle elezioni regionali, Bossi non ha comunque dubbi: ‘’No, noi vinceremo ugualmente’’. Protezione civile: scudo, assunzioni e niente Spa. Bertolaso: “Io resto” ROMA - Guido Bertolaso “per il momento è dimissionario, ma visto che il governo gli ha respinto le dimissioni continua a fare il suo mestiere e il suo dovere, dopodichè domani vedremo”. E’ quanto dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dopo il via libera della commissione Ambiente della Camera al decreto legge sulle emergenze e la Protezione civile. A chi gli chiede se il governo, domani in aula, metterà la fiducia sul provvedimento, Bertolaso risponde: “Questo lo decide il Consiglio dei ministri, non io”. E l’abrogazione dell’articolo 16 del decreto, quello che istituiva la Protezione civile Spa, va inteso come un atto di sfiducia da parte della maggioranza: “No, assolutamemte no”, risponde il responsabile della Protezione civile. Il decreto approvato dalla commissione della Camera (la prossima settimana l’atto tornerà al Senato) è stato modificato grazie agli emendamenti presentati dal relatore, Agostino Ghiglia (Pdl). Da lui sono arrivati circa 10-11 emen- 4 damenti, che modificano altri articoli del provvedimento già approvato dal Senato. Per quanto riguarda l’articolo 16, quello sulla istituzione della Protezione civile Spa, viene appunto cancellato: quindi, nessuna privatizzazione. Tra gli emendamenti del relatore ce n’è anche uno che riformula il comma 5 dell’articolo 3, ossia quello che era stato ribattezzato dall’opposizione come uno ‘scudo’ per Bertolaso. Il relatore sottolinea che la norma “riguarderà i procedimenti in sede giudiziaria, ma solo quelli amministrativi e civili”, viene cioè esclusa la sospensione dei procedimenti penali per quanto riguarda le situazioni di commissariamento in Campania. NIENTE TASSE PER SEI MESI NELLE AREE COLPITE DA CALAMITA’ - Sempre tra gli emendamenti del relatore al provvedimento, ce n’è anche uno che sottrae la Croce Rossa alla vigilanza della Protezione civile. Prevista anche una modifica che prevede la sospensione del pagamento delle tasse per sei mesi per i territori colpiti dalle calamità. Per quanto riguarda le norme sulla Spa, aggiunge Ghiglia, anche se non sarà prevista la privatizzazione, “rimangono confermate le disposizioni sulle 130 nuove assunzioni” nella Protezione civile. POLITICA POLITICA Berlusconi: in democrazia l’opposizione non boicotta il Parlamento ROMA - “Non c’è democrazia senza dialogo e senza che le due parti, maggioranza e opposizione, si legittimano a vicenda”. Silvio Berlusconi, dopo l’incontro con il primo ministro della albanese Sali Berisha, manifesta il suo auspicio affinché a Tirana maggioranza e opposizione tornino a dialogare e permettano di superare lo stallo parlamentare che si protrae da mesi. E, parlando della situazione albanese, spiega cosa vuol dire per lui una “democrazia matura”. Per il premier “in una democrazia che si crede matura non si devono boicottare i lavori parlamentari, ma fare opposizione democratica dentro le istituzioni e dentro il Parlamento”. Inoltre, Berlusconi ricorda di aver parlato in passato al Parlamento albanese. Sono pronto a tornare, assicura, perché per la “mia riconosciuta qualità democratica potrei andare a dire una parola di pacificazione” di fronte alle Camere d’Albania. Al termine dell’incontro, durante la conferenza stampa congiunta, Berlusconi non resiste alla tentazione di una battuta. Il premier albanese Sali Berisha promette a Berlusconi una “moratoria” degli sbarchi in Italia “finche’ tu sarai al governo: non voglio che i flussi criminali vengano verso l’Italia- dice parlando in italiano- e non voglio che gli albanesi muoiano in mare”. Berlusconi annuisce, sorride e lo interrompe: “Facciamo un’eccezione, pero’, per qualche bella ragazza...”. Berlusconi, in chiusura, invita gli italiani a visitare la nazione di Tirana: “Abbiamo preso l’impegno di fare uno speciale sulla nostra tv pubblica per invitare i turisti italiani a visitare l’Albania e viceversa”. Il premier sottolinea l’esistenza di un “partenariato strategico” tra i due Paesi, parla di “ottimi rapporti” e aggiunge: “Siamo assolutamente convinti di poterli incrementare dal punto di vista economico, industriale, commerciale e culturale”. Berlusconi, inoltre, assicura che Italia e Albania hanno “comuni posizioni in politica europea” e promette: “Possiamo garantire all’Albania la liberalizzazione dei visti il piu’ presto possibile, entro l’ottobre di questo anno” e “al piu’ presto status di Paese candidato a Unione europea”.. Regionali, Berlusconi: “Elezioni nazionali, battiamo la sinistra distruttiva” ROMA - Le imminenti elezioni regionali saranno delle vere e proprie “elezioni nazionali, perché si vota in 13 importanti regioni. Gli italiani saranno chiamati a una scelta di campo tra un’Italia positiva e un’Italia distruttiva e denigratoria” rappresentata dalla sinistra. Silvio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle quattro candidate donne del Pdl a governatore, lancia un appello agli elettori: scelgano “la politica del fare” a quella “della sinistra delle parole”. L’appello di Berlusconi a scegliere il Pdl è un lungo elenco di motivazioni: “Sarà una scelta di campodice- tra la politica del fare e la sinistra delle parole, tra il governo che risolve le emergenze e la sinistra impegnata nella denigrazione, tra il governo delle riforme e la sinistra che dice solo no, tra il governo che valorizza l’Italia e la sinistra che non ha scrupoli a parlarne male anche all’estero, tra l’ottimismo e il pessimismo”. Il premier, infine, conclude: “Siamo antropologicamente diversi”. “ALLE CANDIDATE: POTETE VINCERE TUTTE” - “Siamo convinti che in tutte e quattro le Regioni ci siano fortissime chances di ottenere un risultato pieno”, perché nelle realtà governate dal centrosinistra, “c’è una stanchezza antica che sta per esplodere”. Berlusconi così presenta le quattro candidate del Pdl al ruolo di governatore nel Lazio, Emilia Romagna, Toscana e Umbria e assicura: “Nessuna di voi parte da sfavorita”. In prima fila, ad ascoltarlo, ci sono loro, le candidate: Anna Maria Bernini “Emilia-Romagna), Monica Faenti (Toscana), Fiammetta Modena (Umbria), e Renata Polverini (Lazio). 5 POLITICA POLITICA Prodi attacca il governo: “La crisi dura, politica industriale limitata” ROMA - “Non ho visto politiche governative di coordinamento per l’innovazione. Non posso nemmeno criticare, perche’ non si puo’ criticare il nulla. Il nostro programma di Industria 2015 aveva un orizzonte giusto, decennale, perche’ questi processi hanno bisogno di un obiettivo a lungo termine”. Romano Prodi attacca la politica industriale del governo nella sua lectio magistralis sulla competitivita’ dei sistemi industriali in tempo di crisi tenuta a Manifutura, festival dell’economia reale 2010 a Pisa. “Dobbiamo - continua Prodi - investire nell’aggregazione fra grandi e piccole imprese nei centri di ricerca, rendere conveniente la trasmigrazione fra universita’, centri di ricerca, dobbiamo sviluppare tecnologie innovative”. Secondo l’ex premier “dobbiamo incentivare la fusione e la collaborazione fra imprese. Ma anche porre grande attenzione quando le imprese vengono acquistate dai fondi finanziari. La loro sorte e’ quasi sempre segnata: gli obiettivi dei fondi sono a breve, quelli delle imprese a lungo. Dobbiamo- conclude- creare imprese, non necessariamente grandi, ma in settori molto specializzati”. Il problema per Prodi è che “dalla crisi non siamo affatto usciti, anzi ci vorranno ancora molti anni prima di superarla del tutto. Non sono ottimista perche’ vedo fatica nelle imprese: l’utilizzazione dei macchinari e’ piombata fra il 60 e il 70% della capacita’. È un problema serio: ci vorranno 20 punti di ripresa per ritornare allo sfruttamento pieno degli impianti”. Nel frattempo, insiste Prodi, “si indebolisce la struttura finanziaria delle imprese. Rischiamo che nei prossimi mesi diventi estremamente serio il problema degli insoluti”. Per quanto riguarda il Mezzogiorno “non esistono le condizioni per lo sviluppo di un’imprenditorialita’ diffusa a causa delle condizioni di agibilita’ a causa della presenza massiccia di attivita’ criminali”. Poi Prodi allarga la sua critica all’Euro- 6 pa: “Avere economie che si orientano in modo diverso rende piu’ complicata la politica dell’Unione europea. Ora l’Italia prende solo le briciole: e’ il risultato della nostra limitata presenza a Bruxelles. La mancanza di una politica industriale italiana e la ridotta dimensione delle imprese consentono alle grandi aziende europee di fare lobby e orientare le politiche e i finanziamenti Ue quasi naturalmente verso i loro interessi. Dobbiamo riprendere la politica industriale- spiega- non e’ una parola sporca. La mancanza di grandi imprese e’ un proble- ma serio. Eppure, nonostante questo, nella crisi abbiamo tenuto grazie alla meccanica strumentale, oltre al made in Italy. L’industria e’ l’unico settore che regge alla concorrenza internazionale”. Il problema, insiste l’ex premier, “non e’ il costo della manodopera ma la mancanza di politiche settoriali di sostegno alla domanda ma soprattutto alla produzione e alla ricerca. Dobbiamo costruire una politica industriale incentrata sulle nostre caratteristiche, sulle filiere nei settori molto specializzati dove siamo forti”. Napolitano: serve governance condivisa (ANSA) - ROMA, - C’e’ bisogno ‘di un modello di governance mondiale condiviso fondato sui valori della solidarieta’. Ha detto Giorgio Napolitano. Oltre che ‘della sostenibilita’ ambientale, delle politiche di sviluppo e basato sulla crescente considerazione dei Paesi meno avanzati’, ha aggiunto il presidente della Repubblica.’Non e’ da escludersi - ha spiegato - che potremmo trovarci di fronte ad altre emergenze alimentari.Nuove tensioni sui prezzi agricoli sono un’eventualita’ tutt’altro che remota. ECONOMIA POLITICA Meno vacanze per gli italiani, nel 2009 viaggi in calo dell’8%. Si rinuncia di più a quelli brevi (-11%) Roma, (Adnkronos/Ign) - La crisi pesa anche sulle vacanze? Sembrerebbe di sì a giudicare dai dati resi noti dall’Istat sulle ‘trasferte’ degli italiani. Nel 2009, infatti, i viaggi con pernottamento effettuati dai residenti in Italia sono stati 113 milioni e 46 mila, per un totale di 676 milioni e 244 mila notti. Rispetto al 2008 si registra una diminuzione del numero di viaggi dell’8%. Annunci Google In particolare, i viaggi di vacanza, che pesano per l’86,6% sul totale, mostrano una flessione (-8,3%) dovuta alla consistente diminuzione delle vacanze brevi (-11,6%). I viaggi di vacanza lunga (di almeno 4 notti), invece, si mantengono sostanzialmente stabili, così come il relativo numero di pernottamenti. I viaggi per motivi di lavoro, che rappresentano il restante 13,4%, sono sostanzialmente stabili, così come il numero di notti. Rispetto al 2008 si è ridotto il numero di persone che va in vacanza in media in un trimestre (dal 30,4% nel 2008 al 27,9% nel 2009), soprattutto nel Mezzogiorno (dal 23,6% nel 2008 al 20,2% nel 2009). In particolare, diminuiscono i viaggi di vacanza con l’obiettivo di far visita a parenti o amici (-19,3%), soprattutto se effettuati in occasione di vacanze brevi (-24,4%). Rispetto alle destinazioni, si sono ridotti del 9,4% gli spostamenti con destinazioni italiane, che rappresentano l’82,7% dei viaggi complessivi, con una contrazione più marcata per i viaggi diretti verso le regioni del Mezzogiorno (-19,7%), dove diminuiscono sia le vacanze brevi (-25,3%) sia quelle lunghe (-17,5%). Gli spostamenti verso l’estero, invece, sono stabili. La tendenza alla crescita del numero di vacanze brevi, osservata negli ultimi anni e particolarmente rilevante nel 2008, si è interrotta nel 2009, anno per il quale si manifesta una consistente diminuzione del numero di viaggi di questo tipo (-11,6%), passato da 55 milioni e 919 mila a 49 milioni e 417 Fisco: Bankitalia, con scudo rientrati 85,1 mld Roma, - (Adnkronos) - Con lo scudo fiscale sono stati rimpatriati 85,1 miliardi di euro. Lo comunica la Banca d’Italia indicando questa cifra come ‘’l’ammontare di attivita’ segnalate dagli intermediari secondo segnalazioni statistiche pervenute al 15 febbraio 2010 (dati provvisori)’’. mila. Tale andamento influisce in modo determinante nella diminuzione del numero complessivo dei viaggi nell’anno (-8%). Nonostante la diminuzione del numero di viaggi di vacanza breve, il rapporto tra il numero di vacanze brevi e lunghe evidenzia, ancora nel 2009, il primato dei soggiorni di più breve durata: il 43,7% dei viaggi si effettua per trascorrere vacanze brevi, il 42,9% per vacanze lunghe. Tra le vacanze lunghe continuano ad avere maggiore incidenza i soggiorni di durata compresa tra 4 e 7 notti (57%) rispetto a quelli più lunghi (43% sono quelli di oltre 7 notti). Governo non rinnova incentivi auto (ANSA) - ROMA,- ‘Il Governo ritiene che anche in Italia sia giunto il momento di tornare alla normalita’ del mercato, non rinnovando gli incentivi auto. Il ministro Scajola, intervenendo al Senato, ha spiegato che l’esecutivo intensifichera’ invece il sostegno alla ricerca e all’innovazione.Sulla situazione della Fiat di Termini Imerese, il ministro ha parlato di 14 proposte,gia’ presentate, per indicare una prospettiva allo stabilimento, precisando che verra’ fatta una ‘short list’ su quelle piu’ idonee 7 ECONOMIA POLITICAECONOMIA POLITICA Famiglie, cala il reddito (-4%) e crescono quelle indebitate (+2%) ROMA - In Italia, nel 2008 il reddito familiare medio, al netto delle imposte sul reddito e dei contributi sociali, è risultato di 2.679 euro al mese. Il 20 per cento delle famiglie ha un reddito mensile inferiore a circa 1.281 euro, il 10 per cento superiore a 4.860 euro. I dati sono di Banca d’Italia e si trovano nell’indagine campionaria su “I bilanci delle famiglie italiane nell’anno 2008”, nel quale si sottolinea che “la concentrazione dei redditi è risultata nel 2008 sostanzialmente in linea con quella rilevata negli anni passati”. Il reddito annuale, al netto delle imposte sul reddito e dei contributi previdenziali e assistenziali, è risultato di 32.146 euro, pari appunto a 2.679 euro al mese. Entrando nel particolare del reddito familiare medio, risulta più elevato per le famiglie con capofamiglia laureato, lavoratore indipendente o dirigente, di età compresa tra i 45 e i 64 anni, mentre risulta inferiore per le famiglie residenti al Sud e isole. Inoltre, tra il 2006 e il 2008 il reddito familiare è diminuito di circa il 4% in termini reali, riportandosi sui livelli del 1993. Questo ‘stallo’ dei redditi medi familiari negli ultimi quindici anni risente della riduzione della dimensione media delle famiglie passata da circa 3 componenti del 1993 ai 2,5 del 2008. Nel periodo 1993-2008 il reddito equivalente è aumentato di circa il 12% in termini reali, mentre nel biennio 20062008 la contrazione è stata di circa il 2,6 per cento. La riduzione è sostanzialmente simile a quella osservata nel corso della precedente recessione, tra il 1991 e il 1993. Nel 2008 la ricchezza familiare netta, data dalla somma delle attività reali (immobili, aziende e oggetti di valore) e delle attività finanziarie (depositi, titoli di Stato, azioni, ecc.) al netto delle passività finanziarie (mutui e altri debiti), presenta un valore mediano di 153.000 euro. Anche qui differenze tra famiglie con capofamiglia laureato e non. Livelli più elevati di ricchezza netta sono infatti detenuti da famiglie con ca- 8 pofamiglia laureato, dirigente o imprenditore (con valori mediani compresi fra 310.000 e 370.000 euro), o da famiglie residenti nei comuni con più di 500.000 abitanti (circa 237.000 euro). Livelli più bassi si riscontrano per le famiglie con capofamiglia senza titolo di studio (circa 50.000 euro) o operaio (35.000 euro). E anche qui la divisione geografica ha il suo peso perché il Centro e il Nord sono le due aree geografiche del paese con il valore mediano più alto in ricchezza netta, rispettivamente circa 203.000 euro e 168.000 contro i 102.000 euro detenuti nel Sud e isole. Negli ultimi quindici anni il valore mediano della ricchezza familiare netta è cresciuto di quasi il 43% in termini reali, soprattutto grazie alla crescita del valore degli immobili. Le attività finanziarie mostrano nel periodo un calo (pari a circa il 23%) frutto anche della diminuzione rilevata nell’ultimo biennio. Nel complesso, fra il 2006 e il 2008 il valore mediano della ricchezza netta è lievemente diminuito in termini reali (di circa l’1%). Il 10% delle famiglie più ricche possiede quasi il 45% dell’intera ricchezza netta delle famiglie italiane: livello di concentrazione sostanzialmente invariato negli ultimi quindici anni. Dal bollettino emerge, infine, come sia aumentata l’incidenza della spesa per l’affitto. L’abitazione di residenza delle famiglie è, nel 68,7% dei casi in proprietà, nel 21,4% in affitto. E in questo caso la spesa media è stata, nel 2008, pari a circa 336 euro al mese per una abitazione della superficie media di 75 mq. Nel bollettino, considerando una abitazione di dimensione ‘mediana’, nell’ultimo biennio l’incidenza di spesa dell’affitto sul reddito delle famiglie locatarie è aumentato di circa l’1%, portandosi su un livello di circa il 18,6%. POLITICAWELFARE ECONOMIA POLITICA Crisi, più italiani e nuovi poveri stranieri alle mense Caritas ROMA - Aumentano le persone che chiedono aiuto ai servizi delle Caritas, e crescono tra questi gli italiani, ma tra gli immigrati si presentano anche nuove poverta’. Sono questi, dal 2007 ad oggi, i tre segnali che la Caritas italiana ha individuato come primi effetti della crisi economica nel nostro Paese. A renderli noti e’ lo stesso direttore della Caritas italiana, monsignor Vittorio Nozza, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione della visita di Benedetto XVI all’Ostello don Luigi di Liegro della stazione Termini di Roma, prevista per domenica 14 febbraio, e di presentazione delle iniziative e dell’impegno della Caritas in occasione dell’Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Per Nozza, nelle Caritas italiane “dal 2007 al 2008 si registrano incrementi medi di utenza pari a circa il 20%. Ad esempio la Caritas diocesana di Torino riscontra un incremento delle richieste di aiuto ai centri di ascolto dell’ordine del 25% dal mese di settembre 2008, per un totale di circa 50 mila utenti alla fine dell’anno, mentre a Como, nel 2008, la Caritas diocesana ha erogato oltre 26 mila pasti, il 17% in più rispetto all’anno precedente”. MAGGIORE PRESENZA DI ITALIANI - Altro segnale preoccupante, segnala il direttore della Caritas italiana, è la maggiore presenza di italiani tra i poveri che si presentano ai centri di ascolto. “A Treviso- spiega Nozza- nel 2007 gli italiani che si rivolgevano alla Caritas rappresentavano poco piu’ del 18%. Nel 2008 rappresentano il 22%. Mentre nella diocesi di Termoli Larino, in Molise, in soli tre mesi, da novembre 2008 al gennaio 2009, gli utenti italiani sono passati dal 42 al 59%”. Crescono, pero’, anche tra gli immigrati segnali preoccupanti che delineano nuove poverta’. Il primo di questi e’ la poverta’ “di ritorno”. “In Toscana- aggiunge Nozza- il 20% degli stranieri nel 2007 si sono rivolti per la Regionali Calabria, Loiero candidato Pd (ANSA) - CATANZARO, - Sara’ Agazio Loiero il candidato presidente per il Pd alle elezioni regionali di fine marzo in Calabria. Ha ricevuto l’investitura ufficiale vincendo le primarie con oltre il 65% dei voti. E proprio durante i festeggiamenti dell’esito delle primarie Loiero ha deciso di lanciare l’invito all’imprenditore Pippo Callipo per farlo diventare il suo vicepresidente. prima volta ai servizi promossi dalle Caritas 6 anni dopo l’arrivo in Italia”. CALANO ANCHE LE RIMESSE. “In Lombardia- specifica il direttore della Caritas- si è passati dai 777 milioni di euro del 2006 ai 756 milioni di euro del 2007, fino ai 704 milioni di euro del 2008”. Infine, per gli immigrati, l’ultimo ed ‘estremo’ segnale delle crescenti difficolta’ economiche e’ il ritorno in patria. “A Venezia, in meno di un anno, circa il 10% delle badanti presenti sul territorio della diocesi, circa 4mila donne in gran parte dell’Est europeo, sono tornate al loro Paese”. Tra i bisogni dei poveri ascoltati nei diversi centri della Caritas, spiccano maggiormente quelli di carattere economico, che riguardano circa il 54% degli stranieri e il 46% degli italiani. Per gli italiani, seguono i problemi familiari, per il 19,8%, mentre per gli stranieri dopo quelli economici sono i problemi abitativi, per il 21,8%, ad essere pressanti. Tra le richieste espresse soprattutto beni e servizi materiali, sia per gli italiani, il 46%, ma soprattutto per gli stranieri, il 51,3%. Seguono le richieste di sussidio economico per li italiani, circa il 21%, e le richieste di lavoro per gli stranieri, per il 33,5%.(Dires - Redattore Sociale) 9 POLITICAECONOMIA WELFARE POLITICA Crisi e salute, un italiano su dieci rinuncia alle cure essenziali ROMA - La crisi ha inciso anche sulle scelte degli italiani per le cure mediche essenziali: uno su dieci vi ha rinunciato: le piu’ colpite sono le famiglie a basso reddito (sotto i mille euro al mese), quelle monoparentali e quelle con malati cronici. E’ quanto emerge dall’inchiesta che Altroconsumo ha condotto su un campione di oltre 1.100 cittadini italiani, tra i 25 e 74 anni. In Italia la spesa annua per la salute rappresenta il 14% delle uscite del nucleo familiare; in media al mese 273 euro a persona. Un terzo di chi non e’ riuscito ad accedere alle cure per motivi economici ritiene che cio’ abbia avuto conseguenze serie in termini di salute, soprattutto per i bambini. Uno su dieci dichiara di aver dovuto chiedere un prestito, per il dentista (la piu’ alta voce di spesa medica essenziale, in media 1.533 euro su base annua), per le visite oculistiche e acquisto di occhiali e lenti Sanita’: Corte Conti, comportamenti illeciti per aggiudicazione appalti Roma, (Adnkronos) - Nella sanita’ si evidenziano ‘’comportamenti illeciti nell’aggiudicazione ed esecuzione dei contratti di appalto’’. Inoltre sono emersi ‘’gravi errori professionali connessi allo svolgimento dell’attivita’ medica’’. E’ quanto evidenzia il presidente della Corte dei conti, Tullio Lazzaro, nel corso dell’inaugurazione dell’anno gidiziario. La magistratura contabile, spiega il presidente, nel 2009 si e’ dovuta occupare piu’ volte di apparati che opereano nel settore e di danni legati alle prestazioni mediche. 10 a contatto. Il 50% di questi si e’ rivolto a un familiare, uno su tre alla banca. Chi decide di affrontare le spese comunque taglia su altre voci di spesa nel bilancio familiare. Il 40% del campione dichiara di averrinunciato almeno una volta all’acquisto di capi d’abbigliamento. Piu’ di uno su tre ha smesso di andare al cinema o al ristorante. Il 20% ha eliminato viaggi e vacanze. Meloni: “Chiederò lo stop del videogioco sugli stupri seriali” ROMA - “Farò richiesta alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di intervenire presso i gestori che attualmente offrono la possibilità di scaricare da internet Rapelay, affinché rimuovano il gioco dalla rete”. Con queste parole il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, in occasione del Safer Internet Day, chiede ufficialmente uno stop al videogioco giapponese disponibile on-line in numerose versioni aggiornate di anno in anno che consente al giocatore di vestire i panni dello stupratore seriale. “Sempre alla Polizia Postale- aggiunge Meloni- chiederò di valutare e segnalare alla magistratura ogni eventuale ipotesi di reato”. Vittime delle violenze virtuali, infatti, sono anche personaggi che rappresentano ragazzine minorenni. “E’ intollerabile che materiale di questo genere possa circolare liberamente ed essere lasciato a portata di clic, a disposizione di tutti, giovanissimi compresi”, dichiara il ministro. “Il messaggio che il videogioco lancia è semplicemente aberrante- prosegue- E’ inutile nascondersi dietro un dito, sostenendo che chi gioca ad un videogame come questo non resterà condizionato a commettere lo stesso crimine nella vita reale. Non è infatti questo il punto. Il vero rischio, certamente più concreto, è che prodotti come questo erodano la consapevolezza dei ragazzi circa la gravità di atti criminali tanto aberranti”. Lo stupro “quando diventa un ‘gioco’- chiude il ministro- smette di indignare, di scuotere le coscienze e colpire gli animi. Diventa consuetudine, banalità, quotidianità: e questo è assolutamente intollerabile. L’abitudine alla violenza genera insensibilità verso di essa, e fa sì che non ci sia più alcun impulso a combatterla”. POLITICAECONOMIA WELFARE POLITICA Povertà, il governo punta sulla carità privata MILANO - “Aiuta l’Italia che aiuta” e’ lo slogan della “Campagna nazionale per il dono contro la solitudine e la povertà”, presentata a Milano in occasione della presentazione dell’Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Il programma per il 2010 prevede attivita’ di educazione nelle scuole, indagini e ricerche sul fenomeno della poverta’ e promozione di osservatori territoriali pubblici o in partnership con organismi privati, con l’obiettivo di favorire e incentivare lo scambio di buone pratiche e supportare la formulazione di politiche locali di inclusione. L’iniziativa e’ stata presentata a Milano dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, nel corso di un convegno ospitato dall’Opera Cardinal Ferrari, storica istituzione di beneficenza di Milano, da sempre al fianco di persone emarginate e senza dimora. Secondo Sacconi, l’obiettivo dell’iniziativa e’ sviluppare “quelle iniziative di gratuita’ che caratterizzano cosi’ tanto il nostro Paese e che rappresentano il primo antidoto contro l’esclusione sociale”, agendo soprattutto per combattere la “solitudine e l’inattivita’ di lungo periodo”, che sono “due fattori che certamente concorrono a definire una condizione di poverta’ sia relazionale che materiale. La poverta’ non e’ dunque solo un problema economico- ha proseguito il ministro-. È il venir meno di rapporti costitutivi, la mancanza di una rete comunitaria sulla quale poter contare nel momento del bisogno, che porta la persona a scivolare in una situazione di disagio da cui e’ poi molto difficile uscire. Per queste ragioni, nell’Anno europeo contro la poverta’ sollecitiamo tutti a una guerra diffusa contro la solitudine. È evidente che gli strumenti migliori per contrastarla devono avere un carattere di prossimita’: è per questo che individuiamo nella sussidiarieta’ il metodo da seguire. Da un lato l’efficiente attivita’ dei servizi sociosanitario-assistenziali e degli enti locali, dall’altro l’operosa carita’ privata, dei singoli e soprattutto associativa, rappresentano la fondamentale rete protettiva alla quale fare riferimento”. Enti locali e soggetti privati che saranno coinvolti anche nel rilancio della Social card: “La sua caratteristica di partenza, statuale e centralistica ma gia’ aperta ad alcuni primi grandi donatori, costituisce solo il volano che ora deve essere messo a disposizione di regioni, enti locali e terzo setore interessati affinche’ possano via via modulare la platea dei beneficiari nei deiversi territori, ampliare la gamma dei servizi offerti, soprattutto accompagnare le prestazioni con la mediazione di persone generose e prossime agli aventi bisogno”, ha detto il ministro Sacconi. Tra le iniziative dell’Anno europeo, un concorso dedicato alle scuole superiori per progettare iniziative territoriali di lotta alla poverta’ da realizzare in favore di situazione di esclusione sociale individuate nel quartiere o nel comune della scuola e la presenza della Campagna al Giro d’Italia, dove il ministero del Welfare sara’ presente con stand all’arrivo di ciascuna delle 18 tappe italiane della corsa rosa. Giro d’Italia che si presta in maniera particolare a veicolare il messaggio della campagna: la poverta’ non e’ un fenomento che riguarda solo alcune regioni o territori. Info: www.lavoro.gov.it/annoeuropeopoverta. Formazione:accordo Governo-Regioni-parti (ANSA) - ROMA, - E’ stato raggiunto a Palazzo Chigi l’accordo tra governo, regioni e parti sociali sulle linee guida sulla formazione 2010. Anche la Cgil ha firmato con ‘adesione motivata’ le linee guida sulla formazione. Dissenso e’ stato espresso sul metodo, mentre sul merito c’e’ un punto di dissenso sulla capacita’ formativa delle imprese. 11 WELFARE Social card, il rilancio parte dagli enti locali ROMA - Un rilancio della Social card, a partire dal coinvolgimento degli enti locali: quanto ha annunciato ieri il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, durante la presentazione dell’anno europeo contro la povertà, è contenuto in un documento pubblicato dal suo ministero pochi giorni fa. Esso illustra a regioni ed enti locali come aderire alla Carta Acquisti e consente loro di aumentare l’importo della carta, tramite versamenti integrativi a carico della stessa amministrazione locale in favore dei cittadini residenti nel proprio territorio. Un’altra possibilità offerta agli enti locali è quella di rivedere i criteri di selezione dei beneficiari, allargando così la platea dei destinatari. I vantaggi per gli enti locali consisterebbero soprattutto nella “possibilità di raggiungere in modo rapido, scalabile e flessibile fasce di popolazione in stato di disagio”, senza alcun costo Rilancio Social card, anche con donazioni di privati MILANO - La social card è stata “un volano” e ora “deve essere rilanciata e messa a disposizione di Regioni, enti locali e terzo settore, affinché possano modulare la platea dei beneficiari”. Lo ha detto il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, nel corso della presentazione dell’anno europeo contro la povertà, iniziativa in programma oggi a Milano. Inoltre, verranno favorite le donazioni di privati, per sostenere il funzionamento della carta. 12 amministrativo (il 100% delle risorse messe a disposizione dall’ente è trasferito ai cittadini), accesso gratuito alla base dati Carta acquisti relativa ai propri residenti. Gli “oneri di verifica e controllo delle dichiarazioni” graverebbero sull’amministrazione centrale. Il documento contiene lo schema di protocollo di adesione che gli enti possono stipulare con i ministeri dell’Economia e del Lavoro. Tre gli enti locali che fino ad oggi si sono avvalsi di questa possibilità: il Friuli Venezia Giulia, che ha integrato l’importo della Carta di 120 euro a bimestre, la città di Alessandria, che lo ha integrato di 40 euro a bimestre, e il Comune di Cassola (Vi), che lo ha raddoppiato. Va ricordato che l’importo della Carta Acquisti è di 80 euro a bimestre e che la Social card è riservata ad anziani ultrasessantacinquenni e a famiglie con bambini di età inferiore ai 3 anni, che abbiano determinati requisiti di reddito. ITALIANI ALL’ESTERO POLITICA A MAR DEL PLATA I CONCERTI DEL “CORO GERBERTO” PROMOSSI DALL’ASSOCIAZIONE EMILIA ROMAGNA MAR DEL PLATA\ aise\ - La musica corale italiana arriva a Mar del Plata con le voci del “Coro Gerberto” proveniente da Bobbio, comune in provincia di Piacenza, che si esibirà in due concerti: il 24 febbraio, alle ore 19.30, nella parrocchia San José (Obra Don Orione ubicada en Matheu 3351) e il giorno seguente, alle ore 19, nell’Aula Magna della facoltà di Diritto (calle 25 de Mayo 2855/65). L’Associazione Emilia Romagna di Mar del Plata, promo- trice dell’iniziativa, nell’invito esteso a tutta la comunità precisa che, per assistere ai due concerti, sarà sufficiente donare all’ingresso una bottiglia d’olio o del latte in polvere che saranno devoluti in favore della Caritas Don Orione. Il coro, composto da circa 30 elementi e diretto dal maestro Edo Mazzoni, eseguirà canti tradizionali italiani, del folklore internazionale e canzoni di autori moderni rielaborate ed armonizzate dal maestro. L’ITALIA NON HA DIMENTICATO I “SUOI” DESAPARECIDOS: IL SOTTOSEGRETARIO MANTICA RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI ANGELI E DI BIAGIO (PDL) ROMA\ aise\ - Nel novembre scorso i deputati del Pdl eletti all’estero Aldo Di Biagio e Giuseppe Angeli hanno presentato una interrogazione ai ministri degli Esteri e dell’Interno, Frattini e Maroni, per sapere se il Governo italiano intendesse intraprendere iniziative politiche e legislative per la ricostruzione della memoria storica e per dare un riconoscimento alle vittime di origine e discendenza italiana del terrorismo in Argentina, affinché le stesse fossero ricordate nel Giorno della memoria (vedi Aise del 26 novembre h.15.53). A rispondere all’interrogazione è stato ieri il sottosegretario agli esteri Alfredo Mantica che ha esordito sottolineando che “l’Italia ha sempre seguito con grande attenzione la questione dei “desaparecidos” italiani accertati a seguito degli eventi legati alla dittatura militare in Argentina tra il 1976 e il 1983”. Il sottosegretario ha quindi ricordato “il dramma dei circa 30 mila “desaparecidos” complessivi” che “ha dato vita ad innumerevoli organizzazioni di parenti che, mediante azioni legali e di sensibilizzazione della società, continuano a richiedere alle Autorità argentine che i responsabili vengano processati. I “desaparecidos” italiani accertati (intendendosi per tali coloro i quali hanno la sola cittadinanza italiana e non i numerosissimi doppi cittadini) sono 46. Con fondi stanziati sulla legge n. 180 del 1992 (dedicati a sostenere iniziative di pace ed umanitarie in sede internazionale) – ha precisato mantica – sono stati erogati contributi finanziari per progetti di riabilitazione delle vittime della dittatura militare argentina, realizzati dall’Associazione “Abuelas de Plaza de Mayo”. Si possono citare il contributo erogato nel 2003 a favore del “Centro di salute mentale per il diritto all’identità”, ed il contributo erogato nel 2004 a favore del progetto “Conservazione dell’archivio della Commissione nazionale per i Desaparecidos” (Conadep)”. “Nel 2007 – ha aggiunto – è stato concesso un contributo per il rafforzamento istituzionale della suddetta Associazione. Va peraltro anche ricordato il processo tenutosi a Roma (condanna di primo grado nel dicembre 2000, confermata in appello nel marzo 2003) relativo a 8 cittadini italiani sequestrati ed uccisi. Il processo ha portato alla condanna all’ergastolo di due generali argentini ed a condanne a 24 anni di carcere per altri 6 ufficiali argentini. Si segnala, infine, che presso l’ingresso dell’Ambasciata italiana di Buenos Aires è stata installata in forma permanente una stele per ricordare i “desaparecidos” italiani vittime della dittatura”. (aise) 13 ITALIANI ALL’ESTERO L’ON. PORTA (PD) OSPITE DELL’ASSEMBLEA ANNUALE DELL’UNIONE ITALIANA DI SAN PAOLO SAN PAOLO\ aise\ - Oltre un centinaio di soci e simpatizzanti hanno gremito il salone dell’Unione Italiana di San Paolo in occasione della visita de Fabio Porta, parlamentare del Pd eletto nella Circoscrizione Estero e vicepresidente del Comitato per gli italiani all’estero della Camera dei Deputati. Il presidente dell’Unione Italiana, Dante Perini, intervenendo all’apertura dell’evento, ha salutato e ringraziato Porta per l’attenzione dimostrata nei confronti delle nostre collettività residenti all’estero, ed in particolare per quella brasiliana e sudamericana. “Siamo orgogliosi di avere sostenuto un nostro connazionale qui residente che, una volta eletto, ha continuato a mantenere forte e vivo il rapporto con la nostra comunità”, ha esordito Perini. Nel suo intervento, Porta ha quindi elencato i principali punti intorno ai quali si è sviluppato il suo impegno di parlamentare eletto all’estero: la lotta per ripristinare i fondi per l’assistenza in Sudamerica, 14 la legge per l’introduzione dell’insegnamento della storia dell’emigrazione nelle scuole, la difesa del nostro sistema di rappresentanza all’estero con proposte di riforma volte a rafforzarlo e migliorarlo, i progetti di formazione per i giovani e per la diffusione della lingua italiana, l’istituzione dell’assegno di solidarietà per gli anziani indigenti, la “task force” per migliorare i servizi consolari e ridurre i tempi delle pratiche di cittadinanza. “ecco alcuni dei temi”, ha concluso Porta, “intorno ai quali ho condotto in Parlamento una lotta serrata e mantenuto un impegno serio e costante, in aula e in commissione”. Dopo un dibattito tra il parlamentare e gli intervenuti, la serata è continuata con una cena offerta dalla direzione ai soci e un estemporaneo spettacolo di musiche e canzoni italiane. Presenti all’evento, tra gli altri, anche la responsabile del patronato Inca-Cgil di San Paolo, Ana Serra, e la consigliere del Comites Sandra Borghini. (aise) EUGENIO MARINO A CAPO DELL’UFFICIO ITALIANI NEL MONDO DELLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD Nell’ambito della riorganizzazione delle aree di lavoro del Partito democratico, l’Ufficio Italiani nel mondo è stato inserito tra le aree di lavoro del Dipartimento Organizzazione, pertanto ad assumere la responsabilità politica del settore sarà Nico Stumpo, responsabile Organizzazione del Pd, mentre responsabile dell’Ufficio Italiani nel mondo della Direzione nazionale del Pd sarà Eugenio Marino. È quanto si apprende da una nota del partito in cui si precisa che è stata già indetta la prima riunione con i parlamentari del Pd eletti nella circoscrizione estero per la prossima settimana. Eugenio Marino, 37 anni, nato a Crotone, dopo aver iniziato la carriera politica nella sezione del Pci locale, ha collaborato col Dipartimento Internazionale dei Ds, e nel corso degli anni si è dedicato anche al giornalismo collaborando con agenzie stampa, giornali e portali internet su questioni di politica, cultura e musica. Il suo impegno si è concentrato soprattutto sulle politiche per gli italiani all’estero e l’internazionalizzazione dell’Italia: è stato Responsabile comunicazione del Coordinamento de L’Unione per gli italiani nel mondo, viceresponsabile dei Ds per gli italiani all’estero, componente del Coordinamento nazionale del Pd per gli italiani nel mondo e membro del Comitato di controllo della Presidenza del Consiglio su Rai International. ITALIANI ALL’ESTERO RIFORMA COMITES-CGIE IN COMMISSIONE ESTERI PROSEGUE L’ESAME DEGLI EMENDAMENTI AL TESTO UNIFICATO ROMA\ aise\ - Ieri pomeriggio è proseguito in Commissione Esteri al Senato l’esame degli emendamenti al testo unificato sulla riforma di Comites e Cgie. Se nella seduta della scorsa settimana sono stati illustrati gli emendamenti sui Comites, ieri è toccato alla seconda parte della Bozza Tofani, quella, appunto, che concerne il Consiglio generale. Il senatore Tofani (Pdl) relatore del testo unificato, ha illustrato i suoi emendamenti soffermandosi, in particolare, su quello che si propone di modificare l’articolo 27 per ridefinire l’assetto del Cgie nel senso, ha spiegato, “di mantenerne la presidenza del Ministro degli affari esteri, mentre il vicepresidente vicario sarebbe una carica elettiva. Ritengo che tale soluzione risponda in maniera idonea alle esigenze di autonomia dell’organismo esponenziale delle collettività italiane all’estero alla luce della introduzio- ne anche delle rappresentanze regionali”. Quindi la parola è passata al senatore Micheloni (Pd) che ha prima illustrato ai colleghi gli emendamenti all’articolo 24 in materia di denominazione dell’attuale Consiglio generale degli italiani all’estero che dovrebbe divenire “Consiglio superiore degli italiani all’estero”, sulla falsa riga della denominazione assegnata nel sistema francese, e poi preannunciato la sua intenzione di riformulare alcune delle sue proposte emendative per “semplificare le modifiche normative proposte. Queste riformulazioni – ha chiarito – riguarderanno, tra l’altro, l’assetto del Cgie nella sua composizione e nella quota elettiva”. Come Tofani, anche Micheloni ha illustrato emendamenti all’articolo 27 e ha concluso citando quello all’articolo 32 che propone la partecipazione ai lavori del Consiglio con diritto di parola di rappresentanze del mondo associativo, dei patronati, dei sindacati e degli organi di stampa. Presente ai lavori anche la senatrice Giai (Maie) che nel suo intervento ha spiegato che i suoi emendamenti all’articolo 27 si propongono di introdurre una specifica Commissione di nomina governativa che “dovrebbe includere le rappresentanze delle autonomie locali, ma anche delle associazioni nazionali dell’emigrazione, delle confederazioni sindacali e dei patronati”. La senatrice ha quindi richiamato l’emendamento all’articolo 29 sull’assetto e la segreteria del Cgie e sui rimborsi forfetari spettanti ai componenti, e quello all’articolo 33 relativo alla copertura finanziaria. Il senatore Randazzo (Pd) ha esordito illustrando l’emendamento all’articolo 24 che “tende alla conservazione dell’attuale denominazione del Consiglio generale degli italiani all’estero”, e all’articolo 25 che riguarda la composizione e i compiti del Consiglio. In proposito, il senatore ha spiegato che lo stesso “secondo quanto auspicato dal mondo dell’emigrazione, interviene in particolare sui rappresentanti elettivi delle collettività. Non credo si possa condividere la proposta del relatore sulla rappresentanza degli organismi regionali in seno al Consiglio”, ha aggiunto Randazzo che ha poi ipotizzato la presentazione di una questione pregiudiziale di costituzionalità “in relazione al tenore dell’articolo 117 della Costituzione in materia di riparto di competenze statali e regionali nella politica estera”. Dopo aver richiamato quanto stabilito nell’ultima Conferenza permanente Stato-Regioni-Province autonome-CGIE, tenuta il 30 novembre scorso a Roma, il senatore del Pd ha infine ribadito “la necessità di mantenere una componente rappresentativa nel Consiglio delle associazioni, dei sindacati e dei patronati”. (aise) 15 ITALIANI ALL’ESTERO ORIGINI: APERTE LE ISCRIZIONI AL CORSO DI SVILUPPO IMPRENDITORIALE RIVOLTO AI DISCENDENTI DI EMIGRATI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA Prenderà il via a luglio la decima edizione di “Origini”, un corso intensivo in Sviluppo Imprenditoriale rivolto ai discendenti di emigrati del Friuli Venezia Giulia, residenti all’estero e di età compresa fra i 23 e i 35 anni. Il corso, organizzato dalla “MIB School of Management” in collaborazione con l’amministrazione regionale del Friuli-Venezia Giulia, alcune istituzioni finanziarie locali e le associazioni degli emigrati del Friuli Venezia Giulia nel mondo, avrà una durata di 18 settimane e si svolgerà a Trieste, nella sede della MIB. Obiettivo, favorire una nuova e produttiva collaborazione tra questi giovani e il sistema delle imprese della Regione. I contenuti di “Origini”, partendo dall’analisi del sistema economico ed imprenditoriale italiano e del Friuli Venezia Giulia, verteranno principalmente sulle tematiche del management e sugli strumenti per sviluppare progetti imprenditoriali mirati all’esportazione o all’importazione. Grazie anche a degli stage aziendali, effettuati presso imprese della regione, i partecipanti potranno predisporre dei progetti collegati a possibili iniziative di collaborazione economica con l’impresa medesima. “Il candidato ideale” si legge sul bando di partecipazione, “è un giovane laureato o diplomato con qualche anno di esperienza lavorativa, che abbia interesse ad acquisire una formazione manageriale specialistica, utile per consentirgli di stabilire rapporti imprenditoriali e di collaborazione economica e professionale con le imprese del Friuli Venezia Giulia”. La MIB School of Management provvederà a sostenere, per ognuno dei partecipanti ammessi, i costi di viaggio di andata e ritorno fra il Paese di residenza e la città di Trieste, dell’alloggio per il periodo relativo alla durata del corso, nonché dei pasti. La domanda di partecipazione al corso, insieme al proprio curriculum, dovrà essere inviata via e-mail o fax entro il prossimo 15 aprile alla MIB School of Management (www. mib.edu). A BUENOS AIRES IL MASTER “E-MIND” DI MARKETING E INNOVAZIONE INDUSTRIALE RIVOLTO AI LAUREATI ITALIANI 16 E rivolto ai laureati italiani residenti Buenos Aires dell’Università di Bologna questo caso la parte didattica sarà all’estero il master “E-MIND Esper- e saranno accompagnate da esercita- accompagnata to ICT per Marketing e Innovazione zioni pratiche, con lo studio di alcuni presso un alto numero di imprese industriale” (www.progettoemind.it) casi di imprese argentine che inten- italiane che ormai collaborano fat- promosso a Buenos Aires dalla Fe- dono avviare processi di innovazione tivamente con l’Università di Bolo- sisur, la Federazione di Associazioni in collaborazione con società italiane. gna. Queste società sono coinvolte Siciliane di Buenos Aires e Sud della Questa parte “pratica” verrà svolta con nelle attività di stage e visite azien- Repubblica Argentina. Obiettivo del l’assistenza di docenti argentini reclu- dali, allo scopo di estendere ulte- corso, rivolto in particolare ai laureati tati mediante convenzione con quattro riormente la conoscenza e gli effetti in ingegneria o materie affini, quello di importanti università locali: l’Università del progetto.Il corso prevede una creare 25 figure professionali in grado di Buenos Aires (UBA), l’Università Tec- prova finale, che consiste nell’ela- di acquisire competenze imprendito- nologica Nazionale (UTN), l’Università borazione di una tesina sull’attività riali per la creazione di servizi/prodot- Cattolica Argentina (UCA) e l’Istituto di stage svolta dal singolo parteci- ti, la gestione di processi e attività nel Tecnologico di Buenos Aires (ITBA). Il pante e la sua presentazione alla settore dell’ICT. corso continuerà nella sede centrale direzione ed ai docenti del Corso di Le lezioni si terranno nella sede di dell’Università di Bologna ed anche in alta specializzazione. da esercitazioni ITALIANI ALL’ESTERO LA UIM DI ROSARIO SI MOBILITA A SOSTEGNO DELL’HOGAR DEL HUERFANO ROSARIO- La Uim di Rosario, coordinata da Romina Sarti, ha deciso di attivarsi per sostenere l’Hogar del Huerfano, cioè la struttura che accoglie gli orfani della città argentina. La Uim, in particolare, ha organizzato una campagna per raccogliere cibi, abbigliamento, materiale scolastico per sostenere, almeno in parte, l’attività della Casa che ha bisogno di collaborazione costante. Nel ringraziare soci ed amici che hanno già contribuito, la Sarti ricorda a tutti i connazionali residenti che è ancora possibile portare un contributo nella sede della Uim al 1421 dell’Avenida Pellegrini. http://uimrosario.blogspot.com/ LA REGIONE MARCHE DEFINISCE IL PIANO DEGLI INTERVENTI PER IL 2010 A FAVORE DEI CORREGIONALI ALL’ESTERO Manifestazioni culturali, mostre itine- le associazioni incontrano nel contatta- ziative a favore dei giovani discendenti ranti per far conoscere la storia, la cul- re artisti o reperire prodotti o sostenere marchigiani: lo scopo è quello di riunire tura e le tradizioni delle Marche; corsi anticipi di spesa. In secondo luogo, si è in un unico contenitore attività rivolte a di lingua italiana rivolto a tutti i marchi- deciso che sarà la Regione a proporre stimolare l’interesse dei giovani di origi- giani residenti all’estero; iniziative mi- attività e iniziative culturali, per lo più a ne marchigiana per la cultura italiana, rate ai giovani discendenti marchigiani. valenza giovanile e continentale, con agevolando la frequenza nel territorio Sono alcune novità inserite nel Piano carattere itinerante, nel rispetto delle regionale di corsi universitari, corsi di dell’emigrazione per il 2010, approvato linee d’indirizzo regionali. Come in pas- specializzazione post-universitaria, ma- dalla Giunta regionale, che rappresenta sato, i progetti culturali proposti dalla ster e corsi di formazione professiona- la prima annualità del programma trien- Regione mireranno a far conoscere la le, e per iniziative rivolte alla semplice nale degli interventi a favore dei mar- storia, la cultura, le tradizioni, la realtà conoscenza della terra dei loro genitori. chigiani nel mondo. Un bozza era stata attuale delle Marche agli emigrati e ai Il Piano 2010, nel rispetto della politica presentata in occasione del Consiglio loro discendenti, affinché conservino e regionale che tende a tutelare, sotto il dei Marchigiani all’estero, svoltosi a tutelino l’identità della terra d’origine. Al- profilo sociale, culturale ed economico i Macerata dal 7 al 10 dicembre. tro importante cambiamento è costituito cittadini marchigiani residenti all’estero Durante il dibattito generale sono state dai corsi di formazione linguistico - cul- o rimpatriati, è suddiviso in due parti: accolte ed elaborate le numerose pro- turale: ad usufruire di tale opportunità una relativa agli interventi della Regio- poste avanzate dai consiglieri e sulla saranno non solo i figli o i discendenti ne, con le misure citate; un’altra relativa base di queste è stato redatto il docu- di emigrati marchigiani tra i 13 e i 35 agli interventi dei Comuni che agiscono mento finale. Diverse le novità presenti anni ma tutti i marchigiani regolarmen- attraverso il trasferimento dei fondi re- nel Piano 2010: innanzitutto, la misura te iscritti alle associazioni o federazioni gionali per favorire il reinserimento degli sulle spese per manifestazioni culturali competenti per territorio. Una misura, emigrati, dei loro familiari o discendenti, all’estero di rilievo continentale da rea- questa, che nasce dalla forte esigenza la promozione di scambi giovanili e la lizzare d’intesa con le varie associazio- di permettere a tutti di conoscere la lin- realizzazione di iniziative di accoglien- ni di marchigiani, che prevede il coin- gua italiana, che continua ad essere il za verso anziani mai rientrati nel proprio volgimento diretto della Regione per principale elemento di indentità. Infine, luogo di nascita o di emigrazione. ovviare alle difficoltà organizzative che una misura che raccoglie tutte le ini- 17 BENESSERESALUTE Aids, il test Hiv si fa sempre più tardi: 39 anni l’età media Rezza soprattutto gli stranieri, la cui percentuale di infezione e’ passata dal 4% del 1987 al 32% del 2007. “Negli anni ‘80 l’infezione da Hiv veniva contratta attraverso i viaggi internazionali fatti dai nostri connazionali- spiega- mentre oggi con l’aumento dei flussi migratori e’ aumentato anche il numero degli stranieri sieropositivi nel nostro Paese.Con un trend che ha visto il fenomeno diminuire dalla fine degli anni ‘80 al 2000, per poi stabilizzarsi nell’ultimo decennio. Solo nel 2007 le nuove diagnosi per Hiv sono state 4000, mentre nel 2008 ci sono stati 1.400 nuovi casi accertati di Aids. Le regioni piu’ colpite sono quelle centrosettentrionali, in particolare Lombardia, Emilia-Romagna e Lazio. ROMA - Al test per l’Hiv si arriva sempre piu’ tardi. E’ salita a 39 anni, infatti, l’eta’ media di chi si sottopone all’esame per la sieropositività. “Questo avviene perche’ oggi non sono piu’ soltanto i tossicodipendenti a contrarre il virus, ma è cambiata la modalita’ di trasmissione, che nel 74% dei casi è causata da rapporti sessuali sia etero che omosessualisottolinea Giovanni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive, parassitarie e immunomediate (Mipi) dell’Istituto superiore di sanità-. Per questo un accesso tempestivo al test puo’ significare l’inizio di un efficace percorso terapeutico, che aiuti a limitare la diffusione del virus”. L’aumento delle infezioni negli ultimi venti anni ha riguardato secondo 18 Salute: meno raffreddore per ottimisti Sclerosi confermata teoria italiana Aumentano parti cesarei in Italia (ANSA) - BERLINO,- Essere ottimisti paga: non solo riduce lo stress, ma rafforza il sistema immunitario, contro virus comuni come il raffreddore.E’ quanto emerge da uno studio delle universita’ di Hamburg-Eppendorf e Roehampton. ‘Molti studi mostrano che lo stress appesantisce il sistema immunitario rendendo i soggetti stressati piu’ suscettibili alle malattie -spiega uno psicologo- Noi volevamo sapere se, attraverso un’attitudine positiva nella vita, e’ possibile ridurre il rischio di ammalarsi’. (ANSA) - ROMA, C’e’ un legame fra la sclerosi multipla (Ms) e il blocco parziale di alcune vene legate al trasporto del sangue al cervello. La conferma della teoria del ricercatore italiano Paolo Zamboni viene da uno studio dell’universita’ di Buffalo. Per Zamboni la Ms sarebbe legata all’insufficienza venosa cronica cerebrospinale: il restringimento dei vasi porterebbe a un drenaggio del sangue dal cervello troppo lento, che causerebbe accumuli anormali di ferro riscontrati nella patologia. (ANSA) - ROMA, - A fronte dell’aumento dei cesarei registrato in Italia negli ultimi anni, l’Iss ha messo a punto delle linee guida per medici e pazienti. L’opuscolo, scaricabile dal sito dell’Iss, e’ stato realizzato per informare le donne su rischi e vantaggi del parto con taglio cesareo per arrivare a una scelta consapevole, fornendo supporto e strumenti anche per vincere l’eventuale paura del parto naturale e migliorare la comunicazione tra le donne e gli operatori sanitari sulle modalita’ di parto. BENESSERESALUTE Inverno 2009-2010, tra i piu’ lunghi Tumori: a Pavia curati con super raggio (ANSA) - MILANO, - Inaugurato a Pavia il primo centro italiano e il quarto al mondo che curera’ i tumori ‘bruciandoli’, con un super-raggio di particelle.E’ il Centro nazionale di adroterapia oncologica (Cnao), costato 125 mln e che oggi fa partire le sue prime sperimentazioni. Il Centro e’ stato inaugurato dai ministri Fazio, Tremonti e Bossi assieme al governatore della Lombardia Formigoni. Si concentrera’ in particolare nella cura dei tumori solidi resistenti alla radioterapia o difficilmente operabili. (ANSA) - ROMA, - Uno ogni 20-25 anni: quello del 2009-2010 e’ l’inverno che cade al quarto di secolo, lungo, con freddo e piogge persistenti. Il freddo si insinuera’ fin sotto la primavera, anche se alcuni cenni di cedimento arriveranno giovedi’ prossimo, con temperature piu’ miti. Il Centro-Sud avra’ la peggio. L’analisi climatologica, e non meteorologica, e’ di Giampiero Maracchi, gia’ direttore dell’Istituto di biometeorologia Ibimet del Cnr di Firenze, che parla di un 2010 simile al 1985. Bimbi grassi? La colpa è anche dei nonni (Adnkronos Salute) - I nonni fanno ingrassare, complice il desiderio di far felici i nipotini rimpinzandoli di dolcetti e leccornie. A rivelarlo uno studio della University College di Londra, che ha guadagnato le pagine del ‘Journal of Obesity’. I dati, raccolti su un campione di 12mila piccoli di 3 anni d’età, parlano chiaro: se sono i nonni a prendersi cura a tempo pieno del bimbo il rischio di sovrappeso aumenta del 34%. I temuti chili di troppo non registrano invece balzi in avanti per i piccoli accuditi dalla baby sitter o iscritti all’asilo nido. Lo studio londinese che sembra inchiodare i nonni alle loro responsabilità ha utilizzato i dati raccolti dal ‘Millennium Cohort Study’, una ricerca che ha tentato di fare il punto sulla salute dei bambini tra i nove mesi e i tre anni nati in Gran Bretagna tra il 2000 e il 2001. Ebbene, se i nonni si occupano del piccolo part-time - rivela la ricerca dell’ateneo londinese - il rischio di sovrappeso sale del 15% rispetto ai bimbi che vengono accuditi da mamma e papà. Il pericolo di spingere troppo in là l’ago della bilancia lievita fino a raggiungere la vetta del 34% se sono i ‘vecchi’ di casa a stare con il bambino tutto il tempo. Le probabili cause, suggeriscono i ricercatori capitanati da Cathrine Law, sono da rintracciare nell’eccessiva indulgenza dei nonni di fronte ai capricci e nella scarsa propensione all’esercizio fisico, complici gli acciacchi sopraggiunti con l’avanzare degli anni. “Una delle vie da percorrere - ipotizza Law sulle pagine del britannico ‘Daily Mail’ - è quella di informare i nonni sulle sfide che si troveranno ad affrontare. Potrebbe aiutare, ad esempio, educarli a stili di vita sani, raccomandare loro di evitare il cibo come una ricompensa e incentivarli alla programmazione di un’attività fisica regolare per i nipotini”. 19 AMBIENTE Frane, Prestigiacomo: “Urgente intervenire dove il pericolo è grave” ROMA - “Le frane di questi giorni in Sicilia e in Calabria indicano quanto sia urgente intervenire laddove più grave è il pericolo”. Lo dice il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, annunciando che il suo dicastero ha convocato per domani (alle 15.30) un vertice con la Regione Calabria per definire il piano d’interventi contro il dissesto idrogeologico diffuso nel territorio calabrese. Nella mattinata, invece, l’incontro sarà invece con la Regione Sicilia. “Il vertice con la Regione Siciliana, che si terrà domani mattina al ministero, e quello con la Regione Calabria- segnala Prestigiacomo- serviranno a individuare tutti gli interventi che il mio dicastero e le Regioni interessate finanzieranno ciascuno per la sua parte”. LOIERO: “INTERVENTO MASSICCIO PER MAIERATO” - “Ho chiesto al governo, tramite il sottosegretario Gianni Letta, con cui ho parlato questa mattina, un intervento massiccio e veloce per affrontare il dramma di Maierato e della Calabria intera che si sta sgretolando per le piogge”. Lo dice il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, che segue “con attenzione” l’evolversi della situazione sempre più allarmante in tutto il territorio dove ci sono paesi minac- Non solo Maierato, “sta franando tutta la Calabria” ROMA - “Con Maierato sta franando l’intera Calabria. Non è un’esagerazione e neppure una novità poiché sono recenti le lacrime per altri disastri naturali”. Sono le parole allarmate del presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, per la nuova emergenza determinata dal maltempo. “Se non si mette mano alla salvaguardia del territorio con risorse adeguate- afferma Loiero- non si conteranno più le calamità a cui si dovrà fare fronte”. La Regione “ha varato un programma di 800 milioni di euro individuando una serie di priorità- segnala il presidente della Calabria- una cifra enorme che però non è sufficiente per la realtà del territorio”. “SITUAZIONE DRAMMATICA” “Quella di Maierato è una frana di 100 mila metri quadri, è grande come dieci campi di calcio. E’ impressionante. Le ali della frana 20 continuano a venire giù, ci sono due torrenti che si sono interrati e questo ci preoccupa. Nel primo pomeriggio faremo un altro sorvolo con la commissione grandi rischi per capire cosa fare, il paese resta evacuato”. L’assessore all’Ambiente della Regione Calabria, Silvio Greco, è appena sceso da un elicottero e a radio CnrMedia racconta la situazione a Maierato (Vibo Valentia). Nel cosentino sono segnalati molti altri smottamenti. “La situazione, in tutta la regione, è drammaticacontinua Greco- oggi alle 18 ci sarà una giunta straordinaria che avrà come unico punto all’ordine del giorno l’emergenza che stiamo vivendo su tutto il territorio. Le piogge di questi giorni cadono su un territorio fragile di suo dove in questi 50 anni è stato fatto di tutto e di più”. ciati dalle frane, interruzioni stradali e disagi in generale. “Incontrerò Letta nei prossimi giorni– aggiunge Loiero- per fare il punto della situazione, ma intanto gli ho anticipato che il governo deve usare verso la Calabria il trattamento riservato ad altre regioni nelle identiche condizioni. Un trattamento, cioè, equo ed efficace”. Astronomia: nuova ipotesi origine Luna (ANSA) - ROMA, - C’e’ una nuova ipotesi sull’origine della Luna: sarebbe nata da un’esplosione generata da un georeattore attivo nel cuore della Terra. Lo sostiene una ricerca condotta dal fisico Robert de Meijer, della sudafricana University of the Western Cape, e dal geologo Wim van Westrenen, dell’universita’ olandese di Amsterdam. Lo studio, in via di pubblicazione sulla rivista Earth, Moon and Planets, si basa su misure di alta precisione condotte su campioni di rocce lunari. AMBIENTE Clima, “abbiamo trent’anni per bloccare il riscaldamento globale” Smog, Legambiente: “A Roma problemi per un bambino su tre” ROMA - A Roma un terzo dei bambini soffre di malattie respiratorie e, a causa dell’inquinamento acustico, iniziano a parlare intorno ai due anni. Questi alcuni dei dati forniti dal coordinatore della segreteria nazionale di Legambiente, Maurizio Gubbiotti, nel corso di una conferenza stampa davanti al Colosseo. Nella Capitale, in base ai dati illustrati, le polveri sottili (Pm10) superano il limite consentito un giorno su tre e, nei primi su mesi del 2010, la situazione risulta più grave dello scorso anno, con 82 sforamenti contro i 74 del 2009. Un dato su tutti: secondo una ricerca contenuta nel dossier dei Verdi, nel 2007 a causa delle polveri sottili nella Capitale sono morte 1078 persone al di sopra dei 30 anni, pari a circa il 5% dei decessi totali. ROMA - “Abbiamo trenta, quarant’anni al massimo, per invertire la rotta e mettere un freno alla crescita della temperatura globale”. Lo afferma il climatologo Sergio Castellari, intervenendo al Green Social Festival, in corso a Palazzo Re Enzo, a Bologna, fino al 19 febbraio. Un cammino obbligato, quello verso il contenimento delle emissioni inquinanti, che passa innanzitutto dall’efficienza energetica e dalla limitazione degli sprechi. “Il settore edilizio produce il 40% degli sprechi totali– spiega Paolo Migliavacca, direttore Marketing Rockwool– più del settore industriale e dei trasporti. Ma è solo recentemente che l’opinione pubblica si sta interessando agli interventi di isolamento termico degli edifici e ad altri provvedimenti in grado di limitare la dispersione di energia”. “Abbiamo un potenziale enorme– conclude Migliavacca– è quello del ‘sesto combustibile’, cioè tutto ciò che sprechiamo”. Pulcini preferiscono oggetti semoventi Esa lancia satellite per studio ghiaccio (ANSA) - ROVERETO (TRENTO),- I pulcini appena usciti dall’uovo riconoscono e preferiscono gli oggetti con moto proprio a quelli il cui moto viene indotto. Ne consegue che i vertebrati hanno un meccanismo innato per riconoscere gli oggetti animati e questo apre la strada all’individuazione dei meccanismi cerebrali e dei geni che stanno alla base della nostra mente sociale. E’ quanto emerge da uno studio in uscita su Pnas, effettuato da scienziati delle universita’ di Padova e Trento. (ANSA) - ASTANA (KAZAKHSTAN), - L’Esa lancera’ il CryoSat-2, ‘il satellite piu’ sofisticato mai costruito’ per lo studio dei ghiacci. Il lancio, previsto dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakhstan, sara’ seguito in diretta tv a cura dell’Esa. Nello staff di CryoSat-2 ci sono anche due italiani: Tommaso Parrinello, che seguira’ il satellite nella fase post-lancio, una volta divenuto operativo, e l’ingegnere aerospaziale Franco Marchese. ‘Mal di meteo’ per un italiano su 4 (ANSA) - ROMA, - Un italiano su quattro soffre del ‘mal di meteo’, con ripercussioni su umore, sonno e rendimento lavorativo. Lo psichiatra Antonio Picano dell’Ospedale S.Camillo di Roma afferma che soffre di meteoropatia circa il 25% degli italiani e di questi il 5-6%, presenta disturbi piu’ gravi: dall’alterazione del ritmo del sonno, alla variazione del peso e dell’umore. I piu’ colpiti i giovani e le donne. 21 AMBIENTE Parco della Majella, Legambiente: proteggiamo il lupo appenninico ROMA - E’ stato presentato oggi a Badia Morronese (Sulmona) in provincia dell’Aquila, il progetto ‘Life Wolfnet’, nella sede del Parco Nazionale della Majella, volto a migliorare la ‘gestione’ e la protezione del lupo appenninico. “Fino a 20 anni fa su tutto il territorio nazionale si contavano 70-80 esemplari di lupo appenninico- spiega Nicola Cimini, direttore del Parco Nazionale della Majella- oggi questi sono i numeri del nostro parco, 75mila ettari di territorio protetto che ospitano oltre il 78% delle specie di mammiferi (eccetto i Cetacei) presenti in Abruzzo, e oltre il 45% di quelle italiane”. L’approvazione del Progetto Life Wolfnet “rappresenta il coronamento delle attività intraprese negli ultimi anni dal Parco Nazionale della Majella- dice Cimini- e ci aiuterà a uniformare i sistemi di monitoraggio e gestione della specie e a combattere la persecuzione illegale della specie”. Il progetto, spiega una nota di Legambiente, “mira a ridurre il conflitto con le attività di zootecnia”, contrastare” il fenomeno delle mortalità illegali”, ridurre i rischi sanitari, “minimizzare l’impatto delle attività antropiche” sul ciclo biologico della specie e in particolar modo ad “esportare un modello gestionale, sostenibile sul lungo termine e rimodulato sulle caratteristiche territoriali, all’interno di altre aree della rete Appennino Parco d’Europa”. “Nell’anno internazionale della biodiversità è fondamentale raccontare come l’Appennino sia un contenitore di grande valore in Europa e in Italiadichiara Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree protette e Biodiversità di Legambiente– un network per la protezione del lupo, la specie bandiera di questo territorio, serve a evidenziare come progetti strategici e di rete, come Appennino Parco d’Europa (Ape), possano dare risposte sia in termini di sviluppo delle zone interne sia di protezione di habitat e specie”. Partner del progetto sono il Parco Nazionale del Pollino; il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna; la Provincia dell’Aquila; l’Istituto Zooprofilattico Spe- rimentale delle Regioni Lazio e Toscana e Legambiente; altri 8 enti pubblici, tra riserve naturali, parchi nazionali e regionali, province appenniniche, hanno cofinanziato il progetto, mentre tutte le regioni interessate dalle attività hanno reso il loro supporto istituzionale. La Nasa lancia osservatorio solare WASHINGTON - La Nasa ha lanciato dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida, l’osservatorio solare Sdo (Solar Dynamic Observatory). Il lancio era in programma ieri, ma forti venti avevano causato un rinvio. L’osservatorio lanciato dalla Nasa è l’apparecchiatura tecnologicamente più avanzata finora costruita per studiare l’attività solare. 22 TURISMO POLITICA FORESTA UMBRA Nel cuore del territorio garganico, per ben 10.426 ettari si estende la Foresta Umbra. Per alcuni, il nome “Umbra” deriverebbe da antiche popolazioni di umbri che abitavano anticamente la foresta; per altri, il nome deriverebbe semplicemente dal folto manto vegetativo che crea molte zone di ombra! Essa rappresenta il polmone verde del Parco Nazionale del Gargano si sviluppa fino a circa 830 m. di altitudine. La foresta è millenaria e, a dispetto dei disboscamenti e degli incendi che si sono succeduti nei secoli, ha conservato, quasi integralmente il suo manto vegetativo. Nella parte più alta si trovano le latifoglie (carpino bianco e nero, aceri, roverella e leccio). Più in basso, le faggiete, scendono fino alla quota di 270 m s.l.m., probabilmente per una particolare miscela di fattori climatici ed ambientali. Nel sottobosco sono presenti varie specie di flora erbacea: dalle decine di specie di orchidee agli anemoni, dalle viole ai ciclamini. Percorso Natura Ma è il faggio l’albero più importante e rappresentativo della foresta Umbra. Esso al suo interno raggiunge i 30 m. di altezza con un tronco dritto e ramoso e una chioma assai folta e compatta, dando vita a delle estese fustaie dall’aspetto maestoso. La foresta ospita una fauna molto ricca di cui fa parte il “capriolo italicus”. Il capriolo ha una indole piuttosto schiva e si nutre prevalentemente di teneri germogli che trova nel fitto sottobosco. Il suo mantello, costituito da peli corti e folti, assume una colorazione rosso-ruggine in primavera e bruno-grigiastra in inverno.Intorno agli occhi e sul muso ha macchie nere e bianche. Altri mammiferi presenti sono il tasso, il gatto selvatico e la martora o faina. Tra le specie volatili troviamo il picchio (picchio rosso maggiore e rosso minore, rosso mezzano e il più raro picchio a dorso bianco, presente solo nei boschi di faggio più maturi, di cui può riuscire a scavare il legno). Esso nidifica in cavità scavate nel legno degli alberi e si nutre di insetti che cattura con la sua lunga lingua appiccicosa. Sempre tra gli uccelli, ma nella categoria dei predatori, troviamo lo sparviero, il gufo reale ( nelle aree più occidentali) e l’allocco. Tra questi, lo sparviero è presente tutto l’anno in Foresta. Numerose sono, invece, le specie di passeriformi che nidificano nella foresta, come la balia col collare, il frosone, il tordo bottaccio, la bigia grossa ed altre ancora. La Foresta Umbra è attraversata da 14 sentieri realizzati dal Corpo Forestale dello Stato, tutti facilmente percorribili a piedi. All’inizio di ogni sentiero vi sono tabelle di legno che riportano il nome della località di partenza e quello di arrivo ed il tempo di percorrenza (andata e ritorno). Inoltre, ogni sentiero è contrassegnato da bande gialle sui tronchi degli alberi come delimitazione del tracciato, al fine di non smarrirsi come cappuccetto rosso nel bosco!!! Punto informativo della foresta è il Centro Visitatori con annesso il Museo Naturalistico. Nel Museo troverete una sezione dedicata alla flora, una sezione archeologica, dove sono esposti una serie di manufatti risalenti al paleolitico e al neolitico ed una sezione dedicata alla fauna garganica, con più di 200 animali impagliati che vivono nel parco. All’esterno, invece, è stata ricostruita fedelmente la casa di un taglialegna. Prima di accingersi a Visitare la Foresta Umbra, ricodate che si tratta di un bosco di elevato valore naturalistico che fa parte di un’area protetta, per cui rispettate gli animali e le piante che incontrerete, non abbandonate rifiuti o mozziconi accesi e soprattutto non gridate!!!! La foresta è ricca di tanti deboli rumori che è bello riuscire ad ascoltare.. Ma, avere con se una carta dei sentieri o informarsi presso il Centro Visitatori sugli orari e la disponibilità delle Guide ufficiali del Parco, è il modo migliore per visitare questo affascinante posto. 23 TURISMO POLITICA VISITA AL CENTRO STORICO DI MANTOVA Il centro storico della città è raggiungibile attraversando Ponte San Giorgio e lo potrete percorrere a piedi (parcheggiando la macchina fuori le mura del Castello di San Giorgio) o in bicicletta; ne noleggiano lungo le sponde dei laghi. Il punto di partenza ideale è il Castello di San Giorgio, maestoso castello quattrocentesco commissionato da Francesco primo Gonzaga facente parte del grande complesso di Palazzo Ducale. In alto, sulla torre di destra potrete scorgere la finestra della bellissima “Camera degli Sposi” o “Camera Picta” che il Mantegna affrescò in onore di Ludovico Gonzaga e della moglie Barbara di Brandeburgo. Lasciando il Castello alla vostra sinistra sarete nel cuore di Piazza Sordello, grande piazza di forma rettangolare tutta a ciotolato, dove ebbe luogo, nel 1328, quel golpe che vide i Gonzaga conquistare la città di Mantova esautorando definitivamente i Bonacolsi. A sinistra, la grande reggia che fu residenza dei Gonzaga nel 1300: Palazzo Ducale. 24 TURISMO POLITICA PALAZZO DUCALE IL DUOMO DI MANTOVA Nonostante la vastità di questa stupefacente città-palazzo (500 sale e 34.000 metri quadrati di superficie) è possibile visitarlo in circa un paio d’ore. Troverete la biglietteria sotto il portico accanto a Piazza Sordello. Ricordate che l’ingresso è autorizzato tutti i giorni eccetto il lunedì; solo per la visita alla Camera Picta dovete obbligatoriamente prenotare, da Marzo a Ottobre. I Gonzaga vissero a Palazzo Ducale dal quattordicesimo secolo anche se la sua storia dovrebbe meglio identificarsi con quella della famiglia che detenne il potere sulla città fino al 1700 circa. Qui i Gonzaga, nell’intento di rivaleggiare con le Corti delle più prestigiose capitali d’Europa dell’epoca, commissionarono straordinarie opere d’arte ad artisti, pittori, architetti e decoratori tra i più capaci e noti di quel tempo. Ciò che lascia senza parole è proprio l’estensione dell’edificio, in realtà costituito da diversi nuclei legati tra loro da gallerie o corridoi, con vie, cortili, giardini interni e cortili pensili. I “tesori” custoditi all’interno del palazzo sono infiniti, ma ecco quelli che crediamo non dovreste davvero perdere: la Camera degli Sposi, le Stanze di Pisanello, la Corte Vecchia, l’appartamento degli arazzi di Raffaello, la stanza col Soffitto del Labirinto (Forse che sì-Forse che no), l’Appartamento di Isabella d’Este da vedova. Il Duomo, dedicato a San Pietro, sorge sul lato destro di Piazza Sordello dopo il Palazzo vescovile. E’ una costruzione splendida, molto antica, che val la pena di visitare, anche brevemente, per la sua particolare struttura architettonica a cinque navate e molte altre cappelle tra loro comunicanti e per la ricchezza di opere e dipinti di artisti rinascimentali quali il Campi, il Ghisi, il Viani. Fu internamente riattato da Giulio Romano nel 1545 ma edificato nel 1200 sulle fondamenta di precedente antico tempio. E’affascinante l’alternanza di elementi architettonici e decorativi appartenenti a stili diversi: la facciata di aspetto neoclassico, la parte sinistra gotica, ricco di moduli romanici il campanile. Se il 18 marzo sarete in città potrete assistere, assieme ai fedeli, alla esposizione del corpo di S. Anselmo, patrono di Mantova, innanzi all’altar maggiore. 25 CULTURA POLITICA VENEZIA, DANZA E RITMI DELLA PERSIA IN SCENA AL CENTRO CULTURALE CANDIANI DI MESTRE La danza e i ritmi della Persia in scena al Centro Culturale Candiani di Mestre, con Zarbang Ensemble & Banafsheh Sayyad, nello spettacolo organizzato in collaborazione con la Casa della cultura Iraniana onlus, il 3 marzo alle 21. L’appuntamento si inserisce nell’ambito delle iniziative per le celebrazioni del 2010 dichiarato dall’Unesco “Millennio dello Shahnameh”, “Il Libro dei Re”, capolavoro del poeta persiano Ferdousi, la cui opera rappresenta ancora un punto di riferimento filosofico attuale e universale, per il messaggio di convivenza civile tra i popoli e l’abbandono dell’odio e del razzismo. Dopo l’esperienza al Teatro Toniolo del novembre 2008, l’ensemble torna con i musicisti Behnam Samani, Hakim Ludin e Reza Samani e con la partecipazione straordinaria del musicista greco Matthaios Tsahourides ad accompagnare la danza dell’artista iraniana, Banafshe Sayyad. La musica e la danza persiana, le cui radici affondano in una comune tradizione, si fondono, in modo meditativo, con il flamenco e il rituale Sufi, in uno spettacolo di appassionate improvvisazioni. Tensione, meraviglia, ispirazione e gioia si alternano nella danza e nella musica. Ne nasce un dialogo pervaso dall’energia delle percussioni. (Adnkronos) DA VENEZIA A MOSCA, IN RASSEGNA I FILM ITALIANI DELLA MOSTRA Un omaggio particolare ai rapporti tra il cinema italiano e quello russo caratterizzera’ la rassegna “Festival del Cinema Italiano: da Venezia a Mosca”, organizzata nella capitale russa dal 23 al 28 febbraio 2010 dalla Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta, in collaborazione con l’Istituto Italiano di cultura di Mosca, l’Ambasciata d’Italia a Mosca, il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e il Cinefantom club di Mosca. Sei i film italiani della 66esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica 2009, diretta da Marco Muller, che saranno presentati al Cinema Khu- 26 dozhestvennyj di Mosca (una delle sale piu’ “nobili” della capitale, che ha compiuto recentemente 100 anni): ‘’Baari’a’’ di Giuseppe Tornatore, “La doppia ora” di Giuseppe Capotondi, “Dieci inverni” di Valerio Mieli, “Cosmonauta” di Susanna Nicchiarelli, “Il grande sogno” di Michele Placido e “Deserto Rosa - Luigi Ghirri” di Elisabetta Sgarbi. La rassegna sara’ presentata a Mosca dal Direttore della Mostra Marco Muller, che terra’ inoltre una master class sul cinema italiano. Ospiti straordinari dell’iniziativa saranno: il regista di “Baari’a” Giuseppe Tornatore, Ksenia Rappoport, l’attrice russa vincitrice dalla Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile con “La doppia ora”, Valerio Mieli, Isabella Ragonese, Michele Riondino, Sergei Nikonenko, Sergei Zhigunov e Liuba Zaizeva, regista e interpreti di Dieci Inverni, prima coproduzione italo-russa in ambito cinematografico, girata proprio tra Venezia e Mosca. Ad accompagnare il film anche Elisabetta Bruscolini, produttore esecutivo del film e Direttore Generale della CSC Production, che ha prodotto la pellicola. Ci sara’ anche Susanna Nicchiarelli, regista di “Cosmonauta”, film vincitore della sezione Controcampo Italiano. (Adnkronos) CULTURA POLITICA VIAGGIO ATTRAVERSO LA SIMBOLOGIA DEI COLORI NEL VOLUME DI LUCIANA BOCCARDI Un’indagine del carattere e della personalita’ attraverso i colori e la simbologia che la storia ha attribuito loro. Con il libro “Colori: Simboli, Storia, Corrispondenze”, presentato oggi a Milano e frutto di una ricerca ventennale sul tema, la giornalista e critica di moda Luciana Boccardi vuole aiutare il lettore a conoscere e conoscersi perche’, spiega, “ogni persona ha il suo colore: basta cercarlo, porsi alcuni interrogativi”. I colori, scrive l’autrice nell’introduzione, costituiscono “un linguaggio inesplorato che affonda saldamente le radici nella nostra CULTURA e nella nostra storia. Conoscerne simbologia e origini certamente rendera’ piu’ facile il colloquio con noi stessi o con chi ci e’ vicino”. La presentazione milanese del libro costituisce un evento nell’evento:viene ospitata nello spazio Bigli dove oggi debutta la collezione autunno/inverno 2011 della stilista Roberta Scarpa, legata alla Boccardi da un rapporto di amicizia e dalle comuni origini veneziane. “Lo studio sui colori condotto da Luciana -dice Scarpa- costituisce un importante patrimonio e una fonte di ispirazione preziosa per chi opera nel settore della moda: il colore per me e’ sempre stato il primo passo per l’avvio di una collezione, la premessa irrinunciabile per la costruzione di un modello, una stampa, uno stile”. L’occasione, aggiunge la stilista, “offre anche l’opportunita’ per festeggiare un compleanno particolare: quarant’anni di attivita’ ininterrotta della Boccardi come giornalista e critico di moda”. Anche Gaetano Marzotto, presidente di Pitti Immagine, ha portato la propria “testimonianza di affetto a Luciana e al suo lavoro”. Oggi nella moda, ha detto marzotto “rischiamo di vestirci molto di nero, pero’ la gente comune ama i colori”. Nel volume da 240 pagine, illustrato dal pittore Ludovico De Luigi e dal fotografo Vittorio Pescatori ed edito da Marsilio, l’autrice analizza nove colori: il blu, meditativo e profondo, il giallo, curioso e ambizioso, il marrone, colore della terra, della poverta’ e della quiete, il rosa, frivolo e vanitoso, il rosso, energico, sanguigno e passionale, il verde, colore della rinascita, supponente e fiducioso e il viola, simbolo del transito, di sogno e poesia. A questi si aggiungono il bianco e il determinato nero, considerati oggi colori a pieno titolo. Molte le domande che trovano risposta nelle pagine della Boccardi, che spiegano ad esempio il significato delle espressioni ‘essere al verde’ e ‘andare in bianco’ e i motivi per cui si crede che il viola porti sfortuna e il giallo sia il colore dell’inganno e della gelosia. Nelle tavole pittoriche che introducono ciascun colore, De Luigi ha inserito una guida per accompagnare il lettore nella sua esplorazione: la maschera napoletana Pulcinella, scelta per il suo spirito “nobile e imprevedibile, crudele ma umano, ironico ma senza sarcasmo”. (Adnkronos) 27 28