A.S. 2015/2016 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA SCHEDA di PROGETTO 1 Fase indicativa TITOLO: Scuola Sicura Articolato in aree tematiche interconnesse: a- Sicurezza a scuola e in altri ambiti della vita sociale del bambino b- Sicurezza nell’ambiente della strada attraverso percorsi di educaz. Stradale c- Percorsi sulla Legalità PLESSO, CLASSE/I E/O GRUPPI Progetto rivolto a tutte le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado DESTINATARI: Alunni dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di primo grado AZIONE Il progetto si inserisce nell’esigenza di infondere una “cultura della sicurezza” per far fronte a sempre maggiori pericoli e ai molteplici rischi cui sono esposti i giovani e gli adulti. L’educazione alla sicurezza, sia in ambito comportamentale, sia in quello del miglioramento delle condizioni del luogo su cui si vive o si lavora, costituisce uno dei compiti fondamentali dell’istituzione scolastica e deve essere basato sulla formazione, sull’informazione e sul coinvolgimento di tutte le componenti scolastiche e non. Questa pluralità di soggetti che opera all’interno dell’istituzione è responsabile del processo destinato a garantire agli alunni una permanenza confortevole, serena e produttiva e ad assicurare una migliore qualità della vita in paese, a casa e negli istituti scolastici. E’ importante, educare i bambini e renderli consapevoli delle azioni da intraprendere in caso di un’emergenza che richieda l’evacuazione. In tal modo è possibile trasformare una norma per la sicurezza in un “gioco” che serve a capire e a ricordare ed è finalizzato ad educare la comunità scolastica alla cultura dell’auto-protezione. ALUNNI PLESSO CLASSI DOCENTI Infanzia Primaria Sec. 1° grado tutti tutti tutti S. Leo Bastia, Badia Trestina, Badia Petroia Trestina Petroia Morra, S.Leo Bastia, 3 sezioni 4 plessi 11 classi Docenti ed educatori dei vari ordini di scuola REFERENTI Paolo Palazzeschi: Docente Second. di 1° grado Maria Pia Marcelli: Docente Scuola Primaria 2 PIANO FINANZIARIO: ORE AGGIUNTIVE Di insegnamento I docenti utilizzeranno il proprio spazio curriculare e quello previsto per attività trasversali. Interventi sulla Sicurezza Funzionali all’ insegnamento secondo previsione alla data odierna Interventi su tematiche legate alla sicurezza ed illustrazione piano di emergenza nei vari plessi da parte del: Docente di Tecnologia Paolo Palazzeschi Controlli ed Adempimenti L. 81/08 nei plessi: TOTALE ORE (stima a lato) Aggiornamento incarichi Albo Sicurezza, segnalazioni Comune; sopralluoghi nei vari plessi per controlli, compilazione registri sicurezza, assistenza prove evacuazione e supporto referenti di plesso, incontri e riunioni di coordinamento, altre incombenze L. 81/08; coordinamento ed assistenza alla funzione RSPP esterna; sopralluoghi e colloqui con maestranze cantiere per lavori plesso di Trestina e tecnici del Com. di C. di Castello. (Da conteggiare a fine anno) Indicative: circa 5 ore al mese ESPERTI Attività tenute da figure professionali pubbliche e private e forze dell’ordine del territorio. da verificare tempi e modi di intervento delle figure suddette in base alle disponibilità effettive e alle risorse finanziarie disponibili. PERCORSI EDUCAZ. STRADALE POLIZIA MUNICIPALE Città di Castello Interventi di educaz. stradale per i bambini della scuola primaria: classi prime e seconde e scuola infanzia Moduli didattici e comportamenti quali utenti della strada: per le SCUOLE GUIDA DEL TERRITORIO di TRESTINA classi della scuola sec. di 1° grado (se possibile tutte le classi) DOCENTI ED EDUCATORI DELLA SCUOLA Infanzia- classi 3^,4^, 5^ primaria- classi 1^, 2^, 3^ secondaria nelle ore curricolari SICUREZZA IN CASA, SCUOLA E FUORI Sede di Trestina: primaria e secondaria, supporto per organizzazione prova di evacuazione (tutte le classi) PROTEZIONE CIVILE e CROCE ROSSA ITALIANA Second. 1° grado (2 classi seconde): uscita al Centro Operativo della Prot. Civile di C. di Castello in collaborazione con CroceRossa – Fine maggio 3 CORPO FORESTALE DELLO STATO Eventuali Incontri classi Scuola Primaria da pianificare VIGILI DEL FUOCO Organizzazione di un incontro sui comportamenti da tenere in caso di emergenze causate da incendi – con dimostrazioni operative – Per la sede di Trestina CITTADINANZA ATTIVA Programma nazionale IMPARARE SICURI – XIII GIORNATA NAZIONALE SICIREZZA NELLE SCUOLE (20/21 novembre) PERCORSO LEGALITA’ CARABINIERI POLIZIA DI STATO POLIZIA DI STATO DOCENTE TECNOLOGIA Prof.Palazzeschi UNICEF/MIUR Second. 1° grado: visita classi prime alla caserma di Città di Castello Scuola Primaria, classi terze: Visita alla caserma Carabinieri di Trestina Second. 1° grado: una classe seconda - visita Commissariato Città di Castello Incontro classi seconde sec. 1° grado sulle dipendenze Incontro classi terze sec. 1° grado con esperti polizia postale: crimini informatici Incontro con quinte Primaria Trestina sui pericoli della rete Progetto “Verso una Scuola Amica” di documentazione percorsi sulla legalità 4 Fase descrittiva MOTIVAZIONE E FINALITA’ GENERALI Il progetto intende: - mettere l’alunno in grado di difendersi dai rischi ( a casa, a scuola, del territorio) controllando la propria emotività, rafforzando la fiducia in sé stesso e reagendo razionalmente; - aiutare l’alunno a diventare utente sempre più sicuro e consapevole del corretto comportamento stradale (percorso infanzia “Amico Vigile”); - sviluppare il senso civico, acquisendo la cultura della sicurezza con nozioni di tipo informativo, preventivo e operativo; - far conoscere la storia di organizzazioni solidaristiche e istituzioni pubbliche (protezione civile, forze armate, corpo forestale); - aggiungere al primo ciclo di studi ulteriori conoscenze ed abilità che aiutino l’alunno ad essere l’uomo e il cittadino che la comunità si attende da lui. Fase preparatoria ANALISI DEL CONTESTO E BISOGNI FORMATIVI Descrizione del contesto classe e individuazione dei bisogni formativi degli alunni Il progetto prevede per ogni ordine di scuola un profilo d’uscita che aiuta al raggiungimento di un comune obiettivo formativo utilizzando sinergicamente le varie conoscenze ed abilità disciplinari come mezzi per far acquisire al ragazzo delle competenze. Al termine del loro percorso, gli alunni osserveranno la realtà su situazione, sintetizzeranno le problematiche affrontate, saranno in grado di rispettare regole e codici, elaborare grafici e costruire modelli di comportamento idonei a salvaguardare la propria incolumità e quella degli altri. Avranno modo, di approfondire le conoscenza sulle istituzioni pubbliche operanti sul territorio e sulle organizzazioni solidaristiche e di difesa dell’ambiente. Individuazione degli obiettivi e delle competenze Creare la cultura della sicurezza e della solidarietà Adottare comportamenti corretti di fronte a diversi pericoli, per evitare che atteggiamenti scorretti possano produrre effetti negativi Conoscere il piano di emergenza e saperlo mettere in atto Avere la consapevolezza dell’ importanza del lavoro svolto dalle strutture operative e di quelle organizzazioni che operano come supporto delle istituzioni pubbliche Acquisire conoscenze fondamentali sulla sicurezza Conoscere le regole e le norme riferite alla strada 5 Esplicitazione delle modalità di organizzazione delle attività ( Strategie e metodo) e descrizione delle fasi di lavoro Infanzia e Primaria: modalità ludica, giochi di ruolo, gruppi guidati, spiegazione con cartelloni di segnali, simboli grafici, situazioni tipo; organizzazione di simulazioni in classe e fuori secondo le possibilità dei singoli plessi e le offerte formative di eventuali esperti. Utilizzo ove possibile di strumenti multimediali, computer. Produzione di elaborati grafici tematici. Pianificazione di uscite mirate secondo la programmazione dei singoli plessi. Secondaria 1° grado: contributi multimediali, attività lab. Informatica, produzione grafica. Uso di opuscoli, compilazione schede specifiche, utilizzo LIM Per tutta la popolaz. Scolastica: Comunicazioni frontali con illustrazione piano di emergenza della scuola. Organizzazione ed effettuazione di almeno 2 Prove di Evacuazione in ogni plesso. Intervento di esperti con modalità e tempi da definire ( Polizia di stato, Arma carabinieri e altre Istituzioni del territorio- Prot. Civile e Croce Rossa- come detto in precedenza) Individuazione dei tempi: Articolazione nell’intero anno scolastico Sett/ott 2015: programmaz. percorso delle attività da parte dei referenti Sicurezza: sett/ottobre: illustrazione piani di emergenza. Ott/nov: prima prova evacuazione; marzo/aprile: seconda prova evacuazione. Educ. Stradale: nel corso dell’intero anno con tempistica concordata nei singoli plessi dagli insegnanti dei vari gruppi-classe secondo le proprie articolazioni curriculari ed attività trasversali Interventi esperti ed adesione a progetti esterni con date che verranno comunicate e concordate in seguito Maggio-giugno: verifica e valutazione delle esperienze vissute – produzione/raccolta della documentazione finale Articolazione dei percorsi per l’articolazione dei Contenuti e la promozione delle Competenze: PERCORSO EDUCAZIONE STRADALE SICUREZZA IN CASA E A SCUOLA PERCORSO LEGALITA’ ATTIVITA’ SCUOLE INFANZIA - esplorazione dell’ edificio e illustrazione del piano di evacuazione con relativi incarichi - esercizi giochi di orientamento spaziale (prove di evacuazione) - lettura e riconoscimento dei principali cartelli stradali - classificazione di sistemi in base alla forma dei segnali stradali: pericolo, divieto, obbligo, indicazione - giochi di simulazione sulla strada in cui i bambini assumeranno vari ruoli (pedone, vigile urbano, autista…) - interventi di esperti esterni (vigili urbani) 6 SCUOLE PRIMARIE - esplorazione… - elaborazione di regole di comportamento - prove di evacuazione ed analisi critica di comportamento - ricerche sui rischi e pericoli su casa e fuori ( DVD civilino prot civile) - interventi di esperti esterni (vigili urbani, protezione civile, volontari soccorso, guardia di finanza) - realizzazione di disegni liberi e a tema sugli obiettivi formativi presi in esame SCUOLA SEC. 1° GRADO - Illustrazione del piano di evacuazione - affidamento di incarichi di responsabilità - prove di evacuazione - conoscenza di norme comportamentali da adottare in caso di emergenza (coinvolgimento squadre soccorso del territorio) - interventi di esperti…..( protezione civile, volontari soccorso, carabinieri, polizia di stato: commissariato e sezioni speciali, Polizia Municipale C. di Castello, Scuole Guida di Trestina, Enti ed Associazioni, Onlus) Organizzazione di incontri sull’educazione stradale con percorsi sui comportamenti dei vari utenti della strada Fase esecutiva SCANSIONE DELLE TEMATICHE IN UNITA’ LA STRADA LA SEGNALETICA STRADALE COMPORTAMENTI CORRETTI LA SICUREZZA a casa, a scuola ed in altri ambienti esterni naturali ed antropizzati PERCORSI SULLA LEGALITA’ e comportamenti correlati Stili di insegnamento I docenti, ciascuno per il proprio ambito disciplinare, svilupperanno alcuni aspetti del progetto: non dimenticando che ciò che importa per gli alunni di questa fascia di età, è avvicinarsi alle problematiche ed iniziare una produttiva riflessione sulle concrete esperienze di vita. - Lezione frontale - Coinvolgimento attivo in situazioni ludico-motorie (infanzia-primaria) - Uso materiale illustrato di vario tipo - Attività di raccordo-cooperative learning - Saranno utilizzati questi ed altri stili secondo le scelte operative ed organizzative più funzionali in ogni plesso trattandosi di un progetto articolato 7 Stili di apprendimento Saranno stimolate le abilità trasversali disciplinari evidenziate nei cons. di classe e negli altri cicli scolastici dall’ambito linguistico-espressivo a quello grafico-tecnologico con l’uso di linguaggi specifici, terminologie appropriate; col potenziamento delle relazioni socio-affettive attraverso la collaborazione, la solidarietà, la riflessione guidata, l’attenzione al rispetto di sé e degli altri. Oltre all’interazione fra gruppi diversi, e la capacità di affrontare problematiche complementari alle consuete discipline scolastiche. Importante, poi, la capacità di operare, ognuno conoscendo il proprio ruolo, per raggiungere un bene comune. Relazioni scuola-territorio Organizzazione attività inerenti l’ed. stradale organizzate da MIUR e MIT e Polizia Stradale. Sicurezza e legalità: Polizia di stato, Carabinieri, Protez. Civile e Crocerossa saranno invitati a fornire la loro collaborazione. Nuove relazioni interne alla scuola, connesse a nuove forme di comunicazione ( rapporti tra plessi, ordini di scuola, collegamenti e raccordi ) Le attività già presenti nei vari plessi e nei vari ordini di scuola, attinenti al progetto, verranno implementate, raccordate e rese più incisive valorizzando il contributo e l’esperienza dei singoli docenti nelle sedi dell’Istituto e considerando le esigenze specifiche legate alle varie fasce di età e gruppi classe. Incontri con i referenti di plesso continueranno nelle varie fasi del progetto. 8 I saperi impliciti nella realizzazione del progetto riguardano : Lavori interdisciplinari per promuovere l’area dei linguaggi verbali e non verbali. Il percorso didattico non è finalizzato solo all’apprendimento di nuovi contenuti ma a favorire nei bambini la formazione di atteggiamenti corretti e socialmente sostenibili e a stimolare l’attenzione verso tutti gli aspetti della realtà. Metodologia didattica che si intende adottare Tenuto conto del ruolo imprescindibile del coinvolgimento personale dei ragazzi di ogni età nel cammino della conoscenza di sé e dell’ambiente con cui relazioniamo, la RICERCA – AZIONE e L’APPROCCIO TRASVERSALE delle discipline saranno gli strumenti utilizzati nel nostro percorso. Nell’affrontare il percorso, inoltre, è importante tener conto che gli alunni devono essere protagonisti del loro apprendimento, lasciando, così, ampio spazio alla discussione. Questa, infatti, permette il passaggio di aspetti della socializzazione fondamentali per la formazione dell’individuo e lo sviluppo di una attenta capacità di osservazione ed analisi: la capacità di ascoltare gli altri senza sopraffarli, di esprimersi correttamente, di accettare idee diverse dalle proprie, così come quella di discutere dei termini fondamentali di un problema, stabilirne i limiti, coglierne gli elementi essenziali per la sua descrizione. La metodologia avrà, quindi, tre indicatori di riferimento: - vissuto: percezioni, sensazioni, esperienze, responsabilità, comportamenti - ricerca delle motivazioni: individuazione di problemi, ricerca di possibili soluzioni - esplorazione dell’ambiente: lavoro sul campo, coinvolgimento, comunicazione. Formazione di gruppi di lavoro : misti in orizzontale e verticale Nuovi modi di promuovere la ricerca didattica Organizzazione laboratori in orario curriculare dai docenti coinvolti: - lab. Attività linguistiche: rielaborazione orale e scritta di storie riferite al vissuto quotidiano o di storie e/o articoli e/o film letti in classe o visionati; per le lingue straniere: usi e regole di altre nazioni, linguaggio specifico e fraseologia in situazioni tipo (circolaz. Stradale, richiesta informazioni….) - lab. Tecnico-espressivo: rappresentazione principali segnali stradali; giochi di drammatizzazione, utilizzo sala multimediale per visione di materiale didattico scaricato dalla rete od elaborato dal docente (filmati, slides,grafici….) - lab. Ludico-motorio: realizzazione di percorsi guidati a piedi ed in bici in palestra o nel cortile della scuola - lab. Informatica: creazione di files con vari applicativi (powerpoint,paint,word,excel e piccoli ipertesti) 9 Uso funzionale delle risorse : Interne: Spazi : aule singole classi e polivalenti; aule multimediali; Strumenti e mezzi : Videoproiettore, computer, software specifici Laboratori strutturati : laboratori informatica Esterne : eventuali spazi esterni per simulazioni e/o dimostrazioni (secondo eventuali proposte degli esperti invitati)- visite guidate Fase validativa I criteri e le procedure per la verifica Rispetto al processo effettuazione prove evacuazione con le cadenze previste iscrizione alunni percorsi operativi con enti ed istituzioni (esperti) coordinati con le altre attività dell’offerta formativa Rispetto agli esiti momenti di verifica grafico-operativa, di discussioni collettive, di colloqui individuali osservazioni sistematiche sui singoli e sulle attività strutturate dei gruppi strumenti specifici di revisione, osservazione, controllo attività operativa svolta nelle ore curricolari dei vari docenti utilizzati nella propria disciplina I criteri e le procedure con cui si intende valutare i risultati La valutazione della effettiva riuscita del progetto e dell’arricchimento apportato alle attività curricolari potrà essere rilevata dall’osservazione e dalla verifica del comportamento e dal coinvolgimento degli alunni nell’acquisizione e nel rispetto delle norme che regolano la vita sociale ed in particolare la circolazione su strada e dall’osservazione e grado di partecipazione dimostrati durante gli incontri con gli esperti. Le attività portate avanti nei laboratori curricolari dai docenti saranno valutate con i criteri trasversali definiti dai cons. di classe e contribuiranno alla valutazione delle singole discipline coinvolte Altri criteri di cui si terrà conto: Svolgimento prove evacuazione in maniera ordinata col rispetto, ognuno, dei propri ruoli Questionari e schede di gradimento Descrizione del prodotto finale . Il progetto ha uno scopo prettamente formativo di carattere trasversale: punta ad integrare i percorsi disciplinari dei vari cicli scolastici aiutando a crescere nel percorso di cittadino consapevole dei propri diritti e doveri. Guidando il bambino e l’alunno ad essere un soggetto che interagisce positivamente con altri in ambiti diversi: Dal punto di vista pratico/operativo i percorsi produrrano: atteggiamenti consapevoli mediati e rilevabili anche attraverso dibattiti e discussioni, miglior controllo delle reazioni rispetto a situazioni impreviste, produzioni grafiche e cartelloni, files con applicativi. Una selezione documentativa illustrante i momenti salienti del progetto verrà prodotta con foto e materiale audio-video. Ogni gruppo, poi, verificherà ed attuerà la propria modalità di documentazione Individuazione e divisione dei compiti per la Realizzazione Si rimanda a quanto detto nei punti precedenti ed in sintesi: nell’infanzia e primaria gli educatori provvederanno a rendere operativi, calandoli nella realtà del proprio gruppo o plesso, semplici e mirati percorsi ludico-didattici di educazione stradale, guideranno i bambini alla conoscenza consapevole dell’ambiente scolastico e li eserciteranno in simulazioni di emergenze; il referente, docente di tecnologia provvederà a sensibilizzare sui potenziali rischi degli ambienti di vita informando sulle corrette modalità di esodo ed effettuerà incontri integrativi per informare sui comportamenti e regole della strada. Gli esperti effettueranno incontri e dimostrazioni inerenti le tematiche del progetto. Nella secon. di 1° grado: le varie classi saranno inserite nei percorsi con le attività e le figure di riferimento già indicate; e seguiranno piccoli percorsi di ed. stradale nelle ore di tecnologia e di altre discipline secondo la migliore organizzazione possibile che verrà stabilita dai consigli (considerando la reale disponibilità di tempo scuola e l’assenza di compresenze). Saranno organizzati, con la collaborazione delle Scuole Guida del Territorio, incontri per promuovere la corretta applicazione e conoscenza delle regole stradali e responsabilizzare l’alunno quale utente coinvolto attivamente nell’ambiente della strada. 10 Modalità di socializzazione dell’esperienza all’interno e all’esterno: Comunicazioni all’interno dei consigli di classe ed interclasse; circolari e comunic. alle famiglie e agli alunni; utilizzo sito web della scuola con inserimento della documentazione delle attività svolte e loro pubblicizzazione; attività di raccordo dei responsabili con i referenti di plesso e gli altri colleghi. Contatti per organizzare incontri con gli esperti. Resoconti alla Dirigenza scolastica e Comunicazioni della stessa; tenuta di registri ufficiali. Eventuali opuscoli. Stesura del presente documento da allegare al piano dell’offerta formativa. Trestina, 15 ottobre 2015 I Referenti Paolo Palazzeschi Maria Pia Marcelli 11