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MENSILE INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE-ATTUALITA'-CULTURA
ANNO V (n. s.) n. 10 - Novembre 2003
IN EDICOLA OGNI MESE
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l’Amministrazione di Ricadi
non ha dubbi l’approdo
turistico si farà!
LO STATO DI SALUTE
DEL NOSTRO MARE
Dichiarazione dell’On. Basile,
Assessore Regionale all’Ambiente
TROPEA
CITTA’ APERTA
ANCHE IN INVERNO
A colloquio con il sindaco
Domenica Cortese
All’interno
TROPEA
pag. 3 - Tropea Teatro d’Inverno. Appello per il rilancio della cultura
pag. 5 - Convegno sulle Neoplasie della Tiroide
pag. 7 - Un’Estate ricca di TropeaMusica
ATTUALITA’
pag. 11-Convegno Nazionale “L’insicurezza stradale: la Scilla e
Cariddi dei giovani
CULTURA
pag. 10 - Elementi di Filosofia-V Congresso di Studi Galluppiani
pag. 14 - Giuseppe Grimaldi, iniziativa editoriale dell’Anthropos
RICADI
pag. 7 - “Una Provincia per l’Europa”, convegno provinciale
pag. 12 - Iniziative in memoria di Giuseppe berto
RICADI
INTERVISTA a
Francesco Saragò
Capo Gruppo di Minoranza
pag. 2 - novembre 2003
- Attualità -
Dichiarazione dell’On. Basile, Assessore Regionale all’Ambiente, sulla controversa questione della salute del nostro mare
LO STATO DELLE ACQUE NELLA
REGIONE CALABRIA
a cura di Saverio Ciccarelli
Quest’estate parecchi lettori e molti turisti hanno espresso, con lettere alla nostra redazione, viva preoccupazione per lo
stato di salute del nostro mare. Per renderci
meglio conto della situazione e conoscere
quali misure si stanno adottando per porre fine al fenomeno, abbiamo sollecitato
l’assessore regionale all’ambiente, On.le
Domenico Antonio Basile, il quale ha rilasciato, per il nostro giornale, al seguente
dichiarazione.
La fase di emergenza ambientale in
Calabria è alle battute finali. L’Ufficio del
Commissario straordinario ha lavorato e sta
lavorando benissimo. Un lavoro che consentirà entro la fine di quest’anno di chiudere
l’emergenza per quanto riguarda alcuni settori e, nel prossimo anno, di concludere
definitivamente la fase commissariale
È questa la premessa principale per comprendere lo straordinario lavoro che in tema
ambientate la Regione Calabria sta portando avanti con un’azione costante ed incisiva che sta dando i suoi frutti. Un esempio
concreto è rappresentato dal livello
qualitativo delle acque di balneazione che
da alcuni anni a questa parte registra. un
trend positivo per come attestato dai dati del
Ministero della Salute che puntualmente a
fine anno fotografa la situazione delle acque di balneazione attraverso il “Rapporto”
realizzato dal sistema informativo sanitario ed
i cui risultati per il 2003 dovrebbero essere
"LA PIAZZA"
Mensile indipendente
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pubblicare. Le opinioni espresse negli articoli appartengono
ai singoli autori dei quali si intende rispettare la libertà di
giudizio. I collaboratori per quel che scrivono si assumono in
prima persona ogni responsabilità di natura civile e penale. Il
materiale anche se non pubblicato, non sarà restituito.
ufficializzati a breve.
Ma la Regione Calabria non intende cullarsi sugli allori di questa costante crescita
qualitativa, né attendere passivamente i risultati ministeriali, Per questo, prosegue nell’attività correlata al “Piano di tutela delle
acque” attuando il progetto di rilevamento
quali-quantitativo dei corpi idrici significativi. Si tratta, in pratica, di uno studio finalizzato alla prevenzione dell’inquinamento
ed al risanamento dei corpi idrici inquinanti, all’uso sostenibile e durevole delle risorse idriche al mantenimento della naturale ca-
pacità che hanno i corpi idrici di
autodepurarsi e di sostenere ampie e diversificate comunità animali e vegetali. Insomma, un progetto che punta all’istituzione di
un sistema di monitoraggio continuo delle
risorse idriche calabresi sotterranee, superficiali e costiere, e che è propedeutico alla
redazione del “Piano regionale di tutela delle
acque”, che dovrebbe essere pronto nei prossimi mesi. Lavoreremo su tutto il territorio
calabrese con alcuni punti di raccolta che
forniranno dati utili per la tutela ed il
risanamento delle acque, anche quella potabile e sulla idoneità alla vita di pesci e molluschi, attraverso un monitoraggio che interesserà sorgenti, fiumi. invasi naturali e artificiali e le acque marine comprese entro tre
chilometri dalle coste. Tutte le informazioni
che arriveranno, finiranno in una banca dati
informatizzata asservita ad un sistema informativo territoriale.
Un impegno, quello messo in campo dalla Regione Calabria, che sta consentendo di
recuperare notevoli ritardi e che ci proietta
in una posizione di vantaggio a differenza
di altre regioni che ancora segnano il passo.
Come si può facilmente intuire si tratta
di un’autentica svolta in quanto consente una
verifica continua sullo stato delle acque e
quindi il passaggio da una fase di emergenza
ad una politica sistematica ed ordinaria.
A rendere, poi, più sicuro il livello
qualitativo delle nostre acque di
balneazione, lo straordinario impulso dato
alla attivazione degli impianti di
depurazione, che in particolare nel territo-
LA PIAZZA
rio della provincia di Vibo Valentia, a maggiore tasso di presenza turistica nel periodo
estivo, ha avuto la spinta maggiore. È il caso
di ricordare l’inaugurazione del “depuratore
biologico” di località “Le Grazie” che serve
i Comuni di Tropea e Parghelia per un bacino di almeno 60.000 abitanti e del depuratore
di S. Maria di Ricadi, che hanno completato
l’intensa attività di disinquinamento costiero
del tratto Pizzo-Nicotera messo in atto dal
Commissario delegato per l’emergenza ambientate in Calabria.
D’altronde, ho dato ampia prova che il
mio Assessorato non ha mai inteso limitarsi, per quanto riguarda in particolare a costa
del Vibonese, ad una “attenzione stagionale; ciò è confermato dal particolare che fino
ad oggi sono stati spesi circa 50 milioni di
Euro nel tratto di costa Pizzo-Nicotera. Si
pensi agli oltre 11.000 metri di collettore per
il trasferimento dei reflui di Nicotera e degli
insediamenti turistici residenziali costieri al
depuratore consortile di Gioia Tauro eliminando il vecchio ed inefficiente depuratore
in località Marina; gli oltre
6.000 metri di collettore nel Comune di Vibo Valentia per il
trasferimento dei reflui delle
frazioni di Triparti e delle tre
Vene al depuratore consortile
di Porto Salvo.
Dopotutto, questo dei Collettori è stato un lavoro che ha
coinvolto l’intero territorio
provinciale. Analoghi interventi sono stati, infatti, realizzati nei Comuni dì Briatico,
Cessaniti,
Zambrone,
Parghelia.
Drapia,
Zaccanopoli, Ricadi, Joppolo, Spilinga,
Limbadi, oltre che Tropea.
Altri lavori sono in corso di esecuzione.
Un impianto biologico a fanghi attivi per
Pizzo e gli insediamenti turistici sulla costa
in sostituzione di quello esistente; il
depuratore di Piscopio ed il collettamento
dei reflui della zona industriale “Aeroporto”; il collettore per parte dei reflui di
Zambrone all’impianto consortile di località “Le Grazie” e la condotta sottomarina di
allontanamento delle acque del depuratore
dell’impianto di località Crita di Zambrone.
Si prevede ancora di realizzare: a Pizzo, il
completamento dì alcune stazioni di sollevamento e la realizzazione di tratti di collettore per l’eliminazione di scarichi a cielo
aperto con sversamenti diretti a mare; a
Spilinga, potenziare l’impianto esistente dall’attuale capacità dì 1.300 fino a 3.000 abitanti: a Ricadi, una linea di trattamento biologico per 10.000 abitanti per la sostituzione
dell’attuale trattamento chimico-fisico di Torre Marino ed un collettore di trasferimento
dei reflui con due stazioni di sollevamento;
altri lavori anche a Parghelia.
Tutto questo è testimonianza diretta e
concreta di quanto si sta facendo per garantire una balneabilità ed una vivibilità tranquilla in una delle zone costiere, a maggiore attrazione turistica, come quella del
Vibonese che non a caso il grande scrittore
Giuseppe Berto definiva “Costa Bella”.
On. Domenico Antonio Basile Assessore Regionale all’ Ambiente.
LA PIAZZA
- Attualità-
novembre 2003 - pag. 3
Appello per il rilancio della cultura a Tropea
TROPEA:
CITTA’ APERTA
ANCHE IN INVERNO
Ci sono 300 persone che sposerebbero il progetto
“TROPEA TEATRO D’INVERNO” ?
A distanza di più di un anno dal suo inse-
Ad un anno dalla morte di Raf Vallone, il nostro giornale lancia un ap- diamento, rivolgiamo alcune domande su
pello per la costituzione di una cooperativa che gestisca una stagione due fondamentali argomenti:, turismo e
scuole, al sindaco Domenica Cortese che diteatrale d’inverno a Tropea
Immaginate una fredda sera d’inverno a
Tropea, magari di sabato.
Niente passeggiata sul corso, il centro
commerciale l’abbiamo già visto, niente sala
da te, niente cinema, niente calcio, canali
rai e privati che trasmettono sempre le stesse cose, la tv satellitare che comincia a stancare, il computer anche e così per i mesi di
ottobre, novembre, dicembre, gennaio, febbraio e marzo. Ogni sabato sempre lo stesso
Immaginate per una o due sere al mese,
dopo cena, di mettere il cappotto, uscire, e
trascorrere tre/ quattro ore in una sala di teatro assistendo ad una rappresentazione teatrale di un certo livello, a pochi metri da
casa. Si comprano i biglietti qualche giorno
prima, ci si informa sul soggetto che sarà
presentato e per una sera si spegne il televisore e si esce. Parte il primo atto, luci, suoni, odori ed effetti speciali che ti prendono,
poi come d’incanto cala il sipario e si accende la luce. Niente a che vedere con la
televisione. Fine del primo atto, durante l’intervallo, nell’atrio del teatro, si scambia
qualche chiacchiera con gli amici, ci si scambia opinioni su quello che si è appena visto
e, poi si ritorna in platea ad assistere al seguito della rappresentazione. A mezzanotte
si rientra a casa, consapevoli di aver trascorso una serata diversa e sicuramente più
arricchiti di emozioni e di cultura.
Il giorno dopo, nelle orecchie e negli occhi si ripresentano quei suoni e quelle immagini che abbiamo sentito la sera prima.
Ci sentiamo di aver partecipato ad un evento fantastico. Sentiamo di aver visto qualcosa di bello. Il teatro è anche questo.
Pensate che Tropea e chi vi abita durante l’inverno non meriterebbe questo ?
Tropea è un paese ricco di storia e di
cultura, che si è stratificata nei secoli. Ha
avuto sempre un governo cittadino democratico, è stata sempre all’avanguardia nella medicina (la “magia tropaeensium” dei
fratelli Vianeo nel 1500), nell’amministrazione pubblica (Il parlamento cittadino ed i
Casali), nella filosofia (Galluppi, autore del
“primo degno saggio di storia della filosofia in Italia”), nei trasporti commerciali via
mare (il porto, attivo già nel 1300), nelle
opere pubbliche (l’acqua condotta già nel
1400), nella vita ecclesiastica (il mancato
Papa, card. Lauro), nell’agricoltura (vino,
olio, cipolla da sempre prodotti e
commercializzati in questo territorio), nell’attività militare (nel 1571 partì la flotta
pontificia per la Battaglia di Lepanto), nel
giornalismo (già nel 1905 usciva il primo
numero de “Il Gazzettino di Tropea”), nel
settore della finanza (nel 1925 era operativa la Cassa rurale cattolica di Tropea), nel
settore dell’assistenza pubblica (L’ospizio
per i poveri che sorse nel 1926), e l’elenco
potrebbe ancora continuare. Non è mai ri-
masta indietro nei settori principali della vita;
grazie soprattutto all’ingegno dei suoi abitanti ed ai doni della natura.
Nei tempi moderni Tropea si è conquistata, a fatica, ma meritatamente, la fama di
cittadina turistica conosciuta a livello internazionale, tanto da suscitare l’invidia di altre località turistiche altrettanto famose; il
livello economico è soddisfacente, mentre purtroppo rimane stazionario quello culturale.
Purtroppo la maggior parte dei cittadini
sembra “anestetizzata” dalla quotidianità e
sembra non sentire il bisogno di un maggior livello culturale collettivo.
In questa ottica il nostro giornale, pensa
di lanciare una proposta molto forte e, ci
auguriamo, dirompente, quella di costituire
una associazione culturale che si occupi
della organizzazione e gestione di eventi
teatrali nella nostra città, soprattutto e specialmente in inverno, quando è maggiore il
bisogno di cultura e di ritrovarsi.
Che cosa si potrebbe fare in un teatro d’inverno? Oltre naturalmente ad una seria stagione di prosa (commedie, tragedie e rappresentazioni varie), una stagione di musica classica, lirica (che già fanno gli amici di “Tropea
musica”), polifonica (che già fa il Coro
polifonico Don Giosuè Macrì), una stagione
di danza, si potrebbe costituire una compagnia
teatrale, mettere in scena opere teatrali su antiche vicende tropeane, collegarsi con altre
compagnie teatrali calabresi e tanto altro.
La realizzazione di un siffatto progetto
comporta senza dubbio una notevole capacità organizzativa e soprattutto una grande
sensibilità culturale, che dovrebbe essere
molto diffusa a livello di tutti i cittadini. Rappresenterebbe l’espressione culturale più
alta e moderna per una cittadina come
Tropea che sicuramente potrebbe costituire
la culla per un evento di così alto spessore.
Sia chiaro che si sta parlando di un teatro
come idea, che per il momento deve prescindere dalla struttura (la cui mancanza potrebbe, e finora lo è stato, costituire un alibi
per non affrontare il problema durante l’inverno, mentre d’estate il teatro si fa tranquillamente nella zona porto ma per … i
turisti).
Il nostro giornale lancia l’idea, soprattutto per verificare se vi è questa sensibilità
culturale nella cittadinanza, per verificare a
che livello quantitativo e qualitativo è diffusa e poi per verificare , sulla base delle
adesioni raccolte, la concreta fattibilità dell’opera. Il tutto è più difficile a dirsi che non
a farsi. In poche parole : chi è d’accordo
sull’iniziativa (ci auguriamo almeno 300
persone) ce lo faccia sapere, contattando di
persona noi del giornale o inviando una email
al
nostro
indirizzo:
[email protected]. Forse questa è
un’occasione unica ed irripetibile. Vi
vide le sue giornate tra la sede municipale e
il presidio ospedaliero dove svolge la sua attività di medico presso il reparto di ortopedia.
D - E’ ottobre, e ancora la stagione turistica non si è conclusa, crede che continuerà per tutto l’anno?
R - “E’ quanto ci auguriamo. Con la
scommessa del turismo destagionalizzato,
nell’anno scorso abbiamo registrato un bilancio positivo con la presenza di 100.000
persone da novembre ad aprile. L’estate
è stata poi fortemente positiva ed ora contiamo di continuare con un turismo sempre in movimento perché vogliamo avere, nella prossima primavera, stime ancora maggiori contando su turisti stranieri
e italiani. La prima scommessa è stata
vinta anche come miglioramento della
cultura sotto l’aspetto dell’accoglienza. Il
nostro obiettivo, per il momento, è la crescita di un turismo medio- alto, per quello di qualità ci stiamo attrezzando. E’ per
questo che è stata creata la società portuale e si sta operando per sistemare adeguatamente l’area con collegamenti verticali tra marina Vescovado e il centro storico e tra Marina dell’isola e centro storico. Anche nel costruendo parcheggio di
via Libertà, sarà fatta una strada di collegamento con la zona marina. Stiamo lavorando per la creazione dell’isola pedonale nel centro storico, requisito fondamentale perché si aumenti la qualità della vita. Provvederemo inoltre a completare il consolidamento della rupe e della
Chiesa di Santa Maria, con l’invio di
schede tecniche per ottenere il finanziamento”.
D -La scuola è già iniziata, cosa è stato
fatto dall’amministrazione per garantire
la qualità delle strutture che sono di competenza?
R - “L’amministrazione deve aver cura
delle scuole materna, elementare e media. Quest’estate sono stati completati i
lavori nella scuola elementare che prevedevano la costruzione di una passerellatettoia per permettere il passaggio al coperto dei bambini da un padiglione all’altro. Sono stati completati i lavori alla
scuola media con la creazione di altre 4
aule e l’aula magna. Inoltre, abbiamo a
disposizione altri 60 milioni di vecchie
lire stanziati per l’edilizia scolastica per
ulteriori miglioramenti degli impianti di
sicurezza. Ci muoviamo su tutti i fronti
per far crescere questa nostra cittadina
pag. 4 - novembre 2003
- Attualità -
COMUNE DI TROPEA
INIZIATIVE
DELL’ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI
L’amministrazione comunale e, in particolare, l’assessorato
alle politiche sociali e pari opportunità portato avanti da Rosaria
Chessari, intende essere presente sul territorio attivandosi anche
nell’organizzazione di una serie d’incontri su temi di forte attualità e di grande interesse per la cittadinanza.
Già è stato fatto un convegno- dibattito sulle neoplasie della
tiroide, argomento scelto in quanto tali malattie pare sono presenti, nelle nostre zone, in percentuale elevata rispetto ad altre.
Questo primo incontro è stato realizzato in collaborazione con
l’associazione “Pianeta donna” presieduta da Maria Rosaria La
Bella e referente pari opportunità per la provincia di Caserta. I
problemi riguardanti la tiroide sono stati affrontati da Luigi
Santini, ordinario della cattedra di chirurgia generale al primo
policnico Federico II di Napoli, primario della settima clinica
chirurgica di Napoli, docente all’università di Caserta nella facoltà di medicina, nonché membro dell’Istituto nazionale per la
ricerca. In un prossimo futuro, sia il sindaco Domenica Cortese,
sia l’assessore Chessari, informano che si porterà avanti la discussione su altri argomenti pregnanti; intanto il rapporto dei
cittadini con le istituzioni; si affronteranno altri problemi sulla
salute, si parlerà della violenza sui minori, si organizzerà un incontro sull’imprenditoria femminile. Sono anche in atto contatti
con il servizio di medicina scolastica dell’ASL e si porteranno
avanti scrining per la nefrologia, la dermatologia e altro.
-Siamo disponibili – dichiara Cortese – anche ad ogni tipo
d’iniziativa culturale che venga dalle associazioni.”
Vittoria Saccà
LA PIAZZA
CONVEGNO SULLE
NEOPLASIE DELLA TIROIDE
Primo appuntamento sui problemi di forte rilevanza sociale
nostro servizio
E’ stato molto interessante il convegno-dibattito che si è svolto
presso la biblioteca comunale, sul tema “Le neoplasie della tiroide”. Il convegno è stato organizzato dall’Amministrazione
Comunale, assessorato alle politiche sociali e pari opportunità,
in collaborazione con l’associazione “Pianeta donna”. Il sindaco
Domenica Cortese ha salutato i presenti e ringraziato i relatori
per la loro disponibilità. Moderatrice per l’occasione la prof.ssa
Vittoria Saccà. L’assessore Rosaria Chessari, medico presso il
nostro presidio ospedaliero e specialista in immunologia e
allergologia, ha evidenziato che il convegno – dibattito è il primo di altri incontri che l’amministrazione intende organizzare al
fine di discutere insieme su argomenti di forte rilevanza sociale,
come ad esempio i problemi giovanili, la situazione degli anziani, la violenza in special modo quella nascosta tra le mura domestiche, i bambini e le adozioni, ed altri ancora.
Per l’associazione “Pianeta donna” era presente Maria Rosaria
La Bella, da sette anni responsabile per la provincia di Caserta e
referente pari opportunità che ha illustrato gli scopi che l’associazione si prefigge di raggiungere, tra cui la difesa, la
rivalutazione ed il sostegno del ruolo della donna nella società
moderna recuperando la specialità di ogni suo contributo nella
famiglia, nel lavoro casalingo, nelle attività professionali, nel
lavoro autonomo e artigianale, nel lavoro dipendente, nel
volontariato. Pertanto, “Pianeta donna”, si attiva a rendere partecipe il cittadino organizzando incontri culturali, sociali, economiche, politiche e altro, collaborando anche con le amministrazioni comunali, con le associazioni, con altri movimenti che
si attivano per il miglioramento della condizione femminile in
tutti i campi. Per il primo incontro, è stato scelto un argomento
particolare della salute “Le neoplasie della tiroide”, perché in
Calabria, ed anche nel vibonese, pare che si riscontrino in elevata percentuale rispetto ad altre patologie e colpiscono più il sesso femminile che non quello maschile, dove il rapporto è di 1 a
3. L’argomento è stato affrontato da Luigi Santini da tre anni
ordinario della cattedra di chirurgia generale al I° Policnico Federico II di Napoli, primario della settima clinica chirurgica di
Napoli, docente all’università di Caserta nella facoltà di medicina, nonché membro dell’Istituto nazionale per la ricerca.
Con molta chiarezza, Santini ha parlato della tiroide, piccola
ghiandola a forma di farfalla che si trova nella parte anteriore del
collo, al di sotto del pomo di Adamo, grande quanto la falange
ungueale del pollice della mano, lunga circa 4 cm e larga da 1 a
2 cm. Ha illustrato a cosa serve e del ruolo importante che essa
riveste nel controllare il metabolismo del corpo. Come funziona
e come accorgersene quando comincia a presentare i primi problemi e ad alterare il suo funzionamento producendo una quantità eccessiva di ormoni, ipertiroidismo, facendo sì che il corpo
usi energia più velocemente del normale, o troppo poca,
ipotiroidismo, facendo usare l’energia più lentamente. Ha anche
spiegato come la ghiandola può subire infiammazioni dando vita
alle tiroiditi, ingrandirsi con il gozzo, o produrre una o più tumefazioni riconoscibili come noduli che possono essere sedi di tumori che spesso colpiscono soggetti giovani. Si è poi soffermato
su quali indagini è necessario fare per studiare la tiroide, su come
si eseguono le analisi di laboratorio, come si cura, qual è la prognosi.
Santini ha infine risposto alle infinite domande dei presenti. Il convegno si è concluso con il concerto tenuto nella stessa sala della
biblioteca, dal maestro Emilio Aversano che, con alta professionalità, ha suonato al pianoforte brani che hanno coinvolto ed emo-
LA PIAZZA
- Attualità -
novembre - pag. 5
NUOVO LICEO SCIENTIFICO DI
L’assessore
all’ambiente della provincia di Vibo Valentia, Alfonso del VecTROPEA
chio, ci ha inviato copia dei prospetti del nuovo Liceo scientifico, i cui lavori
stanno per cominciare
L’opera sorgerà in zona Campo nei pressi della Caserma dei Carabinieri
pag. 6 - novembre 2003
- Ricadi -
LA PIAZZA
in campagna elettorale sono state sotto gli occhi di tutti, anche del
cittadino meno attento. Ritengo che lei, da cittadino attento ed impegnato nel sociale, le abbia colte nella giusta misura. Questi due elementi ed il trasversalismo politico, che oggi purtroppo imperversa,
hanno determinato, in larga parte, la nostra mancata elezione.
D - L’attuale Amministrazione Laversa viene accusata di
Capo Gruppo di Minoranza al Comune di Ricadi.
un’assoluta...”mancanza di volontà di collaborare”. Di tutt’altro
di Antonio Ferrara
parere sembra essere il Sindaco quando stigmatizza con veemenza (
D - Nell’intevista rilasciata a “Terra Nostra” è stato dichiarato e lo ha fatto anche in occasione della recente conferenza stampa )
che...”un porto turistico in questo comune non è indispensabile”... e l’atteggiamento di netta chiusura e di preconcetta opposizione da
che...”l’assurdità della proposta è tale per cui noi crediamo che l’Am- parte vostra. Dove sta la verità?
R - Le affermaministrazione non abbia intenzione di costruire alcunchè”. Avrà cerzioni del Sindaco mi
tamente letto i quotidiani di questi giorni (ma anche Tg3 ed altre Tv
locali si sono interessate al problema) ed avrà saputo della conferenfanno venire in menza stampa voluta dal Sindaco di Ricadi per chiarire la posizione delte un’antica favoletta
l’Amministrazione. Il Gruppo Arcobaleno è ancora del parere che il
di Fedro: “Il lupo e
Progetto vada...buttato a mare, senza discuterne?
l’agnello”. Il Gruppo
R - Intanto è doveroso dire che proprio il Gruppo di Minoranza,
di Minoranza, pur nel
già l’anno scorso, in sede istituzionale ed in forma ufficiale, ha
rispetto dei ruoli e
chiesto più volte che l’intero Consiglio Comunale, fosse convocadell’elettorato di apto per discuterne e decidere in merito. Lo stesso gruppo propose,
partenenza, ha offerinoltre, reiteratamente, l’istituzione di commissioni consiliari permato, fin dall’inizio delnenti, fra cui anche la Commissione Lavori Pubblici, legittimata ad
la legislatura ed in
approfondire ed a formulare proposte in merito.
più occasioni, la proIl Consigliere di minoranza Saragò
Nonostante le rassicurazioni del Sindaco circa il coinvolgimento
pria disponibilità a
dell’intero Consiglio Comunale e della cittadinanza, la scelta venne collaborare, convinti che la collaborazione, se scevra da interessi
presa in completa autonomia e su tavoli diversi da quelli istituzionali. di parte e da logiche corporative, possa concorrere al
E’ notorio infatti che ad essere coinvolti siano stati solo alcuni impren- raggiungimento degli obiettivi ed in questo caso all’elevazione del
ditori del luogo e sostenitori della stessa Amministrazione Comunale territorio.
che in data 16.10.2002, con Atto n° 285, decise di realizzare l’opera
Con queste convinzioni abbiamo, da subito, proposto l’istituindividuando il sito nella località “Porticello” di Santa Maria. Il Grup- zione di Commissioni consiliari permanenti e anche nei Consigli
po di Minoranza contestò tale scelta con fermezza e con chiarezza, Comunali abbiamo più volte avanzato proposte in merito ad argoindicando i motivi che la rendevano oggettivamente e razionalmente menti vari cercendo di trovare un punto di equilibrio. La risposta
improponibile. Appare del tutto evidente, infatti, che la realizzazio- della Maggioranza è stata l’abolizione della Commissione Edilizia,
ne di un approdo turistico a Santa Maria andrebbe a modificare ed a il netto e ripetuto diniego, in spregio a quanto previsto dallo Statudeturpare irreparabilmente luoghi di grande pregio ambientale che to, circa l’istituzione delle Commissioni consiliari, la mancata conattirano annualmente migliaia di turisti. E’ inoltre pacifico che la cessione di un locale da utilizzarsi per fini istituzionali da parte del
realizzazione di un approdo non si esaurisce con la sola costruzione Gruppo di Minoranza, il mancato coinvolgimento in decisioni di
delle banchine a mare ma necessita della realizzazione di una serie fondamentale importanza per l’Ente e per il futuro di Ricadi, quali
di opere (parcheggi, via di accesso, etcc.) che
ad esempio la realizzazione e
andrebbero a devastare ulteriormente l’intero
l’ubicazione dell’approdo turistico.
costone. Sono del tutto convinto, poi, che ogni
A dimostrazione dell’inconsistenza
territorio ha delle peculiarità che vanno preserdi quanto dichiarato dal Sindaco, è utivate e valorizzate. Il Comune di Ricadi ha, nelle
le ricordare inoltre che il Gruppo di Mibellezze paesaggistiche ed ambientali, il suo
noranza, in Consiglio, per ben tredici
punto di forza; continuare a deturparlo sarebbe
volte ha votato favorevolmente a proun grave errore ed un danno irreversibile per
poste della Maggioranza, mentre in un
l’economia ricadese.
solo caso la Maggioranza ha accolto una
D - Sulle esperienze politiche della collabonostra proposta e mai si è resa disponiIl Municipio di Ricadi
razione tra...”gli eredi della DC e del PCI” si
bile a trovare una posizione di mediapotrebbe disquisire a lungo, anche con riferimenzione. Se per il Sindaco collaborazioto al quadro politico nazionale; ma sul piano ammininistrativo, è ne significa consentire la consumazione di accordi elettorali, il
stato affermato, nell’intervista, che...”il Sindaco Laversa era reduce deturpamento del territorio, il continuo stravolgimento dei regolada cinque anni di amministrazione clientelare e populista” e che la
menti edilizi e del P.R.G., la difesa di interessi di parte ai danni
Vostra sconfitta elettorale...”sia frutto di influenze esterne al Comune”; sono indubbiamente affermazioni gravi che andrebbero chiari- degli interessi generali, sicuramente noi siamo contro ogni forma
te, atteso che, in tempi non certo remoti, alcuni esponenti dell’attua- di collaborazione.
D - Sempre in tema di rapporti con la Maggioranza, siete
le opposizione erano in piena sintonia con il Sindaco stesso, addiritcontro...”la logica dei numeri a scapito della ragionevolezza e della
tura qualcuno (!) dello stesso Partito, la DC.
In democrazia la logica dei numeri è fondamentaR - Il mio impegno in politica, come lei ricorderà, è iniziato rappresentanza”.
le: si amministra con il 51% dei consensi o si resta all’opposizione.
all’età di 14 anni nella D.C., partito nel quale ho militato fino al Non è il caso di fare una seria e profonda riflessione su tale fatto
suo scioglimento, confluendo poi nel P.P.I., che della D.C. è stato “democratico”, accantonando (almeno sino alla prossima tornata
l’erede e rimanendovi anche a seguito della scissione. Oggi il PPI è elettorale) ogni rivalsa strumentale, ogni opposizione barricadiera e
confluito nella Margherita ed io, coerentemente, ne faccio parte. preconcetta che non aiuta certamente il raggiungimento di quella
Con la stessa coerenza anche a Ricadi, alle elezioni amministrati- ragionevolezza che Voi stessi invocate?
ve, abbiamo relaizzato un’allenza di centro-sinistra.
R - Vincere le elezioni sicuramente non significa mettere
Non mi risulta che Laversa militi nella mia stessa area politica, metaforicamente una bandiera sul territorio ed operare da coloniztranne che per una breve iscrizione di un anno nel PPI che, guarda zatori. Amministrare significa mettere al servizio di tutta la comucaso, è coincisa con le elezioni amministrative del 1997. Per sua di- nità le proprie energie e le proprie fantasie, al fine di contribuire
chiarazione, credo si riconosca da molti anni in un’area politica alter- all’elevazione del territorio in cui si vive, sapendosi confrontare
nativa alla mia.
quotidianamente con tutte le forze politiche e sociali ed avendo la
Per quanto riguarda le affermazioni a cui lei fa riferimento è fuor capacità di elaborare a fare sintesi delle varie proposte ed esigenze
di dubbio che cinque anni di amministrazione , verificabili dagli atti provenienti dalla generalità dei cittadini. Il Gruppo di Minoranza
amministrativi, hanno prodotto a Laversa un cospicuo vantaggio in non intende certamente, al momento, sostituirsi alla Maggioranza;
termini di consensi elettorali, ma sicuramente non altrettanti vantag- certo è una Minoranza determinata, capace di elaborare proposte e
gi al territorio che oggi ne paga le conseguenze. Le influenze esterne di difendere con convinzione un territorio troppe volte offeso e
INTERVISTA a
Francesco Saragò
LA PIAZZA
-Ricadi -
INTERESSANTE CONVEGNO
PROMOSSO DALL’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE
“Una Provincia per l’Europa”, questo il tema molto interessante dei due giorni del convegno internazionale promosso
dall’amministrazione provinciale di Vibo Valentia - assessorato alle Politiche comunitarie e attività economiche e produttive, nella persona dell’assessore Salvatore Vecchio, in collaborazione con il Ceii Calabria Eurobic.
Moderata dal giornalista Antonio Ricottilli, si è svolto nella sala del Sunshine club hotel, dove si sono susseguiti vari
interventi da parte di esperti, anche internazionali, di fronte
ad un pubblico tra cui erano presenti personalità parlamentari,
dei vertici regionali e provinciali e imprenditori provenienti
da tutte le regioni italiane e dall’estero. Lo scopo del convegno è stato quello di far conoscere le potenzialità produttive
che la provincia vibonese offre stimolando un confronto tra
aziende locali e altre realtà produttive al fine di promuovere il
tessuto socio-economico del territorio e attirare investimenti
privati attraverso la nascita di nuove partnership imprenditoriali.
“Diamo a questo convegno una valenza strategica” ha detto
il presidente della provincia Ottavio Bruni nel suo intervento di
saluto; così come aveva affermato nel 2001, ha ribadito che se
si vuole contribuire con il resto dei paesi dell’Europa a rafforzare i vincoli con la nostra terra, bisogna individuare forme di
comunicazione importanti. Dopo i saluti di Francesco Laversa,
sindaco di Ricadi che ha sottolineato quanto sta svolgendo l’intero territorio nel cercare di ospitare al meglio gli stranieri, l’assessore Vecchio ha illustrato le motivazioni che lo hanno spinto
ad organizzare un convegno internazionale, tra queste, favorire
la cultura dello sviluppo stimolando il confronto tra le parti interessate. E’ seguita la relazione di Nadia Simeon che si è
soffermata sul “Ceii/Bic e il processo di internazionalizzazione.
Rosario Palaia, direttore del Ceii Calabria Eurobic ha invece
parlato delle opportunità di investimento offerte dalla provincia
di Vibo ed ha illustrato l’opuscolo informativo che il Ceii ha
prodotto, anche in lingua inglese, “primo strumento operativo
rivolto a coloro che intendono fare degli investimenti”. Il responsabile delle iniziative di Sviluppo Mediocredito Centrale
per la Calabria, Antonio Vella, si è soffermato sulla legge 488/
92 e sulle novità per i bandi del 2003, facendo il punto sulla
situazione attuale, sulle disponibilità finanziarie riferite alla Regione Calabria, nonché una sintesi sul funzionamento della legge. I lavori, proseguiti nel pomeriggio, hanno visto altri interessanti interventi. Antonella Reitano Mastruzzo, docente di
Marketing ed economia di sistemi d’impresa presso la facoltà
d’Ingegneria dell’Università degli studi della Calabria, ha spiegato come la pubblicità si adegua alle esigenze ambientali e,
soprattutto, agli usi e costumi dei vari paesi. Giuseppe De Grano, assessore al lavoro della Provincia di Vibo, ha fatto una
particolareggiata analisi della situazione lavorativa del vibonese
dove la disoccupazione “ci attanaglia” e colpisce le donne e i
giovani”; è inutile pensare a cose alla grande, ha detto tra l’altro, perché è indispensabile rivolgersi allo sviluppo del territorio e quindi allo sviluppo delle sue peculiarità; ha quindi parlato
del lavoro sommerso, delle difficoltà che incontrano le imprese
ed ha rivolto un invito ai sindaci “a non essere propensi solo
con le parole, ma con i fatti”, si è soffermato anche sul problema “mafia” plaudendo alla Procura per l’ottima impresa di questi ultimi giorni, e sulle banche che non sono certo d’aiuto alle
imprese. Sono seguite le relazioni di Ines Aronadio, dirigente
ICE, che ha parlato del ruolo dell’Ice nel processo di
internazionalizzazione delle imprese italiane, di Vincenzo
Restuccia presidente dell’Assindistria di Vibo che ha ribadito la
necessità delle imprese ad avere delle facilitazioni. Al convegno erano presenti anche il senatore Nuccio Iovine, Giuseppe
Rito presidente della camera di commercio di Vibo, Giamborino
assessore provinciale al bilancio e Alfonso Del Vecchio assessore all’ambiente.
Il convegno, iniziativa per la quale l’assessore Vecchio ha
novembre 2003 - pag. 7
RICADI
AVRA’ L’APPRODO TURISTICO?
L’Amministrazione di Ricadi dinanzi ad una scelta
difficile ma inevitabile per il bene del Paese
L’Amministrazione Comunale non ha dubbi, l’approdo turistico si farà!
Lo ha confermato il Sindaco Laversa in un’importante Conferenza
Stampa (la prima, se non andiamo errati, tenuta dal Sindaco nella sua
lunga carriera amministrativa), alla presenza di Corrispondenti del Tg3,
di TV locali e di numerose testate giornalistiche locali, compresa la nostra.
La Conferenza Stampa è stata indetta (a sorpresa) da Laversa che,
rompendo gli indugi dopo una veemente campagna di stampa contraria
al “progetto di Porto Turistico nella Baia di Santa Maria” e sapientemente
orchestrata dal Gruppo Consiliare di opposizione ed appoggiata da associazioni ambientaliste (WWF, Italia Nostra, Legambiente, Verdi) ma
anche da Partiti Politici (DS, Italia dei Valori) e sostenuta, per la verità,
da numerosi cittadini, ha voluto dire la sua per rispondere alle critiche,
alle provocazioni ed alle contestazioni più o meno obiettive.
Il progetto, intanto, non riguarda un Porto ma bensì un Approdo Turistico con una disponibilità di circa 150/200 posti barca in un’area che non
corrisponde a quella da più parti indicata (impropriamante) nella Baia di
Santa Maria ma più a Sud, quasi al limite con il Comune di Joppolo, in una
zona che, ironia del caso, viene da molto tempo denominata “spiaggia
porticello” che già ospita un modesto insediamento turistico ed un piccolissimo molo che consente a piccole imbarcazioni di trovare riparo dai venti provenienti da quadranti settentrionali ed orientali.
Nel corso della Conferenza abbiamo appreso che tale “progetto”
non è nato per caso e non è stata un’idea originale ed autonoma dell’Amministrazione Laversa: esso è il frutto di un accordo con la Regione Calabria nell’ambito di un “Programma-Quadro” (in pratica uno Studio sulla Portualità Calabrese) elaborato e sottoscritto dalla Regione e
dal Governo Centrale che prevedeva un impegno di spesa di ben 5 milioni di Euro di cui 1.500 milioni a carico degli EE.PP. e la restante
parte a carico finanziatori privati ( una sinergia che va prendendo piede, nel settore delle OO.PP.).
Tale Programma prevedeva (...e prevede) la localizzazione, sulla
fascia tirrenica calabrese, di due Porti ( Nicotera e Pizzo) e di un Approdo Turistico, Ricadi, appunto! L’amministrazione Comunale si è
subito attivata per avviare Studi di fattibilità, affidati a Tecnici ed esperti
del settore ( Natali, Macrì, Gioele), provvedendo, con il loro ausilio, a
localizzare il sito per il costruendo approdo nella località che ormai
tutti conosciamo, trascurando ( inconsapevolmente?) di sentire la gente, l’Opinione pubblica, i partiti... e via discorrendo.
Varie le sfaccettature della complessa vicenda; tralasciando gli aspetti di cronaca, ampiamente affrontati dai quotidiani locali, non si possono
sottacere importanti aspetti economici, politici, occupazionali ma anche
- è fuor di dubbio - di impatto ambientale, di fattibilità tecnica,
infrastrutturali, come non va trascurato il fatto che proprio l’Amministrazione Grande, in cui si riconoscono molti esponenti dell’attuale Opposizione, aveva varato nel 1996 un Progetto molto simile ( addirittura era
stato costituito un “Consorzio Pro-Santa Maria” proprio per la
costruzuione di un Porto in Santa Maria (!) ed un noto Operatore Turistico privato aveva chiesto di costruirne uno in località Torre Tuffa (!).
Un approdo turistico realizzato nel sito individuato dall’Amministrazione Comunale (senza dubbio una delle località più belle e suggestive della nostra Calabria) avrà certamente un notevole impatto ambientale ma anche sul piano turistico (e quindi economico) i riflessi
non saranno meno importanti per il futuro del Paese. E proprio per questo non si può scartare aprioristicamente il progetto, senza prima averne vatutato, con estrema obiettività e senza pregiudizio, tutti gli aspetti
inerenti.
Il Sindaco ha dichiarato che l’Amministrazione non resterà sorda
alle proposte alternative, purchè valide, ai suggerimenti, purchè obiettivi, alle critiche purchè non preconcette.
Attendiamo che venga convocata un’apposita Assemblea Pubblica,
così come promesso dal Sindaco Laversa, per tastare gli umori dell’Opinione Pubblica e nella speranza che essa possa aiutare l’Amministrazione in una scelta davvero difficile, ma - a nostro sommesso parere
- inevitabile, per il bene del Paese.
pag. 8 - novembre 2003
- Associazioni -
QUALE FUTURO:
ESSERE O ESSERCI ?
Presentato il nuovo programma dei
seminari di studi dell’Associazione
Anthropos
Anche quest’anno l’Associazione culturale Anthropos
propone ai soci e ai cittadini un nutrito programma di appuntamenti incentrati questa volta sull’importanza del lavoro nei suoi molteplici aspetti della società attuale dal
titolo “ESSERE o ESSERCI ?” presentato con la collaborazione dell’Associazione Amici della Fondazione Don
Mottola.
Sabato 18 ottobre, nella splendida cornice della chiesa
di San Giuseppe appena restaurata, alla presenza di un
nutrito pubblico composto anche da tanti studenti dei licei
tropeni, si è svolto il primo seminario che ha avuto per
tema: LAVORARE, PERCHE’. Relatore della serata è stato il dr. Albino Gorini. Le date dei prossimi appuntamenti
che si terranno tutti nella chiesa di San Giuseppe sono riportati nell’elenco presentato di seguito.
SABATO 8 NOVEMBRE 2003 ORE 17.00
LAVORARE: COME E QUANDO?
Relatori: prof. PASQUALE RUSSO e ing. CRISTIANO
NERVEGNA
SABATO 13 DICEMBRE 2003 ORE 17.00
LAVORARE: DOVE?
Relatori: dr. RAFFAELE BLANDINO ed ENZO
D’AGOSTINO
SABATO 17 GENNAIO 2004 ORE 17.00
CHI CRESCE?
Relatrice dr. SSA ASSUNTA REGGI O
SABATO 7 FEBBRAIO 2004 ORE 17. 00
A CHE SERVE LA POLITICA?
Relatore prof. GIUSEPPE LUCCISANO
SABATO 6 MARZO 2004 ORE 17.00
A CHE SERVE LA RELIGIONE?
Relatore il Vescovo Mons. DOMENICO CORTESE
Nella foto il dr. Albino Gorini e il presidente dell’Anthropos avv. Ottavio
LA PIAZZA
Settimana dell’arte organizzata dalla F.I.D.A.P.A.
SIMPOSIUM EUROPEO DELL’ARTE
Si è conclusa la settimana dell’arte organizzata dalla
F.I.D.A.P.A. (federazione italiana donne arti professioni affari)
presieduta pro tempore da Nunzia Rombolà, in collaborazione
con l’amministrazione comunale e finanziata dalla Regione
Calabria nell’ambito del “Progetto donna” di cui è presidente
l’on. Maddalena Basile.
Tutte le donne che s’interessano di pittura e di scultura, sono
state chiamate a partecipare al più grande evento artistico registrato in città: “il simposium europeo dell’arte”; un progetto dalla grande valenza artistica e dalla forte ricaduta positiva su tutto
il territorio; nel contempo, ha offerto la possibilità di portare avanti
scambi culturali ed esperienze varie a donne provenienti da ambienti diversi; grazie a questa opportunità, hanno potuto confrontarsi, conoscersi, camminare sulla stessa strada e stringere
vincoli d’amicizia nel nome dell’arte universale.
Le artiste convenute per parteciparvi, sia italiane che straniere,
sono state molte. Le iscrizioni sono state aperte sabato 25 e sono
proseguite fino a domenica. Lunedì 27, c’è stato l’incontro tra tutte
le partecipanti presso la biblioteca comunale per l’apertura ufficiale
del simposium, dove, quindi, sono avvenuti i primi scambi culturali.
La presidente Rombolà, nel salutare le artiste, ha detto tra
l’altro “riferendosi all’art. 5 dello statuto che recita: favorire rapporti amichevoli fra le donne di tutto il mondo, la Fidapa, insieme al comune di Tropea che, tra le linee principali del suo programma amministrativo, ha sempre privilegiato iniziative tendenti a valorizzare le risorse umane del suo territorio ai fini turistici, hanno organizzato un simposium europeo dell’arte al fine
di stabilire un più stretto e proficuo legame con artiste di diversi
paesi.”
Martedì e mercoledì sono stati i giorni destinati agli itinerari
culturali e ai momenti creativi, infatti, le artiste sono state impegnate a dipingere “la nostra realtà” con la facoltà di scegliere,
liberamente, il soggetto da dipingere ispirandosi all’angolo cittadino che più ha ispirato in loro sentimenti particolari. Giovedì,
alle ore 10, hanno consegnato l’opera realizzata e nel pomeriggio è stata aperta la mostra.
All’inaugurazione erano presenti, oltre alla presidente
Rombolà, alle socie della Fidapa e alle artiste, il sindaco Domenica Cortese, l’on. Maddalena Basile, il pittore Lorenzo Albino,
la presidente della Fidapa di Vibo Valentia Modafferi, il gruppo
folk “Le Chiazzarole” per il servizio di accoglienza.
Rombolà, nel ringraziare tutti coloro che hanno collaborato
per la riuscita del simposium, ha detto tra l’altro “mi propongo
già da stasera di promuovere la trasformazione di questo
simposium da europeo ad internazionale”.
Cortese ha ringraziato l’on. Basile per aver colto l’esigenza
di cultura proveniente da Tropea e dalla Fidapa; il simposium
dell’arte, ha aggiunto, “è un evento importante che si colloca
nell’ideazione che questa amministrazione vuole dare alla città;
noi abbiamo bisogno di momenti da vivere insieme, anche momenti brevi, siano essi di arte come la pittura di stasera, o di
momenti più specifici come può essere la filosofia”.
Le opere esposte sono state illustrate dalle partecipanti e l’artista
Stankova ha eseguito, con maestrìa, un tipico ballo della sua terra.
Il simposium si è concluso venerdì, con l’incontro in biblioteca per un saluto finale, presenti anche i pittori Albino e Giuseppe Vitetta; tutte le artiste hanno ricevuto un attestato di partecipazione e un gadget offerto dalla federazione stessa.
Questi i nomi di alcune partecipanti:Romina Buttafuoco, Enza
Cricelli, Dagmara Dzugaj (Polonia), Fortuna Celestina, Feline
Gross (Francoforte), Maria Grazia Lardani, Kate Panuska (Texas),
Romano Marcella, Monica Ruffolo, Irena Stankova (Praga), Vit-
LA PIAZZA
- Associazioni -
UN’ESTATE RICCA DI MUSICA
novembre 2003 - pag. 9
Piazzolla. E’ stato grande successo pure
quest’anno, anche se è cambiato uno dei
componenti del gruppo, il violinista. CamAnche quest’estate l’Associazione TropeaMusica
biamento che purtroppo si è fatto sentire..!
ha regalato un mare di musica
A chiudere in bellezza i concerti del
mese
di Agosto, sempre alla Michelizia, un
di Elisa laureana
recital per Mezzosoprano, Baritono e PiaNell’ambito delle manifestazioni cultu- certato in questa serata musicale è stata, noforte. Classi di voce meno note, spesso
rali, a Tropea, è di grande spicco la stagio- senza ombra di dubbio, la “tecnica del suo- oscurate da quelle più famose di soprano e
ne concertistica 2003 dell’Associazione no” dei due interpreti. Infatti, soprattutto nel tenore, hanno evidenziato un repertorio non
Tropea-Musica, stagione che,iniziata il 26 caso del tenore, oltre ad una buona dizione meno interessante. La voce del mezzo soGennaio, si concluderà il28 Dicembre. An- ed una splendida espressività (caratteristi- prano Marcella Ventura, è calda e corposa.
che quest’anno Tropea-Musica ha infatti che anche del soprano), ha letteralmente Fine nell’espressione. Decisa e imponente
organizzato numerosi concerti di alto livel- sconvolto il volume di voce, segno di un’ot- l’interpretazione del baritono Davide
Paltretti. Ottimo l’accompagnamento
lo negli scenari più belli della cittadina tu- tima tecnica.
pianistico (Renata Nemola). In seguito,
Il
mese
di
Agosto
si
è
aperto,
invece,
ristica, come l’Anfiteatro del Porto, la chiesa
sempre nella chiesa della Michelizia, un
con
la
manifestazione
più
grossa
e
più
attedell’Isola, la chiesa di Michelizia, riscuoconcerto di formazione originale: flauto
sa
dell’Associazione
“Tropea-Musica”.
tendo ovunque numerosa e favorevole pre(Maria Fabiani), arpa (Paloma
senza di pubblico. Una stagioTironi) e viola (Demetrio
ne concertistica davvero riuComuzzi). Trio affiatatissimo
scita, che ha portato a Tropea
che ha portato in concerto un
importanti musicisti, e, in alrepertorio per veri intenditori,
cuni casi, concertisti di fama
molto apprezzato dal pubblico
internazionale. Davvero diffipresente.
cile è perciò, riassumere in poLa seconda settimana del
che righe, questi spettacoli
mese di Settembre, sempre alla
musicali. D’altro canto, sono
Michelizia, un concerto per
state davvero tutte manifestaPianoforte. Si è esibito brillanzioni di grande fascino, che,
temente il M° Rosario
di anno in anno, oramai, creMastroserio. In programma
scono sempre più di livello,
musiche di notevole virtuosiregalando alla nostra cittadismo da Schumann, Liszt a
na, il meglio della cultura!
Gershwin, Piazzolla e
Il primo dei concerti estivi
di “Tropea-Musica” è stato L’Orchestra Filarmonica di Bacau (Romania) diretta da Ovidiu Balan. Mendelsshon. L’interprete ha
per violino e pianoforte. Ha Al centro il pianista Panagiotis Trhofulos durante l’esecuzione del con- davvero mostrato grande padronanza sia tecnica che
avuto luogo la prima settima- certo n.3 in do min. di S. Rachmaninov
espressiva
dello
strumento. Ottima infatti
Nella
splendida
cornice
offerta
dall’
Anfina di Luglio, nella splendida chiesa di
Michelizia, dove si è esibito il duo Diego teatro del porto, tra i riflessi del mare e la la pedalazzazione dei brani, i colori dei suoConti (violino) Francesco Silvestri (piano- luce delle stelle, vi è stato un concerto per ni... Il pubblico ha ringraziato chiedendo
forte). In programma musiche di acceso vir- pianoforte e orchestra In programma musi- alcuni bis. A chiusura dei concerti in protuosismo (come nel caso de “Il carnevale che di Mozart, Chopin e Rachmaninov. gramma del mese di Settembre, ancora una
di Venezia” di Paganini), di coinvolgente Nella prima parte della serata è stata ben volta nella chiesa di Michelizia, l’esibiziopassione (Albeniz “Tango” Sarasate eseguita dall’Orchestra Filarmonica di ne del duo Salvatore Laureana (clarinetto)“Zingaresque”) e anche di incantevole me- Bacau (Romania), diretta dall’energico M° Luigi Stillo (pianoforte). E’ stata buona l’inditazione (Ciaikovski “Souvenir d’un lieu Ovidu Balan, l’Overture da “Le Nozze di tesa fra i due musicisti e il solista S.
cher”). Buona l’intesa di gruppo, energico Figaro”. Subito dopo, l’esecuzione di uno Laureana, ancora una volta, si è dimostrato
e sicuro il temperamento del violinista, sor- dei concerto tra i più belli per pf. e orch., di concertista completo: ottimi il suono,
retto da un brillante accompagnamento. dolcezza incommensurabile. Parliamo del l’espressività e la tecnica. Scroscianti gli
Successivamente è stata la volta del grup- concerto n° l in Mi min op.11 di Chopin. applausi. ll 23 Settembre vi è stato, invece,
po “Almalatina” nel cuore di Tropea: la Al pianoforte il M° Epifanio Comis, che, un fuori programma riuscitissimo dell’Aschiesa dell’Isola. Concerto per mandolino, tuttavia, ha mostrato non molta chiarezza sociazione “Tropea- Musica”, sempre nelmandola, bouzoki, chitarra, contrabbasso” d’esecuzione. Nella seconda parte della se- la splendida Michelizia. E’ stata la volta di
percussioni e voce, ha fatto vibrare a Tropea, rata, si è esibito un prodigio greco. Appena uno dei tenori più famosi e apprezzati del
in questa calda estate di musica, il meglio ventenne, Panagiotis Trhofulos, ha panorama concertistico del momento: Giordel repertorio della canzone napoletana, sbalorditivamente eseguito con estrema si- gio Casciarri. Ben sostenuto al pianoforte
eseguito con grande maestria da tutti i com- curezza e semplicità, una delle pagine più dal M° Silvestri, l’interprete di fama interponenti del gruppo. Meritevole nella espres- difficili della letteratura pianistica: il conc. nazionale, ha ammaliato il numeroso pubsività, la voce della cantante solista del grup- N°3 in do min op.30 di S. Rachmaninov. blico presente con la sua voce sinuosa, di
po, Maria Ausilia D’Antona, che ha infatti Sulle note del battezzato “impossibile Rach attenta e curata eleganza, dagli impasti soemozionato con la sua sensibilità canora il 3”, il giovane concertista ha letteralmente nori consistenti, solidi. Un vero successo.
numerosissimo pubblico presente. L’ultimo fatto esplodere l’entusiasmo del pubblico, Per chiudere in bellezza la stagione estiva,
dei concerti del mese di Luglio a Michelizia, che, consapevole dell’eccezionale momento i primi di Ottobre, a Michelizia, un concerha visto come interpreti di un repertorio per di cui poteva godere, ha chiesto numerosi to per violino e pianoforte. ll solista Mauro
lo più pucciniano, due cantanti giapponesi: bis. Successivamente è stata la volta del Tortorelli, dal suono ora dolce e sognante,
il soprano Iida Yukino e il tenore Toskiaki gruppo “Four for Tango”, alla chiesa di ora deciso e imponente, è stato ben sorretto
Murakami. Al pianoforte una brillante pia- Michelizia. Già negli anni precedenti ab- al pianoforte dal M° Luigi Stillo. Il duo ha
nista italiana: Renata Nemola. Quello che biamo ascoltato questo complesso, con in rivelato un buon grado di affiatamento e
pag. 10 - novembre 2003
- Associazioni -
Gli “Elementi di Filosofia”
fra ricerca Teoretica e Metodologia Storica
V Congresso di Studi Galluppiani
Tre giornate di studio e approfondimento sul
pensiero del filosofo tropeano
di Maria Zuccalà
Docenti universitari qualificati si sono radunati a Tropea
nei giorni 23,24,25 Ottobre per il 5° congresso galluppiano.
Organizzato dal Centro Studi
Galluppiani di Tropea in collaborazione
con l’università di Napoli Federico II, ha
avuto il patrocinio della provincia di Vibo
Valentia, del comune di Tropea, del comune di Drapia. I lavori sul filosofo tropeano
si sono svolti nella biblioteca comunale
della nostra cittadina e nell’aula magna
della scuola media di Drapia. Sono state
giornate intense di studio con accesi dibattiti. Si sono avvicendati oratori esperti della personalità e del pensiero galluppiano,
provenienti dalle Università di Napoli e
Roma. Il Prof. Luciano Meligrana, docente del liceo classico “Pasquale Galluppi”
di Tropea ha trattato il tema “Pasquale
Galluppi e la società tropeana del suo tempo”.
Il prof. Giuseppe Locane ha curato le
concordanze tra Galluppi ed Husserl. Interessanti sono stati gli interventi di due
neolaureati calabresi con tesi su Pasquale
Galluppi: Salvatore Montillo ed Antonia
D’Agostino. Il congresso ha suscitato un grande interesse da parte
dei discendenti del Galluppi, presenti oltre che a Napoli, a Roma,
Amicizia, unico bene supremo
CLUB INNER WHEEL
IL TEMA DELL’ANNO
La presidente del club Inner Wheel, Teresa Ceravolo Fransoni,
ha reso noto i risultati che si sono avuti all’assemblea distrettuale
tenuta a Comiso in Sicilia, dove hanno partecipato i club di Calabria e Sicilia riuniti
nel distretto 211. All’assemblea, naturalmente, erano presenti anche i club di Nicotera e
Vibo Valentia, unici nel vibonese.
-Sono stati tre giorni in cui tutte le socie
dei club del distretto 211 – ha dichiarato
Fransoni – le presidenti e il consiglio nazionale, ci siamo date appuntamento, come del
resto si fa tutti gli anni, per discutere insieme sull’anno sociale concluso e su quello
ora iniziato. Se il tema dell’anno passato è
stato interessante e coinvolgente trattandosi
dell’amicizia unico bene supremo, questo
che dovremo affrontare quest’anno non è da
meno. Il tema che la nostra governatrice Angela Digiacomo ha
scelto, c’invita ad occuparci della famiglia, fondamento della
società e bene prezioso dell’umanità”.
Durante l’assemblea, ha proseguito la presidente, il tema dell’anno è stato illustrato da don Mario Cascone il quale ha inizia-
LA PIAZZA
a Varese, a Gallarate, a Milano, a Potenza e a New Jork. Erano
presenti al congresso la sig. Bianca Galluppi nipote del filosofo
e la prof.ssa Criscuolo dell’Università di Potenza sua discendente.
L’infaticabile organizzatore di tante iniziative galluppiane è
il Prof. Giuseppe Locane. Profondo conoscitore ed estimatore
del filosofo, si può considerare un suo discepolo per la passione
che mostra in tutto ciò che lo riguarda.
Prima di lui un altro appassionato cultore, è stato il compianto prof. Don Francesco Pugliese il quale, nel 1946, nella ricorrenza del primo centenario della morte del filosofo, ha partecipato al 1° congresso.
Il Centro Studi Galluppiani si è costituito il 14/6/1980.
Di recente il Centro ha provveduto alla
pubblicazione degli atti del 1°, 2° e 3° congresso, ha curato la pubblicazione del manoscritto inedito di filosofia della matematica ed anche dei sonetti del filosofo.
Ha ristampato gli elementi di filosofia
Vol. 1° e 2°. Si apre ora per il Centro la
prospettiva di una convenzione con la provincia di Vibo Valentia di cui si sono resi
promotori l’assessore Alfonso Del Vecchio e l’assessore Giuseppe Ceravolo.
La convenzione dovrebbe consentire
di programmare la pubblicazione graduale dell’opera omnia di Galluppi. Il Centro
si avvale pure della collaborazione con le
amministrazioni comunali di Tropea e
Drapia.
Proprio a Drapia ha una altra sede
presso i locali della scuola Media dello
stesso comune, dove nella frazione di
Caria, Pasquale Galluppi soleva passare buona parte dell’anno
in una dimora, che restaurata, potrebbe essere visitata dai tanti
estimatori del filosofo.
investe l’intero mondo, facendolo vivere sotto il segno di una
mutazione continua, i cui esiti non sempre sono facilmente
comprensibili o prevedibili. Di questo cambiamento, la famiglia
è particolarmente segnata e spesso i toni diventano così accesi
da mettere in discussione l’idea stessa di matrimonio e di famiglia. Dopo un excursus sul progressivo sgretolamento dell’idea
fondamentale della famiglia, don Cascone ha sottolineato che il
matrimonio non è un retaggio del passato o un’anacronistica
sovrastruttura dell’amore umano, ma è l’istituto che meglio salvaguarda la verità dell’amore, a patto che con questa parola s’intenda la capacità, fondata su un maturo convincimento, di costruire qualcosa di valido
per sé e per tutti gli altri.
“Noi del club di Tropea – ha concluso
Fransoni - siamo già in azione per organizzare una serie d’incontri-dibattito per trattare l’argomento in ogni suo aspetto”.
All’assemblea distrettuale, oltre alle socie
dei club, erano presenti rappresentanti del
Consiglio Nazionale la cui presidente è
Giulia Chiappa, le governatrici di altri distretti, la tesoriera distrettuale Vittoria
Rosano del club di Vibo Valentia, l’editor distrettuale Piera
Mobrici del club di Nicotera che ha distribuito la preziosa rivista
da lei curata, la past governor del distretto 211 Imperia Fiertler
che nell’anno sociale appena concluso ha scelto la città di Tropea
come sede per l’annuale assemblea calabrese.
LA PIAZZA
- Associazioni -
CONVEGNO NAZIONALE:
“L’INSICUREZZA STRADALE:
LA SCILLA E CARIDDI DEI GIOVANI”
CASTELLO DI SCILLA, 3 – 4 OTTOBRE 2003.
Induce alla riflessione il titolo provocatorio del convegno, tenutosi in due giornate
autunnali, nel restaurato castello di Scilla, di
fronte allo splendido scenario dello stretto
di Messina. Come nell’antichità, i mostri,
citati da Omero: Scilla e Cariddi, uno sulla
costa calabrese e l’altro su quella sicula, inghiottivano le navi di passaggio, seminando
morte e rovine; così oggi incidenti stradali
mostruosi falcidiano tante giovani vite. Il
convegno è stato organizzato dalla
fondazione Guccione con il patrocinio della rappresentanza italiana
del Parlamento e della Commissione Europea, del Senato della Repubblica, delle Associazioni vittime
della strada, del Consiglio Regionale
e Provinciale della Calabria, dei Comuni di Scilla, Villa San Giovanni,
Bagnara
e
Sant’Eufemia
d’Aspromonte. Sono state due proficue giornate di analisi e proposte
sul fenomeno dell’incidentistica
stradale. Hanno visto protagonisti
tanti giovani, provenienti dalle varie regioni d’Italia. Essi, dopo aver
collaborato con l’Istituto Superiore
di Sanità, sull’indagine: “guida e comportamenti a rischio” ( 35.000 questionari distribuiti e raccolti), si sono confrontati, durante
il convegno, con tutti i presenti per riflettere
insieme sui risultati dell’indagine. Durante
la prima giornata di convegno, che ha visto
avvicendarsi relatori qualificati, è intervenuto
il presidente dell’Associazione: “Paola e
Dario” di Tropea: Nino Valeri. Egli ha ricordato brevemente l’esperienza personale della sera di Natale del 1998, che lo ha privato
di un bocciolo di figlia gettandolo nella disperazione, dalla quale, tuttavia è emerso grazie all’associazione da lui fondata che gli ha
dato una nuova linfa al fine di tenere vivo il
ricordo per il bene comune. L’associazione
infatti, mira a prevenire incidenti, promuovere la sicurezza stradale, responsabilizzando i giovani e gli enti preposti. Nino Valeri,
che in questi anni ha spesso monitarato le
condizioni delle strade della provincia, oggetto di scarsa manutenzione, ha ottenuto la
verifica costante di alcuni tratti stradali (SS
522) del territorio calabrese, facendone mi-
Si è costituita l’Associazione
derà svolgere durante l’anno sociale.
Presidente dell’associazione è stato eletto
Albino Gorini, vice presidente l’avvocato
Ottavio Scrugli, segretario Giovanni
Dodaro. Il collegio dei probiviri è composto da Francesco Diaco, Valentino Cilento e
Pasquale Arena, mentre revisori sono Giuseppe Borgia, Salvatore Iannelli e Diego
Ricciardi.
Il programma che l’associazione ha elaborato, è basato su temi di forte attualità e
saranno affrontati nella sala della biblioteca
comunale a cominciare dal 18 ottobre, in
collaborazione con l’associazione
“Anthropos” che ormai da parecchi anni si
attiva alla realizzazione annuale d’interessanti seminari.
Il primo incontro che è stato tenuto (vedi
a pag. 6) sul tema “Lavorare perché” che è
“AMICI DELLA
FONDAZIONE
DON MOTTOLA”
La Fondazione don Mottola, che da anni
è impegnata nel campo sociale ed umanitario, non solo a livello cittadino e
comprensoriale, ma in special modo a livello nazionale, ha deliberato la creazione dell’associazione “Amici della fondazione don
Mottola” per la gestione di tutte le attività
in campo sociale.
Nell’ultima assemblea, quindi, sono stati eletti gli organi dell’associazione ed è sta-
gliorare la viabilità. Di recente è stato nominato referente per la provincia di Vibo Valentia a rappresentare l’associazione italiana
“vittime della strada”. E’ entrato a far parte
del Cnoss (comitato nazionale organismi sicurezza stradale), un patto di collaborazione
fra associazioni indipendenti: “perché, spiega, purtroppo capita che, dopo un incidente
stradale, passata la fase della commiserazione, subentra una conflittualità esasperata con
le istituzioni. Spesso le associazioni noprofit, sono scoraggiate nelle loro finalità
essendo ritenute di danno all’immagine procurata ai responsabili della strada. Avviene
novembre 2003 - pag. 11
che assicurazioni, case automobilistiche,
enti pubblici, promuovano propri organismi, avversando le associazioni, viste
con spirito competitivo. Il Cnoss, è nato
per tutelare le associazioni più deboli”.
A conclusione della prima giornata è intervenuto l’onorevole Giuseppe
Valentino, sottosegretario Ministero Giustizia, che ha avuto parole di sincero apprezzamento per l’iniziativa. Nella seconda giornata, è stata rilevante la testimonianza del sig. Giuseppe Conocchiella di
Briatico, padre di Tania, giovane vittima
della strada. Dal suo corpo straziato, sono
stati espiantati diversi organi: reni, cornee, quattro valvole cardiache che, hanno restituito la serenità a persone malate
da tanto tempo. Al papà di Tania sono
rimasti a tutt’oggi, molti dubbi sulla dinamica dell’incidente, sulla
qualità del primo intervento
sanitario, sulle carenze professionali degli addetti ai rilievi.
Denunzia ancora la lentezza
della burocrazia giuridico amministrativa, la latitanza
delle società assicuratrici, e
non ultime, le testimonianze
rare e di parte che, in caso di
decesso di uno dei guidatori
sono usate come cassa di risonanza a quanto affermato da
chi è sopravvissuto alla scontro.
Fa male sentire: “tanto i
morti non hanno bisogno di
nulla, bisogna aiutare i vivi”. Quindi è
intervenuto l’Onorevole Mario Tassone,
vice ministro infrastrutture e trasporti, che
ha lanciato un accorato appello, alle forze dell’ordine, ai tecnici delle assicurazioni ed agli enti proposti affinché svolgano il loro lavoro con coscienza e professionalità onde fugare ogni dubbio. Il
convegno di Scilla ha offerto l’opportunità di presentare una carte dei diritti e
dei doveri dei giovani per la sicurezza
stradale ed una carta dei diritti per le vittime della strada.
E’ scaturito con forza che bisogna
contrastare le stragi del sabato sera che
ci stanno
privando
delladell’associaziosperanza in un
stato
lo stesso
presidente
mondo
migliore,
costruito
dai giovani.
ne Albino Gorini a relazionarlo;
mentre
Pasquale Russo e CristianoMaria
Nervegna,
l’8
Zuccalà
novembre, parleranno di “Lavorare:
come e quando”. Il terzo incontro è stato
stabilito per il 13 dicembre con le presenze di Raffaele Blandino e Enzo
D’Agostino che affronteranno il tema
“Lavorare: dove?”. “Chi cresce?” sarà
un argomento trattato da Assunta Reggio
il 17 gennaio ‘04, mentre del tema “A
che serve la politica?” ne parlerà Giuseppe Luccisano il 7 febbraio. Concluderà il vescovo mons. Domenico Cortese con l’argomento “A che serve la religione?”
Gli incontri sono aperti a tutti e gli
studenti che vorranno partecipare potranno anche ottenere il riconoscimento dei
pag. 12 - novembre 2003
- dalla Provincia -
LA PIAZZA
INIZIATIVE IN MEMORIA DI GIUSEPPE BERTO
NEL 25 ESIMO ANNIVERSARIO
DELLA SUA MORTE
La giunta comunale, presenti il sindaco Francesca Laversa, il vice sindaco
Domenico Laria e gli assessori Morabito
Paolo, Domenico Locane e Giorgio
Caronte, in occasione del 25 esimo anniversario della morte dello scrittore Giuseppe Berto, avvenuta a Roma il 1 novembre
del 1978, dopo aver “espresso profonda
gratitudine per il contributo di civiltà e di
cultura che Giuseppe Berto ha dato alla
comunità di Ricadi” ha deliberato che s’intende ricordare la sua figura con una serie
di iniziative che facciano da corollario alla
16 esima edizione del premio Berto previsto a Ricadi nel mese di giugno 2004. La
giunta ha altresì ringraziato, ancora una
volta, “Manuela ed Antonia Berto, eredi
dello scrittore, per la loro disponibilità a
concedere l’uso del nome del loro congiun-
to per il premio letterario” a lui intitolato.
Il premio, istituito nel 1987, è giunto
alla sedicesima edizione ed è organizzato
ad anni alterni con il comune di Ricadi e
di Mogliano Veneto, paese natale di Berto,
con cui è gemellato.
L’amministrazione intende portare
avanti una serie d’iniziative, oltre al premio letterario, che coinvolgeranno tutto il
territorio vibonese.
Le spoglie di Berto sono sepolte nel cimitero di San Nicolò di Ricadi per sua
espressa volontà.
Egli, durante la sua vita, ebbe modo di
scoprire le bellezze di Capo Vaticano delle quali se ne innamorò così tanto da voler
trascorrere molti anni del suo tempo, oltre
a celebrarle con le sue opere.
(V.S.)
QUALCHE RIFLESSIONE SULLA RECENTE VICENDA DEL CROCIFISSO NELLE SCUOLE ITALIANE
Clementina de Angelis
Cari amici intracomunitari,
se vi chiamo così è perché mi siete simpatici, ma soprattutto perché me lo suggerisce Gesù, il Paladino dei valori di accoglienza e di uguaglianza fra tutti gli uomini.
Qui a Tropea siete in pochi. Vi si vede
d’estate sulle nostre spiagge, la pelle sovente
di cioccolata, gli occhioni scuri che raccontano di una vita di sacrifici e passioni dietro
i pareo variopinti, le scatole di anelli di argento antico e di pietre preziose incastonate. Gli oggetti che ci proponete sono davvero molto belli, anche se spesso dobbiamo
tirare un po’ col prezzo! Trovo avvincente
il vostro modo di pregare, accucciati, a mez-
zogiorno in punto, sul vostro tappetino riccamente ordito, sognando d’esser tutti insieme riuniti nella haj, verso la Mecca, verso il nostro Allah-Iddio, Colui che ha dato
la vita a tutti noi, al cielo azzurro e ai fiori.
Il cielo azzurro… Perché non è sempre
così?
Da qualche giorno c’è buriana nei rapporti tra voi e noi cristiani. Qualcuno tra voi
ha provato disagio davanti alla figura di
Gesù sofferente sulla Croce esposta nelle
nostre scuole. Il che equivale a dire avversione verso ciò che l’immagine rappresenta, cioè, a dir poco, negazione del valore del
sacrificio e della sofferenza per amore e per
La tomba diGiuseppe Berto nel cimitero di
S. Nicolò di Ricadi
il bene del fratello.
E’ una pillola molto amara quella che
stiamo tentando, a fatica, di mandare giù.
Ma, peraltro, non è la prima volta che
sperimentiamo che l’accoglienza
all’incontrario non esiste.
E tuttavia continuiamo a volervi bene,
ad aiutarvi ed a proteggervi perché è proprio quella Croce che volete eliminare dalle
nostre scuole che ce lo impone.
Continueremo ad agevolarvi, nei limiti
del possibile, nella ricerca di un lavoro, nella
conquista di una vita dignitosa, di accompagnarvi, sia anche spesso col solo pensiero, lungo le vostre penose e tragiche traversate, di dividere con voi il nostro pane,
ma…
… ma giù le mani dai diritti inviolabili
vostri e nostri: il diritto di uguaglianza senza distinzione di sesso, di razza e di religione, il diritto alla libertà nei confini del diritto alla libertà altrui, il diritto alla integrità
fisica ed il diritto di espressione libera e rispettosa per lo sviluppo della cultura (provengano essi dal Vangelo, dalla Costituzione, dal senso comune).
In definitiva, giù le mani dalla Croce, la
nostra delicata e struggente tradizione culturale, fatta di affinamento, lungo il corso
dei secoli, della sensibilità, di rifiuto di istanze dispensatrici di afflizione gratuita a vantaggio di egoismi settari, fatta di lotte e di
conquiste patite, all’interno di una sofferenza non fine a se stessa, ma tesa alla conquista di un mondo sereno e lieto per tutti.
Come difendiamo strenuamente ogni
cosa preziosa che ci appartiene e che qualcuno minaccia di sottrarci, così noi a Tropea
eleveremo perciò, urlando, il nostro Simbolo di condivisione e fratellanza, al pari di
Ofena.
E se la Vs religione ha un simbolo di
amore, di condivisione, di gioia, portatecelo, lo metteremo accanto al nostro.
Perché il cielo, a Tropea, sia sempre sereno…
LA PIAZZA
- cultura -
La sua figura è presente nei testi scolastici in uso
in tutte le scuole uruguaiane. E’ considerato uno
dei padri fondatori della democrazia e della Costituzione, popolare come da noi Garibaldi
DOMENICO ARENA
Uno dei tropeani illustri, famoso in
Uruguay
di Lino Daniele
Doveva diventare Presidente
dell’Uruguay, ma non ce la fece
perché la Costituzione vietava l’elezione alla massima carica ad
uno straniero. Una grave discriminazione che ferì profondamente
il senatore. Nel 1989 al Comune di Tropea arrivò una lettera
dall’Uruguay. L’autore era un grande reporter de “La repubblica”
il quotidiano più diffuso di Montevideo. Chiedeva notizie su
Domenico Arena. Probabilmente voleva scrivere un articolo sul
suo giornale e forse anche un libro.
Allora la cosa non ebbe sviluppo, fu sottovalutata. Più tardi noi
de “la Piazza” venuti a conoscenza della richiesta ci domandammo
il perché un giornalista uruguaiano si occupasse di un tropeano
nato nel 1869. Iniziammo così una ricerca ad ampio raggio, sia in
ambito locale che nazionale ed internazionale. Ci mettemmo in contatto con il quotidiano “La Repubblica” dove lavorava il giornalista autore della lettera. Ci rivolgemmo all’ambasciata uruguaiana
a Roma.
Ne venne fuori un quadro eccezionale di portata storica straordinaria. Domenico Arena, anzi il senatore Arena, così era nell’immaginario collettivo uruguaiano, non è un politico qualunque, ma
un genio della politica, un grande personaggio che occupa un posto di rilievo nella storia del paese latino-americano. La sua immagine nei testi scolastici in uso in tutte le scuole, si staglia in maniera gigantesca. E’ considerato uno dei padri fondatori della democrazia e della Costituzione.
Vi domanderete il perchè , come ce lo siamo chiesti noi nel
omento in cui iniziammo la ricerca. La risposta è nella legislazione
sociale che il grande senatore riuscì ad inserire nella Costituzione.
La prima cosa che spicca come una nota insolita, non dimenticate
che eravamo agli inizi del Novecento, è la riduzione della giornata
di lavoro da dodici ad otto ore.
Una conquista sociale di porta rivoluzionaria, sia per l’epoca,
sia perché ciò avveniva pacificamente in un continente in cui dominavano le dittature militari. Non si fermò qui. Memore delle sue
umili origini sociali (era figlio di un calzolaio emigrato nel 1876)
propose una serie di leggi in favore dei ceti popolari ed in particolar
modo della parte più debole della popolazione e degli emigranti
che nella seconda metà dell’ottocento e agli inizi del Novecento
arrivarono in Uruguay. Fra tutte le leggi a carattere sociale ne segnaliamo una di portata storica come quella della riduzione della
giornata lavorativa ad otto ore, il diritto allo studio.
Il figlio del calzolaio, che nella nuova terra fu costretto a fare il
contadino ed altri lavori umili per mantenere il figlio agli studi, un
padre eroico, volle mettere sullo stesso punto di partenza tutti i
cittadini della giovane democrazia. Il senatore Gambardella di origine italiana come si deduce dal cognome, in un suo discorso tenuto
in parlamento in occasione del centenario della nascita, ne esalta la
figura. Mette in evidenza le sue doti umane ed intellettuali nonché le
sue battaglie civili condotte sulle pagine del quotidiano su cui scriveva.
Era un grande giornalista. Era un grande polemista, temerario.
Non aveva paura di nessuno. Non si fermava davanti a nessun pericolo. Non si lasciava intimidire da nessuna forma di minaccia. Si
sentiva investito da una missione speciale verso i tropeano che
emigravano assieme al padre ed anche dopo, verso gli altri italiani
calabresi,e del nord soprattutto del Veneto. Il senatore Gambardella
ne è una testimonianza emblematica. Dunque un personaggio storico di alta statura intellettuale, o come vuole l’immaginario collettivo uruguaiano, un gigante della storia.
Però… però…( arrivati a questo punto dobbiamo pronunciare
due volte questa voce), al pari del Cardinale Lauro, il mancato papa,
fu vittima di una grave discriminazione. Doveva coronare la sua car-
novembre 2003 - pag. 13
riera politica, era considerato un eroe popolare come
Garibaldi (in tutti i paesi
dell’Uruguay c’ è una strada o una piazza a lui intitolata) con l’elezione a presidente della Repubblica, ma
ciò non fu possibile per un
articolo costituzionale che
vietava tale carica ai non
nati in Uruguay.
Il grande senatore, che
non ha mai dimenticato le
sue origini tropeane, è stato l’ispiratore del monumento ai caduti eretto in
piazza Vittorio Veneto nel
1926, fece cadere la sua
candidatura.
Non protestò contro la
vergognosa discriminazione, né propose l’abolizio- Il testo della lettera di cui si fa riferine. Gli sembrò, data la cir- mento nell’articolo, dell’Ambasciatore
costanza, una battaglia che d’Italia in Uruguay
avrebbe appannato la sua immagine di eroe popolare, di padre della democrazia e della libertà. Così concluse la sua carriera da senatore stimato e rispettato dal parlamento e dal popolo. Si racconta
che al suo funerale, avvenuto nel 1939, partecipò tutta la città di
Montevideo, e dai paesi, anche i più sperduti era un correre di gente verso la capitale per porgere l’ultimo saluto al padre della libertà. Un pellegrinaggio come si trattasse di un santo.
Ecco perché il giornalista De Charvajo, nel 1989, ovvero dopo
cinquantenni dalla sua morte chiese notizie al Comune di Tropea.
Non sappiamo se ha scritto il libro e se sia stato pubblicato ed abbia avuto successo. Certamente sarebbe stato un best-seller. Noi da
umili cronisti di provincia diciamo che è stato uno dei quattro
tropeani illustri che hanno reso Tropea famosa nel mondo e ne hanno
rilanciato la sua immagine come terra di geni.
Da ultimo mi è doveroso ringraziare il Sen. Antonino Murmura
e l’Assessore provinciale Alfonso del Vecchio per le preziose inVia Domenico
Arenafornito per la stesura dell’articolo.
formazioni
che mi hanno
(da Viale Tondo fino alla scarpata della ferrovia)
Nato a Tropea il 7.4.1870 da padre ciabattino, morì in Uruguay
Presidente del Parlamento uruguaiano. Fu farmacista, avvocato,
giornalista, scrittore. Braccio destro di Batille, il presidente della pace e della grande stagione democratica uruguaiana. Fu un
grande interprete ed ispiratore della politica; ispirò e fu promotore di tutta la legislazione sociale e del lavoro in Uruguay. E’
entrato nella storia dell’Uruguay così come il nostro Garibaldi
in Italia. Non c’è città, paese o borgo sperduto in Uruguay che
non gli abbia dedicato una strada. Fu direttore di “El dia” il più
importante quotidiano uruguaiano. Senatore, deputato, Presidente
del parlamento uruguaiano. I suoi scritti sono entrati nella storia
della letteratura contemporanea di quella nazione. Fu oratore
eccelso. Il suo nome è legato alla causa della libertà. In Uruguay
si dice di lui che “Batille ideò un’epoca, Arena la creò”.
Nella foto un
negozio in una
via di
Montevideo
della famiglia
pag. 14 - novembre 2003
- cultura -
LA PIAZZA
Un’altra interessante iniziativa editoriale dell’Anthropos
GIUSEPPE GRIMALDI
Da una ricerca di Mons. Pugliese sulla pittura tropeana del setteento
Saverio Ciccarelli
Anche dopo qualche anno dalla sua
morte (1997) il “Teologo”, mons. F.
Pugliese, continua a parlarci attraverso i
suoi studi. Il merito di questa rinascita è
dell’associazione culturale Anthropos, presieduta dall’avv. Ottavio Scrugli, che nell’aprile scorso, ha curato la pubblicazione
di un libretto dal titolo “Cenni sulla pittura in Tropea e sull’opera di Giuseppe
Grimaldi” (ed. Rubbettino) , in cui vengono ripresi gli atti di un intervento prepara-
to da mons. Pugliese nell’anno 1996, durante una conferenza tenuta per l’associazione Anthropos.
Sono delle riflessioni riordinate dal curatore del libro (Michelangelo Pugliese)
che ha utilizzato gli appunti presi durante
la conferenza dopo averli arricchiti con
l’indicazione delle fonti ed aver verificato
l’intera opera.
Forse alla maggior parte è ignota l’opera di Giuseppe Grimaldi, vissuto, nella nostra cittadina, fra la fine del ‘600 e la metà
del settecento; ma per farsi un’idea dell’importanza dell’artista basta ricordare
che la sua opera più importante è la Natività che adorna l’ingresso della Chiesa dei
Gesuiti e che molte opere pittoriche contenute in questa chiesa sono state create
da lui.
Il relatore, dopo aver sintetizzato la storia delle arti figurative in Tropea, che sorsero solo nel ‘700, passa in rassegna, uno
per uno, i più importanti edifici di culto
tropeano, indicando le immagini in essi
rappresentate su tavola, su tela o sul muro
direttamente. La chiesa di Michelizia, la
Madonna dei latini (dove ora c’è il Calvario), la Cattedrale, la Cappella funebre (vicino all’ex Ospizio di S.Rita), il Monastero di S. Chiara, la Chiesa dell’Annunziata,
la Madonna di Romania, la chiesa
dell’Annunziata, il Convento dei Cappuccini, la Cappella del SS Sacramento in
Cattedrale, la Chiesa dei Gesuiti, la Cappella dei nobili, la Chiesa di S. Francesco
di Paola, la Chiesa di S. Francesco di
Assisi, le Chiese di S. Caterina e S. Giuseppe che ospitano tele del Grimaldi e di
un certo Bagnato (o Bagnati) . In ognuno
di questi luoghi di culto c’è un’opera pittorica fatta nel ‘700. Alcuni cenni sono dedicati anche al primo pittore tropeano (vissuto nel 1500) di cui si ha notizia: Antonio Spanò
Da ultimo il teologo ricorda un certo
Ruffa nell’ottocento e rileva che le arti figurative non sono state più riprese nella
nostra epoca. Le belle foto riportate in appendice sono di Saverio Caracciolo. Il libro è in vendita nelle migliori edicole e
librerie (€ 5,00).
RICORDANDO FRANCESCO CUTURELLO
La scorsa estate è venuto a mancare dopo lunga malattia Francesco
Cuturello, ex direttore delle Poste, già consigliere comunale al Comune
di Tropea e Consigliere provinciale in carica, eletto nelle liste di A.N.
Francesco Tigani, parlando a nome dei consiglieri, degli assessori e del
Presidente della provincia ha ricordato la sua meticolosità nel lavoro
delle commissioni. Alla famiglia le condoglianze della redazione del
giornale.
LA PIAZZA
-cultura -
Appunti per un saggio critico su
Pasquale Bourelly
Parroco di S. Caterina al Corso in Tropea dal 1858 al 1873
“Il Parroco D. Pasquale Bourelly era oriundo francese, capitato a Tropea perché un suo fratello era direttore di una
Conceria nella Marina di Tropea e sua madre sposò, in seconde nozze, un tale Francesco Zinnato negoziante, un bottegaio
in Piazza Ercole a Tropea. Fu parroco di S.ta Caterina ed era
sacerdote colto ed erudito e buon predicatore, ma alquanto
liberale; infatti, si ricorda di lui una predica, in Cattedrale, in
cui esortò con queste parole: “Avanti. avanti, la vittoria è nostra”,
volendo alludere alle vittorie di Garibaldi del ’60 o del ’70.
Giovane sacerdote, accompagnando il Vescovo Franchini
(napoletano) nelle Chiese, dove doveva predicare, il Superiore
invitava il Bourelly a predicare (improvvisando) con queste
parole: “parlerà il francesiello”. Oltre che versato in filosofia,
latino e greco , era anche elegante poeta e specialmente nel
genere satirico. E’ rimasta famosa una sua satira in versi contro un suo confratello, il Sac. Leonardo Tocco, che fu letta nella Sala capitolare in presenza del Capitolo riunito, suscitando
l’ilarità generale. Presente lo stesso Tocco, ignaro del soggetto,
e quando costui si accorse che il denigrato era lui, montò in
furia inveendo contro il lettore Sac. Titta Ruffa, mentre altri
preti lo trattenevano, volendo che egli la sentisse per intero.
Per un grave errore commesso, da giovane prete, perde la
parrocchia, sicché il Vescovo Vaccari fu costretto a trasferirlo
e raccomandarlo a Napoli, dove pare facesse l’economo, ed io
lo ricordo, verso il ’90, economo nella Chiesa della Rotonda.
Insegnò filosofia nel Seminario di Napoli vicino al futuro Cardinale Prisco, che in altra aula insegnava teologia, e quando
questi assurse all’alta dignità egli non seppe approfittare dell’intimità col collega d’insegnamento per chiedere un posto
dignitoso e lucrativo, forse perché non voleva farsi notare, vivendo ancora con quella donna, sebbene in abitazione lontano
parecchio dalla parrocchia.
Scrisse sonetti ed altre poesie, nonché sermoni e prediche,
ma tutto è rimasto, dopo la sua morte, avvenuta in Napoli nel…,
in potere della donna, la quale poi finì nella vicina S. Giovanni
novembre 2003 - pag. 15
a Teduccio. Quando Bovio scrisse il famoso “Cristo alla festa di
Purim” egli ha avuto il coraggio di confutarlo ed in ciò ha avuto incoraggiamenti e consigli di professori e aristocratici cattolici, ma egli non ne fece una vera pubblicità, perché, come
ritengo, temeva che il suo nome, data la sua situazione equivoca, fosse attaccato dai seguaci del Bovio. Era gioviale e di cuore. Si compiaceva di avere a mensa comparelli e commarelle
del suo quartiere, a cui brindava allegramente ad uno per uno”.
2- La donna (fatale) si chiamava Romana Mazzara. Abitava
verso la Parrocchia di S. Demetrio di Tropea. Da la quale ebbe un
figliuolo (?). Cantava bene. Erano famosi i canti, tenuti dinnanzi
al Sepolcro, Giovedì Santo. Degna di nota la spiegazione dell’Evangelo domenicale e festivo. La donna si trasferì a Napoli prima che Bourelly partisse.
3- P. Bourelly fu parroco di S. Caterina M. di Tropea dal 1858
al 1873, Vescovo Michele Franchini dal 1832 al 1854. Vescovi di
quei tempi: Filippo De Simone (1807-1890), Luigi Vaccari (18171887). Nel 1870 Vescovo coadiutore De Simone. De Simone rimase in Diocesi dal 1855 al 1870.
4-Il defunto Cantore Tranfo di Tropea soleva dire del Borelly
che “era un sacerdote di grande ingegno e di una cultura profonda, specialmente dal lato letterario”. Si dice che fu di idee liberali. Il medesimo Cantore ripeteva spesso ai suoi amici l’inizio d’una
predica, tenuta non si ricorda dove, proprio mentre Roma si apprestava per capitolare, e che suonava così: “Avanti, avanti, la
Vittoria è nostra”.
N.B. Del Bourelly si conserva una domanda, rivolta a Mons.
Desimone, in data 8 ott. 1860, di recarsi a Napoli per alcuni affari
di famiglia. Il giorno stesso gli viene accordata, designando a sostituirlo il sac. Gioacchino La Torre:
“A Sua Ecc.a R.ma Monsig.re D. Filippo De Simone Vesc. di
Nicotera e Tropea. Ecc.a R.ma, Dovendomi, col Suo beneplacito,
recare in Napoli per alcuni affari di famiglia, la prego degnarsi
d’autorizzare il R.do Sacerdote D. Gioacchino Latorre a sostituirmi, durante la mia assenza, nella cura delle anime, con quelle
facoltà che saranno da Lei determinate. Tropea li 8 8bre 1860.
Pasquale Bourelly Parroco di S. Caterina V. e M.e”.
Don Carmine Cortese
[Dai Manoscritti di Don Carmine Cortese, raccolti e riordinati a cura di A. Pugliese: Quaderno n. 64]
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novembre 2003 - pag. 16
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