GLI ARGOMENTI
a. Disordine urbano
b. Problem oriented policing
c. Crime prevention through
environmental design
Trento, 8 giugno 2005
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DISORDINE URBANO
Cos’è?
Con il termine disordine definiamo quell’insieme di situazioni e
comportamenti che, nella percezione comune, risultano invadere
o ledere il bene collettivo.
In particolare, il disordine sociale comprende le condotte (guidare in
modo pericoloso, spacciare droghe in pubblico, ecc.) e le presenze
(prostitute, barboni, nomadi, ecc.).
Il disordine fisico comprende fenomeni quali i vandalismi (panchine
danneggiate, cassonetti bruciati, graffiti, ecc.), l’inquinamento
acustico e ambientale, gli stati di incuria (verde pubblico
poco curato) e di abbandono (bici, auto, moto edifici abbandonati).
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Quali effetti può produrre sulla comunità?
DISORDINE URBANO
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DISORDINE URBANO
Quali effetti può produrre sulla criminalità?
Secondo la teoria della broken window (Wilson e Kelly, 1982)
il disordine provoca un aumento della criminalità. “Se una
finestra di un edificio viene rotta e non è riparata, tutto il
resto delle finestre sarà presto rotto perché è il segnale che
a nessuno interessa nulla di quell’edificio”
ESEMPIO
Nel 1969 Philip Zimbardo, uno psicologo, testò la teoria
della broken window (auto abbandonate al ciglio della
strada).
Dalla teoria della broken window nasce la tolleranza zero di
New York.
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DISORDINE URBANO
La tolleranza zero: modello vincente o “bufala” globale?
Dal 1993, a New York nessuna tolleranza neppure per le più
minute infrazioni sulla pubblica via. Chiunque viene sorpreso
in città nell’atto di mendicare o di vaneggiare, di ascoltare
l’autoradio a tutto volume, etc. viene immediatamente
arrestato e chiuso in cella. Dal 1993 la criminalità è
diminuita. Solo merito delle forze di polizia?
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La tolleranza zero: modello vincente o “bufala” globale?
DISORDINE URBANO
Il calo della violenza criminale a New York era iniziato già
prima dell’ascesa di Giuliani nel 1990;
Il riflusso della criminalità violenta è stato altrettanto netto
nelle città americane che non hanno applicato la politica della
tolleranza zero, comprese quelle impegnate in una politica di
segno opposto, volta a curare un rapporto costante con la
cittadinanza per prevenire i reati, anziché prevenirli a
oltranza.
Durante il triennio 1984-1987 a New York avevano provato
con tolleranza zero: la criminalità è aumentata.
I tre fattori che hanno fatto diminuire la criminalità sono stati:
la crescita economica senza precedenti (più occupazione), la
diminuzione della popolazione giovanile 18-25 anni, la
flessione del mercato del crack.
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DISORDINE URBANO
“La teoria del vetro spaccato è solo un’estensione di quella
che chiamiamo abitualmente teoria spaccapalle. Una teoria
che ha la sua origine nell’ordinaria saggezza dei poliziotti.
Tutti sanno che quando un delinquente noto per i suoi reati
minori viene tartassato e preso di mira con insistenza, finisce
per stancarsi e se ne va a far danni da qualche altra parte”
J. Maple
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DISORDINE URBANO
Perché è importante contrastare il disordine?
Oltre ad avere effetti disgreganti sulla comunità, il disordine
può essere interpretato come il segno che la pubblica autorità
non è in grado di intervenire efficacemente sui problemi
generando un senso di abbandono. “L’effetto complessivo di
questa catena di fenomeni è la destabilizzazione della
comunità. […] Non bisogna dimenticare che nel lungo
periodo questi fenomeni di malcontento hanno un effetto
sulla mobilità residenziale dell’area, con uno spostamento dei
residenti più sensibili e abbienti. Questo effetto anticipa delle
vere e proprie trasformazioni socio-strutturali dell’area”
[Chiesi 2003]
PREVENIRE = FAVORIRE IL CONTROLLO SOCIALE INFORMALE
(collective efficacy)
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Quando il disordine è tollerabile…
DISORDINE URBANO
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Un’indagine in Trentino
DISORDINE URBANO
• Quali forme di disordine – sociale e fisico – sono percepite dagli
abitanti del Trentino?
In Trentino i livelli di disordine sociale e fisico sono generalmente molto
bassi: su una scala da 0 a 100 si collocano infatti su valori inferiori a 20.
I fenomeni che vengono notati con più frequenza riguardano le persone
che guidano in modo pericoloso, gli escrementi di animali per strada e le
scritte sui muri, monumenti e cartelloni pubblicitari.
Più di un trentino su due vede spesso o a volte degli immigrati ma la
maggior parte (70%) non dimostra segni di preoccupazione.
• Quanta preoccupazione sociale generano tra i trentini che le
percepiscono?
In Trentino i livelli di preoccupazione sociale sono medi: su una scala da
0 a 100 si collocano infatti su valori intorno a 30. A suscitare maggiore
preoccupazione sono per i fenomeni di disordine sociale: la presenza di
nomadi, la guida pericolosa, lo spaccio e il consumo di droghe in
pubblico e le persone che compiono atti vandalici. Per il disordine fisico:
le siringhe usate gettate per strada, gli escrementi di animali, i terreni
con rifiuti ingombranti e i preservativi usati.
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PROBLEM ORIENTED
POLICING (POP)
Cos’è?
Il problem oriented policing è un metodo di
problem solving che è stato sviluppato in USA e
adottato anche in Inghilterra.
Il POP tenta di risolvere il problema
coinvolgendo tutti i soggetti della comunità,
dai gruppi strutturati ai singoli cittadini.
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PROBLEM ORIENTED
POLICING (POP)
Come funziona?
Il metodo utilizzato è detto S.A.R.A.
Fase 1 - Scanning: raggruppa i fatti e le
segnalazioni in un unico problema.
Fase 2 - Analysis: consiste nell’approfondire la fase
1 raccogliendo informazioni su autori e vittime,
tempi di commissione del fatto, luogo e altri
dettagli dell’ambiente fisico, i precedenti, la
motivazioni, i guadagnia e le perdite delle parti
coinvolte, le cause apparenti e gli interessi in gioco.
Problema analysis triangle – PAT(caratteristiche del
luogo, della vittima e dell’autore)
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PROBLEM ORIENTED
POLICING (POP)
Fase 3 - Response: la risposta è riferita ad ogni
azione intrapresa per affrontare il problema. La
risposta può essere molto semplice (es. avviso
verbale) o più complicata. Nel selezionare la
risposta è cruciale definire nello specifico quali
sono i risultati attesi da quella risposta.
Fase 4 - Assessment: gli operatori devono valutare
se i tentativi di risolvere il problema hanno avuto
successo. Questa fase è importante perché: - aiuta
a capire se il problema continua ad esistere e
richiede ulteriore attenzione; - aumenta la capacità
futura: - aiuta a rafforzare la capacità di problem
solving del comando.
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PROBLEM ORIENTED
POLICING (POP)
Possibili conseguenze di un POP positivo:
1) Il problema e il suo impatto rimangono gli stessi
ma le risorse di polizia impiegate diminuiscono;
2) Il danno al pubblico si riduce sebbene il numero
di segnalazioni rimane lo steso;
3) Il numero di segnalazioni si riduce;
4) Il problema si elimina interamente.
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Un esempio/1
PROBLEM ORIENTED
POLICING (POP)
Scanning: gli esercenti e i residenti di un quartiere si
lamenta di un gruppo di giovani che si ritrovano all’uscita
dei negozi. Il numero di lamentele sugli schiamazzi è
aumentato nelle ultime settimane e la polizia è stata
chiamata molte volte.
Analyis: ulteriori indagini mostrano che la maggior parte
delle lamentele accadono il mercoledì tra le 9 e le 10
quando un gruppo di ragazzi tra i 15 e i 20 anni si
riunisce davanti a locali. La maggior parte dei reclami
proviene da persone anziane che vivono davanti ai negozi
e si sentono minacciati dai rumori. Alcuni ragazzi sotto i
16 anni sono stati visti bere alcol che hanno comprato
dal bar. C’è un club giovanile che apre ogni mercoledì
dove i ragazzi si incontrano.
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Un esempio/2
PROBLEM ORIENTED
POLICING (POP)
Response: La polizia può andare dal gestore del bar e
ammonirlo sul fatto di vendere agli under 16 alcol. Il
numero di pattugliamenti di polizia viene aumentato
durante il ritrovo dei ragazzi. I residenti anziani vengono
incoraggiati ad annotare tutti i comportamenti incivile
che notano. Gli operatori del centro giovanile dicono ai
ragazzi di non fermarsi fuori dal club quando questo
chiude. La polizia parla con i genitori dei ragazzi leader
del gruppo e li invita a seguire più attentamente il
comportamento dei figli.
Assessment: la situazione è monitorata tre mesi dopo
l’azione iniziale attraverso un colloquio con i residenti.
Pattuglie a random continuano a girare il venerdì notte
per controllare la situazione e vengono fatti controlli
sulla somministrazione di alcolici nei bar. In questo
modo la situazione si calma e non sono richiesti altri
interventi.
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PROBLEM ORIENTED
POLICING (POP)
IL PROBLEMA DEI FURTI D’AUTO E SU AUTO DAI PARCHEGGI
La maggior parte dei furti si verifica quando le macchine sono
parcheggiate sulla strada o nella proprietà privata del
proprietario perché lì stanno la maggior parte del tempo.
Tuttavia il rischio di furto per ora parcheggiate è molto più
grande quando le macchine sono nei parcheggi pubblici.
Problemi correlati
Vandalismi nei parcheggi, furti di moto, frodi alle assicurazioni
legati ai furti d’auto, furto di denaro dai parchimetri, etc…
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PROBLEM ORIENTED
POLICING (POP)
Fattori che contribuiscono al furto di/su auto nei parcheggi
Sicurezza autovetture: la maggior parte delle macchine hanno
sistemi di sicurezza inadeguati
Collocazione regionale: i furti d’auto sono generalmente più alti
nelle zone urbane che in quelle rurali perché il ladro ha più auto
da scegliere. Anche la posizione geografica può facilitare o
meno.
Modelli delle autovetture: vi sono variazioni a seconda dei gusti
dei ladri d’auto. Alcune ricerche dimostrano che i joyriders
scelgono macchine divertenti da guidare, con una buona
accelerazione. I ladri professionisti o rubano macchine costose
che possono esportare o macchine vecchie che possono
cannibalizzare.
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PROBLEM ORIENTED
POLICING (POP)
Dimensione dei parcheggi e localizzazione: i parcheggi in
centro sembrano essere più a rischio perché è più facile trovare
bersagli appetibili. Allo stesso modo si prediligono parcheggi
grandi a parcheggi piccoli
Utenti del parcheggio: i parcheggi di attestamento per lavoratori
hanno un alto rischio di furti
Disegno e gestione del parcheggio: la mancanza di controlli
dell’accesso contribuisce ad aumentare il tasso di furti. Inoltre
per fornire il parcheggio a costi minori, non viene garantita la
sorveglianza.
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PROBLEM ORIENTED
POLICING (POP)
Analizzare il problema a livello locale
Natura dei furti
Esempi…
Condizioni che facilitano il furto
Esempi…
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PROBLEM ORIENTED
POLICING (POP)
COSA SEMBRA FUNZIONARE: assumere personale di
sorveglianza; migliore la sorveglianza naturale di entrate
e uscite; assumere personale di sicurezza con funzioni di
vigilanza; installare CCTV; aumentare l’illuminazione;
perimetrare il parcheggio, installare barriere all’entrata
e/o accessi elettronici; adottare un sistema di rating per
la sicurezza dei parcheggi; arrestare e perseguire gli
autori recidivi.
COSA SEMBRA FUNZIONARE POCO: campagne di
sensibilizzazione; avvisare gli autori di reato;
promuovere l’acquisto di sistemi di allarme; usare auto
civetta; reindirizzare gli interessi dei joyriders.
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CRIME PREVENTION
THROUG
ENVIRONMENTAL
DESIGN (CPTED)
Cos’è?
È un approccio ambientale di prevenzione
che agisce principalmente sulla
organizzazione degli spazi come deterrente
al prodursi dell’atto criminale.
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CRIME PREVENTION
THROUG
ENVIRONMENTAL
DESIGN (CPTED)
Pruitt-Igoe (St. Louis) – 2740 Case popolari costruite negli
anni ’60…
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CRIME PREVENTION
THROUG
ENVIRONMENTAL
DESIGN (CPTED)
… 300 milioni di dollari andati in fumo
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CRIME PREVENTION
PROBLEM
ORIENTED
POLICING (POP)
THROUG
ENVIRONMENTAL
DESIGN (CPTED)
Le critiche di Newman sull’edilizia residenziale pubblica
1. Gli edifici erano così grandi, con così tante persone che
non si poteva riconoscere chi ci abitava da chi ci passava per
altri interessi
2. Siccome gli edifici avevano moltissime entrate e uscite i
criminali potevano facilmente entrare e commettere reati
3. Poiché l’edilizia pubblica era costruita in aree ad alto
tasso di criminalità diventavano facili obiettivi per gli autori
di reato
4. L’apparente basso costo degli edifici contribuì a mandare
il messaggio che a nessuno interessava di quei luoghi
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CRIME PREVENTION
THROUG
ENVIRONMENTAL
DESIGN (CPTED)
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Gli effetti del tipo di edificio sul controllo delle strade da
parte dei residenti – Soluzione A
CRIME PREVENTION
THROUG
ENVIRONMENTAL
DESIGN (CPTED)
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Gli effetti del tipo di edificio sul controllo delle strade da
parte dei residenti – Soluzione B
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THROUG
ENVIRONMENTAL
DESIGN (CPTED)
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Gli effetti del tipo di edificio sul controllo delle strade da
parte dei residenti – Soluzione C
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THROUG
ENVIRONMENTAL
DESIGN (CPTED)
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CRIME PREVENTION
PROBLEM
ORIENTED
POLICING (POP)
THROUG
ENVIRONMENTAL
DESIGN (CPTED)
I due principali assunti del CPTED
1. L’occhio sulla strada, quindi la presenza di attività, di
movimento, di affacci degli edifici, di finestre è il primo
tutore della sicurezza.
2. La sicurezza urbana è strettamente correlata
dall’identificazione dei cittadini con il proprio territorio. Il
cittadino difende, rispetta il territorio che sente proprio.
Ne consegue che l’attenzione alla sicurezza deve essere
presente fin dalle fasi iniziali in tutti i livelli di pianificazione
e progettazione dell’ambito urbano.
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CRIME PREVENTION
PROBLEM
ORIENTED
POLICING (POP)
THROUG
ENVIRONMENTAL
DESIGN (CPTED)
LIVELLO MACRO
È la fase in cui vengono decise funzioni e attività, si va ad incidere sulla
vitalità dei luoghi alle diverse ore del giorno e della settimana e pertanto viene
deciso implicitamente il livello di sorveglianza spontanea.
Hanno influenza sulla sicurezza:
1. La distribuzione delle attività sul suolo urbano, con le temporalità che ne
derivano.
2. Il modo di impianto delle infrastrutture che isolano alcune parti del
territorio, che creano spazi di risulta inutilizzati, insorvegliabili oppure che
creano quartieri isolati.
3. Il tipo di impianto edilizio, cioè la morfologia dei quartieri.
4. Politica del commercio; equilibrio tra commercio inserito nel tessuto
urbano e grandi superfici isolate;
5. L’impianto dei trasporti pubblici e soprattutto la localizzazione delle
fermate, che devono essere studiate anche in funzione dei percorsi quotidiani
diurni e serali degli utenti
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LIVELLO MESO
PROBLEM
CRIME
PREVENTION
ORIENTED Sono definite la struttura degli spazi, le ubicazioni degli edifici e
THROUG (POP)
POLICING
l’uso dei diversi piani, la struttura del verde, la viabilità e i
ENVIRONMENTAL
parcheggi. Si va ad incidere sulla possibilità ed efficacia di
DESIGN (CPTED)
sorveglianza spontanea o semi strutturata.
Che cosa incide sulla sicurezza?
La struttura nella continuità del sistema strada;
Il volume di traffico né troppo né poco;
La sorveglianza esercitata dal mezzo pubblico, la localizzazione
delle fermate;
La lunghezza e la forma degli isolati;
La modalità di affaccio su strada, la posizione delle portinerie;
La localizzazione dei negozi, dei chioschi e delle edicole;
Gli effetti cumulativi tra fermata/negozio/edicola/benzinaio;
Gli orari dei servizi e dei trasporti; la struttura e manutenzione del
verde;
La manutenzione affidata agli abitanti.
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CRIME PREVENTION
PROBLEM
ORIENTED
POLICING (POP)
THROUG
ENVIRONMENTAL
DESIGN (CPTED)
•LIVELLO MICRO
Si definiscono pertinenze private, spazi semi pubblici,
recinzioni, percorsi, ingombri, alberature, illuminazione,
arredo urbano, affacci e ingressi, visibilità e trasparenza
degli spazi, immagine comfort dei luoghi, propensione al
degrado.
Esempi
Le portinerie
Le attività ai piani terra
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CRIME PREVENTION
PROBLEM
ORIENTED
POLICING (POP)
THROUG
ENVIRONMENTAL
DESIGN (CPTED)
1.I principi guida/1
Si ottiene sicurezza attraverso la vitalità dei luoghi in
quanto la frequentazione degli spazi pubblici produce
sorveglianza spontanea;
Si influisce su percezione della sicurezza e sicurezza
effettiva rafforzando l’identificazione con i luoghi e il senso
di appartenenza da parte degli abitanti
La chiarezza nell’organizzazione degli spazi e la visibilità
dei luoghi incidono fortemente sulla sicurezza e sulla
percezione di sicurezza
Per migliorare la sicurezza bisogna evitare gli spazi morti
(senza vitalità), nascosti o indefiniti, perché gli atti di
vandalismo e di criminalità tendono a concentrarsi in questi
luoghi
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CRIME PREVENTION
PROBLEM
ORIENTED
POLICING (POP)
THROUG
ENVIRONMENTAL
DESIGN (CPTED)
I principi guida/2
5. Per migliorare la sicurezza, è necessario sostenere i
meccanismi di sorveglianza spontanea, anche attraverso la
sorveglianza organizzata
6. La videosorveglianza va usata solo nei casi in cui altre
forme di sorveglianza spontanea non sono possibili
7. La sicurezza ambientale si ottiene anche organizzando
servizi di accoglienza per le popolazioni marginali.
8. Le situazioni e sistemazioni temporanee (cantieri,
recinzioni, deviazioni) creano non solo disagio, ma anche
luoghi potenzialmente pericolosi. Bisogna quindi progettare
e curare anche in termini di sicurezza le sistemazioni
temporanee durante i cantieri
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GLI ARGOMENTI
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b. Problem oriented policing
c. Crime prevention through
environmental design
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