Anno V - N. 46 Mensile del sud-est sardo GENNAIO 2012 Copia gratuita Direttore Michele Garbato Caso aeroporto. Liquidatore in arrivo per il consorzio ma è ancora polemica fra i Comuni Il caso. Dietro le luminarie natalizie il dramma dei negozianti sarrabesi P. 4-5 Commercianti in affanno «Crisi pesante, reagiamo» Le festività aggravano i problemi e le prospettive per il 2012 non sono incoraggianti. Appello ai Comuni: «Intervenite» Ambiente P. 12 300mila euro dalla Regione per il progetto tutto sarrabese "Panta Rei" PAG. 3 Cultura Si rinnova la tradizione della festa di Sant'Antonio con il consueto "fogu fogoni" Eccellenza P. 23-24 Promozione Il Muravera calcio guarda con ottimismo al 2012. Il Castiadas ora vede la salvezza P. 18 P. 25 Parla Mancini, portierone del Porto Corallo: «L'obiettivo è l'Eccellenza» Il territorio Castiadas PAG. 11 San Vito PAG. 13 Terreni a condizioni agevolate per i giovani "Battesimo civico" per i neo-diciottenni Muravera PAG.9 Avanzano con rapidità i lavori per la costruzione della nuova chiesa dedicata a Giovanni Paolo II 2 La Voce del Sarrabus 3 La Voce del Sarrabus GENNAIO 2012 GENNAIO 2012 Primo piano Aeroporto, arriva l'atto finale «Ora si nomini il liquidatore» Polemica fra i soci del Consorzio. Castiadas diserta la seduta dell'assemblea: «Si tratta di una forzatura». Tore Sanna: «Si sono prese decisioni che dovevano essere assunte 5 anni fa» Degustazione di salsiccia e polenta MICHELE GARBATO ● Arriverà il liquidatore. Forse. A decidere le sorti del Consorzio Costa del Sole, quello che doveva gestire il mai nato aeroporto del Sarrabus, sarà il presidente del Tribunale di Cagliari, cui due dei tre soci del Consorzio, Villaputzu e Villasimius, si sono rivolti per la nomina di un commissario liquidatore. Sarà lui a porre la parola fine ad uno dei "flop" che rimarrà scritto a caratteri indelebili nella storia del Sarrabus. Alla fine dell'anno scorso l'assemblea del Consorzio si è riunita per decidere il da farsi: il progetto aeroporto è morto da tempo ma l'assemblea (che non si riuniva da cinque anni o poco più) non ne aveva ancora preso atto, così come non aveva ratificato le dimissioni del presidente Eugenio Murgioni rassegnate ad aprile dello scorso anno. Una riunione non senza polemiche: i rappresentanti del Comune di Castiadas hanno disertato la seduta, nonostante fosse stata convocata nel municipio di Olia Speciosa. Un fatto che non ha fermato le decisioni dell'assemblea, composta dai rappresentanti dei comuni di Villaputzu e Villasimius, i sindaci Gianfranco Piu e Tore Sanna che hanno inviato una lettera al presidente del Tribunale di Cagliari per chiedere la nomina di un liquidatore che, una volta verificati debiti e crediti, manderà in pensione il Consorzio. E sono proprio i debiti a far tremare i polsi delle amministrazioni comunali interessate con quella parcella da capogiro (circa un milione di euro) richiesta dall'ingegnere che ha progettato lo scalo aereo. «È stato deciso quello che doveva essere fatto già cinque anni fà - ha detto non senza una punta di polemica il sindaco di Villasimius e presidente dell'Unione dei Comuni, Tore Sanna - il Consiglio di Amministrazione era scaduto il 31 dicembre del 2006. In tutti questi anni nessuno si è mai preso la briga di ricostituire gli organi del consorzio». Dal canto suo, il Comune di Castiadas, per bocca del vice-sindaco Mauro Vargiolu, contesta le decisioni dell'assemblea e ne mette in dubbio la validità: «Le procedure adottate sono una forzatura - ha spiegato Vargiolu - innanzitutto perchè alla riunione non era presente il segretario comunale. E poi lo scioglimento andava fatto davanti ad un notaio». Castiadas, richiede anche una sorta di risarcimento per le spese sostenute per il personale che l'ente ha distaccato presso il Consorzio. Insomma, fra i comuni soci del Costa del Sole è in atto una sorta di "crisi diplomatica". Il presidente dell'Unione dei Comuni, Tore Sanna non ha peli sulla lingua: «Trovo che la decisione presa all'unanimità dal consiglio comunale di Castiadas di uscire unilateralmente dal Costa del Sole non sia corretta - ha dichiarato Sanna - così come ho trovato di cattivo gusto investire il segretario comunale di "indagare" sulle pendenze penali dei componenti del cda del Consorzio, sottoscritto compreso». Insomma, all'orizzonte si profila una battaglia legale che potrebbe avere ripercussioni anche sulla coesione all'interno dell'Unione dei Comuni. «Sarebbe davvero triste per il Sarrabus», ha commentato Tore Sanna. 4 La Voce del Sarrabus 5 La Voce del Sarrabus GENNAIO 2012 GENNAIO 2012 Reportage Virgolette Anziché reagire alla crisi ci si è abbattuti ancora di più. Serve entusiasmo e fiducia Sandro Paderi Negozio di abbigliamento Siamo molto legati alla stagione turistica e nel 2011 è andata male. Ma dobbiamo reagire Stefano Boi Titolare di una enoteca Lavoro, sacrifici e un sorriso per scacciare la crisi: i commercianti di Muravera si attrezzano per il 2012 Commercio in affanno «Supereremo la crisi» I consumatori sanvitesi hanno risposto positivamente in occasione delle festività natalizie Roberto Cireddu Assessore comunale di San Vito ● Poche luci e saracinesche abbassate. Anche il tessuto commerciale di Muravera non sfugge alla morsa della crisi. Nella sola via Montessori due attività commerciali hanno chiuso i battenti lo scorso 31 dicembre. Altre cinque tra la via Roma e il centro storico potrebbero gettare la spugna entro il 2012. Fra i commercianti, anche i più ottimisti, c'è molta preoccupazione. Il calo del fatturato annuo ha percentuali a doppia cifra. Con record negativi durante le festività natalizie. «Noi siamo un po' come le formichine, spiega Stefano Boi - titolare di una enoteca in via Montessori - durante l'inverno si va avanti grazie al buon lavoro fatto durante la stagione turistica. Il pro- blema è che la scorsa estate è stata drammatica con un calo vertiginoso delle vendite. E stavolta il Natale non ci è stato di grande aiuto». Un dato che nessuno smentisce: «Inutile nascondersi - ha aggiunto Roberta Murgia, foto e video - girano meno soldi. Sono certa però che il Sarrabus, più di altri territori, ha le armi per superare questo momento difficile». Si cercano spira- gli d'ottimismo ma senza perdere di vista la realtà: «Il problema - dice Nicola Di Pierro dell'Isola dei tabacchi - oltre alla pressione fiscale, è che il mercato in alcuni settori è saturo. Solo chi riesce a diversificare la propria offerta può cercare di stare sul mercato. Il 2011 ha lasciato il segno e per quest'anno sono sì fiducioso, ma dobbiamo comunque prepararci all'e- ventualità di un 2012 difficile». Fiducia insomma, ma da qualche parte c'è anche un po' di rassegnazione, quella di cui il presidente dimissionario dell'associazione dei commercianti di Muravera Sandro Paderi non vuol sentire parlare: «Anziché reagire alla crisi dice - ci si è prostrati ancora di più riducendo gli orari di apertura durante le festività natalizie, rinunciando Dimissioni in blocco Il presidente Sandro Paderi e l'intero consiglio direttivo dell'associazione dei commercianti di Muravera è dimissionario. A fine gennaio - la data è ancora da stabilire - si andrà ad elezioni con il rischio che nessuno si presenti e che si metta la parola fine ad un progetto nato cinque anni fa e mai decollato veramente. «Non avevamo un mandato - ha spiegato il titolari dello storico negozio di abbigliamento - e non ci riproporremo. Si fa tesoro delle esperienze. Lasciamo un bilancio in ordine. Adesso è il momento dei giovani. Fatevi avanti, il paese ha bisogno di voi». a combattere, pensando che tanto non si vende». Poi chiarisce meglio. «Il tessuto commerciale locale non è abituato ai sacrifici, occorrerebbe per esempio tenere aperto anche con il rischio di non vendere». Rimboccarsi le maniche insomma. E non accettare passivamente «un mercato saturo, una concorrenza sleale fatta di saldi fuori stagione, istituzioni che collaborano poco con il tessuto commerciale del paese». Quindi lancia un messaggio: «Affrontiamo il 2012 con entusiasmo. Rinnoviamo i nostri sforzi, sorridiamo ai clienti». Infine l'appello alle istituzioni: «Il rilancio deve partire da loro, dagli enti locali e in questo senso il Comune deve fare la sua parte ed evitare di fare delle critiche senza conoscere bene la situazione». Calano le vendite in tutti i settori ma aprono nuove attività SABINA SESTU ● I commercianti sanvitesi sono realisti ma non pessimisti. Sentono la crisi ma non si vogliono dare per vinti. Anzi, sono pronti a rimboccarsi le maniche per superare il momento. E in effetti le uniche attività che hanno chiuso a San Vito nel 2011 sono state un negozio di generi alimentari e un punto vendita di telefonia. Il primo forse non ha retto alla concorrenza, mentre il negozio di telefonia mobile sembra aver subito un default interno: «Non ci sapevano fare – hanno, infatti, affermato diversi exclienti – non erano molto disponibili con la clientela. Inoltre, il negozio apriva senza rispettare gli orari istituzionali». I problemi che incontrano i commercianti sanvitesi sono, per la maggior parte, legati alla grave crisi economica che sta attraversando l’economia mondiale. «La crisi certo si sente. Le vendite si sono contratte e il futu- ro non si profila roseo – ha affermato Cristina Meloni, proprietaria di una boutique - per il 2012 sono realista, non mi aspetto niente di facile commercialmente parlando. È per me una fortuna non dover pagare l’affitto visto che lo stabile è di proprietà. Il commerciante che deve pagare anche il canone d’affitto, sicuramente affronta ulteriori problemi. Ma io non mi arrendo e cerco di tenermi al passo con i tempi. Ho, infatti, aperto anche un sito internet sulla mia attività e ho dato la possibilità di poter acquistare anche online. Ho visto che ha un riscontro positivo anche la pagina Facebook della mia boutique». Anche il settore alimentare subisce gli effetti della perdita del potere d’acquisto degli stipendi e delle difficoltà economiche dei cittadini. «Non so dire in percentuale di quanto si sono contratte le vendite, ma un calo significativo c’è sicuramente stato- ha dichiarato Pietro Vargiu, macellaio sanvitese - la clientela non si è ridotta, ma la quantità di carne acquistata sì. Certo ha inciso, oltre alla crisi economica, anche l’apertura del grande discount, che è dotato anche di un reparto di macelleria. Io non ci sono mai stato perché preferisco acquistare ciò che mi serve dai commercianti di San Vito». I negozi di abbigliamento, naturalmente, sono quelli che subiscono di più le contrazioni delle vendite, come evidenzia Lucia Caso, che gestisce una jeanseria: «Noi abbiamo aperto due anni fa e fino alla scorsa estate tutto andava bene. Ora le vendite si sono contratte. La crisi si sente ma noi siamo ottimiste. Abbiamo avuto il coraggio di aprire e lanciarci in quest’avventura e il riscontro finora è stato positivo. Certo non è più come prima, ora la gente non compra più il capo firmato da 100euro, ma con quella somma i clienti sperano di uscire dal negozio con un completo. Il Centro Commerciale Naturale? Ha lo scopo di farci conoscere ed apprezzare dai cittadini sarrabesi. Non siamo a rischio chiusura e l’ottimismo di superare anche questa crisi non manca». Lanfranco Mocco, proprietario di una rivendita di giocattoli, ha la ricetta per superare la crisi del commercio: «I cittadini sanvitesi devono riscoprire il piacere di acquistare in paese. Devono rendersi conto che se comprano a Cagliari impoveriscono il nostro territorio, perché i soldi non circolano nella nostra zona. Molti credono di risparmiare andando nei grossi centri commerciali, ma spesso dimenticano che i cinque euro risparmiati qua, costano 20-30euro di benzina». Sarà questa la soluzione per la crisi del commercio sarrabese? Nel mentre qualcuno ha creduto nella ripresa del settore commerciale e, in controtendenza rispetto alle aspettative negative della maggior parte degli italiani, ha aperto il primo negozio di ottica di San Vito. Sotto le luminarie nulla A Villaputzu mancano ancora le zone commerciali e artigianali A Muravera ci sono anche segnali di ripresa: «Ora le istituzioni ci aiutino» GIANNI AGUS «Realisti ma non pessimisti» San Vito adesso sfida la crisi MICHELE GARBATO Il villaggio di Porto Corallo desolatamente vuoto d'estate è l'emblema della crisi Alessandro Carta Titolare di un bar Il punto sulla crisi in tutto il Sarrabus Non si può parlare di crollo drammatico delle vendite ma di certo i commercianti sarrabesi sono in netta difficoltà. Ma i segnali positivi non mancano, non ultima la voglia di rimboccarsi le maniche e trovare nuove idee per rilanciare le loro attività. I Comuni? Facciano la loro parte. ● Le luminarie ci sono, forse più belle degli anni passati, ma non nascondono la stagnazione che investe il settore commerciale di Villaputzu. I numeri parlano di una sostanziale stabilità rispetto allo scorso anno (un'attività commerciale chiusa, un'altra in procinto di cessare l'attività) ma anche il più distratto degli osservatori capisce al volo che gli operatori del settore incontrano moltissime difficoltà per rimanere nel mercato. «La crisi del commercio non perdona nessuno – ha spiegato Franco Anedda, presidente del Consorzio Castello di Quirra che riunisce circa 60 operatori del paese - e ovviamente non riguarda solo il nostro paese». Nemmeno il periodo natalizio, in cui di solito il La via Nazionale a Villaputzu: la strada commerciale del paese è spesso vuota Artigiana di San Vito all'opera volume delle vendite aumenta, ha apportato una boccata d'ossigeno: «A Natale c'è stata molta calma – ha detto Anedda - Le vendite nel periodo delle feste è in netto calo già da diversi anni. Ovviamente ora come ora si è notato un peggioramento dovuto alla recrudescenza della crisi. La gente non spende e sta molto attenta». A soffrire della negativa congiuntura economica, almeno a Villaputzu, sono soprattutto i ristoranti, alla prese con un netto calo degli avventori: «Proprio così – ha confermato il presidente del Consorzio Castello di Quirra - Per Capodanno un ristorante del paese non ha nemmeno aperto, gli altri hanno fatto il pienone ma solo per quel giorno. C'è molta prudenza da parte dei consumatori». Tengono, anche se a fatica, market, negozi di alimentari («bisogna pur mangiare», ha commentato Franco Anedda) e, nonostante gli oggetti in vendita non siano commestibili, i negozi di elettronica e telefoni cellulari. Quanto al caso Quirra, che non pochi danni ha inflit- to al turismo villaputzese, Anedda è categorico: «non ha influito sul calo dei consumi». Qualche lamentela emerge invece per ciò che concerne il rapporto commerciantiComune: «Col nuovo assessore (Salvatore Melis n.d.r.) - ha dichiarato Franco Anedda – c'è un buon dialogo e questo è una bella notizia. Le difficoltà che incontra Villaputzu sono dovute al fatto che non c'è un piano urbanistico come si deve. Non c'è una zona artigianale e una commerciale e questo ha bloccato molto le attività. Noi commercianti non possiamo fare a meno di consorziarci per superare la crisi, però bisogna crederci. Il consorzio di Villaputzu non è fallito, stiamo lavorando e progettando nuove iniziative. Naturalmente occorre anche l'appoggio dell'amministrazione comunale. Aspettiamo le nuove elezioni in comune e vedremo di instaurare un dialogo costruttivo con l'amministrazione che verrà. Con una buona collaborazione fra commercianti e comune, l'economia di Villaputzu potrà riprendersi». 6 La Voce del Sarrabus GENNAIO 2012 La Voce del Sarrabus GENNAIO 2012 7 8 La Voce del Sarrabus Lettere e opinioni Caso Quirra, un cittadino: «Che criteri ha seguito la Procura per le riesumazioni?» Di recente sono state effettuate presso il cimitero di Villaputzu le riesumazioni dei corpi dei pastori di Quirra morti per tumori. Il tutto nell'ambito dell'inchiesta sul Poligono che sta conducendo la Procura di Lanusei. E' stato riesumato anche un mio congiunto che non è morto di tumore ma per un attacco cardiaco e di mestiere non faceva il pastore. Mi domando e dico: che senso ha disturbare il riposo di defunti che niente hanno a che fare con la cosiddetta "Sindrome di Quirra"? Senza contare il dolore provocato a noi familiari che niente abbiamo potuto fare per opporci alla decisione dei magistrati. Ultima considerazione: perchè hanno riesumato il mio congiunto morto di cuore e sono stati palesemente ignorati altri defunti, persone che tutti sanno essere decedute per leucemie? LETTERA FIRMATA - VILLAPUTZU L'editoriale Commercio in crisi nera, associarsi la sola salvezza P GENNAIO 2012 Inviare le lettere di lunghezza non superiore alle 20 righe all'indirizzo e-mail [email protected]. La direzione si riserva il diritto di intervenire sul testo per abbreviarlo o per ricondurlo entro i limiti della legge. di Michele Garbato oche luci e saracinesche abbassate». Il cronista de La Voce del Sarrabus che ha scritto queste parole non poteva trovare migliore istantanea della crisi economica che sta colpendo il territorio, in particolare nel settore del commercio. Sia chiaro, i commercianti sarrabesi sono gente tosta e resistono su un'immaginaria linea del Piave. Non tutti ce la fanno però: qualcuno ha chiuso i battenti del proprio negozio o lo farà a breve. Nemmeno le feste natalizie hanno risollevato la situazione, anzi: i saldi, stando alle previsioni, segneranno un nuovo ed ulteriore flop delle vendite. Il mercato è saturo, dicono gli economisti. Non ci sono i soldi, aggiungerebbe l'uomo del- la strada. Fatto sta che questo momento difficile, aggravato per il Sarrabus da una stagione turistica 2011 chiusasi col segno meno, va superato quanto prima. La strada che potrebbe dare risultati è quella dell'associazionismo. In una parola, rilanciare i centri commerciali naturali in attività da tempo, quelli di Muravera e Villaputzu, e incentivare quello appena nato a San Vito. Il buon senso comune, del resto, lo insegna: «Uniti si vince». Qui da vincere c'è la sopravvivenza di un territorio. Non si può perdere un patrimonio di professionalità ed esperienza come quello che i nostri operatori commerciali hanno da tempo dimostrato di saper garantire. E gli enti locali? Facciano la loro parte senza scuse. Farmacie chiuse durante le feste natalizie. Una cittadina: «Disagi inaccettabili per chi ha bisogno di medicine» Sono un’affezionata lettrice del vostro giornale e per questo mi affido a voi per mettere in risalto un problema che secondo me riguarda tutti i cittadini sarrabesi. Durante queste ultime festività mi è capitato un piccolo problema risolvibile con un medicinale da banco, per capirci uno di quelli che si possono comprare senza ricetta medica. A casa non l’avevo, quindi mi sono diretta verso la farmacia più vicina. Era chiusa e leggendo la locandina dove sono scritte le farmacie di turno ho scoperto che l’unica aperta era quella di Villasimius. Ho rinunciato. Mi sono tenuta il mal di testa fino al giorno seguente. Per me era un problema da niente, ma quante persone hanno problemi più gravi del mio e necessitano urgentemente di comprare medicinali? Non è giusto che debbano sciropparsi chilometri e chilometri e tanti disagi. I farmacisti di San Vito, Villaputzu e Muravera non potrebbero accordarsi per risparmiare disagi del genere ai malati? UNA LETTRICE - SAN VITO Campo sportivo di via dei Gelsi, il Comune metta fine al Far West Orario affisso nei tre cartelli affissi all'interno del campo di calcio di via dei Gelsi: dal 1 ottobre al 30 giugno si può usufruire del campo dalle ore 15,30 alle ore 17. Di fatto il campo è aperto a tutti e spesso il personale preposto all'apertura dai servizi sociali, lo ha chiuso più tardi delle 21. Non basta. I frequentatori, nonostante l'ingresso principale sia aperto, vi accedono attraverso le feritoie create con atti di vandalismo indecorosi ed indecenti , a cui nessuno pone rimedio. Quanto si deve aspettare perchè vengano predisposti i parcheggi per i motorini, più volte richiesti, nell'ampia via dei Gelsi, senza creare disagi ai residenti? Il Comune intervenga quanto prima. LETTERA FIRMATA - MURAVERA Un lettore polemizza: «I "paladini" diano il buon esempio» Che senso ha fare i "paladini" che distribuiscono "cartellini" sul giornale, se poi si parcheggia dove non si dovrebbe, magari a ridosso delle strisce pedonali? Meditare prima di scrivere... UN LETTORE - MURAVERA La foto del mese Anno V - N. 46 Mensile del sud-est sardo Presidente Don Emilio Manca Direttore responsabile Michele Garbato Capo redattore Gianni Agus Redattori Giancarlo Cuccu, Renzo Cuccu, Sabina Sestu Collaboratori Stefania Cauli, Francesco Monni, Maria Cinus, Erino Poli, Angelo Picariello Foto Alberto Masala, Alessandro Bulla Progetto grafico Simone Utzeri Antonio Dentoni Pubblicità 339 1513466 Redazione Via G. Marconi, 107 09043 Muravera (CA) 070 9931481 329 7046552 - 393 9161711 [email protected] Stampa: Centro stampa Unione Editoriale TESTATA GIORNALISTICA REGISTRATA PRESSO IL TRIBUNALE DI CAGLIARI. REG. N. 5/1995 9 La Voce del Sarrabus GENNAIO 2012 Ecco cosa resta dell'antica chiesetta di San Giorgio nell'abitato di Villaputzu. Rovine pericolanti, rovi ed erbacce. Immagine emblematica della considerazione di cui godono i beni culturali nostrani. Si tratta solo di mancanza di fondi o di insensibilità per la sorte del nostro patrimonio artistico? Il punto di vista I consigli per l'educazione dei figli Spazio all'interiorità basta con la cultura dell'immagine e della televisione Gentilissimi genitori Quest’anno ci siamo preposti di parlare dei Valori, di parlare cioè di quelle realtà che innalzano vostro figlio: lo fanno diventare “grande” e non solo “grosso”. Dopo aver scritto sulla Gentilezza sul Silenzio e sulla tenerezza, questa volta vorrei parlarvi dell’Interiorità. Non lasciatevi spaventare dalla parola che è quasi scomparsa, ma che resta indispensabile, se vogliamo educare. Spero di provarvelo nelle poche righe che seguono. L’INTERIORITÀ Oggi ciò che conta è l’immagine. Tutto è spettacolo, tutto è look: appaiono, dunque sono! Luccico, dunque, esisto! Si può essere mascalzoni, mediocri, anche scemi, ma la cravatta giusta e il profumo adatto risolvono tutto. Chi non si firma è perduto! Che dire di tanto spostamento dell’interiorità all’esteriorità? Senza mezzi termini, dico subito che è una vera e propria trappola, un inganno. Se bastasse l’apparire, la bella rosa dovrebbe fare la minestra più buona del brutto cavolo! E’ molto indovinato il proverbio: “Vesti una fascina e ti sembrerà una regina” (intanto, però, resta fascina!). Ma la cosa più grave a cui porta la troppa esaltazione dell’esteriorità è questa: a forza di insistere sull’apparire, tanti sono arrivati a credere che la bellezza sia un dovere. Quante sofferenze, quanti drammi sta producendo, soprattutto tra gli adolescenti, il martellamento continuo della televisione, delle riviste, dei giornali, sull’obbligo della bella presenza, del bel corpo! Dobbiamo andare contro corrente. All’uomo esteriore vogliamo anteporre l’uomo interiore. Che fare in concreto? Ecco alcune proposte. • Diciamo al figlio che anche se un asino compare mille volte in televisione, con ciò non diventa un cavallo! Aggiungiamo che la bellezza dura fino alla porta, la bontà fino alla morte. • Non ironizziamo mai sul corpo del figlio, piuttosto sdrammatizziamo. Scherziamoci su: “Che importa se sei funghetto? Ti giri meglio nel letto! Che importa se sei cicciottella? Ridi e la vita diventa bella!”… • Aiutiamolo a capire che la grandezza non dipende dalla bellezza. Andersen, il noto scrittore di fiabe, era brutto come l’anatroccolo di una sua famosa favola. San Francesco d’Assisi era uno scricciolo d’uomo (45-46 chili) con un’anima gigante. E che dire di Giotto, anche lui, piccolo e brutto, ma che tavolozza! Che dire di Ghanhi, di Madre Teresa di Calcutta…? • Ricordiamogli che mentre “l’uomo guarda l’apparenza, il Signore guarda il cuore” (I Sam 16,7). • Proteggiamolo dal frastuono delle immagini, delle notizie. Il vortice delle immagini e dei suoni, risucchia l’anima, svuota lo spirito. • Quando comprate un paio di jeans non dimenticate di infilargli nelle tasche un buon libro. La lettura rende decisamente più profondi che non la televisione. Un uomo che legge ne vale due. Se credete, seguite questi consigli. Avrete un figlio intelligente che ha capito che ogni passo in avanti deve essere preceduto da un passo al di dentro, perché non si trasformi in un passo all’indietro. Con tanta cordialità, il vostro parroco Don Emilio Pagina a cura della parrocchia San Nicola di Bari, Muravera Procedono con rapidità i lavori per la chiesa dedicata a Giovanni Paolo II Il cantiere della nuova chiesa Siamo lieti di constatare il celere evolversi dei lavori riguardanti la costruzione della nuova chiesa dedicata al Beato Giovanni Paolo II. Sono terminati i lavori perimetrali del nuovo tempio; conclusi anche i lavori della maestosa cupola del presbiterio; sono stati appena conclusi i lavori circa la cappella del SS Sacramento, coronata da una maestosa cupola; ed ancora terminati anche i lavori della torre campanaria. Naturalmente si intende alludere al lavoro del rustico, in attesa degli interventi definitivi. Intanto per il prossimo febbraio, un’azienda specializzata a livello internazionale con sede a Bressanone, con tutta l’equipe e i relativi macchinari, monterà l’ardito e maestoso tetto in lamellare. Prossimamente saremo pronti per l’installazione dell’impianto elettrico, dell’impianto audio e dell’impianto di riscaldamento. Siamo pronti per la costruzione sul lato sinistro della chiesa del fonte battesimale in forma ettagonale, capace per poter celebrare battesimi per aspersione e per immersione. Intanto procedono i lavori per il sagrato. Provvederemo in seguito al posizionamento di porte e vetrate. Siamo certi che la nuova chiesa succursale di Giovanni Paolo II non sarà una palestra ne un capannone, ma sarà un vero tempio dove sarà piacevole e confortevole incontrare e respirare Dio. I lavori continuano senza sosta e come più volte ribadito, la loro conclusione è prevista per la fine dell’estate dell’anno in corso. 10 La Voce del Sarrabus 11 La Voce del Sarrabus GENNAIO 2012 GENNAIO 2012 Castiadas In breve Il 21 gennaio la festa per Sant'Antonio Abate Qualità e Convenienza, la vostra spesa Intelligente Anche per il nuovo anno non mancano le attività culturali finanziate dall’Ente. Infatti, l’Amministrazione comunale ha disposto la contribuzione alla realizzazione dei festeggiamenti civili in onore di Sant’Antonio Abate, promossi dal Circolo Socio-Culturale “Annunziata”. Il giorno 21 gennaio 2012 presso il Circolo Sociale in località Annunziata del Comune di Castiadas, si svolgeranno i festeggiamenti con benedizione e accensione del fuoco ufficiati dal parroco, degustazione di prodotti tipici locali e animazione musicale dal vivo. L’iniziativa prevede una numerosa partecipazione della comunità locale. I ragazzi delle scuole medie visiteranno il Parlamento Europeo L’amministrazione Comunale ha voluto aderire attivamente alla realizzazione del progetto denominato “I ragazzi al Parlamento Europeo, Luogo di dialogo fra i popoli” al fine di consentire, agli alunni frequentanti la classe terza della Scuola Secondaria di primo grado di Castiadas, di partecipare al medesimo progetto, approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto per l’anno scolastico 2011/2012 e finanziato solo in parte dall’Ufficio Scolastico Regionale. Il progetto comprende anche il viaggio d’istruzione a Bruxelles per meglio comprendere gli scenari delle Istituzioni Europee, attraverso un percorso di formazione, documentazione e conoscenza. Proprio per questi motivi l’iniziativa, stante le finalità perseguite dall’attività formativa, è stata considerata meritevole del sostegno finanziario da parte dell’Ente. Uno dei 18 lotti che verranno assegnati alle giovani coppie castiadesi Terreni a condizioni agevolate per le giovani coppie castiadesi Il Comune progetta miglioramenti al servizio di illuminazione pubblica ● Verrà pubblicato entro questo mese il bando per l’assegnazione di 18 lotti a giovani coppie residenti a Castiadas. Il terreno prescelto è di circa un ettaro e si trova di fronte alla piazza Mercato e adiacente la scuola materna. È stato acquisito di recente dal Comune di Castiadas dalla Regione Sardegna (Agenzia Laore) alla cifra simbolica di un euro, con lo scopo di realizzare case da adibire ad alloggi economici popolari e destinarli ai residenti di Castiadas. La giunta comunale di Ca- stiadas ha già provveduto a far redigere la progettazione dall’ufficio tecnico e il frazionamento dei 18 lotti. Tra gli oneri da pagare solamente la quota parte delle opere di urbanizzazione e la Buccalossi, mentre l’area verrà ceduta ai cittadini in maniera gratuita, compresi i progetti esecutivi. Senz’altro un iniziativa lodevole da parte dell’amministrazione comunale, soprattutto perché oggi acquistare i terreni a Castiadas sta diventando un’impresa impossibile. Potranno usufruire dell’i- niziativa anche i figli degli assegnatari di Castiadas che per motivi di lavoro, sono stati costretti ad allontanarsi dal territorio ed emigrare nei comuni limitrofi del Sarrabus. Gli assegnatari potranno realizzare la casa usufruendo del mutuo regionale, nuovamente rifinanziato dalla Regione, fino ad un massimo di 120 mila euro ad abitazione, senza avere incidenze sull’acquisto del terreno. Miglioramenti in vista per il servizio di illuminazione Scuola, ecco le borse di studio ● L’amministrazione comunale di Castiadas ha disposto per l’anno scolastico 2010/2011 l’erogazione di 31 borse di studio finalizzate ad incentivare il diritto allo studio dei giovani studenti castiadesi. Sul sito internet www. c omu ne.c a st i ad a s.c a .it sono disponibili il bando di ammissione e tutta la documentazione utile per la presentazione della domanda da inoltrare al Comune di Castiadas. Presso l’ufficio socio economico e la biblioteca del Comune di Castiadas pos- sono essere richiesti i moduli di domanda ed i bandi per l’ammissione ai benefici scolastici previsti per gli aventi diritto. Le domande dovranno essere presentate direttamente al Comune di Castiadas entro e non oltre il 31 gennaio 2012. pubblica. Per migliorare il servizio di illuminazione pubblica (gestito dall'ATI Soc. Enel Sole S.p.a./Socoret), nel territorio del Comune di Castiadas, l'Amministrazione Comunale ha previsto diversi interventi. In particolare sono in fase di ultimazione i lavori relativi alla prosecuzione della linea di illuminazione pubblica nella località Sabadi, con la realizzazione di dieci nuovi punti luce. Sono stati ultimati e si attende l'allaccio definitivo del nuovo impianto di illuminazione pubblica re- alizzato nella località Orteduso con otto nuovi punti luce. È intenzione inoltre dell'Amministrazione Comunale di Castiadas dotare le zone non servite dalla linea di illuminazione pubblica con il posizionamento di pali alimentati con energia fotovoltaica. È previsto un avviso di project financing per la fornitura, installazione e manutenzione di otto impianti fotovoltaici a tetto, connessi alla rete elettrica, per la produzione di energia elettrica a servizio degli immobili gestiti dal comune. 12 La Voce del Sarrabus Muravera Per 19 neo-diciottenni ecco il "battesimo civico" Originale iniziativa del Comune che ha donato copie della Costituzione ● Niente acqua benedetta, candele e oli santi ma una copia della Costituzione italiana. A San Vito va in scena un originale battesimo voluto dall'amministrazione comunale del paese sarrabese. "Battesimo civico", questo il tema dell'iniziativa che ha coinvolto 19 ragazzi sanvitesi neo-maggiorenni che quest'anno eserciteranno per la prima volta il diritto di voto. Per l'occasione il sindaco, Maria Gabriela Meloni, oltre a una pergamena ricordo ha donato ai neo-maggiorenni (Sara Balzano, Francesco Caruso, Fabio Casula, Alessandro Contu, Angelica Cuccu, Claudia Frau, Giulia Ghiani, Elisa Lai, Alessandro Licheri, Giulia Mulas, Mirko Orrù, Noemi Pili, Maria Sofia Pili, Federica Pilia, Francesca Piras, Valentina Siddi, Saverio Sirigu, Benedetta Uda e Daniela Velez) una copia della costituzione Piace l'idea di un gruppo di professionisti sarrabesi. Previsti nove interventi specifici ● 300 mila euro per il Sarrabus grazie al progetto “Panta Rei”. Si tratta di un progetto integrato per il paesaggio “sponsorizzato” dall’Unione dei Comuni che si è classificato al terzo posto in una speciale gara bandita dalla Regione Sardegna. L’Unione dei Comuni del Sarrabus è dunque riuscita nel difficile compito di raggiungere i primissimi posti di una lunga graduatoria comprendente le proposte provenienti dai comuni di tutta la Regione, confrontandosi con grosse realtà comunali come Cagliari, Quartu e Sassari. Grandissimo entusiasmo anche da parte dei sindaci dell’Unione che hanno, con questa vittoria, trovato conferma ai principi fondanti del loro mettersi insieme, ovvero l’idea che “l’unione fa la forza”, che solo unendosi in una rete solida, con obiettivi e strategie condivise, si possono ottenere grandi risultati. Questa “unione”, infatti , ha permesso al Sarrabus di ottenere un finanziamento per la predisposizione dello studio di fattibilità e dei progetti preliminari di interventi specifici, costituiti da azioni e interventi ma- GENNAIO 2012 San Vito 300 mila euro in arrivo grazie a Panta Rei teriali e immateriali, volti alla valorizzazione e alla promozione del paesaggio e quindi del territorio sarrabese. Nove interventi specifici. “Panta Rei si compone di nove interventi specifici, tutti relazionati tra loro e dai nomi talvolta suggestivi, per i quali verrà predisposto lo studio di fattibilità o la progettazione preliminare. Eccoli. "Trame d’acqua e di agrumeti": un parco fluviale alle foci del Flumendosa; "Il monte dalle vene d'argento": recupero e valorizzazione delle miniere e del villaggio minerario di Monte Narba; "Tra i boschi seguendo le orme dei carbonai": un “corridoio” ecologico-culturale dai Sette Fratelli a Monte Narba; "Alle foci del fiume Saeprus": promozione e valorizzazione dell’area archeologica di Sarcapos come elemento centrale del sistema degli empori costieri; "Pedras fittas": valorizzazione dei complessi megalitici e dei sistemi di menhir nel territorio di Castiadas; "Is cuccureddus": un parco archeo-naturalistico per Villasimius; "Slow ways": percorsi percettivi per una viabilità sostenibile e senza barriere; "Vivere 13 La Voce del Sarrabus GENNAIO 2012 la rete ecologica costiera": sistemi e interventi per la fruizione delle zone umide costiere; "Marketing territoriale per il Sarrabus": strategie e strumenti di valorizzazione del paesaggio sarrabese. Si tratta di un programma innovativo per il Sarrabus volto alla valorizzazione dell'identità di questo territorio, il suo carattere rurale. La partecipazione e il coinvolgimento degli attori locali infatti è stato fondamentale nella fase di ideazione dell’intero programma per il paesaggio del Sarrabus. I Focus Group tematici, riunioni e incontri bilaterali, l’uso dei social network sono solo alcuni degli strumenti utilizzati in questo senso. Panta Rei è stato ideato da un gruppo di giovani professionisti locali. Il nucleo creativo è composto da Daniele Madeddu (architetto e paesaggista), Sandro Porcu (esperto in comunicazione e marketing territoriale) Matteo Porcu (ingegnere) e Giuliano Madeddu (geologo). Hanno collaborato al Programma, per le rispettive competenze su alcuni aspetti specifici, Mauro Murru (naturalista) ed Elisabetta Valtan (archeologia). Si punta a valorizzare anche il patrimonio archeologico del Sarrabus Il municipio di San Vito Ludoteca, il Comune indice la gara d'appalto Un momento del "battesimo civico" Il sindaco del paese, Maria Gabriela Meloni ha consegnato, oltre ad una copia della carta fondamentale, anche una pergamena: «I giovani hanno bisogno di esempi» promulgata dal presidente provvisorio della Repubblica De Nicola il 27 dicembre del 1947 ed entrata in vigore il 1º gennaio del '48. «I giovani - ha detto l'assessore alle Politiche giovanili, Giuliano Meloni - hanno bisogno di esempi, non di sermoni». Alla cerimonia hanno preso parte anche il parroco, don Roberto Maccioni e il comandante a interim della Compagnia dei carabinieri, luogotenente Antonello Trois. Da loro inviti ai giovani neo-maggiorenni ad osservare sempre le leggi. ● Il Comune di San Vito ha dato il via libera per l'indizione del bando per la gara d'appalto che dovrà determinare chi gestirà la ludoteca comunale, i servizi di animazione estiva, centro di aggregazione giovanile e baby ludo. L'importo totale a base d'asta ammonta a 71.089,56 euro. La ludoteca e le attività di animazione estiva sono rivolte ai bambini dai 6 ai 14 anni, il centro di aggregazione sociale ai giovani dai 15 ai 18 anni, il baby ludo ai bimbi dai 2 ai 3 anni di età. 14 La Voce del Sarrabus GENNAIO 2012 Villaputzu Villasimius Turismo, è crisi nerissima vanno a picco le presenze Piano d'assetto idrogeologico varato il programma comunale A Villaputzu si registra una diminuzione di turisti del 40 per cento ● 32 per cento in meno di arrivi a gennaio-settembre 2011 rispetto allo scorso anno. A picco anche le presenze con un meno 40 per cento che sa tanto di crisi nera. Villaputzu non fa eccezione rispetto al resto della provincia di Cagliari che registra un netto calo del 13,76% degli arrivi e del 14,23% delle presenze dei turisti in provincia di Cagliari, nel periodo gennaio-settembre 2011, rispetto allo stesso periodo del 2010. Si passa da 564.979 arrivi e 2.708.360 presenze dello scorso anno a 487.210 arrivi e 2.322.933 presenze dell'anno in corso. A soffrire di più è stato il settore extralberghiero, il 19 per cento della distribuzione delle presenze, con punte di flessione che superano il 30 per cento negli arrivi e sfiorano questa cifra nelle presenze. I dati sono emersi al forum provinciale sul turismo, organizzato alla Fiera di Cagliari lo scorso Il villaggio di Porto Tramatzu Il paese del Sarrabus risente della crisi che ha colpito tutta la provincia. A soffrire è stato il settore extralberghiero. Sono allo studio misure per superare l'emergenza anche con l'ausilio delle nuove tecnologie 15 La Voce del Sarrabus GENNAIO 2012 mese. L'incontro è stato organizzato anche per stabilire una strategia comune nel turismo ai tempi della crisi. I rappresentanti dei comuni e gli operatori direttamente impegnati nel settore alberghiero, in quelli della ristorazione e dei servizi hanno ragionato per trovare modelli di comportamento e attività utili per attraversare un periodo che non sarà facile per nessun settore economico. «È mancata negli ultimi due anni la programmazione del territorio a causa della stretta economica imposta dalla Regione, ma il sistema turistico locale - ha detto Comandini - ha lavorato, pubblico e privato si sono incontrati, hanno avviato 12 tavoli tematici e fatto un centinaio di riunioni, la maggior parte dei finanziamenti l'hanno spesa i privati e i risultati ci sono stati: tanti angoli della provincia sono oggi più conosciuti e richiesti grazie all'attività di questo sistema. Sarebbe un errore chiudere l'esperienza. Nel 2012 apriremo l'osservatorio del turismo con le nuove tecnologie, il tema centrale restano i trasporti: i 700 euro necessari per venire in Sardegna col traghetto dell'estate scorsa sono stati vissuti come una tassa». Il progetto mira a ridurre le possibili situazioni di rischio alluvione nel territorio di Villasimius Municipio di Villaputzu Amianto, via libera a contributi di Provincia e Regione ● La Giunta comunale di Villaputzu ha dato il via libera alla convenzione tra il Comune di Villaputzu, la Provincia di Cagliari e la Regione Autonoma della Sardegna per la bonifica e lo smaltimento di manufatti contenenti amianto nell’immobile sito in località Osteria Quirra del Comune di Villaputzu. nessun onere economico graverà sul Comune a seguito dell’accordo. Il Comune avrà a disposizione un contributo di 12.960 euro per l'operazione. ANGELO PICARIELLO ● Individuare aree pericolose, gestire la sicurezza delle persone e tutelare le attività lavorative; questi sono in sintesi i punti chiave contenuti nel Piano Assetto Idrogeologico del territorio di Villasimius, illustrati al pubblico lo scorso 19 dicembre nella nuova sala convegno “Casa Todde”. Lo studio realizzato dall'ingegner Nicola Montaldo, individua e inquadra in modo capillare la complessa situazione idrogeologica del territorio di Villasimius, mette a nudo tutte le sue potenziali pericolosità e rischi nelle aree critiche ed espone i sistemi da adottare per proteggere persone, beni e attività. Il piano che ben presto continuerà il suo iter burocratico in Regione Sardegna Agenzia del Distretto Idrografico, per la sua definitiva approvazione, si adegua al Decreto legge 180 e legge 267 del 03/08/1998 che interessa tutti i comuni nazionali. I tecnici, esponendo il progetto, mettono in risalto i pericoli maggiori, che nel nostro caso potranno scaturire soprattutto da due torrenti: Rio Corre e Pruna e Rio Santo Mischinu. Il primo, raccoglie e contiene quasi tutte le precipitazioni che cadono sul territorio di Villasimius e si getta in mare nella spiaggia di Campus. I suoi eventuali danni vanno ad interessare in modo particolare le aree della sua foce, ove sor- gono alcuni villaggi turistici, complessi alberghieri ed esercizi stagionali. Il secondo: Rio Santo Mischinu, è di modesta portata, ma in caso di inondazioni è più insidioso perchè serpeggia in mezzo alle abitazioni del paese, un suo tratto è stato tombinato e attualmente è sovrastato dalla Via del Parco. In buona sostanza, le fasce di criticità individuate dai tecnici, con annessi rimedi protettivi, sono limitate a quelle che interessano e accompagnano le sponde di tali corsi d’acqua e i La dichiarazione «Questo studio ci consentirà di chiudere anche altre fasi della pianificazione comunale. Potremo dare risposte concrete ai bisogni e alle domande dei nostri concit- tadini rispettando le regole fondamentali della sicurezza sostenibile del nostro territorio» Tore Sanna, sindaco di Villasimius pericoli maggiori possono capitare alle persone che vivono e gravitano lungo tali aree. «Questo studio – dice il sindaco Tore Sanna – tra l’altro, ci consentirà di concludere anche le altre fasi della pianificazione comunale: Puc, Pul e Piano particolareggiato del centro storico. In questo modo potremo dare risposte concrete ai bisogni e alle domande dei nostri concittadini rispettando le fondamentali regole della sicurezza nell’uso sostenibile del nostro territorio». 16 La Voce del Sarrabus GENNAIO 2012 Burcei Ambiente e scuola La tecnologia wi-fi per salvare la vita dei malati di cuore Alla scoperta di lagune e foreste tra pellicani e aquile pescatrici Comune di Muravera primo partner del progetto scolastico di educazione ambientale Un progetto sperimentale al via in paese FRANCESCO MONNI ● Appare come un nuovo orizzonte per la cardiologia del futuro e Burcei, tra i primi paesi della Provincia, si pone come punta avanzata di un progetto, che per qualità e innovazione, è destinato ad estendersi a tutta l’Italia. Dopo la sanità d’eccellenza del Distretto milanese (pioniera in Italia con il progetto “Prometeo”) la ASL 8 propone un nuovo servizio, che in breve tempo, coinvolgerà tutto il territorio di sua competenza. Si tratta di “telecardiologia”, una tecnologia che sfrutta le potenzialità dei collegamenti wi-fi a vantaggio dei malati cardiopatici. Coinvolge i volontari del Soccorso de “La Misericordia” e la Centrale Operativa del 118, con la quale saranno collegati in tempo reale. «Attiviamo il servizio tra 17 La Voce del Sarrabus GENNAIO 2012 i primi in Italia - dice con orgoglio il responsabile della Centrale Operativa 118 Sud-Sardegna dottor Giuseppe Iasiello, ideatore del programma - grazie alla grande sensibilità verso le zone interne del direttore generale della ASL 8, Emilio Simeone che ha creduto nella validità del progetto e stanziato i fondi necessari». «Al più presto - spiega il dirigente - forniremo altri 50 elettrocardiografi alle Associazioni, in modo da raggiungere il più capillarmente possibile tutte le zone disagiate». Abbiamo chiesto alla cardiologa Anna Maria Loy dirigente medico ASL 8, di illustrarci il piano. «Con un elettrocardiografo portatile - ci spiega - i volontari effettueranno un elettrocardiogramma, i cui risultati perverranno in tempo reale alla nostra centrale operativa. Qualora riscontrassimo situazioni di pericolo, si attiverà immediatamente la procedura prevista. I volontari dovranno trasportare il cardiopatico verso Cagliari. Verrà loro incontro un’ambulanza medicalizzata che prenderà in carico il malato, prestando le prime cure e provvedendo essa stessa al trasporto in sala emodinamica, dove un pool di medici già allertati adotterà le cure necessarie. In questo modo riusciremo ad intervenire entro i 90 minuti necessari a salvare la vita del paziente. Intervenendo entro questi tempi il paziente è come se non avesse mai avuto l’infarto». Una corsa contro il tempo quindi, che la nuova tecnologia promette di vincere. Come mai si è partiti proprio da Burcei? «E’ un lavoro teso a colmare il deficit di assistenza delle zone interne”. Lo ha affermato il Consigliere Provinciale Vittorio Monni, ha Un elettrocardiografo rimarcato “i rischi legati all’isolamento del paese e la necessità di intervenire prioritariamente su quel contesto». Perno fondamentale del sistema sono i volontari de “La Misericordia”. «E’ un ulteriore miglioramento del servizio che prestiamo al nostro territorio - dice il presidente Claudio Pillai - Abbiamo già da tempo i defibrillatori e con questo nuovo strumento i nostri operatori potranno agire in sinergia più stretta con il 118, innalzando il livello delle prestazioni erogate». Sedici anni di attività e 50 volontari, che quotidianamente coprono i turni necessari ad assicurare il pronto intervento in caso di necessità. Un lavoro oscuro, frutto dell’impegno di tantissime persone che silenziosamente prestano la loro opera, mossi da uno spirito solidaristico che permette risultati in grado di ridare ai malati sorriso e speranza. ● Alla scoperta delle lagune e dei boschi. Gli alunni dell'istituto comprensivo di Muravera potranno osservare sul campo le peculiarità ambientali che fanno del territorio muraverese uno dei luoghi più interessanti in Sardegna. Grazie al progetto "Cittadini sostenibili e responsabili" i ragazzi impareranno a distinguere, per esempio, un anfibio da un rettile, capire dove vivono, di che cosa si nutrono e, soprattutto, le misure da adottare per preservare l'ambiente così come i nonni l'hanno lasciato. E questo vuol dire, per esempio, visitare e studiare la valle del Flumendosa per l'agricoltura, gli stagni per la pesca, la foresta per la legna e la fauna. Il Comune di Muravera è il primo partner del progetto scolastico (portato avanti in collaborazione con Ceas Naturalia) che vede coinvolti anche la forestale, l'agenzia Laore, il nostro giornale e l'associazione Amici della fotografia. "I ragazzi Due pellicani nelle lagune del Sarrabus - ha spiegato l'assessore all'ambiente del comune di Muravera Marco Marci - seguiranno un percorso storico per capire in che direzione sta andando lo sfruttamento delle risorse naturali con l'avvento delle industrie del turismo. Un percorso che parte dalla conoscenza delle nostre tradizioni e del rispetto della natura che avevano le vecchie generazioni". Fra i siti più importanti che i ragazzi visiteranno ci sono l'oasi di Capo Ferrato, la foresta di Baccu Arrodas e le dune di Feraxi. "Sono loro - ha aggiunto l'assessore - che dovranno trovare la ricetta per evitare l'inquinamento, l'abbandono dei rifiuti, la scomparsa delle specie animali e vegetali sarde e il mantenimento della biodiversità". Realizzeranno, con l'apporto do docenti e giornalisti, un piccolo dossier dello stato dell'ambiente a Muravera con fotografie e filmati indicando i comportamenti consapevoli che tutti i cittadini dovranno tenere. (g.a.) È detta anche aquila urlatrice ed è originaria del Sahara ● Dall’anno scorso un esemplare di Aquila pescatrice africana (Haeliaetus vocifer) è stato osservato numerose volte nel territorio di Muravera. Il primo avvistamento ufficiale risale al 20 dicembre 2010 e da allora, come confermato dal Corpo Forestale, è considerata presenza stabile nell’area. Anche se alcuni dicono che le aquile possano essere due e che addirittura abbiano fatto il nido, allo stato attuale solo un individuo è stato avvistato da persone esperte e competenti. La specie, detta anche Aquila urlatrice, deve il suo nome al particolare verso acuto che emette per comunicare con i conspecifici e che nell’Africa sub-sahariana è facile sentire nei pressi della costa, dei fiumi e dei laghi. Gli esperti confermano che è estremamente improbabile che la specie possa, anche solo accidentalmente, raggiungere le nostre regioni. Da ricerche effettuate dai due fotografi che per primi l’hanno fotografata, Stefano Cappai e Enrico Puddu, coadiuvati dall’ornitologo Nicola Baccetti si è potuto risalire alla probabile causa della presenza dell’Aquila pescatrice nel Sarrabus. È infatti probabile che l’Aqui- la pescatrice avvistata sia una delle due fuggite nel 2009 da un parco faunistico del pavese. Specie maestosa e affascinante come tutti i grandi rapaci ma, a meno di smentite accreditate, non autoctona come i sempre più diffusi pappagalli nei parchi urbani, rettili di ogni tipo rilasciati in natura da sprovveduti proprietari o la dannosissima nutria che popola ormai quasi tutti i corsi d’acqua dell’isola. Specie aliene che minano la biodiversità dei luoghi che riescono a colonizzare. Che fare quindi? La soluzione migliore, a questo punto, sarebbe che l’animale venisse catturato e liberato nel suo areale di distribuzione naturale potendo così volare finalmente libero in habitat che non temono di ospitarlo. (Mauro Murru) L'aquila urlatrice (PH. A. Pilia) 18 La Voce del Sarrabus GENNAIO 2012 Tradizioni Cultura Svelato l'antico segreto del fuoco di Sant'Antonio Gennaio il mese della befana e dei camini MARIA CINUS ● L’inverno è il tempo delle feste, della cucina che si arricchisce di odori e di sapori forti, del tempo in cui esplodono in tutta la loro pienezza i colori solari degli agrumi, il rosso dei corbezzoli, l’oro del miele e della sapa. Ma l’inverno è anche il periodo in cui l’ospite di pietra, il caminetto, prende vita e incomincia il suo dialogo con le persone di casa. Magico è il rapporto dei sardi con "sa forredda": accendere il fuoco, alimentarlo, sentirsene ipnotizzati, pensare, andare con la fantasia, sognare, viaggiare mentre le lingue di fuoco trasmettono messaggi senza tempo, lo stesso dialogo dell’uomo delle caverne, quando non c’era nulla, solo lui e il fuoco… Chissà quali pensieri nella sua te- sta primitiva in quel muto colloquio! Come il suo antenato di centinaia di migliaia di anni fa, dopo cena e fino a pochi anni fa, tutta la famiglia si riuniva mettendosi a corona intorno al camino. Si guardava salire la luce rossastra delle fiamme, mentre gli anziani raccontavano storie passate di paese, avvolte nel mistero. E ancora leggende o favole per i più piccini, che ascoltavano con i visetti arrossati mentre le fiamme dipingevano stelle sui loro occhi sgranati. Unica colonna sonora, il crepitìo dei ciocchi che ardevano. Chi era affetto da mal d’amore interrogava le fiamme, gettando foglie di olivastro (is ollasteddus), una alla volta, sopra la soglia del camino. Tra le risatine soffocate degli astanti veniva pronunciato il nome del ragazzo o della ragazza di 19 La Voce del Sarrabus GENNAIO 2012 cui si era innamorati: se le foglie bruciavano, l’amore era impossibile, se invece le foglie saltellavano il sogno poteva realizzarsi! E nemmeno la Befana disdegnava il caldo del camino: la notte del 5 gennaio, educatamente aspettava fuori, con le scarpe tutte rotte e i vestiti sbrindellati, stringendosi addosso lo scialle. Poi, mentre tutti dormivano, con la scopa, mezzo di locomozione rigorosamente non inquinante, si calava dalle pareti ancora calde del camino… Intanto per incoraggiarla e per paura che la Befana fosse un po’ miope, si aveva cura di appendere la calza in bella vista sul ripiano del camino. Qualche volta però la vecchina affatto intenerita, la riempiva di carbone, giusta ricompensa ai cattivi di ogni epoca! Regali o carbone che fosse, esaurita la sua missione, sgusciava via Su fogu fogoni silenziosa dalla stessa via, tanto il fuoco era spento da un pezzo. Ma chi ha portato il fuoco in Sardegna? Si narra che in un freddissimo 17 gennaio, Sant’Antonio, accompagnato dal suo porcellino, anch’esso inserito a pieno titolo nell’iconografia popolare dei santi, bussasse alla porta dell’Inferno con il suo bastone di ferula dicendo che doveva fare un’ispezione. I diavoli, preoccupati, aprirono solo uno spiraglio, ma Sant’Antonio liberò il suo maialetto che si infilò e cominciò a correre qua e là, facendo, ispirato dal luogo, il diavolo a quattro! Non riuscendo i diavoli ad acchiapparlo, chiamarono Sant’Antonio che non si fece pregare due volte per entrare! Il maialino si acquietò e Sant’Antonio ne approffitò subito per scaldarsi. Poi domandò ospitalità ai diavoli che chiesero il permesso a Babbai Satanassu. Questi, mezzo addormentato, non voleva essere disturbato. Prima aprì un occhio, poi l’altro, guardò Sant’Antonio con aria severa e tuonò:«Potete restare ma non avvicinatevi al fuoco dell’Inferno». Il Santo per nulla intimorito, si trattenne per tre giorni e tre notti davanti al fuoco. Rimase lì, fermo in meditazione muovendo soltanto il bastone di ferula tra le fiamme e i carboni ardenti. Quando si alzò, per andarsene assieme al porcellino, un diavolo volle controllare il bastone della ferula per vedere se nella punta fosse rimasta qualche scintilla di fuoco. Ma la ferula ha il cuore tenero e, come la brace che fuori è ricoperta di cenere, conserva all’interno il suo fuoco. Il diavolo, vedendo che solo la punta era un po’ annerita, si tranquillizzò e lo lasciò partire, così Sant’Antonio potè regalare al mondo tante scintille di fuoco. Fu così che la Sardegna conobbe il fuoco e la gente potè scaldarsi le mani e pure il cuore. Per questo, il 17 gennaio a Muravera si costumava accendere un grande falò nella piazza intitolata al Santo per purificarsi dai peccati commessi, allontanare le disgrazie e per ricominciare l’anno con sani propositi. Le biblioteche sarrabesi soffrono dei tagli alla cultura Migliaia di lettori si sono iscritti al servizio SABINA SESTU ● Sfogliare, sentire il profumo della carta stampata, toccare le pagine rilegate e leggere le idee e le intuizioni di scrittori presenti e passati. Il libro è fonte di grandi emozioni e di preziosi spunti di riflessione. E i sarrabesi sono coscienti di tutto questo? Secondo le cifre fornite dalle biblioteche del Sarrabus sarebbero in tanti a prendere in prestito i volumi messi a disposizione dal nostro sistema bibliotecario. Sono circa 15mila i testi presenti nella biblioteca comunale di San Vito e 7mila in quella di Muravera. Libri specialistici e tantissimi romanzi di vario genere. Ce n'è per tutti i gusti e per tutte le passioni. In ambienti luminosi, accoglienti e amichevoli, bambini e adulti possono sedersi a leggere comodamente i libri da loro scelti, oppure prenderli in prestito per leggerli nella poltrona di casa. Attività e laboratori per i più piccini non mancano e vengono periodicamente proposti. Tutto perfetto e senza alcun problema, dunque? Non proprio. Ma gli sforzi a Muravera, San Vito e Villaputuzu per migliorare il servizio sembrano non mancare. A Muravera, ci sono circa 1500 iscritti, si sente l'esigenza di avere spazi più ampi e orari di apertura più lunghi. I problemi? Logistici e dei tagli alla cultura di respiro nazionale. Pochi, infatti, i fondi destinati alla cultura e agli addetti ai servizi bibliotecari. Roberta Pani, la responsabile della biblioteca di Muravera, lavora solo per 18 ore settimanali: «Spero che mi aumentino il monte ore - ha detto - al- meno a 24 settimanali. La biblioteca è frequentatissima ma sarebbe bello avere più spazi. Speriamo si possa risolvere presto anche questo problema». La biblioteca di San Vito è gestita da Gabriella Pili: «Nel 2011 sono stati quasi mille i sanvitesi che hanno frequentato la biblioteca. Tantissimi i bambini. I piccini della scuola materna vengono spesso portati dalle loro insegnanti per fare attività ludiche. Ci siamo anche dotati delle marionette e di un teatrino ha dichiarato entusiasta la bibliotecaria - i problemi? I pochi fondi a disposizione. Prima i finanziamenti venivano dati dalla Regione ora invece dalla Provincia, e sono sempre meno». La biblioteca di Villaputzu è la più antica del Sarrabus, è stata aperta nel 1972 ed è dotata di circa 14mila fra volumi e opuscoli. La biblioteca di Muravera 20 La Voce del Sarrabus 21 La Voce del Sarrabus GENNAIO 2012 GENNAIO 2012 La bacheca dell'anima Pagina promozionale La realtà è il frutto dei nostri pensieri più positività per vincere questa crisi L'energia della "coscienza collettiva" per superare questo difficile periodo storico ANTONELLA PORSEO ● Carissimi lettori, voglio iniziare questo 2012 di cui tanto si parla tra crisi e profezie, ribadendo un concetto già espresso più volte: la nostra realtà è il frutto dei nostri pensieri. Qualcuno potrebbe obiettare dicendo che la crisi economica e le tasse non lo sono, ma è vero solo in parte, in quanto esse sono il frutto delle nostre scelte politiche e delle nostre azioni passate, e quindi di ciò che abbiamo pensato prima di agire. Ho più volte scritto che l’informazione è importante ma che intossicarsi di cattive notizie è il più grave attentato alla nostra serenità. Attualmente viviamo un momento economicamente difficile, ma sicuramente non peggiore di altre epoche in cui fame, guerre, carestie flagellavano l’umanità. Oggi però, attraverso radio, televisione, internet, siamo costantemente aggiornati sulle disgrazie politico-economiche e viviamo attimo per attimo tutto ciò che ci viene propinato. Risultato: il nostro focus, cioè la nostra attenzione è costantemente rivolta al “disastro economico” di cui noi, insieme ai nostri “onestissimi” uomini politici, siamo responsabili. Proprio così: questo quadro è stato dipinto anche da noi. Abbiamo contribuito tutti con gli sprechi, l’evasione, i falsi invalidi, le bustarelle, con gli accozzi diretti ad ottenere posti di lavoro non necessari o non meritati, con la corruzione, con la pretesa di mille diritti superflui. Ci siamo infilati nel tunnel con le nostre stesse mani. E ora non sappiamo come venirne fuori per cui non ci resta che accusare i politici votati da noi in un paese democratico. Quegli stessi politici a cui abbiamo chiesto favori, che abbiamo corrotto per vari motivi quando ci faceva comodo. Qualcuno penserà che questo mese questa rubrica è fuo- ri tema: essa tratta infatti argomenti riguardanti l’interiorità e non certo gli aspetti pratici o politici della vita. Ma dato che tutto ciò che costituisce la nostra realtà è creato da noi, dai nostri pensieri (ogni cosa prima di essere creata viene pensata) ritengo che sarebbe ora che smettessimo di piangerci addosso, di fare le vittime, di lamentarci e basta, di stare a guardare e subire le decisioni di chi ormai ci tiene in pugno, facendo leva sulla nostra paura. Questa emozione così forte e così subdola che non ci permette di voltare lo sguardo verso nient’altro. La paura ci paralizza, offusca i nostri pensieri, ci rende aggressivi, ci toglie il fiato e oscura la nostra anima. Quando siamo impauriti diamo il peggio di noi, diventiamo pessimisti, distorciamo la realtà rendendola peggiore di com’è. La paura è il contrario del coraggio, della forza, dell’amore, della dignità. Essa diventa contagiosa, invade la nostra vita, quella delle nostre famiglie , dei nostri figli nei quali s’insinua l’incertezza del futuro. Essa sta dominando le nostre giornate. Ovunque non si sente altro che di persone impaurite e lamentose per le quali non conta più ciò che ancora hanno ma ciò che non hanno o che potrebbero non avere più. Ed è così che dilaga, più velo- ce della luce, il nostro pensiero catastrofico. Il pensiero è creativo ed è dotato di energia. È inimmaginabile quale sia la potenza del pensiero di milioni di persone focalizzate sulla stessa emozione. La coscienza collettiva ha potere creativo nel bene e nel male. Cerchiamo di orientare i nostri pensieri positivamente anche se ci sembra impossibile, evitiamo i piagnistei e le emozioni negative. La crisi non si risolverà in un attimo ma vivremo di sicuro meglio, respireremo un'aria meno pesante, saremo più lucidi. A molti potrà sembrare un discorso semplicistico, ma credo invece che la nostra forza sia vincere questa paura, dando spazio e importanza a ciò che abbiamo, ai nostri valori, aguzzando l’ingegno per reinventarci, per dare una “mano di bianco” alla nostra vita così incrostata dall’incertezza e dal pessimismo. E soprattutto non dimenticandoci dei nostri figli, dando loro fiducia, insegnando loro il senso di responsabilità ma anche l'ottimismo e la bellezza della vita. Prendiamo questo momento come un'esperienza di crescita dalla quale verremo fuori più maturi, probabilmente provati, ma più pronti a cogliere la felicità in quelle cose che ora non riusciamo più a vedere. Forse è questa la vera profezia. Buon 2012 a tutti voi. N AP UOV ER A TU RA La GemmA Albergo • Bar • Ristorante MURAVERA Piazza della Libertà - per info e prenotazioni 070 9931620 22 La Voce del Sarrabus 23 La Voce del Sarrabus GENNAIO 2012 GENNAIO 2012 Sport Amarcord Nicola Cherchi, giocatore che ha sempre accettato tutte le decisioni del mister con la massima umiltà, senza mai discutere, dopo due stagioni ha lasciato il Muravera I lavori per la copertura delle gradinate nel campo del Muravera Il Muravera brinda al 2012 con rinnovato entusiasmo Intanto migliora il gioco, arrivano i risultati e cambia la posizione in classifica GIANCARLO CUCCU Per il periodo invernale aperto solo il sabato e la domenica ● Il 2011 che si è appena concluso ha lasciato un segno positivo indelebile: la vittoria nel derby tutto sarrabese con i "cugini" del Castiadas. Questo per tutti gli sportivi muraveresi è sicuramente il più bel regalo della stagione, al quale però si devono aggiungere gli altri due altrettanto importanti: l'arrivo di alcuni giocatori di grosso calibro e la posizione in classifica che finalmente tranquillizza tutto l'ambiente. Con questi presupposti è chiaro che il 2012 fa ben sperare per un futuro decisamente migliore rispetto a quanto i tifosi muraveresi hanno dovuto sorbirsi nella prima parte del torneo, durante la quale sono giunti un numero impressionante di infortuni che hanno dimezzato la rosa e provocato un incredibile filotto di sconfitte che ha portato la squadra in fondo alla classifica. Il pronto intervento della società non appena si è aperto il mercato riparatore di dicembre che, come detto, ha fatto giungere atleti di assoluto spessore tecnico, e il recupero degli infortunati hanno consentito la ricomposizione dei "ranghi" ed un nuovo entusiasmo che ha portato ad una serie di risultati utili fino al decisivo exploit di fine anno con la vittoria del derby. È chiaro che a coloro i quali piace il calcio e amano il Muravera, fa immensamente piacere quanto fatto dai vertici societari, dai dirigenti e dai giocatori, per risalire presto la china, perchè alla fine quello che più conta in questo genere d'ambiente sono solo e sempre i risultati. Ed i risultati finalmente stanno puntualmente giungendo. Nonostante ciò, proprio in questo momento di cauto ottimismo, ci sentiamo di parlare anche e soprattutto di chi, suo malgrado, ha dovuto lasciare il sodalizio gialloblu per scelta societaria. «Il 2011 si e concluso con la vittoria del derby con i cugini del castiadas che ha lasciato un segno positivo indelibile» Stefano Senigagliesi Desideriamo ricordare giocatori come Roberto Mastio al quale alcuni mesi fa abbiamo dedicato la nostra pagina delle interviste e che sempre ha combatutto in tutte le partite per il bene della squadra e che riteniamo abbia dato in queste due stagioni veramente tanto. Mai è venuto meno il suo impegno per il bene della società. Ricordiamo ancora il "bomber" Marco Nieddu che soprattutto lo scorso anno, in coppia con Lulù Oliveira ha entusiasmato le platee di mezza Sardegna con le sue giocate. Nella stagione in corso è stato chiamato a svolgere un ruolo che non faceva emergere le sue doti balistiche, ma che ha evidenziato un particolare senso di responsabilità, mettendosi a totale servizio dei compagni per i quali, fino al grave infortunio di Olbia, è stato un chiaro punto di riferimento. Perchè poi non parlare di Nicola Cherchi, attaccante che ha sempre dovuto fare i conti con giocatori certamente più blasonati ai quali non ha fatto mai mancare il suo incoraggiamento dalla panchina o dalla tribuna. Ha sempre accettato ogni decisione del mister con la massima umiltà, senza mai discuttere. Sapeva consapevolmente di avere a che fare sul fronte dell'attacco con dei "mostri sacri" di questa categoria ed ha sempre accolto le decisioni senza mai lamentarsi. Quanto ci sarebbe da imparare da questo ragazzo che è stato un esempio concreto per i giovani del paese che praticano il calcio e non solo per i giovani. Ora c'è da pensare alle prossime partite e a questo proposito, giunge la notizia della nuova copertura della tribuna che finalmente farà soffrire molto meno gli spettatori sugli spalti. 24 La Voce del Sarrabus Eccellenza Il rientro di Dessena, Argiolas e Onano le carte in più per tornare a riassaporare la vittoria ● Il campionato ha compiuto il giro di boa ad inizio dicembre ed è arrivato alla sua ventunesima giornata. Il cammino della formazione del presidente Onano ha mostrato sin qui un andamento altalenante, come altanenante è stata la presenza dei giocatori a disposizione per via di una serie di infortuni imprevedibili ad inizio stagione. La posizione in classifica è divenuta all'improviso preoccupante, soprattutto dopo l'inattesa sconfitta nel derby con il Muravera giocato sul campo "amico" dell'Annunziata: da quando il Castiadas gioca nel nuovo stadio, le gare interne sono diventate terra di conquista per l'avversario di turno. Una sconfitta figlia di una sfortuna che si sta accanendo in modo particolare contro i colori biancoverdi, un pareggio sarebbe stato certamente più consono in virtù di quello che il campo ha mostrato. Sono queste però le stranezze e contemporaneamente la bellezza del calcio. Con l'inizio del nuovo anno, come per incanto, tutto l'organico tornerà a disposizione e il Castiadas potrà contare anche sull'apporto del neo acquisto Alessio Congiu che rientra in gruppo dopo una non fortunatissima parentesi con il Porto Corallo. Sfumato l'arrivo del tecnico Marco Piras, anche il rinnovamento annunciato dal punto di vista tecnico viene definitivamente accantonato. La squadra vuole fare quadrato per mostrare la bontà delle scelte fatte e uscire da una GENNAIO 2012 Promozione Il Castiadas ora fa quadrato e lancia la sfida alla salvezza RENZO CUCCU 25 La Voce del Sarrabus GENNAIO 2012 posizione di classifica certamente non consona al livello della rosa messa a dispozione del confermato tecnico Andrea Piccarreta. I valori tecnici di questa squadra sono certamente importanti. Il rientro dall'infortunio di Antonio Puddu permetterà di avere maggiore esperienza in campo e riavere a disposizione un attacco composto da Marco Dessena, Fabio Argiolas e Mirko Onano che poche squadre possono vantare. L'inserimento di un giocatore come Ugo Bergese dovrebbe far fare il definitivo salto di qualità sia dal punto di vista della quantità che della qualità. Nelle prime apparizioni l'argentino ha vestito con disinvoltura il ruolo di Saverio Onano: «La posizione in classifica può sembrare preoccupante ma io resto molto fiducioso e sono certo che alla fine raggiungeremo la salvezza» centrocampista ma anche quello di attaccante mostrando tutta la sua versatilità. Con una squadra più equilibrata, a trarne il vantaggio maggiore sarà la difesa, il reparto certamente più in difficoltà viste le tantissime reti subite che ne fanno la penultima difesa del campionato. Per i tifosi biancoverdi non è stato un Natale da mettere nel cassetto dei più bei ricordi ma, la sosta ha permesso alla squadra di poter lavorare senza troppe pressioni per ripresentarsi ai nastri di partenza del 2012 con il solo intento di cambiare rotta a questo campionato. Se il passaggio di categoria è cosa che appartiene a Torres e Olbia, il discorso salvezza è aperto e il solo Villacidro è condannato alla retrocessione. Tutte le altre si sono rinforzate e queste ultime quattordici giornate saranno altrettante finali con un Castiadas che sarà protagonista. Un ragno giallonero per il Porto Corallo Paolo Mancini lancia la sfida: «Raggiungeremo l'Eccellenza» RENZO CUCCU Alessio Congiu dal Porto Corallo di nuovo al Castiadas ● A vederlo in campo non diresti che sia un "ragazzo" classe 1970. Paolo Mancini portiere del Porto Corallo, dopo tanti anni di professionismo si diverte ancora ad impedire agli avversari di violare la propria porta. Nato a Viareggio, sposato con Ileana e padre di due splendidi bambini Kevin e Bryan, si presta con una cortesia disarmante alle nostre domande. Perchè un ragazzo sceglie di diventare un portiere? In verità nel mio caso è stato piuttosto casuale. Nel sogno collettivo si vuole diventare degli attaccanti, per me è stato qualcosa del tipo "tu dove giochi? Siamo senza portiere". La mia riaposta è stata: in porta. Dove hai iniziato? Ho iniziato tardi, avevo 14 anni. La mia prima squadra è stata la Vigor Viareggio, dopo due anni sono passato alla Carrarese con la quale ho esordito in C1. Ricordo era il 16 aprile 1987, li è cominciata la mia vita da professionista che è durata 22 anni. Monza, Catania, Lucchese e Cagliari, sono state le tappe più importanti della mia carriera. Dal professionismo alla Promozione che differenza c'è? Rispetto agli ultimi anni di C2 non trovo tantissima differenza. La competenza del mister, la professionalità dei miei compagni e una ottima organizzazione societaria resettano il divario, inoltre mi alleno esattamente come allora. Quanto conta il calcio nella tua vita? Tanto, io ho sempre vissuto di calcio e ancora oggi è il mio lavoro. Non riesco a stare senza, quando posso guardo anche partite di dilettanti, mi affascinano. Poi non disdegno le grandi gare in televisione. Quando sarà grande cosa farà Paolo Mancini? Starò nel calcio. Vorrei mettere su una scuola per portieri, in Sardegna ci sono tanti bravi portieri, ecco vorrei aiutarli nella crescita o nel perfezionamento della tecnica attraverso la mia esperienza. Ho pensato di fare il preparatore dei portieri professionista ma il calcio di questi tempi sta subendo una trasformazione tale che non credo possa essere questa la mia priorità. Sei su una torre, chi butteresti giù? «Fabian O'Neill è stato tra i miei compagni certamente il più talentuoso, subito dopo dico David Suazo e "Spadino" Robbiati che era il mio compagno al Monza» Senza dubbio alcuno le persone false, le detesto. Hai avuto la fortuna di giocare con campioni veri, tra i tuoi compagni chi sono quelli ai primi tre posti? Non è mai facile fare graduatorie, si rischia di fare dei torti a chi non lo merita. Fabian O'Neill del Cagliari credo sia stato il talento più genuino. Subito dopo dire David Suazo e Spadino Robbiati che è stato mio compagno nel Monza. Cosa ti senti di promettere ai tifosi del Porto Corallo? Certamente un impegno totale per raggiungere il traguardo dell'Eccellenza. Un campionato che già doveva essere nostro. Dirò di più, se avrò la conferma dalla società non lascerò Villaputzu prima di aver raggiunto l'obiettivo del massimo campionato regionale. Il campionato è avvisato e i tifosi sono autorizzati a sognare. Il "Ragno giallonero" ha deciso di tessere la tela della vittoria. Paolo Mancini, portiere del Porto Corallo FARMACIA DR. GIORGIO CONGIU MURAVERA • Via Roma, 145\a - Tel 070 9930566 26 La Voce del Sarrabus Sport Pallavolo, sessanta bambini in palestra per il Grand Prix A gennaio al via 4 campionati: due di prima divisione, under 14 e under 12 Alla ripresa i sarrabesi contro la Frassinetti ● Alla chiusura del girone di andata i bilanci in casa bianco celeste non possono che essere giudicati positivi. Il secondo posto della graduatoria, ad inizio di campionato poteva essere auspicato. Come si sa però l'appetito vien mangiando e la voglia di passare alla categoria superiore, senza passare per le forche caudine dei play off sarebbe il massimo. L'ostacolo di questa stagione si chiama Gemini Pirri, la nobile decaduta del calcio cagliaritano, ha mostrato in maniera palese di avere una marcia in più che le ha permesso di essere in testa al girone al giro di boa. Una questione forse legata ad GENNAIO 2012 Altri sport E il San Vito va alla caccia del Gemini RENZO CUCCU 27 La Voce del Sarrabus GENNAIO 2012 un organico più ampio che nei momenti di difficoltà ha saputo trovare lo stesso i tre punti. In casa San Vito questo riposo ha certamente permesso di ricaricare le batterie e con l'intera rosa a disposizione il tecnico Pierpaolo Piras si ritrova un undici che è in grado di vincere contro chiunque. La fiducia traspare anche attraverso la dirigenza che Il vicepresidente Carlo Farci si è sempre detta fiduciosa. Il vice presidente del sodalizio sanvitese Carlo Farci non ha dubbi in proposito "il campionato è ancora molto lungo e difficile, alla Gemini spetta il ruolo non semplice di squadra super favorita. Per quanto ci riguarda siamo consapevoli di aver perso qualche punto di troppo per via dei tanti pareggi, anche quando la vittoria poteva essere d'obbligo. Se riusciremmo continua Carlo Farci a eliminare queste sbavature vorrà dire che saremmo li sino alla fine per giocarci tutte le nostre carte per la vittoria finale". Intanto la squadra è attesa l'otto gennaio dal difficile incontro con la Frassinetti, una formazione che vale ben più della sua attuale classifica. Giocatori del San Vito in allenamento ● Nella palestra Comunale di Viale Rinascita, Giovedì 22 Dicembre si è svolta una manifestazione sportiva denominata “GRAND PRIX” dedicata al Minivolley. La manifestazione organizzata e condotta dalla società pallavolo Muravera asd con il suo staff, ha visto la partecipazione di circa 60 bambini dai 5 ai 12 anni di varie società sportive che, attraverso giochi e partite, hanno animato con grande soddisfazione e divertimento il pubblico presente. La società si accinge ad affrontare quest’anno una stagione sportiva importante ed impegnativa. È in corso un campionato amatoriale, nei primi giorni di Gennaio inizieranno quattro differenti campionati: prima Divisione Maschile, terza Divisione Femminile, Under 14, Under 12. E poi al via tutto il settore del Minivolley. Anche quest’anno la Pallavolo Muravera Gli atleti e lo staff della società di pallavolo muraverese Soddisfatto il presidente Russo: «Completeremo il progetto» può contare su uno staff di prim'ordine: il presidente Vincenzo Russo, i dirigenti e tecnici Cristina Sestu, Luca Sestu, Francesco Peddis, Manuel Russo, Paolo Loddo e Francesco Ledda. «Tutti quanti - ha spiegato il presidente Vincenzo Russo - con grande impegno porteremo avanti questo progetto e finaliz- zeremo i programmi sportivi della società. Cogliamo l’occasione per augurare a tutti gli sportivi e non, un anno di grandi risultati e soddisfazioni». I ragazzi con la cintura nera Taekwondo, cintura nera per tre atleti di Muravera ● Cintura nera primo Dan per tre atleti di Muravera. Alessia Organari, 12 anni, Riccardo Secci, 12 anni e Andrea Cireddu 10 anni. Lo scorso 23 dicembre a Maracalagonis nelle quattro ore della durata dell’esame, davanti ad una commissione composta da cinture nere di IV, V e IX dan degree hanno dovuto dare mostra delle loro capacità nell’eseguire tre diverse forme, tecniche di calci in volo e di combattimento che hanno assicurato all’evento una performance di alto livello di spettacolarità anche per i profani delle arti marziali. La parte finale dell’esame è stata un'interessante discussione di una tesi sull’utilità dell’allenamento nel Taekwondo. 28 La Voce del Sarrabus GENNAIO 2012 CARNEVALE 2012 Scopri da noi le numerose offerte di carnevale!!! Grandi Offerte Articoli da regalo • Giocattoli • Prima infanzia • Profumeria • Cartoleria • Artigianato sardo • Articoli mare e spiaggia Articoli da pesca • Arredo giardino • Esche vive • Aricoli fotografici con stampe digitali immediate da Chiosco Kodak