spedizione in abb. postale art. 2 comma 20/B legge 662/96 filiale CA Carbonia . Anno XVII n° 342 del 25 Luglio 2006 . Euro 1,03 . e-mail: [email protected] www.gazzettadelsulcis.it Via Nazionale, zona PIP • Carbonia Tel. 0781.64324 - 674922 ALTA TENSIONE ORGANO D’INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA SULCIS-IGLESIENTE PARCO GEOMINERARIO SARDO DAI FANGHI ROSSI ENTE DI BENEFICENZA BAUXSOL PER BONIFICARE ACQUA E SUOLO Nebida Da Ente di promozione scientifica dei siti e dei compendi legati alla disciolta attività mineraria a silenzioso Ente suddito del Governatore regionale Renato Soru che vende e svende terreni ed immobili dai quali si possono ricavare cubature che la finanza internazionale è pronta a trasformare in regno di vacanze dorate. Ai Sardi resterà il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, svuotato della sua finalità e destinato a sopravvivere nell’oscuro anonimato, fatto salvo qualche minuto intervento a beneficio di parenti dei Consiglieri del Direttivo, di cui si starebbe già interessando la Magistratura e che ha suscitato scomposte reazioni di difesa tra i benpensanti della politica locale. Ma per capire in quale stato d’incertezza vaghi il Parco Goeminerario Storico Ambientale della Sardegna basterà prendere in mano, valutandone lo spessore politico ancorché sociale, la deliberazione n° 25 del 21 aprile scorso recante come oggetto “Attività operativa del Consorzio del Parco nel breve e medio termine, in relazione agli orientamenti che emergeranno dalla trattazione delle problematiche indicate nel precedente punto”; oppure i precedenti atti coi quali l’Ente in argomento distribuisce a piene mani contributi, talvolta non di poco conto, per iniziative di carattere non certamente rispondente dei fini istituzionali del Parco. Bacino Fanghi Rossi PAG. 5 PAG. 6 come ogni anno “GAZZETTA DEL SULCIS” DIECI ANNI DI ILA SPA sospende le pubblicazioni in agosto. BUONE VACANZE appuntamento al 10 settembre iglesias IL SINDACO CARTA: MI ARRENDO! Portovesme - stabilimento laminati PAG. 4 SERVIZI AUTOGRU da 80 t. -35 t. -14 t. Sede Amministrativa e Operativa: Z.I. Portovesme (CA) Sede Legale: Via Cavaro 11, 09131 Cagliari Tel. 0781 509515 509125 - 510032 Fax 0781 508690 Pierluigi Carta PAG. 15 Gazzetta del Sulcis n°342 del 25 Luglio 2006 Ministri e la Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna hanno emesso congiuntamente il seguente comunicato: “Nella giornata del 6 luglio, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta, la Ministro per gli Affari regionali e le autonomie locali, Linda Lanzillotta, e il Viceministro all’Economia e alle Finanze, Vincenzo Visco, in rappresentanza del Governo, hanno ricevuto a Palazzo Chigi il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Renato Soru, e l’Assessore regionale al Bilancio e Programmazione, Francesco Pigliaru, allo scopo di affrontare le principali questioni del confronto tra Stato e Regione. Nel corso dell’incontro si e’ stabilito di arrivare entro breve tempo all’abbattimento di oltre il 60% del contenzioso pendente tra la Regione e lo Stato, proseguendo nella strada del dialogo intrapresa fin dall’insediamento del nuovo Esecutivo. A tale fine si è convenuto sull’opportunità di valutare la compatibilità con la Carta costitu- in materia di imposte sul turismo, sulle case ad uso turistico e la nautica e gli aeromobili da diporto. Al proposito, la Regione ha sottolineato che tali imposte si fondano sul presupposto dell’uso per fini privati dell’ambiente, bene pubblico scarso, e rappresentano la volonta’ di tutelarlo, promuovendo la coesione interna della Sardegna. Il Governo ha espresso apprezzamento e condivisione per la coerenza strategica della politica della Regione per la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile, che l’azione e i provvedimenti della medesima, primi fra tutti il Piano Paesistico regionale e le imposte regionali, propongono e sostengono. Peraltro, poiché alcuni profili della legge in questione sono passibili di rilievi di ordine costituzionale, che riguardano in particolare il rispetto del principio di uguaglianza tra i cittadini, il Governo e la Regione hanno convenuto di lavorare insieme per il loro superamento, attraverso una correzione del testo normativo che, fra l’altro, possa meglio spe- Regione ei esigenze delle imprese. In questa logica, in questi giorni.(ApInformazioni) trate regionali e della ridefinizione della compartecipazione regionale ai redditi documento, prodotti in Sardegna. A tale pro-oppor cificare la finalita’ ambientale di posito, entro fine luglio, si inconbrevi treranno la rappresentanzarisultati govertali tributi. nativa composta dalla Ministro Lanzillotta e dal vice-ministro alla Visco, e quella delladisoccupa Regione,composta dal Presidente Soru 2002,e dall’Assessore Pigliaru. Infine, perilGoverno e la Regione hanno20,6% deciso di dare vita a una commissione con mista che in tempi brevi porterà mani alla formalizzazione di una nuova triennio, APERTO TUTTO L’ANNO Intesa Istituzionale di registrato Programma Stato-Regione,occupazionale che definirà le SALA CONFERENZE CLIMATIZZATA CON 100 POSTI principali istanze della Regione, i E SALETTE ATTIGUE DOTATE DI ACCESSORI E CONFORT reciproci impegni e le modalità di POSSIBILITA’ DI SOGGIORNO E RISTORAZIONE SALE RICEVIMENTI risconcollaborazione. La commissione dati LOCALITA’ SPIAGGIA GRANDE - CALASETTA (CA) - SARDEGNA ITALIA sarà coordinata dal Sottosegretario lavoro tel. 0781 810188 - 0781.810153 - 0781.810189 - Fax 0781.810148 Enrico Letta. luglio e-mail: [email protected] - www.hotelstelladelsud.com 666.000 In attesa della definizione di queste correzioni, il Governo ha comunque deciso di impugnare la La Regione Sardegna ha ottenuto milioni di euro) rispetto a quello per l’Amministrazione il migliolegge regionale; impugnativa che il rating pari a AA-, con prospet- autorizzato nel 2004 dalla Giunta ramento dell’accesso al credito e potra’ essere ritirata a seguito delle tive stabili, da parte della agen- uscente e nell’impegno dell’am- quindi un ulteriore risparmio di modifiche alla legge che verranno zia FitchRatings con l’ausilio di ministrazione a contenere i futuri risorse. concordate e adottate dalla Regio- Dexia Crediop in qualità di Advi- deficit annui di bilancio al di sotto L’Assessore Pigliaru esprime sodne. sor. Il giudizio evidenzia, anche del 5% delle entrate totali. disfazione per l’esito della valutaContestualmente si è deciso di in raffronto a precedenti valuta- Alla valutazione contribuisce zione operata da FitchRatings, la lavorare immediatamente alla zioni ai quali l’Amministrazione inoltre la grande attenzione de- quale si aggiunge alla valutazione individuazione di una soluzione si era sottoposta, un significativo dicata e l’impegno profuso dalla sostanzialmente positiva sul rencondivisa alla questione delle en- miglioramento della affidabilità Regione nel garantire l’effettiva diconto 2005 ad opera della Corte economica della Regione. applicazione dei criteri che de- dei Conti, che ha riscontrato una pato alla conferenza stampa Il rating pari a AA- costituisce, finiscono la compartecipazione evidente inversione di tendenza del 7 luglio, se in qualità di infatti, un riconoscimento alla po- regionale alle entrate, con un da parte dell’attuale esecutivo sulrappresentante istituzionale o litica di risanamento avviata dalla approccio più solido rispetto al la politica economico-finanziaria di azionista di riferimento di Giunta che si è concretizzata nella recente passato. della Regione, con particolare Tiscali; riduzione del 70% dell’ indebita- Il giudizio positivo assegnato avrà riferimento al controllo delle en– Quali azioni la Giunta mento autorizzato nel 2006 (168 come immediata conseguenza trate e delle spese. regionale ha posto in essere per favorire l’ubicazione del Intervento del Consigliere re- zati all’ individuazione dei beni Infatti il PPR – nella versione centro di ricerca e sviluppo di gionale Luciano Uras (PRC) paesaggistici (di diversa natura e adottata dalla Giunta Regionale Telit Communications presso componente Commissione consistenza) e dei livelli di tutela – ha l’ambizione di rappresenil campus aziendale di Tiscali; Consiliare Urbanistica su “Pia- da applicare. tare una vera e propria carta dei – Se la Giunta intende strinno Paesaggistico Regionale Per queste ragioni ed altre – per diritti e dei doveri dei sardi verso gere rapporti di collaborazio– Ruolo della esempio il PPR adottato è solo la propria terra, in funzione della ne con Telit Communications Commissione, modalità e tempi uno stralcio dell’intero Piano e sua nel campo della televisione per la formulazione del parere riguarda il solo ambito costiero conservazione, dell’affermaziodigitale terrestre, delle cosul Piano Paesaggistico Regio- – soprattutto il testo delle norme ne della sua identità, delle sue municazioni via satellite o in nale” tecniche di attuazione richiede specifiche tradizionali vocazioni qualsiasi altro campo; una produttive. – Quali azioni il Presi“La Commissione Urbanistica particolare attenzione e un lavo- Tuttavia il PPR, in quella stessa dente della Regione intende del Consiglio regionale deve ro serio di verifica perché il PPR versione, contiene debolezze adottare per sottrarsi alla formulare il proprio parere sul non sia vulnerabile dal punto di sul piano della organizzazione situazione di conflitto di Piano Paesaggistico regionale, vista giuridico, non lasci cioè normativa, lascia spazi all’attiinteresse da cui è investito entro il prossimo 4 agosto. varchi ampi al contenzioso. Va vazione di ampio contenzioso, in quanto massimo rappreI tempi sono quindi molto stretti ricordato, infatti, che la prece- in alcuni casi contraddice con sentante istituzionale della (meno di un mese), se si conside- dente specifiche prescrizioni gli orienSardegna e azionista di rifera la mole della documentazione pianificazione paesistica è ca- tamenti generali di salvaguardia rimento di Tiscali; di cui è costituito il PPR (lineee duta per intervento dei Tribunali del bene paesaggistico, e pertan– Se il Presidente non riguida, relazioni tecniche, norme sulla base dei ricorsi promossi to – per la valenza che ha, merita tenga invece opportuno che di attuazione, cartografia gene- da associazioni ambientaliste di essere, prima dell’approvainiziative imprenditoriali del rale e per ambiti territoriali) e i – giustamente preoccupate della zione, sottoposto alle necessarie genere, in grado di garantiverbali di audizione redatti dalla scarsa tutela a cui veniva sotto- correzioni. re occupazione e sviluppo, Commissione negli incontri con posto, in alcuni casi, il bene pae- In questa direzione deve essetrovino collocazione nelle gli attori istituzionali, economici saggistico. re apprezzato il lavoro, ormai a zone interne della Sardegna, e sociali dei territori. La materia è infatti molto com- buon punto, posto in essere dalla gravate da un più elevato Tempi stretti soprattutto se si plessa, la terminologia tecnica Commissione. Lavoro – che si tasso di disoccupazione, da tiene conto della delicatezza del deve essere utilizzata in modo sta svolgendo in modo istituziouna maggiore arretratezza e compito affidato dalla legge alla appropriato, vanno pertanto nalmente unitario e produttivo. da un drammatico livello di IV Commissione, l’unica istanza evitati i neologismi o le ecces- Da qui al 4 agosto la Commisspopolamento, anziché favoconsiliare che abbia la possibilità sive aggettivazioni, indirizzi e sione avrà concluso l’esame del rirne la concentrazione nelle e la responsabilità di intervenire prescrizioni devono avere una PPR e formulato il proprio parearee più ricche e sviluppate nella procedura di regolamenta- trattazione sistematica, non di- re, con contenuti anche emendell’Isola. zione del Piano. spersiva, immediatamente com- dativi, dal quale la Giunta potrà Un Piano – forse il primo in Ita- prensibile. trarre ulteriori indicazioni per lia in grado di definire un quadro Una stesura essenziale, chiara e l’approvazione normativo certo per l’insieme chiaramente organizzata aiuta a definitiva del Piano. Dovrà esdegli interventi di pianificazione fare del PPR uno strumento vero sere evitata l’apertura di tavoli territoriale e di settore – con con- di regolazione dei diritti e dei – più o meno riservati - di contenuti innovativi e soprattutto doveri delle istituzioni regionale trattazione tra interessi di versi e caratterizzato dall’essere preva- e locali, delle imprese, delle co- contrastanti, fuori da quelli finalentemente conservativo. munità e lizzati alla tutela dei diritti Al contempo è costituito da pro- dei cittadini. Una stesura rispet- delle comunità locali previsti cedure di elaborazione di atti tosa di tutte le prerogative costi- nelle norme tra soggetti istituconseguenti e successivi finaliz- tuzionali dei diversi soggetti. zionali di livello differente. GOVERNO E REGIONE A CONFRONTO SU TASSE E IMPOSTE REGIONALI La Presidenza del Consiglio dei zionale della legge regionale sarda Il Presidente della RegioINTERROGAZIONE – ne, nel corso della conferenza DIANA – LIORI, con richiesta di risposta scritta, sul ruolo avuto dal Presidente della Regione nell’aper tura del centro di ricerca e sviluppo della società Telit Communications presso il campus di Tiscali a Sa Illetta I sottoscritti PREMESSO che – Lo scorso 7 luglio, presso il campus aziendale di Tiscali, in località Sa Illetta, è stato ufficialmente inaugurato un centro di ricerca e sviluppo della società Telit Communications; – Risulta che alla conferenza stampa di presentazione del centro abbia partecipato il Presidente della Regione; – Il Presidente della Regione risulta essere azionista di riferimento di Tiscali; CONSIDERATO che – Il centro di ricerca e sviluppo ha potuto godere di una sovvenzione statale di 11,4 milioni di Euro e di un prestito garantito di 14,1 milioni di Euro, deliberati dal precedente Governo nazionale; stampa, avrebbe dichiarato che la Giunta regionale è impegnata a sostenere il progetto nella sua fase di crescita e consolidamento; VALUTATO che – I progetti che Telit Communications intende sviluppare nel centro di ricerca e sviluppo di Sa Illetta riguardano anche la televisione digitale terrestre e le comunicazioni via satellite; – La Regione ha recentemente sottoscritto un accordo con la società Eutelsat, nel quale si prevede anche la creazione di un ‘punto di presenza’ destinato alla trasmissione via satellite della programmazione delle emittenti televisive regionali sarde; – Il Presidente della Regione ha più volte manifestato la sua intenzione di attivare uno o più canali televisivi digitali per conto dell’Amministrazione regionale; CHIEDONO DI INTERROGARE il Presidente della Regione affinché riferisca – A quale titolo il Presidente della Regione ha parteci- MIGLIORA L’ECONOMIA SARDA S A R D E G N A D E S I G N ATA AUTORITA’ DI GESTIONE DEL PROGRAMMA ENPI La Conferenza delle Regioni ha deciso di attribuire alla Sardegna il ruolo di Autorità unica di gestione del programma ENPI. Con la Sardegna faranno parte del coordinamento anche la Puglia, la Campania e la Sicilia. L’ENPI (European Neighbourhood Policy Instrument) è uno specifico strumento finanziario per l’attuazione della Politica Europea di Vicinato (PEV) che prevede la realizzazione di programmi-Paese o multiPaese e programmi tematici, nonché un volet dedicato a programmi congiunti di cooperazione transfrontaliera fra regioni di Stati membri e di Paesi vicini che condividono una frontiera comune, marittima o terrestre. L’ENPIcomponente transfrontaliera consentirà la realizzazione di Programmi alle frontiere esterne (terrestri e marittime), co-finanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nell’ambito dell’Obietttivo 3. Tra i programmi dell’ENPI transfrontaliero, la Sardegna è interessata dal Programma multilaterale di cooperazione marittima-bacino del Mediterraneo. Tale Programma avrà una dotazione complessiva di 173 milioni. Il Presidente Soru, presente alla Conferenza delle Regioni a Roma, aveva annunciato la candidatura della Sardegna ad Autorità unica di gestione nei giorni scorsi durante il Forum del Mediterraneo. Regione Nel rispetto dei tempi previsti, ed in meno di sei mesi dall’affidamento dell’appalto, la Rete telematica regionale è stata completata nella fase di realizzazione dell’intera infrastruttura di collegamento con i punti di accesso previsti in tutte le otto province della Sardegna. L’intervento, per le sue peculiarità e la grande importanza strategica, è stato proprio di recente presentato come progetto d’eccellenza al Comitato di sorveglianza del POR Sardegna. Prende concretezza quindi il Piano d’azione per lo sviluppo della Società dell’informazione, promosso nel marzo 2005 dalla Giunta regionale, nato soprattutto per accelerare il processo di ammodernamento della Pubblica amministrazione, per interagire con il mondo dell’impresa e con il cittadino, e per favorire la trasparenza e l’accesso a tutti gli atti ammi- Gazzetta del Sulcis n°342 del 25 Luglio 2006 RETE TELEMATICA: QUASI UNA REALTA’ PER LA SARDEGNA nistrativi. L’intervento, che prevede un impegno finanziario di circa 10 milioni di Euro, è stato appaltato a fine novembre 2005 ed i lavori, iniziati a gennaio 2006, sono ormai giunti al completamento dell’anello di rete in fibra ottica, come previsto nella prima fase esecutiva e nel pieno rispetto del cronoprogramma contrattuale. “E’ già stato inoltre effettuato l’adeguamento del Centro regionale ed attivato il Centro operativo che fornirà i servizi di gestione, controllo e sicurezza per il funzionamento della rete, che - entro la fine del prossimo mese di settembre ha spiegato Gabriella Massidda, dirigente degli Affari generali dell’Assessorato regionale Enti Locali - potrà servire le sedi dell’Amministrazione regionale e andare a pieno regime - entro i 12 mesi successivi - con il collegamento delle sedi degli altri enti regionali e delle aziende sanitarie per costituire poi la RETE UNITARIA delle Amministrazioni locali ed integrarsi con il sistema pubblico di connettività e con le reti internazionali anche grazie ai collegamenti della fibra ottica sottomarina verso il Continente”. A servizio della nuova rete sono da oggi messi a disposizione oltre 1.180 km di fibra ottica, 9 punti di accesso per la raccolta dei collegamenti, ed avanzati sistemi di trasmissione a supporto della banda larga e di una illimitata capacità di scambio dati. L’impiego delle fibre ottiche e delle moderne tecnologie consentirà anche di scambiare informazioni voce, video e supportare nuovi servizi, efficienti e veloci, assicurando elevate prestazioni ed enormi potenzialità per futuri sviluppi. Con la nuova rete telematica sarà favorita la più completa condivisione dei dati, tra cui in particolare quelli del nuovo sistema informativo territoriale e cartografico della Sardegna, e sarà valorizzato l’accesso via internet al patrimonio che l’Amministrazione regionale sta rendendo fruibile in formato digitale. Sarà migliorata la qualità dei servizi, con un notevole contenimento dei costi. REGOLARIZZARE IL LAVORO PRESENTATO IL BILANCIO SFIRS PER 3 MILIONI DI EURO CENTRO RESTAURO BENI LIBRARI LUTILI ’utile registrato dalla Sfir nel gomme, anche il motore e la car- Sfirs e ora avvicinata con nuove zazione del patrimonio librario L’assunzione definitiva degli esperti, a contratto di collaborazione da circa 20 anni, del Centro Tutela e Restauro dei beni librari della Regione è stata chiesta dalla consigliere regionale Maria Grazia Caligaris. In un’interrogazione all’Assessore degli Affari Generali, l’esponente della Rosa nel Pugno, ha sollecitato l’indizione del concorso per sanare “una situazione del tutto anomala” e stabilizzare, considerata l’importanza e la ricchezza dei beni librari e documentari della Sardegna, “i compiti primari di soprintendenza e svolgimento delle attività di tutela”. “Dal 1980, è detto nell’interrogazione, si svolge l’attività di conservazione e restauro dei beni librari e documentari, rari e di pregio, considerata indispensabile ai fini di un’adeguata politica di tutela e valorizzazione del patrimonio dell’isola. Nel 1987, dopo una fase iniziale di collaborazione con i due laboratori privati, presenti nel territorio, l’Amministrazione regionale ha avviato l’attività diretta. Nel 2001, infine, è stato costituito il Centro Tutela e Restauro dei Beni Librari che attua, con la sede operativa di Cagliari, la salvaguardia, la vigilanza, il controllo e la valoriz- e documentario del territorio regionale erogando, inoltre, servizi e informazioni a supporto degli Enti Locali ed ecclesiastici. La struttura operativa del Centro, precisa Caligaris, è costituita da un dipendente regionale e da quattro restauratori ed un paleografo esterni, questi ultimi, sotto contratto annuale di diritto privato a seguito di selezione ad evidenza pubblica, assicurano fin dal 1987 sia gli interventi di restauro sia la consulenza per le attività di conservazione. Negli anni 2000 e 2001 erano state sottoposte all’attenzione della Giunta due proposte di deliberazione per l’assunzione tramite concorso degli operatori tecnici, finalizzata alla organizzazione stabile del Laboratorio. L’8 settembre 2005 la Giunta regionale, con delibera, su proposta dell’Assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, ha dato mandato all’Assessorato agli Affari Generali Personale e Riforma della Regione, conclude la consigliera della Rosa nel Pugno, di “attivare le procedure per le modifiche della pianta organica con l’inserimento delle figure richieste”. 2005 e’ vicino ai tre milioni di euro, il patrimonio resta equilibrato, sono state lanciate molte nuove partecipazioni in settori innovativi. Con questa situazione l’assemblea degli azionisti della finanziaria regionale ha approvato il bilancio dell’anno scorso. “E’ una Sfirs sana”, ha affermato con soddisfazione il Presidente Giuseppe Busia, “pronta ad accompagnare la transizione della Sardegna verso nuove sfide economiche e industriali”. Il rapido ritorno del segno positivo nel conto economico della Sfirs e’ tanto piu’ significativo se si pensa che il 2005 e’ stato un anno particolarmente travagliato sia per la vita interna della Societa’ sia per l’economia della Sardegna. “E’ come un Gran Premio in cui si sono dovuti sostituire oltre le rozzeria - ha scherzato Busia - e c’e’ stata perfino qualche foratura. Nonostante cio’, siamo in ‘pole position’”. Il 2005 e’stato l’anno in cui la Sfirs ha elaborato un nuovo piano industriale, approvato poi nel gennaio 2006, nel quale viene disegnato il cammino della Finanziaria dei prossimi anni, sempre piu’ attenta alle esigenze delle imprese e sempre piu’ concentrata sui settori trainanti dell’economia isolana. Tutto questo e’ stato accompagnato dal varo di una nuova organizzazione interna, piu’ pronta a rispondere ai bisogni delle imprese e a costruire nuovi piani di sviluppo per il sistema economico della Sardegna. Due le aree nelle quali la Sfirs sta concentrando la propria attivita’: oltre all’imprenditoria privata, tradizionalmente gia’ servita dalla offerte, la finanziaria si rivolge anche alle amministrazioni pubbliche nelle attivita’ di sviluppo del territorio, dalle infrastrutture ai trasporti. Alle imprese sono offerti strumenti finanziari innovativi pensati per le aziende piu’ dinamiche. Ad esempio il leasing azionario mira a rafforzare la capitalizzazione delle imprese. Il Presidente della Sfirs ha definito le novita’ del bilancio e del piano industriale Sfirs come la “risposta ai bisogni finanziari delle imprese meno orientati al contributo a fondo perduto e piu’ interessati invece ai meccanismi di crescita del capitale legati all’innovazione”. Una conseguenza di questa nuova impostazione e’ evidenziata nei documenti di bilancio quando si parla del settore delle biotecnologie. AVANZATE DURE CRITICHE SULLA CONTINUITA’ TERRITORIALE GERMANIA CAMPIONATO DEL MONDO DI CALCIO OCCASIONE PER I PRODOTTI SARDI Dal 4 al 7 luglio scorso, durante i giorni conclusivi della Coppa del Mondo di Calcio, Confartigianato Imprese Sardegna, Legacoop Regionale e Confagricoltura Sardegna, insieme a una nutrita delegazione di imprese associate, sono stati presenti con i prodotti del settore agro alimentare sardo, presso la sala espositiva dell’Hotel Jolly Vivaldi, sulla rinomata e conosciuta Friedrichstrasse del- la Capitale tedesca. Scopo della missione, organizzata nell’ambito dell’accordo di programma, stipulato con la Presidenza della Regione, a valere sul Programma degli interventi regionali in materia di imprenditorialità degli emigrati sardi e reti di partenariato imprenditoriale era di favorire la conoscenza dei prodotti agro alimentari sardi e promuovere i contatti tra le im- prese associate alle tre Organizzazioni imprenditoriali e alcuni importanti buyer della Germania. Nella “quattro giorni” berlinese, le aziende sono state anche impegnate in un seminario informativo sulle opportunità e sulle prospettive del mercato tedesco organizzato con il patrocinio dell’Assessorato al Lavoro, Servizio della Cooperazione, Emigrazione e Immigrazione. Tale momento, è stato seguito da un workshop che ha visto la presentazione dei prodotti delle imprese sarde del settore lattiero-caseario, dolciario, della panificazione, dei salumi, dell’ortofrutta, dei vini e dell’olio,del florovivaismo e di altri prodotti tipici isolani. I buyer tedeschi hanno potuto così conoscere i prodotti isolani e concludere accordi commerciali, degustando formaggi, dolci tipici, pane, vini, liquori e grappe, olio di oliva, pasta fresca e secca tradizionale, salumi, ortaggi freschi e conservati. La continuità territoriale è fallita e la condanna è senza appello. Lo dicono dati eloquenti e drammatici che sono sotto gli occhi di tutti: due anni persi a rincorrere un modello semi-monopolistico, disagi intollerabili, ricatti delle compagnie, inerzia della Giunta, promesse non mantenute, caos negli aeroporti. I Sardisti, nell’ottobre del 2004 avevano proposto la via più semplice e sicura: il modello Corso, riferito all’art. 87 del Trattato comunitario sugli aiuti sociali, che prevede un contributo al passeggero tramite vettore. Un modello che funziona perfettamente nell’isola gemella, e che è rispettoso del principio della libera concorrenza tra compagnie senza passare per la gara d’appalto europea e per l’affidamento a un solo vettore. Il Consiglio Regionale, bocciando la proposta sardista, ha avallato la strada della Giunta, fatta di improvvisazioni e incapacità politica. La partita si è giocata sulla pelle dei sardi.Alla faccia della rivendicazione dell’insularità come gap strutturale della Sardegna, dell’europeismo di maniera e delle sbandierate riforme dello Statuto. I Sardisti, una volta certificato che il percorso della Giunta è fallimentare, e che sta producendo danni intollerabili, chiedono nuovamente a gran voce le dimissioni dell’Assessore del principio comunitario della libera Broccia per la manifesta incapacità po- concorrenza. litica dimostrata in due anni di non go- Si tratta di un atto di giustizia verso i verno e di sospetti temporeggiamenti. diritti fondamentali dei Sardi, tenuti in A poco valgono, infatti, i goffi tentativi ostaggio, traditi e discriminati. Non è, di scaricare sul Governo italiano e sulle infatti, possibile che la continuità terricompagnie le responsabilità politiche toriale sia ormai affidata alla bonomia di chi ha compiuto scelte scellerate e delle compagnie, alla mediazione delnon ha saputo governare la situazione. l’ENAC o alla ragionevolezza del GoAPERTO TUTTO Ma, soprattutto, i Sardisti chiedono vernoL’ANNO italiano di turno. Quella strada SALA CONFERENZE CLIMATIZZATA POSTI temporanea che la Giunta adotti urgentemente le è fallita eCON ogni100 soluzione E SALETTE ACCESSORI procedure per attuare ilATTIGUE modelloDOTATE Cor- DIavrà sempre ilE CONFORT marchio fallimentare DI SOGGIORNO so, chePOSSIBILITA’ garantisce tempi rapidi, proce-E RISTORAZIONE del ripiego. 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Solo dal primo agosto 1996, grazie ad un gruppo imprenditoriale sardogermanico, lo stabilimento venne privatizzato, riuscendo a superare, e con merito, i fatidici cinque anni di obbligo allo “status quo” (cosa non avvenuta, per esempio, alla Sardal di Iglesias). “Gli impianti, ricorda l’attuale Direttore Andrea Binetti che all’epoca guidava la cordata della tedesca Norka per l’acquisizione della Nuova Comsal, erano stati costruiti per verticalizzare l’alluminio primario prodotto dall’allora Alsar-Alumix. Eppure, sotto la gestione pubblica, non ebbe mai grande fortuna, ma procurò solo pesantezza di bilanci che, come per ogni azienda a Partecipazione Statale, venivano puntualmente ripianati con l’intervento dello Stato”. Parlare di ciò che questo stabilimento è stato crea ancora oggi imbarazzo, mentre rende più agevole parlare della sua condizione attuale e delle prospettive future. “Ci rendiamo conto che dieci anni, per un impianto industriale, non sono poi tanti, ha commentato l’Amministratore Unico di ILA spa Stefania Gambacorta, che ha vissuto l’intero decennio nella società dei laminati, inanellando Stefania Gambacorta affermazioni e progressivi incarichi di responsabilità che l’hanno portata ai vertici dell’azienda. E’ anche vero che negli ultimi dieci anni, a gestione privata, i passaggi di proprietà hanno ogni volta rallentato in parte l’operatività. Però, a partire dal 2003, con l’ingresso del Gruppo Carboni, la situazione si è posizionata su standard di efficienza e di aperto confronto col mercato, dal quale deriva la nostra forza. Noi non abbiamo santi finanziatori. Stipendi e servizi scaturiscono dalla vendita del prodotto che esce dagli impianti di Portovesme”, E proprio su questo fronte appare impegnato al massimo il nuovo management insediatosi l’anno scorso e che ha già messo a segno alcuni importanti risultati. “La grossa sfida dei prossimi dieci anni, ha evidenziato l’Amministratore Unico Stefania Gambacorta, è rivolta a dimostrare che si può fare business internazionale anche stando in Sardegna”. Il riferimento, per il quale viene riconosciuto gran merito al Direttore Andrea Binetti, è all’acquisizione dello stabilimento francese di laminazione LAF di Froges (Grenoble) che con la ca- MERCATO DELLE LAMINAZIONI Dal 2003, con l’acquisto del pacchetto azionario ILA spa da parte del Gruppo Carboni di Cagliari, l’azienda ha conosciuto un primo periodo di continuità d’indirizzo, che ha consentito di iniziare la fase di ristrutturazione, avviata dal nuovo management aziendale. Le azioni già intraprese hanno riguardato: a) riduzione del personale di struttura e impiegatizio (47 unità in meno), mediante ricorso ad ammortizzatori sociali ed esodi incentivati; b) recupero di margini di efficienza, mediante investimenti sulle macchine principali; 3) incremento del valore aggiunto, ottimizzando il mix prodotto/mercato; 4) rinegoziazione di contratti con fornitori strategici ( vernici, imballi ecc.). Tali azioni stanno consentendo un recupero di redditività importante, ma ancora insufficiente a garantire la liquidità necessaria a far fronte a tutti gli impegni, pregressi e correnti, tenuto cono delle nuove disposizioni bancarie (Basilea 2), che hanno costretto l’azienda a ridurre il ricorso all’indebitamento a breve. Tuttavia, malgrado questi elementi pogruppo ILA di Portoscuso ha creato una validissima sinergia che consentirà un miglioramento delle posizioni sul mercato non solo europeo. “Possiamo dire che allo stato attuale la ILA gode di un buon stato di salute e pertanto ha maturato il diritto di stare sul mercato. Il Gruppo opera in una fase dinamica che rappresenta il miglior stimolo per il nostro futuro”. Accanto a quest’immagine di efficienza operativa, però, ci sono anche problemi che restano da risolvere. “Tecnicamente, ha detto il Direttore Andrea Binetti, dobbiamo completare gli investimenti già programmati. Per questo abbiamo chiesto un anno di proroga. Ciò è stato determinato dal fatto che, pur ordinati, non ci sono stati ancora forniti il nuovo laminatoio (passeranno da tre a quattro) e la nuova macchina di colata (passeranno a quattro complessive). Una volta che avremo a pieno regime tutti gli impianti, siamo certi che verranno sviluppati anche i nuovi piani di allargamento del mercato dei nostri prodotti. A dieci anni dalla privatizzazione, l’ex Comsal (oggi ILA spa) guarda avanti e già pianifica i prossimi dieci anni d’attività”. Andrea Binetti di freno, l’azienda si colloca in un mercato di riferimento che ha un trend costante di crescita (tra il 3 e il 5% l’anno), nei settori dell’alluminio per l’imballaggio alimentare e dell’edilizia. I fattori produttivi aziendali sono all’altezza della concorrenza, e i marchi di fabbrica hanno ormai una presenza ventennale in Italia (40% del fatturato) e nei Paesi della CE e del Bacino Mediterraneo. STABILIMENTO APERTO In occasione dei dieci anni di ILA spa, i vertici aziendali hanno deciso di promuovere una piccola festa. Niente stravaganze, semmai un momento di riflessione e di partecipazione, a dipendenti e loro familiari, dei programmi futuri. “Sarà un momento celebrativo con stabilimento aperto ai familiari dei dipendenti e alle autorità che ci onoreranno della loro presenza, certi di poterli ricambiare col nostro impegno perché lo stabilimento progredisca. Per l’occasione ci Portovesme - Stabilimento ILA L’alluminio è un metallo che è stato scoperto solo 150 anni fa, ma che in poco più di un secolo si è progressivamente imposto nei consumi industriali e civili. L’alluminio si ricava dalla bauxite, minerale presente anche in Sardegna, il quale si trasforma in ossido e poi in alluminio primario mediante il processo di elettrolisi. Il ciclo richiede una grande quantità di energia elettrica, ma che può essere sostituito con il rottame da riciclare. I prodotti in alluminio trovano svariate applicazioni nella vita di tutti i giorni, sia per l’uso industriale che per quello alimentare. Basti pensare agli aeroplani, alle lattine, o alle vaschette ecc. Nel campo della laminazione di alluminio il Gruppo Ila rappresenta un punto di riferimento a livello europeo. Al Gruppo Ila fanno capo due aziende del settore: la Ila spa di Portoscuso e la LAF sas di Froges (Grenoble). Sono due aziende che, unite, completano un processo di sinergia pensato nel 1996, allorché alcuni imprenditori si unirono per acquistare la ex Comsal dal gruppo Alumix in liquidazione. A questa prima operazione si è aggiunta, più recentemente, l’acquisizione della francese LAF sas (Laminazione Alluminio Froges) dal gruppo Alcan, con la quale è stato completato il progetto, che mette insieme circa 300 unità lavorative. Il ciclo produttivo parte dalla raccolta e rifusione di ricicli di alluminio di scarto e che si conclude con la cosiddetta “carta stagnola” di foglio di alluminio per l’imballaggio sarà anche la Messa in fabbrica, cui farà seguito un frugale rinfresco”. Ma il primo d’agosto prossimo sarà anche momento di premiazione e congedi. Le premiazioni (poche per la verità) andranno a chi in tutti questi anni si è prodigato per la migliore riuscita del lavoro; mentre i congedi riguarderanno i primi pensionamenti usciti dagli impianti di laminazione alluminio di Portovesme. Con la “finestra” pensionistica del primo di settembre anche dalla Ila usciranno i primi pensionati. E’ un segno che anche questo stabilimento ha raggiunto la maturità e che può guardare al futuro con minore preoccupazione rispetto al passato. LA REALTA ILA E LAF NELLE LAMINAZIONI da 8 micron di spessore. L’intera produzione è sottoposta ad un controllo qualitativo del processo in continuo, garantito dagli Enti di certificazione Rina e Tuv. Grazie ai laboratori specializzati, le due aziende sono in grado di garantire le proprietà fisico-chimiche di tutta la produzione. Inoltre vengono eseguiti i test sulla composizione delle leghe e vengono controllate le proprietà fisico-chimiche dei verniciati. Attraverso esami sulla tridimensionalità del colore vengono ricostruite, esattamente, tutte le tinte scelte dal cliente. I risultati dei test vengono archiviati e studiati e ogni stadio della produzione viene documentato. Tutto questo al fine di soddisfare le esigenze qualitative crescenti del mercato e di rispondere alle richieste specifiche del cliente. Lo stabilimento Ila spa di Portoscuso ha una capacità di fusione pari a 30 mila tonnellate annue, realizzate attraverso l’utilizzo di tre caster indipendenti. Il prodotto fuso viene controllato attraverso analisi chimico-fisiche. Attraverso questi esami il gruppo Ila è in grado di controllare tutti i parametri del prodotto. Il processo produttivo con colata continua consente di gestire la lavorazione del metallo dall’origine e di avere il pieno controllo della qualità dell’alluminio prodotto. Attraverso la colata vengono prodotti i primi nastri di alluminio sbozzato con uno spessore di 6 millimetri. Il nastro sbozzato passa successivamente al laminatoio pesante (LAP) che lo riduce fino allo spessore di 0,23 millimetri. I laminatoi sono dotati di controllo elettronico di spessore e di un rullo di planarità che consentono di ottenere alluminio perfettamente piano e pronto per essere verniciato od inviato agli altri laminatoi che lo riducono a spessori adatti per uso alimentare. La parte di alluminio destinata ad uso alimentare viene, infatti, inviata al laminatoio sottile (LAS) che lo riduce a 8 micron di spessore. La capacità installata di foglio sottile è di 24 mila tonnellate annue, tra Ila e Laf. La linea di verniciatura presente nello stabilimento di Portoscuso ha una capacità di 15 mila tonnellate l’anno. Il nastro per l’edilizia viene trattato con vernici ad alta resistenza meccanica e chimica. Particolare attenzione viene dedicata anche alla resistenza agli agenti atmosferici. Questi accorgimenti rendono il prodotto Ila particolarmente adatto per la realizzazione di tapparelle, tetti, pannelli di rivestimento per facciate… Il foglio sottile per uso alimentare, adeguatamente sgrassato, si rende particolarmente adatto alla realizzazione di vaschette e contenitori, rotoli da cucina, coperture a strappo… Durante la lavorazione, le bobine di nastro vengono cotte in forni statici. Anche questa fase, come ogni altra della produzione, viene costantemente monitorata e la documentazione relativa rende possibile intervenire in qualunque momento della produzione laddove si dovessero riscontrare imprecisioni rispetto ai parametri scelti dal cliente. La fase di ricottura delle bobine si rende indispensabile per fornire all’alluminio le proprietà fisiche e chimiche necessarie sia per il suo utilizzo industriale e sia per quello alimentare. Altro particolare e primario impegno del gruppo Ila è quello rivolto ai rigorosi parametri di controllo sulla produzione. Questo và di pari passo con l’attenzione alle norme di sicurezza e alla formazione del personale specializzato e che fanno del gruppo uno dei principali operatori europei indipendenti delle produzione e della lavorazione di alluminio. Lavoro Da elemento inquinante a sostanza in grado di combattere la peggiore condizione di degrado ambientale. Ad aver subìto questa rivoluzionaria metamorfosi sono nientemeno che i famigerati fanghi rossi dell’Eurallumina di Portovesme che, se i processi dovessero rivelarsi pienamente applicabili nei settori dove finora sono stati positivamente sperimentati, potrebbero passare da residuo industriale inquinante, a business capace di ridurre l’inquinamento delle acque, dei suoli contaminati da metalli pesanti e da residui velenosi dispersi nel suolo. Depositaria del brevetto è la Virotec Italia, consociata dell’australiana Virotec International, che ha registrato l’esclusiva del brevetto in tutto il mondo. Per quanto attiene alla Virotec Italia, c’è da dire che ha firmato con l’Eurallumina l’esclusiva europea per l’utilizzo dei fanghi rossi di Portovesme, ritenuto finora un residuo industriale del processo Bayer per ricavare l’ossido di alluminio dalla bauxite. “Noi abbiamo sperimentato, ha spiegato l’Amministratore Delegato della Virotec Italia Vittorio Bellò, che trattando i fanghi rossi otteniamo un prodotto, chiamato Bauxsol, in grado di neutralizzare o “catturare” tutti gli elementi inquinanti siano essi dispersi nell’acqua che nel suolo. Abbiamo ormai un campionario di studi pilota e di applicazioni pratiche nel mondo che ci consentono di dare risposte, economicamente valide, per ogni situazione dì emergenza ambientale”. La presentazione del processo è avvenuta presso lo stabilimento Eurallumina di Portovesme, subito dopo la registrazione dello “Accordo sperimentale di Programma” sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio, dal Ministero delle Attività Produttive, dall’Eural- Gazzetta del Sulcis n°342 del 25 Luglio 2006 DAI FANGHI ROSSI EURALLUMINA UN CONTRIBUTO ALLE BONIFICHE Alfio Gessa lumina, dalla Virotec Italia e dalla Terramatica Consulting. Detto Accordo, si legge nel documento, “ha per oggetto la gestione e la trasformazione dei fanghi rossi derivanti dalla produzione dell’allumina per il successivo impiego dei prodotti ottenuti, come prodotti o reagenti atti a captare inquinanti, in operazioni di bonifica ambientale per la rimozione di metalli o fosfati presenti in acque inquinate, e per la messa in sicurezza di suoli contenenti metalli in forme solubili”. L’interesse all’applicazione, di questo rivoluzionario sistema disinquinante, è stato ripreso anche dall’Amministratore Delegato di Eurallumina Vincenzo Rosino, il quale si è augurato che l’asportazione e l’utilizzo dei richiamati fanghi dal bacino di raccolta, possa consentire, sia l’applicazione disinquinante dei vari siti, ma anche un alleggerimento dei volumi abbancati tale da offrire un più ampio numero di anni d’attività agli impianti di produzione dell’ossido di alluminio. Allo stato delle cose sono in essere alcune iniziative nel territorio sardo. La prima riguarda la prova dimostrativa di depurazione dell’acqua di miniera di Serbariu (Carbonia) contaminata da metalli, al fine di renderla utilizzabile per l’irrigazione. Altro impegno riguarda la realizzazione e la gestione di un impianto pilota, all’interno dello stabilimento Eurallumina, per la produzione sperimentale di aggregati porosi di Bauxsol finalizzato a filtrare e depurare l’acqua inquinata da metalli. Per quanto riguarda l’applicabilità del processo alle discariche minerarie, la Virotec ha stabilito un accordo di collaborazione con la Progemisa. BAUXSOL Nel campo della gestione dei rifiuti, negli ultimi tempi sta acquistando sempre più importanza il loro riutilizzo. E’ in quest’ambito che si è mossa già da tempo la società australiana Virotec. La società ha brevettato una nuova tecnologia “Bauxsol” per il trattamento di: acque acide e sterili di miniera; solfati acidi nei suoli; metalli pesanti nelle acque e nei suoli; arsenico nell’acqua. Il Bauxsol viene prodotto mediante modificazione chimica e fisica dei fanghi rossi prodotti dal processo Bayer. Il prodotto si presenta come una sostanza granulare che comprende un mix di minerali, viene applicato direttamente alle acque e ai suoli inquinati. I metalli pesanti presenti vengono stabilmente bloccati e non possono essere più rilasciati. Le esperienze maturate in Australia e altrove mostrano chiaramente che la tecnologia Bauxsol è una “tecnologia verde” efficace ed economicamente sostenibile che costituisce un valido ausilio per risolvere problemi ambientali. In aggiunta, la produzione del Bauxsol contribuisce a ridurre il problema dello stoccaggio dei fanghi rossi prodotti dal processo Bayer. La ricerca e lo sviluppo di nuove applicazioni stanno procedendo di pari passo con le applicazioni già sperimentate e ulteriori brevetti sono stati richiesti per molte altre applicazioni. L’Eurallumina ha stipulato un accordo di fornitura di fango rosso con la società Virotec che obbliga quest’ultima all’utilizzo del fango prodotto dalla società di Portovesme per tutte le applicazioni che la Virotec effettuerà in Europa. Nell’ambito di tale contratto, qualche tempo addietro è partita la prima fornitura (circa 60 tonnellate) di Bauxsol per una sperimentazione in Portogallo. Portovesme - presentazione BAUXOL IMPIANTO BAUXSOL La Virotec Italia ha già previsto di costruire, nell’area industriale di Portovesme, l’impianto per la produzione del Bauxsol, il fango rosso trattato e capace di provocare la fase di bonifica e disinquinamento. Il progetto prevede la realizzazione di complesso industriale che produrrà, in una prima fase, 33 mila tonn/a di prodotti Bauxsol (in polvere, in pellets e anche in sospensione acquosa), per passare, in una seconda fase, a 100 mila tonn/a. L’iniziativa iniziale, del costo di 3 milioni di euro (cui vanno aggiunti ulteriori 4 milioni per il potenziamento a 100 mila tonn/a), prevede di dare lavoro iniziale a 25 unità, buona parte dei quali laureati. A questi andranno aggiunte altre 15 unità indirette tra addetti all’imballaggio e al trasporto del Bauxsol. L’avvio dell’attività industriale è prevista entro il 2007. Opere di edilizia industriale e civile Movimento terra e scavi Produzione calcestruzzo preconfezionato Produzione e vendita materiali inerti di varie pezzature Trasporti rifiuti CAT. 4 e 5 Sede Legale: Sede Amministrativa: tel. : telefax : sito web : Iglesias via Tavolara 1 Iglesias zona industriale “Sa Stoia” 0781 21186 - 21150 0781 21191 www.fratellilocci.it Lavoro Gazzetta del Sulcis n°342 del 25 Luglio 2006 TRA FICTION E REALTA’ ENERGETICA LE FALSE FINALITA’ DEL PARCO IL CARBONE ALLA BASE DI TUTTO GEOMINERARIO DELLA SARDEGNA Gianni Podda Massimo Carta Una fiction oppure lavoro effettivo? Perché se si tratta di una fiction, tanto per far vedere alle multinazionali che hanno manifestato interesse all’acquisizione e allo sfruttamento delle miniere carbonifere del Sulcis come sono bravi i minatori sardi, allora è un conto. Se invece l’ordine impartito dal Governatore della Sardegna, alias Renato Soru, è di avviare immediatamente le coltivazioni del carbone, allora il discorso si fa serio. Si fa serio perché denota la povertà cognitiva del tipo d’impresa, qual’è appunto una miniera in genere e quella carbonifera in particolare, sulla quale il Governatore della Sardegna Renato Soru mostra una scarsissima conoscenza. Più volte Dirigenti, minatori e sindacalisti avevano sollecitato la possibilità di integrare gli organici con persone in grado di maturare l’esperienza di miniera, che non è del tipo che si matura in fabbrica o in un cantiere edile, oppure in un centro informatico. La miniera, senza un equilibrio di organici tra interno, esterno e servizi, non può garantire le produzioni, ma neppure quel minimo di sicurezza che, per natura stessa, è sempre precaria perché legata ad aspetti tecnici e conoscenza geologica, peraltro non sempre prevedibili. BANDO INTERNAZIONALE A nessuno sfugge l’urgenza che esiste di privatizzare le miniere carbonifere. Ma non tanto per alleggerire le casse regionali, quanto perché si ha fiducia che coi privati il carbone sardo potrà assumere quel ruolo strategico nell’ambito della partita energetica che ogni giorno di più diventa più pesante. Tutti, ormai, sono d’accordo che il carbone sardo venga estratto ed utilizzato, nel migliore dei modi, per produrre energia elettrica, magari poi distribuita a miglior prezzo di quanto il monopolio Enel continui a riservare ai Sardi. La Regione per rendere credibili le concessioni carbonifere, ha bandito un pre-bando internazionale cui hanno risposto alcuni credibili gruppi internazionali, interessati, in maniera più o meno diretta, alla produzione di energia a basso costo, tale da rendere possibile anche la prosecuzione del discorso metallurgico di Portovesme, se le tariffe energetiche si faranno meno pesanti. Tutto ciò dimostra, in un mondo che non è virtuale, come alla base di ogni sviluppo ci sia e resti l’energia elettrica che per la Sardegna sarebbe naturale ricavarla dal carbone locale. Purtroppo, il Governatore della Sardegna, impegnato più attentamente a siglare accordi di collaborazione con società internazionali e la sua creatura di “Sa Illetta”, ben poco dedica ai problemi produttivi (veri) e a quelli dello sviluppo (vero), prospettando ai Sardi un’Isola fatta di web, di call center, di tastiere e monitors. P U B B L I C I T A’ 2007 NON PERDERE TEMPO PRENOTA IL TUO SPAZIO P E R L A P U B B L I C I TA ’ A PARTIRE DA GENNAIO 2007 TELEFONA 0781.675289 333.6077645 Fax 1782282316 Solo in qualche momento di debolezza o vuoto politico, ha riconosciuto al carbone e alle industrie metallurgiche del Sulcis in diritto di esistere. Però in concreto, ben poco ha fatto, se non accodarsi ai sindacati e ai lavoratori che hanno allacciato rapporti diretti con il Governo centrale per sbloccare la partita delle tariffe agevolate per le industrie energivore. TARIFFE AGEVOLATE Gita e rigira il problema di fondo resta ancora legato all’ottenimento, sia pure temporaneo, delle tariffe agevolate alle industrie di Portovesme. Se ciò verrà compreso, le multinazionali si sono rese disponibili anche a prendere parte all’asta internazionale per il progetto integrato miniera carbone e centrale, altrimenti si avrà la chiusura di qualsiasi discorso d’impresa che porterà il Sulcis al più grande disastro economico che il territorio abbia mai conosciuto. Entro la prima decade di agosto 2006 (riunione già convocata) il Ministro Pierluigi Bersani dovrebbe far conoscere quale sarà il progetto del Governo per la concessione delle tariffe agevolate alle industrie energivore. In taluni casi si è parlato persino di piano stralcio per la Portovesme srl, così da consentire di varare il programma di investimenti, che porterà al rientro in fabbrica di circa 200 lavoratori attualmente in cassa integrazione, oltre un numero di maestranze, di pari consistenza, legate ad imprese d’appalto. La stessa multinazionale Glencore, azionista unico di Portovesme srl, si è mostrata fortemente interessata al progetto integrato, assieme ad altre multinazionali, per lo sfruttamento delle miniere carbonifere e la conseguente costruzione di centrale elettrica pur di garantire un’autosufficienza strutturale al futuro delle industrie del Sulcis. Ora, si tratta di vedere se quanto assicurato dal Ministro Bersani corrisponderà alla realtà, e se la Regione non voglia ancora intentare una fiction al posto di un impegno per la soluzione dei problemi di fondo dalla cui soluzione dipende il futuro industriale e socio-economico del Sulcis. Intanto sembra farsi sempre più realistica la voce secondo la quale Endesa avrebbe intenzione di concedere le tariffe agevolate alle industrie di Portovesme, se la Regione le concederà la possibilità di costruire una nuova centrale a carbone a PortoTorres. Al momento in cui il giornale và in stampa non si ha ancora alcuna conferma su questa ipotesi che, se si rivelasse fondata, meriterebbe la massima attenzione da parte delle istituzioni e da parte delle industrie energivore. Da Ente di promozione scientifica dei siti e dei compendi legati alla disciolta attività mineraria a silenzioso Ente suddito del Governatore regionale Renato Soru che vende e svende terreni ed immobili dai quali si possono ricavare cubature che la finanza internazionale è pronta a trasformare in regno di vacanze dorate. Ai Sardi resterà il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, svuotato della sua finalità e destinato a sopravvivere nell’oscuro anonimato, fatto salvo qualche minuto intervento a beneficio di parenti dei Consiglieri del Direttivo, di cui si starebbe già interessando la Magistratura e che ha suscitato scomposte reazioni di difesa tra i benpensanti della politica locale. Ma per capire in quale stato d’incertezza vaghi il Parco Goeminerario Storico Ambientale della Sardegna basterà prendere in mano, valutandone lo spessore politico ancorché sociale, la deliberazione n° 25 del 21 aprile scorso recante come oggetto “Attività operativa del Consorzio del Parco nel breve e medio termine, in relazione agli orientamenti che emergeranno dalla trattazione delle problematiche indicate nel precedente punto” (Deliberazione n° 24 “Modifica Regolamento di funzionamento del Consiglio Direttivo” che prevede la permanenza nella carica di Consigliere del Direttivo, anche in caso di dimissioni, fino alla sua sostituzione, al fine di garantire la continuità dell’organo amministrativo evitandone, così, la paralisi). dell’Unesco nel mese di luglio 2006. La visita sarà preceduta dall’esame della documentazione che il Parco sta ultimando. 2) Organizzazione della visita della delegazione Unesco. 3) Espletamento della gara per la predisposizione dei siti Web/Portale del Consorzio del Parco; 4) Completamento del progetto esecutivo e messa in opera della cortellonistica nelle aree del Parco; 5) Affidamento incarichi per la predisposizione del Piano economico e sociale del Parco, del Piano Territoriale di coordinamento del Parco, del Regolamento del Parco e della Rete internazionale dei siti di archeologia industriale; 6) Predisposizione della proposta relativa alla possibile attuazione del processo di Agenda 21 Locale per un piano di sviluppo sostenibile nelle aree del Parco; 7) Predisposizione di un piano pluriennale per il recupero della memoria; 8) Organizzazione del convegno sui Codici minerari; 9) Organizzazione di una serie di iniziative estive nei siti più significativi del Parco; 10) Rapporti con le università per stages e partecipazioni ad eventi scientifici; 11) Vigilanza; 12) Scienza della Terra; 13) Rapporti con l’Igea. Appare del tutto evidente che con un simile programma “d’attività operativa nel breve e medio perio- ATTIVITA’ CONSORZIO do”, il millantato Parco GeomineDEL PARCO rario Storico Ambientale della SarNEL BREVE E MEDIO PE- degna avrà poco di credibilmente RIODO scientifico, di coordinamento, di storico-ambientale e di prospettive 1) Predisposizione della docu- da mettere in campo. mentazione richiesta dall’Unesco Sarà già un enorme risultato poper il mantenimento dell’iscrizio- sitivo se, nel corso del mese di ne alla rete mondiale dei Geositi luglio 2006, i timonieri del Parco e dei Geoparchi. A tale proposito in argomento (reali ed occulti) il Presidente riferisce che è previ- riusciranno a confermare l’iscrista, secondo una comunicazione zione dell’Ente alla rete mondiaarrivata il 21 aprile 2006 da parte le dei Geositi e dei Geoparchi, dell’Organo di gestione dell’Une- che l’apposita commissione sco, una missione di due esperti Unesco valuterà. Buggerru - Costa con resti minerari Ma vi sono anche altre valutazioni che non potranno essere tenute in debita e competente valutazione. Esse attengono alla decurtazione del patrimonio Parco Geominerario imposto dalla Regione-Soru con la vendita, o stralcio, dei compendi di Masua-Monte Agruxiau, Naracauli ecc. i quali saranno gestiti dal potentato economicofinanziario che si aggiudicherà la torta. Il Comune di Iglesias finora ha nicchiato su questa partita, pensando che i nuovi “padroni delle ferriere” saranno grati a quanti, omettendo il proprio mandato amministrativo, avranno nel frattempo consentito la nuova forma di colonizzazione cui l’Isola, questa volta grazie ai Sardi, è destinata ad andare incontro. Ma cosa ne sarà nel momento in cui la Regione-Soru bandirà le gare internazionali per Montevecchio-Ingurtosu-Funtanazza ecc? SINGOLARI FORME DI PROMOZIONE DEL PARCO GEOMINERARIO SARDO A parte l’affidamento, senza alcun bando, della realizzazione di un documentario sui temi minerari, alla società Videa-Produzioni televisive di Cagliari, che secondo alcune denunce avrebbe avuto percorso facilitato dalla presenza in Consiglio Direttivo di persona assai vicina ai responsabili videoproduttori (delibera n° 20 del 21 ottobre 2005), il 24 marzo u.s. l’Organismo di gestione del Parco Geominerario ha dato segno del suo spessore scientifico e di promozione della cultura industriale legata alle miniere sarde. Con deliberazione n° 19 ha concesso, all’Associazione Culturale Logos di Iglesias, un cofinanziamento (2.000 euro) per “concorso Villa di Fiaba”; con deliberazione n° 20, dietro proposta della Associazione di Volontariato Onlus A.MI.ME. di Binda, ha stipulato la convenzione che comporta una spesa di 30.000 euro; con deliberazione n° 21, su richiesta della Editrice Archivio Fotografico Sardo di Nuoro, ha deciso di ristampare n° 1.000 copie del volume “Sardegna da Salvare” per un costo totale di 25.000 euro; con deliberazione n° 22, dietro richiesta della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria di Iglesias (soggetto giuridico) dirottato alla Curia Vescovile (diverso soggetto giuridico), concessione del contributo di 3.000 euro per manifestazione su percorso minerario della Madonna Pellegrina di Fatima; con deliberazione n° 23, su richiesta del Comune di Muravera, concessione di un contributo di 12.000 euro come cofinanziamento “Sagra degli agrumi”. Lavoro Gazzetta del Sulcis n°342 del 25 Luglio 2006 DOPO LUNGHI MESI DI TENSIONE S C H I A R I TA N E L S E T T O R E FORMAZIONE PROFESSIONALE Nella tarda serata di giovedì 29 giugno 2006 è stato siglato l’accordo relativo alla situazione della Formazione Professionale in Sardegna, tra la Giunta regionale, rappresentata dai due Assessori Dadea e Salerno, e le Organizzazioni Sindacali FLC - CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola insieme ai Confederali. Tale accordo, in perfetta continuità, consolida e sviluppa ulteriormente i contenuti degli accordi intercorsi l’8 e il 16 febbraio scorso tra la Regione e la FLC - CGIL e UIL Scuola. “Con questo accordo, hanno ribadito i sindacati di categoria, costringiamo la Regione ad esercitare un ruolo forte di governo della Formazione Professionale in Sardegna impedendone il disimpegno, a garanzia dei bisogni formativi e dei diritti dei lavoratori del settore. Infatti la Regione si impegna ad intervenire “… per superare eventuali criticità a garanzia del personale…”. E le più elementari garanzie per il personale altro non sono che il diritto al lavoro e alla retribuzione, certamente dopo aver esperito ogni utile strumento opportuno, compresa la mobilità tra Enti che versano in situazione di crisi ed Enti che svolgono regolare attività formativa. Assumiamo questo come un impegno forte della Regione a governare i processi di mobilità, di monitoraggio e controllo sull’operato degli Enti, di garanzia del rispetto delle principali regole grazie alle quali gli Enti hanno ottenuto l’accreditamento dalla Regione. Assumiamo questo come un impegno anche in termini di risorse aggiuntive, se necessarie per superare situazioni di crisi”. L’accordo, rimettendo ordine alla gestione pasticciata fin qui pratica- LO SCIENZIATO GESSA GRANDE UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA Gian Luigi Gessa, neuropsicofarmacologo di fama internazionale, attualmente Consigliere regionale di Progetto Sardegna e presidente della VIII Commissione consiliare, è stato nominato Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica, con decreto datato 2 giugno 2006, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri. Il conferimento dell’importante riconoscimento è stato comunicato nei giorni scorsi, mediante telegramma, dal Sottosegretario della Presidenza del Consiglio Enrico Letta. L’Ordine al Merito della Re- pubblica Italiana è il primo fra gli ordini cavallereschi nazionali ed è stato istituito con la Legge 3 marzo 1951, n. 178. Deriva dall’Ordine della SS. Annunziata, dall’Ordine della Corona d’Italia e dall’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, soppressi nel 1951 assieme a tutti gli ordini precedenti al 1947 facenti parte del Regno d’Italia È destinato a «ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari». ta, garantisce ai lavoratori la possibilità di regolarizzazione successiva, di revocare le domanda di incentivo all’esodo, di cancellazione dall’albo regionale e di risoluzione del rapporto di lavoro con l’ente di appartenenza e più tempo per una scelta libera e consapevole. L’accordo, nell’ottica di rendere ancora più appetibile l’esodo e di spingere alla ricerca di un nuovo lavoro, impegna seriamente a verificare la fattibilità di attribuire direttamente ai lavoratori le somme già stanziate per pagare i contributi, senza quindi costi aggiuntivi per il bilancio regionale. Si solidifica e si espande la mobilità di lavoratori della Formazione Professionale presso i Centri Regionali Pubblici di Formazione e anche presso l’Assessorato del Lavoro. A tal proposito però, il sindacato ha invitato l’Assessorato del Lavoro a porre immediatamente termine alla situazione in cui versa un gruppo di lavoratori in servizio nei Centri Regionali che, per assurde questioni burocratiche, non ricevono regolarmente gli stipendi dovuti. Viene inoltre accelerato il processo del trasferimento delle funzioni in materia di formazione e di ricollocazione del personale della Formazione Professionale, mediante l’istituzione di un tavolo cui parteciperanno i sindacati, la Regione e gli Enti Locali. Pur nella consapevolezza che i problemi della Formazione Professionale sono ben lungi dall’essere risolti, la FLC CGIL ha espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto unitariamente con CISL e UIL. “Bisognerà vigilare, è stato ribadito, affinché Regione ed Enti, coi quali ultimi si dovrà a brevissimo stipulare degli accordi sindacali anche per revocare le residue procedure di licenziamento ancora in piedi, rispettino gli impegni presi in questo periodo. IN COMMISSIONE INDUSTRIA L’ESAME DEL RIORDINO DEI CONSORZI INDUSTRIALI Con una lunga serie di audizioni la Sesta commissione, Industria, presieduta dall’on. Giovanni Giagu (Margherita), ha cominciato ad affrontare la delicata questione del riordino delle aree industriali. Tre i provvedimenti presentati: un disegno di legge della Giunta (n° 209), una proposta di legge presentata dal Gruppo dei Riformatori (n° 163), ed una terza proposta di legge presentata dal dai Gruppi di Fi, An, Fortza Paris. Davanti alla Commissione ci saranno, via via, i rappresentanti dei Consorzi industriali, le parti sociali sindacali, i rappresentanti degli imprenditori (Confindustria, Api Sarda, Legacoop, Confcooperative, Confartigianato, Cna, Agci, Clsa), oltre ai rappresentanti delle otto Province ed alle quattro Camere di Commercio. Saranno anche ascoltati nel corso di questa lunga tornata di audizioni l’Anci Sardegna ed il Consiglio delle Autonomie Locali. Solamente dopo questo lungo e laborioso processo di concertazione con gli organismi direttamente interessati, la Commissione potrà cominciare ad entrare operativamente nel merito dei progetti di legge proposti, e cominciare a elaborare un testo unificato. tel. 0781.260047-59 fax 0781.260058 MAURIZIO DE PASCALE CONFERMATO PRESIDENTE DELLA SEZIONE EDILI DELL’ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI L’ ingegner Maurizio de Pascale è risultato in crescita anche nel cato immobiliare. è stato rieletto Presidente della Sezione Costruttori Edili dell’Associazione Industriali Province Sardegna Meridionale. Lo ha nominato l’Assemblea dei Soci della Sezione, riunitasi a Cagliari, presso la sede dell’Associazione. Per Maurizio de Pascale, Presidente ed Amministratore di una delle più importanti imprese di costruzioni della Sardegna, l’ Impresa di Costruzioni Raffaello Pellegrini di Cagliari, si tratta di una conferma. E’ infatti al suo secondo mandato, essendo stato eletto per la prima volta nel 2003, dopo aver ricoperto, negli anni precedenti, diversi importanti incarichi in seno alla Sezione, all’ ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) ed all’ANCE Sardegna. Nella sua relazione De Pascale ha messo in rilievo l’importanza del settore delle costruzioni nell’ambito dell’economia della Sardegna. Un comparto che 2005, anche se, secondo i dati rilevati dall’ANCE e dalla Banca d’Italia, in misura inferiore rispetto agli anni precedenti. Sono aumentate le ore lavorate denunciate alle Casse Edili ed il monte salari. E’ risultato inoltre ancora positivo il saldo tra le imprese nuove iscritte alle Camere di Commercio e quelle cancellate. Si è tuttavia registrata una lieve contrazione del numero degli occupati (-1,6%) anche se il settore continua a dare lavoro a quasi la metà degli occupati dipendenti nell’industria in generale(48,4%). Il periodo favorevole appare limitato alla prima metà del 2005, nel quale è risultata incrementata l’attività di realizzazione di opere pubbliche, mentre nel secondo semestre dell’anno si è registrato un forte calo. E’ cresciuta inoltre l’edilizia residenziale, sostenuta dalle favorevoli condizioni del mer- in edicola il giornale della provincia sulcis iglesiente POLITICA ° ° LAVORO ° ATTUALITÀ ° CULTURA www.gazzettadelsulcis.it Tel. 0781 675289 - 333 6077645 fax 1782282316 Le previsioni per il secondo semestre dell’anno in corso e per il 2007 non possono non tener conto della generale crisi dell’economia italiana e dell’incertezza che grava sul futuro degli investimenti pubblici, principalmente in strade e ferrovie, ed appaiono perciò particolarmente preoccupanti. “E’ più che mai necessario, ha quindi sottolineato De Pascale, richiamare ancora una volta l’attenzione della Giunta Regionale, delle Amministrazioni Pubbliche e delle Istituzioni sul ruolo del settore e sulla sua capacità di traino per l’intera economia della Regione, sollecitando lo stanziamento di finanziamenti in grado di consentire l’avvio di un programma di investimenti in infrastrutture, adeguato e tale da colmare il gap che ancora ci separa dalle regioni più sviluppate”. Nel corso della stessa Assemblea è stato rinnovato il Consiglio Direttivo della Sezione che affiancherà De Pascale nel triennio 2006-2009 e che sarà così composto: Presidente, Maurizio de Pascale; Consiglieri: Efisio Angius, Francesco Ciusa, Antonio Grussu, Valter Odoni, Giorgio Pavan, Simona Pellegrini, Silvia Petagna, Luciano Randaccio, Giuseppina Sciannameo, Alessandro Turno. Il Comitato dei Garanti, nominato nella stessa occasione, sarà infine costituito da: Fernando Menga, G.Battista Pavan, Luciano Ticca. L’Amministrazione comunale ha indetto una procedura selettiva pubblica, per titoli e colloquio, finalizzata alla formazione di una graduatoria dalla quale attingere per assunzioni a tempo determinato e parziale (15 ore lavorative) per mesi sei, di n° 2 addetti d’Archiviocontratto applicabile CCNL Commercio e Servizi-IV livello. La graduatoria avrà validità di 3 anni. Il bando con i requisiti spe- cifici e il modulo di domanda sono disponibili presso l’Ufficio Personale e il Centro Informagiovani. Per informazioni l’Ufficio del Personale resterà aperto dalla ore 10.00 alle ore 13.00 dal lunedì al venerdì e dalle ore 16.00 alle ore 18.00 del martedì (Tel. 0781.694229230). Tale documentazione inoltre è disponibile anche sul sito internet del Comune all’indirizzo: www.comune.carbonia.ca.it Lavoro Gazzetta del Sulcis n°342 del 25 Luglio 2006 Sono quattro le domande pervenute alla Regione dei gruppi che si contenderanno la gara per l’acquisizione degli ex compendi e siti minerari. Si tratta di Hines Italia, Immobiliare Lombarda, Pirelli Re e Sviluppo Sardegna. Il prossimo passaggio prevede la valutazione da parte di una commissione amministrativa del progetto e del relativo intervento di riqualificazione territoriale, ambientale, paesaggistica, urbanistica ed edilizia degli ex siti minerari. Come specificato nel bando, tale progetto dovrà inoltre essere collegato ad un “piano di sviluppo e valorizzazione economica, culturale, turistica, naturalistica e ricettiva di tali aree”. Un ultimo importante passaggio è costituito dalla definizione di un accordo di programma tra Regione, Provincia, Comuni, la società Igea e le parti interessate, in modo che la decisione finale sul progetto che si realizzerà sia pienamente condivisa da tutti. “Non ci sarà nessuna svendita degli edifici storici e dei luoghi della memoria, né tantomeno di Porto Flavia o delle spiagge”, ha detto il Presidente Soru in una conferenza. “Grazie a questo bando - ha continuato – si sta facendo in modo di costruire qualcosa che abbia un impatto paesaggistico e ambientale molto inferiore a quello attuale, e che permetta di bonificare e rinaturalizzare tutte queste aree”. QUATTRO MANIFESTAZIONI D’INTERESSE PER GLI EX COMPENDI MINERARI Masua Masua - Porto Flavia Sottolineando come l’offerta economica sia solo uno dei criteri per l’assegnazione del bando, e come la vendita sia ugualmente una delle possibilità previste (un’altra è la concessione, magari a 50 anni), ha aggiunto come non si stia “vendendo al miglior offerente”, ma si stia valutando tutti insieme chi avrà presentato il miglior progetto dal punto di vista paesaggistico- ambientale, ma anche dal punto di vista della qualità architettonica e dell’integrazione col resto del territorio. “Il fatto che questo progetto debba avvenire coerentemente con la pianificazione paesaggistica regionale – ha concluso l’Assessore degli Enti locali Gianvalerio Sanna – è una garanzia importante nel successivo svolgimento degli interventi”. Mozione del centrodestra sul bando regionale per la cessione dei siti minerari di Masua e Ingortosu: contraddizioni ma anche violazioni giuridiche. E il sospetto di un’operazione speculativa a regia dei grandi gruppi. La Regione si impegna alla bonifica dei suoli e mette una base d’asta di 200 euro a metro cubo. La giunta revochi la delibera del 26 aprile scorso con la quale ha adottato il bando di gara internazionale per la cessione, riqualificazione e trasformazione degli ex siti minerari di Masua e Ingurtosu; a parte alcune incongruenze, il bando contiene alcuni aspetti che lo collocano al di fuori della legittimità giuridica. Lo sostiene una mozione del centrodestra (prima firmatario l’on. Mario Diana, An), illustrata nel corso di una conferenza stampa. E’ il secondo tentativo. Una prima mozione, presentata il 21 dicembre 2005, in seguito alla delibera di dismissione dei siti minerari era rimasta lettera morta – ha detto l’on. Diana – ricordando come il presidente Soru vada avanti come se piano paesaggistico e legge urbanistica, in discussione presso la Commissione di merito, abbiano esito scontato. Molte le perplessità sollevate: dal silenzio “assordante” dei Beni culturali (le miniere sono sotto tutela Unesco), al mancato coinvolgimento nella vicenda del Parco geominerario, nato, dopo estenuanti lotte popolari, con finalità istitutive precise e attinenti al futuro di quelle aree, al risanamento ambientale dei luoghi a cari della Regione (“ieri Soru diceva che non sarebbero bastate tre o quattro manovre finanziarie dello Stato per far fronte alle spese di bonifica”) che affrancano gli acquirenti dagli oneri relativi. A fronte di quest’ultima decisione, il prezzo base del bando – ha spiegato l’on. Sergio Pisano (Riformatori) – è di 32,5 milioni per i 160 mila metri cubi di Masua e Monte Agruxiau e di 11 milioni per i 100 mila metri cubi di Ingortosu, Pitzinurri e Naracauli. Soltanto 200 euro a metro cubo, al netto della riqualificazione territoriale, che trasforma in un business sicuro l’intervento dei grandi gruppi interessato. Esattamente l’inverso di quanto dichiarato inizialmente (due anni fa) da Soru, contro il turismo di rapina di alcuni investitori. La privatizzazione dei siti minerari sembra escludere dai benefici “generazioni di lavoratori che hanno sputato lacrime e sangue”, ha detto l’on. Giorgio La Spisa (FI) ricordando come le aspettative del territorio siano legate al modello di sviluppo alternativo (essenzialmente il turismo) che nasce senza il coinvolgimento degli enti locali, dei sindacati, e del Parco, il cui decreto istitutivo “viene consapevolmente ignorato dalla giunta” (né può essere considerato coinvolgimento sufficiente la partecipazione del direttore all’organismo di valutazione delle manifestazioni d’interesse). Nel 1978, ha ricordato l’on. Giorgio Oppi (Udc), l’allora Pci aveva diffuso un opuscolo nel quale rivendicava ruolo e prospettiva per i lavoratori e riteneva le miniere risorse economica del territorio, anche in caso di dismissione; se la garanzia delle popolazioni doveva essere rappresentata dal Parco geominerario, l’esclusione non preannuncia nulla di buono; mentre si apre un capitolo di ampia discrezionalità su alcuni aspetti cruciali (ad esempio il “minore” o il “maggiore” pregio delle aree, nel caso di trasferimento delle volumetrie. Già, perché ci sono tre fasi – ha spiegato l’on. Franco Cuccu (Udc) – nella vicenda, dalla legge salvacoste in poi: l’iniziale divieto assoluto di qualunque iniziativa se per il recupero degli edifici degradati, senza modifica di destinazione d’uso, previsto dalla legge 8; la successiva possibilità di modifica della destinazione d’uso e dell’aspetto originario degli edifici (si parla di ricostruzione “non strettamente filologica”, per usare il gergo tecnico) ; e, infine, la demolizione e il trasferimento dei fabbricati (con ricostruzione libera?) in “zone di minor pregio ambientale” (ma chi lo stabilisce?). Insomma, c’è materia – secondo il centrodestra – per soprassedere, in attesa di un bando meno equivoco e, soprattutto, delle decisioni che in materia dovrà prendere il Consiglio regionale, di fatto esautorato dalla giunta. E qui si aggiunge un’altra situazione, che l’on. Domenico Gallus (Fortza Paris) definisce “pericolosa”: l’operazione Murgioni, il sindaco di Castiadas, destituito con provvedimento della Regione per aver infranto la regola del doppio mandato (è al terzo). Murgioni (che è anche consigliere regionale) è sindaco di un territorio di vasti appetiti speculativi, ai quali finora s’è opposto. All’intervento molto sollecito del presidente Soru viene data una chiave di lettura legata a future operazioni turistiche sul territorio. Controprova? Il sindaco Tinnura, anche lui al terzo mandato, rimasto al suo posto (da un anno). Ma lui – dice Gallus – è della Margherita. www.artigianatosardegna.com CESSIONE O CONCESSIONE ? SORU CON POCHE IDEE CHIARE SUL BANDO SITI MINERARI Si apprende dalla stampa che il di ambiti di particolare interesse Diana e Liori, “due sono le possiPresidente della Regione, Renato Soru, nel corso di un incontro con i dirigenti di Confindustria Sardegna avrebbe dichiarato che, per la riqualificazione dei compendi minerari di Masua, Ingurtosu e Monte Agruxiau, l’ipotesi della concessione è da considerare ancora valida e che essa sarebbe addirittura “preferibile” a quella della vendita. Pur precisando che “al limite è meglio vendere piuttosto che lasciare tutto com’è”, il Presidente ha reso noto che alle società che nella fase di preselezione della gara per la riqualificazione delle aree minerarie avranno presentato i progetti più interessanti sarà prospettata l’ipotesi della concessione in alternativa all’acquisto in via definitiva. Sempre secondo il Presidente, il bando di gara non obbligherebbe la Regione alla vendita, dal momento che le aziende sono chiamate a manifestare interesse “anche” all’acquisto. “Con affermazioni del genere”, commentano i consiglieri regionali diAlleanza Nazionale, Mario Diana e Antonello Liori, “il Presidente dimostra di avere le idee tutt’altro che chiare per quanto concerne il bando di gara per le zone minerarie”. Tanto per cominciare, il documento è intitolato ‘Bando per la cessione, riqualificazione e trasformazione paesaggistico del parco geominerario della Sardegna’. Al penultimo capoverso della nota introduttiva, si legge: “In previsione della prossima cessazione definitiva delle concessioni minerarie, si intende promuovere, mediante la cessione in proprietà, la riqualificazione territoriale, ambientale, paesaggistica, urbanistica dell’area”. L’ultimo capoverso, inoltre, riporta: “La Regione Autonoma della Sardegna, quale socio unico della Società IGEA S.p.A, ha ricevuto apposita procura notarile per avviare la procedura ad evidenza pubblica, finalizzata alla cessione e valorizzazione dei siti”. L’art. 1 del bando identifica l’IGEA quale soggetto “venditore”, mentre l’art. 2 definisce esplicitamente il soggetto aggiudicatario come “acquirente”. Negli ultimi tre capoversi dell’art. 2 compaiono ancora numerosi riferimenti alla cessione. L’art. 6, nell’elenco della documentazione che dovrà essere presentata nella seconda fase della gara, include “un’offerta economica per l’acquisto dei compendi immobiliari messi in dismissione”. In nessun passaggio del bando è contemplata la possibilità di una concessione dei compendi oggetto della gara. “A questo punto”, proseguono bilità: o il presidente Soru non ha ancora avuto modo di prendere visione del bando di gara, o al cospetto dei dirigenti di Confindustria ha manifestato scientemente l’intenzione di non attenersi, nell’aggiudicazione della gara, a quanto da esso disposto. Se la prima ipotesi è di una gravità inaudita, visto il gran vanto che il Presidente ha sempre fatto del progetto di riqualificazione delle aree minerarie dismesse e soprattutto alla luce del fatto che il bando è stato approvato per mezzo di una delibera di Giunta, la seconda è persino più grave, dal momento che la massima carica istituzionale della Sardegna avrebbe dichiarato pubblicamente l’intenzione di aggiudicare una gara d’appalto in barba a quanto disposto dal relativo bando, dunque in maniera palesemente illegittima”. “Le dichiarazioni del Presidente”, concludono i due consiglieri regionali, “non fanno che ribadire l’urgenza che il Consiglio regionale adotti la mozione con cui il centrodestra chiede la revoca del bando di gara sulle zone minerarie. Solo così, infatti, sarà possibile evitare che parti pregiate dell’Isola vengano svendute ai soliti noti per mezzo di accordi sottobanco”. MARIO DIANA E ANTONELLO LIORI RISPONDONO A GIANVALERIO SANNA “Nessuno, in Consiglio regionale, “la richiesta di revoca del bando è vuole bloccare per partito preso le iniziative della Giunta”: è la replica dei consiglieri regionali di Alleanza nazionale, Mario Diana e Antonello Liori, alle dichiarazioni dell’Assessore all’Urbanistica, Gianvalerio Sanna, apparse sulla stampa in merito alla richiesta di sospendere la procedura per la cessione in proprietà dei compendi minerari di Masua, Ingurtosu e Monte Agruxiau in modo tale da dare al Consiglio il tempo di esprimersi sulla mozione, presentata dal centrodestra con primo firmatario l’on. Diana, in cui si chiede la revoca del bando di gara. “L’opposizione non vuole ‘contrapporsi alla trasparenza delle procedure pubbliche’, come sostiene l’Assessore, ma investire l’Assemblea del suo ruolo di controllo su una procedura che di trasparente ha ben poco. Nel comunicato non abbiamo chiesto di fermare tutto, di paralizzare l’attività della Regione. Abbiamo chiesto solo che la Giunta dia una dimostrazione di buon senso, sospendendo la procedura fino a Pandizucchero che il Consiglio non avrà esercitato il suo potere di controllo al riguardo. Ribadiamo quindi tale richiesta, anche alla luce delle nuove notizie di stampa secondo cui l’Esecutivo intenderebbe imporre alla procedura una tale accelerazione da giungere alla fase di aggiudicazione prima ancora che la mozione possa essere discussa”. “Entrando nel merito della mozione”, proseguono Diana e Liori, subordinata alla segnalazione di numerosi casi di illegittimità a esso collegati. Non si chiede di rinunciare al progetto di cessione delle zone minerarie perché non lo si condivide, ma perché sulla legittimità del metodo adottato si ravvisano forti dubbi, tanto da ritenere necessario che sia il Consiglio, forte del suo potere di controllo sull’operato della Giunta, a esprimersi sull’opportunità di portare avanti la procedura. Il che non implica necessariamente la rinuncia al progetto: si chiede la revoca di questo bando, non di qualsiasi bando per la cessione delle zone minerarie. In particolare, si chiede all’esecutivo di rimuovere le cause di illegittimità prima che lo stato di avanzamento della gara sia giunto a un punto di non ritorno. Pertanto l’Assessore Sanna dovrebbe apprezzare l’iniziativa dell’opposizione, anziché avversarla, perché il suo fine è quello di impedire alla Giunta di esporsi a rischi ben maggiori di quelli rappresentati dalle legittime censure politiche”. Lavori eseguiti: 2003 • Stargate S.r.l. - “Affidamento del progetto esecutivo delle strutture in c.a. e relativa stima di una struttura multifunzionale per le attività culturali, cinematografiche e sportive in località Monte Figu” (*) • Rosa del Maraganai Resort S.p.A. - “Affidamento della direzione lavori, contabilità e misure relativi alla realizzazione di una struttura ricettiva denominata La Pinedda” • ICNOS S.p.A. - “Affidamento del progetto esecutivo delle strutture in c.a. e relativa stima di una struttura ricettiva con annesso centro congressi, denominata La Pinedda” • Rosa del Maraganai Resort S.p.A. - “Affidamento della direzione lavori, contabilità e misure relativi alla realizzazione di un centro benessere in località Funtana Marzu” • Comune di Sant’Antioco - “Manutenzione e adeguamenti infrastrutture esistenti - sistemazione viabilità rurale” • Sansone Stefano - “Affidamento di tutte le opere edili, le forniture, le prestazioni connesse e conseguenti per la realizzazione delle seguenti opere: fabbricato ad uso agricolo; fabbricato ad uso residenziale” • Comune di Sant’Anna Arresi - “Incarico di attività di supporto alla gestione di servizi comunali mediante stabilizzazione occupazionale dei lavoratori socialmente utili” • ICNOS S.p.A. - “Affidamento del progetto esecutivo delle strutture in c.a. e relativa stima di centro benessere in località Funtana Marzu” Il gruppo IFRAS: un organico sistema aziendale IFRAS è un’importante realtà imprenditoriale nata nel 1990 come impresa operante nel settore dei servizi. Oggi IFRAS S.p.A. è un’azienda consolidata che impiega oltre trecento persone, organizzata per offrire un’offerta integrale e integrata nei campi delle costruzioni, dell’ingegneria, della pianificazione territoriale, dell’agricoltura, dell’informatica, della consulenza economica e finanziaria, dell’assistenza amministrativa contabile e gestionale e della formazione del personale. Un gruppo aziendale al servizio di soggetti pubblici e privati, strutturato per dare risposta a tutte le necessità del proprio mercato di riferimento: regionale, nazionale e internazionale; un’efficiente organizzazione che negli anni ha saputo estendere le proprie attività anche all’estero, raggiungendo notevoli risultati in mercati difficili da penetrare. Le società del gruppo IFRAS IL CATASTO HA CAMBIATO CASA... ... E ANCHE CITTA’ Si da avvio alla prima fase di un più ampio prossimo decentramento del servizio catastale Dal 16 FEBBRAIO 2004 non sarà più necessario recarsi a Cagliari per richiedere VISURE E CERTIFICATI CATASTALI Grazie al nuovo servizio attivo presso il locali della 19a COMUNITA’MONTANA ubicati in IGLESIAS via Roma 14 25 ubicati in IGLESIAS via Argentaria IL CATASTO E’ MOLTO PIU’ VICINO AI CITTADINI Iglesias: 2006 salita via Crispi Tutti gli interessati possono recarsi presso la COMUNITA’MONTANA nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30 lunedì e mercoledì anche dalle 16,00 alle 18,00 Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al numero: 0781.22881 Il Presidente della 19a Comunità Montana Marco Marras Da oggi è anche possibile prenotare i documenti. Compilando un apposito modulo, che dovrà essere lasciato presso lo Sportello Catastale della Comunità Montana di Iglesias (con relativi diritti), il cittadino potrà passare a ritirare la propria visura con comodo e senza perdite di tempo. Si ricorda che il lunedì e il mercoledì l’ufficio resta aperto anche di pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00. Per eventuali informazioni si potrà telefonare a: 0781. 22881. Il Servizio è erogato in collaborazione con GEOPARCO Scarl, ATI: IFRAS-INTINI-SERVIZI GLOBALI Servizi agli enti locali nell’ambito del piano di stabilizzazione ex LSU 10 Politica Gazzetta del Sulcis n°342 del 25 Luglio 2006 Centro congressi e archivio minerario, gallerie per turisti (tra Monteponi e la grotta di Santa Barbara a San Giovanni) e alberghi variamente “stellati” (si andrà dal lusso di quelli che ne annoverano cinque ai più economici), viabilità razionale e recuperi degli edifici a fini abitativi (con potenziamento dei servizi annessi come scuole, ufficio postale e strutture commerciali), musei e campi da golf. Sì, perché nel master plan presentato in piazza Municipio di Iglesias l’ultimo lunedì di giugno e che disegna il futuro di quella che fu la più grande miniera europea di piombo e zinco, là dove ora non c’è l’erba, un giorno ci sarà il verde. Allora sarà tutto un roteare di mazze e un volare di palline perché nell’anno del Signore 2006 il golf non è più lo sport da nababbi annoiati, ma anche, parola del Governatore della Sardegna, quello «degli impiegati e dei loro figli. In Spagna ci sono centinaia di campi per turisti, è uno sport in grande espansione». Risposta quasi apodittica quella di Renato Soru che, con la scontrosa franchezza che lo caratterizza, ha soffocato, ma non spento, le perplessità dell’uditorio (circa 400 RENATO SORU COME MAURO PILI A MONTEPONI GOLF TURISMO E CULTURA Roberto Cherchi Iglesias - Archivio Storico Minerario persone) sulla realizzazione del «green» al posto delle montagne rosse. Ai sintomi evidenti di un ritardo culturale fortemente ideologizzato (per alcuni camminare su un campo da golf significherebbe calpestare la memoria dei minatori) il progetto replica disponendo che i campi siano addirittura due, uno per le gare internazionali, l’altro più piccolo per i non professionisti. La scelta, oltre che con le strategie di marketing turistico, si spiega, ha detto l’architetto Stefano Rabolli Pansera, con una questione tecnica: «I campi verdi ricoprono perfettamente le aree brulle delle discariche, sotto scorre l’acqua della miniera e l’impatto visivo sarà eccellente». Il master plan è firmato dallo studio elvetico Herzog & De Meuron, scelto personalmente dal Governatore per mettere mano in tempi rapidi al recupero del sito, definito Iglesias - Incontro con Renato Soru da Soru «una vera e propria Acropoli per la quale occorre fare in fretta. Tra dieci anni potrebbe essere crollato tutto e non possiamo permettercelo». Gli Svizzeri sono stati scelti perché specializzati in riconversioni industriali anche se, ha aggiunto ancora Soru, «il piano è perfettibile». Il progetto prevede tre livelli d’intervento. Lungo il viale d’ingresso (che dovrebbe essere intitolato ad Aligi Sassu) saranno disposte le strutture ricettive. Attorno a Villa Bellavista, già sede dell’Università, si coaguleranno il centro congressi, l’archivio minerario («che non si sposterà da qua anzi è parte integrante del progetto, esattamente come la laveria» ha detto Pansera) e i musei mentre nei vecchi depositi si concentreranno le attività artigianali e commerciali. Ma per evitare che Monteponi sia avulsa dal resto della città bisognerà tener conto anche dei raccordi con l’area di Campo Pisano e con il centro cittadino. Inoltre, dato che Iglesias perde ogni anno il 5% di popolazione anche perché le case in città costano troppo, un certo numero d’edifici saranno destinati a fini abitativi in modo da fare del villaggio un luogo vivo e attivo. Altre strutture invece saranno inevitabilmente demolite perché la loro riconversione sarebbe troppo costosa. Finalmente dunque qualcosa si muove. Retorica pseudo sardista a parte (istituire un parallelo tra la genuina sardità del progetto per Monteponi e l’inautenticità della Costa Smeralda non è una gran trovata: il modello voluto dall’Aga Khan fa scuola de decenni), il master plan delinea uno scenario decisamente ambizioso, sul quale la Regione, e Soru in prima persona, puntano parecchio. Un tas- sello che, combinato con quanto dovrà avvenire a Masua, Monte Agruxiau, Naracauli, Pitzinurri, rivoluzionerà il contesto paesaggistico, culturale e socio economico della Sardegna sud occidentale. Soru punta senza mezzi termini sull’arrivo di grandi investitori privati, rinunciando ai quali i progetti sarebbero destinati a rimanere lettera morta. Non a caso il coinvolgimento dei Comuni è del tutto virtuale, visto che le Amministrazioni Locali, nei fatti, non hanno voce in capitolo: basti vedere l’incidenza che la Municipalità d’Iglesias ha avuto, ha e avrà nelle scelte concernenti i master plan delle aree minerarie che ricadono sotto la sua amministrazione. C’è poi il Parco Geominerario che sembra destinato ad essere parecchio ridimensionato. Una volta che i gioielli di famiglia saranno venduti ai privati, infatti, resterà ben poco con cui baloccarsi. Il Parco farà qualcosa, ma non si sa cosa, come ha lasciato intendere lo stesso Soru che, a precisa domanda sull’argomento, ha risposto in maniera elusiva e sbrigativa come Rossella O’Hara in “Via col vento”, dicendo in sostanza: «Ci penserò domani». Resta aperto anche il nodo dei costi e dei tempi. Nessuno ha spiegato quanto è stata pagata la con- Monteponi - Bellavista UNA MOZIONE URAS-DAVOLI-PISU SUI FINANZIAMENTI AGEVOLATI AD “IM-PRENDITORI” CRIMINALI RISTO-SERVICE ALTA QUALITÀ NELLA RISTORAZIONE ! Collettiva - Pubblica Aziendale - Socio Sanitaria Scolastica - Self Service Servizi Matrimoniali - Buffet Zona Ind.le Sa Stoia - IGLESIAS - Tel. 0781 22234 fax 0781 350003 SI EFFETTUANO CONVENZIONI CON ENTI PUBBLICI E PRIVATI I Consiglieri regionali URAS, DAVOLI e PISU , in relazione ai fatti gravissimi e ricorrenti relativi ad illeciti, da parte di sedicenti imprenditori, nell’impiego di risorse destinate al sistema delle incentivazioni pubbliche per le imprese in Sardegna hanno presentato una mozione sull’argomento. In tale mozione è sottolineato quanto siano preoccupanti e frequenti i comportamenti criminosi nell’ambito dell’uso della legislazione di incentivazione delle imprese e quanto insufficiente la capacità di controllo preventivo e successivo degli organi amministrativi preposti al finanziamento dei singoli interventi nonché alla verifica della loro corretta attuazione. Somme rilevanti ( l’ultimo caso parla di 10 milioni di euro – e pensare che non ci sono risorse per finanziare il “parto analgesico” negli ospedali sardi, o gli interventi per il lavoro o il contrasto alle vecchie e nuove povertà) sono sottratte alla comunità e alla disponibilità per il sostegno di politiche vere di sviluppo, per l’occupazione, per la cura delle persone, per la lotta all’esclusione sociale . Gli istituti di incentivazione più frequentemente interessati da gravi irregolarità appaiono essere quelli previsti dalla Legge 488, dalle norme sulla formazione professionale finalizzata aziendale, dalle disposizioni comunitarie a favore dell’impresa. Molte iniziative sono avviate da imprenditori, spesso d’oltre Tirreno, col solo fine di lucrare sul beneficio pubblico, danneggiando gravemente lavoratori e territori sardi. Nella sulenza svizzera, quando e come avverranno le bonifiche, quanto costeranno, quanto ci vorrà (ragionevolmente) per vedere realizzato il master plan. Quisquilie e pinzillacchere, per dirla con Totò, tanto che ai cittadini intervenuti “spontaneamente” nel dibattito notturno non si è affacciata in mente nessuna di queste domande. D’altronde faceva caldo, l’ora era ormai tarda e in precedenza la serata aveva regalato la felicità per il gol di Totti contro gli australiani. Così alla fine dell’happening, riuscitissimo, restava la bontà di un progetto valido e, appunto, perfettibile, capace di combinare turismo e cultura, divertimento e pragmatismo, innovazione e tradizione. Restava la perplessità dei puristi “minerari”, così frustrati all’idea di vedere roteare un domani le palline da golf a Monteponi da sentirsi girare fin d’ora ben altra qualità di sfere. E, ignorata da tutti, restava ad aleggiare sulla piazza l’ombra di un Sindaco ragazzino che quasi quindici anni fa, mentre tutti gli davano del visionario, parlava di turisti nelle gallerie di miniera, di vecchi casolari trasformati in alberghi, d’Università e perfino di campi da golf. Non si chiamava Cesare ma forse è giusto dargli quel che gli spetta. mozione è ricordato alla Giunta che Rifondazione Comunista aveva già interpellato e interrogato (rispettivamente in data 16 giugno 2005 e in data 20 luglio 2005) gli Assessori del Lavoro e dell’Industria sull’argomento, in occasione della grave situazione venutasi a creare in alcuni call center e in particolare presso le società Quality Sardinia e Lc Sistemia, già destinatari di benefici finanziari pubblici, e poi oggetto di provvedimenti giudiziari nelle persone dei responsabili delle medesime società. Che nelle predette interrogazioni e interpellanze, rimaste senza alcuna risposta, era stato esplicitamente chiesto alla Giunta se avesse avuto notizia, anche da segnalazioni provenienti dagli organi d’informazione, di imprenditori che, ottenuti i finanziamenti regionali, si fossero progressivamente e completamente estraniati e disinteressati agli interventi o alla gestione aziendale, abbandonando sedi, attività e personale al proprio destino, senza alcuna preavviso o una dovuta minima informazione. La Giunta era stata inoltre sollecitata, tramite le iniziative consiliari, a verificare la legittimità dei comportamenti adottati dalle aziende ponendo in essere ogni necessaria misura di controllo e di conseguente tutela delle risorse finanziarie pubbliche. Allo stato non si ha notizia di alcuna conseguente azione. Pertanto Uras, Davoli e Pisu intendono impegnare la Giunta Regionale perché informi il Consiglio regionale su: 1) quante siano le aziende che negli ultimi cinque anni abbia- no ottenuto incentivi ai sensi della Legge n. 488 in Sardegna, quante abbiano ottenuto finanziamenti per la realizzazione di corsi di formazione “finalizzati aziendali”, quante di queste siano riconducibili al settore dei servizi informatici e delle telecomunicazioni (call center) e delle nuove tecnologie, quante di queste abbiano integralmente ottemperato agli obblighi derivanti dalle norme di legge relative ai benefici ottenuti, quante invece non l’abbiano fatto o siano incappate in illegittimità, illeciti o reati, quante siano sotto osservazione presso gli organi amministrativi di controllo e quante invece interessate da provvedimenti giudiziari; 2) quanti dei lavoratori assunti dalle predette aziende siano ancora in attività di servizio presso le medesime aziende, se risultino regolarmente assicurati e retribuiti e quanti siano, invece, coloro che hanno subito l’interruzione del rapporto di lavoro con provvedimenti di licenziamento, messa in mobilità, ed altro. Chiedono, inoltre, alla Giunta che con carattere d’urgenza, al fine di tutelare adeguatamente il pubblico danaro, siano poste in essere idonee procedure di verifica sul buon funzionamento delle normative di incentivazione a sostegno dell’impresa, organizzando anche un efficace monitoraggio dei risultati, per accertare se ai finanziamenti pubblici erogati abbia corrisposto il raggiungimento degli obiettivi prefissati. La Giunta, ha dichiarato Uras, cosi attenta al risparmio, anche sul Piano straordinario per il lavoro, non può essere distratta davanti a “im -prenditori” di danaro pubblico, che agiscono illecitamente e contro gli interessi del popolo sardo . Politica Gazzetta del Sulcis n°342 del 25 Luglio 2006 NUMEROSEDOMANDEDIPARTECIPAZIONE PER LA PROGETTAZIONE INTEGRATA Sono 11.500 le domande di dell’ammissibilità delle pratiche getti interessati dovranno, quinpartecipazione alla progettazione integrata pervenute entro la data di scadenza del 19 giugno indicata nell’Avviso pubblico. Il 25% di queste è riferibile a progetti regionali di sviluppo, mentre il restante 75% riguarda i progetti territoriali. Si tratta di un risultato particolarmente significativo che evidenzia le potenzialità di sviluppo dei vari territori, come attestato dal numero in percentuale dei progetti pervenuti per provincia: Nuoro, 15%; Oristano, 13,5% ; Cagliari, 12,5%; Sassari, 11%; Ogliastra, 7% Olbia Tempio, 7%; Medio Campidano, 5%. Manca il Sulcis Iglesiente. Dato il gran numero di domande presentate, la pubblicazione arrivate entro i termini stabiliti dall’Avviso slitterà di qualche giorno. Tra pochi giorni sarà comunque possibile conoscere le domande ammesse, quelle da integrare e le non ammissibili. I risultati saranno resi noti attraverso lo speciale internet sulla progettazione integrata. Una volta stabilita l’ammissibilità, attraverso il supporto dei laboratori territoriali di progettazione, saranno costituiti i partenariati di progetto cui spetterà il compito di presentare entro il 4 settembre i progetti integrati di sviluppo. Entro il mese di luglio saranno pubblicati tutti i bandi di gara del POR Sardegna relativi alla progettazione integrata. I sog- di, presentare il progetto a valere sulle singole misure del POR. Alcuni bandi sono già stati pubblicati, si tratta in particolare della misura 4.10 “Miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli”; della misura 4.12 “Diversificazione delle attività agricole e delle attività affini”; della misura 4.14 “Promozione dell’adeguamento e dello sviluppo delle zone rurali”; della misura 5.2 “Qualità della vita nelle città”,ed infine della misura 4.9 “Investimenti nelle aziende agricole”. E’ imminente anche la pubblicazione della misura 5.1 “Politiche per le aree urbane”. CORSO PER EUROPROGETTISTI Sono aperti i termini per la presentazione delle domande di partecipazione alle selezioni per partecipare al “Corso di progettazione sui fondi comunitari”, organizzato dall’Associazione Industriali Province della Sardegna Meridionale Cagliari, CarboniaIglesias e Medio Campidano. L ’iniziativa, destinata a laureati in scienze economiche, giuridiche o sociali nasce dalla considerazione che, in vista della ormai imminente uscita della Sardegna dal gruppo di regioni comprese dall’Unione Europea nell’ ‘’Obiettivo 1’’, è necessario un mutamento, da parte di imprese ed enti pubblici, delle modalità di approccio ai finanziamenti comunitari. Obiettivo del corso è pertanto quello di contribuire allo sviluppo economico della Regione Sardegna attraverso la formazione di un gruppo di professionisti esperti, fortemente motivati e capaci di accompagnare le imprese locali, le Organizzazioni di Categoria, le Istituzioni Economiche e gli Enti Pubblici nella predisposizione di progetti di impresa o, più in generale, di sviluppo del territorio, in linea con gli indirizzi della Commissione Europea e capaci quindi di attrarre, in misura quanto maggiore possibile, le risorse disponibili. Il corso avrà una durata di 200 ore, si svolgerà nel periodo settembre- novembre 2006 e si propone di fornire una formazione mirata all’acquisizione di tutti gli strumenti, in termini di conoscenze e metodologie, necessarie ad affrontare tutte le fasi del ci- clo di progetto. Il corpo docente è costituito da professionisti con duplice esperienza nel campo della formazione e della progettazione presso le istituzioni dell’Unione Europea e nazionali. Saranno ammessi i primi trenta classificati nella graduatoria di merito. Il primo ed il secondo classificati riceveranno una borsa di studio a completa copertura delle spese concorsuali. 11 CASE DI TERRA CRUDA SIGNIFICATO E DECORO URBANO Il Dipartimento di Architettura di Cagliari (coordinatori gli architetti Maddalena Achenza e Marco Cadinu) è capofila del progetto “case e città della terra cruda”, co-finanziato dalla Commissione Europea e che raduna 16 enti di 7 nazioni. Le architetture e le città costruite con la terra cruda sono un patrimonio culturale comune a tutti i Paesi europei ed è costituito da centinaia di migliaia di architetture abitative e monumentali. La progressiva crisi dei tradizionali settori artigianali e tecnici, collegati a questo genere di costruzioni, sta portando ad un generale impoverimento della qualità degli interventi e sta mettendo a rischio la stessa sopravvivenza di un importante patrimonio. Il progetto di recupero e valorizzazione della terra cruda è stato incentrato sullo scambio culturale tra alcuni organismi rappresentativi della cultura europea sul tema delle tecnologie manutentive e del recupero delle “buone pratiche costruttive tradizionali” e sullo studio della “formazione e sviluppo dei modelli insediativi”. Quattro sessioni sono state programmate presso le sedi degli organizzatori europei con conferenze di aggiornamento e visite tecniche ai siti di maggiore interesse. Un workshop a Marrakech, ha permesso la concreta sperimentazione e informazione sulle più alte tecniche costruttive tradizionali legate alle costruzioni in terra cruda (murature, intonaci, solai); sono stati inoltre esaminati l’impiantistica nelle costruzioni storiche e il funzionamento urbanistico di una porzione della Medina. Si sono svolte in ogni sessione attività dimostrative delle tecniche, rivolte a professionisti, amministratori locali e tecnici di imprese di costruzioni, studenti e cittadini Un volume, edito nelle diverse lingue dei partner partecipanti, raccoglie gran parte degli interventi dei seminari tenuti durante il progetto e sarà distribuito gratuitamente, su richiesta e fino ad esaurimento dai partner nelle proprie sedi. Gli edifici in terra cruda rappresentano un patrimonio da salvaguardare in quanto appartenente ad una tradizione e ad una cultura che non hanno molti riscontri a livello nazionale; infatti, soltanto nelle Regioni Marche, Abruzzo e Sardegna esistono case di questo tipo. Si è costituita una rete dei Comuni della Terra Cruda che ha visto coinvolti 14 Comuni della Provincia di Chieti, 11 di quella di Pescara, 17 di Teramo, 1dell’Aquila, 1 di Ancona, 2 di Ascoli Piceno, 7 di Macerata e 6 della Regione Sardegna. L’Associazione ha lo scopo di: - creare o comunque, contribuire a creare le condizioni perchè si diffondano la conoscenza e l’apprezzamento dei valori e del ruolo potenziale del modello di vita e di organizzazione sociale ed economica proprio del Comuni della Terra Cruda e dei territori ad essi collegati. - Promuove ogni iniziativa ed attività utile nella direzione dello sviluppo culturalmente, ecologicamente ed economicamente sostenibile: quale sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di fruire delle risorse del territorio, comprese quelle storiche e culturali, per il soddisfacimento delle proprie necessità, coniugando la qualificazione dei sistemi insediativi con la preservazione dei caratteri del territorio. - Assumere e promuovere tutte le iniziative e le attività (anche di ricerca scientifica e di sperimentazione) necessarie ed utili al recupero e alla ripresa delle tradizioni culturali e del patrimonio naturalistico, artistico, storico ed edilizio, a partire da quelle manifatturiere proprie della tradizione locale nonchè alla attualizzazione nell’uso del materiale terra cruda ai fini della promozione dello sviluppo sostenibile in campo edilizio. A CARBONIA: LOCALITA’ SIRAI 14 Gazzetta del Sulcis n°342 del 25 Luglio 2006 missione regionale (diritti civili), presieduta dall’on. Paolo Pisu, a proposito della legge che istituisce il servizio civile regionale e recepisce la legge nazionale (64/01). In precedenza la Commissione aveva sentito le associazioni interessate all’attuazione della legge: Caritas, Arci, Sardegna solidale e Acli. Una legge importante non solo per gli effetti che produce (ampliando il campo delle attività di solidarietà e volontariato), ma, soprattutto, come esperienza di formazione per i giovani nella “cittadinanza attiva”. La Sardegna è in ritardo, rispetto ad altre regioni e questa consapevolezza – ha sottolineato il presidente Pisu – spinge la Commissione a lavorare alacremente. All’inizio dell’anno, con lo scopo di evitare di perdere i finanziamenti statali, la Giunta regionale ha recepito la legge nazionale e previsto che il servizio civile vada a regime dal primo gennaio del 2007. Tempi brevi, dunque, per la Commissione che intende portare in aula a settembre il testo unificato delle tre proposte di legge (primi firmatari, rispettivamente, gli onorevoli Pisano, Pacifico e Cocco) a proposito del quale non si ravvisano difficoltà. Anche il servizio civile (volontario) colloca la Sardegna all’ultimo gradino nelle attenzioni del governo: su quasi 46 mila posti disponibili in Italia, all’Isola ne sono stati assegnati 514. Se di esperienze di formazione si tratta è legittimo pretendere di più. In ogni caso la Regione è decisa (in parte) a fare posti, che, precisa l’on. Pisu, non devono essere confusi con forme assimilabili a lavori socialmente utili o ad interventi assistenziali (per questo motivo il servizio civile è in capo alla presidenza della Regione e non all’assessorato del Lavoro o della Sanità), equivoco che deve essere totalmente fugato. Del resto il servizio civile era nato come obiezione di coscienza al servizio militare, un modo cioè di difendere la Patria non in armi. Con la soppressione del servizio militare di leva il servizio civile è rimasto in piedi mantenendo le finalità formative in campo sociale e civile. In precedenza, Caritas (Porceddu e Raffaele Callia), Arci (Silvestro Mancosu), Sardegna Solidale (Giampiero Farru) e Acli (Calia) hanno esposto i punti di vista delle associazioni che, a livello nazionale e con successive diramazione periferiche, propongono i progetti di ammissione. Per le associazioni – che hanno diverse posizioni, ad esempio, rispetto all’età dei giovani ammissibili: c’è chi chiede dai 18 ai 28 anni, chi vorrebbe prolungarla e chi, invece, ridurla; c’è chi chiede una quota da riservare a adulti ed anziani – è fondamentale che la legge ribadisca il valore civile dell’obiezione di coscienza, dal quale la legislazione ha tratto spunto. Deve essere anche, la legge, un’occasione di crescita dei giovani e di conseguenza della società sarda, finora abbastanza restia, in questa fase, a proporre progetti (due sole iniziative, per un totale Sociale SERVIZIO VOLONTARIATO CIVILE PRESTITI D’ONOREAGLI UNIVERSITARI: L’on. Linetta Serri, presidente del- da sé, stanziando in bilancio una di 65 giovani). Oggi si è discusso l’Anci Sardegna, è stata sentita, in cifra significativa (sei milioni) per se l’intervento diretto di Comuni, APPROVATO IL DISEGNO DI LEGGE audizione, dalla Seconda Com- far fronte all’istituzione di altri in perenne affanno economico e VIA LE BARRIERE CULTURALI PER L’ACCESSO DELLA DONNA A F F E T TA D A D I S A B I L I TA ’ CONVEGNO DELL’UNIONE CIECHI L’Unione Italiana Ciechi Onlus regione Sardegna, ha organizzato presso la propria sede di via del Platano, 27 Cagliari, un convegno sul tema: “L’accesso della donna disabile è ancora così difficile? Proposte di soluzioni per abbattere le barriere politiche, culturali e sociali”. Al convegno hanno preso parte, nella qualità di relatori, l’On.le Amalia Schirru, che ha trattato “Azioni positive per le pari opportunità”; l’On. le Simonetta Sanna “Donne e istituzioni”; l’On.le Francesca Barracciu “Politica, singolare femminile?”; mentre la dottoressa Luisa Barilotti ha approfondito il tema “La parità possibile con gli strumenti delle politiche del lavoro”. Hanno fatto seguito le testimonianze di Ermelinda Salis, Mi- lena Cocco e Rosanna Derrù su “Donne e scuola, donne e volontariato e donne e lavoro”. L’Unione Italiana Ciechi, sta promuovendo la cultura dell’uguaglianza che, nel rispetto della diversità, intesa come valore aggiunto, riesca ad abbattere tutti i pregiudizi e le resistenze, ed offra ad ogni persona, il giusto rispetto e la vera dignità, a prescindere dal sesso e dalle limitazioni che tutt’ora ostacolano la presenza femminile nelle cariche associative, sociali e politiche. Priorità viene data al potenziamento del senso di autostima, indispensabile per concretizzare i processi di autonomia quotidiana e personale dei non vedenti e ipovedenti, per raggiungere la piena integrazione sociale ad ogni livello. EDIZIONI SULCIS sas TUTTI I LAVORI DI STAMPA CHIEDETE I PREVENTIVI 0781 675289 - 333 6077645 finanziario, potrebbero snaturare le finalità della legge (surrogando, forse, lavori socialmente utili) sia utile o meno. L’on. Serri ha parlato di utilità di partnership (sono i Comuni che conoscono le risorse dei territori; progetti condivisi dagli enti locali potrebbero avere una sorta di premialità) e dell’utilità di progetti di formazione umana che potrebbe realizzarsi anche a valenza comunitaria (esiste un servizio di volontariato europeo) per i nuovi “cittadini europei”. Una parte delle risorse potrebbe essere utilizzata, attraverso esperienze pilota, per i figli degli emigrati. I Comuni, in questa vicenda, sono parte attiva a livello d’informazione, stimolo e animazione. La legge è importante e deve intervenire – a parere del presidente dell’Anci – in una realtà di forte disagio formativo dei nostri giovani, la cui età media di laurea è elevata, le competenze linguistiche scarse o nulle rispetto ad altri attori (in particolare i giovani dei Paesi emergenti) che si affacciano sul panorama europeo. Sono intervenuti, esprimendo pareri e chiedendo chiarimenti, i commissari onorevoli Cerina, Simonetta Sanna, Franco Sanna e Sanjust. Conclusa la fase delle audizioni la Commissione ha iniziato, in mattinata, l’esame delle proposte di legge. Monserrato - Cittadella Universitaria Nella Finanziaria 2006 sono stati stanziati 2 milioni e 500 mila euro per la concessione di prestiti d’onore agli studenti universitari sardi. La Giunta regionale ha approvato il disegno di legge, predisposto dall’Assessore della Pubblica Istruzione Elisabetta Pilia, per la costituzione di un Fondo per la concessione di garanzie, di concorso negli interessi e per contributi a fondo perduto. Questo Fondo di garanzia permetterà l’erogazione dei finanziamenti, che saranno destinati agli universitari iscritti a corsi di laurea triennali e di laurea specialistica a ciclo unico nelle Università sarde, riservando la precedenza agli studenti del primo anno. Spetta ora al Consiglio regionale approvare il testo di legge, inviato con criterio di urgenza. L’assegnazione dei prestiti d’onore agli universitari rientra tra gli interventi strategici dell’Esecutivo regionale per incrementare i livelli di istruzione nell’Isola, relegata al 17° posto in Italia per numero di laureati e con soltanto il 50 per cento dei diplomati che si iscrivono a un corso di laurea, a fronte di una media nazionale superiore al 75 per cento. Si tratta di uno strumento di riconosciuta efficacia per spingere i giovani a proseguire gli studi, finora però non utilizzato, nonostante i prestiti d’onore fossero stati introdotti con la legge regionale 37/87 per il diritto allo studio nelle Università sarde, ma mai attivati. Gli studenti possono infatti pagarsi gli studi universitari beneficiando di un finanziamento a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle di mercato, che verrà restituito una volta ultimati gli studi. L’istituto di credito, cui sarà affidata la gestione del programma di prestito, sarà selezionato tramite bando ad evidenza pubblica. La Giunta predisporrà entro sessanta giorni il piano di attuazione degli interventi, tra i quali ci sono l’ammontare annuale massimo del prestito, differenziato per fuori sede, pendolari e studenti in sede, e le modalità di restituzione. Da un’analisi predisposta dall’Assessorato della Pubblica Istruzione, risulta evidente che tra le cause che spingono ad abbandonare gli studi, c’è anche la difficile condizione finanziaria della famiglia d’origine. Per capire la portata del fenomeno, basta considerare i dati relativi alla concessione di borse di studio per studenti meritevoli, assegnati dall’Ersu di Cagliari e Sassari. Nell’anno accademico 20052006 sono stati stanziati 12 milioni di euro, che hanno permesso di soddisfare soltanto il 60 per cento delle richieste, con il risultato che 2.099 studenti idonei alla borsa di studio non ne hanno potuto beneficiare. A Cagliari sono stati 1448 gli studenti esclusi, di cui ben 1143 matricole, a Sassari 651, di cui 250 iscritti al primo anno. Da qui la decisione di privilegiare il sostegno alle matricole, per incentivare le iscrizioni all’Università. realtà Locale SINDACO CARTA COI DS IN GIUNTA BILANCIO APPROVATO A IGLESIAS Roberto Cherchi Democratici di sinistra in Giunta con l’assegnazione di due assessorati a Paola Fadda e Sandro Ciccu, bilancio 2006 approvato insieme al piano triennale delle opere pubbliche, commissariamento del Comune scongiurato. A una manciata d’ore dalla scadenza della proroga concessa dalla Regione per approvare il documento finanziario si è risolta la crisi politica ad Iglesias. Il Sindaco Pierluigi Carta è tornato sui suoi passi e ha accettato le condizioni poste dai Democratici di Sinistra per l’ingresso della Quercia nell’Esecutivo. Paola Fadda, Segretaria cittadina dei DS, ha assunto 15 Gazzetta del Sulcis n°342 del 25 Luglio 2006 l’incarico di Vicesindaco e Assessore ai Lavori pubblici mentre Sandro Ciccu si occuperà di Attività Produttive e Commercio. Si è tratta di una ridistribuzione delle deleghe nella quale ha pagato il prezzo più alto l’Udeur che è rimasto senza assessorato (finora deteneva i Lavori pubblici con Virginio Curreli), mentre l’altra carica era detenuta ad interim dal Sindaco. Nel rimpasto ha ceduto qualcosa anche la Margherita: Cinzia Guaita conserva l’Assessorato alla Cultura, ma non sarà più Vicesindaco. L’accordo investe anche il metodo amministrativo, contemplando una discussione più collegiale e politica circa le scelte da adottare. L’opposizione di centrodestra ha annunciato i ricorsi al Consiglio di Stato e al Tar per contestare l’illegittimità del Consiglio. Secondo la minoranza la proroga concessa dalla Regione, a norma dello statuto comunale, avrebbe dovuto essere di 20 giorni e non di 30. Inoltre la seduta consiliare che ha approvato il bilancio ha visto assente il Segretario comunale Michel Sanna, sostituito da un funzionario che non avrebbe avuto i titoli per adempiere all’incarico. Sotto il profilo politico il «bagno d’umiltà» del Sindaco, come lui stesso lo ha definito in Consiglio, e l’accettazione completa di quanto i DS avevano richiesto, hanno risolto in un batter d’occhio una crisi trascinatasi per oltre un anno col conseguente rallentamento dell’attività amministrativa, giunta quasi alla paralisi negli ultimi mesi. Una volta trovata la quadratura del cerchio sono bastate due ore per approvare il piano delle opere pubbliche e il bilancio e per schiudere orizzonti che si chiamano Por, Pit e Obiettivo uno con i relativi finanziamenti. Adesso la Giunta è attesa da un’estate di lavoro intenso per cercare di recuperare il tempo perduto durante una crisi che fino all’ultimo era apparsa senza sbocco. Pierluigi Carta UNA QUESTIONE DI RESIPISCENZA Iglesias - Municipio Attività di Bonifica e Recupero Per le prenotazioni telefonare al servizio visite: tel. 0781.491300 fax 0781.491395 Ingurtosu Percorsi Pedonali Siti Visitabili Resipiscenza, che bella parola. Indica la consapevolezza di un errore commesso, seguita generalmente dal ravvedimento. Una specie di versione laica del pentimento cattolicamente inteso. Comunque sia una brutta gatta da pelare perché la resipiscenza mette in un angolo chi ne è colto, gli impedisce ogni via d’uscita che non sia quella di fare i conti con se stessi e la realtà e di dire, finalmente, a se stessi la verità. La mattina del 7 luglio, arrivato al momento di sciogliere il nodo gordiano della sua esperienza amministrativa, il sindaco Pierluigi Carta si è guardato allo specchio: aveva seguitato a farlo durante gli ultimi tredici mesi per ammirarsi e incensarsi, tra un capogiro e l’altro provocato dalla perpetua contemplazione di se stesso. Ma stavolta anziché dirgli che era il più bello del reame, lo specchio delle sue brame gli ha detto chiaramente che la politica è un gioco che si fa per vincere e non per partecipare. Gli ha fatto notare che atteggiarsi a re Sole significava ridursi a perdere corona e scettro, e sancire invece la malinconica fine di un re solo e dimenticabile. E che davvero non valeva la pena, per il sindaco Pierluigi, perdere la testa (e la fascia tricolore) sotto la mannaia dell’orgoglio come altri re Luigi avevano perso la testa sotto la ghigliottina. Sarebbe stato come avere in mano il biglietto vincente della lotteria e buttarlo nel secchio della spazzatura: una follia bella e buona, una scelta politicamente border line. Poi ci sono state le pressioni: sicuramente tante, forse perfino troppe. Ma conoscendo il sindaco, la sua cocciutaggine e il suo orgoglio, siamo certi che non sono state le telefonate e le riunioni fiume a fargli cambiare idea. “Ragionando seco”, nella solitudine che accompagna le scelte più importanti e dolorose, Carta ha preso atto che tutte le sue teorie e i suoi discorsi sulle prerogative del sindaco, sui voti personali ottenuti in più rispetto alla coalizione, sulla velleitaria pretesa di governare senza l’appoggio pieno e convinto dei partiti che lo hanno sostenuto, e di quello di maggioranza relativa in particolare, erano parole e basta. I fatti erano ben altri: e i fatti hanno sempre la testa più dura di qualsiasi ragionamento. A quel punto è scattata la resipiscenza. Quando, dopo oltre un anno, si è reso conto che affidare due assessorati ai diessini Paola Fadda e Sandro Ciccu non era come sgozzare un agnello sull’altare, che il compromesso non svilisce la politica ma la rende più sapida, che la giunta era debole e necessitava di un’iniezione di ricostituente politico che solo i Ds potevano garantirgli, ha fatto marcia indietro. Una scelta obbligata ma sensata, incredibile ma realista, per molti sconcertante ma forse vincente. Perché, se si dimostrerà sincera e duratura (questa è adesso la scommessa), fa uscire la giunta, la coalizione di centrosinistra e la città dallo stallo. Perché consente di non perdere i finanziamenti in arrivo per Iglesias. Perché trascina i Ds in mezzo al vortice del mare magno amministrativo chiamandoli, infine, a dar prova delle loro capacità natatorie. E perché è sperabile, anche e soprattutto, che allenti la morsa di quel moralismo pretenzioso, di quel manicheismo da favola (noi i buoni, voi i cattivi), di quell’etica dell’etichetta (ossia il vizio di dare patenti di moralità a chi la pensa diversamente da noi) che ha connotato per tredici mesi quello che, con ironia, si può definire il pierluigismo. Il resto è la coreografia, necessaria e doverosa, del Grand Guignol della politica: il sacrificio dell’assessore in quota al partito più debole (anche perché mezzo gruppo dirigente dell’Udeur cittadino tempo fa era passato dall’ombra del Campanile a quella della Quercia: e, come si suol dire, tutto si tiene), le grida di scandalo dei tanti che aspettavano come manna dal cielo la defenestrazione di Carta, il sarcasmo inevitabile di quei brutaloni del centrodestra che bollano il compromesso come un “demittere bracas” del sindaco, accompagnandolo con lazzi di scherno e cachinni. Un copione scritto per ogni crisi politica che alla fine si ricompone, sorprendente quanto il sole che tramonta: è spettacolare ma succede inevitabilmente tutti i giorni. Un copione dove c’è spazio anche per i giornalisti chiamati a recensire la crisi politica in modo godibile per i lettori, stanchi del solito bla bla, e a fare i conti con la pelle cagionevole di qualche amministratore. Che non sa quanto sarebbe più facile, ma anche noioso, per i giornalisti seguire il consiglio di Longanesi: «Parliamo dell’elefante. Di questi tempi è la sola bestia di una certa importanza della quale si possa parlare senza pericolo». Roberto Cherchi FLUMINIMAGGIORE, …peccato non conoscerlo o via e-mail: [email protected] Funtana Raminosa Museo Macchine in Galleria storia, ambiente, tradizioni mare e natura cultura buon cibo e tanta ospitalità INFO: TEL. 0781- 5850212 E - MAIL FLUMINIMAGGIORE,[email protected] Realtà Locale CARBONIA LA NUOVA GIUNTA AL LAVORO Carbonia - Giunta in carica mento del De Minimis, annualità 2005; 420.000 euro per la ristrutturazione dei locali dell’ex Ufficio di Collocamento di via Dalmazia. È stato approvato il Protocollo d’Intesa per il programma innovativo urbano denominato “Contratto di Quartiere II”, per la zona di Rosmarino, che sarà sottoscritto dal Comune, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dalla Regione. Il Contratto di Quartiere prevede interveti per il recupero dei quartieri COLORS of ALUMINUM degradati a più forte disagio abitativo e occupazionale, con interventi volti a migliorare l’integrazione sociale e l’offerta abitativa. Con l’approvazione del programma di manifestazione estive si ripropone un nutrito programma di intrattenimenti musicali di cabaret e teatrali, finanziati per 72.000 euro dalla Regione. Sempre nell’ambito delle iniziative estive, finalizzate alla valorizzazione delle attività legate alla cultura mineraria e al recupero ILA INDUSTRIE LAMINAZIONE ALLUMINIO Spa La ILA SpA produce laminati di alluminio, sottile, semisottile e verniciati. Lo stabilimento è dislocato nella zona industriale di Portoscuso (CA) Tel. 0781.5011 fax: 0781.508134 http: www.ilaspa.com Idroterme Villasor S.r.l. Sandalia La Idroterme Villasor Srl, tra le sue produzioni, annovera rotoli e contenitori di alluminio per uso alimentare. Lo stabilimento è dislocato in Loc. S’Acqua Cotta di Villasor (CA) Tel. 070.9649814 fax: 070.9649800 http:www.idrotermevillasort.it delle tradizioni locali, è stato approvato anche il programma “Mare e Miniere” che prevede, fra l’altro, un concerto del cantante Jovanotti (4 agosto). La decisione di partecipare al bando per il miglioramento dei servizi sociali, impegna l’Amministrazione a presentare un progetto che sarà finanziato a valere sulla misura 5.2, finalizzata a garantire il soddisfacimento dei bisogni sociali di base, la riduzione del tasso di esclusione, la promozione dell’economia socia- 17 L’EX SINDACO UGO PIANO DI NUOVO IN CONSIGLIO D) Ugo Piano: nostalgia del Municipio? R) Per niente. Lo spirito di servizio è sempre a disposizione. Lo era prima, lo è ora e lo sarà anche domani. Essere presente nelle istituzioni, e quindi nella gestione della cosa pubblica, mi interessa relativamente. Mi interessa, invece, dare l’apporto alla città nel migliore dei modi, così come ritengo di avere sempre fatto. D) Il numero delle preferenze stanno a significare che Ugo Piano non è stato dimenticato? R) Questa è la cosa che più mi ha fatto piacere ed era la cosa per la quale sono risceso in campo. Volevo verificare se tra gente vi era ancora un ricordo positivo per il mio spirito di servizio dimostrato in più circostanze, non solo nel momento elettorale. D) La sua scelta di partito, com’è da considerare? R) La mia è una scelta per un verso voluta e per un altro cercata. Ritenevo di poter dare un apporto ulteriore a quello che già do nell’istituzione e l’ho fatto scendendo in campo in una lista dove mi ritrovo per un verso, tant’è che ho chiesto d’essere indicato come indipendente. Ho elementi di differenziazione che penso di potermi gestire cammin facendo. D) Tra la Carbonia che ha lasciato e quella che ritrova? R) La città è cresciuta molto. La Giunta nel suo complesso, Sindaco in particolare, ha lavorato ottimamente, ha dato una svolta di non poco conto. La città è andata avanti ed è visibile a tutti il mutamento che ci permette di guardare a prospettive diverse e soprattutto all’occupazione, in forma più attenta rispetto a quanto è stato finora. le, la qualificazione dei servizi, la definizione di nuove figure professionali in ambito sociale e ambientale, anche attraverso la qualificazione della Pubblica Amministrazione. In particolare i fondi, che il Comune intende richiedere, sono finalizzati alla ristrutturazione e realizzazione di strutture capaci di dare una caratterizzazione di eccellenza ai servizi per le fasce più deboli della popolazione, con particolare attenzione alle persone con disturbo mentale. È stato, inoltre, approvato il progetto Sadel per la digitalizzazione della documentazione amministrativa che ha accompagnato la fondazione della città e che sarà presentato alla Regione per la richiesta di finanziamento. LA RETE DEI PICCOLI CENTRI PROGETTI PILOTA DI QUALITA’ L’Assessorato degli Enti locali, finanze e Urbanistica ha pubblicato il bando CIVIS “Rafforzamento centri minori”. CIVIS è rivolto alle reti di cooperazione di piccoli centri urbani in associazione tra di loro costituite da almeno 5 comuni o, in alternativa, da almeno 3 comuni aventi una popolazione complessiva minima di 10.000 abitanti. Gli obiettivi principali di CIVIS sono: - la riqualificazione ed il recupero del tessuto insediativo dei centri minori, con particolare riferimento ai centri storici, per una corretta definizione paesaggistico-ambientale dell’insieme; - il contrasto allo spopolamento delle aree interne; - il perseguimento di obiettivi di qualità e coerenza paesaggistica con il contesto di riferimento, con particolare attenzione al mantenimento delle caratteristiche, degli elementi costitutivi e delle morfologie; - l’integrazione dei servizi scolastici, culturali e sociali e l’ottimizzazione dell’offerta di spazi e servizi per le attività produttive. - il sostegno a interventi di recupero connotati da alta qualità urbana e finalizzati al riutilizzo di abitazioni vuote dei centri storici per iniziative di ricettività diffusa. Le risorse a disposizione sono superiori ai 90 milioni di euro con un massimale di finanziamento, per ciascuna Villamassargia rete, tra i 6 e i 7 milioni di euro. I criteri di selezione delle proposte riguardano la rilevanza strategica, la capacità di integrazione con altri interventi già realizzati, la fattibilità e la qualità del progetto urbano e paesaggistico nonché il partenariato socio-economico e istituzionale coinvolto, il coinvolgimento delle comunità locali e i contenuti innovativi. Gli interessati devono presentare la domanda di partecipazione entro le ore 12 del 25 settembre 2006. Radio Iglesias La nuova Giunta comunale di Carbonia, presieduta dal Sindaco Salvatore Cherchi, ha iniziato il proprio lavoro adottando numerose deliberazioni. Tra queste si sottolineano importanti variazioni di Bilancio, l’approvazione del Protocollo d’Intesa per il “Contratto di Quartiere II”, l’approvazione del programma delle manifestazioni estive e del programma “Mare e Miniere”, la decisione di partecipare al bando regionale per il miglioramento dell’offerta dei servizi sociali ed assistenziali e l’approvazione del progetto Sadel per la digitalizzazione dei documenti amministrativi. Le variazioni hanno riguardato l’iscrizione in Bilancio di circa 10 milioni di euro: 8.800.000 euro ottenuti con il finanziamento del Centro Intermodale Passeggeri, che risolverà gran parte dei problemi legati alla mobilità delle merci e dei passeggeri; 254.857 euro, trasferiti dalla Regione, per gli interventi previsti dal programma “Sardegna fatti Bella”, che finanzia progetti di pulizia delle campagne, alvei fluviali e aree prospicienti i centri abitati, e iniziative di educazione ambientale: il Comune che ha sintetizzato i suoi interventi nel progetto “Carbonia fatti più bella”, decidendo di destinare i fondi alle periferie; 417.034 euro per il finanzia- Gazzetta del Sulcis n°342 del 25 Luglio 2006 Soluzioni diapparecchiature earredamento perl’ufficio 30annidiesperienza alvostroservizio 18 Realtà Locale Gazzetta del Sulcis n°342 del 25 Luglio 2006 IGLESIAS L’ A R C I C O N F R A T E R N I T A DEL SANTO MONTE DI IGLESIAS TARGA DI “GAZZETTA DEL SULCIS” PER LA CHIESA DI SAN MICHELE ALLA COMPAGNIA CARABINIERI maggiore della chiesa di San Mi- Iglesias - Chiesa S.Michele Un appello diretto ai cittadini di Iglesias perché contribuiscano, in maniera tangibile e diretta, a sostenere le spese di ristrutturazione della chiesa di San Michele è stato rivolto dall’apposita Associazione che ogni anno organizza, secondo un secolare protocollo, la Settimana Santa iglesiente. Proprio nella chiesa di San Miche- le da secoli ha sede l’Arciconfraternita del Santo Monte. “L’Arciconfraternita, si legge nella lettera indirizzata a tutti gli Iglesienti, ha bisogno del suo aiuto e del suo sostegno. Le Processioni della Settimana Santa sono a rischio se non s’interverrà immediatamente per consolidare la volta dell’altare chele. Tale chiesa è il perno operativo e non sostituibile della nostra Settimana Santa. Il Comune, a cui l’Arciconfraternita si è rivolta già dal 1999, ancora tace, salvo un insufficiente contributo sulle leggi di salvaguardia del centro storico. Non vogliamo né suscitare polemiche né accusare di scarsa sensibilità verso la nostra tradizione più importante ma, la situazione è questa. Non possiamo più aspettare, la volta del presbiterio è già puntellata dall’inizio di quest’anno ed i lavori conseguenti devono iniziare quanto prima. Ci rivolgiamo quindi alla sua sensibilità, alla sua disponibilità e al suo buon cuore. Non faccia mancare il suo contributo per Iglesias e la sua Settimana Santa, anche pochi euro sono importanti”. GRADUATORIA “PROGETTI DI QUALITA’” VARATI DALLA REGIONE SARDEGNA Iglesias L’Assessorato degli Enti locali, finanze e urbanistica ha approvato la graduatoria definitiva dei “Progetti di qualità” relativi al bando “Polis” (POR Sardegna 2000/2006 - Misura 5.1) a sostegno delle Politiche per il miglioramento delle aree urbane. Sono 28 i Comuni che hanno partecipato al Bando presentando dei progetti finalizzati a migliorare la qualità del proprio sistema urbano, a riqualificarne il contesto socioeconomico, fisico e ambientale. La misura prevede il finanziamento, l’importo complessivo è di 50 milioni di euro circa, per quei progetti che siano in grado di promuovere lo sviluppo imprenditoriale, di favorire la localizzazione di nuove iniziative di servizi per le persone e le imprese, di garantire il rilancio della competitività dei sistemi economici territoriali e combattere contestualmente la marginalità sociale. Per quanto riguarda la Provincia del Sulcis Iglesiente, unico Comune interessato è Iglesias. ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA 24 NUOVI CORSI DI STUDIO Ventiquattro nuovi corsi di studio e indirizzi saranno attivati nelle otto province sarde, per soddisfare le richieste presentate da istituti scolastici e amministrazioni locali. Si tratta principalmente di corsi serali dell’alberghiero, di elettronica e informatica. E’ stata approvata l’istituzione del biennio post-qualifica per tecnico dei servizi della ristorazione e tecnico dei servizi turistici nell’IPSAR di Bosa e l’attivazione del corso “Cerere” di perito agrario a indirizzo viticolo-enologico a Berchidda, mentre per il liceo classico di Laconi e stato deciso l’accorpamento, come sede staccata, con il “De Castro di Oristano” e per l’Ipsar di Arzachena è stata approvata l’istituzione della sede staccata di Budoni. Su proposta dell’Assessore regionale della Pubblica Istruzione, Elisabetta Pilia, la Giunta ha approvato gli interventi di riorganizzazione della rete scolastica e l’attivazione dei nuovi corsi, che hanno otI.T.C.“Cesare Beccaria” Carbonia, sede di Giba Istituto magistrale “C. Baudi di Vesme” – Iglesias Istituto magistrale “C. Baudi di Vesme” – Iglesias tenuto il parere favorevole di un tavolo tecnico, di cui fanno parte la Direzione scolastica regionale e l’Anci Sardegna, in rappresentanza delle scuole materne e di quelle dell’obbligo. In base al decreto legislativo 112/98, alla Regione sono attribuite funzioni relative alla programmazione dell’offerta formativa sul territorio regionale. L’istituzione delle nuove quattro Province richiede una revisione delle competenze che riguardano la rete scolastica regionale, come è stato sottolineato in una riunione, convocata dall’assessore Elisabetta Pilia il 26 giugno scorso, con la Direzione scolastica regionale, l’Anci Sardegna e le amministrazioni provinciali. E’ stato però deciso, in questa prima fare, di accogliere le richieste che sono realmente funzionali alle esigenze degli studenti e che non incidono sugli assetti delle varie istituzioni scolastiche e sugli organici. Attivazione nuovo Corso serale: SIRIO Attivazione nuovo corso serale: Linguistico Attivazione nuovo corso serale: Psico-pedagogico sociale Direttore Massimo Carta e ten. Giuseppe Licari Nelle scorse settimane il Direttore di “Gazzetta del Sulcis” ha offerto alla Compagnia Carabinieri di Iglesias la targa esterna della nuova sede di via Cattaneo. Sulla targa sono compresi lo stemma araldico e le indicazioni dei reparti presenti nella sede. Si è trattato di un attestato per il diuturno lavoro svolto dai militari dell’Arma, che ogni giorno di più diventano patrimonio di garanzia sia delle Istituzioni che dei singoli cittadini. Nel ringraziare per il gesto, il Comandante la Compagnia Tenente Giuseppe Licari ha manifestato l’apprezzamento verso il giornale che con coraggio porta avanti un compito informativo, dando particolare spazio alla cultura, non sempre riscontrabile in altri organi d’informazione, anche di più larga diffusione. Turismo Gazzetta del Sulcis n°342 del 25 Luglio 2006 19 CULTURA TURISMO E DIVERTIMENTO LA COMUNITA’ “LA COLLINA” PROPOSTI DAL MOTOCLUB IGLESIENTE N E I P R E S I D I D E L L I B R O Il Moto Club Iglesias ed il Ducati Dreams Club Sardinia, in collaborazione con il Club Ferrari, ha organizzato sabato 15 luglio scorso il Motoincontro Regionale denominato “Moto Estate Iglesiente”, che si prefiggeva l’obiettivo di favorire l’incontro tra appassionati della moto e la cittadinanza iglesiente, offrendo motivi culturali, turistici e ricreativi. Dalle 10 in piazza Sella si sono succedute le iscrizioni, mentre chi ha voluto, ha avuto l’opportunità di visitare il Museo dell’Arte Mineraria (motivo culturale). Successivamente il gruppo si è trasferito a Nebida per un veloce pranzo e quindi per la visita di Porto Flavia. Sulla strada del ritorno è stato anche visitato il belvedere di Nebida (motivi turistici-culturali). Il clou della giornata, tuttavia, è stato in serata, in piazza Sella, dove a partire dalle 20.30 AL VIA ICS-PROGETTO PER I LAVORATORI SVANTAGGIATI Si chiama ICS (Interventi di Coesione Sociale) ed è un progetto sperimentale che mira alla creazione di nuovi posti di lavoro destinati a donne, over 45, disoccupati di lunga data, ex tossicodipendenti e tutti gli altri soggetti che rientrano nella categoria dei lavoratori svantaggiati. E’ un progetto studiato appositamente per la Sardegna dal Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, supportato dall’Assessorato regionale al Lavoro, dall’Agenzia regionale del lavoro, Italia lavoro e realizzato da Insar. Con uno stanziamento di 9.536.000 euro (5.916.000 a carico del Ministero e i restanti 3.620.000 finanziati dalla Regione), ICS si pone come obiettivo principale l’occupabilità di 800 lavoratori svantaggiati, residenti nelle otto Province dell’Isola, attraverso l’incentivazione alle imprese per il re/inserimento professionale e sociale di lavoratori svantaggiati. L’intervento prevede la presa in carico del lavoratore da parte di un tutor individuale, momenti di formazione e l’assegnazione di una dote economica di 460 euro al mese pro capite, per la durata massima di un anno, da utilizzare per invogliare all’assunzione le imprese, che beneficeranno anche di ulteriori agevolazioni fiscali. Potranno aderire al progetto le è stata presentata l’esposizione (compreso nell’adiacente piazza Oberdan) di auto Ferrari, di auto Tunning, di moto Ducati ed un gazebo di aerografia, mentre le auto Ferrari sono state distribuite anche nella piazza La Marmora e nel corso Matteotti. Uno schermo gigante ha proiettato immagini a carattere motociclistico di gare Superbike, di manifestazioni turistiche e di enduro, mentre quelle del territorio sono state affidate ad un filmato del Parco Geominerario. Sul palco e per la gioia degli appassionati di Superbike, c’era anche il campione motociclistico Giancarlo Falappa che ha ricordato le sue favolose gare del mondiale, con bella mostra di tre Ducati Racing appositamente inviate dalla Squadra Corse. imprese, i lavoratori autonomi e le organizzazioni onlus, attraverso la compilazione del modulo di adesione che andrà poi inviato all’Insar. Le domande potranno essere presentate sino alla realizzazione dell’obiettivo del progetto e fino all’ esaurimento dei fondi a disposizione. Per quanto riguarda la Provincia del Sulcis Iglesiente, è stato promosso un incontro cui hanno preso parte il Presidente Pierfranco Gaviano e l’Assessore provinciale del Lavoro Emanuele Cani. Durante i lavori di presentazione del progetto ICS, è stata data ampia importanza alla fase di sensibilizzazione e di divulgazione dei termini dell’iniziativa, che potrebbe avviare a soluzione l’occupazione di 800 sardi che presentano anche problemi di svantaggio sociale. La Comunità “La Collina” di don Ettore Cannavera lavora duramente perché giovani condannati dalla legge comprendano, fuori dalle mura carcerarie, alcuni valori essenziali, diciamo elementari, del vivere insieme. “La Collina” ha un suo genio del luogo che un visitatore curioso percepisce dappertutto. L’esperienza di don Ettore ha prodotto in questi anni risultati straordinari e ogni vicenda personale dei giovani passati in Comunità è una storia a sé. Il lavoro, il rispetto delle regole, la costruzione, per ogni giovane, di un nuovo mondo morale, una pedagogia rigida sono medicamenti provvidenziali. Sabato 15, alla Comunità la Collina, a Serdiana, si è svolto un incontro aperto, e in quell’occasione la stessa Comunità è entrata a fare parte della catena nazionale dei Presìdi del Libro. Perché? Perché i Presìdi costituiscono uno strumento in più con il quale don Ettore può avvicinare i suoi ragazzi alla conoscenza e alle conseguenze benefiche della lettura. Il libro, si sa, è uno strumento educativo che influenza e alle volte segna la vita. Portare Autori a contatto dei ragazzi della Collina, indurre discussioni, riflessioni, far vivere ai giovani che scontano una pena l’impressione di possedere una chiave nuova di accesso al mondo. Questo è lo scopo dell’adesione ai Presìdi. E’ una grande ambizione quella di concorrere alla formazione di un giovane e prepararlo al mondo. SERVIZIO SANITARIO REGIONE SARDEGNA AZIENDA U.S.L. n. 7- CARBONIA AVVISO PER ESTRATTO DI GARA D’APPALTO L’Azienda U.S.L. n° 7, con sede in Carbonia, via Dalmazia 83, ha indetto gara d’appalto mediante procedura aperta ai sensi e per gli effetti della normativa in vigore in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, avente per oggetto: Fornitura di ossigeno liquido a domicilio dei pazienti. I documenti da allegare all’offerta sono disponibili presso il Servizio acquisti dell’Azienda U.S.L. n° 7 di Carbonia tutti i giorni escluso il sabato e festivi dalle ore 9.00 alle ore 14.00- Tel. 0781.6683228-227-501Fax 0781. 6683224-524. La richiesta dei documenti di gara, an- ticipata anche a mezzo fax, deve essere accompagnata da copia del versamento di € 10,00 sul c postale n° 16765091 intestato a Banco di Sardegna-Tesoriere Azienda U.S.L. n° 7- Carbonia. Il relativo bando integrale è stato inviato alla G.U. CE ed alla GURI in data 06.07.2006. La pubblicazione del presente avviso di gara non vincola l’Amministrazione appaltante. IL DIRETTORE GENERALE 20 Personaggi Gazzetta del Sulcis n°342 del 25 Luglio 2006 IL RE DEI DISTILLATI “VILLACIDRO MURGIA” C A R T O L I N A S C R I T TA DA GENNARO MURGIA DA OLTRE UN SECOLO APPREZZATO DAI SARDI NEL DIFFICILE 1916 Sergio Rombi come oltre un secolo fa ma a fred- Gennaro Murgia Da oltre un secolo, il Villacidro Murgia rappresenta il simbolo dei distillati di Sardegna. Giallo paglierino o bianco, non importa: il necessario che sia Villacidro Murgia. Fu il grande intuito di Gennaro Murgia che nel lontano 1882 ebbe l’idea di impiantare a Villacidro una distilleria a vapore i cui prodotti (alcool, acquavite speciale, acquavite commerciale, vieux cognac, menta verde) invasero mezza Europa portando con se il nome di Villacidro e della Sardegna imprenditoriale, quando ancora, per i Sardi, era difficile confrontarsi coi colossi d’Oltremare. IL Villacrido Murgia era ( ed è ancora) un distillato in cui macerano erbe sarde (la formula è segreta), con fondo di anice e un filino di zafferano (il colore giallo è dato appunto dalla zafferano). Oggi si producono ancora il Villacidro giallo e bianco, l’Amaro Murgia, il Mirto di Sardegna per un totale di circa 30-35 mila bottiglie annue. Gli impianti, non più a vapore G E N NA RO M U R G I A Il capostipite dei distillati sardi era nato a Serramanna il 17 febbraio 1861 da un commerciante di bestiame, Luigi Murgia e da Antonia Podda. Aveva compiuto gli studi a Cagliari, allievo e poi assistente del fisico Antonio Pacinotti, inventore della dinamo (1865). Uscito dall’Università con la laurea in chimica farmaceutica e perito fisico-chimico, si sposò con Anna Correlli, figlia di notaio. Si dedicò inizialmente alla professione di farmacista a Muravera, dove però i guadagni non dovevano essere soddisfacenti, se dopo qualche tempo lo troviamo farmacista a Villacidro. Intorno al 1886 coglie, con la sua vasta capacità d’informazione, la grande richiesta di distillati alcolici di vino che si andava concretizzando a causa della distruzione delle vigne per via della filossera. L’Isola ne era rimasta momentaneamente esente. Gennaro Murgia impiantò nel grande fabbricato vicino alla Fluminera di Villacidro, in una zona ricca di falde acquifere, una distilleria continua a vapore e costruì capienti vasconi interrati per lo stoccaggio delle partite di vino che andava acquistando in giro per la Sardegna, ancora ricca di vigneti. In altro magazzino, sulla sponda opposta del torrente, in una zona a Nord particolarmente fresca, vennero realizzati gli spazi per invecchiare il distillato. Il tutto veniva conservato in botti di rovere per produrre brandy che riusciva a competere con i migliori cognac francesi in tutte le fiere d’Europa. Così gli attestati si susseguivano: Asti, maggio 1898; Parigi, esposizione 1900; Torino, 1911; Fiume, 1925. Il nuovo secolo coglie la fabbrica di distillati di Villacidro in grande vitalità. Alla vigilia della prima grande guerra l’impero Murgia si era addirittura diversificato con fabbrica di sapone e nitroglicerina destinata appunto alla fase bellica. In quella guerra Gennaro Murgia perse il figlio Erminio. Negli anni successivi Gennaro Murgia, capitano industriale della Sardegna entrò a far parte della Società Elettrica Sarda che contribuì a stendere la prima rete elettrica isolana. Dal 1923 l’imprenditore di Villacidro delegò i suoi interessi ai figli Francesco e Peppino. Il suo precario stato di salute lo porterà in Toscana dove finirà i suoi giorni nel 1935 a 74 anni vissuti assai intensamente, peraltro in una Sardegna non al meglio di servizi. do, vengono diretti dal bisnipote di di Gennaro Murgia di nome Francesco. Essi si trovano in pieno centro abitato a Villacidro in via Parrocchia. Le produzioni seguono gli stessi scrupolosi procedimenti della originaria distillazione, quindi si passa, in parte all’infusione di erbe o di mirto per ricavarne pregiati prodotti che il mercato ha imparato ad apprezzare e dai quali si distacca assai raramente. Ancora oggi, infatti, i distillati sardi che vanno per la maggiore sono il Mirto di Sardegna e il Villacidro Murgia, due etichette e due nomi di garanzia per palati raffinati ed intenditori. Ma ciò che sorprende è che sul finire del 19 secolo ad operare nel campo dei distillati in Sardegna non c’era solo Gennaro Murgia. Erano diversi, infatti i “cognac di Sardegna” gli “amari” ed altri distillati che ebbero anche felici momenti di mercato. L’unico, sia pure non senza difficoltà, che abbia avuto la forza e la volontà di resistere è stato il Villacidro Murgia, che ancora oggi viene prodotto e si trova sul mercato nel rispetto della tradizione e del nome Sardegna. Causa il repentino e forte aumento delle materie prime e la loro scarsità, i prezzi dei distillati sono aumentati e la produzione sarà limitata. Oggi per pagamento intieramente anticipato, per merce resa stazione Villacidro, in recipienti da conteggiarsi ad una quantità non inferiore a litri 25 per i distillati e di litri 50 per vermuth, tali aumenti sono non inferiori al 30% sull’ultimo listino. E perciò, oggi senza impegno quotasi l’acquavite commerciale a £ 3,50, l’acquavite speciale ed il Villacidro a £ 5,20 per litro. Conveniendovi, spedite l’intiero importo coll’accettazione dei prezzi correnti. Vi riverisco. Gennaro Murgia Cultura Gazzetta del Sulcis n°342 del 25 Luglio 2006 21 IL LIONS CLUB DI CARLOFORTE ORGANIZZA IL CAMPO “AMICITIA” PER GIOVANI DI TUTTO IL MONDO Marco Massa Il mondo dei giovani, in un campo d’Amicizia, per una settimana a Carloforte. A programmarlo è stato il Lions Club tabarkino d’intesa col Distretto Lions International che ha così inteso sviluppare l’incontro dei giovani dalle diverse provenienze e differenti bagagli culturali, per dar loro l’opportunità di comprendere lo spirito lionista, ma soprattutto di abbattere barriere ideologiche e coltivare l’Amicizia. Il programma (dal 7 al 14 luglio u.s.) faceva parte dell’anno sociale del Lions Club di Carloforte 2005-2006 con Presidente Carmelo Piras e Governatore Distrettuale Agostino Inzaina. Alla cerimonia iniziale, svoltasi alla Lega Navale di Carloforte, erano presenti con Carmelo Piras e Agostino Inzaina, il neo Presidente del Club carlofortino Paolo Corpino, la Presiden- te della Circoscrizione Sardegna Teresa Orrù (assieme a Stefano Sartoris), il Sindaco di Carloforte Marco Simeone col Vice Sindaco Efisio Borghero, nonché delegazioni dei Lions Club di Iglesias, Carbonia e Quartu. Tra i giovani ospiti si è avvertito, fin da subito, uno spirito di vera amicizia al punto che tutti hanno preso parte alla festa in piazza per il titolo mondiale di calcio vinto dall’Italia. Non sono mancate le curiosità: dall’apprezzamento del cuscus carlofortino da parte della turca Setenay Canayakin, alla voglia di mare delle biondissime Nadja Skadkaer Hansen e Reeta Sofia Annola, oppure l’interesse artistico e storico della israeliana Yael Mintz. Per tutti la voglia di mare è stata spontanea, al pari della curiosità per la comunità carlofortina e per la cultura sarda. “Questi giovani, ha spiegato il tutor Francesco Orrù, sono figli o amici di Lion. Alcuni di questi sono anche vincitori di borse di studio promosse dal Lions International. L’obiettivo, mediante la partecipazione ai Campi dell’Amicizia, riservati ai giovani, è di stimolare lo spirito dei Lions, offrendo loro la dimostrazione che razze e latitudini possono costituire distinzione tra gli uomini. Della permanenza a Carloforte hanno ammirato il mare, il paesaggio, la gastronomia locale, ma soprattutto l’ospitalità che è stata rimarcata da tutti”. Pur trovandosi come base a Carloforte, il Campo dell’Amicizia Leo in Sardegna ha offerto ai giovani ospiti anche la visita alla città di Cagliari, quindi Olbia, la Costa Smeralda e l’isola di Tavolata, prima di prendere l’aereo per la seconda parte in Umbria e Il momento più toccante, della cerimonia d’inaugurazione, è stato quello in cui ogni giovane ospite del Campo Amicizia ha presentato la propria realtà di provenienza. Per ognuno di essi c’è stato rispettivo inno nazionale, testimoniato dalla bandiera del proprio Paese d’origine che è stata donata al Club di Carloforte, il quale, in cambio, ha offerto loro il canonico “Guidoncino”. In questa fase non sono mancati gli spunti di commozione che ha testimoniato la genuinità dello spirito che ha animato l’intero soggiorno. Carloforte quindi la conclusione (28 luglio) a Roma. “Siamo particolarmente felici e onorati, ha detto il Pass Presidente Lions Club Carloforte Carmelo Piras, d’essere riusciti in questo progetto. Sono certo, come ha sottolineato anche Teresa Orrù nel coordinare i lavori d’inaugurazione del Campo, che Carloforte resterà nel cuore di molti giovani ospiti”. Di pari soddisfazione sono state le parole del neo Presidente del Club Paolo Corpino, il quale ha colto proprio dai giovani “il messaggio di stimolo ad intensificare questi incontri, che sono la base dei futuri rapporti internazionali”. Nadja Skadkaer Hansen (Danimarca), Jenni-Maria Pippola (Finlandia), Reeta Sofia Annola (Finlandia), Lars Wagener (Germania), Yael Mintz (Israele), Hilde Landfald Sandvick (Norvegia), Rutger Rozendaal (Olanda), Jakub Kaczmarek (Polonia), Razvan-Ioan Panturu (Romania), Maxim Chizhukhin (Russia), Setenay Canayakin (Turchia), Amanda Doran (California), Staci Elizabeth Blinn (Colorado). Tutor: Francesco Orrù (Presidente Leo-Quartu S.E.) e Gigi Lai. 22 Cultura Gazzetta del Sulcis n°342 del 25 Luglio 2006 CARBONIA UNA SINGOLARE MOSTRA CULTURA SPORT E SPETTACOLO DEDICATA ALLA “SEDIA” PER “ESTIAMOINSIEME 2006” Erica Olmetto Marco Massa Torregrande - Mostra sulla Sedia Sabato 1° luglio, nell’antica torre spagnola presso la località balneare di Torregrande, a pochi chilometri da Oristano, è stata inaugurata una singolare mostra collettiva intitolata “In-sedia-menti”, progetto di arte contemporanea realizzato all’interno della manifestazione ZONAFRANCA 2. L’esposizione, che si è conclusa a metà mese, consisteva in 18 opere comprendenti installazioni e opere pittoriche realizzate da Silvia Argiolas, Ermenegildo Atzori, Giuseppe Bosich, Federico Carta, Antonio Corso, Fabrizio DaPrà, Marta Fontana, Giovanni Medda, Valentina M., Michele Mereu, Nazzareno Miconi, Paolo Ollano, Andrea Pili, Progetto Askòs, Paola Porcu, Giuliano Sale, Gemma Tardini, Kazuto Takegami. Il progetto “In-sedia-menti” ha avuto come obiettivo principale la rappresentazione della sedia e dei suoi significati storico-culturali, magico-religiosi, con interpretazioni che andavano dalla sedia come spazio di accoglienza a significati più complessi che si estendono fino a sconfinare in ambito sacro e religioso. Uno strumento rituale della nostra civiltà, un oggetto di ridotte dimensioni capace di delimitare uno spazio e di accogliere, rappresenta il simbolo dell’ospitalità per eccellenza e la tradizione sarda in questo senso ne è un esempio encomiabile. D’altra parte non possiamo trascurare la concezione e quindi l’utilizzo che un paese civilizzato come l’America fa ancora oggi, in alcuni Stati, della sedia, come strumento di morte o quanto importante fosse in Europa fino al 1800 l’uso delle cosiddette sedie di tortura, strumento consacrato dall’Inquisizione spagnola. Decisamente lontana dalla concezione occidentale, quella di alcune tribù viventi, che non esiterei a definire tipicamente orientale per la matrice spirituale che la caratterizza. Per questi popoli la sedia assume un valore inestimabile, è un oggetto prezioso legato al concetto di morte e di venerazione. E’ il caso degli Akan, una tribù del Ghana che, al culto degli antenati associa la venerazione delle stool: “La stool (dwa, linugua twi), è uno sgabello di legno dalla forma caratteristica (base, porzione intermedia che raffigura un simbolo, sedile), molto diverso dalle sedie introdotte dagli occidentali. La stool è un esempio emblematico di quanto determinate “cose” in una civiltà africana possano essere cariche di significati simbolici e spirituali, in contrapposizione alle “cose” COMUNE DI CARLOFORTE Comune via Garibaldi 72 09014 Carloforte Centralino Tel. 0781.8589200 - 854282-83 Fax. 0781.854008-855008 Sindaco Tel. 0781.8589223 Fax. 0781.855808 Informagiovani e Segretariato sociale Tel. 0781.858937 Museo Casa del Duca via Cisterna del Re Tel.0781.855880 www.comune.carloforte.ca.it della civiltà occidentale, spogliate di ogni rimando che non sia quello dello standard d’uso.” (Andrea Molocchi). Ogni Akan ha una sua stool, che gli viene data in dono fin da bambino e che utilizza come oggetto personale fino alla morte. Solo a pochi però viene dato l’onore e il diritto, dopo la morte, di poter annerire la propria stool e di conservarla nella “casa delle stool” della tribù. Il rito consacra l’antenato agli occhi dei posteri confermando anche il ruolo della sedia per il defunto: offrirgli riposo e conforto come quando egli era in vita. “In-sedia-menti” è nata con la precisa volontà di uscire fuori dagli schemi quotidiani e da una concezione estetica del vivere riferita esclusivamente alla funzionalità. Per questo, lontano dalla filosofia moderna legata al gusto per l’arredo degli interni, in questi lavori si coglie la più ampia libertà di espressione al di fuori di qualsiasi limite tematico e formale. Le sedie che gli artisti hanno realizzato per “In-sedia-menti” non hanno niente a che vedere con l’idea di design industriale e con la concezione di arredo legata alla tradizione occidentale trasmessa negli anni ‘20 e ‘30 dal Bauhaus. Nonostante questo, in alcuni casi, l’artista, nel tentativo di personalizzare l’oggetto, non ha di sicuro tralasciato la citazione di elementi appartenenti a questo importante retaggio. Del resto, per noi sedersi su una sedia significa molto spesso accomodarsi, sia che lo si faccia per consumare un pasto più o meno veloce, sia per ritagliare un pò di tempo libero dalla frenesia quotidiana. Una città senza attrattive balneari, ma non per questo disposta a rinunciare all’ammirazione del popolo dei vacanzieri che anche quest’anno ha scelto il Sulcis per il periodo di ferie. Per questo, Carbonia ha messo in cantiere un ricco programma “Estiamoinsieme 2006” che spazia dal teatro di prosa alle rassegne di musica classica, alla danza, sport, jazz, musica etnica, cabaret. Punti d’incontro saranno piazza Marmilla e piazza Roma di Carbonia, anfiteatro Monte Sirai, piazzale miniera Serbariu, Arena Mirastelle, Teatro Bacu Abis, piazza Cortoghiana, Is Gannaus. A presentare il programma sono stati il Sindaco Salvatore Cherchi e gli Assessori Luisa Poggi, Maura Saddi e la Vicesindaco Maria Marongiu. Presente all’incontro anche il Presidente della Pro Loco Raffaele Poli e rappresentanti del Teatro del Sottosuolo. “La rassegna, ha spiegato il Sindaco Cherchi, mira a promuovere la città, proponendo appuntamenti di qualità. Si tratta di cultura musicale e teatrale, di spettacolo sportivo e canoro, di eventi con nomi di richiamo, di novità in assoluto col jazz. Ma soprattutto puntiamo a promuovere gli spazi della vecchia miniera di Serbariu, dove durante l’estate contiamo di inaugurare il Museo della cultura del carbone”. L’obiettivo di fondo, come è stato sottolineato dagli Amministratori, sarà quello di attirare i vacanzieri del territorio, proponendo momenti di qualità. “Lo sforzo maggiore, ha evidenziato l’Assessore dello Spettacolo e Sport Luisa Poggi, sarà appunto quello di coinvolgere nella crescita della città anche realtà locali. Però, chiaramente, non possiamo pensare solo allo spettacolo in città, ma guardiamo alle maggiori frazioni con altrettanta attenzione”. L’Assessore della Cultura Maura Saddi ha posto in evidenza l’importanza e l’ampio programma teatrale, che unito a quello della musica colta, andrà a completarsi col grande appuntamento che vedrà in primo piano l’artista Igino Panzino. Tuttavia l’Amministrazione comunale sta organizzando anche alcuni altri momenti aggregativi, da sviluppare in via Gramsci, notoriamente cuore commerciale della città. Di volta in volta, con la collaborazione dell’Assessore delle Attività Produttive e delle associazioni di categoria, verranno promossi momenti di animazione lungo il viale, in cui sarà possibile anche degustare prodotti tipici del territorio e che diventeranno di contorno a quanto gli operatori commerciali metteranno in mostra tenendo i negozi aperti fino a tarda notte. “Contiamo, insomma, di coinvolgere tutti in questa “Estiamoinsieme 2006”, ha aggiunto il Sindaco Salvatore Cherchi. Vorremmo avere una città viva e capace di dare risposte d’ospitalità, al di là dei momenti clou come il concerto di Jovannotti, i tre appuntamenti col jazz, il teatro o i concerti del Teatro Lirico di Cagliari”. LA GARANZIA DELL’AUTO USATA via Nazionale Zona P.I.P. 09013 Carbonia (CA) tel. 0781 64324 fax 0781 674922 www.laiautomobili.alfaromeo.com [email protected] Cultura 23 Gazzetta del Sulcis n°342 del 25 Luglio 2006 GONNESA Nuovo teatro/danza in Sardegna IL RITORNO DI MARCO PIRAS TEATRO CIVICO IN CASTELLO CON LA PERSONALE DI PITTURA TWISTING OTHELLO Massimo Carta Il ritorno di Marco Piras alle mostre costituisce un elemento di grande positività. Ma questo ritorno va salutato perché esso è ancor più prezioso dal momento che segna il ritorno di questo pittore davanti al pubblico di casa, dove spesso gli artisti si presentano in punta di piedi. Che dire di questo amante della tavolozza dopo oltre trent’anni d’attività? Certamente si può dire che Marco Piras esce fuori degli schemi convenzionali. Né la sua pittura può incasellarsi in una delle correnti artistiche più tradizionali. Olii e acrilici, spesso con tecnica mista, raffigurano un magma di colori che talvolta si avvicinano l’uno con l’altro, senza neppure impastarsi. E’ proprio dal colore, colori forti, che nasce l’opera di Marco Piras il quale ha abituato il suo estimatore all’espressionismo più genuino, che rifugge qualsiasi codice o accademismo. La pittura di quest’artista, che ha trovato nel nonno-zii e cugini l’opportunità di far crescere e maturare il suo talento, perché anch’essi amanti della pittura, nasce dalle immagini che la realtà di tutti i giorni gli presenta. Talvolta sono le marine di Gonnesa o l’immagine inconfondibile di Pandizucchero di Masua che taluno vorrebbe privare ai Sardi locali. Ma ci sono anche i cumuli di pietre lungo l’arenile, quasi a materializzare visivamente l’accidentalità dei giorni dell’artista e di ogni altra persona che può ritenersi già fortunata quando la sera chiude gli occhi affidandosi al sonno e dimenticando le difficoltà familiari o la propria grama condizione sociale. Marco Piras Ma l’artista, almeno in questo, può ritenersi fortunato. Egli può contare sul suo pennello o la sua spatola con i quali attrezzi riesce a scollinare accidentalità, riportando un pezzo di mondo su una piccola tela nella quale, guardando attentamente, si può scorgere umore, sensibilità, preoccupazioni o esaltazione dell’autore. E Marco Piras non fa eccezione a tutto questo. Anzi. Questo giovane amante della pittura (ha appena 45 anni) riesce a nascondere i suoi sentimenti in quel magma cromatico di cui si è parlato, affidando proprio alla brillantezza dei colori il suo messaggio che non è mai volto al pessimismo. E’ riuscito persino a riprodurre i negretti dietro la staccionata col sorriso in bocca, quando solitamente questi bambini suscitano malinconia con quegli occhi penetranti e invocanti una mano d’aiuto. Altrettanto può essere detto per quei volti giovanili che Marco Piras, di volta in volta, riesce ad affidare al suo pennello per delinearne espressività e contorno. Ma sono soprattutto i temi sociali ad investire questo artista. Temi sociali strettamente legati all’Isola, cui è visceralmente legato; ma anche ambiente, monumenti e donne. A IGLESIAS CONTINUA CON SUCCESSO IL FESTIVAL DI MUSICA DA CAMERA E’ stato ancora un vibrante successo il terzo appuntamento musicale (domenica 16 luglio scorso) in cartello per l’VIII edizione del Festival Internazionale di Musica da Camera Città di Iglesias. Il numeroso pubblico che ha riempito la sala dell’Archivio Storico ha potuto seguire ed apprezzare un due pianistico d’eccezione, formato da Maria Sbeglia e Umberto Zamuner, i quali hanno eseguito un programma che ha spaziato dalla musica di W. A. Mozart a E. Grieg, C. Debussy e G. Faurè, proponendo alcune tra le più splendide pagine scritte per pianoforte a quattro mani. Maria Sbeglia - pianista napoletana, ha iniziato lo studio del pianoforte a tre anni con Emilia Gubitosi e ha tenuto il suo primo concerto all’età di cinque anni. Successivamente ha continuato gli studi con il Maestro Massimo Bertucci al Conservatorio “S. Pietro a Majella “di Napoli. Si è diplomata sotto la guida della pianista Annamaria Pennella con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale. Si è perfezionata con il Maestro Aldo Ciccolini. Vincitrice del primo premio assoluto ai concorsi”Città di Messina”; “Ennio Porrino”di Cagliari; “A.M.A. Calabria “di Lamezia Terme; Massimiliano kolbe”di S’Anastasia; e del secondo Premio (primo non assegnato) ai concorsi “S. Rachmaninoff ” di Morcone; “Città di Gaeta” e “G. Martucci” di Capua. Ha suonato per la prima rete nazionale della televisione italiana nelle trasmissioni “Voglia di musica” e “Buona Fortuna”. Ha tenuto Recitals in diverse città italiane per conto di importanti Associazioni nonchè concerti da solista con orchestra al Teatro “Pergolesi “di Jesi, a Capri, a Roma, al Teatro S.Carlo di Napoli dove ha eseguito il Concerto in Fa di Gershwin e a Bari con l’orchestra Sinfonica dove ha partecipato all’integrale dei concerti per pianoforte ed orchestra di Saint-Saens . Nel 1981 ha inaugurato la stagione concertistica Jugoslava con l’orchestra filarmonica di Skopje.Nel 1988 ha suonato in Polonia a Varsavia per l’Associazione internazionale “Chopin”. Nel 1989 ha effettuato due tournée in Bulgaria da solista con l’orchestra di Tolbuchin. Nel 1992 ha tenuto diversi concerti in Germania. Suona inoltre in varie formazioni cameristiche. E’ docente presso il Conservatorio di Benevento . E’ Direttore Artistico della “Fondazione F. M. Napolitano” Umberto Zamuner - pianista napoletano formatosi alla scuola di Tita Parisi, si è diplomato al Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli con il massimo dei voti e la lode. E’ stato premiato in vari concorsi nazionali ed internazionali tra cui il concorso Internazionale “Franz Liszt” ed il concorso nazionale “Città di Salerno”. Ha suonato per importanti Associazioni musicali in varie città italiane: Torino Auditorium RAI – Firenze, Circolo della Stampa - Novara, Amici della Musica Catania, Amici della Musica - Napoli, Auditorium RAI, Villa Pignatelli - Caserta, Palazzo Reale – Sorrento, Estate Musicale Sorrentina, etc....riscuotendo sempre notevole successo di critica e di pubblico per la sua tecnica brillante e le sue capacità espressive. Ha frequentato la scuola di Alto Perfezionamento musicale di Portogruaro, seguendo i corsi di pianoforte tenuti dal maestro Kostantin Bogino e di musica da camera tenuti dal maestro Leslie Howard. Ha inoltre registrato per varie emittenti televisive e radiofoniche italiane e straniere. Suona anche in varie formazioni di Musica da Camera. E’ vincitore del concorso a cattedra per l’insegnamento di pianoforte principale ed è titolare di cattedra al Conservatorio di Potenza SULCIS AZIENDA LOCALE SELEZIONA 20 AMBOSSESSI INSERIMENTO IMMEDIATO. INQUADRAMENTO FISCALE. SI RICEVE SU APPUNTAMENTO. 0781/260359 Con Luca Sorrentino (Othello),Giuliano Pornasio (Iago),Emiliana Gimelli (Desdemona) Deborah Ambrosini, Serena Porcu, Roberta Setzu (il coro delle tre sgallettate). Regia Alice Capitanio. A metà mese è andato in scena, a Cagliari, presso il Teatro Civico in Castello, il dramma Twisting Othello, un testo liberamente ispirato a “Otello”, il moro di Venezia di William Shekespeare. Twisting Othello, come spiega il titolo stesso (distorcendo Otello), è un progetto che nasce con l’obiettivo di raccontare l’Otello di William Shakespeare con i modi e l’ironia dei giorni nostri, conservando quelli che sono i tratti essenziali di un’opera senza tempo. L’epoca in cui viviamo ci presenta spesso immagini di miti di Hollywood che non riescono a trovare la felicità proprio come il nostro Otello: una super star che da conquistatore viene acclamato a Venezia da un nutrito gruppo di fan, ma che ben presto si troverà ingannato dal suo bodyguard (uno Iago assai impaziente di acquistare fama e successo con qualsiasi mezzo). Twisting Othello è uno spettacolo divertente che riesce a fare ironia sulle stupidità del mondo dello spettacolo in un continuo ricorso a citazioni e luoghi comuni di cui ci vorremmo disfare. Lo spettacolo invita gli spettatori a riflettere sul potere che oggi i media hanno acquistato nelle loro vite e a quanta verità ci sia davvero in quello che ci viene raccontato o mostrato at- traverso i media. Lo spettacolo si caratterizza per un linguaggio contemporaneo, veloce e ironico che permette a tutti di avvicinarsi divertendosi a un grande classico del Teatro. CONCORSI PUBBLICI a cura della comunità montana n° 19 di iglesias Ente Comune di Collinas Riferimento Posti GU del 1 14/07/06 Concorsi nei Comuni della Sardegna Inquadramento Titolo richiesto Diploma S.M.S. + Vigile Urbano Pat. B Concorsi altri Enti Telefono o Link Scadenza 070/9304003 14/08/06 Università degli Studi di CaAlbo Ente gliari 10 Tutor Studenti Portatori di Handicap Laurea + vedi bando Co.Co.Co. www.unica.it 25/07/06 Università degli Albo Ente Studi di Sassari ? Graduatoria per Collaboratori ed Esperti linguistici Laurea + vedi bando di Lingua Madre Tempo determinato www.uniss.it 079/229934 25/07/06 Graduatoria per soli titoli di Tecnici Sanitari di Radiologia Medica Tempo determinato Titolo specifico + vedi bando www.inail.it/sardegna 070/6052405 25/07/06 Laurea + vedi bando www.aslnuoro.it 27/07/06 Laurea www.provincia. carboniaiglesias.it 31/07/06 INAIL Albo Ente ? ASL n° 3 Nuoro GU del 27/06/06 3 Provincia Carbonia-Iglesias Buras del 30/06/06 4 Provincia Carbonia-Iglesias Buras del 30/06/06 3 Istruttore Direttivo Tecnico Tempo Determinato 2 Anni (tre bandi) Laurea www.provincia. carboniaiglesias.it 31/07/06 Provincia Carbonia-Iglesias Buras del 30/06/06 1 Istruttore Direttivo Pedagogista Tempo Determinato 2 Anni Laurea www.provincia. carboniaiglesias.it 31/07/06 Provincia Carbonia-Iglesias Buras del 30/06/06 1 Istruttore Direttivo Biologo Tempo Determinato 2 Anni Laurea www.provincia. carboniaiglesias.it 31/07/06 Provincia Carbonia-Iglesias Buras del 30/06/06 1 Istruttore Direttivo Assistente Sociale Tempo Determinato 2 Anni Laurea www.provincia. carboniaiglesias.it 31/07/06 Provincia Carbonia-Iglesias Buras del 30/06/06 1 Istruttore Direttivo Psicologo Tempo Determinato 2 Anni Laurea www.provincia. carboniaiglesias.it 31/07/06 Provincia Carbonia-Iglesias Buras del 30/06/06 1 Istruttore Tecnico Perito Elettrico Elettronico Tempo Determinato 2 Anni Diploma S.M.S. www.provincia. carboniaiglesias.it 31/07/06 Provincia Carbonia-Iglesias Buras del 30/06/06 2 Istruttore Tecnico Tempo Determinato 2 Anni (due bandi) Diploma S.M.S. www.provincia. carboniaiglesias.it 31/07/06 Provincia Carbonia-Iglesias Buras del 30/06/06 1 Diploma S.M.S. www.provincia. carboniaiglesias.it 31/07/06 Ente Foreste della Sardegna Buras del 30/06/06 Istruttore Amministrativo Contabile Tempo Determinato 2 Anni 41 Laureati Lauree varie www.sardegna foreste.it 31/07/06 ENAC GU del 11/07/06 14 Laureati in Ingegneria Aeronautica Laurea www.enac-italia.it/ 10/08/06 www.esercito. difesa.it 06/47355941 6° blocco 31.08.06 Direttori di struttura Complessa Istruttore Direttivo Amministrativo Tempo Determinato 2 Anni (due Bandi) Concorsi per la Carriera Militare Ministero Difesa VOLONTARI FERMA Uomini e donne di GU PREFISSATA età dai 18 ai 25 anni. del16/09/05 3500 Esercito Italiano + licenza media Rubrica curata dall’Informagiovani del Comune di Iglesias - C.so Colombo (Nuovo Centro Sociale) Tel. 0781/274510 Fax 0781/22198 e-mail [email protected] - internet : www.comune.iglesias.ca.it/inforgio