Liceo Classico paritario Don Carlo Gnocchi Carate Brianza Classe 5a classico Documento del Consiglio di Classe Anno scolastico 2013 - 2014 15 maggio 2014 VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO DI CLASSE DELLA 5 CLASSICO DEL 14 MAGGIO 2014 Il giorno 14 Maggio 2014 alle ore 15 si riunisce nella classe 5^Cl il Consiglio di Classe della quinta classico per discutere e deliberare sul seguente O.d.G.: verifica ed approvazione del Documento del Consiglio di Classe per la Commissione d’esame, come previsto dall’articolo 5 comma 2 del D.P.R. n. 323 dal 23/7/1998 e dall’articolo 6 dell’O.M. n. 43 dell’11/4/2002. Sono presenti tutti i docenti della classe, presiede il Preside Prof. Mauro Grimoldi, funge da segretario il prof. Alfonso Villa. Il Documento è stato impostato nella sua struttura generale già all’inizio dell’anno scolastico, ed è stato scritto un mese fa da diversi insegnanti, che si sono divisi i compiti secondo un piano di lavoro precedentemente formulato; la Coordinatrice di Classe, prof. Paola Ferrari, ha curato la redazione finale, assemblando le varie parti. Tutti i docenti della classe hanno già avuto modo di leggere il testo completo e di segnalare al coordinatore le loro osservazioni in merito. La prof. Paola Ferrari dà lettura del testo definitivo, durante la lettura vengono di comune accordo apportate variazioni di entità marginale; al termine il Consiglio approva il Documento all’unanimità. Il Presidente incarica il segretario di curare che una copia sia posta agli atti della scuola, una copia sia inviata per mail ad ogni alunno e ad ogni insegnante, il testo completo sia inserito nel sito della scuola ed infine un quantitativo di copie cartacee sia depositato in segreteria per chiunque ne facesse richiesta. La seduta viene tolta alle ore 16.00. Letto, approvato e sottoscritto. IL SEGRETARIO EDUCATIVO Prof. Alfonso Villa IL COORDINATORE DIDATTICO ED Prof. Francesco Viganò I DOCENTI Mauro Grimoldi ______________________________________________ Ferrari Paola ______________________________________________ Silvia Ballabio ______________________________________________ Elizabeth Esteves ______________________________________________ Alberto Della Frera ______________________________________________ Silvia Sommaruga ______________________________________________ Giovanni Colzani ______________________________________________ Marina Fumagalli ______________________________________________ Chiara Borgonovo ______________________________________________ Alfonso Villa _______________________________________________ Don Ottavio Villa _______________________________________________ 2 INDICE Parte generale Presentazione della classe e del Consiglio di Classe Obiettivi e Metodi Profilo della classe Criteri e strumenti di misurazione e valutazione Tipologia delle prove utilizzate Terza prova Criteri di attribuzione del credito scolastico e del credito formativo Attività realizzate Strumentazioni messe a disposizione della scuola pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 5 5 7 8 10 10 11 12 15 pag. 16 pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 19 22 27 32 34 36 38 40 43 47 49 Allegati Allegato 1: Testo della terza prova assegnata Allegato 2 : Relazioni personali dei docenti Letteratura italiana Lingua e letteratura latina e greca Lingua e letteratura inglese Storia ed Educazione civica Filosofia Scienze della Terra Fisica Matematica Storia dell’arte Educazione Fisica femminile Educazione Fisica maschile 3 Allegato 3: Programmi effettivamente svolti Letteratura italiana Lingua e letteratura latina Lingua e letteratura greca Lingua e letteratura inglese Storia ed Educazione civica Filosofia Scienze della Terra Fisica Matematica Educazione Fisica femminile Educazione Fisica maschile pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag pag. pag. 4 51 57 59 61 64 68 73 75 76 77 78 LA CLASSE E IL CONSIGLIO DI CLASSE La classe attuale è composta da 26 alunni, 23 dei quali appartenenti al gruppo originario del primo anno di liceo. In prima gli studenti erano 33. In corso d’anno si sono trasferiti ad altro istituto 3 alunni, a fine anno un alunno è risultato non ammesso alla classe successiva e uno ha cambiato indirizzo di studi. All’inizio della seconda la classe era composta da 29 alunni, per l’inserimento di un’alunna da altra scuola. All’inizio della terza gli alunni erano 27, per il trasferimento ad altra scuola di 3 alunni e l’inserimento di un’alunna da altro istituto. A fine anno un alunno è risultato non ammesso alla classe successiva e un altro si è trasferito ad altro indirizzo di studi. Pertanto la class quarta era composta da 25 alunni. In quinta risulta di 26 alunni per l’inserimento di un alunno della quinta del nostro liceo dello scorso anno scolastico, che non era stato all’esame di maturità. Al termine della prima, seconda, terza e quarta liceo il Consiglio di Classe ha previsto ed attuato corsi di recupero estivi per gli studenti che presentavano situazioni di sospensione del giudizio: nel mese di Luglio corsi personalizzati tenuti da tutor esterni o da docenti interni, a Settembre corsi collettivi tenuti dai docenti stessi del Consiglio di Classe. Per gli alunni che mostravano particolari difficoltà di apprendimento sono stati inoltre attivati percorsi individuali pomeridiani paralleli al lavoro mattutino, tenuti dai docenti stessi o da tutor esterni al Consiglio di Classe, ma coordinati dal docente di materia su direttiva del Consiglio di Classe. La composizione del Consiglio di Classe è risultata stabile nel triennio ad eccezione del docente di Scienze, sostituito in quarta liceo dalla prof.ssa Silvia Sommaruga. La prof. Marta Pellegatta, titolare dell’insegnamento di Matematica e Fisica, è in congedo per maternità dal 26/ 4 ed è stata sostituita dal prof. Giovanni Colzani. La continuità nella proposta metodologica nel corso del triennio e l’intesa sugli obiettivi formativi hanno potuto essere dunque del tutto garantite. OBIETTIVI E METODI Il Consiglio di Classe riconosce come scopo degli studi liceali la formazione nei giovani di una capacità di rapporto con la realtà carico di ragioni, quindi consapevole e critico. Parlare di realtà nell’ambito scolastico corrisponde a riconoscerla nei contenuti e nelle metodologie propri delle discipline scolastiche, il cui apprendimento avviene nella dinamica di rapporti tra adulti e studenti. La frequentazione delle discipline può favorire negli studenti un tessuto culturale che, nell’intreccio storico dei tentativi, degli insuccessi e dei traguardi raggiunti, costituisce la formazione di un pensiero sulla realtà in senso lato e che implica una loro responsabilità nell’ambito scolastico. Il Consiglio di classe ha lavorato in questi anni perseguendo gli obiettivi identificati in termini di conoscenze, competenze e capacità, sia all’interno di singole discipline, sia in più aree disciplinari collegate. Si intende per conoscenze il possesso di informazioni note in modo corretto e sicuro, espresse con chiarezza terminologica, strutturate secondo adeguati criteri disciplinari, modulati dal docente. Si intende per competenze la consapevolezza del percorso disciplinare svolto, la gestione della complessità delle conoscenze acquisite e l’elaborazione personale di queste ultime. Si intende per capacità l’abilità nell’utilizzo degli strumenti pertinenti a ciascuna disciplina. Pur avendo ciascuna disciplina e area disciplinare una specifica strumentazione, che guida l’alunno nello strutturare le sue capacità di indagine conoscitiva del reale, si possono individuare cinque strumenti a tutti comuni: a) l’osservazione; b) la memorizzazione; c) la formalizzazione; d) l’esposizione; e) l’argomentazione. 5 Dal momento che ogni oggetto di conoscenza (e perciò il contenuto stesso delle singole discipline) si presenta alla persona come richiesta di significato e come tale si pone come problema, i contenuti delle discipline non sono stati presentati come un sapere predefinito, ma come scoperta e verifica critica di una ipotesi di lettura del reale, secondo un percorso indicato dall’insegnante, per consentire agli studenti di apprendere nella libertà di un paragone. Il Consiglio di Classe ha cercato di attuare quanto detto attraverso un metodo di apprendimento che si struttura nelle seguenti azioni: 1) l’osservazione dei dati in quanto espressione della realtà; 2) la formulazione di un’ipotesi, ovvero una sua formalizzazione e codificazione; 3) l’attenta considerazione della tradizione, ovvero l’imitazione critica dei passi di chi ha già studiato quegli oggetti; 4) la verifica, ovvero la costruzione di una risoluzione interpretativa attraverso il dialogo docente/studente; 5) la produzione personale. Il luogo paradigmatico, dove quanto descritto è avvenuto, è stato l’ora di lezione, perché è nell’ora di lezione che l’oggetto di conoscenza diventa presente allo studente nel rapporto con il docente, conoscitore della disciplina e dei suoi metodi. I docenti del Consiglio hanno, pertanto, configurato le ore di lezione come avvenimenti imprescindibili per l’esperienza della conoscenza; in esse sono accaduti i processi della comprensione perché i percorsi conoscitivi, già sperimentati da altri e fissati dalla tradizione, sono stati presentati non solo nelle loro conclusioni, ma proprio nel loro sviluppo, permettendo agli studenti di appropriarsi, contemporaneamente, dei contenuti e del metodo precipui delle discipline. Il lavoro personale si è configurato, in prevalenza, come un momento importante di ripresa, di sviluppo e di ricerca in merito a quanto presentato o proposto durante l’attività didattica mattutina. Le ore di lezione si sono poste con una fisionomia sia esemplare che propositiva: esse hanno costituito il momento esemplificativo di come avvenga il processo conoscitivo, hanno cercato di mettere in movimento le energie intellettuali ed affettive degli studenti e hanno rappresentato, infine, occasione di valutazione del loro lavoro di personalizzazione. Le attività di recupero hanno perseguito lo scopo di consentire l’esperienza di un cammino adeguato a quei ragazzi per i quali, per diverse ragioni, il normale binomio “ora di lezione in classe - lavoro personale a casa” si fosse rivelato insufficiente a costruire una reale consapevolezza di percorso. I docenti, avendo tenuto come interlocutori tanto il coordinatore di classe che il Consiglio, hanno valutato, caso per caso, l’opportunità di predisporre un’attività di recupero, sviluppata con forme diverse: dal docente esterno pomeridiano, che ha seguito sistematicamente le situazioni più carenti; al recupero con l’insegnante stesso anche sotto forma di esercitazione assegnata. Le attività di approfondimento, invece, sono state attuate come occasioni di sviluppo di percorsi conoscitivi con gruppi di studenti, a partire da domande e/o interessi, sorti all’interno della attività curricolare mattutina. L’attività di approfondimento è sempre stata concepita non come un atto estrinseco od aggiuntivo rispetto al lavoro ordinario, ma come uno sviluppo, suggerito dal docente o richiesto dallo studente, inerente il percorso intrapreso ed offerto a tutta la classe, anche come lezione tenuta dagli alunni. Da questa attività sono nate occasioni di lavoro personale significative in relazione alla definizione degli argomenti d’apertura della prova orale. 6 PROFILO DELLA CLASSE Il gruppo classe è costituito da studenti che nel corso del triennio hanno sempre dimostrato interesse per il percorso culturale proposto nelle varie materie. Diversi alunni hanno condotto uno studio curato e motivato, dimostrando sistematicità nell’applicazione, mentre altri hanno faticato, anche nel corso dell’ultimo anno, a dare una scansione temporale regolare al loro impegno. Sono sicuramente maturate interessanti e varie personalità culturali, alcune delle quali però nell’ultimo anno di corso in alcune materie non hanno espresso al massimo le loro potenzialità, forse per sfiducia nelle proprie reali capacità. Le discontinuità e le debolezze che di quando in quando, nel corso del triennio, si manifestavano, sono state comunque affrontate dai docenti entrando nel merito specifico dei casi in questione e cercando sempre di favorire, e mai di sostituire, lo svilupparsi di una decisione personale. Le risposte alle nostre sollecitazioni sono state generalmente apprezzabili. Anche chi ha accumulato difetti nello studio personale o carenze nell’acquisizione di metodo e di competenza, ha di solito dimostrato un recupero delle conoscenze fondamentali e non di rado anche delle competenze. Ciò è accaduto spesso in corso d’anno nell’ordinario percorso della classe, in taluni casi, invece, si è reso necessario predisporre momenti di recupero al di fuori dell’attività didattica della classe (corsi di recupero estivi o di inizio anno, corsi di recupero durante l’anno scolastico mirati alla ripresa di argomenti specifici con gli insegnanti, lavoro guidato da tutor esterni ). A conclusione del presente anno scolastico la preparazione generale, pur con le differenze riscontrabili da alunno ad alunno e da una materia all’altra, è da ritenersi mediamente soddisfacente, con un certo numero di casi di valore significativo, unitamente ad alcune situazioni di maggiore fragilità. Un discreto numero di alunni, in particolare, ha ottenuto risultati di buon livello in tutte le materie, di eccellenza in alcune di esse. Per questi ultimi l’intelligente applicazione sui dati da un lato e l’attenzione e il rigore metodologico dall’altro hanno consentito una maturazione della personalità critica e culturale . Nutrito è il gruppo di ragazzi che hanno lavorato con impegno su difficoltà circoscritte e con esiti positivi In taluni di questi alunni permangono dei difetti di preparazione, per lo più riferibili ad aspetti particolari e circoscritti di alcune materie: tipicamente si riscontrano, in alcuni, limiti nella traduzione dal greco o dal latino e nella consapevolezza del metodo matematico,.aspetti sui quali, per altro, la maggioranza degli alunni in difficoltà si è applicata nel lavoro personale o anche guidato dall’insegnante o da tutor. Come attestato dai verbali dei Consigli di Classe e dalla documentazione agli atti della scuola, tre alunne, per seri motivi di salute, hanno potuto frequentare, durante l’anno scolastico, solo parzialmente le lezioni. Per loro sono stati attivati percorsi di apprendimento con tempi personalizzati, compatibili con le indicazioni date dagli staff medici che le hanno in cura. 7 CRITERI E STRUMENTI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE La valutazione è da noi intesa come la lettura dell’esperienza conoscitiva di un alunno rispetto alle oggettività che questi ha, di volta in volta, messo in campo; essa ha riguardato perciò dati oggettivi (ciò che il ragazzo ha detto, scritto, fatto, disegnato, prodotto...), ma in essa si è sempre cercato di individuare e giudicare l’esperienza conoscitiva compiuta dall’alunno. La valutazione si è configurata pertanto come un atto in sé complesso. È chiaro che, nel descrivere le ragioni di una valutazione, occorre fare riferimento ai diversi aspetti che la compongono (es. indicatori e misuratori), ma l’esito finale non è scomponibile, perché la valutazione è anche un atto unitario nel quale ogni aspetto in evidenza è legato agli altri. Uno degli aspetti di rilievo della valutazione è l’operazione di misurazione, da noi così intesa: la misurazione di una prova svolta dall’alunno è l’attestazione della sua distanza-vicinanza rispetto al raggiungimento degli obiettivi predeterminati dal docente per quella prova. Poiché una singola prova è uno dei momenti del processo di apprendimento messo in atto dal ragazzo, la misurazione è meglio espressa con lo studio dell’andamento delle sequenze di misurazione, ovvero l’individuazione di un trend di apprendimento. Detta misurazione corrisponde per noi ad uno dei principali indicatori della valutazione. Pur riconoscendo la possibilità di distinguere i criteri di misurazione in punteggi e livelli, essi vengono presentati in forma unitaria e si intendono modulati in rapporto alla diversa natura della prova, se analitica o sintetica. Infatti la valutazione della singola prova si presenta differentemente dalla valutazione dell’insieme delle singole prove, in quanto in quest’ultima vengono a confluire altri indicatori, fra i quali individuiamo: - la partecipazione dell’alunno alla proposta educativa e culturale del docente - l’interesse promosso dall’alunno nello svolgimento del suo lavoro - la continuità di lavoro attuata dall’alunno nello svolgersi del lavoro disciplinare e nell’arco delle diverse discipline proposte. Nella definizione delle valutazioni assegnate agli alunni, si ritengono infine indicatori: - la quantità del possesso di informazioni - la capacità di uso degli strumenti - la consapevolezza di percorso - l’organizzazione delle conoscenze in termini di complessità - l’elaborazione personale - la significativa produzione culturale L’attribuzione dei voti nelle singole valutazioni è stata stabilita secondo questi criteri: voto 2 assoluta mancanza di informazioni. voto 3 insufficiente con elementi di particolare gravità in presenza di diffusi errori che attestano un approccio disordinato e logicamente scorretto, per una chiara incapacità di uso degli strumenti propri della disciplina. voto 4 chiaramente insufficiente, se la carenza di informazioni è significativa ed è aggravata da errori che compromettono seriamente la coerenza interna del lavoro presentato. voto 5 insufficienza per la presenza di una conoscenza inadeguata delle informazioni, che tuttavia non compromette in maniera grave l’esito della prova; oppure insufficienza in quanto il possesso minimo ma adeguato delle informazioni è condizionato da errori diffusi o circoscritti che indeboliscono la coerenza del lavoro. 8 voto 6 sufficienza con fragilità, se c’è un possesso delle principali conoscenze, organizzate con qualche fragilità nell’utilizzo degli strumenti, ma non tali da indebolire la coerenza del lavoro presentato. voto 7 sufficienza piena, se c’è un possesso adeguato delle informazioni, organizzate con consapevolezza del percorso e degli strumenti. voto 8 evidente e sicura acquisizione personale dell’argomento, in presenza di un saldo possesso delle conoscenze e di una buona capacità di gestire con consapevolezza i percorsi sviluppati in classe; oppure pur in presenza di lievi imperfezioni nella restituzione dell’argomento, rielaborazione personale e pertinente tale da introdurre accenti nuovi rispetto al lavoro comune. voto 9 capacità di autonomi e significativi passi in avanti rispetto al lavoro comune, grazie al sicuro possesso delle conoscenze elaborate in modo personale e coerente e documentate in modo rigoroso ed espresse con finezza e pertinenza linguistica. voto 10 le conoscenze, competenze e capacità indicate nel punto precedente sono tali da permettere allo studente il pieno dominio di percorsi culturali complessi, nel quadro di una sintesi efficace ed ordinata, elaborata criticamente e sistematicamente, anche alla luce di un’ipotesi convincente ed adeguata, rigorosamente verificata ed espressa. 9 TIPOLOGIA DELLE PROVE UTILIZZATE - tema o composizione scritta - problema - compito breve di definizione di termini e concetti - interrogazione scritta con domanda su tema ampio - prove scritte di traduzione - brevi relazioni scritte su argomenti significativi trattati nell’anno di carattere sintetico - relazioni scritte su esperienze di laboratorio - colloquio orale - breve esposizione su contenuti dei programmi TERZA PROVA La conduzione del percorso scolastico durante l’anno si è sviluppata in modo da tener conto dello sviluppo organico dei singoli percorsi disciplinari, finalizzati ad una solida acquisizione del metodo specifico della disciplina, con cura nell’indicare possibilità di connessioni fra diverse discipline. Il Consiglio di Classe si è orientato a sviluppare ed esercitare gli alunni su terze prove del Tipo B (“Quesiti a risposta singola”, “volti ad accertare la conoscenza e i livelli di competenza raggiunti dal candidato su argomenti riguardanti […] non più di cinque materie […] e composti da 8 a 15 quesiti a risposta singola” come indicato nel D.M. del 18/9/1998, dal D.M. del 8/11/1999 n. 520 e dal D.M. del 20/11/2000). Il carattere pluridisciplinare delle prove, il lavoro di discussione e di preparazione del Consiglio di Classe e specifiche considerazioni di opportunità didattica hanno indirizzato il Consiglio a sottoporre alla classe una prova, il giorno 3 marzo 2013. La modalità scelta di costruzione di questa prova è tale per cui i docenti di cinque discipline hanno formulato, a partire da una parte piuttosto ampia del programma fino a quel momento svolto, due o tre domande a risposta aperta. Per lo svolgimento delle risposte alle domande inerenti ogni disciplina sono state assegnate un numero complessivo totale di 25 righe. I criteri per la valutazione sono stati espressi preventivamente allo svolgimento delle medesime con la stesura di una griglia di correzione. In particolare, per quanto riguarda la simulazione della terza prova, il Consiglio si è attenuto a questi criteri: a- la presenza o meno delle informazioni previste dalla griglia di correzione predisposta dal docente (ossia la quantità e la pertinenza delle informazioni fornite); la padronanza del linguaggio tecnico proprio della disciplina (soprattutto per le materie scientifiche); la correttezza sintattica, morfologica e lessicale per quanto riguarda la lingua straniera; b- in mancanza di alcuni elementi previsti dalla griglia di correzione predisposta dal docente si possono assegnare fino ad un massimo di due punti (fino ad un punteggio complessivo non superiore a 15), se l’elaborato contiene informazioni non previste dalla griglia di correzione ma di pregio e pertinenti e/o se l’elaborato presenta una coerenza globale nell’argomentazione e/o una logica interna tale per cui gli elementi di contenuto mancanti siano imputabili ad insufficienza di tempo o di numero di righe previste. Il lavoro del Consiglio di Classe è proseguito durante l’anno nella identificazione di una griglia di correzione della terza prova comune alle discipline, alla quale ogni docente si riferisce. Se viene ritenuto necessario, il docente declinerà una griglia specifica riguardante i contenuti richiesti dalla disciplina nella prova in esame. 10 Per la prova simulata quest’anno, il Consiglio ha deciso di assegnare il tempo di tre ore e un quarto, al fine di consentire un’esposizione più controllata: abbiamo stimato in mezz’ora il tempo necessario per rispondere alle domande in ciascuna delle materie implicate e in mezz’ora il tempo per una rilettura globale o per eventuali correzioni da apportare. Ogni docente ha liberamente deciso se tenere in considerazione l’esito di questa prova per la valutazione dell’apprendimento nella sua materia, riformulando in voto il punteggio, dalla scala in quindicesimi a quella in decimi secondo un criterio di diretta proporzionalità. SIMULAZIONE COLLOQUIO DI MATURITÁ La mattina del 4 marzo 2014 si è svolta una simulazione del colloquio di maturità. A tutti gli alunni è stato preventivamente assegnato un programma relativo ad ogni materia. Il giorno della convocazione, alla presenza di tutti, sono stati scelti quattro alunni, ai quali è stato richiesto di iniziare il colloquio con un argomento a piacere, e che sono poi stati sottoposti a domande sulle altre materie. CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E DEL CREDITO FORMATIVO Credito scolastico Come stabilito dal Collegio Docenti (verbale del 5 settembre 2007) il Consiglio di Classe della III classico utilizzerà i seguenti indicatori per definire il credito scolastico di ogni singolo alunno: 1) il profitto scolastico, espresso dalla media finale dei voti. Questo indicatore viene utilizzato sia per stabilire all’interno di quale fascia della tabella si colloca il credito scolastico dello studente in oggetto, sia per determinare l’oscillazione all’interno della banda. 2) L’assiduità nella frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative. 3) I crediti formativi. Gli ultimi indicatori sono considerati, in linea generale, di pari valore. Credito formativo Come stabilito dal Collegio Docenti (verbale del 5 settembre 2007) il Consiglio di Classe della III classico utilizzerà come criteri per la valutazione di ammissibilità delle attestazioni di esperienze presentate dagli studenti al fine di ottenere un credito formativo e per il peso da attribuire ad ognuna di esse in sede di definizione del credito scolastico, quelli previsti dalla normativa. Verranno prese in esame qualificate esperienze dalle quali derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’Esame di Stato. La coerenza può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso di studi, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione. Per le esperienze relative alla formazione personale, civile e sociale si terrà conto della rilevanza qualitativa dell’esperienza stessa. Le esperienze che danno luogo all’acquisizione di crediti formativi sono maturate, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale. Parimenti verranno considerati i settori di attività indicati dalla normativa: culturali, artistico-ricreativi, ambiente, volontariato, solidarietà, cooperazione e sport. 11 ATTIVITA’ REALIZZATE Diversi alunni della classe hanno potuto arricchire la loro formazione e preparazione culturale grazie ad alcune attività extracurricolari, alle quali hanno liberamente aderito. Attività di orientamento: (gennaio – maggio 2014) Il Collegio Docenti ritiene che la prima attività di orientamento per lo studente si colloca nel quotidiano lavoro nelle diverse discipline e nel dialogo coi propri insegnanti quale luogo di scoperta e verifica di attitudini, inclinazioni, capacità. Si è ritenuto comunque opportuno offrire una più specifica attività di orientamento prevalentemente finalizzata alle prospettive di uno studio universitario e articolata nei seguenti momenti: · un incontro preparatorio che ha coinvolto gli studenti interessati alla progettazione dell’attività di orientamento. Scopo della riunione era individuare le richieste dei ragazzi e strutturare in modo adeguato l’attività, rendendo i ragazzi corresponsabili dell’iniziativa; · uno “sportello” -previsto per la fine di maggio- di dialogo con studenti universitari delle facoltà richieste dai nostri studenti allo scopo di permettere una conoscenza più dettagliata delle diverse possibilità di studio; · un’attività di verifica condotta con i docenti del Consiglio di Classe (valutazione dei criteri adottati, verifica disciplinare delle attitudini e inclinazioni); · la preparazione pomeridiana dei test di ammissione alle facoltà che li richiedono, impostata e curata dai docenti della nostra scuola; un incontro mattutino nel mese di marzo, con il prof. Carmine Di Martino dell’Università degli Studi, sulla natura degli studi universitari e sui criteri di scelta della facoltà Laboratorio d’informatica E’ stata offerta la possibilità di frequentare alcuni corsi di informatica aventi per obiettivo il conseguimento dell’ECDL e la possibilità di sostenere esami in sede. Il diploma ECDL. il Liceo Don Carlo Gnocchi è stato accreditato dall’A.I.C.A. (Associazione italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico) come Test Center per il conferimento dell’ECDL (European Computer Driving Licence). L’ECDL, o patente europea del computer, è un documento che certifica il possesso minimo di abilità necessarie per poter lavorare con il personal computer. Il programma legato all’ECDL fa capo al CEPIS (Council of European Professional Informatics Societies), ente che riunisce tutte le società europee di informatica di cui l’AICA fa parte. Attualmente l’ECDL è l’attestato più diffuso e riconosciuto a livello internazionale; in particolare l’Unione Europea sostiene l’ECDL e ne ha inserito la realizzazione e il perfezionamento nei suoi progetti comunitari. L’ECDL è riconosciuto dalle principali Università italiane. 12 Corso in preparazione al test per l’accesso alla facoltà di Medicina Nel secondo quadrimestre è stata offerta la possibilità, agli studenti che volessero sostenere il test per l’accesso alla facoltà di Medicina, un corso in preparazione ad esso. Il corso si è sviluppato con lezioni pomeridiane di chimica e biologia e simulazioni di test in itinere. I contenuti affrontati nel corso sono stati i seguenti: Bioenergetica: i diversi tipi di metabolismo; le reazioni di ossidoriduzione di importanza biologica;la relazione tra ATP e ‘informazione’. Fisiologia cellulare: cenni sui diversi tipi di ‘risposta’ di un organismo (impulso nervoso e potenziale di membrana; risposta immunitaria e selezione clonale; ormoni e recettori). Biologia molecolare: l’importanza delle interazioni chimiche deboli; replicazione, trascrizione e traduzione a livello molecolare; regolazione genica; tecniche del DNA ricombinante. Genetica: mappe di ricombinazione; uso degli enzimi di restrizione; cenni alla genetica evoluzionistica (Evo-Devo). Chimica organica: cenni di nomenclatura; stereoisomeria; gruppi funzionali principali; macromolecole biologiche. Corso in preparazione al test per l’accesso alla facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano Nei mesi di febbraio e marzo 2014, gli insegnanti di matematica e fisica del liceo don Carlo Gnocchi hanno tenuto 5 incontri in preparazione al test di ammissione alla facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano. A seguito di questo corso gli alunni possono accedere ad una sessione anticipata e riservata del test di ammissione alle facoltà di ingegneria. Il corso verte esclusivamente sulla Sezione di Matematica e sulla sezione di fisica del test. All’interno del corso sono state somministrate alcune prove di simulazione e sono state poi corrette insieme prendendo spunto da esse per ripassare i contenuti o per trattare ciò che eventualmente fosse stato sviluppato solo in parte nei programmi curricolari. I ragazzi si sono poi esercitati individualmente con prove di simulazione delle altre Sezioni del test, direttamente fornite dal Politecnico nel loro sito. Corso di cosmologia – 6 e 11 dicembre 2013 E’ stato organizzato presso il nostro Istituto scolastico un corso di approfondimento tenuto dal Dott. Maurizio Tomasi, ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica. Il corso si è svolto in due lezioni: nella prima lezione è stata presentata la storia della cosmologia moderna, con particolare attenzione allo studio della radiazione cosmica di fondo e dell’espansione dell’Universo. Nella seconda lezione è stato proposto un seminario di presentazione della missione del satellite Planck e l’analisi dei primi risultati cosmologici. Prova Culturale Drammaturgica Due studentesse della classe hanno fatto attivamente parte al lavoro del gruppo di laboratorio teatrale che, iniziato lo scorso anno scolastico, è proseguito fino a ottobre 2013 e si è concluso con una la messa in scena dell’opera originale La Tredicesima Fatica.presso il Teatro Manzoni di Monza il 30/10/2013. Il testo è stato composto da Andrea Carabelli, regista e responsabile del laboratorio teatrale. Si tratta di un impianto drammaturgico tipico della Commedia dell’Arte, sul quale sono stati innestati canti corali tratti dalla tragedia Eracle di Euripide, tradotti dagli studenti, sotto la guida degli insegnanti di Latino e Greco della scuola. Questa contaminazione era tipica delle modalità compositive della Commedia dell’Arte. La figura di Eracle nel testo di Euripide è uomo a tutto tondo, capace di sopportare la vera e ultima fatica, il peso del vivere, anche dopo aver involontariamente compiuto il più atroce dei delitti: 13 l’uccisione dei figli e della moglie. Il racconto di Euripide diventa, per i personaggi della commedia un modello di riferimento, col quale paragonare i loro comportamenti. Laboratorio di Scienze: il laboratorio è stato utilizzato prevalentemente nel terzo e quarto anno di corso, durante lo svolgimento dei programmi di biologia e chimica. Gli strumenti utilizzati sono stati soprattutto i 12 microscopi ottici, corredati dagli accessori per la microfotografia e la dotazione standard di reagenti e strumenti per le esperienze di chimica. Nel corso del quinto anno sono state utilizzate le collezioni mineralogica e petrografica per l’osservazione e il riconoscimento di minerali e rocce. Seminario di letteratura e papirologia greca Il seminario è stato tenuto dal prof. Giuseppe Zanetto, titolare della cattedra di Letteratura Greca all’Università degli Studi di Milano. Si è articolato in tre appuntamenti: nei primi due incontri (14/2 e 19/2 ) sono stati presentati due frammenti di recente scoperta e di imminente pubblicazione: un’ode di Saffo e un’epidexis di autore anonimo appartenente alla Seconda Sofistica. Il terzo incontro si è tenuto presso l’istituto di Papirologia dell’ Università Statale, dove agli alunni è stato mostrato e presentato il Papiro di Milano, pubblicato nel 2001, contenente gli epigrammi di Posidippo. Incontro con Laurent Lafforgue Giovedì 10/4/2014 si è tenuto un incontro con Laurent Lafforgue, prof. Permanente all’Institut des hautes Études Scientifiques a Bures- sur Yvette (Francia), sul tema del valore degli studi scientifici. VIAGGIO D’ISTRUZIONE Uscita didattica a Berlino, 24-28 marzo 2014 Scopo Nessun luogo è stato segnato dalla storia contemporanea come Berlino: dalla Welt Politik di Guglielmo II, foriera della Prima guerra mondiale, alle due esperienze totalitarie contrapposte ma speculari, fino alla riunificazione. Visitare Berlino equivale perciò a ripercorrere il Novecento europeo, il nostro passato prossimo. La visita guidata della città di Berlino, in particolare di alcuni luoghi e musei particolarmente significativi per la storia recente della città, dalle tracce del regime nazista ai resti del Muro, consente di introdurre gli studenti di quinta superiore alla visione e dunque a una più piena comprensione delle vicende del Novecento nelle sue dimensioni politica, artistica e scientifica. Proposta didattica Le tappe seguite sono state le seguenti: percorso storico-artistico nella Mitte, dalla Berlino Prussiana agli inizi del ‘900. Università di Humboldt, quartiere Unter den Linden, Bebel Platz, Neue Wake, Berliner Dom, Marx-Engel Platz, Marienkirche. Visita e passeggiata sul fiume Spree all’isola dei Musei, immagine artistica e ideale della “Grande Germania" . Visita ai luoghi del Nazismo: porta di Brandeburgo, il quartiere generale della Gestapo e delle SS, la vecchia e la nuova cancelleria, il ministero dei trasporti e dell’aviazione, la Topografia del terrore, monumento di commemorazione degli Ebrei. Vista al campo di concentramento di Sachsenhausen; Visita ai luoghi della divisione: percorso e museo del muro, visita alla prigione- memoriale della STASI. 14 STRUMENTAZIONI MESSE A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA - Laboratorio informatico: 32 postazioni multimediali, con possibilità di accesso a Internet, cui gli studenti possono accedere liberamente due pomeriggi alla settimana o, se accompagnati dall’insegnante, anche in altri momenti. - Laboratorio di Fisica: il laboratorio è a disposizione per l’attività didattica mattutina; è possibile effettuare, a scelta del docente, attività di gruppo o lezioni frontali di illustrazione di esperienze relative allo svolgimento del programma su tutto l’arco del triennio. È possibile anche l’utilizzo pomeridiano, se autorizzato dal docente o dal responsabile di laboratorio, per l’effettuazione o l’allestimento di esperienze di singoli o di gruppi come attività di approfondimento. La dotazione disponibile è raccolta in un inventario depositato in segreteria e aggiornato annualmente. - Laboratorio di Scienze: il laboratorio è stato utilizzato prevalentemente nel secondo e quarto anno di corso, durante lo svolgimento dei programmi di biologia e chimica. Gli strumenti utilizzati sono stati soprattutto i 12 microscopi, corredati dagli accessori per la microfotografia e la dotazione standard di reagenti e strumenti per le esperienze di chimica. Nel corso del quinto anno sono state utilizzate le collezioni mineralogica e petrografica per l’osservazione e il riconoscimento di minerali e rocce. - Laboratorio multimediale: 32 postazioni multimediali, con possibilità di accesso a Internet, proiettore di diapositive, lavagna luminosa, televisione, videoregistratore, videoproiettore, impianto stereofonico con lettore di cassette e compact disc., cui gli studenti possono accedere liberamente due pomeriggi alla settimana o, se accompagnati dall’insegnante, anche in altri momenti. Viene usato abitualmente anche come laboratorio linguistico. - Biblioteca istituto: 2.120 volumi consultabili liberamente (oltre i 1.000 libri di testo, in uso e non nella classe, disponibili in biblioteca), oltre alle risorse messe a disposizione degli studenti dalla biblioteca civica di Carate Brianza e dal servizio bibliotecario brianteo. - Apertura pomeridiana della scuola per attività di studio degli studenti o per iniziative facoltative di altro genere. - Accesso personale, regolamentato, degli studenti alle strumentazioni messe a disposizione (Laboratori e servizio fotocopiatrice). 15 ALLEGATO N.1 TESTO DELLA TERZA PROVA ASSEGNATA Sezione di Greco 1. Individua i termini principali della poetica callimachea, citando i testi più importanti nei quali essa viene espressa. (8 righe) 2. Descrivi brevemente la trama e i caratteri salienti, in termini di forma e contenuto, dell’Ecale di Callimaco, definendo il genere letterario al quale appartiene questo componimento e mettendolo in rapporto con l’epos tradizionale. (10 righe) 3. Individua i caratteri tipici (strutture ricorrenti, personaggi, ambientazioni e temi) degli Idilli bucolici di Teocrito e citane almeno due. (7 righe) Sezione di Scienze 1. 2. 3. Quali sono i pianeti di tipo terrestre e quali quelli di tipo gioviano? Descrivine le principali differenze in relazione alla composizione, alla massa, alla densità e all’atmosfera. (max 8 righe) Dopo aver dato la definizione di giorno sidereo e di giorno solare, spiega da cosa dipende la differenza di durata tra i due. (max 8 righe) Descrivi il solstizio d’estate, facendo riferimento: - alla posizione del circolo di illuminazione - all’inclinazione dei raggi solari - alla durata del dì e della notte alle varie latitudini (max 8 righe) Sezione di Matematica 1. Enuncia e dimostra il teorema del confronto. (13 righe) 2. Dopo aver definito asintoto orizzontale e asintoto verticale di una funzione y=f(x), stabilisci eventuali asintoti della seguente funzione e danne una rappresentazione qualitativa. y 3x 6 x 1 (4 righe + tabella a quadretti) 16 Sezione di Inglese The following is an extract from Pride and Prejudice by Jane Austen. Mr Collins has proposed to Elizabeth, but she refuses to marry him because there is no love between them. Mrs Bennet talks to Mr Bennet about Elizabeth’s decision, and she urges him to talk with Elizabeth; the girl is summoned. “Come here, child,” cried her father as she appeared. “I understand that Mr. Collins has made an offer of marriage. Is it true?” Elizabeth replied that it was. “Very well – and this offer of marriage you have refused?” “I have, Sir.” 5 “Very well. We now come to the point. Your mother insists upon your accepting it. Is it not so, Mrs. Bennet?” “Yes, or I will never see her again.” “An unhappy alternative is before you, Elizabeth. From this day you must be a stranger to one of your parents – Your mother will never see you again if you do not marry Mr. Collins, and I will 10 never see you again if you do.” Discovering meaning 1. Read the text and answer the questions (12 lines) 1. Who are the characters involved in the dialogue? Describe their relationships in the context of the whole novel. 2. What problem are the three characters talking about? 3. What does Mrs Bennet threaten to do if Elizabeth doesn’t change her mind, and does the mother really mean it? 4. Does Mr Bennet approve of Elizabeth’s decision not to marry Mr Collins? Find evidence in the extract above. Let’s make a point 2. Carry out the tasks. (13 lines) 1. How important is marriage to Mrs Bennet? Give reason for your answer and refer back to what you have read in Text 1 Husbands and wives, and to the extract above. 2. Compare the characters’ style in conversation to what you have read in Text 1, Husbands and wives, and Text 2, The difficult art of conversation; is this short extract a good example of their language? Why/Why not? 3. Elizabeth and Darcy are round characters; describe their transformation throughout the novel, and say why their union is the ideal marriage the narrator aims to celebrate 17 Sezione di Storia 1) Ripercorri le tappe che hanno costituito il percorso di ascesa del partito bolscevico dalla clandestinità alla presa del potere. Max 15 righe 2) Descrivi sinteticamente il significato storico-politico dell’omicidio Matteotti nel processo di formazione della dittatura fascista. Max 10 righe 18 ALLEGATO N.2 Relazioni personali dei docenti LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO 2013 – 2014 CLASSE 5^ CLASSICO DISCIPLINA: ITALIANO DOCENTE: MAURO GRIMOLDI RELAZIONE DI MATERIA Premessa Ritengo importante sottolineare tre aspetti che mi pare possano sintetizzare quello che io considero il valore formativo connesso allo studio della letteratura: 1) leggere significa immergersi nella memoria, arricchire la propria memoria, rendere il rapporto della realtà nel suo presente più denso, meno esile, meno superficiale, meno reattivo, meno disarmato, meno solitario. Quanto più è fervido il nesso che costantemente ci lega a questa infinita sorgente da cui attingiamo ciò che è stato detto, ciò che è stato imparato, ciò che è stato vissuto, tanto più il rapporto con il presente e con la realtà diventa consapevole, ricco, denso. 2) La letteratura formando una memoria forma una sensibilità culturale, cioè un approccio consapevole, intelligente, con le cose della realtà. Si tratta di un potenziamento dell’io nella sua capacità di sentire la realtà , di averla presente, di avere un’intelligenza , cioè una capacità di riconoscere le cose e di legarle alle altre e di legarle a sé 3) Il lavoro letterario rende capaci di invenzione, di immaginazione: poiché questo lavoro dell’io nel suo rapporto con la realtà ha un’estensione infinita, non finisce mai, non è mai finito, non c’è mai un momento in cui tutto quello che doveva essere “detto, scoperto, visto, vissuto”, è “detto, scoperto, visto, vissuto”. Osservazioni metodologiche Ho inteso introdurre i miei alunni alla conoscenza della storia letteraria del periodo considerato nel programma di studio dell’ultima classe di corso privilegiando un approccio scandito lungo i seguenti momenti: a) L’indagine dei testi: ho impostato il mio lavoro attribuendo grande importanza allo studio diretto dei testi letterari, non certo considerandoli come un’espressione creativa assoluta, indipendente dalla personalità dell’autore o dalla rilevanza del contesto storico – culturale in cui sono stati concepiti. Semplicemente ho voluto favorire una dinamica di apprendimento che fosse in grado di favorire nei ragazzi un’acquisizione consapevole dei contenuti didattici formata mediante un’esperienza e una frequentazione dirette dell’oggetto proprio della disciplina. In questo modo, il testo è potuto divenire, contemporaneamente, il punto di partenza e di conquista dell’indagine dei ragazzi: lavorando su di esso, essi hanno potuto considerarne il valore artistico, valutarne la portata culturale, indagarne le relazioni con la vicenda umana dell’autore e il periodo storico di pertinenza, svilupparne i nessi pluridisciplinari, secondo una prospettiva orizzontale, ma anche verticale, così da poter ritornare sul testo con una consapevolezza accresciuta, in cui i più attenti tra loro fossero in grado di valutare e discutere anche le osservazioni critiche e le chiavi di lettura proposte dal libro di testo o suggerite dalle letture da me indicate. 19 b) Questa prospettiva ha esigito un’attenzione particolare agli aspetti linguistici e formali (lessico, sintassi, genere, metro, tono, stile, figure retoriche ecc.), che pur non essendo stati oggetto di uno studio analitico erano costantemente sottoposti all’attenzione dei ragazzi, anche attraverso le opportunità consentite dal libro di testo, come competenze strumentali essenziali alla natura della disciplina, in considerazione della sostanziale unità di forma e contenuto che caratterizza l’espressione letteraria. c) Le relazioni con la vicenda umana dell’autore e con il contesto storico-culturale sono state evidenziate e valutate nel loro valore oggettivo, più che come rigidi schemi interpretativi di causa – effetto. In questa direzione ho cercato di valorizzare le scoperte e i suggerimenti dei ragazzi,. d) Mi pare che in questo modo sia stato salvaguardato un rigore disciplinare non fine a sé stesso, ma funzionale allo sviluppo di un’autentica capacità critica, fondata su un’esperienza diretta della materia e nel contempo strumentata con le competenze necessarie a consentire un itinerario argomentativo compiuto (ipotesi, verifica, sintesi). Ho ritenuto di sottolineare ai ragazzi l’importanza di una valutazione critica, di un giudizio personale, alla luce della loro sensibilità e delle loro aspettative, indicando loro le competenze strumentali e metodologiche necessarie all’espressione di un pensiero non arbitrario, anche se non specialistico, su una disciplina così ricca di suggestioni e suggerimenti. Le due fasi fondamentali di questo lavoro sono state, evidentemente, la lettura condotta durante le lezioni e la lettura condotta personalmente dagli alunni integrata da un’ulteriore ripresa in classe e dai riferimenti necessari alla vita dell’autore e al contesto storico – culturale. La lettura da me condotta, che intendeva avere valore esemplificativo, ha cercato di mettere in evidenza le caratteristiche lessicali, sintattiche, stilistiche di ogni testo, secondo il principio dell’intrinseca unità di forma e contenuto, evitando peraltro di perseguire un’eccessiva frantumazione dell’opera in esame, ma salvaguardandone l’interezza. Anche la necessaria localizzazione storica e l’approfondimento critico hanno assunto il carattere di una verifica dell’indagine condotta sul testo, senza sostituirla o sovrapporsi ad essa meccanicamente. La lettura condotta personalmente dagli studenti aveva lo scopo di sollecitarli a fissare, verificare ed approfondire le acquisizioni maturate in classe. Il libro di testo ha favorito questa impostazione grazie all’ampia scelta antologica, alle preziose analisi linguistiche e stilistiche, al costante riferimento ai fenomeni storico – culturali e alle numerose indicazioni bibliografiche. Per quanto riguarda la parte orale della disciplina ho verificato il lavoro dei ragazzi utilizzando le seguenti opportunità: a) Il lavoro ordinario sui testi, specialmente in fase di ripresa, condotto sollecitando, attraverso domande specifiche, di lettura, comprensione e valutazione, il contributo, anche dialogato, dei ragazzi; b) Colloqui orali su ampie parti del programma e con riferimenti interdisciplinari pertinenti; c) Colloqui personali di ripresa di singoli argomenti in presenza di difficoltà di comprensione denunciate dagli alunni. d) Dialogo costante durante le ore di lezione. 20 Per ciò che concerne lo scritto ho proposto sei verifiche scritte adottando l’impostazione dell’Esame di Stato: a) Analisi del testo, su brani prevalentemente letterari secondo la seguente scansione: comprensione complessiva, analisi del testo, considerazioni conclusive; b) I tradizionali temi di ordine generale e storico, su titoli preparati ad hoc o utilizzando precedenti prove d’esame; c) Le forme dell’articolo di giornale e del saggio breve, su argomenti pluridisciplinari o comunque di ampio respiro culturale, secondo la tradizione consolidatasi in questi anni. Nella definizione delle valutazioni assegnate agli alunni ho adottato i seguenti indicatori : la quantità delle informazioni possedute le competenze strumentali e metodologiche l’organizzazione delle conoscenze la consapevolezza del percorso la pertinenza espressiva l’elaborazione personale Nella valutazione dell’insieme delle prove ho tenuto conto di questi ulteriori indicatori : la partecipazione dell’alunno all’itinerario culturale proposto dall’insegnante l’interesse promosso dall’alunno nello svolgimento del suo lavoro la continuità e sistematicità del lavoro la strutturazione organica e consapevole delle conoscenze in una preparazione culturale complessiva articolata, documentata e persuasiva. Per quanto riguarda l’attribuzione dei voti mi sono attenuto alla scala dei voti approvata in Collegio. Note sui contenuti Mi pare che i contenuti fondamentali del presente corso di studio possano essere così schematizzati: i rapporti tra Illuminismo, Neoclassicismo e Romanticismo, specie per ciò che concerne il rapporto complesso tra ragione e sentimento; l’ottocento, secolo di prosa: Manzoni e il romanzo moderno; il rapporto storia - letteratura; l’anacronismo di Leopardi; letteratura – scienza: il romanzo sperimentale; la stagione della crisi: la forma tra prosa e poesia; l’anti- prosopopea del primo novecento; il novecento secolo di poesia? Prospettive ed esempi di romanzo contemporaneo. Carate Brianza, 15. 05. 2014………………………………………….Prof. Mauro Grimoldi 21 LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO 2013- 2014 CLASSE 5^ CLASSICO DISCIPLINE: LATINO, GRECO DOCENTE: PAOLA FERRARI RELAZIONE DI MATERIA 1.Obiettivi La conoscenza dei fenomeni linguistici e letterari oggetto del programma, dei contenuti e della struttura delle principali opere degli autori trattati, inquadrati nel contesto storico e visti in relazione alla personalità dell’autore (e, ove necessario, a fatti salienti della sua biografia), e al genere letterario di appartenenza. Capacità e competenze La padronanza di un metodo di approccio al passo d’autore, che nel caso di un testo letto in classe in lingua originale preveda la traduzione dello stesso, il riconoscimento dei principali elementi grammaticali (morfologici e sintattici), metrici, retorici e stilistici , allo scopo di una più fondata indagine del contenuto del passo, da mettersi poi in rapporto con il mondo concettuale e la produzione dell’ autore in questione. Saper affrontare una questione letteraria dimostrando sia capacità analitiche sia la capacità di condurre un’argomentazione di più ampio respiro, fondata su adeguati riferimenti e nessi, che dimostri chiarezza e coerenza nell’ipotesi interpretativa seguita, elaborazione critica dei contenuti, in un’esposizione chiara, corretta e articolata del proprio pensiero. Un metodo di approccio al testo in lingua affrontato autonomamente dall’ alunno (la ‘versione’), che preveda una comprensione a livello sia lessicale che morfo-sintattico, per arrivare alla produzione di un “nuovo” testo, capace di tutelare il messaggio originario e le norme espressive della lingua d’uso. Nel corso del triennio liceale la maggior parte degli alunni ha raggiunto risultati soddisfacenti, sia in un approccio di tipo analitico ai testi d’ autore latini e greci letti in lingua originale, sia nell’elaborazione di contenuti che richiedono una trattazione ampia e documentata, pertinente nei riferimenti e nei nessi, corretta dal punto di vista espressivo. Per alcuni alunni ha costituito un limite il fatto che a volte il lavoro personale ha tenuto conto delle scadenze delle prove di verifica piuttosto che dello sviluppo naturale degli argomenti. Quando il lavoro personale ha trovato adeguata scansione, si è reso evidente che a tutti gli alunni di questa classe è possibile pervenire ad un’ elaborazione articolata e documentata, e di significativo livello culturale, dei contenuti proposti. Un cospicuo numero di percorsi personali si è caratterizzato per una progressiva maturazione culturale, che ha portato ad una seria motivazione nello studio delle lingue e della cultura classica. Gli alunni chehanno incontrato difficoltà nell’acquisire un valido metodo di traduzione dal latino e dal greco, hanno tuttavia dimostrato nel corso dell’anno scolastico di essere disposti a lavorare sulle difficoltà ( spesso dovute a lacune pregresse). In particolare alcuni di essi hanno partecipato ad un percorso pomeridiano di sostegno e recupero sotto la guida dell’insegnante e altri hanno seguito corsi di sostegno affidati a insegnanti esterni (tutor). 22 2. Contenuti disciplinari Programma di latino - - - - L’età dei Giulio- Claudi: caratteri generali. Seneca: la saggezza stoica e il suo difficile rapporto con il potere ( otium – negotium); la filosofia come mezzo di liberazione interiore. La meditazione sul tempo, sulla morte e sulla felicità, il rapporto con il fato. Lucano: una svolta nel genere epico: rovesciamento del modello virgiliano (la scelta dell’argomento, i personaggi, il ruolo del divino, la sorte di Roma); l’influsso dello stoicismo. Petronio: la questione petroniana; la difficile definizione del genere letterario, i modelli letterari; l’amoralità; il realismo e la parodia. L’età dei Flavi e di Traiano: caratteri generali. Marziale: il rapporto con la tradizione epigrammatica, la polemica contro il contenuto mitologico, il realismo. Quintiliano: retorica e pedagogia in un periodo di crisi, la figura dell’oratore, il ritorno programmatico a Cicerone. L’età degli imperatori per adozione: caratteri generali. Tacito: la crisi dell’eloquenza, la necessità dell’impero; libertà e principato; dall’ Agricola agli Annales: l’evoluzione in senso pessimistico del pensiero politico di Tacito; l’arte del ritratto, l’interesse etnografico. Giovenale: la poetica dell’ indignatio; una satira ‘tragica’. Plinio il Giovane: un giudizio ottimistico sulla situazione politica e culturale della Roma traianea. L’età di Adriano e degli Antonini: caratteri generali. Apuleio: una personalità complessa: oratore della seconda sofistica e ‘filosofo’; le Metamorfosi: le matrici letterarie, il rapporto con la fabula milesia, l’elemento magico, l’interpretazione misterico – simbolica dell’opera. Lettura di autori in lingua originale: Seneca, passi dal De tranquillitate animi, dal De providentia e dalle Epistulae ad Lucilium (cf. Programma analitico). Nuclei tematici: il rapporto dell’individuo con il fato e con le avversità, libertà e schiavitù come condizioni interiori. Tacito : passi dal XV e XVI libro degli Annales ( cf. Programma analitico ) Nuclei tematici: il ritratto (Petronio, Nerone), il sacrificio - inutile -della classe senatoria in età neroniana, la pietà dello storico; lo stile: l’inconcinnitas. Apuleio: una scelta di passi dalle Metamorfosi. Nuclei tematici: l’incipit dell’opera e il suo rapporto con il resto del romanzo; la metamorfosi uomo- asino, la bella fabella di Amore e Psiche. Il percorso di storia della letteratura è stato scandito cronologicamente, tenendo costantemente in considerazione il rapporto intercorrente fra le varie figure di letterati ed il potere imperiale. Ogni autore è stato inoltre inserito all’interno di un discorso sui generi letterari, con attenzione anche ai modelli greci, allo scopo di individuare i caratteri dell’evoluzione dei generi letterari in età imperiale. 23 Programma di Greco - - - - La Commedia di mezzo e la Commedia Nuova: evoluzione strutturale e tematica della commedia attica; la riduzione degli interessi dalla polis al microcosmo familiare; l’eroe comico di Menandro, ‘uno dei tanti’; l’azione della Tyche e la fiducia nella fondamentale bontà della natura umana; i personaggi fissi; il ‘realismo’. La letteratura di età ellenistica: i mutamenti storici e sociali; il mutato rapporto fra autore e pubblico (il progressivo affermarsi della comunicazione scritta). L’attività del Museo e della Biblioteca di Alessandria. La poesia ellenistica: raffinatezza formale ed erudizione, il rapporto di confronto e superamento della tradizione. Lo sperimantalismo. Callimaco: lo sperimentalismo e la contaminazione dei generi letterari, la poetica e le polemiche letterarie (brevità, allusività, erudizione). Coesistenza di realismo e intellettualismo. Apollonio Rodio: le Argonautiche e il rapporto con la tradizione omerica: le novità tematiche e strutturali. Teocrito: le prime attestazioni letterarie del genere bucolico, i mimi urbani, i poemetti mitologici; l’adesione sostanziale alla nuova poetica callimachea, il ‘realismo’, la centralità del tema amoroso, un nuovo sentimento della natura. natura. L’epigramma: l’arte della variazione. L’Antologia Palatina, le principali categorie di epigrammi (votivo, funebre, erotico). Anite, Nosside, Leonida, Callimaco, Asclepiade, Posidippo, Meleagro. La storiografia ellenistica: Polibio e la teoria della costituzione mista e dell’anaciclosi. Il metodo dello storico. La letteratura di età imperiale: la difesa della cultura greca; il prevalere della prosa Plutarco: Vite parallele e Moralia: l’importanza della sopravvivenza del passato e dela tradizione per vivere con pienezza i tempi nuovi La Seconda Sofistica. Caratteri generali. Luciano: la produzione epidittica e quella ‘filosofica’. Il rapporto con il passato e il polemico giudizio sui falsi ‘miti’ del presente ( la ‘moda’ della filosofia, la religione tradizionale, i fanatismi delle nuove religioni ). Il romanzo: la letteratura di evasione, un genere senza nome; la questione delle origini; le diverse tipologie di romanzi; il romanzo erotico: struttura e stereotipi. Lettura di autori in lingua originale: Demostene, dalla I e II Filippica:. Nuclei tematici:l’esortazione agli Ateniesi in nome della libertà. Euripide, dalle Baccanti. La struttura dell’opera, l’analisi dei personaggi, còlti nella complessità dei loro caratteri. I due periodi storici presi in esame dal programma di storia della letteratura greca sono l’età ellenistica e quella imperiale. Per quanto riguarda l’ellenismo, tramite la trattazione degli autori principali si è puntata l’attenzione sul rapporto con la tradizione, sottolineando la compresenza di elementi di continuità ed elementi di polemica. Si è fatto riferimento in questo senso a diversi aspetti, quali i mutamenti storico - sociali, il mutato rapporto autore- pubblico, i modi di riutilizzo, in senso erudito, del patrimonio culturale e mitologico del passato, il dualismo realismointellettualismo. Per quanto riguarda l’età imperiale, l’accento è stato posto sul ruolo della cultura greca nell’ambito dell’Impero Romano e sul tentativo, diverso nei modi e negli atteggiamenti a seconda degli autori, di mantenere viva la dignità della cultura greca, prendendo atto della mutata realtà storica. E’ stata inoltre costantemente tenuta in considerazione l’evoluzione dei principali generi letterari. 24 3. Tempi di svolgimento. Letteratura latina. Primo quadrimestre: fino agli autori di età Flavia. Autori latini: Primo quadrimestre: Seneca. Secondo quadrimestre: Tacito, Apuleio. Letteratura greca. Primo quadrimestre: fino a Callimaco compreso. Autori Greci. Primo quadrimestre: Demostene, Filippiche. Secondo quadrimestre: Euripide, Baccanti. 4. Metodi L’ora di lezione in classe è da considerarsi il momento fondamentale di apprendimento. La presentazione dei diversi autori e fenomeni letterari è quindi stata impostata prevalentemente sulla lettura diretta in classe dei testi, in traduzione o in lingua originale, rispetto alla quale gli alunni sono stati chiamati in causa come interlocutori attivi. In particolare, i testi letti in lingua originale sono stati affrontati tutti in classe. Il testo è stato preso in considerazione anche in rapporto al contesto storico- culturale da cui ha avuto origine, ai modelli letterari di riferimento e alla vicenda personale dell’autore. 5. Strumenti utilizzati Libri di testo G. Pontiggia - M. C. Grandi, Letteratura Latina, Storia e Testi, vol. 3, Principato P. Di Sacco, Scritture latine. Seneca e la filosofia dell’individuo, B. Mondadori M. Anzani M. Motta, Latino Italiano, Minerva Scuola G. A. Privitera – R. Pretagostini, Storia e forme della letteratura greca, Einaudi scuola D. Del Corno, Antologia della letteratura greca, voll. 2-3, Principato S. Cecchi, Isocrate, antologia delle orazioni, Dante Alighieri Euripide, Baccanti, Ed. Principato F. M. Gelli (ed.) In difesa della libertà, C. Signorelli Scuola M. Anzani M. Motta Versioni di greco per il triennio, Minerva Scuola 6. Tipologia delle prove di verifica Le verifiche orali hanno seguito due tipologie: un’interrogazione di tipo prevalentemente analitico sui testi d’autore in lingua originale; un’interrogazione di più ampio respiro su questioni di storia letteraria, pur sempre con particolare riferimento ai testi degli autori, di solito in traduzione. Prova scritta di verifica: la ‘versione’. Si è svolta anche una prova scritta di greco a risposte a quesiti aperti, secondo la tipologia B della terza prova di maturità. 25 7. Criteri di valutazione Nelle verifiche del primo tipo sono state valutate le competenze metodologiche di approccio e la conoscenza del testo in questione con riferimento a: traduzione, identificazione delle strutture morfo - sintattiche, riconoscimento degli elementi lessicali, metrici, retorici e stilistici, l’individuazione dei nuclei di significato presenti e la capacità di mettere il testo in rapporto con altri passi del medesimo autore, con il mondo concettuale dello stesso e con i modelli. Nelle verifiche orali del secondo tipo è stata valutata la quantità delle conoscenze e la capacità di organizzarle secondo un’ipotesi interpretativa chiara e coerente, la capacità di stabilire nessi e di argomentare dimostrando proprietà espressiva ed espositiva. Nella correzione della versione si sono tenute in considerazione la comprensione complessiva del passo, il riconoscimento, la comprensione e la resa delle strutture morfo – sintattiche, e la proprietà lessicale. La prova impostata secondo la tipologia B della terza prova hanno valutato la capacità di organizzare in modo coerente e sintetico i dati posseduti. Carate Brianza, 15. 05. 2014…………………………………………Prof. Paola Ferrari 26 LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI , CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO 2013- 2014 CLASSE 5^ CLASSICO DISCIPLINA: INGLESE DOCENTE: SILVIA BALLABIO RELAZIONE DI MATERIA Profilo della classe La classe ha raggiunto mediamente un livello più che sufficiente di competenza linguistica e metodologica; nel corso del quinquennio si sono evidenziate personalità didattiche fra loro alquanto diverse, talune fragili o nel metodo o nella continuità ma generalmente dimostratesi capaci di seguire le indicazioni loro date, altre più solide e capaci di buone sintesi conoscitive. E’ mancata, nel corso del quinto anno e a livello di classe, una condivisione appassionata e convinta del percorso culturale complessivo, pur a fronte di interessi personali specifici presenti in molti; le personalità più vive della classe dal punto di vista culturale e/o umano, pur chiare e stimate, non hanno positivamente contagiato il gruppo classe in un cammino di riflessione critica se non in occasione di singoli momenti, legati alla trattazione di argomenti specifici. La regolarità del percorso, la stabilità del gruppo classe e dei docenti, e non da ultimo il fatto che, nel corso degli anni precedenti e soprattutto in quarta, si erano avuti significativi momenti di personalizzazione, con contributi ampi e significativi, legati sia alla conoscenza della lingua che allo studio delle dinamiche culturali, ha comunque permesso di condurre un lavoro ordinato e chiaro nelle sue linee fondanti anche nel corso di questo ultimo anno. Si segnala inoltre che, a seguito di quanto stabilito in sede di consiglio di classe nei vari momenti di lavoro nel corso dell’anno scolastico, si sono individuati specifici percorsi personalizzati di apprendimento per Nicole Dunkerley ed Anna Nava, di natura diversa a seconda della specifica situazione di ognuna delle due studentesse, mentre per Camilla Borgonovo, che ha avuto in inglese una frequenza regolare, è stato sufficiente concordare con la studentessa stessa modalità e tempi della verifica della sua preparazione nel corso di tutto l’anno scolastico. Obiettivi didattici Trattandosi della classe terminale di un corso ancora legato alle sperimentazioni precedenti alla Riforma dei cicli, il programma è stato svolto in due ore settimanali, una svolta dal docente titolare di cattedra, l’altra in collaborazione col lettore madrelingua, Elizabeth Esteves, con la quale è stato concordato parte del programma, afferente a tematiche di antropologia culturale, attraverso split sessions of study (due gruppi classe in alternanza al lavoro con entrambe le docenti) seguite da momenti sintetici di riepilogo con tutta la classe di quanto svolto con ciascun docente. Accanto all’autore nel programma analitico è indicata l’area tematica, presente nel manuale o presentata dal docente. L’approccio tematico è sostenuto dalla precisa ed ampia scelta antologica, e corroborato dalla narrazione cronologica. La sezione di apertura di ogni capitolo presenta testi di varia fonte e materiale iconografico, nella rubrica In The Arts, a scopo propedeutico e di avvio al tema trattato in relazione all’autore presentato. La rubrica Links fornisce spunti di approfondimento in altri linguaggi, e non è stata trattata in classe, in quanto pensata per l’approfondimento personale del tema/autore proposto. 27 Gli obiettivi qui presentati si configurano come analitica descrizione di quanto la disciplina si è proposta di raggiungere. Essi si articolano come conoscenze, competenze e capacità Le conoscenze Si intende come conoscenze: * Possesso dei dati relativi all’indagine dei testi letterari e legati all’aspetto biografico/storico/culturale presentati nella dinamica del lavoro didattico e oggetto della singola prova di verifica (orale /scritta) * Organizzazione lineare e ordinata dei dati * Comprensione del contesto culturale e storico di riferimento implicito nella domanda/quesito/(prova scritta e orale) * Ampiezza dell’orizzonte culturale Le competenze Per quanto riguarda le competenze, vengono qui dettagliate le specifiche disciplinari: * Commento in lingua dei testi oggetto di lavoro comune in classe e individuazione da essi dei tratti significativi del pensiero dell'autore attraverso l’imitazione e la ricomposizione del metodo di indagine conoscitiva proposto dal docente . * Comprensione del significato globale del testo in quanto micro-esempio della macro-realtà dell’autore o del movimento/scuola/periodo * Individuazione delle tematiche e loro riposizione delle tematiche in considerazione della inevitabile alterità di un diverso contesto culturale che lo studio dei testi in lingua rafforza * Conduzione autonoma intesa come esposizione di una determinata area individuata dal quesito orale/scritto di tipo sintetico e presentata sotto forma di proposizione ampia e non precisata nelle sue linee guida da parte del docente * Elaborazione dei contenuti proposti come capacità di individuare, documentare e motivare le problematiche culturali note o personalmente acquisite * Coscienza della diversità culturale e della specificità del mondo anglofono Per quanto riguarda le capacità, dettaglio quelle che mi sembrano specifiche e caratterizzanti dell’apprendimento della lingua straniera, dal punto di vista dell’acquisizione e dell’uso dello strumento linguistico. Scopo generale ed unificante è da individuare tuttavia in: * lo sviluppo della capacità espressiva orale in termini di corretta produzione fonetica, proprietà formale (cioè un accettabile grado di competenza in ambito morfosintattico, tali da non precludere una comunicazione efficace), proprietà lessicale e fluidità espositiva; * lo sviluppo della capacità espressiva scritta in termini di proprietà formale (cioè un accettabile grado di competenza in ambito morfosintattico, tali da non precludere l’efficacia della comunicazione scritta), proprietà lessicale ed ordine espositivo. Capacità di Listening/Reading * Comprensione globale della domanda /quesito/citazione posta (prova orale/scritta); * Comprensione del contesto generale, funzionale al completamento di test di verifica delle competenze caratterizzati da open questions (prova scritta) 28 Capacità di Speaking /Writing * Capacità di lettura foneticamente corretta dei testi letti * Capacità di produzione di brevi risposte a domande e quesiti di tipo analitico e sintetico, che attestano il conseguimento degli obbiettivi (proprietà, correttezza. acc.) di cui sopra * Capacità di produzione di testi argomentativi (essays) di media lunghezza a partire da un breve testo (di scrittore o critico letterario) Metodologia didattica L’affronto del tema come elemento caratterizzante la produzione letteraria ha inteso valorizzare la specificità culturale della singola opera/singolo autore, all’interno della trattazione narrativa dei contenuti letterari e più ampiamente culturali. Il tema non è quindi da intendersi come una chiave di lettura semplicistica dell’autore/opera, le cui peculiarità stilistiche vengono indagate attraverso le attività di decodifica proposte nelle rubriche (per quanto in una chiave di grande essenzialità a fronte del monte orario annuale più limitato di quanto non avvenga in altri corsi), ma bensì come la possibilità di avviare riflessioni riguardanti la relazione fra la tradizione ed il presente. La presenza di una parte consistente di autori della modernità e contemporaneità, e l’introduzione della nozione stessa di letteratura in lingua inglese o più semplicemente anglofona, ha inteso sostenere il nesso vitale fra passato e presente. Il raffronto culturale è stato facilitato per alcuni aspetti dalla collaborazione con il docente madrelingua nell’ambito delle sue peculiari competenze di antropologia culturale. Si rimanda al programma analitico e alla Teacher’s Guide (Programming) di Roots e Roots Plus per lo svolgimento dei contenuti in chiave tematica, ovviamente tenendo conto di eventuali selezioni operate ed indicate a programma mediante il titolo assegnato ad ogni brano, ove necessario. In particolare si è deciso di utilizzare la tipologia Text analysis e Challenge. Conduzione dell’ora di lezione I metodi propri della disciplina sono precisamente quelli proposti dal manuale in adozione ; il punto qualificante dell’ora di lezione è la lettura-analisi dei testi, letterari, giornalistici,ed iconografici, svolta durante l’ora di lezione come momento di avvio di un’indagine conoscitiva che porterà ad una visione sintetica secondo un metodo che proceda dall’osservazione del dato (il testo) e contempli il dato biografico, sociale, storico, artistico secondo criteri di estrema economicità. Pertanto il quadro culturale minimale di riferimento è dato dal manuale per quanto riguarda le conoscenze in ambito storico-letterario, mentre la lettura-analisi dei testi prevede a seconda del testo oggetto dell’indagine conoscitiva un maggiore o minore approfondimento del procedimento analitico che tiene certamente conto di quanto suggerito dal testo attraverso le esercitazioni (tasks in Discovering meaning ) proposte ma lo sintetizza rispondendo all’esigenza della classe di possedere fin da subito, in maniera globale, l’orizzonte complessivo di interpretazione del testo attraverso la rubrica Let’s make a point. 29 In dettaglio l’analisi ed il commento di quanto letto tiene conto dei seguenti elementi, in relazione al genere letterario di appartenenza: * cronologia del testo e breve presentazione della struttura narrativa o drammatica (plot) o poetica (general strucure and organization) per la lettura antologica; * collocazione del passo nel percorso narrativo o di altra natura dell’opera da cui proviene * commento stilistico e tematico dei brani che presentano quei nodi concettuali fondamentali atti alla formulazione di un’ipotesi interpretativa, sia a livello contenutistico che stilistico, adeguata all’individuazione delle caratteristiche indicate dal manuale come precipue per quell’opera/autore/movimento/sistema culturale * breve presentazione di quegli aspetti biografici/storici/culturali indispensabili per una corretta comprensione del testo in oggetto e loro collocazione nel manuale di riferimento. Tale presentazione risponde agli stessi criteri di economicità e semplicità perseguiti dal manuale. Guida del lavoro personale La guida del lavoro personale si è attuata attraverso le indicazioni metodologiche puntuali legate volta per volta al passo della classe e a quanto si sta svolgendo, in un’ottica di grande essenzialità dei percorsi e quindi di sottolineatura dei passaggi concettuali e dei nessi fondamentali. Uno strumento utile nella guida è la valutazione degli studenti. Gli strumenti di valutazione prevedono una distinzione fra prove analitiche e prove sintetiche, nonché una specifica attenzione alle “Four skills” (Listening, Reading, Speaking and Writing) che tradizionalmente configurano il metodo comunicativo e una attenta valutazione delle conoscenze e competenze. Inoltre durante l’anno si sono introdotti esempi di Terza Prova. Le prove analitiche, sia scritte che orali, sono state principalmente modulate sulla necessità di verificare le conoscenze e le capacità degli studenti attraverso l’individuazione di aree più o meno ampie (selezionate in base allo svolgimento del programma). Le prove di tipo analitico prevedono una parte quantitativamente ridotta che, nelle varie tipologie proposte, mira alla verifica dello sviluppo di una competenza e l’atto valutativo finale indica attraverso la misurazione il livello raggiunto nel conseguimento di tutti gli obbiettivi didattici globalmente intesi. Le prove sintetiche, soprattutto orali, sono anch’esse sicuramente strumenti di misurazione delle conoscenze e capacità, ma la loro specificità consente di valutare la complessità del percorso didattico dello studente, in quanto sono strutturate su ampie parti del programma, coincidente con i più significativi momenti dello storia letteraria così come è descritta nel programma. In merito alla preparazione della Terza Prova, ci si è orientate verso la tipologia che prevede la presenza di un testo seguito da alcuni quesiti ed essendo la presenza di un breve testo (80 parole al massimo) auspicata per la Lingua straniera, le prove scritte in tipologia Terza Prova sono redatte secondo i seguenti criteri: * breve testo (80 parole circa) in lingua, eventualmente con note lessicali ed una breve introduzione al testo * due sezioni di domande, una di tipo analitico (Discovering meaning) ed una di tipo sintetico (Let’s make a point) in lingua 30 E’ sempre richiesta la risposta in lingua, è consentito l’uso dei dizionari monolingue e dei sinonimi/contrari, ma non bilingue. Il testo proposto per la Terza Prova, come da indicazioni ministeriali, è un brano antologico da un’opera a programma, ma il brano stesso è sconosciuto agli studenti. Un’altra tipologia di prova scritta utilizzate durante l’anno è stata l’essay. Per la valutazione delle prove sia sintetiche che analitiche nonché delle Terze Prove effettuate nel corso dell’anno, tutte le prove effettuate misurano e valutano questi elementi in modo quantitativo e qualitativo, vale a dire misurando la distanza/vicinanza dagli obbiettivi prefissati (ad es. misurando il grado di correttezza formale o la presenza dei contenuti richiesti), ma utilizzando i misuratori (il numero degli errori formali e sostanziali) come un elemento sostanziale ma non unico della valutazione, in quanto ad essa concorrono elementi altrettanto oggettivi (di cui agli obiettivi generali della disciplina) anche se non quantificabili. Carate Brianza, 15. 05. 2014 Prof. Silvia Ballabio 31 LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO: 2013 – 2014 CLASSE: 5^ CLASSICO DISCIPLINA: STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA DOCENTE: ALBERTO DELLA FRERA RELAZIONE DI MATERIA Obiettivi: il lavoro didattico svolto durante l’anno ha voluto presentare agli alunni di quinta il passato recente della nostra storia come realtà viva, costruita da uomini e, proprio per questo, complessa, a volte contraddittoria, non sempre chiaramente prevedibile e di difficile interpretazione. Spesso, infatti, può ingenerarsi negli studenti e non solo in loro la convinzione che la storia sia un sapere definito e compiuto, conseguenza di un divenire sociale ed economico deterministicamente individuato. Proprio per sfatare questa illusoria concezione e far crescere nei ragazzi un più veritiero spirito critico nella considerazione del proprio passato e della propria tradizione, si è cercato di favorire la presa di coscienza da parte di tutti gli alunni della complessità e della problematicità del sapere storico attraverso uno studio consapevole e critico articolato nei seguenti obiettivi organizzati per conoscenze, competenze e capacità: Conoscenze: in questo ambito si è perseguito l’apprendimento ordinato e sistematico delle vicende legate al periodo preso in considerazione per consentirne una efficace ricostruzione secondo i principali fattori di tipo sociale, politico, economico ed ideale. Particolare attenzione è stata prestata poi al possesso di un lessico adeguato e alla consuetudine a documentare le proprie affermazioni mediante opportuni riferimenti a dati specifici e alla grande varietà di testimonianze dirette ed indirette dell’epoca. Competenze: si sono volute potenziare la consapevolezza della chiave interpretativa utilizzata per la comprensione dell’evento storico, l’individuazione il riconoscimento del materiale documentativo cui essi fanno riferimento. Capacità: è stata avviata una riflessione personale sui problemi trattati attraverso l’utilizzo di tutti quegli strumenti in possesso degli alunni, non esclusi i riferimenti alle altre discipline, che ha portato una parte della classe ad una più matura e consapevole presa di coscienza delle radici del presente ed ha affinato una sensibilità a considerare la realtà tenendo conto della complessità e della molteplicità dei fattori che la determinano. Contenuti disciplinari: il programma svolto durante l’anno scolastico ha sostanzialmente messo a fuoco, molto brevemente il periodo che va dalla Restaurazione ai moti del 1848 . Successivamente ci si è soffermati sulle modalità attraverso cui si è raggiunta l’unità d’Italia e sui problemi relativi alla creazione dello stato così come si presentavano subito dopo la proclamazione del Regno e come sono stati affrontati dalla Destra e della Sinistra storica. Infine si è passati ad una disamina più dettagliata del modo in cui, durante l’età giolittiana, essi siano stati avviati a soluzione attraverso un periodo di forte sviluppo economico e di una più massiccia e dirompente partecipazione popolare alla politica che culminerà con l’ingresso in guerra dell’Italia. La storia del difficile processo di unificazione italiano è stato inquadrato nel più ampio contesto mondiale dell’escalation imperialista mondiale culminata nella Grande Guerra. Un secondo nucleo tematico, ha sviluppato invece la questione della nascita e dell’avvento del totalitarismo in Europa a partire dalla scoppio del primo conflitto mondiale attraverso la drammatica situazione postbellica in cui Bolscevismo, Fascismo e Nazismo presero il potere. Il programma si è concluso con alcuni cenni sul problema della “Guerra fredda” e il periodo successivo alla ricostruzione post bellica. Per un maggior dettaglio sui tempi e sui contenuti specifici, rinvio al programma effettivamente svolto allegato alla presente relazione. 32 Metodi: per favorire un apprendimento attivo e critico della storia si è impostato il dialogo educativo dell’ora di lezione secondo diverse modalità. E’ stato innanzitutto riservato spazio alla lezione frontale col compito sostanziale di introdurre l’argomento presentando i tratti salienti del periodo analizzato e facendo, eventualmente, riferimento ad alcune tesi storiografiche. E’ stato poi riservato spazio alla presentazione di testimonianze, documenti anche di carattere, filmico o letterario, a partire dai quali è stato spesso chiesto ai ragazzi di sviluppare un lavoro interpretativo, supportati da letture da svolgere a casa e dal dialogo condotto in classe. In una prima fase questo lavoro è stato guidato dalla formulazione di alcune domande ben circostanziate e puntuali, in un secondo momento si è lasciato che emergessero di più interessi personali ed individuali piste di ricerca. Le interrogazioni sono state pertanto sia sotto la forma di una veloce richiesta di sintesi del punto conquistato nell’ora precedente o nel lavoro da svolgere a casa, sia in una più articolata esposizione di carattere sintetico a conclusione di uno dei temi nodali disaminati in un più lungo periodo di tempo. Tipologia delle prove di verifica e criteri di valutazione: strumento di verifica privilegiato è stata la prova scritta di differente tipologia: una prima, a risposta aperta, tendente a verificare capacità argomentative, di analisi, di confronto e di riflessione; una seconda, utilizzata soprattutto nella parte conclusiva dell’anno scolastico in vista del nuovo esame di stato, di tipo semi strutturato con piste di risposta limitate nella quantità (numero di righe e argomento proposto) ma non nella qualità, infatti si è cercato di conservare il livello analitico e sintetico nelle richieste fatte al ragazzo. A questa è stata affiancata una o più prove orali, una prima, di tipo analitico, ha inteso verificare la corretta comprensione dell’argomento trattato la volta precedente, la completezza dei dati posseduti e la pertinenza della documentazione addotta a sostegno delle affermazioni. Una seconda, di tipo sintetico, di carattere più ampio e sistematico, ha inteso verificare e mettere alla prova le capacità argomentative e critiche dell’allievo. Si è deciso di valutare anche in decimi le parti relative alla disciplina contenute nelle esercitazioni per la terza prova scritta e quindi, riportandole a registro, di tenerle nella giusta considerazione in sede di valutazione finale. Per quanto concerne infine i criteri di misurazione e valutazione ci si è attenuti rigorosamente a quanto stabilito nel Documento del Consiglio di Classe. Profilo della classe. Il desiderio di comprendere a fondo le radici del secolo di ieri e delle contrapposte ideologie che ne hanno caratterizzato la vita e condizionato la drammatica rivalità esplosa con ripetuta e inaudita violenza, ha permesso una acquisizione critica e consapevole degli argomenti da parte di una parte della classe anche se, ovviamente, i livelli di comprensione e di approfondimento risultano molto diversi da ragazzo a ragazzo. Nel complesso si può affermare che questa fetta della classe è in grado di ricostruire il periodo storico trattato in modo discretamente completo sia come conoscenza dei dati oggettivi, che delle dinamiche sociali, economiche, politiche e culturali che lo determinano, visti alla luce di una chiara ipotesi interpretativa. Per alcuni questa ricostruzione è accompagnata da una ricchezza di argomentazioni dovuta ad una chiara consapevolezza della complessità del reale e ad un’iniziale capacità critica di rileggere il periodo storico affrontato alla luce di diversi punti di vista. Una parte della medesima è stata invece meno coinvolta nel lavoro comune anche se le nozioni principali mi sembra si possano dire acquisite. Carate Brianza, 15 .05. 2014 ………………………………………..Prof. Alberto Della Frera 33 LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI,CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO: 2013 – 2014 CLASSE: 5^CLASSICO DISCIPLINA:FILOSOFIA DOCENTE: ALBERTO DELLA FRERA RELAZIONE DI MATERIA Obiettivi: attraverso il dialogo educativo condotto in classe durante il presente anno scolastico si è voluto formare nei ragazzi una consapevolezza critica delle radici della contemporaneità mediante il riconoscimento dei caratteri fondanti del dibattito filosofico ottocentesco. Per il raggiungimento di questo obiettivo generale sono stati fissati i seguenti sottobiettivi in termini di conoscenze, competenze, capacità: Conoscenze: il possesso corretto dei dati fondamentali relativi agli argomenti trattati e quindi analizzati e riconosciuti nelle loro principali componenti. Da questo punto di vista si è preferito sottolineare una scansione prevalentemente teoretica più che storicistica, anche se non sono mancati riferimenti cronologici essenziali alla comprensione dell’autore e al cammino della sua riflessione. Si richiede che il possesso di questi dati sia accompagnato da chiarezza e precisione terminologica. Competenze: la consapevolezza del percorso tematico discusso o letto sapendone riconoscere non solo gli elementi costitutivi ma i nessi, espliciti o impliciti, che li legano tra loro e cui fanno riferimento. Legami che possono essere di natura logica o semplicemente tematica. Da questo punto di vista i ragazzi devono essere in grado di ripercorrere il pensiero teoretico di un periodo o di un autore non solo secondo uno schema predefinito dal docente o dal libro di testo, ma anche secondo punti di partenza diversi emersi da letture personali, sollecitazioni del docente, domande degli studenti stessi. Capacità: l’abilità di saper utilizzare le conoscenze derivate dall’analisi di un testo e dallo studio di sintesi del programma svolto al fine di affrontare un problema teoretico nuovo o di paragonare la speculazione di diversi filosofi. Compiere argomentazioni e tesi in accordo ma anche in contrasto con quanto appreso o letto nello studio. Contenuti disciplinari: il contenuto del programma di filosofia di quest’anno è stato caratterizzato dalla ricerca delle radici del pensiero contemporaneo nella ricca rielaborazione filosofica ottocentesca. Per rendere più semplice questo compito si è deciso di sottolineare solo alcune delle tematiche che, attraverso Kant, Hegel e Nietzsche giungono fino al pensiero contemporaneo. In particolare, è stato preso in considerazione il problema gnoseologico così come fu impostato e risolto da Kant e ciò soprattutto alla luce dell’importanza che esso ha esercitato ancora all’inizio del novecento come strumento di confutazione nei confronti delle pretese metafisiche totalizzanti dell’idealismo che durante l’anno sono state analizzate nello sviluppo teoretico della filosofia di Fichte ed Hegel. Come snodo fiale è stata proposta la filosofia di Nietzsche che costituisce la premessa, anche se non l’unica, per l’avvio della radicale critica novecentesca al dogmatismo filosofico e scientifico. Il programma è stato concluso con alcune lezioni dedicate ad alcuni “classici” del ‘900. Per un maggior dettagliato dei contenuti e delle relative letture assegnate o suggerite si rinvia all’allegato programma effettivamente svolto 34 Metodi: il raggiungimento degli obiettivi e l’acquisizione dei contenuti detti sono state accompagnate da una costante preoccupazione metodologica affinché il processo conoscitivo superasse l’apprendimento mnemonico di formule “astruse” ed avvenisse nell’ambito di una scoperta e di una verifica costante e guidata di una ipotesi interpretativa degli argomenti proposti, invitando gli studenti ad un serio paragone con quanto affermato e sollecitandoli a individuare nessi con contenuti e problemi relativi ad altri ambiti disciplinari o concernenti esperienze contemporanee. Più in particolare questo è avvenuto durante l’ora di lezione mattutina in cui sono state programmate: lezioni frontali, introduzione e spiegazione analitica dei nuclei tematici principali del programma o di sintesi. Particolarmente importante e significativa ai fini dell’acquisizione consapevole delle nozioni e dello sviluppo di un metodo di lavoro coerente ed efficace è risultata la verifica, altro momento fondamentale del lavoro curricolare. Tipologie delle prove di verifica e criteri di valutazione: strumento di verifica privilegiato è stata la prova scritta di differente tipologia: una prima, a risposta aperta, tendente a verificare capacità argomentative, di analisi, di confronto e di riflessione; una seconda, utilizzata soprattutto nella parte conclusiva dell’anno scolastico in vista del nuovo esame di stato, di tipo semi strutturato con piste di risposta limitate nella quantità (numero di righe e argomento proposto) ma non nella qualità, infatti si è cercato di conservare il livello analitico e sintetico nelle richieste fatte al ragazzo. A questa è stata affiancata una o più prove orali, una prima, di tipo analitico, ha inteso verificare la corretta comprensione dell’argomento trattato, la completezza dei dati posseduti e la pertinenza della documentazione addotta a sostegno delle affermazioni. Una seconda, di tipo sintetico, al termine della trattazione di un argomento, di carattere più ampio e sistematico, ha inteso verificare e mettere alla prova le capacità argomentative e critiche dell’allievo. Si è deciso di valutare anche in decimi le parti relative alla disciplina contenute nelle esercitazioni per la terza prova scritta e quindi, riportandole a registro, di tenerle nella giusta considerazione in sede di valutazione finale. Per quanto concerne infine i criteri di misurazione e valutazione ci si è attenuti rigorosamente a quanto stabilito nel Documento del Consiglio di Classe. Profilo della classe: Il lavoro condotto in classe è risultato positivo e stimolante grazie soprattutto all’attiva partecipazione che una parte piuttosto significativa degli alunni ha dimostrato. Gli interventi, le domande e le richieste di chiarimenti tendevano infatti non solo a definire con più esattezza i termini e i confini dei contenuti proposti ma erano mossi da un’esigenza di paragonare seriamente e comprendere quanto studiato. Ciò ha fatto crescere in molti la consapevolezza e la personalizzazione dello studio raggiungendo buoni livelli di analisi critica che sono stati fatti rifluire in classe stimolando e guidando il lavoro comune. Per questo la classe, si presenta in grado di analizzare una delle tematiche studiate scomponendola nelle sue parti costitutive; verificare la coerenza e lo sviluppo logico di una ipotesi interpretativa del tema in oggetto e di usare un linguaggio sufficientemente adeguato, ovviamente con diversi gradi di consapevolezza e profondità. Carate Brianza, 15.05. 2014 Prof. Alberto Della Frera 35 LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE 5^ CLASSICO DISCIPLINA: SCIENZE DELLA TERRA DOCENTE: SILVIA SOMMARUGA RELAZIONE DI MATERIA Profilo della classe Nel corso dell’anno scolastico la classe ha saputo rispondere al lavoro proposto con serietà ed impegno dimostrando particolare interesse soprattutto per la parte di geografia astronomica. Le lezioni si sono svolte in un clima sereno e collaborativo che ha favorito la comprensione e l’assimilazione dei contenuti. Le lezioni sono sempre state caratterizzate dalla presenza di interventi, domande, richieste di chiarimenti da parte di molti alunni, che hanno permesso di approfondire alcuni aspetti del percorso didattico. Solo per alcuni alunni la partecipazione è stata scarsa e sterile. In particolare a partire dall’interesse dimostrato da diversi studenti verso gli argomenti di geografia astronomica e cosmologia è stato possibile proporre un percorso di approfondimento: un breve corso di cosmologia e un seminario di presentazione dei risultati cosmologici del satellite Planck tenuto presso il nostro Istituto scolastico. Il profitto raggiunto dalla classe è complessivamente buono. La maggior parte dei ragazzi ha lavorato con impegno e costanza sia in classe che nello studio personale utilizzando opportunamente le capacità analitiche e di sintesi e raggiungendo una buona capacità critica. Solo alcuni studenti si sono coinvolti in modo meno sistematico nel lavoro ottenendo risultati meno soddisfacenti. Obiettivi disciplinari (conoscenze, competenze, capacità) Nel corso dell’anno scolastico si sono perseguiti i seguenti obiettivi: Conoscenza dei contenuti e capacità di individuare i collegamenti tra i singoli argomenti trattati. Capacità di compiere una sintesi critica dei temi affrontati in modo da raggiungere una piena consapevolezza del percorso svolto. Capacità di esprimersi utilizzando una terminologia adeguata ai contenuti studiati. Contenuti disciplinari e tempi di svolgimento del programma Le Scienze della Terra racchiudono una serie di discipline autonome (Astronomia, Mineralogia, Geologia, Paleontologia, Vulcanologia e numerose altre) che sono accomunate dall'avere come oggetto d’indagine il pianeta Terra inserito all’interno del Sistema Solare e dell’Universo e di cui ciascuna affronta un aspetto particolare. E' stato quindi necessario operare una scelta di argomenti che, compatibilmente con il tempo a disposizione, desse la possibilità di trattare temi connessi tra loro e utili a fornire una visione globale di alcuni fenomeni. Nella prima parte dell’anno scolastico si è affrontata la parte di Geografia astronomica dando ampio spazio allo studio delle stelle, delle galassie e dell’Universo e successivamente del Sistema Solare, dalla sua formazione, alle caratteristiche del Sole, dei pianeti e dei corpi minori. Nel secondo quadrimestre è stato introdotto lo studio del pianeta Terra, iniziando dai moti del nostro pianeta e le loro conseguenze, per poi indagare le caratteristiche della Luna, i fenomeni delle fasi lunari e delle eclissi, le ipotesi sulla sua origine. Nell’ultima parte dell’anno si è affrontato lo studio della composizione della Litosfera (minerali e rocce) e la Vulcanologia. 36 Strumenti e metodi Lo strumento utilizzato prevalentemente è stato il libro di testo in adozione (Ivo Neviani & Cristina Pignocchino Feyles - Geografia generale - Ed. SEI, quarta edizione). Gli argomenti sono stati interamente trattati durante l'ora di lezione. Considerando la parte di geografia astronomica, data la natura degli argomenti presentati, che poco si offrono ad attività di laboratorio, la principale metodologia impiegata è stata la lezione frontale lasciando sempre spazio a domande e ponendo interrogativi allo scopo di verificare la comprensione degli argomenti trattati. Nel mese di dicembre, inoltre, è stato possibile, mediante un’uscita didattica al Civico Planetario di Milano, verificare con attività di planetario alcuni dei fenomeni e delle dinamiche studiate nel corso delle ore di lezione. La parte di geologia ha invece offerto l’opportunità di osservare, in aula o in laboratorio, diversi campioni di rocce e di minerali, in dotazione alla scuola, che hanno permesso una verifica pratica delle nozioni teoricamente apprese in classe dove, ancora una volta, la lezione frontale è stata la prima metodologia didattica utilizzata sostenuta da immagini e filmati. Valutazione Allo scopo di valutare il percorso didattico compiuto dai singoli, si sono svolte prove di verifica sia scritte che orali. Le prove orali, accanto ai contenuti, hanno testato le facoltà espositive dei ragazzi, la capacità di costruire collegamenti tra più nodi concettuali, l'inquadramento degli argomenti secondo una visione sintetica. Le prove scritte, strutturate sulla tipologia della terza prova, hanno invece evidenziato, insieme alla comprensione degli argomenti, le capacità sintetiche, analitiche ed espositive. Carate Brianza, 15.05. 2014…………………………………………….Prof. Silvia Sommaruga 37 LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CALSSE 5^ CLASSICO DISCIPLINA: FISICA DOCENTE: GIOVANNI COLZANI RELAZIONE DI MATERIA 1. FINALITA’ E OBIETTIVI DIDATTICI L’attività didattica si struttura al fine di perseguire i seguenti obiettivi: Conoscenza dei contenuti analitici del programma; Consapevolezza del percorso disciplinare svolto; Acquisizione di una terminologia disciplinare specifica; Affinare la capacità di argomentare con pertinenza e con proprietà di linguaggio a riguardo di una ipotesi interpretativa. Affinare la capacità di affrontare percorsi conoscitivi che comportano un significativo livello di formalizzazione. 2. BREVE PROFILO DELLA CLASSE La classe ha affrontato l’intero triennio alternando momenti di appassionato coinvolgimento con il lavoro proposto a momenti di sconforto dovuti ad una certa sfiducia nelle proprie capacità. Il lavoro dunque è stato teso a mostrare ai ragazzi la possibilità per tutti di accedere alla comprensione dei contenuti che venivano loro presentati. In particolare si è sottolineata la ragionevolezza delle ipotesi e la logicità delle deduzioni, affinchè lo studio si spostasse da puramente mnemonico ad uno studio teso alla comprensione del senso degli argomenti proposti. Sicuramente sono risultate più semplici quelle parti di programma che si è potuto affrontare a partire dall’attività di laboratorio, in quanto la possibilità di vedere aiuta la comprensione, mentre più ostica per la classe è sempre stata la dimensione del problema per l’inevitabile utilizzo della matematica. Chi nel tempo, accompagnato dall’insegnante, ha superato tale sfiducia, ha guadagnato intelligenza e gusto nello studio. Significativo in particolare è il percorso di alcuni ragazzi, che partiti in terza con gravi difficoltà, hanno conquistato la piena sufficienza. 3. METODO DI LAVORO DIDATTICO L’elettromagnetismo conclude lo studio della fisica a livello liceale ed ha un ruolo fondamentale e paradigmatico nella illustrazione del metodo proprio della disciplina. Si tratta infatti di una teoria articolata, basata sull’osservazione di esperimenti ma anche sull’analisi di esperimenti ideali e sulla deduzione di proprietà attraverso il metodo matematico deduttivo (Si pensi, ad esempio al teorema di Gauss sul flusso del campo elettrico o al calcolo di campi elettrici generati da particolari distribuzioni di carica). Per i ragazzi è stata una esperienza formativa fondamentale perché tutti gli elementi caratteristici del metodo della disciplina (osservazione, formulazione di una ipotesi, verifica, formalizzazione matematica, scoperta di nuove proprietà) sono presenti e interagiscono continuamente con grande evidenza. 38 Al fine di aiutare i ragazzi a fare questa esperienza si è presentato l’elettromagnetismo sottolineando in particolare il metodo di indagine della realtà proprio della fisica. Significativa per la stessa ragione è stata la parte iniziale del programma relativa alla teoria cinetica dei gas che ha consentito di mostare la giustificazione microscopica di proprietà macroscopiche. Si è seguito, semplificandolo in alcuni passaggi, il percorso proposto ne “La Fisica di Feynman”, di cui si sono distribuite fotocopie ai ragazzi. Tale argomento è risultato piuttosto complesso alla maggior parte della classe per il significativo livello di formalizzazione che è stato proposto. Quando è stato possibile gli esperimenti sono stati realizzati in laboratorio. Si è scelto però di usare gli esperimenti come occasione per vedere quanto studiato o per dedurre nuove leggi (è stato questo il caso della bilancia elettrodinamica e della I legge di Ohm), senza affrontare in modo rigoroso l’analisi dei dati e tralasciando la trattazione degli errori. Nel corso dell’anno sono state proposte due prove scritte a quadrimestre di cui una sul modello della terza prova dell’esame di stato. Nelle interrogazioni si è seguito in genere il seguente schema: una o due domande di carattere analitico (definizioni, leggi, dati numerici); un quesito di carattere sintetico teso a verificare il livello di consapevolezza del percorso svolto e la capacità di argomentare con pertinenza e con proprietà di linguaggio a riguardo di una ipotesi interpretativa. Nel corso dell’anno sono stati proposti pochi e semplici problemi di fisica, anche per la difficoltà che parte della classe ha sempre avuto in matematica. I problemi infatti consentono ai ragazzi di imparare ad osservare, ad individuare relazioni piuttosto che semplicemente di applicare ad un contesto particolare una legge studiata. In genere venivano assegnati di compito e corretti poi l’ora successiva. Per quanto riguarda la valutazione si rimanda al POF. Il libro di testo in adozione cui ci si appoggia per l’intera attività didattica è il seguente: Bergamaschi,Marazzini, Mazzoni, L’indagine del mondo fisico, Elettromagnetismo E, Carlo Signorelli Editore. Carate Brianza, 15.05. 2014 Prof. Giovanni Colzani 39 LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CALSSE 5^ CLASSICO DISCIPLINA: MATEMATICA DOCENTE: GIOVANNI COLZANI RELAZIONE DI MATERIA 1. FINALITA’ E OBIETTIVI DIDATTICI L’attività didattica si struttura al fine di perseguire i seguenti obiettivi: Conoscenza dei contenuti analitici del programma; Consapevolezza del percorso disciplinare svolto e capacità di applicare le conoscenze acquisite al fine di studiare funzioni razionali intere e fratte; Acquisizione di una terminologia disciplinare specifica; Affinamento della capacità di formalizzazione; Affinare la capacità di argomentare con pertinenza e con proprietà di linguaggio a riguardo degli argomenti trattati. 2. BREVE PROFILO DELLA CLASSE La classe ha affrontato l’intero triennio alternando momenti di appassionato coinvolgimento con il lavoro proposto a momenti di sconforto dovuti ad una diffusa sfiducia nelle proprie capacità; nel corso degli anni si è cercato di guidarli ad affrontare lo studio sempre a partire da una domanda di senso. Nel triennio la classe è indubbiamente maturata in questa direzione. La difficoltà più grossa incontrata nel lavorare con loro è stata quella di spostarli da un approccio di tipo istintivo alla disciplina per cui o tutto è chiaro subito o è impossibile da capire, ad un affronto sistematico degli argomenti trattati che con pazienza conquisti il senso degli argomenti proposti all’interno di un percorso. Chi nel tempo, accompagnato dall’insegnante, ha superato tale sfiducia, ha guadagnato intelligenza e gusto nello studio. Significativo in particolare è il percorso di alcuni ragazzi, che partiti nel biennio con gravi difficoltà, hanno conquistato la piena sufficienza. La capacità di utilizzare il linguaggio matematico in modo corretto è stata conquistata da due terzi della classe mentre i rimanenti ragazzi faticano sia ad intenderlo che ad utilizzarlo. Infine un ridotto numero di ragazzi non ha completamente colmato le lacune di calcolo che si sono accumulate nel corso dei cinque anni. 3. METODOLOGIA DIDATTICA Nello svolgimento del programma si è privilegiato il momento intuitivo rispetto a quello deduttivo, anche se in qualche occasione si sono voluti dare ai ragazzi esempi significativi di applicazione del secondo. Si è cercato di maturare nei ragazzi la necessità di introdurre i diversi argomenti per rispondere a domande sorte nell’affrontare problemi fisici e matematici. In tale modo i ragazzi hanno maturato la convinzione che gli argomenti trattati di volta in volta avevano una loro necessità e che richiedono una formulazione formale che non dia spazio ad equivoci. Lo schema che si è cercato di seguire là dove gli argomenti lo consentivano, è stato il seguente: individuazione del problema per come esso è sorto nella storia della matematica; presentazione degli strumenti matematici introdotti per la sua risoluzione; utilizzo di tali strumenti e formalizzazione di essi. 40 Si sono introdotti gli strumenti di calcolo dell’analisi, dando prima di essi il significato e solo successivamente si è curata la formalizzazione. Nella formalizzazione si è cercato di essere il più completi e rigorosi possibile nelle definizioni e negli enunciati dei teoremi, affrontando solo alcune dimostrazioni ritenute significative per il metodo dimostrativo. Si è ritenuta significativa per il metodo la dimostrazione dell’unicità del limite di una funzione. Per alcuni significativi teoremi di analisi si è scelto di discutere mediante controesempi la necessità delle ipotesi o di illustrare la tesi mediante esempi significativi. Nello studio dell’analisi si è ripreso e approfondito lo studio di funzione qualitativo, già introdotto lo scorso anno, attraverso gli strumenti matematici già in loro possesso (determinazione del dominio, delle intersezioni con gli assi, di eventuali simmetrie; studio del segno), introducendo gli strumenti di calcolo propri dell’analisi (limiti e derivate) per completare tale studio. Gestire lo sviluppo del lavoro su due ore settimanali non è stato semplice per l’inevitabile sfilacciamento. In genere si è tenuta una intera ora per lo sviluppo del programma e l’altra ora è stata destinata all’interrogazione e alla correzione degli esercizi assegnati. Si è cercato di rendere le interrogazioni un momento di lavoro utile per tutta la classe ai fini della comprensione e della puntualizzazione di passaggi complessi. La correzione di esercizi assegnati è stata occasione per l’insegnante al fine di sondare l’impegno della classe con lo studio e il livello di comprensione degli argomenti presentati. Tipologia delle prove di verifica: Sono stati utilizzati i due strumenti classici di valutazione (colloquio orale e prova scritta) per consentire ai ragazzi di esprimersi sia in modo immediato e in relazione all’insegnante che con più tempo a disposizione per l’elaborazione e la cura dell’esposizione. Tali strumenti hanno anche permesso all’insegnante di valutare in modo più completo le capacità dei ragazzi e il grado di conoscenze acquisite. Colloquio orale: le interrogazioni in linea di massima constavano di due parti. La prima mirata alla lezione precedente, o a poche lezioni precedenti, e quindi riguardante un singolo argomento, allo scopo di far emergere eventuali difficoltà di comprensione e i passi logici fondamentali (anche come occasione di ripasso e chiarimento per l’intera classe). La seconda parte invece seguiva la prima solo se il ragazzo aveva raggiunto la sufficienza piena. In essa si chiedeva al ragazzo un percorso sintetico su un determinato argomento o l’affronto di un esercizio leggermente più complesso di quelli visti in classe, che richiedeva consapevolezza e capacità di rielaborare quanto studiato. Prova scritta: anche in questo caso si sono utilizzate due tipologie di prova diverse. La prima mirata a valutare le capacità di utilizzare gli strumenti acquisiti e a valorizzare i contenuti appresi (calcolo di limiti, calcolo delle derivate) come strumenti per lo studio di funzione; la seconda programmata, in vista della III prova dell’esame di stato, con due domande: una di carattere sintetico come la presentazione di una definizione o l’esposizione della dimostrazione di un teorema visto, l’altra di carattere analitico, in genere un esercizio non complesso. 41 Per quanto riguarda la valutazione si rimanda al POF. Il libro di testo adottato offre una prospettiva di lavoro del tutto simile a quella adottata nell’ora di lezione ed ha costituito un ausilio prezioso sia per la parte di teoria, sia per la ricca dotazione di esercizi e problemi. Per la parte relativa ad esponenziali e logaritmi: Andreini, Manara, Prestipino, Saporiti, Pensare e fare Matematica, secondo biennio 2, Ed. Etas Per la parte di analisi: Andreini, Manara, Prestipino, Saporiti, Pensare e fare Matematica, secondo biennio 3, Ed. Etas Carate Brianza, 15.05. 2014 Prof. Giovanni Colzani 42 LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE 5 ^ CLASSICO DISCIPLINA: STORIA DELL’ARTE DOCENTE: FUMAGALLI MARINA RELAZIONE DI MATERIA Obiettivi Come già segnalato nella relazione introduttiva al lavoro del presente anno scolastico, ho inteso fissare la priorità di tre voci fondamentali per l’apprendimento che sono : conoscenze, competenze e capacità critica. Necessaria è la conoscenza degli argomenti sviluppati in questo anno scolastico; le competenze riguardano prevalentemente l’impiego di una terminologia legata all’oggetto dell’indagine, l’analisi stilistica di un testo figurativo, la collocazione dello stesso nel periodo storico in cui ha preso vita, la elaborazione di nessi storicoculturali dei diversi fenomeni artistici e, infine, la capacità critica e lo sviluppo di una adeguata consapevolezza dell’itinerario disciplinare svolto nell’anno e la eventuale formulazione di ipotesi di interpretazione dell’itinerario stesso. Sotto questo profilo la classe ha complessivamente raggiunto un grado di preparazione che risponde ai requisiti minimi richiesti dagli obiettivi di lavoro fissati: una parte della classe svolge il percorso dell’anno in maniera adeguata, un’altra parte ha prodotto un lavoro solido, personale e persuasivo nella duplice prospettiva analitica e sintetica. Contenuti e tempi disciplinari Riflessione sulla modernità soprattutto attraverso l’indagine dei punti essenziali dell’estetica romantica. Il Romanticismo ha rotto in modo definitivo il rapporto imitativo proprio della tradizione classica per sostituirvi quello creativo (si pensi alla pittura di paesaggio). Declinazione del punto sopraindicato attraverso lo studio dell’800 europeo (francese, inglese e tedesco). Il fenomeno delle avanguardie del ‘900 come lo svolgersi più o meno coerente di quanto venne avviato dal Romanticismo. Nel dettaglio i contenuti del programma sono stati: Le esperienze di David in Francia e di Canova in Italia. Il Romanticismo Il Realismo L'Impressionismo e il Postimpressionismo Il Simbolismo Le Avanguardie storiche del '900 Tempi di svolgimento dei contenuti Per quanto riguarda i tempi entro i quali ho distribuito i contenuti sopra descritti, ho sviluppato nel primo quadrimestre il ‘700 e l’800, mentre il secondo quadrimestre è stato interamente dedicato al discorso sulla fine dell’Ottocento come momento di passaggio e sulle Avanguardie artistiche del ‘900. 43 Metodi Percorsi formativi Posta la centralità dell’ora di lezione, analogamente ne deriva, nell’itinerario di apprendimento dei contenuti disciplinari della III classico, la centralità anche di un approccio diretto dei testi figurativi sintomatici o emblematici soprattutto dell’800 e del ‘900. Sotto il profilo metodologico sarà utile ricordare la necessità di partire sempre dalla considerazione del documento d’arte per poi passare, attraverso l’indagine iconografica e stilistica, alla formulazione di ipotesi critiche. In questo senso parlare di “percorsi formativi” assume il giusto rilievo, soprattutto quando essi si riferiscono alla formulazione di ipotesi che siano in qualche modo considerate nella loro dimensione e prospettiva specifica e insieme pluridisciplinare. E’ stato così per il Romanticismo e per il Realismo ottocenteschi, la stessa cosa vale per le esperienze di avanguardia: il caso tutto italiano del Futurismo è sotto questo profilo interessante anche per i suoi nessi con la Storia della letteratura italiana. Tra le tante opere considerate, sono state oggetto di uno studio attento quelle rappresentative dei nodi cruciali per la comprensione dei fenomeni artistici tra ‘800 e ‘900: David, L’assassinio di Marat, 1793 Canova, Amore e Psiche, 1787-1793 Ingres, Ritratto di Monsieur Louis-Francois Bertin, 1832 Gericault, La zattera della Medusa, 1818-1819 Delacroix, Libertà che guida il popolo, 1830 Friedrich, Le bianche scogliere di Rugen, 1818 Constable, Il campo di grano, 1826 Turner, Vapore al largo di Harbour’s Mouth durante una tempesta di neve, 1840 ca. Goya, La fucilazione del 3 maggio 1808, 1814 Courbet, Atelier del pittore, 1854-1855 Hayez, Gli ultimi momenti del doge Martin Faliero, 1871 ca. Fattori, La rotonda di Palmieri, 1866 Manet, Il Balcone, 1868/69 Monet, Cattedrale di Rouen, armonia bianca, effetto mattutino, 1894 Cezanne, Mont Saint Victopire visto da Les Lauves, 1902/06. Van Gogh, La camera dell’artista ad Arles,1888 Gauguin, La visione dopo il sermone, 1888 Munch, L’urlo, 1893 Klimt, La giurisprudenza, 1907 Matisse, Armonia in rosso, 1908 Kirchner, Cinque donne nella strada, 1913 Picasso, Le demoiselle d’Avignon, 1907 Boccioni, Stati d’animo. Gli addii,1911 Kandinsky, Primo acquarello astratto, 1910 Mondrian, Composizione n°10, 1915 Duchamp, Il grande vetro, 1915-1923 Magritte, Ceci n’est pas une pipe, 1928-1929 44 Modalità di utilizzo dell’ora di lezione L’ora di lezione nella sua formulazione di sostanza non ha subito grossi cambiamenti rispetto ai due anni precedenti. La sua fisionomia è stata questa: proposta della ipotesi di lavoro sull’argomento, proposizione dei contenuti, analisi guidata degli stessi, assegnazione del lavoro personale, ricaduta in classe di domande o problemi emersi, ampliamento e precisazione del percorso svolto fino a quel momento. A questa unità didattica ha fatto seguito un momento di verifica complessivo che va ad aggiungersi a quelli più circostanziati e particolari. Attivazione di percorsi personali Due sono stati i modi di attivazione di percorsi personali: il primo ha riguardato la normale conduzione del lavoro in classe piuttosto vivace e dialogato anche per il significativo apporto di questioni o domande poste dagli stessi ragazzi, il secondo ha trovato la sua propria fisionomia soprattutto durante il lavoro del secondo quadrimestre e, in particolar modo, ha interessato quei ragazzi che hanno poi scelto di lavorare, in vista del colloquio, su argomenti e contenuti disciplinari strettamente inerenti la storia dell’arte. Attività di sostegno Non si è presentata la necessità di avviare alcuna attività di sostegno fuori dal lavoro di classe. Spazi e strumenti utilizzati Testi utilizzati: M. Bona Castellotti, Percorso di Storia dell’arte, vol.3, Einaudi M. de Micheli, Le avanguardie artistiche del '900, Feltrinelli M. de Micheli, Le poetiche, dal Neoclassicismo all’avanguardia, Feltrinelli J. Clair, Critica della Modernità, Allemandi F. Rella, Estetica del Romanticismo, Donzelli W. Hofmann, L’arte moderna, 2voll, Donzelli M. Borghesi, Sull’Astrattismo, in Il nuovo Areopago Nella convinzione che gli obiettivi legati alla disciplina possano essere sufficientemente raggiunti solo attraverso una sistematica e assidua frequentazione, nei limiti del possibile, dei testi figurativi, ho svolto il programma servendomi settimanalmente dell’aula video nella quale è stato possibile usare DVD soprattutto, parte provenienti dalla scuola, parte fornite dai ragazzi o da me medesima. Tipologie delle verifiche Sia nel primo che nel secondo quadrimestre le prove hanno sempre fatto seguito allo svolgimento delle unità didattiche previste nel programma, con questa precisa distinzione nei due periodi dell’anno: Primo quadrimestre: Due prove scritte, ciascuna per le principali unità didattiche svolte: Neoclassicismo e Romanticismo; Realismo e Impressionismo. Secondo quadrimestre: Due prove scritte inerenti un argomento di sintesi del passaggio tra ‘800 e ‘900 e il fenomeno delle Avanguardie artistiche del ‘900. 45 Criteri di valutazione Per la formulazione di un giudizio sintetico del lavoro di ciascun allievo ho impiegato, secondo le disposizioni del Collegio docenti, del Consiglio di classe e del Consiglio di materia, i seguenti misuratori: la quantità delle informazioni possedute le competenze strumentali e metodologiche l’organizzazione delle conoscenze la consapevolezza dell’itinerario svolto la pertinenza espressiva l’elaborazione personale Ho inoltre sempre ritenuto decisiva la capacità di impiegare quanto consapevolmente appreso nella disciplina come possibile chiave di lettura di altri ambiti disciplinari, quali soprattutto la Storia, la Filosofia, le letterature antica e moderna. Carate Brianza, 15.05.2014……………………………………Prof. Fumagalli Marina 46 LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE 5 ^ CLASSICO DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA FEMMINILE DOCENTE: CHIARA BORGONOVO RELAZIONE DI MATERIA La classe, costituita da 17 allieve, è dotata di un livello motorio buono anche se le capacità motorie sono distribuite in modo eterogeneo nel gruppo. Nel corso del triennio hanno svolto le lezioni di educazione fisica con le 4 allieve di 5 scientifico sez. B. Le allieve si sono mostrate ben disposte al lavoro, partecipando con impegno e attivamente alle attività proposte. Il clima di lavoro è sempre stato positivo; anche il rapporto di stima e fiducia che si è instaurato fra allieve e insegnante ha portato ad un lavoro proficuo. Obiettivo del triennio ed in particolare di quest’ultimo anno è stato l’approfondimento dell’attività fisica dal punto di vista sportivo e non semplicemente ludico. Le allieve hanno portato a compimento questo tipo di percorso durante l’intero anno, raggiungendo conoscenze tecniche e didattiche della disciplina. Nel corso del II quadrimestre le allieve sono state maggiormente protagoniste nelle lezioni in quanto è stato loro richiesto un intervento didattico di tirocinio. Nella preparazione del tirocinio sono state guidate dall’insegnante. Oltre al piano di lezione è stata loro richiesta l’elaborazione di una tesina relativa all’argomento scelto; anche in questo tipo di lavoro, prettamente teorico, le allieve si sono dimostrate serie ed i risultati ottenuti nelle tesine sono stati molto buoni. Gli obiettivi raggiunti sono stati i seguenti: OBIETTIVI EDUCATIVI Personalizzazione intesa come desiderio di fare propri i contenuti per sviluppare la capacità di intervento sulla realtà. Accettazione consapevole della regola, sia sportiva che di lavoro, come metodo indispensabile per la realizzazione efficace delle proposte: programmazione ed organizzazione del lavoro. Nell’esperienza di gruppo saper distribuire i ruoli ed i compiti motori, in base alle caratteristiche personali, attraverso la presa di coscienza dei propri limiti e delle proprie capacità. Capacità critiche di valutazione del lavoro rispetto a sé ed ai compagni. OBIETTIVI DIDATTICI Conoscenza delle nozioni teorico-tecnico-scientifiche, con particolare attenzione agli elementi fisiologici di base per una comprensione chiara del movimento umano. Elementi di tecnica, regolamento ed arbitraggio di alcuni giochi sportivi. Potenziamento fisiologico come condizione indispensabile per la realizzazione delle proposte. Sviluppo dell’attività sportiva a livello personale e collettivo. Applicazione adeguata dei metodi di sviluppo delle capacità fisiche. 47 METODO Il lavoro è stato proposto inizialmente in forma globale per arrivare in seguito all’analisi tecnica del gesto. Sono state esaminate le seguenti fasi: Presentazione in forma globale. Dimostrazione (quando necessaria). Attuazione in forma globale. Correzione ed autocorrezione. Scomposizione in fasi analitiche. Attuazione in forma globale. Pertanto il metodo usato è stato globale-analitico-misto CRITERI PER LE VERIFICHE Le verifiche si sono basate su prove oggettive relative alle attività specifiche, accompagnate dall’osservazione costante del comportamento motorio e sociale di ogni singola allieva e del rapporto con la disciplina. La valutazione, intesa come rapporto tra il risultato raggiunto e la persona, ha tenuto conto dei seguenti criteri: Livello di partenza. Acquisizione dell’abilità richiesta. Impegno personale e partecipazione costruttiva all’attività. Carate Brianza, 15. 05. 2014……………………………………………..Prof. Chiara Borgonovo 48 LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE 5 ^ CLASSICO DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA MASCHILE DOCENTE: ALFONSO VILLA RELAZIONE DI MATERIA La classe, costituita da 9 alunni, ha lavorato, come nel precedente anno di quarta liceo, con la parte maschile della classe 5^ B scientifico, così da formare una squadra classe di 24 alunni. Gli allievi si sono mostrati fin dal primo mese ben disposti al nuovo cammino didattico di quinta, chiaramente differente rispetto agli altri anni per complessità di obiettivi e percorsi. La richiesta di una maggior presa di coscienza dell’attività sportiva ha visto diversi ragazzi partecipare con curiosità alle spiegazioni teoriche e coinvolgersi con serietà a livello motorio. L’impegno è andato in crescendo di lezione in lezione, così da permettere un miglioramento di forza, velocità e coordinazione. Alcuni alunni, dalle spiccate capacità atletiche e umane, hanno appreso movimenti tecnici di elevata difficoltà nelle diverse discipline sportive e hanno raggiunto risultati di notevole valore nei campionati studenteschi. Gli studenti generalmente sono diventati capaci di giudizio su quanto vissuto nelle varie fasi di una partita o più in generale del lavoro personale e della classe. Interessante è stato il paragone tra i risultati di alcuni test, di valutazione delle capacità condizionali, eseguiti in prima liceo e riproposti quest’anno: il giudicare la propria e altrui prestazione è stata occasione per un approfondimento di ciò che sostiene le azioni sportive; infatti l’obiettivo di quest’anno è stato quello di portare i ragazzi a guardare con maggior consapevolezza l’attività fisica in ogni suo aspetto - tecnico, di motivazione, fisiologico, di limite umano, di creatività. Negli sport di squadra si è insistito particolarmente sulle situazioni di partita: sintesi di quanto uno ha appreso negli anni precedenti in esercizi e continue ripetizioni. Nella seconda parte dell’anno è stata affrontata la novità del tirocinio: occasione per vivere e sperimentare da protagonisti la propria lezione. Ogni alunno, o coppia di alunni, ha deciso in dialogo con il docente un argomento da proporre alla classe, che partisse da un vissuto sportivo o da una curiosità personale su uno sport o gioco sportivo. Oltre al piano di lezione è stata richiesta alla classe l’elaborazione di una tesina relativa all’argomento di tirocinio; in questo tipo di lavoro alcuni alunni si sono distinti per l’originalità delle proposte fatte. Gli obiettivi raggiunti sono stati i seguenti: OBIETTIVI EDUCATIVI . Personalizzazione, intesa come desiderio di far propri i contenuti per sviluppare la capacità di intervento sulla realtà. . Accettazione consapevole delle regole, sia sportive che di lavoro, come metodo indispensabile per la realizzazione efficace delle proposte. . Saper rispettare, interpretare ed utilizzare le informazioni della realtà (bisogni ed esigenze del proprio corpo, indicazioni che emergono dai giochi) per poter costruire adeguatamente il proprio operato motorio. . Nelle esperienze di gioco e di squadra saper applicare i ruoli e i compiti motori in base alle caratteristiche individuali. . Capacità di autovalutazione e di valutazione delle prove dei compagni sia individuali che collettive. . Lettura critica degli avvenimenti sportivi sia negli aspetti tecnici sia morali. . Sviluppo delle attitudini individuali e di gruppo con relativi approfondimenti. Capacità di organizzare e condurre un lavoro. 49 OBIETTIVI DIDATTICI . Conoscenza delle nozioni teorico-scientifico-tecniche per una chiara comprensione del movimento umano. . Potenziamento fisiologico come condizione indispensabile per la realizzazione delle proposte. . Sviluppo delle attività sportive a livello personale e di squadra, con particolare attenzione agli aspetti tattici. . Applicazione adeguata delle metodiche di allenamento sportivo: tecnico e atletico. . Consolidamento della socialità, del carattere e del senso civico attraverso l'esperienza dei giochi di squadra. . Conoscenza delle regole e della simbologia arbitrale nelle diverse discipline affrontate. . Saper organizzare una lezione di educazione fisica in tutte le sue parti e saper gestire il gruppo classe. METODOLOGIA DIDATTICA Il metodo di apprendimento proposto ha stimolato negli alunni una continua presa di coscienza di ciò che stava accadendo nel percorso, per il raggiungimento dell'obiettivo. Il ruolo dell' insegnante è stato quello di creare situazioni di apprendimento reale, di aiuto e di provocazione all'alunno per fargli sfruttare al meglio le sue potenzialità. Il metodo è sempre stato imposto dall' oggetto, cioè dal contesto umano ed ambientale in cui si è operato, il tutto in relazione alle attività e all'obiettivo immediato da conseguire. Il metodo utilizzato è stato globale, analitico e misto. Criteri per le verifiche le verifiche si sono basate su prove oggettive, relative alle attività specifiche e accompagnate da un’osservazione costante del comportamento motorio e relazionale di ogni singolo alunno. La valutazione, intesa come rapporto tra il risultato raggiunto dal ragazzo e il ragazzo stesso, ha tenuto conto dei seguenti criteri: - livello di partenza (verificato attraverso dei test) - acquisizione dell' abilità richiesta - impegno personale e partecipazione costruttiva alle attività. Carate Brianza, 15.05.2014……………………………………………………Prof. Alfonso Villa 50 ALLEGATO N. 3 Programmi effettivamente svolti LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO 2012 - 2013 CLASSE 5^CLASSICO DISCIPLINA: LETTERATURA ITALIANA DOCENTE: MAURO GRIMOLDI PROGRAMMA ANALITICO GIACOMO LEOPARDI Canti La sera del dì di festa Alla sua donna A Silvia Canto notturno di un pastore errante dell'Asia A se stesso La ginestra o il fiore del deserto Operette morali Dialogo di Tristano e di un amico. Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie ALESSANDRO MANZONI Inni sacri Il nome di Maria Il cinque maggio Adelchi Il viaggio del diacono Martino La morte di Ermengarda La morte di Adelchi I promessi sposi GIOVANNI VERGA I Malavoglia Novelle Jeli il pastore La lupa 51 Rosso Malpelo Lacrymae Rerum G. CARDUCCI Rime Nuove Pianto antico San Martino Odi barbare Su Monte Mario G.. PASCOLI Myricae L'assiuolo Lavandare Dialogo X agosto Primi poemetti Digitale purpurea Il cieco I due orfani Canti di Castelvecchio Addio Nebbia G. D’ANNUNZIO Novelle della Pescara L’Eroe Il piacere Laus Vitae L’incontro d’Ulisse Alcyone La sera fiesolana La pioggia nel pineto 52 ITALO SVEVO La coscienza di Zeno L. PIRANDELLO Il fu Mattia Pascal Novelle per un anno Ciaula scopre la luna La carriola Una giornata Sei personaggi in cerca d'autore G. GOZZANO La signorina Felicita ovvero la Felicità Invernale G. CORAZZINI Desolazione del povero poeta sentimentale C. GOVONI La trombettina A. PALAZZESCHI Chi sono? La passeggiata M. MORETTI A Cesena C. REBORA O poesia nel lucido verso Dall'immagine tesa Il pioppo U. SABA 53 A mia moglie La capra Città vecchia In riva al mare Vecchio e giovane G. UNGARETTI In memoria Fratelli I fiumi San Martino del Carso Commiato La madre Mio fiume anche tu E. MONTALE I limoni Non chiederci la parola Forse un mattino... La casa dei doganieri L'anguilla Ho sceso dandoti il braccio Incespicare Prima del viaggio PICCOLA ANTOLOGIA POETICA Mario Luzi Il duro filamento Giorgio Caproni Ultima preghiera Pier Paolo Pasolini da Le ceneri di Gramsci Andrea Zanzotto Il vero tema Edoardo Sanguineti Laudes rerum universarum, Dante Paradiso Canti: 1 2 3 4 5 6 33 54 ALMENO UNO DEI BRANI PER OGNI DISPENSA 1 ITALIA UNITA IPPOLITO NIEVO ANTONIO FOGAZZARO GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA CONFESSIONI DI UN ITALIANO PICCOLO MONDO ANTICO IL GATTOPARDO 2 DALL’UNITA’ ALLA GRANDE GUERRA GIOVANNI VERGA FEDERICO DE ROBERTO GABRIELE D’ANNUNZIO CERUSICO DI MARE) GABRIELE D’ANNUNZIO LUIGI PIRANDELLO LUIGI PIRANDELLO LUIGI PIRANDELLO OPERATORE ITALO SVEVO FEDERIGO TOZZI SCIPIO SLATAPER LACRYMAE RERUM I VICERE’ IL MARTIRIO DI GIALLUCA (IL FORSE CHE SI FORSE CHE NO I VECCHI E I GIOVANI UNA GIORNATA QUADERNI DI SERAFINO GUBBIO SENILITA’ CON GLI OCCHI CHIUSI IL MIO CARSO 3 LA GRANDE GUERRA EMILIO LUSSU RENATO SERRA DELIO TESSA FEDERICO DE ROBERTO UN ANNO SULL’ALTIPIANO ESAME DI COSCIENZA D’UN LETTERATO CAPORETTO LA PAURA 4 TRA LE GUERRE BEPPE FENOGLIO CARLO EMILIO GADDA MERULANA GIORGIO BASSANI ALBERTO MORAVIA IL GORGO QUER PASTICCIACCIO BRUTTO DE VIA IL GIARDINO DEI FINZI CONTINI GLI INDIFFERENTI 5 LA SECONDA GUERRA BEPPE FENOGLIO BEPPE FENOGLIO ITALO CALVINO PRIMO LEVI DON LUISITO BIANCHI CESARE PAVESE UNA QUESTIONE PRIVATA IL PARTIGIANO JOHNNY IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO SE QUESTO E’ UN UOMO IL SEMINARISTA LA CASA IN COLLINA 6 DOPOGUERRA RICCARDO BACCHELLI CESARE PAVESE IL MULINO DEL PO LA LUNA E I FALO’ 55 LEONARDO SCIASCIA LEONARDO SCIASCIA PIER PAOLO PASOLINI DINO BUZZATI IL GIORNO DELLA CIVETTA A CIASCUNO IL SUO LETTERE LUTERANE IL DESERTO DEI TARTARI Carate Brianza, 15.05. 2014……………………………………………..Prof. Mauro Grimoldi 56 LICEO CLASSICO DON CARLO GNOCCHI ANNO SCOLASTICO 2013- 2014 CLASSE 5^CLASSICO DISCIPLINA: LETTERE LATINE DOCENTE: PAOLA FERRARI PROGRAMMA ANALITICO 1. Storia della letteratura Seneca Consolatio ad Marciam, 19, 3 – 20,3 (‘Solo la morte ci rende liberi’); Apocolocyntosis, 5 7,1 (‘Claudio sale in cielo’); Medea, 116 – 178 (‘Il furore di Medea’); Epistulae ad Lucilium, 1, 1-5 (‘Il tempo e la morte’) 2 (‘Le letture’); 8,1 – 7 (‘La libertà del saggio’); 41, 1 – 5 (‘Dio è in noi’); De clementia, I, 1 (‘Elogio di Nerone’) Lucano Pharsalia, I, 129- 157 (‘La quercia e il fulmine’); II, 380-391 (Che cos’è il saggio’) VI, 719 – 830 (‘Macabro rito di negromanzia), VII, 786 – 846 (‘Cesare contempla il campo di Farsalo dopo la strage’); IX, 546- 590 (‘Il Santuario di Giove Ammone’, in fotocopia), IX, 378-410 (‘Le virtù di Catone’, in fotocopia). Petronio Satyricon, 1-4 ( ‘Una disputa de causis corruptae eloquentiae); 32 – 34 (‘Cena Trimalchionis: l’ingresso di Trimalcione’); 75 – 78 (‘Cena Trimalchionis: conclusione e fuga’); 110,6- 113,2 (‘La novella della matrona di Efeso’) L’età dei Flavi e di Traiano Marziale Epigrammi I, 4; IV, 49; VIII,3; X,4 (‘La poetica’); I, 7; I, 32 (‘Marziale e Catullo’); I, 10; I, 47;); V, 34, 37 (‘Epigrammi funebri’); IV, 18 (‘Nuovi spettacoli’), Liber de spectaculis, 7 Quintiliano Institutio oratoria, I, 2, 17 – 29 (‘Vantaggi della scuola pubblica e gradualità dell’apprendimento’); X, 1, 125 - 131 (‘Lo stile corruttore di Seneca’) Tacito Dialogus de oratoribus, 36 (‘L’antica fiamma dell’eloquenza’); Germania, 18 - 19 (‘Fierezza e integrità delle donne germaniche’); Agricola, 1 -3 (Il proemio); Agricola 42 (‘L’anti-eroismo esemplare di Agricola’) Historiae, I,1 –3 (Il proemio); I, 16 (‘Discorso di Galba a Pisone’); III, 83 (‘Il degrado morale del popolo romano’), Annales, IV, 32-33 (‘Infelicità dello storico moderno’) Giovenale Satire I, 1- 87; 147 – 171 (‘Una satira programmatica: facit indignatio versum’. 57 Plinio il Giovane Panegirico, 64 (‘Elogio di Traiano’), Epistulae, I, 13 (‘Le recitationes’); VIII, 8 ( ‘Le fonti del Clitunno’); X, 96- 97 (‘La questione dei Cristiani’). L’età di Adriano e degli Antonini Apuleio Apologia, 25 - 27( ‘Il filosofo e il mago’), Metamorfosi, XI, 1-7 (‘Apparizione di Iside’) 2. Lettura autori in lingua originale Seneca, Epistulae ad Lucilium , Ep. 47, 1- 21 (“Gli schiavi sono uomini come noi”); De providentia, 2 (‘ Le avversità sono la palestra dell’anima’); De vita beata, 17-18, 1 (‘L’ autodifesa del filosofo’) . Tacito, Annales, XIV, 5-8 (La morte di Agrippina), XV, 44, 3-5 ( La persecuzione dei cristiani) ; XVI,16 ( Riflesioni di Tacito); 18-19 ( Ritratto di Petronio) - i testi sono stati forniti in fotocopia Apuleio, Metamorfosi, I, 1 (Proemio); III, 24-25 (La trasformazione in asino); V, 22-23 (Psiche vede Cupido) - i testi sono stati forniti in fotocopia - Carate Brianza, 15.05.2014……………………………………………….Prof . Paola Ferrari 58 LICEO CLASSICO DON CARLO GNOCCHI ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014 CLASSE 5^ CLASSICO DISCIPLINA: LETTERE GRECHE DOCENTE: PAOLA FERRARI PROGRAMMA ANALITICO 1. Storia della letteratura Menandro : i prologhi menandrei: Dyscolos, Perikeiromene, Aspis, Samia (in fotocopia) LA LETTERATURA DI ETA’ ELLENISTICA Callimaco - la poetica e le polemiche letterarie: il prologo degli Aitia; Inno ad Apollo, 105-113; AP XII,43 (47) ( in fotocopia ) Inno ad Artemide,1-161, Ecale, fr.260,2-15, 55-69 (‘Chiacchiere di uccelli’); Aitia, III,fr.75,1-57 (‘Acontio e Cidippe’); Giambi, IV,6-8, 24-84, 93-103 (‘L’alloro e l’ulivo’); Epigrammi AP V,23; VII,80; VII,453; XII,134. Apollonio Rodio Le Argonautiche I,1-22 ( il Proemio); I, 519- 558 (‘La partenza della nave Aego’); I,1207-1272 (‘La scomparsa di Ila’); III,442-470, 616-672, 744-824 (‘La passione di Medea’); III,948-1162 (‘L’incontro di Medea e Giasone’) Teocrito Idillio II (L’incantatrice); Id.VII ( Le Talisie); Id.XI ( Il Ciclope); Id.XV ( Le Siracusane). L’epigramma Anite, AP VI, 312; VII, 190; XVI, 228 Nosside, AP V, 170; VI, 275; VII, 718 Leonida, AP VI, 226; VI, 302; VII, 472; VII, 506; VII, 657; VII, 715 Asclepiade, AP V,64; V, 85; V, 169, V, 189; V, 209; XII, 50 Posidippo V, 186, Il ‘nuovo’ Posidippo ( in fotocopia): ep. 5, 14, 45, 52, 79, 96, 63, 97, 99, 122 Meleagro, AP V, 8; V, 24; V, 152; V, 171; VII, 476 Polibio I, 1-4 (Proemio); III, 6, 8; II, 9, 6- 9 ( ‘Il Secondo proemio’); II, 56 (‘Polemiche e problemi di metodo’); Vi, 2- 10 ( ‘Le forme dello stato’); XXXVIII, 21-22 (‘I cicli del potere’) 59 LA LETTERATURA DI ETA’ IMPERIALE Plutarco Vita di Cesare, 66-69; Iside e Osiride, 12 – 20; Sull’amore, 23-25 Luciano Dialoghi degli dei, 8, 18; Dialoghi dei morti, 2, 18, 26; Morte di Peregrino, 35-42 Il romanzo Achille Tazio, Le avventure di Leucippe e Clitofonte, I, 2-6, Longo Sofista, Gli amori pastorali di Dafni e Cloe, I,13-18 2. Lettura autori in lingua originale Demostene, Prima Filippica, 2-6 (Le preoccupazioni dettate dalla situazione presente) ; 7; 10- 12 (L’inerzia ateniese, complice dei successi di Filippo); Seconda Filippica, 6-12 (Il glorioso passato di Atene). Euripide, Baccanti, vv.1-63; 248- 285; 677- 774; 1110-1147. Lettura metrica e teoria del trimetro giambico Carate Brianza, 15. 05. 2014 Prof. Paola Ferrari 60 LICEO CLASSICO DON CARLO GNOCCHI ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014 CLASSE 5^ CLASSICO DISCIPLINA: INGLESE DOCENTE: SILVIA BALLABIO PROGRAMMA ANALITICO Testi in adozione: Roots, Ballabio, Brunetti e Lynch, Principato, Europass Roots plus, Ballabio, Brunetti, Lynch e Rose, Principato, Europass The Romantic Age Roots plus The historical context The literary context W. BLAKE, Symbols Roots plus from “SONGS OF INNOCENCE AND OF EXPERIENCE”: The Blossom The Sick Rose The Lamb The Tyger W. WORDSWORTH, Nature Roots plus from “THE LYRICAL BALLADS”: The object of poetry I wandered lonely as a cloud Earth has nothing to show more fair S. T. COLERIDGE, The unknown Roots plus from “THE RIME OF THE ANCIENT MARINER”: from Part I Lost in the land of ice Part II Lost in the land of the bright sun from Part III Life-in-Death. The horror! The horror! J. KEATS ,Time and eternity Roots plus Ode on a Grecian Urn J. AUSTEN, Marriage Roots plus from "PRIDE AND PREJUDICE": Husbands and wives The difficult art of conversation Elizabeth’s epiphany 61 The Victorian age Roots plus The historical context The literary context C. DICKENS, Troubled childhood Roots plus from "OLIVER TWIST": Lunch Time Oliver’s innocence at risk Sad and happy memories O. WILDE, Being or appearing from "THE PICTURE OF DORIAN GRAY": The Preface (fot.) from “THE IMPORTANCE OF BEING EARNEST”: What’s in a name? Roots Jack in the country and Ernest in town Roots plus The Modern Age Roots plus The historical context The literary context JOSEPH CONRAD, The quest Roots From :” HEART OF DARKNESS”: The charm of exploration The journey upwards THOMAS STEARNS ELIOT, The quest / Desert, and water from "THE WASTE LAND": The desert, a place without desire Roots plus Commuting into Hell Roots If there were water Roots plus JAMES JOYCE, Heroes Roots plus From “ULYSSES” The sound of a sea shell Nausicaa’s dreamhusband VIRGINIA WOOLF, Consciousness Roots plus From: “TO THE LIGHTHOUSE”: Dinner together It is finished EDWARD MORGAN FORSTER, The multicultural challenge From “A PASSAGE TO INDIA” : The British seen by the Muslims Can different cultures meet? 62 Roots Meanwhile overseas1 FRANCIS SCOTT FITZGERALD, Love Roots From :”THE GREAT GATSBY”: When love changes Meanwhile overseas JOHN STEINBECK, Crisis and profit Roots plus From:” THE GRAPES OF WRATH”: The monster 1.Con Meanwhile overseas si intende un autore che si colloca nell’area anglofona, ma non appartenente al mondo britannico GEORGE ORWELL The Web: communication and privacy / Thought and language From “NINETEEN EIGHTY-FOUR”: Impossible privacy Roots Newspeak Roots plus Two and two make five Roots plus The Present Age The historical context The literary context S. BECKETT, Anger and boredom From “WAITING FOR GODOT”: Killing time Roots JOHN OSBORNE , Anger and Boredom Roots From “LOOK BACK IN ANGER” An angry young man Meanwhile overseas ARTHUR MILLER, Identity Roots From “DEATH OF A SALESMAN” That phony American Dream Carate Brianza, 10. 05. 2014…………………………………………… Prof. Silvia Ballabio 63 LICEO CLASSICO DON CARLO GNOCCHI ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014 CLASSE 5^ CLASSICO DISCIPLINA: STORIA DOCENTE: ALBERTO DELLA FRERA PROGRAMMA ANALITICO Il programma svolto durante l’anno scolastico ha sostanzialmente messo a fuoco, inizialmente il caotico periodo dei moti rivoluzionari. Successivamente ci si è soffermati sulle modalità attraverso cui si è raggiunta l’unità d’Italia e sui problemi relativi alla creazione dello stato così come si presentavano subito dopo la proclamazione del Regno e come sono stati affrontati dalla Destra e della Sinistra storica. Infine si è passati ad una disamina più dettagliata del modo in cui, durante l’età giolittiana, essi siano stati avviati a soluzione attraverso un periodo di forte sviluppo economico e di una più massiccia e dirompente partecipazione popolare alla politica che culminerà con l’ingresso in guerra dell’Italia. La storia del difficile processo di unificazione italiano è stato inquadrato nel più ampio contesto mondiale dell’escalation imperialista mondiale culminata nella Grande Guerra. Un secondo nucleo tematico, ha sviluppato invece la questione della nascita e dell’avvento del totalitarismo in Europa a partire dalla scoppio del primo conflitto mondiale attraverso la drammatica situazione postbellica in cui Bolscevismo, Fascismo e Nazismo presero il potere. Il programma è stato dunque terminato affrontando alcune problematiche nazionali ed internazionali posteriori al secondo conflitto mondiale. 1) Unità d’Italia - Francia imperiale e Piemonte liberale Manuale II, Unità 17 - Le guerre d’indipendenza - Dall’unità al governo della Destra storica Manuale II, Unità 18 - Roma capitale Manuale II, pp. 462-468 2) La situazione europea nella seconda metà dell’ottocento - Francia: dall’Impero alla Terza Repubblica - Prussia: Bismarck e la nascita del Reich Manuale II, pp. 451-462 3) Dalla Destra alla Sinistra - La cultura politica italiana a cavallo tra i due secoli: a) Il movimento socialista b) Il mondo cattolico - La Sinistra Storica al potere - Politica interna e politica estera 4) L’Italia crispina e la svolta liberale - La politica autoritaria di Crispi - Colonialismo e imperialismo - La crisi di fine secolo 64 5) La crisi dell’egemonia giolittiana - Il lungo governo di Giovanni Giolitti Manuale III, pp. 110-136 6) Equilibri internazionali all’alba del conflitto - La rivoluzione industriale come fenomeno su scala mondiale - Rivoluzione industriale e pensiero politico: a) Il Socialismo b) Colonialismo ed imperialismo - Le ragioni dell’immanente conflitto - Nazionalismo in Italia - L’inizio delle operazioni militari - Le due crisi marocchine 7) La Prima guerra mondiale - La guerra europea - L’Italia in guerra - Fronte esterno e fronte interno: a) la battaglia dell’Ortigara b) la battaglia di Verdun - Dalla guerra europea alla guerra mondiale - La fine della grande guerra Manuale III, pp. 142-174 Opuscolo, La Grande guerra 8) La rivoluzione Russa - Preistoria della rivoluzione: La contestazione del regime zarista del 1905 - La rivoluzione d’ottobre Manuale III, pp. 183-190 9) La costruzione della Unione Sovietica - Il comunismo di guerra - La terza Internazionale - La costruzione del regime - L’URSS da Lenin a Stalin - Lo stalinismo Manuale III, pp. 244-254 10) Il dopoguerra: un nuovo scenario mondiale - La pacificazione possibile: il trattato di pace e il Diktat contro la Germania - La crisi europea, riconversione industriale e scontri sociali: il biennio rosso Manuale III, pp. 180-182 65 11) Rivoluzione e controrivoluzione - Crisi politiche e conflitti sociali negli stati democratici - Il moto spartachista in Germania - La Repubblica di Weimar Manuale III, pp. 190-193 12) Il dopoguerra in Italia - Difficoltà economiche e contrasti sociali nel primo dopoguerra - Il biennio rosso - L’avvento del fascismo - La costruzione del regime - L’Italia fascista: il dirigismo economico - L’Italia fascista: la politica estera del Duce Manuale III, pp. 208-238 13) La grande depressione - Una nuova crisi generale: le cause - Una nuova crisi generale: gli effetti E.J. Hobsbawn, I secolo breve, pp. 107-135 14) L’Europa degli anni trenta - La Germania nazista - L’affermazione dei fascismi in Europa Manuale III, pp. 261-283 15) La seconda guerra mondiale -Verso la seconda guerra mondiale - Il dominio nazifascista sull’Europa - La mondializzazione del conflitto - La controffensiva degli alleati nel 1943 - La sconfitta della Germania e del Giappone Manuale III, pp. 320-360 16) La ricostruzione - Gli scenari economici alla fine della guerra - Il nuovo ordine delle relazioni internazionali 17) Ricostruzione e Guerra fredda - I fattori della crescita economica - Il confronto bipolare tra Usa e Urss - La Rivoluzione Cinese Manuale III, pp. 366-393 66 18)L’Italia della Prima Repubblica - La Resistenza - Il dopoguerra e la nascita della Repubblica Manuale III, pp. 422-437 Il percorso tradizionale è stato accompagnato dalla lettura di alcuni capitoli di P. Kennedy, Ascesa e declino delle grandi potenze europee. L’ultima sezione è stata solamente suggerita Le indicazioni tematiche riferite a ciascun fenomeno e argomento storico non pretendono di esaurire la trattazione degli stessi e sono pertanto da intendersi come spunti sintetici di ciò che è stato oggetto di riflessione durante le ore di lezione. Le lezioni sono state corredate dalla lettura di numerosi documenti e da letture storiografiche o letterarie, svolte in classe o autonomamente effettuate, oltre ad alcuni filmati concernenti la storia d’Italia e dei conflitti mondiali Carate Brianza, 15. 05. 2014………………………………………….Prof. Alberto Della Frera 67 LICEO CLASSICO DON CARLO GNOCCHI ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014 CLASSE 5^ CLASSICO DISCIPLINA: FILOSOFIA DOCENTE: ALBERTO DELLA FRERA PROGRAMMA ANALITICO Il contenuto del programma di filosofia di quest’anno è stato caratterizzato dalla ricerca delle radici del pensiero contemporaneo nella ricca rielaborazione filosofica ottocentesca. Per rendere più semplice questo compito si è deciso di sottolineare solo alcune delle tematiche che, attraverso Kant, Hegel e Nietzsche giungono fino al pensiero contemporaneo. In particolare, è stato preso in considerazione il problema gnoseologico così come fu impostato e risolto da Kant e ciò soprattutto alla luce dell’importanza che esso ha esercitato ancora all’inizio del novecento come strumento di confutazione nei confronti delle pretese metafisiche totalizzanti dell’idealismo che durante l’anno sono state analizzate nello sviluppo teoretico della filosofia di Hegel. Come snodo finale è stata proposta la filosofia di Nietzsche che costituisce la premessa, anche se non l’unica, per l’avvio della radicale critica novecentesca al dogmatismo filosofico e scientifico. Il programma è stato concluso con alcune lezioni dedicate ad alcune tra le più importanti “vie” che la filosofia ha intrapreso nel corso del ’900 Il contenuto del programma suddetto è stato ripartito durante l’anno secondo questa scansione: 1. DOPO KANT - Romanticismo ed idealismo: l’orizzonte storico del romanticismo e sua definizione, suo rapporto con la riflessione filosofica. - Pensare altrimenti. Opuscolo del docente 2. HEGEL Scritti giovanili e costruzione del sistema - il giovane Hegel (1793-1800): scritti dedicati al problema religioso Manuale II, pp. 539-547 Dalla riflessione alla speculazione: - come si diventa hegeliani: Eraclito (da Hegel, Lezioni di Storia della filosofia) - Differenza tra il sistema filosofico fichtiano e schellingiano: il problema dell’Assoluto (attraverso questo testo ci si è inoltre soffermati sul pensiero di Fichte e sui principali punti delle diverse introduzioni de La dottrina della Scienza) - Il principio speculativo e la dialettica Manuale II, pp. 548-550 68 Fenomenologia dello Spirito Scienza dell’esperienza della coscienza Il concetto hegeliano di esperienza Introduzione a) La Coscienza e le sue figure b) Autocoscienza - il nodo della fenomenologia: la figura della Coscienza duale e la Coscienza infelice c) Ragione non è stata trattata la parte relativa allo Spirito Manuale II, pp. 551-558 Ciò che manca al sistema della fenomenologia: - La Scienza della Logica Manuale II, pp. 561-566 Enciclopedia delle Scienze filosofiche in compendio: Filosofia dello Spirito: - Introduzione - Spirito soggettivo (in relazione alla Fenomenologia) - Spirito oggettivo (con particolare attenzione all’Eticità) - Spirito assoluto Manuale, pp. 566-581 Per un’ulteriore comprensione della riflessione hegeliana, sono stati utilizzati dal docente: - M. Heidegger, La Fenomenologia dello Spirito di Hegel, Firenze 1981 - M. Heidegger, Sentieri interrotti, Firenze 1997 - S. Vanni Rovighi, Introduzione alla Fenomenologia dello Spirito di Hegel, Milano 1973 - S. Vanni Rovighi, La Scienza della Logica di Hegel e appunti introduttivi, Milano 1974 3. REAZIONI IMMEDIATE AL PENSIERO DI HEGEL a) Destra e Sinistra hegeliana Manuale III, pp. 3-5 b) FEUERBACH: - Critica ad Hegel ed inversione dei rapporti di predicazione - Critica alla religione - Umanismo Manuale III, pp. 5-7 69 4. MARX a) lettura integrale del manifesto del partito comunista b) Critica ad Hegel c) Tesi su Feuerbach d) Materialismo storico - il concetto di alienazione - Struttura e Sovrastruttura - Dialettica della storia: lotta di classe e) Il Capitale (nozioni fondamentali) Manuale III, pp. 14-22; 25-30 5. SCHOPENHAUER: - sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente - il Velo di Maya - la via d’accesso alla cosa in sé Non è stata tratta (solamente citata la “dottrina” delle idee) - il pessimismo - le vie di liberazione dal dolore Manuale III, pp. 43-59 6. KIERKERGAARD - Una vita a-sistematica - Il coraggio di dire io - Il teatro dell’esistenza: ironia e pseudonimi - Il come della verità - Gli stadi dell’esistenza - Oltre aut-aut: lo stadio religioso Manuale III, pp. 64-83 7. IL POSITIVISMO - Introduzione storico concettuale in relazione alle epoche precedenti: illuminismo e romanticismo Manuale III, pp. 86-87 - Auguste Comte e la nascita della sociologia Manuale III, pp. 97-107 - Tratti caratteristici dell’evoluzionismo (per cenni) Manuale III, pp. 112-113 70 8. FRIEDRICH NIETZSCHE e IL PROBLEMA DEL NICHILISMO - una vita travagliata - tragedia e filosofia - la morte di Dio e la fine delle illusioni - le parole fondamentali della metafisica di Nietzsche: a) il superuomo b) la volontà di potenza e il superpotenziamento c) l’eterno ritorno d) il nichilismo e) la transvalutazione dei valori Le tappe e le parole fondamentali del pensiero nietzschiano sono state ripercorse attraverso la lettura integrale di Ecce Homo. Senza leggere direttamente il testo ci si è poi soffermati sulle parole costitutive della “Metafisica” di N. attraverso lo schema della lezione heideggeriana dal titolo: “La metafisica di N.” Per un’ulteriore comprensione della riflessione hegeliana, sono stati utilizzati dal docente: - M. Heidegger, Nietzsche, Milano 2005 - A. Del Noce, Il problema dell’ateismo, Bologna 1990 - G. Vattimo, Introduzione a Nietzsche, Bari1990 9. FREUD - il problema dell’io - principio di realtà e principio di piacere Manuale III, pp. 449-462 10. VIE FILOSOFICHE DEL ‘900 a) Tratti fondamentali della scuola fenomenologica: - Il metodo fenomenologico - Il fondatore Edmund Husserl Manuale III, pp. 248-264 b) Il Metaphysical Club - Il movimento pragmatista - Pierce e James a confronto Manuale III, pp. 602-612 c) Il neopositivismo e il circolo di Vienna - La concezione scientifica del mondo Manuale III, pp. 580-584 71 d) Due parole su Heidegger: Gli studenti sono stati inoltre introdotti al contatto diretto con “le parole” degli autori attraverso “numerose” fotocopie fornite dal docente, tratte dalle principali opere filosofiche degli autori trattati. Libro di testo in adozione: - C. Esposito, P. Porro, Filosofia 2, Laterza, Bari 2009 - C. Esposito, P. Porro, Filosofia 3, Laterza, Bari 2009 Sono stati usati come strumenti, tra gli altri, i seguenti testi: S. Vanni Rovighi, Introduzione allo studio di Kant, Brescia 1997 S. Vanni Rovighi, Introduzione alla Fenomenologia dello Spirito di Hegel, Milano 1973 T. W. Adorno, La terminologia filosofica, Torino 2007 G. Riconda, Schopenhauer interprete dell’Occidente, Milano 1986 M. Heidegger, Che cos’è la metafisica?, Firenze 1979 E. Husserl, La filosofia come scienza rigorosa, Bari 2005 G. Vattimo, Introduzione a Nietzsche, Bari1990 S. Vanni Rovighi, La Scienza della Logica di Hegel e appunti introduttivi, Milano 1974 Ecc… Le indicazioni tematiche riferite a ciascun fenomeno filosofico e autore, non pretendono di esaurire la trattazione degli stessi e sono pertanto da intendersi come spunti sintetici di ciò che è stato oggetto di riflessione durante le ore di lezione. Carate Brianza, 15. 05. 2014……………………………………Prof. Alberto Della Frera 72 LICEO CLASSICO DON CARLO GNOCCHI ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014 CLASSE 5^ CLASSICO DISCIPLINA: SCIENZE DELLA TERRA DOCENTE: SILVIA SOMMARUGA PROGRAMMA ANALITICO Osservare il cielo: La posizione della Terra nell’Universo. Gli elementi di riferimento della sfera celeste: asse del mondo, polo nord e polo sud celeste, equatore celeste, meridiani e paralleli celesti, parallelo e meridiano celeste fondamentali, piano dell’orizzonte astronomico, Zenit e nadir. I movimenti apparenti degli astri sulla sfera celeste. La luce: Natura elettromagnetica e caratteristiche della propagazione della luce. La spettroscopia, spettri di emissione continui e a righe, spettri di assorbimento. Le stelle: Le distanze stellari: il metodo della parallasse. Luminosità apparente e assoluta, Magnitudine apparente e assoluta. Le unità di misura delle distanze in astronomia: unità astronomica, anno luce, parsec. Analisi spettrale della luce delle stelle per la determinazione della composizione chimica e della temperatura. L’effetto Doppler e gli spettri stellari. Relazione fra la massa e il volume delle stelle. Il diagramma Hertzsprung-Russell e la sua interpretazione. Le forze che agiscono nelle stelle. Nascita, vita e morte delle stelle. Le stelle come elementi capaci di modificare la composizione dell’Universo. Le galassie: Le galassie nell’Universo. Movimenti e classificazione delle galassie (galassie ellittiche, a spirale e dalla forma irregolare). La Via Lattea. Il red shift delle galassie e la scoperta dell’espansione dell’Universo. L’origine dell’Universo secondo la teoria del Big Bang. Prove a favore del Big Bang. Possibili evoluzioni dell’Universo: Universo chiuso, aperto e piatto. Il Sistema Solare: Corpi in movimento uniti dalla forza di gravità. L’origine del Sistema Solare. Le caratteristiche generali del Sole. La struttura del Sole. I fenomeni solari e le conseguenze sulla Terra dell’attività solare (tempeste magnetiche, aurore polari). I pianeti: I pianeti e i loro movimenti: le leggi di Keplero. Divisione tra pianeti terrestri e gioviani; breve descrizione delle caratteristiche geologiche ed astronomiche di ognuno. Gli altri corpi del Sistema Solare: asteroidi; comete; meteore, meteoriti. Il pianeta Terra: La Terra: un pianeta unico nel Sistema Solare. L’interno della Terra: struttura e calore interno. I movimenti della Terra: Moto di rotazione (senza prove), velocità angolare e velocità lineare di rotazione. Conseguenze del moto di rotazione: l’alternarsi del dì e della notte, il moto apparente della sfera celeste, la forza centrifuga e l’accelerazione di gravità, la forza di Coriolis. Il moto di rivoluzione (senza prove). La posizione del circolo di illuminazione. Conseguenze della rivoluzione terrestre: giorno solare e giorno sidereo, moto apparente del Sole, le stagioni astronomiche. Moti millenari della Terra: moto conico dell’asse terrestre e precessione, anno sidereo e anno solare. La Luna: Caratteristiche generali ed effetti gravitazionali del sistema Terra-Luna. I moti di rotazione e rivoluzione. Le fasi lunari. Le eclissi di Luna e di Sole. Ipotesi sull’origine della Luna. 73 PETROGRAFIA E GEOLOGIA I Minerali: Definizioni e proprietà. Definizione di Minerale; struttura cristallina e stato amorfo; reticolo cristallino e abito cristallino; isomorfismo (Fe e Mg nell'olivina); polimorfismo (diamante e grafite con ibridazione sp2 e sp3 del carbonio). Proprietà fisiche: densità, durezza (scala di Mohs), sfaldatura, colore (minerali idiocromatici ed allocromatici), birifrangenza (calcite), proprietà organolettiche. Classificazione dei minerali. Struttura dei silicati e classificazione in silicati femici e sialici. Genesi dei minerali: solidificazione di una massa fusa, precipitazione chimica, solidificazione diretta di un vapore; stato cristallino o amorfo in relazione alla velocità delle variazioni di temperatura e pressione. Le rocce magmatiche: Composizione del magma e sua fluidità in base al contenuto di elementi volatili. Condizioni di solidificazione: rocce intrusive, effusive e ipoabissali. Struttura cristallina in relazione alle condizioni di solidificazione: olocristallina, porfirica, vetrosa e pegmatitica. Composizione delle rocce magmatiche: minerali essenziali; minerali sialici e femici; classificazione in base al tenore di silice (rocce sialiche, intermedie, femiche, ultrafemiche) e alla composizione mineralogica. Esempi di famiglie: granito e riolite, diorite, basalto, peridotite. Magmi primari e secondari: diversità di origine e di composizione. Differenziazione dei magmi: cristallizzazione frazionata, assimilazione e contaminazione. Le rocce sedimentarie: Il processo sedimentario: degradazione ed erosione (fisica o chimica), trasporto, sedimentazione (fisica, chimica e biochimica) e diagenesi. Classificazione delle rocce sedimentarie: rocce clastiche (forma e dimensione dei clasti come elementi diagnostici), rocce di deposito chimico (evaporiti, calcari, rocce silicee), rocce organogene (calcari organogeni e dolomie), rocce piroclastiche. Le rocce metamorfiche: Il processo metamorfico come effetto della variazione di pressione e temperatura. Tipi di metamorfismo: regionale, di contatto, dinamico. Effetti del metamorfismo su struttura e composizione delle rocce metamorfiche: ricristallizzazione, orientamento dei cristalli e scistosità, frantumazione. Esempi: marmi, scisti e gneiss. Il ciclo delle rocce: Processi che portano dall'uno all'altro tipo di roccia. I fenomeni vulcanici: Definizione di vulcano e vulcanesimo. Genesi dei magmi. Magma primario e secondario: diversa origine, composizione e comportamento. Contenuto in silice e acqua come causa della diversa mobilità dei magmi. Corpi magmatici intrusivi: i plutoni. I vulcani e i prodotti dell'attività vulcanica (piroclasti, lava, gas). Eruzioni vulcaniche effusive ed esplosive in relazione a fluidità e mobilità del magma. Struttura dei vulcani centrali: vulcani a scudo e stratovulcani. Distribuzione geografica dei vulcani. Carate Brianza, 15.05. 2014………………………………………..Prof. Silvia Sommaruga 74 LICEO CLASSICO DON CARLO GNOCCHI ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014 CLASSE 5^ CLASSICO DISCIPLINA: FISICA DOCENTE: GIOVANNI COLZANI PROGRAMMA ANALITICO Teoria cinetica dei gas Teoria cinetica dei gas: interpretazione microscopica della pressione e formula di Clausius, deduzione della legge di una compressione adiabatca, temperatura e energia cinetica media, deduzione dell’equazione di stato dei gas perfetti. Trasformazioni termodinamiche di un gas: trasformazioni isobare, isovolumiche e isoterme e relative leggi. Verifica sperimentle dell’equazione di stato dei gas ideali. La scala Kelvin. Calore e temperatura: principio zero della termodinamica, primo principio della termodinamica. Elettromagnetismo Primi fenomeni di elettrizzazione e loro interpretazione. Esperimento di Coulomb e espressione della forza di Coulomb; confronto tra interazione gravitazionale e interazione coulombiana. Campo elettrico: campo generato da una singola carica, campo uniforme, campo generato da un dipolo. Principio di sovrapposizione; rappresentazione mediante linee del campo. Flusso del vettore campo elettrico; teorema di Gauss (dimostrato nei casi particolari: 1. campo uniforme e superficie cubica; 2. campo generato da una singola carica e superficie sferica centrata in essa); deduzione del campo generato da una lastra piana infinita uniformemente carica. Energia potenziale elettrica e potenziale elettrico: caso di campo uniforme (con deduzione) e di campo generato da una singola carica (con deduzione); le superfici equipotenziali; relazione tra campo elettrico e potenziale; conservatività del campo elettrico: la circuitazione. Moto di una carica in un campo elettrostatico (trattazione del caso di velocità iniziale parallela al vettore campo elettrico, con campo uniforme). Corrente elettrica: intensità di corrente, deduzione della relazione tra intensità di corrente e velocità di deriva nei solidi metallici; resistenza elettrica; I e II legge di Ohm. Campo magnetico: i magneti; campo magnetico generato da un filo percorso da corrente: descrizione dell’esperienza di Oersted; interazione magnete – corrente: la bilancia elettrodinamica; interazione corrente – corrente. Dall’interazione tra corrente e campo magnetico alla forza di Lorentz. Teorema di Gauss per il campo magnetico. Esperienze di laboratorio: 1. Verifica sperimentale delle leggi delle trasformazioni termodinamiche: isoterma, adiabatica. 2. Studio di campi elettrici mediante visualizzazione delle linee del campo 3. Bilancia elettrodinamica Carate Brianza, 15. 05. 2014 Prof. Giovanni Colzani 75 LICEO CLASSICO DON CARLO GNOCCHI ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014 CLASSE 5^ CLASSICO DISCIPLINA: MATEMATICA DOCENTE: GIOVANNI COLZANI PROGRAMMA ANALITICO Esponenziali e logaritmi La funzione esponenziale (base maggiore e minore di 1, base e). Equazioni e disequazioni esponenziali elementari. La funzione logaritmo, proprietà dei logaritmi. Equazioni e disequazioni logaritmiche elementari. Rappresentazioni di funzioni logaritmiche ed esponenziali con trasformazioni del piano (simmetrie, traslazioni). Soluzione di equazioni e disequazioni mediante confronto grafico. Analisi matematica Successioni: def. di successione, successioni convergenti, def. di limite di una successione convergente, successioni divergenti def. di limite di una successione divergente, il calcolo dei 0 limiti, forme indeterminate , e . 0 Limiti di funzioni: def. di intorno, limite finito all’infinito e asintoto orizzontale, limite infinito all’infinito, limite infinito al finito e asintoto verticale, limite finito al finito, i limiti e le 0 operazioni (somma, prodotto e rapporto), forme indeterminate , e , asintoto obliquo e 0 curve asintotiche, teorema di unicità del limite (*), teorema del confronto (*), limite notevole senx per x 0 . x La continuità: def. di funzione continua, classificazione dei punti di discontinuità. Studi di funzione qualitativi in particolare di funzioni razionali e razionali fratte. Le derivate: dal problema della retta tangente alla def. di derivata, la derivata e le operazioni, punti di non derivabilità. Punti stazionari, il teorema di Fermat (*), monotonia e derivabilità, classificazione dei punti stazionari. I teoremi seguiti da (*) sono stati dimostrati. Carate Brianza, 15. 05. 2014……………………………………….Prof. Giovanni Colzani 76 LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE: 5^LICEO CLASSICO DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA FEMMINILE DOCENTE: CHIARA BORGONOVO PROGRAMMA ANALITICO Le capacità condizionali Parte teorica e pratica. La forza: definizione, classificazione dei vari tipi di forza, metodi di allenamento (in particolare attraverso il power training), test di valutazione. La resistenza: parametro della frequenza cardiaca a riposo e sotto sforzo con l’ausilio del cardiofrequenzimetro. Teoria del metabolismo aerobico e anaerobico. Fartlek come modalità di allenamento della resistenza. La velocità: velocità di reazione, traslocazione ed esecuzione; giochi di velocità di reazione ed esecuzione. La mobilità articolare Le capacità coordinative Coordinazione dinamico-generale Coordinazione spazio-temporale Coordinazione oculo-manuale / podale/ altri segmenti Giochi pre-sportivi a squadre per l’affinamento della destrezza: palla goal in diverse modalità, madball, rugby. Pallavolo: ripresa dei contenuti appresi negli anni precedenti e lezione in forma di torneo interclasse. Ginnastica artistica: lezione riassuntiva di coordinazione a corpo libero e ai grandi attrezzi (trave e trampolino) Attività di tirocinio (II quadrimestre) Giochi presportivi e popolari, G.A.G (potenziamento e step), il teatro comico, basket, calcio a 5, balli latino americani, quidditch, softball, yoga. Ogni tirocinio consta di una parte pratica, ovvero la lezione in palestra della durata di un’ora e mezza ed una parte teorica, ovvero una tesina relativa all’argomento scelto. Dal punto di vista prettamente teorico sono stati trattati nel corso dell’intero anno scolastico i seguenti temi: Avviamento motorio Modalità corretta di esecuzione dello stretching e della mobilità articolare. Potenziamento muscolare: varie metodiche di potenziamento, importanza dei carichi, del numero delle ripetizioni, delle serie di lavoro e dei tempi di recupero. Conoscenza degli sport sopra citati e dei loro segni convenzionali. Arbitraggi degli incontri da parte delle allieve. Saper organizzare una lezione di educazione fisica e saper gestire il gruppo classe. ( attraverso le esercitazioni di tirocinio). Norme da rispettare nelle attività di potenziamento muscolare. Dato il nome di un muscolo saper abbinare un esercizio di allungamento. Carate Brianza, 15. 05. 2014 Prof. Chiara Borgonovo 77 LICEO CLASSICO PARITARIO DON C. GNOCCHI ,CARATE BRIANZA ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 CLASSE: 5^ CLASSICO DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA MASCHILE DOCENTE: ALFONSO VILLA PROGRAMMA ANALITICO LE CAPACITA’ CONDIZIONALI : resistenza, forza, velocità e mobilità affrontate singolarmente ed in maniera approfondita attraverso: la conoscenza teorica (classificazione dei vari tipi e forme di velocità, forza e resistenza), lo sviluppo personale (potenziamento), il tutto attraverso le diverse metodologie di allenamento. Test di valutazione delle capacità condizionali. LE CAPACITA’ COORDINATIVE: approfondimento delle capacità coordinative generali e speciali attraverso esercizi di elevata difficoltà, creatività e non usuali. COORDINAZIONE A CORPO LIBERO: salti di preacrobatica al trampolino elastico, salti al volteggio, elementi tecnici a corpo libero di ginnastica artistica. PALLAVOLO: approfondimento della tecnica dei fondamentali individuali; schemi di attacco con doppio alzatore; schemi di difesa, ricezione a W, regolamento ed arbitraggio. INTER-CROSSE: conoscenza e pratica del gioco. Le regole ATTIVITA’ COMPLEMENTARE: Pallagoal, Madball, Basket, Badminton, Calcio a 5. 78 ATTIVITA’ DI TIROCINIO: Flag Football Pugilato Frisbee Pallamano Basket Tennis Stage Combat Rugby Arrampicata sportiva Orienteering Ogni tirocinio è costituito da una parte pratica- lezione in palestra- ed una parte teorica- una tesina relativa all’argomento scelto-. Dal punto di vista prettamente teorico gli argomenti trattati nel corso dell’intero anno scolastico sono stati i seguenti: Avviamento motorio: importanza del riscaldamento e dello stretching. Modalità corretta di esecuzione dello stretching. Potenziamento muscolare: varie metodiche di potenziamento, importanza dei carichi, del numero delle ripetizioni, delle serie di lavoro e dei tempi di recupero. Conoscenza degli sport affrontati e della simbologia arbitrale. Saper organizzare una lezione di educazione fisica e saper gestire il gruppo classe (attraverso l’esercitazione di tirocinio) Dato il nome di un muscolo saper abbinare un esercizio di allungamento e potenziamento. Carate Brianza, 15. 05. 2014………………………………………………….Prof. Alfonso Villa 79