Comune di ORTEZZANO Provincia di Fermo Pearson Regione Marche Presidenza della Giunta casa editrice leader mondiale nell'istruzione e formazione Associazione Italiana di Cultura Classica Universita degli studi Macerata PROGETTO INTEGRATO CULTURA E TERRITORIO TITOLO PER UNA VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE CULTURALI E TURISTICHE IL CERTAMEN LATINUM INTITOLATO A GIUSEPPE CARBONI ORTEZZANO ………………………………………. NOTIZIE STORICHE Fiero e ricco di suggestioni storiche Ortezzano si erge a 301 mt. s.l.m.; il piccolo ma vivace comune vede le sue origini perdersi indietro nel tempo fino all'epoca dei Piceni. Il toponimo ci dà chiare indicazioni su questo territorio in età romana: diviso in centurie e distribuito ai veterani, fu luogo ideale e prediletto per costruire ricche ville rustiche, una di queste dovette appartenere ad un non meglio identificato Ortentius o, più probabilmente, Horatius. A partire dall'VIII secolo il territorio di Ortezzano fece parte della vasta area che entrò nel novero dei domini farfensi. In questa zona Farfa possedette almeno fino all'inizio del XII secolo: la curtis Sanctae Marinae vel Mariae e la curtis Sancti Gregorii de Ortezzano. Dal IX all'XI sec. i duchi di Spoleto eressero castelli sulle alture di rilevanza strategica ed anche Castrum Ortezanii, nel 927 d. C. venne munito di mura castellane per proteggere l'abitato dalle frequenti scorrerie di Ungari, Saraceni, Normanni e altri nemici occasionali. Le vicende storiche di Ortezzano, poi seguirono quelle del fermano e quelle dello Stato Pontificio, di cui entrò definitiva mente a far parte fino alla riunificazione d'Italia. DA NON PERDERE Resti del Castello sorto attorno ad una torre di vedetta (IX sec.), sono: la Torre Ghibellina, le mura quattrocentesche, i portali e le volte in stile gotico. Chiesa delCarmine, costruita nel Settecento dai fratelli Papetti, conserva xilografie del Ceschini e una tela del Maratta. Chiesa di San Girolamo, è la chiesa parrocchiale ricostruita nel1773, conserva sopra una porta laterale il più antico stemma del paese. Chiesa di Santa Maria del Soccorso, in piazza. Di origine farfense, fu ricostruita verso il1450 a croce e nel 1759 fu eretto il campanile. Custodisce il primo dipinto su tavola di Vincenzo Pagani (1509), una Via Crucis di scuola romana e un frammento di affresco del '400. Cisterna, primo insediamento piceno, è una contrada dove rimangono una fonte, delle mura e una ;chiesetta dedicata a San Gregorio. Casa Carboni, casa natale dell'insigne latinista Giuseppe Carboni, nato ad Ortezzano nel 1856. Porta da Sole, pregevole esempio di porta in stile gotico con arco a sesto acuto e volta a crociera ogivale. Torre Ghibellina, a pianta pentagonale è il simbolo del paese. Monumento ai Caduti di tutte le guerre, monumento ideato e creato dall'artista Marcello Savini, scultore e pittore di chiara fama, nato ad Ortezzano nel 1928. Questo monumento è l'unica scultura realizzata dall'artista che non appartiene al genere figurativo; il suo nome, "Il Fiore”, sta ad indicare la provenienza dell'ispirazione: due petali di un fiore, simboli della pace e della giustizia, che avvolgono e circondano il globo terrestre. Fonte Tre Cannelle, fonte che deve il suo nome proprio al fatto che ha tre rubinetti per l'acqua, è situata in campagna nella località Casali. Fonte da Bora, è stata presumibilmente costruita nel sec. XVII, come da stemma della famiglia Papetti, posto sopra la vasca, la stessa famiglia che edificò la Chiesa del Carmine posta a poche decine di metri. GIUSEPPE CARBONI (Ortezzano 5 Agosto 1856 - Ortezzano 6 Luglio1929) In occasione dell’XI Certamen Latinum del 2011, la Prof.ssa Patrizia Morelli, docente dell’Università di Macerata, membro dell’Associazione Italiana di Cultura Classica e componente della Giuria del Certamen ha ricordato la figura di Giuseppe Carboni con il testo che segue. OMAGGIO A GIUSEPPE CARBONI di Patrizia Morelli Celebrare la figura del grande marchigiano Giuseppe Carboni, noto soprattutto per essere, insieme con Giuseppe Campanini, l’autore del famoso Vocabolario di Latino, significa innanzitutto ricordare la singolare avventura di uno studioso il cui percorso rivela sia la geniale predisposizione per la lingua latina sia la particolare capacità di mettere a frutto in senso didattico il suo talento e la sua passione. La biografia di Carboni è esplicativa in tal senso: nato nel 1856 in una modesta abitazione del centro storico di Ortezzano, dove frequentò la scuola elementare, compì poi gli studi classici a Recanati, mostrando precocemente una singolare inclinazione per la lingua latina, che continuò a sviluppare proseguendo gli studi presso il Seminario Arcivescovile di Fermo, nel quale conseguì il diploma di maestro. La sua carriera di insegnante lo vide prima maestro elementare ad Ortezzano, poi a Fermo, città nella quale, per il suo talento di latinista, venne chiamato ad insegnare presso il locale Ginnasio. Il trasferimento a Roma nel 1903 come docente di Latino presso il Liceo «Visconti», il Liceo «Mamiani» e il Liceo «Tasso» fu determinante per Carboni: fu infatti nella capitale che compì significative pubblicazioni sulla lingua latina e conobbe il collega Campanili con il quale diede vita al celebre Vocabolario Latino-Italiano e Italiano-Latino, edito per la prima volta nel 1911 dalla Paravia. Quest’opera ebbe un successo tale che la casa editrice torinese non ha di fatto mai smesso di ristamparla, offrendone anche una recente nuova edizione. Il consenso straordinario del vocabolario va innanzitutto attribuito al suo carattere realmente innovativo dal punto di vista didattico. Pur mantenendo, infatti, estremo rigore scientifico nell’esplicazione dei singoli lessemi, nei riferimenti agli autori ed alle relative edizioni critiche, si contraddistingueva per chiarezza e sistematicità, rendendolo adatto ad un uso completo in sintonia con lo sviluppo intellettuale degli studenti. Così il suo carattere realmente innovativo e moderno dal punto di vista didattico spiega il continuum temporale del vocabolario che è particolarissimo e con i caratteri dell’eccezionalità. La fruibilità agile e diretta, unita al rigore scientifico, che i due professori di Liceo diedero al Dizionario lo rese utile all’utilizzo scolastico sia dei Ginnasi e Licei sia degli Istituti magistrali, in un periodo in cui i complessi Vocabolari di Lhomond o di Vallauri, come il Lexicon del Forcellini, poco potevano essere d’ausilio nella fase più complessa a livello scolastico dell’apprendimento del latino, quella della traduzione. L’importanza si coglie ulteriormente nella considerazione che, sin dai programmi scolastici seguiti all’unificazione del 1861, il latino costituiva la disciplina fondante dell’assetto scolastico nazionale, sia per la tradizione culturale italiana, sia quale strumento di ausilio nell’apprendimento della lingua nazionale. La geniale intuizione di Giuseppe Carboni fu, in fondo, soprattutto quella di voler e saper adeguare, insieme al collega Campanini, contenuti antichi a tempi nuovi: e lo straordinario successo del suo vocabolario sta ancora oggi a testimoniarlo. Per una conoscenza puntuale dei dati biografici e delle opere dell’illustre ortezzanese rimando all’opuscolo celebrativo pubblicato nel trigesimo della morte. PROGETTO Il CERTAMEN LATINUM Introduzione Il Comune di Ortezzano ha dato i natali a Giuseppe Carboni, insigne latinista, coautore con Giuseppe Campanini del famoso vocabolario della lingua latina il “ Campanini Carboni”. Ad Ortezzano, nella via a lui intitolata si trova la sua casa natale (foto 1). In seguito alla donazione degli eredi ora è proprietà del Comune. Nella chiesa di Sant’Antonio di Padova, appartenuta alla famiglia Carboni, oggi proprietà comunale, sono conservate le sue spoglie (foto 2). Furono traslate dal Cimitero comunale nella chiesa nel 1956. Nell’occasione si tenne un convegno in suo onore e fu intitolato alla sua memoria il restaurato edificio delle scuole elementari, ora sede della scuola primaria e secondaria di primo grado. (foto 3-4-5) Recentemente l’Amministrazione Comunale ha aperto la Biblioteca comunale a lui intitolata, che contiene manoscritti del Carboni, alcuni suoi contributi allo studio della lingua e della letteratura latina, un fondo di opere lasciato dagli eredi (foto 6-7). A distanza di anni dallo storico evento, grazie anche all’incessante successo di questo patrimonio della cultura italiana che continua a godere grandissimo consenso tra gli addetti ai lavori e gli studenti, dopo circa dieci anni dall’edizione rinnovata del 1993, il Comune di Ortezzano, nel 2002, ha indetto il Primo Certame di Latino intitolato all’illustre cittadino e insigne latinista. Le prime edizioni del concorso sono state gestite da una commissione comunale e dall’UTEFE nella persona del suo presidente e animatore il compianto prof. Gabriele Nepi. Nel 2011, anno in cui è ricorso il centenario della I edizione del famoso vocabolario Campanini Carboni, l’Amministrazione Comunale di Ortezzano, ha lanciato l’XI Certamen Latinum – I edizione internazionale, inserendo il concorso all’interno del progetto finanziato dalla Regione Marche “I giovani e il folklore”. Il Certamen gode del Patrocinio dell’Università di Macerta e dell’AICC (Associazione Italiana di Cultura Classica) e si avvale attualmente della collaborazione dei Chiarissimi Proff. Giuseppe Flammini e Patrizia Morelli. Il Certamen ha riscosso negli anni una crescita esponenziale di consenso e ha visto aumentare il numero dei partecipanti provenienti dalla Marche e da altre regioni italiane. Finalità L’Amministrazione Comunale di Ortezzano intende dare alla manifestazione “Certamen Latinum” una rilevanza nazionale per far sì che il concorso intitolato a Giuseppe Carboni assuma la stessa rilevanza di altre simili competizioni di Lingua Latina e perché essa diventi un importante veicolo per la scoperta e la valorizzazione di una significativa realtà territoriale, ambientale e sociale ricca di storia e di cultura; tutti aspetti questi che determinano le grandi potenzialità turistiche di un territorio. In genere le manifestazioni incentrate sulla traduzione di brevi testi latini quasi sempre sono volte a celebrare specifici autori o generi letterari (Cicerone, Certamen Ciceronianum Arpinas, Lucrezio, Certamen Lucretianum Naoniense e Certamen Lucretianum di Napoli, Varrone, Certamen Varronianum Reatinum, Cesare, Certamen Caesarianum ad Rubiconem, Sallustio, Certamen Sallustianum, Properzio, Certamen Propertianum, Virgilio, Certamen Vergilianum Neapolitanum, Orazio, Certamen Horatianum, Livio, Certamen livianum, Seneca, Certamen senecanum, Plinio, Certanem Plinianum, o autori di un periodo storico ( Certamen Traianeum) ecc…ecc…. Altre manifestazioni come il Certamen “Civis sum” propongono tematiche specifiche. Il Certamen Latinum di Ortezzano è tra i pochi concorsi che prendono in considerazione tutta la tradizione letteraria latina senza privilegiare un’epoca storica, un singolo autore, un genere letterario o un argomento prefissato. Esso intende far scoprire le caratteristiche linguistiche e comunicative di questa lingua così fortemente radicata nei nostri dialetti e ancora fortemente presente in vasti territori della nostra Europa attraverso complesse operazioni linguistiche che si sono generate nel tempo grazie alle azioni di sostrato e superstrato determinatesi dall’apporto delle varie civiltà che si sono succedute. Senza dimenticare che è ancora la lingua ufficiale della Chiesa Cattolica che diffonde ancora in Latino testi liturgici, normativi e teologici. Il recente Motu Proprio “Latina lingua” di Benedetto XVI afferma: “la conoscenza della lingua e della cultura latina risulta quanto mai necessaria per lo studio delle fonti a cui attingono, tra le altre, numerose discipline ecclesiastiche quali, ad esempio, la Teologia, la Liturgia, la Patristica ed il Diritto Canonico”. In un successivo passo del Motu Proprio il Papa scrive: “ Nella cultura contemporanea si nota tuttavia, nel contesto di un generalizzato affievolimento degli studi umanistici, il pericolo di una conoscenza sempre più superficiale della lingua latina, riscontrabile anche nell’ambito degli studi filosofici e teologici dei futuri sacerdoti. D’altro canto, proprio nel nostro mondo, nel quale tanta parte hanno la scienza e la tecnologia, si riscontra un rinnovato interesse per la cultura e la lingua latina, non solo in quei Continenti che hanno le proprie radici culturali nell’eredità greco-romana. Tale attenzione appare tanto più significativa in quanto non coinvolge solo ambienti accademici ed istituzionali, ma riguarda anche giovani e studiosi provenienti da Nazioni e tradizioni assai diverse”. Obiettivo della Lettera Apostolica promulgata il 10 novembre 2012 è quello di “sostenere l’impegno per una maggiore conoscenza e un più competente uso della lingua latina, tanto nell’ambito ecclesiale, quanto nel più vasto mondo della cultura. Per dare rilievo e risonanza a tale sforzo, risultano quanto mai opportune l’adozione di metodi didattici adeguati alle nuove condizioni e la promozione di una rete di rapporti fra Istituzioni accademiche e fra studiosi, al fine di valorizzare il ricco e multiforme patrimonio della civiltà latina.” Le finalità della conoscenza della lingua latina ed anche della greca, come ha ricordato di recente il filologo Luciano Canfora, vanno sicuramente oltre le considerazioni del Motu Proprio di Benedetto XVI e sono esaustivamente dichiarate nel Quaderno 3887 del 2.06.2012 di Civiltà Cattolica nell’articolo di padre Giandomenico Mucci che scrive tra l’altro: "E' opportuno che nella scuola italiana si continui a educare gli studenti alle lingue classiche (greco e latino), senza le quali sarebbe indiretto e superficiale l'accesso alla necessaria conoscenza del patrimonio dell'identità e della cultura dell'Occidente". Ed ancora: “ E' stato fatto notare che l'introduzione dell'opzionalità dello studio delle lingue classiche nei licei avviene in un contesto socio-culturale che incoraggia gli studenti a scegliere corsi di studio più facili e 'utili' e dispone quindi, alla lunga, alla scomparsa del greco e del latino nella scuola italiana. Rimane fermo invece il dovere di conservare la propria identità in un tempo come l'attuale nel quale identità e memoria sono insidiate dalla globalizzazione e dal multiculturalismo”. Sul forte richiamo alla difesa del latino e sull’interesse ribadito dagli studiosi si rimanda oltre che ai documenti citati anche ad alcuni articoli recentemente pubblicati a vario titolo (Il Latino oggi) Inoltre si può citare la rubrica settimanale Hortensius curata dal quotidiano Avvenire, i comunicanti in lingua latina di alcune emittenti anche straniere e i numerosi siti nazionali e non che propongono testi divulgativi, bollettini e informazioni in lingua latina. Il Comune di Ortezzano con il Certamen Latinum “Giuseppe Carboni” intende ricordare il suo figlio illustre, ravvivare l’interesse per lo studio della lingua e cultura latina, promuovere e valorizzare le peculiarità del proprio territorio senza dimenticare la realtà storica, sociale e linguistica della tradizione latina. La Valle dell’Aso su cui Ortezzano si affaccia è una realtà ricca di arte e di cultura, di bellezze paesaggistiche e ambientali, di strutture ricettive e di eccellenze nel campo della ristorazione e nel settore agroalimentare che meritano di essere conosciute e fatte conoscere attraverso ogni genere di risorse e iniziative, non ultime quelle culturali. Obiettivi Il Progetto Integrato promosso dall’Amministrazione Comunale nasce dalla consapevolezza che le risorse culturali, sociali ed economiche possono integrarsi e collaborare fattivamente per la promozione del territorio sia esso quello del Paese, sia dell’intera Valle dell’Aso. Il Certamen, in considerazione del sempre maggiore successo riscontrato negli anni, assolve degli obiettivi culturali ampiamente condivisibili come quello di tenere viva la figura di Giuseppe Carboni e quello di celebrare l’importanza della lingua e della cultura latina in una dimensione europea, promuovendo lo studio del latino come patrimonio culturale comune dell’Europa e come strumento di aggregazione, di contatto e di collaborazione internazionale tra studenti e docenti degli istituti secondari superiori europei in cui il latino è oggetto di studio. Inoltre, insieme alla valorizzazione delle molteplici risorse artistiche e culturali presenti sul territorio, al patrimonio librario e filologico ancora inedito lasciato dall’illustre latinista, alla promozione di un Centro studi a lui intitolato, al rilancio della Biblioteca che è dotata anche di queste ricchezze, il Certamen può risultare un veicolo di promozione di tutte le eccellenze locali È per questo che l’innovativa riproposta della XII edizione del Certamen ha suscitato entusiasmo e collaborazione da parte delle associazioni cittadine, le strutture ricettive e le forze economiche del territorio. Foto 1 Casa natale Foto 2 Chiesa di Sant’Antonio di Padova – Sarcofago del Prof. Carboni Foto 3 21 Ottobre 1956, 1° centenario della nascita del Prof. Carboni. Il Sottosegretario di Stato alla P.I. Maria Iervolino presenzia alle celebrazioni Foto 4 21 Ottobre 1956. Dopo l’omaggio alle spoglie del Prof. Carboni, gli alunni delle scuole elementari si recano in corteo davanti all’edificio scolastico da intitolare all’illustre cittadino. Foto 5 16 Ottobre 1956. Inaugurazione e intitolazione dell’edificio scolastico ristrutturato Foto 6 Biblioteca comunale. Contiene un fondo Carboni Ortezzano 30 Settembre 2013 Prof. Giuseppe Totò Foto 7 manoscritti del Professore