ISSN 0000-0000 ISSN 1562-5478 natura 2000 NOTIZIARIO NATURA DELLA COMMISSIONE EUROPEA DG ENV Numero 11 • Aprile 2000 INDICE IN PRIMO PIANO: Intervista esclusiva a Margot Wallström, Commissario europeo responsabile per l’Ambiente Pagine 2–3 INFO-GRAPHIC Tipi di habitat e specie della direttiva Habitat divisi per regione biogeografica e per Stato membro Pagina 4 OBIETTIVO SPECIE: Il ghiottone, Gulo gulo Pagina 5 Trattore appositamente realizzato con LIFE-Natura per ridurre al minimo i danni recati alle torbiere durante la raccolta delle canne, Savoia, Francia. Foto: M. Delmas, Conservatoire du patrimoine naturel de la Savoie IMPARARE A GESTIRE La selezione dei siti Natura 2000 non pretende di essere completa (cfr. barometro Natura pagine 67), ma ciò non ci impedisce di decidere sin dora come vadano gestiti. Margot Wallström, Commissario europeo responsabile per lAmbiente, ce lo ricorda nel corso di unintervista esclusiva (cfr. pagine 2 e 3). Le misure adeguate per i siti Natura 2000 dovrebbero essere già da ora integrate nei programmi di sviluppo rurali e regionali. Il ventaglio delle possibilità aperte è molto ampio e può annoverare interventi realizzati mediante contratti con agricoltori e forestali oppure attraverso la promozione commerciale e turistica dei prodotti locali. Per contribuire alla formulazione di tali progetti, le autorità responsabili di Natura 2000 potrebbero trarre ispirazione dalle esperienze raccolte nellambito dei progetti LIFE-Natura (cfr. pagine 8 e 9 sulla gestione di aree particolari, nelle quali è in corso un progetto internazionale sulla protezione dei pipistr elli). La conservazione dei siti di interesse comunitario presuppone, in primis, limpegno a non distruggerli. Questo lintento dellormai famoso Articolo 6 della direttiva Habitat. Per contribuire alla corretta interpretazione di tale articolo, la Commissione pubblicherà, nel corso di questo mese, una guida esplicativa sullargomento. Il documento in versione integrale, sarà reso disponibile sul sito Web Natura (indirizzo in quarta di copertina); il prossimo numero di questo notiziario recherà maggiori informazioni in merito. Evitiamo, comunque, di ridurre la natura dellEuropa ad un semplice insieme di articoli di una direttiva, per quanto importanti essi possano essere. Tutto il dibattito e limpegno attorno a Natura 2000 hanno uno scopo ben preciso: mantenere la straordinaria diversità dei siti e delle specie presenti in seno allUnione. Per citare un esempio, chi conosce il Gulo gulo (cfr. pagina 5)? BAROMETRO NATURA: L’ultimo aggiornamento del barometro del 17 marzo 2000 Pagine 6–7 SUL CAMPO: LIFE va sottoterra: analisi di un progetto internazionale di LIFENatura sui pipistrelli Pagine 8–10 NOTIZIARIO: Ultimi avvenimenti e pubblicazioni, riassunti Pagine 11–12 Il notiziario NATURA 2000 è prodotto dall’Unità di Conservazione della Natura della Direzione Generale Ambientale (DG ENV D.2) della Commissione Europea. IN PRIMO PIANO Margot Wallström, Commissario europeo per l’ambiente. INSERTO Una recente “Internet chat” con il Commissario. Foto: CE/ Lambiotte, Christian “Natura 2000 e una sfida straordinaria” Commissario Wallström Lestate scorsa lei ha annunciato al Parlamento europeo le sue priorità. Tra queste ha nominato i cambiamenti climatici, lacqua, i pesticidi, la relazione tra ambiente e salute e salute ma non la natura. Per ché? Cè un malinteso! Tutte le tematiche citate sono, a mio avviso, le nuove priorità per la Commissione; per le quali la deve prendere liniziativa, sia dal punto di vista politico che legislativo. Diverso è il caso della protezione della natura. I testi legali esistono, ma trovano scarsa attuazione. Quindi, invece di inventare nuove disposizioni, bisogna puntare ad individuare e gestire i siti sulla base al loro specifico valore naturale. Al Parlamento europeo promisi che avrei garantito la corretta attuazione dellattuale legislazione, ed è in questo ambito che rientra la conservazione della natura. Questo concetto è stato da me sottolineato anche in occasione di un incontro tenutosi di recente con le principali ONG europee del settore. Nei vari Stati membri la rete Natura 2000 è progredita con ritmi molto diversi. Come si spiega? Il contesto nazionale, quasi sempre, è il fattore determinante. In Grecia, ad esempio, le autorità hanno presentato un elenco più che esauriente, basato sul valore scientifico. Molti enti locali sono consapevoli dellimportanza della protezione dei siti per lo sviluppo del 2 NATURA 2000 11 • APRILE 2000 turismo naturalistico. Altri Stati membri hanno invece scelto di consultare i proprietari terrieri (è il caso della Finlandia) o i comuni (in Francia) già nella fase scientifica della selezione dei siti. Questa impostazione ha il vantaggio di coinvolgere la popolazione locale, ma comporta il rischio di ritardare lintero processo, soprattutto se non viene chiaramente spiegato sin dalla prima fase. Alcuni paesi, come il Regno Unito e la Svezia, hanno inizialmente scelto di proporre solo siti già protetti dalla legge nazionale. Questa scelta comporta uno snellimento del processo, ma è di interesse limitato in un contesto europeo. Quale sarebbe, dopo tutto, il valore aggiunto di una rete europea costituita solo da siti già protetti? Cosa risponderebbe alla domanda: perché Bruxelles si intromette nella gestione delle nostre foreste e dei nostri estuari? Risponderei così: nel 1992 i ministri degli Stati membri hanno adottato, allunanimità, una direttiva che prevede uno sforzo comune a favore della protezione del patrimonio naturale dellUnione. Oggi, con laiuto dei servizi a mia disposizione, sto attuando la decisione presa allora. Sono ben consapevole della reticenze incontrate, ma noi facciamo del nostro meglio per affrontare questo processo con apertura e disponibilità, e il notiziario Natura 2000 è un passo avanti in tal senso. E per quanto riguarda la sussidiarietà? La direttiva Habitat è un esempio calzante: 1. Gli Stati membri decidono di comune accordo ciò che intendono proteggere. Sono i tipi di habitat e le specie elencati negli allegati della direttiva Habitat e della direttiva Uccelli; 2. Ciascuno Stato membro contribuisce proponendo i siti da inserire nella rete Natura 2000; 3. La Commissione controlla che le proposte siano coerenti e, se necessario, notifica la presenza di eventuali carenze; 4. Ogni Stato membro decide poi quali sono gli strumenti migliori per gestire i siti poi ovviamente, li attua. Arrabida pSCI, Setubal, Portogallo. Foto: M. Lucio do Rosario. Per tornare al sua domanda, sono gli Stati membri che decidono come gestire le proprie foreste e i propri estuari. Intende forse dire che la Commissione lascia a tutti la libertà di agire come meglio crede? Al contrario, direi. Nel campo della natura, ma lo stesso vale per qualsiasi altra direttiva adottata dal Consiglio dei Ministri, gli Stati membri sono liberi di scegliere gli strumenti da utilizzare, ma spetta alla Commissione la responsabilità di verificare che gli obiettivi prestabiliti vengano raggiunti. Anche qui la direttiva Habitat rappresenta un valido esempio. Essa prevede che gli Stati membri adottino idonee disposizioni legislative, regolamentari e amministrative. La gestione di una zona umida o di una foresta, ad esempio, può essere meglio realizzata con un accordo agroambientale o silvo-ambientale con lagricoltore. Ma servaono anche interventi normativi per evitare, ad esempio, la costruzione di un porto o di unautostrada che potrebbero distruggere un estuario o una zona steppica. Se gli Stati membri non si conformano a queste indicazioni, la Commissione dovrà richiamarli agli impegni assunti. Molte critiche sono state rivolte a Bruxelles per aver bloccato i fondi strutturali in seguito allinsufficiente indicazione di siti per la rete Natura 2000, soprattutto in Germania. Cosa ne pensa? Facciamo un po di chiarezza. Se la Germania, e non è lunico paese in questa situazione, indugia nel proporre i siti per la rete Natura 2000, il problema è imputabile soprattutto a questioni di politica interna. I Länder hanno deciso di non trasmettere i propri siti alle autorità nazionali finché sussistono al loro interno differenze in merito alla nuova legge tedesca sulla protezione della natura. Il collega Michel Barnier, responsabile della politica regionale, e io stessa non possiamo chiedere ai paesi che hanno invece proposto siti per Natura 2000 ottemperando quindi al proprio dovere di proteggerli, mentre continua a esistere il rischio che vengano impiegati fondi strutturali per distruggerne altri altrettanto validi, solo perché un altro Stato membro è in ritardo sui tempi. Si tratta di adottare le precauzioni necessarie e garantire un trattamento equo a tutti gli Stati membri. Lopinione pubblica, tuttavia, la considera unintrusione degli eurocrati che bloccano progetti presentati da enti eletti democraticamente. Ritengo queste critiche ai miei servizi tecnici siano particolarmente ingiuste. Credetemi, se dipendesse da loro, preferirebbero approvare progetti validi di sviluppo economico, conformi a Natura 2000, invece di dover gestire centinaia di reclami o bloccare i fondi. In qualità di funzionari, essi hanno il dovere di attuare le direttive che sono state approvate non da loro, ma da politici, ministri e parlamentari europei. Detto questo, in occasione degli incontri con i rappresentanti delle autorità nazionali, non dimentico di far presente che i servizi a me affidati ed io siamo qui per aiutare gli Stati membri. Mi sono resa conto, dopo alcuni mesi trascorsi come Commissario, che alla Commissione riceviamo una gran quantida di informazioni. Vorrei considerare come nostro ruolo anche la comunicazione tra gli Stati membri di pratiche di successo. Albufera de Mallorca SPA, Majorca, Spagna. Foto: A.F. Inglada, Atecma Natura 2000 sembra vacillare proprio sul finanziamento futuro della gestione dei siti. Cosa p r opone? Col rischio di sorprenderla, ritengo che la questione dei finanziamenti non sia il nocciolo del problema. Laspetto principale è la mancanza di persone in grado di avviare i progetti e di garantire una sufficiente integrazione degli stessi nelle altre politiche. Tramite i fondi strutturali e la normativa sullo sviluppo rurale, sono a disposizione fondi notevoli a favore di attività concertate di gestione dei siti Natura 2000. Sarebbe un peccato lasciarsi sfuggire questa opportunità e dover tornare più tardi a chiedere altri fondi. Come tutti sanno, questi non sono stati previsti nelle prospettive finanziarie concordate dai Capi di stato al summit di Berlino. Quale ritiene sia il ruolo specifico di LIFE-Natura? Mi piace pensare a LIFE come a una specie di grande mini-fondo. Certo, se confrontata con i fondi strutturali o agricoli, LIFE-Natura non è che una goccia in un oceano; ma spesso è la prima goccia che annuncia larrivo di una precipitazione feconda. LIFE-Natura offre la possibilità di sperimentare varie tecniche e può essere il punto dincontro tra persone che, altrimenti, non avrebbero forse avuto modo di conoscersi. È una scuola di integrazione delle politiche. È il segno visibile che Bruxelles si sta interessando alle problematiche locali. Ecco perché intendo continuare a visitare i progetti sul campo e a incoraggiare i miei servizi a collegare il loro lavoro giornaliero, di attuazione delle direttive, al monitoraggio di progetti specifici. Quando ha assunto le Sue funzioni, prevedeva di dover dedicare tanto tempo alla conservazione della natura? Francamente, no. Ma non ho rimpianti. Natura 2000 è una sfida avvincente: la creazione di una delle reti più importanti al mondo, non di riserve naturali, ma piuttosto di siti gestiti tenendo conto del loro valore naturale. Questo ci darà credibilità, soprattutto nei confronti dei nostri vicini a est che, in questo momento, si stanno accingendo a dare il proprio contributo a Natura 2000. È una sfida a cui vale sicuramente la pena di dedicare qualche anno. NATURA 2000 11 • APRILE 2000 3 INFOGRAPHIC Distribuzione dei tipi di habitat e delle specie elencati nella Direttiva Habitat per regione biogeografica e Stato Membro Regioni biogeografiche Superficie in % dello UE Habitat Mediterranea Specie 27,2% 142 386 24% 118 132 Continentale 20,3% Boreale 20,2% 135 84 173 99 Alpina 8% 100 165 Macaronesica 0,3% 38 151 Atlantica 81 103 Source : CTE-CN updated on 12/99 69 90 37 57 25 41 60 77 34 51 93 21 38 60 88 29 139 91 134 69 204 94 112 264 120 186 132 4 NATURA 2000 11 • APRILE 2000 90 OBIETTIVO SPECIE Il ghiottone – Gulo gulo Photo: Bill Coster/NHPA. Può succedere che, in questo nostro piccolo continente affollato, esistano ancora grandi mammiferi di cui non abbiamo mai sentito parlare? Beh, quante persone saprebbero descrivere un esemplare di ghiottone? Membro più grande della famiglia dei Mustelidi, questo animale assomiglia a un piccolo orso, pesa all’incirca 10–30 kg, ma si differenzia per le orecchie più piccole e la coda più lunga. Il fatto che l’abbiano visto solo pochissime persone non sorprende, se si tiene presente che questa specie vive nelle foreste boreali scarsamente abitate della Scandinavia settentrionale; e, anche qui, ogni 200–500 km² c’è solo un ghiottone in cui ci si può imbattere! La Svezia e la Finlandia sono gli unici paesi dell’UE in cui vive questa specie in via di estinzione (popolazione stimata: 250–500 esemplari). Sebbene sia una specie protetta in entrambi i paesi dagli anni sessanta, non aumenta di numero da almeno 30 anni perché questo animale ha un debole pericoloso per la carne di renna, sostegno economico delle comunità Sami. Quindi, sebbene la legge ammetta l’uccisione di alcuni individui problematici, la caccia di frodo resta la principale causa di mortalità degli esemplari adulti nelle zone di pascolo delle renne. Questa teoria sembra essere convalidata dal fatto che in Finlandia, al di fuori di queste zone, si è notato un leggero aumento della popolazione di ghiottoni. Per cercare di risolvere questo dilemma, in Svezia è stato recentemente introdotto un nuovo sistema di risarcimento dei danni causati dai carnivori in ciascuno dei 51 distretti di pascolo delle renne. L’aspetto innovativo di questo sistema è che esso si basa sul numero di carnivori presenti nella zona e non sul numero di renne uccise. Una famiglia di ghiottoni, ad esempio, frutterebbe proventi equivalenti al valore di mercato di 200 renne. Questo sistema innovativo mira a garantire nel prossimo futuro una maggiore tolleranza verso questa specie. Nel frattempo è necessario approfondire la ricerca al fine di conoscere gli altri bisogni basilari di conservazione di questo piccolo predatore sconosciuto. NATURA 2000 11 • APRILE 2000 5 BAROMETRO NATURA (del 17/3/00) Stato membro Direttiva uccelli Numero dei siti designati Area totale (km2) % del territorio nazionale Mappe dei siti Schede Natura 2000 Progressi Nota bene: Il barometro natura si basa sulle informazioni ufficiali dagli Stati Membri. Diversi siti possono essere stati, totalmente o parzialmente, proposti ai sensi di ambedue le direttive. Non è quindi possibile sommare i valori. La percentuale della superficie è indicativa. Fa riferimento al totale dellarea proposta, terrestre e marina, riferita alla superficie dellarea terrestre dello Stato Membro. Veri Stati Membri hanno designato parti rilevanti delle loro acque costiere. Alcuni Stati Membri hanno proposto vaste aree che includono zone cuscinetto. Altri hanno limitato le loro proposte alle core areas (zone chiave interne). Tuttavia larea può comprendere ora anche le zone periferiche da quando larticolo 6 della Direttiva Habitat si applica anche alle nuove attività previste al di fuori di un sito Natura 2000, ma che probabilmente avranno conseguenze allinterno del sito stesso. La valutazione globale delle liste nazionali potrà essere modificata, con aggiunte o riduzioni, a seguito di analisi scientifiche più complete, in particolare durante i seminari biogeografici relativi. 36 4.313 14,1% Danmark 111 9.601 22,3% Deutschland 553 14.658 4,1% 52 4.965 3,8% España 179 34.876 6,9% France 115 8.112 1,5% Ireland 109 2.236 3,2% Italia 268 11.279 3,7% Luxembourg 13 160 6,2% Nederland 30 3.552 8,5% Österreich 73 11.931 14,2% Portugal 47 8.468 9,2% Suomi 440 27.500 8,1% Sverige 301 22.820 5,1% United Kingdom 198 7.895 3,2% 2.525 173.691 België/Belgique Ellas altamente insufficiente incompleta incompleta completa completa completa, ➙ Per maggiori informazioni contattare: Micheal OBriain, DG ENV.D.2 per Classificazione ZPS 6 NATURA 2000 11 • APRILE 2000 progressi n Stato membro Direttiva habitat Numero di siti proposti Totale area proposta (km2) % del territorio nazionale Mappe dei siti Schede Natura 2000 Valutazione delle liste nazionale België/Belgique Il Barometro Natura: Aggiornamenti sullo stato di avanzamento Danmark • 102 913 3% 194 10.259 23,8% 1126 10.956 3,0% 234 26.522 20,1% 867 88.076 17,4% 1029 31.440 5,7% 259 3.007 4,3% 2.507 49.364 16,4% Italia 38 352 13,6% Luxembourg 76 7.078 17% Nederland 113 9.450 11,3% Österreich 65 12.150 13,2% Portugal 1.381 47.154 13,9% Suomi 1.919 46.300 11,3% Sverige 340 17.660 7,3% 10.250 360.681 e/o non digitalizzata Deutschland ➙ Ellas España ➙ France Ireland • Non ci sono molti progressi dall’ultimo numero della Newsletter Natura per quanto riguarda i Siti di Importanza Comunitaria ai sensi della Direttiva Habitat. Gli aumenti più significativi riguardano la lista nazionale spagnola, già sostanziosa, che è aumentata di 183 siti (+13169 km2), grazie sostanzialmente ad aumenti nelle isole Canarie. L’Irlanda continua ad aggiungere, lentamente ma costantemente, nuovi siti alla sua lista nazionale, sostanzialmente ancora insufficiente (121 siti aggiunti). Alcuni altri siti sono stati proposti dalla Germania e dalla Grecia. Parimenti, ci sono stati pochi progressi nella classificazione delle ZPS. L’unico sostanziale aumento si riferisce a 4 nuovi siti (1012 Km2) in Aragona, Spagna. United Kingdom altamente insufficiente e digitalizzata Elenco sostanziale ma ancora incompleto digitalizzati e convalidata completa Per maggiori informazioni contattare: Fotios Papoulias, DG ENV.D.2 per Proposta SIC. notevoli dallultimo barometro natura NATURA 2000 11 • APRILE 2000 7 SUL CAMPO Rhinolophus ferrumequinum. Foto: F. Schwaab. LIFE va sottoterra Immaginiamo di compiere unescursione organizzata nellambito del programma transnazionale finanziato da LIFE sui pipistrelli in Germania, Belgio, Francia e Lussemburgo: penetrare in lunghe e scure gallerie segnate da fenditure aperte e cosparse di mucchi di detriti, racchiuse da mura di cemento putrescente, mattoni ammuffiti o rocce frammentate, cercando costantemente di schivare lacqua che gocciola dallalto. Qui e là, rottami metallici arrugginiti. Quando le torce si spengono, regna loscurità più nera. Perché LIFE dovrebbe investire i propri fondi in questo labirinto spettrale e senza vita di strane cavità sotterranee? Rete di ambienti protetti dei pipistrelli. 8 NATURA 2000 11 • APRILE 2000 Perché esse rappresentano la dimora prescelta dai pipistrelli per il letargo. Ogni anno, tra novembre e marzo, questi mammiferi volanti cercano cantucci e anfratti reconditi e appartati in cui temperatura e umidità si mantengano il più possibile costanti. Qui si collocano a riposo e il loro metabolismo scende al minimo. Nel ciclo vitale del pipistrello questa è il periodo più pericoloso; un minimo disturbo in questo periodo di vitalità sospesa può avere per loro conseguenze fatali. Massimo silenzio sul fronte occidentale In tutta lEuropa nord-occidentale i pipistrelli sono in via di estinzione, esposti allattacco di tre fattori: disturbo durante il periodo di letargo, disturbo durante la riproduzione in estate e perdita di opportunità alimentari a causa di cambiamenti del proprio habitat. Seguendo la strategia di un passo alla volta, i beneficiari di questo progetto LIFE, una piccola ONG che si occupa della salvaguardia dei pipistrelli e si chiama Association transfrontalière pour la protection des chauves-souris, hanno deciso di affrontare il problema del disturbo durante il letargo che, dal punto di vista tecnico, è la minaccia più diretta. Limpostazione seguita è veramente europea, in quanto si basa su di unarea coerente dal punto di vista biogeografico, per una superficie totale di 125.000 km². Benché questa strategia risulti particolarmente complessa dal punto di vista amministrativo, essa è SPECIE DI PIPISTRELLI INTERESSATE (Allegato II + Allegato IV direttiva Habitat) ALLEGATO II & IV Rhinolophus ferrumequinum Rhinolophus hipposideros Myotis myotis Myotis emarginatus Myotis dasycneme Myotis bechsteinii Barbastella barbastellus SOLO ALLEGATO IV Myotis mystacinus Myotis brandtii Myotis daubentonii Myotis nattereri Plecotus auritus Plecotus austriacus Eptesicus serotinus Eptesicus nilsonii Pipistrellus pipistrellus Pipistrellus nathusii Nyctalus noctula Plecotus austriacus Foto: F. Schwaab. sensata dal punto di vista ecologico, poiché 20 specie di pipistrelli europei su 30 vivono in questa area. Otto di queste specie sono comprese nellAllegato II della direttiva Habitat. La maggior parte delle popolazioni coinvolte in questo progetto vive in gruppi di esigue dimensioni, eccezion fatta per un numero limitato di colonie piuttosto numerose. Questo, tuttavia, non rende a pieno la loro importanza: per 7 specie su 8 il limite settentrionale occidentale del loro areale di distribuzione si trova nellarea del progetto. Qui le popolazioni risultano più sensibili ai mutamenti e alle perturbazioni ecologiche. Le persone che giocano a Batman I rifugi tradizionali per il letargo (come le grotte), presenti in questa zona, sono diventati inospitali per un maggiore disturbo antropico ma, grazie agli eventi storici, non mancano valide alternative. La terra è cosparsa di fortini e bunker sotterranei costruiti nel corso delle grandi guerre europee: 187071, 191418 e 193945. La zona è ricca di tunnel e pozzi appartenenti a cave e miniere in disuso, di gallerie ferroviarie abbandonate e di ampi scantinati di antiche abbazie, ecc. Ambienti stupendi in cui i pipistrelli possono trascorrere il periodo del letargo; è tuttavia sorprendente il numero delle persone irresistibilmente attratte da questi spazi sotterranei: bambini curiosi e adolescenti temerari, speleologi e collezionisti di minerali, appassionati di giochi guerra, persone strambe che rifuggono la luce del giorno per celebrare messe nere. Gli investitori fantasiosi vi intravedono possibilità di sviluppo come attrazioni turistiche e culturali. Lobiettivo principale del progetto era porre fine al disturbo chiudendo questi spazi prediletti dai pipistrelli per il loro letargo, lasciando nel frattempo aperture per i chirotteri. Allinizio alcune di queste zone sono state acquistate, ma più sovente sono stati presi accordi con i proprietari per lo svolgimento delle opere necessarie. Nonostante tutti gli sforzi profusi per coinvolgere e informare gli interessati e i residenti, nel corso del progetto si è avuto modo di scoprire quanto intensa sia lattrazione sinistra che alcune persone provano verso gli ambienti sotterranei, a giudicare dalle reazioni assai violente e tenaci che si sono registrate al momento della chiusura delle entrate ai bunker e alle miniere. Per forzare porte ed entrate murate, si è persino fatto ricorso a mezzi pesanti, oppure si sono scavate gallerie per aggirarle. Il progetto LIFE ha ben presto provveduto ad abbattere le strutture leggere precedentemente erette e ha investito in barre e porte dacciaio sufficientemente resistenti anche per un caveau (il lato positivo è che sono stati conferiti ordini per un valore di 400,000 € alle PMI del settore). Uno strepitoso successo Nel 1995 sono stati identificati 140 siti di svernamento dei pipistrelli e, secondo stime prudenziali, il progetto LIFE è riuscito a proteggerne la metà. Durante il triennio in cui è stato attuato il progetto, 143 siti (più altri 22 realizzati utilizzando fondi provenienti da varie fonti pubbliche e private attratte dalla risonanza del progetto LIFE) sono stati resi sicuri per i pipistrelli. Quando si parla di successo LIFE apre le porte per chiuderle Una delle cause che spiegano questo incredibile successo è stata riscontrata anche in altri progetti LIFE: il sostegno dellUE, attuato mediante un intervento di co-finanziamento LIFE, ha conferito al beneficiario unaura di credibilità, le autorità (militari, società minerarie, Ministero del Tesoro, ecc.) non avevano nemmeno voluto parlare con questi conservazionisti un po matti quando si erano presentati. Ma quando sono tornati con la benedizione ufficiale dellUE e il consistente sostegno finanziario di un contratto LIFE-Natura, latteggiamento con cui sono stati accolti è mutato radicalmente LAssociazione è riuscita a creare ottimi rapporti di lavoro con una schiera di autorità competenti dellarea, tra cui diverse autorità militari. Ne sono derivate alcune situazioni di reciproco vantaggio. Lesempio migliore è rappresentato dalla città di Lussemburgo, cosparsa di casematte, un dedalo di fortificazioni militari risalenti al 17° secolo. Dopo lunghe discussioni con le autorità e gruppi interessati allo sviluppo di un turismo culturale, alla realizzazione di parcheggi sotterranei, gallerie darte e discoteche, si è giunti alla stesura di un piano di gestione in cui vengono definite le parti riservate esclusivamente ai pipistrelli e quelle, invece, da destinare ad altri progetti, sotto la vigilanza attenta delle autorità urbane che ne devono garantire lattuazione. Notevole è stato linvestimento del progetto in attività di sensibilizzazione, Per chiudere gli ambienti dei pipistrelli è necessaria una tecnologia della sicurezza pesante. Photos: F. Schwaab. NATURA 2000 11 • APRILE 2000 9 SUL CAMPO segue necessarie a causa dei conflitti con altri utenti e dei pregiudizi diffusi tra lopinione pubblica. Tali sforzi sono stati riconosciuti con laggiudicazione del premio LIFE nellottobre 1999. Nel novero delle realizzazioni principali rientrano una mostra interattiva itinerante nella regione, che è già stata visitata da 200.000 persone, e due videofilm di qualità. Le persone impegnate nel progetto hanno tenuto più di 150 riunioni pubbliche nei paesi interessati dalla realizzazione pratica degli interventi, con lobiettivo di convincere i cittadini e, quindi, diffondere la notizia. Con questi interventi si invitavano le persone a segnalare il ritrovamento di pipistrelli morti o feriti nonché a riferire di pericoli imminenti: la conseguenza è stato il salvataggio di due aree di riproduzione che stavano per essere distrutte in Lor ena. Ali sull’Europa Dal punto di vista della conservazione, questo progetto ha riscosso un incredibile successo: i siti di svernamento di tutti gli esemplari di pipistrelli delle specie note presenti in ciascuna delle sette sotto-regioni coinvolte nel progetto sono stati protetti RIQUADRO SUL CICLO VITALE DEL PIPISTRELLO Estate In estate le femmine della colonia diventano molto scrupolose e curano con estrema attenzione il proprio alloggio che deve essere surriscaldato, tranquillo e con abbondanti riserve di cibo. In questo periodo gli esemplari giovani e i maschi vengono temporaneamente separati dalle femmine. Inverno L’ambiente invernale ideale per i pipistrelli deve avere una temperatura stabile, una elevata umidità relativa ed essere praticamente privo di correnti d’aria. Gli spazi sotterranei (caverne, anfratti, ecc.) presentano solitamente tali condizioni, ma alcune specie preferiscono trascorrere l’inverno in un albero cavo o all’interno di qualche costruzione. Illustrations: Hervé Fagnier. Source: Chauves-Souris sans frontières. in percentuali che vanno dal 50% (Renania settentrionale-Vestfalia) all85% (Champagne-Ardenne). Molti nuovi siti sono stati aperti o ripristinati, offrendo così ulteriori possibilità di letargo e colmando le lacune presenti nella rete esistente. In molti di questi ambienti protetti si è notato un aumento marcato (fino al 100%) del numero di esemplari in letargo. Per ulteriori informazioni (in francese, tedesco e inglese): Signora Christine Harbusch, Orscholzerstraße 15, D-66706 Keßlingen, tel. + 49-6865-93934, fax + 49-6865-93935, e-mail: m e y e r _ h a r b u s c h @ t - o n l i n e . d e PROGETTI LIFE-NATURA RIGUARDANTI I PIPISTRELLI IN ALTRI PAESI La regione Castiglia-León, nella Spagna nord-occidentale, ospita 24 delle 25 specie di pipistrelli individuate nella Penisola Iberica. Queste popolazioni, tra cui 10 specie elencate nell’Allegato II della direttiva Habitat, soffrono a causa di perturbamenti che intervengono durante la stagione del letargo e per la perdita di opportunità trofiche dovuta a cambiamenti dell’habitat. Dal 1996 è in corso un progetto LIFE-Natura che prevede la chiusura alle persone dei siti di svernamento e l’allestimento di altri ambienti artificiali che fungono da “nursery”. Anche, qui, come per i pipistrelli dell’Europa nord-occidentale, le costruzioni dell’uomo sono diventate importanti rifugi. Molte gallerie ferroviarie abbandonate sono state chiuse e i solai di vecchie chiese riparati per favorire la riproduzione. Tra i siti più insoliti è stato individuato un rifugio sotterraneo nei giardini del palazzo della famiglia reale spagnola. Un progetto LIFE-Natura avviato nel 1998 nelle Isole Canarie riguarda uno strano habitat, costituito da tunnel di lava sotterranei, in cui vivono molte varietà di invertebrati troglofili e una specie di pipistrelli indigena delle Canarie (Plecotus teneriffae). Grazie allo studio di questa specie e di altri 6 pipistrelli che popolano queste gallerie, sarà possibile integrare le norme sulla loro conservazione nei piani di gestione dei siti di interesse comunitario proposti (SICp) a livello di superficie. Per proteggere i 15 tunnel maggiormente esposti a pericolo, il progetto prevede inoltre l’installazione di cancelli e l’assunzione di guardie specializzate. Due specie Rhinolophus e una terza specie di pipistrello indicata nell’Allegato II sono l’obiettivo di un progetto LIFE-Natura in corso in Lombardia, Italia. Dopo aver realizzato la cartografia dei principali siti dei pipistrelli presenti nella regione, il progetto è proseguito con l’acquisto di alcune grotte più vulnerabili in modo da poterle gestire adeguatamente. È stato avviato anche un progetto pilota sulla gestione dei prati magri e del bosco per favorire la diffusione delle popolazioni di pipistrelli. Un programma di sensibilizzazione sulla funzione ecologica e l’importanza dei pipistrelli, rivolto alle scuole e ai residenti, ha avuto riscontro positivo con un conseguente aumento dell’interesse e del coinvolgimento della popolazione locale nella conservazione attiva dei pipistrelli. Nell’ambito di un più ampio progetto del 1993 di preparazione a Natura 2000 in Portogallo, LIFE-Natura ha dato l’avvio un piano nazionale sui pipistrelli. Nel novero dei principali interventi rientrano l’accesso disciplinato ai siti di riproduzione, il miglioramento dell’habitat e la pubblicazione di materiale informativo. 10 NATURA 2000 11 • APRILE 2000 NOTIZIARIO La settimana LIFE– un successo incoraggiante Dal 21 al 23 ottobre 1999 la Commissione ha ospitato la prima settimana LIFE a Bruxelles. A questo evento, durato tre giorni, hanno preso parte più di 2000 persone della più svariata appartenenza: Portogallo, Finlandia, ONG, amministrazioni pubbliche, LIFE-Natura, LIFE-Ambiente, LIFE-Paesi terzi, ecc. Questa entusiasmante varietà di presenze e di bagagli culturali ha dato vita a discussioni interessanti durante i seminari e tra i vari stand espositivi dei diversi progetti. Il messaggio che si potrebbe cogliere dallevento è linvito rivolto a LIFE III a dare maggior risalto ai risultati conseguiti e a favorire scambi di esperienze più approfonditi a tutti i livelli, dallambito locale a quello europeo. Errata corrige La didascalia della foto pubblicata in basso alla pagina 6 dellultimo numero del notiziario è Sterna paradisaea e non Sterna albifrons. Preparativi in corso per LIFE III Contrariamente a quanto asserito nel numero precedente del notiziario, questa primavera non si avrà alcuna tornata di domande per LIFE III. Causa il prolungarsi delle trattative tra Parlamento europeo e Consiglio dei Ministri, tra laltro relative anche alla dotazione finanziaria, la Commissione non ha potuto indire un primo bando per proposte di progetti. Per aggiornamenti sugli ultimissimi sviluppi, si consiglia di consultare il sito Web della DG Ambiente (indirizzo a pagina 12). Orientamenti per le relazioni sulle attività Ecco qualche buona notizia soprattutto per chi considera la stesura delle relazioni tecniche sulle attività dei progetti LIFE-Natura un compito estremamente oneroso. La Commissione ha recentemente formulato una serie di orientamenti pratici informali per la presentazione di tali relazioni, con lintenzione non solo di semplificare il compito di gestione e controllo dei progetti, sia della Commissione che del beneficiario, ma anche nellintento di favorire la stesura di relazioni di migliore qualità. Questa iniziativa dovrebbe inoltre GUIDELINES FOR PREPARING REPORTS TO THE COMMISSION LIFE II NATURE PROJECTS EUROPEAN COMMISSION contribuire a diffondere su vasta scala i risultati importanti che sono stati raggiunti e a intensificare gli scambi e le relazioni tra i vari progetti. Lopuscolo orientativo verrà inviato a tutti i beneficiari LIFE e potrà essere scaricato dal sito Web della DG Ambiente. Seminario sulla direttiva Uccelli In occasione del 20° anniversario della direttiva Uccelli, lAgenzia nazionale danese per le foreste e la natura ha organizzato una conferenza che si è tenuta nella città natale di Amleto, Helsingør, dal 18 al 20 novembre. La conferenza perseguiva un triplice scopo: fare il punto sugli ultimi 20 anni di attuazione della direttiva, indicare le prospettive future, soprattutto alla luce dellimminente allargamento dellUE e mettere a fuoco le interazioni positive tra gli uccelli e luomo. La principale conclusione è che cè ancora molto lavoro da fare per attuare la direttiva e che bisogna dare priorità a questo aspetto e alla costituzione della rete Natura 2000, prima di pensare ad apportare modifiche alla legislazione. Impiego dei fondi strutturali per la conservazione della natura e la creazione di posti di lavoro LIstituto per una Politica Europea dellAmbiente ha predisposto una serie di fascicoli informativi che illustrano le modalità da seguire per attingere ai possibili finanziamenti da destinare alla conservazione della natura mediante la nuova generazione dei Fondi Strutturali 20002006. I fascicoli sono divisi in due parti: la prima contiene informazioni di carattere generale sugli orientamenti politici e sui Fondi, mentre la seconda annovera alcuni casi studio tratti dai vari Stati membri. In essi vengono illustrati gli argomenti principali e i vantaggi nonché alcuni ostacoli che possono insorgere quando si fa ricorso ai Fondi Strutturali per promuovere la conservazione della natura e la creazione di posti di lavoro. Questi fascicoli, evidenziando le alternative disponibili, si presentano come utile guida. I documenti sono disponibili in tutte le lingue dellUE. Rivolgersi a Janet Dwyer, IEEP, Dean Bradley House, 52 Horseferry Rd, London SW1 2AG, UK. Fax +44 171 799 2600; e m a i l : j d w y e r @ i e e p l o n d o n . o r g.uk La Francia condannata per non aver adeguatamente protetto il ‘Marais Poitevin’ Nellultima sentenza relativa alla direttiva Uccelli pronunciata il 25 novembre 1999 (Causa C-96/98) la Corte di Giustizia europea ha giudicato la Francia inadempiente per non aver adeguatamente protetto larea Marais Poitevin, zona umida di importanza internazionale per gli uccelli migratori che si spostano lungo il litorale atlantico. Nella sentenza si legge che la Francia: non avendo classificato come Zona di Protezione Speciale (ZPS) unarea sufficiente del sito; non avendo adottato le misure necessarie a conferire uno status giuridico sufficiente alla ZPS esistente; non avendo adottato misure appropriate ad evitare il deterioramento della ZPS e di altre aree del Marais Poitevin a cui va riservata tale protezione, non ha ottemperato agli obblighi previsti dallArticolo 4 della direttiva Le zone umide naturali, un tipo di habitat di importanza fondamentale per gli uccelli nella zona Marais Poitevin, hanno subito un grave deterioramento a causa di interventi di drenaggio e bonifica realizzati per la coltivazione e per altre pratiche agricole più recenti. Rispondendo alle argomentazioni sollevate dalla Francia, la quale sosteneva che gli aiuti comunitari a favore dellagricoltura erano svantaggiosi per lagricoltura compatibile con i requisiti di conservazione previsti dalla NATURA 2000 11 • APRILE 2000 11 NOTIZIARIO segue La conservazione dei pesci d’acqua dolce – possibilità per il futuro Un numero crescente di progetti LIFE ha come oggetto specie di pesci dacqua dolce. Si sta organizzando una conferenza nellambito del progetto LIFE-Natura riguardante il destino del piccolo Saramugo indigeno, Anaecypris hispanica. Intento di questa manifestazione è di radunare gli esperti europei per uno scambio di esperienze su tutti gli aspetti della conservazione dei pesci dacqua dolce nelle regioni temperate e tropicali. Le discussioni verteranno inizialmente su argomenti relativi alla biologia e alla diffusione di specie rare e in via di estinzione, per poi concentrarsi sui vincoli e le opportunità inerenti alla salvaguardia dei pesci. La conferenza si terrà nel mese di novembre in Portogallo; contattare: Prof. M.J. Collares-Pereira, Centro de Biologia Ambiental, Faculdade de Ciencias da Universidade de Lisboa, 1749-016 Lisbona, Portogallo. Tel +351 21 7573141; fax +351 21 7500028; email [email protected] oppure visitare il sito del progetto: http://i.am/anaecypris Novità sul sito Web della Commissione Anche il sito Web della Commissione è in corso di trasformazione; è stato installato un nuovo programma sugli uccelli europei più minacciati. Partendo dalle specie incluse nellallegato I della direttiva Uccelli è ora possibile individuare, per ogni uccello, il nome comune, la descrizione fisica, i luoghi in cui si trova, il numero degli esemplari esistenti e i motivi per cui esso necessita NATURA 2000 NEWSLETTER Redattori: Bertrand Delpeuch (DG ENV.D.2), Kerstin Sundseth (Ecosystems LTD., Brussels) Hanno contribuito a questo numero:Bertrand Delpeuch, Anton Gazenbeek, Marc Maury, Mariella Fourli, Michael O’Briain, Fotios Papoulias, Kerstin Sundseth, Concha Olmeda, Oliviero Spinelli, Marc Thauront. Questo notiziario è pubblicato tre volte allanno ed è disponibile in inglese, francese, tedesco, spagnolo e italiano. Per essere inclusi nell’indirizzario, mandate il vostro nome e indirizzo alla DG ENV.D2,TRMF 02/04, European Commission, 200 Rue de Loi, B-1049 Brussels. Fax: +322 296 9556. In alternativa potete consultare il sito web della DG ENV: http:// europa.eu.int/comm/environment/natura/home.htm dove troverete questo notiziario ed altri documenti collegati alla politica della conservazione della natura. 12 NATURA 2000 11 • APRILE 2000 The European Commission Environment WELCOME TO THE NATURE CONSERVATION HOMEPAGE EU Nature conservation policy is based on two main pieces of legislation - the Birds directive and the Habitats directive - and benefits from a specific financial instrument - the LIFE-Nature fund. Its priorites are to create the European ecological network (of special areas of conservation), called NATURA 2000, and to integrate nature protection requirements into other EU policies such as agriculture, regional development and transport. More information on: NATURA 2000 network EU nature legislation LIFE-Nature fund List of available documentation Nature protection services: Member States and Commission NEW Discover the species of the Birds Directive [ LEGISLATION ] - [ POLICY AREAS ] - [ FUNDING OPPORTUNITIES ] - [ PRESS RELEASES and EVENTS ] - [ PUBLICATIONS ] - [ KEY SPECIES ] - [USEFUL LINKS] di protezione. Per le specie di uccelli considerate prioritarie ai fini dei finanziamenti LIFE è inoltre disponibile copia integrale dei piani dazione elaborati da BirdLife International e in parte finanziati dalla Commissione europea. Ciò si integra perfettamente nellultimo aggiornamento della relazione sulle ZPS, anchessa disponibile sul sito Web. Lindirizzo del sito è in parte cambiato; quello attuale è: http:// europa.eu.int/comm/environment/ nature/home.htm. Per i contatti con i funzionari della Commissione via e-mail si tenga presente che è stato adottato un nuovo sistema standard per la creazione degli indirizzi: [email protected] tutto minuscolo. Altri siti Web Ecco lultima serie di altri siti Internet LIFE-Natura che hanno recentemente attirato la nostra attenzione: Conservazione della fauna e della flora nelle Canarie. http:// www.gobcan.es/medioambiente/ biodiversidad/ Piano di recupero per la berta minore delle Baleari, Puffinus puffinus mauretanicus. http:// www.life-puf finus.or g/intr od.htm Il Parco Nazionale Waddensea nello Schleswig-Holstein. http:// www.sh-nordsee.de/nationalpark Orford Ness nel Regno Unito. http:// www.nationaltrust.org.uk/or fordness Il notiziario Natura 2000 non riflette necessariamente il punto di vista ufficiale della Commissione Europea. La riproduzione è autorizzata, eccetto per motivi commerciali, a condizione che sia citata la fonte. Stampato su Cyclus Print 115 gr/m3 carta riciclata al 100%. Design Nature Conservation Bureau, UK UFFICIO DELLE PUBBLICAZIONI UFFICIALI OFFICE FOR OFFICIAL PUBLICATIONS DELLE EUROPEE OF THECOMUNITÀ EUROPEAN COMMUNITIES L-2985 Luxembourg CR-AA-00-001-IT-C “Sands of Time” Questo libro è stato realizzato nellambito del progetto LIFE-Natura relativo alle dune sulla costa Sefton nellInghilterra nord-orientale, che ha ottenuto un riconoscimento. Corredata da stupende fotografie, cartine e diagrammi, questopera accompagna il lettore alla scoperta della storia degli utilizzi di questa fascia costiera e spiega la formazione delle dune e il loro sviluppo nel tempo. Essa descrive poi le varie specie vegetali e animali presenti in questa zona di importanza internazionale e illustra il lavoro attualmente in corso per la loro conservazione e gestione. Rivolgersi a John Houston, Sefton Metropolitan Borough Council, Balliol House, Stanley Precinct, Bootle L20 3AH, UK. Tel +44 151 934 2959; Fax +44 151 934 2955 14 direttiva Uccelli, la Corte ha dichiarato che, se anche così fosse, ciò non autorizzerebbe gli Stati membri a contravvenire agli obblighi imposti dalla direttiva, in particolare per quanto riguarda la necessità di adottare interventi opportuni per salvaguardare le ZPS. IMPORTANT LEGAL NOTICE The information on this site is subject to a disclaimer and copyright notice