Alcuni aspetti chiave e preliminari:
 Una visione d’ insieme
 La domanda dello studio
 I soggetti dello studio
 Le variabili e i metodi dello studio
 L’ ipotesi nulla e la stima della numerosità
campionaria
 I disegni di studio
 Aspetti etici
 La raccolta dei dati
Struttura di uno studio
Domanda dello studio
– Qual è la domanda che lo studio si pone ?
Rilevanza
– Perché lo studio è importante ?
Disegno di studio
– Come è strutturato lo studio ?
Struttura di uno studio
Soggetti
– Chi sono i soggetti dello studio e come saranno
selezionati ?
Variabili
– Quali misurazioni saranno effettuate ?
– Qual è la variabile di outcome ?
– Quali variabili corrispondono ai predittori ?
Struttura di uno studio
Analisi statistica
– Qual è l’ ipotesi dello studio ?
– Qual è la numerosità campionaria necessaria per
rispondere alla domanda ?
– Qual è l’ approccio analitico necessario per
rispondere alla domanda ?
Lo studio in breve: esempio
Domanda dello studio
– La supplementazione di calcio a donne in postmenopausa
previene la comparsa di fratture ?
Rilevanza
– I dati disponibili in letteratura sono contrastanti e
ottenuti da disegni di studio inadeguati [non è vero,
ma lo assumiamo per ragioni didattiche]
Disegno di studio
– Studio randomizzato controllato
Lo studio in breve: esempio
Soggetti
– Donne in post-menopausa: un gruppo
supplementato per 5 anni con calcio e uno non
supplementato.
Variabili
– Outcome: numero di fratture nei 5 anni dello
studio.
– Predittore: la supplementazione di calcio.
Svolgimento di uno studio
Svolgimento di uno studio
Svolgimento di uno studio
Svolgimento di uno studio
Svolgimento di uno studio
Possibilità di errore
Quali errori ?
Errore casuale (random error)
– È dovuto al caso
– Influenza la stima dell’ outcome in entrambe le
direzioni (“sopra e sotto”)
Errore sistematico (systematic error)
– È dovuto al/ai bias
– Influenza la stima dell’ outcome in una sola
direzione (“sopra o sotto”)
La domanda dello studio
L’ incertezza che il ricercatore desidera risolvere
attraverso lo studio
Dove “origina” la domanda dello studio ?
• Ricerca precedente (propria ed altrui)
• Frequentazione di congressi
• Osservazione dei pazienti
• Insegnamento
Consultazione della letteratura
• Adottare un approccio sistematico
• (Effettuare una “rassegna sistematica” e, quando possibile,
una “metanalisi”)
Scoperta di Westheimer
“Un paio di mesi in laboratorio spesso fanno
risparmiare un paio d’ ore in biblioteca”
Bloch A. La legge di Murphy del 2000. Longanesi; 1999, p.57.
Una buona domanda di studio……
È “FINER” !
– Feasible = “fattibile”
– Interesting = “interessante”
– Novel = “nuova”
– Ethical = “etica”
– Relevant = “rilevante”
“FINER” ! Fattibilità
– Numero di soggetti adeguato?
– Esperienza tecnica adeguata?
– Sufficienti risorse (tempo e denaro)?
– Possibilità di portare a termine il progetto?
FINER” ! Novità
– Aumenta la conoscenza disponibile?
– Conferma o confuta evidenze
precedenti?
– Offre nuove evidenze?
“FINER” ! Etica
– È “etica”?
FINER” ! Rilevanza
– Per la conoscenza scientifica?
– Per la medicina e la salute pubblica?
– Per la ricerca futura ?
I soggetti dello studio: Campione e popolazione
La ricerca clinica e preventiva si basa sull’uso di
un campione per rappresentare una popolazione
Il campionamento consente di fare inferenze sulla
popolazione studiando un numero inferiore di
soggetti
Campione e popolazione
Il vantaggio del campionamento è (dunque) la sua
efficienza
Se il campione non è sufficientemente rappresentativo, la
generalizzazione non è possibile
Definizione della popolazione
Criteri di inclusione
– Caratteristiche dei soggetti ritenuti idonei allo studio
Criteri di esclusione
– Caratteristiche dei soggetti ritenuti inidonei allo studio (o che non
possono essere studiati per motivi etici)
Criteri di esclusione
Criteri di inclusione
Caratteristiche demografiche
– Es. donne “caucasiche” in postmenopausa da almeno 2
anni…
• Alta probabilità di perdita al follow-up
• Incapacità di fornire dati adeguati
• Ad alto rischio di effetti collaterali
• Ragioni etiche
Caratteristiche cliniche
– Es. senza malattie croniche e
neoplastiche all’ ingresso nello
studio…
Caratteristiche geografiche
– Es. dalla popolazione generale della città
X…
Caratteristiche temporali
– Es. 5 anni di studio…
Criteri di esclusione
• Essere parsimoniosi per evitare di
compromettere la generalizzabilità
dello studio !
Strategie di campionamento
Campione di convenienza
– Il più utilizzato nella ricerca clinica (basso costo, logistica semplice e
adatto in molti contesti clinici)
– Importanza di arruolamento consecutivo per evitare bias di selezione
– La rappresentatività del campione così arruolato è sempre una
questione di giudizio
Campione di probabilità
– Impiega metodi statistici per garantire che ogni soggetto della
popolazione abbia una probabilità definita di essere selezionato per lo
studio
Variabili
• Le variabili sono le misure * dei fenomeni di interesse
* Nota lessicale: la misurazione produce una misura.
Tipi di variabili
Contenuto di informazione
Descrizione delle variabili
Continue
– Media, deviazione standard, mediane e
percentili…
Nominali
– Numero e proporzione di soggetti …
Ordinali
– Numero e proporzione di soggetti, mediane
e percentili …
La “triade” fondamentale
• Precisione
• Accuratezza
• Validità
Precisione
• Valuta il grado in cui misurazioni ripetute della
stessa variabile producono il medesimo valore
• La precisione è influenzata dall’ errore casuale: più
grande è l’ errore, più bassa è la precisione
Come si valuta la precisione ?
• La misura più utilizzata per le variabili continue è il
coefficiente di variazione (CV), che si ottiene dividendo la
deviazione standard (SD) per la media (X): CV = SD / X
• Le misure più utilizzate per le variabili categoriche sono l’
agreement percentuale e la statistica k
Come si controlla la precisione ? (Ovvero: come si
può contribuire a ridurre l’errore casuale)
Accuratezza
• Valuta il grado in cui la misura ottenuta si avvicina al
valore reale
• L’ accuratezza è influenzata dall’ errore sistematico
(bias): più grande è l’ errore, più bassa è l’ accuratezza
Come si valuta l’ accuratezza ?
• In senso stretto, è necessario il confronto con una tecnica
di riferimento (“gold standard”)
• Quando la tecnica di riferimento non è disponibile, si
considera la validità (v. avanti)
Validità
Da considerare quando non esiste una tecnica di riferimento per la misurazione di una
variabile di interesse (es. qualità della vita)
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la domanda dello studio