Anci Toscana Rapporto di Attività 2005 Presentazione Il Segretario Generale/ Direttore Alessandro Pesci Render conto sta attestandosi sempre più come un modo di essere delle amministrazioni locali, in Toscana come altrove. L’Associazione dei comuni della nostra regione non poteva dunque che muoversi nella stessa direzione. Del resto se gli amministratori rendono conto ai cittadini, soci della comunità locale, è giusto e corretto che altrettanto facciano i dirigenti dell’Anci Toscana nei confronti dei propri soci: i comuni. Così nasce questa pubblicazione. Un primo tentativo con sicuri limiti ed ingenuità, che speriamo di poter superare nelle prossime edizioni, dato che non vogliamo che sia un esempio episodico, ma un appuntamento annuale in cui poter resocontare ciò che è stato fatto. In questo primo volume trattiamo il lavoro svolto nello scorcio del 2004, dopo il XII Congresso del 14 ottobre, e di tutto il 2005. Quindici mesi dedicati all’ascolto di proposte e progetti di altri e a mettere ordine nell’Associazione e nelle nostre idee e a cogliere e interpretare tutte ( o buona parte…) le opportunità e le sollecitazioni che ci sono arrivate, dai comuni e dalla realtà toscana. Un bilancio ? Non spetta a noi farlo. Possiamo mettere a disposizione dati e informazioni, come Il rapporto è stato realizzato grazie alla preziosa collaborazione di Filippo Frangioni, Fulvio Mazzola facciamo con questa pubblicazione, poi le valutazioni sono di competenza dei soci e delle migliaia di persone che operano nei comuni: sindaci, amministratori, consiglieri, lavoratori degli Enti, con i quali stiamo cercando di entrare in contatto per essere al loro fianco nel difficile, ma affascinante, e con il coordinamento di compito di governare un territorio di pregio come quello toscano, popolato da comunità attente e Alessandro Pesci sempre più esigenti. Lo staff dell’Anci Toscana, composto da Costanza Carozza, Vanessa De Feo, Marcella Fidanzati, Enzo Priori, Viola Tesi, Antonio Tripodi, ha messo a disposizione tutta la documentazione necessaria e Si può solo aggiungere che questo primo periodo di esperienza ci consegna un ricchissimo paniere di potenzialità e opportunità per l’Anci Toscana, che cercheremo, nel tempo a venire, di saper cogliere ed interpretare al meglio, nell’interesse dei comuni. fornito preziosi consigli per la redazione del rapporto. Grafica e impaginazione Comunica srl L’intervista Il Presidente Paolo Fontanelli, sindaco di Pisa Paolo Fontanelli è stato eletto dal XII Congresso dell’Anci Toscana quale suo Presidente. A un anno e mezzo da quel 14 ottobre è lecito chiedersi quanta strada è stata percorsa dai comuni toscani e dalla loro Associazione. È necessario rimarcare innanzitutto come negli ultimi anni sia cresciuto il ruolo dei comuni nel quadro istituzionale italiano. La riforma del Titolo V della Costituzione (18 ottobre 2001) ha infatti sancito un nuovo assetto istituzionale che vede i comuni protagonisti. I comuni erogano, direttamente e indirettamente, la maggior parte dei servizi essenziali per i cittadini e per le loro famiglie come i servizi scolastici, i servizi all’infanzia, i servizi socio-assistenziali e, attraverso società partecipate, servizi come l’acqua, l’energia e la raccolta e il trattamento dei rifiuti. Anche per le imprese sono un punto di riferimento importante in quanto i comuni concorrono al sostegno dei progetti per lo sviluppo dei fattori precompetitivi per le aziende quali le infrastrutture e le azioni di promozione e di marketing territoriale. Ma se è stato attribuito e riconosciuto formalmente questo ruolo fondamentale, non altrettanto è stato fatto sul fronte delle risorse. Si può infatti sostenere che la riforma in senso federale del Titolo V della Costituzione è un’opera incompiuta mancando l’attuazione dell’articolo 119 sulla autonomia finanziaria, un articolo che dovrebbe essere considerato, anche perché lo è, una trave portante dell’architettura istituzionale italiana. Paradossalmente le ultime leggi finanziarie hanno invece ridotto notevolmente la capacità di spesa degli enti locali, tra l’altro modificando i meccanismi del calcolo del Patto di stabilità per ben tre volte di seguito, e tagliato i trasferimenti erariali, si veda ad esempio il fondo nazionale per le politiche sociali. Si è così delineato un quadro estremamente critico per i comuni. Anci Toscana su questa, come su altre questioni, ha voluto svolgere un ruolo di collettore dei punti di vista dei singoli associati così da dar loro un’unica voce che potesse pesare maggiormente nei luoghi delle scelte politiche e della concertazione istituzionale. Per far questo è stato necessario interfacciarsi ed interloquire con ogni singolo associato raccogliendo le sue esperienze e le sue istanze. Un’attività che ha consentito di giungere a posizioni coordinate e di avviare azioni unitarie come nel caso del ricorso contro il “decreto tagliaspese” (luglio 2004) accolto dalla Corte costituzionale con sentenza n°417 del 2005. teria di immigrazione. Le comunità locali sono, infatti, il luogo specifico in cui realizzare integrazione Il ricorso, presentato dal Presidente della Giunta regionale, era stato attivato dal Consiglio delle e giustizia sociale. autonomie locali su forte sollecitazione dell’Anci regionale supportata da tutti gli associati. Icona di Questo è un esempio concreto di come Anci Toscana, grazie al proprio ruolo di rappresentante dei questo sentire e agire comune è stata l’iniziativa del 7 novembre 2005 in cui cento Consigli comunali comuni, possa congiungere realtà locali e visione nazionale dei problemi politici. Inoltre i grandi si sono riuniti per votare un documento di proposte dell’Anci per emendare la legge n°266/2005, la cambiamenti sociali ed economici che hanno attraversato la nostra società, e che sono in continua Finanziaria 2006. Il governo, dimostrandosi refrattario ad ogni forma di confronto e di dialogo, ha evoluzione, impongono a coloro che hanno responsabilità di governo, di cercare nuove forme di aperto nuovamente la strada del contenzioso presso la Corte costituzionale. E come nel caso del regolazione e di amministrazione delle comunità. Il paradosso di un governo dei grandi fenomeni citato “decreto tagliaspese” si profila una rinnovata sconfitta delle posizioni governative in quanto, globali attraverso una adeguata politica degli enti locali è soltanto apparente: i governi nazionali, come recita la sentenza della Corte costituzionale, i provvedimenti che fissano vincoli puntuali rela- che hanno perduto poteri e capacità di intervento nel nuovo sistema economico sovranazionale, tivi a singoli voci di spesa dei bilanci delle regioni e degli enti locali ledono l’autonomia finanziaria di devono affidarsi ai governi territoriali, che in modo diretto possono agire sui sistemi locali, nodi fon- spesa garantita dell’Art.119 della Costituzione. damentali della nuova rete globale. Proprio per questo motivo è necessario che gli enti locali acquisiscano la capacità di esprimere le Di fronte a questo quadro politico e istituzionale come si sviluppa l’attività dell’Anci Toscana, proprie esigenze e i propri progetti attraverso una voce unica, dotata di autorevolezza istituzionale: in rapporto ai comuni soci e nei confronti dell’Anci nazionale? in modo tale che le loro richieste divengano politiche condivise e non semplici interessi, diffusi ma pur sempre dispersi. L’azione dell’Anci Toscana non si esaurisce, infatti, nella seppur fondamentale opera di rappresentanza e di patrocinio degli interessi dei suoi associati, ma si spinge oltre e, nel caso della finanziaria Se il rapporto fra enti locali e governo nazionale deve essere ridefinito secondo questi termi- e delle questioni legate alla finanza locale e ai bilanci dei comuni, garantisce assistenza tecnica ni, quale può essere, invece, il rapporto fra i comuni e l’Unione europea, che è la vera novità attraverso l’organizzazione di convegni formativi e la redazione di documenti tecnici di approfondi- politica e istituzionale di questi ultimi anni? mento. L’Anci Toscana agisce sempre secondo due speculari direttrici politiche e istituzionali. Da un lato Il governo dei fenomeni di interconnessione economica e sociale a dimensioni globali ha bisogno porta all’attenzione dei comuni problemi e temi che giungono dal dibattito nazionale e internaziona- di nuovi poteri locali e allo stesso tempo di più forti poteri sovranazionali. In questo senso l’Unione le, da un altro lato conduce ad una dimensione più complessa, rispetto a quella locale, le esigenze europea è una risposta necessaria, sulla quale dobbiamo investire le nostre energie. e le opinioni che i territori esprimono. Questa attività di patrocinio e di rappresentanza delle ammi- Gli ostacoli non sono pochi. Dopo i referendum francesi e olandesi si è sviluppato un intenso nistrazioni comunali è importante affinché le singole esigenze siano raccolte in una voce unica, per dibattito su come far avanzare un processo di integrazione europea, che sia costruito su un reale divenire espressione di posizioni forti e condivise. consenso dei cittadini. In molti casi è stata affermata la necessità di un nuovo percorso politico: I comuni devono svolgere un duplice ruolo: sono parte integrante di un processo di cambiamento la valorizzazione del rapporto fra i cittadini e le loro istituzioni locali, facendo in modo che queste istituzionale, da interpretare e sviluppare, e allo stesso tempo devono rispondere a nuove e sempre ultime siano un elemento centrale nel processo di costituzione dell’Unione europea. Se i cittadini più complesse domande di governo locale. I comuni sono il punto di riferimento principale dei citta- vedessero più chiaramente il legame fra l’Europa e i propri comuni, che sono il primo baluardo del dini e vogliono esserlo sempre di più. L’intensificarsi del rapporto fra istituzioni e cittadini, attraverso loro rapporto con le istituzioni, avrebbero probabilmente più fiducia nell’ Europa. il dispiegamento del principio di sussidiarietà, è la conseguenza diretta di una nuova definizione di L’Anci Toscana si è impegnata in modo continuo su questo tema, sviluppando il dibattito e la rifles- cittadinanza, esplicitata in un ambito locale e non più soltanto nazionale. sione attraverso convegni e specifiche pubblicazioni; un impegno che l’Associazione confermerà Consapevole del nuovo rapporto fra enti locali e cittadini e del nuovo ruolo dei poteri territoriali nella anche nella sua attività del 2006. Questo lavoro è la precisa dimostrazione di quali siano le possibi- costruzione di relazioni di cittadinanza, l’Anci Toscana ha condotto una propria battaglia, portando lità dell’Anci Toscana di affrontare temi politici complessi e generali, riportandoli alle concrete realtà la voce dei comuni toscani all’Anci nazionale, affinché siano attribuiti agli enti locali i compiti in ma- dei comuni della Toscana. Come sarà possibile comprendere dalla lettura di questo primo rapporto di attività, le potenzialità dell’Associazione offrono un ampio margine di sviluppo. L’Anci Toscana cerca di migliorare e intensificare la propria attività nell’interesse dei comuni toscani e dei loro cittadini, interpretando il proprio ruolo politico. Attraverso l’Associazione dei comuni della Toscana è possibile rafforzare il sistema delle autonomie locali della nostra Regione, collegando gli aspetti locali e quelli generali, unendo la propria capacità di azione e quella di mediazione, intensificando le proprie relazioni con le istituzioni e con i comuni, costruendo un sistema strutturato di rapporti. L’Anci Toscana, quindi, ha delle specifiche potenzialità di sviluppo. Sta a noi componenti degli organi politici dell’Associazione e a tutti coloro che lavorano tutti i giorni nei comuni della Toscana, sfruttare queste possibilità, consapevoli che dallo sviluppo dell’Anci Toscana l’intero sistema politico, economico e sociale della nostra Regione potrà ottenerne vantaggi e un ulteriore rafforzamento. Le relazioni istituzionali 1. Rapporti politici 1.1 Rapporti con la Giunta Regionale L’Anci Toscana svolge una parte importante delle sue funzioni istituzionali attraverso un rapporto di concertazione, collaborazione e confronto con la Regione Toscana. I principali momenti di relazione istituzionale sono rappresentati, infatti, dagli incontri dei due tavoli di concertazione regionale, a cui l’Associazione partecipa: il tavolo permanente di concertazione interistituzionale fra la Giunta regionale e le associazioni delle autonomie toscane (Anci Toscana, Urpt, Uncem Toscana, e il Consiglio delle Autonomie Locali) disciplinato da uno specifico protocollo d’intesa rinnovato il 6 febbraio 2006 ; il tavolo di concertazione generale, generato dal Nuovo Patto per lo sviluppo della Regione Toscana siglato il 30 maggio 2005. In questo tavolo il governo regionale incontra, oltre all’Anci Toscana, le principali organizzazioni di rappresentanza del mondo del lavoro, del movimento cooperativo, delle organizzazioni dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura. Durante il 2005, a seguito del rinnovo del Consiglio regionale e della rielezione di Claudio Martini a Presidente della Regione, è stata formata una nuova Giunta regionale. L’Anci Toscana, quindi, doveva cominciare a prendere contatto e stabilire relazioni con il nuovo governo della Regione. Con alcuni assessori, confermati rispetto alla precedente Giunta, si è trattato semplicemente di proseguire un lavoro già iniziato, andando avanti in un percorso con direttrici già stabilite e secondo modalità di rapporto consolidate: con l’Assessore Riccardo Conti l’Associazione doveva continuare il proprio lavoro di collaborazione sulla legge n° 1 del 2005 sul governo del territorio, come con l’Assessore Enrico Rossi è stato naturale proseguire l’impegno in relazione al Piano Sanitario e alla sperimentazione della Società della salute. Sulle politiche regionali per il lavoro e per la formazione l’Anci Toscana ha potuto avvalersi della conoscenza diretta e della condivisione di vedute del nuovo Assessore Gianfranco Simoncini, già Presidente dell’Associazione dal 1999 al 2004. Sono stati numerosi, come ovvio, gli incontri con la maggior parte dei nuovi assessori, per conoscere e comprendere la fisionomia del nuovo governo regionale. E’ stato molto importante un incontro che una delegazione dell’Anci Toscana ha svolto con il Presidente Martini e con una parte qualificata della Giunta nel momento iniziale della nuova legislatura. . Il protocollo d’intesa è consultabile online in www.ancitoscana.it 10 11 La Giunta stessa e la sua Presidenza avevano richiesto questo incontro di inizio legislatura, per Più diradati sono stati, invece, i rapporti con l’Urpt. E’ necessario, quindi, che il 2006 sia dedicato a poter confrontare lo stato dei rapporti e per poter illustrare le principali linee programmatiche. Que- ristabilire relazioni concrete con le altre associazioni delle autonomie, in funzione del progetto della sto incontro dimostra l’alto livello di credibilità e di considerazione che l’Associazione è riuscita a costruzione di un sistema delle autonomie locali in Toscana. E’ necessario, però, affermare che un guadagnarsi in questo anno di attività. tale progetto può realizzarsi soltanto con la definizione di un modello di impegno politico diretto: non attraverso una semplice rivendicazione di ruoli all’interno del sistema istituzionale, ma secondo 1.2 L’incontro con i candidati alla Presidenza della Regione una ricerca di spazi politici, conquistati in modo attivo. In secondo luogo è necessario che tutti gli Il 10 marzo 2005, presso l’Altana di Piazza Tasso a Firenze, l’Associazione dei comuni Toscani ha attori coinvolti in questo progetto siano consapevoli che le loro iniziative debbano essere rivolte più presentato ai candidati alla Presidenza della Giunta regionale un proprio documento , espressione all’affermazione delle esigenze del sistema autonomie locali, che alla difesa del proprio istituto di e indicazione di ciò che l’Associazione considera prioritario per la politica regionale e per il sistema riferimento. delle autonomie locali della Toscana. L’incontro è stato l’unico momento in cui tutti i candidati a Presidente della Regione Toscana si sono ritrovati insieme in una unica iniziativa, potendo confrontare 1.4 I rapporti con i comuni direttamente i propri progetti politici con le richieste e le posizioni di una parte essenziale del sistema Esistono, inoltre, le relazioni interne, tra l’Associazione e i suoi aderenti, che l’Anci Toscana ha cer- istituzionale e della società toscana: l’Associazione dei comuni. L’Anci Toscana nell’esprimere la cato in questo 2005 di intensificare in modo biunivoco: aumentando la propria capacità di ascolto propria posizione politica può sfruttare le diverse opportunità che le sono date dalla sua duplice dei suoi soci, incrementando le possibilità e le funzionalità delle risposte, offrendo nuovi servizi cor- dimensione di Associazione rappresentante di una parte delle istituzioni, i comuni, e che a sua volta rispondenti alle concrete esigenze e problematicità degli enti locali, sviluppando e approfondendo è espressione di un tutto: l’Anci, infatti, manifestando le esigenze dei comuni, esprime gli interessi la sua stessa conoscenza delle strutture e delle realtà dei comuni associati, anche per tramite delle di tutti i cittadini che dai comuni sono amministrati e rappresentati. Assemblee territoriali promosse nel corso del 2005. 1.3 Rapporti con altre associazioni degli enti locali e della società 1.4.1 Gli Iscritti ad Anci Toscana Le relazioni istituzionali della Associazione dei comuni toscani non si limitano però a questo pur significativo e rilevante rapporto con l’ente Regione. L’Anci Toscana, infatti, ha relazioni con le istituzioni rappresentative del governo locale, con le varie categorie economiche del tessuto toscano, con i rappresentanti del lavoro, sia dipendente che autonomo, con le organizzazioni industriali e del terziario, con le fondazioni culturali e bancarie, con tutto il mondo dell’associazionismo regionale, e in modo particolare con le altre associazioni delle autonomie; l’Anci Toscana, insomma, ha cercato Comuni della Toscana 287 Comuni iscritti Anci Toscana 278 Altri enti iscritti 2 Totale iscritti 280 di consolidare in questo anno di intensa attività le reti di relazioni e i contatti di collaborazione lavorativa con una parte considerevole della società toscana. I rapporti con le altre associazioni della autonomie locali sono stati ricercati con continua assiduità, 1.4.2 I contatti dell’Associazione con i comuni ottenendo in alcuni casi importanti risultati. Con l’Uncem Toscana ad esempio si è dato inizio ad Elenchiamo in una forma sintetica le diverse tipologie di comunicazione elettronica inviata dall’As- alcune feconde collaborazioni, che concernono anche alcuni progetti in comune, oltre che all’im- sociazione ai comuni. E’ possibile comprendere che attraverso questo strumento si provvede a portante ingresso dell’Uncem Toscana nell’azionariato di Ancitel Toscana. Il rapporto con l’Uncem funzioni diverse: di organizzazione e coordinamento interno, di informazione generale, sull’attività Toscana è stato rafforzato dalla costituzione nel settembre del 2005 di alcuni gruppi tematici comuni dell’Associazione e sulla politica regionale, di servizio e di ricerca. che nel corso del 2006 dovranno dare vita a una più stretta collaborazione fra le due associazioni delle autonomie. . Il documento integrale è consultabile in www.ancitoscana.it. 12 13 anno 2005 I anno 2005 II anno2005 III trimestre trimestre trimestre anno 2005 IV trimestre totale 1.5 Anci Toscana un ruolo più autorevole L’obiettivo principale di questo anno di attività dell’Anci Toscana è stato, infatti, l’affermazione del ruolo di primo piano dell’Associazione dei comuni nel sistema politico-istituzionale della nostra Regione: il riconoscimento della nostra funzione e del nostro ruolo di rappresentanza, attraverso la convocazioni presidenza direttivo aree consulte coordinamenti 4 3 12 11 5 2 2 5 1 2 1 3 1 3 3 3 9 2 1 6 8 7 5 1 2 4 3 4 3 3 2 1 7 2 7 8 7 6 2 7 25 5 23 23 30 13 5 12 13 63 7 4 39 11 5 76 35 33 271 comunicazioni da anci nazionale quesiti cors progetti leggi incontri indagini bilanci 3 8 4 5 15 4 3 inviti anci toscana altri totale 5 11 93 11 7 17 28 9 conquista di una credibilità degna di un interlocutore istituzionale e di una considerazione diffusa sulle capacità di servizio che offriamo ai nostri associati. Un indirizzo di lungo periodo che può essere sintetizzato da un formula: l’impegno dell’Associazione per “rispolverare e lucidare il marchio Anci”. Per questo motivo l’Anci Toscana ha indirizzato i suoi sforzi nella direzione della conquista di nuova credibilità e fiducia e per poter consolidare la propria reputazione nei confronti dei propri soci: i comuni toscani. L’Associazione dei comuni deve poter offrire ai propri soci, elemento primario del sistema politico e istituzionale della nostra Regione, non solo una rappresentanza, ma anche la possibilità di esprimere la propria voce e la garanzia di avere assistenza e supporto specifico di fronte alle difficoltà. Nei confronti delle istituzioni, e in modo particolare della Regione, l’Anci Toscana ha voluto ottenere un proprio ruolo di soggetto politico capace di interloquire esprimendo una propria posizione, avendo un ambizioso obiettivo: riuscire a influenzare anche l’agenda politica della nostra Regione. 1.6 Il rapporto con Anci nazionale Nel Piano d’attività dell’Anci Toscana si riconosceva un preciso elemento di criticità dell’organizzazione generale dell’Anci, dovuto a problemi di comunicazione fra la struttura nazionale e le associazioni regionali. Si riconosceva inoltre le difficoltà oggettive del processo di definizione del 1.4.3 Le Assemblee territoriali sistema di relazioni interno all’Associazione dei comuni italiani; negli ultimi anni alcuni eccessi di Sono state organizzate due Assemblee territoriali come mezzo essenziale di comunicazione, dove autonomismo da parte delle Anci regionali e una certa incapacità di ascolto e di comprensione da si è presentato il primo piano di lavoro dell’Associazione e durante le quali è stato ascoltato il punto parte dell’Anci nazionale, hanno reso più complesso e più difficile il rapporto fra le strutture interne di vista degli enti locali. La prima si è svolta il 18 giugno 2005, alla Camera di Commercio di Gros- dell’Associazione. Nel nostro Piano d’attività, esplicitando questo problema, si voleva prendere un seto, e la seconda per l’area territoriale di Livorno, il 7 ottobre, presso l’auditorium di Sviluppo Italia impegno affinché il nostro lavoro fosse indirizzato alla costruzione di un diverso modello di relazioni Toscana S.c.p.a di Venturina. Le due iniziative, grazie ad una buona partecipazione ed alla presen- e collaborazione, secondo caratteristiche di piena trasparenza e di assoluta cooperazione. tazione di proficui elementi di discussione, sono state fonte di utili informazioni sulle condizioni e Sono state intraprese in questo anno alcune importanti iniziative comuni dell’Anci nazionale e del- sulle esigenze dei comuni soci. Le Assemblee territoriali inoltre, come espressione dei comuni di l’Anci Toscana: il Convegno del 23 giugno 2005, svoltosi alla Scuola Superiore di Sant’Anna di Pisa, un determinato territorio, possono divenire una importante integrazione dell’Assemblea dei comuni su Europa ed enti locali: dalla Costituzione europea alle opportunità per il territorio, il Convegno soci, svoltasi il 25 ottobre 2005, con una dettagliata discussione sulla bozza di Legge Finanziaria del 21 settembre 2005, che ha avuto luogo a Firenze al Palazzo degli Affari, sulla Riforma dei fondi 2006. strutturali europei. Opportunità per lo sviluppo locale. Frutto di una collaborazione fra l’Anci e l’Anci Toscana è anche il consueto appuntamento di gennaio sulla Legge Finanziaria, che questo anno si è svolto il 18 con il titolo La Finanziaria 2005 per i comuni, oltre alla giornata di studio organizzata 14 15 il 17 giugno 2005 al Lem di Livorno, su La Carta d’identità elettronica. Esperienze e prospettive di 1.8 Un soggetto di interlocuzione politica sviluppo. Per divenire un concreto soggetto di interlocuzione politica a livello regionale l’Anci Toscana non Rimane ancora abbastanza difficile per la nostra Associazione comprendere e seguire tutte le diret- può, certo, limitare le proprie relazione ai contatti istituzionalizzati o di natura informale con i poteri trici in cui si articola l’attività dell’Anci nazionale, ma è indubbio che sono stati fatti notevoli progressi, esecutivi o legislativi della Regione. Deve essere in grado di intervenire nell’evoluzione delle poli- il cui prodotto può essere testimoniato da una generale percezione sulla maggiore considerazione tiche regionali divenendo un punto di riferimento concreto per tutte le organizzazioni della società data all’Anci Toscana dai dirigenti di Anci nazionale toscana. Per questo motivo non basta avanzare richieste di una posizione, che pur legittimamente le spetta, come rappresentante delle amministrazioni comunali, ma è necessario che motivi e giu- 1.7 Il contributo dell’Anci Toscana per le elezioni primarie stifichi, attraverso l’attività e i suoi risultati concreti, il ruolo di attore politico che la sua natura le Il lavoro che l’Associazione ha svolto in occasione delle elezioni regionali del 2005 è un esempio im- concede. portante di questo nuovo indirizzo dell’Associazione. L’Anci Toscana ha voluto essere presente nel L’Anci Toscana ha così intessuto una rete di collaborazioni, che divengono evidenti osservando il momento di massima partecipazione e espressione politica dell’intera società toscana, agendo sui vasto programma di convegnistica e l’attività di stesura di accordi e protocolli d’intesa, che sono la due livelli che più le competono: quello istituzionale della partecipazione organizzativa alla macchi- testimonianza di una forte presenza sullo scenario politico toscano. na elettorale e quello politico della espressione del punto di vista dei comuni. Le elezioni regionali Una presenza che non si limita, appunto, alla rappresentanza istituzionale di interessi e esigenze, sono state le prime in Italia organizzate con primarie di lista istituzionalizzate, come stabilito dalla ma che agisce cercando di intervenire nelle politiche regionali, relazionandosi con l’intero tessuto legge regionale n° 70 del 2004. economico e sociale della Toscana. Per crescere l’Associazione deve sapere divenire un soggetto L’organizzazione delle primarie rappresentava la grande novità, politica e amministrativa, di queste di riferimento per il tutto il mondo politico-istituzionale e socio-economico della Toscana. ultime elezioni. In questa nuova sfida, politica e organizzativa, la Regione ha chiesto l’aiuto e il La visibilità e lo spazio politico che l’Associazione è riuscita ad ottenere è l’indubbio risultato di un sostegno specifico dell’Associazione dei comuni toscani. La nuova possibilità di espressione del intenso lavoro dell’Associazione, che ha potuto giovarsi, come elemento principale della propria for- proprio voto, attraverso l’indicazione della composizione delle liste da parte di tutti i cittadini aventi za, dell’esperienza e del rilievo politico di un gruppo dirigente, che è stato capace di condurre l’Anci diritto al voto, può essere promossa nella cittadinanza toscana soltanto dalla Regione stessa, ma Toscana a un livello di attività istituzionale da interlocutore politico di primo piano. il buon esito finale delle elezioni primarie non può che essere garantito dalle amministrazioni comunali, che gestiscono direttamente l’organizzazione della macchina elettorale. Per questo motivo 1. 9 Il rapporto con la Corte dei conti abbiamo partecipato ogni settimana, per tutto il periodo di preparazione delle elezioni primarie, alle 1.9.1 Una importante collaborazione riunioni del gruppo di lavoro della Regione Toscana, insieme ai dirigenti regionali degli uffici elettora- E’ stata stabilita in questo anno anche una proficua relazione con la Corte dei conti, sezione To- li. La collaborazione dell’Anci Toscana, come elemento di comunicazione e organizzazione interisti- scana. Questo importante rapporto di collaborazione è il frutto diretto del recente processo di tuzionale fra la Regione e i comuni, è stata essenziale affinché le nuove elezioni primarie potessero regionalizzazione della Corte dei conti, che ha reso possibile, quindi, lo sviluppo di una reciproca svolgersi in modo appropriato, così da poter garantire a tutti i cittadini toscani un effettivo e reale conoscenza fra il mondo delle autonomie locali e la Corte dei Conti, capace di superare antiche e diritto di partecipazione politica. Il buon esito della attività politica e istituzionale dell’Anci Toscana strutturate diffidenze. nell’organizzazione delle primarie, come la stessa richiesta di collaborazione giunta dal governo Questo rapporto di collaborazione è reso possibile soprattutto da una linea perseguita in modo regionale, sono la testimonianza di una capacità politica rinnovata e di una nuova considerazione di specifico dalla Presidenza della sezione regionale toscana della Corte dei conti: infatti in Toscana la cui l’Associazione può avvalersi come soggetto di raccordo fra la Regione e gli enti locali. Corte dei Conti ha superato una vecchia concezione giurisprudenziale di pura e semplice verifica e giudizio delle irregolarità della pubblica amministrazione. 16 17 1.9.2 Un modello di verifica e controllo territorio con le strategie generali di e-government. In particolare i comuni hanno individuato e In Toscana si sta sperimentando un nuovo modello in cui la Corte dei conti tenta di aiutare gli enti a strutturato i servizi rilevanti per i cittadini e le province hanno attuato gli sportelli unici per le attività non sbagliare, a indirizzarli sulla giusta strada, in una prospettiva in cui l’amministrazione è messa produttive. nelle condizioni di saper prevenire gli eventuali errori. Un modello di semplificazione e razionaliz- Il 2005 ha visto un forte impegno sul fronte dell’abbattimento del “digital divide”, la differenza di zazione dei meccanismi di verifica e di controllo che se sviluppato e esteso potrebbe migliorare in possibilità nell’accesso alle risorse di Internet. Sono state promosse una serie di azioni per garantire modo notevole il funzionamento dell’intera macchina burocratica. In passato inoltre la Corte dei uguaglianza nella possibilità di utilizzo delle risorse della Rete. Uguaglianza fra territori, uguaglianza conti della Toscana ha svolto sul territorio un importante lavoro sperimentale per l’individuazione fra enti e uguaglianza fra cittadini, in quanto il “digital divide” si declina come disuguaglianza fra di indici di valutazione della pubblica amministrazione, che ha portato alla partecipazione di molti cittadini, ma anche fra territori e fra enti. La società dell’informazione, se vuole generare sviluppo e comuni toscani, nei quali è stata fatta una verifica con un procedimento condiviso rilasciando un progresso, deve essere per tutti: il diritto d’accesso è fondamentale per giungere alla “cittadinanza parere pubblico. digitale”. In più il rapporto di collaborazione con la Corte dei conti si è esplicitato nel Convegno che è stato Su questo fronte sono state messe in cantiere diverse iniziative di cui si possono ricordare gli Ac- fatto a Prato il 13 aprile 2005, su i controlli e la contabilità della Corte dei conti, a cui Anci Toscana cordi di Programma Quadro (APQ), la rete dei Paas, il CSTT, la banda larga con il satellite. Gli APQ ha collaborato offrendo la propria disponibilità organizzativa. sono stati finalizzati innanzitutto al coordinamento politico-istituzionale necessario alla gestione dei progetti connessi ai finanziamenti di cui alla delibera 17/2003 del CIPE “Ripartizione delle risorse per 1.10 I comuni toscani protagonisti della Rete Telematica Regionale Toscana La fine del 2004 e il 2005 è stato il periodo in cui la Rete Telematica Regionale Toscana (Rtrt) ha raggiunto la piena maturità organizzativa in coerenza con quanto stabilito dalla Legge regionale n°1/2004 (“Promozione dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema regionale. Disciplina della Rete telematica regionale toscana”). La Rtrt è una comunità di soggetti in cui i comuni svolgono un ruolo fondamentale. Su 380 aderenti 287 sono comuni. La legge prevede come organismi dirigenti l’Assemblea, il Comitato strategico e la Direzione tecnica operativa. L’Assemblea Rtrt del 15 ottobre 2004 ha nominato i membri del Comitato strategico che è l’organo che svolge funzioni d’indirizzo e di direzione delle attività della Rete. Il Comitato interventi nelle aree sottoutilizzate – triennio 2003/2005”. Si è trattato di interventi volti all’inserimento dei piccoli comuni, collocati in aree sottoutilizzate, nei processi di modernizzazione legati allo sviluppo della Società dell’Informazione e dell’amministrazione elettronica, abbattendo così i rischi di marginalizzazione collegati al “digital divide”; inoltre hanno contribuito alla promozione di processi associativi tra gli enti, così come indicato dalla Legge Regionale n°40/2001, al fine di consentire azioni risolutive e risultati più efficaci. 1.10.1 Paas (Punti di accesso assistito ai servizi) I Paas (Punti di accesso assistito ai servizi) sono sportelli fisici che garantiscono ai cittadini più svantaggiati di avere a disposizione computer connessi ad Internet presidiati da personale delle associazioni di volontariato e del terzo settore in grado di guidarli all’uso dei servizi digitali della promuove le prassi evolutive della Rete. La coralità e la coesione in tutte le azioni riguardanti la diffusione delle nuove tecnologie nella pubblica amministrazione hanno permesso al sistema Toscana di partecipare ai bandi nazionali per l’e-government con il minimo di dispersione, e quindi con il massimo di ottimizzazione delle risorse pubblica amministrazione, e più in generale di Internet. Il 1° marzo 2005 si sono chiusi i termini del bando prorogati dalla Delibera n°39 del 17/01/2005: hanno aderito al progetto 192 comuni su 287, per un totale di 298 Paas. È stata prevista l’apertura di un Paas per i comuni fino a 20 mila abitanti e di un ulteriore Paas ogni scaglione di 15 mila abi- e dei risultati. In linea di massima la Regione si è riservata per sé quei progetti che garantiscono il quadro generale. Ovvero i progetti infrastrutturali (potenziamento della rete), le misure per la sicurezza delle attività svolte in rete e quelle per la cooperazione applicativa. Quindi tutti gli aspetti che garantiscono uniformità ed equilibrio, senza i quali non sarebbe possibile un buon funzionamento della rete. Ruolo altrettanto fondamentale è quello degli enti locali, soprattutto nel raccordare le esigenze del tanti in più. Il Paas è di norma ospitato presso la sede dell’Associazione che lo gestisce. La fase successiva, primavera 2005, è servita per la formazione del personale. Tra l’estate e l’autunno sono stati attivati tutti i Paas. I Paas si pongono anche come luoghi di elezione per monitorare l’evoluzione della domanda dei cittadini in merito ai servizi digitali della Pa locale. Uno strumento potente per migliorare e completare l’offerta di ciascun ente pubblico e della comunità nel suo insieme. I Paas formano inoltre una 18 19 rete comunitaria che dà vita ad uno scambio continuo di informazioni e di esperienze. Sulla base 1.10.3 Gruppo e-governement di questo scambio sarà predisposto un catalogo dei servizi e delle buone pratiche degli enti locali A supporto dei rappresentanti dell’Anci Toscana negli organismi di Rtrt è stato costituito il 12 aprile toscani. Una guida per orientare più facilmente i cittadini, ma anche per facilitare la diffusione delle 2005, nella sala consiliare del Comune di Prato, il gruppo e-governement. Il gruppo si pone come esperienze e delle soluzioni migliori. obiettivo la completa valorizzazione dell’innovazione tecnologica nelle amministrazioni comunali, Ai comuni che hanno deciso di aderire al progetto dei Paas è stato chiesto di relazionarsi con l’in- sviluppando nuovi progetti e consolidando ciò che è stato fatto negli ultimi anni, sia nell’ottica del sieme dei soggetti associazionistici presenti sul loro territorio per l’apertura e la gestione di ogni riuso delle soluzioni realizzate che nell’ottica del rafforzamento dell’utilizzo dei servizi da parte dei sportello fisico. cittadini e delle imprese. L’attività del gruppo sull’e-governement segue le linee e gli obiettivi gene- Per ogni Paas il comune ha ricevuto dalla Regione 15 mila euro in conto investimenti ed è tenuto, rali dell’Anci Toscana sull’innovazione nella pubblica amministrazione: lo sviluppo dei servizi digitali, insieme alle associazioni partner, a compartecipare con 10.500 euro (il 70% del finanziamento re- l’abbattimento del divario digitale, un livellamento verso l’alto dell’offerta della pubblica amministra- gionale). Queste risorse sono servite per dotare i singoli punti di hardware adeguato, di prodotti zione locale. software, di supporti organizzativi e formativi, per la promozione e la documentazione, ed anche per Il gruppo e-governement si è occupato in modo specifico del Piano d’attività della Rete Telematica acquistare gli arredi necessari o utili per lo svolgimento delle attività. Regionale (PAR) e dello sviluppo della Carta d’identità elettronica. Una particolare attenzione è stata data alla rete dei Paas, la cui realizzazione costituisce un importante risultato, che offre, inoltre, nuo- 1.10.2 C.S.T. (Centri di Servizio Territoriali) vi canali di comunicazione, attraverso i quali sensibilizzare le amministrazioni e i cittadini ai problemi Per partecipare all’avviso nazionale del CNIPA sulla costituzione dei Centri Servizi Territoriali (G.U. dell’innovazione. n°213 del 13 settembre 2005), la Regione Toscana ha deciso con Delibera di GR n°1110 del 21-112005 di dare mandato al Presidente della Giunta Regionale o ad un suo delegato di presentare il 1.11 Il rapporto con il Cesvot progetto “Centro Servizi Territoriale della Toscana”. Tale progetto valorizza l’esperienza della Rtrt L’Anci Toscana ha strutturato e consolidato ormai da tempo un rapporto di collaborazione con Ce- presentandola come soggetto in grado di rivestire al meglio il ruolo di Centro Servizi regionale. svot, Centro servizi volontariato toscano. La Regione Toscana ha in tal senso previsto un’articolazione di CST per aree territoriali, integrate Consapevole della straordinaria importanza, ricoperta dal mondo del volontariato e dell’associazio- con un livello infrastrutturale regionale. I Centri aiuteranno gli enti nell’attivazione dei processi d’ero- nismo nel sistema sociale della Toscana, l’Anci Toscana ha voluto confermare nel tempo l’impegno gazione dei servizi in modalità multicanale, nell’accesso ad Internet a banda larga, nell’informa- per un lavoro comune con il Cesvot. Come supplemento mensile di Aut & Aut esce Plurali, un tizzazione della gestione documentale e degli altri servizi istituzionali, nonché nella formazione del giornale a cura del Cesvot. Plurali costituisce un importante canale di informazione specializzata ed personale dedicato ai sistemi informatici, ma anche di quello degli altri settori operativi. Essi assi- offre uno spazio specifico per affrontare i diversi aspetti del rapporto fra terzo settore e autonomie steranno inoltre gli amministratori nella definizione delle politiche di sviluppo dei servizi informatici e locali. nella valutazione delle molteplici offerte presenti sul mercato delle soluzioni di e-government. Il Cesvot mette a disposizione un proprio contributo per la realizzazione di Percorsi di cittadinanza, L’obiettivo primario dei CST è dunque il garantire la maggiore copertura territoriale e la diffusione dei un altro supplemento mensile di Aut & Aut sui problemi dell’immigrazione, curato dalle consulte servizi al fine di eliminare il “digital divide” e realizzare un efficace sistema di riuso delle soluzioni di e- pace e immigrazione dell’Anci Toscana. Il Centro servizi volontariato toscano, inoltre, è collaborato- government. La missione assegnata alla nuova struttura sarà quella di promuovere nel territorio “pari re diretto dell’Anci Toscana in due delle sue iniziative più importanti e significative: contribuisce alla opportunità” di accesso ai servizi informatici, attraverso l’implementazione ed il rafforzamento delle realizzazione di Dire&Fare, la rassegna sull’innovazione nella pubblica amministrazione, e collabora infrastrutture interne agli enti e di quelle necessarie per l’erogazione di servizi ai cittadini ed alle impre- direttamente alla realizzazione dell’osservatorio sui percorsi di innovazione nelle politiche di governo se. Sempre per ridurre il rischio di marginalizzazione, nel dicembre 2005, a seguito della chiusura della locale in Toscana. gara per la fornitura di banda larga, è iniziata l’installazione degli impianti per sfruttare la tecnologia satellitare bi-direzionale nei 92 comuni non ancora raggiunti dal servizio. Questa tecnologia permette di accedere ai servizi di Rtrt e più in generale ad Internet con performance paragonabili all’Adsl. 20 21 2. La concertazione regionale 2.1 Il tavolo di concertazione istituzionale La concertazione regionale ha come obiettivo specifico il coinvolgimento degli enti locali sugli atti regionali che intervengono in ambiti di loro competenza o che ne condizionano le loro funzioni. Gli enti locali sono i primi destinatari dell’attività di governo e delle iniziative legislative della Regione, e sono, inoltre, i depositari principali della difesa degli interessi dei cittadini, poiché amministrano in modo diretto il territorio. La concertazione istituzionale interessa due diverse tipologie di decisione regionale: i provvedimenti (leggi, regolamenti, atti della programmazione, altri atti di competenza del Consiglio regionale o della Giunta) altre questioni di interesse comune, per cui si intende, quindi, l’analisi e il dibattito su temi e argomenti, che non sono specifici provvedimenti. La concertazione non è soltanto una verifica e un confronto su atti e provvedimenti, ma anche un luogo di discussione sui principali argomenti che interessano le amministrazioni regionali e locali. Mentre in altre regioni è stata privilegiata la concertazione del Consiglio regionale con le autonomie locali, la Toscana ha rafforzato la sua attività concertativa anche per quanto riguarda la Giunta regionale. L’esperienza toscana è caratterizzata, infatti, dalla possibilità di costruire un processo decisionale partecipativo e strutturato fra le autonomie locali e la Giunta regionale, tale da congiungere l’efficienza del governo regionale con le garanzie di rappresentanza degli interessi locali. Con il nuovo Protocollo d’intesa, stipulato il 6 febbraio 2006 dal Presidente della Giunta regionale e dai presidenti delle Associazioni delle autonomie locali, sono state disposte le regole della concertazione. Riprendendo i termini stabiliti dall’Art.48 dello Statuto regionale è evidenziata la necessità di un coinvolgimento preventivo del Consiglio regionale su atti di sua competenza ed è disposta, inoltre, l’impossibilità della stipulazione di intese, fra la Giunta e soggetti della concertazione, su provvedimenti di tale genere. Ciò non impedisce la verifica di rispettivi orientamenti fra la Giunta regionale e le autonomie locali su atti di competenza del Consiglio regionale, pur stabilendone nuove regole, né mette in discussione la particolarità del modello di concertazione della Toscana. Il Tavolo di concertazione istituzionale precede in termini temporali quello di concertazione generale. Una tale prassi concertativa corrisponde all’attuazione del principio di sussidiarietà. Le istituzioni pubbliche, che rispondono agli interessi dei cittadini, devono avere la possibilità di confrontarsi fra di loro prima che avvenga la discussione generale, con l’intento di giungere alla concertazione con le parti sociali con una posizione unitaria. Riportiamo alcuni dati riassuntivi sul Tavolo di concertazione istituzionale, relativi al periodo che intercorre fra il settembre del 2002 e il febbraio del 2006. seguendo una generale divisione tematica degli atti concertati e una seconda distinzione per tipologia dell’atto. 22 23 Le intese sottoscritte Proposte di legge Le intese sottoscritte 210 Proposte di legge 58 Affari istituzionali 29 Affari istituzionali 5 Agricoltura 27 Agricoltura 8 Ambiente 50 Ambiente 16 Attività produttive 18 Attività produttive 9 Bilancio 15 Bilancio 4 Cultura e sport 21 Cultura e sport 5 Welfare 50 Welfare 11 24 25 Regolamenti Regolamenti Deliberazioni Cons. Regionale 27 Affari istituzionali Deliberazioni Cons. Regionale 47 Affari istituzionali 9 Agricolturaa 6 Agricoltura 7 Ambiente 6 Ambiente 9 Attività produttive 3 Attività produttive 2 Bilancio 4 Bilancio 2 Cultura e sport 1 Cultura e sport 9 Welfare 7 Welfare 9 26 27 Deliberazioni Giunta regionale Linee Fondamentali Deliberazioni Giunta regionale 65 Linee Fondamentali 13 Affari istituzionali 15 Ambiente 1 Agricoltura 6 Attività produttive 1 Ambiente 18 Bilancio 3 Attività produttive 3 Cultura e sport 5 Bilancio 2 Welfare 3 Cultura e sport 1 Welfare 20 28 29 Comunicazioni 2.2 Il tavolo di concertazione generale L’attività di concertazione del tavolo generale si svolge attraverso la discussione e il confronto fra Comunicazioni 51 Affari istituzionali 19 vasto panorama sociale ed economico della Toscana. Al tavolo, infatti, siedono rappresentanti di Agricoltura 2 Cgil, Cisl, Uil, Confindustria, Api Toscana, Cna, Confartigianato, Casaartigiani, Lega Coop e Mutue, Ambiente 12 Confcooperative, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Confesercenti, Confcommercio, Anci Toscana, Attività produttive 5 Bilancio 2 Regione Toscana ha assunto la concertazione come strumento privilegiato di governo regionale. La 3 programmazione orizzontale, che specifica obiettivi e strategie attraverso il confronto con le istituzio- Cultura e sport Welfare 8 le posizioni della Regione e quelle di sindacati, associazioni e confederazioni, rappresentative del Urpt, Uncem, Confservizi Cispel Toscana e di associazioni ambientaliste. Con la legge n°49 del 1999 , che stabilisce le Norme in materia di programmazione regionale, la ni locali e i rappresentanti sociali, caratterizza la storia politica toscana degli ultimi anni. Riportiamo un elenco degli argomenti trattati dal tavolo nel periodo che intercorre fra la seduta del 28 ottobre 2004 e quella del 29 novembre 2005. 30 31 Tavolo Generale Concertazione 2.3 I tavoli paralleli Il confronto e la discussione fra la Regione Toscana e gli enti locali sui provvedimenti del governo Affari istituzionali 5 Agricoltura 1 Ambiente 8 tiche specifiche, secondo modalità di approfondimento più tecniche. Attività produttive 16 Lo sviluppo e il sostegno delle politiche agricole sono discussi all’interno del tavolo di concertazione Bilancio 7 istituzionale in agricoltura; i temi relativi al Welfare State regionale sono affrontati nelle sedute della Welfare 10 regionale non è limitato alla fase di concertazione istituzionale e generale, ma si sviluppa anche all’interno di alcuni tavoli paralleli di supporto all’attività concertativa, nei quali sono affrontate tema- Conferenza socio-sanitaria; le questioni che riguardano il lavoro, la formazione e l’educazione sono dibattute durante le riunioni del Comitato di Coordinamento istituzionale. 2.3.1 Il tavolo di concertazione in agricoltura Dall’11 ottobre 2004 al 6 dicembre 2005 si sono tenute 12 sedute del Tavolo di concertazione in agricoltura , nel corso delle quali sono stati discussi 44 atti. Seduta Proposte di legge Deliberazioni di Deliberazioni Giunta del Consiglio Regolamenti 11 ottobre 2004 1 1 15 novembre 2004 1 1 9 dicembre 2004 4 2 30 giugno 2005 1 22 luglio 2005 1 29 settembre 2005 1 4 ottobre 2005 1 26 ottobre 2005 1 2 1 2 1 1 1 3 3 1 2 1 1 3 2 7 6 dicembre 2005 11 32 2 1 9 febbraio 2005 6 giugno 2005 Linee fondamentali 10 33 18 2.3.2 La Conferenza Socio Sanitaria 2.3.3 Comitato di Coordinamento Istituzionale Nel periodo che intercorre dal 15 dicembre 2004 al 13 dicembre 2005 si sono tenute 6 riunioni della Nel periodo di riferimento di questo rapporto d’attività si sono tenute 5 riunioni del Comitato di Coor- Conferenza di programmazione socio sanitaria, durante i quali sono stati discussi 10 atti. dinamento istituzionale, durante le quali sono stati discussi 18 atti. Seduta Atto discusso Seduta Atto discusso 3 gennaio 2005 15/12/2004 1) aggiornamento PISR 2004 proposta per l attivazione del Fondo di solidariet‡ regionale. 2) aggiornamento PISR 2004 proposta per l attivazione del Fondo per l erogazione di prestiti sociali d onore. 1. Modifica Delibera Giunta regionale n. 489/2000 2. Programmazione della rete scolastica 2005-2006 3. Calendario scolastico 2005-2006 18 luglio 2005 1. Approvazione nuovo regolamento del Comitato istituzionale 2. Approvazione Convenzione quadro ex articolo 14 del D. Lgs n. 276/03 3. Proposta di delibera alla Giunta per l’approvazione della “Disciplina per la gestione del repertorio regionale dei profili professionali nella prospettiva del costituendo Sistema regionale delle competenze”. 4. Nota sulle prospettive di modifica delle procedure di approvazione di nuovi profili professionali. 5. Revisione del repertorio regionale dei profili professionali in attuazione della D.G.R. 249/05 e modifica. 6. Nuovo testo del “ Manuale per la progettazione, gestione e rendicottazione degli interventi formativi ex articolo 17 L.R. n. 32/2002” Presentazione e definizione del percorso di discussione. 7. Linee nuovo bando ex L. 236. 25 ottobre 2005 1. Progetto per il passaggio della formazione dell’operatore socio sanitario dal sistema al sistema della formazione professionale. 2. Esiti delle istruttorie di approvazione di nuovi profili professionali. 3. Sperimentazione del libretto formativo. 15 novembre 2005 1. Progetto per il passaggio della formazione dell’operatore socio sanitario dal sistema al sistema della formazione professionale. 2. Informativa sui fondi strutturali 2007/2013. 3. Ripartizione Fondo nazionale per il lavoro dei disabili. Anno 2005 28 dicembre 2005 1. Programmazione della rete scolastica regionale per l’anno 2006/2007. 2. Linee per l’attuazione della sperimentazione dei processi di certificazione delle competenze e riconoscimento dei crediti. 26/07/2005 1) L.R. n. 40 del 24/02/2005 – disciplina del S.S.R. 2) L.R. n. 41 del 24/02/2005 – sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale. 3) sorveglianza attiva estate anziani 4) incentivo gestione funzioni invalidità civile. 5) linee per atto di riparto Piano Sociale 2005. 09/09/2005 1) aggiornamento PISR per l’anno 2005 03/10/2005 1) determinazioni in ordine alla scadenza della Direzione Generale dell Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi 28/10/2005 13/12/2005 1) determinazioni in ordine alla scadenza della Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Senese. 1) stato di avanzamento sperimentazione Società della Salute 2) previsioni attività del Servizio Sanitario Regionale nel 2006 e programmi aziendali di qualificazione e razionalizzazione 34 35 3. Le leggi finanziarie 3.1 Il disegno di legge 2005 L’Anci Toscana partecipa a pieno titolo alla battaglia politica e istituzionale: la sua condizione naturale, seconda la felice espressione di un suo ex Presidente, è quella di essere “neutrale negli schieramenti, ma di parte sui contenuti”. La politica dell’Associazione dei comuni toscani si sviluppa, quindi, sui contenuti di rilevanza per le comunità locali; l’Anci si differenzia in modo profondo da qualsiasi Associazione di categoria, economica o professionale, poiché il suo punto di riferimento è la rappresentanza di una parte che è allo stesso tempo un tutto. Per questo l’iniziativa politica sulla legge finanziaria del 2005 e su quella del 2006, e in modo particolare per quanto concerne il loro impatto nei confronti degli enti locali, è stata al centro dell’attività politica dell’Associazione, tanto che l’Anci Toscana si è caratterizzata, anche in questo campo, nel panorama delle Anci regionali per la sua partecipazione e presenza. 3.1.1 Cento gonfaloni in piazza. Una battaglia per gli enti locali Il 25 novembre 2004 le associazioni delle autonomie locali (Anci Toscana, Uncem Toscana e Urpt) insieme con la Giunta regionale della Toscana e con i rappresentanti regionali di Cgli-Cisl-Uil, hanno dato vita a una giornata di mobilitazione e sensibilizzazione sulla legge finanziaria 2005. L’iniziativa ha avuto un grande successo tanto da portare 100 gonfaloni in piazza e da avere visibilità sui media nazionali. La manifestazione ha messo in luce come la manovra finanziaria per l’anno 2005 ponesse a rischio la rete dei servizi essenziali, diminuendo e disincentivando gli investimenti, anche quelli già approvati e in qualche modo coperti da risorse statali e locali. Disposizioni di tagli finanziari che fra l’altro hanno aperto nuove problematiche nei confronti del rinnovo dei contratti del pubblico impiego. L’iniziativa del 25 novembre è stata il segno di un impegno comune di convergenza del mondo dell’autonomia toscana. Un impegno che è già stato sperimentato in occasione del “decreto taglia spese” del luglio 2004: il successivo riconoscimento di illegittimità costituzionale del decreto, pronunciato dalla Consulta a seguito di una iniziativa intrapresa per primo dal Consiglio delle Autonomie della Toscana su sollecitazione dell’Anci Toscana, evidenzia la necessità e il merito di una tale battaglia politica in difesa del sistema delle autonomie locali. Inoltre l’Anci Toscana, a partire da questa giornata, ha rilanciato la propria iniziativa invitando le stesse organizzazioni sindacali ad aprire un confronto locale con i comuni sui bilanci delle amministrazioni comunali. 36 37 3.1.2 Ritaglio dal Corriere della Sera La protesta dei comuni toscani. Al buio per dieci minuti 3.1.3 L’impegno per l’autonomia finanziaria e per il federalismo sostenibile La manifestazione del 25 novembre è stata l’occasione per poter esprimere pubblicamente le analisi e le critiche dell’Associazione nei confronti della legge finanziaria. Lo sviluppo è stato messo in discussione dal taglio degli investimenti, i vincoli imposti, sia per il rispetto del Patto di stabilità che per il tetto di spesa, non hanno avuto un necessario riequilibrio attraverso l’autonomia impositiva dei comuni. Si è abbandonata così una delle strade principali per la soluzione dei problemi dei conti pubblici: l’attuazione dei dettami costituzionali, dell’articolo 119, a proposito di federalismo fiscale, una disposizione legislativa capace di dotare gli enti locali della propria necessaria autonomia impositiva e finanziaria. Una soluzione per cui l’Associazione dei comuni toscani si è diffusamente impegnata, indicando alcune proposte concrete, prefigurando ipotesi su un sistema di entrate e di tassazione a favore dei comuni, incentrato sulla gestione del catasto e del patrimonio immobiliare. In questo modo sarebbero ovviamente soppressi alcuni trasferimenti statali e altre imposte non collegate ad una gestione dinamica e diretta del territorio. Per questa via i comuni potrebbero assumere in pieno la propria responsabilità gestionale delle risorse, avendo la possibilità di governarle in rapporto diretto con il proprio territorio. 3.1.4 Il quadro preoccupante dei bilanci comunali Avendo compiuto una successiva analisi dei bilanci comunali la Presidenza dell’Associazione poteva, in seguito, evidenziare le reali criticità dell’applicazione della legge finanziaria 2005 : nel marzo 2005, osservando i bilanci approvati, era possibile, infatti, notare una sensibile diminuzione degli investimenti, una riduzione dei capitoli di spesa riguardanti le manutenzioni, una estensione degli oneri di urbanizzazione per coprire la spesa corrente, l’inevitabile tendenza all’incremento dell’ICI. Evidenziando, poi, come tali disposizioni fossero rivolte alla sostanziale salvaguardia dei servizi erogati, si preannunciavano perplessità per futuri scenari della finanza pubblica degli enti locali. Si può così comprendere come l’attività dell’Associazione nei confronti della nuova Finanziaria, quella per l’anno 2006, fosse divenuta necessaria. La condizione critica delle finanze degli enti locali è infatti la somma di errori e distorsioni delle manovre finanziarie dell’ultimo biennio. L’attività di analisi compiuta dall’Associazione, sia nel percorso di approvazione che nel processo di applicazione della Finanziaria 2005, ha reso l’Anci Toscana consapevole della necessità del proprio ruolo e capace di prevedere la criticità della situazione finanziaria dei comuni nell’anno successivo. Vedi P. Fontanelli, L’applicazione della Finanziaria 2005 tra istruzioni per l’uso e difficoltà di bilancio, in www.irpet.it, 21 marzo 2005. 38 39 3.2 Il Bilancio dello Stato per il 2006 Associazione come la nostra non riesce a spingersi. Non possiamo avere tutte le risorse umane ne- La manovra finanziaria che il governo ha elaborato per il 2006, infatti, aggrava la situazione prodotta cessarie a una lettura completa e immediata delle varie e complesse facce di una legge finanziaria, in dalla Finanziaria dell’anno precedente. Inoltre la discussione della legge finanziaria è stata accom- continua ridefinizione e mutamento. Sarebbe necessario riuscire a inquadrare in modo più completo pagnata nell’autunno del 2005 da una campagna diffamatoria e pretestuosa sulle spese degli enti e esauriente le specificità delle esigenze dei comuni toscani, per poter avanzare all’Anci nazionale locali. L’Associazione dei comuni toscani si è trovata così costretta, oltre che a svolgere il proprio richieste complete e proposte elaborate. legittimo ruolo di rappresentanza delle esigenze dei comuni, a difendere il sistema degli enti locali Oltre questo passaggio l’Anci Toscana non può certo spingersi, almeno allo stato attuale dei fatti: le dalle accuse che le sono state rivolte, caratterizzate per una evidente falsità, come un attacco stru- nostre richieste sono affidate alla Associazione nazionale e alla sua capacità di influenzare la condotta mentale privo di ogni oggettività critica. dei Ministeri in sede di Conferenza Unificata. E’ stato necessario riaffermare l’attività che le amministrazioni locali hanno già svolto in questi anni per il risanamento della finanza pubblica. Sono stati ottenuti, infatti, importanti risultati, per quanto 3.3 Dopo la battaglia l’impegno per la redazione dei bilanci riguarda il rispetto del patto di stabilità e il contenimento della crescita delle spese intermedie, rico- Dopo avere condotto una seria battaglia di rivendicazione e di opposizione nei confronti delle pro- nosciuti e attestati autorevolmente dalla Corte dei Conti, nonché dallo stesso Governo nazionale nel poste di legge finanziarie, Anci Toscana ha svolto in pieno il proprio ruolo istituzionale, con assoluta Documento di programmazione economica e finanziaria del 2005. e completa responsabilità. I due livelli di attività dell’Associazione, il servizio ai comuni e la rappresentanza dei loro interessi, 3.2.1 La mobilitazione dei comuni non sono certo in contraddizione, anzi si sviluppano secondo un coerente disegno, integrandosi L’Anci Toscana, quindi, ha preso la decisione di compiere un importante atto di protesta istituziona- l’uno con l’altro: la consapevolezza del contesto in cui i comuni devono operare si unisce alla con- le: l’Associazione, attraverso delegazioni provinciali di amministratori locali, si è recata il 14 ottobre tinua ricerca delle migliori condizioni in cui la legislazione può essere applicata, in modo tale che 2005 di fronte a tutti i prefetti toscani, perché prendessero atto, come rappresentanti del Governo divenga pratica di governo. e dello Stato italiano, della situazione economica dei comuni toscani, provocata dalle disposizioni Per questo motivo con rinnovato impegno Anci Toscana ha organizzato, insieme all’Anci nazionale, della legge finanziaria. In questa occasione è stato presentata ai prefetti una nota dell’Anci Toscana, sia nel gennaio del 2005 che nel gennaio del 2006, il tradizionale Convegno formativo sull’impatto per poter esprimere le posizioni dei comuni toscani e evidenziare le critiche del mondo degli enti della legge finanziaria sui comuni. locali a una legge finanziaria che colpisce in modo irresponsabile il sistema dei servizi sociali dei E’ stato offerto in questo modo un servizio immediato di supporto e assistenza, di consulenza comuni. tecnica e professionale, ai propri associati per l’applicazione di una legge, che per le sue intrin- Nel pomeriggio del 14 ottobre si è svolta al Palaffari di Firenze una manifestazione, organizzata dalla seche distorsioni è ancor più difficile ottemperare. Il tentativo, quindi, è quello di aiutare i comuni Regione Toscana, da Anci Toscana e dalle altre associazioni delle autonomie locali. L’iniziativa, che ad applicare una legge, che l’Associazione stessa ha criticato e combattuto, garantendo il rispetto è stata aperta dal Presidente della Giunta regionale Claudio Martini, aveva lo scopo di presentare della legalità e allo stesso tempo la possibilità per i propri associati di adeguarsi alle norme senza proposte alternative a quelle esistenti nella Finanziaria 2006, da parte delle autonomie della Tosca- rimanerne irrimediabilmente colpiti. na. Il 7 novembre, inoltre, si sono svolti contemporaneamente in oltre 100 comuni toscani dei consigli comunali straordinari per una discussione sull’impatto della legge finanziaria sui comuni, durante i quali è stata votata una bozza di ordine del giorno redatta dall’Anci Toscana. Per quanto riguarda la battaglia sulla legge finanziaria ci sono ovviamente dei limiti oltre i quali una La memoria che Anci Toscana ha presentato ai prefetti della regione è in www.ancitoscana.it, 40 41 4. La Toscana e le autonomie locali 4.1 La rappresentanza dei comuni toscani Il funzionamento di un sistema democratico dipende, in modo significativo, dalla capacità dei suoi corpi intermedi di svolgere un ruolo di rappresentanza sociale e politica in modo coerente, rispetto ai principi fondamentali del sistema stesso, e in modo efficiente, per quanto concerne l’elaborazione di risposte ad esigenze che la cittadinanza esprime. L’Anci Toscana, in quanto Associazione di rappresentanza dei comuni toscani, vuole dare il proprio contributo al complessivo svolgimento delle funzioni politiche e amministrative delle istituzioni regionali e nazionali. Il compito di rappresentare realtà sociali e territoriali molto diverse non è certo un lavoro semplice. La rappresentanza politica è, però, una sfida continua, i cui limiti attuali sono spazi concreti per futuri sviluppi. In alcuni casi gli ostacoli all’attività di rappresentanza sono addebitabili più a difficoltà nell’organizzazione politica, che ad oggettive diversità di posizioni. Nel momento in cui l’Associazione presenta all’attenzione del mondo politico e dell’opinione pubblica un problema specifico, poiché inserito in una proposta di legge o perché parte di un dibattito più generale, è necessario che sia elaborato uno strutturato punto di vista condiviso fra i comuni interessati all’argomento. La costruzione di un tale punto di vista è ovviamente un presupposto essenziale all’attività di rappresentanza e difesa delle esigenze dei comuni toscani. Su questo specifico ambito la nostra Associazione dovrà intensificare la propria attività, affinché sia predisposto un sistema di elaborazione di opinioni comuni il più variegato e complesso possibile, capace di occuparsi di tematiche diverse e di proporre delle proprie soluzioni ai problemi esistenti. Indubbiamente il lavoro da svolgere in questa direzione è ancora molto e non può essere condizionato al solo attivismo di una Associazione. E’ indispensabile, infatti, che esista, nel tessuto politico e istituzionale toscano, un sistema integrato e strutturato delle autonomie locali tale da poter predisporre un simile meccanismo di convergenza di politiche territoriali. 4.2 Concertazione e autonomie locali La voce dei rappresentanti delle autonomie locali al tavolo di concertazione interistituzionale è, quindi, più flebile di quanto potrebbe e dovrebbe essere. Per questo motivo la funzione centrale dell’attività concertativa, l’organizzazione del processo decisionale e la formazione del consenso, finisce per essere ridimensionata. I limiti della concertazione regionale risiedono in modo concreto nelle debolezze del sistema delle au- 42 43 tonomie, nella sua difficoltà materiale e temporale di seguire il passo dell’agenda politica regionale. Con il nuovo Statuto inoltre la concertazione ha ridimensionato alcuni suoi elementi di rilevanza politica. Poiché si stabilisce che è il Consiglio regionale che ha il compito di determinare gli indirizzi, la Giunta deve, per Statuto, avere come suo interlocutore principale e, in un primo momento unico, il potere legislativo regionale. Soltanto a seguito dell’espressione di un parere da parte del Consiglio, oppure alla decorrenza dei sessanta giorni dalla sua richiesta da parte della Giunta, può avere inizio la fase concertativa. Il processo di concertazione è così ridotto nei tempi e le autonomie non sempre riescono ad essere un sistema organizzato e attivo per far sentire la propria voce. Considerando la nuova realtà della dinamica istituzionale si pone con maggiore forza l’importanza strategica e determinante del funzionamento del Consiglio delle Autonomie Locali. La presenza presso il Consiglio regionale di un organo delle autonomie locali diviene ancora più importante, proprio in corrispondenza dei nuovi meccanismi di definizione degli indirizzi politici regionali, stabiliti dallo Statuto. Se, invece, il CdAl è costretto a subire un ridimensionamento del suo ruolo istituzionale, sia a causa di alcuni suoi limiti interni di iniziativa politica, che per un certa distratta considerazione, dimostrata nei suoi confronti dal Consiglio regionale, si interrompe bruscamente un percorso di definizione del valore politico delle autonomie locali nei processi decisionali della Regione. La Toscana è stata la prima regione in Italia a dotarsi di un Consiglio delle autonomie locali, prima della previsione nella Carta Costituzionale della Repubblica, approvando una propria legge regionale e promuovendone la diffusione su tutto il territorio nazionale. Inoltre è lo stesso Statuto della Toscana che sancisce l’esistenza e le funzioni del Consiglio della autonomie locali. Il CdAl è quindi un organo che ha una rilevanza costituzionale e istituzionale di primo piano, necessario alla definizione di un sistema delle autonomie in Toscana. 4.3 L’importanza di un sistema delle Autonomie Locali Affermando e ribadendo l’importanza della definizione di un sistema delle autonomie in Toscana, l’Anci Toscana non vuole esprimere un mero e semplice interesse di parte. Da un punto di vista generale si dimostra sempre più diffusa l’esigenza di una rappresentanza e di una partecipazione politica determinante degli enti locali, espressa sia a livello nazionale che europeo. Da un punto di vista locale, inoltre, l’Anci Toscana è impegnata in questo progetto nella convinzione che la complessiva disposizione istituzionale, che la Regione Toscana si è data, abbia bisogno di un corretto e attivo funzionamento di tutte le sue autonomie in una struttura integrata e organica; il caso contrario mette in crisi lo sviluppo di un nuovo modello di governo regionale, creando squilibrio per l’intero assetto istituzionale. 44 45 5. Gli organi politici L’elenco dei componenti degli organi politici dell’Anci Toscana riguarda il periodo di riferimento del rapporto d’attività, dall’ottobre 2004 al dicembre 2005. Nel 2006 sono avvenuti alcuni cambiamenti, per i quali rinviamo all’Annuario 2006 dell’Associazione. 5. 1 Il Consiglio Direttivo Il Consiglio Direttivo è composto dal Presidente e dai membri eletti all’Assemblea congressuale, fra Sindaci, Assessori, Consiglieri Comunali e di Circoscrizione dei comuni e rappresentanti degli Enti associati. Fanno inoltre parte del Consiglio Direttivo i Sindaci dei comuni capoluogo di Provincia e i Presidenti regionali dell’Uncem, della Confservizi Cispel, della Lega delle Autonomie Locali, di Federsanità-Anci Toscana, del Consiglio delle Autonomie Locali, dell’Urpt. Sono invitati permanenti al Consiglio Direttivo i responsabili delle consulte permanenti, il responsabile del Coordinamento dei Presidenti dei Consigli Comunali. Le funzioni statutarie del Consiglio Direttivo sono legate all’attuazione dei programmi di attività stabiliti dall’Assemblea e dal Consiglio e all’approvazione del bilancio annuale di previsione e di rendiconto. L’attività del Consiglio Direttivo, dalla conclusione dell’ultimo Congresso dell’Anci Toscana alla fine del 2005, si è concentrata in modo specifico sull’analisi di questioni politiche, regionali e nazionali, che riguardano gli enti locali e in particolare le amministrazioni comunali. Una parte importante dell’attività del Consiglio è stata dedicata alla riorganizzazione della struttura dell’Associazione e alla elaborazioni di piani di programmazione dei lavori. Data Materiali distribuiti 1 14 Ottobre 2004 1 2 26 Ottobre 2004 3 3 12 Novembre 2004 2 4 15 Dicembre 2004 3 5 5 1 Febbraio 2005 2 4 6 19 Aprile 2005 2 9 7 20 Giugno 2005 3 14 8 13 settembre 2005 2 12 9 25 Ottobre 2005 4 8 10 46 Documenti Approvati 16 Dicembre 2005 47 Riportiamo i sintesi alcuni dati sul Consiglio Direttivo, la sua composizione per l’asnno 2005, e una tabella descrittiva dei temi affrontati nel corso delle riunioni: 5.1.1 Composizione del Consiglio Direttivo Cognome e nome Qualifica Componenti di diritto Sindaci comuni Capoluogo 1. Antichi Alessandro Sindaco d Grosseto 2. Berti Renzo Sindaco di Pistoia 3. Cenni Maurizio Sindaco di Siena 4. Cosimi Alessandro Sindaco di Livorno 5. Domenici Leonardo Sindaco di Firenze 6. Fazzi Pietro Sindaco di Lucca 7. Fontanelli Paolo Sindaco di Pisa 8. Lucherini Luigi Sindaco di Arezzo 9. Neri Fabrizio Sindaco di Massa 10. Romagnoli Marco Sindaco di Prato Componenti eletti al Congresso 1. Amato Paolo Cons.Comunale Firenze 2. Amerini Andrea Cons.Comunale Prato 3. Anselmi Gianni Sindaco Piombino 4. Ballini Alessia Sindaco S.Piero a Sieve 5. Bartaloni Cesare Sindaco Volterra 6. Bencini Roberto Vice Sindaco Prato 7. Bernocchi Filippo Cons.Comunale Prato 8. Binaglia Federico Sindaco Montagnoso 9. Bozzi Roberto Sindaco Castelnuovo Berardenga 48 10.Bugetti Ilaria Sindaco Cantagallo 11.Campigli Francesco Cons.Comunale Fucecchio 12.Campinoti Andrea Sindaco Certaldo 13.Capecchi Alessandro Cons.Comunale Pistoia 14.Cappelli Giacomo Cons.Comunale Cascina 15.Cappelli Luciana Sindaco Empoli 16.Civitelli Oreste Cons.Comunale Arezzo 17.Coggiola Paolo Assessore Firenze 18.Conti Giulio Sindaco Carrara 19.Contrucci Antonio Sindaco Bagni di Lucca 20.Del Ciondolo Marco Sindaco Pienza 21.Del Ghingaro Giorgio Sindaco Capannori 22.Del Lungo Claudio Assessore Firenze 23.Dindalini Massimiliano Sindaco Civitella Val di Chiana 24.Eligi Federico Assessore Pisa 25.Feti Valentina Sindaco Casole d’Elsa 26.Fusi Stefano Sindaco Tavarnelle V. di Pesa 27.Gheri Simone Sindaco Scandicci 28.Gianassi Gianni Sindaco Sesto Fiorentino 29.Giannini Michele Sindaco Vergemoli 30.Giurlani Oreste Sindaco Fabbriche di Vallico 31.Gorbi Federico Cons.Comunale Quarrata 32.Laguzzi Gabriele Cons.Comunale Colle V.d’Elsa 33.Loia Antonio Sindaco Murlo 34.Mairaghi Marco Sindaco Pontassieve 35.Marras Leonardo Sindaco Roccastrada 36.Matulli Giuseppe Vice Sindaco Firenze 37.Melani Silvia Vice Sindaco Fucecchio 38.Morelli Aldo Sindaco Lamporecchio 49 Associazioni delle Autonomie 39.Naldoni Luigi Cons.Comunale S.Piero a Sieve 40.Nascosti Nicola Cons.Comunale Empoli 41.Nenci Alessandro Sindaco Rosignano M/mo 1. Giurlani Oreste Presidente UNCEM 42.Panicucci Manolo Sindaco Castellina M/ma 2. De Girolamo Alfredo Presidente CISPEL 43.Pappalardo Rossella Sindaco Uzzano 3. Barducci Andrea Presidente Lega delle Autonomie 44.Pardini Rodolfo Sindaco Vecchiano 4. Mengozzi Pier Natale Presidente Federsanità Anci Toscana 45.Peria Roberto Sindaco Portoferraio 5. Romagnoli Marco Presidente Consiglio delle Autonomie Locali 46.Perini Marta Sindaco Calcinaia 6. Scheggi Lio Presidente URPT 47.Prizzon Paola Sindaco Pergine Valdarno 48.Ruini Simone Cons.Comunale Lucca 49.Saccardi Stefania Vice Sindaco Campi Bisenzio 50.Scheggi Marzio Sindaco Cinigiano 51.Sensi Riccardo Assessore Montecatini 52.Sgherri Monica Cons.Comunale Firenze 53.Silicani Michele Sindaco Stazzema 54.Simoncini Gianfranco Presidente Ato 5 55.Tucci Ermindo Vice Sindaco Forte dei Marmi 56.Valentini Giorgio Sindaco Montevarchi 57.Vannucci Jole Cons.Comunale Pistoia 58.Velo Silvia Sindaco Campiglia M/ma 59.Vivaldi Alessandra Sindaco Montopoli V/arno 60.Vogesi Francesca Sindaco Sambuca Pistoiese Collegio dei Sindaci Revisori Bercigli Ugo Presidente,Assessore di Fiesole Bandini Massimo Consigliere Comunale Siena Gamberi Stefano Sindaco di Rufina 50 51 5. 2 L’Ufficio di Presidenza 5.1.2 Temi trattati dal Consiglio Direttivo: L’Ufficio di Presidenza è eletto dal Consiglio Direttivo. Il Consiglio nomina i membri dell’Ufficio di Presidenza scegliendoli tra i suoi componenti. Iniziative e Convegni 2 Organizzazione struttura 5 Nomine 4 Politica e legislazione nazionale 4 Politica e legislazione regionale 5 zione nei confronti della legislazione regionale e nazionale. Programmazione attività 5 L’Ufficio di Presidenza, inoltre, si è impegnato nel progetto di definizione di un organico e strutturato Relazioni con associaz. Aut. Locali 3 sistema delle autonomie locali della Toscana, attraverso rapporti con le altre associazioni degli enti Società partecipate 3 L’Ufficio di Presidenza stabilisce, su proposta del Presidente, gli indirizzi da proporre al Consiglio Direttivo e adotta per propria competenza i provvedimenti proposti dal Presidente per la gestione ordinaria dell’Associazione e della sua struttura organizzativa. L’attività dell’Ufficio di Presidenza si è sviluppata in modo particolare intorno all’elaborazione degli indirizzi e delle valutazioni dell’Associa- locali. Una parte importante dell’attività è stata dedicata alla organizzazione di convegni e iniziative dell’Associazione. L’Ufficio di Presidenza si è impegnato in modo specifico per la riorganizzazione della struttura di Anci Toscana, affrontando in più sedute i problemi relativi al suo assetto interno, alla razionalizzazione del sistema delle partecipate e alla programmazione dell’attività. Riportiamo di seguito alcuni dati sull’Ufficio di Presidenza Data 52 Documenti Approvati Materiali distribuiti 1 9 Novembre ‘04 2 2 23 Novembre ‘04 4 4 3 15 Dicembre ‘04 2 5 4 18 Gennaio ‘05 2 5 5 1 Febbraio ‘05 2 7 6 15 Febbraio ‘05 2 10 7 6 Aprile ‘05 2 8 8 31 Maggio ‘05 1 16 9 11 Luglio ‘05 5 12 10 13 Settembre ‘05 1 20 11 5 Ottobre ‘05 2 21 12 14 Ottobre ‘05 2 2 13 5 Dicembre ‘05 3 10 14 14 Dicembre ‘05 53 5.2.1 Composizione Ufficio di Presidenza 5.2.2 Temi trattati dall’Ufficio di Presidenza Iniziative e Convegni 20 Organizzazione struttura 8 Presidente Sindaco di Pisa Nomine 3 Morelli Aldo Vice Presidente Vicario Sindaco di Lamporecchio Politica e legislazione nazionale 4 Lucherini Luigi Vice Presidente Sindaco di Arezzo Politica e legislazione regionale 12 Neri Fabrizio Vice Presidente Sindaco di Massa Programmazione attività 12 Pesci Alessandro Segretario Generale – Direttore Amato Paolo Consigliere Comunale di Firenze Protocolli d’intesa 7 Bozzi Roberto Sindaco di Castelnuovo Berardenga Relazioni con associaz. Aut. Locali 8 Cappelli Luciana Sindaco di Empoli Società partecipate 7 Prizzon Paola Sindaco di Pergine Valdarno Saccardi Stefania Vice Sindaco di Campi Bisenzio Scheggi Marzio Sindaco di Cinigiano Tucci Ermindo Vice Sindaco di Forte dei Marmi Velo Silvia Sindaco di Campiglia Marittima Vogesi Francesca Sindaco di Sambuca Pistoiese Cognome e nome Carica Fontanelli Paolo 54 55 5. 3 Composizione delle aree di lavoro e dei settori collegati Welfare e diritti di cittadinanza: Silvia Velo, Sindaco di Campiglia M. Affari istituzionali: Francesca Vogesi, Sindaco di Sambuca Scuola: Daniela Lastri, Assessore Firenze Innovazione istituzionale: Massimiliano Dindalini, Sindaco di Civitella Val di Chiana Assistenza/inclusione sociale, rapporto con volontariato: Pier Natale Mengozzi, Assessore di Piccoli comuni e cooperazione interistituzionale: Tiziano Lanzini, Sindaco di Londa Fabbriche di Vallico Coordinamento consigli comunali: Elena Ciaffone, Presidente Consiglio Comunale di Rosignano M/mo Politiche giovanili e dello sport: Olmo Gazzarri, Consigliere Comunale di Scandicci Coordinamento elette: Silvia Melani, Vicesindaco d Fucecchio Politiche dell’innovazione: Luciana Cappelli, Sindaco di Empoli 5.4 Il Collegio dei Sindaci Revisori Organizzazione e personale: Manolo Panicucci, Sindaco di Castellina M.ma Dopo il dodicesimo Congresso, svoltosi nell’ottobre 2004, è stato nominato un nuovo Collegio dei E-government: Giuliano Calvetti, Sindaco di Monsummano Sindaci Revisori dell’Anci Toscana che ha sviluppato una propria specifica attività, valorizzando le Politiche della sicurezza e polizia municipale; Moreno Franceschini, Sindaco di Cascina sue funzioni all’interno dell’Associazione. Finanza locale: Paola Prizzon, Sindaco di Pergine Valdarno Il Collegio ha seguito nel suo lavoro i precisi compiti che lo Statuto dell’Associazione e il Codice Governo del territorio: Ermindo Tucci, Vicesindaco di Forte dei Marmi Civile gli attribuiscono, svolgendo anche una importante funzione di consulenza per il processo di Urbanistica: Mauro Tarchi, Sindaco di San Giovanni VA riorganizzazione contabile e amministrativa che ha interessato l’Anci Toscana nel corso del 2005. infrastrutture e t.p.l.: Antonio Abenante, Sindaco di Pescia I suggerimenti dei Sindaci Revisori hanno contribuito in modo decisivo alla definizione della nuova lavori pubblici: Paolo Coggiola, Assessore Firenze struttura del piano dei conti e alla ricostruzione dello Stato Patrimoniale. Inoltre il Collegio ha collabo- Politiche della casa e e.r.p.: Alfio Baldi, Assessore Livorno rato alla formazione delle decisioni che hanno interessato il riassetto della compagine delle società Ambiente e risorse: Stefania Saccardi, Vicesindaco di Campi B. partecipate di Anci Toscana. Difesa del suolo: Michele Silicani, Sindaco di Stazzema La predisposizione dello “Stato Patrimoniale” ci ha offerto la possibilità per accrescere una lettura fa- Protezione civile: Enrico Giardi, Assessore di Prato cilitata e trasparente dell’Anci Toscana. Infatti, nella lettura delle voci riportate nell’Attivo Patrimoniale Politiche dell’ambiente: Rodolfo Pardini, Sindaco di Vecchiano è di particolare interesse l’elencazione delle “Immobilizzazioni finanziarie”, laddove si evidenziano Rifiuti solidi urbani:Alessandro Nenci,Sindaco di Rosignano Marittimo le singole partecipazioni in società di capitali con la relativa esposizione del capitale conferito. Non Energia: Guido Bombagli, Sindaco di Chianciano T. minore importanza rivestono le immobilizzazioni immateriali (ove gli importi relativi sono esposti al La Toscana, le Toscane: Roberto Bozzi, Sindaco di Castelnuovo B. netto dell’ammortamento) e materiali (con importi al costo storico e conseguente evidenziazione dei Turismo e marketing territoriale: Paolo Pacini, Sindaco di Cecina fondi). Cultura: Sabrina Sergio Gori, Sindaco di Quarrata Il Passivo patrimoniale evidenzia il valore del Patrimonio netto accumulato nel corso degli anni. Il Economia e sviluppo: Marzio Scheggi, Sindaco di Cinigiano “Conto Economico” mette in risalto che l’ammontare delle quote associative risulta sufficiente per Programmazione e sviluppo: Silvano Gori, Assessore Comune di Firenze coprire le spese per “Organi Istituzionali”, “Spese Generali” e “Spese di Funzionamento”: ciò ha va- Lavoro, formazione, attività produttive: Claudio Toni, Sindaco di Fucecchio lenza rispetto alla solidità della gestione caratteristica dell’Anci Toscana, visto che altri costi vengono Agricoltura e sviluppo rurale, paesaggio:Ivan Mencacci, Sindaco di Lari attivati solo in presenza di specifici finanziamenti. Commercio: Daniela Bindi, Assessore Siena Servizi pubblici locali: Federico Eligi, Assessore di Pisa Relazioni internazionali: Paolo Amato, Consigliere comunale di Firenze Comuni per la pace/cooperazione decentrata: Alessia Ballini, Sindaco di San Piero a Sieve Immigrazione: Giuseppe Carovani, Sindaco di Calenzano Politiche comunitarie: Gianni Cantaloni, Assessore di Arezzo 56 57 6. La programmazione dell’attività L’attività di programmazione dell’Anci Toscana si svolge secondo un disegno di esplicita coerenza nei confronti del programma di Anci nazionale, seguendone le finalità e le indicazioni generali di indirizzo. 6.1 Piano d’Attività 2005/2009 Per la prima volta l’Anci Toscana ha redatto un proprio Piano d’attività, approvato in via definitiva dal Consiglio Direttivo il 20 giugno 2005. E’ stato definito e pubblicato un ampio documento programmatico che rappresenta il piano di mandato dell’attuale gruppo dirigente dell’Anci Toscana. Il Piano evidenzia, riprendendo le linee dell’ultimo Congresso dell’Associazione, la necessità di un pieno dispiegamento e di un completo utilizzo delle potenzialità dell’Anci Toscana. Il lavoro di programmazione dell’attività dell’Associazione prevede inoltre un annuale aggiornamento del Piano come verifica periodica. Il Piano d’attività non è un semplice calendario d’iniziative, ma la definizione di un insieme di attività e di linee di indirizzo generale, per un arco temporale di cinque anni, fino alla scadenza del prossimo Congresso. La disposizione di un Piano d’Attività ha modificato il lavoro dell’Associazione, fornendole un utile strumento progettuale, intensificando l’impegno creativo della sua struttura e rafforzando la condivisione di idee e programmi all’interno della sua struttura. Il Piano indica gli indirizzi dell’Anci Toscana, come sono stati stabiliti dal suo dodicesimo Congresso del 2004, analizza le relazioni dell’Associazione dei comuni toscani nei confronti dell’Anci nazionale, definisce tre temi su cui costruire soluzioni progettuali: la conoscenza completa e approfondita dei comuni toscani da parte dell’Associazione; l’elaborazione di analisi e proposte costruite su attenti studi della società toscana; la preparazione della classe dirigente delle amministrazioni comunali. E’ evidenziata, inoltre, l’importanza dell’evento annuale dell’Associazione, la rassegna Dire&Fare, ed è sottolineata la necessità di una nuova definizione dell’assetto organizzativo dell’Associazione, in modo tale da rendere appropriata la struttura agli obiettivi. 6.2 Aggiornamento del Piano d’Attività Nel dicembre del 2005 l’Anci Toscana ha redatto per la prima volta un aggiornamento al Piano d’attività 2005/2009. Il documento approvato dal Consiglio Direttivo il 16 dicembre 2005, ha l’obiettivo di precisare le priorità programmatiche per l’attività del 2006, mettendolo in relazione con il lavoro già svolto nel corso dell’anno precedente. 58 59 L’Associazione, quindi, ha voluto definire una integrazione al proprio programma combinando contesti analitici e contesti propositivi. La revisione del lavoro svolto e la definizione concreta di programmi del futuro prossimo confluiscono nell’aggiornamento del Piano d’attività, facendolo divenire il primo passo per un processo di perfezionamento delle capacità progettuali dell’Associazione. Attraverso l’aggiornamento del Piano d’attività è possibile riproporre le linee strategiche essenziali dell’Associazione, esaminando la loro concreta realizzazione e indicando nei fatti la dimensione annuale di un programma di attività quinquennale. Il Documento, che è già disponibile online sul sito dell’Anci Toscana, sarà pubblicato e distribuito . Il Documento è consultabile in www.ancitoscana.it, 60 61 7. Gli approfondimenti tematici Per affrontare adeguatamente le questioni rilevanti per il governo locale e per meglio rappresentare gli associati nel rapporto con gli altri livelli istituzionali, in primis con la Regione, l’Anci Toscana ha costituito alcuni gruppi di lavoro tematici che hanno svolto un’attività di approfondimento dei singoli temi giungendo a definire per ognuno il punto di vista dell’Associazione. Tali gruppi di lavoro sono stati affiancati dall’opera di alcuni consulenti: Moreno Biagioni ha seguito le politiche per l’immigrazione, la cooperazione internazionale e la Pace, Franco Chesi l’e-government e le politiche dell’innovazione, Antonio Dell’Omodarme le politiche per l’Ambiente, Luciano Franchi le politiche per il Welfare, Livia Marinetto la Cultura, il Turismo e il marketing territoriale, Riccardo Narducci la finanza locale, Lorenzo Paoli le politiche del governo del territorio, Rossano Pazzagli le politiche per l’economia. In linea di massima i gruppi di lavoro tematici hanno intensificato le attività nella seconda parte del 2005 in concomitanza alla nomina della nuova Giunta regionale. Un tema che si è posto in particolare evidenza per la sua drammatica attualità è stato quello della finanza locale e dei bilanci dei comuni. Su questo fronte è stata inizialmente messa a punto una programmazione di livello più generale; l’Anci Toscana si è impegnata nella segnalazione dei punti che dovevano essere affrontati in maniera più sistematica e soprattutto che potessero dare una lettura di quella che era la situazione dei comuni in Toscana. È stato quindi predisposto un piano di analisi dei bilanci comunali costruendo un campione di comuni con un criterio basato sul numero di abitanti residenti: sono state individuate alcune fasce demografiche e per ognuna sono stati indicati alcuni comuni; ne è scaturito un campione abbastanza allargato, ampio, in modo da poter avere chiara la situazione, una fotografia di quella che era la realtà dei bilanci comunali. Questa attività è stata svolta nel 2005 insieme alla rielaborazione dei dati raccolti. I risultati sono ancora in attesa di essere resi pubblici durante un’assemblea, con l’intenzione di raccogliere in quella sede altre indicazioni da sviluppare durante il 2006. Il 2005 è stato complessivamente un anno che ha visto l’Anci regionale molto presente sulle tematiche della finanza locale attraverso la partecipazione attiva a diversi convegni: uno di questi a Prato sugli organismi e i meccanismi di controllo di gestione, un altro a Lucca programmato e costruito dalla Banca Toscana e dal Monte dei Paschi di Siena con la collaborazione dell’Anci Toscana. Quest’ultimo è stato pensato per capire quali sono e quali potranno essere in prospettiva i rapporti fra la finanza dei comuni e gli istituti di credito. Nello scenario sempre più complesso che si pone davanti agli enti locali offrire suggerimenti, indicare possibili sinergie tra vari soggetti diventa molto importante. 62 63 Non si può ovviamente non fare riferimento alla grande azione condotta dall’Anci Toscana, a partire cazione, forse eccessiva, di soggetti che fanno promozione, dalle Proloco, ai Consorzi, alle Apt, agli dal settembre 2005, relativa alla Finanziaria 2006, che ha visto importanti momenti assembleari di stessi comuni. C’è quindi l’auspicio di un rapporto più organico perché alcune iniziative possono confronto, di conoscenza ed anche di decisione rispetto a tutte quelle che erano le problematiche essere fatte e promosse solo se tutti spingono nella stessa direzione. che poneva la legge di bilancio dello Stato come, ad esempio, il Patto di stabilità o i tagli ai trasfe- La Toscana è fatta di tante Toscane; ogni territorio ha le sue caratteristiche e dunque le sue esigen- rimenti erariali. Questa azione dell’Anci Toscana ha consentito anche che tutti i comuni potessero ze. È per questo che l’Anci ha richiesto alla Regione incontri provincia per provincia per promuovere comportarsi in maniera omogenea. L’iniziativa del 7 novembre, giornata in cui sono stati celebrati rapporti più organici nell’ottica del principio di sussidiarietà. più di 100 Consigli comunali sulla Finanziaria che hanno votato un documento Anci, può essere vi- Una criticità che è stata segnalata, e per ora non ancora risolta, è quella del ritardo dei dati sull’af- sta come il culmine di questo percorso; è stato un passaggio importante perché ha messo i comuni fluenza turistica. Questo ritardo non permette ai comuni di porre in essere delle misure che possano toscani nella prospettiva di operare in maniera compatta nei confronti di quelli che erano e purtrop- invertire gli eventuali trend negativi. po ancora sono gli stati di necessità degli enti locali. Un momento importante della collaborazione tra Regione e comuni è stata la Conferenza regionale Per il 2006 l’Anci Toscana si pone nell’ottica di continuare ad approfondire questo lavoro di raccolta toscana sul Turismo (21-22 gennaio ’05) in cui l’Anci Toscana ha dato un contributo importante. di informazioni sui bilanci dei comuni per dettagliare meglio la “fotografia”, che permetterà di indivi- Le produzioni tipiche locali sono un punto di forza della Toscana. Ci sono molti comuni toscani duare i punti di maggior criticità e quindi di poter intervenire con azioni di sostegno. Per quello che che aderiscono ad una o più associazioni tematiche come ad esempio “Le Città del vino”, “della riguarda la finanza e la fiscalità locale sono in previsione a Viareggio, che si pone ormai come sede Castagna”, “della Ciliegia”, ecc. Il ruolo di questi organismi è di esaltare le tipicità delle varie zone; di elezione per l’approfondimento di queste tematiche, tre convegni. Il tradizionale convegno sulla è dunque utile sostenerli e farli crescere per rispondere alla omologazione della globalizzazione e legge finanziaria, ormai appuntamento consolidato che il 18 gennaio 2007 giungerà alla quarta edi- per consolidare l’identità e la cultura locale. zione, sarà appunto affiancato nel corso di quest’anno da altri tre appuntamenti organizzati dall’Anci L’Anci Toscana sta lavorando in questo senso alla costituzione della rete delle “Città del cioccolato” Toscana, in partnership con il Comune di Viareggio e la sezione regionale della Corte dei conti. I perché sono molte le realtà toscane che hanno raggiunto livelli di eccellenza in questa produzione. convegni approfondiranno il rapporto con la sezione regionale della Corte dei conti (un rapporto L’obiettivo è che uno dei comuni toscani sia il coordinatore nazionale. cooperativo che possa aiutare gli enti locali ad attuare una sana gestione), lo strumento delle so- Anche per quanto riguarda la Cultura è stato e continua ad essere essenziale lavorare con una cietà patrimoniali (come forma trasparente e controllata di esternalizzazione delle attività), la riforma logica di rete. È stato richiesto all’Assessore regionale competente, Mariella Zoppi, un maggior della riscossione (per capire le nuove frontiere della fiscalità locale). coinvolgimento dei comuni in tutte le iniziative pensate e promosse dalla Regione. Questa azione di approfondimento per dare strumenti operativi ai comuni è essenziale soprattutto I comuni ritengono però che si possa e si debba fare di più. È necessario integrare le varie offerte e nei confronti dei piccoli comuni che per mancanza di struttura tecnica non sono in grado di elabo- creare eventi di rilevanza internazionale. rare contromisure in autonomia. In questa ottica sarà importante anche il supporto di AnciUtile, Per quanto riguarda il governo del territorio, l’urbanistica e la tutela paesaggistica, il 2005 è stato la squadra delle società partecipate dall’Anci Toscana che garantirà servizi e consulenze in tutti i un anno molto importante dato che in gennaio è entrata in vigore la legge regionale n°1/2005 che settori. disciplina tutto il settore. Il percorso di lavoro dell’Anci Toscana è stato legato essenzialmente ad Ultima, ma non meno importante, la questione dei rapporti con la Regione nel tavolo di concerta- approfondimenti sulle norme introdotte dal nuovo testo legislativo ed in particolare ai regolamenti di zione istituzionale che ha permesso di coordinare l’azione delle autonomie locali con quella della attuazione e alle istruzioni tecniche che la legge stessa prescrive di adottare successivamente per Regione su strumenti importanti quali il Dpef e lo stesso bilancio regionale o i documenti di carattere l’attuazione di alcune sue parti. più specifico e settoriale. La legge n°1/’05 è la legge di governo del territorio ed ha rinnovato la legge regionale n°5 del 1995. Per quanto riguarda il Turismo e la promozione delle produzioni tipiche toscane, punti di forza del- Essendo stata concepita come Testo Unico di governo del territorio ricomprende al suo interno l’economia regionale, l’Anci Toscana nel novembre 2005 ha promosso un incontro con l’Assessore molti contenuti non solo urbanistici e di pianificazione, ma anche edilizi, di disciplina delle sanzioni, regionale al Turismo e al commercio, AnnaRita Bramerini, nel quale sono state illustrate le esigenze di disciplina del paesaggio, di disciplina del territorio rurale, tutti contenuti tra loro evidentemente dei comuni. L’Anci Toscana sente sensibilmente la necessità di fare sistema. Si rileva una moltipli- correlati. 64 65 La legge n°1/’05 preannunciava nel testo una decina circa di regolamenti di attuazione e/o di istruzioni tecniche da approntare successivamente. Si sono così costituiti tavoli tecnici che hanno affrontato gli aspetti legati a ciascuna norma di attuazione. Alcuni di questi regolamenti devono, ad oggi, ancora essere affrontati, alcuni sono in itinere, altri sono conclusi. Il regolamento su cui è stato fatto il lavoro più tempestivo e che è stato portato a termine nei termini più o meno previsti è quello per la predisposizione delle istruzioni tecniche per la prevenzione delle cadute dall’alto (Art.82 commi 14,15,16 della LR 1/’05); è stato costituito un gruppo di lavoro multi-disciplinare composto da tecnici comunali, rappresentanti degli ordini, delle Asl, dell’Inail, della Soprintendenza, dei costruttori e coordinato dal Dipartimento della sicurezza della Regione Toscana. Questo gruppo ha lavorato per circa tre mesi per produrre le istruzioni tecniche che poi l’avvocatura regionale ha utilizzato per redigere, tra marzo e maggio 2005, il regolamento regionale, che è stato infine approvato in novembre. Alla fine del 2005 è stato attivato un percorso di seminari informativi e illustrativi su tutto il territorio regionale. Il 14 aprile 2006 sono scaduti i termini per il recepimento della norma regionale da parte dei comuni sotto forma di regolamento edilizio comunale. Altri tavoli tecnici hanno iniziato a lavorare nel 2005, ma sono ancora aperti. Uno di questi riguarda il Sistema informativo geografico regionale per il quale l’Anci sta definendo le modalità unitarie di redazione dal punto di vista informatico degli strumenti urbanistici e anche alcuni contenuti dei SIT comunali in modo tale che si possa creare una rete di informazioni che tra loro dialoghino e siano sufficientemente omogenee per formare una rete a livello regionale. Il tavolo è stato istituito presso l’area cartografia e sistema geografico della Regione. Nel corso del 2005 è stata avviata una fase di consultazione con le province, con i comuni e con altri soggetti per la formazione del Piano di Indirizzo Territoriale regionale (PIT). La Regione ha organizzato ad Alberese un seminario ristretto ad inviti per discutere del PIT in elaborazione e di altri contenuti della LR n°1/2005 perché la Regione si è resa disponibile, su richiesta dell’Anci Toscana, a rivedere in maniera puntuale alcune parti della legge, alcune imperfezioni, alcune norme non del tutto chiare o non del tutto efficaci per addivenire ad una stesura aggiornata, migliorata ed anche più condivisa. Sempre per quanto riguarda i regolamenti, un altro tavolo di lavoro avviato nel 2005 e ancora in essere è quello sui piani urbani della mobilità (PUM). Una questione molto delicata soprattutto per la Toscana è quella legata alle problematiche del Paesaggio. Il Codice Urbani stabilisce che le Regioni devono approvare i piani paesaggistici attribuendo così all’ente Regione una competenza esclusiva che di fatto si porrebbe al di sopra della collaborazione dei comuni e delle province. La Regione Toscana, invece, partendo da una interpretazione del dettato costituzionale, ha ripartito la disciplina e la pianificazione paesaggistica su tre livelli, cioè quello 66 67 regionale, quello provinciale e anche quello comunale; questa impostazione è molto importante per hanno ispirato la proposta di legge sono la semplificazione dell’azione amministrativa, la sussidia- la qualità stessa di un piano paesaggistico. rietà e l’integrazione tra i diversi livelli di governo per garantire le necessarie forme di cooperazione In materia paesaggistica si è così profilata, in Toscana, una competenza allargata e coesa tra i tre e procedure di accordo e concertazione. Il testo normativo dedica grande attenzione anche alla soggetti istituzionali (Regione, province, comuni), metodologia operativa molto avanzata da un pun- salvaguardia e alla tutela dell’ambiente. to di vista concettuale. La Regione Toscana avoca a sé solo una validazione finale. Invece lo Stato Secondo l’impostazione della proposta di legge alla Regione spettano le funzioni di programmazio- ha puntato a riaffermare una prevalenza della disciplina paesaggistica su quella pianificatoria. Ciò ne ed indirizzo generale, il monitoraggio e la vigilanza dell’attività attribuita agli enti locali, il supporto rappresenta un concetto abbastanza arretrato, perché pianificazione e paesaggio devono essere e la consulenza ai comuni costieri per l’esercizio dell’attività amministrativa loro attribuita. una cosa sola: non può venire prima il paesaggio e poi la pianificazione del territorio. Il Codice Ur- Ai comuni sono invece trasferite tutte le funzioni che si riferiscono al governo del demanio marittimo bani, che risente ancora dei concetti del 1939, ha un’impostazione di questo tipo. ed in particolare la gestione delle concessioni demaniali marittime e le funzioni di vigilanza sull’uso Sono in fase avanzata di stesura i regolamenti di attuazione per le zone a prevalente funzione agri- delle aree del demanio marittimo. I comuni hanno naturalmente competenza anche sulle modifiche cola, quello per la valutazione integrata degli effetti dei programmi di pianificazione, e quello relativo dell’assetto, delle opere e della destinazione di queste aree. ai piani attuativi e alla perequazione urbanistica. La proposta di legge prevede, particolare non trascurabile, gli strumenti finanziari per consentire ai L’Anci Toscana si farà promotrice nel 2006 di un regolamento per la definizione unitaria dei parametri comuni competenti di far fronte alle nuove attribuzioni; ad essi sarà quindi assegnato il 75% dell’im- urbanistici su scala regionale; si avranno in tal modo parametri univoci da inserire nei regolamenti posta regionale riscossa. urbanistici dei comuni e si potrà così scongiurare il proliferare di definizioni differenti per ogni piano Per quanto riguarda le problematiche legate alla scuola e all’educazione si è imposto all’attenzione regolatore e per ogni strumento urbanistico. A tal fine verrà costituito un gruppo di lavoro dell’Anci dell’Anci il tema dell’anticipo nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria in relazione alle iscri- Toscana formato da tecnici comunali, da un legale esperto di questioni urbanistiche e da alcuni zioni all’anno scolastico 2005-2006. rappresentanti degli ordini professionali della Toscana che predisporrà una bozza da discutere con L’Anci Toscana ha lavorato molto facendo sì che i comuni avessero una posizione, il più possibile la Regione che di fatto ha delegato all’Anci questo importante compito. omogenea, verso questo tema. La circolare ministeriale che regola l’ingresso anticipato dei bambini Per affrontare l’emergenza abitativa che ha raggiunto, durante il 2005, livelli molto preoccupanti (gli a scuola, proprio per la pressione esercitata a livello nazionale dalla Associazione di rappresentanza sfratti per morosità sono infatti quadruplicati) l’Anci Toscana ha istituito al proprio interno un gruppo dei comuni, ha previsto, nel caso di comuni con liste di attesa lunghe o con difficoltà economiche, di lavoro specifico. Il traguardo che si è posto è di giungere ad una strategia organica che consenta in mancanza di risorse umane ed economiche ministeriali sufficienti, la possibilità di non praticare agli enti locali di offrire ai cittadini, che realmente si trovano in situazioni di difficoltà, soluzioni abita- l’anticipo evitando così di inserire i bambini in una organizzazione scolastica non idonea. tive accessibili, sia in affitto che in vendita. L’Anci Toscana ha fatto rilevare quanto sia necessario Un’altra iniziativa significativa è stata quella di promuovere protocolli di intesa fra i comuni e i dirigen- uno sforzo corale di tutti i livelli istituzionali per cercare di dare maggiore coerenza alla normativa ti scolastici perché si potessero regolamentare gli aspetti organizzativi e gestionali del calendario di riferimento, la legge n°560/’98, la LR n°96/’96, la LR n°59/’05. L’obiettivo è quello di valorizzare scolastico, dell’iscrizione a scuola, dell’offerta formativa. In tal modo il rapporto fra i comuni e i diri- il patrimonio di edilizia residenziale pubblica vendendo le unità abitative più vecchie, quindi sicura- genti scolastici è stato formalizzato consentendo di contestualizzarlo rispetto a ciò che nella scuola mente più bisognose di interventi di manutenzione eccessivamente gravosi per gli enti pubblici, e stava mutando e rispetto anche a come mutava il ruolo dell’ente locale, in particolare del Comune, realizzandone di nuove. In particolare è stato affrontato il problema posto dall’articolo 3 della legge su questi aspetti. regionale n°59/’05 che prevede che i profughi possano acquistare gli immobili ad un prezzo pari al Un altro tema affrontato è stato quello dell’edilizia scolastica; da diversi anni, precisamente dal 50% di quello della costruzione o della assegnazione. Per evitare gravi disparità di trattamento nei 2001, sono del tutto assenti fondi per il finanziamento della legge n°23 che nel 1996 fu creata proprio confronti delle altre categorie di assegnatari potenziali acquirenti e un impoverimento del patrimonio per sostenere gli enti locali per fare una serie di investimenti volti al miglioramento delle strutture e edilizio pubblico, l’Anci Toscana ha chiesto alla Regione che venga rivisto l’articolo 3 della LR n°59. degli edifici scolastici e, ovviamente, per regolarizzarli rispetto alle normative vigenti. Il 2005 ha visto l’Associazione dei comuni toscani conseguire un risultato molto importante. È stata Questa situazione mette in serie difficoltà i comuni che si trovano ad essere inadempienti nei con- infatti elaborata una proposta organica di legge regionale sul demanio marittimo. I principi che fronti dei vincoli di legge. 68 69 L’Anci Toscana su questo aspetto si è attivata nei confronti della Regione in modo tale che questa Il 2005 ha visto un forte impegno sui temi dell’immigrazione, dei diritti di cittadinanza dei migranti, si impegnasse finanziariamente per sostenere i comuni perché realizzassero una serie di interventi, della cooperazione internazionale e della Pace. L’Anci Toscana ha promosso, lungo tutto l’anno, di ristrutturazioni, di manutenzioni delle scuole soprattutto cercando di portare a termine quegli attività, incontri ed iniziative che mettessero in moto tutti gli anticorpi che la società toscana può interventi che riguardavano la normativa sulla sicurezza, la prevenzione antincendio, l’abbattimento produrre contro i germi della discriminazione, dell’intolleranza, del razzismo. delle barriere architettoniche. Sono stati supportati progetti d’inclusione delle persone in condizioni di emarginazione e di disagio Un’altra questione delicata è rappresentata dalla tassa sui rifiuti, la TARSU, che nella maggior parte nella consapevolezza che ciò costituisce l’elemento essenziale al fine di garantire sicurezza e pos- dei comuni ora si chiama TIA. Le scuole non pagano ai comuni la tassa sui rifiuti perché lo Stato sibilità di civile convivenza nell’ambito delle diverse realtà locali. non dà loro le risorse necessarie per ottemperare agli obblighi, nonostante ci sia una sentenza della È stato inoltre aperto un vero e proprio “cantiere” in cui le molteplici, e positive, esperienze locali Corte di Cassazione che dà ragione ai comuni disponendo che siano le scuole e quindi il ministero possano convergere attraverso il confronto, in modo da delineare un’impostazione alternativa a a trovare le risorse per far fronte alla TARSU-TIA. La trattativa con il ministero è ancora aperta, ma livello nazionale e possano contribuire, nel contempo, all’elaborazione di una nuova legge regionale nel frattempo i comuni sono riusciti a convincere le scuole che è utile fare fronte comune. sull’immigrazione. I comuni sono venuti in aiuto delle scuole anche per quanto riguarda le schede di valutazione. Le È stato poi condotto insieme alla Regione un confronto con le Questure e le Prefetture volto a va- scuole potevano assicurare il numero necessario di schede solo fotocopiandole. I comuni hanno lorizzare e ad estendere le buone pratiche sperimentate in alcune realtà - a proposito di modalità garantito, con finanziamenti ad hoc e nel rispetto del testo unico del 1994, la stampa delle schede. per il rilascio dei permessi e delle carte di soggiorno, di ricongiungimenti familiari, di sportelli unici -, Un’altra questione importantissima che è stata trattata nel corso del 2005, in rapporto anche con operando, nel contempo, per la costruzione di una rete regionale degli sportelli di informazione e di la nomina della nuova Giunta regionale, è quella del nuovo Piano di indirizzo generale integrato in consulenza giuridica al fine di rendere costante lo scambio di esperienze e più efficaci gli interventi. materia di istruzione ed educazione. Un tema che è stato affrontato mediante la costituzione da Presso la sede di Firenze dell’Anci Toscana è stato infatti attivo uno sportello, in collaborazione con parte dell’Anci Toscana di un gruppo tecnico, i cui componenti sono stati nominati dagli assessori l’Associazione “Altro Diritto”, per assistere gli immigrati nella preparazione della documentazione per comunali competenti di una decina di comuni, grandi e piccoli. Tale gruppo ha fornito alla Regione il rilascio della carta di soggiorno. un contributo prezioso per la predisposizione del Piano in modo tale che siano valorizzati gli aspetti Insomma l’Anci Toscana ha sostenuto un confronto fra persone e culture in grado di rimuovere i con- significativi che riguardano l’operare dei comuni come, ad esempio, il sostegno con finanziamenti dizionamenti prodotti dai pregiudizi e dagli stereotipi, per sviluppare esperienze in positivo particolar- specifici agli asili nido e alla scuola dell’infanzia, data anche la domanda crescente di questi servizi mente urgenti e necessarie nel momento in cui si prospettano esclusioni e rifiuti in nome della lotta da parte delle famiglie toscane, o la possibilità di avere risorse per garantire una serie di interventi al terrorismo e del cosiddetto “scontro di civiltà”. I gruppi di lavoro sui temi dell’immigrazione e della nel campo dell’assistenza educativa ai disabili all’interno delle scuole e per sostenere l’inserimento cooperazione internazionale, attivati all’interno dell’Anci Toscana con il contributo anche di esponenti di bambini stranieri nelle nostre scuole. Su quest’ultimo punto è stato richiesto di garantire l’inse- delle società civile attiva, hanno svolto numerose riunioni di carattere generale ed anche di carattere gnamento della lingua italiana con docenti ad hoc, che parlino la lingua madre dei bambini stranieri, più specifico in preparazione di alcune iniziative promosse dall’Associazione dei comuni toscani come garantendo così non solo una buona accoglienza “sociale” ma anche un’accoglienza adeguata quella sulla legge regionale per l’immigrazione, sul diritto di voto ai migranti, sulla realizzazione di una per quanto riguarda l’apprendimento e la didattica. Il gruppo tecnico ha già formulato una serie di Rete di Sportelli di Consulenza Giuridica, sugli inserimenti scolastici dei minori stranieri, ecc. proposte nel corso del 2005 riunificate in un documento che è stato sottoposto dall’Anci Toscana Particolare rilievo hanno avuto cinque iniziative, e cioè: alla Regione. -l’incontro, tenutosi il 24 marzo in Palazzo Vecchio a Firenze, sulla necessità di una nuova legge Il lavoro sul Piano di indirizzo generale integrato in materia di istruzione ed educazione è vitale per- regionale riguardante l’immigrazione; ché da questo dipende il ruolo che i comuni potranno giocare sul fronte educativo. Se le risorse -il seminario “Verso il diritto di voto per i migranti”, svoltosi a Calenzano il 22 aprile; saranno adeguate si potranno potenziare gli asili nido ed anche creare servizi complementari per la -il confronto pubblico, e la conferenza stampa, sul contratto di soggiorno del 1° giugno a Firenze; fascia 0-3 anni. Si potranno poi garantite iniziative nel campo dell’educazione, formale ed informale, -il convegno “Per un nuovo ruolo degli enti locali in materia di soggiorno”, realizzato a Prato degli adulti. il 18 giugno; 70 71 -l’incontro, organizzato a Carrara nell’ambito della Rassegna “Dire & Fare” il 16 novembre, sul diritto di asilo (sull’urgenza di una legge in proposito e sui progetti per i richiedenti asilo portati avanti dagli enti locali). I gruppi di lavoro sull’immigrazione hanno contribuito alla redazione di Percorsi di cittadinanza, inserto mensile di Aut & Aut, ed hanno partecipato al tavolo istituito presso l’assessorato alle Politiche Sociali della Regione per l’elaborazione del programma di interventi relativi ai migranti ed in particolare di una legge regionale in materia. Dall’attività svolta dall’Anci Toscana sono scaturite indicazioni riprese anche a livello nazionale circa l’esigenza di un’azione forte ed incalzante delle autonomie locali per l’attribuzione del diritto di voto alle cittadine ed ai cittadini stranieri (si veda, al riguardo, la presentazione di una proposta di legge ordinaria da parte dell’Anci nazionale) e di un’altrettanto forte iniziativa per il passaggio di competenze dalle questure ai comuni in materia di soggiorno. Sulla base del dibattito all’interno dell’Anci Toscana e delle esperienze maturate sul territorio è stato elaborato il documento (approvato nella riunione del 16 novembre) “Per un impegno rinnovato degli enti locali sui temi dell’immigrazione e della lotta alle discriminazioni”, che costituisce un ulteriore sviluppo della Carta d’intenti degli amministratori e dell’associazionismo toscani relativamente agli interventi per i migranti. Per quanto riguarda la cooperazione internazionale e i temi della Pace, si sono svolti alcuni incontri di approfondimento all’interno dell’Associazione e altre occasioni di confronto con l’Assessore Regionale Massimo Toschi, con il portavoce delle ong toscane, con il vicepresidente del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace, Stefano Marini. In particolare, con l’Assessore Toschi e con il portavoce delle ong è stata discussa la proposta della Giunta regionale di istituire una Agenzia per la Cooperazione, mentre con Stefano Marini ha esaminato la possibilità di sviluppare azioni coordinate sul tema della pace. Sulla base delle indicazioni emerse dalla discussione e delle attività sul territorio sono stati elaborati il documento contenente le priorità su cui impegnarsi nel 2006 ed il relativo programma di iniziative. 72 73 8. Il Coordinamento dei Consigli Comunali 8.1. Il ruolo delle assemblee elettive Il ruolo della assemblea elettiva è un ruolo fondamentale basato soprattutto sulle funzioni di indirizzo e controllo nei confronti delle attività di gestione affidate dal Testo Unico degli enti locali alla Giunta e al Sindaco. Il coordinamento dei Consigli comunali, costituitosi all’interno dell’Anci Toscana, dopo alcune riunioni svolte con una partecipazione incoraggiante dei Presidenti consiliari, si è dotato di una struttura organizzativa agile e rappresentativa di tutte le province toscane ed ha definito un programma di lavoro che prende l’avvio dall’individuazione di una serie di priorità. Innanzitutto la formazione permanente dei consiglieri comunali durante tutto il mandato amministrativo. Ci si è resi conto che la conoscenza delle competenze proprie dei consiglieri è mediamente insufficiente. Ci si ferma troppo spesso alla banale considerazione della sensazione di irrilevanza nei confronti delle Giunte comunali senza approfondire le grandi possibilità e opportunità che il ruolo prevede. Non si tratta insomma di invocare un ritorno al passato quanto di valorizzare le competenze degli organi elettivi, di comune accordo con gli organismi esecutivi per fare in modo che la partecipazione politica alla vita dei territori sia sempre più attiva ed efficace. In tutto questo, grande importanza ha indubbiamente il contatto tra i consiglieri dei diversi comuni ed è per questo che il coordinamento ha stabilito, come suo primo atto concreto, di organizzare una serie di incontri formativi per avere la possibilità di un costruttivo confronto di esperienze. Questo percorso si è articolato in tre fasi, con il prezioso apporto del dott. Bayma che ha curato la parte formativa. 8.2 La formazione dei consiglieri Una prima fase del lavoro è stata consigliata a tutti i Consigli comunali e riguardava la necessità di conoscere in maniera approfondita il proprio Statuto e regolamento del Consiglio. La seconda fase, che si è svolta nel mese di giugno, è stata articolata in tre giornate di incontri. Incontri itineranti nelle varie province toscane per agevolare la partecipazione dei consiglieri. Il 6 giugno a Capannori (Lucca), e a Piombino (Livorno), il 7 giugno ad Arezzo e a Pistoia, il 24 giugno a Massa. Il tema degli incontri è stato quello di fare il punto sulla situazione normativa rispetto al ruolo dei Consigli per individuare con chiarezza i punti di forza e le criticità. La partecipazione è stata elevata, visto che ad ogni incontro hanno partecipato in media trenta consiglieri per un totale di 150 presenze complessive. La terza ed ultima fase si è concretizzata in un incontro svoltosi l’8 ottobre presso il castello Pasquini di Castiglioncello, al quale hanno partecipato circa cento consiglieri provenienti da tutte le province toscane. Il tema affrontato è stato quello di evidenziare, sempre all’interno della normativa vigente, 74 75 le possibilità di concretizzare e meglio precisare il ruolo delle Assemblee elettive anche in rapporto ad un opportuno equilibrio con le competenze degli altri organismi delle amministrazioni comunali. L’incontro, rivelatosi molto interessante, ha dato lo spunto per programmare anche le attività future del Coordinamento. Servizi ai soci 1. Gli obiettivi generali dell’Anci Toscana Dall’incontro di Castiglioncello ha preso vita anche un documento programmatico che è stato portato all’Assemblea Congressuale di Cagliari e da questa adottato. L’attività di formazione proseguirà L’Associazione ha portato avanti in questo anno di attività in modo naturale e coerente due obiettivi anche nei prossimi anni individuando volta per volta le tematiche. in tutte le iniziative che ha intrapreso: il raggiungimento dell’utilità per i comuni, la ricerca dei maggiori vantaggi possibili per l’Associazione. 8.3 Revisione dei regolamenti e degli statuti comunali Due obiettivi che ovviamente sono interconnessi fra di loro, e convivono nell’attività dell’Anci To- Uno dei punti su cui il Coordinamento lavorerà nel 2006 è la revisione dei Regolamenti e degli Statuti scana, integrandosi nel progetto unico di un nuovo ruolo politico e istituzionale dell’Associazione. comunali. Gli incontri di formazione svolti ci hanno dato materiale per proporre a tutti i Consigli co- Quando affrontiamo la questione dei servizi e della riorganizzazione delle società partecipate è munali toscani alcuni punti da condividere ed inserire per realizzare in concreto quel rinnovamento manifesto che l’obiettivo dell’Anci Toscana sia questo: offrire servizi migliori ai propri soci, ottenere del ruolo di cui abbiamo parlato. utili per l’Associazione, in modo da poter garantire in modo continuato il livello della sua attività e da Uno degli scopi che si prefigge il coordinamento, infatti, è proprio quello di offrire un supporto alla poter investire nuovamente in servizi. modifica e una proposta di inserimento di alcuni punti condivisi in tutti i Regolamenti dei Consigli 1.1 Il riassetto delle società partecipate comunali della Toscana. 1.1.1 La razionalizzazione delle società partecipate Comunicazione Finché l’Associazione non ha deciso di intraprendere questo percorso di ristrutturazione e riorganizzazione il sistema delle società partecipate dell’Anci Toscana era incentrato soprattutto su due aziende: la prima era Stea, la Società Toscana Editoria delle Autonomie, che sostanzialmente svolgeva la funzione di “contenitore” di Dire & Fare, la rassegna annuale della innovazione nella pubblica amministrazione. La decisione strategica di entrare a far parte di Comunica srl, la società di comunicazione che da sempre gestisce l’organizzazione di Dire & Fare, partecipando a un 50% del capitale sociale, ha permesso all’Anci Toscana di porre in liquidazione la sua vecchia società di editoria, razionalizzando il proprio sistema di comunicazione pubblica e di gestione degli eventi. Consulenza La seconda società partecipata dall’Anci Toscana era la A&C Consulting (Anci & Cispel Toscana Consulting), per la quale si era in presenza di una situazione debitoria, risanata attraverso l’intervento dei soci: Anci Toscana, Cispel Confservizi Toscana Associazione regionale e Federsanità Anci Toscana. Nell’occasione i soci hanno ricostituito il capitale sociale: la Cispel possiede attualmente il Il documento è consultabile in www.ancitoscana.it 5% del capitale sociale, rispetto all’83% del precedente assetto societario, mentre l’Anci ha aumen- 76 77 tato la propria quota di partecipazione al capitale sociale dal 14 al 95%, Federsanità, infine, è uscita regioni del centro e del sud Italia. dalla compagine societaria. Successivamente la società, che ha assunto la nuova denominazione L’impegno e il lavoro assiduo della Associazione dei comuni toscani ha prodotto, quindi, la costitu- di An.To.S S.r.l. (Anci Toscana Servizi e Consulenza S.r.l.), è stata ulteriormente rafforzata grazie al zione di un nuovo sistema integrato di servizi agli associati, costituito dal gruppo delle sue società coinvolgimento di alcune società, con una grande esperienza nel campo della consulenza agli enti partecipate: il gruppo di Anci Utile. locali: Narducci Consulenza ee. ll., Finanza Locale management e Altea S.p.a hanno acquisito ciascuna un 14% del capitale sociale di An.To.S, in modo che la quota di partecipazione dell’Anci 1.2 AnciUtile Toscana è scesa al 53%. In questo modo in un anno di attività l’Anci Toscana è riuscita a superare la Riportiamo una breve illustrazione delle essenziali caratteristiche e dei principali servizi offerti dalle difficile condizione di una sua società partecipata che non solo non era funzionale all’offerta di ser- società del gruppo AnciUtile, così come sono state illustrate il 21 febbraio 2006, nella giornata di vizi per i soci, ma che inoltre rappresentava un problema per la stessa Associazione, a causa della presentazione pubblica del gruppo. sua situazione debitoria. L’Anci Toscana, però, non si è fermata al semplice risanamento, ma ha sviluppato un progetto di rilancio della società, inserendolo all’interno di un nuovo sistema di servizi ai propri soci, che è dato dall’insieme delle società partecipate della Associazione. Infatti il processo di riassetto delle partecipate è indirizzato alla costruzione di un gruppo di società, di cui l’Anci Toscana possa fruttuosamente utilizzare le potenzialità, grazie a una diretta partecipazione, per l’offerta di servizi ai propri soci. All’interno di questo progetto rientrano anche le altre operazioni che l’Anci Toscana ha svolto nella sistemazione funzionale del sistema delle partecipate. La novità di Ancitel Toscana L’Anci Toscana è stata una delle prime Anci regionali ad aver sviluppato il progetto di regionalizzazione di Ancitel, la società di servizi di Anci nazionale, con la costituzione di Ancitel Toscana nel settembre 2004. La nuova società è indirizzata in modo privilegiato alla risoluzione dei problemi e allo sfruttamento delle opportunità che la nuova frontiera dello sviluppo tecnologico impone e offre in modo specifico alla pubblica amministrazione. L’Anci Toscana ha ricercato e ottenuto la stretta collaborazione di Uncem Toscana, che è divenuta detentrice di un 5% di quote di Ancitel Toscana, di cui l’Anci Toscana possiede il 65% , mentre ad Ancitel nazionale appartiene il restante 30% del capitale della società. Formazione L’Anci Toscana inoltre ha deciso di entrare nella società di formazione Ti Forma, promossa da Cispel Toscana, a cui aderiscono i principali soggetti del mondo dei servizi della Toscana. Certificazione E’ stata infine confermata la partecipazione dell’Anci a Delo Sovim, società di attestazione soa, nata dalla fusione fra la Sovim e Icq, che ha poi acquisito il ramo d’azienda della Deloitte S.p.a. Entrambe le società erano attive nella certificazione e avevano dimostrato grandi potenzialità di sviluppo nelle 78 79 1.2.1 Ancitel Toscana S.r.l 1.2.2 ANToS S.r.l. Verso la società dell’informazione e della conoscenza è la direzione tracciata dalla Commissione Nel processo di riforma dell’architettura istituzionale italiana, tuttora in corso, è fortemente presente europea e sancita nel 2000 durante il summit di Lisbona. l’idea che il settore pubblico ed in particolare le autonomie locali siano destinate a giocare un ruolo Al 2010 è stato posto il filo di lana per fare dell’Europa l’economia basata sulla conoscenza più sempre più rilevante e decisivo per l’evoluzione del sistema economico; ciò, evidentemente, non competitiva e più dinamica del mondo, migliorando il livello di occupazione e di coesione sociale. implica una presenza quantitativamente più ampia e pervasiva dell’intervento pubblico, ma al con- In questo processo la pubblica amministrazione ed in particolare gli enti locali hanno un ruolo trario impone un profondo ripensamento del ruolo e delle modalità di azione delle amministrazioni fondamentale. pubbliche. Non più solo beni o servizi ai cittadini, ma informazioni come patrimonio economico, e chi più La legittimazione, il rilievo, la qualità e l’incisività dell’azione dell’ente locale sempre più si giocheran- dei comuni possiede questo tipo di patrimonio e può metterlo a disposizione dei cittadini, delle no in futuro sulla capacità dello stesso di essere parte attiva ed influente dei processi di evoluzione imprese e degli altri soggetti istituzionali sia locali che nazionali? più generale dei sistemi socio-economico-territoriali; ciò presuppone una grande apertura all’ester- I comuni ricoprono una funzione strategica in questo nuovo contesto, ma devono esserne consa- no, un’attenta analisi e conoscenza dell’ambiente e dei suoi trend evolutivi, la ricerca di alleanze e lo pevoli e devono acquisire tutti gli strumenti necessari, tecnologici e ancor di più logici per poter sviluppo di relazioni con altri soggetti (pubblici e privati), una profonda riflessione e la messa a fuoco ottemperare a questa nuova funzione. di un disegno relativo alla trasformazione del ruolo e delle funzioni svolte. Gli enti locali toscani hanno raccolto questa sfida. La capacità reale di esprimere questo nuovo e riqualificato orientamento all’esterno è fortemente Con l’approvazione della Legge n°1 del 2004 e con la loro completa adesione alla Rete Telematica influenzata da condizioni strutturali interne, relative ai processi e alle responsabilità decisionali, alle Regionale Toscana (Rtrt), hanno infatti realizzato un sistema di condivisione delle scelte innovativo caratteristiche del modello organizzativo, al quadro delle professionalità disponibili, alla garanzia di e realmente partecipativo. un adeguato flusso di risorse economiche nel tempo e ad un corretto impiego delle stesse. In questo modo hanno e potranno ancora di più in futuro incidere sulla formazione delle decisioni ANToS supporta gli enti locali attraverso attività di consulenza ed assistenza di carattere tecno- e delle strategie da adottare nei prossimi anni in materia di Società dell’informazione. logico-giuridico e gestionale, fondata su progetti di lavoro e servizi innovativi che interessano, in Questo processo ha però bisogno di un continuo aggiornamento delle dotazioni tecnologiche, particolare, le aree: delle soluzioni software soprattutto per applicazione di evoluti sistemi per l’identificazione sicura - degli strumenti innovativi (statuto e regolamenti); degli utenti e per la protezione dei dati scambiati in rete, e della reingegnerizzazione dei processi - dell’organizzazione (assetto organizzativo, programmazione strategica e sviluppo di siste- produttivi. Inoltre necessita di una continua sinergia con gli uffici della Regione Toscana che si mi interni di programmazione e controllo) e del personale; occupano di questo settore e che coordinano gli organismi della Rtrt. - Ancitel Toscana S.r.l. nasce per offrire un supporto adeguato ai comuni toscani, impegnati nella (project financing e strumenti derivati), gestione del patrimonio, e la fiscalità locale (assistenza nella realizzazione della società dell’informazione e della conoscenza. gestione dei tributi locali); Opera nel campo dell’e-government, dell’innovazione tecnologica; offre servizi telematici alta- - dei servizi pubblici locali, sia a rilevanza economica che non economica; mente qualificati, è un partner degli enti locali toscani nei progetti nazionali, regionali e locali. - della promozione del territorio, con particolare riguardo alla pianificazione commerciale, al Ancitel Toscana S.r.l. opera con una precisa filosofia: i servizi devono essere utili, non particolar- turismo ed agli strumenti di marketing territoriale, e più in generale dello sviluppo (investimenti). del bilancio (analisi e controllo, bilancio di mandato, ambientale e sociale), della finanza mente costosi, assistiti, innovativi, mantenuti aggiornati costantemente e devono far risparmiare tempo agli operatori nello svolgimento del loro lavoro quotidiano. Per fare questo sono progettati e realizzati con il contributo dei tecnici degli enti locali toscani. 80 81 1.2.3 Comunica S.r.l 1.2.4 Ti Forma Un ponte gettato tra pubblica amministrazione e cittadini perché questi siano partecipi realmente e a Ti Forma garantisce la formazione continua finanziata del Fondo Sociale Europeo e assiste le aziende pieno titolo del processo decisionale pubblico. e gli enti locali dalla fase iniziale di analisi dei fabbisogni, alla progettazione, all’erogazione formativa, La comunicazione è questo ponte. Comunicazione come processo biunivoco e circolare che agisce al monitoraggio delle attività, fino alla rendicontazione del progetto formativo. a tutti i livelli e che utilizza codici e tecniche diverse; come cartina di tornasole della qualità dei rapporti Ti Forma progetta e gestisce anche interventi di aggiornamento del personale per gli Enti Locali sulla fra cittadini e amministrazioni: similmente alle api che non possono vivere in un ambiente inquinato, gestione associata di servizi, S.U.A.P., esternalizzazione dei servizi pubblici locali, sistemi tariffari, svi- così una buona comunicazione non può esistere se l’amministrazione pubblica non rispetta le esigen- luppo di sistemi di gestione per la qualità. ze dei cittadini ed i principi di efficienza, imparzialità e trasparenza dell’azione amministrativa. La Formazione a distanza è uno strumento multimediale fondamentale per la formazione continua del Comunicazione e poi non solo attività/relazione tra l’ente pubblico e il cittadino. Per poter giungere a personale e Ti Forma ha elaborato propri percorsi formativi in modalità FAD e collabora con il progetto risultati apprezzabili è necessario che le amministrazioni comunichino efficacemente al proprio interno di formazione a distanza della Regione Toscana. e tra di loro. Nell’ottica della semplificazione e razionalizzazione dell’azione pubblica si stanno sempre Ti forma organizza regolarmente seminari di aggiornamento sulle aree di interesse del settore dei ser- più creando Sportelli unici ed integrati che presuppongono una circolazione di informazioni tra gli uffici vizi pubblici soggette ai mutamenti più significativi: e i settori dello stesso ente e tra enti diversi. - normative sulle regolamentazioni dei servizi pubblici locali Altrettanto importante è la comunicazione dei risultati dell’azione amministrativa. Una informazione - materie fiscali, materie tributarie tecnicamente efficace ottimizza le risorse che sono state investite per offrire ai cittadini servizi. Capita - contabilità e bilancio infatti che i cittadini non sappiano che è stato attivato un certo servizio o che è stata realizzata una - normativa del lavoro certa opera e ciò può causare un sottoutilizzo del servizio stesso o un non apprezzamento dell’opera. - organizzazione aziendale Da questo punto di vista le tecniche pubblicitarie in senso lato possono essere utilizzate anche per - forme di gestione dei servizi pubblici raggiungere alcuni degli obiettivi della comunicazione pubblica: cambiare conoscenze, opinioni, at- - trasformazioni societarie teggiamenti o, più in generale, informare. - sistema degli appalti pubblici Per essere veramente tale, la comunicazione ha infine bisogno di misurare l’efficacia della sua azione. - sistemi incentivanti È dunque necessario sviluppare canali e strumenti di feedback che consentano di valutare ed even- - carta dei servizi tualmente correggere la strategia. Ti Forma pianifica interventi di formazione e informazione sulla sicurezza sul lavoro e offre servizi di consulenza sull’applicazione della normativa nazionale comunitaria. Comunica, per sostenere l’impegno degli enti locali offre: La formazione continua è uno degli strumenti ideali per fornire, a tutte le figure professionali presenti in - elaborazione di Piani di comunicazione; azienda, un bagaglio conoscitivo sulle aree strategiche per lo sviluppo aziendale: - progettazione e realizzazione di campagne di comunicazione; - sistemi di qualità, - gestione degli Uffici stampa; - innovazione tecnologica, - organizzazione di eventi, meeting, convegni, congressi; - gestione delle risorse umane, - servizi editoriali: consulenze e servizi giornalistici ed editoriali, ghostwriter e copywriter, proget- - organizzazione e gestione aziendale, tazione e gestione di periodici e giornali aziendali; - marketing e comunicazione, - - salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, - competenze tecniche di settore. servizi per la comunicazione visiva. Ti Forma offre servizi di consulenza per migliorare la qualità dei processi aziendali soprattutto per le 82 83 strategie di sviluppo e consolidamento del business, per l’organizzazione e il management, per la reingegnerizzazione dei processi e la garanzia della qualità, per la finanza e l’auditing, per lo sviluppo delle professionalità manageriali e operative a fronte delle evoluzioni societarie e del mercato di riferimento e del controllo di gestione, per il project management, per i sistemi informativi direzionali e per il data warehousing; per i processi di Customer Relationship Management, per l’e-government e l’e-business. Ti forma offre assistenza alle aziende nel percorso verso la Certificazione di qualità (ISO 9001) e Ambientale (ISO 14001). Ti forma offre servizi di consulenza per lo sviluppo di Sistemi di Qualità e Sistemi di Gestione Ambientale per la certificazione UNI EN ISO 9000 e 14000 e la registrazione EMAS. Ti forma è in grado di supportare le aziende e i comuni nelle strategie di comunicazione. Ti Forma può seguire le aziende nel lancio di nuovi servizi, nelle strategie di posizionamento, nella valorizzazione e diffusione delle aziende e del marchio sul territorio servito, attraverso indagini di mercato e customer satisfaction. Ti forma può supportare l’ufficio stampa o formare il personale per gestirlo in autonomia e coordinarlo nella fase di start up. Ti Forma esegue studi di fattibilità e piani industriali nel settore dei servizi pubblici locali o per la trasformazione di assetti istituzionali. Ti Forma ha predisposto una struttura operativa per supportare le aziende e gli enti locali in occasione di selezioni di personale, occupandosi di tutte le fasi fondamentali del processo di selezione, dalla redazione e pubblicazione del bando alla stesura di graduatorie di merito dei candidati selezionati. Ti Forma ha predisposto un sistema globale di assistenza per aziende ed Enti Locali che è in grado di supportare tali soggetti nella predisposizione del sistema tariffario locale. 1.2.5 Delo.Sovim E’ un organismo di attestazione Soa, nasce nell’aprile 2003 dalla fusione tra Sovim Soa e Icq Soa, entrambe già operanti sul territorio nazionale. Sovim-Icq è partecipata da Ance (Associazione nazionale costruttori edili), Anci nazionale, Cispel nazionale, Banca Toscana, La Fondiaria Assicurazioni, Medio Credito Toscano. L’attestazione Soa è richiesta in base al D.P.R. 25 gennaio 2000 n. 34 per partecipare ad appalti dei lavori pubblici di importo superiore a 150.00 euro. L’attestazione Soa sostituisce immediatamente quanto richiesto dal regime transitorio attualmente in atto ed in particolare le verifiche che gli enti appaltanti devono esercitare, circa le capacità tecnico-finanziarie, per le imprese in relazione ad ogni appalto. Le imprese con attestazione Soa, quindi, potranno partecipare alla gare senza dover ogni volta dimostrare la loro idoneità. 84 85 2. L’Osservatorio sull’innovazione 2.1 Un osservatorio sui percorsi di innovazione nelle politiche di governo locale in Toscana Obiettivo del progetto è di avere strumenti per la conoscenza e il monitoraggio delle politiche di innovazione nel governo locale in Toscana, che coinvolgano il sistema delle autonomie locali, quindi direttamente o indirettamente gestiti dai comuni. Obiettivi specifici: a) costruzione di una banca-dati dei progetti di innovazione; b) monitoraggio dei progetti con aggiornamento periodico; c) costruzione di una rete per le buone pratiche e lo scambio di esperienze; d) costruzione di percorsi di formazione di profili professionali; e) promozione della comunità degli innovatori. 2.1.1 L’istituzione di un osservatorio L’istituzione di un Osservatorio comporta la creazione delle condizioni relazionali atte a raccogliere informazioni utili per la costituzione di una banca-dati da aggiornare periodicamente. Il concetto di banca-dati rimanda all’immagine di un contenitore di informazioni piuttosto statico, in grado di fornire quadri puntuali del fenomeno in esame. L’idea che sta alla base di un Osservatorio non può quindi limitarsi a quell’obiettivo che, per quanto essenziale, è da considerarsi un mero punto di partenza. Le informazioni raccolte e stoccate nella banca-dati devono infatti essere amalgamate al fine di ricostruire fenomeni inseriti in percorsi diacronici. Nella fattispecie, l’Osservatorio intende rilevare la singola azione di innovazione in quanto tale, ma anche in quanto parte costitutiva di un percorso che l’ente può aver intrapreso, quindi sembra corretto parlare di percorsi di innovazione e non solo di atti innovativi, con particolare attenzione al lavoro di rete realizzato sui territori dai diversi soggetti che contribuiscono a dare risposta alle necessità dei cittadini (enti pubblici, associazioni del terzo settore, enti economici..). La necessaria costruzione della banca-dati dell’innovazione, benché rappresenti un punto di partenza, non è di così immediata realizzazione. Infatti, sarà indispensabile mettere a punto strumenti adeguati alla rilevazione di informazioni che non si presentano sotto forma di semplici dati statistici e contemporaneamente procedere all’individuazione di referenti adeguati ente per ente. 86 87 Grazie alla banca-dati sarà possibile individuare quelle realtà che hanno intrapreso percorsi di inno- 2.2 L’anagrafe degli amministratori e dei dirigenti degli enti locali vazione e hanno così avuto occasione di formare specifici profili professionali adatti alla realizzazio- La realizzazione di una Anagrafe degli amministratori, quasi compiuta, e dei dirigenti degli enti locali ne delle azioni. Questo capitale di conoscenze può essere messo a disposizione degli enti di tutto della Toscana, sviluppata attraverso la preziosa collaborazione dell’Ufficio Statistica del Comune il territorio regionale e dell’ente Regione stesso mediante l’Osservatorio che potrà operare da trait di Firenze è un lavoro propedeutico al progetto dell’Osservatorio sull’innovazione. Un censimento d’union, mettendo in contatto le diverse esigenze delle varie realtà. delle fonti è infatti il presupposto essenziale per rendere funzionante ed efficiente lo strumento dell’Osservatorio. 2.1.2 Le azioni Una tale analisi anagrafica è allo stesso tempo un utile, indispensabile, strumento di lavoro quo- L’idea di operare come un contenitore di idee e di competenze è propria del tipo di Osservatorio che tidiano per l’Associazione, che ha il bisogno prioritario di conoscere in modo completo la classe si sta proponendo, il quale dovrà massimizzare gli sforzi per cercare di mettere in rete le esperienze dirigente delle amministrazioni comunale, per potere rappresentare a pieno i comuni. e le necessità, in un virtuoso dare/avere dell’innovazione. È evidente che il concetto non potrà esse- Il progetto è stato già in buona parte realizzato con la definizione di una banca dati, attraverso il re lo stesso se applicato a situazioni diverse: ciò che può essere innovativo per il piccolo comune, quale per la prima volta è possibile per l’Associazione conoscere meglio le donne e gli uomini che può rivelarsi routinario per il comune medio-grande, o vice versa. amministrano e lavorano nei comuni della Toscana. 2.1.3 Selezione e valutazione delle esperienze innovative 2.3 L’indagine sugli Sportelli Unici per le Attività Produttive La banca dati raccoglierà in forma statistica un universo ampio di sperimentazioni e di progetti che 2.3.1 Uno strumento di semplificazione amministrativa interessano il territorio della Regione Toscana. L’indagine, che rappresenta una novità assoluta per la Toscana, ha messo in evidenza il livello di Sarà cura dell’Osservatorio operare una rigorosa selezione delle esperienze da monitorare in pro- diffusione e di efficienza dello Sportello Unico delle Attività produttive nel territorio regionale. Il Suap fondità. è uno strumento importante di semplificazione amministrativa, una leva per sostenere i sistemi eco- Saranno quelle di maggiore impatto, suscettibili di una più diffusa disseminazione, realizzate in nomici locali. rete grazie all’impegno congiunto tra soggetti, pubblici e privati, che intervengono su uno stesso È per questa ragione che l’Anci Toscana ha voluto questa ricerca che è stata realizzata facendo territorio. ricorso ad una molteplicità di fonti informative: si è proceduto incrociando l’analisi di documenti, l’analisi interpretativa di alcune interviste in profondità e l’analisi di dati statistici. 2.1.4 Monitoraggio del progetto in tutte le sue fasi Durante la prima fase sono stati acquisiti e analizzati alcuni protocolli di intesa Provinciali (Firenze, La realizzazione dell’Osservatorio sui percorsi di innovazione sarà monitorata dalla fase di proget- Pistoia, Siena, Grosseto, Massa-Carrara). tazione alla fase della valutazione dei risultati. A questa fase è seguita la realizzazione di alcune interviste in profondità, rivolte a dirigenti, referenti La valutazione dei risultati ottenuti prevede che si valutino costi e benefici, in termini economici e tecnici o operatori di Sportello Unico. sociali, la messa a punto di indicatori di qualità che consentano di ottenere un cruscotto di guida L’istituzione degli Sportelli Unici per le Attività Produttive risale ad un decreto del Presidente della dell’amministrazione e dei servizi, la programmazione di interventi di customer satisfaction all’inter- Repubblica del 1998 (D.P.R. 447, successivamente modificato dal D.P.R. 440/2000) che stabiliva per no dei percorsi di valutazione, la validazione dei “modelli”. i comuni l’obbligo di dotarsi dello sportello entro il maggio del 1999. Di fatto alla scadenza dei termini solo una percentuale ridotta dei comuni toscani era riuscita ad avviare la struttura, e la maggior parte degli sportelli toscani è stata aperta tra il 2000 e il 2001. Ad oggi la situazione si è ribaltata, facendo registrare un basso numero di comuni che non hanno ancora istituito questo servizio. A questo proposito va tenuto presente che per alcuni comuni la creazione e la gestione dello sportello avviene in forma associata, cioè (per così dire) in cooperativa 88 89 con altri comuni. Nella pratica questa forma può sostanziarsi con il conferimento delle responsabili- polizia municipale. A fronte di tale quadro emerge una forte richiesta di intervento della Regione tà ad un solo sportello tra gli associati o semplicemente nella possibilità per il cittadino di presentare perché eserciti un ruolo di indirizzo politico e normativo, di supporto organizzativo e di promozione la propria pratica in maniera equivalente in uno degli sportelli. di un modello di riferimento per lo Sportello Unico che sviluppi una maggiore omogeneità nel suo Le dimensioni mediante cui sono stati analizzati i protocolli e che hanno costituito l’ossatura delle funzionamento. Di fatto il ruolo di coordinamento della Regione risulta assente dal gennaio 2004, interviste in profondità, ci hanno consentito di indagare lo stato di attuazione di alcuni servizi di quando è stata sospesa l’esperienza del Comitato di Coordinamento Regionale avviata nel 2003. Sportello Unico sia a livello formale che nella loro effettiva operatività. All’obiettivo di una maggiore omogeneizzazione contribuirebbe in modo significativo anche la creazione di un’unica banca dati regionale che uniformerebbe procedimenti, procedure e modulistica. 2.3.2 L’attività dei Suap Ad oggi siamo invece di fronte ad una forte frammentazione dei progetti telematici per l’informa- Alla formale equivalenza riscontrata nell’analisi dei protocolli, si contrappongono marcate differenze tizzazione dei servizi e/o la semplificazione amministrativa. A livello regionale si rilevano infatti ben se si guarda all’effettiva gestione degli Sportelli Unici che presentano orientamenti e caratteristiche cinque diversi progetti: Aida, S.Mar.T., Sporvic, Cadi nella Rete, Spic. specifiche sia per quanto concerne l’elenco dei procedimenti gestiti, che per la natura di tali procedimenti (ordinario, mediante autocertificazione, dichiarazione di inizio attività – DIA). Tale variabilità 2.3.4 I coordinamenti provinciali permessa dalla genericità della normativa è senz’altro riconducibile alla specificità di ogni territorio, A fronte dell’assenza di un ruolo di coordinamento della Regione, in alcune province sono stati creati in particolare alle sue dimensioni e alla sua vocazione, ma è interpretabile anche in base a scelte di coordinamenti provinciali (Firenze, Siena, Pistoia, Grosseto, Arezzo; a breve Lucca) e interprovinciali natura politica, organizzativa ed amministrativa. Se alcuni sportelli hanno scelto di gestire i procedi- (Firenze, Siena, Pistoia) che, mediante gruppi di lavoro tematici e banche dati, supportano l’attività menti trasversalmente a tutte le materie – commercio, edilizia, ambiente – e senza porre limitazioni degli sportelli per la risoluzione di casi problematici, dubbi interpretativi, chiarimenti e definizione rispetto alla loro natura, altri sportelli hanno selezionato le materie di loro competenza scegliendo dei procedimenti, oltre ad offrire servizi di aggiornamento normativo e procedimentale, newsletter, di gestire solo i procedimenti mediante autorizzazione e lasciando che quelli in DIA seguano gli iter redazione e aggiornamento della modulistica, forum, formazione. Il tutto nel rispetto dell’autonomia precedenti l’istituzione dello sportello; questa scelta è stata dettata da una ragione di maggior cele- di cui rimane titolare ciascun singolo Comune. rità nel dare le risposte al cittadino. Il ruolo della Provincia, non previsto dalla normativa nazionale, è stato assunto spontaneamente (e Anche tra gli sportelli che gestiscono procedimenti in DIA l’orientamento non è univoco. Da una par- formalizzato nei protocolli di intesa) da alcuni enti al fine di realizzare economie di scala ed eserci- te c’è chi valuta la semplificazione dei procedimenti (e quindi la loro presentazione in DIA per alcune tare le funzioni di programmazione e promozione dello sviluppo del territorio che le sono proprie. materie), come uno degli obiettivi dello Sportello Unico; obiettivo perseguibile con maggiore suc- Analoghi obiettivi di standardizzazione sono perseguiti attraverso specifici portali telematici anche in cesso laddove i comuni trovano un’interpretazione condivisa delle norme da parte degli enti terzi. altre realtà (Carrara), dove però è assente un coordinamento provinciale. Dall’altra troviamo invece sportelli che, di fronte all’ambiguità normativa, preferiscono seguire la strada dell’autorizzazione, vista come maggiore garanzia dell’equilibrio tra snellimento delle pratiche e tutela degli interessi della collettività, nonché necessaria mediazione rispetto all’interpretazione e applicazione della normativa da parte degli enti terzi. È il caso ad esempio delle autorizzazioni in materia igienico-sanitaria, in cui la scelta della maggior parte degli sportelli è stata quella di privilegiare la standardizzazione dei procedimenti rispetto alla loro semplificazione. 2.3.3 Il ruolo della Regione Il diverso funzionamento degli sportelli può essere spiegato anche richiamando la posizione assunta dall’ufficio all’interno dell’amministrazione comunale. Infatti, a seconda delle esigenze, il SUAP può far parte del settore: attività economico-produttive, del settore urbanistico-edilizia, segreteria, della 90 91 3. Le indagini dell’Anci Toscana 4. Anci Toscana risponde. I quesiti dei comuni L’Anci Toscana ha svolto nel corso di questo anno di attività alcune specifiche ricerche, attraverso L’Anci Toscana mette a disposizione dei suoi soci un servizio di consulenza giuridica. Le ammi- l’utilizzo di questionari inviati ai comuni. Le indagini sono uno degli elementi di maggiore importanza nistrazioni locali possono utilizzare questo utile strumento per richiedere un supporto tecnico sulla dell’attività dell’Osservatorio. Uno dei compiti essenziali della nostra Associazione è quello infatti di legislazione vigente e un parere specifico sulla sua applicazione. I testi dei quesiti, privi dei riferi- produrre conoscenza, utile per tutti i comuni e essenziale per il lavoro di rappresentanza dell’Asso- menti specifici ai singoli casi, e quelli dei pareri rilasciati sono consultabili sul sito dell’Anci Toscana ciazione. all’indirizzo www.anci-toscana.it. Tema dell’indagine Collaborazioni Direttori generali Applicazione legge 150/2000 Sull’immigrazione 2004 URPT ordine giornalisti Associazione stampa Settembre 2004 Consulta immigrazione Anci Toscana Gennaio 2005 Postarget Produzione statistica dei comuni Febbraio 2005 Usci Anno 2001 Anno 2002 Anno 2003 Anno 2004 1.1.2005 1.12.2005 Affari istituzionali 17 10 9 14 3 Personale 34 18 8 13 Urbanistica eLL PP 18 5 3 23 5 1 Bilancio e Finanze 8 9 5 11 2 8 Turismo, Commercio 5 1 3 Cultura e Pubblica Istruzione 4 3 5 2 4 Polizia Municipale 1 3 Ambiente 4 2 1 1 1 2 Sanità 1 1 Totale 92 48 18 29 5 4 9 Giugno 2005 Gestione documentale, atti, delibere e protocollo informatico Informativo per l’individuazione delle misure per la riduzione delle emissioni comunali in aria ambiente Anno 2000 Periodo Luglio 2005 Regione Toscana Agosto 2005 Finanziaria 2005 Impatto sui bilanci comunali : Indagine conoscitiva Settembre 2005 Indagine sul servizio di trasporto scolastico Novembre 2005 Politiche agricole del territorio Novembre 2005 92 93 1 2 3 72 La Comunicazione 1. Anci Toscana nuovo soggetto della comunicazione L’Anci Toscana ha lavorato con particolare attenzione allo sviluppo della sua attività di comunicazione. La comunicazione dell’Associazione non è intesa soltanto come elaborazione e diffusione di informazioni attraverso i media e i propri strumenti comunicativi. La comunicazione è infatti l’insieme di relazioni, contatti e attività che l’Associazione svolge quotidianamente, nel tentativo di mettere in comune il proprio lavoro e di costruire canali strutturati di circolazione delle idee. La comunicazione nei confronti dei suoi associati, come intensificazione dei rapporti fra struttura dell’Associazione e soci, è stata rafforzata in questo anno di attività, dando inizio a dei progetti che devono essere ulteriormente sviluppati nell’arco del 2006. L’obiettivo che si pone l’Anci Toscana è quello di essere un soggetto capace di selezionare informazioni utili alle amministrazioni locali e di fornirle ai comuni: di funzionare come un canale di raccolta e di selezione delle informazioni, svolgendo in pieno quel ruolo di collegamento fra le realtà locali e i contesti generali che spetta a una Associazione come la nostra. La comunicazione interna, quindi, è considerata dall’Anci Toscana sia come un veicolo di coinvolgimento dei soci nella gestione dell’Associazione che come un nuovo servizio che l’Associazione fornisce ai soci. Le circolari e gli estratti dalla Gazzetta Ufficiale che l’Anci Toscana invia ai comuni costituiscono un primo passo verso la definizione di un sistema di informazione che vogliamo rafforzare e integrare attraverso l’offerta di una rassegna stampa e video online, la selezione di siti di riferimento per il mondo delle autonomie locali, Noi intendiamo, quindi, elaborare delle strategie di comunicazione con l’ambizione di costruire percorsi e canali di condivisione delle informazioni, che siano strutturati e non casuali, che siano capaci di dare vita a uno spazio comune, base di un nuovo sistema di relazione. Questo progetto è una parte importante di quel generale obiettivo di riaffermazione del ruolo dell’Associazione, della credibilità e della funzionalità del suo marchio. All’interno di questo progetto l’attività convegnistica ha avuto un ruolo di primo piano. 94 95 2. I Convegni di Anci Toscana L’attività convegnistica e seminariale, che è stata molto sviluppata dall’Anci Toscana durante il 2005, ha cercato in modo particolare di dare alcune indicazioni sulla legislazione regionale, oltre che di approfondire specifici argomenti di interesse dei comuni toscani. 2.1 La Finanziaria 2005 per i comuni, Viareggio, 18 gennaio 2005 Il 2005 si è aperto con l’appuntamento annuale del Convegno organizzato dall’Anci e dall’Anci Toscana sulla legge finanziaria. Il Convegno offre alle amministrazioni comunali un sostegno diretto per l’applicazione delle norme della finanziaria, nelle scelte di politica economica e nella gestione dei conti 2.2 L’ambiente che abbiamo in comune, Lucca, 3/4/5 marzo, Dal 3 al 5 marzo a Lucca si è tenuta la prima Conferenza nazionale interistituzionale, dal tema: “L’ambiente che abbiamo in comune”. La Conferenza è stata promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e dall’Anci, con la collaborazione del Comune di Lucca e dell’Anci Toscana. Nel corso della Conferenza sono stati affrontati i temi del servizio idrico integrato, dell’inquinamento nelle aree urbane, della gestione del territorio, dei programmi di formazione del Ministero dell’Ambiente, delle fonti di energia rinnovabili, del ciclo dei rifiuti e dello sviluppo sostenibile delle città. Il programma ha previsto, inoltre, due workshop, un seminario e quattro tavole rotonde. L’assistenza di Anci è ancora più preziosa nel momento in cui i comuni devono affrontare sensibili 2.3 Per una legge regionale sull’immigrazione, Firenze , 24 marzo, 2005 riduzioni delle risorse; quando sono obbligati a ottemperare a leggi finanziarie che non solo non cor- Il 24 marzo del 2005 la Consulta immigrazione dell’Anci Toscana ha organizzato un incontro pubbli- rispondono alle esigenze di autonomia e responsabilità degli enti locali, ma che inoltre colpiscono in co, rivolto in modo specifico alle forze politiche che si presentavano alle elezioni regionali dell’aprile modo pervicace proprio quegli enti territoriali che garantiscono la funzionalità del sistema istituzionale 2005, per iniziare un dibattito su una proposta di legge regionale in materia di immigrazione, capace e dello stato sociale. di garantire in pieno i diritti dei migranti, dei richiedenti asilo e dei profughi. sia dei piccoli che dei grandi comuni. Il Convegno, quindi, diviene un utile strumento di confronto delle singole esperienze, oltre che l’oc- Durante l’iniziativa è stata evidenziata la necessità di interventi legislativi che siano in grado di ra- casione per il riconoscimento di una identità comune, fondata sulla specifica e concreta realtà del zionalizzare e sostenere l’attività di accoglienza svolta dagli enti locali, in modo tale da superare governo delle amministrazioni locali. politiche di pura e semplice emergenza. Secondo le proposte avanzate nel corso del dibattito la L’Associazione dei comuni toscani si è contraddistinta a livello nazionale per la propria attività di legge regionale sull’immigrazione dovrebbe concentrarsi sulla affermazione del diritto di cittadinan- rappresentanza dei comuni e degli enti locali, esprimendo in modo chiaro e consapevole le proprie za, sull’assicurazione a tutti i cittadini di livelli essenziali di assistenza e sulla concreta attuazione del critiche nei confronti della Finanziaria del 2005 e impegnandosi in modo concreto perché nel suo diritto di asilo. percorso di elaborazione la legge fosse modificata. Questo specifico ruolo rivendicativo è stato svolto dall’Anci Toscana anche per quanto riguarda la 2.4 Verso il diritto di voto per gli stranieri, Calenzano 22 aprile 2005 Finanziaria del 2006, che ha accentuato le caratteristiche di irresponsabile attacco al sistema degli L’Anci Toscana ha organizzato all’Altana del castello di Calenzano un seminario sul diritto di voto enti locali. L’Anci Toscana svolge il proprio compito consapevole di rappresentare gli interessi dei ai cittadini stranieri. L’inserimento nell’elettorato attivo e passivo dei migranti attraverso gli statuti cittadini che vivono nei comuni toscani e che con il proprio comune hanno un quotidiano rapporto, comunali è una questione di essenziale rilevanza per le politiche degli enti locali. costruito su specifiche domande di governo locale. Le esperienze di alcuni comuni come Genova, Ancona, Brescia, Forlì e Cosenza dimostrano l’im- Una Associazione di comuni che, in modo coerente rispetto alla propria natura politica e istituziona- portanza e la diffusione del tema posto da questo seminario della Consulta immigrazione dell’Anci le, analizza all’interno della legge finanziaria i temi relativi al mondo delle amministrazioni locali, criti- Toscana. ca e denuncia, qualora ce ne sia la necessità, le parti considerate illegittime o improprie, affermando La Commissione Immigrazione dell’Anci nazionale, inoltre, ha approvato una mozione che propone così un proprio specifico punto di vista; infine aiuta e assiste i propri soci nella applicazione della ai sindaci la modifica degli statuti in modo tale da attribuire agli stranieri il voto nelle elezioni co- legge, confermando la funzione di rappresentanza e servizio agli enti, oltre che la sua responsabilità munali, dai consigli circoscrizionali al consiglio comunale, seguendo delle indicazioni progettuali istituzionale. presenti anche negli Statuti regionali della Toscana e dell’Emilia Romagna. 96 97 2.5 Prima Conferenza regionale dei piccoli comuni, Firenze, 18 maggio 2005 2.8 La carta d’identità elettronica . Esperienze e prospettive di sviluppo, Livorno, 17 giugno 2005 In concomitanza con l’inaugurazione della mostra Nuovo e Utile l’Anci Toscana ha organizzato, alla L’impegno dell’Anci Toscana per l’introduzione della carta d’identità elettronica si è sviluppato in un Fortezza da Basso di Firenze, la prima Conferenza regionale sui piccoli comuni. L’iniziativa era indi- altro convegno, organizzato in una delle città che hanno partecipato al progetto di sperimentazione. rizzata alla organizzazione di un lavoro preparatorio per la Conferenza nazionale dei piccoli comuni, L’interesse per l’argomento ha portato alla sala del palazzo della LEM (Livorno Euro Mediterranea), che si è svolta a Maiori nel giugno 2005. che ospitava l’iniziativa, un numeroso pubblico di addetti ai lavori e di semplici cittadini. L’Anci La Conferenza regionale toscana è stata, inoltre l’occasione, per presentare il modello toscano, che Toscana, infatti, ha voluto organizzare un incontro pubblico che fosse espressione dell’attenzione, nei confronti dei piccoli comuni può vantare un ordinamento regionale molto avanzato. delle aspettative, e anche delle preoccupazioni, che l’introduzione della carta d’identità elettronica 2.6 La carta d’identità elettronica, Sesto Fiorentino, 27 maggio 2005 Il 27 maggio l’Anci Toscana ha promosso un incontro dedicato alla carta d’identità elettronica al Polo Scientifico di Sesto Fiorentino. Si tratta di un badge in materiale plastico fornito di microchip e banda ottica che contiene tutte le informazioni personali e che darà l’accesso a servizi on line che rivoluzioneranno, nel senso della semplificazione e del risparmio, il rapporto dei cittadini con la pubblica amministrazione. Attraverso la Carta d’identità elettronica, collegandosi ad internet, sarà possibile usufruire di molti servizi, dal certificato all’iscrizione a scuola, alle informazioni sanitarie. La tecnologia digitale è un importante strumento per il rinnovamento della pubblica amministrazione, che i comuni devono essere in grado di sapere cogliere. suscita nelle amministrazioni comunali e nella cittadinanza. Il convegno del 17 giugno ha reso evidente come i comuni toscani abbiano affrontato la nuova sfida della carta d’identità elettronica come una opportunità e non come un vincolo, dimostrando una consapevolezza e una maturità istituzionale che solo l’appartenenza a un sistema di enti locali può sviluppare. Infatti non basta la lungimiranza di qualche amministrazione illuminata per potere produrre un decisivo cambiamento, come la rivoluzione tecnologica nella burocrazia pubblica, ma è necessario un organico sistema delle autonomie locali, che sia capace di organizzare a livello locale gli enti in reti integrate di informazioni, conoscenze, pratiche e funzioni, e di offrire allo stesso tempo una rappresentazione corretta della globalità dei processi e della dimensione internazionale delle sfide. Il processo di implementazione della carta d’identità elettronica, infatti, deve essere inserito in un contesto più am- Per questo l’Anci Toscana ha predisposto per questo importante passaggio un supporto ai comuni, che prevedeva anche alcuni momenti di pubblica discussione e di confronto di esperienze già in opera. Infatti in Toscana sette comuni hanno sperimentato nel corso del 2004 e del 2005 la Carta d’identità elettronica: Pisa, Prato, Siena, Grosseto, Livorno, Forte dei Marmi e Rosignano Marittimo. L’incontro ha avuto una ampia partecipazione sia di amministratori pubblici che di tecnici dei comuni toscani, riuscendo a conquistarsi un suo spazio nella stampa regionale. pio. Stiamo vivendo una fase economica molto difficile caratterizzata da una concorrenza agguerrita dei paesi che hanno investito più di noi in innovazione e tecnologia. L’Ue, sulla scorta degli obiettivi di Lisbona, sta spingendo perché si riporti al centro del dibattito e degli impegni il tema della conoscenza e dell’innovazione. La carta d’identità elettronica si inserisce in questa sfida perché è uno strumento che di fatto rende più competitiva la pubblica amministrazione locale. 2.7 Ruolo e competenze dei consigli comunali, San Miniato 27 maggio 2005 L’Anci Toscana insieme alla Regione Toscana, alla Provincia di Pisa e al Comune di San Miniato ha organizzato un convegno per discutere sul ruolo delle assemblee elettive delle amministrazioni comunali. Gli interventi hanno affrontato tematiche generali sull’assetto istituzionale degli enti locali, per poi concentrarsi sulle possibilità di formazione per i consiglieri comunali e sul potenziamento dei canali di informazione diretti alle assemblee elettive. E’ stata evidenziata l’importanza di questi due aspetti per lo svolgimento consapevole e ed efficiente delle funzioni spettanti ai consigli comunali. 98 99 Punti di Accesso Assistiti ai Servizi e a Internet La rete è per tutti Venerdì 14 ottobre ore 16.00 Firenze - Palazzo degli Affari Manifestazione regionale Per una ControFinanziaria delle istituzioni toscane La Finanziaria 2006 così come è stata presentata è inaccettabile perchè Taglia indiscriminatamente e a senso unico le risorse agli enti locali Colpisce direttamente il sistema dei servizi e della protezione sociale Emargina le amministrazioni più vicine al cittadino. Le istituzioni toscane sono disponibili ad impegnarsi con senso di responsabilità per il risanamento della finanza pubblica, ma a condizione che nella Finanziaria vengano inserite garanzie per il mantenimento dei servizi e vere misure per favorire la ripresa dello sviluppo. 100 101 2.9 Per un nuovo ruolo degli enti locali in materia di soggiorno, Prato, 18 giugno 2005 2.10 Per una legge regionale sul servizio civile, Campi Bisenzio, 22 giugno 2005 All’iniziativa sul ruolo degli enti locali in materia di soggiorno, organizzata dall’Anci Toscana, dal L’Anci Toscana ha organizzato un convegno alla Villa Montalvo di Campi Bisenzio, per analizzare Comune di Prato e dalla Provincia di Prato, hanno partecipato amministratori, operatori dei servizi e discutere le tematiche relative al servizio civile volontario e alla futura legge sul servizio civile re- comunali, esponenti delle realtà associative dei migranti, dell’associazionismo, delle organizzazioni gionale. Dopo il successo del servizio civile volontario nazionale è divenuto necessario riflettere su del volontariato, sindacalisti. Nel corso del convegno sono state presentate alcune buone pratiche come dovrà essere il servizio civile regionale, su quali saranno i punti di contatto e quali le differenze realizzate in Toscana a proposito di rapporti fra questure, prefetture, enti locali (i protocolli d’intesa rispetto all’esperienza nazionale. di Prato, Firenze, Pisa). Per questo Anci Toscana ha voluto far dialogare assieme i principali attori di questo processo: le La necessità del trasferimento delle competenze in materia di soggiorno dalle questure agli enti associazioni, l’università, gli enti locali, la Regione Toscana e i volontari stessi. locali è stata il filo conduttore del convegno; in tale prospettiva, sono state evidenziate le buone L’incontro è servito a fare il punto sulle esperienze e le problematiche del servizio civile nazionale pratiche realizzate, con punte di eccellenza, in varie realtà della Toscana e di altre Regioni, riguardo all’interno degli enti locali. Il servizio civile infatti è uno strumento che consente ai comuni di avvi- alle procedure per il rilascio ed il rinnovo dei permessi, e delle carte, di soggiorno. E’ stata, inoltre, cinare i più giovani: perseguendo questo obiettivo molte amministrazioni sono riuscite a costruire definita la necessità di costituire in tempi rapidi una rete toscana di sportelli d’informazione e di bandi innovativi e all’avanguardia. La proposta di legge regionale sul servizio civile in Toscana ha consulenza giuridica per le cittadine ed i cittadini immigrati, al fine di dare maggior forza all’azione due specifiche particolarità: l’età di riferimento, estesa fino a 35 anni, e la cittadinanza a cui ci si rivol- di sostegno ai loro diritti. ge, allargata a tutti i cittadini stranieri con domicilio in Toscana. Sono evidenti, infatti, le potenzialità del servizio civile, che è allo stesso tempo vettore di formazione professionale e di partecipazione 2.10 Per una legge regionale sul servizio civile, Campi Bisenzio, 22 giugno 2005. sociale, come possibile veicolo di integrazione culturale per le giovani generazioni di immigrati e per i figli di cittadini stranieri. L’Anci Toscana ha organizzato un convegno alla Villa Montalvo di Campi Bisenzio, per analizzare gionale. Dopo il successo del servizio civile volontario nazionale è divenuto necessario riflettere su 2.11 Europa ed enti locali: dalla Costituzione europea alle opportunità per il territorio, Pisa, 23 giugno 2005 come dovrà essere il servizio civile regionale, su quali saranno i punti di contatto e quali le differenze L’Anci Toscana, insieme all’Anci nazionale e con la collaborazione del Comune di Pisa e della rispetto all’esperienza nazionale. Scuola Superiore di Sant’Anna , ha organizzato nel giugno 2005 a Pisa un convegno che potesse Per questo Anci Toscana ha voluto far dialogare assieme i principali attori di questo processo: le servire a riflettere sul ruolo degli enti locali nella Unione europea, e che fosse capace di offrire associazioni, l’università, gli enti locali, la Regione Toscana e i volontari stessi. L’incontro è servito momenti di discussione e promozione sul progetto di una Costituzione europea. Il convegno si è a fare il punto sulle esperienze e le problematiche del servizio civile nazionale all’interno degli enti svolto in un momento particolare: subito dopo la bocciatura della Costituzione europea da parte locali. Il servizio civile infatti è uno strumento che consente ai comuni di avvicinare i più giovani: dei referendum popolari, tenutisi in Francia e in Olanda. perseguendo questo obiettivo molte amministrazioni sono riuscite a costruire bandi innovativi e Il dibattito del Convegno ha quindi evidenziato come il momento di crisi del processo di integra- all’avanguardia. zione europea non possa essere risolto senza una partecipazione delle comunità locali. La proposta di legge regionale sul servizio civile in Toscana ha due specifiche particolarità: l’età di Nel corso del convegno è stata presentata al pubblico la nuova Guida Pratica “Le Autonomie riferimento, estesa fino a 35 anni, e la cittadinanza a cui ci si rivolge, allargata a tutti i cittadini stranie- locali italiane in Europa”, edita dall’Anci in collaborazione con l’Anci Toscana, con la supervisione ri con domicilio in Toscana. Sono evidenti, infatti, le potenzialità del servizio civile, che è allo stesso scientifica del professor Andrea De Guttry della Scuola Superiore Sant’Anna. e discutere le tematiche relative al servizio civile volontario e alla futura legge sul servizio civile re- tempo vettore di formazione professionale e di partecipazione sociale, come possibile veicolo di integrazione culturale per le giovani generazioni di immigrati e per i figli di cittadini stranieri. 102 103 2.12 Riforma dei fondi strutturali europei: opportunità per lo sviluppo locale, Firenze, 21 settembre 2005 ì2.14 La statistica pubblica per cittadini e istituzioni locali, Siena, 11-12 ottobre Per il periodo 2007-2013 ci saranno per 27 stati poco più delle risorse che erano a disposizione L’Anci Toscana in collaborazione con l’Usci, l’Unione degli statistici comunali italiani, e con il Co- dei 15 stati membri: 48,31 miliardi di euro per i 25 Stati membri per il periodo 2007-2013 (che mune di Siena e la Regione Toscana, ha organizzato la prima conferenza regionale di statistica. La diventeranno 27 con l’ingresso di Bulgaria e Romania), contro i 46 miliardi di euro per i 15 Stati conferenza è il prodotto di un lavoro di cooperazione e partecipazione che l’Anci Toscana e l’Usci membri che furono messi a disposizione nel periodo 2000-2006. Toscana hanno svolto insieme per circa due anni. I 250 iscritti alla conferenza sono uno dei risultati Come può il sistema economico toscano reagire alla riduzione sostanziale dei fondi strutturali più evidenti di questo lavoro ed un nuovo stimolo per le due associazioni a proseguire nel percorso della Unione europea, che hanno rappresentato, in questi ultimi anni, una importante opportunità di collaborazione già intrapreso, al fine di realizzare un efficiente sistema della statistica regionale. di crescita e di sviluppo? Per questo motivo,infatti, è stato proposto il progetto di trasformare la conferenza in un evento pe- Secondo la proposta britannica, formulata al Consiglio europeo del dicembre 2005, la ripartizione riodico regionale. dei fondi nella nuova Europa a 25, comporta per l’Italia una riduzione dell’allocazione finanziaria La conferenza è stato anche un momento per fare il punto sulla condizione degli uffici di statistica del 30% delle risorse, per l’intero periodo 2007/2013 rispetto alla programmazione 2000/2006; il dei comuni toscani secondo un’indagine, condotta dall’ufficio di statistica del Comune di Firenze problema politico non riguarda, però, la semplice divisione delle risorse, quanto la dimensione su 150 comuni dei 287 toscani, solo il 6% del comuni ha una struttura dedicata esclusivamente alla complessiva dei fondi. Nel convegno fiorentino del settembre 2005 è stata evidenziata l’esigenza funzione statistica e, nel complesso, solo l’11% del tempo di lavoro è dedicato alla statistica; la pro- di un potenziamento della voce delle amministrazioni locali nell’Europa unita: una voce che deve duzione di lavori statistici ha interessato solo il 20% dei comuni, ma solo per l’11% il lavoro è stato essere espressione di quel mondo di realtà e enti locali di cui è composta l’Europa, sia in quanto effettuato da strutture interne. sistema economico e amministrativo che come modello di culture e di società. Secondo questa La conferenza, quindi, ha evidenziato la necessità di un potenziamento della statistica pubblica, ottica, infatti, sono stati evidenziati nel convegno dell’Anci Toscana indirizzi politici e economici, come essenziale servizio per i cittadini e per gli enti locali, avanzando proposte per un maggiore che, in difesa del processo di integrazione europea, impongono di superare le prospettive dei investimento di risorse, anche attraverso una legge regionale specifica sulla materia. L’importanza singoli stati, per affermare la visione di un sistema europeo costruito sui bisogni delle comunità dell’iniziativa dell’Anci Toscana e dell’Usci Toscana ha avuto una conferma dall’interesse dimostrato locali. Per questo motivo i comuni e le loro rappresentanze europee si sono trovati accanto al- dalla stampa. l’Unione europea nella richiesta di un mantenimento dell’importanza dei fondi strutturali europei, in modo che continuino ad essere una opportunità di sviluppo locale per tutta l’Europa. 2.15 I comuni e le sfide della finanza locale, Lucca, 13 ottobre 2005 2.13 Per il diritto ai diritti, Empoli, 24 settembre 2005 Come si concretizza l’impegno dei comuni per ottimizzare il reperimento e la gestione delle risorse La Consulta immigrazione dell’Anci Toscana ha collaborato all’organizzazione di un convegno sul finanziarie? Il tema è stato al centro del convegno promosso dal Gruppo Monte dei Paschi insieme diritto di voto agli stranieri insieme ai comuni dell’ Empolese Valdelsa aderenti all’Accordo di Pro- all’Anci Toscana. gramma per i Diritti dei Migranti e al Consiglio degli stranieri della Provincia di Firenze. L’iniziativa La questione è cruciale per le amministrazioni locali, e si compone di due aspetti complementari: è stata una conferma della centralità del tema del diritto di voto ai migranti per le amministrazioni da un lato le formule organizzative, dall’altro le vere e proprie fonti di risorse. Per quanto riguarda locali. Durante il convegno sono stati presentati analisi e riflessioni sulle petizioni popolari per la l’organizzazione alcune relazioni hanno evidenziato come in questi ultimi anni siano maturate alcu- ratifica della convenzione ONU sui migranti e per la cittadinanza europea di residenza. ne strategie e logiche operative degli enti: in un primo momento attraverso la gestione delle attività di liquidazione ed accertamento dei tributi, con interventi finalizzati sostanzialmente al recupero di annualità pregresse; in un secondo momento gli enti si sono dedicati all’organizzazione strutturata degli uffici, con l’impiego di risorse e strumenti innovativi, capaci di rendere disponibili al cittadi- 104 105 no-contribuente modalità avanzate di pagamento. La terza fase, ancora totalmente in evoluzione, dovrebbe, invece, essere orientata a una riforma del sistema della riscossione nazionale delineata dal D.L. n. 203 del 30 settembre 2005 . Per quanto riguarda le fonti di risorse risulta evidente la mancata attuazione non solo di quanto previsto in materia di decentramento fiscale dal nuovo testo costituzionale (art.119 Cost) e dalla “legge La Loggia”, ma anche del decentramento del catasto delineato dal decreto legislativo 112/1998. Dal mancato avvio del decentramento fiscale derivano ridotta autonomia, rigidità e scarsità di risorse, aggravate dalla riduzione delle risorse disponibili di cui alle ultime leggi finanziarie. Tematiche come il decentramento fiscale e quello catastale che sono state per tutto il 2005 al centro della riflessione e dell’attività dell’Anci Toscana. Gli stessi tagli imposti dalla Finanziaria 2005 agli enti locali hanno avuto uno spazio di dibattito all’interno del convegno attraverso l’analisi di alcune stime di uno studio dell’Irpet. 2.17 La semplificazione amministrativa, Siena, 11-12 novembre 2005 Nei due giorni di Convegno, organizzato dal Comune di Siena e dalla Unione Provinciale di Siena dei segretari comunali e provinciali, con la collaborazione e il patrocinio di Anci Toscana, è stata analizzata la legge n°241 del 1990, riformata dalle leggi n°15 del 2005 e n°80 sempre del 2005. Sono intervenuti docenti universitari, esperti e professionisti per una ampia discussione sui temi relativi alle riforme amministrative. Il problema di una semplificazione dei procedimenti amministrative per una maggiore efficienza della nostra burocrazia pubblica è stato dibattuto nei due giorni, con la partecipazione anche dell’ex ministro Bassanini, autore della riforma della pubblica amministrazione che porta il suo nome. 2.18 Il bilancio consolidato del gruppo comunale, Pisa, 14 dicembre 2005 2.16 Incontro sul decentramento catastale, Prato, 14 ottobre 2005 Il processo di decentramento del Catasto rientra nell’ambito dei programmi di Governo in materia di riordino delle competenze degli enti locali, iniziati nel 1997. A partire dagli inizi degli anni novanta, la struttura amministrativa del Catasto ha subito una evoluzione radicale nella gestione dei servizi, attraverso una ripartizione in tre livelli: che interessa particolarmente lo Stato, attraverso l’Agenzia del Territorio, i comuni e le Comunità Montane. Il processo di decentramento stenta a decollare. In teoria il catasto doveva essere passato definitivamente ai comuni prima del 27 febbraio 2004. Per questo in questa lunga fase di verifica dell’attuazione del dettato normativo relativo al decentramento in materia catastale, è importante che si svolga un’assemblea di informazioni relative alle nuove normative in materia. Nell’incontro del 14 ottobre, organizzato dall’Anci Toscana e dall’Agenzia del Territorio all’auditorium del Museo Pecci di Prato, sono stati sviluppati questi temi relativi al decentramento catastale, trattando in modo particolare il riequilibrio delle rendite catastali all’interno di diverse zone dello stesso comune o fra comuni differenti e l’ aggiornamento e accatastamento nuovo del catasto. Il comune di Pisa, in collaborazione con Anci Toscana, ha presentato il 14 dicembre 2005 il proprio bilancio consolidato: l’esperienza pisana è la prima in Toscana, e una delle prime in Italia. Nel bilancio consolidato di un gruppo comunale il bilancio del Comune viene integrato e completato con quello delle aziende di servizio pubblico locale. Il bilancio consolidato prende in considerazione, quindi, l’andamento economico gestionale di tutte le aziende dei servizi pubblici locali che sono legate al Comune. Un tale strumento di contabilità pubblica è allo stesso tempo un mezzo di informazione e trasparenza per la cittadinanza, e un nuovo stimolo affinché le aziende dei servizi dei pubblici raggiungano dimensioni di competitività che permettano loro di affrontare la concorrenza. Infatti è attraverso la concorrenza, anche nei servizi pubblici, che è possibile intraprendere un percorso di innovazione delle funzioni e delle modalità delle offerte, a vantaggio dell’ utenza. Nel processo di evoluzione che ha attraversato i servizi pubblici negli ultimi anni, dalla gestione diretta alle società municipalizzate fino all’attuale condizione di società miste di pubblico e private, i comuni hanno avuto la duplice esigenza di rendere più forti e competitive le aziende e di garantire un prezzo equilibrato dei servizi ai cittadini. E’ questa una delle maggiori sfide che le amministrazioni comunali hanno di fronte nel processo di innovazione e modernizzazione della propria capacità di governo locale. 106 107 2.19 Immigrazione e partecipazione, Sesto Fiorentino, 17 dicembre 2005 La Consulta Immigrazione dell’Anci Toscana, in collaborazione con il Comune di Sesto Fiorentino, con il Comune di Calenzano e con il Consiglio degli stranieri della Provincia di Firenze ha organizzato il primo convegno nazionale sul ruolo delle consulte e dei consigli degli stranieri, chiamato Immigrazione e partecipazione: dalle Consulte e dai Consiglieri Stranieri aggiunti al diritto di voto. Nel corso dell’incontro sono state analizzate le esperienze degli organi rappresentativi degli stranieri negli enti locali, con la prospettiva di uno sviluppo concreto della partecipazione dei migranti alla vita politica delle comunità locali attraverso l’estensione del diritto di voto. Durante l’iniziativa è stato da più parti confermata la centralità dei Consigli degli stranieri nella politica di allargamento dei diritti politici e di cittadinanza per i migranti. 108 109 3. Gli Strumenti della Comunicazione 3.1 Il logo di Anci Toscana 3.2 Aut&Aut (Autonomia & Autonomie) Il periodico cartaceo che l’Anci Toscana pubblica da 12 anni e invia gratuitamente a circa 4000 indirizzi, dal gennaio del 2005 si è decisamente rinnovato nella forma e nei contenuti. Oggi viene stampato a cadenza quindicinale, a colori, su un supporto cartaceo di qualità superiore a quello precedente, ma certificato dal punto di vista del rispetto dell’ambiente. Il giornale dell’Anci Toscana riporta a cadenza bisettimanale le attività principali dell’Associazione e delle politiche che interessano i comuni, arricchito da approfondimenti tematici ed inchieste territoriali prodotte in ogni numero dalla redazione. Ogni mese accompagnano l’uscita di Aut&Aut due mensili editi in collaborazione con il Cesvot: ° Percorsi di Cittadinanza, sui temi della politica di immigrazione e pace. ° Plurali, sul mondo del terzo settore in rapporto alle politiche locali. Nel periodo gennaio – dicembre 2005 sono stati prodotti 22 numeri di Aut&Aut, 12 numeri di Plurali, 11 numeri di Percorsi di Cittadinanza. 3.3 La News Letter elettronica L’Anci Toscana ha deciso di dotarsi dal gennaio 2005 di un ulteriore strumento di comunicazione. Si tratta di una newsletter elettronica settimanale che viene inviata a 2448 indirizzi mail di amministratori toscani, una sorta di periodico virtuale che dà conto di tutte le informazioni di interesse per i comuni. Nel periodo gennaio – dicembre 2005 sono state realizzate n. 39 edizioni della newsletter. 3.4 www.anci-toscana.it Il sito internet è uno strumento sia di servizio che di comunicazione esterna ed interna all’Associazione. È dunque il luogo virtuale – agevolmente raggiungibile da tutti gli associati – dove si trovano tutte le informazioni sull’Associazione, le sue attività ed, in particolare, dove si riflette l’attività di comunicazione ed informazione dell’Anci Toscana. Oltre a supportare in archivio tutte le pubblicazioni internet e cartacee dell’Anci Toscana, nella parte centrale della Home page del sito, vengono pubblicate news quotidiane, sul modello di agenzia on line, che riguardano sia l’attività dell’Associazione sia notizie d’interesse per gli enti locali. Nelle settimane che precedono la pubblicazione di questo rapporto d’attività è stato avviato un percorso di rinnovamento del sito che dovrà essere online entro l’estate 2006, con nuovi servizi e diverse funzionalità. 110 111 3.5 Ufficio Stampa Nel 2005 l’Associazione si è dotata di un ufficio stampa strutturato per seguire la comunicazione dell’attività e per curare le relazioni con la stampa. Periodo N. Articoli IV trimestre 2004 29 I trimestre 2005 24 II trimestre 2005 56 3.6 Le Conferenze stampa III trimestre 2005 39 Sono state approntate 8 conferenze stampa: il 22 novembre 2004, per presentare la manifestazione IV trimestre 2005 94 Nel periodo che va dal gennaio 2005 al dicembre 2005 l’ufficio stampa ha prodotto 65 comunicati stampa sulle attività dell’Associazione dei comuni toscani e delle aree di lavoro ad essa collegate. sulla Finanziaria del 25 novembre; il 13 maggio 2005 per presentare la campagna di comunicazione sui Paas; il 1 giugno 2005 sulla mobilitazione della Consulta immigrazione Anci Toscana contro una Se la presenza dell’Anci Toscana è analizzata non dal punto di vista quantitativo, ma secondo una nuova applicazione della legge Bossi-Fini. ; sempre il 1 giugno la conferenza stampa della consulta media della penetrazione dei comunicati dell’Associazione sulla carta stampata, è ancora più evi- immigrazione sul contratto di soggiorno; il 27 settembre 2005 si è svolta la conferenza stampa per dente la tendenza generale di un progressivo aumento della visibilità sui giornali. Considerando la la presentazione di Dire&Fare 2005; il 20 settembre sulla Giornata senz’auto; 3 ottobre di presen- presenza sulla stampa in relazione ai comunicati stampa redatti dall’Ufficio Stampa dell’Associazio- tazione della Prima Conferenza regionale di Statistica; l’ 8 novembre infine per la presentazione del ne è infatti possibile comprendere quale sia la risonanza di una singola notizia nel panorama dei programma definitivo di Dire & Fare 2005. mezzi di comunicazione, pur limitandoci alla sola carta stampata. Nel IV trimestre del 2004 l’Ufficio Stampa dell’Anci Toscana ha prodotto 6 comunicati, riuscendo 3.7 Si parla di noi. I ritagli della stampa su Anci Toscana ad ottenere un alto livello di penetrazione sulla stampa, con una media di 4,8 articoli per ogni co- La presenza dell’Anci Toscana sulla stampa è aumentata progressivamente in questo anno di at- municato. La presenza del Congresso dell’Associazione in questo periodo determina questa alta tività, in relazione all’intensificarsi del lavoro della Associazione. Le tabelle di sintesi descrivono in capacità di comunicazione, dovuta in modo specifico ad un singolo evento che attira l’attenzione di modo molto chiaro il graduale percorso attraverso il quale Anci Toscana ha ottenuto sempre mag- tutta la stampa locale. Quindi pochi comunicati stampa sono ripresi da tutti i giornali. giore visibilità sulla carta stampata. Nel I trimestre del 2005 i comunicati stampa redatti dall’Anci Toscana sono stati 11, determinando Ci sono eccezioni nella curva di crescita, facilmente interpretabili. Nel I trimestre del 2005 risulta un una presenza sui giornali in media di 2,1 articoli per ogni comunicato. La riduzione rispetto al pe- leggero calo della presenza sulla stampa rispetto all’ultimo trimestre del 2004, durante il quale si è riodo precedente è, come già detto, l’effetto immediato del ritorno ad una attività dell’Associazione, svolto il Congresso dell’Anci Toscana che ha determinato, quindi, una rappresentazione mediatica priva di eventi singoli di estrema rilevanza mediatica, come appunto il Congresso. ovviamente superiore rispetto a un periodo di normale attività dell’Associazione. Dal II trimestre del 2005 comincia un progressivo incremento della capacità di accesso dei comuni- La seconda eccezione che riguarda il III trimestre del 2005 è altrettanto facilmente comprensibile, cati stampa dell’Associazione nei confronti delle pubblicazioni della carta stampata. considerando la normale riduzione dell’attività durante i mesi estivi. Il II trimestre è caratterizzato da 15 comunicati stampa rilasciati dall’Anci Toscana, mentre l’indice di Quanto sia legato alla stagione delle vacanze il calo del III trimestre è dimostrato dalla notevole penetrazione segnala una media di 3,7 articoli per ogni comunicato. Il III trimestre del 2005 è molto crescita del IV e ultimo trimestre del 2005, nel quale periodo si è verificata una nuova e significativa significativo per poter riconoscere questa tendenza alla crescita: come abbiamo già spiegato que- crescita della pubblicazione di articoli sull’attività dell’Associazione, rispetto non al periodo estivo sto periodo, comprendendo i mesi estivi di luglio e di agosto, prevede una naturale riduzione di ogni ma al II trimestre del 2005. attività, a cui corrisponde un calo quantitativo degli articoli sui giornali ed anche una diminuzione dei comunicati stampa, che in tre mesi si riducono a 10, quasi tutti concentrati nel mese di settembre. In questo periodo, però, la crescita della capacità di risonanza dei comunicati dell’Anci Toscana continua, seppure in modo limitato: infatti, per ogni comunicato prodotto dall’Ufficio Stampa sono 112 113 stati pubblicati una media di 3,9 articoli. Il IV trimestre del 2005, infine, segnala una notevole crescita dell’indice di penetrazione a dimostrazione di una nuova valorizzazione e visibilità dell’attività dell’Associazione. La media di articoli per ogni comunicato arriva a 5,8, un dato che supera quello del periodo del Congresso. La presenza di La Repubblica Firenze 08.11.2005 La Repubblica Firenze 11.11.2005 Il Tirreno 24.12.2005 un evento catalizzatore di notizie come la rassegna Dire&Fare offre il supporto per il salto immediato nei livelli di crescita, ma la tendenza generale che questo dato descrive è quella di un progressivo aumento della media di penetrazione dei comunicati stampa rispetto ai giornali. La raccolta degli articoli sull’attività dell’Anci Toscana è stata resa possibile grazie al servizio di rassegna stampa online che la società Waypress garantisce all’Anci Toscana dal maggio 2005, e per la collaborazione del Consiglio della Regione Toscana che ha messo a nostra disposizione la consultazione della sua rassegna telematica. 3.9 Comunicati stampa Riportiamo un elenco dei titoli dei comunicati stampa prodotti dall’ufficio stampa dell’Anci Toscana, secondo un ordine che parte dal più recente per scendere fino al più lontano nel tempo. 16 dicembre 2005 L’Anci Toscana promette battaglia anche a Finanziaria approvata E durante il Direttivo di oggi si è parlato anche di rifiuti 3.8 Le inserzioni sulla stampa 14 dicembre 2005 11 milioni di euro di utile le aziende partecipate del Comune di Pisa La Repubblica Firenze 08.03.2005 Il Tirreno 08.03.2005 La Nazione Firenze 08.03.2005 L’Unità Firenze 08.03.2005 Il Giornale della Toscana 08.03.2005 Più sussidiarietà nella programmazione socio-sanitaria e più sostegno alla gestione dei servizi La Nazione Grossetto 16.06.2005 Rilievi dell’Anci Toscana al documento della Regione “Il welfare che vogliamo” Il Tirreno Grosseto 16.06.2005 L’Unità Firenze 17.06.2005 Aspettando la legge regionale sui servizi pubblici locali Il Centro Nord 07.09.2005 18 novembre 2005 Il Tirreno 04.10.2005 Il Tirreno Prato 04.10.2005 La Repubblica Firenze 13.10.2005 Dire&Fare 2005 L’Unità Firenze 13.10.2005 Ruolo dei comuni nella distribuzione di fondi europei Il Tirreno 13.10.2005 Il Tirreno Prato 13.10.2005 L’Unità Firenze 13.10.2005 114 Presentato il Bilancio consolidato del gruppo Comunale 7 dicembre 2005 Conoscere le buone pratiche della politica agricola sul territorio toscano Avviata un’indagine conoscitiva da Anci Toscana 6 dicembre 2005 18 novembre 2005 Dire&Fare 2005 Dire&Fare 2005 Mantenere le tasse invariate condanna i servizi sociali 18 novembre 2005 7 novembre 2005 100 Consigli comunali in Toscana per cambiare la Finanziaria 2006 Fontanelli “Con questa manovra si penalizzano le autonomie locali” 115 3 novembre 2005 19 settembre 2005 Ecco i nostri crediti verso lo Stato Riforma dei fondi strutturali europei: opportunità per lo sviluppo locale Gli enti locali toscani devono avere oltre 41 milioni di euro per le spese giudiziarie dal 2001 ad oggi Convegno dell’Anci Toscana il prossimo 21 settembre a Firenze 28 ottobre 2005 16 settembre 2005 Documento Anci Urpt e Uncem sul bilancio regionale 2006: per mantenere il welfare locale e Anci Toscana: Maroni mantenga l’impegno sul reintegro del Fondo Sociale contro i limiti imposti dal patto di stabilità Preoccupazione degli enti locali per l’assenza del ministro del welfare alla Conferenza Stato Ribatita l’opposizione di autonomie locali e Regione alla Finanziaria 2006 del governo Regioni 26 ottobre 2005 14 settembre 2005 Anci Toscana a favore del mantenimento delle Comunità Montane Giornata europea senz’auto: l’Anci Toscana lancia un appello ai comuni Ente importante per i servizi della montagna “Chiudete al traffico i centri storici contro lo smog e per rivalutare i borghi” 25 ottobre 2005 14 settembre 2005 Finanziaria Anci, Uncem Toscana e sindacati confederali Approvato dal direttivo allargato le proposte dell’Anci Toscana Verso un protocollo d’intesa contro le morti sul lavoro 17 ottobre 2005 6 settembre 2005 Consulta Casa: le richieste dei comuni in un documento da inviare alla Regione Scuola Le questioni cruciali si legano alla modifica di alcuni criteri alla base della legge ‘96 L’ascolto dei comuni come metodo di lavoro 11 ottobre 2005 Anci Toscana incontra l’assessore regionale Simoncini Per rilanciare la statistica pubblica ci vogliono più risorse 1 settembre 2005 Prima Conferenza regionale a Siena. Solo il 20% dei comuni produce dati statistici Garante della Comunicazione negli enti locali 4 ottobre 2005 L’Anci Toscana offre un modello di regolamento “Holding regionali per gestire i servizi ai cittadini? No grazie” un no secco da Alessandro antichi e 27 luglio 2005 Rossano Pazzagli Una rete toscana di sportelli di consulenza giuridica per i migranti e un centro regionale I due esponenti politici lo dichiarano in un’intervista ad Aut&Aut – il quindicinale delle autonomie antidiscriminazione locali della Toscana Consulta immigrazione Anci Toscana: Appuntamenti e sfide dei prossimi mesi 3 ottobre 2005 27 luglio 2005 Sì alla regionalizzazione delle risorse statali per l’associazionismo Taglio del Fondo sociale del 50%. Domani i sindaci scendono in piazza “In Toscana è un obbiettivo che viene perseguito da tempo” 31 milioni di euro in meno per la Toscana. Silvia Velo “Si gioca sulla pelle dei cittadini” via libera ieri al tavolo di concertazione istituzionale 30 giugno 2005 22 settembre 2005 Accordo giunta regionale e autonomie Ricordare la nascita della Repubblica italiana Più aiuti ai comuni per il mantenimento dei servizi L’Anci Toscana preme per la costituzione di un Comitato per il sessantesimo della Repubblica e 23 giugno 2005 della Costituzione Unione europea: Ricominciamo dalle città 22 settembre 2005 Convegno dell’Anci a Pisa sul ruolo degli enti locali Solidarietà a Caffaz dell’Anci Toscana Non lasciar passare neanche il più piccolo segnale d’intolleranza 116 117 22 giugno 2005 3 maggio 2005 Servizio civile regionale: fino a 35 anni, anche per cittadini stranieri domiciliati in Toscana. I primi Nasce la Consulta per la Pace e la Cooperazione dell’Anci Toscana 700 nel 2006 I comuni fanno sistema sui progetti internazionali e parlano di Camp Darby Convegno organizzato da Anci Toscana “Per una legge regionale sul servizio civile” 28 aprile 2005 21 giugno 2005 I Piccoli comuni toscani incontrano il responsabile dell’Anci nazionale Apre a Firenze l’Associazione dei comuni Toscani Il 18 maggio Conferenza regionale toscana dei comuni con meno di 5000 abitanti Inaugurata ieri la nuova sede in via Pietrapiana dell’Anci Toscana 18 marzo 2005 21 giugno 2005 Primo coordinamento sindaci sul Pm10: con la regione un tavolo permanente integrato mobilità I comuni alla Regione: nel Dpef non si taglino ambiente e salute le risorse per le gestioni associate 15 marzo 2005 Ieri il primo Direttivo dell’Anci Toscana nella sede di via Pietrapiana a Firenze Un appello dei sindaci per rafforzare la Costituzione europea 20 giugno 2005 1 marzo 2005 Per una legge regionale sul servizio civile Sindaci a confronto sull’emergenza smog Convegno Anci Toscana mercoledì 22 giugno a Villa Montalvo Tre giorni di convegno ANCI a Lucca per discutere con il governo 20 giugno 2005 28 febbraio 2005 Un’intesa fra Regione e Associazioni delle autonomie locali per mantenere i servizi in Toscana Le proposte dei comuni per la prossima giunta regionale 9 giugno 2005 L’Anci Toscana incontra i candidati a presidente Un ruolo più attivo dei comuni per rilanciare lo sviluppo toscano 25 febbraio 2005 L’Anci Toscana incontra le categorie del mondo economico Le proposte dei comuni per la prossima giunta 1 giugno 2005 Primo incontro dell’Anci Toscana con Claudio Martini Incontro Anci Toscana sul regolamento della “Bossi-Fini” 24 febbraio 2005 No ai vincoli per l’alloggio ai lavoratori stranieri Caro candidato ti scrivo.. 27 maggio 2005 L’ANCI Toscana ai candidati a presidente della Regione 1 gennaio 2006 arriva la Carta d’identità elettronica: i comuni toscani si preparano 23 febbraio 2005 Primo incontro di Anci Toscana al Polo Scientifico di Sesto Fiorentino Gli effetti negativi sui bilanci degli enti della Finanziaria 18 maggio 2005 Convegno promosso da Legautonomie il 28 febbraio a Firenze Assemblea regionale dei Piccoli comuni 18 febbraio 2005 “Per una legge nazionale che segua il modello toscano” Un welfare per tutti: accordo Anci e Regione con le cooperative sociali 11 maggio 2005 Il modello toscano di sviluppo per un sistema di servizi e per i diritti dei lavoratori In Toscana arrivano i Paas 31 gennaio 2005 Punti di accesso ad internet gestiti da comuni e associazioni Rapporti con le Questure, Diritto alla Casa, Legge Regionale sull’immigrazione 4 maggio 2005 Le priorità nella prima riunione della Consulta per l’immigrazione dell’Anci Toscana Il governo dà ragione all’Anci: esclusi dal patto di stabilità i piccoli comuni 18 gennaio 2005 Lanzini dell’Anci Toscana “Adesso ci vuole la legge nazionale” “Raccogliamo la sfida per mantenere i servizi” Paolo Fontanelli al Convegno di Viareggio sulla Finanziaria 118 119 17 gennaio 2005 La Finanziaria 2005 per i comuni A Viareggio il secondo convegno formativo Anci 15 dicembre 2004 Finanziaria: la delusione dei comuni toscani Dichiarazione del Presidente dell’Anci Toscana Paolo Fontanelli 24 novembre 2004 comuni toscani al buio e gonfaloni in piazza Si allunga di minuto in minuto l’elenco dei sindaci che spengeranno la luce in forma di protesta contro la Finanziaria 23 novembre 2004 A Grosseto incontro pubblico tra i comuni della Provincia e le organizzazioni Sindacali L’iniziativa si inserisce all’interno della giornata di informazione e mobilitazione indetta da Anci Toscana e Cgil, Cisl e Uil regionali per il 25 novembre 15 novembre 2004 E l’Anci Toscana si dota di 9 aree di lavoro Il Direttivo ribadisce anche l’importanza della manifestazione organizzata per il 25 novembre contro la Finanziaria e indica i nomi dei sindaci per il Consiglio delle Autonomie 10 novembre 2004 Sindaci e sindacati contro la Finanziaria 2005 Al termine di un incontro, Anci Toscana e Cgil, Cisl e Uil toscane decidono una giornata di mobilitazione per giovedì 25 novembre a Firenze e in tutta la Toscana 26 ottobre 2004 Eletto il nuovo Ufficio di presidenza dell’Anci Toscana 120 121 4. Dire&Fare La rassegna dell’innovazione nella pubblica amministrazione Nove anni fa la pubblica amministrazione toscana ha pensato che fosse utile un momento di confronto e di scambio di esperienze tra gli attori del governo locale. E’ nata così Dire&Fare, la rassegna dell’innovazione nella Pa locale. Dire&Fare è una iniziativa promossa dall’Anci Toscana e dal 2005 dalla Regione Toscana. In Italia è la manifestazione fieristica della Pa che vanta come espositori il maggior numero di enti locali. Si è dimostrata l’iniziativa ideale anche per gli enti minori. In ogni edizione si ritrovano centinaia di enti locali, della Toscana e di molte altre realtà territoriali, per fare il bilancio di un anno di attività, per premiare e per condividere i successi, ma anche per affrontare insieme le difficoltà nella consapevolezza che facendo sistema diventa più facile affrontarle e continuare sulla strada della “buona” innovazione. Quella innovazione che ci mette in grado di rispondere con efficacia ai bisogni dei cittadini e delle aziende, per fare dei nostri territori, territori dove si vive “bene”. I sistemi istituzionali locali sono ormai il perno della pubblica amministrazione italiana in quanto sono deputati a prendere decisioni fondamentali legate alla gestione del territorio, allo sviluppo sostenibile, ai servizi pubblici locali, al nuovo welfare locale, alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, al turismo e al marketing territoriale, al sostegno per le imprese. Gli enti locali sono chiamati ad essere capaci di dar vita ad una collaborazione interistituzionale, all’interno della quale la sussidiarietà si muove come un criterio dinamico di allocazione di competenze e di risorse al livello più adeguato. Nel confronto tra esperienze diverse possono nascere proficue “contaminazioni” attraverso le quali raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi. 4.1 L’innovazione in rete: le comunità professionali Gli enti locali sono organizzazioni in cui il capitale umano svolge un ruolo strategico. Ed è per questa ragione che Dire&Fare sostiene il sistema delle comunità professionali fra gli operatori della Pa locale, per valorizzare le esperienze, il ruolo e il lavoro delle autonomie locali, incentivando la disseminazione delle buone pratiche. A supporto delle comunità professionali, che sono il veicolo principale dell’innovazione locale, Dire&Fare, in collaborazione con Università e agenzie formative accreditate, organizza ogni anno seminari e workshop in cui gli operatori degli enti locali possono acquisire nuove conoscenze e affinare le proprie competenze. L’aggiornamento continuo è imposto dall’accelerazione dei processi di cambiamento e dai maggiori compiti trasferiti ai comuni e alle province. 122 123 4.2 La sfida della mostra itinerante 4.6 La promozione Una delle sfide dell’edizione 2005 era il cambiamento della sede espositiva; un cambiamento per Sono stati prodotti e spediti rimanere fedeli alla filosofia che ha originato Dire&Fare: essere vicini alle tante “Toscane” che insie- Per 14 convegni sono state spediti 21.000 inviti me fanno grande la nostra regione. Per 8 convegni sono stati spediti 2.500 inviti ciascuno in versione pdf. Una sfida vinta, le cifre infatti parlano chiaro: Per tutte le iniziative si sono aggiunte a queste spedizioni, mail a indirizzari mirati. Sede espositiva Carrara Fiere Il programma dei convegni è stato prodotto e distribuito in 24.000 copie. Metri quadri occupati 9.000 Espositori 196 di cui 81 comuni (3 fuori Toscana), 9 province (di cui 5 fuori Toscana), 19 Comunità 4.7 La comunicazione Montane + Uncem, 2 Regioni, 9 Agenzie e altri organismi regionali, 16 aziende di pubblica utilità , Newsletter Dire&Fare 63 altri espositori (associazioni e aziende), Fuori Toscana, 13 tra enti e aziende Sono state spedite 17.500 copie Oscar dell’innovazione: sono stati presentati dagli espositori 155 progetti Aut&Aut Aut&Aut: articoli di presentazione di alcuni dei singoli eventi – dal n°16 al 19 (centropagina). 4.3 Il programma Un numero monografico (il n° 20 uscito dopo la chiusura dell’evento); Durante i tre giorni della Rassegna si sono svolti, promossi da Anci Toscana, Regione Toscana, Dire&Fare News (newsletter interna a Aut&Aut); Cesvot e dagli espositori: Pubblicità: pagina intera n° 16, 18, 19 + sullo speciale Assemblea nazionale Anci n. 55 convegni Plurali: numero monografico su presenza Cesvot a D&F (numero di novembre) n. 30 punti meeting per la presentazione dei progetti da parte degli espositori. Newsletter Aut&Aut (articoli presentazione eventi) In particolare la Rassegna ha ospitato: Sito dire-fare.net (aggiornamento constante con news e comunicati stampa) * il Premio Toscana ecoefficiente 2005 promosso dalla Regione Toscana Sms * il premio del concorso “La tecnologia riscopre il territorio” promosso dall’Associazione “Davide Accordo con Ribes Informatica per invio Sms e attivazione sito Easydirefare.it (piattaforma per iscri- contro Golia”, rivolto agli studenti dei master in comunicazione zione utente) per aggiornamento eventi e convegni Radio 4.4 Gli esperti Accordo con network radio toscane (Novaradio, Controradio, Contattoradio, Puntoradio Cascina, Ai convegni hanno partecipato 325 relatori, tra amministratori locali, dirigenti della pubblica Ammini- Radio Onda Blu, Radio Diffusione Pistoia) per pianificazione pubbicitaria spot + quattro format gior- strazione, docenti universitari, rappresentanti del mondo imprenditoriale e del terzo settore, giornali- nalistici da sette minuti e quattro da due minuti e mezzo. sti. In generale hanno manifestato attenzione ed espresso giudizi positivi sulla Rassegna. TV RtV 38 pianificazione pubblicitaria spot e 2 format nella trasmissione “Focus” di 10 minuti 4.5 La partecipazione Tele Granducato pianificazione pubblicitaria spot + presenza fissa con studio in mostra per servizi I visitatori della Rassegna sono stati circa 6000. e dirette alle tre edizioni del Tg (14.30 e 18.30) Come di consueto si tratta di amministratori pubblici, di dirigenti e dipendenti degli enti locali, rap- Rai presentanti delle associazioni del terzo settore e del mondo imprenditoriale. Significativa, anche Servizi su Tg3 regionale quest’anno, la partecipazione delle scuole . Da rilevare anche in questa edizione l’attenzione e Accrediti stampa: 25 giornalisti l’impegno delle comunità professionali (dai ragionieri ai segretari comunali e provinciali) nell’orga- Durante lo svolgimento della Rassegna sono stati distribuiti nei giorni 17 e 18, 2000 copie del gior- nizzazione di momenti specifici di dibattito. nale Aut & Aut uscito in edizioni speciali per la rassegna. 124 125 4.8 L’Oscar dell’innovazione La Pubblicità sui giornali Un comitato scientifico composto da docenti universitari, esperti e professionisti della comunicaLa Repubblica 04.11. 2005 zione valutano i progetti presentati e premiano quelli più innovativi ed esportabili. E’ l’occasione per La Repubblica 08.11.2005 dare visibilità al proprio lavoro e per garantire maggiori opportunità alla propria organizzazione di La Repubblica 11.11.2005 continuare a percorrere la strada dell’innovazione. La Repubblica 15.11.2005 Nell’edizione 2005 sono stati presentati dagli espositori 155 progetti Il Tirreno 03.11.2005 Il Tirreno 07.11.2005 Il Tirreno 11.11.2005 Il Tirreno 15.11.2005 Provincia di Bergamo, Fattorie didattiche La Nazione 08.11.2005 Un percorso di esperienza e apprendimento della cultura del mondo rurale che ha come La Nazione 15.11.2005 obiettivo quello di fornire l’opportunità agli studenti delle scuole di conoscere l’attività agricola L’Unità 05.11.2005 e il ciclo degli alimenti, la vita animale e vegetale con l’intento di educare al consumo con- L’Unità 10.11.2005 sapevole e al rispetto dell’ambiente. La figura dell’imprenditore agricolo, nell’inedita veste di L’Unità 13.11.2005 docente, è formata sulla base di corsi di specializzazione e confronto sulle attività didattiche L’Unità 15.11.2005 con altri colleghi europei. Il Sole 24 ore centro nord 02.11.2005 Provincia di Milano, Progetto Cetra Il Sole 24 ore centro nord 09.11.2005 Il progetto Cetra è un portale della ricerca e dell’innovazione, promosso dalla provincia di Il Sole 24 ore centro nord 16.11.2005 Milano. Il progetto è stato premiato per la creazione di un luogo di incontro virtuale dove pro- Il Sole 24 ore nazionale 15.11.2005 muovere l’innovazione all’interno del tessuto produttivo, in particolare al servizio delle piccole Il Giornale della Toscana 12.11.2005 e medie imprese, per trovare partnership, collaboratori e notizie utili. Il Giornale della Toscana 15.11.2005 Etruria Innovazione, NEMO – Navigation, enviroment & mobility L’elenco che segue è di quanti hanno ricevuto l’oscar e le altre segnalazioni. Nemo è una rete di eccellenza finalizzata alla sistematizzazione delle conoscenze per la navigazione e l’infomoblilità. Il progetto è stato premiato per la capacità di collegare attori eterogenei al fine di controllare la mobilità dei cittadini e delle merci, monitorare la salute ambientale e gestire la sicurezza. Cesvot. Associazioni in rete Il progetto ha l’obiettivo di aumentare la comunicazione tra le associazioni potenziandone la funzionalità sotto il profilo della strumentazione informatica. Attraverso la rete si aumenta la capacità delle associazioni di comunicare e di erogare i servizi ai cittadini. Comune di Rio nell’Elba, La valle dei mulini: conservazione e valorizzazione È un importante esempio di un sistema fisico su cui l’uomo, nel corso dei secoli, ha agito nel rispetto dell’ambiente. L’Amministrazione comunale di Rio nell’Elba ha deciso di valorizzare i 22 mulini cinquecenteschi e sottolineare il suo legame con l’acqua (Rio viene appunto dal latino “rivus”, fiume) con un piano che parte dalla salvaguardia del territorio, 126 127 Provincia di Massa Carrara, Progetto prometeo Uncem Il progetto, presentato dalla Provincia di Massa-Carrara, è finalizzato alla rilevazione dei fab- Valorizzazione dei territori montani. Per la capacità di creare una rete tra le venti comunità bisogni occupazionali e formativi, sul territorio provinciale, del settore lapideo e dei settori ad montane della Toscana, rappresentandole istituzionalmente nei confronti della regione e dello esso collegati. Il progetto è stato premiato per il carattere innovativo dell’indagine sui dati re- stato, stimolandone e coordinandone i progetti per la promozione dei territori montani. lativi al settore lapideo che, confrontando le diverse percezioni che imprese e lavoratori hanno Circondario Empolese ValdelsaAssociazione per l’Arno delle figure professionali, ha prodotto importanti risultati finalizzati alla programmazione delle Obiettivo dell’Associazione è la promozione di azione di azioni di riqualificazione, recupero e politiche locali di sviluppo tecnologico e occupazionale. salvaguardia del fiume. Il 2006, a quarant’anni dall’alluvione, sarà un’anno dedicato all’Arno. Comune di Pistoia, ProntoCantiere Comune di Carrara, Pic Urban 2 Per risolvere i piccoli problemi di manutenzione si crea una rete operativa trasversale all’in- Un progetto di riqualificazione urbana e rilancio economico compatibile con l’ambiente di terno dell’amministrazione che coinvolge anche le aziende di servizi. Gli operatori dei vari un’area del Comune di Carrara. Pic Urban 2 è stato premiato per la capacità di attivare una enti e settori hanno seguito un percorso formativo comune e utilizzano procedure unificate di nuova interazione comunicativa con i cittadini sui progetti di recupero di aree degradate fina- raccolta e gestione delle segnalazioni. lizzato a migliorare le condizioni di vita della città attraverso interventi integrati. Coord. Sindaci Bassa Val di Cecina, Certificazione Ambientale Comune di Pisa, T-CiTel Tra i vari progetti presentati dal coordinamento viene premiato quello del comune di Casta- Il progetto T-Citel si pone l’obiettivo fondamentale di fornire al bacino di utenza di CiTel un gneto Carducci che si pone l’obiettivo di permettere la crescita economica con un’attenzione ulteriore canale d’accesso per la fruizione dei servizi già attraverso Internet. È quindi uno stru- particolare alle risorse rinnovabili su cui impegnare in modo sinergico tutti gli attori presenti. mento per il contenimento e la riduzione delle disuguaglianze nell’accesso ai servizi digitali REA Spa, Aiuola vera, aiuola falsa della pubblica amministrazione, rispettando le indicazioni sulla accessibilità e usabilità. Un progetto che coinvolge i ragazzi delle scuole materne e elementari per imparare a cono- Regione Toscana, Premio Toscana Ecoefficiente scere e rispettare l’ambiente anche attraverso percorsi educativi che li aiutano a imparare Il premio, attraverso le esperienze concrete di ecoefficienze ha promosso e premiato le buone l’uso corretto dei materiali. pratiche ambientali, coniugando l’innovazione con i risultati ottenuti, sia in termini di parteci- Comune di Viareggio, Progetto SUAP pazione sia nelle esperienze premiate di imprese, famiglie aziende e privati. Un nuovo servizio per avvicinare l’Amministrazione Pubblica agli utenti e alle imprese, incenti- Comune di Firenze vando l’informatizzazione dei flussi di comunicazione. Per semplificare, velocizzare e ottimiz- Laboratori di progettazione partecipata. Attraverso i laboratori di quartiere si coinvolgono i zare l’interazione con i cittadini. cittadini nelle scelte di riqualificazione della città e insieme si sperimentano linguaggi di co- Comune di Pieve Ligure, “Circolo virtuoso” municazione facilitati per rendere quelle scelte più condivise. Il progetto è stato premiato per l’interessante schema dinamico che crea tra informazione e formazione, cura del territorio, promozione di buone pratiche di amministrazione e valorizzazione delle risorse. Interventi innovativi capaci di esprimere la vera ricchezza del comune: il suo territorio. Comune di Siena, iDEM -Interactive Democracy Con il Progetto iDEM il comune di Siena, in qualità di soggetto proponente e capofila di un’aggregazione che vede partner le province e gli altri due comuni capoluogo delle aree territoriali di Arezzo, Siena, e Grosseto realizzerà gli strumenti idonei e necessari a supportare le rispettive azioni di promozione di cittadinanza digitale. 128 129 Segnalazioni Regione Toscana Stili di vita – La scuola promotrice di salute INPS Tempo Reale – Liquidazione delle prestazioni pensionistiche entro tre giorni dalla presentazione della domanda Comune di Massa E-Toscana per l’accesso creazione e gestione di punti di accesso assistito ai servizi e a internet – PAAS Provincia di La Spezia Progetto pilota montagna Provincia di Parma Portale Parma, l’amministrazione e il territorio a misura di utente Confcommercio Toscana COMNET, Il portale integrato cella Confcommercio Toscana Comune di Calcinaia Comunicare il territorio Provincia di Pisa Consulta piccoli comuni 130 131 5. La partecipazione ad altre rassegne L’Anci Toscana ha partecipato con un proprio stand anche a rassegne sulla pubblica amministrazione organizzate da altri soggetti. All’interno del festival della creatività e dell’innovazione, Nuovo e Utile, che si è svolta a Firenze dal 18 al 22 maggio 2005 l’Anci Toscana, oltre ad organizzare l’Assemblea regionale dei piccoli comuni toscani, ha presentato l’attività e la struttura dell’Associazione, attraverso un proprio stand. Uno stand dell’Anci Toscana era, come per tradizione, presente ad Anci Expo, l’esposizione organizzata dall’Anci nazionale, durante la sua Assemblea annuale, che nel 2005 si è svolta a Cagliari, dal 19 ottobre al 22 ottobre. Inoltre l’Associazione dei comuni toscani ha partecipato, sempre con un proprio stand, al Com.Pa, il salone europeo della comunicazione pubblica dei servizi al cittadino e alle imprese, che si è tenuto a Bologna dal 3 al 4 novembre 2005. 6. Le pubblicazioni dell’Anci Toscana 6.1. Una piccola storia toscana Una piccola storia toscana è il racconto di trenta anni di vita dell’Associazione dei comuni toscani, scritto per il Congresso dell’ottobre 2004 e curato da Alessandro Pesci. Raccoglie le testimonianze di alcuni dei dirigenti politici che sono stati alla guida dell’Associazione in questi tre decenni di attività come Marcello Bucci, Vannino Chiti, Mauro Favilla, Giacomo Maccheroni, Gianfranco Simoncini, Michele Ventura, e. Fiorello Fabbri, Direttore dell’Anci Toscana dal 1975 fino al 2004, e Fiorenzo Narducci, consulente dell’Anci Toscana dal 1976 al 2004, raccontano l’attività dell’Anci Toscana di cui sono stati attori protagonisti fin dalle origini. Infine è riportata una relazione sull’attività della sezione regionale toscana dell’Anci nel biennio 1979-1980, che documenta il periodo delle origini dell’Associazione e ricorda l’importante contributo del primo Presidente dell’Anci Toscana, Goffredo Lohengrin Landini, sindaco di Prato e “costruttore” dell’Associazione dei comuni toscani, morto nel 2002. Sono pubblicati all’interno del testo gli elenchi dei componenti degli organi politici dalla fondazione dell’Associazione fino ad oggi e sono presentati alcuni dei più importanti progetti a cui l’Anci Toscana ha dato vita. E’ possibile inoltre ripercorre la storia dell’Associazione attraverso una interessante documentazione fotografica delle iniziative e delle rassegne. 132 133 6.2 Annuario 2005 6.5 Le autonomie locali in Europa Pubblicato all’inizio del 2005 è la descrizione della struttura dell’Associazione. Sono elencati i com- Un vademecum per orientarsi tra le istituzioni e i procedimenti dell’Unione europea. Curata dal pro- ponenti degli organi politici: il Consiglio Direttivo, l’Ufficio di Presidenza, le Aree di lavoro. Si trovano fessor Andrea De Guttry (Vice-direttore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), la Guida vuole, da inoltre notizie sullo staff organizzativo dell’Anci Toscana, sulle società partecipate dell’Associazione, una parte, contribuire a rendere le autonomie locali italiane consapevoli del proprio ruolo strategico sulla struttura della comunicazione, sul Collegio dei sindaci revisori. E’ quindi uno strumento infor- sia nella definizione che nell’attuazione delle politiche comunitarie rilevanti a livello locale, dall’altra, mativo, di facile consultazione e di immediata utilità. presentare gli strumenti operativi e pratici attualmente disponibili nella normativa comunitaria ed in Il progetto di un Annuario dell’Associazione ha già avuto seguito nel 2006. quella nazionale per poter svolgere un ruolo da protagonisti del processo di integrazione comunitaria e di definizione delle scelta politiche che hanno diretto impatto sulla realtà locale. 6.3 La Toscana per i piccoli comuni I Piccoli comuni sono la più grande realtà istituzionale italiana: ben 5780. Vi abitano circa 10 milioni e mezzo di italiani, il 18,5% della popolazione nazionale. Nelle pagine di questo opuscolo è illustrata la “via” toscana per una governance efficace che accolga le specificità e le esigenze degli enti di minore dimensione demografica. Con questa pubblicazione dell’Anci Toscana ha voluto riaprire il dibattito politico sul ruolo dei piccoli comuni nel governo locale, dopo l’approvazione di due importanti leggi regionali, a cui l’Associazione di rappresentanza dei comuni toscani ha contribuito in modo diretto: la n°40 del 2001, sulla gestione di funzioni in forma integrata, e la n. 39 del 2004, che individua alcune decine di piccoli comuni svantaggiati, sui quali intervenire per garantire servizi adeguati ai cittadini. La pubblicazione è stata presentata dall’Associazione alla V Conferenza nazionale Anci dei piccoli comuni, che si è svolta a Maiori nel giugno 2005. 6.4 Il Piano d’attività 2005/2009 Il Piano d’attività 2005/2009, di cui si è già parlato nel capitolo relativo alla programmazione dell’attività dell’Associazione, è stata pubblicato nel 2005, perché potesse essere diffusa la conoscenza dei programmi e dei progetti dell’Associazione: come mezzo di informazione, di apertura verso l’esterno dell’Associazione, come strumento di riflessione, di lavoro, di riferimento per i componenti politici e per il personale tecnico dell’Associazione. 134 135 L’Associazione 1 Riparare l’auto in corsa Nell’ultimo capitolo del Piano d’attività 2005/2009 si evidenzia la necessità dell’Associazione di riorganizzare la propria struttura, “riparando l’auto in corsa”, cioè disponendo le condizioni affinché sia stabilito un adeguato sostegno allo sviluppo dell’attività, nello stesso momento in cui l’attività prosegue e si intensifica. 1.1 Le sedi Nel corso del 2005, coerentemente con quanto proposto nel Piano d’attività 2005/2009, l’Anci Toscana si è impegnata a ridefinire la propria organizzazione logistica, in modo tale da renderla adeguata a uno sviluppo della propria attività. La storica sede di Prato, offerta dal Comune gratuitamente, è stata riqualificata attraverso un lavoro di ammodernamento e di ristrutturazione. La sede, nella sua nuova veste, è stata inaugurata con la presenza del Presidente della Giunta regionale Claudio Martini. L’Anci Toscana ha deciso, inoltre, di organizzare anche una propria sede fiorentina, messa a disposizione dal comune di Firenze. Il 20 giugno 2005 è stata inaugurata la sede di via Pietrapiana con la partecipazione del Presidente dell’Anci Leonardo Domenici. La sede di Firenze offre la possibilità di allargare l’attività dell’Associazione, mettendo a disposizione uno stabile punto di riferimento nel capoluogo regionale. In via Pietrapiana è stato organizzato anche l’Archivio storico dell’Anci Toscana, che ha così trovato una giusta collocazione, che offre una facile consultazione. Le sedi dell’Anci Toscana, quindi, sono: Uffici di Prato, via Roma, 99, 59100 Prato. Il telefono è 0574/24256 (4 linee), mentre il fax è 0574/29758; Uffici di Firenze, via Pietrapiana, 53, 50121 Firenze. Il telefono è 055/2769972, mentre il fax è 055/2769637. 136 137 1.2 L’archivio dell’Anci Toscana Amministrazione organi (1975-2004) Nella nuova sede fiorentina dell’Associazione è stato strutturato l’archivio di deposito dell’Anci To- Protocolli e corrispondenza (1999-2004) scana. Corrispondenza e documenti relativi alla Presidenza Simoncini (1996-2004) L’archivio è composto di 203 unità, fra buste e faldoni, con un’ampia documentazione relativa all’at- Consulte (1995-2004) tività degli organi direttivi, di cui sono conservati gli atti relativi ai congressi, alle nomine, alle riunioni Convegni, seminari, iniziative (1992-2004) dell’Ufficio di Presidenza e del Consiglio Direttivo. E’ presente una raccolta di corrispondenza che Attività (1996-2004) documenta l’attività corrente. E’ possibile ricostruire in modo puntuale il lavoro dell’Anci Toscana Comunicazione (1993-2004) dalla metà degli anni novanta fino al 2004 anche attraverso gli atti della Presidenza Simoncini. Gli Gestione finanziaria (1979-2004) atti delle consulte raccolgono un parte importante della documentazione con una specifica articola- Partecipate (1993-2004) zione per ambiti di attività, mentre la documentazione relativa ai convegni e alle iniziative dell’Asso- Rapporti con associazioni autonomie locali (1995-2004) ciazione ricostruisce l’intenso lavoro di riflessione e confronto svolto dall’Anci Toscana in questi anni. Rapporti con Anci nazionale (1975-2004) Per quanto riguarda la comunicazione nell’archivio dell’Anci Toscana sono conservati soprattutto documenti relativi al giornale dell’Associazione Aut & Aut, che aveva una pubblicazione settimanale 1.3 La struttura e in seguito quindicinale. La riorganizzazione dell’Associazione ha coinvolto in modo specifico anche la struttura del persona- La collezione completa di tutti i numeri di Aut & Aut è conservata nella sede di Prato dell’Anci Tosca- le, in funzione di un sostegno adeguato al lavoro dell’Associazione. Riportiamo la composizione del- na. La documentazione relativa alla rassegna Dire&Fare fa parte della raccolta sulla comunicazione. la struttura che ah lavorato nell’Anci Toscana nel 2005, con un sintetico curriculum delle persone. La storia di Dire&Fare è illustrata in modo completo dall’anno della sua prima edizione nel 1998, attra- Per quanta riguarda i cambiamenti avvenuti nel 2006, rimandiamo all’Annuario 2006 dell’Anci To- verso la corrispondenza organizzativa, i documenti relativi alla contabilità, gli atti preparatori dell’inizia- scana tiva e alcuni materiali distribuiti durante la rassegna. L’archivio documenta anche l’attività finanziaria dell’Associazione, a cominciare dal 1979, oltre che una parte di documenti relativi ai rapporti con le Alessandro Pesci, Segretario Generale- Direttore società partecipate. E’ nato a Fiesole, dove vive insieme alla moglie Sandra. Incomincia prestissimo a lavorare, fin dal- L’archivio inoltre è il punto di riferimento essenziale per comprendere i rapporti che l’Anci Toscana ha l’età di 13 anni, dopo aver conseguito la licenza di scuola media inferiore. A 18 anni inizia a lavorare intessuto in questi anni con la altre associazioni delle autonomie locali. nel Comune di Fiesole. Dal 1978 è responsabile della Segretaria particolare del Sindaco. Nel 1988 Le relazioni con l’Anci nazionale sono documentate in modi diversi, in particolare sono conservati tutti si trasferisce all’Amministrazione provinciale di Firenze dove collabora con l’Assessore alla Cultura gli statuti dal 1975 e gli atti relativi ai Congressi dal 1982 in poi, correlati di verbali e documentazione Ciampolini e con l’Assessore all’urbanistica Conti. preparatoria. Nell’archivio è conservata anche una piccola, ma significativa collezione di manifesti. Inizia la sua attività politica nel 1973, anno in cui si iscrive al P.c.i. Ricopre incarichi nel P.c.i. fiesolano La sede di Prato dell’Associazione, invece, ospita la collezione completa delle pubblicazione dell’Anci fino al 1988, quando diviene responsabile dell’Ufficio di Segreteria della Federazione Fiorentina del Toscana. P.c.i. Accanto all’archivio dell’Anci Toscana si conserva quello dell’Anci e Cispel consulting: una documen- Nel 1990 è eletto consigliere comunale di Fiesole e assume la carica di Assessore alla Pubblica tazione composta di 100 unità, che raccoglie gli atti dei seminari, le commesse, la corrispondenza Istruzione, Asili Nido, Sicurezza sociale e Personale. Nel 1993 è Sindaco di Fiesole. Nel 1995 vince ordinaria e la gestione della parte finanziaria della società per il periodo 1998-2004. le elezioni ed è confermato nella carica di Sindaco, il primo eletto direttamente dai cittadini. E’ rie- La schedatura elettronica dei documenti dell’archivio è stata compiuta attraverso il software Sesamo. L’in- letto per un secondo mandato nel 1999. tero progetto di riorganizzazione dell’archivio è stato seguito dalla dottoressa Francesca Capetta. Riportiamo l’albero generale delle voci dell’archivio dell’Anci Toscana, con l’indicazione del periodo di riferimento E’ stato membro dell’Ufficio di Presidenza dell’Associazione Toscana dei comuni, con responsabilità 138 139 diretta della Consulta “Ordinamento e problemi istituzionali”. Si è anche occupato di altri settori quali il turismo e il personale. Ha fatto parte della Giunta esecutiva nazionale di Federculture, della Giunta regionale toscana di Cispel, come referente regionale di Federculture. E’ stato componente Lo Staff dell’Ufficio di Presidenza della Conferenza metropolitana dei sindaci dell’area fiorentina. Costanza Carozza Dal 1998 al 2004 ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio delle Autonomie della Toscana. Nata a Campobasso dove ha frequentato il liceo classico locale. Per gli studi universitari ha scelto l’Ate- E’ stato nominato Segretario Generale/ Direttore dell’Anci Toscana nel Congresso dell’Associazione neo senese ed in particolare il corso di laurea in giurisprudenza che ha terminato con la lode discutendo dell’ottobre 2004, ed è vicepresidente di Quadrifoglio S.p.a. una tesi di diritto di famiglia sul dovere di fedeltà coniugale. Durante il soggiorno nella città del Palio ha collaborato alla redazione di un giornale locale “La voce del Campo” occupandosi di politica locale e di Fiorello Fabbri cultura. Dopo aver vinto il concorso bandito dalla Provincia di Siena ha lavorato presso l’assessorato E’ stato Direttore dell’Anci Toscana dal 1975, anno della nascita dell’Associazione, fino al 2004. La al bilancio e personale e poi presso l’ufficio tecnico del Comune di Arzachena. Successivamente tra- sua attività e il suo lavoro rappresentano, quindi, il nucleo essenziale della storia dell’Associazione sferendosi a Prato, ha svolto la sua attività professionale presso la segreteria del Vicepresidente della dei comuni della Toscana. Il suo impegno civico ha origine nella giovinezza, quando partecipa alla Provincia di Firenze e al Comune di Prato e ha chiesto il distacco alla Associazione dei comuni toscani guerra di Liberazione come partigiano combattente, dal 1943 al 1944. che necessitava in quel momento di ulteriori competenze per il rafforzamento delle attività. Nel dopoguerra comincia a lavorare nel Comune di Prato come ispettore sanitario, presso l’ufficio d’igiene. Nel 1975 è chiamato dal Sindaco di Prato Goffredo Lohengrin Landini a collaborare alla Vanessa De Feo creazione di una sezione toscana dell’Associazione nazionale dei comuni. Nei primi anni lavora E’ nata a Firenze e risiede a Campi Bisenzio, dove ha sempre vissuto, tranne una significativa esperienza quindi alla strutturazione organizzativa dell’Associazione e dà origine a uno stabile sistema di rela- in Francia, durata due anni. Si è diplomata al Liceo Classico Dante di Firenze ed ha seguito i corsi di Giu- zioni con le altre associazioni delle autonomie (Urpt, Uncem e Lega delle Autonomie locali). risprudenza all’Università di Firenze, oltre ad un corso in giornalismo. Nel 1994 ha cominciato a svolgere Si occupa, inoltre, in questi anni di interventi di sostegno a comuni colpiti da calamità naturali, e attività politica. Dal 1995 al 1999 è stata consigliere comunale a Campi Bisenzio. Come vicepresidente definisce, insieme a Fiorenzo Narducci, consulente dell’Anci Toscana, uno dei primi studi sul D.p.r.s della Commissione Affari Generali si è occupata in modo specifico della riforma del regolamento del Con- 616, per quanto riguarda il passaggio di poteri dallo Stato alle regioni e ai comuni. Con la Presi- siglio Comunale e della istituzione del difensore civico. Si è impegnata inoltre nell’associazionismo: in denza di Vannino Chiti prima e di Michele Ventura poi, lavora in modo particolare ad un approfondi- particolare nell’Arci, nella Pubblica Assistenza di Campi Bisenzio nell’Anpas fiorentina. Ha iniziato la sua mento dei temi riguardanti l’autonomia finanziaria, le problematiche in materia di condono edilizio, i esperienza lavorativa in una società di servizi. Nel 2000 è divenuta stabile collaboratrice di Federsanità-Anci contratti nazionali dei dipendenti degli enti locali. Toscana. Quando nel 2001 Anci Toscana e Federsanità hanno riunificato le loro sedi, in via Roma a Prato, In concomitanza con le elezioni amministrative del 1985 cura la pubblicazione della prima ana- ha cominciato la sua attività con Anci Toscana. Attualmente lavora nella sede fiorentina di Anci Toscana, grafe degli eletti nei consigli comunali toscani, rinnovata nel 1990. Segue lo sviluppo dell’attività occupandosi anche delle società del gruppo AnciUtile. dell’Associazione sotto la Presidenza di Marcello Bucci, con la costituzione della Società editoriale dell’Anci Toscana (Stea), la nascita del giornale dell’Associazione Aut & Aut e l’organizzazione della Marcella Fidanzati rassegna Dire&Fare, cominciata nel 1998. E’ rimasto Direttore dell’Anci Toscana fino al Congresso Nata e residente a Fiesole. È sposata e madre di due figli. Dipendente del Comune di Fiesole, da più di dell’ottobre 2004. vent’anni, è stata per dieci anni educatore all’asilo nido comunale passando poi alla Segreteria del Sindaco Ha ricoperto l’incarico di Presidente dell’A.n.p.i., Comitato provinciale di Prato, fino al 2002 ed è che ha lasciato all’inizio del 2005. La scelta di passare alla Associazione regionale dei comuni è stata con- membro del Consiglio Direttivo dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana. divisa con l’amministrazione comunale di Fiesole. Tale scelta si colloca nell’ottica da una parte di portare all’Associazione rappresentativa dei comuni toscani la propria esperienza maturata nell’assistenza del sindaco di Fiesole, dall’altra di aumentare le proprie conoscenze venendo in contatto con le realtà istituzionali locali toscane e nazionali. 140 141 2. I bilanci del 2004 e del 2005 Il Bilancio consuntivo è la sintesi dei movimenti contabili effettuati dal 1 gennaio al 31 dicembre dall’Anci Toscana ed è composto dalla “Situazione Patrimoniale” e dal “Conto Economico”. Va innanzitutto premesso che il Consuntivo 2004 è il primo redatto con il criterio economico-patrimoniale. Rappresenta quindi l’attività dell’Associazione in modo completo che, andando oltre il criterio di cassa, ha ricostruito e quantificato il patrimonio posseduto. In questo esercizio è stato rinnovato il Collegio Sindacale che, oltre alle sistematiche verifiche di cassa, è stato sostegno fattivo alla nuova rappresentazione contabile. La stesura del Consuntivo 2004 inizia illustrando, tra i componenti positivi del Patrimonio, il valore delle immobilizzazioni immateriali e materiali proseguendo con la quantificazione delle quote di partecipazione possedute in altre aziende, il valore dei crediti e le disponibilità finanziarie e liquide al 31/12/2004. I componenti negativi del patrimonio quantificano i fondi ammortamento che rettificano il valore delle immobilizzazioni, i debiti verso fornitori, verso l’Erario e verso altri Istituti Previdenziali. Il valore del Patrimonio netto dell’Associazione è espressione degli avanzi degli esercizi precedenti. Passando ad esaminare il Conto Economico, che in questo esercizio ha mantenuto gli stessi criteri di valutazione e di aggregazione delle voci contabili di quelli precedenti, possiamo evincere che i componenti positivi sono da ricercare, per la quasi totalità nelle Quote Associative e che il totale dei ricavi, pari ad € 627.246, trova il suo equilibrio nella totalità dei costi dell’esercizio comprensivi delle imposte dell’esercizio e degli ammortamenti e dal modesto avanzo (circa euro 1.000). Le voci dei costi sono esposte sinteticamente e, verosimilmente in forma di bilancio CEE. Passando ad illustrare il Bilancio Consuntivo 2005 va menzionato che durante l’esercizio si è proceduto ad una sua ristrutturazione per renderlo più aderente agli eventi, ai progetti, ai programmi con una visione più “politica” e meno tecnica. Le voci risultano così più analitiche là dove necessitano di una rappresentazione non solo civilistico-fiscale ma funzionale e aggregante in merito alle attività svolte. 142 143 Per la redazione di tale bilancio, ispirato a criteri generali di prudenza e competenza nelle prospetti- Il Conto Economico, opportunamente riclassificato, oltre a raffigurare l’attività dell’associazione nel- va della continuazione dell’attività, si evidenzia che: l’esercizio per competenza, tiene conto delle rinnovate esigenze espositive in quanto, oltre a pre- Nelle Attività dello Stato Patrimoniale sentare un volume d’affari pressoché raddoppiato rispetto a quello del 2004, le entrate presentano Le immobilizzazioni materiali sono esposte direttamente al netto delle quote d’ammortamento (euro diversa tipologia: 31.577), mentre quelle immateriali sono iscritte al valore originario o di acquisto rettificato dal relativo fondo per le quote ammortizzate (euro 37.023). Gli ammortamenti sono stati effettuati alle stesse aliquote fin Quote associative (euro 428.342). qui applicate e comunque non difformi da quelle fiscalmente ammesse per le diverse tipologie di beni. Attività progetti (euro 640.000). Le immobilizzazioni finanziarie sono state esposte analiticamente per partecipazione posseduta e Formazione, convegnistica (euro 40.000). risultano essere iscritte per il loro valore d’acquisto che coincide con quello del loro valore nominale Prestaz. Per Attività di Comunicazione ( euro 76.661) (euro 62.863). Proventi Diversi ( euro 81.748). I crediti, per totali euro 461.109 (v/clienti, v/altri, v/Erario e finanziari), sono iscritti al valore di presunta I costi quindi vengono raggruppati tenendo conto della loro natura e della tipologia delle entrate: realizzazione non sussistendo, ad oggi, presupposti di inesigibilità. Non sono presenti crediti con Spese organi istituzionali, Spese Generali, Spese di Funzionamento e varie ( circa euro 368.500 di importi esigibili oltre i 5 anni. totale) che insieme agli ammortamenti e alle imposte dell’esercizio (euro 25.500 circa) trovano la Le disponibilità liquide (euro 122.992) si riferiscono al valore coincidente con il saldo di cassa e dei loro naturale copertura con le quote associative; c/c bancari e postali alla data del 31/12/2005. Spese attività progetti, Formazione e convegnistica e Attività di comunicazione ( circa euro 813.500) I risconti attivi (euro 116.069) si riferiscono a manifestazioni numerarie di costi verificatesi nell’eser- che trovano un sostanziale equilibrio con le altre entrate. cizio 2005 ma di competenza economica dell’esercizio 2006. Tra le passività dello Stato Patrimoniale: Le voci “sopravvenienze” che leggiamo in questo bilancio, sia tra i ricavi che tra i costi per importi Valore del Patrimonio Netto (437.626) è conseguenza degli avanzi degli esercizi precedenti. rilevanti (rispettivamente di euro 51.688 ed euro 35.989), trovano spiegazione nella ricognizione Il Fondo TFR (euro 3.772) è l’accantonamento al fondo liquidazione dei dipendenti aggiornato al sullo stato patrimoniale, iniziata con l’esercizio 2004 e proseguita nel 2005, quando si è cercato di 31/12/2005 in base alle leggi vigenti ed in osservanza del CCNL. dare definizione certa all’attivo e al passivo del patrimonio. I debiti, per un importo totale di euro 292.291 ( v/fornitori, v/personale dipendente e collaboratori, v/Erario, v/Istituti previdenziali), sono iscritti al loro valore nominale e non presentano importi esigibili Il Bilancio consuntivo 2005 chiude con un avanzo, al netto delle imposte, di euro 3.450 che va ad oltre i 5 anni. incrementare il patrimonio netto dell’Associazione. I ratei passivi (euro 32.950) riguardano costi di competenza 2005 che non hanno avuto manifestazione numeraria entro l’esercizio. Il Bilancio di previsione 2006, che interessa solo il conto economico, ricalca la struttura del piano dei La voce risconti passivi (euro 61.544) si riferisce a manifestazioni numerarie di ricavi avvenuti nel- conti già utilizzato nel consuntivo 2005. l’esercizio 2005 ma di competenza economica di quello successivo. Espone le voci dei ricavi, raggruppandole per tipologia di entrate, affinché sia ben rappresentata la copertura dei costi corrispondenti. In tal modo, e con l’ausilio di una contabilità analitica per centri di costo, attivabile parallelamente a quella ordinaria, le spese risultano facilmente monitorabili. Il Bilancio 2006 continua, comunque, sul percorso di una sua definitiva strutturazione, con eventuali nuovi aggiornamenti del piano dei conti per rappresentare al meglio un’Associazione che sta inoltre assumendo sempre più un’impronta di tipo aziendalistico. 144 145 Bilancio consuntivo 2004 SITUAZIONE PATRIMONIALE Consuntivo Componenti Positivi 2004 A Immobilizzazioni Immateriali A.01 Software euro 9.760,00 TOTALE euro 9.760,00 B Immobilizzazioni Materiali B.01 Macchine d’ufficio Elettroniche euro 9.980,41 B.02 Spese per Ristrutturazione euro 2.435,30 B.03 Altre macchine d’ufficio elettroniche euro 2.284,90 TOTALE euro 14.700,61 C Immobilizzazioni Finanziarie C.01 Partecipazioni in imprese controllate euro 22.547,58 TOTALE euro 22.547,58 D Crediti D.01 Clienti Italia D.02 Erario c/IVA euro 43.987,56 TOTALE euro 43.987,56 E Attività Finanziarie non costituenti imm. E.01 Titoli di Stato euro 299.623,70 TOTALE euro 299.623,70 F Disponibilità Liquide F.01 Banca Unicredit S.p.A. euro 126.429,03 F.02 Banco Posta S.p.A. euro 231,55 F.03 Cassa e monete nazionali euro 500,00 euro 127.160,58 TOTALE TOTALE GENERALE euro 517.780,03 146 147 Bilancio preventivo 2005 Attività di formazione e convegnistica: COSTI Spese organi istituzionali: Gettoni di presenza : 10.000,00 Indennità di carica lorde 58.488,00 Viaggi e missioni: 7.000,00 Rimborsi vari: 10.000,00 Totale 85.488,00 Spese generali: Competenze del personale dipendente 23.726,00 Oneri fiscali e previdenziali personale dipendente 7.269,00 Accantonamento TFR 1.684,00 Compensi lordi per collaborazioni interne 23.912,00 Compensi lordi per collaborazioni esterne e consulenze 36.000,00 Incentivi lordi al personale dipendente e collaboratori interni 14.400,00 Spese per servizi contabili, amministrativi e fiscali 9.000,00 Totale 115.991,00 Spese di funzionamento e varie: Costi postali 3.000,00 Costi di telefonia, telefax, computers 12.000,00 Acquisto cancelleria e stampati 6.000,00 Manutenzioni ed assicurazioni 1.200,00 Riqualificazione sede 30.000,00 Acquisto pc, arredi ed attrezzature 16.000,00 Agende annuali 2.500,00 Acquisto libri, giornali, riviste 2.000,00 Totale 72.700,00 Sostegno a convegni e iniziative di formazione 20.000,00 Totale 20.000,00 Attività di comunicazione: Pubblicazione Aut & Aut 115.000,00 Inviti, manifesti, stampati, per iniziative varie 3.000,00 Inserzioni su quotidiani, periodici e TV 10.000,00 Gestione e manutenzione sito www.anci-toscana.it 1.000,00 Realizzazione e gestione sito www.autonomie-toscana.it 69.000,00 Partecipazione ad eventi 10.000,00 Contributo a S.T.E.A. per Dire & Fare 90.000,00 Totale 298.000,00 Società partecipate e controllate: Totale 10.000,00 Ammortamenti immobilizzazioni materiali 10.859,00 Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 10.000,00 TOTALE GENERALE DEI COSTI 686.038,00 ENTRATE Quote Quote di adesione ANCI nazionale 224.205,00 Quote di adesione (addizionale) ANCI toscana 122.833,00 Proventi attività Servizi agli Associati 30.000,00 Inserti speciali di Aut & Aut 10.000,00 Inserzioni su Aut & Aut 7.500,00 Iscrizioni a convegni e corsi di formazione 30.000,00 Contributi da terzi Spese attività: Sostegno alle aree e ai settori di lavoro 15.000,00 Incarichi per studi e ricerche: 25.000,00 Totale: 40.000,00 Servizi agli Associati: Recupero crediti 20.000,00 Quesiti 3.000,00 Totale 23.000,00 148 Contributo Regione Toscana per Dire & Fare 180.000,00 Contributo Regione Toscana per sito Autonomie 69.000,00 Contributo Federsanità ANCI Toscana per servizi di segreteria 7.500,00 Varie 5.000,00 TOTALE GENERALE DELLE ENTRATE 686.038,00 TOTALE A PAREGGIO 0,00 149 3. Protocolli d’intesa, convenzioni e accordi dell’Anci Toscana Denominazione Protocollo d’intesa per “InterCom”. Protocollo d’intesa per “Dire & Fare” Protocollo d’intesa per “Dire & Fare” Data 05-102005 Enti firmatari Contenuto Inter.Com è un gruppo di coordinamento delle procedure edilizie fra i comuni dell’area Metropolitana Firenze-Prato-Pistoia, sottoscritto da sindaci ed assessori di circa 30 comuni. Inter-Com sviluppa e organizza gruppi tecnici di lavoro e iniziative di formazione e informazione, finalizzato al migliore funzionamento dei diversi uffici di edilizia e delle relative attività e servizi. Anci Toscana ritiene opportuno formalizzare la condivisione delle finalità di Inter.Com, riconoscendo il valore e l’utilità del progetto, sostenendo e promuovendo le sue iniziative. Inter.Com 27-9-2005 Regione Toscana La Regione toscana sostiene Anci toscana nella realizzazione e promozione della rassegna “Dire & Fare” dell’innovazione nella pubblica amministrazione e si impegna pertanto a curare il coordinamento della partecipazione regionale mediante la collaborazione alla definizione dei programmi, la promozione della rassegna in ambito locale e nazionale nonché presso gli enti di rilevanza nazionale. L’Anci mette a disposizione della Regione aree espositive attrezzate adeguate al livello qualitativo e quantitativo della partecipazione regionale. La regione Toscana si impegna inoltre a garantire la propria partecipazione finanziaria con specifico contributo. Protocollo d’intesa per la realizzazione di Centri Servizi Territoriali 19-92005 Protocollo di attuazione progetto “Sorveglianza attiva 6-6-2005 della persona anziana fragile” Regione Toscana UNCEM Toscana URPT Regione ToscanaFedersanità Anci Toscana Il Ce.S.Vo.T collabora per la realizzazione e promozione della rassegna Dire & Fare, per cui concorre a definire il programma della manifestazione e a diffonderlo presso le associazioni del terzo settore. Collabora inoltre alla promozione della rassegna e partecipa anche con propri spazi espositivi. L’Anci dal canto suo mette a disposizione un’area espositiva attrezzata anche per attività convegnistiche e seminariali. 21-9-2005 Cesvot 150 151 Gli enti firmatari , allo scopo di realizzare una forte intesa con Anci nazionale e rilevando la necessità di integrazione con i CST nazionali, stipulano un nuovo protocollo specifico per i CST regionali. L’intesa si riferisce alla realizzazione di quattro CST regionali gestiti dai comuni con particolare riguardo per quelli di piccole dimensioni. Uno di essi sarà al servizio di tutti mentre gli altri tre saranno di area vasta e precisamente uno per la Costa (Massa, Pisa, Livorno, Lucca), uno per il Centro (Firenze, Prato, Pistoia) ed uno per il Sud (Grosseto, siena, Arezzo). La Regione ed i comuni confermano gli indirizzi generali adottati per i progetti locali di promozione degli interventi di salute nei confronti degli anziani e si impegnano, insieme ai servizi territoriali-sanitari,socio-sanitari e socioassistenziali e le reti locali del terzo settore a promuovere, sostenere e garantire progetti specifici locali; nonché interventi di informazione attraverso campagne di comunicazione a livello regionale e locale. I diversi progetti – che verranno seguiti e monitorati - verranno realizzati con l’erogazione di fondi da parte degli enti firmatari e mediante l’attività dei servizi sanitari che veranno coinvolti. Protocollo d’intesa per lo sviluppo di qualità per il commercio toscano Regione Toscana Uncem Toscana Confcommercio toscana Confesercenti 24-3-2005 Toscana Associazione cooperative consumatori distretto tirrenico CGIL CISL e UIL Protocollo d’intesa per il potenziamento degli strumenti e dei prodotti della fomaRegione Toscana zione a distanza 21-3-2005 Uncem Toscana per l’innovazione e URPT la modernizzazione della P.A, e utilizzo dei servizi TRIO 152 L’impegno che i firmatari assumono - al fine di equilibrare lo sviluppo della rete commerciale, qualificare il sistema distributivo ed i luoghi del commercio, e realiz-zare tempestivamente quanto previsto mediante i finanziamenti già stanziati dalla Regione - riguarda la programmazione ed il raggiungimento di uno standard di qualità per le medie e grandi strutture di vendita, l’individuazione di aree interessa-te da fenomeni di saturazione delle grandi e medie strutture di vendita, la defini-zione di nuovi modelli operativi per i programmi ed i progetti territoriali di quali-ficazione del sistema anche tramite attività di monitoraggio. Sono previsti inoltre incentivi ai comuni e finanziamenti per progetti integrati tra commercio, turismo, cultura artigianato ed agroalimentare.Si conviene altresì di istituire uno specifico nucleo tecnico di lavoro per la realizzazione degli obiettivi ed impegni previsti. Le associazioni sottoscrivono il protocollo al fine di promuovere e sostenere congiuntamente i processi di innovazione e modernizzazione nella pubblica amministrazione toscana, utilizzare i servizi Trio di web learning anche per la formazione continua, assicurare un impegno congiunto per superare il digital divide e rendere disponibili a tutti i comuni, province e comunità montane gli strumenti atti a realizzare questo scopo. Le parti concordano anche nell’utilizzare l’offerta di e-learning integrata con gli obiettivi della linea 3 di e.Toscana. Per la realizzazione delle citate finalità si prevede di attivare un gruppo di lavoro coordinato dalla Regione e rappresentativo di tutti i sottoscrittori, la Regione inoltre si impegna a mettere a disposizione delle associazioni le conoscenze ed il knowhow sviluppate nell’ambito delle proprie attività ed i relativi servizi di supporto. Protocollo d’intesa per promuovere e definire i rapporti tra istituzioni pubbliche con la cooperazione sociale e le OOSS Accordo di collaborazione fra la Lega navale italiana e Regione Toscana per l’attuazione di iniziative nel settorer marino e promozione della cultura dell’ambiente. Regione Toscana Uncem Toscana Federsanità 18-02-2005 OO.SS Associazioni cooperative 9-02-2005 Regione Toscana Lega Navale Italiana 153 Il Protocollo promuove, valorizza e definisce i rapporti tra le istituzioni pubbliche firmatarie con la cooperazione sociale e le organizzazioni sindacali dei lavoratori per costruire un modello che consenta di consolidare ed allargare esperienze di democrazia economica, solidarietà, partecipazione attiva e governance. I firmatari confermano e condividono la strategia per la valorizzazione del sistema del welfare sempre più avanzato per la centralità delle politiche sociali e del diritto alla salute. Contiene altresì l’indicazione degli incrementi contrattuali che devono essere garantiti nella ricontrattazione degli accordi in essere dopo il rinnovo del contratto collettivo nazionale I firmatari concordano sulla necessità di collaborazione per incoraggiare e sostenere la tutela e la salvaguardia dell’ambiente marino, la sicurezza in mare, la pratica del diporto e delle attività nautiche con iniziative idonee. La Lega navale assume l’impegno di proseguire ed intensificare le attività di promozione marinara rivolte al mondo giovanile ed alle fasce sociali più deboli con l’impegno delle proprie strutture periferiche e con la previsione di corsi ed iniziative e programmi per l’attuazione delle finalità previste in un rapporto di collaborazione con altre istituzioni con cui attivare forme di cooperazione. I firmatari si impegnano inoltre ad attivare forme di concertazione locali per la gestione delle attività portuali che sono presenti sul territorio regionale. Convenzione per attività di sostegno e sviluppo in relazione alla progettazione dell’intervento S1001 Regione Toscana 8-02-2005 di cui all’APQ della società della informazione in attuazione del Prot.21/6/2004 Anci e Regione Toscana partecipano alla progettazione dell’intervento S1001 per la società dell’informazione “Sviluppo dei servizi di e-government nei piccoli comuni e nelle comunità montane per il completamento e diffusione di e.Toscana e per l’adeguamento tecnologico delle infrastrutture di rete e sicurezza”. In tal senso l’Anci si impegna ad individuare i fabbisogni specifici dei territori, concordare l’insieme degli obiettivi da raggiungere con l’utilizzo anche delle risorse CIPE, progettare e realizzare incontri ed iniziative per rappresentare la realtà di ogni territorio, monitorare le fasi di realizzazione dei progetti finanziati e sistematiz-zare i dati raccolti nonché implementare attività di help desk nella raccolta dei fabbisogni di tipo tecnologico. Convenzione per attività di sostegno e sviluppo per la realizzazione degli interventi n.1 e n.2 relativi al progetto di 1-02-2005 Regione Toscana linea 3 “e.toscana per l’accesso”in attuazione del Prot.21 giugno 2004 Anci Toscana – avvalendosi anche della propria società in house dal punto di vista tecnico e grazie ad un contributo della regione - partecipa alla realizzazione del progetto regionale linea 3 del Piano di Azione “e.toscana per l’accesso”. L’Anci svolgerà le attività concordate con la regione che fanno parte delle sue finalità strategiche e trimestralmente farà un rendiconto. L’Anci condivide le politiche relative agli interventi per l’accesso e le modalità attuative e ne sostiene la realizzazione unitamente ad URPT ed UNCEM; in particolare gli interventi per la creazione dei PAAS che sia per l’entità che per la diffusione richiamano l’intervento dei singoli comuni. L’Associazione si occuperà dell’animazione, promozione nonché supporto alla regione per la realizzazione dei PAAS attraverso la propria presenza negli organismi della rete telematica regionale. 154 Convenzione per attività di sostegno e sviluppo in relazione ai progetti attinenti la realizzazione di Linea 2 di e.Toscana in attuazione del Prot.21 giugno 2004 13-01-2005 Regione Toscana 155 Anci Toscana – avvalendosi anche della propria società in house dal punto di vista tecnico partecipa alla realizzazione del progetto regionale linea 2 del Piano di Azione “e.toscana per l’accesso” per cui progetterà le linee guida di promozione e comunicazione e compirà indagini sui bisogni e le peculiarità di ogni territorio. Si occuperà altresì di comunicare e promuovere le opportunità di finanziamento esistenti, condividendo i risultati raggiunti con la struttura operativa della regione favorendo anche l’integrazione tra le ipotesi progettuali ed i soggetti proponenti. L’Associazione si impegna inoltre a garantire l’attività di tutoraggio in relazione ai bandi di e-toscana ed in particolare su linea-2. 3. Nomine di rappresentanti dell’Anci Toscana Ente richiedente Istituzione in cui si viene nominati Data dell’atto di nomina Direzione Tecnico Operativa di Rete 9/2/2005 1) Regione Toscana Telematica – disciplina dell’organismo 2)Regione Toscana Tavolo Tecnico di coordinamento regionale per lo sviluppo del SIT e dell’informazione geografica Comitato coordinamento istituzionale 3) Regione Toscana – Art.110 del DPGR 8/8/2003 n.47/2 Rappresentante designato dall’Anci 10) Regione Toscana 2/2/2005 7/2/2005 Lorenzo Paoli – Silvia Viviani – Vito Di Sabato – Gabriella Martinelli – Stefasno Bartalini Daniela Lastri 13)Regione Toscana Tavolo di progetto del Forum Toscana 6) Regione Toscana 2020 2/2/2005 7) Provincia di Firenze 9/2/2005 Commissione Assegnazione Terre incolte – L.440/78, art.3 Comitato di programma - Accordo di Programma Sviluppo della Società informatica e dell’Informazione e 8) Regione Toscana dell’Amministrazione elettronica – Art.8 Accordo di Programma di sviluppo per utilizzo fondi Cipe 8 BIS) Regione Toscana Comitato tecnico di valutazione previsto dal PRSE 2001/2005 Infrastrutture per il commercio – Programmi integrati per la rivitalizzazione della Rete distributiva 156 11)Regione Toscana 12)Regione Toscana 2/2/2005 2/2/2005 24/2/2005 30/3/2005 Alessandro Belardi 18/2/2005 Annalia Galardini (Effettivo); Daniela Lastri (Effettivo); Sonia Iozzelli (Supplente) Cecilia Poggesi (Supplente) 30/3/2005 Simone Siliani Comitato di coordinamento istituzionale per l’educazione ambientale (Del.GR 394/04) 2/2/2005 Rodolfo Pardini Comitato tecnico di valutazione – Piano regionale di sviluppo economico2001/2005 – Asse 2, Misura 2.2 – Infrastrutture per il Commercio 24/2/2005 Daniela Bindi 4/2/2005 Silvia Velo Fulvio Mazzola Comitato Tecnico di Gestione e Controllo per gli accordi riguardanti 4) Regione Toscana la promozione del riciclaggio – Delibera GR n.100/2003 ( 7 Comitati) Commissione regionale 5) Regione Toscana coordinamento programma triennale antidoping Delibera GR n.232 del 15/03/2004 Commissione regionale consultiva per gli autoservizi pubblici non di 9) Regione Toscana linea L.R.67/93 Olmo Gazzarri Rossano Pazzagli Mario Lastrucci (Confermati Pasquini – Bazzani – Benedetti il 28/2/2005) 14)Regione Toscana 15) Prefettura di Pistoia Comitato di coordinamento nel sistema regionale delle competenze – Delibera GR 19/4/2004, n.347 Accordo tra Regione Toscana ANCI URPT UNCEM e Poste Italiane per il servizio di prestito interbibliotecario. Delibera G.R. n.1226 del 29/11/2004 Tavolo Tecnico Anci/Regione/Aziende USL “Azioni per la riqualificazione del processo assistenziale a favore delle persone anziane non autosufficienti” Delibera GR 26/4/2004 Commissione per la tenuta del ruolo degli Stimatori e Pesatori pubblici della Provincia di Pistoia 16) Unioncamere Toscana Osservatorio Regionale sul Commercio 30/3/2005 Sara La Valle 17)Assemblea CESVOT Rappresentante Anci-URPT - Uncem 4/3/2005 Francesco Gherardini 18) Anci nazionale Consulta Associazioni dell città d’identità aderenti a Res Tipica 13/4/2005 Roberto Bozzi Alessandro Pesci Daniela Bindi 157 19) Consiglio delle Autonomie locali 20)Regione Toscana Gruppo di lavoro per il Protocollo d’intesa (21.11.2001) tra Regione Toscana ed Associazioni di Enti locali RTRT Commissione per gli indirizzi di programma ex art.7 4/5/2005 Alessandro Pesci 29) Anci nazionale Commissione Politiche del Welfare e politiche sociali 6/7/2005 Silvia Velo 27/5/2005 Massimo Andorlini 30)Regione Toscana Comitato tecnico di valutazione e monitoraggio DOCUP 2000-2006 25/7/2005 Giuseppe Cesari Mery Masieri 31) Anci Nazionale Gruppo di lavoro politiche dell’handicap Mery Masieri 32) Regione Toscana Nuova Commissione Etica regionale 29/8/2005 Carla Bollettini 33) Regione Toscana Commissione Regionale Affari Animali 22/9/2005 Abramo Guerra – Paola Sani 34)Regione Toscana Comitato regionale per l’istruzione e formazione tecnica Superiore (IFTS) Cecilia Poggesi 35)Prefettura di Firenze Commissione per la valutazione delle domande relative ai corsi di abilitazione degli ufficiali di stato civile 22/9/2005 ed anagrafe 21)Prefettura di Massa Commissione per la valutazione delle domande relative ai corsi di 27/6/2005 abilitazione degli ufficiali di stato civile ed anagrafe 21 BIS)Prefettura di Lucca Commissione per la valutazione delle domande relative ai corsi di 27/5/2005 abilitazione degli ufficiali di stato civile ed anagrafe 22)Regione Toscana 23)Regione Toscana 24)Regione Toscana Gruppo di Lavoro PM10 (Rif.Dott.Romanelli) 25/6/2005 Gruppo di lavoro ristretto (Rif.Gomboli) per aziende distributrici di energia Comitato tributario Agenzia entrate 30/7/2005 25) Anci nazionale Commissione Permanente sulle politiche giovanili 26)Prefettura di Arezzo Commissione per la valutazione delle domande relative ai corsi di 27/6/2005 abilitazione degli ufficiali di stato civile ed anagrafe 27)Regione Toscana 28)Regione Toscana Emanuela Lupi – Walter Tirinnanzi – Annalea Terreni Conferenza regionale con funzioni di consulenza ed indirizzo (legge istitutiva ARPAT) Patto per lo sviluppo Area 5 158 30/6/2005 7/9/2005 Filippo Di Salvo – Claudio Grossi – Giovanni Lozzi – Fabrizio Marchi Olmo Gazzarri 36) A ANCI/UNCEM Gruppo di lavoro “Sviluppo rurale” 23/9/2005 22/9/2005 Mery Masieri 36) B ANCI/UNCEM Gruppo di lavoro “Risorse finanziarie” Stefano Fusi 36) C ANCI/UNCEM Gruppo di lavoro “Affari Istituzionali” 37)Regione Toscana Regolamento art.62, legge regionale 24 febbraio 2005, n.41 22/9/2005 22/9/2005 159 22/9/2005 Alessandro Landi Marzio Scheggi – Ivan Mencacci – Paolo Grassi – Fausta Fabbri – Rossano Pazzagli Paola Prizzon – Francesca Gherardini – Daniele Visconti – Riccardo Narducci Francesca Vogesi – Roberto Mariottini – Paolo Grifagni Michele Coppola – Marusca Scheggi 38) Regione Toscana 39) Regione Toscana Gruppo di lavoro per l’accesso coordinato al credito presso la Direzione Generale bilancio e finanze Comitato direttivo consiglio dei toscani 49) Anci/Uncem 29/9/2005 28/10/2005 Pietro Luigi Biagioni Commissione per la valutazione delle domande relative ai corsi di 2/11/2005 abilitazione degli ufficiali di stato civile ed anagrafe Cinzia Lisi 41) Consiglio delle Autonomie Locali Conferenza Partitica interistituzionale Ermindo Tucci Mauro Tarchi Stefania Saccardi 41BIS)Consiglio delle Autonomie Locali Consiglio di amministrazione dell’Irpet 18/11/2005 40)Prefettura di Siena 42)Cesvot 43)Regione Toscana 43BIS) Regione Toscana Commissione selezione progetti Meeting dei ristoratori aderenti a “Vetrina Toscana a Tavola” Progettom integrato protocollo “Vetrina Toscana” – Nucleo di valutazione 18/11/2005 Carla Roncaglia 7/9/2005 Daniela Bindi 2/12/2005 Arianna Guarnieri 12/12/2005 Manolo Panicucci – Loretta Fazzi – Michele Giannini - Bernardi Luca – Tiziano Lanzini – Catalina Schezzini – Enzo Manenti Francesco Poggi - Consulta Piccoli comuni 45)Regione Toscana Gruppo regionale di lavoro – Obiettivo 8/3/2006 3 46)Regione Toscana Gruppo regionale di lavoro – Flessibilità del Lavoro 47) Anci Nazionale 48)Regione Toscana Tiziano Lanzini 50)Regione Toscana Gruppo regionale di lavoro – Volontariato per attività di protezione civile 23/03/2006 Roberto Corrieri 51) Regione Toscana Gruppo Tecnico costituito ai sensi dell’art.3 del Protocollo d’intesa tra Regione Toscana e Cispel sull’emergenza Protezione civile 30/3/2006 Antonio Dell’Omodarme Provincia di Livorno Commissione regionale Terre incolte Marzio Scheggi 8/3/2006 Manolo Panicucci Consulta Piccoli comuni (integrazione) 21/3/2006 Marco Mariotti – Rita Papi Commissione regionale “Alimentazione e salute” 22/3/2006 Giuliana Danti 160 21/03/2006 Paolo Marconcini 18/11/2005 44)Anci Nazionale Gruppo di lavoro Piccoli comuni Francesca Cassandrini 161 “Casting Pa” Il lavoro pubblico in mostra Le immagini che illustrano il rapporto di attività sono parte delle foto realizzate da Davide Dainelli per raccontare senza filtri il pubblico impiego. Ci sono i vigili urbani di Prato, gli operatori dell’Ufficio relazioni con il pubblico di Fiesole, le maestre della scuola dell’infanzia di Pistoia, e ancora un giardiniere di Tavernelle. Sono alcuni dei protagonisti di “Casting Pa”, la mostra sul pubblico impiego presentata a “Dire&Fare” edizione 2005 che si è svolta a Carrara. Più di 80 foto in bianco e nero attraverso cui Dainelli ha voluto raccontare con sincerità quello che realmente fa un dipendente pubblico. Proprio a questo scopo ha trascorso una giornata insieme ad ognuno dei soggetti fotografati, in modo da riprenderli in vari momenti durante l’orario di lavoro. I protagonisti di “Casting Pa” sono tra gli altri un necroforo di Bagno a Ripoli, un autista di autobus di Pisa, il direttore della Biblioteca Lazzerini di Prato. Tutte le foto sono state stampate dall’autore, su carta alla gelatina d’argento. Davide Dainelli, fotografo fiorentino, ha realizzato varie campagne promozionali e pubblicitarie per enti pubblici (tra cui comune e provincia di Pistoia, comune di Firenze), per Anci Toscana, per aziende di servizi come Publiacqua. 162 163 INDICE PRESENTAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE/ DIRETTORE ALESSANDRO PESCI 3 L’INTERVISTA AL PRESIDENTE PAOLO FONTANELLI, SINDACO DI PISA 5 LE RELAZIONI ISTITUZIONALI 11 1. Rapporti politici 1.1 Rapporti con la Giunta Regionale 1.2 L’incontro con i candidati alla Presidenza della Regione 1.3 Rapporti con altre associazioni degli enti locali e della società 1.4 I rapporti con i comuni 1.4.1 Gli iscritti all’Anci Toscana 1.4.2 I contatti dell’Associazione con i comuni 1.4.3 Le Assemblee territoriali 1.5 Anci Toscana un ruolo più autorevole 1.6 Il rapporto con Anci nazionale 1.7 Il contributo dell’Anci Toscana per le elezioni primarie 1.8 Un soggetto di interlocuzione politica 1.9 Il rapporto con la Corte dei Conti 17 1.9.1 Una importante collaborazione 17 1.9.2 Un modello di verifica e controllo 18 1.10 I comuni toscani protagonisti della Rete Telematica Regionale Toscana 1.10.1 Paas (Punti di accesso assistito ai servizi) 1.10.2 C.S.T. ( Centri di Servizio Territoriali) 1.10.3 Gruppo e-governement 1.11 Il rapporto con il Cesvot 11 11 12 12 13 13 13 14 15 15 16 17 18 19 20 21 21 2. La concertazione regionale 2.1 Il tavolo di concertazione istituzionale 2.2 Il tavolo di concertazione generale 2.3 I tavoli paralleli 2.3.1 Il tavolo di concertazione in agricoltura 2.3.2 La Conferenza Socio Sanitaria 2.3.3 Il Comitato di coordinamento istituzionale 23 23 31 33 33 34 35 3. Le Leggi Finanziarie 3.1 Il disegno di legge 2005 3.1.1 Cento gonfaloni in piazza. Una battaglia per gli enti locali 3.1.2 Ritaglio dal Corriere della Sera La protesta dei comuni toscani 3.1.3 L’impegno per l’autonomia finanziaria e per il federalismo sostenibile 3.1.4 Il quadro preoccupante dei bilanci comunali 3.2 Il Bilancio dello Stato per il 2006 3.2.1 La mobilitazione dei Comuni 3.3 Dopo la battaglia l’impegno per la redazione dei bilanci 37 37 37 38 39 39 40 40 41 164 4. La Toscana e le autonomie locali 4.1 La rappresentanza dei Comuni toscani 4.2 Concertazione e autonomie locali 4.3 L’importanza di un sistema delle Autonomie Locali 43 43 43 44 5. Gli organi politici 5.1 Il Consiglio Direttivo 5.1.1 Composizione Consiglio Direttivo 5.1.2 Temi trattati dal Consiglio Direttivo 5.2 L’Ufficio di Presidenza 5.2.1 Composizione Ufficio di Presidenza 5.2.2 Temi trattati dall’Ufficio di Presidenza 5.3 Composizione delle Aree di lavoro e dei settori collegati 5.4 Il Collegio dei Sindaci Revisori 47 47 48 52 53 54 54 55 56 6. La programmazione dell’attività 6.1 Piano d’Attività 2005/2009 6.2 Aggiornamento del Piano d’Attività 59 59 59 7. Gli approfondimenti tematici 63 8. Il Coordinamento dei Consigli Comunali 8.1 Il ruolo delle assemblee elettive 8.2 La formazione dei consiglieri 8.3 Revisione dei regolamenti e degli statuti comunali 75 75 75 76 SERVIZI AI SOCI 77 1. Gli obiettivi generali di Anci Toscana 1.1 Il riassetto delle società partecipate 1.1.1 La razionalizzazione delle società partecipate 1.2 Anci Utile 1.2.1 Ancitel Toscana S.r.l 1.2.2 ANToS S.r.l. 1.2.3 Comunica S.r.l 1.2.4 Ti Forma 1.2.5 Delo Sovim 77 77 79 80 81 82 83 84 2. L’Osservatorio sull’innovazione 2.1 Un osservatorio sui percorsi di innovazione nelle politiche di governo locale in Toscana 2.1.1 L’istituzione di un osservatorio 2.1.2 Le azioni 2.1.3 Selezione e valutazione delle esperienze innovative 2.1.4 Monitoraggio del progetto in tutte le sue fasi 87 87 87 88 88 88 165 2.2 L’anagrafe degli amministratori e dei dirigenti degli enti locali 2.3 L’indagine sugli Sportelli Unici per le Attività Produttive 2.3.1 Uno strumento di semplificazione amministrativa 2.3.2 L’attività dei Suap 2.3.3 Il ruolo della Regione 2.3.4 I coordinamenti provinciali 89 89 89 90 90 91 3. Le indagini dell’Anci Toscana 92 4. Anci Toscana risponde. I Quesiti dei comuni 93 LA COMUNICAZIONE 95 1. Anci Toscana nuovo soggetto della comunicazione 95 2. I Convegni di Anci Toscana 2.1 La Finanziaria 2005 per i Comuni, Viareggio, 18 gennaio 2005 2.2 L’ambiente che abbiamo in comune, Lucca, 3/4/5 marzo 2.3 Per una legge regionale sull’immigrazione, Firenze, 24 marzo 2005 2.4 Verso il diritto di voto per gli stranieri, Calenzano, 22 aprile 2005 2.5 Prima Conferenza regionale dei piccoli comuni, Firenze, 18 maggio 2005 2.6 La carta d’identità elettronica, Sesto Fiorentino, 27 maggio 2005 2.7 Ruolo e competenze dei consigli comunali, San Miniato, 27 maggio 2005 2.8 La carta d’identità elettronica . Esperienze e prospettive di sviluppo, Livorno, 17 giugno 2005 2.9 Per un nuovo ruolo degli enti locali in materia di soggiorno, Prato, 18 giugno 2005 2.10 Per una legge regionale sul servizio civile, Campi Bisenzio, 22 giugno 2005 2.11 Europa ed enti locali: dalla Costituzione europea alle opportunità per il territorio, Pisa, 23 giugno 2005 2.12 Riforma dei fondi strutturali europei: opportunità per lo sviluppo locale, Firenze, 21 settembre 2005 2.13 Per il diritto …. ai diritti, Empoli, 24 settembre 2005 2.14 La statistica pubblica per cittadini e istituzioni locali, Siena, 11-12 ottobre 2.15 I comuni e le sfide della finanza locale, Lucca, 13 ottobre 2005 2.16 Incontro sul decentramento catastale, Prato, 14 ottobre 2005 2.17 La semplificazione amministrativa, Siena, 11-12 novembre 2005 2.18 Il bilancio consolidato del gruppo comunale, Pisa, 14 dicembre 2005 2.19 Immigrazione e partecipazione, Sesto Fiorentino, 17 dicembre 2005 96 96 97 97 97 98 98 98 99 102 103 103 104 104 105 105 106 107 107 108 3. Gli Strumenti della Comunicazione 3.1 Il logo di Anci Toscana 3.2 Aut&Aut (Autonomia & Autonomie) 3.3 La News Letter elettronica 3.4 www.anci-toscana.it 3.5 Ufficio Stampa 3.6 Le Conferenze stampa 3.7 Si parla di noi. I ritagli della stampa su Anci Toscana 3.8 Le inserzioni sulla stampa 3.9 I comunicati stampa 111 111 111 111 111 112 112 112 114 115 166 4. Dire & Fare: la rassegna dell’innovazione nella pubblica amministrazione 4.1 L’innovazione in rete: le comunità professionali 4.2 La sfida della mostra itinerante 4.3 Il programma 4.4 Gli esperti 4.5 La partecipazione 4.6 La promozione 4.7 La comunicazione 4.8 L’Oscar dell’innovazione 123 123 124 124 124 124 125 125 127 5. La partecipazione ad altre rassegne 133 6. Le pubblicazioni dell’Anci Toscana 6.1 Una piccola storia toscana 6.2 Annuario 2005 6.3 La Toscana per i piccoli comuni 6.4 Il Piano d’Attività 2005/2009 6.5 Le autonomie locali in Europa 133 133 134 134 134 135 L’ASSOCIAZIONE 137 1. Riparare l’auto in corsa 1.1 Le sedi 1.2 L’archivio dell’Anci Toscana 1.3 La struttura 137 137 138 139 2. I bilanci del 2004 e del 2005 143 3. Protocolli d’intesa, convenzioni e accordi dell’Anci Toscana 150 4. Nomine dei rappresentanti dell’Anci toscana 156 167 168