Luglio 2012 — Febbraio 2013
Esce… quando ci riesce
La comunità nasce dalla comunicazione.
Associazione “Giovani In”
E-mail: [email protected]
Ricominciamo “ In...sieme”
Salve a tutti!!!
Dopo la breve pausa estiva, per motivi non dipendenti dalla nostra volontà, abbiamo ripreso le
attività dell’associazione “Giovani In” non più nella
parrocchia San Sergio Papa nella quale insieme a
tanti giovani abbiamo operato per tanti anni ,
bensì nella parrocchia San Giovanni Bosco che ci
ha accolti con calore fraterno.
Praticamente abbiamo esteso i servizi svolti a
favore dei giovani , dei bambini (e non solo loro)
del quartiere Sperone anche a quelli di
Romangnolo e S. Erasmo. Nulla avviene per
caso...dice il Signore: “I miei pensieri non sono i
vostri pensieri, le
vostre vie non sono le mie
vie” ( Is 55, 8 ).
Riprendiamo anche la pubblicazione del nostro
giornalino “Giovani In...formazione” che fra le nostre iniziative ha sempre ricevuto un grande
consenso.
L’idea di fare un giornalino per informare la
comunità sulle attività svolte dai giovani è nata
nel 2007 durante uno dei soliti incontri di formazione del gruppo giovanile (ci si forma facendo).
Ci eravamo resi conto che una delle principali
cause dei “dissapori” tra i giovani e gli anziani
della comunità di cui facevamo parte, era dovuta
al fatto che i vari gruppi non erano informati o,
peggio ancora, in alcuni casi, erano “malinformati”
sulle attività che venivano svolte reciprocamente
per il bene di tutti.
E quindi abbiamo messo in pratica il motto “non
può esserci comunità senza comunicazione” realizzando il giornale con l’obiettivo di mettere in comunicazione i vari gruppi, i singoli...insomma tutti
coloro che avessero voluto collaborare.
È vero che già dal 2000 la comunità aveva un
sito su internet che cercava di ovviare alla disinformazione (la “San Sergio” è stata una delle
prime comunità parrocchiali ad avere un sito web,
e lo si evince da un articolo pubblicato sulla
Responsabile: Giovanni Corrao
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rivista diocesana “Informacaritas” del periodo).
Ma ciò non bastava perché allora non erano in
molti a “navigare “ sulla rete. Al dire il vero anche
oggi la maggior parte dei “navigatori” non frequenta molto i siti cattolici...si preferisce
“facebook”...ma questa è un’altra storia.
Dal 2007, invece, il giornalino “Giovani
In...formazione” è diventata una bella realtà che
in tutti questi anni ha documentato tutto ciò che
è avvenuto intorno a noi, in parrocchia, nel quartiere, nella città e nella Chiesa di Palermo.
Per rendersene conto basta andare a visitare il
sito della parrocchia San Sergio e sul link “Il vissuto della comunità” si aprirà un opuscolo che altri non è che il giornalino “Giovani In...formazione”
di Febbraio-Marzo 2012.
Certo non si capisce perché la testata è stata
coperta con una foto e perché siano state eliminate alcune pagine, ma non importa. Quel che conta è che il giornalino ha saputo documentare il vissuto di una comunità per tanti anni, senza pretese
e senza scopo di lucro.
L’associazione “Giovani In” , infatti, è
un’associazione di volontariato, O.N.L.U.S., e in
quanto tale ha sempre distribuito qualche numero
del suo giornalino ad offerta libera per recuperare le spese e qualche cosa in più per il numero
successivo.
Per noi l’obiettivo è sempre stato “creare comunità attraverso la comunicazione” e con questa convinzione intendiamo ricominciare In...sieme ai giovani che ci hanno sempre seguito e agli altri che a
loro si affiancheranno.
Rivolgiamo un pensiero a quanti In...sieme a noi
sono cresciuti offrendo il loro servizio di volontariato in diverse occasioni e che momentaneamente
si sono allontanati.
Grazie a tutti per l’attenzione.
Giovanni Corrao
Redazione: Associazione “ Giovani In “.
CARISSIMI ARRIVA LA QUARESIMA
Carissimi arriva
la Quaresima,
tempo privilegiato per lasciare
che Dio recuperi il primo posto
nella nostra vita, tempo suggestivo ritmato da
preghiera,
penitenza
e
carità
fraterna.
Quest’anno la Quaresima si caratterizza per
quanto accaduto lunedì 11 febbraio (due giorni
prima quindi del Mercoledì delle Ceneri). Benedetto XVI ha annunciato di rinunciare al governo della Chiesa universale a partire dal prossimo 28
il “segno” di un papa che se ne va e di uno che arriva. E’ tempo di svegliarsi dalla stanchezza della
fede, di recuperare il vigore dell’annuncio, la passione per il vangelo, l’anelito alla concordia fra
tutti i cattolici, al di là di ogni etichetta di appartenenza specifica. E’ tempo per tutta la Chiesa di
una improrogabile conversione!
Ed allora accogliamo questo “segno” del cielo che
ridonda negli avvenimenti della Chiesa. E muoviamoci in triplice direzione:
febbraio. Annuncio che ha sconvolto tutto il mondo e molto più noi credenti. Lascia perché non ha
più le forze fisiche per sostenere il peso del ministero di Successore di Pietro. Così molto presto –
forse anche prima di Pasqua e quindi nel pieno del
cammino quaresimale – avremo il nuovo Papa. E assisteremo al rito antico e sempre suggestivo del
Conclave.
Mi sono domandato: che cosa può voler dire tutto
questo per noi? Come interpretarlo? Sappiamo
che Dio guida il corso della storia e orienta il corso degli avvenimenti secondo un disegno di salvezza. D’altra parte Benedetto XVI nei suoi ultimi
1.
Gratitudine a Benedetto XVI per questi otto
anni di pontificato
2.
Implorazione a Dio per la conversione di tutta la Chiesa, il cui volto viene, “a volte, de-
discorsi sta ripetutamente sottolineando che Cri-
turpato. Penso in particolare alle colpe con-
sto guida la Chiesa e che occorre anche spogliarsi
tro l’unità della Chiesa, alle divisioni nel cor-
di ogni pretesa di potere mondano e di gloria ter-
po ecclesiale. Vivere la Quaresima in una più
rena, sposando unicamente la logica del vangelo e
intensa ed evidente comunione ecclesiale,
la scelta della croce, che occorre più unità tra i
superando individualismi e rivalità, è un se-
credenti! Vuole certamente lasciare un testamen-
gno umile e prezioso per coloro che sono lon-
to alto e prezioso per tutti! E realmente le sue
tani dalla fede o indifferenti.” (dall’omelia
ultime riflessioni sono un grande lascito…
del Mercoledì delle Ceneri, 13 febbraio
Come ci muoveremo allora per quello che ci atten-
2013).
de nei prossimi giorni?
Credo che la coincidenza tra la Quaresima, tempo
austero di conversione e penitenza, e le dimissioni
del papa siano un “segno” alla maniera biblica. Dio
3.
Fiducia in attesa di cantare al nuovo papa:
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Padre Alessandro Minutella
ci sta dicendo qualcosa di importante attraverso
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“Giovani In...sieme per un momdo
migliore” , anche quest’anno è stato il tema
del
campo estivo
che dal 23 al 28 luglio
l’associazione di volontariato “Giovani In” ha
svolto a Campofelice di Roccella.
Il campo, finanziato dal Cesvop, in continuità
con quello dello scorso anno ha permesso ai
volontari
di potenziare le capacità comuni-
cative, di rafforzare i legami
Partenza
attraverso il
lavoro creativo di gruppo, di acquisire tecniche di animazione
che permetteranno loro
di avvicinare la difficile realtà dei bambini
del quartiere creando vari momenti di aggregazione così come già fatto lo scorso anno
nel quartiere Sperone.
Inoltre quest’anno i giovani che aveva già acquisito competenze le hanno rafforzate e
Arri vo
trasmesse ai nuovi volontari e ai volontari
dell’associazione
MOV
Panormus
e
dell’associazione CADO con i quali si sono
confrontati con uno scambio di esperienze e
di metodi di animazione.
In questo modo essi stessi si sono trasformati da beneficiari dei servizi a volontari.
I “Giovani In” ringraziano
il Sig. F. Paolo Sparacello ,
dell’omonima macelleria,
per la fornitura delle carni
e per aver accettato le condizioni di pagamento del
CESVOP
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I circle time sono stati dei momenti che
hanno permesso di organizzare le attività, ma anche
momenti di confronto e
verifica , a volte anche molto animati,
che hanno contribuito alla crescita dei
ragazzi.
I momenti di preghiera mattutini, brevi
ma intensi, hanno dato spunti di riflessione e di meditazione per la giornata che ci
si prestava ad affrontare.
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Il campo, inoltre, è stato svolto in autogestione, per cui i giovani hanno avuto modo di
imparare a fare pulizie, cucinare, gestire la
giornata. Molti di loro per la prima volta hanno “ gustato” ciò che significa essere autonomi e indipendenti. E dalle foto si evidenzia
come questo sia stato molto apprezzato.
I giovani delle associazioni “Giovani In” e
“Mov Panormus” hanno formato dei gruppi misti che a turno provvedevano a tutto il necessario per l’organizzazione e lo svolgimento
del campo.
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Grazie alla collaborazione degli esperti animatori dell’associazione “La matassa”,
che hanno prestato i loro servizi a titolo di
volontariato, sono stati organizzati 3 laboratori: Linguaggio del corpo, coreografie e
teatrale
Non è mancato il tempo libero durante il quale,
attraverso i balli di gruppo, le ore al mare e le
serate al pub, i ragazzi delle due associazioni
hanno potuto socializzare.
Alla messa di fine campo, celebrata da Padre
Felice Lupo hanno partecipato con fede e devozione, anche molti genitori oltre che ai fedeli che normal mente la
domenica partecipano
anche in questo luogo di
villeggiatura.
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“La Notte delle Luci”
Riscoprire il territorio e le tradizione attraverso la partecipazione ad una manifestazione
che rievoca un evento.
Con
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dell’associazione “Giovani In” hanno collaborato con gli organizzatori della festa “La notte
delle luci” di Terrasini , durante la quale si celebra la ricorrenza del 1 settembre del 1726.
Quel giorno un terremoto fortissimo sconvolse il paese causando diversi crolli e centinaia di vittime. A causa del mare-moto scatenatosi successivamente i pescatori non riuscivano a ritrovare la rotta per il ritorno in por-
to.
La popolazione, allora, accese centinaia di lumini sulla costa per far luce in modo che la costa fosse ben visibile e i pescatori potessero
ritornare alle loro.
A Terrasini questa tradizione non si è quasi
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mai fermata e ogni 1° settembre a mezzanotte esatta suonano le campane della Matrice.
La grande festa , la "Notte delle luci", curata dalla ProLoco e dall'associazione La Matassa è iniziata alle 21 nella Spiaggia la Praiola
con una rievocazione dei fatti di quell'epoca.
Una voce narrante ha spiegato cosa è avvenuto trecento anni fa e quali territori sono
stati colpiti mentre una coreografia rappresentava le moglie che salutavano i mariti che
andavano via con le barche e che pregavano
per la loro protezione.
Intorno a loro 4 ragazzi raffiguravano i simboli del mare: l’ancora, la rete la barca e il
pescatore.
Subito dopo dal Lungomare Peppino Impastato, un corteo al seguito di una una zattera
con sopra uomini (i “Giovani In”) alla ricerca
della luce della salvezza, si mosso alla volta di
piazza Falcone Borsellino e della Chiesa Madre davanti la quale una ballerina sospesa in
aria con tessuti, con i suoi movimenti angelici
sulle note dell’ “Ave Maria” cantata dal vivo,
ha rappresentato il miracolo della salvezza
dei pescatori venuto dal cielo per mezzo di
Maria.
A mezzanotte esatta è cominciato il suono
delle campane e tutta la gente è entarata in
chiesa per la Santa Messa di ringraziamento
“Acchianata” a Monte Pellegrino
Domenica 9 Settembre, i “Giovani In”, come ormai tradizione si sono recati in pellegrinaggio al
santuario diSanta Rosalia facendo la classica “acchianata” per ricaricarsi spiritualmente e riprendere le attività dopo la breve pausa estiva.
Alle falde, il gruppo si è raccolto in cerchio per un momento di preghiera , durante il quale
ognuno è stato invitato a riflettere, durante la salita, sul proprio comportamento per confrontarlo con il modello di vita che Gesù ci propone.
Tutti hanno scritto su un lato di un biglietto una “grazia” da chiedere per intercessione di
Santa Rosalia; dall’altro lato del biglietto è stato scritto “il sacrificio” , “l’impegno”, da offrire in voto. Magari qualche ora di volontariato….
COSA È IL VOLONTARIATO ?
Il volontariato è un'attività libera e gratuita
svolta per ragioni private e personali, che possono essere di solidarietà, di giustizia sociale,
di altruismo o di qual siasi altra natura.
Può essere rivolta a persone in difficoltà, alla
tutela della natura e degli animali, alla conservazione del patrimonio artistico e culturale.
Nasce dalla spontanea volontà dei cittadini di
fronte a problemi non risolti, o non affrontati,
o mal gestiti dallo Stato e dal mercato. Per
questo motivo il volontariato si inserisce nel
"terzo settore" insieme ad altre organizzazioni che non rispondono alle logiche del profitto
o del diritto pubblico.
Il volontariato può essere prestato individualmente in modo più o meno episodico, o all'interno di una organizzazione strutturata che
può garantire la formazione dei volontari, il
loro coordinamento e la continuità dei servizi.
Norme sul volontariato in Italia
In Italia la Legge n. 266 del 1991 regola il volontariato organizzato e istituisce delle strutture per lo sviluppo e la crescita del volontariato su base regional e (i Centri di Servizio
per il Volontariato) che forniscono gratuitamente alle Organizzazioni di Volontariato,
servizi nel campo della promozione, della consulenza, della formazione, della comunicazione
e molti altri.
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FIERA DELLA MARTORANA
Alla risc operta della
“festa dei morti”
E' un’antica tradizione palermitana che
per la festa dei morti, i genitori regalavano ai bambini dolci e giocattoli, dicendo
loro che erano stati portati in dono dalle
anime dei parenti defunti.
La mattina del 2 novembre, ai bambini
veniva fatto trovare, sulla tavola della
camera da pranzo "u' cannistru" un paniere col mo di frutti autunnali freschi e
secchi e di Frutta di Martorana.
Ogni anno i Giovani In intendono rivalutare la “Festa dei morti” che fa parte del
patrimonio della tradizione e della cultura popolare che và scomparendo, organizzando dei laboratori in cui si ritrovano
insieme ad altri giovani, ai bambini e ai
genitori del quartiere per insegnare loro
a preparare i frutti di martorana
Quest’anno lo hanno fatto nella parrocchia San Giovanni Bosco
Con i manufatti, il 29 Otttobre , è stata
preparata la “Fiera della martorana” ,
nel salone parrocchiale, luogo di incontro
e punto di riferimento per le famiglie del
quartiere.
Per vedere tutte
le foto
visita il sito
www.associazionegiovaniin.it
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FIERA DELLA MARTORANA
Origini
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La pasta di mandorle viene chiamata anche
pasta reale e martorana.
Si dice che l’ attributo pasta reale, risalga al
fatto che a Ferdinando re delle due sicilie, sarebbero stati offerti i deliziosi dolcetti che il
sovrano ha molto apprezzato, da qui l’idea di
considerare quella pasta adatta ai “reali”.
Ma siccome a Palermo non ci facciamo mancare nulla in fatto di tradizioni, ecco che la pasta
di mandorle ha anche un altro appellativo, il più
famoso, ovvero Martorana.
La Martorana è una chiesa molto importante
di Palermo, che si chiamava anche Santa Maria
dell’Ammiraglio, proprio perchè l’aveva fatta
costruire l’Ammiraglio Giorgio d’Antiochia. Una
nobildonna Eloisa di Martorana, fece poi costruire un monastero vicino alla chiesa, da allora tutto il complesso fu nominato Martorana ( e
l’ammiraglio cadde nel dimenticatoio).Ora come
già detto, le suore in fatto di invenzioni gastronomiche erano proprio delle maestre, la leggenda dice che nel 1308 aspettavano un ospite importante, niente meno che il Papa (allora era
Clemente V). Per rendere gradevole il proprio
monastero, decisero di sostituire i frutti raccolti dal loro giardino con nuovi frutti fatti di
pasta di mandorle, e presentarono al papa un
giardino con alberi veri ricolmi di frutta finta
che da allora fu chiamata frutta martorana
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Educare insieme... è un atto d’amore!
La Sicilia riparte dalla sfida educativa e dalla
famiglia lanciando una grande offensiva nei
confronti della delinquenza minorile ma soprattutto incoraggiando le famiglie e il territorio
ad essere presenti per educare.
Il motto degli organizzatoti dice che “educare
da soli è è perdere in partenza”. Ecco perchè
ottanta associazioni di volontariato e 200 delegati da tutta la sicilia si sono riuniti a Scoglitti
(RG) per dare vita alla prima rete regionale per
l’educazione. Dal 7 al 9 dicembre a Scoglitti
(RG) in un grande Meeting Educativo promosso
dal MoVI Sicilia e realizzato con il sostegno
del CeSVoP e gli esperti formatori di Creativ
200 delegati in rappresentanza di oltre 3000
volontari hanno discusso dell’emergenza educativa in Sicilia e di come diventare più competenti per affrontare il disagio giovanile.
Carissimi,
vogliamo calorosamente abbracciarvi tutti e
ringraziarvi per la stupenda esperienza vissuta insieme a Scoglitti!!!.
E’ stata per noi un’esperienza molto coinvolgente e stimolante e nella quale abbiamo potuto
constatare che ciascuno di voi si è messo con
entusiasmo in gioco indipendentemente dall’età
anagrafica… Bravi e brave! Ci avete messo davvero in condizioni ideali per lavorare…
Vi abbracciamo con tanto affetto insieme a tutti quelli che si sono dati da fare per la buona riuscita
dell’esperienza!
Giulio - Nicola - Carlo - Alberto - Veronica (Educatori Creativ)
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SICILIA EDUCA
Sicilia Educa è una realtà. 80 associazioni firmano la carta d’intenti
Alessio Zarzana, delegato
dell’associazione “Giovani In”
Ecco le associazioni del 6° MSG SICILIA
MoVI Sicilia | Li bera Sicilia | Arciragazzi Sicilia | ACE – Associazione Celiaci GELA |A DE – Associazione Diabetici | A GESCI
GELA 4 Gela | A GESCI Gela 5 Gela | AIDO Licata Licata | AIDO San Cataldo San Cataldo | AIPS Trapani | AISW SANTA FLAVIA | A lcamo Soccorso Alcamo | A mici dell’Anffas Favara | ANGLAT CL S. Cataldo | ANIO-ONLUS Palermo | Arciragazzi Trapani | A SS. RAD. M EDITERRANEO PALERM O | Associazione Il Quart iere Monreale | AssociazioneFamiliari A lzheimer Caltanissetta | AUSER CALTANISSETTA CA LTANISSETTA | Auser Insieme Gela | Auser Marsala Marsala | Auser Petrosino Petrosino | AVIS Campobelllo di Licata | Avis Comnnale Godrano (PA) Godrano (PA) | Avis Santo Stefano Quisquina Santo Stefano Quisquina | AVPC Grifoni FA VA RA | CA V Gela | Centro Accoglian za Serv irt i Gela |Centro di solidarietà Nico la Coppola Castellammare del Golfo | Centro Zuppardo Gela | FRATRES SAN CATA LDO San Cataldo | G.V.V. Trapani | Gabbiamo Jonathan Gela |
Gela Famiglia | Gela Respiro | Giovanart CERDA | GIOVANI IN Palermo | Giovani Scout Italiani CA LTANISSETTA | Guardie
Ambientali Trinacria Petrosino | I Girasoli Alcamo | Il Cuore Isolano Trapani | Insieme per vivere Onlus Alcamo | La casa di tutte le
genti Palermo | La fen ice del sud Gela | La Formica Operosa Gela | La Goccia Termin i Imerese | Legambiente Gela | MISERICORDIA NISCEMI | MoVI Gela Gela | Nuovo sentriero onlus SANTA FLA VIA | ONVGI Palazzo Adriano Palazzo Adriano | P.A . Procivis Licata | Perfetta Letizia Gela | POLPEN NISCEMI | Prociv Niscemi | Progetto H Gela | PROCIV ARCI N.P.N. SOMMATINO
| SANS SOUCI S. CATERINA VILLARM OSA | Scout d’Europa Gela | Simpatiche Canaglie S. Cataldo | SOLIDA RIETà PRIZZI |
TAM TAM San Cataldo | Una mano per… Santo Stefano Qu isquina | Valle del Salso San Cataldo San Cataldo (CL) | W E CARE
Campobello di Licata
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Giornate di studi
"Volontariato giovanile tra fiducia e identità:
giovani e adulti a confronto”
Centro S. Chiara - Piazza S. Chiara,11 (Palermo)
28 e 29 dicembre 2012
Il Prof. Ferdinando Siringo –
Presidente MOVI Sicilia - Presidente CeSVoP
La Dott.ssa Giovanna Mastrogiovanni
responsabile della Promozione d el volontaria to
giovanile del Cesvop.
Due giornate di formazione per i giovani
volontari delle Associazioni: Una mano per S. Stefano Quisquina; AVIS - S. Stefano
Quisquina; We care - Campobello di Licata; AVIS - Campobello di Licata; Giovanart - Cerda; Cuore che vede – Palermo; Giovani In –
Palermo.
Gli incontri organizzati dal Cesvop per approfondire e discutere il ruolo del volontariato
giovanile con le istituzioni locali.
Tra gli obiettivi :

Avviare uno scambio di esperienze tra
giovani provenienti da diverse realtà
provinciali che a seguito delle esperienze dei campi estivi e dei progetti
di promozione del volontariato giovanile hanno maturato la scelta
dell’impegno nel contesto territoriale
in cui vivono.

Sviluppare un percorso sugli strumenti
educativi utilizzati da giovani e adulti
sul tema “fiducia e identità”.

Sostenere la crescita del volontariato
giovanile nelle associazioni e nei luoghi
di partecipazione.
Le associazioni provenienti da fuori Palermo
sono stati sistemati dal Cesvop presso la
struttura Domus Carmelitana di Ballarò.
Il primo giorno il Prof. Ferdinando Siringo –
Presidente MOVI Sicilia nonché Presidente
CeSVoP e la responsabile della Promozione
del volontariato giovanile del Cesvop,
Dott.ssa Giovanna Mastrogiovanni dopo i saluti introduttivi hanno presentato le realtà
giovanili partecipanti, il programma e degli obiettivi dell’incontro.
Don Gianni D’Andrea
Resp.le Naz.le Settore Emarginazione
e Disagio giovanile SCS
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FORMAZIONE AL “SANTA CHIARA”
A seguire la discussione introduttiva sul tema
“Fidarsi è bene?” di Don Gianni D’Andrea –
Resp.le Naz.le
Settore Emarginazione e
Disagio giovanile SCS, che ha poi lasciato
spazio alla discussione e alla prima parte del
Laboratorio esperienziale “Fidarsi è meglio”durante il quale sono state formate due
sessioni parallele: gruppo giovani volontari
(composto da giovani di differente provenienza territoriale) e gruppo adulti educatori.
Dopo una breve pausa i lavori sono ripresi con
la II parte del laboratorio esperienziale
“Fidarsi è meglio ” con gruppi composti da
giovani e adulti della stessa realtà territoriale.
Alla fine tutti insieme in pizzeria.
Il secondo giorno , dopo la discussione introduttiva sul tema “Credo in te, dunque sei”
- invece videomessaggio del Prof. Antonio
Bellingreri - Ordinario Pedagogia generale e
sociale Univ. Studi di Palermo (causa influenza) è stato proiettato un breve film , “Il
circo della farfalla” che ha suscitato molta
commozione fra i partecipanti.
Subito dopo, suddivisi in gruppi con lo stesso
criterio del giorno prima si è dato corso al
laboratorio esperienziale “Crediamoci, dunque
ci siamo ” diviso in due parti da una breve
pausa .
I lavori sono stati sintetizzati da un rappresentante per ogni gruppo, e sono stati accompagnati da proposte operative per potenziale
l’impegno giovanile nel territorio.
Ha concluso le giornate di formazione il Presidente CeSVoP, Prof. Ferdinando Siringo
con il tema “Volontariato, giovani e sfide educative: l’impegno per la nascita di comunità solidali”
Dopo un pranzo e i saluti il rientro.
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“TOMBOLATA DELLA SOLIDARIETÀ”
Giovedì 03/01/2013
Momento gioioso in occasione delle feste natalizie organizzato dalle associazioni “Giovani
In” e “Cuore che vede” nella parrocchia San Giovanni Bosco.
Famiglie, bambini , giovani e anziani si sono
ritrovati insieme, gioiosamente, nel salone parrocchiale per una grande tombolata all'insegna
della solidarietà.
I premi delle tombolate, infatti, sono
stati
donati prima del Natale dai bambini del catechismo, da chi ha potuto e dai bambini della scuola
elementare "Nazario Sauro" .
Si è trattato di giocattoli, giochi e oggettini
ancora in buono stato ma non più utilizzati dai
bambini perché ormai “stufi sempre delle stesse cose”, e che i giovani hanno confezionato in
pacchetti regalo nei giorni che hanno preceduto
la tombolata.
Un modo per educare i bambini e le famiglie
come attraverso un piccolo gesto di solidarietà
si possono creare occasioni per stare e crescere insieme con gioia.
I Giovani hanno fatto divertire i bambini con
balli e hanno regalato a tutti palloncini modellabili di diverse forme.
È stato un bel pomeriggio per tutti i partecipanti, frutto della collaborazione tra parrocchia, scuola e realtà associative del quartiere.
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“TOMBOLATA DELLA SOLIDARIETÀ”
Per vedere tutte
le foto
vai al sito
www.associazionegiovaniin.it
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“PRESEPI IN...FAMIGLIA”
1° Classificato
Natale
è la festa di “compleanno” di Gesù
Bambino. Eppure in piena era del consumismo
sempre più persone fanno festa dimenticandosi del festeggiato.
Come è noto sempre più famiglie trascurano di preparare in casa il presepe che ricorderebbe l’evento della nascita di Gesù ai bambini e a quanti in questo periodo si riuniscono
nelle case per giocate a carte e grandi abbuffate.
In occasione dell’ “Anno della Fede” , i
“Giovani In” hanno pensato di rivalutare e stimolare la ripresa di questo aspetto tradizionale della fede cristiana, attraverso un
“concorso”, al quale hanno invitato a partecipare tutti i bambini del catechismo e tutte le
famiglie della parrocchia.
Durante il periodo natalizio i giovani sono
andati a visitare le famiglie che hanno aderito all’iniziativa per fotografare i presepi.
Sono stati accolti molto calorosamente e a
tutte le famiglie è stato regalato un san”tino”
con su scritto il “Padre Nostro” che è stato
recitato tutti insieme tenuti per mano intorno
al presepe.
Le foto sono state esaminate dal parroco
Padre Alessandro che ha scelto i 3 presepi
vincitori.
Il 13 gennaio, dopo la messa, nel salone parrocchiale sono stati consegnati i premi ai vincitori.
A tutti i partecipanti è stato donato un premio di “consolazione”.
Alla fine è rimasto anche il tempo per consumare insieme un dolce preparato dagli organizzatori.
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2° Classificato
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3° Classificato
“PRESEPI IN...FAMIGLIA”
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MARCIA PER LA VITA
«Generare la vita per vincere la crisi».
All’insegna di questo messaggio si è svolto, sabato 9
febbraio a Palermo, la terza edizione della“Marcia per
la vita”, organizzata dal Forum Vita Famiglia Educazione. La Marcia è partita alle ore 16,30 da Piazza Croci
per raggiungere, alle ore 18, il Teatro Massimo di
Piazza Verdi.
Qui i partecipanti hanno ascoltato i“testimoni per la
vita”che hanno spiegato come la vita sia un valore che
ciascuno può difendere nell’esperienza quotidiana comune o professionale.
«Vogliamo rappresentare argomenti antagonisti rispetto alla diffusa cultura della morte – spiega Diego
Torre, della Milizia dell’Immacolata, delegato del Forum Vita Famiglia Educazione, il gruppo di associazioni
che organizzano la Marcia - come facciamo già da otto
anni. Per questa edizione abbiamo voluto evidenziare il
rapporto fra crisi economica e crisi della natalità.
Alla manifestazione hanno aderito 3 vescovi e 14 fra
sacerdoti e frati, molti gruppi, ordini e associazioni
religiose. Tra gli altri, hanno partecipato il Rinnovamento dello Spirito di Palermo, il Terzo Ordine dei
Frati minori francescani e l’Ordine Francescano Secolare di Sicilia, la Parrocchia San Giovanni Bosco e le
associazioni “Giovani In” e “Cuore che vede”.
La “Marcia per la vita” è stata patrocinata dal Comune, dalla Provincia e dall’Università degli studi di Palermo.
Per vedere tutte le foto visitate il sito:
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www.associazionegiovaniin.it
Nel ventre di una donna incinta si trovavano
E in fin del conti, l a vita non è al tro che
due bebè. Uno di loro chiese all'altro:
un'an goscian te esistenza n el buio che ci
- Tu credi nel l a vita dopo il parto?
- Certo. Qualcosa deve esserci dopo
il parto. Forse siamo qu i per prepararci per quell o c he saremo più tardi.
- Sciocc hezze ! Non c ' è un a vita dop o il
parto. Come sar ebbe qu el l a vita?
- Non lo so, ma sicuramente... ci sarà
più luce che qua. Magari cammineremo
con le nostre gambe e c i c iberemo
dal la boc ca.
-M a è assurdo! Ca mmi nar e è i mpossibil e.
E man giar e dal l a bocca? R idicol o!
Il cordon e omb el ical e è l a via d'al i mentazion e … Ti dico una cosa: l a vita dopo
il parto è da escl uder e. Il c ordon e ombel ical e è tr oppo c orto.
- Invece io cre do che debba esserci
qual cosa. E forse sarà diverso da
quell o cu i siamo abituati ad avere qui.
- P erò n essun o è torn a to dal l ' al dil à dopo il parto. Il parto è l a fine del l a vita.
porta al nul l a.
- Beh, io n on so esattamente come
sarà dopo il parto, ma sicura mente
vedremmo la mamma e le i si prenderà
cura di noi.
- M amma? Tu cr edi n el l a ma mma? E dove credi c he sia l ei ora?
- Dove? Tutta intorno a noi! E' in lei
e grazie a lei che viviamo. S enza di
lei tutto quest o mondo non es isterebbe.
-Eppure io non ci credo! Non ho mai visto l a ma mma, per cui, é l ogico c he non
esista.
- Ok, ma a v olte, q uan do siamo in s ilenz io, si ries ce a sentirla o percepire
come a cc arezza il n ostro mondo.
Sai?... lo penso che ci s ia u na v ita
reale che ci aspetta e che or a s oltanto st ia mo preparan doc i per essa...
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Per vedere
tutte
le foto
www.associazionegiovaniin.it
Per un giorno tutti eroi dei cartoon e delle favole.
Nel salone parrocchiale di San Giovanni Bosco, sabato 9 febbraio i giovani, i ragazzi del catechismo
e i loro educatori hanno festeggiato il loro carnevale. E’ andato in scena un bel momento di festa. I
giovani di ogni età si sono ritrovati per la cena,
continuando la festa per tutta la serata, animandola con balli e giochi. Travestiti da eroi dei
cartoon, da principesse, micette, topolini, personaggi delle favole, i giovani hanno dato vita a
un’allegra bagarre, all’insegna dell’amicizia, del divertimento e della sana aggregazione.
Alla fine della serata sono state premiate le due
maschere più belle.
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Luglio 2012 — Febbraio 2013
"Esce quando ci riesce…..
www.associazionegiovaniin.it
E’ nato il sito dell’associazione “Giovani In”.
Come molti sapranno l’associazione “Giovani In”
è nata nel 2008 in occasione dello “Speronfest”,
grande festa nel quartiere Sperone che ha visto
coinvolte alcune realtà associative cittadine, laiche e religiose, e che aveva l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzione sul degrado del rione.
In quell’occasione la crescita del gruppo giovanile della parrocchia San Sergio che ha sentito
l'esigenza di voler mettere i "talenti" ricevuti in
dono dal Signore anche al servizio del quartiere,
della città, oltre che della propria comunità, si è
concretizzata con la fondazione dell’associazione
“Giovani In”, sostenuta dal parroco Padre Carmelo
Scellato, che ha permesso ai giovani del gruppo
ma anche ai giovani scout e ai giovani del quartiere di rappresentare il musical “Notre Dame de
Paris , gratuitamente a beneficio dei bambini e
dei ragazze di tutte le scuole del quartiere Sperone.
In tutti questi anni molte sono state le iniziative promosse e realizzate dall’associazione che
hanno sempre avuto l’obiettivo di promuovere tra
i giovani il volontariato di prossimità. , cioè un vo-
lontariato diffuso che non richiede servizi professionali e organizzazioni complesse ma, semplicemente, che ciascuno possa accorgersi dei vicini
e prendersene cura. Così come Gesù insegna.
Il volontariato di prossimità è una forma di impegno nella quale non si diventa "specialisti del sociale", non si devono frequentare corsi, non è necessario iscriversi a registri o compilare moduli,
non serve chiedere contributi... E' una forma d
impegno per la quale l'unica competenza richiesta
è quella dell'essere persone capaci di relazione.
Di tutte le iniziative è rimasta una testimonianza
nel giornalino “Giovani In...formazione” , redatto
dai “Giovani In” e distribuito sempre gratuitamente chiudendo solo un contributo libero per sostenere le spese della stampa.
In piena era informatica ci è sembrato doveroso
mettere gli archivi del giornalino e delle foto che
ricordano tutti gli eventi, a disposizione di tutti
quanti avessero il desiderio di consultarli.
Inoltre nel sito potrete consultare le attività recenti, la formazione, le notizie, lo statuto… insomma tutto ciò che riguarda i “GIOVANI IN”.
Consultatelo!!!
Un’ avvertenza : quando digitate l’indirizzo fate
attenzione alla doppia “i” .
www.associazionegiovaniin.it
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