Roma la città dei bambini
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Bollettino a cura del Progetto di Ricerca “La città dei bambini”
CNR - Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione
Comune di Roma - Assessorato alle Politiche di promozione dell’Infanzia e della Famiglia
novembre 2002
Ricominciamo da Roma
RICOMINCIAMO DA ROMA
Il 14 novembre del 2001 nella riunione della Giunta
Capitolina è stato presentato dai ricercatori del Cnr il
progetto "La città dei bambini". Dopo un'ampia discussione il sindaco ha aderito al progetto, ha chiesto
al Cnr una consulenza per la programmazione e la
conduzione delle iniziative, ha dichiarato la disponibilità della città di Roma ad affiancare il Cnr nella
organizzazione della rete internazionale.
Il progetto viene coordinato da Pamela Pantano,
assessore alle Politiche di Promozione dell'Infanzia e
della Famiglia. Si è creato il Laboratorio "Roma la
città dei bambini" con personale del Comune di
Roma. Il sindaco ha promesso come sede, dopo il suo
restauro, il villino Medioevale di Villa Torlonia. Il 20
novembre si è tenuta in Campidoglio la prima riunione del Consiglio dei bambini di Roma che ha rappresentato il primo impegno del Laboratorio romano
(vedi in seconda pagina).
Con il rafforzamento del gruppo che ci garantisce la
città di Roma contiamo di riprendere le buone abitudini dei primi anni di attività della rete a cominciare
dal Bollettino che cercherà di ritrovare una periodicità fissa. Contiamo anche di pubblicare, approfittando
dei ricchi materiali raccolti nel Centro di
Documentazione, i primi manuali del progetto che
potranno essere utili alle città che intendono avviare
le varie iniziative a cominciare da "A scuola ci andiamo da soli", "La Progettazione partecipata" e "Il
Consiglio dei bambini".
Ma l'evento più importante per il rilancio del progetto è l'incontro del 5 novembre con i sindaci e i responsabili delle città della nostra rete in Campidoglio a
Roma. È una occasione per scambiare le esperienze
più significative delle città, per formulare nuovi
obiettivi e per far conoscere il progetto alle nuove
città.
Questo a lato è il nuovo logo del progetto. La bambina guarda serena la sua città, sa che potrà fare qualcosa per migliorarla, per salvarla. La fionda rappresenta le sue armi: la parola, i desideri, le idee, le proteste. C'è il Colosseo perché la città di Roma collabora con il Cnr per il progetto internazionale.
DALLA PARTE DEI BAMBINI
Un sindaco, per governare al meglio, deve ascoltare
tante persone, tanti punti di vista. Tuttavia, spesso
non si offre attenzione ad una parte che a me sta
molto a cuore: la parte dei bambini.
I diritti dell'infanzia sono diventati legge dello Stato
italiano nel 1991. Sono molto impegnativi e siamo
ancora molto lontani dalla loro applicazione. Per
questo nella riunione di Giunta del 20 novembre 2001
la città di Roma ha aderito al progetto "La città dei
bambini". Si vuole ripensare la città, le sue strade, i
marciapiedi, le piazze, le aree verdi, le periferie assumendo i bambini come parametro.
Come primo atto abbiamo deciso di istituire il
Consiglio dei bambini che ci aiuti a non dimenticare
le esigenze dei cittadini più piccoli che rappresentano bene le esigenze di tutti. La città di Roma vuole
anche affiancare il Cnr nella promozione e nel coordinamento del progetto internazionale "La città dei
bambini". Questo bollettino e l'incontro del 5 novembre in Campidoglio sono i primi atti di questa collaborazione.
Walter Veltroni Sindaco di Roma
Francesco Tonucci
Indice: Si ricomincia da Roma, Roma la città dei bambini, Pesaro e
Gabicce: cosa sta succedendo, Dalle città e dintorni.
UN LABORATORIO PER I BAMBINI ROMANI
La Giunta Comunale mi ha conferito il mandato di istituire il Laboratorio denominato "La città dei bambini".
Si vogliono, infatti, porre in essere atti concreti volti all'attuazione dei dettati della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia. Convenzione che riconosce ai bambini il diritto alla libera espressione, il rispetto alla manifestazione delle proprie convinzioni, la libertà di riunirsi pacificamente. Per questi motivi è intendimento
dell’Assessorato alle Politiche di Promozione dell'Infanzia e della Famiglia attivarsi per un progetto che favorisca la partecipazione dei bambini al dialogo, allo scambio di idee ed alla vita della nostra città.
Nell'istituzione e nella gestione del Laboratorio saremo affiancati e sostenuti dall'Istituto di Scienze e
Tecnologie della Cognizione del Cnr che da molti anni ha condotto esperienze analoghe in numerosi comuni
italiani ed esteri. La realtà romana è certamente particolare e molto complessa, tuttavia abbiamo accettato la
sfida con entusiasmo.
Assessore Pamela Pantano
Il consiglio dei bambini di Roma
In tutte le indicazioni metodologiche abbiamo sempre sostenuto che il Consiglio dei bambini deve essere un piccolo gruppo di non più di venti consiglieri
per garantire veloci turni di parola. Abbiamo anche
raccomandato che rappresenti un territorio relativamente piccolo, conosciuto, familiare. Per questo in
alcune città, come per esempio Rosario in Argentina
(1.000.000 di abitanti), si è scelto di creare diversi
Consigli per le diverse zone della città. Per Roma,
potendo contare sul gruppo del Cnr rafforzato da
operatori del Comune, si è scelta un’organizzazione
molto complessa per rappresentare in qualche modo
tutta la città. Si è individuata una scuola elementare
per ciascuno dei diciannove Municipi (sono le 19 piccole città che formano Roma). In ogni scuola sono
stati scelti, per sorteggio, un bambino e una bambina,
uno di quarta e uno di quinta. Nelle stesse scuole si
sono scelti due bambini Rom, un bambino con handicap, uno con lunga esperienza di ospedalizzazione
ed alcuni bambini provenienti da Paesi stranieri.
Si è così formato un Consiglio di 42 bambini, metà
maschi e metà femmine, metà di quarta e metà di
quinta. Il mandato è di due anni (per quelli di quinta
di uno solo e solo per questa prima nomina). Alla fine
di ogni anno scolastico decadono i bambini di quinta
e all'inizio del nuovo anno scolastico vengono eletti i
nuovi bambini di quarta. Il Consiglio si riunisce una
volta al mese, in orario scolastico, in un locale pubblico apposito coordinato da alcuni adulti. I bambini
vengono accompagnati in auto dai vigili urbani del
Municipio di appartenenza. Dato il numero elevato
di bambini, il Consiglio si divide in tre gruppi di
lavoro che alla fine di ogni seduta si riuniscono per
socializzare il lavoro svolto.
Il Consiglio lavora sui temi proposti dall’Amministrazione e su quelli proposti dai bambini
con opportuni coinvolgimenti dei compagni nelle
scuole di appartenenza.
Per favorire un’esperienza così complessa si è creato
un gruppo di lavoro, formato dagli insegnanti dei
bambini consiglieri, che segue le attività di coinvolgimento dei bambini, delle rispettive scuole, nella
preparazione dei lavori del Consiglio. Alcune scuole
hanno inserito questa esperienza nel loro Pof come
progetto trasversale di "Educazione alla democrazia".
Si sta anche promuovendo l'apertura di Consigli dei
bambini nei singoli Municipi, che potranno operare
più facilmente e più adeguatamente. Il Consiglio
della città potrà allora essere formato dai rappresentanti dei Consigli municipali.
Il Consiglio ha tenuto la prima riunione in
Campidoglio il 20 novembre 2001 e in quella occasione il sindaco ha spiegato ai bambini che ha voluto
questo Consiglio perché ha bisogno del loro aiuto: gli
adulti spesso si dimenticano di essere stati piccoli e di
cosa è necessario ai bambini. Il Consiglio dei bambini deve dare consigli al sindaco per governare meglio
la città, rispettando le esigenze di tutti i cittadini.
Nel primo anno di lavoro i bambini di Roma si sono
occupati di tre argomenti principali sui quali hanno
presentato le prime proposte nell'ultima riunione,
tenuta davanti al sindaco e al consiglio comunale il 3
giugno.
1) I bambini ospedalizzati. Grazie alla testimonianza
della bambina che rappresenta questa categoria, il
Consiglio ha discusso di questo argomento e ha proposto: di promuovere incontri fra il Consiglio dei
bambini e i pazienti dei reparti pediatrici della città e
che a questi incontri partecipi il Sindaco (primo
incontro il 15 di ottobre); di organizzare una raccolta
di giocattoli e di libri per i piccoli ricoverati; di garan-
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Roma la città dei bambini
tire loro la compagnia perché non siano soli e annoiati.
2) La mobilità dei bambini. I bambini vogliono uscire di
casa anche senza adulti. Uno dei piccoli consiglieri
ha detto al Consiglio comunale: "Noi chiediamo a
questa città il permesso di uscire di casa". Se la città è
pericolosa bisogna cambiarla: modificare le strade,
gli incroci e modificare i comportamenti degli automobilisti. I bambini sono disposti a fare la loro parte
usando le "multe dei bambini" ed "educando" i loro
genitori al rispetto dei diritti dei pedoni. Chiedono
però che gli adulti facciano la loro parte per permettere loro di muoversi a piedi senza pericolo: strisce
pedonali sempre ben visibili; rispetto dei pedoni
sulle strisce; marciapiedi puliti, liberi, ampi; attraver
samenti pedonali più sicuri e tempi più lunghi ai
semafori.
3) Il gioco. I bambini non riescono più a giocare perché mancano i compagni, il tempo e lo spazio. Il
Consiglio vuole avanzare proposte per ottenere il
rispetto del diritto al gioco sancito dalla Convenzione
del 1989.
E' stato inoltre chiesto e ottenuto uno spazio sul quindicinale "Il Colosseo".
Domenica 29 settembre scorso i bambini, vecchi e
nuovi del Consiglio, con le loro famiglie, si sono
incontrati in un casale alle porte di Roma per giocare
e conoscersi e per discutere di come continuare una
esperienza di partecipazione per gli ex consiglieri che
iniziano le scuole medie.
Dalle città e dintorni
Convegni
ROMA - Il 5 novembre 2002, il Cnr e il sindaco di Roma invitano ad un incontro i sindaci delle città che fanno
parte della rete internazionale "La Città dei bambini" in Campidoglio, presso la sala della Protomoteca.
Le nuove città potranno ascoltare alcune tra le esperienze più significative e le prime esperienze sviluppate a
Roma. Nella stessa giornata, il pomeriggio, in un incontro pubblico sarà illustrato il Progetto di Roma ed il Sindaco
presenterà l'ultimo libro di Francesco Tonucci: "Se i bambini dicono: adesso basta!".
LA CORUÑA (Spagna) - Dal 23 al 27 luglio 2002 si è tenuto un Convegno, organizzato dalla IAPS (International
Association for People-Environment Studies), sul tema del Dialogo Nord-Sud, degli ambienti favorevoli ai bambini, della mobilità dei bambini e della partecipazione nel nuovo millennio.
PESARO - Si sta valutando la possibilità di organizzare un Convegno Internazionale sul tema “A scuola ci andiamo da soli”per la primavera del 2003.
Centro di Documentazione
Il Centro di Documentazione costituisce una importante risorsa del progetto internazionale. Il Comune di Roma
sta collaborando con il Cnr per riorganizzare i numerosi materiali prodotti dalle città della rete raccolti in questi
anni, per renderne agevole ed efficace la consultazione a quanti si occupano dei bambini e del loro rapporto con
la città (amministratori, ricercatori, insegnanti, studenti, associazioni).
Sono stati raccolti:
a) I materiali per l'organizzazione e il funzionamento dei consigli dei bambini, delle iniziative per l'autonomia e
la mobilità, per il coinvolgimento del territorio, per la progettazione partecipata, per la formazione degli operatori che si occupano di partecipazione infantile.
b) I materiali di divulgazione delle iniziative: opuscoli, brevi testi, pieghevoli, locandine, manifesti, adesivi, articoli.
c) Le delibere e altri atti amministrativi con cui sono stati promossi i progetti.
d) Le ricerche scientifiche sulle iniziative proposte dal progetto.
I materiali sono stati catalogati:
a) Per città (per ogni città c'è una raccolta dei materiali prodotti).
b) Per argomenti (si è cominciato a raccogliere materiali con attinenza ai temi più richiesti, più utili per una approfondita consultazione dei visitatori).
c) Per raccolte monografiche. Alcuni degli argomenti sono stati organizzati in raccolte monografiche selezionando i materiali delle varie città per comporre un percorso strutturato e completo delle varie iniziative.
È possibile prenotare la consultazione dei materiali telefonando al Cnr (06/3221198) e chiedendo di Paola Tonelli.
Invitiamo tutte le città della rete ad inviare regolarmente i nuovi materiali prodotti nell’organizzazione delle
varie iniziative del progetto: atti amministrativi, programmi, manifesti, adesivi, articoli, ecc.
Strumenti
Pesaro e Gabicce vanno a piedi
In base alla legge 285 nel territorio di Pesaro, che
comprende otto comuni, è stato aperto un laboratorio "La città dei bambini" con la consulenza
dell'Istituto di Scienze e Tecnologie della
Cognizione del Cnr. La prima iniziativa, avviata
nell'anno scolastico 2000-2001, alla quale hanno
aderito una scuola elementare di Pesaro e una di
Gabicce, è stata "A scuola ci andiamo da soli". Forti
delle esperienze di Fano e di altre città e nel riconoscimento della difficoltà di incrementare significativamente i livelli di autonomia dei bambini si è pensato di coinvolgere direttamente, e in maniera
molto più strutturata, le due scuole e di chiedere un
impegno più esplicito delle due amministrazioni.
Inoltre, nella progettazione dell’esperienza, sono
stati coinvolti sia i bambini che i genitori. I risultati
alla fine del primo anno sono stati soddisfacenti: la
percentuale dei bambini autonomi è salita dal 12%
iniziale al quasi 50% di fine anno. Nel secondo
anno, mentre si creavano i comitati dei bambini
delle due scuole e si progettavano nuove attività
(per esempio "la multa dei bambini"), hanno inizia-
to l'esperienza due nuove scuole di Pesaro. Nel
terzo anno altre scuole di Pesaro stanno iniziando. I
risultati continuano ad essere positivi e le percentuali si mantengono alte con alcune punte anche
nelle prime e nelle seconde elementari. A questa
esperienza, alle sue caratteristiche e alle metodologie adottate verrà dedicato il prossimo numero del
Bollettino che prevediamo di pubblicare fra febbraio e marzo del 2003.
ESCE IL SECONDO LIBRO
F. Tonucci, "Se i bambini dicono: adesso basta!",
Laterza, 2002, 14.00
"La città dei bambini", dal '96 con sette edizioni e
varie traduzioni, ha accompagnato lo sviluppo del
progetto internazionale al quale hanno aderito decine di città italiane, spagnole e argentine.
"Se i bambini dicono: Adesso basta!" ne è il seguito e
l'aggiornamento, ma invece di raccontare le esperienze delle diverse città preferisce dare la parola ai bambini. 26 frasi, proposte o proteste di bambini diventano l'argomento dei 26 capitoli del libro. In ogni capitolo l'autore risponde a due domande: Perché un
bambino dice questo? Cosa si potrebbe fare ascoltando i bambini? Ne nasce un’ampia analisi della condizione infantile di oggi e un vasto repertorio delle iniziative, attività ed esperienze realizzate dalle città in
questi anni ed altre possibili per dare concrete risposte alle attese dei bambini. Un libro diretto agli
amministratori e ai tecnici delle città, ai progettisti,
agli insegnanti, agli studenti, ai genitori e anche ai
bambini.
Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione Cnr - via Aldrovandi, 18 - 00197 Roma
Tel. 063221198, fax 063217090 - e-mail: cittabam@ ip.rm.cnr.it
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Bollettino n° 10 - La città dei bambini