CLUB ALPINO ITALIANO
Via E. Petrella,19, 20124 Milano
Tel. 02 2057231
Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano
PROGRAMMA 2015
PRESENTAZIONE
Per il 2015 la CCTAM segue il sentiero percorso nel 2014 arricchendo l'esperienza educativa e
formativa utilizzando i potenti riferimenti dati dal "Nuovo Bidecalogo" e dal manuale Montagna da
vivere montagna da conoscere" edito proprio a cura degli Organi Tecnici Centrali del Cai.
La collaborazione piena con l'UTA, disponibile e competente, insieme all'avvio della Segreteria per
l'Ambiente rappresenteranno efficaci perni di attività per la CCTAM.
Nella CCTAM, per il 2015 c'è stato un significativo incremento delle iniziative programmate dalle
CRTAM in quanto le richieste regionali dalle 7 del 2014 sono diventate 13 per il 2015. Segno di una
rinnovata partecipazione e attenzione della periferia e del territorio alle indicazioni centrali.
Evidente la migliorata e crescente domanda di attività sia per l'interessamento delle CRTAM ai
momenti di formazione, sia per l'intesa con il Comitato Scientifico Centrale con il quale sono
aumentate e migliorate le occasioni di progetti condivisi con una valida ricaduta delle azioni
coinvolgendo CRTAM, GR e Sezioni.
Le opportunità offerte dal Coordinamento OTCO hanno consentito di migliorare rapporti e
delineare progetti con CCSpeleologia, CCEscursionismo, Gruppo lavoro sentieri, CCAlpinismo
Giovanile. Inoltre sono crescenti e positivi i momenti di collaborazione Con Federparchi e Parchi e
in avvio quelli con FederBim.
Nell'ambito della formazione 2015 sono complessivamente in programma ben n.9 Corsi TAM (che
vedranno luce insieme al CSC), interessando 11 Regioni: Abruzzo, Alto Adige, Emilia Romagna,
Lombardia, Marche-Umbria, Piemonte-Valle d'Aosta, Toscana, Veneto e Sicilia. I Corsi sono aperti
alla partecipazione di soci anche di altre Regioni e pertanto arriveranno a coprire positivamente
gran parte del territorio nazionale.
La formazione di Operatori sezionali TAM rappresenta il primo passaggio del lungo ed
appassionante percorso della TAM nel Cai e, in quanto tale, merita la giusta e meditata attenzione,
favorendo la partecipazione, l'inserimento nelle Sezioni e facilitando l'avvicinamento ai temi della
tutela attraverso esperienze escursionistiche e culturali in ambiente.
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L'azione della TAM deve essere fortemente preventiva. Troppo spesso il CAI è costretto a rincorrere
situazioni, a condividere situazioni urlate. Oggi sembra sempre possibile intervenire minimizzando i
danni, ma, anche nel migliore dei casi, un danno c'è sempre.
Allora:
- quali i prossimi impegni della TAM?
- quali i prossimi traguardi del Cai?
- quanto conta il Cai quando si decide di ambiente e montagna?
La TAM per il 2015 intende contribuire a divulgare la conoscenza della montagna secondo il
messaggio culturale del CAI, basato sui valori fondanti espressi nelle carte statutarie e maturati in
oltre 150 anni di esperienza nel territorio. Si guarda all'informazione, all'educazione e alla
formazione, cercando di offrire un quadro sufficientemente ampio e significativo della complessa
realtà della montagna sia come entità naturale, sia in relazione alle interazioni con essa dell’uomo.
Attraverso il sedimentato passato, consapevoli del presente, si pone attenzione al futuro, alle
prossime generazioni.
La restituzione morale ed economica delle attività svolte seguirà i criteri indicati dal BILANCIO
SOCIALE che prevede la definizione dell'iniziativa, la situazione attuale, gli strumenti di tutela
presenti, le azioni del Cai, i risultati attesi, gli obiettivi conseguiti e le prospettive negli anni
successivi.
Corsi TAM
Per la formazione OSTAM e ORTAM sono previsti n.9 Corsi TAM: Abruzzo, Alto Adige, Emilia
Romagna, Lombardia, Marche-Umbria, Piemonte-Valle d'Aosta, Toscana, Veneto e Sicilia. Sono
previsti inoltre altri progetti in Regioni diverse.
- Aggiornamento ONTAM 2015
Descrizione: Impostato come negli anni precedenti prevede l'annuale appuntamento con gli
operatori con l'organizzazione di un fine settimana dedicato ad un tema specifico.
L’Aggiornamento, obbligatorio ai fini del mantenimento del Titolo, prevede la redazione di
documentazione, da mettere a disposizione di tutto il corpo sociale. Il tema da sviluppare è legato
alla riflessione sulle nuove prospettive del Club Alpino Italiano e al suo ruolo per la montagna
italiana, con il superamento dei localismi e le possibilità offerte da una dinamica visione d'insieme
e la ricerca con attività attente alla sostenibilità. La TAM è interessata ad una capillare opera di
informazione, educazione e formazione, con attenzione a inquinamento, biodiversità e
sostenibilità.
- Attività inerenti la biodiversità (con il CSC):
Descrizione: Muovendoci sui sentieri di montagna abbiamo modo di osservare la notevole
diversità delle forme viventi presenti e la loro distribuzione. Aspetti questi in grado di destare
meraviglia e curiosità che noi dobbiamo saper alimentare. Il termine biodiversità, o diversità
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biologica, indica proprio l'insieme di queste forme viventi. Oggi a livello planetario siamo chiamati
ad affrontare con urgenza il problema della perdita di biodiversità con molte specie di animali e di
piante minacciate e ridotte a pochissimi esemplari e, quindi, in pericolo o, addirittura, in via di
estinzione. Interessante quindi parlare di diversità genetica riferita ad una popolazione, con il
numero e la distribuzione delle specie in un'area; c'è poi l'ecosistema con la catena alimentare e la
diversità di gruppi funzionali (produttori, consumatori, decompositori). Il Cai ha curato anche
progetti di reintroduzione come il caso del Camoscio d'Abruzzo nei Parchi abruzzesi. La biodiversità
esprime anche un altissimo valore indiretto per i servizi garantiti dalla funzionalità degli ecosistemi.
Le popolazioni naturali di piante e di animali interagiscono tra loro e formano ecosistemi che
costituiscono il principale meccanismo di riciclo di aria, acqua e nutrienti indispensabili per la vita
sulla terra. Conservare la biodiversità è un problema complesso perché le conoscenze relative alla
biologia e all'ecologia delle singole specie e alle interazioni tra di esse e con l'ambiente in cui
vivono non sono spesso adeguate, sia perché è oggetto di interessi economici diversi. Tuttavia
rappresenta l'unico sentiero percorribile per garantire la persistenza della vita sul nostro pianeta.
Coerentemente con quanto già espresso dalla TAM in materia di attenzione alla Biodiversità e
come azione condivisa con il CSC si intende proseguire la riflessione sull'importante tema
promuovendo anche azioni partecipate con altri Enti.
- Conferenza annuale OTTO TAM:
Descrizione: Si tratta dell'importante e determinante incontro annuale con i Presidenti delle
CRTAM, anche questo in programma con il CSC. Nel 2014 si è tenuto a Bologna, ospiti della locale
Sezione Cai. All'incontro vengono invitate rappresentanza anche delle Regioni nelle quali non sono
presenti CRTAM
- Attività nelle aree protette con Federparchi e progetto Medimont Parks:
Descrizione: Il Cai a partire dal 1997 ha sottoscritto intese con 12 Parchi nazionali: P.N. delle
Dolomiti Bellunesi (1997); P.N. delle Foreste Casentinesi, Monti Falterona e Campigna (1998); P.N.
del Gran Sasso e Monti della Laga (1998); P.N. della Majella (1998); P.N. dei Monti Sibillini (1999);
P.N. del Cilento e Vallo di Diano (2001), P.N. Appennino Tosco Emiliano (2009), P.N. d’Abruzzo, Lazio
e Molise (2009), P.N. della Sila (2009), P.N. del Pollino (2011), P.N. Arcipelago Toscano (2013), P.N.
delle Cinque Terre (2013)
I Campi di attività sono diversi e tra questi c'è specifico riferimento alle iniziative di Tutela
Ambiente Montano. Cai e Federparchi sono interessati a delineare nel migliore dei modi ruoli e
finalità dei Parchi. In questo ambito il Cai ha operato l'adeguamento dei documenti ambientali in
materia di tutela (Nuovo Bidecalogo) e potenziato i rapporti con Enti ed Associazioni che si
occupano di ambiente e di presidio del territorio. Ha anche costituito la Segreteria per l'Ambiente.
Un impegno legato anche alla possibilità che i Parchi, riorganizzandosi, hanno nel contribuire a
superare la crisi del paese. Di riferimento anche la Legge 394/91, il suo attuale testo di legge e la
nuova organizzazione dei CD dei Parchi. Nello sviluppo delle intese sono determinanti l'attivazione
dei previsti Gruppi di lavoro paritetici Cai-Parco e la fase degli accordi operativi dei Parchi con i
Gruppi regionali Cai, struttura cerniera alla quale, definendo programmi ed azioni condivise, è
affidato il delicato compito della fattiva collaborazione tra gli organi tecnici, le strutture regionali e
quelle sezionali.
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Medimont Parks considera la storia dei Parchi europei che insieme a quelli italiani sono gioielli di
biodiversità. Si tratta di intervenire guardando l'organizzazione e una moderna gestitone (con un
buon equilibrio tra protezione, scoperta, sviluppo locale e rispetto delle attività tradizionali)
ponendo attenzione al patrimonio ambientale, sia sotto il profilo floristico-faunistico sia per quello
culturale. Medimont propone escursioni tematiche in alcuni Parchi del Mediterraneo, ipotizzando
una fruizione differenziata e differenti destinazioni d’uso. Per questo scopo ha già stampato un
opuscolo. Eventi 2014: Parco Regionale dei Nebrodi, maggio 2014 - Montagne Mediterranee
Protette - la fruizione eco-sostenibile di un Unicum di Biodiversità. Parco Regionale del Matese in
Campania - meeting tecnico "Il Matese, le Stagioni, il Partenariato"
- Partecipazione a “In cammino nei parchi” con CSC, CCE e GLS:
Descrizione: Nel 2015 è in programma la 3^ edizione di "in cammino nei parchi - 15^ giornata
nazionale dei sentieri Cai". Si tratta di un evento che, ideato per celebrare il 150° del CAI insieme a
Federparchi, raccoglie crescente attenzione e promuove la tutela attiva del territorio.
L'Escursionismo è pratica che consente di avvicinare tutti alla montagna e l'escursionista può
svolgere il ruolo di interprete del territorio maturando sensibilità e responsabilità nella sua tutela.
Cai, Federparchi e Commissione Centrale Tam, Gruppo lavoro sentieri promuovono e realizzano
l'evento che pone attenzione all'Ecoturismo -e alla Carta Europea del Turismo Sostenibile. Tra gli
obiettivi: - proteggere e realizzare valore aggiunto dalla protezione dell’ambiente naturale, incrementare i benefici socio-economici del turismo naturalistico e culturale, - proteggere e
migliorare la qualità della vita degli abitanti locali, - armonizzare la segnaletica dei sentieri su base
nazionale. FederParchi nel 2010 ha siglato un accordo con il Cai, per l'armonizzazione della
segnaletica dei sentieri secondo gli standard nazionali del Cai. Una scelta vincente ed efficace che
migliora la sicurezza dell'escursionista e facilita la scelta del sentiero secondo interesse e
competenza. Di riferimento il progetto nazionale “sentieri, rifugi e aree protette, in una montagna
viva per cultura e natura” che unisce percorrenza, accoglienza e sostenibilità.
Dati delle precedenti edizioni: - nel 2014 la 2^ edizione "In cammino nei Parchi - 14^ giornata
nazionale dei sentieri " del 18 maggio ha visto il coinvolgimento nelle 47 Aree protette con 90
eventi in più Regioni e 67 Sezioni Cai che si sono messe a disposizione. L'Italia delle Aree protette
e dei sentieri del Cai è stata raccontata ed è stato svelato il patrimonio ambientale e culturale della
montagna e, a piedi, fino alle zone costiere; - nel 2013, la 1^ edizione "in CAMMINO nei PARCHI"
ha visto il coinvolgimento di 37 Aree Protette con 68 eventi programmati e 45 Sezioni Cai che si
sono messe a disposizione.
Cai e Federparchi, osservatori privilegiati, raccoglieranno e documenteranno le diverse esperienze
per avere una variegata vetrina della società e dei suoi cambiamenti.
- Diffusione Bidecalogo:
Descrizione: Il 26 maggio 2013 a Torino, il "Nuovo Bidecalogo" viene approvato dall’Assemblea dei
delegati Cai. Il documento rivisita la stesura del 1981 e attualizza le linee di indirizzo e di
autoregolamentazione del Cai in materia di ambiente e tutela del paesaggio. Il valore del "Nuovo
Bidecalogo" del Cai, incisivo strumento di lavoro articolato in 20 punti, è negli argomenti, nei testi e
nei messaggi che racchiude, sia immediati e pratici, sia simbolici ed etici per l'attenzione culturale e
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per le sensibilità espresse. Per questo ultimo aspetto, che affonda le radici nel tempo, è opportuno
considerare anche la "storia" del "Bidecalogo" (rendendo conto della sua "continuità" e
dell'aggettivo "nuovo"). Il Bidecalogo, celebrato e valido dal 1981, con i suoi oltre 30 anni di
vicende è un documento del CAI di rilevante significato che restituisce un'attenta e lungimirante
riflessione sulla montagna e i suoi valori. Nei suoi 20 punti il Cai, con scelte ed indicazioni tra tutela
e sostenibilità, ha affermato, da antesignano e in periodo non sospetto, il suo ruolo di attenzione
etica, culturale, strategica e pratica nel rapporto tra uomo e ambiente. Con il Bidecalogo si parla di
autoregole, dell'impegno morale scelto liberamente, con comportamenti consapevoli verso
l’ambiente e il territorio montano. I 20 punti del "Nuovo Bidecalogo", rivisti nel 2013, sono
contenitori di potenti obiettivi di principio, efficaci per tutti. Nella Parte Prima si precisano la
posizione e l’impegno del Cai a favore dell’ambiente montano e della sua tutela, la Parte Seconda
contiene la Politica di Autodisciplina del Cai.
La CCTAM vuole contribuire ad attuare in forma dinamica la divulgazione nuovo bidecalogo alle
Sezioni a altre realtà territoriali. In programma incontri e documenti di presentazione del
Bidecalogo da tenere, a cura degli operatori TAM. Avvalendosi degli strumenti informatici
predisporre una mirata presentazione e partecipare ad alcuni eventi dedicati.
- Partecipazione al programma Giovani e Ambiente, con CCAG:
Descrizione: Ci si rivolge ai giovani per iniziative di educazione e sensibilizzazione ambientale quale
azione preventiva e formativa. L'attenzione ai giovani è determinante e socialmente valida. Un
impegno che viene da lontano e fa proprie le raccomandazioni del 1972 nella 1°conferenza
mondiale di Tiblisi sulla Educazione Ambientale con “si deve agire in modo precoce e continuativo”.
L’Educazione Ambientale, rivolta a giovani ed insegnanti, riunisce più attività che aiutano a
conoscere il mondo intorno a noi. I giovani sono più sensibili e ricettivi ad esperienze educative
interdisciplinari, con la scuola dell’autonomia che si apre al territorio. Il Cai-Tam offre ai giovani la
possibilità di conoscere percorsi e proposte per scoprire i luoghi dell’uomo e della natura: flora,
fauna, vegetazione, geologia, paesaggi, importanza di aria, acqua e suolo, tradizioni popolari,
artigianato, paesi e testimonianze della storia. Dal Cai un invito chiaro ed orientato alla
frequentazione della montagna, per una riscoperta sensoriale del territorio, percorrendo i sentieri
dai paesi alle alte quote. Una scoperta dove la conoscenza di specie e di realtà territoriali matura
insieme allo sviluppo delle possibilità interpretative dei sensi, ritrovando il piacere della tranquillità
e delle emozioni. Processi meno spontanei negli adulti, con realtà ed abitudini troppo sedimentate;
facili ed istintivi nei giovani che affrontano le esperienze con curiosità, vivacità e passione.
L’Educazione Ambientale è anello di congiunzione tra sensibilizzazione ambientale (con la
conoscenza delle complesse trame dell’ambiente naturale ed artificiale), comportamenti idonei a
migliorare la qualità della vita e l’adozione di misure amministrative, giuridiche e tecniche. Ci si
rivolge ai giovani guardando alle "educazioni" che introducono a: conoscenza del territorio, tutela
della biodiversità, ripristino di habitat, sviluppo sostenibile, informazione ambientale, storia del
rapporto uomo-territorio, scoperta delle relazioni cultura-natura. La “tutela dell’ambiente e delle
risorse naturali: acqua, aria e suolo”, indispensabili per la vita diventa una scelta fondamentale,
consapevoli dei bisogni dell’ambiente che ci ospita, nel nostro unico ed insostituibile ed unica
pianeta.
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- Iniziative di Montagna Pulita, con CSC
Descrizione: Il Progetto “Montagna Pulita” è una campagna di sensibilizzazione avviata dal Cai da
molti anni guarda alla corretta fruizione turistico-naturalistica invitando alla riduzione dei rifiuti in
montagna ed alla percorrenza dei sentieri, nel rispetto degli ambienti attraversati.
L'inquinamento in montagna è un problema che spesso viene sottovalutato e rifiuti si trovano nelle
aree sosta, nelle zone di ricreazione, nelle scarpate e lungo i sentieri. Importante l’opera di
sensibilizzazione rivolta ai residenti ed a turisti poco attenti. Per una efficace comprensione delle
implicazioni economiche, delle conseguenze sull’ambiente e delle possibilità offerte da tecnologia
e materiali, vanno svolte sia azioni dirette sulle strutture in quota del Cai, sia iniziative didatticoinformative con attività di comunicazione svolte in ambiente durante le escursioni organizzate e nei
rifugi.
Interessante anche la documentazione da produrre sulla vita dei rifiuti e sulle possibilità del riciclo
- Iniziative varie di sensibilizzazione ambientale e culturale:
Descrizione: l'ampio panorama culturale della montagna e la vivacità propositiva del Cai offrono
uno scenario interessante e propositivo. Si tratta di proporre, raccogliere e amplificare le diverse
occasioni proposte dal Cai-Tam trasversalmente. Sono queste le "buone pratiche" del Cai che
diventano volano dalla singola località ad ogni altro territorio, con la promozione di escursionismo,
tutela dell'ambiente, gestione della segnaletica e dei sentieri, educazione ambientale, turismo e
servizi per abitanti e visitatori. Ci si rivolge particolarmente alle giovani generazioni perché,
sappiano e vogliano conoscere meglio e di conseguenza amare e rispettare di più l'ambiente.
Il Cai è consapevole del bene comune costituito da un ambiente che nel suo insieme è un
patrimonio naturale irripetibile in cui la presenza dell’uomo è funzionale alla sua conservazione e
non al suo consumo.
La sfida non è locale, ma globale e l'impegno del Cai nel perseguire questo lodevole obiettivo vuole
essere affrontato con prospettive di successo, aperto alla creatività e all'innovazione, nel rispetto
dei valori territoriali e della tradizione. Le nuove prospettive della montagna sono di uscire dalla
marginalità e riassumere ruolo centrale. Il Cai può agire come mediatore culturale armonizzando,
raccordando proposte di associazioni ed enti e traducendole in programma che intervenga su
obiettivi chiari e mirati. L’Educazione all’ambiente, si fonda sulla scienza che ha raggiunto livelli di
elevata complessità per la quale sono indispensabili le conoscenze scientifiche di base per cercare
di comprendere l’incidenza delle scelte tecnologiche. Sempre più la natura ha bisogno di cure e di
aiuto, perché leggi e meccanismi vitali degli ecosistemi possono essere modificati anche
irreversibilmente. C'è poi l'opportunità di sostenere nel 2015 azioni diverse culturali e di tutela
preventiva collegate anche ai 150 casi diffusi in ogni Regione ed espressione di un mirato rapporto
con il territorio e le strutture periferiche del Cai.
- Partecipazione al programma L’acqua che berremo, con CSC:
Descrizione:
L'acqua che berremo è un valido progetto di tutela degli ambienti carsici superficiali e sotterranei,
avviato dal 2002 Anno internazionale delle Montagne. Collegato anche al progetto "acqua fonte di
vita" dell'ONU. Per la tutela di questi ambienti Il Cai ha sottoscritto bel 2013 un protocollo di
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collaborazione con SSI e Federparchi, partecipando già ad alcuni eventi nazionali come quello di
Spelaion in Puglia.
L'Italia è ricca di grotte naturali ed esistono estesi affioramenti
di rocce carsiche dove indirizzare le ricerche e le esplorazioni
speleologiche.
Si
tratta di ambiti territoriali sensibili e gli speleologi del Cai e
della SSI possono intervenire a tutela dell’ambiente. Il patrimonio geologico e speleologico è
elemento fondamentale della paesaggio nazionale. Oggetto di tutela e studio saranno le grotte
naturali, i paesaggi carsici epigei e gli ambienti sotterranei di valore naturalistico, storico e
culturale. Ponendo attenzione alle buone pratiche tra speleologia e parchi naturali saranno
affrontati i possibili nodi di conflitto tra l'esplorazione, la frequentazione necessaria e il rigore della
tutela. L'intesa e la condivisione diventano occasione di confronto per migliorare le tecniche di
ricerca, l’acquisizione di documentazione e la restituzione di dati di chi conduce esplorazioni.
Attraverso l'accertamento dello stato dei geositi e dell'ambiente carsico si guarda al miglioramento
della conoscenza e la conservazione del patrimonio geologico e speleologico e della biodiversità
ipogea. C'è poi l'opportunità avviata nel 2014 con FederBim con la disponibilità ad intervenire
nelle iniziative di sensibilizzazione ambientale e per il contenimento del dissesto idrogeologico.
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