Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010
AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE
Relazione finale
“LA CASA SUL MARE”
Processo partecipativo finanziato dall’Autorità regionale per la
Partecipazione ex Capo IV l.r. 69/07 con Decreto n. 99 del 7
Settembre 2010
ANNO 2011
1
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AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE
RIASSUNTO/abstract
Il processo partecipato “La casa sul mare” ha permesso di attivare un confronto strutturato, aperto a
tutte le componenti sociali ed economiche della comunità locale follonichese , rispetto all’uso
dell’ex colonia marina Luigi Pierazzi, localizzata nel comune di Follonica.
Il processo partecipativo è stato strutturato in due momenti differenti tra loro per impostazione e
metodologie utilizzate.
Il primo momento ha previsto la realizzazione di uno Stakeholder Assessment e di due eventi
specifici (una giornata di Trekking urbano e un Open Space Technology), e si è basato sull’idea
della partecipazione “libera” per istruire sul tema della riqualificazione dello spazio della colonia.
La seconda parte del processo è stata impostata affinchè la logica della “deliberazione” potesse
assumere un ruolo chiave: infatti il progetto aveva previsto che un gruppo di persone (per l’80%
sorteggiate da un campione rappresentativo della cittadinanza e il 20% autoconvocate) si trovasse a
“deliberare” sul futuro della Colonia presentando così al Comune le idee considerate più
rispondenti alle esigenze della città.
L’amministrazione ha poi aggiunto una terza fase denominata di “restituzione” delle informazioni
agli stackeholders, successiva appunto alla fine del progetto partecipato in quanto basata
sull’analisi di tutte le fasi del processo, raccolte in una specifica pubblicazione presentata in un
Convegno pubblico. Durante il Convegno, l’Amministrazione (Sindaco) ha esplicitato la volontà di
proseguire l’iter per far rivivere la Colonia marina, proprio partendo dai risultati del processo
stesso.
Il processo è stato ricco di contributi e ha visto una partecipazione di molti attori della comunità
follonichese (associazioni, comitati, cittadini, rappresentanti di imprese, albergatori, commercianti).
Le attività di stakeholder assessment, di dialogo diretto tra facilitatori e attori locali, che avrebbero
dovuto chiudersi all’inizio della primavera in realtà sono proseguite fino alla fine del processo e
sono state utilizzate per “ascoltare” le voci del territorio e per promuovere la partecipazione ai
momenti di confronto pubblico.
L’amministrazione comunale è stata aggiornata e coinvolta (quando necessario) rispetto
all’evoluzione del percorso partecipato. Gli esiti delle attività di partecipazione sono stati
consegnati agli organi politici dell’amministrazione comunale e l’Amministrazione si è espressa
rispetto alle proposte proprio nella fase di ritorno dei risultati alla comunità, cioè durante il
Convegno del 15 dicembre 2011, partendo dagli atti del processo partecipato raccolti in una
pubblicazione specifica, che è stata veicolata alla comunità follonichese, alla stampa, agli
stackholders e a tutti coloro che ne abbiano fatto richiesta attraverso i canali di comunicazione
dell’ente.
Sintetizzando i risultati possiamo dire che dopo una prima fase, di analisi delle esigenze e delle
attività legate alla Colonia, le proposte approfondite dai partecipanti hanno indagato principalmente
tre ambiti:
- il turismo sociale;
- lo sviluppo di servizi sociali per la comunità;
- l’animazione della comunità locale grazie alle associazioni presenti sul territorio.
Considerati gli spazi a disposizione, le caratteristiche strutturali e la necessità di individuare un
modello economicamente e finanziariamente sostenibile, le proposte finali presentate
all’amministrazione hanno cercato di favorire la coesistenza degli ambiti.
Il turismo sociale risulta essere la funzione con il maggior consenso. Nel corso dell’intero processo
sono stati sottolineati ripetutamente due elementi: la vocazione storica di Follonica come “città sul
mare” e non “città di mare” (il principale settore economico della città è sempre stato legato alla
industria e alla manifattura più che alla pesca) e la necessità di puntare su un tipo di turismo capace
di:
1.
allungare la stagione turistica;
2.
dialogare con le attività commerciali del comune;
2
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3.
dialogare con la comunità follonichese, facendo sì che la colonia possa essere un luogo di
riferimento e di incontro durante tutto l’anno.
Le proposte pervenute vanno in questa direzione, infatti sono stati presentati interventi in grado di
auto sostenersi economicamente e che abbiano un importante valore dal punto di vista della
socialità. Tra le proposte principali (successivamente approfondite) è opportuno citare:
la proposta di realizzare un ostello;
la proposta di recuperare la funzione originaria di colonia (per bimbi);
la proposta di realizzare uno spazio per la ristorazione che possa essere a disposizione dei
cittadini e delle funzioni di recettività che saranno inserite.
La maggior parte delle attività proposte ha comunque previsto la compresenza di più funzioni;
alcune di queste utili a produrre reddito e altre ad animare la struttura, rendendola così fruibile per
tutto l’anno.
La presenza di funzioni sociali (sono stati proposti un centro polivalente, uno spazio giovani, uno
spazio per prove musicali, uno spazio per i bambini) ha da un lato lo scopo di permettere
contaminazione tra i turisti e i cittadini follonichesi, dall’altro consentirebbe di avere lo spazio
vissuto per un ampio arco temporale, quotidiano.
La presenza di più attività si rende necessaria anche per le dimensioni della struttura. Nessuna delle
funzioni proposte si candida ad occupare per intero gli spazi della colonia. Le proposte hanno
indicato un potenziale utilizzo delle cantine (ideali per essere utilizzate come sale prova), del piano
terra (nel quale potrebbero concentrarsi le funzioni diurne e gli spazi di socializzazione) e del primo
piano, da destinarsi a funzioni recettive.
Quasi tutti i partecipanti hanno ritenuto fondamentale che la Colonia debba svolgere una funzione
di pubblica utilità: questo significa che da un lato viene chiesto al Comune di mantenere la proprietà
dell’immobile impegnandosi nella sua riqualificazione (reperendo fondi provenienti da
finanziamenti regionali, nazionali, europei oppure facendo ricorso a fondazioni private), e
individuando una modalità gestionale affinchè la struttura “Colonia” possa non gravare sulle casse
comunali.
Per fare questo è ritenuto necessario definire regole chiare e condivise rispetto all’affidamento
degli spazi da dare in concessione (durata della concessione, regole di convivenza tra le diverse
funzioni, canoni annuali, suddivisione delle spese, …).
Tutte le proposte fatte hanno l’obiettivo di individuare funzioni capaci di auto sostenersi
economicamente, per non gravare annualmente sulle casse del Comune per le spese di gestione.
In base a quanto sopra descritto, e secondo l’analisi effettuata alla fine del processo partecipato, il
Sindaco ha definito la scelta dell’amministrazione: l’attivazione di procedure per stimolare
l’investimento di capitale privato, secondo lo schema giuridico della finanza di progetto, definendo
negli atti l’uso della colonia secondo quanto scelto nel processo partecipato.
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1. DESCRIZIONE DEL PROCESSO PARTECIPATIVO
1.1
Titolo del progetto: La casa sul mare
1.2
Richiedente/i del sostegno regionale: Comune di Follonica
1.3
Referente : Dr.ssa Noemi Mainetto (0566. 59455 – [email protected])
1.4
Oggetto del processo partecipativo: Ex Colonia Marina “Luigi Pierazzi”
1.5
Fasi in cui si articola il progetto e loro funzione
Il processo è stato articolato in più fasi a seconda dell’obiettivo da raggiungere:
la prima fase (successiva alla conferenza stampa del 10 gennaio 2011 , nella quale si
presentava il processo alla città e di fatto lo si iniziava) è stata dedicata all’organizzazione delle
attività e alla condivisione del percorso con gli organi amministrativi e politici dell’amministrazione
comunale;
la seconda fase ha riguardato la realizzazione di uno stakeholder assessment, con lo scopo di
definire lo stato di fatto e le esigenze della comunità locale attraverso la realizzazione di interviste
semi-strutturate ai principali attori della comunità follonichese. Si sottolinea che lo stakeholder
assessment, come attività di ricognizione e preparatoria al processo partecipato in senso stretto, ha
coinvolto circa 30 persone con interviste semi-strutturate di almeno 30 minuti. Gli attori intervistati
sono stati selezionati attraverso l’interazione con l’amministrazione (e successivamente l’elenco è
stato arricchito grazie alle indicazioni degli stessi intervistati).
la terza fase ha previsto la realizzazione di due eventi con l’obiettivo di condividere le
criticità, le opportunità e le proposte per la qualificazione della struttura;
la quarta fase ha previsto la realizzazione di un evento, tra i partecipanti al processo, per
individuare le proposte di maggiore interesse per la comunità Follonichese, e all’interno del
processo sono stati votate le proposte presentate e analizzate L’amministrazione, in linea con gli
scopi della partecipazione e secondo uno dei principi cardine dei processi partecipati , ha scelto di
analizzare, a processo effettuato, i risultati del processo (raccogliendoli in una pubblicazione ad hoc
per cristallizzare le varie fasi e soprattutto le conclusioni del processo stesso) e organizzare così
una fase di ritorno alla comunità (stackeholders, stampa, cittadini, amministratori), al fine di poter
definire la scelta che l’amministrazione ha elaborato in base a quanto definito tramite questo
strumento di democrazia. Questo è avvenuto ex post, durante il convegno finale, il 15 dicembre
2011.
1.6
Tempi e durata del processo partecipativo (date inizio e fine, durata complessiva, ritardi)
Le attività di formazione sono formalmente iniziate a gennaio 2011 e si sono concluse nel mese di
Giugno. Nei mesi di giugno e luglio è proseguito il confronto tra amministrazione e facilitatori per
la stesura dei report, e dopo la stesura dei report l’Amministrazione ha provveduto a raccogliere,
progettare e elaborare una pubblicazione (allegata alla presente) come fase finale del processo:
raccolta in pratica di tutti gli atti, che è divenuta strumento per l’effettuazione della fase di
restituzione del processo partecipato alla comunità. Allo scopo è stato organizzato un convegno
specifico (15 dicembre 2011) , molto partecipato da cittadini, stampa, addetti ai lavori e
amministratori, durante il quale, partendo proprio dalla pubblicazione, è stato illustrato dai
facilitatori il processo svolto con i risultati ottenuti, ed è stato definito dagli Amministratori
(Sindaco) il prosieguo del processo stesso, e cioè la volontà dell’Ente di considerare i risultati
affinchè possano diventare l’oggetto di una procedura pubblica per stimolare l’investimento di
capitale privato, secondo lo schema giuridico della finanza di progetto.
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Cronogramma (GANTT) dei tempi effettivi
2011
1
2
3
4
5
6
6/12
restituzione
Fase I: organizzazione attività e confronto interno
Fase II: stakeholder assessment
Fase III: Trekking Urbano e Open Space Technology
Fase IV: deliberazione pubblica
Fase V : fase successiva al processo – fase di restituzione ritorno dei risultati del processo partecipato e definizione
dell’iter scelto dall’amministrazione , a conclusione del
processo
1.7
Come si inserisce lo specifico processo nelle politiche e nelle modalità d’azione del
proponente, sia rispetto al passato che al futuro, in particolare per quanto riguarda il coinvolgimento
dei cittadini
Lo strumento del processo partecipativo è uno strumento già utilizzato dall’Amministrazione
comunale di Follonica: esperienze precedenti hanno avuto un buon riscontro sulle scelte osservate
dall’ente (vedi Forum del quartieri, Piano strutturale, Progetto Piuss – conclusi, Processo per
revisione del Piano del traffico , processo per le varianti al regolamento urbanistico – in corso).
Questa Amministrazione ha fatto della partecipazione un punto importante per tutti quelle decisioni
sostanziali alla vita dei cittadini, ritenendo la partecipazione uno strumento fondamentale per il
governo di un territorio.
2. IL CONTESTO IN CUI SI E’ SVOLTO IL PROCESSO PARTECIPATIVO
2.1 Elementi conoscitivi elementi significativi per comprendere il contesto e problematicità
La ex Colonia Marina “Luigi Pierazzi” è un imponente edificio situato nella zona di Senzuno, una
"borgata marinara" della vecchia Follonica, uno dei luoghi più suggestivi dell’odierna città.
“I lavori per la costruzione della Colonia Marina iniziarono nella primavera del 1930 e si
conclusero un anno dopo.
La Federazione Provinciale Fascista di Grosseto in data 18 giugno 1931 annunciò l’inaugurazione
della Colonia, che avvenne poi il 19 luglio 1931 (da visionare il filmato dello studio Luce,
presente anche nella rete civica www.comune.follonica.gr.it, nello spazio dedicato alla Colonia”
La Colonia Marina Luigi Pierazzi rappresenta un punto di riferimento importante, un contesto
all’interno del quale molti follonichesi (e non solo) hanno passato almeno una parte della propria
vita. Per questo motivo il Comune di Follonica ha avviato nel corso del 2011 un percorso
partecipato per individuare possibili usi sostenibili della Colonia stessa, attraverso una sorta di
consultazione con i cittadini, cogliendo quel fermento che già da tempo esisteva ed insisteva sulla
Colonia (già nel Progetto Forum Quartieri 2007, processo partecipato per capire le problematiche e
le potenzialità dei quartieri di Follonica, era emersa la necessità di un piano di recupero e
riqualificazione della Colonia, con opzioni sulla destinazione d’uso), scegliendo un percorso
partecipato per avere la possibilità di capire a quale destino legare questa enorme struttura
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affacciata sul Golfo di Follonica, che ha visto tanti bambini scorrazzare, studiare, giocare, mangiare
e divertirsi.
La Colonia Pierazzi è l’unica vecchia colonia rimasta pubblica, cioè di proprietà di un Comune, nel
comprensorio della Val di Pecora: nel corso degli anni la struttura quindi , dopo essere stata
utilizzata per varie finalità (come colonia estiva e scuola), ha accolto e accoglie servizi, attività,
opportunità, che vanno dal sociale, al culturale, alla protezione civile, allo sport, all’assistenza per
"senza fissa dimora" nel periodo invernale, alle emergenze Profughi.
Ma sulla struttura della Colonia sulla quale è opportuno e necessario dover intervenire a livello
strutturale, era anche opportuno fare un ragionamento collettivo, soprattutto per conciliare l’uso
pubblico e la necessità di interventi consistenti.
La Colonia è inserita in un contesto di pineta dunale comunale e di spiaggia demaniale ad uso
libero. La sua ristrutturazione e riqualificazione permetterebbe anche di rafforzare il vincolo
ambientale con la pineta e con il sistema dunale senza alterare paesaggio e/o ambiente.
3. IL PROCESSO PARTECIPATIVO
3.1
Partecipanti (per fasi)
3.2
3.1.1. Chi e quanti
Il numero di partecipanti è variato in funzione delle attività svolte e del grado di coinvolgimento
richiesto.
Si sottolinea che lo stakeholder assessment, come attività di ricognizione e preparatoria al processo
partecipato in senso stretto, ha coinvolto circa 30 persone con interviste semi-strutturate di almeno
30 minuti
Processo partecipativo:
Il Trekking Urbano ha visto la partecipazione di più di 80 persone
L’OST ha visto la partecipazione di più di 40 persone
L’ultimo evento ha visto la partecipazione di circa 35 persone
3.1.2. Come sono stati selezionati
I partecipanti al Trekking Urbano e all’OST sono stati cittadini ordinari e rappresentanti di gruppi
autoconvocati
I partecipanti all’evento deliberativo sono stati un mix di cittadini selezionati sulla base di un
campione rappresentativo e cittadini autoconvocati.
3.1.3. Quanto sono rappresentativi della comunità
Grazie al supporto dell’amministrazione e degli stessi attori si è cercato di coinvolgere la maggior
parte dei “punti di vista” e delle competenze della comunità follonichese.
Gli stakeholders sono stati oggettivamente rappresentativi della comunità perché sono espressione
dei cittadini, delle associazioni e gruppi di interesse locali, autonomamente candidatisi o evidenziati
da altre associazioni o soggetti, e al contempo sono anche espressione (campionamento casuale)
dell’altra parte della popolazione, quella che non si era mai interessata all’argomento “colonia”
(seppur in modo ridotto).
3.1.4. Inclusione, in particolare di minoranze, soggetti deboli o svantaggiati, compresi i
diversamente abili, nonché gruppi sociali o culturali diversi
Il processo ha cercato di coinvolgere associazioni e cooperative sociali rappresentanti di soggetti
svantaggiati (portatori di handicap, stranieri, persone a basso reddito), anche perché le forme di
comunicazione utilizzate durante l’intero processo sono state le più svariate e quindi in grado di
arrivare ai vari target di popolazione
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a.
E’ stato creato uno spazio nella rete civica del Comune c dedicato alla Colonia (ancora
attivo e presente www.comune.follonica.gr.it), nel quale i cittadini navigatori hanno potuto
visionare ogni fase e ogni documento)
b.
Sono stati fatti comunicati e conferenze stampa che hanno permesso una buona visibilità
sulle testate
c.
Sono stati studiate locandine affisse in tutta la città per ogni fase saliente
d.
E’ stata utilizzata anche l’informazione fonica, proprio per ottimizzare la diffusione dei
momenti salienti
3.1.5. La partecipazione paritaria di genere
Nelle attività che hanno previsto la selezione dei partecipanti è stata prestata attenzione alla
partecipazione paritaria di genere.
3.3
Metodi/tecniche impiegati (per fasi)
3.2.1. Elenco degli eventi partecipativi (date effettive)
trekking urbano, Colonia Marina L. Pierazzi, 12 marzo 2011, 11-16;
Open Space Tecnology, Colonia Marina L. Pierazzi, 26 maggio 2011, 19-23
Selezione delle idee, valutazione degli spazi, Colonia Marina L. Pierazzi, 13 giugno 2011,
19-23
Convegno ex post (dopo la conclusione del processo) per la restituzione delle conclusioni
del processo: 15 dicembre 2011
3.2.2. Metodi, tecniche o approcci impiegati
Lo stakeholder assessment, basato sulla metodologia dell’analisi degli attori, ha permesso di
definire una base di conoscenze comune e di avviare una prima riflessione sulle possibili funzioni
da inserire all’interno della Colonia;
Il Trekking urbano, attraverso lo strumento delle passeggiate di quartiere, ha permesso di 1)
prendere coscienza dello stato fisico dell’immobile e del suo intorno, 2) far emergere i punti di
forza e criticità della struttura, 3) far conoscere tra loro i diversi soggetti che avevano espresso idee
nel corso dello stakeholder assessment;
L’OST ha permesso di presentare e discutere le diverse proposte rispetto al futuro uso della
Colonia, favorendo un confronto costruttivo tra i diversi attori in gioco;
La selezione delle proposte da presentare all’amministrazione è stata fatta ispirandosi alla
metodologia del Planning For Real: grazie all’utilizzo di un plastico della struttura (che resta un
lascito concreto per l’amministrazione) i partecipanti si sono confrontati sulla suddivisione degli
spazi, sulle spese e sulle possibili entrate delle proposte di utilizzo fatte.
3.2.3. Congruità dei metodi impiegati con le finalità e l’oggetto del progetto
Le metodologie utilizzate si sono dimostrate efficaci rispetto agli obiettivi da raggiungere.
3.2.4. Il clima degli incontri
I partecipanti hanno lavorato nel corso dei workshop in modo attivo e interessato comprendendo gli
obiettivi e dimostrando grande interesse per il tema in oggetto. Sono stati affrontati tutti i punti di
vista emersi nel corso delle interviste, anche quelli più conflittuali. Tutti gli attori hanno avuto
modo di partecipare e di esprimere opinioni e presentare idee e progetti
3.2.5. Adattamento e flessibilità nella gestione degli eventi partecipativi
Tutte le attività sono state gestite in modo flessibile, per massimizzare l’efficacia del processo
partecipativo.
Il Trekking Urbano e l’OST si basano sull’adattabilità: ai partecipanti è stata lasciata la possibilità
di visitare in modo approfondito alcune aree specifiche della colonia a seconda degli interessi
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dimostrati. Allo stesso modo è stata data la possibilità di dedicare più tempo ad approfondire alcune
idee particolarmente interessanti emerse nel corso del’OST.
Rispetto all’evento, dedicato alla deliberazione, è stato necessario modificare il panel dei
partecipanti. Il bando del Comune invitava i consulenti a coinvolgere anche i cittadini che non
avevano un’idea precostituita rispetto al futuro uso della Colonia.
Per questo motivo sono stati invitati diversi cittadini (selezionati sulla base di un campione
rappresentativo) in modo tale che con la loro partecipazione simulassero la composizione
demografica del comune di Follonica.
Inoltre è stata data la possibilità di autocandidarsi a partecipare a questa attività a tutti quei soggetti
che avevano partecipato alle fasi precedenti del percorso in modo che, in linea con le indicazioni
della Regione Toscana, la composizione finale dei partecipanti fosse per l’80% di cittadini
convocati dal Comune e al 20% di persone autocandidate.
Il mix di queste due componenti consentiva di dare continuità al processo, di non perdere le
informazioni e le idee emerse ma anche di dare voce ai singoli cittadini che non avevano potuto o
voluto esprimersi fino a quel momento.
Va detto che questo meccanismo non ha suscitato particolare entusiasmo nella popolazione:
nonostante i cittadini siano stati invitati con lettera a firma del Sindaco, ricontattati telefonicamente
da operatori del Comune e nonostante sia stato dato ampio risalto all’iniziativa sul sito internet del
Comune e sulla stampa locale, la risposta dei cittadini è stata numericamente bassa. Per questo
motivo è stato deciso di ampliare la partecipazione volontaria anche in quest’ultima fase. In questo
modo è stato possibile confrontare le idee e fare un passo avanti rispetto a quanto emerso fino a quel
momento.
3.2.6. Informazioni ricevute dai partecipanti sui temi del processo e sui suoi scopi; ascolto di
opinioni di esperti e/o portatori di interessi
I partecipanti hanno avuto costanti informazioni, anche perché dall’inizio del processo è stato creato
un apposito spazio nella rete civica dell’ente (www.comune.follonica.gr.it) nel quale tutti (anche i
non partecipanti) hanno potuto visionare qualsiasi tipo di materiale riguardante la colonia (filmati,
pubblicazioni, rassegna stampa completa, comunicati stampa dell’ente, verbali delle varie fasi del
processo, foto, spunti che i cittadini hanno voluto condividere, fino alla pubblicazione finale). Oltre
a questo spazio, i partecipanti hanno potuto essere contattati e contattare liberamente sia l’ufficio
partecipazione dell’ente sia i facilitatori.
Sono stati poi utilizzati altri mezzi di comunicazione, quali le conferenze stampa, i comunicati
stampa, le locandine e l’informazione fonica.
Non sono stati coinvolti esperti esterni proprio perché sia i facilitatori che gli uffici informazione
e comunicazione dell’ente hanno organizzato in modo funzionale il lavoro di supporto .
3.2.7 Inclusività degli eventi partecipativi
A tutti i partecipanti è stata assicurata la parità di espressione e la possibilità di accedere alla
discussione.
3.2.8. Neutralità e imparzialità del processo: le garanzie
La neutralità e l’imparzialità del processo sono state garantite da un Comitato di garanzia
(determinazione n.98 del 7 febbraio 2011). Il comitato è stato informati formalmente di tutti gli
step del processo (ufficio partecipazione dell’ente) , e sono stati organizzati alcuni incontri dove gli
esperti di partecipazione si sono confrontati ( anche all’Interno delle adunanze della terza
commissione consiliare) in più momenti del processo in modo da valutare la qualità della
partecipazione e gli eventuali cambiamenti da introdurre.
3.2.9. Performance: cosa ha funzionato e cosa meno
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La partecipazione dei soggetti autoconvocati ha funzionato bene e ha permesso di confrontare le
diverse posizioni iniziali. Il confronto, molto franco e naturale, ha permesso di fornire al
committente indicazioni chiare rispetto alle aspettative della comunità follonichese.
Un elemento che ha funzionato poco è stata la risposta il coinvolgimento dei singoli cittadini
(campione casuale) che non avevano un’idea precostituita rispetto al futuro uso della Colonia.
Nonostante la diffusione dell’iniziativa sui quotidiani locali, la realizzazione di cartelloni e volantini
diffusi all’interno degli esercizi commerciali, la convocazione del Sindaco e il re-call da parte di
operatori del Comune, su 240 persone contattate (con l’obiettivo di averne circa 80) solo una
quindicina ha preso parte alle ultime fasi del processo.
3.2.10 Il consulente esterno
L’esecuzione e la gestione del processo partecipativo inerente il futuro utilizzo della Colonia
Marina, sulla base delle finalità e delle modalità esecutive definite nel progetto approvato dalla
Regione Toscana, è stato affidato alla Ditta Avanzi, a seguito di una procedura aperta per
l’individuazione del soggetto cui affidare il servizio (8 novembre 2010 – avviata la procedura
aperta)
3.4
Comunicazione e informazione
3.3.1. Le attività di comunicazione rivolte alla comunità interessata, prima, durante e dopo il
processo.
Il processo partecipato è stato supportato dall’ufficio informazione e comunicazione del Comune di
Follonica.
Il processo è iniziato con una Conferenza stampa, per presentare alla città questo strumento di
partecipazione. Sono stati poi effettuati molti comunicati stampa, specialmente legati alle fasi
salienti del processo, e la presenza nella stampa locale è stata consistente (anche on line). E’ stata
aperta, da subito, una sezione dedicata alla Colonia, all’interno della rete civica
www.comune.follonica.gr.it,: questa sezione ha raccolto tutto quello che ha riguardato il processo
foto, locandine per informare sugli eventi, rassegna stampa, comunicati stampa, contributi dei
cittadini, verbali degli incontri, deliberazioni riguardanti l’argomento, filmati storici, pubblicazione
con gli atti del processo partecipato).
Oltre a questo, ogni evento specifico è stato promosso attraverso la realizzazione di comunicati
stampa, volantini e inviti.
I comunicati stampa hanno una buona diffusione (organi di stampa, mailing list, twitter profilo
dell’Ente, sito mobile dell’Ente).
Restituzione
3.4.1. ‘Restituzione’ degli esiti degli eventi partecipativi ai partecipanti e/o alla comunità alla fine
del processo.
La restituzione delle attività in itinere è avvenuta con il supporto della stampa e attraverso il sito
internet del Comune di Follonica (http://www.comune.follonica.gr.it/colonia/): al termine di ogni
evento è stato pubblicato un verbale sul sito internet del Comune di Follonica: i partecipanti
avevano la possibilità di segnalare ai facilitatori eventuali dimenticanze o errori riportati.
Ma il momento più importante di restituzione degli esiti è stato l’evento del 15 Dicembre, quando si
è tenuto un incontro nei locali della Colonia Marina al quale hanno partecipato gli stakeholders e
tanti cittadini intervenuti per ascoltare le conclusioni del processo partecipativo, conclusioni
elaborate dagli incaricati della società Avanzi e commentate dal Sindaco e dagli intervenuti.
In occasione di questo ultimo incontro, è stata presentata e distribuita una pubblicazione quale
sintesi del processo, contenente la raccolta degli atti e delle fasi procedimentali che hanno portato
alle proposte emerse a conclusione del processo, dei verbali e di eventuali materiali di supporto
utilizzati o presentati nel corso degli incontri.
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Successivamente a questo momento, l’amministrazione ha pubblicato un Avviso per sollecitare
proposte di finanza di progetto per la Colonia marina (deliberazione di G.M. n.32 del 28.02.2012),
proprio in conseguenza al processo partecipato oggetto della presente rendicontazione. Nell’avviso
sono state esplicitate le proposte conseguenti al processo partecipato come indirizzi di utilizzo
all’interno dei quali poter formulare all’amministrazione le proposte imprenditoriali.
3.5
Monitoraggio ex post
3.5.1. Meccanismi o procedure di monitoraggio ex post che coinvolgano i partecipanti in merito alla
attuazione delle decisioni assunte.
Già durante il convegno, molti partecipanti sono intervenuti a seguito dell’intervento del sindaco.
Ovviamente l’azione dell’ente sarà controllabile ex post, anche in conseguenza dell’Avviso
pubblicato dall’ente in data 28.02.2012, e successivamente alle proposte che realmente arriveranno
all’amministrazione. L’Amministrazione, comunque, organizzerà incontri periodici aperti a tutti i
partecipanti durante i quali renderli edotti sull’ iter decisionale esplicitato e già in fase di attuazione
(vedi avviso). A tal fine sarà costituito un gruppo rappresentativo dei partecipanti con compiti di
monitoraggio dell’iter dei lavori di ristrutturazione.
3.6
Difficoltà eventualmente insorte
Le uniche difficoltà hanno riguardato la convocazione dei cittadini che non avevano una posizione
preesistente rispetto all’inizio del processo. Le soluzioni adottate sono descritte nel paragrafo 3.2.5
3.7
Le risorse impiegate (input)
3.7.1 Descrizione delle:
3.7.1.1. risorse logistiche ed organizzative (attrezzature, i locali o spazi,le tecnologie, le attività di
registrazione audio/video)
Gli eventi pubblici del processo partecipato si sono tenuti presso la Colonia marina.
3.7.1.2. risorse umane (esperti coinvolti, unità di personale, volontari)
Oltre ai due facilitatori, sono state costantemente impegnate, in tutte le fasi del processo, la Dr.ssa
Noemi Mainetto, quale Funzionario dell’Ufficio Informazione e Comunicazione e l’Istruttore
Direttivo Monica Del Viva dello stesso ufficio. Ma in generale tutto l’Ufficio Informazione e
comunicazione è stato coinvolto nelle varie fasi (telefonate, lettere, inserimenti nella rete civica,
ecc)
3.7.1.3. altro
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Tabella 1. Risorse economiche: Schema riassuntivo dei costi preventivati ed
effettivi sostenuti nel progetto
Voci
Consulenze
esterne
Facilitatori
Associazioni
--------Totale parziale
Esperti
Attrezzature*
a) costo
preventivato
nella richiesta di
sostegno
Euro
18.000,00
b) costi effettivi a
consuntivo
Euro
15.000,00
500,00
2.400,00
===
Sedie
Plastico
€
810,00
€ 1.440,00
Totale 2.250,00
Differenza costi
preventivati/effettivi
Cifre assolute e %
(a-b): a x 100
Euro 3.000,00
16,66%
(economia di spesa)
500,00
100%
150,00
6,25% (economia di
spesa)
Locali
=====
======
Costi per
partecipanti
300,00
330,00
30,00
10%
3.000,00
=====
3.000,00
100%
Foto, registrazione
audio, video
Stampa Locandine €
505,40
Diffusione € 240,00
Infor. Fonica € 252,70
Stampa opuscolo
€ 943,80
Comunicazione,
informazione
(elencare azioni e
relativi costi)
-----------Totale
4.500,00
Altro
(pulizie locali)
======
386,26
28.700,00
19.908,16
=====
2.558,10
56,84% (economia di
spesa)
Totale € 1.941,90
386,26
100%
Altro (specificare)
Totale generale
8.791,84
30,63 % (economia
di spesa)
* Il costo a carico del progetto non può superare il 10% del costo complessivo
(incluso eventuale software)
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AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE
Tabella 2. Sintesi delle risorse economiche coinvolte nel progetto
a) Sostegno
attribuito
ex lr 69/07
Risorse
economiche
(dalla tabella
1)
€ 20.000,00
b) Risorse
proprie a
consuntivo
(richieste solo
per enti
locali) e %
prevista
€ 4.359,51
21.79%
c) Totale
costo
effettivo del
progetto
€ 19.908,16
% risorse
proprie sul
costo
totale, a
consuntivo
(b/a) x 100
21.89%
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AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE
Tabella 3. Costi e fatture
Voci
Fornitore
Prestazione/acquisto
Consulenze
esterne
Attrezzature
Avanzi srl
Prestazione
Il Nodo
Prestazione
Avanzi srl
Prestazione
Nota di credito
Il Pirata
Prestazione
Lab Graf
Prestazione
Lab Graf
Prestazione
“
Costi per
partecipanti
Comunicazione,
informazione
“
€ 15.000,00
n.
Data
fattura
42
01/09/2011
1
€
872
31/12/2011
2
41
56
01/09/2011
27/10/2011
3
4
189
02/12/2011
5
importo
810,00
€ 1.500,00
-€
60,00
Tot. € 1.440,00
€
330,00
n. progressivo
€
336,00
209
26/05/2011
6
€
1.113,20
547
27/12/2011
7
15
30/05/2011
8
1
09/01/2012
9
(943.80 opuscolo +
169.40 locandine)
“
Athena
Prestazione
“
Athena
Prestazione
€
€
168,00
84,70
(parte del totale di euro
254.10
relativo
alla
fattura in questione)
“
Il Nodo
Prestazione
€
240,00
192
31/03/2011
10
Poliservice
Prestazione
€
138,85
269A
31/05/2011
11
“
Poliservice
Prestazione
€
99,18
322A
30/06/2011
12
“
Poliservice
Prestazione
€
148,23
543A
31/12/2011
13
Altro
(pulizie locali)
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AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE
3.7.2. Valutazione della congruità delle risorse all’efficacia complessiva del processo e ai risultati
ottenuti.
Le risorse impegnate sono state sufficienti rispetto al processo e anche rispetto ai risultati ottenuti.
Di fatto il processo, inizialmente più costoso, è stato reso meno costoso proprio grazie all’utilizzo di
tecniche e strumenti efficaci, svolti direttamente dai facilitatori o dagli uffici dell’ente e quindi a
costi inferiori.
4. L’ESITO DEL PROCESSO (outcome)
4.1 Il grado di soddisfazione dei partecipanti
I facilitatori sono sempre stati a disposizione dei partecipanti alle attività e dell’amministrazione
comunale. L’obiettivo era quello di tenere costantemente monitorata l’aderenza delle attività alle
aspettative degli attori coinvolti.
Al posto dei questionari, si è scelto di utilizzare lo strumento dell’intervista e del dialogo per
presentare eventuali criticità riscontrate e per individuare azioni correttive efficaci. In questo senso
la convocazione periodica della commissione di garanzia, la realizzazione di incontri di
aggiornamento con alcuni componenti della giunta e la realizzazione di incontri specifici con attori
che lo chiedessero è stata intesa come strumento di monitoraggio dell’efficacia del percorso di
partecipazione.
4.2 Il grado di conseguimento degli obbiettivi
Il processo ha raggiunto gli obiettivi per i quali era stato attivato, nell’intento di costituire un
laboratorio di progettazione partecipata rispetto al recupero e all’utilizzo della Colonia.
La cittadinanza è stata coinvolta nell’individuare ed elaborare una proposta concreta di utilizzo
sociale della Colonia Marina.
Dall’analisi della sostenibilità economica del progetto di ristrutturazione è emersa la difficoltà di
reperimento delle risorse finanziarie; per questo l’amministrazione comunale ha ipotizzato
l’indizione di un bando di gara per individuare un soggetto privato interessato ad affrontare
l’investimento del restauro dell’immobile che, una volta ristrutturato secondo un progetto stabilito,
rimarrebbe di proprietà pubblica in concessione al privato che ha eseguito o lavori.
4.3 Risultati (indicatori) prefissi e risultati (indicatori) conseguiti nel progetto
Tabella n. 4: Risultati previsti e risultati conseguiti
Risultati
conseguiti
Risultati
Indicatori
Livello di conoscenza
del
processo
e
divulgazione
alla
popolazione (in itinere
ed ex post)
rete civica
Comunicati
Conferenze
stampa
Rassegna stampa
Valore
numerico
Livello
coinvolgimento
popolazione
- n. associazioni e
gruppi
di
interesse
contattati
%
partecipanti
almeno ad un evento
(rispetto ai contatti)
Valore numerico
di
della
Indicatori
- Rete civica aggiornata
e
continuamente
in
movimento.
-n. 6 comunicati
n.
1
conferenza
stampa
- n. 65 articoli in
rassegna stampa
-n.93 (escluso il panel
casuale)
- 85%
4.4. L’influenza sulle scelte o politiche oggetto del processo
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Le scelte dell’ente sono scaturite dal processo, nel senso che , grazie alla perfetta conoscenza di
tutte le fasi del processo, alle quali l’amministrazione non ha partecipato direttamente, è stato
possibile per gli amministratori valutare le opzioni affinchè gli spunti dei cittadini avessero un
seguito. A tal fine infatti l’amministrazione ha deciso di procedere cercando di stimolare il capitale
privato, nell’oggettiva difficoltà congiunturale del momento . Le procedure saranno attuate secondo
lo schema giuridico della finanza di progetto, ed il progetto sarà proprio quello definito dal processo
partecipato.
4.5 Impatto sulla comunità
La comunità ha espresso diverse percezioni sul futuro della colonia. Inizialmente è stato
messo in discussione lo scopo sociale, deciso dall’Amministrazione già nel programma di mandato,
e la posizione dell’alienazione ha comunque arricchito il processo, offrendo uno spunto più basato
sull’economia che sul sentimento. Questa apertura probabilmente ha strutturato una consapevolezza
forse un po’ offuscata: per operare ristrutturazioni è necessario un impegno economico che i bilanci
pubblici non possono avere. Da lì le varie sensibilità hanno incominciato a ragionare in un’ottica di
“autofinanziamento”.
5. EVENTUALI ALTRI ELEMENTI UTILI
La fase della restituzione delle conclusioni del processo è risultata funzionale sia
all’amministrazione che ai partecipanti e all’intera popolazione: formalizzare un opuscolo con gli
atti può servire da monitoraggio ex post anche spostato negli anni e può essere un valido elemento
per definire la bontà del principio della partecipazione e delle conseguenze attuative.
6. QUALCHE CONSIGLIO PER CHI VOLESSE INTRAPRENDERE UN
PROCESSO PARTECIPATIVO SIMILARE
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Relazione Finale del processo partecipativo