ART34_IV_Layout 1 21/07/2010 17.20 Pagina 1 Periodico trimestrale dell’Associazione nazionale degli organismi per il diritto allo studio universitario. Anno XI - n. 2 Progettare un altro futuro Flavio Rodeghiero sulla dimensione europea del Diritto allo Studio Un campus grande come l’Europa Il Forum Europeo di Padova “YoUniverCity” Borse di studio al Nord e al Sud Appello del Presidente ANDISU sui fondi stanziati per il 2010 Normative Il Bilancio sociale spiegato da Marco Grumo Intervista Giovanni di Pilato e l’Ardsu Basilicata: «ottimizziamo l’uso delle risorse» «I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.» ART34_IV_Layout 1 21/07/2010 17.20 Pagina 2 IN QUESTO NUMERO 3 E DITORIALE Progettare un altro futuro di Flavio Rodeghiero D ALLE SEDI 11 P RIMO PIANO 4 EDUCatt: più libri per tutti di Velania La Mendola IL FORUM EUROPEO Un campus grande come l’Europa a cura dello Staff di Forum 2010 14 I NTERVISTA A... GIOVANNI DI PILATO Università e Regione insieme per il DSU a cura di Maria Villano 7 Borse di studio al Nord e al Sud di Maurizio Natali n ORMATIVE 8 E VENTI DALLE SEDI 16 Trasparenza e dialogo con il Bilancio sociale Trieste Milano Venezia Puglia a cura di Velania La Mendola a cura di Maria Villano Periodico trimestrale dell’Associazione Nazionale degli organismi per il Diritto allo Studio Universitario Anno XI - n. 2 Direttore responsabile: Luigi Sotgiu Redazione, progetto grafico e impaginazione: Studio Editoriale EDUCatt - Largo Gemelli 1, 20123 Milano Hanno collaborato a questo numero: Giovanni Di Pilato, Angelo Giornelli, Marco Grumo, Velania La Mendola, Maurizio Natali, Carmela Pierini, Flavio Rodeghiero, Staff Forum 2010, Maria Villano. Un grazie in particolare a: Esu Padova, EDUCatt, Ardsu Basilicata. Stampa: Litografia Solari, Peschiera Borromeo (Milano) web: www.andisu.it e-mail redazione: [email protected] Foto di copertina: Fonte: www.newzar.wordpress.com (part.) Registrazione presso il tribunale di Cagliari n. 5 del 2 febbraio 2000 ART34_IV_Layout 1 21/07/2010 17.20 Pagina 3 EDITORIALE Progettare un altro futuro Nuove risorse per rilanciare il capitale umano nell’ottica del Diritto allo Studio nella dimensione europea, partendo dal Forum Europeo di Padova: un invito alla diffusione delle buone pratiche verso l’eccellenza. di Flavio Rodeghiero l Diritto allo Studio come espressione della cittadinanza europea: sono proprio gli scenari socio-economici internazionali che, mentre richiedono maggiore rigore nelle politiche di bilancio, impongono urgentemente di trovare risorse per rilanciare il capitale umano, intellettuale e culturale come unica risorsa veramente non rinnovabile. Le buone pratiche e le eccellenze che a livello europeo stanno producendo risultati concreti possono essere diffuse e valorizzate nell’ottenimento di questo scopo: sono queste le idee di fondo su cui viaggia la preparazione del Forum Europeo 2010, e il motivo per cui è stato assegnato a Padova. Un grande sforzo congiunto di ECStA, ANDISU e della segreteria organizzativa dell’Esu di Padova, alla quale è demandato il coordinamento, per un appuntamento che, dal 30 settembre al 3 ottobre, creerà a Padova il luogo della riflessione, la zona franca dei progetti, l’opportunità di un patto con le politiche italiane ed europee per far crescere tutte le potenzialità legate allo studio. Per quanto riguarda il livello nazionale, è importante ripensare il rapporto tra Enti per il Diritto allo Studio, università e governace regionali che il nuovo federalismo rilancia, e riflettere sui necessari adeguamenti della legge 390/1991 mentre si discutono i nuovi assetti di riforma dell’università. È nei momenti di crisi che è necessario far appello e incrementare tutte le risorse legate alla conoscenza, all’innovazione, alla possibilità di crescere progettando un altro futuro. È solo così che possiamo sperare di sfilarci dall’angolo in cui si è cacciato un sistema che, per troppo tempo, ha considerato i servizi alla cultura e allo I Chi è Flavio Rodeghiero è componente del Comitato Esecutivo ANDISU e commissario straordinario dell’Esu Padova. studio tutt’altra cosa rispetto all’economia, la ricchezza, qualcosa di totalmente disgiunto dal raggiungimento del sapere, i processi finanziari come rendita e non come investimento sullo studio, sul sapere e sulla ricerca. Chi ha scommesso su questa idea facile dei rapporti socioeconomici è oggi deluso. ECStA, ANDISU ed Esu Padova propongono di ripartire dall’unico capitale “cartolarizzabile” con un rientro certo. È la formazione delle competenze, dicono gli economisti, lo scrigno e il forziere che ci restituisce moltiplicati i nostri risparmi. Non c’è paragone, il rendimento medio privato di un anno di istruzione è infatti dell’8,9% (ricerca di Federico Cingano e Piero Cipollone per Bankitalia). A Padova l’Esu con i suoi 1600 posti letto, le strutture di recente ampliate e adeguate, il suo milione e mezzo di pasti l’anno serviti nelle ristorazioni e i tanti spazi di orientamento, lettura, socialità, dedicati agli studenti punta a rafforzare, con l’appuntamento di fine settembre-ottobre, la rete e l’alleanza per lo studio chiamando in causa le migliori energie culturali, imprenditoriali, politiche e, naturalmente, giovanili. Arriveranno oltre mille Erasmus a portarci la freschezza delle altre esperienze europee, ed il prologo sportivo, remiero e rugbistico per Nationes, rafforzerà la fraternità. È importante quindi che tutti gli Enti, soci di ANDISU in particolare, possano rappresentare la loro massa critica di competenze e buone pratiche perché l’innovazione dei modelli sia in linea con l’evoluzione positiva desiderata. Vi aspettiamo e diciamo grazie a tutti quelli che, anche molto lontano n da Padova, stanno lavorando al Forum. ART34_IV_Layout 1 21/07/2010 17.21 Pagina 4 Un campus grande come l’Europa Il Forum Europeo per il Diritto allo Studio, quest’anno intitolato YoUniverCity, si svolgerà a Padova dal 30 settembre al 3 ottobre, un incontro fondamentale per fare il punto sul futuro dei giovani attraverso le risorse universitarie. a cura dello staff di Forum 2010 a priorità del Forum Europeo per il Diritto allo Studio affidato per il 2010 a Padova – che quest’anno avrà il titolo di YoUniverCity – è quella di rafforzare le politiche e le sensibilità attorno al sostegno e ai servizi rivolti a chi è dentro un percorso accademico. Non solo progetti, colloqui e convegni, ma un luogo per stringere un patto vincolante col mondo politico, imprenditoriale e dell’associazionismo per tirare la volata al futuro dei giovani. Perché, proprio in tempi di crisi, l’unica risorsa veramente non rinnovabile è quella umana, culturale e intellettuale: non ci si può permettere di disperderla. Attorno a questo focus si sta organizzando il Forum che, dal 30 settembre al 3 ottobre, porterà nel Veneto e a Padova oltre mille Erasmus da tutta Europa, migliaia di matricole, esponenti del mondo della cultura e dell’impresa, testimonial che sono volti e firme noti a livello internazionale. Accanto al “core business” di YoUniverCity c’è la promozione a tutti i livelli del Diritto allo Studio, una grande festa in un campus esteso a tutta la città: i concerti di musica classica e rock accanto a conferenze e teleconferenze di personaggi amati, letti e seguiti, da Andrea Camilleri a Philippe Daverio, con alcune sorprese che saranno annunciate nella tappa finale di avvicinamento al Forum, a metà settembre. Un ruolo importante avrà anche lo sport, che costituirà il prologo della festa: le regate e i raggruppamenti di rugby per Nationes, in L ART34_IV_Layout 1 21/07/2010 17.21 Pagina 5 PRIMO PIANO In alto a sinistra una sala studio della Residenza Ceccarelli; in basso la mensa Ristoragripolis; sopra uno studente nella sala computer della Residenza Ceccarelli. un Veneto che nel canottaggio e nella palla ovale eccelle. Sport del resto nati nei college e nei campus, momenti di aggregazione e fraternità che non conoscono barriere. L’Esu di Padova, assieme ad Andisu ed ECStA, ha voluto che a fine giugno il momento di annuncio di questo appuntamento europeo fosse un evento esso stesso: nel cuore della città dieci famosi e giovani street artists hanno animato con i loro graffiti, tra municipio e antica sede dell’ateneo, il centro storico. Un modo per marcare questo Forum nella cifra del talento e della creatività di una generazione nuova. È imperniato sul tema “Generazione Europa, Diritto allo Studio e cittadinanza europea” uno dei momenti centrali di apprendimento, con la presenza della Commissaria europea alla cultura Androulla Vas- siliou, di europarlamentari e dei rappresentanti di ECStA. Un’università grande come la città, una città grande come la sua università: il tema della compenetrazione e della con-fusione tra studio, servizi allo studio e territorio attraversa tutta questa edizione del Forum. Per questo i sindaci italiani, ma anche i sindaci e i rappresentanti dei Town Councils di Boston, Nancy, Friburgo, Coimbra, Iasi e Zara incontreranno i giovani e i responsabili europei del Diritto allo Studio. Il Diritto allo Studio proprio come diritto di cittadinanza sarà sempre in collegamento, durante la quattro giorni, con i temi della lotta a ogni forma di esclusione sociale in questo anno 2010 che è l’anno europeo per la lotta alla povertà. La negazione del diritto a crescere e formarsi accademicamente ART34_IV_Layout 1 21/07/2010 17.21 Pagina 6 come categoria dell’impoverimento sarà tematizzata e affrontata da relatori e scrittori, da giuristi e ricercatori. Un Forum che guarda al futuro ma che include tutta la grandezza del passato: i relatori di Cambridge e della Sorbona tireranno questo filo che lega lo studio e il diritto a studiare nel suo cammino evolutivo. È forte l’impegno del tessuto produttivo veneto e italiano che sbarca al Forum 2010 con personalità, progetti e risorse: da Confindustria a consulenti di primo piano di istituti di credito, dai ricercatori alle associazioni, i panel di carattere economico produrranno partnership e progetti spendibili nell’immediato futuro. Sulla qualità dei servizi allo studio e l’esigenza di ampliarne la portata in linea con gli standard europei si misureranno esperti di innovazione e gestione italiani e stranieri. E, soprattutto, saranno gli stessi ospiti del Forum, a partire dagli studenti, a misurare, assaggiare, toccare, vivere tutto ciò che a Padova può offrire la rete dei servizi allo studio dell’Esu. Con un generoso contributo di altre Regioni italiane, saranno allestiti anche stand di degustazione di prodotti tipici regionali che renderanno gradevole ogni pausa tra un convegno e un concerto. Perché, assieme allo sport e alla buona tavola, la musica sarà presente in ogni angolo della città, musica a tutte le ore e per tutti i gusti: dal rock e dal melodic pop delle band giovanili universitarie ai concerti dell’Orchestra di Padova e del Veneto, dal barocco che risuonerà in molti angoli e chiese storiche fino al concerto di chiusura al Gran Teatro, con alcuni protagonisti della scena rock. Ci penserà la goliardia, ben radicata anche a Padova, a ricordare ai giovani ospiti quanto sia importante, oltre alla riflessione e all’impegno, far festa, farla con quel gusto di dissacrante guasconaggine che, in modo intelligente, ribalta i ruoli e sa sdrammatizzare anche i punti critici. Un forum dei giovani pensato e animato dalle loro associazioni, un appuntamento consegnato a tutta la comunità che studia e che considera lo studio la leva formidabile per fare futuro. Vi aspettiamo e un grazie ai tanti, tantissimi che da tutto il mondo ci stanno dando n una mano preziosa. IL COMITATO ESECUTIVO per approfondire Il 20 maggio si è riunito il Comitato Esecutivo ANDISU presso l’Esu Padova. Tra i punti all’ordine del giorno largo spazio è stato dato al Forum Europeo per il Diritto allo Studio. A introdurre l’argomento è stato Giorgio Sbrissa, Direttore Generale di Esu Padova, che ha presentato il dossier sul Forum dando rilievo alla campagna di comunicazione: in particolare il titolo dell’evento, YoUniverCity, condensa tre concetti che saranno ampiamente sviluppati nel corso del Forum: You = importanza della persona Univer = l’università e la persona considerata in tutti i suoi aspetti City = importanza di creare un’integrazione tra lo studente e la città ANDISU ha deciso poi di mettere a disposizione 15 500 euro da destinare ai premi e al rimborso viaggi per i vincitori dei concorsi “Total Art 2010” e “Esu PD Unimusic Live 2010”. L’Esu Padova metterà a disposizione 160 posti nelle sue strutture per l’accoglienza agli studenti fuori sede, mentre ANDISU stanzierà 3200 euro per contribuire alle trasferte degli studenti che vorranno partecipare. Il presidente ECStA (European Council for Student Affairs), Norberto Tonini, ha confermato la disponibilità alla collaborazione e al coinvolgimento dei rappresentanti degli studenti. ART34_IV_Layout 1 21/07/2010 17.21 Pagina 7 PRIMO PIANO Borse di studio al Nord e al Sud Il Presidente ANDISU manifesta la preoccupazione circa i contributi nazionali per le borse di studio i cui fondi non riescono a coprire le esigenze di tutti gli studenti aventi diritto, soprattutto al Sud dove le richieste sono maggiori. di Maurizio Natali n recente articolo pubblicato sul “Sole 24 ore” lo scorso 7 giugno (di Maria Chiara Voci) ha fotografato una situazione preoccupante, che potrebbe diventare drammatica, per quanto riguarda i contributi nazionali per le borse di studio: a fronte dei 246 milioni stanziati quest’anno (cifra raggiunta grazie a un finanziamento aggiuntivo una tantum di 135 milioni), nel 2010 saranno disponibili 100 milioni di euro, che nel 2011 potrebbero scendere addirittura a 76 milioni. Un problema aggiuntivo per l’Italia – che già risulta in pesante svantaggio rispetto alle medie europee, se si pensa che la spesa per le borse di studio supera il milardo l’anno in Francia e Germania, mentre in Italia non arriva nemmeno ai 500 milioni – è l’enorme sproporzione tra il Nord e il Sud, dove – eccettuate alcune regioni – riesce a beneficiare della borsa di studio soltanto uno su due studenti aventi diritto: non tutte le regioni, infatti, sono in grado di integrare i fondi nazionali con risorse proprie per garantire la copertura del fabbisogno. Consapevole delle problematiche peculiari del Diritto allo Studio, ANDISU – che ad oggi riunisce il 90% degli enti per il Diritto allo Studio italiani – si è già fatto portatore di proposte e stimoli durante l’audizione sostenuta in Senato lo scorso 16 febbraio e torna a invitare il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca a trovare nuove soluzioni che permettano il pieno soddisfacimento dell’articolo 34 della nostra Costituzione, garantendo almeno la continuità della erogazione delle borse di studio, così come, peraltro, prevede il n DPCM 9 aprile 2001 art. 16 comma 8. U ART34_IV_Layout 1 21/07/2010 17.21 Pagina 8 Trasparenza e dialogo con il Bilancio sociale Il professore Marco Grumo, che ha collaborato alla stesura delle linee guida sul Bilancio sociale degli enti non profit dell’Agenzia per le Onlus, spiega i benefici del Bilancio sociale per un ente per il Diritto allo Studio. a cura di Maria Villano arco Grumo è membro dell’Academy of Management (USA), del Comitato scientifico di ALTIS Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e membro del comitato scientifico per la stesura delle linee guida sul Bilancio sociale degli enti non profit dell’Agenzia per le Onlus (Authority italiana per le aziende non profit). In questa breve intervista spiega il valore che il Bilancio sociale – come strumento di misura, di dialogo, ma anche e soprattutto di miglioramento – può rivestire per un Ente per il Diritto allo Studio. M Quali sono gli aspetti peculiari di un Bilancio sociale che lo differenziano da un Bilancio tradizionale? Il Bilancio sociale esprime tutto ciò che i numeri non possono descrivere: l’identità di un’azienda, la strategia, il contributo sociale e di missione che l’organizzazione offre alla realtà circostante. Oggetto del Bilancio sociale, in definitiva, è l’analisi delle relazioni positive che un’azienda (o un ente) è stata in grado di instaurare a vantaggio degli utenti finali: relazioni che sono sia interne – con il personale che vi opera –, sia esterne – con tutti i portatori di interesse, dai fruitori dei servizi e dei prodotti offerti a tutti quei soggetti coinvolti nella sua attività –. L’identità, le relazioni, la missione e il contributo sociale ed economico generato da un’organizzazione non possono essere in alcun modo espressi in un Bilancio tradizionale: per instaurare un dialogo con tutti gli Chi è Marco Grumo è membro del comitato scientifico per la stesura delle linee guida sul bilancio sociale degli enti non profit dell’Agenzia per le Onlus. ART34_IV_Layout 1 21/07/2010 17.21 Pagina 9 NORMATIVE stakeholders il Bilancio sociale è uno strumento fondamentale che proietta in avanti l’organizzazione. Perché un Ente per il Diritto allo Studio dovrebbe dotarsi di un Bilancio sociale? Un Ente per il Diritto allo Studio ha una serie di interlocutori cui si trova a dover rendere conto: da una parte, usufruendo anche di risorse pubbliche, deve dar conto del corretto impiego delle stesse; dall’altra ogni Ente è inserito sempre in un sistema più ampio, che è quello dell’Università e della comunità circostante con cui collabora strettamente. Tutte queste relazioni possono essere efficacemente rappresentate da un Bilancio sociale, che permette inoltre di instaurare una comunicazione trasparente con i diretti fruitori dei servizi offerti: in particolare gli studenti e le loro famiglie, ma non solo. Il Bilancio sociale non è dunque semplicemente uno strumento di rendicontazione, ma un modo per rappresentare ciò che si è fatto attraverso misure critiche di relazione, che permettano all’Ente di stabilire anche quali sono gli obiettivi ancora da raggiungere e quali i punti su cui è necessario lavorare per migliorarsi. Che tipo di validità può avere all’esterno un bilancio di questo tipo? Il Bilancio sociale è senza dubbio uno strumento di trasparenza che va a vantaggio della credibilità dell’organizzazione e dell’instaurazione di una costante e proficua relazione di collaborazione con la realtà esterna. Chi decide di intraprendere questo tipo di percorso – impegnativo ma utilissimo – ha già scartato la strada dell’autoreferenzialità e ha deciso di mettersi in un dialogo costruttivo con la realtà esterna per migliorarsi continuamente. Quali possono essere altri effetti positivi creati, anche all’interno della stessa azienda, dall’esistenza di un Bilancio sociale? Il Bilancio sociale finisce per creare un circolo virtuoso all’interno della stessa organizzazione, poiché implica un’analisi completa dell’azienda, dei suoi valori, della sua strategia e dei risultati raggiunti, favo- ART34_IV_Layout 1 21/07/2010 17.21 Pagina 10 rendo una chiarificazione complessiva degli obiettivi e di conseguenza una maggiore consapevolezza da parte di tutti coloro che lavorano al suo interno. La possibilità offerta dal Bilancio sociale di migliorare il proprio sistema di pianificazione e di controllo di gestione è il punto da cui l’azienda può ripartire ogni volta, stabilendo via via nuovi obiettivi e risolvendo gli eventuali punti critici a favore dei destinatari ultimi delle attività. Quali punti di riferimento può trovare un Ente per il Diritto allo Studio che decida di intraprendere il percorso del Bilancio sociale? È attualmente disponibile la pubblicazione Linee Guida per la Redazione del Bilancio Sociale delle Organizzazioni Non Profit, un voume che contiene le linee stilate dall’Agenzia per le Onlus in collaborazione con Altis (Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) che costituiscono attualmente il riferimento più moderno a livello italiano. Manca ancora la scheda dedicata agli Enti per il Diritto allo Studio, per la redazione della quale un modello significativo potrà essere proprio il Bilancio di missione pubblicato da EDUCatt – Università Cattolica di Milano, che è di fatto il primo Ente per il Diritto allo Studio italiano a basarsi sulle Linee Guida per la compilazione, rispettandole peraltro al lin vello massimo possibile (livello A+). Per saperne di più Per maggiori informazioni sulle Linee Guida per la Redazione del Bilancio Sociale delle Organizzazioni Non Profit vai su www. agenziaperleonlus.it ART34_IV_Layout 1 21/07/2010 17.21 Pagina 11 DALLE SEDI EDUCatt: più libri per tutti Lanciato a Milano il primo bookcrossing universitario, nato dalla collaborazione di EDUCatt con la Biblioteca dell’Università Cattolica di Milano e la partnership con il Salone del Libro, Radio Rai e la Cattedra del Laboratorio di Editoria. di Velania La Mendola er la prima volta viene presentata al Salone Internazionale del libro di Torino la serie dei “Quaderni” nata dal Laboratorio di editoria dell’Università Cattolica che trova i suoi argomenti nel mondo dell’editoria letteraria: partendo dalla sperimentazione in aula, ciascun volume è il frutto di una vera e propria officina editoriale, un piccolo laboratorio artigiano che ha consentito, nel corso dei dieci numeri che compongono ad oggi la collana, un’esperienza di progettazione e cura editoriale a giovani e appassionati studenti. Tra i titoli dei “Quaderni del Laboratorio di editoria” Libri e scrittori di via Biancamano. Casi editoriali in 75 anni di Einaudi (EDUCatt, Milano 2009), una raccolta di saggi che ruota attorno agli autori e al catalogo dello Struzzo, il regno del principe dell’editoria Giulio Einaudi, la cui figura è stata ricordata nella sala rossa del Lingotto il 14 maggio attraverso la voce di protagonisti del mondo einaudiano di ieri e di oggi: Ernesto Ferrero, direttore del Salone, Guido Davico Bonino, Mauro Bersani, Giovanni Tesio e l’attesissimo Sebastiano Vassalli, davanti una platea di circa 350 persone, studenti, appassionati, ed anche l’attuale presidente della casa editrice torinese Roberto Cerati. Un dibattito ricco e vivace, che prendendo avvio dagli studi condotti sulle carte d’Archivio Einaudi e pubblicati nel volume, ha fornito diversi spunti di discussione ed anche qualche polemica, in particolare quella scatenata da Davico Bonino per la stoccata tirata a P In alto Maria Grazia Mazzitelli, direttrice editoriale della Salani, mentre firma una copia di Harry Potter, il primo libro liberato nel bookcrossing. ART34_IV_Layout 1 21/07/2010 17.22 Pagina 12 Gian Arturo Ferrari, ex direttore della Mondadori Libri, che ha dichiarato che «il libro buono è quello che si vende» e a cui Davico ha risposto con la citazione di Thomas Fuller usata da Carlo Carena nella presentazione al volume: «La cultura ha guadagnato più che tutto i libri da cui gli stampatori hanno perso», polemica che è continuata sui quotidiani nazionali. L’ultimo numero della collana, invece, Non è un caso che sia successo. Storie editoriali di best seller è stato presentato il 12 maggio in Università Cattolica, durante la lezione aperta del Laboratorio di editoria con ospite la direttrice editoriale della Salani, Maria Grazia Mazzitelli, madrina tra l’altro del primo bookcrossing universitario italiano promosso dalla Biblioteca d’Ateneo con EDUCatt e dal titolo Sosteniamo la lettura, avviato nell’occasione e che continuerà nei prossimi mesi. L’iniziativa è nata in collegamento con la giornata nazionale della lettura del 23 maggio e ha infatti ricevuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Presenti all’evento anche altri ospiti d’eccezione, come la scrittice Marta Moraz- Le foto di “Sosteniamo la lettura – Bookcrossing in Università Cattolica” sono di Andrea Aschedamini (www.andreaaschedamini.com), partner dell’iniziativa. In alto a sinistra i libri della collana “Quaderni del Laboratorio di editoria” presentati alla Fiera del Libro di Torino. In basso a sinistra una delle cartoline per le richieste di lettura degli studenti. Nell’altra pagina, in alto a destra un momento dell’inaugurazione del bookcrossing durante la lezione aperta del Laboratorio di editoria del prof. Roberto Cicala. ART34_IV_Layout 1 21/07/2010 17.22 Pagina 13 DALLE SEDI zoni, lo storico di editoria Gian Carlo Ferretti, l’ex editor della Bompiani e attuale editore della Sylvestre Bonnard Vittorio Di Giuro, decano del mestiere e famoso per le sue imprese editoriali. Più di 900 i titoli liberati grazie alle donazioni delle case editrici, dei professori e degli studenti. Più di 800 i titoli raccolti e il numero è in crescita per le donazioni che continuano ad arrivare. Per sostenere la lettura valga allora l’esortazione del prof. Roberto Cicala, docente della Cattedra di Editoria e moderatore dell’incontro, che riferendosi ai genitori della Matilde di Dahl scrive: «Quando la bambina chiede di poter fare letture più interessanti dopo aver imparato a memoria tutte le ricette dell’unico libro trovato in casa, un manuale di cucina, le viene risposto: “Diavolo, ma cosa non va con la tele? Abbiamo una stupenda tele a venticinque pollici e vieni a chiederci un libro! Sei viziata ragazza mia!” n Ragazzi, viziatevi con i libri!» BOOKCROSSING IN CIFRE* Il bookcrossing prevede la messa in circolo gratuita di libri per tutti, con la possibilità di donare e far leggere ad altri lettori il nostro romanzo preferito. L’iniziativa “Sosteniamo la lettura” promossa da EDUCatt, ispirata alla giornata nazionale della lettura inaugurata il 23 maggio, ha ricevuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri • 937 i volumi liberati ad oggi e reperibili nei punti bookcrossing messi a disposizione dall’Università a da EDUCatt • più di 800 i titoli a disposizione dalla A di Ammaniti alla Z di Zivkovic • 8 i punti di distribuzione e messa in circolo gratuita dei libri (mense, collegi, biblioteche d’ateneo, librario EDUCatt) • 29 le case editrici che hanno aderito all’iniziativa donando generosamente molti dei volumi messi in circolo, tra novità e grandi classici. Tra gli altri: Adelphi, Alcyone, Archinto, Alet, Amatea, Bompiani, Castelvecchi, Cives Universi, Edizioni e/o, Fazi editore, Fernandel, Giunti editore, Grandi&Associati, Guanda, Iperborea, Interlinea, Marcos y Marcos, Marsilio, Mondadori, Neri Pozza Editore, Ponte alle Grazie, RCS libri, Salani, Sellerio, Tea, Vita&Pensiero • 5000 le cartoline/segnalibro per depositare le richieste di lettura: una possibilità per gli studenti di esprimere i propri desideri e suggerire i volumi da acquistare * L’elenco aggiornato dei titoli liberati e messi in circolo, insieme a tutte le altre informazioni specifiche riguardanti l’iniziativa, è disponibile su www.educatt.it/bookcrossing ART34_IV_Layout 1 21/07/2010 17.22 Pagina 14 Università e Regione insieme per il DSU Intervista a Giovanni di Pilato, direttore dell’Ardsu Basilicata, azienda che si occupa della gestione del Diritto allo Studio a livello regionale. Ne emerge l’immagine di un Ente che ha voglia di migliorarsi “facendo sistema”. a cura di Maria Villano iovanni Di Pilato, direttore dell’Ardsu Basilicata, ci ha concesso questa intervista, in cui spiega le peculiarità del Diritto allo Studio gestito dalla Regione Basilicata, i suoi punti di forza e gli obiettivi che con costanza e volontà si stanno perseguendo nonostante le difficoltà. G La Basilicata, come molte altre regioni italiane, ha una gestione regionale dei servizi per il Diritto allo Studio: quali sono le peculiarità del DSU in Basilicata? La Basilicata con varie leggi regionali ha normato la materia istituendo questo ente. Per quanto siano evidenti incongruenze e carenze, può considerarsi ancora in fase di definizione ed assestamento una precisa programmazione in materia, innanzitutto individuando risorse finanziarie e organizzative adeguate alla mission. Vi sono premesse che fanno ben sperare per il futuro, a cominciare da una concreta attenzione della Regione nei confronti della nostra giovane Università, pesantemente penalizzata dai tagli nazionali. I consistenti sostegni finanziari regionali (che il Governatore De Filippo con coraggio intende anche rafforzare) lasciano presupporre che, dopo aver supportato l’offerta di formazione, si vorrà rafforzare e ottimizzare anche la domanda, in grandissima parte lucana, attraverso una riconsiderazione e un potenziamento delle politiche del Diritto allo Studio. Nonostante le attuali criticità, tuttavia, con orgoglio posso affermare che risul- tati molto positivi si stanno raggiungendo, a cominciare dall’aver erogato in questi ultimi 3 anni accademici le borse di studio al 100% degli studenti idonei. È un risultato tutt’altro che scontato, visto anche il trend regressivo degli anni precedenti. Ma molto, onestamente, dobbiamo ancora fare e speriamo di avere l’opportunità di continuare a impegnarci. In che modi e con quali strumenti la Regione Basilicata coordina e gestisce le attività per il Diritto allo Studio? L’art. 4 della L.R. 11/1997 ha istituito la Conferenza Regione-Università, ma con compiti essenzialmente consultivi e di raccordo: pur dovendosi riunire almeno 3 volte l’anno, solo a gennaio scorso, quindi a fine legislatura regionale, è stata convocata; un apposito gruppo di lavoro (costituito da tecnici della stessa Regione, dell’Università di Basilicata, da rappresentanti degli studenti e dal sottoscritto) ha analiticamente individuato una molteplicità di possibili nuove iniziative indicando puntualmente anche l’occorrente fabbisogno finanziario aggiuntivo. Ho ragione di credere che a breve non mancherà una traduzione operativa di tali orientamenti. Sulla base dell’esperienza che ho maturato in questi 2 anni, anche grazie alle occasioni di confronto promosse da ANDISU ed esaminando le leggi delle altre regioni, credo vada rafforzato in Basilicata il momento della programmazione (ovvero dell’indicazione in Chi è Giovanni Di Pilato è direttore dell’Ardsu Basilicata. ART34_IV_Layout 1 21/07/2010 17.22 Pagina 15 INTERVISTA un tempo dato delle azioni considerate prioritarie) legando più direttamente a essa la individuazione delle risorse occorrenti: slegare questi due momenti significa fare quel che si può con le risorse assegnate, la qual cosa crea alla fine insoddisfazione di tutti gli “attori” coinvolti: amministratori regionali, studenti ed asset dell’Ardsu. Ovviamente è benvenuto ogni controllo che, anzi, potrebbe non limitarsi al solo – pur doveroso – aspetto formale, ma anche alla capacità (in gran parte gestionale) di utilizzare al meglio le risorse assegnate. In tal senso va potenziata una cultura della gestione che, di per sé, esalta la dimensione politica e ottimizza l’uso delle risorse. attese di un’utenza così diffusa e, peraltro, in costante crescita. Peraltro la crescente regionalizzazione degli interventi rende ancor più strategico il ruolo di ANDISU nel consentire un confronto diretto tra enti che tendono ineluttabilmente a parcellizzare la propria esperienza rivolta essenzialmente a rispondere alle specifiche esigenze del territorio di ciascuno: ma fare sistema è quantomai opportuno per diffondere le best practices, per individuare standard di qualità dei servizi resi (e dei costi sostenuti), cui ognuno di noi può fare riferimento in una logica propositiva di benchmarking. Ci sono anche, a Suo parere, degli aspetti meno vantaggiosi rispetto alla soluzione di gestione non Regionale adottata da altre regioni italiane? La soluzione non regionale adottata da qualche altra regione a mio parere risponde ad esigenze diverse da quelle della Basilicata. I fatti indicano che una soluzione satellitare alle università è concepibile quantomeno in realtà con più strutture accademiche (in Basilicata ve ne è solo una e con non pochi problemi finanziari di suo) con una storia solida alle spalle e una corposa struttura. Nella nostra regione non sarebbe concepibile e, comunque, non risolverebbe i problemi esistenti: resterebbe infatti immutata sia la criticità di personale dedicato che quella delle risorse finanziarie. Una struttura dedicata come l’Ardsu, magari con un diverso assett istituzionale e operativo, credo possa meglio rispondere alle Come è affrontato dall’Ente per il Diritto allo Studio della Basilicata il problema dell’orientamento al lavoro per gli studenti? Pur considerando rilevante l’azione degli Enti per il Diritto allo Studio universitario devo evidenziare che da oltre un anno l’unico funzionario addetto alle attività di orientamento è in pensione: non essendo stato sostituito, nonostante segnalazioni e solleciti di ogni genere, non siamo in condizione, spero ancora per poco, di svolgere una mirata e doverosa iniziativa. Al momento, comunque, stiamo rafforzando in una logica di sistema e con ogni possibile economia di scala tutte le possibili forme di collaborazione con l’Università di Basilicata: non è il massimo, non è quel che ci si aspetta ma, con un forte e costante orientamento all’utente, crediamo in ciò e n forniamo ogni possibile supporto. ART34_IV_Layout 1 21/07/2010 17.22 Pagina 16 Eventi dalle sedi TRIESTE UNA DOCU-FICTION SUI SERVIZI PER GLI STUDENTI a cura di Velania La Mendola stato proiettato il 30 marzo al cinema Ariston, durante la rassegna FilMakers, The room-mate: study and fun in Trieste, un documentario tra film, informazione e promozione. Il cortometraggio è stato presentato dall’Assessore del Comune di Trieste Giorgio Rossi oltre che dai registi Diego Cenetiempo e Andrea Magnani. Realizzato dall’Associazione 040, il corto racconta le avventure e le disavventure di tre ragazzi che hanno scelto Trieste per studiare e fare ricerca: una studentessa inglese, Nathalie, giunta in città con il programma Erasmus; Andrea, uno studente di chimica eternamente fuori corso e Mef, un ricercatore camerunese dell’Ictp. I tre si ritrovano a condividere l’appartamento sullo sfondo della Trieste di Joyce tra studio e divertimento. The room-mate: study and fun in Trieste è stato realizzato nell'ambito del progetto “Sostegno per la creazione ed il potenziamento di servizi rivolti agli studenti nelle Città sedi di Università” a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù in collaborazione con l’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani. L’iniziativa “Trieste città universitaria senza confini” portata avanti dal Comune di Trieste in collaborazione con l’Università di È Trieste, la Sissa, l’Erdisu, l’Ictp e con il contributo della Fondazione CRTrieste e delle Assicurazioni Generali, è volta al potenziamento del ruolo di “Trieste Città Universitaria” e “Trieste Città della Scienza”. CERNOBBIO UNIVERSITÀ E LAVORO: UN FORUM PER CREARE NUOVE OCCASIONI Cernobbio, dal 23 al 25 settembre, avrà luogo la quarta edizione del BIP Forum. Il progetto BIP – Borsa dell’Innovazione e del Placement – nasce nel 2007 da un’idea semplice, ma al tempo stesso rivoluzionaria: creare un punto d’incontro tra i diversi attori del mondo dello studio, della formazione e dell’impresa. Il Forum è ormai divenuto una tappa fissa per gli operatori del placement delle università (italiane ed estere) e del campus recruiting delle aziende. Per il 2010, inoltre, l’idea di fondo è quella di ampliare ulteriormente il network del Forum a tutti i soggetti pubblici che sono interessati alle politiche attive del lavoro, con particolare riferimento al passaggio tra mondo dello studio e mondo del lavoro: l’obiettivo è di favorire uno scambio di esperienze e buone prassi tra realtà omogenee e, soprattutto, di sviluppare delle interazioni per creare dei progetti condivisi. A ART34_IV_Layout 1 21/07/2010 17.22 Pagina 17 EVENTI MILANO IN MENSA A MERENDA di Carmela Pierini no dei principali obiettivi di EDUCatt è creare strumenti che possano aiutare gli studenti nel loro percorso formativo, offrendo occasioni per migliorare la vita universitaria del singolo. In tale direzione si inserisce l’iniziativa “In mensa a merenda”, elaborata per supportare lo studio pomeridiano degli studenti con un gustoso spuntino. La mensa aperta al pomeriggio, come luogo dove non consumare solo il pranzo e la cena, ma aggregrasi, socializzare, e perché no, anche studiare. L’idea è quella di riutilizzare gli spazi a disposizione dell’Ente per il Diritto allo Studio, reinventando, di volta in volta e a seconda delle esigenze espresse, luoghi e modalità di impiego. I due appuntamenti organizzati sino ad ora, il 27 aprile e il 5 maggio, hanno permesso agli utenti di percepire l’intento di rinnovamento voluto da EDUCatt. La possibilità di studiare in uno spazio ampio e luminoso come quello del servizio ristorativo alternando ad esso una pausa in compagnia, anche grazie alla collaborazione di LatBri e Pepsi, è stata accolta con grande entusiasmo: numerosi gli studenti che hanno partecipato all’evento riempiendo di vitalità, chiacchiere e studio gli ambienti a loro disposizione. Il carattere sperimentale dell’evento ha consentito di raccogliere svariati spunti e suggerimenti per apportare variazioni in linea con la volontà espressa dagli studenti, in modo da estendere anche ad altri periodi dell’anno accademico l’apertura straordina- U ria degli spazi ristorativi, il tutto sempre in risposta alla volontà di interazione e comunicazione continua, che EDUCatt estende al suo primario oggetto di interesse: lo studente. VENEZIA PORTE APERTE ALL’ESTATE a cura di Velania La Mendola nche quest’anno l’Esu Venezia apre le porte delle proprie residenze per studenti e studiosi che intendono soggiornare nella città, meta di turisti da tutto il mondo soprattutto nei mesi estivi, a prezzi modici. Il servizio è offerto dal 16 luglio al 12 settembre. Le residenze si trovano nelle vicinanze dei maggiori punti d’interesse, Piazza S. Marco, Biennale, Lido, e offrono diversi servizi. Si può comodamente prenotare on line attraverso il link (booking online) relativo alla residenza prescelta, che ne verifica la disponibilità e procede alla prenotazione. Un’occasione per conoscere e scoprire una città a misura di studente. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito dell’Esu Venezia. A ART34_IV_Layout 1 21/07/2010 17.22 Pagina 18 PUGLIA UNA GUIDA PER ORIENTARE GLI STUDENTI da edisuniversita.ba.it Agenzia Regionale per il Diritto allo Studio, Adisu Puglia, ha provveduto a stampare un opuscolo di orientamento per i giovani che, finite le superiori, devono affrontare la scelta della Facoltà universitaria cui iscriversi. L’opuscolo fornisce informazioni utili su tutte le attività che l’Adisu promuove a favore degli studenti, soprattutto di coloro i quali necessitano di un sostegno economico: dall’assegnazione di borse di studio ai servizi di alloggio e mensa, dai contributi per i trasporti al servizio prestito libri. Nella pubblicazione, in collaborazione e con il sostegno dell’assessorato regionale al Diritto allo Studio, si trovano anche le indicazioni generali sul sistema universitario pugliese, le caratteristiche delle singole Università, le Facoltà e i corsi di laurea ospitati, la collocazione di sedi esterne e ogni altra azione utile. L’opuscolo, stampato in 25 mila copie, verrà distribuito in tutte le sedi universitarie, attraverso le segreterie, nelle sedi Adisu, negli alloggi universitari e in ogni altra sede possibile. La novità di quest’anno sono i gazebo allestiti nelle principali vie e piazze delle città sedi universitarie, nei quali, oltre al materiale illustrativo, sarà possibile acquisire ogni altra informazione utile. In particolare a Lecce il 22 giugno è stato allestito uno spazio di socializzazione dei materiali dell’Adisu Puglia. Saranno messi a disposizione anche pieghevoli illustrativi dei servizi offerti dalla sede di Lecce dell’Agenzia regionale per il Diritto allo Studio universitario. Il 23 giugno l’iniziativa si è spostata presso le Officine Cantelmo, nell’Open Space presso il quale l’Adisu di Lecce nei mesi di giugno, luglio e settembre, offrirà L’ servizi di sportello per la presentazione delle domande di Borsa di Studio e posto alloggio per l’Anno Accademico 2010/2011. Sarà presente, con i propri servizi, anche la Banca Unicredit che illustrerà agli studenti interessati le opportunità offerte con la Genius Card che i vincitori di Borsa di Studio possono attivare per fruire, in maniera più immediata e diffusa, degli accrediti dei fondi regionali e per un utilizzo più agevole della linea di credito. Scrivici Le notizie sono selezionate dalla redazione di “Articolo 34”. Per inviare news su eventi o iniziative legate al Diritto allo Studio contattateci all’indirizzo [email protected] ART34_IV_Layout 1 21/07/2010 17.22 Pagina 19 Scaffale M. Oggero, Orgoglio di classe, Bompiani, Milano 2009, 192 pp., € 12. Il libro è un invito e un incoraggiamento per tutti coloro che, a diverso titolo, fanno parte del mondo della scuola e dell’istruzione; un mondo attualmente vittima di una pesante crisi, dalla quale si può uscire solo con buona volontà e fiducia nella cultura. L’autrice, passando in rassegna con buon senso e ironia tutti i gradi di scuola – dalle elementari all’università – lancia un messaggio forte a docenti, alunni, genitori e, non da ultimi, ai politici per ritrovare la fierezza, l’efficienza, l’intelligenza di una scuola che rivendichi con forza il proprio ruolo educativo. «Il tempo della scuola – secondo la Oggero – è e non deve cessare di essere un tempo pieno di cose, di nozioni da insegnare e imparare e di rapporti umani da far crescere, di maturità da conquistare; un tempo che è il più grande investimento che la nostra società possa fare su se stessa, un tempo sul quale non ci possono essere tagli e risparmi: perché gli studenti di oggi sono il Paese del futuro, e rendere la vita migliore a loro, ai loro genitori, ai loro insegnanti può contribuire all’aumento della natalità e alla diffusione di valori condivisi. Contro l’opinione largamente condivisa che il sapere non conti, perché non regala soldi facili o visibilità mediatica, i docenti devono recuperare l’orgoglio di ciò che sono, di ciò che amano, della professione che hanno scelto.[...] (Sebbene io abbia smesso di insegnare da parecchi anni, non me ne sento ancora fuori, e l’orgoglio della professione, che è una tra le più belle e gratificanti, continuo a provarlo)». In Italia la diffusione del Bilancio sociale – che è la certificazione di un profilo etico, la valorizzazione di una cultura e la legittimazione in termini strutturali e soprattutto morali agli occhi della comunità – è un fenomeno relativamente recente, che oggi comincia ad assumere dimensioni significative coinvolgendo tutte le tipologie di organizzazioni (imprese for profit, enti pubblici, organizzazioni non profit). Il tema del Bilancio sociale raccoglie infatti sempre maggiore attenzione fra gli operatori economici delle aree più sviluppate del Paese e si avvia a superare la prima fase di sperimentazione. Il presente volume si focalizza sulla preparazione del Bilancio sociale nelle imprese for profit, con riferimento alle quali l’analisi è articolata come segue: anzitutto si definiscono i concetti di stakeholder, CSR (Corporate Social Responsibility) e strumenti per la sua gestione, le esigenze informative dei soggetti in parola e la risposta che il Bilancio sociale può dare in questa direzione. Si analizza poi la struttura e il contenuto del Bilancio sociale, evidenziando gli standard di riferimento per la sua stesura. Infine si esamina un campione di società italiane quotate presso la Borsa valori di Milano, sia allo scopo di compararne le caratteristiche formali, sia per analizzare le informazioni trasmesse agli stakeholders e le modalità del loro coinvolgimento. Per le sue caratteristiche teoriche ed empiriche, il volume può senz’altro essere utile per gli studiosi, a vario titolo, della materia, nonché per i professionisti che si trovino a dovere affrontare dal punto di vista pratico le tematiche e problematiche inerenti il Bilancio sociale. S. Fossati, L. Luoni, P. Tettamanzi, Il bilancio sociale e la comunicazione con gli stakeholder, Pearson Education Italia, 2009, IX-195 pp., € 24. ART34_IV_Layout 1 21/07/2010 17.22 Pagina 20 Articolo 34 Periodico trimestrale dell’Associazione nazionale degli organismi per il diritto allo studio universitario