ISTITUTO COMPRENSIVO di PAESE
PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Elaborato dal Collegio dei Docenti
sulla base degli indirizzi generali
definiti dal Consiglio d’Istituto.
Documento
fondamentale
dell’Istituzione
Scolastica, ne
definisce
l’identità
culturale e
progettuale.
PIANO
DELL’OFFERTA
Adottato
dal
Consiglio
d’Istituto.
FORMATIVA
Esplicita la progettazione
curricolare,extracurricolare,
educativa, organizzativa
adottate nell’ambito
dell’autonomia scolastica.
Riflette le esigenze del
contesto culturale,
sociale, economico della
realtà locale.
1
STRUTTURA DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Risorse e
dotazioni
Storia
Linee
d’indirizzo
Ampliamento
dell’offerta
formativa
Valori e
orientamenti
Progettazione
disciplinare
v. allegato
Reti
Organigramma
Relazioni
Territorio
Servizi
Profilo
formativo
Offerta formativa
Valutazione degli
alunni
L’istituto
La strategia
Le ragioni
dell’azione
L’azione
Comunicazione
Flessibilità
Formazione del
personale
Tempo scuola
La valutazione
Valutazione di sistema
Autonomia
Bisogni e
aspettative
2
ISTITUTO COMPRENSIVO di PAESE
L’Istituto Comprensivo di Paese si è costituito nell’anno 2010 nel quadro del dimensionamento
istituzioni scolastiche in attuazione dell’art 21 della legge 59/97
della rete delle
La storia dell’Istituto è stata caratterizzata dalla volontà di cogliere ogni occasione di progettare o aderire ad iniziative
innovative offerta dall’evoluzione del contesto culturale, educativo e normativo locale, nazionale ed europeo.
Le esperienze fatte in quest’ambito attengono a sperimentazioni strutturali (come il bilinguismo); adozione di
modalità didattico-organizzative flessibili con l’entrata in vigore del Regolamento sull’autonomia (settembre 2000);
ultradecennale partecipazione a scambi culturali con paesi stranieri e a progetti europei Comenius, Lingua e
Formazione; partecipazione a progetti provinciali, regionali e nazionali; adesione a reti di scuole per conseguire
obiettivi coerenti con le finalità istituzionali. La scuola riconosce l’apertura all’innovazione e alla sperimentazione
come aspetto fondamentale della propria identità e del proprio approccio al servizio d’istruzione.
Direzione e Segreteria :
Viale Panizza 4 - 31038 Paese (Tv),
Tel: +39.0422.959057 ;Fax: +39.0422.959459
e-mail: [email protected]
PEC: [email protected] ;
;
sito web: castellerpaese.org
Codice Ministeriale: TVIC868002
Orari di apertura al pubblico della segreteria (con esclusione dei periodi di sospensione delle attività didattiche):
lunedì- mercoledì – venerdì e sabato : dalle ore 7.45 alle ore 13.00
martedì - giovedì : dalle ore 7.45 alle ore 13.00 – dalle ore 14.30 alle ore 16.00
3
PLESSI SCOLASTICI
4
CONTESTO TERRITORIALE
Paese, situato a quattro chilometri da Treviso, nella pianura veneta, con le sue frazioni (Castagnole,
Padernello, Porcellengo e Postioma), nel secondo dopoguerra, è stato segnato da una consistente
emigrazione verso l’estero. Con la ripresa economica del territorio, negli anni settanta, ci sono stati
molti ritorni ed oggi è terra di immigrazione. Si configura, pertanto, come realtà sociale dalla
popolazione piuttosto giovane e culturalmente differenziata, demograficamente in ascesa (22 mila
abitanti) e urbanisticamente in continua espansione.
Ricca di una fitta rete di associazioni di volontariato, culturali e sportive, Paese è dotato di un buon
numero di impianti sportivi.
Nel Comune ha sede il Distretto Sanitario n. 2 che dispone dei seguenti servizi: consultorio
pediatrico/igiene pubblica, consultorio familiare e servizio distrettuale integrato per l'età evolutiva.
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RELAZIONI CON AGENZIE DEL TERRITORIO
- Comune di Paese
- Provincia di Treviso – progetto Regio; A scuola di gioco sport
- Regione Veneto – progetto “Pari opportunità”; Più sport a scuola
- Pro Loco Paese; Parrocchie di Paese; ATM (Ass. Trevisani nel Mondo); Protezione Civile; Vigili del
Fuoco di TV; Carabinieri di Paese e frazioni; Ass. Alpini.
- Cooperativa Sociale ONLUS “Comunica” (formazione, laboratori, mediazione culturale);
- Cooperativa Sociale ONLUS “Il Sestante” (prevenzione disagio giovanile)
- PA.RI. (Paese Ripetizioni) Associazione di Promozione Sociale
- Associazione culturale “ACLE” – City Camp
- Associazione sportivo – culturale “Gulliver” - laboratorio “English Drama”
- Cooperativa “Il Girasole” - addetti all’assistenza
- Associazione sportiva dilettantistica G.S.S. SMS Casteller
- Associazione OLIMPIA Cricket Club Paese
- Tennis Club Paese
- Associazione bocciofila Paese
- Agenzia Nazionale I.N.D.I.R.E. - Progetti europei
- Centri di Formazione Professionale
- Esperti esterni – laboratori opzionali alunni e formazione del personale
- Cooperativa La Cascina
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RETI INTERISTITUZIONALI
RETE
REFERENTE
Pa.Ri. – Help con comune di Paese
Brussato
META con associazione Hope
Dirigente
ULISSE 2000 capofila IC Quinto
Brussato
OUTDOOR capofila Liceo Duca degli Abruzzi TV
Pozzobon
STRANIERI Capofila IC 1° Treviso
Piovesan
Più EUROPA più LINGUE-I.T.T. (CLIL)”Bottardi” Roma
Degano
DIALOGUES Face to Faith “Settembrini” Roma
Degano – Teso
RETE SICUREZZA capofila ITIS “Plank” Villorba
Boccalon
CASTELLER-CTI con USP Treviso
Cappa
Centro Territoriale per l’Integrazione dell’handicap
Cappa
SPORT UNIFICATO con Comune di Paese
Scartozzi
MINERVA capofila ITIS “Plank” Villorba
Maccatrozzo – Panissidi
SALUTE capofila IC Spresiano
Corbetta – Moretto
Scuola digitale del Veneto – capofila IC “C.G.Cesare” Mestre
Pasquale
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SERVIZI
 LIBRI di TESTO : per la Primaria sono forniti dai comuni di residenza;
per la secondaria entro fine giugno vengono forniti ai genitori gli elenchi dei testi in adozione.
A fine anno scolastico viene organizzato uno spazio vendita di testi usati.
 MENSE : Attività coordinata dal Comitato dei Genitori.
E’ consentito agli alunni della secondaria consumare un pasto portato da casa o tornare a casa per
il pranzo previa autorizzazione.
 TRASPORTO : Il comune organizza il servizio di trasporto per gli alunni che ne fanno richiesta.
 PSICOLOGIA SCOLASTICA : Organizzato in collaborazione con il comune il servizio, per la
scuola secondaria, “Spazio Ascolto” offre consulenza agli alunni, ai familiari e ai docenti per
problematiche specifiche.
 MEDIATORI CULTURALI : servizio offerto per agevolare l’inserimento degli alunni stranieri.
 CERTIFICAZIONE EUROPEA delle COMPETENZE DIGITALI: L’IC Paese è accreditato come
Test Center AICA. L’accreditamento consente alla nostra Scuola di erogare esami per il
conseguimento della Patente europea del computer sia a utenti interni (allievi,docenti,
personale ATA), sia a utenti esterni.
 CERTIFICAZIONE LINGUA INGLESE : organizzazione di corsi e sessioni d’esame (Trinity)
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BISOGNI e ASPETTATIVE
Dell’alunno
 Individuazione di punti di riferimento che consentano all’alunno di orientarsi in una realtà sociale
sempre più complessa e che lo aiutino a trovare risposte ai bisogni effettivi propri dell’età quali:
- bisogno di sentirsi parte di un gruppo e di comunicare;
- bisogno di sicurezza e di autostima;
- bisogno di conoscere e di esplorare sia il mondo reale sia quello sociale;
- bisogno di autonomia;
 Sviluppo di una coscienza critica che agevoli la lettura della realtà in tutti i suoi diversi aspetti;
 Definizione di percorsi di formazione approfonditi che permettano all’alunno di affrontare in modo
positivo l’inserimento nel grado successivo dell’istruzione;
 Insegnamento personalizzato teso al rispetto dello stile individuale di apprendimento, al rispetto
dei tempi propri di ogni alunno e alla valorizzazione delle peculiarità, all’interno di una positiva
relazione educativa, elemento essenziale di qualsiasi processo di apprendimento.
Della famiglia
 Organizzazione flessibile dei tempi scuola;
 Comunicazioni scuola/famiglia chiare, esaurienti, efficaci.
Del territorio
 Guida alla conoscenza delle regole della convivenza civile, della necessaria applicazione, del
rispetto delle diversità di religione, etnia, opinione, appartenenza sociale;
 Azioni finalizzate all’integrazione scolastica e sociale degli alunni in genere con particolare riguardo
agli alunni stranieri e a coloro che necessitano di interventi specifici.
9
AUTONOMIA SCOLASTICA (D.P.R. 275/99)
AUTONOMIA FUNZIONALE:
OFFERTA FORMATIVA :
garantisce il successo formativo in coerenza con le
finalità e gli obiettivi generali del sistema istruzione e
con le esigenze di migliorare l’efficacia del processo
di insegnamento e apprendimento
progettazione e realizzazione di interventi di educazione
–formazione – istruzione mirati allo sviluppo della
persona e adeguati ai diversi contesti, alla domanda
delle famiglie, alle caratteristiche dei soggetti coinvolti.
Autonomia
Le istituzioni scolastiche sono espressione di Autonomia Funzionale e provvedono alla
definizione e realizzazione dell’Offerta Formativa
DIDATTICA
Definizione di percorsi
formativi flessibili,
funzionali alla
realizzazione del
diritto di apprendere e
alla crescita educativa
di tutti gli alunni e di
ciascuno.
ORGANIZZATIVA
Adozione di modalità
organizzative che
esprimano libertà
progettuale, curando
la promozione e il
sostegno dei processi
innovativi e il
miglioramento
dell’offerta formativa.
RICERCA,
SPERIMENTAZIONE e
SVILUPPO:
Predisposizione di
progetti di ricerca e
innovazione che
rispondano alle esigenze
di miglioramento
dell’offerta formativa
dell’istituzione scolastica.
RETI DI SCUOLE:
Accordi di rete o
adesioni ad essi per
accrescere, tramite
le collaborazioni, la
possibilità di fornire
un’offerta formativa
di qualità.
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DIRIGENTE SCOLASTICO
COLLEGIO DEI DOCENTI
Paola RIZZO
Genitori – docenti - ATA
Infanzia – primaria – secondaria 1°
COLLABORATORE VICARIO
COMITATO DI VALUTAZIONE
FUNZIONI STRUMENTALI:
- CONTINUITA’ e ORIENTAMENTO
CONSIGLIO d'ISTITUTO
ALUNNI
Daniela Brussato
Dirigente Servizi Generali e
Amministrativi
Ivana Genovese
RAPPRESENTANTI degli
ALUNNI (secondaria)
( Piaser, Zanella)
- INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI
( Piovesan)
- INTEGRAZIONE ALUNNI CON
DISABILITA’ (Cappa)
- POF e INNOVAZIONE DIDATTICA
(Schiaffino, Signori)
-NUOVE TECNOLOGIE
(Pasquale)
COORDINATORI Team docenti e
Consigli di Classe
STAFF di DIRIGENZA:
Dirigente +
Vicario+ Responsabili di Plesso +
D.S.G.A.+ Referente Pof
GENITORI
RAPPRESENTANTI dei
GENITORI
RESPONSABILI di PLESSO:
Infanzia : Regano E.
COMITATI dei GENITORI
Primaria Pravato: Scotton A.
Primaria Treforni: Piaser F.
Primaria Castagnole: Moretto L.
Primaria Padernello: Amato P.
Primaria Porcellengo: Pozzobon O.
REFERENTI
Primaria Postioma: Santon R.
di Commissione e di Progetto
Secondaria Paese: Degano D.
Secondaria Postioma : Fonzo D.
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
COLLABORATORI
SCOLASTICI
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PRINCIPI FONDAMENTALI
UGUAGLIANZA
DELLE
LIBERTÀ DI
OPPORTUNITÀ
INSEGNAMENTO
EFFICIENZA,
EFFICACIA
FLESSIBILITÀ
TRASPARENZA
Principi
fondamentali
DELL’AZIONE
PARTECIPAZIONE
ACCOGLIENZA ED
DI TUTTE LE COMPONENTI
INTEGRAZIONE
DELLA SCUOLA
A TUTTI I LIVELLI
12
LA STRATEGIA
LINEE d’ INDIRIZZO del CONSIGLIO D’ ISTITUTO
Indirizzi generali di orientamento delle attività dell’Istituzione scolastica:

Favorire il successo formativo degli alunni;

Realizzare lo sviluppo armonico integrale della persona a partire dalle potenzialità di ognuno;

Sviluppare atteggiamenti improntati alla socialità e alla relazione positiva;

Promuovere la conoscenza critica della realtà;


Adottare, nell’ambito dei processi di innovazione, quei caratteri di flessibilità organizzativa,
didattica, educativa che consentano la realizzazione di curricoli flessibili che meglio rispondono alle
esigenze individuali degli alunni;
Attivare forme di collaborazione con la realtà territoriale, locale ed europea.
13
VALORI DI RIFERIMENTO E ORIENTAMENTI OPERATIVI
L’Istituto adotta l’autonomia come valore e principio ispiratore del proprio orientamento educativo
ed organizzativo-gestionale.
Assume quindi la responsabilità di progettare e realizzare azioni idonee a garantire il diritto
fondamentale della persona e del cittadino all’istruzione e finalizzate a:
1.
promuovere il benessere degli studenti in una comunità solidale di dialogo e di esperienza
sociale in cui si realizzi la crescita della persona in tutte le sue dimensioni e la formazione della
cittadinanza attiva e consapevole;
2.
valorizzare le potenzialità di ciascuno anche attraverso la diversificazione dei percorsi formativi
e la predisposizione di un sistema di accoglienza e integrazione;
3.
coinvolgere attivamente gli allievi nella costruzione delle conoscenze e abilità fondamentali,
necessarie ad un efficace passaggio al ciclo di studi successivo;
4.
sviluppare le competenze socio-relazionali, comunicative, organizzative e decisionali che
definiscono il profilo del cittadino europeo;
5.
assicurare un presidio dei processi di pianificazione, coordinamento e comunicazione; rendere
trasparenti gli ambiti di responsabilità, i processi decisionali, le modalità di condivisione e l’utilizzo
delle risorse;
6.
documentare gli obiettivi e i percorsi del processo educativo ed esplicitare le modalità di
rilevazione e i criteri di valutazione degli esiti formativi;
14
7.
promuovere le azioni di ricerca, sperimentazione e sviluppo in ambito progettuale,
metodologico-didattico, valutativo, organizzativo e comunicativo, anche al fine di ottimizzare l’uso
delle risorse;
8.
rilevare le esigenze formative del personale ed organizzare percorsi di formazione funzionali al
POF;
9.
agevolare la partecipazione dei genitori alla vita scolastica e l’interazione tra essi e gli operatori
interni;
10.
promuovere forme innovative di collaborazione con enti e associazioni del
territorio,
soprattutto al fine di incrementare per gli alunni le opportunità di apprendimento, di formazione e di
esperienza sociale;
11.
attivare un sistema di comunicazione efficace, idoneo a garantire l’accesso all’informazione e la
comprensione dei significati e dei processi:
12.
realizzare forme di autoanalisi e autovalutazione del servizio.
15
PROFILO FORMATIVO
L’azione dell’Istituto mira alla formazione di un alunno che al termine del percorso scolastico sia un
grado di:









Individuare, in una situazione cooperativa, il proprio ruolo integrato, adeguando il comportamento,
rispettando gli altri e gli impegni presi, dimostrando di comprendere l’importanza delle regole
stabilite;
Riconoscere e valutare con spirito critico i messaggi, anche impliciti, positivi e negativi provenienti
dall’esterno;
Adottare comportamenti atti a prevenire il disagio e promuovere per sé e per gli altri un benessere
fisico, psicologico, morale e sociale;
Collaborare e confrontarsi accettando eventuali critiche atte ad orientare o ri-orientare le scelte;
Iniziare a definire, adeguatamente all’età, un progetto di vita personale in base al riconoscimento
e alla consapevolezza delle proprie capacità;
Avvalersi dei linguaggi, delle strategie, e dei metodi propri delle singole discipline, individuando
interrelazioni fra i saperi;
Comprendere e utilizzare codici espressivi diversi di comunicazione quali la fotografia, la pittura, il
cinema, la musica, il canto, il teatro, Internet…;
Rispettare l’ambiente e attivarsi per la sua conservazione e per il suo miglioramento;
Comunicare in ambito europeo e porre le basi del dialogo interculturale, con la consapevolezza
dell’esistenza di diversi modi di esprimersi e comunicare e possedendo gli strumenti essenziali.
16
COMUNICAZIONE
I processi comunicativi che si attivano nell’istituto e con l’esterno perseguono diversi obiettivi:








elaborare e manifestare l’intenzionalità formativa;
costruire relazioni di collaborazione con gli utenti e il territorio;
far conoscere i servizi offerti e migliorarne l’efficacia;
rilevare le aspettative dell’utenza;
coordinare le azioni organizzative, progettuali ed educative;
ottimizzare l’uso delle risorse;
promuovere l’innovazione;
rendere noti i criteri di valutazione degli apprendimenti e gli esiti formativi;
Strumenti utilizzati:
 Comunicazione scritta:
- P.O.F. e relativo opuscolo di sintesi
- circolari
- comunicazioni
- avvisi
- inviti ad eventi.
 Comunicazione in presenza:
- 2 ricevimenti individuali annuali docenti/genitori
- ricevimenti settimanali docenti/genitori (su appuntamento o per esigenza dei docenti per
la secondaria)
- ricevimenti docenti/genitori (su richiesta dei genitori o per esigenza dei docenti per la
primaria)
17
- incontri del Dirigente Scolastico e dei Responsabili di Plesso con i genitori delle classi
terminali della scuola dell’Infanzia e primaria
- incontri con i genitori nell’ambito dei Consigli di Classe;
- incontri con i genitori relativi a scambi culturali
- presentazione laboratori opzionali
solo per operatori interni:
- incontri progettuali di dipartimento
- riunioni di commissioni
- incontri tematici a partecipazione volontaria.
 Comunicazione multimediale:
- sito web
- piattaforme multimediali
- registro elettronico
 Documentazione multimediale:
- Film realizzati da/a scuola
- Foto e video di esperienze e progetti.
 Eventi:
- mostre
- conferenze
- spettacoli
- manifestazioni sportive e culturali.
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RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA
L’Istituto promuove annualmente occasioni d’incontro fra docenti e genitori per trattare argomenti
legati all’esperienza scolastica dell’alunno.
I contenuti sviluppati negli incontri non si limitano agli aspetti relativi agli apprendimenti disciplinari
ma, nell’ottica della collaborazione scuola-famiglia, si allargano a tematiche di carattere educativo.
La partecipazione agli incontri è fondamentale per una condivisione del percorso educativo.
Saranno garantite riunioni assembleari e individuali.
Nei primi giorni di scuola sono convocati, a cura dei docenti coordinatori, i genitori degli alunni
prima (primaria e secondaria) per prendere gli opportuni accordi e fornire alle famiglie
informazioni essenziali sugli aspetti organizzativi della scuola. Entro il primo mese di lezione
convocata l’assemblea dei genitori di ciascuna classe nel corso della quale viene illustrata
programmazione didattica-educativa annuale.
di
le
è
la
Al termine della riunione i genitori procedono all’elezione del/i loro rappresentante/i in seno al
Consiglio d’interclasse / classe.
Un documento intermedio di valutazione sarà preparato dai Consigli di Classe/interclasse a metà di
ogni quadrimestre.
Il documento di valutazione viene illustrato ai genitori nel corso di appositi incontri, entro 10 giorni
dalla conclusione dei quadrimestri.
A fine anno, i documenti di valutazione e gli attestati non ritirati rimangono a disposizione per il
ritiro presso la Segreteria.
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FORMAZIONE del PERSONALE
L’approccio alla formazione del personale è ispirato all’idea di scuola come servizio costantemente
migliorabile. Le decisioni e le realizzazioni che ad essa attengono rientrano in un processo
organizzativo mirante a produrre sviluppo e innovazione, capacità di lettura delle esigenze del
contesto e di interpretazione del ruolo professionale nell’ambito dell’autonomia.
Lo Staff di Dirigenza, composto da: Dirigente , Dirigente Servizi Generali e Amministrativi,
Responsabili di Plesso e Referente Pof, è incaricato di:
 analizzare i processi lavorativi in rapporto agli obiettivi del POF;
 individuare le relazioni tra bisogni formativi individuali e bisogni formativi del sistema istituto;
 formalizzare le proposte di formazione in servizio;
 documentare i percorsi realizzati;
 promuovere la valorizzazione e la socializzazione delle esperienze;
 approntare strumenti di apprezzamento della loro ricaduta.
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L’AZIONE
ISCRIZIONI e FORMAZIONE delle classi prime
PIANO dell’INCLUSIONE
ACCOGLIENZA e INTEGRAZIONE degli alunni stranieri
CONTINUITA’ FORMATIVA
PROGETTAZIONE DISCIPLINARE
COMPITI per CASA
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
FLESSIBILITA’ DIDATTICO-ORGANIZZATIVA
ISCRIZIONI e FORMAZIONE delle classi prime
La famiglia esercita libertà di scelta della sede scolastica statale da frequentare, optando per la
tipologia oraria preferita.
I genitori si impegnano comunque ad assicurare una frequenza regolare e attiva dei propri figli.
La formazione di più sezioni di classe prima viene effettuata, secondo i criteri di formazione condivisi
dagli Organi Collegiali, dal Dirigente Scolastico, in collaborazione con i docenti delle future classi
prime, compatibilmente con le scelte dei vari modelli di tempo scolastico dei genitori.
Le classi iniziali, ivi comprese le sezioni di Scuola dell’Infanzia, che accolgono alunni con disabilità,
sono costituite, di norma, con non più di 20 alunni, purchè sia esplicitata e motivata la necessità di
tale consistenza numerica, in rapporto alle esigenze formative degli alunni disabili.
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Qualora si formino 2 sezioni, la classe con alunni disabili va costituita, di norma, con un numero di
alunni inferiore all’altra sezione.
Qualora ci fossero più sezioni nello stesso plesso, i fratelli gemelli verranno inseriti in due sezioni
diverse.
PIANO dell’INCLUSIONE
Il nostro Istituto è impegnato nell'integrazione degli alunni con bisogni speciali per i quali sono
progettati e realizzati percorsi formativi che facilitano l'inclusione nella realtà non solo scolastica.
Le finalità
□ Consolidare la cultura dell’integrazione e della solidarietà attraverso la collaborazione degli
insegnanti curricolari, di sostegno e degli operatori scolastici.
□ Favorire un clima sociale positivo nell'ambiente scolastico, per promuovere un reale inserimento
degli alunni e lo sviluppo e il potenziamento della motivazione verso le attività e i percorsi proposti.
□ Favorire l’espressione delle proprie emozioni e dei propri sentimenti.
□ Sviluppare abilità motorie, cognitive, socio–relazionali e affettive.
□ Perseguire l’acquisizione della propria identità e del proprio ruolo all'interno di un ambiente
sociale.
□ Promuovere il più possibile l'autonomia personale.
□ Accompagnare l'alunno nel passaggio da un ordine di scuola all'altro.
Queste finalità si perseguono attraverso:
1.L'organizzazione flessibile dell’attività educativa e didattica partendo dall’articolazione delle
classi per creare un clima favorevole all'inclusione.
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2.La conoscenza dell’alunno attraverso un raccordo con la famiglia, con la scuola di provenienza e
con il servizio medico - riabilitativo.
3.Il dialogo costante e la condivisione degli obiettivi con la famiglia.
4.L'attenzione al progetto di vita della persona fin dall’inizio del percorso formativo e l'attivazione di
forme sistematiche di orientamento, che miri alla conoscenza di sé, degli altri, alla capacità di
operare scelte, di adeguarsi al cambiamento, di lavorare in gruppo.
5.Consapevolezza della diversità come risorsa per la promozione delle reali possibilità di ciascuno,
nella convinzione che ogni persona è in grado di sviluppare un percorso personale che valorizzi al
massimo le proprie potenzialità.
6.Riconoscimento dell’importanza della relazione, sia nel gruppo che nel rapporto con l’insegnante.
Vedi ALLEGATO
ACCOGLIENZA e INTEGRAZIONE alunni stranieri
In seguito all’intenso fenomeno migratorio in corso da alcuni anni nel comune di Paese, vengono
attivate, in collaborazione con la RETE DI TREVISO INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI di cui fa
parte l’istituto dal 2000, alcune iniziative finalizzate a facilitare l’integrazione dei bambini stranieri e
delle loro famiglie nella scuola e a prevenire situazioni di disagio.
In base alla normativa vigente l’alunno straniero viene iscritto in qualsiasi momento dell’anno
scolastico, nella classe corrispondente all’età anagrafica ed al percorso scolastico effettuato, sulla
base dei seguenti elementi:
• ordinamento degli studi nel paese di origine;
• percorso scolastico seguito dall’alunno nel paese di provenienza;
• accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno (indipendentemente
dalla conoscenza della lingua italiana e perciò soprattutto nell’area logico-matematica).
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L’iscrizione può essere disposta anche in una classe di un anno inferiore rispetto a quella
corrispondente all’età anagrafica del minore in presenza di accertate difficoltà o di condizioni
particolari (ad esempio mancanza di scolarizzazione nel paese di origine).
L’Istituto, la Funzione Strumentale, i Docenti Referenti progettano, compatibilmente con le risorse
umane ed economiche disponibili, delle iniziative finalizzate a promuovere l’inserimento degli alunni
stranieri:
- laboratori linguistici sulla base del livello dei destinatari (principianti assoluti, livello intermedio,
livello avanzato finalizzato all’esame di stato);
- interventi didattici a carattere interculturale volti ad ampliare le conoscenze di culture diverse, a
decostruire stereotipi e a decentrare i punti di vista attraverso la conoscenza reciproca;
- interventi di mediazione linguistica per comunicare con le famiglie.
La documentazione utile agli insegnanti in materia di alunni stranieri e una serie di avvisi alle
famiglie tradotti nelle lingue più diffuse tra le famiglie di immigrati sono depositati presso la
segreteria dell’istituto e i plessi scolastici.
24
CONTINUITA’ FORMATIVA
Dalla Scuola dell’INFANZIA alla Scuola PRIMARIA alla scuola secondaria di 1°:
“Progetto Continuità”.
Il progetto si propone di agevolare il passaggio degli alunni dalla scuola dell’Infanzia alla scuola
primaria e quindi alla scuola secondaria mediante iniziative d’incontro e accoglienza finalizzate
alla creazione di un clima relazionale volto al benessere e alla cooperazione.
Vedi ALLEGATO
Dalla Scuola SECONDARIA di 1° alla Scuola Superiore
“Progetto Orientamento”
:
Il progetto ha uno sviluppo triennale e coinvolge tutte le classi della secondaria.
Si pone l’obiettivo di favorire negli alunni lo sviluppo di una propria identità e l’assunzione
consapevole di un proprio ruolo nel contesto di vita e di relazione.
Un percorso educativo strutturato, finalizzato alla valorizzazione di attitudini e caratteristiche
personali e allo sviluppo di competenze socio – affettive, cognitive e decisionali, accompagna
l’alunno nella sua maturazione e quindi anche nella scelta del corso di studi successivo.
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PROGETTAZIONE DISCIPLINARE
ITALIANO
COMPETENZE
 Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione
comunicativa in vari contesti
 Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
 Conoscere le strutture della lingua e arricchire il lessico
STORIA – EDUCAZIONE CIVICA - GEOGRAFIA
COMPETENZE
 Usare la metodologia della ricerca storica e delle categorie d’interpretazione storica utilizzando il
passato per comprendere il presente.
 Leggere, analizzare, comprendere ed interpretare un territorio mediante la cartografia e
l’osservazione diretta dei fenomeni geografici e delle implicazioni derivanti dall’interazione uomoambiente nel tempo.
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SCIENZE MATEMATICHE
COMPETENZE
 UTILIZZARE la simbologia e saper operare all’interno degli insiemi numerici utilizzando le
proprietà e le tecniche di calcolo aritmetico ed algebrico.
 RAPPRESENTARE, CONFRONTARE, ANALIZZARE, figure geometriche piane e solide
individuandone proprietà e relazioni .
 RISOLVERE problemi individuando le strategie appropriate, utilizzando eventualmente
rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo in modo adeguato .
 RAPPRESENTARE, ANALIZZARE, INTERPRETARE dati avvalendosi di grafici e usando
consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni
 specifiche anche di tipo informatico .
SCIENZE CHIMICHE, FISICHE, NATURALI
COMPETENZE
OSSERVARE E DESCRIVERE: Osservare fatti e fenomeni e coglierne gli aspetti caratterizzanti:
differenze,somiglianze, regolarità, fluttuazioni, andamento temporale.
MISURARE: Individuare grandezze relative ai singoli fenomeni e processi ed gli strumenti di
misura appropriati. Eseguire misure di alcune grandezze fondamentali (volume, peso,
temperatura, tempo).
RAPPRESENTARE E MODELLIZZARE: Rappresentare la complessità dei fenomeni in molteplici
modi: disegni,descrizioni orali e scritte, simboli, tabelle, diagrammi, grafici, semplici simulazioni;
formalizzare i dati raccolti. Saper adattare e trasferire ad altri contesti le strategie e le
informazioni apprese.
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COMUNICARE E DOCUMENTARE : Comprendere ed utilizzare un linguaggio scientifico adeguato
al contesto. Sapersi orientare nella ricerca di informazioni scientifiche, utilizzando fonti diverse.
Produrre testi orali e scritti: relazioni di lavoro, presentazioni schematiche su temi scientifici,
documentazioni di un’esperienza.
LINGUE STRANIERE
COMPETENZE
I docenti di inglese hanno individuato il profilo dell’allievo in uscita dalla terza media ispirandosi ai
livelli A2-B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue, così descritti: l’allievo
 sarà in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su
argomenti familiari
 saprà produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari.
 sarà in grado di descrivere avvenimenti.
 acquisirà, pertanto, sufficienti strumenti linguistici e vocabolario per esprimersi pur con qualche
esitazione e perifrasi su argomenti di tipo familiare, attinenti agli interessi tipici della fascia
scolare usando correttamente alcune strutture semplici.
 sarà in grado di parlare in modo comprensibile, anche se, specialmente in sequenze di
produzione libera relativamente lunghe se pur semplici.
 sarà in grado di collegare una serie di semplici elementi brevi in una sequenza lineare usando
connettivi di tipo temporale e causale.
 sarà in grado di rispondere a domande e di reagire a affermazioni semplici e saprà segnalare
che sta seguendo il discorso.
28
I docenti della seconda lingua straniera hanno individuato il profilo dell’allievo in uscita dalla terza
media ispirandosi al livello A1-A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue, così
descritto: l’allievo
sarà in grado di comprendere frasi ed espressioni, orali e scritte, di uso frequente relative ad
ambiti familiari, quali la persona, la famiglia, la scuola, il tempo libero.
sarà in grado di interagire in situazioni comunicative, orali e scritte, relative al proprio vissuto ed ai
propri bisogni.
ARTE E IMMAGINE
COMPETENZE
 Gli alunni sapranno inventare e produrre messaggi utilizzando le tecniche in modo personale e
creativo
 Gli alunni sapranno leggere e interpretare i contenuti dei messaggi visivi proposti e reinventarli
utilizzando tecniche multimediali ai fini della conoscenza e fruizione dei vari linguaggi artistici.
 Gli alunni sapranno analizzare le opere più importanti delle varie epoche individuandone
l’autore, l’epoca storica, la tecnica esecutiva e la collocazione attuale. Sapranno individuare i
beni del Patrimonio artistico presenti nel territorio e comprenderne l’importanza ai fini della
valorizzazione della loro tutela.
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MUSICA
COMPETENZE
 Comprensione ed uso dei linguaggi specifici
 Sviluppo delle capacità espressive attraverso l’uso della voce e degli strumenti musicali.
 Acquisizione della capacità di ascolto e comprensione dei fenomeni sonori e dei linguaggi
musicali
 Capacità di rielaborazione personale dei materiali sonori
TECNOLOGIA
COMPETENZE
 Acquisizione e sviluppo della capacità di interpretare e di comunicare con i mezzi di espressione
specificamente tecnici, quali il disegno geometrico e tecnico, nonché i vari metodi di
rappresentazione grafico-schematici.
 Valorizzazione del lavoro individuale e collettivo, che non deve essere ridotto a sola manualità
anche se la comprende, ma inteso come momento di esercizio e di esperienza
 Precisione e proprietà nell’uso della terminologia tecnica, nella descrizione di fenomeni, impianti
e apparecchi tecnici, nella rilevazione e rappresentazione dei dati
 Capacità di riconoscere ed enunciare un problema tecnico, di formulare ipotesi e soluzioni, di
operare manualmente.
 Acquisizione di conoscenze tecnologiche per l’arricchimento di questo aspetto della cultura,
mediante la trattazione di settori opportunamente scelti nel campo delle conquiste tecniche e
scientifiche.
 Sviluppare l’atteggiamento creativo e operativo per arrivare a soluzioni di problemei con giochi
da tavolo.
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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
COMPETENZE
Finalità di questa disciplina è la “ formazione della personalità”:
coscienza della corporeità
ordinato sviluppo psicomotorio
capacità relazionale
I.R.C.
COMPETENZE
 A partire dal contesto in cui vive, l’alunno sa interagire con persone di religione
differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.
 Sa ricostruire gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le
vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne un’
interpretazione consapevole.
 Dimostra di riconoscere i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne
individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad
apprezzarli dal punto di vista artistico e culturale.
 Dimostra un’iniziale capacità di confronto con la complessità dell’esistenza e impara a
dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se
stesso, con gli altri e con il mondo che lo circonda.
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COMPITI per CASA
I compiti assegnati per casa costituiscono un importante momento di rinforzo degli apprendimenti e
di assunzione di responsabilità da parte dell’alunno.
Gli insegnanti s’impegnano ad assegnare una quantità di compiti per casa adeguata all’età evitando
compiti il sabato per il lunedì e nel giorno di rientro per il giorno successivo.
Gli insegnanti s’impegnano, altresì, a controllare sistematicamente l’esecuzione dei compiti
valorizzando in tal modo l’impegno individuale dell’alunno.
I genitori s’impegnano ad aiutare l’alunno a programmare l’esecuzione dei compiti e a controllare
che gli stessi vengano svolti senza sostituirsi all’alunno stesso.
I genitori assicurano ogni possibile collaborazione nelle attività sulla base della conoscenza degli
impegni formativi della scuola ed esprimono, nelle sedi opportune, i propri pareri o proposte.
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
L’offerta formativa si arricchisce dell’area integrativa, che prevede molteplici proposte laboratoriali
aggiornate di anno in anno, e di progetti attinenti a diverse aree culturali. Queste attività
contribuiscono, al pari di quelle disciplinari, alla formazione complessiva della persona e allo sviluppo
di abilità e competenze; promuovono la motivazione degli studenti e favoriscono il manifestarsi di
interessi e talenti. Si tratta di percorsi di ampliamento e approfondimento progettati ad hoc,
sviluppati in situazioni coinvolgenti e divertenti, che prevedono la collaborazione con docenti e
ragazzi di classi diverse.
Quest’area formativa può essere compresa sia nell’orario scolastico obbligatorio sia in quello
extrascolastico.
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FLESSIBILITA’ DIDATTICO-ORGANIZZATIVA
Nel quadro delle opportunità e sollecitazioni offerte dall’assetto autonomo del sistema di istruzione,
l’Istituto adotta diverse forme di flessibilità finalizzate a:
 adeguare l’intervento formativo ai bisogni degli alunni e alle esigenze e aspettative delle
famiglie;
 a promuovere le potenzialità individuali e la crescita complessiva della persona;
 a favorire il benessere di tutti i soggetti nell’ambito delle vita scolastica;
 a migliorare l’efficacia del processo di insegnamento-apprendimento.
•
•
•
•
•
•
Progetto Palladio classi terze (secondaria): formazione di gruppi di alunni provenienti da classi
parallele,con adesione volontaria (approfondimenti di italiano e matematica in previsione del
passaggio al ciclo di studi successivo; utilizzo flessibile dei docenti)
Laboratori opzionali per gruppi di alunni provenienti da classi parallele
Attività nell’ambito di Progetti Europei
Attività nell’ambito degli scambi culturali con l’estero
Corsi di alfabetizzazione per studenti stranieri
Progetti “antidispersione” per alunni nomadi e/o di recupero scolastico
ORARIO SCOLASTICO
Il calendario scolastico è suddiviso in due periodi (quadrimestri):
I) settembre/gennaio; II) febbraio/giugno.
I due rientri pomeridiani sono nei giorni di martedì e giovedì con un’ora di mensa rispettivamente.
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Scuola dell’infanzia
Il Giuggiolo
Dal Lunedì al venerdì
08.00
16.00
Lunedì, mercoledì,venerdì,
8.30
12.30
Martedì, giovedì
08.30
16.30
Lunedì, mercoledì,venerdì
08.30
12.30
Martedì, giovedì
08.30
16.30
Lunedì, mercoledì,venerdì
08.30
12.30
Martedì, giovedì
08.30
16.30
Lunedì, mercoledì,venerdì
08.30
12.30
Martedì, giovedì
08.30
16.30
Lunedì, mercoledì,venerdì
08.25
12.25
Martedì, giovedì
08.25
16.25
Lunedì, mercoledì,venerdì
08.25
12.25
Martedì, giovedì
08.25
16.25
Lunedì, mercoledì,venerdì, sabato
08.00
13.00
Martedì, giovedì
08.00
15.45
Lunedì, mercoledì,venerdì, sabato
08.30
13.15
Martedì, giovedì
08.30
15.45
Scuola Primaria
Pravato (Paese)
sabato (corso 2-3-4-5 A , 4-5 B)
Pascoli (Castagnole)
Marconi (Padernello)
On.A.Visentin (Postioma)
Treforni (Paese)
Carducci (Porcellengo)
Scuola Secondaria di primo grado
Paese
Postioma
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VALUTAZIONE
VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Il processo di valutazione degli alunni implica diverse fasi e coinvolge più soggetti:
 La fase della valutazione prevede:
- il momento individuale proprio del singolo insegnante;
- il momento collegiale realizzato dall’intero gruppo docente che opera rispetto all’alunno, al
gruppo, alla classe;
Il processo di valutazione degli alunni si realizza attraverso:
 La valutazione dei processi di apprendimento;
 La valutazione del comportamento.
Richiede come procedure:
 Verifiche periodiche per le singole discipline e per gli interventi pluridisciplinari e interdisciplinari
attivati (prove oggettive, questionari, test, colloqui, interrogazioni)
 Osservazioni sistematiche dei processi di apprendimento e delle modalità di comportamento.
Il processo di valutazione prevede il ricorso ai diversi momenti valutativi quali:
 Valutazione orientativa – iniziale: si realizza mediante un’indagine conoscitiva dell’alunno allo
scopo di conoscerne la situazione di partenza rispetto alle conoscenze, esperienze, attitudini;
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 Valutazione formativa di processo – in itinere: si realizza nel corso dell’anno scolastico e consente
di verificare l’efficacia degli interventi educativi – didattici e l’eventuale necessità di apportare
opportuni adeguamenti al percorso progettato;
 Valutazione sommativa – finale: si realizza al termine dei quadrimestri e alla fine dell’anno
scolastico e prevede la valutazione delle competenze raggiunte dall’alunno nei diversi ambiti di
sviluppo.
Strumenti di verifica e criteri di valutazione condivisi saranno individuati dai docenti dell’Istituto per
consentire un sistema valutativo chiaro e trasparente e, da parte dell’utenza, la lettura e
l’interpretazione delle informazioni fornite.
Valutazione Nazionale : somministrazione Prove INVALSI nelle classi seconde e quinte della Primaria
e Terza della Secondaria
 La fase dell’autovalutazione implica:
- il coinvolgimento dell’alunno in quanto soggetto consapevole del percorso formativo
effettuato, messo nelle condizioni di riconoscere le conquiste raggiunte e le difficoltà
incontrate, coinvolto nella previsione del cammino da seguire per sviluppare le potenzialità
da un lato, e compensare le criticità dall’altro;
- la partecipazione a pieno titolo delle famiglie informate e coinvolte nelle molteplici tappe
che costituiscono l’itinerario formativo.
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
L’autovalutazione d’Istituto, in quanto processo teso a verificare l’efficacia e l’efficienza dell’azione
formativa promossa dall’Istituto, rappresenta un momento fondamentale dell’attività dell’istituzione
che consente di verificare la coerenza tra quanto dichiarato e quanto agito.
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E’ responsabilità del Dirigente, con il supporto del gruppo di staff e del gruppo progettazione POF,
definire strumenti e modalità consone alla raccolta delle informazioni utili ad individuare i punti di
forza e di criticità dell’Istituto.
Aree cruciali, relative alla progettazione del POF, su cui si orienterà il percorso di autovalutazione,
inteso come attitudine e responsabilità alla rendicontazione della propria azione, sono:
 Riconoscimento e diffusione delle buone prassi didattiche, educative, relazionali e controllo del
loro utilizzo;
 Definizione di modalità comuni di progettazione e loro utilizzo;
 Individuazione di modalità di verifica condivise e di criteri di valutazione comuni e relativo
utilizzo;
 Efficacia dei processi di integrazione degli alunni in genere e, in particolare degli alunni con
bisogni educativi speciali;
 Efficacia dell’organizzazione flessibile del tempo scuola;
 Efficacia dell’implementazione dei progetti;
 Rete di relazioni costituitasi con il territorio;
 Efficacia relazioni con l’utenza (famiglie);
 Disponibilità e utilizzo delle risorse strumentali e umane relative alle Nuove Tecnologie;
Il percorso di valutazione rappresenta un processo in divenire, modificabile nel tempo, in base a
criteri di adeguatezza e sostenibilità. Dovrà prevedere un confronto tra qualità attesa (quanto alunni
e famiglie si aspettano dalla scuola), qualità progettata (ciò che la scuola si propone di offrire
compatibilmente con le risorse disponibili), qualità erogata (ciò che la scuola effettivamente riesce a
realizzare).
La collaborazione dei genitori nell’apporto di proposte e pareri contribuirà al miglioramento
dell’efficacia complessiva del servizio scolastico.
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SCUOLA DELL'INFANZIA "IL GIUGGIOLO"
( Delibera del Consiglio d'Istituto N°. 55 del 22/11/12
)
La scuola dell'infanzia "Il Giuggiolo" è stata istituita nell'anno scolastico 2009-2010; è situata in Via
Strasburgo n.20 a Castagnole ed è l'unica scuola dell’Infanzia statale del Comune di Paese.
E' una struttura nuova, molto accogliente, dotata di aule ampie e luminose per quattro sezioni, con
spazi che consentono l'organizzazione di molteplici angoli MULTIFUNZIONALI così da garantire ai
bambini una varietà di esperienze didattiche, in un contesto confortevole e positivo, per il benessere
psico-fisico del bambino.
E' circondata da ampi spazi verdi, che possono essere raggiunti direttamente e autonomamente da
ogni sezione. Il giardino è attrezzato con giochi vari: casette, sabbiera, giochi a molla e un grande
gioco statico composto da: scivoli, scala, torrette, ponte.
FINALITA'
La scuola dell'infanzia si delinea come un servizio educativo, integra e sostiene l'opera della famiglia
e si colloca in naturale continuità con il nido, la scuola primaria e il territorio.
Questo servizio, rivolto ai bambini dai 3 ai 5 anni, si pone non solo come un importante momento
sociale, ma anche come agenzia formativa che offre al bambino la possibilità di realizzare molteplici
esperienze di apprendimento e socializzazione, di soddisfare la propria curiosità e creatività, di
sviluppare le proprie potenzialità in un ambienta ricco di connotazioni affettive-motorie e di
stimolazioni cognitive.
1
La scuola dell'infanzia di durata triennale, si propone come contesto di relazione, di cura e di
apprendimento, nel quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni che i
bambini sperimentano nelle loro esperienze.
Le finalità della scuola dell'infanzia, definite dai NUOVI ORIENTAMENTI, dalla legge 53/2003 D.Lgs
n.59 del 19.02.2004 (allegato A ) e dalle INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (D.M.31.07.2007), sono:
•
•
•
•
il consolidamento dell'identità
la conquista dell'autonomia
il riconoscimento e lo sviluppo della competenza
l'acquisizione delle prime forme di educazione alla cittadinanza a partire dalle prime
esperienze di convivenza responsabile.
Sulla base di tali finalità il curricolo è organizzato attraverso i CAMPI DI ESPERIENZA, luoghi del fare
e dell'agire del bambino:
• Il sè e l'altro: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme
• Il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute
• Linguaggi, creatività, espressione: gestualità, arte, musica, multimedialità
• I discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura
• La conoscenza del mondo: ordine, misura, spazio, tempo, natura
Il sè e l'altro
E' il campo di esperienza più importante per quanto riguarda la crescita armonica dei bambini, che
cominciano a riflettere sul senso e sul valore morale delle loro azioni, prendono coscienza della
propria identità, scoprono le diversità e apprendono le prime regole necessarie alla vita sociale.
Il corpo e il movimento
Attarverso questo campo di esperienza, i bambini prendono coscienza e acquisiscono il senso del
proprio sè fisico, il controllo del corpo, delle sue funzioni e percezioni sensoriali, imparando ad
2
averne cura attraverso l'educazione alla salute.
Linguaggi, creatività, espressione
I bambini sono portati a esprimere con immaginazione e creatività le loro emozioni e i loro pensieri:
l'arte orienta questa propensione, educa al sentire estetico e al piacere del bello. Lo sforzo di
esplorare i materiali, di interpretare e creare, sono atteggiamenti che si manifestano
nelle esperienze artistiche e che creano un ambito mentale che investe tutta la sfera degli
apprendimenti.
I discorsi e le parole
I bambini apprendono a comunicare verbalmente, a descrivere le proprie esperienze e il mondo, a
conversare e dialogare, a riflettere e ad avvicinarsi alla lingua scritta.Attraverso la conoscenza e la
consapevolezza della lingua materna e di altre lingue consolidano l'identità personale e culturale e si
aprono verso nuove culture.
La conoscenza del mondo
I bambini esplorano la realtà, imparano ad organizzare le proprie esperienze attraverso azioni
consapevoli quali: il raggruppare, il comparare, il contare, l'ordinare, l'orientarsi e il rappresentare
con disegni e con parole. Attraverso le attività proposte, le conversazioni, le attività ludiche,
costruttive e progettuali, cominciano ad indagare i fenomeni naturali ed il mondo degli organismi
viventi, ponendo le basi di una conoscenza prescientifica.
3
APPROCCIO METODOLOGICO
Attraverso le apposite mediazioni didattiche, la scuola riconosce come connotati metodologici del
proprio servizio educativo:
• la relazione personale tra pari e tra adulti nei vari contesti di esperienza, come condizioni per
pensare, fare e agire;
• la valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni: la strutturazione ludiforme
dell'attività didattica assicura ai bambini esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni
della loro personalità;
• il rilievo al fare produttivo e alle esperienze dirette nel contatto con la natura, le cose, i
materiali, l'ambiente sociale e la cultura, per orientare la naturale curiosità in percorsi via via
più ordinati e organizzati di esplorazione e ricerca.
AMBITI OPERATIVI PRIORITARI
INCONTRARE LE FAMIGLIE
"Accogliere il bambino è percorrere un pezzo della sua storia con lui, significa accogliere tutto il suo
mondo, a cominciare dalla sua famiglia...".
Il collegamento con le famiglie che frequentano la scuola dell'infanzia è essenziale nel progetto
educativo; gli incontri e le occasioni di scambio e di confronto tra i genitori e gli educatori sono
indispensabili nel creare armonia nel processo educativo che gli adulti realizzano con il bambino.
Gli strumenti per realizzare tale obiettivo sono gli incontri con le famiglie:
4
• prima dell'inserimento del bambino a scuola i genitori hanno l'opportunità di conoscere gli
insegnanti durante la prima assemblea informativa e visitare con il proprio bambino la struttura
che lo accoglierà.
• Nel primo periodo di inserimento il genitore ha la possibilità di fermarsi per un tempo
concordato con le insegnanti affinchè il bambino viva il distacco in modo graduale e sereno.
• Sono favoriti i momenti di colloquio individuale con l'insegnante durante i quali si possono
scambiare informazioni sul bambino.
Durante l'anno scolastico sono organizzati incontri collettivi di sezione in cui le famiglie vengono
informate sull'andament generale della sezione e sul lavoro che viene svolto.
INCONTRARE LE DIFFERENZE
"..." Nell'altro noi possiamo, inqualche modo, incontrare noi stessi.
I bambini imparano "a considerare e a vivere la diversità come una dimensione esistenziale e non
come una caratteristica emarginante" sviluppando così la cultura dell'integrazione e trasformando le
diversità in ricchezze ( culture diverse, handicap, intelligenze diverse ).
L'obiettivo è quello di sviluppare il benessere di tutti i bambini offrendo opportunità formative
attrverso la progettazione di percorsi individualizzati con precisi obiettivi personalizzati di
socializzazione e apprendimento.
ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI
STRATEGIE RISOLUTIVE
La prima attenzione è stata rivolta allo spazio-sezione che rappresenta per i bambini un ambiente
carico di connotazioni affettive e di punti di riferimento, in quanto proprio negli spazi della scuola
essi ritrovano il senso della stabilità e della continuità.
Lo spazio della sezione è stato costruito per angoli, così da costituire uno spazio multifunzionale in
5
cui i bambini trovano spazi personali e spazi comuni.
ORGANIZZAZIONE DELLO SPAZIO SEZIONE
Angolo delle costruzioni: spazio attrezzato su un tappeto con vari tipi di costruzione ad incastro
,legnetti, macchinette, animali di plastica, per favorire la progettazione, sperimentazione e ricerca.
Angolo morbido e della lettura: è uno spazio allestito in modo da permettere ai bambini/e di
sdraiarsi, riposarsi e guardare i libri. In questo modo i bambini/e possono tornare durante i momenti
di gioco libero per riposarsi e rilassarsi.
Angolo della casetta: spazio adibito al gioco simbolico, dove il bisogno di sicurezza è soddisfatto
attraverso l'uso di materiali che richiamano un legame con l'ambiente familiare: la cucina. I materiali
presenti sono: piattini, bicchieri, pentole, posate, frutta e alimenti di plastica, bambole...
Angolo della conversazione e delle presenze: è l'angolo dedicato alla comunicazione, al dialogo,
all'espressione spontanea dei vissuti e delle esperienze, alla lettura delle storie. Sono presenti
panchine, il cartellone delle presenze e delle regole, l'orologio del tempo-meteo e delle attività, i
giorni della settimana, mesi, stagioni, compleanni, assegnazione degli incarichi.
Spazio creativo e manipolativo: questo è lo spazio destinato alle attività grafico-pittoriche e
plastiche. È costituito dai tavoli e sedie presenti nella sezione e dai pennarelli, colori a matita, fogli,
didò...Ogni bambino/a, a seconda delle attività può sedersi vicino agli amici che preferisce,
instaurando cosi' comportamenti di tipo cooperativo.
Spazio personale: questo è lo spazio per le proprie cose, dove la foto con il nome di ciascun
bambino lo fa sentire "accolto" e gli fa scoprire gli spazi destinati a lui: l'armadietto, il posto per
l'asciugamano e il bavaglino, lo spazio per i propri disegni.
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La seconda attenzione riguarda il tempo che scandisce la giornata attraverso le routine.Esse
costituiscono un importante contesto di apprendimento a livello psicologico-cognitivo: la ripetizione
quotidiana di sequenze di azioni rassicura il bambino, fornisce punti di riferimento e, consentendo
l'anticipazione degli eventi che accadranno, permette al bambino di orientarsi con fiducia nella
giornata. Attrverso il coinvolgimento sistematico in attività di tipo pratico, i bambini divengono
maggiormente autonomi, capaci di assumersi compiti e piccole responsabilità.
Saper dare valore alle attività quotidiane ricorrenti risponde quindi ai bisogni evolutivi del bambino:
saper fare da solo, diventare progressivamente indipendente dall'adulto. Inoltre,il concatenarsi delle
attività di routine favorisce il consolidamento di concetti logici e spazio-temporali.Ciò avviene
mediante l'utilizzo giornaliero di modalità di rappresentazione simbolica di routine, per esempio
attraverso i calendari: delle presenze, del tempo metereologico, della settimana, degli incarichi.
STRATEGIE METODOLOGICO-DIDATTICHE
Nella scuola dell'infanzia le insegnanti accolgono, valorizzano e sviluppano le curiosità dei bambini e
creano occasioni e stimoli sempre nuovi per attirare le scoperte.
II gioco è, nell'età dell'infanzia, la principale modalità per sviluppare la conoscvenza del reale e del
mondo circostante; favorisce l'instaurarsi di rapporti attivi e creativi sia sul terreno cognitivo che
relazionale e linguistico, consentendo al bambino di trasformare la realtà secondo le sue esigenze
interiori, di realizzare le sue potenzialità e di rivelarsi a se stesso ed agli altri in una molteplicità di
aspetti.
Le esperienze promosse a scuola attraverso una metodologia ludica, sono finalizzate a sviluppare nel
bambino la sua originaria curiosità, orientandola in un positivo clima di esplorazione e ricerca.
Confrontando situazioni, ponendo problemi, costruendo ipotesi, elaborando e confrontando schemi di
spiegazione, il bambino maturerà man mano adeguate strategie di pensiero che lo condurranno a
conoscere la realtà che lo circonda e a relazionarsi positivamente con gli altri.
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LA GIORNATA SCOLASTICA
ORARI-ATTIVITA'-SPAZI-GRUPPI
08.00-09.00
Accoglienza, giochi ed attività spontanee in salone
09.00-10.00
Attività di routine, calendario,canti, igiene personale e merenda
10.00-11.45
Attività di sezione e piccolo gruppo
11.45- 11.55
Preparazione per il pranzo
11.55-12.00
Uscita antimeridiana
12.00-12.45
Pranzo
13.00-13.15
Prima uscita pomeridiana
13.00-14.00
Giochi e attività libere in salone/giardino/sezione
14.00-15.15
Attività per angoli d'interesse
15.15-15.30
Igiene personale, merenda
15.45-16.00
Ultima uscita
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ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
INSEGNANTI
N°8 di area comune
N°1 di religione
N°2 di sostegno
SEZIONE
N°4 A-B-C-D
TEMPO SCUOLA Dal lunedì al venerdì
ORARI
Inizio lezioni ore 08.00
-Termine lezioni ore 16.00
SERVIZIO
MENSA
Tutti i giorni da lunedì al venerdì
I buoni pasto vengono consegnati giornalmente
a scuola dagli accompagnatori dei bambini.
La mensa è preparata da CRC.
STRUTTURE
4 aule +
Spazi multifunzionali = n°1salone; n°1 biblioteca; n°1 mensa; n°1 giardino
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AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA
Nell'anno in corso le attività sono state arricchite dai seguenti progetti:
PROGETTO BIBLIOTECA
Educare gli alunni al piacere della lettura :
letture animate con il contributo di un genitore cantastorie
prestito del libro per i bambini
visita guidata alla biblioteca comunale
PROGETTO LINGUA INGLESE
Avvicinare gli alunni grandi ad una lingua straniera:
lezioni tenute da un insegnante di madrelingua inglese della Cooperativa Comunica.
PROGETTO ORTO IN CONDOTTA
Promuovere e sviluppare l'educazione ambientale attraverso la realizzazione e la cura di un orto.
PROGETTO PSICOMOTRICITA'
Sviluppare un'immagine positiva di sé che contribuisca a costruire la propria autostima e identità, le
sue possibilità di movimento e le sue valenze comunicative.
Le attività saranno tenute da psicopedagogisti della Cooperativa “Il Sestante”.
Vengono inoltre curati i versanti:
CONTINUITA'
Attività di raccordo tra la scuola dell'infanzia e nido
Attività di raccordo tra scuola dell'infanzia e scuola primaria
open day
SICUREZZA
Educare gli alunni a condotte responsabili nelle diverse situazioni di vita.
Prove di evacuazione
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FATTORI CHE CARATTERIZZANO LA SCUOLA
Tipologia
Scuola per bambini dai 3 ai 5 anni
Le attività vengono programmate per obiettivi
specifici di apprendimento secondo i campi di
esperienza, attraverso gli sfondi integratori
Organizzazione didattica
Attività di sezione eterogenea per età; gruppo di
intersezione per età
Motivazione dell'organizzazione didattica
L'eterogeneità all'interno di ciascuna sezione
garantisce:
• tempi e modalità di inserimento adeguati
per bambini del primo anno
• possibilità
relazionali
ed
affettive
vantaggiose per tutti i bambini
• un progetto didattico comune a tutte le
sezioni
• una
maggiore
offerta
ed
obiettività
valutativa
• più confronto e più sintonia metodologica fra
adulti
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La sezione
E' l'ambito di sviluppo dell'identità personale
attraverso:
• la valorizzazione di ciascuno
• la graduale accettazione di piccole regole
comuni
• l'instaurarsi dei primi rapporti amicali con
adulti e bambini
• la stimolazione e la curiosità verso giochi e
materiali
I TRAGUARDI FORMATIVI DEI BAMBINI
E DELLE BAMBINE DELLE SCUOLE DELL'INFANZIA
I traguardi formativi della scuola dell'infanzia sono pensati come aree di sviluppo irrinunciabili e
fondamentali per la crescita del bambino dai tre ai sei anni in raccordo e in connesione con gli
apprendimenti della scuola di base.
Il curricolo nella scuola dell'infanzia è inteso come il risultato di un incontro dinamico tra proposte di
esperienze, stili di lavoro, materiali, aggregazioni di bambini ,spazi, tempi....in sintesi una ricerca di
armonia tra esperienze, conoscenze, competenze.
L'approccio ai saperi avviene sempre in forme "aperte" e flessibili, attraverso esperienze ludiche
significative "si gioca con la cultura" ed è necessariamente legato ai valori sottostanti che le azioni
educative acquistano nel fare scuola.
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I bambini alla fine dei tre anni scolastici avranno tutti praticato esperienze significative e raggiunto
trguardi di sviluppo in ordine all'identità, all'autonomia e alla competenza.
• Maturazione dell'identità personale:saranno stati sollecitati nei bambini atteggiamenti di
sicurezza, di stima di sè, di fiducia nelle proprie capacità, di motivazione alla curiosità, di
riconoscere e ricercare situazioni in cui il benessere psico-fisico li farà sentire, pur nella loro
unicità, di appartenere ad una comunità.
• Conquista dell'autonomia e sviluppo sociale: sarà favorita la capacità di orientarsi e
compiere scelte autonome in contesti relazionali diversi: vivere in una comunità scolastica
multiculturale favorisce il contatto con diversi modelli di vita, di cultura in cui si impara a
cooperare, a comunicare e ad apprendere in una interazione costruttiva con il diverso da sè.
• Sviluppo della competenza: saranno consolidate nei bambini/e abilità sensoriali, percettive,
motorie, linguistiche e intellettive e impegnati nelle prime forme di riorganizzazione
dell'esperienza.E ancora, sviluppata la curiosità e l'interesse per il mondo che li circonda,
incoraggiati a sperimentare dei codici per leggere, codificare e decodificare nella realtà.
Il bambino e la bambina saranno sollecitati dagli insegnanti, attraverso il gioco, a porsi davanti alle
situazioni problema con atteggiamebnto analitico ragionando per ipotesi e tentativi.
La capacità di esprimersi verbalmente sarà un canale non solo di comunicazione ma per condividere
con gli altri esperienze, riflessioni, ricordi ed emozioni.
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RISORSE
Scarica

piano dell`offerta formativa - Istituto Comprensivo Casteller di Paese