ISTITUTO COMPRENSIVO di PAESE PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali definiti dal Consiglio d’Istituto. Documento fondamentale dell’Istituzione Scolastica, ne definisce l’identità culturale e progettuale. PIANO DELL’OFFERTA Adottato dal Consiglio d’Istituto. FORMATIVA Esplicita la progettazione curricolare,extracurricolare, educativa, organizzativa adottate nell’ambito dell’autonomia scolastica. Riflette le esigenze del contesto culturale, sociale, economico della realtà locale. 1 STRUTTURA DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Risorse e dotazioni Storia Linee d’indirizzo Ampliamento dell’offerta formativa Valori e orientamenti Progettazione disciplinare v. allegato Reti Organigramma Relazioni Territorio Servizi Profilo formativo Offerta formativa Valutazione degli alunni L’istituto La strategia Le ragioni dell’azione L’azione Comunicazione Flessibilità Formazione del personale Tempo scuola La valutazione Valutazione di sistema Autonomia Bisogni e aspettative 2 ISTITUTO COMPRENSIVO di PAESE L’Istituto Comprensivo di Paese si è costituito nell’anno 2010 nel quadro del dimensionamento istituzioni scolastiche in attuazione dell’art 21 della legge 59/97 della rete delle La storia dell’Istituto è stata caratterizzata dalla volontà di cogliere ogni occasione di progettare o aderire ad iniziative innovative offerta dall’evoluzione del contesto culturale, educativo e normativo locale, nazionale ed europeo. Le esperienze fatte in quest’ambito attengono a sperimentazioni strutturali (come il bilinguismo); adozione di modalità didattico-organizzative flessibili con l’entrata in vigore del Regolamento sull’autonomia (settembre 2000); ultradecennale partecipazione a scambi culturali con paesi stranieri e a progetti europei Comenius, Lingua e Formazione; partecipazione a progetti provinciali, regionali e nazionali; adesione a reti di scuole per conseguire obiettivi coerenti con le finalità istituzionali. La scuola riconosce l’apertura all’innovazione e alla sperimentazione come aspetto fondamentale della propria identità e del proprio approccio al servizio d’istruzione. Direzione e Segreteria : Viale Panizza 4 - 31038 Paese (Tv), Tel: +39.0422.959057 ;Fax: +39.0422.959459 e-mail: [email protected] PEC: [email protected] ; ; sito web: castellerpaese.org Codice Ministeriale: TVIC868002 Orari di apertura al pubblico della segreteria (con esclusione dei periodi di sospensione delle attività didattiche): lunedì- mercoledì – venerdì e sabato : dalle ore 7.45 alle ore 13.00 martedì - giovedì : dalle ore 7.45 alle ore 13.00 – dalle ore 14.30 alle ore 16.00 3 PLESSI SCOLASTICI 4 CONTESTO TERRITORIALE Paese, situato a quattro chilometri da Treviso, nella pianura veneta, con le sue frazioni (Castagnole, Padernello, Porcellengo e Postioma), nel secondo dopoguerra, è stato segnato da una consistente emigrazione verso l’estero. Con la ripresa economica del territorio, negli anni settanta, ci sono stati molti ritorni ed oggi è terra di immigrazione. Si configura, pertanto, come realtà sociale dalla popolazione piuttosto giovane e culturalmente differenziata, demograficamente in ascesa (22 mila abitanti) e urbanisticamente in continua espansione. Ricca di una fitta rete di associazioni di volontariato, culturali e sportive, Paese è dotato di un buon numero di impianti sportivi. Nel Comune ha sede il Distretto Sanitario n. 2 che dispone dei seguenti servizi: consultorio pediatrico/igiene pubblica, consultorio familiare e servizio distrettuale integrato per l'età evolutiva. 5 RELAZIONI CON AGENZIE DEL TERRITORIO - Comune di Paese - Provincia di Treviso – progetto Regio; A scuola di gioco sport - Regione Veneto – progetto “Pari opportunità”; Più sport a scuola - Pro Loco Paese; Parrocchie di Paese; ATM (Ass. Trevisani nel Mondo); Protezione Civile; Vigili del Fuoco di TV; Carabinieri di Paese e frazioni; Ass. Alpini. - Cooperativa Sociale ONLUS “Comunica” (formazione, laboratori, mediazione culturale); - Cooperativa Sociale ONLUS “Il Sestante” (prevenzione disagio giovanile) - PA.RI. (Paese Ripetizioni) Associazione di Promozione Sociale - Associazione culturale “ACLE” – City Camp - Associazione sportivo – culturale “Gulliver” - laboratorio “English Drama” - Cooperativa “Il Girasole” - addetti all’assistenza - Associazione sportiva dilettantistica G.S.S. SMS Casteller - Associazione OLIMPIA Cricket Club Paese - Tennis Club Paese - Associazione bocciofila Paese - Agenzia Nazionale I.N.D.I.R.E. - Progetti europei - Centri di Formazione Professionale - Esperti esterni – laboratori opzionali alunni e formazione del personale - Cooperativa La Cascina 6 RETI INTERISTITUZIONALI RETE REFERENTE Pa.Ri. – Help con comune di Paese Brussato META con associazione Hope Dirigente ULISSE 2000 capofila IC Quinto Brussato OUTDOOR capofila Liceo Duca degli Abruzzi TV Pozzobon STRANIERI Capofila IC 1° Treviso Piovesan Più EUROPA più LINGUE-I.T.T. (CLIL)”Bottardi” Roma Degano DIALOGUES Face to Faith “Settembrini” Roma Degano – Teso RETE SICUREZZA capofila ITIS “Plank” Villorba Boccalon CASTELLER-CTI con USP Treviso Cappa Centro Territoriale per l’Integrazione dell’handicap Cappa SPORT UNIFICATO con Comune di Paese Scartozzi MINERVA capofila ITIS “Plank” Villorba Maccatrozzo – Panissidi SALUTE capofila IC Spresiano Corbetta – Moretto Scuola digitale del Veneto – capofila IC “C.G.Cesare” Mestre Pasquale 7 SERVIZI LIBRI di TESTO : per la Primaria sono forniti dai comuni di residenza; per la secondaria entro fine giugno vengono forniti ai genitori gli elenchi dei testi in adozione. A fine anno scolastico viene organizzato uno spazio vendita di testi usati. MENSE : Attività coordinata dal Comitato dei Genitori. E’ consentito agli alunni della secondaria consumare un pasto portato da casa o tornare a casa per il pranzo previa autorizzazione. TRASPORTO : Il comune organizza il servizio di trasporto per gli alunni che ne fanno richiesta. PSICOLOGIA SCOLASTICA : Organizzato in collaborazione con il comune il servizio, per la scuola secondaria, “Spazio Ascolto” offre consulenza agli alunni, ai familiari e ai docenti per problematiche specifiche. MEDIATORI CULTURALI : servizio offerto per agevolare l’inserimento degli alunni stranieri. CERTIFICAZIONE EUROPEA delle COMPETENZE DIGITALI: L’IC Paese è accreditato come Test Center AICA. L’accreditamento consente alla nostra Scuola di erogare esami per il conseguimento della Patente europea del computer sia a utenti interni (allievi,docenti, personale ATA), sia a utenti esterni. CERTIFICAZIONE LINGUA INGLESE : organizzazione di corsi e sessioni d’esame (Trinity) 8 BISOGNI e ASPETTATIVE Dell’alunno Individuazione di punti di riferimento che consentano all’alunno di orientarsi in una realtà sociale sempre più complessa e che lo aiutino a trovare risposte ai bisogni effettivi propri dell’età quali: - bisogno di sentirsi parte di un gruppo e di comunicare; - bisogno di sicurezza e di autostima; - bisogno di conoscere e di esplorare sia il mondo reale sia quello sociale; - bisogno di autonomia; Sviluppo di una coscienza critica che agevoli la lettura della realtà in tutti i suoi diversi aspetti; Definizione di percorsi di formazione approfonditi che permettano all’alunno di affrontare in modo positivo l’inserimento nel grado successivo dell’istruzione; Insegnamento personalizzato teso al rispetto dello stile individuale di apprendimento, al rispetto dei tempi propri di ogni alunno e alla valorizzazione delle peculiarità, all’interno di una positiva relazione educativa, elemento essenziale di qualsiasi processo di apprendimento. Della famiglia Organizzazione flessibile dei tempi scuola; Comunicazioni scuola/famiglia chiare, esaurienti, efficaci. Del territorio Guida alla conoscenza delle regole della convivenza civile, della necessaria applicazione, del rispetto delle diversità di religione, etnia, opinione, appartenenza sociale; Azioni finalizzate all’integrazione scolastica e sociale degli alunni in genere con particolare riguardo agli alunni stranieri e a coloro che necessitano di interventi specifici. 9 AUTONOMIA SCOLASTICA (D.P.R. 275/99) AUTONOMIA FUNZIONALE: OFFERTA FORMATIVA : garantisce il successo formativo in coerenza con le finalità e gli obiettivi generali del sistema istruzione e con le esigenze di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e apprendimento progettazione e realizzazione di interventi di educazione –formazione – istruzione mirati allo sviluppo della persona e adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie, alle caratteristiche dei soggetti coinvolti. Autonomia Le istituzioni scolastiche sono espressione di Autonomia Funzionale e provvedono alla definizione e realizzazione dell’Offerta Formativa DIDATTICA Definizione di percorsi formativi flessibili, funzionali alla realizzazione del diritto di apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni e di ciascuno. ORGANIZZATIVA Adozione di modalità organizzative che esprimano libertà progettuale, curando la promozione e il sostegno dei processi innovativi e il miglioramento dell’offerta formativa. RICERCA, SPERIMENTAZIONE e SVILUPPO: Predisposizione di progetti di ricerca e innovazione che rispondano alle esigenze di miglioramento dell’offerta formativa dell’istituzione scolastica. RETI DI SCUOLE: Accordi di rete o adesioni ad essi per accrescere, tramite le collaborazioni, la possibilità di fornire un’offerta formativa di qualità. 10 DIRIGENTE SCOLASTICO COLLEGIO DEI DOCENTI Paola RIZZO Genitori – docenti - ATA Infanzia – primaria – secondaria 1° COLLABORATORE VICARIO COMITATO DI VALUTAZIONE FUNZIONI STRUMENTALI: - CONTINUITA’ e ORIENTAMENTO CONSIGLIO d'ISTITUTO ALUNNI Daniela Brussato Dirigente Servizi Generali e Amministrativi Ivana Genovese RAPPRESENTANTI degli ALUNNI (secondaria) ( Piaser, Zanella) - INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI ( Piovesan) - INTEGRAZIONE ALUNNI CON DISABILITA’ (Cappa) - POF e INNOVAZIONE DIDATTICA (Schiaffino, Signori) -NUOVE TECNOLOGIE (Pasquale) COORDINATORI Team docenti e Consigli di Classe STAFF di DIRIGENZA: Dirigente + Vicario+ Responsabili di Plesso + D.S.G.A.+ Referente Pof GENITORI RAPPRESENTANTI dei GENITORI RESPONSABILI di PLESSO: Infanzia : Regano E. COMITATI dei GENITORI Primaria Pravato: Scotton A. Primaria Treforni: Piaser F. Primaria Castagnole: Moretto L. Primaria Padernello: Amato P. Primaria Porcellengo: Pozzobon O. REFERENTI Primaria Postioma: Santon R. di Commissione e di Progetto Secondaria Paese: Degano D. Secondaria Postioma : Fonzo D. ASSISTENTI AMMINISTRATIVI COLLABORATORI SCOLASTICI 11 PRINCIPI FONDAMENTALI UGUAGLIANZA DELLE LIBERTÀ DI OPPORTUNITÀ INSEGNAMENTO EFFICIENZA, EFFICACIA FLESSIBILITÀ TRASPARENZA Principi fondamentali DELL’AZIONE PARTECIPAZIONE ACCOGLIENZA ED DI TUTTE LE COMPONENTI INTEGRAZIONE DELLA SCUOLA A TUTTI I LIVELLI 12 LA STRATEGIA LINEE d’ INDIRIZZO del CONSIGLIO D’ ISTITUTO Indirizzi generali di orientamento delle attività dell’Istituzione scolastica: Favorire il successo formativo degli alunni; Realizzare lo sviluppo armonico integrale della persona a partire dalle potenzialità di ognuno; Sviluppare atteggiamenti improntati alla socialità e alla relazione positiva; Promuovere la conoscenza critica della realtà; Adottare, nell’ambito dei processi di innovazione, quei caratteri di flessibilità organizzativa, didattica, educativa che consentano la realizzazione di curricoli flessibili che meglio rispondono alle esigenze individuali degli alunni; Attivare forme di collaborazione con la realtà territoriale, locale ed europea. 13 VALORI DI RIFERIMENTO E ORIENTAMENTI OPERATIVI L’Istituto adotta l’autonomia come valore e principio ispiratore del proprio orientamento educativo ed organizzativo-gestionale. Assume quindi la responsabilità di progettare e realizzare azioni idonee a garantire il diritto fondamentale della persona e del cittadino all’istruzione e finalizzate a: 1. promuovere il benessere degli studenti in una comunità solidale di dialogo e di esperienza sociale in cui si realizzi la crescita della persona in tutte le sue dimensioni e la formazione della cittadinanza attiva e consapevole; 2. valorizzare le potenzialità di ciascuno anche attraverso la diversificazione dei percorsi formativi e la predisposizione di un sistema di accoglienza e integrazione; 3. coinvolgere attivamente gli allievi nella costruzione delle conoscenze e abilità fondamentali, necessarie ad un efficace passaggio al ciclo di studi successivo; 4. sviluppare le competenze socio-relazionali, comunicative, organizzative e decisionali che definiscono il profilo del cittadino europeo; 5. assicurare un presidio dei processi di pianificazione, coordinamento e comunicazione; rendere trasparenti gli ambiti di responsabilità, i processi decisionali, le modalità di condivisione e l’utilizzo delle risorse; 6. documentare gli obiettivi e i percorsi del processo educativo ed esplicitare le modalità di rilevazione e i criteri di valutazione degli esiti formativi; 14 7. promuovere le azioni di ricerca, sperimentazione e sviluppo in ambito progettuale, metodologico-didattico, valutativo, organizzativo e comunicativo, anche al fine di ottimizzare l’uso delle risorse; 8. rilevare le esigenze formative del personale ed organizzare percorsi di formazione funzionali al POF; 9. agevolare la partecipazione dei genitori alla vita scolastica e l’interazione tra essi e gli operatori interni; 10. promuovere forme innovative di collaborazione con enti e associazioni del territorio, soprattutto al fine di incrementare per gli alunni le opportunità di apprendimento, di formazione e di esperienza sociale; 11. attivare un sistema di comunicazione efficace, idoneo a garantire l’accesso all’informazione e la comprensione dei significati e dei processi: 12. realizzare forme di autoanalisi e autovalutazione del servizio. 15 PROFILO FORMATIVO L’azione dell’Istituto mira alla formazione di un alunno che al termine del percorso scolastico sia un grado di: Individuare, in una situazione cooperativa, il proprio ruolo integrato, adeguando il comportamento, rispettando gli altri e gli impegni presi, dimostrando di comprendere l’importanza delle regole stabilite; Riconoscere e valutare con spirito critico i messaggi, anche impliciti, positivi e negativi provenienti dall’esterno; Adottare comportamenti atti a prevenire il disagio e promuovere per sé e per gli altri un benessere fisico, psicologico, morale e sociale; Collaborare e confrontarsi accettando eventuali critiche atte ad orientare o ri-orientare le scelte; Iniziare a definire, adeguatamente all’età, un progetto di vita personale in base al riconoscimento e alla consapevolezza delle proprie capacità; Avvalersi dei linguaggi, delle strategie, e dei metodi propri delle singole discipline, individuando interrelazioni fra i saperi; Comprendere e utilizzare codici espressivi diversi di comunicazione quali la fotografia, la pittura, il cinema, la musica, il canto, il teatro, Internet…; Rispettare l’ambiente e attivarsi per la sua conservazione e per il suo miglioramento; Comunicare in ambito europeo e porre le basi del dialogo interculturale, con la consapevolezza dell’esistenza di diversi modi di esprimersi e comunicare e possedendo gli strumenti essenziali. 16 COMUNICAZIONE I processi comunicativi che si attivano nell’istituto e con l’esterno perseguono diversi obiettivi: elaborare e manifestare l’intenzionalità formativa; costruire relazioni di collaborazione con gli utenti e il territorio; far conoscere i servizi offerti e migliorarne l’efficacia; rilevare le aspettative dell’utenza; coordinare le azioni organizzative, progettuali ed educative; ottimizzare l’uso delle risorse; promuovere l’innovazione; rendere noti i criteri di valutazione degli apprendimenti e gli esiti formativi; Strumenti utilizzati: Comunicazione scritta: - P.O.F. e relativo opuscolo di sintesi - circolari - comunicazioni - avvisi - inviti ad eventi. Comunicazione in presenza: - 2 ricevimenti individuali annuali docenti/genitori - ricevimenti settimanali docenti/genitori (su appuntamento o per esigenza dei docenti per la secondaria) - ricevimenti docenti/genitori (su richiesta dei genitori o per esigenza dei docenti per la primaria) 17 - incontri del Dirigente Scolastico e dei Responsabili di Plesso con i genitori delle classi terminali della scuola dell’Infanzia e primaria - incontri con i genitori nell’ambito dei Consigli di Classe; - incontri con i genitori relativi a scambi culturali - presentazione laboratori opzionali solo per operatori interni: - incontri progettuali di dipartimento - riunioni di commissioni - incontri tematici a partecipazione volontaria. Comunicazione multimediale: - sito web - piattaforme multimediali - registro elettronico Documentazione multimediale: - Film realizzati da/a scuola - Foto e video di esperienze e progetti. Eventi: - mostre - conferenze - spettacoli - manifestazioni sportive e culturali. 18 RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA L’Istituto promuove annualmente occasioni d’incontro fra docenti e genitori per trattare argomenti legati all’esperienza scolastica dell’alunno. I contenuti sviluppati negli incontri non si limitano agli aspetti relativi agli apprendimenti disciplinari ma, nell’ottica della collaborazione scuola-famiglia, si allargano a tematiche di carattere educativo. La partecipazione agli incontri è fondamentale per una condivisione del percorso educativo. Saranno garantite riunioni assembleari e individuali. Nei primi giorni di scuola sono convocati, a cura dei docenti coordinatori, i genitori degli alunni prima (primaria e secondaria) per prendere gli opportuni accordi e fornire alle famiglie informazioni essenziali sugli aspetti organizzativi della scuola. Entro il primo mese di lezione convocata l’assemblea dei genitori di ciascuna classe nel corso della quale viene illustrata programmazione didattica-educativa annuale. di le è la Al termine della riunione i genitori procedono all’elezione del/i loro rappresentante/i in seno al Consiglio d’interclasse / classe. Un documento intermedio di valutazione sarà preparato dai Consigli di Classe/interclasse a metà di ogni quadrimestre. Il documento di valutazione viene illustrato ai genitori nel corso di appositi incontri, entro 10 giorni dalla conclusione dei quadrimestri. A fine anno, i documenti di valutazione e gli attestati non ritirati rimangono a disposizione per il ritiro presso la Segreteria. 19 FORMAZIONE del PERSONALE L’approccio alla formazione del personale è ispirato all’idea di scuola come servizio costantemente migliorabile. Le decisioni e le realizzazioni che ad essa attengono rientrano in un processo organizzativo mirante a produrre sviluppo e innovazione, capacità di lettura delle esigenze del contesto e di interpretazione del ruolo professionale nell’ambito dell’autonomia. Lo Staff di Dirigenza, composto da: Dirigente , Dirigente Servizi Generali e Amministrativi, Responsabili di Plesso e Referente Pof, è incaricato di: analizzare i processi lavorativi in rapporto agli obiettivi del POF; individuare le relazioni tra bisogni formativi individuali e bisogni formativi del sistema istituto; formalizzare le proposte di formazione in servizio; documentare i percorsi realizzati; promuovere la valorizzazione e la socializzazione delle esperienze; approntare strumenti di apprezzamento della loro ricaduta. 20 L’AZIONE ISCRIZIONI e FORMAZIONE delle classi prime PIANO dell’INCLUSIONE ACCOGLIENZA e INTEGRAZIONE degli alunni stranieri CONTINUITA’ FORMATIVA PROGETTAZIONE DISCIPLINARE COMPITI per CASA AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA FLESSIBILITA’ DIDATTICO-ORGANIZZATIVA ISCRIZIONI e FORMAZIONE delle classi prime La famiglia esercita libertà di scelta della sede scolastica statale da frequentare, optando per la tipologia oraria preferita. I genitori si impegnano comunque ad assicurare una frequenza regolare e attiva dei propri figli. La formazione di più sezioni di classe prima viene effettuata, secondo i criteri di formazione condivisi dagli Organi Collegiali, dal Dirigente Scolastico, in collaborazione con i docenti delle future classi prime, compatibilmente con le scelte dei vari modelli di tempo scolastico dei genitori. Le classi iniziali, ivi comprese le sezioni di Scuola dell’Infanzia, che accolgono alunni con disabilità, sono costituite, di norma, con non più di 20 alunni, purchè sia esplicitata e motivata la necessità di tale consistenza numerica, in rapporto alle esigenze formative degli alunni disabili. 21 Qualora si formino 2 sezioni, la classe con alunni disabili va costituita, di norma, con un numero di alunni inferiore all’altra sezione. Qualora ci fossero più sezioni nello stesso plesso, i fratelli gemelli verranno inseriti in due sezioni diverse. PIANO dell’INCLUSIONE Il nostro Istituto è impegnato nell'integrazione degli alunni con bisogni speciali per i quali sono progettati e realizzati percorsi formativi che facilitano l'inclusione nella realtà non solo scolastica. Le finalità □ Consolidare la cultura dell’integrazione e della solidarietà attraverso la collaborazione degli insegnanti curricolari, di sostegno e degli operatori scolastici. □ Favorire un clima sociale positivo nell'ambiente scolastico, per promuovere un reale inserimento degli alunni e lo sviluppo e il potenziamento della motivazione verso le attività e i percorsi proposti. □ Favorire l’espressione delle proprie emozioni e dei propri sentimenti. □ Sviluppare abilità motorie, cognitive, socio–relazionali e affettive. □ Perseguire l’acquisizione della propria identità e del proprio ruolo all'interno di un ambiente sociale. □ Promuovere il più possibile l'autonomia personale. □ Accompagnare l'alunno nel passaggio da un ordine di scuola all'altro. Queste finalità si perseguono attraverso: 1.L'organizzazione flessibile dell’attività educativa e didattica partendo dall’articolazione delle classi per creare un clima favorevole all'inclusione. 22 2.La conoscenza dell’alunno attraverso un raccordo con la famiglia, con la scuola di provenienza e con il servizio medico - riabilitativo. 3.Il dialogo costante e la condivisione degli obiettivi con la famiglia. 4.L'attenzione al progetto di vita della persona fin dall’inizio del percorso formativo e l'attivazione di forme sistematiche di orientamento, che miri alla conoscenza di sé, degli altri, alla capacità di operare scelte, di adeguarsi al cambiamento, di lavorare in gruppo. 5.Consapevolezza della diversità come risorsa per la promozione delle reali possibilità di ciascuno, nella convinzione che ogni persona è in grado di sviluppare un percorso personale che valorizzi al massimo le proprie potenzialità. 6.Riconoscimento dell’importanza della relazione, sia nel gruppo che nel rapporto con l’insegnante. Vedi ALLEGATO ACCOGLIENZA e INTEGRAZIONE alunni stranieri In seguito all’intenso fenomeno migratorio in corso da alcuni anni nel comune di Paese, vengono attivate, in collaborazione con la RETE DI TREVISO INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI di cui fa parte l’istituto dal 2000, alcune iniziative finalizzate a facilitare l’integrazione dei bambini stranieri e delle loro famiglie nella scuola e a prevenire situazioni di disagio. In base alla normativa vigente l’alunno straniero viene iscritto in qualsiasi momento dell’anno scolastico, nella classe corrispondente all’età anagrafica ed al percorso scolastico effettuato, sulla base dei seguenti elementi: • ordinamento degli studi nel paese di origine; • percorso scolastico seguito dall’alunno nel paese di provenienza; • accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno (indipendentemente dalla conoscenza della lingua italiana e perciò soprattutto nell’area logico-matematica). 23 L’iscrizione può essere disposta anche in una classe di un anno inferiore rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica del minore in presenza di accertate difficoltà o di condizioni particolari (ad esempio mancanza di scolarizzazione nel paese di origine). L’Istituto, la Funzione Strumentale, i Docenti Referenti progettano, compatibilmente con le risorse umane ed economiche disponibili, delle iniziative finalizzate a promuovere l’inserimento degli alunni stranieri: - laboratori linguistici sulla base del livello dei destinatari (principianti assoluti, livello intermedio, livello avanzato finalizzato all’esame di stato); - interventi didattici a carattere interculturale volti ad ampliare le conoscenze di culture diverse, a decostruire stereotipi e a decentrare i punti di vista attraverso la conoscenza reciproca; - interventi di mediazione linguistica per comunicare con le famiglie. La documentazione utile agli insegnanti in materia di alunni stranieri e una serie di avvisi alle famiglie tradotti nelle lingue più diffuse tra le famiglie di immigrati sono depositati presso la segreteria dell’istituto e i plessi scolastici. 24 CONTINUITA’ FORMATIVA Dalla Scuola dell’INFANZIA alla Scuola PRIMARIA alla scuola secondaria di 1°: “Progetto Continuità”. Il progetto si propone di agevolare il passaggio degli alunni dalla scuola dell’Infanzia alla scuola primaria e quindi alla scuola secondaria mediante iniziative d’incontro e accoglienza finalizzate alla creazione di un clima relazionale volto al benessere e alla cooperazione. Vedi ALLEGATO Dalla Scuola SECONDARIA di 1° alla Scuola Superiore “Progetto Orientamento” : Il progetto ha uno sviluppo triennale e coinvolge tutte le classi della secondaria. Si pone l’obiettivo di favorire negli alunni lo sviluppo di una propria identità e l’assunzione consapevole di un proprio ruolo nel contesto di vita e di relazione. Un percorso educativo strutturato, finalizzato alla valorizzazione di attitudini e caratteristiche personali e allo sviluppo di competenze socio – affettive, cognitive e decisionali, accompagna l’alunno nella sua maturazione e quindi anche nella scelta del corso di studi successivo. 25 PROGETTAZIONE DISCIPLINARE ITALIANO COMPETENZE Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa in vari contesti Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Conoscere le strutture della lingua e arricchire il lessico STORIA – EDUCAZIONE CIVICA - GEOGRAFIA COMPETENZE Usare la metodologia della ricerca storica e delle categorie d’interpretazione storica utilizzando il passato per comprendere il presente. Leggere, analizzare, comprendere ed interpretare un territorio mediante la cartografia e l’osservazione diretta dei fenomeni geografici e delle implicazioni derivanti dall’interazione uomoambiente nel tempo. 26 SCIENZE MATEMATICHE COMPETENZE UTILIZZARE la simbologia e saper operare all’interno degli insiemi numerici utilizzando le proprietà e le tecniche di calcolo aritmetico ed algebrico. RAPPRESENTARE, CONFRONTARE, ANALIZZARE, figure geometriche piane e solide individuandone proprietà e relazioni . RISOLVERE problemi individuando le strategie appropriate, utilizzando eventualmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo in modo adeguato . RAPPRESENTARE, ANALIZZARE, INTERPRETARE dati avvalendosi di grafici e usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche anche di tipo informatico . SCIENZE CHIMICHE, FISICHE, NATURALI COMPETENZE OSSERVARE E DESCRIVERE: Osservare fatti e fenomeni e coglierne gli aspetti caratterizzanti: differenze,somiglianze, regolarità, fluttuazioni, andamento temporale. MISURARE: Individuare grandezze relative ai singoli fenomeni e processi ed gli strumenti di misura appropriati. Eseguire misure di alcune grandezze fondamentali (volume, peso, temperatura, tempo). RAPPRESENTARE E MODELLIZZARE: Rappresentare la complessità dei fenomeni in molteplici modi: disegni,descrizioni orali e scritte, simboli, tabelle, diagrammi, grafici, semplici simulazioni; formalizzare i dati raccolti. Saper adattare e trasferire ad altri contesti le strategie e le informazioni apprese. 27 COMUNICARE E DOCUMENTARE : Comprendere ed utilizzare un linguaggio scientifico adeguato al contesto. Sapersi orientare nella ricerca di informazioni scientifiche, utilizzando fonti diverse. Produrre testi orali e scritti: relazioni di lavoro, presentazioni schematiche su temi scientifici, documentazioni di un’esperienza. LINGUE STRANIERE COMPETENZE I docenti di inglese hanno individuato il profilo dell’allievo in uscita dalla terza media ispirandosi ai livelli A2-B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue, così descritti: l’allievo sarà in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari saprà produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari. sarà in grado di descrivere avvenimenti. acquisirà, pertanto, sufficienti strumenti linguistici e vocabolario per esprimersi pur con qualche esitazione e perifrasi su argomenti di tipo familiare, attinenti agli interessi tipici della fascia scolare usando correttamente alcune strutture semplici. sarà in grado di parlare in modo comprensibile, anche se, specialmente in sequenze di produzione libera relativamente lunghe se pur semplici. sarà in grado di collegare una serie di semplici elementi brevi in una sequenza lineare usando connettivi di tipo temporale e causale. sarà in grado di rispondere a domande e di reagire a affermazioni semplici e saprà segnalare che sta seguendo il discorso. 28 I docenti della seconda lingua straniera hanno individuato il profilo dell’allievo in uscita dalla terza media ispirandosi al livello A1-A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue, così descritto: l’allievo sarà in grado di comprendere frasi ed espressioni, orali e scritte, di uso frequente relative ad ambiti familiari, quali la persona, la famiglia, la scuola, il tempo libero. sarà in grado di interagire in situazioni comunicative, orali e scritte, relative al proprio vissuto ed ai propri bisogni. ARTE E IMMAGINE COMPETENZE Gli alunni sapranno inventare e produrre messaggi utilizzando le tecniche in modo personale e creativo Gli alunni sapranno leggere e interpretare i contenuti dei messaggi visivi proposti e reinventarli utilizzando tecniche multimediali ai fini della conoscenza e fruizione dei vari linguaggi artistici. Gli alunni sapranno analizzare le opere più importanti delle varie epoche individuandone l’autore, l’epoca storica, la tecnica esecutiva e la collocazione attuale. Sapranno individuare i beni del Patrimonio artistico presenti nel territorio e comprenderne l’importanza ai fini della valorizzazione della loro tutela. 29 MUSICA COMPETENZE Comprensione ed uso dei linguaggi specifici Sviluppo delle capacità espressive attraverso l’uso della voce e degli strumenti musicali. Acquisizione della capacità di ascolto e comprensione dei fenomeni sonori e dei linguaggi musicali Capacità di rielaborazione personale dei materiali sonori TECNOLOGIA COMPETENZE Acquisizione e sviluppo della capacità di interpretare e di comunicare con i mezzi di espressione specificamente tecnici, quali il disegno geometrico e tecnico, nonché i vari metodi di rappresentazione grafico-schematici. Valorizzazione del lavoro individuale e collettivo, che non deve essere ridotto a sola manualità anche se la comprende, ma inteso come momento di esercizio e di esperienza Precisione e proprietà nell’uso della terminologia tecnica, nella descrizione di fenomeni, impianti e apparecchi tecnici, nella rilevazione e rappresentazione dei dati Capacità di riconoscere ed enunciare un problema tecnico, di formulare ipotesi e soluzioni, di operare manualmente. Acquisizione di conoscenze tecnologiche per l’arricchimento di questo aspetto della cultura, mediante la trattazione di settori opportunamente scelti nel campo delle conquiste tecniche e scientifiche. Sviluppare l’atteggiamento creativo e operativo per arrivare a soluzioni di problemei con giochi da tavolo. 30 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE COMPETENZE Finalità di questa disciplina è la “ formazione della personalità”: coscienza della corporeità ordinato sviluppo psicomotorio capacità relazionale I.R.C. COMPETENZE A partire dal contesto in cui vive, l’alunno sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo. Sa ricostruire gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne un’ interpretazione consapevole. Dimostra di riconoscere i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico e culturale. Dimostra un’iniziale capacità di confronto con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri e con il mondo che lo circonda. 31 COMPITI per CASA I compiti assegnati per casa costituiscono un importante momento di rinforzo degli apprendimenti e di assunzione di responsabilità da parte dell’alunno. Gli insegnanti s’impegnano ad assegnare una quantità di compiti per casa adeguata all’età evitando compiti il sabato per il lunedì e nel giorno di rientro per il giorno successivo. Gli insegnanti s’impegnano, altresì, a controllare sistematicamente l’esecuzione dei compiti valorizzando in tal modo l’impegno individuale dell’alunno. I genitori s’impegnano ad aiutare l’alunno a programmare l’esecuzione dei compiti e a controllare che gli stessi vengano svolti senza sostituirsi all’alunno stesso. I genitori assicurano ogni possibile collaborazione nelle attività sulla base della conoscenza degli impegni formativi della scuola ed esprimono, nelle sedi opportune, i propri pareri o proposte. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA L’offerta formativa si arricchisce dell’area integrativa, che prevede molteplici proposte laboratoriali aggiornate di anno in anno, e di progetti attinenti a diverse aree culturali. Queste attività contribuiscono, al pari di quelle disciplinari, alla formazione complessiva della persona e allo sviluppo di abilità e competenze; promuovono la motivazione degli studenti e favoriscono il manifestarsi di interessi e talenti. Si tratta di percorsi di ampliamento e approfondimento progettati ad hoc, sviluppati in situazioni coinvolgenti e divertenti, che prevedono la collaborazione con docenti e ragazzi di classi diverse. Quest’area formativa può essere compresa sia nell’orario scolastico obbligatorio sia in quello extrascolastico. 32 FLESSIBILITA’ DIDATTICO-ORGANIZZATIVA Nel quadro delle opportunità e sollecitazioni offerte dall’assetto autonomo del sistema di istruzione, l’Istituto adotta diverse forme di flessibilità finalizzate a: adeguare l’intervento formativo ai bisogni degli alunni e alle esigenze e aspettative delle famiglie; a promuovere le potenzialità individuali e la crescita complessiva della persona; a favorire il benessere di tutti i soggetti nell’ambito delle vita scolastica; a migliorare l’efficacia del processo di insegnamento-apprendimento. • • • • • • Progetto Palladio classi terze (secondaria): formazione di gruppi di alunni provenienti da classi parallele,con adesione volontaria (approfondimenti di italiano e matematica in previsione del passaggio al ciclo di studi successivo; utilizzo flessibile dei docenti) Laboratori opzionali per gruppi di alunni provenienti da classi parallele Attività nell’ambito di Progetti Europei Attività nell’ambito degli scambi culturali con l’estero Corsi di alfabetizzazione per studenti stranieri Progetti “antidispersione” per alunni nomadi e/o di recupero scolastico ORARIO SCOLASTICO Il calendario scolastico è suddiviso in due periodi (quadrimestri): I) settembre/gennaio; II) febbraio/giugno. I due rientri pomeridiani sono nei giorni di martedì e giovedì con un’ora di mensa rispettivamente. 33 Scuola dell’infanzia Il Giuggiolo Dal Lunedì al venerdì 08.00 16.00 Lunedì, mercoledì,venerdì, 8.30 12.30 Martedì, giovedì 08.30 16.30 Lunedì, mercoledì,venerdì 08.30 12.30 Martedì, giovedì 08.30 16.30 Lunedì, mercoledì,venerdì 08.30 12.30 Martedì, giovedì 08.30 16.30 Lunedì, mercoledì,venerdì 08.30 12.30 Martedì, giovedì 08.30 16.30 Lunedì, mercoledì,venerdì 08.25 12.25 Martedì, giovedì 08.25 16.25 Lunedì, mercoledì,venerdì 08.25 12.25 Martedì, giovedì 08.25 16.25 Lunedì, mercoledì,venerdì, sabato 08.00 13.00 Martedì, giovedì 08.00 15.45 Lunedì, mercoledì,venerdì, sabato 08.30 13.15 Martedì, giovedì 08.30 15.45 Scuola Primaria Pravato (Paese) sabato (corso 2-3-4-5 A , 4-5 B) Pascoli (Castagnole) Marconi (Padernello) On.A.Visentin (Postioma) Treforni (Paese) Carducci (Porcellengo) Scuola Secondaria di primo grado Paese Postioma 34 VALUTAZIONE VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Il processo di valutazione degli alunni implica diverse fasi e coinvolge più soggetti: La fase della valutazione prevede: - il momento individuale proprio del singolo insegnante; - il momento collegiale realizzato dall’intero gruppo docente che opera rispetto all’alunno, al gruppo, alla classe; Il processo di valutazione degli alunni si realizza attraverso: La valutazione dei processi di apprendimento; La valutazione del comportamento. Richiede come procedure: Verifiche periodiche per le singole discipline e per gli interventi pluridisciplinari e interdisciplinari attivati (prove oggettive, questionari, test, colloqui, interrogazioni) Osservazioni sistematiche dei processi di apprendimento e delle modalità di comportamento. Il processo di valutazione prevede il ricorso ai diversi momenti valutativi quali: Valutazione orientativa – iniziale: si realizza mediante un’indagine conoscitiva dell’alunno allo scopo di conoscerne la situazione di partenza rispetto alle conoscenze, esperienze, attitudini; 35 Valutazione formativa di processo – in itinere: si realizza nel corso dell’anno scolastico e consente di verificare l’efficacia degli interventi educativi – didattici e l’eventuale necessità di apportare opportuni adeguamenti al percorso progettato; Valutazione sommativa – finale: si realizza al termine dei quadrimestri e alla fine dell’anno scolastico e prevede la valutazione delle competenze raggiunte dall’alunno nei diversi ambiti di sviluppo. Strumenti di verifica e criteri di valutazione condivisi saranno individuati dai docenti dell’Istituto per consentire un sistema valutativo chiaro e trasparente e, da parte dell’utenza, la lettura e l’interpretazione delle informazioni fornite. Valutazione Nazionale : somministrazione Prove INVALSI nelle classi seconde e quinte della Primaria e Terza della Secondaria La fase dell’autovalutazione implica: - il coinvolgimento dell’alunno in quanto soggetto consapevole del percorso formativo effettuato, messo nelle condizioni di riconoscere le conquiste raggiunte e le difficoltà incontrate, coinvolto nella previsione del cammino da seguire per sviluppare le potenzialità da un lato, e compensare le criticità dall’altro; - la partecipazione a pieno titolo delle famiglie informate e coinvolte nelle molteplici tappe che costituiscono l’itinerario formativo. AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO L’autovalutazione d’Istituto, in quanto processo teso a verificare l’efficacia e l’efficienza dell’azione formativa promossa dall’Istituto, rappresenta un momento fondamentale dell’attività dell’istituzione che consente di verificare la coerenza tra quanto dichiarato e quanto agito. 36 E’ responsabilità del Dirigente, con il supporto del gruppo di staff e del gruppo progettazione POF, definire strumenti e modalità consone alla raccolta delle informazioni utili ad individuare i punti di forza e di criticità dell’Istituto. Aree cruciali, relative alla progettazione del POF, su cui si orienterà il percorso di autovalutazione, inteso come attitudine e responsabilità alla rendicontazione della propria azione, sono: Riconoscimento e diffusione delle buone prassi didattiche, educative, relazionali e controllo del loro utilizzo; Definizione di modalità comuni di progettazione e loro utilizzo; Individuazione di modalità di verifica condivise e di criteri di valutazione comuni e relativo utilizzo; Efficacia dei processi di integrazione degli alunni in genere e, in particolare degli alunni con bisogni educativi speciali; Efficacia dell’organizzazione flessibile del tempo scuola; Efficacia dell’implementazione dei progetti; Rete di relazioni costituitasi con il territorio; Efficacia relazioni con l’utenza (famiglie); Disponibilità e utilizzo delle risorse strumentali e umane relative alle Nuove Tecnologie; Il percorso di valutazione rappresenta un processo in divenire, modificabile nel tempo, in base a criteri di adeguatezza e sostenibilità. Dovrà prevedere un confronto tra qualità attesa (quanto alunni e famiglie si aspettano dalla scuola), qualità progettata (ciò che la scuola si propone di offrire compatibilmente con le risorse disponibili), qualità erogata (ciò che la scuola effettivamente riesce a realizzare). La collaborazione dei genitori nell’apporto di proposte e pareri contribuirà al miglioramento dell’efficacia complessiva del servizio scolastico. 37 SCUOLA DELL'INFANZIA "IL GIUGGIOLO" ( Delibera del Consiglio d'Istituto N°. 55 del 22/11/12 ) La scuola dell'infanzia "Il Giuggiolo" è stata istituita nell'anno scolastico 2009-2010; è situata in Via Strasburgo n.20 a Castagnole ed è l'unica scuola dell’Infanzia statale del Comune di Paese. E' una struttura nuova, molto accogliente, dotata di aule ampie e luminose per quattro sezioni, con spazi che consentono l'organizzazione di molteplici angoli MULTIFUNZIONALI così da garantire ai bambini una varietà di esperienze didattiche, in un contesto confortevole e positivo, per il benessere psico-fisico del bambino. E' circondata da ampi spazi verdi, che possono essere raggiunti direttamente e autonomamente da ogni sezione. Il giardino è attrezzato con giochi vari: casette, sabbiera, giochi a molla e un grande gioco statico composto da: scivoli, scala, torrette, ponte. FINALITA' La scuola dell'infanzia si delinea come un servizio educativo, integra e sostiene l'opera della famiglia e si colloca in naturale continuità con il nido, la scuola primaria e il territorio. Questo servizio, rivolto ai bambini dai 3 ai 5 anni, si pone non solo come un importante momento sociale, ma anche come agenzia formativa che offre al bambino la possibilità di realizzare molteplici esperienze di apprendimento e socializzazione, di soddisfare la propria curiosità e creatività, di sviluppare le proprie potenzialità in un ambienta ricco di connotazioni affettive-motorie e di stimolazioni cognitive. 1 La scuola dell'infanzia di durata triennale, si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento, nel quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni che i bambini sperimentano nelle loro esperienze. Le finalità della scuola dell'infanzia, definite dai NUOVI ORIENTAMENTI, dalla legge 53/2003 D.Lgs n.59 del 19.02.2004 (allegato A ) e dalle INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (D.M.31.07.2007), sono: • • • • il consolidamento dell'identità la conquista dell'autonomia il riconoscimento e lo sviluppo della competenza l'acquisizione delle prime forme di educazione alla cittadinanza a partire dalle prime esperienze di convivenza responsabile. Sulla base di tali finalità il curricolo è organizzato attraverso i CAMPI DI ESPERIENZA, luoghi del fare e dell'agire del bambino: • Il sè e l'altro: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme • Il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute • Linguaggi, creatività, espressione: gestualità, arte, musica, multimedialità • I discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura • La conoscenza del mondo: ordine, misura, spazio, tempo, natura Il sè e l'altro E' il campo di esperienza più importante per quanto riguarda la crescita armonica dei bambini, che cominciano a riflettere sul senso e sul valore morale delle loro azioni, prendono coscienza della propria identità, scoprono le diversità e apprendono le prime regole necessarie alla vita sociale. Il corpo e il movimento Attarverso questo campo di esperienza, i bambini prendono coscienza e acquisiscono il senso del proprio sè fisico, il controllo del corpo, delle sue funzioni e percezioni sensoriali, imparando ad 2 averne cura attraverso l'educazione alla salute. Linguaggi, creatività, espressione I bambini sono portati a esprimere con immaginazione e creatività le loro emozioni e i loro pensieri: l'arte orienta questa propensione, educa al sentire estetico e al piacere del bello. Lo sforzo di esplorare i materiali, di interpretare e creare, sono atteggiamenti che si manifestano nelle esperienze artistiche e che creano un ambito mentale che investe tutta la sfera degli apprendimenti. I discorsi e le parole I bambini apprendono a comunicare verbalmente, a descrivere le proprie esperienze e il mondo, a conversare e dialogare, a riflettere e ad avvicinarsi alla lingua scritta.Attraverso la conoscenza e la consapevolezza della lingua materna e di altre lingue consolidano l'identità personale e culturale e si aprono verso nuove culture. La conoscenza del mondo I bambini esplorano la realtà, imparano ad organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli quali: il raggruppare, il comparare, il contare, l'ordinare, l'orientarsi e il rappresentare con disegni e con parole. Attraverso le attività proposte, le conversazioni, le attività ludiche, costruttive e progettuali, cominciano ad indagare i fenomeni naturali ed il mondo degli organismi viventi, ponendo le basi di una conoscenza prescientifica. 3 APPROCCIO METODOLOGICO Attraverso le apposite mediazioni didattiche, la scuola riconosce come connotati metodologici del proprio servizio educativo: • la relazione personale tra pari e tra adulti nei vari contesti di esperienza, come condizioni per pensare, fare e agire; • la valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni: la strutturazione ludiforme dell'attività didattica assicura ai bambini esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della loro personalità; • il rilievo al fare produttivo e alle esperienze dirette nel contatto con la natura, le cose, i materiali, l'ambiente sociale e la cultura, per orientare la naturale curiosità in percorsi via via più ordinati e organizzati di esplorazione e ricerca. AMBITI OPERATIVI PRIORITARI INCONTRARE LE FAMIGLIE "Accogliere il bambino è percorrere un pezzo della sua storia con lui, significa accogliere tutto il suo mondo, a cominciare dalla sua famiglia...". Il collegamento con le famiglie che frequentano la scuola dell'infanzia è essenziale nel progetto educativo; gli incontri e le occasioni di scambio e di confronto tra i genitori e gli educatori sono indispensabili nel creare armonia nel processo educativo che gli adulti realizzano con il bambino. Gli strumenti per realizzare tale obiettivo sono gli incontri con le famiglie: 4 • prima dell'inserimento del bambino a scuola i genitori hanno l'opportunità di conoscere gli insegnanti durante la prima assemblea informativa e visitare con il proprio bambino la struttura che lo accoglierà. • Nel primo periodo di inserimento il genitore ha la possibilità di fermarsi per un tempo concordato con le insegnanti affinchè il bambino viva il distacco in modo graduale e sereno. • Sono favoriti i momenti di colloquio individuale con l'insegnante durante i quali si possono scambiare informazioni sul bambino. Durante l'anno scolastico sono organizzati incontri collettivi di sezione in cui le famiglie vengono informate sull'andament generale della sezione e sul lavoro che viene svolto. INCONTRARE LE DIFFERENZE "..." Nell'altro noi possiamo, inqualche modo, incontrare noi stessi. I bambini imparano "a considerare e a vivere la diversità come una dimensione esistenziale e non come una caratteristica emarginante" sviluppando così la cultura dell'integrazione e trasformando le diversità in ricchezze ( culture diverse, handicap, intelligenze diverse ). L'obiettivo è quello di sviluppare il benessere di tutti i bambini offrendo opportunità formative attrverso la progettazione di percorsi individualizzati con precisi obiettivi personalizzati di socializzazione e apprendimento. ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI STRATEGIE RISOLUTIVE La prima attenzione è stata rivolta allo spazio-sezione che rappresenta per i bambini un ambiente carico di connotazioni affettive e di punti di riferimento, in quanto proprio negli spazi della scuola essi ritrovano il senso della stabilità e della continuità. Lo spazio della sezione è stato costruito per angoli, così da costituire uno spazio multifunzionale in 5 cui i bambini trovano spazi personali e spazi comuni. ORGANIZZAZIONE DELLO SPAZIO SEZIONE Angolo delle costruzioni: spazio attrezzato su un tappeto con vari tipi di costruzione ad incastro ,legnetti, macchinette, animali di plastica, per favorire la progettazione, sperimentazione e ricerca. Angolo morbido e della lettura: è uno spazio allestito in modo da permettere ai bambini/e di sdraiarsi, riposarsi e guardare i libri. In questo modo i bambini/e possono tornare durante i momenti di gioco libero per riposarsi e rilassarsi. Angolo della casetta: spazio adibito al gioco simbolico, dove il bisogno di sicurezza è soddisfatto attraverso l'uso di materiali che richiamano un legame con l'ambiente familiare: la cucina. I materiali presenti sono: piattini, bicchieri, pentole, posate, frutta e alimenti di plastica, bambole... Angolo della conversazione e delle presenze: è l'angolo dedicato alla comunicazione, al dialogo, all'espressione spontanea dei vissuti e delle esperienze, alla lettura delle storie. Sono presenti panchine, il cartellone delle presenze e delle regole, l'orologio del tempo-meteo e delle attività, i giorni della settimana, mesi, stagioni, compleanni, assegnazione degli incarichi. Spazio creativo e manipolativo: questo è lo spazio destinato alle attività grafico-pittoriche e plastiche. È costituito dai tavoli e sedie presenti nella sezione e dai pennarelli, colori a matita, fogli, didò...Ogni bambino/a, a seconda delle attività può sedersi vicino agli amici che preferisce, instaurando cosi' comportamenti di tipo cooperativo. Spazio personale: questo è lo spazio per le proprie cose, dove la foto con il nome di ciascun bambino lo fa sentire "accolto" e gli fa scoprire gli spazi destinati a lui: l'armadietto, il posto per l'asciugamano e il bavaglino, lo spazio per i propri disegni. 6 La seconda attenzione riguarda il tempo che scandisce la giornata attraverso le routine.Esse costituiscono un importante contesto di apprendimento a livello psicologico-cognitivo: la ripetizione quotidiana di sequenze di azioni rassicura il bambino, fornisce punti di riferimento e, consentendo l'anticipazione degli eventi che accadranno, permette al bambino di orientarsi con fiducia nella giornata. Attrverso il coinvolgimento sistematico in attività di tipo pratico, i bambini divengono maggiormente autonomi, capaci di assumersi compiti e piccole responsabilità. Saper dare valore alle attività quotidiane ricorrenti risponde quindi ai bisogni evolutivi del bambino: saper fare da solo, diventare progressivamente indipendente dall'adulto. Inoltre,il concatenarsi delle attività di routine favorisce il consolidamento di concetti logici e spazio-temporali.Ciò avviene mediante l'utilizzo giornaliero di modalità di rappresentazione simbolica di routine, per esempio attraverso i calendari: delle presenze, del tempo metereologico, della settimana, degli incarichi. STRATEGIE METODOLOGICO-DIDATTICHE Nella scuola dell'infanzia le insegnanti accolgono, valorizzano e sviluppano le curiosità dei bambini e creano occasioni e stimoli sempre nuovi per attirare le scoperte. II gioco è, nell'età dell'infanzia, la principale modalità per sviluppare la conoscvenza del reale e del mondo circostante; favorisce l'instaurarsi di rapporti attivi e creativi sia sul terreno cognitivo che relazionale e linguistico, consentendo al bambino di trasformare la realtà secondo le sue esigenze interiori, di realizzare le sue potenzialità e di rivelarsi a se stesso ed agli altri in una molteplicità di aspetti. Le esperienze promosse a scuola attraverso una metodologia ludica, sono finalizzate a sviluppare nel bambino la sua originaria curiosità, orientandola in un positivo clima di esplorazione e ricerca. Confrontando situazioni, ponendo problemi, costruendo ipotesi, elaborando e confrontando schemi di spiegazione, il bambino maturerà man mano adeguate strategie di pensiero che lo condurranno a conoscere la realtà che lo circonda e a relazionarsi positivamente con gli altri. 7 LA GIORNATA SCOLASTICA ORARI-ATTIVITA'-SPAZI-GRUPPI 08.00-09.00 Accoglienza, giochi ed attività spontanee in salone 09.00-10.00 Attività di routine, calendario,canti, igiene personale e merenda 10.00-11.45 Attività di sezione e piccolo gruppo 11.45- 11.55 Preparazione per il pranzo 11.55-12.00 Uscita antimeridiana 12.00-12.45 Pranzo 13.00-13.15 Prima uscita pomeridiana 13.00-14.00 Giochi e attività libere in salone/giardino/sezione 14.00-15.15 Attività per angoli d'interesse 15.15-15.30 Igiene personale, merenda 15.45-16.00 Ultima uscita 8 ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA INSEGNANTI N°8 di area comune N°1 di religione N°2 di sostegno SEZIONE N°4 A-B-C-D TEMPO SCUOLA Dal lunedì al venerdì ORARI Inizio lezioni ore 08.00 -Termine lezioni ore 16.00 SERVIZIO MENSA Tutti i giorni da lunedì al venerdì I buoni pasto vengono consegnati giornalmente a scuola dagli accompagnatori dei bambini. La mensa è preparata da CRC. STRUTTURE 4 aule + Spazi multifunzionali = n°1salone; n°1 biblioteca; n°1 mensa; n°1 giardino 9 AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA Nell'anno in corso le attività sono state arricchite dai seguenti progetti: PROGETTO BIBLIOTECA Educare gli alunni al piacere della lettura : letture animate con il contributo di un genitore cantastorie prestito del libro per i bambini visita guidata alla biblioteca comunale PROGETTO LINGUA INGLESE Avvicinare gli alunni grandi ad una lingua straniera: lezioni tenute da un insegnante di madrelingua inglese della Cooperativa Comunica. PROGETTO ORTO IN CONDOTTA Promuovere e sviluppare l'educazione ambientale attraverso la realizzazione e la cura di un orto. PROGETTO PSICOMOTRICITA' Sviluppare un'immagine positiva di sé che contribuisca a costruire la propria autostima e identità, le sue possibilità di movimento e le sue valenze comunicative. Le attività saranno tenute da psicopedagogisti della Cooperativa “Il Sestante”. Vengono inoltre curati i versanti: CONTINUITA' Attività di raccordo tra la scuola dell'infanzia e nido Attività di raccordo tra scuola dell'infanzia e scuola primaria open day SICUREZZA Educare gli alunni a condotte responsabili nelle diverse situazioni di vita. Prove di evacuazione 10 FATTORI CHE CARATTERIZZANO LA SCUOLA Tipologia Scuola per bambini dai 3 ai 5 anni Le attività vengono programmate per obiettivi specifici di apprendimento secondo i campi di esperienza, attraverso gli sfondi integratori Organizzazione didattica Attività di sezione eterogenea per età; gruppo di intersezione per età Motivazione dell'organizzazione didattica L'eterogeneità all'interno di ciascuna sezione garantisce: • tempi e modalità di inserimento adeguati per bambini del primo anno • possibilità relazionali ed affettive vantaggiose per tutti i bambini • un progetto didattico comune a tutte le sezioni • una maggiore offerta ed obiettività valutativa • più confronto e più sintonia metodologica fra adulti 11 La sezione E' l'ambito di sviluppo dell'identità personale attraverso: • la valorizzazione di ciascuno • la graduale accettazione di piccole regole comuni • l'instaurarsi dei primi rapporti amicali con adulti e bambini • la stimolazione e la curiosità verso giochi e materiali I TRAGUARDI FORMATIVI DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE DELLE SCUOLE DELL'INFANZIA I traguardi formativi della scuola dell'infanzia sono pensati come aree di sviluppo irrinunciabili e fondamentali per la crescita del bambino dai tre ai sei anni in raccordo e in connesione con gli apprendimenti della scuola di base. Il curricolo nella scuola dell'infanzia è inteso come il risultato di un incontro dinamico tra proposte di esperienze, stili di lavoro, materiali, aggregazioni di bambini ,spazi, tempi....in sintesi una ricerca di armonia tra esperienze, conoscenze, competenze. L'approccio ai saperi avviene sempre in forme "aperte" e flessibili, attraverso esperienze ludiche significative "si gioca con la cultura" ed è necessariamente legato ai valori sottostanti che le azioni educative acquistano nel fare scuola. 12 I bambini alla fine dei tre anni scolastici avranno tutti praticato esperienze significative e raggiunto trguardi di sviluppo in ordine all'identità, all'autonomia e alla competenza. • Maturazione dell'identità personale:saranno stati sollecitati nei bambini atteggiamenti di sicurezza, di stima di sè, di fiducia nelle proprie capacità, di motivazione alla curiosità, di riconoscere e ricercare situazioni in cui il benessere psico-fisico li farà sentire, pur nella loro unicità, di appartenere ad una comunità. • Conquista dell'autonomia e sviluppo sociale: sarà favorita la capacità di orientarsi e compiere scelte autonome in contesti relazionali diversi: vivere in una comunità scolastica multiculturale favorisce il contatto con diversi modelli di vita, di cultura in cui si impara a cooperare, a comunicare e ad apprendere in una interazione costruttiva con il diverso da sè. • Sviluppo della competenza: saranno consolidate nei bambini/e abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive e impegnati nelle prime forme di riorganizzazione dell'esperienza.E ancora, sviluppata la curiosità e l'interesse per il mondo che li circonda, incoraggiati a sperimentare dei codici per leggere, codificare e decodificare nella realtà. Il bambino e la bambina saranno sollecitati dagli insegnanti, attraverso il gioco, a porsi davanti alle situazioni problema con atteggiamebnto analitico ragionando per ipotesi e tentativi. La capacità di esprimersi verbalmente sarà un canale non solo di comunicazione ma per condividere con gli altri esperienze, riflessioni, ricordi ed emozioni. 13 RISORSE