Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 ISTITUTO COMPRENSIVO “ S.G. Bosco” SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO DEI COMUNI DI PALAZZO S.G. E MONTEMILONE Viale Europa n.38 – PALAZZO S.G. (PZ) Tel./Fax 0972 44231 C.F. 93010290760 [email protected] C.M. PZIC857003 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI ANNO SCOLASTICO 2014 / 2015 TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO (D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. - D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106) Pagina | 1 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 INDICE Cap. 1 Cap. 2 INFORMAZIONI RELATIVE AL DOCUMENTO Pag. 4 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 4 4 4 5 5 5 Dati identificativi Dati occupazionali Realtà operative Tipologia degli edifici scolastici Descrizione dell’attività lavorativa Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 6 6 6 7 9 11 SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Pag. 13 3.1 3.2 Pag. Pag. 14 15 VALUTAZIONE DEI RISCHI Pag. 15 4.1 4.2 4.3 Pag. Pag. Pag. 17 18 21 Pag. RISCHI SPECIFICI FIGURE PROFESSIONALI RISCHI CONTINGENTI CONNESSI AGLI AMBIENTI DI LAVORO Pag. 22 6.1 6.2 PRESENTAZIONE ISTITUTO E DESCRIZIONE DELL’UNITÀ PRODUTTIVA 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 Cap. 3 Cap. 4 Cap. 5 Cap. 6 Cap. 7 Cap. 8 Cap. 9 Elaborazione e aggiornamento Obiettivi Criteri adottati per l’identificazione dei pericoli Fattori di rischio Persone esposte Riferimenti normativi e di buona tecnica Servizi di prevenzione incendio, evacuazione e primo soccorso Medico competente Rassegna dei rischi Stime probabilistiche Valutazioni specifiche 31 Rischi contingenti connessi ai singoli locali Rischi contingenti connessi ad impianti, servizi e strutture Pag. Pag. 31 46 VALUTAZIONE E PREVENZIONE DEL RISCHIO INCENDIO Pag. 50 7.1 7.2 7.3 7.4 7.5 Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 50 50 50 50 51 Pag. 52 Pag. Pag. Pag. 54 54 54 Individuazione dei pericoli di incendio Identificazione delle persone esposte al rischio incendio Classificazione del rischio incendio negli edifici Verifica della corrispondenza ai criteri generali Misure di prevenzione e protezione VALUTAZIONE DEL RISCHIO SISMICO VALUTAZIONE E PROTEZIONE DELLE MISURE DI PRIMO SOCCORSO 9.1 9.2 Individuazione e valutazione del rischio Misure di prevenzione e protezione Pagina | 2 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi Cap. 10 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE 10.1 Dispositivi di protezione individuali adottati Cap. 11 VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVOROCORRELATO 11.1 Metodo di valutazione Cap. 12 VALUTAZIONE DEI RISCHI A TUTELA DELLE LAVORATRICI GESTANTI, PUERPERE O IN PERIODO DI ALLATTAMENTO 12.1 Modalità di eliminazione e riduzione dei rischi Cap. 13 FORMAZIONE E INFORMAZIONE Cap. 14 PROCEDURE PER IL MANTENIMENTO ED IL MIGLIORAMENTO DELLE MISURE DI PREVENZIONE 14.1 Procedure per il controllo e verifiche periodiche Cap. 15 PROCEDURE PER LA SICUREZZA E PER IL RIESAME DEL DOCUMENTO 15.1 15.2 Valutazione Schema di controllo Cap. 16 ALLEGATI - D.Lgs. 81/2008 Pag. 55 Pag. 55 Pag. Pag. 57 58 Pag. Pag. 60 65 Pag. 66 Pag. Pag. 67 67 Pag. Pag. Pag. 68 68 69 Pag. 69 Pagina | 3 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. Cap. 1 - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 INFORMAZIONI RELATIVE AL DOCUMENTO 1.1 - ELABORAZIONE E AGGIORNAMENTO Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è elaborato a cura del Datore di Lavoro (Dirigente Scolastico) con la collaborazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), degli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione e dei singoli lavoratori. Il documento dovrà essere periodicamente aggiornato, soprattutto in caso di modifiche significative dal punto di vista della sicurezza. 1.2 - OBIETTIVI Adempiere agli obblighi previsti dalla norma di riferimento Avere uno strumento per il miglioramento continuo della sicurezza e salute dei lavoratori. Questi obiettivi sono stati perseguiti attraverso il percorso di seguito illustrato: individuazione dei pericoli: definiti come tutto ciò che potrebbe provocare un danno per la salute o per la sicurezza degli alunni e di tutti i lavoratori; valutazione dei rischi: valutazione quantitativa della probabilità che si verifichi un danno per la salute o la sicurezza e dell’entità del danno stesso; identificazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi: identificazione di tutte le misure tecniche, organizzative o procedurali che possono eliminare o ridurre i rischi, sia relativamente alla probabilità di accadimento, che alle loro conseguenze; programma di attuazione delle misure: indicazione degli interventi di miglioramento (misure di sicurezza individuate), dei tempi di attuazione (da parte degli Enti Locali o da parte del personale interno incaricato) nonché dei tempi e incarichi relativi alla verifica di efficacia. 1.3 - CRITERI ADOTTATI PER L’IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI Si è identificato ciò che, in qualunque modo, può provocare un danno per la salute o la sicurezza degli alunni e dei lavoratori. Questa ricerca si è basata su: sopralluoghi e verifiche di aule, laboratori, aree esterne e ambienti di lavoro, delle attrezzature, degli impianti, delle attività svolte (abituali ed occasionali), dei prodotti utilizzati; confronto con liste di controllo e con gli standard indicati dalle norme in materia; coinvolgimento dei lavoratori mediante circolari, corsi o colloqui diretti; confronto con gli standard fissati dalla normativa; esperienza dei valutatori. Pagina | 4 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 1.4 - FATTORI DI RISCHIO I pericoli sono stati correlati ai rischi presenti nei diversi luoghi di lavoro e indicati specificatamente per ogni singolo edificio, di essi sono stati adeguatamente informati i lavoratori sia attraverso la formazione iniziale sulla sicurezza (per i lavoratori sprovvisti), sia attraverso l’aggiornamento sul Testo Unico D. Lgs. 81/2008, sia attraverso specifiche indicazioni e direttive impartite con comunicazione interna. Ulteriori dettagli sui possibili rischi possono essere desunti dalle schede analitiche allegate al documento. 1.5 - PERSONE ESPOSTE Tutti gli alunni e tutti gli operatori che entrano negli edifici dell’Istituto Comprensivo sono esposti ai rischi presi in esame, tra questi sono maggiormente esposte le seguenti categorie: alunni, nuovi assunti, invalidi, donne in gravidanza, addetti alla manutenzione, lavoratori temporanei, ecc. Il criterio osservato consente di avere ben presenti gli obblighi di formazione ed informazione di cui si dirà più specificatamente nella fase successiva. 1.6 - RIFERIMENTI NORMATIVI E DI BUONA TECNICA In relazione a ciascun fattore di rischio preso in esame sono stati richiamati i più importanti riferimenti normativi di prevenzione vigenti attuati; particolare rilevanza normativa assume il D.Lgs. 81/2008. Per ciascun fattore di rischio, sono stati richiamati gli elementi di valutazione per un’accurata prevenzione quali ad es.: norme di buona tecnica, prescrizione dei fabbricanti, ecc. Pagina | 5 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. Cap. 2 - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO E DESCRIZIONE DELL’UNITÀ PRODUTTIVA 2.1 DATI IDENTIFICATIVI Azienda Istituto Comprensivo “S.G. Bosco” Sede legale e amministrativa Viale Europa n. 38, Palazzo S.G. (PZ) Datore di Lavoro Rappresentante Legale Prof.ssa Aurelia Antonietta BAVUSO Dirigente Scolastico Codice fiscale 93010290760 Telefono 0972 44231 Fax 0972 44231 E-mail [email protected] PEC [email protected] Attività Istituto Statale Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I Grado dei Comuni di Palazzo S.G. e di Montemilone. Edifici (plessi) Edificio “G. Galilei” – Palazzo S.G. (PZ) Edificio “Don Bosco” – Palazzo S.G. (PZ) Edificio “Ten. M. Acciani” – Montemilone (PZ) 2.2 DATI OCCUPAZIONALI DEGLI EDIFICI Al fine di giungere alla classificazione del “TIPO” proposto nel riquadro più a destra delle tabelle, si ripropone la tabella riportata al punti 1.2 (Classificazione) di cui al Decreto Ministeriale del 26 agosto 1992: Tipo 0 Tipo 1 Tipo 2 Tipo 3 Tipo 4 Tipo 5 Scuola con Scuola con Scuola con Scuola con Scuola con Scuola con numero di presenze contemporanee numero di presenze contemporanee numero di presenze contemporanee numero di presenze contemporanee numero di presenze contemporanee numero di presenze contemporanee Fino a 100 Da 101 A 300 Da 301 A 500 Da 501 A 800 Da 801 A 1.200 Oltre 1.201 Pagina | 6 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 Per la definizione del “tipo” si dichiarano eseguiti gli “aggiustamenti” di cui al punto 5.0 (Affollamento) del Decreto Ministeriale del 26 agosto 1992. Nel caso in cui siano presenti oltre 300 persone (tipo 2 e oltre) gli addetti antincendio devono conseguire gli attestati di idoneità tecnica previsti dall’art.3 della Legge 28 novembre 1996 n. 609. Edificio “G. Galilei” Indirizzo Viale Europa n. 38 Comune Palazzo S.G. Edificio “Don Bosco” Indirizzo Piazza Caduti n. 22 Comune Palazzo S.G. Edificio “Ten. M. Acciani” Indirizzo Via Libertà Comune Montemilone Interrato Seminterrato Terreno Rialzato Primo N. CORPI Interrato Seminterrato Terreno Rialzato Primo N. CORPI Interrato Seminterrato Terreno Rialzato Primo N. CORPI 1 1 1 D.S. + D.S.G.A. AMMINISTRATIVI COLL. SCOLASTICI DOCENTI ALLIEVI TOTALE 1 1 1 3 D.S. + D.S.G.A. AMMINISTRATIVI COLL. SCOLASTICI DOCENTI ALLIEVI TOTALE 2 1 1 2 D.S. + D.S.G.A. AMMINISTRATIVI COLL. SCOLASTICI DOCENTI ALLIEVI TOTALE 1 2 4 3 24 183 216 Tipo 1 Tipo 5 38 353 396 2 Tipo 5 32 134 171 1 2.3 REALTÀ OPERATIVE – AMBIENTI DI LAVORO Le attività vengono svolte da n. 106 addetti nei locali di lavoro che si trovano ubicati all’interno dei plessi scolastici e con complessivi n. 670 alunni: Scuola Secondaria di 1° grado “G. Galilei” – Palazzo S.G. Dirigenza Direzione Amministrativa Amministrativi Docenti Alunni Personale Ata Altro N. 1 1 4 24 183 3 / Pagina | 7 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi Scuola Primaria “Don Bosco” – Palazzo S.G. Docenti Alunni Personale Ata Altro D.Lgs. 81/2008 N. 27 274 3 / Scuola dell’Infanzia “Piazza Caduti” – Palazzo S.G. Docenti Alunni Personale Ata Altro N. 11 79 2 / Scuola Secondaria di 1° grado “G. Fortunato” – Montemilone Docenti Alunni Personale Ata Altro N. 15 43 2 / Scuola Primaria “Ten. M. Acciani” – Montemilone Docenti Alunni Personale Ata Altro N. 13 69 2 / Scuola dell’Infanzia “Ex via Sabaudia” – Montemilone Docenti Alunni Personale Ata Altro - N. 4 22 1 / Pagina | 8 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 2.4 TIPOLOGIA EDIFICI SCOLASTICI EDIFICIO SCOLASTICO “G. GALILEI” – Palazzo S.G. Edificio in Ente proprietario dell’immobile Numero Corpi Numero Piani Numero scale interne presenti Numero scale esterne presenti TIPOLOGIA DEI LOCALI Ingresso / Area cortile Atri e aree di transito Aule normali Aule didattiche particolari (sostegno) Aule multimediali Sala Docenti Locali ad uso collettivo (aula magna - teatro - mensa scolastica - ecc.) Biblioteca Servizi igienici Uffici Palestra Spogliatoi Archivi Magazzini / Depositi Locale Caldaia Comodato Comune di Palazzo S.G. 1 2 1 1 NUMERO 1 1 8 1 1 1 1 / 4 4 / / 1 2 1 EDIFICIO SCOLASTICO “DON BOSCO” – PALAZZO S.G. Edificio in Ente proprietario dell’immobile Numero Corpi Numero Piani Numero scale interne presenti Numero scale esterne presenti TIPOLOGIA DEI LOCALI Ingresso / Area cortile Atri e aree di transito Aule normali Aule didattiche particolari (sostegno) Aule multimediali Comodato Comune di Palazzo S.G. 3 2 3 3 NUMERO 2 1 19 2 2 Pagina | 9 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi Sala Docenti Locali ad uso collettivo (aula magna - teatro - mensa scolastica - ecc.) Biblioteca Servizi igienici Uffici Palestra Spogliatoi Archivi Magazzini / Depositi Locale Caldaia - D.Lgs. 81/2008 1 5 / 5 2 1 1 1 2 1 EDIFICIO SCOLASTICO “TEN.M.ACCIANI” – MONTEMILONE Edificio in Ente proprietario dell’immobile Numero Corpi Numero Piani Numero scale interne presenti Numero scale esterne presenti TIPOLOGIA DEI LOCALI Ingresso / Area cortile Atri e aree di transito Aule normali Aule didattiche particolari (sostegno) Aule multimediali Sala Docenti Locali ad uso collettivo (aula magna - teatro - mensa scol. - ecc.) Biblioteca Servizi igienici Uffici Palestra Spogliatoi Archivi Magazzini / Depositi Locale Caldaia Comodato Comune di Montemilone 2 3 1 3 NUMERO 3 2 10 1 1 2 1 1 3 / / / 1 3 1 Pagina | 10 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 2.5 DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ LAVORATIVA EDIFICIO SCOLASTICO “DON BOSCO” DI PALAZZO S.G. Scuola Primaria “Don Bosco” – Palazzo S.G. La scuola è aperta dal Lunedì al Venerdì ed è frequentata da alunni di età compresa tra i 6 e gli 11 anni suddivisi su 13 classi, di cui n.7 classi organizzate in 27 ore settimanali dalle ore 8:15 alle ore 13:15 dal Lunedì al Venerdì con un rientro pomeridiano il Martedì dalle ore 14:30 alle ore 16:30; n.6 classi organizzate in 40 ore settimanali (tempo pieno) dalle ore 8.15 alle ore 16.15 dal Lunedì al Venerdì. Scuola dell’Infanzia “Piazza Caduti” – Palazzo S.G. La scuola è aperta dalle ore 08:15 alle ore 16:15, compresa la mensa, dal Lunedì al Venerdì. E’ frequentata da alunni di età compresa tra i 3 e 5 anni suddivisi in 4 sezioni. Palestra - dislocata a pochi metri dall’edificio. La palestra è aperta ogni giorno dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8:15 alle ore 16:30 ed è frequentata giornalmente da una media di n.25 alunni alla volta; il sabato dalle 8;15 alle 13:15. Vengono svolte attività ludiche, didattiche e anche tutta una serie di attività parallele che vanno dalle operazioni di ordinaria manutenzione svolte dal personale ATA, alle operazioni di servizio mensa, oltre ad altre attività tipiche di ogni istituzione scolastica alcune delle quali possono prevedere anche la partecipazione dei genitori o di altre persone esterne all’istituzione. Non è raro il caso in cui presso l’istituto possano svolgersi lavori di ordinaria o straordinaria manutenzione che prevedono la presenza di persone estranee all’istituto e che possono essere soggette a particolari fattori di rischio o essere essi stessi la causa primaria dell’insorgere di nuovi fattori di rischio. Sono presenti aule in cui sono condotte attività didattiche parallele e complementari a quelle tradizionali (palestra, aula informatica, aula video, ecc…). è previsto anche l’utilizzo di ambienti attrezzati a mensa. EDIFICIO SCOLASTICO “G.GALILEI” DI PALAZZO S.G. Scuola Secondaria di 1° grado – Palazzo S.G. La scuola è aperta dal Lunedì al Sabato dalle ore 08:15 alle ore 13:15 ed è frequentata da alunni di età compresa tra gli 11 e i 14 anni, suddivisi in 8 classi di cui 1 classe ad indirizzo musicale che attua due rientri pomeridiani il Martedì e il Giovedì dalle ore 13:30 alle ore 16:30. Vengono svolte attività didattiche e laboratoriali oltre ad una serie di attività parallele che vanno dalle attività amministrative e di gestione del personale alle operazioni di ordinaria manutenzione svolte dal personale ATA, ad altre attività tipiche di ogni istituzione scolastica alcune delle quali possono prevedere anche la partecipazione dei genitori (colloqui) o di altre persone esterne all’istituzione. Non è raro il caso in cui presso l’istituto possano svolgersi lavori di ordinaria o straordinaria manutenzione che prevedono la presenza di persone estranee all’istituto e che possono essere soggette a particolari fattori di rischio o essere essi stessi la causa primaria dell’insorgere di nuovi fattori di rischio. Pagina | 11 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 EDIFICIO SCOLASTICO “TEN.M. ACCIANI” DI MONTEMILONE Scuola Secondaria “G. Fortunato” - Montemilone La scuola è aperta dal Lunedì al Sabato dalle ore 08:15 alle ore 13:15 ed è frequentata da alunni di età compresa tra gli 11 e i 14 anni, suddivisi in 3 classi, con attività pomeridiana di tempo prolungato in 2 giorni settimanali (Martedì e Giovedì), compresa la mensa, in continuità fino alle ore 17,15. Scuola dell’Infanzia ex “Via Sabaudia” – Montemilone La scuola è aperta dal Lunedì al Venerdì. E’ frequentata da alunni di età compresa tra i 3 e 5 anni suddivisi in 2 sezioni di cui n.1 a tempo normale dalle ore 8:15 alle ore 13:15 e l’altra a tempo pieno dalle ore 8:15 alle ore 16:15 (compresa la mensa). Scuola Primaria “Ten. M. Acciani” – Montemilone La scuola è aperta dal Lunedì al Venerdì dalle ore 08:15 alle ore 16:15 ed è frequentata da alunni di età compresa tra i 6 e gli 11 anni suddivisi su 5 classi a tempo pieno organizzate su 40 ore settimanali in orario sia antimeridiano che pomeridiano dal Lunedì al Venerdì. Refezione – Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado - Montemilone La refezione è aperta dal Lunedì al Venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30 ed è frequentata da n.100 alunni il Martedì e il Giovedì, mentre da n.70 alunni nei restanti giorni. Vengono svolte attività ludiche, didattiche, laboratoriali e anche tutta una serie di attività parallele che vanno dalle operazioni di ordinaria manutenzione svolte dal personale ATA, alle operazioni di servizio mensa, oltre ad altre attività tipiche di ogni istituzione scolastica alcune delle quali possono prevedere anche la partecipazione dei genitori o di altre persone esterne all’istituzione. Non è raro il caso in cui presso l’istituto possano svolgersi lavori di ordinaria o straordinaria manutenzione che prevedono la presenza di persone estranee all’istituto e che possono essere soggette a particolari fattori di rischio o essere essi stessi la causa primaria dell’insorgere di nuovi fattori di rischio. Sono presenti aule in cui sono condotte attività didattiche parallele e complementari a quelle tradizionali (palestra, aula informatica, aula video, ecc…). Pagina | 12 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. Cap. 3 - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Il servizio comprende l’insieme delle persone, dei sistemi e dei mezzi finalizzati alla prevenzione e protezione dai rischi lavorativi. Il servizio presente nel nostro istituto è una struttura tecnica interna che svolge una serie di funzioni a supporto del compito del Datore di Lavoro (D.L.) in materia di sicurezza: valuta i rischi esistenti, in collaborazione con gli altri soggetti della prevenzione (Medico Competente, Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) e avvalendosi del contributo di tutte le competenze presenti in azienda, pur restando la responsabilità della valutazione dei rischi in capo al D.L.; propone le misure di prevenzione e protezione che ritiene necessarie per ridurre i rischi rilevati, nonché le procedure di sicurezza per eseguire le attività a maggior rischio; porta il proprio contributo nella riunione periodica; fornisce ai lavoratori tutte le informazioni necessarie, specie in seguito a specifiche situazioni di rischio segnalate dagli stessi; propone i programmi per l’informazione, la formazione e l’addestramento del personale relativamente agli aspetti di prevenzione dai rischi professionali. Il coordinatore del S.P.P. è il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione che viene designato dal D.L., scegliendo una persona con precisi requisiti professionali e competenze tecniche ma anche gestionali. L’ins. Raffaele AMALFI, docente interno alla scuola ed in possesso di attitudini e capacità adeguate, è stato nominato come Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ai sensi dell’art. 32 del D.Lgs. 81/08. E’ stato istituito il Servizio di Prevenzione e Protezione nel quale sono stati designati i seguenti lavoratori: R.S.P.P. Dirigenti A.S.P.P. Nominativo Amalfi Raffaele D’Anzieri Maria Pia Rafti Carmela Nozza Savina Chirico Annunziata Chirico Maria Giovanna Di Nardo Luciano Martinelli Pasquale Mazzeo Maria Robbe Maria Principia Rubino Antonietta Qualifica Docente interno Docente vicario D.S.G.A Respons. plesso Respons. plesso Docente interno Coll. Scol. interno Docente interno Docente interno Docente interno Docente interno Nomina 30.09.2014 29.10.2014 29.10.2014 02.12.2014 02.12.2014 02.12.2014 02.12.2014 02.12.2014 02.12.2014 E’ stata designata, in data 20.05.2014 in seguito a elezione della RSU d’Istituto, ai sensi della normativa vigente, l’ins. Rosa Maria RUSSO quale Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Pagina | 13 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 3.1 SERVIZIO DI PREVENZIONE INCENDI, EVACUAZIONE E PRIMO SOCCORSO Sono stati designati i seguenti lavoratori incaricati di attuare le misure di prevenzione e protezione della sicurezza, pronto soccorso, salvataggio, prevenzione incendio e gestione dell’emergenza: Edificio "G. Galilei" - Palazzo S.G. Responsabile delle emergenze e delle operazioni di evacuazione D’Anzieri Maria Pia Coordinatore delle emergenze e delle operazioni di evacuazione Martinelli Pasquale PRIMO SOCCORSO ANTINCENDIO Coordinatore Addante Rosanna Genga Vincenza Sostituto Cirone Savino Cirone Giuseppe Addetti Cancellara Antonietta Solimena Filomena D'Anzieri Maria Pia Di Gioia Carmela Edificio "Don Bosco" - Palazzo S.G. Responsabile delle emergenze e delle operazioni di evacuazione Mazzeo Maria Coordinatore delle emergenze e delle operazioni di evacuazione Di Nardo Luciano PRIMO SOCCORSO ANTINCENDIO Coordinatore Silvelli Antonella Cosentino Maria Rosaria Sostituto Grisorio Liliana Belsanti Franca Addetti Nozza Savina D'Errico Angela Calviello Maddalena Storsillo Pasquale Cancellara Teodora Contursi Gemma Patruno Maria Elena Di Pierro Angela Suglia Domenica Palermo Rosaria Edificio "Ten. M. Acciani" - Montemilone Responsabile delle emergenze e delle operazioni di evacuazione Coordinatore delle emergenze e delle operazioni di evacuazione PRIMO SOCCORSO Amalfi Raffaele Chirico Maria Giovanna Robbe Maria Principia ANTINCENDIO Coordinatore Chirico Annunziata Rubino Antonietta Sostituto Sasso Antonio Russo Rosa Maria Addetti Del Gaudio Clelia Russo Rosa Maria Gravinese Rosaria Chirico Annunziata Martone Antonetta Isabella Sasso Antonio Pagina | 14 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 Le procedure relative alle condotte che ciascun soggetto deve tenere in caso di emergenza sono indicate nel Piano di Emergenza Generale d’Istituto (Piano di evacuazione, Piano di primo soccorso, Piano antincendio) e consegnato individualmente a ciascuna “figura sensibile”. 3.2 MEDICO COMPETENTE Non sono stati rilevati rischi che comportino la sorveglianza sanitaria degli alunni e dei lavoratori. Cap. 4 VALUTAZIONE DEI RISCHI La normativa comunitaria ha introdotto una vera e propria procedura di prevenzione fondata sulla Valutazione dei rischi, la definizione del Piano di prevenzione e del relativo Programma di attuazione. La metodologia seguita nell’analisi dei rischi ha tenuto conto del contenuto specifico del D.Lgs. 81/2008, della circolare del Ministero del Lavoro n. 102/95 in data 07.08.95 e dei documenti emessi dalla Comunità Europea. A norma dell'art. 28 del D.lgs. n. 81/2008, la Valutazione dei Rischi per la Sicurezza e la Salute degli studenti e dei lavoratori è il primo e più importante adempimento da ottemperare da parte del Dirigente Scolastico per arrivare ad una conoscenza approfondita di qualunque tipo di rischio presente nella propria realtà scolastica; passo questo che è preliminare a tutta la successiva fase di individuazione delle misure di prevenzione e protezione e di programmazione temporale delle stesse, per consentire al Dirigente Scolastico di prendere i provvedimenti che sono effettivamente necessari per salvaguardare la sicurezza e la salute di alunni e lavoratori. In particolare all’art. 28, comma 2 è prescritta l’elaborazione di un documento contenente: una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività; l’individuazione delle misure di prevenzione e protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati; il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza; l’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell’organizzazione scolastica che vi debbono provvedere; l’indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e del medico competente (ove previsto) che ha partecipato alla valutazione del rischio; l’individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici. La "valutazione del rischio" così come è prevista dall'art. 2 comma 1 lettera q del D.Lgs. 81/08 va inoltre intesa come l'insieme di tutte quelle operazioni che vengono svolte per pervenire ad una "Stima del rischio di esposizione ai fattori di pericolo per la sicurezza e la salute degli alunni e del personale", in relazione allo svolgimento delle attività scolastiche e lavorative. Ciò al fine di programmare gli interventi di prevenzione e di protezione per conseguire l'obiettivo della eliminazione o della riduzione del rischio secondo quanto previsto dall'art. 15 del D.Lgs. 81/08. Pagina | 15 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 Le operazioni, successive e fra loro conseguenti, si basano sulle definizioni di: pericolo o fattore potenziale di rischio: proprietà o qualità intrinseca di una determinata entità (come materiali, macchine attrezzature e/o metodi di lavoro, ambienti) che ha la capacità potenziale di provocare danni; rischio probabilità che venga raggiunto il livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego e/o di esposizione di un determinato fattore, nonché dimensione possibile del danno stesso; valutazione dei rischi: valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza degli alunni e dei lavoratori presenti nell'ambito dell'organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza. Uno strumento generale di valutazione dei rischi dovrà quindi rifarsi, almeno in prima istanza, a criteri operativi semplificati che consentano di soddisfare comunque alcuni requisiti, peraltro definiti in altrettante fasi dalle stesse linee guida europee: individuare le fonti potenziali di pericolo (sostanze, macchinari, agenti nocivi, ecc...). Questa fase deve consentire di conoscere le evidenze oggettive di tipo tecnico ed organizzativo che possono generare rischi per gli alunni e i lavoratori. Il rischio si genera nel caso in cui, evidentemente, siano presenti persone esposte a ciascuna fonte individuata. individuare i soggetti esposti: esame di ciascun gruppo di soggetti esposti alla fonte di pericolo ed individuazione del tipo di esposizione in funzione di una molteplicità di parametri, che vanno rilevati (fattori di prevenzione e protezione dei soggetti a rischio), quali: · presenza e adeguatezza di Piani di Emergenza, Evacuazione, Soccorso; · grado di formazione / informazione; · tipo di organizzazione del lavoro ai fini della sicurezza; · influenza di fattori ambientali, psicologici specifici; · presenza e adeguatezza dei Dispositivi di Protezione Individuale; · presenza e adeguatezza di sistemi di protezione collettivi; · sorveglianza sanitaria; procedere alla Valutazione dei rischi in senso stretto, per ciascuno dei rischi individuati alla fase 1: ciò significa poter emettere un giudizio di gravità del rischio e quindi di conformità ed adeguatezza della situazione in essere, rispetto alle esigenze di prevenzione e protezione dai rischi; consentire l’Individuazione delle Misure di Prevenzione e Protezione da attuare in conseguenza degli esiti della Valutazione e stabilire il Programma di Attuazione delle stesse in base ad un ordine di priorità. Per individuare il criterio di rappresentazione più efficace si è tenuto conto dei seguenti input di partenza: la valutazione del rischio deve essere uno strumento di facile lettura e aperto a successivi aggiornamenti; deve essere organizzata in modo che ogni soggetto coinvolto possa individuare facilmente il proprio ruolo e i propri compiti nelle attività previste; Pagina | 16 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 deve consentire al Dirigente Scolastico di estrapolare chiaramente gli interventi di propria competenza e di valutarne l'urgenza. Al fine di assolvere all’obbligo della valutazione dei rischi, è stata utilizzata una metodologia di indagine organizzata secondo il seguente schema logico: individuazione dei fattori potenziali di rischio; identificazione degli alunni e dei lavoratori esposti; valutazione della gravita/probabilità dell'esposizione al rischio; 4.1 RASSEGNA DEI RISCHI In relazione alle molteplici tipologie di attività prese in esame, si è cercato di prendere in considerazione soltanto i fattori di rischio definiti in base alla classificazione adottata in sede comunitaria, ovvero: Categoria di rischio A RISCHI PER LA SICUREZZA (Rischi di natura infortunistica) B RISCHI PER LA SALUTE (Rischi di natura igienico ambientale) C RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE (Rischi trasversali e organizzativi) Tipologia di rischio strutture macchine impianti elettrici sostanze pericolose incendio esplosioni agenti chimici agenti fisici agenti biologici organizzazione del lavoro fattori psicologici fattori ergonomici condizioni di lavoro difficili A. RISCHI PER LA SICUREZZA I rischi per la sicurezza, o rischi infortunistici si riferiscono al possibile verificarsi di incidenti/infortuni, ovvero di danni o menomazioni fisiche (più o meno gravi) subite dai lavoratori in conseguenza di un impatto fisico/traumatico di diversa natura (meccanica, elettrica, chimica, termica, ecc.). Di seguito sono riportati alcuni esempi di tali rischi: Rischi da carenze strutturali dell'ambiente di lavoro (illuminazione normale e di emergenza, pavimenti, uscite, porte, locali sotterranei, ecc…); Rischi da carenza di sicurezza su macchine e apparecchiature (protezione degli organi di avviamento, di trasmissione, di comando, protezione nell'uso di ascensori e montacarichi, uso di apparecchi a pressione, protezione nell'accesso a vasche, serbatoi e simili); Rischi da manipolazione di agenti chimici pericolosi (infiammabili; corrosivi, comburenti, esplosivi, ecc…); Rischi da carenza di sicurezza elettrica; Rischi da incendio e/o esplosione (presenza di materiali infiammabili, carenza di sistemi antincendio e/o di segnaletica di sicurezza). Pagina | 17 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 B. RISCHI PER LA SALUTE I rischi per la salute, o rischio igienico-ambientali, sono quelli responsabili della potenziale compromissione dell’equilibrio biologico del personale addetto ad operazioni o a lavorazioni che comportano l’emissione nell’ambiente di fattori ambientali di rischio, di natura chimica, fisica e biologica, con seguente esposizione del personale addetto. Di seguito sono riportati alcuni esempi di tali rischi: Rischi di esposizione connessi con l'impiego di sostanze/preparati chimici pericolosi (per ingestione, contatto cutaneo, inalazione di polveri, fumi, nebbie, gas e vapori); Rischi da agenti fisici: rumore (presenza di apparecchiatura rumorosa durante il ciclo operativo) con propagazione dell'energia sonora nel luogo di lavoro, vibrazioni (presenza di apparecchiatura e strumenti vibranti) con propagazione delle vibrazioni a trasmissione diretta o indiretta, ultrasuoni, radiazioni ionizzanti, radiazioni non ionizzanti (presenza di apparecchiature che impiegano radiofrequenze, microonde, radiazioni infrarosse e ultraviolette, luce laser), microclima (temperatura, umidità, ventilazione, calore radiante, condizionamento), illuminazione (carenze nei livelli di illuminamento ambientale e dei posti di lavoro, non osservanza delle indicazioni tecniche previste in presenza di videoterminali); Rischi di esposizione connessi all'impiego e manipolazione di organismi e microrganismi patogeni e non, colture cellulari, endoparassiti umani. C. RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE (trasversali e organizzativi) Tali rischi, sono individuabili all'interno della complessa articolazione che caratterizza il rapporto tra il dipendente e l'organizzazione del lavoro con interazioni di tipo ergonomico, ma anche psicologico ed organizzativo. Di seguito sono riportati alcuni esempi di tali rischi: Organizzazione del lavoro (sistemi di turni, lavoro notturno ecc.); Fattori psicologici (intensità, monotonia, solitudine, ripetitività del lavoro, ecc.); Fattori ergonomici (ergonomia dei dispositivi di protezione individuale e del posto di lavoro). 4.2 STIME PROBABILISTICHE QUANTITATIVE La valutazione dei rischi è stata impostata sul concetto di stima della probabilità dei vari pericoli che possono manifestarsi in azienda; da questa prima stima scaturisce poi la valutazione vera e propria del rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori e/o degli studenti. La probabilità del rischio è stata valutata a fronte dell’analisi della genesi del rischio effettivamente presente nella struttura tenendo conto: tempo di esposizione al fattore di rischio e quindi numero di ore di lavoro nelle quali lo specifico rischio “accompagna il beneficiario della valutazione; dati ripotati sul registro infortuni; oggettivi riscontri o possibilità di commistione di rischi diversi. Vale quindi la pena di precisare che il pericolo è stato commisurato: all’intensità della fonte; Pagina | 18 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 alla durata dell’eventuale esposizione o manifestarsi; alla frequenza con cui il pericolo si può presentare. Poiché il rischio rappresenta la misura del pericolo, si assume la seguente definizione: Rischio = Probabilità di accadimento X gravità del Danno La Probabilità, che i possibili danni si concretizzino, sarà definita secondo la seguente scala di valori: P = Probabilità di accadimento Valore Livello 1 Improbabile 2 Poco probabile 3 Probabile 4 Altamente probabile Descrizione Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe incredulità. La situazione rilevata genererebbe danno solo in concomitanza di più eventi indipendenti e a loro volta improbabili. Non sono note segnalazioni di eventi simili verificatisi in precedenza. Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe notevole sorpresa. La situazione rilevata genererebbe danno solo in caso di eventi legati a sfortunate coincidenze. Sono note segnalazioni di rarissimi eventi simili verificatisi in precedenza. Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe moderata sorpresa. La situazione rilevata genererebbe danno anche se non direttamente ed in modo automatico. Sono note alcune segnalazioni di eventi simili verificatisi in precedenza, cui ha fatto seguito un danno. Il verificarsi del danno ipotizzato non susciterebbe alcuna sorpresa. Esiste una correlazione diretta fra la situazione rilevata e il verificarsi del danno. Sono già stati rilevati danni dipendenti dalla stessa mancanza, o nell’azienda o in condizioni operative simili. La gravità del Danno, effetto possibile causato dall'esposizione a fattori di rischio connessi all'attività lavorativa (ad esempio il rumore che può causare la diminuzione della soglia uditiva), sarà valutata secondo la seguente scala di valori: Pagina | 19 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 D = Gravità del danno Valore Livello 1 Lieve 2 Medio 3 Grave 4 Gravissimo Descrizione L’inabilità o il pericolo individuale o l’alterazione ambientale conseguenti al danno si considerano rapidamente reversibili per le persone. L’inabilità o il pericolo individuale o l’alterazione ambientale conseguenti al danno si considerano lentamente reversibili per le persone. L’inabilità o il pericolo individuale o l’alterazione ambientale conseguenti al danno possono generare effetti di invalidità parziale per le persone. L’inabilità o il pericolo individuale o l’alterazione ambientale conseguenti al danno possono generare effetti di invalidità totale o letali per le persone. BASSO 3 MEDIO 4 ALTO 5 ELEVATO DANNO Probabile Altamente Probabile PROBABILITÀ Improbabile Poco Probabile Gravissima 2 Grave TRASCURABILE Medio 1 Lieve Ogni tipo di rischio potenziale viene valutato secondo le tabelle di cui sopra e gli viene correlato un punteggio secondo la formula R = P X D. Di seguito si indica lo schema dei valori di rischio possibili e se ne associa il tipo di urgenza delle azioni d’intervento. 1 2 3 4 1 1 2 3 4 2 2 4 6 8 3 3 6 9 16 4 4 8 12 16 Il tipo di azione da intraprendere va normalmente deciso secondo il grado di priorità e di urgenza legato al valore risultante del rischio, così come rilevabile dalla corrispondente cella della tabella sopra riportata: Pagina | 20 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. R > 12 - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 Azioni correttive indilazionabili ed intervento immediato. ELEVATO 8 < R < 12 Azioni correttive da programmare con urgenza, perché necessarie. ALTO 4<R<8 Azioni correttive o migliorative da programmare nel breve o medio termine. MEDIO 2<R<3 Azioni correttive o migliorative da programmare nel medio o lungo termine. BASSO R=1 TRASCURABILE Le eventuali azioni da programmare sono solo per migliorare una situazione di partenza di per sé non pericolosa significativamente. 4.3 VALUTAZIONI SPECIFICHE La stima del rischio riportata in precedenza è applicata allorquando è possibile desumere i livelli di esposizione e intensità del pericolo senza ulteriori approfondimenti valutativi. Nel caso specifico del rischio incendio è stato necessario un lavoro più puntuale di valutazione e stima i risultati. Pagina | 21 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. Cap. 5 - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 RISCHI SPECIFICI FIGURE PROFESSIONALI Alla luce dell’analisi effettuata e dei criteri di valutazione dei rischi enunciati nei paragrafi precedenti, per l’Istituto si è ritenuto procedere alla valutazione puntuale dei seguenti rischi: RISCHI DI NATURA ELETTRICA CATEGORIE DI LAVORATORI ATTIVITÀ ESPOSTE AL RISCHIO AREE D. S. D.S.G.A. Ass. Amm.vi Alunni Amministrativa Uffici Didattica Docenti Didattica Coll. Scolastici Ausiliaria P D R NOTE 1 1 1 NON PRESENTE Aule Laboratori Tutte 1 1 1 NON PRESENTE 2 2 4 È indispensabile che il personale non utilizzi apparecchiature elettriche quando i pavimenti sono bagnati. Asciugarsi bene le mani prima di utilizzare qualsiasi apparecchiatura elettrica. Misure di prevenzione e protezione attuate: Il rischio di elettrocuzione è stato valutato in relazione a tutti i casi in cui i fruitori dei locali possano entrare in contatto con parti degli impianti elettrici o delle attrezzature che funzionano per mezzo di questo. Controllare gli attrezzi e gli utensili prima dell’uso. Segnalare e far riparare utensili ed apparecchi difettosi. Non sovraccaricare le prese multiple (vedere l’amperaggio sia della presa sia degli apparecchi da collegare). Non staccare le spine dalla presa tirando il cavo. Non lasciare cavi sul pavimento in zone di passaggio. Non effettuare interventi di manutenzione di propria iniziativa, ma chiamare personale specializzato. RISCHI DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI CATEGORIE DI LAVORATORI D. S. D.S.G.A. Docenti Alunni ATTIVITÀ ESPOSTE AL RISCHIO AREE Aule Laboratori Amministrativa Locali ad Didattica collettivo Uffici P D R NOTE uso 1 1 1 Pagina | 22 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. Coll. Scolastici Ausiliaria - Anno scolastico 2014/2015 Tutte - Documento di Valutazione dei Rischi 2 2 4 - D.Lgs. 81/2008 Si rammenta di non sollevare pesi superiori a 30 Kg per gli uomini e 20 Kg per le donne adulte. Misure di prevenzione e protezione attuate: La movimentazione manuale dei carichi è rilevante in questo tipo di attività non soltanto per molteplici aspetti, dalla pulizia dei locali alla preparazione dei cibi passando per lo spostamento delle attrezzature durante l’attività di palestra. Attuare misure tecnico-organizzative in modo da evitare il più possibile la ripetitività e la monotonia delle operazioni (pause, turni, ecc…). Prevedere turnazioni anche per il trasporto di carichi gravosi, oppure pause tra una movimentazione e l’altra (così come normalmente avviene, in quanto si tratta di episodi non frequenti e ripetitivi). Prevedere la formazione e l’informazione degli addetti e degli studenti relativamente all’assunzione di atteggiamenti e posizioni atte a proteggere la schiena e le altre articolazioni, siano questi docenti, collaboratori o (soprattutto) studenti. RISCHIO EMATOMI E PICCOLE FERITE PER URTO CONTRO OSTACOLI FISSI CATEGORIE DI LAVORATORI ATTIVITÀ ESPOSTE AL RISCHIO AREE D. S. D.S.G.A. Ass. Amm.vi Amministrativa Uffici Docenti Didattica P D R NOTE 1 1 1 Si classifica come rischio Aule Laboratori 2 1 2 potenziale ma non certamente Coll. Scolastici Ausiliaria Tutte 2 2 4 Alunni Tutte Tutte 2 2 4 proprio della mansione Si classifica come rischio potenziale proprio della mansione poiché la prevalenza di lavoro manuale espone al pericolo in oggetto. Si classifica come rischio potenziale in considerazione dell’età degli alunni e della loro vivacità. Tenere a portata di mano ghiaccio secco e cassetta di primo soccorso. Misure di prevenzione e protezione attuate: Questo rischio è intrinseco in tutte le fasi lavorative, e può colpire chiunque si trovi a fruire dei locali per le cause più diverse, dalla semplice disattenzione alla sottovalutazione di una fonte di pericolo (in relazione a scivolamenti e cadute). È opportuno adottare paracolpi qualora gli spigoli vivi possano essere fonte di pericolo. RISCHIO DA INCIAMPO, SCIVOLAMENTO E CADUTA CATEGORIE DI LAVORATORI ATTIVITÀ ESPOSTE AL RISCHIO AREE P D R NOTE Pagina | 23 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 D. S. D.S.G.A. Ass. Amm.vi Amministrativa Uffici Docenti Didattica - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 1 1 1 Si classifica come rischio Aule Laboratori 2 1 2 potenziale ma non certamente Coll. Scolastici Ausiliaria Tutte 2 2 4 Alunni Tutte Tutte 2 2 4 proprio della mansione. Si classifica come rischio potenziale proprio della mansione poiché la prevalenza di lavoro manuale espone al pericolo in oggetto. Si classifica come rischio potenziale in considerazione dell’età degli alunni e della loro vivacità. Tenere a portata di mano ghiaccio secco e cassetta di primo soccorso. Misure di prevenzione e protezione attuate: Possono coinvolgere chiunque, ad esempio a causa della pavimentazione bagnata, dall’ingresso nei locali con scarpe bagnate, di eventuali perdite di acqua dall’impianto idrico, dalla rottura di un termosifone, ecc… Segnalare sempre con l‘apposita segnaletica la presenza di pavimentazione bagnata e scivolosa. È infine importante non gravare con carichi i termosifoni, al fine di preservarli integri. RISCHIO DA USO DI ATTREZZI (tagli, punture, abrasioni, ecc.) CATEGORIE DI LAVORATORI ATTIVITÀ ESPOSTE AL RISCHIO AREE D. S. D.S.G.A. Ass. Amm.vi Amministrativa Uffici Docenti Didattica P D R NOTE 1 1 1 Si classifica come rischio Aule Laboratori 2 1 2 potenziale ma non certamente Coll. Scolastici Ausiliaria Tutte 2 2 4 Alunni Tutte Tutte 2 2 4 proprio della mansione. Si classifica come rischio potenziale proprio della mansione poiché la prevalenza di lavoro manuale espone al pericolo in oggetto. Si classifica come rischio potenziale in considerazione dell’età degli alunni e della loro vivacità. Tenere a portata di mano ghiaccio secco e cassetta di primo soccorso. Misure di prevenzione e protezione attuate: Questo rischio deriva da qualsiasi fase lavorativa descritta nel capitolo precedente, ed in particolare da quelle di preparazione di cibi per la mensa e quelle che coinvolgono l’uso di utensili e di fogli di carta. Deve essere evitato il contatto del corpo dell‘operatore con elementi taglienti o pungenti o in Pagina | 24 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 ogni modo capaci di procurare lesioni. Non rivolgere verso il corpo la punta o la lama dell’utensile e tenere più distanti possibile le mani dal punto di taglio. Il riferimento è a tutte quelle occasioni in cui si manovra con una mano l’utensile, tenendo fermo l’oggetto che si vuole lavorare con l’altra mano. Fare attenzione nell’utilizzo della carta per evitare tagli e ferite. RISCHIO DA USCITE ESTERNE A PIEDI CATEGORIE DI LAVORATORI ATTIVITÀ ESPOSTE AL RISCHIO AREE P R D D. S. D.S.G.A. Coll. Scolastici Amministrativa Varie 2 1 2 Docenti Didattica Varie 2 1 2 Alunni Didattica Tutte 2 1 2 NOTE In alcune occasioni è possibile che il personale si rechi presso altri Enti per conferenze o consegne e ritiro di atti. In alcune occasioni è possibile che il personale docente si rechi in luoghi, di pertinenza e non della scuola, del territorio comunale per manifestazioni, visite e attività didattiche curriculari ed extracurriculari. In alcune occasioni è possibile che gli alunni si rechino con i docenti in luoghi, di pertinenza e non della scuola, del territorio comunale per manifestazioni, visite e attività didattiche curriculari ed extracurriculari. Misure di prevenzione e protezione attuate: All’inizio e alla fine della giornata lavorativa, indipendentemente dalla natura dei lavoratori, risulta indispensabile varcare la soglia della struttura in esame. È inoltre indispensabile evidenziare come il trasferimento tra diverse parti della struttura sia continuo e coinvolga tutti i fruitori dei locali (ad esempio andare in palestra, uscire in giardino, andare a mensa, ecc…). Effettuare qualsiasi spostamento con andatura moderata, senza correre, in ordine e con la presenza del docente. RISCHIO DERIVANTE DA LAVORO IN QUOTA CATEGORIE DI LAVORATORI ATTIVITÀ ESPOSTE AL RISCHIO AREE P D R Coll. Scolastici Ausiliaria Tutte 3 3 9 Docenti Didattica Tutte 3 3 9 NOTE I collaboratori scolastici hanno in uso varie scale portatili. In alcune occasioni è possibile che le utilizzino per pulire e lavare arredi e per sostituire componenti. La scuola ha in uso varie scale portatili. In alcune occasioni è possibile che Pagina | 25 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 le utilizzino per allestire addobbare aule e corridoi. e Misure di prevenzione e protezione attuate: Le perdite di stabilità dell‘equilibrio di persone che possono comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello maggiore di 2 metri) devono essere impedite. Un operatore dovrà sempre reggere la scala al piede. Per quanto riguarda la caduta durante le attività ludiche, ci si riferisce ad esempio all’utilizzo di scivoli ed altri giochi, oltre che a tutte quelle situazioni in cui ci si trovi di fronte ad un dislivello. In questo caso è di fondamentale importanza la sorveglianza dei docenti, oltre al controllo e all’installazione di protezioni e parapetti. RISCHIO DA INVESTIMENTO DA OGGETTI PER CADUTA CATEGORIE DI LAVORATORI ATTIVITÀ ESPOSTE AL RISCHIO AREE P D R D. S. D.S.G.A. Coll. Scolastici Amministrativa Tutte Ausiliaria 2 1 2 Docenti Didattica Tutte 2 1 2 Alunni Didattica Tutte 2 1 2 NOTE Corretta sistemazione dei faldoni sulle scaffalature. Ancoraggio delle scaffalature alla parete per evitare problemi di ribalta. Corretta sistemazione dei faldoni sulle scaffalature. Ancoraggio delle scaffalature alla parete per evitare problemi di ribalta. Corretta sistemazione dei faldoni sulle scaffalature. Ancoraggio delle scaffalature alla parete per evitare problemi di ribalta. Misure di prevenzione e protezione attuate: La caduta di materiale dall’alto è riconducibile a qualsiasi oggetto possa cadere e colpire gli occupanti dei locali, senza distinguere la natura o la causa che la provoca. Sono quindi compresi oggetti su mensole o scaffalature che possono precipitare, distacchi dalle pareti o soffitti di parti di muratura (strati di vernice, intonaci, mattoni, ecc…), la rottura e la conseguente caduta di controsoffitti o parti dell’impianto elettrico come le lampade, e così via. Qualora l’imminente possibilità di caduta di materiale dall’alto sia prevedibile è opportuno delimitare le zone d‘accesso ai posti di lavoro o di transito esposte a rischio di caduta di materiale dall‘alto. Gli eventuali utensili portatili, con particolare riferimento alla fase di pulizia e manutenzione dei locali e di supporto alle attività didattiche, devono essere fissati in maniera sicura al corpo dell‘operatore quando questi si sposta nella zona di lavorazione. RISCHIO DA CADUTA DI OGGETTI DURANTE LA MANIPOLAZIONE CATEGORIE DI LAVORATORI ATTIVITÀ ESPOSTE AL RISCHIO AREE P D R NOTE Pagina | 26 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi D. S. D.S.G.A. Coll. Scolastici Amministrativa Tutte Ausiliaria Docenti Didattica Aula Laboratori 2 1 2 Alunni Didattica Aula Laboratori 2 1 2 2 1 2 - D.Lgs. 81/2008 Attenzione e cura nella manipolazione degli utensili e degli oggetti durante le fasi di lavoro. Attenzione e cura nella manipolazione degli utensili e degli oggetti durante le fasi di lavoro. Attenzione e cura nella manipolazione degli utensili e degli oggetti durante le fasi di lavoro. Misure di prevenzione e protezione attuate: Questo rischio riguarda tutto ciò che può verificarsi durante le normali attività, come ad esempio la rottura di contenitori, lo spostamento anche violento di materiali appuntiti durante le operazioni di pulizia dei locali, e così via. Utilizzare solo attrezzi in perfetto stato di conservazione. Utilizzare gli attrezzi solo in modo conforme all‘uso per il quale sono stati concepiti. RISCHIO DERIVANTE DA AGENTE BIOLOGICO CATEGORIE DI LAVORATORI ATTIVITÀ ESPOSTE AL RISCHIO AREE P D R Docenti Didattica Tutte 3 3 9 Coll. Scolastici Ausiliaria Tutte 3 3 9 NOTE Trasmissione di malattie per via parentale in caso di primo soccorso ad alunni, colleghi e/o altro personale. Occorre agire secondo il principio di precauzione come se tutti fossero infetti pertanto indossando guanti protettivi ed ogni altro dispositivo di protezione necessario. Trasmissione di malattie per via parentale in caso di primo soccorso ad alunni, colleghi e/o altro personale. Occorre agire secondo il principio di precauzione come se tutti fossero infetti pertanto indossando guanti protettivi ed ogni altro dispositivo di protezione necessario. Misure di prevenzione e protezione attuate: L’eventuale rischio biologico è derivante dalla pulizia dei bagni o dall’eventuale contatto con ferite che lascino fuoriuscire tracce ematiche. Con riferimento all’allegato XLVI al D. Lgs. 81/2008, gli agenti biologici presenti nell’attività scolastica sono del gruppo 1 (agente che presenta poche possibilità di causare malattie in soggetti umani) o del gruppo 2 (agente che può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaga nella comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche). Con particolare riferimento ai bagni ed alle feci, favorire i ricambi d’aria e pulire accuratamente i locali. Pagina | 27 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 RISCHIO DERIVANTE DAL RUMORE CATEGORIE DI LAVORATORI ATTIVITÀ ESPOSTE AL RISCHIO AREE Docenti Didattica Vigilanza Aula Refettorio Locali ad collettivo Coll. Scolastici Ausiliaria Vigilanza Refettorio Locali ad collettivo P uso D R 2 2 4 uso 2 2 4 NOTE La moltitudine di alunni in alcune situazioni (intervallo, palestra, refettorio, ecc.) genera molto rumore. Questo fattore di rischio si affronta essenzialmente in modo strutturale. La moltitudine di alunni in alcune situazioni (intervallo, palestra, refettorio, ecc.) genera molto rumore. Questo fattore di rischio si affronta essenzialmente in modo strutturale. Misure di prevenzione e protezione attuate: Ferme restando le misure di prevenzione sotto riportate, i rumori presenti nell’ambiente non sono dannosi per i lavoratori, in quanto solo durante i momenti in laboratorio, ludici, in palestra, in mensa o nella ricreazione possono verificarsi condizioni in cui il rumore può essere più elevato, ma sempre al di sotto dei limiti di pericolosità (una conversazione si pone tra i 50 ed i 60 dB). Solo chi prepara cibi per la mensa può essere sottoposto a rumori di altro genere, ma poiché non si protraggono nel tempo (l’attività dura solo dalla tarda mattinata al primo pomeriggio) non costituiscono un pericolo per la salute umana. Nell‘acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla silenziosità d‘uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento, gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Il personale non indispensabile deve essere allontanato. RISCHIO DERIVANTE DA CONDIZIONI CLIMATICHE / TEMPERATURA CATEGORIE DI LAVORATORI Coll. Scolastici ATTIVITÀ ESPOSTE AL RISCHIO Vigilanza AREE Esterno P D R 2 2 4 NOTE In alcune occasioni il lavoro può esporre a temperature molto alte o molto basse. Indossare indumenti adeguati. Misure di prevenzione e protezione attuate: Per ridurre l'esposizione a stress termico, prevedere l'uso di abbigliamento idoneo specifico, una corretta organizzazione del lavoro ed idonei periodi di acclimatamento. Confinare in locali appositi le eventuali macchine che alterano il corretto microclima, in modo da separarle dagli altri reparti di lavorazione. Pagina | 28 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 Prevedere l’apertura di porte e/o finestre per espellere dalle aule l’aria viziata che si viene a formare in seguito all’affollamento durante le lezioni, senza però generare flussi d’aria che possono pregiudicare la salute. RISCHIO DERIVANTE DALL’USO DI VIDEOTERMINALI CATEGORIE DI LAVORATORI ATTIVITÀ ESPOSTE AL RISCHIO AREE D.S. D.S.G.A. Ass. Amm.vi Amministrativa Uffici Docenti Aula Amministrativa Locali ad collettivo P D R 3 2 6 uso 2 1 2 NOTE Il lavoro del personale di segreteria è soggetto al rischio e si è provveduto all’attività formativa. Le postazioni VDT rispettano sostanzialmente i requisiti del D.lgs. 81/08. Il lavoro del personale docente è soggetto al rischio nell’uso del registro elettronico e si è provveduto all’attività formativa. Le postazioni VDT rispettano sostanzialmente i requisiti del D.lgs. 81/08. Misure di prevenzione e protezione attuate: L’affaticamento visivo può essere dovuto a diverse cause, prime fra tutte l’uso di videoterminali e le ore di concentrazione a leggere o scrivere. Rilassare periodicamente gli occhi, tenendoli chiusi, guardando fuori dalla finestra, ecc... Curare l’illuminazione dei locali, prediligendo per quanto possibile la luce naturale a quella artificiale. Durante l‘utilizzo di videoterminali, dovuto a illuminazione non corretta, riflessi, abbagliamenti o alla cattiva definizione dei caratteri, di tanto in tanto rilassare gli occhi. Lo schermo deve essere posizionato a circa 50-70 cm di distanza dall’operatore, regolabile (immagini, contrasto, luminosità) illuminazione né eccessiva né carente, senza abbagliamenti o riflessi. RISCHIO DA INVESTIMENTO DA VEICOLI CATEGORIE DI LAVORATORI ATTIVITÀ ESPOSTE AL RISCHIO AREE P D R Docenti Didattica Esterno 2 2 4 Alunni Didattica Esterno 2 1 2 NOTE In alcune occasioni è possibile che il personale docente si rechi in luoghi, di pertinenza e non della scuola, del territorio comunale per manifestazioni, visite e attività didattiche curriculari ed extracurriculari. In alcune occasioni è possibile che gli alunni si rechino con i docenti in luoghi, di pertinenza e non della scuola, del territorio comunale per manifestazioni, visite e attività didattiche Pagina | 29 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 curriculari ed extracurriculari. Misure di prevenzione e protezione attuate: Questo rischio riguarda tutto ciò che può verificarsi durante gli spostamenti per partecipare a manifestazioni, visite e attività didattiche extracurricolari sul territorio comunale. Effettuare qualsiasi spostamento con andatura moderata, senza correre, in ordine, rispettando e utilizzando adeguatamente la segnaletica pedonale. Pagina | 30 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. Cap. 6 - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 RISCHI CONTINGENTI CONNESSI AGLI AMBIENTI DI LAVORO I rischi contingenti sono connessi allo stato manutentivo dei luoghi, delle macchine utilizzate ed al microclima, su cui normalmente lavori di manutenzione straordinaria o, addirittura, ordinaria possono incidere molto positivamente fino ad eliminarli. Per comodità di trattazione i rischi contingenti verranno suddivisi in due grandi gruppi: rischi contingenti connessi ai singoli locali; rischi contingenti connessi ad impianti, servizi e strutture di servizio. 6.1 RISCHI CONTINGENTI CONNESSI AI SINGOLI LOCALI UFFICI AMMINISTRATIVI Rischio P D R Areazione 1 1 1 NON PRESENTE Accessi 1 1 1 NON PRESENTE 4 Negli uffici dell’edificio “G. Galilei” è affisso del materiale cartaceo. Pareti 2 2 Fattore di rischio presente Prese elettriche 3 3 9 Sono presenti in alcune zone di passaggio prolunghe sprovviste di canaline. Serramenti 1 1 1 NON PRESENTE Vetri 3 3 9 Tutti i vetri non sono infrangibili e sono sprovvisti di pellicola antisfondamento. Tapparelle 1 1 1 NON PRESENTE 4 Nell’edifici “G. Galilei” sono prive di sistema di schermatura contro il Illuminazione 2 2 Note Preferire l’areazione naturale mediante finestre facilmente apribili. Le porte di accesso devono essere larghe almeno 90 cm e dovrebbero aprirsi nel senso dell’esodo. Non devono essere ricoperte da materiale combustibile e tinteggiate con colori chiari. Nelle zone di passaggio non devono essere posizionati allacciamenti elettrici e prolunghe. I serramenti devono consentire un adeguato ricambio d’aria. I vetri devono essere infrangibili e antisfondamento sia all’interno che all’esterno dell’infisso. Non devono essere fatte da materiale combustibile. Preferire l’illuminazione naturale mediante finestre rispetto a quella artificiale. Le Pagina | 31 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 soleggiamento. Parapetti 1 1 1 Pavimenti 1 1 1 Radiatori 1 1 1 Lavagna 1 1 1 Banchi 1 1 1 Sedie 1 1 1 Armadi/Scaffali 2 2 4 Affollamento 1 1 1 Piano di lavoro 2 2 4 aule esposte al sole devono essere dotate di sistema di schermatura contro il soleggiamento. Le luci artificiali devono essere schermate con griglia. Tutti i parapetti delle finestre devono avere altezza superiore al limite minimo di legge (100 NON PRESENTE cm) e non devono presentare vuoti fra gli elementi maggiori di 10 cm. Non devono essere ricoperti di materiale combustibile, non NON PRESENTE deve essere scivoloso e/ sdrucciolevole. Il sistema di riscaldamento deve essere ben dimensionato e NON PRESENTE consentire il raggiungimento di una temperatura confortevole anche nelle stagioni fredde. Deve essere ben ancorata alla NON PRESENTE parete o ben stabile per evitare un possibile ribaltamento. Devono avere un’altezza proporzionata all’età NON PRESENTE dell’alunno e devono avere gli spigoli arrotondati. Devono avere un’altezza proporzionata all’età NON PRESENTE dell’alunno in modo da tenere la pianta del piede ben appoggiata sul pavimento. In tutti gli edifici gli armadi Devono essere ben ancorati al non sono ancorati al muro muro o ben stabili per evitare ma sono abbastanza stabili. un possibile ribaltamento. Gli uffici normalmente devono NON PRESENTE ospitare al massimo 10 persone. Deve essere sufficientemente I piani di lavoro sono ampio per disporre il materiale sufficientemente ampi. necessario e per appoggiare gli Pagina | 32 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 avambracci durante il lavoro. AULE DIDATTICHE Rischio Areazione P D R 1 1 1 Fattore di rischio presente NON PRESENTE Nell’edificio “Ten. M. Acciani” di Montemilone le porte delle aule non si aprono nel senso dell’esodo. Sulle pareti delle aule sono appesi cartelloni, carte geografiche, ecc. Accessi 2 2 4 Pareti 2 2 4 Prese elettriche 1 1 1 NON PRESENTE Serramenti 1 1 1 NON PRESENTE 9 Tutti i vetri non sono infrangibili e sono sprovvisti di pellicola antisfondamento. Vetri 3 3 Tapparelle 1 2 2 Illuminazione 2 2 4 Parapetti 1 1 1 Note Preferire l’areazione naturale mediante finestre facilmente apribili. Le porte di accesso devono essere larghe almeno 90 cm e dovrebbero aprirsi nel senso dell’esodo. Non devono essere ricoperte da materiale combustibile e tinteggiate con colori chiari. Nelle zone di passaggio non devono essere posizionati allacciamenti elettrici e prolunghe. I serramenti devono consentire un adeguato ricambio d’aria. I vetri devono essere infrangibili e antisfondamento sia all’interno che all’esterno dell’infisso. Nell’edificio “Ten. M. Acciani” di Montemilone Non devono essere fatte da sono di materiale materiale combustibile. combustibile. Preferire l’illuminazione naturale mediante finestre Negli edifici “G. Galilei” e rispetto a quella artificiale. Le “Don Bosco” le aule sono aule esposte al sole devono prive di sistema di essere dotate di sistema di schermatura contro il schermatura contro il soleggiamento. soleggiamento. Le luci artificiali devono essere schermate con griglia. Tutti i parapetti delle finestre devono avere altezza superiore NON PRESENTE al limite minimo di legge (100 cm) e non devono presentare vuoti fra gli elementi maggiori Pagina | 33 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi Pavimenti 1 1 1 NON PRESENTE Radiatori 3 3 9 In tutti gli edifici sono sprovvisti di protezioni. Lavagna 1 1 1 NON PRESENTE Banchi 2 2 4 In tutti gli edifici i banchi non hanno gli spigoli arrotondati. 4 In tutte gli edifici alcune sedie hanno la seduta e lo schienale consumato. Sedie 2 2 Armadi/Scaffali 2 2 4 Affollamento 3 3 9 Piano di lavoro 1 1 1 - D.Lgs. 81/2008 di 10 cm. Non devono essere ricoperti di materiale combustibile, non deve essere scivoloso e/ sdrucciolevole. Il sistema di riscaldamento deve essere ben dimensionato e consentire il raggiungimento di una temperatura confortevole anche nelle stagioni fredde. Deve essere ben ancorata alla parete o ben stabile per evitare un possibile ribaltamento. Devono avere un’altezza proporzionata all’età dell’alunno e devono avere gli spigoli arrotondati. Devono avere un’altezza proporzionata all’età dell’alunno in modo da tenere la pianta del piede ben appoggiata sul pavimento. Devono essere ben ancorarti al muro o ben stabili per evitare un possibile ribaltamento. In tutti gli edifici gli armadi non sono ancorati al muro ma sono abbastanza stabili. Le aule sono affollate tanto Il rapporto alunni superficie da non rispettare il rapporto deve essere di 1,80 mq/alunno. mq /alunno. Deve essere sufficientemente ampio per disporre il materiale NON PRESENTE necessario e per appoggiare gli avambracci durante il lavoro. Pagina | 34 BIBLIOTECA / SALA DOCENTI Rischio P D R Areazione 1 1 1 NON PRESENTE Accessi 1 1 1 NON PRESENTE Pareti 2 2 4 Le pareti sono ricoperte da materiale combustibile. Prese elettriche 1 1 1 NON PRESENTE Serramenti 1 1 1 NON PRESENTE Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. Fattore di rischio presente - Anno scolastico 2014/2015 - Note - D.Lgs. 81/2008 Preferire l’areazione naturale mediante finestre facilmente apribili. Le porte di accesso devono essere larghe almeno 90 cm e dovrebbero aprirsi nel senso dell’esodo. Non devono essere ricoperte da materiale combustibile e tinteggiate con colori chiari. Nelle zone di passaggio non devono essere posizionati allacciamenti elettrici e prolunghe. I serramenti devono consentire un adeguato ricambio d’aria. I vetri devono essere infrangibili e antisfondamento sia all’interno che all’esterno dell’infisso. Non devono essere fatte da materiale combustibile. Preferire l’illuminazione naturale mediante finestre rispetto a quella artificiale. Le aule esposte al sole devono essere dotate di sistema di schermatura contro il soleggiamento. Le luci artificiali devono essere schermate con griglia. Tutti i parapetti delle finestre devono avere altezza superiore al limite minimo di legge (100 cm) e non devono presentare vuoti fra gli elementi maggiori di 10 cm. Non devono essere ricoperti di materiale combustibile, non deve essere scivoloso e/ sdrucciolevole. Il sistema di riscaldamento deve essere ben dimensionato e Documento di Valutazione dei Rischi Vetri 3 3 9 Tutti i vetri non sono infrangibili e sono sprovvisti di pellicola antisfondamento. Tapparelle 1 1 1 NON PRESENTE Illuminazione 2 2 4 Negli edifici “G. Galilei” e “Don Bosco” i locali sono privi di sistema di schermatura contro il soleggiamento. Parapetti 1 1 1 NON PRESENTE Pavimenti 1 1 1 NON PRESENTE Radiatori 1 1 1 NON PRESENTE Pagina | 35 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. Sedie 1 1 1 Armadi/Scaffali 2 2 4 Affollamento 1 1 1 Piano di lavoro 2 2 4 - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 consentire il raggiungimento di una temperatura confortevole anche nelle stagioni fredde. Devono avere un’altezza proporzionata all’età NON PRESENTE dell’alunno in modo da tenere la pianta del piede ben appoggiata sul pavimento. Devono essere ben ancorarti al In tutti gli edifici gli armadi muro o ben stabili per evitare non sono ancorati al muro un possibile ribaltamento ed ma sono abbastanza stabili. aver una distanza dal soffitto di almeno 60 cm. Gli uffici normalmente devono NON PRESENTE ospitare al massimo 5 persone. Deve essere sufficientemente I piani di lavoro sono ampio per disporre il materiale sufficientemente ampi. necessario e per appoggiare gli avambracci durante il lavoro. DEPOSITI Rischio P D R Areazione 1 1 1 Accessi 3 3 9 Pareti 2 2 4 Prese elettriche 3 3 9 Serramenti 1 1 1 Fattore di rischio presente Note Preferire l’areazione naturale NON PRESENTE mediante finestre facilmente apribili. La porta di accesso non è REI La porta di accesso deve essere 60 ed autochiudibile. REI 60 e autochiudibile. Non devono essere ricoperte da Le pareti sono ricoperte da materiale combustibile e materiale combustibile. tinteggiate con colori chiari. Nelle zone di passaggio non devono essere posizionati Non sono munite di alveoli allacciamenti elettrici e protetti. prolunghe. Devono essere munite di alveoli protetti. NON PRESENTE I serramenti devono consentire Pagina | 36 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi Vetri 3 3 9 Tutti i vetri non sono infrangibili e sono sprovvisti di pellicola antisfondamento. Tapparelle 1 1 1 NON PRESENTE Illuminazione 2 2 4 Negli edifici “G. Galilei” e “Don Bosco” i locali sono privi di sistema di schermatura contro il soleggiamento. Parapetti 1 1 1 NON PRESENTE Pavimenti 1 1 1 NON PRESENTE Radiatori 1 1 1 NON PRESENTE Sedie 1 1 1 NON PRESENTE Armadi/Scaffali 3 3 9 In tutti gli edifici gli armadi non sono ancorati al muro e - D.Lgs. 81/2008 un adeguato ricambio d’aria. I vetri devono essere infrangibili e antisfondamento sia all’interno che all’esterno dell’infisso. Non devono essere fatte da materiale combustibile. Preferire l’illuminazione naturale mediante finestre rispetto a quella artificiale. Le aule esposte al sole devono essere dotate di sistema di schermatura contro il soleggiamento. Le luci artificiali devono essere schermate con griglia. Tutti i parapetti delle finestre devono avere altezza superiore al limite minimo di legge (100 cm) e non devono presentare vuoti fra gli elementi maggiori di 10 cm. Non devono essere ricoperti di materiale combustibile, non deve essere scivoloso e/ sdrucciolevole. Il materiale non deve essere depositato a terra perché costituirebbe intralcio per i lavoratori. Il sistema di riscaldamento deve essere ben dimensionato e consentire il raggiungimento di una temperatura confortevole anche nelle stagioni fredde. Devono avere un’altezza proporzionata all’età dell’alunno in modo da tenere la pianta del piede ben appoggiata sul pavimento. Devono essere ben ancorarti al muro o ben stabili per evitare Pagina | 37 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. Affollamento 1 1 1 Piano di lavoro 1 1 1 - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 il passaggio non ha una un possibile ribaltamento ed larghezza minima di 90 cm. aver una distanza dal soffitto di almeno 60 cm. I passaggi tra gli armadi o scaffali devono avere una larghezza minima di 90 cm. Gli uffici normalmente devono NON PRESENTE ospitare al massimo 2 persone. Deve essere sufficientemente ampio per disporre il materiale NON PRESENTE necessario e per appoggiare gli avambracci durante il lavoro. ARCHIVI Rischio P D R Fattore di rischio presente Areazione 1 1 1 NON PRESENTE Accessi 3 3 9 La porta di accesso non è REI 60 ed autochiudibile. Pareti 2 2 4 Le pareti sono ricoperte da materiale combustibile. Prese elettriche 3 3 9 Non sono munite di alveoli protetti. Serramenti 1 1 1 NON PRESENTE Vetri 3 3 9 Tutti i vetri non sono infrangibili e sono sprovvisti di pellicola antisfondamento. Tapparelle 1 1 1 NON PRESENTE Illuminazione 2 2 4 Negli edifici “G. Galilei” e “Don Bosco” i locali sono Note Preferire l’areazione naturale mediante finestre facilmente apribili. La porta di accesso deve essere REI 60 e autochiudibile. Non devono essere ricoperte da materiale combustibile e tinteggiate con colori chiari. Nelle zone di passaggio non devono essere posizionati allacciamenti elettrici e prolunghe. Devono essere munite di alveoli protetti. I serramenti devono consentire un adeguato ricambio d’aria. I vetri devono essere infrangibili e antisfondamento sia all’interno che all’esterno dell’infisso. Non devono essere fatte da materiale combustibile. Preferire l’illuminazione naturale mediante finestre Pagina | 38 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 privi di sistema schermatura contro soleggiamento. Parapetti 1 1 1 Pavimenti 3 3 9 Radiatori 1 1 1 Sedie 1 1 1 Armadi/Scaffali 3 3 9 Affollamento 1 1 1 Piano di lavoro 1 1 1 di rispetto a quella artificiale. Le il aule esposte al sole devono essere dotate di sistema di schermatura contro il soleggiamento. Le luci artificiali devono essere schermate con griglia. Tutti i parapetti delle finestre devono avere altezza superiore al limite minimo di legge (100 NON PRESENTE cm) e non devono presentare vuoti fra gli elementi maggiori di 10 cm. Non devono essere ricoperti di materiale combustibile, non deve essere scivoloso e/ In tutti gli edifici sono sdrucciolevole. depositati materiali a terra. Il materiale non deve essere depositato a terra perché costituirebbe intralcio per i lavoratori. Il sistema di riscaldamento deve essere ben dimensionato e NON PRESENTE consentire il raggiungimento di una temperatura confortevole anche nelle stagioni fredde. Devono avere un’altezza proporzionata all’età NON PRESENTE dell’alunno in modo da tenere la pianta del piede ben appoggiata sul pavimento. Devono essere ben ancorarti al muro o ben stabili per evitare In tutti gli edifici gli armadi un possibile ribaltamento ed non sono ancorati al muro e aver una distanza dal soffitto di il passaggio non ha una almeno 60 cm. larghezza minima di 90 cm. I passaggi tra gli armadi o scaffali devono avere una larghezza minima di 90 cm. Gli uffici normalmente devono NON PRESENTE ospitare al massimo 2 persone. NON PRESENTE Deve essere sufficientemente Pagina | 39 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 ampio per disporre il materiale necessario e per appoggiare gli avambracci durante il lavoro. REFETTORIO Rischio P D R Areazione 1 1 1 Accessi 1 1 1 Pareti 2 2 4 Nei locali è affisso del materiale cartaceo. Prese elettriche 1 1 1 NON PRESENTE Serramenti 1 1 1 NON PRESENTE 9 Tutti i vetri non sono infrangibili e sono sprovvisti di pellicola antisfondamento. Vetri 3 3 Tapparelle 1 2 2 Illuminazione 2 2 4 Fattore di rischio presente NON PRESENTE Note Preferire l’areazione naturale mediante finestre facilmente apribili. Le porte di accesso devono essere larghe almeno 90 cm e dovrebbero aprirsi nel senso dell’esodo. Non devono essere ricoperte da materiale combustibile e tinteggiate con colori chiari. Nelle zone di passaggio non devono essere posizionati allacciamenti elettrici e prolunghe. Devono essere munite di alveoli protetti. I serramenti devono consentire un adeguato ricambio d’aria. I vetri devono essere infrangibili e antisfondamento sia all’interno che all’esterno dell’infisso. Nell’edificio “Ten.M.Acciani” Non devono essere fatte da di Montemilone sono di materiale combustibile. materiale combustibile. Preferire l’illuminazione Nell’edificio “Don Bosco” i naturale mediante finestre locali sono privi di sistema di rispetto a quella artificiale. Le schermatura contro il aule esposte al sole devono soleggiamento. essere dotate di sistema di schermatura contro il Pagina | 40 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi Parapetti 1 1 1 NON PRESENTE Pavimenti 1 1 1 NON PRESENTE Radiatori 3 3 9 In tutti gli edifici sono sprovvisti di protezioni. Lavagna 1 1 1 NON PRESENTE Tavoli 2 2 4 In tutti gli edifici i tavoli non hanno gli spigoli arrotondati. 4 In tutte gli edifici alcune sedie hanno la seduta e lo schienale consumato. Sedie 2 2 Armadi/Scaffali 2 2 4 Affollamento 3 3 9 Piano di lavoro 3 3 9 - D.Lgs. 81/2008 soleggiamento. Le luci artificiali devono essere schermate con griglia. Tutti i parapetti delle finestre devono avere altezza superiore al limite minimo di legge (100 cm) e non devono presentare vuoti fra gli elementi maggiori di 10 cm. Non devono essere ricoperti di materiale combustibile, non deve essere scivoloso e/ sdrucciolevole. Il sistema di riscaldamento deve essere ben dimensionato e consentire il raggiungimento di una temperatura confortevole anche nelle stagioni fredde. Deve essere ben ancorata alla parete o ben stabile per evitare un possibile ribaltamento. Devono avere un’altezza proporzionata all’età dell’alunno e devono avere gli spigoli arrotondati. Devono avere un’altezza proporzionata all’età dell’alunno in modo da tenere la pianta del piede ben appoggiata sul pavimento. Devono essere ben ancorarti al muro o ben stabili per evitare un possibile ribaltamento. In tutti gli edifici gli armadi non sono ancorati al muro ma sono abbastanza stabili. Le aule sono affollate tanto Il rapporto alunni superficie da non rispettare il rapporto deve essere di 1,80 mq/alunno. mq./alunno. Deve essere sufficientemente Il piano su cui mangiano non ampio per disporre il materiale è sufficientemente ampio. necessario e per appoggiare gli avambracci durante il lavoro. Pagina | 41 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 PALESTRA Rischio P D R Fattore di rischio presente Areazione 1 1 1 NON PRESENTE Accessi 1 1 1 NON PRESENTE Spogliatoi 1 1 1 NON PRESENTE Pareti 1 1 1 NON PRESENTE Prese elettriche 1 1 1 NON PRESENTE Serramenti 1 1 1 NON PRESENTE Vetri 3 3 9 Tutti i vetri non sono infrangibili e sono sprovvisti di pellicola antisfondamento. Tapparelle 1 1 1 NON PRESENTE 4 I locali sono privi di sistema di schermatura contro il soleggiamento. Illuminazione 2 2 Note Preferire l’areazione naturale mediante finestre facilmente apribili. Le porte di accesso devono essere larghe almeno 90 cm e dovrebbero aprirsi nel senso dell’esodo. Gli spogliatoi devono essere suddivisi per sesso. Non devono essere ricoperte da materiale combustibile e tinteggiate con colori chiari. Nelle zone di passaggio non devono essere posizionati allacciamenti elettrici e prolunghe. Devono essere munite di alveoli protetti. I serramenti devono consentire un adeguato ricambio d’aria. I vetri devono essere infrangibili e antisfondamento sia all’interno che all’esterno dell’infisso. Non devono essere fatte da materiale combustibile. Preferire l’illuminazione naturale mediante finestre rispetto a quella artificiale. Le aule esposte al sole devono essere dotate di sistema di schermatura contro il Pagina | 42 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 Parapetti 1 1 1 NON PRESENTE Pavimenti 1 1 1 NON PRESENTE Radiatori 1 1 1 NON PRESENTE Armadi/Scaffali 1 1 1 NON PRESENTE Affollamento 1 1 1 NON PRESENTE Piano di lavoro 1 1 1 NON PRESENTE - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 soleggiamento. Le luci artificiali devono essere schermate con griglia. Tutti i parapetti delle finestre devono avere altezza superiore al limite minimo di legge (100 cm) e non devono presentare vuoti fra gli elementi maggiori di 10 cm. Non devono essere ricoperti di materiale combustibile, non deve essere scivoloso e/ sdrucciolevole. Il sistema di riscaldamento deve essere ben dimensionato e consentire il raggiungimento di una temperatura confortevole anche nelle stagioni fredde. Devono essere ben ancorarti al muro o ben stabili per evitare un possibile ribaltamento. È prevista la contemporanea presenza massima di 25 persone. Deve essere sufficientemente ampio per disporre il materiale necessario e per appoggiare gli avambracci durante il lavoro. AULA DI INFORMATICA Rischio Areazione P D R 1 1 1 Fattore di rischio presente NON PRESENTE Note Preferire l’areazione naturale mediante finestre facilmente apribili. Pagina | 43 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi Accessi 2 2 4 Nell’edificio “Ten.M.Acciani” di Montemilone le porte delle aule non si aprono nel senso dell’esodo. Pareti 1 1 1 NON PRESENTE Prese elettriche 3 3 9 Sono presenti multi prese non fissate e il sistema di alimentazione è privo di canaline. Serramenti 1 1 1 NON PRESENTE 9 Tutti i vetri non sono infrangibili e sono sprovvisti di pellicola antisfondamento. Vetri 3 3 Tapparelle 1 2 2 Illuminazione 2 2 4 Parapetti 1 1 1 Pavimenti 1 1 1 - D.Lgs. 81/2008 Le porte di accesso devono essere larghe almeno 90 cm e dovrebbero aprirsi nel senso dell’esodo. Non devono essere ricoperte da materiale combustibile e tinteggiate con colori chiari. Il sistema di alimentazione del VDT deve essere realizzato mediante canaline e multi prese fissate a muro e deve essere presente un quadro generale. Nelle zone di passaggio non devono essere posizionati allacciamenti elettrici e prolunghe. I serramenti devono consentire un adeguato ricambio d’aria. I vetri devono essere infrangibili e antisfondamento sia all’interno che all’esterno dell’infisso. Nell’edificio “Ten.M.Acciani” Non devono essere fatte da di Montemilone sono di materiale combustibile. materiale combustibile. Preferire l’illuminazione naturale mediante finestre Negli edifici “G. Galilei” e rispetto a quella artificiale. Le “Don Bosco” le aule sono aule esposte al sole devono prive di sistema di essere dotate di sistema di schermatura contro il schermatura contro il soleggiamento. soleggiamento. Le luci artificiali devono essere schermate con griglia. Tutti i parapetti delle finestre devono avere altezza superiore al limite minimo di legge (100 NON PRESENTE cm) e non devono presentare vuoti fra gli elementi maggiori di 10 cm. Non devono essere ricoperti di NON PRESENTE materiale combustibile, non Pagina | 44 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi Radiatori 3 3 9 In tutti gli edifici sono sprovvisti di protezioni. Lavagna 1 1 1 NON PRESENTE Banchi 2 2 4 In tutti gli edifici i banchi non hanno gli spigoli arrotondati. 4 In tutte gli edifici alcune sedie hanno la seduta e lo schienale consumato. Sedie Armadi/Scaffali 2 2 2 2 4 Affollamento 3 3 9 Piano di lavoro 2 2 4 Nell’edificio “Ten.M.Acciani” di Montemilone gli armadi non sono ancorati al muro ma sono abbastanza stabili. Le aule sono affollate tanto da non rispettare il rapporto mq./alunno. - D.Lgs. 81/2008 deve essere scivoloso e/ sdrucciolevole. Il sistema di riscaldamento deve essere ben dimensionato e consentire il raggiungimento di una temperatura confortevole anche nelle stagioni fredde. Deve essere ben ancorata alla parete o ben stabile per evitare un possibile ribaltamento. Devono avere un’altezza proporzionata all’età dell’alunno e devono avere gli spigoli arrotondati. Devono avere un’altezza proporzionata all’età dell’alunno in modo da tenere la pianta del piede ben appoggiata sul pavimento. Devono essere ben ancorarti al muro o ben stabili per evitare un possibile ribaltamento. È prevista la contemporanea presenza massima di 10 persone. Deve essere sufficientemente I piani di lavoro non sono ampio per disporre il materiale sufficientemente ampi. necessario e per appoggiare gli avambracci durante il lavoro. Pagina | 45 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 6.2 RISCHI CONTINGENTI CONNESSI AD IMPIANTI, SERVIZI E STRUTTURE DI SERVIZIO ASCENSORI E MONTACARICHI Rischio P P D D R R Areazione 3 3 9 Libretto Ispels 4 4 16 Verbali ditta manutentrice (visite semestrali) Verbali ASL (verifica biennale) 4 4 16 4 4 16 2 2 4 Capienza 1 1 1 Locale tecnico 1 1 1 Segnaletica sicurezza di Fattore di rischio presente Note Il vano ascensore deve essere opportunamente areato. I documenti devono essere Non si è a conoscenza di disponibili presso gli uffici alcun documento. dell’Ente proprietario. È poco areato. I documenti devono essere Non si è a conoscenza di disponibili presso gli uffici alcun documento. dell’Ente proprietario. I documenti devono essere Non si è a conoscenza di disponibili presso gli uffici alcun documento. dell’Ente proprietario. Deve essere posizionato un cartello, in prossimità Non è ben visibile dell’ascensore, che ricorda il divieto di utilizzo in caso di emergenza. Deve essere segnalata NON PRESENTE all’interno del vano ascensore. Deve essere costantemente chiuso a chiave e deve essere NON PRESENTE permesso l’accesso esclusivamente alla ditta incaricata della manutenzione. Pagina | 46 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 SCALE E VIE DI ESODO Rischio P D R Fattore di rischio presente Larghezza minima scale 1 1 1 NON PRESENTE Rampe 1 1 1 NON PRESENTE Corrimano 1 1 1 NON PRESENTE Antiscivolo 1 1 1 NON PRESENTE 1 1 1 NON PRESENTE 1 1 1 NON PRESENTE 1 1 1 NON PRESENTE Larghezza d’uscita vie Lunghezza d’uscita vie Numero di vie d’uscita Vie di esodo NON PRESENTE Illuminazione Nell’edificio “Ten. M. Acciani” di Montemilone non è presente un sistema di illuminazione di emergenza. 3 3 9 Note Le colonne scale devono avere tutte larghezza superiore a 120 cm. Le rampe devono essere rettilinee e non presentare restringimenti. Devono avere più di 3 gradini e meno di 15. Non devono essere presenti scale o tratti di esse prive di corrimano. I gradini devono essere realizzati in materiale antiscivolo o dotati di strisce antiscivolo incollate. I corridoi utilizzati per l’evacuazione dell’edificio devono essere tutti larghezza multipla del modulo d’uscita e comunque non inferiore a 120 cm. La lunghezza delle vie d’uscita presa in considerazione dal piano di emergenza non deve mai superare i 60 m. Tutti i locali frequentati abitualmente devono disporre di almeno 2 vie d’uscita ragionevolmente contrapposte. Devono essere sempre sgombre da oggetti che ne impediscano la piena fruizione in caso di emergenza o intralcino la normale circolazione. Deve essere presente un sistema di illuminazione di emergenza composto da lampade attivabili automaticamente in assenza di energia elettrica. Pagina | 47 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 SERVIZI IGIENICI Rischio P D R Fattore di rischio presente Distributori 1 1 1 NON PRESENTE Antibagno 1 1 1 NON PRESENTE Areazione 1 1 1 NON PRESENTE Suddivisione per sesso 1 1 1 NON PRESENTE Piastrellatura 1 1 1 NON PRESENTE Porte sollevate dal suolo 1 1 1 NON PRESENTE Note A fianco dei lavelli devono essere installati distributori di sapone liquido e di carta usa e getta. In alcune classi tali prodotti possono essere consegnati agli alunni dall’insegnante per evitare atti di vandalismo ed uso scorretto dei prodotti stessi. Deve essere presente un antibagno separato dal locale WC. Il locale deve essere opportunamente areato o, in mancanza, equipaggiato con una ventola elettrica. I servizi igienici devono essere suddivisi per sesso. Le pareti devono essere piastrellate fino all’altezza di 2 m. Le porte dei servizi devono essere sollevate dal suolo. SERVIZI IGIENICI PER SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI Rischio P D R Fattore di rischio presente Distributori 1 1 1 NON PRESENTE Antibagno 1 1 1 NON PRESENTE Note A fianco dei lavelli devono essere installati distributori di sapone liquido e di carta usa e getta. In alcune classi tali prodotti possono essere consegnati agli alunni dall’insegnante per evitare atti di vandalismo ed uso scorretto dei prodotti stessi. Deve essere presente un antibagno separato dal locale WC. Pagina | 48 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. Areazione 1 1 1 Suddivisione per sesso 3 2 6 Piastrellatura 1 1 1 Dimensioni 1 1 1 Rubinetti 1 1 1 - Anno scolastico 2014/2015 NON PRESENTE - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 Il locale deve essere opportunamente areato o, in mancanza, equipaggiato con una ventola elettrica. Negli edifici scolastici è I servizi igienici devono essere presente un solo servizio suddivisi per sesso. igienico. Le pareti devono essere NON PRESENTE piastrellate fino all’altezza di 2 m. Il locale deve avere dimensioni tali da consentire la libera mobilità di una sedia a ruote. In particolare deve essere garantito lo spazio necessario NON PRESENTE all’accostamento laterale della sedia alla tazza. Devono essere in dotazione opportuni corrimano e predisposto un campanello di emergenza. Ci devono essere rubinetti con NON PRESENTE manovra a leva. Pagina | 49 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. Cap. 7 - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 VALUTAZIONE E PREVENZIONE DAL RISCHIO DI INCENDIO Come noto il D.M. 10.3.98 obbliga il datore di lavoro a valutare il livello di rischio di incendio presente nel posto di lavoro per determinare le misure preventive necessarie per ridurre la possibilità d’insorgenza di un incendio e, qualora esso si verificasse, limitarne le conseguenze. 7.1 INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI DI INCENDIO I materiali combustibili presenti nei locali della scuola sono costituiti in prevalenza da: materiale didattico e cancelleria; arredi (in ferro e legno e relativi rivestimenti plastici); materiale cartaceo archiviato; macchine ed attrezzature elettriche ed elettroniche; piccole quantità di sostanze infiammabili utilizzate per le pulizie (alcool) o per la didattica (vernici e relativi solventi). Le possibili sorgenti di innesco e fonti di calore presenti nei locali della scuola possono essere individuate in: uso di fiamme libere; presenza di sorgenti di calore (fornellini, stufe elettriche, ecc.); presenza di impiantistica elettrica fuori norma; utilizzo di componenti elettriche (prolunghe, prese multiple, ciabatte multipresa) non conformi; presenza di macchine ed attrezzature elettriche non conformi e/o non installate ed utilizzate secondo le norme di buona tecnica; mancanza di interventi manutentivi sugli impianti tecnologici. 7.2 IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE ESPOSTE AL RISCHIO DI INCENDIO Sono state considerate esposte al rischio di incendio tutte le persone che possono essere presenti, contemporaneamente, nei locali della scuola. 7.3 CLASSIFICAZIONE DEL RISCHIO D’INCENDIO NEGLI EDIFICI Per tale classificazione si è tenuto conto delle disposizioni del D.M. 10/3/98 ed in particolare dell’allegato I punto 1.4.4 lettera b) nel quale, malgrado la presenza di locali a specifico rischio di incendio e di sostanze infiammabili, la scarsa possibilità di propagazione e le misure di prevenzione e protezione adottate, in relazione alle presenze inferiori a 1000 unità, possono far escludere che l’edificio rientri nelle more degli esempi di cui all’allegato IX dello stesso decreto. 7.4 VERIFICA DELLA RISPONDENZA AI CRITERI GENEALI DI SICUREZZA ANTINCENDIO Considerato che il numero complessivo delle persone frequentanti abitualmente i singoli edifici è inferiore a 100 unità, non esiste nessun impianto di rilevazione antincendio a fumi o a calore. Pagina | 50 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 Le misure antincendio sono garantite per legge dalla presenza, in numero sufficiente, di estintori ed altri dispositivi. Per la verifica della rispondenza alle norme di sicurezza antincendio, oltre al sopralluogo tendente a monitorare l’adeguatezza delle vie di uscita, percorsi di esodo, uscite di piano, numero e larghezza delle scale, tipologia, qualità e numero dei presidi antincendio, di cui al D.M. 10/3/98, è stato anche preso in considerazione l’affollamento massimo previsto per ogni piano dell’edificio, con una particolare attenzione alla presenza di persone portatrici di handicap e ad allievi. Dall’analisi effettuata e dalle indicazioni di cui all’allegato IX del D.M. 10/3/98 tutti gli edifici possono essere considerati a “rischio di incendio BASSO”. Di seguito sono riportate le informazioni relative ai presidi antincendio adottati all’interno degli edifici scolastici: PRESIDIO Estintori a polvere A-B-C Estintori a CO₂ Estintori a schiuma Manichette Impianto rilevazione fumi DISPONIBILITÀ SI CONDIZIONI BUONE MANUTENZIONE CONTRATTO DI CONTROLLO SEMESTRALE SI NO SI NO BUONE CONTRATTO DI CONTROLLO SEMESTRALE BUONE CONTRATTO DI CONTROLLO SEMESTRALE 7.5 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Le misure previste, in attesa dell’adeguamento alle norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica di competenza dell’Ente locale tenuta alla fornitura/manutenzione dell’immobile, riguardano prevalentemente gli aspetti organizzativi e sono: sostituzione (o riduzione dei quantitativi, deposito e stoccaggio in appositi contenitori) delle sostanze infiammabili; rimozione dei materiali di rivestimento e di arredo che favoriscono la propagazione del fuoco; sostituzione degli arredi facilmente infiammabili; limitazione dell’accumulo di materiale cartaceo o infiammabile con eliminazione di quello non più necessario; raccolta del materiale cartaceo ed infiammabile di risulta in aree esterne all’edificio; limitazione, entro i 30 kg/m2, del deposito di materiale cartaceo ed infiammabile negli archivi e nei ripostigli; divieto di depositare materiali cartacei ed altro materiale infiammabile nelle scaffalature ad una altezza dal soffitto inferiore a 60 cm; obbligo di lasciare, nei magazzini, archivi e locali di deposito uno spazio di passaggio di almeno 90 cm tra armadi e scaffalature; divieto di utilizzare attrezzature o componenti elettriche non a norma; divieto di utilizzare attrezzature che siano fonti di calore (stufette elettriche ecc.); Pagina | 51 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 attivazione di una procedura per il controllo visivo periodico dell’integrità dell’impianto elettrico, di quello termico, e di quello di adduzione e distribuzione gas; attivazione di una procedura per il controllo visivo periodico dei presidi antincendio fissi e mobili; attivazione di una procedura per la verifica funzionale, quotidiana, dei sistemi di segnalazione sonora; attivazione di una procedura per la verifica funzionale, quotidiana, dell’apertura delle porte di uscita, in particolare quelle di emergenza e della fruibilità degli spazi antistanti le stesse; attivazione di una procedura per la verifica quotidiana della percorribilità e fruibilità, senza intralcio, delle vie di fuga e dei punti di raccolta in caso di esodo; redazione di un piano di emergenza comprensivo delle procedure per l’evacuazione e di una adeguata cartografia per tutti gli ambienti di lavoro; formazione ed informazione, diretta a tutto il personale ed agli allievi, in materia di prevenzione incendi; installazione di idonea e completa segnaletica di emergenza; realizzazione, con maggiore frequenza, delle prove di evacuazione. Tutti gli edifici scolastici dell’Istituto Comprensivo hanno predisposto un Piano di prevenzione incendi e lotta antincendio - PPI (allegato al presente documento). Cap. 8 VALUTAZIONE DEL RISCHIO SISMICO Cause della vulnerabilità e del rischio sismico degli edifici scolastici Numerose sono le ragioni per cui molti degli edifici scolastici italiani sono vulnerabili al terremoto. Le più frequenti sono: l’inadeguatezza della classificazione sismica e della normativa fino al 2003; la configurazione architettonica; una progettazione ed un’esecuzione spesso carenti nei dettagli costruttivi e nei materiali; la scarsa manutenzione; le modifiche strutturali effettuate successivamente alla costruzione. Pagina | 52 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. Rischio BASSO MODERATO ELEVATO - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 Descrizione • recenti interventi di rafforzamento • ampia documentazione • buono stato di conservazione e/o recente data di costruzione • assenza di documentazione relativa al progetto costruttivo • cattivo stato di conservazione dell’immobile • anno di costruzione (dopo il 1984) • assenza di un certificato di collaudo statico, di idoneità statica, o di regolare esecuzione (può rendere necessaria l’interdizione all’uso dell’immobile) Dall’analisi effettuata e dalle indicazioni della tabella, tutti gli edifici possono essere considerati a “rischio MODERATO”. L'evento sismico è non prevedibile né quantificabile ed è indipendente dall' attività lavorativa svolta: esso è un rischio esogeno. In caso di sisma il personale è stato formato circa la procedura da seguire in ragione di: protezione personale; modalità di abbandono del posto di lavoro; gestione dell' emergenza (all' esterno del fabbricato). Ovviamente le procedure sono utili a limitare i danni alle persone solo per sismi di magnitudo medio. Per terremoti di magnitudo alto, normalmente di esito letale, non è possibile una positiva gestione dell'emergenza. Tutti gli edifici scolastici dell’Istituto Comprensivo hanno predisposto un Piano di emergenza e di evacuazione (allegati al presente documento) che ha lo scopo di informare tutto il personale docente e non docente e gli studenti, sul comportamento da tenere nel caso di un allontanamento rapido dall’edificio scolastico. Attraverso questi documenti si devono perseguire i seguenti obiettivi: affrontare l’emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti e riportare la situazione in condizione di normalità; prevenire situazioni di confusione e di panico; pianificare le azioni necessarie a proteggere le persone sia all’interno che all’esterno dell’edificio; assicurare, se necessario, un’evacuazione facile, rapida e sicura. Pagina | 53 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. Cap. 9 - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 VALUTAZIONE E PREVENZIONE DELLE MISURE DI PRIMO SOCCORSO Come noto le norme introdotte D.M. 28/7/2003 n° 388 richiedono una specifica valutazione della situazione riguardante il pronto soccorso, al fine di attivare le misure organizzative necessarie a far fronte alle situazioni di emergenza sanitaria che dovessero presentarsi nell’ambito dell’attività. 9.1 INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEL RISCHIO Dalla verifica del Registro infortuni è emerso che, nell’Istituzione scolastica, la stragrande maggioranza delle annotazioni riguardano gli allievi, in conseguenza di piccoli traumi e lievi ferite. Valutando la tipologia delle attività svolte, lo scarso numero delle macchine e delle attrezzature utilizzate e la pressoché totale inesistenza di sostanze e preparati pericolosi per la sicurezza dei lavoratori e degli allievi, si può ragionevolmente affermare che l’Istituzione Scolastica in esame possa essere considerata come azienda con più di 3 dipendenti appartenente al gruppo B di cui alla classificazione prevista dal predetto D.M. 388/2003. 9.2 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE In base alle indicazioni del decreto, al fine di affrontare le situazioni di emergenza sanitaria ed al fine di rispondere agli obblighi imposti dal D. Lgs. 626/94, viene individuata una specifica squadra di addetti al primo soccorso adeguatamente formati in base alle prescrizioni di legge ed in numero tale da garantire sempre la presenza di almeno un addetto per edificio, con l’obiettivo di ampliare successivamente il numero dei lavoratori designati e formati, al fine di garantire la presenza di almeno un addetto per piano. Gli addetti al primo soccorso, visto il numero di presenze contemporanee, avranno a disposizione almeno un pacchetto di medicazione per ogni edificio da collocare negli ambienti maggiormente a rischio quali laboratori e palestre e, per ogni edificio, una cassetta di medicazione con il contenuto previsto nell’allegato 1 del D.M. 388/2003 per le aziende del gruppo B. Tutti gli edifici scolastici dell’Istituto Comprensivo hanno predisposto un Piano di Primo Soccorso - PPS (allegato al presente documento). Pagina | 54 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. Cap. 10 - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE 10.1 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (dpi) ADOTTATI Il presente paragrafo è analizzato in accordo con il Titolo III - Capo II del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Nell’ambito dell’attività lavorativa effettuata nei locali dell’Istituto vi è necessità di utilizzo di DPI. Il personale è stato reso edotto dell’obbligo di: utilizzare i DPI secondo quanto definito nelle istruzioni accluse a ciascun DPI; utilizzare i DPI secondo quanto indicato nel manuale; utilizzare i DPI secondo l’addestramento specifico ricevuto; segnalare immediatamente eventuali rotture o malfunzionamenti nel DPI stesso; evitare di apporre modifiche al DPI. Mansioni e DPI associati Questi sono i Dispositivi di Protezione Individuale che vengono riconosciuti come necessari per la riduzione del rischio residuo nelle mansioni indicate e dovranno essere usati obbligatoriamente. a) Esecuzione di fotocopie e distruzione di documenti Non viene percepita l’esigenza di DPI per queste lavorazioni. Va comunque prevista la disponibilità di guanti monouso in lattice e di camice, utili per le operazioni di sostituzione toner. È prevista la disponibilità di almeno un paio di guanti per la protezione contro il calore da utilizzarsi in caso di emergenze legate al surriscaldamento di macchine. b) Pulizia e lavaggio di pavimenti, arredi, vetrate, scale Vengono individuati i seguenti DPI necessari per le relative mansioni: Scarpe con suola antiscivolo. Occhiali protettivi. Guanti di protezione in lattice. Camice protettivo. c) Spostamento di arredi, banchi, sedie Vengono individuati i seguenti DPI necessari per le relative mansioni: Scarpe con punta rinforzata e suola antiscivolo. Elmetto di protezione. Camice per la protezione degli indumenti. Guanti per la protezione delle mani da urti e schiacciamenti e con superficie di presa antiscivolo. d) Archiviazione documenti Vengono individuati i seguenti DPI necessari per le relative mansioni: Scarpe con punta rinforzata e suola antiscivolo. A scelta del lavoratore, potranno essere utilizzati guanti protettivi in lattice o altro materiale. e) Consultazione di documenti in archivio Vengono individuati i seguenti DPI necessari per le relative mansioni: Pagina | 55 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 Scarpe con punta rinforzata e suola antiscivolo. A scelta del lavoratore, potranno essere utilizzati guanti protettivi in lattice o altro materiale. f) Piccola manutenzione di arredi, porte, finestre ed altro Vengono individuati i seguenti DPI necessari per le relative mansioni: Scarpe con punta rinforzata e suola antiscivolo. Guanti di protezione antitaglio e con presa antiscivolo. Elmetto di protezione (obbligatorio solo per le lavorazioni in quota, in caso di dubbio sulla propria sicurezza, il lavoratore deve indossare il casco). Occhiali di protezione dalla proiezione di frammenti, schegge o scintille (obbligatori durante l’uso di utensili elettrici o in tutte quelle condizioni che rendono possibile la proiezione di frammenti, schegge, scintille). Grembiule per la protezione degli indumenti (può essere usato facoltativamente). g) Piccola manutenzione di apparecchi elettrici ed elettronici Vengono individuati i seguenti DPI necessari per le relative mansioni: Scarpe con punta rinforzata e suola antiscivolo. Guanti di protezione antitaglio e con presa antiscivolo. Occhiali di protezione dalla proiezione di frammenti, schegge o scintille (obbligatori durante l’uso di utensili elettrici o in tutte quelle condizioni che rendono possibile la proiezione di frammenti, schegge, scintille). Grembiule per la protezione degli indumenti (può essere usato facoltativamente). Pagina | 56 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. Cap. 11 - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 VALUTAZIONE DEI RISCHI DA STRESS LAVOROCORRELATO L’art. 28 del D.Lgs. n. 81/08, prescrive l’obbligo per il datore di lavoro di valutare i rischi da stress lavoro correlato secondo i contenuti dell’accordo europeo datato 8 ottobre 2004 art. 17, comma 1, lettera a). Tale materia è senz’altro innovativa per cui si farà riferimento alla letteratura scientifica esistente in merito. Considerando che lo stress in oggetto può essere causato prevalentemente da fattori come il contenuto e l’organizzazione del lavoro assieme ad una scadente comunicazione in qualità e quantità sia in verticale (dalla direzione) che in orizzontale (dai colleghi di lavoro), si è preferito valutarne il rischio individuando degli “indicatori” facilmente ottenibili ed interpretabili. Quindi, parametri come: elevato assenteismo; elevato turn-over; frequenti conflitti interni tra il personale; frequenti lamentele da parte dei lavoratori; sono sintomi di disagio collettivo ed aiutano sicuramente ad individuare e valutare la presenza o meno del rischio di stress lavoro-correlato in un’azienda. Altri sintomi potranno essere forniti dai dati collettivi (anonimi) risultanti dalle visite mediche periodiche o da questionari. I sintomi più frequenti sono: affaticamento mentale; mal di testa; gastrite; tensione nervosa ed irritabilità; stanchezza eccessiva; ansia; depressione. I sintomi si possono riscontrare in una percentuale significativa dei lavoratori appartenenti a un gruppo di lavoratori con particolari compiti. I principali fattori che possono comportare uno stato di disagio vanno ricercati, come già detto, nell’organizzazione aziendale. Da non trascurare infine fattori ambientali nonché soggettivi, per cui si terranno in considerazione: pianificazione degli orari e dei turni di lavoro, inclusa la quantità di ore di straordinario; lavoro notturno o festivo; correlazione tra requisiti del lavoro e formazione/capacità del lavoratore; quantità e ritmi di lavoro richiesti; esposizione ad agenti chimici o fisici (rumore o vibrazioni); microclima non adeguato; incertezza sul futuro tra cui le prospettive occupazionali; monotonia del lavoro; soddisfazione personale. Lo stress non è una malattia, ma può causare problemi di natura fisica e mentale quando le pressioni e le richieste diventano eccessive e assillanti, con effetti negativi per i lavoratori e le aziende. Lo stress dipende dal contesto di lavoro (organizzazione, ruolo, carriera, autonomia, rapporti interpersonali) e dal contenuto del lavoro (ambiente, attrezzature, orario, carico-ritmi, Pagina | 57 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 formazione, compiti). Esso si può prevenire attraverso una valutazione del rischio simile a quella applicata a tutti gli altri rischi sul posto di lavoro, coinvolgendo i lavoratori e le lavoratrici e i loro rappresentanti, gli RLS. Il mobbing produce stress e lo stress facilita l'insorgere di situazioni di mobbing. È importante distinguerli, perché diverse sono le cause e diversi i rimedi. In particolare il mobbing si configura come l'insieme di azioni personali e impersonali aggressive, violente, ripetute, immotivate, individuali o di gruppo che incidono in modo significativo sulla condizione emotiva e psicofisica di un individuo o di un gruppo di individui. 11.1 METODO DI VALUTAZIONE La valutazione del rischio da stress lavoro-correlato, come tutti gli altri rischi, deve essere effettuata dal Datore di Lavoro, che ne ha la responsabilità. La stima del rischio è basata sull'utilizzo di una check-list che permette di rilevare numerosi parametri (indicatori) che la letteratura associa allo stress da lavoro-correlato, riferibili alle "Aree" di seguito elencate: A. AREA AMBIENTE DI LAVORO B. AREA CONTESTO DI LAVORO C. AREA CONTENUTO DEL LAVORO Nella tabella di seguito riportata sono elencati, per ogni "Area", gli indicatori considerati AMBENTE LAVORO CONTESTO LAVORO CONTENUTO LAVORO n. 9 INDICATORI n. 13 INDICATORI n. 16 INDICATORI Si indagano alcuni parametri della struttura scolastica che la letteratura individua come possibili sorgenti di stress per i lavoratori, in particolare per gli insegnanti, sono presi in esame i parametri microclimatici e alcuni fattori di tipo fisico (illuminazione, rumore, ecc.). Si considerano diversi indicatori riferiti all’organizzazione generale del lavoro all’interno della scuola; gli indicatori riguardano in particolare lo stile della leadership del DS, la trasparenza del modello organizzativo e le modalità dei processi decisionali. Senz’altro più specifica per la scuola, si propongono indicatori che entrano direttamente nel merito delle componenti essenziali del lavoro delle tre categorie (docenti, amministrativi, ausiliari), comprendendo le mansioni e il loro svolgimento, la coesione all’interno del ruolo docente, i tempi e i ritmi del lavoro, le ambiguità o i conflitti di ruolo, l’addestramento e la qualità dei rapporti interpersonali. Ad ogni indicatore è associato un punteggio che concorre al punteggio complessivo dell’area. La somma dei punteggi attribuiti alle tre aree consente di identificare il proprio posizionamento nella TABELLA DEI LIVELLI DI RISCHIO. L'esito della valutazione si conclude con l'assegnazione dei valori di rischio in modo graduale BASSO – MEDIO – ALTO. Pagina | 58 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. Valore - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi Rischio 1% < R < 25% BASSO 25% < R < 50% MEDIO 50% < R < 100% ALTO - D.Lgs. 81/2008 Analisi L’analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Si consiglia di monitorare l’organizzazione ogni due anni (in assenza di cambiamenti organizzativi). L’analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Si consiglia di attuare una politica di prevenzione per lo stress al lavoro e di coinvolgere attivamente il medico competente ed i preposti. Monitoraggio annuale degli indicatori. L’analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che indicano la presenza di stress correlato al lavoro. Si deve effettuare una valutazione della percezione dello stress dei lavoratori, coinvolgendo il medico competente o altre figure specializzate. Monitoraggio delle condizioni di stress e dell’efficacia delle azioni di miglioramento. Dal monitoraggio dello “Stress Lavoro Correlato” avvenuto nel mese di Giugno 2014 attraverso la somministrazione di questionari per la valutazione del rischio ai docenti, al personale ausiliario e al personale amministrativo e dall’elaborazione dei dati rilevati (vedi in allegato analisi dettagliata delle risposte relative alle singole domande) si è potuto rilevare che nella struttura scolastica di riferimento non sussistono allo stato attuale elementi e fattori di problematicità o di criticità tali da incidere sul benessere globale delle persone coinvolte nelle attività lavorative della scuola; Le relazioni interpersonali tra le lavoratrici ed i lavoratori sono improntate in linea di massima al reciproco rispetto, all’osservanza delle comuni norme di civile convivenza, allo spirito di collaborazione e al perseguimento dell’efficienza ed efficacia della prestazione; l’ambiente di lavoro, le attrezzature di laboratorio, audiovisive, informatiche e i video terminali, nonché le procedure adottate, in generale rispettano i normali parametri e non presentano entità di rischio influenti sulla sfera di esposizione agli eventuali danni. Pertanto, dall’analisi effettuata e dalle indicazioni pervenute, si accerta un “rischio BASSO”. L’istituzione comunque si impegna nell’eliminazione o riduzione al minimo dei rischi, perseguendo l’obiettivo del miglioramento continuo sul tema dello stress lavoro-correlato. Pagina | 59 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. Cap. 12 - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 VALUTAZIONE DEI RISCHI A TUTELA DELLE LAVORATRICI GESTANTI, PUERPERE O IN PERIODO DI ALLATTAMENTO Tutta la materia oggetto delle presente valutazione deve essere affrontata con il cosiddetto “atteggiamento preventivo” cioè, dal momento in cui il Datore di Lavoro viene a conoscenza dello stato di gravidanza della lavoratrice, deve disporre quanto in suo potere per eliminare o ridurre al minimo i rischi evidenziati da questo documento. I criteri adottati per la valutazione dei rischi cui sono soggette le lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento sono gli stessi previsti per la valutazione generale dei rischi, pur garantendo piena considerazione del fatto che i soggetti coinvolti presentano uno stato particolare. I fattori tipici di rischio per la lavoratrice di un istituto scolastico che sia gestante, puerpera o in periodi di allettamento sono riconducibili ad aspetti: organizzativi e gestionali: legati alla salute ed alla sicurezza di lavoratori e studenti: legati ad attività svolte in ambienti specifici. Alla luce dell’analisi effettuata e dei criteri di valutazione dei rischi enunciati nei paragrafi precedenti, si è ritenuto di procedere alla valutazione dei seguenti rischi: RISCHI DI NATURA INFORTUNISTICA ATTIVITÀ AREA Dirigente Scolastico Amministrativa Uffici Didattica D.S.G.A. Amministrativa Uffici MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI P 1 D 2 R 2 È necessario sospendere ogni sollevamento di carichi superiore ai 10/15 Kg. P 1 D 2 R 2 È necessario sospendere ogni EMATOMI E PICCOLE FERITE INCIAMPO, CADUTE, SCIVOLAMENTO P 1 P 2 D 2 R 2 Gli arredi devono essere stabili e con spigoli arrotondati. Le sedie a 5 razze. Evitare movimenti di scatto e passaggi in ambienti stretti. È stata predisposta una cassetta di primo soccorso a norma ex DM 388/03. P 1 D 2 R 2 Gli arredi devono essere stabili e con G 2 R 4 I pavimenti devono essere mantenuti puliti senza utilizzo di cere o simili. I cavi elettrici e telefoni devono essere posizionati in modo da non intralciare. P 2 G 2 R 4 I pavimenti devono essere mantenuti Pagina | 60 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 sollevamento di carichi superiore ai 10/15 Kg. P 2 Docenti Didattica Amministrativa Uffici Collaboratori Scolastici Alunni R 4 Aula È necessario Laboratori sospendere ogni Locali ad uso sollevamento di carichi comune superiore ai 10/15 Kg. Esterno Assistenti Amministrativi Ausiliaria D 2 P 1 D 2 R 2 È necessario sospendere ogni sollevamento di carichi superiore ai 10/15 Kg. P 2 D 2 R 4 Aula Laboratori È necessario Locali ad uso sospendere ogni sollevamento di carichi comune superiore ai 10/15 Kg. Uffici Esterno P 1 D 2 R 2 - Documento di Valutazione dei Rischi spigoli arrotondati. Le sedie a 5 razze. Evitare movimenti di scatto e passaggi in ambienti stretti. P 2 D 2 R 4 Gli arredi devono essere stabili e con spigoli arrotondati. Le sedie a 5 razze. Evitare movimenti di scatto e passaggi in ambienti stretti. È stata predisposta una cassetta di primo soccorso a norma ex DM 388/03. P 1 D 2 R 2 Gli arredi devono essere stabili e con spigoli arrotondati. Le sedie a 5 razze. Evitare movimenti di scatto e passaggi in ambienti stretti. È stata predisposta una cassetta di primo soccorso a norma ex DM 388/03. P 2 D 2 R 4 Gli arredi devono essere stabili e con spigoli arrotondati. Le sedie a 5 razze. Evitare movimenti di scatto e passaggi in ambienti stretti. È stata predisposta una cassetta di primo soccorso a norma ex DM 388/03. P 2 D 2 R 4 - D.Lgs. 81/2008 puliti senza utilizzo di cere o simili. I cavi elettrici e telefoni devono essere posizionati in modo da non intralciare. P 2 G 2 R 4 I pavimenti devono essere mantenuti puliti senza utilizzo di cere o simili. I cavi elettrici e telefoni devono essere posizionati in modo da non intralciare. P 1 G 2 R 2 I pavimenti devono essere mantenuti puliti senza utilizzo di cere o simili. I cavi elettrici e telefoni devono essere posizionati in modo da non intralciare. P 2 G 2 R 4 I pavimenti devono essere mantenuti puliti senza utilizzo di cere o simili. I cavi elettrici e telefoni devono essere posizionati in modo da non intralciare. Utilizzare calzature idonee, chiuse ed antiscivolo. P 2 G 2 R 4 Pagina | 61 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. Didattica - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi Gli arredi devono essere stabili e con spigoli arrotondati. Le sedie a 5 razze. Evitare movimenti di scatto e passaggi in ambienti stretti. È stata predisposta una cassetta di primo soccorso a norma ex DM 388/03. Aula È necessario Laboratori sospendere ogni Locali ad uso sollevamento di carichi comune superiore ai 10/15 Kg. Esterno - D.Lgs. 81/2008 I pavimenti devono essere mantenuti puliti senza utilizzo di cere o simili. I cavi elettrici e telefoni devono essere posizionati in modo da non intralciare. RISCHI DI NATURA IGIENICO - AMBIENTALE ATTIVITÀ Dirigente Scolastico Amministrativa Uffici Didattica P 1 D 1 Amministrativa Uffici Aula R 1 D 1 R 1 Utilizzo dei toner per stampanti, fax e copiatrici. Usare i guanti protettivi. Programmare cambio e smaltimento evitando residui di polvere di toner. P 2 Docenti AGENTE BIOLOGICO Utilizzo dei toner per stampanti, fax e copiatrici. Usare i guanti protettivi. Programmare cambio e smaltimento evitando residui di polvere di toner. P 1 D.S.G.A. Didattica AGENTE CHIMICO AREA D 1 Utilizzo P 1 D 1 R 1 Non si possono prevedere danni riconducibili a questo fattore di rischio. P 1 D 1 R 1 Non si possono prevedere danni riconducibili a questo fattore di rischio. R 2 P 2 D 2 R 4 dei La pulizia ed il CONDIZIONI CLIMA/RUMORE P 1 G 2 R 2 Effettuare ricambi d’aria continui e verificare le condizioni interne. Evitare il soggiorno in luoghi eccessivamente rumorosi per periodo prolungato. P 1 G 2 R 2 Effettuare ricambi d’aria continui e verificare le condizioni interne. Evitare il soggiorno in luoghi eccessivamente rumorosi per periodo prolungato. P 1 G 2 R 2 Effettuare ricambi VIBRAZIONI P 1 D 3 R 3 Non si possono prevedere danni riconducibili a questo fattore di rischio. Evitare ogni attività che comporti vibrazioni al corpo. P 1 D 3 R 3 Non si possono prevedere danni riconducibili a questo fattore di rischio. Evitare ogni attività che comporti vibrazioni al corpo. P 1 D 3 R 3 Non si possono Pagina | 62 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. Laboratori Locali ad uso comune Esterno Assistenti Amministrativi Amministrativa Uffici Collaboratori Scolastici Ausiliaria Aula Laboratori Locali ad uso comune Uffici Esterno Didattica Aula Laboratori Locali ad uso comune Esterno Anno scolastico 2014/2015 prodotti per la didattica (vernici, smalti, tempere, ecc.). Utilizzare i guanti protettivi. P 1 D 1 R 1 Utilizzo dei toner per stampanti, fax e copiatrici. Usare i guanti protettivi. Programmare cambio e smaltimento evitando residui di polvere di toner. P 2 D 2 R 4 Utilizzo di sostanze detergenti generalmente per la pulizia. Utilizzare i guanti protettivi, le mascherine e tutti i DPI messi a disposizione. P 2 Alunni - D 1 R 2 Utilizzo dei prodotti per la didattica (vernici, smalti, tempere, ecc.). Utilizzare i guanti protettivi. - Documento di Valutazione dei Rischi contatto con i bambini che necessitano di aiuto deve avvenire in maniera protetta. P 1 D 1 R 1 Non si possono prevedere danni riconducibili a questo fattore di rischio. P 2 D 2 R 4 Non si possono prevedere danni riconducibili a questo fattore di rischio. P 2 D 2 R 4 Non si possono prevedere danni riconducibili a questo fattore di rischio. d’aria continui e verificare le condizioni interne. Evitare il soggiorno in luoghi eccessivamente rumorosi per periodo prolungato. P 1 G 2 R 2 Effettuare ricambi d’aria continui e verificare le condizioni interne. Evitare il soggiorno in luoghi eccessivamente rumorosi per periodo prolungato. P 1 G 2 R 2 Effettuare ricambi d’aria continui e verificare le condizioni interne. Evitare il soggiorno in luoghi eccessivamente rumorosi per periodo prolungato. P 1 G 2 R 2 Effettuare ricambi d’aria continui e verificare le condizioni interne. Evitare il soggiorno in luoghi eccessivamente rumorosi per periodo prolungato. - D.Lgs. 81/2008 prevedere danni riconducibili a questo fattore di rischio. Evitare ogni attività che comporti vibrazioni al corpo. P 1 D 3 R 3 Non si possono prevedere danni riconducibili a questo fattore di rischio. Evitare ogni attività che comporti vibrazioni al corpo. P 1 D 3 R 3 Non si possono prevedere danni riconducibili a questo fattore di rischio. Evitare ogni attività che comporti vibrazioni al corpo. P 1 D 3 R 3 Non si possono prevedere danni riconducibili a questo fattore di rischio. Evitare ogni attività che comporti vibrazioni al Pagina | 63 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 corpo. RISCHI DI NATURA TRASVERSALE ATTIVITÀ AREA Dirigente Scolastico Didattica Uffici Amministrativa DISTURBI MUSCOLO-SCHELETRICI P 2 P 2 Amministrativa Uffici Aula Laboratori Locali ad uso comune Esterno Assistenti Amministrativi Amministrativa Uffici R 4 D 2 R 4 Oltre ai tradizionali rischi per la vista, assumono particolare rilievo quelli legati alle cattive posture. La postazione deve essere ergonomica. Non lavorare più di due ore consecutive senza pausa. In caso di utilizzo per oltre 20 ore settimanali si rientra nel caso di sorveglianza sanitaria obbligatoria. P 2 Docenti D 2 Oltre ai tradizionali rischi per la vista, assumono particolare rilievo quelli legati alle cattive posture. La postazione deve essere ergonomica. Non lavorare più di due ore consecutive senza pausa. In caso di utilizzo per oltre 20 ore settimanali si rientra nel caso di sorveglianza sanitaria obbligatoria. P 2 D.S.G.A. Didattica UDO DI VIDEOTERMINALI D 2 R 4 Oltre ai tradizionali rischi per la vista, assumono particolare rilievo quelli legati alle cattive posture. La postazione deve essere ergonomica. Non lavorare più di due ore consecutive senza pausa. P 2 D 2 R 4 Oltre ai tradizionali rischi per la vista, assumono particolare rilievo quelli legati alle cattive posture. D 1 R 2 Disturbi alla colonna vertebrale legati alla posizione di lavoro non sempre ergonomica e mantenuta per molto tempo, disturbo dell’arto superiore da movimenti rapidi e ripetitivi, digitazione rapida alla tastiera. P 2 D 1 R 2 Disturbi alla colonna vertebrale legati alla posizione di lavoro non sempre ergonomica e mantenuta per molto tempo, disturbo dell’arto superiore da movimenti rapidi e ripetitivi, digitazione rapida alla tastiera. P 2 D 1 R 2 Disturbi alla colonna vertebrale legati alla posizione di lavoro non sempre ergonomica e mantenuta per molto tempo, disturbo dell’arto superiore da movimenti rapidi e ripetitivi, digitazione rapida alla tastiera. P 2 D 1 R 2 Disturbi alla colonna vertebrale legati alla posizione di lavoro non sempre ergonomica e mantenuta per molto Pagina | 64 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi La postazione deve essere ergonomica. Non lavorare più di due ore consecutive senza pausa. In caso di utilizzo per oltre 20 ore settimanali si rientra nel caso di sorveglianza sanitaria obbligatoria. Collaboratori Scolastici Ausiliaria D 1 R 1 D.Lgs. 81/2008 tempo, disturbo dell’arto superiore da movimenti rapidi e ripetitivi, digitazione rapida alla tastiera. P 2 D 2 R 4 Aula Laboratori Locali ad Non si possono prevedere danni Devono essere sospese tutte le riconducibili a questo fattore di operazioni di pulizia e uso rischio. movimentazione. comune Uffici Esterno P 1 Alunni Didattica P 1 - Aula Laboratori Locali ad uso comune Esterno D 2 R 2 Oltre ai tradizionali rischi per la vista, assumono particolare rilievo quelli legati alle cattive posture. La postazione deve essere ergonomica. Non lavorare più di due ore consecutive senza pausa. P 2 D 1 R 2 Disturbi alla colonna vertebrale legati alla posizione di lavoro non sempre ergonomica e mantenuta per molto tempo, disturbo dell’arto superiore da movimenti rapidi e ripetitivi, digitazione rapida alla tastiera. 12.1 MODALITÀ DI ELIMINAZIONE E RIDUZIONE DEI RISCHI A seguito della suddetta valutazione, sono state individuate le seguenti misure di prevenzione e protezione da adottare: alle lavoratrici gestanti saranno concesse maggiori pause di riposo (15 minuti ogni 60 minuti di lavoro al VDT) al fine di consentire cambiamenti posturali atti a prevenire la possibile insorgenza di disturbi dorso-lombari; verranno modificati i ritmi lavorativi, in modo che essi non siano eccessivi e, che non comportino una posizione particolarmente affaticante per la lavoratrice; se richiesto dal medico, si predisporrà una modifica temporanea delle condizioni o dell’orario di lavoro. In ogni caso, non saranno assegnati lavori pericolosi ed insalubri elencati negli allegati al D.Lgs. 151/2001. Pagina | 65 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. Cap. 13 - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 FORMAZIONE E INFORMAZIONE Il D. Lgs. 81/2008 (artt. 36 e 37) dispone che le figure di supporto al Datore di Lavoro debbano essere formate con appositi corsi tenuti da formatori abilitati in cui si rilasciano relativi attestati. È necessario, dunque, che le figure di sistema abbiano la preparazione adeguata per affrontare le emergenze. Anche i lavoratori devono essere informati attraverso apposite lezioni e opuscoli informativi su: a) rischi per la sicurezza e la salute connessi all' attività dell'unità produttiva in generale; b) misure e attività di protezione e prevenzione adottate; c) rischi specifici cui è esposto il lavoratore in relazione all' attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia; d) pericoli connessi all'uso delle sostanze e dei preparati pericolosi sulla base delle schede dei dati di sicurezza previste dalla normativa e dalle norme di buona tecnica; e) procedure che riguardano il pronto soccorso, la lotta antincendio, l'evacuazione dei lavoratori. Inoltre la formazione è prevista anche per l’addestramento all' uso dei dispositivi di protezione individuale: a) scelta dei DPI effettuata a seguito delle valutazione di rischi connessa all' attività lavorativa svolta nell' azienda; b) addestramento circa l’uso corretto e l’utilizzo pratico dei DPI. Informazione, formazione ed addestramento all'uso delle attrezzature di lavoro: a) attrezzature di lavoro a disposizione e sulle istruzioni d'uso necessarie in rapporto alla sicurezza. Informazione e formazione per la movimentazione manuale dei carichi: a) il peso di un carico; b) il centro di gravità o il lato più pesante in cui il contenuto di un imballaggio abbia una collocazione eccentrica; c) la movimentazione corretta dei carichi e i rischi che i lavoratori corrono se queste attività non vengono eseguite in maniera corretta. Informazione e formazione per l'uso di attrezzature munite di videoterminali: a) le misure applicabili al posto di lavoro; b) le modalità di svolgimento dell'attività; c) la protezione degli occhi e della vista. Informazione e formazione per l’utilizzo di sostanze pericolose: a) riconoscimento ed etichettatura delle sostanze pericolose; b) le misure di prevenzione nella manipolazione, uso e stoccaggio; c) le misure di protezione ed i dispositivi di protezione individuale; d) il rischio, i suoi effetti sulla salute e le relative misure preventive e protettive. Formazione antincendio (art. 3 D.M. n. 64 del 10/03/98): a) secondo i contenuti di cui all’allegato VII del decreto n. 64 del 10/3/98, in una apposita lezione frontale relativa al Piano di emergenza e propedeutica alla prova di evacuazione. Pagina | 66 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 Cap. 14 PROCEDURE PER IL MANTENIMENTO ED IL MIGLIORAMENTO DELLE MISURE DI PREVENZIONE 14.1 PROCEDURE DI CONTROLLO E VERIFICHE PERIODICHE Al fine di conseguire nel tempo il mantenimento ed il miglioramento delle misure di protezione e prevenzione viene attivata una specifica procedura che si avvale di: 1. monitoraggio attivo da parte di tutti i lavoratori; 2. monitoraggio quotidiano e periodico sugli impianti tecnologici da parte di lavoratori incaricati; 3. verifiche specifiche assegnate ai lavoratori designati nell’ambito del servizio di prevenzione e protezione e di addetti alle emergenze; 4. verifiche periodiche da parte di ditte di manutenzione (su commissione dell’ente tenuto alla fornitura e manutenzione dell’immobile). 1 - Per il monitoraggio attivo da parte dei lavoratori sono state predisposte specifiche schede di rilevazione con le quali i lavoratori possono segnalare eventuali anomalie riscontrate nell’ambiente di lavoro o l’insorgere di rischi legati alla organizzazione ed alle procedure di lavoro. Le schede, raccolte e verificate dall’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione vengono segnalate al Preposto o al Datore di lavoro e, se il caso, al Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione, per l’eventuale aggiornamento della valutazione dei rischi e del relativo piano di prevenzione. In tal modo eventuali interventi, di piccola manutenzione o organizzativi, possono essere attivati immediatamente risolvendo la situazione riscontrata, mentre per gli altri interventi possono essere definite le relative misure di prevenzione e la relativa programmazione nell’ambito del programma di attuazione. 2 - Il monitoraggio quotidiano e periodico sugli impianti tecnologici, da parte di lavoratori incaricati, prevede: A. Collaboratori scolastici in servizio ai piani (per il piano di competenza) verifica quotidiana dei corpi illuminanti; verifica quotidiana della funzionalità dei servizi igienici e dell’impianto idrico; verifica quotidiana dell’integrità e chiusura dei quadri elettrici di piano; verifica settimanale della funzionalità degli interruttori differenziali nei quadri elettrici di piano. B. Collaboratore scolastico in servizio all’ingresso verifica quotidiana dell’integrità e chiusura del quadro elettrico generale, verifica mensile della funzionalità degli interruttori differenziali nel quadro elettrico generale. I compiti specifici assegnati ai lavoratori designati nell’ambito dell’organizzazione interna per le emergenze sono invece riferiti a tutte quelle situazioni (impianti, macchine ecc.) che potrebbero sfuggire al monitoraggio quotidiano di tutti i lavoratori. Addetti al primo soccorso: Pagina | 67 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 verifica quotidiana relativa alla collocazione delle cassette di primo soccorso; verifica periodica della completezza e dell’eventuale sostituzione o reintegrazione del contenuto delle cassette di primo soccorso; verifica periodica del registro infortuni. Addetti all’emergenza antincendio: verifica quotidiana relativa alla collocazione dei presidi antincendio; verifica settimanale dell’efficienza dei presidi antincendio; verifica periodica della segnaletica e della funzionalità dei dispositivi di sicurezza degli impianti (termico, di sollevamento ecc.). Addetti alla evacuazione di emergenza: verifica quotidiana della fruibilità delle uscite di emergenza; verifica quotidiana della segnaletica di emergenza; verifica quotidiana della funzionalità dell’illuminazione di emergenza; verifica quotidiana della fruibilità delle vie di fuga con particolare riferimento ad eventuali ostacoli; verifica settimanale del sistema di segnalazione di allarme ed evacuazione. Cap. 15 PROCEDURE PER LA SICUREZZA E PER IL RIESAME DEL DOCUMENTO Questa procedura definisce le modalità e i tempi per condurre un controllo del programma attuativo delle norme di sicurezza. Il fine è quello di gestire i relativi processi in modo da tutelare l'incolumità e il benessere materiale e fisico di tutte le persone che utilizzano il servizio scolastico. Il controllo avrà frequenza almeno annuale e sarà organizzato a cura del Servizio di Prevenzione e Protezione. Il controllo riguarderà tutti i locali della scuola, gli arredi, i sussidi, gli strumenti di lavoro e gli impianti. Il controllo dovrà valutare se vi sono discrepanze tra quanto previsto dalla legislazione corrente in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e l'attuazione di queste norme all'interno della scuola. 15.1 VALUTAZIONE Per ogni locale o area esaminati verranno fornite risposte ai questionari sulla base dei seguenti criteri: esame delle modalità di utilizzo del locale; esame degli impianti, degli arredi, dei sussidi, della struttura muraria e delle finestre, delle condizioni igieniche e sanitarie; domande poste agli utilizzatori del locale o dell'area; esame dei documenti affissi (vie di fuga, norme di evacuazione, norme di utilizzo del locale e turni (se necessario) e di quelli agli atti della scuola. Al termine gli addetti comunicheranno linee di interventi in rapporto allo stato di necessità al Dirigente Scolastico che prenderà le eventuali misure ritenute necessarie. Opportune comunicazioni saranno fornite anche all'Ufficio Tecnico del Comune proprietario dei locali. Pagina | 68 Istituto Comprensivo “S.G.Bosco” di Palazzo S.G. - Anno scolastico 2014/2015 - Documento di Valutazione dei Rischi - D.Lgs. 81/2008 15.2 SCHEMA DI CONTROLLO Controllo sul campo. Effettuazione valutazione rischi (con apposite griglie di diverso dettaglio). Controllo documentazione. Verrà esaminata la seguente documentazione in base a liste di controllo: controllo dello stato igienico sanitario e di sicurezza dei fabbricati e dei locali; modulo per il personale esterno dei contratti di appalto e manutenzione; esistenza di norme scritte di utilizzo dei laboratori; norme scritte e circolari per l'organizzazione del servizio e del personale; procedure di lavoro; stampati con le modalità di utilizzo degli impianti, delle attrezzature, dei sussidi e degli arredi; moduli per il controllo dei materiali e dei sussidi didattici, degli acquisti e per il loro collaudo; pulizie: schede tossicologiche del materiale, attrezzature e procedure; interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sui fabbricati; richiesta annuale al Comune per la verifica delle condizioni igienico sanitarie e per gli interventi; documentazione in possesso della scuola; certificazione collaudo scale emergenza esterne. Cap. 16 ALLEGATI Al presente Documento di Valutazione dei Rischi sono allegati i seguenti elaborati: 1. Piano delle emergenze generale. 2. Piano di evacuazione. 3. Piano del primo soccorso. 4. Piano di prevenzione e lotta antincendio. Il presente Documento di Valutazione dei Rischi è composto di n. 69 pagine tutte numerate e timbrate. Il presente documento è protocollato al n. 4893 in data 03.12.2014. Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Aurelia Antonietta BAVUSO ____________________________________________ RSPP Ins. Raffaele AMALFI ____________________________________________ RLS Ins. Rosa Maria RUSSO ____________________________________________ Pagina | 69