Tematica Legislativa
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11 dicembre 1008
Argomenti
 introduzione
 dall’Aipa al Cnipa - evoluzione
dell’informatizzazione nella PA 12-2-1993 n. 39)




(D.Lgs.
piano triennale
I Pareri
Il Consuntivo
I contratti
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Riassunto leggi significative
 1993 decreto legislativo n. 39 costituzione
AIPA
 legge n. 59 del 1997, che all’art. 15 la
rilevanza giuridica del documento
informatico
 “Codice dell’amministrazione digitale”
decreto legislativo n. 82 del 2005
 D.P.R. n. 445 del 2000 (il testo unico sulla
documentazione amministrativa),
 decreto legislativo 42 del 2005 l’istituzione
del Sistema pubblico di connettività
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dall’aipa al cnipa
 L'AIPA, di cui il CNIPA è in parte
l'erede, fu istituita nel 1993 in un
clima di attenzione per l'efficienza
della pubblica amministrazione. Quel
clima, diffuso in molti paesi
sviluppati, è testimoniato in
particolare dal National Program for
Reinventing Government lanciato
negli Stati Uniti da Bill Clinton e Al
Gore nello stesso anno.
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5


Il decreto legislativo 39/1993 aveva delineato l'AIPA in
parte come un'autorità indipendente e in parte come
un'agenzia operativa. Erano infatti previsti sia compiti di
vigilanza sul mercato dell'informatica pubblica, attraverso
l'emissione dei pareri di congruità tecnico-economica sui
maggiori contratti stipulati dalle amministrazioni dello
Stato, sia compiti di promozione e realizzazione di grandi
progetti infrastrutturali, come la Rete unitaria della pubblica
amministrazione o il collegamento delle banche dati e dei
sistemi informatici delle singole amministrazioni. Accanto a
questi compiti, l'AIPA doveva svolgere anche funzioni di
monitoraggio dell'informatica pubblica e produrre relazioni
annuali al Governo e al Parlamento.
Come promesso dal governo, dopo molte vicissitudini
legislative l'AIPA fu soppressa nel 2003 ed assorbita insieme
al Centro tecnico della RUPA (Rete unitaria della pubblica
amministrazione) dal CNIPA.
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


Il Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica
Amministrazione (CNIPA), è un ente pubblico italiano
che opera presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per
l'attuazione delle politiche del Ministro per l'Innovazione e le
tecnologie, dotato di autonomia tecnica, funzionale,
amministrativa, contabile e finanziaria e con indipendenza
di giudizio.
È stato istituito dal Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n.
196 art. 176 (Codice per la protezione dei dati personali) in
sostituzione dell'Autorità per l'informatica nella Pubblica
Amministrazione (AIPA), della quale conserva le
attribuzioni.
Ad esso sono stati inoltre attribuiti dal Decreto Legislativo 5
dicembre 2003, n. 343 i compiti, le funzioni e le attività
esercitati dal Centro Tecnico per la Rete Unitaria della
Pubblica Amministrazione (R.U.P.A.), comprese le risorse
finanziarie e strumentali, nonché quelle umane
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compiti istituzionali del CNIPA
 vi è quello di redigere e pubblicare
ogni anno una relazione che illustra lo
stato dell’informatizzazione nelle PA,
con particolare riferimento al livello di
utilizzazione effettiva delle tecnologie
e ai relativi costi e benefici. A tale
scopo il CNIPA raccoglie e analizza
una notevole mole di informazioni
fornita dalle Pubbliche
Amministrazioni Centrali
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 Dettare norme tecniche e criteri in tema di
pianificazione, progettazione, realizzazione, gestione,
mantenimento dei sistemi informativi automatizzati
delle amministrazioni e delle loro interconnessioni,
nonché della loro qualità e relativi aspetti
organizzativi; dettare criteri tecnici riguardanti la
sicurezza dei sistemi.
 Coordinare, attraverso la redazione di un piano
triennale annualmente riveduto, i progetti e i principali
interventi di sviluppo e gestione dei sistemi
informativi automatizzati delle amministrazioni.
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 Promuovere, d'intesa e con la partecipazione anche
finanziaria delle amministrazioni interessate, progetti
intersettoriali e di infrastruttura informatica e
telematica previsti dal piano triennale e sovrintendere
alla realizzazione dei medesimi anche quando
coinvolgano apparati amministrativi non statali,
mediante procedimenti fondati su intese da
raggiungere tramite conferenze di servizi, ai sensi
della normativa vigente.
 Verificare periodicamente, d'intesa con le
amministrazioni interessate, i risultati conseguiti nelle
singole amministrazioni, con particolare riguardo ai
costi e benefici dei sistemi informativi automatizzati,
anche mediante l'adozione di metriche di valutazione
dell'efficacia, dell'efficienza e della qualità.
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 Definire indirizzi e direttive per la predisposizione dei
piani di formazione del personale in materia di sistemi
informativi automatizzati e di programmi per il
reclutamento di specialisti, nonché orientare i progetti
generali di formazione del personale della pubblica
amministrazione verso l'utilizzo di tecnologie
informatiche, d'intesa con la Scuola superiore della
pubblica amministrazione.
 Fornire consulenza al Presidente del Consiglio dei
Ministri per la valutazione di progetti di legge in
materia di sistemi informativi automatizzati.
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



Nelle materie di propria competenza e per gli aspetti
tecnico-operativi, curare i rapporti con gli organi delle
Comunità europee e partecipare ad organismi comunitari ed
internazionali, in base a designazione del Presidente del
Consiglio dei Ministri.
Proporre al Presidente del Consiglio dei Ministri l'adozione di
raccomandazioni e di atti d'indirizzo alle regioni, agli enti
locali e ai rispettivi enti strumentali o vigilati e ai
concessionari di pubblici servizi.
Comporre e risolvere contrasti operativi tra le
amministrazioni concernenti i sistemi informativi
automatizzati.
Esercitare ogni altra funzione utile ad ottenere il più
razionale impiego dei sistemi informativi anche al fine di
eliminare duplicazioni e sovrapposizioni di realizzazioni
informatiche.
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piano triennale
 Il Piano triennale di sviluppo dell’ICT della Pubblica
Amministrazione centrale predisposto dal CNIPA ai
sensi dell’art. 9 del d.lgs. n. 39 del 1993costituisce
uno strumento importante a sostegno del processo di
innovazione e di ripensamento dell’e-government
sopra delineato: riporta infatti la programmazione per
lo sviluppo dell’ICT delle pubbliche amministrazioni
centrali dello Stato e degli enti pubblici non economici,
individua per ogni progetto programmato gli obiettivi
e le previsioni di spesa – per quanto attiene
all’acquisto di beni e servizi ICT – e analizza i progetti
sotto diversi profili.
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 In applicazione del citato
d.lgs.39/1993, il Piano contiene
anche la programmazione degli
interventi integrativi che il CNIPA
attuerà nel triennio successivo, a
sostegno della Pubblica
Amministrazione.
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 Il Piano triennale predisposto dal
CNIPA, fornendo una visione
integrata, di sistema, dello sforzo
delle amministrazioni pubbliche per
l’innovazione e l’e-government, ed
essendo previsto che concorra alla
definizione della Legge di bilancio
dello Stato, permette di:
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 identificare obiettivi generali e priorità in coerenza con
le direttive del Governo e con l’entità ragionevolmente
prevedibile delle risorse finanziarie allocabili;
 - individuare, oltre alle risorse destinate alla conferma
e alla razionalizzazione dei servizi in corso (garantire
la manutenzione, la gestione e la conduzione dei
sistemi informativi già esistenti – vale a dire business
as usual - eventualmente con innovazioni circoscritte
e comunque in continuità), anche quelle da destinare
ad iniziative di innovazione - sia evolutiva, sia radicale
- in termini di investimento e successiva gestione;
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 costituire occasione per la verifica dello stato di
attuazione degli interventi programmati nel Piano
triennale precedente, anche dal punto di vista del loro
impatto, ricavandone l’individuazione di eventuali
azioni correttive, nonché fornire elementi concreti di
valutazione (obiettivi intermedi e indicatori
quantitativi) per le verifiche – da svolgere l’anno
successivo o addirittura in corso d’anno –
relativamente all’efficacia, efficienza ed economicità
degli interventi attuati ma, più in generale, delle
scelte operative effettuate dai centri di responsabilità
amministrativa delle amministrazioni, ovvero dai
soggetti che gestiscono effettivamente il budget;
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 individuare gli elementi di contesto e
comparativi in base ai quali definire
gli interventi integrativi (a carattere
dimostrativo su progetti di alto
impatto atteso) che la legge istitutiva
prevede il CNIPA attui a supporto
delle amministrazioni, ovviamente nei
limiti delle risorse finanziarie
disponibili.
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 Quando fu introdotto il Piano triennale, la
previsione del legislatore fu per l’epoca
assolutamente innovativa. Allora, infatti, le
pubbliche amministrazioni non lavoravano
per programmi, e la programmazione dello
sviluppo del settore IT è stato uno dei primi
esempi di pianificazione sistematica delle
iniziative e delle spese nella P.A.
Successivamente, la programmazione è
stata estesa a tutti i settori delle P.A.C.
attraverso i D.Lvi 279/1997 e 286/1999,
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
Rimane ancora tuttavia valida la specificità del Piano
triennale previsto dal D.lgs.39/1993, per diversi motivi:



il Piano triennale dello sviluppo dell’ICT della P.A. rappresenta
in maniera trasversale e aggregata gli interventi delle
amministrazioni e i fabbisogni di spesa da essi stimati, mentre
i singoli “piani d’azione” definiti dalle amministrazioni nel ciclo
di programmazione strategica sono riferiti a singoli interventi
in specifiche amministrazioni;
offre una analisi ricca, di “sistema”, della programmazione
delle amministrazioni, contestualizzandola rispetto alle
strategie di egovernment del Governo, ed è in linea con il
principio di orientare la spesa della P.A. per “finalità
programmatiche”, come appresso illustrato;
costituisce un esempio di programmazione “concertativa” che
coinvolge diversi livelli istituzionali su obiettivi specifici, in linea
con le indicazioni di metodo fornite dal citato “Progetto Paese”.
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 entro giugno-luglio il CNIPA elabora il
documento di Piano triennale,
predisposto sulla base delle bozze dei
piani delle amministrazioni,
verificandone la coerenza con le linee
strategiche e integrandole con
interventi integrativi e dimostrativi a
sostegno della Pubblica
Amministrazione;
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 a livello di rilevazione dei risultati

il CNIPA predispone e trasmette al Presidente
del Consiglio dei Ministri di una Relazione
annuale che dia conto dello stato
dell'informatizzazione nelle pubbliche
amministrazioni centrali, con particolare
riferimento al livello di utilizzazione effettiva
delle tecnologie e ai relativi costi e benefici. Il
Presidente del Consiglio dei Ministri trasmette la
relazione entro trenta giorni al Parlamento.
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limiti emersi nelle precedenti esperienze di
programmazione
 I principali limiti emersi dalle precedenti esperienze di
programmazione sono:
 a) distanza considerevole tra spesa programmata e
disponibilità effettiva di Bilancio (soprattutto per le
amministrazioni centrali dello Stato) e tra spesa
programmata e spesa effettuata a consuntivo;
 b) progressiva perdita della dimensione “progettuale”
del Piano, nel quale via via ha prevalso la dimensione
finanziaria, di mero indicatore del fabbisogno dello
Stato per l’ICT nella P.A.C;
 c) eterogeneità della qualità e dimensione degli
interventi programmati dalle amministrazioni e
riportati nel Piano.
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Eterogeneità della qualità della
programmazione
 Un ulteriore elemento di riflessione riguarda la
eterogeneità della “qualità” della programmazione
rappresentata nel Piano. In esso, attualmente,
coesistono infatti proposte fortemente differenziate
per livello di maturità, dimensione economica,
concretezza realizzativa. In particolare, si riscontrano
tra gli interventi programmati:
 “progetti omnibus”, sorta di contenitori finanziari di
svariate iniziative progettuali, di cui è praticamente
impossibile valutare la coerenza strategica
complessiva;
 “microprogetti”, dalle dimensioni economiche e di
contenuto irrilevanti che spesso corrispondono a
singoli contratti di fornitura.
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Gli elementi positivi in prospettiva
 il Governo assegna un’alta priorità all’innovazione
della Pubblica Amministrazione e ha riunito sotto la
responsabilità di un unico Ministro le leve
dell’innovazione di processo e organizzativa, premessa
indispensabile per dare maggiore efficacia agli
interventi di innovazione tecnologica;
 la stipula del patto per il Paese tra il Governo, Regioni
ed Enti locali marca un concreto passo avanti per il
superamento di pregresse difformità di posizione e
verso scelte strategiche condivise;
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 come risultato degli investimenti effettuati e in corso,
vi è nella P.A. ampia disponibilità di tecnologie,
piattaforme applicative e infrastrutture, anche per la
loro interoperabilità e connettività;
 rivestono particolare importanza la realizzazione e il
funzionamento del Sistema Pubblico di Connettività
(SPC), verso il quale la migrazione dalla Rete Unitaria
della Pubblica Amministrazione (RUPA) è avvenuta nel
sostanziale rispetto dei tempi previsti; SPC evolverà
verso una rete federale in grado di connettere sul
territorio nazionale le diverse strutture pubbliche,
avviando il nuovo sistema di egovernance;
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 sono stati fatti importanti passi avanti nella
definizione di regole e standard, in particolare nel
settore della interoperabilità e connettività, della
dematerializzazione dei documenti, della sicurezza;
 sono disponibili significativi casi di successo nella P.A.
che possono costituire gli esempi a cui riferirsi per
proseguire il percorso dell’innovazione;
 più specificamente sul piano tecnico sono stati
realizzati prototipi di elevata qualità e di alto impatto
potenziale su adeguamenti diffusi.
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Le priorità per il 2008-2010 espresse dal
CNIPA nel
documento “linee strategiche”
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Gli elementi di novità del Piano
triennale 2008-2010
 Il Piano triennale 2008-2010,
presenta diversi elementi di novità
rispetto agli ultimi Piani pubblicati dal
CNIPA.
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 il riepilogo delle azioni rivolte a Regioni ed
Enti locali cui il CNIPA contribuisce;
 il riepilogo degli interventi programmati e
dei fabbisogni finanziari previsti dalle
singole amministrazioni;
 le tavole di riepilogo dei fabbisogni
finanziari previsti dalle amministrazioni.
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 il quadro di sintesi della programmazione per l’ICT
delle pubbliche amministrazioni centrali nel triennio
2008-2010, sia dal punto di vista tecnico che
finanziario, analizzata per obiettivi strategici e per
voce di spesa; il quadro è completato con un
consuntivo dei risultati delle precedenti
programmazioni, analizzati anch’essi per obiettivi
strategici, con la presentazione degli interventi
integrativi attuati dal CNIPA a sostegno della
programmazione delle amministrazioni, come previsto
dal d.lgs.39/1993 e, infine, da valutazioni e
suggerimenti in ordine alla programmazione;
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 a livello di approvazione e consolidamento
 il Piano viene trasmesso dal CNIPA al Presidente
del Consiglio dei Ministri (o al Ministro da egli
delegato per le Riforme e le Innovazioni nella
Pubblica Amministrazione), che lo approva, di
concerto con il Ministro dell’Economia e Finanze;
il Piano così approvato costituisce documento
preliminare per la predisposizione dei
provvedimenti che compongono la manovra di
finanza pubblica;
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33

E’ consultabile nella sua interezza a questo link:
http://www.cnipa.gov.it/site/itit/La_Documentazione/Pubblicazioni/Piani_triennali/

Investire nello sviluppo dell’ICT nella P.A. per innovare l’azione
amministrativa
Per essere efficace, l’innovazione tecnologica deve accompagnarsi
all’innovazione di processo e organizzativa

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 La strategia nazionale richiede di passare
dall’egovernment all’egovernance, ponendo al centro
dei processi di servizio della P.A. gli stakeholder (Con
il termine Stakeholder si individuano i soggetti
"portatori di interessi" nei confronti di un'iniziativa
economica, sia essa un'azienda o un progetto.
Fanno, ad esempio, parte di questo insieme: i clienti, i
fornitori, i finanziatori (banche e azionisti), i
collaboratori, ma anche gruppi di interesse esterni,
come i residenti di aree limitrofe all'azienda o gruppi
di interesse locali)
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 Le diverse strutture che compongono
la P.A. devono realizzare una
costellazione di ruoli al servizio di
cittadini e imprese, assicurando
interconnessione ma anche
interoperabilità
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 Il “Progetto Paese”: coinvolgere i diversi livelli
istituzionali in un Patto per l’e-government
cooperativo
 La strategia del Governo è coerente con le priorità
fissate dall’Unione Europea, recentemente aggiornata
in occasione della quarta Conferenza Ministeriale
sull’e-government tenutasi a Lisbona a settembre
2007. E’ una strategia che aumenta la credibilità della
Pubblica Amministrazione presso i propri stakeholder
e favorisce la competitività del sistema produttivo
nazionale.
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Il riferimento europeo
 Dando seguito alla strategia elaborata dal Consiglio
UE a Lisbona nel 2000, nel giugno 2005 la
Commissione europea ha lanciato l’iniziativa i2010
“Una società europea dell'informazione per la crescita
e l'occupazione”, che si propone di coordinare le azioni
degli Stati membri per facilitare la convergenza
digitale e rispondere alle sfide legate alla Società
dell'informazione.5 Tra gli obiettivi dell’iniziativa vi è il
miglioramento dei servizi pubblici attraverso l’egovernment; gli Stati membri sono incoraggiati ad
aumentare il numero e la qualità dei servizi pubblici in
rete e ad attivare iniziative di inclusione elettronica
(e-inclusion) e di accessibilità
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Le priorità del Piano d’azione
UE per i2010





ridurre il divario digitale;
alleggerire gli oneri amministrativi dovuti ai servizi
pubblici, aumentandone l’ efficienza;
aumentare l’interoperabilità transfrontaliera dei
servizi pubblici a maggiore impatto, quali
l’aggiudicazione elettronica degli appalti pubblici;
istituire sistemi protetti di riconoscimento reciproco
dei mezzi di identificazione elettronica nazionali per
l’accesso ai siti Internet e ai servizi delle
amministrazioni pubbliche;
rafforzare la partecipazione dei cittadini al processo
decisionale democratico, tramite l’introduzione di
forme di “democrazia in linea”.
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Gli elementi innovativi del
Piano triennale
 Quando fu introdotto il Piano triennale, la
previsione del legislatore fu per l’epoca
assolutamente innovativa la
programmazione dello sviluppo del settore
IT è stato uno dei primi esempi di
pianificazione sistematica delle iniziative e
delle spese nella P.A. Successivamente, la
programmazione è stata estesa a tutti i
settori delle P.A.C. (attraverso i D.Lvi
279/1997 e 286/1999
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Indicazioni di strategia e attribuzione di risorse
condizionanti la programmazione delle attività ICT
della P.A. centrale
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L’attività di emissione dei pareri
 Il CNIPA esprime pareri obbligatori sulla
congruità tecnico-economica dei contratti
stipulati dalle PA per acquisizioni di beni o
servizi informatici con importi, comprensivi
di IVA, superiori a € 154.937,06 (nel caso
di procedura negoziata), a € 309.874,13
(per procedura ristretta) o a € 619.748,27
(per procedura aperta).
 Il parere è rilasciato entro 45 giorni dal
ricevimento della richiesta
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 pareri che il CNIPA formula in merito
alla congruità tecnico-economica degli
schemi di contratti in materia
informatica sono finalizzati a
verificare che l’investimento proposto
sia utile e fattibile e comporti concreti
risultati
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45
 I pareri possono essere contrari, favorevoli
o favorevoli con condizione
 Questi ultimi ricorrono quando il CNIPA
subordina il parere favorevole alla modifica
e/o integrazione dei contenuti della
documentazione, propedeutica alla
stipulazione dei contratti, trasmessa
dall’amministrazione interessata, per
quanto riguarda sia gli aspetti giuridicoamministrativi che quelli più strettamente
tecnico-economici.
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Aspetti esaminati nell’emissione dei
pareri di congruità del CNIPA




Congruità strategica
Congruità tecnica
Congruità economica
Congruità giuridicoamministrativa
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Congruità strategica:
 valutazione della coerenza dell’iniziativa con
le strategie del governo in tema di
informatica, con riferimento alle linee guida
ed alle direttive emanate dal Ministro per
l’innovazione e le tecnologie su diversi
aspetti specifici, ad esempio: linee guida
per l’e-government, trasparenza dell’azione
pubblica (protocollo informatico),
accessibilità ai disabili, utilizzo della posta
elettronica come strumento di
comunicazione, sicurezza, sviluppo ed
utilizzazione dei programmi informatici da
parte delle pubbliche amministrazioni, ecc..
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 Consiste inoltre nella valutazione della
corrispondenza del progetto agli obiettivi
funzionali che l’amministrazione si propone
di raggiungere. Verifica inoltre i
collegamenti esistenti del progetto con le
altre iniziative dell’amministrazione su cui il
CNIPA ha visibilità attraverso le precedenti
richieste di parere e le attività di
pianificazione triennale, rilevazione dello
stato dell’informatizzazione nella PA
centrale e monitoraggio.
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 Esamina infine i collegamenti con i
progetti di altre amministrazioni e le
iniziative di interesse generale della
PA (es. protocollo informatico in ASP;
SiCoGe, Service Personale Tesoro,
ecc.), al fine di razionalizzare nel loro
complesso le iniziative della PA ed
ottenere anche economie di spesa.
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Congruità tecnica:
 esamina l’adeguatezza tecnica del progetto,
sia per la parte fornitura di beni (hardware,
software, sistemi complessi, etc.) sia per la
parte di erogazione di servizi (sviluppo
software, gestione, manutenzione,
conduzione, formazione, etc.). Verifica il
corretto dimensionamento delle forniture di
beni e servizi, la qualità dei prodotti
richiesti, l’adeguatezza qualitativa e
quantitativa delle risorse professionali da
dedicare alle attività del progetto,
l’adeguatezza dei livelli di servizio agli
obiettivi della fornitura.
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Congruità economica:
 misura il livello di spesa dell’iniziativa
rispetto alle dimensioni
dell’amministrazione, al totale della spesa
sostenuta, ai costi di altre analoghe
iniziative di altre organizzazioni. Verifica
l’allineamento dei prezzi dei beni ai valori di
mercato, confrontando anche prodotti
diversi con funzionalità equivalenti, dei
prezzi dei servizi e delle tariffe delle figure
professionali.
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Congruità giuridicoamministrativa:
 esamina le modalità di scelta del
fornitore ed i prerequisiti richiesti ai
potenziali fornitori. Verifica le clausole
contrattuali relative alle modalità di
pagamento, alle penali, ai diritti di
proprietà dei prodotti, alle modalità di
pianificazione, gestione, verifica e
controllo del progetto. Valuta la
coerenza dei criteri di aggiudicazione
alla natura delle forniture previste.
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Modalità di richiesta dei pareri
 Nella Circolare 4 luglio 2005, n.
47 sono specificate le modalità da
rispettare ed i contenuti da illustrare
affinché le richieste di parere possano
ritenersi completamente documentate
ed escludano - di conseguenza - la
necessità di integrazioni istruttorie.
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CIRCOLARE 4 luglio 2005, n.
47(G.U. 12 luglio 2005, n. 160)
 Articolo 8 del decreto legislativo
12 febbraio 1993, n. 39: richieste
di parere al Centro nazionale per
l'informatica nella pubblica
amministrazione sugli schemi dei
contratti per l'acquisizione di beni
e servizi relativi a sistemi
informativi automatizzati.
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 È stata avviata una sperimentazione per
l’invio telematico sottoscritto
digitalmente della documentazione
relativa alle richieste di parere. Le
amministrazioni che trasmetteranno le
richieste digitalmente, riceveranno i pareri,
pure sottoscritti digitalmente, alla casella
postale che avranno indicato nella richiesta.
La ricezione e l’avvenuta protocollazione
della richiesta verrà pure confermata
mediante l’invio di un messaggio di posta.
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Dati quantitativi dei pareri
 La tabella seguente espone i dati
quantitativi essenziali relativi ai pareri resi
dal CNIPA nel primo anno di sua istituzione,
dal 31 luglio 2003 al luglio del 2004. Sono
riportati i dati sul numero di progetti
esaminati, sulla spesa sottoposta a
valutazione di congruità e su quella
approvata (in milioni di Euro). La spesa è
distinta per modalità di scelta del fornitore:
trattativa diretta (inclusi gli affidamenti in
house) o gara.
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 Complessivamente, il potenziale
risparmio ottenuto con l’emissione dei
pareri (pareri contrari, richieste
ritirate, riduzioni delle basi d’asta in
caso di gara, riduzioni degli importi
dei contratti nel caso di trattative
dirette) è valutabile in 236 milioni di
euro.
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Il Consuntivo
 Decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri 1° giugno
2007, n. 1101
 “Nuovo Regolamento per la
gestione delle spese del Centro
nazionale per l'informatica nella
pubblica amministrazione
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Art. 16. Rendiconto consuntivo
 Il Collegio approva entro il 30 aprile di ogni
anno il rendiconto consuntivo su proposta
del direttore generale.
 A tale fine, almeno trenta giorni prima del
termine di cui al precedente comma, la
struttura competente per il funzionamento
predispone il rendiconto distinto per
competenza e per residui, delle entrate
accertate e di quelle incassate e il
rendiconto delle spese impegnate e di
quelle pagate.
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 Il rendiconto consuntivo è strutturato in quattro
sezioni dedicate rispettivamente alle entrate per il
funzionamento e per i progetti innovativi e alle spese
per il funzionamento e per i progetti innovativi.
 Il rendiconto consuntivo è inviato al Collegio dei
revisori dei conti, unitamente ai rapporti predisposti
dalla struttura competente per il controllo di gestione
e dalla struttura per la valutazione ed il controllo
strategico, almeno quindici giorni prima della riunione
dedicata alla sua approvazione.
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 Nel conto sono rappresentate:
 le previsioni iniziali, le variazioni intercorse
durante l'esercizio finanziario e le previsioni
definitive;
 le entrate di competenza dell'anno,
accertate, riscosse e rimaste da riscuotere;
 le spese di competenza dell'anno,
impegnate, pagate e rimaste da pagare;
 l'avanzo di esercizio;
 la gestione dei residui attivi e passivi degli
esercizi precedenti.
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 Al conto sono allegati a cura del Direttore generale le
deliberazioni di variazione di bilancio, nonché il conto
economico, lo stato patrimoniale e la nota integrativa,
redatti tenendo conto dei criteri e metodi disciplinati
dagli articoli 4, 42 e 43 del decreto del Presidente
della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97, recante il
regolamento sull'amministrazione e la contabilità degli
enti pubblici, in quanto compatibile con le esigenze
operative del Centro nazionale. I predetti documenti
costituiscono parti integranti del rendiconto
consuntivo
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 Entro trenta giorni dall'approvazione, il
rendiconto approvato viene trasmesso alla
Corte dei conti per il controllo previsto
dall'articolo 5 comma 2 del decreto
legislativo, accompagnato da una relazione
illustrativa del presidente, alla quale viene
allegata la relazione del Collegio dei
revisori, il rendiconto è, altresì, trasmesso
al Presidente del Consiglio dei Ministri o, se
nominato, al Ministro delegato per
l'innovazione e le tecnologie, ed al Ministero
dell'economia e delle finanze - Dipartimento
della Ragioneria generale dello Stato
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 La relazione illustrativa contiene
valutazioni in ordine alla regolarità,
efficacia, efficienza ed economicità
della gestione, agli obiettivi
perseguiti, ai risultati raggiunti ed agli
eventuali scostamenti, anche con
riferimento ai costi sostenuti ed ai
benefici previsti in relazione ai
progetti realizzati o in corso di
realizzazione.
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 Sono consultabili on-line:
http://www.cnipa.gov.it/site/itIT/Attivit%c3%a0/Stato_dell'informatizzazione_della_PA
/Informatizzazione_della_PAC/Tavole_di_consuntivo/
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Si



suddividono in:
SERVIZI ON LINE (2005-2006)
PATRIMONIO INFORMATIVO (2006)
INFORMATIZZAZIONE DI BASE (20052006)
 CONNETTIVITÀ ED INTERNET (2005-2006)
 ORGANIZZAZIONE E PROCESSI PER L’ICT
(2005-2006)
 SPESA (2005-2006)
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Esempio di consuntivo
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I contratti
D.Lgs. 12-2-1993 n. 39 – art. 8
 8. 1. L'Autorità esprime parere obbligatorio sugli
schemi dei contratti concernenti l'acquisizione di beni
e servizi relativi ai sistemi informativi automatizzati
per quanto concerne la congruità tecnico-economica,
qualora il valore lordo di detti contratti sia superiore al
doppio dei limiti di somma previsti dagli articoli 5, 6, 8
e 9 del R.D. 18 novembre 1923, n. 2440, come
rivalutati da successive disposizioni. La richiesta di
parere al Consiglio di Stato è obbligatoria oltre detti
limiti ed è in tali casi formulata direttamente
dall'Autorità. La richiesta di parere al Consiglio di
Stato sospende i termini previsti per il parere
rilasciato dall'Autorità
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Contratti e tempi d'attuazione
 Il Centro Tecnico ha stipulato due contratti quadro:
 uno con l’aggiudicatario dei Servizi trasmissivi di
Trasporto;
 uno con l’aggiudicatario dei Servizi per
l’Interoperabilità; ed un contratto di gestione con la
Società costituita dall’aggiudicatario del Lotto 2 per la
gestione dei servizi di interoperabilità tra le
Amministrazioni
 Ogni Amministrazione stipula due contratti di
fornitura:
 uno con la Società costituita dall’aggiudicatario dei
Servizi trasmissivi di Trasporto;
 uno con la Società costituita dall’aggiudicatario dei
Servizi per l’Interoperabilità.
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I contratti di fornitura:
 recepiscono le condizioni generali dei
contratti quadro;
 definiscono le quantità e le modalità
specifiche di fornitura dei servizi
richiesti alle condizioni e ai prezzi
contenuti nei relativi contratti quadro
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Contratto di fornitura per i
servizi di trasporto
 L’Amministrazione deve formulare, con
l’assistenza del Fornitore, il piano dei
fabbisogni dei Servizi trasmissivi di
Trasporto, definendo i servizi necessari alla
propria rete geografica;
 Il CNIPA deve formulare il piano dei
fabbisogni di interconnessione, di concerto
con le singole Amministrazioni, definendo i
servizi necessari alla rete geografica di
interconnessione tra le diverse
Amministrazioni.
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Contratto di fornitura per i
servizi di interoperabilità
 Il CNIPA deve formulare il piano
complessivo di interconnessione per
l’interoperabilità, in base alle
necessità delle singole
Amministrazioni ed in coerenza con il
piano dei fabbisogni di
interconnessione per il trasporto.
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 L'art. 13 del decreto legislativo 12
febbraio 1993, n. 39, prevede che "è
oggetto di periodico monitoraggio"
l'esecuzione dei contratti per la
progettazione, realizzazione,
manutenzione, gestione e conduzione
operativa di sistemi informativi
automatizzati, "determinati come
contratti di grande rilievo".
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Monitoraggio dei contratti di
grande rilievo
 Circolare AIPA 11 marzo 2003, n. 41 - “Art. 13,
comma 2, del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n.
39 – Monitoraggio dei contratti di grande rilievo per la
progettazione, realizzazione, manutenzione, gestione
e conduzione operativa dei sistemi informativi
automatizzati.”
 Circolare AIPA 28 dicembre 2001, n. 38 - “Art.
13, comma 2, del decreto legislativo 12 febbraio
1993, n. 39 : Monitoraggio dei contratti di grande
rilievo per la progettazione, realizzazione,
manutenzione, gestione e conduzione operativa dei
sistemi informativi automatizzati.”
G.U. 3 gennaio 2002, n. 2
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 Deliberazione AIPA 9 novembre 2000, n. 49 “Regole tecniche e criteri operativi per l’utilizzo della
certificazione EN ISO 9000 nell’appalto di contratti
relativi a progettazione, realizzazione, manutenzione,
gestione e conduzione operativa dei sistemi
informativi automatizzati, ex art. 7, comma 1, lettera
a), del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39.”
 Circolare AIPA 13 marzo 1998, n. 17 - “Art. 13,
comma 2, del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n.
39 – Monitoraggio dei contratti di grande rilievo
relativi a progettazione, realizzazione, manutenzione,
gestione e conduzione operativa dei sistemi
informativi automatizzati: qualificazione dei gruppi di
monitoraggio interni.”
G.U. 18 marzo 1998, n. 64
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 Nell’espletamento di un contratto gli attori
coinvolti, Amministrazione-Fornitore o
Amministrazione-Monitore-Fornitore, hanno
specifici compiti ed interessi. Per la buona
riuscita del contratto è importante che
ciascuno di essi si senta fortemente
motivato e coinvolto negli obiettivi da
raggiungere, che necessariamente devono
essere condivisi. Ciò non toglie che ognuno
debba mantenere il proprio ruolo e le
proprie competenze
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Pisano : lezione del 11/12/2008