Rassegna Stampa di
venerdì 8 novembre 2013
SNALS / CONFSAL
La Nazione - Ed. Lucca
Il Tirreno - Ed. Lucca
RAI GR1
Testate on line
Cronache di Napoli
Giornale di Sicilia
Il Messaggero - Roma
la Stampa - ed. Torino
Metro - Ed. Roma
Roma
Torinoclick
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08/11/2013
08/11/2013
07/11/2013
AI PRECARI STIPENDIO EQUIPARATO
SCUOLA, SCATTI DI ANZIANITA' ANCHE AI LAVORATORI PRECARI
INTERVISTA AL SEGR. GEN. NIGI - HABITAT E L’ECONOMIA PRIMA DI TUTTO
ARTICOLI PRESI DAL WEB
CASSA MARITTIMA OFF LIMITS, I LAVORATORI IN PIAZZA
SPRECHI ALLA SEUS, IL PARLAMENTO: TROPPI ERRORI SU PERSONALE E BILANCI
BOTTE TRA TASSISTI TURISTI SPAVENTATI CAOS A TERMINI
GTT, ULTIMA TRATTATIVA PER EVITARE LO SCIOPERO
ABUSIVO PICCHIA TASSISTA A TERMINI
CASSA MARITTIMA CHIUSA, IN CENTINAIA IN STRADA
SABATO SCIOPERA IL PERSONALE GTT
Scuola, Formazione, Università, Ricerca
il Sole 24 Ore
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Corriere della Sera
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L'Unita'
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Internazionale
Giorno/Resto/Nazione
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il Manifesto
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ASSUNTI 69MILA DOCENTI MA A FINANZE INVARIATE
SI RAFFORZA L'ASSE SCUOLA - LAVORO (E.Bruno)
FONDI AL "WELFARE" DEGLI STUDENTI (C.Tucci)
QUAGLIARIELLO PORTA A SCUOLA LA RIFORMA
STUDENTESSE FANNO SESSO IN CAMBIO DI REGALINI
SCUOLA, ARRIVA L'OK DEL SENATO
LE SCUOLE PROFESSIONALI DEL VCO SONO SENZA SOLDI DA QUESTO MESE …
C'E' CHI MIRA AI PRINCIPI E CHI VUOLE RAGGIUNGERLI
SCUOLA, ALTRE NOVITA' (A.Ricciardi)
SPECIALIZZAZIONI EUROPEE (B.Migliorini/B.Pacelli)
LA BABY SQUILLO DISSE: MAMMA NON POSSO, DEVO FARE I COMPITI
CLASSI POLLAIO E SGRAVI FISCALI TRA I NODI ANCORA DA RISOLVERE
ENTRO IL 31 MARZO UN OPUSCOLO AI LICEALI
PER I GRILLINI IL WI-FI ALL'ASILO E' INUTILE (FA)
SCUOLA, UN ALTRO DECRETO SENZA MERITO (F.Angeli)
SCUOLA, SI TORNA A INVESTIRE (E.Lenzi)
SCUOLA, FONDI E PIU' PROFESSORI IL DECRETO CARROZZA DIVENTA LEGGE
ARIA NUOVA FRA I BANCHI (M.Lodoli)
DUBBI SULL'ORA DI RELIGIONE
Int. a L.Bernardo: SESSO NEI BAGNI DELLE SCUOLE "LE LICEALI SI VENDONO PER
NOIA"
CONTRO L'IDEOLOGIA MERITOCRATICA (G.Caliceti)
UNIVERSITA', PUO' ISCRIVERSI CHI AVEVA IL BONUS MATURITA'
SCUOLA, LE NOVITA' NON SONO TUTTE DA BOCCIARE (R.Fedi)
SCUOLA E RICERCA, 450 MILIONI
IL GOVERNO DICE SI' ALLE CLASSI PONTE PER STUDENTI STRANIERI
NUOVA CHANCE PER CHI HA PERSO IL BONUS MATURITA' (Fr.mi.)
ALLE UNIVERSITA' FINANZIAMENTI SENZA "MERITO" (G.Trovati)
UNIVERSITA' ONLINE E' LAUREA VERA? (L.Castagneri)
INGLESE ALL'ASILO E WI-FI IN CLASSE IL DECRETO SCUOLA ADESSO E' LEGGE
MAGNIFICO RICICLAGGIO (T.Malaspina)
NON PASSA LA PROPOSTA PER LE UNIVERSITA' DEL SUD MA SENATORI E RETTORI
PUGLIESI NON MOLLANO
Economia, Lavoro, Previdenza
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08/11/2013
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08/11/2013
08/11/2013
FONDO DI GARANZIA, CUNEO E PENSIONI NEL MENU' DEI RITOCCHI
DONNE MANAGER A CONFRONTO, POCHE LE STARTUP FEMMINILI
CASSA IN DEROGA, OK AI 500 MILIONI (C.Tucci)
GLI STIPENDI? RESTANO BLOCCATI (E.Riboni)
Int. a M.Landini: "IL SINDACATO E' MORTO SE NON CAMBIA COSI' GRAVE CRISI DI
RAPPRESENTANZA"
TELECOM, LE IDEE DELLA CAMUSSO (M.Arnese)
AUMENTI ALLE PENSIONI FINO A 2500 EURO COLLEGATO SU CIG, ESODATI E NO
TAX AREA
OKKUPARE CASE E' REATO PER TUTTI, NON PER TARZAN (S.Novelli)
QUANTO PAGA L'ACCOGLIENZA (L.Ferro)
UN PO' DI COMPAGNIA A CHI PERDE IL LAVORO (M.c.)
L'ETERNO SCANDALO DEI NULLAFACENTI IN "PARCHEGGIO"
Int. a F.Moxedano: "INTERVENTI MIRATI PER TUTELARE CHI LAVORA BENE"
SLOT, LA SANATORIA FA FLOP COSI' AUMENTA LA BENZINA
PREVIDENZA FACILE (A.Zerbo)
LETTA: LE LARGHE INTESE SONO DIFFICILI MA L'ITALIA DEVE ANDARE AVANTI
COSI'
TELECOM, OK DEL CDA A VENDITA. ARGENTINA E TONI PATUANO: "NEL PIANO
OPERAZIONI DA 4 MILIARDI"
PIANO DI EMERGENZA ALITALIA: TAGLI APERSONALE, STIPENDI E AEREI
COSA CAMBIA CON L'EURO MENO CARO DI SEMPRE (S.Riccio)
DRAGHI IN CONTROPIEDE: GIU' I TASSI (R.Parietti)
LUCCA
Data
08-11-2013
Pagina
4
Foglio
1
www.ecostampa.it
Quotidiano
ILA NAZIONE
SENTENZE IN LINEA CON NORMATIVA EUROPEA. SNALS ALL'ATTACCO
Ai precari stipendio equiparato
UNA VITTORIA su tutta linea: il personale della
scuola assunto a tempo determinato ha diritto
all'equiparazione retributiva rispetto ai colleghi con
il posto fisso. A gioire dell'esito del giudizio appena
scaturito dall'ufficio del giudice del lavoro di Lucca
e di Livorno sono gli insegnanti, ma anche il personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola
e, naturalmente, la segreteria provinciale dello Snals
di Lucca che ha portato avanti i ricorsi assistita
dall'avvocato Stefano Leuzzi.
LA SEGRETERIA dello Snald attende ora ulteriori analoghe sentenze. Intanto la stessa segreteria provinciale Snals provvederà a contattare i vincitori del
ricorso, mentre si riserva nei prossimi mesi di riaprire le procedure per i ricorsi suddetti per i propri
iscritti.
L.S.
068391
NELLA SOSTANZA «i precari hanno diritto allo
stesso trattamento economico del personale di ruolo
a parità di anzianità di servizio con regolarizzazione
dei contributi e riliquidazione del Tfr per ogni singolo contratto a termine nonché il riconoscimento degli arretrati. I docenti precari - spiega la nota del
sindacato - devono quindi essere inquadrati negli
stessi gradoni retributivi previsti dal contratto nazionale per il personale a tempo indeterminato che ha
lavorato per lo stesso numero di anni». Un risultato
atteso. «Si tratta - spiega la segreteria provinciale
dello Snals - della ineludibile applicazione di principi derivanti dalla normativa dell'Unione Europea
che indirizza il comportamento del nostro paese in
merito alla parità di trattamento tra il personale che
in eguali condizioni di qualifica, esperienza maturata ha ricevuto per anni un trattamento economico
diversificato, favorendo nell'amministrazione scolastica la tendenza a prolungare per anni l'utilizzo di
supplenti annuali che su posti vacanti e disponibili
per nuove assunzioni a tempo indeterminato».
Ritaglio
SNALS
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.
Pag. 2
IL TIRRENO
Data
Pagina
LUCCA
Foglio
08-11-2013
5
1
Scuola, scatti di anzianità
anche ai lavoratori precari
www.ecostampa.it
Quotidiano
RTIRRENO
Prime sentenze del giudice del lavoro sui ricorsi presentati dal sindacato Snals
Sono centinaia i casi in Lucchesia: andranno regolarizzati anche contributi e tfr
t LUCCA
I precari della scuola hanno di-
ritto allo stesso trattamento
economico del personale di
ruolo a parità di anzianità di
servizio. E vanno quindi regolarizzati i contributi e riconteggiato il Tfr per ogni singolo
contratto a termine, con il rinascimento degli arretrati.
E' quanto prevede una serie
di sentenze del giudice del lavoro Nannipieri di Lucca e del
suo collega di Livorno, che
hanno deciso sui ricorsi intrapresi dal sindacato Snals a tutela del personale della scuola
assunto a tempo determinati.
Finora infatti il personale supplente, siano insegnanti o amministrativi o altre figure, che
vemva assunto con contratto
di anno in anno, non godeva
dei benefici legati all'anzianità
di servizio. E anzi percepiva lo
stipendio base, decisamente
inferiore per chi aveva maturato vari anni di lavoro e quindi
di anzianità.
«Attraverso il nostro legale
Stefano Leuzzi - spiega Stefano Guidi, sindacalista Snals
che ha seguito il caso - abbiamo presentato al giudice del lavoro i primi ricorsi e le sentenze sono state favorevoli. E' stata accolta la nostra linea».
Quindi i docenti precari devono essere inquadrati negli
stessi gradoni retributivi previsti - dal contratto nazionale di
lavoro -per il personale a tempo indeterminato che ha lavorato per lo stesso numero di
anni.
I cinque-sei casi adesso potrebbero diventare centinaia.
Ci sono persone precarie da lO
anni, altre da 3-5 anni ed è facile immaginare le conseguenze
che queste sentenze potranno
avere.
La stessa tabella per gli scatti di anzianità prevede maggiorazioni di stipendio di 70, 80,
100 euro in base ai diversi casi,
senza parlare poi del trattamento di fine rapporto e di tutte le altre voci. Si tratta di un
bel mucchio di soldi e contro
le sentenze dei giudici del lavoro è facile prevedere il ricorso
da parte degli organi scolastici.
Ma lo Snals è pronto a portare avanti questa battaglia in
tutte le sedi.
La segreteria del sindacato
sottolinea infatti il significato
rilevante del risultato raggiunto.
<<Si tratta - dice lo Snals - della ineludibile applicazione di
principi derivanti dalla normativa europea che indirizza il
comportamento del nostro paese in merito alla parità di trattamento tra il personale che a
parità di qualifica, esperienza
maturata, ha ricevuto per anni
un trattamento economico diversificato, favorendo nell'amministrazione scolastica la tendenza a prolungare per anni
l'utilizzo dei supplenti annuali
anche su posti vacanti e disponibili per nuove assunzioni a
tempo indeterminato».
E ora ci si prepara a inoltrare
nuovi ricorsi per l'equiparazione retributiva.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
068391
di Fabrizio Tonelli
Docenti precari in attesa delle cattedre (foto d'archivio)
Ritaglio
SNALS
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.
Pag. 3
Sicurezza degli edifici scolastici. Snals: miglioriamo la
destinazione delle risorse economiche alle scuole. Le
dichiarazioni di M.P.Nigi su Radio1
Nella
rubrica
Habitat
del
, curata da Roberto
Pippan, il 1°/11/2013, alle
h.20,48, sono andate in onda delle dichiarazioni, del Segretario Generale dello
SNALS-Confsal, Marco Paolo Nigi, sul tema dell’edilizia scolastica.
L’intera
puntata
è
ascoltabile
http://www.radio.rai.it/podcast/A42719354.mp3
all’indirizzo
Trascriviamo di seguito lo stralcio tratto dalla suddetta rubrica:
Anche l’edilizia sostenibile può aiutare a far ripartire l’economia. Gli interventi più
urgenti dovrebbero riguardare gli edifici scolastici in quanto più della metà non
hanno la certificazione di abitabilità e di prevenzione incendio. Il 36%, secondo dati
di Legambiente, avrebbe bisogno di interventi di manutenzione particolarmente
urgenti se si considera che quasi 1/3 degli edifici si trova in zone a rischio sismico,
ed oltre il 10% in aree ad alto rischio idrogeologico.
Ed è per questo motivo che il Presidente dello SNALS-Confsal, Marco Paolo Nigi,
lancia un nuovo allarme sui rischi che corrono alunni e studenti e un invito ad una
migliore destinazione delle risorse:
Prima di tutto la sicurezza perché noi facciamo vivere per la maggior parte della
giornata studenti e alunni in ambienti che non sono sicuri e quando succede
qualcosa si grida allo scandalo e allora si pone fine. Ma se succede una cosa
ancora più pesante diventa terribile perché esponiamo i nostri figli a una “non
sicurezza” e allora invece di buttare i soldi, anche pochi, e poi 400 mln. che si sono
voluti dire di investimento nella scuola, in realtà non sono 400 mln per la scuola,
ma sono per gli studenti, presi da un fondo, dalla legge 440 che è il diritto allo
studio, e quindi quelli, e poi l’aumento del bollo in alcune cose, per cui 400mln
sono pochi ma già potevano essere utili di più all’edilizia, alla sicurezza, agli
impianti…
Insomma cominciare a mettere a norma…
Certo a mettere a norma perché si regalano i libri di testo nella scuola elementare,
a tutte le famiglie, anche a quelli che non ne hanno bisogno, e magari nel diritto
allo studio, nella scuola dell’obbligo, poi ci si dimentica della scuola media per la
gratuità.
Quindi c’è una doppia critica: perché dare dei libri di testo gratuiti, risparmiamo dei
soldi e mettiamoli nella sicurezza!
07 novembre 2013
Anief. Senato approva in via definitiva D.L. 104/13: via libera
all’assunzione di 26mila docenti di sostegno
Anief - Convertito in legge il Decreto Istruzione. Parte la corsa alla specializzazione per insegnare
agli alunni disabili, ma con doppia beffa per i precari: i costi imposti dalle università per partecipare
alle selezioni e frequentare i corsi sono iperbolici. Inoltre, chi verrà assunto riceverà lo stipendio dei
precari e avrà la carriera bloccata per 8 anni. E la stessa condizione vale per altri 42mila precari da
assumere entro il 2015.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): in ossequio a una norma di invarianza finanziaria che si poteva
attuare in tanti altri modi, verso i supplenti è stato attuato un vero e proprio ricatto
Ammontano a 26.684 i docenti di sostegno che verranno assunti nei ruoli dello Stato nei prossimi
tre anni, 12.428 nella scuola primaria e 14.256 alle superiori: di questi, 5.733 otterranno la
retrodatazione al 1° settembre 2013, 13.505 firmeranno il contratto a tempo indeterminato nel 2014,
9.003 nel 2015. I numeri sono stati contenuti nel Decreto Scuola n. 104 appena convertito in legge a
Palazzo Madama. Il piano triennale di immissioni in ruolo approvato dal Senato prevede, inoltre,
l’assunzione di 26.264 insegnanti curricolari. Oltre che di altri 1.608 di sostegno di ogni ordine e
grado e 13.400 unità di personale non docente (Ata).
Nei meandri del decreto è stato tuttavia approvato un vincolo che per tutti i neo-assunti ha il sapore
della beffa. La loro ricostruzione di carriera rimarrà infatti bloccata per i primi otto anni: gli
stipendi, che a livello europeo sono già i più bassi dopo quelli della Grecia e a fine carriera fanno
perdere quasi 8mila euro rispetto a quelli dei colleghi di tutto il vecchio Continente, saranno
“congelati”: è una decisione palesemente illegittima, contro cui il sindacato presenterà migliaia di
ricorsi, creata per garantire la clausola di invarianza finanziaria prevista dal legislatore, nonostante
la direttiva UE 1999/70 e il principio di non discriminazione – ormai acclarato dalla giurisprudenza
comunitaria e dal Consiglio di Stato – vietino espressamente la mancata valutazione degli anni di
precariato a parità di servizio svolto.
Per Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo della Confedir, “è illegittimo
bloccare la carriera ai neo-assunti e profondamente ingiusto dopo anni di abuso di contratti a
termine. Secondo quanto indicato dall’Unione europea, infatti, le necessità legate ai finanziamenti
statali non possono essere considerate imperative a danno dei diritti dei lavoratori. E poi
l’invarianza finanziaria si poteva realizzare in tanti altri modi. Inoltre, persino i posti di sostegno
sono pochi rispetto all’aumento delle iscrizioni di quasi 20.000 alunni con handicap in questi dieci
anni, che erano 187mila nell’a.s. 2006/07 ed hanno superato ampiamente la soglia dei 200mila
nell’anno in corso”.
Quella approvata oggi dal Senato rappresenta quindi una doccia fredda per tutti i precari che dopo
anni di supplenze, svolte percependo sempre lo stesso stipendio iniziale, pensavano, una volta
assunti in ruolo, di vedersi adeguati gli aumenti spettanti in base all’anzianità di servizio maturata
attraverso la ricostruzione di carriera. Una procedura, del resto, sempre adottata per i loro colleghi
assunti prima del 2011. La vicenda è nota ed è attualmente al vaglio dei tribunali del lavoro, grazie
ai ricorsi promossi dall’Anief, dopo che la Legge 106/11 aveva introdotto una clausola analoga
realizzata con l’accordo sindacale del 4 agosto 2011 firmato da Cisl, Uil, Snals-Confsal e GIldaFgu.
Ma c’è di più: in questi giorni, infatti, è corsa contro il tempo per i precari della scuola, costretti a
pagare dai 150 ai 200 euro per partecipare alle selezioni a numero chiuso per la frequenza dei corsi
universitari abilitati al rilascio di oltre 6.000 diplomi di specializzazione sul sostegno. Oltre la metà
dei posti autorizzati dall’ultimo decreto legge sulla scuola, infatti, riguarda proprio le assunzioni sul
sostegno. E questo perché dagli attuali 60.143, dall’a.s. 2015/2016 i posti in organico di diritto
occupati da titolari diventeranno 90.032. Ma il prezzo da pagare per l’accesso e la frequenza di
questi corsi, quasi 3mila euro, è davvero troppo alto.
“È scandaloso – continua Pacifico – che il Miur autorizzi le Università a far pagare 200 euro per la
sola preselezione di acceso ai corsi di specializzazione per l’insegnamento di sostegno, solo perché
si tratta di un titolo che potrebbe garantire il posto fisso già domani. E se i corsi non dovessero
concludersi entro la primavera prossima, quando è previsto l’aggiornamento triennale delle
graduatorie ad esaurimento? Per i precari della scuola italiana sarebbe l’ennesima beffa”.
07 novembre 2013, 19:23
Bordighera: buoni pasto e problemi nelle scuole, le richieste del
Consigliere M5S David Marani
Chiede di ripristinare il buono pasto per quelle insegnati della scuola materna di Villa Filomena
ed a altre scuole cittadine a cui è stata ridotta la disponibilità per un solo insegnante a classe.
Il Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle di Bordighera, David Marani a nome del
Movimento 5 stelle ha chiesto al Si Sindaco Giacomo Pallanca di ripristinare il buono pasto per
quelle insegnati della scuola materna di Villa Filomena ed a altre scuole cittadine a cui è stata
ridotta la disponibilità per un solo insegnante a classe.
"All’interno della giornata scolastica - scrive Marani - vi è un momento che entrambi gli insegnati
della scuola sono presenti in classe, una compresenza, che tende a fornire un supporto migliore ai
ragazzi, entrambi le insegnanti sono in servizio per espletare il loro lavoro. Quindi non
comprendiamo come l’ufficio di Assistenza scolastica e sociale della Comune di Bordighera possa
sottrarsi a tale obbligo. Infatti il CCNL di cui commi 1 e 5 dell’Art. 21 recitano il diritto di
fruizione del servizio mensa riguardante il personale docente in servizio. Ci risulta che in data 10
Ottobre 2012 il sindacato SNALS abbia già scritto al Comune di Bordighera indicando gli obblighi
di legge".
"Cogliamo inoltre l’occasione - termina Marani - per ricordare alla giunta che le scuole cittadine
versano in problematiche di notevole carenza di materiali didattici e di materiale legato alla
normale prassi d’ufficio, nonchè, di manutenzione degli edifici, che al di là di accorpamenti futuri,
richiede oggi interventi rapidi. Notizia recente è il distacco di parti di persiane a Villa Filomena
perchè marce e tarlate, non osiamo neanche immaginare le conseguenze che tali distacchi
potrebbero causare ai bimbi presenti nel cortile scolastico. Per cui chiediamo interventi rapidi e
consistenti".
RIETI - Si stringono i tempi sul Piano di dimensionamento scolastico. Dirigenti, sindaci e sindacati
della scuola si sono ritrovati nell’aula consiliare della Provincia per il primo, e probabilmente
ultimo, incontro sul Piano di dimensionamento della rete scolastica che dovrà approdare in Regione
entro metà novembre per la definitiva approvazione.
Nell’incontro col sub commissario Lucia Palma le indicazioni emerse sono state quelle di
recuperare buona parte del Piano dello scorso anno, mai approvato per via della crisi politica che
colpì la Regione. L’obiettivo di quel Piano era di salvare più autonomie possibili, tramite
accorpamenti tra istituti sottodimensionati.
«Una delle grandi battaglie che porteremo avanti - spiega il segretario dello Snals, Luciano Isceri sarà di salvare le autonomie negli istituti di montagna, zone numericamente più deboli e quindi
svantaggiate. Penso a Leonessa come Amatrice, Petrella Salto o Roccasinibalda. Un discorso a
parte sarà poi quello riguardante gli istituti di Rieti per i quali su eventuali movimenti e
accorpamenti tra scuole aspettiamo che si pronunci l’amministrazione comunale».
La Confsal sulla legge di stabilità. Dichiarazioni di
Nigi su Radio 1 L’Economia prima di tutto
Nella rubrica L'economia prima di tutto, curata da Roberto Pippan, del
4/11/2013, su Rai Radio1, dopo il
, alle h. 7,48, è
andato in onda un servizio sulla legge di stabilità. Il Gr1 ha
chiesto dei commenti anche al Segretario Generale della
Confsal.
Tutta
l’intervista
è
ascoltabile
al
link
http://www.radio1.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentIte
m-931a7ab8-b66c-4fad-8a73-2f71fb2f5465.html
Riportiamo di seguito lo stralcio della suddetta rubrica:
La legge di stabilità: giovedì scadono i termini per la presentazione degli
emendamenti al Senato. Intanto il premier Enrico Letta stringe … mentre le critiche
non si fermano…
Parliamo della Confederazione dei Sindacati Autonomi, la Confsal, e la legge di
stabilità. “La legge di stabilità dovrebbe avere maggior coraggio nel ridurre il cuneo
fiscale” sostiene la Confsal; ascoltiamo il Segretario Generale, Marco Paolo Nigi:
Noi vogliamo una diminuzione forte della pressione fiscale per lavoratori e anche per
impresa; la scelta che fa la Finanziaria è una scelta sbagliata perché si va a
prendere dei soldi da altri lavoratori per poter pagare il cuneo fiscale. Noi da tempo
proponiamo di andare a fare una lotta vera, seria, serrata a tutto il sommerso. Tutta
l’evasione in un Paese come l’Italia, si stima di circa 100 mld e per colpire l’evasione
e il sommerso bisogna andare all’inizio della catena della distribuzione non alla fine.
Proprio sulla legge di stabilità noi vogliamo un taglio vero, grosso sul cuneo fiscale,
un grande coraggio.
Io le porto l’esempio del Giappone. Il Giappone ha un debito pubblico come il nostro,
forse di più; è un paese che si regge sull’esportazione, un paese che non va bene
economicamente. Cosa ha fatto? Ha levato quasi il 30% della pressione fiscale e
questo ha portato una crescita improvvisa del PIL, quindi vuol dire che la formula,
che quello che strozza l’aumento del PIL è proprio la pressione fiscale, questo
strangolamento delle tasse sul lavoro comprimendolo e uccidendolo.
Quotidiano
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Data
Pagina
Foglio
08-11-2013
8
1
www.ecostampa.it
Piano triennale
I nuovi insegnanti saranno per metà
vincitori di concorso e per il 50% precari
Assunti 69mila docenti
ma a finanze invariate
i
che si trasforma in fascia da o a
8 anni, garantendo l'invarianza stipendiale per i primi lO anni di servizio. E fatto salvo il diritto alla ricostruzione di carriera previsto per legge, per
cui i precari di lunghissimo corso potrebbero passare rapidamente alla fascia retributiva superiore (9-14 anni).
«È ancora troppo presto per
dire come sarà garantita l'invarianza finanziaria stavolt.a»
spiegano dal ministero, senza
però escludere del tutto che anche per il prossimo triennio si
ricorrerà - in accordo con i sindacati - al rinvio del pagamento degli scatti di anzianità.
SPOSTAMENTI PiÙ RAPIDI
Si riduce da cinque
a tre anni il periodo
di servizio-lascia passare
per il trasferimento
in un'altra sede
Per il sostegno agli alunni diversamente abili, il decreto ridetermina la dotazione orgaI)ica di diritto relativa ai docenti
di sostegno: saranno il 75%
nell'anno scolastico in corso, il
90% nell'anno 20J..4/2015 e arriveranno al 100% dal 2015/2016.
Sinora la legge prevedeva, invece, un organico pari al 70%
del numero dei posti di sostegno complessivamente attivati
nell'anno
scolastico
2006/2007. Tale previsione
erafortementeriduttivarispetto alle esigenze del territorio e
ha dato luogo a moltissime pronunce di condanna del ministero dell'Istruzione, da parte dei
vari tribunali amministrativi
regionali, che imponevano di
aumentare le ore di sostegno
in casi di handicap grave. Anche la Corte Costituzionale
era intervenuta, con la sentenza n. 80/20ÌO, dichiarando illegittime alcune disposizioni della legge 244/2007, che fissavano un limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di
sostegno ed escludevano la
possibilità di assumere insegnanti di sostegno in deroga.
Dal prossimo anno scolastico i docenti di sostegno saranno ripartiti equamente a livello regionale, in modo da determinare una situazione di
organico percentualmente
uguale nei territori.
Sempre in tema di assistenza agli alunni con disabilità, il
decreto scuola va incontro
all'esigenza di un uso più flessibile e razionale dei docenti
di sostegno, prevedendo l'unificazione delle quattro aree disciplinari delle attività di sostegno nella scuola secondaria di secondo grado e delle relative graduatorie.
Per tutti gli insegnanti assunti a tempo indeterminato il
provvedimento introduce una
novità rilevante: si riduce da
cinque a tre anni il periodo minimo di servizio dopo il quale è
possibile chiedere il trasferimento, l'assegnazione provvisoria o l'utilizzazione in un'altra provincia. Si tratta di una
misura utile per i tanti docenti
che, pur di ottenere una cattedra, hanno accettato di trasferirsi in un'altra città. Ma penalizzante per gli studenti in termini di continuità didattica.
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068391
Nicola Da Settimo
Francesca Milano
Nuovo piano triennale per
l'assunzione a tempo indeterminato di personale della scuola per gli anni 2014-2016. Il decreto Istruzione approvato definitivamente ieri dal Senato
(DI 104) riapre, dunque, la partita delle assunzioni nella scuola: saranno 16mi1a gli Ata, 42mila i nuovi insegnanti curricolari e 27mila gli insegnanti di sostegno che otterranno una cattedra nell'arco di un triennio.
Le assunzioni saranno suddivise equamente tra vincitori del
concorso vigente (quello del
2012 o quelli precedenti, dove
ancora vigenti) e i docenti precari inseriti in graduatoria a
esaurimento.
Il comma l dell'articolo 15,
però, prevede una specifica
sessione negoziale concernente interventi in materia
contrattuale per il personale
della scuola, che assicuri l'invarianza finanziaria. In pratica, come avvenuto per le assunzioni a decorrere dal 2011,
anche per questo triennio, per
conseguire l'obiettivo di una
così consistente immissione
in ruolo di personale, la legge
pone due vincoli:
1) il rispetto degli obiettivi
programmati dei saldi di finanza pubblica, per quanto concerne il piano triennale;
2) il rispetto del criterio diinvarianza finanziaria, in riferimento all'accordo da sottoscrivere presso l'Aran.
L'accordo sindacale del 2011
aveva ridefinito le posizioni stipendiali, abolendo la seconda
fascia da 3 a 8 anni e allungando la prima fascia (0-2 anni),
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Programma sperimentale
I Attività di fonnazione sul campo
I per allievi degli istituti tecnici e superiori
Istruzione
LE MISURE DELLA NUOVA LEGGE/l
08-11-2013
8
1
: Piano triennale
I I nuovi insegnanti saranno per metà
I vincitori di concorso e per il 50% precari
Si rafforza l'asse scuola-lavoro
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nSole9]{l
Quotidiano
Si scommette sull'Erasmus in azienda con un contratto di apprendistato
Eugenio Bruno
ROMA
TI decreto Carrozza prova a
gettare un ponte tra il mondo
dell'istruzione e quello del lavoro. Con un progetto fondato su
due pilastri: la valorizzazione
dell'apprendistato, sia per gli studenti delle superiori sia per quelli
delle università e degli Its, e il rafforzamento dell'orientamento,
tanto per gli alunni quanto per i
docenti. Ora toccherà ai vari
soggetti coinvolti dal provvedimento (ministeri, regioni,
scuole, atenei, aziende) passare dalla fase dell'ideazione a
RISCHIO BOOMERANG
Nella riorganizzazione
il ministero sta pensando
di cancellare
la direzione generale
per l'istruzione tecnica
Gli strumenti
fORMAZIONE IN AZIENDA
Numero Ì11a~lllmo ditfedfti .
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forFl;latMtlruipptf~l1no
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ESPERIENZA DI LAVORO
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ORIENTAMENTO
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Risorse (ineu rQ) stal1ZliltedalDl
perpt:Stenllarè l'onentamènto.
degli studentidéll'l.Iltimo.anrio
deU~scuo{esecondarl~'dfJlliFl;lo
grado·ì;l'queIUdèllequarteie
'quinte ~upetiori
dall'Ue nel biennio 2°4-2015 che farà da cornice alle iniziative
appena citate per il rafforzamento dell'apprendistato.
Sempre in raccordo con «Garanzia giovani» andranno poi organizzate le iniziative di rafforzamento dell'orientamento, a cui il
decreto Carrozza dedica un intero articolo (l'8). Con annesso
starlZiamento di 6,6 milioni di euro (1,6 per il 2013 e 5 per il 204)
per potenziare da subito l'orientamento degli studenti della scuola
secondaria di primo e di secondo
grado. La novità principale è che
si comincerà orientare gli studenti già all'ultimo anno delle medie,
oltre che negli ultimi due delle superiori (oggi invece questa attività viene svolta solo al quinto anno, ndr). Un ruolo di primo piano
lo svolgeranno gli insegnanti impegnati nelle attività di alternanza scuola-lavoro che riceveranno una formazione ad hoc, anche
in azienda per effetto di un cambiamento all'articolo 16 introdotto alla Camera.
Fin qui le buone notizie. Ma
all'orizzonte ce anche n'è una cattiva. Che, se confermata, rischia
di indebolire le scuole più direttamente collegate al mondo de11avoro: gli istituti tecnici. Nell'ambito della riorganizzazione imposta dalla spending review, il Miur
starebbe pensando infatti di sopprimere la direzione generale
per «l'istruzione e formazione
tecnica superiore». Rispolverando così un'idea che era già venuta, più o meno un anno fa, al precedecessore della ministra Carrozza (Francesco Profumo) e che
era stata accantonata.
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068391
quella dell'esecuzione.
Approvando in via defInitiva il
DI 104 nella versione uscita da
Montecitorio la settimana scorsa, il Senato ha confermato tutte
le novità che sono state introdotte alla Camera durante il primo
passaggio parlamentare e a cui
questo giornale ha dato ampio
spazio (si veda «Il Sole 24 Ore»
dell'novembre).
A cominciare dall'introduzione, all'articolo 4, del cosiddetto
Erasmus in azienda. Da intendersi come la possibilità per le università (eccetto le telematiche) di stipulare convenzioni con imprese
o gruppi di imprese per faresvolgere agli studenti dei periodi di
fonnazione in azienda attraverso
la stipula di un contratto di apprendistato. Saranno le convenzioni a indicare i corsi di studio
coinvolti, le procedure di individuazione degli studenti inapprendistato e dei tutori, le modalità di
verifIca delle conoscenze acquisite e il numero di crediti fonnativi
riconoscibili a ciascuno studente
(fmo a un massimo di 60).
Un'analoga facoltà viene prevista, all'articolo 8-bis, per gli allievi degli Istituti tecnici superiori
(Its) e per gli studenti di quarta e
quinta superiore. Questi ultimi,
nel triennio 204-2016, parteciperanno a un progranuna di sperimentazione per lo svolgimento
(pure qui) di periodi di formazione in azienda utilizzando il contratto di apprendistato. Anche in
questo caso i soggetti interessati
saranno chiamati ad attivarsi. Ma
non basterà una convenzione: servirà afiche un decreto che rechi in
calce la fIrma di tre ministeri
(Istruzione, Lavoro ed Economia) che defmisca la tipologia delle imprese interessate, i loro requisiti, il contenuto delle convenzioni che devono essere concluse
tra le scuole e le imprese, i diritti
degli studenti coinvolti, il numero minimo delle ore di didattica
curriculare e i criteri per ilriconoscimento dei crediti formativi.
La speranza è che attraverso
questi strumenti si riesca a schiodare il Paese da quel misero 4°10 di
giovani che hanno un'esperienza
di lavoro e lo si aiuti quanto meno
ad avvicinarsi al 22% vantato dalla Germania. Un aiuto in più dovrebbe arrivare dal piano «Garanzia giovani» - per il quale l'Italia
riceverà 1,2 milioni di euro
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Istruzione
I
LE MISURE DELLA NUOVA LEGGEj2
I
Approvato ieri il DI scuola
La copertura per 470 milioni da aumenti
su birra, alcolici, registro e ipocatastali
I
08-11-2013
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1 /2
La prossima tappa
Il ministro Carrozza è al lavoro
per emanare i 30 provvedimenti attuativi
Fondi al «welfare» degli studenti
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Quotidiano
Oggi in Cdm nuova delega al Governo per varare i testi unici su scuola, università e ricerca
Claudio lucci
ROMA
AVANTI
UN
Stanziati cento milioni
in più all'anno per le borse
di studio nelle università
e altre risorse per i trasporti,
le reti wireless e gli e-book
Il piano di assunzioni di 69mila docenti coprirà il turn-over
previsto per i tre armi (2014-2016)
e i posti vacanti e disponibili in
ciascun armo. Le assunzioni si effettuerarmo alSO% pescando dalla graduatorie a esaurimento (dove stazionato circa 160mila docenti precari) e dai vincitori del
concorsone Profumo del 2011 e
delle selezioni precedenti (se ancora in vigore). Il provvedimento, infatti, non modifica il sistema
di reclutamento degli insegnanti
(nonostante questa sia una vera e
propria priorità per aprire la
scuola al merito e ai giovani).
Per la prima volta in Italia si inizia invece a parlare di "welfare
dello studente". È un primo passo. Con IS milioni di euro si fmanzierarmo borse per il trasporto
studentesco; altri IS milioni
(spendibili subito) serviranno
per la connettività wireless nelle
scuole, soprattutto superiori. Otto milioni (2,7 per il 2013 e S.3 per
il 2014) vengono stanziati per finanziare l'acquisto da parte delle scuole (anche in rete) di libri
di testo ed ebook da dare in comodato d'uso agli alunni in situazioni economiche disagiate. Si ripristina poi un'ora di geografia
generale ed economica al biennio iniziale degli istituti tecnici e
professionali; si amplia il divieto
di fumo a scuola; e si rafforza l'alternanza scuola-lavoro. A vantaggio degli studenti c'è pure la
norma che apre alla creazione o
al rinnovo dei laboratori scientifico-tecnologici che utilizzano
materiali innovativi. Sul bonus
maturità ha vinto una soluzione
di compromesso, viene cancellato, ma sono salvaguardati coloro
che in virtù del bonus si sarebbero potuti iscrivere ai corsi a numero chiuso (si potrarmo iscrivere in soprarmumero).
Sul fronte del personale
c'è davvero poco merito nella stabilizzazione di oltre
26mila docenti di sostegno
nei tre anni (assorbono ben
107 milioni dei470 complessivi). E ancor meno merito (e
con il rischio di creare nuovo
precariato) c'è nella trasformazione "a esaurimento" delle graduatorie dell'ultimo
concorso per presidi. Passeranno anni prima di poter
bandire nuove selezioni.
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068391
Per gli studenti universitari
ci sono 100 milioni annui in più,
dal 2014, per potenziare l'offerta
di borse di studio. Per gli alunni
delle scuole (e per le loro famiglie) libri, forse, meno cari conIa
possibilità di utilizzare testi nelle edizioni precedenti (purchè
conformi alle indicazioni nazionali) e maggiore "contaminazioI ne" con il mondo del lavoro (si
, valorizzano apprendistato, alternanza e attività di orientamento). Per il personale c'è un nuovo
piano triennale, 2014-2016, di immissioni in ruolo di 69mila docenti precari (di cui oltre 26mila
stabilizzazionisul sostegno) e di
16milaAta (il personale amministrativio ).
A prevederli è il decreto scuola (DII04)che l'Aula del Senato
ha convertito ieri in legge con ISO
sì, IS no e 61 astenuti. Ma per un
provvedimento arrivato ieri al
traguardo ce n'è uno che dovrebbe iniziare oggi il suo iter: in Consiglio dei ministri è atteso il ddl
con la delega al governo per emanare i testi unici in materia di
istruzione, università e ricerca
che servirarmo a semplificare le
normative e scigliere alcuni dei
nodi irrisorti del sistema (in primis turn over e finanziamento di
atenei ed enti). Soddisfazione
per il varo del DI è stata espressa
dal ministro, Maria Chiara Carrozza, che ha armunciato di essere già al lavoro per emanare velocemente i decreti attuativi (sono
circa una trentina, ha conteggia~
to la Dil Scuola); e di voler recuperare i 41 milioni per gli atenei
virtuosi cancellati dal provvedi-
mento nel corso dell'esame parlamentare (è già partito il pressing sul ministero dell'Economia). Mentre per la relatrice Stefania Giannini (Scelta Civica), è
importante aver messo sul piatto «un po' di risorse per la scuola,
cheèilfuturodelPaese,mamanca la visione strat.egica».
Il decreto Carrozza vale a regime circa 470 milioni di euro (una
notizia positiva dopo anni di tagli), che verrarmo, però, coperti
dagli aumenti delle accise su birra e prodotti alcolici e dal ritocco
sempre al rialzo delle imposte di
registro, ipotecaria e catastale.
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2/2
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Quotidiano
Le misure per l'istruzione
rw-
'filO
~
':::::."
•
~
BORSE DI STUDIO
INNOVAZIONE
ASSUNZIONI
I1fondo per le borse di studio
degli.studenti universitari
aumenta di 100 milioni dal
2014, eper gli anni successivi. Il
Miur dovrà inviarè agli studenti
iscritti agli ultimi due anni delle
superiori, per via telematica ed
entro marzo, un opuscolo con
felenco delle borse di studio e
dei criteri perotfenerle
Il di Carrozza stanzia 15 milioni
per la connettività wireless nelle
scuole, specie le superiori. In più
si invieranno fondi agli istituti
perl'acquisto di ebook(da dare
in comodato agli studenti più
bisognOSi). Da12014-2015 le
scuole potranno elaborare
materiale didattico digitale da
utilizzare come libri di testo
Scatta un nuovo piano triennale,
2014-2016, perimmetterein
ruolo 69 mila docenti (di cui
oltre 26mila sul sostegno) e
16milaAta. Le assunzioni
awerranno pescando per metà
dalle graduatorie a esaurimento
e per l'altra metà in base ai
concorsi precedenti (ancora in
vigore)
-
EFfICACA
EFFICAOA
EFfICACIA
MEDIA
MEDIA
~
~
BASSA
---
~~
APPRENDISTATO
ORIENTAMENTO
MERITO
Si rélffolla l'apprendistato alle
supenon, universit~ e Its. Si
aprea unasperimentazione
Iriennale. 2014-2016. di
fo~malionein azienda peri
ragazzi di quarta equinta
superiori. Analoghe .
co.nvenzioni potranno essere
firmate tra atMe! e imprese
per gli studenti universitari
Si antfcipa l'aUività.di
orientamento dei rag/izzi
all'ultimo anno delle medie,
oltre agli ultimi due ilnn!
delte superiori. Jnoltre si
prevedono periodi di
formazione 1.0 azienda per i
dotenti Cj)jnvolti nelle·
atti~tà di alternanza
sC!lola-lavoro
Resta confermato l'addio ai 41
milioni per gli atenei meritevoli:
Il Senato ha infatti approvato il
decreto Carrozza nella stessa
formulazione decisa alta
Camera la settimana scorsa.
~'unica buona notizia sul fronte
del merito resta la distribuzione
del7% del Ffo per gli enti di
ricerca su base premiale
EFFICACA
__
>UflCACA
EFFICACA
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. . . . BASSA
ALTA
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COBBIEBE DELLA SEBA
L'Iniziativa
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Q!Iagliariello
porta a scuola
lariforma
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Quotidiano
«La Costituzione va
trattata come un
oggetto caro, lasciato da
persone care. Ogni tanto
occorre una
manutenzione». Così ha
detto ieri, al Liceo
Augusto di Roma, il
ministro per le Riforme
Gaetano Quagliariello,
53 anni, agli studenti
dUrante l'iniziativa di
consultazione pUbblica
sulla revisioné della
carta «Partecipa a
scuola». (foto Mfstrùlli)
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Roma
Scuola, arriva l'ok del Senato
Assunzioni, interventi sulla spesa per i libri, stage in azienda per
gli studenti delle superiori e divieto di fumo anche nei cortili
delle scuole. Ieri è arrivato l'ok del Senato alla conversione in
legge del decreto 104 che prevede interventi per scuola,
università e ricerca stanziando a regime circa 450 milioni di euro.
<<Si inverte la rotta e si torna a investire su scuola, università e
ricerca», ha commentato il ministro dell1struzione, Maria Chiara
Carrozza TI decreto prevede 85 mila posti di lavoro tra insegnanti
e personale tecnico-amministrativo. Per gli studenti vengono
stanziati 15 milioni per favorire la mobilità e incrementare il
Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio.
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LA STAMPA
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Quotidiano
Verbania
Le scuole professionali del Vco sono senza soldi
Da questo mese stop agli stipendi dei dipendenti
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_
«La situazione è drammatica. Senza interventi di Stato e Regio
ne, dubito che le scuole professionali del Vco possano concludere l'an
no». Ad affermarlo è il presidente della Provincia del Vco, Massim<
Nobili. L'allarme riguarda Vco Formazione. «Ci hanno comunicat<
che probabilmente già da questo mese non ci saranno pagati gli sU
pendi» dice Alberto Collobiano, rappresentante sindacale scolastico
Peggio ancora ne Vco vanno altre agenzie come il Formont.
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C'è chi mira ai princìpi
e chi vuole raggiungerli
hi non sa
di dedicarsi all'infare, si ag: DI PIERLUIGI MAGNASCHI segnamento di una
grappa al
lingua (l'italiano) ai
princìpi ed è soddisfatto giovani che non la conoscono. Se essi
quando, gonfiando le gote, li ha enun- invece fossero inseriti in una classe
ciati e difesi. Costui (ma purtroppo normale, si troverebbero in uno stato
sono tanti) non si cura di verificare di disagio e di emarginazione perché,
se la sua sparata, puramente decla- della scuola, non conoscono l'utensile
matoria e autocompiaciuta, consenta di base, la lingua attraverso la quale
Q-i realizzare gli obiettivi che si pone. viene realizzato l'insegnamento che
E soddisfatto di aver declamato i peraltro è conosciuta alla perfezione
princìpi. Chi invece vuoI realizzare da altri loro compagni perché è la
i princìpi e cerca quindi di trovare loro lingua materna.
Gli insegnanti di questa clasle soluzioni, spesso non facili, per
tradurli in benefici concreti per gli se inoltre sono specializzati nel fare
altri; viene sbeffeggiato. La demo- apprendere l'italiano agli' stranieri.
nizzazione dei volonterosi viene poi E i ragazzi, una volta impratichitisi
esaltata con il sostenell'italiano, posso-
C
~~~fu~,
I
I
non avendo voglia di
pensare e vivendo di
slogan semplificatori
(i titoli), preferiscono
dar ragione ai «buoni» (anche se inconcludenti) anziché ai «volonterosi»
che non si accontentano delle enunciazioni.
Questa situazione si è ripresentata adesso a Bologna dove la
dirigenza della scuola media Besta
ha deciso di istituire una prima classe sperimentale, destinata ad accogliere ragazzi stranieri di diversa
nazionalità ed età, ma accomunati
dalla circostanza di non conoscere
l'Italiano. Nel modello sperimentale
della Besta, i docenti si propongono
~~area~
classe normale, anche prima della fine
dell'anno. Lo schema adottato quindi
è funzionale e non
burocratico. 10 scopo
infatti è di alleviare il disagio dei ragazzi,nondiaumentarlo.Ovviamente
il progetto è stato subito impallinato
con il termine «ghetto» in base al fatto
che esso annullerebbe «le potenzialità
dell'educazione tra pari». Che è l'esatto opposto di ciò che il progetto vuoI
realizzare. I dirigenti della Besta si
sono andati a cercare noie per il solo
obiettivo di evitare le discriminazioni,
realizzando così la vera uguaglianza
nei punti di partenza.
----©Riproduzione riservata _ _
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rio, invece, lase:mpli-
fieazion~ riguàrda,. tra
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Ri1'f)J;'lneitt~tiii~r la
seu()là '~"••'(ln.iv.,ridtà.
Sulreclutanumto dei'
.,dQèenti;sugli. stipendi,
mlttmt!ltèi!l1ìllè:' eobu." {
bi1ità.,degli· istituti".la '.
valatazlone d,elle at·
tività, la revisione dei
écJntributipubblii,t t,
infatti, attesa. pet il
consiglio dei minis
che si svolgerà oggi,
'r~~~n~1J.!iÒltl tè
s~P9 dj I~gg~ d~l
I
gli altri, il bilancio, la
valutazione e)'organizzazlone degli atenei, la
ricerca universitaria e,
anche in,. questo caso;
ill'eclutamento dei docenti. Tra gli ()biettivi
dièhiarati, qnindi, la
riduzione dei contrqlli
preventivi di legittiinità
e dei vincoli al reèluUlmento, oltrc'ltll'iìl.centivazione del ricorso ai
fin.anziamenti privati,
co,..lamluzione del nnmero dei ricercatorl.
I. .AJesst1;ndm, Biceiardi
collegato alla:leggè di
Stabilità, con il quale
.si ç~nf~risce almi·'··
sJti~$ lleU'lstfuZi .
Maria Chiara Ctil"ozza,
U;potere dll(lgife,tlU"e
attra~erso nnaserie di
deçretidelegati. , ,'. .. .
,n nOl'dinoatteSf) e aiJ··
bastanza ampio.,.La <Je';,.:'
leÌJa, infatti, ~()nlel''it
"vam capitoli deU'()rganbzfLzione scolastica
è Universitaria, .con
l'obiettivo dì coordi..
nare le ilisposizi()ni
vigenti con leinnova~
ziolti giunte .sul fronte giurisprudenziale e
normatfvo mandando,
così:, definitivamente .
.in soilitta. tutto quanto
ç'è di obsoleto.
Tra le materie f)ggetto
dellA delega sul fronte '
'SCOlasticf), è dasottoli·
neare, particollU"e,;il
sistema di redutaineb.
~
Rlj)rYktliiÙJ1k riseroata~ .
\
m
to.degtiln~egnanti,
cml. rlferhnentf)ançhe
al çors()-conco:fSO, che
dovrà bilanciare l'ingressO; di nuòvi profes- .
sori cobJeaspettattve '
. di stabilizzazioni dei ,
precaristorici,cousi~
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Scuola: testate nazionali
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derando anche che gli
organi colfegiali della '
scùola, dopo la $.ola
abrogàz.lone del C.npi
senza la costituzione
del nuovo consiglio,'
stanno rischiando di
bloccare l'at;tività ministeriale. Preyista,
poi, ·la eo~titnzio»e .di
reti di scuole orfre· ad
ulteriori novità sullo
statlls giuridico e il
trattamento eco»onìi.
co del personale scOlastico. Argomento;
quest'ultimo, as~ spio
nosopel' il'Rppoflicon
ilmond9 .9ind~cltle.
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Le novità in campo sanitario del di 104 convertito in legge al senato
Specializzazioni europee
Accesso alle scuole con graduatoria nazionale
ta la richiesta di uno sforzo in
Pagina a cura
DI BEATRICE MIGLIORINI
E BENEDETTA PACELLI
più: implementare i capitoli di
spesa per la formazione degli
specializzandi. Nel dettaglio,
la rappresentanza dei giovani
medici in formazione, chiede il
finanziamento dei contratti di
formazione specialistica di area
sanitaria e la restituzione di
pari dignità ai corsisti di medicina generale e agli specializzandi (non medici) del settore
sanitario."
S
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cuole di specializzazione
medica targate De sul
fronte della formazione e sulla qualità degli
standard. Mentre 3 mila medici manifestavano, ieri, davanti
a Montecitorio per chiedere il
finanziamento dei contratti di
formazione specialistica, il Se--©RiproduzùÌne riseroata ____
nato approvava in via definitiva e senza modifiche rispetto
al testo uscito dalla camera,
-t l§ i< U-~~~
il decreto 104/2013 (pacchetto
scuola, università e ricerca) .-_~= -~"i\~I~
che, al suo interno, prevede una
- -- ~~~
riorganizzazione delle scuole di
specializzazione di area medica. A partire dall'anno accademico 2013/2014 l'importo dei
contratti dei medici specializzandi sarà determinato a
cadenza triennale e l'ammissione alle scuole di specializzazione avverrà sulla base di
una graduatoria nazionale. Il
decreto prevede, inoltre, che i
periodi di formazione degli specializzandi dovranno svolgersi
nella sede della scuola e delle
aziende del Servizio sanitario
nazionale anche se l'iter non
porterà all'insediamento di un
rapporto lavorativo con il Ssn.
Il periodo della specializzazione viene, poi, uniformato agli
standard europei in base ad
un emendamento del Pd, che,
insieme all'esame con graduatoria nazionale di specialità già
previsto in un passaggio del'
provvedimento, garantisce una
vera riforma della formazione
medica italiana. La durata dei
corsi è stata, inoltre, ridotta nel
rispetto dei parametri delle direttive comunitarie per ciascu-'
na specialità. Gli anni dal III
al V arriveranno alla fine del
ciclo secondo l'ordinamento in
vigore, mentre, è stata prevista
una fase di transizione che permette di coinvolgere da subito
nel nuovo ordinamento anche
i primi due anni già attivati
dalle scuole. A conclusione della votazione del senato, grande è stata la soddisfazione da
parte dall'Associazione italiana
giovani medici (Sigm) mentre,
dalla Federspecializzandi,
dopo la soddisfazione è arrivadel
destinatario,
non
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• Stanziati, per ogni anno a partire dal 2014, 100 mln di euro per
il Fondo per le borse di studio degli studenti universitari a partire
dal 2014 e seguenti.
• Stanziati 100 mln di euro per il 2014 al fine di garantire agli
studenti capaci e meritevoli, ma privi di mezzi, il raggiungimento
dei più alti livelli di istruzione. I fondi saranno assegnati secondo
criteri stabiliti in autonomia dalle regioni.
• Stanziati 15 mln di euro, spendibUi subito, per la connettività
wireless nelle scuole secondarie.
• Il Miur, a partire dal 2014, invierà agli studenti iscritti agli ultimi
due anni delle secondarie di secondo grado, entro il mese di marzo
di ciascun anno, un opuscolo con l'elenco delle borse di studio e
dei criteri per ottenerle.
· Stanziati 3 mln di euro per il 2014 per premi destinati agli studenti
iscritti alle Istituzioni dell'Alta formazione artistica, musicale e
'coreutica.
We/fare
dello studente
• Ampliat6i1 divieto di fumo a scuola: viene esteso ancne alle aree
all'aperto. Vietato anche l'uso delfa sigaretta elettronica nei locali
chiusi delle scuole.
.
• I proventi derivanti dalla violazione. del divieto di fumare saranno
reinvestiti in attività formative di educazione alla salute.
• Sono previste .Iinee guida del minister9 per çlisincentivare in tutte
le !lcùole la somminlstrazione di ·Ilìnm'èntì~rbévandesconsigliati.
• Nelle gare d'appalto per l'affldam'ento ~ la gestione dei servizi
di refezione scolastica, si. dm/(à pr~e,pere tinI'! ,quota di prodotti
.agricoli e agroalimentari prbvenientidà sistemi di filiera. corta e
. '
biologica.
rutela,fle/{a saiute
a 'scuOla
Continuità
del servizio
scolastico
• I dirigenti scolastici saranno selezionati attraverso un corsoconcorso annuale di formazione della Scuola nazionale dell'amministrazione. Le graduatorie dell'ultimo concorso diventano a
esaurimento e dovranno essere esaurite prima di procedere a
una nuova selezione.
• Nelle regioni in cui i precedenti concorsi per dirigenti scplastici non
si sono ancora conclusi saranno assegnati incarichi temporanei
di presidenza a reggenti, assistiti da docenti incaricati.
• Definito un piano triennale di immissioni in ruolo del personale
docente, educativo e Ata per gli anni scolastici 2014/2016 (69
mila docenti e 16 mila Ata nel triennio).
• Prevista l'assunzione di 57 dirigenti tecnici per il sistema della
valutazione vincitori dell'ultimo concorso.
· Docenti inidonei per motivi di salute potranno essere utilizzati per!
la prevenzione della dispersione scolastica.
Edilizia
scolastica
• Per fa r fronte alle carenzestrutlurali delle scuole, per la costruzione
di nuovi edifici scolastici, per l'adeguamento o la costruzione di i
nuove palestre nelle scuole e edifici e residenze universitarie di I
proprietà degli enti locali, le regioni potranno contrarre mutui tren-!
tennali, a tassi agevolati, con la Banca euroPfila per gli investimenti, I
la Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa, la Cassad~positi e I
1
prestiti o con istituti bancari. Gli oneri di ammortamento saranno I
.,
a carico dello stato.
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I
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. _ _ _ _ _~. ___... _~,_~_. ___._... ___
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t----····-------T:-·p~;@~~~tlr;l~continuità del servizio scolastico agli alunni disabili'
Formazione
çJei {jocenti
.
si autorizza l'assunzione a tempo indeterminato di 26 mila docenti
di sostegno.
• Prevista l'unificazione delle quattro aree scientifiche dei docenti
di
per il futuro reclutamento.
• Stanziati 10 mln di euro per il 2014 per la formazione del personale scolastico: rafforiam~nto . . delle competenze digitali degli
insegnànU, formazione in materia di percorsi scuolaclavoro, potehziamentò della preparazione degli studenti nelle aree ad alto
rischio socio-educativo.
• Altri lO milioni nel 2014 serviranno per l'accesso gratuito del
persònale docente di ruolo e con contratto a termine nella scuola
nei musei statali e nei siti di interesse archeologico, storico e
.
~W*.
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Scuola: testate nazionali
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Docenti
di sostegno
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La baby squillo disse: mamma
non posso, devo fare i compiti
Paolo Graldi
ai cara, vai, ai compiti ci
penserai dopo. Il tempo per
quelli si trova». CosÌ una
madre alla figlia minorenne. E la figlia, 14 anni appena, che le
spiega che se dopo la scuola studia
poi non ce la fa ad andare là ... Ma la
madre insiste, per dirle: prima prostituisciti e poi penserai alla scuola,
appunto, ai compiti a casa. Una frase, poche parole, possono racchiudere un mondo, disvelare un universo, aprirsi ai nostri occhi come una
verità ch'era davanti a noi ma al tempo stesso inimmaginabile.
Continua a pago 20
Barocci e Pierucci a pag.16
«V
Il
che trascrive le telefonate, si dispiega
nei dettagli il rapporto tra madre e
Paolo Graldi
figlia. La madre che chiede alla figlia di
«passare a pagare un biglietto, 45
euro», forse per uno spettacolo, la figlia
segue dalla prima pagina
in un altro passaggio che dice alla
Come se qualcosa ci impedisse di
madre che «sto male oggi, non ci posso
riconoscerla: sì, un rifiuto e un atto di
andare» e la madre che la incalza
autodifesa insieme. E invece la
incoraggiandola a «muoversi» perché
trascrizione di un'intercettazione
«io sto a corto (di soldi, ndr), dobbiamo
telefonica ordinata dalla Procura di
recupera">.
Roma nell'ambito dell'inchiesta su un
In un altro passaggio la madre
giro di prostituzione minorile, ormai
riferisce di una telefonata della
nota come "Le Lolite dei Parioli", apre
professoressa: !'insegnante si lamenta
uno squarcio su un retro scena
delle troppe assenze, la madre per un
ripugnante, inaccettabile,
verso vorrebbe che la figlia fosse più
profondamente immorale: il ruolo di
puntuale ma dall'altra la spinge a
una madre che sospinge la figlia a
guadagnare, adesso si sa come. La
prostituirsi abdicando ai doveri
ragazza-bambina si scusa, piagnucola:,
scolastici che pure la ragazza rivendica guarda che sto male, veramente male,
e ai quali, anzi, si appella: «... mamma, ripete per poi affermare che a scuola lei
oggi non posso, devo fare i compiti».
ci vuole andare ma poi non ha più la
Lo scenario cambia d'improvviso,
forza di fare altro dopo i compiti che la
dunque. Non più la storia di due (due?) impegnano e la spossano. Incredibile:
spavalde ragazzine, a loro dire
«Quando torni a casa studi due ore, tre
ingenuamente più mature della loro età ore e poi vai. Studia la sera, io pure
e spasmodicamente vogliose di
studiavo la sera. Qual è il problema? Se
percorrere facili scorciatoie per
no fai una scelta, alterna i giorni.
mettere le mani sui simboli del
Organizzate'!», eccolo dispiegarsi il
successo: borse griffate, abiti firmati,
pensiero materno in tutta la sua
ricariche per cellulari fin che ne se
scelleratezza. Minaccia perfino di
vuole, sognando una piccola car da
ritirarla da scuola e la ragazza
guidare con il patentino. Peggio:
risponde: «Ma mamma, non puoi, mica
puntuale spunta anche la cocaina.
ho sedici anni, io». Terribile.
Molte dosi, uso frequente, già
Il dialogo madre e figlia, quasi tutto
un'abitudine mentre si profila la
in un italiano molto, molto tagliato con
dipendenza.
il romanesco (ed anche qui possiamo
Più avanti, nel verbale della Procura trarre qualche altro elemento di
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valutazione) offre altri spaccati nei
quali è evidente che la ragazza viene
considerata il limone d'oro da
spremere senza troppi scrupoli. Per
fortuna, almeno finora, siamo qui al
caso limite, certo davvero al limite, anzi
senza limite. La storia delle Lolite
dilaga anche altrove: ce l'avevamo sotto
gli occhi ma non la vedevamo, forse
non volevamo vederla.
A Milano un istituto che si occupa del
recupero psicologico di giovani
"deragliati" racconta le vicende delle
"ragazze doccia" che fanno sesso a
scuola, nei bagni, con i compagni
previo accordo in classe, via sms. Sesso
contro regali, meglio se condito con
qualche biglietto contante. Gli esperti
lanciano l'allarme: attenti, il fenomeno
è diffuso, la disinvoltura di certi
approcci devono preoccupare. Da altre
parti giungono segnalazioni simili. Si
sa di giovanissime che si mantengono
pianificando incontri con adulti,
pescati sul web, intercettati nei giri
vorticosi di incontri facili che
cominciano con il «vediamoci per un
aperitivo» e finiscono nelle alcove.
Sì, gli adulti. Se la famiglia non
osserva, si distrae, non vede, non
capisce o peggio diventa complice per
bieca e miseranda convenienza, il ruolo
degli adulti che adescano, sfruttano,
gestiscono, riducono in una forma di
schiavitù senza catene queste ragazze,
quel ruolo ricopre responsabilità assai
gravi. Si pesca tra ragazzine appena
non
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La baby squillo disse: mamma non posso, devo fare i compiti
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fuori palI 'adolescenza, prede di quella
fase della ribellione dalle famiglie che
induce una gran voglia di indipendenza
e si nutre di una conflittualità che alza
alte mura tra genitori e figli. Si spezza
un legame emozionale che spinge
l'adolescente a cercare senza
calcolarne i rischi strade "esterne" che
sembrano offrire l'ebbrezza della
libertà, dei soldi facili, della ricchezza
esibita e conquistata soltanto buttando
alle ortiche le inibizioni.
Si sentono adulte e padrone del
mondo anche se poi, davanti a una
madre assetata di "sordi", leggi soldi,
(<<Dobbiamo recupera', capito?»),
perdono le forze, stanno male,
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s'accasciano. Ma non su un letto,
stavolta: sul pavimento o su un tavolo
con i libri chiusi. E meno male che
qualche insegnante ha lo sguardo
lungo e lucido: chiama a casa e vuole
sapere perché tante assenze. «Se non
viene a scuola, signora, sua figlia, dove
va?».
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Classi pollaio e sgravi fiscali
tra i nodi ancora da risolvere
ATTESE
Il GOVERNO DOVRÀ
DARE RISPOSTE ANCHE
SUL RECLUTAMENTO
DEI RICERCATORI
PENSIONI ESCATTI,
DOCENTI DElUSI
nessuno spazio. Dovrebbero ricevere però 220 milioni di euro con
la legge di stabilità.
Attese deluse anche per i docenti di Quota 96 (età anagrafica
più contributiva). Circa quattromila avrebbero avuto diritto alla
pensione se non fossero stati bloccati dalla riforma Fornero. Un ordine del giorno a loro favore impegna il Governo. Sempre che, prima, non si esprima la Cassazione
il cui giudizio è atteso per metà
novembre. E sempre i docenti speravano nel recupero degli scatti di
anzianità, bloccati dal 2008, e la
monetizzazione delle ferie dei
supplenti. Irrisolta anche la questione dei docenti inidonei.
Parla di un primo passo importante Maria Chiara Carrozza:
«Ora occorre portare avanti il lavoro avviato». Per questo ha àttivato una mail per raccogliere suggerimenti
e
segnai azioni
([email protected]) per i
provvedimenti da adottare nel futuro.
Alessia Campione
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ROM AUn giudizio positivo. A parte
la Lega nord che lo definisce «confuso, povero di argomenti, con pochi fondi e con coperture discutibili», il decreto Carrozza con il via
libera del Senato è stato promosso, sia pure con qualche riserva.
Un decreto che segna una svolta
con circa 450 milioni di euro di finanziamenti in totale che dovrebbero arrivare dall'aumento delle
accise su birra e alcolici. Non tantissimi ma comunque un primo
passo importante se si considera
che la scuola in questi ultimi anni,
a partire dal triennio Gelmini-Tremonti, si è vista tagliare quasi 8
miliardi di euro.
Molti i fronti su cui il decreto, ora
legge, va a intervenire. Ma diversi
anche i nodi che non sono stati
sciolti. Come i 41 milioni di euro
per le università più virtuose.
Queste risorse dovrebbero arrivare con un provvedimento a parte.
Ma per ora i rettori dovranno farne a meno. C'è attesa anche per le
risorse aggiuntive per le borse di
studio per gli studenti. Quaranta
milioni di euro dovrebbero essere
stanziati dalla legge di stabilità.
Classi pollaio, agevolazioni fiscali
per le famiglie meno abbienti, reclutamento dei ricercatori. Su
questi punti il Governo dovrà dare risposte, visti i diversi ordini
del giorno accolti in Senato: i tempi stretti non hanno permesso di
farli passare con emendamenti in
quanto, altrimenti, il decreto sarebbe dovuto tornare alla Camera.
Restano al palo le scuole paritarie. Anche loro alle prese con i pesanti tagli di questi ultimi anni.
Per loro, ne] decreto Carrozza,
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La novità
Entro il 31 marzo un opuscolo ai liceali
iscritti agli ultimi due anni di
corso delle scuole superiori.
L'opuscolo, che sarà
probabilmente mandato via
Internet, dovrà arrivare entro
il prossimo 31 marzo 2014.
Spiegherà quali borse di studio
saranno disponibili e tutti i
criteri e le modalità per
ottenerle, nonché gli indirizzi
web di tutti gli organismi
regionali per il diritto allo
studio.
A.Pad.
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Il diritto allo studio è uno dei
temi più cari al ministro. Nel
decreto Istruzione il Fondo per
le borse di studio agli studenti
universitari ha ottenuto 100
milioni in più, e Maria Chiara
Carrozza spera di poter
aggiungere anche qualche cosa
in più attraverso la legge di
stabilità. Già nel corso di
quest'anno scolastico, affinché
i ragazzi siano informati, il
Ministero dell'Istruzione si
impegna a mandare un
opuscolo a tutti gli studenti
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Per i grillini
il wi-fi all'asilo
è inutile
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Roma «Laretewirelessnelle
scuole dell'infanzia potrebbe servire soltanto alle maestre a leggere il giornale».
Una battuta sgradevole che
però nella sua banalità reazionaria concentra le caratteristichenegative delmovimento cui appartiene chi
l'ha pronunciata: demagogia, intolleranza, pregiudizio. Al Senato si discuteva
del wi- fi per le scuole e sefosseil caso di allargarlo alle paritarie. Il senatore Fabrizio
Bocchino, M5stelle, è intervenutoperbocciarel'ideadi
estendere il servizio alle
scuole paritarie perchè
"non statali", nonostante
sia opinione condivisa che
la funzione svolta da questi
istituti sia "pubblica". Ma
questo è il minimo. Bocchino ha poi esternato il suo
pensiero sulle maestre delle
materne che intanto conferma il disprezzo dei grillini
per lastampa visto che lalettura dei giornali viene liquidata come una perdita di
tempo. Grazie. Ma quello
che colpisce di più è l'ignoranza nel senso proprio di
ignorare l'orientamento della didattica in tutti i paesi
avanzati dove il web ed internet sono il pane quotidiano
per preparare le lezioni,
scambiare informazioni su
progetti e programmi tra
professori e reti di scuole. E
tutto questo non serve alla
scuola d'infanzia? E i grillini
sono il nuovo? Aiuto.
FA
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il Giornale
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Sì DI PALAZZO MADAMA Con 150 voti favorevoli
Scuola, un altro decreto senza merito
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Varata la norma sull'istruzione: debole su ricerca emeritocrazia. Efinanziata solo se aumenta il consumo di alcol
che ha stigmatizzato l'eccessivo rinvio della definizione di
molte norme ai provvedimenti
attuativi, difficile dunquevalutarne l'efficacia. Censurata soprattutto la scelta di trovare
qualche euro in più per l'istruzione attraverso l'aumento delle accise sugli alcolici. Insomma un invito agli italiani a bere
di più per avere più istruzione.
Niente sigarette però perché il
dI contiene il divieto assoluto di
fumo nelle scuole anche negli
spazi aperti. Vietate pure le sigarette elettroniche ma negli spazichiusi.
Il punto deboledellacoperturafinanziariaè stato evidenziato dal senatore del Pdl, Riccardo Mazzoni. «Siamo contrari al
meccanismo dell' aumento delle accise -dice Mazzoni, che 01tre tutto deprime i consumi e
colpisce l'impresa. Non solo.
Su circa 400 milioni complessivi di finanziamento 107 vanno
alla stabilizzazione dei precari
e oltre tutto sono stati tagliati
fondi destinati alla ricerca.
Avremmo preferito unaripartizionepiù equa che premiasse il
Francesca Angeli
Roma IlMerito? Ancoraunavolta accantonato. La Ricerca? Penalizzata. La copertura finanziaria? Si basa sulla speranza
che nonostante l'aumento dei
costi si consumino più birra ed
alcolici. L'aula di Palazzo Madamaierihalicenziato obtorto collo il dlistruzione con 150votifavorevoli da parte della maggioranza (Pd, Pdl, Scelta Civica),
15 voti contrari della Lega Nord
e 61 astenuti tra M5stelle e Sei.
Nonostante il decreto sembrasse non convincere pienamente nessuna forza politica è
passato di «necessità» e senza
modificheperevitarechedecadesse. In quasi tutti gli interventi i senatori hanno lamentato
l'impossibilitàdiapporremodificheintempicosìristretti, puntando il dito contro la Camera
che ha trattenuto il provvedimento troppo a lungo. Critiche
sul metodo ma anche nel merito sono arrivate dalla stessarelatrice del provvedimento, Stefania Giannini di Scelta Civica,
Ritorna
bonus maturità
Abolito mentre itestdi ingressoall'Universitàeranogià partiti èstatoripristinato per gli esclusi di
quest'anno.
2
Trovati i fondi
con nuove tasse
Criticata la copertura finanziaria che deriverà
dall'aumento delle accise su birra e alcolici e
dunque è anche incerta
3
Atenei virtuosi
niente premi
«5vaniti»41 milioni destinati alle Università che
avevanoottenutoigiudizi migliori da parte dell'Agenzia di valutazione
in comodato d'uso agli alunni
provenienti da famiglie in difficoltà economiche. Per contrastare l'abbandono scolastico si
stanziano altri 15 milioni per attività di didattica integrativa e
prolungamento dell' orario per
gli studenti che faticano a mantenere il passo con gli altri. Si
punta a potenziare l'orientamento per gli alunni delle medie e delle superiori con 6,6 milioni di euro. Altri 13,2 milioni
vanno al potenziamento dell'insegnamento della geografia
e della geografia economica.
Previsto anche l'accesso gratuito ai musei per i docenti e uno
stanziamento di3 milioni dieuro per finanziare progetti nei
museieneisitidiinteressestorico-artistico.
Via libera alla definizione di
unpianotriennalediimmissioniinruolodelpersonaledocenteenonperil2014/2016: 69.000
docenti e 16.000Ata.Autorizzatal' assunzionedi26.000 docenti di sostegno a tempo indeterminato. Fondi in arrivo infine
per l'edilizia scolastica (circa
600 milioni in due anni) e mutui trentennali a tassi agevolati
per gli investimenti.
4
Graduatorie
dirigenti
Ancora un cambiamento
perlegraduatoriedi meritodel concorso dirigenti scolastici che diventano ad esaurimento.
-
IU77A7rnnN
Assunti 69.000 prof
E divieto di fumo anche
nei cortili degli istituti
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1
merito». E invece proprio i fondi per il merito destinati alle
Università virtuose, 41 miliardi, non sono stati assegnati. Ma
alloraache cosaè servito il lavoro dell' Agenzianazionale di valutazioneuniversitaria?Mazzoni sottolinea l'importanza di
aver ripristinato il bonus maturità per gli esclusi di quest'anno. «Non si cambiano le regole
a corsa iniziata come aveva fatto il governo», conclude.
Nonostante le tante perplessità il ministro dell'Istruzione,
Maria Chiara Carrozza assicura che il dI rappresenta un'inversione di tendenza grazie aifinanziamenti destinati al Welfare dello studenti. Ci sono 100
milioni di euro per le borse di
studio degli universitari dal
2014 e si tratta di uno stanziamento consolidato; 15 milioni
di euro per il wireless nelle secondarie; altri 15 per sostenere
le spese di trasporto peridisabili; 3 milioni peri premi destinati
aglistudentidellescuolediAlta
formazione artistica, musicale
e coreutica. E ancora 8 milioni
in due anni per l'acquisto di testi da parte delle scuole da dare
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Scuola, si torna ainvestire
È!eggeildecreto (ZJistruzioneriparteJ~· misureper450milioni
DA MILANO ENRICO LENZI
na scuola «che torna ad investire». La
sintesi che il ministro dell'Istruzione,
Maria Chiara Carrozza, fa dopo la conversione in legge del decreto scuola varato lo
scorso settembre, punta sul dato più evidente del provvedimento diventato legge dopo il
voto del Senato (150 sì dalla maggioranza, 15
no dalla Lega e 61 astenuti da SeI e M5S). Infatti il governo nella legge sceglie la strada dell'investimento (450 milioni a regime), dopo
molti anni di tagli, anche se mancano alcuni
punti critici nel complesso della legge, come
la totale assenza di ogni riferimento al sistema scolastico nazionale inclusivo delle paritarie o il passaggio sulla formazione dei docenti circa le questioni del gender.
Gli investimenti. Dal 2014 il fondo perle borse di studio è incrementato di 100 milioni di
euro, mentre altri 15 vengono stanziati per gli
studenti capaci e meritevoli ma privi di mezzi economici. Tre i milioni per gli studenti del
settore artistico e musicale. Nel prossimo biennio arriveranno anche 8 milioni per le scuole
che vorranno comprare libri di testo da dare
in comodato d'uso. Nuovi fondi anche per l'orientamento scolastico (6,6 milioni in due anni) e ben 15 milioni nella lotta alla dispersione scolastica, con un rafforzamento della di-
U
dattica.
Assunzioni. In arrivo nel prossimo triennio
l'assunzione di 16mila unità nel personale tecnico-amministrativo e l'immissione in ruolo
di 69mila docenti, a cui si aggiungeranno oltre 26mila docenti di sostegno. Si investirà anche sulla formazione dei docenti con un piano per il 2014 di lO milioni di euro, e altrettanti
per permettere loro di visitare musei e siti di
interesse storico e culturale.
Università e ricerca. La legge
prevede la possibilità di detrarre fiscalmente il 19% delle donazioni fatte agli atenei
e la valorizzazione del merito nell' erogazione della quota premiale del Fondo di finanziamento degli enti di ricerca. Possibili 200 assunzioni di personale all'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Le reazioni. «Aprire subito il confronto» è la richiesta delle sigle sindacali, anche se non
mancano perplessità su alcuni passaggi, «che
richiedono ben 32 provvedimento attuativi»
commenta la Uil-scuola. Dura la Gilda: «Parlamento sordo alle richieste di modifiche».
Critica anche la Disal presidi che parla di «nobili attese "disattese"».
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Dal 20 14 il fondo per le borse di
068391
studio sarà incrementato di
100 milioni di euro. Sono
ingiustamente escluse, però, le
paritarie. Resta il nodo gender
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rUnità
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LUCIANA CIMINO
ROMA
«Sono orgogliosa». La ministra
all'Istruzione pubblica, Maria Chiara Carrozza ha seguito in Aula, a
Palazzo Madama, l'approvazione
del dI L'istruzione n"parte. Il decreto
è passato in via definitiva al Senato, senza modifiche, con 150 si, 15
no e 61 astenuti. Carrozza nei mesi
scorsi aveva parlato di necessario
cambio di passo, ora ribadisce:
«Dopo anni di sacrifici, di tagli alla
cieca, come ci ha ricordato anche il
presidente della Repubblica, questo decreto restituisce finalmente
risorse e centralità all'istruzione».
La ministra è consapevole che il
provvedimento (che stanzia 470
milioni a fronte di tagli, negli ultimi anni, pari a circa 8 miliardi e
mezzo di euro) pur importante
non è risolutivo per invertire il declino dell'istruzione pubblica e annuncia: «Ora occorre portare a termine il lavoro avviato con questo
primo importante passo avanti,
per arrivare ad una vera riforma
del nostro sistema, che porti definitivamente l'istruzione, l'università
e la ricerca al centro della risposta
alla crisi che il nostro Paese sta attraversando».
La legge prevede un nuovo piano triennale, 2014-2016, di assunzione per 69mila docenti, di cui circa 27mila di sostegno), e per 16mila Ata (personale tecnico amministrativo). Il testo prevede l'abrogazione della normativa del 2012 che
destinava a mansione amministrative i docenti inidonei per motivi di
salute, impedendo l'assunzione di
Ata. Centrale poi la parte sul welfare per gli studenti: 100 milioni in
più sul Fondo borse di studio per
universitari più 15 assegnati in autonomia dalle Regioni e destinati
alle spese di trasporto, con particolare riferimento ai disabili. Altrettanti fondi per la connettività wireless nelle scuole secondarie, 5 milioni in due anni invece per la lotta
alla dispersione scolastica attraverso un Programma di didattica integrativa. 6,6 milioni invece per poRitaglio
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tenziare da subito l'orientamento
degli studenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado con
l'avvio, in via sperimentale, di stage in azienda. Potenziamento
dell'offerta formativa: 13,2 milioni
(3,3 per il 2014 e 9,9 per il 2015)
per potenziare l'insegnamento della geografia generale ed economica. Un'ora in piu' negli istituti tecnici e professionali al biennio iniziale. Prevista, poi, l'acquisizione
dei primi elementi della lingua inglese già nella scuola dell'infanzia.
Tre milioni serviranno a finanziare progetti didattici nei musei,
nei siti di interesse storico, culturale e archeologico o nelle istituzioni
culturali e scientifiche. Come annunciato sono saltati invece i 41 milioni per gli atenei virtuosi. «Non
erano previsti in questo provvedimento - ha commentato la Ministra - ma il ministero dell'Economia mi ha dato segnali che sta lavorando per recuperarli».
I decreti attuativi della legge sono già pronti, ora rimane aperta la
questione della ricerca e dell'università. «Al Senato ho preso un impegno: mettere un punto definitivo al modello di finanziamento degli atenei e al tema del turnover.
Lavorerò fino all'ultimo minuto
contro ogni blocco del turnover alla Ricerca e per stabilire cosa è una
università virtuosa. È ora che venga messo a punto un Testo unico
su questo tema per discutere del futuro dell'Università».
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Scuola, fondi
e più professori
ndecreto
Carrozza
diventa legge
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C!),~I
:IL GJ:ORNO
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Sesso nei bagni delle scuole
«Le liceali si vendono per noia»
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MilalW, il centro pediatrico: vestiti e neanche telefoniche alle 14enni
per l'uso di droghe».
Si conoscevano tra loro?
«Non tutte. Non erano organizzate».
Giulia Bonezzi
MILANO
IL MENÙ con le prestazioni, l'sms
per darsi appuntamento in bagno,
gli studenti minorenni se li scambiavano sul cellulare quando gli smartphone alle superiori erano ancora
una mezza rarità. Siamo a Milano,
tra il 2008 e il 2009. Non in una scuola ma in più d'una, del centro. Ragazzine di 14, 15, 16 anni offrono sesso
ai compagni in cambio di regali. Otto ne ha intercettate, al Fatebenefratelli, il centro sui problemi dell'adolescenza diretto dal primario di Pediatria Luca Bernardo. Storie diverse,
precisa, da quella dei Parioli: là un lavoro, e adulti, clienti e sfruttatori,
che commettono reati. Qua una cosa
tra adolescenti, minorenne chi vende e chi paga, neanche in soldi ma in
vestiti e ricariche del telefonino. Un
fenomeno. «Ma non si può escludere
che possa sfociare in vera prostituzione con adulti». E non c'è motivo di
ritenere che si limiti a quelle otto, né
alle alienate metropoli del centronord.
,Come l'avete scoperto?
«E emerso durante i colloqui. Nessuna di loro era arrivata da noi per questo motivo. Chi per il bullismo, chi
Perché si comportavano cosi?
«Per noia, per rabbia, bisogno d'indipendenza, di sentirsi grandi. Perché
non davano nessun valore al proprio
corpo. Non pensavano di fare niente
di male».
MENÙ
I compagni compilavano
una 'lista della spesa'
per ogni prestazione
«Per mera deduzione scientifica. Come non si può pensare che le baby
squillo siano solo le due di Roma. Secondo una ricerca su 13mila studenti
delle superiori nei Paesi del Nord si
prostituisce 1'1% delle ragazze, e
1'1,5% dei maschi. Ora vogliamo indagare: le nostre psicologhe vanno a
cercare nei siti dove si offrono per
prestazioni ragazze che potrebbero
essere minorenni, per agganciarle
e portarle negli ambulatori. Non è
facile, specie adesso, ma non è impossibile».
I coetanei non le giudicavano?
«No. E andavano solo con minorenni, abbiamo indagato a fondo».
Che percorso hanno affronta-
to?
«Terapie individuali, con lo psicologo e coinvolgendo le famiglie. Le abbiamo seguite per due-tre anni, aiutandole a capire che tutte hanno un
talento da coltivare, e il loro corpo ce
l'ha, un valore».
Le famiglie?
Cosa fanno oggi le ragazzine di Milano?
«Di quelle che si dicono 'bene', o 'per
bene'. Ignare prima, disperate poi.
Ma i segnali si possono cogliere: soldi in tasca, vestiti costosi. Anche nel
caso della droga o dell'alcol sorprende come alcuni genitori accettino
con indifferenza una cultura 'anormale'».
Non saranno state solo oItove-
«Sono maggiorenni: qualcuna fa
l'Università, altre lavorano. Una
passa ancora, ad aggiornarci su come stia riuscendo in un percorso
che la porterà ad affermarsi per la sua
testa. Del passato non ama parlare, dice solo che nella sua mente sa che
quella cosa c'è. Sa di aver perso qualche anno. Come avere una cicatrice».
ro?
11M/lA
500
MINORENNI
VITTIME
DENUNCE
Quota di prostituzione
minorile sul totale
Minori fatti prostituire
dopo averli «comprati»
In media ogni anno
le ragazze denunciate
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il manifesto
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ISTRUZIONE
Contro l'ideologia meritocratica
l "pacchetto scuola» è arrivato.
Cosa c'è dentro? Di tutto, di più.
Ma di tutto c'è poco, pochissimo. Anche se il Natale si awicina,
non si può proprio dire che si tratti
di un pacco regalo. Immaginate che
quello che è successo dal 2008 a oggi, alla scuola pubblica italiana, sia il
suo affondamento in mare aperto.
Ecco, ora possiamo dire che si cerca
di correre ai ripari. Se non di invertire la rotta, di mettere almeno in salvo i milioni di piccoli passeggeri: gli
studenti. Ma i soldi sono pochi, pochissimi. E allora lo si fa col famoso
cucchiaino da tè. Si cerca di aumentare un poco il fondo dissestato per
le borse di studio degli studenti universitari. Si ridà qualche briciola agli
studenti meritevoli ma privi di mezzi. Si dà un'incipriata di tecnologia
finanziando un pochino di libri di testo e di e-book da dare in comodato
d'uso agli alunni in situazioni economiche disagiate. Si cerca di mettere
la connettività wirless in alcune secondarie. Si mette un'ora in più di
geografia in qualche scuola. Si annuncia !'immissione in ruolo di 69
docenti e di I 6milaAta entro il 2016.
Si assumono 200 ricercatori, tecnici
e personale di supporto alla ricerca
per le attività di protezione civile, di
sorveglianza sismica e vulcanica.
Insomma, rispetto al saccheggio
alla scuola degli anni precedenti, c'è
il timido tentativo di prendere atto
dello sfacelo in atto e di coprire le vergogne più evidenti. C'è il tentativo di
non razziare con tagli lineari ma di
ragionare su come si possono dare i
pochi soldi che ci sono. Ma i soldi so-
un riscatto, come la storia dell'ascesa politica e della permanenza al ,$0verno dell'Italia per oltre vent'anni
tere di regimi totalitari, come il fascino veramente troppo pochi. Briciole.
smo in Italia e il nazismo in Germa- , di Silvio Berlusconi ci insegnano.
I nostri governanti ci tengono a rimaC'è chi si chiede, incredulo, come
nia, si tende a sottovalutare il loro
nere tra i paesi europei che investosia stato possibile che tante, troppe
enorme consenso popolare che aveno meno su scuola, ricerca, fonnaziopersone - la maggioranza delle pervano. In alcuni riconoscerlo può crene. D'altra parte l'opinione pubblica
sone di un paese - abbiano sinceraare imbarazzo e incredulità. D'altra
non pare per nulla preoccupata.
mente creduto al fascismo, al naziparte è innegabile che, sopratutto
Il Corriere della Sera, per esemsmo, al comunismo, al berlusconinella loro fase nascente, fascismo e
pio, pare dispiaciuto solo perché il
smo. Risposta: facendosi abbindolanazismo e altre forme violente di tomerito, ancora una volta, dovrà atre dall'ideologia meritocratica, che
talitarismo, come il comunismo, abtendere. Come se si trattasse solo di
ha sempre grande presa sul singolo
biano avuto un successo straordinaun problema di merito. La verità è
individuo, specie se in uno stato di
rio dell'opinione pubblica. Uno dei
che l'ideologia rneritocratica è il moindigenza, ignoranza e frustrazione.
segreti di questo successo: la divisiodo più efficace per fascistizzare deL'ideologia meritocratica è da semne della società tra meritevoli e immocraticamente la nostra società. E
pre la via maestra per intraprendemeritevoli, che poi si è sempre rivelaproteggere, rassicurare, riverire le élire, in nome di un'ipotetica società
ta una società di
te economiche e pomigliore, le peggiori dittature.
litiche. Proprio in- Rispetto al saccheggio pochissimi meriIn nome della libertà individuale,
tevoli e tantissimi
scenando una gara
del merito alla pari,
degli anni passati il immeritevoli. E ci si autocondanna condannando a
immeritevoli a vita. La meritocrazia
ha condotto poi a
democratica, tra tutè l'esatta antitesi della democrazia!
ti i cittadini - sorvo- pacchetto scuola va in derive estreme
Il bluff della meritocrazia è ancor
lando allegramente controtendenza. Ma i che in alcuni ca'iÌ
più evidente analizzando un altro
hanno portato disul fatto che alla
soldi restano pochi rettamente al raz- aspetto: nonostante si parli di merigrande maggioranto ed eccellenza come il contrario di
zismo e allo stcrza di loro non sono
eredità, nepotismo e corruzione - e
minio. Non voglio dire che noi corgarantite pari opportunità, partono
comunque da essi indipendenti riamo questo rischio, ma solo che
fortemente svantaggiati - sono pertra i più meritevoli vi è una spiccata
l'ideologia meritocratica è sopravvisdenti già prima che !'ipotetica gara
tendenza ad accettare e a promuosuta, è ancora tra noi e oggi gode di
inizi, sono immeritevoli. Scrive Mauvere l'ereditarietà delle cariche. Coottima salute. E' un mostro che si agro Boarelli: "In fondo è questo il sucme si comporta infatti la nostra sogira ancora tra noi e dentro di noi.
co del ragionamento dei meritocraticietà che predica con sempre più inEd è ancora estremamente efficace
ci: la crescita economica come unisistenza l'illibatezza della meritocranel creare facile consenso nell'opico metro di giudizio (senza alcun inzia? Favorisce e incrementa dinastie
lùone pubblica, composta in magterrogativo sulle componenti immadi politici, giornalisti, sportivi esporgioranza di persone bisognose, ignoteriali di tale crescita e sulla necessitive, cantanti, attori, registi e intratranti, frustrate e, sopratt).ltto, assetatà di altri parametri di valutazione
tenitori di vario genere, crogiolandote di un facile riscatto sociale. Anzi:
del benessere sociale), e il premio
si nella pratica del nepotismo».
spesso così assetate di un facile rieconomico alla classe dirigente, ovInsomma, c'è una palese e sospetscatto sociale e così disperate da acvero ai depositari del merito». Spesta contraddizione tra il dire e il fare.
contentarsi anche solo del sogno di
so quando si parla dell'ascesa al poGiuseppe Calicetl
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IL~MA.TTINO
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Università, può iscriversi
chi aveva il bonus maturità
numero
Restano incerti i tempi
Arriva la riforma-quadro
dei fondi per gli atenei
m.e.
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Fino all'ultimo hanno tremato.
Ma adesso che il decreto è legge i
ragazzi che dopo la maturità
hanno partecipato alle prove
per iscriversi alle università a numero chiuso possono iscriversi
nell'Università prescelta sia se
hanno superato la prova senza il
bonus maturità (con la graduatoria già nota da settembre) sia se
!'idoneità arriva per merito del
bonus maturità. Sui tempi, però, c'è ancora incertezza. Il ministero segnala infatti che non tutti gli studenti hanno indicato il
proprio voto di maturità e questo impedisce di predisporre le
graduatorie. Il decreto convertito in legge prevede che lo studente possa scegliere se iscriversi
grazie al bonus quest' anno o
l'anno prossimo ed è evidente
che l'obiettivo è spalmare le richieste in due anni, visto che gli
iscritti andranno in soprannumero rispetto ai posti indicati dagli atenei. Una stima ufficiale
non c'è, ma dovrebbero essere
oltre 2.000 i ragazzi interessati
soltanto a medicina e, vistalanatura dei corsi di molti esami, tarati su gruppetti di dieci studenti,
si vuole evitare che il soprannumero crei un eccesso di affollamento. In pratica le nuove graduatorie arriveranno a dicembre e a quale punto molti studenti potrebbero decidere difarvalere l'opzione dal prossimo anno,
magari sostenendo esami che
danno crediti anche nella facol-
tà preferita.
Grazie al bonus maturità è anche possibile cambiare università e migliorare la sede, anche in
tale caso da subito oppure
dall'anno prossimo, purché nella nuova graduatoria lo studente
sia vincitore nell' ateneo della
sua prima scelta.
Il mondo dell'università, però, è in attesa di interventi che
non potevano trovare spazio nel
decreto scuola. Due i temi sI tappeto. Il primo riguardai 41 milioni di fondi premiali per gli atenei, spariti e che il ministro Carrozza sta cercando di recuperare con un braccio di ferro con il
ministero dell'Economia. Sono
fondi che andranno quasi tutti
al Nord (soltanto Salerno ha brillato nel Mezzogiorno) in base alla Vqr, la valutazione della qualità della ricerca effettuata dall' Anvur.
Il secondo è relativo ai cosiddetti" punti organico" , ovvero alla possibilità per le Università di
sostituirei docenti andati in pensione. Qui è stato applicato per il
2013 un meccanismo che danneggiain modo vistoso gli atenei
del Sud Italia perché lega il turnover agli incassi da tasse scolastiche, che a parità di studenti sono ovviamente inferiori nei territori dove i redditi sono più bassi,
per le diverse fasce Isee.
Il ministro Carrozza vorrebbe mettere a punto una vera e
propria riforma organica, una
sorta di testo unico, del finanziamento delle Università, da collegare alla legge di stabilità in modo che possa essere approvata
entro fine anno. Nei prossimi
giorni si vedrà se l'operazione è
fattibile.
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IIL SECOLO III
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IL DECRETO È LEGGE
SCUOLA, LE NOVITÀ
NON SONO
TUTTE DA BOCCIARE
ROBERTO FEDI
..............................................................................................................................................
COME si ~u?ldire, il pessimista è quello che vede la bottIglIa mezza vuota, mentre l'ottimista
la vede mezza piena. Cercando a tutti i costi di
essere ottimisti, osserviamo che il decreto
sc~ola, che è divenuto legge dopo l'approvazion~ m ~e~a~o, è una bottiglia mezza piena. OttimIsta e dI SICUro il presidente della Commissione cultura del senato, Andrea Marcucci (Pd).
SEGUE »S
IL DECRETO DI RIFORMA
LA SCUOLA CAMBIA
RIPARTIAMO
DALLE ASSUNZIONI
dalla prima pagina
scuole avessero tutte tanti bei
computer o tablet per gli studenti
(e se i docenti li sapessero usare
aggiungiamo). Si dà intanto la '
possibilità ai discenti di prendere
come libri di testo manuali di ediz~oni precedenti, si suppone usatI, purché rispondenti, non si sa
come, a certi requisiti.
Un po' di briciole saranno destinate alle scuole per acquisire
materiali da dare in comodato
gratuito ai cosiddetti meno abbienti (otto milioni in due anni:
d.i fat~o, n~ente): Resta imperternta, flgunamocl, la perla dei 2386
presidi che saranno assunti in
ru~lo, ~rasf~rm.ando una graduatone dI mento 111 graduatoria a
esaurimento, cosa che di fatto
sposterà i concorsi pubblici oltre
le calende greche. E infine, e non
poteva mancare, la super-perla
del politicamente corretto maledizione dei tempi che vivi;mo.
Ben lO milioni, quindi molto rispetto a quanto si è detto sopra,
andranno non per la formazione
e l'aggiornamento scientifico dei
docenti, ma - udite udite - per
puntare all'educazione «all'affettività, al rispetto delle diversità e
delle pari opportunità di genere e
al superamento degli stereotipi di
genere».
ROBERTO FEDI
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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«Il decreto andava approvato entro l'll novembre, pena la decadenza - puntualizza - Abbiamo
fatto una valutazione complessiva
del r~ovvedimento e il giudizio è
pOSItIVO, soprattutto perché il governo mette finalmente mano alle
condizioni pietose in cui versano i
nostri edifici scolastici». Il che è
cosa buona e giusta, si direbbe: sec?n~? s~ime ~essimistiche (queste
SI) pm dI meta degli edifici scolastici sono se non pericolanti quasi. Un miliardo sembra tant~ e
forse lo è vista la condizione generale dell'Italia: se si divide per il
numero delle scuole, diviene subito meno cospicuo.
Ci si era lamentati della scomparsa, per motivi tecnici, dei 41
milioni destinati alle università
cos.iddette vi:tuose. Il gruzzolo
(mIsero, parhamoci chiaro) rimane latitante, ma c'è un impegno a
recuperarlo: vedremo. Spunta
anche un fondo consolidato
quin?i non l.ir,nitato a quest~ legge, dI 100 mlhoni da destinare in
borse di studio per universitari a
partire dal 2014: ottima cosa, anche s.e va pl!r detto che gli studentI che SI sono iscritti quest'anno all'università, pur in calando
sono quasi 270mila. Ancora: 856
milioni sono stanziati per ristrutturare o costruire ex novo le
scuole del nostro Paese, e si spera
fortemente che non siano perduti
nelle solite furbizie italiche.
Veniamo alla bottiglia mezza
~ota. Dopo qualche piccola regaha alle scuole artistiche non statali, rimane il pasticcio del cosiddetto.bonus maturità. Si recupera~o 111 s~prannumero negli ateneI quegh studenti che non ne
avevano. usufruito per il ping
pong del decreti, con in più la
possibilità di potersi trasferire
d'un colpo da dove si erano iscritti a dove avrebbero voluto iscriversi, se avessero avuto il bonus
Qui ci prenderebbe la voglia di .
pessimismo (sarà mai possibile
una disposizione chiara e definitiva, in questo paese?), ma andiamo oltre.
Poteva mancare una norma
sull'informatica? Figuriamoci.
Ecco che la legge, respinta la richiesta di ridurre l'I va sui materiali di testo, che sarebbe stata
una cosa seria, ora stanzia 15 milioni per estendere la connettività wireless nelle scuole: che è una
decisione bellissima, se solo le
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lA GAZZEllA DELMEZZOGIORNO
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LA RIFORMA DAL SENATO LA CONVERSIONE IN LEGGE DEL Il DECRETO 1054. I NUOVI POSTI DI LAVORO SONO 85MILA. TRA DOCENTI EAMMINISTRATIVI
Scuola e ricerca, 450 milioni
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Da assunzione dei prof, all'inglese alle elementari, al divieto di fumo
I nuovi posti di lavoro che il decreto porta in dote
sono 85 mila (69mila destinati ai prof e 16mila riservati al personale tecnico-amministrativo). Le assunzioni saranno spalmate sul triennio 2014-2016,
tenendo conto "dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno". Tra i nuovi docenti ci saranno anche
26m ila inSeb'Ilanti di sostegno con una novità: l'unificazione delle quattro aree disciplinari delle attività di sostegno nelle superiori (area scientifica,
area umanistica, area psicomotoria ed area tecnica,
professionale e artistica). Per gli insegnanti arriva
anche un'altra importante novità: il periodo di servizio necessario per la richiesta di trasferimento in
un'altra provincia si riduce da cinque a tre anni.
Cambia inoltre la procedura per il reclutamento dei
dirigenti scolastici: d'ora in poi sarà effettuato attraverso un corso-concorso selettivo di formazione
bandito annualmente dalla Scuola nazionale dell'amministrazione.
Sul fronte degli studenti (e delle famiglie), il decreto oltre a stanziare 15 mln di euro per favorire la
mobilità dei ragazzi di medie e superiori e incrementare il Fondo integrativo statale per la conces-
sione di borse di studio agli studenti universitari (100
mln da ripartire tra le regioni), calmiera la spesa
delle famiglie per l'acquisto dei libri.
Un capitolo è dedicato all'orientamento degli studenti: si dispone l'invio da parte del ministero a tutti
gli studenti di un opuscolo informativo sulle borse di
studio universitarie e la creazione di un portale telematico attraverso il quale gli studenti dell'ultimo
biennio delle superiori potranno chiedere informazioni sugli interventi regionali per il diritto allo
studio. Attenzione anche alla salute a scuola. Il decreto varato oggi estende il divieto di fumo ai cortili
delle scuole e mette la bando la sigaretta elettronica
in classe. Negli istituti tecnici e professionali, il potenziamento dell'alternanza scuola lavoro, una maggiore durata dei permessi di soggiorno per motivi di
studio, l'insegnamento già dalla scuola dell'infanzia
dei primi elementi della lingua inglese.
Gli interventi messi sul tappeto sono coperti finanziariamente attraverso aumenti delle aliquote di
accisa relative a birra, prodotti alcolici intermedi,
alcol etilico e modifiche alle imposte di registro,
ipotecaria e catastale.
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ti ROMA_ Un pacchetto di assunzioni, il contenimento della spesa per i libri. stage in azienda per gli
studenti delle superiori, il divieto di fumo anche nei
cortili degli istituti scolastici. Dal Senato è arrivata la
conversione in legge del decreto 104 che prevede
interventi per scuola, università e ricerca stanziando
a regime circa 450 milioni di euro.
Un corposo provvedimento che propone anche una
soluzione-tampone per la spinosa questione del 'bonus maturita», mette in campo interventi per la lotta
alla dispersione scolastica (3,6 mln euro nel 2013 e Il,4
nel 2014) e per il rilancio di Accademie e conservatori
(3 mln per erogare «premi»).
Soddisfatta Maria Chiara Carrozza. «E' un provvedimento importante, offre segnali importanti per
tanti mondi. Si inverte la rotta e si torna a investire su
scuola, università e ricerca» ha commentato dopo il
varo della legge il ministro dell'Istruzione. Abbiamo
preparato i decreti attuativi di questo provvedimento
e siamo ben consapevoli che non ci si deve fermare
alla norma primaria ma attuarla» ha assicurato aggiungendo di aver anche preso impegni importanti
per il futuro.
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dove chi arriva abbia
tutti i diritti, ma rispetti i
nostri, apprenda la
nostra lingua e le nostre
regole».
governo
dice. sì alle
classi ponte
per studenti
stranieri
ccoltadal
governo nel
decreto sulla
scuola la
proposta della Lega di
istituire "classi ponte"
per gli immigrati.
«Questo decreto non
raggiunge nemmeno
lontanamente la
sufficienza, non
risponde come ogni
scelta di questo
governo alle esigenze
delle famiglie - dichiara
il capogruppo in
commissione Cuìtura di
Palazzo Madama, Gian
Marco Centinaio -. Il
ministro ha annunciato
queste estate una
grande riforma, in realtà
questa non è che una
brutta copia sbiadita di
una reale volontà
riformatrice. Di positivo
al decreto ci sono gli
impegni che grazie alla
Lega si è preso il
governo, come quello
della revisione del
sistema di accesso
all'istruzione per gli
immigrati grazie
aWistituzione delle
classi ponte che
consentono agli
studenti stranieri di
frequentare corsi di
apprendimento della
lingua italiana. Le classi
di inserimento sottolinea Centinaio sono un vero strumento
di integrazione, servono
a prevenire il razzismo e
a realizzare una vera
integrazione. Lo spirito
del provvédimento è
proprio quello di
garantire pari
opportunità agli
studenti stranieri. Noi
vogliamo una società
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NUMERO CHIUSO
Nuova chance
per chi ha perso
il bonus maturità
Gli iscritti alle facoltà a
numero chiuso quest'anno
saranno più di quelli previsti
inizialmente: il decreto scuola (Dl104) ammette le iscrizioni in sovrannumero dei
candidati che hanno sostenuto i test di ingresso e che non
si sono piazzati nelle posizioni più alte della graduatoria
perché penalizzati dall'abolizione del bonus mafurità,
che premiava con un massimo di dieci punti gli studenti
più meritevoli.
In pratica, quindi, possono
iscriversi ai corsi di laurea in
medicina e chirurgia, odontoiatria, medicina veterinaria,
architettura, professioni sanitarie e scienze della formazione primaria le matricole che,
con i punti di bonus che avevano ottenuto, avrebbero potuto iscriversi in base alla graduatoria che sarebbe conse, guita all'applicazione del bonus. Il decreto permette a chi
ha ripiegato su un altro corso
di laurea di iscriversi in soprannumero anche nel prossimo anno accademico, con
il riconoscimento dei crediti
acquisiti quest'anno per gli
insegnamenti comuni.
Fr.Mi.
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. Fondostilltiue. La distribuzione
Alle università
finanziamenti
senza «merito»
Gianni Trovati
MILANO.
zio: il «finanziamento competitivo», che dal 2007 distribuisce quote crescenti (con qualche inciampo) del Fondo ordinario in base ai risultati ottenuti dagli atenei nella ricerca e
nella didattica, è accompagnato da una clausola di salvaguardia che impedisce alle università meno "brillanti" di perdere più del 5% della dote complessiva ottenuta l'anno prima. Con la riduzione subita
dal Fondo ordinario, però, la
068391
Niente da fare. Il treno
del decreto scuola è passato,
ma i 41 milioni di «premi» alle
università migliori non sono
saliti e senza un intervento in
extremis, magari nella galassia dei "collegati" che cresce
intorno alla legge di stabilità,
si rischia un paradosso bruciante: nell'anno delle pagelle
dell'agenzia nazionale di Valutazione (Anvur) sulla ricerca, e dell'accreditamento obbligatorio dei corsi di laurea
fondato su parametri di quali- II. r,.u..l"I,....v.;al~,\J
tà, agli atenei toccherà torna- Senza i 41 milioni aggiuntivi
re alla vecchia epoca dei tagli per la premialità gli atenei
lineari, uguali per tutti e indifsubiranno tagli lineari
ferenti al merito.
«Siamo l'unica parte della proprio nell'anno
Pubblica amministrazione che della valutazione Anvur
ha accettato di farsi valutare
con parametri internazionali sintetizza Stefano Paleari, ret- clausola di salvaguardia finitore a Bergamo e presidente sce quest'anno per ingessare
della Conferenza dei rettori -, la distribuzione, perché aue questo non può essere il risul- mentare le risorse agli atenei
tato». «Comandano i ragionie- migliori farebbe perdere ai
ri!», tuona il rettore di Bolo- peggiori più del5 per cento.
gna, che nei giorni scorsi ha
Il risultato è un passo indiechiesto ai docenti dell'Alma tro, proprio nell' anno della vaMater di sottrarre cinque mi- lutazione: «È un brutto colpo
nuti alle lezioni per spiegare - conferma Stefano Fantoni,
agli studenti i termini della presidente dell'Anvur -. Nella
questione.
reazione dei rettori vedo un
Su un finanziamento com- dato positivo, perché significa
plessivo che sfiora i 6,7 miliar- che il sistema ha accettato in
di, i 41 milioni mancati pesano pieno il paradigma della preper circa il6 per mille. Più che mialità: per questo ora è imporcon i numeri, però, la re~ione tante passare ai fatti».
furibonda dei rettori si spiega
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con il paradosso citato all'ini© RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA STAMPA
dici, per un totale di 74 corsi di studio
offerti nell'anno accademico 20092010, di cui 49 corsi di laurea triennale, 18 corsi di laurea magistrale e sette corsi quinquennali a ciclo unico.
Università
online
...
sfudenti &equerrtano
Elaurea vera? Quanticorsi
a distanu?
In base a una recente ricerca condotta dall'università telematica
«Niccolò Cusano» di Roma, nata nel
2006, gli iscritti alle università telematiche nell'anno accademico 20122013 sono stati quasi 40 mila. Se si
considerano i dati raccolti dal Cnvsu si scopre, invece, che nel 20082009 le università telematiche contavano 17 mila studenti, pari a meno
dell'1% di tutti gli iscritti al sistema
universitario italiano. Un balletto di
cifre nel quale é impossibile orientarsi con certezza.
in ,c~ senso?
Tre anni fa il Cnvsu prevedeva che il
numero degli iscritti alle università
a distanza sarebbe ulteriormente
calato. Per le stesse università telematiche, al contrario, gli studenti
A CTR\ ili Lom:.\z.\ C\S'Iì\C;\ERl sono saliti e sono destinati ad aumentare ancora. Il fattore principaTORINO
le che influirebbe su questa scelta è
il risparmio: studiando da casa, infatti, si abbattono i costi relativi al
1 ii iiu1nL furono infatti t:!lt1[,raull.'lii trasporto, all'alloggio e al materiale
didattico.
nel 2003 con il decmto
ministe-riale t::he ~~;ava
(;fCriteri
com di
sttAdio a disQnm.>l. Ma CM
cosa si intendeesaìQmeni:e
Udecimo compleanno de~k?
università teiematic~ non é
festeggiato da tutti c:on
entusiasmo. Qual é ~'aspetto
più controverso di queste
peruniwrsitàte~che?
Per definizione sono istituti di istruzione superiore di livello universitario abilitati per legge a rilasciare titoli accademici - dalle lauree ai master fino ai dottorati di ricerca - di
valore legale, con modalità di insegnamento a distanza, basate sulle
nuove tecnologie telematiche.
Hafia?
08-11-2013
44
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1
gimento dei corsi. Ma gli esperti del Ministero raccontano anche delle difficoltà
che avrebbero queste istituzioni nel garantire le reali esigenze formative degli
studenti, alla luce di una ridotta quantità di docenti e di strutture talvolta assenti o non adeguate. Infine si sottolinea
il numero «certamente molto modesto»
degli studenti che frequentano tali università, nemmeno lontanamente comparabile con quello di analoghe istituzioni inglesi, spagnole o tedesche.
Perché negli ultimi mesi sì é
tornato <li parlare di università
tematkhe?
È stato il ministro dell'Istruzione del Governo Letta, Maria Chiara Carrozza, a riportare d'attualità il tema. Subito dopo la
sua nomina, infatti, il ministro ha deciso
di vederci chiaro e ha annunciato la nascita di una commissione per valutare la
qualità dell'offerta formativa degli atenei
ontine. Il suo compito è quello di redigere
una relazione sul tema che dovrebbe essere pubblicata in queste settimane.
aveva lanciato
affamle sul tema deUe
università te~ematic:he7
Sì. Soltanto qualche mese fa, due senatori del Partito democratico, Walter Tocci e Leana Pignedoli,hanno
presentato in Parlamento un'interrogazione sull'argomento. I due parlamentari hanno posto la lente di ingrandimento sui requisiti minimi necessari per l'attivazion"e dei corsi di
laurea degli atenei tradizionali siano
applicati anche alle università online.
tstfttl~ioni?
La questione è che i titoli di studio rilasciati da questi atenei hanno lo
stesso valore legale delle lauree delle
università tradizionali. Un aspetto su
cui non sono mancate le polemiche.
Da che (osa si dìscme in
partiCQ~aTe?
Il già citato rapporto del Cnvsu che mise in luce una lunga serie di criticità relative alle università telematiche, come ad esempio il rischio di una rete di
interessi che farebbero da sfondo alla
composizione degli organi che gestiscono le università telematiche e che potrebbe compromettere il corretto svol-
Spiega Leana Pignedoli: «A gennaio il
ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca ha varato un decreto che fissa i requisiti minimi di docenza per attivare e accreditare i corsi di
laurea nelle università italiane, facendo, però, esclusivo riferimento alle
università statali e lasciando in tal
modo aperta la possibilità, alle università telematiche e a quelle non statali
eli aprire nuovi corsi senza soddisfare
sin da subito i requisiti richiesti dallo
decreto. Vogliamo delucidazioni. Oggi
in Italia é più che mai necessario mantenere alti standard di formazione
mentre quella a cui siamo di fronte è
un'anomalia non spiegabile».
068391
Stando all'analisi delle università telematiche . del Comitato nazionale
per la valutazione del sistema universitario (Cnvsu) pubblicato nel
2010, gli atenei a distanza riconosciuti dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca erano un-
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Scuola
Wi. .fi in classe
e inglese all'asilo
approvata
la nuova legge
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Inglese all'asilo
e wi-fi in classe
il decreto scuola
adesso è legge
Alle pago 12 e 13
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~Via
libera da Palazzo Madama: stanziati in tutto 450 milioni
Probabile il recuper~ dei fondi destinati agli atenei virtuosi
ramenti e proposte sulle quali mi
impegno a proseguire il confronto» ha detto la mini stra la mini stra
Maria Chiara Carrozza, già al lavoro su un'ampia mole (oltre 30 tra
decreti e regolamenti) di provvedimenti attuativi, con i quali si giocherà l'efficacia di molte norme.
Ed è su questo "contorno" che si sono scatenati critici e scettici, primi
fra tutti i rappresentanti degli insegnanti: «E' importante che si sia
dato sui temi dell'istruzione e della
formazione un segnale di attenzione nuova - ha dichiarato Francesco Scrima della Cis l - ma ora vogliamo che si apra il confronto sull'organizzazione del lavoro, l'aggiornamento, la formazione in servizio, l'utilizzo delle risorse».
«Scelte positive», ma anche «norme confuse» per Massimo Di Menna della Dii, che si dice preoccupato, per esempio, per le norme sulla
formazione che teme diventino
adempimenti burocratici.
ROMA Arriva il wircless nelle classi,
i libri in prestito dalla scuola e il divieto di fumo perfino in cortile (anche per la sigaretta elettronica).
Questi sono i provvedimenti che
forse colpiranno la fantasia degli
studenti e che sono stati approvati
ieri definitivamente al Senato con
la conversione in legge del decreto
Istruzione. Oltre a quelle norme ci
sono anche le assunzioni di professori e tecnici, le nuove regole per il
reclutamento dei presidi e 100 milioni per il fondo borse di studio. E'
un piccolo passo per il mondo della scuola, ma segna molte novità
lungamente attese. E soprattutto
vengono stanziati 450 milioni, invertendo la tendenza ai tagli degli
ultimi anni.
Va constatato poi il largo consenso che si è coagulato intorno al
decreto, approvato con 150 "sì",
soltanto 15 "no" provenienti dalla
Lega, e 61 "astenuti" di Sei e del ITIROCINI
M5S. «Sono orgogliosa del lavoro Tra i punti del decreto c'è il ritorno
fatto anche nel passaggio in Parla- della Geografia nel biennio degli
mento, dove sono arrivati miglio- istituti tecnici, !'Inglese nella scuola materna, il permesso di soggior-
no per gli studenti stranieri. Tra i
temi più innovativi l'«orientamento» rivolto agli studenti degli ultimi due anni delle superiori. E infine il tema dei tirocini, o stage: il ministro vuole affermare l'importanza di esperienze pratiche di lavoro
per tutti, al liceo e all'università.
«Giusto» approva Eleonora Voltolina, della Repubblica degli Stagisti, che però teme studenti relegati
a non far nulla o, al contrario, utilizzati come lavoratori a buon mercato.
PiÙ LAUREATI
Quanto all'università, mancano i
41 milioni per gli atenei "virtuosi"
ma il governo ha promesso un
provvedimento ad hoc. La ministra pensa poi di riuscire a ottenere 40 milioni in più nella Legge di
stabilità per le borse di studio:«Lavorerò fino all'ultimo contro il
blocco del turn over e per stabilire
che cos'è una università virtuosa»,
e ha aggiunto: «Abbiamo bisogno
di più laureati, non meno. Il finanziamento deve essere finalizzato a
laurearsi negli anni previsti e con
ottime competenze».
Angela Padrone
068391
NUOVE ASSUNZIONI
PER PROf ETECNICI
Il MINISTRO CARROZZA:
«Il CONFRONTO
SUllE PROPOSTE
NON SI fERMERÀ»
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!1l1'f.~tD !~PfNA
i!\~ '!.~u.~t*-"l!;~~I~~~· ;lii!~!i.~;.;!t.;;:!~!~it.~!, ,::;'j '~s!.;J,!!'if.~
continua a ossequiare il suo ermellino. _
~~Il~!ii'"!ii~! ~.JìI:Eii1f~"l!j ~[;-:l~~t!'~~,;;;iPl~~~
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lA GAZZEllA DELMEZZOGIORNO
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LA PROTESTA TREDICI PARLAMENTARI DELLA MAGGIORANZA HANNO SOTTOSCRITTO UN ORDINE DEL GIORNO
Non passa la proposta per le Università del Sud
ma senatori e rettori pugliesi non mollano
Pdl, Pd eSc ottengono un impegno per nvedere il meccanismo di assegnazione delle nsorse
tieri, che impegna il governo a correg·
gere, a partire dal 2014, il meccanismo di
assegnazione dei punti organico, tenendo
conto delle cessazioni dal servizio del per·
sonale, della sostenibilità e dell'equilibrio
economico finanziario e patrimoniale,
nonché del contesto economico, territo·
riale e infrastrutturale di ciascun ate·
neo». L'ordine del giorno è stato sotto·
scritto dai senatori Amoruso, Azzollini,
Bruno, Cassano, D'Onghia, Finocchiaro, Iurlaro, Latorre, Liuzzi, Perrone,
Tarquinio, Tomaselli e Zizza. I senatori
pugliesi della maggioranza invitano ano
che il Governo «a rivedere l'intero mec·
canismo di finanziamento delle univer·
sità, introducendo meccanismi che as·
sicurino la copertura delle spese di fun·
zionamento di ciascun ateneo, ne valo·
rizzino i risultati e ne favoriscano il mi·
flu.ba.l
e:lioramento».
BtUII Una veduta dell'Ateneo
068391
• BARI. I rettori della Puglia e del Mo·
lise non mollano. La proposta dell'emen·
damento aggiuntivo al decreto Carrozza
su scuola e università, formulata dai vero
tici degli atenei meridionali, non è pas·
sata in Senato, riunitosi ieri e l'altro ieri
per la conversione del provvedimento in
legge, ma si punta ugualmente ad otte·
nere un risultato politico, possibilmente
con una previsione da inserire nella legge
di stabilità. I parlamentari della Puglia
che sostengono i rettori (Pdl, Pd e Scelta
civica) hanno chiesto e ottenuto un imo
pegno del ministro dell'Università, Maria
Chiara Carrozza, a rivedere il meccani·
smo di assegnazione delle risorse per le
assunzioni nelle università italiane, ri·
velatosi penalizzante per le sedi del sud.
«E' passato un ordine del giorno pre·
sentato su mia iniziativa - fa sapere il
senatore del Pdl. Luie"i D'Ambrosio Let-
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Maria Chiara Carrozza
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11
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«Stabilità). La Uil: rischio 3.5 milioni disoccupati
Fondo di garanzia,
•
•
cuneo e penSlom
nel menù dei ritocchi
ROMA
tre volte il minimo, al 90% per
quelli tra tre e cinque volte il minimo e al 75%per le pensioni tra
cinque e sei volte il minimo (sopraquestasogliac'èilbloccototale). Santini da parte sua ha sottolineato la necessità di «valorizzare la parte della crescita e
degli investimenti» di prevedere «un robusto intervento» per
ridurre le tasse su lavoro e imprese nel triennio. E a suggerire di destinare i 5 miliardi previsti per i prossimi tre anni agli
sgravi sul salario di produttività è anche il presidente della
commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi (Pdl).
Ma il leader della Uil, Luigi
Angeletti, bolla come «una
trappola» le ipotesi di spostamento delle risorse del cuneo
sulla parte più povera della popolazione. E va all'attacco della
manovra: senza modifiche profonde nel 2014 l'Italia rischia di
avere 3.5 milioni di disoccupati.
Ma il ministro dell'Agricoltura,
Nunzia De Girolamo, assicura:
la manovra «sarà completamente modificata, non abbiamo mai detto che era l'oraco10». In attesa di vedere come finirà la partita su cuneo e casa, al
Senato si fa strada l'ipotesi di attivare un fondo di garanzia per
«una prima risposta», come ha
detto il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, alla
richiesta di «buoni incentivi».
M.Mo.
M.Rog.
Il:)
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068391
_ Attivazione di un fondo
strategico di garanzia per gli investimenti delle imprese. Dote
per la detassazione dei salari di
produttività. Attenuazione della deindicizzazioni sulle pensioni medio-basse. Rivisitazione della Trise per ripristinare,
almeno in parte, le detrazioni
scomparse conI'Imu.Econcentrazione del taglio del cuneo su
una platea di lavoratori più ristretta per aumentare il bonus:
sotto i 28-25mila euro anziché
55mila euro. Queste le tessere
più gettonate dai gruppi parlamentari per rivisitare il mosaico della legge di stabilità. Con
la possibilità di posticipare il taglio del cuneo al prossimo anno (come ipotizzato anche dal
premier Enrico Letta) e concentrare le risorse disponibili
sul sociale e sulla detassazione
dei salari di produttività con
un intervento.
A confermare che i gruppi
parlamentari «hanno chiesto
modifiche soprattutto su casa e
cuneo» sono irelatori della "stabilità" al Senato, Giorgio Santini(Pd) e Antonio D'Alì (Pdl),in
attesa che domani scada il termine per la presentazione degliemendamentiincommissione Bilancio. Lo stesso D'Ali ha
caldeggiato un intervento sulle
pensioni più basse lasciando intendere che si sta valutando
l'ipotesi di intervenire sul meccanismo di indicizzazione che
nell'attuale testo è garantito al
100% solo per gli assegni fino a
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nSole9]{l mmrn
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Imprenditoria.. Il convegno della Luiss-Guido Carli
Donne manager a confronto,
poche le startup femminili
Andrea Marini
ROMA
RISORSE INUnLIlZATE
Il tasso di occupazione
femminile a giugno era del
46,7% contro il 64,8% dei
maschi. Le imprese a guida
femminile sono il 23,6%
«Dobbiamo fare in modo che
emergano tutti quelli che in Italia hanno potenzialità», ha detto Mauro Moretti, ad di Ferrovie dello Stato italiane. Poi, in
riferimento al ruolo delle donne, ha aggiunto: «Tenere da
parte quasi il 50% delle energie
a disposizione è uno spreco».
«La creatività delle donne è
complementare alle qualità degli uomini», ha sottolineato Valeria Fedeli (Pd), vicepresidente del Senato.
L'incontro è stato articolato
in due panel. Il primo ha messo
a confronto le esperienze di 8
donne manager. A emergere è
stata soprattutto la richiesta di
migliorare il welfare, per assistere le donne dopo la nascita di un
figlio. Il secondo panelha trattato di norme, incentivi e frnanziamenti, con le testimonianze di 4
start up. A concludere l'evento,
l'intervento del direttore della
Luiss Giovanni Lo Storto: «La
presenza delle donne nelle imprese è fondamentale. Solo con
il loro contributo si può creare
quella contaminazione necessaria per assortire bene un team».
Il convegno di ieri ha chiuso
la Campagna Frecciarosa 2013,
l'iniziativa di sensibilizzazione
sul tema della salute, dei diritti
e della sicurezza delle donne
promossa a ottobre dal Gruppo Fs Italiane con il patrocinio
del ministero della Salute, in
collaborazione con la Luiss e
l'Associazione IncontraDonna
onlus. Nel corso della Campagna Frecciaros<tsono state centinaia le consulenze mediche e
le visite seno logiche richieste
e ricevute. Oltre 100mila i vademecum distribuiti dedicati
alle buone pratiche sanitarie,
alimentari e fisiche.
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068391
Per contrastare la crisi,
l'apparato produttivo italiano
non può più permettersi di
sprecare le proprie risorse imprenditoriali, tenendo ai margini l'universo femminile. A
partire da questa riflessione si
è svolto il convegno «Imprenditoria e startup femminili, valore comune per il sistema Paese», tenutosi ieri presso la
stazione ferroviaria Roma
Termini nello spazio Luiss Enlabs,l'incubatore/acceleratore di startup dell'Università
Luiss-Guido Cadi.
Il tasso di occupazione femminile a giugno era del 46,7%
(conto il 64,8% dei maschi). Le
imprese a guida femminile sono il 23,6% (dati Unioncamere). Tuttavia, il tasso di crescita
(+0,27% a settembre 2013 rispet,to a settembre 2012) è triplo rispetto alla media nazionale. Eppure la strada è ancora lunga,
come ha ricordato Michele Costabile, professore della Luiss
in marketing management:
«Le donne fondatrici di startup
in Italia sono 1'11% del totale».
08-11-2013
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Amm9rtil!atort Firmati i decreti
Cassa in deroga,
ok ai 500 milioni
Claudio Tucci
ROMA
©RIPf{ODUZ!ONERlSERVATA
Le ripartizioni
Dati in milioni di euro
15;3jll
Abruzzo
Basitic-at-a---~''IT''-5:1',~.ì9~5"7",
Calabria
2l~4
Campania
~1,J,46
Emiti a-R-o-m-a-gn-a-r-;-:~l::8"rt.~"::"$3't"'
1t1fSl
Friuvli V. G.
Lazio
Liguria
Lombardia
Marche
Molise
Piemonte
P.A. Bolzano
--------------~~
P.A. Trento
~;458
'
"'1,,'"
-P-u-gl-ia----·~"~~A~
Sardegna
Sicilia
Toscana
Umbria
Valle d'Aosta
Veneto
lÌf6>tl
---=-----+-=
068391
Il governo fIrma i decreti
per assegnare alle regioni i soo
milioni per ri-fInanziare cassa
e mobilità in deroga 2013, già
stabiliti a fme agosto (e quJndi
dopo una attesta di quasi due
mesi e mezzo).
Una boccata d'ossigeno per i
territori; sono già 11 le regioni
che hanno bloccato i pagamenti
ai lavoratori; e alcune aziende,
di fronte all'incertezza di poter
utilizzare la cassa integrazione
in deroga, hanno, addirittura, iniziato a licenziare. Situazioni pre-occupanti: gli ultimi dati Istat di
settembre sottolineano un calo
dell'occupazione di ben 80mila
unità in un mese (rispetto ad agosto); e anche la fotografIa dimercoledì dell'Inps, relativa a ottobre, evidenzia un forte incremento delle domande di disoccupazione (+27,7% nei primi 9
mesi de12013, sull'analogo periodo 2012) eun crollo delle autorizzazioni per la cassa in deroga
(-S8,7% rispetto a ottobre 2012),
dovuto, appunto, al problema di
fmanziamento dello strumento.
Il decreto fIrmato ieri dai ministri Enrico Giovannini e Fabrizio Saccomanni assegnerà alla
regione Lombardia 88,4 milioni
di euro; al Veneto 44.5 milioni; alla Puglia circa 43Amilioni; alLazio 42,3 milioni; all'Emilia Romagna 38,S milioni; al Piemonte
37,4 milioni. Inoltre, un secondo
decreto fIrmato sempre ieri assegna circa 287 milioni di euro della riprogrammazione dei Fondi
strutturali 2007-2013 alle quattra regioni di convergenza
(Campania, Calabria, Puglia, Sicilia), così come previsto dalla
legge 228 del 2012.
Per l'assessore regionale al lavoro della regione Toscana, e coordinatore degli assessori regionaliallavoro, Gianfranco Simoncini, lo sblocco dei soo milioni
«è un fatto positivo. Ma non risolve assolutamente la situazione visto che si arriverà a coprire
le autorizzazioni già in essere solo fmo al mese di giugno».
La preoccupazione è quindi
per gli ultimi mesi dell' armo. Ma
anche per il 2014. Per chiudere il
2013 il governo si è impegnato a
stanziare ulteriori 330 milioni
(ma c'è rischio che i fondi arriverarmo non prinla di gennaio-febbario 2014); e per il prossimo anno, al momento, è previsto uno
stanziamento di 1,6 miliardi (un
miliardo stabilito dalle legge
Fornero,e 600 milioni dal ddl
stabilità). Soldi che potrebbero
non bastare, se la crisi continuerà a mordere, visto che per il
2013, compresi i soo milioni
sbloccati ieri, sono stati stanziati in totale per i sussidi in deroga
oltre 2.5 miliardi.
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COBBIEBE DELLA SEBA
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1
l'indagine Il monitoraggio Hay sulle retribuzioni di 270 mila dipendenti in 500 aziende
Gli stipendi? Restano bloccati
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I dirigenti del settore finanziario sono i meglio pagati
Buste paga sempre più asfittiche nel 2013. Il 40% delle
aziende, in particolare le medio-grandi, ha ridotto il monte
retributivo complessivo. La caduta del valore totale delle retribuzioni dipende in primo
luogo dalla riduzione degli aumenti salariali rispetto a quelli
erogati l'anno precedente. E'
però determinante anche la
crescita del numero di persone
in uscita dalle aziende (licenziamenti o pensionamenti) che
non sono state rimpiazzate o
che sono state sostituite con lavoratori che costano meno (più
giovani o con inquadramenti
inferiori).
I dati emergono dall'annuale
indagine retributiva di Hay
Group, condotta su una banca
dati di 500 imprese per un totale di 270 mila dipendenti.
Se quest'anno dunque i portafogli dei lavoratori non hanno
certo favorito la ripresa dei con-
,sumi, nel 2014 non c'è molto di
più da sperare. «E ciò perché
già da ora un terzo delle aziende
ha programmato un'ulteriore
riduzione delle spese per le politiche retributive», spiega Lucia Bartolin~ managing consulting di Hay Group. E quei pochi
lavoratori che invece un aumento l'avranno, cioè meno di
un dirigente su tre e meno di un
impiegato su cinque, riceveranno somme che non superano il
2,5% della loro· attuale retribuzione.
«In questo quadro di contenimento della spesa - aggiunge
Bartolini - continua a perdurare la tendenza alla riduzione degli organici. Nel 2013, infatti, il
6% dei dipendenti è uscito dalla
propria azienda e solo in parte è
stato rimpiazzato». Il risultato è
che negli ultimi quattro anni gli
organici aziendali sono crollati
del 10% e la previsione per il
2014 è di un'ulteriore riduzione
dell'l% (con un tasso ancora
più alto per i dirigenti).
Tornando alle dinamiche retributive, quest'anno nei livelli
di inquadramento più alti se la
sono passata meglio i manager
di linea rispetto a quelli di staff.
Il settore più munifico, per i dirigenti, è stato quello deifinaneial services, anche se per loro
proprio in quest'area il rischio
licenziamenti è stato più alto.
Lo stesso settore, però; non è
stato per niente generoso con
tutti gli altri, quadri, impiegati
e operai, che sono s~ati pagati al
di sotto della media di mercato.
Tutto ciò riguarda la retribuzione annua lorda, cioè la parte
fissa della busta paga, ma se si
guarda la quota variabile, quella legata a risultati aziendali e
individuali, si torna addirittura
ai livelli di 10 anni fa. Le percentuali medie di bonus dei dirigenti' che toccavano il 25%
nell'anno pre-crisi, oggi sono
scese al 15%. In alcuni settori
(in particolare high tech, telecomunicazioni, servizi finanziari e non finanziari, grande
Prospettive
Per il 2014 un terzo delle
aziende ha già deciso
un'altra riduzione delle
spese per le buste paga
distribuzione) i target fissati lo
scorso anno si sono rivelati irraggiungibili, con il risultato
che, a fronte di una promessa di
bonus del 22% (high tech e tic),
un dirigente si è visto riconoscere la metà. E i giovani? Un
neolaureato italiano guadagna
poco più della metà del suo
omologo in Germania o Gran
Bretagna
Enzo Riboni
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la Repubblica
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"TI sindacato èmorto se non cambia
cosÌ grave crisi di rappresentanza"
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Quotidiano
Il leader della Fiom, Landini: iprecari non ci riconoscono
ROBERTO MANIA
ROMA - «O questo sindacato
cambia o è destinato a morire».
Maurizio Landini è il segretario
generale della Fiom, il più antico
sindacato italiano, ancora il più
prestigioso. Primadi lui sono stati segretari generali dei metalmeccanici della Cgil Luciano Lama, Vittorio Foa, Bruno Trentin.
È un pezzo della storia sindacale
italiana. Landini non parla il sindacalese, appartiene a una nuova generazione di dirigenti senza
più tessere di partito che ha abbracciato !'idea del sindacatomovimento. In questa intervista
ammette- forse è la prima volta
perun sindacalista-che le grandi organizzazioni sindacali non
sono più rappresentative tra i lavoratori, sia tra quelli tutelati, sia
tra i precari, giovani ed anziani.
Landini, sta dicendo che lei
guida un sindacato moribondo?
«Iodicochec'èunacrisidirappresentanza che riguarda tutto il
sindacato, senza distinzioni.
Penso che il sindacato vada ricostruito».
Rifondato?
«Non mi piace questa parola.
Ma il sindacato è in grande difficoltà. Se vuole avere un futuro
devecominciareafarei conti con
il fatto che si trova all'interno di
una profonda crisi di rappresentanza, che interessa anche la politica come le associazioni delle
imprese. Perché se è vero che
sempre più cittadini non vanno a
votare, è anche vero che la maggior parte dei lavoratori non è
iscritto ad alcun un sindacato. Ci
sono milioni di precari, giovani
ma non solo, che non vedono
nelleorganizzazionisindacaliun
soggetto che li possa rappresentare».
Senestaaccorgendounpo'in
ritardo. Cosa ha fatto laFiom per
impedire questa tendenza?
«Intanto chi pensava (e noi
non eravamo tra questi) che il casoFiatfosseunepisodio,oraècostretto a ricredersi con il blocco
da otto anni dei rinnovi contrat-
tuali nel pubblico impiego, con
gli accordi separati nel commercio, con la disdetta del contratto
nazionale da parte delle banche.
Ormai una larga parte deilavoratori è senza il contratto nazionale. Noi ci siamo opposti a questo.
Abbiamo difeso i diritti dei lavoratori in fabbrica e prospettato
un'idea di società diversa. Lo
considero un punto importante.
E comunque: o si cambia oppure
il modello Fiat porterà alla morte
dei sindacato generale confederale e all'affermazione del sindacato aziendale. Bisogna avere il
coraggio di voltare pagina».
Come?
«C'è bisogno di più democrazia nel sindacato. I lavoratori devono poter votare sempre sui
contratti e gli accordi che li riguardano. Dobbiamo rappresentare i precari non solo a parole. Non possiamo continuare a
scaricare su di loro il peso di molti accordi che facciamo».
In concreto cosa vuoI dire?
«Che 280 contratti nazionali
sono troppi. Che basterebbe un
contratto e un sindacato dell'industria che preveda le stesse tutele e, a parità di lavoro, le stesse
retribuzioni tra tutti i lavoratori.
Dobbiamo puntare a ripristinare
le pensioni di anzianità per il lavoro di fabbrica, per chi guida i
treni, per gli infermieri... Non è
un privilegio, ma un diritto».
Cosa rimprovera al segretario
generale della Cgil Susanna Camusso?
«La Cgil sta avviando il suo
congresso. Spero che si possa
svolgere una discussione aperta,
che valorizzi tutti i punti di vista.
Più in generale credo che la crisi
del sindacato nasca dal fatto che
in questi anni non sia stato capace di tutelare le condizioni di chi
lavora, c'è stato un secco arretramento. E se le persone stanno
peggio vuoi dire che anche noi
abbiamo sbagliato. E poi: c'è stata una caduta di autonomia rispetto ai governi e alla politica.
Non si può cambiare a seconda
del governo e della maggioranza».
Tltoppi CODt~tii
280 contratti nazionali sono troppi
Basterebbe un contratto e un
sindacato dell' industria che preveda le
stesse tutele e le stesse retribuzioni
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Il modello Fiat porterà
alI'affelmazione del sindacato
aziendale. Bisogna avere il
coraggio di voltare pagina
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"II smclacato emorto se non cambia
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l'ia:n.o {:gil SU ~rel@ell'm,: lilla più flifficile
stop agli spa~rili, BDDlento con la (~dp
Niénte scorporo della rete, stop a mento.che)a Qgil di Susanna
Caniusso ha intenzione di conseTe~~fohica, opa alla Muchetti e
ingresso di Cassa depositi e pre- gnate al governo. Per la Cgil
stiti nel capitale di Telecom Ita- «l'ipotesi dello scorporo àprirebbe
lia. SQno queste le indicazioni che la strada alla framm~nta:Zì(me '
emetgoho da una bozza di docu- . dell'azienda». Tra le tantesoluzlòni,aùspicatee proposte dalla
Cg~l, 1;I.n 8,l;I.mentb di capitale
fisetYatò a Cassa depositi e pre~
stiti,magari attraverso il fondo
F21 della Cdp presieduta da
Franòo Bassanlni e guidata all'ad,
Giovanni Gorno Tempini.
Arnese a pago 14
Riveliamo il documento Cgil che sostiene le norme sull'opa formulate dal seno Mucchetti
Telecom, le idee dellaCamusso
No agli spagnoli e i soldi ce li metta !Jassanini (Cdp)
DI MICHELE ARNESE
.
iente scorporo della
rete, vade .retroTeiefonica, subito una nuova
Opa àlla Mucchetti e
la Cassa depositi e prestiti di
Bassanini entri nel capitàle
di Telecom Itàlia. Sono queste
le indicazioni che emergono da
una bozza di documento che
la Cgil ha intenzione di consegnare àl governo. Il documento
della confederazione capeggiata da Susanna Camusso parte dal recente aumento della
quota di Telefonica àll'interno
di Telco, che controlla Telecom
ltàlia, e avanza suggerimenti
che saranno inviati a Palazzo
Chi!p-, agI! azio~.stidi Telec:om
ltàlla e aI v~rtlCI della !lOCIetà
ex monopohsta.
.Opa alla Mucc~etti, grll;Zie - La mossa degh spagnoli,
secondo la confederlJ.zione di
corso Italia, deve far meditare
il legislatore, per indurlo a ri-
Massimo Mucchetti (Pd), che
impegna il governo a rivedere
la legge sull'Opa.
Niente scorporo, please
- Sulle ipotesi che si rincorrono, per la verità da anni, o
meglio da quasi un decennio,
sullo scorporo della rete fissa
per rendere indipendente e
«terzo» il controllo della rete
fissa di Telecom, la CgiI ha le
idee chiare, come si legge nel
rapporto in fieri nègli uffici
'della confederazione di corso
ltàlia: «L'ipotesi dello scorporo
aprirebbe la strada alla frammentazione di un'azienda, il
cui patrimonio non è solo negli
elementi fisici e nel software
gestionale e di controllo, integrati fra loro». Il sindacato
capitanato da Camusso critirn
anche l'idea che con lo scorporo si tutelerebbe àl meglio la
sicurezza dei dati telefonici:
«Scorporando l'infrastruttura
di rete - si legge nel report Cgil
destinato a finire sulle scriva-
nie del governo e di Telecomnon si otterrebbe l'obiettivo di
proteggere àlcunché di strategico se non dàl punto di vista
della concorrenza».
La soluzione sta in Cassa
-,Cosa fare per Telecom ltàlia?
E la domanda che campeggia
nell'ultimo capitolo del documento redatto dagli esperti
della CgiI. La risposta è duplice. Da un lato il governo
deve negoziare con Telefonica
precise garanzie sugli investimenti e sul futuro di Telecom, oltre che un aumento di
capitàle tale da dare «solidità
finanziaria àll'azienda (5 miliardi di euro)>>, Dall'àltro lato,
l'aumento di capitàle - auspica
la Cgil in si~~nia ~u gue~t~
~petto con.l p~~oh ~loru~b
di Telecom TIuruti nell assOCIaz~one Asati - dovrebbe es~~re
TIservato a Cassa deposlb e
prestiti, magari attraverso il
fondo F21 della Cdp presieduta da Franco Bassanini e guidata dall'ad, Giovanni Gorno
Tempini.
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N
vedere la no~ativa sull'Opa
(Offerta pubbhca di acquisto)
che fissa àl 30 per cento la soglia ?ltre la qurue sca~ l'o?bli-,
go dI Opa da parte del SOCI che
intendo~o scàlare un'aziend~
quotata In Borsa. «Nel caso di
Telecom Italia - scrivono gli
esperti della Cgil - 4 soci nel
chiuso di una stanza, con una
quota di controllo pari àl22 per
cento del capitàle sociale, hanno deciso le sorti dell'azienda
togliendo ogni diritto àlla maggioranza dei socÌ», È evidente,
per il sindacato capeggiato·
da Camusso, «che si tratta di
un vuoto legislativo che deve
essere prontamente colmato
perché risulta inaccettabile
e. dannoso. per ~l.m~rcat:o, c~e
sl.an? sacTIficat~ l plccoh azlOrusb a causa dI una carenza
di le~ge ~he ~uteli gli investimenb mInOTI». In àltre parole
si auspica una soluzione come
quella individuata nella mozione bipartisan, promossa da
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La manovra
Aumenti alle pensioni fino a 2500 euro
Collegato su Cig, esodati e no tax area
Andrea Bassi
l capitolo pensioni balza in cima alle priorità della manovra.
I relatori della legge di stabilità, Giorgio San tini e Antonio
D'Alì, avrebbero trovato un accordo per ammorbidire il blocco
della rivalutazione degli assegni.
Continua a pago 5
I
Aumenti alle pensioni fino a 2.500 euro
~La manovra verso una maggiore rivalutazione degli assegni ~In arrivo un collegato-lavoro con Cig in deroga, esodati
superiori a 5 volte il minimo. Più tasse sopra i 100 mila euro e no tax area. Per l'Imu stretta fiscale su banche e imprese
lA MANOVRA
segue dalla prima pagina
LAVORO
Il testo attuale prevede che l'adeguamento al 100% dell'inflazione, vale solo per le pensioni
fino a tre volte il minimo (circa
l.500 euro lordi al mese), mentre per quelle tra tre e quattro
volte il minimo (2.000 euro lordi) la rivalutazione scende al
90%. Per gli assegni tra quattro
e cinque volte il minimo, invece, l'adeguamento è attualmente fissato al 75%, mentre cala fino al 50% per quelle fino a sei
volte il minimo (3.000 euro lordi). Oltre sei volte il minimo
non c'è nessuna rivalutazione.
Il meccanismo al quale si lavora, non solo prevede un ritocco verso l'alto delle percentuali,
ma soprattutto mirerebbe ad
assicurare anche a chi incassa
pensioni superiori a tre volte
quelle minime, di poter beneficiare di una rivalutazione fino
al 100% almeno per i primi
l.500 euro. Le risorse necessarie a finanziare il ritocco della
curva delle rivalutazioni, dovrebbero arrivare da un aumento del contributo di solidarietà
delle pensioni più alte.
Attualmente è previsto un
prelievo del 5% per le pensioni
tra i 150 mila e i 200 mila euro
lordi l'anno, del 10% per quelle
tra 200 mila e 250 mila euro lor-
L'intervento sulla rivalutazione
delle pensioni potrebbe non essere l'unico. Il governo sta mettendo a punto un «collegato lavoro», che avrà la forma di un
decreto o di un disegno di legge
che sarà agganciato alla manovra. Dentro dovrebbero finirci
alcune misure molto attese, come il rifinanziamento dei 330
milioni della Cassa integrazione in deroga, altri fondi per gli
ammortizzatori sociali e risorse per gli esodati. Nel collegato
lavoro potrebbe anche trovare
spazio la norma per l'innalzamento della No tax area per i
pensionati. La soglia di esenzione totale dal pagamento delle
tasse potrebbe essere fatta salire da 7.500 a 8.000 euro in modo da parificarla a quella dei lavoratori dipendenti.
Il collegato lavoro, tuttavia, non
sarà l'unico provvedimento agganciato alla manovra. Oggi il
consiglio dei ministri dovrebbe
anche licenziare il provvedimento sullo sviluppo. Il Tesoro,
tuttavia, non vorrebbe che nel
testo fosse inserita la norma per
alleggerire di 500 milioni di euro l'anno le bollette elettriche.
Norma sulla quale nutrirebbe
dei dubbi sulla copertura.
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REBUS CASA
Si continua intanto a lavorare
anche sullo stop alla seconda
rata dell'Imu. Ieri c'è stata una
riunione al ministero dell'Economia tra lo staff di Saccomanni, i sottosegretari e i vice ministri. Le soluzioni elaborate per
finanziare l'azzeramento della
rata di dicembre sarebbero diverse. Ma ce ne sarebbe una che
starebbe prendendo piede più
di altre. Si tratta di un aumento
degli acconti fiscali (Ires) delle
banche fino al 115%. A pagare,
però, sarebbero anche le imprese, con un incremento dell'acconto sulle tasse fino al 110%. AI
ministero dell'Economia stanno ancora limando queste percentuali, ma la stretta sugli acconti resterebbe la strada preferita.
Il punto sarà capire la reazione
degli istituti di credito e delle
imprese. I primi il prossimo anno dovranno affrontare gli impegnativi stress test della Banca
centrale europea. La fotografia
sulla quale saranno effettuati i
test, sarà quella del 31 dicembre
20l3. L'aggravio fiscale potrebbe mettere le banche italiane in
una condizione di svantaggio rispetto a quelle degli altri Paesi.
Anche gli industriali potrebbero non essere contenti di anticipare soldi allo Stato per tagliare
l'Imu, avendo sempre affermato che la loro priorità è il taglio
del cuneo fiscale.
Ieri intanto Saccomanni ha incontrato il commissario euro-
destinatario,
non
068391
di e del 15% per quelle superiori.
L'intenzione sarebbe di abbassare a 100 mila euro la soglia a
partire dalla quale scatta il contributo del 5%.
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Quotidiano
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SACCOMANNI
INCONTRA SAMARAS:
LA LOTTA
All'EVASIONE flSçALE
SARA' lA PRIORITA
DEL SEMESTRE IlALIANO
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peo Samaras al quale ha garar:tito che la lotta all'evasione sara
una delle priorità del semestre
italiano,
Andrea Bassi
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1
2/2
--~~~~
Le rivalutazioni
Così nel 2014
Redditi da pensione in euro al mese
Adeguamento
all'inflazione
FINO A3VOLTE
IL MINIMO
'fa 495,43
'e l.486,29
I
DA 3A5VOLTE
IL MINIMO
!
tra 1.486,3
e 2.477,15
tra
2.477,16
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OLTRE 6VOLTE
IL MINIMO
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I
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Il personaggio Una carriera tra risse edenunce
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LITIE~~.;../\-1~)'
ILI L
Quotidiano
Okkupare case èreato
Per tutti, non per Tarzan
Chi è Andrea Alzetta, il capopopolo di Action
ni: «Se vorrà ridurre a problema di ordine pubblico la straordinaria esperienza
dei centri sociaJi, Alemanno si romperà
le corna».
A dicembre 2009, quando la Questura
negò il corteo studentesco, Tarzan invitò alla disobbedienza. La sua esperienza
da consigliere si ricorda soprattutto per
la maxi rissa scatenata inAula Giulio Cesare l'll giugno 2012, quando riuscì a
trasformare la seduta del Consiglio in
Susanna Novelli
[email protected]
•
«Occupare case è reato ... ma Tarzan
Jo fa!». Con questo sJoganAndreaAlzet-
ta, dasse 1968, in «arte» Tarzan, esperto
in arti marziah, militante di Action, di
mestiere tutorin una cooperativa formata da ex detenuti e maestro di full contact aJ centro sociaJe Corto Circuito, è
stato eJetto in ConsigHo comunaJe neJ
2008. Ohre 8mila preferenze nella Hsta SeJ (Sinistra e
Libertà), ereditate daJ predecessore Nunzio D'Erme,
il primo rappresentante dei
centri sociaJi eletto in Campidogho, un personaggio
che creò più di un imbarazzo aJl'aJlora sindaco WaJter
Veltroni, come quando gettò letame davanti a PaJazzo
Grazioli, dimora romana
dell' ex premier Silvio Berlusconi. Un passaggio ditestimone - quello con D'Erme che Tarzanharaccoho «con
onore», non deludendo i
suoi seguaci. Ma anche i
suoi ascohatori, che dopo i
primi exploit verbaJi, hanno atteso chi con ansia, chi
rabbrividendo, la sua prossima battuta. Quel linguaggio schietto e diretto si è palesato subito. Nell'attesa del baJlottaggio tra Rutelli e Alemanno Tarzan commentò l'eventuale appoggio di Casini aJ
centrosinistra con un <<l'U dc mi fa cagare».
La sua prima dichiarazione ufficiaJe,
a maggio del 2008, conferma un pensiero chiaro dell'esperto delle occupazio-
Accuse
Occupazione abusiva
violazione di domicilio
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e devastazione di edifici
una scena da «spaghetti westerm>, con
tanto di caJci, pugni e schiaffi. La notizia
rimbaJzò su giornaJi e tv anche oltre confine. RielettoneI2013, sempre con Se!, è
stato «respinto» daJl'istituzione capitohna per «incadidabilità accertata» per
una condanna del 1996 per scontri di
piazza. Il ricorso aJ Tar, che per quaJche
giorno lo ha accomunato beffamente a
Silvio Berlusconi, contro l'applicabilità
della legge Severino, è stato respinto i
primi di ottobre, sancendo
di fatto la fine della sua carriera pohtica. Con all'attivo
decine di denunce per occupazione abusiva, violazione
di domicilio, invasione e devastazione di edificio, blocchi stradaJi e resistenza a
pubbHco ufficiaJe, Tarzan
lo fa. Sempre in prima hnea
quando si tratta di cortei e
okkupazioni. A luglio si trovava proprio aJ fianco della
ragazza colpita da un manganello durante la manifestazione dei movimenti per
la casa ai Fori ImperiaJi. Solo venti giorni fa, megafono
allamano,eraacapodeibhtz che nel giro di poche ore
hanno portato aJl'okkupazione di diversi immobili,
tra i quaJi quello dell' ex
Inpdap invia di Santa Croce
in GerusaJemme. Dove c'è casa (libera)
insomma c'è Tarzan.All'interno deimovimenti c'è chi lo vorrebbe emarginare.
Difficile riuscirci. Le okkupazioniiUegah, che trovano ora compiacenza nell' amministrazione targataMarino-Nieri, sono una fonte divotiirrinunciabile. E Tarzanlefa.
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Sono
1.100 gli ospiti attuali
PROFESSIONI
Chi sono gli educatori delle comunità di recupero
l'
li
Qualcuno entra come ospite e trova un lavoro. Altri
vi approdano dopo corsi universitari. Gli stipendi sono
bassi, la motivazione alta. E con l'arrivo del Cavaliere ...
on Antonio Mazzi di Exodus, don
Luigi Ciotti di Libera, Mario
Furlan dei City Angels, il Codacons,
don Armando Zappolini presidente
nazionale del Cnca. il Coordinamento
nazionale delle comunità di accoglienza.
Sono in tanti ad avere suggerito a Silvio
Berlusconi di scegliere la propria
comunità per il periodo di affidamento ai
servizi sociali. Assistere
tossicodipendenti. prostitute. minori in
difficoltà o zappare nei campi sono
alcune delle attività proposte all' ex
premier per il quale si è parlato anche
della più comoda Fondazione Milan
onlus, che vede impegnate anche glorie
rossonere come Franco Baresi e
Daniele Massaro.
L'attesa sta creando un certo felmento,
tanto che dal Centro italiano solidarietà
di don Mario Picchi, tra i primi a essere
evocato per l'eventuale accoglienza del
Cavaliere, preferiscono non rispondere a
domande sul loro possibile futuro: visto
il periodo, meglio tenere il basso profilo.
Dovunque andrà, di Berlusconi si
occuperanno educatori professionali o
sociali. Si tratta di figure centrali attorno
alle quali ruotano le altre professionalità
impegnate nei centri di reinserimento.
Spesso si tratta di persone arruolate
molti anni prima, per lo più per problemi
di tossicodipendenza, che hanno
completato il cammino di rilancio e
deciso di mettere il proprio vissuto al
servizio degli altri. In molte comunità
risalta il valore dell'esperienza, che dopo
la fase pionieristica è stato codificato
con corsi regionali, oggi diventati lauree
brevi. dove si assegna la qualifica di
educatore professionale o di comunità,
attivi nel settore sociale e sanitario.
Quelli professionali provengono da
percorsi universitari nell'ambito di
medicina, quelli sociali arrivano da studi
nella facoltà di scienze della formazione
(vedere box).
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Claudio Previtali
e Marco Aradea
(Incontro), don
Antonio Mazzi
(Exodus) e Antonio
Boschini (San
patrignano)
Di norma, gli educatori seguono come
tutor alcuni ospiti, parlano con loro,
stabiliscono tabelle personali e si
confrontano con medici e psicologi.
Restano comunque loro le figure di
riferimento, in una logica di lavoro in
team. Succede, per esempio, atla Exodus
di don Mazzi, una quarantina di realtà
sparse per rItalia, con soggetti con
problemi che vanno dalla droga all'alcol,
dai disturbi alimentari alla dipendenza
dalle slnt machine. "Ciò che viene
realizzato è svolto da gruppi», spiega
Franco Taverna, responsabile del
settore accoglienza, «guidati da un
coordinatore con tre-quattro educatori e
uno psicologo. Si tratta di personale
dipendente (90 in tutto) e volontari, il
punto cruciale è tenere insieme le due
figure». Al professionista viene chiesta
una generosa disponibilità: la sua opera
fa parte cii una dimensione di relazione
con le persone, non ingabbiata in
contratti di lavoro od orari. «Nella
selezione di chi assumere siamo
esigenti», aggiunge Tavema, «offriamo
un periodo di prova di uno o più mesi
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poi è seguita la laurea in scienze
del!' educazione e, un anno mezzo fa,
l'assunzione. Zanellato, che racconta di
rispettare le otto ore di lavoro anche «se
bisogna essere sempre pronti a fermarsi
in situazioni paJticolari», oggi partecipa
a un corso di teatro per i ragazzi di don
Mazzi.
Il mix tra esperienze dirette e
formazione universitaria si ritrova anche
nella comunità Incontro fondata da don
Pierino Gelmini (ex sacerdote, a
processo per violenza sessuale),
anch' essa chiamata in causa tra le
candidate ad accogliere Berlusconi.
« Vogliamo privilegiare l'approccio di
gente che ha vissuto sulla propria pelle
disagi importanti», racconta Vittorio
Lorefice, avvocato che collabora da
tempo con la comunità Incontro. Qui ì
responsabili sono Marco Aradea, 54
anni, e Claudio Previtali di 52, con
storie simili alle spalle.
Studi di psicologia, sociologia e pedagogia
Tanta fatica
Sacrificio, passione,
dedizione e pochi soldi.
Lavorare in comunità come
educatore permette di avere
stipendi netti da 1.0001.200 euro al massimo con
scarse possibilità di carriera,
anche perché non è questo
l'obiettivo di molti: dò che
conta sono le motivazioni.
Ogni organizzazione ha
propri riferimenti contrattuali
di base: Exodus applica
l'accordo Uneba (Unione
nazionale istituzioni e
iniziative di assistenza
sociale), mentre San
Patrignano ha scelto quello
con l'Anaste (Associazione
nazionale strutture per la
terza età). Ma per le cifre
Ritaglio
Lavoro e previdenza
è un miracolo
poco cambia, con l'orario di
lavoro che può andare ben
oltre le 38 ore settimanali.
È uno sforzo che può essere
chiesto a tutte le figure che
di solito hanno rapporti
di collaborazione con le
comunità, come gli
psicologi. La centralità
dell'operatore fa sì che sia
una presenza non continua,
meglio di consulenza,
a volte richiesta solo in casi
particolari. l.a maggior parte
di chi lavora come
educatore ha sviluppato
in comunità il proprio
percorso di recupero
e apprendimento, mentre
il resto può arrivare da
facoltà come psicologia,
stampa
ad
sociologia e scienza della
formazione. Quest'ultima è
una laurea triennale con 690
iscritti "frequentata al 90%
da ragazze". Sergio
Tramma, per esempio, è
il coordinatore del corso
di laurea di Milano Bicocca
dove si studiano materie
come pedagogia, sociologia
e psicologia, Durante l'iter
di studi sono previste ore
di tirocinio che permettono
un assaggio al lavoro futuro.
«È bene sapere che conta
l'entusiasmo", conferma il
docente, "poiché è
impossibile arricchirsi
in cooperative di servizio
sociale, che spesso offrono
un lavoro frammentato».
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I due, come gli otto educatori
complessivi del centro di Amelia (Terni),
hanno seguito un corso per operatori
sanitari oltre ad altri corsi interni, ma
non solo. «Ho fatto 50 mesi di
recupero», ricorda Araclea, «sono
rientrato a casa e poi ho deciso di tornare
a lavorare in comunità». Per chi desidera
fare altrettanto, è necessario superare un
colloquio d'ingresso, un periodo di
accoglienza che può durare una trentina
di giorni. per poi cercare di fare parte di
un gruppo per il processo di
riabilitazione. Si tratti dì ragazzi segnati
da disagi personali e sociali, oppure di
colletti bianchi abituati alla bella vita,
per loro accoglienza e riabilitazione
sono passaggi fondamentali. Compiti
impegnativi per gli educatori, eppure
poco remunerati. Araclea dice che più di
un vero e proprio stipendio riceve un
rimborso spese, perché «la comunità non
può permettersi di più}>.
La storia appare simile a quella di
Antonio TineHi, 40 anni, attivo a San
Patrignano (Rimini), comunità fondata
da Vinc.enzo Mucdoli e ora guidata da
Letizia Moratti. che in tutto conta tre
IL MONDO
... ·15 novembre· 2013
non
riproducibile.
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Le testimonianze sono variegate. Marco
Zanellato, 25 anni, operatore con
un'esperienza maturata insieme a
Educatori senza frontiere in Honduras.
ha per esempio iniziato come volontario,
per capire se l'apprendista è in grado di
sostenere la relazione di aiuto». A volte,
arriva anche qualche tirocinante
dall'università. Nel complesso, Exodus è
guidata da educatori fra i 30 e i 35 anni.
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313
centri, 350 addetti e attività d'impresa
per un fatturato di quasi 40 milioni.
Tinellì è una delle circa 100 persone, su
25 mila transitate, che ha deciso di
restare a lavorare a San Patrignano. Oggi
si occupa dell'accoglienza, collabora
con gli educatOli che seguono i gruppi e
sottolinea l'importanza di una
organizzazione «non verticistica, dove la
responsabilità è di tutti ed esiste una
cooperazione familiare».
I poco più di 1.100 ragazzi oggi ospiti di
San Patrignano hanno attorno a sé una
rete di educatori, psicologi,
psicoterapeuti, infermieri, medici di base
e specialisti che lavorano nel centro
sanitario polifunzionale, oltre al
personale amministrativo e ai
collaboratori a vario titolo. Secondo
Francesco Vismara, responsabile delle
risorse umane, si tratta «di attività
propedeutiche al reinserimento con
fomazione professionale. non gestite in
forn1a separata, ma parte del processo di
recupero». La comunità è coordinata da
un comitato di un centinaio dì persone,
che raggruppa gli «anziani», e da un
altro più ristretto che prende le decisioni
coinvolgendo anche l'area
amministrativa e quella economica. «La
qualità de II' opera svolta a San
Patrignano dipende dal fatto che non ci
sono ambizioni di carriera», sostiene
Antonio Boschini, responsabile
del!' area sanità, «perché questo non è un
lavoro classico e questa non è
un'azienda». Lo testimonia per esempio
Gianni Fornari, 50 anni, educatore che
gestisce il canile, lavorando con 25
ragazzi. È a quelli come lui che spetta il
compito di dire un giorno a qualcuno:
«Ok, il tuo percorso è finito, puoi tornare
alla vita normale». Succede in genere
trascorsi tre-quattro anni, dopo che
l'ospite è entrato in una squadra formata
daunattentinadipe~oneconlequ~i
068391
ha iniziato il proprio percorso. Segue la
fase del reinserimento aH' estemo che
prevede anche il supporto di cooperative
specializzate.
Luigi Ferro
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,
Swg: il 25% degli italiani pronto a coperture private
III
III
I
I
P
il I
III
I
su quattro sarebbero favorevoli a un
sistema misto pubblico"privato. J servizi
più importanti da salvaguardare restano
quelli legati a perùita di lavoro e salute.
Debito dello Stato e tì'agilità della classe
dirigente sono ritenute le
ragioni principali della
si tuazione attuale.
In tutto ciò. alcune compagnie
hanno fìmato il business.
«Nonostante il periodo di crisi.
che ci porta a erogare un
numero crescente dì
indennizzi», spiega Valeria
Picconi (nella foto), dg di
Genw0l1h per r Italia, «la penetrazione
dei prodotti assicurativi legati alla
perdita del lavoro 8ta aumentando.
Il cliente tipo di queste offerte è il
dipendente con un reddito medio, non
l'operaio con lo stipendio base, né il
manager strapagato». Si tratta di polizze
che assicurano dal rischio di non poter
pagare rate e mutui in caso di perdita
involontaria del lavoro, che più di recente
hanno allargato il raggio d'azione; retta
della scuola dei fìglL bollette, affitto e
molte altre spese ricon"enti.
Per due terzi del campione, il massimo
timore rimane la disoccupazione. Si
ritiene che il welfare pubblico debba
continuare a fornire garanzie, pensando
però il un modello di cassa integrazione
piuttosto che a un'eventuale assistenza
nella ricerca di un nuova assunzione.
Operatori come Genworth propongono
stlUmenti che, in caso di perdita del
lavoro, forniscono integrazioni alle altre
eventuali entrate economiche. Se dunque
un tempo garantivano prestiti, rate e
mutui, oggi sostengono il reddito
generalmente inteso. Per esempio.
Genworth eroga 12 somme mensili per
un massimo di tre cicli.
M.C,
068391
rmai anche i più inguaribili
ottimisti l'hanno capito. l tempi
che verranno saranno ancora di magra,
soprattutto dal punto di vista dello stato
sociale. La conferma an'iva da una
rilevazione condotta a
settembre da Swg, su un
campione di mille persone, per
conto del gruppo assicurativo
Genworth. Risulta che i due
terzi degli italiani pensano che
il welfare statale diminuirà nei
prossimi anni, è intenzionato a
rimanere in un sistema a
copertura pubblica anche di
fronte a un aumento delle tasse, mentre
il 25% sarebbe pronto a passare a un
sistema di natura privata. Tre intervistati
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IL~MA.TTINO
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L'eterno scandalo
dei nullafacenti
in «parcheggio»
Vittorio Del Tufo
a storia non cambia mai, anzi si
ripete. Soprattutto a Napoli, citL
tà ribollente di tensioni sociali, di disoccupati eternamente «organizzati» ma anche di protagonisti opachi
del dramma lavoro. La storia non
cambia mai e anche quella dei corsi
di formazione è una storia che si ripete. Ieri come oggi: una parcheggiopo-
Segue dalla prima
di cronaca
I nullafacenti
in «parcheggio»
Vittorio Del Tufo
39
1
mazione per lavorare un giorno,
chissà quando, in impianti di cui
non v' è traccia. Che dire: c'è da augurarsi che si faccia tesoro degli errori
del passato. È però difficile sfuggire
alla sensazione del déjà vu: troppo
spesso i corsi di formazione si sono
rivelati macchine succhiasoldi. Concepiti come strumentifmalizzati alla
stabilizzazione dei precari, sono diventati, negli anni, veri e propri ammortizzatori sociali. E sterminati
parcheggi per i tanti «ex» di cuila storia degli ultimi decenni è piena: ex
Lsu, ex dipendenti dei consorzi di bacino, ex disoccupati Bros, ex Banchi
Nuovi. Un esercito dilavoratori -fantasma al servizio dei baracconi costruiti con i soldi pubblici, senza che
un solo beneficio ne sia derivato per
l'economia della città e della regione.
>Seguea pago 51
bilità, di utilizzare questo settore
per rispondere alle richieste del
mercato del lavoro. È il welfare declinato a Napoli, che trasforma il
bisogno in ricatto sociale e si alimenta di illusioni e sussidi. Un welfare della disperazione nel quale
la vera posta in palio non è il lavoro - che dovrebbe rappresentare
lo sbocco naturale dell' esperienza
formativa - ma il corso di formazione stesso, che diventa un eterno
parcheggio. Un parcheggio, tuttavia, talmente ambito da scatenare, ogni volta, nuove guerre tra poveri. DagliLsuaiBros, daidisoccupati storici dei Banchi Nuovi ai dipendenti-fantasma dei consorzi
di bacino. Ieri come oggi, è la storia che non cambia mai.
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068391
Vale la pena di riflettere su cosa sia
diventato, nel corso degli anni, il
settore della formazione: un baraccone elefantiaco e improduttivo
gestito troppo spesso dalla politica a fini elettoralistici e clientelari,
senza che vi sia mai stata una reale
volontà, eneancheunarealepossi-
li buona per tenere a freno la piazza
e alimentare l'eterna illusione di un
posto fisso che non arriverà mai.
L'ultima novità è il corso di formazione per «riqualificare» i 1250 dipendenti dei consorzi di bacino che
da più di dieci anni sono pagati per
non lavorare: uno dei più grandi
scandali della nostra storia recente.
Il progetto Regione-governo prevede che i dipendenti dei consorzi, opportunamente «istruiti», andranno
a lavorare, entro il 2016, nei termovalorizzatori (di quali impianti si tratti
non è chiaro, dal momento che al
momento nessun cantiere è aperto)
o presteranno servizio per i Comuni
che non hanno raggiunto il 65 per
cento di raccolta differenziata. Nel
frattempo, riceveranno ancora lo stipendio per tre anni.
Lavoratori-fantasma, dunque, andranno a seguire onerosi corsi di for-
08-11-2013
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IL~MA.TTINO
Foglio
uello che stiamo facendo è a
(
tutela dei lavoratori e sono
la gran parte dei dipendenti del Comune». Francesco Moxedano, assessore al Personale, insieme ad Attilio
Auricchio capo di gabinetto del sindaco, sta mettendo mano ai buchi
neri della macchina burocratica: assenteismo, soldi a pioggia, produttività. Insomma, rogne non di poco
conto.
Allora assessore sicuro che i
dipendenti saranno contenti?
«Sì, perché le misure sono state
concertate. A Palazzo San Giacomo
c'è gente che lavora molto e bene.
Queste sono azioni mirate per
sanare disservizi passati, ma
soprattutto a prevenire eventuali
opacità. Prendiamo la questione
dei badge, un problema serio che
riguarda tutta la pubblica
amministrazione del Paese».
Insomma, Napoli è o non è un caso
unico?
«A Firenze in questi giorni sono stati
denunciati e licenziati due
dipendenti
comunali per
l'utilizzo non
conforme del
badge. A
proposito di
livello nazionale
noi abbiamo
bisogno di aiuto».
Vale adire?
«Come dice il
sindaco Luigi de
Magistris c'è
gente che da
Napoli va a Roma
per essere contro
la città. Si
Misure
confonde
concertate
l'opposizione
politica con
e sostenute
quella tecnica.
dai sindacati
Abbiamo aderito
Garantiremo
al predissesto e
per questo tutti gli la massima
trasparenza
atti del personale
sono al vaglio del
ministero
dell'Interno. Mi appello a tutti i
parlamentari napoletani: non
andate contro la città. Quello che si
fa a Palazzo San Giacomo è chiaro e
trasparente».
Lavoro e previdenza
08-11-2013
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1
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Restano i dubbi per la spesa che
riguarda il personale e le
erogazioni del salario accessorio.
«Come detto è tutto certificato a
Roma. Noi stiamo introducendo
anche novità di rilievo. Penso alla
produttività individuale passata nel
contratto decentrato firmato a
luglio. Intuizione avuta dal capo di
gabinetto Attilio Auricchio e da me
sostenuta anche dai sindacati».
Cosa significa?
«VIene premiato e pagato chi
lavora, chi accetta gli spostamenti e
le turnazioni. Il punto politico è
questo: nonostante le ristrettezze
economiche e il predissesto e il
taglio di alcuni istituti contrattuali i
comunali hanno avuto quello che'
loro spettava. E noi oggi possiamo
partire con i controlli e le verifiche.
Ecco perché i lavoratori devono
essere contenti, le misure sono a
loro favore, difendono chilavora».
Altre novità in vista?
«Sì, lo scorrimento delle
graduatorie così assorbiremo
giovani e grandi professionalità. E
poi ci saranno le progressioni
verticali».
Ci risiaIllo, ancora premi a
pioggia?
«Assolutamente no. Saranno 3000
tutti quelli che hanno partecipato ~l
concorso del 2009. Avranno un
avanzamento di carriera ma non
economico, almeno per ora. Lo
prevede la legge».
lu.ro.
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&;;'ii""~~ del badge, linea dura del Comune
C.rtolll",ilmb"'l1mufli"(I~~r'''I''''''"I"1'('1Im"1'('a1('1l1po.«I)I"~nll,,,"l)<JllsabllldC'COnlmlll»
068391
«lntelVenti mirati
per tutelare
chi lavora bene»
(Q
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IL SECOLO XIX
RTICE INTERLOCUTORIO
CHIGI CON
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Foglio
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O E SACCOMANNI
Slot, la sanatoria fa flop
così aumenta la benzina
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Non solo Imu, ora è caccia a 3 miliardi. Allarme Cig
ROMA. Non bastava l'Imu. All'appello ora mancano altri 300 milioni:
un nuovo "buco" nei conti pubblici,
da riempire al più presto. Mentre
ancora il governo è alla ricerca dei
soldi per stoppare la rata Imu di dicembre, si sgretola un pezzo delle
coperture con le quali è stato finanziato il primo decreto blocca-Imu,
varato a fine agosto. E questo perché la sanatoria decisa per i concessionari di slot evideogiochi si è rivelata un mezzo flop: sono infatti soltanto sei su dieci le società disposte
a pagare le salatissime multe (2,5
miliardi) comminate a suo tempo
dalla Corte dei Conti e ampiamente
scontate dal governo nel tentativo
di sbloccare i pagamenti entro il 4
novembre. Risultato: in cassa entreranno 235 milioni su quasi 500
milioni, meno della metà del gettito
stimato del Tesoro.
Il rischio è che scatti la clausola di
salvaguardia prevista dall'articolo
15 del decreto blocca-Imu con l'aumento di accise (benzina, tabacchi,
alcolici) e acconti fiscali Irap e Ires,
aumentati fino al 103 per cento.
Una mini-stangata che il governo
deve decidere entro novembre. A
questo punto le strade sono due.
«Occorre valutare se applicare la
clausola di salvaguardia o intervenire con altri strumenti per reperire il gettito mancante evitando incrementi delle accise», ha detto il
sottosegretario all'Economia, Alberto Giorgetti. Una grana in più
per il ministro
dell'Economia,
Fabrizio SaccoNOTAX
manni, impeAREA
gnato a difendeHPd
re la legge di stabilità dall'assalpropone
to dei partiti e a
di alzarla
trovare le copera mila
ture per canceleuro
lare anche la seRitaglio
Lavoro e previdenza
stampa
ad
conda rata del- Ma c'è di più. Il Pdl vorrebbe usal'Imu:
..
re la somma in ballo (1,6 miliardi)
Ulllmpegno pohtIco preso da En- per ampliare la no tax area da 8 mila
rico Letta coniI Pdl, confermato po- a 12 mila euro, in modo da esentare
chi gironi fa in un vertice con.il c~- 16 milioni di italiani dall'obbligo
pofila delle colombe governatIve, Il della dichiarazione dei redditi. Pd e
vice premier Angelino Alfano. A Pdl sono inoltre d'accordo a spostaquesto punto, bastano due conti per re una parte delle risorse a favore
capi~e in quale situazi.one si trova il dei pensionati, che l'anno prossimo
numstro Saccomanm. La seconda vedranno le loro pensioni rivalutarata dell'Imu sulla prima casa vale 2 te solo in parte per effetto della mamili~rdi ma .si ~riva ~ 2,~ mil~ar~i novra. La rivalutazione piena è prec?,n l terre~l e l.fabbncatI ~gncoh, vista solo per gli assegni fino a tre
gIa esentatI con Il decreto dI agosto. volte il minimo Inps, pari quindi a
Uno ~con!o al. ql!ale non in~ende r~- 1.500 euro al mese, mentre per chi
nunClare Il num~~ro ~unzla De GI- ha una pensione quattro volte il mirolamo,ancheleuscnttaalclubdel- nimo Inps è prevista un'indicizzale co~ombe P~l. .Poi bisognerà rifi- zione del90 per cento. Un taglio che
nanZlare la C:lg l? de~oga co~. un~ aumenta con il valore dell'assegno.
somma che SI aggira sm350 mIlIOm. Ma spunta anche l'idea - è del reE ora bisogna anche rimediare al latoredeIPd,GiorgioSantini-diin"buco" aperto dalla sanatoria delle trodurre maggiore flessibilità sulla
slot.
possibilità di andare in pensione
Un saldo salato pe~ Saccomanni, per gli over 62, con penalizzazioni
che ~~~ebb~ for~lr~ coperture per chi abbandona prima il lavoro.
(credlblh aglI OCchI dI Bruxelles) Anche la Tasi, la nuova tassa coper quasi 3 miliardi a meno di due munale sui servizi, sarà modificata
mesi dalla chiusura del bilancio radicalmente a colpi di detrazioni e
2013. ,~on basta. Mentre ancora scontiinlineaconl'Imusullaprima
non c e alcuna certezza sul saldo casa. Un'operazione che da sola codell'Imu, i Comuni sono sul piede di sta 5-600 miguerra: i sindaci chiedono al gover- lioni da corrino di versare entro il 30 novembre spondere ai CoMODIFICHE
nelle casse dei municipi la somma muni per evitaALLATASI
~9uivalente alla s~conda rata de~- re
stangate
In arrivo
lImposta sulla pnma casa. <<Altn- sugli altri immentii Comuni non saranno ingra- mobili. Il punto
detrazioni
do di onorare i loro impegni né con i della situazioper figli
dipendenti né con i fornitori», ha nesaràfattaoga carico
f~tto saper.e il presidente dell'Anci, gi nel Consiglio
prima
casa
e
PIero Fassmo.
dei ministri
Tlltti i n9di stanno venendo al convocato pe;
pettme con l aggravante che la stesd
.
I d ' t b T t' f
Il' h' l varare ue ddl collegatI alla manosa egge l s .a l l a, IO~e a . oc.c le - vra. Ma resterà fuori dal pacchetto
lo del premler Letta, nschla dI esse- la misura taglia-bollette elettriche,
re smontata co;'llpletamente dal caldeggiata dal ministro Flavio ZaParlamento con Il consenso del go- nonato
verno. stesso. Perfino il taglio delcuQuan'to alI a casa l'1 decre t o bIoc.
neo flscale
potrebbe
perdersI
nelle
c
.
. .
a- I mu dovrebb'
e essere varat o l a
nebbIe per trasformarsI m uno
..
.
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l' prossIma settImana o subIto dopo
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28 mI a euro.
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IL SECOLO XIX
con la lotta all'evasione elo scambio
di informazioni con i Paesi esteri,
resta un tema centrale del prossimo
futuro. Insieme alla spending review, infatti, il premier pensa di coprire alcuni provvedimenti anche
con un accordo per la tassazione sui
capitali detenuti in paradisi fiscali,
tra cui la Svizzera. Da questo accordo, il presidente del Consiglio è con-
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vinto di poter recuperare anche una
cifra che potrebbe sfiorare i 15 miliardi di euro. Saccomanni ne ha
parlato anche con il Commissario
Ve per la Tassazione Algirdas Semeta, ribadendo che il tema della
lotta all'evasione saranno una delle
priorità del semestre di presidenza
italiana dell'Ve.
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il titolare del Tesoro. Quanto alle
coperture, è ormai certo che a pagare saranno soprattutto banche e assicurazioni con un maxi-acconto fiscale Irap e Ires, che potrebbe arrivare fino al 125 per cento. Vna strada quasi obbligata, di cui Letta è
stato informato ieri sera dal ministro Saccomanni.
C'è da dire, inoltre, che il fisco,
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IL SECOLO XIX
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di ANDREA ZERBO - [email protected]
LEGGE 104
E NUOVE NORME
Sto usufruendo del congedo
biennale 104 per assistenza
a un genitore disabile e lo
sto centellinando per razionalizzarlo quanto più a
lungo possibile, in quanto
mia madre ha una disabilità
che può durare a lungo.
Cosa mi può succcedere, alla
luce di questo?
LETTERA FIRMATA e-mail
ASSISTENZA,
I FINI PENSIONISTICI
Ho iniziato a lavorare ilIo
novembre 1976 (contributi
Inps, che ho ricongiunto al
momento dell'assunzione in
Comune il 17 ottobre 1985)
sono nata a Ronco Scrivia il
lO aprile 1956 e ho 37 anni
di contributi. In data 10 feb-
braio 2010 ho avuto il riconoscimento della Legge
104-1992 art. 3 comma 3. Da
allora, usufruisco di 3 giorni
mensili di permesso. Ho
sentito dire che tali permessi, talvolta, non sono
utilizzabili ai fini pensionistici. Può dirmi di quali casi
si tratta e soprattutto se
sono utilizzabili ai fini della
così detta opzione donna?
N. B.e-mail
Purtroppo il pericolo esiste ed
è costituito dalrarticolo 24
della Legge Fornero che sancisce rinutilizzabilità dei contributifigurativi versati a copertura delle assenze per maternitàfacoltativa, delle assenze per donazione di sangue
e dei permessi previsti dalla
Legge 104-92. L'allarme è
stato lanciato dalrAvvocato
Giacobini, legale di alcunefra
le associazioni a sostegno dei
disabil~ secondo cui lafrui-
zione di tali permessi (o congedi) comporterebbe sempre
uno slittamento della decorrenza pensionistica mentre secondo l'esperto Ermanno Gelosa la penalizzazione riguarderebbe soltanto la pensione
anticipata, il che significherebbe che una donna (di 62
anni di età con 41 anni e
mezzo di contributi) che abbia
usufruito di 3 anni di astensione facoltativa per maternità debba lavorare altri 3
anni. Se anche fosse così trovo
indecente che lavoratori disabin lavoratrici in maternità
facoltativa o donatori di sangue non abbiano il riconoscimento di tali periodi aifini
delranzianità contributiva.
La questione è ancora aperta,
probabilmente sono già stati
inviati interpelli al ministero
del Lavoro e altri sono in partenza. Fino alrarrivo delle risposte non sono in grado di
dire con certezza in quali casi
068391
1125 ottobre scorso, la Commissione Bilancio della Camera ha soppresso, alrinterno
del DI 101-2013, l'emendamento che avrebbe salvato ai
fini contributivi i periodi di
congedo fruiti per assisterefamiliari disabili gravi. Nonostante il parerefavorevole del
ministro del Lavoro Enrico
Giovannini l'emendamento
non è passato perché "sarebbe
suscettibile di determinare
nuovi e maggiori oneri".
Siamo al di sotto del livello minimo di decenza! Un Governo
che nonfa neanchefinta di
cercar di sapere dove sono finiti 50 miliardi di Euro destinati alrlnpdap e scomparsi
verso ignota destinazione è invece attentissimo a salvaguardare una norma (articolo 24
della Legge Fornero) che danneggia le persone svantaggiate. Mi sembrerebbe il caso
di aprire una vertenza contro
il Governo efare della difesa
dei disabili la nostra bandiera.
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IL SECOLO XIX
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l'articolo 24 della Legge Fornero crei danno. I succitati
contributi.figurativi sono pienamente validi agli effetti del
raggiwlgimento dei requisiti
previsti per lafruizione della
Legge 243/2004 (opzione
donna), non sono invece validi
a talfine i contributi accreditati per malattia o disoccupaZlOne.
-----------------------------------------------------------------------------------------------Jl
LA PENSIONE
ALLA FUTURA VEDOVA
Mi rivolgo a lei per conoscere quale sarà la pensione
di mia moglie, alla mia
morte. Premetto che siamo
in comunione di beni, con
proprietà al 50% dell'abitazione di residenza, abbiamo
due figli, adulti e indipendenti. Redditi di mia moglie:
pensione integrata al minimo dal 1992 (non influente il reddito del marito)
di euro 6.247 (con supplemento di euro 420 a luglio),
rendita catastale (50%) euro
450, interessi da Btp euro
1.800. Reddito marito: pensione euro 26.530, rendita
catastale (50%) euro 450,
vitalizio (pensione di
guerra) dal ministero del
Tesoro (Legge 7911980, Art.
I): euro 5.945. Interessi da
Btp e azioni: euro 8.200 (per
la Legge 94 del 1994 tale vitalizio sarà corrisposto alla
moglie?).
PREVIDENZA FACILE SCRIVERE A:
Il Secolo XIX· piazza Piccapietra 21
rubrica: Previdenza facile· 16121 Ge fax 010 5388426
LETTERA FIRMATA e-mail
068391
Se le cifre sono esatte la signora dovrebbe percepire una
pensione pari a circa 15.900
euro lordi annui.
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COBBIEBE DELLA SEBA
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1 /2
ngovemo TI 'premier
Letta: le larghe intese sono difficili
Ma l'Italia deve andare avanti così
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Un caso l'intervista all'Irish Times e la traduzione della parola «attributi»
DAL NOSTRO INVIATO
dente del Consiglio valgono
l'accostamento a un «dandy».
Ma non è finita qui: !'intervista
è scoppiettante, divertente e divertita, e la ciliegina sono appunto gli attributi del capo del
governo.
«Sa che in Europa dicono che
lei ha le palle d'acciaio? Equesto
per avere vinto la battaglia parlamentare contro Berlusconi?».
Letta non nega il senso dell'affermazione, ma fa sapere di
avere utilizzato, nella risposta,
una metafora più sfumata (il
termine «attributi»), come confermerà più tardi in un tweet,
parlando di «traduzione idiomatica fatta dal giornalist3».
Ma ovviamente in Italia, subito' passano in secondo piano
i commenti del premier sul taglio del costo del denaro «<una
grande notizia che consentirà
un riequilibrio fra euro e dollaro» ),la sintonia fra i due governi sulla necessità di ridurre
l'austerity e investire di più nella crescita, la convinzione di
Letta sul nuovo governo di Berlino: «Sono molto fiducioso che
alla fine del negoziato sulla
grande coalizione in Germania
la Cancelleria sarà consapevole
che l'Unione deve essere cambiata, nemmeno alla Germania
conviene stare in una Ue che
non cresce e in cui lei stessa crescepoco».
La reazione del Pdl ovviamente gioca sulla battuta, Brunetta coinvolge gli operai dell'Ilva, che «vorrebbero volentieri fondere gli attributi del
premier», anche Capezzone ci
scherza su e in
meno che non
si dica la battutatrasmessa dal giornalista dell'Irish
Times diventa
motivo di dibattito. Con buona pace della
soddisfazione del premier per
la partecipazione dell'Irlanda a
Expo 2015 (<<dopo le adesioni di
Gran Bretagna e Stati Uniti ci
sono le premesse per una grande edizione»), per la possibilità
che anche Kenny (magari con
l'aiuto di Roma) rientri nella
corsa alla sostituzione di Barro-
so o Van Rompuy, l'anno prossimo, e infine dei commenti
dello stesso premier sullo stato
delle cose in Italia
Letta racconta all'Irish Times: <<Sapevo sin dall'inizio che
le larghe intese sarebbero state
difficili, ma penso che l'Italia
abbia bisogno di continuare il
lavoro che sta facendo in questo
momento. Siamo in novembre,
siamo ancora qui e io penso che
abbiamo la possibilità di fare
un buon lavoro nei prossimi
mesi, mesi molto importanti,
nei quali l'intera struttura della
politica europea avrà bisogno
di essere riformaÌ3». Ma in Italia continua a fare discutere soprattutto quella battuta Interviene con un post Beppe GrillQ:
<<Le balle d'acciaio di Letta le conoscono anche in Europ3». E si
guadagna in serata una risposta
dello stesso Letta su twitter:
<<Ma Grillo non hai altro da fare?
Segnalo che tutto lo "steelgate"
è semplicemente per traduzione idiomatica fatta dal giornalista irlandese».
Marco Galluzzo
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068391
DUBLINO - Può accadere
talvolta che una visita di Stato
passi inosservata per i contenuti, del resto poco appetibili per
il grande pubblico, e si imponga per un elemento di colore.
Kenny e Letta discutono di
unione bancaria, argomento
che li vede uniti nel reclamare a
Berlino coerenza con i progetti
europei, poi del prossimo semestre di presidenza italiana
della Ue, infine del grande risiko di nomine che l'anno prossimo coinvolgerà le prime cariche di Bruxelles. Alla fine però
ciò che fa notizia, nella capitale
irlandese, sono «due palle di
acciaio».
Lo zampino è del giornalista
dell'lrish Times che qualche
giorno fa si è recato a Palazzo
Chigi. Ha il gusto dell'ironia; vista la situazione politica italiana, e vista la serenità che ostenta, il nostro premier gli appare
prossimo allo «squilibrio mentale». Forse il cronista è abituato a politici compassati, sta di
fatto che l'abbigliamento e il
portamento del nostro presi-
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la Repubblica
I
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Foglio
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Telecom, ok del cda avendita Argentina etoni
Patuano: ''Nel piano operazioni da 4miliardi"
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Da inizio annoperdite a900 milioni, via abondconvertibile da 1,3 miliardi
SARA BENNEWm
MILANO- Risultati ancora in
calo perTelecom Italia che si ricapitalizza per 1,3 miliardi lanciando un bond convertibile in
azioni del gruppo. La società
guidata da Marco Patu ano ha
inoltre illustrato agli analisti le
linee guida di un piano 20142016, che trale altre cose prevede la vendita di una serie di asset non strategici tra cui Telecom Argentina, le torri di trasmissione e le attività di Ti Media. Il valore complessivo di
queste operazioni è di circa
quattro miliardi.
11 piano di Patuano verrà implementato da qui al 2016 nel
caso il manager venisse confermato alla guida del gruppo alla
prossima assemblea che dovrebbe tenersi il 20 dicembre.
Nel prossimo triennio Patuano
stima di effettuare 14 miliardi di
investimenti tra Italia e Brasile,
ma anche alcune dismissioni,
tra cui Telecom Argentina, per
la quale ha già ricevuto un'offerta dal finanziere messicano
David Martineze il cdaha incaricato il management di aprire
le negoziazioni. Oltre all'Argentina, il gruppo cederà le torri in Italia e in Brasile, gli immobili eia partecipazione in Ti Media con l'obbiettivo di ridurre il
rapporto tra debito e margine
lordo a quota 2,1 nel 2016 rispetto al2, 7 attuali che è costato alla società il declassamento
del debito fino allivello "spazzatura". Per quanto riguarda Iii
rete di accesso, che il cda aveva
deciso di scorporare, Patuano
ha invece tirato il freno a mano
e parlato di .. equivalence of input", sulla strada di una separazione funzionale.
Tuttavia, nonostante gli investimenti, Patuano stima che i
ricavi e i margini del gruppo in
Italia continueranno a scendereanchenelprossimotriennio,
mentre la crescita del Brasile
dovrebbe permettere alla società di terminare il 20 16 con risultati in linea con quelli attesi
per fine anno. I ricavi dei primi
nove mesi 2013 sono scesi del
7,6% a 20,3 miliardi, soprattutto a causa delle attività domestiche (-10%) ma anche per il
cambio sfavorevole con il real
ha portato in lieve flessione il
fatturato del Brasile (-5,6%).
Peggio è andata al margine lordo, sceso del 10,5% a 7,9 miliardi perché la redditività domestica è superiore de140% rispet to a quella generata dalle attività estere di Telecom. L'ultima
riga del bilancio è invece negativa per902 milionimascontala
svalutazione dell'avviamento
da 2,2 miliardi effettuata a fine
giugno. Telecom ha confermato inoltre gli obiettivi per il 2013
ma secondo glianalistièprobabile che il gruppo registrerà ricavi inferiori al target e dovrà
operare una nuova pulizia di bilancio che porterà i conti 2013
nuovamente in rosso. A settembrelaposizionefinanziaria
netta era scesa a 28,2 miliardi,
ma sarà difficile chiudere l'anno con un indebitamento inferiorea27miliardiamenodinon
aver completato qualche cessione. Per restare in sicurezza
Telecom lancerà oggi sul mercato un bond triennale convertendo in capitale da 1,3 miliardi. L'emissione, curata da MorganStanley, avrà unrendimento compreso tra il 5,75 e il 6,5%
e sarà convertita in azioni ordinarie e di risparmio con un premio di almeno il 120%.
ClRIPRODUZIQNE RISERVATA
'5top.o~
moLO GiÙ
I risultati e le novità
sul piano sono usciti
a mercato chiusi,
ma nell'attesa
Telecom ha perso
i14,2% a 0,72 euro
·4eBa.Nte. . . . .
.pnillCeciecoala
sep~
~
IL CONVERTENDO
Telecom emetterà
1 ,3 miliardi di bond
che tra tre anni si
trasformeranno in
titoli ordinari e mc
con un tasso fisso
tra il 5,7 e i16,5%
IDEBm
Marco Patuano,
amministratore delegato di
Telecom Italia
068391
A fine settembre le
passività erano scese
a 28,2 miliardi, per
cui senza dismissioni
sarà difficile arrivare
entro fine anno sotto
quota 27 miliardi
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Piano di emergenza Alitalia: tagli apersonale, stipendi eaerei
Martedì sul tavolo del cela. SeAir France molla, 2. 000 dipendenti in meno inclusi icontratti atermine
WClOCIWS
ROMA - Il piano di emergenza
stand alone preparato da Gabriele Del Torchio, è quasi pronto e
prevede nuovi sacrifici per tutti i
dipendenti. Martedì prossimo
l'amministratore delegato di A1italia porterà in cda un dossierpieno zeppo di tagli e risparmi che
sulla carta arrivano a quasi 100
~aaen.o
200/0.. SbreItasui voli
sa corio e JAedio
a-aggio.lUch'rioae
di 13 velivoli
milioni di euro complessivi.
Se, come le ultime indicazioni
provenienti da Parigi lasciano intuire, Air France dovesse dare
l'addio a Roma, rinunciando alla
partecipazione all'aumento di
capitale e diluendo la propria
quota fino al 6% (e non alI' Il %come supposto, secondo quanto è
riportato in uno studio di Credit
Suisse), il piano si trasformerebbe
in un manuale di sopravvivenza
solitaria.
La ristrutturazione servirebbe
a imprimere un colpo di reni momentaneo-al vettore, cherimarrebbe operativo fino ad una
incorporazione in una compagnia straniera. Il cui nome non
sembra ancora scritto sull'agenda di Del Torchio, a parte i soliti
noti Aerotlot e Etihad che non
sembrano però pronti ad entrare
in gioco. Ma in alternativa resta
aperto uno spiraglio: la fusione
conAir France-Klm potrebbetrovare un nuovo riIancio a sorpresa
proprio sulla spinta di un nùovo
piano industriale lacrime e sangue. Le indicazioni contenute nel
documento ancora riservato,
puntano ad un mix di riduzione
del numero di aerei impiegati eal-
la messa in cassa integrazione per
1.100 dipendenti più la dolorosa
chiusura di altrettanti contratti a
tempo determinato, molti dei
quali avviati da diversi anni e oggi
sacrificati sull'altare di una crisi
pesantissima: le tabelle indicanò
circa260piloti in meno, una riduzionedi420assistentidivoloe450
impiegati. In arrivo, per quasi tutte lefigure professionali che resteranno al proprio posto, anche la
proposta di una riduzione secca
deI20%dellostipendio. Gli unici a
non subiresforbiciate allo stipendio saranno i dipendenti che oggi
percepiscono una retribuzione
inferiore ai 40 mila euro annui.
Ad eccezionedi operai e impiegati, tutti gli altri, compresi piloti,
assistenti di volo, quadri o dirigenti di seconda fascia, saranno
colpiti dalla riduzione pari ad un
quinto della retribuzione attuale
e non sono escluse per i manager
di fascia alta nuovi tagli e uscite
dettate da una possibile riorganizzazione interna. Nel mirino ci
sarebbero anche altri benefitcon-
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Quotidiano
cessi fino ad oggi ad alcunetipologie di dipendenti.
Questo progetto, che martedì
prossimo otterrà il probabile via
libera dei consiglieri, arriva nel
momento più delicato di tutta la
storia di A1italia Cai, società nata
dalle ceneri diAlitaliaLai ne12008.
Giovedì prossimo scadono i termini per la sottoscrizione dell'aumento di capitale da 300 milioni
di euro cheAirFrance non sembra
voler onorare nelle condizioni attualioin mancanza di una forte ristrutturazione del debito e tagli ai
costi pari al 20%. Una strada che
forse col nuovo piano potrebbe
riaprirsi se i transalpini giudicheranno il progetto di Del Torchio
sufficientemente "grintoso". Ma i
sindacati da giorni sono in fibrillazioneeesigono un incontro con
i vertici di A1italia per conoscere i
termini della ristrutturazionc
ij1entreilleaderdella UilLuigiAngeletti chiede in queste ore «un
piano industriale non provvisorio
che, al di là degli assetti societari,
diacertezzeperilfuturoemettain
campo più rotte di lungo raggio».
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È quasi pronto il piano di emergenza per Alitalia
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1 /2
Cosa cambia con l'euro meno caro di sempre
Dal prestito sulla casa ai finanziamenti alle imprese. Le ripercussioni: immediate della mossa di Francoforte non sono
di h'rande portata. I Ja scommessa è che gli effetti, sul lungo periodo, incoraggino l'economia a tornare alla crescita
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S,\\nH.\H..l{'C[()
MILANO
Settembre 2008
Fallimento
L'andamento
dei tassi
di interesse
4
Novembre 2010
Piano di salvataggio
dell'Irlanda
Lehman Br'others
Aprile 2011
Piano di salvataggio
del Portogallo
Giugno 2012
Piano di salvataggio delle
banche spagnole e accordo
Maggio 2010
su meccanismo
Creazione
anti-spread
del Fondo
salva Stati
1
Novembre
2012
Minimo storico
Agosto 2007
Crisi mutui
2%
NUOVI INGRESSI
NELL'EURO,
~
subprime
Grecia
lSlwenia
...
...
Malta
0,25%
CiP~
•
O+-----~r-----.-----_.------._----_.------r_----._----_T--~--._--~_.----_.--~~,_~--_.~~--._--~
1999
I
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
I Scenderà il costo
Sui mutui piccole
limature: l'Euribor
." quaSI. a zero
e" gIa
I del finanziamento
I
er le famiglie che hanno
un mutuo in corso cambierà poco. I prestiti per la
casa seguono l'andamento dell'Euribor, l'indice specifico che
guida i mutui variabili: a quello
bisogna guardare per capire se
la rata del mutuo scenderà (o salirà). L'Euribor è già ai minimi
storici e vicino allo zero da mesi.
Fino a prima della crisi seguiva
l'andamento dei tassi Bce ma
ora è slegato. E chi ha il mutuo a
tasso fisso? In questo caso la rata non varierà.
Qualcosa potrebbe cambiare
invece per le famiglie che hanno
un finanziamento ancorato al
tasso Bce. Sono prodotti che però nel nostro Paese hanno avuto
una diffusione davvero minima,
solo 1'1% del mercato. Il taglio
Bce potrebbe infine innescare
un volano positivo sugli spread
delle banche. Potrebbero esserci dei vantaggi per le famiglie
che il mutuo lo devono ancora
fare: potrebbe diventare meno
caro con effetti anche sui vecchi
mutui che, se davvero molto più
costosi, potranno essere «rottamati» con la surroga.
P
Mercato più ricco
I
"I
risparmi complessivi «per
il mondo delle imprese potrebbero aggirarsi, in linea,
attorno ai 2,3 miliardi all'anno», dice il segretario della
Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi. L'Ufficio studi dell'Associazione, dopo aver esaminato la situazione debitoria
delle imprese italiane, ha
quantificato i vantaggi economici derivanti dalla decisione
presa dalla Bce se la riduzione
dei tassi al dettaglio seguisse
quella di quello di riferimento.
Il calcolo della Cgia, naturalmente, è troppo ottimista:
anche perché per i prestiti già
negoziati i costi non saranno
rivisti automaticamente: questo succederà solo nei casi dei
contratti che lo prevedono (come accade sui mutui a tasso
fisso o variabile). Certo la maggiore quantità di denaro che si
rende disponibile a prezzi più
bassi comporterà comunque
un calo dei costi impliciti in
questo tipo di operazione. Per
le banche prestare denaro dovrebbe diventare meno oneroso e più facile.
068391
I
2000
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2/2
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Il ""'4F4"""'<,"""'" ""''''''FU'''
ILa valuta unica---Iprezzi in crescita
più debole aiuterà
potrebbero dare
I una spin!a alla ripresa l'export europeo
I
,
E~ stato lo stesso numero
eri la Banca centrale europea ha voluto sgombrare il
campo da qualsiasi riferi-"
mento ai tassi di cambio: «nella nostra decisione - ha precisato il presidente Mario Draghi - non sono menzionati e
non sono un obiettivo di politica monetaria». Nei fatti però
l'euro in meno di due ore ha
perso due figure sul dollaro
scendendo da 1,35 a 1,33, dopo
che la scorsa settimana viaggiava a 1,38.
L'alleggerimentò sull'euro
giova di riflesso alle importazioni extra Ue (rende più convenienti i prodotti europei per
chi li compra con altre monete). Anche questa è una mossa
che può spingere la ripresa,
tenendo presente che l'export
è stato negli ultimi trimestri il
principale motore della crescita economica e che l'apprezzamento dell'euro ha
sempre rappresentato una
minaccia per la congiuntura
del Vecchio Continente. Resta
però invariato il divario di
competitività tra le imprese
italiane e le altre europee.
I
-1
068391
uno dell'Eurotower
Mario Draghi a spiegare la mossa sui tassi come
il frutto di «una inflazione
destinata a rimanere bassa
per un periodo prolungato».
In Eurolandia la crescita dei
prezzi al consumo è molto
lenta, viaggia intorno allo
0,7%, ovvero ben lontana
dalla «soglia di attenzione»
fissata intorno al 2%.
L'inflazione troppo bassa
può sembrare una buona notizia, ma lo è solo sul brevissimO periodo: il rialzo dei prezzi è una delle grandezze che
incrementano i ricavi delle
imprese e quindi la loro disponibilità a creare lavoro. I
prezzi che stagnano, insomma, minacciano la crescita. E
infatti Mario Draghi ha spiegato che la politica monetaria
sempre più espansiva, è mirata a sostenere «imprese e
famiglie» spingendo a un'accelerazione «una crescita
modesta in questo secondo
semestre» peraltro minacciata da «rischi al ribasso».
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BeE A SORPRESA Il costo del denaro scende di un quarto di punto al minimo storico dello 0,25°/0
Draghi in contropiede: giù i tassi
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La mossa legata ai rischi di diflazione eal supereuro, che scende sotto 1,32 dollari. Il PiI Usa spaventa le Borse
Rodolto Pari etti
III Mario Draghi rompe gli indugi e taglia i tassi di un quarto
di punto, portandoli al minimo
storico dello 0,25%. Sorprendente per il timing scelto, lo
schiacciamento del costo del
denaroèinveceineccepibilecomemezzo di contrasto delnuovo nemico, la bassa inflazione.
Troppo bassa. Un avversario
cheil presidente dellaBcetiene
nel mirino . «A otto bre il calo dell'inflazione è stato più forte del
previsto: ecco perchè abbiamo
agito». L'ex governatore ha però subito messo le mani avanti:
l'eurozona non è intrappolata
in una spirale deflazionistica,
cioè in un calo generalizzato
dei prezzi che apre la strada a
stagnazione e recessione.
«N on vedo deflazione nel futuro dell'Unione europea - ha
spiegato -. Solo un protratto periodo di bassa inflazione».
Il cambio di status quo risponderebbe insomma all' esigenza
di prevenire così da non dover
poi curare. Anche se l'Fmi, nel
lodare la banca di Francoforte,
nonnascondeche«inalcuniPaesi della periferia dell' euro ci sono pressioni deflattive». Ilfenomenoèdunquegiàinatto.Semmai, il rischio è quello di
un' estensione del contagio.
Non è infatti casuale, da parte
del board della Bce, la scelta di
usare la più convenzionale delle armi. Quella il cui effetto più
evidente, e immediato, è uno
sgonfiamento del cambio, con
l'euro sceso infatti ieri in una
manciata di minuti sotto gli
1,32 dollari da quota 1,35, com-
plice la crescita pari a12,8% del
Pil Usa nel terzo trimestre (+2%
le stime). Draghi ha negato che
l'andamento valutario abbia
pesato sulla decisione: «Non ce
ne siamo occupati. Ho detto
più volte che il tasso di cambio
non è un targetpolitico». È però
importante per la stabilità dei
prezzi e per la crescita.
N on basta tuttavia avere «i
fondamentali economici più
forti al mondo» ,grazie al deficit
pubblico più basso e a un surplus primario dello 0,7%, per
avere «una ripresa rampante».
L'ammissionediDraghisottintende che servono ancora aiuti,
seppur il taglio dei tassi «andrà
asostegno dell' attività di prestito a favore di famiglie e imprese». Molti economisti sono però scettici al riguardo. In condizioni normali, l'effetto di tra-
smissione di un ammorbidimento valutario si registra non
primadiseimesi.LaCgiadiMestre ha quantificato in 2,3 miliardi i risparmi per le imprese,
manon è certo che le banche applichino condizioni più favorevoli, in particolare alle piccole e
medie aziende. «In teoria potremmo tagliare ancora i tassiha dichiarato Draghi - e abbiamo una vasta gamma di strumentiacuifarericorso».Lareazione delle Borse, amplificata
dal timore di una riduzione degli acquisti Fed dopo il i dati sul
PilUsa( -2%Milano,debolilealtre piazze), dimostra che imercati si aspettavano ben altro dallaBce. In particolareunanuova
operazione di Ltro a tre anni,
unita magari a un tasso negativo sui depositi. Non è escluso
cheadicembreDraghinonliaccontenti.
068391
SORPRESA
Mario Draghi,
presidente
della Bce, ha
preso ieri in
contropiede i
mercati, che si
aspettavano
un taglio
dei tassi
a dicembre
[Ansa]
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8 novembre - SNALS Lombardia