Rassegna Stampa di venerdì 8 novembre 2013 SNALS / CONFSAL La Nazione - Ed. Lucca Il Tirreno - Ed. Lucca RAI GR1 Testate on line Cronache di Napoli Giornale di Sicilia Il Messaggero - Roma la Stampa - ed. Torino Metro - Ed. Roma Roma Torinoclick 08/11/2013 08/11/2013 04/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 07/11/2013 AI PRECARI STIPENDIO EQUIPARATO SCUOLA, SCATTI DI ANZIANITA' ANCHE AI LAVORATORI PRECARI INTERVISTA AL SEGR. GEN. NIGI - HABITAT E L’ECONOMIA PRIMA DI TUTTO ARTICOLI PRESI DAL WEB CASSA MARITTIMA OFF LIMITS, I LAVORATORI IN PIAZZA SPRECHI ALLA SEUS, IL PARLAMENTO: TROPPI ERRORI SU PERSONALE E BILANCI BOTTE TRA TASSISTI TURISTI SPAVENTATI CAOS A TERMINI GTT, ULTIMA TRATTATIVA PER EVITARE LO SCIOPERO ABUSIVO PICCHIA TASSISTA A TERMINI CASSA MARITTIMA CHIUSA, IN CENTINAIA IN STRADA SABATO SCIOPERA IL PERSONALE GTT Scuola, Formazione, Università, Ricerca il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corriere della Sera Corriere della Sera Corriere della Sera la Stampa Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi il Messaggero il Messaggero il Messaggero il Giornale il Giornale Avvenire L'Unita' L'Unita' Internazionale Giorno/Resto/Nazione 08/11/2013 il Manifesto il Mattino Il Secolo XIX la Gazz. del Mezzogiorno la Padania il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore la Stampa il Messaggero l'Espresso la Gazz. del Mezzogiorno 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 14/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 14/11/2013 08/11/2013 ASSUNTI 69MILA DOCENTI MA A FINANZE INVARIATE SI RAFFORZA L'ASSE SCUOLA - LAVORO (E.Bruno) FONDI AL "WELFARE" DEGLI STUDENTI (C.Tucci) QUAGLIARIELLO PORTA A SCUOLA LA RIFORMA STUDENTESSE FANNO SESSO IN CAMBIO DI REGALINI SCUOLA, ARRIVA L'OK DEL SENATO LE SCUOLE PROFESSIONALI DEL VCO SONO SENZA SOLDI DA QUESTO MESE … C'E' CHI MIRA AI PRINCIPI E CHI VUOLE RAGGIUNGERLI SCUOLA, ALTRE NOVITA' (A.Ricciardi) SPECIALIZZAZIONI EUROPEE (B.Migliorini/B.Pacelli) LA BABY SQUILLO DISSE: MAMMA NON POSSO, DEVO FARE I COMPITI CLASSI POLLAIO E SGRAVI FISCALI TRA I NODI ANCORA DA RISOLVERE ENTRO IL 31 MARZO UN OPUSCOLO AI LICEALI PER I GRILLINI IL WI-FI ALL'ASILO E' INUTILE (FA) SCUOLA, UN ALTRO DECRETO SENZA MERITO (F.Angeli) SCUOLA, SI TORNA A INVESTIRE (E.Lenzi) SCUOLA, FONDI E PIU' PROFESSORI IL DECRETO CARROZZA DIVENTA LEGGE ARIA NUOVA FRA I BANCHI (M.Lodoli) DUBBI SULL'ORA DI RELIGIONE Int. a L.Bernardo: SESSO NEI BAGNI DELLE SCUOLE "LE LICEALI SI VENDONO PER NOIA" CONTRO L'IDEOLOGIA MERITOCRATICA (G.Caliceti) UNIVERSITA', PUO' ISCRIVERSI CHI AVEVA IL BONUS MATURITA' SCUOLA, LE NOVITA' NON SONO TUTTE DA BOCCIARE (R.Fedi) SCUOLA E RICERCA, 450 MILIONI IL GOVERNO DICE SI' ALLE CLASSI PONTE PER STUDENTI STRANIERI NUOVA CHANCE PER CHI HA PERSO IL BONUS MATURITA' (Fr.mi.) ALLE UNIVERSITA' FINANZIAMENTI SENZA "MERITO" (G.Trovati) UNIVERSITA' ONLINE E' LAUREA VERA? (L.Castagneri) INGLESE ALL'ASILO E WI-FI IN CLASSE IL DECRETO SCUOLA ADESSO E' LEGGE MAGNIFICO RICICLAGGIO (T.Malaspina) NON PASSA LA PROPOSTA PER LE UNIVERSITA' DEL SUD MA SENATORI E RETTORI PUGLIESI NON MOLLANO Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corriere della Sera la Repubblica 08/11/2013 Italia Oggi il Messaggero 08/11/2013 il Tempo il Mondo il Mondo il Mattino il Mattino Il Secolo XIX Il Secolo XIX Corriere della Sera 08/11/2013 la Repubblica 08/11/2013 la Repubblica la Stampa il Giornale 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 15/11/2013 15/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 08/11/2013 FONDO DI GARANZIA, CUNEO E PENSIONI NEL MENU' DEI RITOCCHI DONNE MANAGER A CONFRONTO, POCHE LE STARTUP FEMMINILI CASSA IN DEROGA, OK AI 500 MILIONI (C.Tucci) GLI STIPENDI? RESTANO BLOCCATI (E.Riboni) Int. a M.Landini: "IL SINDACATO E' MORTO SE NON CAMBIA COSI' GRAVE CRISI DI RAPPRESENTANZA" TELECOM, LE IDEE DELLA CAMUSSO (M.Arnese) AUMENTI ALLE PENSIONI FINO A 2500 EURO COLLEGATO SU CIG, ESODATI E NO TAX AREA OKKUPARE CASE E' REATO PER TUTTI, NON PER TARZAN (S.Novelli) QUANTO PAGA L'ACCOGLIENZA (L.Ferro) UN PO' DI COMPAGNIA A CHI PERDE IL LAVORO (M.c.) L'ETERNO SCANDALO DEI NULLAFACENTI IN "PARCHEGGIO" Int. a F.Moxedano: "INTERVENTI MIRATI PER TUTELARE CHI LAVORA BENE" SLOT, LA SANATORIA FA FLOP COSI' AUMENTA LA BENZINA PREVIDENZA FACILE (A.Zerbo) LETTA: LE LARGHE INTESE SONO DIFFICILI MA L'ITALIA DEVE ANDARE AVANTI COSI' TELECOM, OK DEL CDA A VENDITA. ARGENTINA E TONI PATUANO: "NEL PIANO OPERAZIONI DA 4 MILIARDI" PIANO DI EMERGENZA ALITALIA: TAGLI APERSONALE, STIPENDI E AEREI COSA CAMBIA CON L'EURO MENO CARO DI SEMPRE (S.Riccio) DRAGHI IN CONTROPIEDE: GIU' I TASSI (R.Parietti) LUCCA Data 08-11-2013 Pagina 4 Foglio 1 www.ecostampa.it Quotidiano ILA NAZIONE SENTENZE IN LINEA CON NORMATIVA EUROPEA. SNALS ALL'ATTACCO Ai precari stipendio equiparato UNA VITTORIA su tutta linea: il personale della scuola assunto a tempo determinato ha diritto all'equiparazione retributiva rispetto ai colleghi con il posto fisso. A gioire dell'esito del giudizio appena scaturito dall'ufficio del giudice del lavoro di Lucca e di Livorno sono gli insegnanti, ma anche il personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola e, naturalmente, la segreteria provinciale dello Snals di Lucca che ha portato avanti i ricorsi assistita dall'avvocato Stefano Leuzzi. LA SEGRETERIA dello Snald attende ora ulteriori analoghe sentenze. Intanto la stessa segreteria provinciale Snals provvederà a contattare i vincitori del ricorso, mentre si riserva nei prossimi mesi di riaprire le procedure per i ricorsi suddetti per i propri iscritti. L.S. 068391 NELLA SOSTANZA «i precari hanno diritto allo stesso trattamento economico del personale di ruolo a parità di anzianità di servizio con regolarizzazione dei contributi e riliquidazione del Tfr per ogni singolo contratto a termine nonché il riconoscimento degli arretrati. I docenti precari - spiega la nota del sindacato - devono quindi essere inquadrati negli stessi gradoni retributivi previsti dal contratto nazionale per il personale a tempo indeterminato che ha lavorato per lo stesso numero di anni». Un risultato atteso. «Si tratta - spiega la segreteria provinciale dello Snals - della ineludibile applicazione di principi derivanti dalla normativa dell'Unione Europea che indirizza il comportamento del nostro paese in merito alla parità di trattamento tra il personale che in eguali condizioni di qualifica, esperienza maturata ha ricevuto per anni un trattamento economico diversificato, favorendo nell'amministrazione scolastica la tendenza a prolungare per anni l'utilizzo di supplenti annuali che su posti vacanti e disponibili per nuove assunzioni a tempo indeterminato». Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 2 IL TIRRENO Data Pagina LUCCA Foglio 08-11-2013 5 1 Scuola, scatti di anzianità anche ai lavoratori precari www.ecostampa.it Quotidiano RTIRRENO Prime sentenze del giudice del lavoro sui ricorsi presentati dal sindacato Snals Sono centinaia i casi in Lucchesia: andranno regolarizzati anche contributi e tfr t LUCCA I precari della scuola hanno di- ritto allo stesso trattamento economico del personale di ruolo a parità di anzianità di servizio. E vanno quindi regolarizzati i contributi e riconteggiato il Tfr per ogni singolo contratto a termine, con il rinascimento degli arretrati. E' quanto prevede una serie di sentenze del giudice del lavoro Nannipieri di Lucca e del suo collega di Livorno, che hanno deciso sui ricorsi intrapresi dal sindacato Snals a tutela del personale della scuola assunto a tempo determinati. Finora infatti il personale supplente, siano insegnanti o amministrativi o altre figure, che vemva assunto con contratto di anno in anno, non godeva dei benefici legati all'anzianità di servizio. E anzi percepiva lo stipendio base, decisamente inferiore per chi aveva maturato vari anni di lavoro e quindi di anzianità. «Attraverso il nostro legale Stefano Leuzzi - spiega Stefano Guidi, sindacalista Snals che ha seguito il caso - abbiamo presentato al giudice del lavoro i primi ricorsi e le sentenze sono state favorevoli. E' stata accolta la nostra linea». Quindi i docenti precari devono essere inquadrati negli stessi gradoni retributivi previsti - dal contratto nazionale di lavoro -per il personale a tempo indeterminato che ha lavorato per lo stesso numero di anni. I cinque-sei casi adesso potrebbero diventare centinaia. Ci sono persone precarie da lO anni, altre da 3-5 anni ed è facile immaginare le conseguenze che queste sentenze potranno avere. La stessa tabella per gli scatti di anzianità prevede maggiorazioni di stipendio di 70, 80, 100 euro in base ai diversi casi, senza parlare poi del trattamento di fine rapporto e di tutte le altre voci. Si tratta di un bel mucchio di soldi e contro le sentenze dei giudici del lavoro è facile prevedere il ricorso da parte degli organi scolastici. Ma lo Snals è pronto a portare avanti questa battaglia in tutte le sedi. La segreteria del sindacato sottolinea infatti il significato rilevante del risultato raggiunto. <<Si tratta - dice lo Snals - della ineludibile applicazione di principi derivanti dalla normativa europea che indirizza il comportamento del nostro paese in merito alla parità di trattamento tra il personale che a parità di qualifica, esperienza maturata, ha ricevuto per anni un trattamento economico diversificato, favorendo nell'amministrazione scolastica la tendenza a prolungare per anni l'utilizzo dei supplenti annuali anche su posti vacanti e disponibili per nuove assunzioni a tempo indeterminato». E ora ci si prepara a inoltrare nuovi ricorsi per l'equiparazione retributiva. ©RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 di Fabrizio Tonelli Docenti precari in attesa delle cattedre (foto d'archivio) Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 3 Sicurezza degli edifici scolastici. Snals: miglioriamo la destinazione delle risorse economiche alle scuole. Le dichiarazioni di M.P.Nigi su Radio1 Nella rubrica Habitat del , curata da Roberto Pippan, il 1°/11/2013, alle h.20,48, sono andate in onda delle dichiarazioni, del Segretario Generale dello SNALS-Confsal, Marco Paolo Nigi, sul tema dell’edilizia scolastica. L’intera puntata è ascoltabile http://www.radio.rai.it/podcast/A42719354.mp3 all’indirizzo Trascriviamo di seguito lo stralcio tratto dalla suddetta rubrica: Anche l’edilizia sostenibile può aiutare a far ripartire l’economia. Gli interventi più urgenti dovrebbero riguardare gli edifici scolastici in quanto più della metà non hanno la certificazione di abitabilità e di prevenzione incendio. Il 36%, secondo dati di Legambiente, avrebbe bisogno di interventi di manutenzione particolarmente urgenti se si considera che quasi 1/3 degli edifici si trova in zone a rischio sismico, ed oltre il 10% in aree ad alto rischio idrogeologico. Ed è per questo motivo che il Presidente dello SNALS-Confsal, Marco Paolo Nigi, lancia un nuovo allarme sui rischi che corrono alunni e studenti e un invito ad una migliore destinazione delle risorse: Prima di tutto la sicurezza perché noi facciamo vivere per la maggior parte della giornata studenti e alunni in ambienti che non sono sicuri e quando succede qualcosa si grida allo scandalo e allora si pone fine. Ma se succede una cosa ancora più pesante diventa terribile perché esponiamo i nostri figli a una “non sicurezza” e allora invece di buttare i soldi, anche pochi, e poi 400 mln. che si sono voluti dire di investimento nella scuola, in realtà non sono 400 mln per la scuola, ma sono per gli studenti, presi da un fondo, dalla legge 440 che è il diritto allo studio, e quindi quelli, e poi l’aumento del bollo in alcune cose, per cui 400mln sono pochi ma già potevano essere utili di più all’edilizia, alla sicurezza, agli impianti… Insomma cominciare a mettere a norma… Certo a mettere a norma perché si regalano i libri di testo nella scuola elementare, a tutte le famiglie, anche a quelli che non ne hanno bisogno, e magari nel diritto allo studio, nella scuola dell’obbligo, poi ci si dimentica della scuola media per la gratuità. Quindi c’è una doppia critica: perché dare dei libri di testo gratuiti, risparmiamo dei soldi e mettiamoli nella sicurezza! 07 novembre 2013 Anief. Senato approva in via definitiva D.L. 104/13: via libera all’assunzione di 26mila docenti di sostegno Anief - Convertito in legge il Decreto Istruzione. Parte la corsa alla specializzazione per insegnare agli alunni disabili, ma con doppia beffa per i precari: i costi imposti dalle università per partecipare alle selezioni e frequentare i corsi sono iperbolici. Inoltre, chi verrà assunto riceverà lo stipendio dei precari e avrà la carriera bloccata per 8 anni. E la stessa condizione vale per altri 42mila precari da assumere entro il 2015. Marcello Pacifico (Anief-Confedir): in ossequio a una norma di invarianza finanziaria che si poteva attuare in tanti altri modi, verso i supplenti è stato attuato un vero e proprio ricatto Ammontano a 26.684 i docenti di sostegno che verranno assunti nei ruoli dello Stato nei prossimi tre anni, 12.428 nella scuola primaria e 14.256 alle superiori: di questi, 5.733 otterranno la retrodatazione al 1° settembre 2013, 13.505 firmeranno il contratto a tempo indeterminato nel 2014, 9.003 nel 2015. I numeri sono stati contenuti nel Decreto Scuola n. 104 appena convertito in legge a Palazzo Madama. Il piano triennale di immissioni in ruolo approvato dal Senato prevede, inoltre, l’assunzione di 26.264 insegnanti curricolari. Oltre che di altri 1.608 di sostegno di ogni ordine e grado e 13.400 unità di personale non docente (Ata). Nei meandri del decreto è stato tuttavia approvato un vincolo che per tutti i neo-assunti ha il sapore della beffa. La loro ricostruzione di carriera rimarrà infatti bloccata per i primi otto anni: gli stipendi, che a livello europeo sono già i più bassi dopo quelli della Grecia e a fine carriera fanno perdere quasi 8mila euro rispetto a quelli dei colleghi di tutto il vecchio Continente, saranno “congelati”: è una decisione palesemente illegittima, contro cui il sindacato presenterà migliaia di ricorsi, creata per garantire la clausola di invarianza finanziaria prevista dal legislatore, nonostante la direttiva UE 1999/70 e il principio di non discriminazione – ormai acclarato dalla giurisprudenza comunitaria e dal Consiglio di Stato – vietino espressamente la mancata valutazione degli anni di precariato a parità di servizio svolto. Per Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo della Confedir, “è illegittimo bloccare la carriera ai neo-assunti e profondamente ingiusto dopo anni di abuso di contratti a termine. Secondo quanto indicato dall’Unione europea, infatti, le necessità legate ai finanziamenti statali non possono essere considerate imperative a danno dei diritti dei lavoratori. E poi l’invarianza finanziaria si poteva realizzare in tanti altri modi. Inoltre, persino i posti di sostegno sono pochi rispetto all’aumento delle iscrizioni di quasi 20.000 alunni con handicap in questi dieci anni, che erano 187mila nell’a.s. 2006/07 ed hanno superato ampiamente la soglia dei 200mila nell’anno in corso”. Quella approvata oggi dal Senato rappresenta quindi una doccia fredda per tutti i precari che dopo anni di supplenze, svolte percependo sempre lo stesso stipendio iniziale, pensavano, una volta assunti in ruolo, di vedersi adeguati gli aumenti spettanti in base all’anzianità di servizio maturata attraverso la ricostruzione di carriera. Una procedura, del resto, sempre adottata per i loro colleghi assunti prima del 2011. La vicenda è nota ed è attualmente al vaglio dei tribunali del lavoro, grazie ai ricorsi promossi dall’Anief, dopo che la Legge 106/11 aveva introdotto una clausola analoga realizzata con l’accordo sindacale del 4 agosto 2011 firmato da Cisl, Uil, Snals-Confsal e GIldaFgu. Ma c’è di più: in questi giorni, infatti, è corsa contro il tempo per i precari della scuola, costretti a pagare dai 150 ai 200 euro per partecipare alle selezioni a numero chiuso per la frequenza dei corsi universitari abilitati al rilascio di oltre 6.000 diplomi di specializzazione sul sostegno. Oltre la metà dei posti autorizzati dall’ultimo decreto legge sulla scuola, infatti, riguarda proprio le assunzioni sul sostegno. E questo perché dagli attuali 60.143, dall’a.s. 2015/2016 i posti in organico di diritto occupati da titolari diventeranno 90.032. Ma il prezzo da pagare per l’accesso e la frequenza di questi corsi, quasi 3mila euro, è davvero troppo alto. “È scandaloso – continua Pacifico – che il Miur autorizzi le Università a far pagare 200 euro per la sola preselezione di acceso ai corsi di specializzazione per l’insegnamento di sostegno, solo perché si tratta di un titolo che potrebbe garantire il posto fisso già domani. E se i corsi non dovessero concludersi entro la primavera prossima, quando è previsto l’aggiornamento triennale delle graduatorie ad esaurimento? Per i precari della scuola italiana sarebbe l’ennesima beffa”. 07 novembre 2013, 19:23 Bordighera: buoni pasto e problemi nelle scuole, le richieste del Consigliere M5S David Marani Chiede di ripristinare il buono pasto per quelle insegnati della scuola materna di Villa Filomena ed a altre scuole cittadine a cui è stata ridotta la disponibilità per un solo insegnante a classe. Il Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle di Bordighera, David Marani a nome del Movimento 5 stelle ha chiesto al Si Sindaco Giacomo Pallanca di ripristinare il buono pasto per quelle insegnati della scuola materna di Villa Filomena ed a altre scuole cittadine a cui è stata ridotta la disponibilità per un solo insegnante a classe. "All’interno della giornata scolastica - scrive Marani - vi è un momento che entrambi gli insegnati della scuola sono presenti in classe, una compresenza, che tende a fornire un supporto migliore ai ragazzi, entrambi le insegnanti sono in servizio per espletare il loro lavoro. Quindi non comprendiamo come l’ufficio di Assistenza scolastica e sociale della Comune di Bordighera possa sottrarsi a tale obbligo. Infatti il CCNL di cui commi 1 e 5 dell’Art. 21 recitano il diritto di fruizione del servizio mensa riguardante il personale docente in servizio. Ci risulta che in data 10 Ottobre 2012 il sindacato SNALS abbia già scritto al Comune di Bordighera indicando gli obblighi di legge". "Cogliamo inoltre l’occasione - termina Marani - per ricordare alla giunta che le scuole cittadine versano in problematiche di notevole carenza di materiali didattici e di materiale legato alla normale prassi d’ufficio, nonchè, di manutenzione degli edifici, che al di là di accorpamenti futuri, richiede oggi interventi rapidi. Notizia recente è il distacco di parti di persiane a Villa Filomena perchè marce e tarlate, non osiamo neanche immaginare le conseguenze che tali distacchi potrebbero causare ai bimbi presenti nel cortile scolastico. Per cui chiediamo interventi rapidi e consistenti". RIETI - Si stringono i tempi sul Piano di dimensionamento scolastico. Dirigenti, sindaci e sindacati della scuola si sono ritrovati nell’aula consiliare della Provincia per il primo, e probabilmente ultimo, incontro sul Piano di dimensionamento della rete scolastica che dovrà approdare in Regione entro metà novembre per la definitiva approvazione. Nell’incontro col sub commissario Lucia Palma le indicazioni emerse sono state quelle di recuperare buona parte del Piano dello scorso anno, mai approvato per via della crisi politica che colpì la Regione. L’obiettivo di quel Piano era di salvare più autonomie possibili, tramite accorpamenti tra istituti sottodimensionati. «Una delle grandi battaglie che porteremo avanti - spiega il segretario dello Snals, Luciano Isceri sarà di salvare le autonomie negli istituti di montagna, zone numericamente più deboli e quindi svantaggiate. Penso a Leonessa come Amatrice, Petrella Salto o Roccasinibalda. Un discorso a parte sarà poi quello riguardante gli istituti di Rieti per i quali su eventuali movimenti e accorpamenti tra scuole aspettiamo che si pronunci l’amministrazione comunale». La Confsal sulla legge di stabilità. Dichiarazioni di Nigi su Radio 1 L’Economia prima di tutto Nella rubrica L'economia prima di tutto, curata da Roberto Pippan, del 4/11/2013, su Rai Radio1, dopo il , alle h. 7,48, è andato in onda un servizio sulla legge di stabilità. Il Gr1 ha chiesto dei commenti anche al Segretario Generale della Confsal. Tutta l’intervista è ascoltabile al link http://www.radio1.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentIte m-931a7ab8-b66c-4fad-8a73-2f71fb2f5465.html Riportiamo di seguito lo stralcio della suddetta rubrica: La legge di stabilità: giovedì scadono i termini per la presentazione degli emendamenti al Senato. Intanto il premier Enrico Letta stringe … mentre le critiche non si fermano… Parliamo della Confederazione dei Sindacati Autonomi, la Confsal, e la legge di stabilità. “La legge di stabilità dovrebbe avere maggior coraggio nel ridurre il cuneo fiscale” sostiene la Confsal; ascoltiamo il Segretario Generale, Marco Paolo Nigi: Noi vogliamo una diminuzione forte della pressione fiscale per lavoratori e anche per impresa; la scelta che fa la Finanziaria è una scelta sbagliata perché si va a prendere dei soldi da altri lavoratori per poter pagare il cuneo fiscale. Noi da tempo proponiamo di andare a fare una lotta vera, seria, serrata a tutto il sommerso. Tutta l’evasione in un Paese come l’Italia, si stima di circa 100 mld e per colpire l’evasione e il sommerso bisogna andare all’inizio della catena della distribuzione non alla fine. Proprio sulla legge di stabilità noi vogliamo un taglio vero, grosso sul cuneo fiscale, un grande coraggio. Io le porto l’esempio del Giappone. Il Giappone ha un debito pubblico come il nostro, forse di più; è un paese che si regge sull’esportazione, un paese che non va bene economicamente. Cosa ha fatto? Ha levato quasi il 30% della pressione fiscale e questo ha portato una crescita improvvisa del PIL, quindi vuol dire che la formula, che quello che strozza l’aumento del PIL è proprio la pressione fiscale, questo strangolamento delle tasse sul lavoro comprimendolo e uccidendolo. Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 08-11-2013 8 1 www.ecostampa.it Piano triennale I nuovi insegnanti saranno per metà vincitori di concorso e per il 50% precari Assunti 69mila docenti ma a finanze invariate i che si trasforma in fascia da o a 8 anni, garantendo l'invarianza stipendiale per i primi lO anni di servizio. E fatto salvo il diritto alla ricostruzione di carriera previsto per legge, per cui i precari di lunghissimo corso potrebbero passare rapidamente alla fascia retributiva superiore (9-14 anni). «È ancora troppo presto per dire come sarà garantita l'invarianza finanziaria stavolt.a» spiegano dal ministero, senza però escludere del tutto che anche per il prossimo triennio si ricorrerà - in accordo con i sindacati - al rinvio del pagamento degli scatti di anzianità. SPOSTAMENTI PiÙ RAPIDI Si riduce da cinque a tre anni il periodo di servizio-lascia passare per il trasferimento in un'altra sede Per il sostegno agli alunni diversamente abili, il decreto ridetermina la dotazione orgaI)ica di diritto relativa ai docenti di sostegno: saranno il 75% nell'anno scolastico in corso, il 90% nell'anno 20J..4/2015 e arriveranno al 100% dal 2015/2016. Sinora la legge prevedeva, invece, un organico pari al 70% del numero dei posti di sostegno complessivamente attivati nell'anno scolastico 2006/2007. Tale previsione erafortementeriduttivarispetto alle esigenze del territorio e ha dato luogo a moltissime pronunce di condanna del ministero dell'Istruzione, da parte dei vari tribunali amministrativi regionali, che imponevano di aumentare le ore di sostegno in casi di handicap grave. Anche la Corte Costituzionale era intervenuta, con la sentenza n. 80/20ÌO, dichiarando illegittime alcune disposizioni della legge 244/2007, che fissavano un limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno ed escludevano la possibilità di assumere insegnanti di sostegno in deroga. Dal prossimo anno scolastico i docenti di sostegno saranno ripartiti equamente a livello regionale, in modo da determinare una situazione di organico percentualmente uguale nei territori. Sempre in tema di assistenza agli alunni con disabilità, il decreto scuola va incontro all'esigenza di un uso più flessibile e razionale dei docenti di sostegno, prevedendo l'unificazione delle quattro aree disciplinari delle attività di sostegno nella scuola secondaria di secondo grado e delle relative graduatorie. Per tutti gli insegnanti assunti a tempo indeterminato il provvedimento introduce una novità rilevante: si riduce da cinque a tre anni il periodo minimo di servizio dopo il quale è possibile chiedere il trasferimento, l'assegnazione provvisoria o l'utilizzazione in un'altra provincia. Si tratta di una misura utile per i tanti docenti che, pur di ottenere una cattedra, hanno accettato di trasferirsi in un'altra città. Ma penalizzante per gli studenti in termini di continuità didattica. © RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 Nicola Da Settimo Francesca Milano Nuovo piano triennale per l'assunzione a tempo indeterminato di personale della scuola per gli anni 2014-2016. Il decreto Istruzione approvato definitivamente ieri dal Senato (DI 104) riapre, dunque, la partita delle assunzioni nella scuola: saranno 16mi1a gli Ata, 42mila i nuovi insegnanti curricolari e 27mila gli insegnanti di sostegno che otterranno una cattedra nell'arco di un triennio. Le assunzioni saranno suddivise equamente tra vincitori del concorso vigente (quello del 2012 o quelli precedenti, dove ancora vigenti) e i docenti precari inseriti in graduatoria a esaurimento. Il comma l dell'articolo 15, però, prevede una specifica sessione negoziale concernente interventi in materia contrattuale per il personale della scuola, che assicuri l'invarianza finanziaria. In pratica, come avvenuto per le assunzioni a decorrere dal 2011, anche per questo triennio, per conseguire l'obiettivo di una così consistente immissione in ruolo di personale, la legge pone due vincoli: 1) il rispetto degli obiettivi programmati dei saldi di finanza pubblica, per quanto concerne il piano triennale; 2) il rispetto del criterio diinvarianza finanziaria, in riferimento all'accordo da sottoscrivere presso l'Aran. L'accordo sindacale del 2011 aveva ridefinito le posizioni stipendiali, abolendo la seconda fascia da 3 a 8 anni e allungando la prima fascia (0-2 anni), Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 13 mmrn Data Pagina Foglio Programma sperimentale I Attività di fonnazione sul campo I per allievi degli istituti tecnici e superiori Istruzione LE MISURE DELLA NUOVA LEGGE/l 08-11-2013 8 1 : Piano triennale I I nuovi insegnanti saranno per metà I vincitori di concorso e per il 50% precari Si rafforza l'asse scuola-lavoro www.ecostampa.it nSole9]{l Quotidiano Si scommette sull'Erasmus in azienda con un contratto di apprendistato Eugenio Bruno ROMA TI decreto Carrozza prova a gettare un ponte tra il mondo dell'istruzione e quello del lavoro. Con un progetto fondato su due pilastri: la valorizzazione dell'apprendistato, sia per gli studenti delle superiori sia per quelli delle università e degli Its, e il rafforzamento dell'orientamento, tanto per gli alunni quanto per i docenti. Ora toccherà ai vari soggetti coinvolti dal provvedimento (ministeri, regioni, scuole, atenei, aziende) passare dalla fase dell'ideazione a RISCHIO BOOMERANG Nella riorganizzazione il ministero sta pensando di cancellare la direzione generale per l'istruzione tecnica Gli strumenti fORMAZIONE IN AZIENDA Numero Ì11a~lllmo ditfedfti . . forFl;latMtlruipptf~l1no ri~l'!ò$Cere al.l1l1$C:ul'lo stUdlifnte tìmversitano·j;)ne freq;~èntÈfràtc()rsi dì .. t'muazionein i,l2':iendapre\tÌ5:ti daHI~c.tetoCarron'a . ESPERIENZA DI LAVORO 4% ORIENTAMENTO 6··6· ..... , _!1: ..• . HUUOQl Risorse (ineu rQ) stal1ZliltedalDl perpt:Stenllarè l'onentamènto. degli studentidéll'l.Iltimo.anrio deU~scuo{esecondarl~'dfJlliFl;lo grado·ì;l'queIUdèllequarteie 'quinte ~upetiori dall'Ue nel biennio 2°4-2015 che farà da cornice alle iniziative appena citate per il rafforzamento dell'apprendistato. Sempre in raccordo con «Garanzia giovani» andranno poi organizzate le iniziative di rafforzamento dell'orientamento, a cui il decreto Carrozza dedica un intero articolo (l'8). Con annesso starlZiamento di 6,6 milioni di euro (1,6 per il 2013 e 5 per il 204) per potenziare da subito l'orientamento degli studenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado. La novità principale è che si comincerà orientare gli studenti già all'ultimo anno delle medie, oltre che negli ultimi due delle superiori (oggi invece questa attività viene svolta solo al quinto anno, ndr). Un ruolo di primo piano lo svolgeranno gli insegnanti impegnati nelle attività di alternanza scuola-lavoro che riceveranno una formazione ad hoc, anche in azienda per effetto di un cambiamento all'articolo 16 introdotto alla Camera. Fin qui le buone notizie. Ma all'orizzonte ce anche n'è una cattiva. Che, se confermata, rischia di indebolire le scuole più direttamente collegate al mondo de11avoro: gli istituti tecnici. Nell'ambito della riorganizzazione imposta dalla spending review, il Miur starebbe pensando infatti di sopprimere la direzione generale per «l'istruzione e formazione tecnica superiore». Rispolverando così un'idea che era già venuta, più o meno un anno fa, al precedecessore della ministra Carrozza (Francesco Profumo) e che era stata accantonata. ©RIPRODUZ10NERISERVATA 068391 quella dell'esecuzione. Approvando in via defInitiva il DI 104 nella versione uscita da Montecitorio la settimana scorsa, il Senato ha confermato tutte le novità che sono state introdotte alla Camera durante il primo passaggio parlamentare e a cui questo giornale ha dato ampio spazio (si veda «Il Sole 24 Ore» dell'novembre). A cominciare dall'introduzione, all'articolo 4, del cosiddetto Erasmus in azienda. Da intendersi come la possibilità per le università (eccetto le telematiche) di stipulare convenzioni con imprese o gruppi di imprese per faresvolgere agli studenti dei periodi di fonnazione in azienda attraverso la stipula di un contratto di apprendistato. Saranno le convenzioni a indicare i corsi di studio coinvolti, le procedure di individuazione degli studenti inapprendistato e dei tutori, le modalità di verifIca delle conoscenze acquisite e il numero di crediti fonnativi riconoscibili a ciascuno studente (fmo a un massimo di 60). Un'analoga facoltà viene prevista, all'articolo 8-bis, per gli allievi degli Istituti tecnici superiori (Its) e per gli studenti di quarta e quinta superiore. Questi ultimi, nel triennio 204-2016, parteciperanno a un progranuna di sperimentazione per lo svolgimento (pure qui) di periodi di formazione in azienda utilizzando il contratto di apprendistato. Anche in questo caso i soggetti interessati saranno chiamati ad attivarsi. Ma non basterà una convenzione: servirà afiche un decreto che rechi in calce la fIrma di tre ministeri (Istruzione, Lavoro ed Economia) che defmisca la tipologia delle imprese interessate, i loro requisiti, il contenuto delle convenzioni che devono essere concluse tra le scuole e le imprese, i diritti degli studenti coinvolti, il numero minimo delle ore di didattica curriculare e i criteri per ilriconoscimento dei crediti formativi. La speranza è che attraverso questi strumenti si riesca a schiodare il Paese da quel misero 4°10 di giovani che hanno un'esperienza di lavoro e lo si aiuti quanto meno ad avvicinarsi al 22% vantato dalla Germania. Un aiuto in più dovrebbe arrivare dal piano «Garanzia giovani» - per il quale l'Italia riceverà 1,2 milioni di euro Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 14 nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio Istruzione I LE MISURE DELLA NUOVA LEGGEj2 I Approvato ieri il DI scuola La copertura per 470 milioni da aumenti su birra, alcolici, registro e ipocatastali I 08-11-2013 9 1 /2 La prossima tappa Il ministro Carrozza è al lavoro per emanare i 30 provvedimenti attuativi Fondi al «welfare» degli studenti www.ecostampa.it Quotidiano Oggi in Cdm nuova delega al Governo per varare i testi unici su scuola, università e ricerca Claudio lucci ROMA AVANTI UN Stanziati cento milioni in più all'anno per le borse di studio nelle università e altre risorse per i trasporti, le reti wireless e gli e-book Il piano di assunzioni di 69mila docenti coprirà il turn-over previsto per i tre armi (2014-2016) e i posti vacanti e disponibili in ciascun armo. Le assunzioni si effettuerarmo alSO% pescando dalla graduatorie a esaurimento (dove stazionato circa 160mila docenti precari) e dai vincitori del concorsone Profumo del 2011 e delle selezioni precedenti (se ancora in vigore). Il provvedimento, infatti, non modifica il sistema di reclutamento degli insegnanti (nonostante questa sia una vera e propria priorità per aprire la scuola al merito e ai giovani). Per la prima volta in Italia si inizia invece a parlare di "welfare dello studente". È un primo passo. Con IS milioni di euro si fmanzierarmo borse per il trasporto studentesco; altri IS milioni (spendibili subito) serviranno per la connettività wireless nelle scuole, soprattutto superiori. Otto milioni (2,7 per il 2013 e S.3 per il 2014) vengono stanziati per finanziare l'acquisto da parte delle scuole (anche in rete) di libri di testo ed ebook da dare in comodato d'uso agli alunni in situazioni economiche disagiate. Si ripristina poi un'ora di geografia generale ed economica al biennio iniziale degli istituti tecnici e professionali; si amplia il divieto di fumo a scuola; e si rafforza l'alternanza scuola-lavoro. A vantaggio degli studenti c'è pure la norma che apre alla creazione o al rinnovo dei laboratori scientifico-tecnologici che utilizzano materiali innovativi. Sul bonus maturità ha vinto una soluzione di compromesso, viene cancellato, ma sono salvaguardati coloro che in virtù del bonus si sarebbero potuti iscrivere ai corsi a numero chiuso (si potrarmo iscrivere in soprarmumero). Sul fronte del personale c'è davvero poco merito nella stabilizzazione di oltre 26mila docenti di sostegno nei tre anni (assorbono ben 107 milioni dei470 complessivi). E ancor meno merito (e con il rischio di creare nuovo precariato) c'è nella trasformazione "a esaurimento" delle graduatorie dell'ultimo concorso per presidi. Passeranno anni prima di poter bandire nuove selezioni. ©RIPRODUZIONERISERVATA 068391 Per gli studenti universitari ci sono 100 milioni annui in più, dal 2014, per potenziare l'offerta di borse di studio. Per gli alunni delle scuole (e per le loro famiglie) libri, forse, meno cari conIa possibilità di utilizzare testi nelle edizioni precedenti (purchè conformi alle indicazioni nazionali) e maggiore "contaminazioI ne" con il mondo del lavoro (si , valorizzano apprendistato, alternanza e attività di orientamento). Per il personale c'è un nuovo piano triennale, 2014-2016, di immissioni in ruolo di 69mila docenti precari (di cui oltre 26mila stabilizzazionisul sostegno) e di 16milaAta (il personale amministrativio ). A prevederli è il decreto scuola (DII04)che l'Aula del Senato ha convertito ieri in legge con ISO sì, IS no e 61 astenuti. Ma per un provvedimento arrivato ieri al traguardo ce n'è uno che dovrebbe iniziare oggi il suo iter: in Consiglio dei ministri è atteso il ddl con la delega al governo per emanare i testi unici in materia di istruzione, università e ricerca che servirarmo a semplificare le normative e scigliere alcuni dei nodi irrisorti del sistema (in primis turn over e finanziamento di atenei ed enti). Soddisfazione per il varo del DI è stata espressa dal ministro, Maria Chiara Carrozza, che ha armunciato di essere già al lavoro per emanare velocemente i decreti attuativi (sono circa una trentina, ha conteggia~ to la Dil Scuola); e di voler recuperare i 41 milioni per gli atenei virtuosi cancellati dal provvedi- mento nel corso dell'esame parlamentare (è già partito il pressing sul ministero dell'Economia). Mentre per la relatrice Stefania Giannini (Scelta Civica), è importante aver messo sul piatto «un po' di risorse per la scuola, cheèilfuturodelPaese,mamanca la visione strat.egica». Il decreto Carrozza vale a regime circa 470 milioni di euro (una notizia positiva dopo anni di tagli), che verrarmo, però, coperti dagli aumenti delle accise su birra e prodotti alcolici e dal ritocco sempre al rialzo delle imposte di registro, ipotecaria e catastale. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 15 nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 08-11-2013 9 2/2 www.ecostampa.it Quotidiano Le misure per l'istruzione rw- 'filO ~ ':::::." • ~ BORSE DI STUDIO INNOVAZIONE ASSUNZIONI I1fondo per le borse di studio degli.studenti universitari aumenta di 100 milioni dal 2014, eper gli anni successivi. Il Miur dovrà inviarè agli studenti iscritti agli ultimi due anni delle superiori, per via telematica ed entro marzo, un opuscolo con felenco delle borse di studio e dei criteri perotfenerle Il di Carrozza stanzia 15 milioni per la connettività wireless nelle scuole, specie le superiori. In più si invieranno fondi agli istituti perl'acquisto di ebook(da dare in comodato agli studenti più bisognOSi). Da12014-2015 le scuole potranno elaborare materiale didattico digitale da utilizzare come libri di testo Scatta un nuovo piano triennale, 2014-2016, perimmetterein ruolo 69 mila docenti (di cui oltre 26mila sul sostegno) e 16milaAta. Le assunzioni awerranno pescando per metà dalle graduatorie a esaurimento e per l'altra metà in base ai concorsi precedenti (ancora in vigore) - EFfICACA EFFICAOA EFfICACIA MEDIA MEDIA ~ ~ BASSA --- ~~ APPRENDISTATO ORIENTAMENTO MERITO Si rélffolla l'apprendistato alle supenon, universit~ e Its. Si aprea unasperimentazione Iriennale. 2014-2016. di fo~malionein azienda peri ragazzi di quarta equinta superiori. Analoghe . co.nvenzioni potranno essere firmate tra atMe! e imprese per gli studenti universitari Si antfcipa l'aUività.di orientamento dei rag/izzi all'ultimo anno delle medie, oltre agli ultimi due ilnn! delte superiori. Jnoltre si prevedono periodi di formazione 1.0 azienda per i dotenti Cj)jnvolti nelle· atti~tà di alternanza sC!lola-lavoro Resta confermato l'addio ai 41 milioni per gli atenei meritevoli: Il Senato ha infatti approvato il decreto Carrozza nella stessa formulazione decisa alta Camera la settimana scorsa. ~'unica buona notizia sul fronte del merito resta la distribuzione del7% del Ffo per gli enti di ricerca su base premiale EFFICACA __ >UflCACA EFFICACA _ . . . . BASSA ALTA 068391 _1_,*,iI1f~' Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 16 Data COBBIEBE DELLA SEBA L'Iniziativa - ~ _ ' , _ - - - Pagina Foglio _0_00 _ _ _ _ 0" _ _ _ ~ ••• 08-11-2013 9 1 - _ _ _0 _ 0 0 - - - _ _0 _ . " Q!Iagliariello porta a scuola lariforma - _ _ _" www.ecostampa.it Quotidiano «La Costituzione va trattata come un oggetto caro, lasciato da persone care. Ogni tanto occorre una manutenzione». Così ha detto ieri, al Liceo Augusto di Roma, il ministro per le Riforme Gaetano Quagliariello, 53 anni, agli studenti dUrante l'iniziativa di consultazione pUbblica sulla revisioné della carta «Partecipa a scuola». (foto Mfstrùlli) 068391 o Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 17 Quotidiano Data COBBIEBE DELLA SEBA Pagina www.ecostampa.it Foglio 08-11-2013 33 1 Roma Scuola, arriva l'ok del Senato Assunzioni, interventi sulla spesa per i libri, stage in azienda per gli studenti delle superiori e divieto di fumo anche nei cortili delle scuole. Ieri è arrivato l'ok del Senato alla conversione in legge del decreto 104 che prevede interventi per scuola, università e ricerca stanziando a regime circa 450 milioni di euro. <<Si inverte la rotta e si torna a investire su scuola, università e ricerca», ha commentato il ministro dell1struzione, Maria Chiara Carrozza TI decreto prevede 85 mila posti di lavoro tra insegnanti e personale tecnico-amministrativo. Per gli studenti vengono stanziati 15 milioni per favorire la mobilità e incrementare il Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio. 068391 © RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 19 Data LA STAMPA Pagina Foglio 08-11-2013 41 1 www.ecostampa.it Quotidiano Verbania Le scuole professionali del Vco sono senza soldi Da questo mese stop agli stipendi dei dipendenti 068391 _ «La situazione è drammatica. Senza interventi di Stato e Regio ne, dubito che le scuole professionali del Vco possano concludere l'an no». Ad affermarlo è il presidente della Provincia del Vco, Massim< Nobili. L'allarme riguarda Vco Formazione. «Ci hanno comunicat< che probabilmente già da questo mese non ci saranno pagati gli sU pendi» dice Alberto Collobiano, rappresentante sindacale scolastico Peggio ancora ne Vco vanno altre agenzie come il Formont. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 20 Quotidiano 08-11-2013 2 Foglio 1 /2 www.ecostampa.it ItaliaOggi Data Pagina C'è chi mira ai princìpi e chi vuole raggiungerli hi non sa di dedicarsi all'infare, si ag: DI PIERLUIGI MAGNASCHI segnamento di una grappa al lingua (l'italiano) ai princìpi ed è soddisfatto giovani che non la conoscono. Se essi quando, gonfiando le gote, li ha enun- invece fossero inseriti in una classe ciati e difesi. Costui (ma purtroppo normale, si troverebbero in uno stato sono tanti) non si cura di verificare di disagio e di emarginazione perché, se la sua sparata, puramente decla- della scuola, non conoscono l'utensile matoria e autocompiaciuta, consenta di base, la lingua attraverso la quale Q-i realizzare gli obiettivi che si pone. viene realizzato l'insegnamento che E soddisfatto di aver declamato i peraltro è conosciuta alla perfezione princìpi. Chi invece vuoI realizzare da altri loro compagni perché è la i princìpi e cerca quindi di trovare loro lingua materna. Gli insegnanti di questa clasle soluzioni, spesso non facili, per tradurli in benefici concreti per gli se inoltre sono specializzati nel fare altri; viene sbeffeggiato. La demo- apprendere l'italiano agli' stranieri. nizzazione dei volonterosi viene poi E i ragazzi, una volta impratichitisi esaltata con il sostenell'italiano, posso- C ~~~fu~, I I non avendo voglia di pensare e vivendo di slogan semplificatori (i titoli), preferiscono dar ragione ai «buoni» (anche se inconcludenti) anziché ai «volonterosi» che non si accontentano delle enunciazioni. Questa situazione si è ripresentata adesso a Bologna dove la dirigenza della scuola media Besta ha deciso di istituire una prima classe sperimentale, destinata ad accogliere ragazzi stranieri di diversa nazionalità ed età, ma accomunati dalla circostanza di non conoscere l'Italiano. Nel modello sperimentale della Besta, i docenti si propongono ~~area~ classe normale, anche prima della fine dell'anno. Lo schema adottato quindi è funzionale e non burocratico. 10 scopo infatti è di alleviare il disagio dei ragazzi,nondiaumentarlo.Ovviamente il progetto è stato subito impallinato con il termine «ghetto» in base al fatto che esso annullerebbe «le potenzialità dell'educazione tra pari». Che è l'esatto opposto di ciò che il progetto vuoI realizzare. I dirigenti della Besta si sono andati a cercare noie per il solo obiettivo di evitare le discriminazioni, realizzando così la vera uguaglianza nei punti di partenza. ----©Riproduzione riservata _ _ 068391 .•........................;:;;;,;;;'!!; Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 21 Quotidiano ItaliaOggi Data 08-11-2013 Pagina 24 Foglio 1 www.ecostampa.it rio, invece, lase:mpli- fieazion~ riguàrda,. tra L- ' ' Ri1'f)J;'lneitt~tiii~r la seu()là '~"••'(ln.iv.,ridtà. Sulreclutanumto dei' .,dQèenti;sugli. stipendi, mlttmt!ltèi!l1ìllè:' eobu." { bi1ità.,degli· istituti".la '. valatazlone d,elle at· tività, la revisione dei écJntributipubblii,t t, infatti, attesa. pet il consiglio dei minis che si svolgerà oggi, 'r~~~n~1J.!iÒltl tè s~P9 dj I~gg~ d~l I gli altri, il bilancio, la valutazione e)'organizzazlone degli atenei, la ricerca universitaria e, anche in,. questo caso; ill'eclutamento dei docenti. Tra gli ()biettivi dièhiarati, qnindi, la riduzione dei contrqlli preventivi di legittiinità e dei vincoli al reèluUlmento, oltrc'ltll'iìl.centivazione del ricorso ai fin.anziamenti privati, co,..lamluzione del nnmero dei ricercatorl. I. .AJesst1;ndm, Biceiardi collegato alla:leggè di Stabilità, con il quale .si ç~nf~risce almi·'·· sJti~$ lleU'lstfuZi . Maria Chiara Ctil"ozza, U;potere dll(lgife,tlU"e attra~erso nnaserie di deçretidelegati. , ,'. .. . ,n nOl'dinoatteSf) e aiJ·· bastanza ampio.,.La <Je';,.:' leÌJa, infatti, ~()nlel''it "vam capitoli deU'()rganbzfLzione scolastica è Universitaria, .con l'obiettivo dì coordi.. nare le ilisposizi()ni vigenti con leinnova~ ziolti giunte .sul fronte giurisprudenziale e normatfvo mandando, così:, definitivamente . .in soilitta. tutto quanto ç'è di obsoleto. Tra le materie f)ggetto dellA delega sul fronte ' 'SCOlasticf), è dasottoli· neare, particollU"e,;il sistema di redutaineb. ~ Rlj)rYktliiÙJ1k riseroata~ . \ m to.degtiln~egnanti, cml. rlferhnentf)ançhe al çors()-conco:fSO, che dovrà bilanciare l'ingressO; di nuòvi profes- . sori cobJeaspettattve ' . di stabilizzazioni dei , precaristorici,cousi~ Ritaglio Scuola: testate nazionali 068391 derando anche che gli organi colfegiali della ' scùola, dopo la $.ola abrogàz.lone del C.npi senza la costituzione del nuovo consiglio,' stanno rischiando di bloccare l'at;tività ministeriale. Preyista, poi, ·la eo~titnzio»e .di reti di scuole orfre· ad ulteriori novità sullo statlls giuridico e il trattamento eco»onìi. co del personale scOlastico. Argomento; quest'ultimo, as~ spio nosopel' il'Rppoflicon ilmond9 .9ind~cltle. Sul fronte università.stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 23 Quotidiano ItaliaOggi Data 08-11-2013 Pagina 24 Foglio 1 /2 www.ecostampa.it Le novità in campo sanitario del di 104 convertito in legge al senato Specializzazioni europee Accesso alle scuole con graduatoria nazionale ta la richiesta di uno sforzo in Pagina a cura DI BEATRICE MIGLIORINI E BENEDETTA PACELLI più: implementare i capitoli di spesa per la formazione degli specializzandi. Nel dettaglio, la rappresentanza dei giovani medici in formazione, chiede il finanziamento dei contratti di formazione specialistica di area sanitaria e la restituzione di pari dignità ai corsisti di medicina generale e agli specializzandi (non medici) del settore sanitario." S Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo 068391 cuole di specializzazione medica targate De sul fronte della formazione e sulla qualità degli standard. Mentre 3 mila medici manifestavano, ieri, davanti a Montecitorio per chiedere il finanziamento dei contratti di formazione specialistica, il Se--©RiproduzùÌne riseroata ____ nato approvava in via definitiva e senza modifiche rispetto al testo uscito dalla camera, -t l§ i< U-~~~ il decreto 104/2013 (pacchetto scuola, università e ricerca) .-_~= -~"i\~I~ che, al suo interno, prevede una - -- ~~~ riorganizzazione delle scuole di specializzazione di area medica. A partire dall'anno accademico 2013/2014 l'importo dei contratti dei medici specializzandi sarà determinato a cadenza triennale e l'ammissione alle scuole di specializzazione avverrà sulla base di una graduatoria nazionale. Il decreto prevede, inoltre, che i periodi di formazione degli specializzandi dovranno svolgersi nella sede della scuola e delle aziende del Servizio sanitario nazionale anche se l'iter non porterà all'insediamento di un rapporto lavorativo con il Ssn. Il periodo della specializzazione viene, poi, uniformato agli standard europei in base ad un emendamento del Pd, che, insieme all'esame con graduatoria nazionale di specialità già previsto in un passaggio del' provvedimento, garantisce una vera riforma della formazione medica italiana. La durata dei corsi è stata, inoltre, ridotta nel rispetto dei parametri delle direttive comunitarie per ciascu-' na specialità. Gli anni dal III al V arriveranno alla fine del ciclo secondo l'ordinamento in vigore, mentre, è stata prevista una fase di transizione che permette di coinvolgere da subito nel nuovo ordinamento anche i primi due anni già attivati dalle scuole. A conclusione della votazione del senato, grande è stata la soddisfazione da parte dall'Associazione italiana giovani medici (Sigm) mentre, dalla Federspecializzandi, dopo la soddisfazione è arrivadel destinatario, non riproducibile. Pag. 24 Quotidiano 08-11-2013 Data 24 Foglio 2/2 www.ecostampa.it ItaliaOggi Pagina I c._.li ariadRII Ciel III isll"_. """"" ,,>!< < '" ~ X> '" '"~.,""~ _"""'""'" .@" ;;"7. ~"®" i«;W:" ~ w..;{J; ~_u~ /i&;_~ -< @i;", • Stanziati, per ogni anno a partire dal 2014, 100 mln di euro per il Fondo per le borse di studio degli studenti universitari a partire dal 2014 e seguenti. • Stanziati 100 mln di euro per il 2014 al fine di garantire agli studenti capaci e meritevoli, ma privi di mezzi, il raggiungimento dei più alti livelli di istruzione. I fondi saranno assegnati secondo criteri stabiliti in autonomia dalle regioni. • Stanziati 15 mln di euro, spendibUi subito, per la connettività wireless nelle scuole secondarie. • Il Miur, a partire dal 2014, invierà agli studenti iscritti agli ultimi due anni delle secondarie di secondo grado, entro il mese di marzo di ciascun anno, un opuscolo con l'elenco delle borse di studio e dei criteri per ottenerle. · Stanziati 3 mln di euro per il 2014 per premi destinati agli studenti iscritti alle Istituzioni dell'Alta formazione artistica, musicale e 'coreutica. We/fare dello studente • Ampliat6i1 divieto di fumo a scuola: viene esteso ancne alle aree all'aperto. Vietato anche l'uso delfa sigaretta elettronica nei locali chiusi delle scuole. . • I proventi derivanti dalla violazione. del divieto di fumare saranno reinvestiti in attività formative di educazione alla salute. • Sono previste .Iinee guida del minister9 per çlisincentivare in tutte le !lcùole la somminlstrazione di ·Ilìnm'èntì~rbévandesconsigliati. • Nelle gare d'appalto per l'affldam'ento ~ la gestione dei servizi di refezione scolastica, si. dm/(à pr~e,pere tinI'! ,quota di prodotti .agricoli e agroalimentari prbvenientidà sistemi di filiera. corta e . ' biologica. rutela,fle/{a saiute a 'scuOla Continuità del servizio scolastico • I dirigenti scolastici saranno selezionati attraverso un corsoconcorso annuale di formazione della Scuola nazionale dell'amministrazione. Le graduatorie dell'ultimo concorso diventano a esaurimento e dovranno essere esaurite prima di procedere a una nuova selezione. • Nelle regioni in cui i precedenti concorsi per dirigenti scplastici non si sono ancora conclusi saranno assegnati incarichi temporanei di presidenza a reggenti, assistiti da docenti incaricati. • Definito un piano triennale di immissioni in ruolo del personale docente, educativo e Ata per gli anni scolastici 2014/2016 (69 mila docenti e 16 mila Ata nel triennio). • Prevista l'assunzione di 57 dirigenti tecnici per il sistema della valutazione vincitori dell'ultimo concorso. · Docenti inidonei per motivi di salute potranno essere utilizzati per! la prevenzione della dispersione scolastica. Edilizia scolastica • Per fa r fronte alle carenzestrutlurali delle scuole, per la costruzione di nuovi edifici scolastici, per l'adeguamento o la costruzione di i nuove palestre nelle scuole e edifici e residenze universitarie di I proprietà degli enti locali, le regioni potranno contrarre mutui tren-! tennali, a tassi agevolati, con la Banca euroPfila per gli investimenti, I la Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa, la Cassad~positi e I 1 prestiti o con istituti bancari. Gli oneri di ammortamento saranno I ., a carico dello stato. i i I ....''....._. __ ._ _ _ _ _ _ . _ _ _ _ _~. ___... _~,_~_. ___._... ___ i ._.l t----····-------T:-·p~;@~~~tlr;l~continuità del servizio scolastico agli alunni disabili' Formazione çJei {jocenti . si autorizza l'assunzione a tempo indeterminato di 26 mila docenti di sostegno. • Prevista l'unificazione delle quattro aree scientifiche dei docenti di per il futuro reclutamento. • Stanziati 10 mln di euro per il 2014 per la formazione del personale scolastico: rafforiam~nto . . delle competenze digitali degli insegnànU, formazione in materia di percorsi scuolaclavoro, potehziamentò della preparazione degli studenti nelle aree ad alto rischio socio-educativo. • Altri lO milioni nel 2014 serviranno per l'accesso gratuito del persònale docente di ruolo e con contratto a termine nella scuola nei musei statali e nei siti di interesse archeologico, storico e . ~W*. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non 068391 Docenti di sostegno riproducibile. Pag. 25 Quotidiano Data Pagina Foglio www.ecostampa.it I 08-11-2013 1 1 /2 La baby squillo disse: mamma non posso, devo fare i compiti Paolo Graldi ai cara, vai, ai compiti ci penserai dopo. Il tempo per quelli si trova». CosÌ una madre alla figlia minorenne. E la figlia, 14 anni appena, che le spiega che se dopo la scuola studia poi non ce la fa ad andare là ... Ma la madre insiste, per dirle: prima prostituisciti e poi penserai alla scuola, appunto, ai compiti a casa. Una frase, poche parole, possono racchiudere un mondo, disvelare un universo, aprirsi ai nostri occhi come una verità ch'era davanti a noi ma al tempo stesso inimmaginabile. Continua a pago 20 Barocci e Pierucci a pag.16 «V Il che trascrive le telefonate, si dispiega nei dettagli il rapporto tra madre e Paolo Graldi figlia. La madre che chiede alla figlia di «passare a pagare un biglietto, 45 euro», forse per uno spettacolo, la figlia segue dalla prima pagina in un altro passaggio che dice alla Come se qualcosa ci impedisse di madre che «sto male oggi, non ci posso riconoscerla: sì, un rifiuto e un atto di andare» e la madre che la incalza autodifesa insieme. E invece la incoraggiandola a «muoversi» perché trascrizione di un'intercettazione «io sto a corto (di soldi, ndr), dobbiamo telefonica ordinata dalla Procura di recupera">. Roma nell'ambito dell'inchiesta su un In un altro passaggio la madre giro di prostituzione minorile, ormai riferisce di una telefonata della nota come "Le Lolite dei Parioli", apre professoressa: !'insegnante si lamenta uno squarcio su un retro scena delle troppe assenze, la madre per un ripugnante, inaccettabile, verso vorrebbe che la figlia fosse più profondamente immorale: il ruolo di puntuale ma dall'altra la spinge a una madre che sospinge la figlia a guadagnare, adesso si sa come. La prostituirsi abdicando ai doveri ragazza-bambina si scusa, piagnucola:, scolastici che pure la ragazza rivendica guarda che sto male, veramente male, e ai quali, anzi, si appella: «... mamma, ripete per poi affermare che a scuola lei oggi non posso, devo fare i compiti». ci vuole andare ma poi non ha più la Lo scenario cambia d'improvviso, forza di fare altro dopo i compiti che la dunque. Non più la storia di due (due?) impegnano e la spossano. Incredibile: spavalde ragazzine, a loro dire «Quando torni a casa studi due ore, tre ingenuamente più mature della loro età ore e poi vai. Studia la sera, io pure e spasmodicamente vogliose di studiavo la sera. Qual è il problema? Se percorrere facili scorciatoie per no fai una scelta, alterna i giorni. mettere le mani sui simboli del Organizzate'!», eccolo dispiegarsi il successo: borse griffate, abiti firmati, pensiero materno in tutta la sua ricariche per cellulari fin che ne se scelleratezza. Minaccia perfino di vuole, sognando una piccola car da ritirarla da scuola e la ragazza guidare con il patentino. Peggio: risponde: «Ma mamma, non puoi, mica puntuale spunta anche la cocaina. ho sedici anni, io». Terribile. Molte dosi, uso frequente, già Il dialogo madre e figlia, quasi tutto un'abitudine mentre si profila la in un italiano molto, molto tagliato con dipendenza. il romanesco (ed anche qui possiamo Più avanti, nel verbale della Procura trarre qualche altro elemento di Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, valutazione) offre altri spaccati nei quali è evidente che la ragazza viene considerata il limone d'oro da spremere senza troppi scrupoli. Per fortuna, almeno finora, siamo qui al caso limite, certo davvero al limite, anzi senza limite. La storia delle Lolite dilaga anche altrove: ce l'avevamo sotto gli occhi ma non la vedevamo, forse non volevamo vederla. A Milano un istituto che si occupa del recupero psicologico di giovani "deragliati" racconta le vicende delle "ragazze doccia" che fanno sesso a scuola, nei bagni, con i compagni previo accordo in classe, via sms. Sesso contro regali, meglio se condito con qualche biglietto contante. Gli esperti lanciano l'allarme: attenti, il fenomeno è diffuso, la disinvoltura di certi approcci devono preoccupare. Da altre parti giungono segnalazioni simili. Si sa di giovanissime che si mantengono pianificando incontri con adulti, pescati sul web, intercettati nei giri vorticosi di incontri facili che cominciano con il «vediamoci per un aperitivo» e finiscono nelle alcove. Sì, gli adulti. Se la famiglia non osserva, si distrae, non vede, non capisce o peggio diventa complice per bieca e miseranda convenienza, il ruolo degli adulti che adescano, sfruttano, gestiscono, riducono in una forma di schiavitù senza catene queste ragazze, quel ruolo ricopre responsabilità assai gravi. Si pesca tra ragazzine appena non riproducibile. Pag. 26 068391 La baby squillo disse: mamma non posso, devo fare i compiti Data Pagina Foglio fuori palI 'adolescenza, prede di quella fase della ribellione dalle famiglie che induce una gran voglia di indipendenza e si nutre di una conflittualità che alza alte mura tra genitori e figli. Si spezza un legame emozionale che spinge l'adolescente a cercare senza calcolarne i rischi strade "esterne" che sembrano offrire l'ebbrezza della libertà, dei soldi facili, della ricchezza esibita e conquistata soltanto buttando alle ortiche le inibizioni. Si sentono adulte e padrone del mondo anche se poi, davanti a una madre assetata di "sordi", leggi soldi, (<<Dobbiamo recupera', capito?»), perdono le forze, stanno male, 08-11-2013 1 2/2 s'accasciano. Ma non su un letto, stavolta: sul pavimento o su un tavolo con i libri chiusi. E meno male che qualche insegnante ha lo sguardo lungo e lucido: chiama a casa e vuole sapere perché tante assenze. «Se non viene a scuola, signora, sua figlia, dove va?». www.ecostampa.it Quotidiano © RIPRODUZIONE RISERVATA III lfl Jlt55a!1,!\trtl III 068391 •• -~:<.~~:,r~~: Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 27 Data Pagina Foglio 08-11-2013 12 1 www.ecostampa.it Quotidiano Classi pollaio e sgravi fiscali tra i nodi ancora da risolvere ATTESE Il GOVERNO DOVRÀ DARE RISPOSTE ANCHE SUL RECLUTAMENTO DEI RICERCATORI PENSIONI ESCATTI, DOCENTI DElUSI nessuno spazio. Dovrebbero ricevere però 220 milioni di euro con la legge di stabilità. Attese deluse anche per i docenti di Quota 96 (età anagrafica più contributiva). Circa quattromila avrebbero avuto diritto alla pensione se non fossero stati bloccati dalla riforma Fornero. Un ordine del giorno a loro favore impegna il Governo. Sempre che, prima, non si esprima la Cassazione il cui giudizio è atteso per metà novembre. E sempre i docenti speravano nel recupero degli scatti di anzianità, bloccati dal 2008, e la monetizzazione delle ferie dei supplenti. Irrisolta anche la questione dei docenti inidonei. Parla di un primo passo importante Maria Chiara Carrozza: «Ora occorre portare avanti il lavoro avviato». Per questo ha àttivato una mail per raccogliere suggerimenti e segnai azioni ([email protected]) per i provvedimenti da adottare nel futuro. Alessia Campione © RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 ROM AUn giudizio positivo. A parte la Lega nord che lo definisce «confuso, povero di argomenti, con pochi fondi e con coperture discutibili», il decreto Carrozza con il via libera del Senato è stato promosso, sia pure con qualche riserva. Un decreto che segna una svolta con circa 450 milioni di euro di finanziamenti in totale che dovrebbero arrivare dall'aumento delle accise su birra e alcolici. Non tantissimi ma comunque un primo passo importante se si considera che la scuola in questi ultimi anni, a partire dal triennio Gelmini-Tremonti, si è vista tagliare quasi 8 miliardi di euro. Molti i fronti su cui il decreto, ora legge, va a intervenire. Ma diversi anche i nodi che non sono stati sciolti. Come i 41 milioni di euro per le università più virtuose. Queste risorse dovrebbero arrivare con un provvedimento a parte. Ma per ora i rettori dovranno farne a meno. C'è attesa anche per le risorse aggiuntive per le borse di studio per gli studenti. Quaranta milioni di euro dovrebbero essere stanziati dalla legge di stabilità. Classi pollaio, agevolazioni fiscali per le famiglie meno abbienti, reclutamento dei ricercatori. Su questi punti il Governo dovrà dare risposte, visti i diversi ordini del giorno accolti in Senato: i tempi stretti non hanno permesso di farli passare con emendamenti in quanto, altrimenti, il decreto sarebbe dovuto tornare alla Camera. Restano al palo le scuole paritarie. Anche loro alle prese con i pesanti tagli di questi ultimi anni. Per loro, ne] decreto Carrozza, Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 28 Quotidiano Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 08-11-2013 12 1 La novità Entro il 31 marzo un opuscolo ai liceali iscritti agli ultimi due anni di corso delle scuole superiori. L'opuscolo, che sarà probabilmente mandato via Internet, dovrà arrivare entro il prossimo 31 marzo 2014. Spiegherà quali borse di studio saranno disponibili e tutti i criteri e le modalità per ottenerle, nonché gli indirizzi web di tutti gli organismi regionali per il diritto allo studio. A.Pad. et RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 Il diritto allo studio è uno dei temi più cari al ministro. Nel decreto Istruzione il Fondo per le borse di studio agli studenti universitari ha ottenuto 100 milioni in più, e Maria Chiara Carrozza spera di poter aggiungere anche qualche cosa in più attraverso la legge di stabilità. Già nel corso di quest'anno scolastico, affinché i ragazzi siano informati, il Ministero dell'Istruzione si impegna a mandare un opuscolo a tutti gli studenti Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 29 Quotidiano 08-11-2013 19 Foglio 1 www.ecostampa.it il Giornale Data Pagina Per i grillini il wi-fi all'asilo è inutile 068391 Roma «Laretewirelessnelle scuole dell'infanzia potrebbe servire soltanto alle maestre a leggere il giornale». Una battuta sgradevole che però nella sua banalità reazionaria concentra le caratteristichenegative delmovimento cui appartiene chi l'ha pronunciata: demagogia, intolleranza, pregiudizio. Al Senato si discuteva del wi- fi per le scuole e sefosseil caso di allargarlo alle paritarie. Il senatore Fabrizio Bocchino, M5stelle, è intervenutoperbocciarel'ideadi estendere il servizio alle scuole paritarie perchè "non statali", nonostante sia opinione condivisa che la funzione svolta da questi istituti sia "pubblica". Ma questo è il minimo. Bocchino ha poi esternato il suo pensiero sulle maestre delle materne che intanto conferma il disprezzo dei grillini per lastampa visto che lalettura dei giornali viene liquidata come una perdita di tempo. Grazie. Ma quello che colpisce di più è l'ignoranza nel senso proprio di ignorare l'orientamento della didattica in tutti i paesi avanzati dove il web ed internet sono il pane quotidiano per preparare le lezioni, scambiare informazioni su progetti e programmi tra professori e reti di scuole. E tutto questo non serve alla scuola d'infanzia? E i grillini sono il nuovo? Aiuto. FA Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 30 il Giornale Pagina 08-11-2013 19 Foglio 1 /2 Data I Sì DI PALAZZO MADAMA Con 150 voti favorevoli Scuola, un altro decreto senza merito www.ecostampa.it Quotidiano Varata la norma sull'istruzione: debole su ricerca emeritocrazia. Efinanziata solo se aumenta il consumo di alcol che ha stigmatizzato l'eccessivo rinvio della definizione di molte norme ai provvedimenti attuativi, difficile dunquevalutarne l'efficacia. Censurata soprattutto la scelta di trovare qualche euro in più per l'istruzione attraverso l'aumento delle accise sugli alcolici. Insomma un invito agli italiani a bere di più per avere più istruzione. Niente sigarette però perché il dI contiene il divieto assoluto di fumo nelle scuole anche negli spazi aperti. Vietate pure le sigarette elettroniche ma negli spazichiusi. Il punto deboledellacoperturafinanziariaè stato evidenziato dal senatore del Pdl, Riccardo Mazzoni. «Siamo contrari al meccanismo dell' aumento delle accise -dice Mazzoni, che 01tre tutto deprime i consumi e colpisce l'impresa. Non solo. Su circa 400 milioni complessivi di finanziamento 107 vanno alla stabilizzazione dei precari e oltre tutto sono stati tagliati fondi destinati alla ricerca. Avremmo preferito unaripartizionepiù equa che premiasse il Francesca Angeli Roma IlMerito? Ancoraunavolta accantonato. La Ricerca? Penalizzata. La copertura finanziaria? Si basa sulla speranza che nonostante l'aumento dei costi si consumino più birra ed alcolici. L'aula di Palazzo Madamaierihalicenziato obtorto collo il dlistruzione con 150votifavorevoli da parte della maggioranza (Pd, Pdl, Scelta Civica), 15 voti contrari della Lega Nord e 61 astenuti tra M5stelle e Sei. Nonostante il decreto sembrasse non convincere pienamente nessuna forza politica è passato di «necessità» e senza modificheperevitarechedecadesse. In quasi tutti gli interventi i senatori hanno lamentato l'impossibilitàdiapporremodificheintempicosìristretti, puntando il dito contro la Camera che ha trattenuto il provvedimento troppo a lungo. Critiche sul metodo ma anche nel merito sono arrivate dalla stessarelatrice del provvedimento, Stefania Giannini di Scelta Civica, Ritorna bonus maturità Abolito mentre itestdi ingressoall'Universitàeranogià partiti èstatoripristinato per gli esclusi di quest'anno. 2 Trovati i fondi con nuove tasse Criticata la copertura finanziaria che deriverà dall'aumento delle accise su birra e alcolici e dunque è anche incerta 3 Atenei virtuosi niente premi «5vaniti»41 milioni destinati alle Università che avevanoottenutoigiudizi migliori da parte dell'Agenzia di valutazione in comodato d'uso agli alunni provenienti da famiglie in difficoltà economiche. Per contrastare l'abbandono scolastico si stanziano altri 15 milioni per attività di didattica integrativa e prolungamento dell' orario per gli studenti che faticano a mantenere il passo con gli altri. Si punta a potenziare l'orientamento per gli alunni delle medie e delle superiori con 6,6 milioni di euro. Altri 13,2 milioni vanno al potenziamento dell'insegnamento della geografia e della geografia economica. Previsto anche l'accesso gratuito ai musei per i docenti e uno stanziamento di3 milioni dieuro per finanziare progetti nei museieneisitidiinteressestorico-artistico. Via libera alla definizione di unpianotriennalediimmissioniinruolodelpersonaledocenteenonperil2014/2016: 69.000 docenti e 16.000Ata.Autorizzatal' assunzionedi26.000 docenti di sostegno a tempo indeterminato. Fondi in arrivo infine per l'edilizia scolastica (circa 600 milioni in due anni) e mutui trentennali a tassi agevolati per gli investimenti. 4 Graduatorie dirigenti Ancora un cambiamento perlegraduatoriedi meritodel concorso dirigenti scolastici che diventano ad esaurimento. - IU77A7rnnN Assunti 69.000 prof E divieto di fumo anche nei cortili degli istituti 068391 1 merito». E invece proprio i fondi per il merito destinati alle Università virtuose, 41 miliardi, non sono stati assegnati. Ma alloraache cosaè servito il lavoro dell' Agenzianazionale di valutazioneuniversitaria?Mazzoni sottolinea l'importanza di aver ripristinato il bonus maturità per gli esclusi di quest'anno. «Non si cambiano le regole a corsa iniziata come aveva fatto il governo», conclude. Nonostante le tante perplessità il ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza assicura che il dI rappresenta un'inversione di tendenza grazie aifinanziamenti destinati al Welfare dello studenti. Ci sono 100 milioni di euro per le borse di studio degli universitari dal 2014 e si tratta di uno stanziamento consolidato; 15 milioni di euro per il wireless nelle secondarie; altri 15 per sostenere le spese di trasporto peridisabili; 3 milioni peri premi destinati aglistudentidellescuolediAlta formazione artistica, musicale e coreutica. E ancora 8 milioni in due anni per l'acquisto di testi da parte delle scuole da dare Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 31 Quotidiano Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 08-11-2013 12 1 Scuola, si torna ainvestire È!eggeildecreto (ZJistruzioneriparteJ~· misureper450milioni DA MILANO ENRICO LENZI na scuola «che torna ad investire». La sintesi che il ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, fa dopo la conversione in legge del decreto scuola varato lo scorso settembre, punta sul dato più evidente del provvedimento diventato legge dopo il voto del Senato (150 sì dalla maggioranza, 15 no dalla Lega e 61 astenuti da SeI e M5S). Infatti il governo nella legge sceglie la strada dell'investimento (450 milioni a regime), dopo molti anni di tagli, anche se mancano alcuni punti critici nel complesso della legge, come la totale assenza di ogni riferimento al sistema scolastico nazionale inclusivo delle paritarie o il passaggio sulla formazione dei docenti circa le questioni del gender. Gli investimenti. Dal 2014 il fondo perle borse di studio è incrementato di 100 milioni di euro, mentre altri 15 vengono stanziati per gli studenti capaci e meritevoli ma privi di mezzi economici. Tre i milioni per gli studenti del settore artistico e musicale. Nel prossimo biennio arriveranno anche 8 milioni per le scuole che vorranno comprare libri di testo da dare in comodato d'uso. Nuovi fondi anche per l'orientamento scolastico (6,6 milioni in due anni) e ben 15 milioni nella lotta alla dispersione scolastica, con un rafforzamento della di- U dattica. Assunzioni. In arrivo nel prossimo triennio l'assunzione di 16mila unità nel personale tecnico-amministrativo e l'immissione in ruolo di 69mila docenti, a cui si aggiungeranno oltre 26mila docenti di sostegno. Si investirà anche sulla formazione dei docenti con un piano per il 2014 di lO milioni di euro, e altrettanti per permettere loro di visitare musei e siti di interesse storico e culturale. Università e ricerca. La legge prevede la possibilità di detrarre fiscalmente il 19% delle donazioni fatte agli atenei e la valorizzazione del merito nell' erogazione della quota premiale del Fondo di finanziamento degli enti di ricerca. Possibili 200 assunzioni di personale all'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Le reazioni. «Aprire subito il confronto» è la richiesta delle sigle sindacali, anche se non mancano perplessità su alcuni passaggi, «che richiedono ben 32 provvedimento attuativi» commenta la Uil-scuola. Dura la Gilda: «Parlamento sordo alle richieste di modifiche». Critica anche la Disal presidi che parla di «nobili attese "disattese"». © RIPRODUZIONE RISERVATA Dal 20 14 il fondo per le borse di 068391 studio sarà incrementato di 100 milioni di euro. Sono ingiustamente escluse, però, le paritarie. Resta il nodo gender Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 33 Quotidiano rUnità Data Pagina Foglio LUCIANA CIMINO ROMA «Sono orgogliosa». La ministra all'Istruzione pubblica, Maria Chiara Carrozza ha seguito in Aula, a Palazzo Madama, l'approvazione del dI L'istruzione n"parte. Il decreto è passato in via definitiva al Senato, senza modifiche, con 150 si, 15 no e 61 astenuti. Carrozza nei mesi scorsi aveva parlato di necessario cambio di passo, ora ribadisce: «Dopo anni di sacrifici, di tagli alla cieca, come ci ha ricordato anche il presidente della Repubblica, questo decreto restituisce finalmente risorse e centralità all'istruzione». La ministra è consapevole che il provvedimento (che stanzia 470 milioni a fronte di tagli, negli ultimi anni, pari a circa 8 miliardi e mezzo di euro) pur importante non è risolutivo per invertire il declino dell'istruzione pubblica e annuncia: «Ora occorre portare a termine il lavoro avviato con questo primo importante passo avanti, per arrivare ad una vera riforma del nostro sistema, che porti definitivamente l'istruzione, l'università e la ricerca al centro della risposta alla crisi che il nostro Paese sta attraversando». La legge prevede un nuovo piano triennale, 2014-2016, di assunzione per 69mila docenti, di cui circa 27mila di sostegno), e per 16mila Ata (personale tecnico amministrativo). Il testo prevede l'abrogazione della normativa del 2012 che destinava a mansione amministrative i docenti inidonei per motivi di salute, impedendo l'assunzione di Ata. Centrale poi la parte sul welfare per gli studenti: 100 milioni in più sul Fondo borse di studio per universitari più 15 assegnati in autonomia dalle Regioni e destinati alle spese di trasporto, con particolare riferimento ai disabili. Altrettanti fondi per la connettività wireless nelle scuole secondarie, 5 milioni in due anni invece per la lotta alla dispersione scolastica attraverso un Programma di didattica integrativa. 6,6 milioni invece per poRitaglio Scuola: testate nazionali stampa www.ecostampa.it tenziare da subito l'orientamento degli studenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado con l'avvio, in via sperimentale, di stage in azienda. Potenziamento dell'offerta formativa: 13,2 milioni (3,3 per il 2014 e 9,9 per il 2015) per potenziare l'insegnamento della geografia generale ed economica. Un'ora in piu' negli istituti tecnici e professionali al biennio iniziale. Prevista, poi, l'acquisizione dei primi elementi della lingua inglese già nella scuola dell'infanzia. Tre milioni serviranno a finanziare progetti didattici nei musei, nei siti di interesse storico, culturale e archeologico o nelle istituzioni culturali e scientifiche. Come annunciato sono saltati invece i 41 milioni per gli atenei virtuosi. «Non erano previsti in questo provvedimento - ha commentato la Ministra - ma il ministero dell'Economia mi ha dato segnali che sta lavorando per recuperarli». I decreti attuativi della legge sono già pronti, ora rimane aperta la questione della ricerca e dell'università. «Al Senato ho preso un impegno: mettere un punto definitivo al modello di finanziamento degli atenei e al tema del turnover. Lavorerò fino all'ultimo minuto contro ogni blocco del turnover alla Ricerca e per stabilire cosa è una università virtuosa. È ora che venga messo a punto un Testo unico su questo tema per discutere del futuro dell'Università». 068391 Scuola, fondi e più professori ndecreto Carrozza diventa legge 08-11-2013 14 1 ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 34 Quotidiano rUnità Data Pagina 068391 www.ecostampa.it Foglio 08-11-2013 17 1 /3 stampa Scuola: testate nazionali ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 35 C!),~I :IL GJ:ORNO Data Pagina nRastodeiCartino LA NAZIONE I Foglio 08-11-2013 9 1 /2 Sesso nei bagni delle scuole «Le liceali si vendono per noia» www.ecostampa.it Quotidiano MilalW, il centro pediatrico: vestiti e neanche telefoniche alle 14enni per l'uso di droghe». Si conoscevano tra loro? «Non tutte. Non erano organizzate». Giulia Bonezzi MILANO IL MENÙ con le prestazioni, l'sms per darsi appuntamento in bagno, gli studenti minorenni se li scambiavano sul cellulare quando gli smartphone alle superiori erano ancora una mezza rarità. Siamo a Milano, tra il 2008 e il 2009. Non in una scuola ma in più d'una, del centro. Ragazzine di 14, 15, 16 anni offrono sesso ai compagni in cambio di regali. Otto ne ha intercettate, al Fatebenefratelli, il centro sui problemi dell'adolescenza diretto dal primario di Pediatria Luca Bernardo. Storie diverse, precisa, da quella dei Parioli: là un lavoro, e adulti, clienti e sfruttatori, che commettono reati. Qua una cosa tra adolescenti, minorenne chi vende e chi paga, neanche in soldi ma in vestiti e ricariche del telefonino. Un fenomeno. «Ma non si può escludere che possa sfociare in vera prostituzione con adulti». E non c'è motivo di ritenere che si limiti a quelle otto, né alle alienate metropoli del centronord. ,Come l'avete scoperto? «E emerso durante i colloqui. Nessuna di loro era arrivata da noi per questo motivo. Chi per il bullismo, chi Perché si comportavano cosi? «Per noia, per rabbia, bisogno d'indipendenza, di sentirsi grandi. Perché non davano nessun valore al proprio corpo. Non pensavano di fare niente di male». MENÙ I compagni compilavano una 'lista della spesa' per ogni prestazione «Per mera deduzione scientifica. Come non si può pensare che le baby squillo siano solo le due di Roma. Secondo una ricerca su 13mila studenti delle superiori nei Paesi del Nord si prostituisce 1'1% delle ragazze, e 1'1,5% dei maschi. Ora vogliamo indagare: le nostre psicologhe vanno a cercare nei siti dove si offrono per prestazioni ragazze che potrebbero essere minorenni, per agganciarle e portarle negli ambulatori. Non è facile, specie adesso, ma non è impossibile». I coetanei non le giudicavano? «No. E andavano solo con minorenni, abbiamo indagato a fondo». Che percorso hanno affronta- to? «Terapie individuali, con lo psicologo e coinvolgendo le famiglie. Le abbiamo seguite per due-tre anni, aiutandole a capire che tutte hanno un talento da coltivare, e il loro corpo ce l'ha, un valore». Le famiglie? Cosa fanno oggi le ragazzine di Milano? «Di quelle che si dicono 'bene', o 'per bene'. Ignare prima, disperate poi. Ma i segnali si possono cogliere: soldi in tasca, vestiti costosi. Anche nel caso della droga o dell'alcol sorprende come alcuni genitori accettino con indifferenza una cultura 'anormale'». Non saranno state solo oItove- «Sono maggiorenni: qualcuna fa l'Università, altre lavorano. Una passa ancora, ad aggiornarci su come stia riuscendo in un percorso che la porterà ad affermarsi per la sua testa. Del passato non ama parlare, dice solo che nella sua mente sa che quella cosa c'è. Sa di aver perso qualche anno. Come avere una cicatrice». ro? 11M/lA 500 MINORENNI VITTIME DENUNCE Quota di prostituzione minorile sul totale Minori fatti prostituire dopo averli «comprati» In media ogni anno le ragazze denunciate 068391 10% Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 39 il manifesto Data Pagina Foglio 08-11-2013 5 1 ISTRUZIONE Contro l'ideologia meritocratica l "pacchetto scuola» è arrivato. Cosa c'è dentro? Di tutto, di più. Ma di tutto c'è poco, pochissimo. Anche se il Natale si awicina, non si può proprio dire che si tratti di un pacco regalo. Immaginate che quello che è successo dal 2008 a oggi, alla scuola pubblica italiana, sia il suo affondamento in mare aperto. Ecco, ora possiamo dire che si cerca di correre ai ripari. Se non di invertire la rotta, di mettere almeno in salvo i milioni di piccoli passeggeri: gli studenti. Ma i soldi sono pochi, pochissimi. E allora lo si fa col famoso cucchiaino da tè. Si cerca di aumentare un poco il fondo dissestato per le borse di studio degli studenti universitari. Si ridà qualche briciola agli studenti meritevoli ma privi di mezzi. Si dà un'incipriata di tecnologia finanziando un pochino di libri di testo e di e-book da dare in comodato d'uso agli alunni in situazioni economiche disagiate. Si cerca di mettere la connettività wirless in alcune secondarie. Si mette un'ora in più di geografia in qualche scuola. Si annuncia !'immissione in ruolo di 69 docenti e di I 6milaAta entro il 2016. Si assumono 200 ricercatori, tecnici e personale di supporto alla ricerca per le attività di protezione civile, di sorveglianza sismica e vulcanica. Insomma, rispetto al saccheggio alla scuola degli anni precedenti, c'è il timido tentativo di prendere atto dello sfacelo in atto e di coprire le vergogne più evidenti. C'è il tentativo di non razziare con tagli lineari ma di ragionare su come si possono dare i pochi soldi che ci sono. Ma i soldi so- un riscatto, come la storia dell'ascesa politica e della permanenza al ,$0verno dell'Italia per oltre vent'anni tere di regimi totalitari, come il fascino veramente troppo pochi. Briciole. smo in Italia e il nazismo in Germa- , di Silvio Berlusconi ci insegnano. I nostri governanti ci tengono a rimaC'è chi si chiede, incredulo, come nia, si tende a sottovalutare il loro nere tra i paesi europei che investosia stato possibile che tante, troppe enorme consenso popolare che aveno meno su scuola, ricerca, fonnaziopersone - la maggioranza delle pervano. In alcuni riconoscerlo può crene. D'altra parte l'opinione pubblica sone di un paese - abbiano sinceraare imbarazzo e incredulità. D'altra non pare per nulla preoccupata. mente creduto al fascismo, al naziparte è innegabile che, sopratutto Il Corriere della Sera, per esemsmo, al comunismo, al berlusconinella loro fase nascente, fascismo e pio, pare dispiaciuto solo perché il smo. Risposta: facendosi abbindolanazismo e altre forme violente di tomerito, ancora una volta, dovrà atre dall'ideologia meritocratica, che talitarismo, come il comunismo, abtendere. Come se si trattasse solo di ha sempre grande presa sul singolo biano avuto un successo straordinaun problema di merito. La verità è individuo, specie se in uno stato di rio dell'opinione pubblica. Uno dei che l'ideologia rneritocratica è il moindigenza, ignoranza e frustrazione. segreti di questo successo: la divisiodo più efficace per fascistizzare deL'ideologia meritocratica è da semne della società tra meritevoli e immocraticamente la nostra società. E pre la via maestra per intraprendemeritevoli, che poi si è sempre rivelaproteggere, rassicurare, riverire le élire, in nome di un'ipotetica società ta una società di te economiche e pomigliore, le peggiori dittature. litiche. Proprio in- Rispetto al saccheggio pochissimi meriIn nome della libertà individuale, tevoli e tantissimi scenando una gara del merito alla pari, degli anni passati il immeritevoli. E ci si autocondanna condannando a immeritevoli a vita. La meritocrazia ha condotto poi a democratica, tra tutè l'esatta antitesi della democrazia! ti i cittadini - sorvo- pacchetto scuola va in derive estreme Il bluff della meritocrazia è ancor lando allegramente controtendenza. Ma i che in alcuni ca'iÌ più evidente analizzando un altro hanno portato disul fatto che alla soldi restano pochi rettamente al raz- aspetto: nonostante si parli di merigrande maggioranto ed eccellenza come il contrario di zismo e allo stcrza di loro non sono eredità, nepotismo e corruzione - e minio. Non voglio dire che noi corgarantite pari opportunità, partono comunque da essi indipendenti riamo questo rischio, ma solo che fortemente svantaggiati - sono pertra i più meritevoli vi è una spiccata l'ideologia meritocratica è sopravvisdenti già prima che !'ipotetica gara tendenza ad accettare e a promuosuta, è ancora tra noi e oggi gode di inizi, sono immeritevoli. Scrive Mauvere l'ereditarietà delle cariche. Coottima salute. E' un mostro che si agro Boarelli: "In fondo è questo il sucme si comporta infatti la nostra sogira ancora tra noi e dentro di noi. co del ragionamento dei meritocraticietà che predica con sempre più inEd è ancora estremamente efficace ci: la crescita economica come unisistenza l'illibatezza della meritocranel creare facile consenso nell'opico metro di giudizio (senza alcun inzia? Favorisce e incrementa dinastie lùone pubblica, composta in magterrogativo sulle componenti immadi politici, giornalisti, sportivi esporgioranza di persone bisognose, ignoteriali di tale crescita e sulla necessitive, cantanti, attori, registi e intratranti, frustrate e, sopratt).ltto, assetatà di altri parametri di valutazione tenitori di vario genere, crogiolandote di un facile riscatto sociale. Anzi: del benessere sociale), e il premio si nella pratica del nepotismo». spesso così assetate di un facile rieconomico alla classe dirigente, ovInsomma, c'è una palese e sospetscatto sociale e così disperate da acvero ai depositari del merito». Spesta contraddizione tra il dire e il fare. contentarsi anche solo del sogno di so quando si parla dell'ascesa al poGiuseppe Calicetl 068391 I www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 41 IL~MA.TTINO Data Pagina Foglio 08-11-2013 8 1 www.ecostampa.it Quotidiano Università, può iscriversi chi aveva il bonus maturità numero Restano incerti i tempi Arriva la riforma-quadro dei fondi per gli atenei m.e. © RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 Fino all'ultimo hanno tremato. Ma adesso che il decreto è legge i ragazzi che dopo la maturità hanno partecipato alle prove per iscriversi alle università a numero chiuso possono iscriversi nell'Università prescelta sia se hanno superato la prova senza il bonus maturità (con la graduatoria già nota da settembre) sia se !'idoneità arriva per merito del bonus maturità. Sui tempi, però, c'è ancora incertezza. Il ministero segnala infatti che non tutti gli studenti hanno indicato il proprio voto di maturità e questo impedisce di predisporre le graduatorie. Il decreto convertito in legge prevede che lo studente possa scegliere se iscriversi grazie al bonus quest' anno o l'anno prossimo ed è evidente che l'obiettivo è spalmare le richieste in due anni, visto che gli iscritti andranno in soprannumero rispetto ai posti indicati dagli atenei. Una stima ufficiale non c'è, ma dovrebbero essere oltre 2.000 i ragazzi interessati soltanto a medicina e, vistalanatura dei corsi di molti esami, tarati su gruppetti di dieci studenti, si vuole evitare che il soprannumero crei un eccesso di affollamento. In pratica le nuove graduatorie arriveranno a dicembre e a quale punto molti studenti potrebbero decidere difarvalere l'opzione dal prossimo anno, magari sostenendo esami che danno crediti anche nella facol- tà preferita. Grazie al bonus maturità è anche possibile cambiare università e migliorare la sede, anche in tale caso da subito oppure dall'anno prossimo, purché nella nuova graduatoria lo studente sia vincitore nell' ateneo della sua prima scelta. Il mondo dell'università, però, è in attesa di interventi che non potevano trovare spazio nel decreto scuola. Due i temi sI tappeto. Il primo riguardai 41 milioni di fondi premiali per gli atenei, spariti e che il ministro Carrozza sta cercando di recuperare con un braccio di ferro con il ministero dell'Economia. Sono fondi che andranno quasi tutti al Nord (soltanto Salerno ha brillato nel Mezzogiorno) in base alla Vqr, la valutazione della qualità della ricerca effettuata dall' Anvur. Il secondo è relativo ai cosiddetti" punti organico" , ovvero alla possibilità per le Università di sostituirei docenti andati in pensione. Qui è stato applicato per il 2013 un meccanismo che danneggiain modo vistoso gli atenei del Sud Italia perché lega il turnover agli incassi da tasse scolastiche, che a parità di studenti sono ovviamente inferiori nei territori dove i redditi sono più bassi, per le diverse fasce Isee. Il ministro Carrozza vorrebbe mettere a punto una vera e propria riforma organica, una sorta di testo unico, del finanziamento delle Università, da collegare alla legge di stabilità in modo che possa essere approvata entro fine anno. Nei prossimi giorni si vedrà se l'operazione è fattibile. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 42 Quotidiano Data Pagina IIL SECOLO III I Foglio 08-11-2013 1 1 www.ecostampa.it IL DECRETO È LEGGE SCUOLA, LE NOVITÀ NON SONO TUTTE DA BOCCIARE ROBERTO FEDI .............................................................................................................................................. COME si ~u?ldire, il pessimista è quello che vede la bottIglIa mezza vuota, mentre l'ottimista la vede mezza piena. Cercando a tutti i costi di essere ottimisti, osserviamo che il decreto sc~ola, che è divenuto legge dopo l'approvazion~ m ~e~a~o, è una bottiglia mezza piena. OttimIsta e dI SICUro il presidente della Commissione cultura del senato, Andrea Marcucci (Pd). SEGUE »S IL DECRETO DI RIFORMA LA SCUOLA CAMBIA RIPARTIAMO DALLE ASSUNZIONI dalla prima pagina scuole avessero tutte tanti bei computer o tablet per gli studenti (e se i docenti li sapessero usare aggiungiamo). Si dà intanto la ' possibilità ai discenti di prendere come libri di testo manuali di ediz~oni precedenti, si suppone usatI, purché rispondenti, non si sa come, a certi requisiti. Un po' di briciole saranno destinate alle scuole per acquisire materiali da dare in comodato gratuito ai cosiddetti meno abbienti (otto milioni in due anni: d.i fat~o, n~ente): Resta imperternta, flgunamocl, la perla dei 2386 presidi che saranno assunti in ru~lo, ~rasf~rm.ando una graduatone dI mento 111 graduatoria a esaurimento, cosa che di fatto sposterà i concorsi pubblici oltre le calende greche. E infine, e non poteva mancare, la super-perla del politicamente corretto maledizione dei tempi che vivi;mo. Ben lO milioni, quindi molto rispetto a quanto si è detto sopra, andranno non per la formazione e l'aggiornamento scientifico dei docenti, ma - udite udite - per puntare all'educazione «all'affettività, al rispetto delle diversità e delle pari opportunità di genere e al superamento degli stereotipi di genere». ROBERTO FEDI ©RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 «Il decreto andava approvato entro l'll novembre, pena la decadenza - puntualizza - Abbiamo fatto una valutazione complessiva del r~ovvedimento e il giudizio è pOSItIVO, soprattutto perché il governo mette finalmente mano alle condizioni pietose in cui versano i nostri edifici scolastici». Il che è cosa buona e giusta, si direbbe: sec?n~? s~ime ~essimistiche (queste SI) pm dI meta degli edifici scolastici sono se non pericolanti quasi. Un miliardo sembra tant~ e forse lo è vista la condizione generale dell'Italia: se si divide per il numero delle scuole, diviene subito meno cospicuo. Ci si era lamentati della scomparsa, per motivi tecnici, dei 41 milioni destinati alle università cos.iddette vi:tuose. Il gruzzolo (mIsero, parhamoci chiaro) rimane latitante, ma c'è un impegno a recuperarlo: vedremo. Spunta anche un fondo consolidato quin?i non l.ir,nitato a quest~ legge, dI 100 mlhoni da destinare in borse di studio per universitari a partire dal 2014: ottima cosa, anche s.e va pl!r detto che gli studentI che SI sono iscritti quest'anno all'università, pur in calando sono quasi 270mila. Ancora: 856 milioni sono stanziati per ristrutturare o costruire ex novo le scuole del nostro Paese, e si spera fortemente che non siano perduti nelle solite furbizie italiche. Veniamo alla bottiglia mezza ~ota. Dopo qualche piccola regaha alle scuole artistiche non statali, rimane il pasticcio del cosiddetto.bonus maturità. Si recupera~o 111 s~prannumero negli ateneI quegh studenti che non ne avevano. usufruito per il ping pong del decreti, con in più la possibilità di potersi trasferire d'un colpo da dove si erano iscritti a dove avrebbero voluto iscriversi, se avessero avuto il bonus Qui ci prenderebbe la voglia di . pessimismo (sarà mai possibile una disposizione chiara e definitiva, in questo paese?), ma andiamo oltre. Poteva mancare una norma sull'informatica? Figuriamoci. Ecco che la legge, respinta la richiesta di ridurre l'I va sui materiali di testo, che sarebbe stata una cosa seria, ora stanzia 15 milioni per estendere la connettività wireless nelle scuole: che è una decisione bellissima, se solo le Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 43 Data Pagina lA GAZZEllA DELMEZZOGIORNO Foglio 08-11-2013 6 1 LA RIFORMA DAL SENATO LA CONVERSIONE IN LEGGE DEL Il DECRETO 1054. I NUOVI POSTI DI LAVORO SONO 85MILA. TRA DOCENTI EAMMINISTRATIVI Scuola e ricerca, 450 milioni www.ecostampa.it Quotidiano Da assunzione dei prof, all'inglese alle elementari, al divieto di fumo I nuovi posti di lavoro che il decreto porta in dote sono 85 mila (69mila destinati ai prof e 16mila riservati al personale tecnico-amministrativo). Le assunzioni saranno spalmate sul triennio 2014-2016, tenendo conto "dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno". Tra i nuovi docenti ci saranno anche 26m ila inSeb'Ilanti di sostegno con una novità: l'unificazione delle quattro aree disciplinari delle attività di sostegno nelle superiori (area scientifica, area umanistica, area psicomotoria ed area tecnica, professionale e artistica). Per gli insegnanti arriva anche un'altra importante novità: il periodo di servizio necessario per la richiesta di trasferimento in un'altra provincia si riduce da cinque a tre anni. Cambia inoltre la procedura per il reclutamento dei dirigenti scolastici: d'ora in poi sarà effettuato attraverso un corso-concorso selettivo di formazione bandito annualmente dalla Scuola nazionale dell'amministrazione. Sul fronte degli studenti (e delle famiglie), il decreto oltre a stanziare 15 mln di euro per favorire la mobilità dei ragazzi di medie e superiori e incrementare il Fondo integrativo statale per la conces- sione di borse di studio agli studenti universitari (100 mln da ripartire tra le regioni), calmiera la spesa delle famiglie per l'acquisto dei libri. Un capitolo è dedicato all'orientamento degli studenti: si dispone l'invio da parte del ministero a tutti gli studenti di un opuscolo informativo sulle borse di studio universitarie e la creazione di un portale telematico attraverso il quale gli studenti dell'ultimo biennio delle superiori potranno chiedere informazioni sugli interventi regionali per il diritto allo studio. Attenzione anche alla salute a scuola. Il decreto varato oggi estende il divieto di fumo ai cortili delle scuole e mette la bando la sigaretta elettronica in classe. Negli istituti tecnici e professionali, il potenziamento dell'alternanza scuola lavoro, una maggiore durata dei permessi di soggiorno per motivi di studio, l'insegnamento già dalla scuola dell'infanzia dei primi elementi della lingua inglese. Gli interventi messi sul tappeto sono coperti finanziariamente attraverso aumenti delle aliquote di accisa relative a birra, prodotti alcolici intermedi, alcol etilico e modifiche alle imposte di registro, ipotecaria e catastale. 068391 ti ROMA_ Un pacchetto di assunzioni, il contenimento della spesa per i libri. stage in azienda per gli studenti delle superiori, il divieto di fumo anche nei cortili degli istituti scolastici. Dal Senato è arrivata la conversione in legge del decreto 104 che prevede interventi per scuola, università e ricerca stanziando a regime circa 450 milioni di euro. Un corposo provvedimento che propone anche una soluzione-tampone per la spinosa questione del 'bonus maturita», mette in campo interventi per la lotta alla dispersione scolastica (3,6 mln euro nel 2013 e Il,4 nel 2014) e per il rilancio di Accademie e conservatori (3 mln per erogare «premi»). Soddisfatta Maria Chiara Carrozza. «E' un provvedimento importante, offre segnali importanti per tanti mondi. Si inverte la rotta e si torna a investire su scuola, università e ricerca» ha commentato dopo il varo della legge il ministro dell'Istruzione. Abbiamo preparato i decreti attuativi di questo provvedimento e siamo ben consapevoli che non ci si deve fermare alla norma primaria ma attuarla» ha assicurato aggiungendo di aver anche preso impegni importanti per il futuro. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 44 Quotidiano Data Pagina laRdania. com Foglio 08-11-2013 3 1 www.ecostampa.it dove chi arriva abbia tutti i diritti, ma rispetti i nostri, apprenda la nostra lingua e le nostre regole». governo dice. sì alle classi ponte per studenti stranieri ccoltadal governo nel decreto sulla scuola la proposta della Lega di istituire "classi ponte" per gli immigrati. «Questo decreto non raggiunge nemmeno lontanamente la sufficienza, non risponde come ogni scelta di questo governo alle esigenze delle famiglie - dichiara il capogruppo in commissione Cuìtura di Palazzo Madama, Gian Marco Centinaio -. Il ministro ha annunciato queste estate una grande riforma, in realtà questa non è che una brutta copia sbiadita di una reale volontà riformatrice. Di positivo al decreto ci sono gli impegni che grazie alla Lega si è preso il governo, come quello della revisione del sistema di accesso all'istruzione per gli immigrati grazie aWistituzione delle classi ponte che consentono agli studenti stranieri di frequentare corsi di apprendimento della lingua italiana. Le classi di inserimento sottolinea Centinaio sono un vero strumento di integrazione, servono a prevenire il razzismo e a realizzare una vera integrazione. Lo spirito del provvédimento è proprio quello di garantire pari opportunità agli studenti stranieri. Noi vogliamo una società A Ritaglio Scuola: testate nazionali 068391 lap stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 45 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 08-11-2013 8 1 NUMERO CHIUSO Nuova chance per chi ha perso il bonus maturità Gli iscritti alle facoltà a numero chiuso quest'anno saranno più di quelli previsti inizialmente: il decreto scuola (Dl104) ammette le iscrizioni in sovrannumero dei candidati che hanno sostenuto i test di ingresso e che non si sono piazzati nelle posizioni più alte della graduatoria perché penalizzati dall'abolizione del bonus mafurità, che premiava con un massimo di dieci punti gli studenti più meritevoli. In pratica, quindi, possono iscriversi ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria, medicina veterinaria, architettura, professioni sanitarie e scienze della formazione primaria le matricole che, con i punti di bonus che avevano ottenuto, avrebbero potuto iscriversi in base alla graduatoria che sarebbe conse, guita all'applicazione del bonus. Il decreto permette a chi ha ripiegato su un altro corso di laurea di iscriversi in soprannumero anche nel prossimo anno accademico, con il riconoscimento dei crediti acquisiti quest'anno per gli insegnamenti comuni. Fr.Mi. 068391 © RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 46 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 08-11-2013 9 1 . Fondostilltiue. La distribuzione Alle università finanziamenti senza «merito» Gianni Trovati MILANO. zio: il «finanziamento competitivo», che dal 2007 distribuisce quote crescenti (con qualche inciampo) del Fondo ordinario in base ai risultati ottenuti dagli atenei nella ricerca e nella didattica, è accompagnato da una clausola di salvaguardia che impedisce alle università meno "brillanti" di perdere più del 5% della dote complessiva ottenuta l'anno prima. Con la riduzione subita dal Fondo ordinario, però, la 068391 Niente da fare. Il treno del decreto scuola è passato, ma i 41 milioni di «premi» alle università migliori non sono saliti e senza un intervento in extremis, magari nella galassia dei "collegati" che cresce intorno alla legge di stabilità, si rischia un paradosso bruciante: nell'anno delle pagelle dell'agenzia nazionale di Valutazione (Anvur) sulla ricerca, e dell'accreditamento obbligatorio dei corsi di laurea fondato su parametri di quali- II. r,.u..l"I,....v.;al~,\J tà, agli atenei toccherà torna- Senza i 41 milioni aggiuntivi re alla vecchia epoca dei tagli per la premialità gli atenei lineari, uguali per tutti e indifsubiranno tagli lineari ferenti al merito. «Siamo l'unica parte della proprio nell'anno Pubblica amministrazione che della valutazione Anvur ha accettato di farsi valutare con parametri internazionali sintetizza Stefano Paleari, ret- clausola di salvaguardia finitore a Bergamo e presidente sce quest'anno per ingessare della Conferenza dei rettori -, la distribuzione, perché aue questo non può essere il risul- mentare le risorse agli atenei tato». «Comandano i ragionie- migliori farebbe perdere ai ri!», tuona il rettore di Bolo- peggiori più del5 per cento. gna, che nei giorni scorsi ha Il risultato è un passo indiechiesto ai docenti dell'Alma tro, proprio nell' anno della vaMater di sottrarre cinque mi- lutazione: «È un brutto colpo nuti alle lezioni per spiegare - conferma Stefano Fantoni, agli studenti i termini della presidente dell'Anvur -. Nella questione. reazione dei rettori vedo un Su un finanziamento com- dato positivo, perché significa plessivo che sfiora i 6,7 miliar- che il sistema ha accettato in di, i 41 milioni mancati pesano pieno il paradigma della preper circa il6 per mille. Più che mialità: per questo ora è imporcon i numeri, però, la re~ione tante passare ai fatti». furibonda dei rettori si spiega [email protected] con il paradosso citato all'ini© RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 47 LA STAMPA dici, per un totale di 74 corsi di studio offerti nell'anno accademico 20092010, di cui 49 corsi di laurea triennale, 18 corsi di laurea magistrale e sette corsi quinquennali a ciclo unico. Università online ... sfudenti &equerrtano Elaurea vera? Quanticorsi a distanu? In base a una recente ricerca condotta dall'università telematica «Niccolò Cusano» di Roma, nata nel 2006, gli iscritti alle università telematiche nell'anno accademico 20122013 sono stati quasi 40 mila. Se si considerano i dati raccolti dal Cnvsu si scopre, invece, che nel 20082009 le università telematiche contavano 17 mila studenti, pari a meno dell'1% di tutti gli iscritti al sistema universitario italiano. Un balletto di cifre nel quale é impossibile orientarsi con certezza. in ,c~ senso? Tre anni fa il Cnvsu prevedeva che il numero degli iscritti alle università a distanza sarebbe ulteriormente calato. Per le stesse università telematiche, al contrario, gli studenti A CTR\ ili Lom:.\z.\ C\S'Iì\C;\ERl sono saliti e sono destinati ad aumentare ancora. Il fattore principaTORINO le che influirebbe su questa scelta è il risparmio: studiando da casa, infatti, si abbattono i costi relativi al 1 ii iiu1nL furono infatti t:!lt1[,raull.'lii trasporto, all'alloggio e al materiale didattico. nel 2003 con il decmto ministe-riale t::he ~~;ava (;fCriteri com di sttAdio a disQnm.>l. Ma CM cosa si intendeesaìQmeni:e Udecimo compleanno de~k? università teiematic~ non é festeggiato da tutti c:on entusiasmo. Qual é ~'aspetto più controverso di queste peruniwrsitàte~che? Per definizione sono istituti di istruzione superiore di livello universitario abilitati per legge a rilasciare titoli accademici - dalle lauree ai master fino ai dottorati di ricerca - di valore legale, con modalità di insegnamento a distanza, basate sulle nuove tecnologie telematiche. Hafia? 08-11-2013 44 Foglio 1 gimento dei corsi. Ma gli esperti del Ministero raccontano anche delle difficoltà che avrebbero queste istituzioni nel garantire le reali esigenze formative degli studenti, alla luce di una ridotta quantità di docenti e di strutture talvolta assenti o non adeguate. Infine si sottolinea il numero «certamente molto modesto» degli studenti che frequentano tali università, nemmeno lontanamente comparabile con quello di analoghe istituzioni inglesi, spagnole o tedesche. Perché negli ultimi mesi sì é tornato <li parlare di università tematkhe? È stato il ministro dell'Istruzione del Governo Letta, Maria Chiara Carrozza, a riportare d'attualità il tema. Subito dopo la sua nomina, infatti, il ministro ha deciso di vederci chiaro e ha annunciato la nascita di una commissione per valutare la qualità dell'offerta formativa degli atenei ontine. Il suo compito è quello di redigere una relazione sul tema che dovrebbe essere pubblicata in queste settimane. aveva lanciato affamle sul tema deUe università te~ematic:he7 Sì. Soltanto qualche mese fa, due senatori del Partito democratico, Walter Tocci e Leana Pignedoli,hanno presentato in Parlamento un'interrogazione sull'argomento. I due parlamentari hanno posto la lente di ingrandimento sui requisiti minimi necessari per l'attivazion"e dei corsi di laurea degli atenei tradizionali siano applicati anche alle università online. tstfttl~ioni? La questione è che i titoli di studio rilasciati da questi atenei hanno lo stesso valore legale delle lauree delle università tradizionali. Un aspetto su cui non sono mancate le polemiche. Da che (osa si dìscme in partiCQ~aTe? Il già citato rapporto del Cnvsu che mise in luce una lunga serie di criticità relative alle università telematiche, come ad esempio il rischio di una rete di interessi che farebbero da sfondo alla composizione degli organi che gestiscono le università telematiche e che potrebbe compromettere il corretto svol- Spiega Leana Pignedoli: «A gennaio il ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca ha varato un decreto che fissa i requisiti minimi di docenza per attivare e accreditare i corsi di laurea nelle università italiane, facendo, però, esclusivo riferimento alle università statali e lasciando in tal modo aperta la possibilità, alle università telematiche e a quelle non statali eli aprire nuovi corsi senza soddisfare sin da subito i requisiti richiesti dallo decreto. Vogliamo delucidazioni. Oggi in Italia é più che mai necessario mantenere alti standard di formazione mentre quella a cui siamo di fronte è un'anomalia non spiegabile». 068391 Stando all'analisi delle università telematiche . del Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario (Cnvsu) pubblicato nel 2010, gli atenei a distanza riconosciuti dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca erano un- Data Pagina www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile" Pag. 48 Scuola Wi. .fi in classe e inglese all'asilo approvata la nuova legge Pagina 08-11-2013 12 Foglio 1 /2 Data Inglese all'asilo e wi-fi in classe il decreto scuola adesso è legge Alle pago 12 e 13 www.ecostampa.it Quotidiano ~Via libera da Palazzo Madama: stanziati in tutto 450 milioni Probabile il recuper~ dei fondi destinati agli atenei virtuosi ramenti e proposte sulle quali mi impegno a proseguire il confronto» ha detto la mini stra la mini stra Maria Chiara Carrozza, già al lavoro su un'ampia mole (oltre 30 tra decreti e regolamenti) di provvedimenti attuativi, con i quali si giocherà l'efficacia di molte norme. Ed è su questo "contorno" che si sono scatenati critici e scettici, primi fra tutti i rappresentanti degli insegnanti: «E' importante che si sia dato sui temi dell'istruzione e della formazione un segnale di attenzione nuova - ha dichiarato Francesco Scrima della Cis l - ma ora vogliamo che si apra il confronto sull'organizzazione del lavoro, l'aggiornamento, la formazione in servizio, l'utilizzo delle risorse». «Scelte positive», ma anche «norme confuse» per Massimo Di Menna della Dii, che si dice preoccupato, per esempio, per le norme sulla formazione che teme diventino adempimenti burocratici. ROMA Arriva il wircless nelle classi, i libri in prestito dalla scuola e il divieto di fumo perfino in cortile (anche per la sigaretta elettronica). Questi sono i provvedimenti che forse colpiranno la fantasia degli studenti e che sono stati approvati ieri definitivamente al Senato con la conversione in legge del decreto Istruzione. Oltre a quelle norme ci sono anche le assunzioni di professori e tecnici, le nuove regole per il reclutamento dei presidi e 100 milioni per il fondo borse di studio. E' un piccolo passo per il mondo della scuola, ma segna molte novità lungamente attese. E soprattutto vengono stanziati 450 milioni, invertendo la tendenza ai tagli degli ultimi anni. Va constatato poi il largo consenso che si è coagulato intorno al decreto, approvato con 150 "sì", soltanto 15 "no" provenienti dalla Lega, e 61 "astenuti" di Sei e del ITIROCINI M5S. «Sono orgogliosa del lavoro Tra i punti del decreto c'è il ritorno fatto anche nel passaggio in Parla- della Geografia nel biennio degli mento, dove sono arrivati miglio- istituti tecnici, !'Inglese nella scuola materna, il permesso di soggior- no per gli studenti stranieri. Tra i temi più innovativi l'«orientamento» rivolto agli studenti degli ultimi due anni delle superiori. E infine il tema dei tirocini, o stage: il ministro vuole affermare l'importanza di esperienze pratiche di lavoro per tutti, al liceo e all'università. «Giusto» approva Eleonora Voltolina, della Repubblica degli Stagisti, che però teme studenti relegati a non far nulla o, al contrario, utilizzati come lavoratori a buon mercato. PiÙ LAUREATI Quanto all'università, mancano i 41 milioni per gli atenei "virtuosi" ma il governo ha promesso un provvedimento ad hoc. La ministra pensa poi di riuscire a ottenere 40 milioni in più nella Legge di stabilità per le borse di studio:«Lavorerò fino all'ultimo contro il blocco del turn over e per stabilire che cos'è una università virtuosa», e ha aggiunto: «Abbiamo bisogno di più laureati, non meno. Il finanziamento deve essere finalizzato a laurearsi negli anni previsti e con ottime competenze». Angela Padrone 068391 NUOVE ASSUNZIONI PER PROf ETECNICI Il MINISTRO CARROZZA: «Il CONFRONTO SUllE PROPOSTE NON SI fERMERÀ» Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 49 Data 14-11-2013 Pagina 56/57 Foglio 1 www.ecostampa.it Settimanale !1l1'f.~tD !~PfNA i!\~ '!.~u.~t*-"l!;~~I~~~· ;lii!~!i.~;.;!t.;;:!~!~it.~!, ,::;'j '~s!.;J,!!'if.~ continua a ossequiare il suo ermellino. _ ~~Il~!ii'"!ii~! ~.JìI:Eii1f~"l!j ~[;-:l~~t!'~~,;;;iPl~~~ ~~~~~~']~~:::~~~~~~~~_~. ~~~~ [;;ffilnHl~ ~~~tq;::$~~t. .?·;~! iiii§i\}il.'!~~i:!'!.ìi~4.~~:li ~~t~~.~!.~~~..j~I'I~ Ì'~~~!1i1·C!i.~~·~g~~t4;!r~~~~i!:~~~~~ :f.:it:1l~'!i.iìl:~~i!ii!lE.i; ~;,\) r,,~t,,'!I.~i, M~i!.i!m;'~';::;'l1!.~~-i€!~.#, ili)Jii;l.~~~!1!;13ì!ilEi!. f."~!;!~~~~lit~!L:ipjn~4,:i!fJ! l~~i~~~~g~~, ~~;{,~~ ~~b~l ~~~~~~1~ d~l~~; !~:!~.,~~~::i~~~~~~!lt.~ ;ji~1;TI:4:1I~~ml~! !i'!tJi'!j!'f.~ ~~\i.i'i!~:li~!~~It!i± ~!!,!:ltil;;1,;,~! !i.l~Jfu,1;i~!li! ~~ H!'r",l!TY1:~ ~J.ilru~,,'i!'rf,~!~ !~~!:i~;iJ;:~~!!r.~ r~~fr~~~r.;~~f~~~!i~it.:i::!~,;~ :~i;re!!d!. ~~~jijj :~~im~fiif]l~!~~ ~J~r:t~~~~~J.~~. i~t=J~$'j;~ ii:!i;ii'i.l!!!:-! ,~~! il.Irf,'ffi!:!"i;f"i~1!~t~!l!'~~!F.)i!f*-~~~~)i ~~iliii(~:i;~,~~j,ii!~~~ 1~~t~niil~.!:~i!i§1·~~~~mid;~r·~~fii:·~;~.ai~~! 'i'll~~i!;~r ~w..!!Ii:i;'.€,a;t!i't !!b!m~ 068391 ;,:;'j;m~r;:;;~I!1i dJ~ !'!a;J:f~!'i' ~·!i!,!!j,te!rr,~ji ad Universita' uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 51 Data Pagina lA GAZZEllA DELMEZZOGIORNO Foglio 08-11-2013 6 1 www.ecostampa.it Quotidiano LA PROTESTA TREDICI PARLAMENTARI DELLA MAGGIORANZA HANNO SOTTOSCRITTO UN ORDINE DEL GIORNO Non passa la proposta per le Università del Sud ma senatori e rettori pugliesi non mollano Pdl, Pd eSc ottengono un impegno per nvedere il meccanismo di assegnazione delle nsorse tieri, che impegna il governo a correg· gere, a partire dal 2014, il meccanismo di assegnazione dei punti organico, tenendo conto delle cessazioni dal servizio del per· sonale, della sostenibilità e dell'equilibrio economico finanziario e patrimoniale, nonché del contesto economico, territo· riale e infrastrutturale di ciascun ate· neo». L'ordine del giorno è stato sotto· scritto dai senatori Amoruso, Azzollini, Bruno, Cassano, D'Onghia, Finocchiaro, Iurlaro, Latorre, Liuzzi, Perrone, Tarquinio, Tomaselli e Zizza. I senatori pugliesi della maggioranza invitano ano che il Governo «a rivedere l'intero mec· canismo di finanziamento delle univer· sità, introducendo meccanismi che as· sicurino la copertura delle spese di fun· zionamento di ciascun ateneo, ne valo· rizzino i risultati e ne favoriscano il mi· flu.ba.l e:lioramento». BtUII Una veduta dell'Ateneo 068391 • BARI. I rettori della Puglia e del Mo· lise non mollano. La proposta dell'emen· damento aggiuntivo al decreto Carrozza su scuola e università, formulata dai vero tici degli atenei meridionali, non è pas· sata in Senato, riunitosi ieri e l'altro ieri per la conversione del provvedimento in legge, ma si punta ugualmente ad otte· nere un risultato politico, possibilmente con una previsione da inserire nella legge di stabilità. I parlamentari della Puglia che sostengono i rettori (Pdl, Pd e Scelta civica) hanno chiesto e ottenuto un imo pegno del ministro dell'Università, Maria Chiara Carrozza, a rivedere il meccani· smo di assegnazione delle risorse per le assunzioni nelle università italiane, ri· velatosi penalizzante per le sedi del sud. «E' passato un ordine del giorno pre· sentato su mia iniziativa - fa sapere il senatore del Pdl. Luie"i D'Ambrosio Let- Ritaglio Maria Chiara Carrozza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 52 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 08-11-2013 11 1 «Stabilità). La Uil: rischio 3.5 milioni disoccupati Fondo di garanzia, • • cuneo e penSlom nel menù dei ritocchi ROMA tre volte il minimo, al 90% per quelli tra tre e cinque volte il minimo e al 75%per le pensioni tra cinque e sei volte il minimo (sopraquestasogliac'èilbloccototale). Santini da parte sua ha sottolineato la necessità di «valorizzare la parte della crescita e degli investimenti» di prevedere «un robusto intervento» per ridurre le tasse su lavoro e imprese nel triennio. E a suggerire di destinare i 5 miliardi previsti per i prossimi tre anni agli sgravi sul salario di produttività è anche il presidente della commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi (Pdl). Ma il leader della Uil, Luigi Angeletti, bolla come «una trappola» le ipotesi di spostamento delle risorse del cuneo sulla parte più povera della popolazione. E va all'attacco della manovra: senza modifiche profonde nel 2014 l'Italia rischia di avere 3.5 milioni di disoccupati. Ma il ministro dell'Agricoltura, Nunzia De Girolamo, assicura: la manovra «sarà completamente modificata, non abbiamo mai detto che era l'oraco10». In attesa di vedere come finirà la partita su cuneo e casa, al Senato si fa strada l'ipotesi di attivare un fondo di garanzia per «una prima risposta», come ha detto il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, alla richiesta di «buoni incentivi». M.Mo. M.Rog. Il:) RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 _ Attivazione di un fondo strategico di garanzia per gli investimenti delle imprese. Dote per la detassazione dei salari di produttività. Attenuazione della deindicizzazioni sulle pensioni medio-basse. Rivisitazione della Trise per ripristinare, almeno in parte, le detrazioni scomparse conI'Imu.Econcentrazione del taglio del cuneo su una platea di lavoratori più ristretta per aumentare il bonus: sotto i 28-25mila euro anziché 55mila euro. Queste le tessere più gettonate dai gruppi parlamentari per rivisitare il mosaico della legge di stabilità. Con la possibilità di posticipare il taglio del cuneo al prossimo anno (come ipotizzato anche dal premier Enrico Letta) e concentrare le risorse disponibili sul sociale e sulla detassazione dei salari di produttività con un intervento. A confermare che i gruppi parlamentari «hanno chiesto modifiche soprattutto su casa e cuneo» sono irelatori della "stabilità" al Senato, Giorgio Santini(Pd) e Antonio D'Alì (Pdl),in attesa che domani scada il termine per la presentazione degliemendamentiincommissione Bilancio. Lo stesso D'Ali ha caldeggiato un intervento sulle pensioni più basse lasciando intendere che si sta valutando l'ipotesi di intervenire sul meccanismo di indicizzazione che nell'attuale testo è garantito al 100% solo per gli assegni fino a Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 53 nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio Imprenditoria.. Il convegno della Luiss-Guido Carli Donne manager a confronto, poche le startup femminili Andrea Marini ROMA RISORSE INUnLIlZATE Il tasso di occupazione femminile a giugno era del 46,7% contro il 64,8% dei maschi. Le imprese a guida femminile sono il 23,6% «Dobbiamo fare in modo che emergano tutti quelli che in Italia hanno potenzialità», ha detto Mauro Moretti, ad di Ferrovie dello Stato italiane. Poi, in riferimento al ruolo delle donne, ha aggiunto: «Tenere da parte quasi il 50% delle energie a disposizione è uno spreco». «La creatività delle donne è complementare alle qualità degli uomini», ha sottolineato Valeria Fedeli (Pd), vicepresidente del Senato. L'incontro è stato articolato in due panel. Il primo ha messo a confronto le esperienze di 8 donne manager. A emergere è stata soprattutto la richiesta di migliorare il welfare, per assistere le donne dopo la nascita di un figlio. Il secondo panelha trattato di norme, incentivi e frnanziamenti, con le testimonianze di 4 start up. A concludere l'evento, l'intervento del direttore della Luiss Giovanni Lo Storto: «La presenza delle donne nelle imprese è fondamentale. Solo con il loro contributo si può creare quella contaminazione necessaria per assortire bene un team». Il convegno di ieri ha chiuso la Campagna Frecciarosa 2013, l'iniziativa di sensibilizzazione sul tema della salute, dei diritti e della sicurezza delle donne promossa a ottobre dal Gruppo Fs Italiane con il patrocinio del ministero della Salute, in collaborazione con la Luiss e l'Associazione IncontraDonna onlus. Nel corso della Campagna Frecciaros<tsono state centinaia le consulenze mediche e le visite seno logiche richieste e ricevute. Oltre 100mila i vademecum distribuiti dedicati alle buone pratiche sanitarie, alimentari e fisiche. © RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 Per contrastare la crisi, l'apparato produttivo italiano non può più permettersi di sprecare le proprie risorse imprenditoriali, tenendo ai margini l'universo femminile. A partire da questa riflessione si è svolto il convegno «Imprenditoria e startup femminili, valore comune per il sistema Paese», tenutosi ieri presso la stazione ferroviaria Roma Termini nello spazio Luiss Enlabs,l'incubatore/acceleratore di startup dell'Università Luiss-Guido Cadi. Il tasso di occupazione femminile a giugno era del 46,7% (conto il 64,8% dei maschi). Le imprese a guida femminile sono il 23,6% (dati Unioncamere). Tuttavia, il tasso di crescita (+0,27% a settembre 2013 rispet,to a settembre 2012) è triplo rispetto alla media nazionale. Eppure la strada è ancora lunga, come ha ricordato Michele Costabile, professore della Luiss in marketing management: «Le donne fondatrici di startup in Italia sono 1'11% del totale». 08-11-2013 50 1 www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 54 mmrn Data 08-11-2013 Pagina 53 Foglio 1 www.ecostampa.it nSole9]{l Quotidiano Amm9rtil!atort Firmati i decreti Cassa in deroga, ok ai 500 milioni Claudio Tucci ROMA ©RIPf{ODUZ!ONERlSERVATA Le ripartizioni Dati in milioni di euro 15;3jll Abruzzo Basitic-at-a---~''IT''-5:1',~.ì9~5"7", Calabria 2l~4 Campania ~1,J,46 Emiti a-R-o-m-a-gn-a-r-;-:~l::8"rt.~"::"$3't"' 1t1fSl Friuvli V. G. Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte P.A. Bolzano --------------~~ P.A. Trento ~;458 ' "'1,,'" -P-u-gl-ia----·~"~~A~ Sardegna Sicilia Toscana Umbria Valle d'Aosta Veneto lÌf6>tl ---=-----+-= 068391 Il governo fIrma i decreti per assegnare alle regioni i soo milioni per ri-fInanziare cassa e mobilità in deroga 2013, già stabiliti a fme agosto (e quJndi dopo una attesta di quasi due mesi e mezzo). Una boccata d'ossigeno per i territori; sono già 11 le regioni che hanno bloccato i pagamenti ai lavoratori; e alcune aziende, di fronte all'incertezza di poter utilizzare la cassa integrazione in deroga, hanno, addirittura, iniziato a licenziare. Situazioni pre-occupanti: gli ultimi dati Istat di settembre sottolineano un calo dell'occupazione di ben 80mila unità in un mese (rispetto ad agosto); e anche la fotografIa dimercoledì dell'Inps, relativa a ottobre, evidenzia un forte incremento delle domande di disoccupazione (+27,7% nei primi 9 mesi de12013, sull'analogo periodo 2012) eun crollo delle autorizzazioni per la cassa in deroga (-S8,7% rispetto a ottobre 2012), dovuto, appunto, al problema di fmanziamento dello strumento. Il decreto fIrmato ieri dai ministri Enrico Giovannini e Fabrizio Saccomanni assegnerà alla regione Lombardia 88,4 milioni di euro; al Veneto 44.5 milioni; alla Puglia circa 43Amilioni; alLazio 42,3 milioni; all'Emilia Romagna 38,S milioni; al Piemonte 37,4 milioni. Inoltre, un secondo decreto fIrmato sempre ieri assegna circa 287 milioni di euro della riprogrammazione dei Fondi strutturali 2007-2013 alle quattra regioni di convergenza (Campania, Calabria, Puglia, Sicilia), così come previsto dalla legge 228 del 2012. Per l'assessore regionale al lavoro della regione Toscana, e coordinatore degli assessori regionaliallavoro, Gianfranco Simoncini, lo sblocco dei soo milioni «è un fatto positivo. Ma non risolve assolutamente la situazione visto che si arriverà a coprire le autorizzazioni già in essere solo fmo al mese di giugno». La preoccupazione è quindi per gli ultimi mesi dell' armo. Ma anche per il 2014. Per chiudere il 2013 il governo si è impegnato a stanziare ulteriori 330 milioni (ma c'è rischio che i fondi arriverarmo non prinla di gennaio-febbario 2014); e per il prossimo anno, al momento, è previsto uno stanziamento di 1,6 miliardi (un miliardo stabilito dalle legge Fornero,e 600 milioni dal ddl stabilità). Soldi che potrebbero non bastare, se la crisi continuerà a mordere, visto che per il 2013, compresi i soo milioni sbloccati ieri, sono stati stanziati in totale per i sussidi in deroga oltre 2.5 miliardi. Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 55 Data COBBIEBE DELLA SEBA Pagina Foglio 08-11-2013 43 1 l'indagine Il monitoraggio Hay sulle retribuzioni di 270 mila dipendenti in 500 aziende Gli stipendi? Restano bloccati www.ecostampa.it Quotidiano I dirigenti del settore finanziario sono i meglio pagati Buste paga sempre più asfittiche nel 2013. Il 40% delle aziende, in particolare le medio-grandi, ha ridotto il monte retributivo complessivo. La caduta del valore totale delle retribuzioni dipende in primo luogo dalla riduzione degli aumenti salariali rispetto a quelli erogati l'anno precedente. E' però determinante anche la crescita del numero di persone in uscita dalle aziende (licenziamenti o pensionamenti) che non sono state rimpiazzate o che sono state sostituite con lavoratori che costano meno (più giovani o con inquadramenti inferiori). I dati emergono dall'annuale indagine retributiva di Hay Group, condotta su una banca dati di 500 imprese per un totale di 270 mila dipendenti. Se quest'anno dunque i portafogli dei lavoratori non hanno certo favorito la ripresa dei con- ,sumi, nel 2014 non c'è molto di più da sperare. «E ciò perché già da ora un terzo delle aziende ha programmato un'ulteriore riduzione delle spese per le politiche retributive», spiega Lucia Bartolin~ managing consulting di Hay Group. E quei pochi lavoratori che invece un aumento l'avranno, cioè meno di un dirigente su tre e meno di un impiegato su cinque, riceveranno somme che non superano il 2,5% della loro· attuale retribuzione. «In questo quadro di contenimento della spesa - aggiunge Bartolini - continua a perdurare la tendenza alla riduzione degli organici. Nel 2013, infatti, il 6% dei dipendenti è uscito dalla propria azienda e solo in parte è stato rimpiazzato». Il risultato è che negli ultimi quattro anni gli organici aziendali sono crollati del 10% e la previsione per il 2014 è di un'ulteriore riduzione dell'l% (con un tasso ancora più alto per i dirigenti). Tornando alle dinamiche retributive, quest'anno nei livelli di inquadramento più alti se la sono passata meglio i manager di linea rispetto a quelli di staff. Il settore più munifico, per i dirigenti, è stato quello deifinaneial services, anche se per loro proprio in quest'area il rischio licenziamenti è stato più alto. Lo stesso settore, però; non è stato per niente generoso con tutti gli altri, quadri, impiegati e operai, che sono s~ati pagati al di sotto della media di mercato. Tutto ciò riguarda la retribuzione annua lorda, cioè la parte fissa della busta paga, ma se si guarda la quota variabile, quella legata a risultati aziendali e individuali, si torna addirittura ai livelli di 10 anni fa. Le percentuali medie di bonus dei dirigenti' che toccavano il 25% nell'anno pre-crisi, oggi sono scese al 15%. In alcuni settori (in particolare high tech, telecomunicazioni, servizi finanziari e non finanziari, grande Prospettive Per il 2014 un terzo delle aziende ha già deciso un'altra riduzione delle spese per le buste paga distribuzione) i target fissati lo scorso anno si sono rivelati irraggiungibili, con il risultato che, a fronte di una promessa di bonus del 22% (high tech e tic), un dirigente si è visto riconoscere la metà. E i giovani? Un neolaureato italiano guadagna poco più della metà del suo omologo in Germania o Gran Bretagna Enzo Riboni @RIPRODUZIONERlsmVATA l~~~~I4~~ =~ 068391 -= Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 56 la Repubblica Data 08-11-2013 Pagina 27 Foglio 1 "TI sindacato èmorto se non cambia cosÌ grave crisi di rappresentanza" www.ecostampa.it Quotidiano Il leader della Fiom, Landini: iprecari non ci riconoscono ROBERTO MANIA ROMA - «O questo sindacato cambia o è destinato a morire». Maurizio Landini è il segretario generale della Fiom, il più antico sindacato italiano, ancora il più prestigioso. Primadi lui sono stati segretari generali dei metalmeccanici della Cgil Luciano Lama, Vittorio Foa, Bruno Trentin. È un pezzo della storia sindacale italiana. Landini non parla il sindacalese, appartiene a una nuova generazione di dirigenti senza più tessere di partito che ha abbracciato !'idea del sindacatomovimento. In questa intervista ammette- forse è la prima volta perun sindacalista-che le grandi organizzazioni sindacali non sono più rappresentative tra i lavoratori, sia tra quelli tutelati, sia tra i precari, giovani ed anziani. Landini, sta dicendo che lei guida un sindacato moribondo? «Iodicochec'èunacrisidirappresentanza che riguarda tutto il sindacato, senza distinzioni. Penso che il sindacato vada ricostruito». Rifondato? «Non mi piace questa parola. Ma il sindacato è in grande difficoltà. Se vuole avere un futuro devecominciareafarei conti con il fatto che si trova all'interno di una profonda crisi di rappresentanza, che interessa anche la politica come le associazioni delle imprese. Perché se è vero che sempre più cittadini non vanno a votare, è anche vero che la maggior parte dei lavoratori non è iscritto ad alcun un sindacato. Ci sono milioni di precari, giovani ma non solo, che non vedono nelleorganizzazionisindacaliun soggetto che li possa rappresentare». Senestaaccorgendounpo'in ritardo. Cosa ha fatto laFiom per impedire questa tendenza? «Intanto chi pensava (e noi non eravamo tra questi) che il casoFiatfosseunepisodio,oraècostretto a ricredersi con il blocco da otto anni dei rinnovi contrat- tuali nel pubblico impiego, con gli accordi separati nel commercio, con la disdetta del contratto nazionale da parte delle banche. Ormai una larga parte deilavoratori è senza il contratto nazionale. Noi ci siamo opposti a questo. Abbiamo difeso i diritti dei lavoratori in fabbrica e prospettato un'idea di società diversa. Lo considero un punto importante. E comunque: o si cambia oppure il modello Fiat porterà alla morte dei sindacato generale confederale e all'affermazione del sindacato aziendale. Bisogna avere il coraggio di voltare pagina». Come? «C'è bisogno di più democrazia nel sindacato. I lavoratori devono poter votare sempre sui contratti e gli accordi che li riguardano. Dobbiamo rappresentare i precari non solo a parole. Non possiamo continuare a scaricare su di loro il peso di molti accordi che facciamo». In concreto cosa vuoI dire? «Che 280 contratti nazionali sono troppi. Che basterebbe un contratto e un sindacato dell'industria che preveda le stesse tutele e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni tra tutti i lavoratori. Dobbiamo puntare a ripristinare le pensioni di anzianità per il lavoro di fabbrica, per chi guida i treni, per gli infermieri... Non è un privilegio, ma un diritto». Cosa rimprovera al segretario generale della Cgil Susanna Camusso? «La Cgil sta avviando il suo congresso. Spero che si possa svolgere una discussione aperta, che valorizzi tutti i punti di vista. Più in generale credo che la crisi del sindacato nasca dal fatto che in questi anni non sia stato capace di tutelare le condizioni di chi lavora, c'è stato un secco arretramento. E se le persone stanno peggio vuoi dire che anche noi abbiamo sbagliato. E poi: c'è stata una caduta di autonomia rispetto ai governi e alla politica. Non si può cambiare a seconda del governo e della maggioranza». Tltoppi CODt~tii 280 contratti nazionali sono troppi Basterebbe un contratto e un sindacato dell' industria che preveda le stesse tutele e le stesse retribuzioni li D:l'iodeUo Fiat Il modello Fiat porterà alI'affelmazione del sindacato aziendale. Bisogna avere il coraggio di voltare pagina 'I0''''"" "II smclacato emorto se non cambia così grave cnSI di rappresentanza" ~;i;§"~ "illIWUJIICInCOIlfl'COIlO 068391 flIeadeldei/aFUlIl1Umdiwl Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 57 Data ItaliaOggi Pagina Foglio 08-11-2013 14 1 www.ecostampa.it Quotidiano l'ia:n.o {:gil SU ~rel@ell'm,: lilla più flifficile stop agli spa~rili, BDDlento con la (~dp Niénte scorporo della rete, stop a mento.che)a Qgil di Susanna Caniusso ha intenzione di conseTe~~fohica, opa alla Muchetti e ingresso di Cassa depositi e pre- gnate al governo. Per la Cgil stiti nel capitale di Telecom Ita- «l'ipotesi dello scorporo àprirebbe lia. SQno queste le indicazioni che la strada alla framm~nta:Zì(me ' emetgoho da una bozza di docu- . dell'azienda». Tra le tantesoluzlòni,aùspicatee proposte dalla Cg~l, 1;I.n 8,l;I.mentb di capitale fisetYatò a Cassa depositi e pre~ stiti,magari attraverso il fondo F21 della Cdp presieduta da Franòo Bassanlni e guidata all'ad, Giovanni Gorno Tempini. Arnese a pago 14 Riveliamo il documento Cgil che sostiene le norme sull'opa formulate dal seno Mucchetti Telecom, le idee dellaCamusso No agli spagnoli e i soldi ce li metta !Jassanini (Cdp) DI MICHELE ARNESE . iente scorporo della rete, vade .retroTeiefonica, subito una nuova Opa àlla Mucchetti e la Cassa depositi e prestiti di Bassanini entri nel capitàle di Telecom Itàlia. Sono queste le indicazioni che emergono da una bozza di documento che la Cgil ha intenzione di consegnare àl governo. Il documento della confederazione capeggiata da Susanna Camusso parte dal recente aumento della quota di Telefonica àll'interno di Telco, che controlla Telecom ltàlia, e avanza suggerimenti che saranno inviati a Palazzo Chi!p-, agI! azio~.stidi Telec:om ltàlla e aI v~rtlCI della !lOCIetà ex monopohsta. .Opa alla Mucc~etti, grll;Zie - La mossa degh spagnoli, secondo la confederlJ.zione di corso Italia, deve far meditare il legislatore, per indurlo a ri- Massimo Mucchetti (Pd), che impegna il governo a rivedere la legge sull'Opa. Niente scorporo, please - Sulle ipotesi che si rincorrono, per la verità da anni, o meglio da quasi un decennio, sullo scorporo della rete fissa per rendere indipendente e «terzo» il controllo della rete fissa di Telecom, la CgiI ha le idee chiare, come si legge nel rapporto in fieri nègli uffici 'della confederazione di corso ltàlia: «L'ipotesi dello scorporo aprirebbe la strada alla frammentazione di un'azienda, il cui patrimonio non è solo negli elementi fisici e nel software gestionale e di controllo, integrati fra loro». Il sindacato capitanato da Camusso critirn anche l'idea che con lo scorporo si tutelerebbe àl meglio la sicurezza dei dati telefonici: «Scorporando l'infrastruttura di rete - si legge nel report Cgil destinato a finire sulle scriva- nie del governo e di Telecomnon si otterrebbe l'obiettivo di proteggere àlcunché di strategico se non dàl punto di vista della concorrenza». La soluzione sta in Cassa -,Cosa fare per Telecom ltàlia? E la domanda che campeggia nell'ultimo capitolo del documento redatto dagli esperti della CgiI. La risposta è duplice. Da un lato il governo deve negoziare con Telefonica precise garanzie sugli investimenti e sul futuro di Telecom, oltre che un aumento di capitàle tale da dare «solidità finanziaria àll'azienda (5 miliardi di euro)>>, Dall'àltro lato, l'aumento di capitàle - auspica la Cgil in si~~nia ~u gue~t~ ~petto con.l p~~oh ~loru~b di Telecom TIuruti nell assOCIaz~one Asati - dovrebbe es~~re TIservato a Cassa deposlb e prestiti, magari attraverso il fondo F21 della Cdp presieduta da Franco Bassanini e guidata dall'ad, Giovanni Gorno Tempini. 068391 N vedere la no~ativa sull'Opa (Offerta pubbhca di acquisto) che fissa àl 30 per cento la soglia ?ltre la qurue sca~ l'o?bli-, go dI Opa da parte del SOCI che intendo~o scàlare un'aziend~ quotata In Borsa. «Nel caso di Telecom Italia - scrivono gli esperti della Cgil - 4 soci nel chiuso di una stanza, con una quota di controllo pari àl22 per cento del capitàle sociale, hanno deciso le sorti dell'azienda togliendo ogni diritto àlla maggioranza dei socÌ», È evidente, per il sindacato capeggiato· da Camusso, «che si tratta di un vuoto legislativo che deve essere prontamente colmato perché risulta inaccettabile e. dannoso. per ~l.m~rcat:o, c~e sl.an? sacTIficat~ l plccoh azlOrusb a causa dI una carenza di le~ge ~he ~uteli gli investimenb mInOTI». In àltre parole si auspica una soluzione come quella individuata nella mozione bipartisan, promossa da Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile, Pag. 58 Pagina 08-11-2013 1 Foglio 1 /2 Data www.ecostampa.it Quotidiano La manovra Aumenti alle pensioni fino a 2500 euro Collegato su Cig, esodati e no tax area Andrea Bassi l capitolo pensioni balza in cima alle priorità della manovra. I relatori della legge di stabilità, Giorgio San tini e Antonio D'Alì, avrebbero trovato un accordo per ammorbidire il blocco della rivalutazione degli assegni. Continua a pago 5 I Aumenti alle pensioni fino a 2.500 euro ~La manovra verso una maggiore rivalutazione degli assegni ~In arrivo un collegato-lavoro con Cig in deroga, esodati superiori a 5 volte il minimo. Più tasse sopra i 100 mila euro e no tax area. Per l'Imu stretta fiscale su banche e imprese lA MANOVRA segue dalla prima pagina LAVORO Il testo attuale prevede che l'adeguamento al 100% dell'inflazione, vale solo per le pensioni fino a tre volte il minimo (circa l.500 euro lordi al mese), mentre per quelle tra tre e quattro volte il minimo (2.000 euro lordi) la rivalutazione scende al 90%. Per gli assegni tra quattro e cinque volte il minimo, invece, l'adeguamento è attualmente fissato al 75%, mentre cala fino al 50% per quelle fino a sei volte il minimo (3.000 euro lordi). Oltre sei volte il minimo non c'è nessuna rivalutazione. Il meccanismo al quale si lavora, non solo prevede un ritocco verso l'alto delle percentuali, ma soprattutto mirerebbe ad assicurare anche a chi incassa pensioni superiori a tre volte quelle minime, di poter beneficiare di una rivalutazione fino al 100% almeno per i primi l.500 euro. Le risorse necessarie a finanziare il ritocco della curva delle rivalutazioni, dovrebbero arrivare da un aumento del contributo di solidarietà delle pensioni più alte. Attualmente è previsto un prelievo del 5% per le pensioni tra i 150 mila e i 200 mila euro lordi l'anno, del 10% per quelle tra 200 mila e 250 mila euro lor- L'intervento sulla rivalutazione delle pensioni potrebbe non essere l'unico. Il governo sta mettendo a punto un «collegato lavoro», che avrà la forma di un decreto o di un disegno di legge che sarà agganciato alla manovra. Dentro dovrebbero finirci alcune misure molto attese, come il rifinanziamento dei 330 milioni della Cassa integrazione in deroga, altri fondi per gli ammortizzatori sociali e risorse per gli esodati. Nel collegato lavoro potrebbe anche trovare spazio la norma per l'innalzamento della No tax area per i pensionati. La soglia di esenzione totale dal pagamento delle tasse potrebbe essere fatta salire da 7.500 a 8.000 euro in modo da parificarla a quella dei lavoratori dipendenti. Il collegato lavoro, tuttavia, non sarà l'unico provvedimento agganciato alla manovra. Oggi il consiglio dei ministri dovrebbe anche licenziare il provvedimento sullo sviluppo. Il Tesoro, tuttavia, non vorrebbe che nel testo fosse inserita la norma per alleggerire di 500 milioni di euro l'anno le bollette elettriche. Norma sulla quale nutrirebbe dei dubbi sulla copertura. Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del REBUS CASA Si continua intanto a lavorare anche sullo stop alla seconda rata dell'Imu. Ieri c'è stata una riunione al ministero dell'Economia tra lo staff di Saccomanni, i sottosegretari e i vice ministri. Le soluzioni elaborate per finanziare l'azzeramento della rata di dicembre sarebbero diverse. Ma ce ne sarebbe una che starebbe prendendo piede più di altre. Si tratta di un aumento degli acconti fiscali (Ires) delle banche fino al 115%. A pagare, però, sarebbero anche le imprese, con un incremento dell'acconto sulle tasse fino al 110%. AI ministero dell'Economia stanno ancora limando queste percentuali, ma la stretta sugli acconti resterebbe la strada preferita. Il punto sarà capire la reazione degli istituti di credito e delle imprese. I primi il prossimo anno dovranno affrontare gli impegnativi stress test della Banca centrale europea. La fotografia sulla quale saranno effettuati i test, sarà quella del 31 dicembre 20l3. L'aggravio fiscale potrebbe mettere le banche italiane in una condizione di svantaggio rispetto a quelle degli altri Paesi. Anche gli industriali potrebbero non essere contenti di anticipare soldi allo Stato per tagliare l'Imu, avendo sempre affermato che la loro priorità è il taglio del cuneo fiscale. Ieri intanto Saccomanni ha incontrato il commissario euro- destinatario, non 068391 di e del 15% per quelle superiori. L'intenzione sarebbe di abbassare a 100 mila euro la soglia a partire dalla quale scatta il contributo del 5%. riproducibile. Pag. 59 Quotidiano Data Pagina Foglio ",l RIPRODUZIONE RISERVATA SACCOMANNI INCONTRA SAMARAS: LA LOTTA All'EVASIONE flSçALE SARA' lA PRIORITA DEL SEMESTRE IlALIANO www.ecostampa.it peo Samaras al quale ha garar:tito che la lotta all'evasione sara una delle priorità del semestre italiano, Andrea Bassi 08-11-2013 1 2/2 --~~~~ Le rivalutazioni Così nel 2014 Redditi da pensione in euro al mese Adeguamento all'inflazione FINO A3VOLTE IL MINIMO 'fa 495,43 'e l.486,29 I DA 3A5VOLTE IL MINIMO ! tra 1.486,3 e 2.477,15 tra 2.477,16 e2.972,58 .- OLTRE 6VOLTE IL MINIMO - o -~~- ANSA r;:e.ntime.tri , III lfl Jlt55a!1,!\trtl III •• -~:'.~~:.r~~: I Mossa Bee: mutui meno cari :;~t':,~::';:: \,~~,:,~' ",,::~'",,:,~::~: :::::::: l:: ':::::'::' 068391 I Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 60 Data Pagina l _11r""1--' Foglio 08-11-2013 8 1 /2 Il personaggio Una carriera tra risse edenunce www.ecostampa.it LITIE~~.;../\-1~)' ILI L Quotidiano Okkupare case èreato Per tutti, non per Tarzan Chi è Andrea Alzetta, il capopopolo di Action ni: «Se vorrà ridurre a problema di ordine pubblico la straordinaria esperienza dei centri sociaJi, Alemanno si romperà le corna». A dicembre 2009, quando la Questura negò il corteo studentesco, Tarzan invitò alla disobbedienza. La sua esperienza da consigliere si ricorda soprattutto per la maxi rissa scatenata inAula Giulio Cesare l'll giugno 2012, quando riuscì a trasformare la seduta del Consiglio in Susanna Novelli [email protected] • «Occupare case è reato ... ma Tarzan Jo fa!». Con questo sJoganAndreaAlzet- ta, dasse 1968, in «arte» Tarzan, esperto in arti marziah, militante di Action, di mestiere tutorin una cooperativa formata da ex detenuti e maestro di full contact aJ centro sociaJe Corto Circuito, è stato eJetto in ConsigHo comunaJe neJ 2008. Ohre 8mila preferenze nella Hsta SeJ (Sinistra e Libertà), ereditate daJ predecessore Nunzio D'Erme, il primo rappresentante dei centri sociaJi eletto in Campidogho, un personaggio che creò più di un imbarazzo aJl'aJlora sindaco WaJter Veltroni, come quando gettò letame davanti a PaJazzo Grazioli, dimora romana dell' ex premier Silvio Berlusconi. Un passaggio ditestimone - quello con D'Erme che Tarzanharaccoho «con onore», non deludendo i suoi seguaci. Ma anche i suoi ascohatori, che dopo i primi exploit verbaJi, hanno atteso chi con ansia, chi rabbrividendo, la sua prossima battuta. Quel linguaggio schietto e diretto si è palesato subito. Nell'attesa del baJlottaggio tra Rutelli e Alemanno Tarzan commentò l'eventuale appoggio di Casini aJ centrosinistra con un <<l'U dc mi fa cagare». La sua prima dichiarazione ufficiaJe, a maggio del 2008, conferma un pensiero chiaro dell'esperto delle occupazio- Accuse Occupazione abusiva violazione di domicilio 068391 e devastazione di edifici una scena da «spaghetti westerm>, con tanto di caJci, pugni e schiaffi. La notizia rimbaJzò su giornaJi e tv anche oltre confine. RielettoneI2013, sempre con Se!, è stato «respinto» daJl'istituzione capitohna per «incadidabilità accertata» per una condanna del 1996 per scontri di piazza. Il ricorso aJ Tar, che per quaJche giorno lo ha accomunato beffamente a Silvio Berlusconi, contro l'applicabilità della legge Severino, è stato respinto i primi di ottobre, sancendo di fatto la fine della sua carriera pohtica. Con all'attivo decine di denunce per occupazione abusiva, violazione di domicilio, invasione e devastazione di edificio, blocchi stradaJi e resistenza a pubbHco ufficiaJe, Tarzan lo fa. Sempre in prima hnea quando si tratta di cortei e okkupazioni. A luglio si trovava proprio aJ fianco della ragazza colpita da un manganello durante la manifestazione dei movimenti per la casa ai Fori ImperiaJi. Solo venti giorni fa, megafono allamano,eraacapodeibhtz che nel giro di poche ore hanno portato aJl'okkupazione di diversi immobili, tra i quaJi quello dell' ex Inpdap invia di Santa Croce in GerusaJemme. Dove c'è casa (libera) insomma c'è Tarzan.All'interno deimovimenti c'è chi lo vorrebbe emarginare. Difficile riuscirci. Le okkupazioniiUegah, che trovano ora compiacenza nell' amministrazione targataMarino-Nieri, sono una fonte divotiirrinunciabile. E Tarzanlefa. Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 61 Settimanale Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 15-11-2013 66/68 1 /3 Sono 1.100 gli ospiti attuali PROFESSIONI Chi sono gli educatori delle comunità di recupero l' li Qualcuno entra come ospite e trova un lavoro. Altri vi approdano dopo corsi universitari. Gli stipendi sono bassi, la motivazione alta. E con l'arrivo del Cavaliere ... on Antonio Mazzi di Exodus, don Luigi Ciotti di Libera, Mario Furlan dei City Angels, il Codacons, don Armando Zappolini presidente nazionale del Cnca. il Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza. Sono in tanti ad avere suggerito a Silvio Berlusconi di scegliere la propria comunità per il periodo di affidamento ai servizi sociali. Assistere tossicodipendenti. prostitute. minori in difficoltà o zappare nei campi sono alcune delle attività proposte all' ex premier per il quale si è parlato anche della più comoda Fondazione Milan onlus, che vede impegnate anche glorie rossonere come Franco Baresi e Daniele Massaro. L'attesa sta creando un certo felmento, tanto che dal Centro italiano solidarietà di don Mario Picchi, tra i primi a essere evocato per l'eventuale accoglienza del Cavaliere, preferiscono non rispondere a domande sul loro possibile futuro: visto il periodo, meglio tenere il basso profilo. Dovunque andrà, di Berlusconi si occuperanno educatori professionali o sociali. Si tratta di figure centrali attorno alle quali ruotano le altre professionalità impegnate nei centri di reinserimento. Spesso si tratta di persone arruolate molti anni prima, per lo più per problemi di tossicodipendenza, che hanno completato il cammino di rilancio e deciso di mettere il proprio vissuto al servizio degli altri. In molte comunità risalta il valore dell'esperienza, che dopo la fase pionieristica è stato codificato con corsi regionali, oggi diventati lauree brevi. dove si assegna la qualifica di educatore professionale o di comunità, attivi nel settore sociale e sanitario. Quelli professionali provengono da percorsi universitari nell'ambito di medicina, quelli sociali arrivano da studi nella facoltà di scienze della formazione (vedere box). 068391 Claudio Previtali e Marco Aradea (Incontro), don Antonio Mazzi (Exodus) e Antonio Boschini (San patrignano) Di norma, gli educatori seguono come tutor alcuni ospiti, parlano con loro, stabiliscono tabelle personali e si confrontano con medici e psicologi. Restano comunque loro le figure di riferimento, in una logica di lavoro in team. Succede, per esempio, atla Exodus di don Mazzi, una quarantina di realtà sparse per rItalia, con soggetti con problemi che vanno dalla droga all'alcol, dai disturbi alimentari alla dipendenza dalle slnt machine. "Ciò che viene realizzato è svolto da gruppi», spiega Franco Taverna, responsabile del settore accoglienza, «guidati da un coordinatore con tre-quattro educatori e uno psicologo. Si tratta di personale dipendente (90 in tutto) e volontari, il punto cruciale è tenere insieme le due figure». Al professionista viene chiesta una generosa disponibilità: la sua opera fa parte cii una dimensione di relazione con le persone, non ingabbiata in contratti di lavoro od orari. «Nella selezione di chi assumere siamo esigenti», aggiunge Tavema, «offriamo un periodo di prova di uno o più mesi Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 63 Settimanale Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 15-11-2013 66/68 2/3 poi è seguita la laurea in scienze del!' educazione e, un anno mezzo fa, l'assunzione. Zanellato, che racconta di rispettare le otto ore di lavoro anche «se bisogna essere sempre pronti a fermarsi in situazioni paJticolari», oggi partecipa a un corso di teatro per i ragazzi di don Mazzi. Il mix tra esperienze dirette e formazione universitaria si ritrova anche nella comunità Incontro fondata da don Pierino Gelmini (ex sacerdote, a processo per violenza sessuale), anch' essa chiamata in causa tra le candidate ad accogliere Berlusconi. « Vogliamo privilegiare l'approccio di gente che ha vissuto sulla propria pelle disagi importanti», racconta Vittorio Lorefice, avvocato che collabora da tempo con la comunità Incontro. Qui ì responsabili sono Marco Aradea, 54 anni, e Claudio Previtali di 52, con storie simili alle spalle. Studi di psicologia, sociologia e pedagogia Tanta fatica Sacrificio, passione, dedizione e pochi soldi. Lavorare in comunità come educatore permette di avere stipendi netti da 1.0001.200 euro al massimo con scarse possibilità di carriera, anche perché non è questo l'obiettivo di molti: dò che conta sono le motivazioni. Ogni organizzazione ha propri riferimenti contrattuali di base: Exodus applica l'accordo Uneba (Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale), mentre San Patrignano ha scelto quello con l'Anaste (Associazione nazionale strutture per la terza età). Ma per le cifre Ritaglio Lavoro e previdenza è un miracolo poco cambia, con l'orario di lavoro che può andare ben oltre le 38 ore settimanali. È uno sforzo che può essere chiesto a tutte le figure che di solito hanno rapporti di collaborazione con le comunità, come gli psicologi. La centralità dell'operatore fa sì che sia una presenza non continua, meglio di consulenza, a volte richiesta solo in casi particolari. l.a maggior parte di chi lavora come educatore ha sviluppato in comunità il proprio percorso di recupero e apprendimento, mentre il resto può arrivare da facoltà come psicologia, stampa ad sociologia e scienza della formazione. Quest'ultima è una laurea triennale con 690 iscritti "frequentata al 90% da ragazze". Sergio Tramma, per esempio, è il coordinatore del corso di laurea di Milano Bicocca dove si studiano materie come pedagogia, sociologia e psicologia, Durante l'iter di studi sono previste ore di tirocinio che permettono un assaggio al lavoro futuro. «È bene sapere che conta l'entusiasmo", conferma il docente, "poiché è impossibile arricchirsi in cooperative di servizio sociale, che spesso offrono un lavoro frammentato». uso esclusivo del destinatario, I due, come gli otto educatori complessivi del centro di Amelia (Terni), hanno seguito un corso per operatori sanitari oltre ad altri corsi interni, ma non solo. «Ho fatto 50 mesi di recupero», ricorda Araclea, «sono rientrato a casa e poi ho deciso di tornare a lavorare in comunità». Per chi desidera fare altrettanto, è necessario superare un colloquio d'ingresso, un periodo di accoglienza che può durare una trentina di giorni. per poi cercare di fare parte di un gruppo per il processo di riabilitazione. Si tratti dì ragazzi segnati da disagi personali e sociali, oppure di colletti bianchi abituati alla bella vita, per loro accoglienza e riabilitazione sono passaggi fondamentali. Compiti impegnativi per gli educatori, eppure poco remunerati. Araclea dice che più di un vero e proprio stipendio riceve un rimborso spese, perché «la comunità non può permettersi di più}>. La storia appare simile a quella di Antonio TineHi, 40 anni, attivo a San Patrignano (Rimini), comunità fondata da Vinc.enzo Mucdoli e ora guidata da Letizia Moratti. che in tutto conta tre IL MONDO ... ·15 novembre· 2013 non riproducibile. Pag. 64 068391 Le testimonianze sono variegate. Marco Zanellato, 25 anni, operatore con un'esperienza maturata insieme a Educatori senza frontiere in Honduras. ha per esempio iniziato come volontario, per capire se l'apprendista è in grado di sostenere la relazione di aiuto». A volte, arriva anche qualche tirocinante dall'università. Nel complesso, Exodus è guidata da educatori fra i 30 e i 35 anni. Settimanale Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 15-11-2013 66/68 313 centri, 350 addetti e attività d'impresa per un fatturato di quasi 40 milioni. Tinellì è una delle circa 100 persone, su 25 mila transitate, che ha deciso di restare a lavorare a San Patrignano. Oggi si occupa dell'accoglienza, collabora con gli educatOli che seguono i gruppi e sottolinea l'importanza di una organizzazione «non verticistica, dove la responsabilità è di tutti ed esiste una cooperazione familiare». I poco più di 1.100 ragazzi oggi ospiti di San Patrignano hanno attorno a sé una rete di educatori, psicologi, psicoterapeuti, infermieri, medici di base e specialisti che lavorano nel centro sanitario polifunzionale, oltre al personale amministrativo e ai collaboratori a vario titolo. Secondo Francesco Vismara, responsabile delle risorse umane, si tratta «di attività propedeutiche al reinserimento con fomazione professionale. non gestite in forn1a separata, ma parte del processo di recupero». La comunità è coordinata da un comitato di un centinaio dì persone, che raggruppa gli «anziani», e da un altro più ristretto che prende le decisioni coinvolgendo anche l'area amministrativa e quella economica. «La qualità de II' opera svolta a San Patrignano dipende dal fatto che non ci sono ambizioni di carriera», sostiene Antonio Boschini, responsabile del!' area sanità, «perché questo non è un lavoro classico e questa non è un'azienda». Lo testimonia per esempio Gianni Fornari, 50 anni, educatore che gestisce il canile, lavorando con 25 ragazzi. È a quelli come lui che spetta il compito di dire un giorno a qualcuno: «Ok, il tuo percorso è finito, puoi tornare alla vita normale». Succede in genere trascorsi tre-quattro anni, dopo che l'ospite è entrato in una squadra formata daunattentinadipe~oneconlequ~i 068391 ha iniziato il proprio percorso. Segue la fase del reinserimento aH' estemo che prevede anche il supporto di cooperative specializzate. Luigi Ferro Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 65 Data Pagina Foglio , Swg: il 25% degli italiani pronto a coperture private III III I I P il I III I su quattro sarebbero favorevoli a un sistema misto pubblico"privato. J servizi più importanti da salvaguardare restano quelli legati a perùita di lavoro e salute. Debito dello Stato e tì'agilità della classe dirigente sono ritenute le ragioni principali della si tuazione attuale. In tutto ciò. alcune compagnie hanno fìmato il business. «Nonostante il periodo di crisi. che ci porta a erogare un numero crescente dì indennizzi», spiega Valeria Picconi (nella foto), dg di Genw0l1h per r Italia, «la penetrazione dei prodotti assicurativi legati alla perdita del lavoro 8ta aumentando. Il cliente tipo di queste offerte è il dipendente con un reddito medio, non l'operaio con lo stipendio base, né il manager strapagato». Si tratta di polizze che assicurano dal rischio di non poter pagare rate e mutui in caso di perdita involontaria del lavoro, che più di recente hanno allargato il raggio d'azione; retta della scuola dei fìglL bollette, affitto e molte altre spese ricon"enti. Per due terzi del campione, il massimo timore rimane la disoccupazione. Si ritiene che il welfare pubblico debba continuare a fornire garanzie, pensando però il un modello di cassa integrazione piuttosto che a un'eventuale assistenza nella ricerca di un nuova assunzione. Operatori come Genworth propongono stlUmenti che, in caso di perdita del lavoro, forniscono integrazioni alle altre eventuali entrate economiche. Se dunque un tempo garantivano prestiti, rate e mutui, oggi sostengono il reddito generalmente inteso. Per esempio. Genworth eroga 12 somme mensili per un massimo di tre cicli. M.C, 068391 rmai anche i più inguaribili ottimisti l'hanno capito. l tempi che verranno saranno ancora di magra, soprattutto dal punto di vista dello stato sociale. La conferma an'iva da una rilevazione condotta a settembre da Swg, su un campione di mille persone, per conto del gruppo assicurativo Genworth. Risulta che i due terzi degli italiani pensano che il welfare statale diminuirà nei prossimi anni, è intenzionato a rimanere in un sistema a copertura pubblica anche di fronte a un aumento delle tasse, mentre il 25% sarebbe pronto a passare a un sistema di natura privata. Tre intervistati 15-11-2013 69 1 www.ecostampa.it Settimanale Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 66 IL~MA.TTINO Data Pagina Foglio L'eterno scandalo dei nullafacenti in «parcheggio» Vittorio Del Tufo a storia non cambia mai, anzi si ripete. Soprattutto a Napoli, citL tà ribollente di tensioni sociali, di disoccupati eternamente «organizzati» ma anche di protagonisti opachi del dramma lavoro. La storia non cambia mai e anche quella dei corsi di formazione è una storia che si ripete. Ieri come oggi: una parcheggiopo- Segue dalla prima di cronaca I nullafacenti in «parcheggio» Vittorio Del Tufo 39 1 mazione per lavorare un giorno, chissà quando, in impianti di cui non v' è traccia. Che dire: c'è da augurarsi che si faccia tesoro degli errori del passato. È però difficile sfuggire alla sensazione del déjà vu: troppo spesso i corsi di formazione si sono rivelati macchine succhiasoldi. Concepiti come strumentifmalizzati alla stabilizzazione dei precari, sono diventati, negli anni, veri e propri ammortizzatori sociali. E sterminati parcheggi per i tanti «ex» di cuila storia degli ultimi decenni è piena: ex Lsu, ex dipendenti dei consorzi di bacino, ex disoccupati Bros, ex Banchi Nuovi. Un esercito dilavoratori -fantasma al servizio dei baracconi costruiti con i soldi pubblici, senza che un solo beneficio ne sia derivato per l'economia della città e della regione. >Seguea pago 51 bilità, di utilizzare questo settore per rispondere alle richieste del mercato del lavoro. È il welfare declinato a Napoli, che trasforma il bisogno in ricatto sociale e si alimenta di illusioni e sussidi. Un welfare della disperazione nel quale la vera posta in palio non è il lavoro - che dovrebbe rappresentare lo sbocco naturale dell' esperienza formativa - ma il corso di formazione stesso, che diventa un eterno parcheggio. Un parcheggio, tuttavia, talmente ambito da scatenare, ogni volta, nuove guerre tra poveri. DagliLsuaiBros, daidisoccupati storici dei Banchi Nuovi ai dipendenti-fantasma dei consorzi di bacino. Ieri come oggi, è la storia che non cambia mai. © RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 Vale la pena di riflettere su cosa sia diventato, nel corso degli anni, il settore della formazione: un baraccone elefantiaco e improduttivo gestito troppo spesso dalla politica a fini elettoralistici e clientelari, senza che vi sia mai stata una reale volontà, eneancheunarealepossi- li buona per tenere a freno la piazza e alimentare l'eterna illusione di un posto fisso che non arriverà mai. L'ultima novità è il corso di formazione per «riqualificare» i 1250 dipendenti dei consorzi di bacino che da più di dieci anni sono pagati per non lavorare: uno dei più grandi scandali della nostra storia recente. Il progetto Regione-governo prevede che i dipendenti dei consorzi, opportunamente «istruiti», andranno a lavorare, entro il 2016, nei termovalorizzatori (di quali impianti si tratti non è chiaro, dal momento che al momento nessun cantiere è aperto) o presteranno servizio per i Comuni che non hanno raggiunto il 65 per cento di raccolta differenziata. Nel frattempo, riceveranno ancora lo stipendio per tre anni. Lavoratori-fantasma, dunque, andranno a seguire onerosi corsi di for- 08-11-2013 www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 67 Quotidiano IL~MA.TTINO Foglio uello che stiamo facendo è a ( tutela dei lavoratori e sono la gran parte dei dipendenti del Comune». Francesco Moxedano, assessore al Personale, insieme ad Attilio Auricchio capo di gabinetto del sindaco, sta mettendo mano ai buchi neri della macchina burocratica: assenteismo, soldi a pioggia, produttività. Insomma, rogne non di poco conto. Allora assessore sicuro che i dipendenti saranno contenti? «Sì, perché le misure sono state concertate. A Palazzo San Giacomo c'è gente che lavora molto e bene. Queste sono azioni mirate per sanare disservizi passati, ma soprattutto a prevenire eventuali opacità. Prendiamo la questione dei badge, un problema serio che riguarda tutta la pubblica amministrazione del Paese». Insomma, Napoli è o non è un caso unico? «A Firenze in questi giorni sono stati denunciati e licenziati due dipendenti comunali per l'utilizzo non conforme del badge. A proposito di livello nazionale noi abbiamo bisogno di aiuto». Vale adire? «Come dice il sindaco Luigi de Magistris c'è gente che da Napoli va a Roma per essere contro la città. Si Misure confonde concertate l'opposizione politica con e sostenute quella tecnica. dai sindacati Abbiamo aderito Garantiremo al predissesto e per questo tutti gli la massima trasparenza atti del personale sono al vaglio del ministero dell'Interno. Mi appello a tutti i parlamentari napoletani: non andate contro la città. Quello che si fa a Palazzo San Giacomo è chiaro e trasparente». Lavoro e previdenza 08-11-2013 45 1 stampa www.ecostampa.it Restano i dubbi per la spesa che riguarda il personale e le erogazioni del salario accessorio. «Come detto è tutto certificato a Roma. Noi stiamo introducendo anche novità di rilievo. Penso alla produttività individuale passata nel contratto decentrato firmato a luglio. Intuizione avuta dal capo di gabinetto Attilio Auricchio e da me sostenuta anche dai sindacati». Cosa significa? «VIene premiato e pagato chi lavora, chi accetta gli spostamenti e le turnazioni. Il punto politico è questo: nonostante le ristrettezze economiche e il predissesto e il taglio di alcuni istituti contrattuali i comunali hanno avuto quello che' loro spettava. E noi oggi possiamo partire con i controlli e le verifiche. Ecco perché i lavoratori devono essere contenti, le misure sono a loro favore, difendono chilavora». Altre novità in vista? «Sì, lo scorrimento delle graduatorie così assorbiremo giovani e grandi professionalità. E poi ci saranno le progressioni verticali». Ci risiaIllo, ancora premi a pioggia? «Assolutamente no. Saranno 3000 tutti quelli che hanno partecipato ~l concorso del 2009. Avranno un avanzamento di carriera ma non economico, almeno per ora. Lo prevede la legge». lu.ro. © RIPRODUZIONE RISERVATA &;;'ii""~~ del badge, linea dura del Comune C.rtolll",ilmb"'l1mufli"(I~~r'''I''''''"I"1'('1Im"1'('a1('1l1po.«I)I"~nll,,,"l)<JllsabllldC'COnlmlll» 068391 «lntelVenti mirati per tutelare chi lavora bene» (Q Ritaglio Data Pagina ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 68 IL SECOLO XIX RTICE INTERLOCUTORIO CHIGI CON Data 08-11-2013 Pagina 3 Foglio 1 /3 O E SACCOMANNI Slot, la sanatoria fa flop così aumenta la benzina www.ecostampa.it Quotidiano Non solo Imu, ora è caccia a 3 miliardi. Allarme Cig ROMA. Non bastava l'Imu. All'appello ora mancano altri 300 milioni: un nuovo "buco" nei conti pubblici, da riempire al più presto. Mentre ancora il governo è alla ricerca dei soldi per stoppare la rata Imu di dicembre, si sgretola un pezzo delle coperture con le quali è stato finanziato il primo decreto blocca-Imu, varato a fine agosto. E questo perché la sanatoria decisa per i concessionari di slot evideogiochi si è rivelata un mezzo flop: sono infatti soltanto sei su dieci le società disposte a pagare le salatissime multe (2,5 miliardi) comminate a suo tempo dalla Corte dei Conti e ampiamente scontate dal governo nel tentativo di sbloccare i pagamenti entro il 4 novembre. Risultato: in cassa entreranno 235 milioni su quasi 500 milioni, meno della metà del gettito stimato del Tesoro. Il rischio è che scatti la clausola di salvaguardia prevista dall'articolo 15 del decreto blocca-Imu con l'aumento di accise (benzina, tabacchi, alcolici) e acconti fiscali Irap e Ires, aumentati fino al 103 per cento. Una mini-stangata che il governo deve decidere entro novembre. A questo punto le strade sono due. «Occorre valutare se applicare la clausola di salvaguardia o intervenire con altri strumenti per reperire il gettito mancante evitando incrementi delle accise», ha detto il sottosegretario all'Economia, Alberto Giorgetti. Una grana in più per il ministro dell'Economia, Fabrizio SaccoNOTAX manni, impeAREA gnato a difendeHPd re la legge di stabilità dall'assalpropone to dei partiti e a di alzarla trovare le copera mila ture per canceleuro lare anche la seRitaglio Lavoro e previdenza stampa ad conda rata del- Ma c'è di più. Il Pdl vorrebbe usal'Imu: .. re la somma in ballo (1,6 miliardi) Ulllmpegno pohtIco preso da En- per ampliare la no tax area da 8 mila rico Letta coniI Pdl, confermato po- a 12 mila euro, in modo da esentare chi gironi fa in un vertice con.il c~- 16 milioni di italiani dall'obbligo pofila delle colombe governatIve, Il della dichiarazione dei redditi. Pd e vice premier Angelino Alfano. A Pdl sono inoltre d'accordo a spostaquesto punto, bastano due conti per re una parte delle risorse a favore capi~e in quale situazi.one si trova il dei pensionati, che l'anno prossimo numstro Saccomanm. La seconda vedranno le loro pensioni rivalutarata dell'Imu sulla prima casa vale 2 te solo in parte per effetto della mamili~rdi ma .si ~riva ~ 2,~ mil~ar~i novra. La rivalutazione piena è prec?,n l terre~l e l.fabbncatI ~gncoh, vista solo per gli assegni fino a tre gIa esentatI con Il decreto dI agosto. volte il minimo Inps, pari quindi a Uno ~con!o al. ql!ale non in~ende r~- 1.500 euro al mese, mentre per chi nunClare Il num~~ro ~unzla De GI- ha una pensione quattro volte il mirolamo,ancheleuscnttaalclubdel- nimo Inps è prevista un'indicizzale co~ombe P~l. .Poi bisognerà rifi- zione del90 per cento. Un taglio che nanZlare la C:lg l? de~oga co~. un~ aumenta con il valore dell'assegno. somma che SI aggira sm350 mIlIOm. Ma spunta anche l'idea - è del reE ora bisogna anche rimediare al latoredeIPd,GiorgioSantini-diin"buco" aperto dalla sanatoria delle trodurre maggiore flessibilità sulla slot. possibilità di andare in pensione Un saldo salato pe~ Saccomanni, per gli over 62, con penalizzazioni che ~~~ebb~ for~lr~ coperture per chi abbandona prima il lavoro. (credlblh aglI OCchI dI Bruxelles) Anche la Tasi, la nuova tassa coper quasi 3 miliardi a meno di due munale sui servizi, sarà modificata mesi dalla chiusura del bilancio radicalmente a colpi di detrazioni e 2013. ,~on basta. Mentre ancora scontiinlineaconl'Imusullaprima non c e alcuna certezza sul saldo casa. Un'operazione che da sola codell'Imu, i Comuni sono sul piede di sta 5-600 miguerra: i sindaci chiedono al gover- lioni da corrino di versare entro il 30 novembre spondere ai CoMODIFICHE nelle casse dei municipi la somma muni per evitaALLATASI ~9uivalente alla s~conda rata de~- re stangate In arrivo lImposta sulla pnma casa. <<Altn- sugli altri immentii Comuni non saranno ingra- mobili. Il punto detrazioni do di onorare i loro impegni né con i della situazioper figli dipendenti né con i fornitori», ha nesaràfattaoga carico f~tto saper.e il presidente dell'Anci, gi nel Consiglio prima casa e PIero Fassmo. dei ministri Tlltti i n9di stanno venendo al convocato pe; pettme con l aggravante che la stesd . I d ' t b T t' f Il' h' l varare ue ddl collegatI alla manosa egge l s .a l l a, IO~e a . oc.c le - vra. Ma resterà fuori dal pacchetto lo del premler Letta, nschla dI esse- la misura taglia-bollette elettriche, re smontata co;'llpletamente dal caldeggiata dal ministro Flavio ZaParlamento con Il consenso del go- nonato verno. stesso. Perfino il taglio delcuQuan'to alI a casa l'1 decre t o bIoc. neo flscale potrebbe perdersI nelle c . . . a- I mu dovrebb' e essere varat o l a nebbIe per trasformarsI m uno .. . . I f d 18 l l' prossIma settImana o subIto dopo gr savIO rpe a euro a mese 1- l . . d Il'E f" . dd't' ., b aSSI. timoa 25 _ .a rmmone e co md' m calendanu'tat'1oane llpm . d' d 'nopergIOve levener l oveatteso 28 mI a euro. uso esclusivo del destinatario, non 068391 r::t1.t;I::I~~I:.~~~~~~~I.................... riproducibile. Pag. 69 Quotidiano IL SECOLO XIX con la lotta all'evasione elo scambio di informazioni con i Paesi esteri, resta un tema centrale del prossimo futuro. Insieme alla spending review, infatti, il premier pensa di coprire alcuni provvedimenti anche con un accordo per la tassazione sui capitali detenuti in paradisi fiscali, tra cui la Svizzera. Da questo accordo, il presidente del Consiglio è con- 08-11-2013 3 Foglio 3/3 vinto di poter recuperare anche una cifra che potrebbe sfiorare i 15 miliardi di euro. Saccomanni ne ha parlato anche con il Commissario Ve per la Tassazione Algirdas Semeta, ribadendo che il tema della lotta all'evasione saranno una delle priorità del semestre di presidenza italiana dell'Ve. www.ecostampa.it il titolare del Tesoro. Quanto alle coperture, è ormai certo che a pagare saranno soprattutto banche e assicurazioni con un maxi-acconto fiscale Irap e Ires, che potrebbe arrivare fino al 125 per cento. Vna strada quasi obbligata, di cui Letta è stato informato ieri sera dal ministro Saccomanni. C'è da dire, inoltre, che il fisco, Data Pagina [email protected] 068391 © RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 71 Quotidiano 08-11-2013 37 Foglio 1 /2 www.ecostampa.it IL SECOLO XIX Data Pagina di ANDREA ZERBO - [email protected] LEGGE 104 E NUOVE NORME Sto usufruendo del congedo biennale 104 per assistenza a un genitore disabile e lo sto centellinando per razionalizzarlo quanto più a lungo possibile, in quanto mia madre ha una disabilità che può durare a lungo. Cosa mi può succcedere, alla luce di questo? LETTERA FIRMATA e-mail ASSISTENZA, I FINI PENSIONISTICI Ho iniziato a lavorare ilIo novembre 1976 (contributi Inps, che ho ricongiunto al momento dell'assunzione in Comune il 17 ottobre 1985) sono nata a Ronco Scrivia il lO aprile 1956 e ho 37 anni di contributi. In data 10 feb- braio 2010 ho avuto il riconoscimento della Legge 104-1992 art. 3 comma 3. Da allora, usufruisco di 3 giorni mensili di permesso. Ho sentito dire che tali permessi, talvolta, non sono utilizzabili ai fini pensionistici. Può dirmi di quali casi si tratta e soprattutto se sono utilizzabili ai fini della così detta opzione donna? N. B.e-mail Purtroppo il pericolo esiste ed è costituito dalrarticolo 24 della Legge Fornero che sancisce rinutilizzabilità dei contributifigurativi versati a copertura delle assenze per maternitàfacoltativa, delle assenze per donazione di sangue e dei permessi previsti dalla Legge 104-92. L'allarme è stato lanciato dalrAvvocato Giacobini, legale di alcunefra le associazioni a sostegno dei disabil~ secondo cui lafrui- zione di tali permessi (o congedi) comporterebbe sempre uno slittamento della decorrenza pensionistica mentre secondo l'esperto Ermanno Gelosa la penalizzazione riguarderebbe soltanto la pensione anticipata, il che significherebbe che una donna (di 62 anni di età con 41 anni e mezzo di contributi) che abbia usufruito di 3 anni di astensione facoltativa per maternità debba lavorare altri 3 anni. Se anche fosse così trovo indecente che lavoratori disabin lavoratrici in maternità facoltativa o donatori di sangue non abbiano il riconoscimento di tali periodi aifini delranzianità contributiva. La questione è ancora aperta, probabilmente sono già stati inviati interpelli al ministero del Lavoro e altri sono in partenza. Fino alrarrivo delle risposte non sono in grado di dire con certezza in quali casi 068391 1125 ottobre scorso, la Commissione Bilancio della Camera ha soppresso, alrinterno del DI 101-2013, l'emendamento che avrebbe salvato ai fini contributivi i periodi di congedo fruiti per assisterefamiliari disabili gravi. Nonostante il parerefavorevole del ministro del Lavoro Enrico Giovannini l'emendamento non è passato perché "sarebbe suscettibile di determinare nuovi e maggiori oneri". Siamo al di sotto del livello minimo di decenza! Un Governo che nonfa neanchefinta di cercar di sapere dove sono finiti 50 miliardi di Euro destinati alrlnpdap e scomparsi verso ignota destinazione è invece attentissimo a salvaguardare una norma (articolo 24 della Legge Fornero) che danneggia le persone svantaggiate. Mi sembrerebbe il caso di aprire una vertenza contro il Governo efare della difesa dei disabili la nostra bandiera. Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 72 Quotidiano 08-11-2013 37 Foglio 2/2 www.ecostampa.it IL SECOLO XIX Data Pagina l'articolo 24 della Legge Fornero crei danno. I succitati contributi.figurativi sono pienamente validi agli effetti del raggiwlgimento dei requisiti previsti per lafruizione della Legge 243/2004 (opzione donna), non sono invece validi a talfine i contributi accreditati per malattia o disoccupaZlOne. -----------------------------------------------------------------------------------------------Jl LA PENSIONE ALLA FUTURA VEDOVA Mi rivolgo a lei per conoscere quale sarà la pensione di mia moglie, alla mia morte. Premetto che siamo in comunione di beni, con proprietà al 50% dell'abitazione di residenza, abbiamo due figli, adulti e indipendenti. Redditi di mia moglie: pensione integrata al minimo dal 1992 (non influente il reddito del marito) di euro 6.247 (con supplemento di euro 420 a luglio), rendita catastale (50%) euro 450, interessi da Btp euro 1.800. Reddito marito: pensione euro 26.530, rendita catastale (50%) euro 450, vitalizio (pensione di guerra) dal ministero del Tesoro (Legge 7911980, Art. I): euro 5.945. Interessi da Btp e azioni: euro 8.200 (per la Legge 94 del 1994 tale vitalizio sarà corrisposto alla moglie?). PREVIDENZA FACILE SCRIVERE A: Il Secolo XIX· piazza Piccapietra 21 rubrica: Previdenza facile· 16121 Ge fax 010 5388426 LETTERA FIRMATA e-mail 068391 Se le cifre sono esatte la signora dovrebbe percepire una pensione pari a circa 15.900 euro lordi annui. Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 73 Data COBBIEBE DELLA SEBA Pagina Foglio 08-11-2013 6 1 /2 ngovemo TI 'premier Letta: le larghe intese sono difficili Ma l'Italia deve andare avanti così www.ecostampa.it Quotidiano Un caso l'intervista all'Irish Times e la traduzione della parola «attributi» DAL NOSTRO INVIATO dente del Consiglio valgono l'accostamento a un «dandy». Ma non è finita qui: !'intervista è scoppiettante, divertente e divertita, e la ciliegina sono appunto gli attributi del capo del governo. «Sa che in Europa dicono che lei ha le palle d'acciaio? Equesto per avere vinto la battaglia parlamentare contro Berlusconi?». Letta non nega il senso dell'affermazione, ma fa sapere di avere utilizzato, nella risposta, una metafora più sfumata (il termine «attributi»), come confermerà più tardi in un tweet, parlando di «traduzione idiomatica fatta dal giornalist3». Ma ovviamente in Italia, subito' passano in secondo piano i commenti del premier sul taglio del costo del denaro «<una grande notizia che consentirà un riequilibrio fra euro e dollaro» ),la sintonia fra i due governi sulla necessità di ridurre l'austerity e investire di più nella crescita, la convinzione di Letta sul nuovo governo di Berlino: «Sono molto fiducioso che alla fine del negoziato sulla grande coalizione in Germania la Cancelleria sarà consapevole che l'Unione deve essere cambiata, nemmeno alla Germania conviene stare in una Ue che non cresce e in cui lei stessa crescepoco». La reazione del Pdl ovviamente gioca sulla battuta, Brunetta coinvolge gli operai dell'Ilva, che «vorrebbero volentieri fondere gli attributi del premier», anche Capezzone ci scherza su e in meno che non si dica la battutatrasmessa dal giornalista dell'Irish Times diventa motivo di dibattito. Con buona pace della soddisfazione del premier per la partecipazione dell'Irlanda a Expo 2015 (<<dopo le adesioni di Gran Bretagna e Stati Uniti ci sono le premesse per una grande edizione»), per la possibilità che anche Kenny (magari con l'aiuto di Roma) rientri nella corsa alla sostituzione di Barro- so o Van Rompuy, l'anno prossimo, e infine dei commenti dello stesso premier sullo stato delle cose in Italia Letta racconta all'Irish Times: <<Sapevo sin dall'inizio che le larghe intese sarebbero state difficili, ma penso che l'Italia abbia bisogno di continuare il lavoro che sta facendo in questo momento. Siamo in novembre, siamo ancora qui e io penso che abbiamo la possibilità di fare un buon lavoro nei prossimi mesi, mesi molto importanti, nei quali l'intera struttura della politica europea avrà bisogno di essere riformaÌ3». Ma in Italia continua a fare discutere soprattutto quella battuta Interviene con un post Beppe GrillQ: <<Le balle d'acciaio di Letta le conoscono anche in Europ3». E si guadagna in serata una risposta dello stesso Letta su twitter: <<Ma Grillo non hai altro da fare? Segnalo che tutto lo "steelgate" è semplicemente per traduzione idiomatica fatta dal giornalista irlandese». Marco Galluzzo ID RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 DUBLINO - Può accadere talvolta che una visita di Stato passi inosservata per i contenuti, del resto poco appetibili per il grande pubblico, e si imponga per un elemento di colore. Kenny e Letta discutono di unione bancaria, argomento che li vede uniti nel reclamare a Berlino coerenza con i progetti europei, poi del prossimo semestre di presidenza italiana della Ue, infine del grande risiko di nomine che l'anno prossimo coinvolgerà le prime cariche di Bruxelles. Alla fine però ciò che fa notizia, nella capitale irlandese, sono «due palle di acciaio». Lo zampino è del giornalista dell'lrish Times che qualche giorno fa si è recato a Palazzo Chigi. Ha il gusto dell'ironia; vista la situazione politica italiana, e vista la serenità che ostenta, il nostro premier gli appare prossimo allo «squilibrio mentale». Forse il cronista è abituato a politici compassati, sta di fatto che l'abbigliamento e il portamento del nostro presi- Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 74 la Repubblica I Data 08-11-2013 Pagina 24 Foglio 1 Telecom, ok del cda avendita Argentina etoni Patuano: ''Nel piano operazioni da 4miliardi" www.ecostampa.it Quotidiano Da inizio annoperdite a900 milioni, via abondconvertibile da 1,3 miliardi SARA BENNEWm MILANO- Risultati ancora in calo perTelecom Italia che si ricapitalizza per 1,3 miliardi lanciando un bond convertibile in azioni del gruppo. La società guidata da Marco Patu ano ha inoltre illustrato agli analisti le linee guida di un piano 20142016, che trale altre cose prevede la vendita di una serie di asset non strategici tra cui Telecom Argentina, le torri di trasmissione e le attività di Ti Media. Il valore complessivo di queste operazioni è di circa quattro miliardi. 11 piano di Patuano verrà implementato da qui al 2016 nel caso il manager venisse confermato alla guida del gruppo alla prossima assemblea che dovrebbe tenersi il 20 dicembre. Nel prossimo triennio Patuano stima di effettuare 14 miliardi di investimenti tra Italia e Brasile, ma anche alcune dismissioni, tra cui Telecom Argentina, per la quale ha già ricevuto un'offerta dal finanziere messicano David Martineze il cdaha incaricato il management di aprire le negoziazioni. Oltre all'Argentina, il gruppo cederà le torri in Italia e in Brasile, gli immobili eia partecipazione in Ti Media con l'obbiettivo di ridurre il rapporto tra debito e margine lordo a quota 2,1 nel 2016 rispetto al2, 7 attuali che è costato alla società il declassamento del debito fino allivello "spazzatura". Per quanto riguarda Iii rete di accesso, che il cda aveva deciso di scorporare, Patuano ha invece tirato il freno a mano e parlato di .. equivalence of input", sulla strada di una separazione funzionale. Tuttavia, nonostante gli investimenti, Patuano stima che i ricavi e i margini del gruppo in Italia continueranno a scendereanchenelprossimotriennio, mentre la crescita del Brasile dovrebbe permettere alla società di terminare il 20 16 con risultati in linea con quelli attesi per fine anno. I ricavi dei primi nove mesi 2013 sono scesi del 7,6% a 20,3 miliardi, soprattutto a causa delle attività domestiche (-10%) ma anche per il cambio sfavorevole con il real ha portato in lieve flessione il fatturato del Brasile (-5,6%). Peggio è andata al margine lordo, sceso del 10,5% a 7,9 miliardi perché la redditività domestica è superiore de140% rispet to a quella generata dalle attività estere di Telecom. L'ultima riga del bilancio è invece negativa per902 milionimascontala svalutazione dell'avviamento da 2,2 miliardi effettuata a fine giugno. Telecom ha confermato inoltre gli obiettivi per il 2013 ma secondo glianalistièprobabile che il gruppo registrerà ricavi inferiori al target e dovrà operare una nuova pulizia di bilancio che porterà i conti 2013 nuovamente in rosso. A settembrelaposizionefinanziaria netta era scesa a 28,2 miliardi, ma sarà difficile chiudere l'anno con un indebitamento inferiorea27miliardiamenodinon aver completato qualche cessione. Per restare in sicurezza Telecom lancerà oggi sul mercato un bond triennale convertendo in capitale da 1,3 miliardi. L'emissione, curata da MorganStanley, avrà unrendimento compreso tra il 5,75 e il 6,5% e sarà convertita in azioni ordinarie e di risparmio con un premio di almeno il 120%. ClRIPRODUZIQNE RISERVATA '5top.o~ moLO GiÙ I risultati e le novità sul piano sono usciti a mercato chiusi, ma nell'attesa Telecom ha perso i14,2% a 0,72 euro ·4eBa.Nte. . . . . .pnillCeciecoala sep~ ~ IL CONVERTENDO Telecom emetterà 1 ,3 miliardi di bond che tra tre anni si trasformeranno in titoli ordinari e mc con un tasso fisso tra il 5,7 e i16,5% IDEBm Marco Patuano, amministratore delegato di Telecom Italia 068391 A fine settembre le passività erano scese a 28,2 miliardi, per cui senza dismissioni sarà difficile arrivare entro fine anno sotto quota 27 miliardi Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 76 la Repubblica Data Pagina Foglio 08-11-2013 25 1 Piano di emergenza Alitalia: tagli apersonale, stipendi eaerei Martedì sul tavolo del cela. SeAir France molla, 2. 000 dipendenti in meno inclusi icontratti atermine WClOCIWS ROMA - Il piano di emergenza stand alone preparato da Gabriele Del Torchio, è quasi pronto e prevede nuovi sacrifici per tutti i dipendenti. Martedì prossimo l'amministratore delegato di A1italia porterà in cda un dossierpieno zeppo di tagli e risparmi che sulla carta arrivano a quasi 100 ~aaen.o 200/0.. SbreItasui voli sa corio e JAedio a-aggio.lUch'rioae di 13 velivoli milioni di euro complessivi. Se, come le ultime indicazioni provenienti da Parigi lasciano intuire, Air France dovesse dare l'addio a Roma, rinunciando alla partecipazione all'aumento di capitale e diluendo la propria quota fino al 6% (e non alI' Il %come supposto, secondo quanto è riportato in uno studio di Credit Suisse), il piano si trasformerebbe in un manuale di sopravvivenza solitaria. La ristrutturazione servirebbe a imprimere un colpo di reni momentaneo-al vettore, cherimarrebbe operativo fino ad una incorporazione in una compagnia straniera. Il cui nome non sembra ancora scritto sull'agenda di Del Torchio, a parte i soliti noti Aerotlot e Etihad che non sembrano però pronti ad entrare in gioco. Ma in alternativa resta aperto uno spiraglio: la fusione conAir France-Klm potrebbetrovare un nuovo riIancio a sorpresa proprio sulla spinta di un nùovo piano industriale lacrime e sangue. Le indicazioni contenute nel documento ancora riservato, puntano ad un mix di riduzione del numero di aerei impiegati eal- la messa in cassa integrazione per 1.100 dipendenti più la dolorosa chiusura di altrettanti contratti a tempo determinato, molti dei quali avviati da diversi anni e oggi sacrificati sull'altare di una crisi pesantissima: le tabelle indicanò circa260piloti in meno, una riduzionedi420assistentidivoloe450 impiegati. In arrivo, per quasi tutte lefigure professionali che resteranno al proprio posto, anche la proposta di una riduzione secca deI20%dellostipendio. Gli unici a non subiresforbiciate allo stipendio saranno i dipendenti che oggi percepiscono una retribuzione inferiore ai 40 mila euro annui. Ad eccezionedi operai e impiegati, tutti gli altri, compresi piloti, assistenti di volo, quadri o dirigenti di seconda fascia, saranno colpiti dalla riduzione pari ad un quinto della retribuzione attuale e non sono escluse per i manager di fascia alta nuovi tagli e uscite dettate da una possibile riorganizzazione interna. Nel mirino ci sarebbero anche altri benefitcon- www.ecostampa.it Quotidiano cessi fino ad oggi ad alcunetipologie di dipendenti. Questo progetto, che martedì prossimo otterrà il probabile via libera dei consiglieri, arriva nel momento più delicato di tutta la storia di A1italia Cai, società nata dalle ceneri diAlitaliaLai ne12008. Giovedì prossimo scadono i termini per la sottoscrizione dell'aumento di capitale da 300 milioni di euro cheAirFrance non sembra voler onorare nelle condizioni attualioin mancanza di una forte ristrutturazione del debito e tagli ai costi pari al 20%. Una strada che forse col nuovo piano potrebbe riaprirsi se i transalpini giudicheranno il progetto di Del Torchio sufficientemente "grintoso". Ma i sindacati da giorni sono in fibrillazioneeesigono un incontro con i vertici di A1italia per conoscere i termini della ristrutturazionc ij1entreilleaderdella UilLuigiAngeletti chiede in queste ore «un piano industriale non provvisorio che, al di là degli assetti societari, diacertezzeperilfuturoemettain campo più rotte di lungo raggio». 068391 È quasi pronto il piano di emergenza per Alitalia Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 77 Data LA STAMPA Pagina Foglio 08-11-2013 3 1 /2 Cosa cambia con l'euro meno caro di sempre Dal prestito sulla casa ai finanziamenti alle imprese. Le ripercussioni: immediate della mossa di Francoforte non sono di h'rande portata. I Ja scommessa è che gli effetti, sul lungo periodo, incoraggino l'economia a tornare alla crescita www.ecostampa.it Quotidiano S,\\nH.\H..l{'C[() MILANO Settembre 2008 Fallimento L'andamento dei tassi di interesse 4 Novembre 2010 Piano di salvataggio dell'Irlanda Lehman Br'others Aprile 2011 Piano di salvataggio del Portogallo Giugno 2012 Piano di salvataggio delle banche spagnole e accordo Maggio 2010 su meccanismo Creazione anti-spread del Fondo salva Stati 1 Novembre 2012 Minimo storico Agosto 2007 Crisi mutui 2% NUOVI INGRESSI NELL'EURO, ~ subprime Grecia lSlwenia ... ... Malta 0,25% CiP~ • O+-----~r-----.-----_.------._----_.------r_----._----_T--~--._--~_.----_.--~~,_~--_.~~--._--~ 1999 I 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 I Scenderà il costo Sui mutui piccole limature: l'Euribor ." quaSI. a zero e" gIa I del finanziamento I er le famiglie che hanno un mutuo in corso cambierà poco. I prestiti per la casa seguono l'andamento dell'Euribor, l'indice specifico che guida i mutui variabili: a quello bisogna guardare per capire se la rata del mutuo scenderà (o salirà). L'Euribor è già ai minimi storici e vicino allo zero da mesi. Fino a prima della crisi seguiva l'andamento dei tassi Bce ma ora è slegato. E chi ha il mutuo a tasso fisso? In questo caso la rata non varierà. Qualcosa potrebbe cambiare invece per le famiglie che hanno un finanziamento ancorato al tasso Bce. Sono prodotti che però nel nostro Paese hanno avuto una diffusione davvero minima, solo 1'1% del mercato. Il taglio Bce potrebbe infine innescare un volano positivo sugli spread delle banche. Potrebbero esserci dei vantaggi per le famiglie che il mutuo lo devono ancora fare: potrebbe diventare meno caro con effetti anche sui vecchi mutui che, se davvero molto più costosi, potranno essere «rottamati» con la surroga. P Mercato più ricco I "I risparmi complessivi «per il mondo delle imprese potrebbero aggirarsi, in linea, attorno ai 2,3 miliardi all'anno», dice il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi. L'Ufficio studi dell'Associazione, dopo aver esaminato la situazione debitoria delle imprese italiane, ha quantificato i vantaggi economici derivanti dalla decisione presa dalla Bce se la riduzione dei tassi al dettaglio seguisse quella di quello di riferimento. Il calcolo della Cgia, naturalmente, è troppo ottimista: anche perché per i prestiti già negoziati i costi non saranno rivisti automaticamente: questo succederà solo nei casi dei contratti che lo prevedono (come accade sui mutui a tasso fisso o variabile). Certo la maggiore quantità di denaro che si rende disponibile a prezzi più bassi comporterà comunque un calo dei costi impliciti in questo tipo di operazione. Per le banche prestare denaro dovrebbe diventare meno oneroso e più facile. 068391 I 2000 Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 78 LA STAMPA Data Pagina Foglio 08-11-2013 3 2/2 www.ecostampa.it Quotidiano Il ""'4F4"""'<,"""'" ""''''''FU''' ILa valuta unica---Iprezzi in crescita più debole aiuterà potrebbero dare I una spin!a alla ripresa l'export europeo I , E~ stato lo stesso numero eri la Banca centrale europea ha voluto sgombrare il campo da qualsiasi riferi-" mento ai tassi di cambio: «nella nostra decisione - ha precisato il presidente Mario Draghi - non sono menzionati e non sono un obiettivo di politica monetaria». Nei fatti però l'euro in meno di due ore ha perso due figure sul dollaro scendendo da 1,35 a 1,33, dopo che la scorsa settimana viaggiava a 1,38. L'alleggerimentò sull'euro giova di riflesso alle importazioni extra Ue (rende più convenienti i prodotti europei per chi li compra con altre monete). Anche questa è una mossa che può spingere la ripresa, tenendo presente che l'export è stato negli ultimi trimestri il principale motore della crescita economica e che l'apprezzamento dell'euro ha sempre rappresentato una minaccia per la congiuntura del Vecchio Continente. Resta però invariato il divario di competitività tra le imprese italiane e le altre europee. I -1 068391 uno dell'Eurotower Mario Draghi a spiegare la mossa sui tassi come il frutto di «una inflazione destinata a rimanere bassa per un periodo prolungato». In Eurolandia la crescita dei prezzi al consumo è molto lenta, viaggia intorno allo 0,7%, ovvero ben lontana dalla «soglia di attenzione» fissata intorno al 2%. L'inflazione troppo bassa può sembrare una buona notizia, ma lo è solo sul brevissimO periodo: il rialzo dei prezzi è una delle grandezze che incrementano i ricavi delle imprese e quindi la loro disponibilità a creare lavoro. I prezzi che stagnano, insomma, minacciano la crescita. E infatti Mario Draghi ha spiegato che la politica monetaria sempre più espansiva, è mirata a sostenere «imprese e famiglie» spingendo a un'accelerazione «una crescita modesta in questo secondo semestre» peraltro minacciata da «rischi al ribasso». Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 79 il Giornale Data Pagina Foglio 08-11-2013 22 1 BeE A SORPRESA Il costo del denaro scende di un quarto di punto al minimo storico dello 0,25°/0 Draghi in contropiede: giù i tassi www.ecostampa.it Quotidiano La mossa legata ai rischi di diflazione eal supereuro, che scende sotto 1,32 dollari. Il PiI Usa spaventa le Borse Rodolto Pari etti III Mario Draghi rompe gli indugi e taglia i tassi di un quarto di punto, portandoli al minimo storico dello 0,25%. Sorprendente per il timing scelto, lo schiacciamento del costo del denaroèinveceineccepibilecomemezzo di contrasto delnuovo nemico, la bassa inflazione. Troppo bassa. Un avversario cheil presidente dellaBcetiene nel mirino . «A otto bre il calo dell'inflazione è stato più forte del previsto: ecco perchè abbiamo agito». L'ex governatore ha però subito messo le mani avanti: l'eurozona non è intrappolata in una spirale deflazionistica, cioè in un calo generalizzato dei prezzi che apre la strada a stagnazione e recessione. «N on vedo deflazione nel futuro dell'Unione europea - ha spiegato -. Solo un protratto periodo di bassa inflazione». Il cambio di status quo risponderebbe insomma all' esigenza di prevenire così da non dover poi curare. Anche se l'Fmi, nel lodare la banca di Francoforte, nonnascondeche«inalcuniPaesi della periferia dell' euro ci sono pressioni deflattive». Ilfenomenoèdunquegiàinatto.Semmai, il rischio è quello di un' estensione del contagio. Non è infatti casuale, da parte del board della Bce, la scelta di usare la più convenzionale delle armi. Quella il cui effetto più evidente, e immediato, è uno sgonfiamento del cambio, con l'euro sceso infatti ieri in una manciata di minuti sotto gli 1,32 dollari da quota 1,35, com- plice la crescita pari a12,8% del Pil Usa nel terzo trimestre (+2% le stime). Draghi ha negato che l'andamento valutario abbia pesato sulla decisione: «Non ce ne siamo occupati. Ho detto più volte che il tasso di cambio non è un targetpolitico». È però importante per la stabilità dei prezzi e per la crescita. N on basta tuttavia avere «i fondamentali economici più forti al mondo» ,grazie al deficit pubblico più basso e a un surplus primario dello 0,7%, per avere «una ripresa rampante». L'ammissionediDraghisottintende che servono ancora aiuti, seppur il taglio dei tassi «andrà asostegno dell' attività di prestito a favore di famiglie e imprese». Molti economisti sono però scettici al riguardo. In condizioni normali, l'effetto di tra- smissione di un ammorbidimento valutario si registra non primadiseimesi.LaCgiadiMestre ha quantificato in 2,3 miliardi i risparmi per le imprese, manon è certo che le banche applichino condizioni più favorevoli, in particolare alle piccole e medie aziende. «In teoria potremmo tagliare ancora i tassiha dichiarato Draghi - e abbiamo una vasta gamma di strumentiacuifarericorso».Lareazione delle Borse, amplificata dal timore di una riduzione degli acquisti Fed dopo il i dati sul PilUsa( -2%Milano,debolilealtre piazze), dimostra che imercati si aspettavano ben altro dallaBce. In particolareunanuova operazione di Ltro a tre anni, unita magari a un tasso negativo sui depositi. Non è escluso cheadicembreDraghinonliaccontenti. 068391 SORPRESA Mario Draghi, presidente della Bce, ha preso ieri in contropiede i mercati, che si aspettavano un taglio dei tassi a dicembre [Ansa] stampa Primo piano Italia ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 80