“Start up d’impresa”,
14 giugno ore 20.45
sede del CNA Provinciale di Milano,
in via Savona 52 a Milano.
A cura:
dott. Maurizio Calello
Dottore commercialista ed esperto Mifaccioimpresa
Via del Vecchio Politecnico, 9 – MILANO
Tel. 02-76316733 - fax. 02-76009506
QUAL E’ LA RICETTA PER DARE VITA AD UNA
START UP DI SUCCESSO?
Non esiste una regola, ma l’ esperienza ci consente di dare 5
semplici consigli per dare vita ad una start up di successo





1) Avere un'idea (meglio se originale …)
2) Analizzare l'idea con razionalità e non farsi prendere
solamente dall'entusiasmo
3) Unire le risorse con altri partner
4) Ascoltare un professionista di fiducia
5) Non mollare al primo ostacolo
Molte volte per partire ci si concentra sugli aspetti formali e
burocratici, ma la cosa importante è avere un'idea originale
e portarla avanti con tenacia.
Dott. Maurizio Calello
2
DALL’ IDEA AL BUSINESS PLAN
IL BUSINESS PLAN
NB: PRIMA COSA DA FARE PER
CREARE UNA SOLIDA START UP
Cos’è?
è il documento che serve a definire e riepilogare il PROGETTO
IMPRENDITORIALE, le sue linee strategiche, i suoi obiettivi
e la pianificazione patrimoniale, economico e finanziaria
Dott. Maurizio Calello
3
DALL’ IDEA AL BUSINESS PLAN
E’ importante redigere un buon business plan
perché costituisce una buona base per partire e
nello stesso tempo è il biglietto da visita quando
si presenta l’impresa ad eventuali banche e
finanziatori
Dott. Maurizio Calello
4
CONTENUTI DEL BUSINESS PLAN
-
Descrizione dell’idea progetto, le motivazioni e le capacità richieste per lo
sviluppo
- La definizione delle caratteristiche del prodotto o servizio che si vuole
creare e vendere, il suo posizionamento (dove si colloca, quali i clienti, i
concorrenti, la politica tariffaria, i canali di vendita del prodotto servizio,
cifre del business)
-
La descrizione della forma giuridica prescelta, gli adempimenti burocratici
richiesti, la relativa struttura organizzativa, i contratti da stipulare
-
L’analisi delle politiche promozionali e dei canali da utilizzare per far
conoscere il prodotto (piano di marketing)
-
La definizione del capitale occorrente per avviare e gestire l’impresa, le
fonti di finanziamento, le previsioni economico-fianziarie (costi-ricavi),
l’individuazione di altre forme di finanziamento
Dott. Maurizio Calello
5
LA FORMA GIURIDICA
DELL’IMPRESA
QUALE FORMA GIURIDICA DOVRA’ AVERE
L’IMPRESA NASCENTE?
Prima VERA scelta che un imprenditore deve
subito affrontare
Come scegliere il tipo di forma societaria?
Dott. Maurizio Calello
6
LA FORMA GIURIDICA
DELL’IMPRESA
Avere le idee chiare sulla forma giuridica che si
intende assumere è molto importante, poiché le
scelte iniziali possono rivelarsi successivamente
inadeguate se non addirittura molto dispendiose.
Infatti l’errore che si può commettere nella fase
iniziale è quello di un sottodimensionamento o
sovradimensionamento dell’impresa chè può
generare ulteriori costi
Dott. Maurizio Calello
7
LA FORMA GIURIDICA
DELL’IMPRESA
Elementi da prendere in considerazione:
- Responsabilità patrimoniale
- I rapporti familiari dell’imprenditore
- La convenienza fiscale
- Le prospettive economiche e finanziarie
dell’attività
- Aspetti organizzativi e amministrativi
Dott. Maurizio Calello
8
4. LA FORMA GIURIDICA
DELL’IMPRESA
Tipi di forma giuridica:
-
Ditta individuale
Società (di persone, di capitali, cooperative)
Dott. Maurizio Calello
9
LA FORMA GIURIDICA
DELL’IMPRESA
Ditta individuale:
- Semplicità di costituzione
- Responsabilità personale dell’imprenditore
- Tassazione in capo alla persona fisica (Irpef)
Impresa familiare
Impresa coniugale
Dott. Maurizio Calello
10
LA FORMA GIURIDICA
DELL’IMPRESA
La società:
- Costituzione più onerosa
- Responsabilità patrimoniale solidale
- Divisione del lavoro
- Rischio d’impresa condiviso
- Patti sociali
Dott. Maurizio Calello
11
LA FORMA GIURIDICA
DELL’IMPRESA
La società
Società di persone (S.s., S.n.c., S.a.s):
Il contratto di società è intuitu personae, dove, come è noto, ha rilevanza la persona del
contraente, le sue qualità personali. Di conseguenza il socio non può alienare la sua quota
senza il consenso degli altri soci (Autonomia patrimoniale imperfetta)
- Responsabilità illimitata e solidale dei soci
Reddito tassato in capo ai soci
Bilancio non soggetto a pubblicazione
Bassi costi di gestione
Società di capitali (Spa, Srl, Srl semplificata novità 2012, S.a.p.a)
Società con autonomia patrimoniale perfetta.
Responsabilità limitata dei soci
Reddito tassato in capo alla società (Ires)
Bilancio soggetto a pubblicazione
Alti costi di gestione
Dott. Maurizio Calello
12
LA FORMA GIURIDICA
DELL’IMPRESA
Le cooperative :
- Obiettivo dividere il lavoro tra i soci
- Attività svolta prevalentemente a favore dei soci
Dott. Maurizio Calello
13
Adempimenti burocratici






Apertura p. iva
Iscrizione registro imprese
Autorizzazioni necessaria per svolgere l’attività (legate
al settore e all’attività)
Iscrizione Inps, Inail, ecc.
Tenuta registri (inventario, libro cespiti ecc.)
Tenuta contabilità ordinaria e semplificata
Dott. Maurizio Calello
14
Quanti soldi occorrono e dove
trovarli
Domanda importante da farsi quando si inizia un Progetto imprenditoriale è la seguente:
‘Quanti e quali sono i capitali necessari per avviare l’impresa?’
L’analisi di fattibilità si incentra sulla valutazione degli aspetti finanziari e sulla
convenienza economica del business: è una delle fasi più importanti per capire
quanto costa il progetto, capirne i limiti e come superarli.
Dall’idea di business si passa al piano economico- finanziario (relazione tra gestione
economica e finanziaria).
Se l’idea di business funziona allora significa che i ricavi attesi dell’iniziativa sono maggiori dei
costi attesi. Per costruire un buon piano previsionale occorre compilare i seguenti prospetti
previsionali:
-Stato Patrimoniale (evidenzia gli investimenti e i finanziamenti)
-Conto economico (illustra il risultato della gestione: utile o perdita)
-Flussi di cassa (indica i movimenti monetari di un’impresa)
Dott. Maurizio Calello
15
Quanti soldi occorrono e dove
trovarli
Una volta individuato il capitale necessario bisogna organizzarsi per
coprire i fabbisogni:
Principali fonti di finanziamento:
-Capitale proprio
-Prestiti bancari (pianificazione restituzione debito: attenzione
commissioni, tassi e garanzie)
-Contributi in conto capitale (a fondo perduto e senza garanzia)
-Contributi in conto interessi e agevolati
- Interventi in conto garanzia (confidi)
Dott. Maurizio Calello
16
Quanti soldi occorrono e dove
trovarli
Altre forme di finanziamento:
Venture Capitalist (es. AIFI, IBAN)
Le banche, spesso, finanziano soprattutto le imprese che forniscono maggiori garanzie
patrimoniali a discapito di quelle che hanno idee valide e potenzialmente potrebbero
presentare maggiori possibilità di sviluppo futuro.
I venture capitalist, invece, invertono questa tendenza fornendo capitali a prestito soprattutto
alle giovani imprese dotate di grosse potenzialità di sviluppo futuro effettuando, così, dei
prestiti che potrebbero apparire, di primo acchito, maggiormente rischiosi.
I mezzi finanziari sono apportati, in genere, dal venture capitalist sotto forma di partecipazione
al capitale di rischio e talvolta anche con la sottoscrizione di obbligazioni a medio e lungo
termine.
L’obiettivo del venture capitalist è quello di far crescere l’impresa in modo da avere un
consistente aumento del suo patrimonio netto: a questo punto il venture capitalist venderà la
sua partecipazione guadagnando la differenza tra il prezzo ricavato dalla vendita e la somma
corrisposta all’azienda per la partecipazione azionaria. Questo guadagno è detto capital gain.
Dott. Maurizio Calello
17
Controllare la crescita
Come controllare la crescita?
- criticità della crescita
- capacità di rendere liquido il proprio credito
- scegliere il cliente
- controllo della spesa
- adeguatezza struttura organizzativa
Dott. Maurizio Calello
18
Conoscere il Fisco
Teniamo presente che viviamo in un paese dove lo
Stato tende ad occupare molto spazio della nostra
vita privata e lavorativa.
Prima di iniziare una nuova impresa bisogna avere
un po’ di dimestichezza con il sistema fiscale:




Come si calcolano le imposte dirette, che colpiscono
direttamente il reddito prodotto (conoscere spese
deducibili)
Conoscere gli adempimenti fiscali e i regimi fiscali
Quali controlli può effettuare il fisco
Cosa sono e cosa servono gli studi di settore
Dott. Maurizio Calello
19
Quante imposte si pagano e
come si pagano?
Quando si inizia un’attività è di fondamentale
importanza determinare i costi e ricavi che
l’impresa o il professionista andrà ad affrontare.
Tra i COSTI di cui tenere conto vi sono anche le
IMPOSTE , ovvero parte del reddito che ogni
cittadino deve versare allo Stato.
Dott. Maurizio Calello
20
Quante imposte si pagano e
come si pagano?
IMPOSTE DIRETTE
(IRPEF, IRES, IRAP)
imposte che colpiscono il reddito ovvero la
differenza positiva fra ricavi e costi
Esse sono da applicare su una base imponibile che non sempre corrisponde con la mera differenza tra
tutti i costi e ricavi dell’attività. Il Fisco infatti prevede delle regole che non riconoscono totalmente o
parzialmente alcuni costi. Ogni tipo di imposta ha una base imponibile differente.
In altre parole se dal bilancio risulta un risultato finale positivo è necessario al fine di procedere con la
determinazione delle imposte, rettificare tale risultato applicando le regole fiscali (conoscere le spese
deducibili).
- Si considerano solo costi inerenti con il tipo di attività (es. non si considerano i costi per l’abbigliamento
per l’imprenditore).
- Le spese per immobilizzazioni (es. macchinari, auto) vengono dedotte in base a quote di
ammortamento in base ad aliquote fiscali fissate dal ministero
Per utilizzare una regola empirica, detta del pollice: le imposte sono pari a circa il 50%-60% dell’utile,
inteso come mera differenza tra costi e ricavi (in caso di perdita è possibile che si debbano pagare
imposte)
Dott. Maurizio Calello
21
Quante imposte si pagano e
come si pagano?
RICAVI – COSTI
=
UTILE O PERDITA
Rettifica dell’utile o perdita con regole fiscali
=
REDDITO (BASE IMPONIBILE)
Sul reddito si calcolano le imposte
Dott. Maurizio Calello
22
Quante imposte si pagano e
come si pagano?
IRPEF: IMPOSTA PROGRESSIVA
L'aliquota media aumenta in relazione più che proporzionale rispetto all'aumentare dell'imponibile
(colpisce il reddito con aliquote che aumentano in relazione agli scaglioni di reddito)
da 0 a 15.000 euro 23%

da 15.001 a 28.000 euro 27%

da 28.001 a 55.000 euro 38%

da 55.000,01 a 75.000 euro 41%

oltre 75.000 euro 43%
(applicata da: ditte individuale, lavoratori autonomi, persone fisiche, soci di società di persone)

IRES: IMPOSTA FISSA AL 27,5 % (PROPORZIONALE)
L'ammontare dell'imposta cresce in relazione direttamente propio all'aumentare dell'imponibile. In questo caso
l'aliquota risulta essere costante.
(applicata da: societa’ di capitali)
IRAP: IMPOSTA BASE 3,9% - (facoltà delle regioni di modificarla in piu’ o in meno entro dei limiti)
Tra la base imponibile anche gli interessi passivi e il costo del lavoro
(applicata da: ditte individuali, professionisti e societa’)
Dott. Maurizio Calello
23
Quante imposte si pagano e
come si pagano?



Calcolo di convenienza
Società di persone: reddito tassato in capo ai soci
indipendentemente dalla percezione (principio di
trasparenza)
Come percepisco e tasso i redditi di una srl
(dividendi, lavoro, contributi)
Dott. Maurizio Calello
24
Quante imposte si pagano e
come si pagano?
LA TASSAZIONE DEI REDDITI SOCIETARI
Nel nostro sistema tributario, la tassazione dei
redditi prodotti da soggetti societari (sia dotati di
personalità giuridica che non), è improntata ad
un duplice principio:
- il principio della "trasparenza" per la tassazione
dei redditi delle società di persone,
- il principio che chiameremo della distribuzione”
per quanto riguarda la tassazione dei redditi da
partecipazione in società di capitali.
Dott. Maurizio Calello
25
Quante imposte si pagano e
come si pagano?
Il principio di trasparenza per le società di persone
Il regime di responsabilità illimitata (per tutti i soci di Snc e per gli accomandatari di Sas), le
dimensioni ridotte dell'attività ed il ristretto numero dei soci che caratterizzano le
società di persone, hanno indotto ad adottare il metodo di tassazione dei redditi conseguiti
dalla società (ai fini delle imposte dirette) direttamente in capo ai soci, appunto per
trasparenza, e ciò indipendentemente dalla percezione di tali utili, ossia a prescindere dalla
effettiva distribuzione ai soci di somme a titolo di dividendo.
Stessa sorte tocca, parallelamente, alle perdite, che vengono sottratte dai redditi del socio
(con modalità d'impresa a seconda se prodotti da società in contabilità semplificata oppure
in contabilità ordinaria).
Dott. Maurizio Calello
26
Quante imposte si pagano e
come si pagano?
Il principio della distribuzione per le società di capitali
Le società di capitali (Srl, SpA, Sapa), come è noto, sono dotate dal punto di vista
civilistico di personalità giuridica, istituto che attribuisce loro maggiore
autonomia
rispetto alle persone dei soci di quanto non sia previsto per le società di persone.
Di conseguenza, le società di capitali sono considerate ai fini fiscali dei soggetti
passivi autonomi, ed ai redditi da esse prodotti si applica un'imposta specifica,
l'imposta sul reddito delle società (IRES).
In capo ai soci, la tassazione riguarda solo gli utili e le somme di analoga natura
distribuiti dalla società (ed incassati dai soci).
In pratica, i dividendi, sia derivanti da utili d'esercizio che da distribuzione di
riserve non di capitale, erogati in denaro o in natura, dalle società di capitali
Dott. Maurizio Calello
vengono tassati in capo ai soci nell'esercizio
in cui sono percepiti (principio di
27
Quante imposte si pagano e
come si pagano?
Esempio:
Costituzione di una società srl con 3 soci:
1. amministratore 2.socio lavoratore 3.socio non lavoratore
Qual è la tassazione che andrebbe a gravare sul compenso di ciascun socio?
Per quanto riguarda i compensi da erogare a ciascun socio:
Socio non lavoratore: non avrà diritto a nessun compenso ma solo ad una quota degli
eventuali utili di fine anno in base alla percentuale di partecipazione nella società che avrà.
Socio lavoratore avrà diritto ad un compenso che è stabilito dal contratto nazionale
dell'attività che la società andrà a svolgere e di conseguenza in base allo stipendio che il
socio lavoratore incasserà ci saranno le aliquote Irpef relative, mentre l'amministratore
avrà diritto ad un compenso che i tre soci stabiliranno e riporteranno sul verbale delle
Assemblee tassato nella propria dichiarazione personale.
Dott. Maurizio Calello
28
Quante imposte si pagano e
come si pagano?
Durante lo svolgimento dell’impresa, l’imprenditore,
e’chiamato annualmente ad assolvere alcuni obblighi
dichiarativi. Tali obblighi sono necessari determinare le
imposte per farne venire a conoscenza il fisco.
Tali dati vengono utilizzati dal Fisco sia per eseguire
controlli sulla correttezza delle imposte stesse e sia per
determinare i soggetti da controllare attraverso accertamenti
mirati
Dott. Maurizio Calello
29
Quante imposte si pagano e
come
si
pagano?
DICHIARAZIONI FISCALI:







Comunicazione annuale dati iva
Dichiarazione annuale Iva
Modello 770 (sostituti d’imposta)
Dichiarazione dei redditi
Dichiarazione Irap
Comunicazione operazioni rilevanti ai fini Iva
(spesometro)
Comunicazioni per operazioni con l’estero (intrast e
black list)
Dott. Maurizio Calello
30
Regimi contabili e fiscali
Principali adempimenti di natura
contabile e fiscale previsti:
•REGIME ORDINARIO
(società di capitali obbligatorio, altri al superamento dei limiti di 400 mila per servizi
e 700.000 per beni)
•REGIME SEMPLIFICATO
(tassazione con le normali regole, semplificazioni solo contabili, no bilancio
depositato, no tutte le scritture contabili, solo quelle iva e libro cespiti)
•REGIME FORFETTINO PER LE NUOVE INIZIATIVE
(ricavi fino a 30.987,41 per i servizi e 61.974,83 per la vendita di beni; tax 10%, si iva, no
ritenuta, durata max 3 anni, si studi di settore, si IRAP)
•REGIME DEI NUOVI MINIMI
(tax 5%, no iva, no ritenuta, durata fino a 35 anni o fino a 5 anni, no studi di settore, no IRAP)
Dott. Maurizio Calello
31
Regimi contabili e fiscali
IN TUTTI I REGIMI NON SI PREVEDONO
AGEVOLAZIONI DI CARATTERE
PREVIDENZIALE
VI SONO POI ALTRI DEI REQUISITI PER
L’ACCESSO
(ES. NON DEVE ESSERE PROSECUZIONE DI UN’ALTRA ATTIVITA’ ANCHE COME
CO.CO.PRO)
Dott. Maurizio Calello
32
Gli studi di settore
Alla dichiarazione, (dopo il primo anno) va allegato anche un
modello per gli STUDI DI SETTORE
Cosa sono: strumenti statistici costruiti sulla base di diversi indicatori
economici e dati extracontabili
Cosa servono: servono per stabilire il minimo reddito che devono
presentare le attività produttive, il lavoro professionale e autonomo,
dal quale non scaturiscono imposte da pagare, ma che consente di
determinare <<indirettamente>> se il reddito dichiarato sia
sufficiente per il Fisco oppure no.
Come funzionano: tutti i dati vengono elaborati da un software,
chiamato GERICO che è in grado di stabilire se i ricavi o compensi
dichiarati siano CONGRUI oppure no per il tipo di attività e di
volume di affari.
Dott. Maurizio Calello
33
I controlli del fisco





Il fisco è in grado di effettuare controlli in ogni momento e che
di fronte ad un’ispezione dell’Agenzia delke entrate dovrete
fornire ampia prova delle vostre ragioni
Il fisco oggi ha accesso alle banche dati degli intermediari
finanziari (banche, poste, assicurazioni ecc.).
Tutte le somme accreditate sui conti correnti possono essere
soggette a tassazione se non si spiega come sono stati originati e
la loro provenienza;
Tutte le spese eccedenti la propria capacità di reddito (superiore
al 20% del reddito dichiarato per un determinato anno) possono
costituire somme riprese a tassazione se non si spiega la
provenienza e l’assoggettamento a tassazione delle somme (ad.
es. in esercizi precedenti o redditi già taati ala fonte)
Controlli anche preventivi (invio lettere al contribuente per
anomalie)
Dott. Maurizio Calello
34
9. Lavoratori dipendenti
•Contratto collettivo di lavoro applicabile
•Costo complessivo del dipendente (tfr,
contributi, ferie, inail)
Dott. Maurizio Calello
35
Scarica

Scelte strategiche e fiscali di una start up per partire bene e non