GESTIONE DEI RIFIUTI Giovedì, 22 ottobre 2015 GESTIONE DEI RIFIUTI Giovedì, 22 ottobre 2015 Gestione Rifiuti 22/10/2015 L'Arena Pagina 1 1 Microchip per i rifiuti Si comincia con l' umido 22/10/2015 Prima Pagina Reggio Pagina 7 2 Comuni ricicloni, Reggio è terza tra i capoluoghi regionali (Parma... 22/10/2015 Il Mattino (ed. Benevento) Pagina 36 PAOLO BONTEMPO Ecoballe bruciate, parte la rimozione 22/10/2015 La Nazione (ed. Firenze) Pagina 31 4 «No all' inceneritore di Testi» Maxi... 22/10/2015 La Nazione (ed. Firenze) Pagina 24 3 SANDRA NISTRI Biciclettata contro l' inceneritore Il... 5 Discariche 21/10/2015 Quotidiano di Puglia Pagina 25 6 Emergenza nichel «Subito in sicurezza la 22/10/2015 Gazzetta di Parma Pagina 17 7 No all' ampliamento di Monte Ardone 22/10/2015 Gazzetta del Sud Pagina 7 Discarica aperta e poi sequestrata Al via... ALFONSO NASO 9 22 ottobre 2015 Pagina 1 L'Arena Gestione Rifiuti VIGASIO. Rivoluzione nel sistema di raccolta Microchip per i rifiuti Si comincia con l' umido Paghi quanto consumi, per consumare sempre meno. È questa la filosofia dell' innovazione del servizio di raccolta dei rifiuti che, con la società di gestione Esacom, l' amministrazione di Vigasio sta illustrando in questi giorni. «Le novità», spiega il sindaco Eddi Tosi, «consistono nella riduzione dei passaggi di raccolta del secco, a cadenza quindicinale, e nell' introduzione di un contenitore con microchip per l' umido». «Sulla base delle esperienze già avviate in buona parte dei Comuni in cui opera Esacom, e di quelle di altre società, è emerso che una selezione più attenta tra plastica e secco consente una riduzione di quest' ultimo. Faremo ulteriori incontri con i cittadini anche nei prossimi mesi, in contemporanea con la distribuzione di opuscoli e con attività con la scuola volte a migliorare la percentuale di raccolta differenziata, che al momento è di poco al di sopra dei minimi di legge». Sicuramente innovativo, per Vigasio, è il sistema di raccolta dell' umido. «La frequenza dei passaggi per quanto riguarda questo tipo di rifiuto rimane invariata», riprende il sindaco Eddi Tosi, «tuttavia i cittadini verranno dotati di un nuovo contenitore che sarà dotato di microchip, con lo scopo di analizzare e determinare statisticamente la frequenza degli svuotamenti e il peso del rifiuto conferito. Questa innovazione ha valore sperimentale, visto che solo tra qualche anno saremo pronti per passare all' applicazione della tariffa puntuale. Un obbligo che peraltro è imposto dalla Comunità europea e che ha come obiettivo quello di far pagare il cittadino per il rifiuto effettivamente prodotto».oLU.FI. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 22 ottobre 2015 Pagina 7 Prima Pagina Reggio Gestione Rifiuti Comuni ricicloni, Reggio è terza tra i capoluoghi regionali (Parma prima) Pubblicata nei giorni scorsi la classifica dei "Comuni ricicloni" con in testa il comune di Ponte nelle Alpi. Tra i comuni della Regione Emilia Romagna è interessante la classifica dei comuni capoluogo, che vede Reggio Emilia al terzo posto dietro Parma e Rimini. I dati sono naturalmente relativi al 2014 e premiano in particolar modo il risultato di raccolta differenziata nei diversi paesi. A Reggio la percentuale raggiunta è pari al 57,4% contro il 65,3% di Parma. Tra i Comuni più piccoli si distinguono i risultati di Corre ggio, Gattatico, Rubiera e Brescello. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 22 ottobre 2015 Pagina 36 Il Mattino (ed. Benevento) Gestione Rifiuti Fragneto Monforte Ok dalla Regione al progetto. A Casalduni stato di agitazione allo Stir Ecoballe bruciate, parte la rimozione Paolo Bontempo Fragneto MONFORTE. Finalmente è arrivato l' ok definitivo dalla conferenza dei servizi tenutasi a Napoli per la rimozione delle ecoballe combuste dal sito di Toppa Infuocata. Si chiude un procedimento amministrativo particolarmente lungo poiché sembrava che non si arrivasse mai alla conclusione. Si riscontravano intoppi, carenze di documenti o richieste di integrazioni delle certificazioni inerenti il sito di deposito delle ecoballe. «Una buona notizia spiega il sindaco di Fragneto Monforte, Raffaele Caputo poiché saranno finalmente rimossi i rifiuti bruciati che sono quelli più a rischio per l' ambiente». C' è stato, infatti, il via libero definitivo al progetto predisposto dalla Sogesid spa, società incaricata di realizzare gli interventi nell' ambito dell' accordo di programma delle compensazioni ambientali della Regione. Il parere favorevole è giunto da tutti gli enti partecipanti, ossia dalla Regione, dall' Autorità di Bacino, dal Comune di Fragneto, dall' Arpac, dall' Asl e, sebbene assenti, anche dalla Provincia e dalla Samte. La Sogesid si è anche impegnata a porre in essere, da subito, le procedure di affidamento degli interventi di trasferimento in modo da iniziare le operazioni di rimozione dei rifiuti nel giro di tre o al massimo quattro mesi?. Il piano approvato riguarda solo la rimozione delle ecoballe combuste presso la piazzola «A», con una spesa di 1,6 milioni di euro. Anche l' Arpac aveva richiesto documenti integrativi al progetto predisposto dalla Sogesid. «Ormai aspettiamo da tanto tempo continua Caputo e ora vogliamo interventi concreti di rimozione. A quanto pare anche le normali ecoballe saranno rimosse secondo il piano annunciato dal presidente della Regione con i fondi che dovrebbero arrivare dalla legge di stabilità. Un piano di rimozione che prevede la realizzazione in tre anni». I lavoratori dello Stir di Casalduni, invece, sono in stato di agitazione e hanno deciso di convocare un' assemblea permanente per la mancata erogazione di tre mensilità arretrate e per la riduzione dello stipendio di circa 400 euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA. PAOLO BONTEMPO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 22 ottobre 2015 Pagina 31 La Nazione (ed. Firenze) Gestione Rifiuti GREVE STASERA IL RADUNO DEI COMITATI «RIFIUTI ZERO» «No all' inceneritore di Testi» Maxi mobilitazione degli ambientalisti NO SECCO all' inceneritore di Testi. Il rifiuto arriva dai movimenti ambientalisti del Chianti e non solo che stasera alla casa del popolo di Greve daranno vita al Comitato Greve Rifiuti Zero. «Sarà una pubblica assemblea nella quale si ratificherà l' uscita di Greve dai Comuni a Rifiuti Zero, e si darà il battesimo al Comitato Greve Rifiuti Zero e promuoverà la nascita di altri Comitati Rifiuti Zero, nei paesi vicini», commenta Gian Luca Garetti di Medicina Democratica. Anche per il M5S il Comune di Greve non ha una idea chiara sugli inceneritori. «Si derubricherà Greve in Chianti dai Comuni a Rifiuti zero, a causa di questa posizione inceneritorista nimby del sindaco Paolo Sottani», commenta Sonia Butini dei Cinque stelle grevigiani. Secondo le opposizioni, il sindaco di Greve si dichiara a favore dello Sblocca Italia che prevede la realizzazione di 12 inceneritori in tutta Italia, 2 in Toscana. «Sottani continua Butini afferma che l' inceneritore di Case Passerini, meglio conosciuto come l' inceneritore di Firenze, è necessario, in perfetto allineamento al Renzi pensiero. A Testi invece l' inceneritore non va bene». Da qui la nascita dei comitati zero rifiuti per rendere inutile la realizzazione di inceneritori. anset. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 22 ottobre 2015 Pagina 24 La Nazione (ed. Firenze) Gestione Rifiuti Biciclettata contro l' inceneritore Il fronte del no ci crede ancora I comitati confluiranno da tre punti diversi verso Case Passerini «UN GIRO in bici in difesa del territorio e della salute». Così gli organizzatori dell' iniziativa definiscono la 'biciclettata' che, sabato prossimo, prenderà il via da tre Comuni diversi per raggiungere l' area dei terreni dove è prevista la realizzazione dell' impianto di incenerimento rifiuti di Case Passerini, La 'critical mass' promossa dall' Assemblea per la Piana contro le nocività e dalla Mamme no inceneritore prenderà il via, in contemporanea alle 14,30, da tre punti di partenza: da piazza Primo Maggio per Brozzi e Peretola, da piazza Dante a Campi e da piazza Vittorio Veneto a Sesto Fiorentino. «In realtà spiega Valeria Nardi del Coordinamento dei comitati contro l' inceneritore oltre a toccare l' area di Case Passerini, che è però privata, una tappa fondamentale della manifestazione del 24 sarà l' oasi della Querciola dove è prevista la sosta per la merenda al sacco. Il luogo scelto non è casuale: a parte il desiderio di fare visitare un' area naturale importante che, abbiamo visto, molti non hanno mai visto fino ad oggi o addirittura non conoscono, proprio l' esistenza di questi siti naturalistici di interesse comunitario, che non tollererebbero e permetterebbero la presenza di infrastrutture come aeroporto e inceneritore, è uno dei punti su cui si basa il ricorso al Tar che abbiamo presentato contro l' inceneritore. Penso all' oasi di Focognano in particolare ma anche al Podere Querciola appunto». L' INIZIATIVA di sabato e anche le altre già in ponte a breve servirebbero dunque a sensibilizzare pure sull' attuale habitat della Piana anche se la conferenza dei Servizi del 6 agosto scorso potrebbe avere concluso l' iter per la realizzazione dell' impianto di Case Passerini: «Noi in realtà continua Valeria Nardi crediamo che ci siano ancora margini e che la questione non sia chiusa anche perché, rispetto al passato, notiamo un fronte decisamente meno compatto fra i Comuni ed i sindaci e ci sembra che, in alcune amministrazioni, possa esserci un ripensamento, quindi andiamo avanti». Intanto però, dopo il parere favorevole del 6 agosto, è attesa solo la comunicazione di Autorizzazione unica da parte della Città metropolitana con tutte le prescrizioni e indicazioni propedeutiche per l' inizio dei lavori: una volta realizzate queste operazioni il cantiere in teoria potrebbe aprire. Sandra Nistri. SANDRA NISTRI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 21 ottobre 2015 Pagina 25 Quotidiano di Puglia Discariche Emergenza nichel «Subito in sicurezza la discarica Castellino» anche per tante altre proposte però, non abbiamo ottenuto alcuna risposta e nessuna indagine è stata effettuata». Ora, dice Mellone, la messa in sicurezza di Castellino è un' esigenza prioritaria per la città di Nardò. «Così come l' esigenza di capire da dove effettivamente provenga questa crescente presenza di nichel». In quell' area, a Vignali Castellino, ricorda Mel lone, a pochi passi dal centro abitato, «a causa del provvedimento scellerato sottoscritto da Risi e Nisi, insiste inoltre anche la discarica d' amianto». La necessità è, e qui le parole di Mellone incontrano quelle di Risi, quella «di battere i pugni sui tavoli baresi per tutelare la salute dei neretini. Servono 5 milioni di euro per queste operazioni e la Regione Puglia, fino ad oggi, ha latitato. Mi auguro che il presidente Michele Emiliano voglia invertire la rotta e investire subito sulla bonifica», conclude Mellone. Dello stesso parere anche Lorenzo Siciliano, giovane del Pd: «il presidente Emiliano, senza infingimenti o proclami, affronti di petto la questione. La Regione Puglia è l' ente che deve farsi carico dei costi di messa in sicurezza e post gestione del sito», mentre è diverso il parere di Michele Rizzi, ex candidato alla presidenza della Regione per Alternativa comunista: «Se l' inquinamento della falda è legato alla ex discarica, i costi della bonifica devono essere sostenuti dalla società che ne aveva la gestione, ossia la Mediterranea Castelnuovo II srl mentre il sindaco Risi dovrebbe dimettersi avendo dormito per gli anni del suo mandato. Alternativa comunista, in caso di mancanza di bonifica, chiamerà ad una manifestazione pubblica perché gli interessi economici e politici non passino sempre e comunque sulla testa dei cittadini di Nardò e paesi limitrofi». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 22 ottobre 2015 Pagina 17 Gazzetta di Parma Discariche COLLECCHIO BOCCIATA IN CONSIGLIO LA PROPOSTA DI SUPERARE IL LIMITE MASSIMO DEI RIFIUTI NELLA DISCARICA No all' ampliamento di Monte Ardone II No all' ampliamento della capacità di accoglimento dei rifiuti nella discarica di Monte Ardone che risulta ormai quasi esaurita: la discarica h a r a g g i u n t o , i n f a t t i , 2 8 0 m i l a tonnellate di conferimento sulle 300 mila previste. In consiglio comunale a Collecchio unanime la presa di posizione sia della maggioranza sia dei due gruppi di minoranza «Liberi e uniti per Collecchio» e «Per Collecchio solidale». La società di gestione dell' im pianto, la Palladio Team, ha presentato, nei mesi scorsi una richiesta volta a superare l' Autorizzazione Integrata Ambientale che prevede il vincolo delle quantità di rifiuti conferibili all' impianto e pone il limite di 300 mila tonnellate. L' obiettivo del gestore è quello di mantenere solo il vincolo relativo al volume massimo autorizzato, pari a 300 mila metri cubi, ma non della quantità di rifiuti. L a discarica di Monte Ardone si trova nel Comune di Fornovo ma vi sono risvolti legati anche a Collecchio in particolare per quanto riguardail traffico pesante che portai rifiuti nella discarica stessa, ma anche per motivi legati alla sua sicurezzaambientale e di immagine per un territorio che fonda la propria economia sull' agroalimentare. Roberta Delsanto, del gruppo di minoranza «Per Collecchio solidale», ha posto l' accento sul tema dello smaltimento dei rifiuti che per le grandi multiutility rappresenta spesso un business a detrimento del territorio e dei cittadini. «Ritengo ha detto nel suo intervento che la richiesta di ampliamento non sia giustificabile». Lapidario Luigi Tanzi, capogruppo di «Liberi e uniti per Collecchio». «Ci siamo sempre opposti all' apertura di questo impianto ha detto che rappresenta prima di tutto una minaccia da un punto di vista ambientale per il territorio anche a fronte delle problematiche che si sono verificate in passato e che hanno interessato la tenuta della guaina che dovrebbe garantire l' impermeabilizzazione dell' impianto. In più non sappiamo con certezza da dove vengano e quali siano i rifiuti conferiti». L' ordine del giorno, presentato dal consigliere di maggioranza Franco Ceccarini, ha raccolto, quindi, il parere favorevole di tutte le forze presenti in consiglio. «Penso ha precisato Ceccarini che si tratti di un argomento particolarmente rilevante per i nostri territori. Si tratta di un invito fatto all' Amministrazione provinciale in cui prendiamo atto dell' esaurimento della capacità della discarica di smaltire ulteriori tonnellate di rifiuti e di conseguenza del diniego di un' ulteriore autorizzazione della capacità di smaltimento». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7 22 ottobre 2015 Pagina 17 < Segue Gazzetta di Parma Discariche Franco Ceccarini ha concluso sottolineando i risvolti legati alle produzioni tipiche del territorio. «Si tratta di un ordine del giorno che prende atto anche delle posizioni negative per quanto riguarda l' ampliamento espresse dal Consorzio del prosciutto di Parma e di Lega. Ambiente, e che oltre a chiedere alla Provincia di negare l' autorizzazione all' ampliamento ,chiede al gestore di mettere in atto tutti gli interventi necessari per mettere in sicurezza l' impianto e di tutela dell' ambien te». G.C.Z. . Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 22 ottobre 2015 Pagina 7 Gazzetta del Sud Discariche Dopo la perizia sul sito di località "La Zingara" a Melicuccà Discarica aperta e poi sequestrata Al via le indagini sull' inquinamento Si punta a concludere gli interventi del piano di caratterizzazione Alfonso Naso REGGIO CALABRIA Una discarica realizzata per implementare tutto il sistema regionale dei rifiuti, adesso sotto chiave. Stiamo parlando dell' impianto in località "La Zingara" nel Comune di Melicuccà. L' ipotesi alla base del sequestro emesso dalla procura di Catanzaro è quella di un inquinamento della falda acquifera sottostante. La Regione punta al dissequestro del sito e per farlo è necessario un piano di caratterizzazione. E il piano adesso è partito. Il consulente tecnico della Procura «con riguardo alle criticità emerse nell' ambito degli studi e delle indagini riportate nella perizia depositata agli atti della Procura, ha riferito tra l' altro la necessità di chiarire la presenza o meno della falda nell' area di sedime della discarica realizzata nonché la eventuale contaminazione delle acque sotterranee». Per questo dopo una serie di tavoli tecnici, per valutare le condizioni di contaminazione della falda è stato concordato con Arpacal di procedere al campionamento delle acque superficiali e profonde nell' intorno della discarica. Adesso partiranno vere e proprie analisi specifiche nel sito sequestrato dal gruppo Noe dei Carabinieri di Reggio Calabria nel gen naio del 2013. Dovranno essere effettuati rilievi topografici, sondaggi ambientali, (per screening sui gas interstiziali, per analisi chimiche di laboratorio, per prove idrauliche in foro e perciò si dovrà evitare l' uso dell' acqua o utilizzare acqua potabile di qualità nota). Previsti anche ben 116 prelievi campioni di terreno e 12 di acqua per analisi chimiche oltre a 18 campioni delle matrici suolo e sottosuolo: prelievi in trincee o pozzetti di ispezione. A Melicuccà, si ricorda, è ancora aperto un altro procedimento giudiziario sulla vecchia discarica comunale poi dimessa e per quale è stata avviata un' indagine sulla presunta mancata bonifica del sito. Dopo la chisura della vecchia discarica la multinazionale Veolia, ottenuta la disponibilità del Comune di Melicuccà, diede l' avvio ai lavori per realizzare una nuova discarica. Là dove più rigogliosa era la vegetazione e dove più insistevano terreni coltivati a frutteto e uliveto. Una discarica che doveva essere bonificata ma, a quanto sembra, nessuno vi avrebbe mai provveduto. 4. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9 22 ottobre 2015 Pagina 7 < Segue Gazzetta del Sud Discariche ALFONSO NASO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10