Ancora sulla shell Shell e comandi • La shell e' un programma che interpreta i comandi dell'utente. • I comandi possono essere dati da terminale, oppure contenuti in file testo (detto script), che viene letto ed eseguito dalla shell. • Una shell puo' essere: – di login, – interattiva Shell di login • La shell di login viene attivata automaticamente al login nel sistema. • Interpreta prima di tutto uno script uguale per tutti gli utenti e scritto dal sistemista: /etc/profile. • Successivamente esegue uno script definito dall'utente, nella propria home directory. Per la bash, esegue solo il primo script fra: ~/.bash_profile, ~/.bash_login, ~/.profile • Inoltre, anche alla sua attivazione la shell esegue automaticamente lo script ~/.bashrc. • All'uscita della sessione viene eseguito lo script ~/.bash_logout Nota: ~ indica la home directory Shell Script • Uno script e' dunque una lista di comandi Unix o di shell. I comandi sono separati da operatori (es ; = sequenza) o da un fine linea. • Se non specificato altrimenti si suppone che sia la shell sh (che in Linux e' identificata con bash) ad interpretarli. • Se si vuole utilizzare un altra shell, si indica sulla prima linea: #! /bin/tcsh …. • Il carattere "#" in prima colonna, senza "!" dopo indica una riga di commento. Esecuzione script Ci sono almeno due modi per eseguire uno script: 1. Dandone semplicemente il nome, con eventuali argomenti In questo caso viene attivata una nuova shell (sh, tcsh, ksh o altro, come indicato nella prima linea dello script) che esegue i comandi dello script e poi termina. Lo script deve essere marcato "eseguibile" attraverso il comando chmod. 1. attraverso il comando source (abbreviato anche con il carattere ".") seguito dal nome dello script. In questo caso i comandi sono eseguiti all'interno della shell corrente. Comandi Ci sono vari tipi di comandi: • Comandi interni o di shell. Sono comandi eseguiti internamente alla shell, come cd, pwd. • Comandi esterni. Sono programmi, ad esempio comandi Unix, esterni. • Alias. E' possibile rinominare i comandi, cambiando anche il modo di passare parametri. • Funzioni. Negli script sono definibili delle funzioni (vedi manuale). Variabili • E' possibile assegnare delle variabili di tipo stringa di caratteri, poi riferibili nella stessa shell. • Una variabile e' assegnata con lo statement name=value • L'assegnazione e' valida solo nella shell in cui e' eseguita, ma puo' essere esportata nelle shell di livello inferiore (cioe’ creata con um’operazione dalla shell corrente) con il comando di shell • $name denota il valore corrente della variabile name. Alcune variabili predefinite Predefinite ed assegante PPID parent del processo PWD current working directory UID user ID EUID effective user ID Predefinite, non assegnate PATH pathname fra cui cercare i comandi (* ). HOME home directory del current user (*) Quando si da' un comando la shell ricerca il file eseguibile nelle directory indicate nella variabile PATH. Pipeline • Una pipeline e' un comando o una sequenza di comandi separati da "|". • In questo caso l'output di un comando e' preso come input dal successivo. • Considerate ad esempio I due comandi: – ls –al : mostra su standard output il contenuto della directory (ogni linea = corrisponde ad un file) – grep word: legge linee da standard input e mostra su standard output le linee dove compare la stringa word • Allora la pipeline ls –al | grep –n bash seleziona dall’output di ls gli attributi dei file con nome che contiene la stringa bash Lista Una lista e' una sequenza di pipeline separati da un operatore fra ; i comandi sono eseguiti in sequenza & i comandi che precedono questo carattere vengono messi in esecuzione in background && operatore booleano and: se il primo comando ha successo, si va avanti nell'esecuzione, altrimenti si termina la lista || operatore booleano or: se il comando a sinistra a successo a sinistra e' vero, non si prosegue, altrimenti si va avanti con esecuzione Esempio di sequenza “;” • La lista ls –al ; cd .. ; ls –al esegue in sequenza i tre comandi (lista dir corrente, spostamento dir genitore, lista dir genitore) • La lista ls –al ; grep bash esegue prima ls –al e poi grep bash (cioe’ attende l’input da tastiera) (Notate la differenza con ls –al | grep bash) Esempio di esecuzione in background & • L’operatore & serve per eseguire comandi in background ovvero la shell corrente non aspetta la terminazione della subshell che esegue il comando (vengono eseguite in parallelo) • E’ utile per eseguire operazioni “costose” senza dover aspettare i risultati per proseguire • Ad esempio, il comando find / –name giorgio cerca il file di nome giorgio in tutto il file system (cioe’ a partire da /) • La lista find / –name giorgio > res & ls –al lancia in background la ricerca salvando il risultato nel file res; la shell prosegue subito l’esecuzione lanciando il comando ls -al Liste ed exit status • Ogni comando restituisce un exit status (valore di ritorno) • Un comando che ha avuto successo restituisce 0, mentre, in caso di insuccesso, viene restituito un valore diverso da zero, che solitamente può essere interpretato come un codice d'errore. • Comandi, programmi e utility UNIX correttamente eseguiti restituiscono come codice di uscita 0, con significato di successo • In maniera analoga, sia le funzioni all'interno di uno script che lo script stesso, restituiscono un exit status che nient'altro è se non l'exit status dell'ultimo comando eseguito dalla funzione o dallo script. • In uno script, il comando exit nnn può essere utilizzato per inviare l'exit status nnn alla shell (nnn deve essere un numero decimale compreso nell'intervallo 0 - 255). Esempio di lista con && • Considerate la lista comando-1 && comando-2 && … && comando-n • Ogni comando che a turno deve essere eseguito si accerta che quello precedente abbia restituito come valore di ritorno true (=valore zero). • Alla prima restituzione di false (=valore non-zero), la serie dei comandi termina (il primo comando che ha restituito false è l'ultimo che è stato eseguito). • Esempio: grep giorgio .bashrc && echo “Trovato” • Stampa su video “Trovato” solo se .bashrc contiene occorrenze della stringa “giorgio” Esempio lista con || • Considerate la lista comando-1 || comando-2 || … || comando-n • Ogni comando che a turno deve essere eseguito si accerta che quello precedente abbia restituito false. Alla prima restituzione di true, la serie dei comandi termina (il primo comando che ha restituito true è l'ultimo che è stato eseguito). • Esempio: grep giorgio .bashrc && echo “Non trovato” • Stampa su video “Trovato” solo se .bashrc contiene occorrenze della stringa “giorgio” Comando TEST • Il comando test e' usato per definire condizioni su proprieta' dei file, o uguaglianza di stringhe (non valori numerici). • Il comando test expr puo' anche essere scritto come: [ expr ] • test -d file oppure [ -d file ] test -f file oppure [ -f file ] test -e file oppure [ -e file ] test -L file oppure [ -L file ] test -r file oppure [ -r file ] test -x file oppure [ -x file ] • test stringa1 = stringa2 oppure [ stringa1 = stringa 2 ] vero se uguali. test stringa1 != stringa2 oppure [ stringa1 != stringa2 ] vero se diverse vero se file esiste ed e' una directory. vero se il file esiste ed e' un file di dati. vero se il file esiste. vero se il file esiste ed e‘ un link simb. vero se il file esiste ed e' leggibile. vero se il file esiste ed e' eseguibile. Esempi Test • Il comando test confronto (oppure [ confronto ]) restituisce un exit status corrispondente al risultato del confronto (0 per vero, 1 per falso). • Esempi: – – – – – – – [ -w giorgio ] && echo “il file giorgio ha il diritto di scrittura” [ -Z pippo ] && echo “sono il proprietario del file pippo” [ -z “” ] && echo “la stringa ha lunghezza zero” [ -n “ “] && echo “la stringa ha lunghezza > zero” [ “aaa” = “bbb” ] && echo “stringhe uguali” [ 2 –eq 2 ] && echo “numeri uguali” [ 2 –lt 3 ] && echo “minore di” • Attenzione agli spazi: [-w giorgio] restituisce un errore [[ … ]] vs [… ] • La bash fornisce anche un comando di verifica estesa [[ … ]] che ha caratteristiche piu simili ai test nei linguaggi di programmazione • Ad es. dentro [[ … ]] non viene eseguita l’espansione dei nomi di file con caratteri jolly tipo *) • Esempio – [ -e *.sh ] ha successo se esiste un file con estensione .sh – [[ -e *.sh ]] fallisce Operatore (( … )) • L’operatore (( … )) viene utilizzato per valutare espressioni aritmetiche (numeri interi) • Ad esempio – (( 3 + 2 > 1 )) && echo “ok” – (( 10 + 1 )) && echo “valore > zero” Parametri script • I comandi usualmente hanno dei parametri passati come argomenti al momento dell’invocazione • Ad esempio: grep giorgio .bashrc ha come argomenti giorgio e .bashrc • La shell usa delle variabili speciali per accedere agli argomenti Parametri posizionali • Sono i parametri della chiamata ad uno script. • Si identificano con il carattere $ seguito dall'indice della posizione. Se si usano numeri di 2 cifre, si racchiudono fra parentesi graffe. $0 nome dello script. $1 primo argomento passato dalla command-line $2 secondo argomento …. • Esempio nome_script alfa $0 $1 10 $2 Parametri speciali $@ collezione di tutti i parametri (a partire da $1). $* stringa ottenuta concatenando tutti i parametri in un'unica stringa (normalmente separati da uno spazio). Quindi "$*" indica "$1 $2 $3 .. $n". $# numero di parametri presenti. $$ process id della shell. $- flag opzionali. Espansione nella Shell La shell esegue diversi tipi di espansione Espansione dei nomi di file con caratteri jolly (*,?,[..]) • Una stringa con caratteri jolly viene espansa nella lista di nomi di file che fanno matching con il pattern di partenza • Ad esempio in ls –al *.sh *.sh viene espansa con la lista di nomidi file con estension .sh • Tipo speciale di espressioni regolari che dipendono dal contesto in cui si valutano Espansione Espansione variabili • Abbiamo visto che la shell sostitusce l’espressione $nomec con il valore corrente della variabile nome Sostituzione dei comandi. • L’operatore $( command-list ) oppure ` command-list` esegue command-list e rimpiazza il tutto con il suo output. Espansione • Espressioni aritmetiche (( espressione )) • si rimpiazza l’espressione con il risultato della valutazione di espressione (operatori: numeri interi, +, *,…) Comando FOR for name [ in word; ] do list; done dove name e word sono stringhe di caratteri. word e‘ scritto usando una grammatica regolare (di cui si e' gia' parlato a proposito di identificatori di file) e genera un insieme di elementi (stringhe di caratteri). name (una variabile) assume uno alla volta ognuno dei valori di word, e ogni volta e' eseguito list. Esempi For for file in *.old do newf=`basename $file.old` cp $file $newf.new done basename estrae il nome di base (senza path) Comando CASE case word in [pattern [ | pattern ] [....] list ;; ] ... esac dove word e' espanso, ottenendo una stringa. Se fa il match con uno degli elementi indicati come pattern, viene eseguita la lista collegata, poi termina il comando. Se no, esce con status=0. Esempi CASE case $1 in aa|ab) echo A ;; b?) echo B ;; c*) echo C ;; *) echo D ;; asec | alternativa nei casi *=qualsiaisi stringa, ?=un carattere qualsiasi Comandi while e until • while list do list done • Il comando while esegue "do list " finche' l'ultimo comando di "list " ritorna status=0 • until list do list done • Come while ma con il test negato. Esempio WHILE while [ $# -gt 0 ] do echo $1 shift done shift sposta i parametri verso sinistra Comando IF • if list then list [ elif list the list ] ... [ else list ] fi • Si esegue "if list ", se lo status di ritorno e' =0 allora viene eseguito "then list ". • Altrimenti si esegue "else list ", oppure gli altri "if " annidati. Esempi IF #! /bin/bash # prova-if if [ $# -ge 2 ] then echo $2 elif [ $# -eq 1 ]; then echo $1 else echo No input fi Allora: ./prova-if ./prova-if a ./prova-of a b c scrive No input scrive a scrive b Esempi Scripting #! /bin/sh echo -n "stringa ? " read VAR case $VAR in "A" | "B" | “C" ) echo maiuscolo;; “a" | “b" | “c" ) echo minuscolo ;; *) echo altro ;; esac Esempi Script ESEMPIO #! /bin/bash # script di login if [ "$LOGNAME" = "root" ]; then echo " Welcome dear $LOGNAME" if [ -f $HOME/hello]; then echo $HOME/hello fi fi Nota: # [ -f …] = test –f Quoting • ‘…’ : Tutto quanto e' racchiuso fra gli apici e' preso come carattere semplice (escluso il carattere apice stesso). Non e' quindi fatta nessuna espansione. • “…”: Come con il carattere precedente, ma con delle eccezioni. Viene fatta l'espansione dei parametri (interpretazione del carattere $), viene fatta la command substitution, si considera il carattere di escape "\". Esempi #! /bin/bash echo "numero argomenti = $#" for i in $* do echo "argomento $i" done #! /bin/bash # script s1 VAR=`ls` # espansione comando ls: lista corta di tutti echo VAR=$VAR for i in $VAR; do ls -ld $i; done Comandi built-in alias Crea degli alias per I nomi di comandi kill Termina processi echo Output argomenti separati da blank. Ritorna 0. exec [ [ - ] command [ arguments ] ] Esegue il comando nella shell corrente. exit [ n ] Exit dallashell con status = n. read name1 name2… Legge una linea dallo standard input: la prima word e‘ assegnata al primo name e cosi' via. read name1 name2… Legge una linea dallo standard input: la prima word e‘ assegnata al primo name e cosi' via.