CONSIGLIO DI QUARTIERE
VERBALE N. 13 SEDUTA DEL 21.05.2012
Il giorno lunedì 21maggio 2012 alle ore 19,30 presso la sede del Quartiere Santo Stefano, in via
Santo Stefano n. 119, si è riunito il Consiglio di Quartiere, regolarmente convocato ai sensi dell'art.
23 del Regolamento sul Decentramento.
Sono presenti:
 Il Direttore del Quartiere S. Stefano D.ssa Daniela Gemelli
 il Responsabile Affari Istituzionali e C.d.G. D.ssa Maria Pia Pagliarusco in qualità di
Segretario Amministrativo
 il Responsabile dei Servizi Sociali Dott.ssa Silvia Cestarollo.
La seduta si apre alle 19,30.
Sono presenti i Consiglieri:
1. Alcione Simone (presente)
2. Berti Nara (presente)
3. Cavalieri Paolo (presente)
4. De Benedetti Francesca (presente)
5. De Dominicis Mario (presente)
6. Donati Luca (presente)
7. Dore Luca (presente)
8. Faggioli Gianluca (assente)
9. Giorgetti Ilaria (presente)
10. Laganà Michele (presente)
11. Mioni Giuseppe (presente)
12. Morigi Leone (presente)
13. Moscariello Marcello (presente)
14. Nanni Matteo (presente)
15. Pontini Alberto (presente)
16. Sateriale Giulia (assente)
17. Venturi Vittorio (assente)
18. Zucchello Cristina (presente)
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Conservatorio del Baraccano
40125 Bologna - Via Santo Stefano, 119 - tel. + 39 051 301211 - fax +39 051 391334
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GIORGETTI: propone un minuto di silenzio per le vittime del terremoto del 20 maggio 2012.
Nomina scrutatori i Consiglieri Alcione e Cavalieri. Dà la parola alla Dott.ssa Cestarollo per
esporre l’O.d.G. n. 31 “ ORDINE DEL GIORNO IN MERITO AL PIANO DELLA SALUTE
E DEL BENESSERE SOCIALE 2009-2012 . PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE
2012 ”.
CESTAROLLO: Presenta l’opuscolo del Comune di Bologna relativo al “Piano per la Salute e il
Benessere Sociale Piano Attuativo 2012 - Piano di Zona”: è strumento di programmazione
integrata in ambito distrettuale, ovvero mette insieme tutti i vari attori istituzionali che operano non
solo nel campo sociale, ma anche nel campo educativo, al fine di trovare strumenti comuni e porsi
degli obiettivi da perseguire all’interno del piano di zona.
Il parere che deve dare il Quartiere è inerente alle azioni che intende perseguire nel corso del 2012.
Il Quartiere S. Stefano è il 3° per popolazione nel Comune di Bologna, ma non è il 3° come
problematiche sociali. Il nostro Q.re ha una situazione abbastanza favorevole per quanto riguarda i
servizi sociali determinata dal benessere economico, una buona base perchè non diventi un disagio
sociale.
C’è una forte utenza adulta che si è rivolta presso i nostri sportelli sociali con soprattutto 3 tipi di
problematiche: perdita del lavoro, della casa e le separazioni conflittuali.
Nel nostro quartiere c'è scarsa collaborazione fra le Associazioni di volontariato ed il quartiere. In
alcune realtà di Bologna la partecipazione delle associazioni di volontariato è strutturata in modo
molto chiaro, reciprocità con dei modelli che vengono attuati con benefici a favore degli utenti.
I tagli economici attuati nel 2012 portano a fare delle riflessioni.
Il 1° punto prevede il tema di favorire una reciproca conoscenza tra le Ass.ni di volontariato e il
servizio sociale territoriale favorendo una forte connessione con il sociale e la scuola. Un’idea del
Presidente è di fare una mappatura di tutte le associazioni presenti nel nostro territorio e di
condividere con loro una conoscenza reciproca per arrivare a costituire un tavolo permanente di
confronto, al fine di aprire uno sportello per le associazioni di volontariato, rivolto agli utenti, che
non hanno ancora la necessità del supporto delle istituzioni, ma che necessitano di servizi erogati
dalle stesse.
Legato all’aspetto del volontariato c’è l’idea di provare a lavorare all’interno del servizio Sociale
territoriale, potenziando l’attività domiciliare.
Il nostro quartiere già dal 2011 ha iniziato il progetto della domiciliarità, destinando la maggior
parte delle risorse economiche ad interventi che cercano di prevenire e sorreggere la famiglia in un
momento di difficoltà domestico.
Il Progetto PIPPI è del Ministero. Bologna aderisce al progetto in collaborazione con l’Università
di Padova. L’obiettivo è la creazione di strumenti volti a favorire il lavoro a domicilio ed a sfavorire
l’allontanamento del minore dalla famiglia. Il progetto termina nel dicembre 2012.
Cinque quartieri lavorano a questo progetto. Questo intervento domiciliare porta anche ad un
vantaggio economico non indifferente. Il servizio è delegato alle ASP.
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Proposta di pacchetti domiciliari a favore degli anziani tenendo conto delle esigenze del momento.
L’idea della compartecipazione della spesa fra il sociale ed il sanitario per il minore.
PRIS= Pronto intervento Sociale; si rivolge alle persone con bisogno urgente indifferibile.
Il PRIS è presente sul territorio 24 ore su 24.
Servizio “BASSA SOGLIA”= persone temporaneamente presenti ma prive di residenza nel comune
di Bologna, che presentano un “bisogno” urgente indifferibile.
BERTI: Vota a favore. Linea di prevenzione, fragilità delle famiglie, ma soprattutto degli anziani.
DORE: chiede se c’è correlazione fra i dati e la composizione sociale dei Quartieri, che tipo di
omogeneità c’è fra i Quartieri nello svolgere questo lavoro di sportello sociale. Qualche Protocollo
che vada oltre questo tavolo, che nasconde diverse interpretazioni.
CESTAROLLO: Bologna è molto diversa da quartiere a quartiere. Le persone vengono prese in
carico dal quartiere di residenza. I servizi per gli anziani hanno degli sbarramenti motivati dal
reddito e dalle proprietà immobiliari.
Il volontariato c’è ed anche la sussidiarietà, si tratta di metterli in moto.
Propongo un tavolo dove siano presenti le istituzioni e le associazioni.
Sentire le idee delle associazioni, come vogliono partecipare al progettocercando di trovare
strumenti di comunicazione comuni.
Si lavora ancora sulla Delib. n. 609 del 1988, che dice quali servizi si devono garantire ed erogare.
Propongo un tema di rivisitazione dei requisiti di accesso dei servizi che devono essere erogati.
Sarebbe utile trovare un parallelo anche nei servizi rivolti per i minori e per le famiglie.
Faccio presente che il quartiere copre le spese economiche degli incontri protetti, nei casi di
separazione conflittuale, anche a persone con redditi elevati, in quanto non esiste un sistema
contributivo anche per questa categoria di servizi. Questo tipo di decisione/valutazione la deve
prendere il politico.
La prassi dell’incontro protetto è: il Tribunale decide che l’incontro con il padre può avvenire solo
se protetto.
Per quanto riguarda il bando del Progetto I CARE, comunica che è stato inviato a tutte le
associazioni di volontariato presenti nel territorio. Il bando è stato pubblicato nel sito del Comune di
Bologna e dell’ Azienda ASL.
ZUCCHELLO: rispondo al Consigliere Dore in merito ai minori. Può avvenire che il Tribunale
decida di togliere il minore dalla famiglia e che venga messo in una casa protetta, il cui costo
giornaliero è di E 150.00, a carico del Comune. In altre città d’Italia funziona che se i genitori
hanno le possibilità economiche pagano le spese nella casa protetta.
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MOSCARIELLO: chiede relativamente alla mappatura delle associazioni se ci sono dei rapporti
con i GSV per poter attivare delle sinergie.
CESTAROLLO: la mappatura esiste ma è molto frammentata. L’idea sarebbe quella di avere una
mappatura unica e il più aggiornata possibile.
BERTI: dichiaro che il suo gruppo voterà a favore. Sottolineo che l’impegno che si prende deve
essere un coinvolgimento attivo con tutte le Associazioni. Il Quartiere si deve fare promotore di
coordinamento con le Associazioni coinvolgendole in tutti gli ambiti, gli anziani, le famiglie, gli
adulti ecc.
Ritengo che sia stata sprecata l’occasione per far partire il progetto, in quanto si sarebbe dovuto
iniziare con le Associazioni, le più significative, per capire se il Quartiere, con quest’azione da
considerarsi meritoria, è riuscito a coordinare questa attività o no, per provare di costruire un
progetto insieme a loro. Ritengo inoltre che inviando nel modo sopraesposto, non sia sufficiente, e
teme che il Quartiere S. Stefano sia l’unico che su questo bando non abbia presentato alcun
progetto. Poiché il bando scade il 30 maggio 2012, chiede formalmente al Presidente che si impegni
a relazionare, nel prossimo Consiglio, quanti Quartieri hanno presentato progetti.
NANNI: Dichiarazione di voto favorevole.
Poniamo in votazione l’O.d.G.
Presenti n. 15
Votanti n. 15
Favorevoli n. 15
Contrari n. //
Astenuti n. //
ESITO DELLA VOTAZIONE: APPROVATO ALL’UNANIMITA’
Il Presidente dà la parola al Vicesindaco Dott. ssa Giannini, che relaziona sull’O.d.G. n. 32
“PRESENTAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE DEL COMUNE DI BOLOGNA
ESERCIZIO 2012”.
Segue il dibattito.
Il Consiglio termina la seduta alle ore 23.50
Il Presidente
F.to Dr.ssa Ilaria Giorgetti
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