ALCUNI ESEMPI DI BENI ECCEZIONALMENTE APERTI AL PUBBLICO IN OCCASIONE DELLA XIV EDIZIONE GIORNATA FAI DI PRIMAVERA Sabato 25 e Domenica 26 Marzo 2006 ELENCO PER REGIONI (in ordine alfabetico) ABRUZZO L’AQUILA Catacombe cristiane di San Vittorino – Bene normalmente chiuso al pubblico Amiternum, antica città Sabina, a pochi chilometri da L’Aquila, che ruotava nell’orbita dei romani, era devota al proprio martire cristiano S.Vittorino, che determinò la presenza di una folta comunità cristiana nella cittadina durante l’occupazione romana e delle persecuzioni. Quello che rimane delle catacombe oggi è un cimitero antichissimo che, prima ancora che cristiano, come si usava nei tempi, era stato pagano. Le catacombe si collocano al disotto della chiesa di San Michele e ad ovest della stessa in una porzione separata dal complesso principale. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 10.00 – 13.00 / 16.00 – 19.00 BASILICATA MATERA Il percorso dell’eremita Cripta del peccato originale – Bene normalmente chiuso al pubblico La cripta del Peccato Originale si trova a circa 10 km. di distanza da Matera, in località Pietrapenta. L’antico luogo di culto, databile tra l’VIII e il IX secolo, è stato per lungo tempo adibito a ovile e fu riscoperto nel 1963. Dopo quarant’anni la cripta è stata oggetto di una complessa e rigorosa opera di restauro. La peculiarità del sito è data dalla presenza di un ricco ciclo pittorico unico nell’ambito della pittura parietale rupestre dell’Italia Meridionale. Sulla parete di fondo si sviluppa il racconto biblico della Genesi. Motivo decorativo comune a tutti gli affreschi è un tappeto di fiori dalle corolle rosse, considerato come la “firma” dell’artista ricordato come “Pittore dei fiori di Matera”. Apertura: Sabato 25 ore 10.00 – 13.00/15.00 – 16.30 e Domenica 26 ore 10.00 – 16.30 CAMPANIA SALERNO Museo Archeologico Provinciale – Complesso di San Benedetto Il Museo Archeologico Provinciale, all’interno del Convento di San Benedetto, diviene, in occasione della Giornata FAI di Primavera, scenario straordinario di una Mostra di un patrimonio “minore”, quello delle mattonelle dei pannelli devozionali che dal XVIII secolo fino agli anni ’40 del secolo scorso, hanno espresso la fede popolare e, allo stesso tempo, l’arte dei ceramisti locali. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 10.00 – 13.00 / 16.00 – 20.00 EMILIA ROMAGNA Le biblioteche storiche CESENA Biblioteca Malatestiana* La Biblioteca Malatestiana è l'unico esempio di biblioteca umanistica perfettamente conservata, dall'edificio, all'arredo, al patrimonio librario. Edificata da Novello Malatesta nel 1452 all'interno del convento di san Francesco, conserva 340 manoscritti di inestimabile valore in latino, greco ed ebraico, molti dei quali preziosamente miniati. Biblioteca Comandini* - Bene normalmente chiuso al pubblico La biblioteca Comandini deve il nome alla famiglia cesenate che la raccolse a partire dal secondo Ottocento e che la donò infine alla Biblioteca Comunale di Cesena nel 1970. Diede inizio alla collezione il giornalista Alfredo Comandini (1853-1922), che le impresse un carattere storico, prevalentemente risorgimentale. Il fondo comprende oltre 15.000 volumi dei secoli XIX-XX, 13.000 opuscoli, 4600 stampe, oltre a medaglie, monete e cimeli del Risorgimento. Biblioteca Nori* - Bene normalmente chiuso al pubblico La raccolta libraria Nori, raccolta dalla famiglia cesenate omonima nell'Ottocento e nel Novecento, e donata alla Biblioteca Comunale di Cesena nel 1986, comprende oltre 5000 volumi di carattere giuridico e letterario, e possiede un particolare valore storico e culturale in quanto ricca di numerose pubblicazioni di interesse locale e di rare edizioni dei secoli XV-XVIII. Aperture: Sabato 25 e Domenica 26 ore 9.00 - 12.00/14.30 – 17.00 Biblioteca e Laboratorio di restauro del libro nell’Abbazia di Santa Maria del Monte – Bene normalmente chiuso al pubblico L’antica biblioteca dell’abbazia è stata ricostruita pazientemente dai monaci dopo la distruzione dell’ultima guerra mondiale. Formata da due ampi saloni, custodisce oltre quarantamila volumi, in gran parte di carattere ecclesiastico e ampie e rare collezioni. In questo antico monastero benedettino ha inoltre sede il Laboratorio di restauro del libro, nato negli anni Sessanta del secolo scorso, che attraverso il suo qualificato operato si è distinto per importanti interventi volti alla salvaguardia del nostro patrimonio librario. Aperture: Sabato 25 e Domenica 26 ore 9.00 - 12.00/15.30 – 18.00 Biblioteca musicale A. Corelli - Bene normalmente chiuso al pubblico La Biblioteca musicale “A. Corelli” con i suoi 6000 documenti (spartiti, partiture, metodi, manoscritti) è situata al piano superiore dell’Istituto di cultura musicale “A. Corelli” di Cesena. Al suo interno sono confluiti diversi fondi risalenti all’Ottocento: ad esempio quello degli insegnanti di musica Giovanni e Giuseppe Castagnoli con oltre 150 composizioni manoscritte autografe, quello del marchese Ferdinando Ghini, quello del flautista Filippo Foggia Aperture: Domenica 26 ore 9.30 - 12.30/15.00 – 17.00 Le biblioteche storiche CESENATICO Biblioteca di casa Moretti - Bene normalmente chiuso al pubblico Casa-museo sorta nella casa natale dello scrittore Marino Moretti (1885-1979), nella quale vengono conservati la biblioteca e l’archivio, unitamente al mobilio e le suppellettili testimonianze di un gusto anche letterario, riferimenti tangibili della poetica crepuscolare, di cui Moretti fu massimo interprete Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 10.00 – 12.00 / 15.00 – 18.00 Le biblioteche storiche SAVIGNANO SUL RUBICONE (FC) Biblioteca della Rubiconia Accademia dei Filopatridi – Bene normalmente chiuso al pubblico Biblioteca antica il cui primo nucleo risale al 1651. Formata da numerosi e importanti fondi stratificatisi nel tempo, comprende Codici (anche miniati), Incunaboli, Cinquecentine, Seicentine, Bodoniane e carteggi di rilevanza mondiale. Apertura: Sabato 25 ore 14.30 – 17.30; Domenica 26 ore 10.00 – 12.00 / 14.30 – 17.30 Le biblioteche storiche LONGIANO (FC) Biblioteca “Lelio Pasolini” - Bene normalmente chiuso al pubblico La Biblioteca “Lelio Pasolini” di Longiano fu istituita nel 1647, con legato del giurista longianese mons. Giambattista Paroletti (1595-1647); i successivi incrementi si ebbero nel XIX secolo con le raccolte librarie dei soppressi conventi locali di San Girolamo e di San Francesco (1810) e con il lascito del giureconsulto Lelio Pasolini (1729-1813), arrivando a comprendere circa 8.000 volumi (1813). Apertura: Domenica 26 ore 10.00 – 12.30 / 14.30 – 18.00 Le biblioteche storiche FERRARA Biblioteca chimico – biologica Santa Maria delle Grazie* - Bene normalmente chiuso al pubblico La Biblioteca Chimico-Biologica dell’Università di Ferrara è stata ricavata nell’antica struttura della chiesa e del convento cinquecentesco di Santa Maria delle Grazie. E’ un progetto realizzato dall’Università e inaugurato nel giugno 2005 opera dell’architetto Giuseppe Rebecchini che ha inserito una struttura modernissima nelle antiche membrature del monumento con risultati molto felici. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 9.30 – 16.45 FERRARA Farmacia Navarra – Bragliani* - Bene normalmente chiuso al pubblico Si tratta della più antica farmacia di Ferrara. Gli arredi e gli accessori, del XVIII secolo (precisamente 1738) in ottimo stato di conservazione, sono tra gli ultimi sei rimanenti in Italia. Nel periodo in cui fu di proprietà della famiglia dottor Navarra, sino al 1910, la farmacia godette di grande fama: i preparati dei medico erano, infatti, richiesti in tutto il Regno d’Italia. La farmacia fu non solo un luogo d’incontro di medici e farmacisti ma anche di coloro che formarono la storia di Ferrara negli anni immediatamente successivi alla guerra. L’ultimo proprietario lasciò gli arredi e gli accessori della farmacia all’Università di Ferrara. Attualmente è collocata in uno degli stupendi refettori dell’antico Convento di S. Maria delle Grazie, ora sede del Dipartimento di Farmacia. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 9.30 – 16.45 COMACCHIO (FE) Le Saline* - Bene normalmente chiuso al pubblico La realizzazione delle Saline di Comacchio all’aprirsi del 1800 è dovuta al concatenamento di fatti naturali e della impellente necessità di produrre sale, di fatto pressoché introvabile nella temperie di avvenimenti politico - militari di quegli anni. Nel 1809, in seguito ad un’estate eccezionalmente siccitosa e torrida, l’evaporazione intensa dei sottili strati d’acqua aveva lasciato una spessa coltre salina. Il governo del Regno d’Italia intervenne non solo per fermare la raccolta abusiva e la vendita illecita, ma per realizzare qui un grande stabilimento. Da allora la produzione del sale è proseguita fino al 1984. Si tratta di una preziosa e irripetibile testimonianza di archeologia industriale con testimonianze quali bacini salanti, edifici destinati a diverse funzioni... Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 10.00 – 12.00 / 15.00 – 18.00 REGGIO EMILIA Torre del Bordello – Bene normalmente chiuso al pubblico La torre del bordello è l’edificio più alto del centro storico e non è mai stata aperta. Arrivati in cima (la salita è abbastanza faticosa ) si gode uno spettacolo straordinario di tutto il centro storico. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26, ore 10.00 – 12.30 / 15.00 – 17.30 Palazzo del Comune – Bene normalmente chiuso al pubblico Il palazzo del Comune, insieme all’attiguo Palazzo Ancini, è appena stato restaurato e contiene vari ambienti di particolare interesse per le decorazioni, gli stucchi, gli affreschi. Il 7 gennaio 1797 nella Sala Patriottica nasceva la bandiera che sarebbe poi diventata la bandiera italiana Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 10.00 – 12.30 / 15.00 – 17.30 FRIULI VENEZIA GIULIA TRIESTE Trieste città multireligiosa: un percorso pluriennale attraverso la storia delle sue comunità Basilica di San Silvestro* La Chiesa di San Silvestro, del secolo XI, è considerata la più antica della città, costruita fuori dalle mura romane, si dice essere stata edificata nel luogo dove sorgeva la casa delle martiri Eufemia e Tecla. Cattolica fino al 1784, quando è stata venduta alla Comunità Elvetica e, dal 1927, chiesa valdese. Interessante esempio di architettura romanica (sec. XI ) con innesti gotici successivi. Apertura: Sabato 25 ore 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00 Domenica 26 ore 15.00 – 18.00 Chiesa Evangelico – Luterana di confessione Augustana* La chiesa, situata in largo Panfili su un’area occupata in passato dallo squero Panfili e poi dalla dogana, fu progettata a Breslavia, in stile neogotico, dall’architetto Zimmermann e realizzata dagli architetti Triestini Berlam e Scalmanini. Aperta al culto nel 1874, fu sede del Ginnasio comunale di lingua italiana. Degni di nota i tetti a spiovente in lastre di ardesia e, all’interno, la vetrata del coro, realizzata a Monaco di Baviera e raffigurante la “Trasfigurazione di Cristo” di Raffaello. Apertura: Sabato 25 ore 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00 Domenica 26 ore 15.00 – 18.00 Tempio di San Spiridione La Chiesa, della seconda metà dell’800, di rito serbo, è consacrata a S. Spiridione Taumaturgo. Essa sorge sulle fondamenta di una chiesa ortodossa preesistente che, nel ‘700, veniva utilizzata sia dalla comunità greca che da quella serba. Il tempio, nella tradizione orientale, presenta una pianta a croce greca sormontata da cinque cupole dal caratteristico colore azzurro. La pietra di costruzione è, in buona parte, di provenienza locale, eccetto le colonne di marmo di Verona e i cornicioni di marmo di Toscana. Il progetto venne affidato al milanese Carlo Macciacchini Apertura: Sabato 25, ore 9.00 – 12.00 / 16.00 – 19.00 Domenica 26, ore 9.00 – 13.00 LAZIO ROMA Chiesa di San Nicola da Tolentino - Bene normalmente chiuso al pubblico La costruzione fu iniziata dagli Agostiniani Scalzi a partire dal 1620, per opera dell’architetto milanese Carlo Butti per arrivare a Giovan Maria Baratta che concluse la costruzione nel 1658. Nel 1883 papa Leone XIII concesse la chiesa al Collegio Armeno. Di grande interesse la cappella Gavotti, capolavoro del barocco romano, realizzata da Pietro da Cortona nel 1668, architettura che nelle sue dimensioni limitate riesce a rendere un’idea di monumentale vastità. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 9.30 – 18.00 Chiesa di San Silvestro al Quirinale – Bene normalmente chiuso al pubblico Ricostruita nel 1524, sono andate distrutte l’originaria facciata e le prime due cappelle per l’allargamento della via XXIV Maggio nella metà del 1800. Nella chiesa sono custodite opere di Raffaellino da Reggio, Polidoro da Caravaggio, Giacinto Gimignani, Cavalier d’Arpino. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 9.30 – 18.00 Coro monastico Santa Cecilia in Urbe All’interno della Chiesa di Santa Cecilia si conserva “Il Giudizio Universale” dipinto da Pietro Cavallini (1289-93) che rappresenta per l’arte medioevale una delle opere più importanti del contesto romano. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 11.30 – 17.30 Palazzo delle Finanze* - Bene normalmente chiuso al pubblico Il Palazzo delle Finanze, costruito alla fine del XIX secolo, fu fortemente voluto dal Ministro Quintino Sella: con la sua struttura imponente dava forma alla volontà di manifestare la solidità e la credibilità delle istituzioni dello Stato appena costituito. Particolari interessanti: volta a lunette della Sala del Ministro con scene allegoriche, Sala delle udienze della Corte dei Conti, il ricco apparato decorativo della Sala della Maggioranza. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 9.30 – 18.00 Palazzo Giustiniani* - Bene normalmente chiuso al pubblico Una delle sedi del Senato della Repubblica, Palazzo Giustiniani fu realizzato alla fine del Cinquecento da monsignor Francesco Vento. L’immobile fu ceduto nel 1590 a Giuseppe Giustiniani, esponente di una delle più ricche e potenti famiglie genovesi. Negli anni seguenti la famiglia lo arricchì con straordinarie raccolte d’arte. Fu così creata l’importantissima collezione Giustiniani, una delle più ricche a Roma che si disperse dai primi dell’Ottocento. L’ambiente più importante del palazzo è la Galleria nota anche come sala delle colonne o sala Zuccari, dal nome dell’artista cui si attribuiva l’esecuzione degli affreschi della volta (Federico Zuccari, 1539-1609). Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 9.30 – 18.00 Palazzo di Giustizia di Piazza Cavour – “Il Palazzaccio”* Bene normalmente chiuso al pubblico Fu eretto dall’architetto Guglielmo Calderoni nel 1888-1911. È sede della Corte Suprema di Cassazione. L’edificio esternamente presenta un rivestimento in travertino ed è ispirato a motivi cinquecenteschi e barocchi. Molti romani chiamano questo edificio “Palazzaccio” questo nome deriva dalle sue enormi proporzioni e ed esagerate decorazioni che appesantiscono le linee architettoniche. L’edificio è coronato da una quadriga bronzea realizzata da Ettore Ximenes e risalente al 1907 e posta qui nel 1925. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 9.30 – 18.00 FAI una visita al Museo Museo Roma città del fuoco* Inaugurato nel 2000 presenta interessanti cimeli storici della storia dei Vigili del Fuoco sin dall’epoca romana, ricostruzione di situazioni di emergenza in chiave sia scenografica che pittorica. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26, ore 9.30 – 18.00 Museo Teatrale del Burcardo Sono esposti costumi, reperti, testi, bozzetti di scena, foto... La biblioteca conserva circa 40.000 volumi provenienti da donazioni private ed acquisizioni di opere teatrali di tutte le epoche, nazioni e generi. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26, ore 9.30 – 18.00 PATRICA (FR) Palazzo Spezza Nel punto più alto di Patrica, si erge l’imponente palazzo della famiglia Spezza, circondato da un magnifico e curato giardino all’italiana corredato di statue e mascheroni raffiguranti vari soggetti mitologici. La nobile famiglia, originaria di Patrica, risale al XIV secolo e dette alla luce uomini d’arme al servizio della Chiesa, governatori, eminenti prelati, priori e gonfalonieri. Testimonianze di tale storia sono i numerosi cimeli storici conservati con cura nel Palazzo-Castello dei Conti Spezza di Patrica. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 10.00 – 12.00 / 15.00 – 17.00 La “Roverella” Si trova a Patrica, in località Casetta del Colle, la quercia più grande del Lazio. La pianta alta 30 metri, con una circonferenza di 7,10 metri, “abita” da 500 anni sulla cima del Colle, a nord-est del paese. Un ambiente favorevole e le cure del proprietario hanno permesso alla quercia di diventare meta di pellegrinaggio specialistico. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00 BOMARZO (VT) Palazzo Orsini – Bene normalmente chiuso al pubblico Palazzo Orsini è un gioiello di architettura rinascimentale legato alle vicende del sottostante Sacro Bosco di Pier Francesco, ovvero Vicino Orsini. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26, ore 10.00 – 17.00 LIGURIA Le delizie della villeggiatura, ville, giardini e luoghi di vacanza in Liguria. VENTIMIGLIA (IM) – fraz. Latte Una passeggiata tra le ville di Latte: da secoli “buen retiro” di uomini illustri Villa Honesto Hotio* - Bene normalmente chiuso al pubblico Costruita tra la seconda metà del Cinquecento ed i primi decenni del Seicento, ed ispirata ai modelli architettonici delle ville genovesi, cari alla nobiltà locale, Villa Honesto Hotio si è mantenuta intatta nelle sue forme, arricchendosi nel Settecento di un severo portale che apriva sulla pergola o “andamento”. Affacciata in modo suggestivo direttamente sul mare, possiede un limitato giardino improntato all’italiana, sul lato opposto al mare e per il resto è circondata da un terreno coltivato ad agrumi ed alberi da frutta. Apertura: Domenica 26 ore 10.00 – 18.00 Villa Sella – Torre Orengo*- Bene normalmente chiuso al pubblico Tra le ville della piana di Latte si staglia la torre appartenuta per due secoli agli Orengo, una delle famiglie patrizie più illustri di Ventimiglia. Costruita all’inizio del Cinquecento, almeno per il suo nucleo centrale, come antica casa fortificata per difendersi dai pirati turco-barbareschi, la proprietà acquisisce l’aspetto attuale di villa all’epoca del marchese, l’ammiraglio e senatore Paolo Girolamo Orengo, importante personaggio del Risorgimento italiano. La villa con il suo “intorno” costituisce un raro esempio dello sfruttamento agricolo del litorale ligure nei secoli scorsi, infatti, anche le trasformazioni più recenti non hanno compromesso la struttura delle campagne che la circondano, coltivate ad olivi, viti e agrumi. Apertura: Domenica 26 ore 10.00 – 18.00 Villa Anna*- Bene normalmente chiuso al pubblico Sicuramente anteriore al 1870, Villa Anna ha una struttura semplice e regolare e, come le altre, gode di una suggestiva posizione direttamente affacciata sul mare. La villa è circondata da una folta pineta oltre che da coltivazioni agricole. Apertura: Domenica 26 ore 10.00 – 18.00 Villa Corinna*- Bene normalmente chiuso al pubblico Costruita all’inizio del Cinquecento, almeno per il suo nucleo centrale, rappresenta un’antica casa fortificata, a difesa dai pirati turco-barbareschi. Ne è importante testimonianza il ponte levatoio di accesso, rimasto intatto nonostante le modifiche avvenute, nei secoli successivi ed in tempi più sicuri, volte a trasformare la torre in residenza nobiliare. Nelle parti esterne la villa è caratterizzata da un semplice accesso su un “andamento” in salita. Tra le ville presentate è l’unica ad essere posizionata alta sulla collina e a non avere accesso diretto al mare. Apertura: Domenica 26 ore 10.00 – 18.00 SANTA MARGHERITA LIGURE (GE) Villa Costa Carmagnola* - Bene normalmente chiuso al pubblico La villa della famiglia Costa Carmagnola, con il suo impianto classico (una facciata squadrata con due ali laterali più basse ricoperte da ampie terrazze) fu uno dei primi edifici residenziali costruiti a Santa Margherita. La villa restò in mani private fino a metà degli anni Sessanta del Novecento, quando venne ceduta all’Università di Genova che la diede in uso all’Istituto di Scienze Ambientali Marine. Gli arredi ancora presenti al passaggio di proprietà sono andati dispersi, ma sono ancora visibili pregevoli esempi d’arti applicate (stucchi, camini e altre decorazioni). Il piano nobile della casa presenta un grande salone centrale con salottini laterali dai quali si accede alle terrazze. Apertura: Domenica 26 ore 10.00 – 18.00 SAVONA Villa Cambiaso- Bene normalmente chiuso al pubblico Villa Cambiaso è d’epoca cinquecentesca di proprietà inizialmente dei Ferrero, poi Colonna, Cambiaso ed ora di proprietà dell’artista Pio Vintera che l’ha trasformata in un centro culturale per manifestazioni di vario tipo (teatro, musica, mostre, convegni, concerti, ecc). Alcuni grandi personaggi della Storia, come Napoleone Bonaparte ed il Papa Pio VII, hanno transitato nelle sale del Palazzo Cambiaso che ne conserva testimonianza. Apertura: Sabato 25 ore 15.00 – 18.00; Domenica 26 ore 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00 ALASSIO (SV) Villa Carlo Levi e Pinacoteca Carlo Levi – Palazzo Morteo* - Bene normalmente chiuso al pubblico La casa è una tipica residenza ligure con le mura affrescate, sita in collina a cento metri sul livello del mare. Dallo studio di Carlo Levi, che attualmente è lo studio di uno dei nipoti, pittore, si dominano il golfo e le colline. Passeggiando nel giardino e nella campagna circostante è possibile ritrovare i soggetti riprodotti nei quadri e nelle fotografie che si trovano nella Pinacoteca: il pergolato, il campo delle bocce, il tavolo di ardesia presso il quale Levi amava fare i ritratti di visitatori illustri come Italo Calvino, gli ulivi mitologici, la pineta, i muri a secco, le agavi… Apertura: Domenica 26 ore 10.30 – 17.30 LOMBARDIA BRESCIA Brescia romana Santuario repubblicano - Bene normalmente chiuso al pubblico Unico esempio nel Nord Italia di tempio di epoca romana repubblicana (I° sec. a.C.) contiene pregevoli esempi di affreschi su parete e pavimenti musivi e di marmo policrono. Questo monumento è ascrivibile a maestranze di alto livello provenienti dall’Italia centrale, chiamate a realizzare a Brescia un edificio che dimostrasse l’adesione della città al modello culturale di Roma, in occasione della concessione del diritto latino (89 a.C.). La decorazione pittorica costituisce senz’altro l’aspetto più peculiare di questo edificio, sia per l’elevata qualità tecnica e formale della realizzazione, sia per il grado di conservazione. Apertura: Sabato mattina 25, ore 10.00 – 13.00 su prenotazione Palazzo Maggi Gambara - Bene normalmente chiuso al pubblico Edificato nel XIV° sec. il Palazzo Maggi si erge sopra le rovine del Teatro Romano, uno dei più grandi dell’Italia Settentrionale. Recenti scavi archeologici hanno portato in luce i resti degli accessi occidentali al teatro, mentre la scena e le gradinate furono recuperate negli anni ’60 e ’70. Apertura: Sabato mattina 25, ore 10.00 – 13.00 su prenotazione Istituto Cesare Arici - Bene normalmente chiuso al pubblico Portata alla luce a partire dagli anni ’60 la grande domus romana del I° sec. composta da 7 vani; successivamente trasformata in edificio termale, presenta pavimenti a mosaico e tracce di affreschi. Recentissime indagini archeologiche hanno portato alla luce parte di un vasto ambiente subito a sud-ovest del precedente con pavimenti in lastre di marmo e decorazioni alle pareti, presumibilmente riferibile al medesimo impianto termale. Apertura: Sabato 25, ore 14.30 – 17.30; Domenica 26, ore 10.00 – 13.00 / 14.30 – 17.30 Istituto Veronica Gambara - Bene normalmente chiuso al pubblico Domus di notevole estensione collocata nella parte orientale del centro urbano romano. Presenta pavimenti a mosaico con motivo a scacchiera e a stella. E’ situata al disotto di un edificio monastico del XVI secolo, ora trasformato in scuola. Apertura: Sabato 25, ore 14.30 – 17.30; Domenica 26, ore 10.00 – 13.00 / 14.30 – 17.30 LONATO (BS) Fornaci romane – Bene normalmente chiuso al pubblico Un sito archeologico scavato nel 1985 che ha rivelato l’esistenza di una serie di fornaci del I sec. d. C. che fornivano manufatti per i molti edifici romani della zona del Garda. La fornace più ampia è stata restaurata e rivela la tecnica di produzione dell’epoca. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 10.00 – 13.00 / 14.30 – 17.30 CANZO (CO) Salvatore Fiume e la figlia Laura a Canzo: dalla Filanda agli spazi della Comunità Palazzo Tentorio. Opere di Salvatore Fiume e della figlia Laura* - Bene normalmente chiuso al pubblico Il Palazzo Tentorio, sede del Comune di Canzo, aprirà la sala civica per l’esposizione di opere di Salvatore Fiume e la sala Puecher per l’esposizione di opere della figlia Laura. Salvatore Fiume nel 1946 si stabilisce a Canzo, ove adatta a studio una filanda dell’ottocento. Le sue opere si trovano nei più importanti musei del mondo, quali i Musei Vaticani, l’Hermitage di S. Pietroburgo e il Museum of Modern Art di New York. Apertura: Sabato 25, ore 14.30 – 17.30; Domenica 26 ore 9.00 – 12.00 / 14.00 – 18.00 Villa Meda e Battistero* - Bene normalmente chiuso al pubblico Villa Meda sorse ad opera di Simone Cantoni che, tramite un intervento in stile neoclassico, riadattò una nobile casa di campagna per il conte Meda nel 1795. I corpi centrali di rappresentanza sono organizzati intorno alle corti interne e a contatto con il giardino. La parte più antica e suggestiva della villa è il Battistero, a pianta circolare, con il perimetro indicato da un filare di colonne. Le sculture di Salvatore Fiume saranno esposte in questa sala. Apertura: Sabato 25 ore 14.30 – 17.30; Domenica 26 ore 9.00 – 12.00 / 14.00 – 18.00 Teatro Sociale* - Bene normalmente chiuso al pubblico Il teatro fu fondato nel 1829 ad opera di privati cittadini desiderosi di vedere rappresentate opere teatrali. Il progetto fu dell’architetto milanese Gaetano Besia, autore a Milano di Palazzo Archinto. Gli interni furono affrescati dal pittore Tessa; lo scenografo fu Alessandro Sanquirico. Dopo un periodo di abbandono, dal 1990 la struttura è ritornata al suo antico splendore. Apertura: Sabato 25, ore 14.30 – 17.30; Domenica 26, ore 9.00 – 12.00 / 14.00 – 18.00 Filanda di Salvatore Fiume* Salvatore Fiume adattò a studio questa filanda dell’ottocento che, dal 1953, divenne la sua residenza definitiva. Apertura: Sabato 25 ore 15.00 – 16.00; Domenica 26 ore 10.00 – 11.00, solo su prenotazione CREMONA Dai matronei all’orologio Orologio del Torrazzo – Bene normalmente chiuso al pubblico Il grande e complesso Orologio da torre nel 1583 fu appositamente progettato, costruito e collocato sul Torrazzo di Cremona in considerazione delle novità introdotte nel 1582 da papa Gregorio XIII con la riforma del calendario civile. Il suo gigantesco congegno segna le ore, i giorni, i mesi, le fasi lunari, le eclissi di sole e di luna e le congiunzioni zodiacali: Ha funzionato ininterrottamente dall’epoca della sua costruzione, ed è forse l’unico di cui sia a noi pervenuto il meccanismo originale, pressoché intatto. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 10.00 – 12.00 / 14.00 – 18.00 I Matronei della Cattedrale – Bene normalmente chiuso al pubblico All'inizio del XII secolo si aprivano i cantieri dell'attuale Cattedrale, precisamente nel 1107. La chiesa era in fase di avanzata realizzazione quando il terremoto del 3 gennaio 1117 ne interruppe e rovinò in gran parte la fabbrica. Solo nel 1129 potè essere ripresa con la costruzione del Duomo, edificio a tre navate con matronei lungo l'alzato delle pareti. I matronei erano la zona destinata alle donne da cui si potrà osservare a distanza ravvicinata il ciclo cinquecentesco della navata centrale Apertura: Sabato 25, ore 10.30 – 12.00 / 14.30 – 17.30; Domenica 26, ore 14.30 – 17.30 MELEGNANO (MI) Castello Mediceo* - Bene normalmente chiuso al pubblico La severa mole del Castello Mediceo fu riedificata nel 1295 da Matteo I° Visconti dove sorgeva già nel 1161 la rocca, che ospitò Federico Barbarossa. Nel 1354 Bernabò Visconti aggiunse al castello le quattro torri angolari, le mura, mentre all’interno vennero allestiti appartamenti principeschi. Nel 1532 il castello passò a Gian Giacomo Medici nominato da Francesco II° Sforza marchese di Melegnano: da allora si chiamò Castello Mediceo, passando in eredità ai discendenti dei Medici fino al 1981, anno in cui venne ceduto dalla famiglia all’Amministrazione Provinciale di Milano, che nel 1983 ne cedette una parte al Comune di Melegnano. La splendida decorazione affrescata, con soggetti allusivi alle imprese della casata medicea venne realizzata tra 1532 e 1555, e contribuisce a conferire al castello, insieme allo scalone d’onore ed alla singolare rampa a bassi gradoni, detta “scala cavallara”, il suo carattere di sontuosa dimora di rappresentanza. Apertura: Sabato 25, ore 15.00 – 18.00; Domenica 26, ore 13.00 – 18.00 RONCOFERRARO (MN) Villa Bergamaschi Von Riesenfeldt – Bene normalmente chiuso al pubblico Villa Riesenfeldt è una villa diversa dalle più canoniche architetture rurali mantovane, tanto che, quando ci si accosta ad essa, si ha l’impressione che un architettura pensata per affacciarsi su una via cittadina sia stata trasposta nella campagna prossima al Mincio. Pier Paolo Pasolini, nella primavera del 1975, scelse di girare qui molte riprese di Salò o le centoventi giornate di Sodoma. Apertura: Sabato 25, ore 14.30 – 17.30; Domenica 26, ore 10.00 – 12.30 / 14.30 – 17.30 MILANO Milano vive e si trasforma attraverso la cultura, l’architettura, la moda. “Milano è il fenomeno più continuativo della storia italiana, perché partecipe della vera tradizione, cioè far cose nuove in modo nuovo come fecero 500 anni fa...” (Giò Ponti) Palazzo Clerici* - Bene normalmente chiuso al pubblico Uno dei maggiori esempi di dimora patrizia milanese costruita nei primi anni del 1700, ora sede dell’ISPI - Istituto per gli studi di politica internazionale. All’interno uno straordinario affresco del Tiepolo “Il carro del sole”, dipinto durante il suo terzo ed ultimo soggiorno milanese nel 1740. L’affresco (22 m. per 5,36 m.) raffigura la corsa del Carro/quadriga del Sole/Apollo, in un cielo costellato dalle divinità dell’Olimpo, circondato da creature terrestri e da animali che simboleggiano i quattro continenti. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 10.00 – 17.00 Showroom Versace ex Palazzo Rizzoli - Via Gesù 12 – Bene normalmente chiuso al pubblico Il Palazzo si presenta come un tardo Neoclassico con eleganti facciate continue, mentre all'interno si apre con un piacevole corpo ad U, su un ampio cortile lastricato confinante tuttora con un romantico e un tempo inaccessibile giardino conventuale. La dimora era stata costruita, nel borgo in cui era appena stata soppressa la chiesa di “Santa Maria del Gesù”, dalla nobile famiglia Lattuada. Acquistato da Angelo Rizzoli e ristrutturato dell'architetto Marco Brunelli, il Palazzo divenne una piccola corte dove si incontravano letterati, uomini d'affari e scintillanti personaggi del jet set. Nel 1981 il palazzo fu acquistato da Gianni Versace che trasformò profondamente il disegno degli interni. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26, ore 10.00 – 17.00 Palazzo della Ragioneria Municipale* - Bene normalmente chiuso al pubblico Il Palazzo della Ragioneria Municipale, già sede della Banca Commerciale, fu edificato tra il 1923 e il 1927 su progetto dell’architetto Luca Beltrami. L’esterno del Palazzo ha una bellezza severa e scarsamente appariscente in contrapposizione agli interni vivaci e vistosi, “dove la ricchezza di materiali e tecniche, l’assortimento di motivi e di arredi si integrano ad una spiccata varietà di textures e di colori”. Proprio questa elevata qualità architettonica e decorativa fu alla base della decisione del Municipio di Milano di acquisire l’edificio nel 1938 per farne la sede della Ragioneria Municipale. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 10.00 – 17.00 Laboratori Scala Ansaldo* - Bene normalmente chiuso al pubblico Nell’ex insediamento industriale delle acciaierie Ansaldo, nel 2001 vennero riuniti tutti i laboratori del Teatro alla Scala. L’imponente struttura di 20.000 mq divisa in tre padiglioni intitolati: al regista Lucchino Visconti, allo scenografo Nicola Benois e al costumista Caramba. La struttura si trova al centro del grande polo museale che verrà costruito dal Comune di Milano su progetto dell’architetto americano David Chipperfield. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 10.00 – 17.00 Palazzo Visconti di Grazzano, già Palazzo Bolagnos* - Bene normalmente chiuso al pubblico Palazzo privato fatto costruire verso la metà del 1700 dal nobile spagnolo Carlo Giuseppe Bolagnos, magistrato e ambasciatore imperiale a Milano. Importanti affreschi sono conservati nella parte di rappresentanza. Il grandioso salone da ballo fu visitato, nel corso del tempo, da illustri personaggi quali Mozart (che giovanissimo vi tenne un concerto), Verdi, Manzoni, Radetzky, Napoleone III e il poeta Apollinaire, legato ad una giovane Visconti. Apertura: Domenica 26 ore 10.00 – 17.00 Mediateca di Santa Teresa* - Bene normalmente chiuso al pubblico Ex chiesa barocca dei santi Giuseppe e Teresa. La costruzione fu approvata da Clemente X e destinata all’ordine religioso delle carmelitane scalze che giunsero a Milano nel 1674. La chiesa e l’adiacente monastero furono soppressi nel 1782 e destinati alla manifattura Tabacchi. Dopo varie vicissitudini nel 1974 fu acquistata dal Comune di Milano. Nel 1991 iniziò il restauro ed ora è la sezione digitale della biblioteca nazionale Braidense. Apertura: Domenica 26 ore 10.00 – 17.00 Palazzo Dugnani* Costruito alla fine del '600 ma rimaneggiato nel '700, il palazzo, che conserva affreschi del Tiepolo, di Ferdinando Porta e della Scuola Veneta del XVIII secolo, è oggi sede del Museo del Cinema e raccoglie i più importanti documenti che testimoniano le tappe salienti nell'evoluzione del cinematografo, dalle pellicole e dagli apparecchi dei fratelli Lumiere ai disegni e manoscritti di Georges Melies, film e proiettori del cinema milanese, italiano ed internazionale dalle origini ad oggi. Apertura: Domenica 26 ore 10.00 – 17.00 SONDRIO (SO) A Morbegno fra Rinascimento e Barocco. Chiese e palazzi nel regno del Bitto Chiesa di San Martino – Bene normalmente chiuso al pubblico Sorge all'interno del recinto cimiteriale, piuttosto lontana dal centro storico, e la tradizione vuole che sia la più antica chiesa della Valtellina, risalente al IX sec. Da un porticato a capanna, decorato da due affreschi del sec. XVI e XVIII, si accede all'interno, suddiviso in tre navate coperte con crociere appoggiate a quattro colonne. Le decorazioni paretali, ad eccezione di un affresco degli inizi del '500 raffigurante "la Vergine con il bambino e un devoto", sono di epoca barocca. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 9.30 – 17.00 Palazzo Malacrida* - Bene normalmente chiuso al pubblico Opera di Pietro Solari di Bolvedro, si tratta di un palazzo settecentesco, che mantiene decorazioni, e affreschi d'epoca assai pregiati. Austero e sobrio esternamente, si presenta raffinato ed accogliente già nell'atrio, coperto con volte a crociera sostenute da colonne, decorate con stucchi rococò. Il salone d'onore del piano nobile ha le pareti completamente affrescate da vedute ed illusioni prospettiche, mentre sul soffitto vi è dipinto "Il trionfo della verità nelle arti e nelle Scienze sopra l'Ignoranza" di Cesare Ligari (1761). Inoltre, in altre due stanze del palazzo, si trova il "Medaglione delle tre Grazie" dello stesso artista, e l'affresco "La Fama coronata dal Merito" di Pietro Ligari. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26, ore 9.30 – 17.00 Palazzo Banca Popolare di Sondrio - Bene normalmente chiuso al pubblico Nato come "Albergo Morbegno" nel 1907 in concomitanza alla costruzione della Stazione ferroviaria, ma mai usato come tale, il palazzo, ora sede della Banca Popolare di Sondrio, presenta ancora l'aspetto originario, con interessanti cornici e ferri battuti in stile Liberty. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26, ore 9.30 – 17.00 MARCHE ASCOLI PICENO Il legno che vive Cattedrale: sagrestia, coro ligneo, porta “La Musa”* La Cattedrale di Ascoli Piceno conserva alcuni dei più interessanti esempi di ebanisteria collocabili tra il XV ed il XIX secolo. Nella Giornata di Primavera l’attenzione si concentrerà tuttavia su quelli risalenti al XV ed al XVI secolo realizzati da maestri ascolani e fiamminghi, che per la loro importanza sono stati recentemente definiti vere e proprie “architetture lignee”. Apertura: Sabato 25, ore 10.00 – 13.00 / 15.00 – 17.30; Domenica 26, ore 15.00 – 17.30 Palazzo della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno* - Bene normalmente chiuso al pubblico L’edificio, oggi sede della CARISAP S.p.a. costituisce un importante esempio di stile eclettico progettato da Cesare Bazzani, uno dei maggiori architetti italiani del XX secolo. Il Salone delle Assemblee custodisce uno dei maggiori capolavori di ebanisteria cinquecentesca in Italia, terminato nel 1567 da Antonio Moys d’Anversa per la famiglia Alvitreti, il cui palazzo insisteva sull’area dove oggi si trova questo edificio novecentesco. Apertura: Sabato 25 ore 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00; Domenica 26 ore 10.00 – 13.00 Palazzo Odoardi – de Scrilli (Sede della Camera di Commercio)* - Bene normalmente chiuso al pubblico Eretto nel corso del Seicento dalla famiglia Odoardi, tra le più potenti della città, l’imponente edificio presenta all’interno del piano nobile alcune sale di rappresentanza con affreschi ed arredi settecenteschi ancora pressoché completi, oltre che un soffitto secentesco con l’arme della famiglia Odoardi. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00 BELFORTE DEL CHIENTI (MC) Chiesa di Sant’Eustachio - Polittico del Boccati* - Bene normalmente chiuso al pubblico Il polittico fu eseguito da Giovanni Boccati, pittore nel 1468. E’ una delle maggiori opere del ‘400 marchigiano, oggetto di un recentissimo restauro. Raffigura la Madonna in trono con Bambino e Santi. Dall’opera, ricca di ori e di vivaci cromatismi, scaturisce la capacità dell’autore di fondere, spesso reinterpretandole, le numerose esperienze apprese da altri pittori ed in altri luoghi in un insieme organico ed armonico espresso con un gusto irripetibile. Apertura: Sabato 25 ore 15.30 – 18.00; Domenica 26 ore 10.30 – 12.30 / 15.30 – 18.00 PIEMONTE CASALE MONFERRATO (AL) Palazzo della marchesa Anna d’Alençon* - Bene normalmente chiuso al pubblico La splendida residenza nobiliare della marchesa Anna d’Alençon risale alla fine del XV secolo. La facciata sull’attuale via Alessandria non presenta particolari di distinzione, ma è sufficiente varcare la soglia del massiccio portone per ammirare l’ampio porticato con soffitto a cassettoni, il cortiletto coltivato a giardino, le colonne con capitelli sgusciati e le decorazioni con motivi geometrici e stemmi araldici delle famiglie nobili legate ai marchesi di Monferrato. Di grande effetto il cassettonato ligneo e l’alta fascia di affreschi seicenteschi del grande salone al pian terreno del palazzo. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26 ore 10.00 – 12.00 / 14.00 – 17.00 MERGOZZO (VB) – loc. Montorfano Chiesa di San Giovanni – Bene normalmente chiuso al pubblico La chiesa di San Giovanni di Montorfano, di notevole interesse perché anomala nell’architettura di stile romanico, per la numerosa presenza di mensole incastrate, risale certamente al secolo XI e molto probabilmente è stata costruita sulla struttura di una chiesa preesistente. Realizzata a pianta a T con un’abside terminale e navata divisa in due campate, presenta una fronte assai semplice con un portale ad arco con lunetta priva di decorazione; particolarmente curate sono tutte le finestre della struttura. Nella chiesa è tuttora conservato il fonte battesimale ad immersione paleocristiano. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26, ore 9.00 – 12.30 / 14.00 – 17.30 QUARNA SOTTO (VB) Museo Etnografico e dello Strumento Musicale a fiato e Ditta Rampone & Cazzani – Bene normalmente chiuso al pubblico La mostra dello strumento musicale a fiato è strutturata in più sezioni dove sono esposti i vari strumenti; la sequenza consente di visionare il ciclo dei vari passaggi della lavorazione artigianale unitamente a tutti gli attrezzi e gli accessori necessari allo scopo. La mostra rurale è invece una ricostruzione fedele della realtà dei secoli trascorsi sia per gli ambienti casalinghi che per le attrezzature agricole ed artigianali in uso a quei tempi. La visita alla ditta Rampone & Cazzani consente di vedere dal vivo come vengono realizzati ancora oggi in maniera artigianale i vari strumenti a fiato. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26, ore 9.00 – 12.30 / 14.00 – 17.30 PUGLIA BITONTO (BA) Torrione Angioino – Bene normalmente chiuso al pubblico Il progetto di restauro del Torrione Angioino di Bitonto è finalizzato al recupero di un monumentosimbolo della città, sofferente di un grave e prolungato stato di abbandono. La Torre fu elevata sullo scorcio del XIV sec. in epoca angioina, sui resti di un antico "donjon" normanno e rappresentava il fulcro dell'antico sistema difensivo di Bitonto, costituito da una cinta muraria protetta da fossato lungo la quale erano dislocate 25 torri minori, in parte ancora riconoscibili nel tessuto edilizio. Apertura: Sabato 25, ore 10.00 – 17.00; Domenica 26, ore 11.00 – 18.00 TARANTO Complesso di S. Maria della Giustizia – Antico Monastero Olivetano del XIII secolo – Bene normalmente chiuso al pubblico Questo complesso olivetano fu ritenuto ideale per ospitare l’Hospitium Peregrinantium di S. Maria del Mare e fu costruito nel 1119 per volontà di Costanza d’Altavilla come ricovero dei crociati e dei pellegrini diretti in Terrasanta. Il complesso, a partire dal 1960, fu inglobato nell'area industriale, perdendo definitivamente gli originari rapporti con il contesto ambientale; intorno al 1970 è stato incamerato fra i beni del Demanio dello Stato e assegnato alla Soprintendenza per i Beni Ambientali, Artistici e Storici della Puglia. Dal 1982 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha dato avvio a un sistematico intervento di restauro del monumento che ne ha consentito il totale recupero. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26, ore 9.30 – 12.30 / 14.00 – 16.30 SARDEGNA SASSARI Istituto delle Figlie di Maria* - Bene normalmente chiuso al pubblico L’edificio del 1911, acquistato dal Regio Orfanotrofio delle Figlie di Maria che fino ad allora aveva la sede principale nell’ex convento dei padri Agostiniani, è una struttura di stile tardo ottocentesco. Interessante l’imponente ingresso di stile Liberty con echi medievaleggianti e la Cappella absidata con ampio matroneo e vetrate colorate provenienti da Torino. All’interno numerosi ritratti, dipinti o scolpiti, dei Benefattori dell’Ente. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26, ore 10.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00 SICILIA RAGUSA IBLA Gli androni di Ibla. Passeggiata barocca. Palazzo la Rocca (androne)*, Palazzo Arezzo di Donnafugata (androne)*, Teatrino di Palazzo Arezzo di Donnafugata*, Palazzo Bertini, ora Arezzo di Trifiletti (androne)*, Palazzo Monisteri, ora Ottaviano – Bruno (androne)*, Palazzo Giampiccolo di Camerana (androne) Palazzo Di Quattro – Sortino (androne)*, Palazzo Battaglia, ora Giampiccolo di Camerana – Sortino (androne) - Beni normalmente chiusi al pubblico Affascinante passeggiata attraverso il centro barocco della città visitando gli Androni dei Palazzi più rappresentativi del periodo successivo al “gran terremoto del 1693” ricostruiti tra i primi del ‘700 e i primi dell’800. All’interno degli androni esposizione di collezioni private che spaziano dai giocattoli antichi alle stampe d’epoca. Apertura: Sabato 25, ore 16.00 – 19.30; Domenica 26, ore 10.00 – 13.00 / 16.00 – 19.30 MESSINA Forte San Salvatore – Bene normalmente chiuso al pubblico Fortificazione cinquecentesca voluta da Carlo V per la difesa del porto e della città e costruita dall’ingegnere Antonio Ferramolino a partire dal 1537 sui resti di un antico monastero. Sorge dove prima esisteva una torre dedicata a Sant’Anna (1081 ca.) vicino alla quale venne edificato il monastero di S. Salvatore che diede il nome alla fortezza. Recenti restauri hanno portato la fortezza ad un buono stato di conservazione, anche se l’accesso è stato sempre interdetto, giacché la struttura si trova in una zona militare. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26, ore 9.30 – 17.00 Forte Gonzaga – Bene normalmente chiuso al pubblico Fortificazione cinquecentesca voluta da Carlo V per la difesa della città, fu costruita dall’ingegnere Antonio Ferramolino tra il 1540-45. Collocato su un’altura a 160 m sul livello del mare, sorvegliava l’accesso alla città. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26, ore 9.30 – 17.00 S. Maria della Valle o della Scala detta La Badiazza - Bene normalmente chiuso al pubblico La chiesa S. Maria della Valle o della Scala sorge nel villaggio Ritiro, fuori dalla città, lungo il percorso di valico dei monti Peloritani. Il monastero annesso, che ospitava monache dell'ordine di S. Benedetto, danneggiato durante la guerra dei Vespri e gli assedi angioini, fu ingrandito da Federico II d'Aragona. Trasformato dapprima in residenza estiva, dopo il 1347 il monastero crollò e la chiesa fu riempita di detriti durante l'alluvione del 1855. Ulteriori gravi danni furono provocati dal terremoto del 1908. Attualmente, dopo sporadici interventi, la chiesa è in fase di restauro. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26, ore 9.30 – 17.00 TOSCANA SIENA Le Contrade di Siena: sedi museali e palii moderni Beni normalmente chiuso al pubblico Le diciassette contrade di Siena, in occasione della XIV Giornata FAI di Primavera, apriranno al pubblico le loro sedi museali, ove sono conservati i palii da esse rispettivamente conquistati, i più recenti dei quali verranno illustrati al pubblico come esempi di opere d’arte contemporanea: dal 1970, infatti, è stata instaurata dal Comune di Siena la consuetudine di commettere una volta l’anno la pittura del palio ad artisti di rilevanza nazionale o internazionale come Renato Guttuso, Mimmo Paladino, Fernado Botero, Jim Dine. Apertura: Domenica 26, ore 10.00 – 13.00 Contrada dell’Istrice, Contrada della Lupa, Contrada del Bruco, Contrada della Giraffa, Contrada della Civetta, Contrada del Drago, Contrada dell’Oca, Contrada della Selva Apertura: Domenica 26, ore 15.00 – 19.00 Contrada del Nicchio, Contrada di Valdimontone, Contrada del Liocorno, Contrada della Torre, Contrada dell’Onda, Contrada dell’Aquila, Contrada della Tartufa, Contrada della Pantera, Contrada della Chiocciola FIRENZE Museo Bardini – Bene normalmente chiuso al pubblico Il Museo Bardini contiene le quasi duemila opere della collezione di Stefano Bardini. Nell'allestimento si è tenuto in considerazione la disposizione delle opere prima della morte di Stefano Bardini. Ad esempio: la parete con oltre duecento cornici e l'altra tappezzata con rilievi di Madonne di terracotta e stucco. I saloni sono a tema: pittura, bronzi, sculture lignee, cornici, ecc. Apertura in anteprima rispetto a quella al pubblico. Apertura: Sabato 25, ore 10.00 – 17.00 LIVORNO Dai Fratelli Orlando al Gruppo Azimut – Benetti. Passato, presente e futuro del Cantiere Cantiere Azimut – Benetti (ex cantiere navale F.lli Orlando) – Bene normalmente chiuso al pubblico Il Bene ha grande interesse storico e sociale. La sua costruzione risale al 1800 su strutture più antiche ancora in parte visibili. Apertura: Sabato 25, ore 14.00 – 18.00; Domenica 26, ore 9.00 – 12.00 / 14.00 – 18.00 TRENTINO ALTO ADIGE BOLZANO Palazzo Menz – Bene normalmente chiuso al pubblico All’interno del Palazzo Menz il salone settecentesco merita particolare attenzione: è stato riccamente affrescato sul tema della mascherata e del “trionfo dell’amore” da Carlo Henrici, in occasione del matrimonio del proprietario Georg Paul Menz con Elisabeth Clara Amorth nel 1771. Importante anche l’attigua sala cinese anch’essa affrescata dalla scuola di Carlo Henrici nello stesso periodo. Apertura: Sabato 25, ore 13.00 – 17.00; Domenica 26, ore 9.00 – 17.00 TRENTO Sala Capitolare e Cantine nell’Istituto Agrario* - Bene normalmente chiuso al pubblico La chiesa barocca di San Michele Arcangelo (sec. XVII) recentemente restaurata, presenta un ricco patrimonio pittorico e talune peculiarità stilistiche che la rendono uno dei monumenti più interessanti e meglio conservati del Trentino. L’antico convento nel suo impianto medievale è divenuto sede del “Museo degli usi e costumi della gente trentina”, il museo etnografico più importante d’Italia; mentre la sua ala settecentesca con le cantine storiche e la sala capitolare (che eccezionalmente verrà aperta al pubblico in occasione della Giornata FAI di Primavera) ospita parte dell’Istituto Agrario, celebre in Italia e all’estero soprattutto per la sua“Scuola” e per la sua “Stazione sperimentale”. Apertura: Sabato 25, ore 14.30 – 17.00; Domenica 26, ore 10.00 – 17.00 UMBRIA Sant’Anatolia di Narco (PG) Chiesa di San Felice di Narco – Bene normalmente chiuso al pubblico Bella chiesa romanica del XII secolo posta in riva al fiume Nera sotto il Castello di S. Felice in posizione molto suggestiva, conserva importanti sculture in facciata e plutei cosmateschi all'interno, dove si trovano le reliquie dei Santi Felici e Mauro, ai quali la chiesa è dedicata. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26, ore 10.30 – 13.00 / 15.00 – 18.00 VENETO TREVISO I luoghi della scrittura Sale antiche della Biblioteca Comunale di Treviso – Bene normalmente chiuso al pubblico L’edificio della Biblioteca comunale di Treviso è stato costruito nel 1879 dall’ing. Antonio Monterumici, sull’area che era stata della Chiesa dei Carmelitani Scalzi. Dispone di una superficie di 2.323 metri quadrati: tre sale di lettura e la superba sala che fu sede dell’Ateno veneto e oggi destinata alla consultazione dei manoscritti e dei libri rari al pian terreno. Il patrimonio della Biblioteca è ricchissimo: 5.000 manoscritti (di particolare valore gli statuti due - trecenteschi del libero Comune e la Bibbia delle monache di san Paolo del XIV sec.), 650 mappe manoscritte, circa 800 incunaboli, numerose edizioni del Cinquecento, del Seicento e del Settecento e vari fondi speciali (come quello musicale che conserva 4.905 manoscritti per lo più ottocenteschi). Apertura: Sabato 25 e Domenica 26, ore 10.00 – 12.30 / 15.00 – 18.00 Biblioteca Capitolare del Duomo – Bene parzialmente chiuso al pubblico La Biblioteca Capitolare è ospitata dal 1509 nelle Canoniche nuove del XIII sec. Specializzata in musica, storia locale e storia della chiesa custodisce un ricchissimo patrimonio di manoscritti (circa 19.890), pergamene (dal XII al XIV secolo), bolle papali (dall’XI al XV secolo), incunaboli, mappe, incisioni ecc. In occasione della manifestazione, saranno aperte al pubblico anche le sale dell’antica torre medioevale usate per il deposito dei testi. Apertura: Sabato 25 e Domenica 26, ore 10.00 – 12.30 / 15.00 – 18.00 VENEZIA Il Complesso degli Incurabili alle Zattere ora Accademia delle Belle Arti – Bene normalmente chiuso al pubblico Del complesso monumentale dell’Ospedale degli Incurabili alle Zattere, composto da vari corpi edilizi, organizzati intorno a un grande chiostro, si ha notizia fin dal 1522. La struttura nasce come pio Istituto di accoglienza dei poveri. Il complesso era formato dalla Chiesa, ricostruita negli anni ’60 del Cinquecento su progetto di Sansovino e Antonio da Ponte; dall’Ospedale, ampliato nella prima metà del Seicento. Nel 1819 l’Ospedale si trasferisce a San Giovanni e Paolo e l’immobile diventa una caserma. La chiesa viene demolita per dare spazio alla grande corte interna e tra le due guerre il complesso viene modificato per accogliere l’Istituto per l’educazione dei minorenni. Il Complesso viene poi restaurato al fine di accogliere l’Accademia di Belle Arti di Venezia, che abbandona la sua sede confinante con le Gallerie dell’Accademia, considerato per la città un “passaggio importante per un più grande progetto di valorizzazione del patrimonio culturale di Venezia”. Apertura: Venerdì 24, ore 14.00 – 16.30; Sabato 25, ore 9.15 – 13.30 / 14.00 – 16.30 su prenotazione NOTA: * Beni fruibili da persone con disabilità fisica