Periodico della Comunità degli Italiani
“Dante Alighieri” di Isola
Anno V
Febbraio - Maggio 2004
Numero 17 - 18
INSIEME... UNITED, UNITED EUROPE
LA
CANZONE DI
CUTUGNO
S
ono trascorsi quasi sei mesi da
quando, nelle nostre case, è
giunto l'ultimo numero di questo periodico. Succede ogni anno così. Un
detto recita: "Pochi soldi, poca musica". Ma quando al posto di pochi non
ce ne sono proprio, allora l'orchestra è
costretta a rimandare l'esecuzione a
tempi migliori.
Anche se la colpa non è nostra, questa volta ci sentiamo in dovere di chiedere scusa ai nostri affezionati lettori e in particolar modo all'amica -
Il granellino
Se ciapa più moschhe
co’’ una giosa de miel chhe
co’’ un baril de fiel.
SOMMARIO
Lettere & Messaggi
2-4
L’Oroscopo di Elena
5-7
Segnalazioni
Relazioni
8
9 - 10
Siamo su Internet
11 - 12
Spettacoli
13 - 25
Ospiti di Radio Capodistria
Cultura in versi
26
27 - 28
Attività di Ricerca
29
Conferenze
30
Sport & Ricreazione
31 - 33
Incontri
34 - 36
Vicende & Costume
37 - 43
Anniversari
44 - 46
Agenda
47 - 48
DEL
1990
D I V E N TA A N C H E L A N O S T R A C A N Z O N E
astrologa Elena Bubola, che ha voluto
omaggiare tutti con il suo simpatico
oroscopo. Una previsione però che ormai potremo sfruttare soltanto per la
seconda metà dell'anno.
Ma, a parte quest'inconveniente, la
prima "Colomba" del 2004 porta una
ventata positiva giacché zeppa di novità e tutte favorevoli. Ve le presentiamo.
L’avvenimento più importante è
che dal 1° maggio 2004 anche noi facciamo parte di quella grande famiglia
che si chiama Unione Europea. Per
quest’importante evento storico anche
la Comunità degli Italiani "Dante Alighieri" di Isola ha voluto dare il suo
contributo, preparando una manifestazione tutta improntata sull’amicizia e sulla convivenza, intitolata "In
Europa cantando l'amicizia" (vedi
pagg. 20 e 21). Un titolo di buon auspicio per intrecciare nuovi e proficui
rapporti d'amicizia e collaborazione.
Ci auguriamo che questo passo, tanto
agognato e atteso, porti anche dei
vantaggi onnilaterali a favore del nostro gruppo nazionale e che si arrivi a
delle soluzioni positive, specialmente
per quei problemi che si sono acuiti
nell'ultimo decennio e che hanno favorito il pauroso calo degli appartenenti
al gruppo nazionale italiano nell'ultimo censimento. Ci riferiamo specialmente al bilinguismo, ai finanziamenti riservati ai gruppi minoritari, alla
tolleranza, alla condiscendenza. Pertanto confidiamo che questo grande
evento sia foriero di reali mutamenti
positivi anche per la nazionalità italiana autoctona che vive in Slovenia,
poiché si dovrebbe sempre tener presente che le minoranze nazionali non
devono rappresentare un grattacapo,
bensì una ricchezza culturale e storica dello Stato in cui vivono.
Come avrete già notato, in fatto
di rinnovamento, abbiamo voluto an-
che noi dare un tocco nuovo a questo
periodico portando dei cambiamenti
alla veste grafica della nostra “Colomba” e speriamo che siano di vostro
gradimento, .
Sempre a proposito di questo foglio, dopo due anni di impicci burocratici, grazie a un intenso lavoro svolto
dal Capo Redattore, finalmente “La
Colomba” è regolarmente iscritta nel
Registro dei Media della Slovenia
(vedi pag. 8), diventando un mezzo
d’informazione autorizzato a tutti gli
effetti.
Un’altro traguardo per noi molto importante è stato raggiunto con la
presenza del nostro Sodalizio su Internet. Inseriti nel sito www.lapiazzamercato.it, abbiamo a disposizione lo
spazio sufficiente per presentare tutte
le svariate attività della “Dante”. Anche in questo caso dobbiamo rivolgere
tutta la nostra riconoscenza ad Amina
Dudine per l’ingente lavoro di ricerca
e compilazione dei testi, elaborazione
delle fotografie e cura della parte grafica di ben undici minisiti. Mesi di lavoro portati a termine con precisione
e tocco artistico (pagg. 11 e 12).
Non mancano i successi dei nostri gruppi culturali, sportivi e ricreativi, la sempre interessante e ricca rubrica “Vicende & Costume” e, naturalmente, la vostra graditissima corrispondenza.
Buona lettura e... liete vacanze.
Dario Scher
Presidente del Sodalizio
Quest’edizione de “La Colomba” esce grazie ai finanziamenti dell’Unione Italiana in
collaborazione con l’Università Popolare di Trieste, ai contributi delle ditte pubblicizzate e ai versamenti dei donatori elencati nell’ultima pagina.
2
Lettere & Messaggi
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
CI HANNO SCRITTO:
da Pirano il presidente della C.I.
“G. Tartini Fulvia Zudic
23 dicembre 2003
Gentile Amina Dudine,
A nome della Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” e mio personale ti ringrazio per la disponibilità.
Un ringraziamento particolare
per il contributo dato per la realizzazione dello spettacolo “È di nuovo
tempo di feste”.
A te e alla Comunità “Dante Alighieri” di Isola auguro un Buon Natale e felice anno nuovo.
Tanti auguri di buone feste
Fulvia Zudic
da Capodistria la signora Elena
Bubola, nostra preziosa collaboratrice ed esperta Astrologa
24 dicembre 2003
Con gli Auguri più sinceri di Buone Feste, mi permetto di inviare un
"modesto presente" per tutti i Soci,
Collaboratori e Simpatizzanti della
Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola (vedi pagg. 4-6 ndr)
Buone Feste ancora e un abbraccio a tutti Voi!
Elena
da Isola la signora Milena Zajc
27 dicembre 2003
I più sinceri auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo!
Colgo l’occasione ringraziandovi
per l’onore che mi fate inviandomi il
vostro periodico “La Colomba”.
Grazie
Milena Zajc
da Umago il prof. Giuseppe Pippo Rota - Vicepresidente
della Regione Istriana
30 dicembre 2003
Carissimi amici!
Nella speranza nel Nuovo Anno di
poter trovare il tempo di presenziare alle Vostre manifestazioni culturali alle quali mi avete sempre tanto gentilmente invitato, ma che per
contemporanei inderogabili impegni ho dovuto disertare, Auguro a
tutti Voi della C.I. “Dante Alighieri”
e alla redazione de “La Colomba” ulteriori successi nell’affermazione
della nostra lingua, della nostra cultura e delle nostre tradizioni, di cui
Voi siete valenti interpreti.
Con profonda gratitudine e simpatia
Giuseppe - Pippo Rota
da Cesenatico il signor Axel Famiglini, Webmaster della ML
“Histria”
7 gennaio 2004
Gentilissima Signora Amina Dudine,
ho ricevuto oggi il nuovo numero
de “La Colomba”. La ringrazio molto per l'ampio spazio dedicato al
concorso letterario MLH 2003.
Le invio inoltre il testo definitivo
dell'iniziativa delle cartoline per la
Giornata della Memoria 2004.
Cari saluti e a presto
Axel Famiglini
da Montevideo (Uruguay) il signor Furio Perkovich
8 gennaio 2004
Gentile Redazione!
Ho ricevuto con vero piacere l'ultima edizione del periodico della Comunità degli Italiani "Dante Alighieri" di Isola. Quarantaquattro
pagine zeppe di informazioni Culturali (Spettacoli, Conferenze, Concorsi), Sport e Ricreazione, Vicende
e Costume, Creatività, Agenda, Come leggere il Dialetto, Vocabolarietto ed altro ancora.
Ho letto con interesse "Chi ha detto che la paura fa novanta ? ", facen-
do riferimento al 90º compleanno
della "Signora Rita", cioè Margherita Delise Sedmak (magnabigoli),
che in altre pagine parla della sua
vita interamente trascorsa a Isola e
descrivendo la sua casa natale in
Via Kosovel (già Via Zamarin)
E poi molti sono gli articoli e le fotografie che descrivono le molteplici
attività culturali e sportive dei
gruppi della Comunità: non solo
quelli formati da adulti e da giovani, ma anche e sopratutto quelli
composti dai simpatici e vivaci ragazzini che ancora frequentano le
scuole italiane di Isola e che garantiscono lunga vita alla cultura italoisolana!
Desidero rivolgere un particolare
ringraziamento alla Redattrice Responsabile, signora Amina Dudine
per aver riservato ben 5 pagine de
"La Colomba" al Concorso Letterario Mailing List HISTRIA 2003, con
un articolo e fotografie della Premiazione Ufficiale del 1º giugno
scorso a Pirano, dove gli Isolani Sebastian Bozič e Michele Bevitori
hanno ricevuto rispettivamente il 1º
e il 2º premio nella categoria SEI VIª - VIIIª classe.
Inoltre la C.I. "Dante Alighieri"
ringrazia la M.L.Histria per il dono
di 35 libri comprendenti tutti i temi
del Concorso e c’è ancora la raccomandazione del gruppo Ricercatori
di Storia Patria di questa Comunità
a partecipare al nuovo Concorso
MLH 2004.
Alla Redazione de “La Colomba” e
naturalmente alla Comunità degli
Italiani “Dante Alighieri” vanno i
più vivi complimenti per l’attività
svolta e l’augurio di continuare a
dare il massimo per la salvaguardia
della cultura, della storia, delle tradizioni locali.
Con stima
Furio
da Roma il signor Gianclaudio
de Angelini, presidente della
Commissione giudicatrice del
Concorso MLH 2003
Lettere & Messaggi
3
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
8 gennaio 2003
A nome dei componenti della Mailing List “Histria” e mio personale
ringrazio la Comunità degli Italiani
“Dante Alighieri” di Isola per il lavoro svolto. Fa davvero piacere vedere Comunità dinamiche ed attive
come la vostra.
Un cordiale saluto
Gianclaudio de Angelini
da London (Ontario) - Canada
il signor Mario Lorenzutti
9 gennaio 2004
da Barazzetto di Coseano
(Friuli) il prof. Gianfranco Peressi
9 gennaio 2004
Gentilissimi!
Ho ricevuto con piacere l'ultimo
Vostro sforzo editoriale "La Colomba". Ancora una volta in essa ho rilevato la puntualità nel commentare le attività "ossessive" (mi si passi
il termine!) che siete costretti a fare
per renderVi visibili agli occhi dei
"ciechi" amministratori.
Non era necessario rendere manifesta la mia persona perchè come
già detto, sono una briciola nel
grande pane che chi guida questa
Comunità, porta avanti egregiamente: grazie comunque!
Mi auguro di poter esserVi ancora
d’aiuto e poterVi veder ancora nelle
mie zone friulane.
Un caro saluto a tutti
Gianfranco e famiglia
Cari Amici della “Dante”!
Desidero farvi anch’io i complimenti per “La Colomba”. Un periodico ben impostato, con un esauriente resoconto di tutte le attività e
un adeguato spazio riservato ai protagonisti. Ma per noi che viviamo
lontano dalla nostra terra, leggiamo
con vera avidità tutto quanto riguarda la storia, le tradizioni, il dialetto. In poche parole ciò che sentiamo nostro e che ci riporta indietro
da Venezia la dott. Patrizia
Lucchi
17 gennaio 2004
Gentilissimi!
In questi giorni ho ricevuto il nuovo numero de "La Colomba". Nel
complimentarmi per il lavoro che
state facendo, ringrazio vivamente
per avermi inserito nel vostro indirizzario.
Cordialmente
Patrizia Lucchi
da Tolentino l’avv. Nicola Mancioli
29 marzo 2004
Cara Amina,
desidero rivolgerti i miei rallegramenti per il tuo articolo “Una cometa rimasta senza luce” e pubblicato
sull’ultima “Colomba”. È uno scritto
bellissimo e ben comprendo il perché della tua premiazione.
Hai descritto con rara efficacia la
storia del contatto e dei successivi
sviluppi tra voi di Isola e noi di Tolentino.
STUDIO
TRGOVINA
NEGOZIO
FOTOLABORATORIO
da London (Ontario) - Canada
la signora Franca Pitacco Lorenzutti
16 gennaio 2004
nel tempo, facendo riaffiorare alla
memoria episodi e luoghi di vita vissuta.
Vi siamo veramente molto grati
per il vostro impegno.
Un cordiale saluto
Franca
FOTOLABORATORIJ
Abbiamo ricevuto “La Colomba” e
dobbiamo farvi i nostri più vivi complimenti. Veramente bella, con articoli interessanti. Leggendola mi
sembrava di essere a Isola anch’io e
di passeggiare per quelle contrade
che conosco a menadito. Desidero
ringraziare Giorgio per il bel servizio dedicato al nostro Duomo, tanto
caro a tutti gli Isolani sparsi per il
mondo e che mai verrà dimenticato.
Leggendo il successo avuto con
“In Piaseta” a Verteneglio, mi sono
affiorati molti ricordi, quando con la
mamma, di mattina presto, andavamo a comperare la verdura. M’è ritornato alla mente un dipendente
del Comune, addetto al mercato,
che sistemava le panche per la vendita e poi con l’annaffiatoio bagnava
il selciato per rinfrescare l’ambiente
e per tener lontane le mosche.
Desidero complimentarmi con i
ragazzi per i loro componimenti,
belli e toccanti. Anche in questo caso mi sono ritornati alla mente molti episodi vissuti, come del resto mi
succede ogniqualvolta mi immergo
nella
lettura
dei
sempre
molto interessanti Ricordi della Signora Rita. Grazie infinite per lo
spazio concessomi per la storiella
del “Battesimo”.
Un sincero elogio per il vostro periodico. Osservo comunque che la
"Dante" si fa onore in tutti i campi,
sia culturale sia sportivo. Del resto
non potrebbe essere diversamente
quando un’associazione ha la fortuna di avere delle persone capaci e
volonterose come le ha la Comunità
degli Italiani “Dante Alighieri” di
Isola, una Comunità che fa onore alla nostra storia e alla nostra cultura.
Una volta a Isola si diceva: "Pullino povera di mezzi, ma ricca di virtù". Mi sembra che questa frase si
adatti molto bene al caso vostro.
Grazie!
Mario
Drevored 1. maja /Viale I° Maggio 4a
tel.: 00386 5 640 39 77
fax: 00386 5 640 39 78
4
Lettere & Messaggi
Vi ho rilevato, con vero interesse,
la eccezionale aderenza alla realtà e
la descrizione della validità di un
incontro che nel tempo ha raggiunto
comuni obiettivi di calore umano, di
vera amicizia e di crescita culturale
con momenti davvero alti per me e
miei di reciproca condivisione e di
collaborazione fin dalla indimenticabile cena della mia prima venuta
in quel lontano Marzo 1979 all’HOTEL Marina (di Isola ndr).
Ci vorrebbe un volume per descrivere i momenti belli che ci hanno
unito ma voi, come noi, li conoscete
bene e sono certo che li custodite gelosamente nel vostro cuore.
Ad ulteriore conferma della toccante efficacia del tuo racconto ti riferisco un particolare che ha dell’incredibile.
La sera del giorno in cui mi è pervenuta “La Colomba”, è venuto a
cena come ogni anno per la foto del
Presepio, l’amico Franco Mosconi
(noto fotografo di Tolentino che, per
molti anni, ha collaborato attivamente al Festival “Cantapiccolo”
ndr) insieme alla moglie.
In attesa che le vivande fossero
pronte gli ho mostrato il periodico
della “Dante” e Franco si è messo a
sfogliare.
Le vivande erano pronte, la cena
veniva servita, tutti gli altri avevano iniziato a mangiare, il piatto suo
stava freddando ma la lettura continuava finché (incredibile ma vero)
vidi lo scanzonato carissimo amico
addirittura... commosso!
Stava leggendo il tuo articolo che
io purtoppo non conoscevo essendo
la posta arrivata poco prima!
Amina cara, se sei riuscita a commuovere Franco è garantito che hai
fatto centro!
Mi fermo a malincuore rilevando
però l’importanza delle tue conclusioni: che la cometa si può riaccendere.
Lo spero tanto anch’io. Conta pure sulla mia disponibilità. La gioia
più grande sarebbe veder riapparire
la sua splendida luce.
Un fortissimo abbraccio a te, a
Dario, a Giorgio e a tutti gli amici di
Isola, da tutti noi, nel ricordo di Lucia (Lucia Scher, la persona che ha
dato il via alla collaborazione tra
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
Isola e Tolentino ndr).
Tantissimi auguri per la prossima
Pasqua, estesi a tutti gli amici di
Isola.
Nicola
da Barazzetto di Coseano
(Friuli) il prof. Gianfranco Peressi
30 aprile 2004
A tutti gli italiani della C.I. "Dante Alighieri" di Isola auguro giorni
migliori con la Comunione in Europa con anni di prosperità
Gianfranco e famiglia
da Montevideo (Uruguay) il signor Furio Perkovich
1 maggio 2004
Ai cari Amici dell'Istria Slovena,
UN FRATERNO BENVENUTO IN
EUROPA!
Furio
da London (Ontario) - Canada
i signor Franca e Mario Lorenzutti
1 maggio 2004
I nostri più vivi complimenti per
la vostra entrata nell’Unione Europea. Ci auguriamo che questo allargamento possa portare a quanto
aspirano tutti: pace, prosperità, rispetto, senza ostacoli di lingua o di
razza.
Mario e Franca
da Venezia la dott. Patrizia
Lucchi
1 maggio 2004
Alla nostra minoranza in Slovenia
e a tutto il popolo sloveno invio il
più caloroso saluto in questo storico
giorno.
Patrizia
da Trieste il dott. Sergio Colini
15 maggio 2004
Preg.ssimo Presidente Dario
Scher
Mi sento in dovere d’indirizzarLe
il mio saluto e, a mia volta, il mio
sentito ringraziamento per le cortesi espressioni rivolte a me e a tutti
noi del Club “Primo Rovis”.
Sono realmente commosso per tali attestazioni di affetto e di cordialità. Non ho fatto altro che compiere
un normale atto del mio lavoro, come il ruolo mi infonde. L’aver voluto estendere le Sue cortesi espressioni e quelle dei Suoi validi Collaboratori addirittura attraverso le
Segnalazioni de “Il Piccolo”, supera
di gran lunga le motivazioni per il
quotidiano lavoro d’impegno che al
Club “Primo Rovis” sono chiamato a
svolgere.
Grazie di cuore e al piacere sincero di poter avere l’occasione per futuri incontri, cordialmente La saluto.
Sergio Colini
Un sentito GRAZIE a tutti. Con
laVostra corrispondenza ci sentiamo più vivi, più veri e nel contempo ci date la spinta necessaria per continuare, per migliorare, per essere più ottimisti.
Continuate a scriverci perché
questo è il miglior modo per rimanere in costante contatto, instaurare un rapporto d’amicizia
e collaborazione, favorire lo
scambio di idee e l’arrivo di suggerimenti. Insomma il rapporto
auspicato da tutte le pubblicazioni che, come la nostra, vuole
esistere per e con i suoi Lettori.
La Redazione
Al signor FURIO PERCOVICH
di Montevideo vanno le nostre
più vive espressioni di gratitudine per le tante e sempre interessanti comunicazioni che invia tempestivamente, tramite
posta elettronica.
La C.I. “D. Alighieri” di Isola
L’Oroscopo di Elena
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
Carissimi!
I Vostri ragazzi, "piccoli-grandi artisti", hanno dato tanto in quest'ultimo anno e grazie a Voi, alla Vostra
competenza e pazienza, avranno imparato molto.. ma sono stati capaci
di trasmettere altrettanto e forse di
più. Ci hanno regalato emozioni sincere che hanno toccato più di qualche
cuore. Con Voi.. con i Vostri ragazzi..
i giovani.. i bambini.. mi sento a casa, mi sento in famiglia.. e da brava
"zia" volendo fare un presente, anche
se solo con il pensiero, a tutti i soci
della "Dante Alighieri" ringraziandoVi per le belle serate trascorse in
Vostra compagnia.
Essendo sprovvista di "bacchetta
magica" ed avendo esaurito il tempo
per un "abbraccio porta a porta".. con
l'augurio sincero di Buon Natale e di
un felice, prospero e sereno 2004 colmo di successi professionali e personali.. mi prendo la libertà di inviarVi un "oroscopo" tutto Vostro. Sono
delle piccole indicazioni in pillole che
spero faranno sorridere tutti i 12 segni zodiacali.
Con affetto sincero,
Elena
L’Oroscopo
di Elena
L'Anno Nuovo del nostro calendario inizia il 1° Gennaio.. ma per
l'Astrologia non è così. Il 1° Gennaio parte solamente l'Anno NUMEROLOGICO che per questo
2004 sarà all'insegna di: Venere,
perché se sommate le quattro cifre
dell'anno (ossia 2+0+0+4).. otterrete
come risultato un 6.. che corrisponde, per l'appunto, al pianeta Venere.. ed è il numero delle parole che
iniziano con la lettera "A" cioè: amore, affetto, amicizia e arte. Il giorno fortunato sarà: il Venerdì..
(giorno di Venere) soprattutto se
cadrà nelle date: 6, 15 e/o 24 di ogni
mese.
Proseguendo lungo i giorni del calendario incontriamo un'altra data,
il 22 Gennaio, in cui inizia, per l'
Astrologia Cinese, l'anno della
SCIMMIA. Un 2004.. che sarà al-
l'insegna dell'eleganza e dell'ardore.
Sarà l'anno degli "incontri".. e dei
"raduni sociali" che coinvolgeranno
gente nota e popolare mentre noi,
sentiremo il peso di stupide regole
che ci limiteranno.. e preferiremo
dover rispondere solo di noi stessi..
del nostro operato. Ci annoieremo
facilmente.. ma faremo appello al
nostro "spirito di adattamento"..
quindi ci consoleremo con: spese o
avventure sentimentali per non dover affrontare i nostri problemi.
Non molti forse sanno che l'Astrologia.. basa i suoi calcoli.. sull'Anno Astrologico.. che nel 2004 inizierà appena alle 7 e 50 minuti di
Sabato, 20 marzo.. perché è in
quella data che il Sole entrerà nel
segno dell'Ariete inaugurando il
nuovo anno astrologico.. quello sotto
i benefici influssi del pianeta Venere. Dal 1° gennaio fino al 20 marzo 2004, noi tutti continueremo a
vivere l'anno del Sole.. un anno durante il quale molte nazioni hanno
sentito la necessità di dominare..
(influssi tipici di questo Grande Luminare). Dal 20 marzo in poi, con
Venere dominante, i capi di Stato
tenteranno di guidare i loro paesi
con meno aggressività auspicando
nella pace. Noi comuni mortali subiremo questa Venere che favorirà
in noi l'apatia, l'autoindulgenza e
che ci spingerà alla ricerca di stimoli che ci diano un appagamento momentaneo che però non risolverà i
problemi. Andrà aumentando nella
nostra società un'esasperata caccia
della felicità personale. Venere a
parte, sono i pianeti lenti (Giove..
Saturno.. Urano.. Nettuno e Plutone).. ad imprimere all'Anno
Astrologico delle caratteristiche
uniche - diverse dagli anni precedenti e da quelli a venire - ed è in
base alle loro posizioni che, segno
per segno, Vi auguro "buona lettura".. del Vostro "oroscopo in pillole".
ARIETE: il vostro
2004 nasce con Marte e la Luna nei vostri gradi.. quindi sarete più socievoli..
più simpatici.. più popolari (non importa per quale ragione). A volte
5
forse potreste essere un tantino
troppo aggressivi (soprattutto durante il mese di Gennaio.. perché
in questo periodo Marte vi infonderà la sua energia.. ma anche una
certa dose di irascibilità.. che voi dovreste evitare). Per tutto il 2004 il
pesante Saturno abiterà nella vostra 4^ casa aumentando l'interesse verso la vita familiare più confortevole e sana. Molti di voi ARIETE
nel 2004 potrebbero: acquistare una
casa, una proprietà terrena o chiudere un mutuo. Buoni i contatti con
i genitori e le persone in età. Nettuno per voi indica nuove interessanti conoscenze con persone in vista..
che vi potrebbero dare consigli o
spinte in caso di ostacoli. Lo spostamento di Giove, il 26 Settembre,
vi farà trovare un po' di pace nei
rapporti con: partner, colleghi, collaboratori o soci. Chi lavora in società aumenta il reddito. Plutone vi
sostiene nel richiedere: permessi, licenze o documenti e nei viaggi.
TORO: Intuitivi più
del solito (grazie a
Nettuno allo Zenit),
sarete acuti e lungimiranti. Potreste dover contattare spesso delle persone
(o legate al mondo dei media.. o imprenditori che hanno a che fare con
i liquidi a livello di commerci o con
il mare). La forte presenza di Nettuno (tra il 5 Gennaio ed il 25 Settembre).. può rendervi intuitivi per i
giochi di fortuna.. settore in cui Giove risiederà in questo periodo.. ma
anche nel settore dell'amore. Bene
per i TORO che hanno professioni
legate a giovani e bambini.. (che saranno quasi dei pedagoghi nati). Saturno vi stimolerà all'azione, quindi
saranno tanti gli spostamenti brevi
che farete. Chi tra voi studia: avrà
la possibilità di fare passi in avanti
notevoli. Nuove amicizie per i TORO e nuovi ambienti. Avrete nel segno il Nodo Lunare Nord a proteggervi fino al 1° Dicembre. Qualcuno
di voi avrà: problemi burocratici, divergenze con uffici pubblici, assicurazioni o notai, ma la tenacia e la
pazienza prevarranno su tutto. Attenti da Ottobre in poi, quando ten-
6
L’Oroscopo di Elena
derete ad esagerare in tutti i settori. Calmatevi.
GEMELLI: sarete
più energici e positivi, desiderosi di realizzarvi (anche a costo di sacrifici). Il
2004 sarà all'insegna di: cambiamenti improvvisi e netti miglioramenti. Saturno nel settore del denaro non è che protegga le finanze ma
vi sfida a farle girare. Nella professione non sarete sempre soddisfatti
dei risultati ottenuti. Quel pizzico di
pessimismo può farvi lamentare con
le persone sbagliate. Ci saranno i
contatti con i superiori, avrete un
settore politico fitto (e imposto) ma
che comporta solo una perdita di
tempo. Soci.. collaboratori e colleghi
(ma anche il partner).. saranno tutti più esigenti (o forse voi GEMELLI meno tolleranti). Nettuno in 9^
casa (settore dei viaggi e degli studi).. sprona la vostra intelligenza e
l'intuito. Favoriti quindi nel 2004
gli spostamenti. Bene la burocrazia
che non crea intoppi. Giove veglia
su casa e famiglia, ma non aspettatevi facilitazioni. L'Autunno riserva
piccoli colpi di fortuna..
CANCRO: nati che
per tutto il 2004, subiranno Saturno nei
propri gradi. Se da
una parte vi farà
sentire più: tenaci, costanti, solidi,
ambiziosi e pazienti, dall'altra vi farà affrontare ritardi, intoppi di percorso, contrasti, ostacoli e delusioni.
Si daranno da fare i CANCRO che
vogliono cambiare lavoro o fare carriera (e i risultati non si faranno attendere, specie se i posti di lavoro
sono legati a gare pubbliche). Per
contrastare il pessimismo e la malinconia a voi CANCRO basterà
uscire di più. Lasciate perdere il
passato (è ora di chiudere), concentratevi solo sul presente e, casomai,
sul futuro. Grazie a Giove, le decisioni giuste arriveranno e saprete
contrastare: sacrifici, cambiamenti
e spostamenti scomodi, tanto da fare sempre quell'ottimistico passo in
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
avanti. Nettuno porta "esperienze
di svolta" molto significative, che
arricchiranno il vostro bagaglio rendendovi più forti e consapevoli.
LEONE: nati che
nel 2004 potrebbero
fare molta strada
(ma dipende da loro).
Il Nodo Lunare Nord
vi spinge al successo, Giove vi offrirà nuove possibilità di guadagno,
ma sta a voi farvi raggirare dai familiari che spilleranno il vostro conto in banca. La vita non sarà facile e
non sperate troppo nella "manna
dal cielo". Collaboratori, colleghi e
partner, saranno disponibili a parole ma al dunque si defileranno. Plutone appoggia le vostre speculazioni
in Borsa o i giochi di fortuna, ma fate molta attenzione alle azioni azzardate, perché i periodi sì saranno:
Aprile.. Agosto e Dicembre, (quando
sarete appoggiati dal vostro SOLE),
ma niente rischi nel resto del 2004.
Urano facilita i contatti con: banche, industrie e istituti di credito. E,
da Ottobre in poi, bene i viaggi che
rinnovano il ventaglio di contatti.
Invidia dai conoscenti.
VERGINE: con Giove, positivo fino a
Settembre, siete a
cavallo. Sarete anche: prudenti, cauti e
prevenuti per natura, ma questo
2004 vi spingerà a fidarvi delle circostanze e delle persone. Rischiate
di più, ma sempre senza esagerare.
Voi VERGINE sarete anche esigenti ma mangerete troppo (forse meglio moderare i vizi ed i capricci, attenti alla linea ed ai rifiuti altrui).
Non buttate denaro per l'aspetto fisico e state alla larga da medicinali
e cibi con conservanti di dubbia provenienza. Saturno porta amicizie
che aumentano i contatti sociali ma
tra questi può nascondersi chi regala anche piaceri. Interessanti per
voi i mesi da Ottobre in poi per le finanze (molti chiuderanno il 2004
con un buon conto in banca). Urano
vi procura incontri con persone dell'elettronica o dell'informatica che
aprono nuove collaborazioni ma vi
impone anche qualche cambiamento improvviso che vi costringerà a
decidere senza riflettere, tanto da
incidere su: lavoro da una parte e
partner dall'altra. Uno dei due.. dovrà rimetterci. Forse spenderete
troppo.
BILANCIA: Venere
(Pianeta Dominante
del 2004 e vostro) dovrebbe vedervi felici
e spensierati ma non
è così. Saturno vi farà desiderare
una migliore posizione sociale spingendovi a conseguire risultati professionali più significativi. Ringraziate Nettuno per l'intuito e per tenervi alla larga dall'invidia altrui,
dall'odio e dai malumori delle persone che vi circondano. Voi BILANCIA sarete ipersensibili alla bellezza. Avrete un più spiccato senso
estetico che vi potrebbe portare a
contatti con: stilisti, parrucchieri o
operatori che risentono degli influssi di Venere (pasticceri, commercianti, restauratori, ecc.). Voi BILANCIA riuscirete a vincere la pigrizia dimostrandovi attivi e intraprendenti. Plutone vi farà viaggiare
più del solito (in modo reale o fantastico). Un amico (o un familiare), potrebbe deludervi con un comportamento poco etico. Per la salute:
niente problemi di rilievo (forse
qualche crampo o fastidio ai reni)
ma tutto superabile. Siate prudenti:
in mezzo al traffico, con l'elettricità
ed nel maneggiare materiali infiammabili.
SCORPIONE: vi si
prospetta una buona
ascesa economico-sociale. Incontri e spostamenti, contatti
con l'estero, prodotti,
strumenti, pubblicazioni o persone
straniere (tutto ciò che ha cultura
diversa dalla vostra) vi farà progredire. Ottimo il 2004 per gli studenti
e gli intellettuali. Grazie a Giove in
11^ casa fino al 25 Settembre 2004,
l'amicizia ed i legami saranno favoriti perché questo è il settore degli
L’Oroscopo di Elena
7
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
ideali e delle persone che ci ammirano. Ma i nuovi contatti saranno
legati all'arte e/o allo spettacolo.
Persone comprensive, ma anche generosi industriali che appoggeranno
le vostre idee innovative. Urano
(pianeta dell'originalità), porta
cambiamenti da prima imposti, ma
che poi si riveleranno vantaggiosi.
Gli SCORPIONE con questo Urano
possono vincere al gioco o vivere rischiose relazioni stravaganti. Concedetevi delle pause e inquadrate
coloro che vorrebbero fregarvi.
SAGITTARIO: proprio Giove (vostro
Pianeta Dominate),
vi sosterrà nel 2004
creando circostanze
positive. Autonomi o subalterni, nel
settore professionale vi sembrerà
che vi arrivino dei suggerimenti geniali da chissà chi (ma se non li
esternate, rimarranno solo delle
idee). Il pesante Saturno ostacolerà
tutti i contatti con: istituti, banche,
uffici notarili o simili. In caso di necessità, dovrete tirar fuori tutta la
vostra: tenacia, pazienza, costanza
e soprattutto: diplomazia e gentilezza. Per voi SAGITTARIO sarà solo
grazie al vostro carattere positivo
che riuscirete facilmente in ciò che
vi metterete in testa. Il 2004 potrà
diventare un anno particolarmente
importante grazie alla presenza di
Plutone nel vostro segno. A casa (o
in famiglia), si verificheranno sostanziali cambiamenti. Potrebbe
trattarsi di un nuovo arredamento
da cambiare, di lavori di ristrutturazione o addirittura di un nuovo alloggio. A grandi linee vi si prospetta
un 2004 proficuo, con numerosi momenti piacevoli e fortunati. Naturalmente, dipenderà da voi saperne
approfittare.
CAPRICORNO: vivrete un 2004 quasi
"di attesa", di semina. Meno male che
almeno l'ottimismo
aumenterà un tantino. Metteteci
più estro e attività in ciò che farete.
Ad inizio anno tutto vi sembrerà più
complicato e difficile, ma vedrete
che con il passare dei mesi i risultati arriveranno, tanto che chiuderete
il 2004 con: maggiori esperienze,
idee e denaro (soprattutto se operate nel mondo dell'insegnamento).
Un Medio Cielo ben aspettato e voi
CAPRICORNO sarete più professionali. Saturno (vostro Pianeta guida
in opposizione), favorirà i contatti
affettivi e gli scambi con persone in
età o più altolocate. Se avete un colpo di genio, esponetelo ad un uomo
politico di sesso maschile che saprà
indirizzarvi. Voi CAPRICORNO
siate prudenti in ogni veicolo o spostamento. Insomma: lotte e vittorie,
ma molto dipende da come saprete
muovervi in prima persona. Mettete
l'orgoglio da parte e, all'occorrenza,
chiedete una mano.
ACQUARIO:
con
Nettuno nel segno
meglio le reazioni
istintive che il ragionamento. Diffidate
dei suggerimenti altrui. Gli amici
saranno più presenti ma anche più
esigenti. Un 2004 tutto nelle vostre
mani. Per fortuna l'energia e l'entusiasmo non vi mancheranno. Grazie
a Saturno che vi regalerà fermezza
e tenacia, riuscirete a raggiungere
gli obiettivi preposti. Con Giove in
8^ casa potrete contare su eventuali aiuti da parte di parenti anziani,
di istituti bancari o previdenziali o
di introiti che vi arriveranno dalle
assicurazioni. Non è escluso che voi
ACQUARIO possiate fruire di una
forte somma proveniente da un'eredità o da un credito che pensavate
perso. Urano parla di alti e bassi finanziari con grosse somme che vanno e vengono! Tenete d'occhio il portafoglio. Ma la cosa più eclatante
per voi ACQUARIO sarà il letto (sia
come sonno e riposo che come coccole tra le lenzuola). A partire da fine
Settembre in poi arrivano: viaggi
piacevoli e buoni risultati negli studi. Puntate su una
sana alimentazione.
PESCI: a partire dal
31 Dicembre 2003 (e
per i prossimi 7 anni) voi PESCI
ospiterete Urano nei vostri gradi.
Una configurazione che potrebbe rivelarsi pericolosa. Da un lato sarete
più: ispirati, esigenti, decisi, originali, ma dall'altro più indipendenti,
quindi sono a rischio tutti i legami
di vecchia data a livello di brusche
rotture. Giove vi modera un tantino
e sostiene i contatti nuovi. Vi sentirete dei PESCI più amati, compresi
ed apprezzati. La stima vi arriva da
collaboratori e soci che saranno a disposizione (un po' più distaccato e
geloso: il partner). Potendo, ascoltate Urano pianeta della tecnologia, e
avvicinatevi a tutto ciò che è nuovo
e innovativo. Saturno favorirà il rispetto e vi farà vincere al gioco, anche se poco. Stimolerà un maggiore
interesse per i problemi altrui. Con
Plutone potrete incontrare personaggi chiave ma siate prudenti negli spostamenti. Assicurate: immobili e autoveicoli da eventuali furti.
Cari soci della "Dante Alighieri",
tutto questo discorso.. per farVi capire che il 2004 darà a tutti la possibilità di trasformarsi (volenti o nolenti), di migliorarsi, di riflettere e
di crescere. Saremo spinti a dare il
meglio di noi stessi, a seminare per
un futuro migliore, sotto l'ala protettrice di Venere. Quindi l'Anno
Nuovo favorirà un po' tutti i segni..
ma ognuno.. in un settore diverso
della vita.
Auguri!
Negozio di frutta e verdura
dolciumi e bevande
prodotti alimentari
omaggi di rappresentanza
Romeo Cerneka s.p.
Dantejeva - Via D. Alighieri, 2
6310 Izola - Isola, tel. 05/641 80 04
Consegna gratuita a domicilio!
Segnalazioni
8
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
RISOLTO IL PROBLEMA DELLA REGISTRAZIONE...
...MA NON ANCORA QUELLO DEI FINANZIAMENTI
G
ià nell’anno 2002 che la nostra
Redazione era convinta che fosse stato concluso l’iter burocratico per
la registrazione del periodico nel Registro dei Media della Slovenia. Ma
non era così. La doccia fredda è giunta verso la fine del 2003. Con una decisione, il Ministero per la Cultura
della Slovenia ci comunicava che la
procedura non era stata portata a
conclusione, sia per il mancato pagamento della tassa, sia perché non erano stati fatti pervenire alcuni atti, indispensabili per la registrazione. I
termini erano scaduti e quindi o si ripeteva la procedura o si chiudeva la
testata.
Potete immaginare con quale impegno ci siamo avventurati nelle leggi
che regolavano questo settore, cercando aiuti, ma spesso senza risultato.
A darci un sostanziale appoggio è
stata la Redazione del settimanale
isolano “Mandraè”, dimostrando ancora una volta, nei nostri confronti, un
vero rapporto di collaborazione e amicizia. Esprimiamo pertanto tutta la
nostra riconoscenza al Redattore Capo Mef (Drago Mislej).
Il 26 febbraio 2004, con nostra
grande gioia, è finalmente giunta la
delibera con la quale si dichiarava che
il periodico “La Colomba” era iscritto
nel Registro dei Media della Slovenia
e quindi legale a tutti gli effetti.
Superato questo non facile scoglio,
ne rimane ancora uno: quello di essere riconosciuti dai finanziatori che gestiscono i mezzi del Ministero per la
Cultura della Slovenia e riservati alla nazionalità italiana di Isola.
Tenuto conto che quest’anno La Colomba è entrata nel suo quinto anno
d’attività e che i lettori sono in continuo aumento, speriamo che ciò avvenga in tempi molto brevi
La Redazione
DUE MOMENTI D INCONTRO
Al Club “Primo Rovis” di Trieste, dove due gruppi artistici della C.I.
“Dante Alighieri” hanno avuto il piacere di esibirsi, abbiamo incontrato anche la scrittrice, giornalista, ricercatrice,... triestina Liliana Bamboschek, che qui vediamo con il Commendator Primo Rovis.
Dato che è anche una cultrice del dialetto triestino e un’appassionata di storia locale, in quell’incontro sono stati trovati molti punti
comuni con l’attività della “Dante” isolana. (Foto AD)
L’8 maggio hanno fatto visita alla Comunità degli Italiani “Dante
Alighieri” il prof. Orfeo Venuti dell’Associazione Culturale “Amici
della Musica” di Martignacco e la direttrice del Coro di Fagagna,
nella foto con il presidente della “Dante” Dario Scher. In quell’occasione sono stati accordati degli scambi culturali tra i gruppi di Martignacco, Fagagna e Isola che dovrebbero aver luogo già nel mese di
novembre di quest’anno. (Foto AD)
EL CAMPANIL CANADESE
R
ingraziamo gli
amici della Redazione de “El Campanil” della Lega
Istriana di Chatham
(Ontario - Canada)
per il puntuale recapito di questo simpatico
periodico.
Complimenti per il
lavoro d’informazione
e per l’impegno profuso nel recupero delle
tradizioni, dei ricordi
e della storia delle varie località istriane.
La Redazione de
“La Colomba”
Relazioni
9
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
LE NOSTRE PRESTAZIONI NEL 2003
CULTURA
GRUPPI e ATTIVITÀ
LUOGO e DATA
FILODRAMMATICA
( “La morsa” - in occasione della
premiazione del Palio Teatro - Scuola
organizzata al Teatro San Giovanni
dal Teatro degli Asinelli di Trieste
Trieste, 03/04/03
(Prima della commedia brillante “Due
sull’autostrada” di Giorgio Prosperi Isola, 23/05/03
(Partecipazione a “L’allegro Zibaldone”
con la commedia brillante “Due
sull’autostrada” di G. Prosperi
Isola, 06/06/03
(Partecipazione all’Incontro dei
giovani dell’UI con la “Scena del
Balcone” tratta da Romeo e Giulietta
di W. Shakespeare
Fasana,15/06/03
(“Due sull’autostrada” di G. Prosperi
- ospiti della CI “Santorio Santorio” Capodistria,
18/11/03
(“Due sull’autostrada” di G. Prosperi
- ospiti della Scuola Alberghiera
Isola, 18/12/03
(“Due sull’autostrada” di G. Prosperi
- ospiti dell’Istituto Superiore
“Marinoni”
Udine, 06/12/03
FOLK GIOVANILE
(Tutti i lavori presentati da questo
gruppo sono di Amina Dudine)
(Partecipazione all’incontro MIA
(Muggia, Isola, Albona con “Trovar
amici”, “In Pescaria” e “Xe sempre la
stesa storia”)
(Partecipazione a “Festa in Famea”
con “Confidense”
(Partecipazione al Festival “Voci
Nostre” con “Robe de fioi” e “In
Pescaria”
(Partecipazione all’incontro delle
Case del Pensionato del Litorale con
“Bacan fra Isola e Piran”, in collaborazione con la Casa del Pensionato
di Isola.
(Intervento nello spettacolo “Il paese
dei bambini - Un quadro, una
sensazione” di Guido Sut con “Robe
de fioi” e “I do sordi”
(Partecipazione a “L’ALLEGRO
ZIBALDONE” con “Bacan fra Isola
e Piran”
(Partecipazione allo spettacolo della
Scuola Media di Lucinico con “La
Guardia del radicio”, “Robe de fioi” e
“In Pescaria”
(Partecipazione alla cerimonia in
occasione del 50° anniversario della
Casa del Pensionato di Isola con
“Bacan fra Isola e Piran”
(Intervento di benvenuto con “Robe
de fioi”
Albona, 18/01/03
Isola, 22/03/03
Momiano,11/05/03
Lipizza, 23/05/03
GRUPPI e ATTIVITÀ
(Partecipazione ad un’altra manifestazione organizzata dalla Casa del
Pensionato di Isola in occasione di
mezzo secolo di attività, con “Robe
de fioi”
(Partecipazione alla manifestazione
“Senza Confini” con “Ciacole a la
fontana” e “Confidense”
(“In Piaseta” - prima
LUOGO e DATA
Isola, 14/10/03
Isola, 22/11/03
Verteneglio,
13/12/03
MINICANTANTI
(Partecipazione allo spettacolo
“Canta che ti passa”
(Partecipazione allo spettacolo
“Festa in Famea”
(Spettacolo “Tanto pe’ cantà”
Isola, 22/02/03
Isola, 22/03/03
Isola, 21/06/03
CANTANTI
(Partecipazione allo spettacolo
“Canta che ti passa”
(Partecipazione allo spettacolo
“Festa in Famea”
(Partecipazione a “L’ALLEGRO
ZIBALDONE”
(Partecipazione allo spettacolo
“Tanto pe’ cantà”
(Partecipazione alla manifestazione
“Voci Amiche”
(Partecipazione alla Festa dei Cachi
di Strugnano
(Partecipazione alla manifestazione
“È di nuovo tempo di feste” - ospiti
della CI “Giuseppe Tartini”
Isola, 22/02/03
Isola, 22/03/03
Isola, 06/06/03
Isola, 21/06/03
Isola, 25/10/03
Isola, 08/011/03
Pirano, 13/12/03
ATTIVITÀ LETTERARIE
(Presentazione del libro di Stefano
Lusa “Italia - Slovenia 1990-1994”
(Serata letteraria con le poesie di
Marinella Alba Reja
Isola, 09/04/03
Isola, 23/12/03
GRUPPO RICERCATORI DI STORIA PATRIA
Isola, 31/05/03
Isola, 06/06/03
Lucinico, 07/06/03
Isola, 01/10/03
Isola, 11/10/03
(Incontro con i giovani
Isola, 30/01/03
(Presentazione del libro “Lucia Scher
e il folclore isolano” di Amina Dudine Isola, 13/03/03
(Allestimento di una mostra per la
presentazione del volume su
Lucia Scher
Isola, 13/03/03
(Invio di 6 temi al Concorso
internazionale “I nostri nonni ci
raccontano” (risultato: un primo e
un secondo premio)
aprile 03
(Invio di un componimento al Concorso
internazionale “Storia e Storie”
(Risultato: un secondo premio)
agosto 03
(Ricerche per le pagine del periodico
“La Colomba”dedicate alla storia patria
Relazioni
10
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
e alle tradizione del nostro territorio Isola, gen - dic 03
(Premiazione di 15 giovani collabo-
ratori del Gruppo Ricercatori
Isola, 06/12/03
dedicata al Duomo di Isola
Isola, 23/12/03
(Allestimento di una mostra
MOSTRE
(Due mostre organizzate dai
Ricercatori di Storia Patria - vedi
capitolo precedente)
MANIFESTAZIONI A ISOLA
(con gruppi ospiti)
(”Il paese dei bambini - Un quadro,
una sensazione” di Guido Sut Recital presentato del Gruppo “I
Viandants” di Basiliano, con la
partecipazione del pittore
Gianfranco Peressi
Isola, 31/05/03
(Concerto per Sax e Pianoforte con il
duo Colmaor - Camerotto. Il concerto
è stato realizzato in collaborazione
con l’Associazione Musicale “Serenade
Ensemble” di Muggia
Isola, 13/09/03
(Commedia: “Processo al Gatto con
gli Stivali” proposta dalla Compagnia teatrale del Ginnasio - Liceo
“France Prešeren” di Trieste. La
rappresentazione è stata organizzata
in collaborazione con l’Associazione
Culturale “Teatro degli Asinelli” di
Trieste
Isola, 11/10/03
(VOCI AMICHE - Incontro canoro
con il Coro di voci bianche della C.I.
di Verteneglio, il Coro Misto della
C.I. “G. Tartini” di Pirano e il Coro
Misto di Lucinico. Il saluto è stato
dato dai Cantanti di musica leggera
della “Dante”
Isola, 25/10/03
(SENZA CONFINI - incontro folk
con il Gruppo Folk “Lazonta” della
C.I. “S. Santorio” di Capodistria, il
Coro Folk della SAC “M. Garbin” di
Rovigno e con i “Danzerini Udinesi” di
Basiliano. Il saluto è stato dato dal
Gruppo Folk Giovanile della “Dante” Isola, 22/11/03
EDITORIA
(Uscita de “La Colomba” n°12-13
giugno 03
(Uscita de “La Colomba” n°14
agosto 03
(Uscita de “La Colomba” n°15-16
dicembre 03
(Pubblicazione della raccolta di poesie
di Marinella Alba Reja dal titolo
“Capitomboli in petto”
dicembre 03
CORSI
(Quarto corso per il recupero del
dialetto
Isola, gen - giu 03
(Corso di recitazione e dizione svolto
con i giovani filodrammatici
(quarto anno)
Isola, gen - dic 03
CONFERENZE
(3 di tema vario e un’escursione a
Modena, offerte dalla collaborazione
UI - UPT
Isola, set - dic 03
S P O R T
GRUPPI e ATTIVITÀ
LUOGO e DATA
Calcetto - Campionato di Capodistria
(10 partite
08/01 - 23/03/03
Incontri sportivi dell’UI
(Partecipato con le squadre di
Calcetto, Tennistavolo e Scacchi
Parenzo, 20/09/03
Nostra organizzazione:
Isola, 26/10/03
(1° Torneo di scacchi
(6° Torneo Internazionale di Calcetto
GRUPPI e ATTIVITÀ
LUOGO e DATA
con le squadre della C.I. di Salvore,
del Bar Circolo di Capodistria e della
C.I. “Dante Alighieri” di Isola
Isola, 15/11/03
(7° Torneo Internazionale di Calcetto
con le squadre delle C.I. di Fiume,
Gallesano e “Dante Alighieri” di
Isola
Isola, 13/12/03
(Torneo Femminile organizzato dalla
Sezione Sportiva della C.I. “Alighieri”Isola, 02/12/03
RICREAZIONE
ATTIVITÀ
Nostra organizzazione:
(1° Torneo di Briscola
(Ballo delle Bambole - Festa
mascherata per i più piccoli
(Serata Conviviale in occasione
della Giornata Internazionale
della Donna
(2° Torneo di Briscola
(3° Torneo di Briscola
(4° Torneo di Briscola
LUOGO e DATA
Isola, 01/02/03
Isola, 03/03/03
Isola,
Isola,
Isola,
Isola,
07/03/03
05/04/03
06/09/03
29/11/03
ATTIVITÀ
(“È arrivato San Nicolò”, intrat-
tenimento con i bambini
(Torneo - Triangolare di Briscola
LUOGO e DATA
Isola, 09/12/03
con le C.I. di Fiume, Gallesano e
“Dante” di Isola
Isola, 13/12/03
(Torneo - Triangolare di Tressette
con le C.I. di Fiume, Gallesano e
“Dante” di Isola
Isola, 13/12/03
(Serata conviviale per festeggiare
il Natale e la fine dell’anno
Isola, 20/12/03
Siamo su Internet
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
11
xxx/mbqjb{{bnfsdbup/ju
F
inalmente anche la Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di
Isola ha un suo spazio su Internet. Sì,
uno spazio sufficientemente ampio da
poter esprimere quale e quanta è la sua
attività.
L’avventura, perché per molti di noi
di avventura si è trattato, è iniziata con
un incontro nell’ufficio capodistriano
dell’Unione Italiana dove erano stati
convocati i rappresentanti delle Comunità degli Italiani che operano in Slovenia. In quell’occasione abbiamo conosciuto il signor Paolo Simionato di Venezia che ci ha presentato il progetto Interreg IIIA PHARE Italia - Slovenia, da
realizzare con i Fondi Comunitari. Il sito “La Piazza Mercato” avrebbe ospitato
le nostre Comunità,
in
base ad un
protocollo stipulato con la
Slovenia.
Tutti
noi
abbiamo
ascoltato attentamente
l’esposizione
del signor Simionato
e
ognuno
ha
Paolo Simionato
tentato di farsi un’idea di quali fossero
gli intenti, cercando di capire quale e
quanto sarebbe stato il lavoro di ogni
Comunità.
Dopo un lungo e vivace scambio di notizie, prima di congedarsi, l’ospite veneziano responsabile del progetto, assieme
ai saluti ci ha raccomandato di iniziare
a raccogliere tutti i dati necessari per la
presentazione delle attività esposte.
Era senz’altro un’iniziativa invitante,
particolarmente interessante e non bisognava lasciarsela sfuggire. Ma pur
avendo delle discrete basi nel campo
dell’informatica, parecchi di noi ci siamo
chiesti come sarebbero andate le cose,
dato che non si avevano esperienze nel
campo della creazione di siti.
Poi passò del tempo e all’inizio dell’estate il signor Simionato, per il tramite
dell’Unione Italiana, ci fece pervenire lo
schema generale del progetto. Un’ampia
specifica dove si poteva comprendere l’estensione e il valore dei contenuti. Ma
noi tutti eravano in attesa di un nuovo
incontro per esporre le nostre incertezze
e lacune, cioè avevamo bisogno di istruzioni ben precise perché non sapevamo
proprio da che parte iniziare, quale doveva essere l’impostazione, come impostare il lavoro, quali argomenti prediligere...
Perciò il materiale operativo (cartaceo
e in dischetti) giunto nell’autunno, ci ha
trovati tutti impreparati.
Nelle nostre menti la nebbia era sempre più fitta. A che cosa servivano tutti
quei dischetti con lo stesso contenuto?
Cosa andava inserito su HOME e cosa
su CHI SIAMO? Come andavano distribuiti i contenuti? Quali erano le parole
più adeguate da inserire nel menu?
E questa era appena la prima serie
d’incognite. C’era poi il problema delle
fotografie.
Domande, domande e ancora domande.
Per farla corta, diremo che appena dopo il successivo incontro, portando al signor Simionato del materiale preparato
un po’ per intuizione, un po’ per logica,
su quei famosi dischetti, abbiamo capito
di aver quale doveva essere l’impostazione. Chi aveva scritto troppo, chi poco,
le foto troppo pesanti, ecc., ecc., ecc.
È necessario ricordare ancora che facendo parte di un enorme contenitore, ci
si deve attenere maggiormente a regole
e criteri comuni.
Da quel momento in poi, sempre sotto
la guida dell’ormai amico Paolo, ma anche sempre più abili nel trovare le giuste soluzioni, ci siamo messi a lavorare
di tutto punto. Ed ecco che pian piano -
12
Siamo su Internet
si fa per dire perché ora il tempo era limitato e bisognava darci sotto - le varie
presentazioni proposte in un numero
consistente di minisiti, hanno iniziato a
prendere forma.
Il signor Simionato ha dovuto intensificare i suoi viaggi nel Capodistriano e
la sua corrispondenza elettronica con le
Comunità che avevano aderito al progetto. E finalmente anche noi, a digiuno
completo di impostazioni di siti e oberati di lavoro per portare in porto l’intensa attività dei vari Sodalizi, facendo
ininterrottamente e per più mesi le ore
piccole, siamo riusciti nel nostro intento.
È stata dura, ma ce l’abbiamo fatta e
ora possiamo dire di essere visibili al
mondo intero.
Vi esponiamo l’attuale strada da fare
per giungere ai minisiti della Comunità
degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola.
Ecco come potete visitarci. Digitare
www.lapiazzamercato.it e cliccare su
“La Comunità Italiana della Slovenia”. A questo punto, per entrare nella
zona riservata alle nostre Comunità e
quindi avere una panoramica delle loro
attività, cliccare in alto a destra su “Le
Comunità della Slovenia”. A questo
punto bisogna entrare ne “Gli Organismi Associativi”.
Qui sono presentate tutte le Comunità Italiane della Slovenia e quindi anche la “Dante Alighieri” di Isola.
Ora, per visitare i singoli settori d’attività della nostra Comunità basta pigiare il bottone “Attività” del menu e
qui troverete i link che vi porteranno ai
minisiti dei vari gruppi. Se invece desiderate visitare subito un settore specifico, ci troverete cliccando uno di questi
argomenti: Il Teatro, Il Canto, Il Folclore, Letteratura, Editoria, Le Manifestazioni, Storia Patria e La
Stampa che potrete trovare nella fascia
destra del vostro schermo (vedi illustrazione nella colonna centrale di questa
pagina).
Ma oltre all’attività della C.I. “Dante
Alighieri” e a quella delle consorelle del
territorio, nel sito sono presenti tutte le
scuole italiane del Capodistriano, dalla
materna alla superiore, c’è la Rassegna
Stampa curata da Furio Percovich, uno
spazio riservato alla gastronomia e, naturalmente, accanto al buon cibo ci deve
essere anche del buon vino. Visitate allora: Lungo le colline tra botti e vigneti.
Poi c’è lo spazio riservato alla musica,
alle fotografie, alla posta dei navigatori
LA COMUNITA’ ITALIANA DELLA SLOVENIA
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
Servizi on line
Il Teatro
La Musica
Il Canto
Il Folclore
Letteratura
Editoria
Attività Creative e Artistiche
Le Manifestazioni
Varie
Le antiche ricette della cucina
istriana
Le scuole italiane in Slovenia
La Biblioteca di Capodistria
La Voce del Popolo e
pubblicazioni locali
I "rimasti" e gli esuli insieme
alla scoperta delle radici
comuni
e, naturalmente, all’economia. Ma, con
un po’ di pazienza potrete trovare ancora tanti argomenti interessanti.
Insomma ce n’è per tutti.
Quindi non possiamo fare altro che invitarvi a visitare il sito www.lapiazzamercato.it e augurarvi... buon divertimento.
La Piazza Mercato si presenta con
l’immagine pubblicata sotto il titolo di
quest’articolo e qui sotto vi presentiamo
il testo della Home Page del settore dedicato alla Comunità Italiana della Slovenia.
Sospinte da lontano
minuscole onde
posano sulla riva
la voce dell'altra sponda …
Una mano sensibile tempo fa, guardando a ponente dalle sponde istriane,
vergava questi versi.
Sono parole intrise di una profonda
malinconia per quello che poteva essere
e non fu, per quel mare amico capace
soltanto di fare da eco alle voci dell'altra
sponda, a quelle voci familiari diventate
lontane.
Ora questo sconforto diventa storia,
diventa passato; nel momento in cui le
due sponde si ritrovano nella comune
casa europea sono destinate a diventare
parte attiva per lo sviluppo di forme di
compartecipazione alle realtà di oggi e
di domani.
Ecco perché l'Associazione Veneziani
nel Mondo non poteva non cogliere l'occasione della realizzazione di quella virtuale Piazza paesana che è l'iniziativa
"www.lapiazzamercato.it" per chiamare
a farvi il loro ingresso anche le Comunità Italiane dell'Istria (Slovena), sviluppatesi per lunghi secoli nel solco della
cultura veneziana.
Nell'odierna realtà costoro possono essere le Ambasciatrici della venezianità
in terra slovena, da dove per i veneti comincia l'Est europeo, e come tali fungere
da elemento di raccordo fra i veneti e gli
sloveni per sviluppare fra le due popolazioni sentimenti di amicizia e di reciproca collaborazione.
Per chi volesse inviare alla Comunità
degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola
e naturalmente anche a questo periodico dei contributi, suggerimenti, consigli
o altro tramite posta elettronica, l’indirizzo è:
[email protected]
Amina Dudine
Spettacoli
13
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
18 dicembre 2003 - nella Biblioteca della Scuola Alberghiera di Isola
D
L FILODRAMMATICA GIOVANI
SCUOLA ALBERGHIERA DI ISOLA
opo la positiva
A
esperienza all’Istituto “Marinoni” di Udine
con “Due sull’autostrada”, ALLA
commedia brillante di Giorgio Prosperi,
per la Filodrammatica Giovani della
SMI “Pietro Coppo” e della C.I. “Dante
Alighieri” di Isola si sono aperte le porte di un’altra scuola media superiore.
Questa volta si è trattato della Scuola
Turistico - Alberghiera di Isola.
Gli accordi sono stati presi con la docente di lingua italiana, prof. Eufemija
Munda.
In questa scuola l’insegnamento si
svolge in lingua slovena e, anche se gli
allievi studiano l’italiano, gli organizzatori della Comunità degli Italiani “Dan-
te Alighieri” di Isola qualche timore ce
l’avevano. Come avrebbero potuto comprendere le sottigliezze del dialogo, i
sottintesi? Per questi giovani si trattava
pur sempre di una lingua straniera.
La prof. Munda però aveva garantito
che il problema lingua non sussisteva e
che avrebbero compreso tutto benissimo.
Per la rappresentazione venne concessa la biblioteca scolastica e il solerte
direttore di scena, Fiorenzo Dassena, allestì l’ufficio del Giudice con gli addobbi
messi a disposizione dalla Scuola.
Alle 11.45 gli
studenti chiassosi e allegri,
anche
perché
stavano per perdere un’ora di
lezione, entrarono nella biblioteca e presero
posto. Ma come
per incanto, appena i bravi giovani filodrammatici
della
“Dante”,
stuQuesta volta, invece della solita foto degli interpreti, desideriamo
denti
della
pubblicare quella del giovane pubblico della Scuola Turistico“Coppo”, entraAlberghiera di Isola. In primo piano a sinistra si intravvede la
rono in scena,
prof. Munda, nell’atto di applaudire. (Foto AD)
nell’ambiente
non volò più una mosca.
Da quel momento gli
allievi della Scuola Turistico - Alberghiera
hanno seguito parola per parola, azione
per azione, reagendo ad ogni battuta.
Come sempre i bravi e spigliati filodrammatici isolani, Klara Leban, Michel Kramf Tomic e Marko Krampf Tomic, con la loro esibizione, hanno convinto e anche stupito i coetanei che li
stavano a guardare con ammirazione e,
allo stesso tempo, soddisfatto il loro attento regista, Dario Scher, questa volta
nascosto dietro una lavagna, sempre
pronto a dare l’imbeccata ai suoi protetti. Rammentatrice Fani Pucer e aiutante tecnico Eneja Buljevic, entrambe studentesse.
Alla fine dello spettacolo, durante il
tradizionale scambio di doni, i rappresentanti della “Dante” hanno approfittato per congratularsi con i discenti di
questa scuola per il comportamento
esemplare e l’ottima conoscenza dell’italiano e naturalmente con la prof. Eufemija Munda per averli portati a questo
invidiabile livello di conoscenza.
La stessa prof. Munda, ma anche molti studenti del pubblico - erano quasi
tutti maschi - hanno espresso parole di
elogio per i bravi giovani interpreti isolani.
Il piacevole incontro si è concluso con
un rinfresco offerto dalla Scuola Turistico-Alberghiera di Isola.
(ad)
10 febbraio 2004 - a Santa Lucia
A Santa Lucia
FILODRAMMATICA OSPITE DELLA C.I. “G. Tartini” DI PIRANO
“D
ue sull’austostrada” ha fatto
tappa anche nel piranese e precisamente a Santa Lucia. A ospitare la
Filodrammatica Giovani della Scuola
“Pietro Coppo” e della C. I. “Dante Alighieri” di Isola è stata la Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” di Pirano. Le due Comunità sono in stretto
rapporto di collaborazione e anche quest’uscita faceva parte degli scambi culturali tra i due sodalizi.
Gli organizzatori piranesi hanno scelto questa località per portare più vicino
al pubblico alcune manifestazione, visto
che un buon numero di connazionali vive proprio a Santa Lucia. Ma l’impegno
della “Tartini” non è stato recepito e gli
spettatori erano pochi. Peccato, perché
quelli che hanno seguito la recita sono
rimasti veramente
soddisfatti e hanno premiato con
molto calore i sempre più bravi interpreti isolani.
A conclusione
della rappresentazione, dopo lo
scambio di doni e i
ringraziamenti da
parte del presidente della C.I. di Pirano, Fulvia Zudic, la serata si è
conclusa con una
cena offerta dalla
C.I. “Tartini”.
(ad)
“Due sull’Autostrada” di Giorgio Prosperi, per la regia di
Dario Scher. Da sinistra i giovani interpreti Michel
Krampf Tomic, Klara Leban e Marko Krampf Tomic
Rammentatrice Eneja Buljevic. (Foto AD)
Spettacoli
14
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
20 marzo 2004 - a Babici
Ospiti della C.I. di San Lorenzo - Babici alla serata
VIVA LA FESTA DEL PAPÀ
V
iviamo in due stati diversi, ma a
dividerci sono poco più di 30 chilometri, sempre nel territorio istriano.
Eppure, anche se informati sull’attività
della Comunità degli Italiani di San Lorenzo - Babici siamo rimasti veramente
sorpresi della molteplice e intensa attività svolta da quel sodalizio.
Bisognava proprio essere invitati alla
loro manifestazione “W la festa del papà” per rendersi conto di quanti e quali
fossero i gruppi artistici operanti in seno a questa Comunità del Buiese, anche
tenti: entrambe, pur nel loro specifico, ria” con una vivacissima Sabrina Vasic
dedicano particolare attenzione al recu- nei panni della pescadora e le tre sofistipero delle tradizioni e del dialetto e in- cate “foreste cincirinade”, impersonate
gaggiano
molti
giovani.
Fatta
questa
premessa, vediamo come si è svolta la manifestazione che ha visto
esibirsi
gruppi
preparatissimi davanti ad un pubblico numeroso e
partecipe.
La Comunità di
I “Danzerini” di Lucinico hanno dilettato i numerosi intervenuti
San Lorenzo Babicon una serie di balli popolari. (Foto FD)
ci si è imposta con
due numerosi e affiatati complessi: il rispettivamente da Eleonora Cvetkovic,
Coro Misto che, sotto l’esperta bacchet- Sara Resanovic Bevitori e Monika Kirn.
ta del M° Dario Bassanese, ha dimoA fine spettacolo, dopo lo scambio di
strato una seria preparazione e l’orche- doni e i ringraziamenti da parte del prestra d’ottoni, diretto dal M° Denis Modrušan, che ha conquistato il pubblico
con un’allegra serie di brani musicali.
Azzeccato pure l’intervento di Roberto
Grassi, sempre della stessa Comunità
che, con la sua solita verve, nei panni di
Pierino e coadiuvato dalla presentatrice
della serata, Fatma Labinjan, ha trasciMassimiliano Bevitori e Miguel Frumen
nato il pubblico in una lunga serie di riin “I do sordi” (Foto FD)
sate, a suon... di rime.
se non tutti erano inclusi nello spettacoGradito ospite della serata l’ottimo
lo che si è svolto nella sala della Comu- gruppo di danza popolare “Danzerini” di
nità locale di Babici.
Lucinico (GO) che, applauditissimo, ha
Precisiamo che tra la “Dante” isolana prima dilettato e poi coinvolto il pubblie la C.I. organizzatrice c’è affinità d’in- co.
Secondo ospite
dell’indovinata
manifestazione il
Gruppo
Folk
Il presidente della C.I. di San Lorenzo Babici
Giovanile della
Nino Zacchigna, Amina Dudine responsabile
C.I. “Dante Ali- del Settore arte e cultura della “Dante” isolana e il presidente della C.I. “Dante Alighieri”
ghieri” di Isola
di Isola Dario Scher..
con due scenette
(Foto FD)
tratte dalla rapp r e s e n t a z i o n e sidente della Comunità degli Italiani di
dialettale
“In San Lorenzo Babici, Nino Zacchigna,
Piaseta” di Ami- nella stessa sala si è svolto un incontro
na Dudine. Il conviviale.
pubblico se l’è
Alla piacevole manifestazione hanno
goduta un mon- presenziato pure il vicepresidente della
do seguendo “I Regione Giuseppe Rota e i presidenti
do sordi” inter- delle Comunità degli Italiani di Castelpretati da Massi- venere, Egidio Bulfon, di Villanova, Anmiliano Bevitori tonio Ravalico e della “Dante Alighieri”
e Miguel Fru- isolana, Dario Scher.
Il Complesso d’ottoni della Comunità degli Italiani di
men e “In Pesca(aal)
San Lorenzo Babici, diretto dal M° Denis Modrusan (Foto FD)
Spettacoli
15
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
27 marzo 2004 - a Gallesano
Alla Comunità degli Italiani di Gallesano
BALLO, PROSA, FOLCLORE ... E FUSI
S
abato 27 marzo 2004 la Filodrammatica Giovani della Scuola Media “Pietro Coppo” e della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola si
è presentata al pubblico di Gallesano,
ospite della locale Comunità degli Italiani.
Si è trattato del primo scambio culturale tra questi due sodalizi, dove si sono
esibiti anche gruppi della Comunità che
ha fatto gli onori di casa.
Ad aprire la manifestazione è stato il
Gruppo Ritmico di Gallesano che, per la
sua bravura, a fine esibizione, si è guadagnato un caloroso applauso.
È stata poi la volta della Filodrammatica isolana che ha presentato “Due sull’autostrada”, commedia brillante in un
atto di Giorgio Prosperi, per la regia di
Dario Scher.
Notiamo che, ad ogni sua nuova esibizione, la Filodrammatica Giovani è
sempre più preparata e più matura. In
questo lavoro sono impegnati tre giovani che investono tutto il loro impegno in
questa commedia moderna, di costume,
e che ovunque sono accolti con generosi
applausi, come del resto ha reagito il
numeroso pubblico di Gallesano. Un doveroso e meritato elogio va senz’altro rivolto al regista Dario Scher che con stoica pazienza e tanto amore plasma questi giovani filodrammatici.
La piacevole serata, organizzata per
allietare il pubblico gallesanese, si è
conclusa con il Gruppo Folk Bambini
L’interessante esibizione dei bravi giovani del Gruppo Folk Bambini della Comunità degli
Italiani di Gallesano (Foto FD)
della C.I. di Gallesano che, in costume
tradizionale, ha cantato, ballato e recitato. Anche per questo valido complesso
non sono mancati consensi e applausi.
A conclusione dello spettacolo è intervenuto il presidente della Comunità degli Italiani di Gallesano, Diriana Delcaro e quindi è seguito il tradizionale
scambio di doni.
Mentre il pubblico si accingeva ad abbandonare la sala, l’ambiente si è innondato di un appetitoso profumo. Nell’ambiente accanto stavano preparando
Ancora un successo della Filodrammatica Giovani di Isola con “Due sull’autostrada”.
Da sinistra: Michel Krampf Tomic, Klara Leban e Marko Krampf Tomic. (Foto FD)
le tavolate per offrire agli impegnatissimi interpreti - che con professionale capacità avevano intrattenuto il pubblico
per quasi due ore - i “fusi”, caratteristico piatto del centro-sud dell’Istria.
Una squisita accoglienza, particolarmente gradita dagli ospiti isolani.
Fiorenzo Dassena
I presidenti delle due Comunità degli
Italiani, Diriana Delcaro di Gallesano e
Dario Scher della “Dante” isolana, durante
il tradizionale scambio di doni a fine
spettacolo. (Foto FD)
Spettacoli
16
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
2 aprile 2004 - a Bertocchi
A BERTOCCHI GRUPPI ARTISTICI
PER FESTEGGIARE LA PRIMAVERA
Q
uesta volta la nostra Comunità è stata invitata dalla
consorella di Bertocchi per partecipare al “Saluto alla primavera”.
Nuovo appuntamento quindi per la
Filodrammatica Giovani e naturalmente nuovo successo.
La sala della Comunità locale di
Bertocchi, abbellita da interessanti
foullars di seta dipinti dalle capacissime mani dei membri del Gruppo
Creativo “Dipinto su seta” della C.I.
di Bertocchi, ha accolto festosamente il numeroso pubblico accorso per
l’esibizione dei gruppi locali e non.
Ad aprire la serata è stato il Coro
I due presidenti, Dario Scher di Isola e
Gianfranco Vincoletto di Bertocchi
(Foto FD)
Misto “Ginestra” della Comunità
Italiana di Bertocchi, diretto dal M°
Marko Kocjancic che gli spettatori
hanno accolto con grande entusiasmo.
Degno di lode anche il gruppo folcloristico “Savrinski godci” di Monte
di Capodistria (Smarje). Accompagnati da violoncello, fisarmonica e
flauto dolce, hanno eseguito canzoni
popolari locali.
La serata si è conclusa con i ragazzi della Filodrammatica Giovani
della Comunità degli Italiani “Dan-
te Alighieri” di Isola, la cui regia è
stata curata dall’instancabile Dario
Scher. I dilettanti isolani Klara Leban, Michel e Marko Krampf Tomic
hanno presentato la commedia in
un atto “Due sull’autostrada” di
Giorgio Prosperi.
Una bella serata conclusasi con
un rinfresco offerto dalla Comunità
degli Italiani di Bertocchi. A fare gli
onori di casa è stato il presidente di
questo Sodalizio, Gianfranco Vincoletto.
Fiorenzo Dassena
Il gruppo folcloristico “Savrinski godci” di Monte di Capodistria - Smarje (Foto FD)
BIROKOP d.o.o.
materiale di cancelleria e scolastico
Ul. 15. maja - Via 15 maggio, 5
6000 Koper - Capodistria
e-mail: [email protected]
Tel./Fax: +386 5 639 35 71
Spettacoli
17
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
10 aprile 2004 - sul viadotto della nuova autostrada
È
molto difficile,
se non addirittura impossibile,
che i talenti che si sviluppano
nelle nostre Comunità degli
Italiani possano essere conosciuti e apprezzati. I motivi
sono molteplici. In primo luogo le loro esibizioni vengono
seguite prevalentemente dagli appartenenti al gruppo nazionale italiano e da pochi affezionati del popolo maggioritario. Qua le cause vanno ricercate nella disinformazione
(la pubblicità non rientra nelle nostre possibilità finanziarie), nella non comprensione
della lingua italiana di parte
degli abitanti e anche in una
certa apatia. Aggiungiamo
ancora che non esistono programmi televisivi per il lancio
dei nostri giovani emergenti e
quando succede che le telecamere si accendono per uno
spettacolo che viene reputato
Romina Umer interpreta in “La tua ragazza sempre”
di un certo spessore e quindi
(Foto AD)
ripreso (quasi sempre soltanto
l’inizio), il servizio va in onda duran- dilettanti, quando bisogna dare quel
te il telegiornale, sotto forma di noti- tocco di bilinguismo ad alcune rapzia con, in primo piano, il commento presentazioni comunali o regionali.
Ci sono soltanto dei casi rari e fordel giornalista di turno. Quindi, gli
organizzatori di manifestazioni im- tuiti. Uno di questi, per i cantanti
portanti, cioè quelli che "contano", della “Dante Alighieri” di Isola, si
non conoscono l’esistenza dei nostri era verificato nel 2002, il giorno di
Natale (vedi "La Colomba" N° 12-13,
pag. 21), grazie a un piccolo ma importante ingaggio offerto da Drago
Mislej, meglio conosciuto come Mef,
Redattore Capo del settimanale isolano Mandrac e, tra l'altro, attento
conoscitore della vita culturale isolana, quindi anche di quella minoritaria.
Quel 25 dicembre, a due nostre
cantanti (Branka Bevitori e Romina
Umer) era stata data l'opportunità
di aprire il concerto dei BePop, complesso sloveno di punta nel 2002.
Quando si rese necessario trovare
un sostituto per rimpiazzare il cantante che doveva intervenire con un
pezzo italiano, fu proprio il ricordo di
quella partecipazione a far riaffiorare alla mente degli organizzatori l’esibizione di Romina Umer, in quel
La brava presentatrice Lorella Flego
Natale di due anni fa.
La richiesta di partecipazione ci giunse
due giorni prima della
manifestazione.
Romina, laureanda alla Facoltà dello Sport di Lubiana, era
impegnatissima nel preparare
gli ultimi esami, ma il suo grande amore per il canto le impose
di accettare l’offerta. Preso con
sé il materiale di studio giunse
a Isola.
La manifestazione, presentata dalla spigliata Lorella Flego,
si è svolta il 10 aprile sul nuovo
viadotto di Crni Kal-San Sergio
(non ancora aperto).
Presenti molte personalità
della vita politica e sportiva, tra
cui il Sindaco di Capodistria,
Boris Popovic, il presidente della Commissione Slovena del Giro d’Italia, Jelko Kacin e l’Ambasciatore sloveno del “fair
play” Miro Cerar.
Tutto imperniato sul ciclismo,
quest’incontro è stato intercalato da tre canzoni: la prima eseguita da Anika in lingua slovena, la seconda da Alan in lingua
croata, per concludere con Romina in
lingua italiana.
Questa nostra cantante “sconosciuta”, con la canzone “La tua ragazza sempre” di Irene Grandi, che
Romina, con la sua solita bravura,
ha interpretato dal vivo, è riuscita a
stupire non solo il numeroso pubblico presente, ma anche il regista sloveno Beno Hvala, che senz’altro si
aspettava un’esecuzione discreta, di
ripiego, in sostituzione del vero cantante. E quindi anche quest’occasione ha fruttato un seguito: l’invito ad
esibirsi, con più canzoni, al Giro d’Italia il 23 maggio.
Una manifestazione piacevole, ricca di contenuti, ma a nostro avviso
con un neo. Visto che la presentazione si svolgeva anche in lingua italiana, non ci è stato chiaro perché Romina - che nello specifico rappresentava la Comunità degli Italiani
“Dante Alighieri” di Isola e in senso
lato il gruppo nazionale italiano in
Slovenia - fosse stata intervistata in
lingua slovena, prima della sua esi(ad)
bizione.
UN INGAGGIO LAMPO
(Foto AD)
Spettacoli
18
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
17 aprile 2004 - a Trieste
ATTIVISTI ISOLANI AL CLUB “PRIMO ROVIS”
Uno spettacolo di grande successo
Ccoli sui quotidiani che annuni avevano incuriosito gli arti-
"Pietro Coppo" di Isola. A meravigliare e nello stesso tempo coinvolciavano lo spettacolo dal titolo "Tra gere il pubblico è stata proprio la
prosa e canto", sostenuto dai gruppi professionalità di questi bravi gioartistici della Comunità degli Italia- vani. Possiamo ben asserire che il
ni "Dante Alighieri" di Isola d'Istria. pubblico pendeva dalle loro labbra,
L'aspettativa di molti di noi era reagendo ad ogni battuta, ad ogni
gesto, ad ogni allusione.
Questo lavoro - certamente una delle pagine più felici del drammaturgo, critico teatrale, saggista e
sceneggiatore
Giorgio
Prosperi - si svolge nell'ufficio del Giudice Istruttore. La vivace e intraprendente Lola racconta la sua
vicenda d'autostoppista,
l'infatuazione temporanea per il guidatore, il
rapporto sessuale nella
stanza di un motel, la sucLa Filodrammatica Giovani a conclusione di
cessiva delusione per con“Due sull’autostrada” mentre coglie i meritati
tributi dall’entusiasta pubblico triestino.
cludere l'avventura fraDa sinistra Marko e Michel Krampf Tomic, Klara Leban
cassandogli una chitarra
e il regista Dario Scher (Foto MH)
in testa e quindi essere da
quella di trascorrere un pomeriggio allietato dalla vivacità di
giovani dilettanti.
Sabato scorso, la sala ampia
e accogliente del Club "Primo
Rovis" di Trieste era traboccante di pubblico quando è salito
sul palcoscenico il direttore artistico del Club triestino, dott.
Sergio Colini che con il brio che
lo caratterizza e la sua solita
affabilità, ha salutato tutti i
presenti e ha introdotto i graditi ospiti.
Subito dopo, preceduti da un
po' di musica, sono entrati i tre
protagonisti di "Due sull'autostrada", commedia brillante in
un atto di Giorgio Prosperi.
Una piacevole piece, valorizzata dalla capacità interpretativa
di Klara Leban (Lola), di Michel Krampf Tomic (il Giudice
istruttore) e di Marko Krampf
Tomic (il Cancelliere), tutti e
tre studenti della Scuola Media
lui denunciata. Molto
ben inquadrata la figura severa
del Giudice
che si aiuta
con l'autorità del ruolo
che ricopre
per non essere coinvolto nella
vicenda, come invece
succede al
Cancelliere,
semplice e
bonaccione,
che non nasconde
il
suo debole
per le donIl dott. Sergio Colini
direttore artistico
ne.
del Club “P. Rovis”
L'efficace
(Foto AD)
recitazione,
le emozioni, i sentimenti, l'autorità, la frivolezza, hanno
messo in particolare evidenza
la mano esperta del regista
Dario Scher e l'intenso lavoro
svolto con i giovani interpreti
che sono stati premiati dal
pubblico con calorosi applausi
e tanto entusiasmo.
Dietro le quinte ancora due
persone indispensabili: la solerte e giovane rammentatrice
Eneja Buljevic e il direttore di
scena e poi anche tecnico audio, l'insostituibile Fiorenzo
Dassena. Aiutante di scena lo
studente Sebastjan Bozic.
A questo successo, ne è seguito un'altro: quello dei Minicantanti e dei Cantanti di musica leggera, sempre della C.I.
"Dante Alighieri" di Isola d'Istria.
Anche i Gantanti e Minicantanti della “Dante Alighieri”
di Isola sono stati generosamente premiati dal caloroso
A rompere il ghiaccio è stata
pubblico alla fine della loro esibizione. Da sinistra:
la
minicantante Sabrina Vasic
Branka Bevitori, Pamela Reja, Massimiliano Bevitori,
che, con la sua dolce vocina ha
Sabrina Vasic. Marina Trani e Manuela Hrnjic.
(Foto AD)
interpretato una canzone delle
Spettacoli
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
Hrnjic, con la canzone
di Gigi D'Alessio "Como
suena el corazon" ha
dato un'esauriente prova delle sue doti musicali. La studentessa
universitaria Marina
Trani, ultima di questo
quartetto, si è cimentata nella canzone "Come
saprei"
(successo di
Il Commendator Primo Rovis, durante il suo intervento
a fine spettacolo. Attorno a lui, da sinistra: Dario Scher,
Giorgia) mettendo in
Michel Krampf Tomic, Amina Dudine, Massimiliano Bevitori
piena evidenza le sue
e Marko Krampf Tomic. (Foto FD)
ottime doti vocali e innote autrici isolane Lucia Scher e terpretative. La parte canora si è
Amina Dudine dal titolo "Tutti ami- conclusa con un'indovinatissima
19
efficacia dal M° Amina Dudine che
ha pure presentato la seconda parte
del programma.
A conclusione della fortunata rappresentazione, assieme a tutti gli
interpreti che nel frattempo erano
stati invitati sul palcoscenico dal
valido dott. Sergio Colini, ha voluto
dare il suo saluto l'ospite d'onore
della serata, il Commendatore Primo Rovis. Nel suo intervento ha rivolto un saluto e un ringraziamento
a tutti i presenti e ha riservato un
particolare elogio ai bravi e giovani
interpreti della Comunità degli Italiani "Dante Alighieri" di Isola d'I-
Il caldo pubblico del Club “Primo Rovis” di Trieste mentre applaude soddisfatto le performance dei giovani della Comunità degli
Italiani “Dante Alighieri” di Isola. In primo piano a sinistra il Commendator Primo Rovis e, la prima a destra, la nota giornalista
e pubblicista triestina Liliana Bamboschek. (Foto AD)
ci". Quindi è stata la volta di quattro cantanti esperte, ognuna con le
proprie caratteristiche vocali ben
delineate, che hanno presentato altrettanti successi di noti esecutori
italiani. Per prima si è esibita Branka Bevitori che, con particolare
slancio e vigore interpretativo, ha
proposto Cuore (successo di Rita Pavone). È stata poi la volta di Pamela Reja che con emotività e intensa
partecipazione ha presentato "Gli
uomini non cambiano" (successo di
Mia Martini). La studentessa di
scuola media superiore Manuela
canzone dal titolo "Cosa posso fare
per farmi perdonare" di Amina Dudine. Oltre ad essere stata interpretata splendidamente da Branka e
Massimiliano Bevitori (mamma e figlio), questo brano era ben inquadrato nel periodo della Pasqua. Il
tema tratta lo scontro generazionale, sempre più ricorrente e che, come recita un verso della canzone è
un ostacolo sormontabile soltanto
usando "dialogo, amore e comprensione infinita".
I solisti dei due complessi canori
sono stati preparati con singolare
stria e ai loro istruttori.
Durante lo scambio di doni - per
quest'ultimo atto d'amicizia è stata
invitata sul palcoscenico anche la
giornalista Liliana Bamboschek - e i
continui applausi da parte degli appagati spettatori, si è giunti pure ad
un arrivederci a presto. Infatti si è
concordato di presentare a questo
caloroso pubblico triestino il lavoro
dialettale "In Piaseta" di Amina Dudine e proposto dal Gruppo Folk
Giovanile della "Dante" isolana.
Lucia Dobrilla
Spettacoli
20
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
7 maggio 2004 - a Isola
Al Parco “Pietro Coppo” di Isola
I N E U RO PA C A N TA N D O L ’ A M I C I Z I A
U
n altro riuscitissimo appune minacciosi. Ma, come per intamento, quello di venerdì
canto, la pioggia è cessata
scorso, ideato e realizzato dal Setproprio qualche minuto prima
tore Arte e Cultura della Comunità
dell'inizio del programma ed è
degli Italiani "Dante Alighieri" di
ripresa dopo un'ora, quando
Isola. Questa volta per un motivo
stavano sfumando le ultime
particolare: dimostrare la propria
note della sigla di chiusura.
gioia in occasione dell'entrata della
La scelta del programma è
Slovenia nell'Unione Europea, a
stata elaborata con particolauna settimana di distanza dalla
re cura e le canzoni, eseguite
proclamazione ufficiale, avvenuta
dai bravi e preparati interprelo scorso 1° maggio.
ti, si sono innestate in una
Con la manifestazione musicale
piacevole successione contedal titolo "In Europa cantando l'anutistica, creando una trama
micizia", una rappresentanza di
colma di significati.
Minicantanti e Cantanti di musica
Un particolare elogio va rileggera della "Dante" ha voluto involto senz'altro alla bravissineggiare a quest'importante e sima presentatrice Elena Bubognificativo evento.
la. I suoi appropriati interL'intento dei nostri canterini è
venti, intercalati al canto e ofstato quello di rivolgere un auguferti al pubblico con spigliario, confidando in un futuro costruitezza, affabilità, spontaneità,
to su comprensione, amicizia, collachiarezza - tutte doti che Eleborazione, tolleranza e naturalna sa sempre dosare e amalI cinque minicantanti che si sono esibiti durante lo spettacolo
mente pace.
gamare sapientemente - han“In Europa cantando l’amicizia, qui in formazione corale.
A quanto pare l'idea è stata apno sottolineato e arricchito il
Da sinistra Sara Resanovic Bevitori, Sabrina Vasic, Eleonora
prezzata e premiato non soltanto
messaggio lanciato dai nostri
Cvetkovic, Kris Dassena e Massimiliano Bevitori. (Foto FD)
dagli applausi del pubblico che nel
giovani artisti, con le loro canparco "Pietro Coppo", sulle finestre, nei da Giove Pluvio. Ricordiamo che tutta zoni.
caffè e ristoranti circostanti seguivano la giornata era stata accompagnata da
È stata un'ora pregna di contenuti pocon attenzione il programma, ma anche scrosci di pioggia e da nuvoloni plumbei sitivi, di speranza, di ottimismo. Bravi
Il tecnico audio del Teatro di Isola, Danilo
Urdih, fa scorrere le basi musicali
registrate su CD. (Foto FD)
Branka Bevitori mentre interpreta
“Il mondo che vorrei”
(Foto FD)
La minicantante Sabrina Vasic ha
interpretato “Tutti amici”.
(Foto FD)
Spettacoli
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
21
to e assieme ai minicantanti.
staurano rapporti d'amicizia. La seconUn'altra perla tra i nostri vocalist è la da, la nota canzone che è diventata un
studentessa Romina Umer che ancora inno all'amicizia "Amico è" di Baldan
una volta ha saputo porre in particolare Bembo, è stata cantata da Branka, Saespressione tutta la sua musicalità ed brina e Massimiliano, con il coro. A conefficacia interpretativa.
clusione di questa terzina abbiamo
Tra i più giovani, si sono esibiti come ascoltato dalla voce di Romina "Un amisolisti Massimiliano Bevitori, con la sua co è così", successo della Pausini. L'ultivocina chiara intonata e la vivace e mo brano, prima di ripetere la sigla e
gioiosa Sabrina Vasic che, assieme a Sa- quindi di far scatenare la pioggia, è stara Resanovic Bevitori, Kris Dassena ed to "Cosa posso fare per farmi perdonare"
Eleonora Cvetkovic, hanno sostenuto di A. Dudine ed eseguito da mamma
pure tutta la parte corale. Questo il pro- Branka con il figlio Massimiliano. La
gramma:
"Aggiungi un posto a tavola" eseguito da Branka e il coro. La canzone che
fungeva da sigla è
stata ripetuta anche a conclusione
del programma. Il
primo solista è stato
Massimiliano con la
canzone "Io sono un
bimbo", firmata L.
Scher - A. Dudine,
che conclude il ritornello con i versi:
Romina Umer nella canzone
Noi siamo l'avveni“Dove c’è musica”
re che bello sarà, se
(Foto FD)
voi con noi, se noi
veramente tutti.
con voi, insieme si
Ma veniamo ora ai protagonisti del creerà. Quindi è stapomeriggio canoro, cioè agli esecutori ta la volta di Branche si sono preparati di tutto punto an- ka con la famosa
che per quest'importante manifestazio- canzone di Toto Cune, coadiuvati dalla mano esperta del tugno
"Insieme
Massimiliano Bevitori con la mamma Branka eseguono
la canzone “Cosa posso fare per farmi perdonare”. (Foto FD)
tecnico audio Danilo Urdih.
1992" che esalta
A fare la parte del leone, questa volta l'Europa Unita. "C'è
è stata la cantante Branka Bevitori che, un'arte che riesce a unire tutti, anche canzone parla di armonia e comprensiocon la sua voce incisiva e convincente, senza conoscere le lingue. Questa è la ne in famiglia, condizioni fondamentali
ha profuso il suo impegno in parecchie musica!" ha sottolineato la presentatri- per favorire un ambiente sereno e concanzoni, cantando come solista, in duet- ce, prima di presentare Romina che ha sono e creare le giuste condizioni di sviproposto "Dove c'è luppo per le nuove generazioni. Quindi
musica" di Ramaz- ben inserita nel contesto di questo prozotti. Quindi sul gramma, ha sottolineato la presentatripalco,
preparato ce.
Concludiamo rivolgendo un sentito
per l'occasione, si è
ripresentata Bran- ringraziamento e un elogio al M° Amina
ka con una canzone Dudine che ha ideato e diretto questo
della Pausini, "Il programma e preparato gli interpreti,
mondo che vorrei". appagando pienamente un pubblico forPoi si sono susse- mato anche da spettatori che non aveguiti tre testi che vano avuto mai l'occasione di ascoltare
esaltavano l'amici- questi nostri ammirevoli giovani e giozia: presentata da vanissimi esecutori.
Dario Scher
Sabrina e composta
da L. Scher - A. DuRivolgiamo un sentito grazie aldine, la canzone
"Tutti amici" spie- l’amica Elena Bubola per aver acga come sia possibi- cettato di essere in nostra compale
comprendersi gnia e presentare anche questo
Il presidente della Comunitæ degli Italiani “Dante Alighieri”
anche senza capir- spettacolo, pur essendo in dolce atdi Isola Dario Scher e la presentatrice Elena Bubola.
(Foro FD)
si, quando si in- tesa. Auguri Elena!
Spettacoli
22
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
15 maggio 2004 - a Blessano (Basiliano)
A BLESSANO PER FAR CONOSCERE LA NOSTRA ATTIVITÀ
I
contatti che la Comunità degli
Italiani “Dante Alighieri” di
Isola ha con il Friuli sono calorosi e
frequenti. Un rapporto incominciato
grazie ad un’iniziativa del prof. Renato Damiani e poi consolidatosi attraverso varie persone (una di queste è stata anche la compianta Adelina Montagnese, strappata alla vita tre anni fa, al culmine della sua
carriera artistica). Da parecchi anni
il testimone è passato al prof. Gianfranco Peressi che è il nostro punto
fermo, il nostro ponte, ma anche
una specie di manager. Infatti quasi tutte le iniziative friulane partono da lui o passano attraverso la
sua persona. Pertanto la “Dante”
non finirà mai di ringraziarlo.
Ecco, un tanto per introdurvi all’esibizione di Blessano (Basiliano), il
15 maggio scorso, dove abbiamo incontrato amici di vecchia data e avviato nuove conoscenze. Ricorderemo che nel 2003 la “Dante Alighieri” ha ospitato il Gruppo di recitazione “I Viandants” e i “Danzerini
Udinesi” entrambi di Basiliano.
In scena, per la prima volta assieme, i due gruppi di recitazione della
nostra Comunità: la Filodrammatica Giovani, che opera in collaborazione con la Scuola Media “Pietro
Coppo”, che ha presentato “Due sull’autostrada”, commedia brillante in
Cerimonia di ringraziamenti, saluti e scambio di doni. In palcoscenico tutti gli interpreti
e il personale ausiliario. Da sinistra, in primo piano (di spalle) il vicesindaco di Basiliano,
Mauro Dominici, il presidente della Pro Loco di Blessano, signor Basaldella, Amina Dudine
e Dario Scher. (Foto DR)
un atto di Giorgio Prosperi, per la
regia di Dario Scher e il Gruppo
Folk Giovanile con “In Piaseta”,
rappresentazione dialettale in 10
episodi di Amina Dudine, che cura
pure la direzione artistica del complesso.
Una bella serata. Un pubblico numeroso e partecipe, una perfetta organizzazione, l’impegno incondizionato dei nostri giovani interpreti e
del personale di supporto: questi gli
In primo piano: il presidente della C.I. “Dante Alighieri” di Isola consegna al prof. Gianfranco
Peressi un piccolo omaggio in segno di grande riconoscenza. In secondo piano, da sinistra: Michel Krampf Tomic, Amina Dudine e Fiorenzo Dassena. (Foto DR)
ingredienti che hanno resa fruttuosa e ben riuscita questa trasferta.
Vi presentiamo gli interpreti.
Per “Due sull’autostrada” Clara
Leban, Michel Krampf Tomic e
Marko Krampf Tomic. Rammentatrice Eneja Buljevic e aiuto tecnico
Sebastjan Bozic.
Per “In Piaseta” hanno recitato
Massimiliano Bevitori, Michele Bevitori, Victoria Bizal, Pia Chersicola, Eleonora Cvetkovic, Kris Dassena, Miguel Frumen, Monika Kirn,
Sara Resanovic Bevitori, Sabrina
Vasic e Kim Vizintin. Tecnico audio
Ana Chersicola; aiutanti di scena e
buttafuori Maja Chersicola, Ester
Dassena. Katja Pugliese e Biserka
Viž intin; truccatrice Branka Bevitori; parrucchiera Vittoria Djurasevic;
aiutante tecnico Igor Chersicola;
aiutante di sala Selma Bizal.
Per entrambi i lavori, direttore di
scena il dinamico Fiorenzo Dassena.
Un meritato elogio a tutti gli interpreti che, per la loro bravura si
sono guadagnati calorosi applausi e
naturalmente un ringraziamento al
numeroso staff che lavora dietro le
quinte e che fa sì che tutto fili nel
migliore dei modi.
Spettacoli
23
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
22 maggio 2004 - a Isola
A
PER COLPA... DI UN MICROFONO
Isola, nei pressi della vecchia
stazione ferroviaria della “Parenzana”, si è inaugurato un nuovo
parco giochi per i bambini. Per festeggiare questo piacevole avvenimento sono stati invitati a presentare un loro numero i bravi canterini della Comunità degli Italiani
“Dante Alighieri” di Isola.
Dato che in futuro, in quest’area,
sarebbero venuti a giocare bambini,
accompagnati dalle loro mamme, si
è deciso di proporre la canzone “Cosa posso fare per farmi perdonare”
di Amina Dudine, che la cantante
Branka Bevitori esegue assieme al
figlio Massimiliano (minicantante).
Il testo affronta le incomprensioni e
i conflitti in famiglia, che nella canzone vengono superati con tanto
amore e buona volontà, un testo
particolarmente adatto per quest’occasione. I due interpreti hanno
fatto di questo brano il loro cavallo
di battaglia, entusiasmando sempre
il pubblico ad ogni loro esibizione.
Preparatissimi e puntuali i nostri
due esecutori si sono presentati al-
l’appuntamento, ma ad attenderli,
oltre ad un folto pubblico, c’era anche un’amara sorpresa: l’impianto
d’amplificazione aveva un solo microfono e non è stato possibile trovarne un’altro che fosse compatibile
con l’apparecchiatura. La canzone
che consiste in una continua botta e
risposta tra mamma e figlio, non
può essere eseguita con un solo microfono. La mancata esecuzione è
stata una vera delusione per tutti.
(ds)
22 maggio 2004 - a Lucinico
CON GLI AMICI DI LUCINICO
Gli stretti rapporti di collaborazione tra la “Corale di Lucinis” e la
Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola hanno portato ad
un’altro fruttuoso incontro, questa
volta nella località friulana, dove
sabato 22 maggio la “Dante” isolana
ha riproposto lo spettacolo presentato una settimana prima a Blessano e precisamente “Due sull’autostrada” di Giorgio Prosperi, per la
regia di Dario Scher, proposto dalla
Filodrammatica Giovani e “In Piaseta” di Amina Dudine, presentato
dal Gruppo Folk Giovanile, per la
regia della stessa autrice. La giornata non era certo favorevole. La costante e copiosa pioggia ha creato
parecchie difficoltà nell’organizzazione. Ma, come si sa, quando c’è responsabilità, volontà, e amichevole
collaborazione, si possono superare
tutti gli ostacoli. Infatti a Lucinico è
stato proprio così. In un ambiente
ormai familiare anche per gli Isolani, si è riusciti pienamente nell’intento. Anzi, possiamo ben dire che i
nostri giovani e giovanissimi dilettanti ce l’hanno messa proprio tutta, sfornando una delle loro migliori
esibizioni.
A fare gli onori di casa è stato il
presidente della “Corale di Lucinis”,
la giovane e dinamica Simona Puja,
ideatrice di questa trasferta isolana, coadiuvata da alcuni suoi ottimi
collaboratori.
Particolarmente impegnativo e
proficuo è stato pure il lavoro del
personale tecnico e ausiliario della
“Dante”. Il loro compito viene sem-
pre portato a termine con grande
determinazione e capacità, contribuendo alla piena riuscita dell’esibizione, preparando la scena, vestendo gli interpreti, coordinando le
uscite e consegnando man mano i
vari accessori... Questa volta il loro
compito è stato più arduo dato che
Come si può notare nella foto, a conclusione dello spettacolo, sul palcoscenico c’era particolare cordialità e allegria. (Foto IC)
24
si sono trovati in numero inferiore,
ma ciò non ha influito minimamente sul risultato. Stiamo parlando di
Fiorenzo Dassena - direttore artistico e di Ana Chersicola - tecnico del
suono di entrambe i lavori e, per “In
Spettacoli
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
Piaseta”, di Maja Chersicola, Ester
Dassena e Maja Vizintin - che hanno sbrigato tutti i numerosi compiti
dietro le quinte - di Igor Chersicola
per la parte tecnica e di Selma Bizal
aiutante in platea.
A fine spettacolo alla Comunità
degli Italiani “Dante Alighieri” è
stata consegnata una targa ricordo,
L’incontro è proseguito poi con una
cena, tanta cordialità e allegria.
(gd)
24 maggio 2004 - a Portorose
L A “DANTE ”
C
ome già annunciato a pag. 17,
Romina Umer, con la sua ottima interpretazione del 10 aprile, all’anteprima del Giro d’Italia, si era
assicurata la presenza a questa prestigiosa manifestazione che quest’anno ha incluso nel suo percorso
pure l’Istria.
Il 24 maggio, nel Capodistriano,
l’atmosfera era elettrizzante, ma
non soltanto perché la giornata era
tutta sole e aria frizzante. Il vero
motivo era il passaggio del Giro d’Italia attraverso le nostre città costiere. Grandi preparativi di ospitalità, di sicurezza, di agibilità, ma
anche di intrattenimento e ... per-
Il signor Sergio D’Imporzano, in segno
di gratitudine, consegna a Romina un
ricordo del Giro d’Italia.
(Foto LK)
ché no... di profitto economico. Un
avvenimento da sfruttare fino in
fondo. Tutti vedevano e ragionavano “rosa” e non solo per il colore che
AL
G IRO D ’I TALIA
ria preparazione, la nostra Romina
ha cantato da vera professionista,
intrattenendo il numerosissimo
pubblico radunatosi nel centro di
Portorose per veder passare l’87°
Giro d’Italia. In segno di gratitudine, il signor Sergio D’Imporzano, a
nome degli organizzatori italiani,
ha consegnato a Romina un dono ricordo di quest’importante manifestazione.
(ad)
Il giornalista sportivo Rade Sustersic,
conduttore della manifestazione, mentre
intervista Romina.
(Foto LK)
caratterizza il “Giro”.
La nostra Romina avrebbe dovuto
esibirsi a Capodistria, ma all’ultimo
momento le è stata offerta la piazza
di Portorose, che in partenza era
stata riservata alla nota cantante di
quella località, Anika. Il perché di
questo cambiamento ci è stato svelato in seguito dal settimanale sloveno Stop, la rivista più letta tra
quelle che riportano dettagliatamente i programmi radio e TV. Nel
numero datato 30 maggio c’era un
articoletto dal titolo molto eloquente: “Anika non canta per 15.000 talleri”. La cifra corrisponde a circa 63
euro.
Quindi Romina si è trovata ad esibirsi in quel di Portorose, invece che
a Capodistria, assieme al noto gruppo acrobatico “Flip” di Pirano.
Questa volta il conduttore era il
giornalista sportivo Rade Sustersic
con collegamenti esterni e più tardi
anche con la diretta televisiva sul
secondo programma della rete nazionale slovena.
Con la sua innata musicalità e se-
Romina Umer, cantante della
Comunità degli Italiani “Dante Alighieri”
di Isola durante una sua esibizione
al “Giro d’Italia 2004”.
(Foto LK)
Spettacoli
25
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
29 maggio 2004 - al “Dom Dva Topola” di Isola
ACCOLTI CON TANTO ENTUSIASMO E SIMPATIA
S
empre nuove esperienze per i
dilettanti della Comunità de-
sone che non capivano l’italiano, ci
ha pensato la nostra assidua collaboratrice Ana Chersicola, studentessa alla facoltà di lingue dell’Università di Udine, che ha spiegato il
contenuto dei vari brani, tutti eseguiti in italiano, familiarizzando subito con gli spettatori.
Un elogio a tutti gli interpreti che,
come sempre, hanno profuso tutto il
loro impegno per dare il meglio di sé
stessi.
Per i Minicantanti si sono esibiti
Massimiliano Bevitori, Sabrina Va-
Il direttore dell’Impresa “Dom Dva Topola”
di Isola mentre rivolge il saluto di benvenuto
ai gruppi canori della “Dante” (Foto FD)
gli Italiani “Dante Alighieri” di Isola. Questa volta i Minicantanti e i
Cantanti di musica leggera sono
stati ospitati dall’impresa per la riabilitazione e il collocamento degli
invalidi “Dom Dva topola” con sede
Pamela Reja
nel vecchio ospedale isolano ovvero
nella già Colonia Marina di Isola.
Un edificio adattato adeguatamente
per accogliere al meglio i disabili.
Le persone di contatto sono state
due affabili e simpatiche signore:
Suzana e Karmen, con le quali sono
stati accordati tutti i particolari per
l’esibizione che ha avuto luogo sabato 29 maggio nel ristorante di questa sede.
A mettere a proprio agio il pubblico, formato esclusivamente da per-
I Minicantanti Sara Resanovic Bevitori, Kris
Dassena, Eleonora Cvetkovic, Massimiliano
Bevitori e Sabrina Vasic (Foto FD)
sic e Sara Resanovic Bevitori che
hanno cantato rispettivamente “Io
sono un bimbo”, “L’omo de neve” e
“Il telepargolo”, tutte canzoni firmate Lucia Scher-Amina Dudine. I tre
solisti assieme a Kris Dassena ed
Eleonora Cvetkovic componevano
pure il coretto che accompagnava le
canzoni.
Per i Cantanti di musica leggera
si sono esibite Branka Bevitori in “E
ritorno da te” e Pamela Reja che si è
Massimiliano e Branka Bevitori (Foto FD)
cimentata per la prima volta in
“Quella carezza della sera”.
Branka e i Minicantanti hanno
Sara Resanovic Bevitori
proposto pure “Aggiungi un posto a
tavola” e “Amico è”.
Anche questa volta la canzone che
è riuscita a trascinare maggiormente il pubblico è stata “Cosa posso fare per farmi perdonare” di A. Dudine, eseguita da mamma Branka con
il figlio Massimiliano.
Ana Chersicola
Il saluto ai bravissimi interpreti,
preparati dalla mano esperta di
Amina Dudine, è stato porto dal direttore dell’Impresa “Dom Dva Topola”, signor Boris Sustersic.
A fine spettacolo, durante la bicchierata, tutti si sono complimentati con i nostri canterini per la loro
bravuta e per la scelta del programma, ed è stato rinnovato l’invito per
future esibizioni.
(gd)
26
Ospiti di Radio Capodistria
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
A RADIO CAPODISTRIA CON BRUNA ALESSIO KLEMENC
UN’ESPERIENZA INDIMENTICABILE
A
nche se sono molto giovane,
sono già parecchi anni che
faccio parte del Gruppo Folk Giovanile della Comunità degli Italiani
“Dante Alighieri” di Isola. In questo
periodo ho accumulato molta esperienza nella recitazione e ho avuto
l’occasione di conoscere vari teatri e
tanta nuova gente. Lo stesso vale
naturalmente anche per i miei compagni di gruppo: Sara, Michele, Sabrina, Kris, Victoria, Miguel, Pia,
protagonisti di “In Piaseta”. Per farlo la maestra Amina ha dovuto mettere alcuni criteri e così ci siamo accordati su chi andava e, invece di
quattro, ci siamo presentati in otto.
Io ero uno di questi. Che bello!
Non ero ancora mai stato a Radio
Capodistria e non vedevo l’ora di
andarci. Quel giorno a scuola le ore
non passavano mai. Finalmente, alle 15.00 la mamma mi è venuta a
prendere. Per strada affrettavo il
passo. Giunto a casa ho gettato lo
zaino in un angolo
e ho messo fretta
alla mamma per
andare all’appuntamento. Appena
arrivato mi sono
subito infilato nella macchina della
nostra
maestra
perché desideravo
fare il viaggio con
lei.
Qui siamo a Verteneglio nella scenetta “La Guardia del radicio”.
Io sono quello con la camicia a quadri (Foto MVC)
Ecco che finalmente siamo arriKim, Eleonora, Monika e Jakob.
vati nel parcheggio della Radio. DaTra l’altro, in questa nostra attivi- vanti a noi c’era un bell’edificio,
tà ci sono spesso pure delle piacevo- grande, con tante vetrate e una belli sorprese. Una di queste è stata la entrata.
l’invito ai microfoni di Radio CapoPrima di salire i pochi gradini per
distria. Vi racconto come è andata.
arrivare davanti al portinaio, la
Ritornavamo a casa da Vertene- maestra ci ha fatto alcune raccoglio dove avevamo presentato “In mandazioni: dovevamo comportarci
Piaseta”. Eravamo molto contenti nel migliore dei modi, parlare sotto
perché il pubblico ci aveva fatto voce e non correre.
grande festa premiandoci con tanti
Appena entrati, quell’edificio mi
battimani e avevamo ricevuto molti ha fatto uno strano effetto. Ho coelogi. Era stata veramente una bel- minciato ad avere un po’ di fifa. Ma
la serata. Ma le sorprese non erano tutto è durato un attimo, perché suancora finite. Nel pulmann, la mae- bito ci è venuta incontro una signostra Amina che ci istruisce, dopo es- ra bellissima, con un sorriso rassisersi complimentata con tutti noi, ci curante. Era la giornalista Bruna
ha comunicato che eravamo stati in- Alessio Klemenc che, con molta genvitati a Radio Capodistria dalla tilezza ci ha salutati e portati nello
giornalista Bruna Alessio Klemenc. studio.
Desiderava avere in studio quattro
Che meraviglia! Quanti microfoni,
bambini spigliati, chiacchieroni, in- quanti monitor! Dietro un vetro c’esomma adatti per una trasmissione ra un signore che contattava con noi
radiofonica.
tramite un altro microfono e ci dava
Non era facile scegliere tra i 12 le indicazioni tecniche. Mi sentivo
molto importante. Tutti osservavamo tutto. Era tutto nuovo per noi e
quell’ambiente ci aveva intimiditi.
Dopo poco la lucetta ci indicava
che stavamo andando in onda. Che
emozione! La giornalista incominciò
a farci delle domante. Sul momento
rispondavamo con poche parole, ma
poi, presa confidenza con l’ambiente, diventò difficile domarci. La signora Bruna ci aveva proprio messo
a nostro agio. Ormai eravamo di casa. Insomma, verso la fine della trasmissione, non volevamo proprio
smettere di parlare. Tutti avevamo
ancora qualcosa da dire.
Bruna Alessio Klemenc è rimasta
soddisfatta del nostro comportamento in trasmissione. Perciò ci ha
promesso che ci avrebbe invitati ancora qualche volta.
Ah, dimenticavo di dire che durante la trasmissione abbiamo anche recitato pezzetti delle nostre
scenette, tratte da “In Piaseta”. Ci
sono venute proprio bene. A noi piacerebbe recitare alla radio tutti i
dieci episodi della nostra rappresentazione. Così potrebbero sentire
quello che facciamo anche le persone che abitano lontano e che non
hanno la possibilità di venirci a vedere a teatro.
Io mi auguro proprio di tornare a
Radio Capodistria, e questa volta
con tutto il gruppo, perché ci è spiaciuto dover lasciare alcuni amici a
casa. Queste nuove esperienze ci
aiutano a capire tante cose, senza
doverle studiare sui libri di scuola.
È un modo facile per imparare presto, bene e senza fatica, per di più
divertendoci.
Dopo questa prima prova radiofonica, chissà che magari anche TV
Capodistria non voglia avere un incontro con il nostro gruppo? Per noi
sarebbe il massimo. Lo diciamo a
chi organizza le trasmissioni che noi
saremmo veramente interessati e
disponibili.
Massimiliano Bevitori
Cultura in Versi
27
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
23 dicembre 2004 - a Isola
Presentazione del Canzoniere di Marinella Alba Reja
CAPITOMBOLI IN PETTO
L
’Attività Letteraria della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri”
di Isola va a gonfie vele, pur non disponendo di un gruppo stabile con appunta-
menti periodici.
Questo settore culturale, spronato
proprio da questo periodico con la rubrica “L’angolino della poesia”, continua a mietere successi e a fine dicembre
è stato edito un’altro canzoniere, questa
volta dedicato ai versi di Marinella Alba
Reja. L’autrice lo ha intitolato CAPITOMBOLI IN PETTO.
L’opuscolo è stato presentato al pubblico il 23 dicembre scorso da Amina
Dudine, dato che, per un’improvvisa indisposizione, l’autrice non è potuta essere presente all’incontro.
A declamare i versi della Reja è stato
Dario Scher che è riuscito a mettere in
bella evidenza i sentimenti espressi dall’autrice nelle sue poesie, suscitando
nell’uditorio compiacimento ed emozioni.
CAPITOMBOLI IN PETTO - che comprende anche alcune poesie in vernacolo - rappresenta un’altra piccola perla
nella produzione editoriale e creativa
della Comunità degli Italiani “Dante
Alighieri” di Isola.
Da “Capitomboli in petto”:
A MIO PARE
Te ga piantà le vide
che te prometi
altre frescure
per sconder grili
e sigale
e altri San Martin
che te riscalda
le ganasse
e el cuor te fa contento.
Soto le nove pergole
i fioi dei tui fioi
i se contarà
storie vecie che fa nova alegria.
In questo april che ga
infarinà
la tua picia campagna
me auguro che le tue stanche man
governi ancora a longo
le vendeme
e alsi el goto al siel.
8° CONCORSO LE T TER A RIO
INDE T TO D AL FONDO PER LE AT TIVIT À CULTUR ALI DELL A SLO VENIA
È
il terzo anno che i soci della C.I.
“Dante Alighieri” di Isola che si
dedicano alla poesia partecipano al Concorso Letterario indetto dal Fondo Repubblicato per le attività culturali della
Slovenia e dedicato alle varie minoranze che vivono in Slovenia. Parte dei lavori inviati al Concorso viene poi pubblicata sulla rivista “Paralele” che quest’anno è giunta all’ottavo numero. L’e-
dizione 2004 comprende poesie in lingua italiana, inglese, macedone, ungherese, rom, bosniaca, croata, serba e russa. Tutte le poesie inserite nell’opuscolo
sono pure tradotte in lingua slovena.
Su “Paralele”, nel capitolo dedicato ai
versi in lingua italiana, troviamo nove
nostri connazionali e, tra questi, anche
Marinella Alba Reja e Tura Bevitori
della C.I. “Dante Alighieri”. Particolar-
mente positiva la critica di
Marko Kravs,
riservata alle
liriche di Tura.
Quest’anno
Tura Bevitori
la cerimonia
conclusiva si
è svolta a Fiesso - Pirano.
(ad)
POESIE PUBBLICATE SU “PARALELE” NEL CAPITOLO DEDICATO ALLE LIRICHE IN LINGUA ITALIANA
Tura Bevitori
COME FARFALLA
Nudo il mio corpo
se ne va leggero,
come una farfalla
che vola di fiore in fiore,
offrendosi al sole,
alla luna, alle stelle,
carezzato dal vento,
cullato dalle onde del mare.
Se ne va.
Mangiando l’aria,
bevendo la pioggia,
amando l’amore.
DILEMMA
Una sigaretta, una boccata,
una nuvola di fumo,
un cumulo di cenere.
Questo è ciò che rimane
di una sigaretta:
ma cosa rimane di una vita?
Marinella Alba Reja
IO SO
(da noi già pubblicata ne “La Colomba”
n° 15-16 - pag. 33)
Cultura in Versi
28
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
L’ANGOLINO DELLA POESIA
LE MIE PAURE
Ho paura del buio
perché non so cosa nasconde,
ho paura della solitudine
perché è così reale,
ho paura della gente
perché non è più sincera,
ho paura di me stessa
perché non so chi sono realmente,
ho paura del futuro
perché non so cosa porterà,
ho paura del presente
perché non mi offre nulla,
ho paura della felicità
perché è così rara,
ho paura dell’amicizia
perché non so se esiste veramente.
Ho scoperto di aver paura
della vita.
Tura Bevitori
Soffia...
Soffia così forte,
che mi si arrossano gli occhi.
Non vedo niente,
ma continuo a camminare.
La strada che faccio
ormai la conosco a memoria.
Mi fermo.
Asciugo gli occhi con la sciarpa,
ora va meglio.
Vedo.
Posso vedere la tua finestra,
dove non c’è luce.
Si vede il poster che ti ho regalato.
Chissà dove sarai,
ora... ora che...
Chissà... forse anche tu,
stai facendo la stessa strada...
Mattea Kocjancic
STO SCOIO
Un can ghe pisa de sora
un fio ghe tira ‘na piera.
E lu sta fermo là
e no’l se movi
visin la Punta.
Le onde lo ba∫a de sora
de soto le ghe fa i grisoli.
Ma lu no se movi.
El varda
el scolta
el ga visto pasar de duto.
‘Na volta iera le siore
che le meteva el piedin
tignindo in man l’ombrel.
La sera le vigniva le vecie
a sentarse
a ∫moiar le gambe.
Le gambe gonfie
del lavar de duto el giorno
sul mastel.
Le se trovava là
e le se contava duto:
del marì che ‘l iera
cusì e cusì,
dei fioi: un che iera malà,
l’altro che ‘l faseva la fame.
Calava la note
e lore ∫ò a sospirar
e tirarse in alto
le cotole longhe e nere.
Sto scoio che de giorno
el iera caldo
e de note bel fresco.
Va a saver.
El saveva lu.
El capiva, el no di∫eva gnente.
Quante volte el iera bagnà
de lagrime
de quei che i ‘ndava via
e dei tanti che i vigniva.
Dei inamorai
e dei imbriagoni.
Che caresse e che s’ciafi.
Ma lu ta∫eva.
El capiva.
Sto scoio dela Punta.
Dorina
C’è silenzio questa notte,
e tutti stanno dormento,
la luna mi guarda dal cielo,
e io ti sto perdendo.
Non lasciarmi per favore,
a questo mondo senza amore,
non lasciarmi per favore,
perdona il mio errore.
Mattea Kocjancic
MORIRE
Vivo
eppure muoio.
Dentro di me, ogni attimo
si spengono le emozioni
spariscono le illusioni.
Il presente mi sfugge
il futuro è ciò che rimane.
Un involucro vuoto,
eppur vivo
e ciò che sfioro fugge, muore:
vivo per veder morire
ciò che la vita mi deve.
Perché vivo?
Tutto mi sfugge
e io fuggo dal tutto
per non morire.
Tura Bevitori
GIÀ TI RIDONO GLI OCCHI
Sguardo giocoso
ma tu non amavi
l'essere
e non l'avere
come me.
Imprevedibile
come il vivere
e i casi.
Tra le mie considerazioni
e le mie parche parole
già
ti ridono gli occhi
prima ancor
della bocca.
Marinella Alba Reja
(da “Capitomboli in petto”)
LE PAROLE
Raccoglierò tutte le tue parole
che hai fatto volare
dal finestrino.
Le porterò tutte su un prato,
le coprirò di foglie
per non farle gelare d’inverno
e per non farle
scolorire d’estate,
e quando la luce lieve
del mattino
farà capolino attraverso
i rami e gli uccelli
canteranno la ninna nanna,
vorrei essere lì con te,
in un’unica parola,
sotto un’unica foglia
fino alla fine dei miei giorni.
Tura Bevitori
IO SOGNAVO
Io sognavo la mia resa
ma dormiva sotto una
coltre di ceneri
profumate
e sospiri languidi
soffocati.
Marinella Alba Reja
(da “Capitomboli in petto”)
Attività di Ricerca
29
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
23 dicembre 2003 - a Isola
MOSTRA FOTOGRAFICA
L’
ultima mostra fotografica dell’anno, allestita dal Gruppo Ricercatori di storia patria della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola, è stata dedicata al Duomo della nostra cittadina, nel suo 450°
anniversario della sua Consacrazione.
L’esposizione è stata
inaugurata il 23 dicembre
2003 ed è rimasta aperta al
pubblico per due mesi.
I Ricercatori colgono l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito finora allo sviluppo
delle attività di questo
gruppo e, certi in una fruttuosa continuità approfittano per invitare anche altre
persone a suggerire argomenti, prestare materiale
attinente alla nostra storia e alle nostre
tradizioni, o in altra maniera. Solo così,
uniti nella ricerca, si potrà contribuire
al recupero di avvenimenti con foto, documenti vari e altro materiale che ri-
guarda il nostro passato e la nostra storia.
Vi assicuriamo che è nostra prassi restituire intatto tutto quanto ci viene affidato ai fini della ricerca.
(gd)
CONCORSO DELLA MAILING LIST HISTRIA
A FINE MAGGIO INCONTRO A ROVIGNO
PROGRAMMA:
D
opo i lusinghieri risultati riportati nell’anno 2003 - ricordiamo che
i giovanissimi della C.I. “Dante Alighieri” di Isola erano stati gratificati con un
primo e un secondo premio - i Ricercatori di Storia patria si sono impegnati a
invogliare e indirizzare i giovani a partecipare al Concorso Letterario della
Mailing List Histria 2004.
Otto sono stati i componimenti preparati da altrettanti giovani volonterosi
che, impegnatisi nel tema “Sono la guida turistica e vi porto a vedere la mia
città”, hanno presentato vari rioni di
Isola, con le loro caratteristiche e la loro
storia.
Un grazie quindi ai nostri soci più giovani per l’impegno profuso. Ciò che purtroppo, neanche questa volta, hanno saputo offrire i ragazzi più grandi, quelli
cioè dai 15 ai 18 anni che avevano quale tema “Il lavoro delle donne ieri e oggi”.
Quest’anno l’incontro si svolgerà presso la Comunità degli Italiani di Rovigno, nei giorni 29 e 30 maggi0 2004.
Ecco il programma delle due giornate
e il nominativo dei commissari che giudicheranno i temi. I dati sono stati scaricati dal sito della ML Histria
http://members.xoom.virgilio.it/
histria/
Sabato 29 maggio
Ore 16
Saluto del Presidente della C.I. di Rovigno d'Istria, Prof. Elio Privileggio
Ore 16.05
Saluto del coordinatore della ML Histria, Axel Famiglini, ai partecipanti e
breve relazione sulle iniziative compiute nell'anno appena trascorso
Ore 16.15
Interventi dei membri della ML Histria e commenti dei partecipanti
Ore 16.30
Interventi degli ospiti
Ore 18.30
Proposte per l'anno a venire e discussione sui progetti in corso
Ore 19.30
Fine della riunione. Cena sociale
Domenica 30 maggio
Concorso letterario ML HISTRIA
2004: premiazioni ufficiali
Ore 10
Saluto del presidente della commissione di valutazione, Gianclaudio de
Angelini, e presentazione del concorso e
delle sue finalità
Ore 10,30
Brevi interventi dei componenti della
commissione di valutazione
Ore 11,00
Inizio delle premiazioni: presentazione della modalità di valutazione degli
elaborati e considerazioni sui lavori dei
partecipanti
Ore 11,20
Premiazione dei temi
Ore 12, 15
Fine della manifestazione e chiusura
dei lavori.
Pranzo sociale.
COMMISSIONE DI
VALUTAZIONE:
Presidente:
GIANCLAUDIO DE ANGELINI - Roma
Membri:
MARIA LUISA BOTTERI - Monte Compatri - Roma
MIRELLA TRIBIOLI - Frascati - Roma
AXEL FAMIGLINI - Cesenatico - Forlì Cesena
GIORGIO VARISCO - Padova
PATRIZIA LUCCHI - Venezia
VITTORIO ROSSO - Mosca - Russia
ONDINA LUSA - Pirano - Slovenia
NELIDA MILANI KRULJAC - Pola - Croazia
(gd)
30
Conferenze
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
Guido Rumici alla “Dante”
L
a prima conferenza di quest’anno - offerta dalla collaborazione tra Unione Italiana e Università Popolare di Trieste si è tenuta il 25 marzo scorso nella sede della C.I. “Dante Alighieri” di Isola. Titolo dell’argomento: “Italiani d’Istria - da maggioranza a minoranza: economia e storia di un popolo
(1947-1999)”.
A parlare su quest’argomento è
stato il prof. Guido Rumici, ricercatore di storia ed economia regionale
e autore del libro che porta appunto
il titolo della conferenza.
Come di consueto, il saluto è stato
offerto dal presidente della “Dante”,
Dario Scher.
L’oratore, dopo la chiara e interessante presentazione dell’argomento,
ha saputo coinvolgere i presenti e
L
e conferenze offerte dalla collaborazione tra l’Unione Italiana e l’Università Popolare di
Trieste sono sempre molto interessanti ed esposte da oratori preparatissimi. È naturale però che i temi
che riguardano la nostra salute siamo particolarmente interessanti e,
a fine esposizione, accompagnati da
una lunga serie di domante da rivolgere al docente. E così è successo
anche dopo la conferenza dal titolo
“Alcune indicazioni sui farmaci per
il cuore e la dieta per i cardiopatici”
tenutasi il 30 maggio scorso nella
sede della Comunità degli Italiani
“Dante Alighieri” di Isola. Il dott.
trasformare l’ultima parte della
conferenza in un’amichevole scambio di pareri, esperienze, punti di vista.
Durante il dibattito sono emersi
nuovi e interessanti fattori, situazioni, curiosità e naturalmente il
desiderio di conoscere più a fondo i
motivi, le cause, i fattori politici dei
vari Stati coinvolti, le strategie, i
protagonisti, le scelte, insomma tutto quanto può far comprendere
maggiormente quel periodo storico,
che ha provocato grandi squilibri e
mutamenti radicali devastanti per
la popolazione istriana.
Perciò, di comune accordo, si è
giunti alla conclusione di riprendere
e sviluppare il tema in successivi
prossimi appuntamenti con il prof.
Rumici.
(gd)
Il prof. Guido Rumici mentre presenta
il suo libro (Foto AD)
IL CUORE E LA DIETA
Andrea Perkan, nella sua esposizione, è stato particolarmente chiaro
ed esauriente, ma alla richiesta se
qualcuno aveva forse qualche domanda, i presenti, a raffica ne hanno snodato una lunga serie, sia per
quanto riguarda i farmaci, sia per la
dieta da seguire.
Il dott. Perkan, che ringraziamo
per la sua disponibilità, ha risposto
con molta accuratezza a tutti dando
consigli e suggerimenti.
(ad)
L’ALLARGAMENTO AD EST DELL’UNIONE EUROPEA
N
ella sede della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri”
si è concluso il 27 maggio scorso il
ciclo primaverile di conferenze - nell’ambito della collaborazione tra
l’Unione Italiana e l’Università di
Trieste. La prof. Maria Paola Pagnini, profonda conoscitrice dei problemi riguardanti l’Unione Europea,
nonché simpatica relatrice, è riuscita a concentrare, con grande competenza e chiarezza, in poco più di
un’ora una tematica così complessa
quale è “L’allargamento ad est dell’Unione Europea”.
Il grande evento, atteso con impazienza dai dieci stati dell’Est europeo, tra cui la Slovenia, si è avverato puntualmente il 1° maggio 2004.
La prof. Pagnini ha illustrato ai
presenti gli elementi che hanno portato all’ampliamento, i preparativi,
i fini di sviluppo e quindi le fasi successive quali il libero scambio delle
merci, il transito delle persone da
uno Stato all’altro, l’entrata in vigore della moneta unica prevista per
l’anno 2007 per i nuovi Stati ed altro ancora.
L’oratrice ha coinvolto l’uditorio
creando un’atmosfera di grande
partecipazione. I punti toccati sono
stati tanti, tutti estremamente interessanti e visti in un’ottica particolarmente ottimistica.
(ds)
Sport & Ricreazione
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
31
20 dicembre 2003 - a Isola
GIUSTA RICOMPENSA PER I SOCI DELLA “DANTE”
UNA SERATA DI PURO DIVERTIMENTO
P
er concludere degnamente
l’anno, dopo esserci impegnati
a fondo nell’espletamento delle nostre attività e aver avuto le nostre
belle soddisfazioni, era doveroso
pensare un poco anche allo svago.
Perciò il 20 dicembre 2003, nella nostra sede, abbiamo organizzato un
incontro conviviale dove, tra musica, canti chiacchiere, il gioco della
tombola e la pesca miracolosa, il
tempo è volato e, i soliti, si sono attardati fino alle ore piccole. Come
del resto, sempre i soliti, hanno fatto man bassa nel portare a casa i
vari premi messi in palio. Probabilmente anche i lettori ormai potranno notare che “i soliti” vincitori appartengono alla famiglia Pugliese
che, questa volta hanno fatto TOMBOLA e si sono aggiudicati il botti-
glione di 10 litri di vino. Ma hanno
vinto anche la torta alla pesca miracolosa. Pertanto, con un po’ d’invidia, non possiamo che fare loro i
complimenti e consolarci col detto:
“Fortunati al gioco, sfortunati in
amore”. Comunque, anche se quelli
già nominati erano i premi più ambiti, sono stati in molti a vincere dei
bei regali e ciò grazie ai numerosi
sponsor che ci hanno aiutati e ai
quali rivolgiamo un caloroso ringraziamento. Eccoli:
Salone da Parrucchiera - Frizerski salon “Neda”, Negozio - Trgovina Elegant, Pulitura a secco - Čistilnica “Mara”, Ditta “Saladia” Isola,
Ditta “Vina Koper”, Fotoottica “Foto
Rio”, Negozio “Pulloveria Mariella”,
Ditta “Droga”, Pizzeria “Istra Istria”, Caffè “Kavarna Zvon”, Su-
permercato “Spar”, Supermercato
“Mercator”, Negozio “Vital”, Cura
del corpo “Venus”.
Desidero esprimere ancora tutta
la mia gratitudine ai coniugi Katja e
Loredano Pugliese per aver preparato un brodetto da leccarsi i baffi...,
apprezzato da tutti. Un vivo grazie
ancora agli altri collaboratori: Branka ed Emilio Bevitori, Daniela Braico, Gordana Gabrijelcic, Maurizio
Pugliese, Edi Sironi, Klavdijo Pecar, Robert Radolovic e Amina Dudine. Ringrazio pure la signora Nerina Pugliese Bordato di “Isola Nostra” che ci porge sempre il suo aiuto nell’allestimento della pesca miracolosa e che desidereremmo tanto
avere ospite in qualche nostra serata sociale.
Tura Bevitori
21 febbraio 2004 - a Isola
Carneval no sta ‘ndar via
A
nche il Settore Ricreazione, in
armonia con i principi della
Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di cui è parte integrante, dedica i dovuti spazi ai giovani e ai
bambini. Il Ballo delle Bambole,
cioè l’incontro in maschera è uno de-
CARBONI
PNEUS
Dario Carboni s.p. - i.a.
Servizio, vendita
e ricostruzione
pneumatici
Ind. cesta - Strada dell’Industria 4
6310 Izola - Isola
Tel.: +386 05 641 53 65
Fax: +386 05 640 06 58
gli appuntamenti
più attesi dai nostri più piccoli.
Ogni anno accorrono numerose mascherine per trascorrere
alcune
orette in allegra
compagnia.
Ad
attenderli,
anche quest’anno
c’era una quantità
di dolciumi, bibite
e musica. Il divertimento più grande
però è stato il gioco
della tombola.
A darmi una buona mano nell’organizzazione
sono
state Branka Bevitori ed Elena Pugliese.
Tura Bevitori
Questa bella e dolce streghetta che ha creato quest’ambiente
fantastico sfuggendo all’obiettivo di chi la voleva fotografare
durante il Ballo delle Bambole, si chiama Soraya Drinic ed è
una bambina di 5 anni. (Foto AD)
32
Sport & Ricreazione
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
28 febbraio 2004 - nella sede della “Dante”
5° TORNEO DI BRISCOLA
Son de novo rivà ultimo! Ma te vol che sia? Vara, Edi! Qua no ne resta
che far come i nostri veci! Beve, par desmentegar!
I vincitori del 5° Torneo di Briscola:
Cristian Pugliese con in mano la coppa e il prosciutto
e Tura Bevitori (Foto EB )
Q
uando c’è un torneo di Briscola alla Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola, il divertimento è certamente assicurato.
E anche questa volta è stato così.
Anzi, di più. Perché oltre al divertimento c’è stata anche una vittoria
che i miei amici maschietti reputano anomala. Secondo loro non è possibile che nella Briscola una donna
Me imaginavo che no
la saria andada ben. ∫e per
questo che me go anca procurà do candele. Ma la tua
pegola ∫e tropo forte e
con ti, gnanca
queste no
‘iuta.
La coppia giunta ultima, ma solo nel gioco, perché sono campioni di simpatia.
(Foto TB)
possa vincere un uomo. Sembra che
si tratti di una prerogativa del tutto
maschile. Siccome questa volta la
vittoria è andata alla coppia Cristian Pugliese - Tura Bevitori, per
non perdere la reputazione, i miei
amici erano tutti indaffarati a dire
“te gavemo lasà”. Ma io li lascio fare
perché devono pur difendere il
loro onore!
A questo torneo hanno aderito sei
coppie e quindi si è giocato tutti contro tutti. Al secondo posto si è piazzata la coppia Marino Pugliese Piero Benvenuti e al terzo Lucijan Ciano Kleva e Božo Šukljan.
Abbiamo trascorso una serata in
grande allegria, tagliando il prosciutto del primo premio, ridendo e
scherzando fino a ora tarda. (tb)
15 maggio 2004 - nella sede della “Dante”
6° INCONTRO DI BRISCOLA
N
uovo Torneo di Briscola nella
sede della Comunità degli
Italiani “Dante Alighieri” di Isola,
organizzato dal Settore Ricreazione
di questo sodalizio.
A contendersi questa volta erano
nove coppie. Perciò sono stati sor-
teggiati due gruppi per giocare in
due gironi.
Anche questo del 15 maggio è stato un incontro all’insegna della perfetta armonia e allegria. Si gioca, si
ride e si scherza, si vince o si perde,
ma senza rabbia e malsano agoni-
smo. Lo scopo principale è quello di
trascorrere in piacevole compagnia
alcune orette.
Siamo stati tutti molto contenti
del ritorno della coppia Claudio Moscarda - Aldo Pulin, che nelle edizioni precedenti aveva mietuto tantis-
Sport & Ricreazione
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
sime vittorie e ormai
assenti da parecchie
edizioni.
Questa volta a
guadagnarsi il bottino messo in palio per
il 6° Torneo sono state le coppie formate
dai giocatori:
Nella foto qui accanto
i vincitori del 6° Torneo di Briscola organizzato dal Settore
Ricreazione della Comunità degli Italiani
“Dante Alighieri”
di Isola.
In piedi: Lucijan-Ciano Kleva, Aldo Pulin,
Robert Radolovic e
Caludio Moscarda.
Accosciati Bozo Sukljan e Emilio Bevitori.
(Foto SR)
33
1. Emilio Bevitori - Robert Radolovic che si sono aggiudicati il
prosciutto.
2. Claudio Moscarda - Aldo Pulin che hanno vinto le forme di formaggio.
3. Lucijan-Ciano Kleva - Bozo
Sukljan che hanno ricevuto le bottiglie di vino.
Come al solito, a conclusione del
torneo, la festa è continuata e come
sempre, anche questa volta è stato
iniziato il prosciutto per l’assaggio.
Questi sono incontri che riescono
sempre alla perfezione e che consolidano l’amicizia tra tutti i partecipanti.
Vi diamo appuntamento alla prossima sfida che sarà organizzata in
autunno con premi, buona compagnia e naturalmente una quantità
enorme di buonumore.
Quindi: alla prossima.
Tura Bevitori
22 maggio 2004 - nella sede della “Dante”
TORNEO DI SCACCHI
I
l secondo Torneo di Scacchi organizzato dal Settore Sportivo
della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola si è svolto il 22
maggio 2004.
A contendersi erano otto giocatori,
amanti di questa disciplina.
Questa la classifica finale:
Primo posto: EMILIO BEVITORI
Secondo posto: NEVIO PUGLIESE
Terzo posto: SANDI
RADOLOVIC.
I vincitori sono stati
premiati con medaglie,
durante il rinfresco offerto a conclusione del
Torneo.
Tura Bevitori
ANCHE I NOSTRI SPORTIVI AL
GIRO DíITALIA
U
no degli avvenimenti importanti del 2004 è stato senz’altro il passaggio del Giro d’Italia attraverso le nostre cittadine costiere.
A questo importante avvenimento
hanno partecipato pure sette sportivi della Comunità degli Italiani
“Dante Alighieri” di Isola.
No, non si tratta di ciclisti. Gli
sportivi della “Dante” sono stati ingaggiati per far parte della nutrita
I vincitori del secondo Torneo di Scacchi.Da sinistra: Sandi
Radolovic, Emilio Bevitori e Nevio Pugliese. (Foto TB)
squadra di tutori dell’ordine pubblico durante il GIRO che si è svolto
nei giorni 23 e 24 maggio.
Un’esperienza veramente unica
per i nostri soci. Per la nostra Comunità invece l’orgoglio di aver dato il suo contributo affinche questa
grande manifestazione sportiva potesse svolgersi nel migliore dei modi.
Tura Bevitori
Arrivo del Giro d’Italia a Portorose
(Foto LK)
Incontri
34
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
30 maggio 2004 - a Rovigno
RADUNO DELLA MAILING LIST HISTRIA
giovani partecipanti al
TConcorso
della Mailing List
utti i
Histria hanno atteso con vera impazienza il Raduno che quest’anno si è
tenuto a Rovigno, negli ambienti
della locale Comunità degli Italiani.
Per l’occasione i gruppi canori e di
recitazione dialettale della scuola di
Rovigno, guidati dall’eclettico Vlado
Benussi, hanno aperto questo secondo incontro - seguito a quello di
Pirano dell’anno scorso - con alcuni
brani corali e con delle indovinate
scenette e recitate con vero spirito
popolano, in dialetto rovignese.
Quindi è iniziata la cerimonia.
Ben 29 temi premiati, scelti tra i
Kim Viž intin, Pia Chersicola, Kris
Dassena, Sara Resanovic Bevitori,
Massimiliano Bevitori, Victoria Bizal, Monika Kirn e Sebastian Bozic.
Tra i lavori inviati da questi ragazzi sono stati premiati quelli di
MASSIMILIANO BEVITORI
II premio (€ 75) con il tema “Go
fato el ciceron” e la motivazone:
Il nostro Massimiliano con la
sua simpatica cantilena del veneto istriano di Isola ci guida in
una visita alla sua amata cittadina. Partecipiamo con gli ignari turisti veneti alle sue “ciacole” che, con malcelato orgoglio,
In piedi Gianclaudio De Angelini, presidente della Commissione di valutazione che sta alle
sue spalle. Da sinistra Nelida Milani Kruljac (Pola), Ondina Lusa (Pirano), Axel Famiglini
(Cesenatico), Maria Luisa Botteri (Roma) e Mirella Tribioli (Roma). Sulla destra la signora
Maria Rita Cosliani (Gorizia) che ha curato gli attestati per tutti i partecipanti. (Foto AD)
116 presentati da 170 giovani e giovanissimi provenienti da Capodistria fino a Cattaro.
Dopo il saluto da parte del presidente della Comunità degli Italiani
di Rovigno, Elio Privileggio, che ha
fatto gli onori di casa, le redini sono
state prese in mano dal presidente
della Commissione di valutazione
della ML Histria, Gianclaudio De
Angelini.
Ricordiamo che per la Comunità
degli Italiani”Dante Alighieri” di
Isola avevano aderito al concorso:
illustrano le piacevolezze di Isola che “ga poche case de valor
storico de mostrar, ma no ne
manca le belese de la natura.”
SEBASTIAN BOZIC III premio
(€ 50) con il tema “Ghe vol sfrutar el
mar” e la motivazione:
La nostra guida ha le idee
chiare: “Savaria mi come far divertir i mii turisti e come mostrarghe dute le belese che ofri
la mia Isola. In poche parole faria quel che no fa nisuna guida
turistica. Li portaria in barca.”
Ed in effetti quale mezzo migliore per illustrare una ... Isola??
Ma il nostro Sebastian non si limita ad illustrare le bellezze naturali, ci dà anche piccole perle
di storia. Insomma una visita
completa ed allegra che induce
il turista a lasciare la cittadina
istriana con rimpianto e la voglia di tornarci”.
Ricorderemo che l’anno scorso,
proprio a questo Concorso, Sebastian si era piazzato al primo posto
con “... E me nona me ga contà”.
Poi, a sorpresa, la Mailing List
Histria ha sentito la necessità di aggiungere la categoria “Simpatia”.
Una decisione che approviamo in
pieno, non perché tre dei cinque
bambini inclusi in essa erano di Isola, ma perché, come sottolineato
dallo stesso Presidente della Commissione di valutazione, è praticamente impossibile giudicare con lo
stesso metro bambini alle prime
esperienze con la scrittura e ragazzini di III - V classe delle scuole ottennali (ovvero VI per le scuole novennali della Slovenia).
Ecco quindi che un diploma e un
libro è stato consegnato anche alle
piccole isolane del Premio Simpatia:
KIM VIZINTIN per “Leone Veneziano”
PIA CHERSICOLA per “Il mio
monumento preferito”
KRIS DASSENA per “Le Barigole”.
Peccato che, assieme a queste tre
piccole promettenti, non siano stati
presenti a questo incontro di giovani promosso dalla Mailing List Histria, anche Massimiliano e Sebastian per gustare quel momento di
“gloria” che ognuno ha quando ritira un meritato premio.
Ecco la lista di tutti i premiati:
SEZIONE A - CONCORSO 'ML
HISTRIA'
MLH 1° - 5° classe Croazia / 1°
- 6° classe Slovenia:
Incontri
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
Ecco le tre piccole isolane della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola, con il diploma in mano, felici di aver ricevuto il Premio Simpatia per i lavori presentati.
Da sinistra: il Presidente della Commissione di Valutazione, prof. Gianclaudio de Angelini,
Pia Chersicola, Kim Vizintin e Kris Dassena (Foto AD)
1° SEREGOTI Toni Poropat, Vanessa Bernè, Cristina Zilovic, Dea
Lordanic, Toni Bisak III-IV SEI
"Bernardo Benussi" - sezione di Valle d'Istria 2° SOLE SPLENDENTE Massimiliano Bevitori - IV elementare Comunità degli Italiani "Dante Alighieri" di Isola d'Istria
3° PICI FIUMANI Valnea Ivasic,
Clara Trncik, Lea Host, V SEI
"S.Nicolò" - Fiume MLH 6° - 8° classe Croazia / 7°
- 9° classe Slovenia:
1° NAVARE Natali Marangon,
Valentina Benussi, Renèe Brezovec-
ki - VIII SEI "Bernardo Benussi" Rovigno 2° FIOI COME NOI Dino Tijan
VII SEI "Gelsi" - Fiume 3° DE RONCO A VILISAN Sebastian Bozic - VII elementare - Comunità degli Italiani "Dante Alighieri" di Isola d'Istria
MLH SMSI:
1° AMORE Martina Baricevic - I
M - SMSI Fiume 2° DALLA BELLA EBREA Klaudia Prodan - III A -Ginnasio Generale - SMSI Fiume 3° ARGENIDE Monica Marinelli II A -Ginnasio Generale - SMSI Fiu-
35
me SEZIONE B - CONCORSO 'ASSOCIAZIONE DEI DALMATI
ITALIANI NEL MONDO'
DALMAZIA CRO 1° - 8° classe:
1° SEMPRE PIENA DE SOL Matea Vidulic - IV classe - Comunità
degli Italiani di Lussinpiccolo
2° ZARA 1 Beatrice Bevanda - Comunità degli Italiani di Zara
3° IL DELFINO BLU' Demis Koljevina - IV classe - Comunità degli
Italiani di Lussinpiccolo
DALMAZIA CRO SMS:
2° ex-equo GRANDEFORIDO Korina Vucetic - III Liceo - Comunità
degli Italiani di Zara
2° ex-equo DAZARA1 Melita Nenadic - IV Liceo - Comunità degli
Italiani di Zara
DALMAZIA - MONTENEGRO
1° - 8° classe:
1° MJ 23 Nemanja Knezevic - VIII
classe - SE Njegos - Cattaro 2° PASSWORD Vladan Radovic VIII classe - SE Njegos - Cattaro 3° RAGAZZA WALKER " " " " - SE
Savo Ilic - Cattaro DALMAZIA - MONTENEGRO
SMS:
1° IL VIAGGIATORE Marija Sbutega - IV classe - Scuola Superiore Cattaro 2° IL PROFUMO MEDITERRANEO Nikica Jankovic - II classe Scuola Superiore - Cattaro 3° IL FLAUTO Angela Mijuskovic
- I classe - Scuola Media di Musica Cattaro PREMIO 'FAMIA RUVIGNISA'
SEI di Rovigno d'Istria:
Tel.: +386/(0)5/640 05 00
Fax: +386/(0)5/641 70 44
e-mail: [email protected]
Ljubljanska - Via Lubiana, 24
Izola - Isola / Slovenia
Incontri
36
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
SEI di Rovigno d'Istria:
I PICI RUVIGNISI Gruppo di studio del dialetto Rovignese:
Valentina Sponza - Roberta Venier - Sara Zilli - Daniela Bisic Beatrice Dzaja Giuricin - Roberta
Preden - Mara Ugrin - Valentina
Godena - Paolo Gentilini - Alessia
Paliaga - Fabio Kranjac - V - VII VIII classe SEI Bernardo Benussi
Rovigno - mentore del gruppo Vlado
Benussi SMSI di Rovigno d'Istria:
TABACCHINE Nada Poropat e
Adriana Ive - III Liceo Generale SMSI di Rovigno
PREMIO 'ASS.NE PER LA
CULTURA FIUMANA, ISTRIANA E DALMATA NEL LAZIO'
BUMBARI Ricerca cumulativa I II - III - IV classe - SEI Dignano
Kris Dassena - II elementare - Comunità degli Italiani "Dante Alighieri" di Isola d'Istria
STELLA/VERTENEGLIO Debora
Cecco - II elementare - SEI Buie, sezione periferica di Verteneglio
Nel corso della Cerimonia è stato
consegnato un Riconoscimento particolare al signor Walter Cnapich
di Torino, quale migliore operatore
dell’anno della Mailing List Histria
Tutti i temi inviati al Concorso tramite la Comunità degli
Italiani “Dante Alighieri” di Isola saranno pubblicati nel prossimo numero de “La Colomba”.
Complimenti vivissimi ai vincitori, ma anche un caloroso elogio a
tutti i partecipanti perché, a detta
della Commissione di Valutazione,
Walter Cnapich di Torino, con il diploma in
mano, assieme con Gianclaudio De Angelini,
presidente della Commissione di Valutazione. (Foto AD)
anche questa volta il loro lavoro è
stato particolarmente difficile, data
la buona qualità di tutti i lavori inviati.
Amina Dudine
PREMIO ALLA MEMORIA DI
ELIO PREDONZANI
PICCOLA CITTA', GRANDI TESORI Francesca Frlic - IV classe SEI Vincenzo de Castro Pirano, sezione periferica di Lucia
PREMIO SIMPATIA
LEONE VENEZIANO Kim Vizintin - scuola materna - Comunità degli Italiani "Dante Alighieri" di Isola d'Istria
PIAZZA MANZIOLI Pia Chersicola - I elementare - Comunità degli
Italiani "Dante Alighieri" di Isola
d'Istria
MELODI Dionea Sirotic - II elementare - SEI Buie, sezione periferica di Verteneglio
BAMBINA SENZA PROBLEMI
KEM
I
ČNA
ČIS
TIL
N
Il pubblico presente al Raduno della Mailing List Histria che quest’anno si è tenuto nella sede
della Comunitæ degli Italiani di Rovigno
INFORMATICA
Computer - stampanti
servizio tecnico
ICA
MARA
C
A SE
A
R
ITU
PUL
CO
€uroComputer
Luciana
autotrasporti
MARA VRAN - UMEK s.p.
6310 Izola - Isola
Ljubljanska - Via Lubiana, 2
tel. 05/641 88 55
Edi Carpenetti s.p.
Gregorèièeva - Via S. Gregorèiè, 11
6310 Izola - Isola
Tel.: 05/616 60 60
Ul. IX. Corpus Via IX Corpo, 15
6310 Izola - Isola
GSM: 041 78 46 15
Vicende & Costume
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
37
LE NOSTRE PICCOLE GRANDI STORIE
PREVI ∫IONI E STRIGARIE
di Mario Lorenzutti
(London - Ontario - Canada)
U
na volta, de noi, i inverni iera
pitosto longhi e fredi, specie
co tirava la bora. Le ca∫e no gaveva
miga el riscaldamento e iera pochi
quei che rivava a tignir el caldo in
cu∫ina anca dopo de sena. E sì, parché no se podeva miga andar a dormir come le galine! Quele iera le ore
più bele, quele che se stava in compania, ingrumai ‘torno del fogoler.
Par star più caldi se se meteva duti
tacai, sentai su careghete e scagneti. No, fioi mii, la television no iera,
gnanca con un solo canal e anca la
radio iera pochi che la gaveva. Cusì
che, a quele ore, el ciacolar fra veci
e ∫oveni, iera più che normale. Vigniva fora storie “de militar”, “de lavor”, “de gioventù” ma anca fati capitai in pae∫e o nei dintorni. A ca∫a
nostra, quel che iera sempre pien de
argomenti iera me nono Berto (grilo). A gaveva una granda memoria e
quando che a scominsiava a contar
le so storie, a ne incantava duti noi
∫oveni, che lo scoltavimo ‘sai volentieri, parché a saveva contarne sempre una nova e dute le iera bele.
Ma prima de scominsiar i sui raconti a meteva in forno qualche pomo cusì che pian pian se profumava
duto l’ambiente e po’, quando che iera ora de andar a dormir, li magnavimo rosti, bei caldi.
Per capir sto fato che ve contarò e
che ghe iera capità a me nono, ∫e
giusto che ghe ricordo, specialmente
ai più ∫oveni, che una volta no iera
sta tecnologia avansata che a noi,
‘deso, ne par che sia una roba de
sempre. Presempio se un voleva saver che tempo che farà doman, e
magari anca più in là, a no podeva
miga far come noi che scoltemo le
previsioni del tempo a la radio o ala
television, o le legemo intél giornal,
opur ghe demo un’ociada su inter-
net. Dirè che i giornai i iera anca
una volta. Sì, ∫e vero, ma come i podeva preveder come che se comportarà el siel se i no gaveva i machinari adati? Cusì i no ghe la intivava
quasi mai. E alora la gente sercava
de ‘rangiarse vardando i cambiamenti de la luna, dei venti, controlando i nuvoli, el mar, i voli dei
u∫ei... Insoma i provava a ‘rangiarse meio che i podeva vardandose in
giro. E quando che la forsa de la natura la iera incontrolabile, alora i
provava de far anca qualche strolegheso. Ancora mi me recordo che
quando che iera quei neverini che
faseva ‘sai dani, la gente bru∫ava
l’olivo benedeto, quel che iera stà
portà in ce∫a la domenega de le Palme, sperando nela clemensa de Dio.
Me nono gaveva un tòco de tera in
Valegia, no ‘sai lontan de la cava de
piera, prima del ponte, a sinistra, in
poche parole prima de rivar a la casa del fabro. Me recordo che là, in
febraio, iera ∫a fora le primule e le
violete. La tera iera in batuda de sol
e a riparo dei venti e a darghe la
giusta umidità iera l’aguer che pasava giusto visin de la nostra campagna. Una vera mana de Dio. D’istà me nono me mandava sempre a
cior l’aqua limpida e fresca de quel
aguer per far l’intemperà co’ l’a∫eo.
E po’ gavevimo le pergole de ua “negratenera”. Una ua tanto bona che
la magnavimo col pan par marenda.
Una matina me nono se trova in
sta campagna. El ciel no prometeva
gnente de bon. Sti nuvoli neri e
pe∫anti i coreva par sto siel che pareva che de un momento a l’altro vignisi ∫o el mondo.
Oltra de l’aguer iera la campagna
del vecio Buca, che me nono conosceva ‘sai ben. Là iera anca una meda e un pèr de mandoleri.
‘Sai presto ga scominsià a schisolar e me nono se ga riparà ne la ca∫eta de Pelisaro, che gaveva la campagna là visin, sperando che el tempo cambi e che el siel se s’ciarisi.
Pu∫à su l’erta de la porta, nono
Berto vardava la piova. Tirando l’ocio un fià più in là a ga visto el vecio
Buca duto indafarà e in pensier. A
caminava ’vanti e indrio, co la se∫ola in man, vardando sto siel minacio∫o.
Dopo un poco sto omo a se ga rampegà su par un mandoler, ∫burtandose più in alto che a podeva e, scasando la se∫ola par aria, a borbotava qualcosa.
Tanto che a se vanti∫ava ∫e vignù
un lampo e drioman un ton, che pareva che se spachi el mondo. E subito dopo, ∫o una tempestada de quele che no ve digo, che ga portà via
qua∫i duta l’ua.
El pover Buca iera disperà. Po’, co
a se ga acorto che me nono lo vardava, a ga pasà l’aguer e duto spa∫emà e tremante a ∫e vignù verso de
lu di∫endo: “Berto! Te ga visto cos’
che go combinà? Che di∫grasia! Son
andà in alto de l’albero par far strigarie, acioché posi cambiar el tempo, ma co la se∫ola go taià el nuvolo
sbalià. Go taià quel de la tempesta.
Che dano! Te prego Berto, no dighe
gnente a nisun, parché si no vado in
dispiaseri. Te sa... la ∫ente che ga
perso l’ua... Te racomanto Berto, ta∫i, fa finta che no te ga visto gnente.
Me nono che iera un omo ‘bastansa moderno par quei tempi, lo ga
calmà e anca ‘sicurà che a no ghe
gavaria dito gnente a nisun.
Infati me nono ∫e sta de parola.
Sto fato a lo ga contà qualche ano
dopo, ma solo a noi de ca∫a, in famea, in una sera freda de inverno,
’torno el fogoler.
38
Vicende & Costume
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
DARIO SCHER A OTTANT’ANNI DAL SUO DEBUTTO
UNA LUNGA VITA PER IL TEATRO
1 - CONTINUA
E
ra una bella giornata quella
domenica di maggio del 1924,
bella particolarmente per papà Giovanni Scher e per mamma Anna
Grasso, entrambi capodistriani. Il
loro piccolo Dario di appena quattro
anni era stato scelto da Don Grosso
- direttore dell’Istituto Grisoni di
Capodistria - per recitare una poesia in un’occasione molto speciale e
solenne: era giunto in visita in città
il Vescovo di Trieste e Capodistria,
S. E. Monsignor Luigi Fogar. Per
Dario questa sarebbe stata la prima
recita in pubblico, seguita poi negli
anni da una lunga serie di esibizioni.
Ma vediamo di far riaffiorare quel
giorno ormai tanto lontano nei ricordi di Dario Scher, presidente della Comunità degli Italiani “Dante
Alighieri” di Isola nonché fondatore
e regista della Filodrammatica di
questo Sodalizio.
suoi amici e anche al Ricreatorio dell’Istituto “Grisoni”, dove
mi portava spesso, nelle ore pomeridiane, perché lì venivano
organizzati parecchi giochi.
Certamente mi avrà fatto recitare anche davanti a Don Grosso e
quindi al direttore sarà venuta
l’idea di scegliere me quando
stava preparando l’accoglienza
solenne per l’arrivo del Vescovo.
Non so di che cerimonia si trattasse, ma di sicuro era qualche
anniversario particolare. Forse
si trattava della prima visita di
Monsignor Luigi Fogar a Capodistira, visto che era stato ordinato Vescovo il 14 ottobre 1923.
Il ricordo chiaramente fotografato nella mia mente riguarda il
momento in cui ho terminato di
E poi?
Beh, ero troppo piccolo per ricordare che cosa è successo ancora quel giorno e magari anche
nei giorni a venire. Sono convinto che mio padre mi avrà fatto
ripetere quella poesia davanti a
molta altra gente. Fatto sta che,
già prima di frequentare la
scuola, ero diventato un bambino noto a Capodistria.
Ricordo molto bene quell’episodio, sia perché le forti emozioni rimangono quasi sempre ben
impresse nella nostra mente anche a distanza di molti anni, sia
per il fatto che mio padre, negli
anni successivi, me l’aveva ricordato più volte. E non si faceva perdere l’occasione per raccontarlo a parenti, amici e conoscenti. Reputava questa mia
partecipazione un evento particolarmente importante.
Noto perché? Per quell’esibizione
davanti al Vescovo?
Come mai avevano scelto proprio
te?
Non saprei. So solo che il mio
papà era un bravo filodrammatico, incluso in una compagnia
capodistriana, e probabilmente
aveva notato in me del talento.
Quindi, senz’altro mi avrà insegnato delle poesiole che poi mi
avrà fatto recitare davanti ai
dire la mia
poesia. Dopo aver ricevuto un
grosso applauso
il
Vescovo Fogar mi ha
preso
in
braccio, mi
ha fatto sedere sulle
Monsignor Luigi Fogar
sue
ginoc(1882-1971), Vescovo di
Trieste e Capodistira
chia, mi ha
dal 1923 al 1936.
dato un bacio
sulla
fronte e mi ha rivolto delle calde
parole d’elogio. In quel momento
mio padre deve aver toccato il
cielo con un dito.
Dario Scher all’età di otto anni.
(Collezione D. Scher)
No di certo. Dopo questa mia
prima prova pubblica di ottant’anni fa, quasi subito ho iniziato a esibirmi in teatro. Bisogna
sapere che allora, il pubblico capodistriano, pur essendo formato prevalentemente da gente
semplice, amava molto l’arte e
in modo particolare il teatro. A
Capodistria arrivavano continuamente delle ottime compagnie stabili a presentare commedie, drammi, e il teatro regi-
Vicende & Costume
39
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
strava sempre il
tutto esaurito. I
due piani di palchi poi erano in
gran parte proprietà
privata
delle famiglie benestanti. Pertanto, per assicurarsi
una poltroncina
nei vari ordini di
posto, prima delle
rappresentazioni
si formavano delle lunghe code davanti al botteghino. Ricordiamoci
che le emozioni
che si provano a
teatro, con una
buona e accurata
recitazione dal vivo, non le possono
offrire né il cinema né la televisione.
Le
compagnie
stabili, trascorEdificio accanto al Museo cittadino di Capodistria, una volta
rendo lunghi pesede dell’Albergo “Alle Bandiere” gestito da Sandro Riosa,
riodi in tournée,
albergatore con la passione per l’arte. Entrando nella viuzza a
sinistra di questa foto, si raggiungeva l’Estivo. (Foto AD)
non potevano portare con sé bambini in età scolare. Per questo ave-
Attraverso questo cancello si entrava
nel Teatro all’Aperto dell’Albergo
“Alle Bandiere” di Capodistria
(Foto AD)
vano l’abitudine di reperirli in
loco. Ecco che, quando le compagnie arrivavano a Capodistria e
avevano bisogno di un piccolo
interprete, venivano subito indirizzate dalla famiglia Scher.
Ma quanti giorni rimanevano in
città e quante prove facevate?
Arrivavano nella mattinata, a
volte anche nel primo pomeriggio e alla sera si era già di scena. Ricordo che prima mi istruivano, poi c’era una prova e alla
sera si recitava davanti al pubblico.
Quanti anni avevi?
La prima volta che sono stato
ingaggiato avevo appena cinque
anni. Questa per me è stata una
grande scuola, la prima scuola
di recitazione. Mi trovavo in
mezzo ad attori professionisti di
alto livello che provenivano da
varie parti d’ Italia. Prima di
ogni esibizione mi fornivano tutti gli elementi necessari: temperamento del personaggio, movimento, intonazione, mimica, dizione. Devo dire che in questo
Questo spazio aperto che ora fa parte del Lapidario del Museo cittadino di Capodistria - il cui
terreno è stato rialzato di circa un metro - una volta era adibito a Teatro Estivo e apparteneva
all’Albergo “Alle Bandiere”. In fondo, nella parte centrale, dove tutt’ora c’è un palchetto, era
sistemato il palcoscenico in legno sul quale si svolgevano le rappresentazioni teatrali.
(Foto AD)
40
modo sono riuscito ad acquisire un grande bagaglio d’esperienze e un notevole sviluppo
della memoria, dato che tutto si
svolgeva in una giornata. Grazie al sapere accumulato in questo primo periodo, all’età di otto
ero già incluso nella filodrammatica capodistriana del famoso regista Rino Rello.
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
me onorato al suo amato figlio.
Ho un ricordo molto vivo della
scena finale. Al ritorno da scuola “mio padre” mi viene incontro
sorridente, mi stringe in un forte abbraccio affettuoso e, in
quello stretto contatto sente che
nel taschino della mia camicia
c’è qualcosa. Controlla e trova
un orologio. L’avevo rubato alla
Il piccolo Dario nella parte di un bambino cinese che lavora in un albergo, mentre
recita con il famoso regista capodistriano Rino Rello (a sinistra). Sulla destra
altri due interpreti della Compagnia di prosa capodistriana.
(Collezione D. Scher)
Ricordi qualche lavoro tra quelli
ad “ingaggio lampo”?
M’è rimasto particolarmente
impresso un dramma eseguito
con la compagnia del famoso attore Momoleto. Non ricordo il titolo del lavoro, comunque io ero
il figlio del protagonista, che
naturalmente era il noto e simpatico veneziano, il grande Momoleto. In questo lavoro interpretava la parte di un ladro di
professione, finito molte volte in
prigione, che finalmente capisce
di aver sbagliato tutta la vita e
decide fermamente di troncare
con i reati e di intraprendere
una vita onesta e normale. Lo fa
per le tante sofferenze morali
subite in molti anni di carcere,
ma specialmente per dare un no-
mia maestra. In quel momento
egli vede passare davanti agli
occhi tutta la sua vita sprecata
in azioni sbagliate. La grande
disperazione lo porta a stringere forte la gola del figlio, fino a
soffocarlo. Io mi accascio a terra senza vita.
Questa scena finale è risultata
così realistica: la foga del padre disperato e la mia stramazzata a terra, che il mio papà, seduto nelle prime file del teatro
all’aperto dell’Albergo “Alle
bandiere”, è scattato in piedi ed
è corso accanto al palcoscenico
per vedere se ero ancora vivo.
Più tardi si è scusato con Momoleto per questa sua reazione, dicendogli che un attore, investito
in pieno nella sua parte, senza
rendersi conto, qualche volta
può anche esagerare.
Le compagnie teatrali non si esibivano al Teatro “Adelaide Ristori”?
Sì, ma durante la stagione calda veniva usato l’Estivo, il bel
teatro all’aperto nel giardino
dell’Albergo “Alle Bandiere” gestito da Sandro Riosa, in Via
Santorio Santorio, ora Via Kidric (ma per i Capodistriani diremo “su pe’l porto”). Ora questo
spazio fa parte del lapidario del
Museo cittadino.
Prima ho accennato che la popolazione capodistriana - ma lo
stesso valeva per gli abitanti di
tutte le località istriane - era
particolarmente amante dell’arte. Pertanto i gestori di locali
pubblici si davano da fare per
attirare la clientela anche sfruttando questo settore. Ad esempio
“Sandro de le Bandiere”, così veniva chiamato il Riosa, era anche uno dei primi ad avere nell’albergo una pianola, cioè un
pianoforte meccanico e in quell’ambiente venivano pure incisi
i primi dischi. Era un albergatore con la passione per l’arte.
E la scuola come reagiva a tutte
queste tue performance teatrali?
Ricordo che alle elementari il
maestro Bensi mi faceva spesso
leggere le poesie in classe ed ero
sempre ingaggiato nei vari spettacoli scolastici. Lo stesso poi
succedeva pure alle medie, con
il professore Longo - fratello del
medico Longo junior - professore
di lingua italiana. Me lo ricordo
ancora adesso come scandiva
compiaciuto il ritmo dei versi
che recitavo martellando i polpastrelli sulla cattedra.
Nel prossimo numero continueremo la chiacchierata con il Presidente del nostro Sodalizio, Dario Scher.
Per ora non possiamo che complimentarci per l’ambito traguardo, un
anniversario che pochi possono permettersi di raggiungere.
Amina Dudine
Vicende & Costume
41
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
I RICORDI DELLA
SIGNORA RITA
di Margherita Delise (magnabigoli)
/raccolti e trascritti da Amina Dudine/
A
I∫ola se ga sempre lavorà tanto par tirar ‘vanti la baraca: chi
fasendo el campagnol, chi el pescador, chi el botegher o l’oste, chi altri
mistieri. Po’ iera quei che sercava
de ‘rangiase come che i podeva, magari con lavori saltuari, pur de guadagnar quatro soldi. Iera ‘sai poche
quele famee che no gaveva problemi
finansiari, ma come che ve go contà
∫a tante volte, el bonumor no ga mai
abandonà la nostra gente: una batuda, una tacada, un scherseto, ... e po’
∫o a petaghe la ridada. Se stava volentieri in compania a far la ciacolada, a contarsela insoma. Se ‘profitava
de dute le oca∫ioni: andando a cior
l’aqua, incontrandose par strada, fasendo la lisia a fontana fora o quando che se andava a far la spesa. Un
modo de contatar iera anca quel de
andar sula finestra e ciacolar con chi
che te stava a prospeto, de l’altra
parte de la contrada. Ma le oca∫ioni
più bele iera quele de le feste. Quela
volta el divertimento iera asicurà.
Magari ∫e anca vero che una volta,
par divertirse, ne bastava ‘sai poco.
Se contentavimo subito. No miga come ‘deso che se no ∫e bali, ∫oghi,
grande magnade, spumante e cosa so
mi ancora cosa, nisun sa divertirse.
Una volta ne bastava ese insieme in
bona compania e ierimo ∫a contenti.
Una de queste feste iera anca quela de San Piero, una sagra popolana,
la più granda de Isola, quela che se
festegiava ogni ano el 29 de giugno.
Quanti bei ricordi. Sì, purtropo solo
ricordi, parché ‘deso semo restai propio in pochi a saver de sta festa e ∫e
un gran pecà! Par duto se varda de
no perder le tradisioni e qua de noi
invese, anca volendo, no se pol più
far gnente.
I ∫oveni de ogi magari i se domandarà parché che digo ste robe e cosa
che ga de far San Piero co’ Isola.
Pici mii, ve spiego subito. Voi no
podè saver parché se nati dopo, ma
noi, una volta, gavevimo una bela
ce∫a, mesa int’un punto tanto alto
che duti podeva véderla e che de là se
dominava duta Isola, o qua∫i. Quel
posto, indove che iera sta bela ce∫a
dedicada a San Piero, noi ghe di∫evimo “scoio”: el scoio de San Piero.
Noi I∫olani semo stai sempre tanto
afesionai a questa ce∫a par tanti motivi: la gaveva una bela architetura,
la iera in alto, duto ‘torno la ‘veva un
grando prà con tante pice grote bianche che cucava in me∫o al verde, quel
iera anca el ritrovo dei moro∫eti e po’
là vigniva organi∫ada la sagra più
bela e più granda de I∫ola.
Ma po’ ∫e vignuda la guera e dopo
le robe ∫e gambiade. La gente che gaveva ste tradisioni ∫e andada qua∫i
duta via e con lori ∫e sparida anca
sta bela u∫ansa. Anca la ce∫a de San
Piero ga fato una bruta fine. Prima,
serada dentro del recinto e incastrada fra i materiai de la fabrica Delamaris, per po’ vignir completamente
butada ∫o nel 1978. Co’ la ce∫a ∫e
sparida anca la speransa de poder un
giorno rimeter in pìe sta tradision
tanto sintida de noi Isolani.
El giorno de San Piero in sta ce∫a
vigniva fate tre mese: una de matina,
specialmente par le persone ansiane,
una mesa par el Vespro e l’ultima a
la sera, e questa iera la più frequentada. Vigniva dute le famea al completo. Duto el giorno sul prà de sto
scoio iera bancarele che vendiva busolai, caramele, mandole sucherade,
caramei, bromboloni e altri dolceti.
Roba bona che ne ‘tirava noi fioi come che fusimo tante mosche.
Me ricordo de quando che iero picia. Par mi quel giorno iera propio
‘sai bel. Mi e le me sorele andavimo a
San Piero co’ me mama. No vedevimo
l’ora che vegni quel giorno par magnar i busolai. Ma me mama ne di∫eva subito: “Pice, un solo busolà, sa-
Disegno di Giorgio Dudine
vè!” E noi dovevimo contentarse. Cusì lo magnavimo pian pianin acioché
a ne duri de più. Ma noi savevimo
che ∫a par quei busolai mama faseva
grandi sacrifici e cusì no brontolavimo.
Quanta gente che se ingrumava su
sto scoio.
Me ricordo anca che noi fioi volevimo ∫ogar ‘torno de quele bele grote
de piera viva, tonde e lise, che qua e
là vigniva fora del prà. Ma me mama
ne di∫eva che no dovevimo andar de
sora de quele piere, parché là dentro
stava i pici che no iera ancora nati e
che, co’ iera silensio, se podeva anca
sentirli pian∫e. La ne spiegava che co
le mame le diventa grase, santola Girin - cusì vigniva ciamada la levatrice de Isola - la andava a cior i pici soto de ste grote e la li portava par le
ca∫e. E noi toncheti ghe credevimo.
Ma forsi me mama no la ‘veva gnanca duti i torti, parché el scoio de San
Piero iera conosù propio come ritrovo
de chi che se cortegiava e par dir el
vero, propio su sto scoio... insoma...
vigniva... seminai tanti fioi.
Su sto prà, par la festa de San Piero, se pasava ore e ore. Magari ogni
tanto se andava ∫o, fina al bu∫o de le
scaiole a tociar i pìe in aqua e noi fioi
fasevimo anca el bagno.
Mi la go sempre davanti i oci sta
bela ce∫a de San Piero. La iera là in
alto, che la dominava duto e duti, sola, con tanto spasio in giro. Butandola via se ga perso anca quel carateristico panorama de Isola par chi che
riva de Capodistria. Par chi che stava a Isola invese la dava l’impresion
de un bon guardian che varda, controla e fa in modo che duto vadi par
el verso giusto.
Me pia∫aria tanto poder vede ancora quela ce∫a al so posto, ma purtropo el mio ∫e un de quei desideri che
no se pol averar.
42
Vicende & Costume
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
Questa volta accontentiamo tutti quei lettori che ci hanno chiesto di pubblicare l’elaborato con il
quale Amina Dudine ha vinto, nell’anno 2002, il primo premio al Consorso “Storia e Storie” di Forlì
dal tema “Chi trova un amico...” Un racconto autobiografico nel quale narra il periodo dell’esodo nei
suoi ricordi, nelle sue emozioni e i suoi problemi di “ragazza rimasta”.
È STATO DIFFICILE PER TUTTI
di AMINA DUDINE
1° PREMIO AL CONCORSO STORIA E STORIE DI FORL Ì - ANNO 2002
S
e penso agli amici di ieri non
posso fare a meno di ripercorrere una fase molto bella e nel
contempo assai critica della mia esistenza, un periodo che è stato determinante nella mia formazione: prima traboccante di esperienze positive per poi provocare attorno a me il
vuoto più profondo. Mi sto riferendo
agli anni cinquanta, a quei bellissimi e purtroppo estremamente tristi
anni cinquanta; al periodo prima,
durante e dopo l'esodo degli Istriani, di quei conterranei che ora vivono in Italia o sparsi per il mondo e
che, anche se ormai ben inseriti nei
nuovi contesti, sentono sempre
un'infinita nostalgia per la terra
dalla quale sono stati sradicati. Poco però si sa dei rimasti, cioè di
quelle persone che non hanno voluto o non hanno potuto abbandonare
la propria terra natale.
Io sono una "rimasta". Nata agli
inizi della seconda guerra mondiale,
sono cresciuta in un ambiente sereno, dove l'amore e i sani principi sono sempre stati presenti, anche
quando le risorse finanziarie lasciavano alquanto a desiderare. A Capodistria, dove sono nata e vissuta
fino agli undici anni avevo molte
amichette, gran parte della parentela e, grazie ai miei genitori, appassionati di teatro, ero anche ben
inclusa nell'ambiente culturale della città, sebbene fossi ancora piccola. Nonostante la mia vita scorresse
piacevolmente, il giorno in cui mio
padre ricevette un'offerta di lavoro
a Isola d'Istria e volle sentire il parere della mamma e il mio, io mi infervorai subito all'idea anche se, per
realizzarla, avrei dovuto lasciare
tutto il mio piccolo mondo: scuola,
amiche, parenti e poi i nonni (adoravo particolarmente il nonno paterno). Ma era più forte di me. Con la
complicità della mamma dimostrai
apertamente la mia grande gioia. Il
papà non era troppo entusiasta, forse perché non ha mai amato i cambiamenti repentini e, ricordo, di
aver espresso questo mio desiderio
in modo piuttosto plateale, inginocchiandomi davanti a lui, dicendo:
Papà! Te prego! Acèta sto lavor!
Dai, andemo a star a Isola! E poi
sorridendo mi ero alzata e l'avevo
abbracciato. Ancor oggi non riesco a
giustificare quel mio fervore, quella
mia voglia di andare a vivere a Isola. Ero semplicemente convinta di
recarmi in un posto migliore, diciamo pure che fu uno straordinario intuito. Naturalmente riuscimmo a
convincere il babbo. D'altronde,
quando si mettono due donne...! E
questo mio slancio fu molto ben ripagato, per un paio d'anni. A Isola
d'Istria trovai persone splendide,
modeste, ma con una grande ricchezza d'animo: gente estroversa,
pronta a offrire tutto pur di aiutare
il prossimo. Ci eravamo spostati soltanto di sei chilometri, ma mi trovavo in un mondo del tutto diverso,
più semplice, più caloroso. A scuola
le classi erano ancora divise in base
al sesso. Le alunne usavano tutte il
traverson, cioè un grembiule nero,
ornato da un colletto bianco, unito
alle estremità da un vistoso fiocco
turchino. Mi meravigliai non poco
nell'osservare che le mie nuove amiche non indossavano le scarpe, ma
usavano calzature che chiamavano
papuse, cioè delle babbucce che le
mamme o le nonne confezionavano
a casa unendo, con l'ausilio dell'ago
grosso e dello spago, vari strati di
stoffa che riciclavano da vecchi cappotti o pantaloni. Le mamme, quasi
tutte casalinghe, un po' prima dell'inizio della ricreazione, si radunavano davanti all'entrata della scuola
con le merende per i loro figli: pane
fresco, quasi sempre fatto in casa, e
le porzioni erano piuttosto abbondanti. Spesso portavano pure le cagole, dolce semplice ma molto apprezzato che veniva fatto schiacciando un pezzetto d'impasto del pane (la forma era quella di un disco
con il diametro di una spanna), bucherellato con la forchetta, quindi
fritto nell'olio e poi spruzzato con lo
zucchero. Le donne, specialmente
quelle più anziane, d'inverno usavano il fasoletón, un grosso scialle nero con il quale si coprivano la testa
e il corpo, per ripararsi dal freddo.
Esclusi i mesi invernali e le giornate piovose, nel tardo pomeriggio e
nelle ore serali, gli Isolani usavano
radunarsi davanti alla propria casa,
seduti sui loro scagneti - sgabelli
bassi - e qui le donne facevano la
calza, preparavano nuove papuse,
lavoravano a maglia, pulivano le
verdure, mentre gli uomini mettevano il pesce in salamoia, cucivano
le reti, riparavano gli arnesi della
campagna, facevano altri lavoretti
e, nel contempo, discorrevano del
più e del meno. In generale si trattava di gente molto allegra e tutti si
esprimevano in dialetto veneto (del
resto come a Capodistria), ma qui la
parlata aveva una particolare cadenza che la rendeva inconfondibile. Qualche volta scappava pure
qualche parolaccia, ma detta senza
cattiveria, e serviva soltanto a rafforzare e a rendere più fiorito il di-
Vicende & Costume
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
scorso. Ma c'era ancora una curiosità: il pianterreno di moltissime abitazioni era adibito a stalla con un
asino, qualche gallina e un maiale.
Inoltre le case, linde, arredate semplicemente ma con gusto, non avevano mai le porte chiuse a chiave.
Per lo meno io non ho mai trovato
una porta chiusa, tranne quella di
casa mia, perché le nostre usanze
erano state acquisite a Capodistria.
In brevissimo tempo mi feci una
nutrita schiera di amicizie e sentivo
queste persone così vicine, che avevo l'impressione di conoscerle da
sempre. Quanto mi hanno aiutato
queste ragazze!... Ad orientarmi i
primi giorni nel nuovo ambiente, a
recuperare le lezioni che avevo perduto trasferendomi da una scuola
all'altra a metà anno scolastico, a
darmi continui esempi d'altruismo,
a trasferirmi saggezza con la loro
ricchezza interiore che spesso cozzava con la povertà esteriore, a farmi
conoscere le campagne circostanti
che erano dei veri giardini lavorati
con grande fatica ma tanta passione
dai loro genitori. Pian piano trovai
anche dei parenti. Sì, perché la mia
mamma, pur essendo nata e sempre
vissuta a Capodistria, era di origine
isolana.
Ma ad un certo punto l'incantesimo si ruppe. Stava per concludersi l'era del Territorio Libero di Trieste, della Zona B e delle jugolire.
Stava per cambiare tutto. Le strade
erano piene di carri, spesso trainati
da quell'asinello che, fino poco prima, era stato il grande supporto dell'agricoltore isolano, la sua ricchezza. Solo poche famiglie avevano
avuto la possibilità di procurarsi un
autocarro. Su questi mezzi di trasporto c'erano riposti alcuni mobili,
il vestiario, la macchina da cucire, a
volte una bicicletta, insomma quanto potevano portare con sé per affrontare le prime necessità, partendo per un viaggio, spesso senza meta, e in ogni caso senza ritorno. La
gente non rideva più, l'allegria era
sostituita dal dolore, dal pianto.
Ci hanno lasciati in tanti, in
troppi! Il cuore di chi non partiva
piangeva in silenzio. Chi restava si
sentiva ogni giorno più debole. A
scuola, nella nostra classe rimanemmo in sette dei trentacinque
alunni iscritti all'inizio dell'anno
scolastico, e fummo tra le classi più
fortunate. In alcuni casi restò un solo alunno. Improvvisamente mi trovai senza amici e fui costretta a legare con i pochissimi ragazzi rimasti, anche se non avevano né la mia
età né i miei interessi, ma almeno
parlavamo la stessa lingua.
Le case lasciate libere furono
ben presto occupate da altre famiglie che giungevano da lontano, ma
i nuovi arrivati non capivano la nostra lingua e noi non comprendevamo la loro. È vero che da un paio
d'anni a scuola si studiava anche la
lingua slovena, ma noi non riuscivamo a mettere assieme quattro parole per farci capire.
Mi chiusi in me stessa come un
riccio. Quando si è giovani - all'epoca avevo tredici anni - si ha sempre
il terrore di sbagliare perché non si
sopportano le burle, e perciò, senza
rendermi conto, avevo costruito attorno a me uno scudo di protezione,
frequentando pochissima gente e limitandomi a parlare lo stretto necessario, anche se questo stato di cose mi pesava non poco. Al Club di
Canottaggio dove, dopo l'esodo ero
rimasta l'unica femmina italiana,
stavo sempre zitta. Sembravamo
due sordomute, la ragazza slovena
ed io, durante gli allenamenti in
mare nel double-scull, per non parlare poi quando si andava a gareggiare fuori sede. Ero il classico pesce
fuori dall'acqua. Ascoltavo le colleghe cercando di captare il nesso dei
loro discorsi e, quando ridevano tutte, ridevo anch'io, fingendo di aver
capito. Ma il mio era un riso piuttosto amaro.
Ricordo che durante gli anni del
liceo - a quel tempo, per formare
una classe italiana, era necessario
riunire tutti gli studenti della zona
- quando per strada si vedevano
persone sconosciute che parlavano
l'italiano, noi ragazzi si alzava la
voce per farsi notare, sperando sempre che qualcuno si fermasse e ci
chiedesse: "Ragazzi! Ma voi parlate
l'italiano? Come mai? Chi siete?"
Speranza mal riposta. Non è mai
43
successo. Ma quelle persone venivano dall'Italia e, per loro, sentir parlare in italiano non faceva notizia,
mentre per noi era un avvenimento
piacevole. Tutt'oggi ci giriamo automaticamente quando, alle nostre
spalle, sentiamo qualcuno usare l'idioma di Dante. Ma allora ci era difficile comprendere la mentalità di
questi turisti. Nel nostro intimo,
ognuno di noi pensava: a questi non
importa proprio sapere chi siamo!
Dopo gli studi iniziai a lavorare,
naturalmente in un'istituzione italiana, ma ero sempre chiusa in me
stessa. A ventidue anni ebbi la fortuna di sposare un italiano come
me, un Isolano rimasto, così da poter continuare a coltivare, anche
nella mia nuova famiglia, la mia
parlata e la mia cultura.
Riuscii a liberarmi del mio guscio appena alla soglia dei miei
trent'anni grazie alle attività culturali gestite dai miei genitori. Fino a
quel momento, sebbene fossi sempre presente a prove e spettacoli,
avevo rifiutato in modo perentorio
ogni partecipazione, a causa degli
atteggiamenti introversi da me assunti.
Ritornai ad essere me stessa, recitando, cantando e componendo
canzoni per la Comunità Italiana.
La medicina migliore fu proprio
quella di invogliare e istruire le giovani generazioni, specialmente nelle attività musicali, cosa che continuo a fare ancor oggi con grande
amore e soddisfazione. Chi mi incontra ora non ravvisa in me la ragazza di quegli anni difficili che comunque hanno lasciato in me, e a
chi come me ha subito la stessa sorte, delle cicatrici profonde.
Non potrò mai dimenticare i
tanti amici che, seguendo le loro famiglie, hanno dovuto separarsi da
me per sempre e con i quali avevo
instaurato rapporti d'amicizia invidiabili. I giovani isolani degli anni
cinquanta, quelli che hanno lasciato
un segno indelebile nel mio carattere e nella mia formazione, rimarranno per sempre nei miei ricordi,
perché sono stati i miei unici veri
amici in assoluto.
Anniversari
44
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
55 anni di Radio Capodistria
Il 25 maggio 1949 Radio Capodistria mandava in onda la sua prima trasmissione radiofonica. Per
festeggiare il traguardo raggiunto, nel mese di maggio i giornalisti dell’emittente hanno preparato
una serie di programmi per rievocare quell’ormai lontano periodo, non certo facile.
Una tra le prime voci di questa stazione radiofonica è stata anche quella di Dario Scher, presidente della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola e regista della Filodrammatica di questo
Sodalizio, da egli stesso costituita nel 2000. Tra l’altro Dario Scher quest’anno festeggia l’ottantesimo anniversario del suo debutto in pubblico (vedi “Vicende & Costume” pagg. 34-36). Una vita dedicata all’arte scenica con amore e fedeltà, una carriera colma di soddisfazioni, coronata da molti successi. Era quindi scontato che facesse parte della rosa delle persone invitate a raccontare quei primi passi mossi assieme a molti altri colleghi di teatro e alla sua Lucia.
Ad intervistarlo è stata la giornalista Nerina Skok che con lui ha ripercorso alcune tappe iniziali
dell’emittente Capodistriana.
La trasmissione è andata in onda lo scorso 19 maggio, naturalmente dai microfoni di Radio Capodistria. Ve la proponiamo nella versione integrale.
E continua dunque la carrellata di
voci in occasione del 55.esimo di Radio Capodistria che ricorre il 25
maggio. Voci che si sono alternate ai
nostri microfoni, ma che hanno lavorato anche dietro le quinte.
Nello spazio dei ricordi ospitiamo
oggi Dario Scher, nativo proprio di
Capodistria, Isolano però di adozione, dal 1952 ormai.
D:
Buongiorno signor Dario
R:
Buongiorno
D:
Sono tanti i ricordi che ognuno di noi porta dentro di sé.
Qualcuno è più forte, qualcuno più limpido di un altro, o
semplicemente più caro. Ne
avrà sicuramente tanti anche
lei. Ricordi e aneddoti che saranno sicuramente legati anche a Radio Capodistria, visto
che è stato uno dei pionieri
della nostra emittente. Ce ne
vuol raccontare qualcuno?
“Lumìe di Sicilia” di Luigi Pirandello.
Da sinistra: Nino Giorgesi, ??, ??, Livia Surian e Dario Scher
(Collezione D. Scher)
R:
Sì, volentieri. Inizio col dire
che fra i numerosi complessi
dell’allora Circolo Italiano di
Cultura di Capodistria, quello di punta era la Filodrammatica, formata da attori
molto preparati. Proprio per
questo motivo gli organizzatori della nuova Stazione Radio della Zona Jugoslava - che
entrò in funzione nel maggio
del 1949 - ingaggiò questo
“La Locandiera” di Carlo Goldoni.
Da sinistra: Geremia Deponte, Dario Scher,
Anton Marti e Lucia Scher
(Collezione D. Scher)
Anniversari
45
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
occupavamo di due rubriche
fisse settimanali che si intitolavano LA VITA DEI POPOLI JUGOSLAVI e L’ORA
DELL’AGRICOLTORE. Ricordo ancora di aver partecipato per un lungo periodo, assieme agli speaker di turno,
alla popolare trasmissione
MUSICA PER VOI.
Nel mezzanino della Loggia si svolgevano le prime prove di quella che poi sarebbe stata la
Compagnia stabile di Radio Capodistria. Al primo piano, dove ora sono esposte le bandiere
comunali e dell’Europa Unita, era la sede dell’allora Circolo Italiano di Cultura.
(Foto AD)
complesso come Compagnia
stabile di prosa, già qualche
mese prima dell’apertura ufficiale.
Iniziarono così le prove per
conformare il cast alle esigenze radiofoniche. Queste si
svolgevano al mezzanino, sopra la Loggia, dove c’era un
impianto di amplificazione
per informare la popolazione
della città.
Con l’apertura della Stazione
Radio Trieste Zona Jugoslava
- questa era la denominazione ufficiale - è iniziata subito
l’attività con commedie del
nostro repertorio. La prima,
ricordo bene, fu L’AVVOCATO DIFENSORE di Morais,
per la regia di Francesco Lanza. Non posso poi non ricordare che il 17 luglio è andata in
onda la mia operetta AMORE
RUSTICO, con musiche di
Egidio Parovel. Il coro e l’orchestra erano diretti dal giovane musicista Ercole Parenzan, mentre la regia era di
Giuseppe Fischer. Il cast era
formato da Anita Flego, Anto-
nio Grio, Felice Magajna,
Giuseppe Fischer, mia moglie
Lucia ed io, Umberto Ravalico, Pietro Minca, Lucia Dobrilla, Luigina Bugno e mia
figlia Amina, nella parte di
una bambina.
Solo tre giorni dopo, cioè il 20
luglio, andava in onda, sempre in prima serata, un altro
mio lavoro: la commedia in
tre atti MA... DI CHI SON
FIGLIA? per la regia dello
stesso Fischer, mentre i personaggi erano interpretati da
Pinotta Venturini, io e mia
moglie Lucia, Antonio Grio,
Licia Favento, Anita Flego,
Rosaria Di Fiore e Gino Volpato.
Penso sia doveroso sottolineare ancora che grazie a
questa intensa recitazione radiofonica che durò alcuni anni, è stata senz’altro agevolata notevolmente la fondazione della Compagnia Italiana
di Prosa dell’allora Teatro del
Popolo di Capodistria.
Infine dirò ancora che a questa Radio, mia moglie ed io ci
D:
Bene! Questi soltanto alcuni
dei ricordi di Dario Scher,
giornalista, regista, attore.
Sappiamo che lei si è cimentato in molti ruoli. Ma quale
le è più vicino, le è più congeniale?
R:
Un tempo specialmente l’attore, ora invece la regia. La
faccio con dei bravi giovani
che tra l’altro sono anche
molto fedeli ai testi.
D:
Un lavoro il suo che avrà anche un seguito, grazie soprattutto alla figlia Amina che cura invece i mini-attori che frequentano ancora le elementari e gli asili, addirittura.
R:
E sì! Lei ha nel sangue sia le
attitudini della mamma che
le mie.
D:
Tornando ancora a lei, Dario
Scher, abbiamo visto che l’entusiasmo e la voglia di fare
non sono andati scemando
neanche con il passare degli
anni. È il caso di affermare
che appartiene a coloro che la
terza età non la vivono come
punto di arrivo ma come un
nuovo e stimolante punto di
partenza. Insomma sempre
pronto a partire per nuove
avventure.
R:
Ah, senz’altro. Voglio continuare e non penso mai alla
mia età. Assolutamente. Penso invece al futuro perché la
vita continua.
D:
Lei ha citato l’età. Io, a questo punto, vorrei chiederle anche se non si chiede né a
una donna né a un uomo - la
sua età.
R:
Ho esattamente ottantaquattro anni e mezzo.
Anniversari
46
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
D:
Portati splendidamente.
R:
Senza alcuna fatica, veramente. Sto bene... quindi...
D:
...quindi c’è la voglia di fare
sempre qualcosa di nuovo e di
diverso, di andare incontro a
nuove sfide.
R:
Questo è quanto aiuta a vivere bene e a mantenere una vita sana.
D:
Dario Scher, si dice che dietro
a un grande uomo c’è sempre
comunque una grande donna.
E lo è stata per davvero la
donna che per molti anni è
stata al suo fianco, Lucia
Scher.
R:
Sì, è vero. Lucia è stata veramente grande, sotto tutti i
punti di vista e particolarmente in quello artistico. Era
una donna fantastica.
D:
E diciamo che oggi purtroppo
non c’è più. È scomparsa prematuramente e anche lei ha
lavorato per moltissimi anni
sia a Radio che a TV Capodistria e molte generazioni la
conosceranno come “La Postina”. Ha saputo coinvolgere
generazioni di giovani e di
giovanissimi delle scuole e
degli asili di lingua italiana
dell’Istria e di Fiume. Un suo
ricordo.
R:
Come ho già detto era una
donna fantastica. Sono stato
io ad avvicinarla al teatro.
Lucia ha iniziato a recitare a
diciott’anni, non come me che
avevo fatto le mie esperienze
già dai quattro anni in poi.
Ma lei mi ha superato e in seguito mi dava preziosi consigli.
A quattro anni! Quindi lei
quest’anno si appresta a festeggiare ottant’anni di scena
teatrale.
D:
R:
D:
L’allora sede di Radio Capodistria
Eh, sì. Ho iniziato a quattro
anni, all’Istituto “Grisoni” dove ho recitato una poesia davanti all’allora Vescovo Fogar
che è stato entusiasta della
mia esibizione. Mi ha preso in
braccio e mi ha baciato. Chissà, forse questa sarà stata la
benedizione che mi ha accompagnato fino a oggi.
Beh, si dice anche che arrivati ad una certa età - lei quest’anno compierà ottantacinque anni - bisogna lottare, bisogna combattere contro gli
anni che passano e gli acciacchi della vecchiaia, la malinconia, la solitudine... Non è il
suo caso.
R:
No! Assolutamente no.
D:
Dario Scher! Lei oggi vive di
ricordi, di nostalgia, di rimpianti?
R:
Beh, di rimpianto perché Lucia non c’è più. Stavamo veramente tanto bene insieme.
Sotto tutti i punti di vista.
Anche perché avevamo gli
stessi hobby, lo stesso lavoro:
giornalisti tutti e due, attori
Lucia e Dario Scher - 1942
(Collezione D. Scher)
tutti e due, registi tutti e due,
dunque non poteva andare
meglio di così.
D:
Restano i ricordi, che sono
tutti belli. Quelli brutti...
R:
Ma veramente di brutti ricordi non ce ne ho mica tanti.
D:
Nostalgia per questi anni che
passano così in fretta.
R:
Eh, questo sì. Bisognerebbe
fermarli. “Fermati sole” ha
detto Gedeone. Ma non è possibile. Anzi, corrono sempre
più in fretta.
D:
C’è ancora qualche sogno che
spera di veder realizzato.
R:
Reputo molto importante
continuare a far recitare questi giovani, che rappresentano il nostro futuro e donare
loro tutta la mia esperienza
in questo campo.
D:
Vorrei concludere con una
canzone dei suoi ricordi.
R:
“Core ingrato”. Mi piace tanto
anche se nella mia vita, di
cuori ingrati non ne ho avuti.
Ma prima desidero fare un
grande augurio a Radio Capodistria, un augurio di cuore
perché la sento come una mia
creatura.
Nerina Skok
Agenda
47
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
Vocabolarietto
aguèr
ànca
a prostèto
a∫éo
bru∫àva
busolài
butàda ∫o
careghéte
cé∫a
ciacolàr
ciòr
contàrsela
còtola
cucàr
cusì
de∫mentegà
dìgo
dò
drìo
driomàn
dùto
èse
èrta
famée
fià
fìo
fogolèr
gambiàde
ganàse
gavér
gnànca
gnénte
gròta
ièra
imbriagóni
indrìo
ingrumàr
intemperà
- ruscello, corso
d’acqua
- anche
- dirimpetto
- aceto
- bruciava
- ciambelle
- demolita
- seggioline
- chiesa
- chiacchierare
- prendere
- raccontare fatti
- gonna
- far capolino
- così
- dimenticato
- dico
- due
- dietro
- subito dopo
- tutto
- essere
- stipite
- famiglie
- poco
- figlio, ragazzino
- focolare
- cambiate
- guance
- avere
- neanche
- niente
- roccia
- era
- ubbriaconi
- indietro
- raccogliere
- vino o aceto an-
nacquato,temperato
int’un, intél
- in un, nel
istà
- estate
lìse
- liscie
lìsia
- bucato
magnàvimo
- mangiavamo
mandolèri
- mandorli
marì
- marito
mé
- mi, mia, mio
méda
- pagliaio
mìga
- mica
mìi
- miei
neverìn
-temporale
repentino con
vento
gelido,
burrasca
ociàda
- occhiata
pàr
- per
pecà
- peccato
pèr
- paio
petàghe, petàrghe - attaccare, fare
(una risata)
pìcia, pìcio
- piccola, piccolo
pìe
- piede, piedi
pière
- pietre
pitòsto
- piuttosto
podè
- potete
pòl
- può
prà
- prato
pre∫émpio
- per esempio
pu∫à
- appoggiato
rampegà
- arrampicato
savér
- sapere
∫a
- già
scagnéto
- scanno, piccolo
sgabello
scasàndo
- scuotendo, agitando
schisolàr
- piovigginare
s’ciafi
- schiaffi
Egidio & Erik Krajcar
s’ciarir
scòio
scominsiàr
sé sé
∫è
sentài
∫énte
seràda
sercàva
sè∫ola
sigàle
sintìda
∫moiàr
só
∫ò
∫ogàr
sóra
∫óveni
spa∫emà
strigarìe
stroleghéso
tacàda
tacài
taiàr
tà∫éva
tó
tociàr
tòco
tonchéti
ùa
u∫èi
vanti∫àva
vardàr
vìde
vignìr
vignùda
visìn
- schiarire
- scoglio
- iniziare
- ci si
-è
- seduti
- gente
- chiusa
- cercava
- falce fienaia
- cicale
- sentita
- mettere a mollo
- sua, suo
- giù
- giocare
- sopra
- giovani
- in preda allo
spavento
- stregonerie
- frutto di magia
- stoccata, battuta pungente
- attaccati, vicinissimi
- tagliare
- taceva
- tua, tuo
- immergere, intingere
- pezzo
- sciocchini
- uva
- uccelli
- avantaggiava
- guardare
- viti
- venire
- venuta
- vicino
Trg Republike - Piazza della Repubblica 1
Izola - Isola dIstria
Cucina tipica istriana
Aperto tutti i giorni dalle ore 6 alle 22
48
Agenda
La Colomba - Anno V - N° 17 - 18
COME LEGGERE I
TESTI DIALETTALI
Suggeriamo due regole molto
semplici per la pronuncia del
suono “s”:
Abbiamo usato il segno “s” per il
suono sordo e il segno “∫“ per
quello sonoro.
Esempi di “esse” sorda: sasso,
sempre, costa
Esempi di esse sonora: casa
(ca∫a), sgarbo (∫garbo), medusa
(medu∫a).
Questa è Michela, figlia di Daria Jagnjic e
di Tomaz Mahne. È nata il 14 aprile 2004
alle ore 4.28, precisa orgogliosa Daria, la
mamma più giovane tra i soci della C.I.
“Dante Alighieri” di Isola. Ad ottobre compirà diciannove anni e frequenta ancora
la Scuola Media (superiore)“Pietro Coppo”
di Isola. Ricorderemo che fino a pochi mesi fa faceva parte della Filodrammatica
Giovani del nostro Sodalizio e anzi, lei e
Michel Krampf Tomic sono stati i primi
membri di questo complesso. Si erano esibiti per la prima volta, con successo, nel
maggio 2001 in occasione della Cerimonia
d’apertura della Comunità degli Italiani
di Bertocchi, presentando una scena de “Il
Bugiardo” di Carlo Goldoni.
Alla piccola Michela e ai suoi genitori auguriamo tanta felicità.
Le fotografie di quest’edizione
sono state scattate da:
EB - Emilio Bevitori
TB - Tura Bevitori
MVC - Marco Valerio Capitti
IC - Igor Chersicola
FD - Fiorenzo Dassena
AD - Amina Dudine
MH - Manuela Hrnjic
LK - Lucijan Ciano Kleva
DR - Dragisa Rajic
SR - Stojan Resanovic
La Comunità degli Italiani
“Dante Alighieri” di Isola rivolge un caloroso e sentito
RINGRAZIAMENTO
per il CONTRIBUTO
versato pro “La Colomba”
dai signori
Bruno Colomban di Trieste
Gianni Drioli di Trieste
Bruno Steffè di Trieste
Miro Steffè di Trieste
Vittorina Steffè di Trieste
Per i tanti LIBRI donati alla
nostra biblioteca, un particolare
GRAZIE
Se siete al mare...
in montagna...
al lago o in campagna...
se visitate una città d’arte...
o sognate di andare su Marte...
se vi godete una crociera...
o state a casa in canottiera...
Insomma in tutte le circostanze
i nostri migliori auguri di
ai signori:
Ciso Bolis di Trieste
Bruno Colomban di Trieste
Elena Pugliese di Isola
Katja Pugliese di Isola
Guido Rumici di Grado
Lilia Sergas di Isola
Luisa Soave di Merano
e alla
MAILING LIST
HISTRIA
per il tramite dei signori:
Maria Rita Cosliani
di Gorizia
Walter Stella
di Udine
BUONE VACANZE!
Comunit‡ de
- periodico della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola
iscritto nel Registro dei Media della Slovenia il 24/02/2004, al numero progressivo 802.
Indirizzo postale: Via Brigate d’Oltremare 8,
6310 Isola (Slovenia)
Indirizzo elettronico: [email protected]
della Slovenia”. Qui troverete nostre notizie su: La
Comunità della Slovenia, Il Teatro, Il Canto,
ì Dant Il Folclore, Letteratura, Editoria, Le Mae
nifestazioni, Storia Patria e La Stampa.
riî Isola
ghie
Ali
Per conoscere più dettagliatamente l’attività della
Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola, visitate il sito:www.lapiazzamercato.it
aliani
lg i It
Entrate quindi ne “La Comunità Italiana
La Colomba
UN SENTITO
Edizioni
LA COLOMBA
Redattore responsabile: Amina Dudine
Redazione: Emilio Bevitori, Tura Bevitori,
Giorgio Dudine e Dario Scher
Tipografia: Birografika Bori Izola
Tiratura: 650 copie / Codice fiscale: 62314769 /
Conto bancario - 10100-0027259808 Banka Ko-
Scarica

La Colomba n° 17 - Comunità degli Italiani “Dante Alighieri”