Periodico della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola Anno V Febbraio - Maggio 2004 Numero 17 - 18 INSIEME... UNITED, UNITED EUROPE LA CANZONE DI CUTUGNO S ono trascorsi quasi sei mesi da quando, nelle nostre case, è giunto l'ultimo numero di questo periodico. Succede ogni anno così. Un detto recita: "Pochi soldi, poca musica". Ma quando al posto di pochi non ce ne sono proprio, allora l'orchestra è costretta a rimandare l'esecuzione a tempi migliori. Anche se la colpa non è nostra, questa volta ci sentiamo in dovere di chiedere scusa ai nostri affezionati lettori e in particolar modo all'amica - Il granellino Se ciapa più moschhe co’’ una giosa de miel chhe co’’ un baril de fiel. SOMMARIO Lettere & Messaggi 2-4 L’Oroscopo di Elena 5-7 Segnalazioni Relazioni 8 9 - 10 Siamo su Internet 11 - 12 Spettacoli 13 - 25 Ospiti di Radio Capodistria Cultura in versi 26 27 - 28 Attività di Ricerca 29 Conferenze 30 Sport & Ricreazione 31 - 33 Incontri 34 - 36 Vicende & Costume 37 - 43 Anniversari 44 - 46 Agenda 47 - 48 DEL 1990 D I V E N TA A N C H E L A N O S T R A C A N Z O N E astrologa Elena Bubola, che ha voluto omaggiare tutti con il suo simpatico oroscopo. Una previsione però che ormai potremo sfruttare soltanto per la seconda metà dell'anno. Ma, a parte quest'inconveniente, la prima "Colomba" del 2004 porta una ventata positiva giacché zeppa di novità e tutte favorevoli. Ve le presentiamo. L’avvenimento più importante è che dal 1° maggio 2004 anche noi facciamo parte di quella grande famiglia che si chiama Unione Europea. Per quest’importante evento storico anche la Comunità degli Italiani "Dante Alighieri" di Isola ha voluto dare il suo contributo, preparando una manifestazione tutta improntata sull’amicizia e sulla convivenza, intitolata "In Europa cantando l'amicizia" (vedi pagg. 20 e 21). Un titolo di buon auspicio per intrecciare nuovi e proficui rapporti d'amicizia e collaborazione. Ci auguriamo che questo passo, tanto agognato e atteso, porti anche dei vantaggi onnilaterali a favore del nostro gruppo nazionale e che si arrivi a delle soluzioni positive, specialmente per quei problemi che si sono acuiti nell'ultimo decennio e che hanno favorito il pauroso calo degli appartenenti al gruppo nazionale italiano nell'ultimo censimento. Ci riferiamo specialmente al bilinguismo, ai finanziamenti riservati ai gruppi minoritari, alla tolleranza, alla condiscendenza. Pertanto confidiamo che questo grande evento sia foriero di reali mutamenti positivi anche per la nazionalità italiana autoctona che vive in Slovenia, poiché si dovrebbe sempre tener presente che le minoranze nazionali non devono rappresentare un grattacapo, bensì una ricchezza culturale e storica dello Stato in cui vivono. Come avrete già notato, in fatto di rinnovamento, abbiamo voluto an- che noi dare un tocco nuovo a questo periodico portando dei cambiamenti alla veste grafica della nostra “Colomba” e speriamo che siano di vostro gradimento, . Sempre a proposito di questo foglio, dopo due anni di impicci burocratici, grazie a un intenso lavoro svolto dal Capo Redattore, finalmente “La Colomba” è regolarmente iscritta nel Registro dei Media della Slovenia (vedi pag. 8), diventando un mezzo d’informazione autorizzato a tutti gli effetti. Un’altro traguardo per noi molto importante è stato raggiunto con la presenza del nostro Sodalizio su Internet. Inseriti nel sito www.lapiazzamercato.it, abbiamo a disposizione lo spazio sufficiente per presentare tutte le svariate attività della “Dante”. Anche in questo caso dobbiamo rivolgere tutta la nostra riconoscenza ad Amina Dudine per l’ingente lavoro di ricerca e compilazione dei testi, elaborazione delle fotografie e cura della parte grafica di ben undici minisiti. Mesi di lavoro portati a termine con precisione e tocco artistico (pagg. 11 e 12). Non mancano i successi dei nostri gruppi culturali, sportivi e ricreativi, la sempre interessante e ricca rubrica “Vicende & Costume” e, naturalmente, la vostra graditissima corrispondenza. Buona lettura e... liete vacanze. Dario Scher Presidente del Sodalizio Quest’edizione de “La Colomba” esce grazie ai finanziamenti dell’Unione Italiana in collaborazione con l’Università Popolare di Trieste, ai contributi delle ditte pubblicizzate e ai versamenti dei donatori elencati nell’ultima pagina. 2 Lettere & Messaggi La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 CI HANNO SCRITTO: da Pirano il presidente della C.I. “G. Tartini Fulvia Zudic 23 dicembre 2003 Gentile Amina Dudine, A nome della Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” e mio personale ti ringrazio per la disponibilità. Un ringraziamento particolare per il contributo dato per la realizzazione dello spettacolo “È di nuovo tempo di feste”. A te e alla Comunità “Dante Alighieri” di Isola auguro un Buon Natale e felice anno nuovo. Tanti auguri di buone feste Fulvia Zudic da Capodistria la signora Elena Bubola, nostra preziosa collaboratrice ed esperta Astrologa 24 dicembre 2003 Con gli Auguri più sinceri di Buone Feste, mi permetto di inviare un "modesto presente" per tutti i Soci, Collaboratori e Simpatizzanti della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola (vedi pagg. 4-6 ndr) Buone Feste ancora e un abbraccio a tutti Voi! Elena da Isola la signora Milena Zajc 27 dicembre 2003 I più sinceri auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo! Colgo l’occasione ringraziandovi per l’onore che mi fate inviandomi il vostro periodico “La Colomba”. Grazie Milena Zajc da Umago il prof. Giuseppe Pippo Rota - Vicepresidente della Regione Istriana 30 dicembre 2003 Carissimi amici! Nella speranza nel Nuovo Anno di poter trovare il tempo di presenziare alle Vostre manifestazioni culturali alle quali mi avete sempre tanto gentilmente invitato, ma che per contemporanei inderogabili impegni ho dovuto disertare, Auguro a tutti Voi della C.I. “Dante Alighieri” e alla redazione de “La Colomba” ulteriori successi nell’affermazione della nostra lingua, della nostra cultura e delle nostre tradizioni, di cui Voi siete valenti interpreti. Con profonda gratitudine e simpatia Giuseppe - Pippo Rota da Cesenatico il signor Axel Famiglini, Webmaster della ML “Histria” 7 gennaio 2004 Gentilissima Signora Amina Dudine, ho ricevuto oggi il nuovo numero de “La Colomba”. La ringrazio molto per l'ampio spazio dedicato al concorso letterario MLH 2003. Le invio inoltre il testo definitivo dell'iniziativa delle cartoline per la Giornata della Memoria 2004. Cari saluti e a presto Axel Famiglini da Montevideo (Uruguay) il signor Furio Perkovich 8 gennaio 2004 Gentile Redazione! Ho ricevuto con vero piacere l'ultima edizione del periodico della Comunità degli Italiani "Dante Alighieri" di Isola. Quarantaquattro pagine zeppe di informazioni Culturali (Spettacoli, Conferenze, Concorsi), Sport e Ricreazione, Vicende e Costume, Creatività, Agenda, Come leggere il Dialetto, Vocabolarietto ed altro ancora. Ho letto con interesse "Chi ha detto che la paura fa novanta ? ", facen- do riferimento al 90º compleanno della "Signora Rita", cioè Margherita Delise Sedmak (magnabigoli), che in altre pagine parla della sua vita interamente trascorsa a Isola e descrivendo la sua casa natale in Via Kosovel (già Via Zamarin) E poi molti sono gli articoli e le fotografie che descrivono le molteplici attività culturali e sportive dei gruppi della Comunità: non solo quelli formati da adulti e da giovani, ma anche e sopratutto quelli composti dai simpatici e vivaci ragazzini che ancora frequentano le scuole italiane di Isola e che garantiscono lunga vita alla cultura italoisolana! Desidero rivolgere un particolare ringraziamento alla Redattrice Responsabile, signora Amina Dudine per aver riservato ben 5 pagine de "La Colomba" al Concorso Letterario Mailing List HISTRIA 2003, con un articolo e fotografie della Premiazione Ufficiale del 1º giugno scorso a Pirano, dove gli Isolani Sebastian Bozič e Michele Bevitori hanno ricevuto rispettivamente il 1º e il 2º premio nella categoria SEI VIª - VIIIª classe. Inoltre la C.I. "Dante Alighieri" ringrazia la M.L.Histria per il dono di 35 libri comprendenti tutti i temi del Concorso e c’è ancora la raccomandazione del gruppo Ricercatori di Storia Patria di questa Comunità a partecipare al nuovo Concorso MLH 2004. Alla Redazione de “La Colomba” e naturalmente alla Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” vanno i più vivi complimenti per l’attività svolta e l’augurio di continuare a dare il massimo per la salvaguardia della cultura, della storia, delle tradizioni locali. Con stima Furio da Roma il signor Gianclaudio de Angelini, presidente della Commissione giudicatrice del Concorso MLH 2003 Lettere & Messaggi 3 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 8 gennaio 2003 A nome dei componenti della Mailing List “Histria” e mio personale ringrazio la Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola per il lavoro svolto. Fa davvero piacere vedere Comunità dinamiche ed attive come la vostra. Un cordiale saluto Gianclaudio de Angelini da London (Ontario) - Canada il signor Mario Lorenzutti 9 gennaio 2004 da Barazzetto di Coseano (Friuli) il prof. Gianfranco Peressi 9 gennaio 2004 Gentilissimi! Ho ricevuto con piacere l'ultimo Vostro sforzo editoriale "La Colomba". Ancora una volta in essa ho rilevato la puntualità nel commentare le attività "ossessive" (mi si passi il termine!) che siete costretti a fare per renderVi visibili agli occhi dei "ciechi" amministratori. Non era necessario rendere manifesta la mia persona perchè come già detto, sono una briciola nel grande pane che chi guida questa Comunità, porta avanti egregiamente: grazie comunque! Mi auguro di poter esserVi ancora d’aiuto e poterVi veder ancora nelle mie zone friulane. Un caro saluto a tutti Gianfranco e famiglia Cari Amici della “Dante”! Desidero farvi anch’io i complimenti per “La Colomba”. Un periodico ben impostato, con un esauriente resoconto di tutte le attività e un adeguato spazio riservato ai protagonisti. Ma per noi che viviamo lontano dalla nostra terra, leggiamo con vera avidità tutto quanto riguarda la storia, le tradizioni, il dialetto. In poche parole ciò che sentiamo nostro e che ci riporta indietro da Venezia la dott. Patrizia Lucchi 17 gennaio 2004 Gentilissimi! In questi giorni ho ricevuto il nuovo numero de "La Colomba". Nel complimentarmi per il lavoro che state facendo, ringrazio vivamente per avermi inserito nel vostro indirizzario. Cordialmente Patrizia Lucchi da Tolentino l’avv. Nicola Mancioli 29 marzo 2004 Cara Amina, desidero rivolgerti i miei rallegramenti per il tuo articolo “Una cometa rimasta senza luce” e pubblicato sull’ultima “Colomba”. È uno scritto bellissimo e ben comprendo il perché della tua premiazione. Hai descritto con rara efficacia la storia del contatto e dei successivi sviluppi tra voi di Isola e noi di Tolentino. STUDIO TRGOVINA NEGOZIO FOTOLABORATORIO da London (Ontario) - Canada la signora Franca Pitacco Lorenzutti 16 gennaio 2004 nel tempo, facendo riaffiorare alla memoria episodi e luoghi di vita vissuta. Vi siamo veramente molto grati per il vostro impegno. Un cordiale saluto Franca FOTOLABORATORIJ Abbiamo ricevuto “La Colomba” e dobbiamo farvi i nostri più vivi complimenti. Veramente bella, con articoli interessanti. Leggendola mi sembrava di essere a Isola anch’io e di passeggiare per quelle contrade che conosco a menadito. Desidero ringraziare Giorgio per il bel servizio dedicato al nostro Duomo, tanto caro a tutti gli Isolani sparsi per il mondo e che mai verrà dimenticato. Leggendo il successo avuto con “In Piaseta” a Verteneglio, mi sono affiorati molti ricordi, quando con la mamma, di mattina presto, andavamo a comperare la verdura. M’è ritornato alla mente un dipendente del Comune, addetto al mercato, che sistemava le panche per la vendita e poi con l’annaffiatoio bagnava il selciato per rinfrescare l’ambiente e per tener lontane le mosche. Desidero complimentarmi con i ragazzi per i loro componimenti, belli e toccanti. Anche in questo caso mi sono ritornati alla mente molti episodi vissuti, come del resto mi succede ogniqualvolta mi immergo nella lettura dei sempre molto interessanti Ricordi della Signora Rita. Grazie infinite per lo spazio concessomi per la storiella del “Battesimo”. Un sincero elogio per il vostro periodico. Osservo comunque che la "Dante" si fa onore in tutti i campi, sia culturale sia sportivo. Del resto non potrebbe essere diversamente quando un’associazione ha la fortuna di avere delle persone capaci e volonterose come le ha la Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola, una Comunità che fa onore alla nostra storia e alla nostra cultura. Una volta a Isola si diceva: "Pullino povera di mezzi, ma ricca di virtù". Mi sembra che questa frase si adatti molto bene al caso vostro. Grazie! Mario Drevored 1. maja /Viale I° Maggio 4a tel.: 00386 5 640 39 77 fax: 00386 5 640 39 78 4 Lettere & Messaggi Vi ho rilevato, con vero interesse, la eccezionale aderenza alla realtà e la descrizione della validità di un incontro che nel tempo ha raggiunto comuni obiettivi di calore umano, di vera amicizia e di crescita culturale con momenti davvero alti per me e miei di reciproca condivisione e di collaborazione fin dalla indimenticabile cena della mia prima venuta in quel lontano Marzo 1979 all’HOTEL Marina (di Isola ndr). Ci vorrebbe un volume per descrivere i momenti belli che ci hanno unito ma voi, come noi, li conoscete bene e sono certo che li custodite gelosamente nel vostro cuore. Ad ulteriore conferma della toccante efficacia del tuo racconto ti riferisco un particolare che ha dell’incredibile. La sera del giorno in cui mi è pervenuta “La Colomba”, è venuto a cena come ogni anno per la foto del Presepio, l’amico Franco Mosconi (noto fotografo di Tolentino che, per molti anni, ha collaborato attivamente al Festival “Cantapiccolo” ndr) insieme alla moglie. In attesa che le vivande fossero pronte gli ho mostrato il periodico della “Dante” e Franco si è messo a sfogliare. Le vivande erano pronte, la cena veniva servita, tutti gli altri avevano iniziato a mangiare, il piatto suo stava freddando ma la lettura continuava finché (incredibile ma vero) vidi lo scanzonato carissimo amico addirittura... commosso! Stava leggendo il tuo articolo che io purtoppo non conoscevo essendo la posta arrivata poco prima! Amina cara, se sei riuscita a commuovere Franco è garantito che hai fatto centro! Mi fermo a malincuore rilevando però l’importanza delle tue conclusioni: che la cometa si può riaccendere. Lo spero tanto anch’io. Conta pure sulla mia disponibilità. La gioia più grande sarebbe veder riapparire la sua splendida luce. Un fortissimo abbraccio a te, a Dario, a Giorgio e a tutti gli amici di Isola, da tutti noi, nel ricordo di Lucia (Lucia Scher, la persona che ha dato il via alla collaborazione tra La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 Isola e Tolentino ndr). Tantissimi auguri per la prossima Pasqua, estesi a tutti gli amici di Isola. Nicola da Barazzetto di Coseano (Friuli) il prof. Gianfranco Peressi 30 aprile 2004 A tutti gli italiani della C.I. "Dante Alighieri" di Isola auguro giorni migliori con la Comunione in Europa con anni di prosperità Gianfranco e famiglia da Montevideo (Uruguay) il signor Furio Perkovich 1 maggio 2004 Ai cari Amici dell'Istria Slovena, UN FRATERNO BENVENUTO IN EUROPA! Furio da London (Ontario) - Canada i signor Franca e Mario Lorenzutti 1 maggio 2004 I nostri più vivi complimenti per la vostra entrata nell’Unione Europea. Ci auguriamo che questo allargamento possa portare a quanto aspirano tutti: pace, prosperità, rispetto, senza ostacoli di lingua o di razza. Mario e Franca da Venezia la dott. Patrizia Lucchi 1 maggio 2004 Alla nostra minoranza in Slovenia e a tutto il popolo sloveno invio il più caloroso saluto in questo storico giorno. Patrizia da Trieste il dott. Sergio Colini 15 maggio 2004 Preg.ssimo Presidente Dario Scher Mi sento in dovere d’indirizzarLe il mio saluto e, a mia volta, il mio sentito ringraziamento per le cortesi espressioni rivolte a me e a tutti noi del Club “Primo Rovis”. Sono realmente commosso per tali attestazioni di affetto e di cordialità. Non ho fatto altro che compiere un normale atto del mio lavoro, come il ruolo mi infonde. L’aver voluto estendere le Sue cortesi espressioni e quelle dei Suoi validi Collaboratori addirittura attraverso le Segnalazioni de “Il Piccolo”, supera di gran lunga le motivazioni per il quotidiano lavoro d’impegno che al Club “Primo Rovis” sono chiamato a svolgere. Grazie di cuore e al piacere sincero di poter avere l’occasione per futuri incontri, cordialmente La saluto. Sergio Colini Un sentito GRAZIE a tutti. Con laVostra corrispondenza ci sentiamo più vivi, più veri e nel contempo ci date la spinta necessaria per continuare, per migliorare, per essere più ottimisti. Continuate a scriverci perché questo è il miglior modo per rimanere in costante contatto, instaurare un rapporto d’amicizia e collaborazione, favorire lo scambio di idee e l’arrivo di suggerimenti. Insomma il rapporto auspicato da tutte le pubblicazioni che, come la nostra, vuole esistere per e con i suoi Lettori. La Redazione Al signor FURIO PERCOVICH di Montevideo vanno le nostre più vive espressioni di gratitudine per le tante e sempre interessanti comunicazioni che invia tempestivamente, tramite posta elettronica. La C.I. “D. Alighieri” di Isola L’Oroscopo di Elena La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 Carissimi! I Vostri ragazzi, "piccoli-grandi artisti", hanno dato tanto in quest'ultimo anno e grazie a Voi, alla Vostra competenza e pazienza, avranno imparato molto.. ma sono stati capaci di trasmettere altrettanto e forse di più. Ci hanno regalato emozioni sincere che hanno toccato più di qualche cuore. Con Voi.. con i Vostri ragazzi.. i giovani.. i bambini.. mi sento a casa, mi sento in famiglia.. e da brava "zia" volendo fare un presente, anche se solo con il pensiero, a tutti i soci della "Dante Alighieri" ringraziandoVi per le belle serate trascorse in Vostra compagnia. Essendo sprovvista di "bacchetta magica" ed avendo esaurito il tempo per un "abbraccio porta a porta".. con l'augurio sincero di Buon Natale e di un felice, prospero e sereno 2004 colmo di successi professionali e personali.. mi prendo la libertà di inviarVi un "oroscopo" tutto Vostro. Sono delle piccole indicazioni in pillole che spero faranno sorridere tutti i 12 segni zodiacali. Con affetto sincero, Elena L’Oroscopo di Elena L'Anno Nuovo del nostro calendario inizia il 1° Gennaio.. ma per l'Astrologia non è così. Il 1° Gennaio parte solamente l'Anno NUMEROLOGICO che per questo 2004 sarà all'insegna di: Venere, perché se sommate le quattro cifre dell'anno (ossia 2+0+0+4).. otterrete come risultato un 6.. che corrisponde, per l'appunto, al pianeta Venere.. ed è il numero delle parole che iniziano con la lettera "A" cioè: amore, affetto, amicizia e arte. Il giorno fortunato sarà: il Venerdì.. (giorno di Venere) soprattutto se cadrà nelle date: 6, 15 e/o 24 di ogni mese. Proseguendo lungo i giorni del calendario incontriamo un'altra data, il 22 Gennaio, in cui inizia, per l' Astrologia Cinese, l'anno della SCIMMIA. Un 2004.. che sarà al- l'insegna dell'eleganza e dell'ardore. Sarà l'anno degli "incontri".. e dei "raduni sociali" che coinvolgeranno gente nota e popolare mentre noi, sentiremo il peso di stupide regole che ci limiteranno.. e preferiremo dover rispondere solo di noi stessi.. del nostro operato. Ci annoieremo facilmente.. ma faremo appello al nostro "spirito di adattamento".. quindi ci consoleremo con: spese o avventure sentimentali per non dover affrontare i nostri problemi. Non molti forse sanno che l'Astrologia.. basa i suoi calcoli.. sull'Anno Astrologico.. che nel 2004 inizierà appena alle 7 e 50 minuti di Sabato, 20 marzo.. perché è in quella data che il Sole entrerà nel segno dell'Ariete inaugurando il nuovo anno astrologico.. quello sotto i benefici influssi del pianeta Venere. Dal 1° gennaio fino al 20 marzo 2004, noi tutti continueremo a vivere l'anno del Sole.. un anno durante il quale molte nazioni hanno sentito la necessità di dominare.. (influssi tipici di questo Grande Luminare). Dal 20 marzo in poi, con Venere dominante, i capi di Stato tenteranno di guidare i loro paesi con meno aggressività auspicando nella pace. Noi comuni mortali subiremo questa Venere che favorirà in noi l'apatia, l'autoindulgenza e che ci spingerà alla ricerca di stimoli che ci diano un appagamento momentaneo che però non risolverà i problemi. Andrà aumentando nella nostra società un'esasperata caccia della felicità personale. Venere a parte, sono i pianeti lenti (Giove.. Saturno.. Urano.. Nettuno e Plutone).. ad imprimere all'Anno Astrologico delle caratteristiche uniche - diverse dagli anni precedenti e da quelli a venire - ed è in base alle loro posizioni che, segno per segno, Vi auguro "buona lettura".. del Vostro "oroscopo in pillole". ARIETE: il vostro 2004 nasce con Marte e la Luna nei vostri gradi.. quindi sarete più socievoli.. più simpatici.. più popolari (non importa per quale ragione). A volte 5 forse potreste essere un tantino troppo aggressivi (soprattutto durante il mese di Gennaio.. perché in questo periodo Marte vi infonderà la sua energia.. ma anche una certa dose di irascibilità.. che voi dovreste evitare). Per tutto il 2004 il pesante Saturno abiterà nella vostra 4^ casa aumentando l'interesse verso la vita familiare più confortevole e sana. Molti di voi ARIETE nel 2004 potrebbero: acquistare una casa, una proprietà terrena o chiudere un mutuo. Buoni i contatti con i genitori e le persone in età. Nettuno per voi indica nuove interessanti conoscenze con persone in vista.. che vi potrebbero dare consigli o spinte in caso di ostacoli. Lo spostamento di Giove, il 26 Settembre, vi farà trovare un po' di pace nei rapporti con: partner, colleghi, collaboratori o soci. Chi lavora in società aumenta il reddito. Plutone vi sostiene nel richiedere: permessi, licenze o documenti e nei viaggi. TORO: Intuitivi più del solito (grazie a Nettuno allo Zenit), sarete acuti e lungimiranti. Potreste dover contattare spesso delle persone (o legate al mondo dei media.. o imprenditori che hanno a che fare con i liquidi a livello di commerci o con il mare). La forte presenza di Nettuno (tra il 5 Gennaio ed il 25 Settembre).. può rendervi intuitivi per i giochi di fortuna.. settore in cui Giove risiederà in questo periodo.. ma anche nel settore dell'amore. Bene per i TORO che hanno professioni legate a giovani e bambini.. (che saranno quasi dei pedagoghi nati). Saturno vi stimolerà all'azione, quindi saranno tanti gli spostamenti brevi che farete. Chi tra voi studia: avrà la possibilità di fare passi in avanti notevoli. Nuove amicizie per i TORO e nuovi ambienti. Avrete nel segno il Nodo Lunare Nord a proteggervi fino al 1° Dicembre. Qualcuno di voi avrà: problemi burocratici, divergenze con uffici pubblici, assicurazioni o notai, ma la tenacia e la pazienza prevarranno su tutto. Attenti da Ottobre in poi, quando ten- 6 L’Oroscopo di Elena derete ad esagerare in tutti i settori. Calmatevi. GEMELLI: sarete più energici e positivi, desiderosi di realizzarvi (anche a costo di sacrifici). Il 2004 sarà all'insegna di: cambiamenti improvvisi e netti miglioramenti. Saturno nel settore del denaro non è che protegga le finanze ma vi sfida a farle girare. Nella professione non sarete sempre soddisfatti dei risultati ottenuti. Quel pizzico di pessimismo può farvi lamentare con le persone sbagliate. Ci saranno i contatti con i superiori, avrete un settore politico fitto (e imposto) ma che comporta solo una perdita di tempo. Soci.. collaboratori e colleghi (ma anche il partner).. saranno tutti più esigenti (o forse voi GEMELLI meno tolleranti). Nettuno in 9^ casa (settore dei viaggi e degli studi).. sprona la vostra intelligenza e l'intuito. Favoriti quindi nel 2004 gli spostamenti. Bene la burocrazia che non crea intoppi. Giove veglia su casa e famiglia, ma non aspettatevi facilitazioni. L'Autunno riserva piccoli colpi di fortuna.. CANCRO: nati che per tutto il 2004, subiranno Saturno nei propri gradi. Se da una parte vi farà sentire più: tenaci, costanti, solidi, ambiziosi e pazienti, dall'altra vi farà affrontare ritardi, intoppi di percorso, contrasti, ostacoli e delusioni. Si daranno da fare i CANCRO che vogliono cambiare lavoro o fare carriera (e i risultati non si faranno attendere, specie se i posti di lavoro sono legati a gare pubbliche). Per contrastare il pessimismo e la malinconia a voi CANCRO basterà uscire di più. Lasciate perdere il passato (è ora di chiudere), concentratevi solo sul presente e, casomai, sul futuro. Grazie a Giove, le decisioni giuste arriveranno e saprete contrastare: sacrifici, cambiamenti e spostamenti scomodi, tanto da fare sempre quell'ottimistico passo in La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 avanti. Nettuno porta "esperienze di svolta" molto significative, che arricchiranno il vostro bagaglio rendendovi più forti e consapevoli. LEONE: nati che nel 2004 potrebbero fare molta strada (ma dipende da loro). Il Nodo Lunare Nord vi spinge al successo, Giove vi offrirà nuove possibilità di guadagno, ma sta a voi farvi raggirare dai familiari che spilleranno il vostro conto in banca. La vita non sarà facile e non sperate troppo nella "manna dal cielo". Collaboratori, colleghi e partner, saranno disponibili a parole ma al dunque si defileranno. Plutone appoggia le vostre speculazioni in Borsa o i giochi di fortuna, ma fate molta attenzione alle azioni azzardate, perché i periodi sì saranno: Aprile.. Agosto e Dicembre, (quando sarete appoggiati dal vostro SOLE), ma niente rischi nel resto del 2004. Urano facilita i contatti con: banche, industrie e istituti di credito. E, da Ottobre in poi, bene i viaggi che rinnovano il ventaglio di contatti. Invidia dai conoscenti. VERGINE: con Giove, positivo fino a Settembre, siete a cavallo. Sarete anche: prudenti, cauti e prevenuti per natura, ma questo 2004 vi spingerà a fidarvi delle circostanze e delle persone. Rischiate di più, ma sempre senza esagerare. Voi VERGINE sarete anche esigenti ma mangerete troppo (forse meglio moderare i vizi ed i capricci, attenti alla linea ed ai rifiuti altrui). Non buttate denaro per l'aspetto fisico e state alla larga da medicinali e cibi con conservanti di dubbia provenienza. Saturno porta amicizie che aumentano i contatti sociali ma tra questi può nascondersi chi regala anche piaceri. Interessanti per voi i mesi da Ottobre in poi per le finanze (molti chiuderanno il 2004 con un buon conto in banca). Urano vi procura incontri con persone dell'elettronica o dell'informatica che aprono nuove collaborazioni ma vi impone anche qualche cambiamento improvviso che vi costringerà a decidere senza riflettere, tanto da incidere su: lavoro da una parte e partner dall'altra. Uno dei due.. dovrà rimetterci. Forse spenderete troppo. BILANCIA: Venere (Pianeta Dominante del 2004 e vostro) dovrebbe vedervi felici e spensierati ma non è così. Saturno vi farà desiderare una migliore posizione sociale spingendovi a conseguire risultati professionali più significativi. Ringraziate Nettuno per l'intuito e per tenervi alla larga dall'invidia altrui, dall'odio e dai malumori delle persone che vi circondano. Voi BILANCIA sarete ipersensibili alla bellezza. Avrete un più spiccato senso estetico che vi potrebbe portare a contatti con: stilisti, parrucchieri o operatori che risentono degli influssi di Venere (pasticceri, commercianti, restauratori, ecc.). Voi BILANCIA riuscirete a vincere la pigrizia dimostrandovi attivi e intraprendenti. Plutone vi farà viaggiare più del solito (in modo reale o fantastico). Un amico (o un familiare), potrebbe deludervi con un comportamento poco etico. Per la salute: niente problemi di rilievo (forse qualche crampo o fastidio ai reni) ma tutto superabile. Siate prudenti: in mezzo al traffico, con l'elettricità ed nel maneggiare materiali infiammabili. SCORPIONE: vi si prospetta una buona ascesa economico-sociale. Incontri e spostamenti, contatti con l'estero, prodotti, strumenti, pubblicazioni o persone straniere (tutto ciò che ha cultura diversa dalla vostra) vi farà progredire. Ottimo il 2004 per gli studenti e gli intellettuali. Grazie a Giove in 11^ casa fino al 25 Settembre 2004, l'amicizia ed i legami saranno favoriti perché questo è il settore degli L’Oroscopo di Elena 7 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 ideali e delle persone che ci ammirano. Ma i nuovi contatti saranno legati all'arte e/o allo spettacolo. Persone comprensive, ma anche generosi industriali che appoggeranno le vostre idee innovative. Urano (pianeta dell'originalità), porta cambiamenti da prima imposti, ma che poi si riveleranno vantaggiosi. Gli SCORPIONE con questo Urano possono vincere al gioco o vivere rischiose relazioni stravaganti. Concedetevi delle pause e inquadrate coloro che vorrebbero fregarvi. SAGITTARIO: proprio Giove (vostro Pianeta Dominate), vi sosterrà nel 2004 creando circostanze positive. Autonomi o subalterni, nel settore professionale vi sembrerà che vi arrivino dei suggerimenti geniali da chissà chi (ma se non li esternate, rimarranno solo delle idee). Il pesante Saturno ostacolerà tutti i contatti con: istituti, banche, uffici notarili o simili. In caso di necessità, dovrete tirar fuori tutta la vostra: tenacia, pazienza, costanza e soprattutto: diplomazia e gentilezza. Per voi SAGITTARIO sarà solo grazie al vostro carattere positivo che riuscirete facilmente in ciò che vi metterete in testa. Il 2004 potrà diventare un anno particolarmente importante grazie alla presenza di Plutone nel vostro segno. A casa (o in famiglia), si verificheranno sostanziali cambiamenti. Potrebbe trattarsi di un nuovo arredamento da cambiare, di lavori di ristrutturazione o addirittura di un nuovo alloggio. A grandi linee vi si prospetta un 2004 proficuo, con numerosi momenti piacevoli e fortunati. Naturalmente, dipenderà da voi saperne approfittare. CAPRICORNO: vivrete un 2004 quasi "di attesa", di semina. Meno male che almeno l'ottimismo aumenterà un tantino. Metteteci più estro e attività in ciò che farete. Ad inizio anno tutto vi sembrerà più complicato e difficile, ma vedrete che con il passare dei mesi i risultati arriveranno, tanto che chiuderete il 2004 con: maggiori esperienze, idee e denaro (soprattutto se operate nel mondo dell'insegnamento). Un Medio Cielo ben aspettato e voi CAPRICORNO sarete più professionali. Saturno (vostro Pianeta guida in opposizione), favorirà i contatti affettivi e gli scambi con persone in età o più altolocate. Se avete un colpo di genio, esponetelo ad un uomo politico di sesso maschile che saprà indirizzarvi. Voi CAPRICORNO siate prudenti in ogni veicolo o spostamento. Insomma: lotte e vittorie, ma molto dipende da come saprete muovervi in prima persona. Mettete l'orgoglio da parte e, all'occorrenza, chiedete una mano. ACQUARIO: con Nettuno nel segno meglio le reazioni istintive che il ragionamento. Diffidate dei suggerimenti altrui. Gli amici saranno più presenti ma anche più esigenti. Un 2004 tutto nelle vostre mani. Per fortuna l'energia e l'entusiasmo non vi mancheranno. Grazie a Saturno che vi regalerà fermezza e tenacia, riuscirete a raggiungere gli obiettivi preposti. Con Giove in 8^ casa potrete contare su eventuali aiuti da parte di parenti anziani, di istituti bancari o previdenziali o di introiti che vi arriveranno dalle assicurazioni. Non è escluso che voi ACQUARIO possiate fruire di una forte somma proveniente da un'eredità o da un credito che pensavate perso. Urano parla di alti e bassi finanziari con grosse somme che vanno e vengono! Tenete d'occhio il portafoglio. Ma la cosa più eclatante per voi ACQUARIO sarà il letto (sia come sonno e riposo che come coccole tra le lenzuola). A partire da fine Settembre in poi arrivano: viaggi piacevoli e buoni risultati negli studi. Puntate su una sana alimentazione. PESCI: a partire dal 31 Dicembre 2003 (e per i prossimi 7 anni) voi PESCI ospiterete Urano nei vostri gradi. Una configurazione che potrebbe rivelarsi pericolosa. Da un lato sarete più: ispirati, esigenti, decisi, originali, ma dall'altro più indipendenti, quindi sono a rischio tutti i legami di vecchia data a livello di brusche rotture. Giove vi modera un tantino e sostiene i contatti nuovi. Vi sentirete dei PESCI più amati, compresi ed apprezzati. La stima vi arriva da collaboratori e soci che saranno a disposizione (un po' più distaccato e geloso: il partner). Potendo, ascoltate Urano pianeta della tecnologia, e avvicinatevi a tutto ciò che è nuovo e innovativo. Saturno favorirà il rispetto e vi farà vincere al gioco, anche se poco. Stimolerà un maggiore interesse per i problemi altrui. Con Plutone potrete incontrare personaggi chiave ma siate prudenti negli spostamenti. Assicurate: immobili e autoveicoli da eventuali furti. Cari soci della "Dante Alighieri", tutto questo discorso.. per farVi capire che il 2004 darà a tutti la possibilità di trasformarsi (volenti o nolenti), di migliorarsi, di riflettere e di crescere. Saremo spinti a dare il meglio di noi stessi, a seminare per un futuro migliore, sotto l'ala protettrice di Venere. Quindi l'Anno Nuovo favorirà un po' tutti i segni.. ma ognuno.. in un settore diverso della vita. Auguri! Negozio di frutta e verdura dolciumi e bevande prodotti alimentari omaggi di rappresentanza Romeo Cerneka s.p. Dantejeva - Via D. Alighieri, 2 6310 Izola - Isola, tel. 05/641 80 04 Consegna gratuita a domicilio! Segnalazioni 8 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 RISOLTO IL PROBLEMA DELLA REGISTRAZIONE... ...MA NON ANCORA QUELLO DEI FINANZIAMENTI G ià nell’anno 2002 che la nostra Redazione era convinta che fosse stato concluso l’iter burocratico per la registrazione del periodico nel Registro dei Media della Slovenia. Ma non era così. La doccia fredda è giunta verso la fine del 2003. Con una decisione, il Ministero per la Cultura della Slovenia ci comunicava che la procedura non era stata portata a conclusione, sia per il mancato pagamento della tassa, sia perché non erano stati fatti pervenire alcuni atti, indispensabili per la registrazione. I termini erano scaduti e quindi o si ripeteva la procedura o si chiudeva la testata. Potete immaginare con quale impegno ci siamo avventurati nelle leggi che regolavano questo settore, cercando aiuti, ma spesso senza risultato. A darci un sostanziale appoggio è stata la Redazione del settimanale isolano “Mandraè”, dimostrando ancora una volta, nei nostri confronti, un vero rapporto di collaborazione e amicizia. Esprimiamo pertanto tutta la nostra riconoscenza al Redattore Capo Mef (Drago Mislej). Il 26 febbraio 2004, con nostra grande gioia, è finalmente giunta la delibera con la quale si dichiarava che il periodico “La Colomba” era iscritto nel Registro dei Media della Slovenia e quindi legale a tutti gli effetti. Superato questo non facile scoglio, ne rimane ancora uno: quello di essere riconosciuti dai finanziatori che gestiscono i mezzi del Ministero per la Cultura della Slovenia e riservati alla nazionalità italiana di Isola. Tenuto conto che quest’anno La Colomba è entrata nel suo quinto anno d’attività e che i lettori sono in continuo aumento, speriamo che ciò avvenga in tempi molto brevi La Redazione DUE MOMENTI D INCONTRO Al Club “Primo Rovis” di Trieste, dove due gruppi artistici della C.I. “Dante Alighieri” hanno avuto il piacere di esibirsi, abbiamo incontrato anche la scrittrice, giornalista, ricercatrice,... triestina Liliana Bamboschek, che qui vediamo con il Commendator Primo Rovis. Dato che è anche una cultrice del dialetto triestino e un’appassionata di storia locale, in quell’incontro sono stati trovati molti punti comuni con l’attività della “Dante” isolana. (Foto AD) L’8 maggio hanno fatto visita alla Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” il prof. Orfeo Venuti dell’Associazione Culturale “Amici della Musica” di Martignacco e la direttrice del Coro di Fagagna, nella foto con il presidente della “Dante” Dario Scher. In quell’occasione sono stati accordati degli scambi culturali tra i gruppi di Martignacco, Fagagna e Isola che dovrebbero aver luogo già nel mese di novembre di quest’anno. (Foto AD) EL CAMPANIL CANADESE R ingraziamo gli amici della Redazione de “El Campanil” della Lega Istriana di Chatham (Ontario - Canada) per il puntuale recapito di questo simpatico periodico. Complimenti per il lavoro d’informazione e per l’impegno profuso nel recupero delle tradizioni, dei ricordi e della storia delle varie località istriane. La Redazione de “La Colomba” Relazioni 9 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 LE NOSTRE PRESTAZIONI NEL 2003 CULTURA GRUPPI e ATTIVITÀ LUOGO e DATA FILODRAMMATICA ( “La morsa” - in occasione della premiazione del Palio Teatro - Scuola organizzata al Teatro San Giovanni dal Teatro degli Asinelli di Trieste Trieste, 03/04/03 (Prima della commedia brillante “Due sull’autostrada” di Giorgio Prosperi Isola, 23/05/03 (Partecipazione a “L’allegro Zibaldone” con la commedia brillante “Due sull’autostrada” di G. Prosperi Isola, 06/06/03 (Partecipazione all’Incontro dei giovani dell’UI con la “Scena del Balcone” tratta da Romeo e Giulietta di W. Shakespeare Fasana,15/06/03 (“Due sull’autostrada” di G. Prosperi - ospiti della CI “Santorio Santorio” Capodistria, 18/11/03 (“Due sull’autostrada” di G. Prosperi - ospiti della Scuola Alberghiera Isola, 18/12/03 (“Due sull’autostrada” di G. Prosperi - ospiti dell’Istituto Superiore “Marinoni” Udine, 06/12/03 FOLK GIOVANILE (Tutti i lavori presentati da questo gruppo sono di Amina Dudine) (Partecipazione all’incontro MIA (Muggia, Isola, Albona con “Trovar amici”, “In Pescaria” e “Xe sempre la stesa storia”) (Partecipazione a “Festa in Famea” con “Confidense” (Partecipazione al Festival “Voci Nostre” con “Robe de fioi” e “In Pescaria” (Partecipazione all’incontro delle Case del Pensionato del Litorale con “Bacan fra Isola e Piran”, in collaborazione con la Casa del Pensionato di Isola. (Intervento nello spettacolo “Il paese dei bambini - Un quadro, una sensazione” di Guido Sut con “Robe de fioi” e “I do sordi” (Partecipazione a “L’ALLEGRO ZIBALDONE” con “Bacan fra Isola e Piran” (Partecipazione allo spettacolo della Scuola Media di Lucinico con “La Guardia del radicio”, “Robe de fioi” e “In Pescaria” (Partecipazione alla cerimonia in occasione del 50° anniversario della Casa del Pensionato di Isola con “Bacan fra Isola e Piran” (Intervento di benvenuto con “Robe de fioi” Albona, 18/01/03 Isola, 22/03/03 Momiano,11/05/03 Lipizza, 23/05/03 GRUPPI e ATTIVITÀ (Partecipazione ad un’altra manifestazione organizzata dalla Casa del Pensionato di Isola in occasione di mezzo secolo di attività, con “Robe de fioi” (Partecipazione alla manifestazione “Senza Confini” con “Ciacole a la fontana” e “Confidense” (“In Piaseta” - prima LUOGO e DATA Isola, 14/10/03 Isola, 22/11/03 Verteneglio, 13/12/03 MINICANTANTI (Partecipazione allo spettacolo “Canta che ti passa” (Partecipazione allo spettacolo “Festa in Famea” (Spettacolo “Tanto pe’ cantà” Isola, 22/02/03 Isola, 22/03/03 Isola, 21/06/03 CANTANTI (Partecipazione allo spettacolo “Canta che ti passa” (Partecipazione allo spettacolo “Festa in Famea” (Partecipazione a “L’ALLEGRO ZIBALDONE” (Partecipazione allo spettacolo “Tanto pe’ cantà” (Partecipazione alla manifestazione “Voci Amiche” (Partecipazione alla Festa dei Cachi di Strugnano (Partecipazione alla manifestazione “È di nuovo tempo di feste” - ospiti della CI “Giuseppe Tartini” Isola, 22/02/03 Isola, 22/03/03 Isola, 06/06/03 Isola, 21/06/03 Isola, 25/10/03 Isola, 08/011/03 Pirano, 13/12/03 ATTIVITÀ LETTERARIE (Presentazione del libro di Stefano Lusa “Italia - Slovenia 1990-1994” (Serata letteraria con le poesie di Marinella Alba Reja Isola, 09/04/03 Isola, 23/12/03 GRUPPO RICERCATORI DI STORIA PATRIA Isola, 31/05/03 Isola, 06/06/03 Lucinico, 07/06/03 Isola, 01/10/03 Isola, 11/10/03 (Incontro con i giovani Isola, 30/01/03 (Presentazione del libro “Lucia Scher e il folclore isolano” di Amina Dudine Isola, 13/03/03 (Allestimento di una mostra per la presentazione del volume su Lucia Scher Isola, 13/03/03 (Invio di 6 temi al Concorso internazionale “I nostri nonni ci raccontano” (risultato: un primo e un secondo premio) aprile 03 (Invio di un componimento al Concorso internazionale “Storia e Storie” (Risultato: un secondo premio) agosto 03 (Ricerche per le pagine del periodico “La Colomba”dedicate alla storia patria Relazioni 10 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 e alle tradizione del nostro territorio Isola, gen - dic 03 (Premiazione di 15 giovani collabo- ratori del Gruppo Ricercatori Isola, 06/12/03 dedicata al Duomo di Isola Isola, 23/12/03 (Allestimento di una mostra MOSTRE (Due mostre organizzate dai Ricercatori di Storia Patria - vedi capitolo precedente) MANIFESTAZIONI A ISOLA (con gruppi ospiti) (”Il paese dei bambini - Un quadro, una sensazione” di Guido Sut Recital presentato del Gruppo “I Viandants” di Basiliano, con la partecipazione del pittore Gianfranco Peressi Isola, 31/05/03 (Concerto per Sax e Pianoforte con il duo Colmaor - Camerotto. Il concerto è stato realizzato in collaborazione con l’Associazione Musicale “Serenade Ensemble” di Muggia Isola, 13/09/03 (Commedia: “Processo al Gatto con gli Stivali” proposta dalla Compagnia teatrale del Ginnasio - Liceo “France Prešeren” di Trieste. La rappresentazione è stata organizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale “Teatro degli Asinelli” di Trieste Isola, 11/10/03 (VOCI AMICHE - Incontro canoro con il Coro di voci bianche della C.I. di Verteneglio, il Coro Misto della C.I. “G. Tartini” di Pirano e il Coro Misto di Lucinico. Il saluto è stato dato dai Cantanti di musica leggera della “Dante” Isola, 25/10/03 (SENZA CONFINI - incontro folk con il Gruppo Folk “Lazonta” della C.I. “S. Santorio” di Capodistria, il Coro Folk della SAC “M. Garbin” di Rovigno e con i “Danzerini Udinesi” di Basiliano. Il saluto è stato dato dal Gruppo Folk Giovanile della “Dante” Isola, 22/11/03 EDITORIA (Uscita de “La Colomba” n°12-13 giugno 03 (Uscita de “La Colomba” n°14 agosto 03 (Uscita de “La Colomba” n°15-16 dicembre 03 (Pubblicazione della raccolta di poesie di Marinella Alba Reja dal titolo “Capitomboli in petto” dicembre 03 CORSI (Quarto corso per il recupero del dialetto Isola, gen - giu 03 (Corso di recitazione e dizione svolto con i giovani filodrammatici (quarto anno) Isola, gen - dic 03 CONFERENZE (3 di tema vario e un’escursione a Modena, offerte dalla collaborazione UI - UPT Isola, set - dic 03 S P O R T GRUPPI e ATTIVITÀ LUOGO e DATA Calcetto - Campionato di Capodistria (10 partite 08/01 - 23/03/03 Incontri sportivi dell’UI (Partecipato con le squadre di Calcetto, Tennistavolo e Scacchi Parenzo, 20/09/03 Nostra organizzazione: Isola, 26/10/03 (1° Torneo di scacchi (6° Torneo Internazionale di Calcetto GRUPPI e ATTIVITÀ LUOGO e DATA con le squadre della C.I. di Salvore, del Bar Circolo di Capodistria e della C.I. “Dante Alighieri” di Isola Isola, 15/11/03 (7° Torneo Internazionale di Calcetto con le squadre delle C.I. di Fiume, Gallesano e “Dante Alighieri” di Isola Isola, 13/12/03 (Torneo Femminile organizzato dalla Sezione Sportiva della C.I. “Alighieri”Isola, 02/12/03 RICREAZIONE ATTIVITÀ Nostra organizzazione: (1° Torneo di Briscola (Ballo delle Bambole - Festa mascherata per i più piccoli (Serata Conviviale in occasione della Giornata Internazionale della Donna (2° Torneo di Briscola (3° Torneo di Briscola (4° Torneo di Briscola LUOGO e DATA Isola, 01/02/03 Isola, 03/03/03 Isola, Isola, Isola, Isola, 07/03/03 05/04/03 06/09/03 29/11/03 ATTIVITÀ (“È arrivato San Nicolò”, intrat- tenimento con i bambini (Torneo - Triangolare di Briscola LUOGO e DATA Isola, 09/12/03 con le C.I. di Fiume, Gallesano e “Dante” di Isola Isola, 13/12/03 (Torneo - Triangolare di Tressette con le C.I. di Fiume, Gallesano e “Dante” di Isola Isola, 13/12/03 (Serata conviviale per festeggiare il Natale e la fine dell’anno Isola, 20/12/03 Siamo su Internet La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 11 xxx/mbqjb{{bnfsdbup/ju F inalmente anche la Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola ha un suo spazio su Internet. Sì, uno spazio sufficientemente ampio da poter esprimere quale e quanta è la sua attività. L’avventura, perché per molti di noi di avventura si è trattato, è iniziata con un incontro nell’ufficio capodistriano dell’Unione Italiana dove erano stati convocati i rappresentanti delle Comunità degli Italiani che operano in Slovenia. In quell’occasione abbiamo conosciuto il signor Paolo Simionato di Venezia che ci ha presentato il progetto Interreg IIIA PHARE Italia - Slovenia, da realizzare con i Fondi Comunitari. Il sito “La Piazza Mercato” avrebbe ospitato le nostre Comunità, in base ad un protocollo stipulato con la Slovenia. Tutti noi abbiamo ascoltato attentamente l’esposizione del signor Simionato e ognuno ha Paolo Simionato tentato di farsi un’idea di quali fossero gli intenti, cercando di capire quale e quanto sarebbe stato il lavoro di ogni Comunità. Dopo un lungo e vivace scambio di notizie, prima di congedarsi, l’ospite veneziano responsabile del progetto, assieme ai saluti ci ha raccomandato di iniziare a raccogliere tutti i dati necessari per la presentazione delle attività esposte. Era senz’altro un’iniziativa invitante, particolarmente interessante e non bisognava lasciarsela sfuggire. Ma pur avendo delle discrete basi nel campo dell’informatica, parecchi di noi ci siamo chiesti come sarebbero andate le cose, dato che non si avevano esperienze nel campo della creazione di siti. Poi passò del tempo e all’inizio dell’estate il signor Simionato, per il tramite dell’Unione Italiana, ci fece pervenire lo schema generale del progetto. Un’ampia specifica dove si poteva comprendere l’estensione e il valore dei contenuti. Ma noi tutti eravano in attesa di un nuovo incontro per esporre le nostre incertezze e lacune, cioè avevamo bisogno di istruzioni ben precise perché non sapevamo proprio da che parte iniziare, quale doveva essere l’impostazione, come impostare il lavoro, quali argomenti prediligere... Perciò il materiale operativo (cartaceo e in dischetti) giunto nell’autunno, ci ha trovati tutti impreparati. Nelle nostre menti la nebbia era sempre più fitta. A che cosa servivano tutti quei dischetti con lo stesso contenuto? Cosa andava inserito su HOME e cosa su CHI SIAMO? Come andavano distribuiti i contenuti? Quali erano le parole più adeguate da inserire nel menu? E questa era appena la prima serie d’incognite. C’era poi il problema delle fotografie. Domande, domande e ancora domande. Per farla corta, diremo che appena dopo il successivo incontro, portando al signor Simionato del materiale preparato un po’ per intuizione, un po’ per logica, su quei famosi dischetti, abbiamo capito di aver quale doveva essere l’impostazione. Chi aveva scritto troppo, chi poco, le foto troppo pesanti, ecc., ecc., ecc. È necessario ricordare ancora che facendo parte di un enorme contenitore, ci si deve attenere maggiormente a regole e criteri comuni. Da quel momento in poi, sempre sotto la guida dell’ormai amico Paolo, ma anche sempre più abili nel trovare le giuste soluzioni, ci siamo messi a lavorare di tutto punto. Ed ecco che pian piano - 12 Siamo su Internet si fa per dire perché ora il tempo era limitato e bisognava darci sotto - le varie presentazioni proposte in un numero consistente di minisiti, hanno iniziato a prendere forma. Il signor Simionato ha dovuto intensificare i suoi viaggi nel Capodistriano e la sua corrispondenza elettronica con le Comunità che avevano aderito al progetto. E finalmente anche noi, a digiuno completo di impostazioni di siti e oberati di lavoro per portare in porto l’intensa attività dei vari Sodalizi, facendo ininterrottamente e per più mesi le ore piccole, siamo riusciti nel nostro intento. È stata dura, ma ce l’abbiamo fatta e ora possiamo dire di essere visibili al mondo intero. Vi esponiamo l’attuale strada da fare per giungere ai minisiti della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola. Ecco come potete visitarci. Digitare www.lapiazzamercato.it e cliccare su “La Comunità Italiana della Slovenia”. A questo punto, per entrare nella zona riservata alle nostre Comunità e quindi avere una panoramica delle loro attività, cliccare in alto a destra su “Le Comunità della Slovenia”. A questo punto bisogna entrare ne “Gli Organismi Associativi”. Qui sono presentate tutte le Comunità Italiane della Slovenia e quindi anche la “Dante Alighieri” di Isola. Ora, per visitare i singoli settori d’attività della nostra Comunità basta pigiare il bottone “Attività” del menu e qui troverete i link che vi porteranno ai minisiti dei vari gruppi. Se invece desiderate visitare subito un settore specifico, ci troverete cliccando uno di questi argomenti: Il Teatro, Il Canto, Il Folclore, Letteratura, Editoria, Le Manifestazioni, Storia Patria e La Stampa che potrete trovare nella fascia destra del vostro schermo (vedi illustrazione nella colonna centrale di questa pagina). Ma oltre all’attività della C.I. “Dante Alighieri” e a quella delle consorelle del territorio, nel sito sono presenti tutte le scuole italiane del Capodistriano, dalla materna alla superiore, c’è la Rassegna Stampa curata da Furio Percovich, uno spazio riservato alla gastronomia e, naturalmente, accanto al buon cibo ci deve essere anche del buon vino. Visitate allora: Lungo le colline tra botti e vigneti. Poi c’è lo spazio riservato alla musica, alle fotografie, alla posta dei navigatori LA COMUNITA’ ITALIANA DELLA SLOVENIA La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 Servizi on line Il Teatro La Musica Il Canto Il Folclore Letteratura Editoria Attività Creative e Artistiche Le Manifestazioni Varie Le antiche ricette della cucina istriana Le scuole italiane in Slovenia La Biblioteca di Capodistria La Voce del Popolo e pubblicazioni locali I "rimasti" e gli esuli insieme alla scoperta delle radici comuni e, naturalmente, all’economia. Ma, con un po’ di pazienza potrete trovare ancora tanti argomenti interessanti. Insomma ce n’è per tutti. Quindi non possiamo fare altro che invitarvi a visitare il sito www.lapiazzamercato.it e augurarvi... buon divertimento. La Piazza Mercato si presenta con l’immagine pubblicata sotto il titolo di quest’articolo e qui sotto vi presentiamo il testo della Home Page del settore dedicato alla Comunità Italiana della Slovenia. Sospinte da lontano minuscole onde posano sulla riva la voce dell'altra sponda … Una mano sensibile tempo fa, guardando a ponente dalle sponde istriane, vergava questi versi. Sono parole intrise di una profonda malinconia per quello che poteva essere e non fu, per quel mare amico capace soltanto di fare da eco alle voci dell'altra sponda, a quelle voci familiari diventate lontane. Ora questo sconforto diventa storia, diventa passato; nel momento in cui le due sponde si ritrovano nella comune casa europea sono destinate a diventare parte attiva per lo sviluppo di forme di compartecipazione alle realtà di oggi e di domani. Ecco perché l'Associazione Veneziani nel Mondo non poteva non cogliere l'occasione della realizzazione di quella virtuale Piazza paesana che è l'iniziativa "www.lapiazzamercato.it" per chiamare a farvi il loro ingresso anche le Comunità Italiane dell'Istria (Slovena), sviluppatesi per lunghi secoli nel solco della cultura veneziana. Nell'odierna realtà costoro possono essere le Ambasciatrici della venezianità in terra slovena, da dove per i veneti comincia l'Est europeo, e come tali fungere da elemento di raccordo fra i veneti e gli sloveni per sviluppare fra le due popolazioni sentimenti di amicizia e di reciproca collaborazione. Per chi volesse inviare alla Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola e naturalmente anche a questo periodico dei contributi, suggerimenti, consigli o altro tramite posta elettronica, l’indirizzo è: [email protected] Amina Dudine Spettacoli 13 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 18 dicembre 2003 - nella Biblioteca della Scuola Alberghiera di Isola D L FILODRAMMATICA GIOVANI SCUOLA ALBERGHIERA DI ISOLA opo la positiva A esperienza all’Istituto “Marinoni” di Udine con “Due sull’autostrada”, ALLA commedia brillante di Giorgio Prosperi, per la Filodrammatica Giovani della SMI “Pietro Coppo” e della C.I. “Dante Alighieri” di Isola si sono aperte le porte di un’altra scuola media superiore. Questa volta si è trattato della Scuola Turistico - Alberghiera di Isola. Gli accordi sono stati presi con la docente di lingua italiana, prof. Eufemija Munda. In questa scuola l’insegnamento si svolge in lingua slovena e, anche se gli allievi studiano l’italiano, gli organizzatori della Comunità degli Italiani “Dan- te Alighieri” di Isola qualche timore ce l’avevano. Come avrebbero potuto comprendere le sottigliezze del dialogo, i sottintesi? Per questi giovani si trattava pur sempre di una lingua straniera. La prof. Munda però aveva garantito che il problema lingua non sussisteva e che avrebbero compreso tutto benissimo. Per la rappresentazione venne concessa la biblioteca scolastica e il solerte direttore di scena, Fiorenzo Dassena, allestì l’ufficio del Giudice con gli addobbi messi a disposizione dalla Scuola. Alle 11.45 gli studenti chiassosi e allegri, anche perché stavano per perdere un’ora di lezione, entrarono nella biblioteca e presero posto. Ma come per incanto, appena i bravi giovani filodrammatici della “Dante”, stuQuesta volta, invece della solita foto degli interpreti, desideriamo denti della pubblicare quella del giovane pubblico della Scuola Turistico“Coppo”, entraAlberghiera di Isola. In primo piano a sinistra si intravvede la rono in scena, prof. Munda, nell’atto di applaudire. (Foto AD) nell’ambiente non volò più una mosca. Da quel momento gli allievi della Scuola Turistico - Alberghiera hanno seguito parola per parola, azione per azione, reagendo ad ogni battuta. Come sempre i bravi e spigliati filodrammatici isolani, Klara Leban, Michel Kramf Tomic e Marko Krampf Tomic, con la loro esibizione, hanno convinto e anche stupito i coetanei che li stavano a guardare con ammirazione e, allo stesso tempo, soddisfatto il loro attento regista, Dario Scher, questa volta nascosto dietro una lavagna, sempre pronto a dare l’imbeccata ai suoi protetti. Rammentatrice Fani Pucer e aiutante tecnico Eneja Buljevic, entrambe studentesse. Alla fine dello spettacolo, durante il tradizionale scambio di doni, i rappresentanti della “Dante” hanno approfittato per congratularsi con i discenti di questa scuola per il comportamento esemplare e l’ottima conoscenza dell’italiano e naturalmente con la prof. Eufemija Munda per averli portati a questo invidiabile livello di conoscenza. La stessa prof. Munda, ma anche molti studenti del pubblico - erano quasi tutti maschi - hanno espresso parole di elogio per i bravi giovani interpreti isolani. Il piacevole incontro si è concluso con un rinfresco offerto dalla Scuola Turistico-Alberghiera di Isola. (ad) 10 febbraio 2004 - a Santa Lucia A Santa Lucia FILODRAMMATICA OSPITE DELLA C.I. “G. Tartini” DI PIRANO “D ue sull’austostrada” ha fatto tappa anche nel piranese e precisamente a Santa Lucia. A ospitare la Filodrammatica Giovani della Scuola “Pietro Coppo” e della C. I. “Dante Alighieri” di Isola è stata la Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” di Pirano. Le due Comunità sono in stretto rapporto di collaborazione e anche quest’uscita faceva parte degli scambi culturali tra i due sodalizi. Gli organizzatori piranesi hanno scelto questa località per portare più vicino al pubblico alcune manifestazione, visto che un buon numero di connazionali vive proprio a Santa Lucia. Ma l’impegno della “Tartini” non è stato recepito e gli spettatori erano pochi. Peccato, perché quelli che hanno seguito la recita sono rimasti veramente soddisfatti e hanno premiato con molto calore i sempre più bravi interpreti isolani. A conclusione della rappresentazione, dopo lo scambio di doni e i ringraziamenti da parte del presidente della C.I. di Pirano, Fulvia Zudic, la serata si è conclusa con una cena offerta dalla C.I. “Tartini”. (ad) “Due sull’Autostrada” di Giorgio Prosperi, per la regia di Dario Scher. Da sinistra i giovani interpreti Michel Krampf Tomic, Klara Leban e Marko Krampf Tomic Rammentatrice Eneja Buljevic. (Foto AD) Spettacoli 14 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 20 marzo 2004 - a Babici Ospiti della C.I. di San Lorenzo - Babici alla serata VIVA LA FESTA DEL PAPÀ V iviamo in due stati diversi, ma a dividerci sono poco più di 30 chilometri, sempre nel territorio istriano. Eppure, anche se informati sull’attività della Comunità degli Italiani di San Lorenzo - Babici siamo rimasti veramente sorpresi della molteplice e intensa attività svolta da quel sodalizio. Bisognava proprio essere invitati alla loro manifestazione “W la festa del papà” per rendersi conto di quanti e quali fossero i gruppi artistici operanti in seno a questa Comunità del Buiese, anche tenti: entrambe, pur nel loro specifico, ria” con una vivacissima Sabrina Vasic dedicano particolare attenzione al recu- nei panni della pescadora e le tre sofistipero delle tradizioni e del dialetto e in- cate “foreste cincirinade”, impersonate gaggiano molti giovani. Fatta questa premessa, vediamo come si è svolta la manifestazione che ha visto esibirsi gruppi preparatissimi davanti ad un pubblico numeroso e partecipe. La Comunità di I “Danzerini” di Lucinico hanno dilettato i numerosi intervenuti San Lorenzo Babicon una serie di balli popolari. (Foto FD) ci si è imposta con due numerosi e affiatati complessi: il rispettivamente da Eleonora Cvetkovic, Coro Misto che, sotto l’esperta bacchet- Sara Resanovic Bevitori e Monika Kirn. ta del M° Dario Bassanese, ha dimoA fine spettacolo, dopo lo scambio di strato una seria preparazione e l’orche- doni e i ringraziamenti da parte del prestra d’ottoni, diretto dal M° Denis Modrušan, che ha conquistato il pubblico con un’allegra serie di brani musicali. Azzeccato pure l’intervento di Roberto Grassi, sempre della stessa Comunità che, con la sua solita verve, nei panni di Pierino e coadiuvato dalla presentatrice della serata, Fatma Labinjan, ha trasciMassimiliano Bevitori e Miguel Frumen nato il pubblico in una lunga serie di riin “I do sordi” (Foto FD) sate, a suon... di rime. se non tutti erano inclusi nello spettacoGradito ospite della serata l’ottimo lo che si è svolto nella sala della Comu- gruppo di danza popolare “Danzerini” di nità locale di Babici. Lucinico (GO) che, applauditissimo, ha Precisiamo che tra la “Dante” isolana prima dilettato e poi coinvolto il pubblie la C.I. organizzatrice c’è affinità d’in- co. Secondo ospite dell’indovinata manifestazione il Gruppo Folk Il presidente della C.I. di San Lorenzo Babici Giovanile della Nino Zacchigna, Amina Dudine responsabile C.I. “Dante Ali- del Settore arte e cultura della “Dante” isolana e il presidente della C.I. “Dante Alighieri” ghieri” di Isola di Isola Dario Scher.. con due scenette (Foto FD) tratte dalla rapp r e s e n t a z i o n e sidente della Comunità degli Italiani di dialettale “In San Lorenzo Babici, Nino Zacchigna, Piaseta” di Ami- nella stessa sala si è svolto un incontro na Dudine. Il conviviale. pubblico se l’è Alla piacevole manifestazione hanno goduta un mon- presenziato pure il vicepresidente della do seguendo “I Regione Giuseppe Rota e i presidenti do sordi” inter- delle Comunità degli Italiani di Castelpretati da Massi- venere, Egidio Bulfon, di Villanova, Anmiliano Bevitori tonio Ravalico e della “Dante Alighieri” e Miguel Fru- isolana, Dario Scher. Il Complesso d’ottoni della Comunità degli Italiani di men e “In Pesca(aal) San Lorenzo Babici, diretto dal M° Denis Modrusan (Foto FD) Spettacoli 15 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 27 marzo 2004 - a Gallesano Alla Comunità degli Italiani di Gallesano BALLO, PROSA, FOLCLORE ... E FUSI S abato 27 marzo 2004 la Filodrammatica Giovani della Scuola Media “Pietro Coppo” e della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola si è presentata al pubblico di Gallesano, ospite della locale Comunità degli Italiani. Si è trattato del primo scambio culturale tra questi due sodalizi, dove si sono esibiti anche gruppi della Comunità che ha fatto gli onori di casa. Ad aprire la manifestazione è stato il Gruppo Ritmico di Gallesano che, per la sua bravura, a fine esibizione, si è guadagnato un caloroso applauso. È stata poi la volta della Filodrammatica isolana che ha presentato “Due sull’autostrada”, commedia brillante in un atto di Giorgio Prosperi, per la regia di Dario Scher. Notiamo che, ad ogni sua nuova esibizione, la Filodrammatica Giovani è sempre più preparata e più matura. In questo lavoro sono impegnati tre giovani che investono tutto il loro impegno in questa commedia moderna, di costume, e che ovunque sono accolti con generosi applausi, come del resto ha reagito il numeroso pubblico di Gallesano. Un doveroso e meritato elogio va senz’altro rivolto al regista Dario Scher che con stoica pazienza e tanto amore plasma questi giovani filodrammatici. La piacevole serata, organizzata per allietare il pubblico gallesanese, si è conclusa con il Gruppo Folk Bambini L’interessante esibizione dei bravi giovani del Gruppo Folk Bambini della Comunità degli Italiani di Gallesano (Foto FD) della C.I. di Gallesano che, in costume tradizionale, ha cantato, ballato e recitato. Anche per questo valido complesso non sono mancati consensi e applausi. A conclusione dello spettacolo è intervenuto il presidente della Comunità degli Italiani di Gallesano, Diriana Delcaro e quindi è seguito il tradizionale scambio di doni. Mentre il pubblico si accingeva ad abbandonare la sala, l’ambiente si è innondato di un appetitoso profumo. Nell’ambiente accanto stavano preparando Ancora un successo della Filodrammatica Giovani di Isola con “Due sull’autostrada”. Da sinistra: Michel Krampf Tomic, Klara Leban e Marko Krampf Tomic. (Foto FD) le tavolate per offrire agli impegnatissimi interpreti - che con professionale capacità avevano intrattenuto il pubblico per quasi due ore - i “fusi”, caratteristico piatto del centro-sud dell’Istria. Una squisita accoglienza, particolarmente gradita dagli ospiti isolani. Fiorenzo Dassena I presidenti delle due Comunità degli Italiani, Diriana Delcaro di Gallesano e Dario Scher della “Dante” isolana, durante il tradizionale scambio di doni a fine spettacolo. (Foto FD) Spettacoli 16 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 2 aprile 2004 - a Bertocchi A BERTOCCHI GRUPPI ARTISTICI PER FESTEGGIARE LA PRIMAVERA Q uesta volta la nostra Comunità è stata invitata dalla consorella di Bertocchi per partecipare al “Saluto alla primavera”. Nuovo appuntamento quindi per la Filodrammatica Giovani e naturalmente nuovo successo. La sala della Comunità locale di Bertocchi, abbellita da interessanti foullars di seta dipinti dalle capacissime mani dei membri del Gruppo Creativo “Dipinto su seta” della C.I. di Bertocchi, ha accolto festosamente il numeroso pubblico accorso per l’esibizione dei gruppi locali e non. Ad aprire la serata è stato il Coro I due presidenti, Dario Scher di Isola e Gianfranco Vincoletto di Bertocchi (Foto FD) Misto “Ginestra” della Comunità Italiana di Bertocchi, diretto dal M° Marko Kocjancic che gli spettatori hanno accolto con grande entusiasmo. Degno di lode anche il gruppo folcloristico “Savrinski godci” di Monte di Capodistria (Smarje). Accompagnati da violoncello, fisarmonica e flauto dolce, hanno eseguito canzoni popolari locali. La serata si è conclusa con i ragazzi della Filodrammatica Giovani della Comunità degli Italiani “Dan- te Alighieri” di Isola, la cui regia è stata curata dall’instancabile Dario Scher. I dilettanti isolani Klara Leban, Michel e Marko Krampf Tomic hanno presentato la commedia in un atto “Due sull’autostrada” di Giorgio Prosperi. Una bella serata conclusasi con un rinfresco offerto dalla Comunità degli Italiani di Bertocchi. A fare gli onori di casa è stato il presidente di questo Sodalizio, Gianfranco Vincoletto. Fiorenzo Dassena Il gruppo folcloristico “Savrinski godci” di Monte di Capodistria - Smarje (Foto FD) BIROKOP d.o.o. materiale di cancelleria e scolastico Ul. 15. maja - Via 15 maggio, 5 6000 Koper - Capodistria e-mail: [email protected] Tel./Fax: +386 5 639 35 71 Spettacoli 17 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 10 aprile 2004 - sul viadotto della nuova autostrada È molto difficile, se non addirittura impossibile, che i talenti che si sviluppano nelle nostre Comunità degli Italiani possano essere conosciuti e apprezzati. I motivi sono molteplici. In primo luogo le loro esibizioni vengono seguite prevalentemente dagli appartenenti al gruppo nazionale italiano e da pochi affezionati del popolo maggioritario. Qua le cause vanno ricercate nella disinformazione (la pubblicità non rientra nelle nostre possibilità finanziarie), nella non comprensione della lingua italiana di parte degli abitanti e anche in una certa apatia. Aggiungiamo ancora che non esistono programmi televisivi per il lancio dei nostri giovani emergenti e quando succede che le telecamere si accendono per uno spettacolo che viene reputato Romina Umer interpreta in “La tua ragazza sempre” di un certo spessore e quindi (Foto AD) ripreso (quasi sempre soltanto l’inizio), il servizio va in onda duran- dilettanti, quando bisogna dare quel te il telegiornale, sotto forma di noti- tocco di bilinguismo ad alcune rapzia con, in primo piano, il commento presentazioni comunali o regionali. Ci sono soltanto dei casi rari e fordel giornalista di turno. Quindi, gli organizzatori di manifestazioni im- tuiti. Uno di questi, per i cantanti portanti, cioè quelli che "contano", della “Dante Alighieri” di Isola, si non conoscono l’esistenza dei nostri era verificato nel 2002, il giorno di Natale (vedi "La Colomba" N° 12-13, pag. 21), grazie a un piccolo ma importante ingaggio offerto da Drago Mislej, meglio conosciuto come Mef, Redattore Capo del settimanale isolano Mandrac e, tra l'altro, attento conoscitore della vita culturale isolana, quindi anche di quella minoritaria. Quel 25 dicembre, a due nostre cantanti (Branka Bevitori e Romina Umer) era stata data l'opportunità di aprire il concerto dei BePop, complesso sloveno di punta nel 2002. Quando si rese necessario trovare un sostituto per rimpiazzare il cantante che doveva intervenire con un pezzo italiano, fu proprio il ricordo di quella partecipazione a far riaffiorare alla mente degli organizzatori l’esibizione di Romina Umer, in quel La brava presentatrice Lorella Flego Natale di due anni fa. La richiesta di partecipazione ci giunse due giorni prima della manifestazione. Romina, laureanda alla Facoltà dello Sport di Lubiana, era impegnatissima nel preparare gli ultimi esami, ma il suo grande amore per il canto le impose di accettare l’offerta. Preso con sé il materiale di studio giunse a Isola. La manifestazione, presentata dalla spigliata Lorella Flego, si è svolta il 10 aprile sul nuovo viadotto di Crni Kal-San Sergio (non ancora aperto). Presenti molte personalità della vita politica e sportiva, tra cui il Sindaco di Capodistria, Boris Popovic, il presidente della Commissione Slovena del Giro d’Italia, Jelko Kacin e l’Ambasciatore sloveno del “fair play” Miro Cerar. Tutto imperniato sul ciclismo, quest’incontro è stato intercalato da tre canzoni: la prima eseguita da Anika in lingua slovena, la seconda da Alan in lingua croata, per concludere con Romina in lingua italiana. Questa nostra cantante “sconosciuta”, con la canzone “La tua ragazza sempre” di Irene Grandi, che Romina, con la sua solita bravura, ha interpretato dal vivo, è riuscita a stupire non solo il numeroso pubblico presente, ma anche il regista sloveno Beno Hvala, che senz’altro si aspettava un’esecuzione discreta, di ripiego, in sostituzione del vero cantante. E quindi anche quest’occasione ha fruttato un seguito: l’invito ad esibirsi, con più canzoni, al Giro d’Italia il 23 maggio. Una manifestazione piacevole, ricca di contenuti, ma a nostro avviso con un neo. Visto che la presentazione si svolgeva anche in lingua italiana, non ci è stato chiaro perché Romina - che nello specifico rappresentava la Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola e in senso lato il gruppo nazionale italiano in Slovenia - fosse stata intervistata in lingua slovena, prima della sua esi(ad) bizione. UN INGAGGIO LAMPO (Foto AD) Spettacoli 18 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 17 aprile 2004 - a Trieste ATTIVISTI ISOLANI AL CLUB “PRIMO ROVIS” Uno spettacolo di grande successo Ccoli sui quotidiani che annuni avevano incuriosito gli arti- "Pietro Coppo" di Isola. A meravigliare e nello stesso tempo coinvolciavano lo spettacolo dal titolo "Tra gere il pubblico è stata proprio la prosa e canto", sostenuto dai gruppi professionalità di questi bravi gioartistici della Comunità degli Italia- vani. Possiamo ben asserire che il ni "Dante Alighieri" di Isola d'Istria. pubblico pendeva dalle loro labbra, L'aspettativa di molti di noi era reagendo ad ogni battuta, ad ogni gesto, ad ogni allusione. Questo lavoro - certamente una delle pagine più felici del drammaturgo, critico teatrale, saggista e sceneggiatore Giorgio Prosperi - si svolge nell'ufficio del Giudice Istruttore. La vivace e intraprendente Lola racconta la sua vicenda d'autostoppista, l'infatuazione temporanea per il guidatore, il rapporto sessuale nella stanza di un motel, la sucLa Filodrammatica Giovani a conclusione di cessiva delusione per con“Due sull’autostrada” mentre coglie i meritati tributi dall’entusiasta pubblico triestino. cludere l'avventura fraDa sinistra Marko e Michel Krampf Tomic, Klara Leban cassandogli una chitarra e il regista Dario Scher (Foto MH) in testa e quindi essere da quella di trascorrere un pomeriggio allietato dalla vivacità di giovani dilettanti. Sabato scorso, la sala ampia e accogliente del Club "Primo Rovis" di Trieste era traboccante di pubblico quando è salito sul palcoscenico il direttore artistico del Club triestino, dott. Sergio Colini che con il brio che lo caratterizza e la sua solita affabilità, ha salutato tutti i presenti e ha introdotto i graditi ospiti. Subito dopo, preceduti da un po' di musica, sono entrati i tre protagonisti di "Due sull'autostrada", commedia brillante in un atto di Giorgio Prosperi. Una piacevole piece, valorizzata dalla capacità interpretativa di Klara Leban (Lola), di Michel Krampf Tomic (il Giudice istruttore) e di Marko Krampf Tomic (il Cancelliere), tutti e tre studenti della Scuola Media lui denunciata. Molto ben inquadrata la figura severa del Giudice che si aiuta con l'autorità del ruolo che ricopre per non essere coinvolto nella vicenda, come invece succede al Cancelliere, semplice e bonaccione, che non nasconde il suo debole per le donIl dott. Sergio Colini direttore artistico ne. del Club “P. Rovis” L'efficace (Foto AD) recitazione, le emozioni, i sentimenti, l'autorità, la frivolezza, hanno messo in particolare evidenza la mano esperta del regista Dario Scher e l'intenso lavoro svolto con i giovani interpreti che sono stati premiati dal pubblico con calorosi applausi e tanto entusiasmo. Dietro le quinte ancora due persone indispensabili: la solerte e giovane rammentatrice Eneja Buljevic e il direttore di scena e poi anche tecnico audio, l'insostituibile Fiorenzo Dassena. Aiutante di scena lo studente Sebastjan Bozic. A questo successo, ne è seguito un'altro: quello dei Minicantanti e dei Cantanti di musica leggera, sempre della C.I. "Dante Alighieri" di Isola d'Istria. Anche i Gantanti e Minicantanti della “Dante Alighieri” di Isola sono stati generosamente premiati dal caloroso A rompere il ghiaccio è stata pubblico alla fine della loro esibizione. Da sinistra: la minicantante Sabrina Vasic Branka Bevitori, Pamela Reja, Massimiliano Bevitori, che, con la sua dolce vocina ha Sabrina Vasic. Marina Trani e Manuela Hrnjic. (Foto AD) interpretato una canzone delle Spettacoli La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 Hrnjic, con la canzone di Gigi D'Alessio "Como suena el corazon" ha dato un'esauriente prova delle sue doti musicali. La studentessa universitaria Marina Trani, ultima di questo quartetto, si è cimentata nella canzone "Come saprei" (successo di Il Commendator Primo Rovis, durante il suo intervento a fine spettacolo. Attorno a lui, da sinistra: Dario Scher, Giorgia) mettendo in Michel Krampf Tomic, Amina Dudine, Massimiliano Bevitori piena evidenza le sue e Marko Krampf Tomic. (Foto FD) ottime doti vocali e innote autrici isolane Lucia Scher e terpretative. La parte canora si è Amina Dudine dal titolo "Tutti ami- conclusa con un'indovinatissima 19 efficacia dal M° Amina Dudine che ha pure presentato la seconda parte del programma. A conclusione della fortunata rappresentazione, assieme a tutti gli interpreti che nel frattempo erano stati invitati sul palcoscenico dal valido dott. Sergio Colini, ha voluto dare il suo saluto l'ospite d'onore della serata, il Commendatore Primo Rovis. Nel suo intervento ha rivolto un saluto e un ringraziamento a tutti i presenti e ha riservato un particolare elogio ai bravi e giovani interpreti della Comunità degli Italiani "Dante Alighieri" di Isola d'I- Il caldo pubblico del Club “Primo Rovis” di Trieste mentre applaude soddisfatto le performance dei giovani della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola. In primo piano a sinistra il Commendator Primo Rovis e, la prima a destra, la nota giornalista e pubblicista triestina Liliana Bamboschek. (Foto AD) ci". Quindi è stata la volta di quattro cantanti esperte, ognuna con le proprie caratteristiche vocali ben delineate, che hanno presentato altrettanti successi di noti esecutori italiani. Per prima si è esibita Branka Bevitori che, con particolare slancio e vigore interpretativo, ha proposto Cuore (successo di Rita Pavone). È stata poi la volta di Pamela Reja che con emotività e intensa partecipazione ha presentato "Gli uomini non cambiano" (successo di Mia Martini). La studentessa di scuola media superiore Manuela canzone dal titolo "Cosa posso fare per farmi perdonare" di Amina Dudine. Oltre ad essere stata interpretata splendidamente da Branka e Massimiliano Bevitori (mamma e figlio), questo brano era ben inquadrato nel periodo della Pasqua. Il tema tratta lo scontro generazionale, sempre più ricorrente e che, come recita un verso della canzone è un ostacolo sormontabile soltanto usando "dialogo, amore e comprensione infinita". I solisti dei due complessi canori sono stati preparati con singolare stria e ai loro istruttori. Durante lo scambio di doni - per quest'ultimo atto d'amicizia è stata invitata sul palcoscenico anche la giornalista Liliana Bamboschek - e i continui applausi da parte degli appagati spettatori, si è giunti pure ad un arrivederci a presto. Infatti si è concordato di presentare a questo caloroso pubblico triestino il lavoro dialettale "In Piaseta" di Amina Dudine e proposto dal Gruppo Folk Giovanile della "Dante" isolana. Lucia Dobrilla Spettacoli 20 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 7 maggio 2004 - a Isola Al Parco “Pietro Coppo” di Isola I N E U RO PA C A N TA N D O L ’ A M I C I Z I A U n altro riuscitissimo appune minacciosi. Ma, come per intamento, quello di venerdì canto, la pioggia è cessata scorso, ideato e realizzato dal Setproprio qualche minuto prima tore Arte e Cultura della Comunità dell'inizio del programma ed è degli Italiani "Dante Alighieri" di ripresa dopo un'ora, quando Isola. Questa volta per un motivo stavano sfumando le ultime particolare: dimostrare la propria note della sigla di chiusura. gioia in occasione dell'entrata della La scelta del programma è Slovenia nell'Unione Europea, a stata elaborata con particolauna settimana di distanza dalla re cura e le canzoni, eseguite proclamazione ufficiale, avvenuta dai bravi e preparati interprelo scorso 1° maggio. ti, si sono innestate in una Con la manifestazione musicale piacevole successione contedal titolo "In Europa cantando l'anutistica, creando una trama micizia", una rappresentanza di colma di significati. Minicantanti e Cantanti di musica Un particolare elogio va rileggera della "Dante" ha voluto involto senz'altro alla bravissineggiare a quest'importante e sima presentatrice Elena Bubognificativo evento. la. I suoi appropriati interL'intento dei nostri canterini è venti, intercalati al canto e ofstato quello di rivolgere un auguferti al pubblico con spigliario, confidando in un futuro costruitezza, affabilità, spontaneità, to su comprensione, amicizia, collachiarezza - tutte doti che Eleborazione, tolleranza e naturalna sa sempre dosare e amalI cinque minicantanti che si sono esibiti durante lo spettacolo mente pace. gamare sapientemente - han“In Europa cantando l’amicizia, qui in formazione corale. A quanto pare l'idea è stata apno sottolineato e arricchito il Da sinistra Sara Resanovic Bevitori, Sabrina Vasic, Eleonora prezzata e premiato non soltanto messaggio lanciato dai nostri Cvetkovic, Kris Dassena e Massimiliano Bevitori. (Foto FD) dagli applausi del pubblico che nel giovani artisti, con le loro canparco "Pietro Coppo", sulle finestre, nei da Giove Pluvio. Ricordiamo che tutta zoni. caffè e ristoranti circostanti seguivano la giornata era stata accompagnata da È stata un'ora pregna di contenuti pocon attenzione il programma, ma anche scrosci di pioggia e da nuvoloni plumbei sitivi, di speranza, di ottimismo. Bravi Il tecnico audio del Teatro di Isola, Danilo Urdih, fa scorrere le basi musicali registrate su CD. (Foto FD) Branka Bevitori mentre interpreta “Il mondo che vorrei” (Foto FD) La minicantante Sabrina Vasic ha interpretato “Tutti amici”. (Foto FD) Spettacoli La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 21 to e assieme ai minicantanti. staurano rapporti d'amicizia. La seconUn'altra perla tra i nostri vocalist è la da, la nota canzone che è diventata un studentessa Romina Umer che ancora inno all'amicizia "Amico è" di Baldan una volta ha saputo porre in particolare Bembo, è stata cantata da Branka, Saespressione tutta la sua musicalità ed brina e Massimiliano, con il coro. A conefficacia interpretativa. clusione di questa terzina abbiamo Tra i più giovani, si sono esibiti come ascoltato dalla voce di Romina "Un amisolisti Massimiliano Bevitori, con la sua co è così", successo della Pausini. L'ultivocina chiara intonata e la vivace e mo brano, prima di ripetere la sigla e gioiosa Sabrina Vasic che, assieme a Sa- quindi di far scatenare la pioggia, è stara Resanovic Bevitori, Kris Dassena ed to "Cosa posso fare per farmi perdonare" Eleonora Cvetkovic, hanno sostenuto di A. Dudine ed eseguito da mamma pure tutta la parte corale. Questo il pro- Branka con il figlio Massimiliano. La gramma: "Aggiungi un posto a tavola" eseguito da Branka e il coro. La canzone che fungeva da sigla è stata ripetuta anche a conclusione del programma. Il primo solista è stato Massimiliano con la canzone "Io sono un bimbo", firmata L. Scher - A. Dudine, che conclude il ritornello con i versi: Romina Umer nella canzone Noi siamo l'avveni“Dove c’è musica” re che bello sarà, se (Foto FD) voi con noi, se noi veramente tutti. con voi, insieme si Ma veniamo ora ai protagonisti del creerà. Quindi è stapomeriggio canoro, cioè agli esecutori ta la volta di Branche si sono preparati di tutto punto an- ka con la famosa che per quest'importante manifestazio- canzone di Toto Cune, coadiuvati dalla mano esperta del tugno "Insieme Massimiliano Bevitori con la mamma Branka eseguono la canzone “Cosa posso fare per farmi perdonare”. (Foto FD) tecnico audio Danilo Urdih. 1992" che esalta A fare la parte del leone, questa volta l'Europa Unita. "C'è è stata la cantante Branka Bevitori che, un'arte che riesce a unire tutti, anche canzone parla di armonia e comprensiocon la sua voce incisiva e convincente, senza conoscere le lingue. Questa è la ne in famiglia, condizioni fondamentali ha profuso il suo impegno in parecchie musica!" ha sottolineato la presentatri- per favorire un ambiente sereno e concanzoni, cantando come solista, in duet- ce, prima di presentare Romina che ha sono e creare le giuste condizioni di sviproposto "Dove c'è luppo per le nuove generazioni. Quindi musica" di Ramaz- ben inserita nel contesto di questo prozotti. Quindi sul gramma, ha sottolineato la presentatripalco, preparato ce. Concludiamo rivolgendo un sentito per l'occasione, si è ripresentata Bran- ringraziamento e un elogio al M° Amina ka con una canzone Dudine che ha ideato e diretto questo della Pausini, "Il programma e preparato gli interpreti, mondo che vorrei". appagando pienamente un pubblico forPoi si sono susse- mato anche da spettatori che non aveguiti tre testi che vano avuto mai l'occasione di ascoltare esaltavano l'amici- questi nostri ammirevoli giovani e giozia: presentata da vanissimi esecutori. Dario Scher Sabrina e composta da L. Scher - A. DuRivolgiamo un sentito grazie aldine, la canzone "Tutti amici" spie- l’amica Elena Bubola per aver acga come sia possibi- cettato di essere in nostra compale comprendersi gnia e presentare anche questo Il presidente della Comunitæ degli Italiani “Dante Alighieri” anche senza capir- spettacolo, pur essendo in dolce atdi Isola Dario Scher e la presentatrice Elena Bubola. (Foro FD) si, quando si in- tesa. Auguri Elena! Spettacoli 22 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 15 maggio 2004 - a Blessano (Basiliano) A BLESSANO PER FAR CONOSCERE LA NOSTRA ATTIVITÀ I contatti che la Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola ha con il Friuli sono calorosi e frequenti. Un rapporto incominciato grazie ad un’iniziativa del prof. Renato Damiani e poi consolidatosi attraverso varie persone (una di queste è stata anche la compianta Adelina Montagnese, strappata alla vita tre anni fa, al culmine della sua carriera artistica). Da parecchi anni il testimone è passato al prof. Gianfranco Peressi che è il nostro punto fermo, il nostro ponte, ma anche una specie di manager. Infatti quasi tutte le iniziative friulane partono da lui o passano attraverso la sua persona. Pertanto la “Dante” non finirà mai di ringraziarlo. Ecco, un tanto per introdurvi all’esibizione di Blessano (Basiliano), il 15 maggio scorso, dove abbiamo incontrato amici di vecchia data e avviato nuove conoscenze. Ricorderemo che nel 2003 la “Dante Alighieri” ha ospitato il Gruppo di recitazione “I Viandants” e i “Danzerini Udinesi” entrambi di Basiliano. In scena, per la prima volta assieme, i due gruppi di recitazione della nostra Comunità: la Filodrammatica Giovani, che opera in collaborazione con la Scuola Media “Pietro Coppo”, che ha presentato “Due sull’autostrada”, commedia brillante in Cerimonia di ringraziamenti, saluti e scambio di doni. In palcoscenico tutti gli interpreti e il personale ausiliario. Da sinistra, in primo piano (di spalle) il vicesindaco di Basiliano, Mauro Dominici, il presidente della Pro Loco di Blessano, signor Basaldella, Amina Dudine e Dario Scher. (Foto DR) un atto di Giorgio Prosperi, per la regia di Dario Scher e il Gruppo Folk Giovanile con “In Piaseta”, rappresentazione dialettale in 10 episodi di Amina Dudine, che cura pure la direzione artistica del complesso. Una bella serata. Un pubblico numeroso e partecipe, una perfetta organizzazione, l’impegno incondizionato dei nostri giovani interpreti e del personale di supporto: questi gli In primo piano: il presidente della C.I. “Dante Alighieri” di Isola consegna al prof. Gianfranco Peressi un piccolo omaggio in segno di grande riconoscenza. In secondo piano, da sinistra: Michel Krampf Tomic, Amina Dudine e Fiorenzo Dassena. (Foto DR) ingredienti che hanno resa fruttuosa e ben riuscita questa trasferta. Vi presentiamo gli interpreti. Per “Due sull’autostrada” Clara Leban, Michel Krampf Tomic e Marko Krampf Tomic. Rammentatrice Eneja Buljevic e aiuto tecnico Sebastjan Bozic. Per “In Piaseta” hanno recitato Massimiliano Bevitori, Michele Bevitori, Victoria Bizal, Pia Chersicola, Eleonora Cvetkovic, Kris Dassena, Miguel Frumen, Monika Kirn, Sara Resanovic Bevitori, Sabrina Vasic e Kim Vizintin. Tecnico audio Ana Chersicola; aiutanti di scena e buttafuori Maja Chersicola, Ester Dassena. Katja Pugliese e Biserka Viž intin; truccatrice Branka Bevitori; parrucchiera Vittoria Djurasevic; aiutante tecnico Igor Chersicola; aiutante di sala Selma Bizal. Per entrambi i lavori, direttore di scena il dinamico Fiorenzo Dassena. Un meritato elogio a tutti gli interpreti che, per la loro bravura si sono guadagnati calorosi applausi e naturalmente un ringraziamento al numeroso staff che lavora dietro le quinte e che fa sì che tutto fili nel migliore dei modi. Spettacoli 23 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 22 maggio 2004 - a Isola A PER COLPA... DI UN MICROFONO Isola, nei pressi della vecchia stazione ferroviaria della “Parenzana”, si è inaugurato un nuovo parco giochi per i bambini. Per festeggiare questo piacevole avvenimento sono stati invitati a presentare un loro numero i bravi canterini della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola. Dato che in futuro, in quest’area, sarebbero venuti a giocare bambini, accompagnati dalle loro mamme, si è deciso di proporre la canzone “Cosa posso fare per farmi perdonare” di Amina Dudine, che la cantante Branka Bevitori esegue assieme al figlio Massimiliano (minicantante). Il testo affronta le incomprensioni e i conflitti in famiglia, che nella canzone vengono superati con tanto amore e buona volontà, un testo particolarmente adatto per quest’occasione. I due interpreti hanno fatto di questo brano il loro cavallo di battaglia, entusiasmando sempre il pubblico ad ogni loro esibizione. Preparatissimi e puntuali i nostri due esecutori si sono presentati al- l’appuntamento, ma ad attenderli, oltre ad un folto pubblico, c’era anche un’amara sorpresa: l’impianto d’amplificazione aveva un solo microfono e non è stato possibile trovarne un’altro che fosse compatibile con l’apparecchiatura. La canzone che consiste in una continua botta e risposta tra mamma e figlio, non può essere eseguita con un solo microfono. La mancata esecuzione è stata una vera delusione per tutti. (ds) 22 maggio 2004 - a Lucinico CON GLI AMICI DI LUCINICO Gli stretti rapporti di collaborazione tra la “Corale di Lucinis” e la Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola hanno portato ad un’altro fruttuoso incontro, questa volta nella località friulana, dove sabato 22 maggio la “Dante” isolana ha riproposto lo spettacolo presentato una settimana prima a Blessano e precisamente “Due sull’autostrada” di Giorgio Prosperi, per la regia di Dario Scher, proposto dalla Filodrammatica Giovani e “In Piaseta” di Amina Dudine, presentato dal Gruppo Folk Giovanile, per la regia della stessa autrice. La giornata non era certo favorevole. La costante e copiosa pioggia ha creato parecchie difficoltà nell’organizzazione. Ma, come si sa, quando c’è responsabilità, volontà, e amichevole collaborazione, si possono superare tutti gli ostacoli. Infatti a Lucinico è stato proprio così. In un ambiente ormai familiare anche per gli Isolani, si è riusciti pienamente nell’intento. Anzi, possiamo ben dire che i nostri giovani e giovanissimi dilettanti ce l’hanno messa proprio tutta, sfornando una delle loro migliori esibizioni. A fare gli onori di casa è stato il presidente della “Corale di Lucinis”, la giovane e dinamica Simona Puja, ideatrice di questa trasferta isolana, coadiuvata da alcuni suoi ottimi collaboratori. Particolarmente impegnativo e proficuo è stato pure il lavoro del personale tecnico e ausiliario della “Dante”. Il loro compito viene sem- pre portato a termine con grande determinazione e capacità, contribuendo alla piena riuscita dell’esibizione, preparando la scena, vestendo gli interpreti, coordinando le uscite e consegnando man mano i vari accessori... Questa volta il loro compito è stato più arduo dato che Come si può notare nella foto, a conclusione dello spettacolo, sul palcoscenico c’era particolare cordialità e allegria. (Foto IC) 24 si sono trovati in numero inferiore, ma ciò non ha influito minimamente sul risultato. Stiamo parlando di Fiorenzo Dassena - direttore artistico e di Ana Chersicola - tecnico del suono di entrambe i lavori e, per “In Spettacoli La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 Piaseta”, di Maja Chersicola, Ester Dassena e Maja Vizintin - che hanno sbrigato tutti i numerosi compiti dietro le quinte - di Igor Chersicola per la parte tecnica e di Selma Bizal aiutante in platea. A fine spettacolo alla Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” è stata consegnata una targa ricordo, L’incontro è proseguito poi con una cena, tanta cordialità e allegria. (gd) 24 maggio 2004 - a Portorose L A “DANTE ” C ome già annunciato a pag. 17, Romina Umer, con la sua ottima interpretazione del 10 aprile, all’anteprima del Giro d’Italia, si era assicurata la presenza a questa prestigiosa manifestazione che quest’anno ha incluso nel suo percorso pure l’Istria. Il 24 maggio, nel Capodistriano, l’atmosfera era elettrizzante, ma non soltanto perché la giornata era tutta sole e aria frizzante. Il vero motivo era il passaggio del Giro d’Italia attraverso le nostre città costiere. Grandi preparativi di ospitalità, di sicurezza, di agibilità, ma anche di intrattenimento e ... per- Il signor Sergio D’Imporzano, in segno di gratitudine, consegna a Romina un ricordo del Giro d’Italia. (Foto LK) ché no... di profitto economico. Un avvenimento da sfruttare fino in fondo. Tutti vedevano e ragionavano “rosa” e non solo per il colore che AL G IRO D ’I TALIA ria preparazione, la nostra Romina ha cantato da vera professionista, intrattenendo il numerosissimo pubblico radunatosi nel centro di Portorose per veder passare l’87° Giro d’Italia. In segno di gratitudine, il signor Sergio D’Imporzano, a nome degli organizzatori italiani, ha consegnato a Romina un dono ricordo di quest’importante manifestazione. (ad) Il giornalista sportivo Rade Sustersic, conduttore della manifestazione, mentre intervista Romina. (Foto LK) caratterizza il “Giro”. La nostra Romina avrebbe dovuto esibirsi a Capodistria, ma all’ultimo momento le è stata offerta la piazza di Portorose, che in partenza era stata riservata alla nota cantante di quella località, Anika. Il perché di questo cambiamento ci è stato svelato in seguito dal settimanale sloveno Stop, la rivista più letta tra quelle che riportano dettagliatamente i programmi radio e TV. Nel numero datato 30 maggio c’era un articoletto dal titolo molto eloquente: “Anika non canta per 15.000 talleri”. La cifra corrisponde a circa 63 euro. Quindi Romina si è trovata ad esibirsi in quel di Portorose, invece che a Capodistria, assieme al noto gruppo acrobatico “Flip” di Pirano. Questa volta il conduttore era il giornalista sportivo Rade Sustersic con collegamenti esterni e più tardi anche con la diretta televisiva sul secondo programma della rete nazionale slovena. Con la sua innata musicalità e se- Romina Umer, cantante della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola durante una sua esibizione al “Giro d’Italia 2004”. (Foto LK) Spettacoli 25 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 29 maggio 2004 - al “Dom Dva Topola” di Isola ACCOLTI CON TANTO ENTUSIASMO E SIMPATIA S empre nuove esperienze per i dilettanti della Comunità de- sone che non capivano l’italiano, ci ha pensato la nostra assidua collaboratrice Ana Chersicola, studentessa alla facoltà di lingue dell’Università di Udine, che ha spiegato il contenuto dei vari brani, tutti eseguiti in italiano, familiarizzando subito con gli spettatori. Un elogio a tutti gli interpreti che, come sempre, hanno profuso tutto il loro impegno per dare il meglio di sé stessi. Per i Minicantanti si sono esibiti Massimiliano Bevitori, Sabrina Va- Il direttore dell’Impresa “Dom Dva Topola” di Isola mentre rivolge il saluto di benvenuto ai gruppi canori della “Dante” (Foto FD) gli Italiani “Dante Alighieri” di Isola. Questa volta i Minicantanti e i Cantanti di musica leggera sono stati ospitati dall’impresa per la riabilitazione e il collocamento degli invalidi “Dom Dva topola” con sede Pamela Reja nel vecchio ospedale isolano ovvero nella già Colonia Marina di Isola. Un edificio adattato adeguatamente per accogliere al meglio i disabili. Le persone di contatto sono state due affabili e simpatiche signore: Suzana e Karmen, con le quali sono stati accordati tutti i particolari per l’esibizione che ha avuto luogo sabato 29 maggio nel ristorante di questa sede. A mettere a proprio agio il pubblico, formato esclusivamente da per- I Minicantanti Sara Resanovic Bevitori, Kris Dassena, Eleonora Cvetkovic, Massimiliano Bevitori e Sabrina Vasic (Foto FD) sic e Sara Resanovic Bevitori che hanno cantato rispettivamente “Io sono un bimbo”, “L’omo de neve” e “Il telepargolo”, tutte canzoni firmate Lucia Scher-Amina Dudine. I tre solisti assieme a Kris Dassena ed Eleonora Cvetkovic componevano pure il coretto che accompagnava le canzoni. Per i Cantanti di musica leggera si sono esibite Branka Bevitori in “E ritorno da te” e Pamela Reja che si è Massimiliano e Branka Bevitori (Foto FD) cimentata per la prima volta in “Quella carezza della sera”. Branka e i Minicantanti hanno Sara Resanovic Bevitori proposto pure “Aggiungi un posto a tavola” e “Amico è”. Anche questa volta la canzone che è riuscita a trascinare maggiormente il pubblico è stata “Cosa posso fare per farmi perdonare” di A. Dudine, eseguita da mamma Branka con il figlio Massimiliano. Ana Chersicola Il saluto ai bravissimi interpreti, preparati dalla mano esperta di Amina Dudine, è stato porto dal direttore dell’Impresa “Dom Dva Topola”, signor Boris Sustersic. A fine spettacolo, durante la bicchierata, tutti si sono complimentati con i nostri canterini per la loro bravuta e per la scelta del programma, ed è stato rinnovato l’invito per future esibizioni. (gd) 26 Ospiti di Radio Capodistria La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 A RADIO CAPODISTRIA CON BRUNA ALESSIO KLEMENC UN’ESPERIENZA INDIMENTICABILE A nche se sono molto giovane, sono già parecchi anni che faccio parte del Gruppo Folk Giovanile della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola. In questo periodo ho accumulato molta esperienza nella recitazione e ho avuto l’occasione di conoscere vari teatri e tanta nuova gente. Lo stesso vale naturalmente anche per i miei compagni di gruppo: Sara, Michele, Sabrina, Kris, Victoria, Miguel, Pia, protagonisti di “In Piaseta”. Per farlo la maestra Amina ha dovuto mettere alcuni criteri e così ci siamo accordati su chi andava e, invece di quattro, ci siamo presentati in otto. Io ero uno di questi. Che bello! Non ero ancora mai stato a Radio Capodistria e non vedevo l’ora di andarci. Quel giorno a scuola le ore non passavano mai. Finalmente, alle 15.00 la mamma mi è venuta a prendere. Per strada affrettavo il passo. Giunto a casa ho gettato lo zaino in un angolo e ho messo fretta alla mamma per andare all’appuntamento. Appena arrivato mi sono subito infilato nella macchina della nostra maestra perché desideravo fare il viaggio con lei. Qui siamo a Verteneglio nella scenetta “La Guardia del radicio”. Io sono quello con la camicia a quadri (Foto MVC) Ecco che finalmente siamo arriKim, Eleonora, Monika e Jakob. vati nel parcheggio della Radio. DaTra l’altro, in questa nostra attivi- vanti a noi c’era un bell’edificio, tà ci sono spesso pure delle piacevo- grande, con tante vetrate e una belli sorprese. Una di queste è stata la entrata. l’invito ai microfoni di Radio CapoPrima di salire i pochi gradini per distria. Vi racconto come è andata. arrivare davanti al portinaio, la Ritornavamo a casa da Vertene- maestra ci ha fatto alcune raccoglio dove avevamo presentato “In mandazioni: dovevamo comportarci Piaseta”. Eravamo molto contenti nel migliore dei modi, parlare sotto perché il pubblico ci aveva fatto voce e non correre. grande festa premiandoci con tanti Appena entrati, quell’edificio mi battimani e avevamo ricevuto molti ha fatto uno strano effetto. Ho coelogi. Era stata veramente una bel- minciato ad avere un po’ di fifa. Ma la serata. Ma le sorprese non erano tutto è durato un attimo, perché suancora finite. Nel pulmann, la mae- bito ci è venuta incontro una signostra Amina che ci istruisce, dopo es- ra bellissima, con un sorriso rassisersi complimentata con tutti noi, ci curante. Era la giornalista Bruna ha comunicato che eravamo stati in- Alessio Klemenc che, con molta genvitati a Radio Capodistria dalla tilezza ci ha salutati e portati nello giornalista Bruna Alessio Klemenc. studio. Desiderava avere in studio quattro Che meraviglia! Quanti microfoni, bambini spigliati, chiacchieroni, in- quanti monitor! Dietro un vetro c’esomma adatti per una trasmissione ra un signore che contattava con noi radiofonica. tramite un altro microfono e ci dava Non era facile scegliere tra i 12 le indicazioni tecniche. Mi sentivo molto importante. Tutti osservavamo tutto. Era tutto nuovo per noi e quell’ambiente ci aveva intimiditi. Dopo poco la lucetta ci indicava che stavamo andando in onda. Che emozione! La giornalista incominciò a farci delle domante. Sul momento rispondavamo con poche parole, ma poi, presa confidenza con l’ambiente, diventò difficile domarci. La signora Bruna ci aveva proprio messo a nostro agio. Ormai eravamo di casa. Insomma, verso la fine della trasmissione, non volevamo proprio smettere di parlare. Tutti avevamo ancora qualcosa da dire. Bruna Alessio Klemenc è rimasta soddisfatta del nostro comportamento in trasmissione. Perciò ci ha promesso che ci avrebbe invitati ancora qualche volta. Ah, dimenticavo di dire che durante la trasmissione abbiamo anche recitato pezzetti delle nostre scenette, tratte da “In Piaseta”. Ci sono venute proprio bene. A noi piacerebbe recitare alla radio tutti i dieci episodi della nostra rappresentazione. Così potrebbero sentire quello che facciamo anche le persone che abitano lontano e che non hanno la possibilità di venirci a vedere a teatro. Io mi auguro proprio di tornare a Radio Capodistria, e questa volta con tutto il gruppo, perché ci è spiaciuto dover lasciare alcuni amici a casa. Queste nuove esperienze ci aiutano a capire tante cose, senza doverle studiare sui libri di scuola. È un modo facile per imparare presto, bene e senza fatica, per di più divertendoci. Dopo questa prima prova radiofonica, chissà che magari anche TV Capodistria non voglia avere un incontro con il nostro gruppo? Per noi sarebbe il massimo. Lo diciamo a chi organizza le trasmissioni che noi saremmo veramente interessati e disponibili. Massimiliano Bevitori Cultura in Versi 27 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 23 dicembre 2004 - a Isola Presentazione del Canzoniere di Marinella Alba Reja CAPITOMBOLI IN PETTO L ’Attività Letteraria della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola va a gonfie vele, pur non disponendo di un gruppo stabile con appunta- menti periodici. Questo settore culturale, spronato proprio da questo periodico con la rubrica “L’angolino della poesia”, continua a mietere successi e a fine dicembre è stato edito un’altro canzoniere, questa volta dedicato ai versi di Marinella Alba Reja. L’autrice lo ha intitolato CAPITOMBOLI IN PETTO. L’opuscolo è stato presentato al pubblico il 23 dicembre scorso da Amina Dudine, dato che, per un’improvvisa indisposizione, l’autrice non è potuta essere presente all’incontro. A declamare i versi della Reja è stato Dario Scher che è riuscito a mettere in bella evidenza i sentimenti espressi dall’autrice nelle sue poesie, suscitando nell’uditorio compiacimento ed emozioni. CAPITOMBOLI IN PETTO - che comprende anche alcune poesie in vernacolo - rappresenta un’altra piccola perla nella produzione editoriale e creativa della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola. Da “Capitomboli in petto”: A MIO PARE Te ga piantà le vide che te prometi altre frescure per sconder grili e sigale e altri San Martin che te riscalda le ganasse e el cuor te fa contento. Soto le nove pergole i fioi dei tui fioi i se contarà storie vecie che fa nova alegria. In questo april che ga infarinà la tua picia campagna me auguro che le tue stanche man governi ancora a longo le vendeme e alsi el goto al siel. 8° CONCORSO LE T TER A RIO INDE T TO D AL FONDO PER LE AT TIVIT À CULTUR ALI DELL A SLO VENIA È il terzo anno che i soci della C.I. “Dante Alighieri” di Isola che si dedicano alla poesia partecipano al Concorso Letterario indetto dal Fondo Repubblicato per le attività culturali della Slovenia e dedicato alle varie minoranze che vivono in Slovenia. Parte dei lavori inviati al Concorso viene poi pubblicata sulla rivista “Paralele” che quest’anno è giunta all’ottavo numero. L’e- dizione 2004 comprende poesie in lingua italiana, inglese, macedone, ungherese, rom, bosniaca, croata, serba e russa. Tutte le poesie inserite nell’opuscolo sono pure tradotte in lingua slovena. Su “Paralele”, nel capitolo dedicato ai versi in lingua italiana, troviamo nove nostri connazionali e, tra questi, anche Marinella Alba Reja e Tura Bevitori della C.I. “Dante Alighieri”. Particolar- mente positiva la critica di Marko Kravs, riservata alle liriche di Tura. Quest’anno Tura Bevitori la cerimonia conclusiva si è svolta a Fiesso - Pirano. (ad) POESIE PUBBLICATE SU “PARALELE” NEL CAPITOLO DEDICATO ALLE LIRICHE IN LINGUA ITALIANA Tura Bevitori COME FARFALLA Nudo il mio corpo se ne va leggero, come una farfalla che vola di fiore in fiore, offrendosi al sole, alla luna, alle stelle, carezzato dal vento, cullato dalle onde del mare. Se ne va. Mangiando l’aria, bevendo la pioggia, amando l’amore. DILEMMA Una sigaretta, una boccata, una nuvola di fumo, un cumulo di cenere. Questo è ciò che rimane di una sigaretta: ma cosa rimane di una vita? Marinella Alba Reja IO SO (da noi già pubblicata ne “La Colomba” n° 15-16 - pag. 33) Cultura in Versi 28 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 L’ANGOLINO DELLA POESIA LE MIE PAURE Ho paura del buio perché non so cosa nasconde, ho paura della solitudine perché è così reale, ho paura della gente perché non è più sincera, ho paura di me stessa perché non so chi sono realmente, ho paura del futuro perché non so cosa porterà, ho paura del presente perché non mi offre nulla, ho paura della felicità perché è così rara, ho paura dell’amicizia perché non so se esiste veramente. Ho scoperto di aver paura della vita. Tura Bevitori Soffia... Soffia così forte, che mi si arrossano gli occhi. Non vedo niente, ma continuo a camminare. La strada che faccio ormai la conosco a memoria. Mi fermo. Asciugo gli occhi con la sciarpa, ora va meglio. Vedo. Posso vedere la tua finestra, dove non c’è luce. Si vede il poster che ti ho regalato. Chissà dove sarai, ora... ora che... Chissà... forse anche tu, stai facendo la stessa strada... Mattea Kocjancic STO SCOIO Un can ghe pisa de sora un fio ghe tira ‘na piera. E lu sta fermo là e no’l se movi visin la Punta. Le onde lo ba∫a de sora de soto le ghe fa i grisoli. Ma lu no se movi. El varda el scolta el ga visto pasar de duto. ‘Na volta iera le siore che le meteva el piedin tignindo in man l’ombrel. La sera le vigniva le vecie a sentarse a ∫moiar le gambe. Le gambe gonfie del lavar de duto el giorno sul mastel. Le se trovava là e le se contava duto: del marì che ‘l iera cusì e cusì, dei fioi: un che iera malà, l’altro che ‘l faseva la fame. Calava la note e lore ∫ò a sospirar e tirarse in alto le cotole longhe e nere. Sto scoio che de giorno el iera caldo e de note bel fresco. Va a saver. El saveva lu. El capiva, el no di∫eva gnente. Quante volte el iera bagnà de lagrime de quei che i ‘ndava via e dei tanti che i vigniva. Dei inamorai e dei imbriagoni. Che caresse e che s’ciafi. Ma lu ta∫eva. El capiva. Sto scoio dela Punta. Dorina C’è silenzio questa notte, e tutti stanno dormento, la luna mi guarda dal cielo, e io ti sto perdendo. Non lasciarmi per favore, a questo mondo senza amore, non lasciarmi per favore, perdona il mio errore. Mattea Kocjancic MORIRE Vivo eppure muoio. Dentro di me, ogni attimo si spengono le emozioni spariscono le illusioni. Il presente mi sfugge il futuro è ciò che rimane. Un involucro vuoto, eppur vivo e ciò che sfioro fugge, muore: vivo per veder morire ciò che la vita mi deve. Perché vivo? Tutto mi sfugge e io fuggo dal tutto per non morire. Tura Bevitori GIÀ TI RIDONO GLI OCCHI Sguardo giocoso ma tu non amavi l'essere e non l'avere come me. Imprevedibile come il vivere e i casi. Tra le mie considerazioni e le mie parche parole già ti ridono gli occhi prima ancor della bocca. Marinella Alba Reja (da “Capitomboli in petto”) LE PAROLE Raccoglierò tutte le tue parole che hai fatto volare dal finestrino. Le porterò tutte su un prato, le coprirò di foglie per non farle gelare d’inverno e per non farle scolorire d’estate, e quando la luce lieve del mattino farà capolino attraverso i rami e gli uccelli canteranno la ninna nanna, vorrei essere lì con te, in un’unica parola, sotto un’unica foglia fino alla fine dei miei giorni. Tura Bevitori IO SOGNAVO Io sognavo la mia resa ma dormiva sotto una coltre di ceneri profumate e sospiri languidi soffocati. Marinella Alba Reja (da “Capitomboli in petto”) Attività di Ricerca 29 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 23 dicembre 2003 - a Isola MOSTRA FOTOGRAFICA L’ ultima mostra fotografica dell’anno, allestita dal Gruppo Ricercatori di storia patria della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola, è stata dedicata al Duomo della nostra cittadina, nel suo 450° anniversario della sua Consacrazione. L’esposizione è stata inaugurata il 23 dicembre 2003 ed è rimasta aperta al pubblico per due mesi. I Ricercatori colgono l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito finora allo sviluppo delle attività di questo gruppo e, certi in una fruttuosa continuità approfittano per invitare anche altre persone a suggerire argomenti, prestare materiale attinente alla nostra storia e alle nostre tradizioni, o in altra maniera. Solo così, uniti nella ricerca, si potrà contribuire al recupero di avvenimenti con foto, documenti vari e altro materiale che ri- guarda il nostro passato e la nostra storia. Vi assicuriamo che è nostra prassi restituire intatto tutto quanto ci viene affidato ai fini della ricerca. (gd) CONCORSO DELLA MAILING LIST HISTRIA A FINE MAGGIO INCONTRO A ROVIGNO PROGRAMMA: D opo i lusinghieri risultati riportati nell’anno 2003 - ricordiamo che i giovanissimi della C.I. “Dante Alighieri” di Isola erano stati gratificati con un primo e un secondo premio - i Ricercatori di Storia patria si sono impegnati a invogliare e indirizzare i giovani a partecipare al Concorso Letterario della Mailing List Histria 2004. Otto sono stati i componimenti preparati da altrettanti giovani volonterosi che, impegnatisi nel tema “Sono la guida turistica e vi porto a vedere la mia città”, hanno presentato vari rioni di Isola, con le loro caratteristiche e la loro storia. Un grazie quindi ai nostri soci più giovani per l’impegno profuso. Ciò che purtroppo, neanche questa volta, hanno saputo offrire i ragazzi più grandi, quelli cioè dai 15 ai 18 anni che avevano quale tema “Il lavoro delle donne ieri e oggi”. Quest’anno l’incontro si svolgerà presso la Comunità degli Italiani di Rovigno, nei giorni 29 e 30 maggi0 2004. Ecco il programma delle due giornate e il nominativo dei commissari che giudicheranno i temi. I dati sono stati scaricati dal sito della ML Histria http://members.xoom.virgilio.it/ histria/ Sabato 29 maggio Ore 16 Saluto del Presidente della C.I. di Rovigno d'Istria, Prof. Elio Privileggio Ore 16.05 Saluto del coordinatore della ML Histria, Axel Famiglini, ai partecipanti e breve relazione sulle iniziative compiute nell'anno appena trascorso Ore 16.15 Interventi dei membri della ML Histria e commenti dei partecipanti Ore 16.30 Interventi degli ospiti Ore 18.30 Proposte per l'anno a venire e discussione sui progetti in corso Ore 19.30 Fine della riunione. Cena sociale Domenica 30 maggio Concorso letterario ML HISTRIA 2004: premiazioni ufficiali Ore 10 Saluto del presidente della commissione di valutazione, Gianclaudio de Angelini, e presentazione del concorso e delle sue finalità Ore 10,30 Brevi interventi dei componenti della commissione di valutazione Ore 11,00 Inizio delle premiazioni: presentazione della modalità di valutazione degli elaborati e considerazioni sui lavori dei partecipanti Ore 11,20 Premiazione dei temi Ore 12, 15 Fine della manifestazione e chiusura dei lavori. Pranzo sociale. COMMISSIONE DI VALUTAZIONE: Presidente: GIANCLAUDIO DE ANGELINI - Roma Membri: MARIA LUISA BOTTERI - Monte Compatri - Roma MIRELLA TRIBIOLI - Frascati - Roma AXEL FAMIGLINI - Cesenatico - Forlì Cesena GIORGIO VARISCO - Padova PATRIZIA LUCCHI - Venezia VITTORIO ROSSO - Mosca - Russia ONDINA LUSA - Pirano - Slovenia NELIDA MILANI KRULJAC - Pola - Croazia (gd) 30 Conferenze La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 Guido Rumici alla “Dante” L a prima conferenza di quest’anno - offerta dalla collaborazione tra Unione Italiana e Università Popolare di Trieste si è tenuta il 25 marzo scorso nella sede della C.I. “Dante Alighieri” di Isola. Titolo dell’argomento: “Italiani d’Istria - da maggioranza a minoranza: economia e storia di un popolo (1947-1999)”. A parlare su quest’argomento è stato il prof. Guido Rumici, ricercatore di storia ed economia regionale e autore del libro che porta appunto il titolo della conferenza. Come di consueto, il saluto è stato offerto dal presidente della “Dante”, Dario Scher. L’oratore, dopo la chiara e interessante presentazione dell’argomento, ha saputo coinvolgere i presenti e L e conferenze offerte dalla collaborazione tra l’Unione Italiana e l’Università Popolare di Trieste sono sempre molto interessanti ed esposte da oratori preparatissimi. È naturale però che i temi che riguardano la nostra salute siamo particolarmente interessanti e, a fine esposizione, accompagnati da una lunga serie di domante da rivolgere al docente. E così è successo anche dopo la conferenza dal titolo “Alcune indicazioni sui farmaci per il cuore e la dieta per i cardiopatici” tenutasi il 30 maggio scorso nella sede della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola. Il dott. trasformare l’ultima parte della conferenza in un’amichevole scambio di pareri, esperienze, punti di vista. Durante il dibattito sono emersi nuovi e interessanti fattori, situazioni, curiosità e naturalmente il desiderio di conoscere più a fondo i motivi, le cause, i fattori politici dei vari Stati coinvolti, le strategie, i protagonisti, le scelte, insomma tutto quanto può far comprendere maggiormente quel periodo storico, che ha provocato grandi squilibri e mutamenti radicali devastanti per la popolazione istriana. Perciò, di comune accordo, si è giunti alla conclusione di riprendere e sviluppare il tema in successivi prossimi appuntamenti con il prof. Rumici. (gd) Il prof. Guido Rumici mentre presenta il suo libro (Foto AD) IL CUORE E LA DIETA Andrea Perkan, nella sua esposizione, è stato particolarmente chiaro ed esauriente, ma alla richiesta se qualcuno aveva forse qualche domanda, i presenti, a raffica ne hanno snodato una lunga serie, sia per quanto riguarda i farmaci, sia per la dieta da seguire. Il dott. Perkan, che ringraziamo per la sua disponibilità, ha risposto con molta accuratezza a tutti dando consigli e suggerimenti. (ad) L’ALLARGAMENTO AD EST DELL’UNIONE EUROPEA N ella sede della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” si è concluso il 27 maggio scorso il ciclo primaverile di conferenze - nell’ambito della collaborazione tra l’Unione Italiana e l’Università di Trieste. La prof. Maria Paola Pagnini, profonda conoscitrice dei problemi riguardanti l’Unione Europea, nonché simpatica relatrice, è riuscita a concentrare, con grande competenza e chiarezza, in poco più di un’ora una tematica così complessa quale è “L’allargamento ad est dell’Unione Europea”. Il grande evento, atteso con impazienza dai dieci stati dell’Est europeo, tra cui la Slovenia, si è avverato puntualmente il 1° maggio 2004. La prof. Pagnini ha illustrato ai presenti gli elementi che hanno portato all’ampliamento, i preparativi, i fini di sviluppo e quindi le fasi successive quali il libero scambio delle merci, il transito delle persone da uno Stato all’altro, l’entrata in vigore della moneta unica prevista per l’anno 2007 per i nuovi Stati ed altro ancora. L’oratrice ha coinvolto l’uditorio creando un’atmosfera di grande partecipazione. I punti toccati sono stati tanti, tutti estremamente interessanti e visti in un’ottica particolarmente ottimistica. (ds) Sport & Ricreazione La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 31 20 dicembre 2003 - a Isola GIUSTA RICOMPENSA PER I SOCI DELLA “DANTE” UNA SERATA DI PURO DIVERTIMENTO P er concludere degnamente l’anno, dopo esserci impegnati a fondo nell’espletamento delle nostre attività e aver avuto le nostre belle soddisfazioni, era doveroso pensare un poco anche allo svago. Perciò il 20 dicembre 2003, nella nostra sede, abbiamo organizzato un incontro conviviale dove, tra musica, canti chiacchiere, il gioco della tombola e la pesca miracolosa, il tempo è volato e, i soliti, si sono attardati fino alle ore piccole. Come del resto, sempre i soliti, hanno fatto man bassa nel portare a casa i vari premi messi in palio. Probabilmente anche i lettori ormai potranno notare che “i soliti” vincitori appartengono alla famiglia Pugliese che, questa volta hanno fatto TOMBOLA e si sono aggiudicati il botti- glione di 10 litri di vino. Ma hanno vinto anche la torta alla pesca miracolosa. Pertanto, con un po’ d’invidia, non possiamo che fare loro i complimenti e consolarci col detto: “Fortunati al gioco, sfortunati in amore”. Comunque, anche se quelli già nominati erano i premi più ambiti, sono stati in molti a vincere dei bei regali e ciò grazie ai numerosi sponsor che ci hanno aiutati e ai quali rivolgiamo un caloroso ringraziamento. Eccoli: Salone da Parrucchiera - Frizerski salon “Neda”, Negozio - Trgovina Elegant, Pulitura a secco - Čistilnica “Mara”, Ditta “Saladia” Isola, Ditta “Vina Koper”, Fotoottica “Foto Rio”, Negozio “Pulloveria Mariella”, Ditta “Droga”, Pizzeria “Istra Istria”, Caffè “Kavarna Zvon”, Su- permercato “Spar”, Supermercato “Mercator”, Negozio “Vital”, Cura del corpo “Venus”. Desidero esprimere ancora tutta la mia gratitudine ai coniugi Katja e Loredano Pugliese per aver preparato un brodetto da leccarsi i baffi..., apprezzato da tutti. Un vivo grazie ancora agli altri collaboratori: Branka ed Emilio Bevitori, Daniela Braico, Gordana Gabrijelcic, Maurizio Pugliese, Edi Sironi, Klavdijo Pecar, Robert Radolovic e Amina Dudine. Ringrazio pure la signora Nerina Pugliese Bordato di “Isola Nostra” che ci porge sempre il suo aiuto nell’allestimento della pesca miracolosa e che desidereremmo tanto avere ospite in qualche nostra serata sociale. Tura Bevitori 21 febbraio 2004 - a Isola Carneval no sta ‘ndar via A nche il Settore Ricreazione, in armonia con i principi della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di cui è parte integrante, dedica i dovuti spazi ai giovani e ai bambini. Il Ballo delle Bambole, cioè l’incontro in maschera è uno de- CARBONI PNEUS Dario Carboni s.p. - i.a. Servizio, vendita e ricostruzione pneumatici Ind. cesta - Strada dell’Industria 4 6310 Izola - Isola Tel.: +386 05 641 53 65 Fax: +386 05 640 06 58 gli appuntamenti più attesi dai nostri più piccoli. Ogni anno accorrono numerose mascherine per trascorrere alcune orette in allegra compagnia. Ad attenderli, anche quest’anno c’era una quantità di dolciumi, bibite e musica. Il divertimento più grande però è stato il gioco della tombola. A darmi una buona mano nell’organizzazione sono state Branka Bevitori ed Elena Pugliese. Tura Bevitori Questa bella e dolce streghetta che ha creato quest’ambiente fantastico sfuggendo all’obiettivo di chi la voleva fotografare durante il Ballo delle Bambole, si chiama Soraya Drinic ed è una bambina di 5 anni. (Foto AD) 32 Sport & Ricreazione La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 28 febbraio 2004 - nella sede della “Dante” 5° TORNEO DI BRISCOLA Son de novo rivà ultimo! Ma te vol che sia? Vara, Edi! Qua no ne resta che far come i nostri veci! Beve, par desmentegar! I vincitori del 5° Torneo di Briscola: Cristian Pugliese con in mano la coppa e il prosciutto e Tura Bevitori (Foto EB ) Q uando c’è un torneo di Briscola alla Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola, il divertimento è certamente assicurato. E anche questa volta è stato così. Anzi, di più. Perché oltre al divertimento c’è stata anche una vittoria che i miei amici maschietti reputano anomala. Secondo loro non è possibile che nella Briscola una donna Me imaginavo che no la saria andada ben. ∫e per questo che me go anca procurà do candele. Ma la tua pegola ∫e tropo forte e con ti, gnanca queste no ‘iuta. La coppia giunta ultima, ma solo nel gioco, perché sono campioni di simpatia. (Foto TB) possa vincere un uomo. Sembra che si tratti di una prerogativa del tutto maschile. Siccome questa volta la vittoria è andata alla coppia Cristian Pugliese - Tura Bevitori, per non perdere la reputazione, i miei amici erano tutti indaffarati a dire “te gavemo lasà”. Ma io li lascio fare perché devono pur difendere il loro onore! A questo torneo hanno aderito sei coppie e quindi si è giocato tutti contro tutti. Al secondo posto si è piazzata la coppia Marino Pugliese Piero Benvenuti e al terzo Lucijan Ciano Kleva e Božo Šukljan. Abbiamo trascorso una serata in grande allegria, tagliando il prosciutto del primo premio, ridendo e scherzando fino a ora tarda. (tb) 15 maggio 2004 - nella sede della “Dante” 6° INCONTRO DI BRISCOLA N uovo Torneo di Briscola nella sede della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola, organizzato dal Settore Ricreazione di questo sodalizio. A contendersi questa volta erano nove coppie. Perciò sono stati sor- teggiati due gruppi per giocare in due gironi. Anche questo del 15 maggio è stato un incontro all’insegna della perfetta armonia e allegria. Si gioca, si ride e si scherza, si vince o si perde, ma senza rabbia e malsano agoni- smo. Lo scopo principale è quello di trascorrere in piacevole compagnia alcune orette. Siamo stati tutti molto contenti del ritorno della coppia Claudio Moscarda - Aldo Pulin, che nelle edizioni precedenti aveva mietuto tantis- Sport & Ricreazione La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 sime vittorie e ormai assenti da parecchie edizioni. Questa volta a guadagnarsi il bottino messo in palio per il 6° Torneo sono state le coppie formate dai giocatori: Nella foto qui accanto i vincitori del 6° Torneo di Briscola organizzato dal Settore Ricreazione della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola. In piedi: Lucijan-Ciano Kleva, Aldo Pulin, Robert Radolovic e Caludio Moscarda. Accosciati Bozo Sukljan e Emilio Bevitori. (Foto SR) 33 1. Emilio Bevitori - Robert Radolovic che si sono aggiudicati il prosciutto. 2. Claudio Moscarda - Aldo Pulin che hanno vinto le forme di formaggio. 3. Lucijan-Ciano Kleva - Bozo Sukljan che hanno ricevuto le bottiglie di vino. Come al solito, a conclusione del torneo, la festa è continuata e come sempre, anche questa volta è stato iniziato il prosciutto per l’assaggio. Questi sono incontri che riescono sempre alla perfezione e che consolidano l’amicizia tra tutti i partecipanti. Vi diamo appuntamento alla prossima sfida che sarà organizzata in autunno con premi, buona compagnia e naturalmente una quantità enorme di buonumore. Quindi: alla prossima. Tura Bevitori 22 maggio 2004 - nella sede della “Dante” TORNEO DI SCACCHI I l secondo Torneo di Scacchi organizzato dal Settore Sportivo della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola si è svolto il 22 maggio 2004. A contendersi erano otto giocatori, amanti di questa disciplina. Questa la classifica finale: Primo posto: EMILIO BEVITORI Secondo posto: NEVIO PUGLIESE Terzo posto: SANDI RADOLOVIC. I vincitori sono stati premiati con medaglie, durante il rinfresco offerto a conclusione del Torneo. Tura Bevitori ANCHE I NOSTRI SPORTIVI AL GIRO DíITALIA U no degli avvenimenti importanti del 2004 è stato senz’altro il passaggio del Giro d’Italia attraverso le nostre cittadine costiere. A questo importante avvenimento hanno partecipato pure sette sportivi della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola. No, non si tratta di ciclisti. Gli sportivi della “Dante” sono stati ingaggiati per far parte della nutrita I vincitori del secondo Torneo di Scacchi.Da sinistra: Sandi Radolovic, Emilio Bevitori e Nevio Pugliese. (Foto TB) squadra di tutori dell’ordine pubblico durante il GIRO che si è svolto nei giorni 23 e 24 maggio. Un’esperienza veramente unica per i nostri soci. Per la nostra Comunità invece l’orgoglio di aver dato il suo contributo affinche questa grande manifestazione sportiva potesse svolgersi nel migliore dei modi. Tura Bevitori Arrivo del Giro d’Italia a Portorose (Foto LK) Incontri 34 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 30 maggio 2004 - a Rovigno RADUNO DELLA MAILING LIST HISTRIA giovani partecipanti al TConcorso della Mailing List utti i Histria hanno atteso con vera impazienza il Raduno che quest’anno si è tenuto a Rovigno, negli ambienti della locale Comunità degli Italiani. Per l’occasione i gruppi canori e di recitazione dialettale della scuola di Rovigno, guidati dall’eclettico Vlado Benussi, hanno aperto questo secondo incontro - seguito a quello di Pirano dell’anno scorso - con alcuni brani corali e con delle indovinate scenette e recitate con vero spirito popolano, in dialetto rovignese. Quindi è iniziata la cerimonia. Ben 29 temi premiati, scelti tra i Kim Viž intin, Pia Chersicola, Kris Dassena, Sara Resanovic Bevitori, Massimiliano Bevitori, Victoria Bizal, Monika Kirn e Sebastian Bozic. Tra i lavori inviati da questi ragazzi sono stati premiati quelli di MASSIMILIANO BEVITORI II premio (€ 75) con il tema “Go fato el ciceron” e la motivazone: Il nostro Massimiliano con la sua simpatica cantilena del veneto istriano di Isola ci guida in una visita alla sua amata cittadina. Partecipiamo con gli ignari turisti veneti alle sue “ciacole” che, con malcelato orgoglio, In piedi Gianclaudio De Angelini, presidente della Commissione di valutazione che sta alle sue spalle. Da sinistra Nelida Milani Kruljac (Pola), Ondina Lusa (Pirano), Axel Famiglini (Cesenatico), Maria Luisa Botteri (Roma) e Mirella Tribioli (Roma). Sulla destra la signora Maria Rita Cosliani (Gorizia) che ha curato gli attestati per tutti i partecipanti. (Foto AD) 116 presentati da 170 giovani e giovanissimi provenienti da Capodistria fino a Cattaro. Dopo il saluto da parte del presidente della Comunità degli Italiani di Rovigno, Elio Privileggio, che ha fatto gli onori di casa, le redini sono state prese in mano dal presidente della Commissione di valutazione della ML Histria, Gianclaudio De Angelini. Ricordiamo che per la Comunità degli Italiani”Dante Alighieri” di Isola avevano aderito al concorso: illustrano le piacevolezze di Isola che “ga poche case de valor storico de mostrar, ma no ne manca le belese de la natura.” SEBASTIAN BOZIC III premio (€ 50) con il tema “Ghe vol sfrutar el mar” e la motivazione: La nostra guida ha le idee chiare: “Savaria mi come far divertir i mii turisti e come mostrarghe dute le belese che ofri la mia Isola. In poche parole faria quel che no fa nisuna guida turistica. Li portaria in barca.” Ed in effetti quale mezzo migliore per illustrare una ... Isola?? Ma il nostro Sebastian non si limita ad illustrare le bellezze naturali, ci dà anche piccole perle di storia. Insomma una visita completa ed allegra che induce il turista a lasciare la cittadina istriana con rimpianto e la voglia di tornarci”. Ricorderemo che l’anno scorso, proprio a questo Concorso, Sebastian si era piazzato al primo posto con “... E me nona me ga contà”. Poi, a sorpresa, la Mailing List Histria ha sentito la necessità di aggiungere la categoria “Simpatia”. Una decisione che approviamo in pieno, non perché tre dei cinque bambini inclusi in essa erano di Isola, ma perché, come sottolineato dallo stesso Presidente della Commissione di valutazione, è praticamente impossibile giudicare con lo stesso metro bambini alle prime esperienze con la scrittura e ragazzini di III - V classe delle scuole ottennali (ovvero VI per le scuole novennali della Slovenia). Ecco quindi che un diploma e un libro è stato consegnato anche alle piccole isolane del Premio Simpatia: KIM VIZINTIN per “Leone Veneziano” PIA CHERSICOLA per “Il mio monumento preferito” KRIS DASSENA per “Le Barigole”. Peccato che, assieme a queste tre piccole promettenti, non siano stati presenti a questo incontro di giovani promosso dalla Mailing List Histria, anche Massimiliano e Sebastian per gustare quel momento di “gloria” che ognuno ha quando ritira un meritato premio. Ecco la lista di tutti i premiati: SEZIONE A - CONCORSO 'ML HISTRIA' MLH 1° - 5° classe Croazia / 1° - 6° classe Slovenia: Incontri La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 Ecco le tre piccole isolane della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola, con il diploma in mano, felici di aver ricevuto il Premio Simpatia per i lavori presentati. Da sinistra: il Presidente della Commissione di Valutazione, prof. Gianclaudio de Angelini, Pia Chersicola, Kim Vizintin e Kris Dassena (Foto AD) 1° SEREGOTI Toni Poropat, Vanessa Bernè, Cristina Zilovic, Dea Lordanic, Toni Bisak III-IV SEI "Bernardo Benussi" - sezione di Valle d'Istria 2° SOLE SPLENDENTE Massimiliano Bevitori - IV elementare Comunità degli Italiani "Dante Alighieri" di Isola d'Istria 3° PICI FIUMANI Valnea Ivasic, Clara Trncik, Lea Host, V SEI "S.Nicolò" - Fiume MLH 6° - 8° classe Croazia / 7° - 9° classe Slovenia: 1° NAVARE Natali Marangon, Valentina Benussi, Renèe Brezovec- ki - VIII SEI "Bernardo Benussi" Rovigno 2° FIOI COME NOI Dino Tijan VII SEI "Gelsi" - Fiume 3° DE RONCO A VILISAN Sebastian Bozic - VII elementare - Comunità degli Italiani "Dante Alighieri" di Isola d'Istria MLH SMSI: 1° AMORE Martina Baricevic - I M - SMSI Fiume 2° DALLA BELLA EBREA Klaudia Prodan - III A -Ginnasio Generale - SMSI Fiume 3° ARGENIDE Monica Marinelli II A -Ginnasio Generale - SMSI Fiu- 35 me SEZIONE B - CONCORSO 'ASSOCIAZIONE DEI DALMATI ITALIANI NEL MONDO' DALMAZIA CRO 1° - 8° classe: 1° SEMPRE PIENA DE SOL Matea Vidulic - IV classe - Comunità degli Italiani di Lussinpiccolo 2° ZARA 1 Beatrice Bevanda - Comunità degli Italiani di Zara 3° IL DELFINO BLU' Demis Koljevina - IV classe - Comunità degli Italiani di Lussinpiccolo DALMAZIA CRO SMS: 2° ex-equo GRANDEFORIDO Korina Vucetic - III Liceo - Comunità degli Italiani di Zara 2° ex-equo DAZARA1 Melita Nenadic - IV Liceo - Comunità degli Italiani di Zara DALMAZIA - MONTENEGRO 1° - 8° classe: 1° MJ 23 Nemanja Knezevic - VIII classe - SE Njegos - Cattaro 2° PASSWORD Vladan Radovic VIII classe - SE Njegos - Cattaro 3° RAGAZZA WALKER " " " " - SE Savo Ilic - Cattaro DALMAZIA - MONTENEGRO SMS: 1° IL VIAGGIATORE Marija Sbutega - IV classe - Scuola Superiore Cattaro 2° IL PROFUMO MEDITERRANEO Nikica Jankovic - II classe Scuola Superiore - Cattaro 3° IL FLAUTO Angela Mijuskovic - I classe - Scuola Media di Musica Cattaro PREMIO 'FAMIA RUVIGNISA' SEI di Rovigno d'Istria: Tel.: +386/(0)5/640 05 00 Fax: +386/(0)5/641 70 44 e-mail: [email protected] Ljubljanska - Via Lubiana, 24 Izola - Isola / Slovenia Incontri 36 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 SEI di Rovigno d'Istria: I PICI RUVIGNISI Gruppo di studio del dialetto Rovignese: Valentina Sponza - Roberta Venier - Sara Zilli - Daniela Bisic Beatrice Dzaja Giuricin - Roberta Preden - Mara Ugrin - Valentina Godena - Paolo Gentilini - Alessia Paliaga - Fabio Kranjac - V - VII VIII classe SEI Bernardo Benussi Rovigno - mentore del gruppo Vlado Benussi SMSI di Rovigno d'Istria: TABACCHINE Nada Poropat e Adriana Ive - III Liceo Generale SMSI di Rovigno PREMIO 'ASS.NE PER LA CULTURA FIUMANA, ISTRIANA E DALMATA NEL LAZIO' BUMBARI Ricerca cumulativa I II - III - IV classe - SEI Dignano Kris Dassena - II elementare - Comunità degli Italiani "Dante Alighieri" di Isola d'Istria STELLA/VERTENEGLIO Debora Cecco - II elementare - SEI Buie, sezione periferica di Verteneglio Nel corso della Cerimonia è stato consegnato un Riconoscimento particolare al signor Walter Cnapich di Torino, quale migliore operatore dell’anno della Mailing List Histria Tutti i temi inviati al Concorso tramite la Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola saranno pubblicati nel prossimo numero de “La Colomba”. Complimenti vivissimi ai vincitori, ma anche un caloroso elogio a tutti i partecipanti perché, a detta della Commissione di Valutazione, Walter Cnapich di Torino, con il diploma in mano, assieme con Gianclaudio De Angelini, presidente della Commissione di Valutazione. (Foto AD) anche questa volta il loro lavoro è stato particolarmente difficile, data la buona qualità di tutti i lavori inviati. Amina Dudine PREMIO ALLA MEMORIA DI ELIO PREDONZANI PICCOLA CITTA', GRANDI TESORI Francesca Frlic - IV classe SEI Vincenzo de Castro Pirano, sezione periferica di Lucia PREMIO SIMPATIA LEONE VENEZIANO Kim Vizintin - scuola materna - Comunità degli Italiani "Dante Alighieri" di Isola d'Istria PIAZZA MANZIOLI Pia Chersicola - I elementare - Comunità degli Italiani "Dante Alighieri" di Isola d'Istria MELODI Dionea Sirotic - II elementare - SEI Buie, sezione periferica di Verteneglio BAMBINA SENZA PROBLEMI KEM I ČNA ČIS TIL N Il pubblico presente al Raduno della Mailing List Histria che quest’anno si è tenuto nella sede della Comunitæ degli Italiani di Rovigno INFORMATICA Computer - stampanti servizio tecnico ICA MARA C A SE A R ITU PUL CO €uroComputer Luciana autotrasporti MARA VRAN - UMEK s.p. 6310 Izola - Isola Ljubljanska - Via Lubiana, 2 tel. 05/641 88 55 Edi Carpenetti s.p. Gregorèièeva - Via S. Gregorèiè, 11 6310 Izola - Isola Tel.: 05/616 60 60 Ul. IX. Corpus Via IX Corpo, 15 6310 Izola - Isola GSM: 041 78 46 15 Vicende & Costume La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 37 LE NOSTRE PICCOLE GRANDI STORIE PREVI ∫IONI E STRIGARIE di Mario Lorenzutti (London - Ontario - Canada) U na volta, de noi, i inverni iera pitosto longhi e fredi, specie co tirava la bora. Le ca∫e no gaveva miga el riscaldamento e iera pochi quei che rivava a tignir el caldo in cu∫ina anca dopo de sena. E sì, parché no se podeva miga andar a dormir come le galine! Quele iera le ore più bele, quele che se stava in compania, ingrumai ‘torno del fogoler. Par star più caldi se se meteva duti tacai, sentai su careghete e scagneti. No, fioi mii, la television no iera, gnanca con un solo canal e anca la radio iera pochi che la gaveva. Cusì che, a quele ore, el ciacolar fra veci e ∫oveni, iera più che normale. Vigniva fora storie “de militar”, “de lavor”, “de gioventù” ma anca fati capitai in pae∫e o nei dintorni. A ca∫a nostra, quel che iera sempre pien de argomenti iera me nono Berto (grilo). A gaveva una granda memoria e quando che a scominsiava a contar le so storie, a ne incantava duti noi ∫oveni, che lo scoltavimo ‘sai volentieri, parché a saveva contarne sempre una nova e dute le iera bele. Ma prima de scominsiar i sui raconti a meteva in forno qualche pomo cusì che pian pian se profumava duto l’ambiente e po’, quando che iera ora de andar a dormir, li magnavimo rosti, bei caldi. Per capir sto fato che ve contarò e che ghe iera capità a me nono, ∫e giusto che ghe ricordo, specialmente ai più ∫oveni, che una volta no iera sta tecnologia avansata che a noi, ‘deso, ne par che sia una roba de sempre. Presempio se un voleva saver che tempo che farà doman, e magari anca più in là, a no podeva miga far come noi che scoltemo le previsioni del tempo a la radio o ala television, o le legemo intél giornal, opur ghe demo un’ociada su inter- net. Dirè che i giornai i iera anca una volta. Sì, ∫e vero, ma come i podeva preveder come che se comportarà el siel se i no gaveva i machinari adati? Cusì i no ghe la intivava quasi mai. E alora la gente sercava de ‘rangiarse vardando i cambiamenti de la luna, dei venti, controlando i nuvoli, el mar, i voli dei u∫ei... Insoma i provava a ‘rangiarse meio che i podeva vardandose in giro. E quando che la forsa de la natura la iera incontrolabile, alora i provava de far anca qualche strolegheso. Ancora mi me recordo che quando che iera quei neverini che faseva ‘sai dani, la gente bru∫ava l’olivo benedeto, quel che iera stà portà in ce∫a la domenega de le Palme, sperando nela clemensa de Dio. Me nono gaveva un tòco de tera in Valegia, no ‘sai lontan de la cava de piera, prima del ponte, a sinistra, in poche parole prima de rivar a la casa del fabro. Me recordo che là, in febraio, iera ∫a fora le primule e le violete. La tera iera in batuda de sol e a riparo dei venti e a darghe la giusta umidità iera l’aguer che pasava giusto visin de la nostra campagna. Una vera mana de Dio. D’istà me nono me mandava sempre a cior l’aqua limpida e fresca de quel aguer per far l’intemperà co’ l’a∫eo. E po’ gavevimo le pergole de ua “negratenera”. Una ua tanto bona che la magnavimo col pan par marenda. Una matina me nono se trova in sta campagna. El ciel no prometeva gnente de bon. Sti nuvoli neri e pe∫anti i coreva par sto siel che pareva che de un momento a l’altro vignisi ∫o el mondo. Oltra de l’aguer iera la campagna del vecio Buca, che me nono conosceva ‘sai ben. Là iera anca una meda e un pèr de mandoleri. ‘Sai presto ga scominsià a schisolar e me nono se ga riparà ne la ca∫eta de Pelisaro, che gaveva la campagna là visin, sperando che el tempo cambi e che el siel se s’ciarisi. Pu∫à su l’erta de la porta, nono Berto vardava la piova. Tirando l’ocio un fià più in là a ga visto el vecio Buca duto indafarà e in pensier. A caminava ’vanti e indrio, co la se∫ola in man, vardando sto siel minacio∫o. Dopo un poco sto omo a se ga rampegà su par un mandoler, ∫burtandose più in alto che a podeva e, scasando la se∫ola par aria, a borbotava qualcosa. Tanto che a se vanti∫ava ∫e vignù un lampo e drioman un ton, che pareva che se spachi el mondo. E subito dopo, ∫o una tempestada de quele che no ve digo, che ga portà via qua∫i duta l’ua. El pover Buca iera disperà. Po’, co a se ga acorto che me nono lo vardava, a ga pasà l’aguer e duto spa∫emà e tremante a ∫e vignù verso de lu di∫endo: “Berto! Te ga visto cos’ che go combinà? Che di∫grasia! Son andà in alto de l’albero par far strigarie, acioché posi cambiar el tempo, ma co la se∫ola go taià el nuvolo sbalià. Go taià quel de la tempesta. Che dano! Te prego Berto, no dighe gnente a nisun, parché si no vado in dispiaseri. Te sa... la ∫ente che ga perso l’ua... Te racomanto Berto, ta∫i, fa finta che no te ga visto gnente. Me nono che iera un omo ‘bastansa moderno par quei tempi, lo ga calmà e anca ‘sicurà che a no ghe gavaria dito gnente a nisun. Infati me nono ∫e sta de parola. Sto fato a lo ga contà qualche ano dopo, ma solo a noi de ca∫a, in famea, in una sera freda de inverno, ’torno el fogoler. 38 Vicende & Costume La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 DARIO SCHER A OTTANT’ANNI DAL SUO DEBUTTO UNA LUNGA VITA PER IL TEATRO 1 - CONTINUA E ra una bella giornata quella domenica di maggio del 1924, bella particolarmente per papà Giovanni Scher e per mamma Anna Grasso, entrambi capodistriani. Il loro piccolo Dario di appena quattro anni era stato scelto da Don Grosso - direttore dell’Istituto Grisoni di Capodistria - per recitare una poesia in un’occasione molto speciale e solenne: era giunto in visita in città il Vescovo di Trieste e Capodistria, S. E. Monsignor Luigi Fogar. Per Dario questa sarebbe stata la prima recita in pubblico, seguita poi negli anni da una lunga serie di esibizioni. Ma vediamo di far riaffiorare quel giorno ormai tanto lontano nei ricordi di Dario Scher, presidente della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola nonché fondatore e regista della Filodrammatica di questo Sodalizio. suoi amici e anche al Ricreatorio dell’Istituto “Grisoni”, dove mi portava spesso, nelle ore pomeridiane, perché lì venivano organizzati parecchi giochi. Certamente mi avrà fatto recitare anche davanti a Don Grosso e quindi al direttore sarà venuta l’idea di scegliere me quando stava preparando l’accoglienza solenne per l’arrivo del Vescovo. Non so di che cerimonia si trattasse, ma di sicuro era qualche anniversario particolare. Forse si trattava della prima visita di Monsignor Luigi Fogar a Capodistira, visto che era stato ordinato Vescovo il 14 ottobre 1923. Il ricordo chiaramente fotografato nella mia mente riguarda il momento in cui ho terminato di E poi? Beh, ero troppo piccolo per ricordare che cosa è successo ancora quel giorno e magari anche nei giorni a venire. Sono convinto che mio padre mi avrà fatto ripetere quella poesia davanti a molta altra gente. Fatto sta che, già prima di frequentare la scuola, ero diventato un bambino noto a Capodistria. Ricordo molto bene quell’episodio, sia perché le forti emozioni rimangono quasi sempre ben impresse nella nostra mente anche a distanza di molti anni, sia per il fatto che mio padre, negli anni successivi, me l’aveva ricordato più volte. E non si faceva perdere l’occasione per raccontarlo a parenti, amici e conoscenti. Reputava questa mia partecipazione un evento particolarmente importante. Noto perché? Per quell’esibizione davanti al Vescovo? Come mai avevano scelto proprio te? Non saprei. So solo che il mio papà era un bravo filodrammatico, incluso in una compagnia capodistriana, e probabilmente aveva notato in me del talento. Quindi, senz’altro mi avrà insegnato delle poesiole che poi mi avrà fatto recitare davanti ai dire la mia poesia. Dopo aver ricevuto un grosso applauso il Vescovo Fogar mi ha preso in braccio, mi ha fatto sedere sulle Monsignor Luigi Fogar sue ginoc(1882-1971), Vescovo di Trieste e Capodistira chia, mi ha dal 1923 al 1936. dato un bacio sulla fronte e mi ha rivolto delle calde parole d’elogio. In quel momento mio padre deve aver toccato il cielo con un dito. Dario Scher all’età di otto anni. (Collezione D. Scher) No di certo. Dopo questa mia prima prova pubblica di ottant’anni fa, quasi subito ho iniziato a esibirmi in teatro. Bisogna sapere che allora, il pubblico capodistriano, pur essendo formato prevalentemente da gente semplice, amava molto l’arte e in modo particolare il teatro. A Capodistria arrivavano continuamente delle ottime compagnie stabili a presentare commedie, drammi, e il teatro regi- Vicende & Costume 39 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 strava sempre il tutto esaurito. I due piani di palchi poi erano in gran parte proprietà privata delle famiglie benestanti. Pertanto, per assicurarsi una poltroncina nei vari ordini di posto, prima delle rappresentazioni si formavano delle lunghe code davanti al botteghino. Ricordiamoci che le emozioni che si provano a teatro, con una buona e accurata recitazione dal vivo, non le possono offrire né il cinema né la televisione. Le compagnie stabili, trascorEdificio accanto al Museo cittadino di Capodistria, una volta rendo lunghi pesede dell’Albergo “Alle Bandiere” gestito da Sandro Riosa, riodi in tournée, albergatore con la passione per l’arte. Entrando nella viuzza a sinistra di questa foto, si raggiungeva l’Estivo. (Foto AD) non potevano portare con sé bambini in età scolare. Per questo ave- Attraverso questo cancello si entrava nel Teatro all’Aperto dell’Albergo “Alle Bandiere” di Capodistria (Foto AD) vano l’abitudine di reperirli in loco. Ecco che, quando le compagnie arrivavano a Capodistria e avevano bisogno di un piccolo interprete, venivano subito indirizzate dalla famiglia Scher. Ma quanti giorni rimanevano in città e quante prove facevate? Arrivavano nella mattinata, a volte anche nel primo pomeriggio e alla sera si era già di scena. Ricordo che prima mi istruivano, poi c’era una prova e alla sera si recitava davanti al pubblico. Quanti anni avevi? La prima volta che sono stato ingaggiato avevo appena cinque anni. Questa per me è stata una grande scuola, la prima scuola di recitazione. Mi trovavo in mezzo ad attori professionisti di alto livello che provenivano da varie parti d’ Italia. Prima di ogni esibizione mi fornivano tutti gli elementi necessari: temperamento del personaggio, movimento, intonazione, mimica, dizione. Devo dire che in questo Questo spazio aperto che ora fa parte del Lapidario del Museo cittadino di Capodistria - il cui terreno è stato rialzato di circa un metro - una volta era adibito a Teatro Estivo e apparteneva all’Albergo “Alle Bandiere”. In fondo, nella parte centrale, dove tutt’ora c’è un palchetto, era sistemato il palcoscenico in legno sul quale si svolgevano le rappresentazioni teatrali. (Foto AD) 40 modo sono riuscito ad acquisire un grande bagaglio d’esperienze e un notevole sviluppo della memoria, dato che tutto si svolgeva in una giornata. Grazie al sapere accumulato in questo primo periodo, all’età di otto ero già incluso nella filodrammatica capodistriana del famoso regista Rino Rello. La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 me onorato al suo amato figlio. Ho un ricordo molto vivo della scena finale. Al ritorno da scuola “mio padre” mi viene incontro sorridente, mi stringe in un forte abbraccio affettuoso e, in quello stretto contatto sente che nel taschino della mia camicia c’è qualcosa. Controlla e trova un orologio. L’avevo rubato alla Il piccolo Dario nella parte di un bambino cinese che lavora in un albergo, mentre recita con il famoso regista capodistriano Rino Rello (a sinistra). Sulla destra altri due interpreti della Compagnia di prosa capodistriana. (Collezione D. Scher) Ricordi qualche lavoro tra quelli ad “ingaggio lampo”? M’è rimasto particolarmente impresso un dramma eseguito con la compagnia del famoso attore Momoleto. Non ricordo il titolo del lavoro, comunque io ero il figlio del protagonista, che naturalmente era il noto e simpatico veneziano, il grande Momoleto. In questo lavoro interpretava la parte di un ladro di professione, finito molte volte in prigione, che finalmente capisce di aver sbagliato tutta la vita e decide fermamente di troncare con i reati e di intraprendere una vita onesta e normale. Lo fa per le tante sofferenze morali subite in molti anni di carcere, ma specialmente per dare un no- mia maestra. In quel momento egli vede passare davanti agli occhi tutta la sua vita sprecata in azioni sbagliate. La grande disperazione lo porta a stringere forte la gola del figlio, fino a soffocarlo. Io mi accascio a terra senza vita. Questa scena finale è risultata così realistica: la foga del padre disperato e la mia stramazzata a terra, che il mio papà, seduto nelle prime file del teatro all’aperto dell’Albergo “Alle bandiere”, è scattato in piedi ed è corso accanto al palcoscenico per vedere se ero ancora vivo. Più tardi si è scusato con Momoleto per questa sua reazione, dicendogli che un attore, investito in pieno nella sua parte, senza rendersi conto, qualche volta può anche esagerare. Le compagnie teatrali non si esibivano al Teatro “Adelaide Ristori”? Sì, ma durante la stagione calda veniva usato l’Estivo, il bel teatro all’aperto nel giardino dell’Albergo “Alle Bandiere” gestito da Sandro Riosa, in Via Santorio Santorio, ora Via Kidric (ma per i Capodistriani diremo “su pe’l porto”). Ora questo spazio fa parte del lapidario del Museo cittadino. Prima ho accennato che la popolazione capodistriana - ma lo stesso valeva per gli abitanti di tutte le località istriane - era particolarmente amante dell’arte. Pertanto i gestori di locali pubblici si davano da fare per attirare la clientela anche sfruttando questo settore. Ad esempio “Sandro de le Bandiere”, così veniva chiamato il Riosa, era anche uno dei primi ad avere nell’albergo una pianola, cioè un pianoforte meccanico e in quell’ambiente venivano pure incisi i primi dischi. Era un albergatore con la passione per l’arte. E la scuola come reagiva a tutte queste tue performance teatrali? Ricordo che alle elementari il maestro Bensi mi faceva spesso leggere le poesie in classe ed ero sempre ingaggiato nei vari spettacoli scolastici. Lo stesso poi succedeva pure alle medie, con il professore Longo - fratello del medico Longo junior - professore di lingua italiana. Me lo ricordo ancora adesso come scandiva compiaciuto il ritmo dei versi che recitavo martellando i polpastrelli sulla cattedra. Nel prossimo numero continueremo la chiacchierata con il Presidente del nostro Sodalizio, Dario Scher. Per ora non possiamo che complimentarci per l’ambito traguardo, un anniversario che pochi possono permettersi di raggiungere. Amina Dudine Vicende & Costume 41 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 I RICORDI DELLA SIGNORA RITA di Margherita Delise (magnabigoli) /raccolti e trascritti da Amina Dudine/ A I∫ola se ga sempre lavorà tanto par tirar ‘vanti la baraca: chi fasendo el campagnol, chi el pescador, chi el botegher o l’oste, chi altri mistieri. Po’ iera quei che sercava de ‘rangiase come che i podeva, magari con lavori saltuari, pur de guadagnar quatro soldi. Iera ‘sai poche quele famee che no gaveva problemi finansiari, ma come che ve go contà ∫a tante volte, el bonumor no ga mai abandonà la nostra gente: una batuda, una tacada, un scherseto, ... e po’ ∫o a petaghe la ridada. Se stava volentieri in compania a far la ciacolada, a contarsela insoma. Se ‘profitava de dute le oca∫ioni: andando a cior l’aqua, incontrandose par strada, fasendo la lisia a fontana fora o quando che se andava a far la spesa. Un modo de contatar iera anca quel de andar sula finestra e ciacolar con chi che te stava a prospeto, de l’altra parte de la contrada. Ma le oca∫ioni più bele iera quele de le feste. Quela volta el divertimento iera asicurà. Magari ∫e anca vero che una volta, par divertirse, ne bastava ‘sai poco. Se contentavimo subito. No miga come ‘deso che se no ∫e bali, ∫oghi, grande magnade, spumante e cosa so mi ancora cosa, nisun sa divertirse. Una volta ne bastava ese insieme in bona compania e ierimo ∫a contenti. Una de queste feste iera anca quela de San Piero, una sagra popolana, la più granda de Isola, quela che se festegiava ogni ano el 29 de giugno. Quanti bei ricordi. Sì, purtropo solo ricordi, parché ‘deso semo restai propio in pochi a saver de sta festa e ∫e un gran pecà! Par duto se varda de no perder le tradisioni e qua de noi invese, anca volendo, no se pol più far gnente. I ∫oveni de ogi magari i se domandarà parché che digo ste robe e cosa che ga de far San Piero co’ Isola. Pici mii, ve spiego subito. Voi no podè saver parché se nati dopo, ma noi, una volta, gavevimo una bela ce∫a, mesa int’un punto tanto alto che duti podeva véderla e che de là se dominava duta Isola, o qua∫i. Quel posto, indove che iera sta bela ce∫a dedicada a San Piero, noi ghe di∫evimo “scoio”: el scoio de San Piero. Noi I∫olani semo stai sempre tanto afesionai a questa ce∫a par tanti motivi: la gaveva una bela architetura, la iera in alto, duto ‘torno la ‘veva un grando prà con tante pice grote bianche che cucava in me∫o al verde, quel iera anca el ritrovo dei moro∫eti e po’ là vigniva organi∫ada la sagra più bela e più granda de I∫ola. Ma po’ ∫e vignuda la guera e dopo le robe ∫e gambiade. La gente che gaveva ste tradisioni ∫e andada qua∫i duta via e con lori ∫e sparida anca sta bela u∫ansa. Anca la ce∫a de San Piero ga fato una bruta fine. Prima, serada dentro del recinto e incastrada fra i materiai de la fabrica Delamaris, per po’ vignir completamente butada ∫o nel 1978. Co’ la ce∫a ∫e sparida anca la speransa de poder un giorno rimeter in pìe sta tradision tanto sintida de noi Isolani. El giorno de San Piero in sta ce∫a vigniva fate tre mese: una de matina, specialmente par le persone ansiane, una mesa par el Vespro e l’ultima a la sera, e questa iera la più frequentada. Vigniva dute le famea al completo. Duto el giorno sul prà de sto scoio iera bancarele che vendiva busolai, caramele, mandole sucherade, caramei, bromboloni e altri dolceti. Roba bona che ne ‘tirava noi fioi come che fusimo tante mosche. Me ricordo de quando che iero picia. Par mi quel giorno iera propio ‘sai bel. Mi e le me sorele andavimo a San Piero co’ me mama. No vedevimo l’ora che vegni quel giorno par magnar i busolai. Ma me mama ne di∫eva subito: “Pice, un solo busolà, sa- Disegno di Giorgio Dudine vè!” E noi dovevimo contentarse. Cusì lo magnavimo pian pianin acioché a ne duri de più. Ma noi savevimo che ∫a par quei busolai mama faseva grandi sacrifici e cusì no brontolavimo. Quanta gente che se ingrumava su sto scoio. Me ricordo anca che noi fioi volevimo ∫ogar ‘torno de quele bele grote de piera viva, tonde e lise, che qua e là vigniva fora del prà. Ma me mama ne di∫eva che no dovevimo andar de sora de quele piere, parché là dentro stava i pici che no iera ancora nati e che, co’ iera silensio, se podeva anca sentirli pian∫e. La ne spiegava che co le mame le diventa grase, santola Girin - cusì vigniva ciamada la levatrice de Isola - la andava a cior i pici soto de ste grote e la li portava par le ca∫e. E noi toncheti ghe credevimo. Ma forsi me mama no la ‘veva gnanca duti i torti, parché el scoio de San Piero iera conosù propio come ritrovo de chi che se cortegiava e par dir el vero, propio su sto scoio... insoma... vigniva... seminai tanti fioi. Su sto prà, par la festa de San Piero, se pasava ore e ore. Magari ogni tanto se andava ∫o, fina al bu∫o de le scaiole a tociar i pìe in aqua e noi fioi fasevimo anca el bagno. Mi la go sempre davanti i oci sta bela ce∫a de San Piero. La iera là in alto, che la dominava duto e duti, sola, con tanto spasio in giro. Butandola via se ga perso anca quel carateristico panorama de Isola par chi che riva de Capodistria. Par chi che stava a Isola invese la dava l’impresion de un bon guardian che varda, controla e fa in modo che duto vadi par el verso giusto. Me pia∫aria tanto poder vede ancora quela ce∫a al so posto, ma purtropo el mio ∫e un de quei desideri che no se pol averar. 42 Vicende & Costume La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 Questa volta accontentiamo tutti quei lettori che ci hanno chiesto di pubblicare l’elaborato con il quale Amina Dudine ha vinto, nell’anno 2002, il primo premio al Consorso “Storia e Storie” di Forlì dal tema “Chi trova un amico...” Un racconto autobiografico nel quale narra il periodo dell’esodo nei suoi ricordi, nelle sue emozioni e i suoi problemi di “ragazza rimasta”. È STATO DIFFICILE PER TUTTI di AMINA DUDINE 1° PREMIO AL CONCORSO STORIA E STORIE DI FORL Ì - ANNO 2002 S e penso agli amici di ieri non posso fare a meno di ripercorrere una fase molto bella e nel contempo assai critica della mia esistenza, un periodo che è stato determinante nella mia formazione: prima traboccante di esperienze positive per poi provocare attorno a me il vuoto più profondo. Mi sto riferendo agli anni cinquanta, a quei bellissimi e purtroppo estremamente tristi anni cinquanta; al periodo prima, durante e dopo l'esodo degli Istriani, di quei conterranei che ora vivono in Italia o sparsi per il mondo e che, anche se ormai ben inseriti nei nuovi contesti, sentono sempre un'infinita nostalgia per la terra dalla quale sono stati sradicati. Poco però si sa dei rimasti, cioè di quelle persone che non hanno voluto o non hanno potuto abbandonare la propria terra natale. Io sono una "rimasta". Nata agli inizi della seconda guerra mondiale, sono cresciuta in un ambiente sereno, dove l'amore e i sani principi sono sempre stati presenti, anche quando le risorse finanziarie lasciavano alquanto a desiderare. A Capodistria, dove sono nata e vissuta fino agli undici anni avevo molte amichette, gran parte della parentela e, grazie ai miei genitori, appassionati di teatro, ero anche ben inclusa nell'ambiente culturale della città, sebbene fossi ancora piccola. Nonostante la mia vita scorresse piacevolmente, il giorno in cui mio padre ricevette un'offerta di lavoro a Isola d'Istria e volle sentire il parere della mamma e il mio, io mi infervorai subito all'idea anche se, per realizzarla, avrei dovuto lasciare tutto il mio piccolo mondo: scuola, amiche, parenti e poi i nonni (adoravo particolarmente il nonno paterno). Ma era più forte di me. Con la complicità della mamma dimostrai apertamente la mia grande gioia. Il papà non era troppo entusiasta, forse perché non ha mai amato i cambiamenti repentini e, ricordo, di aver espresso questo mio desiderio in modo piuttosto plateale, inginocchiandomi davanti a lui, dicendo: Papà! Te prego! Acèta sto lavor! Dai, andemo a star a Isola! E poi sorridendo mi ero alzata e l'avevo abbracciato. Ancor oggi non riesco a giustificare quel mio fervore, quella mia voglia di andare a vivere a Isola. Ero semplicemente convinta di recarmi in un posto migliore, diciamo pure che fu uno straordinario intuito. Naturalmente riuscimmo a convincere il babbo. D'altronde, quando si mettono due donne...! E questo mio slancio fu molto ben ripagato, per un paio d'anni. A Isola d'Istria trovai persone splendide, modeste, ma con una grande ricchezza d'animo: gente estroversa, pronta a offrire tutto pur di aiutare il prossimo. Ci eravamo spostati soltanto di sei chilometri, ma mi trovavo in un mondo del tutto diverso, più semplice, più caloroso. A scuola le classi erano ancora divise in base al sesso. Le alunne usavano tutte il traverson, cioè un grembiule nero, ornato da un colletto bianco, unito alle estremità da un vistoso fiocco turchino. Mi meravigliai non poco nell'osservare che le mie nuove amiche non indossavano le scarpe, ma usavano calzature che chiamavano papuse, cioè delle babbucce che le mamme o le nonne confezionavano a casa unendo, con l'ausilio dell'ago grosso e dello spago, vari strati di stoffa che riciclavano da vecchi cappotti o pantaloni. Le mamme, quasi tutte casalinghe, un po' prima dell'inizio della ricreazione, si radunavano davanti all'entrata della scuola con le merende per i loro figli: pane fresco, quasi sempre fatto in casa, e le porzioni erano piuttosto abbondanti. Spesso portavano pure le cagole, dolce semplice ma molto apprezzato che veniva fatto schiacciando un pezzetto d'impasto del pane (la forma era quella di un disco con il diametro di una spanna), bucherellato con la forchetta, quindi fritto nell'olio e poi spruzzato con lo zucchero. Le donne, specialmente quelle più anziane, d'inverno usavano il fasoletón, un grosso scialle nero con il quale si coprivano la testa e il corpo, per ripararsi dal freddo. Esclusi i mesi invernali e le giornate piovose, nel tardo pomeriggio e nelle ore serali, gli Isolani usavano radunarsi davanti alla propria casa, seduti sui loro scagneti - sgabelli bassi - e qui le donne facevano la calza, preparavano nuove papuse, lavoravano a maglia, pulivano le verdure, mentre gli uomini mettevano il pesce in salamoia, cucivano le reti, riparavano gli arnesi della campagna, facevano altri lavoretti e, nel contempo, discorrevano del più e del meno. In generale si trattava di gente molto allegra e tutti si esprimevano in dialetto veneto (del resto come a Capodistria), ma qui la parlata aveva una particolare cadenza che la rendeva inconfondibile. Qualche volta scappava pure qualche parolaccia, ma detta senza cattiveria, e serviva soltanto a rafforzare e a rendere più fiorito il di- Vicende & Costume La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 scorso. Ma c'era ancora una curiosità: il pianterreno di moltissime abitazioni era adibito a stalla con un asino, qualche gallina e un maiale. Inoltre le case, linde, arredate semplicemente ma con gusto, non avevano mai le porte chiuse a chiave. Per lo meno io non ho mai trovato una porta chiusa, tranne quella di casa mia, perché le nostre usanze erano state acquisite a Capodistria. In brevissimo tempo mi feci una nutrita schiera di amicizie e sentivo queste persone così vicine, che avevo l'impressione di conoscerle da sempre. Quanto mi hanno aiutato queste ragazze!... Ad orientarmi i primi giorni nel nuovo ambiente, a recuperare le lezioni che avevo perduto trasferendomi da una scuola all'altra a metà anno scolastico, a darmi continui esempi d'altruismo, a trasferirmi saggezza con la loro ricchezza interiore che spesso cozzava con la povertà esteriore, a farmi conoscere le campagne circostanti che erano dei veri giardini lavorati con grande fatica ma tanta passione dai loro genitori. Pian piano trovai anche dei parenti. Sì, perché la mia mamma, pur essendo nata e sempre vissuta a Capodistria, era di origine isolana. Ma ad un certo punto l'incantesimo si ruppe. Stava per concludersi l'era del Territorio Libero di Trieste, della Zona B e delle jugolire. Stava per cambiare tutto. Le strade erano piene di carri, spesso trainati da quell'asinello che, fino poco prima, era stato il grande supporto dell'agricoltore isolano, la sua ricchezza. Solo poche famiglie avevano avuto la possibilità di procurarsi un autocarro. Su questi mezzi di trasporto c'erano riposti alcuni mobili, il vestiario, la macchina da cucire, a volte una bicicletta, insomma quanto potevano portare con sé per affrontare le prime necessità, partendo per un viaggio, spesso senza meta, e in ogni caso senza ritorno. La gente non rideva più, l'allegria era sostituita dal dolore, dal pianto. Ci hanno lasciati in tanti, in troppi! Il cuore di chi non partiva piangeva in silenzio. Chi restava si sentiva ogni giorno più debole. A scuola, nella nostra classe rimanemmo in sette dei trentacinque alunni iscritti all'inizio dell'anno scolastico, e fummo tra le classi più fortunate. In alcuni casi restò un solo alunno. Improvvisamente mi trovai senza amici e fui costretta a legare con i pochissimi ragazzi rimasti, anche se non avevano né la mia età né i miei interessi, ma almeno parlavamo la stessa lingua. Le case lasciate libere furono ben presto occupate da altre famiglie che giungevano da lontano, ma i nuovi arrivati non capivano la nostra lingua e noi non comprendevamo la loro. È vero che da un paio d'anni a scuola si studiava anche la lingua slovena, ma noi non riuscivamo a mettere assieme quattro parole per farci capire. Mi chiusi in me stessa come un riccio. Quando si è giovani - all'epoca avevo tredici anni - si ha sempre il terrore di sbagliare perché non si sopportano le burle, e perciò, senza rendermi conto, avevo costruito attorno a me uno scudo di protezione, frequentando pochissima gente e limitandomi a parlare lo stretto necessario, anche se questo stato di cose mi pesava non poco. Al Club di Canottaggio dove, dopo l'esodo ero rimasta l'unica femmina italiana, stavo sempre zitta. Sembravamo due sordomute, la ragazza slovena ed io, durante gli allenamenti in mare nel double-scull, per non parlare poi quando si andava a gareggiare fuori sede. Ero il classico pesce fuori dall'acqua. Ascoltavo le colleghe cercando di captare il nesso dei loro discorsi e, quando ridevano tutte, ridevo anch'io, fingendo di aver capito. Ma il mio era un riso piuttosto amaro. Ricordo che durante gli anni del liceo - a quel tempo, per formare una classe italiana, era necessario riunire tutti gli studenti della zona - quando per strada si vedevano persone sconosciute che parlavano l'italiano, noi ragazzi si alzava la voce per farsi notare, sperando sempre che qualcuno si fermasse e ci chiedesse: "Ragazzi! Ma voi parlate l'italiano? Come mai? Chi siete?" Speranza mal riposta. Non è mai 43 successo. Ma quelle persone venivano dall'Italia e, per loro, sentir parlare in italiano non faceva notizia, mentre per noi era un avvenimento piacevole. Tutt'oggi ci giriamo automaticamente quando, alle nostre spalle, sentiamo qualcuno usare l'idioma di Dante. Ma allora ci era difficile comprendere la mentalità di questi turisti. Nel nostro intimo, ognuno di noi pensava: a questi non importa proprio sapere chi siamo! Dopo gli studi iniziai a lavorare, naturalmente in un'istituzione italiana, ma ero sempre chiusa in me stessa. A ventidue anni ebbi la fortuna di sposare un italiano come me, un Isolano rimasto, così da poter continuare a coltivare, anche nella mia nuova famiglia, la mia parlata e la mia cultura. Riuscii a liberarmi del mio guscio appena alla soglia dei miei trent'anni grazie alle attività culturali gestite dai miei genitori. Fino a quel momento, sebbene fossi sempre presente a prove e spettacoli, avevo rifiutato in modo perentorio ogni partecipazione, a causa degli atteggiamenti introversi da me assunti. Ritornai ad essere me stessa, recitando, cantando e componendo canzoni per la Comunità Italiana. La medicina migliore fu proprio quella di invogliare e istruire le giovani generazioni, specialmente nelle attività musicali, cosa che continuo a fare ancor oggi con grande amore e soddisfazione. Chi mi incontra ora non ravvisa in me la ragazza di quegli anni difficili che comunque hanno lasciato in me, e a chi come me ha subito la stessa sorte, delle cicatrici profonde. Non potrò mai dimenticare i tanti amici che, seguendo le loro famiglie, hanno dovuto separarsi da me per sempre e con i quali avevo instaurato rapporti d'amicizia invidiabili. I giovani isolani degli anni cinquanta, quelli che hanno lasciato un segno indelebile nel mio carattere e nella mia formazione, rimarranno per sempre nei miei ricordi, perché sono stati i miei unici veri amici in assoluto. Anniversari 44 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 55 anni di Radio Capodistria Il 25 maggio 1949 Radio Capodistria mandava in onda la sua prima trasmissione radiofonica. Per festeggiare il traguardo raggiunto, nel mese di maggio i giornalisti dell’emittente hanno preparato una serie di programmi per rievocare quell’ormai lontano periodo, non certo facile. Una tra le prime voci di questa stazione radiofonica è stata anche quella di Dario Scher, presidente della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola e regista della Filodrammatica di questo Sodalizio, da egli stesso costituita nel 2000. Tra l’altro Dario Scher quest’anno festeggia l’ottantesimo anniversario del suo debutto in pubblico (vedi “Vicende & Costume” pagg. 34-36). Una vita dedicata all’arte scenica con amore e fedeltà, una carriera colma di soddisfazioni, coronata da molti successi. Era quindi scontato che facesse parte della rosa delle persone invitate a raccontare quei primi passi mossi assieme a molti altri colleghi di teatro e alla sua Lucia. Ad intervistarlo è stata la giornalista Nerina Skok che con lui ha ripercorso alcune tappe iniziali dell’emittente Capodistriana. La trasmissione è andata in onda lo scorso 19 maggio, naturalmente dai microfoni di Radio Capodistria. Ve la proponiamo nella versione integrale. E continua dunque la carrellata di voci in occasione del 55.esimo di Radio Capodistria che ricorre il 25 maggio. Voci che si sono alternate ai nostri microfoni, ma che hanno lavorato anche dietro le quinte. Nello spazio dei ricordi ospitiamo oggi Dario Scher, nativo proprio di Capodistria, Isolano però di adozione, dal 1952 ormai. D: Buongiorno signor Dario R: Buongiorno D: Sono tanti i ricordi che ognuno di noi porta dentro di sé. Qualcuno è più forte, qualcuno più limpido di un altro, o semplicemente più caro. Ne avrà sicuramente tanti anche lei. Ricordi e aneddoti che saranno sicuramente legati anche a Radio Capodistria, visto che è stato uno dei pionieri della nostra emittente. Ce ne vuol raccontare qualcuno? “Lumìe di Sicilia” di Luigi Pirandello. Da sinistra: Nino Giorgesi, ??, ??, Livia Surian e Dario Scher (Collezione D. Scher) R: Sì, volentieri. Inizio col dire che fra i numerosi complessi dell’allora Circolo Italiano di Cultura di Capodistria, quello di punta era la Filodrammatica, formata da attori molto preparati. Proprio per questo motivo gli organizzatori della nuova Stazione Radio della Zona Jugoslava - che entrò in funzione nel maggio del 1949 - ingaggiò questo “La Locandiera” di Carlo Goldoni. Da sinistra: Geremia Deponte, Dario Scher, Anton Marti e Lucia Scher (Collezione D. Scher) Anniversari 45 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 occupavamo di due rubriche fisse settimanali che si intitolavano LA VITA DEI POPOLI JUGOSLAVI e L’ORA DELL’AGRICOLTORE. Ricordo ancora di aver partecipato per un lungo periodo, assieme agli speaker di turno, alla popolare trasmissione MUSICA PER VOI. Nel mezzanino della Loggia si svolgevano le prime prove di quella che poi sarebbe stata la Compagnia stabile di Radio Capodistria. Al primo piano, dove ora sono esposte le bandiere comunali e dell’Europa Unita, era la sede dell’allora Circolo Italiano di Cultura. (Foto AD) complesso come Compagnia stabile di prosa, già qualche mese prima dell’apertura ufficiale. Iniziarono così le prove per conformare il cast alle esigenze radiofoniche. Queste si svolgevano al mezzanino, sopra la Loggia, dove c’era un impianto di amplificazione per informare la popolazione della città. Con l’apertura della Stazione Radio Trieste Zona Jugoslava - questa era la denominazione ufficiale - è iniziata subito l’attività con commedie del nostro repertorio. La prima, ricordo bene, fu L’AVVOCATO DIFENSORE di Morais, per la regia di Francesco Lanza. Non posso poi non ricordare che il 17 luglio è andata in onda la mia operetta AMORE RUSTICO, con musiche di Egidio Parovel. Il coro e l’orchestra erano diretti dal giovane musicista Ercole Parenzan, mentre la regia era di Giuseppe Fischer. Il cast era formato da Anita Flego, Anto- nio Grio, Felice Magajna, Giuseppe Fischer, mia moglie Lucia ed io, Umberto Ravalico, Pietro Minca, Lucia Dobrilla, Luigina Bugno e mia figlia Amina, nella parte di una bambina. Solo tre giorni dopo, cioè il 20 luglio, andava in onda, sempre in prima serata, un altro mio lavoro: la commedia in tre atti MA... DI CHI SON FIGLIA? per la regia dello stesso Fischer, mentre i personaggi erano interpretati da Pinotta Venturini, io e mia moglie Lucia, Antonio Grio, Licia Favento, Anita Flego, Rosaria Di Fiore e Gino Volpato. Penso sia doveroso sottolineare ancora che grazie a questa intensa recitazione radiofonica che durò alcuni anni, è stata senz’altro agevolata notevolmente la fondazione della Compagnia Italiana di Prosa dell’allora Teatro del Popolo di Capodistria. Infine dirò ancora che a questa Radio, mia moglie ed io ci D: Bene! Questi soltanto alcuni dei ricordi di Dario Scher, giornalista, regista, attore. Sappiamo che lei si è cimentato in molti ruoli. Ma quale le è più vicino, le è più congeniale? R: Un tempo specialmente l’attore, ora invece la regia. La faccio con dei bravi giovani che tra l’altro sono anche molto fedeli ai testi. D: Un lavoro il suo che avrà anche un seguito, grazie soprattutto alla figlia Amina che cura invece i mini-attori che frequentano ancora le elementari e gli asili, addirittura. R: E sì! Lei ha nel sangue sia le attitudini della mamma che le mie. D: Tornando ancora a lei, Dario Scher, abbiamo visto che l’entusiasmo e la voglia di fare non sono andati scemando neanche con il passare degli anni. È il caso di affermare che appartiene a coloro che la terza età non la vivono come punto di arrivo ma come un nuovo e stimolante punto di partenza. Insomma sempre pronto a partire per nuove avventure. R: Ah, senz’altro. Voglio continuare e non penso mai alla mia età. Assolutamente. Penso invece al futuro perché la vita continua. D: Lei ha citato l’età. Io, a questo punto, vorrei chiederle anche se non si chiede né a una donna né a un uomo - la sua età. R: Ho esattamente ottantaquattro anni e mezzo. Anniversari 46 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 D: Portati splendidamente. R: Senza alcuna fatica, veramente. Sto bene... quindi... D: ...quindi c’è la voglia di fare sempre qualcosa di nuovo e di diverso, di andare incontro a nuove sfide. R: Questo è quanto aiuta a vivere bene e a mantenere una vita sana. D: Dario Scher, si dice che dietro a un grande uomo c’è sempre comunque una grande donna. E lo è stata per davvero la donna che per molti anni è stata al suo fianco, Lucia Scher. R: Sì, è vero. Lucia è stata veramente grande, sotto tutti i punti di vista e particolarmente in quello artistico. Era una donna fantastica. D: E diciamo che oggi purtroppo non c’è più. È scomparsa prematuramente e anche lei ha lavorato per moltissimi anni sia a Radio che a TV Capodistria e molte generazioni la conosceranno come “La Postina”. Ha saputo coinvolgere generazioni di giovani e di giovanissimi delle scuole e degli asili di lingua italiana dell’Istria e di Fiume. Un suo ricordo. R: Come ho già detto era una donna fantastica. Sono stato io ad avvicinarla al teatro. Lucia ha iniziato a recitare a diciott’anni, non come me che avevo fatto le mie esperienze già dai quattro anni in poi. Ma lei mi ha superato e in seguito mi dava preziosi consigli. A quattro anni! Quindi lei quest’anno si appresta a festeggiare ottant’anni di scena teatrale. D: R: D: L’allora sede di Radio Capodistria Eh, sì. Ho iniziato a quattro anni, all’Istituto “Grisoni” dove ho recitato una poesia davanti all’allora Vescovo Fogar che è stato entusiasta della mia esibizione. Mi ha preso in braccio e mi ha baciato. Chissà, forse questa sarà stata la benedizione che mi ha accompagnato fino a oggi. Beh, si dice anche che arrivati ad una certa età - lei quest’anno compierà ottantacinque anni - bisogna lottare, bisogna combattere contro gli anni che passano e gli acciacchi della vecchiaia, la malinconia, la solitudine... Non è il suo caso. R: No! Assolutamente no. D: Dario Scher! Lei oggi vive di ricordi, di nostalgia, di rimpianti? R: Beh, di rimpianto perché Lucia non c’è più. Stavamo veramente tanto bene insieme. Sotto tutti i punti di vista. Anche perché avevamo gli stessi hobby, lo stesso lavoro: giornalisti tutti e due, attori Lucia e Dario Scher - 1942 (Collezione D. Scher) tutti e due, registi tutti e due, dunque non poteva andare meglio di così. D: Restano i ricordi, che sono tutti belli. Quelli brutti... R: Ma veramente di brutti ricordi non ce ne ho mica tanti. D: Nostalgia per questi anni che passano così in fretta. R: Eh, questo sì. Bisognerebbe fermarli. “Fermati sole” ha detto Gedeone. Ma non è possibile. Anzi, corrono sempre più in fretta. D: C’è ancora qualche sogno che spera di veder realizzato. R: Reputo molto importante continuare a far recitare questi giovani, che rappresentano il nostro futuro e donare loro tutta la mia esperienza in questo campo. D: Vorrei concludere con una canzone dei suoi ricordi. R: “Core ingrato”. Mi piace tanto anche se nella mia vita, di cuori ingrati non ne ho avuti. Ma prima desidero fare un grande augurio a Radio Capodistria, un augurio di cuore perché la sento come una mia creatura. Nerina Skok Agenda 47 La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 Vocabolarietto aguèr ànca a prostèto a∫éo bru∫àva busolài butàda ∫o careghéte cé∫a ciacolàr ciòr contàrsela còtola cucàr cusì de∫mentegà dìgo dò drìo driomàn dùto èse èrta famée fià fìo fogolèr gambiàde ganàse gavér gnànca gnénte gròta ièra imbriagóni indrìo ingrumàr intemperà - ruscello, corso d’acqua - anche - dirimpetto - aceto - bruciava - ciambelle - demolita - seggioline - chiesa - chiacchierare - prendere - raccontare fatti - gonna - far capolino - così - dimenticato - dico - due - dietro - subito dopo - tutto - essere - stipite - famiglie - poco - figlio, ragazzino - focolare - cambiate - guance - avere - neanche - niente - roccia - era - ubbriaconi - indietro - raccogliere - vino o aceto an- nacquato,temperato int’un, intél - in un, nel istà - estate lìse - liscie lìsia - bucato magnàvimo - mangiavamo mandolèri - mandorli marì - marito mé - mi, mia, mio méda - pagliaio mìga - mica mìi - miei neverìn -temporale repentino con vento gelido, burrasca ociàda - occhiata pàr - per pecà - peccato pèr - paio petàghe, petàrghe - attaccare, fare (una risata) pìcia, pìcio - piccola, piccolo pìe - piede, piedi pière - pietre pitòsto - piuttosto podè - potete pòl - può prà - prato pre∫émpio - per esempio pu∫à - appoggiato rampegà - arrampicato savér - sapere ∫a - già scagnéto - scanno, piccolo sgabello scasàndo - scuotendo, agitando schisolàr - piovigginare s’ciafi - schiaffi Egidio & Erik Krajcar s’ciarir scòio scominsiàr sé sé ∫è sentài ∫énte seràda sercàva sè∫ola sigàle sintìda ∫moiàr só ∫ò ∫ogàr sóra ∫óveni spa∫emà strigarìe stroleghéso tacàda tacài taiàr tà∫éva tó tociàr tòco tonchéti ùa u∫èi vanti∫àva vardàr vìde vignìr vignùda visìn - schiarire - scoglio - iniziare - ci si -è - seduti - gente - chiusa - cercava - falce fienaia - cicale - sentita - mettere a mollo - sua, suo - giù - giocare - sopra - giovani - in preda allo spavento - stregonerie - frutto di magia - stoccata, battuta pungente - attaccati, vicinissimi - tagliare - taceva - tua, tuo - immergere, intingere - pezzo - sciocchini - uva - uccelli - avantaggiava - guardare - viti - venire - venuta - vicino Trg Republike - Piazza della Repubblica 1 Izola - Isola dIstria Cucina tipica istriana Aperto tutti i giorni dalle ore 6 alle 22 48 Agenda La Colomba - Anno V - N° 17 - 18 COME LEGGERE I TESTI DIALETTALI Suggeriamo due regole molto semplici per la pronuncia del suono “s”: Abbiamo usato il segno “s” per il suono sordo e il segno “∫“ per quello sonoro. Esempi di “esse” sorda: sasso, sempre, costa Esempi di esse sonora: casa (ca∫a), sgarbo (∫garbo), medusa (medu∫a). Questa è Michela, figlia di Daria Jagnjic e di Tomaz Mahne. È nata il 14 aprile 2004 alle ore 4.28, precisa orgogliosa Daria, la mamma più giovane tra i soci della C.I. “Dante Alighieri” di Isola. Ad ottobre compirà diciannove anni e frequenta ancora la Scuola Media (superiore)“Pietro Coppo” di Isola. Ricorderemo che fino a pochi mesi fa faceva parte della Filodrammatica Giovani del nostro Sodalizio e anzi, lei e Michel Krampf Tomic sono stati i primi membri di questo complesso. Si erano esibiti per la prima volta, con successo, nel maggio 2001 in occasione della Cerimonia d’apertura della Comunità degli Italiani di Bertocchi, presentando una scena de “Il Bugiardo” di Carlo Goldoni. Alla piccola Michela e ai suoi genitori auguriamo tanta felicità. Le fotografie di quest’edizione sono state scattate da: EB - Emilio Bevitori TB - Tura Bevitori MVC - Marco Valerio Capitti IC - Igor Chersicola FD - Fiorenzo Dassena AD - Amina Dudine MH - Manuela Hrnjic LK - Lucijan Ciano Kleva DR - Dragisa Rajic SR - Stojan Resanovic La Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola rivolge un caloroso e sentito RINGRAZIAMENTO per il CONTRIBUTO versato pro “La Colomba” dai signori Bruno Colomban di Trieste Gianni Drioli di Trieste Bruno Steffè di Trieste Miro Steffè di Trieste Vittorina Steffè di Trieste Per i tanti LIBRI donati alla nostra biblioteca, un particolare GRAZIE Se siete al mare... in montagna... al lago o in campagna... se visitate una città d’arte... o sognate di andare su Marte... se vi godete una crociera... o state a casa in canottiera... Insomma in tutte le circostanze i nostri migliori auguri di ai signori: Ciso Bolis di Trieste Bruno Colomban di Trieste Elena Pugliese di Isola Katja Pugliese di Isola Guido Rumici di Grado Lilia Sergas di Isola Luisa Soave di Merano e alla MAILING LIST HISTRIA per il tramite dei signori: Maria Rita Cosliani di Gorizia Walter Stella di Udine BUONE VACANZE! Comunit‡ de - periodico della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola iscritto nel Registro dei Media della Slovenia il 24/02/2004, al numero progressivo 802. Indirizzo postale: Via Brigate d’Oltremare 8, 6310 Isola (Slovenia) Indirizzo elettronico: [email protected] della Slovenia”. Qui troverete nostre notizie su: La Comunità della Slovenia, Il Teatro, Il Canto, ì Dant Il Folclore, Letteratura, Editoria, Le Mae nifestazioni, Storia Patria e La Stampa. riî Isola ghie Ali Per conoscere più dettagliatamente l’attività della Comunità degli Italiani “Dante Alighieri” di Isola, visitate il sito:www.lapiazzamercato.it aliani lg i It Entrate quindi ne “La Comunità Italiana La Colomba UN SENTITO Edizioni LA COLOMBA Redattore responsabile: Amina Dudine Redazione: Emilio Bevitori, Tura Bevitori, Giorgio Dudine e Dario Scher Tipografia: Birografika Bori Izola Tiratura: 650 copie / Codice fiscale: 62314769 / Conto bancario - 10100-0027259808 Banka Ko-