VARRA’ LA PENA SEPARARE?????? Avete mai pensato che un fazzolettino di carta impiega, per degradarsi nell’ambiente, un tempo che va dai 3 ai 6 mesi? Un giornale impiega dai 4 ai 12 mesi mentre un mozzicone di sigaretta impiega la bellezza di almeno 2 anni. Che dire poi di una sportina di plastica che impiega da 100 a 1000 anni mentre per un bancomat servono più di 1000 anni! Allora, forse, prima di gettare qualcosa pensiamoci bene. Il riciclaggio dei rifiuti ottenuto tramite la raccolta differenziata rappresenta il metodo di smaltimento più efficiente (perché fa meno spreco) e più ecologico (richiede un minor utilizzo di discariche e termovalorizzatori) Quali sono le regole per fare una buona raccolta differenziata? 1) 2) 3) 4) Ridurre al massimo i rifiuti; Riutilizzazione dei rifiuti; Recupero dei materiali; Recupero dell’energia durante il loro smaltimento. Ridurre al massimo i rifiuti a) b) c) d) e) f) g) h) andiamo a fare la spesa con le vecchie sportine di plastica (cominciamo ad abituarci perché dal 1 gennaio 2010 le sportine di plastiche saranno sostituite con sacchetti biodegradabili); Acquistiamo prodotti con imballaggio composti da un solo materiale; Acquistiamo prodotti con scatole e confezioni facilmente riciclabili; Privilegiamo le confezioni “formato famiglia” rispetto a quelle monodose; Spazzolini da denti con la testina intercambiabile; Rasoi non usa e getta; Acquistiamo l’acqua in bottiglie di vetro piuttosto che in bottiglie di plastica (ancora meglio è usare l’acqua del rubinetto); Acquistiamo frutta e verdure (sempre fresca e di stagione) non confezionata in vaschette o contenitori simili RIUTILIZZAZIONE DEI RIFIUTI ORGANICI Il 30% del bidone della spazzatura è costituito da avanzi di cibo, scarti alimentari: è la cosiddetta “frazione organica” o “rifiuti umidi”. Quando questi rifiuti vengono depositati in discarica producono, a seguito di un processo di fermentazione, il cosiddetto Biogas il cui cattivissimo odore è noto a chiunque si avvicini ad una discarica. Tali rifiuti invece possono, se riciclati in maniera opportuna, rivelarsi un ottimo “compost” da utilizzare, come fertilizzante, sui terreni agricoli o, prima ancora, nei giardini delle nostre case o nei vasi dei nostri balconi. Cosa buttare negli appositi contenitori: resti di frutta e di ortaggi; carne e pesce a pezzetti; interiora e pelli; latticini; gusci d’uovo frantumati; alimenti deteriorati e scaduti; fondi di tè e caffè; erba secca; foglie e terriccio; sfalci di potatura; cortecce, segatura; paglia; ceneri di legna; deiezioni di piccoli animali; lana e fibre naturali sminuzzate. Cosa non buttare: avanzi di cibi caldi, tessuti, pannolini e assorbenti, medicinali, garze e cerotti, lettiere per cani e gatti, qualsiasi altro materiale non organico. Recupero dei materiali; VETRO Il 60% delle bottiglie prodotto in Italia è fatto con vetro riciclato. Per una bottiglia di vetro del peso approssimativo di 350 gr., servono 350 gr. di rottame di vetro. Il riciclo. Dopo averlo raccolto dagli appositi contenitori, lavato e separato da corpi estranei (legno e carta) viene nuovamente fuso e riutilizzato per fare nuovi contenitori colorati (giallo, marrone e verde). Il rottame di vetro misto non è utilizzabile per produrre vetro incolore (bianco e mezzo bianco). Risparmio. Si risparmiano 136 litri di petrolio per ogni tonnellata di vetro prodotto da riciclo rispetto ad una tonnellata di vetro ottenuto dalle materie prime (silice, soda e calcio). Cosa buttare nelle apposite campane: contenitori in vetro; bottiglie e bicchieri in vetro; vasi e vasetti (anche coi coperchi); flaconi e barattoli. Cosa non buttare:ceramica; porcellana; specchi; lampadine e tubi al neon; vetri per finestre e per auto; pirofile per il forno; flaconi con etichette di pericolo. Questo materiale ha temperature di fusione diverse dal vetro e pertanto si rischierebbe di compromettere tutto il processo di recupero. CARTA / CARTONE Il 90% dei quotidiani italiani è stampato su carta riciclata. Il riciclo. Dopo averla raccolta dagli appositi contenitori, tutto il materiale cellulosico viene prima sottoposto al trattamento per l’eliminazione dei materiali estranei, poi viene pressato in balle e infine inviato alle cartiere le quali provvedono al processo di macerazione producendo, al termine del percorso, nuovi fogli di carta, con la quale si possono realizzare scatole, scatoloni, carta da pacchi, cartone ondulato, vassoietti per uova, per frutta e verdura oltre che carta per uso grafico. Risparmio. Alberi, energia, ambiente. Ogni anno ciascuno di noi getta tanta carta quanta ne servirebbe per coprire 5 campi da tennis. Uno spreco enorme. Cosa buttare nelle apposite campane: carta e cartoncino, giornali e riviste, carta per usi grafici, da disegno e per fotocopie, libri , quaderni e opuscoli, sacchetti di carta, cartone odulato, scatole per alimenti “non sporche”, fustini dei detersivi e scarpe, astucci e fascette in cartoncino. Cosa non buttare:bicchieri e piatti di carta, carta oleata e/o plastificata, tetrabrick, carta da parati, carta da forno LEGNO Con il riciclo di 30 pallet si ottiene un armadio. Il legno è riciclabile al 100%. Il riciclo. Il legno raccolto viene ripulito, lavato e ridotto in scaglie. Dopo aver provveduto all’eliminazione di eventuali corpi estranei viene ulteriormente raffinato, essiccato e nuovamente pulito. Il semilavorato così ottenuto viene amalgamato con resine formando pannelli usati poi per mobili e rivestimenti. Risparmio. Alberi, ambiente. Nel 2007, più del 50%, pari a 1,7 milioni di tonnellate di riciclaggio degli imballaggi in legno, sono stai immessi nel mercato italiano. Cosa buttare: Mobili, armadi, sedie, tavoli rotti, pallet, insomma tutto il materiale di legno. Cosa non buttare: mobili, imballi e oggetti composti da materiali eterogenei. ALLUMINIO Quasi il 100% delle caffettiere prodotte in Italia, circa 7 milioni, sono in alluminio riciclato. Per fare una caffettiera occorrono 37 lattine. Il riciclo. Dopo averla raccolto si procede alla separazione da eventuali materiali magnetici (ferro) o da altri materiali diversi (plastica e/o vetro). Viene poi pressato in balle, quindi pre-trattato ulteriormente e poi fuso fino ad ottenere l’alluminio liquido che viene trasformato in lingotto. L’alluminio è oggi usato nell’edilizia, nella meccanica, per i casalinghi e negli imballaggi. Nel 2007 il 48% dell’alluminio usato in Italia proveniva dal riciclo. Risparmio. L’alluminio si ricava dalla bauxite con un enorme spreco di energia oltre che di deturpazione dell’ambiente per l’apertura delle cave. Per produrre un 1 Kg. di alluminio dalla bauxite occorrono 14 Kwh contro i 0,7 Kwh richiesti per ottenerlo da alluminio usato. Cosa buttare nelle apposite campane: lattine per bevande, vaschette e contenitori per la conservazione e il congelamento dei cibi; bombolette spray per deodoranti, lacche per capelli, panna; fogli di alluminio da cucina, involucri cioccolato e coperchi yogurt; scatolette per alimenti /carne, legumi, cibo per animali); capsule e tappi per bottiglie di olio, vino, liquori, bibite; tubetti per conserve o prodotti cosmetici. PLASTICA Servono 67 bottiglie di acqua per fare l’imbottitura di un piumino per letto matrimoniale e 35 bottiglie per una giacca di pile. Il riciclo. Dopo averla raccolta dagli appositi contenitori, tutto il materiale viene separato per polimero (tipo di plastica)attraverso esame ai raggi X e per colore. Con un procedimento di riciclo meccanico si ottengono scaglie o granuli che vengono riutilizzati, a seconda del tipo di plastica, per nuovi oggetti (non si producono oggetti con destinazione alimentare). Risparmio. La plastica, è noto a tutti, è petrolio. Riciclarla significa risparmiare petrolio e prevenire l’inquinamento. Nel 2007 sono state riciclate 654mila tonnellate di plastica e termovalorizzate 70mila. Cosa buttare nelle apposite campane: sacchetti per la spesa; vaschette, tutti gli imballaggi aventi le sigle PE (polietilene), PP (polipropilene), PVC (cloruro di polivinile), PET (polietilentereftalato), PS (polistirene); pellicole; bottiglie di plastica per acqua e bibite; tappi di plastica; flaconi per detersivi, detergenti, shampoo. Cosa non buttare:plastica con residui alimentari, poliuretano espanso, giocattoli, grucce appendiabiti, cartellette porta documenti. ACCIAIO Con 19mila barattoli in acciaio per conserve si produce un’auto. Il riciclo. Il materiale raccolto viene avviato, attraverso centri specializzati, a processi di pulitura, riduzione volumetrica, frantumazione e stagnazione. Gli imballaggi così ottenuti si avviano verso le acciaierie/fonderie dopo vengo fusi nuovamente e trasformati in acciaio che poi viene usato per veicoli, elettrodomestici, rotaie, tondino per l’edilizia, travi e altro. Risparmio. Energia e inquinamento. Nel 2007 sono state recuperate 378mila tonnellate di imballaggi di acciaio pari al 65% del consumo totale ALTRE TIPOLOGIE DI RIFIUTI ABITI USATI: Il recupero di indumenti usati oltre a ridurre la quantità di rifiuti da smaltire compie anche un gesto di solidarietà sociale. Pensate che il 50% di questi abiti risulta ancora indossabile mentre un 20% viene trasformato in lana rigenerata. Vanno conferiti negli appositi contenitori CARITAS, CROCE ROSSA, HUMANA INGOMBRANTI DI USO DOMESTICO: materassi e reti, finestre senza vetro, ringhiere, serramenti in genere, imballaggi voluminosi, frigoriferi. Pensate che da un vecchio frigorifero si ottengono 30 Kg. Di acciaio, 3 Kg di rame e alluminio, 13 Kg. Di plastica e ! Kg. Di vetro. Vanno conferiti presso le stazioni ecologiche. OLI VEGETALI: Dal recupero di questa tipologia di rifiuto si ottengono saponi e/o grassi. Non vanno assolutamente versati nelle fogne cittadine perché creano gravissimi danni ai sistemi di depurazione. Vanno conferiti presso le stazioni ecologiche. RIFIUTI DI STAMPA ELETTRONICA: Toner e cartucce possono essere avviati al recupero. Per ogni cartuccia recuperata si riacquista la quasi totalità delle risorse utilizzate per la precedente produzione. Vanno conferiti presso le stazioni ecologiche. INERTI: recuperando mattoni, mattonelle e calcinacci significa risparmiare risorse e non appesantire il volume destinato alle discariche. RIFIUTI URBANI PERICOLOSI: Rientrano in questo settore tutti i rifiuti che rilasciano nell’ambiente sostanze tossiche e nocive. Rientrano in questa tipologia, ad esempio, farmaci e siringhe, pile, contenitori con vernici e solventi, inchiostri, smacchiatori, insetticidi e antiparassitari, prodotti fotochimica, colle e stucchi, oli minerali, batterie per auto, lampade ai vapori di mercurio. Pensate che con 7 batterie per auto vecchie se ne producono 5 nuove! Tutti questi materiali devono essere conferiti presso gli appositi contenitori oppure nelle stazioni ecologiche. CEMENTO AMIANTO: Il cemento-amianto, noto come ETERNIT, diventa estremamente pericoloso e inquinante quando è deteriorato. E’ necessario rivolgersi ala AUSL più vicina che fornirà tutte le istruzioni per il corretto smaltimento e per evitare rischi alla salute. VARRA’ LA PENA SEPARARE?????? SI. CREDIAMO PROPRIO CHE NE VALGA LA PENA!!!!!!! Vetro Cartone Plastica Alluminio Acciaio