EDITORIALE A CURA DEL GRUPPO CONSIGLIARE CESENA 5 STELLE N.1
NO
CEMENTO
AL PARCO
Ora e sempre NO TAV.
I blitz dei mesi scorsi a repressione delle manifestazioni “NO TAV”,
con schierati oltre 2.000 uomini delle forze dell’ordine, sono un
vero e proprio attacco alla democrazia e alla libertà d'espressione.
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Sono in adozione in
questi giorni i progetti
per edificare alcune
costruzioni all’interno
del Parco Ippodromo.
Porta-a-porta
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Il Quartiere Oltresavio ha fatto
il punto sullo stato della raccolta
differenziata porta-a-porta in
sperimentazione da 8 mesi.
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Dal Quartiere Firenzuola
Vittorio Valletta
Dal Quartiere Oltresavio
Mathias Spadaccini
Dal Quartiere Centro Urbano
Paolo Marani
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Cesena WebTV:
Finalmente un passo avanti nella
connessione e nei rapporti
con i cittadini, ma con una
grave mancanza. Cesena è
finalmente una città trasparente?
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CHI SIAMO
Siamo ragazzi e ragazze che hanno deciso di fare qualcosa per la propria
città e per la vita politica della nazione.
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CHI SIAMO
Siamo ragazzi e ragazze che hanno
deciso di fare qualcosa per la
propria città e per la vita politica
della
nazione.
Nasciamo
Il
16/11/2005 quando a Cesena viene
fondato il Meetup Cesena S’Ingrilla
con lo scopo, attraverso le provocazioni di Beppe Grillo, di informarsi
ed informare. Ci piace approfondire
e discutere in libertà tematiche e
verità alle quali non viene dato
sufficiente spazio dai media, perché
non sono argomenti ritenuti abbastanza interessanti o, come succede purtroppo nella maggior
parte dei casi, perché sono ritenuti argomenti scomodi.
LA NOSTRA ATTIVITA’:
• L’8 Settembre 2007 raccogliamo firme per il primo V-Day come proposta di legge di iniziativa popolare.
1. Nessun cittadino può candidarsi se condannato in via definitiva o in
attesa di giudizio.
2. Nessun cittadino italiano può essere eletto per più di due legislature.
Regola valida retroattivamente.
3. I candidati devono essere votati dai cittadini con la preferenza diretta.
Il successo è davvero inaspettato, l’affluenza è di molto superiore alle aspettative. Sotto il
porticato del comune i ragazzi al tavolino finiscono i moduli disponibili in poco più di 3 ore.
• Il 25 Aprile 2008 abbiamo affrontato il V2-Day:
1. Abolizione dell’ordine dei giornalisti
2. Eliminazione dei contributi pubblici all’editoria
3. Abrogazione del Testo Unico Gasparri sulla radiotelevisione. Durante
questa giornata la partecipazione organizzativa è stata davvero incredibile.
Siamo stati travolti dai ragazzi, adulti, anziani che venivano a firmare. Nel
pomeriggio abbiamo trasmesso la diretta da Torino dove Beppe Grillo ha
radunato 120.000 persone. Le firme raccolte a Cesena sono state 6.000.
•
Il 21/22 Giugno 2008 abbiamo partecipato al convegno
“Un’alternativa in pratica”. Si parlava
i Decrescita felice,
energie alternative, raccolta differenziata, ecologia in genere.
Pag 2
•
L’11 Ottobre 2008 siamo scesi di
nuovo in piazza, durante L’ALFA DAY
per appoggiare la raccolta firme contro il
Lodo Alfano. Sotto il loggiato del comune in mattinata abbiamo trasmesso video
inerenti l’argomento e raccolto firme. Anche
in questo caso l’affluenza è stata più che buona.
•
Nella primavera del 2009 abbiamo accettato
la sfida proposta da
Beppe Grillo di formare un nuovo soggetto politico in città per dar vita a quello che viene chiamato un “Comune a 5 stelle”. Giovedì 16 Aprile 2009 in concomitanza con la presentazione
ufficiale della Lista Civica Cesena 5 stelle e dei suoi candidati fu reso noto il programma
elettorale e aperto il nostro sito internet www.cesena5stelle.org Alcuni volontari, tutti nuovi
alla politica, si sono prodigati per far nascere questo soggetto civico. Cosi quello che era solo
un auspicio è diventato realtà. Con una percentuale del 4,18%, siamo riusciti ad eleggere il
nostro primo Consigliere comunale: Natascia Guiduzzi. Desideriamo fare politica vera, quella
con la P maiuscola. Siamo cittadini che vogliono dare un contributo attivo alla cità, e aprire
una breccia nell’ amministrazione comunale portando direttamente la voce di semplici cittadini che possono segnalarci i problemi del loro quartiere, della loro via! Ogni candidato che si
è presentato alle amministrative 2009 non doveva essere iscritto ad alcun partito o movimento
politico né deve avere riportato sentenze di condanna in sede penale, anche non definitive.
•
Il 28 e 29 marzo 2010 ci siamo presentati alle elezioni in 5
quartieri eleggendo 3 Consiglieri:
1. Giorgio Gustavo Rosso –
Oltresavio (dimesso a fine 2010 subentrato Mathias Spadaccini)
2. Vittorio Valletta – Fiorenzuola
3. Paolo Marani – Centro Urbano
• Il 28 e 29 marzo 2010 si è tenuta
l’elezione per il Consiglio Regionale. La
campagna elettorale svolta a Cesena
ha portato ad un successo inaspettato:
il Movimento 5 stelle ha portato a casa
il 7.15% dei consensi a Cesena ed ha
contribuito ad eleggere 2 Consiglieri
Regionali: Giovanni Favia e Andrea
Defranceschi.
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• Il 25 e 26 settembre 2010 il gruppo consigliare Cesena 5 stelle ha organizzato, insieme allo
staff di Beppe Grillo e al direttore di produzione Libero Cola, il WOODSTOCK 5 STELLE.
La manifestazione svoltasi al Parco Ippodromo di Cesena ha visto l’afflusso di circa 200.000
persone che hanno assistito agli spettacoli e ai monologhi degli ospiti. Erano sul palco fra gli
altri: Samuele Bersani, Fabri Fibra, le Charleston, Daniele Silvestri, Dario Fo, Jeremy Rifkin,
Carla Poli, Patrizia Gentilini, Flavio Oreglio e Beppe Grillo.
Durante la manifestazione abbiamo organizzato il progetto “Woodstock Rifiuti Zero” che ha
portato al recupero del 97% dei rifiuti prodotti.
In questi anni abbiamo portato avanti RASSEGNA INCONTRI, una serie di serate a tema
che abbiamo fatto al Palazzo del Capitano.
• 24 Ottobre 2008 - “INFORMAZIONE PRINCIPIO DI LIBERTA’” presenti Piero Ricca e i
ragazzi di “Qui Milano libera
• 21 Novembre 2008 “MAFIA: NOSTRA COSA”. Presenti Salvatore Borsellino (fratello del
giudice Paolo assassinato a Palermo nella strage di via d’Amelio il 19 luglio 1992), Pino
Masciari (imprenditore edile calabrese, testimone di giustizia dal 1997, ha fatto arrestare e
condannare capi mafia e magistrati corrotti), Benny Calasanzio (parente di vittime di mafia).
• 27 Marzo 2009 abbiamo avuto Sonia Alfano, deputato al Parlamento Europeo, in un
incontro in cui si parlava di criminalità.
• Il 29 aprile 2009 CITTADINO ATTIVO con Marco Travaglio in un faccia a faccia
con Piero Ricca.
• L’8 ottobre 2010 durante la serata “MAFIASTATO, UN LEGAME INDISSOLUBILE”
abbiamo avuto ospite Gioacchino Genchi.
• Il 1 giugno 2011 la serata “NON SIAMO NATI PER RIFIUTARE” presenti la dott. Patrizia
Gentilini e Carla Poli del Centro di Riciclo di Vedelago.
La nostra attività non si ferma qui, abbiamo affrontato il problema degli infortuni sul lavoro,
mala-giustizia, urbanistica a Cesena, tutela del territorio, seguiano il tessuto economico e
sociale il tutto per informare la cittadinanza della vera realtà della situazione locale e anche
nazionale.
“La coop sei tu!”
“Ma come si permette!?!? La coop sarà lei!”
Da mesi è tutto un fiorire di articoli che da Bologna a Rimini, da Milano a Roma portano agli
onori della cronaca le poco edificanti vicende del mondo cooperativo. I lavoratori protestano,
portando alla luce le vicende più disparate: dallo spionaggio sui lavoratori alle condizioni di
lavoro durissime, dai ricatti all’assenza di diritti elementari, fino ad arrivare al mobbing e alle
percosse. Accuse gravissime che ci preoccupano perchè, per la natura mutualistica e solidaristica1 che dovrebbe avere il sistema cooperativo, queste vicende dovrebbero non far parte di
quella realtà.
Dopo le vicende di Cesena, con 24 lavoratori licenziati apparentemente senza “giustificato
motivo”, occorre fare una profonda riflessione. La politica commerciale della Coop si fonda
su poche regole chiare che da sempre attraggono consumatori che acquistando un prodotto
contribuiscono alla crescita dell’azienda e fra queste figura in bella mostra su tanti prodotti la
scritta “questo prodotto è realizzato senza sfruttamento del lavoro”.
La Coop Italia fa sfoggio della certificazione Etica SA 80002 e vanta di essere “il primo distributore a livello internazionale a certificare, già dal 1998, la correttezza e l’eticità del proprio
comportamento nei confronti dei lavoratori”.
Ma dopo gli articoli di denuncia dei lavoratori qualche ombra si getta su questo fondamentale
principio. La nascita di comitati di sostegno ai lavoratori coinvolti non è altro che la reazione
responsabile di cittadini che cercano risposte dal supermercato che usano abitualmente per
fare la spesa. E trovano anche comprensione quei soci che, basiti dalle notizie che arrivano,
decidono di rinunciare alla tessera di socio.
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Diverse segnalazioni di comportamenti vessatori e che con l’etica hanno poco a che fare ci
stanno arrivando da fornitori Coop. Dichiarano la loro solidarietà ai comitati e al Movimento
a 5 stelle ma preferiscono mantenere l’anonimato per paura di ritorsioni nei loro confronti.
In realtà la certificazione Etica prevede comportamenti trasparenti e corretti non solo con
riferimento ai lavoratori dipendenti diretti ma estende il controllo del rispetto dei principi
la correttezza ed eticità si estende anche e soprattutto ai lavoratori dei fornitori.
Sarebbe interessante capire cosa è successo in questi ultimi anni al sistema cooperativo. Se la
Coop si proponeva come soluzione alternativa alle imprese con scopo di lucro facendo della
solidarietà, della mutualità e del progresso economico e sociale i propri cavalli di battaglia,
quando si incontrano alcuni lavoratori di fornitori delle Coop vengono in mente ben altre
parole e principi.
Ci piacerebbe approfondire queste segnalazioni confrontandoci in maniera leale e trasparente
con gli amministratori delle Coop per capire se si tratta di casi isolati, di cui non sono a
conoscenza o se invece fanno parte del nuovo modus operandi delle Coop moderne.
E’ nostra intenzione capire a che punto è il Progetto Etico che la Coop afferma di perseguire, e se
la Coop può ancora insignirsi della certificazione Etica SA 8000, e fregiarsi di una carta dei valori
che recita: “Secondo le tradizioni
dei propri padri fondatori, i soci
della Cooperativa si ispirano ai
valori etici dell’onestà, della trasparenza, del rispetto degli impegni, della responsabilità sociale
e dell’attenzione verso gli altri”.
E’ lecito non solo domandarsi ma
cercare di verificare se esistono
ancora questi valori all’interno
della COOP o se invece stiamo
perdendo un altro punto di riferimento e di eccellenza della
nostra Italia, poiché gli attuali
Amministratori stanno sacrificando all’altare del libero mercato
i valori dei padri fondatori della
Coop.
1) Solidarietà sta correntemente ad indicare un atteggiamento di benevolenza e comprensione, ma soprattutto
di sforzo attivo e gratuito, atto a venire incontro alle esigenze e ai disagi di qualcuno che ha bisogno di un aiuto.
2) La SA 8000 contiene norme a tutela dei diritti umani dalle Convenzioni dell'Organizzazione Internazionale
del Lavoro e da quella delle Nazioni Unite sui Diritti del fanciullo.
Coop ha quindi deciso di coinvolgere i propri fornitori di prodotti a marchio chiedendo loro la condivisione di
un Progetto Etico che prevede il controllo dei siti produttivi, la disponibilità ad azioni di miglioramento,
la gestione dei propri fornitori in coerente osservanza degli stessi princìpi.
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Cesena WebTV: la trasparenza è arrivata?
Finalmente un passo avanti nella connessione e nei rapporti con i cittadini, ma con una grave
mancanza. Cesena è finalmente una città trasparente.
O almeno questo è quanto annunciato nelle scorse settimane dall’amministrazione Lucchi,
in occasione del lancio della nuova piattaforma di comunicazione e dialogo con la città:
Cesena WebTV. Senza dubbio un passo avanti, che darà la possibilità a tutti di accedere a
diversi contenuti e di essere maggiormente informati su quanto accade nel nostro territorio.
Sembrerebbe una storia a lieto fine, se non fosse per un piccolo particolare: non è
ancora possibile assistere alla diretta in live streaming dei Consigli Comunali,
visionabili solo qualche giorno dopo il loro svolgimento. La motivazione dell’Amministrazione è
piuttosto pratica: questione di costi. Per la progettazione, l’avvio e il mantenimento del
canale sarebbero necessarie diverse decine di migliaia di euro. In effetti, se davvero i costi
dovessero essere così alti, in tempi di crisi più di una domanda viene da porsela. È inoltre
doveroso ricordare che, al momento, è fatto divieto ad un comune cittadino di riprendere e
trasmettere, a spese proprie, le sedute del Consiglio Comunale, nonostante tale evento sia pubblico.
In realtà i costi potrebbero essere sensibilmente inferiori, semplicemente applicando un
principio di buon senso: non reinventare la ruota. Purtroppo questo principio è spesso un
alieno nella mentalità delle Pubbliche Amministrazioni. Esistono servizi di live streaming
(Livestream, USTREAM, ecc…) che con canoni annuali assolutamente abbordabili (poco più
di 2000 €), potrebbero essere integrati completamente nella già esistente infrastruttura web del
Comune. Il livello di qualità offerto da tali servizi è altissimo ed è già utilizzato da milioni di
organizzazioni sparse in tutto il Pianeta. Così facendo si eviterebbe di sperperare denaro
pubblico e si offrirebbe alla città la possibilità di godere della vera trasparenza, quella che solo
un evento in diretta può offrire. Le possibilità offerte dalla diretta sono, in effetti, moltissime.
Si potrebbe, ad esempio, consentire ai Consiglieri, così come alla stessa Amministrazione,
d’interagire con i propri elettori, dando loro ciò che ultimamente sembra essere sempre più una rarità:
la vera Democrazia. E solo dalla vera Trasparenza deriva la vera Democrazia, la storia ce lo insegna,
ma a volte abbiamo la memoria troppo breve per far valere questo nostro diritto fondamentale.
Claudio Cantalupo
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Porta-a-porta
Il Quartiere Oltresavio ha fatto il punto sullo stato della raccolta differenziata porta-a-porta
in sperimentazione da 8 mesi.
Siamo rimasti felicemente sorpresi da quello che i cittadini del quartiere, presenti in
discreto numero, hanno detto. Ci aspettavamo di trovare persone reticenti al nuovo
metodo che ne evidenziassero le criticità o che semplicemente non fossero disposti a
continuare. Ci siamo invece trovata davanti a persone entusiaste, responsabilizzate nella
gestione dei rifiuti che evidenziavano solo ed esclusivamente i disservizi del gestore Hera.
Le resistenze che la popolazione aveva dimostrato prima dell’inizio della
partenza del nuovo sistema di raccolta sono completamente scomparse.
E’ invece sconfortante constatare il comportamento di Hera. I cittadini lamentavano
che i cassonetti in strada sono spesso insufficienti, o non presenti. Che lo svuotamento
dei cassonetti in strada avviene una volta a settimana quando sarebbe opportuno
farla almeno 2 volte per evitare che il cittadino, trovando il cassonetto traboccante,
lasci il proprio sacchetto fuori dal contenitore o lo abbandoni in modo improprio.
A questo si aggiunge che Hera durante la serata ha riferito che i dati di raccolta sono eccellenti,
passando dal 70 al 90%, senza però presentare una relazione dettagliata di quello che sono i costi
di raccolta, le quantità di materiali recuperati e i dati sulla vendita dei materiali raccolti
lasciando di fatto il dubbio che questi studi siano stati realmente fatti o non
ci sia la volontà di renderli pubblici.
Ci chiediamo quando ci sarà la possibilità di passare alla tariffa puntuale, con la quale
il cittadino paga solo la parte di indifferenziato che produce, premiando quelle persone
che recupereranno materiali e non producono rifiuto destinato alla discarica o all’inceneritore,
invece di spalmare i costi su tutti con bollette che lievitano di giorno in giorno.
Vorremmo anche sapere quando il sistema di raccolta misto, attualmente in uso (bidoncino
in casa di organico e indifferenziato, carta plastica e vetro in strada) diventerà
un sistema di raccolta porta-a-porta vero con 5 bidoncini ritirati a casa.
Quando questo metodo, così gradito alla cittadinanza, sarà esteso al resto della città?
Nei vari quartieri ci sono cittadini che ne fanno richiesta, che si dicono pronti
a cominciare. Risponderà in maniera concreta il sindaco Lucchi a queste
persone che sono certamente più sensibilizzate al tema dei rifiuti di lui?
Mathias Spadaccini
Consigliere del quartiere Oltresavio
Natascia Guiduzzi
Consigliere Comunale Cesena 5 stelle
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NO CEMENTO AL PARCO
Il Parco Ippodromo a Cesena, teatro del Woodstock 5 stelle il 25-26 settembre 2010, si sta
lentamente trasformando. Sono in adozione in questi giorni i progetti per edificare alcune
costruzioni all’interno del Parco. 24 nuovi appartamenti lungo la riva del fiume Savio che
vanno ad aggiungersi ad una città che ha già dai 3.500 ai 4.000 appartamenti sfitti e ha in
previsione l'espansione di nuove grandi aree urbane (quartiere Novello ed Europa).
La lista civica Cesena 5 stelle sta cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica affinchè faccia
pressione sull’amministrazione e non si compia questo scempio, anche attraverso il sostegno
al Comitato NO CEMENTO AL PARCO e contattabile all'indirizzo e-mail
[email protected].
Sabato 31 Marzo è stata realizzata una prima giornata di raccolta firme, ad opera del WWF
di Cesena, alla quale c’è stata una buona partecipazione. Sono previste comunque altre
iniziative per raccogliere firme, per le quali daremo opportuna informazione sul nostro sito
www.cesena5stelle.org.
Sempre dal nostro sito il 5 aprile 2012 è partita il una campagna di sensibilizzazione alla
cittadinanza, attraverso un video realizzato da Adamo Moscatelli e visionabile all'indirizzo
http://www.cesena5stelle.org/?p=2824 , dove invitavamo a scrivere al Sindaco Paolo Lucchi.
Nell'arco di 2 giorni sono arrivate alla casella di posta elettronica del primo cittadino
centinaia di mail tanto da indurlo a pubblicare un comunicato stampa nel quale si diceva che
“c'era la loro disponibilità ad effettuare una ulteriore verifica per giungere ad una intesa che
preveda il "trasferimento" dei diritti edificatori già acquisiti dai privati“.
Esortiamo come sempre alla
diffusione di questo nostro appello a favore del
Parco
delI’Ippodromo,
attraverso le vostre mailing list,
o col passaparola, a parenti,
amici e conoscenti, suggerendo di scrivere le proprie impressioni e proteste alla stampa e/o alla mail del Sindaco
di Cesena e di non far cadere
l'attenzione su quella che appare a tutti gli effetti una speculazione edilizia.
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Dal Quartiere Firenzuola
Vittorio Valletta, 36 anni, sposato e padre di due bambine, è laureato in Ingegneria
Edile e dal 2004 lavora presso l’Agenzia Regionale per la Prevenzione e l’Ambiente
(ARPA) di Forlì-Cesena. Da aprile 2010 è impegnato nel Quartiere Fiorenzuola nella
Commissione Ambiente e Territorio e nella Commissione Welfare- affari sociali.
Cosa ti ha spinto a candidarti nel Consiglio del Quartiere Fiorenzuola?
Sicuramente la curiosità, che è la spinta necessaria ad intraprendere ogni nuovo percorso.
Inoltre la necessità di sentirsi un cittadino partecipe dello sviluppo della Città.
Quali sono i tuoi principali obiettivi da raggiungere nel mandato quinquennale?
Sostenibilità, rispetto ed integrazione sono le parole chiave per lo sviluppo della nostra
comunità. Aggiungerei anche l’importanza del lavoro di gruppo, in quanto se il principio
cardine del Movimento è che uno vale uno, la moltitudine può raggiungere importanti risultati.
Come giudichi l’attività svolta nei due anni di Consigliere?
Dal Quartiere Oltresavio
Mathias Spadaccini, 26 anni è diplomato in maestro stilista d’arte orafa nel 2005,
lavora come trattamentista tecnico. Dal 2009 impegnato come attivista del Movimento 5 stelle.
Dal 2011 Consigliere nel quartiere Oltresavio prende il posto del dimissionario Giorgio
Gustavo Rosso.
Cosa mi ha spinto ad impegnarmi in quartiere?
In primis la voglia di essere partecipe, presente e, spero, utile alla mia città,
compatibilmente alle mie esigenze lavorative che mi portano spesso a spostarmi
anche fuori Italia (ultimo lavoro di tre mesi svolto in Kazakistan).
Dal Quartiere Centro Urbano
Paolo Marani, 41 anni, vicepresidente del Movimento Impatto Zero di Cesena, è laureato in
Ingegneria Elettronica dal 1998 e lavora presso una azienda che si occupa di informatica.
Da aprile 2010 è stato eletto consigliere e vicepresidente del Quartiere Centro Urbano,
con delega per il coordinamento della Commissione Ambiente.
Cosa ti ha spinto a candidarti nel Consiglio del Quartiere Centro urbano ?
Dopo anni vissuti nel mondo dell’associazionismo, ho sempre creduto in una partecipazione
Diretta dei cittadini nella gestione del bene comune, raccogliendo la sfida nel mio quartiere
Di residenza, in maniera totalmente gratuita.
Quali sono i tuoi principali obiettivi da raggiungere nel mandato quinquennale?
Le mie attenzioni sono rivolte principalmente alla tutela dell’ambiente, alla gestione corretta dei rifiuti e alla mitigazione del degrado sociale ed urbano, promuovendo attività
ed eventi culturali per rendere vivibili aree che si stanno trasformando, a causa della
Cattiva urbanizzazione, in aliene e anonime periferie, come l’area ex zuccherificio.
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Impegnativa e motivante al tempo stesso. Sullo spirito del Woodstock per ogni festa del Quartiere
abbiamo introdotto stoviglie compostabili ed una attenta raccolta
differenziata. Per lo sviluppo di economie a km 0 abbiamo presentato
a Comune e cittadini un mercatino di aziende agricole locali, con
l’obiettivo di raggiungere un appuntamento fisso settimanale. Per
lo sviluppo della città (nuovi spazi urbanizzati e viabilità) abbiamo
affrontato ogni passo attraverso il principio della democrazia
partecipata, con riunioni che hanno portato al Comune il contributo
attivo dei cittadini residenti. Per il 2012 attualmente sono in cantiere
l’organizzazione del Piedibus per le scuole elementari, la valorizzazione
di percorsi “Cesena da camminare”, la collaborazione del Quartiere
alla stesura del progetto del nuovo parco urbano sul Rio Marano.
Vittorio
Quale speri sia il risultato finale del tuo impegno nel quartiere?
Migliorare la condizione della città, dare trasparenza ai cittadini,
migliorare la qualità della vita salvaguardando il territorio;
proseguire nel miglioramento del progetto della raccolta differenziata porta-a-porta attualmente in sperimentazione per fare in
modo che diventi uno stile di vita come lo è per altri Paesi Europei.
Quali pensi sia la cosa più importante che un consigliere di
Quartiere deve al cittadino?
Trasparenza e impegno per il bene comune dei beni e dei territorio,
rendere partecipe il cittadino alle scelte per la sua città.
Mathias
Come giudichi l’attività svolta nei due anni di Consigliere?
Considerando che i quartieri sono stati tenuti in vita malgrado la loro formale soppressione,
E quindi agiscono più come elementi di volontariato civico che come parte integrante
Dell’amministrazione, credo si siano raggiunti buoni risultati. Il loro ruolo di interfaccia
verso i bisogni del cittadino si è rivelato essenziale.
Cosa ti aspetti nei prossimi anni fino alla fine del mandato ?
Mi auguro di operare affinché il quartiere sia considerato sempre
Più una risorsa sulla quale i cittadini possano fare affidamento.
C’è ancora molto da lavorare soprattutto per quanto riguarda
La cooperazione di squadra.
Sarebbe auspicabile in futuro aprire anche un sito web, dedicato ai
quartieri, dove evidenziare le azioni svolte, i verbali e le decisioni
prese, allo scopo di promuovere un più intenso senso di
partecipazione dei cittadini.
Paolo
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Dal comune
Natascia Guiduzzi è nata a Cesena nel 1970 dove risiede tutt’ora. Sposata dal 1997 non ha figli. Ha conseguito il diploma di ragioneria nel 1989 presso l’ITC “Renato Serra” di Cesena.
Dal 1992 lavora come dipendente in una grande azienda del territorio cesenate che trasforma e commercializza prodotti ortofrutticoli. Nel 2005 inizia a far parte di quel “popolo della rete” che abbandona la carta stampata e i telegiornali per trovare le informazioni in rete.
Nel 2007 si unisce ad un gruppo di cittadini cesenati che ha da poco dato vita al Meetup
“Cesena S’Ingrilla – Amici di Beppe Grillo” di cui diventa l’organizzatrice.
Nella primavera 2009, insieme ad un nutrito gruppo di ragazzi, ha accettato la sfida di formare
nel comune di Cesena una Lista Civica 5 Stelle proponendosi come candidato Sindaco. Alle
amministrative del 2009 la Lista Civica Cesena 5 stelle ha riscosso il 4,18% di consensi pari a
2.311 voti. E’ Consigliere Comunale dal 9 giugno 2009.
Cosa ti ha spinto a candidarti al consiglio Comunale di Cesena ?
Da tempo credo che i valori che contraddistinguevano il popolo italiano siano andati
smarriti. I partiti si sono radicati nelle istituzioni, nelle imprese e negli organi di comunicazione perdendo totalmente la loro mission di aggregazione sociale e perseguendo esclusivamente
l’obiettivo di mantenere in vita se stessi. Una consapevolezza che questo processo sia ancora
reversibile mi ha spinto ad occuparmi per la prima volta, e senza nessuna esperienza della
“cosa pubblica”. Prima di questa esperinza all’interno del Movimento 5 stelle non mi ero mai
avvicinata ad un partito, ritenendoli lontanissimi dalle mie ottiche di “buona politica”.
Quali sono i tuoi principali obiettivi da raggiungere nel mandato quinquennale?
Sono tanti: tutela dell’ambiente e del territorio, gestione chiara dei soldi pubblici, trasparenza
dell’attività del Consiglio Comunale, coesione e integrazione sociale.
Come giudichi l’attività svolta nei tre anni di Consigliere?
Impegnativa. Da neofita della politica posso ammettere di aver avuto serie difficoltà nei primi mesi ad entrare in un meccanismo complesso e intricato come quello della macchina
comunale. Essendo l’unica eletta della mia lista partecipo a tutte le attività del Consiglio
Comunale e cioè a 50-60 Commissioni e 15-20 Consigli l’anno che hanno radicalmente
stravolto il mio ritmo di vita. Ciononostante la mia passione
e la mia determinazione non sono minimamente cambiate.
Quale speri sia il risultato finale del tuo impegno in
Consiglio Comunale?
Partendo dal presupposto che un gruppo esiguo come il mio
(sono l’unica eletta) si deve occupare di tutto quello che riguarda una grande città come è Cesena, mi auguro che la mia
presenza in consiglio Comunale possa servire a portare un
po’ di trasparenza nella gestione della “cosa pubblica”.
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Trasparenza.
I Consiglieri di quartiere a Cesena non percepiscono nessun gettone di presenza o altro compenso
per il loro impegno. Partecipano a circa 15-20 assemblee di quartiere all’anno oltre a tutti gli incontri con la cittadinanza delle varie commissioni.
I Consiglieri Comunali di Cesena percepiscono un gettone di presenza di 32.50 euro lordi per ciascun
Consiglio Comunale o Commissione Consigliare, fissato dal MINISTERO DELL’INTERNO con
decreto del 4 aprile 2000, n.119. Partecipano a circa 20-25 Consigli e 50-60 commissioni all’anno.
Il reddito di Natascia Guiduzzi è stato:
ANNO
2009
2010
2011
LORDO
1.594,46
3.156,38
2.538,12
NETTO
1.134,13
2.395,70
1.924,83
Il comune di Cesena pubblica ogni anno sul sito del Comune i
redditi pubblici e privati e lo stato patrimoniale dei consiglieri
Comunali e della Giunta, così come richiesto dalla legge. Li potete trovare a questo link
http://www.comune.cesena.fc.it/consigliocomunale
Il Movimento 5 stelle ha rinunciato ai rimborsi elettorali che gli sarebbero spettati per le Elezioni
Regionali del 2010, avendo eletto 2 consiglieri in Piemonte e 2 consiglieri in Emilia-Romagna,
mantenendo fede al principio di ridurre i costi della politica. Nel 2010 ha rinunciato a 326.137 euro,
nel 2011 a 314.326 euro. Nel totale della legislatura, 5 anni, il Movimento 5 stelle rinuncerà
a circa 1.600.000 euro.
Pag 13
Gli Anni Nuovi di Cesena- Un nuovo punto di vista
Nel mese di novembre 2011 il Sindaco ha pubblicato un opuscolo intitolato “gli anni nuovi di
Cesena 2009 -2011” in cui si informavano i cittadini sulle attività svolte dal Sindaco e dalla sua
Giunta nei primi 2 anni e mezzo di gestione. Ci preme fare alcune considerazioni in merito:
1^ Considerazione.
È opportuno spendere dei soldi pubblici per una attività definita di “confronto fra programma
di mandato e le effettive realizzazioni
concretizzatesi”, che invece somiglia tanto ad una attività di propaganda elettorale?
2^ Considerazione
Abbiamo provato a fare un semplice esercizio di matematica attribuendo a ciascuna delle attività svolte dal Sindaco un valore in termini temporali ed ecco cosa è venuto fuori.
Attività presenziate e di
rappresentanza
Numero
Durata in ore singole Totale ore impegnate per
attività
attività
Sedute di giunta
124
3
372
Sedute consiglio
41
3
123
Riunioni interne
404
1
404
Incintri esterni
378
1
378
Iniziative publiche
710
1
710
Appuntamenti coi cittadini
2984
0,5 (30 min.)
1492
Mail alle quali ha risposto
9879
0,1 (6 min.)
988
Ipotizzando poi che il ns. sindaco abbia lavorato 48 settimane all’anno e 50 ore la settimana
Totale ore attività presenziate e di rappresentanze
4302
Totale settimane (nei 2 anni e mezzo)
120
Ore lavorate settimana
50
Totale ore lavorative
6000
Totale ore non di rappresentanza
1698
Ora premesso che:
-
le ipotesi di cui sopra possano contenere qualche errore (magari il sindaco ha lavorato
55 ore la settimana e/o 50 settimane l’anno) ma l’ordine di grandezza non cambia in maniera
significativa;
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occorre sommare al tempo impiegato per le attività presenziate e di rappresentanza
anche quelle da dedicare alle inevitabili attività burocratiche/amministrative (per esempio
firma di documenti);
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il nostro Sindaco, come tutti gli altri sindaci di Italia, si avvale di collaboratori a cui
sono delegati compiti esecutivi e non di rappresentanza;
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Tutto ciò premesso, è doveroso chiedersi: ma dove avrà trovato il tempo il nostro Sindaco per
informarsi e documentarsi su tutte le attività dove c’è il bollino “FATTO” .
3^ Considerazione
Nell’elenco delle cose con il bollino “FATTO” ne appaiono un discreto numero con la dicitura
“AVVIATO IL PROGETTO”.
Ora riteniamo che tra avviare un progetto e aver eseguito un’attività o realizzato un’opera passa
una bella differenza. Qualcuno, giustamente, potrebbe evidenziare che per realizzare una casa
occorre prima progettarla. Siamo pienamente d’accordo, ma è altrettanto vero che spesso i
progetti non vengono realizzati e che a rigor linguistico l’avvio di un progetto non andrebbe
etichettato con la parola “FATTO”.
Tale parola non andrebbe impiegata neanche per le attività iniziate, dove è più giusto dire
“INIZIO LAVORI” e per le attività in corso di esecuzione, da etichettare con “LAVORI IN
CORSO” o per dirla all’inglese “WORK IN PROGRESS”.
Ma questo è il linguaggio che si usa nel settore privato. Nel settore pubblico invece avviare un
progetto vuol dire aver portato a casa dei soldi da utilizzare spesso con dei consulenti e aziende
vicine ai partiti o a società controllate dal comune stesso, e questo anche se su quel progetto
non hanno alcuna competenza specifica. Nel settore pubblico per avere gli incarichi non basta
avere le conoscenze intese come competenze, ma è più importante avere le conoscenze intese
come vicinanza ai partiti.
Fare dei progetti per un ente pubblico è un buon affare. Iniziare dei lavori è altrettanto un buon
affare perché girano comunque dei soldi (sempre provenienti dai cittadini che pagano le tasse).
Se poi i progetti, dopo aver speso i soldi, rimangono nei cassetti e delle attività iniziate non
vengano completate questo poco conta, tanto il più delle volte i cittadini non vengono a saperlo
e nel frattempo qualcuno avrà guadagnato.
Ma c’è una cosa peggiore dello spendere dei soldi in progetti, ed è quella di aver eseguito
un’attività o realizzato un’opera che poi non serve a niente, perché i soldi sprecati si sommano:
quelli per i progetti + quelli per l’avvio delle attività + quelli per il loro completamento + quelli
per le varianti (siamo in Italia) e non ultimo la eventuale gestione in perdita di quella attività.
Noi del Movimento 5S ci stiamo battendo affinché questo non avvenga a livello nazionale con
la TAV in Val Susa.
Volgendo invece lo sguardo a livello locale possiamo dire che si sono rivelate attività
fallimentari, precedute da progetti sbagliati, ad esempio la gestione di Sapro o l’aeroporto di
Forlì a cui però va dato atto al ns. Comune di essersi sfilato per tempo come socio.
In conclusione ci sentiamo comunque in dovere di fare un plauso al Sindaco perché
considerato l’impegno profuso e le responsabilità assunte guadagna veramente poco
(indennità lorda annua di €.44.622 corrispondente ad una indennità netta mensile di €2.454,64)
rispetto ai suoi colleghi politici nazionali e regionali. Parimenti anche le indennità degli
Assessori sono altrettanto basse e tutte (o quasi) evidenziate in maniera trasparente sul sito del
Comune.
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Ora e sempre NO TAV.
I blitz dei mesi scorsi a repressione delle manifestazioni “NO TAV”, con schierati oltre 2.000 uomini
delle forze dell’ordine, sono un vero e proprio attacco alla democrazia e alla libertà d'espressione.
Questa decisione presa esclusivamente dall'alto dei palazzi di governo, quelli che dovrebbero fare
solo l'interesse dei cittadini, mette invece contro un cittadino all'altro, aprendo una guerra tra i
militari, costretti all'esecuzione degli ordini, e i cittadini che vogliono manifestare la loro opinione.
Ricordiamo che da sempre i manifestanti “No Tav” sono famiglie, donne, bambini e studenti
rappresentanti di una popolazione che si oppone alla deturpazione del territorio in cui vive e lavora. Non riteniamo ineluttabile l’aumento del traffico merci nei prossimi anni e, di conseguenza, non
riteniamo giustificata l’ipotesi di costruzione di una nuova infrastruttura ferroviaria in un futuro
molto prossimo.
L'investimento per il futuro va fatto sulle nuove tecnologie, non sulla cementificazione di aree
che rendono e potranno rendere molto più denaro attraverso il turismo, trattandosi di zone di
immenso valore naturalistico e ambientale. Inoltre è necessario che opere di tale portata, siano
avviate esclusivamente dopo il consenso delle popolazioni, e non attraverso la militarizzazione
della zona, agendo con sfondamenti di forza.
Il popolo dovrebbe essere ancora sovrano: non può una decisione politica e affaristica prescindere
dalla volontà di chi si troverà a vivere in prossimità di cantieri che dureranno 10 o 15 anni, che
avranno sicure conseguenze negative sul paesaggio, e probabili conseguenze sulla salute dei cittadini. La TAV è semplicemente una infrastruttura inutile nella quale lo stato spenderà milioni e
milioni di euro che potrebbe destinare alle politiche sociali.
Ora e sempre NO TAV.
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