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Le politiche educative
formative e l’Università
I servizi e le politiche
educative
Il Sistema dei Servizi Educativi Comunali si articola in 6 Asili Nido, 2 Centri per bambini e famiglie,
3 sezioni Ponte e 7 scuole dell’infanzia.
1999/2000
Nuovo Servizio
Sezione Ponte Grillo Parlante
1999
Evento Cittadino
Scuola e… 2000 Incontri
2000
Nuovo Servizio
La Casa di Alice
Incontri Regionali di Formazione Laboratorio ambientale Aula Verde
2001
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Evento Cittadino
Pollicino ristrutturazione servizio
Produzione video
Pollicino
2004
Nuovo Servizio
Centro Famiglia Il Mosaico
2007
Nuovo Servizio
Sezione Ponte Marmore
il Sistema dei servizi educativi comunali
Sostegno ai Servizi educativi privati
Dal 2000 l’Amministrazione comunale ha attivato un servizio di consulenza tecnica per sostenere e guidare tutti coloro
che intendono aprire servizi educativi per la prima infanzia. In questi anni la domanda di tali servizi è costantemente cresciuta tanto che il Comune, fin dalla redazione del Bilancio Sociale 2001, ha avviato una riflessione che coinvolge anche i servizi del privato sociale presenti sul territorio. Il Comune ha assunto la funzione autorizzativa e di governo del sistema adottando un proprio Regolamento.
N. DOMANDE PERVENUTE
N. AUTORIZZAZIONI TEMPORANEE
RILASCIATE
N. AUTORIZZAZIONI NON CONCESSE
22
17
5
Il tempo del conoscere e del sapere
Il tempo, il suo scorrere e il suo divenire, rappresentano un tema che viene quotidianamente
affrontato nelle scuole. Tutti gli insegnanti e gli educatori, a partire dai nidi d’infanzia fino ad arrivare all’Università, si confrontano con questa dimensione che scandisce non solo il ritmo degli eventi naturali, culturali e storici ma anche, e
soprattutto, il nostro tempo interiore, quel tempo che ci fa
crescere in età e conoscenza.
formativo e
didattico.
Il Piano del Diritto allo
Studio si esplica in una serie
di supporti:
- il servizio di refezione, che
è garantito dal nido alle
scuole secondarie di primo grado ed è organizzato in due forme, diretta e indiretta. Il servizio
di ristorazione scolastica produce e distribuisce circa 3600 pasti
giornalieri caratterizzandosi per la preparazione dei pasti
in loco, l’utilizzo di
prodotti biologici e
l’istituzione in ciascuna scuola di
una Commissione Mensa, che vede i genitori direttamente coinvolti.
147
6. Le politiche educative, formative e l’Università
Il Piano del Diritto allo Studio garantisce
a tutti gli alunni della città pari
opportunità nel proprio percorso
- il servizio di trasporto, che viene garantito ai bambini della Scuola d’Infanzia e della Scuola Primaria
in regime di concessione, nonché agli alunni della
Scuola Secondaria di primo grado residenti in zone non servite dal servizio pubblico;
- gli interventi di assistenza scolastica, che consistono nell’assegnazione, a famiglie con particolari
condizioni socio-economiche, di benefici come
Buoni Libro per studenti di scuola secondaria di
primo e secondo grado e Borse di Studio, per
studenti dalla scuola primaria alla scuola secondaria di secondo grado. Per tutti gli alunni di
scuola primaria, inoltre, l’Amministrazione comunale garantisce la gratuità dei libri di testo.
L’ampliamento della rete scolastica
148
- gli interventi tesi a favorire l’integrazione scolastica
di alunni portatori di bisogni educativi speciali, che
vanno ben oltre la disabilità certificata e includono
nuovi disagi e nuove debolezze legate alla condizione giovanile attuale o a fenomeni sociali di
pressante rilevanza come l’impoverimento della
popolazione, la presenza di culture e nazionalità
diverse, la fragilità dei modelli educativi e genitoriali. Viene inoltre assicurata una qualificata attività
di supporto e di sperimentazione per la promozione e lo sviluppo delle varie attività formative.
Terni 1999
RENDICONTO
dieci anni di governo
2009
Il Sistema formativo integrato
Parlare di Sistema Formativo Integrato è un compito complesso, poiché il concetto esprime una pluralità e una ricchezza di significati. Si riferisce all’atto di formare, creare, indirizzare ad una meta che si può definire IDENTITÀ nel
suo significato più alto e completo.
Il termine “formativo”, in questi ultimi anni, ha sostituito la parola “pedagogia”, diventando, di fatto, scienza della formazione; la parola “integrato” indica la capacità d’inserimento delle azioni progettuali in una situazione che è il nostro
territorio, la nostra città. L’introduzione di questo nuovo concetto rappresenta l’idea-guida, il fine ideale verso il quale
concentrare tutti i lavori progettuali ed operativi della formazione, perseguendo lo scopo principale dell’EDUCAZIONE
DELLA PERSONA di cui questa Amministrazione comunale è il principale garante.
Botteghe artigiane
fornire ai ragazzi
l’opportunità di allargare i loro interessi e
le loro motivazioni,
scoprendo e sperimentando concretamente le proprie capacità e risorse nel
campo delle antiche
e nuove professioni.
Dal 2004 il progetto
si è esteso anche al periodo estivo,
riscuotendo un ampio consenso tra
i ragazzi dai 14 ai 18 anni che, durante la chiusura delle attività didattiche,
sono alla ricerca di occasioni e strumenti che permettano loro di orientarsi,
sia nella scuola che nel lavoro, coerentemente alle proprie attitudini e ai propri
interessi personali.
6. Le politiche educative, formative e l’Università
Il Progetto nasce all’interno dei percorsi di orientamento formativo giovanile come promozione
di esperienze, di conoscenza delle attività di
tipo artigianale basate sull’uso della manualità, della creatività e della
progettualità personale.
Si rivolge
prevalentemente
agli studenti dell’ultimo anno
delle
scuole secondarie di
primo grado
e degli istituti
superiori.
L’obiettivo specifico è quello di
Laboratori didattici
La ricerca didattica e pedagogica sviluppata nelle
scuole comunali dell’infanzia, coniugata con le “vocazioni” dei collettivi, degli operatori e del territorio ha
favorito la crescita di proposte originali e innovative
come i laboratori, ormai consolidati, LaborArt e Ragazzi in Arte, incentrati sulle tematiche dell’arte e del
linguaggio delle immagini. Tali attività si rivolgono ai
bambini e ai ragazzi della città, sia durante il tempo
scolastico sia extrascolastico, proponendo diversi e
qualificati itinerari didattici e ponendosi come spazi
di sperimentazione di tecniche e materiali specifici,
per stimolare la fantasia, la creatività e la manualità,
per conoscere e leggere l’arte, per comunicare.
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Cinema e scuola
Questo Progetto rappresenta, per insegnanti e studenti, una proficua occasione per scoprire il mondo
del cinema attraverso la conoscenza della sua storia,
del suo linguaggio e delle sue modalità espressive e
comunicative. Il Progetto si articola in diverse sezioni: Rassegne Cinematografiche, Formazione Insegnanti, Didattica con il supporto degli esperti in classe, Documentazione e Promozione e si è andato
estendendo in questi ultimi 10 anni a un numero
sempre più ampio di scuole e di utenti.
Nel corso del tempo è stato anche allestito un Centro di Documentazione a supporto delle attività che
comprende film, libri e riviste specializzate. Sono
stati inoltre realizzati con gli studenti prodotti audiovisivi (60 negli ultimi 10 anni) che hanno ricevuto
riconoscimenti ai più significativi Festival di video
scolastici.
Dal 2006, viene organizzato annualmente l’evento
CinemaGiovani, che rappresenta un interessante
momento di formazione e approfondimento per giovani
ed educatori. Nei
quattro giorni di lavori viene indagato, sotto diversi punti di vista, il rapporto delle
nuove generazioni con
questo mezzo di comunicazione, attraverso attività laboratoriali,
proiezioni, incontri seminariali con esperti e professionisti del cinema.
Nell’ultima edizione sono
stati attivati 5 laboratori
che hanno coinvolto 153 studenti degli istituti superiori della città e della provincia di Terni.
Attività estive
Per rispondere alle esigenze delle famiglie con bambini/ragazzi dai 3 ai 16 anni, che nel periodo di chiusura dei servizi scolastici restano in città, è stato attivato il servizio Attività Estive. Si tratta di iniziative ludiche, esperienze di aggregazione, momenti di gioco e
di avventura in diversi luoghi della città. Alcune di
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queste esperienze vengono proposte direttamente
dall’Amministrazione, mentre altre sono gestite da
Associazioni, cooperative e soggetti pubblici e privati del territorio con il sostegno tecnico ed economico
dell’Ente il quale, in questi ultimi anni, ha destinato risorse sempre maggiori a tali attività.
Terni 1999
RENDICONTO
dieci anni di governo
2009
Centro di Documentazione ed Elaborazione Culturale
per l’Infanzia D.E.C.I. Sistema
È uno spazio di confronto, di elaborazione culturale, di verifica del Progetto Infanzia della città. Rappresenta una sede
di scambio e di riflessione permanente tra operatori, genitori e servizi e si pone come strumento di coordinamento e
collegamento delle risorse e delle opportunità formative presenti nel territorio.
È articolato in quattro sezioni:
1. Documentazione
2. Formazione e Aggiornamento
3. Informazione
6. Le politiche educative, formative e l’Università
4. Ricerca e sperimentazione
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Il polo
universitario
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Terni 1999
RENDICONTO
dieci anni di governo
2009
Le sedi e i Corsi
versi anni, e l’avvio di nuovi Corsi, la cui attivazione ha
rappresentato la forma più consistente di decentramento dell’Università degli Studi di Perugia, nella sua
nuova configurazione di Università multicampus regionale.
Attualmente a Terni sono attive 6 delle 11 Facoltà
dell’Università degli Studi di Perugia, con 10 Corsi di
laurea triennale e 4 di Laurea specialistica. Nell’Anno
Accademico 2009-2010 l’offerta formativa verrà ulteriormente arrichita, con l’attivazione di 2 nuove
Lauree Magistrali, una in Ricerca Sociale per la sicurezza interna ed esterna e l’altra in Scienze Storiche.
6. Le politiche educative, formative e l’Università
In questi ultimi anni Terni ha affermato il proprio ruolo
di “città universitaria” investendo in questo ambito
ingenti risorse nell’alta formazione e nella ricerca. Il
Polo Universitario, dotato di autonomia gestionale,
ha preso avvio nel 2001 con la firma del Protocollo
d’Intesa fra la Regione, l’Università di Perugia e il
MIUR che, nato dalla concertazione fra i diversi soggetti istituzionali e locali interessati, è stato ripreso
nelle sue linee portanti nel Patto di Territorio approvato il 26 febbraio 2005 con i Ministeri di competenza. La complessa articolazione del progetto ha previsto il consolidamento delle Facoltà universitarie di
Medicina e di Ingegneria, già presenti in città da di-
153
Un percorso a parte contraddistingue il Corso di Medicina, che rimane come Laurea specialistica a ciclo
unico (6 anni) e per il quale è stato mantenuto in attività il relativo Consorzio, allo scopo di perfezionare il
progetto di costruzione della nuova avveniristica sede della Facoltà, che verrà realizzata su una superficie di 13.300 mq. adiacente all’ospedale “Santa Maria” di Colle Obito. La struttura, costata agli Enti locali, alla Regione e all’Università oltre 15 milioni e il cui
completamento è previsto entro l’anno in corso, sarà formata da tre edifici destinati alla didattica e alle
attività di laboratorio e di ricerca e prevedrà una
grande aula magna semicircolare. Al suo interno
confluiranno i circa 500 studenti frequentanti. Gli eccellenti risultati raggiunti dalla Facoltà di Medicina
sono confermati da un’indagine condotta dal Censis
in collaborazione con Somedia sulla qualità degli
studi, dalla quale risulta che la Facoltà di Medicina di
Perugia, della quale fa parte anche la sede di Terni, si
è classificata al 2° posto, dopo quella di Udine, su un
totale di 36 Facoltà.
Biotecnologie
Un tassello importante per il completamento del progetto “Terni città universitaria” riguarda l’istituzione
della Facoltà di Biotecnologie, il cui avvio richiede tuttavia la firma di un ulteriore accordo di programma
con il MIUR, essendo già stato definito un percorso
propedeutico con l’Università di Perugia che prevede
la strutturazione di laboratori nell’area di Pentima,
l’avvio di progetti di ricerca, nonché l’attivazione di
Master nel campo delle biotecnologie mediche, dell’ambiente e dei materiali. In questi anni, sono state
costruite tutte le condizioni necessarie ad avviare, in
futuro, i Corsi in biotecnologie. L’attivazione di questo
importante percorso formativo è favorita anche dall’esistenza sul territorio di un proficuo ambiente
scientifico collegato all’attività dei Centri di ricerca.
I Centri di ricerca
Da oltre due anni è nata la Fondazione delle Cellule
Staminali, a sostegno del Centro di Ricerca sulle cellule staminali cerebrali, curato dal Prof. Angelo Vescovi che, pur non facendo parte dell’attività dell’Università di Perugia, collabora con l’Azienda
Ospedaliera di Terni ed ha ora la sua sede nell’ex Milizia, adeguatamente ristrutturata. Il Centro, attraverso un’opportuna sinergia con l’Università di Perugia,
si porrà come complementare rispetto alla costituenda Facoltà di Biotecnologie con sede a Pentima
che va assumendo sempre più le caratteristiche di
Polo scientifico-tecnologico della città, grazie anche
alla presenza del prestigioso Centro di Ricerca Europeo sulle Nanotecnologie dei Materiali Polimerici, diretto dal Prof. J. Kenny. Il Centro, dotato di attrezzature all’avanguardia, vanta come partners oltre venti
tra Università e Centri di Ricerca a livello mondiale,
ed è inserito nel progetto di rete di eccellenza sulle
nanotecnologie presentato dal “Consorzio Interuniversitario per la Ricerca e la Tecnologia dei Materiali”
ed approvato dalla Commissione Europea all’interno
del IV Programma Quadro.
Sempre in questa sede ha iniziato la propria attività il
Centro di ricerca medica, diretto dal Prof. Andrea
Crisanti che si occupa dello studio di un possibile
vaccino contro la malaria.
Un’ulteriore realtà di sviluppo nell’ambito dell’alta
tecnologia presente a Pentima è il Centro di ricerca
relativo allo spazio, curato dal Prof. Roberto Battiston, che ha già prodotto eccellenti risultati con la
costruzione di piccoli satelliti artificiali capaci di leggere la variazione del campo magnetico terrestre in
previsione del verificarsi dei terremoti.
Nella sede di Maratta sta per diventare operativo il
Centro di ricerca sul cancro, guidato dal Prof. Antonio Giordano, che vedrà la sua sede definitiva a Villa
Palma, una volta portata a termine la ristrutturazione
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del prestigioso complesso edilizio.
È previsto anche un rapporto di collaborazione con il
comparto dell’Azienda Ospedaliera che fa capo alle
Neuroscienze, per la quale è già attiva una collaborazione con l’Università di Baltimora.
Terni 1999
RENDICONTO
dieci anni di governo
2009
Master
Significativa è anche l’attività svolta sul versante della formazione specialistica attraverso collaborazioni
di eccellenza con altre Università e Istituti. Ci si riferisce tra gli altri al Master in Conservazione, Gestione
e Valorizzazione del Patrimonio Industriale, realizzato
in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova e altri qualificati soggetti, a quello in Metodologia e Biotecnologie per il disinquinamento ambientale, nonché a quello in Innovazione e Impresa, oltre al
Master europeo di 2° livello in Nanotecnologie dei
materiali polimerici, presso la Facoltà di Ingegneria.
Su questo versante notevole è stato l’impegno finanziario e progettuale dell’Amministrazione, la quale ha
dovuto individuare i siti (restaurandone alcuni di particolare pregio come Palazzo Catucci e l’ex Convento di San Valentino), renderli fruibili e attrezzarli in
modo funzionale alle attività didattiche; assumerne
altri in locazione e avviare lavori di ampliamento. Numerosi e costanti sono stati anche in questi anni gli
investimenti dell’Amministrazione per l’adeguamento
funzionale delle strutture designate a sedi universitarie (dal 2001 ad oggi il Comune ha deliberato e in
massima parte già realizzato lavori per un importo
totale di € 8.441.134). Gli interventi hanno riguardato, in località Pentima, la ristrutturazione degli edifici
che la Regione ha acquistato dall’ENFAP per l’importo di € 500.000; la progettazione e la realizzazione, con un impegno di € 1.250.000, del laboratorio
di Biotecnologie Mediche Trapiantologiche e l’adeguamento della sede amministrativa del Centro di
Ricerca Europeo dei materiali polimerici; a Collescipoli si è intervenuti con la completa ristrutturazione di
Palazzo Catucci, sede della Facoltà di Economia,
con il recente adeguamento dei locali al piano seminterrato, destinati a sala ristoro per gli studenti
universitari (con un impegno economico di €
28.959) e con la ristrutturazione, in corso d’opera,
dell’ex convento di Santa Cecilia, per l’ampliamento
degli spazi didattici da mettere a disposizione degli
studenti dei Corsi di studio in economia (per l’importo di € 1.350.000).
Non minore è stato l’impegno dell’Amministrazione
nel sostenere le spese di locazione per ulteriori sedi
in cui svolgere l’attività didattica di alcune Facoltà del
Polo universitario: per l’anno 2008 si è avuto un onere di € 160.677.
Attrezzare e fornire servizi all’utenza universitaria ha
significato, oltre all’ampliamento della rete di trasporto pubblico, alla sistemazione di aree per la sosta e
alla previsione e alla sistemazione di aree verdi, l’attivazione di un servizio di ristorazione organizzato su 6
mense, una per ogni Facoltà del Polo Universitario,
che distribuiscono in media circa 35.000 pasti annui
e l’offerta, per gli studenti provenienti da altre regioni,
di un numero adeguato di posti letto.
Ad oggi, la “città universitaria” si articola in 6 poli:
_ l’area di Pentima a vocazione scientifica, embrione
155
6. Le politiche educative, formative e l’Università
I servizi
di quel polo di ricerca che si prefigura con la realizzazione di Biotecnologie e dei laboratori in collegamento con le attività dell’ISRIM;
_ l’area di San Valentino, sede di studi nell’ambito
delle scienze politiche, la quale svolge anche, in
complementarietà alla struttura universitaria, una
funzione di servizio agli studenti con la localizzazione
in essa di una Casa dello Studente, una foresteria
per ricercatori e borsisti, e una mensa universitaria;
_ l’area medica di Colle Obito, con la nuova struttura
in fase di avanzata realizzazione;
_ il Centro Servizi di Maratta, sede delle attività formative collegate con il mondo della televisione e del
cinema e della investigazione e della sicurezza, quest’ultima con sede in Narni
_ il borgo di Collescipoli, cittadella votata agli studi
economici e aziendali;
_ l’Istituto Leonino per gli studi linguistici e il Corso di
Laurea in Infermieristica.
Consorzio
Dal 2006 è attivo il Consorzio per lo sviluppo del Polo universitario della Provincia di Terni-Università degli Studi di Perugia di cui fanno parte, oltre alla Regione dell’Umbria, la Provincia di Terni, i Comuni di
Terni, Narni e Orvieto, l’Università degli Studi di Perugia, la Fondazione Cassa di Risparmio di Terni-Narni-Amelia, la Camera di Commercio e l’Associazione
Industriali di Terni.
La nascita del Consorzio ha segnato, per la realtà
universitaria locale, una svolta significativa grazie al
nuovo protagonismo dell’intera comunità intorno allo
sviluppo del Polo universitario, al quale la forte alleanza stretta tra pubblico e privato, all’interno del
Consorzio, ha dato nuovo slancio.
La presenza degli studenti e il territorio
Le politiche di consolidamento e sviluppo delle attività universitarie, la risposta data in termini di offerta di
servizi e di strutture e la ricerca di sinergie sempre
maggiori con il territorio, oltre a risultare determinanti
per il concreto decollo del progetto di Polo, hanno di
fatto rappresentato i presupposti essenziali per determinarne il successo, testimoniato dal raddoppio
della popolazione studentesca universitaria, che è
passata dalle iniziali 1.125 iscrizioni alle 3.224 del
2007-2008.
L’anno accademico 2008-2009 ha confermato questa tendenza con un incremento degli immatricolati
del 15% rispetto all’anno precedente (946 nuovi
iscritti), dato che sottolinea la validità dei Corsi attivi
nelle 6 Facoltà universitarie presenti.
La crescita attuale assume un valore ancora più significativo se viene inserita nel quadro della tendenziale contrazione delle immatricolazioni verificatasi a
livello nazionale, ed è caratterizzata da una provenienza geografica degli studenti estremamente articolata che, oltre alle province di Terni (43%) e di Perugia (15,5%) include diverse altre regioni, in particolare il Lazio, la Campania, la Calabria e la Puglia (per
un totale del 38%). La scelta di frequentare l’Università di Terni dipende anche dalla qualità della vita,
che una realtà contenuta come quella della nostra
città riesce a garantire agli studenti universitari, grazie anche alle sue peculiari caratteristiche di accoglienza. Il rapporto numerico insegnante-studenti,
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che assicura il dialogo diretto con il docente, la qualità delle strutture messe a disposizione dal Comune,
gli agevoli spostamenti nella città, i servizi, il costo
degli alloggi sono alcuni dei numerosi aspetti che determinano il valore aggiunto di una sede universitaria
come quella di Terni.
Campagna di informazione
Infine non va dimenticato che l’Amministrazione si è
impegnata in una massiccia campagna d’informazione e di pubblicizzazione del Polo Scientifico Didattico di Terni e per veicolarne l’offerta formativa anche al di fuori del territorio comunale e regionale . La
campagna di orientamento per gli studenti e di promozione dell’offerta formativa del Polo, realizzata a
fianco dell’Università e con la collaborazione della
Provincia di Terni e dell’A.Di.S.U., si è sviluppata, negli anni, crescendo nelle dimensioni e nell’efficacia,
come testimoniano i positivi dati delle ultime immatricolazioni, a fronte di un calo generalizzato delle iscrizioni universitarie. La promozione del Polo universitario si concretizza sia attraverso l’organizzazione di un
evento annuale, di qualche giorno, nel centro della
città, denominato UniverDays, sia attraverso la realizzazione e la distribuzione capillare di materiale promozionale, quale opuscoli informativi sull’offerta formativa del Polo Universitario di Terni, la guida agenda Interni Universitari con informazioni utili relative
allo studio, ai servizi e alla conoscenza del territorio,
la tessera Unicard con le convenzioni commerciali
che permettono agli studenti universitari di usufruire
di sconti e agevolazioni.
Terni 1999
RENDICONTO
dieci anni di governo
2009
L’Istituto musicale Briccialdi
diventa Conservatorio
L’alta formazione è, infine, rappresentata dall’Istituto
Musicale Pareggiato “G. Briccialdi” la cui attività, oltre alla normale didattica, si è arricchita di curriculum
diversificati in grado di offrire una opportunità per tutti coloro che intendono formarsi nel campo musicale
e si sta sviluppando sul versante concertistico con la
realizzazione di numerose iniziative volte a far partecipe la cittadinanza del proprio patrimonio e a far conoscere i giovani allievi. Notevole è anche la partecipazione dell’Istituto a programmi europei e a scambi
culturali con allestimento di proprie rappresentazioni.
6. Le politiche educative, formative e l’Università
A partire dal 1 aprile 2009 l’Istituto ha assunto una
completa autonomia organizzativa, funzionale e didattica, diventando a tutti gli effetti il Conservatorio
della Città di Terni.
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Cap 006 - Le politiche educative formative e