ALTRI CINQUE DEI NOSTRI
SONO CADUTI VITTIME
DELL'AGGUATO OMICIDA
S U L L A S T R A D A DEL
DOVERE E DEL SACRIFICIO
Gr. M A R I N A R O
M I C H E L E
G r . Se. A G N O N E
CARMELO
Gr. C A T A N E S E
CANDELORO
Gr. L E N T I N I C A R M E L O
G r.
R E D A
Q U I N T O
SONO CADUTI PERCHE LA
LEGGE TRIONFI, PERCHÈ LA
SOCIETÀ VIVA NELLA PACE
E NELLA GIUSTIZIA
PORTEUA DELLA PAGLIA, 2 LUGLIO 1949
ANNO
O G G I
I
-
N.
7
*
ROMA
-
10
LUGLIO
1949
D O M A N I
E
Con circolare dell'8 luglio
il Ministero dell'Interno,
onde ovviare alla sperequazione esistente, in materia
economico-alimentare, t r a
gli appartenenti al Corpo
delle Guardie di P. S. ed i
facenti parte delle altre
Forze Armate de,llo Stato,
ha disposto che neon decorrenza 1 Febbraio 1948 ed a
titolo di integrazione razione viveri » sia erogato agli
Ufficiali ai Sottufficiali, alle Guardie ed allievi guardie' un assegno giornaliero
di Lire 75.
Il provvedimento sulla
complessa questione è indice della sollecitudine e della
comprensione con cui il Ministero è solito far fronte
ai problemi che riguardano
la vita dei suoi amministrati.
Allievo
Guardia
GALOTTI
LUIGI — ScuoU Allievi
Nettuno.
Posso assicurarti che in data
19.11.1948 l'ufficio
Ricompense
del Ministero dell'Interno, ha
trasmesso la proposta che ti concerne al Ministero della DifesaEsercito, confermando nei tuoi
confronti, la proposta per 11 conferimento della medaglia di
bronzo al valor militare.
La pratica è tuttora in corso
di perfezionamento
presso il
Ministero della Difesa-Esercito.
G u a r d i a B ARTO-LOTTI —
Roma.
Circa il quesito da te rappresentato, troverai esaurienti delucidazioni leggendo la risposta
data al tuo collega Adriano
BALDI nel n. 2, pag. 29 di Polizia Moderna.
Guardia POMPA ANICETO
— Sulmona.
Il tuo posto nel ruolo generale delle guardie di P. S. è al
1. maggio 1949.
Sei, pertanto, alle porte della
promozione a guardia scelta, in
quanto con le prossime promozioni si arriverà presumibilmente fino alle guardie aventi anzianità luglio-agosto 1938.
Guardia TRIESTINO FRANC E S C O — Gorizia.
Le punizioni inflitte per mancanze commesse fino al 18 12.1947
sono condonate a tutti gli effetti e non soltanto a quelli materiali, ai sensi della circolare
ministeriale n. 9820 F/35700 delT8.3.1948.
Ai fini della classìfica dei
precedenti le predette punizioni
non vengono prese in alcuna
considerazione, per cui la mancanza successiva viene riguardata come prima infrazione.
Esse continuano tuttavia ad
essere annotate nel foglio matricolare con l'annotazione a margine « condonate », poiché in effetti che le punizioni siano state condonate non significa che le
relative infrazioni non siano
state commesse.
L'annullamento, invece, toglie
ogni rilevanza alla punizione,
ma non per atto di clemenza,
quale è il condono, bensì per
atto di giustizia, e costituisce,
perciò, il pieno riconoscimento
della non commissione della infrazione che a suo tempo determinò la punizione.
V. Briqadiere ODDO GIUSEPPE — Bardónecchia.
Il numero dei vicebrigadieri
pretermessi dalle ultime promozioni a brigadiere è assai limitato, né è per ora dato dire
quando il Ministero riterrà opportuno indire un concorso per
10 avanzamento al grado anzidetto.
Circa l'indennità di frontiera e
l'altra, attualmente soppressa,
per controllo passaporti in corsa treni, leggi la risposta data
al tuo collega Antonio SANSONE ne! n. 5, oag?. 2*-25 della
Rivista.
Guardia se. PIPPA ANGELO
— Padova.
Non esiste alcuna disposizione
che escluda il personale anziano
dall'obbligo di indossare l'uniforme.
E' ovvio, infatti, che qualora
11 personale stesso non potesse,
per tal motivo, indossare la uniforme, ciò significherebbe anche, nella quasi totalità dei casi, che è venuta meno la idoneità all'incondizionato servizio.
Guardia RAVETTI
Mantova.
L'Amministrazione è, in linea
di massima, contraria a che il
personale del Corpo effettui acquisti rateali in quanto questo
può essere, da un lato, indotto
a spese non previste o non del
tutto necessarie e dall'altro si
carica di un debito a lunga scadenza 1 cui pagamenti generano
Sempre uno scompenso o un disagio economico. Comunque in
tali casi, l'amministrazione non
garantisce mai i debiti dei dipendenti ed è persino contraria
(Continua a pag. 30)
S E M P R E
A
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A
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0
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MODERNA
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I N
Q U E S T O
N U M E R O :
• Doveri dell'ospitalità
• In Italia e nel mondo
• La scienza serve la legge
S. E . Bhulabai, Ambasciatore dell'India
presso la Santa Sede, fa la sua prima conoscenza con le caratteristiche divise delle Guardie Svizzere della Città del Vaticano. Qui, dopo un primo sommario giro
tra i sacri palazzi, si accomiata dal Vice
Caporale di servizio all'ingresso.
• Perchè sia chiaro
• La morte v e n n e a Natzweiier
S O C . ANI, C A P I T A I E I-/» 13.500.000
già
Pasquale
• " C h e ogni fanciullo trovi la verità sulla
terra"
18oryrii
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E T I J L J\V X I - X E
8
S
U
X
I
•
M I L A N O
Bastano poche donne come questa, munite
di microfono ed altoparlante, per regolare
l'afflusso dell'enorme folla convenuta all'Ippodromo di Ascot per assistere alla
competizione
ippica « Coppa d'Oro m.
• Dorso di cavallo posto d'onore
• Le proposte dei lettori
VIALE V I T T O R I O V E N E T O , 6 - T E L E F O N I : 22.190-22.191
• Sentenze e massime
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BLICITA': S.A.P.U., Servizio Annunzi Pubblicazioni Ufficiali . Piazza della Libertà 10.
Roma. — I manoscritti, i disegni e le fotografie, anche se non pubblicati, non si
restituiscono — Riproduzione vietata — Spedizione in abbonamento postale, Gruppo III.
— I numeri arretrati costano 1> doppio. — Stamp.: Tumminelli, V.le Università 38, Roma.
3
I N I T A L I A
E
N E L
M O N D O
Caduti nell' adempimento
del dovere N. 4
Budapest, v i e n e tratto i n arresto p e r moti,
vi politici l'ex Ministro degli E s t e .
ri L a s z l o R a i k . ,
Feriti in servizio e per
a
V
e
r
o
n
a
sperimentati
c e s s o razzi a n t i g r a n d i n e .
L
a notizia apparsa nel numero precedente della nostra Rivista e riporta*?
anche da molti quotidiani sull'inaugurazione del Corso di Cultura puristica
presso la Scuola Allievi UHiciali a Sottufficiali di Roma merita °> « « r e ripresa ed opportunamente analizzata ora che il Corso stesso è stato «»|™»«»;
1,0 merita per due mouvi: primo perche un iniziativa cosi ielice — mai fin oggi
avuta e realizzata — non passi sotto silenzio e secondo perche iimpoii»u«.a e .*
utilità del Corso — invero di già apprezzato da quanti hanno avuto la fortuna
di frequentarlo —' stanno al di 14 del profitto che questi possano averne tratto
ed hanno un riverbero interessante sulle funzioni e le attività della Polizia in
,e
cosa*c'entra il turismo con la Pubblica Sicurezza? Si sarà chiesto il lettore
nell'apprendere la notizia: quale rapporto può mai esistere tra Pubblica Sicurezza e stranieri che vengono in Italia al di fuori di quelli stabiliti dalle non poche disposizioni della L e g g e di P.S. tendenti a conciliare gii interessi dei singoli e gli interessi della collettività — in questo caso ospitarne? — L interrogativo ha una giustificazione: il rapporto Polizia - stranieri viene abitualmente considerato come u n rapporto di conflitto, quanto meno potenziale: viene subito
di pensare alle spie, ai contrabbandieri di alto bordo, ai trafficanti di s P ' a centi, ed in genere agli avventurieri internazionali: a gente insomma che dei
turismo fa un mezzo per perseguire e nello stesso tempo nascondere i suoi loscni
affari e che quindi neve essere guardata a vista.
Anche qui sull'episodio di cronaca nera, che colpisce l'immaginazione, si costruisce la regola. L a realtà quotidiana è però ben diversa: la stragrande maggioranza di stranieri che viene in Italia è animata da scopi pacifici e leciti per
cui si deve riconoscere essenziale e d intimo un rapporto di diretta proporzione
tra il flusso turistico nel nostro paese e la necessità dell'affinarsi dei servizi
di polizia.
. , „
Una delle conseguenze di quest'ultima guerra — giudicheranno i posteri se
benefica o nociva per noi — è di certo l'accrescersi in maniera impressionante
della rapidità e dei volume di comunicaznoni tra Stato e Stato, tra continente
e continente, rapidità e volume di comunicazioni che nessuno avrebbe osato
immaginare SO anni la.
il nostro paese, noto per la sua tradizionale ospitalità ed esente, per fortuna,
da pregiudiziali di natura politica, vede di buon occhio il movimento turistico
che, oltre ad essere fonte di riccnezza, costituisce un mezzo efficace, anzi l'unico
mezzo, perchè gli stranieri acquisiscano una conoscenza diretta della nostra
civiltà e della nostra rinata democrazia.
E per quel che ci riguarda particolarmente vedremo fra pochi mesi, con lo
inizio dell'Anno Santo, puntare verso l a nostra penisola tutti i più moderni
mezzi di trasporto: linee aeree che in poche ore da una capitale qualsiasi della
Europa riverseranno a Roma migliaia di turisti; rapidissimi transatlantici che
nello spazio di pochi giorni dane sponde nel sud e del Nord America porteranno schiere numerosissime di fedeli avanti al Tempio ed al Sepolcro di Pietro;
Interminabili carovane ferroviarie di fedeli ansiosi di conoscere da vicino il
nostro paese e le vestigia della secolare civiltà Romana e Cristiana.
Orbene su quelle che possiamo chiamare le porte di Ingresso alla casa nostra,
sugli aeroporti — sui porti — e sui posti di confine, avviene il primo contatto
tra l o straniero e l'Italia e qui succede qualcosa a cui sì deve dare la dovuta
importanza: lo straniero riceve la prima impressione del paese che l'ospita,
impressione che egli difficilmente dimenticherà —< buona o cattiva che sia —
e che può dedurre magari dai solo moao, coi quale pochi uomini hanno proceduto — alla frontiera— al controllo dei passaporti e dei bagaglil
E ' proprio cosi: il primo contatto lo straniero lo ha con gii uomini della polizia e dal comportamento di questi dipende in massima parte quel primo giudizio del visitatore, del turista che viene per vedere, conoscere, analizzare
e raffrontare.
C'è una ricetta speciale per ottenere che questa impressione sia buona? Già
la posseggono i nostri uomini, basta che la sappiano usare al momento opporno: « massima cortesia nel tratto, rapidità nelle operazioni, intelligenza oculata
delle situazioni » sono i termini, l'uno non meno Importante dell'altro, su cui
si orienta sempre più la scelta del personale e la organizzazione dei servizi
presso porti, aeroporti, posti di confine.
Non dimentichiamo che a tutti dà fastidio attendere sulla porta di casa altrui
o peggio n o n avere una buona accoglienza sul limitare della sogliia! Quindi
il criterio al quale devono uniformarsi gli organi di polizia è quello di conseguire il massimo rendimento con il minor fastidio possibile al singolo!
Una volta aperta all'ospite la porta, sorgono infinite l e occasioni, le circostanze, l momenti in cui il semplice uomo delia P.S., con o senza sottogola abbassato, potrà essere utile, necessario, provvidenziale al turista- che gira per l e nostre
strade e per le nostre città.
(Contò.*. « patina 30)
tu
18 G I U G N O
22 G I U G N O
a
1 1
u
cause di servizio N. 177
•
Riformati per lesioni o malattie riportate in servizio e
per cause di servizio N. 28
i l
P 9 e Ezzard Charles c o n q u i s t a a C i c a ,
go il c a m p i o n a t o d e l Mondo, .bcrtten.
d o a i punti Joe Walcott.
23 G I U G N O
^ g o v e r n o Britannico,
secondo notizie d i r a mate a l r i g u a r d o d a l T i m e s , d i c h i a .
r a d i n o n poter riconoscere, a l m e n o
p e r o r a , il G o v e r n o c o m u n i s t a d i
Mao Tse Tung.
Presidente d e l l a R e p u b b l i c a , L u i g i
Einaudi e dall'On. De Gasperi.
In occasione della Festa d e l C o r p o , scelte
formazioni militari di terra e d i m a .
re d e l l a G u a r d i a d i F i n a n z a v e n g o ,
no p a s s a t e i n r a s s e g n a a V i l l a Bor.
ghese, i n R o m a , d a l Presidente d e l l a
R e p u b b l i c a , L u i g i E i n a u d i , il q u a l e ,
n e l l a circostanza, d e c o r a di 3 m e .
d o g l i e d'Argento a l v. m. l a B a n .
oliera e conferisce tre m e d a g l i e di
oro a l v. m. di c u i d u e a l l a m e m o r i a
dei caduti L i d o G o r i e G i o v a n n i D e .
naro ed u n a al Capitano Giovanni
Marzano.
e
Presso l a S c u o l a C o l .
legamenti G e n i o a l l a
Cecchignola in Roma, l'Arma del
G e n i o c e l e b r a solennemente l a s u a
Festa.
24 G I U G N O
25 G I U G N O
^ Ministro degli Esteri,
Sforza, si i n c o n t r a c o n
l ' A m b a s c i a t o r e degli U . S . A . , D u n n .
l'Argentino J u a n F a n gio, s u F e r r a r i 2000,
v i n c e a l l a v e l o c i t à m e d i a di 160 K m
28 G I U G N O
La vittoria attende Fangio, ormai a pochi
metri dal traguardo.
il G r a n Premio dell'Autodromo a
M o n z a . — H a luogo a N o l a l a tradizionale, caratteristica « F e s t a dei
G i g l i ».
Nelle elezioni svoltesi
in Belgio, il Partito
C r i s t i a n o S o c i a l e c o n q u i s t a il primo
posto.
27 G I U G N O
A Nola, festa grande per i gigli
29 G I U G N O
H
a
l
u
o
g
o
a
R
o
n
a
\ '
presso 1 Aeroporto d i
Centocelle,
organizzata dall'Aero
Club di Roma la « Festa dell'Ala».
30 G I U G N O
H a inizio.^con l a top.
p a P a n g i - n e i m s , il G i ro ciclistico d i F r a n c i a , c u i p a r t a c i ,
p a n o , fra i migliori; ciclisti europei,
i nostri G i n o Bartali, F a u s t o C o p p i
e Fiorenzo Magni.
r
1° L U G L I O
e
5
LUGLIO
8
LUGLIO
Muore i n M i l a n o il M a e .
stro Riccardo' Pik M a n -
giagalli.
Il Ministro dell'Interno,
On.le Sceiba, presenzia
a l l a c h i u s u r a d e l l a M o s t r a dello
A b r u z z o e nell'occasione p r o n u n z i a
un discorso.
10 L U G L I O
t o
P °9 *
Merlin s u l l a
abolizione d e l l e C a s e
di meretricio v i e n e a p p r o v a t o d a l l a
C o m m i s s i o n e Senatoriale.
'on u n a g r a n d e m a n i stazione ginnico.sportiva a Piazza di S i e n a in Roma, vie.
ne solennemente celebrata l a Festa
dei V i g i l i d e l F u o c o .
3
LUGLIO
1
occasione, d e l l a F e to N a z i o n a l e d e g l i S t a .
ti Uniti, telegrammi a u g u r a l i v e n g o ,
no inviati a l Presidente T r u m a n d a l
4 LUGLIO
Ha vinto, Ezzard Charles
A
UFFICIALI-SOTTUFFICIALI-GUARDIE
vengono
con suc-
16 G I U G N O
Doveri dell'ospitalità
Contributo di sangue del
Corpo delle Guardie di P.S.
durante il 2° trimestre
del 1949
Tre
medaglie al V. M. alla Bandiera
del Corpo Guardie di Finanza.
Dopo il discorso, alla Mostra dell'Abruzzo.
M l l D A C r L I A
D ' A R G E J J T O
A
L
V .
M.
« Comandante d i Plotone Motociclisti i n marcia d i trasferimento, veniva
assalito da r i l e v a n t i f o r z e r i b e l l i con intenso f u o c o d i f u c i l e r i a e d i a r m i a u t o m a t i c h e i n zona o l t r e m o d o sfavorevole. F e r i t o m o r t a l m e n t e a l f i a n c o destro, m e n tre nncora era i n m o t o c i c l e t t a , r i u s c i v a a d i s p o r r e i l p l o t o n e i n o r d i n e d i c o m b a t t i m e n t o i n z o n a q u a n t o m a i diffìcile. I n c u r a n t e d i sè stesso, dopo essersi acc e r t a t o che u o m i n i e d a r m i fossero i n postazione, i n c i l a v a a l c o m b a t t i m e n t o
ed affidava i l c o m a n d o a l sottufficiale più anziano, i n v i a n d o u n a staffetta p e r
a v v e r i i r e i l più v i c i n o posto dell'accaduto. Cadeva poco dopo a l g r i d o d i « V i v a
I I t a l i a » r i f i u t a n d o o g n i soccorso per non d i s t o g l i e r e u o m i n i dal c o m b a t t i m e n t o .
I I suo estremo s a l u t o f u per la p a t r i a e per i l C o r p o , F u l g i d o esempio d i sereno
sacrificio, s p i n t o fino a l l ' e s t r e m o sacrificio d e l l a v i t a ».
O c e v i c i ( M o n t e n e g r o ) 13 L u g l i o 1941.
I l S.Ten. S m i r a g l i a , t r a a l c u n i s u p e r i o r i e c o l l e g h i d e l b a t f a K H o n e . ^ M M S i a ^ A Hagusa
R
esistete per l ' o n o r e del C o r p o e d e l l ' I t a l i a » gridò, p r i m a d i abbattersi al
suolo c r i v e l l a t o a m o r t e assieme alla
sua m o t o , i l Sottotenente C a r l o S m i r a g l i a .
E r a n o le 15 del 13 l u g l i o 1941
sulla
strada Rijeka-Cettigne. Q u e l g r i d o d i lotta dell'ufficiale, q u e l l ' u l t i m o o r d i n e del comandante d i p l o t o n e , q u e l l ' u l t i m o anelito
del c i t t a d i n o
amante del suo paese, del
soldato l i g i o al dovere echeggiò solenne
quasi a sfidare l a potenza i n v i s i b i l e dell'agguato che aveva rovesciato u n a v a l a n ga d i fuoco sulla p a t t u g l i a d i p u n t a d e l
plotone.
Echeggiò n e l l ' a r i a i n f i d a e nel silenzio
sepolcrale d i u n sentiero stretto, incassato,
sinuoso, n a t o f r a le a l t u r e tagliate a picco,
f a t t o quasi per i n g h i o t t i r e i passanti. Echegg i ò più f o r t e del sibilo della m i t r a g l i a avversaria nella s o l i t u d i n e assolata d i l u g l i o ,
echeggiò e si scolpì n e l l ' a r i a , nel sole, nel
cielo, nel m o n d o d e l l o s p i r i t o per testimoniare l a nobiltà eroica d i quella p a t t u g l i a
d i p u n t a del n o s t r o C o r p o !
« Resistete pc-r l ' o n o r e del C o r p o e dell ' I t a l i a » e ad u n o ad u n o , sotto i l fuoco
spietato delle a l t u r e del borgo Ocevici, ad
u n o ad u n o caddero v i c i n o al C o m a n d a n t e
le guardie B i a n c o n i , A l l o r o ,
Principe
e
Zilli!
E I IO E
d i Croazia,
do la direzione d i
m a r c i a — ancora a
Cettigne dove, i l 4 g i u g n o , i l suo p l o t o n e
sfilò t r a i l plauso della popolazione. E r a u n
segno d i effusione o d i l saluto della f o l la a g l i a t l e t i che e n t r a v a n o nell'arena del
destino per a f f r o n t a r e l'ignoto?
I l g i o r n o 13 l u g l i o 1941, da Podgoritza,
ove era stato i n v i a t o dopo u n mese d i sosta d e p r i m e n t e
negli
a c c a m p a m e n t i dei
d i n t o r n i d i Berane, l'ufficiale ebbe l ' o r d i n e
d i trasferirsi a B u d n a , u n a c i t t a d i n a radicata su d i u n d i r u p o montagnoso aperto
a t u t t e !e insidie, per liberare da u n a situazione disperata i C a r a b i n i e r i
di
una
stazione locale assalita da r i b e l l i .
G i à u n a l t r o plotone d i m o t o c i c l i s t i , al
comando del T e n . T o b i a , non aveva d a t o
più notizie d i sè; perciò, dacché m o l t i c h i l o m e t r i separavano questi n u o v i a r d i m e n tosi d a l l a l o r o sorte, si iniziò speditamente
la m a r c i l i finché si raggiunse Rijeka.
a riposo, un mese p r i m a .
Qui,
durante una sosta per mettere a
p u n t o g o m m e e m o t o r i , S m i r a g l i a f u messo al coerente dei p e r i c o l i che presentava
q u e l l a zona occupata da elementi a r m a t i
che avevano preso i n imboscata ed ucciso
u n maggiore, u n capitano ed a l c u n i sold a t i ; tentò m a i n u t i l m e n t e , d i prendere
c o n t a t t o telefonico col presidio d i Cettigne; telefonò, q u i n d i , a P o d g o r i t z a per
i n f o r m a r e delle novità i l C o m a n d o .
B i s o g n a v a proseguire e i l p l o t o n e r i p r e se la sua m a r c i a .
I n testa con pochi u o m i n i scelti p u l s a v a
assieme al cuore del C o m a n d a n t e l a sua
m o t o , a p r i v a la strada del dovere e d e l
sacrificio, cantava u n r i t m o d i g l o r i a la
sua m o t o , i n testa al suo p l o t o n e ed ai
suoi u o m i n i ed i l suoi c a v a l l i d'acciaio,
che i n t r e p i d i l o seguivano nel n o b i l e slancio d i salvare i fratelli e vendicare i cad u t i , era .Carlo S m i r a g l i a .
itu
oiti»\iti:
A b r e v e distanza d a l luogo del c o m b a t t i m e n t o , nel piccolo c i m i t e r o d i g u e r r a a l t r e c r o c i si aggiunsero
L'agguato però aveva già teso la sua
rete i n v i s i b i l e alla svolta
d i una curva
presso u n a rustica chiesa ortodossa d i Ocev i c i , a circa tre c h i l o m e t r i da Rijeka, e
l a M o r t e , sotto le spoglie umane aveva
o r m a i a l l u n g a t o le adunche m a n i per gherm i r e la v i t a d e g l i audaci.
U n i m p r o v v i s o fuoco d i f u c i l e r i a e sventagliate d i m i t r a g l i a s i b i l a r o n o n e l l ' a r i a
rabbiosamente: i l Sottotenente
Smiraglia,
ferito m o r t a l m e n t e ad u n fianco, da quel
m o m e n t o si preoccupò d i contrattaccare e
d i n o n esporre ad i n u t i l e sacrificio i suoi
u o m i n i . O r d i n ò d i fermare le m o t o , svitare le m i t r a g l i a t r i c i , occupare u n costone a
destra della strada che si prestava alla d i fesa e a l l a resistenza.
A l V . B r i g a d i e r e F o r t u n a e ad alcune
g u a r d i e , che erano l i per soccorrerlo e r i p o r t a r l o i n d i e t r o , ordinò d i n o n badare a
l u i e d i n o n esporsi i n u t i l m e n t e i n quel
posto b a t t u t o da tre diversi settori e aggiunse al V . Brigadiere d i prendere i l com a n d o d o p o la sua m o r t e e completare le
difese, i n attesa dei r i n f o r z i .
M a , poiché i l sottufficiale e le g u a r d i e
esitavano ad abbandonarlo sulla
strada
esposta
alle
raffiche nemiche, egli, con
estremo sforzo, drizzandosi
sul braccio
destro esclamò: « C o s ì v i c o m a n d o : u b b i d i t e ! Sono ancora io i l vostro c o m a n d a n te! ». Era ancora i l C o m a n d a n t e !
E g l i , che
n o n aveva esitato ad u b b i dire a g l i o r d i n i s u p e r i o r i p u r sapendo d i
andare i n c o n t r o alla morte... n o n permetteva che si esitasse ad u b b i d i r e a g l i o r d i n i
suoi perchè l a v i t a degli a l t r i fosse salva!
D o p o q u e l l o sforzo, si abbattè g r i d a n d o :
« V i v a l ' I t a l i a ! Resistete per
l ' o n o r e del
C o r p o e d e l l ' I t a l i a ! ».
L a g u a r d i a U m b e r t o B i a n c o n i , vedendo
ó
i l suo ufficiale esanime, corse verso i l n i d o
delle postazioni
nemiche ma, c o l p i t o i n
pieno petto, f u f e r m a t o nel gesto d i l a n ciare una bomba a m a n o .
Così Z i l l i , A l l o r o , Principe!
Q u a n d o , o t t o g i o r n i dopo, g l i a l p i n i della B r i g a t a T r e n t o r i c u p e r a r o n o quelle posizioni, i l Cappellano D a n t e Silvestri r i n venne ed identificò la salma del S. Tenente
S m i r a g l i a nel luogo stesso del c o m b a t t i m e n t o : i l cadavere' era stato spogliato d i
o g n i oggetto d i valore, d a n a r o , d o c u m e n t i
e finanche degli s t i v a l i . A l l a c u p i d i g i a sacrilega d i quelle m a n i era sfuggita u n a catenina d i oro con u n a medaglietta', r i c o r d o
della p r i m a comunione!
•
C a r l o S m i r a g l i a , nelle
m a n i pietose e
fiere del t u o genitore la relìquia della tua
fanciullezza ha la forza d i r i d a r g l i la v i sta, ch'egli perdette nell'istante i n c u i ebbe
l a notizia della t u a m o r t e : ed egli i n u n a
immensa luce vede T e solo! I l suo fig io
Eroe!
1
L a t u a m o t o è f e r m a , religiosamente da'
n o i custodita, così come t u l a lasciasti, c r i v e l l a t a d i c o l p i . M a essa n o n ha cessato d i
battere i l suo r i t m o d i g l o r i a !
*
C a r l o S m i r a g l i a aveva 24 a n n i : era i l
p i ù giovane dei suoi u o m i n i . L a u r e a t o , appassionato s p o r t i v o , motociclista, p a t t i n a tore, sciatore, a l p i n i s t a . Era i l m i g l i o r e dei
suoi u o m i n i con i q u a l i f o r m a v a i l 1. Plotone del B a t t a g l i o n e G u a r d i e m o t o c o c l i s t i
dislocato i n B a l c a n i a .
Era sbarcato a D u r a z z o i l 20 A p r i l e e d i
lì con i l suo r e p a r t o era stato a Cettigne,
a Ragusa, a San G i o v a n n i e — inverten-
i l 13 l u g l i o .
I l tuo nome e> scolpito nella caserma da
dove si mossero verso l'olocausto l a t u a
giovinezza ed i l t u o a r d i m e n t o , m a t u sei
ancora i n testa a m a r c i a r e .
A d O c e v i c i , n e l t r i g e s i m o della m o r t e , mesta e r a c c o l t a f u n z i o n e religiosa i n s u f f r a g i o .
A Z i l l i , B i a n c o n i , P r i n c i p e , A l l o r o che
t i sono v i c i n i si sono a g g i u n t i cento a l t r i
i n g h i o t t i t i anch'essi da strade anguste, sinuose, nate f r a a l t u r e t a g l i a t e a picco! I I
t u o p l o t o n e è più grande, è più f o r t e d i
allora... e t i segue ancora e t i ubbidisce.
I l p l o t o n e d e l S./Ten. S m i r a g l i a presenta
le a r m i .
G. O.
7
tare l'assunzione delle impronte digitali del
derma. I l dott. Caramanica aderì e poiché
non potè seguire la procedura da me suggerita, quella d i assumere le impronte del derma, perchè le relative sporgenze t a t t i l i erano
colliguate, molto opportunamente pensò d i
sfilare l'epidermide dei dieci polpastrelli e assumere le relative impronte introducendole i n
una delle d i t a dell'operatore. Ottenne così le
impronte desiderate (figura i ) .
(In alto) Impronta, due fotocopie,dell'indice sinistro del cadavere, assunta il 4.6-1949.
impronta, due fotocopie, dell'indice sinistro di Marino Palazzesi, segnalata il 6-11-1947.
L A
S C I E N Z A
S E R V E
L A
L E G G E
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nota l'importanza della dattiloscopia ai fini della identificazione personale. Ed,
invero, se si escludono poche identificazioni che si raggiungono mediante confronti fotografici e per eventi fortuiti, le polizie di tutti i paesi raggiungono
normalmente l'identificazione dei fermati, degli arrestati e dei cadaveri di sconosciuti,
precisamente a mezzo della dattiloscopia: in Italia oltre seimila identificazioni all'anno. Riferire, quindi, su di un caso recente di' identificazione di un cadavere di
sconosciuto equivarrebbe a riferire su uno dei tanti accertamenti di identità che
le polizie di tutti i paesi raggiungono quotidianamente. Esso, perii, viene illustrato
perchè, per speciali ragioni, permette di documentare l'importanza della collaborazione del biologo nelle funzioni della polizia, specie per la polizia scientifica italiana
che ha dato a tutte le sue indagini un orientamento biologico, e perchè permette di
documentare l'importanza della identificazione monobichiroscopica, da me ideata
ed attuata dal 1 gennaio 1947. -fl Nel pogenze t a t t i l i interessano non soltanto lo strameriggio del 3 giugno del corrente anno
to superficiale della pelle (epidermide) ma
disposi che un agente si recasse all'obitoanche lo strato piùl interno (derma), si sario per procedere al segnalamento del carebbero potuto assumere le impronte del
davere di uno sconosciuto rinvenuto nudo
derma ( I ) . D'altra parte non potevo pretennelle acque del Tevere all'altezza del porto
fluviale d i S. Paolo.
L'indomani l'agente m i presentò la fotografia, i n tre pose, del cadavere e m i d i chiarò che non aveva potuto assumere le i m pronte digitali perchè i l cadavere stesso era i n
istato d i avanzata putrefazione : la morte r i saliva a circa dieci-quindici giorni.
L a dichiarazione non m i convinse: nei cadaveri d i annegamenti, pel fenomeno della
macerazione, si distacca l'epidermide delle
mani ( i l così detto guanto) e poiché le spor-
dere che u n agente superasse le delicate difficoltà e decisi d i recarmi io sul posto, appena liberato da a l t r i impegni d i servizio.
Nel frattempo i l dott. Giacomo Caramanica, dirigente i l servizio medico del Corpo
delle Guardie d i P. S. i n Roma, m i telefonò
per darmi notizie sul caso, specie per quanto
riguardava le constatazioni del contenuto gastrico e le lesioni.
L o misi al corrente della parte dattiloscopica e, profittando dello zelo che lo caratterizza, lo pregai d i dirigere i lavori per ten-
Importanza
della « identificazione
monobichiroscopica ». — Le ricerche dattiloscopiche
fatte allo schedario principale dettero esito
negativo perchè una delle impronte assunte
risultò scarsamente utilizzabile e dette luogo
ad errata classificazione.
Le ricerche fatte ai due schedari secondari
« monobichiroscopici » ( i ) permisero d i accertare che le impronte stesse si identificavano con quelle d i Palazzesi M a r i n o f u Ferdinando e i u Lughetti Maria, nato i l 13 d i cembre iqoo. ad Arcevia, domiciliato a Sassoferrato (Ancona), verniciatore, segnalato a
R o m a i l 6 novembre 1947, per rimpatrio
(figg. », } e 4 ) .
L'importanza della identificazione monobichiroscopica, praticamente documentata dal
numero delle mancate identificazicii che i due
schedari secondari consentono d i evitare e
dalla possibilità d i identificare anche quanto
si dispone delle dmpronte d i una sola mano,
è data anche dalla possibilità d i ricerche, per
l'identificazione degli autori d i reati, allorquando sul luogo del reato vengono rilevate
impronte simultanee, cosi che, pur essendo
poco frequenti, non sono rarissimi.
H o ritenuto metterla in evidenza, prendendo occasione dal caso citato, perchè allorquando venne da me illustrata al Congresso
Internazionale d i Polizia che ebbe luogo a
Parigi nel giugno 1947, fu accolta con poco
entusiasmo e dette luogo alle seguenti critiche
che io ritengo siano derivate dal fatto che
alcuni dettagli non vennero sufficientemente
valutati per difficoltà d i comunicativa, causa
le differenti lingue:
a) >. I l personale deve essere triplicato ».
Si osserva che basta semplicemente raddoppiarlo, ptrchè per le ricerche nei due schedari secondari è sufficiente lo stesso numero
d i agenti che occorrono per lo schedario p r i n cipale decadattiloscopko ;
b) « I l tempo oer le ricerche è t r i p l i cato ». Ciò non è esatto, perchè le segnalazioni i n arrivo vengono opportunamente d i stribuite i n modo che i l personale lavora contemporaneamente nei tre schedari;
c) «Occorrono molti mobili». I n Italia
esiste un unico casellario centrale nel quale
vengono messe le segnalazioni i n arrivo in ordine alfabetico e lo schedario principale decadattiloscopico, che contiene le schedine, d i
piccolo lormato, messe i n ordine dei caratteri
che presentano le impronte d i tutte e dieci
le dita delle due mani, schedine che richiamano le ^-gnalazione contenute nell'unico casellario. Questo stesso casellario, senza bisogno
d i alcuna modifica e d i alcun aumento d i mob i l i , viene utilizzato anche dai due schedari
secondari monobichiroscop'ci. Quindi i mobili occorrenti in più sono costituiti dai soli
schedari monobichiroscopici che, tenuto conto
del formato piccolo delle schedine, con l'andar
degli anni raggiungeranno i l numero d i dieci,
quanti sono i mobili necessari per lo schedario principale;
d) « La Gran Bretagna evita le mancate
identificazioni facendo uso del doppio simbolo ». Questo espediente è indiscutibilmente
analogo a quello al quale, logicamente, ricorrono t u t t i i paesi' esso, però, non evita le
mancate identificazioni che si verificano i n d i scutibilmente i n t u t t i i paesi.
I n occasione della visita fatta recentemente
alla polizia inglese da una legazione italiana
— visita della quale è diffusamente parlato
i n altra parte della rivista, e che dette occasione d i apprezzare l'ottima organizzazione
della polizia Inglese — chiesi al dirigente i l
servizio centrale d i identità i l numero approssimativo delle mancate identificazioni che s i
verificavano annualmente, e m i fu risposto :
« circa quarantacinque ». . Questo numero i n
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Foglietto dactiloscopico di cernir"
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Impronte dell'epidermide dei polpastrelli delle dita del cadavere,
distaccatesi in seguito al fenomeno della macerazione.
I
affidando commenti ed articoli a
persone pratiche d i procedure e
d i leggi.
Sarebbe assai bene per t u t t i .
I due casi citati che per tanti
giorni hanno fatto testo sulle seconde pagine d i quotidiani i n genere e romani in ispecie, culminati nella assoluzione per insufficienza d i prove del Salice e per
nor aver commesso i l fatto del
Catelli, sono stati proceduralmente svisati anche dal più occhiuto
cronista. E noi, per i l nostro decoro, a cui teniamo ancor più
della remunerazione mens'le, vogliamo qui chiarire che in ambedue i casi l'Ufficio
d i P.
S. inquirente si era
limitato
a riferire i fatti alla competente
Autorità senza procedere a denuncia. T u t t o ciò basterebbe a persuadere chiunque che la Polizia
Italiana non era convinta della
reità dei cosidetti prevenuti e che,
impastoiata da necessità procedurali, non poteva più ormai arrogarsi i l compito d i rimettere d i
iniziativa i n libertà gli stessi;
poteva solo demandarlo ad altri.
Ciò che i n seguito si è verificato fa parte d i una competenza
estranea alla pubblica sicurezza,
competenza sulla quale non è necessario dissertare, ma che, nella
mole immane del lavoro che abbraccia, deve anzitutto salvaguardare un istituto voluto dal popolo per propria difesa piuttosto
che un singolo; non è fatto che
riguarda la Polizia.
Abbiamo voluto chiarire. L a
cronaca prenda, dunque, atto d i
quanto chiediamo e ripetiamo :
necessita sì, d i volgarizzare la legge ma tale incombenza è retaggio
di chi la legge conosce.
r. questi u l t i m i tempi due uomini, fatalmente coinvolti i n
gravi delitti, dopo un lungo
periodo d i carcere preventivo sono stati i n giudizio assolti, l'uno
cor. formula dubbia ed i l secondo
con formula piena.
Due uomini, due casi : due tragedie! i l mito del rispetto della
personalità umana è uscito una
ennesima volta scosso da errori
che. i n ultima analisi, vanno addebitati a quell'insieme d i circostanze avverse che gli uomini sogliono sintetizzare i n una sola parola che dice troppo e troppo
poco : destino. Destino avverso,
crudele, tanto più crudele in
quanto alla tragica beffa dell'impunità del vero reo ha aggiunto
i l danno morale per coloro che
hanno creduto alla giustizia solo
quando ogni speranza era per
crollare, solo quando le vertigini
di uno spaventoso futuro avevano
inciso nelle loro menti segni i n delebili, cicatrici spirituali, contrassegni d i un terrore che ha
ormai permeato la loro vita.
Grave cosa, invero! E chi più
se ne duole è colui che nella giustizia è abituato a far prosperare
la propria mente ed a lavorare
per i l benessere e l'incolumità dei
suoi simili! Ecco perchè è per
noi acuto i l rammarico d i leggere su molti giornali commenti
simili all'invettiva, ma d i questa
tanto più insidiosi perchè rampogne velate da uno specioso sentimento e da u n ben congegnato
grottesco che, come un tarlo, rode la pubblica opinione.
Se è compito della stampa
chiarire al popolo e portare sul
piano
della
comprensione
di
t u t t i ogni problema del giorno,
ebbene si faccia : ma si faccia
con serena, pacata
obiettività,
1
Luigi Lugliè
DETECTIVE
fffc
r.
•1
N U O V O
ORIGINALISSIMO
CORSO PER CORRISPONDENZA
DI
GRANDE
UTILITÀ
PER
GLI
APPARTENENTI
Al
CORPI DI POLIZIA
Cartellino segnaletico esistente presso il casellario centrale
di identità, che ha permesso l'identificazione del cadavere.
proporzione corrisponde, presso a poco, a quello delle mancate identificazioni che si hanno i n I t a l i a al casellario centrale d i identità
e che vengono evitate dai due schedari monobichiroscopici; e corrisponde, presso a poco, a quello d i qualsiasi ufficio centrale d i identità
degli a l t r i paesi.
N o n è, comunque, possibile precisare quante siano annualmente le
mancate identificazioni i n ciascun paese, perchè non tutte vengono
alla luce.
I n Italia si presumeva che se ne verificassero una diecina all'anno,
mentre l'adozione dei due schedari monobichiroscopici ha permesso d i
accertare, come si è detto, che se ne verificano molte d i più.
L a crit'ca avrebbe dovuto prescindere dall'assiomatica utilità della
identificazione monobicriroscopica, da me ideata, e orientarsi soltanto allo studio del modo come io l'ho attuata per tentare d i m i gliorare la mia classifica, avvantaggiandosi dell'esperienza fatta i n
Italia.
Criminalogio • Criminalistice • Segnolamento • Pedinamento • Investigazioni •
Verbali • O r g a n i z z a z i o n e della Polizia
SCONTO
INFORMAZIONI
"Polizia Moderna"
PRESSO
L'ISTITUTO
"CONVIVIO "
VIA
O M B R O N I ,
2
-
R O M A
BUONO N. 5
5%
Tagliando da unirà alla
richiesta d'inlormazioni
Dr. Ugo Sorrentino
Direttore tecnico della
Scuola di polizia scientifica
O
O
g n i g u e r r a h a i suoi n u o v i t e r r i b i l i
eroismi, spesso a v v o l t i d a l l e o m b r e d i
u n silenzio sepolcrale.
Ben poco, ancor o g g i , s i conosce d e l l a
sorte delle p a r a c a d u t i s t e d e l Servizio I n glese, lanciate d a g l i aerei s u i t e a t r i d e l l a
g u e r r a europea, e i n p a r t i c o l a r e s u l t e r r i t o r i o francese d u r a n t e l'occupazione tedesca
Partite i n volo d a i campi d'Inghilterra,
esse erano p a r a c a d u t a t e d i e t r o l e linee n e miche dove quasi sempre l e attendeva u n
destino t e r r i b i l e : l a sorpresa d e l l a delazione
morte.
Pochissime t o r n a r o n o i n d i e t r o , m o l t e ,
d o p o aver appena tentato u n ' i m p r e s a che
doveva restar segreta, fecero l a m o r t e b r u tale della spia; a l t r e d i s p a r v e r o senza l a sciar traccia, a l t r e ancora f i n i r o n o nei c a m p i d i concentramento.
E d è d i f f i c i l e dover pensare che esseri
u m a n i d o t a t i d i cosi alte v i r t ù eroiche a b b i a n o d o v u t o i n c o n t r a r e u n a ignobile e d
umiliante fine.
Le paracadutiste d e l servizio
inglese
c o m p i r o n o numerose m i s s i o n i e m o l t e d ì
esse — cadute i n m a n o ai tedeschi — n o n
v i d e r o m a i p i ù l a luce. L a sorte f u p a r ticolarmente
crudele verso t r e d i esse,
Denise B o r r e l , V e r a L e i g h , D i a n a R o w d e n
e l a l o r o fine h a d a t o m o t i v o a l l ' a p e r t u r a
d i u n o d e i t a n t i processi per c r i m i n i d i
g u e r r a e n e l quale f u r o n o i m p u t a t i n o v e
a d d e t t i d e l c a m p o d i concentramento n a zista d i N a t z w e i l e r .
Le t r e donne erano state p a r a c a d u t a t e
i n Francia e si erano f i n t e c i t t a d i n e f r a n cesi per poter c o m p i e r e l a l o r o missione
a fianco d e i « "maquis », agendo come i n formatrici e corrieri.
Denise B o r r e l , q u a n d o f u arrestata, l a v o r a v a sul posto d a quasi u n anno, mentre
D i a n a R o w d e n e V e r a L e i g h f u r o n o catt u r a t e d o p o cinque mesi d a l l a l o r o discesa
i n Francia'.
T u t t e e tre' f u r o n o t r a d o t t e a l l a p r i g i o n e
d i K a r l s r u h e dove, insieme ad altre cinque
prigioniere, f u r o n o tenute rinchiuse senza
che fosse f a t t o l o r o i l processo.
I n f i n e a l l e q u a t t r o e mezzo d i u n m a t t i no d i l u g l i o d e l 1944, f u r o n o svegliate nelle l o r o celle e c o n d o t t e a N a t z w e i l e r , i n u n
c a m p o d i concentramento per u o m i n i .
M A UMILI
iteli'iniezione
A
dove la' m o r t e era b r u t a l e e senza dignità
alcuna.
Le t r e donne f u r o n o fatte entrare n e l l a
camera c o n g l i o t t o letti e l ' u f f i c i a l e m e dico disse l o r o che dovevano essere s o t t o poste ad u n a iniezione a n t i t i f i c a .
A d u n a ad u n a le t r e ragazze si distesero
sul letto e d e n u t a r o n o i l braccio, o f f r e n d o l o alla siringa d e l d o t t o r e .
L'iniezione endovenosa era d i evipan 0
d i fenolo.
Poco dopo tutte e t r e giacevano cadaver i e finivano nel forno crematorio.
L'accusa a l processo si basò su d u e i m p u t a z i o n i . P r i m o , che le donne f u r o n o
m a n d a t e a m o r t e senza u n regolare p r o cesso e u n a conseguente sentenza. Secondo,
che g l i u o m i n i i q u a l i eseguirono mater i a l m e n t e l'esecuzione capitale
dovevano
sapere che n o n c'era stato alcun processo
e che p e r t a n t o dovevano r i f i u t a r s i d i eseguire l'ordine.
L a p r i m a d i queste i m p u t a z i o n i potrebbe
apparire senza alcun significato perchè, sebbene u n onesto processo nei r i g u a r d i delle
spie dovrebbe essere desiderabile, quale v a n taggio avrebbero p o t u t o avere le t r e p a racadutiste, anche se a l o r o fosse stato f a t to u n processo qualsiasi, q u a n d o questo
n o n avrebbe f i n i t o che con l'essere u n a
farsa che n o n avrebbe r i s p a r m i a t o l o r o l a
esecuzione capitale?
Esse potevano essere classificate come
spie e q u i n d i fucilate o d i m p i c c a t e .
L'accusa si basò i n o l t r e i n g r a n p a r t e
sul f a t t o che le t r e paracadutiste n o n ebbero comunicazione della l o r o c o n d a n n a .
T u t t a v i a i l m o d o con c u i l'esecuzione
avvenne, e ciò per mezzo d i u n a i n i e z i o n e
endovenosa d i evipan o d i fenolo, p o t r e b be f a r pensare che se u n o doveva ricevere
la m o r t e per le m a n i d e l nemico q u e l l o
era i n d u b b i a m e n t e u n m o d o p r e f e r i b i l e a l la fucilazione e alla impiccagione, d o p o
aver mentito l a l e t t u r a della' sentenza. M a
l'accusa a sostegno delle d u e tesi v o l l e f a r
appai/ire nella ignoranza delle t r e c o n d a n nate u n a impossibilità d i appello c o n t r o
la' sentenza
Miss A . B a r r e l , F . A . N .
Q u i , d o p o esser state messe i n celle separate, a l cader d e l l a notte, a d u n a a d
u n a f u r o n o condotte al f o r n o c r e m a t o r i o .
L a costruzione aveva u n a camera cos t r u i t a i n cemento c o n u n f o r n o , mentre a l le p a r e t i l u c e v a n o q u a t t r o u n c i n i ai q u a l i
d i solito venivano impiccati i prigionieri;
p i ù i n là i n u n a stanza c o n o t t o l e t t i , u n a
cella per i f o c h i s t i ; sotto, u n a c a n t i n a e le
latrine.
Annessa deve esserci stata u n a cameragas, come p i ù t a r d i f u possibile r i l e v a r e ,
poiché i n q u e l l u o g o f u r o n o gassate 8 0
d o n n e ebree.
1
I l c a m p o d i N a t z w e i l e r aveva l'aspetto
t i p i c o d e l c a m p o d i concentramento nazista,
Section Officer Diana Rovden, W.A.A.F.
M a poteva esserci u n appello realmente?
RABARBARO
Nell>) stesso m o d o
i l comandante, i l
dottore, l ' i n f e r m i e r e , i l fuochista e t u t t i
c o l o r o che f u r o n o i n c o l p a t i d e l l ' i l l e g i t t i m a
esecuzione p u r conoscendo che n o n c'era
una sentenza a sostegno d e l l o r o agire, p o tevano r i f i u t a r s i d i eseguire l'ordine?
Q u i t u t t a v i a sembra che i l processo sia
scivolato su u n terreno p i u t t o s t o irreale.
C o m u n q u e n o n è l o n t a n a d a l vero l a
a f f e r m a z i o n e d e l d o t t o r e , q u a n d o egli disse
che q u a n d o le donne f u r o n o condannate a
m o r i r e e g l i stesso considerò l'iniezione m e n o dolorosa e certo meno d u r a della f u c i lazione o d e l l a i m p i c c a g i o n e .
C f sono m o l t e persone le q u a l i r i t e n g o n o che i processi per c r i m i n i d i g u e r r a n o n
raggiungono
a l c u n scopo e si a u g u r a n o
Miss Vera Leigh, F.A.N.Y.
p i u t t o s t o i l r a g g i u n g i m e n t o d i u n a certa
legalità anche i n u n a guerra totale. L a
sanzione i n s o m m a e l ' a p p l i c a z i o n e d i q u a l che n o r m a che possa esser rispettata. M a
ciò è possibile veramente?
Che cosa p u ò significare l a Convenzione d e l l ' A i a per u n paese che è disposto ad
ignorarla?
L a g u e r r a totale n o n conosce etica o
l i m i t i d i regole fisse.
E l a constatazione più dolorosa ricavata
d a i processi d i guerra si riassume nella
inutilità d i t u t t o i'insieme e nella impossibilità d i s t a b i l i r e u n qualcosa d i d e f i n i t i v o
e d i giusto. La tragedia n o n è nella n o n
osservanza d i n o r m e i n u n a situazione o r r i b i l e , m a n e l f a t t o che l ' o r r i b i l e situazione
esista.
ECHI DELLA RIVISTA DEL 2 GIUGNO
C
ontinuano ad affluire a questa
Redazione articoli e materiale
fotografico relativi alle manifestazioni celebrative del terzo anniversario della fondazione della
Repubblica Italiana.
Fieri d i poter registrare la r i u scita d i analoghe manifestazioni
avvenute i n ogni parte d'Italia
come u n rito rinnovante i l battesimo d i fede nella rinascita del
nostro Paese, siamo spiacenti non
poter dare ospitalità completa —
per ragioni d i spazio — a t u t t o
i l materiale pervenuto.
A Napoli, u n battaglione appiedato e uno autotrasportato, tre
compagnie mobili e venti motociclisti della Sezione d i Polizia
Stradale hanno sfilato sul lungomare Caracciolo alla presenza del
Sottosegretario alla Difesa, on.
Rodino.
Nella speciale ricorrenza sono
stati decorati al Valore, fra gli
a l t r i , u n nostro maresciallo, una
guardia scelta ed una guardia.
A l v i v o interesse del pubblico
si è aggiunto i l plauso d i tutte le
Autorità civili e militari presenti.
Una rappresentanza dei Corpo
delle Guardie d i P. S., a Tarant o , composta d i circa duecento
uomini con ventisei mezzi, ha ricevuto, a partecipazione avvenuta, i l seguente fonogramma dello
Ammiraglio Balsamo, Comandante i n Capo del Dipartimento M a rittimo :
« Occasione rivista odierna m i
è grato esprimere v i v o compiacimento per impeccabile contegno
reparti impiegati ».
Identico risultato si è riscontrato a L a Spezia dove l ' A m m i raglio Vietina, con al seguito le
Autorità militari del Presidio, ha
passato i n rassegna — sotto u n
violento temporale — le Forze del
Nucleo locale d i P. S. schierate
lungo i l Viale Italia.
Ovunque si è avuta una lusinghiera risonanza nella stampa e...
basterebbe questa considerazione a
dispensarci da ulteriore commenti !
I tre decorati di Napoli. (Da sinistra a destra)
Guardia Se. Nunzio Giannini, Med. di Bronzo al
V.M.; Maresciallo Giuseppe Gaeta, e Guardia
Stefano Carnemolla, Med. di Bronzo al V.C.
in
A P E R I T I V O
VIA C FA RI NI 4
MILANO
Taranto.
N e s s u n processo p u ò r a d d r i z z a r e i t o r t i
delle m o r t i n e i c a m p i d i concentramento,
neppure le m o r t i d i H i r o s h i m a o d i A m b u r g o , neppure le m o r t i d i C o v e n t r y .
I l solo v a l o r e d i questi processi è i n r e a l tà d i f a r c i r i c o r d a r e miserie ed o r r o r i che
invece t u t t i d o v r e m m o aver d i m e n t i c a t i .
La Spezia.
M a r g a r e t Lane
niclTWatciRABAR ZUCCA
S R L
Taranto.
3
MARCHE
3
OROLOGI
1 Zodiac
3
S I C U R E Z Z E DI PRECISIONE
]1
"CHE OGNI FANCIULLO TROVI LA VERITÀ SULLA TERRA"
Abbandonati a sè stessi dai pa
La
signora
da dieci
Tribunale
Wise
anni
Polier
è
giudice
det
per
le
relazioni
domestiche
della
città
di
New
York.
Il
suo
libro
« Everyone's
Children,
Nobody's Child » ha
richiamato
efficacemente
sulle
condizioni e sui bisogni
dei
bambini poveri
l'attenzione
degli
avvocati,
degli assistenti
sociali, degli insegnanti
e
degli psichiatri
in tutti gli Stati
Uniti.
S
u una facciata d i palazzo, i n
una delle strade più movimentate della città d i New Y o r k ,
v i è una lapide, su cui sono i n cise queste parole:
< Che ogni fanciullo t r o v i la
verità sulla terra; che la giustizia
e la misericordia g l i siano concesse dal cielo ».
I l palazzo ospita i l Tribunale
per la Delinquenza Giovanile, che
p i c c o l i espedienti..
si occupa dei fanciulli traviati m i nori d i sedici anni.
1 criteri e i principii adottati
dal tribunale nel giudicare i piccoli, delinquenti, si uniformano
allo spirito della scritta che appare sulla facciata. I l giudice non
si limita a constatare se i l giovane ha effettivamente commesso
i reati d i cui è accusato, nè a rilevarne la gravità, ma indaga sulle condizioni .particolari del fanciullo, per rendersi conto delle ragioni vere che possano averlo
spinto ad agire così.
Citiamo uno dei casi v e r i f i catisi poco più d i un anno fa.
Un ragazzo d i quindici anni venne portato davanti alla Corte per
rispondere del furto d i un automobile.
Dalle indagini
risultò
che i l ragazzo marinava molto
spesso la scuola ed era diventato
il « capobanda » d i una squadra
...fingono, prima o poi, per essere acciuffati dai severi c policemen * che li affidano alle multiformi cure dell» Polizia.
Ma nessun severo provvedimento viene preso nei loro confronti:
IO
di giovinastri che oneravano in
un quartiere situato parecchi chilometri lontano dalla residenza
del ragazzo.
Venne chiamato i l padre del
ragazzo. Si presentò un giapponese. La madre, un'irlandese, era
morta quando i l figlio era ancora piccolo. I l padre aveva lavorato notte e giorno per mantenere la famiglia, ed aveva dedicato ogni cura al figlio. Pianse
durante l'interrogatorio, quando
venne alla luce i l fatto che i l ragazzo si vergognava della propria origine — si era al secondo
anno della guerra contro i l Giappone — e che aveva abbandonato la scuola, facendo quindi amicizia con dei giovani che non sapevano nulla d i l u i .
I l giudice, dopo aver ascoltato,
si rivolse al ragazzo : « N o r m a l -
mente, io prenderei provvediment i più severi; ma quanto ho appreso su tuo padre e quel che egli
ha dichiarato m i hanno fatto
comprendere che egli ha t u t t e le
migliori qualità che si possano riscontrare i n un cittadino americano; ho deciso pertanto d i lasciarti libero, affidandoti alle sue
cure ».
Queste parole valsero a ristabilire in, pieno, agli occhi del ragazzo, i l prestigio del genitore; e
questi potè riacquistare t u t t o i l
su.j ascendente sul figlio, che tornò alla scuola e ad una vita normale.
Le cose sarebbero andate molto
diversamente prima della istituzione del Tribunale speciale per
la delinquenza giovanile.
I l ragazzo sarebbe stato incarcerato assieme ai grandi, colpevoli
di reati comuni, esposto così a
t u t t i i pericoli rappresentati da
tale compagnia. Anche se il giudice, mosso a compassione dalla
giovane età dell'imputato e i n
considerazione
del periodo già
trascorso in carcere i n attesa del
processo, avesse deciso d i assolverlo, i l ragazzo sarebbe stato abbandonato a se stesso, senza una
persona che si occupasse della sua
riabilitazione.
Le prime origini dalle leggi relative alla delinquenza minorile
negli Stati U n i t i risalgono al
ifcOO, quando i tribunali vennero
autorizzati a distinguere tra i
reati commessi da un adulto e
quelli commessi da un ragazzo, e
a giudicare con maggiore clemenza in questi u l t i m i casi, prendendo provvedimenti a t t i ad aiutare
il minorenne a correggersi.
Nel 1938 le leggi che istituivano speciali tribunali per i m i norenni erano state adottate da
46 stati dell'Unione nord-americana oltre che dal Distretto della
Columbia. Nel i q t q erano già
sorti quasi tremila tribunali d i
questo tipo.
Questi tribunali per i minorenni sano stati utilissimi non soltanto per i fanciulli e i genitori,
I
N
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ma anche per la magistratura i n
genere, inducendo a maggiore riflessione nella applicazione del dir i t t o penale, spostando i l centro
di interesse dal reato sul reo, con
l'analisi approfondita dei m o t i v i
che spingono all'infrazione della
legge.
I l movimento mirante alla istituzione d i migliori programmi per
la rieducazione e per la ricreazione dei fanciulli posti sotto la
tutela dei tribunali speciali ha
incoraggiato coloro che si occupano delle riforme delle carceri.
I l Tribunale per i minorenni d i
New Y o r k è competente non soltanto per i fanciulli m i n o r i d i sedici anni, ma, nel caso d i coloro
che hanno commesso
qualche
reato prima d i tale età, mantiene
la sua autorità su d i essi sino alla maggiore età. I l tribunale può
chiamare un ragazzo a testimoniare i n un processo contro un
adulto: ha facoltà, i n casi speciali, d i autorizzare i l matrimonio,
col consenso dei genitori, ad un
minore d i sedici anni.
I l fanciullo può i n taluni casi
essere assistito da un avvocato d i fensore — ma questa consuetudine sta scomparendo, poiché si
presuppone che i l tribunale cercherà d i portare alla luce tutte
le attenuanti.
Quando il tribunale è giunto
alla conclusione che un fanciullo
si è veramente reso colpevole di
un reato, incarica immediatamente un funzionario d i compiere una
attenta indagine sulla famiglia e
sull'ambiente i n cui egli vive,
sulle sue condizioni fisiche e
mentali, sulle sue attività scolastiche. Servendosi d i questi elementi,
i l tribunale prende i
provvedimenti che meglio rispondono al bisogno del fanciullo, stabilendo se sia i l caso d i lasciarlo
alle cure dei genitori — con lo
aiuto delle istituzioni sociali esistenti — o se invece i l ragazzo
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Quando non è possibile restituirli ai parenti, appositi centri di
rieducazione accolgono i « minorenni », che ritemprano il loro
spirito e si formano una sana coscienza nel lavoro...
non debba essere affidato ad una
casa d i correzione.
Salvo rare eccezioni, nel caso
di fanciulli delinquenti si riscontra che la colpa risale ai genitori,
all'ambiente o ad una educazione
inadeguata.
E' opportuno ricordare che dopo anni d i studi, i medici Healy
e Brenner hanno definito la delinquenza come un'azione anti-sociale i n cui i l fanciullo cerca un
mezzo dì espressione,
quando
quelli normali si siano dimostrati
insoddisfacenti o quando questi
gli siano stati negati.
Uno studio fatto su 600 fanciulli apparsi davanti al tribunale
pei i minorenni d i New Y o r k ha
rivelato-le gravi condizioni i n cui
viveva la maggior parte d i essi.
I l 64 per cento veniva da famiglie che riscuotevano sussidi; i l 6
per cento apparteneva a famiglie
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che vivevano d i espedienti. Una
grandissima parte d i questi fanciulli non erano soltanto poveri,
ma costretti a vivere nei bassifondi della città; ragazzi a cui era
mancata non soltanto la sicurezza materiale, ma anche quella stabilità morale che difficilmente si
trova i n una casa i n cui uno dei
genitori sia morto o sia invalido
0 abbia abbandonato la famiglia.
Meno del 25 per cento dei fanciulli tradotti davanti al tribunale
viveva con entrambi i genitori.
LI compito del Tribunale è fra
1 più delicati. I reati d i cui sono
accusati i piccoli delinquenti variano da violazioni leggere della
legge — l'aver ad esempio esercitato la professione dello « sciuscià » senza autorizzazione, l'aver
rotto i vetri d i qualche casa o
marinato la scuola — a colpe più
gravi, come i l furto, la violazione
di domicilio e l'immoralità.
Non si presentano mai due casi
perfettamente
uguali.
L'abbandono della scuola, ad esempio,
•può essere stato determinato da
un senso d i pudore nel ragazzo
vestito peggio dei compagni, dal
senso d i vergogna del bambino
che non riesca a mantenersi alla
altezza dei compagni oppure dalla necessità d i lavorare per aiutare un bilancio famigliare inadeguato.
I l Tribunale per i minorenni
deve studiare ogni caso, cercando
di provvedervi con quei rimedi
che offre la società. E' ovvio che
il Tribunale non può fornire una
famiglia migliore, un m i n i m o d i
sicurezza economica, le necessarie
cure mediche, nè le desiderate
possibilità d i studio. N o n può che
aiutare — e invocare l'aiuto degli
enti competenti — attirando l'attei,zione delle autorità sulle lacune esistenti nelle istituzioni sociali.
Wise Polier
B»»»»»»»»»»»»»»»»»»»»»»»l
sii preferisce studiare eoa i genitori il modo migliore per riportare su una giusta strada questi figlioli un po' troppo 11 esuberanti ed irrequieti ».
...e nel divertimento. Eccone qui due che, dopo la giornata di
lavoro, addestrano le loro spiccate doti aviatorie con un piccolo
aeromodello di loro stessa costruzione. Qui al « centro 1 i ra-
gazzi si trovano bene e non impiegano molto a • rimettere la
testa a partito ». L'opera sarà continuata in famigli?» ove ritornano risanati nei morale.
I
nizio queste m i e « Confidenze » ( i n
confidenza... n o n sapevo p r o p r i o da che
p a r t e c o m i n c i a r e ) c o l f a r m i eco d i n u m e r o s i a b b o n a t i che desiderano si d i a p o .
sto n e l l a R i v i s t a anche a d a r t i c o l i d i l e t t e r a t u r a amena, come r a c c o n t i , n o v e l l e ,
poesie, ecc.
I o n o n posso d a r t o r t o a q u e s t i m i e i
c a r i a m i c i a b b o n a t i , quasi t u t t i a p p a r t e n e n t i a l nostro b e l C o r p o d e l l a P. S., b e l l o p e r d a v v e r o e che m a r c i a velocemente
per diventare i l più perfetto dei Corpi
delle Forze A r m a t e d e l l o Stato. O r a sent i a m o r e a l m e n t e l ' o r g o g l i o d i appartenere*
a l l a P o l i z i a I t a l i a n a , o r a s e n t i a m o come
i l f a r p a r t e d e l l a grande famigliò' d e l l a
P. S. costituisce u n o n o r e , p e r c u i scomp a i o n o d i s i l l u s i o n i e s a c r i f i c i , necessari,
del resto, p e r t e m p r a r e l o s p i r i t o , e t u t t i
g u a r d i a m o c o n fede ed entusiasmo a l l o
ideale supremo: l a P a t r i a .
Qualche anno f a n o n e r a così: si e r a
g i u n t i a l p u n t o che a l c u n i , e n o n erano
p o c h i , si v e r g o g n a v a n o d i p o r t a r e l a d i visa, ed a l t r i negavano d i a p p a r t e n e r e a l la P o l i z i a , q u a l i f i c a n d o s i invece i m p i e g a t i
del Ministero dell'Interno. E' la verità,
e n o n bisogna nasconderla.
Ma poi, quanto cammino abbiamo fatto!
Sembra quasi u n m i r a c o l o : d a l l a cenere
s i è s p r i g i o n a t a u n a grande f i a m m a , e
questa grande f i a m m a è p e n e t r a t a n e i
n o s t r i c u o r i , è d i v e n t a t a sangue d e l n o s t r o sangue, h a f o r t i f i c a t o l o s p i r i t o d i
t u t t i , g i o v a n i ed a n z i a n i , G u a r d i e , Sottufficiali, Ufficiali, Funzionari, dalla Sicilia
a i n e v a i a l p i n i , alle n o s t r e C o l o n i e A f r i cane, i n g i u s t a m e n t e contese.
Spettacolo
m a g n i f i c o , che c i deve s p r o n a r e a d essere sempre m i g l i o r i , sempre p i ù c o n c o r d i , sempre p i ù u n i t i i n t o r n o a l l a n o stra gloriosa B a n d i e r a .
M a r i p r e n d i a m o i l f i l o d e l discorso.
C h i e d o scusa se m i sono f a t t o p r e n d e r e
la m a n o da questi m i e i s e n t i m e n t i d i aff e t t o , che a t a l u n i s e m b r e r a n n o esagerati,
verso l a F a m i g l i a d e l l a P. S., a l l a quale
da m o l t i a n n i a p p a r t e n g o . Cosa volete,
c i sono tante persone che soffrono i l m a l
d i m a r e , a l t r e che s o f f r o n o i l m a l d i a r i a ,
le f e b b r i m a l t e s i , i l m a l d ' A f r i c a , ed a l t r e
ancora che soffrono i l caldo, i l f r e d d o , i l
male dell'acqua e p r e f e r i s c o n o i l v i n o : i o
soffro d i questo m a l e d e l l a P o l i z i a .
Adesso possiamo c o n t i n u a r e i l discorso.
D u n q u e , dicevo, n o n posso d a r t o r t o a
questi m i e i a m i c i a b b o n a t i che si l a m e n tano d i trovare nella Rivista « Polizia
M o d e r n a » quasi esclusivamente
articoli
tecnici e professionali, e m o l t o d i rado
o r t i c o l i l e t t e r a r i . E v e ne dirò i l m o t i v o .
P r e n d i a m o u n a delle tante G u a r d i e d i
uno def t a n t i C o m m i s s a r i a t i d i P. S.. E '
uscito s o l t a n t o da u n mese d a l l a Scuola
A l l i e v i , h a ancora l a testa p i e n a d i r i lievi antropometrici, impronte digitali,
D i r i t t o Penale, r e g o l a m e n t i v a r i , leggi e
c o n t r a v v e n z i o n i , e d i un'infinità d i a l t r e
utilissime materie; i n Commissariato tutto i l sfinto g i o r n o n o n sente p a r l a r e che
di reati, d i sopraluoghi, d i verbali, d i
G)MFIDENZ£
A
DI
r a p p o r t i ; n e l l a Sezione t u t t i p a r l a n o d i
d i s c i p l i n a , d i a u m e n t i d i paga, d i p r o s s i m i concorsi a V . B r i g a d i e r e . A r r i v s l ' u l t i m o n u m e r o della R i v i s t a , e d i che cosa
t r a t t a ? D i r i l i e v i a n t r o p o m e t r i c i , d i sopraluoghi, d i leggi, d i contravvenzioni, d i
d i s c i p l i n a , e n o n u n r a c c o n t o che l o faccia s o r r i d e r e , u n a novello' che s o l l e v i i l
suo a n i m o , u n a r t i c o l o che serva a d i s t o g l i e r l o , anche p e r c i n q u e m i n u t i soltanto, dalle i n l i n i t e preoccupazioni del
suo l a v o r o . E d a l l o r a cosa f a la nostra
G u a r d i a ? B u t t a s u l l e t t o i l fascicolo ed
esce a c o m p r a r e d a l v i c i n o g i o r n a l a i o
u n o d e i t a n t i s e t t i m a n a l i che sono esposti
n e l l a edicola e che n o n sempre recano
a r t i c o l i ed i l l u s t r a z i o n i e d i f i c a n t i , m a che
invece t r o p p o spesso t r a t t a n o a r g o m e n t i
che fiaccano i l m o r a l e e l a stesse discip l i n a del C o r p o . Ecco' d u n q u e l a necessità
che « P o l i z i a M o d e r n a ». insieme con g l i
a r t i c o l i t e c n i c i , p u b b l i c h i anche a r t i c o l i
l e t t e r a r i , e faccio a p p e l l o , c o l permesso
del S i g . D i r e t t o r e , £• t u t t i g l i a p p a r t e n e n t i
a l l a P. S. perchè, c o l l a b o r i n o col massimo
f e r v o r e a questa nostra R i v i s t a , affinchè
riesca p i ù b e l l a e p i ù ricca, i n m o d o da
gareggiare con le a l t r e consorelle ed u n
g i o r n o n o n t r o p p o l o n t a n o anche superarle.
Però.... o r a t o c c h i a m o u n a l t r o tasto.
Confidenza p e r confidenza, v i debbo d i r e
che v i sono a l t r i a b b o n a t i , t r a s u p e r i o r i
e d I n f e r i o r i , ed a u g u r i a m o c i che n o n siano t r o p p i , che n o n leggono l a R i v i s t a ,
p e r c h è d i c h i a r a n o : « n o n h a n n o t e m p o ! ».
P o v e r e t t i ! N o n h a n n o t e m p o d i leggere
« P o l i z i a M o d e r n a », m a p o i t r o v a n o i l
t e m p o d i leggere a l t r e r i v i s t e , s e t t i m a n a l i ,
quotidiani e perfino i cataloghi d i autijm o b i l i e d i b i c i c l e t t e ! Questo è m a l e ,
m o l t o m a l e . Se h o dato ragione a q u e g l i
a b b o n a t i che l a m e n t a n o l a scarsezza d i
a r t i c o l i l e t t e r é ' i , debbo dare
maggiorm e n t e l o r t o a c o l o r o che n o n leggono l a
R i v i s t a per... mancanza d i tempo. Questa
è u n a scusa che n o n regge, p e r c h è i n
t r e n t a g i o r n i , u n a o due o r e si possono
benissimo t r o v a r e p e r leggere « P o l i z i a
M o d e r n a », p e r leggerlo a t t e n t a m e n t e e
con p r o f i t t o personale. ; T u t t i , nessuno escluso, a b b i a m o bisogno d ' i m p a r a r e da
c o l o r o che ne sanno p i ù d i n o i ; e s ' i m p a r a leggendo c o n attenzione i v a r i a r t i c o l i , n o n g u a r d a n d o i soli t i t o l i e l a firmò'
o l e sole i l l u s t r a z i o n i . E d anche c o l o r o
che h a n n o u n a c u l t u r a enciclopedica h a n no i l dovere d i leggere « P o l i z i a M o d e r -
L U . B R I F I C A N T
ROL
na », se n o n a l t r o p e r r i l e v s i e i d i f e t t i
e proporre : possibili rimedi.
M i e i c a r i a m i c i , l a nostra v i t a , come
del resto l a v i t a d i t u t t i g l i u o m i n i , è
cosparsa d i m o l t e spine, t a n t o che si dice
« l a felicità n o n essere d i questo m o n d o »;
c h i p i ù e c h i m e n o , ognuno ha 1 suoi guai,
p i c c o l i o grossi, f i s i c i o m o r a l i , l i m i t a t i
nel t e m p o o p p u r e a catena, m a t u t t i s i a .
m o e r e d i (che b e l l a eredità?!) d e i m a i
abbastanza l o d a t i p r i m i p r o g e n i t o r i A d a m u c c i o ed E v u c c i a d e l famoso p a r a d i s o
t e r r e s t r e . E d allora? A l l o r a c e r c h i a m o d i
cogliere l a rosa che è i n c i m a a l l o stelo
spinato, cerchiamo d i dimenticare p e r
qualche istante i n o s t r i gUSi leggendo l a
Rivista, dalla p r i m a all'ultima parola,
c o m p r e s i g l i a n n u n z i p u b b l i c i t a r i , ed a n che se c i scapperà u n leggero s b a d i g l i o ,
sarà u n o sbadiglio d i r i c o n c i l i a z i o n e c o n
la v i t a , c h e potrà p u r c o n c l u d e r s i c o n u n
sorriso o c o n u n dolce i n v i t o . . . a i sonno.
M a i l v o s t r o P I T è sicuro che lo sbadiglio
n o n v i sarà e n o n v i potrà essere, anche
p e r c h è i l D l i r e t t o r e m i ha d e t t o i n u n
orecchio che i p r o s s i m i n u m e r i c i r i s e r b e r a n n o g r a n d i sorprese e che l a R i v i s t a
« P o l i z i a M o d e r n a » sarà d a v v e r o l a p i ù
b e l l a R i v i s t a d e l genere.
Io v i credo incondizionatamente, perchè
conosco da m o l t i a n n i i l D i r e t t o r e e t u t t i
i b r a v i R e d a t t o r i : e so che n o n p r o m e t tono m a i i n v a n o .
A d o g n i m o d o v e d r e m o presto se m a n t e r r a n n o l a promesso.
G i u n t i a questo p u n t o , vedo che qualche
l e t t o r e a r r i c c i a i l naso, g i r a i n t o r n o corr u c c i a t o l o sguardo, e r i v o l g e n d o s i a l v i cino collega, g l i sussurra sottovoce: <tTolò,
n o n t i p a r e che P i t c i abbia preso per...
i l b a v e r o ? ».
Risponde T o t ò : e Già, caro V i n c e n z i n o ,
pare anche a m e . H a p a r l a t o d i t a n t e cose, m a d i giocattoli!... Dove sono i gioc a t t o l i ? ».
R i b a t t e V i n c e n z i n o , c o n g l i occhi l u c i d i :
k Fossimo p e r caso n o i , i giocattoli? ».
N o , m i o caro T o i ò , no, m i o V i n c e n z i n o ,
m i e i cari amici e lettori tutti cari al m i o
cuore, n o n siete v o i i g i o c a t t o l i , v o i ed
i o siamo persone v i v e e coscienti, p o v e r i
di quattrini ma ricchi di spirito, d'intelligenza, d i volontà, d i tenseia, n o n pezzi
d i legno r i v e s t i t i d i stoffe v a r i o p i n t e , m a
sangue e muscoli saldati da u n ' a n i m a p i e .
na d i fode
P e r d o n a t e m i , aveve tante cose da d i r v i
v o l e v o cominci-ire con i g i o c a t t o l i , m a ut
colpo ; i i v e n t o h a messo sottosopra qutfi
f a m o s i s c a t o l i n i che si t r o v a n o n e l c e r v e l l o , e Io scatolino c o n i g i o c a t t o l i l ' h o
r i n v e n u t o s o l t a n t o ora... v e ne p a r l e r ò
nelle prossime « Confidenze ».
Arrivederci.
mento: andiamo a prendere i sci numeri della rivista. Ora che li abbiamo sotto gli occhi, prima di aprirli ricordati che la pubblicazione è sorta con questo programmi iniziale.
BUSSOLA
P
IT? Chi è costui? per dovere... Professionale non possiamo soddisfare la curiosità
dei lettori:
PIT si aggiunge a ZAM.
LUCC,
Alex, ecc. Vi possiamo solo assicurare che è una persona che ci vuol tanto bene, a noi della rivista in particolar
modo!
PIT ci ha pregato di aprire questa nuova
rubrica « di confidenza » e noi l'abbiamo fatto ben volentieri prenotandolo
per quattro
puntate. E poiché egli ha tutta l'aria di cogliere dal vero
alcune
considerazioni, che
messe assieme non ci dispiacciono, lo elogiamo
pubblicamente.
Ma come? potrebbe dire qualcuno, PIT fa
dell'umorismo
critico
anche sulla rivista e
voi lo elogiate?
Nulla di strano. Vorremmo anzi che tutti
i nostri lettori si trasformassero in PIT dato
che noi, ci sia permessa questa
confidenza,
non siamo di quelli a cui pesa la critica
altrui, specie quando a base di questa c'è un
desiderio
di miglioramento.
L'accogliamo a
braccia aperte! Il « tutto va bene... mia nobile rivista » non piace neanche a noi e,
quando ce lo dicono, siamo i primi noi a non
crederci.
PIT parla a voi dicendovi tante belle cose:
ognuno di voi le valuterà e potrà rispondergli, se vuole, al seguente indirizzo; € POLIZIA MODERNA
— CONFIDENZE
PIT —
Via Guido Reni —• Roma ».
Ma PIT parla anche a noi della rivista e
noi gli rispondiamo da questa
colonna:
Caro PIT,
la rubrica da te ideata e scritta è una cosa
fatta come vedi; ne puoi essere contento come lo siamo anche noi assieme a te.
Vogliamo
ringraziarti
per averci dato la
precedenza nell'oggetto delle tue confidenze e
per questo tuo squisito attaccamento al nostro lavoro.
Confidenza
per confidenza, ci permettiamo
però dirti all'orecchio piano piano che tu hai
ragione fino ad un certo punto quando t'inìratlierà a parlare della
Rivista.
Perchè arricci il naso?
Eli, sì. hai ragione fino a un certo punto!
Arricci ancora il naso? Bè, allora, dato che
non ci credi, dacci la mano <• seguici un mo-
PROSSIMAMENTE INIZIERA LE SUE PUBBLICAZIONI
in vjucsla t-csti*
POLIZÌA
i n
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p r o f u m o . . .
L U B R I F I C A N T I
VIA CONSERVATORIO N . 7 • MILANO
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P R E S C Ò - VIA BELINZAGHI N. 4 - MILANO
%2 pagine
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L'ADESIONI
NH.L' UNITA
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Comunque, se i lettori saranno concordi con
te, non avremo nulla in contrario a dare maggiore sviluppo alla lettura amena, cos'i come
g i c r n ti I
sollecitati da buona e larga schiera di abbonati, abbiamo aperto le due rubriche « SENTENZE
E MASSIME»
e «NELLA
NOSfogliamo adesso i sei numeri.
Lo vedi?
FAMIGLIA
Si passa da un minimo di quattro ad UH STRA
E prima di salutarti vogliamo dirti
all'orecmassimo di sette pagine di lettura varia, nochio piano piano, in confidenza: credi tu che
velle, racconti ecc., quasi un terzo cioè della
se avessimo abbondato nella pubblicazione di
rivista, se si considera che alcune pagine si
novelle, letture amene, racconti, ecc., credi tu
volatilizzano
in copertine e pubblicità.
che non sarebbe sorto un altro PIT ad esortarci a non imitare NOVELLA,
IN COM,
TUA, OGGI, CRIMEN
ecc. e a dirci che la
Rivista doveva avere un carattere un po' più
professionale?
In attesa delle tue prossime confidenze, lui
affezionatissima
Basasi
POLIZIA MODERNA; non h.1
POLIZIA MODERNA' valorizzerà
POLIZIA MODERNA' »• i l ventre
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speculati li
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Polizia M o d e r n a
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Dorso di cavi
| posto d^ono
Una paurosa impennata
che pur non riesce a scuo
tere i nervi saldi del
bravo cavaliere.
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OPEROSA E SERENA FERVE LA VITA DEL NOSTRO
In servizio d'ordine, allo
Stadio « Torino » di Roma.
S
ono entrato nella caserma dello Squadrone Guardie di P. S. a cavallo nel momento in cui un baldo trombettiere suonava « abbeverata e biada » mentre i cavalli
dalle grappe lucenti venivano condotti all'abbeveratoio e d i lì nelle scuderie dalle alte
lettiere e con le colme mangiatoie.
Ferve la v i t a operosa in questo Squadrone
che per essere l'unico reparto a cavallo della
Polizia ha i l privilegio d i risiedere nella Capitale. Esso costituisce nell'epoca dei reparti
motorizzati e meccanizzati quasi una rarità
però tanto cara, che dà a l cuore un po' d i
nostalgia dei « tempi antiqàT » e che riscuote
nelle riviste e nelle altre cerimonie che non
mancano i n questa Roma
immortale tanta
ammirazione e n u t r i t i applausi dagli spettatori sempre numerosi che v i assistono.
Pochi ma buoni, se si pensa che lo Squadrone conta tre ufficiali, 25 sottufficiali e 200
tra guardie scelte e guardie. G l i organici attuali non consentono aumenti e molte sono
le domande d i ammissione che non possono
essere accolte: gli è che la passione, i n pectore, del cavallo e dell'uniforme, La bella uniforme nera, dai pantaloni dalla doppia banda cremisi, dall'ampio mantellone d'inverno,
conservano ancora i l loro fascino i n questa
era meccanizzata.
Le guardie sia a piedi che a cavallo sono
imponenti, marz ali, impeccabili nel portamento e nella persona e destano l'ammirazione dei cittadini — quelli onesti e buoni si
intende — che vedono con occhio compiaciuto questi baldi t u t o r i delle leggi.
:
Scende la notte sulla caserma ed i cavalli si preparano al riposo. Vigile,
la guardia di scuderia sistema la paglia nelle
Belli i loro cavi
bai, grigi, morelli,
ben ferrati con le
gualdrappe col bord
gio nelle riviste,
numero d i cavalli
temente, al disotto
no compiendo i l
di addestramento,
passione le guardie,
istruttori, alcuni di
cavalleria.
L e guardie monta;
istruzioni quasi gio:
perto fanno riscontr
vizio a cavallo nei
Borghese, al Gianra
Imperiali, al Circo
Archeologica.
Anche la parte api
concorsi ippici lo S<
figurato accanto alle
stere. L'equipe è fot
dello Squadrone, da
Testi e dalle guardi
cavalli selezionati
sione. — Essa ha
anni ai concorsi ippii
Firenze ed a quello
— T r e coppe d'i
coccarde costituisco:
d i questi baldi ca
zioni individuali t
ben alto anche in
Corpo delle G u a r d i
[ono in t u t t o 170 tra
I e t u t t i ben tenuti,
| selle all'inglese e le
•misi che fanno sfogli essi v i è un buon
pesi, acquistati recenpnque anni che stan~ di acclimitazione e
dedicano con molta
la guida dei capaci
i provenienti dalla
molto a cavallo; a l l '
r n del maneggio scoW lunghe ore d i serrali pubblici, a Villa
1 sulla via dei F o r i
• m o , alla Passeggiata
M viene curata e nei
iltone ha sempre ben
uadre nazionali ed ei« dal
Comandante
•trescialli Mercolini e
frollo e Calabresi con
Impegno e con pastinato i n questi u l t i m i
«rionali d i Roma e d i
«nazionale d i Udine,
due trofei e trenta
premio alle fatiche
1 quali con afferma«tieme hanno tenuto
o campo i l nome del
> . S.. *
Nella mia visita vedo la squadra che si addestra nel maneggio scoperto. N o n crediate
però che i suoi componenti siano esenti dai
numerosi servizi d i istituto o d i rappresentanza che fornisce lo Squadrone. T u t t ' a l t r o ! è
un privilegio quello d i rappresentare la Polizia a cavallo nelle competizioni sportive che
costa fatiche, sacrifìci e spesso... capitomboli
per fortuna senza conseguenze, che possono
essere affrontati solo quando si possiede i n
sommo grado la passione per i l cavallo e per
i l Corpo al quale si appartiene.
A i numerosi servizi d i istituto si aggiungono tutte le necessità, e non sono poche, d i u n
reparto a cavallo-- i l cavallo d i per sè stesso
ha bisogno d i molte cure, quindi l'attività
delle guardie, tra i servizi interni ed estern-, è
senza soste da mane a sera. — Eppure t u t t i
sono orgogliosi d i appartenere allo Squadrone
a cavallo. H o visitato, accompagnato dal suo
Comandante Cap. Antonio Fabris che vive la
v i t a delle sue guardie, scuderie, sellerie, uffici,
mensa ed anche i l piccolo spaccio.
Dappertutto, a parte la tirannia dello spazio che ha costretto a creare i due distaccamenti di Villa Umberto e dei Parioli, ordine,
disciplina ed un'aria d i serenità e d i schietto
cameratismo.
M i congedo dal Capitano facendogli i miei
complimenti e formulando per i l suo Squadrone i migliori v o t i augurali.
Ugo Bianchi
Li UFFICI N E I
IL CAPO DELLA POLIZIA S. E. D'ANTONI
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Equipaggio sul luogo della cattura dei tre rapinatori.
S
accanto alla Bandiera del Corpo, assiste ad una cerimonia nella
Scuola Allievi Ufficiali e Sottufficiali di Pubblica Sicurezza.
IN UN MESE A MILANO
Bilancio
Polizia
mensile
di operazioni
di
Giudiziaria della Squadra Mobile della Questura di
Milano.
1 MAGGIO - Arresto di un
giovane ventiduenne, responsabile di concorso di rapina aggravata, consumata ad Alba tCuneo) in danno dei fratelli Bandano.
3 MAGGIO - Arresto di un
ladro responsabile di un furto
in danno di Ghiglione Francesco,
proprietario della birreria Peuavena.
5 MAGGIO - Arresto di un elemento colpito da ordine di cattura emesso dal tribunale di Milano per correità in rapina.
8 MAGGIO - Arresto di responsabili di numerose truffe
consumate in varie Provincie
della Repubblica per una somma
di circa cento milioni di lire.
10 MAGGIO - Sequestro di 4600
sigarette di provenienza illecita
in seguito a perquisizione domiciliare.
13 MAGGIO - Arresto e denuncia di due individui responsabili
di furto di una moto in danno
dei fratelli Donnini Giuseppe.
14 MAGGIO - Arresto per detenzione di un mitra.
16 MAGGIO • Denuncia per
ricettazione di una macchina calcolatrice In danno di Walser Roberto.
17 MAGGIO - Denuncia di una
tQ
donna per possesso di fotografie,
e libri pornografici.
19 MAGGIO - Denuncia di otto persone sorprese a giocare a
« chemin de ter » e sequestro di
vari mazzi di carte e tre orologi
impegnati dagli stessi giocatori.
20 MAGGIO - Arresto di un
rapinatore colpito da ordine di
cattura della locale Pretura.
21 MAGGIO - Arresto di un
borseggiatore in danno di Corredi Annibale.
22 MAGGIO - Sequestro di un
flaconcino di gr. 4,50 di eloridato di cocaina dietro perquisizione domiciliare.
24 MAGGIO - Arresto di un
pregiudicato responsabile di furto in danno del bar « Taliani ».
26 MAGGIO . Arresto e denuncia di due elementi autori
di una truffa in danno di Zappetti Ettore.
27 MAGGIO - Arresto di un
individuo colpito da ordine di
cattura emesso dal Tribunale di
Milano per furto.
28 MAGGIO - Arresto di dieci
persone responsabili di associazione a delinquere, rapine, furti e tentati omicidi.
30 MAGGIO - Arresto del responsabile di un furto di orologi
in danno di Ipri Italo e recupero di una gran parte della refurtiva.
31 MAGGIO - Arresto dello
autore di un furto colpito da
ordine di cattura emesso dalla
locale Procura.
ulla scorta di questi unici ele-
menti « tre uomini
di Montafia notavano, verso le
ore ventitré, una moto tipo Matchless che, a fari spenti e con
tre persone sopra, procedeva a
velocità ridotta su quella rotabile causa i violenti rovesci di
acqua di un cielo dichiaratosi improvvisamente alleato dei malf attori.
Intimato l'alt, il sottufficiale ebbe subito l'impressione di trovarsi di fronte alle persone sospettate che tenute prudenzialmente a bada con 1 mitra spianati, furono immediatamente perquisite e rov.ate armate di pistola con pallottola in canna, quindi caricate sulla .iepp e tradotte
in questura. Qui la notte stessa
confessarono di essere autori oltre ai reati commessi in quel
territorio, anche di molteplici altre rapine in provincia di Torino e di Cuneo.
Il personale (ritratto nella foto) cne ha preso parte alla operazione conclusasi cosi soddisfacentemente, è stato segnalato al
Ministero per un premio alla loro
opera veramente meritoria e la
stampa locale, interpretando i
sentimenti di gratitudine di tutta
la popolazione liberata da uno
stato di giustificata apprensione
— ha dedicato loro molto spazio,
esprimendo parole di elogio per
la Pubblica Sicurezza.
I tre compari, anch'essi al sicuro, stanno ancora meditando
sul... tradimento della malvagia
sorte!!
e una mo-
to », si è conclusa una brillante operazione di polizia giudiziaria che ha portato alla cattura di tre rapinatori decisi a
lavorare di notte disturbando il
sonno e la quiete della pacifica
popolazione della provincia di
Asti, e convinti forse di godere
di una certa immunità per un
mestiere esercitato con tanta fortuna da qualche tempo.
Ma a sfatare la fiducia nella
dea bendata e volubile, e bastato
un ordine del Questore al funzionario dirigente la Squadra
Mobile e al comandante 11 Nucleo
Guardie di P. S. perchè istituissero, nelle ore notturne, posti di
sorveglianza in tutto il territorio
della Provincia.
In conformità di queste direttive, il territorio venne suddiviso in 18 zone con altrettanti posti di blocco nei punti di maggior traffico, con speciale riferimento ai bivi e quadrivi e la direzione delle operazioni fu affidata al V. Commissario Battegazzore e al Comandante il Sottonucleo Celere S. Tenente Trimboli.
L'alba dette il cambio alla prima notte di posta senza che potesse registrare alcuna novità...
anche se le consegne rimanevano
immutate!
La notte successiva, però, gli
uomini di servizio ad uno dei
posti messo a cavallo del bivio
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MILANO
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cosi, con un sospiro di sollievo e uno
di nostalgia, si è chiuso presso la Scuola
di Caserta — il 25 giugno c. a. — il 41"
corso Allievi Guardie di P. S.
Abbiamo detto con un sospiro di sollievo
perchè 11 lavoro affrontato e superato al fine di ottenere una preparazione adeguata al
compiti specifici, non è stato lieve sia per gli
allievi che per gli istruttori, essendosi tutti
prodigati per un esito felice del Corso.
Con un sospiro di nostalgia perche : giovani fanno presto a stringere rapporti di
amicizia tra di loro e a considerare la caserma o la scuola un po' come la loro casa,
cosi come, nei quotidiani contatti, imparino
a conoscere ed a stimare i loro superiori Insegnanti ed istruttori facendoli oggetto del
loro sentimenti con quella generosità e im-
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P R E S S O
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S C U O L A
pulsività che caratterizza la loro età, tanto
che adesso — a corso ultimato — ciascuno
avverte intimamente mescolarsi alla gioia
della promozione conseguita una c'erta pena
per il distacco dalle persone e dalle cose
amiche.
Durante tre mesi — cioè per tutta la durata del corso — ai 540 allievi (specialità
ferroviaria) sono state impartite, con razionale criterio di gradualità e capacità, lezioni su materie tecnico-professionali con esercitazioni pratiche integrative di grande Interesse ed utilità e si è avuta anche qualche
parentesi ricreativa a sfondo istruttivo come:
visite alla Reggia di Caserta, al Santuario e
agli Scavi di Pompei, rappresentazioni teatrali e cinematografiche, audizioni musicali.
Al fini della specialità, Inoltre, sono stati
SOSIA
I
N
B
R
Dal 2 al 7 luglio
il Generale Ispettore del Corpo ha
visitato i Reparti di stanza a Firenze, Bologna ed Ancona.
Durante il giro di ispezione ha tenuto
rapporto a tutti i Comandanti Provinciali
e ai Comandanti dei Reparti Mobili delle
rispettive Zone.
N A P O L I
Il 16 giugno ha avuto luogo la consegna
delle tessere sociali ad honorem da parte del
« Moto Club » di Napoli a 56 componenti della Sezione di Polizia Stradale, presso il locale « Circolo della Stampa », alla presenza
di Autorità cittadine e di numerosi sportivi.
Nella circostanza sono stati assegnati dodici eleganti ed originali premi e una medaglia-ricordo a ciascun componente delle
due squadre dei nostri motociclisti che 11
quindici maggio scorso si classificarono prime
ex aequo al secondo £iro della Campania.
Pen l'ottima organizzazione dei servizi stradali attuati in occasione di gare auto-motooiclistich'e effettuate sul territorio della provincia è stato, inoltre, offerto un diploma
di benemerenza al Comandante la Sezione
dì Polizia Stradale, Sottotenente Marzano.
a
G U A R A N Y
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P A L E R M O
Su cortese
invito
Catania
e Messina,
T O R R E F A Z I O N E
I
dei Questori
il Questore
di
Dr.
Palermo,
Giusep-
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L
'
I
pe, Tamburro — Capo dell'Ufficio
Legislativo
della Direzione
Generale
della Pubblica
Sicurezza
— ha svolto in dette città,
nei
giorni S, 7 e S luglio, i seguenti
temi: « La Costituzione italiana e le sue
camtteristiche;
il diritto
pubblico
e le leggi di Pubblica
Sicurezza ».
Oltre ai funzionari,
ufficiali
sottufficiali
e guardie
ed agli
ufficiali
dell'Arma
del
Carabinieri
e delle
altre armi,
hanno
partecipato
alle conferenze
alte autorità
di dette Provincie,
numerosi
cultori
del
diritto,
fra i quali magistrati,
avvocati
e
pubblicisti.
Alla
conferenza
tenuta
nell'Aula
Magna
dell'Università
di Messina
su materia
Urtinente
specialmente
ai raffronti
fra
prece
dente legislazione
di polizia
e quella
in elaborazione,
hanno
assistito
anche
professori
di università
e
studenti.
Gli argomenti
trattati
hanno
molto
interessato gli ascoltatori,
specie
per quanto
attiene alle realizzazioni
dei principi
democratici ed ai profili
dello schema
della
nuova,
legge di pubblica
sicurezza.
L'oratore
ha riscosso
molti
consensi.
1
A N C O N A
Il campionato militare di calcio, indetto
dal Presidio Militare di Ancona e disputato
dalle rappresentative delle Forze Armate di
stanza nella città, è stato vinto dalla Squadra
del Nucleo Guardie di P.S. che s'è così ag-
M O B I L I FOGLIANO
G U A R D I E
O
l
C A S E R T A
effettuati — sotto la guida di personale esperto — servizi dì scorta ai treni e sopraluoghi
ad impianti ferroviari mentre funzionari del
Ministero si sono prestati a svolgere conferenze sulla Polizia Scientifica, Polizia Amministrativa e Polizia Criminale Internazionale,
nell'intento di dare alle future guardie uria
visione quanto mai ampia dei complessi compiti devoluti alla Pubblica Sicurezza.
Alla cerimonia di chiusura, cui hanno assistito il Prefetto, l'Ispettore Generale del Corpo, il Questore e tutte le più alte Autorità
locali, dopo un saggio ginnico di Battaglione
ed esercitazioni di Reparto, le neo-guardie
effettive hanno sfilato in maniera impeccabile, testimoniando una perfetta preparazione
militare e una salda disciplina che sono base
per un ordine migliore nella società.
giudicata la Coppa
Biennale offerta gentilmente dal Gruppo
T
A
L
I
A
Arbitri Anconetani, al
campo Dorico, il colonnello Giovannini, Comandante il Presidio,
ha consegnato alle Guardie il Trofeo che è
costato loro non poche fatiche.
Il 4 9 ° Corso " D I C E O " a Roma
« Sull'opra, veglia, pacifica e feconda! »
questo 11 motto che ha salutato la mattina
del 16 giugno u.s: la « fiamma » del nuovo
corso, motto sgorgato dal mito che narra
di quel « Diceo », figlio di Giove, incaricato
di accusare davanti al padre 1 delinquenti
e di proteggere le onorifiche imprese degli
uomini, conseguendo, con la sua opera, la
'egalita, la pace e la quiete pubblica.
Oltre mille uomini schierati su due Battaglioni, vengono presentati all'Ispettore Generale per le Scuole dal Comandante T. Colonnello Sindoni, nel vasto cortile della Scuola Alievi guardie di Roma. Alla presenza
delle « Fiamme » dei corsi precedenti viene
benedetta quella del corso « Dlceo ».
Il Comandante rivolge parole di benvenuto
e di augurio ai nuovi allievi; quindi ha luogo l'alza bandiera, preceduto dagli squilli
regolamentari e dall'Inno di Mameli. Lento
sale sul pennone e nel sole si spiega a garrire il simbolo della Patria, mentre un'onda
di commozione pervade gli istanti.
La breve, suggestiva cerimonia si chiude
cbn la distribuzione dei libri di testo ai
capi-aula.
N E S S U N A MAGGIORAZIONE
P A G A M E N T O IN 2 0 R A T E
Milano - Napoii - Torino - Genova - Varese - Trento - Terni - Catanzaro - Reggio Calablia - Lecce - Catania - Palermo - Sassari - Cagliari
.19
N
L a Guardia Gaetano
Romano
riceve
la
visita
del suo Comandante di Gruppo.
L a sera del 17 giugno u . s.,
verso le ore 21,15, mentre nei l o cai) del Cinema < N u o v o », veniva proiettato i l f i l m « Sipario d i
Ferro », un i n d i v i d u o , avvalendosi
dell'oscurità,
lanciava
una
bomba a miccia nell'adiacente arena, mettendo i n serio pericolo
persone e cose.
L a guardia aggiunta d i P. S.
R O M A N O Gaetano, i n forza alla
Sezione Trastevere, i n servizio d i
vigilanza presso i l predetto cine-
DOVERI DELLA
OSPITALITÀ
(Continuazione
dilla
pagina
4)
Dalla semplice richiesta di
un'indicazione all'invito di un
intervento contro un pericolo,
c'è tutta una fila di motivi
per
cui uno straniero potrà
ricorrere
— durante il suo
soggiorno in
Italia
— alle
guardie della Pubblica Sicurezza e ricevere da queste
provvida assistenza.
Del Corso tenutosi a Roma
questo è stato il punto centrale e d'interesse generale.
Il buon bagaglio di cultura,
al quale a l Corso s'è richiama,
to, è necessario. E ' necessaria
la conoscenza delle lingue, della toponomastia e della cosidetta geografia
turistica cosi
come di grande utilità è la
dimestichezza con la organizzazione turistica italiana, ma
è altresì indispensabile che, per
il prestigio nostro e del nostro
Stato, non si perdano mai di
vista questi
due
importanti
postulati:
— conciliare le esigenze della sicurezza con le necessità
del turismo, soccorrendo, tutelando quanto più è possibile,
e disturbando invece
quanto
meno è possibile;
— riserbare una buona dose di « garbo • anche per Io
indesiderabile da mettere alla
porta.
G Quartuccio
ma, notato i l brillare della miccia
ed i n t u i t o che stava per accadere
qualcosa d i veramente grave, con
vivo sprezzo del pericolo e ponendo a sicuro repentaglio la sua esistenza, si lanciava verso l'ordigno
col proposito d i renderlo inoffensivo : ma la bomba esplodeva quasi subito ferendo ad una gamba
l'ardimentoso giovane, che si abbatteva al suolo p r i v o d i sensi,
fra copioso sangue.
Guardie e Carabinieri lo soccorrevano, trasportandolo all'ospedale « F a t e Bene Fratelli» all'isola Tiberina, ove restava ricover
rato i n osservazione con prognosi
riservata, per « f r a t t u r a esposta
del femore al terzo medio a seguito d i ferita trasfossa da arma
da fuoco > e per essere q u i n d i
sottoposto ad atto operatorio.
I l gesto del Romano, modesto
ma valoroso gregario al servizio
dell'Amministrazione
n o n può
passare inosservato, i n quanto esso assume u n grande significato
perchè compiuto i n piena coscienza del dovere, con decisa volontà,
con ammirevole freddezza d ' a n i mo, con ardimento n o n comune,
e con sicura convinzione d i sacrificio della propria persona.
I l suo comportamento ha riscosso ammirazione e larga simpatia nel pubblico e nella stampa quotidiana.
FABBRICA
ACCUMULATORI
ti ti ti ti ti ti ti ti
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N U O T A
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«DIZIONE
ACCRESCIUTA
MIGLIAIO
Serve all'uomo d'affari, al capo di casa, alla
massaia, ai ragazzi.
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I Dizionari e i Manuali speciali oontenul
nella K N C I C L O F E D I A
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BOMPIANI • Corso P. Xuov» 18 - Sfilano
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Uefa
gruppo di funzionari partecipanti alla gita.
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Un gruppo di signore e bambini: vi si notano la Signora
Villasanla, con occhiali da sole, a sinistra, e la Signora Genovese che intreccia, con la
sua, le mani di due graziose
bambine.
Maggiore
del Gruppo
Tenente
Dr. Mtgnano,
gli altri, al primo
sole, hanno preso
posto sui co-
Dopo il pranzo succulento,
ammanito
sul posto,
ebbero
inizia
le musiche,
i canti e le danze.
Instancabile
ballerino
S. E. il
Prefetto,
Dr. Vlllasanta,
che onorò,
con la gentile
Signora,
la
lieta
riunione.
Nell'occasione
la signora
Genovese, con spontanea
gentilezza
e
signorilità
nobile,
seppe
mantenere la Intimità
dell'affiatamento
tra gli intervenuti,
specialmente
degli esigentisslmi
bambini.
Al declinare
del giorno, fu generale
il rimpianto
di dover lasciare luoghi si belli e di dover
deporre
li spensieratezza
della
ora
per gli usati
fastidi
della
vita di ogni
giorno.
*4,oobbtoyxL
-
a
Tra l boschi a l t i
dell'Iglesiente
e i prati
fioriti,
la comitiva
ascolto
la Messa,
celebrata dal
Cappellano
Don Monetti,
ne0a
suggestiva
chiesetta
dedicata
a
Dio
e intitolata
al Suo Angelo
Nunzio. Seguirono,
q u i n d i , la colazione
e i giuochi,
dove si cimentarono
glouanl
e
anziani.
Ahimè,
al Uro della fune i baldi
Ufficiali
della Celere
registrarono la loro prima
sconfitta
nell'Isola,
trascinati
di peso
dai
massicci
Funzionari!...
L a giurìa,
però,
zelantissima,
non se ne accorse.
BARI - CATANIA
j
CAGLIARI
i
p
modi
torpedoni
della
S.I.T.A.,
gentilmente
offerti,
e via per t
monti,
verso
i sempre
ridenti
monti della Sardegna,
profumati
di erica, di lavanda
e di timo e
occhieggianti
di
asfodeli.
A contarsi,
da cosi pochi
in
ufficio,
aggiunte
le famiglie,
si
era in ben 170! Ma a
riflettere
bene, il numero non era sorprendente,
perchè,
nell'Isola,
le famiglie assumono
facilmente
proporzioni
patriarcali.
E solenni
padri
di stirpi
apparivano
il
Commissario
Capo Dr.
Savastano e il Commissario
Dr. De Martino, circondati
dalle graziose signore e dal sette bellissimi
e vivaci figlioli! L'usciere
Sig. Loizzedda,
si limitò a condurre
una
rappresentanza,
soltanto
(per non
approfittare,
diceva
modestamente),
del suoi dieci
rampolli.
' D e p o s i t i
ÀbtLcoU'
TELEFONO 286 343
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cita, ai trovano a diapoaizione del lettore.
fate
l ONlni
MILANO - TORINO
GENOVA TRIESTE
BOLOGNA • FIRENZE
ROMA - NAPOLI
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F i l i a l i
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Sede C e n t r a l e - M I L A N O - V i a A m e d e i 7
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AGGIORNATA
r l l « f l r a t l I n telai, e n r o ! . . 1S.0OO
VIA SCIPIONE PIATTOLI. S
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C A P I T A L E S O C I A L E 225.000.000
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MILANO
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Per la fornitura dell'automobile, della carrozzeria, delle
ferrovie e tramvie, dell'agricoltura e trasporti in genere
or- i l i ^
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S o c . p e r A z . A. REJNA
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l
l Questore
di Cagliari,
Comm.
Genovese,
ha voluto
mantenere
un impegno,
assunto
col personale il 1 gennaio
c. u . , di condurlo In una gita campestre,
appena
possibile,
e di dar modo
alle rispettive
famiglie
di conoscersi e di stabilire
rapporti
cordiali che sono naturalmente
favoriti
da unii bella giornata
dt
sole trascorsa
all'aria
aperta, tra
monti e campi, fuori dall'uggia
e
dall'ansia
quotidiana,
che si racchiude
tra le pareti
delle
case
e degli
uffici.
Tra
il dire e il fare,
et corre
il mare... E veramente,
alla realizzazione
del progetto,
si sono
opposti gli scioperi
a catena
dello scorso inverno,
lo sciopero
generale delle miniere
e le elezioni
regionali,
le quali
hanno
riempito a lungo V'Isola di parole eloquenti
e dt forti propositi,
con
la conseguenza
di mantenere
impegnata la Questura
fino
all'esaurimento.
Ma la volontà
del Questore
ha avuto
ragione
dt tutti
gli
impedimenti.
Ed il 26 maggio u. s.,
propizio
il cielo, alla chetichella
(che non
sapessero
nulla
i signori
ladri,
abigeatari
e rapinatori..,
e anche
i signori
politicanti
del disordine;, sacrificati
in ufficio il solerte
e paziente
Capo di Gabinetto Dr. Midiri
e
l'Aiutante
Dal Gruppo di Guardie di P. S. di Gorizia sono state svolte
recentemente alcune esercitazioni di radio-collegamento in marcia e di tiro. — Il Questore dr. Pomarici che qui vediamo insieme con il Comandante del Gruppo mentre segue l'andamento
dei tiri da un osservatorio improvvisato, ubicato sulla collina
soprastante il poligono, e stato visibilmente
soddisfatto
della
perfetta rispondenza degli uomini e dei mezzi.
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g
I
I
GORIZIA
ti
e
Q a U o i u ,
bpo-xUoi
Filiale di Roma Via M. Minghetti 3 6 - 4 4
L a tavolata dei ragazzi.
P R O P O S T E DEI
LETTORI
*
La rubrica è aperta alla libera e serena discussione su questioni d'interesse generale e professionale. Tutti gli abbonati a "Polizia Moderna" vi possono collaborare.
Sig. Direttore,
l'articolo « autorizzazione a
procedere per reati commessi in
servizio d i Polizia » redatto dal
Dr. Tamburro, apparso sul n. 5
della Rivista « Polizia Moderna »,
m i induce a scriverLe la presente
per esporLe una questione che,
da! mio punto d i vista, costituisce
una limitazione d i d i r i t t o subiettivo.
Mentre i giornali hanno largamente diffuso la notizia
della
proposta d i legge per l'abrogazione dell'art. 16 del Codice d i
Procedura Penale, giustificandola
perchè i n contrasto con i principi
di libertà e d i democrazia affermati dalla Costituzione, l'Autorevole articolista sopra cennato, giustamente osserva che la valutazione dell'opportunità o meno d i
procedere contro g l i Ufficiali e
gli Agenti d i pubblica sicurezza,
deve essere lasciata al Governo (e
per esso al M i n i s t r o della Giustizia), i l quale, mentre ha i l naturale compito d i tutelare la f u n -
PER
L'UOMO
E L E G A N T E
LA CALZATURA
L'ART. 16 DEL CODICE DI P. P.
ti commessi in servizio di polizia.
Appare
subito
evidente
che,
mentre in questo secondo
argomento, gli organi di polizia sono,
considerati nella condizione di oggetto dell'azione penale per reati
che vengono ad essi
addebitati,
commessi nell'esercizio
delle loro,
funzioni,
nel quesito che si propone, gli appartenenti
al Corpo
delle guardie di pubblica
sicurezza sono considerati nella posizione di promotori di un'azione penale a cui dovrebbe dare origine
l'ulto di querela che essi intendano proporre a carico di coloro
che abbiano ad essi recata offesa.
La diversità della posizione giuridica importa anche una diversità
di norme regolanti la materia.
zione dei propri Agenti, non ha
alcuno interesse d i impedire i l
procedimento contro d i essi nei
cas . d i illegittimità, cioè a danno di quella stessa funzione che
si vuol tutelare.
Se la garanzia riguarda direttamente gli atti compiuti i n servizio d i polizia, .per contro gli
agenti d i polizia — considerati
come privati cittadini — non possono direttamente esercitare i l d i ritto d i querela, i n quanto debbono farne esplicita richiesta al
Ministero dell'Interno.
Ora, se l'autorizzazione ricordata trova giustificazione nei casi
i n cui un agente debba querelarsi
contro un collega e ancor più
contro un superiore — per o v v i
m o t i v i d i carattere disciplinare — ,
non trova giustificazione nel caso
che l'agente viene offeso come cittadino da parte d i p r i v a t i , i n
quanto essa costituisce una vera e
propria limitazione d i d i r i t t o , tanto che — come spesso avviene —
l'agente rinuncia spontaneamente
all'esercizio del d i r i t t o d i querela
per evitare d i farne richiesta al
superiore Ministero.
N o n sarebbe più opportuno abrogare la disposizione ministeriale che regola la materia anziché
—• come alcuni giornali dicono —
l'art. 16 del Codice d i Procedura
Penale?
Grato se Ella vorrà ospitare
nelle sue colonne questa mia.
Distinti ossequi.
Giovanni Pulvirenti Brig. d i P.S.
;
La garanzia dell'art. 16 tende
ad evitare, come si è già chiarito,
che si possa procedere
penalmente, nel concorso delle
condizioni
previste dalla legge, a carico di
appartenenti alle forze di polizia
0 dei loro coadiutori senza l'assenso del Ministro di Giustizia, e
ciò per stroncare manovre ricattatorie 0 per evitare la pubblicità
del dibattimento
penale, che potrebbe essere esca a scene offensive del decoro degli
appartenenti
alle forza
pubblica.
La garanzia copre, quindi, non
tanto la persona quanto
l'istituto
pubblico a cui favore essa è stata
presa.
Quando, invece, si tratti di offese agli appartenenti
alla forza
pubblica da parte di privati, la
ipctesi che si può fare è duplice:
0 che si tratti di offese per fatti
connessi all'esercizio di pubbliche
funzioni; ed allora sorge la figura
dell'oltraggio,
previsto,
come è
noto, dall'art. 314 del C. P. e procedibile d'ufficio;
0, invece, l'of-
// quesito del brigadiere
Pulvirenti Giovanni non ha, evidentemente,
diretta
connessione
con
l'argomento
trattato
dallo
scrivente sul ». 5 della rivista « Polizia Moderna » in merito all'auturizzazioilc a procedere per rea-
fesa è stata recata al
pubblico
ufficiale non a causa e nell'esercizio delle sue funzioni 0 senza
che egli sia stato presente ed in
tal caso, si spiega la necessità
della querela poiché il
pubblico
ufficiale
offeso
si trova
sullo
stesso piano giuridico del cittadino.
In questa seconda ipotesi, non
è la legge nè una disposizione regolamentare ad imporre
l'obbligo
dell'autorizzazione
da parte dei
superiori gerarchici per proporre
la querela. Tale obbligo ha carattere interno ed è suggerito dalla
opportunità che i superiori
conoscano i fatti prima che l'agente
offeso faccia porre in moto l'azione penale.
Si è in campo di istruzioni che
hanno
ormai assunto
carattere
consuetudinario,
ma che non
hanno forza giuridica
vincolante.
£ palese, poi, che il giudizio
deliberativo da parte degli organi superiori ha lo scopo di accertare se il fatto lamentato
possa
connettersi a circostanze
relative
al servizio.
La valutazione piti ampia, inspirata anche ad una maggiore serenità, che non sempre esiste nella persona che si ritenga
offesa,
risponde ad esigenze
di
conveniente cautela. In ogni caso, la
proposizione
della
(Querela per
parte di un agente
della
forza
pubblica, senza il preventivo assenso dei superiori, potrebbe dare luogo solamente a misure disciplinari,
ma non
costituisce
motivo preclusivo all'esercizio dell'azione stessa.
Da quanto si è detto,
risulta
pure che l'obbligo disciplinare di
chiedere tale assenso dei superiori gerarchici non ferisce il Principio di uguaglianza dei cittadini
davanti alla legge, affermato, fra
l'altro, dall'art. .? della
Costituz
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G. T.
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CONCL'iIlNATO - REATO PERMANENT E . Q U E R E L A - DECORRENZA D E L
TERMINE DI PROPONIBILITÀ' D A L
GIORNO D L L A NOTIZIA - SENTENZA
DI CONDANNA - CONTINUAZIONE
EIELLA R E L A Z I O N E . NUOVO REATO
- NUOVA Q U E R E L A - AMMISSIBILITÀ'.
(C. P. artt. 124, 560).
Anche per il delitto di concubinato il diritto di querela deve essere soerimentato nel
termine di tre mesi dal giorno in cui l'offeso
ha avuto notizia del fatto che costituisce il
reato. Però, data la natura di reato permanente di tale delitto, quando una sentenza
di assoluzione o di condanna é venuta ad
eliminare la permanenza, e la relazione ìlle-
I
A
cura
PIETRO
dei
LO
LORENZO
Dott.
CASCIO
INGHIRAMI
Il mandato di arresto ha carattere prov.
visorio e. cessa di avere effetto se entro
20 giorni dall'esecuzione non è emesso
mandato di cattura o non è pronunciata
condanna a pena detentiva.
L'arresto
d'ufficio
è l'atto con cui una
persona colta in flagranza di renio viene
privata della libertà personale e messn a
disposizione dell'Autorità Giudiziria competente.
Tale arresto viene eseguito dalla Forza
Pubblica e in determinati casi preveduti
dalla legge anche dai privati, e presuppone la sorpresa in flagranza.
L'arrestato deve essere immediatamente,
e non oltre 24 ore, messo a disposizione
del Procuratore della Repubblica ò dal
Pretore del luogo dove è stato commesso
il reato o del luogo dell'arresto.
L'arresto può essere obbligatorio e facoltativo.
L'art. 235 del C. P. P. enumera specificatamente i casi in cui l'arresto è obbligatorio.
L'art. 236 del C. P. P. stabilisce quelli
invece in cui l'arresto è facoltativo. In
questo caso bisogna tener presente di usare la facoltà secondo il buon senso.
L'arresto come pena detentiva è previ
sta per la contravvenzione e si estende
da 5 giorni a 3 anni.
Nel caso in cui nelle contravvenzioni
per le quali è previsto l'arresto, concorrano più circostanze aggravanti, tale pe
na p'uò estendersi sino a 5 anni.
Nel caso di concorso di reati, l'estensic.
ne va fino ad anni sei.
I limiti di cui sopra non possono essere ecceduti per nessun motivo.
A
cita continua, si ha un nuovo reato di concubinato, e, conseguentemente sorge nell'offeso il diritto a presentare una nuova querela.
Cass.,
Sez. Ili, n. 1437, 7 Die. 1948,
Musillani,
Est. Lanardo,
P. M. Granata,
Giammarra.
Pres.:
Ric.
ARMI - DETENZIONE ABUSIVA DI ARMI - F A T T I S P E C I E . (Di L . 6 febbraio
1947, n. 100, artt. 2, 3).
Risponde del delitto di cui all'art. 2 dei
D. L. 5 febbraio 1948, n. ICO — e non del
delitto di cui all'art. 3 del detto decreto —
chi permette esplicitamente ad altri — e sia
pure ad un fratello — di nascondere nella
sua casa arma non denunciata e tenti di
rare sparire l'arma durante una perquisizione domiciliare.
.1948,
Peretti,
FRODE IN COMMERCIO . TENTATIVO F A T T I S P E C I E . (C. P. art. 545).
M O T O
D A L
G U Z Z I
" L I B R O
1 9 3 1
della
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D ' O R O "
1 9 4 8
"Moto
GumI"
5 8
primati
vittorie
mondiali
imbattuti
tuttora
1 5 9 3
in gare n a z i o n a l i
ed estere
campionato
d ' E u r o p a
1
campionato
campionati
di
Francia
di
2 6
c a m p i o n a t i
Svizzera
d ' I t a l i a
5
Tourlst
Trophics
1 roteo
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Inglesi
1
11
S i m p s o n " per
giro p i ù veloce a l T . T . I n g l e s e
Soc. p. Az. MOTO GUZZI
M A N D E L L O D E L L A R I O (Como)
Concessionari
di
in tutta Italia e
f-
M
Cass.,
iSez. Ili,
n. 1203, 28 ottobre
Pres.
Mangini,
Est. Baldini,
P. M.
Ric.
Borghi.
2
ARMAIOLO. — E' colui che esercita la
industria della riparazione delle armi.
L'armatolo deve dare notizia al Questore della propria attività comunicando
la sede ed ogni eventuale successivo trasferimento della officina nella quale lavora ed è obbligato a tenere un registro
nel quale deve segnare tutte le operazioni svolte.
Nel registro, oltre alle generalità dei
clienti ed alla indicazione dei rispettivi
documenti di riconoscimento, debbono essere annotati anche il tipo ed i numeri
di matricola delle armi al fine di consentire all'Autorità di P. S. un effettivo controllo.
ARRESTO. — L'arresto può essere un atto di Polizia Giudiziaria e una pena detentiva prevista per le contravvenzioni.
L'arresto come atto di Polizia Giudiziaria consiste nella limitazione della libertà individuale e si effettua'.
1) dietro mandato e ordine dell'Autorità Giudiziaria)
2) di Ufficio.
Il mandato
e l'ordine
di arresto
sono
emessi rispettivamente dal Giudice e dal
Pubblico Ministero 'e consistono in comandi che le predette Autorità dirigono
alle Autorità esecutive per condurre in
carcere l'imputato o per custodirlo altrove in stato di arresto.
E
rivendita
all'estero
LUBRIFICANTI SHELL
GOMME P I R E L L I
Bene è ritenuto il tentativo di Trode nello
esercizio del commercio nel caso di chi abbia esposto in vendita olio di vasellina da
lui stesso artificialmente, colorato in modo da
dargli tutte le aooarenze di olio di oliva 0
di seme e pur avendo taciuto nelle trattative
con l'acquirente la indicazione della specie
e della qualità della merce, ne abbia fissato
il prezzo, lasciando nel compratore la convinzione, desunta dal colore e dal prezzo
medesimo che si trattava di olio commestibile (di oliva o di semi) conforme a quello
che l'acquirente intendeva di acquistare, se
la consegna non avviene per l'inaspettato intervento della Polizia.
Cass.,
Mangini,
Morda.
Sez. Ili, n. 1202. 28 ott. 1948,
Est. Balducci,
P. M. Perretti,
Pres.
Ric.
M I L L A N T A T O CREDITO - MANCATA DESIGNAZIONE D E L FUNZIONARIO
CORROMPENDO . I R R I L E V A N Z A
(C. P, Art. 346).
Ai fini delta sussistenza del reato di millantato credito non ha rilevanza la mancata
designazione del funzionario da corrompere,
essendo La norma penale incriminatrice posta
a tutela del prestigio dei pubblici funzionari
in genere.
Cass.,
Mangini,
Pasquali.
Sez. Ili, .n. J318, 18 Nov. 1948,
Est. Agostini,
P. Af. Perretti,
Pres.
Ric.
S I C U R E Z Z A P U B B L I C A - AVVISI A L
P U B B L I C O - P R E V E N T I V A AUTORIZZAZIONE - ISCRIZIONI S U L SUOLO
STRADALE.
SICUREZZA P U B B L I C A . AVVISO A L
P U B B L I C O - A R T . 113 D E L L A L E G G E
Di P. S. . COSTITUZIONE D E L L A R E P U B B L I C A (ART. 21) - COMPATIBILITA' (R. D. 18 GIUGNO 1931 n. 773 T . U.
D E L L E L E G G I DI P. S , ART. 113 COSTITUZIONE
DELLA
REPUBBLICA,
ART. 21).
Tra gli avvisi al pubblico, per i quali occorre la preventiva autorizzazione della p. s.
sono comprese le iscrizioni con pennello sul
suolo stradale.
L'art. 21 d'ella Costituzione della Repubblica, il quale dispone che tutti hanno diritto
di manifestare liberamente 11 proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro
mezzo di diffusione, non è incompatibile con
l'art. 113 del testo unico della legge di P. S.
Comunque lo stesso articolo non ha natura
di norma precettiva e pertanto non ha abrogato norme di legge precedenti.
PRETURA
DI ROMA,
Pret.
Gagliardi,
Morroni
12 genr.nio
\imp.
1949,
APPROPRIAZIONE INDEBITA E SOTTRAZIONE DI COSE COMUNI - E S T R E MI DIFFERENZIALI - FATTISPECIE (C. P. artt. 627, 545).
Commette appropriazione indebita (art. 64é
C. P.) e non sottrazione, di cose comuni (art.
627) il coerede che converte in suo profitto
la cosa comune per un valore eccedente la
S
S
I
M
E
*
quota spettantegli, qualora egli abbia il pos
sesso deJla stessa.
Cass. Sez. Ili, n. 1081, 19 ottobre
1948
Pres.
Mussilami,
Est. {Consalvo,
P. -M: Lo
'.Schiavo,
Ric.
Gonfalonieri.
D I F E S A L E G I T T I M A . INGIUSTIZIA
D E L L ' O F F E S A - PROVOCAZIONI R E C I PROCHE . REAZIONE CON V I E DI F A T TO A PROVOCAZIONE V E R B A L E - A P .
P L I C A B I L I T A ' D E L L A SCRIMINANTE
A L PROVOCATORE ORIGINARIO
(C. p. art. 52).
Nel caso di provocazioni reciproche e successive, ai fini di stabilire l'ingiustizia della
odfesa, in tema di legittima difesa, occorre
aver riguardo piU che alla priorità delle rispettive offese, al loro contenuto e proporzione.
E' ingiusta, oltre che attuale, l'offesa di
chi, provocato da altri con ingiurie verbali,
reagisce, trascendendo a vie di fatto (nella
specie, percosse con una frusta), non avendo
egli il diritto di ferire il suo effensore sol
perchè da costui provocato.
Pertanto, non si può disconoscere che versi
in condizioni di legittima difesa l'originario
provocatore, che, a sua volta, reagisce, per
respingere tale offesa.
Cass. Sez. I, 24 gennaio 1949, Pres.
Caruso,
Rei.
ric.
Vercillo,
Ida sent.
P. JVf, Foà. .conci, conf.;
Ass. Forlì
(as.r.J.
Baldini
COMPETENZA . REATO COMUNE COMMESSO DA M I L I T A R E - COMPETENZA
D E L G I U D I C E ORDINARIO . (Costituzione art. 103; C. p. m. p. art. 264)
Il reato comune, anche se commesso da mi.
litari, è sottratto alla cognizione dei Tribunali militari di pace, la cui giurisdizione per
effetto dell'art. 103 della Costituzione, e limitata ai reati militari commessi da appartenenti alle Forze Armate.
Cass. Sezj Un., 11 settembre 19V8, pres. De
Ficchy,
Rei. Giglio,
cenf.; fic.
Colini.
P.
M.
Battaglini,
conci,
COMPETENZA - R E A T I CONNESSI ISTRUTTORIA . G I U D I C E ORDINARIO
E GIUDICE M I L I T A R E - COMPETENZA
D E L GIUDICE ORDINARIO
(C. p. p. art. 49).
Nei casi di reati connessi, di competenza
alcuni del giudice ordinario ed altri del giudice militare, se è opportuno che l'Istruzione
sia compiuta da un solo giudice, questo non
può essere che il giudice ordinario, salva poi
la separazione dei procedimenti.
Cass. Sez. Un. 20 nouembre 1948, Pres.
De
Ficchy,
Rei.
Giocoli, P. iM. Ebner,
conci,
conf.)
ric.
Baccarl.
PROVE . CONFESSIONE CON CHIAMATA DI CORREO AVANTI L A P O L I Z I A
GIUDIZIARIA - RITRATTAZIONE . E F FICIÈNZA PROBATORIA - INSINDACABILITÀ' IN CASSAZIONE (C. p. p. articolo 4?4 n. 475, n. 3).
In materia di prove il sindacato della C. S.,
non può concernere la valutazione delle stesse ed il convincimento ritrattone dal giudice
di merito, ma esclusivamente l'osservanza
delle norme che ne regolano l'assunzione e
la motivazione, chi del suo convincimento
deve dare il giudice di merito senza incorrere
[n errore logico giuridico o nell'omesso esame
di fatti decisivi per il giudizio.
E pertando, essendo la confessione con
chiamata di correo, anche se resa .alla P.S ,
e poi ritrattata, un elemento di prova, legaLmente acquisito al processo, su cui il giudice può ben fondare il suo convincimento
non è censurabile in Cassazione la sentenza
che affermi la responsabilità degli imputati,
assumendo a precipuo o esclusivo elemento
di provr. la confessione con chiamata di correo, qualora ne abbia ben precisato la legale
assunzione da parte della polizia giudiziaria
e ne abbia ritenuto la piena attendibilità con
congrua motivazione, considerandola m sè
stessa ed in correlazione a tutte le altre
emergenze di causa.
Cass. Sez. I, 29 novembre
1948, Pres.
Caruso, Rei. Giannantonio,
jP. M. Loscniatio. conci
conf. Stancari
ric. da Sent.
App.
Genova
(rigetta).
Dammi
il giamberghino
color
aurora
e
l'abito
cangiante.
Ah! non dimenticare
la
spada
dal pomo
cesellato...
idiota,
ti
raccomando
di disporre
con grazia
i mici
riccioli. Ed ora come ti pare? Sto bene
così?
— Oh, signore,
— disse il valletto
ammirato
— siete davvero
irresistibile,
sembrate
l'Amore
in
calzoni!
Lusingato
da questo
complimento,
la cui
trivialità
non escludeva
una certa
dolcezza, il marchese
collocò
elegantemente
il
cappello
sotto il braccio
sinistro,
passò
la
destra,
scintillante
di rubini
nei
merletti
Jel suo « jabot », e si accingeva
ad
uscire,
allorché
gli pane
di scorger
equalcosa
di
sospetto
nella
tasca
della
livrea
di
Battista.
—Che
vuol dir ciò, sciagurato,
vi
permettete
di scrivere
su carta muschiata
alle vostre
servotte?
La faccia
del valletto
prese in quel
momento
il colore
del gambero
cotto.
— Signor
marchese,
•— balbettò
— questa lettera
non è mia.
— E di chi è
allora?
— Della
signora
niarchesa.
— Come,
come,
— esclamò
il
marchese
— mia moglie
ha delle
corrispondenze!
E strappando
la lettera
dalle
mani
del
servitore
l'aprì
e lesse
quanto
segue:
lante
I
l marchese
di Caposele,
comodamente
sdraiato
su un sojà,
era un
bell'uomo
dal portamento
disinvolto
ed
elegante,
sui trent'anni,
dallo
sguardo
espressivo,
grande
ammiratore
della
moda francese
e dei balli al S.
Carlo.
Aveva
in mano
un campanello
d'argento,
che agitava
col
corruccio
d'un
fanciullo.
— Battista!
Canaglia
d'un servo! — gridò impazientito,
verrai
una buona
volta?
O dovrò
farti crepare
sotto una scarica
di
legnate
per insegnarti
ad essere
esatto?
Un servitore,
in livera
cremisina,
apparve finalmente,
sollevando
la pesante
tenda dì
velluto.
— Forse
disturbo,
— disse il valletto
inchinandosi
— ma m'è sembrato
che il signore
chiamasse...
—
ore
T'è sembrato!?
che sto suonando
1,A
da
due
Scom-
—Si
signor
— Hai visto
—
—
—
gnor
—
Si,
la
signor
M'aspetta?
Alla
stessa
marchese.
Va
bene!
marchese.
ballerina?
marchese.
ora
Ora
degli
altri
aiutami
giorni,
a
si-
vestire.
Signora
Sangro.
Duchessa
Donna
Vio-
Mia
buona
e cara amica,
io ho
molto
riflettuto,
durante
la notte,
a quanto
tu
mi dicevi
ieri. Si, io debbo
nascondere
a
mio marito,
per l'onor
suo, il segreto
che
ho confidato
al tuo affetto.
Ma non è mia
la colpa.
Perchè
egli è tanto
volubile?
lo
ho ventìcinque
anni appena,
gli uomini
mi
dicono
graziosa,
le donne
affermano
che
ho dello spirito,
ed egli mi trascura,
e per
chi?,
per
una
ballerina
imbellettata
che
passa
alla luce della ribalta
per una
donna alla moda.
S'egli
fosse
stato
costante,
s'egli
avesse
corrisposto
al mìo amore,
io
non avrei oggi niente
da nascondergli.
Sai
ch'è spaventevole
il dovergli
celare
questa
cosa?
Alla
mia
età
è imperdonabile;
il
mondo
non vorrà
saperne
la causa,
esso è
senza
pietà
nei suoi giudìzi!
Addio.
Compiangimi
ed amami
sempre.
Marchesa
Giulia
Dopo
aver
letto la lettera
di sua
moglie,
il marchese
sì mise a percorrere
su
e giù l'appartamento
in preda ad
un'agitazione
indescrivibile.
— Questa
lettera
— pensava
— è una
confessione,
la circostanza
che mi
nasconde e che dice essere
il risultato
del
mìo
abbandono,
è un fallo!
Tradito!
Tradito
da lei, che credevo
pura
come
gli
angeli
del Signore!
Oh, io ne morrò
di
dolore!
P R E M I A T A
F A I .
1>
Briccone!
E'
a martello.
metto
cento
ducati
contro
le tue
orecchie
d'asino
che in questo
momento
dovevi
essere
occupato
a frugare
nel corsetto
di
Lisa.
—
Oh,
signore!
— r esclamò
il
servo,
mostrandosi
scandalizzato,
— io mi
confesso ogni
settimana.
— Si, — rispose
il marchese
—- da un
confessore
in gonnella.
Ed intanto
io
sono obbligato
ad aspettare
i tuoi
comodi,
sotto
il vano
pretesto
che tu sei al
mio
servizio;
ma dimmi,
hai sbrigato
la
mia
commissione?
Alla
de
'
«
A
K
R
I
C
M
I
A
I
.1*1
G A B D O N E
V .
T .
( B r e s c i a )
E lasciandosi
cadere
sul sofà
il
povero
marchese
nascose
la testa fra le
mani.
Battista
ch'era
stato
fin'allora
muto
spettatore
di quella
scena,
s'avanzò
timidamente
sulla punta
degli
scarpini
verniciati, e con voce da ventriloquo
chiese:
—
Signore,
posso
fare allestire
i cavalli?
Quest'interruzione
ricondusse
il
marchese alle cose materiali
della
vita.
•— Disgraziato
— gridò
— vuoi che ti
faccia
saltare
dalla
finestra
o che ti
passi la spada
attraverso
lo
stomaco?
—
Ne l'una
nè l'altra
cosa
è di
mio
gusto,
signor
marchese,
ma pur di
accontentare
Vostra
Signoria,
mi sento
capace
di
tutto.
— Dì alla signora
marchesa
di venire
.
all'istante!
Battuta
si precipitò
verso
la porta
come se trenta
spade
di moschettieri
l'incalzassero
alle
reni.
Cinque
minuti
dopo la marchesa
Giulia,
raggiante
di grazia
e di bellezza,
appariva
sulla
porta.
Indossava
un abito di seta di San
Leucìo
color
ciliegia,
che tradiva
i misteri
della
sua
bianca
carnagione,
portava
alla
gola
un vezzo di corallo,
era adorabilmente
pettinata
«à
la bergère»,
e l'ebano
delle
chiome
faceva
meglio
spiccare
l'alabastro
della
pelle.
Suo
marito
si levò
in piedi
e,
mostrando la lettera
aperta,
le disse
in tono
severo:
— Avete
voi scritto
ciò?
La
marchesa,
alla
vista
della
sua
leitera, nascose
l'incantevole
viso nelle
picco-1
le mani.
.
—
Qual'è
questo
segreto,
che
Non
posso
dirtelo
—
rispose
la
mar-
chesa.
—
E'
dunque
qualche
cosa
di
LE
PIÙ
MODERNE PS
ITOLE AUTOMATC
IHE
N E I
(GRATIS
C A L I B R I
ILLUSTRAZIONI
6 , 8 5
- 7 , 6 5
E
- O c .
LISTINI)
a
I,
r
e
1.
Quando i pensieri a frotte
Ti destano all'istante
E il figlio trepidante
Aspetti nella notte:
Madre, sei bella.
Quando felice ridi
Mentre contempli il nimbo
Dei riccioli del bimbo
E nulla al monao invidi:
Madre, sei bella.
2.
Quando ti culli in seno
Il piccolo adorato
Che riposa beato
Nel sonno suo sereno:
Madre, sei bella.
5.
Quando la testa stanca
Reclini a tarda sera,
O con mano leggera
Cuci la tela bianca:
Madre, sei bella.
3.
Quando tutta solerte
E con cura amorosa
Del suo lettino rosa
Rimbocchi le coperte:
Madre, sei bella.
Quando il breve cammino
Termina in questa vita
E l'opra Tua è finita
Per volere divino:
Madre, sei semita.
Mario
Tani
V. Brigatiere ili P.S.
molto
grave?
— E' una
cosa terribile,
signore,
che
una donna
non confessa
mai.
— E ne sono io la
causa?
Si, — disse
singhiozzando
la
marchesa — Quando
ho saputo
le vostre
infedeltà,
ho passato
intere
giornate
a
piangere, lunghe
notti
insonne,
e
poi...
— E
poi?
— Poi è successo
quello
che è
successo.
— Ma che cosa dunque?
Spiegatevi,
ve
ne
prego!
— No,
io non ve lo dirò
mai,
perchè
se ve lo dicessi,
non mi amereste
più!
E pronunciando
-queste
parole,
la
marchesa
Giulia
era bella
come
un angelo;
i
suoi
dolci
occhi
si velarono
di pianto,
e
i singhiozzi
che le sollevavano
il petto
la
rendevano
ancor
più
seducente.
Il marchese,
innanzi
a quella
divina
bellezza,
sentì
tutta
la sua collera
svanire
e
l'amore
ritornare,
ciò prova
che due
passioni
non possono
vivere
insieme:
l'una
è
sempre
più forte
dell'altra.
— Giulietta
— disse infine —
confidami
questo
segreto,
la cui rivelazione
ti fa
tanto
soffrire,
ed io ti giuro
d'amarti
come
prima.
— Come prima
non è poi n.plto! — rispose
ella con un sorriso
incantevole.
— Con tutte le forze
dell'animo
mio
—
disse
il marchese
— Qual'è
stato
dunque
il risultato
delle
mie
infedeltà?
— Una cosa
spaventevole!
—
Ma
—
No,,
dì dunque,
io
non
qual'è
avrò
questa
mai
il
cosa?
coraggio
di
dò
—Oh,
angelo
mio — disse il
marchese
pentito,
strappandole
abilmente
quel
vestigio
di dolore
— lo conserverò
sempre
come
un ricordo
della
mia
colpa...
—...
e della
mia tenerezza!
—
rispose
moglie
abbracciandolo.
Passarono
molti
e molti
anni,
ma
la
marchesa
—
pare
incredibile
—
aveva
ancora
le chiome
nere come
ala di
corvo.
la
dirtela.
—
Giulietta,
—
Ebbene,
E
capelli,
il marchese
scorse
allora
un
filo
d'argento.
A tal vista egli cadde
in
ginocchio davanti
a sua moglie,
con
un'espressione di pentimento
sincero.
La marchesa
aveva
un capello
bianco!..
— Prendetelo
pure, signore,
•— di ss'ella
— è vostro,
perchè
voi lo avete fatto
nascere e perchè
dicono
che non bisogna
lasciare
mai il primo
capello
bianco,
affinchè
non ne spuntino
altri.
con
una
te
grazia
delle
bassando
Neil'ebano
scongiuro!
cattivo!
infinita,
sue
gli
—Vedi
ne
guarda,
la
lunghe
marchesa
trecce
sno-
e disse
ab-
occhi:
quello
che
di
quei
hai
fatto!
lunghi
e
Che
ciò fosse
una prova
della
maggior
costanza
del
marito
o della
minore
sensibilità
della
marchesa,
questo
noi non
potremmo
garantire!
vellutati
^ J ^ R O ^ L O G I O ORO 18 Kt
con
marchio
ufficiale
Svizzero
ELEGANTE • PRECISO - UT. 30.000 CIRCA
COSTRUISCE
i
volete
nascondermi?
—
x
Santo
Feliciello
P. S. NAPOLI: Pappalardo; Cantano, Guastafierro; Rumiz, Barbella, Pastore; Lanziello, Matarazzo, Laudadio, Ferrara, Sarno.
P. S. ROMA: Borriello;
Litro, Garofalo; Bevilacqua, Giordano, Dell'Aquila; Pellegrino, Ricciputo, Franzese, Schettini, Dolci.
ARBITRO:
Menelao d i
Roma.
GOALS: Nel primo tempo:
all'II' Franzese, al 27'
Ricciputo, al 30', al 37'
e al 42' Franzese; nella
ripresa: al 30' Ricciputo,
al 35' Schettini, al 45'
Franzese.
della Rappresentativa del Corpo
D
a Napoli a Roma i l 28 maggio i giocatori del Reparto
Celere « Lazio » avevano fatto i l viaggio d i ritorno col cuore
in gola!
- Scottava per loro, per l'allenatore Ten. Villetti, per i l Comandante del Reparto, Maggiore Galano, l'epilogo negativo d i una
partita, dalla quale, oltre la
strenua difesa della Rappresentativa « Campania », qualcos'altro
aveva impedito ai celeri d i Roma
di uscire vittoriosi.
Bisognava
ristabilire
al più
presto l'equilibrio e cancellare l o
immeritato 1-0 subito al Vomero.
Cavallerescamente
accettata
la
sfida dalla Rappresentativa « Zona Campania », i l 18 giugno, allo
Stadio Nazionale d i Roana, sono
scese i n lizza le due compagini ;
quella d i Napoli, speranzosa d i u n
nulla d i fatto, quella d i Roma
completamente rimaneggiata e con
i l fermo proposito d i dominare
gli avversari.
Ed i celeri d i Roma hanno
avuto ragione!
Hanno avuto ragione alla presenza d i un pubblico veramente
eccezionale per una partita del
genere —• circa 7000 .persone —
e d i fronte ad n avversari, la
cui combattività — ad onore del
vero —• non si è per nulla allentata sotto lo scatenarsi delle
fruttuose, sciolte, ed intelligenti
azioni dei rivali nè sotto i l tifo
attrezzatissimo del Reparto Celere d i Roma che aveva mobilitato (è la parola) cartellon:, sirene e banda musicale per sottolineare rumorosamente ogni violazione della rete avversaria.
L a valanga d i goals — 5 nel p r i mo tempo e t r e nel secondo — è
scaturita da una indiscutibile superiorità tecnica d i giuoco manifestatasi f i n dall'inizio dell'incon-
'In alto) A questi undici atleti l'onore di rappresentare il Corpo?
Si direbbe di si, a giudicare dalle vittorie riportate in meno di un
mese. • 8-0 * Roma contro la rappresentativa • Campania »
• 3.1 a Roma contro la squadra del C R A L Comunali • 9-1 a
Firenze, contro la Rappresentativa del Gruppo Guardie di F i renze. • Ma quale di questa è stata la partita collaudo? Solo al
campo Roma contro il C R A L comunali i nostri atleti hanno incontrato undici avversari degni di un certo riguardo per tecnica
ed affiatamento. • (In basso) Circa settemila persone hanno
assistito allo Stadio « Torino » di Roma all'incontro tra la Rappresentativa « Campania » e gli undici del Reparto Celere Lazio.
Per questi m o t i v i siamo certi
che a Napoli la partita del 18
giugno non sarà messa agli a t t i
ma gelosamente tenuta i n evidenza., mentre a Roma nulla sarà
tralasciato per fondere ancora
meglio gli 11 destinati a rappresentare i l Corpo.
Ouar.
IBt. C .
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(MILANO)
tro, che ha avuto i l suo cenno
di gravità sempre spostato nella
metà campo partenopea.
Prova "veramente pregevole ha
dato i l quintetto d i punta dei
celeri sospinto dal classico Giordano, ben articolato dal duo Ricciputo-Schettini, i cui passaggi
hanno trovato i n Franzese u n
abile, tempestivo e preciso stoccatore finale.
Sufficientemente pronta e decisa — specie nel primo tempo con
la presenza del terzino L i t r o —
è stata la difesa.
L a Rappresentativa « Campania » ha perduto non per deficienza d i spirito combattivo che,
come abbiamo detto, non le è venuto meno nei novanta minuti d i
giuoco, ma per manifesta inferiorità tecnica dei singoli, ad eccezione d i Materazzo e Guastafierro, i quali però, con le loro
prestazioni piene d i buona volontà e d i resstenza, non hanno potuto compensare le deficienze dei
compagni d i squadra.
L a Rappresentativa partenopea,
a ben ragione, può vantare a suo
favore due grosse attenuanti :
l'aver lasciato pressocchè i m m u tata la formazione del 28 maggio e l'essersi presentata all'incontro con una mir.ima preparazione atletica, pur d i aderire a l l ' i m prorogabile richiesta d i rivincici
Fatti questi che hanno contribuito i n maniera decisiva a colmare
i l piatto della vittoria dei Celeri
romani.
Ottimo l'arbitraggio.
Gli spettatori, anche questa volta i n maggioranza appartenenti
alla nostra famiglia, a partita u l timata si sono fermati ad applaudire per diversi m i n u t i le due
squadre allineate sotto le tribune
Quegli applausi, a i quali si sono
associati visibilmente soddisfatti
il Generale Ispettore del Corpo
ed i l Capo della Divisione F.A.P.,
volevano dire t a n t o !
Volevano dire che nelle nostre
file non v i sono nè vincitori nè
v i n t i ; volevano dire che nelle nostre competizioni ha valore soltanto lo spirito d i emulazione e
di superamento; volevano dire
che lo sport per noi è e deve essere sempre sana e composta passione in quanto serve a custodire
ed a ravvivare un bene invisibile
ma tanto prezioso : lo spirito d i
Corpo !
AZIENDA
BRIANTEA
COLORI
MILANO
(In alto) Queste dieci Guardie del Reparto Celere di Padova,
riunite in squadra, hanno conseguito una brillantissima vittoria
nella gara nazionale di marcia svoltasi il 5 giugno nel tratto
Venezia-Padova* • L a squadra si è classificata:: 1. tra tutte le
squadre militari partecipanti. 1. tra le squadre di terza categoria.
assoluta fra tutte le squadre partecipanti. Il successo dei nostri atleti a fianco dei migliori podisti italiani, tra cui diversi
olimpionici, ha fruttato tre magnifiche coppe al Reparto e l'ammirazione di quanti avevano preso interesse alla gara. (In bas
so) Altra gara di marcia s'è svolta di recente in terra lontana,
ma tanto vicina ai nostri cuori: in Eritrea! Organizzata dal
Club Alpino Italiano dell'Eritrea, la gara ha avuto come percorso il tratto Nefasit.Monte Bizen, ed ha visto in competizione
rappresentative varie, tra cui quella del Gruppo Guardie di
Asmara. L a squadra, composta dal Mar. Bruni, dalle Guardie
Soligo e Testoni s'è classificata tra le migliori.
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DEL DENTISTA
E
n
c
•
G U A R D I A di P. S. MESINI
Marziano di Emilio, Torino.
« Accorreva
prontamente
in
aiuto di un cittadino in procinto
di
annegare,
riuscendo,
dopo
molti sforzi, a trarlo a salvamento ».
•
solenne
Capitano di P. S. B A L L A R I N
Dr. Annibale, Palermo.
« Ufficiale coraggioso, si offriva per comandare un Nucleo
Speciale di P. S. operante In località
particolarmente
battuta
dai componenti una vasta e pericolosa banda di fuori legge.
Partecipava, quindi, all'organizzazione del servizio eli blocco di località abitate e verificatosi un conflitto tra un pericoloso fuori legge e gli agenti operanti nell'abitato, volontariamente, con un Nucleo di militari
attraversava l'abitato stesso, riuscendo a raggiungere il posto del
conflitto, ove soccorreva una
guardia di P. S. rimasta gravemente ferita ».
Giardinello, 23 novembre 1948.
o
m
i
Maresciallo di P. S. C A P O C E L L I Carmine, Taranto.
1° — « Interveniva in una rissa di pregiudicati armati di coltello, riuscendo a disarmarli, a
trarre uno di essi In arresto e
ad identificare gli altri, successi vamente arrestati. Fsempio dt
c >raggio e di attacc imento al
«rovere ».
2" — « Incurante defia resisten.
za oppostagli, riusciva a disarmare ed a trarre in arresto un
energumeno resosi, alcuni istanti prima, responsabile di lesioni
con arma. Esempio di coraggio
ed alto senso del dovere ».
Maresciallo di P. S. P I S U S a verino. Guardia di P. S. B A L LAR1NI Conario, Guardia di P.S.
CORR1AS Quintino, Guardia di
P. S. MANCA G A R R O N E Nicolo.
Guardia di P. S. M A R R A S P a i merlo, Cagliari.
« Prendeva parte attiva ad indagini di Polizia Giudiizaria che
portavano alla cattura di due
pregiudicati, uno dei quali evaso da una colonia penale ».
•
Brigadiere di P.S. D E NUZZO
Vincenzo, Brigadiere Agg. di
P. S. RUSSO Felice, V . Brigadiere Agg. di P. S. F I D I L I O Salvatore. Guardia di P. S. CUSIMANO Giuseppe, Guardia di
P. S. D'ORIO Vito, Guardia di
P: S. C E R A C I Vincenzo, Guardia eli P. S. G U A L T I E R I Alessandro, Trapani.
« Animato da spirito altruistico ed alto senso del dovere, si
prodigava con coraggio e sprezzo del pericolo a trarre in salvo
l'equipaggio di un mezzo corazzato del Reparto, capovolto ed
incendiatosi a seguito di incidente stradale ».
•
V. Brigadiere di P. S. P I A T T E L L I Umberto, Guardia di P.S.
T O G N E R I Claudio, Genova.
« Prendeva parte attiva a pazienti e laboriose indagini che
portavano alla scoperta ed allo
arresto di cinque pericolosi criminali, autori di un efferato omicidio 3 scopo dì rapina ».
Guardia di ? . S. C A P O Z Z I
Giuseppe di Pasquale, Guardia
Agg. di P. S. L A N D I Giuseppe
di Agostino, Asmara.
« In servizio di scorta, fatto segno ad una improvvisa aggressione da parte di predoni ebrei
armati, reagiva prontamente aprendo i l fuoco con la propria
pistola, riuscendo ad uccidere
uno degli aggressori, ferirne due
e mettere in fuga gli altri. D i mostrava alto senso del dovere,
coraggio e sprezzo del pericolo ».
Guardia Se. C I A V A R E L L A Pasquale, Taranto.
« Scorto un individuo che, colto da malore improvviso, era caduto in mare e trovavasi in procinto di annegare, risolutamente
si gettava in acqua, e, noncurante del pericolo riusciva, dopo
non lievi sforzi, a trarlo a salvamento. Esempio di coraggio ed
altruismo ».
CORRIERE
ESPRESSO
FRATELLI RENZI
Milano - Bologna - Firenze - Prato • Perugia - Ancona - Pescara - Roma - Napoli
Foggia - Bari - Taranto - Brindisi - Lecce
M I L A N O
Vie Tito Livio, 8
Telefoni 53-529
584-541/542
Amministrezlone
Telefono 53-574
Servizio giornaliero a mezzo Corrispondenti da e per
tutte le località del Piemonte, Lombardia, Veneto e Liguria
R I M I N I
Il p i ù r a p i d o s e r v i z i o a u t o t r a s p o r t i d i m e r c i
a collettame e a carico
completo
Circonvallaz.
Meridionale, 24
M
A
S
S
T
V . 31.
Guardia Agg. di P. S. MARR U Z Z E L L A Francesco, Milano.
« In libera uscita, accortosi che
un auto in corsa non si era fermato all'intimazione di pari grado, conscio del pericolo, si Lanciava sulla vettura per costringere il conducente a fermarsi,
ma, colpito alle mani dall'interno
dell'auto dagli occupanti, cadeva
malamente
riportando
lesioni.
Esempio di coraggio ed alto senso del dovere ».
bronzo
Maresciallo di P. S. MASSA
Saverio di Marcello, Roma.
« Comandante di una pattuglia
esplorante, penetrava profondamente in territorio avversario.
Fatto oggetto di una imboscata,
nonostante le sensibili perdite,
reagiva
e rintuzzava
l'offesa
mettendo in fuga gli assalitori.
Persisteva, quindi, nel compito
affidatogli e lo portava a compimento a malgrado dei gravi
rischi sempre affrontati con elevato spirito combattivo ».
Africa Settentrionale,
agosto
1940.
Encomio
A l i
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M
A
P
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N
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U
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L
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MAGNIFICO.
À
K
A
S
F
K
R
V. QUESTORI
GU A G L I ARDO Dr. Salvatore, da
Palermo (Isoett. Gen. Sicilia)
a Nuoro, 22/5/1949.
COMMISSARI CAPI
G L O R I O S O Ernesto: da Roma a
Venezia, 9/6/1949.
MfCCOLIS Dr. Nicola: da Bari
(Nucleo A.R.A.R.) a Bari, 1/6
1949.
S A N T O R E L L I Dr. Pasquale: da
Bologna ari Imperia, 1/6/1949.
COMMISSARI AGGIUNTI
AIOLÀ Dr. Mario: da Colleferro
a Perugia, 28/5/1949.
B A S I L E Dr. Francesco: da Modena a Macerata, 11/6/1949.
M E R O L A Raffaele: da Pisa a
Nuoro, 27/5/1949.
P E T R I L L I Rag. Francesco: da S.
Benedetto del Tronto a Verona, 11/6/1949.
S O L I M E N A Dr. M^rio: da Potenza a Como, 2/b"/I949.
VICE COMMISSARI
D E L PENNINO Mario: da Macerata a Modena, 4/6/1949.
LANNI Dr. Arturo: da Firenze a
Roma, 3/6/1949.
S P A R T A ' Dr. Giuseppe: da C a tania
a Roma
(Ministero),
2/6/1949.
VICE COMMISSARI AGGIUNTI
C I C A L E Dr. Elio: da Siracusa a
R. Calabria, 6/6/1949.
I S A I A Dr. Nunzio: da Alessandria a Torino, 10/6/1949.
T. COLONNELLI
B E N C I V E N G A Barbaro Ugo, da
Roma (Raggrupp. Guaraie di
P.S:) a Roma (Ispettor. 8* Zona Guardie di P. S. « LazioUmbria ») quale Vice Ispettore.
MAGGIORI
L I C A R I Giovanni: dal Gruppo
Guardie di P. S. di Venezia al
Raggruppamento
Guardie di
PS.
di Palermo (quale V. Comandante) 16/5/1949.
P I G N A T E L L I Dr. Emilio, dal
Raggrupp.nto Guardie di P. S.
di Napoli al Nucleo Guardie
ui P. S. di Brescia (quale comandante) 18-5-1949.
CAPITANI
BRUOGNOLO Antonio: da Fresinone (Nucleo Guardie di P.S.)
a Roma ( Scuola Allievi Guardie di P.S.) 5/7/1949.
C A R B O N E T T I Dr. Welko: da Roma (Ispett. 8° Zona Guardie di
P. S. « Lazio - Umbria ») a Roma (Gruppo Autonomo Guardie di P. S. Ministero Interno).
T O G N O L I Dr. Giovanni: da Roma
(Scuola Allievi Guardie di P.
S.) a Roma (Gruppo Autonomo Guardie di P. S. Ministero
Interno).
TENENTI
C A P P E L L O Dr. Lorenzo: da C u neo (Nucleo Guardie di P.S.)
a Cesena (Reparto Mob. Speciale) 30/5/1949.
C A T T A N E O Dr. Giovanni: da MI
lano (Raggruppamento Guardie
di P. S.) a Genova (Raggruppamento Guardie di P. S.)
30/5/1949.
C O C C O Bruno: da Modena (Nucleo Guardie di P.S.) a Bologna (Raggruppamento Guardie
-di F.S.) 20/5/1949.
I
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C O L A F R A N C E S C O Ugo: da B a ri (Reparto Mob. Polizia di Zona « Puglie ») a Frosinone ( N u .
eleo Guardie di P.S.) quale comandante. 25/6/1949.
C R I S T I N Z I A N I Dr. Antonio: dalla ScuoLa A l i . Guardie di P.S.
di Caserta al Gruppo Compartim.le Polizia Ferrovia di Napoli (Polfer di Caserta, quale
comandante). 20/5/1949.
CRISTOFALETTI
Vittorio: da
Bologna (Raggrupp.to Guardie
di P. S.) a Venezia (Gruppo
Guardie di P. S.) 20/6/1949.
F O R N A S A R I Dr. Raffaele: da
Bologna (Raggrupp.to Guardie
di P.S.) a Cremona (quale comandante Compagnia Autoblindo del Rep. Mob. di Polizia).
28/5/1949.
G U A R I N I E L L O Dr. Luigi: da
Padova (Nucleo Guardie di
P.
S.) a Venezia (Gruppo
Guardie di P.S.) 20/6/1949.
G U A R I N O Dr. Antonio: da Pa^
dova (Reparto Celere di Polizia) a Modena (Nucleo Guardie di P. S.) 20/6/1949).
L O V E R I Dr. Gustavo: da Ascoli
Piceno
(Sottonucleo Guardie
di P . S . ) a Napoli (Rep. Mob.
di Polizia di Zona « Campania ») 1/7/1949.
PODESTÀ' Dr. Antonio, da Cesena (Rep. Mob. di Polizia Spec.)
a Varese (Nucleo Guardie di
P. S.) 30/5/1949.
PROFUMI Dr. Amedeo: da Napoli
(Rep. Mobile
Polizia
«Campania»)
a Roma (Raggruppamento Guardie di P.S.)
20/6/1949.
P U G L I S I Dr. Gaetano: da Catania (Rep. Mob. Polizia Zona
« S i c i l i a O r i e n t a l e » ) a Messina (4° Nucleo Guardie di P.S.)
quale comandante Sezione A u toblindo, 18/5/1949.
RAMONDINI Dr. Marco: da Genova (Raggruppam.to Guardie
di P.S.) al Nucleo Guardie di
P.S. di Forlì (quale comandante Sezione Spec. Polizia Stradale di Riminl). 1/6/1949.
SPINOSA Dr. Mario: da -Verona
(Raggrupp. Guardie di P. S.)
a Milano (Raggruppento Guardie di P. S.) 28/5/1949.
Z A V A R I S E Dr. Guido: da Genova (Raggrupp.nto Guardie di
P.S.) a Venezia (Gruppo. Compartimentale Polizia Ferroviaria) 25/5/1949.
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LAME
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S. TENENTI
B A C I N Licinio: da Venezia (Gr.
Comparale Poliz. Ferroviaria)
a Genova (Raggrupp.nto Guar. die di P. S.) 20/5/1949.
C A N N I Z Z A R O Dr. Guido: da
Cremona (Reparto Mob. Polizia)
a Bologna (Raggrupp.nto
Guardie di P. S.), 18/5/1949.
L U C S I C H Attilio: da Cagliari
(Gruppo Guardie di P.S.) a
Bolzano (Gruppo Guardie di
P. S.) 20/6/1949.
MUSCO Francesco: da Napoli
(Ispettor. 8* Zona Guardie di
P. S.) a Caserta (Scuola Allievi Guardie di P. S. quale consegnatario M. V. E . ) 1/6/1949.
SANNA Ettore: da Roma (Scuola
Ali. Ufflc. e Sottuffic. di P. S.)
ad Ascoli Piceno (Sottonucleo
Guardie dì P. S.) quale comandante 21/6/1949.
T E U C C I D r . Augusto: da Ravenna (Nucleo Guardie di P.S.)
ad Imperia (Nucleo Guardie
di P. S.) 20/5/1949.
V E R R O N E Francesco: da Caserta
(Scuola Allievi Guardie di P.
S.) a Napoli (Ispettorato 9»
Zona Guardie di P. S.) quale
consegnatario M.V.E., 1/6/1949.
MINERVA
oo
(Continuazione dmUa pag. 2)
ad accordare il servizio del ritiro mensile delle somme dagli
assegni per non gravare gli uffici amministrazione dei reparti
e per non dare ai venditori la
erronea sensazione di una larvata garanzia.
Secondo La tua proposta invece, non solo dovrebbe l'amministrazione garantire il" debito ma,
in sostanza, assumerlo in proprio
in quanto, per ottenere le facilitazioni di prezzo cui accenni,
le macchine dovrebbero essere
acquistate
dall' Amministrazione
per essere noi cedute agli interessati con una rateazione di pagamento assai lunga.
Questo non credo potrebbe attuarsi, dato che comporterebbe
un impiego di fondi non previsto dal bilancio.
Guardia DURANDI MARIO —
Roma.
In esito al tuo quesito concernente il diritto o meno degli appartenenti al Corpo puniti con
prigione semplice o di rigore a
percepire le indennità di presenza e di O. P., che presuppongono la effettiva prestazione del
servizio, è stato già risposto negativamente al V. Brigadiere A.
Saita nel n. 5, pag. 31 di « Polizia Moderna ». Ciò non risulta, però, dalla formulazione della risposta medesima, in quanto
all'atto della impaginazione è
stata omessa al penultimo rigo,
per errore, la parola « non » tra
« servizio » e « ha ».
Tale precisazione servirà a
rettificare in senso negativo la
risposta medesima, impedendone
qualsiasi interpretazione errata o
equivoca.
Aggiungo, inoltre, che per dare a! tuo quesito la sua giusta
soliuinnc è necessario prendere
in ei,rvmo le singole Indennità e
le disposizioni legislative da cui
vengono regolate.
AZIENDE
CARTARIA ITALIANA
A .
C. I .
Carta per giornali, cane da
stampa, da scrivere, per affissi, carta uso mano, per registri, cartoncini per schedari, assorbenti, cartoncini per
cartoline, copertine colorate,
carte per disegno, carte cancelleria in genere, carte confezionate in bustine e scatole,
buste di ogni genere,
Anzitutto il premio giornaliero di presenza, essendo per esplicita disposizione dell'art. 8
del D. L . P. 27 giugno 1946 n. 19
« concesso al personale che abbia
dato prova di diligenza e di attaccamento al dovere » non può
evidentemente essere corrisposto
ai puniti.
Per quanto riguarda l'indennità speciale giornaliera di P.S.
occorre tener presente che l'indennità medesima fu concessa
con carattere continuativo in sostituzione della indennità straordinaria giornaliera di P.S. che
aveva carattere temporaneo ed
era regolata dal R.D.L. 14 gennaio 1943, n. 22.
L'art. 3 dell'anzidetto decreto
faceva anche menzione, della camera di punizione semplice o di
rigore e, per conseguenza, il Ministero con circolare 9 settembre
1944 n. 800/9814. E . 6. richiamata anche nei prontuari degli assegni dell'Arma del Carabinieri,
confermò per l'indennità speciale giornaliera di P. S. le stesse
esclusioni previste per La originaria
indennità
straordinaria
giornaliera.
Analoghe esclusioni
debbono
considerarsi valide anche per la
indennità giornaliera di ordine
pubblico la quale, essendo stasta istituita per compensare il
disagio' ed i pericoli cai vanno
incontro gli agenti di P. S. durante le effettive prestazioni di
servizio, non può essere estesa
ai puniti di prigione semplice,
i cui compiti sono limitati ai
turni interni di lavoro, e tanto
meno ai puniti di prigione di rigore i quali, per l'art. 233 del
Regolamento del Corpo, sono esclusi da qualsiasi servizio o
esercitazione.
I l tuo
quesito,
pertanto, non può avere che una
risposta negativa e questa è avvalorata anche dalla considerazione che non sarebbe nè giusto nè equo concedere ai dipendenti incorsi in punizioni quelle indennità eventuali che vengono negate al personale, sia
pure diligente
e disciplinato,
che si trova nella impossibilità
di disunpegnare i compiti d'istituto per infortuni od infermità.
dico militare al Corpo delle
Guardie (li P.S., senza peraltro
intaccarne la struttura, la quale
anzi ne ha guadagnato in efficienza e solidità.
ABBONATO: 27517
L'adeguamento degli
assegni
dei dipendenti statali al costo
della vita è un problema d'ordine generale e quello dell'adeguamento dei premi di rafferma ne è una parte. Non si è certo raggiunto l'adeguamento per
gli stipendi e le paghe e le ragioni sono ovvie I cespiti del
bilancio provengono dal gettito
delle imposte che sono in relazione alla ricchezza ed alla produttività nazionali: noi abbiamo
perduto e subito una guerra: è
noto e ne sono note le conseguenze: si sono fatti miracoli
per salvare la moneta e quello
che rimane della ricchezza nazionale. Si arriverà anche a
quello che tu hai rappresentato
ma il problema dei premi di rafferma ha, finanziariamente, una
portata enorme.
L e 3000 lire dovrebbero diventare 150.000.
Fossero anche so'o 100.000, solo 50.000 hai pensato che almeno 40.000 agenti 40.000 Carabinieri e 30.000 Guardie di Finanza in un triennio percepirebbero tutti il premio: sarebbe un
aggravio di 5 miliardi e 500 milioni (calcolato il premio In 50
mila lire il che non rappresenta ancora un adeguamento!). E '
ovvio che la cosa sarà presa nel-
LA
la dovuta e necessaria considerazione, ma quando i cespiti del
bilancio dello Stato lo consentiranno.
to concerne la iscrizione nei
ruoli per il servizio sedentario
la cui costituzione è attualmente in corso di studio.
sponsione di una indennità di
buonuscita a coloro che, per
qualsiasi motivo, non venivano
arruolati.
Guardia FANTINI EDMONDO
— Roma.
Brigadiere FRANCO Z I E G E R
— Cortina d'Ampezzo.
L a questione
dell'ammissione
al corso per Vicebrigadieri di
coloro che nel precedente concorso hanno superato gli esami,
riportando la idoneità senza, peraltro, entrare in graduatoria, è
disciplinata dagli articoli 44 e 45
del Regolamento del Corpo.
E' ivi chiaramente specificato
che gli idonei non promossi non
acquistano diritto per ciò solo a
coprire i posti che si rendessero
successivamente vacanti.
I medesimi potranno soltanto
partecipare ad un successivo concorso, ma senza titolo preferenziale e nei limiti degli altri requisiti per l'ammissione al concorso stesso, (e quindi anche di
quello dell'età)
in analogia alle
più generali disposizioni concernenti i pubbici concorsi per la
ammissione ad impieghi dello
Stato.
Avendo tu pertanto superato i
limiti di età, rimani escluso dal
poter prendere parte ad altro
concorso.
Guardia C O L A G R E C O GIUSEPPE — Alessandria.
Non esiste una « indennità turistica » a favore dei dipendenti
statali.
Il D. L . 12 aprile 1946 n. 251
prevede soltanto la possibilità da
parte del Ministero del Tesoro,
di concerto con quello dell'Interno, di disporre che ai dipendenti statali in servizio nei Comuni di grande importanza turistica sia corrisposta l'indennità
di carovita nella misura stabilita
pei Comuni con popolazione superiore.
Se i benefici di guerra a cui
ritieni di aver diritto saranno riconosciuti validi in base a regolare documentazione, la pensione
ti verrà liquidata
conteggiando
gli anni di effettivo servizio da
te prestati nel Corpo, piU il numero di anni corrispondenti ai
benefici di guerra.
Ex Guardia TROIA
— Bolzano.
ANGELO
II disegno di legge, presentemente allo studio, per estendere
agli appartenenti al Corpo delle
Guardie di P. S., che siano invalidi per servizio, i benefici
stabiliti per gli invalidi di guer-.
ra, ai finì dell'assunzione nei
ruoli del personale subalterno di
P. S. non può che riguardare II
personale effettivo del Corpo, in
quanto la posizione di ausiliario
comporta una dipendenza di fatto dalla Amministrazione, le cui
conseguenze
giuridiche
sono
strettamente limitate dalla legge.
Lo stesso deve dirsi per quan-
BARACCA
Ogni mese, fra gli abbonati che entro 30 giorni ci faranno pervenire le esatte soluzioni dei giochi, sarà sorteggiato un magnifico
libro. Fra i solutori dei giochi apparsi sul N. 5 di « Polizia Moderna »
è stato estratto a sorte il nome del M.llo 1 ci. di P. S. GINO MAROSA del Nucleo Autonomo di Reggio Calabria al qwile è stato
inviato il volume: « Pronto, pronto... c'è il cronista? » di R. Crociani.
Maresciallo FIOR
Ascoli Piceno.
A norma del decreto legislativo 7 maggio 1948 n. 824 la indennità speciale di p. s. (già indennità militare) deve essere ridotta
di un quarto al personale che
fruisce dì alloggio gratuito di
servizio.
L a disposizione anzidetta non
consente eccezioni.
Per tutto quanto riguarda le
forniture dell'impresa di casermaggio, il tuo Comando potrà rivolgersi, pel tramite della Prefettura o della Questura, alla
Divisione
Gestione Contratti e
Forniture presso la Direzione Generale della P. S.
Guardia GIUSEPPE GREA "—
Asti.
L'equipaggiamento speciale previsto per gli autisti è considerato
dotazione di reparto; per tale
equipaggiamento non è pertanto
GENERALE
della
€ .
B .
» .
Quaderni per, scuola, carte
valori per banconote, block
notes, notes uso cerata, registri confezionati, carte per
ciclostyle, vergatina per macchina, carte pelures, carte
da filare, Kraft da bachelizzare, carte pergamin, pelleaglio, pergamena vegetale,
impacchi
di
ogni
gene're
per usi alimentari, cartoncini
manilla, carta manomacchina per stato civile.
STABILIMENTI I N :
T0SC0LAN0 sul Garda • BESOZZO (Varese) - GEMONA (Udine)
•
M I L A N O
Uffici: V i a Mozart, 1 A
T e l . : 70373, 72418, 744S8
30
V. Briqadiere SILVINO
BRO — Aosta.
FAB-
Coloro che sono inviati alle
Scuole di Polizia per frequentare i corsi di addestramento, e
rientrano, alla fine del corso,
alla sede di provenienza, non
hanno diritto nè alle indennità
di trasferimento, nè al trattamento di missione in sede.
Guardia ALFONSO
— Bolzano.
ZAPPIA
Fino a quando non si giungerà
alla parificazione per tutte le
Forze armate delle svariate competenze accessori, hanno vigore i
regolamenti speciali di ciascun
Corpo, ed in quello delle Guardie di P. S. non è prevista alcuna indennità speciale
per i
radiotelegrafisti.
Certamente il servizio dei radiotelegrafisti è gravoso: ma non
ti pare che sia meno disagiato
e pericoloso del servizio che prestano gli inquadrati nei Repartì
Celeri i quali non percepiscono
alcuna speciale indennità?
Guardia MIRISCIOTTI
SEPPE — Venezia.
ABBONATO N.
C R U C I V E R B A
V E R T I C A L I : i ) E ' particolarmente
gli
fepeciale;
avicultori
razze elette,
ti;
2 ) L o praticano
agli
esemplari
GIU-
Il quesito prospettato è già r i solto dalla precisa disposizione
dell'art. 5 della legge 1 settembre 1940 n. 1373. Tale articolo
stabilisce che il servizio da richiamato non costituisce
titolo
per conseguire diritto a pensiDne, a riliquidazlone di pensione,
a promozioni, ad aumenti periodici, a premi di rafferma e a
indennità di licenziamento.
Guardia BIANCO PIETRO —
Milano.
Gli appartenenti al Corpo delle
Guardie di P. S., che hanno goduto del beneficio del richiamo
in servizio temporaneo, non possono vantare alcun diritto a premi di rafferma, a pensione o a
liquidazione i buonuscita, ostandovi la precisa disposizione dell'articolo 5 della legge 1 settembre 1940 n. 1373.
Per gli agenti ausiliari Vennero
invece emanate speciali disposizioni che consentivano la corre-
Direttore responsabile: Giuseppe
de Gaetano — Redattore Capo:
Girolamo Quartuccio — Edito a
cura della Direzione Generale dì
P.S. — Iscritto al n. 456 del registro Stampa, Roma 11/10/1948.
Istituto Romano di Arti Grafiche
Tummtaelli, Viale Università, 38
Roma
poco d o p o
l a nasci-
3 ) Società R o m a n a ; 4 ) A r t i 5)
«AL»
in
stile
tele-
Guardia ORESTE P A C I F I C O
grafico;
Nessuno contesta il tuo grado,
nè 11 modo con cui lo hai conseguito. Ma a tale grado hai liberamente rinunziato, accettando, all'atto del tuo volontario arruolamento nel Corpo, le condizioni poste dal Ministero, nè
puoi oggi sperare di riacquistare il grado abbandonato se non
a mezzo dì concorso interno e
con la dimostrazione del possesso di tutti 1 requisiti al riguardo necessari.
E ' assurdo, d'altronde, che tu
possa accampar diritti per il
ricupero del grado
ricoperto
nell'Esercito, in quanto pur essendo ora il Corpo delle Guardie di P. S. militare a tutti gli
effetti, ai sensi del R . D . L . 31 luglio 1943 n. 687 convertito in
legge il 5 maggio 1949, esso ha.
tuttavia, un aspetto tutto suo
particolare, sia per quanto concerne i requisiti per l'arruolamento, sia per la sua struttura
e organizzazione, sia per le sue
finalità, il che non tollera nessun parallelismo, d'altronde mai
consentito, come le altre F F . A A .
In poche parole, la recente
conversione in legge del R . D . L .
31 luglio 1943 n. 687 non ha fatto altro che dare lo, stato giuri-
nia, d i v a r i c o l o r i ; 10) V a g a n o -
8 ) Pietra d u r a , calcedo-
tizia, i n d i z i o ; 11) Deficiente m e n tale;
va;
13) A p p e l l a t i v o
21) Capoluogo
In Emilia;
sativa;
26)
di Miner-
pugliese; 22)
24) Particella
25) D u e v o c a l i
avver-
vato;
11)
6) S a c e r d o t e d i grado ele8) Nota;
g) Come
Affermazione;
12)
sopra;
Lei, in
l a t i n o ; 14) C h e p r a t i c a s o n d a g g i ;
15)
Esempio;
17)
Operazione
Adesso
la
tipografica;
18)
( t r o n c o ) ; i g ) L a fine d e l -
terra;
beriano;
16) I n A b r u z z o ;
20) G r a n d e
fiume s i -
22) P a r t i c e l l a p r o n o m i -
n a l e ; 23) M a t e r i a l e ignifugo; 27)
Assai caro.
•
ANAGRAMMA
1 — Trascorso
2 — Marbida
(7)
di PEREGRINI & VAGHI - Società per Azioni
MILANO - PIAZZA MIRABELLO, 2 - TEL. 632635
O R O L O G I
A
I
M I G L I O R I
I
M I G L I O R I
d a
O
T
T
R A T E
O R O L O G I
P R E Z Z I
A
V
I
A
N
I
VIA 3 CANNELLE 9 - TEL- 64165 - ROMA
SOLUZIONE
O R I Z Z O N T A L I : 3) Aculeo v e getale;
SCIARADA
1 — Diletto, gradito
2 — Inutile, futile
Totale — Attraversa i deserti
1 - Peluria degli uccelletti
2 . Cauto
3 - D'argento
U - Slegamento del periodo per
mancanza di congiunzioni.
gemelle;
E c c o , prendi.
enea
INCASTRO
1 — Secolare
2 — Preposizione
Intero — Breve e concettoso
di
275M
L'articolo 10 del D. L . T^prile
1948 n. 262 stabilisce che i dipendenti ciudi di ruolo delle Amministrazioni statali, che chiedono entro 1 termini prescritti il
collocamento a riposo, hanno diritto ad un aumento di 5 anni
del servizio utile a pensione.
Gli appartenenti
al
Corpo
Guardie di P. S. non hanno quindi diritto a tale trattamento.
Per avere diritto ai benefici di
guerra occorre essere stato mobilitato per servizi di guerra, non
essendo sufficiente l'aver avuto
la propria residenza di servizio
in zone che furono teatro di
eventi bellici.
Dang e Zamb.
DELLA SFINGE
colo;
RAPPRESENTANTE
LIDIO —
prevista una durata minima e
gli oggetti relativi sono considerati nuovi fino a che non venga
emessa
dichiarazione di fuoriuso o fuori servizio con le modalità prescritte.
Per il corredo comune a tutte
le guardie valgono le disposizioni contenute nelle circolari numero 999/9608 A. C. 16/27978 in
data
8/11/1946 della Direzione
Generale della P. S. - Divisione
G. C. F. Sez. I I I .
PUBBLICATI
Sciarada:
retto.
D E I GIOCHI
N E L N.
ama - retto
—
5
CONFRONTATE
!
O R O L O G I
A
R A T E
ama-
Incastro: Ita- ali — Italia.
c o n t r o
Falso femminile:
dita.
s t i t i c h e z z a
bandido — ban-
l a
CRUCIVERBA
O R I Z Z O N T A L I : ava; gora; pallone; Rloland; cera; ND; Ero;
tostai; enormi; fasi; necessariamente; faim; pardon; Dalila; E .
R.P.; A.M.; Gisa; alipede; arancia; atti; aei.
V E R T I C A L I : agli; volontaria• mente; Aroldo; ana; Aramis; E nit; teorema; crocida; Fiandra;
Enea; aferesi; enf; ms; stop; ien;
apogei; ma; Lola; Lapata; ira:
DCII.
regolatore
intestinale
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Luglio 1949 - ANPS Arezzo