La scienza in piazza
Mouseion di Alessandria.
antesignano dell’Università
o dei moderni Musei.
Concepito come luogo di
riunione per intellettuali,
protetto dalle Muse
ospitava permanentemente
Fino a 1000 studiosi.
Famosi ospiti del Museion
Archimedes - father of engineering
Aristarchus of Samos - proposed the first heliocentric system of the universe
Callimachus - a noted poet, critic and scholar
Erasistratus - physician and co-founder of the Academy of Medicine in Alexandria along
with Herophilus
Eratosthenes - proved the earth is round and accurately calculated its circumference
Euclid - father of geometry
Herophilus - notable physician and founder of the scientific method
Hipparchus - founder of trigonometry
Pappus - mathematician
Hero - father of mechanics
La disputa Cardano - Tartaglia
Brescia, febbraio 1512. Le truppe francesi di Luigi XII invadono la città,
saccheggiandola e massacrandone gli abitanti. Nel furore degli scontri,
un ragazzo dodicenne è colpito da una sciabolata in pieno volto. Per le
gravi lesioni subite, resterà balbuziente e sarà sempre conosciuto con il
soprannome di Tartaglia. È questo grande matematico, insieme al
collega e rivale Gerolamo Cardano, il protagonista di un momento
cruciale per la storia della scienza: la scoperta e la disputa intorno alla
formula risolutiva per le equazioni di terzo grado, il primo vero
progresso dell'algebra dopo un sonno che durava da secoli. ..
“La formula segreta”, Fabio Toscano, ed. Sironi
I contendenti
http://matematica.unibocconi.it/articoli/cardanoe-le-equazioni-di-terzo-grado
La Poesia di Tartaglia
Tartaglia dunque rivelò a Cardano il procedimento sotto forma di poesia:
« Quando che'l cubo con le cose appresso
Se agguaglia à qualche numero discreto Trovan dui altri differenti in esso.
Dapoi terrai questo per consueto Che'llor produtto sempre sia eguale Al terzo cubo delle cose
neto,
El residuo poi suo generale Delli lor lati cubi ben sottratti
Varra la tua cosa principale. »
http://it.wikipedia.org/wiki/Equazione_di_terzo_grado
Prodomi moderni di Popular Science
• 1799: nasce la Royal Institution (RI), primo laboratorio di ricerca inglese.
Uno dei compiti: migliorare la produttività agricola per i landlords
• Queste istituzioni diventano subito importanti anche nel ruolo di
divulgatori della scienza.
• La RI fa anche divulgazione: celebri le lezioni spettacolo di Sir Humphry
Davy. Alcune erano tanto affollate che la polizia fu costretta a fare il
primo piano di gestione del traffico: rendere a senso unico e dimezzare la
carreggiata della via antistante.
• Il successore di Davy nel 1826, come professore di chimica all Royal
Institution è Michael Faraday. Celebri le Conferenze del venerdi, o le
Conferenze di Natale, rivolte in particolare al pubblico giovanile. La
Storia di una candela di Faraday.
• Negli Usa proliferano le “società scientifiche”, persino nelle piccole
cittadine.
• Quando il fisico Silvanus Thompson dà una lezione a Cardiff, i minatori
organizzano treni speciali per andarlo a sentire.
• 1864-1867: Conferenze di Pasteur alla Sorbona
• Il pendolo di Foucault nel Pantheon di Parigi
• Le esibizioni misteriose di Nikola Tesla con mantello nero e
bacchetta magica contro Edison (“guerra delle correnti”, inizio ‘900)
Oggi: Mark du Sautoy
The Simonyi Professorship for the Public Understanding of Science è una
cattedra istituita nel 1995 al University of Oxford per l’etologo Richard
Dawkins. Ora ne è titolare Mark du Sautoy:
Insignito fra l’altro del titolo
Officer of the Order of the British Empire (OBE)
per meriti scientifici e autore di libri di divulgazione:
The Music of the Primes (Fourth Estate 2003)
The Number Mysteries: A Mathematical Odyssey
Through Everyday Life (Fourth Estate 2010)
Il pubblico della divulgazione
•
All’inizio solo un pubblico di classe media alta, che ci va per divertimento o per
cercare di far progredire la propria attivita’ agricola o industriale.
•
Poi anche gli operai diventano un pubblico: vedono nell’acquisizione di competenze
tecnico-scientifiche una maniera di migliorare il proprio status e qualificarsi per il
nuovo mercato del lavoro, specie in fabbrica o in miniera.
•
Nella prima metà del XIX sec., lo scopo è portare alle masse ( colte e benestanti) la
gioia e i benefici morali della conoscenza, rivelare la perfezione dell’agire divino in
ogni aspetto della Natura. Poi, anche ai ceti poveri, magari per mostrare che il
mondo è un sistema perfetto, organizzato, e che ogni classe sociale deve stare al
suo posto (favorire la pace sociale).
•
Chi è il pubblico oggi? Studenti, insegnanti, famiglie, professionisti, ..., curiosi in
generale, ….? Cerca ancora divertimento e ha voglia di conoscere/imparare.
La scienza a teatro
• I macchinari dietro le quinte all’opera e a teatro, dal 1600 in poi
(Charles Babbage)
• 1700-1800: melodrammi, teatro di strada, poesie scientifiche sui
temi più svariati: il paracadute, l’evoluzione darwiniana, ...
• Dal 1830: fiabe e vaudeville scientifici. Chiari di luna, fantasmi,
cascate di luce, arcobaleni, …
• Parigi, 1884: Les Invisibles: vengono proiettate su uno schermo
immagini dal microscopio, con voce recitante a commento.
Matematica a teatro oggi
Varie compagnie propongono spettacoli a carattere matematico:
Proof is a 2000 play by American playwrightavid Auburn.
Premiered Off-Broadway in May 2000, it transferred to
Broadway theater in October 2000. The production closed in
January 2003 after a total of 917 performances.The play won
the 2001Pulitzer Prize for Drama and Tony Award for Best Play
http://en.wikipedia.org/wiki/Proof_(play)
Disappearing Number is a 2007 play co-written and devised by
the Théâtre de Complicité company and directed and conceived
by English playwright Simon McBurney. Inspired by the
collaboration between two pure mathematicians of the earler
twentieth century, Srinivasa Ramanujan, a poor Brahmin from
South India, and the Cambridge University prof. G.H. Hardy.
http://en.wikipedia.org/wiki, http://plus.maths.org/content/disappearingnumber
Italia
ScienzInScena Teatro in Matematica- Milano
Il Matematico Impertinente: Odifreddi
Matematica e Cinema
Ce ne parlerà nella lezione del 20 maggio il prof.
Michele Emmer
(numerosissimi titoli e molto famosi)
FESTIVAL DELLA SCIENZA
Occasioni interessanti e sempre più diffuse:
Genova, Bergamo, Perugia, ….
Festival della Matematica: Roma.
Matematica e Cultura: Venezia
Matematica e web
Sul WEB oggi si trova tutto e di più.
Alla pagina :
ho elencato una serie di siti a mio avviso
importanti
Una prima classificazione dei musei scientifici:
Musei di storia delle scienze
Musei naturalistici:
Musei di storia naturale,
Orti Botanici,
Acquari,
Parchi zoologici
Musei specialistici di scienze naturali
Musei della scienza e della tecnica
Musei industriali e aziendali
Science Centers
Planetari
Musei tematici (spazio, comunicazione, energia,
trasporti..)
IL MUSEO
Tratto da:
La scienza in mostra M.Merzagora, P. Rodari
http://www.ct.infn.it/~rivel/museologia/museologia.ht
ml
L’origine e lo sviluppo dei
musei scientifici
Idea di museo: si sviluppa nell’età moderna,
ma si possono rintracciare dei precursori
nell’antichità
L’esperienza del Museion ad Alessandria (IV
Sec. a.C.): i palazzi reali della dinastia dei
Tolomei
Comunità di studiosi con risorse comuni:
Biblioteca (500.000 rotoli di papiro), Giardino
Botanico e Zoologico, Osservatorio
Astronomico,…
Gli albori dei musei
le Wunderkammer ( o
cabinets des curiosités)
A partire dal 1500 si diffondono le raccolte di
oggetti strani o curiosi
reperti provenienti dai tre regni della natura
(naturalia), manufatti di ogni tipo e provenienza
(artificialia)
Museum of Ferrante Imperato
Il farmacista napoletano Imperato Ferrante
(1550-1625)
mostra la sua collezione ai visitatori
(Museo di Olaus
Worm, Leiden,
1655).
Una delle prime illustrazioni di
una Wunderkammer naturalistica
1599
Nel 1600, queste collezioni non sono più
appannaggio solo dei nobili, ma si diffondono
tra gli scienziati e studiosi, anche come
supporto didattico.
Esempio: la collezione di Ulisse Aldrovandi
(1522-1605), professore di filosofia naturale
a Bologna, autore di una Enciclopedia in 13
volumi di storia naturale
colleziona 18.000 "diversità di cose naturali"
e 7000 "piante essiccate in quindici volumi".
Collezione di Aldrovandi- Palazzo Poggi Bologna
Alcune collezioni, pur contenendo delle
curiosità, iniziano a includere raccolte
complete di esemplari normali
Altre mettono in evidenza aspetti legati alle
tecniche, agli attrezzi e strumenti.
Le une e le altre possono essere considerate i
prototipi dei musei di storia naturale e dei
musei della tecnica
Il
gabinetto
di
curiosità
di Bonnier
de la
Mosson,
1734
Il 1683 è una tappa importante per la storia dei
musei scientifici: viene inaugurato, a cura
dell’Università di Oxford, l’Ashmolean Museum,
creato a partire dalla collezione naturalistica di
Elias Ashmole
Oxford apre l’insegnamento della storia
naturale, creando intorno al museo, anche un
laboratorio e una scuola
Nei primi anni del 1700 il museo è
aperto al
pubblico, svolgendo opera di diffusione della
cultura scientifica
Nuovo è il termine “museum”
Elias
Ashmole
Edificio
dell’Ashmolean
Museum
Nella metà del 1700 inizia la
riorganizzazione dei giardini
botanici, la cui tradizione risale al
XIV Secolo, legata alla coltivazione
delle piante medicinali
Il Jardin des plantes a Parigi viene
riorganizzato circa un secolo dopo
da Buffon, che con la sua opera in
36 volumi, tenta di dare una
descrizione completa del mondo
minerale, vegetale e animale.
La collezione naturalistica e la
biblioteca di Hans Sloane, medico
reale, viene acquisita nel 1753 dal
Parlamento inglese, che decreta la
fondazione del British Museum,
aprendolo al pubblico pochi anni dopo.
L’apertura al pubblico delle collezioni è peraltro
una pratica che si diffonde sempre più anche per
quanto concerne le raccolte di opere d’arte. Nel
1750 il re Luigi XV apre al pubblico una galleria nei
giardini del Lussemburgo, contenente dipinti di
varie scuole europee; nei decenni seguenti vengono
aperti al pubblico vari musei, contenenti sia
collezioni d’arte che di storia naturale. La Galleria
degli Uffizi a Firenze apre i suoi battenti ai
visitatori nel 1780 e quella del Belvedere a Vienna
nel 1792.
Il periodo che precede immediatamente la
Rivoluzione francese può essere considerato quasi
ovunque in Europa la nascita del museo pubblico.
In campo scientifico, nell’anno 1793, il Jardin des
Plantes è trasformato in Museo Nazionale di Storia
Naturale.
Si tratta di un vero e proprio piano di sviluppo del
museo, che sebbene ancora legato alla sua origine di
luogo di produzione di piante medicinali e dominato
quindi dalla Botanica, tende a divenire un museo
completo di storia naturale.
A questa ristrutturazione si accompagna un’offerta
didattica rinnovata, basata su numerosi corsi di lezione
tenuti da un collegio di professori.
Francia 1794 :ad opera dell’abate Grégoire, viene
proposto alla Convenzione di istituire un
conservatorio di arti e mestieri, con lo scopo di
valorizzare le arti meccaniche e di facilitare la
comunicazione e la diffusione delle scoperte
tecniche.
Nell’anno 1798 questa idea si concretizza con
l’attribuzione dei locali dell’ex-abbazia di SaintMartin-des-Champs, luogo che ancora oggi
accoglie il Conservatoire des arts et métiers.
Gli avvenimenti legati alla Rivoluzione
francese hanno di fatto così prodotto
una suddivisione delle strutture museali
in quattro grandi aree tematiche, che
per certi versi valgono ancora oggi:
• l’area artistica
• l’area storica
• l’area delle scienze della natura
• l’area della tecnica.
Lo sviluppo dei grandi musei d’arte avviene
durante il secolo XIX, che può essere
considerato il secolo d’oro per l’attività
museale artistica.
Dall’Europa, dove le strutture museali si
moltiplicano, la creazione dei musei artistici
si diffonde anche negli Stati Uniti nella
seconda metà del 1800, dove nelle grandi
città, a New York, Boston, Philadelphia e
Chicago vengono realizzati grandi spazi
espositivi.
I primi musei nord-americani di
storia naturale permanenti vengono
fondati nel 1773 a Charleston e nel
1786 a Philadelhia da Charles Peale
In questi musei a poco a poco si assiste ad una
modificazione della natura delle collezioni: non più
oggetti di curiosità, ma oggetti specializzati o
collezioni complete, veri e propri inventari della
natura che devono includere non soltanto
esemplari rari ma anche quelli più noti e comuni.
Nelle sale di mineralogia, di botanica e di zoologia
si cerca di raccogliere ed esporre per quanto
possibile collezioni complete di esemplari per
ciascuna specie e ordine, in modo da visualizzare
l’intera catena del mondo inanimato e animato, per
meglio studiarlo, classificarlo e comprenderlo.
Una delle novità importanti circa
l’origine dei grandi musei americani è
il fatto che la loro nascita è dovuta,
nella maggior parte dei casi,
all’iniziativa privata di gruppi di
industriali o grandi collezionisti che
danno luogo ad un comitato per la
fondazione del museo.
Lo Science Museum di Londra parte
da un primo nucleo realizzato negli
anni seguenti l’Esposizione del 1851
La grande mostra del 1851 era
concepita per simboleggiare la
superiorità economica, industriale e
militare della Gran Bretagna.
Palazzo di
cristallo
dell’Esposizione
Universale di
Londra, 1851
La diversificazione museale
scientifica nel 1900
Dalla fine del 1800 ad oggi:
consolidamento e diffusione dei musei di
storia naturale
realizzazione dei grandi musei di scienza e
tecnica
sorgere di musei scientifici tematici e
specializzati
noi tralasceremo i musei naturalistici....
Technisches Museum,
Vienna, 1909-1918
Deutsches
Museum, Monaco
di Baviera, 19061925
Nei decenni seguenti vengono realizzate altre grandi
strutture museali dedicate alla scienza e alla tecnica, sia
in Europa che negli Stati Uniti:
Museum of Science and Industry, Chicago, 1929-1933
Tekniska Museet, Stoccolma, 1934-1936
Museo della Scienza e della Tecnica, Milano, 1948-1953
Norsk Teknisk Museum, Oslo, 1956-1959
Museum of Science, Boston, 1958
...
MILANO
BOSTON
I musei di scienza, tecnica e
industria seguono
cronologicamente quelli
naturalistici
La loro nascita e il loro sviluppo
avviene nell’ambito del
positivismo, per mostrare il
trionfo della scienza e della
tecnica
In epoca più recente, partendo
dall’esperienza del Palais de la
Decouverte (1937) a Parigi, si
sviluppano i primi Science Centers,
nuove tipologie di musei scientifici,
non più basati sulle collezioni
storiche, ma sulla comunicazione
dei concetti scientifici attraverso
esperimenti.
The Exploratorium, S.Francisco, 1969
prototipo di tutti gli Science Centers contemporanei
seguito da molte realizzazioni museali che in parte o
totalmente usano questa filosofia:
Ontario Science Center, Canada, 1964-1969
Museu de la Ciencia, Barcellona, 1979-1980
Cité des Sciences et de l’Industrie, Parigi,1980-1986
Palais de la decouverte, Parigi,
Heureka, Helsinki, 1986-1989
Nat. Science and Technology Centre, Canberra 1988
…
Alcune vedute
attuali
dell’Exploratorium
La Cité des
Sciences et
de
l’Industrie,
Parigi
Città della
scienza, Napoli
COSA SI TROVA IN UN
CENTRO DELLA SCIENZA

Mostre permanenti con postazioni interattive
(exhibits hands-on)
 Strumenti storici
 Mostre temporanee
 Aule didattiche
 Cinema, planetari,teatri, caffè, biblioteche,
mediateche,….
CENTRO DELLA SCIENZA:
gli obiettivi
– Non c’è un percorso … libertà di sceglierselo
– Attività interessanti e divertenti
– Supporto extra-scolastico
– Riferimento per aggiornamento insegnanti
– Laboratorio di ricerca didattica
– Mediatore fra pubblico e nuove tecnologie
– ……..(posti di lavoro, recupero aree..)
Punti di forza degli exhibits (anche
rispetto ad un laboratorio scolastico)
“funziona sempre”- non “preoccupa”
L’exhibit isola un evento, ma:
vi sono molti exhibits che rappresentano la
stessa legge fisica = molte occasioni di riflessione
Partecipazione attiva (di un visitatore alla volta)
L’exhibit mette al centro il visitatore
Gli exhibits sono attuali
Gli exhibits utilizzano recenti tecnologie
Spesso gli exhibits sono progettati da artisti: si
toglie l’”aridità” dalla fisica (aumentando lo
stupore)
L’exhibit
FILOSOFIA DEI CENTRI
DELLA SCIENZA

FRANCK OPPENHAIMER, fondatore dell'Exploratorium:
“..the exploratorium provides a kind of partecipative
sightseeing.. the best kind of sightseeing involves some
exploration and the freedom to decide what not to
investigate and where to linger....the more one can
become involved with the sights through touching,
smelling, feeling, and activity, the more rewarding it can
be....”

“...the attributes of the exhibits -their beauty, their multiple
linkages with different themes, the inclusion of extraneous
possibilities for intervention and discovery - have provided
to be important to the overall effectivness of the
museum...”
CENTRI DELLA SCIENZA
anche all'aperto...
- Israele
-Rio de Janeiro
-Recife
Musei scientifici
Museo della Scienza e della tecnica, Milano
Museo Galileo, Storia della Scienza, Firenze
Deutsches Museum von Meisterwerken der
Naturwissenschaft und Technik, Monaco
MUSE, 27 luglio 2013,Trento
Musei della Matematica
Il giardino di Archimede, un museo per la
Matematica, Firenze
http://php.math.unifi.it/archimede/
Museo di Auburn
http://www.youtube.com/watch?v=BgoUeVY0JEk
CHI scrive di scienza?
Gli scienziati scrivono articoli e libri “per
specialisti”;
 Sempre di più gli scienziati imparano a
scrivere anche per divulgare la scienza
 Ora c'è anche la figura del comunicatore
scientifico..vantaggi e svantaggi...

Come si scrive di scienza?

Uso della lingua latina (dopo il greco,
l'arabo)...
...fino a Galileo Galilei
 Distinguere fra la scrittura per la ricerca
scientifica e quella per la divulgazione
 Non tuti gli scienziati riescono ad adattarsi
a nuovi modelli di comunicazione
LE ACCADEMIE:
gli scienziati comunicano fra loro
Accademia dei Lincei,Italia 1600
“promuovere, coordinare, integrare e diffondere le
conoscenze scientifiche nelle loro più elevate
espressioni nel quadro dell’unità e universalità della
cultura”.
Accademia del CIMENTO (1657)
“per sviluppare e la diffondere della metodologia
sperimentale galileiana nel campo delle scienze
naturali”
Inghilterra Royal Society (1660)
Francia Académie Royal des Sciences
British Association for the Advancement of Science
York, 1831
La prima associazione per promuovore la scienza fuori
dall'ambito degli addetti ai lavori
..promuovere i contatti fra coloro che coltivano le scienze...
...ottenere maggior attenzione per la scienza e impedire tutto
ciò che possa essere d'ostacolo al suo progresso...
La BA conia il
termine
“SCIENZIATO”
La stampa
1) le riviste
Francia, 1665-1792
Journal des Savants
Pidocchio visto al
microscopio
dalla Micrografia
di Hooke,
ripubblicata sul
Journal des
savants
Dalla Francia al resto d'Europa
- Italia, Giornale de' letterati, 1668
- Inghilterra,1655 Philosophical Transactions.
- Germania Acta eruditorum Lipsiensium,
1682.
- 1764 -1766 Il caffé Pietro Verri
La stampa
2)il quotidiano
Stati Uniti, 1833: la penny press
giornali da 1 penny...nasce il
“pubblico”
15000 copie in due anni
• Negli anni ‘90 il New York Times pubblica
grandi articoli sulla competizione fra
Tesla, Edison e Marconi.
• La prima prima pagina di scienza (forse):
1896, i raggi X.
• Iniziano anche le “bufale” scientifiche sui
giornali: nel 1835 il New York Sun
pubblica una serie di articoli su come John
Hershel abbia scoperto unicorni e folletti
alati sulla Luna. La bufala si diffonde per
il mondo.
“Scoperte lunari"
Litografia apparsa nel New
York Sun, 16 ottobre 1835
Michael Faraday
porge il suo biglietto
da visita a Father
Thames;
caricatura a
commento della
lettera che Faraday
scrisse sullo stato del
fiume Tamigi
nell'estate del 1855
– Si creava già anche la divisione fra quelli
che pensavano che la scienza fosse lì per
risolvere tutti i nostri problemi, e quelli
che invece sospettavano li causasse.
• 1919: The Times “Rivoluzione nella scienza Nuova teoria dell’Universo - Le idee di Newton
detronizzate”
1920: Scientific American mette in palio 5000
dollari per un articolo di divulgazione sulla
teoria della relatività: il giornalismo
scientifico è una realtà
(Scientific American fondato nel 1845 negli
USA)
Quotidiani in Italia
(2/3 di analfabeti nel 1871...)
Osservatore Romano 1861
Il Secolo 1869
Gazzetta Piemontese 1867 (poi
divenuta La Stampa)
Il Corriere della Sera 1876
.........
La stampa
3) i libri
Luca Pacioli, 1494
Summa de
Arithmetica,Geometria,proportio
ne et Proportionalità
scritto in volgare
scienza matematica: aritmetica,
geometria, astrologia, musica,
prospettiva, architettura e cosmografia.
Galileo Galilei scrive in lingua
volgare
Il saggiatore
Dialogo sopra i due massimi
sistemi del mondo -1632
Illuminismo-l'enciclopedia
Due obiettivi... esporre
quanto più è possibile
l'ordine e la connessione
delle cognizioni umane...
contenere di ogni arte,
sia liberale che
meccanica, i principi
generali che ne sono
alla base, e i particolari
più essenziali che ne
formano il corpo e la
sostanza
L'industrializzazione crea un nuovo mercato
per l’informazione in generale e per la
divulgazione scientifica in particolare:
compaiono decine di edizioni popolari di libri di
botanica, entomologia, meteorologia, storia
naturale, astronomia…
L'industrializzazione crea un nuovo mercato
per l’informazione in generale e per la
divulgazione scientifica in particolare:
compaiono decine di edizioni popolari di libri di
botanica, entomologia, meteorologia, storia
naturale, astronomia…
I quotidiani oggi
Anche i quotidiani si occupano di scienza, anche
se spesso in modo occasionale.
Nelle redazioni non esiste quasi mai il giornalista
specializzato
La Stampa vanta un inserto settimanale
Il Corriere una pagina settimanale
Il Sole 24 ore due pagine nell'inserto culturale
della domenica
I libri oggi
In aumento la pubblicazione di libri di
divulgazione scientifica.
Ma la competizione è grande: un libro può stare in
distribuzione anche solo poche settimane
Tiratura media di un titolo generico: 4800 copie.
Di un saggio: 1000 copie
Importante il ruolo delle biblioteche che
conservano i libri fuori catalogo!
Le riviste oggi
Sono nate molte riviste divulgative: boom negli
anni '90. Molte riviste hanno però anche chiuso i
battenti
NEWTON (1997-2008)
QUARK (2001-2006)
EXPLORA (2003-2007)
rimangono:
LE SCIENZE (1968 - ......)
FOCUS (1992 - ...)
(si veda l'intervista al direttore di Focus)
Stampa specializzata
• .l’insieme delle testate più note…sfiora il milione e mezzo di
copie vendute
• la lettura è in generale attenta e completa
• ..(hanno) belle immagini, fotografie e disegni
Stampa generalista
• la stampa generalista si occupa di scienza poco e male
• i giornalisti specializzati, come quelli scientifici, sono ormai
soltanto figure esterne…
• … nei criteri di selezione (delle notizie) prevale l’emotività e
l’effetto “branco”
(da “Comunicare la scienza” di Giovanni Carrada)
Sidney Harris
http://www.sciencecartoonsplus.com/gallery.htm
FISICI e MATEMATICI
Tecnologia
STORIA
Fisica moderna….
Topologia
Numeri primi
Geometria
Logica
Altri siti (cercare science cartoons, con
i motori di ricerca…)
• http://www.nearingzero.net/work/work.html
• http://members.aol.com/ChipCooper/science.html
• http://www.offthemark.com/science/science.htm

http://www.firstscience.com/home/cartoons/strange-mattergeorge-s-acid-trips_361.html

http://www.cartoonstock.com/directory/P/Physics.asp
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SCIENZIATO - Università degli Studi di Trento