PROGRAMMA AMMINISTRATIVO
(Art. 71 e 73, comma 2°del D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267)
AI CITTADINI DEL COMUNE DI
PIEVE EMANUELE
La lista dei candidati al Consiglio comunale e la collegata candidatura alla carica di Sindaco,
contraddistinta dal simbolo composto da un cerchio distinto da due colori: giallo e viola. Il colore viola
occupa una parte più piccola sul lato superiore sinistro nel quale interno compare la scritta “una
donna per Pieve” di colore giallo, bordato di nero. Il restante spazio è di colore giallo. In alto a margine
del bordo superiore compare la scritta di colore nero “lista civica” e nel resto dello spazio giallo,
compare la scritta di colore nero “Marisa Bozzini Sindaco”.
Qui di seguito espongono il proprio programma amministrativo per il quinquennio di carica degli
organi del Comune.
Introduzione
A Pieve Emanuele è il momento della riscossa dei cittadini. Vi è necessità di investire risorse
esclusivamente civiche nella nostra cittadina, da troppo tempo abbandonata a se stessa e agli
interessi della politica. Pieve Emanuele deve coraggiosamente affrontare ed abbattere quel sentimento
diffuso di decadenza che la avvolge. Proprio per questo merita una nuova e diversa classe dirigente
in grado di amministrarla con lungimiranza e benevolenza, lontana dai partiti politici e dalle loro
logiche di potere e di interessi.
La nostra cittadina deve essere più ambiziosa, più ordinata, più equilibrata, più stabile e con
importanti legami sociali. Deve avere vitalità. Gli amministratori pubblici devono essere il crocevia del
consenso e della relazione tra la cittadina ed il suo sistema di governo, devono rappresentare i
“mattoni” del nostro paese, oltre alla sua anima e la sua coscienza più viva.
In questi ultimi anni abbiamo assistito ad un crescente degrado della qualità della vita nel nostro
paese. Se ci guardiamo intorno marciapiedi sporchi, rifiuti abbandonati che non vengono raccolti,
erbacce, strade dissestate, segnaletica malmessa.
E’ quindi necessario riordinare il territorio, partendo dal rispetto delle regole per riconquistare la
città, i suoi spazi, le sue identità, i suoi affetti ed i suoi legami. Le regole devono nascere da concetti
come: benessere, benvivere, convivenza, vivibilità, certezza, solidità, solidarietà, comunanza, vitalità e
tanto buon senso.
1. Il rispetto per il cittadino ed il territorio.
L’uomo e il territorio vivono insieme e coesistono in un unico processo di vivibilità e sviluppo, che non
deve danneggiare nessuno dei due e soprattutto deve preservare le risorse in modo che ne possano
usufruire, non meno di noi, anche i cittadini del futuro. Tutto questo si traduce nel concetto di
Responsabilità Sociale del territorio, che è del tutto nuovo per il nostro paese.
La Responsabilità sociale del territorio, sarà una strategia che si intende perseguire lungo tutto l’arco
della legislatura, per indurre e condurre la comunità (cittadini, istituzioni, associazioni, imprese), ad
assumere comportamenti responsabili al fine di creare una visione di sviluppo sostenibile della
comunità, basato su benessere, vivibilità, sicurezza e solidarietà.
L’obiettivo è il miglioramento della vita della comunità, attraverso comportamenti corretti e rispettosi
del cittadino e del territorio, dal punto di vista economico, sociale ed ambientale, dirigendosi in una
direzione di senso che l’intera comunità si dà, sulla base di valori condivisi e capaci di innescare un
circolo benefico che si riverserà sul singolo cittadino quanto su tutta la comunità.
La Responsabilità Sociale del Territorio sarà garantita da un “Marchio Territoriale”, che darà la
possibilità a Pieve Emanuele di distinguersi rispetto ad altri territori, per modo di vedere, pensare,
vivere, relazionarsi. Tutto questo diverrà un’opportunità di sviluppo e competitività per la cura della
propria comunità territoriale, impegnandosi a renderla a misura di persona, attenta all’ambiente, al
territorio ed alle costruzioni del futuro. Una "responsabilità collettiva" per creare un Marchio
Territoriale del benessere, fonte di buoni comportamenti nelle scelte urbanistiche, edilizie, ambientali
e sociali, nell'ottica di un futuro concetto di territorio, distinto dagli altri, nel quale ogni singolo
cittadino potrà, se lo vorrà, esserne parte integrante.
Il “marchio territoriale” come modello di Responsabilità sociale
La creazione di un marchio territoriale locale si fonderà su regole precise ed obiettivi strategici come
l’intergenerazionalità, lo sviluppo economico e la solidarietà sociale; elementi fondamentali per la
definizione di “ben vivere in un territorio”. Lo sviluppo del marchio diventerà sostenibile se rimarrà
conservato lo spazio vitale per l’uomo, attraverso la tutela delle risorse naturali del territorio nel
rispetto delle esigenze delle future generazioni. Ogni singolo servizio alla persona progettato ed
erogato, ogni azienda che vorrà integrarsi nel territorio, ogni singolo cittadino che ama il proprio
paese, potrà partecipare alla creazione del marchio, che diventerà tratto che distingue Pieve
Emanuele dagli altri paesi.
Lotta all’evasione – Verifica sistemica
Combattere l’evasione è prima di tutto un obbligo, oltre che un atto di giustizia nei confronti dei
cittadini che pagano all’erario quanto dovuto e sarà un punto cardine, perseguito con forza dalla
nuova amministrazione comunale. La correttezza del rapporto con i cittadini e tra i cittadini
costituisce il presupposto indispensabile per governare un Comune sano e avere una diffusa equità
fiscale e di conseguenza una diffusa equità sociale. L’obiettivo è premiare i cittadini onesti,
garantendo loro la qualità dei servizi pubblici e per tutto ciò, sarà quindi necessaria un’azione
capillare da gestire con strumenti semplici ma efficaci, come per esempio l’incrocio di banche dati. Le
somme recuperate verranno destinate al finanziamento dei servizi offerti ai cittadini, alla tutela delle
fasce deboli prevedendo sgravi fiscali, nonché alla salvaguardia della sicurezza cittadina.
Pieve e l’Europa
Finanziamenti comunitari, nazionali, regionali provinciali
Nel nostro comune dal 2008 esiste lo Sportello Europa. Deve ancora essere implementato con servizi
al cittadino ed alle imprese. Posizionato nell’area delle politiche di sviluppo del territorio, ha il
compito, attraverso la formazione di personale apposito, già in forze presso il Comune, di: ricercare
finanziamenti comunitari, nazionali, regionali e provinciali e delle Fondazioni, utili ai cittadini, alle
imprese e anche all’amministrazione comunale; redigere un periodico informativo dedicato alla
cittadinanza in merito a tutti i bandi e programmi di finanziamento che possano aiutare e sostenere il
cittadino; offrire consulenza ed assistenza nella redazione delle richieste di finanziamento al cittadino
ed alle imprese.
I gemellaggi, straordinario strumento di conoscenza e di incontro tra i popoli, con il loro carico di
solidarietà e volontà di cooperazione, nonostante il periodo di crisi che stiamo attraversando,
verranno, nel limite del possibile, vitalizzanti nella loro valenza culturale, didattica, sociale, favorendo
anche gli aspetti di relazione tra le reciproche realtà produttive. L’Europa, alla quale guardiamo con
speranza, rappresenta per Pieve quella finestra verso il mondo che i gemellaggi hanno permesso di
aprire. Romania e Malta, Zimnicea e Attard, così diverse tra loro eppure così Europee, daranno e
riceveranno solidarietà e socialità, così come vorremmo sia tra i cittadini della nostra pieve.
Il cittadino informato e il servizio al cittadino
Entrare in un Palazzo comunale e non sapere dove andare, a chi chiedere e magari anche cosa
chiedere.
Al fine di facilitare la vita del cittadino, si intende progettare uno sportello informativo generale,
“sportello del cittadino” al fine di indirizzare l’utente nella giusta direzione alla soluzione delle
richieste effettuate all’Amministrazione comunale. Ogni servizio erogato dal Comune sarà abbinato ad
un colore, il cittadino, dopo aver preso contatto con lo Sportello informativo generale, seguendo il
colore assegnato al servizio richiesto, potrà raggiungere facilmente l’ufficio desiderato. Gli orari di
apertura degli sportelli comunali saranno regolamentati secondo le esigenze di ogni tipologia di
cittadino, pur nel rispetto del contratto di lavoro dei dipendenti. Telefonando in Comune dovremo
poter ascoltare risposte necessarie ed esaustive
La macchina comunale
Il Comune Amico del cittadino deve essere aperto a tutti i cittadini che vivono Pieve Emanuele.
Occorre, quindi, una verifica degli orari di accesso del pubblico agli uffici comunali per adeguarlo alle
esigenze dei cittadini nel rispetto delle norme contrattuali dei dipendenti. C’è chi considera il
personale dipendente come un costo di gestione: noi lo consideriamo una risorsa e un collaboratore.
Il dipendente comunale è la migliore risorsa cittadina, conosce profondamente il territorio e le sue
problematiche ed è pilastro portante delle politiche attuate dall’amministrazione comunale. Saranno
ascoltati nelle loro necessità e, se possibile, supportati nelle eventuali richieste. Si dovrà ridurre
drasticamente il ricorso a consulenze esterne, cercando di valorizzare le competenze professionali
interne, che rappresentano la migliore fonte di consulenza per l’Amministrazione.
Il bilancio
Al fine di rendere il nostro Comune esempio di vivibilità, solidarietà e sussidiarietà a tutti i livelli, si
intende redigere il Bilancio Sociale che ci consentirà di valutare l’operato del nostro Comune in
relazione alle finalità ed ai valori di riferimento per la nostra comunità, permettendoci di misurare gli
effetti delle azioni amministrative nei suoi risultati. Renderemo così trasparenti i valori, le visioni delle
scelte operate, le priorità di intervento, oltre al linguaggio tecnico che dovrà essere trasformato in
semplice linguaggio comune. E’ evidente che, avendo un Sindaco donna, il Bilancio di genere, lo
strumento che permette di esaltare la parità in ogni singola azione, non potrà che essere un percorso
naturale nelle scelte amministrative
2. La popolazione
Il nostro impegno è teso a costruire una Pieve Emanuele solidale ed attenta a chi non ce la fa, dove il
più debole sia aiutato, dove il welfare venga riformato e razionalizzato senza essere annullato, dove si
taglino drasticamente gli sprechi; ma soprattutto dove i cittadini siano i veri protagonisti e si sentano
parte di un territorio che li accoglie, li aiuta, in cui tutti possano crescere sereni, sviluppando il senso
di appartenenza e partecipazione. Le politiche sociali non possono essere considerate solo un costo.
Per noi saranno un investimento, non possono essere progettate solo secondo esigenze di bilancio,
non devono intervenire solo quando il problema diventa cronico.
La cittadinanza solidale
Vogliamo costruire una Pieve Emanuele dove le associazioni di volontariato siano vere protagoniste.
Nuovi ammortizzatori sociali dovranno essere immaginati per le varie categorie di disagio sociale, con
particolare attenzione agli anziani, ai bambini, alle persone in situazione di svantaggio sociale, ai
ragazzi cosiddetti difficili, ai nuovi cittadini. Sarà necessario affrontare e gestire le nuove
immigrazioni con le necessarie politiche di integrazione ove possibile e ove necessario, in
collaborazione anche con le organizzazioni associazionistiche di volontariato, le forze dell’ordine e la
protezione civile. Le emergenze se mai dovessero capitare vedranno l’amministrazione pubblica locale
attenta e solerte nell’evitare disagi alla popolazione residente.
Vogliamo anche una Pieve Emanuele che combatta la crescente diffusione di fenomeni come la
solitudine, che aiuti chi non ha famiglia ed amici.
Intendiamo favorire la socializzazione nelle nuove comunità di orti, dopo che insieme alla materiale
distruzione di una situazione pur caotica e prevalentemente abusiva, è stato distrutto anche tutto il
tessuto relazionale esistente nella passata realtà. Tessuto relazionale che, spesso unico per quei
tempi, anche 30 anni fa ha caratterizzato l’amicizia e la vita di tanti pensionati. Intendiamo
predisporre azioni mirate riguardanti i possessori di animali ed individuare spazi verdi destinati agli
stessi, puliti ed ospitali, volti anche a facilitare la socializzazione tra gli stessi proprietari di animali
permettendo loro di affrontare i problemi comuni.
Intendiamo favorire corsi di formazione per una buona convivenza e facilitare l’assistenza veterinaria
con azioni e proposte sul territorio.
La nostra azione amministrativa vedrà collaborazione con la Chiesa Cattolica presente a Pieve
Emanuele, parte integrante del tessuto sociale locale. Sarà ancora sostegno ed ulteriore crescita della
Festa Patronale del Sant’Alessandro.
La banca del Tempo e la sua valenza relazionale e altruistica
La Banca del Tempo è uno sportello bancario molto particolare, dove non si deposita denaro, ma la
propria disponibilità a scambiare prestazioni tra i cittadini, usando il tempo come unità di misura
degli scambi. Si propone di dare valore e organizzazione a ciò che esiste nella comunità come forma
di auto aiuto tra le persone. La Banca del tempo fa riferimento ad azioni già presenti nella vita
quotidiana di ognuno: ad esempio pagare le nostre bollette insieme a quelle di altri; offrire un
trasporto in auto a chi ne è privo; andare a prendere a scuola il proprio bambino insieme a quello dei
vicini; annaffiare le piante agli altri in vacanza; aiutare a preparare una cena; sistemare un orlo ad
un abito, offrire, se competenti, d’aiutare nei compiti gli studenti, spalare la neve, acquistare farmaci
per le persone in difficoltà, fare la spesa per altri, offrire, se competenti, collaborazione in piccole
riparazioni domestiche e tanto altro. La Banca del tempo vuole costruire una rete di solidarietà tra
persone e offre una soluzione alle necessità derivanti dalle piccole esigenze della vita quotidiana che il
mercato non considera e la cui soddisfazione può essere impossibile o implicare difficoltà
organizzative; consente inoltre di costruire relazioni tra diverse generazioni, favorendo la trasmissione
di esperienze e saperi tra i cittadini. Tutto ciò crea un clima positivo, sviluppa la consapevolezza tra
cittadini del loro valore sociale e consente il divenire del senso di solidarietà tra le persone del
quartiere, della scuola, del caseggiato e quindi di tutta la nostra Pieve.
La famiglia: l’intelaiatura sociale prevalente
La famiglia deve essere sostenuta e aiutata a svolgere l’importate ruolo sociale che le riconosce la
Costituzione Italiana. Il punto di partenza per affrontare in modo adeguato il tema dei servizi alla
famiglia, è il concetto di benessere, da intendere quale benessere delle relazioni familiari, che non è
fermo e sicuro, ma cambia nel tempo a seconda delle sfide che ogni famiglia deve affrontare. Le
politiche di sostegno alla famiglia sono il frutto di un insieme di interventi multidisciplinari che
coinvolgono tutti gli assessorati che compongono l’organo esecutivo del comune. Ma non solo. Per
raggiungere una vera personalizzazione degli interventi rivolti alla famiglia è obbligatorio coinvolgere
come protagonisti le stesse famiglie e favorire la nascita di associazioni di reti familiari che progettino,
insieme all’amministrazione comunale, i diversi servizi per rispondere ai bisogni. Tra i servizi alla
famiglia che vogliono essere attivati, si prenderanno in considerazione la fase di costituzione della
coppia, la nascita dei figli, il periodo dell’adolescenza, l’età anziana, le coppie separate, la tutela delle
componenti deboli e potenzialmente soggette a vessazione e violenza. Il supporto alla genitorialità è
oggi strategico per il benessere in famiglia. Si inizierà con politiche destinate alle coppie in attesa di
un figlio o future mamme sole. Ma non basta. Saranno attivati servizi di supporto ai nuovi genitori,
che aiuterà gli stessi nel delicato primo periodo. Riteniamo fortemente simbolico piantare e dedicare
un albero per ogni nuovo nato, che porti il suo nome, così che il bambino si possa sentire parte del
territorio e possa accudire e crescere il suo albero della vita. Nell’ottica del rafforzamento delle
relazioni genitoriali, saranno promossi gruppi di mutuo-aiuto, che favoriscano il confronto fra genitori
separati e/o divorziati o in procinto di esserlo, per la condivisione dei problemi da affrontare in
momenti così particolari e pesanti della vita di coppia. Sarà predisposto e dedicato uno spazio per
genitori separati nel quale trascorrere tempo organizzato con i figli, per dare la possibilità al genitore
uscito di casa, di organizzare il tempo con il figlio, insieme ad altri bimbi nelle stesse condizioni. Si
prevede l’istituzione di un servizio di prossimità per anziani, famiglie, adulti fragili, con lo scopo di
supportare la famiglia in generale con una rete di sostegno e monitoraggio delle situazioni più fragili e
più a rischio, attraverso il volontariato e l’associazionismo. Saranno garantiti equità sociale nella
determinazione delle tariffe dei servizi, con riduzioni per le famiglie con più figli.
Inoltre saranno attivati servizi per le famiglie migranti, attraverso percorsi di alfabetizzazione offerti
dal territorio e di integrazione scolastica e sociale per le seconde generazioni. In parallelo verrà svolta
un’azione d’informazione attraverso la collaborazione con “figure ponte”, attraverso la Consulta degli
stranieri, che potrà accompagnare l’amministrazione comunale nelle scelte appropriate.
I veterani della vita: gli anziani.
Non si può rimanere giovani in eterno ed invecchiare è una meta della vita che tutti ci auguriamo di
raggiungere. Assistere un anziano vuol dire dargli quegli strumenti necessari per essere
autosufficiente e vivere una vita dignitosa, ancora positiva e non solo sopperire alla sua mancanza di
autosufficienza. E' un dato di fatto: le generazioni non si parlano più, condividono fra loro sempre
meno valori. Noi sappiamo che gli anziani di oggi ci hanno regalato la condizione di cui oggi godiamo:
libertà, diritti, cultura, solidarietà. Noi sappiamo che i nostri anziani sono spesso il pilastro portante
delle famiglie; noi sappiamo che curano i nipotini, che rinunciano a tutto pur di aiutare i figli, che
hanno tanto della loro esperienza da dare; e quindi, con gioia e rispetto, vogliamo restituire loro il
giusto ruolo nella società. Gli anziani, attraverso la ricerca di compagnia e con i loro valori morali ed
affettivi, sono in grado di ristabilire un equilibrio nella nostra vita di oggi, dominata dalla fretta, dall’
agitazione e dalla nevrosi; gli anziani sono portatori di senso di responsabilità, di amicizia, di
prudenza di giudizio, di pazienza e di saggezza.
La terza età è tenace, attiva, sempre pronta a tendere la mano; è il ponte di collegamento della nostra
società: nipoti e nonni insieme, il solido passato e la speranza per il futuro. Camminare con gli
anziani è un dovere delle amministrazioni comunali. Si deve operare per dare loro il posto che spetta
nella società, diminuendo il divario tra giovani ed anziani, per non accettare il messaggio comune che
le generazioni non si capiscono. Ogni azione messa in atto dall’amministrazione comunale si
caratterizzi come un atto d’amore verso la terza età.
Per avvicinare i giovani agli anziani, favoriremo azioni che promuovano attività di incontro, attraverso
anche l’associazionismo, anche nelle scuole. Saranno loro dedicati bonus fiscali per poter permettere
l’attivazione, anche attraverso forme di volontariato sociale, di sostegno per la cura e l’igiene
personale, di pulizia, di stiro, di spesa per i beni di prima necessità, di telecontrollo e telesoccorso per
chi è solo per un tempestivo intervento in caso di malore o infortunio. Organizzeremo convegni
organizzati su temi di attualità e di gerontologia, vogliamo dare loro l’università della terza età.
Le donne: il peso della quotidianità ed i rischi in questa società consumistica e spesso violenta.
Il lavoro costituisce un fattore di inserimento socio-economico per tutti e per la donna in particolare.
Il lavoro rappresenta sempre più spesso lo strumento fondamentale per il conseguimento della sua
autonomia, che si conquista e realizza soprattutto attraverso l’indipendenza economica.
E’ per questi motivi che intendiamo creare una struttura appositamente pensata per le donne, che
prenderà il nome di PIEVEDONNA, uno sportello di servizi integrato per la promozione e lo sviluppo
delle parità di genere, in collaborazione con le associazioni già esistenti sul territorio. PIEVEDONNA
si occuperà anche di conciliare i tempi di vita e lavoro, attivando percorsi di facilitazioni per la
popolazione femminile, promuovendo l’integrazione della parità delle opportunità in tutte le politiche
ed azioni; mobilitando i protagonisti della vita economica e sociale del paese al fine di realizzare la
parità delle opportunità per le donne. Favoriremo punti di incontro tra soggetti e opportunità del
mercato del lavoro per conciliare la vita professionale e familiare delle donne; promuoveremo
l’equilibrata partecipazione delle donne nei settori fondamentali della governance pubblica.
Ridare significato ai giovani significa saper guardare al futuro.
Nell’approcciare l’universo giovanile spesso emerge l’idea che i giovani siano cambiati, che i giovani di
oggi siano diversi da quelli di ieri. Invece si deve comprendere che i ragazzi non sono cambiati, non
hanno esigenze diverse, ma si esprimono e si pongono in modo diverso. Occorre avere uno sguardo
positivo sui ragazzi e affrontare le cose non pensando sempre ad un problema, ma riconoscendo che
ogni adolescente è “promessa del nostro futuro”. Le esigenze dei ragazzi sono rimaste immutate:
consistono nel capire cosa vuol dire diventare autonomo e come farlo. Sappiamo che la realtà è molto
più complessa. E’ assurdo pensare di coinvolgere i giovani esprimendosi con codici comunicativi del
passato o lontano da loro. L’avvento di Internet spalanca il mondo intero. Questo impone che le
politiche giovanili non siano standardizzate e irrigidite, ma sappiano seguire il percorso dei giovani in
un mondo che cambia. Non si possono fare valide politiche giovanili senza coinvolgere ambiti quali le
politiche familiari, le Pari Opportunità, l’istruzione, l’urbanistica, il bilancio; senza un intelligente
utilizzo delle infrastrutture già esistenti, che permetta di aggregare i ragazzi di ogni età, creando spazi
per la musica, il gioco, la lettura, guardare film e partite del cuore e dedicando quindi spazi per stare
insieme. E’ nostra intenzione creare la “Consulta dei giovani” al fine di dare loro il giusto spazio
discutendo di politiche territoriali fattibili e a loro gradite. E’ nostra intenzione creare e coordinare
una redazione locale con giovani adolescenti giornalisti, che potranno avere il loro giornale e svolgere
attività di indagine sul territorio al fine di essere sempre protagonisti privilegiati. La stessa redazione
di giovani potrà editare il giornale informativo dell’Amministrazione Comunale.
La casa: unico vero capitale solido di progetto di vita futura.
Al progressivo aumento dei costi per l’acquisto e l’affitto delle case si è associato un generale
impoverimento delle famiglie, con la conseguenza che è cresciuto il numero di quanti incontrano
difficoltà nel sostenere le spese per il mantenimento della propria abitazione. Affrontare la questione
abitativa significa, in primo luogo, rispondere alle aspettative di chi soffre e vive nella paura di
perdere tutto. L’emergenza si manifesta nel nostro comune con fenomeni quali l’aumento degli sfratti
per morosità o il diffuso processo di indebitamento e di conseguente impoverimento delle famiglie. La
macchia si allarga alle famiglie, soprattutto monoreddito, ai lavoratori precari, alle famiglie
monogenitoriali, a giovani ed anziani. Di fronte a questo grave problema non possiamo aspettare la
conclusione dei lavori del quartiere di via delle Rose, ma dobbiamo intervenire tempestivamente a
sostegno di situazioni di gravi difficoltà. Ecco perché vi è la necessità di incrementare nell’immediato
l’offerta in locazione a canoni accessibili, da rendere disponibili sul mercato e di istituire il “Fondo di
Garanzia” a favore dei proprietari che affittano i propri alloggi a soggetti appartenenti a categorie
socialmente deboli a canone concordato con l’amministrazione comunale. Questa soluzione coprirà i
rischi di morosità nel pagamento dell’affitto. Così come sarà dovere dell’Amministrazione comunale
impegnarsi al fine di pretendere la sospensione di tutte le azioni di sfratto promosse dai diversi enti
per morosità, almeno per 6 mesi, per avere il tempo di comporre una commissione valutatrice delle
singole posizioni debitorie. Alla fine del semestre, dopo attenta valutazione delle singole posizioni,
dovrà esserci la possibilità di ripianare il debito pregresso in forma rateale nella misura individuata
come congrua per il piano economico familiare. Conseguentemente a ciò, le azioni di sfratto dovranno
essere sospese e riattivate esclusivamente nel caso di mancato rispetto dei nuovi accordi.
La futura costruzione di case vedrà l’amministrazione comunale particolarmente attenta
all’assegnazione/destinazione, vigilando sulla reale e concreta osservanza dei requisiti dei richiedenti,
contrastando l’eventualità di illegittimi favoritismi. Si penserà alla probabile dismissione del
patrimonio immobiliare residenziale di proprietà comunale; con i ricavi delle vendite, saranno
costruite nuove residenze comunali, strutturalmente adeguate a particolari categorie di cittadini:
anziani soli, padri separati/divorziati, portatori di handicap ecc.
Sentirsi sicuri nella nostra Pieve: attenzione ed adeguate risposte.
Il problema della sicurezza non riguarda ovviamente solo l’ordine pubblico, ma è conseguenza di
grandi mutamenti sociali come l’aumento di persone che vivono da sole, la difficoltà nei legami di
vicinato, l’incontro con culture diverse, la violenza tra le mura domestiche. Tutto ciò incide
fortemente sulla vita quotidiana di ciascuno ed è alimentato anche da altre paure, come la precarietà
lavorativa e l’instabilità economica e familiare. La sicurezza urbana viene intesa come aspetto di
protezione sociale in tutti gli ambiti considerati a rischio, attraverso interventi che riguardano la vita
quotidiana, come il rispetto di regole civili di convivenza, il decoro degli spazi pubblici, la
riconoscibilità dei giusti comportamenti in relazione con gli altri. L’Amministrazione comunale
intende promuovere e divulgare la cultura del dovere del buon cittadino, attraverso la creazione del
marchio territoriale del benessere e l’educazione alla legalità. Saranno necessari più cura e decoro
dell’arredo urbano, orientandoli a diventare luoghi di relazioni sociali per il piacere di incontrarsi e
migliorare anche la percezione del cittadino. Favoriremo campagne di marketing sociale, in cui
saranno pubblicizzati comportamenti da assumere per rendere la comunità attiva e partecipe al
benessere cittadino. Faremo nascere un tavolo di coordinamento tra le Forze dell’ordine presenti:
polizia municipale, carabinieri, vigili del fuoco, etc, al fine di potenziare interventi integrati e
progettare azioni di sicurezza sociale. Si prevede il potenziamento della videosorveglianza nei punti
ritenuti sensibili del territorio; il coinvolgimento di associazioni di volontariato e di protezione civile
nella tutela della sicurezza urbana nei punti di maggiore esposizione a fattori di rischio; il pieno
coinvolgimento, soprattutto all’ingresso e all’uscita delle scuole, dei nonni civici anche per valorizzare
la terza età. Vogliamo elaborare e realizzare momenti di incontro per la cittadinanza, sulle tematiche
dell’Educazione alla Legalità diffusa e dell’Educazione al rispetto della “cosa pubblica”, in
collaborazione anche con tutte le istituzioni scolastiche.
Il consiglio comunale con modalità “aperta”, sarà uno degli strumenti privilegiati per coinvolgere la
cittadinanza nell’affrontare i grandi temi della vita di Pieve
3. Ambiente: il nostro territorio è la nostra ricchezza.
Ambiente: sano, pulito e fruibile.
La nostra ricchezza deve rimanere nel nostro territorio. Vogliamo una società di proprietà dei
cittadini, che si occupi effettivamente di sviluppo sostenibile. Pieve Energia dovrà operare con
competenza e professionalità nei settori dell’energia e dell’ambiente, al fine di offrire ai Cittadini
qualità, efficienza e servizi innovativi. Sicuramente avrà il compito di promuovere ed incentivare, con
formule innovative, i grandi condomini del territorio alla scelta di collegarsi al teleriscaldamento,
attraverso convezioni con Istituti di Credito o altre formule competitive di finanziamento, che
potranno, per la prima volta, essere sperimentate sul nostro territorio. Sarà necessario promuovere
ed incentivare, anche attraverso campagne di marketing ambientale e formule di opportuna
convenienza, forme di coibentazione idonee dei grandi condomini del territorio che vorranno
effettuare politiche di risparmio energetico, in modo da avere classi energetiche più adeguate e che
tutelino in futuro il valore economico dell’immobile. Riteniamo necessario che la società Pieve
Energia gestisca i servizi ambientali, che dovranno caratterizzarsi per la raccolta porta a porta,
prevedendo il prelievo a domicilio delle tipologie di rifiuto urbano più comuni (secco non riciclabile,
umido e vegetale, carta e cartone, vetro e lattine, plastica). Dobbiamo integrare la raccolta domiciliare
con eco-centri di raccolta differenziata, in cui saranno disponibili diversi contenitori per altre frazioni
di rifiuto urbano come gli ingombranti, oltre a poterli ritirare a domicilio, cosicché finiremo di vederli
abbandonati per strada. Vogliamo che Pieve Energia possa gestire integralmente i servizi di raccolta,
trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, introducendo la tariffa a quantità, che riscuoterà un
grande interesse nei cittadini perché è basata sulla quantità di rifiuti prodotti da ogni singolo
contribuente, secondo il principio del “chi meno inquina meno paga”. Tutto ciò comporterà il
miglioramento dei servizi di raccolta, la salvaguardia igienico ambientale dei centri abitati ed anche la
possibilità di contenere l’aumento della tariffa, rendendo la stessa equa. Sarà inoltre costruito il sito,
il calendario, l’opuscolo informativo e progetti di comunicazione ambientale per le scuole, per
sviluppare la cultura della tutela ambientale. Pieve Energia si occuperà di migliorare gli impianti di
riscaldamento degli edifici pubblici anche eventualmente con l’installazione di impianti a pannelli
fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e l’incentivazione alla produzione di acqua calda con
sistema solare termico, così che sarà possibile ottenere risparmi energetici e finanziari a tutto
vantaggio dell’ambiente e dei bilanci sia comunale che dei cittadini. In materiale ambientale, si
intende, con tutte le formule possibili, eliminare definitivamente il problema dell’amianto, ancora
presente sul nostro territorio.
Tanto verde curato ed ospitale.
Occorrerà investire in una migliore gestione di parchi e giardini, rendendoli raggiungibili con percorsi
pedonali e ciclabili, dalle aree residenziali. Riteniamo che il Parco del Tolcinasco, oggi poco
frequentato, possa essere location di momenti di aggregazione e di educazione ambientale.
Vogliamo parchi verdi a tema, dove poter svolgere attività sportive in ogni momento, per esempio con
pareti da scalare, percorsi per biciclette, o dove andare con i pattini e lo skate, provare l’avventura
con percorsi di sfida. Vogliamo dare la possibilità ai giovani, agli anziani, alle nonne e mamme con
bimbi, di vivere i nostri parchi, non solo come momento di svago per i più piccoli, ma come luogo di
tutti.
Prevediamo la creazione di aree gioco nei parchi per i bambini sotto i 3 anni
Ci prodigheremo per invogliare i cittadini alla manutenzione del verde pubblico, creando piccoli
comitati che potranno prendere in carico aree di gioco, di svago e di verde. L’acqua pubblica, che
abbiamo nel nostro paese, qualitativamente ottima, deve essere valorizzata e divenire motivo
distintivo della nostra pieve. E’ necessario tutelare il benessere di cani e gatti, sia di proprietà che
randagi. Sarà utile la creazione dell’anagrafe canina, al fine di individuare le politiche migliori sul
benessere ed il buon vivere di cittadini ed animali, che convivono in un unico territorio. Saranno
organizzati momenti di formazione, così come di svago e di gioco, affinchè si instauri un positivo
rapporto uomo/animale. Vorremmo progettare altre aree verdi per i cani, oltre a mantenere e tenere
pulite quelle già esistenti. Il Comune si farà veicolo di campagne di sensibilizzazione per il giusto
comportamento da tenere da parte dei cittadini possessore di animali e da parte dei cittadini nei
confronti degli animali.
4. Lo sviluppo economico del territorio
Il comparto produttivo di Fizzonasco e via delle Rose.
Il “Marchio di qualità territoriale”, strategico per il comparto produttivo aziendale, non basta per
affrontare i problemi attuali di crisi economica. Per superare la crisi è necessario fare squadra tra
imprese ed amministrazione comunale, al fine di creare una vera sinergia per un piano di sviluppo
che rafforzi sia le imprese quanto il territorio. E’ quindi necessario lavorare affinché il nostro
comparto aziendale venga dichiarato dal Ministero per lo sviluppo economico, Distretto Produttivo, al
fine di integrare un sistema di relazioni imprenditoriali che possano, attraverso la sottoscrizione
dell’adesione al Marchio di qualità territoriale, migliorare la qualità e la crescita del distretto
produttivo stesso. La collaborazione tra aziende del Distretto Produttivo, farà si che settori strategici,
come la qualità del prodotto, il credito bancario e la tecnologia, possano diventare fonti di crescita e
creazione di nuovi posti di lavoro. Il Marchio inoltre sarà strategico per i piani industriali urbanistici
del futuro, che dovranno avviare sistemi di coesione tra impresa e residenza. Il Distretto industriale
diventa strategico per la crescita dell’occupazione.
Per tutto questo, sarà riattivato lo sportello PIEVEIMPRESA, al fine di salvaguardare le micro e
piccole imprese, fortemente presenti oggi con circa 1500 unità, nel nostro territorio. Attraverso il
Distretto Produttivo, aziende ed ente locale si impegnano a collaborare per il raggiungimento dei
seguenti obiettivi: iter burocratici più snelli che possano permettere pagamenti più puntuali ai
fornitori dell’Ente Comunale; tempi celeri per le pratiche edilizie delle piccole imprese intenzionate a
rinnovare le proprie attività; sostegno alle categorie di commercianti, artigiani ed agricole; un
impegno da parte dell’Amministrazione Comunale a dotare i fornitori, in caso di necessità, di tutta la
documentazione contrattuale utile per dimostrare agli istituti di credito i termini del rapporto
intercorrente con l’Ente. Sarà impegno dell’amministrazione comunale erogare piccoli incentivi per
giovani pievesi che intendano avviare un’attività sul nostro territorio, creando un servizio di
microcredito con il supporto alle banche del territorio, oppure attivando un fondo di garanzia del
prestito con la fideiussione del Comune.
A livello urbanistico, le zone a forte vocazione
imprenditoriale dovranno essere ripensate, anche attraverso una forte manutenzione ordinaria e
straordinaria di strade, parcheggi, illuminazione, al fine di renderle fonte di sicurezza urbana per i
lavoratori e le lavoratrici.
Il commercio
Bisogna promuovere la risorsa del commercio locale attraverso il Patrocinio di iniziative ed eventi volti
a far conoscere l’offerta commerciale del paese, con l’obiettivo di stimolare la crescita a favore degli
investimenti occupazionali. L’attuale ormai obsoleta Consulta del Commercio, deve lasciare posto alla
associazione dei commercianti cittadina, che insieme all’amministrazione comunale progetterà
iniziative per il contenimento dei prezzi, la riscoperta di acquistare nel negozio sotto casa, oltre a fiere
e manifestazioni. E’ al commercio che viene affidata la responsabilità di animare il paese, giorno e
notte, giorni festivi e feriali. Riscopriamo l’iniziativa “Pieve Amica - Compra a Pieve Emanuele” a
favore della spesa scontata, facendoci sostenitori di condizioni speciali di acquisto di beni, generi
alimentari, kit scolastici, prodotti parafarmaceutici, per le famiglie con numerosi figli, persone con
disabilità, famiglie monoparentali. Saremo promotori di una banca dati di Curriculum Vitae di
cittadini in cerca di occupazione, disponibili alle attività produttive del territorio, oltre a una banca
dati di giovani diplomati o laureati.
5. Lo sviluppo delle capacità dei cittadini.
Le scuole
Difficilmente ci si affeziona a qualcosa di brutto e che non ci appartiene.
Le scuole dovranno essere pensate per i bimbi ed i ragazzi, con spazi che permettano loro di muoversi
e di identificarsi nella struttura, tanto da sentirla loro e viverla con piacevolezza ed impegno.
Amministratori pubblici che non fanno attenzione alla funzionalità delle strutture e anche all’estetica
non possono aspirare a governare dinamiche politiche riguardanti didattica ed educazione. Aspetti
che permettano ai nostri allievi di vivere bene l’oggi e vivere meglio il loro prossimo futuro.
Sulla base di queste linee etiche, intendiamo investire nell'edilizia scolastica per offrire ai nostri
studenti ambienti accoglienti secondo moderni parametri di igiene, sicurezza ed agibilità. Le strutture
scolastiche devono essere oggetto costante di manutenzione, giungendo anche a ripensarle, in modo
rilevante, prevalentemente come luogo degli studenti più che dei maestri, dei professori o della figura
del Dirigente Scolastico.
L’Amministrazione comunale ha il preciso dovere di prendersi cura dei propri cittadini. Ovviamente
anche della più tenera età.
La nostra comunità “giovane” deve essere affiancata, accompagnata e supportata nello sviluppo della
personalità e nel rapporto con il prossimo: per questo la scuola nella sua componente “post scuola”
dovrà essere considerata un momento importante della vita scolastica degli allievi, all’interno del
quale intendiamo favorire le più varie attività di carattere ludico e/o sociale di incontro tra le
generazioni.
Intendiamo valorizzare l’esperienza del consiglio comunale dei ragazzi che vede ogni anno un
importante momento di incontro con la cittadinanza e consegna ai ragazzi la consapevolezza
dell’affrontare dal loro punto di vista i problemi della loro/nostra comunità locale.
Vogliamo realizzare attività per le elementari e le medie, di incontro con gli anziani che saranno
invitati nelle scuole a raccontare la loro esperienza di vita; vorremmo realizzare percorsi educativi per
orti e giardini, curati da classi di studenti che se ne occuperanno in prima persona, attraverso l’aiuto
di nonni volontari.
Vogliamo che i ragazzi, attraverso queste attività colgano il profondo senso dell’accoglienza, dei
bisogni e dell’inclusione. Vogliamo che i ragazzi percepiscano l’Europa come la loro casa e si
adoperino per incontrare i loro coetanei gemellati Rumeni e Maltesi, anche come trampolino per
conoscere qualsiasi altro popolo della nostra terra.
Intendiamo introdurre con determinazione l’erogazione di Borse di Studio per gli studenti più
meritevoli e tenere in considerazione soprattutto la situazione economica delle famiglie. Le scuole del
nostro comune potranno avere nuova dotazione tecnologica, attraverso una Convenzione tra Comune
ed imprese locali, che consentirà di donare materiale tecnologico che viene da loro dismesso perché
non di ultima generazione, ma comunque idoneo per la didattica scolastica
Intendiamo favorire nelle liste di attesa della scuola primaria dell’infanzia i bimbi residenti nel nostro
territorio; creare le condizioni per favorire l’istituzione di nidi famiglia con le cosiddette “madri di
giorno”, donne con idonei requisiti che accudiscano presso il proprio domicilio contemporaneamente
più bambini.
Vogliamo favorire convenzioni con associazioni e volontari per consentire ai bambini
di recuperare le materie scolastiche e ai genitori di poter avere un luogo sicuro dove tenerli impegnati
durante i periodi pasquali e natalizi. Saremo vicini, in uno spirito di collaborazione e di voluta
serenità, agli oratori, che continueranno a svolgere il ruolo aggregativo che li contraddistingue,
realizzando anche con loro sinergie educative per raggiungere la migliore offerta per i giovani e le loro
famiglie.
Il lavoro importante e concreto svolto dagli oratori locali, con i Centri Estivi, dovrà essere valorizzato e
fortemente supportato.
L’istruzione
Nuova edilizia scolastica.
Tenendo conto dell’ipotesi di incremento demografico dovuto ai previsti insediamenti (piano di
recupero urbano di via delle Rose ed interventi via dei Pini e Fizzonasco), qualora vedessero la
realizzazione, ne scaturirebbe la necessità di adeguare il patrimonio edilizio scolastico locale. Da qui
la necessità di prevedere a Pieve Emanuele, nuovi edifici scolastici. Si suppone la necessità di un
nuovo asilo nido e di una scuola materna di adeguate dimensioni, che dovranno essere progettati
tenendo conto delle necessarie e adeguate aree verdi e di svago.
Il piano per il diritto allo studio.
E’ strumento attraverso il quale l’Amministrazione comunale svolge il proprio ruolo di sostegno alle
politiche scolastiche del territorio e garanzia per tutti gli alunni di pari opportunità nel proprio
percorso formativo. Sarà supportato e rivisitato, soprattutto a sostegno di attività extrascolastiche.
Progetti finalizzati.
Particolare attenzione sarà posta al supporto degli alunni in situazione di handicap, agli alunni in
situazione di disagio di apprendimento, di disagio sociale, di abbandono scolastico e, non ultimo,
l’inserimento degli alunni stranieri con appositi progetti finalizzati.
Corsi di formazione: Nuove e vecchie sfide.
Saranno attivate iniziative per l’educazione e la formazione permanente degli adulti e per
l’inserimento degli alunni stranieri, con i necessari interventi per le famiglie, collaborando anche con
le realtà limitrofe.
Mense scolastiche.
L’Amministrazione si impegna a verificare costantemente che venga garantita un’alta qualità dei cibi
delle mense scolastiche, predisponendo particolare attenzione alla cura nella preparazione di cibi e
alla tematica sempre più attuale delle intolleranze alimentari e dell’offerta biologica
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore.
Si intende affrontare con determinazione, la possibilità di realizzare a Pieve Emanuele un istituto di
Istruzione Secondaria Superiore, valutando ed approfondendo i requisiti minimi per l’ospitalità sul
nostro territorio di una struttura scolastica.
Sport
Lo sport è indispensabile per la crescita dell’individuo in campo culturale e sociale e nel rispetto delle
comuni regole di convivenza. Per tutto ciò dovrà essere praticabile ed accessibile a tutti e a tutte le
età, essendo un fattore fondamentale per la salute ed il benessere psicofisico della persona oltre ad
educare al rispetto degli altri, al comportamento leale, all’integrazione sociale ed alla prevenzione del
disagio giovanile. Oggi i nostri giovani vengono sollecitati dai mass media a comportamenti nocivi e
scorretti ed è quindi importantissimo garantire una sempre maggiore pratica sportiva. A tal fine si
intende valorizzare l’utilizzo delle strutture sportive elaborando, in collaborazione anche con le scuole
e le associazioni del territorio, progetti socio–culturali aperti a tutte le fasce di età.
Riteniamo necessario collaborare fattivamente per permettere una reale sinergia tra scuole ed
associazioni sportive, che favorisca il coinvolgimento degli istituti scolastici nel diffondere la pratica
dello sport.
Quindi, al fine di favorire una sana cultura dello sport, promuoveremo e sosterremo la diffusione
della pratica sportiva, in collaborazione con le associazioni, mediante manifestazioni aperte a tutti,
organizzate per le vie del paese, rivitalizzando anche la Festa della Consulta dello Sport.
Favoriremo l’organizzazione anche di seminari e convegni sullo sport pulito e la salute dell’atleta;
saranno rivisitate le convenzioni e le tariffe per l’utilizzo degli spazi. Si intende rendersi parte attiva
nello studio di fattibilità per la creazione di un Centro Multifunzionale sportivo, coinvolgendo tutti i
soggetti interessati alla realizzazione di questa iniziativa.
Vogliamo organizzare, in collaborazione con la Consulta dello Sport, la Settimana dello Sport e del
tempo libero, con la partecipazione delle realtà sportive presenti sul territorio, Vogliamo sostenere la
pratica sportiva per tutti, aiutando le famiglie a basso reddito con un contributo per l’iscrizione alle
attività sportive.
Intendiamo favorire la pratica natatoria e i corsi di acquaticità, che vedono la partecipazione di fasce
di popolazione anche anziana per migliorare la propria condizione fisica.
Intendiamo inoltre sostenere ed incentivare la collaborazione tra associazioni di diversa vocazione
(sportive, culturali e del terzo settore) al fine di creare momenti di incontro interdisciplinare tra le
varie realtà e favorire eventi che mescolino i vari aspetti del vivere sociale della nostra cittadina.
Le eccellenze sportive presenti sul nostro territorio dovranno avere la giusta collocazione per un
reciproco vantaggio dell’amministrazione pubblica e delle varie realtà, impegnandosi nell’organizzare
eventi e momenti coinvolgenti e di idonea visibilità che mettano in luce la vitalità della nostra
comunità.
Cultura
A Pieve Emanuele la cultura è da troppi anni assopita e noi intendiamo fortemente svegliarla. Le
potenzialità artistico-culturali che offre Pieve Emanuele sono tanto inimmaginabili quanto purtroppo
inutilizzate. Non si parla di luoghi, posti, ambienti e strutture, che purtroppo non sussistono nel
nostro territorio, ma di valori umani e di aspirazioni culturali del cittadino.
Le poche esperienze e i rari tentativi fatti sul territorio con lo strato soprattutto giovanile della
popolazione, hanno mostrato talenti, capacità e spunti espressivi di altissimo livello, ma sempre poco
partecipati, tanto che ogni evento organizzato è sempre rimasto isolato, e spesso gli artisti sono stati
costretti ad esibirsi davanti ad una platea di 10 persone, autorità comprese, quando presenti.
L’obiettivo del nostro programma in ambito socio-culturale è quello di creare una rete d’informazione,
con strumenti moderni (social network, sito internet sempre aggiornato, video promozioni sul web)
che permetta che ogni attività culturale, soprattutto voluta e richiesta, da giovani ma anche da meno
giovani, possa essere condivisa e aperta a chiunque voglia partecipare mettendosi in gioco oppure
semplicemente essendo attento osservatore delle creazioni artistiche dei cittadini di Pieve Emanuele.
Il bilancio comunale delle varie edizioni amministrative del passato ha spesso visto mettere in ultimo
piano il settore culturale, come se le priorità per un comune risiedessero in altro. Per questo
proporremo una strategia culturale che non graverà minimamente sulle casse e sui costi
dell’amministrazione, in quanto, valorizzando le risorse locali, anche attraverso la creazione di una
“banca dati” degli artisti locali, non sarà necessario ricorrere prevalentemente ad artisti ed
organizzatori esterni, che costano molto e spesso rendono poco. Vogliamo che siano i nostri cittadini
gli animatori culturali del territorio, sostenendo le band musicali locali, gli attori, i musicisti, i poeti
ed ogni forma artistica che sarà espressione delle capacità dei nostri cittadini.
Le attività coinvolgeranno tutte le associazioni presenti sul territorio, a cominciare dalla Scuola Civica
di Musica, per arrivare ad una auspicata creazione di una Civica Scuola delle Arti. Perciò saranno
previsti nuovi contesti quali, esibizioni musicali estemporanee, concorso per cortometraggi di giovani
videomaker pievesi (molti ce ne sono e pochi lo sanno), mostre di pittura, esposizioni di arte e non
ultimo l’ambito della prosa del romanzo e della poesia. E’ ora che tutti coloro che amano la cultura,
l’arte, l’aggregazione, la musica, il ballo, inizino ad essere davvero attivi, presenti, desti e vivi sul
territorio, non semplicemente per una manifestazione nell’arco di un intero anno, ma per creare una
più complessa sinergia artistico-culturale locale, che metta il cittadino nella possibilità di scegliere
ogni momento dell’anno di vivere e condividere la bellezza delle attività dei tanti pievesi propositivi e
creativi. Tutto ciò sarà possibile anche attraverso la destinazione di una piazza, con strutture
adeguate (ad esempio un palco permanente) dove potranno confluire tutte le iniziative dei nostri
giovani artisti, permettendo a tutti di esibirsi e farsi conoscere.
Quindi l’Amministrazione Comunale svolgerà quel ruolo di coordinamento e sostegno che le compete
per favorire l’attività culturale nelle sue varie articolazioni anche valorizzando l’attività delle varie
associazioni esistenti sul nostro territorio.
Della Cultura è parte eccellente l’aspetto della cooperazione internazionale, anch’essa articolata nei
settori culturale, sportivo e del volontariato. Aspetto che i gemellaggi hanno evidenziato come
strumento di incontro tra i popoli, le culture e anche le attività economiche. Zimnicea e Attard sono
percepite come comunità gemelle, come quartieri di una comune città che intende progredire
fraternamente e in concordia. Questo aspetto sarà filo conduttore della nostra azione in campo
culturale coinvolgendo i cittadini e le realtà produttive del nostro tessuto urbano.
Un cenno anche alla importante manifestazione che risponde al nome Primavera Pievese, la quale
rientra a pieno titolo nel novero delle attività culturali e quale momento organizzato e da tempo
proposto, vedrà l’attenzione costante e concreta della nuova amministrazione.
6. Mobilità cittadina e di collegamento
Viabilità stradale
E’ necessario che tutti gli attori interessati alla mobilità, si prodighino con grande impegno per
portare a compimento la realizzazione della fermata ferroviaria, promessa da tanti e ancora da venire.
Una volta terminata l’opera, la viabilità cittadina dovrà andrà ripensata intorno ad essa. Il
sottopassaggio di Pizzabrasa dovrà essere velocemente completato, al fine di favorire il collegamento
sulla provinciale che collega Melegnano e Binasco.
Riteniamo necessario ricongiungere il quartiere delle Rose e l’asse principale del Paese (via dei Pini),
al fine di realizzare finalmente un grande unico paese. Un paese che sia pensato e realizzato per
proteggere e privilegiare il pedone. La nostra ipotesi è una modifica alla provinciale in modo che possa
scorrere dietro via delle Rose ed uscire alla rotonda tra Pieve Emanuele e Siziano, veicolando così il
traffico pesante che ora divide i due quartieri.
A Fizzonasco prevediamo un collegamento tra Pieve Emanuele ed Opera che veda anche il
collegamento con la via Fizzonasco in prossimità del campo sportivo, permettendo così lo sbocco dei
veicoli pesanti dalla Via Gobetti. La viabilità di Fizzonasco dovrà essere riconsiderata: basta strade ad
alto scorrimento che attraversano il centro abitato, ma viabilità esterna al nucleo urbano.
L’Amministrazione comunale vigilerà sulla corretta realizzazione della viabilità che dovrà essere
prevista qualora si realizzi l’ampliamento dell’Humanitas con il Polo sanitario/universitario che potrà
rappresentare un importante volano socio-economico per la nostra comunità.
Piste ciclabili e zone pedonali
Vogliamo tante piste ciclabili sicure e vere, integrate con le politiche dei trasporti e dell’ambiente in
accordo anche con i Comuni limitrofi, promuovendo sempre più la cultura dell’uso delle biciclette
all’interno del paese.
Le piste ciclabili esistenti saranno oggetto di nostra attenzione e rese effettivamente utilizzabili
dall’utenza. A tal fine, occorrerà ripensare e manutenzionare una via di collegamento pedonale e
ciclabile con Fizzonasco, magari utilizzando lo stesso percorso pedonale già esistente che oggi
raggiunge il Parco Tolcinasco, completando le parti che non sono ancora state realizzate e che possa
raggiungere tutte le zone residenziali della frazione.
Occorre rivalorizzare il punto parco ubicato in via Roma, favorendo maggiormente l’utilizzo della
bicicletta, come mezzo di viabilità breve ed anche come svago e fruizione del Parco sud e delle sue
attrazioni.
Bisognerà illuminare e rendere sicuri, se necessario e fattibile, con telecamere, i collegamenti
pedonali e ciclistici, favorendo così la fruibilità delle strutture pedonali e ciclabili a qualsiasi ora del
giorno, da donne, uomini, nonni con bambini e adolescenti.
Infine sarà creato il Pedibus, modo più sano, sicuro, divertente ed ecologico per andare e tornare da
scuola. Permette allo studente di fare movimento, imparare a circolare e conoscere il proprio paese,
diminuire il traffico e l’inquinamento e di rendere autonomo lo studente, che impara le regole della
sicurezza stradale del pedone.
7. Sviluppo del Territorio: il Piano di Governo del Territorio.
Il Piano di Governo del territorio non risulta ancora approvato nella nostra cittadina.
Il principio cardine che dovrebbe ispirarlo è quello della sostenibilità e dello sviluppo, ponendo al
centro dell’azione amministrativa la persona con suoi bisogni. Per questo bisogna essere capaci di
coniugare sul fronte sociale: appartenenza, accoglienza, aggregazione, oltre alla salvaguardia delle
risorse, al recupero e allo sviluppo economico, e di porre come obiettivo quel “marchio territoriale”, di
cui si è parlato sopra, come garanzia di una nuova idea di “costruire” la città. Il termine costruzione
deve stare nell’identità e nell’incontro di molteplici elementi: individuo e collettività, tradizione e
innovazione, religioni e culture, io e l’altro, centro e periferia, ricchezza e solidarietà. Si tratta quindi
di elaborare un piano territoriale di sviluppo che tenda a valorizzare gli elementi positivi del nostro
territorio (acqua, verde pubblico e privato, ricchezza di imprese), cercando di sfruttare risorse già
esistenti e sviluppando risorse, anche economiche, future. La dimensione urbana di Pieve Emanuele
deve esaltare il vivere cittadino e divenire realtà in cui tutto si coniuga, si contamina, si moltiplica,
costruendo intorno ad essa la visione globale futura; una visione che deve creare vivacità economica e
sociale nel territorio, e puntare su forme continue di sostegno, creando una matrice definita nel
tempo. La nostra amministrazione deve considerare la creazione di un territorio esempio di qualità a
tutti i livelli, il vero esempio di sostenibilità urbana, economica e attrattiva, che diventi modello di
buona amministrazione e riscattarsi in maniera definitiva. Anche qui diventa fondamentale il
“marchio del territrio”. Il parametro al quale riferirsi è rivolto alla valutazione delle scelte politiche
attuali in una prospettiva di responsabilità, anche e soprattutto verso le generazioni future,
comprendendo la promozione sostenibile della comune prosperità, della coesione interna, della
pluralità culturale. Occorre un mandato d’azione vincolante a favore di un rapporto durevolmente
equilibrato tra il progresso, la capacità territoriale di rinnovamento, la sua utilizzazione da parte
dell’uomo e la capacità di creare ricchezza da ciò che già gli appartiene, fino a renderlo peculiare,
come le sorgive, i canali, le rogge, le imprese, sfruttando le potenzialità, anche internazionali, di
strutture importanti nel territorio.
Nessun termovalorizzatore
Il Piano di Governo del Territorio si cercherà di rivisitarlo, privilegiando il principio di collocare
l’interesse dei cittadini e della città in una prospettiva futura in cui lo sviluppo ed il governo del
territorio abbiano quale primo obiettivo non quello di concedere eccessi di volumetrie ai privati, ma di
consentire lo sviluppo in funzione dei reali bisogni della città. Non si dovrà più costruire inadeguati
casermoni di 9 piani, ma piccole palazzine a misura d’uomo, non oltre 5 piani fuori terra. Ogni nuova
costruzione dovrà avere annesso, obbligatoriamente, il verde attrezzato in parte ad uso privato ed in
parte ad uso pubblico. E’ nostra profonda intenzione ristrutturare e rivalorizzare il corso d’acqua che
affianca via Roma, costruendo una piazzetta dedicata al gioco ed allo svago dei giovani, dove le
famiglie possano mangiare un gelato, dove si possano creare azioni di aggregazione, inserite in un
contesto di alto valore ambientale: un luogo dedicato ai giovani ed alle famiglie. Vogliamo piste
ciclabili ovunque abbia senso e zone pedonali decorose e frequentabili, vogliamo che la bicicletta
diventi il più diffuso mezzo di locomozione a Pieve Emanuele e prevedere corsie preferenziali e
percorsi dedicati. Inoltre, con forte determinazione, nei tempi necessari verrà deliberato il riscatto dei
terreni in area 167 al minor prezzo consentito dalla legge. Per l’edilizia residenziale pubblica
intendiamo agevolare una politica della casa a favore dei residenti, soprattutto nel nuovo quartiere
nascente di via delle Rose, accompagnando il percorso dell’assegnazione della casa alle giovani
coppie, agli anziani e alle categorie sociali più deboli e a coloro che non hanno potuto 5 anni fa
acquistare la casa nella quale risiedono nei plessi di via dei Pini (quando ENPAM e ALER hanno
operato la dismissione dei fabbricati di loro proprietà), nel rispetto dei requisiti di reddito e di
situazione sociale previsti. Sarà necessario effettuare un censimento delle case comunali e del loro
stato di manutenzione, pensando anche, ove necessario di poterlo dismettere per edificarne, se le
condizioni lo permettono, di nuove. Per quanto riguarda nuovi impianti di illuminazione pubblica o
per il rifacimento di quelli esistenti verrà preferita la nuova tecnologia delle lampade a Led che
permettono un risparmio energetico del 50% rispetto agli impianti attualmente installati, con il fine di
rendere l’illuminazione pubblica intera proprietà del Comune e di ottenere così manutenzione
immediata e controllo totale delle accensioni. Sarà opportuno destinare una parte cospicua delle
spese di investimento alle manutenzioni straordinarie di edifici pubblici (asilo nido, scuola materna,
elementare e media, uffici comunali, ecc) e decoro del paese (arredo urbano, segnaletica,
manutenzioni manti stradali, marciapiedi, ecc.).
Inoltre si dovrà avere miglior cura delle aree verdi disponibili che devono essere rese sicure con una
(maggiore illuminazione) e resi fruibili con (panchine, piste per pattinaggio – skateboard ecc)
8. La partecipazione cittadina
Appare sempre più evidente ai cittadini la necessità che Pieve Emanuele sia governata secondo i
principi del civismo e della sobrietà, promuovendo nel contempo la partecipazione dei cittadini.
Partiremo da una classe dirigente rispettosa dei propri unici “datori di lavoro”, gli elettori. Una classe
dirigente consapevole del mandato ricevuto e rispettosa della dignità di ciascun cittadino, senza
distinzione di credo, razza, genere o ideologia.
Pieve Emanuele è stata trattata come un feudo da parte di piccoli e grandi “clan” per gli interessi di
particolari soggetti privati quando non, peggio ancora, dei partiti, dove il potere politico interveniva
principalmente in favore di parenti ed amici.
E’ il momento di creare comitati di quartiere, composti da almeno 5 cittadini lì residenti, eletti con
elezioni, dove ogni singolo eletto, volontario, potrà riportare all’amministrazione comunale problemi,
segnalazioni ed essere soprattutto un punto di riferimento per il quartiere stesso, agevolando così
anche l’emergere auspicabile di un ricambio generazionale per il prossimo futuro, nell’ambito politico
locale. Vogliamo il Palio dei quartieri, dove ogni singolo comparto urbano possa esprimersi. Vogliamo
i consigli comunali in piazza, ove possibile “itineranti” ai quali tutti possano assistere anche
ascoltando dal balcone di casa propria, potendo così comprendere da vicino cosa e come stanno
amministrando i propri amministratori. Vogliamo che ogni comitato di quartiere possa fare proposte
realizzabili di miglioria del proprio rione, per le quali l’amministrazione comunale si possa impegnare
a reperire ed impegnare risorse nel bilancio comunale. Come già menzionato nel capitolo dedicato
alle scuole, vogliamo borse di merito per i cittadini che si sono distinti e per studenti che eccellono
nello studio. Immaginiamo una cittadinanza che considerando bene di tutti le cose pubbliche possa,
se lo desidera, partecipare alla manutenzione delle strutture pubbliche, ad esempio pitturando
staccionate nei parchi e curando piante. Vogliamo valorizzare l’organizzazione della giornata Puliamo
il Mondo ed immaginare la possibilità di coinvolgere tutta la città nell’organizzare una volta ogni tre
mesi la pulizia generale del territorio, facendo partecipare i nostri adolescenti e giovani al fine di farli
innamorare di una Pieve Emanuele pulita ed ordinata.
Al fine di decidere insieme alla cittadinanza circa le decisioni strategiche per il nostro paese,
proporremo di utilizzare lo strumento del referendum semplice, organizzato dai cittadini, al fine di
poter avere piena partecipazione nelle decisioni che riguardano tutti.
Pieve Emanuele, il 2 Aprile 2012
Marisa Bozzini
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PROGRAMMA AMMINISTRATIVO - Comune di Pieve Emanuele