anno VIII | numero 157 | martedì 27 settembre 2011
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BLITZ ANTIDROGA
Smantellata rete di spaccio: il capo era un 16enne
p8-9
Vedette per lo spaccio
S. Basilio come Scampia
Municipio XIII
p10
Senzatetto
a due passi
dall’asilo di
via Morelli
Sport
p21
E ieri i residenti hanno contestato Alemanno nel corso della
visita fatta alla famiglia di Ennio Lupparelli, l’uomo deceduto
la scorsa settimana a seguito di uno scippo avvenuto proprio
nel quartiere est della capitale. «Hai aspettato il morto». Il
sindaco ha annunciato un’assemblea pubblica fra 15 giorni
accadeinprovincia
Pomezia
Polemica sul mercato. I cittadini chiedono un’area più
idonea. Il sindaco: «Presto
in via della Tecnica»
pagina 13
Albano
Il viaggio di Cinque Giorni
sulla linea bus dell’Appia
Nuova. Tanti disagi e mancanza di sicurezza
pagina 16
Monte Compatri
«SALVIAMO ROMA»
Sequestrato anche il secondo depuratore di via Colonna: rilevate irregolarità
negli impianti
Ieri i minisindaci di centrosinistra hanno occupato la
torretta del Campidoglio per denunciare la politica dei
tagli della giunta Alemanno: «Siamo alla paralisi»
La replica del primo cittadino: «Protesta strumentale» p6
pagina 18
Tiburtina
Spinelli, boom di consumi e
sequestri tra Tivoli e San
Vito Romano. Numerose le
denunce dei carabinieri
pagina 19
Guidonia
Ritmica
terzo titolo
mondiale
per l’Italia
In cento ieri in piazza Matteotti per chiedere i fondi
promessi per la manutenzione delle case di Villalba
pagina 20
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ALEMANNO
SANITÀ
Sedie vuote alla tre giorni
della Fondazione Nuova
Italia svoltasi a Palazzo
dei Congressi p3
istituzioni
Polverini commissaria
l’Asp: è scontro tra
maggioranza e
opposizione p5
Sit in dei rom del campo di Cesarina presso l’assessorato per chiedere che siano garantiti i servizi essenziali
ROMA
«Da due mesi senza acqua e corrente»
Un rappresentante ricorda che nella comunità vivono 83 minori i quali vanno a scuola con grandi difficoltà non potendosi nemmeno lavare
A
nche i Rom contro il
degrado di Roma, così
qualche decina di nomadi si sono recati sotto la
sede dell'assessorato alle
Politiche sociali in via Manzoni con tanto di cartelli e
famiglie al seguito per «chiedere all'amministrazione comunale di pagare per garantire i servizi essenziali. Basta
degrado. I nostri figli sono
sporchi e non possono andare a scuola». E' esasperato
Emil Costache, rappresentante della comunità rom del
campo di Cesarina. E come
lui anche le 150 persone che
vivono nell'area autorizzata,
di cui 83 minori. «Da due
mesi - ha denunciato - viviamo senza acqua calda. Da
oggi ci hanno staccato anche
quella corrente, l'elettricità
e i servizi di pulizia. Non ce
LA SENTENZA
Sanità, il Tar: commissario esegua
condanna “Piano di rientro”
la facciamo più a stare in
questo degrado». Costache
spiega ancora che il campo
è autorizzato e ci sono 83
minori che vanno a scuola
con grandi difficoltà non potendosi lavare. Il Comune di
Roma è l'affittuario del campo, ma non paga il proprietario che di conseguenza da
ieri mattina ha staccato tutti
i servizi. Uno dei rom, di una
decina d'anni, ha esposto un
foglio di carta con su scritto
un messaggio per il sindaco
Gianni Alemanno, pieno di
errori ortografici ma dal contenuto chiaro: «Caro sindaco, siamo romeni della Cesarina. Questo campo non
ha acqua calda, niente luce
e bambini tutti sporchi. Maestra a scuola non vuole bambini sporchi. Come facciamo?
Fai qualcosa per noi. Grazie».
Spetterà a un commissario ad acta eseguire la sentenza con la quale il Tar del Lazio
ha condannato il Comune di Roma a pagare a un operatore sanitario capitolino
alcuni crediti vantati e poi inseriti nel cosiddetto "Piano di rientro". Lo hanno deciso
i giudici amministrativi, che hanno ordinato al segretario generale di Roma Capitale
di dare corso, entro un mese, ai rimborsi dovuti. Tutto ha inizio nel dicembre 2007,
quando il tribunale civile di Roma condannò l'Amministrazione a pagare più di 3mila
euro di rimborsi. Nulla ottenuto, si è arrivati davanti al Tar, i cui giudici, nell'ottobre
dello scorso anno, confermarono la condanna del Comune. Ma l'Amministrazione non
ha dato esecuzione e la cosa ha portato a un nuovo ricorso amministrativo, conclusosi
adesso con la nomina di un commissario ad acta che si sostituirà all'Ente. Nella sentenza, i giudici amministrativi non hanno condiviso il fatto che la ragioneria di Roma
Capitale abbia inserito nel "Piano di rientro" la somma dovuta al ricorrente ritenendo
così perfezionato quanto ordinato dai giudici. Innanzitutto perchè la somma «è di
gran lunga inferiore rispetto a quella effettivamente dovuta»; in secondo luogo «in
quanto l'Amministrazione continua a considerare "presunta"» la cifra dovuta «come
se il credito vantato dal ricorrente fosse ancora "incerto"». Ai giudici «sembra che
l'Amministrazione si sia voluta riservare ancora spazi di manovra (e di discrezionalità)
che la sentenza non consente».
REGIONE
Quel contributo alle imprese che lascia dubbi
Il bando Pro. Di. Gio, pubblicato ad aprile, rimborsa le aziende che intendono avvalersi del servizio di consulenza
di un giovane professionista, un under 35 che può essere titolare di uno o più contratti di consulenza, entro un
tetto massimo di 15mila euro di contributo ammissibile. Ma fatta la legge, si trova l’inganno...
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«La Regione finanzia un
contributo economico rivolto a rimborsare quelle
imprese che intendono avvalersi del servizio di consulenza di un giovane professionista». Questo doveva essere lo scopo del bando Pro. Di. Gio, pubblicato
ad aprile, per il quale la
Regione Lazio ha investito
ben 2 milioni e mezzo di
euro. In cosa consiste: la
Regione finanzia un contributo economico rivolto
a rimborsare quelle imprese che intendono avvalersi
del servizio di consulenza
di un giovane professionista. Il ragazzo, under 35,
potrà essere titolare di uno
o più contratti di consulenza, entro un tetto massimo di 15.000 euro di contributo ammissibile. Un
pensiero in particolare alle
giovani: il 40% del finanziamento totale sarà destinato in favore delle donne.
Questa in teoria, ma all’attenzione di "Non più Roma"
della Cgil stanno arrivando
delle storie che testimoniano di un utilizzo particolare del bando da parte
delle imprese. Giovani professionisti che ampiamente
sfruttati negli studi pro-
fessionali, raccontano di
aver ricevuto delle richieste pressanti da parte dei
datori di lavoro per aderire
al bando. Poi hanno visto
costruire sul proprio curriculum un progetto di massimo 15 mila euro. Conclusione: il giovane professionista guadagna 25000
euro lordi l'anno a partita
Iva, perché è un finto dipendente, ma i 15 mila che
risultano come premio all'azienda dalla Regione a
chi vanno? Troppo facile
la risposta. «ll lavoratore
in pratica fa da agnello sacrificale – commentano da
Non più Roma - perché rimane ricattato dall'azienda
come partita Iva, mentre il
suo è a tutti gli effetti, un
lavoro a tempo indeterminato e l'azienda oltre a non
pagare Tfr, tredicesime,
malattie congedi parentali
e solo 20 % (o persino il
5% di Iva in base alle nuove
norme) si becca anche i
soldi della Regione». Difficile che alla Regione Lazio
nessuno abbia previsto un
tale meccanismo. Forse si
è puntato sulla “notoria”
buona fede delle imprese
che dovrebbero mettere in
regola i propri dipendenti,
soprattutto se giovani. Ora
però sarebbe necessario
un maggiore controllo, perché la disoccupazione nel
territorio è a livelli preoccupanti, i pesanti compromessi e le rinunce ai diritti
per chi lavora sono una
consuetudine, ma è impensabile che i soldi pubblici
finiscano per alimentare lo
stesso perverso sistema.
Valeria Scafetta
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martedì 27 settembre 2011
istituzioni
POLITICA
Sedie vuote alla tre giorni della Fondazione Nuova Italia al Palazzo dei Congressi
Dove sono le truppe di Alemanno?
Il sindaco non recupera gli ex finiani pentiti nè la Destra di Storace e suscita diffidenza in Matteoli e Ronchi: esiti piuttosto deludenti, per chi
cerca da tempo di diventare il punto di riferimento della destra ex aennina. Unica novità dalla kermesse l’attacco diretto alla Lega
E
allora Gianni Alemanno leader nazionale
del Pdl è una realtà oppure no? Nì, potremmo rispondere anche se la tre giorni, da venerdì a domenica, della fondazione
Nuova Italia al Palazzo dei Congressi avrebbe
dovuto sancire il suo carisma sull'area ex
An. In effetti la presidenza è stata occupata
a turno da tutto lo stato maggiore di quello
che fu il partito di Fini. E poi "esterni" di
tutto rispetto: Casini, Vendola, Formigoni e
poi ministri, sottosegretari ecc. Certamente
deludente il parterre, spesso desolatamente
poco fitto per un incontro che negli anni
scorsi si svolgeva a Orvieto alla presenza di
1500 convenuti. Insomma una platea non
straripante nemmeno per le conclusioni del
sindaco di domenica mattina. Pochini anche
gli uomini della sua corrente reclutati per
l'Italia. Fatti che hanno irritato il sindaco
non poco, costringendolo sabato a tirare le
orecchie ai suoi e obbligandoli a precettare
qualche centinaio di presenze. Comunque il
ritorno mediatico c'è stato, le televisioni e i
giornali ne hanno parlato, e infine Alemanno
si è differenziato dai "ministerales" ex An,
chiedendo in sostanza le primarie del suo
partito per la designazione del premier e la
riforma della legge elettorale. Di Roma si è
ATAC
Tante le poltrone vuote durante la kermesse
parlato ben poco, tanto più che la kermesse
era nazionale e comunque la sua sceneggiata
sulla capitale l'aveva già fatta mesi fa agli
"Stati generali per Roma", evento ormai archiviato fra le inutili iniziative di propaganda.
Tolte alcune boutade quale quella di rompere
"il cerchio magico" che circonda Berlusconi
(come se anche Gianni non avesse il suo) e il
tardivo riconoscimento della ineleggibilità
etica della Minetti al Consiglio regionale della
Lombardia, le novità di questa tre giorni non
sono state molto significative. Un pizzico di
destra sociale riesumata fra lo scambio di
amorosi sensi con l'amico/nemico Storace
presente alla presidenza nel corso delle conclusioni, qualche confusa venatura anticapitalista, un richiamo ai doveri di sindaco che
non può accettare la manovra del Governo,
salvo poi farla votare dai suoi (pochi) deputati.
L'unica nota politica di un qualche rilievo è
stato l'attacco diretto alla Lega, che per
Gianni va ridimensionata nel suo ruolo di
governo e la quale, invece di criticare la sinistra quale responsabile di tutti i presenti
guai di Alemanno, attacca Roma tout court.
Pochino, per uno che insieme alla Polverini
non poco tempo fa si faceva fotografare davanti a Montecitorio con un Bossi sbrodolato
di rigatoni con la pajata consumati in comunione. Di più Gianni non poteva fare, perché
la sua corrente è debole non soltanto alle camere, ma è anche quasi assente dagli organismi dirigenti del Pdl, come ha lamentato
qualche alemanniano nel corso della tre
giorni. E' pur vero che Alemanno annuncia
alla stampa, e conferma nelle conclusioni,
che non si candiderà alla primarie per la lea-
dership del Pdl, contrariamente a Formigoni
che aspira palesemente alla successione di
Berlusconi e giura che il suo unico obiettivo
sono le comunali del 2013. Nondum matura
est la situazione per il suo balzo nell'agone
nazionale, ma in politica di tutto può accadere
anche perché da mesi il sindaco lavora per
diventare il punto di riferimento della destra
ex aennina, con esiti piuttosto deludenti. Non
recupera gli ex finiani pentiti, non recupera
quella Destra di Storace che pur rimanendo
fedele sino alla morte a Berlusconi a livello
nazionale non ha intenzione di entrare nella
maggioranza in Campidoglio. Suscita qualche
diffidenza in personaggi quali Matteoli e Ronchi. Aspira invece fortemente all'embrasson
nos con l'Udc sempre in rendita di posizione
e con personaggi come l'ex Pd Smedile e il
vicepresidente della Regione Ciocchetti pur
a patto di trovare poltrone adeguate per i
loro "grossi" appetiti e sempre che riescano
a prevalere sul moderato Cesa. Insomma il
sindaco si agita, manovra, rilancia la sua immagine, se dà da fa, ma proprio guardando
al parterre del palazzo dei congressi nel
corso dei suoi lavori vien proprio da chiedersi:
ma le truppe dove sono?
Giuliano Longo
Il servizio attivo nelle tre stazioni di Barberini, Piazza di Spagna e Repubblica. Entro ottobre 2012 coperte entrambe le linee
Telefonare e navigare in metro, da oggi è possibile
Le corse vanno a singhiozzo, spesso ci
sono ritardi e blocchi. Non va meglio
con gli autobus. Ma il dg dell’azienda
enfatizza la novità definendola «una
svolta epocale»
Il direttore generale di Atac Antonio Cassano
è proprio uno che si allarga. Certo è comprensibile che a pochi mesi dal suo insediamento, anche se con una lunga carriera in
azienda, si compiaccia di far comunicare i
cellulari degli utenti della metropolitana romana, ma vantare come un fatto straordinario
che la "nuova" (de che?) Atac, con la collaborazione degli operatori di telefonia, presenta
oggi il primo step di un percorso che si concluderà entro l'ottobre del 2012, "quando
tutta la rete delle metropolitane sarà coperta
dal segnale" ci sembra troppo. Soprattutto
quando aggiunge, con smodata enfasi: «Quello
che sembrava impossibile è diventato una
realtà». Poter comunicare in metro con il
proprio cellulare, possibile da oggi nelle tre
stazioni di Barberini, piazza di Spagna e Repubblica grazie a un accordo con i quattro
gestori di telefonia mobile, che frutterà ad
Atac un milione di euro, sarebbe per lui la dimostrazione «che non esistono obiettivi im-
possibili (tranne quello di far passare gli autobus con frequenza decente ndr), ma solo
possibilità da traguardare (sic)». E, ormai a
"traguardo" sui telefonini, aggiunge senza
freni: «Atac, con questo progetto, ha dimostrato di essere un'azienda che guarda al futuro e che non ha nessun timore a giocare
sul tavolo complesso dell'innovazione tecnologica». Evidentemente il neo nominato
direttore non viaggia molto, non diciamo a
Londra e Parigi, distanze incommensurabili
soprattutto per l'efficienza dei pubblici servizi
di trasporto, ma anche solo a Milano e se
proprio vuole andare all'estero nelle pause
fra una "traguardata" e l'altra può sempre
recarsi a Oslo, Vienna e Barcellona, tanto
per citarne alcune, dove il servizio di fruibilità
dei cellulari in metropolitana è in funzione
da anni. Ma ormai, si sa, quello che conta è
far passare la gestione ordinaria della cosa
pubblica, dalla riparazione del marciapiede
sino ai cellulari in metropolitana, come fatti
straordinari, epocali. Tutte missioni impossibili, che solo a Roma vengono miracolosamente portate a compimento. Mentre ancora
stamattina la metro a funzionava a singhiozzo
e, come ormai per entrambe le linee, spesso
accade che si verifichino guasti, ritardi e
blocchi con frequenza allarmante.
gl
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istituzioni
REGIONE LAZIO
La giunta presenta ricorso al Consiglio di Stato contro il pronunciamento del Tar
Prorogati gli incarichi dirigenziali
«L'Amministrazione regionale ha sempre applicato correttamente il proprio regolamento. Inoltre abbiamo sempre operato nel rispetto dei
principi di imparzialità e trasparenza, valorizzando le risorse interne e senza alcuno sperpero di denaro pubblico», ha detto Renata Polverini
S
ono stati confermati e
prorogati temporaneamente gli incarichi dei
dirigenti regionali interessati dalla sentenza del Tar
del Lazio dello scorso 21
settembre. Lo ha deciso la
Giunta Polverini con propria
delibera, votata all'unanimità, che stabilisce di presentare ricorso al Consiglio
di Stato con richiesta di immediata sospensiva della
pronuncia del Tribunale amministrativo regionale. «I
contenuti della sentenza del
Tar non possono essere condivisi, per questo presenteremo ricorso al Consiglio di
Stato affinchè ne decreti la
sospensione immediata», ha
annunciato la presidente
Polverini, spiegando che
«l'Amministrazione regionale, nell'affidamento degli
incarichi dirigenziali, ha
sempre applicato correttamente il proprio regolamen-
to di organizzazione nelle
procedure che sono state
impugnate, peraltro le stesse
utilizzate da tutte le Giunte
precedenti e mai contestate». «Inoltre - aggiunge Polverini - abbiamo sempre
operato nel rispetto dei principi di imparzialità e trasparenza, valorizzando le risorse interne e ricorrendo
a professionalità esterne nei
casi in cui era necessario, e
senza alcuno sperpero di
denaro pubblico. Una intensa azione di razionalizzazione delle spese della macchina amministrativa che
trova conferma, inoltre, nella riduzione della pianta organica della Giunta regionale, passata in un solo anno
da 283 a 259 dirigenti, con
una carenza attuale di fabbisogno comunque di 65 dirigenti». «Abbiamo ritenuto
pertanto necessario adottare
questo provvedimento - pre-
Ater/Toto-presidenti
A quanto si apprende da Omniroma, la presidente della
Regione, Renata Polverini, firmerà nelle prossime ore i
decreti di nomina dei presidenti delle Ater del Lazio. All'Ater Comune di Roma sarà nominato presidente l'attuale
commissario, Bruno Prestagiovanni (in quota Pdl), così
come all'Ater Provincia di Roma diventerà presidente l'attuale commissario, Massimo Cacciotti (Pdl). All'Ater di Frosinone e a quello di Latina andranno, invece, due
esponenti della lista Polverini: a Frosinone l'attuale commissario Enzo di Stefano, mentre a Latina - dopo un
lungo braccio di ferro col vicesindaco Fabrizio Cirilli, che
chiedeva la conferma dell'attuale commissario, Vittorio
Zemella - sarà nominato Gianfranco Sciscione, candidato
sindaco della Polverini a Terracina, dov'era stato sconfitto
da Procaccini (Pdl). A Rieti sarà, invece, confermato l'attuale commissario, il dermatologo Mauro Lattanzi (Udc),
mentre a Civitavecchia sarà nominato Ugo Vinaccia Udc).
A Viterbo, infine, il nuovo presidente sarà Gabriella Grassini (Pdl), in luogo del commissario Gianfranco Tosoni.
NEL DETTAGLIO
La delibera
approvata proroga
gli effetti degli
incarichi per il
tempo strettamente
necessario alla
conclusione del
procedimento e
comunque per
un periodo non
superiore ai
90 giorni
cisa Polverini - con cui confermiamo e proroghiamo
temporaneamente gli incarichi dei dirigenti regionali
oggetto della pronuncia del
Tar, proprio per evitare interruzioni e disservizi e garantire la continuità del-
COTRAL
Per sanare il debito pregresso
Regione approva
ricapitalizzazione
da 27 milioni di euro
Via libera della Giunta regionale
del Lazio alla ricapitalizzazione di
Cotral Spa per 27 milioni di euro.
La delibera avverrà con l'emissione
di obbligazioni da offrire agli azionisti in opzione e stabilisce anche
l'interesse della Regione Lazio a
esercitare il diritto di prelazione
sulle eventuali azioni non collocate.
Il provvedimento, fa sapere la Regione Lazio, si è reso necessario
per coprire la perdita evidenziata
dopo l'approvazione del bilancio
2010 della società che ammonta a
oltre 26 milioni di euro e per ricostituire il capitale sociale.
«Con questa decisione - sottolinea
l'assessore regionale alle Politiche
per la mobilità e il trasporto pubblico locale, Francesco Lollobrigida
- la Regione, che è socio di maggioranza di Cotral Spa, provvede
a sanare una situazione debitoria
pregressa, certificata dal Cda della
stessa società nella sua ultima seduta».
l'azione amministrativa, e
per salvaguardare l'interesse pubblico. I dirigenti in
questione ricoprono, infatti,
ruoli strategici in settori importanti per i cittadini come
la gestione del bilancio regionale, che deve fare i conti
con gli effetti delle manovre
economiche nazionali e la
predisposizione del bilancio
di previsione 2012, oppure
la pianificazione regionale
in materia di rifiuti e degli
interventi da attivare». La
delibera, conclude la nota,
proroga gli effetti degli incarichi per il tempo strettamente necessario alla conclusione del nuovo procedimento, e comunque per
un periodo non superiore
ai 90 giorni al fine di non
compromettere la continuità
dell'azione amministrativa
e di consentire alla Regione
di programmare le necessarie azioni di tutela.
Roma Capitale
Pubblicato bando
per servizio di
distribuzione
gas metano
È stato pubblicato ieri il bando di gara
di Roma Capitale per l'affidamento in
concessione del servizio di distribuzione
del gas metano nel territorio del comune di Roma. Si tratta di un bando da
oltre un miliardo di euro: 1.245.400.000
euro, per la precisione. L'amministrazione aggiudicatrice è il dipartimento
Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione
Urbana. L'appalto decorrerà dal 1 luglio
del 2012, o comunque dalla data di affidamento del servizio, e avrà la durata
di dodici anni. Tra le indicazioni richieste
a chi concorrerà al bando, quella del
«Piano industriale», ovvero «la documentazione relativa al piano di investimento
per
lo
sviluppo
e
il
potenziamento delle reti e degli impianti,
e relativo adeguamento tecnologico».
L'offerente, si legge nel bando, «sulla
Relazione - Progetto, dovra specificare
l'entità e le modalità di realizzazione
degli interventi che intende proporre per
l'ottimizzazione, l'ampliamento e il potenziamento della rete e degli impianti».
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REGIONE
Polemica tra maggioranza e opposizione sul nuovo provvedimento riguardante l’Agenzia di Sanità Pubblica
Polverini commissaria l’Asp
Si accende lo scontro politico
Per Montino (Pd) la presidente ha «scippato al Consiglio le funzioni fissate dallo statuto». In disaccordo la
Cappellaro (Pdl) che cita altri casi nella precedente legislatura. Intanto preoccupano i conti sul disavanzo
L
'Agenzia di Sanità pubblica, Laziosanità Asp, è stata commissariata. È
quanto ha stabilito la giunta della Regione Lazio e successivamante confermato
dalla presidente Renata Polverini.
«Grave, sbagliato, sbagliatissimo, il commissariamento» ha dichiarato appena appresa la notizia Bruno Astorre (Pd), vicepresidente del Consiglio regionale. «Chiedo
alla presidente Renata Polverini di fermarsi,
riaprendo uno spazio in grado di scongiurare tale scelta». Ancor più decisa la reazione di Esterino Montino, capogruppo del
Pd alla Pisana, per il quale il commissariamento dell’Asp è un atto illegittimo che
rappresenta «una vera e propria invasione
di campo che la giunta Polverini opera sul
ruolo e sulle competenze del Consiglio regionale». Infatti l’articolo 8 comma 1 della
legge regionale, che istituisce l’agenzia di
sanità pubblica, specifica che il consiglio
di amministrazione è nominato dal Consiglio
regionale. Quindi Renata Polverini viola
la legge e «scippa al Consiglio le sue funzioni fissate dallo Statuto». Per Montino
l’Asp ha il compito di monitoraggio e studio
sul fabbisogno sanitario, quindi dovrebbe
rappresentare il braccio operativo del Consiglio regionale sugli atti di programmazione
sanitaria. «Lasciare che la Polverini si
appropri di un organo di controllo così importante, significa rinunciare al ruolo di
rappresentanza dei cittadini del Lazio».
Sulla vicenda, tutta 'sanitaria', interviene
curiosamente, proprio per le sue competenze, Veronica Cappellaro (Pdl), presidente
della Commissione Cultura, Sport e Spettacolo, la quale afferma che la Giunta non
ha esautorato il Consiglio Regionale di
nessuna prerogativa. Lo statuto dell’Asp
dice infatti che il Cda viene nominato dal
Consiglio, ma nessuno ha nominato un
nuovo Cda, commissariando l’Agenzia per
un mese in assenza di indicazioni dall’assemblea legislativa. La Cappellaro ricorda
poi a Montino che nella scorsa legislatura
la maggior parte degli Enti regionali, come
AEROPORTI DI ROMA
ad esempio l’Agenzia regionale per l’ambiente e l’Agenzia regionale per l’agricoltura, furono commissariati per anni senza
alcuna obiezione da parte del Consiglio.
Sempre in tema di sanità interviene anche
il consigliere del PD Enzo Foschi lamentando che i conti consuntivi della sanità
relativi al 2010 non risultano a oggi ancora
approvati, mentre con il decreto 86 del 19
settembre, il commissario ha approvato i
bilanci preventivi di tutte le Asl e aziende
ospedaliere del Lazio, spiegando che nel
2011 il disavanzo si avvicinerà al miliardo
e 100 milioni. Ma fare preventivi come
questo, a giudizio di Foschi ottimistico,
senza sapere come sono andate le spese
dell’anno precedente è un errore metodo-
L’iniziativa
Incidenti aerei, oggi una
simulazione a Ciampino
L'area interessata dall'esercitazione
sarà opportunamente transennata e
saranno apposti cartelli in lingua
italiana e lingua inglese
U Aeroporti di Roma, per le competenze
relative alla gestione delle emergenze in
ambito civile, dedica la giornata di oggi
alla verifica delle azioni e procedure da
mettere in atto in caso di incidente aereo
di tipo civile.
Lo scenario, comunica Adr in una nota,
prevede la simulazione, presso l' Aeroporto
G.B: Pastine - Roma Ciampino, di un inci-
dente a un aereo civile con attivazione
delle procedure di allarme. L'area interessata dall'esercitazione sarà opportunamente transennata e saranno apposti
cartelli in lingua italiana e lingua inglese
riportanti la dicitura «Esercitazione». Inoltre, Adr provvederà a far diffondere all'interno delle aerostazioni, a partire dalle
ore 10,50 e reiterato ogni 10 minuti fino
alle fine dell'esercitazione, un avviso vocale per informare i passeggeri dell'esercitazione in corso per mettere in atto le
procedure coordinate di primo intervento
e che questa non compromette la normale
attività dello scalo.
cinque
logico grave perché rende incerto lo stato
reale dei conti e soprattutto non fa capire
quale sarà il conseguente aggravio fiscale
per i cittadini del Lazio.
LA PROPOSTA
Un bosco d’arte
per ogni provincia
laziale
La Regione Lazio ha intenzione di dare
vita ad una rete regionale dei boschi
d’arte per promuovere lo sviluppo delle
arti in ambienti naturalistici. Lo ha annunciato ieri Marco Mattei, assessore all’Ambiente della Regione all’indomani della
manifestazione “Percorso d’arte nel giardino dei Cinque Sensi”, tenutasi a Licenza
(Roma) presso la sede del Parco Naturale
Regionale dei Monti Lucretili e organizzata
in collaborazione con l’Accademia di Belle
Arti di Roma. Il giardino di Licenza, situato
in prossimità del centro storico e del
Museo Oraziano, è anche la sede di attività e laboratori di educazione ambientale. L'assessore ha in mente una rete
che preveda almeno un bosco d’arte per
ogni provincia laziale e che presenti scenografie naturali entro le quali si possono
esporre opere d’arte di artisti italiani e internazionali. In questo senso il successo
di pubblico ottenuto dalla manifestazione
organizzata a Licenza conferma che molti
cittadini apprezzano questo modo diretto
di accostarsi all’arte. L'idea è nata negli
Stati Uniti dopo gli anni ‘60 con lo sviluppo della cosiddetta “Land art”, arte del
paesaggio, che per prima ha utilizzato i
grandi spazi aperti per sviluppare l’estetica di giovani artisti intenzionati ad
esporre in luoghi diversi dalle tradizionali
gallerie. Successivamente questa corrente
artistica si è sviluppata in tutta Europa
con successo permettendo di valorizzare
alcuni territori e di dare spazio a interessanti opere pittoriche o scultoree. Lo sviluppo dei boschi d’arte consente di
richiamare nella nostra Regione artisti e
intellettuali di grande valore come è avvenuto nel Lazio con gli interventi del critico Philippe Daverio.
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MUNICIPI
LA RIVOLTA DEI MUNICIPI DI SINISTRA
LA PROTESTA
«Salviamo Roma»
I minisindaci
“occupano”
il Campidoglio
Presidenti di centrosinistra in polemica con la giunta Alemanno: «Da
tre anni trattamento umiliante per i municipi. Non abbiamo soldi.
Siamo alla completa paralisi». Il sindaco: «Protesta strumentale»
S
alviamo Roma». Questa la
scritta che campeggiava sullo
striscione rosso che ieri mattina gli 11 minisindaci di centrosinistra hanno esposto simbolicamente sul tetto della torretta del
Campidoglio. Una protesta contro
Alemanno e i tagli che hanno colpito
gli enti di prossimità, «riducendoli
alla completa paralisi» denunciano
i presidenti di municipio, secondo i
quali «sono ormai tre anni che la
Giunta comunale riserva un trattamento umiliante per gli enti che
rappresentiamo, privandoli di risorse economiche e di personale».
Tra le questioni sollevate, le scuole
e gli asili nido che «non si aprono
malgrado siano pronti e disponibili».
Le risorse dei bilanci che «non ci
consentono di spendere». Le aziende
che assicurano i servizi «che rischiano l'interruzione delle prestazioni». Ancora, il fatto che i municipi
vengono privati della possibilità di
interloquire con le forze dell’ordine
per contrastare la crescita della
criminalità». La mancanza di competenze «per gestire la manutenzione della città». Infine «la mancanza di finanziamenti della vita
culturale nei i quartieri». Una manifestazione definita dal sindaco
«propagandistica» come dimostrerebbe il rifiuto dei manifestanti di
incontrare il primo cittadino. Mentre
Marco Miccoli, del Pd Roma ha
espresso solidarietà ai minisindaci
che pe « le negligenze del sindaco
non possono rispondere alle istanze
L’INTERVISTA/1
di Fra.D’Am.
Catarci:
«Torneremo tra un
mese a
manifestare in
piazza»
«Salviamo la città dal centro destra che
la sta tanto maltrattando», è il messaggio che abbiamo voluto lanciare alla
città da un luogo simbolo come il
Campidoglio». Spiega così i motivi della
protesta il minisindaco del Municipio 11
Andrea Catarci
Presidente, quali sono di preciso i motivi
che vi hanno spinto a manifestare?
Abbiamo un sindaco che è riuscito ad
approvare il bilancio soltanto a luglio e
che oggi blocca le spese per i servizi e
Lo striscione calato dai minisindaci dalla torre del Campidoglio
dei cittadini». Pesanti accuse ai
manifestanti sono arrivate invece
dai colleghi di centrodestra «ai minisindaci di centrosinistra che hanno sostenuto le giunte precedenti
«colpevoli di aver accumulato un
debito pubblico di 9,7 miliardi di
euro per il quale Alemanno ha avviato un risanamento che si concluderà nel 2046». E ancora li accusano di cattiva gestione delle risorse e spese eccessive. Tra gli
esempi i 9 mila euro del municipio
I per le inserzioni pubblicitarie, i
45 mila euro del III per i beni culturali e i 75 mila euro del XVII per le
manifestazioni culturali. Elenco che
potrebbe essere «esteso». Accuse
«ridicole», per Gianni Paris, minisindaco del Municipio XV. «Parole
la manutenzione urbana I servizi sociali
sono stati ridotti, le scuole e i nidi non
vengono aperti. La città è lasciata in
mano alle
cosche e
alla microcriminalità
spicciola.
Eppure il
primo cittadino ha
protestato
in questi
giorni contro i tagli
ai comuni
previsti nell’ultima Finanziaria
Il sindaco si traverse un giorno all’anno
da oppositore ma durante gli altri devasta la città. Siamo andati in Campidoglio
proprio per dire che cacciare Alemanno
è ormai necessario.
Come vede il futuro dei municipi?
I municipi sono indispensabili a Roma,
una città così grande. Noi continueremo
a dare battaglia. Tra un mese esatto faremo una nuova manifestazione per
dare voce alle sofferenze della citta-
che confermano la distanza del centrodestra nei confronti della cultura
visto che gli stanziamenti destinati
ad essa, che tengono viva la vita
vengono denunciati come superflui
è incredibile poi che dopo 4 anni di
amministrazione Alemanno si nasconda dietro al passato, posticipando un risanamento addirittura
al 2046. Invece di mettere sotto accusa i municipi i presidenti del
centrodestra pensino piuttosto alle
spese del sindaco che ha aumentato
del 150% le somme a sua diretta disposizione e che soltanto per il suo
Gabinetto spende ben 23 milioni di
euro».
Francesca D’Amico
«INCAPACI»
GIANNI PARIS
«Si lamentano perchè
non hanno capacità
gestionale», dicono i
minisindaci di
centrodestra»
Il centro destra
considera spreco le
risorse per la cultura
Perché non guarda alle
spese del sindaco?
L’INTERVISTA/2
di Fra.D’Am.
Calzetta: «Protesta
sbagliata. Ma la
casta non si
nasconda dietro ai
municipi»
La protesta è solo una strumentalizzazione politica da parte di chi è all’opposizione in Campidoglio. E’ quello che
pensa Il Presidente del Municipio XII Parsquale Calzetta circa la protesta dei colleghi di centro sinistra.
Eppure il problema della mancanza diarisorse evidenziati dai minisindaci esiste?
I manifestanti non hanno capito la
causa di questa situazione. Che va invece ricercata nel debito pregresso lasciato
a
questa
giunta
dalle
amministrazione precedenti e dalla crisi
economica che ha colpito l’Europa.
Cosa può fare il sindaco?
Sta già facendo:
una cosa
importantre:evidenziare, nei
confronti
del
Governo
le
difficoltà di
un
Com u n e
c o m e
Roma dove ogni giorno si muovono 5
milioni.
Come vede il futuro dei municipi?
Mi chiedo come si possa gestire dal
centro una città così complessa. Sembra
che ci sia la volontà di indebolire le autonomie, arrivano segnali in tal senso.
Se le cose stanno così si parli chiaro ai
cittadini.. I municipi servono oppure no?
Ma gli sprechi sono altri, vanno ricercati
in altri settori, la casta non si nasconda
dietro i municipi.
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CRONACA
NOTIZIE IN BREVE
Torrenova
Scontro su A1, auto scappa
Incidente sulla A1, all'altezza di Torrenova, ieri mattina.
Un 33enne è caduto dalla moto dopo uno scontro con
un'auto scappata senza prestare soccorso. Il centauro
è stato trasportato in ospedale in codice giallo. La polstrada ha ascoltato testimoni per ricostruire l’incidente.
Collatina
Trovato cadavere in vasca
Un uomo di 55 anni è stato trovato morto ieri, verso
le 14 nella vasca da bagno del suo appartamento in
via Jean Emile Baudot in zona Collatina. L'uomo si sarebbe ucciso tagliandosi le vene. La moglie ne aveva
denunciato la scompara il 22 settembre.
Ostia
Sale sul bus col pitone
Ieri un romano di 18 anni, A.A. e' salito su un autobus
con al braccio un pitone reale, lungo circa un metro.
Gli altri passeggeri spaventati hanno chiesto all'autista
di fermare l'autobus in via Marenco di Moriondo. Il ragazzo sanzionato per omessa custodia di animali.
SPACCIO
L’operazione dei carabinieri nel quartiere la scorsa notte
Baby gang e vedette
Nuovo blitz a San Basilio
Smantellata un'organizzazione dedita alla
vendita di cocaina. Arrestate sette persone tra
cui tre minori. Si riaccende la polemica
sicurezza in periferia. Due giorni fa la
manifestazione degli abitanti per
un quartiere più sicuro
Giovanissime e meno giovani vedette che segnalavano l’arrivo delle forze
dell’ordine nel quartiere,
chi si occupava di tenere
la droga, chi la cedeva agli
acquirenti che da tutta
Roma si recavano a San
Basilio per acquistarne
una dose. Si tratta dei componenti di una vera e propria filiera dello spaccio
di cocaina smantellata dai
carabinieri della Stazione
Roma San Basilio al ter-
mine di un servizio di osservazione e pedinamento
eseguito ieri dai militari
fino a notte fonda, in via
Folchi. A finire in manette
sono stati 7 romani. Tra
loro anche 2 sedicenni,
uno dei quali era a capo
dell’organizzazione. Un diciassettenne incensurato
alle prime armi come vedetta è stato denunciato a
piede libero. Ognuno dei
componenti aveva un preciso compito da svolgere:
il pusher, un sedicenne incensurato, il cassiere, un
23enne già conosciuto alle
forze dell’ordine, l’addetto
alla “logistica”, un 29enne
che aveva messo a disposizione della banda la sua
abitazione per lo stoccaggio della droga, mentre gli
ultimi quattro, tra i 16 e i
56 anni, fungevano da vedette, posizionati in un perimetro che consentiva di
proteggere l’attività del
pusher e di dare l’allarme
in caso di controlli delle
forze dell’ordine. Il blitz
messo a segno dai militari
è riuscito a scardinare l’apparato di sicurezza della
banda: nell’operazione
sono state sequestrati decine di dosi di cocaina,
pronte per essere vendute
singolarmente, e 6.000
euro in contanti. Appena
due giorni fa centinaia di
abitanti di San Basilio hanno partecipato ad un presidio in piazza Recanati,
organizzato dalla rete "San
Basilio bene comune", per
chiedere maggiore sicurezza nelle periferie della ca-
TEL:
E i residenti
contestano
Alemanno
Un gruppo di cittadini di
San Basilio, radunati davanti all'abitazione di
Ennio
Lupparelli,
il
68enne morto in seguito
a uno scippo, hanno urlato contro il sindaco
che era in visita alla famiglia in lutto: «Buffone,
doveva
scappare
il
morto per farti arrivare a
San Basilio». Le persone,
in tutto una decina,
hanno bloccato la stradina per qualche minuto.
Una donna ha urlato:
«Siamo stufi». «La settimana prossima ci sarà
un incontro tecnico per
individuare
un
programma. Tra 15 giorni ritornerò per incontrare i
cittadini in un'assemblea
pubblica di quartiere»
con l'obiettivo di «dare
un programma preciso
per combattere il degrado e le difficoltà che
ci sono», ha detto il sindaco Gianni Alemanno
che ha aggiunto: «Ci vogliono azioni sociali e
urbanistiche per liberare
il quartiere dal degrado.
Lo faremo per Ennio»,
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06.89763157
pitale, troppo spesso abbandonate dalle istituzioni.
La filiera dello spaccio
smantellata la scorsa notte, infatti, è solo l'ultimo
degli episodi di criminalità
accaduti nel quartiere. La
scorsa
settimana
un
68enne, Ennio Lupparelli
è morto dopo aver reagito
allo scippo subito in via
Sarnano dalla moglie.
L'episodio ha riacceso le
polemiche sulla sicurezza
a Roma. Il sindaco Alemanno ha evidenziato la
necessità della «presenza
e frequenza dei controlli
di polizia e carabinieri in
tutta la città e soprattutto
nei quartieri più difficili»
aggiungendo che secondo
lui «Non ci troviamo di
fronte a un’emergenza o
un fenomeno nuovo». Immediata la replica dell'opposizione che nelle parole
del consigliere Pd Enzo Foschi ha parlato di una vera
e propria «Emergenza sicurezza. Mai nella Capitale
si sono verificati episodi
di violenza, sparatorie, microcriminalità, come in
quest'ultimo anno» e della
necessità di creare luoghi
di socializzazione nel quartiere che impegnino i giovani allontanandoli dalla
criminalità.
cinque
Paura anche a Centocelle
Scippi, furti e rapine sempre più frequenti a viale Palmiro
Togliatti e nei quartieri adiacenti. Nonostante ciò il commissariato di polizia di via dei Gelsi è chiuso dal luglio
2009. «Alcuni giorni fa dal mio appartamento ho sentito
delle urla, provenivano dall'incrocio tra via degli Olmi e
viale Alessandrino: era l’ennesimo scippo - racconta Alberto - una mia vicina ha assistito a una rapina in un
supermercato di via dei Fiori. C’è una tabaccheria che
negli ultimi sei mesi è stata derubata addirittura cinque
volte e diversi furti si sono verificati negli appartamenti».
«Abito nel quartiere da trent’anni - spiega Maria- e sembra di tornare agli anni 80 quando ti tiravano gli anelli
dalle dita e i furti d'appartamento erano all'ordine del
giorno. Se si va avanti così tra pochi mesi saremo costretti a uscire solo con i vestiti in dosso. Circa venti
giorni fa – continua la signora - al pian terreno del mio
palazzo, quattro ladri hanno tentato di irrompere in un
appartamento e c’era gente dentro casa!». All’ordine del
giorno, nel Municipio VII, resta il problema della prostituzione. Il 14 settembre scorso un residente di via Longoni
è stato aggredito a bottigliate da un trans in evidente
stato di ebbrezza, finendo poi al pronto soccorso. «Abito
poco distante da lì – racconta Claudio - e ho assistito
già a 2 episodi di "incontri" in pochi giorni, mentre ero
di passaggio in auto. Mi ritengo fortunato che i miei figli,
in quel momento, non fossero in macchina insieme a
me». Quello della prostituzione sembra infatti un fenomeno in espansione nel quartiere: «Se prima si concentrava soltanto in poche zone, attualmente comprende
tutto viale Palmiro Togliatti e le aree adiacenti – spiega
Giuseppe Pungitore, assessore alle politiche di Bilancio
del Municipio VII». Per contrastare il problema era stato
creato il progetto di zooning, finanziato dalla Regione
Lazio, con il supporto dei Comitati di quartiere Casale
Rosso, Longoni e i cittadini del VII. Ma con l’ordinanza
di Alemanno, è stata messa in discussione anche questa
possibile soluzione partecipata al problema».
Agostina Delli Compagni
MUNICIPIO V
Emergenza casa
Famiglie sgomberate:
«Non ce ne andremo
senza risposte certe»
In via Poggio Fidoni, a
Il palazzo Ater occupato
Casal Monastero, capeggia ancora lo striscione
“Comitato Famiglie Val
D’Ala”. Lo stabile dell’Ater, dal 21 settembre,
è occupato per rivendicare gli accordi presi a
primavera scorsa con il
Comune. «Quella trattativa – ricorda il Comitato
- richiesta da questore e
prefetto e sancita con ordinanza sindacale, prevedeva
per lo sgombero pacifico dello stabile di via Val d'Ala,
la sistemazione alloggiativa delle 31 famiglie censite».
Quelle famiglie che ancora oggi vivono in un locale
messo a disposizione da Casa Pound, fanno sapere
che «Abbiamo instaurato un tavolo con il Comune ma
non ce ne andremo finchè non otterremo risposte
certe». «E' incredibile - commenta l’occupazione Roberto Chiappini, consigliere Pd in Municipio V - come la
politica del Comune rispetto alle occupazioni cambi
quando si tratta di Casa Pound. Se ad occupare fosse
stato qualche centro sociale ora lo stabile sarebbe
stato già liberato con la motivazione dell'ordine pubblico. Ma evidentemente non è così quando si tratta di
movimenti legati a chi oggi governa la città. Vorrei inoltre ricordare che la palazzina occupata è nuova e di
un certo valore, frutto dell’impegno volto dall'amministrazione Veltroni 2 per l'emergenza abitativa».
A.M.
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martedì 27 settembre 2011
MUNICIPIO XIII
SAN GIORGIO
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Il personale della struttura segnala la presenza degli occupanti dell’ex Leonori intorno al plesso
«Pericolo senzatetto vicino all’asilo»
Un’ex scuola occupata da anni da tossicodipendenti e clochard. A pochi metri c’è un nido
frequentato ogni giorno da decine di bambini. Una situazione non più tollerabile per mamme
e maestre. «Il 15 ottobre saremo in piazza per chiedere che lo stabile venga definitivamente
bonificato», ha annunciato il consigliere Pd Spanò. Oltre all’asilo in pericolo, nell’entroterra c’è
una scuola che rischia di vedersi “traslocata”. È la materna di Ostia Antica, quella tra via
Pericle Ducati e via Camurrini
di Valeria Costantini
U
n’ex scuola occupata da anni da tossicodipendenti
e senzatetto. A pochi metri c’è un asilo nido frequentato ogni giorno da decine di bambini. Una
situazione non più tollerabile quella del plesso per
l’infanzia di via Domenico Morelli ad Acilia. Lo stabile
trasformato in bivacco a multipiano è la ex Leonori,
ovvero l’edificio che, fino a quindici anni fa, ospitava
gli alunni della scuola media, oggi traslocati in altri
plessi. Ma il “monumento” al degrado e all’abbandono,
situato all’angolo con via Previati, è rimasto a deturpare
l’immagine del quartiere di San Giorgio. Il manufatto,
oltre a cadere letteralmente a pezzi, è circondato da un
giardino-giungla, mentre all’interno, tra i tre piani, si
sono creati veri e propri mini-appartamenti utilizzati
da clochard e sbandati di ogni genere. I residenti della
zona da anni denunciano le condizioni in cui versa la
ex Leonori, senza che le istituzioni siano mai intervenute
per smantellare l’edificio o destinarlo ad altri scopi intelligenti. Ora però l’allarme arriva anche dall’adiacente
asilo di via Morelli. «Lo stesso personale dell’asilo segnala la presenza di soggetti poco raccomandabili che
si aggirano vicino la scuola. – denuncia Francesco
Spanò, consigliere Pd del Municipio XIII – Una situazione
di rischio tangibile per cui il prossimo 15 ottobre
saremo in piazza, ore 10, di fronte la scuola ex Leonori.
È ora di eliminare questo pericolo per il quartiere».
Oltre all’asilo in pericolo, nell’entroterra c’è una scuola
che rischia di vedersi “traslocata”. È la materna di
Ostia Antica, quella tra via Pericle Ducati e via Camurrini,
finanziata da oltre dieci anni e sospesa a seguito del
ritrovamento di reperti archeologici. «Ci sono fondate
preoccupazioni di tentativi di spostare al di fuori del
centro abitato di Ostia Antica la scuola annunciata e
molti genitori ritengono giustamente si tratti di un
fatto inaccettabile”, denunciano i cittadini della zona,
che sono ricorsi alla diffida per evitare il trasferimento.
Si parla in particolare di un trasloco in via Orioli, in località Saline, dove è già prevista e in corso di realizzazione un’altra scuola materna, giustamente rivolta ai
ROMA LIDO
Lo stabile abbandonato da anni
bambini della stessa zona. «Diffidiamo le istituzioni –
sottolineano i cittadini di Ostia Antica - ad evitare di
compiere atti che possano compromettere l'edificazione
della scuola di via Ducati e l'utilizzo dei relativi finanziamenti in realtà diverse, per essere piuttosto utilizzati
al servizio dei bambini dell'abitato centrale del quartiere».
VIA CAPO DUE RAMI
Tevere
Liquami “sospetti”
fuoriescono vicino alla
banchina dei pescatori
Scarichi che si riversano sul Tevere di natura sospetta
sono stati notati e segnalati dai pescatori che si recano
sull’unica riva ancora disponibile per pescare nella zona
di Ostia Antica. Si tratta della baia in fondo a via Capo
due Rami, dove è presente una banchina in cui si riuniscono i pescatori e da cui spesso partono anche i
battelli. L’unico affaccio di Ostia Antica sul Tevere potrebbe essere gravemente danneggiato da questi versamenti
di
liquami e probabili scarichi
non depurati.
Questa ormai
è l’unica riva
della zona in
cui è possibile
recarsi per pescare ma, nonostante
sia
frequentata assiduamente
dagli appassionati
della
pesca, sembra
non occuparsene più nessuno. La baia si trova in fondo
ad una strada di campagna piuttosto isolata. Nascosta
in mezzo alla boscaglia che la circonda si sta ammassando molta spazzatura che non è mai stata rimossa:
trovandosi in una zona poco frequentata sono maggiormente diffusi infatti i comportamenti incivili. È molto
preoccupato Gioacchino Assogna del comitato di quartiere S.o.s. Soccorso Cittadino, a cui i pescatori si sono
rivolti per segnalare lo stato di degrado in cui si trova
la riva, «Speriamo che ci siano degli interventi celeri
nel verificare la regolarità dei liquami che vengono riversati nel fiume e che vengano effettuati degli interventi di pulizia necessari a rimuovere lo stato di
abbandono in cui è stato lasciato lo spazio antistante
il fiume» afferma Assogna. Nei pressi della riva si trovano alcune case abitate, un maneggio e in fondo alla
strada anche un asilo e una scuola materna. Davanti
alla banchina, dall’altro lato della riva, si trovano ormeggiate anche delle barche. Non si tratta quindi di
una zona completamente abbandonata e il borghetto
di Ostia Antica si trova a pochi metri.
Fabrizia Memo
Disagi
Treni in ritardo e c’è
chi fuma nelle stazioni
Orari incerti e il divieto di fumo non rispettato sulla
tratta della linea Roma-Lido. A segnalare l’infrazione e
l’incoerenza tra i presunti orari dei tabelloni e le
effettive partenze dei treni sono ancora una volta gli
utenti del trenino. Luciano L. in attesa sulla banchina
della stazione San Paolo il giorno 22 settembre ha
preso il convoglio alle 17.07 invece delle 17.00, orario
in cui era prevista l’effettiva partenza, senza che ci
fosse alcun annuncio per avvisare. Il treno successivo
è partito ovviamente in ritardo rispetto al tabellone.
La normalità è che quasi tutti i treni passino ogni venti
minuti invece dei quindici previsti. È sempre difficile
in ogni caso riuscire ad accorgersi dei ritardi perché i
depliant con gli orari non sono reperibili con facilità,
non vengono distribuiti nelle stazioni e non sono chiari
neanche sul sito internet. «Ora capisco il motivo per
L’anomalia
Quasi tutti i treni passano ogni venti
minuti invece dei quindici previsti. I
depliant con gli orari non sono reperibili
con facilità, non vengono distribuiti nelle
stazioni e non sono chiari neanche sul
sito internet
Gli utenti segnalano l’incoerenza tra gli orari dei
tabelloni e le effettive partenze dei treni
e le norme anti fumo non rispettate nelle stazioni di
Lido centro, Stella Polare e San Paolo
cui ai viaggiatori non vengono forniti gli orari. Come si
può reclamare se gli orari non sono noti?» domanda il
signor Luciano. Ma i ritardi sono talmente all’ordine
del giorno e troppo evidenti che anche in mancanza di
opuscoli ben precisi non è così difficile accorgersene.
Le norme non vengono rispettate in nessun modo anche
all’interno delle stazioni. Nell’indifferenza generale,
infatti nessuno rispetta il divieto di fumo nelle stazioni
di Lido centro, Stella Polare e San Paolo. Nessuno
degli addetti riprende o sanziona chi, incurante del divieto, accende la sigaretta in attesa dei treni fantasma,
non preoccupandosi che questo comportamento danneggi
gli altri viaggiatori sulla banchina.
F.M.
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martedì 27 settembre 2011
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CRONACA
LABARO
In via Comparini
Dopo 18 mesi
resta la voragine
Cittadini stanchi del rischio crollo delle loro abitazioni e
dall’immobilismo delle istituzionidomenica hanno manifestato
con striscioni davanti alla “buca della vergogna”
V
ia Comparini: 8 metri di voragine e
nessun intervento risolutivo dopo 18
mesi dal crollo. Cittadini esasperati domenica hanno manifestato con striscioni davanti alla “buca della vergogna” di Labaro.
«Labaro è stanca di aspettare, non siamo
cittadini di serie B! Una buca, una vergogna!».
Gli slogan usati dai residenti riunitosi in
strada per chiedere un intervento urgente e
definitivo. A febbraio 2010 si è aperta nel
mezzo della strada una voragine profonda 8
metri e larga circa 1 portando alla luce un
reticolo di gallerie sotterranee. Su ordine
dell’ufficio tecnico di Roma Capitale (U.o.t.)
è stato richiesto l’intervento di Acea Ato2, in
quanto a prima vista il crollo sembrava causato dalla rottura di una conduttura fognaria.
Acea Ato2 ha tentato di chiudere la voragine
con oltre 100 autobetoniere, ma vista la presenza di una ex cava di pozzolana, il cemento
si è disperso in profondità tra i cunicoli del
sottosuolo senza coprire minimamente la voragine. Subito dopo questo tentativo, l’azienda
ha interrotto i lavori “riconsegnando” il cantiere al Municipio XX , negando la propria
responsabilità nel crollo e attribuendola all’instabilità del sottosuolo. Dopo mesi di completa inerzia, il 6 giugno 2011 il Municipio
ha approvato all’unanimità un ordine del
giorno presentato dal Consigliere Marco Tolli
che invitava «il sindaco, l’assessore ai lavori
pubblici di Roma Capitale, la Giunta municipale
e Acea Ato2 a intervenire tempestivamente
per ottemperare a tutte le disposizioni della
Ctu (consulente tecnico d’ufficio) legate alla
messa in sicurezza del sottosuolo e al ripristino
della viabilità in via Comparini, attraverso la
realizzazione urgente delle opere indicate.
Giacomini, presidente del Municipio XX, ha
dichiarato che la richiesta dello stanziamento
dei soldi (600mila euro) è stata fatta al Comune, ma i fondi continuano a non arrivare
mentre Acea Ato2, nonostante la sentenza
del Tribunale di Roma, continua a dichiararsi
priva di responsabilità e nei fatti non vuole
rimetterci economicamente. In 18 mesi nulla
è stato risolto e i cittadini, stanchi del rischio
crollo delle loro abitazioni, ma soprattutto
dell’immobilismo delle istituzioni, hanno promesso battaglia costituendo un comitato di
quartiere che spinga affinché si risolva il
problema il prima possibile.
Riccardo Razionale
La Rustica
Dopo le richieste di commercianti e cittadini
de La Rustica sono partiti i lavori di ristrutturazione dei marciapiedi di Via Achille Vertulli, un’opera fortemente voluta dalla
Presidenza del Municipio Roma VII. I lavori di
pavimentazione e allargamento di Via Vertulli,
ex opera collaterale Tav, poi passati tra le
competenze del Comune di Roma sono stati
sollecitati con solerzia dall’Amministrazione
Mastrantonio.
NOMADI A VILLA SPADA
Un campo nomadi sulla sponda del Tevere nellza zona che da via Salaria conduce a
Villa Spada. A denunciarlo Romano Amatiello, coordinatore La Destra in Municipio IV.
TEL:
MONTECOMPATRI
Dopo quello di
Carrarecce sequestrato
anche il depuratore di via
Colonna p.18
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martedì 27 settembre 2011
06.89763157
PROVINCIA
GUIDONIA
In 100 ieri in piazza a
protestare contro il
mancato arrivo dei fondi
per la subsidenza p.20
litorale
POMEZIA
Il sindaco risponde ai cittadini, che chiedono un’area più idonea
«Mercato in via
della Tecnica»
Gli spazi attuali bloccano il centro e sono inaccessibili ai mezzi
di soccorso: sabato scorso il personale del 118, allertato in
seguito al malore accusato da un uomo, è giunto solo a piedi
I
l sindaco di Pomezia Enrico De Fusco
replica alle polemiche sorte sul mercato cittadino. Sabato scorso il personale del 118, allertato in seguito al
malore accusato da un uomo, è dovuto
arrivare sul posto a piedi causa l'impossibilità di accedere con i mezzi di
soccorso all'interno dell'area. Un fatto
increscioso, che ha spinto i cittadini a
rinnovare la richiesta per il reperimento
di una zona alternativa, più idonea,
funzionale e possibilmente non troppo
"fuori mano". Perchè allo stato attuale
ARDEA
il mercato settimanale del sabato, che
si snoda lungo le principali arterie del
centro, blocca letteralmente la città.
Già in passato l'Amministrazione aveva
provato a spostare i banchi da altre
parti, ma nessun luogo si era rivelato
adeguato. Adesso, però, spunta l'ipotesi
via della Tecnica. Possibilità percorribile
anche se, essendo l'area privata, l'iter
si preannuncia abbastanza lungo. «Abbiamo già da tempo adottato il piano
particolareggiato di Pomezia Centro
che prevede lo spostamento del mercato
cittadino in via della Tecnica – spiega
De Fusco - Il Piano concluderà il suo
iter con le osservazioni da discutere in
Consiglio comunale nel prossimo mese
di ottobre. I disagi legati al mercato
cittadino vanno avanti da quando esiste
la nostra città perchè si è sempre svolto
in centro», prosegue il primo cittadino.
«E questa è l'unica Amministrazione
che si è mossa affinché si trovasse una
soluzione per lo spostamento del mercato, quindi le accuse di immobilismo
sono un’eresia. Il piano urbanistico prevede un’area in convenzione da destinare al mercato, con tutti i servizi necessari alla cittadinanza e agli ambulanti.
La mancanza di uno spazio pubblico
idoneo di proprietà del Comune ci ha
condotto a individuare aree di proprietà
privata, escludendo nel contempo la
via dell’esproprio che, il passato insegna,
non porta nulla di buono se non contenziosi infiniti». «Appena affrontate
le osservazioni in Consiglio», conclude
De Fusco, «chiederò immediatamente
l’autorizzazione ai privati affinché si
possa procedere fin da subito allo spostamento del mercato in via della Tecnica, così da mettere definitivamente
fine ai disagi».
La denuncia di Sel
«Spariti cassonetti per la carta»
Qual è stato il primo materiale da cui è iniziato il riciclo in
tutto il mondo? No, non siamo a una puntata di "chi vuol
essere milionario". Siamo ad Ardea, dove, secondo il partito
di Sinistra ecologia e libertà, proprio i cassonetti per la carta
sono stati “ritirati” dal territorio. «Dall’ufficio Ambiente»,
dicono da Sel, «ci è stato confermato che la carta non è più
oggetto di riciclo e andrà buttata con il materiale indifferenziato. La motivazione addotta è che cittadini incivili usavano
i cassonetti della carta per buttare di tutto, rendendola non
riciclabile e facendo così aumentare i costi. La motivazione è
plausibile, tutti abbiamo potuto constatare l’inciviltà di alcuni
concittadini; ma questo non può comportare la rinuncia al
riciclo di un “bene” che consente di aiutare in modo
consistente la salvaguardia ambientale». Non riciclare la
carta, in poche parole, è un delitto ambientale. Secondo il
gruppo di sinistra l'assurdo, inoltre, sta nel fatto che il cambiamento sarebbe «avvenuto senza alcuna comunicazione ai
cittadini, e questo darà sicuramente una spinta verso l’inciviltà». Inciviltà che, insieme a una gestione approssimativa
del settore da parte dell'Amministrazione, non consente di
raggiungere risultati apprezzabili in termini di raccolta differenziata.
FIUMICINO
Centauro 45enne muore
schiantandosi contro
un’auto
Nuova tragedia della strada a via della Muratella. Nel
drammatico incidente avvenuto domenica mattina sull’arteria un uomo, a bordo di una moto, dopo aver
perso il controllo del mezzo, ha compiuto un volo andando a schiantarsi nella corsia opposta proprio nel
momento in cui sopraggiungeva un’auto. L’urto è stato
inevitabile e purtroppo fatale per il centauro. Sul posto,
poco dopo, sono intervenuti gli agenti della polizia locale di Fiumicino e un’ambulanza con i sanitari per prestare i soccorsi ma per la vittima, un italiano di 45
anni, non c’è stato nulla da fare. Era già morto nel terribile impatto. I vigili hanno proceduto con i rilievi di
rito per risalire alla causa dell’incidente: a far perdere
il controllo della moto potrebbe essere stata una distrazione. Il mortale si è verificato intorno alle 9.30 del
mattino al civico 658, in direzione di Fregene, all’altezza
della Fattoria Santo Stefano, nello stesso luogo dove il
pomeriggio del 25 luglio dello scorso anno, probabilmente durante un sorpasso, persero la vita un uomo e
una donna. La coppia, 48 anni lei, 46 anni lui, residenti
ad Aranova, viaggiavano a bordo di uno scooter. Poi,
il tentativo di sorpasso finito con lo scontro con due
auto. La donna morì sul colpo, l'uomo durante il trasferimento in ospedale. Due settimane prima, il 7 luglio
del 2010, ancora un pauroso incidente sulla pericolosissima via della Muratella all’altezza della stabilimento
Latte sano. A rimanere coinvolti nel sinistro tre auto e
un motorino. Il guidatore dello scooter, salvo per miracolo, fu trasportato in codice rosso in ospedale. Di
prammatica la chiusura del tratto per consentire i soccorsi con conseguenti ripercussioni sulla circolazione
stradale. «E' una strada pericolosa», denunciano da
tempo i residenti.
Maria Grazia Stella
Ardea, 4 arresti per rissa
Tre pregiudicati di Ardea e uno di Anzio sono stati arrestati per rissa aggravata e lesioni aggravate. Avevano
iniziato a colpirsi con calci, pugni e una chiave inglese,
in via dei Narcisi, a Marina di Tor San Lorenzo, per
futili motivi legati alla viabilità.
notizie in un minuto
Fiumicino/Pesca
Una delegazione dell’associazione Operatori del Porto
Canale e della cooperativa Pesca Romana ha incontrato
il neo presidente dell’Autorità Portuale, Pasqualino Monti.
«Abbiamo illustrato i problemi che ha il Porto Canale
di Fiumicino e che rendono il lavoro degli operatori faticoso e soprattutto pericoloso», ha sottolineato il presidente dell’associazione Operatori Porto Canale,
Lorenzo Melchiorri. Fra i temi affrontati la tutela delle
imprese locali, il loro adeguamento alle normative europee e il progetto del porto commerciale. «Monti ci
ha garantito - spiega il presidente della cooperativa
Pesca Romana, Gennaro Del Prete - che il bando della
progettazione del porto commerciale partirà a giorni.
Siamo soddisfatti del suo piano per creare un vero e
proprio network, che farà entrare il porto di Fiumicino
in un più ampio progetto strategico».
Nettuno/Solidarietà
I fondi raccolti in occasione dei maggiori eventi dell’Estate Nettunese permetteranno di fornire 12.000 pasti
giornalieri a bambini e a donne in allattamento nel
Corno d’Africa: a darne notizia è il Comitato Italiano
del World Food Programme, o Programma Alimentare
Mondiale, che ha inviato una lettera di ringraziamento
al Comune di Nettuno per l’ospitalità e il supporto forniti
in occasione dei concerti di Fiorella Mannoia e Luca
Barbarossa prima e di Renzo Arbore poi, spettacoli che
si sono tenuti questa estate presso lo stadio di baseball. «Sono felice che si sia raggiunto un tale risultato
– commenta il sindaco Alessio Chiavetta –. Ritengo che
sia vincente l’idea di presentare il lavoro del World Food
Programme, un’agenzia delle Nazioni Unite, in occasione
degli appuntamenti che hanno attratto più pubblico a
Nettuno».
Pomezia/Ambiente
Domenica scorsa è stato inaugurato,
intorno al bosco del Sughereto, il
primo itinerario ludico-didattico destinato ai ragazzi, alle famiglie, alle
scuole e a quanti amano la natura. I volontari dell’associazione culturale Tyrrhenum, promotrice dell’iniziativa
che si rifà alla manifestazione internazionale “Clean up
the Word” hanno piantato, lungo gli ottocento metri del
percorso, dodici cartelli che consentiranno, mentre si
fa una bella passeggiata, di leggere lo svilupparsi di
una favola ambientata nel nostro territorio, avere informazioni sul bosco del Sughereto e giocare con i propri
bambini. Circa un centinaio i partecipanti fra grandi e
piccini, ai quali è stato delegato il compito dell’inaugurazione ufficiale, che non a caso era stata posta al termine dell’itinerario, vicino a una giovane sughera.
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martedì 27 settembre 2011
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litorale
FIUMICINO
Il Pd sulla guerra fredda tra Canapini e i “dimissionari”
«Attivismo Pdl tentativo
di salvarsi la coscienza»
I
l caso "anomalo" del Consiglio comunale di Fiumicino
continua a tenere banco. Se non altro a riempire l'agenda
dei media perchè quella politica, causa la (t)ripartizione
dell'assise, procede col freno a mano tirato. In questo
scenario il sindaco Canapini prova a mandare avanti il "mandabile" insieme al suo staff dimezzato di assessori, sempre
trincerato dietro un silenzio rigoroso sull'argomento. Anche
se, siamo sicuri, un po' gli prude la lingua e vorrebbe gridare
la sua verità. I consiglieri e assessori del Pdl, dimissionari
dopo l'iniziale autosospensione, invece, invadono la carta
stampata e le redazioni on line con comunicati di ogni tipo,
auspicando la soluzione di una moltitudine di problematiche
che gravano sui cittadini del comprensorio, non rinunciando
a colpire il primo cittadino con frecciatine e polemiche più o
meno esplicite. Senza, tuttavia, decidere di sottoporre il suo
operato alla gogna della fiducia. Il Partito Democratico
guarda dalla finestra, tra il divertito e lo spazientito. Da una
parte il teatrino è interessante, anche per chi non è usualmente
avvezzo alla politica, dall'altra la situazione stanca. Anche e
soprattutto i cittadini, che dopo tre mesi non hanno ancora
capito (o non hanno avuto le spiegazioni che meritano) sul
perchè sono sempre loro a doverci rimettere. In segno di
coerenza (ce l'avevano con Canapini prima e ce l'hanno
ancora adesso, salvo eccezioni, e ce l'avevano col Pdl prima
e ce l'hanno adesso) il Pd critica allora «l’attivismo schizofrenico del gruppo consiliare del Pdl», definito «l’ennesimo
tentativo di gettare fumo negli occhi della città e salvare il
salvabile dopo nove anni di false promesse». «B4A, Ici,
oneri concessori, sviluppo aeroportuale, rifiuti, commissione
di vigilanza del porto turistico, piano del commercio, esternalizzazione dell’ufficio condoni», dice il capogruppo Michela
Califano. «Dopo essere stati temi tabù per anni, a 18 mesi
dalle elezioni comunali tornano prepotentemente nell’agenda
politica di questo centrodestra. I dodici consiglieri, addossando
il fallimento delle ultime due legislature esclusivamente al
sindaco, pensano davvero di potersi lavare la coscienza di
fronte ai propri elettori e a quei cittadini che hanno abbindolato
con le false promesse snocciolate in questo decennio di governo?». Come dire, un cambio di atteggiamento (quello dei
pidiellini in rotta col sindaco) troppo repentino per essere
veramente "sentito" e credibile. «Perché il Pdl è stato in silenzio per 9 anni e ora, invece, inizia a battere su temi che
fino a oggi sono stati cavalli di battaglia dell’opposizione?
Non vorremmo che alla fine tutto questo attivismo si tramutasse nel solito balletto di belle dichiarazioni e intenti fini a
se stessi. Il Pd non si tirerà indietro e valuterà le mozioni da
approvare», conclude la Califano. «Non prima però di aver
visto riesumare le centinaia di mozioni, ordini del giorno e
interrogazioni presentate dal Pd e altri partiti e insabbiate
da questo Pdl nel corso degli anni e aprendo un dibattito
politico a 360 gradi sullo sviluppo della città e chiedere così
un chiaro atto di responsabilità a tutti i consiglieri che, per
una volta, dovranno mostrare il coraggio di metterci la
faccia e votare i documenti». Finale lapalissiano: «Se davvero
il sindaco è l’unico colpevole di questa impasse, allora presentino un documento di sfiducia». Sarebbe logico. E coerente.
Perciò non si fa nulla. Nel frattempo si discutono consuntivo
2010 e bilancio 2011. Che si preannuncia sanguinoso.
Tpl
Due interrogazioni su
blocco stipendi Seatour
Dopo l’ennesimo sciopero annunciato dai conducenti
della Seatour Spa previsto per il 17 ottobre, il consigliere comunale del Pd, Paolo Calicchio e il consigliere
regionale, Enzo Foschi hanno protocollato due distinte
interrogazioni aventi ad oggetto il blocco degli stipendi dei 18 conducenti della società di trasporto
pubblico locale, provvedimento adottato dalla proprietà a causa dei mancati versamenti della Regione
e del Comune di Fiumicino. «Da quanto emerso - sottolinea il consigliere Pd Paolo Calicchio -, il mancato
pagamento dello stipendio di agosto e l’incertezza sul
futuro dei lavoratori è da imputare al mancato versamento alla Seatour di circa due milioni di euro. Una
voragine insoluta dal Comune di Fiumicino e dalla Regione Lazio. Il sindaco Canapini ha smentito, negli ultimi giorni, di avere pendenze nei confronti della Spa
e ha puntato il dito esclusivamente sulla Regione
Lazio. A questo punto pretendiamo di sapere di chi
sia la responsabilità. Il giochetto dello scaricabarile è
ormai superato. Comune di Fiumicino e Regione Lazio
devono prendersi le proprie responsabilità, è una questione che tocca la vita di 18 famiglie di lavoratori, i
quali rischiano di rimare stritolati nelle lotte politiche
e nel gioco al taglio dei fondi intrapreso dalla governatrice Polverini». Il documento protocollato dal consigliere Pd regionale Enzo Foschi chiede anche
“qualora non fosse diretta responsabilità della Regione, di adoperare le misure che riterranno più opportune nei confronti del Comune di Fiumicino, che
utilizzerebbe la Regione Lazio per nascondere la sua
insolvenza nei confronti dei cittadini che prestano servizio in un campo fondamentale per la comunità
come il trasporto pubblico locale”. Dai documenti in
possesso del Pd risulterebbe che i mancati versamenti
della Regione Lazio ammontino a circa 750mila euro,
mentre l’insolvenza del Comune di Fiumicino sia di
circa un milione e 250mila euro.
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martedì 27 settembre 2011
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MOBILITÀ
Cinque Giorni bissa il viaggio di un anno fa sulla tratta di via Appia Nuova: il servizio Cotral è carente
Trasporto su gomma fa ancora acqua
Nel tragitto da Albano a
Ciampino pensiline arrugginite,
carenza di adeguate piazzole di
attesa e pullman stracolmi
Pochi giorni fa la Provincia
aveva lanciato l’allarme
di Marco Montini
P
er quest’anno non cambiare, stesso disagio, stesso rottame». Questa la strofa
che, parafrasando il celebre successo
anni ’60 di Piero Focaccia, potrebbero aver
cantato i pendolari dei Castelli Romani, rientrati da poco dalle vacanze ma già pronti a
rivivere con Cotral un anno di passione e di
stress. È passato un anno esatto da quando
Cinque Giorni decise di salire su un autobus
e verificare “sua sponte” le condizioni e i
tempi del trasporto su gomma lungo la via
Appia Nuova, da Albano a Ciampino. Lo abbiamo fatto di nuovo, speranzosi di positivi
riscontri ma il 2011 si è mostrato più impietoso
del 2010. Adesso come ieri la pappa è sempre
la stessa, anzi è proprio scaduta; in poco più
di sei chilometri e otto fermate, distribuite
su entrambe le carreggiate della strada consolare, predominano sporcizia, pensiline arrugginite e prive di sedili, segnaletica sbiadita,
assenza di marciapiedi, utenti costretti a so-
stare sul guard-rail per la carenza di adeguate
piazzole di attesa, pullman obsoleti, strapieni
e spesso in ritardo. Una odissea per i viaggiatori, che tra traffico veicolare incandescente, linee ferroviarie inefficienti e un
Cotral in crisi, non sanno più che pesci
pigliare. I gravissimi disservizi sono stati denunciati anche dalla Provincia di Roma, uno
dei soci dell’azienda regionale, e forse una
delle poche a spendersi seriamente per la
tutela dei pendolari
disperati: «Esprimiamo forte preoccupazione per
l’assenza di una
strategia complessiva in un momento così drammatico
per il sistema del
trasporto pubblico
Fermata su via Appia
nel Lazio - ha detto
l’assessore alla
Mobilità Colaceci -. Siamo gli unici che hanno
fronteggiato l’emergenza anche acquistando
pullman messi a disposizione del deposito di
Subiaco. La Provincia di Roma, inoltre, continua con le agevolazioni metrebus e non
taglia investimenti sul sistema su gomma
nonostante la revoca da parte della Regione
del finanziamento di parcheggi di scambio».
Urge dunque quel rilancio aziendale e quel
ruolo trainante della Regione Lazio che sinora
sono mancati. I primi a farne le spese sono e
continuano ad essere ovviamente i pendolari
e la loro capacità di sopportazione.
Velletri, l’analisi del Pd
FRASCATI
Ordinanza del sindaco Di Tommaso
Linea dura contro la migrazione dei rifiuti
Con un’ordinanza sindacale del 19 settembre fortemente voluta da Stefano Di Tommaso e dall’assessore all’Ambiente Roberto Mastrosanti, il Comune di Frascati riafferma
il divieto assoluto di conferimento dei rifiuti nei cassonetti e contenitori da parte dei
cittadini non residenti nel territorio cittadino ed il divieto di abbandono di sacchetti
d’immondizia e materiali ingombranti a terra, nelle immediate vicinanze dei cassonetti
o nei siti non idonei. Per le violazioni di tali prescrizioni si è proceduto ad un inasprimento delle sanzioni ora comprese tra i 250 e i 500 euro per ogni singolo inadempimento, mentre per la violazione dell’orario di conferimento ordinario da parte
dei residenti nei cassonetti indifferenziati (ammesso dalle ore 18 alle 24), verrà comminata una sanzione di 100 euro. «Questo provvedimento - sostiene Mastrosanti - fa
parte delle iniziative assunte dall’Amministrazione al fine di reprimere i comportamenti
inqualificabili di quanti, spesso non residenti, dimostrano insensibilità nei confronti del
decoro della città di Frascati ed è, pertanto, una risposta concreta alle richieste di
intervento da molti sollecitato. Per questo sono stati intensificati i controlli mattutini
e serali da parte della polizia locale e degli ispettori Ambientali. Ci attendiamo un miglioramento complessivo della situazione, principalmente nei siti di conferimento periferici più soggetti al fenomeno della migrazione dei rifiuti, con un conseguente minore
aggravio in termini di disagio ambientale e benefici in termini di riduzione di rifiuti da
inviare a discarica, con le conseguenti economie di costo per la comunità. Nell’interesse comune confidiamo nella collaborazione dei cittadini nell’individuazione delle
eventuali trasgressioni» chiosa Mastrosanti.
Marino, presentata la Sagra dell’Uva
E' stata presentata ieri a Palazzo Colonna l'87esima edizione della "Sagra dell'Uva" di
Marino che andrà in scena dal 1 al 3 ottobre. Gli onori di casa sono stati affidati al
sindaco Adriano Palozzi e all'assessore alla cultura comunale Otello Bocci.
Velletri, il riconoscimento
«Inaccettabili
mancanze di
rispetto in
Consiglio»
Museo dei Colli
Albani entra in
organizzazione
regionale
«Il Consiglio comunale veliterno è vittima di una deriva
confusionale, in cui alla normale dialettica politica si
affianca, e spesso e volentieri si sostituisce, una
mancanza di rispetto che non
possiamo più accettare». È un
intervento
duro
e Cestrilli e Masi
sanzionatorio
quello
che dopo
Gianfranco
Cestrilli,
l’ennesima lite
capogruppo
del
Partito
Democratico, fa all’indomani in aula,
dell’ultima seduta consiliare, stavolta tra
finita, come ormai da qualche
tempo
a
questa
parte, Andolfi e Cerini
all’insegna del motto “tanto
fumo e poco arrosto”. A dargli manforte il segretario
Luca Masi, anche lui sdegnato dalla piega di quanto
accaduto nell’aula del palazzo comunale, dove si è
rischiato il corpo a corpo tra Massimo Andolfi,
capogruppo dei Moderati per Velletri, e Gianni Cerini,
consigliere del Pdl. Oggetto del contendere la mozione
presentata dal consigliere di maggioranza, relativa al
diniego all’installazione di impianti per la produzione di
energia nucleare. Un argomento ormai datato per
l’opposizione, che si è rifatta alle lungaggini consiliari e
«alla tempistica di una mozione presentata nel 2009 e
depotenziata dal referendum di giugno». All’amarezza di
Andolfi ha però fatto eco la difesa del Pd che ha
richiamato «al rispetto delle persone, per non scadere
in comportamenti irriguardosi e poco etici, che rischiano
di trasformare l’aula consiliare in una vera e propria
arena».
Da.Le.
Importanti traguardi per i musei civici veliterni. A partire
da
quest'anno
anche
il
Museo
Civico
di
Geopaleontologia e Preistoria dei Colli Albani entra a
far parte dell'organizzazione
museale regionale, mentre, il
Museo
Civico
Archeologico Il museo
Nardini che dal 2004 riceve il “Nardini”
marchio di qualità, lo ottiene
ottiene anche
anche per il 2011. E’ quanto
hanno decretato due recenti quest’anno il
provvedimenti
della
Regione marchio di
Lazio. In seguito al controllo dei
requisiti previsti sono stati scelti i qualità
nuovi
musei
ammessi
nell'organizzazione museale regionale, nonchè quelli da
confermare o escludere. Oltre a questi, selezionati pure
quelli a cui è stato assegnato il marchio di qualità
2011, con questa motivazione: perché «si distinguono
per la loro capacità operativa, per la continuità del loro
impegno e l'attenzione rivolta al rapporto con gli utenti,
per la gamma delle prestazioni e delle iniziative».
“Gemellati” in arrivo sabato
Il comune di Camponogara (Venezia) sarà a Velletri il
primo ottobre con una sua delegazione per sancire ufficialmente la nascita di un forte rapporto culturale e di
scambio tra le due cittadine. Il programma della giornata
di sabato inizia alle ore 13 con l’accoglienza presso il
palazzo comunale veliterno.
Ciampino, l’incendio di venerdì
In fumo il
deposito
cartaceo della
Fratelli Spada
L’intervento dei vigili del fuoco
Nella notte tra venerdì e sabato un incendio è
divampato nello stabilimento Fratelli Spada a
Ciampino, mandando in fiamme il deposito cartaceo e
i macchinari. Sul posto sono intervenuti 6 squadre di
vigili del fuoco e 3 pattuglie della polizia. Le
operazioni sono proseguite anche il sabato mattina.
L’edificio è stato posto sotto sequestro e le indagini
sono in corso.
M.M.
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M. COMPATRI
Dopo quello delle Carrarecce, sigilli all’impianto di via Colonna ALBANO
Sequestrato anche il
secondo depuratore
Nell’istanza del magistrato il supposto scarico
al suolo. L’attacco del consigliere del Pd, Ferri:
«Negli ultimi anni l’Arpa ha elevato sanzioni
per decine di migliaia di euro al Comune
perché gli impianti non erano a norma»
di Marco Caroni
S
igilli al secondo depuratore di Montecompatri. In
questi giorni il corpo forestale dello Stato, su ordine
dell’autorità giudiziaria, ha provveduto ad apporre i
sigilli all’impianto di via Colonna. Nell’istanza del magistrato
il supposto scarico al suolo del depuratore. Un’altra brutta
tegola per il sistema di depurazione e smaltimento acque
di Montecompatri, già provato dal sequestro del depuratore
delle Carrarecce avvenuto lo scorso 3 agosto che, come
noto, costrinse i cittadini per oltre un mese alla sospensione
del servizio idrico durante le ore notturne. Nei giorni
scorsi il sindaco di Montecompatri De Carolis aveva
emesso un’ordinanza nella quale richiedeva all’Acea il
completo ripristino del servizio idrico per non apportare
ulteriori disagi alla popolazione. Mentre, dunque, da quasi
due mesi lo smaltimento delle acque del depuratore delle
Carrarecce avviene con autobotti, identica sorte toccherà
nei prossimi giorni anche all’impianto sequestrato il 22
settembre. «Per quanto
ci riguarda – dicono da
Acea – abbiamo già provveduto ad inoltrare richiesta di dissequestro
del depuratore di via Colonna perché ancora prima dell’apposizione dei
sigilli l’azienda aveva
provveduto a ripristinare
il corretto funzionamento
dell’impianto». Ad attaccare è ancora una volta il consigliere di opposizione Francesco Ferri (Pd): «Negli ultimi anni l’Arpa ha elevato numerose sanzioni per decine di migliaia di euro al Comune
di Montecompatri perché gli impianti di depurazione non
erano a norma. Le sanzioni arrivavano a causa dell’inadeguatezza degli impianti di depurazione che scaricavano
in tabella 3 invece che in tabella 4, quella relativa agli impianti che versano nei fossi che restano a secco per oltre
180 giorni l’anno. Quindi non ha nessuna valenza amministrativa il nulla osta rilasciato dalla Provincia di Roma
nel 2009. Non si capisce il motivo per cui il Comune di
Montecompatri e l’Acea hanno aspettato l’intervento della
magistratura e quindi il sequestro dei depuratori per regolarizzare la situazione allo scarico. L’adeguamento dell’impianto fognario doveva avvenire nel momento in cui
l’Arpa inoltrava al Comune le prime sanzioni. Che dovranno
pagare salatamente tutti i contribuenti».
Manifestazione deserta
Il “Marini a casa day”?
Un flop assoluto
Sulla carta, anzi su Facebook, sarebbe dovuta essere
la manifestazione delle manifestazioni. E invece il “Marini
a casa day” si è rivelato un completo flop. L'evento,
lanciato sul social network dalla fondazione “La Fenice”,
vicina al consigliere comunale Cassabgi, e da tale Michele Rossi (account la cui veridicità è messa in dubbio
da molti, ndr) non ha avuto l'esito mediatico sperato:
sabato, infatti, solo una decina di cittadini erano sotto
Palazzo Savelli ad ascoltare l'arringa di Marco Risica,
segretario della fondazione, tra i più feroci oppositori
del sindaco e desideroso di mandare a casa la giunta
di Marini che, paradossalmente e in silenzio, esce rafforzata dopo questo appuntamento. Dal Comune nessuna nota sul sit-in del weekend: segno che il primo
cittadino e la sua squadra sono proiettati a risolvere i
veri problemi di Albano. Al “Marini a casa day” si sono
visti anche Ada Scalchi e Raffaele Esposito, segretario
cittadino della lista civica "Il Cigno" ed ex assessore al
bilancio "esautorato" dopo l'azzeramento amministrativo
di luglio. La loro presenza, considerando anche quella
di esponenti dell'opposizione, a questo punto, delinea
in maniera più netta la geografia politica di Albano.
M.M.
La piazza semi-deserta
TEL:
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CONTROLLI
La fioritura delle piante “da droga” allerta i carabinieri. Numerosi i controlli tra Tivoli e San Vito
Spinelli, boom di consumi e sequestri
Unità cinofile al lavoro su strade e terreni di periferia per sgominare traffici illeciti
Rinvenuti nelle ultime 48 ore due coltivazioni e oltre tre chili di marijuana. 13 le denunce
L
a fine dell'estate segna l'inizio della fioritura delle
piante di Marijuana e Canapa indiana e con essa
inizia la stagione dei controlli su terreni e aree a
maggiore densità abitativa. Numerosi i riscontri avuti in
questi due giorni da Tivoli a San Vito Romano. Il caso
più eclatante ha riguardato un 49enne romano trovato
nella notte di sabato nei pressi del Car di Guidonia con
oltre due chili di marijuana appena preparata.
L’uomo era stato fermato durante un controllo all’esterno
del Centro Agroalimentare di Roma, finalizzato al monitoraggio dell’eventuale presenza di lavoratori clandestini.
L’ingiustificata agitazione del 49enne aveva insospettito
i carabinieri che avevano, quindi, deciso di approfondire
le verifiche: nel suo zaino, infatti, erano stati recuperati
due buste trasparenti sigillate contenenti marijuana per
un peso complessivo di 1 Kg. La successiva perquisizione
scattata nella sua abitazione ha permesso ai militari di
sequestrare altri 6 involucri di diverse dimensioni contenenti un altro chilo e mezzo di stupefacente e materiale
per il taglio e il confezionamento.
A Cave, all’interno di un terreno abbandonato alla periferia, i militari della locale stazione hanno sorpreso
L.G., 19enne del luogo, mentre era intento a coltivare
tre arbusti di Cannabis indica, già in florescenza, alte
oltre un metro, e che il giovane aveva attentamente occultato nella fitta vegetazione lontano da occhi indiscreti.
A finire nella rete dei carabinieri della stazione di San
Vito Romano, D.M.F., ventenne fornaio di Pisoniano,
Carabinieri di Colleferro in azione
anch’egli dedito alla particolare coltivazione. Rinvenute
nella sua abitazione due piante di Cannabis, alte oltre
due metri, che il giovane aveva da poco estirpato da un
vicino terreno in abbandono.
Controlli assidui anche sul fronte Casilino. Qui i carabinieri, a seguito di una serie di posti di blocco, hanno denunciato 13 automobilisti per guida in stato di "alterazione" causata dall'assunzione di alcool o droga.
E l'allerta non finisce qui. L'obiettivo è infatti quello di
fermare subito l'approvigionamento locale di sostanze
stupefacenti ai fini dello spaccio.
GENAZZANO
Controlli
Bracconiere di uccelli
denunciato dai carabinieri
Le gabbie sequestrate
51enne campano, già conosciuto alle forze dell’ordine,
è stato denunciato a piede libero dai carabinieri della
stazione di Genazzano per cattura di frodo di animali
cosiddetti d’affezione. L’uomo è stato notato da una
pattuglia mentre si aggirava in località “Cantine sociali”
a bordo di un’auto. I militari lo hanno fermato per un
controllo, rinvenendo nel bagagliaio, stipati in gabbie
anguste, una ventina di cardellini, specie protetta, catturati poco prima nei paraggi. Oltre agli uccellini, i carabinieri hanno sequestrato tre volatili da richiamo della
stesse specie, legati alle gabbie tramite piccole corde.
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GUIDONIA
Residenti di Villaba hanno protestato ieri in Comune per chiedere i fondi promessi per le proprie case
Subsidenza, la rivolta dei cento
Ritardi di tipo «tecnico» per gli interventi in via Napoli. Sulle altre aree l’Amministrazione si tira fuori e richiama la diretta responsabilità della
Regione. Lunedì prossimo nuovo confronto con i direttori dei lavori. Intanto i partiti di opposizione chiedono la convocazione di un Consiglio
E
rano in cento ieri davanti alla sede del Comune di Guidonia per
chiedere lo stanziamento dei
fondi promessi per la manutenzione delle proprie
case. Intere famiglie costrette da mesi a rimanere fuori
dalle proprie abitazioni dichiarate inagibili per i danni
causati dal fenomeno ormai
noto della subsidenza, un
progressivo abbassamento
del fondo del terreno. 17 i
mesi di attesa e ieri è scattata l’ennesima protesta
dopo le rassicurazioni offerte dalla Protezione civile
regionale, responsabile degli
interventi di emergenza. Gli
uffici del Comune di Guidonia Montecelio hanno accolto nella mattinata una
delegazione di cittadini di
Villalba. L’incontro con la
segreteria politica del sindaco è servito a chiarire
solo in parte a che punto
sono gli iter burocratici che
fino a questo momento hanno impedito ai beneficiari
di ricevere le quote stanziate. Dei quattro comparti
quello di via Napoli è stato
pagato al 95%. «Tecnici» i
motivi dei ritardi – precisa
SAN CESAREO
il Comune. Per gli altri la
responsabilità sarebbe da
attribuire alla Regione. Il
Comune di Guidonia Montecelio, infatti, è in attesa
di incontrare i tecnici e cioè
i direttori dei lavori. All’appuntamento, in programma
per lunedì prossimo alle
9.30, sono stati invitati tutti
i diretti interessati.
«Sono moltissime le famiglie
di Villalba di Guidonia, che
hanno dovuto lasciare per
molti mesi le proprie case,
per permettere alle ditte di
effettuare i lavori di ripristino e sistemazione delle
proprie abitazioni – commenta Emanuele Di Silvio
Capogruppo IDV – e a distanza di tempo non hanno
ancora ricevuto un solo euro
di contributo per pagare l’affitto degli alloggi alternativi
a cui sono stati costretti a
far fronte. La gestione dei
contributi arrivati dalla Regione Lazio e non ancora o
solo parzialmente assegnati
– continua il consigliere –
ha fatto si che stamani (ieri
ndr) davanti al Comune di
Guidonia Montecelio ci fossero oltre 100 persone a
manifestare. In merito ho
richiesto la convocazione
urgente del Consiglio Comunale per discutere sulle
gravi e diverse problematiche che stanno vivendo i
cittadini di Villalba interessati dal fenomeno – continua
Di Silvio – e per informare
il Consiglio tutto sulle iniziative che ha intrapreso ed
intende intraprendere l’amministrazione Rubeis in merito. E’ importante che il
Consiglio Comunale si esprima per cercare soluzioni
utili – conclude Emanuele
Di Silvio – al fine di risolvere
il problema congiuntamente
per tutti i cittadini».
Manifestanti in presidio davanti al Comune
Cronaca
La proposta
Falso allarme bomba
all’ufficio postale
Lo stadio della Roma?
Salomone: «Si può fare»
Una telefonata anonima che avvertiva della presenza di
una bomba ha gettato nel panico personale e utenti
dell’ufficio postale di via Gabelli a Guidonia. Una voce
maschile ieri mattina dall’altro capo del filo. Immediati
sul posto sono arrivati i carabinieri che hanno evacuato
l’edificio, poi sono entrati in azione gli specialisti del nucleo cinofilo. Nessun pacco sospetto è stato ritrovato.
Guidonia come possibile sito per lo stadio dell’A.S.
Roma? La notizia si è diffusa per ogni dove. «Non c’è
tempo da perdere – commenta Rita Salomone (PD) l’Amministrazione si muova, ha ricevuto un preciso mandato dal Consiglio comunale». Sembrava un’idea bizzarra,
lanciata il 22 aprile dalla consigliera del Pd. Poi l’idea si
è concretizzata e ora Guidonia è citata ovunque.
La polemica
Caso antenna, la replica del sindaco
«Il Comune non poteva opporsi»
Panzironi risponde alla
fiaccolata di protesta
dei cittadini
Nessun rischio per la salute
pubblica. Dopo la fiaccolata
di protesta di qualche centinaio di manifestanti, il sindaco Pietro Panzironi interviene sull’installazione su
Piazzale dell’Autonomia, antistante il palazzo comunale,
di un ripetitore per telefoni
cellulari. «Comprendo e rispetto i timori e le perplessità
che tale impianto può destare
nella popolazione, ma la documentazione presente agli
atti dimostra che non ci sono
rischi di alcun genere per la
salute pubblica- spiega il sindaco attraverso un manifesto
pubblicato sul sito internet
comunale. L’Ufficio Tecnico
comunale preposto ha verificato l’esistenza di tutti i
pareri preliminari all’autorizzazione previsti dalla normativa, tra cui quello del-
l’Arpa Lazio che ha infatti
valutato come siano assolutamente rispettati sia i valori
limite previsti dalla normativa nazionale vigente in materia di limiti di esposizione
ai campi elettromagnetici,
sia i valori di attenzione e
l’obiettivo di qualità». Oltre
ai dubbi di possibili effetti
negativi sulla salute, molti
ne fanno una questione di
estetica urbana e chiedono
all’Amministrazione perché
non ci si sia opposti a tale
decisione, e perché sia stato
scelto come sito proprio la
piazzetta del palazzo comunale, in pieno centro cittadino, ma anche a queste perplessità arriva secca e puntuale la risposta del primo
cittadino: «Allo stato attuale
della normativa e della giurisprudenza, tali impianti di
telecomunicazione, assimilabili alle opere di urbanizzazione primaria, sono consentiti su tutto il territorio
comunale e sono ritenute il-
legittime le prescrizioni di
piano o regolamentari con
cui i Comuni tendessero a
limitarne la localizzazione precisa Panzironi-. Né risulta
possibile escludere le installazioni dal centro urbano,
come richiesto da qualche
cittadino, perché in base al
decreto
legislativo
n.
259/2003 i Comuni non possono individuare aree interne
ed escluderne le installazioni.
L’unico strumento in mano
ai Comuni, e di cui questa
Amministrazione ha deciso
di avvalersi con successo, è
la concertazione con il gestore di telefonia mobile, con
il quale concordare dei siti
alternativi a quelli proposti.
Optare per aree di proprietà
comunale piuttosto che privata, ci è sembrata quindi la
scelta più giusta, consentendoci di destinare i relativi
canoni di locazione a beneficio della spesa sociale, investendo così a favore delle
fasce sociali più deboli. I ma-
nifestanti dovrebbero apprezzare la trasparenza con
cui l’Amministrazione ha assunto questa decisione soprattutto se si pensa che il
più delle volte queste antenne vengono collocate in
aree private e sono invisibili
ai cittadini». Con pubblico
manifesto del 31 maggio il
sindaco aveva espresso la
propria completa disponibilità a incontrare tutti quei
cittadini che avessero voluto
chiarimenti e rassicurazioni
sugli effetti dell’installazione.
«Il prossimo 13 ottobre alle
ore 17.00 presso l’Auditorium comunale di viale dei
Cedri abbiamo organizzato
un incontro con il Comitato
- conclude il sindaco - per
chiarire, insieme ai tecnici
dell’Arpa, eventuali dubbi e
per dimostrare ai cittadini
che tutte le scelte, passate e
future, prese da questa Amministrazione sono proiettate
esclusivamente nell’interesse
della collettività».
LABICO
La denuncia
Carella: «Stop agli
straordinari. L’Antonelli
richiami i lavoratori»
Ancora una volta vengono segnalate delle anomalie alla
Antonelli spa. La denuncia arriva dal deputato locale del
Pd, Renzo Carella, che ha chiesto chiarimenti alla direzione dell’azienda dolciaria e alla Regione su presunti
casi di lavoro straordinario associato alla cassa integrazione. «Benché ci sia una cassa integrazione straordinaria autorizzata per 24 persone – si legge in una
nota di Carella - a causa di investimenti produttivi che
avrebbero causato questi esuberi, 49 dipendenti su 80
fanno straordinario addirittura la domenica. In tutto questo in cassa integrazione straordinaria sono solo 8 persone – continua Carella - molte unico reddito in famiglia,
che sono state confermate anche nel secondo trimestre,
senza applicare l'auspicabile e usuale rotazione tra i lavoratori. Non posso poi non rilevare come tra questi
otto, caso strano, ci siano i due lavoratori indicati dalla
CGIL come rappresentanza sindacale aziendale, incarico
riconosciutogli in azienda solo dopo che la CGIL ha
vinto la causa contro la Antonelli s.p.a. per condotta
antisindacale. Quella nei confronti dei lavoratori iscritti
alla CGIL sembra a tutti gli effetti una condotta vessatoria – aggiunge il deputato - che chiedo alla azienda
di chiarire e cambiare quanto prima, rispettando quei
lavoratori e applicando la rotazione nella cassa integrazione. Sempre che questa sia necessaria. In questa fase
economica bisogna garantire il più possibile i livelli salariali ai lavoratori – conclude Carella - e la cassa integrazione straordinaria in deroga non può essere usata
come strumento indiretto di riduzione dei costi della
produzione. Prima di far fare gli straordinari si richiamino
i lavoratori in cassa, gli si permetta di maturare un salario più dignitoso, per loro e per le loro famiglie».
TEL:
21
martedì 27 settembre 2011
06.89763157
GINNASTICA
CALCIO SERIE D
SPORT
L’Italia guadagna anche sette
pass olimpici: per la Santoni
e la Blanchi sarà la terza
Olimpiade, un primato assoluto
GINNASTICA RITMICA
La giornata dei pareggi: nel girone
G si spartiscono la posta in palio
Monterotondo e Marino, Fidene e
Palestrina, Cynthia e Astrea pp21-22
Terzo titolo consecutivo per l’Italia guidata dalle romane Elisa Blanchi ed Elisa Santoni
Le farfalle azzurre sul tetto del mondo
A Montpellier le ginnaste hanno centrato un oro nel concorso generale, due argenti nella finale con le 5 palle e in quella con i 3 nastri e 2 cerchi
La nostra nazione è seconda nel medagliere dietro la Russia, con la Federginnastica che sale a 19 nel computo totale degli allori mondiali
I
l XXXI campionato del Mondo di ritmica è ancora nel
segno dell’Italia, o meglio delle farfalle azzurre. Le ragazze
con in testa le due romane Elisa Blanchi ed Elisa Santoni
tornano da Montpellier con un bottino niente male: seconda
nazione nel medagliere dietro la Russia, con la Federginnastica
che sale a 19 nel computo complessivo delle medaglie
mondiali, 7 pass olimpici e tre medaglie pesanti (un oro e
due argenti). Le azzurre hanno conquistato un argento nella
finale con le 5 palle, uno in quella con i 3 nastri e 2 cerchi,
pagando un piccolo errore in chiusura d’esecuzione (26.725),
ma soprattutto hanno centrato un meraviglioso oro nel concorso generale, bissando quello di Miè (2009) e Mosca 2010.
Per la terza volta consecutiva sono campionesse del mondo.
«Abbiamo messo in pedana la perfezione - ha dichiarato
l’aviere capo Elisa Santoni, in procinto di prendere parte,
con la compagna dell’Aeronautica Militare Elisa Blanchi, alla
sua terza partecipazione olimpica (un primato assoluto),
dopo l’argento di Atene e il legno di Pechino -. Perso l’attrezzo
con la palla sapevamo di non poter sbagliare più nulla. Il
nostro motto, d’altra parte, è testa e cuore! Siamo entrate in
campo consapevoli del ruolo di campionesse del mondo.
Questo gruppo è fantastico, siamo unite e determinate come
non mai. Passano gli anni ma l’Italia è sempre più forte.
Adesso andiamo a Londra per riprenderci quello che ci è
stato tolto nel 2008. E proprio verò, non c’è due senza tre».
Tanti i complimenti per le farfalle azzurre: «Noi siamo state
le migliori – dichiara Emanuela Maccarani, il tecnico più
titolato del nostro paese – anche con un piccolissimo errore».
Dello stesso parere il presidente federale Riccardo Agabio:
«Siamo arrivati qui da campioni del mondo e da campioni
del mondo ce ne andiamo. Il nostro obiettivo minimo era la
qualificazione olimpica. L’abbiamo centrato sia con la squadra
che con l’individualista, migliorando la nostra partecipazione
rispetto a Pechino. Poi questo terzo titolo iridato è qualcosa
di più di una ciliegina». Congratulazioni anche dall’assessore allo Sport della Provincia
di Roma Patrizia Prestipino: «Sono felice per tutte le ragazze,
in particolar modo per Elisa Blanchi ed Elisa Santoni, due
SERIE D/G
CALCIO SERIE D/E
“Raggi” di sole per lo
Zagarolo: prima vittoria
ZAGAROLO
SANSEPOLCRO
10’ pt Gorini (rig., S); 3’ st Menichini (Z)
22’ st Bisogno (Z), 40’ st Carlini (Z)
atlete straordinarie del nostro territorio che ho già avuto
l’onore di premiare a Palazzo Valentini e che si confermano
ancora una volta sul tetto del mondo».
Da rivedere invece la questione punteggi: «La Giuria mi
dovrà spiegare cosa è successo – dice il presidente mondiale
Bruno Grandi -. Il problema sta nella valutazione delle
difficoltà corporee, ancora soggettive. Nella ritmica ci sono
troppe regole, quindi è come se non ce ne fossero affatto.
Urge semplificare per rendere certe valutazioni più comprensibili anche al pubblico». Un problema che sottolinea
anche il presidente Agabio: «E’ successa la stessa cosa di
Mosca, ci hanno tarpato le ali nelle specialità. Mi auguro che
la Federazione internazionale trovi una soluzione per arginare
questi episodi, soprattutto in vista dei Giochi di Londra.
Ormai, dopo tre mondiali di fila, l’Italia merita rispetto». Tante emozioni al Salaria, ma le due squadre non si fanno del male
Monterotondo e Marino imbattute
MONTEROTONDO
CITTA’ DI MARINO
2
2
6’ pt Pippi (M), Pippi (rig., M)
1’ st Miani (C); 47’ st Quadrini (C)
Pareggio ricco di emozioni al Salaria Sport Villagge dove
Monterotondo Lupa e Città di Marino danno vita a un
match dai due volti. Squadre che mantengono l’imbattibilità
con il Monterotondo Lupa ancora primo da solo a 10 punti.
Un pareggio che ha visto gli amarantoroblu chiudere il
primo tempo con il doppio vantaggio siglato da Pippi (4
reti in 3 gare per il brasiliano) bravo a realizzare a freddo
il vantaggio (6’) e a siglare il rigore concesso per l’atterramento di D’Ambrosio al 47’. Gli ospiti accorciano a inizio
3
1
ripresa (1’) con Miani sino al gol del pareggio realizzato da
Quadrini in pieno recupero con una punizione sporcata dai
giocatori del Monterotondo a ingannare Scarzanella. Un
bicchiere mezzo vuoto come spiega mister Pochesci: «Una
partita dominata. Nonostante un gol subito a inizio ripresa
non ci siamo scomposti sfiorando il terzo gol con un
cucchiaio di Meacci che il loro portiere è riuscito a deviare
con una parata che vale una rete. Nonostante l’amarezza
per un pareggio subito in pieno recupero alla fine un
ottimo risultato contro una squadra forte». Un bicchiere
mezzo pieno è quello del Marino, come spiega il tecnico
Mobili: «Una partita difficile, intensa e molto bella. Non mi
è piaciuto il primo tempo, soprattutto in fase difensiva, ma
nella ripresa abbiamo tirato fuori il carattere. Sono contento
di come si sta comportando la squadra, siamo una neopromossa che rispetto allo scorso anno ha cambiato molto».
Mauro Cifelli
Via con il vero Zagarolo. Dopo tre settimane di magra, la
squadra
amaranto
centra finalmente l’appuntamento con la
prima vittoria in campionato regolando per
3-1 un Sansepolcro
sceso in terra gabina
con tutte le intenzioni
del caso, visto l’iniziale
vantaggio di Gorini
che ha messo in ambasce i padroni di casa per tutto
il primo tempo. La squadra del neo mister Raggi sfodera però nella ripresa tutto il suo orgoglio, ponendo
le basi per una pronta risalita in classifica nelle prossime giornate.
Passano appena dieci minuti e per lo Zagarolo arriva
subito la doccia fredda: Calderoni cade in area toccato
da Ciafrei, sul dischetto si presenta Gorini che non sbaglia e porta in vantaggio i suoi. L’incubo di Carlini e
compagni dura però solo quarantacinque minuti, visto
che in avvio di secondo tempo è il solito Menichini a
firmare il pareggio con una pennellata su punizione. Al
23’ la fortuna arride poi ai gabini, visto che Bisogno è
tanto bravo quanto fortunato nel trovare il vantaggio
con un tiro da poco oltre la metà campo; ci pensa poi
Carlini a legittimare il successo, deviando al volo una
punizione di Correale a 5’ dalla fine.
«Sono qui solo da pochi giorni ma posso dire di aver
trovato un gruppo subito disponibile – le parole del neo
mister Maurizio Raggi –. Con il Sansepolcro era importante ritrovare confidenza con i tre punti: ci siamo riusciti e adesso potremo lavorare più tranquilli nei
prossimi giorni, cercando di correggere i nostri punti
deboli».
Risultati della quarta giornata del girone: Arezzo-Sansovino 0-0; Castel Rigone-Orvietana 2-1; PierantonioFlaminia Civita 2-0; Pontevecchio-Deruta 1-1; Sporting
Terni-Pontedera 0-0; Todi-Spoleto 0-2; Trestina-Città di
Castello 2-0; Viterbese-Pianese 4-2; Zagarolo-Sansepolcro 3-1.
La classifica: Spoleto e Castel Rigone 9; Arezzo 8; Pierantonio 7; Sporting Terni, Pontedera, Trestina, Pianese
e Città di Castello 6; Zagarolo, Orvietana e Sansovino
5; Viterbese e Pontevecchio 4; Flaminia Civita e Sansepolcro 3; Deruta 2; Todi 1.
Edoardo Ebolito
22
martedì 27 settembre 2011
WEB:
cinquegiorni.it
@: [email protected]
sport
CALCIO SERIE D/G
Finisce in parità la gara con l’Astrea. Volti scuri in casa dei capitolini per la vittoria sfumata
CYNTHIA
ASTREA
1
1
3’ st Giuntoli (A), 39’ st Franceschi (C)
di Marco Caroni
P
ari e patta ma ai punti
ha vinto decisamente
l’Astrea. Il punticino
strappato con coraggio e
fortuna dalla Cynthia regala
morale alla truppa di Daniele Scarfini, che al debutto sulla panchina genzanese a un certo punto
sembrava non sperare neanche più nel pareggio. L’11 uscito dal Comunale di
via Sicilia impedisce alle
due contendenti di brindare
finalmente al primo successo in campionato: ma i capitolini di Fazzini sono arrivati davvero vicini ai tre
punti.
Dopo un primo tempo nel
quale l’Astrea prova a mettere alla frusta i castellani
sciupando all’11’ con Giuntoli che innescato dall’ottimo Simonetta spara incredibilmente alle stelle (l’unica conclusione genzanese
è di Cristin al 19’ con palla
alta), in apertura di ripresa
i biancoblu passano in vantaggio. E’ il 3’ quando Briotti batte su punizione, Giuntoli tocca quel tanto che
basta di testa per battere
Boccolini e la palla è nel
sacco.
La Cynthia prova a reagire:
Scarfini getta nella mischia
anche Cammarota, l’ultimo
arrivato insieme a Miale,
ma l’unica occasione si limita al colpo di testa di
quest’ultimo su corner.
Quando meno te l’aspetti
ecco il pari: calcio d’angolo
dalla destra e sul secondo
palo il neo entrato Franceschi è libero di battere a
rete. Al 40’ finiscono sotto
la doccia Balsamo (secondo
giallo in pochi minuti) e
Ramdane per proteste.
«Era importantissimo per
noi iniziare questa avventura con un risultato positivo – dice il nuovo ds genzanese Giorgio Tomei -, certo sappiamo che c’è molto
da lavorare».
In settimana in casa castellana sono attesi altri rinforzi, il primo dei quali dovrebbe essere l’eclettico
Ciro Montella: serve però
un attaccante da affiancare
a Cristin e all’ancora volenteroso ma fumoso Balsamo. Volti scuri in casa
dell’Astrea: la vittoria sfumata proprio sul filo di lana
lascia l’amaro in bocca.
«Siamo stati ingenui a ritenere chiusa la pratica, ma
sono soddisfatto della prestazione», dice Di Luca, in
panchina al posto dello
squalificato Fazzini.
Foto tirocchi
Cynthia, un punto che fa morale
SERIE D/G
I neroniani guadagnano un punto nella difficile trasferta di Selargius
SELARGIUS
ANZIO
1
1
Serie D/G
Derby romano a reti inviolate
e
L’Anzio indenne dal campo sardo Palestrina
Fidene: avanti
5’ st Sarritzu (S)
35’ st Gallaccio (A)
Un punto d’oro. Comincia in
modo positivo la nuova avventura dell’Anziolavinio
sotto la guida di mister Lanza. Il club del presidente Rizzaro è uscito indenne da un
campo difficile come quello
di Selargius, nonostante l’in-
feriorità numerica per circa
80’. I neroniani sono rimasti
in dieci uomini a causa della
gomitata di Pannozzo a Carboni dopo 10’ di gioco. Un
intervento plateale che l’arbitro Zancanaro ha sanzionato con il rosso. Nonostante
l’espulsione, Guida e compagni sono riusciti ad arginare al meglio le folate offensive dei sardi, mostrando
carattere e un’ottima organizzazione tattica. Forse è
presto per stilare giudizi, ma
in alcuni movimenti e nello
spirito della squadra si è già
intravista la mano di Lanza.
Nella prima frazione di gioco
i tirrenici hanno risposto
colpo su colpo ai padroni di
casa, riuscendo persino a
sfiorare il vantaggio allo
scadere con Antonelli. A inizio ripresa, complice un’indecisione di Rizzaro, il Selargius è passato in vantaggio con Sarritzu, abile a inserirsi tra il portiere neroniano e Fioravanti. A questo
punto, nonostante la mazzata
psicologica, l’Anzio ha reagito mettendo alle corde la
retroguardia sarda. A 10’
dal termine è stato Gallaccio
(sempre più decisivo) a ottenere il meritato pareggio,
riuscendo a sfruttare uno
splendido cross di Serone
dall’out sinistro. «Siamo stati bravi a non disunirci, anche se alcune ingenuità andrebbero evitate - ha commentato mister Lanza -. Dobbiamo continuare a lavorare
e perfezionare alcuni meccanismi. Domenica prossima
con il Bacoli siamo attesi
subito a una verifica importante».
Marcello Bartoli
serie d/g
classifica
risultati 4° giornata
10
Arzachena
5
Salerno
8
Anziolavinio
5
2-0
Budoni
8
Pomigliano
4
Cynthia - Astrea
1-1
Selargius
7
Fidene
4
Monterotondo - Città di Marino
2-2
Sora
7
Astrea
3
Palestrina - Fidene
0-0
Boville Ernica
7
Bacoli Sibilla
2
Sant’Elia - Pomigliano
1-3
Città di Marino
6
Cynthia
2
Selargius - Anziolavinio
1-1
Civitavecchia
6
Palestrina
2
Sora - Salerno
1-1
Porto Torres
6
Sant’Elia
1
Arzachena - Porto Torres
2-0
Monterotondo
Bacoli Sibilla - Budoni
2-3
Civitavecchia - Boville Ernica
a piccoli passi
PALESTRINA
FIDENE
0
0
Continua il momento-no del Palestrina, che non trova
la vittoria nemmeno nel match interno con il Fidene
raccogliendo un punticino che non lenisce i suoi mali
di classifica. La formazione di Carboni è ancora a
secco di gol dopo 360 minuti giocati, un dato non
incoraggiante perché gli arancioverdi, nonostante
abbiano tenuto il pallino del gioco per buona parte
del match, non sono mai riusciti a incidere nella
giusta maniera. A vincere sono soprattutto le difese,
con le due squadre che si dividono i tempi e le
occasioni. Nella prima frazione più intraprendenti gli
ospiti, che vanno a segno al 9’ con Massella che si
trova però in posizione di dubbio fuorigioco. Al 24’ è
Ruscio a farsi pericoloso, ma il suo tiro viene deviato.
Il primo sussulto del Palestrina arriva sul finale del
tempo, ma Mangerini è bravo a respingere il tiro
dell’attaccante, che poi non ribadisce in rete. Nella
ripresa Colantoni invoca il rigore per un contatto, ma
l’occasione più nitida per i padroni di casa arriva al
24’ con Tarantino che spreca. Nel finale ci vuole tutta
la bravura di Del Duchetto su una punizione di Selva,
il Palestrina ci prova ancora ma non riesce a sfondare
la solida retroguardia ospite. «Purtroppo abbiamo
trovato parecchie difficoltà in zona gol – sottolinea
Carboni –. Il punto non serve a molto, anche se la
squadra ha provato a vincere fino alla fine incappando
in un pizzico di sfortuna». Soddisfatto per il punto
raccolto il mister del Fidene Chirico. «Non era facile
venire a Palestrina e ritornare a casa indenni. Dopo un
inizio difficile stiamo trovando la quadratura del
cerchio, se continueremo a esprimerci con questa
continuità potremo toglierci delle belle soddisfazioni».
Edoardo Ebolito
TEL:
23
martedì 27 settembre 2011
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QUESTA SERA... IN TV
L’OROSCOPO
ARIETE
21 Marzo
20 Aprile
CANCRO
22 Giugno
22 Luglio
BILANCIA
23 Settembre
23 Ottobre
CAPRICORNO
22 Dicembre
20 Gennaio
La presenza di Mercurio nel segno
della Bilancia,infastidisce tutti i nativi
del segno. Le idee sono confuse,
non riuscite bene a concretizzare e
l’organizzazione delle attività quotidiane
lascia alquanto a desiderare.
Mercurio si trova in posizione
disarmonica nel segno della
Bilancia e per voi sarà una
settimana caratterizzata dall'incertezza e dall'inquietudine.
Oggi sarete molto attivi e dinamici
grazie alla benevola presenza
della Luna nel segno amico dei
Gemelli. Sfruttate queste rinnovate energie per dedicarvi ad
attività da tempo trascurate.
E' arrivato il momento di smetterla di piangersi addosso e
di cominciare a sorridere, dapprima davanti allo specchio,
poi agli altri e infine anche
alla vita.
TORO
21 Aprile
20 Maggio
LEONE
23 Luglio
22 Agosto
SCORPIONE
24 Ottobre
21 Novembre
ACQUARIO
21 Gennaio
19 Febbraio
Oggi la fatica non si farà sentire e
potrete dedicare del tempo anche
ai vostri interessi, una volta usciti
dal lavoro. La vostra energia sarà
inesauribile, anche fino a sera
inoltrata.
Mercurio in Bilancia con i suoi
influssi positivi vi consentirà di
investire buona parte delle vostre
energie intellettuali per il raggiungimento di un obiettivo prestigioso.
Potete guardare con fiducia alla
giornata di oggi. In qualsiasi impiccio
vi troviate saprete come scovare
la soluzione più brillante e più indolore al punto da riscuotere ammirazione negli altri.
Da quando Marte è entrato in
opposizione nel segno del Leone
il rischio di litigare in famiglia o
con il partner, si è fatto più consistente. Il clima intorno a voi è
piuttosto nervoso.
GEMELLI
21 Maggio
21 Giugno
VERGINE
23 Agosto
22 Settembre
SAGITTARIO
22 Novembre
21 Dicembre
PESCI
20 Febbraio
20 Marzo
Le sicurezze che avevate un
tempo cominciano a vacillare
e il vostro bisogno di esprimervi
con maggiore libertà ed autonomia si fa sempre più pressante.
La vostra autorevolezza è in costante crescita e sono in molti
ad accorgersi della vostra importanza. Il vostro infatti è un
ruolo chiave all'interno della
professione che svolgete.
Qualcosa di inaspettato potrebbe portarvi quest'oggi a
vivere un momento di intensa
malinconia. La quadratura della Luna in Vergine infatti indica
un evento difficile da gestire.
La permanenza della Luna nel
segno della Vergine contribuisce a
mandare in crisi coloro di voi che
sono incerti sul proprio futuro.
Prendete le vostre decisioni con la
maggiore calma del mondo.
RAI UNO
20.00 - TELEGIORNALE
20.30 - Qui Radio Londra
20.35 - Soliti ignoti
21.10 - Il segreto dell'acqua
23.25 - Porta a Porta
01.00 - TG 1 - NOTTE
RAI DUE
19.30 - Squadra Speciale
Cobra 11
20.25 - Estrazioni del lotto
20.30 - TG2 - 20.30
21.05 - Star Academy
00.10 - TG 2
RAI TRE
20.00 - Blob
20.10 - Sabrina vita da strega
20.35 - Un posto al sole
21.05 - Ballarò
23.15 - 90° Minuto
Champions
CANALE
CINQUE
20.00 - Tg5
20.30 - Meteo 5
20.31 - Striscia la notizia
21.10 - Baila!
00.30 - Tg5 - Notte
00.59 - Meteo 5
ITALIA
UNO
19.00 - Studio sport
19.25 - C.S.I.
20.20 - C.S.I.
21.10 - Segnali dal futuro
23.40 - Final destination 3
01.30 - Poker1mania
RETE
QUATTRO
19.35 - Tempesta d'amore
20.30 - Walker Texas Ranger
21.10 - The mentalist
23.10 - Law & Order
00.00 - Cinema festival
00.05 - Jarhead
LA 7
20.00 - Tg La7
20.30 - Otto e mezzo
21.10 - S.O.S. Tata
00.10 - Tg La7
00.20 - Movie Flash
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Pagina 9 - Agostina Delli Compagni