CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE – Vicenza, 31.10.2014 Il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato, in data 14 ottobre, su proposta della Consigliera leghista Arianna Lazzarini, una mozione (vedi allegato) per l'istituzione della “Festa della Famiglia Naturale, fondata sull’unione fra uomo e donna, promuovendone sia direttamente che indirettamente attraverso scuole, associazioni ed Enti Locali la valorizzazione dei principi culturali, educativi e sociali”. Di conseguenza divengono di serie B non solo famiglie omogenitoriali, ma anche quelle monogenitoriali e le coppie di fatto etero e omo. Inoltre la Regione Veneto ha disatteso l’impegno preso nel 2012 contro le discriminazioni omotransfobiche. “È l’amore che crea una famiglia” ed è evidente che sempre più sono i figli che nascono al di fuori del matrimonio. Le associazioni del Veneto, che lavorano da tempo per una società inclusiva e rispettosa delle differenze sociali, hanno quindi risposto con una petizione, che ha raccolto circa 550 firme in 10 giorni (vedi allegato). Alla petizione ha fatto seguito un’iniziativa dedicata a tutte le famiglie (vedi allegato), affinché anche il mondo politico comprenda come la nostra società sia effettivamente variegata. Le famiglie chiedono tutele concrete e non strumentalizzazione a fini elettorali. E le forme di famiglia sono da sempre tante: non esiste e non è mai esistita un’unica forma di famiglia. LA FESTA DELLE FAMIGLIE VENETE ***di tutte le famiglie*** si terrà domenica 16 novembre, presso la palestra Colombo in Via Nikolajewka 5 (Villaggio del Sole), dalle ore 13:00 e fino alle 17:00, un evento in cui tutte le famiglie sono le benvenute, senza esclusioni, ed insieme si passerà un pomeriggio di festa all'insegna della condivisione. Per chi non potrà raggiungerci, sarà possibile partecipare all'iniziativa postando nei Social una propria testimonianza (uno slogan, un selfie o ancor meglio un ritratto di famiglia) utilizzando l'hashtag: #siamofamiglia. I promotori della iniziativa sono: Arcigay, DELOS, Famiglie Arcobaleno, Rete Genitori Rainbow, AGEDO, Rete degli Studenti Medi e Arciragazzi. Per info visitate sito o Facebook: http://www.arcigayvicenza.it/ - https://www.facebook.com/arcigayvicenza/ La giornata sarà di festa sia per i grandi che per i più piccini, con musica interventi e spettacoli pensati per tutti. L'iniziativa è ovviamente aperta al contributo di tutti, basta mettersi in contatto con noi: [email protected] Un po’ di info sulle “altre” forme di famiglia (o "nuove forme familiari") con cui deve fare i conti la politica: nel 2011 l’ISTAT ci dice che sono in crescita, sono 6 milioni 866 mila i single non vedovi, i monogenitori non vedovi, le coppie non coniugate e le famiglie ricostituite coniugate. Vivono in queste famiglie 12 milioni di persone, il 20% della popolazione, dato quasi raddoppiato rispetto al 1998. Alcune considerazioni finali: o non è mai esistita una definizione unica di famiglia in nessuna epoca. La “famiglia tradizionale” (ovvero quella riproduttiva) non è sempre stato il luogo dell’amore: questa è una conquista culturale dell’800, che oggi ci consente di vedere rapporti “non convenzionali” come normali, perché fondati sull’amore, sul rispetto e sulla scelta consapevole. Nonostante ciò, si giudica negativo ciò che esce dai propri orizzonti, per questo è rischioso trattare certi argomenti in Italia. o la famiglia è luogo di protezione e crescita, che struttura il modo in cui le persone stanno al mondo. o domenica 16 novembre è importante esserci per testimoniare con la propria presenza che la famiglia, nella sua molteplicità, nelle sue forme e nei suoi colori, rimane l'asse portante della nostra società. Noi siamo pro famiglia… noi #siamofamiglia! CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO NONA LEGISLATURA MOZIONE N. 270 LA FAMIGLIA, QUALE NUCLEO NATURALE E FONDAMENTALE DELLA SOCIETÀ: LA REGIONE CELEBRI LA “FESTA DELLA FAMIGLIA” presentata il 4 luglio 2014 dai Consiglieri Lazzarini, Caner, Finco, Bassi, Finozzi, Cappon, Falconi, Toscani, Ciambetti, Stival, Manzato, Baggio e Possamai Il Consiglio regionale del Veneto PREMESSO CHE: - la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna rappresenta l’istituzione naturale aperta alla trasmissione della vita e l’unico adeguato ambito sociale in cui possono essere accolti i minori in difficoltà, anche attraverso gli istituti dell’affidamento e dell’adozione; - la “famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società” e come tale “ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato” secondo quanto sancito dall’articolo 16 terzo comma della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948; - la famiglia costituisce, più ancora di un mero nucleo giuridico, sociale ed economico, una comunità di affetti e di solidarietà in grado di insegnare e trasmettere valori culturali, etici, sociali, spirituali e religiosi, essenziali per lo sviluppo e il benessere dei propri membri e della società, nonché il luogo dove diverse generazioni si incontrano e si aiutano vicendevolmente a crescere nella sapienza umana e ad armonizzare i diritti degli individui con le altre istanze della vita sociale; - le istituzioni devono provvedere allo stanziamento di pubblici sussidi al fine di garantire ai genitori un’effettiva libertà nella scelta della scuola per i propri figli, senza essere costretti a sostenere, direttamente o indirettamente, spese supplementari che impediscano o limitino di fatto tale libertà; CONSIDERATO CHE: - in tutto il Paese, con il pretesto di combattere “inutili” stereotipi, si stanno moltiplicando i casi di aperta propaganda contro la famiglia naturale, soprattutto nel mondo scolastico, con proiezione di film e sitcom gay, diffusione di fiabe rivedute e corrette in chiave omosessuale consegnate ai bimbi della scuola dell’infanzia e pubblicate dall’UNAR, ufficio che dipende dal Dipartimento Pari Opportunità che a sua volta fa capo al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. É legittimo e condivisibile che nelle scuole si insegni a non discriminare i gay o altre minoranze, ma questo non deve necessariamente comportare l’imposizione di un modello di società che prevede l’eliminazione delle naturali differenze tra i sessi; - nel Liceo Giulio Cesare di Roma i professori hanno imposto ad allievi minorenni la lettura di un romanzo, a forte impronta omosessualista, dal titolo “Sei come sei” della scrittrice Melania Mazzucco (Edizioni Einaudi), alcuni passi del quale rivelano, in realtà, un chiaro contenuto pornografico descrivendo fra l’altro nei dettagli un rapporto orale fra due maschi; - in numerose scuole italiane, nello scorso mese di marzo e in occasione della c.d. “settimana contro il razzismo”, è stata proiettata a un pubblico di minori la sitcom gay “Vicini”, con numerose polemiche e proteste da parte delle Associazioni dei Genitori. Nel video in questione vengono pronunciate frasi come: “La famiglia tradizionale deve finire” o si assiste a scene di gay che si sposano davanti a un prete, a sua volta omosessuale; - nella scuola materna “I sei colori di Ugo” a Roma si è deciso quest’anno di sostituire la festa del papà con una più inclusiva “festa delle famiglie” per non discriminare una bambina con due madri lesbiche; - la strategia dell’UNAR mira nei fatti a destrutturare la famiglia naturale, impartendo già nei soggetti più deboli ed in crescita questi insegnamenti; - nell’opuscolo dell’UNAR, dedicato ai docenti, viene richiesto a chi insegna di “non usare analogie che facciano riferimento a una prospettiva etero normativa in quanto tale punto di vista, ad esempio, potrebbe assumersi nell’assunzione che un bambino da grande si innamorerà di una donna e la sposerà”; - si sta applicando in numerose scuole materne ed elementari d’Italia il documento Standard per l’educazione sessuale in Europa che prevede tra l’altro, nella fascia di età fra i 4 e 6 anni, l’introduzione alla masturbazione infantile precoce, capacità di identificare i genitali nei dettagli e l’identità di genere, ovvero la scelta se essere maschietti o femminucce; - la legge c.d. “Scalfarotto”, approvata alla Camera e in discussione attualmente al Senato, parifica l’omofobia ai reati già condannati dalla legge Mancino (razzismo, antisemitismo, etc). Una volta approvata la legge in via definitiva, chi ad esempio si dichiarerà contrario al matrimonio fra persone dello stesso sesso sarà punito con 1 anno e 6 mesi di reclusione (che possono arrivare a 4 anni se il reato è svolto in forma associativa). Lo Stato avrà l’obbligo di procedere d’ufficio anche se la persona ritenuta offesa dovesse ritirare la querela; RICHIAMATA, inoltre, la mozione a sostegno della famiglia naturale, approvata dal Consiglio regionale della Lombardia il 2 luglio u.s.; tutto ciò premesso, impegna la Giunta regionale 1) ad individuare una data per la celebrazione della Festa della Famiglia Naturale, fondata sull’unione fra uomo e donna, promuovendone sia direttamente che indirettamente attraverso scuole, associazioni ed Enti Locali la valorizzazione dei principi culturali, educativi e sociali; 2) a chiedere al Governo centrale la non applicazione del Documento Standard per l’educazione sessuale in Europa redatto dall’ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. LINK: http://www.consiglioveneto.it/crvportal/getScheda.jsp?leg=9&tipo=MOZ&numero=0270&anno=2014&layout=testo& canale=consiglio Comunicato stampa: Proposta discriminatoria della Lega Nord; appello delle associazioni venete ai Consiglieri Regionali: “Si applichi la mozione contro l’omotransfobia approvata dalla Regione Veneto nel febbraio del 2012″ mercoledì 1 ottobre 2014 Nelle prossime settimane la Lega Nord ri-presenterà in Consiglio Regionale una mozione che impegna la Giunta ad individuare una data per celebrare la “Festa della Famiglia Naturale, fondata sull’unione tra uomo e donna”. Nulla da eccepire, se non fosse che il testo contiene, in realtà, affermazioni gravemente discriminatorie – sin dal titolo – e colpevoli di vera e propria disinformazione sul ddl Scalfarotto per il contrasto all’omotransfobia, sulla strategia dell’UNAR contro le discriminazioni e su altre delicate questioni oggetto di discussione negli ultimi mesi in Italia. I consiglieri leghisti, ignorando la realtà dei fatti che vede una società multiforme e di certo non standardizzata, forzano l’assegnazione di etichette alle famiglie del Veneto, considerandone alcune come “naturali” e relegando tutte le altre, come ad esempio quelle composte da un solo genitore e dal proprio figlio, a subire il peso dell’etichetta di “innaturali”. Allo stesso tempo, tra le premesse del testo in oggetto, leggiamo che “le istituzioni devono provvedere allo stanziamento di pubblici sussidi al fine di garantire ai genitori un’effettiva libertà” di scelta della scuola per i propri figli; il che significa che la Regione Veneto dovrebbe finanziare maggiormente le scuole private, richiesta davvero infelice in un momento così difficile per la scuola pubblica. L’istituzione della “Festa della Famiglia Naturale, fondata sull’unione tra uomo e donna” sortirebbe il risultato di celebrare un concetto aleatorio e astratto, strumentalizzato dai redattori della mozione al fine di discriminare chiunque non rientri in tali dettami: una vedova che vive coi suoi figli, una coppia non ancora sposata, due persone dello stesso sesso che si amano, secondo questa surreale mozione non sono “famiglia naturale”, perciò non sono degni di essere festeggiati. Infine, la mozione arriva addirittura a chiedere al Governo di non applicare il Documento standard per l’educazione sessuale redatto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, colpevole – a detta dei firmatari – di un approccio alla sessualità e alle relazioni sentimentali privo di stereotipi: forse che i leghisti preferiscono che i figli crescano in modo inconsapevole, vivendo relazioni intrise di tabù? Siamo quindi a chiedere ai Consiglieri Regionali: - di non appoggiare una mozione che ricondurrebbe all’oscurantismo dei diritti civili, e che si oppone anacronisticamente all’evoluzione sociale, ad una visione comunitaria inclusiva, nonché alle direttive nazionali ed internazionali in materia; - di prendere atto di quali siano le effettive peculiarità, l’evoluzione, la varietà e le differenze già esistenti nella società in cui viviamo; - di dare finalmente corpo e veridicità alla mozione contro l’omotransfobia approvata unanimemente dalla Regione Veneto nel febbraio del 2012, ma che ancora da allora attende di essere concretizzata. Ci aspettiamo che il Consiglio Regionale dimostri che il voto unanime del 2012 non fu il canto del cigno dei diritti civili in Veneto, ma che al contrario la Regione faccia fede all’impegno preso di dar vita ad iniziative volte alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica verso la cultura delle differenze e verso l’inclusione dei diversi modelli di famiglia. Non vi siano altri fini se non di contrastare con forza gli atteggiamenti e i comportamenti di natura omofobica e transfobica, condannando fermamente anche le prese di posizione di chi gioca sulla pelle dei cittadini per ragioni puramente ideologiche, con la vergognosa responsabilità di istigare all’odio e alla discriminazione. COORDINAMENTO LGBT VENETO: AGEDO Triveneto Antéros LGBTI Padova Arcigay Pianeta Urano Verona Arcigay Politropia Rovigo Arcilesbica L’Araba Fenice Verona Arcilesbica Il Riparo Padova Arcilesbica Queerquilia Treviso Associazione 15 GIUGNO-Arcigay Vicenza Associazione DELOS Vicenza Associazione Lieviti Verona Centro Milk Verona Circolo Pink GLBTE Verona Circolo Tondelli LGBTI Bassano Circolo UAAR di Verona Famiglie Arcobaleno Triveneto LGBTE Veneto Orientale Rete Genitori Rainbow Vicenza Romeo In Love Shake LGBTE Conegliano Tralaltro Arcigay Padova LINK: https://www.change.org/p/no-all-istituzionalizzazione-della-discriminazione-la-regioneveneto-dimostri-di-essere-capace-di-accoglienza-e-valorizzazione-delle-differenze Festa delle Famiglie Venete 2014! ***di tutte le famiglie*** il 16 novembre celebreremo tutte le famiglie presenti nella nostra Regione oggi. Un evento aperto a quei cittadini e cittadine che sostengono un Veneto accogliente ed inclusivo. Vogliamo vivere in un Veneto di cui essere profondamente orgogliosi perché capace di accoglienza e valorizzazione di tutte le differenze di cui è composta la società; una Regione in cui ciascuna famiglia, con le proprie peculiarità, sia festeggiata senza discriminazioni: l’amore, il rispetto, il reciproco sostegno sono valori universali. A partire da questo appello, le associazioni Arcigay “15 giugno” Vicenza, DELOS, Famiglie Arcobaleno, AGEDO, Rete Genitori Rainbow, Rete degli Studenti Medi e Arciragazzi promuovono la “FESTA DELLE FAMIGLIE VENETE 2014“: un giorno di condivisione, di festa e di gioia in risposta a chi ciecamente sostiene che nella nostra Regione esista un unico modello di famiglia degna di essere presa in considerazione dalle istituzioni, discriminando di fatto chiunque -e siamo in tanti!- non vi appartenga o non vi si attenga. Vi aspettiamo dalle 13:00 alle 17:00 presso la palestra Colombo, in via Nikolajewka 5 (Villaggio del Sole) a Vicenza. LINK: http://www.arcigayvicenza.it/eventi-e-news/2014/10/festa-dellefamiglie-venete/