Rassegna Stampa di
mercoledì 20 novembre 2013
SNALS / CONFSAL
Il Mattino - Ed. Benevento
Italia Oggi
Gazzetta del Sud
20/11/2013
Il Denaro
Il Giornale del Piemonte (Il
Giornale)
Il Resto del Carlino - Ed.
Ferrara e Provincia
Il Tempo - Cronaca di
Roma
Il Tempo - Cronaca di
Roma
Il Tirreno
Il Tirreno - Ed. Piombino
La Gazzetta del
Mezzogiorno - Ed. Brindisi
La Provincia (CR)
20/11/2013
La Sicilia - Ed.
Caltanissetta/Gela
La Sicilia - Ed. Enna
20/11/2013
Gazzetta del Sud - ed.
Catania/Ragusa/Siracusa
Testate on line
Italia Oggi
19/11/2013
20/11/2013
20/11/2013
20/11/2013
20/11/2013
20/11/2013
20/11/2013
20/11/2013
20/11/2013
20/11/2013
20/11/2013
20/11/2013
20/11/2013
20/11/2013
FONDI AGLI ATENEI, IL SANNIO GUIDA LA RIVOLTA
IL PAESE HA BISOGNO DI UN GOVERNO
SERVIZIO 118, TAGLI E POLEMICHE BRACCIO DI FERRO CON LA
REGIONE
CONTRATTI NELLA PA: E' ANCORA STALLO PROTESTA A ROMA
"LA RIPRESA RIPARTA DA LAVORATORI E LAVORATRICI E OCCORRE
RILANCIARE LE BANCHE COMMERCIALI"
"LEGGE DI STABILITA' DA CAMBIARE" POLIZIA E POMPIERI IN
PREFETTURA
FORZE DI POLIZIA CONTRO LA LEGGE DI STABILITA'
A TOR VERGATA GLI IMPIANTI SPORTIVI DIVENTANO "CIRCOLO
PRIVATI"
IN PIAZZA PER LA DIFESA DI PENSIONI E STIPENDI
IN PIAZZA PER LA DIFESA DI PENSIONI E STIPENDI
RACCOLTA RIFIUTI, SI APRE L'UNICA BUSTA PRESENTATA
POLIZIOTTI E POMPIERI IN PIAZZA "DIFENDIAMO LA NOSTRA
DIGNITA'
"LA LEGGE DI STABILITA' E' INSICURA" PROTESTA DELLE FORZE
DELL'ORDINE
IN BREVE - SIT-IN DAVANTI ALLA PREFETTURA I POLIZIOTTI: "NO AI
TAGLI DECISI DAL GOVERNO"
TAGLI ALLA SICUREZZA STAMANE LA PROTESTA
ARTICOLI PRESI DAL WEB
Int. a M.Nigi: NIGI: SARANNO DECISIVE LE RIFORME STRUTTURALI IL
SILENZIO DEL GOVERNO SUL PATTO SOCIALE E' SEGNO DI
Scuola, Formazione, Università, Ricerca
il Sole 24 Ore
il Sole 24 Ore
20/11/2013
il Sole 24 Ore
20/11/2013
il Sole 24 Ore
il Sole 24 Ore
il Sole 24 Ore
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il Sole 24 Ore
il Sole 24 Ore
il Sole 24 Ore
la Stampa
Avvenire
20/11/2013
20/11/2013
20/11/2013
20/11/2013
20/11/2013
20/11/2013
20/11/2013
20/11/2013
FOCUS - LA SFIDA DI PIU' DOCENTI E PIU' CULTURA DI IMPRESA
FOCUS - PER GLI STUDENTI PIU' ANZIANI FORMAZIONE NELLE
IMPRESE
FOCUS - INTEGRAZIONE ENTRO UN ANNO FRA ANAGRAFI STATALI E
REGIONALI
FOCUS - IL MINISTERO SCOMMETTE SU 85MILA NUOVE ASSUNZIONI
A RISCHIO LA DIREZIONE PER L'ISTRUZIONE TECNICA
FOCUS - CORSO-CONCORSO NAZIONALE DA BANDIRE OGNI
ANNO
FOCUS - LA FORMAZIONE PERMANENTE CONQUISTA NUOVI SPAZI
FOCUS - PER ATTUARE IL DECRETO SERVONO 31 PROVVEDIMENTI
LE INIZIATIVE
SPECCHIO DEI TEMPI
AGIBILITA' E MESSA A NORMA IL MINISTERO STANZIA 10 MILIONI
Avvenire
Avvenire
il Sole 24 Ore
20/11/2013
Documenti Italie (Corriere
della Sera)
TST Tutto Scienze e
Tecnologie(La Stampa)
il Resto del Carlino Cronaca di Bologna
la Repubblica - ed. Napoli
20/11/2013
20/11/2013
20/11/2013
ALL'OLIMPICO 5MILA STUDENTI
L'IDEA DELLE CURVE "APERTE" AI MINORI
FOCUS - CON IL BONUS MATURITA' 2013 ISCRIZIONI IN
SOPRANNUMERO
APPEAL GLOBALE: ALLA LUISS SI PARLA MANADARINO
20/11/2013
Int. a G.Recchi: "E NEL PROSSIMO FUTURO LA SFIDA SARA' IL
SOLARE ORGANICO E FLESSIBILE"
E I PROF OVER 70 SE NE VANNO. VOLENTI O NOLENTI
20/11/2013
TAGLI, IL MINISTRO CONVOCA I RETTORI ++
20/11/2013
Economia, Lavoro, Previdenza
il Sole 24 Ore
il Sole 24 Ore
il Sole 24 Ore
il Sole 24 Ore
il Sole 24 Ore
20/11/2013
il Sole 24 Ore
il Sole 24 Ore
il Sole 24 Ore
Corriere della Sera
20/11/2013
Corriere della Sera
il Messaggero
20/11/2013
il Messaggero
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L'Unita'
Corriere della Sera
il Giornale
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20/11/2013
20/11/2013
NON E' UNA BATTAGLIA DI RETROGUARDIA
COMMERCIALISTI CONTRO LA BUROCRAZIA
LA PROFESSIONE CERCA ANCORA L'UNITA'
EXPO 2015, PIU' POTERI A MARONI
Int. a G.Ryder: "BENE LA GARANZIA GIOVANI MA SERVONO PIU'
RISORSE"
POCHI FONDI BILATERALI AL TRAGUARDO
ABI: PRONTI A TRATTARE MA TUTELARE LA REDDITIVITA'
IN ALENIA ACCORDO SULL'ORARIO RIDOTTO
I DIPENDENTI DELLE PROVINCE? CONSERVERANNO LA STESSA
RETRIBUZIONE
INDESIT ROMPE CON I SINDACATI VIA ALLA MOBILITA' PER 1.400
TASSE SULLA PRIMA CASA, INTESA RAGGIUNTA SU DETRAZIONI E
ALIQUOTA RIDOTTA
STATALI PER SPINGERE LA MOBILITA' NEL MIRINO CONTRATTI E
STIPENDI
IL GOVERNO INTERVENGA PER FERMARE I TAGLI OCCUPAZIONALI
IL PREMIER: "LO STATO C'E'". IL CASO DEI SOCCORSI
TAGLI SOLO TRA DUE ANNI QUESTA SPENDING REVIEW E' UNA
VERA PRESA IN GIRO
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La Confial denunc!'a la mancanza di interventi su fisco, lavoro, istruzione e Mezzogiorno
Il Paese ha bisogno di un governo
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Quotidiano
Non è più sufficiente un generico richiamo aUa responsabilità
__
sociale.
organico e articolato di medio
àutentica responsabiLa legge di stabilità go- periodo, aostenuto da adegualità politica nei con- ve-rnativa non può certa- tè riao~rs..e_.~~
fronti del paese?
mente essere considerata un
La tmml denuncia la
Sarà governabilità provvedimento socialmente grave mancanza .di concr<'\ti
reale?
equo e funzionale allo svilup- interventi nei settori straDue domande legittime e po, né tantomeno una sintesi tegici dell'istruzione e della
complementari che ponemmo fra responsabilità e coraggio formazione, della ricerea e
dell'innovazione tecnologica,
alle isJituzioni circa un mese nell'azione di governo.
fa quando in parlamento la
Infatti, con la legge di sta- del rapporto qualità-costo
maggioranza superò una bilità ~riennale, l'esecu~ivo ha deU'ene:gia, dell'e;rogaz~Qnè
preoccupante "fibrinazion:e~ dato Vlta a un provvedimento del credlto, della dun:euslOne
e scongiurò il rischio di una che in sostanza elude le vere ari.endale; ma gli interventi
grave crisi politica con l'uni- ques~jo.nj av:v~rtÌte e 8oll~VI!'- latitano .anche pm; quanto nca prospettiva delle elezioni te dal clttadiru, dalle famtghe guarda. Il Mezzoglo.rno che è
anticipate.
e dalle imprese.
un' area determinante per lo
Al quesito facemmo segui- . La previsione di leg~e no~ svilupp~".·
". .
AOggl,Jandamentodelllter
re l'auspicio di una stabilità nd\lce concretamente Il can~
politica e di una governahi- co fiscale dei lavoratori e la parlamentare della legge non
lità funzionali a far uscire pressione fiscale dei contri- sembra aprire serie prospettiil paese dalla recessione. Al buenti onesti, non contra- vedisostanzialecambiamento
governo e alla maggioranza sta con efficaci~ l'ev::,-sione del.la previsi?ne governativ.a,
parlamentare indicammo la fiscale.e non raZlonahzza la talI da soddIsfare almeno In
via obbligata della coesione, spesa pu~blica; nel con:e~,- Pa:te le legitt.ime aspett~ti~e
della capacità operativa e del po,. penahz~a anco:~ dI pIU del la"~raton, delle fanughe
C()raggio necessari per fare le l dlpendenti pubbhcI ;on la e d~l~e Imp~ese e.le I?roposte
rif()rme strutturali a comin- proroga del blocco del nnnovo politiche e nvendIcatIve della
ciare da quella del fisco, e, sul dei contratti e del tur~-over nostra co~federl;lzione.
piano dèl metodo governati- e.con la ~ancata consld.era~.merlto, pOI, alle attese
vo e parlamentare, della più 1:1one dell.annosa questl(~ne politiche dell~voro, d~l welfaalta e corretta mediazione del precanato nena pubblica re e della preVldenza, il goverpolitica.
amministrazione.
no h, ritenuto di non corrog~a nostra .,roposta poInoltre, la proposta di l«:gg~ g~re l~ criticità e le. illogi~i!à
litlco-sindac81e, formulata n?,n defiscahzza le pe~lom, di aleune norme presenti In
sulla base degli indicatori glà fortemente penahzzate leggi recenti che certamente
socio-economici "storici",at- dal blocco pluriennale dell'in.n0ll; hanno aiutato il paese a
tuali e prospettici, trova la dicizzazione e non risolve la uscrre dalla dur~~ura recessua puntuale esplicitazione questione po'liticamente com- sione e dalla èrescente diaocnei contenuti della mozione plessa della tassazione sulla cupazione;
l.'l tutto queatò si aggiunfinale del Consiglio generale casa. .
In. sinte$i, lalegge di sta. ge la. mancata approvazione
della confederazione, tenutosì
tra il 23 e il 25 ottobre.
bilità risente della m.an- da parte del parlamento della
Proprio in quei giorni il go- canza di precise e condivi- Iegge-delega per la riforma del
verno varò la proposta per la se. scelte prop-amm.atiçhe fisco - che, tra l'altro, evidenlegge di stabilità 2~11-2016 in funzionedèlia~escitaeco- z~a il grave disintere~ poliche la lt1m'1ml valutò debole nomica deU'oecupazionè e tieo a contrastaresenamente
e omissiva", e pertanto non del fi~. Nel provvedimento, l'evasion~ fiscale - e l'inerzia
ade.~~~a a pr~d!lr:e effe.tti nonostante emerga qualche governatIva e parlal?entapoSItIVI ~ termmI dI c:esc1ta apprezzabile idea, non si in- re sulle altre ~ttese nfo~
economICa e occupazIOnale, travede un progetto politico strutturali (rIguardantI Il
di eQuità fiscale e di coesione
costo della politica, la confi-
E
068391
.se
gurazione delle istituzioni,
la giustizia civile e la razionalizzazione, la valutazione
e il controllo.della spesa pubblica), si può affermare che
sta venendo meno l'obietti~o
governativo per eccellenza,
quello che ne aveva motivato
l'esistenza stessa: rendere un
servizio al paese.
Sembra stia venendo
meno anche l'obiettivo del
parlamento, quello di fare le
riforme che tutti avevamo dichiarato essere "necessarie e
improcrastinabili", inclusa la
nuova legge elettorale.
Se così è, al nostro quesito iniziale si può rispondere
Cl)n cognizione di causa: la
dichiarata responsabilità
politica che non si traduce in
governabilità reale, ovvero in
fatti utili e equi e in conseguenti atti, concreti, non può
rendere un effetti.vo servizio
al paese.
.
La nostra autonomia non
ci consente di andare oltre
questa amara considerazione,
ma non ci impedisce di richiaruare le istituzioni a un atto
di autentica responsabilità, a
una scelta doverosa fra un governo "illuminato" e concreto
per il paese ed elezioni anticipate, regolate da una nuova
legge elettorale largamente
condivisa che garantisca la
governabilità soprattutto in
funzione delle necessarie riforme strutturali.
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ILDENAIl9
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Foglio
Contratti nella Pa:
è ancora stallo
Protesta a Roma
della Pubblica amministrazione. Tra slogan e ombrelli, nonostante il maltempo, tanti sono scesi in piazza per protestare contro il governo. "Siamo in
piazza - ha detto a Labitalia
Battaglia - per chiedere il rinnovo dei contratti, in scadenza
dal 2009, e per chiedere piu' rispetto e dignita' per il lavoratore pubblico e per il lavoro
pubblico. Oggi siamo in piazza
per fare sentire la nostra voce,
quella di persone oneste, che
sono qui in piazza, anche con la
pioggia, per chiedere il rispetto dei loro diritti. Questo e'
quello che noi chiediamo a un
governo sordo, che al momento, dopo 5 anni, vede i lavoratori che soffrono e le loro famiglie che soffrono con loro".
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"Se il popolo non si sveglia, se
tutti noi non ci svegliamo, presto avremo delle amministrazioni pubbliche distrutte dal
nostro stesso datore di lavoro,
cioe' dallo Stato. Stanno uccidendo la 'classe intermedia' e lo
stanno facendo non solo nella
tasca, ma anche psicologicamente". E'l'allarme lanciato ieri mattina, sotto la pioggia a
Montecitorio, da Massimo Battaglia, segretario generale della Confsal Unsa, che ha organizzato un presidio di lavoratori davanti al Palazzo per chiedere lo sblocco dei contratti
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il Giornale
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UNITÀ SINDACALE NEL CREDITO
«La ripresa riparta da lavoratori elavoratrici
eoccorre rilanciare le banche commerciali»
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ROMA. Emilio Contrasto, 46 anni, è il nuovo segretario generale di Unità Sindacale Falcri Silcea.
«La nomina ha avuto luogo -silegge in una nota del sindacato di categoria - a conclusione dei lavori
del congresso Uni sin svolto si a Tivoli per analizzare l'attuale difficilissima situazione del settore del
credito e per affrontare i temi legati alle sfide, lanciate alla categoria dei lavoratori bancari, con la disdetta unilaterale del contratto collettivo nazionale di lavoro».
Contrasto sarà affiancato da due vicesegretari generali, Claudio Gulinello e Sergio Mattiacci.
Completano la squadra della segreteria nazionale Roberto Ferrari, JosephFremder, Antonio Liberatore, Angelo Peretti, Gabriele Slavazza, Roberto Vitantonio.
Ad Aleardo Pelacchi, segretario generale
uscente, viene affidato il compito di valorizzare la presenza di Uni sin nella_mie in Uni
Finance.
Mariangela Comotti assume l'incarico di
presidente del consiglio nazionale della Falcri.
«Siamo consapevoli - dichiara il neo segretario generale Unisin Contrasto - delle difficoltàincuisimuoveilsistemabancarioitaliano». E aggiunge che «non è tuttavia possibile
che a pagare il prezzo delle difficoltà delsettore siano sempre le lavoratrici e i lavoratori,
che hanno inviato un forte segnale conio sciopero del31 ottobre proclamato da tutte le organizzazionisindacaliinrispostaalladisdettaanticipata del contratto collettivo nazionale dilavoro». Emilio Contrasto precisa inoltre
che «per favorire la comp etitività delle nostre
banche è fondamentale che vengano rimosse le anomalie normative e regolamentari
che penalizzano le aziende di credito a prevalente vocazione commerciale, orientata ai
territori, favorendo invece incomprensibilmente chi si concentra sull' attività speculativa».
«Infatti, è dal segnale di compattezza inviato in questi giorni dai lavoratori - ha continuato Contrasto - che bisogna ricostruire da subito l'unitari età di tutto il sindacato sui problemi della categoria».
«Solo così - ha ancora detto il rappresentante dei lavoratori - si potrà contribuire tutti insieme unitariamente alla ripresa del sistema bancario e con esso alla ripresa di quello produttivo». E ha evidenziato che «siamo consapevoli che non è pensabile difenderei diritti delle lavoratrici e dilavoratori senza
il forte valore rappresentato dall'unità di tutto il sindacato». «Il sindacato - ha ancora aggiunto - deve
rispondere, necessariamente nel suo insieme, attraverso un'azione forte e coesa».
«Siamo convinti che l'unità di intenti e di azione sindacale -ha concluso Contrasto - possainnescare quella profonda riflessione sul ruolo delle hanchenel sistema Paese che appare non più rinviahile
perché queste tornino a essere un effettivovolàno per la crescita economica eper l'aumento deilivelli occupazionali».
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Docenti di sostegno, corsi al via
L’Università ha pubblicato il bando
Gli insegnanti lo aspettavano da anni. L’Università di Bergamo ha pubblicato il bando relativo alle
modalità di ammissione ai corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione nelle
attività di sostegno.
I posti disponibili, spiega lo Snals di Bergamo, sono 320 in tutto: divisi, precisa Loris Renato
Colombo, 80 per ciascuno fra scuola dell’infanzia, scuola primaria, secondaria di primo e di
secondo grado.
La partecipazione al test preliminare di accesso è subordinata, pena l’esclusione, all’iscrizione che
deve avvenire unicamente online, entro e non oltre le 12 del giorno 20 12 2013. La
tassa di iscrizione per ogni percorso, precisa l’Università, è di 150 euro, e aggiunge che il
calendario del test sarà pubblicato entro il 23 dicembre 2013.
La segreteria provinciale dello Snals di Bergamo, proprio in previsione dei bandi di selezione, ha
organizzato un corso di formazione che porterà gli insegnanti ad affrontare il test preliminare di
accesso, in Università, con una preparazione adeguata.
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Marco Paolo Nigi
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nSole9]{l mmrn
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La sfida
di più docenti
e più cultura
di impresa
I
l
I
di Francesca Milano
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lunni, famiglie, insegnanti,
università, imprese: sono
tanti i soggetti interessati
al decreto scuola convertito in
legge. Il provvedimento introduce
alcune importanti novità, prima
tra tutte il piano triennale di
assunzioni di personale docente e
amministrativo. Saranno in totale
69mila gli insegnanti che, tra il
2014 e il 2016, otterranno una
cattedra, e 16mila i
tecnici-amministrativi che
firmeranno un contratto a tempo
indeterminato. Le misure
riguardano, però, anche gli
studenti di superiori e università,
a cui le imprese apriranno le
porte per periodi di
apprendistato che consentiranno
ai giovani di entrare in contatto
con il mondo del lavoro,
colmando la lacuna tra la teoria e
la pratica. Il decreto contiene
anche novità interessanti per le
famiglie, come gli aiuti per i libri
di testo o le borse di studio per
gli studenti meritevoli. E ci sono,
inoltre, misure che
interesseranno direttamente le
scuole, come quelle sull'edilizia
scolastica e la salute nelle scuole.
Il decreto offre, dunque,
opportunità per tutti gli attori del
mondo dell'istruzione. Resta una
sfida: attuare quanto stabilito
sulla carta.
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Scuola: testate nazionali
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Quotidiano
Per gli studenti più anziani
formazione nelle imprese
periore, rivolte in particolare agli
istituti tecnici e professionali per
far conoscere il valore educativo
e formativo del lavoro;
III sarà inserita nelle due classi del
primo biennio degli istituti tecnici e professionali un'ora di insegnamento di geografia generale
ed economica;
III saranno finanziati progetti volti
alla costituzione o all'aggiornamento dei laboratori scientificotecnologici.
Contratti di apprendistato
La stipula di contratti di apprendistato per gli studenti della scuola
secondaria non sarà semplice,
perchè bisognerà trovare il modo
di conciliare l'organizzazione didattica delle nostre scuole, che è
rigida e prevede una frequenza
quotidiana concentrata sl).lle ore
del mattino, con l'organizzazione
del lavoro dentro l'impresa. Si
tratta in ogni caso di un passo in
avanti significativo, perchè tende
a rompere la separatezza tra formazione scolastica e formazione
sul lavoro, superando pregiudizi
radicati nel nostro Paese.
r(J
Le novità del decreto
01 I FORMAZIONE IN AZIENDA
Il decreto Istruzione prevede
un programma sperimentale
per lo svolgimento di periodi di
formazione in azienda per gli
studenti iscritti agli ultimi due
anni della scuola secondaria
021 APPRENDISTATO
Incentivata la costituzione
dell'apprendistato di alta
formazione anche per i corsi
organizzati dagli Istituti
tecnici superiori (Its), che
potranno realizzarE! progetti
Ritaglio
Scuola: testate nazionali
formativi congiunti con
Università e imprese. In
pratica si prevede che lo
studente, nell'ambito del
proprio curriculum di studi,
svolga un adeguato periodo di
formazione presso le aziende
sulla base di un contratto di
apprendistato. Pertanto gli
studenti potra nno ottenere il
di ploma di tecnico superiore
anche attraverso lo
svolgimento di una
significativa esperienza di
lavoro già durante il percorso
di studio
Il NUMERI DEGLI ITS
Alla fine del2012 risultavano
03
stampa
ad
uso esclusivo
costituiti 62 Its, che hanno
attivato 139 corsi, il 60,4% dei
quali concentrati nell'Italia
Settentrionale. la maggior
parte dei corsi riguarda le
nuove tecnologie per il Made in
Italy (nei settori
agrolimentare, moda,
meccanica), seguite dai corsi
dedicati alla mobilità
sostenibile
04 I FORMAZIONE IN AZIENDA
Promosse giornate di
formazione in azienda per gli
studenti della scuola
seconda ria superiore, rivolte
in particolare agli istituti
tecnici e professionali per far
del
destinatario,
non
RIPROllJlIONF R1<;[;RVATA
conoscere il valore educativo e
formativo del lavoro
05 I GEOGRAFIA ECONOMICA
Inserita nelle due classi del
primo biennio degli istituti
tecnici e professionali un'ora
di insegnamento di geografia
generale ed economica
06 I LABORATORI SCIENTIFICI
Finanziati progetti volti alla
costituzione e aggiornamento
di laboratori
scientifico-tecnologici
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istruzione tecnica (e professionale) e impresa si è indebolito.
Questa mancanza di raccordo aumenta lo squilibrio tra domanda
e offerta di lavoro e favorisce
l'abbandono scolastico, causato
da un insegnamento troppo teorico e dalla mancanza di prospettive di lavoro chiare. Opportuno
appare dunque il tentativo del decreto Istruzione di rivitalizzare
il rapporto scuola-impresa negli
istituti
tecnici e professionali, atPAGINA A CURA DI
traverso un rafforzamento
Giorgio Allulli
dell'orientamento e delle attività
_ Negli anni Settanta del secoscuola-lavoro.
lo scorso l'Ocse condusse un esame approfondito sul sistema sco- Le novità del decreto
lastico del nostro Paese per studiare il fenomeno "istruzione tec- Queste le novità più importanti
nica", che all'epoca costituiva il del decreto:
fiore all'occhiello del sistema sco- III sarà avviato un programma spelastico italiano, un unicum che rimentale per lo svolgimento di
tutta Europa ci invidiava, perchè periodi di formazione in azienda
ben rispondeva alle esigenze di per gli studenti iscritti agli ultimi
un,sistema produttivo in fase di due anni della scuola secondaria;
sviluppo e modernizzazione, tan- previsti anche i contratti di apto da costituire uno dei motori prendistato;
del cosiddetto miracolo economi- III saranno promosse giornate di
co. Oggi purtroppo in molte aree formazione in azienda per gli studel Paese il collegamento tra denti della scuola secondaria su-
Il programma
sperimentale
coinvolgerà
gli ultimi due anni
della secondaria
riproducibile.
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Quotidiano
nSole9]{l mmrn
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4
Foglio
2/3
~-
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~
Data
Pagina
l'operazione. Per promuovere il valore del lavoro
I «poli» organizzano
le giornate in aziepda
IIIIIIIIIIII In un passaggio del decreto
Istruzione vengono richiamati
anche i poli tecnico~professiona­
li, cui si attribuisce il compito di
organizzare giornate di formazione in azienda, destinate agli
studenti della scuola secondaria
superiore, per far conoscere il
valore educativo e formativo
del lavoro.
Istituiti con la legge 40 del
2007 e successivamente ridefini-
VALORE AGGIUNTO
Gli organismi consortili
tecnico-professionali
possono rafforzare
l'intreccio della scuola
con il mondo produttivo
IÙ R!PROnlJ710N~
RISERVATA
uso esclusivo
del
068391
ti con il decreto ministeriale del7
febbraio 2013, i poli tecnico-professionali rappresentano una delle novità più interessanti nel panorama dei rapporti scuola-lavoro. Essi sono organismi consortili, costituiti tra istituti tecnici e
professionali, centri di formazione professionale accreditati e istituti tecnici superiori, che operano per la stessa filiera produttiva
per promuovere, con la collaborazione del sistema imprendito-
riale, la diffusione della cultura
tecnico-scientifica e sostenere lo
sviluppo del territorio.
Il polo, raccordando i soggetti
formativi e imprenditoriali del
territorio, potrà promuovere e
svolgere molteplici attività per
collegare scuola formazione e lavoro, quali analisi dei fabbisogni
professionali, orientamento degli alunni, formazione e istruzione tecnico-professionale iniziale
e continua, alternanza, stage e tirocini, aggiornamento docenti,
lotta alla dispersione, attività di
supporto tecnico (consulenza ed
assistenza) e trasferimento tecnologico per le imprese del territorio, specialmente per le piccole e piccolissime imprese.
N el nostro sistema, fondato su
realtà produttive e formative di
piccole dimensioni, la presenza
sul territorio di una forma organizzativa come il polo tecnicoprofessionale, che aggrega le
competenze e le risorse tecniche
e formative, potrebbe dunque
fornire un contributo importante per rafforzare l'intreccio della
scuola con il mondo del lavoro,
favorendo la qualità della formazione, l'occupabilità di giovani
ed adulti e la competitività dello
stesso sistema produttivo.
Ritaglio
Scuola: testate nazionali
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Pag. 21
Quotidiano
Data
20-11-2013
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Foglio
3/3
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nSole9]{l mmrn
l'alternativa. Progetti in raccordo con le università
Oltre le superiori
la carta degli «Its»
_ Il decreto Istruzione promuove e sostiene la costituzione
dell'apprendistato di alta formazione anche per i corsi organizzati dagli istituti tecnico superiori
(Its), che potranno realizzare progetti formativi congiunti con Università e imprese che prevedono
che lo studente, nell'ambito del
proprio curriculum di studi, svolga un adeguato periodo di formazione presso le aziende sulla base
LA S.rrUAZIONE
Alla fine del 2012
risultavano costituiti 621ts
che hanno attivato 139 corsi
Il60, 4% si è concentrato
nelle regioni del Nord
di un contratto di apprendistato.
Questa disposizione apre la
strada alla possibilità di conseguire il diploma tecnico e professionale attraverso l'alternanza scuola-lavoro, così come avviene da
diversi anni nel sistema tedesco
per il conseguimento della qualifica professionale e nel sistema
francese per il conseguimento
del Baccalauréat professionnel
O'equivalente della nostra maturità professionale).
La possibilità di conseguire il
diploma Its attraverso l'apprendistato potrà aumentare il ventaglio delle proposte formative di
questi nuovi organismi, costituiti
nel 2008 per rafforzare l'istruzione tecnica e professionale. Scopo
degli Its, che sono organismi
(F ondazioni) frutto della collaborazione tra (almeno) un istituto
tecnico o' professionale, una struttura formativa accreditata dalla
Regione, una impresa del settore
produttivo di riferimento, un dipartimento universitario e un ente locale è rispondere organicamente alla richiesta di tecnici superiori attraverso l'offerta di nuovi percorsi post -secondari.
Alla fine del 2012 risultavano costituiti 62 Its, che hanno attivato
139 corsi, il 60,4% dei quali concentrati nell'Italia settentrionale.
La maggior parte dei corsi riguardavano le nuove tecnologie per il
made in Italy (per esempio nei settori agrolimentare, moda, meccanica), seguite dai corsi dedicati alla mobilità sostenibile.
Ancora ridotta è invece l'offerta per le tecnologie dedicate all'informazione e della comunicazione, ai beni culturali, all'efficienza
energetica e alle nuove tecnologie della vita.
I.ç,)
iì:rn:)f)llI10Nf
R)S~RVAìA
Glllstltutltecmc
068391
Per gli studenti più anziani
formazione nelle imprese
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Integrazione entro un anno
fra anagrafi statali e regionali
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I
, L'obiettivo
I è un sistema unico
da utilizzare
I per migliorare
! l'offerta formativa
I
PAGINA ACURA DI
i Domenico Barboni
-- L'articolo 13 della legge 8 novembre 2013 n.128 prevede che entro l'anno scolastico 2013/2014 si
: realizzi l'integrazione dell'anagrafe nazionale e delle anagrafi regionali degli studenti, nel sistema
nazionale delle anagrafi degli al. lievi del sistema educativo di
istruzione e formazione.
i L'anagrafe nazionale
I
011 ENTILOCAUEANAGRAFE
I dati base delle anagrafi degli
studenti, unita mente a quelli
dei laureati delle università,
rappresentano le principali
fonti cui gli enti locali· e
anche le regioni· possono
attingere, ciascuna in
relazione alle proprie
competenze.
Le anagrafi regionali
Le anagrafi regionali degli studenti - già anagrafi regionali per l'obbligo formativo - contengono i dati sui percorsi scolastici, formativi e in apprendistato dei singoli
studenti a partire dal primo anno
della scuola primaria.
Le due strutture vengono fra
loro integrate per costituire un
sistema unico nazionale che assicuri l'accesso e l'utilizzo ai fini
istituzionali dei dati forniti dalle
istituzioni scolastiche appartenenti al sistema nazionale di
istruzione.
Le modalità di integrazione e
di accesso alle anagrafi sono definite con il coordinamento del
ministero dell'Istruzione e il parere del Garante per la protezione dei dati personali e sono finalizzate allo scambio dei dati per
orientare un'efficace azione di
pr:evenzione e contrasto della dispersione scolastica e formativa e per sviluppare le attività
collegate alla programmazione
dell'offerta di istruzione.
In sintesi
- - - - - - - - - ---_.- -
02 I ALUNNI DISABILI
Allo scopo di consentire il
. costante miglioramento
dell'integrazione degli alunni
disabili mediante
l'assegnazione del personale
docente di sostegno, la legge
prevede che le istituzioni
scolastiche trasmettano alla
banca dati dell'anagrafe
nazionale degli studenti le
relative diagnosi funzionali,
prive degli elementi
identificativi degli alunni.
La previsione si pone in linea
con quanto dispone la legge
104/1992 in materia di
definizione del profilo
dinamico· funzionale del
disabile.
L'accesso degli enti locali
La norma consente agli enti locali
di accedere ai dati base delle anagrafi degli studenti: questi dati,
unitamente a quelli dei laureati
delle università, rappresentano
le principali fonti cui gli enti locali - e anche le regioni - possono attingere, ciascuna in relazione alle
proprie competenze.
L'integrazione dei disabili
Inoltre, per consentire il costante miglioramento dell'integrazione degli alunni disabili mediante
l'assegnazione del personale docente di sostegno, la legge prevede che le istituzioni scolastiche
trasmettano alla banca dati
dell'anagrafe nazionale degli studenti le relative diagnosi funzionali, prive degli elementi identificativi degli alunni.
La previsione è in linea con
quanto dispone la legge 104/1992
nella definizione del profilo dinamico-funzionale dci disabile, elaborato congiuntamente da genitori, operatori delle unita sanitarie
territoriali e insegnanti specializzati, per la formulazione del piano educativo individualizzato.
IrRIPROJ:JZIONrR;SE:RVII,1I
068391
I
L'anagrafe nazionale degli studenti, costituita presso il ministero dell'Istruzione con decreto legislativo 76/2005, opera il trattamento dei dati sui percorsi scolastici, formativi e in apprendistato
degli allievi, a partire dagli iscritti
alla scuola dell'infanzia e fino al
completamento del secondo ciclo di istruzione.
Viene utilizzata per l'assolvimento dei compiti istituzionali
del ministero, nonché come
supporto della struttura nazionale di valutazione del sistema
scolastico.
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Cambiano le regole per arrivare a una migliore assegnazione
Organico dei dirigenti
a valutazione annuale
_ L'articolo 12 è finalizzato al
dimensionamento ottima le delle istituzioni scolastiche, e in particolare alla miglior assegnazione di dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi alle scuole.
La norma circoscrive agli anni scolastici 2012/2013 e
2013/2014 la disciplina sulla programmazione degli organici declinata dalle precedenti leggi di
stabilità, che avevano previsto
che alle istituzioni scolastiche
autonome con un numero di
alunni inferiori a 600 unità non
può essere assegnato un dirigente scolastico con incarico a
tempo indeterminato: le stesse
sono affidate in reggenza a dirigenti titolari in altre scuole; e
che agli stessi istituti non può
esser assegnato in via esclusiva
un direttore amministrativo,
I numeri
41.848
Le istituzioni scolastiche
Nell'anno scolastico 2013/2014
le sedi scolastiche statali sono
41.483 distribuite sul territorio
nazionale. Nel dettaglio, sono
13.485 le scuole dell'infanzia;
15.332 le scuole primarie; 7.263
le scuole medie; 5.403 le scuole
superiori
7.878.661
Gli alunni
In totale, nelle scuole italiane
sono iscritti 7,8 milioni di alunni,
distrubuiti in 366.838 classi. Gli
alunni con disabilità sono
207.244
2.580.007
01\ ANAGRAFE STUDENTI
Per realizzare la piena e
immediata operatività e
l'integrazione le anagrafi
regionali degli studenti e
l'anagrafe nazionale sono
integrate nel sistema nazionale
delle anagrafi
dovendo essere assegnato in comune con altre istituzioni scolastiche individuate fra quelle affidate in reggenza.
La legge 128/2013 - anche in coerenza con l'indirizzo espresso
dalla Corte costituzionale sui limiti al potere statale in tema di
dimensionamento e rete scolastica - dispone che a partire dal
2014/2015 i criteri per la definizione del contingente organico
dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi, nonché per la sua
distribuzione tra le regioni, sono definiti con decreto del ministro dell'Istruzione, di concerto
con il ministro dell'Economia,
previo accordo con la Conferenza Unificata, fermi restando gli
obiettivi finanziari vigenti.
Le regioni provvedono autonomamente al dimensiona-
02 \ DIMENSIONAMENTO
Per consentire l'ottimale
dimensionamento delle
istituzioni scolastiche e la
programmazione degli organici
dall'anno scolastico 2014-15, i
criteri per la definizione
dell'organico dei dirigenti
scolastici e dei direttori dei
servizi generali e amministrativi
nonché per la sua distribuzione
tra le regioni, sono definiti con
decreto del Ministro
dell'istruzione, di concerto con il
Ministro dell'economia, previo
accordo con la Conferenza
unificata. le regioni provvedono
al dimensionamento scolastico
sulla base dell'accordo
mento scolastico sulla base di
detto accordo.
I! ministero dell'Istruzione ha
già concordato con i rappresentanti regionali un'intesa che definisce il contingente di dirigenti
scolastici da assegnare a ciascuna regione, al quale corrisponde
un uguale numero di istituzioni
autonome. Nell'ambito di tale
contingente le regioni definiscono il numero degli allievi per
ogni istituzione scolastica a seconda delle caratteristiche del
territorio e delle realtà sociali.
Lo schema di intesa prevede
che il piano di dimensionamento venga approvato dalle regioni entro il 30 novembre di ogni
anno, e che gli uffici scolastici
regionali provvedano entro il31
dicembre ad adeguare l'assetto
della rete scolastica alla programmazione regionale, per
consentire il perfezionamento
delle procedure per l'avvio
dell'anno scolastico. La concreta ahuazione dell'intesa è subordinata all'abrogazione delle disposizioni sugli organici delle
precedenti leggi di stabilità.
I docenti
Sono oltre 700mila i docenti che
insegnano nelle scuole italiane
nell'anno scolastico 2013/2014.
Sono così divisi: 90.889 nelle
scuole dell'infanzia; 239.552
nelle primarie; 167.916 nelle
scuole medie e 229.968 nelle.
scuole superiori
101.391
Gli insegnanti di sostegno
I docenti di sostegno sono poco
più di 100milà: 9.056 nelle
scuole dell'infanzia; 39.034 nelle"
primarie; 29.065 nelle scuole
medie e 24.236 alle superiori
13.847
Le scuole paritarie
Sono circa 14mila le scuole
paritarie in Italia: 9 .940 sono
scuole dell'infanzia; 1.512 sono
primarie; 692 sono scuole medie
e 1.703 scuole superiori.
Nell'anno scolastico 2013/2014
sono poco pi ù di un milione gli
alunni iscritti alle scuole
paritarie: 642.040 alle scuole
dell'infanzia;190.608alle
primarie; 69.833 alle medie e
133.831 alle superiori
ll«cenSlrnentO}}
068391
Studenti delle superiori
Due milioni e mezzo di studenti
frequentano quest'anno le scuole
superiori. Sono così suddivisi:
il 46,8% frequenta un liceo, il
32,1% frequenta un istituto
tecnico e il 21,2% frequenta un
istituto professionale
In sintesi
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728.325
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I docenti e gli Ata
Il ministero scommette
su 85mila nuove assunzioni
Per gli insegnanti
ingressi divisi
fra i vincitori
del concorso
.
.
e I «precarI»
PAGINAA CURA DI
L'invarianza finanziaria
Il comma 1dell'articolo 15 del DI 104
prevede una specifica sessione negoziale concernente interventi in
materia contrattuale per il personale della scuola, che assicuri l'invarianza fmanziaria. In seguito, l'intesa verrà adottata con decreto interministeriale, nel rispettp degli
obiettivi programmati dei saldi di
fmanza pubblica.
In pratica, come avvenuto per le
assunzioni a decorrere dal 2011, anche per questo triennio, per conse-
guire l'obiettivo di una così consistente immissione in ruolo di personale, in una fase di grave difficoltà
del bilancio dello Stato, la legge pone due vincoli:
.il rispetto degli obiettivi programmati dei saldi di finanza pubblica,
per quanto concerne il piano triennaie;
.il rispetto del criterio di invarianza finanziaria, in riferimento all'accordo da sottoscrivere presso
l'Arano
Le posizioni stipendiali
L'accordo del4agosto 2011 ha ridefinito le posizioni stipendiali, abolendo la seconda fascia da 3 a 8 anni e
allungando la prima fascia (0-2 an-
ni) che si trasforma in fascia da o a 8
anni, garantendo l'invarianza stipendiale per i primi 9 anni di servizio. Il diritto alla ricostruzione di
carriera (previsto dall'articolo 485
del Decreto legislativD n. 297/94),
ha comunque consentito, almeno
ai docenti in servizio come supplenti da molti anni, di passare rapidamente alla fascia retributiva superiore (9- 14 anni), con il riconoscimento dei servizi pre-ruolo.
In effetti, anche sotto la spinta
dei molti ricorsi dei precàri che invocano la stabilizzazione sulla base delle norme europee, le assunzioni effettuate nell'ultimo triennio hanno già comportato un forte
adeguamento del personale di ruolo rispetto agli organici disponibili.
Sostituzioni di personale cessato
PAROLA
CHIAVE
Invarianza
finanziaria
Si prevede una sessione negoziale
in materia di contratto perii
personale che assicuri l'invarianza
finanziaria, cioé non produca
effetti per le finanze pubbliche
rispetto ai saldi programmati
Nel nuovo piano triennale buona
parte delle assunzioni a tempo indeterminato è in sostituzione di personale cessato. In tal caso il costo
del personale neo assunto sarà minore di quello a fine carriera.
Tuttavia, la relazione tecnica
precisa che queste immissioni in
ruolo sono già previste nell'ambito
delle facoltà assunzionali disponibili nel comparto scuola a legislazione vigente, per cui non producono effetti per le finanze pubbliche
rispetto ai saldi già programmati,
né negativi né positivi.
'"
mr'l{)[)\JZ~ONi:
RìSfRVATA
068391
Nicola Da Settimo
... Nuovo piano triennale per l'assunzione a tempo indeterminato di
personale della scuola per gli anni
2014-2016. Le assunzioni saranno
suddivise al 50% tra i vmcitori del
concorso ordinario (il cui bando è
stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 75 del 25 settembre 2012) e
i docenti precari inseriti nelle graduatorie ad esaurimento.
Sui posti di organico di diritto
già occupati da dipendenti a tempo indeterminato e resisi vacanti e
disponibili a seguito di cessazioni
dal servizio avvenute a qualunque
titolo, si stima che saranno assunti
nel triennio 26.264 docenti normali, 1.608 docenti di sostegno e
13.400 Ata.
L'organico del sostegno, inoltre, viene ampliato notevolmente,
con l'immissione in ruolo nel triennio di 26.684 unità di personale
munito di specializzazione, suddi-
viso in 12.428 presso la scuola
dell'infanzia e la scuola primaria e
14.256 presso la scuola secondaria
di I e II grado. Altro personale sarà
assunto su posti di organico di diritto esistenti e già vacanti e disponibili nel 2013/2014, per cui in totale, secondo il ministero, nel triennio saranno assunti 69mila docenti e 16mila Ata.
È bene precisare che la suddetta
previsione di assunzioni fornita dal
ministro dell'Istruzione è relativa
alle attuali vacanze di posti e alle
ipotesi di pensionamento. Si tratta,
appunto, di "stime" che potrebbero
variare anche in negativo e che saranno annualmente verificate «d'intesa con il ministero dell'Economia
e delle Finanze e con il dipartimento della Funzione Pubblica, ai fmi di
eventuali rimodulazioni che si dovessero rendere necessarie».
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Alunni diversamente abili, Riparto equo a livello regionale - Unificazione delle aree disciplinari
Al sostegno 26rrrila docenti in più
_ Per il sostegno agli alunni diversamente abili, il comma 2 ha
ride terminato la dotazione organica di diritto relativa ai docenti
di sostegno in misura pari al 75%
nell'anno scolastico 2013/2014,
al 90% nell'anno scolastico
2014/2015 e al 100% dall'anno scolastico 2015/2016.
Sinora la legge prevedeva, invece, un organico pari a170% del
numero dei posti di sostegno
complessivamente
attivati
nell'anno scolastico 2006/2007.
Tale previsione era fortemente
riduttiva rispetto alle esigenze
del territorio e ha dato luogo a
moltissime pronunce di condanna del ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca
da parte dei vari Tribunali amministrativi regionali, che imponevano di aumentare le ore di sostegno in casi di handicap grave.
Anche la Corte costituzionale
era intervenuta, con sentenza n.
80/2010, dichiarando illegittime alcune disposizioni della legge 244/2007, che fissavano un limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno
ed escludevano la possibilità di
assumere insegnanti di sostegno in deroga.
L'autorizzazione all'assunzione a tempo indeterminato di oltre 26mila docenti di sostegno
garantisce, dunque, maggiore
continuità e copertura nell'erogazione del servizio scolastico
agli alunni disabili, oggi assistiti
da insegnanti che spesso cambiavano da un anno all'altro, non essendo di ruolo.
La situazione nel corrente anno scolastico, infatti, prevede
in tutta Italia 90.469 docenti
per quasi 200.000 alunni disabili. Di questi posti, solo 63.848 sono di organico di diritto, men-
tre 27.121 sono di organico di fatto, su cui non possono essere assunti docenti di ruolo, ma solo
supplenti.
Dall'anno
scolastico
2015/2016, tutti i posti previsti saranno coperti da personale assunto a tempo indeterminato.
Il comma 2-bis, inserito in sede di conversione, prevede
dall'anno scolastico 2014/2015
un riparto equo a livello regionale.dei docenti di sostegno, in modo da determinare una situazione di organico percentualmente
uguale nei territori.
RQUADRO
Dopo le condanne dei Tar
la dotazione ritornerà
allOO% dei posti
dell'anno 2006/2007
entro il 2015/2016
I commi 3-bis e 3-ter, inseriti
dalla Camera, vengono finalmente incontro all'esigenza di
un uso più flessibile e razionale
dei docenti di sostegno, prevedendo l'unificazione delle quattro aree disciplinari delle attività di sostegno nella scuola secondaria di secondo grado - scientifica (AD01), umanistica (ADo2),
tecnica professionale artistica
(AD03) e psicomotoria (AD04)e delle relative graduatorie.
La suddivisione dei do<:enti di
sostegno in quattro aree disciplinari, individuate sulla base del
profilo dinamico-funzionale e
del conseguente piano educativo individualizzato, ha infatti,
comportato problemi sia nella
fase del reclutamento dei docenti, sia a causa dell'eccessivaframmentazione delle figure di riferimento del disabile.
<1-:
lì!f'fWDllll0Nf RiS[fNAT A
26.264
I numeri
docenti normali
1.608
2 .6 4
docenti di sostegno
Immissioni in.ruolo sostegno
così suddivise per ordine
scolastico:
13.400
Ata
v
U.428
scuola infanzia e primaria
14.256
scuola secondaria
----------v~---------
69mila
docenti
Ata
068391
CosI suddivise per anno
scolastico:
• 4.447immissioni nel 2013/14
• 13.342 immissioni nel 2014/15
• 8.845 immissioni nel 2015/16
(comprese assunzioni su posti
vacanti nel corrente anno)
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1
Scuola. Il Mi uri nsiste su l progetto di soppressione
A rischio la direzione
per l'istruzione tecnica
Claudio lucci
scuola e mondo delle imprese,
recentemente rilanciate dal decreto Istruzione. E all'estero è
presente praticamente ovunque. In Spagna esiste la direzio·ne generale per la «Formacion
Professional»; in Francia la struttura corrispondente si chiama
«Sous-direction des lycees et de
la formation professionnelle
tout au long de la vie». In Germania c'è la direzione «Berufliche
Bildung» (allenamento profes-
ROMA
068391
Ridurre da 12 a 91e direzioni
generali (dg), conIa soppressione della dg Istruzione tecnica
che viene accorpata alla dg per
gli Ordinamenti scolastici.
Il testo non è ancora definitivo, e dopo le ultime modifiche
sembra essere saltata l'ipotesi
di far nascere quattro uffici scolastici interregionali. Gli uffici
scolastici regionali (U sr )resterebbero quindi 18 (nel vecchia
bozza si parlava invece di lO
Usr e di 4 strutture interregio- NEL. RESTO D'EUROPA
nali che avrebbero dovuto ac- Francia, Germania e Spagna
corpare 8 regioni: Abruzzo e hanno una cabina di regia
Molise; Basilicata e Puglia; Veneto e Friuli Venezia Giulia; ministeriale per coordinare
le politiche di raccordo
Marche e Umbria).
La spending review, targata con il mondo del lavoro
Monti, costringe il ministero
dell'Istruzione a tagliare: il personale dirigenziale dovrà scen- sionale); e strutture ministeriaH
dere a 440 unità, così diviso: 222 'che curano i rapporti tra scuole
dirigenti di seconda fascia, am- e imprese sono presenti pure in
ministrativi; 27 dirigenti di pri- Svezia e Finlandia.
Di qui l'invito al Miur a ripenma fascia e 191 dirigenti di seconda fascia, tecnici. Il personale sarci. I primi a chiederlo sono
non dirigenziale dovrà toccare statii due ex ministriBeppe Fioquota 5.978 unità. Unariorganiz- roni (Pd) e Mariastella Gelmini
zazione a tutto tondo, che ri- (Pdl). Ma un appello arriva anschia però, cancellando la dg che dal sindacato: «La dg IstruIstruzione tecnica, di essere fat- zione tecnica va mantenuta,
ta "con lo specchietto retroviso- specie oggi che si va verso un
re"; e senza guardare a quanto ac- rafforzamento del legame scuocade negli altri paesi nostri com- la-lavoro», sottolinea Mimma
petitor. La dg Istruzione tecnica Ripani, coordinatore nazionale
rappresenta la "cabina di regia" UilPa-Miur.
per le politiche di raccordo tra
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I presidi
lE MODALITÀ DI RECLUTAMENTO
Corso-concorso nazionale
da bandire ogni anno
Dopo gli stop
decisi dai Tar
eliminate
le procedure
su base regionale
Nicola Da Settimo
. . L'articolo 17 del decreto scuola reca una serie di disposizioni
che appaiono originate da una
causa comune, identificabile nella cattiva riuscita dell'ultimo concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici. La procedura
concorsuale è stata annullata in
Lombardia ed è attualmente in
corso di rinnovo, mentre per la
Toscana, dopo l'annullamento
del Tar, si attende il deposito della decisione finale del Consiglio
di Stato (l'udienza di merito si è
svolta il5 novembre).
Il legislatore ha quindi previsto
nuove modalità di reclutamento
da realizzare attraverso un corsoconcorso selettivo di formazione
bandito annualmente dalla Scuola nazionale dell'amministrazione per tutti i posti vacanti. Sono
quindi abrogate le norme che prevedevano procedure su base regionale, salvo per i concorsi già
banditi alla data di entrata in vigore del decreto legge.
superiore a quello dei posti vacanti, entro un limite massimo
del 20%. Il corso-concorso si
svolge presso la Scuola nazionale dell'amministrazione, in giorni e orari e con metodi didattici
compatibili con l'attività didattica dei partecipanti, ai quali può
essere eventualmente ridotto il
carico didattico.
Può partecipare il personale
docente ed educativo delle istituzioni scolastiche ed educative
statali, in possesso del relativo
diploma di laurea, con un'anzianità complessiva nel ruolo di almeno cinque anni. È previsto il
pagamento di un contributo per
le spese della procedurali.
Sono state inoltre inserite norme relative alla situazione contingente venutasi a creare con le
graduatorie di merito regionali
dell'ultimo concorso del 2011:
con il comma l bis, introdotto in
sede di conversione, tali graduatorie divengono «ad esaurimentO», per cui rimangono valide tìno all'assunzione di tutti gli idonei che dovrà avvenire prima
dell'indizione di un nuovo corsoconcorso.
l'esonero dall'insegnamento
le procedure annullate
In caso di rinnovo delle procedure concorsuali annullate a seguito di pronunce giurisdizionali,
viene consentita la costituzione
di sottocommissioni per ogni
gruppo di 300 candidati (anziché
500). In pratica, qualora il numero dei candidati sia maggiore di
300, la commissione esaminatrice è integrata, per ogni gruppo di
300 o frazione di 300 candidati,
con altri componenti in numero
sufficiente a costituire sottocommissioni. Si abbassa, così, di 200
unità il numero di candidati necessario per costituire sottocommissioni, favorendo una più rapida conclusione dei lavori.
068391
Per il solo anno scolastico
2013-2014, si prevede una deroga
alle norme in materia di esoneri
dall'insegnamento per i docenti
con funzioni vicarie, nelle scuole affidate in reggenza nelle Regioni in cui non è stato completato l'iter dei concorsi, nonché la
Il nuovo corso-concorso
possibilità di nomina dei vincitoAl corso-concorso possono esse- ri degli stessi concorsi durante
re ammessi candidati in numero l'anno scolastico.
Vengono esonerati dall'insegnamento i docenti con funzioni
vicarie che insegnano presso
scuole conferite in reggenza a dirigenti che hanno l'incarico presso un'altra scuola - per un numero non superiore a quello dei posti banditi, rimasti vacanti e disponibili -, dando priorità alle istituzioni con un maggior numero di
alunni e ubicate in territori caratterizzati da specificità linguistiche. Per le sostituzioni si procederà con supplenze temporanee .
Gli incarichi di reggenza ai dirigenti scolastici titolari presso altre istituzioni scolastiche e gli
esoneri dall'insegnamento cessano alla conclusione della relativa
procedura concorsuale per il reclutamento dei dirigenti scolastici, con la nomina in corso d'anno,
dei vincitori di concorso.
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ATTENTI A•••
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Le graduatorie
Per quanto riguarda le
graduatorie di merito regionali·
dell'ultimo concorso del 2011, il
comma 1 bis, introdotto in sede di
conversione dalla Camera,
prevede c~e tali graduatorie
divengano «ad esaurimento»:
rimangono cioèvalidefino
alL'assunzione di tutti gli idonei
che dovrà awenire prima
dell'indizione di un nuovo
corso-concorso.
J.~ro?~\~\, ""
79
068391
Corso-concorso nazionale
da bandire ogni anno
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non
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Quotidiano
nSole9]{l mmrn
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I
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10
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L' aggi Orn amento
LE NUOVE PRIORITÀ
La formazione permanente
conquista nuovi spazi
Giunio Luzzatto
. . Anche se da allora tutto è
cambiato nel mondo, e perciò anche nella scuola (che non può
ignorare ciò che avviene intorno
ad essa), lo Stato giuridico degli
insegnanti italiani è ancora quello definito da un decreto del
1974. Vi sono stati, successivamente, interventi parziali, soprattutto tramite norme inserite
nei contratti nazionali (e rimaste
prevalentemente inattuate, proprio perché non possono prevalere sullo Stato giuridico). Quanto
oggi previsto dal provvedimento
«La scuola riparte» (decreto e
successiva legge di conversione,
con modifiche sostanziali) è di
nuovo, purtroppo, un rattoppo;
rimane perciò la disorganicità,
anche se il livello è questa volta
quello legislativo, in grado perciò -tecnicamente- di modificare
la normativa precedente.
La formazione in servizio
Tra i problemi affrontati vi è quello della «formazione in servizio»
degli insegnanti, espressione
ben più ampia rispetto al tradizionale termine «aggiornamento».
È ormai acquisito che, per qualsiasi lavoro, la formazione ricevuta in anni giovanili non basta più,
e che è indispensabile una «formazione lungo tutto l'arco della
vita» (Life-Long Learning, LLL);
a maggior ragione, tale esigenza
si impone in una professione quale quella docente, non solo perché non vanno insegnati contenuti obsoleti, ma anche perché chi
opera con i giovani di oggi deve
disporre di lingu~ggi adeguati a
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ad
ITIteraglre con essI.
Questa legge parla di «attività
di formazione e aggiornamento
obbligatori» (usiamo qui, nel séguito, la sigla F/ A), unendo i due
termini sopra ricordati, e tratta
il tema in due articoli distinti, il5
e il 16, non raccordati tra loro;
l'intero testo, va detto, è abbastanza caotico, anche perché gli
emendamenti
parlamentari,
spesso interessanti e positivi, si
sono sovrapposti piuttosto disordinatamente sulla formulazione iniziale del decreto.
L'articolo 5 considera F/ A su
una questione specifica, comunque di grande rilevanza e trasversale rispetto alle materie di insegnamento: preparazione dei docenti alla realizzazione di progetti didattici tesi ad integrare
nell'offerta formativa una collaborazione con «musei, siti di interesse archeologico, storico e culturale, istituzioni culturali e
scientifiche». L'articolo 16 segnala invece l'esigenza di particolare attenzione alle «zone in cui è
maggiore il rischio socio-educativo», con riferimento anche a
quanto emerge da procedure nazionali di valutazione.
Va rilevato che in entrambi i
casi l'enfasi viene posta non
sull'aggiornamento disciplinare, bensì su questioni importanti
per la professionalità docente
complessivamente intesa; beninteso, è ovvio che un insegnante
deve conoscere bene la sua materia, ma è ormai documentato che
la formazione universitaria iniziale, centrata sulla disciplina da
insegnare, è carente non per questa parte, bensì proprio riguardo
alle competenze - aggiuntive rispetto alle specifiche conoscenze disciplinari - essenziali per il
"mestiere", e che perciò la formazione continua deve curare soprattutto questi aspetti.
In cerca di una riforma organica
La legge considera «obbligatorie» le attività di F/ A; come dicevamo, sarebbe perciò opportuna
una ridefinizione organica dello
uso esclusivo
del
Stato giuridico, una cui componente essenziale è appunto la disciplina dei «doveri».
Organica significa che vanno
connessi tra loro tutti gli elementi: orario di servizio (che deve
comprendere non solo le attività
frontali in classe, ma tutto il lavoro di preparazione, inclusa la formazione in servizio di cui stiamo
parlando), eventuali funzioni di
supporto complessivo alla comunità scolastica, progressione retributiva incentivante. A proposito di quest'ultimo punto, osserviamo che lo stipendio iniziale
degli insegnanti italiani non è fuori dagli standards europei, mentre è molto più lenta la carriera, e
soprattutto che - a differenza delle situazioni degli altri Paesi - i livelli più alti si possono raggiungere solo per anzianità, e non attraverso una valorizzazione del
maggiore impegno.
In sintesi, il limite maggiore
del provvedimento non è nelle
singole norme, ma nel fatto che
ancora una volta si interviene in
una logica emergenziale, anziché in maniera sistematica.
Percorsi a cascata
Questo limite appare evidente,
per restare nel campo della formazione, nel fatto che nulla si dice
circa la formazione iniziale degli
insegnanti; ora, non occorrono
complessi ragionamenti, ma basta il buon senso, per rilevare che
non è ragionevole progettare la
formazione "durante" senza un
raccordo con quella "prima".
Né si potrebbe obiettare che negli anni recenti si è già risolto positivamente il problema della formazione iniziale; vi sono stati, è vero,
interventi, ma sempre episodici.
Già la Scuola di specializzazioneSsis, pur attuata con un progetto
studiato a fondo, separava - a differenza di ciò che avviene in tutto il
mondo - il tema della abilitazione
all'insegnamento da quello del reclutamento degli insegnanti; essa
è stata poi frettolosamente sostituita da un. Tirocinio formativo atti-
destinatario,
non
068391
Attenzione
alle aree nelle quali
,
.
emaggtore
il rischio
socio-educativo
riproducibile.
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Quotidiano
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Foglio
vo, Tfa, in teoria annuale ma di cui
dalzolO si è vista una sola tornata,
mentre la successiva è in forse, anticipata da un Percorso abilitante
speciale, Pas, ora in fase di decollo;
le sigle si sprecano, ma non è colpa
mia, e si deve anzi rilevare che l'abbondanza di esse prova di per sé la
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2/2
lamentata assenza di organicità, e
l'attenzione alla mera soluzione di
problemi (massimo tr:,J. questi,
l'enorme precariato) insorti proprio a causa di tale assenza.
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nSole9]{l mmrn
©R1PRODllliONE R15f:RVATA
PIÙ
EMENO
Potenzia la formazione in
servizio. Più che
sull'aggiornamento disciplinare,
punta sulla professionalità
complessiva del docente
O Risponde a una logica
emergenziale e manca di
sistematicità. Non affronta, ad
esempio, la questione della
formazione iniziale
Lagg;~~n~rnento
068391
La forn1azionc permanente
conquIsta nuovi spazi
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L'agenda
PERCORSO DA SEGUIRE
Per attuare il decreto
servono 31 provvedimenti
Già al traguardo
solo il regolamento
sul finanziamento
per il comodato
d'uso dei libri
Francesca Milano
_ Sono 28 gli articoli che compongono il decreto scuola convertito in legge, e 31 i provvedimenti
attuativi che serviranno per mettere in pratica le misure previste.
Trentadue, in realtà, se si conta
anche l'unico adempimento già
portato a termine: l'assegnazione
degli 8 milioni per il 2013-2014 alle scuole per il comodato d'uso
dei libri agli studenti meno ab-
bienti.
Tra gli altri provvedimenti non
ancora attuati, qualcuno però è
già scaduto: è il caso del bando
per i premi di studio agli studenti
di alta formazione artistica e musicale che il ministero dell'Istruzione avrebbe dovuto emanare
entro il 27 settembre, e che non è
ancora arrivato.
Per gli altri provvedimenti, invece, c'è più tempo: il decreto ministeriale che stabilirà i contributi e i benefici per gli studenti delle
scuole secondarie di primo e secondo grado, per esempio, dovrebbe essere pronto entro ilIo dicembre (20 giorni dopo l'entrata
in vigore della legge di conversione). Entro 60 giorni dall'entrata
in vigore della legge di conversione, poi, dovrà essere emanato il
regolamento che definirà diritti e
doveri degli studenti delle supe-
riori impegnati nei programmi di
alternanza scuola-lavoro.
Entro tre mesi dall' entrata in vigore della legge che ha convertito il decreto dovranno essere stabilite le regole sui mutui per l'edilizia scolastica e l'edilizia residenziale universitaria, ed entro tre
mesi dopo dovranno essere modificate le regole sulla durata dei
permessi di soggiorno per motivi
di studio degli stanieri.
Altri provvedimenti che sono
stati previsti dal decreto legge, però, non hanno una tempistica certa: è il caso, per esempio, del decreto ministeriale che dovrebbe
definire il piano triennale di assunzioni di docenti e personale
Ata. Lo stesso vale per il programma sperimentale di alternanza
scuola-lavoro per gli studenti degli ultimi due anni delle superiori.
(li RIPRODUZ10N[ RISERVATA
L :,go~n~,~",
,
Per attuare il decreto
068391
servono 31 provvedimenti
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2/2
I provvedimenti attuativi
l'elenco dei provvedimenti previsti dal decreto scuola per attuare le misure previste
-- -··-·----IQuando--
Chi deve emanarlo . - -:Cosa prevede - - - - Iauando - Programma-sperimentate per) NonTildicato svolgimento di periodi di
1
formazione in azienda per gli
studenti degli ultimi due anni)
delle scuole superiori per il
-,,-,-_=,,-~,2=-0==14-~~;~ta dil- +Entro 6meS1
Fm",n;17ic)npd1 bandi p-er
definire i benefit e
individuarnei beneficiari
; Entro30glornl
, dall'attribuzione
da parte del
I ministeco
Istruzione
Modalità perinvio a tutti gli I Entroil3i marzo studenti degli ultimi 2 anni , di ogni anno
della scuole superiori di un
opuscolo sulle borse di
studio
1
- distudioperstudentC- i7 sette rTib re
alta formazione artistica e ! 2013 (già
musicale
,scaduto)
Attnbuzione dei Premldi - ~3i marzo 2014studio per studenti alta
formazione artistica e·
musicale
L
_
._. _
Non indicato
I
permesso di soggiorno per 1 dall'entrata in
stranieri per la frequenza a vigore della legge
corsi di studio o per
di conversione
formazione
kMOdalità di attuazione per- I Entro 3mesl dall'entrata in
l'accensione di mutui per
l'edilizia scolastica e per
Ivigore della legge
l'edilizia residenziale
di conversione
universitaria _ _ _ _ -k- _ __
Stato di avanzamento dei
Annualmente
lavori relativi a interventi di
edilizia scolastica
I
I
I
I
Definire le prescrizioni per --'1 Entro 6 mesi
l'attuazione della messa a
dall'entrata in
norma in materia di
Ivigore della legge
prevenzione degli incendi Idi conversione
edifici scolastici entroil
I
bre2015
Adecorrere-claTI'anno INonindlcato
scolastico 2014-2015:
defi nizione dei criteri per la
definizione del contingente
organico dei dirigenti
scola~ticie dei Dsga _
_
Integrazione delle anagrafi I Entro l'anno
degli studenti
scolastico
nee gUida perlina corretta :-NonmdlCato
alimentazione
Mo-dalltà contenuti dei.
messaggi pubblicitari
relativi alle ricariche per
sigarette elettroniche
contenenti nicotina
Valutazione dei sistemi di
istruzione professionale,
tecnica e liceale
-
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Quotidiano
. Entro 6-mesi
, dall'entrata in
vigore della legge
, di conversione
_ _ ___
di criteri e
modalità di accesso ai dati di
natura sensibile degli
studenti con disabilità
Defimzi{)ne dl Ullpiano .
triennale per l'assunzione a
tempo indeterminato di
personale docente,
educativo e~ta _ __ _ _
.
. delle mod.alità di
organlzzaz1One e gest10ne
delle attività formative e di
aggiornamento del
Entro 90 giorni
dall'entrata in
vigore della legge
I di conversione
I
I
I
ncorso per elaboraZionedCEntro if31- - didattici nei musei dicembre 2014
Mod-a lità ecriteri-per1f - -'cA decorrere
finanziamento di progetti per, dall'anno
la costituzione o
scolastico
all'aggiornamento di
i 2013/2015
laboratori
scientifico-tecnologici
Defimzionedeld1rlUi eder- ~Entro 60 giornT doveri degli studenti
I dall'entrata i n
I vigore della legge
dell'ultimo biennio della
secondaria di 2 grado
I di conversione
impegnati nei percorsi di
alternanza scuola-lavoro
InVlo almmistero Isfi1Jiione:E-ritro la -finedj-del software prodotto nel
I ogni anno
corso dell'anno
scolastico
- 1- _ _ _ _
linee gUidaperTI - Non indicato, ma
prolungamento dell'orario I presumibilmente
! entro l'a.s.
scolastico
,2013-2014
: Entroil31
i gennaio 2015
110!3L201~ _
_
i Non indicato
I
l
lNon indicatoI
L- _ _
INon indicato
I
E-iitro60-giorni
I dall'entrata in
musei statali e ai siti di
Ivigore della legge
interesse archeologico,
Idi conversione
storico E! çultLJraLe pE!r i11015 1_ - . -- Definizione delle modalità di Entro 4 mesi
svolgimento delle procedure I dall'entrata in
concorsuali,la durata del
Ivigore della legge
corso e le forme di
di conversione
valutazione dei candidati per l)
il corso-concorso a dirigente
scolastico
d1recìutamento TEritro180giOrnidel personale alta
Idall'entrata in
formazione artistica e
vigore della legge
mu~cak_ _ _ _ _ .1 di-<=-on-",-er~io~ _
partizione fondi istituti
TNon indicato
di studi musicali I
o
-'-'v=.=~
rE!g~L
Finanziamento accademie
non statali di belle arti che
sono finanziate in misura
prevalente dagli enti locali
-j _
_
_
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I Non indicato
I
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-,
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IN RETE
Il Focus del Sole
sul decreto scuola
anche in digitale
Cosa cambia per alunni, famiglie, insegnanti, università, e
imprese. Il decreto scuola oggetto del Focus del Sole 24
Ore di oggi - introduce importanti novità, prima tra tutte il
piano triennale di assunzioni
di personale docente e amministrativo. Saranno in totale
69rnila gli insegnanti che, tra
ilz014 e il 2016, otterranno una
cattedra, e 16mila i tecnici -amministrativi che firmeranno
un contratto a tempo indeterminato. Le misure riguardano
anche gli studenti di superiori
e università, a cui le imprese
apriranno le porte dell'apprendistato. Gli abbonati alla
versione cartacea del giornale potranno scaricare il Focus
attraverso la pagina web
www.ilsole24ore.com/focus.
Gli abbonati alla versione digitale del Sole 24 Ore troveranno l'inserto direttamente nella app dello smartphone o del
tablet utilizzato, oppure nella
sezione del sito attraverso la
quale consultano il giornale.
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- a~=-
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Specchio dei tempi
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«I lunghi giri dell' ambulanza» -<<Perché i taxi stanno fermi?» -«Vogliamo conoscere meglio Pietro Micca» -<<Ene~ un contatore baIlerino»-<<Laraccomandata che nessuno vuole»
Un lettore scrive:
. . «lI 30 ottobre 20l3miamamma viene accompagnata da
un'ambulanza Croce Amica, convenzionata As12, alle Molinette
centro Coes per terapia della durata di lO minuti. L'ambulanza si
rifiuta di aspettare, dicendo di
chiamare quando finito. Dopo la
chiamata, mia mamma aspetta 2
ore in barella nei corridoi dell'ospedale. All'arrivo dell'ambulanza, poi, dicono anche che prima di portarla a casa bisognava
passare al Cto a prendere un altro
paziente (privo di urgenze). Dopo
3 ore e 15' di attesa e sballottamenti, finalmente mia mamma arriva
a casa...».
tutti ricordano il numero della centrale telefonica e poi, quando arrivano dopo una chiamata, hanno già
il tassametro in funzione, con addebito sulla corsa. Dovrebbero azionare il tassametro quando il cliente
saleabordo».
GIANNI CARNEVALE, BRA
Un lettore scrive:
. . «La nostra classe, della scuola
media Ippolito Nievo/Matteotti,
con la professoressa Gramaglia
(prof diLettere) aveva deciso difare
una gita in mattinata al museo Pie-
LUCllLA FACCIO EMARlASOlE MICHELOTTI
Una lettrice scrive:
. . «Qualche tempo fa ricevo una
telefonata dall'Enel che mi annuncia il cambio del contatore. In realtà
con il vecchio contatore (potenza 3
Kw)nonho maiavutoproblemi, ma
il cambio è stato deciso d'ufficio.
Viene un tecnico ad effettuarlo. Dopodiché l'inferno: ogni volta che
tento di attaccare il boiler per la
doccia o la lavatrice, scatta il salvavita e restiamo al buio totale, con
grande panico dei bimbi che sono
qui a lezione di danza. Nonostante
le mie proteste, ilfatto si ripete ogni
volta che tento di usare un elettrodomestico, anche con tutte le altre
luci spente. Infine Enel decreta: se
voglio riavere la potenza che il vecchio contatore mi assicurava (3
Kw), devo richiedere un intervento
e lo potrò avere fra una quindicina
digiorni versando subito 180 euro, e
ovviamente con adeguata maggiorazione sulle bollette. Ma dobbiamo
proprio tollerare sempre soprusi
subdolamente escogitati?».
FRANCA DI ORBASSANO
[email protected]
via lugaro 15, 10126 Torino
Forum lettere su
www.lastampa.it.specchio
www.facebook.com/specchiodeitempi
068391
troMicca.Purtroppoabbiamoricevuto delle mail che ci davano la bruttanotizia che il museo sarebbe stato
chiuso per mancanza di fondi. La
D.T.
mia classe ed io vorremmo che il
museo riaprisse al più presto. Non
Un lettore scrive:
possiamo permetterei di avere in
. . «Ho letto che gli autisti di taxi
città un museo così interessante e
si lamentano, affermando che soimportante e sapere che è chiuso.
no troppi e lavorano poco. Però
Inoltre Torino, che è sempre di più
trovare un taxi a Torino, quando
una meta turistica rinomata, deve
serve, è impresa disperata. Mai
dare la possibilità di far visitare il
uno in giro, tutti a dormire nei parmuseo. La storia di '!brino è molto
SUSANNA EGRI
chef\b>1. Perché non girano, come
legata al coraggio di Pietro Micca,
nelle migliori città del mondo, in un eroe che ci affascina, e vorremUna lettrice scrive:
modo da essere disponibili quando mo poterlo scoprire di persona...».
.
. «Volevo denunciare un disguiuna persona ne ha bisogno? Non
GIUSEPPE PIACENZA,
do, se cosi si può chiamare, anzi una
veravergogna,riguardanteleposte
di Orbassano, dove vivo. Martedì 12
novembre ricevo una lettera, non
indirizzata amemaneanche a qualche vicino ma lontano da dove abito
io. L'intestazione era di uno studio
legale, per cui penso abbastanza
importante. Il mercoledì mattina
telefono subito in posta per spiegare l'accaduto e mi assicurano che
verranno al più presto per rimediare all'errore. Non vedendo nessuno,
giovedì richiamo e mi viene detta la
stessa cosa. Oggi è lunedl18 novembre e non si è ancora visto nessuno,
cosi questa mattina sono andata io
ha portare la lettera che, come mi
ha confermato la signora a cui era
indirizzata, era molto importante.
Lapostinanonè più passatai noi del
quartiere non riceviamo posta da
mereoledì13 novembre, è una vergogna, tanto hanno sempre ragione
loro, e chi ne paga sempre le spese
siamo noi, poveri cittadini che dobbiamo sempre e solo subire».
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SCUOLA
- - - - -
AG,llBIUTÀ
ÉlMIi:$;:5A .A N'ORMA
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H~NI:nl~lRO
~T.AN~U\ !,~<Mn;!OAM.l!
R:~['~rrt'[;:r, 1~'~rrr~iLi,!:Jì ~ :~;, L":li;'!Nii:~'r~
~J~~;:;;i~,;:;~~i~~ !ò~~:~ii ! ~
~;;ij'~;~:;~ i;;'!~~:~~~'~i ~~~)~~;:,
~:rr;t~t' !~,~~ l'! ~i ~~;i~
En:ti ··1 Gil:a!!~" Bi rr.'D
c,[tin:c,!J;f'f'eru:a·d;f!;!aa~Qrr:rmll
fT1~:~:",a f.ii h~lln,dQ., !in: t!)tf.ii!~
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L'u niversità
Il NUMERO CHIUSO
Con il bonus maturità 2013
•
••
• •
IscrIZIonI In soprannumero
Abolito e poi
reintrodotto,
il premio rimette
in gioco gli studenti
prima esclusi
Gianni Trovati
. . Il principio è chiaro: il curriculum scolastico deve avere un peso nell'accesso all'università, e influire quindi sulla valutazione nei
test d'ingresso alle facoltà a numerochiuso.
L'applicazione di questo principio, previsto fin dal 2008 ma rimasto per anni nel cassetto, è però assai meno lineare. Lo dimostra la vicenda paradossale del bonus maturità, che proprio nel decreto scuola
si è conclusa con un compromesso.
Il bonus, attuato dall'ex ministro
dell'Università, Francesco Profumo, è stato ritoccato a poche settimane dai test, che per questa ragione sono stati rinviati a settembre,
poi tolto proprio mentre gli studenti erano in aula impegnati a rispondere alle domande, e poi reinserito
ex post: in pratica, le aspiranti matricole a medicina. odontoiatria. ve-
terinaria e architettura che avrebbero passato il test grazie alla spinta offerta dal bonus e che quindi sono stati penalizzati dalla sua cancellazione, sono stati poi ammessi ai
corsi in soprannumero. Con un
emendamento successivo, si è esteso il meccanismo del soprannumero anche ai corsi di laurea in professioni sanitarie e scienze della formazione primaria e, visto il ritardo
con cui questa scelta si è presentata, si è prevista la possibilità di conservare il beneficio dell'iscrizione
in sovrannumero anche per il prossimo anno accademico, con il riconoscimento dei crediti maturati
quest'anno in corsi affini (purché
gli insegnamenti siano previsti anche nel corso a numero chiuso). Insomma, un pasticcio, che non lascia presagire vita tranquilla nemmeno per il prossimo anno.
I! sistema in sé è semplice, e attribuisce un punteggio aggiuntivo, fino al massimo di lO punti, graduato in base al voto ottenuto dallo studente all' esame di maturità, che dovrebbe "riassumere" il suo curriculum degli ultimi tre anni delle superiori. Il problema nasce dal diverso grado di "generosità" che le
diverse scuole, anche all'interno
della stessa città, dimostrano
nell' attribuzione dei voti di maturi-
tà, con il conseguente rischio che
gli studenti in arrivo da istituti più
generosi, anche se meno preparati, abbiano la meglio nei test rispetto ai concorrenti diplomati in scuole più "severe".
Per limitare i danni, il bonus targato Profumo era articolato in «percentili», e attribuiva lO punti solo al
5°10 di studenti "migliori" di ogniistituto, riservando 8 punti a15% attestatosi appena più in basso e cosÌ
via, fino a negare il bonus agli studenti esclusi dal 20% più "brillante". Questa cautela non è parsa sufficiente al ministro Maria Chiara
Carrozza che, con l'aiuto di un pool
di tecnici, ha ristrutturato il sistema e ancorato la distribuzione dei
punti ai voti distribuiti dalle singole commissioni della maturità. Senza troppa convinzione, evidentemente, visto il tira e molla che ha
accompagnato il bonus prima, durante e dopo lo svolgimento dei
test d'ingresso.
Probabile, quindi, la cancellazione o
una nuova revisione del sistema prima dell'appuntamento del prossimo
anno, anche se per la riforma pare indispensabile rispondere a una domanda preliminare: a che cosa serve
davvero il voto di maturità, se lo stesso ministero lo ritiene completamente inaffidabile ai fmi del bonus?
gianni. [email protected]
(('!rj!F'R:i}1J1[ONERIStRVATA
I passaggi
03 I SOPRANNUMERO .
0:1. I BONUS ((PROFUMO»
Fondato sul sistema dei
«percentili». attribuiva 10
punti a15% degli studenti e poi
un punteggio progressivamente
inferiore fino all'azzeramento
per gli studenti esclusi da120%
dei più "brillanti"
Gli studenti che non hanno
superato i test per la
cancellazione del bonus
possono iscriversi in
soprannumero
02 I BONUS «CARROZZA))
Ritaglio
Universita'
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Ha rivisto il meccanismo
previsto dall'ex ministro
Profumo articolando la
distribuzione ai voti di ogni
commissione dell'esame di
maturità
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2/3
Sanità. Avvio dal prossimo anno accademico
Specializzandi, concorso nazionale
Manuela Perrone
Graduatoria nazionale unica,
razionalizzazione delle scuole,
più formazione negli ospedali.
Per i medici specializzandi la legge Carrozza ha disegnato una piccola grande rivoluzione, che dovrebbe partire già dal prossimo
anno accademico. Obiettivi: più
~ merito, più aderenza dei percorsi
universitari ai bisogni del sistema
sanitario.
IIIIIIIIIIII
La riforma dell'accesso
Grazie alla modifica del Dlgs
368/1999, l'accesso dei medici alle scuole di specializzazione avverrà con un concorso a graduatoria nazionale unica. Stop al far
west delle graduatorie per ateneo
e dunque all'anticamera nelle
scuole prescelte cui sono costretti tanti neo laureati, in attesa che il
professore dia il suo via libera.
La graduatoria nazionale è un
colpo ai baronati ma questa apertura di credito al merito va letta in
tandem con le altre novità. In primis con la norma che sostituisce
nel testo del decreto del 1999 le parole «commissioni giudicatrici locali» con «la commissione». Significa che le commissioni di ateneo
I dovranno limitarsi al compito di
di registrare i punteggi legati agli
aspetti oggettivi dei curricula degli aspiranti specializzandi (voto
di laurea e media degli esami)? Il
tavolo tecnico incaricato di elaborare proposte sull'accesso alle
scuole ha consegnato in realtà alla
ministra Maria Chiara Carrozza
un suggerimento più soft: la valu-
tazione dei curricula deve contemplare anche altro, come irisultati negli esami specifici per tipologia di scuola o eventuali titoli acquisiti durante il corso di laurea.
«Per me servono entrambe, la
commissione nazionale e quelle
locali», dice il presidente del Cun,
Andrea Lenzi.
Il riordino delle scuole
Oltre al nuovo regolamento
sull'accesso, Carrozza ha una scadenza precisa da rispettare: entro
il 31 marzo 2014 deve emanare un
Dm per riorganizzare classi, tipologie e durata dei corsi di specializzazione. Che va rivista osservando «i limiti minimi previsti dalla normativa europea in materia».
Rispetto alla direttiva 2005/36, 25
tipologie di scuole sulle ben 59 attive in Italia durano oltre i minimi
europei e altre venti non sono contemplate dall'ordinamento Ue.
La razionalizzazione passerà
dalla revisione degli obiettivi formativi, cui il Cun sta già lavorando, ma anche da semplificazioni e
accorpamenti. Qualche ipotesi:
prevedere un tronco comune per
alcune specializzazioni e fonderne altre. Chirurgia generale e chirurgia dell'apparato digerente, ad
esempio, così come chirurgia toracica e cardiochirurgia.
La legge prescrive che la riorganizzazione si applichi subito ai
nuovi specializzandi (il bando
per l'anno 2013-2014 è atteso verso maggio ma non è escluso che
ritardi ancora). Per gli iscritti al
secondo o al terzo anno il Miur
dovrà adeguare l'ordinamento didattico alla durata accorciata. Soltanto per gli iscritti al quarto o ai
successivi anni resterà valido l'ordinamento attuale. Unaretroattività che non è piaciuta agli interessati. «Siamo soddisfatti della
riforma - spiega Walter Mazzucco del Segretariato italiano giovani medici - ma avremmo preferito che l'applicazione agli iscritti
attuali potesse avvenire su base
volontaria».
Il legame con il 5sn
La legge Carrozza ribadisce che
il numero di specialisti da formare va determinato in base a tre elementi: l'obiettivo di «migliorare
progressivamente» la corrispondenza tra il numero di studenti
ammessi a medicina e quello dei
medici ammessi alle scuole; il
quadro epidemiologico; i flussi
previsti per i pensionamenti e le
esigenze di programmazione delle Regioni. Si potenziano inoltre
le possibilità per gli specializzandi di formarsi nelle strutture della rete formativa e non solo nei
Policlinici.
Il nodo risorse
I risparmi derivanti dalla riorganizzazone dovranno essere destinati all'aumento dei contratti di
formazione specialistica, che nel
2012-2013 si sono ridotti dai consueti 5mila a 4.500. Per l'Economia, per il 2013-2014 ci sono risorse sufficienti a finanziarne neanche 2.800, a fronte di un fabbisogno annuo di oltre 8mila specialisti da formare stimato dalle Regioni. Le speranze dei giovani medici sono tutte verso la legge di
stabilità.
(f,RIPfWDUIIONE Ri',rHVATA
LE ALTRE MISURE
068391
Entro il31 marzo 2014
un decreto ministeriale
dovrà riorganizzare
classi, tipologie e durata
dei corsi di specializzazione
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Quotidiano
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13
3/3
In sintesi
011 GRADUATORIA UNICA
L'accesso dei medici alle scuole
di specializzazione dovrà
avvenire attraverso un concorso
a graduatoria nazionale unica, in
base alla quale i vincitori sono
destinati alle sedi prescelte in
ordine di graduatoria
021 SCUOLEALRESTYLlNG
Entro il 31 marzo 2014 il
ministro dell'Istruzione, di
concerto con quello della Salute,
dovràemanare un decreto per
ridurre la durata dei corsi di
formazione specialistica,
osservando i limiti minimi
imposti dalle norme europee. Il
Dm dovrà anche riorganizzare le
classi e le tipologie di scuole. Gli
eventuali risparmi serviranno a
finanziarei contrati di
formazione specialistica
Oli FORMAZIONEIN CORSIA
1\ numero degli specializzandi
da formare va determinato
tenendot:.Onto anche dei flussi
pensionistici e delle esigenze di
programmazione dej sistemi
sanitari regionali. Ela
formazione degli specializzandi
deve avvenire pure negli
ospedali della rete formativa,
non soltanto nei Policlinici
universitari
LUnlVerslta
068391
Con il bonus maturità 2013
iscrizioni in soprannumero
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Italie~
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COBBIEBE DELLA SEBA
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24
1
BOARO: MARCEGAGLIA PRESIDENTE
Appeal globale:
alla Luiss si parla
mandarino
henya Pan scherza: «Ho deciso di studiare in Italia
perché amo Tatti e la As Roma». In viale Pala, sede
centrale dell' università Luiss, lo conoscono tutti col
nome di Jacky. Come gli altri undici studenti cinesi che
frequentano la sua classe, Jacky ha superato una selezione
durissima nel suo Paese per approdare alla Luiss.
Internazionalizzazione è una delle principali linee guida
nell' università di Confindustria: "Conosco la Luiss grljZÌe al
programma Double Degree in International Management
(percorso intensivo di laurea specialistica, ndr) - racconta
Jacky - organizzato dalle università di Fudan in Cina, la Luiss
e la Bocconi: star qui significa, anche, poter sperimentare le
differenze tra Cina e Italia, e imparare dalla cultura Italiana».
Studente in General management, Jacky otterrà a fine corso un
doppio titolo di laurea, Luiss/Fudan. Anche Dongxue Sun,
nome internazionale Sara, arriva da Shanghai e segue lo stesso
indirizzo: <<1 professori della Luiss hanno molta esperienza
nella finanza AI vertice
sottolinea - ho
l'occasione di imparare
Il direttore
da loro, non solo sui
generale
dell'univer- libri. Come risultato del
processo di
sità Luiss
globalizzazione, la
Guido
Luiss è sempre più
Carli,
conosciuta in Cina».
Giovanni
Ad oggi, la Luiss ha
Lo Storto
attivi 130 accordi di
cooperazione per lo scambio di studenti con università partner
in 33 Paesi. Tra programma Erasmus e scambi bilaterali, cresce
il flusso in uscita del 12,98 %: gli studenti sempre di più
desiderano passare periodi di studio all'estero. Tra il 20 lO
e il 2013, il programma Erasmus è cresciuto dell'8,84 % e gli
scambi bilaterali sono aumentati del 41,67 %. La didattica trova
inoltre i suoi punti di forza nei corsi in inglese:
Economics&Business e Politics, Philosophy and Economics
(Ppe). Inedite nel panorama accademico anche le esperienze
di Luiss Enlabs, la prima fabbrica di start up dove entrano
progetti ed escono imprese, ospitata in oltre 1.500 mq nell'ala
mazzoniana della stazione Termini; e percorsi integrativi, dai
corsi di lettura al laboratorio di Arti e mestieri. Rinnovato,
infine, il board dell'ateneo, guidato dalla presidente Emma
Marcegaglia: presidente esecutivo è Luigi Serra. Nuovi gli
ingressi di Barbara Poggiali, vice presidente, e Giovanni Lo
Storto, direttore generale. II vertice dell'accademia è
rappresentato dal rettore Massimo Egidi, alla Luiss dal 2005.
Z
S.D.S.
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tSt,
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tutto Scienze e tecnologia
Flt\\CESCO \' \C'C\I!I\O
I
"E nel prossimo futuro
la sfida sarà il solare
organico e flessibile"
POLITECNICO DI TORINO
Un progetto con il top mondiale delle università
RUOLO: LAUREATO IN INGEGNERIA
AL POLITECNICO DI TORINO
È PRESIDENTE DELL:ENI
IL SITO: WVVIN.ENLCOMllT_IT/HOMEHTML
fiei destinate ad altri usi (come le coperture di edifiei o le
barriere acustiche) e studiando sistemi di accumulo dell'energia. Entro 5 anni potremo già vedere le prime applicazioni di questo "solare organico flessibile"».
Big Data, fonti rinnovabili,
idrocarburi: quale ruolo 9io-
ca nella vostra ricerca la collaborazione con le università?
«La nostra ricerca ha un forte
riferimento nelle collaborazioni esterne, in particolare con
le università e i centri d'eccellenza. A spingerci è l'ampiezza
delle competenze che è necessario coinvolgere per garantire l'approccio multidisciplinare che riteniamo alla base di
soluzioni veramente innovative. Abbiamo diversi accordiquadro, in particolare con i
Politecnici di Torino e Milano.
All'estero sono rilevanti le collaborazioni con il Mit e la
Stanford University».
La ricerca italiana subisce il
«brain drain»: i nostri giovani
portano competenze ed
energie all'estero senza che
questo «export)) sia compensato da un flusso inverso.
Qual è la vostra ricetta?
«Eni è impegnata ad attirare i
migliori talenti sia in Italia che
all'estero, anche attraverso
percorsi di alta formazione,
organizzati da Eni Corporate
University, che vedono la partecipazione di cirea 200 laureati (di cui quasi la metà stranieri), ai quali offriamo le borse di studio. Si tratta di master
e lauree magistrali in campo
tecnico-scientifico ed ingegneristico, con specializzazione
nel settore "oil&gas", organizzati in collaborazione con i più
prestigio si atenei italiani. La
Scuola Enrico Mattei, poi, organizza il master in Management ed Economia dell'Energia e dell'Ambiente che ha già
visto la partecipazione di 2800
laureati da 110 Paesi. Le collaborazioni con le strutture accademiche, inoltre, determinano un indotto importante,
con il coinvolgimento di un
centinaio di giovani ricercatori all'anno. E, infine, dal
network delle nostre collaborazioni stanno nascendo esperienze come scambi di ricercatori e programmi di formazione tra le università italiane e
straniere. Queste e altre iniziative favoriscono l'internazionalizzazione degli atenei
italiani: è una leva importante
per valorizzare i nostri giovani
talenti e attrarne dall'estero».
068391
iuseppe Recchi, lei è
presidente dell'Eni e
si è laureato al Politecnico di Torino, dove ha avuto un incontro con gli studenti nell'ambito del ciclo «Top Experiences»: Eni è una multinazionale che nell'immaginario collettivo significa petrolio e
gas, ma che cosa significa investire nel Big Data?
«Il Green Data Center, unico
in Italia nel suo genere, prevede l'unificazione dei sistemi Eni di elaborazione dati e
"High performance computing" con l'obiettivo, tra l'altro, di ridurre le emissioni di
C02. Sarà tra i primi in Europa per tipologia e dimensione e primo al mondo per
efficienza energetica. La realizzazione di questa infrastruttura "best in class", che
verrà messa a disposizione
di università e centri di ricerca, è in continuità con la
storia di Eni, da sempre attenta alle innovazioni e ai Paesi in cui opera».
Dai «green data» alle fonti
«green»: quali sono le più
promettenti?
«Le fonti rinnovabili sono un
concorrente degli idrocarburi, ma per arrivare ad essere
una vera alternativa la strada
è lunga. Oggi rappresentano
una parte minima del consumo mondiale di energia e hanno due problemi: sono costose
e discontinue, legate, per
esempio, alle condizioni meteo o al ciclo giorno-notte.
Ora bisogna lavorare per renderle efficienti. Oggi, a parte
l'idroelettrico, che conta su
tecJlologìe mature, la fonie
più promettente sembra il solare. In Eni lavoriamo su questa fonte, individuando materiali organici, proeessi di fabbricazione a basso costo e soluzioni leggere e flessibili per
l'utilizzo secondario di super··
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1
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Settimanale
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BOLOGNA
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RITIRATE O RESPINTE LE RICHIESTE DI RESTARE IN CATTEDRA ALTRI DUE ANNI
E i prof over 70 se ne vanno. Volenti o nolenti
L'ULTIMO appello contro i professori ordinari che restano in cattedra oltre i
settant'anni è stato del ministro
all'Istruzione Maria Chiara Carrozza. «A 70
anni - ha detto il ministro - i professori
universitari, se fossero generosi e onesti,
dovrebbero andare in pensione, e offrirsi di
fare gratuitamente seminari, seguire
laureandi, o offrire le proprie biblioteche
all'università».
Una sentenza della Corte costituzionale
ha ripristinato il diritto di domandare
la proroga. Il no di ministro e rettore
IL RETTORE Ivano Dionigi non si è tirato indietro e ha esortato i prof'dinosauri' a
lasciare spazio ai giovani. E così sarà. I
potenziali richiedenti del biennio
aggiuntivo all'Alma Mater, infatti, erano
47. Di questi, venti docenti hanno
presentato la domanda per restare in
cattedra altri due anni. In itinere 17
domande sono state ritirate, anche a
seguito di una delibera del senato
accademico che poneva requisiti rigorosi
legati alla ricerca e alla didattica. Alla fine
le domande effettive presentate sono state
tre, ma nessuna è stata accolta dall'Ateneo.
«VORREI che tutta la comunità dell'Alma
Mater - ha detto il rettore a proposito
della sentenza della Corte costituzionaleaffrontasse questo passaggio normativo
dando un esempio alla società e al Paese,
dimostrandosi attenta alle attese delle
nuove generazioni e avendo come unico
punto di riferimento il bene e il futuro
dell'istituzione».
Emanuela Astolfi
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LA POLEMICA nasce da una sentenza della Corte costituzionale dello scorso maggio,
che ha ripristinato il diritto di richiedere,
ma non l'obbligo di concedere, il biennio
opzionale per i docenti universitari, diritto
che in precedenza era stato abolito dalla
riforma Gelmini. La sentenza ha suscitato
forti reazioni anche all'Alma Mater. «I
giovani hanno pagato per 15 anni, ora
basta», ha commentato il rappresentante
dei ricercatori nel consiglio di
amministrazione, Loris Giorgini.
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Quotidiano
il Resto del CarlIDno
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Maria Chiara Carrozza
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Quotidiano
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Ed. Napoli
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20-11-2013
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la Repubblica
Data
Tagli, il ministro
convoca i rettori
BIANCA DE FAZIO
ETTERE. Documenti
di protesta. Ricorsi al
Tar. Prese di posizione
dei parlamentari. Il mInIstro per l'Università Maria
Chiara Carrozza è sotto attacco.
SEGUEA PAGINA Il
L
IL ruRNOVER
I RICORSI
Il ministro per
l'Università
Maria Chiara
Carrozza (a
destra)
attaccata per
il decreto che
assegnai
punti
organico ai
vari atenei
È stato
impedito agli
atenei di
rimpiazzare i
professori
andati in
pensione:
documenti di
protesta e
ricorsi al Tar
Tagli, il ministro convoca
irettori del Sud in città
Matricole, crolla Giurispntdenza
(segue dalla prima di cronaca)
BIANCA DE FAZIO
MARIA Chiara Carrozza è stata
duramente attaccata per il decreto che assegna i punti organico ai vari atenei. E che ha penalizzato le università campane e
quelle del Mezzogiorno, bloccando, di fatto, il tum over. Impedendo agli atenei di rimpiazzare i professori andati in pensione. La Federico II, che ha impugnato dinanzi al Tar il provvedimento, potrà ad esempio ottenere solo 9 docenti a fronte dei
140 andati in pensione. La Sun
potrà assumerne solo 6. «Il sistema va riequilibrato o scoppierà.
Dal ministro Maria Chiara Car-
rozza ci aspettiamo indicazioni
chiare in tal senso» affennail rettore della Sun, Francesco Rossi.
Che incontrerà il ministro giovedì 28 novembre, insieme ai
colleghi delle università del Sud.
Tutti convocati a Napoli dalla
Carrozza, che ha deciso diincontrarli qui in città per affrontare la
questione. Un appuntamento al
quale i rettori si preparano elaborando ulteriori documenti
che chiedono «il riequilibrio del
sistema». Gianmaria Palmieri,
rettore dell'Università del Molise, ha messo a puntounamozione elaborata insieme ai vertici
degli atenei pugliesi. «L'obiettivo - ha spiegato Palmieri - è ripristinare il criterio dell' equità nellaripartizione delle risorse umane tra le università italiane, sen-
za più adottare parametri che
penalizzano aree del Paese già in
contesti di difficoltà socio-economica, aggravando squilibri
territoriali proprio in un campo
strategico come l'alta formazione e la ricerca». I rettori dell' Ateneo e del Politecnico di Bari, Antonio U ricchio e Eugenio DiSciascio, insistono perché «sia rivisto
il decreto col quale si è legato il
numero dei docenti da assumere soprattutto alle tasse universitarie che vengono pagate negli
ateneh). E se al Sudiredditimeno
alti impongono tasse più basse,
«il riparto deve tenere conto anche dell'indice di deprivazione
sociale e del numero di studenti
esonerati dalle tasse». «E se non
si cambia il decreto, va almeno
garantito che nel 2014 il danno
sarà riparato» afferma Rossi.
Intanto il numero degliimmatricolati negli atenei napoletani
cresce. Di oltre 400 studenti alla
Sun, di383 allaFedericoll.Dove,
però, si registra il crollo di Giurisprudenza' che perde, nel confronto con lo scorso anno, quasi
300 matricole. Finisce l'appeal di
Giurisprudenza, non quello degli studi umanistici, che incassano 152 studenti in più. Perde
quota (meno 130) anche il Dipartimento di Ingegneria civile edile e ambientale mentre 196 ragazzi più dell'anno scorso optano per Ingegneria industriale.
Oltre 100 studenti in più anche
ad Agraria ed è boom anche a
Biologia (più 180) e al Dipartimento di Economia, management e istituzioni (più 152).
RETTORE
068391
Francesco
Rossi, rettore
deliaSun
Sopra
Giurisprudenza
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Quotidiano
nSole9]{l mmrn
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" un malessere che viene da
Non èbattaglia E
lontano quello che ieri i commercialisti hanno portato all'atdi tutti durante la manidi retroguardia tenzione
festazione di Roma. Sarebbe un
errore rappresentare questo disagio -nel caso specifico i vinco-
L'ANALISI
Salvatore
Padula
Non è
una battaglia
di retroguardia
~
Continua da pagina :l.
,èilsensodi
frustrazione di una
.
categoriadillsmila
professionisti che, mai come in
questa fase, si sente senza
interlocutori istituzionali. Pesa,
questo è naturale, l'impasse
interna crre da mesi blocca il
rinnovo delle cariche
ordinistiche e che ha portato al
vertice del Consiglio nazionale il
commissario Giancarlo Laurini,
peraltro molto attivo e sensibile
ai problemi della categoria Ma
pesa anche -e questo non è
naturale -un certo atteggiamento
(non sempre di apertura) della
politica e, principalmente, della
burocrazia TI tutto in un contesto
che ben conosciamo. Da un lato
, un sistema fiscale ad altissimo
tasso di complessità; norme
incerte e in continuo
cambiamento; scadenze sempre
in bilico; proroghe dell'ultima
ora Dall'altro lato, uno Stato che
chiede sempre di più:
adempimenti che si aggiungono
ad adempimenti; responsabilità
crescenti in tutti gli ambit~ dal
fiscale al societario. Pemon dire
degli obblighi legati alle norme
antiriciclaggio oppure,
naturalmente, all'invio
all'agenzia dell'Entrate di milioni
e milioni di dat~ comunicazioni,
dichiarazioni e modelli vari.
Aquesta mole di
coinvolgimento diretto (non
retribuito, come la categoria
sottolinea) che finisce per
trasformare i commercialisti in
"funzionari aggiunti del Fisco",
noncorrisponde-senonin
rarissimi casi -un
C
Ritaglio
Lavoro e previdenza
li per l'iscrizione nel Reg~stro
dei revisori - come una battaglia
di retroguardia dal. sapore corporativo. Nella protesta di ieri e
nel dibattito interno alla categoria c'è molto di più.
ContinUi! ~. pagina 3
coinvolgimento reale sui tavoli
del confronto. Èindubbio che la
categoria debba risolvere i
problemi digovernance -lo ha
ricordato proprio ieri su questo
giornale Maria Carla De CesariMa è altrettanto decisivo che
cambi l'atteggiamento delle
istihjzioni, quelle politiche e
quelle degli apparati
amministrativi. Dall'emergenza
si esce con lo sforzo e l'impegno
di tutti,non trattando come
avversario chi può mettere il suo
bagaglio di competenze e
conoscenze al servizio di un
sistema più efficiente.
©RIPRODUZIONERISERVATA
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di Salvatore Padula
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20-11-2013
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mmrn
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Foglio
20-11-2013
2/3
2/2
Leggi schizofreniche
L'originedeldisagio dei commercialisti
è nel numero, nei modi e neitempi della
produzione di leggi e regolamenti. Il diluvio
di norme, talvolta in conflitto con se stesse,
rende difficilissimo l'aggiornamento e
anche il semplice tentativo di non sbagliare
Responsabilità professionale
Un quadro normativo così mutevole
e talvolta contradditorio espone
i professionisti a un rischio di errore
sempre più elevato, con la conseguenza
di diventare anche un obiettivo
sanzionatorio
In balia dell'Agenzia
Col tempo i poteri regolamentari - o
quantomeno gli interventi - dell'agenzia
delle Entrate sono aumentati. Circolari,
risoluzioni e interpelli, a giudizio dei
commercialisti, spesso travalicano
le stesse leggi di riferimento
Adempimenti delegati a costo zero
Una delle lamentele principali dei
commercialisti è la funzione "sussidiaria"
che lo Stato impone, ma senza alcun
riconoscimento economico. In sostanza i
professionisti lavorano per le agenzie
fiscali a costo zero
Lo Spesometro
Classico esempio di «sopruso»
amministrativo, secondo i consulenti fiscali,
il «diktat» sullo spesometro. I professionisti
hanno dovuto correre per compilare un
profilo che, in sostanza, riprodurrebbe i
vecchi elenchi fornitori di 20 anni fa
Crisi di liquidità
Gli studi, specialmente quelli strutturati;
pagano le difficoltà dei clienti che sempre
più spesso, in una situazione di crisi ormai
strutturale, non possono onorare le
parcelle. Così i costi fissi dello studio
diventano un problema di sussistenza
Scelte da condividere
Per ottimizzare l'efficienza dell'azione
statale, i commercialisti vorrebbero essere
parte dei processi decisionali, suggerendo
scelte, percorsi e strumenti adegauti. Oggi
invece le decisioni piovono dall'alto, senza
badare ai costi per chi deve adempiere
II bancomat in studio
Dall' gennaiodel prossimo anno
i commercialisti, come tutti i professionisti
italiani, dovranno dotarsi
di Pos per la tracciabilità dei pagamenti
sotto i 1.000 euro. Una «novità»
osteggiata dalla categoria
IIcasolmu
Emblematico il caso della seconda rata
Imu. Se per ipotesi dovrà essere pagata, i
Comuni avrebbero tempo fino al9
dicembre per fissare l'aliquota, poi in una
settimana i commercialisti dovrebbero
presentare i bollettini ai clienti
~.~
La deregolamentazione
Solo tra novembre e gennaio vanno a
regime 50 adempimenti. Una mole di
lavoro molte volte inutile, ripetitiva e
antieconomica per le imprese, per gli studi
e probabilmente anche per
l'amministrazione fi na nziaria
La manifestazione
Si èsvolta ieri mattina a Roma la
manifestazione indetta dai
commercialisti per rivendicare
l'equipollenza dei titoli e accedere
senza obbligo di esame
preliminare al nuovo Registro dei
revisori contabili. All'auditorium
dì via della Conciliazione erano
presenti oltre milte professionisti
Il Governo
Il Commissario
Il commissario del Consiglio
n~zionale dei commercialisti,
Gla.hearlo laurini (nella foto a
sinìstra), ha ribadito l'urgenza di
dareunaso!uzione a una
qu~sti9ne che vede ['Italia
rl!!ç~p1re te direttive comunitarie in
mat~ìi~in moc.jo anomalo rispetto
al resto d'Europa
La Giustizia
Ferma restando la volontà di
procedere a una revisione, il
sottosegretario alla Giustizia,
Giuseppe Berretta, ha sottolineato.
che i commercialisti che vogliano
fare anche i revisori dei conti
dovranno, comunque, accettare
un tirocinio più lungo «nel rispetto
dei3!;i mesi previsti dalla Ue»
Il chiarimento
Il viceministro all'Economia,
Stefano Fassina, e il sottosegretario
alla Gil.lstizia, Giuseppe Berretta
(nella foto a sinistra), presenti aUa
manifestazione, hanno promesso·
che l'equipollenza verrà
ripristinata, riconoscendo che il
recepimento della normativa
europea non è stato perfetto
Parola al Parlamento
Fissata la strategia governativa,
nell'auditorium è stato detto a
chiare lettere che la palla è
destinata a passare al
Parlamento, chia mato a va ra re
con grande celerità uno o più
emendamenti al 01126/13 per
rimettere in vigore
il vecchio sistema
Iscritti all'Albo a giugno 2013
Agiugno 2013 risultano in crescita
dello 0,9% rispetto al 2012
gli iscritti all'Albo dei dottori
commercialisti ed esperti contabili
25,3%
Il viceministro Fassina ha
chiarito che l'equipollenza verrà
ripristinata o attraverso una
Iscritti fino a 40 anni nel 2012
(diffiCile) rivisitazlone del
In calo gli iscritti fino a 40 anni,
regolamento disciplinante
l'accesso all'esame, oppure
nel 2009 erano il 30,5%
servendosi di una norma
del totale, nel 2010 il 26,6%,
primaria che superi lo stesso
nel 2011 il 26,1 % e nel 2012 il 25.3
regolamento
La prima risposta
I ricorsi
Il vicepresidente della
L'attenzione della platea
commissione Finanze della
agli interventi è stata massima, a
Camera, EnricoZanetti (nel/afoto
conferma di quanto
asinistra), ha assicurato il massimo Tirocinanti all' gennaio 2013
il tema dell'equipollenza
impegno, sottolineando come
sia sentita tra i dottori
In costante calo dal2009 a oggi
il percorso della bozza di
gli iscritti al registro dei tirocinanti commercialisti. Alcuni di essi,
regolamento sia «andato avanti
di fronte al diniego d'iscrizione
Erano 26.441 cinque anni fa,
come se il Governo e il Parlamento
24.371 nel2012 e sono 19.208 oggi nel Registro dei revisori, ha già
nulla avessero detto al riguardo»
presentato ricorsoalTar
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Il decalogo
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Il 17 dicembre attesa la pronuncia del Consiglio di Stato
La professione cerca ancora l'unità
Maria Carla De Cesari
I giudici del Consiglio di
Stato, il l? dicembre, decideranno sulla querelle elettorale sfociata nel commissariamento
del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti. Lo faranno
sulla base delle carte, delle ricostruzioni fornite dai protagonisti della vicenda e dei precedenti giudiziari. Chissà con quale
animo leggerebbero quel fascicolo i giudici se avessero avuto
la possibilità di sbirciare, da un
angolo dell'Auditorium di via
della Conciliazione, la manifestazione di ieri, circa mille commercialisti presenti. A Roma sono arrivati molti delegati degli
Ordini territoriali e irappresentanti delle sigle sindacali, insomma tutte persone coinvolte
nella vita associativa di categoria, non il dott.comm. Bianchi o
Cammarà, con -studio in una
qualsiasi, delle vie di Milano .e
Catania. E un fatto che per la PrIma volta da oltre un anno le rappresentanze istituzionali (i sin-
dacati già da tempo hanno sperimentato linee di azione comuni), schierate nella vecchia battaglia elettorale per la lista di
Claudio Siciliotti o per la compagine di Gerardo Longobardi
si siano ritrovate insieme per difendere la professione e contestare la riforma della revisione
legale, attraverso cui potrebbe
passare - sostengono i commercialisti - la nascita di una figura
professionale "alternativa" dotata addirittura di "statuto" europeo. La vicenda elettorale
che ha contrapposto Siciliotti/Longobardi si è accesa oltremodo dopo la chiusura delle urne, il 15 ottobre 2012. «Commercialisti, vittoria per due», titolava il giorno dopo Il Sole-24 Ore.
La lista Siciliotti ha ottenuto
364 voti, decisive le 16 preferenze espresse dagli Ordini di Bari
ed Enna che erano da tempo
senza presidenti e che avrebbero dovuto essere commissariati, perché il venir meno del "leader" segna la decadenza - in ba-
se al decreto legislativo
139/2005 - per l'intero Consiglio. La lista Longobardi ha raccolto 358 voti, anche se fin
dall'inizio erano emersi problemi circa il rispetto, da parte dei
candidati, del requisito di rappresentanza geografica come
fissato dal Dlgs 139/2005. Da qui
un tìume in piena di veleni, con
esposti in Tribunale, alla procura della Repubblica di Aosta sede del trasferimento di Gior'gio Sganga per evitare l'inammissibilità della lista Longobardi, un passaggio ritenuto fittizio da ultimo dal Tribunale - delibere del vecchio Consiglio nazionale censurate dal Tar Lazio, interventi a più riprese del
ministero della Giustizia, che
l'n dicembre 2012 ha deciso il
commissariamento del Consiglio nazionale e nuove elezioni
per il 20 febbraio. Sono seguiti i
ricorsi al Tar e al Consiglio di
Stato contro le nuove elezioni bloccate - e nel merito della vicenda. I giudici amministrativi
si sono trovati concordi nel defi-
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Quotidiano
nire la «confusa situazione in
cui vive l'Ordine». Per il Tar, come detto, il commissariamento
della Giustizia è stato giustificato da «gravi e ripetuti atti di violazione di legge» commessi alla
fine dal vecchio Consiglio nazionale, cui è tra l'altro toccato
(tra conflitti di interesse incrociati) decidere sulla nullità del
trasferimento ad Aosta. Ora si
attende il Consiglio di Stato,
che ha ritenuto di non celebrare nuove elezioni in attesa di stabilire la verità giuridica sul voto dell'ottobre 2012. Si vedrà se
la sentenza sarà così chiara da
tagliare le gambe alla contesa e
da riaprire la strada a un nuovo
'vertice. Se si tornasse a elezioni
l'auspicio, per molti Ordini, è
quello di una sola lista dei dottori commercialisti per chiudere
oltre un anno passato tra le carte bollate e ricominciare dallo
spirito, unitario, che - sotto la
regia di un commissario - si è respirato ieri all'Auditorium di
via della Conciliazione.
(( RfPRCOUl:ONE RiSfRVA fA
lA STORIA
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Da ottobre 2012
manca una governance
«autodeterminata»
Ieri per la prima volta
una manifestazione comune
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Lavoro e previdenza
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Intervento a tempo
Tenninatal'esposizione, le quote saranno
trasferite alla Città metropolitana di Milano
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Il personale degii enti
Delrio ha attivato un tavolo di confronto
con ministero Pa, Regioni, Anei e sindacati
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Quotidiano
Expo 2015, più poteri a Maroni
Emendamento dei relatori al ddl Province: le quote della Provincia vanno alla Regione
Eugenio Bruno
canto per un approfondimento
sugli effetti che la disposizione
avrà sulla manifestazione del
2015, in questa sede va sottolineato come il suo varo risponda
all'esigenza di evitare una concentrazione di poteri eccessiva
nelle mani del sindaco milanese,
ROMA
llgovematorelombardo (eleghista) Roberto Maroni svolgerà
un ruolo di primo piano nella gestione degli appalti collegati a
Expo2015.A prevederloèunemendamento al ddl "svuota-province"
presentato in commissione Affari
costituzionali della Camera,dairelatori Gianc1audio Bressa (Pd) ed
Elena Centemero (Fi).
La proposta - che fa parte di un
mini-pacchetto di quattro modifiche depositate ieri e si somma ad
altre 17 consegnate lunedì - stabilisce che la Regione Lombardia
subentri «in tutte le partecipazioni azionarie detenute dalla Provincia di Milano, direttamente o
indirettamente nelle società concessionarie per la gestione delle
infrastrutture» connesse alla
«manifestazione universale di
Expo 2015». ConIa previsioneulteriore che, una volta terminato
l'evento tali quote siano trasferite alla Città metropolitana di Milano. Rinviando all'articolo ac-
IUMITI
Il trasferimento riguarderà
solo le partecipazioni dirette
e indirette nelle società
concessionarie delle
infrastrutture per l'evento
Giuliano Pisapia. Specie agli occhi della Regione e della coalizione Pdl-Lega che la governa. Se il
ddl De1rio arrivasse in porto entro fine anno, infatti, dallo gennaio 2014 la Città metropolitana di
Milano subentrerebbe nei rapporti attivi e passivi dell'omonima
Provincia. A guidarla, in veste di
sindaco metropolitano, sarebbe
lo stesso Pisapia. II quale già partecipa però alla gestione dell'evento attraverso il Comune.
Passando agli altri emendamenti firmati Bressa-Centemero, ce n'è uno che allentala stretta
sulle Province interamente montane e confinanti con l'estero.
Cioè Belluno e Sondrio. Un tentativo che ricorda quello di esonerare gli stessi territori dagliaccorpamenti forzosi voluti dall'allora
Governo Monti e successivamente bocciati dalla Corte costituzionale perché disposti per decreto. La differenza è che stavolta non si punta a esentarle dallo
svuotamento di poteri che, una
volta approvato il disegno di legge, interesserà tutte le Province.
Ma si vuole solo assicurarne la
«specificità» lasciando loro più
funzioni rispetto alle altre "amministrazioni di mezzo".
Sempre in tema di Province va
segnalata un'altra proposta dimodifica dei relatori che ne rivede le
future funzioni. Accanto alla pianificazione in materia di ambien-
te (<<con particolare riferimento
alla difesa del suolo» ) e trasporti,
alla gestione delle strade e alla programmazione della rete scolastica,inuovi enti diareavastasvolgeranno la raccolta ed elaborazione
dati e potranno gestire, d'intesa
con i Comuni, l'edilizia scolastica
per gli istituti superiori. Comuni
che riceveranno sia il personale
che le risorse delle Province ameno che esigenze di unitarietà non
le facciano passare alle Regioni.
Su questo tema il mirlistro
Delrio sta provando a portarsi
avanti. È stato siglato ieri un protocollo con sindacat~ ministero della Pa, Regioni e Anci per avviare
un tavolo che governi gli spostamenti di personale conseguenti alla riforma così da «salvaguardare
i livelli occupazionali». Una scelta bocciata dal presidente
dell'Upi, Antonio Saitta: «Troviamo davvero assurdo che si decida
di firmare un accordo su un testo
che, ad ogg~ è solo una proposta
delgovernQ».
© RIPRODUZIONE RiSERVATA
Le infrastrutture interessate
Dati in miliardi di euro
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INTERVISTA
Guy Ryder
Direttore generale Ilo
«Bene la Garanzia
., . giovani
ma servono pIU rIsorse»
ROMA
«L'Italia ha imboccato la
via d'uscita dalla recessione
ma si sta avviando verso unaripresa debole e dovrà fare i conti con livelli di disoccupazione
elevati ancora a lungo. In questo contesto è cruciale trovare
un equilibrato mix di politiche
per la crescita e l'occupazione
basate sul consenso responsabile e il supporto della parti sociali». Guy Ryder, direttore generale dell'Ilo (l'Organizzazione internazionale del lavoro),
èaRomaperunamissioneistituzionale di tre giorni. Lunedì
è stato ricevuto da Papa France sco, mentre ieri ha incontrato il capo dello Stato, Giorgio
Napolitano, e il presidente del
Consiglio, Enrico Letta. Poi
con Emma Bonino ha partecipato alla cerimonia di ratifica
da parte dell'Italia della Convenzionel86delzo06sullavoro marittimo, uno strumento
che rafforza le tutele per il personale del settore e condizioni
più eque di concorrenza per
gli operatori e i proprietari dei
natanti. Oggi vedrà i vertici di
Confindustria e dei sindacati.
In quest'intervista al Sole
240re,checoincideconlapubblicazione dell'Economic Outlook dell'Ocse, conferma la
priorità assoluta per una politica attiva per l'occupazione giovanile nel quadro dello schema Youth Guarantee europeo.
Madiceanchechenell'Eurozonaserveunillentamentodelrigore fiscale.
Direttore può bastare una
P olitica nazionale per l'occupazione giovanile in questa fase della crisi o serve una maggioreconcertazioneUe?
Servono entrambe le cose:
unapoliticanazionaleperl'occupabilità dei giovani molto
pragmatica e che vada nella direzione dello Youth Guarantee Scheme. Ma serve anche
una concertazione rafforzata
U e, servono più risorse.
Gli interventi sono co-finanziati e il nostro Governo,
nell'affrontarli, dovrà anche
rispettare i vincoli di bilancio,
il limite del 3% del deficit/PiI.
. Quello della disoccupazione giovanile è il problema strutturale più grave per le economie dei Paesi dell'Europa meridionale e dell'Italia, dove i tassi
di disoccup~zione giovanili
hanno superato il 4 0 % e rappresentano una vera e propria
emergenza. Tutte le evidenze
empiriche dimostrano' che
un' esclusione prolungata di
un giovane dal mercato del lavoro, oltre i 12 mesi diciamo, rischia di diventare cronica. E in
Europa, in questo momento, il
46 % dei giovani senza lavoro
lo è da più di 12 mesi.
Restano i vincoli del fiscal
compact.
Sono reduce da una visita in
Grecia e Portogallo, dove ho
consultato le diverse organizzazioni di rappresentanza delle imprese e dei lavoratori. In
quei Paesi i tassi di disoccupazione sono, rispettivamente,
del l? e 26%, mentre quelli giovanili sono al3? e 60%. Lì i governi hanno applicato il rigore
chiesto dagli organismi internazionali ma non sono riusciti
né a ridurre i loro deficit né ad
aggredire la disoccupazione.
Credo occorra una maggiore
flessibilità sul 3% del deficit/Pil in questa fase, con tempi di correzione più ampi. Senza un approccio di lungo termine non ci saranno mai le risorse necessarie per rilanciare la
crescita. Inoltre c'è un disallineamento troppo forte tra Paesi in surplus e Paesi che, devono rispettare ilrigore fiscale,
così siamo in un vicolo cieèo.
Gli effetti'distorsivi non sono solo sul mercato del lavoro.
Quando queste frarlllllentazioni dei mercati diventano
strutturali le economie si indeboliscono e si allontanano dai
10ropotenzialidicrescita.Faccio un esempio che riguarda le
piccole e medie imprese: per
una Pmi tedesca il costo del finanziamento bancario è attorno al 2%, per una portoghese
fluttua tra il 6 e il 9%. Come
possono queste ultime essere
concorrenziali?
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Lavoro e previdenza
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ad
L'emergenza lavoro
Disoccupati oltre il 12% anche nel 2015: l'aumento
della domanda impatterà su chi ha già un impiego
Il nostro ministro del Lavoro parla spesso di vulnerabilità della nostra economia.
Ql.tali sono le sue fragilità
maggiori dal vostro punto di
vista?
.
In Italia la produttività non
cresce più da 15 anni e i tassi dI
occupazione sono molto bassi,
soprattutto quello giovanile e
femminile. E poi c'è un cuneo
fiscale molto elevato. Varidotto ma, ripeto, perfarlo servono
maggiori spazi fiscali.
'
Perché questi tassi di partecipazione bassi che precedo;.;.
no la crisi?
Per l'occupazione dei giovani credo abbia una qualche responsabilità il sistema italiano
dell' education & training, troppo slegato dal mercato dellavoro reale. Lo dimostra la bassa
transizione dalla formaziòne
all'impiego. E questo è unritardo strutturale da affrontare.
Per la bassa occupazione femminile pesa invece anche una
lunga tradizione culturale. Pèr
rilanciarla servono politiche
di maggiore protezione della
maternità e di conciliazione
tra lavoro e famiglia.
In questa uscita lenta dalla
crisi che ruolo hanno le parti
sociali?
IldialogotraGovernoèparti sociali è cruciale per adottare poHtiche di sviluppo consensuali ed eque. Con il dialogo si
possono anche adottare riforme a costo zero, come quella
dei contratti per esempio, che
insieme al taglio del cuneo fiscale potrebbero rilanciare la
propensione ad assumere da
parte delle imprese.
uso esclusivo
14,7 milioni
L'Ilo e l'Italia
L'Italia è uno dei 10 membri
permanenti del Cda dell'Ilo ed
il sesto contributore al suo
bilancio (nel 2014, verserà
14,7 milioni di euro). L'Italia è
anche il terzo Paese per
numero di ratifiche delle
Convenzioni Ilo (112), tra cui
figurano la 143 sui lavoratori
migranti e la 189 sul lavoro
dignitoso per le lavoratrici e i
lavoratori domestici.
Quest'ultima è di particolare
rilevanza in considerazione
dell'alto tasso di stranieri
impiegati nei lavori domestici
in Italia (circa 900mila, dei
quali 1'88% donne)
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GuyRyder
((Oltre al tallio
del Cbneo Il crudale
per le albste riforme
ti dlltogo sociale"
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Davide Colombo
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Welfare. Gli strumenti previsti dalla riforma Fornero per il sostegno al reddito andavano istituiti entro il 31 ottobre
Po~hi fondi bilaterali al traguardo
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.AccordI per trasporto locale, credito cooperativo, artigiani e professionisti
esodi agevolati, o ancora di con- ge). Il datore di lavoro deve antribuire
al finanziamento di pro- che erogare un ulteriore 1,5%
Ad aprire la strada dei nuovi fondi bilaterali di solidarie- grammi di riconversione o ri- delle rètribuzioni perse a fronte
dell'erogazione di assegni ordità previsti dalla legge Fornero è
nari per riduzioni dell'orario o
stato il settore degli autoferroGUONERI
sospensione temporanea dell' attranvieri. L'8 luglio scorso, ben
tività' ma c' è anche un contribuprima della scadenza del 31 otto- Per finanziare le prestazioni
to straordinario mensile del
bre, i rappresentanti delle asso- in alcuni casi sono state
ciazioni datoriali Asstra e Anav definite aliquote contributive 30% dell'ultima retribuzione imponibile per tutta la durata della
e le sigle sindacali di settore hanal di sopra del minimo
prestazione
integrativa
no raggiunto un accordo che dà
all'Aspi.
previsto
dalla
normativa
vita all'organismo che erogherà
A tutela del bilancio del fonintegrazioni salariali a una caè previsto che le prestazioni
do,
tegoria di lavoratori fino ad allosiano fornite nei limiti delle rira sprovvista di un proprio siste- qualificazione professionale.
Il fondo per gli addetti del tra- sorse disponibili. Per le aziende
ma di ammortizzatori sociali.
Pochi altri settori, tra quelli prin- sporto locale prevede che l'asse- che hanno fino a 15 dipendenti le
cipali, hanno seguito l'esempio, gno ordinario sia pari all'80% prestazioni scattano solo a secon le eccezioni del credito coo- della retribuzione imponibile ai guito dell'adesione volontaria
perativo, dei professionisti e fini previdenziali per le ore di la- delle stesse al fondo.
voro non effettuate con una duIl settore del credito cooperadell' artigianato.
La costituzione o l'adegua- rata massima di 90 giorni in un tivo, invece, ha provveduto ad
mento deifondi bilaterali di soli- biennio mobile ma può arrivare adeguare ai nuovi requisiti il fondarietà è stata prevista dall'arti- a un massimo di 12 mesi in casi do preesistente che ora eroga le
colo 3 della legge 92/2012 al fine eccezionali. Per quanto riguar- seguenti prestazioni: in viaordidi garantire una tutela in costan- da l'integrazione all'Aspi, !'inter- naria contribuisce al finanziaza di rapporto di lavoro nei casi vento del fondo garantisce una mento di programmi di ricoÌ1di riduzione o sospensione maggiorazione di 173 euro e, al versione o riqualificazione; fordell'attività lavorativa per cau- termine della stessa, un soste- nisce sostegno a fronte della rise previste dalla normativa in gno per altri 18 mesi pari al mas- duzione dell'orario di lavoro o
sospensione temporanea dell'atmateria di integrazione salaria- simale Aspi nella fase fmale.
le ordinaria o straordinaria. C'è
Le prestazioni vengono fman- tività; interviene in caso di conpoi la possibilità di erogare an- ziate con una contribuzione pa- tratti di solidarietà espansivi; in
che un'integrazione all'Aspi in ri allo 0,5% della retribuzione via straordinaria eroga assegni
caso di cessazione del rapporto imponibile ai fmi previdenziali per processi di esodi agevolati;
di lavoro, oppure assegni straor- di cui un terzo a carico dei dipen- in via emergenziale nel caso di
dinari nell'ambito di processi di denti (come previsto dalla leg- licenziamenti.
Matteo Prioschi
Il fmanziamento avviene tramite un contributo ordinario pari allo 0,36% (un terzo da carico
dei lavoratori) della retribuzione imponibile a fini previdenziale dei dipendenti a tempo indeterminato con possibilità di aumentare tale aliquota e un contributo addizionale a carico del
datore non inferiore all'l,5% nei
casi di contratti di solidarietà o
riduzione dell'orario. Tali oneri
possono però essere sospesi al
raggiungimento di una dotazione finanziaria adeguata.
Tra le intese siglate entro il
termine del 31 ottobre si conta
anche quella dell'artigianato,
che in realtà prevede la costituzione del fondo entro il 31 dicembre 2013. Questo comparto ha
scelto di sfruttare l'opportunità
offerta dal comma 14 dell' articolo 3 della legge 92/2012 adeguando il sistema della bilateralità
già esistente e per quanto riguarda le prestazioni si prevede un
intervento pari a120% dell'Aspi.
Gli oneri di finanziamento devono essere ancora definiti.
Per i professionisti l'intervento del fondo bilaterale scatterà a
fronte di sospensione dell' attivitàlavorativa (20% dell' Aspi), integrazione a vantaggio di lavoratori in cassa integrazione in deroga o a fronte di contratti di solidarietà difensivi.
031 L'ALIERNAnVA
I settori che non avranno
recepito le disposizioni di
legge confluiranno in un
fondo residuale riservato
però alle aziende con più di
quindici dipendenti
Insi,ntesi
01\ LA RIFORMA
L'istituzione di fondi
bilaterali di solidàrietà o
l'adeguamento di quelli
esistenti ai nuovi requisiti è
stato previsto dalta legge
92/2012 di riforma del
mertato del lavoro
","""""~,,,-
~""~~~~~~~~
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Lavoro e previdenza
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02 I LUCADENZE
In un primo tempo
l'adeguamento sarebbe
dovuto avvenire entro sei'
mesi dall'entrata in vigore
della legge, termine poi
spostato a un annoe infine
prorogato ulteriormente al
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umili alil
Credito
Abi:pronti
a trattare
ma tutelare
la redditività
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Non si perde occasione,
tra bancari e banchieri, per
parlare di contratto e attirare
l'attenzione sul tavolo negoziale a cui, ancora, le parti
non riescono a sedersi. Ieri
l'occasione è arrivata dal premio Ezio Tarantelli, (andato
all'ex ministro del Welfare Elsa Fornero, contestata da alcuni esodati) in Abi. Il segretario generale della Cisl, Raf"
faele Bonanni, è entrato nella
partita del ccnI dicendo che
<<l'Abi deve rimuovere questo suo comportamento e
trattare con i sindacati: non è
possibile che ci sia la massima attenzione ai loro problemi e zero per i lavoratori». Il
leader della Cisl chiede un
cambiamento di atteggiamento da parte delle banche.
«Ci siamo già rivolti al governo - afferma -. Ci vuole un
chiarimento e sono convinto
che chiarezza si farà».
La risposta dei banchieri tra l'altro oggi si riunisce il
Comitato esecutivo Abi e
all'ordine del giorno sembra
ci sia anche il contratto - non
si è fatta attendere, a testimonianza della comune volontà. Abi è «prontissima a sedersi al tavolo» delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro dei bancari per tutelare l'occupazione ma anche per «recuperare redditiviù e produttività», ha spiegato il direttore generale di
Abi, Giovanni Sabatini. Aggiungendo anche che «la disdetta non aveva nessun secondo fine ma era solo un segnale». Secondo Sabatini,
«per il rinnovo di un contratto cosÌ complesso bisogna
avere più tempo possibile e
sedersi attorno a un tavolo
per tutelare l'occupazione e
allo stesso tempo recuperare
redditività e produttività».
C.Cas.
Cl R!PRODUZIONE RISERVATA
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Aeronautica. Nel reparto Stringer perl~ fusoliere del Boeing 787 si lavo,rerà per 32 ore
In Alenia accordo sull'orario ridotto
che sono la dote complessiva individuale del Par (Permesso annuo
retribuito) mentre altre 64 ore deriveranno da 8 festività che nel
2014 cadono infrasettimanalmente. L'apporto di ciascun lavoratore sarà quindi di 152 ore. AleniaAermacchi, sempre in riferimento alle 270 ore in meno l'anno,metterà invece un contributo di altre
118 ore. Qp.este saranno calcolate
come riposi aggiuntivi per illavoratore. Inoltre, la quota di Par impegnatanon potrà più essere usufruita dal lavoratore come ferie
aggiuntive, mentre le 8 festività
individuate come utilizzabili nel
2014 non saranno più retribuite
con l'incremento economico ma
come riposi. Oltre a fare il calcolo annuale, fatta anche una valutazione trimestrale da ottobre a
dicembre 2013. La riduzione di
orario, per effetto delle 32 ore, sa-
rà di 72 ore di cui 40 a carico dei
lavoratori col Par e 32 messe da
Alenia-Aermacchi.
Il nuovo assetto é fmalizzato a
rispettare i tempi della commessaBoeing, che attualmente é quellasu cui lavora il sito di Grottaglie
dove ci sono 750 occupati.I dati ultimi indicano che sinoia sono state prodotte 175 coppie di fusoliere
per il Boeing787-8 (centrale e centroposteriore) e 5 per il 787-9 che
é la versione "allungata", la cui
produzione, pero, é cominciata
solo a febbraio 2013. Da aggiungere che sempre in Puglia AleniaAermacchi produce nel sito di
Foggia lo stabilizzatore di coda
per lo stesso Boeing. Giorni fa, infme, con la richiesta di acquisto
giunta dallacompagniaEtihad degli Emirati Arabi (30 esemplari di
787-8) il programma ha raggiunto
il traguardo del millesimo ordine.
IO RIPRODutIONE RIStRVATA
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Domenico Palmiotti
Lo stabilimento Alenia-Aermacchi di Grottaglie prepara il
"salto" produttivo per le fusoliere
in fibra di carbonio del Boeing787
(dalle attuali 8 coppie al mese si
passera a lO nei primi mesi del
2014) e intanto vara un accordo
che riduce l'orario di lavoro e introduce la quinta squadra. L'elemento significativo è che lavoratori e azienda si fanno carico in quota parte della riduzione. Il reparto
interessato - dove avviene la fase
iniziale dèlla produzione delle fusoliere-è lo "Stringer" e al contrario di tutto lo stabilimento, dove si
lavora 40 ore 'settimanali con un
assetto di 21 turni a 4 squadre così
come accade nella siderurgia, qui
ora si lavoret;à 32 ore con 5 squadre. La vaIi~oriee rientrata in un
accordo azienda-sindacati metalmeccanici, ha avuto l'okdell'assemblea ed ha chiuso anche una
polemica scoppiata a ottobre tra
Fim Cisl e Uilm Uilm da un lato e
la Fiòm Cgil dall'altro, con larsu di
quest'ultima che aveva indetto 48
ore di sciopero Ìl)unweekendperché contraria allè40 orcnel reparto in questione: A<ie$so nello
"Stringer" scattano ", e ma il
delta che si crea e l
della quinta squadra vengono
compensate dall'intervento di lavoratori e azienda.
Come funzionera? Facendo un
calcolo su base annua, ciascun addetto di Alenia-Aermacchi interessato alla nuova organizzazione, lavorerà 270 ore in meno. Di
queste,lo stesso lavoratore metterà a disposizione 88 ore sulle 112
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COBBIEBE DELLA SEBA
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La riforma Nel passaggio ai nuovi enti prevista una clausola di salvaguardia delle qualifiche. Debuttano le elezioni di «mid-term»
I dipendenti delle Province? Conserveranno la stessa retribuzione
daci del territorio. Se non diventerà legge
entro gennaio, a primavera si voterà per 70
province in scadenza, affossando l'ennesimo tentativo di riforma. Un rischio che il
governo vuole evitare, anche a costo di
concedere qualcosa. Esempi? Un altro
emendamento dei relatori allarga il numero dei grandi elettori. A votare per il presidente della provincia non saranno più solo
i sindaci del territorio, come nel testo uscito da Palazzo Chigi, ma anche tutti i consiglieri comunali della zona. Non solo. Anche
se di secondo livello, per le nuove province
sono in arrivo le elezioni di mid term: mentre il mandato del presidente durerà quattro anni, quello del consiglio solo due. E
quindi a metà strada sindaci e consiglieri
dovranno votare di nuovo per il consiglio
provinciale, che ha pur sempre il compito
di preparare statuto e bilancio. Sempre
scorrendo i 30 emendamenti dei relatori
che riscrivono in buona parte il testo governativo, alle nuove province viene aggiunta
la funzione di «assistenza tecnico amministrativa agli enti 10calÌ». Mentre un'altra eccezione viene fatta per le «province con territorio interamente montano e confinanti
con Paesi stranieri». Dovranno avere «cura
dello sviluppo strategico del territorio» an-
che «stipulando accordi e convenzioni»
con altri enti locali, compresi quelli di Stati
esteri. A ricadere nella categoria c'è Sondrio, che già al tempo del taglio delle province tentato dal governo Monti si era salvata dalla fusione prevista in un primo momento. Cambia poi iI meccanismo perpesare il voto dei comuni, a secondo del
numero degli abitanti, nell' elezione indiretta dei nuovi organi provinciali. <<Rispetto al testo del governo abbiamo cercato di
dare meno peso al capoluogo riequilibrando i rapporti di forza sul territorio», dice la
relatrice per Forza Italia Centemero.
Una modifica importante riguarda poi i
cosiddetti enti intermedi, società e agenzie
create dalle province per una serie di compiti che potrebbero svolgere da sole. Dopo
una lunga istruttoria tecnica si è preso atto
che non possono essere cancellate d'un
colpo. Saranno le Regioni a poterle sopprimere. Chi lo farà entro tre mesi avrà la precedenza nell'assegnazione dei fondi statali
per il trasporto pubblico locale. I soldi sono
pochi, le aziende degli autobus sempre in
rosso. L'incentivo potrebbe funzionare.
Lorenzo Salvia
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068391
ROMA - Ci potrebbero guadagnare, se
trasferiti alle Regioni, dove in media gli stipendi sono più alti. Oppure perdere, se fatti
traslocare nei Comuni, dove di solito si
guadagna meno. E invece, in quel romanzo
d'appendice chiamato abolizione delle province, almeno un punto fermo c'è: la busta
paga dei dipendenti non subirà variazioni.
<dI personale trasferito dalle province mantiene il trattamento economico in godimento» dice un emendamento presentato
dai relatori Gianclaudio Bressa (Pd) ed Elena Centemero (Forza Italia) al cosiddetto
disegno di legge «svuota province», all'esame della commissione Affari costituzionali della Camera. Un'assicurazione che
fa il paio con l'impegno a garantire i livelli
occupazionali, firmato ieri dai sindacati e
dal ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio.
Sul resto del disegno di legge, però, siamo alla corsa contro il tempo, con relative
mediazioni per superare quelle resistenze
che finora hanno rallentato il passo. Approvato dal consiglio dei ministri prima
dell'estate, il Ddl riduce le competenze delle province e le trasforma in enti di secondo
livello, cioè senza il voto dei cittadini e con
un presidente e un consiglio eletti dai sin-
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Il negoziato Zanonato: ma alla fine troveremo l'accordo
Indesit rompe con i sindacati
Via alla mobilità per 1.400
cietà ha rivisto il piano presentato
lo scorso giugno riducendone
l'impatto: dei 1.425 esuberi annunciati (scesi a 1.400) secondo i calcoli dell'azienda, a scadenza degli
ammortizzatori sociali (nel 2018)
dopo pensionamenti e dipendenti
riassorbiti, il numero di persone da
gestire sarebbe sceso a 300. Sul
piatto inoltre investimenti straordinari per 83 milioni, maggiori
produzioni a più alto valore aggiunto trasferite dalla Polonia, dalla Spagna e dalla Turchia nei tre siti
stici, ad aprire cioè la mobilità per
1.400 dipendenti. Sorpresa, delusione, «poi tristezza - dice Marco
Milani, presidente e amministratore delegato del gruppo di Fabriano
- perché è un piano di cui l'azienda non può fare a meno, ma è stato
pensato fin dall'inizio con obiettivi
precisi, di mantenere la produzione in tutti i siti e di minimizzare
l'impatto sulle persone. Un piano
per il bene di Indesit ma anche delle sue persone». Per due volte la so-
italiani. Una soluzione che <<rÌspetto alla situazione attuale della cassa
integrazione» rappresenterebbe
«addirittura un miglioramento»
per gli impiegati e «un cambiamento per nulla pesante» per gli
operai.
Nonostante la rottura le parti
continuano a scommettere sulla
possibilità di un accordo a breve.
<<Mettiamola in positivo - sottolinea il numero uno dell'azienda -:
auspico che il sindacato in maniera
responsabile faccia una valutazione serena di quello che è il bene
delle nostre persone».
Ottimista anche il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato: «Le posizioni non sono
drammaticamente distanti, sono
stati fatti passi avanti e alla fine
l'accordo si troverà». «L'apertura
della procedura di mobilità - dice
Gianluca Ficco, della Uilm - non
deve impedire una rapida ripresa
delle trattative. Abbiamo ancora 75
giorni di tempo per cercare una soluzione». Un altro aspetto che preoccupa il sindacato è la decisione
della famiglia Merloni di far entrare un partner nel capitale della società. Secondo Fiom Cgil «è necessario l'intervento del governo per
affrontare una vertenza sindacale
emblematica della grave situazione
di crisi che interessa Indesit e tutto
il settore dell'elettrodomestico, a
partire da altri grandi gruppi quali
Electrolux». Dal canto suo il ceo del
gruppo svedese Keith McLoughlin
ha inviato una lettera a Maurizio
Sacconi, presidente commissione
Lavoro del Senato, e Lodovico Sonego (Pd): «nessuna decisione è
stata ancora presa» sul futuro delle
quattro fabbriche italiane.
Antonia Jacchia
(O
RIPRODLZ;ON~ RI)~RVATA
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MILANO - Una notte di confronto al ministero dello Sviluppo
economico, un accordo a elastico
che si allontanava e si avvicinava.
Fino al mattino quando la trattativa si è interrotta per la richiesta del
Coordinamento sindacale di aggiornare il negoziato per chiedere
ai lavoratori un mandato nelle assemblee di tutto il gruppo. Proposta respinta da Indesit che è stata
cosÌ «costretta a portare avanti
unilateralmente il piano», scrive la
nota dell'azienda di elettrodome-
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La manovra
Tasse sulla prima casa, c'è l'intesa
su detrazioni e aliquota più bassa
Aliquota ridotta e detrazioni per
le tasse sulla prima casa. La nuova Tasi non dovrebbe pesare più
dell'Imu del 2012. Per le detrazioni, sconto base valido in tutta Italia. I singoli Comuni potranno riconoscere ulteriori agevolazioni.
Bassi a pag.12
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Tasse prima casa,
intesa raggiunta
su detrazioni
e aliquota ridotta
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...Vertice nella notte a Palazzo Chigi, in arrivo le modifiche
dei relatori. Rischio di una nuova stretta sulle altre abitazioni
_~. __.
ROMA Per. tr?vare la. quadratura
d~l Cer~~I?, I relat?n ~ell,a Le~ge
d~ StabIl~t~, A.ntomo ~ A!I.~ GI.O~glO SantIm, SI sono numtI len .fl~
no a tarda notte a Palazzo Chlgl
insieme al govern? Sul ~~volo. soprattutto la questIOne plU delIcata, quella della nuova tassa sulla
casa. L'acco:do, c~e dovrebbe essere formalIzzato 111 un emendamento che potrebbe essere presentato già oggi, dovrebbe prevedere che la nuova Tasi (ma il nome ~ov:ebbe cambiare) non si
applIchI alm~no n~lla sua co~ponente patnmo~llal~ s~lle. pr~me.c~se. Sulle abltazlOm p~1I1ClpalI SI pagheranno soltanto I servizi indivisibili che i Comuni dovranno indicare esplicitamente.
Questo avverrà comunque con
l'imposizione di un'aliquota che
potrebbe essere inferiore all'l per
mille con la possibilità dei sinda. .
~I dI a~zerarl~ a";che att~avers~
l.uso ?I detrazlOm. Alcum scontI
fIscalI, c?munq.ue, d.ovrebbe~o
esser~, resI «obbh~aton» per le f~sce plU sva~tag?late. A p~.gare Il
b~lzel!o sara.chl o~c~pa llI!lmo~
bIle, s~~ che ~~ t~attl dI proprIetarI
che ?I 1I1qUlhm. La compo"-ente
patnmomale della tassa sara pagata su tutti gli altri immobili.
Questo potre?be significare un ritocco verso l alto del tetto al prelievo fissato dall'attuale testo al1'11,6 per mille o un a differenziazione. delle. al!quote a seconda
che SI trattI dI ~e~onde, terze o
quarte case e COSI vIa.
TAGLIO AGLI EMENDAMENTI
Mentre si cercano soluzioni sul
piano tecnico, il percorso della
legge di Stabilità rischia di diventare accidentato sul piano politico. Dopo la scissione del Pdl, la
componente dei lealisti confluita
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in Forza Italia continua a ritenersi parte della maggioranza. Ieri
ha protestato perché il vertice di
maggioranza pomeridiano per
fare il punto sulla manovra è saltato. I relatori e governo si sono
poi riuniti in separata sede. In
Commissione è stato trovato un
accordo per ridurre a soli 200 gli
emendamenti dai 3 mila presentati. Nonostante questo, tuttavia,
i tempi potrebbero dilatarsi. Il testo potrebbe non arrivare in aula
per venerdì, ma a inizio della
prossima settimana. Comunque
la votazione dovrebbe tenersi prima del 27, giorno in cui è calendarizzato il voto di decadenza di
Silvio Berlusconi e che sancirà il
passaggio ufficiale all'opposizione del gruppo di forza Italia.
C
ARRIVA IL DE RHO
.
tornato al progetto iniziale di finanziare la cancellazione della
rata aumentando gli acconti per
le sole banche (che potrebbero
dunque arrivare fino al 120% per
l'Ires), con una clausola di salvaguardia che prevede un anticipo
anche del prelievo sul risparmio
amministrato.
Fino a ieri si era parlato della possibilità che a pagare i super acconti potessero essere chiamate
anche le imprese. Ma dopo le proteste di Confindustria !'ipotesi sarebbe rientrata. Le banche, invece, dovrebbero poter contare sulla possibilità, a fronte dell'anticipo fiscale, di poter contabilizzare
nei loro bilanci la rivalutazione
delle quote della Banca d'Italia.
I TEMPI
DELLA' MANOVRA
POTREBBERO
ALLUNGARSI
IPOTESI DI FIDUCIA
IN AULA AL SENATO
Andrea Bassi
. . , Confindustria
I~ ~ercor~o sulla legge dI stablhta
SI 1I1c~oCla con ~uell~ della can-
cellazlOne della seconda rata
Imu. Il decreto del governo do~
vrebbe essere approvato domam
dal consiglio dei ministri. Si lavora per sciogliere gli ultimi nodi.
L'intenzione del governo sarebbe quella di fermare la dote per
l'abolizione del pagamento di dicembre a 2 miliardi di euro. A
non pagare sarebbero tutte le prime abitazioni. Terreni agricoli e
immobili rurali sarebbero invece
chiamati a versare la tassa. Su
questo si sta concentrando un
fuoco di sbarramento di Forza
Italia contro il ministro del Nuovo Centro Destra Nunzia De Girolamo. Il governo potrebbe provare ad aumentare le risorse per togliere dall'angolo uno dei principali rappresentanti dell'alleato
di governo. Per i 500 milioni in
più chiesti dai Comuni che hanno aumentato le aliquote, invece,
non ci sarebbero grosse possibilità. La coperta rimane stretta. Anche perché il governo sarebbe
Le imprese contro
i super-acconti Ires
L'ipotesi di coprire il taglio
della seconda rata Imu con un
aumento degli acconti Ires
sulle imprese ha generato una
vibrata protesta da parte di
Confindustria. «Sentiamo
parlare di ipotesi inaccettabili»
sulla Legge di Stabilitàavvertono gli industriali «come quelle di utilizzare i
crediti delle imprese per
finanziare l'Imu prima casa o
aumentare gli acconti
d'imposta scaricando ancora
una volta sulle imprese i costi
di operazioni che sembrano
ispirate da ragioni, per così
dire, elettorali». A dirlo è stato
Andrea Bolla, presidente
comitato tecnico di
Confindustria per il fisco,
all'assemblea degli industriali
di Pavia. «È un rischio
gravissimo che il paese non
può permettersi di correre»,
ha concluso.
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Cuneo fiscale,
Taglia-stipendi
caccia ai fondi
per Bankitalia
Estendere la stretta prevista dalla legge di
Stabilità per il pubblico impiego anche alla
Banca d'Italia, a cominciare dal tetto agli
stipendi dei manager fino al blocco del turn
oveLÈ quanto prevede, secondo quanto viene
riferito da fonti di governo, un emendamento
alla Legge di Stabilità al quale stanno
lavorando esecutivo e re~atori. Palazzo Koch
avrà comunque autonomia decisionale.
Comunque, in sostanza, la banca centrale
dovrà tenere conto di diversi paletti, che l'ex
finanziaria ha fissato per le amministrazioni
pubbliche, come il blocco del turn over e il
tetto fissato agli stipendi dei manager
(stabilito in 302.000 euro annui).
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Su almeno tre capitoli della Legge di Stabilità, il
governo è a caccia di nUOVE: risorse. Il primo di
questi capitoli riguarda il taglio del cuneo fiscale. I
relatori, Giorgio Santini e Antonio D'Alì, hanno
assicurato che la riduzione del carico fiscale
riguarderà sia i lavoratori che le imprese. La dote
di 2,7 miliardi di euro prevista per il 2014 dovrebbe
essere ritoccata verso l'alto. Dopo gli eventi
metereologici che hanno se-onvolto la Sardegna,
poi, il governo sarebbe intenzionato a stanziare
nuove risorse anche per il dissesto idrogeologico.
Il terzo capitolo riguarda la revisione del Patto di
Stabilità interno per i Comuni. Il ministro Trigilia
ha chiesto a Saccomanni di portare da uno a 1,810
stanziamento per alleggerirlo.
Più semplice
Norma sblocca
costruire stadi
mutui e prestiti
Tra gli emendamenti alla Legge di Stabilità che
saranno presentati dal governo in
Commissione bilancio al Senato, ci sarà anche
la cosiddetta «piattaforma per le pmi». Un
sistema di garanzie pubbliche sui prestiti
concessi dal mondo bancario alle imprese con
un intervento anche da parte della Cassa
depositi e prestiti. Il meccanismo servirà a
liberare credito per le piccole e medie imprese.
Dovreb be arrivare una norma simile anche
per i mutui verso le famiglie ma senza
l'intervento della Cassa. L'obiettivo del
governo rimane quello di far affluire più
credito verso l'economia. Ad annunciare le
modifiche è stato il vice ministro Fassina.
Nel pacchetto di emendamenti che il
governo si prepara a presentare alla Legge di
Stabilità, troverà posto anche quello
annunciato dal ministro dell'interno
Angelino Alfano sulle semplificazioni per
l'ammodernamento e la costruzione di
impianti sportivi. La norma prevede tempi
certi e meccanismi sostitutivi di
autorizzazione nel caso di inerzia degli enti
locali. Nel caso in cui lo stadio dovesse essere
costruito su terreni pubblici è prevista una
procedura d'asta. È stato anche inserito uno
stanziamento triennale di 45 milioni di euro
per la messa in sicurezza degli impianti
sportivi.
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Il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni
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~Per spingere la mobilità
nel mirino contratti e stipendi
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~Cottarelli
punta a rimuovere le disparità ~Allo studio la distribuzione del personale
che spesso rendono difficili i trasferimenti in base alla priorità della funzione svolta
IL PIANO
co. Il tema non è nuovo: di fatto economiche migliori, anche a paproprio le differenze di tratta- rità di lavoro svolto. Con il provmento tra un'amministrazione e vedimento adottato, che inevital'altra sono uno dei principali bilmente fronteggerà proteste e
ostacoli alla mobilità, anche ricorsi, viene tra l'altro cancellato
quando al lavoratore non viene nel caso specifico un privilegio
chiesto di spostarsi in un'altra cit- storico, il diritto di opzione per
l'amministrazione con il trattatà.
Un esempio può essere illumi- mento più favorevole. D'altra parnante. La Presidenza del Consi- te, in molti casi in cui dipendenti
glio sta cercando di riportare 33 transitavano verso amministradipendenti del Dipartimento del zioni più "povere" queste hanno
Turismo al ministero dei Beni dovuto comunque garantire in
culturali, dal quale si erano spo- qualche modo il mantenimento
stati circa sei anni fa. Ma questo delle condizioni precedenti. Anritorno non è indolore: comporta che di questi nodi si dovrà occuuna perdita di circa 3-400 euro al pare la squadra di Cottarelli.
mese, perché storicamente PalazLucaCifoni
zo Chigi garantisce condizioni
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I dipendenti pubblici in Italia
Servizio sanitario nazionale
Enti pubblici non economici
Enti di ricerca
Regioni
Regioni astatuto speciale
Ministeri
Agenzie fiscali
Scuola
Università
Vigili del fuoco
Polizia
Forze armate
Magistratura
Altri
IL PASSO SUCCESSIVO
Una volta fatta questa disamina,
il passo successivo ha naturalmente a che fare con i processi di
mobilità. Un apposito gruppo di
lavoro si occuperà quindi di studiare l'armonizzazione del sistema retributivo e contrattualisti-
SARÀ ESPLORATA ,
ANCHE LA POSSIBllITA
DI CEDERE AnlVITA
Al SETTORE PRIVATO
«(SENZA SVANTABBI
PER I CITTADINI))
52.950
118.148
• • • • • • • • • • 515.082
.73.086
• • • 174.135
.53.674
_m,Ol1
31.586
:::~~.320.031
146.882
110.195
114.476
~onte: Ragioneria Generale dello Stato
ANSA ..c.entime.tri
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ROMA Primo, capire quali sono le
funzioni essenziali che l'amministrazione pubblica deve svolgere
e verificare se il personale è distribuito di conseguenza. Secondo,
favorire la mobilità in particolare
armonizzando contratti e retribuzioni nei vari settori del pubblico
impiego. In materia di personale
è questo il programma di lavoro
di Carlo Cottarelli, commissario
per la revisione della spesa pubblica: un programma che per ora
è stato ovviamente solo abbozzato, ma che sarà uno dei banchi di
prova più significativi per l'azione dell'ex direttore per la finanza
pubblica del Fondo monetario internazionale.
Non si tratta solo di trovare risparmi. La spesa per i dipendenti
non è una variabile fuori controllo nel bilancio pubblico: anzi a
partire dal 2010 questa voce ha
mostrato un calo per certi versi
sorprendente in termini nominali, passando da 172 miliardi ai
165,4 del 2012, livello che è previsto ancora in discesa per quest'anno e il prossimo. Ma questi
risultati sono stati ottenuti essenzialmente con il congelamento
generalizzato delle retribuzioni e
la limitazione delle forme di lavoro atipico. Si è anche iniziato a
parlare di mobilità, con l'avvio di
un percorso che ha portato all'individuazione di 7/8.000 esuberi,
da gestire nei prossimi due anni
anche con il ricorso al pensiona-
mento anticipato con le regole
precedenti alla riforma Fornero.
L'ambizione di Cottarelli e del
suo gruppo sarebbe andare oltre
questa logica di tagli ancora lineari, per collegare i possibili risparmi con l'efficienza. Per questo tra
i temi trasversali a tutti i gruppi di
lavoro della spending review c'è
anche la verifica dell'effettiva utilità delle varie attività svolte dalle
amministrazioni, che comprende anche una valutazione sulla
possibilità che le stesse cose le
faccia il privato «senza svantaggi
per la cittadinanza». E nella stessa logica si chiede poi di capire
«quante posizioni sono occupate
da personale non assegnato a
compiti essenziali (anche tenuto
conto delle misure che vengono
proposte) e in quali aree il personale è invece insufficiente».
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rUnità
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MICRON
Il governo intervenga
per fermare
i tagli occupazionali
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Gli esuberi annunciati da Micron, che
colpirebbero i dipendenti dei siti di
Catania, Napoli e Agrate Brianza,
vanno assolutamente scongiurati. Lo
dicono i deputati del Partito
democratico Roberto Rampi,
Massimilia no Manfredi e Fausto
Raciti. «Abbiamo presentato una
interrogazione urgente al Ministro
per lo Sviluppo Economico Flavio
Zanonato, per chiedere un incontro
con la direzione americana di Micron,
nell'intent o di arrestare un processo
che vede passaggi di consegne verso
le sedi statunitensi e la sostanziale
diminuzione degli incarichi destinati
ai lavoratori italiani». All'inizio di
agosto Micron aveva annunciato un
taglio del 5% della forza-lavoro
mondiale. La multinazionale conta in
Italia su circa 1650 dipendenti.
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Le polemiche
elosfogo
di Gabrielli
La Protezione civile
«I sindaci non devono lamentarsi, erano
stati avvertiti: chi si aspettavano che
intervenisse, la cavalleria?»
di V. PICCOLILLO
A PAGINA 6
TI premier: «Lo Stato c'è». TI caso dei soccorsi
L'affondo di Gabrielli: nessun ritardo, 1'allarme è stato dato domenica
ROMA - «Lo Stato c'è e fa il
massimo». Al termine di una
giornata segnata dalla conta dei
morti in Sardegna e dal timore
di nuovi disastri in Calabria e
Puglia, il presidente del Consi glio Enrico Letta ha cercato di
mettere un punto fermo alle polemiche. Le proporzioni del
dramma 16 vittime e un disperso, hann~ fatto nascere un terribile dubbio, alimentato dagli
sfollati che lamentavano ritardi
nei soccorsi: tutto ciò si sarebbe
potuto evitare?
Ci sarà tempo per dissipare i
sospetti che il capo della protezione civile Franco Gabrielli
respinge al ~ittente con forza:
chiarendo che l'allerta nazionale era stato diffuso già da domenica scprsa E, in risposta ai siti
internet che titolavano sull'allerta ritardata, avverte: «Se
qualcuno per avere qualche clic ce ad Olbia si è parlato anche di
in più va farneticando, come ho ciò che stava avvenendo nelle
visto in queste ore, poi se ne as- altre regioni. E di cosa accadrà
sumerà la responsabilità nelle oggi. L'allerta è stata estesa oggi
sedi competenti e su qUesto non anche a Campania, Basilicata,
intendo fare sconti a nessuno, Calabria e Sicilia. Preoccupaziotanto meno ai biscazzieri del ne anche per Lazio e Salento. Ieri
web».
notte, critica la situazione nel
Ora però è il tempo dei soc- Catanzarese, con l'acqua che
corsi e dell'assistenza. In un aveva raggiunto le finestre delle
consiglio dei ministri straordi- abitazioni.
nario il governo ha stanziato 20.
Intanto «solidarietà alle comilioni di euro per le emergen- munità» e «commossa partecize immediate. Un primo inter- pazione» è stata espressa alla
vento, ha spiegato il premier Sardegna ieri dal capo dello StaLetta che ieri è vol.ato .in S~e- to, Giorgio Napolitano e da tutte
gna.e?a parlato dI «SItuazIOne le forze politiche. E anche il PaterrIbIle» e non comune: «Il pa, su twitter, si è detto «comcuo~e s~~na ?i pi~>~. «I s,in-mosso per l'iJ?mane tragedia>? e
daCi del ternton COlpItI dalI al- ha chiesto «dI pregare per le Vltluvione - ha aggiunto Letta - time, specialmente per i bambichiedono giustamente l'esclu- ni». Poi in un messaggio ai vesione dal Patto di Stabilità. E si- scovi locali ha auspicato che
curamente sarà cosÌ». Nel verti- non venga meno la necessaria
solidarietà. La Cei invierà un
milione di euro.
È stato un evento eccezionale
ha detto alla Camera il ministro
dell'Ambiente Andrea Orlando
difendendo la protezione civile,
che avevà diramato 10 ore prima
alla regione Sardegna un'allerta
3: «Tra i possibili effetti c'è la
perdita di vite umane». Ma allora perché i sindaci parlano di ritardi? «Tutte le zone avevano
criticità elevata La cartina della
Sardegna era completamente
rossa - dice Gabrielli -. Ma chi
doveva intervenire nel territorio
se non il territorio? Chi doveva
esserci, la cavalleria? Un sindaco
ha ordinato l'evacuazione ma
molti non si sono voluti allontanare dalle loro case, salvo poi richiedere l'aiuto di elicotteri».
Virginia Piccolillo
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Il tweet Le parole di Bergoglio
sulla tragedia in Sardegna: «So=.~:~~~eg~lil~~a~.;cl1~ìe;do~allglll!.l!l~ildjlprlelga~reIP_• • • •~~~~=-:n~o profo_n_dam_e_n_teco_m_m_oss_o_»_ ~.
Papa FrancescO ç;?onfi!.,jl.
.e tragedia che ha cOlpilO la
pwfondillOOnlè commOS$O daR'lmman le vittime speCialmente per I
er
20
milioni
Il denaro
stanziato dal
governI;> per i
primi soccorsi
in SarQ~Kna_
5
milioni
068391
" contributo
della Regione
Sardegna per
le aree colpite
dal maltempo
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Tagli solo tra due anni
Questa
spending
review
,
.
.
e una vera presa In gIro
Irisparmi nel 2014 sono limitati a1,5 miliardi, un'inezia
Tutto rinviato dopo la scadenza naturale del governo Letta
di Francesco Forte
vrà effettivamente gestire
il
bilancio
pubblico, prima delle elezioniipotizzate nella primavera20 15, laspendingreview saràsolo un cerimoniale burocratico-tecnocratico. Infatti questi 1,5 miliardi che chiunque
può limare da una spesa di 533
volte superiore saranno individuati mediante il lavoro triennaie di unaéquipediesperti, divisiin 8 gruppi dilavoro, coordinati dal commissario straordinario Cottarelli, chiamato apposta dal Fmi a Washington,
che opererà sotto il comitato interministeriale per la spending
review, presieduto dal premier
e coadiuvato dal ministro dell'Economia che dovranno tagliare 190 milioni per gruppo.
Unrisultato che potrebbe essere ottenuto da funzionari normali, senza ricorrere al nuovo
apparato con segretarie e spese
varie. Maquesta operazione di1atoria deve apparire innovativa per poter dire che si stariducendo la spesa di 32 miliardi
non con tagli lineari, cioè della
stessa percentuale in tutti i settori, ma strutturali. Il tagli etto
di 1,5 miliardi diviso 8 è solo fumo. L'arrosto, la sostanza della
manovra è rinviata al 2015,
quando se ne dovrebbero ta-
gliare 30,5 in un biennio, quasi
lo l %annuosianel2015chenel
2016. Ma allora il governo Letta
sarà sostituito da un altro, a cui
toccherà di affettare l'arrosto
bollente.
L'attuale compagine non
vuole scottarsi, del resto il club
fondato la Letta si chiama «Vedrò»,non«vedo».Vieneinmente la frase che Alessandro Manzoni nel capitolo XIX dei Promessi Sposi mette in bocca al
conte-zio che chiede al padre
provinciale dei cappuccini di
toglierdimezzoloscomodoPadre Cristoforo, ma senza far
chiasso, onde evitare complicazionifastidiose«Sopire, troncare, padre molto reverendo:
troncare, sopire». In effetti, con
l'invenzionedelle8commissioni il governo raggiunge lo scopo di comunicare che riduce di
32 miliardi di spese senza tagli
lineari, ma senza chiarire dove
e come sarà fatto l'arrosto che si
taglierà.
I termini usati sono soffici. Invece che «sanità» si scrive «fabhisogno e costi standard»
per alludere
allo strumento che si dovrebbe usare
per ridurre il
fabbisogno di
spesa sanitaria. Non biso-
gna allarmare
i sindacati. Si
scrive «organizzazione
amministrativa» per non
impegnarsi
nella riduzione della trafila
burocratica,
cominciando
dalle Province. Si scrive
«beni e servizi»pernonimpegnarsi troppo nella questione delle
politichediacqui sto di beni
e servizi e non
citare le crescenti spese
deglientilocali. Invece che
«enti pubblici» si scrive
«Società partecipate pubbliche», sicché gli enti
pubbliciinutili od obesi possono esser fuori
dal mirino. «Sopire, troncare,
sopire» come nel capitolo XIX
dei Promessi Sposi in cui il conte-zio invita a banchetto, accanto al padre provinciale dei cappuccini, una corona di commensali che non si ricordano
come si faccia a dire di no.
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a spending review finisce nel nulla. Anzi, quasi
inunapresaingiro.L'annuncio è che verranno tagliati
32 miliardi, 2 punti di PiI. Ma in
tre anni. E
l'importo,
dunque, cala
aunpiùmodesto 0,7% annuo di PiI. Si
potrebbe dire
«meglio che
niente». Ilcentrodestra potrebbe dire di
avere ottenuto una mezza
vittoria ma si
scopre che
nel 2014 la riduzione è solodil,5miliardi. Su circa
800 di spesa
pubblica (pari al 50% del
Pil) gli 1,5 miliardi di tagli
sono solo 0,2:
un'inezia di
fronte degli
aumentifiscali che nel frattempo si fanno.
Dunque nel
2014, l'anno
in cui il governo Letta do-
MANI DI FORBICE Carlo
Cotta re Il i, il commissario del
governo per la spending review
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il Giornale
OBIETTIVO PER IL PERIODO 2014-2016
in 3 anni
2
Foglio
2/2
Le uscite correnti della pubblica amministrazione - dati in milioni di euro
-
I risparmi
11,3
in miliardi di euro
2016
Di cui per interessi (scala sinistra)
Spesa corrente (scala destra)
90.000
2015
20-11-2013
IN DIECI ANNI OLTRE QUOTA BOO MIUARDI
32 miliardi di €O
punti di Pii
Data
Pagina
www.ecostampa.it
Quotidiano
.................................. __ .......................................... __ ..................................
900.000.
__ .......................
80.000 ..... _. ___ . __ .. __ . ___ . ___ . ___ . __ .. _.. _._. ___ .. _._. __ . __ . ___ ._._. __ .
2011
I settori sotto la lente
Appalti
pubblici
Società
partecipate
pubbliche
Rivisitazione
della dimensione
delle scuole
Cure termali
dei militari
Pensioni
di reversibilità
Pensioni
d'oro
'~§1
~i!!IINNm:m
Motorizzazione
civile
Protocolli
terapeutici
Centrali
di acquisto
dei farmaci
068391
LAPRESSE-l'EGO
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20 novembre - SNALS Lombardia