ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI MONTECORVINO PUGLIANO “ S.E. MONSIGNOR GIOVANNI TORIELLO “ Cod. Mecc. SAIC86200P AUTONOMIA 114 C. F. 95021480652 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA “L’educazione non serve a preparare alla vita ma è vita stessa” John Dewey 1 INDICE Il P.T.O.F. PAG. 5 La premessa Cosa cambia Elementi costitutivi del Piano triennale dell’offerta formativa Collegamento tra PDM e PTOF Coinvolgimento di stakeholder esterni CAPITOLO I: L’I.C. Montecorvino Pugliano si presenta PAG. 10 L’identikit dell’I.C. Montecorvino Pugliano Analisi del contesto territoriale Indirizzi di studio Alunni frequentati (dato riferito all’a.s. 2015/2016) Orario Flessibilità organizzativa - Tempo scuola – AOF La mission La vision Obiettivi di qualità Obiettivi Prioritari (L.107/2015) CAPITOLO II: COMUNICAZIONE E TERRITORIO PAG. 17 Comunicazione esterna: rapporti scuola-famiglia 2 Comunicazione esterna: Rapporto scuola – Comune di Montecorvino Pugliano e Istituzioni e Associazioni locali e territoriali Reti di scuole CAPITOLO III : L’ORGANIZZAZIONE PAG. 20 Organigramma Risorse interne Risorse Umane e risorse strutturali Funzionigramma: Organi Collegiali CAPITOLO IV : IL MIGLIORAMENTO PAG. 31 Punti di forza Criticità Aree di miglioramento: Esiti, priorità, traguardi, processi triennali da migliorare Azioni di miglioramento Risorse interne coinvolte nel miglioramento Ordini di scuola e classi coinvolte nel miglioramento Consulenze Esterne/Reti coinvolte nel miglioramento CAPITOLO V: LA PROGETTAZIONE CURRICULARE, I BISOGNI EDUCATIVI Curricolo Verticale d’Istituto PAG. 36 Orientamento scolastico e professionale Attività alternative all’insegnamento della Religione cattolica per alunni della Primaria e della secondaria di I grado Curricolo potenziato PAG. 41 CAPITOLO VI: AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA CAPITOLO VII: LA VALUTAZIONE PAG. 44 CAPITOLO VIII: L’INCLUSIVITA’ E L’INTEGRAZIONE – IL PAI PAG. 49 CAPITOLO IX: L’ORGANICO DELL’AUTONOMIA PAG. 50 Posti comuni e di sostegno Organico di potenziamento Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limitie dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015 CAPITOLO X: IL FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI PAG. 53 CAPITOLO XI: LA SICUREZZA PAG. 54 3 CAPITOLO XII: LA PRIVACY PAG. 62 CAPITOLO XIII: I REGOLAMENTI PAG. 64 CAPITOLO XIV: IL PIANO DEI VIAGGI D’ISTRUZIONE PAG. 64 CAPITOLO XV: IL PIANO DELLE ATTIVITA’ DEL PERSONALE DOCENTE PAG. 64 CAPITOLO XVI: IL PIANO DELLE ATTIVITA’ DEL PERSONALE ATA PAG. 65 CAPITOLO XVII: IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE PAG. 65 CAPITOLO XVIII: IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA PAG. 66 PAG. 66 CAPITOLO XIX: LA CARTA DEI SERVIZI CAPITOLO XX: IL MONITORAGGIO, IL CONTROLLO E IL RIESAME ALLEGATI 1. Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico al Collegio dei Docenti 2. Patto di corresponsabilità 3. PNSD - Piano Nazionale Scuola Digitale 4. PDM - Piano di Miglioramento 5. Curricolo Verticale d’Istituto 6. Curricolo potenziato 7. Rubriche di Valutazione 8. PAI - Piano Annuale dell’Inclusività 9. Sicurezza 10. Privacy 11. Piano viaggi d’istruzione 12. Piano delle Attività del Personale Docente 13. Piano delle Attività del Personale ATA 14. Piano della Formazione del personale docente 15. Piano della Formazione dei personale ATA 4 PAG. 67 IL P.T.O.F. La premessa Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), ai sensi di quanto previsto dal c. 3 art. 1 della legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”,è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. Scaturisce da una riflessione sui bisogni educativi espressi dal contesto sociale, culturale ed economico, dalle diverse esigenze formative degli alunni, dalle attese espresse dalle famiglie e si arricchisce di stimoli che favoriscono percorsi integrati valorizzando tutte le opportunità culturali, ricreative, sportive e interculturali presenti sul territorio. E’ un documento pubblico, trasparente e condiviso in cui si esplicita l’autonomia scolastica e la flessibilità curricolare. E’ un documento flessibile, dinamico che viene aggiornato annualmente per poter raggiungere traguardi di miglioramento graduali. Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’Istituto Comprensivo Montecorvino Pugliano è redatto dalla Funzione Strumentale ad esso preposta ed è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio Atto di Indirizzo1 prot. N. 4905 C1 del 24 Novembre 2015, che si allega al presente documento e ne è parte integrante Il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti con delibera n. 2 nella seduta del 18 gennaio 2016 ed è stato poi definitivamente approvato dal Consiglio d’Istituto con delibera n. 26 nella seduta del 19 gennaio 2016. Il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato e, infine, è stato pubblicato sul portale unico dell’Istituto e sul Portale Scuola in Chiaro. 1 Allegato n. 1: Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico al Collegio dei Docenti 5 Cosa cambia La Legge 107/2015 di “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione” ha ridefinito sostanzialmente la durata e le competenze riguardo all’iter di stesura e approvazione del POF, modificando quando previsto dalla normativa precedente: DPR n. 275/1999 L n. 107/2015 Durata Annuale Triennale - revisione annuale Indirizzi Consiglio d’Istituto Dirigente Scolastico Stesura Collegio Docenti Collegio Docenti Approvazione Collegio Docenti Consiglio d’Istituto Adozione Consiglio d’Istituto La normativa conferma quindi l’attribuzione al Collegio dei Docenti della funzione di elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa sulla base però “degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico” (art.1, comma14), anziché degli indirizzi del Consiglio di Istituto. Quindi: alla luce - della Legge n.107 del l3 luglio 2015, e in particolare dei commi 3, 7, 10-16, 56-58, 124 dell’art.1, che definiscono i contenuti del PTOF - della mission dell’Istituto - delle finalità e degli obiettivi generali delle Indicazioni Nazionali - delle priorità e dei traguardi individuati nel RAV Report di Autovalutazione - degli indirizzi già individuati dal Consiglio di Istituto in attesa - dell’emanazione dei decreti legislativi attuativi individuati dai commi 180-185 della Legge n.107/2015 o di eventuali modelli standard di PTOF definiti a livello ministeriale al fine - di consentire una progettazione unitaria del PTOF sono state elaborate dal Dirigente Scolastico nell’Atto di Indirizzo, le linee di indirizzo che forniscono indicazioni di massima per la stesura del Piano per gli anni scolastici 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019 6 Elementi costitutivi del Piano Triennale dell’Offerta Formativa RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE RAV ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO AL COLLEGIO DOCENTI ATTO DI INDIRIZZO PIANO DI MIGLIORAMENTO PdM PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE POFT 7 Collegamento tra PdM e PTOF A seguito del DPR n.80/2013, nel quale viene richiesto alle scuole il procedimento di autovalutazione, dopo la compilazione e la revisione del RAV Rapporto di Autovalutazione, attraverso i descrittori messi a disposizione dall’INVALSI, emerge: ESITI DEGLI STUDENTI Punti di forza: Risultati alquanto positivi da parte della totalità dell’utenza anche grazie alla personalizzazione dei percorsi educativi. Nella scuola primaria il valore percentuale di ammissione alla classe successiva supera tutti gli altri valori di riferimento (provinciali, regionali, nazionali). Punti di debolezza La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una concentrazione anomala in alcune fasce; le disparità di risultati sono concentrate nei plessi di minor frequenza, dislocati in collina. PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE Punti di forza: Buone sono le iniziative per l’inclusione e la differenziazione anche se necessiterebbero di ulteriori risorse. La scuola ha curato con attenzione l’individuazione del curricolo fondamentale a livello di istituto, strutturandolo in verticale e condividendolo in tutti e tre gli ordini scolastici (infanzia, primaria, secondaria di primo grado). Punti di debolezza: Debole implementazione delle attività laboratoriali e non diffuso utilizzo di supporti didattici multimediali dovuto anche a problemi tecnici. Debole curvatura della progettazione curricolare alle competenze e ai compiti di realtà. Inoltre, i risultati delle prove Invalsi hanno evidenziato che i nostri allievi non sanno applicare le abilità apprese a scuola ad un contesto meno strutturato in cui devono decidere quali sono le conoscenze pertinenti e come applicarle. PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI ED ORGANIZZATIVE Punti di forza: Positiva l’organizzazione dell’Istituto, curato il passaggio delle informazioni alle famiglie anche attraverso il sito web. Punti di debolezza: Purtroppo sono state poche le opportunità di formazione offerte ai docenti negli ultimi anni scolastici. La dematerializzazione dell’ufficio di segreteria non è stata completata. La comunicazione tra i plessi è stata carente e finora basata sul cartaceo. Manca una strutturata leadership distribuita. *** Questi dati hanno determinato la scelta degli obiettivi del RAV e hanno spinto il gruppo di miglioramento ad un confronto dal quale è emersa la necessità di condividere i processi e i percorsi tra i docenti al fine di migliorare i risultati scolastici soprattutto in italiano e matematica senza trascurare le competenze in Lingua straniera e le competenze comunicative oltre alle competenze chiave di cittadinanza. E’ necessario, dunque, che il curricolo verticale sia curvato sul trasferimento delle conoscenze in competenze, su una didattica innovativa, finalizzata al saper fare con il relativo monitoraggio di tre aree di processo: CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE - AMBIENTE DI APPRENDIMENTO – INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE. 8 Coinvolgimento di stakeholder esterni Il Dirigente Scolastico, nell’arco temporale di elaborazione del PTOF, ha promosso i necessari rapporti con gli enti locali e con diverse realtà istituzionali, culturali, locali, sociali, ed economiche operanti nel territorio, realizzando diverse reti che coinvolgono altre istituzioni scolastiche, Enti locali, associazioni sportive e culturali del territorio; ha tenuto conto, altresì, delle proposte e dei pareri formulati dai genitori negli Organi Collegiali. 9 CAPITOLO I L’I.C. Montecorvino Pugliano si presenta L’identikit dell’I.C. Montecorvino Pugliano LA SCUOLA DELL'INFANZIA CAPOLUOGO SANTA TECLA SAN VITO BIVIO PRATOLE LA SCUOLA PRIMARIA CAPOLUOGO SANTA TECLA SAN VITO BIVIO PRATOLE LA SCUOLA SECONDARIA SANTA TECLA BIVIO PRATOLE L’Istituto Comprensivo Montecorvino Pugliano istituito ai sensi della L.97/1994, è stato oggetto di dimensionamento riducendo i suoi plessi all’ambito territoriale del comune . È intitolato a Monsignor Giovanni Toriello, illustre cittadino della comunità e parroco del Duomo di Salerno dal 1966 al 1996.Unanimamente riconosciuto come persona dotata di carisma e carica umana tale da essere il promotore di numerose iniziative che ancora oggi si svolgono nel centro storico coinvolgendo un gruppo di ragazzi che lo circondavano “i ragazzi di don Toriello”, e che grazie a lui seppero esprimere doti e capacità artistiche e diventando essi stessi illustri cittadini nel campo artistico e creativo. A Mons. Toriello si devono numerose iniziative come il Teatro Barbuti e la mostra permanente del presepe in grandezza naturale del maestro Carotenuto tuttora attive dando così lustro e dignità ad un centro storico degradato negli anni passati. 10 Analisi del contesto territoriale La scuola è il centro di maggiore aggregazione culturale e sociale e si fa carico di prevenire le devianze giovanili che rappresentano un pericolo reale in una società slegata dai vecchi rapporti sociali e dalle tradizioni. La nostra istituzione è dislocata su un vasto territorio suddivisa tra la zona collinare e quella pianeggiante con non poche difficoltà di collegamento e comunicazione. L’Istituto consta di ben 10 plessi, di cui 4 plessi della Scuola dell’Infanzia, 4 plessi di scuola Primaria e 2 plessi della Scuola Secondaria di I grado. I docenti, nonostante le difficoltà, stanno affrontando con competenza, motivazione e professionalità, il nuovo assetto organizzativo della scuola in seguito all’emanazione della Legge 107/2015 “La Buona Scuola”. Dall’osservazione sistematica degli alunni, dai contatti con le famiglie e con le altre realtà extrascolastiche, dalle relazioni con gli Enti Locali e con tutti i soggetti presenti sul territorio, la comunità scolastica ha individuato le seguenti problematiche: Socioculturale: il comune è formato da più frazioni molto diverse tra loro per conformazione territoriale (collinare – pianeggiante), per la densità di popolazione e per la diversità di livello socio-economico e culturale. In particolare, si rileva che nei territori di San Vito e Bivio Pratole si registra una continua espansione urbanistica e un conseguente incremento demografico che ha portato all’incontro di modelli sociali e culturali diversi; mentre nei territori di Santa Tecla e Capoluogo si registra un notevole calo demografico che influenza la costituzione di nuove classi scolastiche con conseguente invecchiamento della popolazione e restrizione del nucleo familiare. La carenza su tutto il territorio di un tessuto associativo e di aggregazione giovanile a carattere ricreativo, culturale e artistico finalizzato ad una reale integrazione dovrebbe essere in parte colmata dalle strutture e gli spazi per l’impiego del tempo libero che sono in progetto da parte dell’ente comunale. La piscina comunale, sita a Pugliano Capoluogo è a disposizione degli alunni dell’Istituto Comprensivo per attività curriculari ed extracurriculari. Il nuovo palazzetto comunale dello sport sito in Bivio Pratole è una struttura adeguata per allenamenti, competizioni e gare, ma per ora solo parzialmente a disposizione dell’istituto. Il Teatro Comunale è disponibile per attività educative – didattiche di associazioni quali ad es. l’ACLE, spettacoli di fine anno e convegni. La biblioteca deve essere riorganizzata, alcuni plessi mancano di connessione internet. In altri plessi non sempre il collegamento è sufficiente; in alcuni plessi mancano o non sono funzionanti le nuove tecnologie (computer, LIM, connessioni internet, stampante…); mancano anche strumenti e materiali didattici. La strumentazione musicale non è utilizzata al meglio. Intensa è la partecipazione dei genitori alla vita scolastica. Amministrativa: gli Enti Locali, mostrano attenzione alle problematiche ed alle urgenze scolastiche, ma riescono a soddisfare solo in parte le esigenze del vasto bacino di utenza (arredi, manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali e degli spazi esterni etc.). Le opportunità di collaborazione con l’Amministrazione comunale (anche attraverso la società “Montecorvino Pugliano Multiservizi e Sport” s.r.l Società Unipersonale del Comune di Montecorvino Pugliano senza scopo di lucro istituita in forma societaria, non profit e nel rispetto del requisito del controllo integrale da parte dello stesso Comune promotore) e con le agenzie educative e le associazioni culturali e sociali presenti sono buone. 11 Indirizzi di studio SCUOLA DELL’ INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Alunni frequentanti2 Gli alunni di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado sono così suddivisi: Scuola dell’ Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di 76 Capoluogo 2 33 27 3+pluricl. 60 San Vito 3 68 27 6 96 Bivio Pratole 3 74 27 14 262 2 I dati si riferiscono all’a.s. 2015/2016. 12 N. alunni 5 N. classi 27 Curricolo N. alunni 24 Ore N. classi Curricolo 1 Ore N. alunni Santa Tecla Ore N. sezioni Plessi Curricolo I grado 3 71 15 318 ORARIO PRESUNTO a.s. 2016/2017 Scuola Infanzia Scuola Primaria3 Secondaria I Grado 3 Capoluogo San Vito Bivio Pratole S.Tecla TEMPO PIENO 50 h su 5 gg/sett. Tempo Normale 27 h su 5gg/sett. 8,15-13,15/16,15 8,00-13,00 /16,00 8,00-13,00/16,00 8,30-13,30/ 16,30 8,10-13,10 8,15-13,15 8,35-13,35 8,30-13,30 8,10-16,10 lunedì 8,15/16,15 mercoledì 8,35-16,35 martedì 8,30-16,30 mercoledì Tempo pieno4 40 h settimanali con mensa 8,10-16,10 8,15-16,15 8,35-16,35 8,30-16,30 Tempo normale 30 h su 6gg/sett 8,15-13,15 Tempo Prolungato 38 h su 6gg/sett. 8,15-13,15 8,15-17,15 martedì e giovedì 8,00-13,00 8,00/17,00 martedì e giovedì Tempo Prolungato 36 h su 6 gg/sett. 8,15-13,15 8,00-13,00 8,15-16,15 martedì e giovedì 8,00/16,00 martedì e giovedì Eventuale progetto accoglienza da definire. 4 Subordinato al servizio di refezione scolastica con contributo delle famiglie in base all’ISEE e alle strutture idonee forniti dal Comune di Montecorvino Pugliano. 13 Flessibilità organizzativa - Tempo scuola – AOF FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA ORGANIZZAZIONE E TEMPO SCUOLA E CATTEDRA DOCENTE AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA Scuola del’Infanzia Contemporaneità dei docenti per svolgere attività laboratoriali Tempo pieno 40 h. settimana su cinque giorni a settimana *** Docente 25 h. settimanali Scuola Primaria Moduli organizzati per fasce di età per approfondimento nei campi di esperienza in orario curriculare Contemporaneità dei docenti per:attività alternative Tempo normale 27 h. settimanali su cinque giorni a settimana L’ampliamento dell’Offerta formativa prevede attività curriculari e pomeridiane extracurriculari rivolte al recupero/consolidamento/potenziamen to e valorizzazione delle discipline e di obiettivi trasversali, al fine di offrire risposte ai bisogni differenziati degli alunni, per garantire loro pari opportunità formative e risponde alla finalità della prevenzione al disagio, nel rispetto dei tempi e delle modalità diverse di apprendimento. - gruppi di livello all’interno di una classe o tra più classi Tempo Pieno - recupero/potenziamento 40 h settimanali su cinque giorni a settimana con mensa - sostituzione docenti assenti *** - gruppi di livello classi parallele inclusione alunni BES Docente 24 h. settimanali comprensivi di programmazione - inclusione alunni stranieri La cattedra del docente è articolata in antimeridiano/ pomeridiano con due ore di contemporaneità e due ore di programmazione settimanale Secondaria di I grado - apertura classi parallele -Gruppi di livello per recupero/potenziamento disciplinare – alfabetizzazione alunni stranieri Tempo normale: 30 h. su sei giorni a settimana Tempo Prolungato: 38 h. su sei giorni a settimana di cui due giorni con pausa mensa 36 h. su sei giorni a settimana di cui due giorni con pausa mensa *** Docente 18 h settimanali (docenti di italiano e matematica ore distribuite in antimeridiano e pomeridiano) 14 L’ampliamento dell’Offerta formativa prevede attività curriculari e pomeridiane extracurriculari rivolte al recupero/consolidamento/potenziamen to e valorizzazione delle discipline e di obiettivi trasversali, al fine di offrire risposte ai bisogni differenziati degli alunni, per garantire loro pari opportunità formative e risponde alla finalità della prevenzione al disagio, nel rispetto dei tempi e delle modalità diverse di apprendimento. Promuovere inoltre un percorso di orientamento alla prosecuzione agli studi. MISSION DELL’ISTITUTO Le finalità primarie della scuola si concretizzano nel perseguimento dei seguenti obiettivi: • garantire il “sapere”, il “saper essere”, il “saper fare”, il “saper scegliere” e il “saper vivere insieme”attraverso lo sviluppo delle conoscenze, delle abilità e la maturazione delle competenze chiave di cittadinanza e nella perfetta concretizzazione dei diritti sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana; • garantirei principi di equità ed inclusività con l’obiettivo comune di elevare la qualità degli apprendimenti; • favorire il successo formativo di ciascuno e di tutti; • creare ambienti di apprendimento significativo; • educare ai valori e alla cittadinanza europei; • promuovere la consapevolezza del “bene comune”; • valorizzare le competenze professionali e il merito. VISION DELL’ISTITUTO La vision è ciò che la Scuola vuole essere nel futuro, la direzione verso cui deve muovere il cambiamento, la motivazione per orientarsi quando i percorsi sono complessi e difficili. E la vision della nostra Scuola è: “diventare una finestra aperta per guardare il mondo ed una porta aperta per far entrare il mondo” OBIETTIVI DI QUALITÀ’ • • • • • • • Migliorare la qualità della scuola attraverso una maggiore consapevolezza e partecipazione del personale, degli studenti, delle famiglie e del territorio. Promuovere la cultura della qualità progettuale e operativa attraverso l’attenta analisi e il controllo continuo dei processi formativi. Promuovere e incentivare le eccellenze offrendo occasioni ed esperienze significative nei processi di apprendimento. Utilizzare con efficacia ed efficienza le risorse disponibili aprendosi alle continue innovazioni tecnologiche. Realizzare un percorso formativo in cui l’alunno sia soggetto di diritto alla cura, all’educazione, alla vita di relazione. Creare occasioni ed opportunità di crescita culturale e professionale per alunni, docenti, personale ATA, genitori e realtà territoriali. Perseguire, in un clima sereno e disteso, la politica del “NOI” attraverso Collaborazione, Condivisione e Corresponsabilità. 15 OBIETTIVI PRIORITARI (L. 107/2015) PRIORITA’ SCUOLA INFANZIA Potenziamento competenze matematico-logiche scientifiche Valorizzazione competenze linguistiche Valorizzazione competenze linguistiche in L2 Insegnamento lingua inglese nella scuola dell’Infanzia Potenziamento competenze espressive (arte, musica, cinema, media Potenziamento discipline motorie Percorsi formativi individualizzati per il recupero degli alunni con BES Percorsi formativi individualizzati per il recupero degli alunni diversamente abili Percorsi formativi individualizzati per il potenziamento delle eccellenze e la valorizzazione del merito degli alunni Definizione di un sistema di orientamento Sviluppo competenze digitali Didattica laboratoriale Sviluppo di competenze di cittadinanza attiva ispirate alla cura del “bene comune”, alla consapevolezza dei diritti e dei doveri, al rispetto della legalità , all’educazione interculturale e alla pace e all’educazione alle pari opportunità Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con le comunità locali Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda 16 SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO CAPITOLO II COMUNICAZIONE E TERRITORIO La relazione e il clima di lavoro fra il personale tutto e il rapporto con i genitori degli alunni sono fondamentalmente positivi ma suscettibili di ulteriori miglioramenti attraverso una intensificazione delle modalità e dei strumenti di comunicazione. Pertanto la scuola è consapevole che una rete di comunicazione interna ed esterna sia un fattore strategico da perseguire ed implementare perché : - garantisce la massima informazione possibile agli utenti; - favorisce la circolazione dell’informazione all’interno della scuola; - documenta l’attività didattica e non, svolta nel corso del tempo; - rendiconta le attività ; - consente di ottenere feedback dall’esterno Comunicazione esterna Rapporto scuola – famiglia La scuola vuole creare un clima relazionale collaborativo con le famiglie perché solo attraverso le sinergie sviluppate d’intesa fra scuola e famiglia è possibile realizzare percorsi educativi di eccellenza nelle diverse dimensioni e garantire a ciascun alunno il pieno successo formativo. Pertanto la scuola si mette in gioco impegnandosi sempre nell’instaurare un dialogo costruttivo grazie all’ ascolto attivo, al confronto ed alla ricerca di collaborazione con l'utenza. La relazione comunicativa tra scuola e famiglia avviene attraverso: • OOCC; • incontri scuola-famiglia; • colloqui individuali negli orari di ricevimento; • incontri per la consegna del documento di valutazione quadrimestrale. • Assemblee di genitori Tutte le forme di comunicazione comprese le convocazioni a riunioni, ad incontri/colloqui collettivi ed individuali con i docenti viene effettuata primariamente attraverso avvisi pubblicati sul Sito-Web dell’Istituto ma anche attraverso avvisi cartacei e trascrizioni sul diario per non penalizzare le famiglie socialmente e culturalmente svantaggiate ancora in situazione di emarginazione tecnologica. La scuola, quindi,promuove occasioni d’incontro con i genitori degli alunni : 1. per informare e accogliere suggerimenti relativamente all’organizzazione dell’attività educativa e didattica, alla programmazione e conduzione dell’attività stessa: 2. per illustrare e recepire istanze sulle linee essenziali della programmazione ed organizzazione didattica; 3. per raccogliere di tutte le conoscenze necessarie all’elaborazione di un’immagine relazionale dell’alunno al di fuori del contesto scolastico; 17 4. per consegnare ed illustrare i documenti di valutazione, occasione di verifica congiunta tra scuola e famiglia a metà e a fine anno scolastico; Uno strumento di FORTE SINERGIA è il Patto di Corresponsabilità5 Rivisto nell’a.s. 2015/16 sarà periodicamente genitori ed alunni. strumento di confronto e condivisione fra docenti, RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA • • INCONTRI PERIODICI PARTECIPAZIONE ORGANI COLLEGIALI ►CONSIGLIO DI ISTITUTO COLLOQUI INDIVIDUALI INCONTRI PERSONALI ►CONSIGLI DI 1. INTERSEZIONE ASSEMBLEE DI CLASSE 2. INTERCLASSE 3. CLASSE 5 Allegato n. 2: Patto di corresponsabilità 18 Rapporto scuola – Comune di Montecorvino Pugliano e Istituzioni e Associazioni locali e territoriali La scuola interagisce con il territorio valorizzando nella programmazione educativa e didattica le risorse culturali, ambientali e strumentali offerte dal territorio stesso e dalle strutture su di esso operanti. I rapporti fra l’Istituzione scolastica e gli Enti locali territoriali sono improntati alla massima collaborazione allo scopo di: promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane e finanziarie che gli Enti locali mettono a disposizione della scuola sia in orario curriculare che extracurriculare; promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori degli orari di lezione per attività sportive, culturali e di interesse generale. L’interazione con le Istituzioni locali si articola in diversi ambiti. Tra questi alcune collaborazioni sono: Biblioteca centro culturale per promuovere la lettura (in progettazione); ASL per l’integrazione degli alunni con problemi di svantaggio; Servizio trasporti alunni comunale; Montecorvino Pugliano Multiservizi e Sport” s.r.l Società Unipersonale del Comune di Montecorvino Pugliano senza scopo di lucro istituita in forma societaria, non profit e nel rispetto del requisito del controllo integrale da parte dello stesso Comune promotore. Osservatorio Astronomico “G.C. Gloriosi” di Montecorvino Rovella Conservatorio Musicale “G. Martucci” di Salerno CTS Centro Territoriale di Supporto “IC Calcedonia” di salerno CTI Centro Territoriale per l’Inclusione “IC Giovanni Paolo II” di Salerno Parrocchie Forum Giovani Protezione Civile Polizia Postale Palazzetto dello Sport Comunale Piscina Comunale Teatro Comunale Istituto di Istruzione Superiore “Alfano I” di Salerno per alternanza Scuola-Lavoro e progetto Musicale Istituzioni scolastiche in rete Associazioni di volontariato ASP Associazione di promozione Sociale “Le Cirque” di Montecorvino Pugliano Piano di Zona Reti di scuole L’Istituzione Scolastica ader isce a numer ose Reti Istituzionali ed Inter istituzionali che per mettono il coordinamento di alcune attività dell’IC per la condivisione di pr ogetti e di risorse, anche partecipando a bandi specifici, con l’intento di: favorire la collaborazione tra le scuole partecipanti alla Rete per la realizzazione di percorsi di ricercaazione finalizzati a migliorare i processi si insegnamento-apprendimento; creare uno strumento di reciproco sostegno per la sperimentazione di progetti didattici innovativi e promuovere un confronto permanente. 19 CAPITOLO III L’ORGANIZZAZIONE Organigramma 20 Risorse Interne Risorse Umane Le risorse umane della nostra scuola sono così suddivise: Comune Sostegno Docenti scuola infanzia 18 0 Docenti scuola primaria 41 5 Docenti scuola secondaria 47 7 Docenti ATA DSGA 1 Personale ATA 14 Personale Segreteria 5 21 Risorse Strutturali SCUOLA DELL’INFANZIA CAPOLUOGO S. TECLA BIVIO PRATOLE S. VITO Sala docenti (ex cucina) laboratorio Aule di religione sala mensa sala mensa saloni piccolo deposito spazio personale ATA tre bagni (due per alunni e uno per ambulatorio personale docente e ATA) giardino quattro aule con piccolo atrio e con accesso diretto al giardino che palestra comunale con adiacente campo di calcetto circonda l’intero edificio. Aule Salone sala mensa 2 aule salone sala docenti aula insegnanti sala mensa ripostiglio servizi igienici infermeria 2 ripostigli spazio personale ATA (ex cucina) infermeria servizi igienici spazio personale ATA giardino. giardino. SCUOLA PRIMARIA CAPOLUOGO 7 aule S .TECLA BIVIO PRATOLE S. VITO servizi palestra L’edificio è dislocato su due Piano terra: 14 aule: livelli: 5 aule sala docenti aula multimediale laboratorio laboratorio lingue campo di calcetto palestra due piccoli ripostigli aula multimediale sala docenti atrio infermeria tre sale igieniche per alunni e Primo piano: tre bagni per personale docente 3 aule e servizi. e ATA; cortile deposito mini giardino giardino/spazio campetto. saletta terrazzo. Piano terra: 3 aule e servizi atrio piccolo cortile. Piano seminterrato: palestra, aula multimediale esterno SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CAPOLUOGO BIVIO PRATOLE Collocata al secondo piano di un edificio comunale ed è dotata di: Collocataal primo piano dell’edificio. L’intera scuola è dotata di: 5 aule - aula multimediale - sala professori – ufficio di presidenza due laboratori - spazio esterno – palestra - aula biblioteca - aula riunione. 12 aule - un laboratorio multimediale - un laboratorio musicale - un ufficio di presidenza/sala docenti, palestra e mensa al piano interrato. 22 Funzionigramma 23 DIRIGENTE SCOLASTICO (DS) Assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare, il dirigente scolastico organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali (art. 25 D.Lgs 165/2001). Staff dell’Ufficio di Dirigenza DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI (DSGA) Sovrintende ai Servizi Amministrativo-Contabili e ne cura l’organizzazione con autonomia operativa nell’ambito delle direttive del Dirigente Scolastico. E’ componente dell’Ufficio di Dirigenza. 1° COLLABORATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO • Sostituisce il Dirigente in caso di Sua assenza, ferie, impedimento o su delega • Collabora con il Dirigente, predispone e coordina le attività dell’Ufficio di Dirigenza, dei dipartimenti, dei coordinatori, dei referenti e delle commissioni assicurando la comunicazione tra loro e il Dirigente. • Cura i rapporti e la comunicazione con le famiglie e con l’esterno anche attraverso le funzioni strumentali • Svolge la funzione di Segretario verbalizzante del Collegio docenti. • Vigila sull’andamento generale del servizio, con obbligo di riferire al Dirigente qualunque fatto o circostanza che possa, a Suo parere, pregiudicare un regolare svolgimento dello stesso, Coordina le emergenze • E’ componente dell’Ufficio di Dirigenza. • • • 2° COLLABORATORE Ha le stesse funzioni del 1° Collaboratore che supporta e sostituisce in caso di Sua assenza, ferie, impedimento Raccoglie ed evade le richieste dei docenti e dei responsabili di plesso dei singoli plessi; E’ componente dell’Ufficio di Dirigenza. 24 FUNZIONI STRUMENTALI Gli incarichi di “Funzione Strumentale” sono conferiti dal Dirigente Scolastico su delibera del Collegio. I docenti incaricati sono responsabili di uno specifico settore che può essere organizzativo o didattico. I loro compiti, anche se distintamente individuati, sono interconnessi, perché sono orientati tutti alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa Triennale. In alcuni casi il docente incaricato coordina una commissione relativamente all’ambito per il quale è stato nominato. Sono componenti dell’Ufficio di Dirigenza. 1. Funzione Strumentale Area POF/PTOF - Progettazione curricolare ed extracurricolare: Coordinamento, aggiornamento, integrazione e monitoraggio POF/PTOF - Curricolo verticale Coordinamento dei rapporti scuola-famiglia. 2. Funzione Strumentale Area POF/PTOF - Valutazione – INVALSI - Autovalutazione e Qualità del Servizio: Informazioni, comunicazioni e Report relativi a prove INVALSI e al SNV Sistema Nazionale di Valutazione – Monitoraggio della qualità del servizio – Organizzazione dell’autovalutazione d’Istituto – Coordinamento attività di Valutazione – Piani di miglioramento 3. Funzione Strumentale Rapporti col territorio - Visite guidate e viaggi d’istruzione – Accoglienza, Continuità e Orientamento: Integrazione della scuola con il territorio; rapporti con enti e associazioni; accoglienza, divulgazione di manifestazioni ed eventi, partecipazione a manifestazioni ed eventi, gare - certificazioni, competizioni organizzazione di visite guidate e viaggi di istruzione – Accoglienza, Continuità e Orientamento. 4. Funzione Strumentale Sostegno ai docenti - Multimedialità – Le TIC a scuola - Ufficio Stampa: Supporto docenti formazione e TIC (Tecnologie dell’informazione e della Comunicazione) – Coordinamento equipe di manutenzione laboratori - Cura ed aggiornamento del sito web - Supporto per l’uso del registro on-line. 5. Funzione Strumentale Sostegno agli alunni - Inclusione - Benessere a scuola - Integrazione - Dispersione: Individuazione, gestione e coordinamento di situazioni con disabilità e BES Bisogni Educativi Speciali - Dispersione scolastica - progettazione e divulgazione di percorsi didattici specifici, coordinamento delle attività di integrazione e recupero, coordinamento GLI, GLHI e GLHO – Protocollo accoglienza alunni stranieri. RESPONSABILE DI PLESSO e Suo Vice Scuola dell’Infanzia: Capoluogo, Santa Tecla, San Vito, Bivio Pratole Scuola Primaria: Capoluogo, Santa Tecla, San Vito, Bivio Pratole Scuola Secondaria di I Grado: Capoluogo, Bivio Pratole • • • • • Coordina e gestisce l’organizzazione, le attività didattiche e il personale del plesso Cura i rapporti con l’utenza del plesso e con la segreteria riferendo periodicamente al Dirigente. Controlla le scadenze degli adempimenti. Sovrintende al corretto uso dei beni in utilizzo nel plesso. Raccoglie e vaglia adesioni ed iniziative generali. 25 • Cura e controlla il registro firme del personale. • Sovrintende alla tutela dei dati sensibili di lavoratori e alunni del plesso. • Coordina e attua nel plesso la normativa in materia di igiene e sicurezza. *Il vice responsabile sostituisce il coordinatore in Sua assenza in tutti i suoi compiti, attuando le indicazioni organizzative ricevute dal coordinatore e/o dal dirigente scolastico. COORDINATORE DI DIPARTIMENTI PER AREE DISCIPLINARI (area linguistica, area matematico-scientifica, area artistico-espressiva) • • • • Presiede le riunioni del Dipartimento, ne organizza il lavoro nell’ottica del curricolo verticale collegandosi con gli altri ordini di scuola attraverso le figure ad esso preposte. Verbalizza controllando la correttezza e la completezza dell’atto amministrativo e raccoglie e conserva copia della documentazione prodotta dal dipartimento. Coordina la programmazione annuale di dipartimento sia per quanto riguarda le attività curriculari che extracurriculari. Riferisce al Collegio sulle tematiche affrontate dal dipartimento e informa il Dirigente Scolastico ed i suoi collaboratori sulle riflessioni e proposte più significative emerse. COORDINATORE DI CLASSE/INTERCLASSE/SEZIONE/INTERSEZIONE • Presiede il Consiglio in assenza del Dirigente. • Coordina l’organizzazione didattica ed educativa promuovendo con le famiglie un proficuo dialogo a supporto • Controlla la completezza e la correttezza di tutti gli atti amministrativi di competenza della classe/interclasse/sezione/intersezione (verbali, documenti di valutazione, ecc.) • Fornisce un quadro attendibile ed aggiornato dell’andamento delle dinamiche della classe evidenziando la presenza di gruppi e casi disciplinari, dando informazioni in merito al recupero, sostegno, approfondimento al Consiglio, all’organico potenziato di riferimento, agli allievi, alle loro famiglie, al responsabile di plesso, a seconda della competenza. COORDINATORE CURRICOLO VERTICALE E CLASSI PONTE Assicura la continuità e il collegamento tra i vari ordini di scuole nella realizzazione del curricolo verticale. E’componente del Gruppo di Autovalutazione e Miglioramento COORDINATORE ATTIVITA’ SICUREZZA Coordina tutte le iniziative e le attività relative alla sicurezza al fianco del Dirigente, mantenendo i rapporti tra RSPP, le varie figure preposte e il Dirigente. DOCENTI TUTOR DOCENTI NEO IMMESSI IN RUOLO (solo in presenza di neo-immessi) Accompagnano l’anno di formazione e di prova dei docenti neoassunti in ruolo, supportandoli, consigliandoli e aiutandoli nella loro attività educativa e didattica come definito dalla L n. 107/2015. REFERENTI ACCORDI DI RETE • Coordinano e gestiscono i rapporti con le reti di scuole. • Supportano il collegio e le sue articolazioni all’elaborazione e realizzazione dei progetti collegati alle reti. • Partecipano alle riunioni di rete. REFERENTE ORARIO Elabora l’orario dei vari ordini di scuole sulla base delle esigenze di servizio e lo adatta alle situazioni emergenti. 26 REFERENTE SPERIMENTAZIONE MATEMATICA IN CURRICOLO VERTICALE Coordina la progettazione dell’area matematico scientifica e la sua relazione col curricolo verticale. E’ componente del Gruppo di Autovalutazione e Miglioramento REFERENTE LINGUE STRANIERE Coordina tutte le attività interne ed esterne relative alle Lingue straniere in collaborazione con i docenti referenti dei progetti specifici. E’ componente del Gruppo di Autovalutazione e Miglioramento ANIMATORE DIGITALE Elabora il PNSD Piano Nazionale Scuola Digitale6 ANIMATORE DELL’INCLUSIVITA’ Docente specializzato sul sostegno con funzione di coordinamento, di presidio culturale, organizzativo e formativo nel campo di processi di integrazione riferiti in particolare al campo della disabilità Gruppi di Lavoro e Commissioni GRUPPO di AUTOVALUTAZIONE E DI MIGLIORAMENTO Nome Funzione interna all’I.S. Petti Flavia Matarazzo Katia Troisi Anna Dirigente Scolastico D.S.G.A. Docente - Collaboratore DS Ruggiero Gaetana Docente Collaboratore DS Mirra Maria Rosaria Docente - FS Valutazione Speranza Caterina Docente FS – Pof/PTOF Angrisani Antonietta Mottola Gabriella Docente Docente Docente Stasio Domenico DocenteFS – supporto docenti formazione e TIC Animatore digitale Compiti di supporto Linee di indirizzo, coordinamento e gestione dei processi Supporto amministrativo-contabile Coordinamento step del progetto e valutazione dell’azione Analisi dei processi di insegnamento e apprendimento in relazione alle Indicazioni Nazionali Lettura dei risultati delle prove Invalsi – coordinamento dei processi di valutazione ed autovalutazione di Istituto – documentazione – redazione PDM Coordinamento generale della progettualità didattica, della verifica/valutazione secondo le Indicazioni Nazionali e le finalità del PTOF Coordinamento curricolo verticale e classi ponte Referente della sperimentazione di matematica e del curricolo potenziato Coordina tutte le attività interne ed esterne relative alle Lingue Straniere in collaborazione con i docenti referenti dei progetti specifici e in raccordo con le Funzioni Strumentali preposte. Coordinamento dei progetti “Classe 2.0” e “Classe 3.0” – formazione –veste grafica - pubblicazione sul sito Web COMITATO DI VALUTAZIONE Costituito da tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto, due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione scelti dal consiglio di istituto, un componente esterno individuato dall'ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici (L. n.107/2015). Nelle sue funzioni e a competenza differenziata individua i criteri per la valorizzazione dei docenti, 6 Allegato n.3: PNSD Piano Nazionale Scuola Digitale 27 esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo, valuta il servizio di cui all’art.448 (Valutazione del servizio del personale docente) su richiesta dell’interessato. ORGANO DI GARANZIA Designato dal Consiglio di Istituto che ne assume la presidenza, 1 rappresentante dei docenti scelto fra i candidati disponibili, 2 rappresentanti eletti dai genitori fra i candidati disponibili, 2 membri supplenti, uno per la componente docenti, uno per la componente genitori. In composizione perfetta, si esprime a maggioranza, in merito all'impugnazione dei procedimenti disciplinari e sui conflitti che sorgono all'interno della Scuola in merito all'applicazione del presente Regolamento. GRUPPI DI LAVORO PER I BES (BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI) La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e la Circolare n°8 del 6 marzo 2013, ridefiniscono e completano il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, ed estendono il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente diverse tipologie: • Disabilità (Legge 104/92) • Disturbi Evolutivi specifici (DSA/Legge 170/2010, ADHD, Disturbo Oppositivo Provocatorio DOP, Borderline cognitivo, Disturbo del Linguaggio DL, Deficit delle abilità non verbali, Disprassia, Disturbo della condotta in adolescenza), con presenza di certificazione sanitaria o in attesa di approfondimento diagnostico • Svantaggio socio-economico • Svantaggio linguistico e culturale • Disagio comportamentale/relazionale La normativa estende a tutti gli alunni BES la possibilità di attivare percorsi scolastici inclusivi, che prevedono l’utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative, prima riservati solo agli alunni con certificazione DSA. GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (GLI) Rileva i Bisogni Educativi Speciali presenti a scuola, raccoglie e valuta documentazione e tipologia di disabilità, strategie di integrazione ai fini dell’elaborazione del PAI (Piano Annuale dell’Inclusività), verifica periodicamente interventi, formula proposte per la formazione. Costituito da: • Dirigente scolastico • Docente Funzione Strumentale preposto • Docenti coordinatori delle classi dove sono inseriti alunni in situazione di diversabilità, • Insegnanti di sostegno dell’istituto; • Uno o due rappresentanti dei genitori degli alunni diversamente abili frequentanti la scuola; • Uno o più rappresentanti degli operatori sanitari coinvolti nei progetti formativi degli alunni diversamente abili frequentanti la scuola. GRUPPO DI LAVORO HANDICAP OPERATIVO (GLHO) Coordina e pianifica gli interventi formativi del PEI e del PDP, elabora ed aggiorna alla fine di ogni ordine di scuola il PDF (Profilo Dinamico Funzionale) e la relazione finale. 28 Costituito da: • Dirigente Scolastico • Neuropsichiatra dell’ASL SA 2 • Assistente sociale • Docente Funzione Strumentale preposto • Docenti specializzati; • Docenti curriculari dove sono inseriti gli alunni DA, DSA; • Genitori degli alunni; • Rappresentanti istituzionali che si occupano dei suddetti alunni. GRUPPO DI LAVORO HANDICAP PER L’INTEGRAZIONE (GLHI) (DM 2012 e CM n. 8/2013) Coesiste col GLI e si occupa anche delle problematiche degli alunni con BES e si pone come gruppo allargato che agisce in favore anche dell’inclusione, accanto ai GLI di recente introduzione. E’ composto da: • Dirigente Scolastico • Docente Funzione Strumentale preposto • Insegnante di sostegno infanzia/primaria/secondaria, 2 insegnanti del C.d.C in cui sono inseriti alunni DA, 2 genitori in rappresentanza degli alunni DA. Membri aggregati: • Neuropsichiatra dell’ASL SA 2 • Assistente sociale. • Associazioni. • Esperti (supervisor, tecnici ABA forniti dall’ASL). GRUPPO DI LAVORO PER L’AUTISMO (L. 134 del 18/08/2015) (eventuale) • • • • • • • • Dirigente Scolastico Neuropsichiatra dell’ASL S A 2 Assistente sociale Docente Funzione Strumentale preposto Docenti specializzati; Docenti curriculari dove sono inseriti gli alunni autistici; Genitori degli alunni; Rappresentanti istituzionali che si occupano dei suddetti alunni (supervisor, tecnici ABA). 29 ORGANI COLLEGIALI Gli Organi Collegiali sono organismi di autogoverno e di gestione delle attività scolastiche a livello di singolo Istituto. Garantiscono l'efficacia dell'autonomia delle istituzioni scolastiche nel quadro delle norme cheli definiscono. Collegio docenti: tutti i docenti Consiglio d’Istituto: Dirigente Scolastico (DS), 8 docenti, 8 genitori,2 ATA Giunta esecutiva: Dirigente Scolastico (DS), Direttore dei Servizi Generali e ed Amministrativi (DSGA), 1 docente, 1 genitore, 1 ATA Consiglio di intersezione: Dirigente Scolastico (DS), docenti e rappresentanti dei genitori di ogni sezione Consiglio di interclasse: Dirigente Scolastico (DS), docenti e rappresentanti dei genitori di ogni classe Consiglio di classe: Dirigente Scolastico (DS), docenti della classe e rappresentanti dei genitori 30 CAPITOLO IV IL MIGLIORAMENTO7 PUNTI DI FORZA I risultati degli studenti sono alquanto positivi da parte della totalità dell’utenza anche grazie alla personalizzazione dei percorsi educativi: nella scuola primaria il valore percentuale di ammissione alla classe successiva supera tutti gli altri valori di riferimento (provinciali, regionali, nazionali). CRITICITÀ All’esame di Stato una parte consistente si colloca nelle fasce più basse (voto 6 il 29,8 %, voto 7 il 33,1%); il valore percentuale dei voti ”8”, “9”, “10” e “lode” è inferiore ai valori provinciali e regionali La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una concentrazione anomala in alcune fasce: carente la fascia valutativa dell’”8” rispetto ai valori di riferimento. Nell’A.S. 2013/2014 i risultati delle prove Invalsi hanno registrato dati positivi nel loro complesso in italiano. Per la matematica il punteggio registra uno scostamento negativo rispetto a quello delle scuole con background socio-economico-culturale simile nella scuola primaria. Nella prova di matematica le classi seconde hanno avuto punteggio inferiore al punteggio ottenuto dalle classi con background socio-economico simile. Le classi quinte hanno riportato punteggi inferiori a quelli del Sud, d’Italia e delle classi con background socio economico simile, sia nella prova di italiano che in quella di matematica. Le disparità di risultati sono concentrate nei plessi di minor frequenza, dislocati in collina. Dalla lettura dei dati sull’incidenza della variabilità tra le classi e dentro le classi seconde emerge che la scuola tende a formare classi poco equilibrate nella loro costituzione, la causa può essere ricercata nella diversa e distante dislocazione dei diversi plessi. Le disparità a livello di risultati tra gli alunni meno dotati e quelli più dotati sono in aumento nel passaggio dalla classe seconda alla classe quinta primaria. 7 Allegato n. 4: PDM Piano di Miglioramento 31 Aree di miglioramento Esiti, priorità e traguardi/processi da migliorare Risorse interne coinvolte nel miglioramento ESITI DEGLI STUDENTI RISULTATI SCOLASTICI Aree di processo Priorità Traguardi Migliorare risultati scolastici in italiano e matematica Spostare di fascia di livello in avanti del 5% la distribuzione dei risultati di fine anno nelle classi campione Ridurre la variabilità degli esiti tra le classi Spostare la percentuale dal 35% al 28% in classe II Primaria e dal 19%al 15% in classe V Primaria Obiettivi di processo AZIONE DI MIGLIORAMENTO N. 1: sperimentazione nuovo format UdA e Verifica bimestrale, adeguamento del curricolo verticale per competenze, rubriche di valutazione e certificazione delle competenze, formazione docenti Curricolo, progettazione e valutazione CONDIVIDERE METODOLOGIE DI VALUTAZIONE COMUNI CON USO DI RUBRICHE DI VALUTAZIONE INDIVIDUARE OBIETTIVI MISURABILI MINIMI COMUNI PER CLASSI PARALLELE PER TUTTI GLI ORDINI AZIONE DI MIGLIORAMENTO N. 2: inserimento di attività specifiche relative agli aspetti da migliorare nei progetti curricolari ed extracurricolari, progetto curricolo potenziato, sperimentazione metodo Bortolato (classi IA e IB scuola Primaria di Bivio Pratole), formazione docenti Inclusione e differenziazione FAVORIRE UNA MAGGIORE INCLUSIONE DI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI FAVORIRE INIZIATIVE FORMATIVE INTERNE AZIONE DI MIGLIORAMENTO N. 3: manutenzione dotazione multimediale dell’Istituto, interventi 32nfrastrutturali per l’innovazione tecnologica e per l’apprendimento delle competenze chiave, formazione docenti, azione PSND#28Animatore digitale, alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda , potenziamento lingue straniere, potenziamento competenze chiave e di cittadinanza Ambiente di apprendimento IMPLEMENTARE LE ATTIVITÀ LABORATORIALI E TRASFORMAZIONE DI ALCUNE AULE IN LUOGHI SPECIFICI DISCIPLINARI MAGGIORE UTILIZZO DI SUPPORTI DIDATTICI MULTIMEDIALI E DI COMPITI DI REALTÀ 32 RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA Dirigente Scolastico DSGA Docenti Funzioni Strumentali Gruppo diMiglioramento Collaboratori D.S. Referenti (responsabili di plesso, di dipartimento, coordinatori…) Docenti curriculari e dell’ organico potenziato Docente Animatore digitale Docenti specializzati /animatore dell’inclusione personale ATA TIPOATTIVITÀ Direzione/Coordinamento/ gestione/supporto/scelte strategiche Supporto amministrativo-contabile -Ptof: coordinamento generale della progettualità didattica -Valutazione: coordinamento dei processi di autovalutazione di Istituto -Sostegno agli alunni: diffondere capillarmente buone prassi di inclusione e differenziazione -Sostegno ai docenti: verifica laboratori e dotazioni multimediali, iniziative di formazione, cura del sito Web -Rapporti con il territorio: integrazione della scuola con il territorio Elaborazione, monitoraggio, valutazione, supporto e rendicontazione delle scelte strategiche Consolidare la collaborazione interna ed esterna Garantire la continuità verticale e la coerenza interna del curricolo e vigilare sui processi di apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle competenze Potenziare le attività che possano migliorare l’apprendimento degli studenti in difficoltà e valorizzare le eccellenze per ridurre la variabilità tra e dentro le classi Piano Nazionale Scuola Digitale Diffondere capillarmente buone prassi di inclusione supporto Ordini di Scuola e Classi coinvolte nel miglioramento CLASSI Tutte Tutte Tutte ORDINI SCUOLA Infanzia Primaria Secondaria I grado Consulenze Esterne/Reti coinvolte nel Miglioramento TIPO RISORSA TIPO ATTIVITÀ Centro documentazione Qualità ed Confronto tra le scuole mediante audit eccellenza Marchio S.A.P.E.R.I. (peerassessment, benchmarking) e Capofila IC “S.Tommaso d’Aquino” autovalutazioni secondo i modelli d’eccellenza di Salerno europei (EFQM/CAF) Rete SIRQ Supporto al monitoraggio, al riesame e al Capofila: IC “S.Tommaso miglioramento d’Aquino” di Salerno Rete LI.SA.CA (Liberi Saperi • Formazione del personale in materia di 33 Finanziamento € 450 Campania) – 30 scuole del territorio Capofila: IC “S.Tommaso d’Aquino” di Salerno RETE per la metodologiadidattica “Indicazioni Nazionali” 2012 [email protected]” Capofila: ICMontecorvino Pugliano” “Rete delle sane relazioni” Capofila: IC Montecorvino Pugliano” Rete “Una Scuola Per tutti” IC “Montecorvino Pugliano” valutazione e miglioramento • Promozione di tavoli di problematiche comuni confronto su Iniziative sperimentali in materia di certificazione competenze In attesa di Finanziamento MIUR “Dalle esperienze online alla In attesa di Finanziamento – cittadinanza digita ”Piano di azioni e iniziative Avviso pubblico MIUR prot. Progetto per la prevenzione dei fenomeni del cyberbullismo • Rafforzamento Inclusione scolastica degli alunni con spettro autistico • Servizio di consulenza didattica (Sportello Autismo) attraverso una formazione specifica; • Costituzione di reti sociali che sostengono la scuola (Associazioni genitori/ Istituzioni/ Enti locali/ Servizi socio-sanitari) VALORIZZAZIONE E RECUPERO DI AMBIENTI SCOLASTICI E REALIZZAZIONE DI SCUOLE ACCOGLIENTI N.1135 del 30 ottobre 2015 In attesa di finanziamento MIUR – Avviso Prot. AOODPIT n. 1061 del 15 ottobre 2015 In attesa di Finanziamento – Avviso pubblico MIUR prot. 14384 del 5.11.2015 #LAMIASCUOLACCOGLIENTE Rete “Sotto lo stesso cielo… la terra gira ma io non cado” - scuole del territorio con l’Osservatorio Astronomico “G.C.Gloriosi” di Montecorvino Rovella abilitato alla Ricerca Scientifica dal MIUR – COD. 59635PIB e dal Minor Placet Center (USA) – Capofila DD Montecorvino Rovella Rete “Cantiamo e Balliamo 2.0” Capofila Liceo Musicale e Coreutico “Alfano I” di Salerno con Conservatorio “G.Martucci” di Salerno Rete – Capofila: Direzione Didattica Don Lorenzo Milani di Giffoni valle Piana (SA) Rete Capofila: Liceo Scientifico “Severi” di Salerno Progetto Nazionale “Sport in classe” per la scuola primaria con CONI Rete – Capofila: IC Moscati di Pontecagnano Faiano Rete – Capofila: IC Moscati di Pontecagnano Faiano Giochi della gioventù Rete CLIL – Crescere Ludicamente • Realizzazione di percorsi di formazione con gli alunni attraverso attività didattiche di ricerca, di sperimentazione e sviluppo • Realizzazione di iniziative di formazione e aggiornamento per gli insegnanti per la gestione di gruppi di riflessione filosofica su tematiche inerenti allo studio dell’astronomia Promozione della cultura musicale “Concorso di idee #LA MIA SCUOLA SICURA per l’individuazione di proposte progettuali per la promozione della sicurezza nelle scuole” “Piano nazionale per il potenziamento dell’orientamento e contrasto alla dispersione scolastica” Favorire lo star bene con se stessi e con gli altri nell’ottica dell’inclusione sociale “Piano Nazionale per il potenziamento dell’educazione motoria e sportiva” Promozione del teatro in classe Miglioramento competenze 34 linguistico- Senza oneri In attesa di finanziamento MIUR – Avviso pubblico prot. 1137 del 30.10.2015 In attesa di finanziamento MIUR – Avviso pubblico prot. N. 14616 del 10.11.2015 In attesa di finanziamento MIUR – Avviso pubblico prot. 1138 del 30/10/2015 Finanziamento MIUR – Avviso pubblico prot. N. 16552 del 4.12.2015 In attesa di finanziamento MIUR – Avviso pubblico Prot. 980 del 30.09.2015 In attesa di finanziamento MIUR – Avviso pubblico Prot. 981 del 30.09.2015 MIUR Da definire In Lingua Capofila: IC Giovanni Paolo II Polo Qualità di Napoli Esperto madrelingua Esperto madrelingua spagnolo tedesco Piano di Zona Comune di Montecorvino Pugliano ASL – Forze dell’ordine – Protezione Civile – Associazioni presenti sul territorio Montecorvino Pugliano Multiservizi e Sport s.r.l - Società Unipersonale del Comune di Montecorvino Pugliano senza scopo di lucro istituita in forma societaria, non profit e nel rispetto del requisito del controllo integrale da parte dello stesso Comune promotore APS Associazione di promozione Sociale “Le Cirque di Montecorvino Pugliano Forum Giovani Esperto tecnico comunicative in lingua straniera Miglioramento abilità trasversali promozione di didattica laboratoriale quale “ambiente di apprendimento” privilegiato per la ricerca e formazione nonché quale strumento di lavoro didattico. Approfondimento culturale, pedagogico e didattico degli aspetti innovativi della legge 107/15 • Formazione • Laboratorio di ricerca-azione • Orientamento Certificazione Cambridge (eccellenze) Progetti spagnolo e tedesco livello 1, 2, 3 Supporto disabilità Progetto Legalità e Sicurezza Supporto alla progettazione ed interventi su tematiche della legalità, della sicurezza e del disagio. Iniziative varie • Supporto alla creazione di ambienti di apprendimento motivanti e inclusivi. • Supporto alla pratica sportiva e ai valori di cittadinanza ad essa correlati • Apertura della scuola al territorio Senza oneri Scuola e contributo famiglie Scuola e contributo famiglie Senza oneri Senza Oneri Senza oneri Contributi famiglie volontari delle Biblioteca e Centro culturale Comune di Montecorvino e ASP Apertura al territorio Assistenza tecnica e manutenzione laboratori e LIM Senza oneri Da individuare norma 35 secondo CAPITOLO V LA PROGETTAZIONE CURRICULARE, I BISOGNI EDUCATIVI CURRICOLO VERTICALE D’ISTITUTO8 La Scuola si configura come ambiente educativo di apprendimento nel quale ogni allievo trova occasioni cognitive valide per lo sviluppo progressivo delle proprie capacità di autonomia, di relazione, di disponibilità alla critica e al dialogo, di studio individuale, spazi e tempi motivanti per lo sviluppo di conoscenze e competenze. Tutte le attività mirano a garantire, nel compito unitario, la trasversalità degli interventi e l’interdisciplinarietà. Nella scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado la pratica educativa intende garantire il successo formativo di tutti gli alunni mediante il raggiungimento dei seguenti obiettivi: • sviluppo integrale e armonico della persona valorizzando sia la sfera cognitiva che quella affettivo- relazionale; • operatività del fare nella consapevolezza che il processo di apprendimento è inscindibile dalla corporeità; • funzione educativa dell'esempio ritenendo importante la coerenza tra i comportamenti dell'adulto e i valori proposti • atteggiamento di ricerca, inteso come capacità di problematizzare la realtà, formulare ipotesi, programmare verifiche e porsi in atteggiamento di curiosità nei confronti del mondo e della realtà; • educazione all'impegno e al senso di responsabilità personale e collettiva, per giungere al rispetto di se stessi e degli altri; • centralità del gruppo, per favorire la crescita e lo sviluppo cognitivo, sociale e affettivo attraverso la discussione e il confronto. Il curricolo è espressione, quindi, del nostro modello di scuola, basato sui seguenti principi: 8 Allegato n.5: Curricolo Verticale d’Istituto. 36 Continuità L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni del nostro istituto comprensivo è progressivo e continuo pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e didattica. Unitarietà Gli obiettivi di apprendimento, le abilità e le conoscenze sono strutturate in un unico percorso, che si concretizza nel curricolo verticale. Inclusivitá La nostra scuola, in sinergia con gli enti locali e le altre agenzie educative del territorio, programma la propria azione educativa in coerenza con i principi dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture straniere. Nella progettazione dell’offerta formativa particolare cura è riservata agli allievi con disabilità o con bisogni educativi speciali. Considera l’accoglienza e la diversità valori irrinunciabili per cui si impegna con specifiche strategie e percorsi personalizzati a garantire a ciascun alunno il successo formativo. Alla luce delle nuove INDICAZIONI NAZIONALI elaborate nel D.P.R. n. 89 del 20 marzo 2009 e secondo i criteri indicati nella C.M. n.31 del 18 aprile 2012, il curricolo delle discipline si articola attraverso una strutturazione verticale che prevede un itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, e che, pur abbracciando tre tipologie di scuola, ciascuna con le sue identità educative e professionali, sia progressivo e continuo. Nel nuovo curricolo, sono specificate le finalità, gli obiettivi e i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienze e delle discipline dei tre ordini di scuola. L’ambiente in cui la scuola opera è ricco di stimoli culturali, scientifici e tecnologici e la scuola è chiamata a rispondere prontamente alla rapida evoluzione dei tempi. Pertanto non può limitarsi ad educare all’ APPRENDIMENTO in modo rigido e settoriale ma insegnare “IL SAPER STARE AL MONDO” anche grazie ad una fattiva collaborazione con le famiglie. 37 lo sviluppo dell’identità; Scuola dell’infanzia ISTITUTO C O La scuola dell’infanzia è oggi un sistema pubblico integrato in evoluzione che rispetta le scelte educative delle famiglie e realizza il senso nazionale e universale del diritto all’istruzione pone la finalità di promuovere: M E Scuola Primaria I V O lo sviluppo della cittadinanza. promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, delle competenze ed ella cittadinanza; R S lo sviluppo delle competenze; garantire e promuovere la dignità e l’uguaglianza di tutti gli studenti; P N lo sviluppo dell’autonomia; Le seguenti finalità devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali: offrire occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali; promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie in grado di fare da bussola negli itinerari personali; favorire l’autonomia di pensiero degli studenti. far acquisire e potenziare le strutture culturali di base; arricchire la formazione culturale e scientifica; promuovere esperienze didattiche valide che utilizzano moderne attrezzature tecniche in tutte le discipline; sostenere la conoscenza di discipline che si occupano di tecnologie informatiche e multimediali e reti di telecomunicazioni (internet) "Mons. G. Toriello Scuola Secondaria di Primo Grado 38 Orientamento scolastico e professionale Nella Scuola Secondaria di Primo grado, l’Orientamento costituisce parte integrante del curricolo di studio e più in generale del processo educativo e formativo fin dalla scuola dell’infanzia, quando si realizzano le prime interazioni culturali con la realtà, finalizzate ad amplificare il potenziale di ciascun allievo. Per questo motivo la scuola svolge una serie di attività che, attraverso la condivisione di un progetto comune, favoriscano la conoscenza di sé e dell’altro. Esso prevede due obiettivi: • di tipo formativo per dare la possibilità agli alunni di utilizzare al meglio le proprie possibilità e riguarda la conoscenza del sé, l’individuazione del proprio stile cognitivo, la gestione delle dinamiche relazionali; • di tipo informativo per dare notizie sulle opportunità formative del territorio. Attività alternative all’insegnamento della Religione cattolica per alunni della Primaria e della secondaria di I grado (DPR 20/08/2012 n. 175) Le famiglie degli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica hanno la facoltà di scegliere fra diverse opzioni: • Attività alternative deliberate dal Collegio dei docenti; • Attività di lettura, di studio e/o ricerca individuale con assistenza di personale docente; • Libera attività di studio e/o ricerca individuale con la sola vigilanza da parte della scuola; • Non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica (Ingresso posticipato/Uscita anticipata dalla scuola prelevati dai genitori) Finalità progettuali Recupero e/o Potenziamento competenze linguistiche, matematiche e trasversali Modalità Attività individualizzate o in piccoli gruppi da svolgere insieme nell'ambito della classe o fuori dall'aula di appartenenza. Docenti coinvolti docenti in compresenza o docenti del curricolo potenziato Verifica Le verifiche saranno effettuate in itinere. 39 CURRICOLO POTENZIATO Premessa 9 Il Curricolo del potenziamento si articola nelle seguenti attività destinate ad ampliare il curricolo d’Istituto con attività di recupero, potenziamento e valorizzazione trasversale alle competenze linguistiche e in raccordo con le discipline del curricolo: Attività prevista dalla Legge 107/2015 art. 1 comma 85. “…, il dirigente scolastico può effettuare le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura di supplenze temporanee fino a dieci giorni con personale dell'organico dell'autonomia che, ove impiegato in gradi di istruzione inferiore, conserva il trattamento stipendiale del grado di istruzione di appartenza”. Esonero collaboratore del Dirigente Scolastico Contemporaneità di carattere specialistico e metodologico curriculare. Corsi di approfondimento curriculare. Attività extracurriculari E’ strutturato come segue: Scuola Secondaria di Primo grado: Nell’ambito di una specifica disciplina si prevede la possibilità di svolgere recupero, potenziamento e valorizzazione di un certo aspetto specialistico, utilizzando le competenze del docente del potenziamento che si innestano sulle base di conoscenze e di abilità che sono ordinariamente trattate dal docente curricolare. Il Curricolo potenziato si avvarrà di: n. 1 DOCENTE di Potenziamento Secondaria I grado classe concorso A028 Ed. Artistica e di n. 1 DOCENTE di Potenziamento Secondaria I grado classe di concorso A032 Ed. Musicale che si raccorderanno con le discipline Italiano, Storia, Inglese, Francese, Tecnologia, Ed. Fisica, Ed Artistica e per le Attività alternativa religione cattolica (dove previste). Scuola Primaria: n. 1 Docente area Comune Primaria per esonero collaboratore del Dirigente Scolastico n. 1 Docente area Comune Primaria che si raccorderà con i docenti di classe (l’attività potrebbe prevedere anche ore di accoglienza/pre-scuola) n. 2 Docenti di Secondaria di I grado classe di concorso A032 e A028 in orario extracurricolare Le attività potranno essere rimodulate sulle esigenze che si verranno a creare nel triennio 2016/2019 e sono subordinate all’effettiva presenza dell’organico già assegnato per l’a.s. 2015/2016 e di quello nominato per l’a.s. 2015/2016 ai sensi della Circolare n. 502 del 18 dicembre 2015 Prot. N. 12786/4 del MIUR Ufficio Scolastico Regionale per la Campania – Ufficio X Ambito territoriale di Salerno 9 Allegato n.6: Curricolo Potenziato. 40 CAPITOLO VI AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA AREA DI MIGLIORAMENTO E AREE COLLATERALI COMPETENZE IN LINGUA MADRE DESCRIZIONE PROGETTO SEZIONI Curricolo Potenziato “La Danza di parole, suoni e segni” Recupero e Potenziamento Italiano (collegato a curricolo potenziato Matematica) Primaria CLASSI Potenziamento Prove INVALSI Italiano Classi e gruppi aperti e allievi singoli RISORSE COINVOLTE C10 Docenti potenziamento X E11 Area Comune Attività alternative a IRC Gruppi classi parallele Docenti X Seconda e Quinta Primaria Terza Sec.I Grado *Curricolo Potenziato ”Dialogo Visivo” progetto di recupero, potenziamento, valorizzazione, trasversale alle competenze linguistiche (vedi area Espressione Culturale) *Curricolo Potenziato “Dialogo Sonoro” - progetto di recupero, potenziamento, valorizzazione, trasversale alle competenze linguistiche (vedi area Espressione Culturale) “Tutti in scena” + Attività alternative a IRC Sec. I grado + Primaria + Attività alternative a IRC X Docente potenziato Ed. Musicale + Docenti discipline coinvolte X X Da definire Docenti “Primi passi di Spagnolo” livello 1“In cammino verso lo spagnolo” livello 2 – a.s. 2016/17 “Buenos Dias, Spagna!” livello 3 Sec. I grado Docenti X Sec I grado Docenti X Sec. I grado Docenti X “Primi passi di Tedesco” livello 1 Sec. I grado Docenti X “In cammino verso il tedesco” livello 2 – a.s. 2016/17 “Guten Morgen, Germania!” livello 3 Preparazione Certificazione Linguistica Cambridge Sec I grado Docenti X Sec I grado Docenti X IN CLIL – “Crescere Lingua” Ludicamente X X In Quinta Primaria Terza Sec I grado 11 X Docenti Prima e Seconda Sec.I grado 10 Docente potenziato Ed. Artistica + Docenti discipline coinvolti Classi terze Secondaria di 1° grado Potenziamento di italiano COMPETENZE LINGUA STRANIERA Sec. I grado curriculare extracurriculare 41 X Preparazione Certificazione Linguistica Cambridge City Camp - estate Esame Valorizzazione delle Eccellenze Madrelingua X Classi aperte ACLE X Primaria Docenti X “Summer School” classi aperte COMPETENZE MATEMATICOSCIENTIFICOTECNOLOGICHE Curricolo potenziato “La danza dei numeri e delle forme” Recupero e Potenziamento di matematica (collegato a curricolo potenziato Italiano) Primaria Classi e gruppi aperti e allievi singoli +Attività alternative a IRC Progetto astronomia: “La Terra gira… ma io non cado” Sezione anni cinque scuola dell’ Infanzia Docenti X “Il cielo a colpo d’occhio” Classi quarte e quinte Primaria rete con X Classi terze Scuola Secondaria Osservatorio Astronomico X “L’Universo nel tempo” Potenziamento Prove INVALSI matematica Docente potenziamento X Area Comune Gruppi classi parallele X di Seconda e Quinta Primaria Terza Sec.I Grado ECDL - Certificazione COMPETENZE SOCIALI CIVICHE E Terza secondaria Esperto esterno “Incontro all’altro” Italiano L2 per stranieri classi con presenza alunni stranieri Mediatore linguistico X “A scuola sono al sicuro” progetto sulla sicurezza e tutela della salute Progetto Sicurezza tutti Docenti X Primaria e Secondaria X Educazione alla Legalità, Sicurezza e Giustizia Sociale Seconda e Terza Sec I grado Nucleo Protezione Civile di Bellizzi (SA) Comune di Montecorvino ”Io farei Così” laboratorio di ricerca sull’orientamento “Erbe dell’orto in Educazione alla salute tavola”- “Cittadinanza Attiva” X X Terza Sec. I Grado Docenti + Polo Qualità Napoli Secondaria Docenti Potenziato X Quarta Primaria Docenti X X Bivio Pratole Supporto alla disabilità ESPRESSIONE CULTURALE Infanzia Primaria e Sec I grado Piano di Zona X Scuola Infanzia Docenti X Docente potenziato Ed. Artistica + X “Con la musica nel cuore” Capoluogo *Curricolo Potenziato ”Dialogo Visivo” progetto di recupero, Sec. I grado + Primaria 42 X potenziamento, valorizzazione, trasversale alle competenze linguistiche (vedi area Competenze in lingua madre) *Curricolo Potenziato “Dialogo Sonoro” - progetto di recupero, potenziamento, valorizzazione, trasversale alle competenze linguistiche (vedi area Competenze in lingua madre COMPETENZE SPORTIVE GFF Giochi Studenteschi Sportivi Docenti discipline coinvolti Sec. I grado + Primaria Docente potenziato Ed. Musicale + Docenti discipline coinvolte X X Sec. I grado Docenti Ed. Fisica X X Primaria Esperto X e Sport in classe CONI +Docente Progetto Nuoto Secondaria I grado Docenti+Piscina Comunale tramite MP Multiservizi e Sport Montecorvino Pugliano Progetto Nuoto Infanzia Docenti+Piscina Comunale tramite MP Multiservizi e Sport Montecorvino Pugliano Brevetto Nuoto Primaria e Sec I grado Docente accompagnatore+ esperto Piscina comunale X SCUOLA APERTA “In Festa” la scuola si apre al territorio in occasione delle AL TERRITORIO Alunni, docenti, genitori e territorio Forum Giovani Montecorvino Pugliano tramite MP Multiservizi e Sport Montecorvino Pugliano X “A Natale canto, ballo, suono e…” Alunni, docenti, genitori Docenti + genitori X X Comunità scolastica e territorio Alunni + Docenti + genitori + Comune di Montecorvino Pugliano+APSAssociazione di promozione Sociale “Le Cirque” di Montecorvino Pugliano X X festività, cerimonie ed eventi Biblioteca e centro culturale 43 X X CAPITOLO VII LA VALUTAZIONE12 Autoanalisi, autovalutazione, valutazione degli apprendimenti La nostra scuola, per far sì che ogni alunno possa raggiungere in maniera adeguata la giusta formazione, presta costante attenzione alla qualità delle azioni educativo-didattico-organizzative, coinvolgendo docenti, alunni, genitori e operatori scolastici alla partecipazione attiva, al miglioramento continuo e alla riprogettazione. Essa segue con attenzione non solo il processo degli apprendimenti ma anche e soprattutto la verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo. Con rilevazioni periodiche effettua il monitoraggio sull’efficacia e l’efficienza di quanto programmato e pianificato per poi intervenire, qualora ce ne fosse bisogno, sui processi di insegnamento-apprendimento consentendo l’adeguamento della programmazione didattica che permette in tal modo di offrire all’alunno l’aiuto necessario per il superamento delle difficoltà che si presentano in itinere; predisporre piani individualizzati per i soggetti in situazione di insuccesso. Tale valutazione di tipo formativo, offre l’opportunità di fare il punto della situazione per individuare eventuali errori di impostazione del lavoro, per prevedere opportunità e possibilità di realizzazione del progetto educativo. Nella scuola dell’infanzia i docenti valutano basandosi essenzialmente sull’osservazione sia occasionale sia sistematica dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento con osservazioni iniziali (livelli di sviluppo), in itinere (sequenze didattiche), finale (esiti formativi). Inoltre, a partire dall’anno scolastico 2011/12, alla luce della Legge 8 ottobre 2010 n. 170, recante nuove Norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico, l’Istituto Comprensivo di Montecorvino Pugliano ha avviato un percorso di screening delle competenze rivolto ai bambini frequentanti l’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia. A tutti gli alunni dell’ultimo anno è stato somministrato il Questionario Osservativo IPDA per l’individuazione precoce dei disturbi di apprendimento, attraverso la valutazione di abilità generali e abilità specifiche di tipo pre-disciplinare. Nella scuola primaria i docenti, in sede di programmazione e di verifica bimestrale, predispongono prove di verifica per la valutazione degli apprendimenti e dei comportamenti in ingresso, in itinere e in uscita. Il tutto si conclude in un giudizio sul profilo formativo raggiunto dai singoli alunni. Nella scuola secondaria di primo grado, in sede di verifica bimestrale, i docenti, divisi in tre dipartimenti disciplinari (linguistico, scientifico ed espressivo), programmano le unità di apprendimento interdisciplinari per classi parallele, dopo aver verificato il raggiungimento delle competenze pianificate nell’UdA precedente; alla fine di ciascun quadrimestre vengono programmate prove di verifica comuni per classi parallele. La valutazione viene espressa in decimi. Tutte le attività del curricolo integrato, integrativo ed aggiuntivo svolte all’interno della scuola, hanno specifici strumenti e modelli di valutazione i cui esiti rappresentano utili indicatori di miglioramento, per la gestione della scuola nel contesto, dell’innovazione. 12 Allegato n.7: Rubriche di Valutazione 44 VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI (Riferimenti normativi D.L. 137/2008, LEGGE N.169/2008, DPR 122/2009) “Il Collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell’offerta formativa”. *(Regolamento sulla valutazione degli studenti nelle scuole di ogni ordine e grado). Sono previste prove di verifica iniziali per classi parallele volte a monitorare la situazione in ingresso di ogni singolo alunno. Tali prove vengono valutate secondo criteri comuni elaborati dai docenti delle discipline al fine di assicurare una omogeneità di valutazione (allegate rubriche di valutazione). Seguiranno prove di verifica intermedia e finale comuni organizzate sempre per classi parallele e in accordo con le progettazioni di classe con indicatori comuni di valutazione. La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze sono effettuate mediante l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi sul livello globale di competenze raggiunto dall'alunno. Al termine del primo quadrimestre il voto espresso sulla scheda di valutazione scaturirà dalle osservazioni sistematiche e, rapportata alla situazione di partenza di ogni singolo alunno, terrà conto dei progressi registrati in ciascun ambito disciplinare, nonché nell’interesse e nella partecipazione alle attività didattiche, secondo i criteri elaborati nelle griglie di valutazione disciplinare di cui al Regolamento d’Istituto. Al termine dell’anno scolastico, la valutazione sarà effettuata tenendo conto non solo dei risultati delle prove di verifica ma anche di tutto il percorso formativo dell’alunno rispetto alla partecipazione, all’interesse, all’autonomia, alla costanza nell’impegno e all’ordine nell’eseguire i lavori sia a scuola che a casa. Le valutazioni di fine quadrimestre e di fine anno nelle varie discipline si attengono ai criteri che saranno approvati dal Collegio dei docenti. Al termine di ogni quadrimestre i docenti di classe compilano le griglie per la valutazione degli apprendimenti. VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CONBISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) La Legge 8 ottobre 2010, n. 170 e le successive Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento (allegate al Decreto Ministeriale 12 luglio 2011), invitano i Docenti a riappropriarsi della propria professionalità e competenza didattica per svolgere quello che da sempre caratterizza il ruolo dell’insegnante in una scuola democratica: garantire il successo formativo dei propri alunni, così da rendere tutti gli allievi competenti nell’agire pratico della vita quotidiana e fare in modo che ciascuno sia capace di dare il proprio significativo contributo allo sviluppo ed al progresso scientifico e umano della società in cui vive. Per poter assolvere questo compito in maniera realmente efficace, le suddette Linee guida evidenziano l’importanza fondamentale che un attento processo di valutazione assume nel lavoro di elaborazione dei percorsi didattici da attivare con gli alunni che mostrano difficoltà di vario genere in ambito scolastico: “Al mostrarsi dei primi segni di difficoltà non si deve procedere aumentando la mole degli esercizi per ottenere dei risultati, ma è necessario effettuare una valutazione accurata che consenta di capire se e quale tipo di didattica e di supporto sarebbero necessari” ( Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, 4.2.1). Con la Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”- Indicazioni operative ; si delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. (circ. ministeriale n.8 del 6/3/2013). 45 La Direttiva ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. (circ. ministeriale n.8 del 6/3/2013). La Direttiva, estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe o dei teams dei docenti nelle scuole primarie indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Tutti gli ordini di scuola sono importanti per l’individuazione e il riconoscimento dei BES, anche se, per quanto riguarda i disturbi specifici dell’apprendimento, essi potranno venire diagnosticati con certezza ed essere certificati solo al termine della classe seconda. In particolare alla Scuola dell’Infanzia la Legge 8 ottobre 2010, n. 170 affida l’importante compito di “…identificare precocemente le possibili difficoltà di apprendimento e riconoscere i segnali di rischio…” ( Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, 4.1), mentre ai Docenti che seguiranno si richiede un percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. Il processo valutativo, quindi, assume un ruolo fondamentale nella fase iniziale, con valore diagnostico e preventivo, nei periodi intermedi, per la continua rimodulazione del percorso educativo, e nella fase finale, quando si tratta di andare a verificare gli esiti di quanto è stato realizzato nel corso delle attività didattiche. Il Decreto Ministeriale 12 luglio 2011 definisce i criteri dei quali tener conto per la predisposizione delle prove di verifica intermedie e finali per alunni con DSA: “Le Istituzioni scolastiche adottano modalità valutative che consentono all’alunno o allo studente con DSA di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, mediante l’applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali per l’espletamento della prestazione da valutare relativamente ai tempi di effettuazione e alle modalità di strutturazione delle prove - riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati all’abilità deficitaria” (Decreto Ministeriale 12 luglio 2011, art.6, comma 2). Per tutti gli alunni BES, e in particolare per coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana - per esempio alunni di origine straniera di recente immigrazione e, in specie, coloro che sono entrati nel nostro sistema scolastico nell’ultimo anno - è parimenti possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre che adottare strumenti compensativi e misure dispensative (ad esempio la dispensa dalla lettura ad alta voce e le attività ove la lettura è valutata, la scrittura veloce sotto dettatura, ecc.), con le stesse modalità sopra indicate. In tal caso si avrà cura di monitorare l’efficacia degli interventi affinché siano messi in atto per il tempo strettamente necessario. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate la valutazione e la verifica degli apprendimenti devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni In ottemperanza a queste disposizioni si definiscono i seguenti criteri per la predisposizione delle verifiche per gli alunni con DSA. Realizzare verifiche strutturate a scelta multipla, V/F,ecc. Predisporre le verifiche con testi e immagini, grafici, ecc. ben chiari sia nella strutturazione e stesura sia nella eventuale fotocopia. Nel corso delle verifiche scritte accertarsi che l’alunno abbia ben compreso la consegna ed eventuale lettura del testo della verifica scritta da parte dell’insegnante. 46 Ridurre, se necessario la quantità (ma non la qualità) di esercizi nelle verifiche scritte. Garantire all’alunno un tempo maggiore per lo svolgimento delle verifiche. Segnare in maniera diversa gli errori legati al contenuto della verifica rispetto a quelli di tipo strumentale. Consentire l’uso di eventuali strumenti compensativi (calcolatrice, tabella dei mesi, ecc.) Se necessario sostituire le prove scritte con quelle orali nella lingua non materna. Validità dell’anno scolastico Visti i commi 1 e 2 dell’art.10 del Decreto Legislativo 59/2004 che nel rispetto dell’art.11- comma 1- del D. L.vo n.59/2004, ai fini della validità dell’anno scolastico, è obbligatoria la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato di cui ai commi 1 e 2 dell’art.10. Le deroghe riguardano solo casi eccezionali, certi e documentati come i ricoveri ospedalieri o in altri luoghi di cura e terapie e/o cure programmate ed eccezionalmente per la partecipazione a gare sportive di rilievo nazionale. Si precisa che, ai fini del calcolo, vengono presi in considerazione i ritardi e le uscite anticipate. ESAMI DI STATO L’ammissione agli esami tiene conto del percorso individuale di crescita e di maturazione e dei risultati raggiunti nei tre anni frequentati dall’alunno. La valutazione complessiva del percorso formativo costituisce parte integrante della valutazione finale e di essa si tiene conto sia ai fini dell’attribuzione del voto, sia ai fini della certificazione delle competenze. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove”. In ogni caso, non si potrà accedere alla dispensa dalle prove scritte di lingua straniera se non in presenza di uno specifico disturbo clinicamente diagnosticato, secondo quanto previsto dall’art. 6 del DM n. 5669 del 12 luglio 2011 e dalle allegate Linee guida. Ai singoli alunni in sede di valutazione finale viene attribuito un voto d’idoneità (DPR 122/08), sulla base dei criteri e di una griglia valutativa condivisa dai Docenti e approvata dal Collegio dei Docenti. La certificazione delle competenze fa riferimento al curricolo d’Istituto, redatto sulle linee guida indicate nel curricolo ministeriale (D.Lgs. 59/2004 e Indicazioni Nazionali 2012) e la valutazione delle competenze raggiunte è definita sulla base dei seguenti livelli: avanzato, intermedio, base, iniziale. La certificazione delle competenze La scuola finalizza il curricolo allo sviluppo delle competenze previste nel profilo dello studente al termine della scuola primaria e al termine del primo ciclo.* I traguardi per lo sviluppo delle competenze riportati nelle Indicazioni Nazionali concorrono al più ampio sviluppo delle competenze-chiave, fondamentali per lo sviluppo personale e la partecipazione sociale. Tali competenze vengono riassunte in una certificazione delle competenze per livelli. Avanzato (in decimi: 10/9) L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. Intermedio (in decimi: 8) L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. 47 Base(in decimi: 7) L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. Iniziale (in decimi: 6) L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note. Criteri di non ammissione alla classe successiva e/o agli esami di stato FREQUENZA L’alunno ha superato il monte ore di assenze consentite e non ha diritto ad una deroga (poiché non rientra tra i casi deliberati dal Collegio dei Docenti o perché le numerose assenze hanno pregiudicato la possibilità di valutarlo). N.B. è necessario che il consiglio di classe abbia comunicato alla famiglia l’avvenuto superamento del monte ore di assenze consentito ed abbia verbalizzato quanto è stato fatto per evitare tale situazione di “evasione”. Per quanto riguarda l’impossibilità di valutare un alunno a causa delle numerose assenze, è opportuno ricordare che, per procedere con una non ammissione, è necessario che tale circostanza sia stata oggetto di accertamento da parte del Consiglio di Classe e che vi sia traccia di ciò nel registro dei verbali della classe interessata. Condizioni per la non ammissione alla classe successiva e/o all’esame finale a conclusione del ciclo di studi (è sufficiente che una sola condizione sia soddisfatta) COMPORTAMENTO Il consiglio di classe (a maggioranza) ha attribuito all’alunno un voto di comportamento inferiore a sei decimi MANCATO I membri del Consiglio di Classe ritengono che la non ammissione RAGGIUNGIMENTO dell’alunno/a in questione rappresenti una possibilità di recupero per DEGLI OBIETTIVI quest’ultimo/a e la scheda di valutazione dell’alunno/a presenti DI APPRENDIMENTO 5insufficienze di cui almeno 1 grave (inferiore al voto 5) oppure3 insufficienze gravi (inferiori al voto 5), delle quali almeno 2 riguardino materie con verifiche scritte (italiano, matematica). CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO Il D.L. 137/2008, convertito in L.169/2008 prevede che la valutazione del comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di interclasse/classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione alla classe successiva o all’esame conclusivo del I ciclo. Per tutto quel che attiene la valutazione delle discipline e del comportamento è necessario attenersi al Regolamento d’Istituto quale fonte primaria per l’elaborazione del presente Piano dell’Offerta Formativa. Ne consegue che per un’analisi più approfondita, è opportuno consultare il Regolamento d’Istituto. Il Collegio dei docenti ha indicato dei criteri di massima per l’attribuzione del voto di comportamento. 48 CAPITOLO VIII L’INCLUSIVITA’ E L’INTEGRAZIONE – IL PAI13 Una scuola davvero inclusiva è una scuola che accoglie, che non separa ma valorizza le diversità. È una scuola che si sente comunità, con un sistema di valori in cui si riconosce e per i quali si impegna. Gli alunni, membri attivi della comunità, condividono la responsabilità di controllare e regolare i comportamenti. Gli insegnanti definiscono i loro rapporti in termini di “comunità professionale”. Inclusiva è la scuola che promuove la collaborazione tra gli alunni, l’empatia, l’autostima, la valorizzazione di sé e dell’altro, la motivazione all’apprendimento e curiosità. Una scuola che accoglie gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (alunni con disabilità e alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento), opera in modo che essi siano parte integrante del contesto scolastico, assieme agli altri alunni, alla pari degli altri alunni, senza discriminazione alcuna, assicurando a tutti il diritto allo studio e al successo scolastico. In tale prospettiva, è necessario da parte della scuola non solo un impegno forte di conoscenza e di valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare degli alunni con Bisogni Educativi Speciali ma anche e soprattutto un impegno di promozione della loro formazione attraverso la realizzazione di un’organizzazione educativa e didattica personalizzata, sia negli obiettivi di apprendimento, sia nei percorsi formativi che nelle strategie didattiche. E’ necessario che la scuola “ri-conosca” le reali capacità cognitive del singolo alunno, i suoi punti di forza, le sue potenzialità e su essi progetti cammini di lavoro: il Piano Educativo Individualizzato, “Progetto di vita” per gli alunni con disabilità, per gli alunni autistici in base alla L. 134 del 18/08/2015, il Piano Didattico Personalizzato per gli alunni con DSA, il protocollo di accoglienza per gli stranieri e sopratutti il PAI Piano di Inclusione. E’ fondamentale che gli alunni avvertano questo riconoscimento e si sentano aiutati nel loro impegno di autorealizzazione personale. Il PAI Allegato contiene anche il protocollo di accoglienza per alunni con BES e il protocollo di accoglienza per alunni stranieri. 13 Allegato n.8: PAI Piano Annuale dell’Inclusività 49 CAPITOLO IX L’ORGANICO DELL’AUTONOMIA Triennio 2016/2018 previsione La nuova normativa, al fine di dare piena attuazione al processo di realizzazione dell'autonomia e di riorganizzazione dell'intero sistema di istruzione, istituisce per l'intera istituzione scolastica l'organico dell'autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle istituzioni scolastiche. I docenti dell'organico dell'autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale dell'offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento. La nostra scuola individua il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che intende realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi per il POTENZIAMENTO individuati come prioritari. L'organico dell'autonomia comprende: a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno (i docenti inseriti nell’organico di diritto), sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente; b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa; c) sono attivati altresì, per ciascun anno scolastico, i posti occorrenti per l'adeguamento della dotazione organica alla situazione di fatto. L’organico dell’autonomia dovrà: a) consentire al dirigente scolastico di individuare nell'ambito dell'organico dell'autonomia fino al 10% di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico dell'istituzione scolastica; b) effettuare le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura delle supplenze temporanee fino a dieci giorni; c) ridurre il numero di alunni e di studenti per classe allo scopo di migliorare la qualità didattica anche in rapporto alle esigenze formative degli alunni con disabilità. 50 Posti Comuni e di sostegno SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA Scuola dell’infanzia Scuola primaria Annualità Fabbisogno per il triennio a.s. 2016-17 Posto comune 18 Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….) Posto di sostegno -Si confermano 9 sezioni a tempo pieno -Incremento di un posto di sostegno INCREMENTO DEMOGRAFICO Si prevede l’incremento di una sezione a tempo pieno (totale10 sez.) 1 a.s. 2017-18 20 1 a.s. 2018-19 20 1 Si confermano 10 sezioni a tempo pieno a.s. 2016-17: n. 38 6 29 classi a tempo normale 1 classe a tempo pieno14 a.s. 2017-18: n. 39 7 Incremento15di una classe a tempo normale -29 classi a tempo normale - 2 classi a tempo pieno -Incremento di una unità di sostegno a.s. 2018-19: n. 40 7 28 classi a tempo normale 3 classi a tempo pieno SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Classe di a.s. 2016-17 concorso/s ostegno 31 7 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche 32 32 18 classi di cui 12 tempo normale e 5 a tempo prolungato 7 7 Si conferma il numero di cattedre di sostegno 14 L’istituzione della classe a tempo pieno è subordinata al servizio di refezione scolastica e alle strutture idonee forniti dal Comune di Montecorvino Pugliano 15 L’incremento di una classe è subordinato alla presenza di locali forniti dal Comune di Montecorvino Pugliano 51 ORGANICO DI POTENZIAMENTO Potenziamento POTENZIAMENTO LINGUISTICO Tipologia (es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)* Primaria Posto Comune n. docenti max 8 316 Secondaria Classe concorso A043 1 POTENZIAMENTO SCIENTIFICO Secondaria Classe concorso A059 1 POTENZIAMENTO ARTISTICO E MUSICALE Secondaria: - Classe concorso A032 Ed. Musicale 117 118 POTENZIAMENTO MOTORIO - Classe concorso A028 Ed. Artistica Secondaria Classe di concorso A030 Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche al capo I e alla progettazione del capo III) Esonero collaboratore (24 ore); Recupero e potenziamento della competenze linguistiche e logico-matematiche; Recupero, valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning; Copertura supplenze brevi fino a 10 giorni Recupero Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche Copertura supplenze brevi fino a 10 giorni Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati. Copertura supplenze brevi fino a 10 giorni 1 potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica eallo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica Copertura supplenze brevi fino a 10 giorni PERSONALE ATA Nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015: Tipologia Assistente amministrativo Collaboratore scolastico 16 n. 6 16 Per l’a.s. 2015/2016 sono stati assegnati 2 docenti con convocazioni fascia C 17 Unità attribuita all’IC ma non assegnata per graduatoria esaurita. Nominata per l’a.s. 2015/16 con contratto a TI fino al 30 giugno 2016 per disposizione MIUR Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Ambito Territoriale Salerno Circolare n.502 del 18/12/15 prot. 12786/4 18 Per l’a.s. 2015/2016 è stato assegnato 1 docente classe Concorso A028 con convocazioni Fascia C 52 CAPITOLO X FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI È indubbia la crescente importanza di un utilizzo diffuso delle nuove tecnologie. A tale scopo sono in corso rilevanti progettazioni e altre sono in previsione, sia nell'ambito del Piano Nazionale per la Scuola Digitale sia grazie ai Fondi Strutturali Europei. Di seguito sono indicate le necessità più urgenti e con potenziale maggiore impatto, in modo da poter poi destinare ad esse le progettualità e le risorse che man mano si renderanno disponibili, in un'ottica "dinamica" di analisi dei fabbisogni, in coerenza con le priorità di medio e lungo periodo e con i traguardi prefigurati nel piano di miglioramento. In riferimento a quanto indicato alle sezioni “Le attrezzature e le infrastrutture materiali” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015. Infrastrutture Attrezzature Lan Ambienti apprendimento LIM di Classe 3.0 Teatro Microfoni Refettorio Tavoli, sedie, armadi Scuolabus Autista+vigilanza (Convenzione) Attrezzature sportive Palestra Laboratorio scientifico Laboratorio arte e immagine Laboratorio linguistico Osservatorio astronomico Spazi per attività. Ascensore Motivazione, in riferimento alle priorità strategiche del capo I e alla progettazione del capo III Implementazione PNSD Implementazione PNSD Fonti di finanziamento PON PON Progetto “Promozione del teatro in classe” Classi a tempo prolungato (Secondaria)+ Classia tempo pieno (Primaria) MIUR I plessi sono dislocati Regione Progetto potenziamento educazione motoria MIUR - CONI Miur Telescopio Progetto la mia scuola accogliente Potenziamento competenze linguistiche Progetto astronomia + rete Sussidi e ausilii specifici per alunni Bes Piano di inclusività Fabbisogno alunni BES Ente locale e famiglie Attrezzature per laboratori Attrezzature varie: microfoni Lim +tablet + cuffie Piano di Miglioramento L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste. 53 CAPITOLO XI LA SICUREZZA19 PREMESSA La salute e la sicurezza sono diritti fondamentali e inalienabili di ogni persona sanciti dalla Costituzione. (art. 32) Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona. (Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, Articolo 3, 1948) Le Direttive Europee, recepite nella legislazione italiana dal Decreto Legislativo n° 81/2008, prevedono espressamente che anche la scuola rientri tra le attività soggette alle norme di salute e sicurezza per l’attuazione e il miglioramento continuo della prevenzione. La scuola, in quanto ambiente di vita per gli alunni e ambiente di lavoro per i diversi ruoli che vi operano, rappresenta il contesto ideale nel quale strutturare, organizzare, approfondire, nell’ottica dell’educazione alla cittadinanza attiva, la cultura della sicurezza e del benessere psicofisico. “… le norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro rappresentano, prima ancora che un obbligo di legge con una serie di adempimenti che ne conseguono, un’opportunità per promuovere all’interno delle istituzioni scolastiche una cultura della sicurezza sul lavoro, per valorizzarne i contenuti e per sollecitare il coinvolgimento e la convinta partecipazione di tutte le componenti scolastiche in un processo organico di crescita collettiva, con l’obiettivo della sicurezza sostanziale della scuola …”. Due aspetti sono particolarmente importanti per affrontare i rischi e padroneggiare le emozioni che una situazione di emergenza può suscitare: la conoscenza e la collaborazione. La conoscenza dell’esistenza di un pericolo è il primo modo di neutralizzare il pericolo stesso. Su questa base la normativa richiede al datore di lavoro, come prima cosa, di individuare e valutare i rischi per la salute e la sicurezza che si concretizza nel documento di valutazione dei rischi, l’individuazione di misure di prevenzione e protezione e il programma di aggiornamento delle misure di protezione. Sempre sulla base del fattore conoscenza è previsto che i lavoratori o i loro rappresentanti, in relazione alle questioni riguardanti la sicurezza e salute, siano informati, formati, consultati e coinvolti. Per questo motivo la legislazione prevede una molteplicità di soggetti coinvolti (collaborazione) e attribuisce dei doveri anche in capo ai lavoratori che, tradizionalmente, sono sempre stati considerati solo titolari del diritto alla sicurezza. 19 Allegato n.9 Sicurezza 54 DLGS N. 81 DEL 2008 TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attualmente il TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO dlgs n.81/2008 coordinato con il Dlgs n.106/2009, rappresenta il principale documento di riferimento e fornisce un quadro organico su tutta la normativa. Gli artt. 17 e 18 stabiliscono l’obbligo per il datore di lavoro (nella scuola il Capo d’Istituto) di: • provvedere affinché ciascun lavoratore riceva un’adeguata informazione circa i rischi e l’organizzazione della sicurezza nel luogo di lavoro, e riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di sicurezza e di salute • designare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi (RSPP) • consultare il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) • elaborare e aggiornare il Documento della Valutazione dei Rischi con la collaborazione del RSPP e del RLS • nominare il medico competente per l'effettuazione della sorveglianza sanitaria nei casi previsti dal presente decreto legislativo • designare preventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza affidare i compiti ai lavoratori, tenendo conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza • fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente; • richiedere l'osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione • adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa • comunicare in via telematica all'INAIL e all'IPSEMA, nonché per loro tramite, al sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro di cui all'articolo 8, entro 48 ore dalla ricezione del certificato medico, a fini statistici e informativi, i dati e le informazioni relativi agli infortuni sul lavoro che comportino l'assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell'evento e, a fini assicurativi, quelli relativi agli infortuni sul lavoro che comportino un'assenza dal lavoro superiore a tre giorni. L’art. 20 dispone che tra gli obblighi dei lavoratori vi è: • prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro • contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all'adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro • osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale • utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza • utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione (DPI) messi a loro disposizione • segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi, nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell'ambito delle proprie competenze e possibilità 55 • • • • non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente. 56 Scuola dell’Infanzia PREPOSTO DIFFUSIONE ALLARME CONTROLLO EVACUAZIONE CHIAMATA SOCCORSO INTERRUZIONE DEI SERVIZI CONTROLLO USCITE EMERGENZA APERTURA CANCELLI PRIMO SOCCORSO ASSISTENZA DISABILI ADDETTO ANTINCENDIO CONTROLLO DIV. FUMO RESP.PUNTO DI RACCOLTA FORNITURE DPI ADDETTI IMP. TECNOLOGICI DEFIBRILLATO RE Capoluogo Santa Tecla San Vito Bivio Pratole Romano Colasurdo Barone Cavallaro Carbone Capuano Costa Iezza D’Angelo Romano Cavallaro Carbone Capuano Sica A. Sgarbini Carpentieri Russomando Barone Costa Iezza D’Angelo Pietrofesa Sgarbini Tuosto Apicella Barone Costa Iezza D’Angelo Colasurdo Pietrofesa Barone Cavallaro Sgarbini Carpentieri Tuosto Basso Iezza Russomando Ingaggiato D’angelo Capuano Landi Romano Cavallaro Raimo Colasurdo Sgarbini Basso Inguaggiato Pietrofesa Cavallaro Innocenzio Meliande DSGA DSGA DSGA DSGA Colasurdo Sgarbini Carbone Russomando Pietrofesa Cavallaro Tuosto Raimo Capuano Sica 57 Scuola Primaria Capoluogo Santa Tecla San Vito Sabetta ASPP PREPOSTO Russomando DIFFUSIONE ALLARME CONTROLLO EVACUAZIONE CHIAMATA SOCCORSO INTERRUZIONE DEI SERVIZI CONTROLLO USCITE EMERGENZA APERTURA CANCELLI PRIMO SOCCORSO ASSISTENZA DISABILI ADDETTO ANTINCENDIO CONTROLLO DIV. FUMO RESP.PUNTO DI RACCOLTA FORNITURE DPI ADDETTI IMP. TECNOLOGICI DEFIBRILLATO RE Bivio Pratole Scarpa A. Corrado Verrioli Buonomo Schettini Montella Parra Troisi Mottola Scalcione Montella A. Corrado Schettini Troisi Toriello G. D’Alessandro Vairo Angrisani Scarpa A. Buonomo Parra Greco Scarpa Verrioli M. D’Ambrosio Giordano Scarpa Buonomo Parra Giordano Toriello Villano Palo Scarpa D’Alessandro Santoro Pentagallo Buonomo Imbimbo Savastano D’Ambrosio Parra Angrisani Mottola Cappellania Vitale Carbonaro Toriello Villano Corrado M Santoro /////// Schettini Sola V. Palladino Concilio Troisi Corrado Petrocelli Vitolo Troisi Palo C. Santoro Imbimbo Speranza DSGA DSGA DSGA DSGA Corrado A.M. Pentagallo Di Micco Stasio Montella Scarpa Pentagallo Santoro Imbimbo Vairo MontellaAd Stasio Sola Speranza Carbonaro 58 Scuola Secondaria di I grado Capoluogo Bivio Pratole ASPP Sabetta Sabetta PREPOSTO DIFFUSIONE ALLARME CONTROLLO EVACUAZIONE CHIAMATA SOCCORSO INTERRUZIONE DEI SERVIZI CONTROLLO USCITE EMERGENZA APERTURA CANCELLI PRIMO SOCCORSO Ruggiero Magazzeno Volzone Merola Ruggiero Cerra Volzone Sabetta Spina Magazzeno Merola Ruggiero Mirra Magazzeno Merola Cerra Ruggiero Streppone Beatrice Verrioli Sessa Magazzeno Manera Nappo Coppola Russo Merola ASSISTENZA DISABILI Sessa Desantis Beatrice Nappo Spina Varese Ambrosio De Rosa ADDETTO ANTINCENDIO CONTROLLO DIV. FUMO RESP.PUNTO DI RACCOLTA FORNITURE DPI ADDETTI IMP. TECNOLOGICI DEFIBRILLATORE Verrioli Cerra Verrioli Avagliano Cerra Sabetta DSGA DSGA Marzullo Torricelli Cerra Cerra Antonacci 59 Uffici di segreteria Segreteria PREPOSTO DIFFUSIONE ALLARME CONTROLLO EVACUAZIONE CHIAMATA SOCCORSO INTERRUZIONE DEI SERVIZI CONTROLLO USCITE EMERGENZA APERTURA CANCELLI PRIMO SOCCORSO ASSISTENZA DISABILI ADDETTO ANTINCENDIO CONTROLLO DIV. FUMO RESP.PUNTO DI RACCOLTA FORNITURE DPI ADDETTI IMP. TECNOL. DEFIBRILLATORE DS DSGA Di Palma DS DSGA Santoro F. Passarella Di Palma Di Palma De Luca Matarazzo Katia De Luca DA FORMARE Peduto Passarella DSGA Peduto De Luca SICUREZZA IN CLASSE Affinché la sicurezza diventi stile di vita e sia un valore radicato nelle nuove generazioni, è fondamentale che la scuola offra occasioni formative e percorsi trasversali ed interdisciplinari volti a promuovere, sin dalla scuola dell’infanzia, comportamenti responsabili, rispettosi sempre dell’integrità fisica e psicologica propria e degli altri. Pertanto l’educazione alla sicurezza non va considerata un’attività occasionale e/o facoltativa ma parte integrante dell’attività didattica curricolare. Il problema della sicurezza assume una sua centralità nelle unità di apprendimento ed ha continui momenti di applicazione nell’assetto organizzativo delle diverse attività di insegnamento e nella molteplicità di iniziative che ampliano e arricchiscono sempre di più l’offerta formativa della nostra scuola. L’offerta formativa si arricchirà delle seguenti attività: 60 INCONTRI DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE/ATTIVITA’ RELATIVI ALLA SICUREZZA NEI PLESSI DESCRIZIONE DESTINATARI Informativa sulla sicurezza Docenti e ATA Progetto Sicurezza Alunni Primaria e Secondaria ORARIO DURATA obbligatorio 4 ore formazione generale RISORSE RSPP/DS Senza oneri Nucleo Protezione Civile di Bellizzi (SA) Senza oneri Da definire MIUR in attesa di Finanziamento Da definire School Movie in Senza oneri 8 ore formazione specifica Ogni anno a Dicembre nei plessi (parte sicurezza fuochi d’artificio) curriculare EROGATORE e annuale per altre attività Bullismo e cyberbullismo Curriculare/ Alunni Scuola Secondaria in extracurriculare rete Informazione/ formazione Produzione cortometraggi sulla sicurezza in web Primaria e Secondaria Educazione alla Legalità, Sicurezza e Giustizia Sociale Seconda e Terza Sec I grado Curriculare/ extracurriculare Curriculare collaborazione con Giffoni Film Festival 4 incontri annuali 61 Comune di Montecorvino Pugliano Senza oneri CAPITOLO XII LA PRIVACY20 La scuola è chiamata ogni giorno a costruire le condizioni per un futuro migliore delle nuove generazioni, non solo nello studio, ma anche nelle esperienze di vita che coinvolgono alunni, docenti e personale scolastico perché definisce il mondo dei valori che permette alla società di crescere nel rispetto reciproco. Questa sfida positiva – nella scuola – riguarda anche il "corretto trattamento dei dati personali". Un'espressione che può sembrare asettica, ma che in realtà costituisce una condizione essenziale per il rispetto della dignità delle persone, della loro identità, del loro diritto alla riservatezza. Nelle scuole di ogni ordine e grado, vengono usate ogni giorno informazioni che riguardano gli studenti e le loro famiglie, i loro problemi di salute o di disagio sociale, le abitudini alimentari, il loro credo religioso e tutto questo deve avvenire nel rispetto di tutti e di ciascuno. Non si possono divulgare dati sensibili, né si possono rifiutare agli interessati informazioni dovute alla trasparenza. Le scuole pubbliche devono dare informativa completa di quali dati raccolgono e di come li utilizzano, mentre non occorre il consenso degli utenti per la raccolta e il trattamento quando questo sia necessario per la realizzazione del diritto allo studio. Gli interessati hanno diritto di accesso per conoscere i contenuti dei documenti con i propri dati sensibili per eventuali correzioni o cancellazioni. Ciò ai sensi della legge n. 241/90 sulla trasparenza amministrativa. Il 1 gennaio 2004 è entrato il vigore il D.Lgs 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” che ha comportato la necessità, per tutti coloro che sono preposti al trattamento di dati personali, di mettersi adeguarsi alla norma. Tra i soggetti preposti figurano anche le Istituzioni Scolastiche. Il decreto sancisce che: Art.1. Chiunque ha diritto alla protezione dei dati personali che lo riguardano. Art.2. Il trattamento dei dati personali si deve svolgere nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, nonché della dignità dell’interessato, con particolare riferimento alla riservatezza, all’identità personale e al diritto e alla protezione dei dati personali. Gli adempimenti di cui le istituzioni scolastiche si fanno carico sono le seguenti: • Informare i soggetti interessati dal trattamento (alunni, personale etc ...) suchi tratta i dati, in che modo e per quali finalità (art. 13). • Garantire a chiunque l’accesso ai dati che li riguarda (art. 7) • Nominare, ad opera del Titolare del trattamento, ovvero del Dirigente scolastico, un responsabile del trattamento dati che lo affianchi nella gestione degli adempimenti relativi al a protezione dei dati (art. 39) • Organizzare misure di sicurezza per la custodia dei dati che prevengano perdite, accessi non autorizzati e utilizzo illecito degli stessi. In questo quadro si colloca il Documento Programmatico della sicurezza (artt.31 – 36 e allegato B del Codice) • Formare il personale preposto al trattamento dei dati. Ciascuna Istituzione Scolastica, nel rispetto del Codice, potrà utilizzare in base alle proprie esigenze specifiche procedure di trattamento dati ritenute idonee alla situazione esistente nella propria struttura. Si allega al presente PTOF la documentazione relativa alla Privacy contenente i seguenti documenti: 20 Allegato 10: Privacy. 62 • • • • • • • • • • • • • Il Lessico della Privacy a Scuola Il Garante della Privacy a Scuola La Sicurezza dei Dati Informativa Trattamento Dati Lettera di nomina del responsabile del trattamento dei dati personali Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi LINEE GUIDA IN MATERIA DI SICUREZZA PER IL DOCENTE INCARICATO DEL TRATTAMENTO Lettera di nomina dell’incaricato-docente del trattamento dei dati personali LINEE GUIDA IN MATERIA DI SICUREZZA PER IL COLLABORATORE SCOLASTICO INCARICATO DEL TRATTAMENTO Lettera di nomina dell’incaricato del trattamento dei dati personali-collaboratore scolastico LINEE GUIDA IN MATERIA DI SICUREZZA PER L’ ASSISTENTE AMMINISTRATIVO INCARICATO DEL TRATTAMENTO Lettera di nomina dell’incaricato assistente amministrativo del trattamento dei dati personali Informativa trattamento dati personali – lavoratori Informativa trattamento dati personali – fornitori 63 CAPITOLO XIII I REGOLAMENTI D’ISTITUTO Premessa I Regolamenti d’Istituto contengono le regole perchè il sistema scuola possa funzionare e realizzare il proprio compito. Le regole in essi indicate sono dettate dalla necessità di creare nell’istituto un sereno ed ordinato ambiente di vita scolastica e di fissare i limiti entro cui la libertà del singolo non interferisca con la libertà altrui. I regolamenti rinnovati per l’a.s. 2015/2016 sono Regolamento Viaggi d’istruzione, Regolamento Concessione in uso temporaneo e precari locali a terzi, Regolamento disciplinare e sono pubblicati sul sito della scuola. Il Regolamento d’Istituto generale ed alcuni regolamenti sono in aggiornamento. Pertanto sono validi i Regolamenti degli anni precedenti già pubblicati sul sito. CAPITOLO XIV IL PIANO VIAGGI D’ISTRUZIONE21 Premessa I viaggi di istruzione, le visite guidate, gli scambi culturali, le uscite didattiche costituiscono un arricchimento dell’offerta formativa e, dunque, sono attività complementari a quelle istituzionali di insegnamento. Dette attività, certamente diverse da quelle tradizionali, possono essere anche parte integrante delle discipline curriculari o parte aggiuntiva delle stesse o del curricolo. Come tali, quindi, esse devono essere coerenti con gli obiettivi educativi, didattici e professionale della o delle discipline che ne richiedono la realizzazione. Non sono certamente attività esclusivamente ricreative. Esse devono servire a completare la preparazione degli allievi e i giorni ad esse dedicati assumono a pieno titolo il valore di giorni scolastici. Il Piano allegato contiene proposte indicative per il triennio 2016/2017 da integrare e/o modificare sulla base delle esigenze e delle offerte del territorio. CAPITOLO XV IL PIANO DELLE ATTIVITA’ DEL PERSONALE DOCENTE22 Premessa Considerata la necessità di dover garantire “adeguati livelli di efficienza e produttività dei servizi pubblici” e sulla base del CCNL 2007, sentite le proposte del Collegio dei Docenti, viene elaborato il Piano e portato all’approvazione del Collegio. Il Piano indica le modalità organizzative per l’esercizio della funzione docente ai sensi dell’art. 27 del CCNL 2007. Allegato al presente documento il piano con la previsione delle attività del triennio 2016/2019. 21 22 Allegato n.11: Piano Viaggi d’Istruzione Allegato n. 12: Piano delle attività del personale docente 64 CAPITOLO XVI IL PIANO DELLE ATTIVITA’ DEL PERSONALE ATA23 Premessa Il Piano illustra, attraverso la descrizione dell’orario di servizio, delle funzioni e dei compiti del personale, il modello organizzativo dei servizi generalii ed amministrativi dell’istituzione scolastica mediante il quale si intendono perseguire i sotto elencati obiettivi: • • • • • Efficacia, efficienza ed economicità dell’intero processo organizzativo e gestionale; Miglioramento del servizio Razionalizzazione del lavoro del personale Produzione di atti amministrativi conformi alle norme vigenti Equilibrio di carico di lavoro da distribuire tra le risorse umane coinvolte, nel rispetto delle competenze e delle attitudini di ciascuno • Creazione di un sano rapporto relazionale sul posto di lavoro. Si presume possa rimanere invariato per il triennio 2016/2019, ma è possibile che sia modificato in base alle esigenze che si presenteranno. CAPITOLO XVII IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE24 Premessa La Legge n. 107/2015, comma 124 definisce che “Nell’ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell’Offerta Formativa (PTOF)”. La formazione dei docenti è condizione basilare per la valorizzazione delle risorse umane della scuola e per mettere in pratica la cultura della qualità. Attraverso la crescita dei singoli, la ricerca, lo scambio e la condivisione di competenze e buone pratiche si migliora l’azione educativa, compiendo al meglio il percorso di insegnamento/apprendimento, nell’ottica del lifelong learning. La formazione dei docenti è sistemica e progressiva, fondata sui bisogni dell’utenza al fine di soddisfare le necessità di apprendimento degli alunni. Sulla base delle evidenze emerse nel RAV nell’ambito del Piano di Miglioramento, in relazione alle azioni per il miglioramento della qualità della didattica e al PTOF sono state individuate le attività per il piano formativo triennale del personale docente. 23 Allegato n. 13 Piano delle attività del personale 24 Allegato n. 14 Piano di formazione del personale Docente 65 CAPITOLO XVIII IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA25 Premessa Sulla base delle evidenze emerse nel RAV, nell’ambito del Piano di Miglioramento, in relazione alle azioni per il miglioramento della qualità della didattica e al PTOF, programmate dal DSGA sentito il personale ATA, sono state individuate le attività per il piano formativo triennale del personale non docente. CAPITOLO XIX LA CARTA DEI SERVIZI (In corso di aggiornamento) In applicazione del D. P. C. M. del 7 giugno del 1995, pubblicato sulla G.U. del 15 giugno 1995, sulla base dello “Schema Generale di Riferimento” predisposto dal Dipartimento della Funzione Pubblica, nonché delle direttive impartite dal M. P.I., l’Istituto Comprensivo di Montecorvino Pugliano, con il coinvolgimento di tutte le componenti della comunità scolastica, sta aggiornando la Carta dei Servizi da approvare con delibera del Collegio dei Docenti e del Consiglio d’Istituto. Pertanto è valida la Carta dei Servizi degli anni precedenti. La Carta dei Servizi contiene tutte le indicazioni sul funzionamento dei servizi della scuola. Ha come fonte di ispirazione fondamentale la Costituzione della Repubblica Italiana ed in particolare gli articoli 3, 33 e 34 e fa propri i principi fondamentali di uguaglianza, imparzialità e regolarità, accoglienza e integrazione, diritto di scelta, partecipazione, libertà di insegnamento e aggiornamento del personale così come si ricavano anche dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo (Artt. 1 e 2.1 -10 dicembre 1948) e dalla Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo/Bambino (Art1-2-5-7-8-1 0). 25 Allegato n. 15: Piano di Formazione del personale ATA 66 CAPITOLO XX IL MONITORAGGIO, IL CONTROLLO E IL RIESAME Per la realizzazione di attività di autoanalisi, la scuola predispone un piano di rilevamento interno ed esterno al contesto scolastico, individua gli ambiti d’indagine, definisce gli indicatori, procede alla somministrazione di questionari, rileva i dati mediante tabulazione, attiva processi di comparazione e strategie per la risoluzione dei problemi emersi. Il monitoraggio, il controllo e il riesame del PTOF procederà sulle azioni prioritarie del PDM (vedi monitoraggio PDM allegato) e su quelle trasversali di pari passo. Il percorso d’autoanalisi richiede: a) la definizione delle finalità per garantire coerenza d’intervento; b) la responsabilità dei ruoli e delle funzioni; c) la condivisione degli obiettivi e il coinvolgimento nei processi di cambiamento; d) la valorizzazione della ricerca- azione . Per quanto riguarda la “valutazione d’impatto” sull’utenza, circa la qualità del servizio e l’efficacia del PTOF si procederà alla somministrazione di questionari, in coerenza con quanto previsto dall’Autovalutazione d’Istituto. Il gruppo di miglioramento monitora le fasi di realizzazione per verificare l’efficacia delle azioni in modo da intervenire in corso d’opera con aggiustamenti sulle modalità di somministrazione dei questionari. In particolare, il monitoraggio dovrà avvenire seguendo i seguenti indicatori: - temporali: raccolta dati – Maggio elaborazione dati – Giugno pubblicazione risultati – Giugno -di obiettivo: % degli alunni % delle famiglie % del personale % stakeholder esterni Il riesame e il miglioramento prevederà incontri dei Gruppi di lavoro con il Dirigente Scolastico, con il Gruppo di Miglioramento, che avranno come scopo quello di ricalibrare il lavoro svolto per il conseguimento degli obiettivi prefissati e per realizzare miglioramenti pianificati della perfomance dell’Istituzione Scolastica. Negli incontri avrà molta rilevanza la discussione sulle criticità emerse in corso di attuazione e l’elaborazione di soluzioni in grado di agire sulle criticità e di consentire azioni di feedback per misurare il contributo dello stesso sui risultati attesi. Le risorse professionali della Scuola concorrono, all’interno del sistema, a favorire un clima di partecipazione e collaborazione e a integrare competenze e responsabilità ad ogni livello. 67 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI MONTECORVINO PUGLIANO Cod. Mecc. SAIC86200P AUTONOMIA 114 C. F. 95021480652 ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNIO 2016/17, 2017/18, 2018/19 Al Collegio dei Docenti E. p.c. Al Consiglio d’istituto Al Direttore Generale dell’USR Agli Enti territoriali locali Al D.S.G.A. Atti Albo/Sito web PROT. N. 4905 C1 Montecorvino Pugliano, lì 24 Novembre 2015 OGGETTO: Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico al Collegio dei Docenti per la predisposizione del Piano triennale dell’Offerta Formativa- triennio 2016/17- 2017/18 - 2018/19 ex art. 1, comma 14, Legge n.107/2015 IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTA la Legge n. 59/1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza; VISTO l’art. 25 del D.lgs.165 del 31 marzo 2001 VISTA la Legge n. 107 del 13.07.2015, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che: - le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi: Piano); - il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico; - il piano è approvato dal consiglio d’istituto; - esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; VISTA la proroga per la presentazione del Piano definita dal MIUR prot. 2157 del 5/10/2015 e Via D’ Aiutolo n. 13 – 84090 Montecorvino Pugliano (SA) - Segreteria Tel. 089/801590 Fax. 089/802035 "! Dirigente Tel. 089/802935 - E-mail: [email protected] – [email protected] Posta certificata: [email protected] - Sito internet : www.icpugliano.gov.it una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola; TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori; EMANA ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente Atto d’indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione Al fine di definire le linee di azione e di orientamento secondo le quali il Collegio dei docenti possa, nelle sue articolazioni dipartimentali e operative, individuare i percorsi didattici e le proposte organizzative che meglio definiscano la realizzazione della MISSION dell’istituzione scolastica secondo la VISION che si concretizzerà in tutte le attività previste nella stesura del piano triennale dell’offerta formativa, documento identitario della scuola. CONSIDERATO • • che le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015 mirano alla piena realizzazione dell’autonomia scolastica, che trova la sua espressione di massima trasparenza nella individuazione delle aree e delle modalità di attuazione del piano dell’offerta formativa triennale, in un’ottica di organizzazione flessibile e democratica, condivisa con tutte le componenti del processo formativo e sentiti tutti gli stakeholder; che le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015 in termini di organico funzionale consentiranno la realizzazione di un’offerta formativa arricchita, potenziata e curvata da una parte a rispondere ai bisogni dell’utenza rilevati attraverso focus group e conferenze di servizio e dall’altra ad allineare il sistema scolastico italiano alle sempre più pressanti richieste dell’Europa, attraverso l’impianto di un’offerta formativa strutturata sulla conquista di competenze europee e di cittadinanza PRESO ATTO CHE • • • le innovazioni introdotte dalla L.107/2015 prevedono uno spostamento della competenza nell’emanazione degli indirizzi del Piano dal Consiglio di istituto al dirigente scolastico, nella consapevolezza che, questi è l’unico organo in possesso di una visione globale e sistemica dell’istituzione, avendone chiare le istanze sociali a cui rispondere, le risorse professionali di cui poter disporre nonché quelle finanziarie e strutturali in proposito, è in capo al dirigente scolastico la responsabilità di attivare relazioni con i soggetti istituzionali del territorio per ottenerne la collaborazione e valutarne le opportunità offerte, nonché acquisire eventuali proposte funzionali allo sviluppo di un’organizzazione logistica, temporale e didattica che sia sostenuta da servizi esterni e da sinergie programmatiche. il Collegio dei Docenti elabora il Piano prendendo atto delle presenti linee di indirizzo e articolandosi in gruppi di lavoro che elaborano, nel rispetto di specifiche competenze di indirizzo, le procedure e i piani attuativi delle diverse dimensioni: didattica, metodologica, Via D’ Aiutolo n. 13 – 84090 Montecorvino Pugliano (SA) - Segreteria Tel. 089/801590 Fax. 089/802035 #! Dirigente Tel. 089/802935 - E-mail: [email protected] – [email protected] Posta certificata: [email protected] - Sito internet : www.icpugliano.gov.it ! • • • valutativa, organizzativa, curricolare, potenziata, extracurriculare, inclusiva, formativa, orientativa, sociale ; il Consiglio di Istituto lo approva, individuandone la fattibilità anche sul piano contabile, definendo le aree di interfaccia con il Programma annuale il piano può essere rivisto annualmente entro ottobre. nel piano vanno chiaramente indicate e motivatamente sostenute le ragioni dell’organico potenziato di docenti da richiedere a supporto delle attività di attuazione per il conseguimento degli obiettivi previsti dal piano, in particolare nell’ottica del perseguimento degli obiettivi di miglioramento previsti nel Piano di miglioramento, parte integrante del Piano triennale dell’offerta formativa, secondo il target definito, alla luce dell’autovalutazione effettuata e rappresentata nelle rubriche valutative del Rapporto di autovalutazione di cui alla C.M.47/2014 e alla direttiva 11/2014 considerate prioritarie le criticità emerse dal Rapporto di autovalutazione (RAV) nonché dagli esiti formativi registrati dagli studenti negli anni scolastici precedenti TENUTO CONTO • • • • • • • Dell’analisi del contesto Degli esiti degli alunni in termini didattici e comportamentali, in attuazione delle procedure valutative collegialmente condivise ed attuate, degli esiti delle prove standardizzate dello scorso anno scolastico in cui risulta quanto segue: Il punteggio di Italiano e Matematica alle prove INVALSI è generalmente in linea con quello di scuole con background socioeconomico e culturale simile, specialmente per quanto riguarda la Scuola Secondaria di I grado. È presente qualche varianza tra classi dello stesso plesso e tra i plessi dove ci sono casi di singole classi che in italiano e matematica si discostano in positivo o in negativo. In particolare in italiano la maggior parte delle classi seconde della scuola primaria si discostano in positivo (max 13,8); le classi quinte della scuola Primaria in italiano si discostano ma solo lievemente in negativo (max -5,5). In matematica solo in alcune classi della primaria i valori si discostano in negativo (max -28,2). Delle risultanze derivate dalle esperienze con altre scuole, enti locali e associazioni degli esiti e dei miglioramenti ottenuti con attività di arricchimento dell’offerta formativa nonché per l’acquisizione di attrezzature informatiche e di impianti cablaggio, tali da rendere anche gli ambienti di apprendimento adeguati e funzionali ad un apprendimento sostenibile ed inclusivo, delle iniziative di formazione realizzate a favore dei docenti delle proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio e dei genitori e di cui tener conto nella formulazione del Piano premesso e tenuto presente quanto sopra definisce al fine dell’ elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, per il triennio 2016/17, 2017/18 e 2018/19, le seguenti linee di indirizzo su cui orientare le attività della scuola e le scelte di management, coordinamento e controllo di gestione e di amministrazione: Via D’ Aiutolo n. 13 – 84090 Montecorvino Pugliano (SA) - Segreteria Tel. 089/801590 Fax. 089/802035 $! Dirigente Tel. 089/802935 - E-mail: [email protected] – [email protected] Posta certificata: [email protected] - Sito internet : www.icpugliano.gov.it ! Il Piano dell’offerta formativa triennale è rivolto in primis al conseguimento degli obiettivi di miglioramento previsti dal Piano di miglioramento che è parte integrante del Piano triennale dell’offerta formativa Pertanto la progettazione curricolare, aggiuntiva/potenziata, ed extracurriculare avrà, già a partire dall’annualità 2015/2016 e per il triennio 2016-2019, un’impostazione orientata al miglioramento delle competenze in italiano e matematica, in ottica verticale. Esse sarà innanzitutto rivolto all’attenta conservazione e consolidamento dei punti di forza già riscontrati ed evidenziati nel RAV come sopra descritti. Le scelte metodologiche, la mediazione didattico-educativa, gli strumenti di verifica degli apprendimenti e delle competenze, i processi di valutazione, saranno rivolti a garantire personalizzazione e successo formativo, inclusione e differenziazione, a seconda delle necessità, in una logica di collegialità e di condivisione delle procedure. In coerenza con quanto previsto dal Piano di miglioramento sarà stilato il curricolo potenziato secondo lo schema di seguito allegato (ALL.1), con l’obiettivo di processo di implementare la struttura della progettazione curricolare di istituto, già in dimensione verticale ed orizzontale con il recupero e il potenziamento delle discipline di base, con l’utilizzo dei docenti dell’organico potenziato nonché con l’impiego di strategie didattiche quali il cooperative learning, peer to peer, tutoring in un’ottica anche di sviluppo di competenze trasversali che conducano gli studenti oltre ad abilità di problem solving, di learning by doing, anche di quelle di cittadinanza attiva con la sperimentazione di atteggiamenti di accoglienza, di tolleranza, di solidarietà e di apertura all’intercultura e alla differenziazione di genere. Altrettanto sinergica con la progettazione del curricolo verticale, orizzontale e potenziato, sarà la progettazione delle attività extracurricolari finalizzate alla valorizzazione dei talenti, alla scoperta delle attitudini, all’orientamento di ciascuna persona. L’offerta formativa avrà lo sguardo rivolto all’intreccio tra i saperi sottesi ai linguaggi verbali e le acquisizioni possibili attraverso la valorizzazione dei linguaggi non verbali, valorizzando e portando a regime le esperienze sperimentali di notevole spessore già condotte nella scuola e prenderà in considerazione innanzitutto le proposte progettuali finanziate dal MIUR, poi le proposte del territorio pervenute sia in rete che da singole istituzioni o associazioni o enti. Su questa linea il curricolo potenziato di cui all’allegato format rappresenterà il processo di rinforzo e di potenziamento perche nessuno resti indietro, perché nessuno non sia valorizzato nell’eccellenza delle sue caratteristiche di apprendimento, perché gli obiettivi di miglioramento siano perseguiti con il concorso di risorse plurime tutte orientate ad una formazione sostanziale e culturalmente valida degli studenti soprattutto nella conquista degli strumenti funzionali all’alfabetizzazione culturale. In particolare si terrà conto delle seguenti priorità: 1. Valorizzazione, Recupero e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea 2. Recupero e potenziamento delle competenze matematico-logiche 3. potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e alle attività sportive offerte dal territorio e particolare attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica 4. potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori per accrescere la consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, Via D’ Aiutolo n. 13 – 84090 Montecorvino Pugliano (SA) - Segreteria Tel. 089/801590 Fax. 089/802035 %! Dirigente Tel. 089/802935 - E-mail: [email protected] – [email protected] Posta certificata: [email protected] - Sito internet : www.icpugliano.gov.it esperienze ed emozioni 5. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno e l'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri 6. sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali 8. potenziamento dell'uso della lim e delle attrezzature tecnologiche 9. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; 10. potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi educativi del territorio (mediatore culturale e CTS di Salerno “Calcedonia”, Piano di Zona, CTI ) e delle associazioni di settore 11. apertura pomeridiana con il tempo pieno per la scuola dell'Infanzia e il tempo prolungato per la scuola secondaria di I grado 12. individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti (gare e competizioni) 13. alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso attività e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali e del tutoring. Per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere presente che è necessario un numero maggiore di aule nei plessi che si trovano in pianura che fanno registrare un trend in crescita dell’utenza scolastica, un auditorium, una sala teatro, sale mensa Per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento è così definito: Situazione attuale secondo organico di diritto: Scuola dell’infanzia 18 Docenti Comune Scuola primaria 33 Docenti Comune + 3 docenti L2 +5 docenti sostegno Scuola secondaria di primo grado: 11 docenti di italiano 5 docenti di matematica 2 docenti di francese 3 docenti di inglese 2 docenti di ed. artistica 2 docenti di ed.tecnica 2 docenti di ed musicale 2 docenti di ed. fisica 7 docenti di sostegno Per ciò che concerne l’organico di potenziamento, questo è assegnato per la programmazione di interventi mirati al miglioramento dell'offerta formativa e dovrà rispondere agli obiettivi di qualificazione del servizio scolastico e confluirà successivamente Via D’ Aiutolo n. 13 – 84090 Montecorvino Pugliano (SA) - Segreteria Tel. 089/801590 Fax. 089/802035 &! Dirigente Tel. 089/802935 - E-mail: [email protected] – [email protected] Posta certificata: [email protected] - Sito internet : www.icpugliano.gov.it nel più ampio organico dell’autonomia da definirsi, poi, con apposito Decreto Interministeriale ai sensi del comma 64 della L 107/2015. Per la definizione della dotazione organica di potenziamento del nostro Istituto è stato essenziale individuare le priorità d'intervento nell'ambito degli obiettivi indicati dal MIUR, coerentemente con la programmazione dell'Offerta Formativa e sulla base dei risultati del RAV. La circolare MIUR n.30549 del 21/09/2015 ha chiesto di individuare in ordine di preferenza tutti i campi di potenziamento proposti, propendendo in tal modo per una descrizione qualitativa oltre che quantitativa. I campi da potenziare in ordine di priorità così come risultano dal RAV sono esplicati nella tabella che segue elaborata, approvata e deliberata dal Collegio dei Docenti nella seduta del 2 ottobre 2015 delibera n.7: ordine Campi di Potenziamento lett. Obiettivi Formativi comma 7 di priorità 1 2 POTENZIAMENTO LINGUISTICO “a)” valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning; 2 3 POTENZIAMENTO SCIENTIFICO “b)” Potenziamento delle competenze matematicologiche e scientifiche 3 4 POTENZIAMENTO ARTISTICO “c)” potenziamento delle E MUSICALE competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori 4 5 POTENZIAMENTO MOTORIO “g)” potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno Via D’ Aiutolo n. 13 – 84090 Montecorvino Pugliano (SA) - Segreteria Tel. 089/801590 Fax. 089/802035 '! Dirigente Tel. 089/802935 - E-mail: [email protected] – [email protected] Posta certificata: [email protected] - Sito internet : www.icpugliano.gov.it ! stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica 5 1 POTENZIAMENTO UMANISTICO ECONOMICO E LEGALITA’ “d)” sviluppo delle competenze in SOCIO materia di cittadinanza attiva e PER LA democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; (potenziamento delle conoscenzein materia giuridica ed economicofinanziariae di educazione all'autoimprenditorialità) 6 6 POTENZIAMENTO LABORATORIALE “h)” sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione Nell’ambito dei posti di potenziamento è stato accantonato preliminarmente un posto di docente della classe di concorso area comune Primaria per il semiesonero del primo collaboratore del dirigente; nell’ambito delle scelte di organizzazione, sono previste le seguenti figure: ! collaboratori del Dirigente Via D’ Aiutolo n. 13 – 84090 Montecorvino Pugliano (SA) - Segreteria Tel. 089/801590 Fax. 089/802035 (! Dirigente Tel. 089/802935 - E-mail: [email protected] – [email protected] Posta certificata: [email protected] - Sito internet : www.icpugliano.gov.it ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! Funzioni Strumentali coordinatore/responsabile di plesso coordinatore di classe per la Secondaria di I grado; coordinatore Scuola Infanzia coordinatore di classi parallele per la scuola primaria (il più giovane per servizio); Coordinatore della programmazione per classi verticali scuola primaria (il responsabile di plesso ) Coordinatore dipartimenti classi ponte (il docente più giovane per servizio) coordinatore di dipartimento per aree disciplinari con la finalità di preparare test in ingresso, programmazioni comuni, verifiche comuni alle discipline e scelta libri di testo uguali per classi parallele tutor neoimmessi referenti di accordi di rete per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così definito: 18 unità in Organico di diritto compreso il DSGA + 2 unità in deroga. Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria. Il piano di formazione dei docenti, strutturato sulla base dell’analisi dei bisogni e sulle proposte del collegio nella seduta del 2 ottobre 2015 al punto 6 dell’O.d.G è stato approvato e deliberato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 23 ottobre 2015 delibera n. 4. Il piano potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre”. Particolare attenzione è data alla formazione sulla sicurezza e tutela dei lavoratori. Si procederà anche alla programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario e definizione delle risorse occorrenti. CONSEGUE A QUANTO SOPRA ESPRESSO la PRESA D’ATTO E ACQUISIZIONE da parte di tutte le componenti professionali della scuola del REGOLAMENTO sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione ai fini dell’implementazione del Piano di miglioramento della qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti nonché della valutazione dell'efficienza e l'efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione in coerenza con quanto previsto dall'articolo 1 del decreto legislativo 19 novembre 2004, n.286. Di conseguenza, annualmente sarà monitorato il Piano di miglioramento, anche sulle base delle scadenze e degli input eventualmente provenienti dall’INDIRE. Esso è integrato al POF e lo sarà al PTOF ed è strettamente coerente con le progettazioni del curricolo verticale, in particolare di italiano e matematica. Sarà altresì rivisitato il Rapporto di autovalutazione per lo SVILUPPO E POTENZIAMENTO del sistema e del procedimento di valutazione della nostra istituzione scolastica, sulla base dei protocolli di valutazione e delle scadenze temporali stabilite dall’Invalsi; Via D’ Aiutolo n. 13 – 84090 Montecorvino Pugliano (SA) - Segreteria Tel. 089/801590 Fax. 089/802035 )! Dirigente Tel. 089/802935 - E-mail: [email protected] – [email protected] Posta certificata: [email protected] - Sito internet : www.icpugliano.gov.it I criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, già definiti nei precedenti anni scolastici dal consiglio d’istituto e recepiti nei POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le indicazioni di cui al presente Atto di indirizzo, potranno essere inseriti nel Piano; in particolare si ritiene di dovere inserire i seguenti punti: • La progettazione si ispirerà ai principi di equità ed inclusività con l’obiettivo comune di elevare la qualità degli apprendimenti. • La Progettazione curriculare sarà finalizzata alla promozione di competenze e di assi culturali e dovrà prevedere: a) Percorsi didattici individualizzati e personalizzati b) Percorsi di potenziamento e recupero c) Percorsi comuni agli ordini di scuola e verticalizzati d) Percorsi basati su obiettivi minimi raggiungibili • La Progettazione extracurriculare dovrà privilegiare l’area linguistica e matematica, le attività sportive, la musica, l’arte e le scienze e l’informatica trasversalmente. • La Progettazione si avvarrà di: • Adesione o costituzione di accordi di rete, convezioni con altre istituzioni formative • Adesione a progetti finanziati dal MIUR • Eventuale partecipazione a progetti europei Infatti, a rafforzare l’offerta formativa concorreranno le opportunità offerte dai finanziamenti europei, nazionali, comunali o regionali/provinciali alle cui iniziative la scuola garantirà la PARTECIPAZIONE per assicurare la forza economica con cui affrontare le proprie esigenze e quelle della comunità di riferimento. Inoltre: - LA GESTIONE E AMMINISTRAZIONE sarà improntata ai criteri di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza, nonché, ai principi e criteri in materia di valutazione delle strutture e di tutto il personale delle amministrazioni pubbliche e di azione collettiva; L’organizzazione amministrativa, tecnica e generale, sulla base della proposta del Direttore SGA e nel rispetto di quanto previsto nella Contrattazione Integrativa d’Istituto, dovrà prevedere degli orari di servizio e di lavoro che garantiscano la piena attuazione delle attività scolastiche e l’apertura al pubblico, sia in orario antimeridiano che pomeridiano, come previsto dalla Carta dei Servizi; - L’ATTIVITÀ NEGOZIALE, nel rispetto della normativa vigente, sarà improntata al massimo della trasparenza e della ricerca dell’interesse primario della scuola; - IL CONFERIMENTO DI INCARICHI al personale esterno e relativo compenso avverrà secondo il Regolamento d’Istituto e dopo aver accertato la mancanza di personale interno con pari professionalità e i casi che rendono incompatibili gli insegnamenti e sulla base di criteri che garantiscano il massimo della professionalità; - NELL’AMBITO DI INTERVENTO DELLE RELAZIONI INTERNE ED ESTERNE COL TERRITORIO si sottolinea la necessità di specifica COMUNICAZIONE PUBBLICA mediante strumenti, di efficacia e trasparenza, quali ad esempio: ! Sito web per rendere visibile l’offerta formativa dell’istituto ! Ufficio stampa Via D’ Aiutolo n. 13 – 84090 Montecorvino Pugliano (SA) - Segreteria Tel. 089/801590 Fax. 089/802035 *! Dirigente Tel. 089/802935 - E-mail: [email protected] – [email protected] Posta certificata: [email protected] - Sito internet : www.icpugliano.gov.it ! ! Registro digitale ! Open day finalizzate a rendere pubbliche mission e vision dell’I.S. ! Partecipazione ad eventi istituzionali - Per quanto riguarda la RENDICONTAZIONE SOCIALE: " sarà compito del sottoscritto Dirigente scolastico curare la rendicontazione sociale di cui alla Circolare Ministeriale n. 47/2014, attraverso Relazione quali/quantitativa al consiglio di istituto relativa all’efficacia dei percorsi progettati e pubblicazione degli esiti sul sito web della scuola oltre che sul Portale Unico in corso di elaborazione da parte del Ministero e su Scuola in chiaro. " Sarà compito della Funzione Strumentale all’autovalutazione con il concorso di tutte le FF.SS: POF, Supporto ai docenti, integrazione e inclusione, continuità e orientamento, rapporti con il territorio preordinare tale rendicontazione con la documentazione quali/quantitativa del loro operato di coordinamento (tabulazione dei dati e grafici con calcolo dello scarto tra il progettato e l’agito e della media/mediana tra i dati in ingresso e quelli in uscita per calcolare la percentuale di raggiungimento del TARGET). A conclusione, assunti per prioritari i sopra descritti obiettivi di processo funzionali al raggiungimento della PRIORITA’ intese quale aspetto più critico e urgente del miglioramento, si ritiene, nelle presenti linee di indirizzo, di orientare l’attenzione del collegio, nella definizione del Piano triennale dell’offerta formativa, a non trascurare quei processi che nella fase dell’autovalutazione sono stati ritenuti collaterali alla priorità individuata ma che tuttavia non possono non essere declinati in obiettivi strategici da raggiungere nel lungo periodo o essere successivamente oggetto di prospettive di miglioramento. Si sottolinea, altresì, che tutte le azioni di pianificazione, di gestione e le azioni volte al superamento delle emergenze didattiche e organizzative devono essere sempre volte a garantire il diritto allo studio dei nostri allievi e il loro successo formativo. Pertanto il diritto allo studio e le esigenze di servizio ad esso correlate sono prioritarie rispetto alle esigenze personali. - Il Piano dovrà essere strutturato secondo le seguenti macro-aree: − Organizzazione della Didattica; − Organizzazione della Scuola; − Valutazione nella, per la e della Scuola; − Risorse umane e materiali. AL CONTROLLO ED ALLA SUPERVISIONE DELLA REALIZZAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA SARA’ PREPOSTO PRIORITARIAMENTE IL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LE ATTRIBUZIONE NORMATIVE E, DI CONSEGUENZA, I SUOI COLLABORATORI E TUTTE LE FF.SS., CIASCUNA PER L’AREA DI PROPRIA PERTINENZA. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Prof.ssa Flavia Petti !"#$%&%'()*#%+%&,),("('"(%&%&$-..)&,(%$/%&%"&,-0,"&1-223%#(45&6)$$%&7&1-2&849*,4045:;:5& Via D’ Aiutolo n. 13 – 84090 Montecorvino Pugliano (SA) - Segreteria Tel. 089/801590 Fax. 089/802035 "+! Dirigente Tel. 089/802935 - E-mail: [email protected] – [email protected] Posta certificata: [email protected] - Sito internet : www.icpugliano.gov.it ! Allegato n. 1 all’Atto di indirizzo del DS Curricolo potenziato Competenza da potenziare: Comunicare in madrelingua ………………….. Competenza di cittadinanza: Imparare ad imparare ………………….. Obiettivi di processo per a. Migliorare i risultati nelle prove realizzare il miglioramento: standardizzate b. Ridurre la variabilità tra le classi Medio termine Obiettivi formativi Tempi: medio e lungo termine Lungo termine Percorsi da attivare Scuola primaria Scuola secondaria di I grado Obiettivi didattici Contenuti Attività Mediazione didattica Strategie inclusive Verifica e valutazione Valutazione di processo e di prodotto (efficacia) (efficienza) Strumenti per la valutazione (competenze): Indicatori di osservazione, rubrica valutativa, compiti di realtà. RISORSE PROFESSIONALI DA RICHIEDERE IN ORGANICO POTENZIATO/ RICHIESTE / ASSEGNATE: n. DOCENTI area linguistica (l1+l2) n. docenti area logico matematica – tecnologica n. docenti per l’inclusione e l’integrazione (sostegno) n. Si allegano gli strumenti di valutazione degli apprendimenti (indicatori di prodotto) e delle competenze (indicatori di processo) ISTITUTOCOMPRENSIVOSTATALEDIMONTECORVINOPUGLIANO“S.E.MONSIGNOR GIOVANNITORIELLO“ Cod.Mecc.SAIC86200P AUTONOMIA114 C.F. 95021480652 9LD$'¶$MXWRORQ±0RQWHFRUYLQR3XJOLDQR6$6HJUHWHULD7HO )D[ 'LULJHQWH7HO(PDLOVDLFS#LVWUX]LRQHLW±LFVPSXJOLDQR#WLVFDOLLW Postacertificata:[email protected] ͲSitointernet:www.icpugliano.gov.it /¶,VWLWXWR&RPSUHQVLYRGL0RQWHFRUYLQR3XJOLDQRIRUPXODHSURSRQHDLJHQLWRULGHJOLDOXQQLXQSDWWRHGXFDWLYR GL FRUUHVSRQVDELOLWj µILQDOL]]DWR D GHILQLUH LQ PDQLHUD GHWWDJOLDWD H FRQGLYLVD GLULWWL H GRYHUL QHO UDSSRUWR WUD LVWLWX]LRQHVFRODVWLFDDXWRQRPDVWXGHQWLHIDPLJOLHDUWFRPPDGHO'35 /DVFXRODQRQqVROWDQWRLOOXRJRLQFXLVLUHDOL]]DO¶DSSUHQGLPHQWRPDXQDFRPXQLWjRUJDQL]]DWDGRWDWDGLULVRUVH XPDQH PDWHULDOL H LPPDWHULDOL WHPSL RUJDQLVPL HFF FKH QHFHVVLWDQR GL LQWHUYHQWL FRPSOHVVL GL JHVWLRQH RWWLPL]]D]LRQHFRQVHUYD]LRQHSDUWHFLSD]LRQHHULVSHWWRGHLUHJRODPHQWL 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L’alunno/a si impegna a…. ¾ILUPDUHVHPSUHWXWWHOH FRPXQLFD]LRQLSHU SUHVDYLVLRQHIDFHQGR ULIOHWWHUHLOSURSULR ILJOLRRYHRSSRUWXQR VXOODILQDOLWjHGXFDWLYD GHOOHFRPXQLFD]LRQH ¾ULVSHWWDUHOHVDQ]LRQL GLVFLSOLQDULGHFLVHGDOOD VFXROD ¾LQFDVRGLLPSRVVLELOLWj GLSDUWHFLSDUHDOOH ULXQLRQLVLIDUj ULIHULPHQWRDO UDSSUHVHQWDQWHGLFODVVH FKHULIHULUjTXDQWR GHWWR ¾QRQHVSULPHUHRSLQLRQL RJLXGL]LVXJOL LQVHJQDQWLHVXOORUR RSHUDWRLQSUHVHQ]DGHL EDPELQLSHUQRQFUHDUH ORURLQVLFXUH]]H ¾VHJQDODUHDOODVFXROD HYHQWXDOLGLVVHUYL]L HRVLWXD]LRQLFULWLFKH VXOSLDQRHGXFDWLYR FKHVLYHULILFDVVHUR QHOOHFODVVL ¾ WHQHUHXQ FRPSRUWDPHQWR DGHJXDWRLQRJQL RFFDVLRQH ¾ULVSHWWDUHOHVDQ]LRQL GLVFLSOLQDULGHFLVHH DVVXPHUHXQ DWWHJJLDPHQWR UHVSRQVDELOH ¾IDUILUPDUH SXQWXDOPHQWHOH FRPXQLFD]LRQL VFXRODIDPLJOLD ¾WHQHUVL DJJLRUQDWD VXOO¶DWWLYLWj VFRODVWLFD GHLSURSULILJOL YHULILFDQGRLOGLDULR ¾SDUWHFLSDUH DJOL LQFRQWUL VFXRODIDPLJOLD GRFXPHQWDQGRVL VXO SURILWWR LQFLDVFXQD GLVFLSOLQD ¾LQIRUPDUVLFRVWDQWHPHQWH GHOSHUFRUVR GLGDWWLFR HGXFDWLYRVYROWRD VFXROD ¾HVSULPHUHLOSURSULR SDUHUHHGRIIULUH HYHQWXDOLVXJJHULPHQWL DQFKHDWWUDYHUVROD FRPSLOD]LRQHGL TXHVWLRQDUL ¾SDUWHFLSDUHFRQ DWWHQ]LRQH GXUDQWHOH DWWLYLWjVFRODVWLFKH ¾LQWHUYHQLUH FRVWUXWWLYDPHQWH ¾DLXWDUHDQFKHLFRPSDJQL LQGLIILFROWj ¾HVSULPHUHLOSURSULRSDUHUH VXOOHDWWLYLWjVFRODVWLFKH DQFKHDWWUDYHUVROD FRPSLOD]LRQHGL TXHVWLRQDUL La scuola si impegna a…. ¾LPSHJQDUVL ¾ JDUDQWLUHODSXQWXDOLWj HODFRQWLQXLWjGHO VHUYL]LRVFRODVWLFR ¾ ULVSHWWDUHO¶RUDULR GLLQJUHVVR ¾ OLPLWDUH DOPLQLPR LQGLVSHQVDELOHOH DVVHQ]H OHXVFLWHROH HQWUDWHIXRUL RUDULR ¾ JLXVWLILFDUH VHPSUH HYHQWXDOL DVVHQ]HR ULWDUGLSHUJDUDQWLUHOD UHJRODULWjGHOOD IUHTXHQ]D VFRODVWLFD ¾ IUHTXHQWDUHODVFXROD UHJRODUPHQWH ¾HVSRUUHDOOHIDPLJOLHH ¾HYLWDUHGLVRVWLWXLUVLDL ¾SUHQGHUH ¾DLXWDUHLILJOLD ¾SLDQLILFDUOL ¾VYROJHUOLFRQ GLIILFROWjDWWUDYHUVR D]LRQLGLUHFXSHURHR VRVWHJQRDQFKH LQGLYLGXDOH ¾FUHDUH VLWXD]LRQL GL DSSUHQGLPHQWR LQ FXL JOLVWXGHQWLSRVVDQR FRVWUXLUHXQVDSHUH XQLWDULR 38178$/,7¬ DJOLDOXQQLFRQ FKLDUH]]DJOLRELHWWLYL GLGDWWLFLHGXFDWLYL ,03(*12 ¾FRRUGLQDUHLFDULFKLGL ODYRURHSURJUDPPDUH OHYHULILFKHDIILQFKp O¶DOXQQRVLDVHPSUHLQ JUDGRGLDIIURQWDUHFRQ VHUHQLWjHLQPRGR SURILFXRLOODYRUR VFRODVWLFR ¾GLDORJDUHHFROODERUDUH FRQDOWUHLVWLWX]LRQLGHO WHUULWRULRDWWUDYHUVR DFFRUGLGLUHWHSHU LQFUHPHQWDUHODTXDOLWj GHOO¶RIIHUWDIRUPDWLYD L’alunno/a si impegna a…. ¾SUHQGHUH ¾VRVWHQHUHO¶DOXQQRLQ ,17(59(17, ','$77,&, La famiglia si impegna a SHULRGLFDPHQWH FRQWDWWR FRQJOL LQVHJQDQWL ¾FROODERUDUHFRQJOL LQVHJQDQWL SHU O¶DWWXD]LRQH GL HYHQWXDOL VWUDWHJLHGL UHFXSHURH DSSURIRQGLPHQWR ¾FRQWUROODUH FKH LO SURSULR ILJOLR DEELD HVHJXLWRFRQFXUDLFRPSLWL DVVHJQDWLGRSRDYHU FRQVXOWDWRLOGLDULR ILJOLQHOO¶HVHFX]LRQH GHLFRPSLWLH QHOO¶DVVROYLPHQWRGHJOL LPSHJQL SLDQLILFDUHO¶LPSHJQR VFRODVWLFRLQSLHQD DXWRQRPLD ¾ULFKLHGHUHDLILJOLGL SRUWDUHDWHUPLQHRJQL ODYRURLQWUDSUHVR ¾FROODERUDUHFRQOD VFXRODSHUIDUULVSHWWDUH DOO¶DOXQQRLSURSUL LPSHJQL DVVLGXDPHQWH QHOORVWXGLRSHU UDJJLXQJHUH JOL RELHWWLYL IRUPDWLYL H GLGDWWLFL ¾FRQVXOWDUH LO GLDULR SHU HVHJXLUH UHJRODUPHQWHLFRPSLWL DVVHJQDWL ¾VYROJHUHLFRPSLWLFRQ RUGLQHHSUHFLVLRQH ¾LQFDVRQRQYHQLVVHUR VYROWLSUHVHQWDUH JLXVWLILFD]LRQHVFULWWD GDLJHQLWRUL ¾ ULVSHWWDUHO¶RUD G¶LQL]LR GHOOHOH]LRQL ¾ IDUILUPDUHVHPSUHJOL DYYLVLVFULWWL ¾ SRUWDUHVHPSUHOD JLXVWLILFD]LRQHGHOOH DVVHQ]H ¾ HVHJXLUHLODYRUL DVVHJQDWLDFDVDH FRQVHJQDUOLFRQ SXQWXDOLWj UHJRODUPHQWHQRWD GHLFRPSLWL DVVHJQDWL RUGLQH ¾SRUWDUHDVFXROD WXWWRLOPDWHULDOH QHFHVVDULRDOOH OH]LRQL La scuola si impegna a…. ¾ FROODERUDUH H FRQIURQWDUVL FRQ OH LQVHJQDQWL SHU SRWHQ]LDUH QHO UDJD]]R XQD FRVFLHQ]D GHOOH SURSULH ULVRUVH H GHL SURSULOLPLWL ¾HVSRUUH DOOH IDPLJOLH H DJOLDOXQQLOHPRGDOLWjGL PLVXUD]LRQH H GL YDOXWD]LRQH 9$/87$=,21( L’alunno/a si impegna a…. 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Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe. ● ● L’animatore digitale è un docente che insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore Amministrativo, avrà un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione a scuola. Individuato in ogni scuola sarà formato in modo specifico affinchè possa (rif. Prot. N° 17791 del 19/11/2015) “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano nazionale scuola digitale” . Il suo profilo (cfr. Azione #28 del PNSD) è rivolto a: Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi. Coinvolgimento della comunita’ scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. Uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure. ALLEGATO n. 3 Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (azione #28), in qualità di Funzione Strumentale area 4 (sostegno al lavoro dei docenti, T.I.C. e sito internet) e Animatore Digitale dell’istituto, il sottoscritto in attesa della formazione prevista dalla nota 17791 del 19/11/2015, presenta il proprio piano di intervento : Interventi dell’Animatore Digitale nel triennio 2016-2019 a.s. 2016/2017 • Creazione di uno sportello permanente di assistenza. • Formazione specifica per Animatore Digitale – Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale. • Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale. • Formazione base per tutti i docenti per l’uso degli strumenti tecnologici già Formazione interna presenti a scuola. • La sicurezza e la privacy in rete. • Formazione per l’uso di software open source per la Lim. • Formazione per un migliore utilizzo degli ampliamenti digitali dei testi in • • • • • adozione. Formazione all’uso del coding nella didattica. Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale. Formazione all’utilizzo registro elettronico (neoimmessi in ruolo nel nostro istituto) . Formazione base sulla redazione degli spazi web esistenti sul sito istituzionale per i componenti della commissione web. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. • Creazione e formazione inerente uno spazio cloud: utilizzo di cartelle condivise e documenti condivisi di Google Drive e/o Microsoft for Education per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche. • Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite. Coinvolgimento della comunità scolastica • Creazione di un gruppo di lavoro costituito dal dirigente, dall’ animatore • • • • • • digitale e dal DSGA e progressivamente un piccolo staff in ciascun plesso, costituito da coloro che sono disponibili a mettere a disposizione le proprie competenze in un’ottica di crescita condivisa con i colleghi Creazioni sul sito scolastico di spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD. Creazione di una commissione web di Istituto. Creazione e formazione inerente uno spazio cloud: utilizzo di cartelle condivise e documenti condivisi di Google Drive e/o Microsoft for Education per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche. Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato multimediale. Utilizzo sperimentale di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi, community). Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week ALLEGATO n. 3 e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio. • Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD ( cittadinanza digitale, sicurezza, privacy, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo ) • Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali (eTwinning, Erasmus) • Revisione, integrazione, ampliamento e utilizzo della rete wi-fi di Istituto • Creazione di soluzioni innovative • • • • • • • • • attraverso l’azione #2 del PNSD attraverso progetti PON. Revisione e utilizzo degli ambienti di apprendimento digitali creati mediante la partecipazione all’azione #4 del PNSD con attuazione del Progetto PON se la candidatura verrà successivamente accettato dal MIUR. Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale integrazione / revisione Utilizzo dei Tablet in possesso della scuola in alcune classi per le attività didattiche. Creazione di un repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree tematiche per la condivisione del materiale prodotto. Aggiornamento dei curricola verticali per la costruzione di competenze digitali, soprattutto trasversali o calati nelle discipline Aggiornamento del curricolo di Tecnologia nella scuola. (cfr. azione #18 del PNSD) Sviluppo del pensiero computazionale. Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti. Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola. Selezione e presentazione di contenuti digitali di qualità, riuso e condivisione di contenuti didattici siti dedicati, App, Webware, Software e Cloud per la didattica strumenti di condivisione, di repository, di documenti, forum, blog e classi virtuali. ● La cittadinanza digitale ● Creazione di aule 2.0 o 3.0 a.s. 2017/2018 • Sportello permanente per assistenza. • Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione dei bisogni Formazione interna formativi. • Formazione specifica per Animatore Digitale – Partecipazione a comunità di • • • • • pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale. Formazione di secondo livello per: l’uso di software open source per la Lim. l’uso di applicazioni utili per l’inclusione. l’utilizzo delle Google Apps for Educational per l’organizzazione e per la ALLEGATO n. 3 • • • • • • • • • • didattica . l’uso di strumenti per la realizzazione di digital story telling l’uso del coding nella didattica. Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale anche in ambiti non scientifici. Introduzione alla stesura dell’ e-portfolio di ogni studente per la registrazione delle attività svolte, del processo di sviluppo delle competenze e delle certificazioni acquisite.(cfr. azione #9 del PNSD). Formazione all’utilizzo registro elettronico (nuovi docenti dell’istituto). Formazione per utilizzo spazi Drive condivisi e documentazione di sistema. Utilizzo di piattaforme di elearning ( Edmodo, Fidenia, Moode, iOsmosi, ecc… ) per potenziare e rendere interattivo il processo di insegnamento/apprendimento e favorire la comunicazione tra i membri della comunità scolastica. Aggiornamento del curricolo di Tecnologia nella scuola. (cfr. azione #18 del PNSD). Introduzione e sperimentazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo di dispositivi individuali ( BYOD ). Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite. • Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema, con gli Coinvolgimento della comunità scolastica • • • • • • • • • assistenti tecnici e del gruppo di lavoro. Implementazione degli spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD. Realizzazione da parte di docenti e studenti di video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi / progetti di Istituto. Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato multimediale. Utilizzo di cartelle e documenti condivisi di Google Drive e/o Microsoft for Education per la formulazione e consegna di documentazione: Programmazioni relazioni finali monitoraggi azioni del PTOF e del PdM Creazione di un Calendario condiviso per il piano delle attività. Utilizzo di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi, community). Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio. Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD ( cittadinanza digitale, sicurezza, privacy, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo ). Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali (eTwinning, Erasmus) • Accesso ad Internet wireless/LAN per tutto il personale della scuola. • Aggiornamento del repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree Creazione di soluzioni innovative tematiche per la condivisione del materiale prodotto. • Creazione di repository disciplinari di video per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura della comunità docenti. • Sviluppo di attività di alfabetizzazione civica del cittadino digitale. ALLEGATO n. 3 • Attività rivolte allo sviluppo competenze dell’area computazionale degli alunni. • Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica (linguaggio Scratch). • Attivazione di un Canale Youtube per la raccolta di video delle attività svolte nella scuola. • sperimentazione di nuove soluzioni digitali hardware e software. • creazione di webinar (hangout) per le attività di recupero. • Attivazione di postazioni per la connessione ad Internet a disposizione delle • • • • • • • • famiglie per il disbrigo di pratiche amministrative. Stimolare e diffondere la didattica project-based. Costruire curricola verticali per le competenze digitali, soprattutto trasversali o calati nelle discipline. Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti. Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola. Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD. La cittadinanza digitale Autorevolezza e qualità dell’informazione. Creazione di aule 2.0 o 3.0. a.s. 2018/2019 Formazione interna • Sportello permanente per assistenza. • Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione dei bisogni formativi. • Utilizzo da parte dei docenti dell’e-portfolio (cfr. azione #10 del PNSD) e • • • • • • • • • Coinvolgimento della comunità scolastica stesura dell’e-portfolio di ogni studente per la registrazione delle attività svolte, del processo di sviluppo delle competenze e delle certificazioni acquisite.(cfr. azione #9 del PNSD). Azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni successivi. Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale. Formazione per l’uso degli strumenti da utilizzare per una didattica digitale integrata. Formazione per l’uso di strumenti per la realizzazione di test, web quiz Formazione e uso di soluzioni tecnologiche da sperimentare per la didattica (uso del linguaggio Scratch) Aggiornamento/Integrazione da parte dei docenti del proprio e-portfolio. Formazione all’utilizzo registro elettronico (nuovi docenti dell’istituto). Formazione sull’uso di ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata: soluzioni on line per la creazione di classi virtuali, social network, . Sperimentazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo di dispositivi individuali ( BYOD ). Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite. • Coordinamento con lo staff di direzione e con le figure di sistema • Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione. • Implementazione degli spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD. ALLEGATO n. 3 • Realizzazione da parte di docenti e studenti di video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi / progetti di Istituto. • Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella • • • • • Creazione di soluzioni innovative scuola in formato multimediale Utilizzo di cartelle e documenti condivisi di Google Drive per la formulazione e consegna di documentazione: programmazioni relazioni finali monitoraggi azioni del PTOF e del PdM richieste ( svolgimento di attività, incarichi, preferenze orario) Creazione di un Calendario condiviso per il piano delle attività. Utilizzo di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi, community) Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio. Realizzazione di workshop e programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti, famiglie, comunità. • Accesso ad Internet wireless/LAN per tutto il personale della scuola. • Creazione di un laboratorio mobile sfruttando oltre alla tecnologia già in • • • • • dotazione della scuola, la tecnologia in possesso degli alunni e docenti. Aggiornamento del repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree tematiche per la condivisione del materiale prodotto. Implementazione di repository disciplinari di video per la didattica autoprodotti e/o selezionati a cura della comunità docenti. Potenziamento dell’utilizzo del coding con software dedicati (Scratch – Scratch 4 Arduino), Utilizzo di classi virtuali ( comunity, classroom) Produzione percorsi didattici disciplinari e interdisciplinari con particolare riferimento agli alunni BES • Realizzazione di nuovi ambienti di apprendimento per la didattica digitale • • • • • • • integrata con l’utilizzo di nuove metodologie: webquest, EAS, flipped classroom, BYOD, eTwinning. Sperimentazione di soluzioni digitali hardware e software sempre più innovative e condivisione delle esperienze Realizzazione di biblioteche scolastiche come ambienti mediali creazione di webinar (hangout) per le attività di recupero Collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca. Creazione di aule 2.0 o 3.0 Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti. Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali sulla base delle azioni del PNSD ALLEGATO n. 3 Il piano di intervento proposto, essendo parte di un Piano Triennale, potrebbe essere modificato o subire delle modifiche in itinere, secondo le necessità espresse dal personale della scuola, dagli alunni, dal territorio in cui l’Istituzione Scolastica opera. ALLEGATO n.4 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI MONTECORVINO PUGLIANO “ S.E. MONSIGNOR GIOVANNI TORIELLO” Cod. Mecc. SAIC86200P AUTONOMIA 114 C. F. 95021480652 Via A. D’Ajutolo n. 13 – 84090 Montecorvino Pugliano (SA) – Segreteria Tel. 089/801590 Fax 089/802035 Dirigente Tel. 089/802935 – E-mail: [email protected] – [email protected] Posta certificata: [email protected] ‐ Sito internet : www.icpugliano.gov.it 1 ALLEGATO n.4 INDICE 1. Premessa 3 Le ragioni del miglioramento 2. Pianificazione del miglioramento 5 Composizione del gruppo per la progettazione del PdM 3. Aree di miglioramento 6 Esiti ‐ Priorità, traguardi di lungo periodo Processi ‐ Obiettivi e priorità di miglioramento Aree di processo collaterali e corrispondenti obiettivi di processo 4. Indicatori valori iniziali e attesi 8 5. Azioni per il miglioramento 9 6. Cronoprogramma 12 7. Azioni del Dirigente Scolastico per il miglioramento 13 8. Risorse umane interne e costi 14 9. Risorse umane/Consulenze esterne 15 10. Risorse strumentali 17 11. Monitoraggio, Controllo e Riesame 18 2 ALLEGATO n.4 1. PREMESSA Le ragioni del miglioramento A seguito del DPR n.80/2013, nel quale viene richiesto alle scuole il procedimento di autovalutazione, dopo la compilazione e la revisione del Rapporto di Autovalutazione, attraverso i descrittori messi a disposizione dall’INVALSI, emerge: CONTESTO E RISORSE Punti di forza: Le opportunità di collaborazione con l’Amministrazione comunale (anche attraverso la società “Montecorvino Pugliano Multiservizi e Sport” s.r.l Società Unipersonale del Comune di Montecorvino Pugliano senza scopo di lucro istituita in forma societaria, non profit e nel rispetto del requisito del controllo integrale da parte dello stesso Comune promotore) e con le agenzie educative presenti sono buone. Intensa è anche la partecipazione dei genitori alla vita scolastica. La piscina comunale, sita a Pugliano Capoluogo è a disposizione degli alunni dell’Istituto Comprensivo per attività curriculari ed extracurriculari e il nuovo palazzetto comunale dello sport sito in Bivio Pratole è una struttura adeguata per allenamenti, competizioni e gare, ma solo parzialmente a disposizione dell’istituto. Punti di debolezza: Si registra un notevole calo demografico nella zona collinare con conseguente invecchiamento della popolazione e restrizione del nucleo familiare e una continua espansione urbanistica nelle frazioni in pianura con conseguente incontro di modelli sociali e culturali diversi. Questo provoca una frattura di stili di vita tra i vari contesti. Si rileva inoltre la carenza di un tessuto associativo e di aggregazione giovanile a carattere ricreativo, culturale e artistico finalizzato ad una reale integrazione e il significativo calo della natalità con conseguente invecchiamento della popolazione e restrizione del nucleo familiare. Gli Enti Locali mostrano attenzione alle problematiche ed alle urgenze scolastiche, ma riescono a soddisfare solo in parte le esigenze del vasto bacino di utenza. Alcuni plessi mancano di connessione internet e non sempre il collegamento è sufficiente; in alcuni plessi mancano o non sono funzionanti le nuove tecnologie (computer, LIM, connessioni internet, stampante…); mancano anche strumenti e materiali didattici; le biblioteche sono fornite di pochi testi. ESITI DEGLI STUDENTI Punti di forza: I risultati sono alquanto positivi da parte della totalità dell’utenza anche grazie alla personalizzazione dei percorsi educativi: nella scuola primaria il valore percentuale di ammissione alla classe successiva supera tutti gli altri valori di riferimento (provinciali, regionali, nazionali). Punti di debolezza: All’esame di Stato una parte consistente si colloca nelle fasce più basse (voto 6 il 29,8 %, voto 7 il 33,1%); il valore percentuale dei voti ”8”, “9”, “10” e “lode” è inferiore ai valori provinciali e regionali La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una concentrazione anomala in alcune fasce: carente la fascia valutativa dell'"8" rispetto ai valori di riferimento. Nell’A.S. 2013/2014 i risultati delle prove Invalsi hanno registrato dati positivi nel loro complesso in italiano. Per la matematica il punteggio registra uno scostamento negativo rispetto a quello delle scuole con background socio‐economico‐culturale simile nella scuola primaria. Nella prova di matematica le classi seconde hanno avuto punteggio inferiore al punteggio ottenuto dalle classi con background socio‐economico simile. Le classi quinte hanno riportato punteggi inferiori a quelli del Sud, d’Italia e delle classi con background socio economico simile, sia nella prova di italiano che in quella di matematica. Le disparità di risultati sono concentrate nei plessi di minor frequenza, dislocati in collina. Dalla lettura dei dati sull’incidenza della variabilità tra le classi e dentro le classi seconde emerge che la scuola tende a formare classi poco equilibrate nella loro costituzione, la causa può essere ricercata nella diversa e distante dislocazione dei diversi plessi. Le disparità a livello di risultati tra gli alunni sono in aumento nel passaggio dalla classe seconda alla classe quinta primaria. PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE 3 ALLEGATO n.4 Punti di forza: Buone sono le iniziative per l’inclusione e la differenziazione anche se necessiterebbero di ulteriori risorse. La scuola ha curato con attenzione l’individuazione del curricolo fondamentale a livello di istituto, strutturandolo in verticale e condividendolo in tutti e tre gli ordini scolastici (infanzia, primaria, secondaria di primo grado). Punti di debolezza: È necessaria un’implementazione delle attività laboratoriali, un maggiore utilizzo di supporti didattici multimediali, una verifica ed un adeguamento della progettazione curricolare per competenze. PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI ED ORGANIZZATIVE Punti di forza: Positiva l’organizzazione dell’Istituto, curato il passaggio delle informazioni alle famiglie anche attraverso il sito web. Punti di debolezza: Purtroppo sono state poche le opportunità di formazione offerte ai docenti negli ultimi anni scolastici. La dematerializzazione dell’ufficio di segreteria non è stata completata. La comunicazione tra i plessi è stata carente e finora basata sul cartaceo. Manca una strutturata leadership distribuita POLICY Il piano di miglioramento è innanzitutto rivolto all’attenta conservazione e consolidamento dei punti di forza riscontrati ed evidenziati nel RAV. Attraverso i dati di rendicontazione e le proposte degli OO.CC. appare necessario che la Scuola affini la didattica per competenze superando la didattica basata sulle conoscenze, attraverso la riproposizione non sterile e meccanica delle discipline, e attraverso un potenziamento della lezione laboratoriale, così da rendere lo studente protagonista dei processi di apprendimento. Le scelte metodologiche, la mediazione didattico‐educativa, gli strumenti di verifica degli apprendimenti e delle competenze, i processi di valutazione, saranno rivolti a garantire personalizzazione e successo formativo, inclusione e differenziazione, a seconda delle necessità, in una logica di collegialità e di condivisione delle procedure. In coerenza con quanto previsto dal Piano di miglioramento sarà stilato il curricolo potenziato, con l’obiettivo di processo di implementare la struttura della progettazione curricolare di istituto, perché nessuno resti indietro e perché gli obiettivi di miglioramento siano perseguiti con il concorso di risorse plurime tutte orientate ad una formazione sostanziale e culturalmente valida degli studenti soprattutto nella conquista degli strumenti funzionali all’alfabetizzazione culturale. Dal momento che dall’attento esame dei risultati delle prove standardizzate, risulta evidente che i nostri allievi non sanno applicare le abilità apprese a scuola ad un contesto meno strutturato in cui devono decidere quali sono le conoscenze pertinenti e come applicarle, con il presente piano di miglioramento si agirà soprattutto sul trasferimento delle conoscenze in competenze, punto di debolezza strategico per importanza ed urgenza anche in considerazione della Mission e Vision del PTOF della scuola. Per tale motivo il piano interesserà in via prioritaria l’area RISULTATI SCOLASTICI (competenze in tutte le discipline , ma soprattutto in italiano e matematica e variabilità degli esiti fra i vari plessi, senza trascurare le competenze chiave di cittadinanza), grazie all’attivazione sinergica di tre aree di processo che insieme mirano al traguardo del miglioramento delle performance degli studenti (AMBIENTE DI APPRENDIMENTO – INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE – CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE), cercando nel contempo di non trascurare quei processi collaterali alle priorità individuate, consolidando in tal modo anche i punti di forza evidenziati nel RAV. In particolare sono state individuate due classi prime da coinvolgere in una fase di sperimentazione del metodo Bortolato di matematica (area ESITI DEGLI STUDENTI), per estendere successivamente le pratiche acquisite a tutte le classi, ed una classe V della scuola primaria per il progetto “Classe 3.0” (area PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE) Anche il curricolo potenziato avrà come obiettivo prioritario l’equità degli esiti, potenziando quelle aree disciplinari che, dall’analisi dei punti di forza e di debolezza emersi nel RAV necessitano di interventi di recupero (matematica ed italiano nella scuola primaria) di motivazione all’apprendimento degli alunni, in particolare quelli con BES, attraverso l’uso di tutte le forme espressive e linguistiche rispondenti alle diverse intelligenze gardneriane , attraverso una didattica laboratoriale, l’uso delle nuove tecnologie e nuove metodologie didattiche. 4 ALLEGATO n.4 2. PIANIFICAZIONE DEL MIGLIORAMENTO Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM NOME FUNZIONE INTERNA ALL’I.S. COMPITI DI SUPPORTO Petti Flavia Dirigente Scolastico Linee di indirizzo, coordinamento e gestione dei processi Matarazzo Katia D.S.G.A. Supporto amministrativo‐contabile Troisi Anna Docente Collaboratore DS Coordinamento step del progetto e valutazione dell’azione Mirra Maria Rosaria Docente FS Valutazione Lettura dei risultati delle prove Invalsi – coordinamento dei processi di valutazione ed autovalutazione di Istituto – documentazione Speranza Caterina Docente FS Pof/PTOF Coordinamento generale della progettualità didattica, della verifica/valutazione secondo le Indicazioni Nazionali e le finalità del POF/PTOF Ruggiero Gaetana Docente Collaboratore DS Analisi dei processi di insegnamento e apprendimento in relazione alle Indicazioni Nazionali Angrisani Antonietta Docente Coordinamento curricolo verticale e classi ponte Mottola Gabriella Docente Referente della sperimentazione di matematica e del curricolo potenziato Stasio Domenico Docente ‐ FS Nuove Tecnologie 5 Coordinamento dei progetti “Classe 3.0” – formazione. Pubblicazione sul sito Web, animatore digitale ALLEGATO n.4 3. AREE DI MIGLIORAMENTO Esiti Priorità, traguardi di lungo periodo ESITI DEGLI STUDENTI DA MIGLIORARE RISULTATI SCOLASTICI OBIETTIVI Priorità 1 2 COMPETENZA IN LINGUA MADRE: migliorare le competenze in lettura, produzione e riflessione e rielaborazione linguistica 1 COMPETENZA IN MATEMATICA: acquisire competenza nel calcolo veloce e risoluzione di problemi concreti utilizzando tecniche note e compiti di realtà, acquisire pensiero matematico – utilizzare algoritmi COMPETENZA IN LINGUA STRANIERA: migliorare l’esercizio delle quattro abilità linguistiche 1 2 COMPETENZE COMUNICATIVE ATTRAVERSO L’ESPRESSIONE ARTISTICA E MUSICALE: potenziare la consapevolezza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni attraverso un’ampia varietà di mezzi di comunicazione 2 RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI RIDUZIONE DELLA LIEVE DIFFERENZA DEI RISULTATI NELLE PROVE DI ITALIANO TRA CLASSI E PLESSI: potenziare le competenze in Italiano nelle classi V primaria RIDUZIONE DELLE DIFFERENZE DI RISULTATO NELLE PROVE INVALSI TRA CLASSI E PLESSI: potenziare competenze in Matematica nelle classe II e V primaria 2 COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA IMPARARE AD IMPARARE: gestire tempo di lavoro autonomo in classe su contenuti e metodi scelti autonomamente da alunni RISULTATI A DISTANZA 1 2 SPIRITO DI INTRAPRENDENZA: potenziare il lavoro di gruppo 1 COMPETENZA SOCIALE: condividere comportamenti, scelte organizzative peer education e cooperative learning 1 EDUCARE AD UNA CITTADINANZA RESPONSABILE: utilizzare sport e regole sportive come strumento di convivenza civile, educazione all’ascolto della musica e alla pratica di uno strumento musicale 2 ORIENTAMENTO FIN DALLA PRIMA CLASSE DELLA SCUOLA PRIMARIA: sviluppare e potenziare l’autovalutazione 2 MAGGIORE FLUSSO DI INFORMAZIONI TRA PRIMARIA, SECONDARIA E SECONDARIA DI 2° GRADO DEL TERRITORIO: migliorare la comunicazione con le scuole del territorio 1 Sulla base di una stima sulla fattibilità e sull’impatto degli esiti degli studenti da migliorare sopra indicati è risultato necessario l’intervento sull’esito RISULTATI SCOLASTICI 6 ESITI DEGLI STUDENTI Priorità 1 Traguardi RISULTATI SCOLASTICI Migliorare risultati scolastici in italiano e matematica Spostare di fascia di livello in avanti del 5% la distribuzione dei risultati di fine anno nelle classi campione Ridurre la variabilità degli esiti tra le classi Spostare la percentuale dal 35% al 28% in classe II Primaria e dal 19% al 15% in classe V Primaria ALLEGATO n.4 Processi Obiettivi e priorità di miglioramento Area di processo Obiettivi di processo priorità 1 2 Curriculo, progettazione e valutazione CONDIVIDERE METODOLOGIE DI VALUTAZIONE COMUNI CON USO DI RUBRICHE DI VALUTAZIONE 1 INDIVIDUARE OBIETTIVI MISURABILI MINIMI COMUNI PER CLASSI PARALLELE PER TUTTI GLI ORDINI 1 Ambiente di apprendimento IMPLEMENTARE LE ATTIVITÀ LABORATORIALI E TRASFORMAZIONE DI ALCUNE AULE IN LUOGHI SPECIFICI DISCIPLINARI 1 MAGGIORE UTILIZZO DI SUPPORTI DIDATTICI MULTIMEDIALI E DI COMPITI DI REALTÀ 1 Inclusione e differenziazione FAVORIRE UNA MAGGIORE INCLUSIONE DI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 1 FAVORIRE INIZIATIVE FORMATIVE INTERNE 1 AREE DI PROCESSO COLLATERALI E CORRISPONDENTI OBIETTIVI DI PROCESSO Ottenere dalle scuole del II grado le informazioni sugli esiti a distanza per migliorare la progettazione CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO Risultati a distanza Progettare attività educative comuni tra bambini dell’infanzia e della primaria Sviluppare percorsi di orientamento per la comprensione del sé e delle propri inclinazioni ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE Leadership distribuita Pianificazione e monitoraggio Rafforzare i rapporti professionali e personali tra docenti e gruppo di lavoro per la costituzione di una leadership distribuita Monitorare costantemente le principali azioni messe in atto dall’istituto e restituzione dei risultati Aprire la scuola ad attività extrascolastiche pianificando l’interazione e la ricaduta sugli studenti e sul miglioramento dell’offerta Coinvolgimento interno Prestare maggiore attenzione alla formazione Coinvolgimento interno per una massima unitarietà delle azioni di tutti Aprirsi alla realtà sociale e culturale in cui si trova ubicata la scuola con il duplice atteggiamento di recettività e propositività INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Collaborazione con il territorio Affidare con chiarezza compiti di responsabilità ai referenti delle reti Strutturate e formalizzate (RETI, FOCUS GROUP, CONFERENZE DI SERVIZIO) per coinvolgere le istituzioni diverse dalla scuola in attività di promozione sociale e culturale ed ottenerne collaborazione e interazione di risorse Aprire la scuola ad attività extrascolastiche pianificando l’interazione e la ricaduta sugli studenti e sul miglioramento dell’offerta 7 ALLEGATO n.4 4. INDICATORI - VALORI INIZIALI E ATTESI Pianificazione Esiti/Processi Indicatori valori iniziali dopo il I anno valori attesi dopo il II dopo il III anno anno ESITO: RISULTATI SCOLASTICI PROCESSO 1: INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE/ PROCESSO 2: CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE PROCESSO 3: AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Riduzione numero alunni in fascia 1-2 Variabilità esiti tra i plessi Aumento dell’utilizzo di strategie metodologiche innovative 31% (livello 1 matematica classi V primaria) 29% 27% 25% 35,4% (livello 2 matematica secondaria) 34% 32% 30% 38,3% (matematica classi II primaria) 35% 30% 28% 20,1% (matematica classi V primaria) 19% 17% 15% 13,3% (italiano -classi II primaria) 12% 11% 10% 0,5% 10% 12% 15% 12% 15% 18% Maggiore utilizzo 10% supporti multimediali Indicatori 1 2 3 4 8 Modalità dei controlli Statistica sul numero di alunni che hanno raggiunto successo formativo Variabilità esiti tra i plessi Periodicità Date previste annuale giugno bimestrale dicembre, marzo,maggio Fine secondo quadrimestre giugno Questionario customer satisfaction (docenti annuale – alunni - famiglie) Questionario customer satisfaction annuale ALLEGATO n.4 5. AZIONI MIGLIORAMENTO Azione di Miglioramento n° 1 ESITI DEGLI STUDENTI-MIGLIORAMENTO PERFORMANCE DEGLI ALUNNI (variabilità risultati tra i vari plessi) CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE (condividere metodologie di valutazione comuni, individuare obiettivi misurabili minimi) FASI CICLO PDCA Attività n 1 Fase Pianificazione-PLAN Plessi/Classi Classi scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I° grado Docenti coinvolti Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe, Docenti dell’organico potenziato Descrizione azione • analisi degli item con esito negativo • nuovo format UdA e Verifica bimestrale (competenze ed obiettivi minimi) • verifica e adeguamento del curricolo, rubriche di valutazione, certificazione delle competenze • riunioni classi ponte • inserimento di attività specifiche relative agli aspetti da migliorare nei progetti curricolari ed extracurricolari • somministrazione di prove strutturate interne, analisi dei risultati, conferma delle modifiche al curricolo/piani di lavoro in caso di risultati soddisfacenti • Formazione docenti: - Rete per la ricerca metodologica-didattica – “Indicazioni Nazionali 2012 [email protected] (capofila Montecorvino Pugliano): Attività di formazione e ricerca in applicazione delle Indicazioni nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del I Ciclo d’Istruzione. - Formazione on line sulla didattica per competenze: Pearson Academy Fase Realizzazione-DO Orari di svolgimento Tempi di realizzazione Modalità documentazione Attività funzionali all’insegnamento secondo il piano delle Attività predisposto ad inizio dell’anno scolastico (programmazione di inizio e fine anno, riunioni dipartimentali, verifiche bimestrali) annuale Relazione finale Fase Monitoraggio -Check Modalità indagini di gradimento Periodicità dei controlli di efficacia Verifica impatto previsto sulla scuola Impatto previsto su tutte le classi Modalità controllo e documentazione questionario interno per docenti, alunni e famiglie Bimestrale finale analisi dei risultati nelle prove comuni d'istituto (verifica bimestrale) analisi dei risultati delle prove nazionali (finale) omogeneità dei risultati di apprendimento (verifica bimestrale) miglioramento della performance degli allievi Rilevazione delle performance degli allievi/e con prove strutturate Elaborazione statistica dei risultati (finale) Fase Revisione -ACT Valutazione risultati e riesame. Miglioramento 9 verifica dell'abbassamento della variabilità iniziale tra i plessi. In caso di risultati non soddisfacenti, approfondimento dell'analisi delle possibili cause e riattivazione del ciclo ALLEGATO n.4 Azione di Miglioramento n° 2 ESITI DEGLI STUDENTI-MIGLIORAMENTO PERFORMANCE DEGLI ALUNNI (riduzione alunni in fascia 1-2) AREA DI PROCESSO–INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE (maggiore inclusione di alunni con BES e iniziative formative interne) FASI CICLO PDCA Attività n 2 Fase Pianificazione-PLAN Plessi/Classi Classi scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado Allievi coinvolti Docenti coinvolti tutti Descrizione azione Risorse Finanziarie Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe, Docenti dell’organico potenziato Formazione metodo ABA per docenti specializzati e curriculari che operano in classe con alunni interessati da patologie inerenti i disturbi dello spettro autistico Per la sperimentazione del metodo Bortolato: i docenti di matematica delle classi IA e IB della scuola primaria di Bivio Pratole Animatore per l’inclusione • analisi degli item con esito negativo • riunioni classi ponte • inserimento di attività specifiche relative agli aspetti da migliorare nei progetti curricolari ed extracurricolari • Progetto curricolo potenziato (miglioramento performance prove INVALSI italiano e matematica scuola primaria) • somministrazione di prove strutturate interne, analisi dei risultati, conferma delle modifiche al curricolo/piani di lavoro in caso di risultati soddisfacenti • sperimentazione metodo Bortolato (matematica classi prime-curricolare) • Formazione docenti: - “Una scuola per tutti" - scuola capofila CTS “Calcedonia” (Sa): inclusione alunni con spettro autistico, sportello autismo; - Ricerca/azione DSA – Metodo Aba ; - corso di formazione “La qualità dell’integrazione scolastica e sociale” - Formazione Didattica inclusiva – BES/DSA- stranieri; - Rete CTI animatore inclusività – Scuola capofila Giovanni Paolo II (SA) FIS – Finanziamenti MIUR Fase Realizzazione-DO Orari di svolgimento In parte curriculare ed in parte extracurriculare Tempi di realizzazione Modalità documentazione annuale Relazione finale Fase Monitoraggio -Check Modalità indagini di gradimento Periodicità dei controlli di efficacia Verifica impatto previsto sulla scuola Impatto previsto sulle classi prime scuola primaria Impatto previsto su tutte le classi Modalità controllo e documentazione questionario interno per docenti, alunni e famiglie Bimestrale finale analisi dei risultati nelle prove comuni d'istituto (verifica bimestrale) analisi dei risultati delle prove nazionali (finale) Diminuzione alunni collocati nella fascia 1-2 in matematica (finale) per le classi in cui si effettua la sperimentazione omogeneità dei risultati di apprendimento (verifica bimestrale) miglioramento della performance degli allievi Rilevazione delle performance degli allievi/e con prove strutturate Elaborazione statistica dei risultati (finale) Fase Revisione -ACT Valutazione risultati e riesame. Miglioramento 10 verifica dell'effettiva riduzione del numero di alunni in fascia 1-2 e abbassamento della variabilità iniziale tra i plessi. In caso di risultati non soddisfacenti, approfondimento dell'analisi delle possibili cause e riattivazione del ciclo ALLEGATO n.4 Azione di miglioramento n° 3 ESITI DEGLI STUDENTI- MIGLIORAMENTO PERFORMANCE DEGLI ALUNNI (riduzione alunni in fascia 1-2 e variabilità risultati tra i vari plessi) PROCESSO- AMBIENTI DI APPRENDIMENTO (aumento dell’utilizzo di strategie metodologiche innovative e maggiore utilizzo di supporti multimediali) FASI CICLO PDCA Attività n 3 Fase Pianificazione - PLAN Plessi/Classi Classi scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado Allievi coinvolti tutti Docenti coinvolti Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe Docenti dell’organico potenziato Animatore digitale Descrizione azione Manutenzione dotazione multimediale dell’Istituto Interventi infrastrutturali per l'innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l'apprendimento delle competenze chiave. (Rete Lan/Wan e Classe 3.0 con progetti PON) Formazione docenti (Adesione Progetto Polo Qualità e Rete Marchio SAPERI/SIRQ-Scuole in rete per la Qualità) Azione PNSD #28 Animatore Digitale Alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso attività e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali e del tutoring Potenziamento Lingue straniere: Certificazione Cambridge e Metodo CLIL Potenziamento competenze chiave e di cittadinanza attraverso cooperative learning: curricolo potenziato scuola secondaria Implementazione compiti di realtà Strumenti e sussidi Laboratori multimediali dei plessi L.I.M. Laboratorio classe 3.0 FIS PON FESR prot.n. AOODGEFID/9035– REALIZZAZIONE RETE LAN/WLAN (finanziato). PON/FESR prot. n. AOODGEFID/12810 - AMBIENTI DIGITALI (candidatura): il progetto Classe 3.0 sarà realizzato solo se verrà finanziato con i fondi europei Risorse finanziarie Fase Realizzazione - DO Tempi di realizzazione Modalità documentazione annuale Relazioni finali Fase Monitoraggio - CHECK Modalità indagini di gradimento Periodicità dei controlli di efficacia Verifica impatto previsto sulla scuola Impatto previsto sulla classe/sezione Modalità controllo e documentazione Questionario interno per docenti Questionario alunni annuale Analisi dei risultati negli OO.CC. Equità degli esiti Rilevazione delle performance degli allievi con prove strutturate, elaborazione statistica dei risultati Fase Revisione - ACT Valutazione risultati e riesame. Miglioramento 11 Verifica dell’effettivo miglioramento degli esiti ALLEGATO n.4 6. CRONOPROGRAMMA ATTIVITÀ ATTIVITÀ DEL TEAM DI MIGLIORAMENTO OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG GIU Pianificazione generale della attività di miglioramento Attribuzione compiti Pianificazione Realizzazione * Raccolta dati Analisi dei dati Presentazione al DS per riesame Valutazione e proposte di miglioramento * • • 12 Il nuovo format di unità di apprendimento e di verifica bimestrale è stato già sperimentato per la prima UdA (ottobre-novembre 2015), con l’inserimento degli obiettivi minimi e delle competenze da raggiungere. La formazione per gli alunni BES e quella on line per la didattica per competenze (Webinair) è iniziata nel mese di ottobre 2015 ALLEGATO n.4 7. AZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER IL MIGLIORAMENTO PRIORITA' Garantire un maggiore flusso di informazioni tra primaria, secondaria e secondaria di 2° grado al fine di assicurare il successo formativo di tutti gli allievi: gli obiettivi di apprendimento e il miglioramento delle competenze devono diventare un traguardo generale per tutti gli operatori della scuola. Tali obiettivi devono essere conosciuti da tutti, in primo luogo dagli alunni e devono essere oggetto di capillare informazione preventiva e consuntiva ai genitori nelle forme più efficaci. Inoltre devono essere chiari e misurabili. Il Dirigente definisce la mission e la vision dell’istituzione emanando l’Atto di indirizzo al fine di definire le linee di azione e di orientamento secondo le quali individuare i percorsi didattici e le proposte organizzative che meglio definiscano la realizzazione dell’offerta formativa della scuola coerente con i bisogni degli studenti, delle famiglie e del territorio. AREA DI PROCESSO Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Integrazione con il territorio e valorizzazione delle risorse umane OBIETTIVO DI PROCESSO Maggiore attenzione alla formazione e coinvolgimento interno per una massima unitarietà delle azioni di tutti Rafforzamento dei rapporti con Enti territoriali ed altre agenzie educative AZIONE DEL DIRIGENTE DIMENSIONI PROFESSIONALI INTERESSATE Atto di indirizzo Definizione mission e vision Al fine di garantire efficienza, efficacia e trasparenza, l’organizzazione Risorse umane amministrativa, tecnica e generale, sulla base della proposta del Direttore SGA e nel rispetto di quanto previsto nella Contrattazione Integrativa d’Istituto, dovrà prevedere degli orari di servizio e di lavoro che garantiscano la piena attuazione delle attività scolastiche e l’apertura al pubblico, sia in orario antimeridiano che pomeridiano, come previsto dalla Carta dei Servizi. Dematerializzazione Al fine di garantire un maggiore flusso di informazioni e raccordo tra i vari ordini di scuola, sono previste le seguenti figure: collaboratori del Dirigente (esonero completo) Funzioni Strumentali coordinatore/responsabile di plesso; coordinatore intersezione (responsabile di plesso) coordinatore di classi parallele per la scuola primaria; coordinatore di classe per la Secondaria di I grado; coordinatore Scuola Infanzia, Scuola Primaria (I° collaboratore), Scuola Secondaria di I° grado (II° collaboratore); Coordinatore curricolo verticale e classi ponte; coordinatore di dipartimento per aree disciplinari; referenti di accordi di rete; tutor neoimmessi; responsabile orario Piano di formazione Nell’ambito di intervento nelle relazioni con il territorio Relazioni con il contesto • Accordi di rete • COMUNICAZIONE PUBBLICA mediante strumenti, di efficacia e trasparenza, quali ad esempio: o Sito web per rendere visibile l’offerta formativa dell’istituto o Ufficio stampa o Registro digitale o Open day finalizzate a rendere pubbliche mission e vision dell’I.S. o Partecipazione ad eventi istituzionali Adesione a progetti finanziati dal MIUR Gestione risorse strumentali e Partecipazione a progetti europei finanziarie Relazione quali/quantitativa al Consiglio di Istituto relativa all’efficacia dei percorsi progettati - Rendicontazione sociale (CM 47/2014) 8. RISORSE UMANE INTERNE E COSTI 13 Monitoraggio e rendicontazione ALLEGATO n.4 RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA Dirigente scolastico D.S.G.A Docenti FF.SS. Gruppo di miglioramento Collaboratori D.S. Referenti (responsabili di plesso, di dipartimento, coordinatori…) Docenti curricolari e dell’Organico Potenziato Docente Animatore digitale Docente Animatore per l’inclusione Personale ATA TIPO ATTIVITÀ Direzione/Coordinamento/ gestione/supporto/scelte strategiche Supporto amministrativocontabile - Ptof: coordinamento generale della progettualità didattica - Valutazione: coordinamento dei processi di autovalutazione di Istituto - Sostegno agli alunni: diffondere capillarmente buone prassi di inclusione e differenziazione - Sostegno ai docenti: verifica laboratori e dotazioni multimediali, iniziative di formazione, cura del sito Web - Rapporti con il territorio: integrazione della scuola con il territorio Elaborazione, monitoraggio, valutazione, supporto e rendicontazione delle scelte strategiche Consolidare la collaborazione interna ed esterna garantire la continuità verticale e la coerenza interna del curricolo e vigilare sui processi di apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle competenze Potenziare le attività che possano migliorare l’apprendimento degli studenti in difficoltà e valorizzare le eccellenze per ridurre la variabilità tra e dentro le classi PNSD SPESA PREVISTA (a.s. 2015/16) // // // // € 4319,85 (lordo dip.) MIUR // // € 4760,00 (lordo dip.) FIS € 11112,5 (lordo dip.) FIS // (ore curricolari) // € 18795,00 (ore FIS extracurricolari – lordo dip.)) € 1000 MIUR Diffondere capillarmente buone prassi di inclusione // // supporto // // 9. RISORSE UMANE/CONSULENZE ESTERNE 14 FONTE FINANZIARIA ALLEGATO n.4 TIPO RISORSA TIPO ATTIVITÀ Centro documentazione Qualità ed Confronto tra le scuole mediante audit (peer eccellenza Marchio S.A.P.E.R.I. assessment, benchmarking) e autovalutazioni Capofila IC “S.Tommaso d’Aquino” secondo i modelli d’eccellenza europei di Salerno (EFQM/CAF) Rete SIRQ Supporto al monitoraggio, al riesame e al Capofila: IC “S.Tommaso miglioramento d’Aquino” di Salerno Rete LI.SA.CA (Liberi Saperi • Formazione del personale in materia di Campania) – 30 scuole del valutazione e miglioramento territorio • Promozione di tavoli di confronto su Capofila: IC “S.Tommaso problematiche comuni d’Aquino” di Salerno RETE per la metodologia-didattica Iniziative speriementali in materia di certificazione competenze “Indicazioni Nazionali” 2012 [email protected]” Capofila: IC “Montecorvino Pugliano” (SA) “Rete delle sane relazioni” Progetto “Dalle esperienze online alla cittadinanza digita ”Piano di azioni e iniziative Capofila: IC “Montecorvino per la prevenzione dei fenomeni del cyberPugliano” (SA) bullismo Rete “Una Scuola Per tutti” • Rafforzamento Inclusione scolastica degli Capofila CTS “Calcedonia” di alunni con spettro autistico Salerno • Servizio di consulenza didattica (Sportello Autismo) attraverso una formazione specifica; • Costituzione di reti sociali che sostengono la scuola (Associazioni genitori/ Istituzioni/ Enti locali/ Servizi socio-sanitari) IC “Montecorvino Pugliano” (SA) VALORIZZAZIONE E RECUPERO DI AMBIENTI SCOLASTICI E REALIZZAZIONE DI SCUOLE ACCOGLIENTI Finanziamento € 450 In attesa di Finanziamento MIUR In attesa di Finanziamento Avviso pubblico MIUR prot. n.1135 del 30 ottobre 2015 In attesa di finanziamento MIUR Avviso Prot. AOODPIT n. 1061 del 15 ottobre 2015 In attesa di Finanziamento Avviso pubblico MIUR prot. 14384 del 5.11.2015 #LAMIASCUOLACCOGLIENTE Rete “Sotto lo stesso cielo… la terra gira ma io non cado” rete di scuole del territorio con l’Osservatorio Astronomico “Gian Camillo Gloriosi” di Montecorvino Rovella abilitato alla Ricerca Scientifica dal MIUR – COD. 59635PIB e dal Minor Placet • Realizzazione di percorsi di formazione con gli alunni attraverso attività didattiche di ricerca, di sperimentazione e sviluppo • Realizzazione di iniziative di formazione e aggiornamento per gli insegnanti per la gestione di gruppi di riflessione filosofica su tematiche inerenti allo studio dell’astronomia Senza oneri Center (USA) Capofila DD Montecorvino Rovella (SA) Rete “Cantiamo e Balliamo 2.0” Capofila Liceo Musicale e Coreutico “Alfano I” di Salerno con la partecipazione in rete del Conservatorio di Salerno Rete Capofila: Direzione Didattica “Don Lorenzo Milani “di Giffoni Valle Piana (SA) Rete Capofila: Liceo Scientifico “Severi” di Salerno 15 Promozione della cultura musicale “Concorso di idee #LA MIA SCUOLA SICURA per l’individuazione di proposte progettuali per la promozione della sicurezza nelle scuole” “Piano nazionale per il potenziamento dell’orientamento e contrasto alla dispersione scolastica” In attesa di finanziamento MIUR – Avviso pubblico prot. 1137 del 30.10.2015 In attesa di finanziamento MIUR – Avviso pubblico prot. n. 14616 del 10.11.2015 In attesa di finanziamento MIUR – Avviso pubblico prot. 1138 del 30/10/2015 ALLEGATO n.4 Progetto Nazionale “Sport in classe” per la scuola primaria con CONI Rete Capofila: IC “Moscati” di Pontecagnano Faiano (SA) Rete – Capofila: IC “Moscati” di Pontecagnano Faiano (SA) Favorire lo star bene con se stessi e con gli altri nell’ottica dell’inclusione sociale “Piano Nazionale per il potenziamento dell’educazione motoria e sportiva” Promozione del teatro in classe • Miglioramento competenze linguisticocomunicative in lingua straniera • miglioramento abilità trasversali Capofila CTI “Giovanni Paolo II” di • promozione di didattica laboratoriale quale Salerno “ambiente di apprendimento” privilegiato per la ricerca e formazione nonché quale strumento di lavoro didattico. • Approfondimento culturale, pedagogico e didattico degli aspetti innovativi della legge 107/15 - Polo Qualità di Napoli • Formazione • Laboratorio di ricerca-azione • Orientamento Esperto madrelingua Certificazione Cambridge (eccellenze) ASL – Forze dell’ordine – Protezione Supporto alla progettazione ed interventi su Civile – Associazioni presenti sul tematiche della legalità e del disagio. territorio (supporto) Iniziative varie Montecorvino Pugliano Multiservizi e Sport s.r.l - Società Unipersonale del Comune di Montecorvino • Supporto alla creazione di ambienti di Pugliano senza scopo di lucro apprendimento motivanti e inclusivi. istituita in forma societaria, non • Supporto alla pratica sportiva e ai valori di profit e nel rispetto del requisito del cittadinanza ad essa correlati controllo integrale da parte dello • Apertura della scuola al territorio stesso Comune promotore Forum Giovani Apertura al territorio Esperto tecnico Assistenza tecnica e manutenzione laboratori e LIM - Rete CLIL “Crescere Ludicamente In Lingua” 16 In attesa di finanziamento MIUR – Avviso pubblico prot. N. 16552 del 4.12.2015 In attesa di finanziamento MIUR – Avviso pubblico Prot. 980 del 30.09.2015 In attesa di finanziamento MIUR – Avviso pubblico Prot. 981 del 30.09.2015 € 250 Senza oneri Dotazione ordinaria Senza oneri Contributi famiglie volontari Senza oneri Da individuare norma delle secondo ALLEGATO n.4 Risorse strumentali 10. RISORSE STRUMENTALI 17 Realizzazione, ampliamento delle Autorizzazione PON –FERS “Per la scuola – infrastrutture di rete LAN/WLAN Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) Obiettivo specifico – 10.8 – “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” – Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave. Realizzazione classe 3.0 in attesa di autorizzazione con Fondi Strutturali Europei PON FSER 10.8.1 A3 Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni Scolastiche Statali per la realizzazione di ambienti digitali. Asse II infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo per lo sviluppo regionale 10.8 –“Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi ; Acquisto tablet e LIM Da definire ALLEGATO n.4 11. MONITORAGGIO, CONTROLLO E RIESAME L’Autovalutazione d’Istituto rappresenta il momento diagnostico funzionale all’implementazione del processo innovativo. Rappresenta, quindi, una modalità di promozione del cambiamento della scuola basata sulla capacità degli operatori di affrontare e risolvere problematiche. Il processo di costante revisione delle proprie scelte e comportamenti enfatizza l’assunzione di una modalità di lavoro auto-riflessiva che produce miglioramento, sia nella consapevolezza professionale dei singoli individui operanti nella scuola, sia nelle modalità di lavoro organizzativo e di progettazione collegiale, sia nella qualità dei processi di insegnamento-apprendimento. L'autovalutazione viene sostenuta dall’etero valutazione effettuata dall’INVALSI, che diventa uno dei riferimenti per la valutazione del servizio scolastico e per una valutazione dei processi e dei risultati conseguiti. I docenti del gruppo di lavoro RAV/PDM impegnati in prima linea hanno la responsabilità di socializzare e coinvolgere la comunità scolastica in tutti gli step previsti dal PdM contribuendo a diffondere condivisione e corresponsabilità: Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola Momenti di condivisione Persone coinvolte Strumenti interna Collegio dei docenti Dirigente Scolastico Slide e Relazioni Gruppi disciplinari Docenti Sito Web dell’Istituto Consigli di interclasse/classe Personale ATA Il monitoraggio realizzato attraverso i periodici riesami delle iniziative intraprese consentono, attraverso la misurazione degli indicatori di processo, di verificare la validità delle Azioni di miglioramento implementate in relazione agli obiettivi da raggiungere. Inoltre la raccolta sistematica dei dati consentirà l’individuazione dei target da raggiungere e la rilevazione della tendenza verso il miglioramento delle azioni poste in essere. Le azioni di miglioramento una volta a sistema nella pratica scolastica diventeranno routine procedurali che produrranno miglioramenti finalizzati al successo scolastico dei nostri allievi. 18 ALLEGATO n.5 (DAL TESTO DELLE INDICAZIONI 2012) “La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo e che saranno oggetto di certificazione.” Il seguente Curriculo è declinato nelle conoscenze di ogni annualità ALLEGATO n.5 8. Consapevolezza ed espressione culturale 7. Spirito di iniziativa e intraprendenza 1. Comunicazione nella madrelingua LE OTTO COMPETENZE CHIAVE PER LA CITTADINANZA E L’APPRENDIMENTO PERMANENTE 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 6. Competenze sociali e civiche 5. Imparare ad imparare 4. Competenza digitale ALLEGATO n.5 Dalla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 23.04.2008 • “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. • “Abilità” indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). • “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale ALLEGATO n.5 COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Traguardi per lo sviluppo delle competenze fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 TRAGUARDI ALLA FINE TRAGUARDI ALLA FINE DELLA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO DELLA SCUOLA SCUOLA PRIMARIA DELL’ INFANZIA • Il bambino usa la lingua italiana, • L'allievo partecipa a scambi comunicativi • L'allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. • Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. • Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. • Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e definire regole . • Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. • Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. • Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. • Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. • Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l'apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell'esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. • Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l'infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. • Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. • Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l'intenzione dell'emittente. • Espone oralmente all'insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici computer, ecc.). (schemi, mappe, presentazioni al • Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. • Scrive testi corretti ortograficamente, chiari e coerenti, legati all'esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. • Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un'interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. e utilizza nell'uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. • Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei • Capisce • Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. •È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). • Padroneggia e applica in situazioni diverse le • Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. • Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità). • Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. • Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. • Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative ALLEGATO n.5 conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi. al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere SCUOLA DELL’INFANZIA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CAMPI DI ESPERIENZA COMPETENZE SPECIFICHE Padroneggiare gli strumenti espressivi e lessicali indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari campi d’esperienza. COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA I DISCORSI E LE PAROLE ATTIVITÀ/CONTENUTI ANNI 3-4 • • • • • • • Comprendere testi di vario tipo letti da altri • Riflettere sulla lingua orale e scritta • • • • • • • Ascolto messaggi orali Ascolto ed esecuzione di consegne semplici e/o più complesse Ascolto finalizzato al riconoscimento di personaggi, ambienti Ascolto, comprensione e rielaborazione di fiabe e di vari tipi di testi anche da mezzi audio-visivi Giochi per stimolare l’attenzione. Giochi, con o senza strumenti strutturati, per esercitare la memoria. Partecipazione alle conversazioni e ai dialoghi comprendendo le regole e interagendo con gli altri ( richiesta della parola, ascolto degli altri interventi, pertinenza rispetto al tema trattato, rispetto del proprio turno. Verbalizzazione di esperienze collocate nel tempo e descrizione di stati d’animo e di emozioni Conversazioni libere e guidate su varie tematiche, Domande stimolo Dialoghi e drammatizzazioni Esercizi per l’ampliamento del lessico: indovinelli,scioglilingua, raggruppamento di parole per categorie ( es.: le parole della scuola, della casa, del parco giochi, etc…) Giochi fonologici: riconoscimento e produzione di rime Esperienze di coordinamento occhio/mano: cerchiatura di uno o piu’ elementi dati Esperienze di coordinamento occhio/mano discriminazione di immagini e forme. ATTIVITÀ/CONTENUTI ANNI 5 Interventi pertinenti con l’utilizzo di un linguaggio ricco e variegato Composizione di frasi a tema Invenzione di storie; e / o di finali diversi in una storia, e/o del titolo alla stessa Inversione delle sequenze in una storia e creazione di nuove storie Tecniche rodariane per giocare a inventare storie Rappresentazione grafica e verbalizzazione di storie in due o tre sequenze. Giochi fonologici: segmentazione in sillabe di parole / fusione sillabica; Giochi fonologici: riconoscimento in parole diverse della sillaba iniziale uguale Giochi fonologici: delezione della sillaba iniziale / della sillaba finale Giochi fonologici: riconoscimento e produzione di parole che iniziano con lo stesso fonema. Coloritura di righi e quadretti, realizzazione di cornici decorative Esperienze di scrittura spontanea e di lettura spontanea Lettura di immagini e giochi ipotetici sulla lingua scritta; Esperienze di coordinamento occhio / mano: tratteggio di segni grafici seguendo la giusta direzione : sinistra-destra , alto-basso , in senso antiorario. Esperienze occhio/mano:esecuzione grafica di ritmi (forme, simboli, colori..) ALLEGATO n.5 SCUOLA PRIMARIA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA DISCIPLINA ITALIANO COMPETENZE SPECIFICHE Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento. CONTENUTI CONTENUTI CONTENUTI CONTENUTI CONTENUTI classe prima classe seconda classe terza classe quarta classe quinta Ascolto e parlato Ascolto e parlato Ascolto e parlato Ascolto e parlato Ascolto e parlato Discussioni collettive nel rispetto delle norme. Conversazioni libere e guidate. Domande stimolo. Interazioni efficaci. Ascolto e comprensione di messaggi orali. Struttura di base di una narrazione. Riconoscimento della coesione di una narrazione. Riconoscimento della consequenzialità di una narrazione. Stati d’animo dei personaggi: emozioni. Stati d’animo dei personaggi: emozioni. La sequenza temporale in una narrazione. Contemporaneità degli eventi di una narrazione. Regole di un gioco e/o di un’attività. Ascolto ed intervento nelle conversazioni collettive rispettando i turni di parola. Sviluppo capacità di comprendere argomento e informazioni di discorsi affrontati in classe. Ascolto di testi narrativi ed espositivi e riesposizione orale. Comprensione e sviluppo della capacità di dare semplici istruzioni su un gioco o un’attività conosciuta. Racconti di esperienze personali o di storie fantastiche nel rispetto dell’ordine cronologico e della chiarezza. Ricostruzione verbale di fasi di esperienze vissute a scuola o in altri contesti . Ascolto ed intervento nelle conversazioni collettive rispettando i turni di parola. Sviluppo capacità di comprendere l’argomento e le informazioni di discorsi affrontati in classe. Ascolto di testi narrativi ed espositivi e riesposizione orale. Comprensione e sviluppo della capacità di dare semplici istruzioni su un gioco o un’attività conosciuta. Racconti di esperienze personali o di storie fantastiche nel rispetto dell’ordine cronologico e della chiarezza. Ricostruzione verbale di fasi di esperienze vissute a scuola o in altri contesti . Partecipazione in conversazioni, discussioni, dialoghi su esperienze vissute, con la formulazione di domande, risposte e spiegazioni. Comprensione di un’esposizione (diretta o trasmessa) cogliendone il tema e le informazioni; ascolto e comprensione di messaggi mediatici. Formulazione di domande di spiegazione e di approfondimento durante e dopo l’ascolto. Comprensione di consegne e istruzioni per l’esecuzione di attività. Ascolto e comprensione delle posizioni espresse dai compagni esprimendo in modo chiaro la propria opinione. Esposizione orale chiara , in ordine logico e cronologico di esperienze personali o di storie inventate. Organizzazione di un breve discorso orale utilizzando una scaletta. Partecipazione in conversazioni, discussioni, dialoghi su esperienze vissute, con la formulazione di domande, risposte e spiegazioni. Comprensione di un’esposizione (diretta o trasmessa) cogliendone il tema e le informazioni; ascolto e comprensione di messaggi mediatici. Formulazione di domande di spiegazione e di approfondimento durante e dopo l’ascolto. Comprensione di consegne e istruzioni per l’esecuzione di attività. Ascolto e comprensione delle posizioni espresse dai compagni esprimendo in modo chiaro la propria opinione. Esposizione orale chiara , in ordine logico e cronologico di esperienze personali o di storie inventate. Organizzazione di un breve discorso orale utilizzando una scaletta. Lettura Lettura Lettura Lettura silenziosa e ad alta voce. Esprimere ipotesi sul contenuto di un testo in base al titolo e alle immagini, comprensione di parole poco note. Lettura di testi e individuazione Lettura silenziosa e ad alta voce Esprimere ipotesi sul contenuto di un testo in base al titolo e alle immagini, comprensione di parole poco note. Lettura di testi individuando Lettura scorrevole di brani rispettando pause ed intonazioni sia ad alta voce che in silenzio. Uso di strategie per l’analisi del contenuto di vari tipi di testo ( porsi Lettura Lettere dell’alfabeto Abilità visuo-percettive Abilità ritmiche. Consapevolezza fonologica analitica. Personaggi, luoghi, tempi e fatti. Testi di vario genere. Lettura Lettura scorrevole di brani rispettando pause ed intonazioni sia ad alta voce che in silenzio. Uso di strategie per l’analisi del contenuto di vari tipi di testo ( porsi ALLEGATO n.5 dell’argomento, delle informazioni principali e le loro relazioni. Comprensione di testi regolativi. Lettura di semplici e brevi testi letterari, poetici e narrativi, individuandone il senso globale. l’argomento, le informazioni principali e le loro relazioni. Comprensione di testi regolativi. Lettura di semplici e brevi testi letterari, sia poetici sia narrativi, individuandone il senso globale Lettura di semplici testi di divulgazione per ricavarne informazioni utili. Scrittura Scrittura Scrittura sotto dettatura curando l’ortografia. Produzione di semplici testi (con frasi semplici e compiute) funzionali, narrativi e descrittivi legati a scopi concreti e connessi con situazioni quotidiane, rispettando le regole ortografiche e di interpunzione. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo. Intuizione del significato delle parole non note in base al contesto e alla conoscenza delle famiglie di parole. Ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi. Acquisizione capacità manuali, percettive e cognitive necessarie per l’apprendimento della scrittura. Scrittura sotto dettatura curando l’ortografia. Produzione di semplici testi (con frasi semplici e compiute) funzionali, narrativi e descrittivi legati a scopi concreti e connessi con situazioni quotidiane, rispettando le regole ortografiche e di interpunzione. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo. Intuizione del significato delle parole non note in base al contesto e alla Scrittura La frase. Produzione di semplici e brevi testi. Arricchimento del lessico. Direzionalità grafica. Forme prescrittorie. Scrittura in corsivo. Le zone grafiche. I collegamenti. Segni di punteggiatura. Comunicazione scritta. domande all’inizio e durante la lettura, cogliere indizi utili per la comprensione). Intuizione del contenuto di un testo attraverso il titolo, le immagini e le didascalie. Lettura e confronto di informazioni contenute in testi diversi per trovare spunti per parlare o scrivere su un determinato argomento. Ricerca di informazioni in testi per scopi pratici o conoscitivi applicando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi ecc.). Lettura e comprensione di istruzioni scritte. Lettura di testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo la fantasia dalla realtà. Lettura di testi narrativi, in lingua italiana contemporanea, testi poetici cogliendone il senso e le caratteristiche formali esprimendo un parere personale. domande all’inizio e durante la lettura, cogliere indizi utili per la comprensione). Intuizione del contenuto di un testo attraverso il titolo, le immagini e le didascalie. Lettura e confronto di informazioni contenute in testi diversi per trovare spunti per parlare o scrivere su un determinato argomento. Ricerca di informazioni in testi per scopi pratici o conoscitivi applicando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi ecc.). Lettura e comprensione di istruzioni scritte. Lettura di testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo la fantasia dalla realtà. Lettura di testi narrativi, in lingua italiana contemporanea, testi poetici cogliendone il senso e le caratteristiche formali esprimendo un parere personale. Scrittura Scrittura Pianificazione di un racconto o di un’esperienza attraverso la raccolta e l’organizzazione delle idee. Produzione di racconti scritti contenenti informazioni relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni. Scrittura di lettere o di articoli di cronaca per il giornalino scolastico o per il sito web della scuola. Scrittura di un diario personale per raccontare di se stessi. Rielaborazione di testi( parafrasi, riassunto, trasformazione e completamento) e redazione di nuovi, anche utilizzando programmi di Pianificazione di un racconto o di un’esperienza attraverso la raccolta e l’organizzazione delle idee. Produzione di racconti scritti contenenti informazioni relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni. Scrittura di lettere o di articoli di cronaca per il giornalino scolastico o per il sito web della scuola. Scrittura di un diario personale per raccontare di se stessi. Rielaborazione di testi (parafrasi, riassunto, trasformazione e completamento) e redazione di nuovi, anche utilizzando programmi di videoscrittura. ALLEGATO n.5 conoscenza delle famiglie di parole. Ampliamento del patrimonio Ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi. Riflessione lingua. sugli Convenzioni di scrittura. Parti del discorso usi della Riflessione lingua. sugli usi della Riconoscimento degli elementi essenziali della frase. Acquisizione e applicazione delle regole ortografiche nella propria produzione scritta. Riflessione lingua. sugli usi della Confronto di testi per rilevarne le caratteristiche e le differenze. Riconoscimento degli elementi essenziali della frase (soggetto, verbo e complementi necessari). Acquisizione e applicazione delle regole ortografiche nella propria produzione scritta videoscrittura. Scrittura di semplici testi regolativi o progetti schematici per l’esecuzione di attività. Realizzazione di testi collettivi per relazionare su esperienze scolastiche e argomenti di studio. Produzione di testi creativi (filastrocche, racconti brevi, poesie): Sperimentazione nella creazione di ipertesti con l’utilizzo del computer. Produzione di testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le funzioni sintattiche dei principali segni interpuntivi. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo. Comprensione e utilizzo del lessico con l’uso del vocabolario. Arricchimento progressivo del lessico riconoscendo pluralità di significato utilizzando sinonimi, contrari e appartenenza a un campo semantico. Parole che hanno diverse accezioni e individuazione dell’accezione specifica di una parola in un testo. Uso e significato figurato delle parole. Uso di termini specifici di discipline di studio. Uso del dizionario. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua. Riconoscimento della variabilità della lingua nel tempo, nello spazio geografico, sociale e comunicativo nei testi e in situazioni di esperienza diretta. Parole semplici, derivate, composte. Somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico di parole. Scrittura di semplici testi regolativi o progetti schematici per l’esecuzione di attività. Realizzazione di testi collettivi per relazionare su esperienze scolastiche e argomenti di studio. Produzione di testi creativi (filastrocche, racconti brevi, poesie): Sperimentazione nella creazione di ipertesti con l’utilizzo del computer. Produzione di testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le funzioni sintattiche dei principali segni interpuntivi. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo. Comprensione e utilizzo del lessico con l’uso del vocabolario. Arricchimento progressivo del lessico riconoscendo pluralità di significato utilizzando sinonimi, Contrari e appartenenza a un campo semantico. Parole che hanno diverse accezioni e individuazione dell’accezione specifica di una parola in un testo. Uso e significato figurato delle parole. Uso di termini specifici di discipline di studio. Uso del dizionario. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua. Riconoscimento della variabilità della lingua nel tempo, nello spazio geografico, sociale e comunicativo nei testi e in situazioni di esperienza diretta. Parole semplici, derivate, composte. Somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico di parole. La frase minima: predicato, soggetto e ALLEGATO n.5 La frase minima: predicato, soggetto e altri elementi richiesti dal verbo. Le parti del discorso; le congiunzioni. Rispetto delle convenzioni ortografiche nella revisione e correzione della propria produzione scritta. Parti del discorso altri elementi richiesti dal verbo. Le parti del discorso; le congiunzioni. Rispetto delle convenzioni ortografiche nella revisione e correzione della propria produzione scritta. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA COMPETENZE SPECIFICHE Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento. COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA ITALIANO CONTENUTI classe prima CONTENUTI classe seconda CONTENUTI classe terza Comprensione orale e scritta Comprensione orale e scritta Comprensione orale e scritta Prosa: Testo narrativo –Favola - Fiaba- Mito e leggenda- Epica Poesia: Introduzione al linguaggio poetico (filastrocche, limerick, poesie, ecc.) poesia epica Prosa: Diario- Autobiografia- Lettera- RaccontoRomanzo Letteratura italiana Poesia: Lettura, comprensione ed analisi del testo poetico Prosa: Analisi dei generi letterari: romanzo, racconto, novella. Letteratura italiana Poesia: Lettura, comprensione ed analisi del testo poetico Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Ortografia e fonetica Morfologia: le parti variabili ed invariabili del discorso all’interno di una frase semplice Sintassi della frase semplice Scrittura Narrazione di esperienze personali Descrizione oggettiva e soggettiva Produzione scritta Scrittura Diario-Brevi testi autobiografici - lettera formale e informaleProduzione dei diversi generi testuali Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Sintassi della frase complessa Scrittura Produzione di diversi generi testuali Stesura ed elaborazione di appunti ALLEGATO n.5 COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE Traguardi per lo sviluppo delle competenze fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 TRAGUARDI ALLA FINE DELLA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO SCUOLA PRIMARIA (I traguardi sono riconducibili al Livello PRIMA LINGUA INGLESE SECONDA LINGUA COMUNITARIA A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro (I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del d’Europa) Comune Europeo di Riferimento per le lingue del • L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. • Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. • Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. • Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. • Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi nella lingua straniera. Consiglio d’Europa) • L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. • Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio. • Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. • Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo. • Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. • Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. • Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. • Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del Consiglio d’Europa) • L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. • Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. • Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. • Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo. Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. • Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguisticocomunicativi e culturali propri delle lingue di studio. • Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare. ALLEGATO n.5 proprio modo di apprendere. SCUOLA PRIMARIA COMPETENZA CHIAVE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE EUROPEA DISCIPLINA INGLESE COMPETENZE SPECIFICHE Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro), da interazioni comunicative o dalla visione di contenuti multimediali, dalla lettura di testi. Interagire oralmente in situazioni di vita quotidiana scambiando informazioni semplici e dirette su argomenti familiari e abituali, anche attraverso l’uso degli strumenti digitali. Interagire per iscritto, anche in formato digitale e in rete, per esprimere informazioni e stati d’animo, semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. CONTENUTI classe prima CONTENUTI classe seconda CONTENUTI classe terza CONTENUTI classe quarta CONTENUTI classe quinta Comprensione orale Comprensione orale Comprensione orale Comprensione orale Comprensione orale • Saluti formali e informali • Istruzioni e semplici comandi relativi alla vita della classe (go! come! open your book ! sit down ! stand up!) • Semplici dialoghi relativi a se stessi e ai compagni • I suoni K –J – W –Y - X • Le lettere dell’alfabeto • Dialoghi e interazioni relativi a sé e ai compagni • Istruzioni e comandi relativi alla vita scolastica • I suoni dell’alfabeto • Lo spelling • Il ritmo e l’intonazione degli elementi comunicativi relativi all’accettazione – rifiuti – piacere– dispiacere • Istruzioni e frasi relativi a se stesso, ai compagni, alla famiglia, alla classe • Espressioni di uso quotidiano relative all’ora, al tempo atmosferico, al tempo ciclico, alla descrizione di persone, luoghi, oggetti • Istruzioni e procedure • Semplici messaggi e strutture relative alle diverse situazioni di vita Produzione e interazione orale Produzione e interazione orale Produzione e interazione orale • Le formule di saluto e di cortesia (thank • Le strutture utili per dare e you – please – sorry……) chiedere informazioni (How are • I colori you? – How old are you?) • I numeri entro il 10 • Presentazione di se stessi, le cose, • Gli animali domestici e della fattoria gli animali (This is………) • Gli oggetti scolastici • Strutture relative ai colori, ai • Le parti del viso • Le parti del corpo numeri (What colour is it? What • La famiglia number is it?) • Dare e chiedere informazioni • Gli animali selvatici • I numeri entro il 20 • Gli alimenti più comuni • I numeri fino al 100 • Il cibo • La posizione di persone, cose o animali • La casa • Localizzatori spaziali • Giorni della settimana • “To be” e “to have” • I pronomi personali • Agg. qualificativi e possessivi • Espressioni utili per esprimere preferenze Produzione e interazione orale • Conversazioni utili a dare e a chiedere informazioni • I mesi • La data • L’ora • tempo atmosferico • I numeri ordinali • abbigliamento estivo ed invernale • discipline scolastiche • gusti e preferenze • ambienti domestici • azioni che si svolgono quotidianamente Produzione e interazione orale • Descrizioni relative alla presentazione di se stesso, delle proprie abitudini, e delle proprie preferenze • Materie scolastiche e l’orario scolastico • Descrizioni relative alla presentazione dei compagni, dei familiari, degli oggetti o animali • Strutture relative alla provenienza, alla nazionalità, alle condizioni atmosferiche ALLEGATO n.5 • Agg. qualificativi • Il plurale “s” • Le stagioni Comprensione scritta • Copia di semplici parole Civiltà e cultura anglosassone La bandiera Le festività principali utili per esprimere Comprensione scritta Comprensione scritta • Lettura di semplici parole relative a se • Lettura di parole note stessi e agli argomenti trattati • Lettura di messaggi e formule augurali Produzione scritta • Espressioni possesso • Il plurale • Lettura di brevi l’argomento trattato • Lettura di dialoghi testi inerenti • Completamento di parole già conosciute • Completamento di semplici frasi • Utikizzare il “tick” e il “cross” per la comprensione • Cerchiare la parola richiesta • Collegare l’immagine e la relativa parola Civiltà e cultura anglosassone • Semplici frasi da completare • Scrivere correttamente le parole già conosciute Civiltà e cultura anglosassone Tipi di abitazione I vari paesaggi Le direzioni Do – don’t – doesn’t Can – can’t present continuous Il suono “th” Comprensione scritta • Lettura della data e di semplici storie • Lettura di didascalie e abbinarle alle immagini • Lettura di brevi testi relativi alla cultura anglosassone Produzione scritta Produzione scritta • • • • • • • Produzione scritta • Produzione di semplici frasi: presentazione e descrizione di sé, degli altri, delle cose o degli animali • Scrivere correttamente le parole già conosciute Civiltà e cultura anglosassone L’ Union Jack Gli aspetti geografici della Gran Bretagna Simboli e caratteristiche della Gran Bretagna Ricorrenze e festività • Le condizioni fisiche e gli stati d’animo personali e altrui • • Le azioni della giornata • Ora e frazioni orarie • La data con i numeri ordinali • I percorsi e gli indicatori spaziali • La città, gli edifici e i negozi cittadini • Le professioni più comuni • La compravendita e il sistema monetario • Decine e centinaia • “Present continuous” • I pronomi possessivi • Le W – questions • Il genitivo sassone Comprensione scritta • Lettura di brevi e semplici testi relativi agli argomenti trattati • Lettura di testi relativi alla cultura anglofona Produzione scritta • Produzione di brevi testi utilizzando il “simple present” e il “present continuous” • Produzione di testi descrittivi relativi agli argomenti trattati • Produzione di lettere e messaggi Civiltà e cultura anglosassone Le tradizioni, gli usi e i costumi SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA COMPETENZE SPECIFICHE COMUNICAZIONE IN LINGUA STRANIERA INGLESE CONTENUTI classe prima CONTENUTI’ classe seconda CONTENUTI classe terza ALLEGATO n.5 Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro), da interazioni comunicative o dalla visione di contenuti multimediali, dalla lettura di testi. Interagire oralmente in situazioni di vita quotidiana scambiando informazioni semplici e dirette su argomenti familiari e abituali, anche attraverso l’uso degli strumenti digitali; Interagire per iscritto, anche in formato digitale e in rete, per esprimere informazioni e stati d’animo, semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati Ascolto (comprensione orale) Comprendere i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata una lingua chiara e che si parli di argomenti familiari, inerenti alla scuola, al tempo libero, ecc. Individuare l’informazione principale di programmi radiofonici o televisivi su avvenimenti di attualità o su argomenti che riguardano i propri interessi, a condizione che il discorso sia articolato in modo chiaro. Ascolto (comprensione orale) Comprendere i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata una lingua chiara e che si parli di argomenti familiari, inerenti alla scuola, al tempo libero, ecc. Individuare l’informazione principale di programmi radiofonici o televisivi su avvenimenti di attualità o su argomenti che riguardano i propri interessi, a condizione che il discorso sia articolato in modo chiaro. Individuare ascoltando termini e informazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Individuare ascoltando termini e informazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Parlato (produzione e interazione orale) Descrivere o presentare persone, condizioni di vita o di studio, compiti quotidiani; indicare che cosa piace o non piace; esprimere un’opinione e motivarla con espressioni e frasi connesse in modo semplice. Interagire con uno o più interlocutori, comprendere i punti chiave di una conversazione ed esporre le proprie idee in modo chiaro e comprensibile. Gestire conversazioni di routine, facendo domande e scambiando idee e informazioni in situazioni quotidiane prevedibili. Parlato (produzione e interazione orale) Descrivere o presentare persone, condizioni di vita o di studio, compiti quotidiani; indicare che cosa piace o non piace; esprimere un’opinione e motivarla con espressioni e frasi connesse in modo semplice. Interagire con uno o più interlocutori, comprendere i punti chiave di una conversazione ed esporre le proprie idee in modo chiaro e comprensibile. Gestire conversazioni di routine, facendo domande e scambiando idee e informazioni in situazioni quotidiane prevedibili. Ascolto (comprensione orale) Comprendere i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata una lingua chiara e che si parli di argomenti familiari, inerenti alla scuola, al tempo libero, ecc. Individuare l’informazione principale di programmi radiofonici o televisivi su avvenimenti di attualità o su argomenti che riguardano i propri interessi, a condizione che il discorso sia articolato in modo chiaro. Individuare ascoltando termini e informazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Parlato (produzione e interazione orale) Descrivere o presentare persone, condizioni di vita o di studio, compiti quotidiani; indicare che cosa piace o non piace; esprimere un’opinione e motivarla con espressioni e frasi connesse in modo semplice. Interagire con uno o più interlocutori, comprendere i punti chiave di una conversazione ed esporre le proprie idee in modo chiaro e comprensibile. Gestire conversazioni di routine, facendo domande e scambiando idee e informazioni in situazioni quotidiane prevedibili. Lettura (comprensione scritta) Leggere e individuare informazioni esplicite in brevi testi di uso quotidiano e in lettere personali. Leggere globalmente testi relativamente lunghi per trovare informazioni specifiche relative ai propri interessi e a contenuti di studio di altre discipline. Leggere testi riguardanti istruzioni per l’uso di un oggetto, per lo svolgimento di giochi, per attività collaborative. Leggere brevi storie, semplici biografie e testi narrativi più ampi in edizioni graduate. Lettura (comprensione scritta) Leggere e individuare informazioni esplicite in brevi testi di uso quotidiano e in lettere personali. Leggere globalmente testi relativamente lunghi per trovare informazioni specifiche relative ai propri interessi e a contenuti di studio di altre discipline. Leggere testi riguardanti istruzioni per l’uso di un oggetto, per lo svolgimento di giochi, per attività collaborative. Leggere brevi storie, semplici biografie e testi narrativi più ampi in edizioni graduate. Lettura (comprensione scritta) Leggere e individuare informazioni esplicite in brevi testi di uso quotidiano e in lettere personali. Leggere globalmente testi relativamente lunghi per trovare informazioni specifiche relative ai propri interessi e a contenuti di studio di altre discipline. Leggere testi riguardanti istruzioni per l’uso di un oggetto, per lo svolgimento di giochi, per attività collaborative. Leggere brevi storie, semplici biografie e testi narrativi più ampi in edizioni graduate. Scrittura (Produzione scritta) Produrre risposte e formulare domande su testi. Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo Scrittura (Produzione scritta) Produrre risposte e formulare domande su testi. Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo sensazioni e opinioni con frasi semplici. Scrittura (Produzione scritta) Produrre risposte e formulare domande su testi. Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo ALLEGATO n.5 sensazioni e opinioni con frasi semplici. Scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario e brevi resoconti che si avvalgano di lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi elementare. Riflessione sulla lingua Rilevare semplici regolarità e variazioni nella forma di testi scritti di uso comune. Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse. Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento. Scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario e brevi resoconti che si avvalgano di lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi elementare. sensazioni e opinioni con frasi semplici. Scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario e brevi resoconti che si avvalgano di lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi elementare. Riflessione sulla lingua Rilevare semplici regolarità e variazioni nella forma di testi scritti di uso comune. Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse. Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento. Riflessione sulla lingua Rilevare semplici regolarità e variazioni nella forma di testi scritti di uso comune. Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse. Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA COMPETENZE SPECIFICHE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro), da interazioni comunicative o dalla visione di contenuti multimediali, dalla lettura di testi. Funzioni comunicative: salutare in modo formale/informale, presentarsi, presentare, chiedere e dare informazioni personali, descrivere fisicamente e caratterialmente una persona, informarsi e dare informazioni sulla salute, esprimere il possesso, contare, chiedere e indicare l’ora. Aree lessicali concernenti numeri, date, colori, oggetti dell’ambiente circostante. Strutture grammaticali: Aspetti fonologici della lingua, alfabeto, articoli, preposizioni, pronomi personali, FRANCESE CONTENUTI classe prima CONTENUTI classe seconda CONTENUTI classe terza Funzioni comunicative: telefonare, esprimere l’appartenenza, chiedere ed indicare la strada, ringraziare, fare acquisti, chiedere e dare un’opinione, informarsi sul meteo, chiedere e indicare la data, raccontare. Funzioni comunicative: comprendere e formulare messaggi che parlano di vita sociale, esprimere opinioni sui problemi degli adolescenti, chiedere e dare semplici informazioni in un ufficio postale; comprendere e produrre testi al presente, passato, futuro; produrre questionari, lettere, dialoghi e riassumere. Strutture grammaticali: Approfondimento delle strutture grammaticali gia conosciute, numeri Strutture grammaticali: Approfondimento delle strutture grammaticali gia conosciute, discorso diretto e indiretto, superlativo, ALLEGATO n.5 Interagire oralmente in situazioni di vita quotidiana scambiando informazioni semplici e dirette su argomenti familiari e abituali, anche attraverso l’uso degli strumenti digitali; Interagire per iscritto, anche in formato digitale e in rete, per esprimere informazioni e stati d’animo, semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati accenti, plurale e femminile di nomi e aggettivi, forma negativa e interrogativa , avverbi, numeri cardinali e aggettivi, aggettivi possessivi, aggettivi dimostrativi. Verbi: verbi ausiliari, verbi regolari di I° e II° gruppo (principali tempi verbali), alcuni verbi irregolari, verbi riflessivi. Civiltà: carta d’identità, tradizioni delle principali festività, letture di vario genere, Francia fisica ed aspetti vari della cultura e civiltà francofona impliciti nella lingua. cardinali ed ordinali, comparativi, pronomi personali e complementi, forma negativa, pronomi relativi, possessivi e dimostrativi, avverbi di tempo, accordo participio passato. Verbi: verbi regolari (tempi composti), verbi irregolari (dovere, prendere, sapere, mettere, aprire), passé récent, présent duratif, futur proche, verbi indicanti fenomeni atmosferici, imperfetto. Civiltà: Parigi e i suoi monumenti, analogie e differenze tra la Francia e l’Italia: la moda, i negozi, i segnali stradali, alcolismo, il corpo umano, l’inquinamento, ecc. aggettivi e pronomi indefiniti. Verbi: futuro dei verbi regolari condizionale, congiuntivo e gerundio. e irregolari, Civiltà: letture varie per raccordare la dimensione storica, letteraria e della civiltà, letture sulle problematiche adolescenziali, sulla scuola e sui principali problemi d’attualità. COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 TRAGUARDI ALLA FINE TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO DELLA SCUOLA PRIMARIA DELL’INFANZIA • Il bambino raggruppa e ordina oggetti • L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e • L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazione usando strumenti alla sua portata. • Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. • Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. • Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. • Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. • Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. • Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. • Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. • Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. • Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, ALLEGATO n.5 • Osserva con attenzione il suo corpo, gli • Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. • Si interessa a macchine ed a strumenti tecnologici, sa scoprire le funzioni e i possibili usi • Ha familiarità sia le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. • Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra ecc.; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici. • Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. • Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. • Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. • Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. • Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...). • Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà. mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. • Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. • Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). • Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. • Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. • Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. SCUOLA DELL’INFANZIA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CAMPI DI ESPERIENZA COMPETENZE SPECIFICHE Padroneggiare gli strumenti espressivi e lessicali indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari campi d’esperienza. COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIE LA CONOSCENZA DEL MONDO ATTIVITÀ/CONTENUTI ANNI 3-4 • Osservazione e formulazione di ipotesi; • Percezione della ciclicità del tempo; • Approccio al numero; • Esplorazione e conoscenza degli ambienti naturali; • Esperienze senso-percettive sulle proprietà degli oggetti; • Gioco e scoperta dei processi di trasformazione; ATTIVITÀ/CONTENUTI ANNI 5 • Utilizzazione corretta dello spazio-foglio; • Individuazione dei nessi spaziali (sopra/sotto; dentro/fuori, etc…) in un racconto; • Individuazione dei nessi temporali (ieri, oggi, …prima, dopo..) in un racconto; • Conoscenza di abitudini e comportamenti degli esseri viventi e non viventi; • Esperienze e giochi di simmetria; ALLEGATO n.5 Comprendere testi di vario tipo letti da altri • • Riflettere sulla lingua orale e scritta • • Giochi di localizzazione di oggetti; Educazione alimentare:esperienze contestualizzate per l’individuazione e l’acquisizione di comportamenti adeguati per una buona salute. Osservazione e manipolazione di oggetti per caratteristiche ed il materiale di cui sono fatti; conoscere alcune Esercizi di raggrupparmento e/o ordine di oggetti e materiali secondo le proprieta’ • Esperimenti e catalogazioni in base a criteri dati; • Giochi di associazione tra oggetti presenti nella realtà e forme geometriche; • Utilizzo di tabelle, istogrammi, esercizi di insiemistica; • Esperienze di quantificazione e di conteggio di oggetti presenti nella realtà circostante; • Esperienze di conteggi in senso progressivo e regressivo entro il numero dieci • Quantificazione e classificazione usando i termini molti/pochi, alcuni/tutti, nessuno, qualcuno; • Esperienze di misurazione di lunghezze, pesi, e altre quantita’ usando strumenti alla sua portata ( matite, pezzi di costruzioni, mani, corpo) registrandoli in tabelle. • Giochi di simulazione dell’uso di strumenti tecnologici ( macchina fotografica, computer, televisione, etc…) costruiti con materiale di facile consumo e/o di riciclo. • Iniziare ad intuire il concetto di zero; • Giochi rivolti alla conoscenza del territorio: i fatti,gli eventi che intervengono a modificarlo: inquinamento, smaltimento rifiuti, non spreco dell’acqua,corretto stile di vita. SCUOLA PRIMARIA COMPETENZA COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIE CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA MATEMATICA COMPETENZE SPECIFICHE Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali Rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone varianti, invarianti, relazioni, soprattutto a partire da situazioni reali. Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo. Riconoscere e risolve problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate, giustificando il procedimento seguito e utilizzando in modo consapevole i linguaggi specifici CONTENUTI CONTENUTI CONTENUTI CONTENUTI CONTENUTI classe prima classe seconda classe terza classe terza classe terza Numeri La quantità; la conservazione della quantità; il numero come proprietà di un insieme; Numeri Numeri naturali fino a 100. Scrittura simbolica dei numeri rispetto al valore posizionale. Numeri Significato e scrittura degli interi: le gerarchie fino al 1000 La rappresentazione dei numeri Numeri Lettura, scrittura composizione scomposizione e ordinamento di numeri fino alla classe delle migliaia Numeri Introduzione ai grandi numeri (classi dei milioni e dei miliardi) Le potenze: quadrato e cubi dei numeri, ALLEGATO n.5 i numeri naturali ordinali e cardinali. Lettura e scrittura numeri entro il 20 Il concetto di decina intuizione del concetto di addizione e sottrazione Spazio e figure L’orientamento nello spazio vissuto e grafico Gli indicatori topologici Spostamenti lungo percorsi Verbalizza i percorsi Relazioni , dati e previsioni Appartenenza e non appartenenza all’insieme dato. Primi quantificatori Classificazione, Seriazioni, relazioni e corrispondenze I connettivi: non, e, o e i quantificatori in situazioni concrete. Schemi e tabelle Grafici di Venn, Carroll, ideogramma, istogramma a colonne verticali e orizzontali. Legenda Rappresentazione dei numeri naturali in base 10. Strategie di calcolo mentale con le quattro operazioni. Addizioni e sottrazioni con e senza cambio. Moltiplicazione come addizione ripetuta. La moltiplicazione in colonna senza riporto. Memorizzazione delle sequenze moltiplicative. Approccio alla divisione Concetto di divisione (ripartizione e contenenza) Spazio e figure Localizzazioni spaziali Percorsi reticoli Le linee Figure piane e solide nella realtà Rappresentazione dello spazio La simmetria naturali o razionali secondo la notazione decimale. Le frazioni di figure e quantità La frazione decimale La rappresentazione dei numeri decimali Le operazioni: addizioni e sottrazioni tra numeri naturali e decimali Le proprietà delle quattro operazioni Moltiplicazioni e divisioni tra numeri naturali Le moltiplicazioni e divisioni per 10, 100,1000 Calcolo mentale Spazio e figure Collocazione di oggetti in un ambiente Mappe, piantine e orientamento I percorsi Sistema di riferimento cartesiano Le principali figure geometriche del piano e dello spazio Manipolazione e costruzione di figure geometriche Simmetria Esecuzione delle quattro operazioni con numeri interi e decimali Le proprietà delle operazioni Individuazione di relazioni tra numeri ( multipli, divisori……..) Le frazioni: significato e termini. Riconoscimento di vari tipi di frazione. La frazione come operatore. La frazione decimale Sistemi di notazione dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diversi dalla nostra. legami con la scrittura posizionale Operazioni con i decimali e loro proprietà Numeri negativi Espressioni aritmetiche Multipli e divisori, numeri primi Rappresentazione di frazioni in modo diverso: iconico, linguistico, numerico I numeri romani Spazio e figure Linee e angoli: riconoscimento, misurazione e classificazione di vari tipi di linee e angoli I poligoni :riconoscimento di vari tipi di poligoni e dei loro elementi Individuazione di posizione e spostamenti nel piano Riconoscimento di figure sottoposte a traslazione, rotazione e ribaltamento Confronto e rappresentazione grafica di figure equiestese, isoperimetriche, congruenti e simili Misure e calcolo di perimetro e area delle principali figure piane Spazio e figure L’angolo: classificazione e misurazione I poligoni Le isometrie: traslazione, rotazione e ribaltamento Il piano cartesiano Perpendicolarità, orizzontalità, verticalità e parallelismo. Riproduzione in scala di una figura assegnata Riconoscimento di misure equiestese, isoperimetriche, congruenti e simili Misure e calcolo di perimetro e area dei poligoni regolari e non Il cerchio I solidi Rappresentazioni piane di oggetti tridimensionali. Relazioni, dati e previsioni Gli insiemi Le relazioni Prodotto cartesiano I connettivi logici I problemi non matematici e matematici, il testo, i dati e le domande, le relazioni Algoritmi di soluzione e sistemi di rappresentazione Le misure Previsioni e calcolo delle probabilità Relazioni, dati e previsioni Previsioni e indagini statistiche Classificazioni in base a una o più proprietà Grafici di tipologia diversa I problemi non matematici e matematici, il testo, i dati e le domande, le relazioni Misure con unità arbitrarie e convenzionali Indagine statistica Quantificatori, connettivi e relazioni enunciati Relazioni, dati e previsioni Raccolta, organizzazione e rappresentazione di dati mediante grafici di vario tipo. Gli indici statistici: moda e media Il sistema di misura: stime, misurazioni,conversioni Misure di lunghezza,peso capacità, di tempo e di valore I problemi non matematici e matematici, il testo, i dati e le domande, le relazioni Valutazione di probabilità di eventi Uso di quantificatori e connettivi logici Relazioni, dati e previsioni Rilevamenti statistici: raccolta di dati e relativa rappresentazione con vari tipi di grafici. Moda, media e mediana Uso di quantificatori e connettivi logici Problemi con tabelle e grafici I problemi non matematici e matematici, il testo, i dati e le domande, le relazioni Le misure del sistema metrico decimale Valutazione di probabilità di eventi ALLEGATO n.5 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA COMPETENZE SPECIFICHE Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali Rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone varianti, invarianti, relazioni, soprattutto a partire da situazioni reali Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo Riconoscere e risolve problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate, giustificando il procedimento seguito e utilizzando in modo consapevole i linguaggi specifici COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA MATEMATICA CONTENUTI classe prima CONTENUTI classe seconda CONTENUTI classe terza ARITMETICA Sistemi di numerazione; Operazioni con i numeri naturali; Multipli e divisori di un numero; M.C.D. e m.c.m. Potenze di numeri naturali; I numeri razionali. Cenni di statistica e probabilità ARITMETICA I numeri razionali; Operazioni con i numeri razionali; La radice quadrata. Rapporti, percentuali e proporzioni; LGEBRA Gli insiemi numerici e le proprietà dirette e inverse in essi Uso consapevole degli strumenti di calcolo, ordine di grandezza,approssimazione , errore Dal numero al simbolo:uso delle lettere come generalizzazione dei numeri i casi semplici Elementi fondamentali di calcolo algebrico Semplici equazione di primo grado Funzioni e loro rappresentazione grafica Elementi di statistica Elementi di probabilità Elementi di logica matematica : le proposizioni e i connettivi logici non,et,vel,au GEOMETRIA Gli enti geometrici fondamentali; Le grandezze ed il sistema internazionale di misura; I poligoni GEOMETRIA Equiscomponibilità di semplici figure piane; Figure piane e calcolo delle aree; Teorema di Pitagora; Trasformazioni geometriche; Rapporto tra grandezze; Omotetie, similitudini; I Teoremi di Euclide; Il sistema di riferimento: le coordinate ed il piano cartesiano GEOMETRIA Lunghezza della circonferenza e area del cerchio Significato di π e cenni storici ad esso relativi Elementi di geometria solida I solidi : calcolo dei volumi dei principali solidi e calcolo delle aree delle loro superfici ( prismi, cubo, parallelepipedo,piramide,cono, cilindro, sfera ALLEGATO n.5 COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 SCIENZE TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO • L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. • Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. • Individua • L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. • Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. • Riconosce aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. • Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della sua evoluzione nel tempo; • Individua • Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. • Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. • Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale. • Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. • Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. • È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. • Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo. • Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico. GEOGRAFIA TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO • L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. • Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. • Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). • Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) • Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. • L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. • Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. • È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. • Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. • Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. ALLEGATO n.5 • Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale. • Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o interdipendenza • Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. • Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. • Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. • Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione. TECNOLOGIA • L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. • E' a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. • Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. • Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. • Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. • Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale • che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. • Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. • È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. • Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. • Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. • Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. • Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. • Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. • Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione. SCUOLA PRIMARIA COMPETENZA COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA SCIENZE COMPETENZE SPECIFICHE ALLEGATO n.5 Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti della vita quotidiana, formulare ipotesi e verificarle, utilizzando semplici schematizzazioni e modellizzazioni. Riconoscere le principali interazioni tra mondo naturale e comunità umana, individuando alcune problematicità dell'intervento antropico negli ecosistemi. Utilizzare il proprio patrimonio di conoscenze per comprendere le problematiche scientifiche di attualità e per assumere comportamenti responsabili in relazione al proprio stile di vita, alla promozione della salute e all’uso delle risorse. CONTENUTI classe prima Esplorare e descrivere oggetti e materiali Osservazione e descrizione di alcuni animali . Le caratteristiche essenziali degli esseri viventi e non viventi. Le principali parti di piante e animali e le loro funzioni. I cambiamenti del mondo vegetale e animale in relazione al variare delle stagioni e del clima. Osservare e sperimentare sul campo Osservazione e descrizione di alcuni animali . Le caratteristiche essenziali degli esseri viventi e non viventi. CONTENUTI classe seconda CONTENUTI classe terza Esplorare e descrivere oggetti e materiali L’ecosistema: intuire i rapporti di equilibrio che esistono tra i vari elementi che compongono un ecosistema. Osservazione e descrizione di alcuni animali. Le caratteristiche essenziali degli esseri viventi e non viventi. Le principali parti di piante e animali e le loro funzioni. I cambiamenti del mondo vegetale e animale in relazione al variare delle stagioni e del clima. Comportamento dell’uomo nei confronti di alcuni animali e piante Catene alimentari: produttori, consumatori, decompositori L’adattamento degli organismi Il riciclaggio e il riutilizzo Comportamenti atti ad affrontare il problema dei rifiuti. Esplorare e descrivere oggetti materiali Metodo sperimentale e scientifico; Gli stati della materia; Le proprietà di solidi, liquidi e gas; Il suolo e il sottosuolo Osservare e sperimentare sul campo Osservazione e descrizione di alcuni animali . Le caratteristiche essenziali degli esseri viventi e non viventi. Le principali parti di piante e animali e le loro funzioni. I cambiamenti del mondo vegetale e animale in relazione al variare delle stagioni e del clima. Osservare e sperimentare sul campo metodo sperimentale e scientifico; Gli stati della materia Le proprietà di solidi,liquidi e gas;Il suolo e il sottosuolo e CONTENUTI classe quarta CONTENUTI classe quinta Oggetti, materiali e trasformazioni Gli stati della materia e i suoi passaggi. L’energia e il calore. Passaggi di calore tra i corpi : buoni conduttori ed isolanti. Effetti del calore e la dilatazione termica. Strumenti per la misurazione del calore: il termometro clinico, da cucina, ecc. L’aria,iventi, l’atmosfera L’inquinamento atmosferico:effetto serra. Composizione e struttura di suolo e sottosuolo. Oggetti, materiali e trasformazioni Concetti geometrici e fisici fondamentali. Il passaggio dalle unità di misura arbitrarie a quelle convenzionali. Materiali comuni per individuarne le proprietà Energia Fenomeni fisici, chimici e biologici Osservare e sperimentare sul campo Gli stati della materia e i suoi passaggi. L’energia e il calore. Passaggi di calore tra i corpi : buoni conduttori ed isolanti. Effetti del calore e la dilatazione termica. Strumenti per la misurazione del calore : il termometro clinico, da cucina, ecc. Osservare e sperimentare sul campo Costruzione operativa in contesti concreti di esperienze quotidiane di concetti geometrici e fisici fondamentali. Costruzione, tarature e utilizzo di strumenti per il passaggio dalle unità di misura arbitrarie a quelle convenzionali. Esperimenti sul comportamento di materiali comuni per individuarne ALLEGATO n.5 L’aria, i venti, l’atmosfera L’inquinamento atmosferico:effetto serra. Composizione e struttura di suolo e sottosuolo. L’uomo . I viventi. L’ambiente Le caratteristiche essenziali degli esseri viventi e non viventi. Le principali parti di piante e animali e le loro funzioni. I cambiamenti del mondo vegetale e animale L’uomo . I viventi. L’ambiente Gli stati di aggregazione della materia e i cambiamenti di stato Il ciclo e gli stati dell’acqua. L’uomo . I viventi. L’ambiente Conoscere il ciclo e gli stati dell’acqua e dell’aria; Il ciclo vitale; Gli animali; I vegetali; Gli ambienti naturali e i loro elementi. Il funzionamento del proprio corpo in relazione agli stimoli esterni ed interni. I fenomeni atmosferici e la periodicità dei fenomeni celesti. L’uomo . I viventi. L’ambiente Dalla cellula all’organismo. Il regno vegetale. Le parti che compongono la pianta e loro funzioni. Respirazione, traspirazione, fotosintesi clorofilliana, impollinazione, fecondazione. Distinzione, classificazione caratteristiche e comportamenti di vertebrati e invertebrati. proprietà. Avvio esperienziale alle idee di irreversibilità e di energia. Osservazione di fenomeni fisici, chimici e biologici per l’individuazione di elementi, connessioni e trasformazioni. Esplorazioni di ambienti per distinguerne le componenti L’uomo. I viventi. L’ambiente .. Esplorazioni di ambienti per distinguerne le componenti. Diversità tra ecosistemi. La diversità dei viventi e dei loro comportamenti. Gli organi di senso. Studio del funzionamento degli organismi e comparazione tra la riproduzione dell’uomo, degli animali e delle piante. Rispetto del proprio corpo SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA COMPETENZE SPECIFICHE Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti della vita quotidiana, formulare ipotesi e verificarle, utilizzando semplici schematizzazioni e modellizzazioni Riconoscere le principali interazioni tra mondo naturale e comunità umana, individuando alcune COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA SCIENZE CONTENUTI classe prima La materia: peso, massa, peso specifico Le trasformazioni della materia Primo approccio alla chimica Aria, acqua e suolo Cellule e organismi I viventi: ciclo vitale Ecosistema terra: ambiente terrestre, acquatico CONTENUTI classe seconda Le forze e i moti dei corpi. Condizioni di equilibrio Sistemi e apparati del corpo umano CONTENUTI classe terza Introduzione ai principi della meccanica Elettricità : concetti di carica e corrente elettrica Magnetismo: la calamita , i poli magnetici terrestri, la bussola Elettromagnetismo L’Universo: teorie sulla sua origine e la sua evoluzione Il Sole e il Sistema Solare Principali movimenti della Terra e loro conseguenze ALLEGATO n.5 problematicità dell'intervento antropico negli ecosistemi Utilizzare il proprio patrimonio di conoscenze per comprendere le problematiche scientifiche di attualità e per assumere comportamenti responsabili in relazione al proprio stile di vita, alla promozione della salute e all’uso delle risorse. SCUOLA PRIMARIA COMPETENZA COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIE CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA GEOGRAFIA COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed elementi relativi all’ambiente di vita, al paesaggio naturale e antropico Individuare trasformazioni nel paesaggio naturale e antropico Rappresentare il paesaggio e ricostruirne le caratteristiche anche in base alle rappresentazioni orientarsi nello spazio fisico e nello spazio rappresentato CONTENUTI CONTENUTI CONTENUTI CONTENUTI CONTENUTI classe prima classe seconda classe terza classe quarta classe quinta Orientamento Acquisizione del concetto di spazio Utilizzazione di alcuni indicatori spaziali (sopra, sotto, davanti ecc.). Descrizione verbale, utilizzando gli indicatori spaziali, dei propri spostamenti nello spazio vissuto. Orientamento I concetti topologici sopra-sotto, davanti-dietro, vicino-lontano, sinistra-destra su di sè, sugli altri, sugli oggetti Posizioni nello spazio mediante semplici sistemi di riferimento La posizione degli oggetti e delle Orientamento Esercizi psicomotori; Verbalizzazione finalizzata all’utilizzo dei concetti concetti topologici corretti. Rappresentazione grafica delle attività svolte Lettura e decodificazione di immagini Orientamento Lettura del territorio: analisi degli elementi fisici, antropici. I riferimenti spaziali e i punti cardinali. Conoscere ed usare strumenti utili per orientarsi Gli strumenti della geografia. Punti cardinali ed orientamento. Orientamento Lettura del territorio: analisi degli elementi fisici, antropici. I riferimenti spaziali e i punti cardinali. Conoscere ed usare strumenti utili per orientarsi Lettura di cartine e orientamento spaziale su rappresentazioni cartografiche. ALLEGATO n.5 Linguaggio della geo-graficità Conoscenza di spazi e ambienti della scuola primaria. Individuazione delle principali funzioni degli ambienti scolastici. Osservazione e rappresentazione degli spazi extra-scolastici frequentati dai bambini e descrizione degli oggetti che li compongono. Osservazione e rappresentazione di un ambiente conosciuto attraverso una mappa. Paesaggio Uscite in quartiere e rappresentazione iconica degli elementi fisici e antropici di alcuni paesaggi. Regione e sistema territoriale Conoscenza degli ambienti familiari e non persone relativa ai punti di riferimento presi in considerazione (il punto di vista) Giochi ed attività per il riconoscimento di regioni e confini Regioni interne e regioni esterne Individua i confini di una regione Indica e rappresenta la regione interna e la regione esterna Indica nell’ambiente gli elementi che fungono da confine Definisce le relazioni tra diverse regioni in rapporto al confine: confinanti, disgiunte, intersecate Utilizza i riferimenti spaziali per definire posizioni di oggetti rispetto a sé, rispetto ad altri oggetti e la posizione di sé nello spazio Effettua percorsi usando correttamente i concetti topologici Ricerca del confine di uno spazio vissuto (aula, scuola, cortile, casa, quartiere…) Linguaggio della geo-graficità rappresentazione del confine di uno spazio vissuto (aula, scuola, cortile, casa, quartiere…) Rappresentazione di oggetti da vari punti di vista Uso dei riferimenti spaziali per definire posizioni di oggetti rispetto a sé, rispetto ad altri oggetti e la posizione di sé nello spazio Rappresenta percorsi utilizzando correttamente i concetti topologici Lettura e interpretazione di percorsi utilizzando correttamente i concetti topologici Lettura e interpretazione di spazi vissuti (aula, scuola, cortile, casa, quartiere…) Paesaggio Uscite in quartiere e rappresentazione iconica degli elementi fisici e antropici di alcuni paesaggi. Individuazione e descrizione degli elementi fisici e antropici caratterizzanti i paesaggi dell’ambiente di vita Spazi di vita quotidiana: l’aula, la casa, il cortile, la mensa, la scuola, e conversazioni per utilizzare la memoria visiva e condividere le esperienze e conoscenze dei vari alunni. Uso di schede predisposte Orientamento nella carta geografica , dove i punti cardinali sono in una posizione fissa Modi diversi di riprodurre la superficie terrestre: la cartografia, la fotografia da satellite. Riduzione in scala (scala grafica e scala numerica). Il reticolato geografico Statistiche, tabelle e grafici relativi agli aspetti della società e dell’economia italiana Linguaggio della geo-graficità Misurare l’ aula, utilizzando misure convenzionali convenute con il gruppo. Rappresentare la pianta dell’aula con riduzione in scala e con l’utilizzo di misure convenute con il gruppo. I punti cardinali, attraverso l’osservazione della posizione del sole. Utilizzo della bussola. Orientamento nella carta geografica , dove i punti cardinali sono in una posizione fissa. Linguaggio della geo-graficità Ambienti e attività umane: il rapporto uomo – ambiente Interventi dell’uomo sull’ambiente e sviluppo sostenibile. Lettura del territorio: analisi degli elementi fisici, antropici Linguaggio della geo-graficità Ambienti e attività umane: il rapporto uomo – ambiente Interventi dell’uomo sull’ambiente e sviluppo sostenibile. Lettura del territorio: analisi degli elementi fisici, antropici Paesaggio regione e sistema territoriale La pianura La collina La montagna. Il fiume. Il mare Lettura e decodificazione di immagini e conversazioni per utilizzare la memoria visiva e condividere le esperienze e conoscenze dei vari alunni. Uscite in quartiere e rappresentazione Paesaggio, regione e sistema territoriale Italia fisica La Campania Settori di produzione Lo spazio fisico dell’Italia: morfologia e idrografia. Clima e regioni climatiche. I paesaggi italiani: la zona alpina, la zona appenninica, le pianure, le zone Paesaggio, regione e sistema territoriale Lo Stato italiano: l’Italia in Europa e nel mondo. L’ordinamento dello Stato L’Italia settentrionale, centrale, meridionale ed insulare. Caratteristiche fisiche, sociali ed economiche delle regioni italiane, arte e cultura, cenni storici e curiosità. La tutela e la valorizzazione del ALLEGATO n.5 ecc… La funzione degli arredi I vari ambienti di una casa e ne specifica la funzione iconica degli elementi fisici e antropici di alcuni paesaggi. Individuazione e descrizione degli elementi fisici e antropici caratterizzanti i paesaggi dell’ambiente di vita Uso di schede predisposte Funzioni e discriminazione degli spazi conosciuti: il paese, la città Comprensione delle modifiche e dell’organizzazione dello spazio apportate dall’uomo sul territorio. collinari La tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale con proposte di soluzioni idonee patrimonio naturale e culturale proposte di soluzioni idonee. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA COMPETENZE SPECIFICHE COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed elementi relativi all’ambiente di vita, al paesaggio naturale e antropico Orientamento nello spazio. Caratteri generali dell’Italia nell’Europa. Il territorio di appartenenza. In viaggio per l’Italia. Individuare trasformazioni paesaggio naturale e antropico nel Rappresentare il paesaggio e ricostruirne le caratteristiche anche in base alle rappresentazioni; orientarsi nello spazio fisico e nello spazio rappresentato GEOGRAFIA CONTENUTI classe prima CONTENUTI classe seconda L’Unione Europea. Caratteri fisici e politici dell’Europa. Le regioni europee: aspetti, politici, socioeconomici e culturali. L’organizzazione politica ed economica della UE CONTENUTI classe terza Le aree continentali: ambienti naturali. caratteri demografici. caratteristiche culturali. dinamiche socio-economiche con ALLEGATO n.5 SCUOLA PRIMARIA COMPETENZA COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA TECNOLOGIA COMPETENZE SPECIFICHE Progettare e realizzare semplici manufatti e strumenti spiegando le fasi del processo. Utilizzare con dimestichezza le più comuni tecnologie, individuando le soluzioni potenzialmente utili ad un dato contesto applicativo, a partire dall’attività di studio. Individuare le potenzialità, i limiti e i rischi nell’uso delle tecnologie, con particolare riferimento al contesto produttivo, culturale e sociale in cui vengono applicate. CONTENUTI classe prima CONTENUTI classe seconda CONTENUTI classe terza CONTENUTI classe quarta Oggetti d’uso comune: materiali più idonei alla loro realizzazione e la relazione tra materiali, forma, funzione e contesto d’uso. Materiali e loro principali caratteristiche (pesantezza/leggerezza, resistenza, fragilità, durezza,elasticità, plasticità). Oggetti: forme, materiali , funzioni e contesti d’uso Realizzazione di manufatti semplici d’uso comune. Uso di semplici materiali digitali e conoscenza dei nuovi strumenti di comunicazione Oggetti d’uso comune: materiali più idonei alla loro realizzazione e la relazione tra materiali, forma, funzione e contesto d’uso. Materiali e loro principali caratteristiche (pesantezza/leggerezza, resistenza, fragilità, durezza, elasticità, plasticità). Oggetti: forme, materiali, funzioni e contesti d’uso Smontare semplici oggetti d’uso comune per cogliere caratteristiche e funzioni delle parti e relazioni tra loro. Raggruppare oggetti secondo criteri autonomamente stabiliti e dati. Realizzazione di manufatti semplici d’uso comune. Uso di semplici materiali digitali e conoscenza dei nuovi strumenti di comunicazione Oggetti d’uso comune: materiali più idonei alla loro realizzazione e la relazione tra materiali, forma, funzione e contesto d’uso. materiali e loro principali caratteristiche (pesantezza/leggerezza, resistenza, fragilità, durezza,elasticità, plasticità). oggetti: forme, materiali , funzioni e contesti d’uso smontare semplici oggetti d’uso comune per cogliere caratteristiche e funzioni delle parti e relazioni tra loro. Raggruppare oggetti secondo criteri autonomamente stabiliti e dati. Realizzazione di manufatti semplici d’uso comune. Uso di semplici materiali dig Le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina. Uso di oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni. Composizione e scomposizione di oggetti nei loro elementi. Realizzazione di oggetti seguendo una definita metodologia progettuale. Le trasformazioni di utensili e i processi produttivi nella storia dell’umanità. Uso di strumenti informatici per ricercare, elaborare, presentare risultati e comunicare. Reperimento di informazioni e notizie utilizzando il canale privilegiato. Procedure per la selezione, preparazione e conservazione degli alimenti CONTENUTI classe quinta Le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina. Uso di oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni. Composizione e scomposizione di oggetti nei loro elementi. Realizzazione di oggetti seguendo una definita metodologia progettuale. Le trasformazioni di utensili e i processi produttivi nella storia dell’umanità. Uso di strumenti informatici per ricercare, elaborare, presentare risultati e comunicare. Reperimento di informazioni e notizie utilizzando il canale privilegiato. Procedure per la selezione, preparazione e conservazione degli alimenti ALLEGATO n.5 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA COMPETENZE SPECIFICHE COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA Progettare e realizzare semplici manufatti e strumenti spiegando le fasi del processo; Definizione della disciplina: differenza fra tecnica e tecnologia e fra ambiente naturale ed artificiale Osservazioni, analisi e descrizione di oggetti Rapporti oggetto-forma-materiale-funzionecosto Processo produttivo dei principali materiali e relative caratteristiche fisiche, meccaniche e tecnologiche Evoluzione storica di alcuni manufatti e della loro tecnologia produttiva I settori produttivi ed economici Educazione al consumo alimentare e i principi nutritivi Unità e strumenti di misura Conoscenza dei linguaggi specifici della disciplina Uso degli strumenti da disegno Conoscenza e soluzione grafica degli elementi base del disegno geometrico: punto, linea, angolo e squadratura del foglio Realizzazione grafica di figure geometriche piane semplici e complesse Progettazione ed esecuzione di semplici manufatti con alcuni materiali oggetto di studio Definizione di informatica e conoscenza degli elementi basilari che compongono un personal computer Utilizzare con dimestichezza le più comuni tecnologie, individuando le soluzioni potenzialmente utili ad un dato contesto applicativo, a partire dall’attività di studio; Individuare le potenzialità, i limiti e i rischi nell’uso delle tecnologie, con particolare riferimento al contesto produttivo, culturale e sociale in cui vengono applicate. TECNOLOGIA CONTENUTI classe prima CONTENUTI classe seconda L’Abitazione: tipologie, standard abitativi, ambienti principali, l’arredamento e rappresentazione grafica in scala di riduzione La struttura di un edificio: elementi portanti e portati, tipio di carichi e principali sollecitazioni di sforzo Materiali da costruzione e altri: processo produttivo e relative caratteristiche fisiche, meccaniche e tecnologiche Evoluzione storica dei processi produttivi dei materiali e dei manufatti Impatto economico, sociale ed ambientale dei processi produttivi, dei materiali e del loro utilizzo Tecnologia agraria: tecniche agronomiche, di irrigazione e concimazione; la riproduzione delle piante e i fattori ambientali che influiscono sull’agricoltura Processi di lavorazione dei prodotti alimentari e le biotecnologie alimentari ed animali Educazione alimentare: lettura delle etichette alimentari e denominazioni dop, doc, ecc. Realizzazione grafica di figure geometriche piane rappresentate anche attraverso l’utilizzo della tecnica delle proiezioni ortogonali Progettazione ed esecuzione di semplici manufatti con alcuni materiali oggetto di studio Differenza fra elementi hardware e software e descrizione degli stessi Utilizzo di strumenti informatici e della CONTENUTI classe terza Definizione di Energia e forme energetiche Fonti energetiche esauribili e rinnovabili Convertitori per la produzione di energia elettrica: tipi ed analisi del sistema di funzionamento (centrale idroelettrica, eolica, solare, nucleare, ecc.) Aspetti socio-economici-ambientali derivanti dall’uso delle fonti energetiche Educazione alimentare: tecniche di conservazione degli alimenti Educazione stradale I settori produttivi dell’economia Il mercato del lavoro e tutela del lavoratore I moderni mezzi di comunicazione ed il loro utilizzo Realizzazione grafica di figure geometriche solide mediante l’uso della tecnica delle proiezioni assonometriche e prospettiche Utilizzo di strumenti informatici e della comunicazione per l’elaborazione di dati, testi, immagini e per la produzione di documenti vari ALLEGATO n.5 comunicazione per l’elaborazione di dati, testi, immagini e per la produzione di documenti vari CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE Traguardi per lo sviluppo delle competenze fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 STORIA – IL SÉ E L’ALTRO TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO • Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli • L'alunno riconosce elementi significativi del passato del suo • L'alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche altri, sa argomentare, confrontarsi, ambiente di vita. mediante l’uso di risorse digitali. e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale. • Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali • sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. • Sviluppa il senso dell’identità’ personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato; • Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia , della comunità e le mette a confronto con altre . • Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. • Pone • Riconosce • Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. • Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. • Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. • Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le domande su temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che e’ bene o male, sulla giustizia ed ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. caratteristiche. orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. anche con risorse digitali. • Si • Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città • Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. • Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, • Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. • Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità – e le sa organizzare in testi. • Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio, • Espone oralmente e con scritture – anche digitali le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. • Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. • Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. • Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. • Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. • Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati. ALLEGATO n.5 ARTE E IMMAGINE – IMMAGINI, SUONI, COLORI TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA • Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. • Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e le altre attività manipolative; Utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; Esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. • Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione……); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per fruizione di opere d’arte. TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA • • • • L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (quali opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti) e messaggi multimediali (quali spot, brevi filmati, videoclip, ecc.) Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO • • • • • L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato. MUSICA – IMMAGINI, SUONI, COLORI TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA • Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione……); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per fruizione di opere d’arte. • Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. • Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro- musicali. • Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO • L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. • Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. • Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. • Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando - L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. - Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla riproduzione di brani musicali. - È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio ALLEGATO n.5 simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli gradualmente a dominare tecniche e materiali. • Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti,. • Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale. • Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere. musicale, utilizzando anche sistemi informatici. - Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali. Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica. EDUCAZIONE FISICA – IL CORPO E IL MOVIMENTO TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA • Il bambino vive pienamente la propria corporeità , ne •L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. • Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. • Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori , li applica nei giochi individuali e di gruppo anche con l’ uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. • Controlla l’esecuzione del gesto , valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva • Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo come fermo e in movimento. percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. •Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. •Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. •Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. •Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. •Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza. •Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle. TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO • L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. • Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento • • • • in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “ star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune. ALLEGATO n.5 SCUOLA DELL’ INFANZIA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CAMPI DI ESPERIENZA COMPETENZE SPECIFICHE CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE Sviluppare il senso dell’identità; avere consapevolezza delle proprie esigenze e sa esprimerle in modo adeguato. Giochi liberi e strutturati di socializzazione e interiorizzazione delle regole; Ggiochi e conversazioni finalizzate ad una prima reciproca conoscenza; Giochi simbolici con dialoghi spontanei Verbalizzazione e confronto di esperienze personali; Rappresentazioni grafiche; Conversazioni libere e guidate Conversazioni su esperienze personali, collettive, eventi particolari; Conversazioni e discussioni : collaborare nelle attività di routine; Conversazione, dialogo, discussione su argomenti attinenti esperienze, relazioni interpersonali; Lettura di storie e racconti, fiabe a tema: la diversità, la tolleranza, l’accoglienza, il rispetto degli altri; Esperienze per consolidare l’identità, conoscere la propria storia personale e familiare mettendola a confronto con altre. Riflessioni e confronto per socializzare nel piccolo e nel grande gruppo. Giochi per imparare a condividere e/o scambiare cose. Interazioni con agenzie esterne finalizzate alla conoscenza del territorio, delle Istituzioni ( Comune, Scuola, Chiesa, etc…) e dei Servizi Pubblici. Realizzazione di cartelloni di esperienze comuni; Individuazione di ruoli e compiti nel rispetto della turnazione; Attività e giochi finalizzati al rafforzamento dell’autonomia. Porre domande su temi esistenziali, sulle diversità culturali, su ciò che è bene e male, sulla giustizia; essere consapevole dei propri diritti e doveri e delle regole del vivere insieme; giocare e lavorare in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini. Riconoscere i segni della propria cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle città e delle piccole comunità. IL SÉ E L’ALTRO ATTIVITÀ/CONTENUTI ANNI 3-4 ATTIVITÀ/CONTENUTI ANNI 5 • Descrizione di azioni mimate, di oggetti, di immagini e dell’ambiente in generale. • Giochi senso- percettivi e di conoscenza dei gusti delle preferenze proprie e altrui • Giochi / Attività eseguiti sulla base di regole condivise. ALLEGATO n.5 SCUOLA PRIMARIA COMPETENZA CHIAVE CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE EUROPEA DISCIPLINA STORIA COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi del la storia della propria comunità, del Paese, delle civiltà Individuare trasformazioni intervenute nelle strutture delle civiltà nella storia e nel paesaggio, nelle società Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel presente, per comprendere i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, per sviluppare atteggiamenti critici e consapevoli. CONTENUTI CONTENUTI CONTENUTI CONTENUTI CONTENUTI classe prima classe seconda classe terza classe quarta classe quinta Organizzazione delle informazioni Utilizzazione degli indicatori temporali di successione e di durata. Individuazione delle parole del tempo: prima - adesso – poi - infine / ieri - oggi – domani. Ricostruzione di avvenimenti comuni vissuti a scuola. Rappresentazione dei vari momenti della giornata scolastica e non. Scoperta della successione e della contemporaneità. Padronanza della terminologia relativa a giorno, settimana, mese, anno, stagioni. Riconoscere la successione delle azioni in una storia Riconoscere la ciclicità dei fenomeni naturali Disposizione dei fatti e delle esperienze in ordine cronologico Comprensione che gli eventi hanno una durata diversa Percezione della differenza tra tempo soggettivo e tempo oggettivo Uso del calendario come strumento per misurare il tempo. Organizzazione delle informazioni La consapevolezza e la conoscenza del tempo che passa la misurazione del tempo nel tempo: il calendario, tanti tipi di orologio gli eventi in successione utilizzando come fonte storica la memoria ordinamento di eventi in successione utilizzando come fonte storica alcuni documenti: oggetti del passato, foto, certificato di nascita, documento di valutazione, ecc… la percezione soggettiva della durata del tempo riordinare sequenze di eventi (nella realtà, nelle fiabe) misurazione del tempo: la settimana, il mese, l’anno, le stagioni, l’orologio l’agenda settimanale, il calendario la data intesa in senso cronologico il fatto: cause e conseguenze tempo lungo, tempo breve: il decennio, il secolo, il millennio ordinare il tempo: la linea del tempo Organizzazione delle informazioni Analisi delle metodologie usate dall'uomo per la misurazione del tempo (anno, decennio, secolo, millennio; periodo preistorico e periodo storico) Individuazione delle diverse fonti storiche (orali, materiali, scritte, iconografiche) di cui ci si serve per ricostruire un passato recente (i vissuti individuali, dei genitori, dei nonni) Uso delle fonti Osservazione di foto, cartelloni, quaderni e documenti personali per rilevare i cambiamenti e le permanenze tra passato e presente. Il cambiamento avvenuto nel tempo in persone, animali, cose e ambiente Uso delle fonti ricerca, interpretazione (lettura) e classificazione di fonti e documenti Il cambiamento avvenuto nel tempo in persone, animali, cose e ambiente attraverso osservazioni di foto e/o racconti di anziani. Uso delle fonti riconoscimento dei mezzi utilizzati per ricostruire un passato molto lontano nel tempo, tanto da non poter attingere ad alcuna testimonianza orale: fonti materiali (reperti fossili, resti archeologici), Organizzazione delle informazioni Lettura di carte storiche relative alle civiltà studiate civiltà dei fiumi Organizzazione delle informazioni Lettura di carte storiche relative alle civiltà studiate Uso dei contenuti e organizzazione delle informazioni. civiltà dei mari Uso delle fonti storicizzazione di esperienze personali, familiari, collettive la linea del tempo storia locale e culturale. del patrimonio Uso delle fonti storicizzazione di esperienze personali, familiari, collettive la linea del tempo storia locale e del patrimonio culturale Ricostruzione di fenomeni storici attraverso l’utilizzo di fonti di diversa ALLEGATO n.5 attraverso osservazioni di foto e/o racconti di anziani. Strumenti concettuali Racconti del passato da parte di nonni sulla loro vita di quando erano bambini. Conoscenza delle più importanti regole della vita scolastica e degli ambienti scolastici. Conoscenza delle principali regole per il rispetto dell’ambiente e del vivere insieme. Produzione scritta ed orale Costruzione della linea del tempo per la rappresentazione di avvenimenti, periodi, scansioni di un anno scolastico. Rappresentazione di grafici del tempo atmosferico mensile. Rappresentazione con disegni di fatti ed esperienze vissute singolarmente e/o insieme. Rappresentazione con disegni, racconti e brevi frasi del proprio senso del passato per comprendere le differenze con quello espresso dai compagni Strumenti concettuali Racconti del passato da parte di nonni sulla loro vita di quando erano bambini. Conoscenza delle più importanti regole della vita scolastica e degli ambienti scolastici. Conoscenza delle principali regole per il rispetto dell’ambiente e del vivere insieme Produzione scritta ed orale Realizzazione di strisce del tempo, cartelloni murali, testi individuali e/o di gruppoi, ipertesti multimediali, ecc… Esposizione semplice e coerente delle conoscenze acquisite. fonti scritte (antichi documenti) e fonti iconografiche (graffiti, incisioni rupestri, dipinti, sculture) Strumenti concettuali disamina delle diverse attività lavorative che permettono di conoscere eventi passati (la paleontologia, l'archeologia, la geologia, l'antropologia, ecc.) studio particolareggiato della Preistoria con particolare riferimento alle varie tappe evolutive animali e umane (dalle origini della Terra ai primi esseri pre-umani e quindi all'Homo sapiens) individuazione dei mezzi usati dall'uomo primitivo per rispondere dapprima ai bisogni fondamentali per la sopravvivenza (nutrimento, abitazione, abbigliamento, mezzi di difesa), poi a quelli mirati al miglioramento delle condizioni e della qualità della vita (spiritualità, vita associata) Individuazione dei criteri utilizzati dai popoli del passato per organizzare forme di comunità in luoghi resi idonei dalla presenza di determinati elementi naturali (presenza di acqua, vicinanza a mari o a fiumi, fertilità del suolo, posizione elevata) e dei mezzi usati per lo sfruttamento razionale delle risorse esistenti con conseguente modificazione dell'ambiente (agricoltura, allevamento, sistemi di irrigazione, costruzione di villaggi e città, navigazione, ecc.) Ricostruzione di fenomeni storici attraverso l’utilizzo di fonti di diversa natura Strumenti concettuali il linguaggio specifico della disciplina metodo di studio Produzione scritta ed orale le civiltà antiche dopo il Neolitico: egizi, sumeri, babilonesi, fenici, ebrei Creta e Micene Realizzazione di strisce del tempo, cartelloni murali, testi individuali e/o di gruppo, ipertesti multimediali, ecc… Esposizione coerente delle conoscenze e dei concetti appresi con l’uso dello specifico codice linguistico. natura Strumenti concettuali La civiltà greca: le città-stato, confronto fra Sparta e Atene, l’educazione, le colonie, la religione, lo sport, le arti, la filosofia e la storia, la letteratura e il teatro, le guerre persiane. I Macedoni e Alessandro Magno Carta geo – storica delle civiltà italiche nel secondo e primo millennio a.C. I popoli italici vissuti nel nostro territorio. Le civiltà dei Veneti, Villanoviani, Siculi nel I millennio a.C. circa. La civiltà degli Etruschi. Le origini di Roma. Il periodo monarchico e la cronologia dei re. L’organizzazione politica a Roma (monarchia e repubblica). L’Impero romano. La caduta dell’Impero romano. La diffusione del Cristianesimo. Produzione scritta ed orale Realizzazione di strisce del tempo, cartelloni murali, testi individuali e/o di gruppoi, ipertesti multimediali, ecc… Esposizione coerente delle conoscenze e dei concetti appresi con l’uso dello specifico codice linguistico ALLEGATO n.5 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi del la storia della propria comunità, del Paese, delle civiltà Individuare trasformazioni intervenute nelle strutture delle civiltà nella storia e nel paesaggio, nelle società Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel presente, per comprendere i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, per sviluppare atteggiamenti critici e consapevoli CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE STORIA CONTENUTI classe prima Gli eventi storici dell’alto e basso Medioevo Il patrimonio culturale del periodo medioevale La dissoluzione del mondo medievale CONTENUTI classe seconda Umanesimo e rinascimento. Riforma e controriforma. Il Seicento: L’assolutismo francese; la rivoluzione inglese; la rivoluzione scientifica. Il Settecento: dall’assolutismo illuminato all’età napoleonica. La crisi dell’assolutismo CONTENUTI classe terza L’età risorgimentale e le problematiche postunitarie. La Belle Epoque. Le guerre mondiali. I regimi totalitari. La guerra fredda. Le problematiche dell’età contemporanea. Conoscere avvenimenti e conquiste di carattere istituzionale in Italia dall’Unità ad oggi ALLEGATO n.5 SCUOLA DELL’INFANZIA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CAMPI DI ESPERIENZA COMPETENZE SPECIFICHE comunicare, esprimere emozioni, raccontare, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente; inventare storie ed esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizzare materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE SUONI, IMMAGINI, COLORI ATTIVITÀ/CONTENUTI ANNI 3-4 Spettacoli con i burattini liberamente organizzati e drammatizzazione di storie; Partecipazione a spettacoli teatrali, musicali, visivi, di animazione; Ascolto di brani musicali e semplici ritmi; Differenziazione tra suoni e rumori; Ascolto, memorizzazione ed esecuzione di canti, filastrocche e ritmi ; Ascolto e interpretazione a livello motorio e grafico delle caratteristiche connotative e denotative delle musiche; Giochi con maschere e travestimenti; Scoperta ed utilizzo creativo delle diverse tecniche graficopittoriche; Disegno libero . Disegno a tema. Uso creativo della voce e del corpo nel gioco; Associazione di suoni e simboli in sequenza ritmica con la voce e/o con il corpo ATTIVITÀ/CONTENUTI ANNI 5 Invenzioni di storie libere, interpretazione di ruoli e drammatizzazioni; Giochi di interpretazione mimici e imitativi; Conoscenza, uso e creazione di strumenti musicali; Produzione di elaborati grafici pittorici e realizzazione di oggetti con l’utilizzo di tecniche grafico-pittoriche e manipolative e materiali di riciclo Discriminazione visuo - percettive ( es. di un disegno e/o dato come modello tra altri che si differenziano per posizione, orientamento, colore, dimensione, forma) Lettura ed interpretazione personale di quadri d’autore; Esplorazione, percezione, discriminazione ed imitazione dei fenomeni sonori; Lettura di spartiti costruiti con simboli collegati a suoni (per apprendere la direzionalita’ della lettura da sinistra verso destra) Lettura di immagini ed elaborazione (configurazione) dell’esperienza attraverso modalità grafico-pittoriche plastiche ALLEGATO n.5 SCUOLA PRIMARIA COMPETENZA CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA ARTE ED IMMAGINE COMPETENZE SPECIFICHE Padroneggiare gli strumenti necessari ad un utilizzo consapevole del patrimonio artistico e letterario (strumenti e tecniche di fruizione e produzione, lettura critica) CONTENUTI CONTENUTI CONTENUTI CONTENUTI CONTENUTI classe prima classe seconda classe terza classe quarta classe quinta Osservare e leggere le immagini Osservazione degli elementi della natura per saperli rappresentare. Lettura di immagini semplici secondo il criterio percettivo del colore. Osservazione del paesaggio conosciuto.. Lettura di immagini. Riconoscimento dei diversi piani di un paesaggio. Scoperta del colore. Presentazione di alcuni personaggi dei fumetti più conosciuti. Lettura di immagini semplici secondo il criterio percettivo del colore Discriminazione col colore della figura o dello sfondo. Schema corporeo Osservare e leggere le immagini Distinguere, leggere e costruire immagini semplici Immagini fisse e in movimento Immagini grafiche e fotografiche Ombre cinesi Segnaletiche stradali e non Immagini digitali al computer Familiarizzare, in termini sia di lettura, che di scrittura, con i primi elementi di narrazione per immagini Le ombre cinesi: costruzione di scenari e di personaggi per la realizzazione di storie inventate I fumetti: conoscenza delle tecniche grafiche necessarie alla loro realizzazione e in particolare -i piani; nella nuvoletta, il parlato, il pensato, l’urlato; -nella didascalia il presente, il futuro, il passato; -le onomatopee; -la metafora Immagini fisse e in movimento, grafiche e fotografiche. Osservare e leggere le immagini Osservazione della natura nelle varie stagioni e secondo il proprio punto di vista; Elementi che caratterizzano le più importanti festività dell’anno. Linguaggio del fumetto:segni,simboli ed immagini; Onomatopee,nuvolette e grafemi; Caratteristiche dei personaggi e degli ambienti; Sequenze logiche di vignette. Osservare e leggere le immagini Immagini appartenenti al vissuto personale del bambino Suoni, rumori e brani musicali che possano commentare e arricchire le immagini presentate e/o prodotte dai bambini Testi letterari, testi poetici ed elaborati personali da affiancare alle immagini presentate e/o create dai bambini Osservare e leggere le immagini Descrizione degli elementi formali presenti nell’ambiente Analisi del messaggio pubblicitario Ritratti e paesaggi. Osservazione e lettura di opere d’arte Esprimersi e comunicare Uso dei colori in modo finalizzato. Uso di forme e figure con finalità espressive e comunicative.. Descrizione delle proprie esperienze con il disegno. Organizzazione dello spazio grafico ( il Esprimersi e comunicare L’animazione digitale: utilizzando il programma power point si imposteranno alcune elementari tecniche di movimento e animazione ipertestuale Conoscere operativamente vari modi, strumenti, tecniche, materiali, Esprimersi e comunicare Produzione di collage, disegni; Produzione di manufatti Tecniche di colorazione.. Esprimersi e comunicare Produzione di collage, mosaici, disegni Produzione di manufatti Tecniche di colorazione Esprimersi e comunicare Rappresentazione di ritratti e paesaggi. Rappresentazione pittorica di un periodo storico. Produzione di immagini con materiali diversi. Produzione di foto. Strumenti e tecniche per realizzare mosaici, ALLEGATO n.5 foglio). Disegni eseguiti secondo il codice reale, in modo fantastico usando i colori primari e/o secondari. Riconoscimento dei colori primari e secondari. Produzione di un’immagine utilizzando una o più forme date Rappresentazione dello schema corporeo in modo completo ( testa completa, collo, tronco, arti) Rappresentazione di esperienze proprie e elementi naturali e artificiali con cui ha un contatto quotidiano e diretto. Disegni con l’uso della linea di terra e colorando tutto lo sfondo. Potenziamento della creatività usando tecniche manipolative. Creazione di oggetti con materiale di recupero. Associazione del segno grafico alle caratteristiche di una musica ascoltata Riproduzione del paesaggio conosciuto.. Comprendere e apprezzare le opere d’arte Riproduzione di quadri produzione grafica Conoscere semplici forme di produzione plastico-tridimensionale Comprendere e apprezzare le opere d’arte Lettura e riproduzione di quadri prodotti grafici Comprendere e apprezzare le opere d’arte Lettura e riproduzione di quadri Comprendere e apprezzare le opere d’arte Opere d’arte, fotografie e immagini riconducibili a stili, epoche, generi e culture sensibilmente diversi Linguaggio, tecnica e stile di un artista Comprendere e apprezzare le opere d’arte Opere d’arte, fotografie e immagini riconducibili a stili, epoche, generi e culture sensibilmente diversi Le produzioni artigianali appartenenti alla propria e ad altre culture. Il patrimonio ambientale e urbanistico e i principali monumenti storico-artistici ALLEGATO n.5 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA COMPETENZE SPECIFICHE CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE Padroneggiare gli strumenti necessari ad un utilizzo consapevole del patrimonio artistico e letterario (strumenti e tecniche di fruizione e produzione, lettura critica) Gli elementi del linguaggio visuale ARTE ED IMMAGINE CONTENUTI classe prima La percezione visiva Elementi della composizione L’ ambiente Paradigmi di storia dell’arte dalla preistoria all’arte gotica Tecniche grafico – pittoriche Produzione di elaborati Lettura di opere d’arte paradigmatiche CONTENUTI classe seconda Raffigurare lo spazio a tre dimensioni Luce, ombra, volume ed alcuni Elementi della composizione Il paesaggio La figura umana in movimento Paradigmi di storia dell’arte dal rinascimento al neoclassicismo tecniche grafico – pittoriche Produzione di elaborati Lettura di opere d’arte paradigmatiche CONTENUTI classe terza I linguaggi audiovisivi multimediali la progettualita’ del design I beni culturali e ambientali Arte e societa’ Paradigmi di storia dell’arte contemporaneita’ Tecniche grafico – pittoriche Produzione di elaborati Lettura di opere d’arte paradigmatiche dall’ottocento alla ALLEGATO n.5 SCUOLA PRIMARIA COMPETENZA CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA MUSICA COMPETENZE SPECIFICHE Padroneggiare gli strumenti necessari ad un utilizzo consapevole del patrimonio artistico e letterario (strumenti e tecniche di fruizione e produzione, lettura critica) CONTENUTI CONTENUTI CONTENUTI CONTENUTI CONTENUTI classe prima classe seconda classe terza classe quarta classe quinta Ascolto Uso consapevole del suono e del silenzio. Conoscenza del possibile rapporto tra segno e suono Discriminazione di suoni gravi ed acuti Discriminazione di timbri differenti. Discriminazione delle diverse sonorità corporee (mani, piedi). Discriminazione delle diverse sonorità vocali (parlato, sussurrato, urlato, cantato). Ascolto attento e consapevole di alcuni, facili brani musicali Produzione Giochi con la voce; Canti,poesie e filastrocche a tema; giochi musicali con l'uso del corpo e della Ascolto Uso consapevole del suono e del silenzio. Conoscenza del possibile rapporto tra segno e suono Discriminazione di suoni gravi ed acuti Discriminazione di timbri differenti Associazione dei suoni e i rumori alle fonti che li producono I parametri del suono: il timbro, l'intensità, l'altezza, la durata, il ritmo Discriminazione delle diverse sonorità corporee (mani, piedi). Discriminazione delle diverse sonorità vocali (parlato, sussurrato, urlato, cantato). Le sonorità prodotte da oggetti di uso comune Ascolto attento e consapevole di alcuni, facili brani musicali Gli strumenti musicali e le loro caratteristiche Gli strumenti dello strumentario didattico Produzione Giochi con la voce; Canti,poesie e filastrocche a tema; giochi musicali con l'uso del corpo e della voce Ascolto L’ambiente sonoro. Ascolto e analisi degli eventi sonori della realtà circostante. Il silenzio. Canzoni tratte dal repertorio infantile Ascolto Ascolto di brani musicali di vario genere e stile. Comprensione delle caratteristiche espressive delle sequenze musicali. Canzoni tratte dal repertorio infantile. Produzione Produzione Giochi con la voce; Memorizzazione ed esecuzione di Canti,poesie e filastrocche a tema; giochi musicali con l'uso del corpo e semplici canti della tradizione popolare. Giochi musicali con l’uso del corpo e della voce . della voce Imitare suoni ascoltati. Produzione Uso della voce in modo creativo e consapevole. Brani vocali collettivi ed individuali Rappresentazioni grafiche di eventi sonori attraverso segni e simboli Ascolto I parametri del suono: il timbro, l'intensità, l'altezza, la durata, il ritmo Discriminazione delle diverse sonorità corporee (mani, piedi). Discriminazione delle diverse sonorità vocali (parlato, sussurrato, urlato, cantato). Le sonorità prodotte da oggetti di uso comune Ascolto attento e consapevole di alcuni, facili brani musicali Gli strumenti musicali e le loro caratteristiche Gli strumenti dello strumentario didattico ALLEGATO n.5 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA COMPETENZE SPECIFICHE Padroneggiare gli strumenti necessari ad un utilizzo consapevole del patrimonio artistico e letterario (strumenti e tecniche di fruizione e produzione, lettura critica) CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE MUSICA CONTENUTI classe prima Suoni e accenti: il ritmo, le alterazioni, la scala. Laboratorio vocale-strumentale. Origini della musica: preistoria e antiche civiltà Brevi composizioni sul pentagramma. Classificazione degli strumenti musicali e loro caratteristiche Il Medioevo in musica:forme e musicisti. La voce La musica del 1300: forme e musicisti. CONTENUTI classe seconda Il codice musicale. Tempo e ritmo Forme della musica Il Quattrocento : forme e musicisti Suoni organizzati Alterazioni Cellule raddoppiate. Il Cinquecento:forme e musicisti Il Seicento e il Settecento attraverso la musica di Bach, Mozart e Beethoven. Il settecento napoletano. Laboratorio strumentale e vocale CONTENUTI classe terza Principi di armonia Concetto di tono e semitono La tonalità e l’accordo. Musica popolare Il Jazz Nascita della canzone Musica e cinema Fra Ottocento e Novecento Wagner e Puccini Il Novecento Shönberg, Stravinskiy Esercitazioni strumentali e vocali ALLEGATO n.5 SCUOLA DELL’ INFANZIA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CAMPI DI ESPERIENZA COMPETENZE SPECIFICHE CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE Raggiungere autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi; riconoscere i segnali del corpo; interiorizzare pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Esperienze sensoriali per la conoscenza e la cura della persona Giochi di percezione contestualizzati per la conoscenza del proprio corpo Attivita’ di esplorazione e sperimentazione dello spazio attraverso i sensi Semplici percorsi con e senza attrezzi, giochi di equilibrio e destrezza all’interno della scuola e all’aperto. Giochi di imitazione per rappresentare con il corpo eventi naturali e/o situazioni comunicative Giochi di percezione della globalità dello schema corporeo Giochi di conoscenza del corpo e delle sue funzioni e differenziazione di genere Esercizi di lateralizzazione Rappresentazione grafica dei vari segmenti corporei Giochi motori, anche a tempo, per acquisire la corretta postura: da seduti, rispetto Giochi motori con e senza attrezzi per esercitare il movimento della mano: (apri,chiudi,ruota..), delle dita: (tamburellare, prendere un oggetto con un dito per volta);roteare un oggetto nei due sensi. Esercizi motori con l’aiuto di strumenti per migliorare il modo di tenere penne, matite, pennelli , forbici IL CORPO E IL MOVIMENTO ATTIVITÀ/CONTENUTI ANNI 3-4 Partecipare a forme di attività e di destrezza che richiedono l’uso di piccoli attrezzi e il rispetto di regole; essere in grado di sperimentare gli schemi posturali e motori adattandoli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Coordinarsi con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva. Conoscere il proprio sue diverse parti. corpo e le ATTIVITÀ/CONTENUTI ANNI 5 Esercizi di movimento guidato in base a suoni, rumori, musica su base verbale e/o imitazione per affinare ulteriormente la capacità di assumere posizioni globali e segmentarie anche per realizzare coreografie Attività di routine per la cura autonoma della propria persona (lavarsi, vestirsi- svestirsi,alimentarsi apparecchiaresparecchiare...etc.) Giochi,attività,conversazioni per riconoscere e comunicare i bisogni del proprio corpo Ricomposizione del puzzle della figura umana divisa in due o più parti Esercizi e percorsi di adeguamento della propria condotta motoria agli spazi scolastici Rappresentazione grafica completa e strutturata del proprio corpo in situazione statica e dinamica Simulazione di percorsi particolarmente impegnati per sviluppare il concetto di responsabilità e di attenzione Esercizi ritmici con l’uso del corpo ( es.battere le mani o i piedi seguendo una sequenza di simboli come in uno spartito) Esercizi di coordinazione occhio-mano ( ripasso tratteggi, collegamento di immagini, completamento figure….) Esecuzione di percorsi tratteggiati a difficolta’ crescente (orizzontali, verticali, curvi, circolari, misti). Coloritura di spaziature sempre piu’ piccole. ALLEGATO n.5 SCUOLA PRIMARIA COMPETENZA CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA EDUCAZIONE FISICA COMPETENZE SPECIFICHE Padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse Partecipare alle attività di gioco e di sport, rispettandone le regole; assumere responsabilità delle proprie azioni e per il bene comune Utilizzare gli aspetti comunicativo- relazionali del messaggio corporeo Utilizzare nell’esperienza le conoscenze relative alla salute, alla sicurezza, alla prevenzione e ai corretti stili di vita CONTENUTI CONTENUTI CONTENUTI CONTENUTI CONTENUTI classe prima classe seconda classe terza classe quarta classe quinta Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Indica verbalmente una parte del corpo e i bambini la devono toccare Per le spalle eseguire tutti i movimenti possibili. Disegna il contorno delle mani e dei piedi su un foglio. Esegue in successione le posizioni fondamentali ( in piedi, in ginocchio, ecc. In ordine sparso eseguire slanci delle braccia fuori alto, circonduzioni, ecc Camminare, correre, saltare, rotolare e strisciare, lanciare, arrampicarsi, gli equilibri. Riconoscere i ritmi del proprio corpo Riconoscere e riprodurre con il corpo ritmi diversi. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva Esecuzione di semplici coreografie di gruppo basata sul limitazione gestuale Movimento del corpo in relazione allo spazio e coordinamento di un’azione corporea associata ad un determinato ritmo musicale. Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Ricostruzione della figura umana Riconoscimento e discriminazione delle percezioni sensoriali Schemi motori Relazioni spaziali Punti di riferimento diversi Camminare, correre, saltare, rotolare e strisciare, lanciare, arrampicarsi, gli equilibri. Riconoscere i ritmi del proprio corpo. Riconoscere e riprodurre con il corpo ritmi diversi. In ordine sparso eseguire slanci delle braccia fuori alto, circonduzioni Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Attività motorie che condurranno i bambini ad una conoscenza sempre più intenzionale del proprio corpo e delle sue parti Giochi di squadra (staffette con diverse andature), oppure giochi individuali. Varie camminate e stop ad un dato comando ed in posizioni prestabilite ecc. Verbalizzazione di quanto eseguito, al fine di condurre gli alunni alla rappresentazione corretta del proprio schema corporeo Esercizi per affinare gli schemi motori di base: camminare, correre, rotolare, strisciare, saltare, ecc. Percorsi con gli ostacoli per migliorare l’agilità, la velocità e la destrezza. Giochi che prevedono l’uso della palla sia individualmente che sotto forma di staffette o Giochi di squadra Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Schemi motori e posturali , in forma combinata e simultanea. Esecuzione e qualità del movimento. Esercizi fisici mirati all’uso consapevole e finalizzato dei diversi segmenti corporei. Elementi di gioco- sport delle principali discipline sportive ( regole, ruoli individuali e della squadra, cooperazione, competizione, confronto leale) Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Il corpo e le funzioni senso – percettive. Le funzioni fisiologiche e i loro cambiamenti conseguenti all’esercizio fisico Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo. Esercizi motori sempre più complessi. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva Esecuzione di semplici coreografie di gruppo basata sul limitazione gestuale Movimento del corpo in relazione allo spazio e coordinamento di un’azione corporea associata ad un determinato Il linguaggio del corpo come Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva modalità comunicativo-espressiva Esecuzione di semplici coreografie di Gesti naturali: camminare, correre, gruppo basata sul limitazione gestuale Movimento del corpo in relazione allo saltare, lanciare, all’interno di percorsi spazio e coordinamento di un’azione attrezzati e studiati appositamente corporea associata ad un determinato ritmo musicale. Esperienza di teatro Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva Utilizzo del corpo e del movimento per esprimersi. Semplici coreografie o sequenze di movimento su musiche o ritmi ALLEGATO n.5 Esperienza di teatro. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Il valore della sconfitta e/o della vittoria mediante giochi. Partecipazione a giochi rispettando le regole e gli altri. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza. Abilità motorie semplici sui piccoli e grandi attrezzi: funicelle, cerchi, alle, bacchette, ceppi, ostacoli ecc ritmo musicale. Esperienza di teatro. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Le regole e cooperare all’interno di un gruppo utilizzando consapevolmente le abilità motorie richieste dal gioco stesso. Le regole e la cooperazione all’interno di un gruppo utilizzando consapevolmente le abilità motorie richieste dal gioco stesso. Il valore della sconfitta e/o della vittoria mediante giochi. Partecipazione a giochi rispettando le regole e gli altri. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Comportamenti pericolosi per la sicurezza in casa Riconoscimento di comportamenti pericolosi per la sicurezza a scuola I comportamenti pericolosi e scorretti nelle situazioni ludiche. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Comportamenti pericolosi per la sicurezza in casa Riconoscimento di comportamenti pericolosi per la sicurezza a scuola, per strada. I comportamenti pericolosi e scorretti nelle situazioni ludiche. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Conoscere le regole di comportamento per la sicurezza e la prevenzione degli infortuni. I comportamenti pericolosi e scorretti nelle situazioni ludiche. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Attività ludiche : giochi di percezione, esplorazione, imitazione, movimento. Giochi di coppia e in squadra Giochi con diversi tipi di palla Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Conoscere le regole di comportamento per la sicurezza e la prevenzione degli infortuni. Alimentazione e corporeità, salute e benessere. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Il gioco, lo sport, le regole e il fair – play. Partecipazione attiva a giochi sportivi di squadra e non anche in forma di gara. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza. Comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA COMPETENZE SPECIFICHE CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE Padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse Potenziamento fisiologico: corse a regime prevalentemente aerobico. Miglioramento e potenziamento delle capacità condizionali (resistenza, forza, rapidità, mobilità articolare) Consolidamento delle capacità coordinative e degli schemi motori di base. Esercizi di educazione posturale e respiratoria Esercizi a carico naturale o con piccoli carichi Esercizi a corpo libero, con piccoli e Partecipare alle attività di gioco e di sport, rispettandone le regole; assumere responsabilità delle proprie azioni e per il bene comune Utilizzare gli aspetti comunicativo- EDUCAZIONE FISICA CONTENUTI classe prima CONTENUTI classe seconda CONTENUTI classe terza Potenziamento fisiologico: corse a regime prevalentemente aerobico. Miglioramento e potenziamento delle capacità condizionali (resistenza, forza, rapidità, mobilità articolare) Consolidamento delle capacità coordinative e degli schemi motori di base. Esercizi di educazione posturale e respiratoria Esercizi a carico naturale o con piccoli carichi Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Il corpo e le funzioni senso – percettive. Le funzioni fisiologiche e i loro cambiamenti conseguenti all’esercizio fisico Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo. Esercizi motori sempre più complessi. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva Utilizzo del corpo e del movimento per esprimersi. Semplici coreografie o sequenze di movimento su musiche o ritmi Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Il gioco, lo sport, le regole e il fair – play. Partecipazione attiva a giochi sportivi di squadra e non anche in forma di gara. ALLEGATO n.5 relazionali del messaggio corporeo Utilizzare nell’esperienza le conoscenze relative alla salute, alla sicurezza, alla prevenzione e ai corretti stili di vita grandi attrezzi Esercizi a coppie, gruppi, squadre. Percorsi e circuiti ginnici. Tecniche di espressione corporea Giochi ed attività propedeutiche ai giochi di squadra Elementi tecnici e regolamentali degli sport realizzabili a livello scolastico. Norme fondamentali di prevenzione degli infortuni legati all’attività fisica anche in strada. Educazione Alimentare. La segnaletica stradale e le norme di conduzione dei cicli e dei ciclomotori. Esercizi a corpo libero, con piccoli e grandi attrezzi Esercizi a coppie, gruppi, squadre. Percorsi e circuiti ginnici. Tecniche di espressione corporea. Giochi ed attività propedeutiche ai giochi di squadra Elementi tecnici e regolamentali degli sport realizzabili a livello scolastico. Effetti delle attività motorie e sportive per il benessere della persona e la prevenzione delle malattie. Norme fondamentali di prevenzione degli infortuni legati all’attività fisica anche in strada. Educazione Alimentare La segnaletica stradale e le norme di conduzione dei cicli e dei ciclomotori. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza. Comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita RELIGIONE CATTOLICA INDICAZIONI R.C. -D. P.R. 11-02-2010 SCUOLA PRIMARIA Traguardi per lo Sviluppo delle competenze al termine della scuola Primaria L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive, riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi rispetto al modo in cui lui stesso percepisce vive tali festività. Riconosce nella Bibbia, libro sacro per ebrei e cristiani, un documento fondamentale della cultura occidentale, distinguendola da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza culturale ed esistenziale. Confronta la propria esperienza religiosa con quella di altre persone e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e cercano di mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il valore specifico dei Sacramenti e si interroga sul significato che essi hanno nella vita dei cristiani. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA CLASSE QUINTA ALLEGATO n.5 • • • • • • • • • • • • • • • Dio e l’uomo Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore, Padre e che fin dalle origini ha stabilito un’alleanza con l’uomo. Conoscere Gesù di Nazareth come Emmanuele e Messia, testimoniato e risorto. Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione. Identificare come nella preghiera l’uomo si apra al dialogo con Dio e riconoscere, nel “Padre Nostro”, la specificità della preghiera cristiana. La Bibbia e le altre fonti Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui i racconti della creazione, le vicende e le figure principali del popolo d’Israele, gli episodi chiave dei racconti evangelici e degli Atti degli apostoli. Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni. Il linguaggio religioso Riconoscere i segni cristiani del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà popolare. Conoscere il significato di gesti e segni liturgici come espressione di religiosità. I valori etici e religiosi Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo insegnato da Gesù Apprezzare l’impegno della comunità umana e cristiana nel porre alla base della convivenza l’amicizia e la solidarietà. Dio e l’uomo • Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all’uomo il volto del Padre e annuncia il Regno di Dio con parole e azioni. • Descrivere i contenuti principali del credo cattolico. • Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica e metterli a confronto con quelli delle altre confessioni cristiane. • Individuare nei sacramenti e nelle celebrazioni liturgiche i segni della salvezza di Gesù e l’agire dello Spirito Santo nella Chiesa fin dalle sue origini. • Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni. La Bibbia e le altre fonti • Confrontare la Bibbia con testi sacri delle altra religioni • Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere letterario e individuandone il messaggio principale. • Identificare i principali codici dell’iconografia cristiana. • Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita di santi e in Maria, la madre di Gesù. Il linguaggio religioso • Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalle narrazioni evangeliche e dalla vita della Chiesa. • Riconoscere il valore del silenzio come “luogo” di incontro con se stessi, con l’altro, con Dio. • Individuare significative espressioni d’arte cristiana (a partire da quelle presenti nel territorio), per rilevare come la fede sia stata interpretata e comunicata dagli artisti nel corso dei secoli. • Rendersi conto che la comunità ecclesiale esprime, attraverso vocazioni e ministeri differenti, la propria fede e il proprio servizio all’uomo. I valori etici e religiosi ALLEGATO n.5 Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo e confrontarla con quelle delle principali religioni non cristiane Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, in vista di un personale progetto di vita CLASSE PRIMA Contenuti • Il valore del nome e l’identità personale • Insieme: l’identità sociale • Il mondo dono di Dio • I segni del Natale • Concetto di dono gratuito • La storia evangelica del Natale • il valore del dono • La casa la scuola e i giochi di Gesù La mia casa ,la scuola e i miei giochi • Comprendere che i miracoli sono segni dell’amore di Dio verso tutti gli esseri umani • Conoscere Gesù attraverso i suoi insegnamenti • I segni cristiani della Pasqua • la Pasqua: festa della vita nuova • Storia evangelica della Pasqua • Il quartiere :gli edifici CLASSE SECONDA La bontà: varietà e l’utilità delle opere umane • Francesco ,il santo che amava ogni creatura animata e inanimata • Comportamenti di tutela e rispetto del creato • Le origini del primo Presepe • Il significato dell’Avvento • La storia biblica del Natale • i segni del Natale; • i segni nelle celebrazioni delle feste; • La Palestina: terra di Gesù • I miracoli • le Parabole • Il vangelo della Pasqua • L’evento della risurrezione • I segni della Pasqua • Il racconto biblico della Pentecoste • La Chiesa è una comunità di cui faccio parte CLASSE TERZA Racconti mitologici sull’origine del mondo Le antiche Religioni politeistiche La Creazione del mondo nella Genesi L’origine dell’universo secondo la scienza e la religione La composizione del testo biblico La Bibbia e l’ebraismo La tradizione orale e scritta L’ispirazione divina del Testo Sacro Dal Vangelo :la Nascita di Gesù Osservazione dell’ambiente natalizio :Il presepio, il dono e l’albero L’Alleanza con i Patriarchi d’Israele La storia di Giuseppe e il disegno di divino La chiamata di Mosè e il CLASSE QUARTA • La terra di Gesù • I gruppi sociali • Mentalità e cultura della Palestina venti secoli fa • Iter di formazione dei Vangeli • Gli evangelisti: identità ,opera e simboli • Generi letterari: storico ,poetico, normativo • Il vangelo di Natale: notizie storiche Il natale nell’arte Il Battesimo di Gesù • I miracoli • Le parabole della misericordia e del Regno • I cristiani costruttori del Regno • Le Beatitudini cristiane • I testimoni delle beatitudini • I simboli della Pasqua • Storia biblica della Pasqua • L’evento della Pentecoste • I simboli dello Spirito Santo CLASSE QUINTA • Il mandato Apostolico testimoniato nei vangeli • La vita delle prime comunità cristiane • La storia degli Apostoli Paolo e Pietro • L’inizio delle persecuzioni contro i cristiani nell’impero romano • I martiri cristiani • L’editto di Costantino • Il testo del Credo • Il monachesimo di San Benedetto • Ortodossi e protestanti • il movimento ecumenico • Gli stili architettonici della chiesa • i sacramenti • l’anno liturgico • le tradizioni natalizie del mondo • il Papa e la gerarchia ecclesiastica • la storia evangelica della Pasqua • Il Cristo risorto nella ALLEGATO n.5 • L’edificio chiesa :elementi esterni • Gli elementi presenti all’interno della chiesa • la Chiesa è una comunità di cui faccio parte e ricorda Gesù e il suo messaggio • Il Battesimo • La Domenica per i cristiani • La preghiera cristiana :il Padre Nostro • La preghiera nelle religioni monoteiste valore del decalogo I Re d’Israele e il Tempio di Gerusalemme Le profezie messianiche La terra di Gesù e il suo ambiente naturale e sociale Le parabole e i miracoli di Gesù La Pasqua nell’antica alleanza Il valore salvifico della Risurrezione di Cristo Stile di vita delle prime comunità cristiane Documenti biblici e storici L’esempio di cristiani oggi • Maria nel Vangelo • Maria nell’arte • I santuari mariani • Nasce la Chiesa • Paolo, l’apostolo delle genti • I cristiani nel mondo simbologia iconica • Le religioni nel mondo • Ebraismo • Islam • Induismo • Buddismo • La pace: prodotto della giustizia Allegato n.6 CURRICOLO POTENZIATO Il Curricolo del potenziamento si articola nelle seguenti attività destinate ad ampliare il curricolo d’Istituto con attività di recupero, potenziamento e valorizzazione trasversale alle competenze linguistiche e in raccordo con le discipline del curricolo: Attività prevista dalla Legge 107/2015 art. 1 comma 85. “…, il dirigente scolastico può effettuare le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura di supplenze temporanee fino a dieci giorni con personale dell'organico dell'autonomia che, ove impiegato in gradi di istruzione inferiore, conserva il trattamento stipendiale del grado di istruzione di appartenza”. Esonero collaboratore del Dirigente Scolastico Contemporaneità di carattere specialistico e metodologico curriculare. Corsi di approfondimento curriculare. Attività extracurriculari 1. CURRICULO POTENZIATO - SCUOLA PRIMARIA Triennio 2017/2019 Progetto di Recupero/Potenziamento/Valorizzazione: “La danza dei numeri e delle forme ” Competenze Disciplinari: Competenza in matematica Competenze chiave di cittadinanza: Imparare ad imparare – Competenze sociali e civiche Priorità Esiti degli Studenti Obiettivi di processo per realizzare il miglioramento: Tempi: breve/medio e lungo termine -Migliorare lettura e comprensione del testo disciplinare -Migliorare il calcolo veloce e la risoluzione di problemi concreti utilizzando tecniche note e compiti di realtà - Migliorare la percezione di spazio e figure - dati e probabilità -Selezione dei saperi -Analisi degli item a cui i ragazzi hanno risposto o non hanno risposto correttamente -Perseguimento obiettivi misurabili minimi comuni per classi parallele progettati nelle UA Obiettivi trasversali 1) COMUNICARE -Migliorare la risoluzione di problemi concreti -Migliorare i risultati finali -Ridurre la variabilità tra le classi Implementare pratiche educative e didattiche innovative 1) comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) 1 Allegato n.6 2) PROGETTARE 3)INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI 1a) rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzandolinguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei informatici e multimediali; 2)elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. 4) RISOLVERE PROBLEMI 3) Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica 4) Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. Risorse Umane: Docenti delle classi coinvolte Organico di Potenziamento: n. 2 DOCENTI Primaria Area Comune Destinatari del progetto: Gruppo omogeneo aperto Gruppo eterogeneo aperto Gruppo classe Allievi singoli Target: Alunni con basse competenze in matematica e alunni con buone competenze in matematica per applicare la metodologia del peer tutoring Obiettivi operativi: docente-alunno: • Motivare l’apprendimento degli alunni, in particolare quelli con BES, attraverso una didattica laboratoriale e l’uso delle nuove tecnologie e il cooperative learning • migliorare la consapevolezza e la padronanza di calcolo con numeri interi e soprattutto con i decimali; • promuovere lo sviluppo e l’applicazione di procedimenti logici nella risoluzione di un problema; • promuovere la competenza di riconoscere in contesti diversi il carattere misurabile di oggetti e fenomeni e saper utilizzare strumenti di misura • sviluppare l’approccio all’autovalutazione (per le classi quinte) docente-docente • recuperare le competenze metodologiche e didattiche; • omogeneizzare le strategie operative dei docenti; • Condivisione di metodologie didattiche comuni con 2 • usare rubriche di valutazione Strategie PER IL RECUPERO: Allegato n.6 • Percorsi formativi personalizzati • Studio assistito in classe • Esperienze di laboratorio nel corso delle quali gli alunni o gruppi di alunni saranno richiamati ad osservare, descrivere e relazionare fatti e fenomeni. • • • • • • • • Diversificazione/adattamento dei contenuti disciplinari Metodologie e strategie d’insegnamento differenziate Allungamento dei tempi di acquisizione dei contenuti disciplinari Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami Coinvolgimento in attività collettive (lavori di gruppo, ecc.) Affidamento di compiti a crescente livello di difficoltà e/o responsabilità Cooperative learning tutoring Valutazione di processo e di prodotto (efficacia) (efficienza) Indicatori di prodotto: • L'alunno manifesta assunzione di responsabilità ai compiti operativi • L'alunno manifesta capacità di organizzare il lavoro personale • L'alunno manifesta la capacità di selezionare e di adeguare ai propri bisogni le informazioni • I suoi prodotti sono curati nella forma e nei particolari • L'alunno evidenzia potenzialità non emergenti nella didattica ordinaria Indicatori di processo: • L'alunno evidenzia interesse e motivazione per le attività proposte • L'alunno evidenzia la capacità di seguire le fasi di lavoro e di rispettare i tempi assegnati • L'alunno evidenzia la capacità di utilizzare strumenti di lavoro • L'alunno evidenzia la capacità di attenzione richiesta dal compito operativo • L'alunno evidenzia la capacità di procedere in modo sistematico, sulla base di criteri logici, e progettando la propria azione Indicatori di osservazione, • Individua il percorso necessario alla risoluzione di un problema in modo pertinente e coerente • Organizza i dati in modo funzionale e in situazioni nuove riutilizza ciò che sa Usa adeguatamente le tecniche operative Strumenti di valutazione: Prove scritte: • sintesi • questionari aperti • questionari a scelta multipla • test da completare • esercizi Prove orali: • Verifiche orali • Esercitazioni svolte a casa e in classe con correzione collettiva • Esercizi contenuti nel libro di testo 3 Allegato n.6 2. CURRICULO POTENZIATO - SCUOLA PRIMARIA Progetto di Recupero/Potenziamento/Valorizzazione: “La Danza di parole, suoni e segni” Competenze Disciplinari: Competenza in lingua madre - italiano Competenze chiave di cittadinanza: Imparare ad imparare – Competenze sociali e civiche PRIORITA’ Esiti degli studenti Obiettivi di processo per realizzare il miglioramento Obiettivi trasversali Tempi: breve/medio e lungo termine Migliorare le competenze in lettura, comprensione e riflessione del testo -Migliorare la produzione e la rielaborazione linguistica -Migliorare i risultati finali -Ridurre la variabilità tra le classi - Selezione dei saperi implementare pratiche educative -didattiche - Analisi degli item risposti o non innovative risposti correttamente - perseguimento obiettivi misurabili minimi comuni per classi parallele 1) IMPARARE AD IMPARARE 1) organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazioni e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie 2) COMUNICARE e del proprio metodo di studio e di lavoro. 2) comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, 3) COLLABORARE E PARTECIPARE ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) 3) rappresentare eventi, fenomeni, principi, 4)ACQUISIRE E INTERPRETARE concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati L’INFORMAZIONE d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi 5) AGIRE IN MODO AUTONOMO E supporti (cartacei informatici e multimediali) RESPONSABILE 4) Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri 5) acquisire ed interpret.are criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. 6) Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. Risorse Umane: Docenti delle classi coinvolte Organico di Potenziamento: n. 2 DOCENTI Primaria su attività di recupero/potenziamento Destinatari del progetto: Gruppo omogeneo aperto Gruppo eterogeneo aperto Gruppo classe Allievi singoli Target: Alunni con basse competenze in italiano e alunni con buone competenze in italiano per applicare la metodologia del peer tutoring 4 Obiettivi operativi: docente-alunno: Allegato n.6 • Motivare l’apprendimento degli alunni, in particolare quelli con BES, attraverso una didattica laboratoriale e l’uso delle nuove tecnologie e il cooperative learning • • • • migliorare la consapevolezza e la padronanza dell’uso del lessico; promuovere lo sviluppo e l’ applicazione di procedimenti logici nelle situazioni problematiche; promuovere la competenza di saper riconoscere persone, oggetti, fenomeni in contesti diversi; sviluppare l’approccio all’autovalutazione (per le classi quinte) docente-docente • • • • omogeneizzare le strategie operative ; recuperare le competenze metodologiche e didattiche; condivisione di metodologie didattiche comuni usare rubriche di valutazione Strategie PER IL RECUPERO: • • • • • • • • • • • Percorsi formativi personalizzati Studio assistito in classe Esperienze di laboratorio nel corso delle quali gli alunni o gruppi di alunni saranno richiamati ad osservare, descrivere e relazionare fatti e fenomeni. Diversificazione/adattamento dei contenuti disciplinari Metodologie e strategie d’insegnamento differenziate Allungamento dei tempi di acquisizione dei contenuti disciplinari Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami Coinvolgimento in attività collettive (lavori di gruppo, peer educator ecc.) Affidamento di compiti a crescente livello di difficoltà e/o responsabilità Cooperative learning tutoring Valutazione di processo e di prodotto (efficacia) (efficienza) Indicatori di prodotto: • L'alunno manifesta assunzione di responsabilità ai compiti operativi • L'alunno manifesta capacità di organizzare il lavoro personale • L'alunno manifesta la capacità di selezionare e di adeguare ai propri bisogni le informazioni • I suoi prodotti sono curati nella forma e nei particolari • L'alunno evidenzia potenzialità non emergenti nella didattica ordinaria Indicatori di processo: • L'alunno evidenzia interesse e motivazione per le attività proposte • L'alunno evidenzia la capacità di seguire le fasi di lavoro e di rispettare i tempi assegnati • L'alunno evidenzia la capacità di utilizzare strumenti di lavoro • L'alunno evidenzia la capacità di attenzione richiesta dal compito operativo • L'alunno evidenzia la capacità di procedere in modo sistematico, sulla base di criteri logici, e progettando la propria azione • Indicatori di osservazione, • L'alunno individua il percorso necessario alla risoluzione di un problema in modo pertinente e coerente • L'alunno organizza i dati in modo funzionale e in situazioni nuove riutilizza ciò che sa • L'alunno usa adeguatamente le tecniche operative Strumenti di valutazione: Prove scritte: • relazioni • sintesi • questionari aperti • questionari a scelta multipla • test da completare • esercizi Prove orali: 5 • relazione su attività svolte • discussione su argomenti di studio • Verifiche orali Allegato n.6 • Esercitazioni svolte a casa e in classe con correzione collettiva • Esercizi contenuti nel libro di testo Modalità di utilizzo dell’organico Potenziato PRIMARIA triennio 2017/2019 n. 2 DOCENTI Primaria su attività di recupero in orario non corrispondente ad ore di compresenza già presenti 1)Docente: 24 ORE PRIMARIA di cui 5 ore per attività di accoglienza/pre-scuola subordinata all’effettiva fattibilità e richieste del territorio per il triennio 2017/2019 2) Docente: 24 ORE per esonero collaboratore del Dirigente Scolastico Attività prevista dalla Legge 107/2015 art. 1 comma 85. “…, il dirigente scolastico può effettuare le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura di supplenze temporanee fino a dieci giorni con personale dell'organico dell'autonomia che, ove impiegato in gradi di istruzione inferiore, conserva il trattamento stipendiale del grado di istruzione di appartenenza”. Le attività potranno essere rimodulate sulle esigenze che si verranno a creare nel triennio 2017/2019 e sono subordinate all’effettiva presenza dell’organico già assegnato per l’a.s. 2015/2016 e di quello nominato per l’a.s. 2015/2016 ai sensi della Circolare n. 502 del 18 dicembre 2015 Prot. N. 12786/4 del MIUR Ufficio Scolastico Regionale per la Campania – Ufficio X Ambito territoriale di Salerno. 6 Allegato n.6 3. Curricolo potenziato Ed. Artistica A028 ”Dialogo visivo” Competenze Disciplinari: Competenze linguistiche e artistico espressive Competenze chiave: Imparare ad imparare – Competenze sociali e civiche - Consapevolezza ed espressione culturali che implicano la consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni attraverso un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive. PRIORITA’ Esiti degli studenti Tempi: breve/medio e lungo termine - Migliorare le competenze in lettura, espressione e comprensione attraverso la riflessione e l’analisi prioritariamente di un’immagine o di un suono o di un movimento - Migliorare il lessico anche attraverso la lettura prioritariamente di un’opera d’arte o l’ascolto di un testo musicale o di un movimento del corpo - Aumentare la motivazione all’apprendimento dell’italiano - Sviluppare la capacità di osservare e descrivere oralmente e graficamente e col corpo la realtà - sviluppare l’intelligenza prioritariamente visiva e poi cinestetica e uditiva - valorizzare talenti Obiettivi di processo per - Selezione dei saperi realizzare il - Perseguimento obiettivi misurabili minimi comuni miglioramento: Obiettivi trasversali Migliorare la produzione e la rielaborazione linguistica attraverso la pratica artistica Migliorare la consapevolezza della storia e dell’arte del proprio territorio Padroneggiare gli strumenti necessari ad un utilizzo consapevole del patrimonio artistico e letterario (strumenti e tecniche di fruizione e produzione, lettura critica) Migliorare i risultati Ridurre la variabilità tra le classi Implementazione pratiche educativedidattiche innovative Pratica nuove tecniche di disegno tecnico e artistico - innalzare il livello di inclusione - aumentare livello di socializzazione - contrastare la dispersione scolastica - favorire il rispetto del bene comune Risorse Umane: Docenti delle classi coinvolte n. 1 DOCENTE di potenziamento Secondaria I grado A028 Ed. Artistica Destinatari del progetto: Gruppo eterogeneo aperto Gruppo omogeneo aperto Gruppo classe 7 Singoli alunni Allegato n.6 di processo e di prodotto Valutazione (efficacia) (efficienza) Indicatori di prodotto: • L'alunno manifesta assunzione di responsabilità ai compiti operativi • L'alunno manifesta capacità di organizzare il lavoro personale • L'alunno manifesta la capacità di selezionare e di adeguare ai propri bisogni le informazioni • I suoi prodotti sono curati nella forma e nei particolari • L'alunno evidenzia potenzialità non emergenti nella didattica ordinaria Indicatori di processo: • L'alunno evidenzia interesse e motivazione per le attività proposte • L'alunno evidenzia la capacità di seguire le fasi di lavoro e di rispettare i tempi assegnati • L'alunno evidenzia la capacità di utilizzare strumenti di lavoro • L'alunno evidenzia la capacità di attenzione richiesta dal compito operativo • L'alunno evidenzia la capacità di procedere in modo sistematico, sulla base di criteri logici, e progettando la propria azione Indicatori di osservazione, • L'alunno individua il percorso necessario alla risoluzione di un problema in modo pertinente e coerente • L'alunno organizza i dati in modo funzionale e in situazioni nuove riutilizza ciò che sa. Pertanto, nell’ambito di una specifica disciplina si prevede la possibilità di svolgere un approfondimento di un certo aspetto specialistico, utilizzando le competenze del docente del potenziamento che si innestano sulle base di conoscenze ed abilità che sono ordinariamente trattate dal docente curricolare, attraverso la contemporaneità di n. 1 DOCENTE di potenziamento Secondaria I grado A028 Ed. Artistica che si raccorderà con i docenti di Italiano, Storia, Inglese, Francese, Tecnologia, Ed. Fisica, Ed. Artistica delle classi coinvolte sui seguenti argomenti specialistici e per le Attività alternativa religione cattolica (dove previste): Italiano-Storia Obiettivi operativi Motivare l’apprendimento Migliorare la consapevolezza e la padronanza dell’uso del lessico e delle immagini Promuovere la ricerca e raccolta di notizie dei beni storico-monumentali del territorio Descrizione dell’attività didattica Sviluppo della creatività attraverso semplici prodotti personali. Esperienze di rafforzamento della padronanza dell’uso del lessico e delle immagini, Attività di comprensione, lettura, espressione attraverso la riflessione e l’analisi di un’immagine, Esperienze di laboratorio nel corso delle quali gli alunni o gruppi di alunni saranno richiamati ad osservare, descrivere e disegnare un monumento presente sul territorio attraverso fotografie e costruzione di un plastico che lo riproduca Lingue straniere Obiettivi operativi Motivare l’apprendimento degli alunni, in particolare quelli con BES/DSA, attraverso una didattica laboratoriale Motivare l’apprendimento degli alunni, in particolare quelli con BES/DSA, attraverso una Descrizione dell’attività didattica L’arte nei paesi inglesi e francesi: i musei più famosi, monumenti, artisti, quadri celebri. Laboratorio di creatività. L’arte nei paesi inglesi e francesi: i musei più famosi, monumenti, artisti, quadri celebri. Laboratorio di creatività. 8 didattica laboratoriale Allegato n.6 Tecnologia Descrizione dell’attività didattica Utilizzo di strumenti del disegno tecnico; tecniche di rappresentazione grafica;il disegno cartografico;scale di rappresentazionicostruzioni e decorazioni geometriche. Obiettivi operativi Pratica tecnica di disegno e procedure. Educazione fisica Obiettivi operativi Migliorare la consapevolezza e la padronanza dell’uso del lessico specifico Descrizione dell’attività didattica Disegno anatomico; disegno di corpi in movimento; Contemporaneità metodologiche Durante la compresenza metodologica i due docenti suddividono la classe in gruppi ed attuano strategie e metodologie didattiche innovative, che permettono sia il potenziamento di competenze esistenti, sia il recupero di conoscenze ed abilità non del tutto acquisite. Le compresenze metodologiche possono essere utili anche per supportare gruppi di studenti in difficoltà. Parimenti, sono uno strumento utile per affiancare studenti con bisogni educativi speciali. Disciplina Ed.fisica Lingue straniere Tecnologia Italiano Metodo 1. Uno insegna, l’altro osserva. Un insegnante conduce la lezione nei confronti dell’intero gruppo di studenti, mentre l'altro osserva la classe. L’osservazione è finalizzata a raccogliere dati comportamentali o sociali sui singoli studenti o su gruppi di studenti. L’osservazione può essere fatta con appositi moduli sui quali il docente segna le occorrenze di alcuni comportamenti considerati desiderabili ed altri da evitare; inoltre, il docenteosservatore può annotare eventuali criticità riscontrate durante la lezione. La configurazione dell’aula è quella usuale della lezione frontale, il docente osservatore assume di solito una presenza discreta e poco ravvisabile dagli studenti, in modo da non influenzare i comportamenti. Per tale motivo l’osservatore si colloca di solito in fondo all’aula, alle spalle degli studenti. 2. Insegnamento a stazione. Si formano diversi gruppi di studenti, solitamente tre. Nell’aula vengono assemblate tre isole di banchi, che sono chiamate stazioni. Gli insegnanti si muovono a rotazione tra le stazioni. 3. Insegnamento in parallelo. I due insegnanti dividono la classe in due gruppi, di solito delle stesse dimensioni. Generalmente, i due gruppi costituiti in modo casuale e, pertanto, risultano eterogenei. I due insegnanti presentano la medesima lezione in parallelo ai due gruppi. In questo caso l’obiettivo aumentare il coinvolgimento e la partecipazione degli studenti, che, in gruppi più piccoli, hanno maggiore possibilità di partecipare attivamente alla lezione. In alcuni casi, l’insegnamento in parallelo prevede la formazione di due gruppi omogenei di egual numero. Il gruppo è omogeneo in quanto formato da studenti con stili cognitivi e i bisogni formativi simili. In questo secondo caso, i due insegnanti presentano la medesima lezione con approcci diversi, ponendo l’accento su contenuti distinti ed usando strategie didattiche che più si prestano a coinvolgere il gruppo di studenti che è stato loro assegnato. L’obiettivo principale è attuare la personalizzazione dell’apprendimento. 4. Insegnamento alternativo. La classe viene divisa in due gruppi, uno di numero maggiore e l’altro con un numero minore di alunni. Un insegnante lavora con il gruppo più numeroso, presentando i contenuti della lezione. L’altro insegnante compie interventi specifici sul gruppo meno numeroso. Si può trattare di interventi di recupero di abilità di base, di interventi di potenziamento e arricchimento della conoscenza, di verifiche specifiche. Anche in questo caso l’orientamento principale è verso 9 Allegato n.6 Arte la personalizzazione dell’apprendimento 5. Team-teaching. I due docenti lavorano in squadra ed in stretta sinergia, anche durante lo svolgimento della lezione. I due insegnanti si alternano nella lezione alla classe, ciascuno presentando aspetti specifici della lezione. In alcuni casi, i due insegnanti possono proporre due approcci diversi alla risoluzione di un problema, oppure possono presentare due distinte procedure risolutive di un problema. In alternativa, si può pensare anche ad una sorta di lezione- 10 Allegato n.6 4. Curricolo potenziato Ed. Musicale A032 “Dialogo sonoro” Competenze Disciplinari: Competenze musicali espressive e linguistiche Competenze chiave: Imparare ad imparare – Competenze sociali e civiche - Consapevolezza ed espressione culturali che implicano la consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni attraverso un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive. PRIORITA’ Esiti degli studenti Obiettivi di processo per realizzare il miglioramento: Obiettivi trasversali Tempi: breve/medio e lungo termine Migliorare le competenze in lettura, espressione e comprensione attraverso la riflessione e l’analisi di immagini, suoni, movimenti Migliorare il lessico anche attraverso l’ascolto di un testo musicale ; Sviluppare la capacità di osservare e descrivere oralmente e graficamente e col corpo la realtà e le percezioni della realtà Aumentare la motivazione all’apprendimento dell’italiano Potenziare l’intelligenza visiva e uditiva Valorizzare talenti - Selezione dei saperi - perseguire obiettivi misurabili minimi comuni Migliorare la produzione canora ed espressiva in senso lato Migliorare la consapevolezza del proprio territorio Padroneggiare gli strumenti necessari ad un utilizzo consapevole del patrimonio naturale. - Migliorare i risultati -Ridurre la variabilità tra le classi implementare pratiche educative-didattiche innovative praticare canto, musica, strumento musicale praticare assemblaggio, manipolazione, costruzione di strumenti musicali - innalzare il livello di inclusione - aumentare livello di socializzazione - contrastare la dispersione scolastica - favorire il rispetto della natura come bene commune - sviluppare inventiva, manualità e creatività, attraverso esperienze -Consolidare la coordinazione oculo-manuale Risorse Umane: Docenti delle classi coinvolte n. 1 DOCENTE di potenziamento Secondaria I grado A032 Ed. Musicale Destinatari del progetto: Gruppo eterogeneo aperto Gruppo omogeneo aperto Gruppo classe Singoli alunni Paradigmi utilizzati: L'intervento è orientato su due dei tre paradigmi conosciuti: movimento-suono-ritmo materia-colore-forma Tali paradigmi serviranno come mezzi per sensibilizzare i ragazzi sui "suoni naturali", intesi come suoni ecologici, suoni che sono intrinseci nella natura e serviranno anche a migliorare la relazione tra i ragazzi; a potenziare a percezione tattile; a sviluppare abilità fino-motorie; a favorire, inoltre, l’espressione di stati emotivi attraverso suoni, movimenti, ritmi diversi, ma anche con l'utilizzo di colori e materiali diversi, a cui loro daranno la forma che sentono più vicina a loro, al loro mondo, al loro modo di vedersi nella natura e con la natura. 11 Metodologia: Il Metodo Dinamico Transdisciplinare, utilizzato per stilare l'ipotesi di questo progetto, riguarda il modo di ciascun individuo Allegato n.6di mettere in una certa forma di tipo estetico (corporeo, affettivo, simbolico e cognitivo) l'esperienza e la conoscenza. I ragazzi attribuiranno significati sempre più profondi alle loro creazioni. Le attività laboratoriali guideranno gli alunni alla scoperta, a livello sensoriale, delle caratteristiche di diversi materiali e a cogliere le differenze tra le opere bidimensionali (il disegno) e quelle tridimensionali (la scultura). Il MDT opera, in tale progetto, attraverso una fluttuazione di codici. C'è l'integrazione tra diversi tipi di linguaggio sia spaziale che temporale: da un linguaggio grafico – scultoreo - musicale, facilmente visibile e percepibile, ad un linguaggio in stretta relazione con il vedere ed il sentire interno dei ragazzi (più nascosto e complesso). Valutazione di processo e di prodotto (efficacia) (efficienza) Indicatori di prodotto: • L'alunno manifesta assunzione di responsabilità ai compiti operativi • L'alunno manifesta capacità di organizzare il lavoro personale • L'alunno manifesta la capacità di selezionare e di adeguare ai propri bisogni le informazioni • I suoi prodotti sono curati nella forma e nei particolari • L'alunno evidenzia potenzialità non emergenti nella didattica ordinaria Indicatori di processo: • L'alunno evidenzia interesse e motivazione per le attività proposte • L'alunno evidenzia la capacità di seguire le fasi di lavoro e di rispettare i tempi assegnati • L'alunno evidenzia la capacità di utilizzare strumenti di lavoro • L'alunno evidenzia la capacità di attenzione richiesta dal compito operativo • L'alunno evidenzia la capacità di procedere in modo sistematico, sulla base di criteri logici, e progettando la propria azione Indicatori di osservazione, • L'alunno individua il percorso necessario alla risoluzione di un problema in modo pertinente e coerente • L'alunno organizza i dati in modo funzionale e in situazioni nuove riutilizza ciò che sa. SCUOLA PRIMARIA EXTRACURRICULARE Per le attività extra-curriculari nella Primaria il progetto sarà maggiormente curvato sulle abilità degli alunni nelle attività laboratoriali di musica ed arte, fermo restando la valenza trasversale espressiva dell’attività in relazione alle competenze linguistiche. Pertanto, nell’ambito di una specifica disciplina si prevede la possibilità di svolgere un approfondimento di un certo aspetto specialistico, utilizzando le competenze del docente del potenziamento che si innestano sulle base di conoscenze ed abilità che sono ordinariamente trattate dal docente curricolare, attraverso la contemporaneità di n. 1 DOCENTE di potenziamento Secondaria I grado A032 Ed. Musicale che si raccorderà con i docenti di Italiano, Inglese, Francese, Tecnologia, Ed. Fisica, Ed. Artistica e per le Attività alternative alla religione cattolica delle classi coinvolte sui seguenti argomenti specialistici: Obiettivi operativi Motivare l’apprendimento Potenziare l'aumento della coesione della classe con esperienze ludico-sonore. Sensibilizzare e focalizzare l'attenzione sull'ascolto dei suoni di varia provenienza Descrizione dell’attività didattica Valorizzare il canto corale in quanto esperienza formativa atta a sviluppare e migliorare la memoria, l’autocontrollo e la socializzazione, la respirazione diaframmatica e l’appropriazione delle proprie capacità vocali, l’educazione dell’orecchio e potenziamento della lettura musicale Movimento- suono-ritmo Materia-colore-forma Giochi sonori con materiale di recupero Sviluppo della sicurezza individuale e della capacità di integrarsi con gli altri, educazione dell’affettività del gusto estetico Incontri sull’acqua: il ciclo dell'acqua e i suoi suoni nella natura; I suoni dell'acqua Riconoscimento e sviluppo di temi musicali. Percorsi sonori sul territorio: Potenziare l’offerta formativa della scuola tenendo conto che la stessa è inserita nel territorio Costruzione di strumenti musicali con materiali di recupero 12 Modalità di utilizzo dell’organico Potenziato: n. 2 DOCENTI classe concorso A028 Ed. Artistica e A032 Ed. Musicale: Allegato n.6 Attività curriculari ed extracurriculari di ampliamento dell’offerta formativa su Scuola Secondaria di I Grado e su Primaria Attività prevista dalla Legge 107/2015 art. 1 comma 85. “…, il dirigente scolastico può effettuare le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura di supplenze temporanee fino a dieci giorni con personale dell'organico dell'autonomia che, ove impiegato in gradi di istruzione inferiore, conserva il trattamento stipendiale del grado di istruzione di appartenenza”. PRODOTTI FINALI: Performance degli alunni: Presentazione al territorio del Coro, mostre ed esposizioni, esibizioni. Le attività potranno essere rimodulate sulle esigenze che si verranno a creare nel triennio 2016/2019 e sono subordinate all’effettiva presenza dell’organico già assegnato per l’a.s. 2015/2016 e di quello nominato per l’a.s. 2015/2016 ai sensi della Circolare n. 502 del 18 dicembre 2015 Prot. N. 12786/4 del MIUR Ufficio Scolastico Regionale per la Campania – Ufficio X Ambito territoriale di Salerno. 13 ISTITUTOCOMPRENSIVOSTATALEDIMONTECORVINOPUGLIANO“S.E.MONSIGNORGIOVANNITORIELLO” Cod.Mecc.SAIC86200P AUTONOMIA114 C.F. 95021480652 9LD$'¶$MXWRORQ±0RQWHFRUYLQR3XJOLDQR6$± 6HJUHWHULD7HO )D[ 'LULJHQWH7HO± (PDLOVDLFS#LVWUX]LRQHLW±LFVPSXJOLDQR#WLVFDOLLW Postacertificata:[email protected] ͲSitointernet:www.icpugliano.gov.it PREMESSA 3 INFORMATIVA ALLA FAMIGLIA (DURANTE L’ANNO SCOLASTICO) 6 INFORMATIVA ALLA FAMIGLIA (VALUTAZIONE FINALE) 9 RUBRICHE SCUOLA DELL’INFANZIA 10 RUBRICHE SCUOLA PRIMARIA 15 SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (PRIMARIA) 45 RUBRICHE SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO 47 ESAME DI STATO 59 SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (SECONDARIA) 68 PREMESSA LeindicazionicontenuteinquestasezionefannoriferimentoessenzialmentealDPRn°122del22giugno 2009,pubblicatosullaG.U.n.191del19agosto2009..Essoaffermachelavalutazioneèespressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione individuale e collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ha per oggetto il processo di apprendimento,ilcomportamentoeilrendimentoscolasticocomplessivodeglialunnieconcorre,conla suafinalitàancheformativa,almiglioramentodeilivellidiconoscenzaealsuccessoformativo. La valutazione è un elemento pedagogico fondamentale delle programmazioni didattiche, in quanto permettediseguireiprogressidell’alunnorispettoagliobiettivieaifinidaraggiungere:ilsapere,ilsaper fareeilsaperessere. Ilsapereriguardal’acquisizionedeicontenutidisciplinari,ilsaperfarelacapacitàditrasformareinazione i contenuti acquisiti e il saper essere la capacità di tradurre conoscenze e abilità in comportamenti razionali. Ilprocessodivalutazioneconstaditremomenti: x lavalutazionediagnosticaoinizialecheserveaindividuareillivellodipartenzadeglialunni,ad accertareilpossessodeiprerequisiti, x lavalutazioneformativaoinitinereèfinalizzataacogliereinformazionianaliticheecontinuesul processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docentiindicazioniperattivareeventualicorrettiviall’azionedidatticaopredisporreinterventidi recuperoerinforzo, x lavalutazionesommativaofinalechesieffettuaallafinedelquadrimestre,afineanno,altermine dell’interventoformativo,serveperaccertareinchemisurasonostatiraggiuntigliobiettivi,ed esprimereungiudiziosullivellodimaturazionedell’alunno,tenendocontosiadellecondizioni dipartenzasiadeitraguardiattesi. 6&$16,21(02'$/,7¬(67580(17,',9(5,),&$(9$/87$=,21( '(*/,$/811, 6FDQVLRQHWHPSRUDOH ,1,=,2$1126&2/$67,&2 ,1,7,1(5( Modalità &ROORTXLFRQDOXQQLHJHQLWRUL &RQYHUVD]LRQLJXLGDWHFRQJOLDOXQQL 6FDPELRGLLQIRUPD]LRQLWUDLGRFHQWLGHJOL DQQLSRQWH 3URYHGLLQJUHVVR 2VVHUYD]LRQLGLUHWWH ,QIRUPD]LRQLYDULHHFF 6WUXPHQWL 6FKHGHSUHGLVSRVWH 5HJLVWULSHUVRQDOL 2VVHUYD]LRQLGLUHWWHHVLVWHPDWLFKH ,QWHUURJD]LRQL 3URYHRSSRUWXQDPHQWHSUHGLVSRVWH 3URGX]LRQLVFULWWHHGRUDOLGDSDUWHGHJOL DOXQQL 3URGRWWLGHOOHYDULHDWWLYLWjHFF 5HJLVWULSHUVRQDOL 8$ &RQVLJOLGLFODVVHLQWHUFODVVHLQWHUVH]LRQH 5HJLVWULSHUVRQDOL 6FKHGHGLYDOXWD]LRQH &HUWLILFD]LRQHGHOOH &RPSHWHQ]H 6200$7,92),1$/( H48$'5,0(675(( $//¶8/7,02$112'(//¶,1)$1=,$ '(//$35,0$5,$('(//$ 6(&21'$5,$',*5$'2 Lavalutazionescolasticasiattuasistematicamentedurantel’annoscolasticoattraversoprovediverifica variamentestrutturateeallafinedeiQuadrimestricongliscrutini. NellaScuoladell’Infanzialaverificasiattuamedianteosservazionisistematiche,schede,giochimotori, grafici,pittorici,attivitàmanuali,conversazioni,cartellonidisintesi. NellaScuolaPrimarialeprovediverificariguardanoosservazionisistematichedeicomportamenti,attività fisiche e psicoͲmotorie, rappresentazioni grafiche, esercitazioni individuali orali e scritte, schede strutturateesemiͲstrutturate,domandeacompletamento.Ingenereessevengonoeffettuateallafinedi ogniUnitàdiapprendimento. Nella Scuola Secondaria di primo grado le verifiche vengono predisposte al termine di ogni Unità di ApprendimentoocomunqueallaconclusionediunprocessoformativoͲculturaleesonoconnessecon l’attività svolta, in modo da controllare conoscenze e abilità, nonché verificare l’efficacia delle metodologie usate, l’incidenza dell’intervento didattico, la validità degli eventuali aggiustamenti da apportareoapportati. Duranteilcorsodell’annoscolastico,icolloquidimattinoepomeriggioe,senecessario,lecomunicazioni tramite lettera/mail o diario, costituiscono uno strumento ulteriore di informazione per le famiglie sull’andamentoscolasticodeiproprifigli. Alfinedi: ¾ renderepiùefficacelacollaborazionescuolaͲfamiglianell’arcodell’interoannoscolastico ¾ informare tempestivamente i genitori sull’andamento didattico e sulla frequenza scolastica del propriofiglio(cumulodiassenze,ingressiinritardoingiustificati,usciteanticipate) ¾ sottolinearel’importanzacherivestelaregolarefrequenzaneidueordinidiscuolainrelazionealla valutazionedelcomportamentoedanche,nellaSc.secondariadiIgrado,peraccertarelavalidità dell’annoscolastico sonostatiredatti,siaperlaScuolaPrimaria,siaperlaScuolaSecondariadiIgrado,iseguentimodellidi comunicazioneallafamiglia: Ͳcomunicazioneinmeritoallafrequenzascolasticae/oall’andamentodidattico(Sc.Primaria) Ͳcomunicazioneinmeritoallafrequenzascolastica(Sc.Secondaria) Ͳcomunicazioneinmeritoall’andamentodidattico(Sc.Secondaria) Al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari, di rendere trasparente l’azione valutativa dellascuolaediavviareglialunniallaconsapevolezzadelsignificatoattribuitoalvotoespressoindecimi, i docenti della stessa disciplina concordano ed esplicitano in forma scritta, attraverso griglie di misurazionepredisposteperlesingolediscipline,icriteridivalutazioneinbaseaindicatoriedescrittori condivisi.IlCollegioapprovaedeliberale“Grigliedivalutazionedisciplinare”conirelativiobiettividi apprendimentoedescrittoridivalutazione. Lavalutazionedell’insegnamentodellaReligionecattolicanonvieneespressaconvotonumerico,aisensi dell’art.2,comma4,delDPR122/2009. Alterminedellascuolaprimariaedellascuolasecondariadiprimogrado,lascuolacertificalecompetenze raggiuntedaciascunalunno. L’ammissioneononammissioneallaclassesuccessivavienedeliberatainsedecollegialedatuttiidocenti contitolari;ilCollegiodeliberache,nelcasoincuil’ammissioneallaclassesuccessivasiacomunquedecisa inpresenzadicarenzerelativealraggiungimentodegliobiettividiapprendimento,lascuolaprovvede(art 2comma7DPR122/2009),insedediconsegnadellaschedadivalutazionefinale,adarecomunicazioni aggiuntive alla famiglia (nota informativa per la famiglia), affinché gli alunni si esercitino durante il periodoestivo.Taleimpegnosaràverificatoall’iniziodell’annoscolasticosuccessivo. Per gli alunni con D.S.A. (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), il consiglio di classe valuta in base a quantostabilitonelPianoEducativoIndividualizzato,condivisodagliinsegnantiefamiliaridellostudente, conriferimentoallelineeguidadiattuazionedellaLegge170/2010. Perglialunnicondisabilitàcertificata,lavalutazioneèriferitaalcomportamento,disciplineeattività svolte,sullabasedelPianoEducativoIndividualizzato,aisensidell’art.9delDPR122/2009. Ai sensi dell’art. 2, comma 8, lettera “a” del DPR 122/2009, il Collegio definisce anche le modalità di formulazione della valutazione del comportamento, espressa con voto numerico e formulata collegialmente, nonché illustrata con specifica nota e riportata anche in lettere nel documento di valutazione. L’informazione circa il processo di apprendimento e gli esiti della valutazione, in attuazione dell’art. 7 comma1delgiàcitatoDPR122/2009,sonocomunicatiallefamiglietramitela“SchedadiValutazione” consegnataperiodicamenteaigenitori(prima/secondadecadedifebbraioedopoilterminedellelezioni). IlCollegiodeliberaquantosegue: x Grigliedivalutazionedisciplinare x insedediconsegnadellaschedadivalutazionefinale,sarannoeffettuate,anomedelConsigliodi Classe,eventualicomunicazioniaggiuntive(notainformativaperlafamiglia)perlefamiglieper glialunnidelleprimeesecondedellascuolasecondariadiprimogradochesonostatiammessialla classesuccessivaconalcunecarenzeechepertantodovrannoesercitarsiduranteilperiodoestivo Questoimpegnosaràverificatoall’iniziodell’annoscolasticosuccessivo. x icriteridiassegnazionedelvotodiammissioneall’esamedistato x icriteridicorrezionedelleprovescritte x icriteridivalutazionedelcolloquioorale x icriteridiattribuzionedelvotofinale x icriteridiattribuzionedella“Lode” x icriteriperlaformulazionedelgiudiziofinale Perquantononprevistodalpresentedocumento,lascuolafariferimentoalcitatoD.P.R.n.122/2009 ,VWLWXWR&RPSUHQVLYRGL0RQWHFRUYLQR3XJOLDQR 6FXROD3ULPDULD±3OHVVRGL«««««««« $LJHQLWRULGHOO¶DOXQQRD «««««««««« ,QGLUL]]R«««««« &ODVVH««««««« 3OHVVR««««««« 3URWQ 2JJHWWRFRPXQLFD]LRQHDOODIDPLJOLDLQPHULWRDOODIUHTXHQ]DVFRODVWLFDHRDOO¶DQGDPHQWRGLGDWWLFR &RQODSUHVHQWHLJHQLWRULGHOO¶DOXQQRD«««««««««««««VRQRLQYLWDWLDSUHVHQWDUVLSUHVVR ODVHGHVFRODVWLFDGLIUHTXHQ]DGHOSURSULRILJOLRLQGDWD«««««««DOOHRUH«««« SHUFRPXQLFD]LRQLLQHUHQWL ß OHQXPHURVHDVVHQ]H ß OHIUHTXHQWLHQWUDWHLQULWDUGR ß OHIUHTXHQWLXVFLWHDQWLFLSDWH ß O¶DQGDPHQWRGLGDWWLFR 3HUSUHVDYLVLRQH )LUPDGHOJHQLWRUH ««««««««««««« ,/',5,*(17(6&2/$67,&2 ,VWLWXWR&RPSUHQVLYRGL0RQWHFRUYLQR3XJOLDQR 6FXROD6HFRQGDULDGL,JUDGR±3OHVVRGL«««««««« 3URWQ $LJHQLWRULGHOO¶DOXQQRD «««««««««« ,QGLUL]]R«««««« &ODVVH««««««« 3OHVVR««««««« 2JJHWWRFRPXQLFD]LRQHDOODIDPLJOLDLQPHULWRDOO¶DQGDPHQWRGLGDWWLFR /DYDOXWD]LRQHGHJOLDOXQQLqUHJRODWDGDOOD/HJJHRWWREUHQGDO'/QGHOVHWWHPEUH HGDO'35JLXJQR “Nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi. È ammesso alla classe successiva o all’esame conclusivo del primo ciclo di studi l’alunno che ha ottenuto una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline”. &Lz FRQVLGHUDWR VL LQYLWDQR L JHQLWRUL D VROOHFLWDUH LOOD SURSULRD ILJOLRD D SLDQLILFDUH H D ULVSHWWDUH O¶LPSHJQRVFRODVWLFR 7HQXWRFRQWRGLTXDQWRSUHPHVVROH66//VRQRFRQYRFDWHGDOGRFHQWH«««««««««SUHVVROD VHGHGHOODVFXRODVHFRQGDULD,JUDGRSOHVVRGL«««««««LQGDWD««««««« DOOHRUH«««««««««SHUSUHQGHUHDWWRGHOODVLWXD]LRQH 3HUSUHVDYLVLRQH )LUPDGHOJHQLWRUH ««««««««««««« ,/',5,*(17(6&2/$67,&2 ,VWLWXWR&RPSUHQVLYRGL0RQWHFRUYLQR3XJOLDQR 6FXROD6HFRQGDULDGL,JUDGR±3OHVVRGL«««««««« $LJHQLWRULGHOO¶DOXQQRD «««««««««« ,QGLUL]]R«««««« &ODVVH««««««« 3OHVVR««««««« 3URWQ 2JJHWWRFRPXQLFD]LRQHDOODIDPLJOLDLQPHULWRDOODIUHTXHQ]DVFRODVWLFD 'LVHJXLWRVLLQGLFDQROHGLVSRVL]LRQLQRUPDWLYHFKHUHJRODQRODYDOLGLWjGHOO¶DQQRVFRODVWLFR x DUWFRPPDGHO'/ x DUWFRPPDHDUWFRPPDGHO'35Q x &0QGHO ³/DGLVSRVL]LRQHVXOODYDOLGLWjGHOO¶DQQRVFRODVWLFRGLFXLDOO¶DUWLFRORFRPPDGHO5HJRODPHQWR GLFRRUGLQDPHQWRGHOOHQRUPHSHUODYDOXWD]LRQHGHJOLDOXQQLGLFXLDO'35JLXJQRQSUHYHGH FKH ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato” &LzFRQVLGHUDWRDLILQLGHOODYDOLGLWjGHOO¶DQQRVFRODVWLFRLJHQLWRULVRQRLQYLWDWLDIDURVVHUYDUH O¶REEOLJRGLIUHTXHQ]DHLOWRWDOHGHOOHRUHJLRUQDOLHUHHYLWDUHIUHTXHQWLULWDUGLHXVFLWHDQWLFLSDWH,QFDVL GHELWDPHQWH PRWLYDWL RFFRUUH JLXVWLILFDUH OH HYHQWXDOL XOWHULRUL DVVHQ]H GHOO¶DOXQQRD FRQ FHUWLILFDWR PHGLFRGDHVLELUHQHOULVSHWWRGHLWHPSLSUHYLVWL 7HQXWRFRQWRGLTXDQWRSUHPHVVROH66//VRQRFRQYRFDWHSUHVVRODVHGHGHOODVFXRODVHFRQGDULD,JUDGR SOHVVRGL«««««««««LQGDWD««««««««DOOHRUH«««««««««SHUSUHQGHUH DWWRGHOODVLWXD]LRQH 3HUSUHVDYLVLRQH )LUPDGHOJHQLWRUH ««««««««««««« ,/',5,*(17(6&2/$67,&2 ,VWLWX]LRQHVFRODVWLFD 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Siriconosceallospecchio Conosceilproprionome Conosceilnomedeigenitori Conosceilnomedeifratelli Conosceilnomediunamico Conosceilnomedeglioggettidiusoquotidiano Rispondealrichiamodelproprionome Sausareipronomituedio AUTONOMIEPERSONALI Savestirsiesvestirsidasolo Èautonomoinbagno Siorientaneglispazifamiliari(sezione,saloneetc.) Mangiadasolousandoleposate Impugnalamatitacorrettamente ESPLORAZIONESENSOͲMOTORIA SIMUOVECONBUONACOORDINAZIONE: Nelcamminare Nelcorrere Nelsaltare Nelloscendereesalirelescale Sariprodurreposturesemplici Satrasportareoggettisenzafarlicadere Saevitareostacoli RELAZIONE/COMUNICAZIONE Saesprimereipropribisognifisiologici Saraccontareconparoleproprieunfattoaccaduto Sacomunicareconicompagni Saattirarel’attenzionealtrui Sachiedereaiuto,incasodinecessità Cercalacompagniadeglialtri Saoffrireaiutoaicompagni DIMENSIONELUDICA Dimostrapiacerenelgioco Ècreativonelgioco Giocaconuncompagno(preferibilmente) Giocaconpiùcompagni(preferibilmente) Cercalacompagniadegliadultinelgioco Amafaregiochidicostruzione Glipiacedipingereconilpennelloricoprendotuttoilfoglio SI NO NON SEMPRE Quattroanni CAMPIDIESPERIENZA ILCORPOEILMOVIMENTO/IMMAGINI,SUONI,COLORI Cammina,corre,saltaacomando Saafferrarelapalla Salanciarelapalla Rotola Striscia Simuovesecondounritmoveloceolento Impugnalamatitacorrettamente Disegnalafiguraumanaconlatesta,tronco,gambee braccia Nominalepartichecompongonoilpropriocorpo Riconosceenominacorrettamentetreoquattrocolori Coloraidisegnirispettandoicontorni PartecipavolentieriadattivitàritmicoͲmotorie IDISCORSIELEPAROLE Possiedeunlessicoadeguato Rispondeadeguatamenteadomande Raccontaun’esperienzavissuta Riconoscefenomenimeteorologici:sole,vento, temporale ILSE’EL’ALTRO Èautonomoneiserviziigienici Utilizzainmodocorrettocucchiaioeforchetta Chiedel’aiutodiuncompagnoincasodidifficoltà Chiedel’aiutodiunadultoincasodidifficoltà Riordinasurichiestaimateriali Riordinaspontaneamenteimateriali Partecipaadattivitàdigiocoinpiccoloograndegruppo Capiscelanecessitàdirispettareiturinelgioco Rispettaleregoledellavitadisezione SI NO INPARTE Cinqueanni CAMPIDIESPERIENZA ILCORPOEILMOVIMENTO/IMMAGINI,SUONI,COLORI Cammina,corre,saltaacomando Saltellaalternandoipiedi Simuovearitmicamenteatempodimusica Simuoveinbaseaconcettitopologici Conosceedenominalevariepartidelcorpo Disegnalafiguraumanariconoscibileconlatesta,iltronco,le gambe,lebraccia Copiaunquadrato Copiauntriangolo Scriveedisegnausandocondisinvolturamatiteepennelli Conoscealmeno10o12colori Coloraidisegnirispettandoicontorni PartecipavolentieriadattivitàritmicoͲmotorie IDISCORSIELEPAROLE Ascoltaconinteresse Comprendeciòchevieneraccontato Raccontalesueesperienze Partecipainmodocoerentealleconversazioni Possiedeunlessicoadeguato Èingradodiraggruppareglioggettiinordinealcolore Èingradodiraggruppareglioggettiinordineallaforma Èingradodiraggruppareglioggettiinordinealladimensione ILSE’EL’ALTRO Èautonomoneisuoibisogniprimari Ècooperativocongliamici Èprotettivoversoibambinipiùpiccoli Riordinaspontaneamenteimateriali Riordinasurichiestaimateriali Comprendeerispettaleregoledelgruppo SI NO INPARTE 48(67,21$5,2266(59$7,92,3'$ LQGLYLGXD]LRQHSUHFRFHGHLGLVWXUELGLDSSUHQGLPHQWRSHULEDPELQLIUHTXHQWDQWLO¶XOWLPRDQQRGHOOD6FXRODGHOO,QIDQ]LD $%,/,7¬*(1(5$/, $63(77,&203257$0(17$/, 6DVHJXLUHXQ¶DWWLYLWjVHQ]DGLVWUDUVLRGLVWUDUUHLFRPSDJQL 'LPRVWUDGLVDSHUVRSSRUWDUHULWDUGLQHOODJUDWLILFD]LRQHHLQWXWWRFLzFKHGHVLGHUDDYHUHDOSLSUHVWR 6HJXHDELWXDOPHQWHOHLVWUX]LRQLHOHUHJROHFKHJOLYHQJRQRGDWH +DODFDSDFLWjGLSRUWDUHDWHUPLQHJOLLQFDULFKLDVVHJQDWLVHQ]DHVVHUHFRQWLQXDPHQWHULFKLDPDWRH VROOHFLWDWR 6HJOLYLHQHULFKLHVWRFDPELDDWWLYLWjLQVLHPHDOUHVWRGHOODFODVVHDQ]LFKpSHUVHYHUDUHLQTXHOOD SUHFHGHQWHPHQWHLQWUDSUHVD +DXQDEXRQDFDSDFLWjGLFRRSHUDUHFRQLVXRL 5LVROYHVHPSOLFLSUREOHPLGDVRORVHQ]DFKLHGHUHDLXWRDOO¶LQVHJQDQWH 6LDGHJXDIDFLOPHQWHDOOHQXRYHVLWXD]LRQL 6LGLPRVWUDLQWHUHVVDWRHFXULRVRQHLFRQIURQWLGHJOLDSSUHQGLPHQWLGLOHWWXUDVFULWWXUDHFDOFROR 0275,&,7¬ +DXQDEXRQDFRRUGLQD]LRQHJHQHUDOHGHLPRYLPHQWL 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35($/)$%(7,==$=,21( 'LPRVWUDGLVDSHUGLVFULPLQDUHXGLWLYDPHQWHOHGLIIHUHQ]HHOHVRPLJOLDQ]HQHLVXRQLGHOOHOHWWHUH DOO¶LQWHUQRGHOOHSDUROH 6DSHUFHSLUHHULSHWHUHHVDWWDPHQWHSDUROHQXRYHVXELWRGRSRDYHUOHVHQWLWH &DSLVFHFKHOHSDUROHVRQRFRPSRVWHGDVXRQLIRQHPLVHSDUDWL 6DGLVWLQJXHUHLJUDIHPLGDDOWULVHJQLJUDILFL (¶FRQVDSHYROHFKHOHSDUROHVFULWWHQHLOLEULFRUULVSRQGRQRDTXHOOHGHWWHDYRFH 5LHVFHDVFULYHUHLOVXRQRPH 5LHVFHDFRSLDUHXQDVHPSOLFHSDUROD 35(0$7(0$7,&$ &RPSUHQGHDFKHTXDQWLWjFRUULVSRQGRQRLQXPHULGDD 6DFRQIURQWDUHQXPHURVLWjGLYHUVHWUDGXHLQVLHPLGLRJJHWWLULFRQRVFHTXDOHQHFRQWLHQHGLSLH TXDOHGLPHQR 6DIDUHSLFFROLUDJLRQDPHQWLEDVDWLVXOO¶DJJLXQJHUHHWRJOLHUH 3817(**,2727$/( 3HUODYDOXWD]LRQHDGRJQLSXQWHJJLRFRUULVSRQGHODVHJXHQWHOHJHQGD 3HUQLHQWHPDOH 3RFRDYROWH $EEDVWDQ]DLOSLGHOOHYROWH 0ROWRVHPSUH ,FULWHULGLYDOXWD]LRQHWHQJRQRLQFRQVLGHUD]LRQHO¶DGHUHQ]DDOWHPDODFDSDFLWjGL HVSULPHUVLLQPRGRSHUVRQDOHHQRQPQHPRQLFRLOPHWRGRGLODYRURHO¶DXWRQRPLDGL HVHFX]LRQHROWUHDOUDJJLXQJLPHQWRGHOOHFRPSHWHQ]HHGHJOLRELHWWLYLGL DSSUHQGLPHQWR,QROWUHVLWHUUjFRQWRROWUHFKHGHOODVLWXD]LRQHGLSDUWHQ]D GHOO¶LPSHJQRGHOO¶LQWHUHVVHHGHOODSDUWHFLSD]LRQHDOOHDWWLYLWjGLGDWWLFKH 9(5,),&+( /HYHULILFKHFRHUHQWLFRQJOLRELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRHLWUDJXDUGLGLFRPSHWHQ]D SUHYLVWLGDOOH,QGLFD]LRQLVLFRQFUHWL]]HUDQQRLQRVVHUYD]LRQHVLVWHPDWLFDGHJOLVWXGHQWL GXUDQWHOHOH]LRQLGRPDQGHGLUHWWH±FROORTXLVHPLVWUXWWXUDWL±SURYHGLFRPSUHQVLRQH 9$/87$=,21( /DYDOXWD]LRQHDVVXPHUjXQDSUHPLQHQWHIXQ]LRQHIRUPDWLYDGLDFFRPSDJQDPHQWRGHL SURFHVVLGLDSSUHQGLPHQWRROWUHFKHGLVWLPRORDGXQPLJOLRUDPHQWRFRQWLQXRGHOOH SUHVWD]LRQL *5,*/,$',9$/87$=,21(3(5,/&203257$0(172'(*/,678'(17, $872&21752//2 5,63(772'(//( 3$57(&,3$=,21(( 25*$1,==$=,21( (&2081,&$=,21( 5(*2/( ,03(*12 '(//$9252 6LLPSHJQDFRQVHULHWjH YLYRLQWHUHVVH 8WLOL]]DXQPHWRGRGL ,OVXRFRPSRUWDPHQWRq 3XQWXDOHHSUHFLVR SDUWHFLSDQGRFRQ ODYRURRUJDQLFRH VHPSUHUHVSRQVDELOHH QHOO¶RVVHUYDUHOHUHJROH VWUXWWXUDWR GLVSRQLELOH GHOODYLWDVFRODVWLFD FRQWULEXWLSHUVRQDOLDOOD YLWDVFRODVWLFD 6LGLPRVWUDPRWLYDWR ,OVXRFRPSRUWDPHQWRq 2VVHUYDFRQGLOLJHQ]DOH VHJXHFRQDWWHQ]LRQHH 2UJDQL]]DLOSURSULR UHJROHGHOODYLWD FRUUHWWRHDEEDVWDQ]D LQWHUYLHQHLQPRGR ODYRURLQPRGRHIILFDFH VFRODVWLFD GLVSRQLELOH DSSURSULDWR ,OVXRFRPSRUWDPHQWRq 2UJDQL]]DLOSURSULR YLYDFHPD 5LVSHWWDOHUHJROHGHOOD (¶FRVWDQWHQHOO¶LPSHJQR ODYRURLQPRGR VRVWDQ]LDOPHQWHFRUUHWWR YLWDVFRODVWLFDWDOYROWD HQHOODSDUWHFLSD]LRQH DXWRQRPRHSURILFXR QHLUDSSRUWL FRQVXSHUILFLDOLWj LQWHUSHUVRQDOL 1RQVHPSUHULHVFHDG 1RQVHPSUHULVSHWWDOH 6LLQWHUHVVDHSDUWHFLSD 8WLOL]]DXQPHWRGRGL LQVWDXUDUHUDSSRUWLVHUHQL UHJROHGHOODYLWD DGHJXDWDPHQWHDOOH ODYRURJHQHUDOPHQWH FRQDGXOWLHR VFRODVWLFD DWWLYLWjSURSRVWH SURGXWWLYR FRPSDJQL 3DUWHFLSDDOOHDWWLYLWj 7HQGHDOLPLWDUHL GLGDWWLFKHPDSHU 8WLOL]]DXQPHWRGRGL UDSSRUWLLQWHUSHUVRQDOL (¶VFDUVDPHQWH LPSHJQDUVLKDELVRJQR ODYRURQRQVHPSUH HRQHOODFRPXQLFD]LRQH ULVSHWWRVRGHOOHUHJROH GLVWLPROLFRQWLQXLHRGL DXWRQRPRHSURGXWWLYR WHQGHDSUHYDULFDUHJOL GHOODYLWDVFRODVWLFD HVVHUHVHJXLWR DOWUL FRVWDQWHPHQWH 6IXJJHDOOHSURSULH 0DQLIHVWDRVWLOLWjH 6LULILXWDGLODYRUDUHR DWWHJJLDPHQWLYLROHQWL 1RQULHVFHDGDFFHWWDUH UHVSRQVDELOLWjHQRQ ODYRUDLQPRGR SDUWHFLSDDOOHDWWLYLWj OHUHJROHGHOODYLWD QHLFRQIURQWLGHL GLVSHUVLYRLPSUHFLVRH GLGDWWLFKH VFRODVWLFD FRPSDJQLHPDQFDGL GXQTXHLPSURGXWWLYR GLVWXUEDQGROH VHQVRGLUHVSRQVDELOLWj /,9(//2 (&&(//(17( 277,02 ',67,172 %8212 68)),&,(17( ,168)),&,(17( *5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5( $PELW &RPSHWHQ]H R 2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDOWHUPLQH GHOODFODVVHWHU]DGHOODVFXRODSULPDULD Ascolto e parlato L’allievopartecipaa scambicomunicativi (conversazione, discussionediclasseo digruppo)con compagnieinsegnanti rispettandoilturnoe formulandomessaggi chiariepertinenti,in unregistroilpiù possibileadeguatoalla situazione. Ascoltaecomprende testiorali“diretti”o “trasmessi”daimedia cogliendoneilsenso,le informazioniprincipali eloscopo. L’alunnoprendelaparolanegliscambicomunicativi (dialogo,conversazione,discussione)rispettandoiturni diparola. Comprendel’argomentoeleinformazioniprincipalidi discorsiaffrontatiinclasse. Ascoltatestinarrativiedespositivimostrandodisaperne cogliereilsensoglobaleeriesporliinmodocomprensibile achiascolta. Comprendeedàsempliciistruzionisuungiocoo un’attivitàconosciuta. Raccontastoriepersonaliofantasticherispettando l’ordinecronologicoedesplicitandoleinformazioni necessarieperchéilraccontosiachiaroperchiascolta. Ricostruisceverbalmentelefasidiun’esperienzavissutaa scuolaoinaltricontesti. Lettura Leggeecomprende testidivariotipo, continuienon continui,neindividuail sensoglobaleele informazioniprincipali, utilizzandostrategiedi letturaadeguateagli scopi. Utilizzaabilità funzionaliallostudio: individuaneitesti scrittiinformazioniutili perl’apprendimentodi unargomentodatoele metteinrelazione;le sintetizza,infunzione anchedell’esposizione orale;acquisisceun primonucleodi terminologiaspecifica. Leggetestidivario generefacentiparte dellaletteraturaper l’infanzia,siaavoce altasiainlettura silenziosaeautonoma eformulasudiessi giudizipersonali. Scrivetesticorretti nell’ortografia,chiarie coerenti,legati all’esperienzaealle diverseoccasionidi Padroneggialaletturastrumentale(didecifrazione)sia nellamodalitàadaltavoce,curandonel’espressione,sia inquellasilenziosa. Prevedeilcontenutodiuntestosempliceinbasead alcunielementicomeiltitoloeleimmagini;comprendeil significatodiparolenonnoteinbasealtesto. Leggetesti(narrativi,descrittivi,informativi)cogliendo l’argomentodicuisiparlaeindividuandoleinformazioni principalielelororelazioni. Comprendetestiditipodiverso,continuienoncontinui, invistadiscopipratici,diintrattenimentoedisvago. Leggesempliciebrevitestiletterari,siapoeticisia narrativi,mostrandodisapernecogliereilsensoglobale. Leggesemplicitestididivulgazioneperricavarne informazioniutiliadampliareconoscenzesuteminoti. Scrittura 'LVFLSOLQD,7$/,$12 DDD6FXROD3ULPDULD Acquisiscelecapacitàmanuali,percettiveecognitive necessarieperl’apprendimentodellascrittura. Scrivesottodettaturacurandoinmodoparticolare l’ortografia. Descrittori di voto Ascolta,comprende, interagisceinmodo: Ͳ prolungato,pronto, corretto,articolato, pertinentee approfondito,con argomentazioni elaborate; Ͳ prolungato,pronto, corretto,articolato, pertinentee approfondito; Ͳ adeguato,pertinentee corretto; Ͳ prolungato,abbastanza correttoepertinente; Ͳ minimoepertempi brevi,essenziale, Ͳ pococorrettoenon semprepertinente; Ͳ limitato,inadeguato, scorretto,non pertinente. Leggeinmodo: Ͳ eccellente Ͳ Corretto,scorrevoleed espressivo Ͳ Correttoescorrevole Ͳ Abbastanzacorretto Ͳ Meccanico Ͳ Stentato Comprendeinmodo: Ͳ Eccellente Ͳ Completoerapido Ͳ Completo Ͳ Corretto Ͳ Essenziale Ͳ Parzialee frammentario Scrivesottodettaturae/o brevifrasistrutturatein brevitestiautonomamente inmodo YRWR 10 9 8 7 6 5 4 10 9 8 7 6 5 10 9 8 7 6 5 scritturachelascuola offre;rielaboratesti parafrasandoli, completandoli trasformandoli. Producesemplicitestifunzionali,narrativiedescrittivi legatiascopiconcreti(perutilitàpersonale,per comunicareconaltri,perricordare,ecc.)econnessicon situazioniquotidiane(contestoscolasticoe/ofamiliare). Comunicaconfrasisempliciecompiute,strutturatein brevitesticherispettinoleconvenzioniortograficheedi interpunzione. Acquisizi oneed espansi onedel lessico ricettivo e produtti vo Capisceeutilizza nell’usooraleescrittoi vocabolifondamentali equellidialtouso; capisceeutilizzaipiù frequentitermini specificilegatialle disciplinedistudio. Comprendeinbrevitestiilsignificatodiparolenoteenon basandosisiasulcontestosiasullaconoscenzaintuitiva dellefamigliediparole. Ampliailpatrimoniolessicaleattraversoesperienze scolasticheedextrascolasticheeattivitàdiinterazione oraleedilettura. Usainmodoappropriatoleparolemanmanoapprese. Effettuasempliciricerchesuparoleedespressioni presentineitesti,perampliareillessicod’uso. Element idi gramma tica esplicita e riflessio nisugli usidella lingua. ͲRiflettesutestipropri edaltruipercogliere regolarità morfosintattichee caratteristichedel lessico;riconosceche lediversescelte linguistichesono correlateallavarietàdi situazioni comunicative. ͲÈconsapevoleche nellacomunicazione sonousatevarietà diversedilinguae linguedifferenti plurilinguismo). ͲPadroneggiaed applicainsituazioni diverseleconoscenze fondamentalirelative all’organizzazione logicoͲsintatticadella frasesemplice,alle partideldiscorso(o categorielessicali)eai principaliconnettivi. Confrontatestipercogliernealcunecaratteristiche specifiche(ades.maggioreominoreefficacia comunicativa,differenzetratestooraleetestoscritto, ecc.) Riconosceseunafraseèonocompleta,costituitacioè daglielementiessenziali(soggetto,verbo,complementi necessari). Prestaattenzioneallagrafiadelleparoleneitestie applicaleconoscenzeortografichenellapropria produzionescritta. Ͳ Corretto,ben strutturatoecreativo Ͳ correttoeben strutturato Ͳ Correttoechiaro Ͳ Abbastanzacorrettoe abbastanzachiaro Ͳ Pococorrettoepoco organizzato Ͳ Scorrettoedisorganico Conosce,capisceedutilizza vocaboli: Ͳ Conpienapadronanza erielaborazione personale. Ͳ Conpienapadronanza Ͳ Autonomamente. Ͳ Inmodoabbastanza adeguato. Ͳ Sufficientemente. Ͳ Concarenzedi conoscenze. Riconosceedusalalingua: Ͳ Conpienapadronanza Ͳ Conpadronanza Ͳ Correttamente Ͳ Abbastanza correttamente Ͳ Essenzialmente Ͳ Conmoltelacune 10 9 8 7 6 5 10 9 8 7 6 5 10 9 8 7 6 5 $PELWR Ascoltoe parlato Lettura Scrittura &RPSHWHQ]H *5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5( 'LVFLSOLQD,7$/,$12 D D 6FXROD3ULPDULD 2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDOWHUPLQHGHOODFODVVHTXLQWD GHOODVFXRODSULPDULD L’allievopartecipaa Ͳ Interagisceinmodocollaborativoinunaconversazione,inuna scambicomunicativi discussione,inundialogosuargomentidiesperienzadiretta, (conversazione, formulandodomande,dandorisposteefornendospiegazioni discussionediclasseodi edesempi. gruppo)concompagnie Ͳ Comprendeiltemaeleinformazioniessenzialidi insegnantirispettandoil un’esposizione(direttaotrasmessa). turnoeformulando Ͳ Comprendeloscopoel’argomentodimessaggitrasmessidai messaggichiarie pertinenti,inunregistro media ilpiùpossibileadeguato Ͳ Formuladomandepreciseepertinentidispiegazioneedi allasituazione. approfondimentoduranteodopol’ascolto. Ͳ Comprendeconsegneeistruzioniperl’esecuzionediattività Ascoltaecomprende scolasticheedextrascolastiche. testiorali“diretti”o Ͳ Coglieinunadiscussioneleposizioniespressedaicompagni “trasmessi”daimedia edesprimerelapropriaopinionesuunargomentoinmodo cogliendoneilsenso,le informazioniprincipalie chiaroepertinente. loscopo. Ͳ Raccontaesperienzepersonaliostorieinventateorganizzando ilraccontoinmodochiaro,rispettandol’ordinecronologicoe logicoeinserendogliopportunielementidescrittivie informativi. Ͳ Organizzaunsemplicediscorsooralesuuntemaaffrontatoin classeconunbreveinterventopreparatoinprecedenzao un’esposizionesuunargomentodistudioutilizzandouna scaletta. Leggeecomprendetesti Ͳ Impiegatecnichediletturasilenziosaediletturaespressivaad divariotipo,continuie altavoce. noncontinui,ne Ͳ Usa,nellaletturadivaritipiditesto,opportunestrategieper individuailsenso analizzareilcontenuto;porsidomandeall’inizioedurantela globaleeleinformazioni letturadeltesto;cogliereindiziutiliarisolvereinodidella principali,utilizzando comprensione. strategiedilettura Ͳ Sfruttaleinformazionidellatitolazione,delleimmaginiedelle adeguateagliscopi. didascalieperfarsiun’ideadeltestochesiintendeleggere. Utilizzaabilitàfunzionali Ͳ Leggeeconfrontainformazioniprovenientidatestidiversiper allostudio:individuanei farsiun’ideadiunargomento,pertrovarespuntiapartiredai testiscrittiinformazioni qualiparlareoscrivere. utiliper Ͳ Ricercainformazioniintestididiversanaturaeprovenienza l’apprendimentodiun perscopipraticioconoscitivi,applicandotecnichedisupporto argomentodatoele allacomprensione metteinrelazione;le sintetizza,infunzione Ͳ Segueistruzioniscritteperrealizzareprodotti,perregolare anchedell’esposizione comportamenti,persvolgereun’attività,perrealizzareun orale;acquisisceun procedimento. primonucleodi Ͳ Leggetestinarrativiedescrittivi,siarealisticisia terminologiaspecifica. fantastici,distinguendol’invenzioneletterariadallarealtà. Leggetestidivario Ͳ Leggetestiletterarinarrativi,inlinguaitaliana generefacentiparte dellaletteraturaper contemporanea,esemplicitestipoeticicogliendoneilsenso, l’infanzia,siaavoce lecaratteristicheformalipiùevidenti,l’intenzione altasiainlettura comunicativadell’autoreedesprimendounmotivatoparere silenziosaeautonomae personale. formulasudiessigiudizi personali. Scrivetesticorretti Ͳ Raccoglieleidee,organizzarleperpunti,pianificarelatraccia nell’ortografia,chiarie diunraccontoodiun’esperienza. coerenti,legati all’esperienzaealle Descrittori di voto YRWR Ascolta,comprende, interagisceinmodo: Ͳ prolungato,pronto, corretto,articolato, pertinente, approfonditoecon argomentazioni elaborate; Ͳ prolungato,pronto, corretto,articolato, pertinente; Ͳ adeguato,pertinente ecorretto; Ͳ prolungato, abbastanzacorrettoe pertinente; Ͳ minimoepertempi brevi,essenziale; Ͳ pococorrettoenon semprepertinente; Ͳ limitato,inadeguatoe incongruente. 10 9 8 7 6 5 4 Leggeinmodo: Ͳ Eccellente Ͳ Corretto,scorrevole edespressivo Ͳ Correttoe scorrevole Ͳ Abbastanza corretto Ͳ Meccanico Ͳ Stentato Ͳ Nonautonomo Comprendeinmodo: Ͳ eccellente Ͳ Completoerapido Ͳ Completo Ͳ Corretto Ͳ Essenziale Ͳ Parzialee frammentario 10 9 8 7 6 5 4 10 9 8 7 6 5 Scrivesottodettatura e/obrevifrasi strutturateinbrevitesti Ͳ Produceraccontiscrittidiesperienzepersonaliovissuteda altrichecontenganoleinformazioniessenzialirelativea persone,luoghi,tempi,situazioni,azioni. Ͳ Scrivelettereindirizzateadestinatarinoti,lettereaperteo breviarticolidicronaca,adeguandoiltestoaidestinatarie allesituazioni. Ͳ Esprimereperiscrittoesperienze,emozioni,statid’animo sottoformadidiario. Ͳ Rielaboratestieneredigedinuovi,ancheutilizzando programmidivideoscrittura. Ͳ Scrivesemplicitestiregolativioprogettischematiciper l’esecuzionediattività Ͳ Realizzatesticollettiviperrelazionaresuesperienze scolasticheeargomentidistudio. Ͳ Producetesticreativisullabasedimodellidati Ͳ Sperimentaliberamente,ancheconl’utilizzodelcomputer, diverseformediscrittura,adattandoillessico,lastrutturadel testo,l’impaginazione,lesoluzionigraficheallaformatestuale sceltaeintegrandoeventualmenteiltestoverbalecon materialimultimediali. Ͳ Producetestisostanzialmentecorrettidalpuntodivista ortografico,morfosintattico,lessicale,rispettandolefunzioni sintattichedeiprincipalisegniinterpuntivi. Ͳ Comprendeedutilizzareinmodoappropriatoillessicodi Capisceeutilizza nell’usooraleescrittoi base. vocabolifondamentalie Ͳ Arricchisceilpatrimoniolessicaleattraversoattività quellidialtouso; comunicativeorali,diletturaediscritturaeattivandola capisceeutilizzaipiù conoscenzadelleprincipalirelazionidisignificatotrale frequentitermini parole. specificilegatialle Ͳ Comprendecheleparolehannodiverseaccezionie disciplinedistudio. individuarel’accezionespecificadiunaparolainuntesto. Ͳ Comprende,neicasipiùsempliciefrequenti,l’usoeil significatofiguratodelleparole. Ͳ Comprendeeutilizzareparoleeterminispecificilegatialle disciplinedistudio. Ͳ Utilizzaildizionariocomestrumentodiconsultazione. ͲRiflettesutestipropri Ͳ Relativamenteatestioinsituazionidiesperienzadiretta, edaltruiecoglie riconoscelavariabilitàdellalinguaneltempoenellospazio regolarità geografico,socialeecomunicativo. morfosintattichee Ͳ Conosceiprincipalimeccanismidiformazionedelleparole caratteristichedel (parolesemplici,derivate,composte). lessico;riconoscechele Ͳ Comprendeleprincipalirelazionidisignificatotraleparole diversescelte (somiglianze,differenze,appartenenzaauncampo linguistichesono correlateallavarietàdi semantico). situazionicomunicative. Ͳ Riconoscelastrutturadelnucleodellafrasesemplice(la ͲÈconsapevolechenella cosiddettafraseminima):predicato,soggetto,altrielementi comunicazionesono richiestidalverbo. usatevarietàdiversedi Riconosceinunafraseoinuntestolepartideldiscorso,o Ͳ linguaelinguedifferenti categorielessicali,riconoscerneiprincipalitratti ͲPadroneggiaedapplica grammaticali;riconoscerelecongiunzionidiusopiù insituazionidiversele conoscenze frequente(comee,ma,infatti,perché,quando). fondamentalirelative Ͳ Conoscelefondamentaliconvenzioniortograficheeservirsi all’organizzazione diquestaconoscenzaperrivederelapropriaproduzione logicoͲsintatticadella scrittaecorreggereeventualierrori. frasesemplice,alleparti deldiscorsoeai principaliconnettivi. diverseoccasionidi scritturachelascuola offre;rielaboratesti parafrasandoli, completandoli trasformandoli. Acquisizio need espansion edel lessico ricettivoe produttiv o Elementi di grammati ca esplicitae riflessioni sugliusi della lingua. autonomamentein modo Ͳ Eccellente Ͳ Moltocorrettoe benstrutturato Ͳ Correttoechiaro Ͳ Abbastanza correttoe abbastanzachiaro Ͳ Pococorrettoe pocoorganizzato Ͳ Scorrettoe disorganico 10 9 8 7 6 5 Conosce,capisceed utilizzavocaboli Ͳ Conpienapadronanza, rielaborazionepersonale ecreatività. Ͳ Conpienapadronanzae rielaborazione personale Ͳ Autonomamente. Ͳ Inmodoabbastanza adeguato. Ͳ Sufficientemente. Ͳ Concarenzedi conoscenze. 10 9 8 7 6 5 Riconosceedusala lingua: Ͳ Conpiena padronanza Ͳ Conpadronanza Ͳ Correttamente Ͳ Abbastanza correttamente Ͳ Essenzialmente Ͳ Conmoltelacune 10 9 8 7 6 5 *5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5( 'LVFLSOLQD6725,$ D D D 6FXROD3ULPDULD $PELWR &RPSHWHQ]H USODELLEFONTI L'alunnoriconosceelementi significatividelpassatodelsuo ambientedivita. Riconosceedesplorainmodovia viapiùapprofonditoletracce storichepresentinelterritorioe comprendel'importanzadel patrimonioartisticoeculturale. Usalalineadeltempoper organizzareinformazioni, conoscenze,periodieindividuare successioni,contemporaneità, durate,periodizzazioni. Individualerelazionitragruppi umaniecontestispaziali. Organizzaleinformazioniele conoscenze,tematizzandoeusando leconcettualizzazionipertinenti. ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI STRUMENTI CONCETTUALI PRODUZIONE SCRITTAEORALE 2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDO WHUPLQHGHOODFODVVHWHU]DGHOOD VFXRODSULPDULD Descrittori di voto YRWR Ͳ L’alunnoindividualetracceeleusa comefontiperprodurreconoscenze sulpropriopassato,dellagenerazione degliadultiedellacomunitàdi appartenenza. Ͳ Ricava da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti delpassato. Individualetracceesa usarlenellaricostruzione deifattiinmodo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto frammentario 10 9 8 7 6 5 Ͳ Rappresentagraficamentee verbalmenteleattività,ifattivissutie narrati. Ͳ Riconoscerelazionidisuccessioneedi contemporaneità,durate,periodi, ciclitemporali,mutamenti,in fenomeniedesperienzevissutee narrate. Ͳ Comprendelafunzioneel’usodegli strumenticonvenzionaliperla misurazioneelarappresentazionedel tempo(orologio,calendario,linea temporale…). Comprendeitestistoricipropostie Ͳ Segueecomprendevicendestoriche saindividuarnelecaratteristiche. attraversol’ascoltooletturaditesti Comprendeavvenimenti,fattie dell’antichità,distorie, fenomenidellesocietàeciviltàche Ͳ racconti,biografiedigrandidel hannocaratterizzatolastoria passato. dell’umanitàdalpaleoliticoallafine Organizzaleconoscenzeacquisitein Ͳ delmondoanticoconpossibilitàdi semplicischemitemporali. aperturaediconfrontoconla contemporaneità.Comprende Ͳ Individuaanalogieedifferenze aspettifondamentalidelpassato attraversoilconfrontotraquadri dell’Italiadalpaleoliticoallafine storicoͲsocialidiversi,lontaninello dell’imperoromanod’Occidente, spazioeneltempo. conpossibilitàdiaperturaedi confrontoconlacontemporaneità. UsacartegeoͲstoriche,anchecon l’ausiliodistrumentiinformatici. Raccontaifattistudiatiesa Ͳ Rappresentareconoscenzeeconcetti produrretestistorici,anchecon appresimediantegrafismi,disegni, risorsedigitali. testiscrittieconrisorsedigitali. Ͳ Riferireinmodosempliceecoerente leconoscenzeacquisite. Collocanellospazioenel tempofattiedeventiin modo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto frammentario 10 9 8 7 6 5 Mostradipossederee applicareiconcetti acquisitiinmodo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto frammentario 10 9 8 7 6 5 Rappresentaconcettie conoscenzeinmodo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto frammentario 10 9 8 7 6 5 $PELWR &RPSHWHQ]H USODELLEFONTI L'alunnoriconosceelementisignificativi Ͳ L’alunnoproduceinformazionicon delpassatodelsuoambientedivita. fontididiversanaturautilialla Riconosceedesplorainmodoviavia ricostruzionediunfenomeno piùapprofonditoletraccestoriche storico. presentinelterritorioecomprende Ͳ Rappresenta,inunquadrostoricoͲ l'importanzadelpatrimonioartisticoe culturale. sociale,leinformazioniche scaturisconodalletraccedel passatopresentisulterritorio vissuto. Usalalineadeltempoperorganizzare Ͳ LeggeunacartastoricoͲgeografica informazioni,conoscenze,periodie relativaalleciviltàstudiate. individuaresuccessioni, Ͳ UsacronologieecartestoricoͲ contemporaneità,durate, geograficheperrappresentarele periodizzazioni. conoscenze. Individualerelazionitragruppiumanie Ͳ Confrontaiquadristoricidelle civiltàaffrontate. contestispaziali. Organizzaleinformazioniele conoscenze,tematizzandoeusandole concettualizzazionipertinenti. Comprendeitestistoricipropostiesa Ͳ Usailsistemadimisuraoccidentale individuarnelecaratteristiche. deltempostorico(avantiCristo– Comprendeavvenimenti,fattie dopoCristo)ecomprendeisistemi fenomenidellesocietàeciviltàche dimisuradeltempostoricodialtre hannocaratterizzatolastoria civiltà. dell’umanitàdalpaleoliticoallafinedel Ͳ Elaborarappresentazionisintetiche mondoanticoconpossibilitàdi dellesocietàstudiate,mettendoin aperturaediconfrontoconla contemporaneità. rilievolerelazionifraglielementi Comprendeaspettifondamentalidel caratterizzanti. passatodell’Italiadalpaleoliticoalla finedell’imperoromanod’Occidente, conpossibilitàdiaperturaedi confrontoconlacontemporaneità. UsacartegeoͲstoriche,anchecon l’ausiliodistrumentiinformatici. Raccontaifattistudiatiesaprodurre Ͳ Confrontaaspetticaratterizzantile testistorici,ancheconrisorsedigitali. diversesocietàstudiateanchein rapportoalpresente. Ͳ Ricavaeproduceinformazionida grafici,tabelle,cartestoriche, repertiiconograficieconsultatesti digenerediverso,manualisticie non,cartaceiedigitali. Ͳ Esponeconcoerenzaconoscenzee concettiappresi,usandoil linguaggiospecificodelladisciplina. Ͳ Elaboraintestioraliescrittigli argomentistudiati,ancheusando risorsedigitali. ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI STRUMENTI CONCETTUALI PRODUZIONE SCRITTAEORALE *5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5( 'LVFLSOLQD6725,$ D D 6FXROD3ULPDULD 2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDO WHUPLQHGHOODFODVVHTXLQWDGHOOD VFXRODSULPDULD Descrittori di voto YRWR Individualetracceesa usarlenella ricostruzionedeifattiin modo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto frammentario 10 9 8 7 6 5 Collocanellospazioe neltempofattied eventiinmodo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto frammentario 10 9 8 7 6 5 Mostradipossederee applicareiconcetti fondamentalidella storiainmodo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto frammentario 10 9 8 7 6 5 Rappresenta,comunica concettieconoscenze inmodo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto frammentario 10 9 8 7 6 5 *5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5( 'LVFLSOLQD*(2*5$),$ D D D 6FXROD3ULPDULD &RPSHWHQ]H 2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDO WHUPLQHGHOODFODVVHWHU]DGHOOD VFXRODSULPDULD Descrittori di voto YRWR Orientamento L'alunnosiorientanellospazio circostanteesullecarte geografiche,utilizzandoriferimenti topologiciepunticardinali. L’alunnosimuoveconsapevolmente nellospaziocircostante,orientandosi attraversopuntidiriferimento, utilizzando gliindicatoritopologici(avanti,dietro, sinistra,destra,ecc.)elemappedi spazinotichesi formanonellamente(cartementali). 10 9 8 7 6 5 Linguaggiodella geograficità UtilizzaillinguaggiodellageoͲ graficitàperinterpretarecarte geograficheegloboterrestre, realizzaresemplicischizzi cartograficiecartetematiche, progettarepercorsieitineraridi viaggio. Ricavainformazionigeograficheda unapluralitàdifonti(cartografiche esatellitari,fotografiche,artisticoͲ letterarie). Riconosceedenominaiprincipali “oggetti”geograficifisici(fiumi, monti,pianure,coste,colline, laghi,mari,oceani…). Individuaicarattericheconnotano ipaesaggi(dimontagna,collina, pianura,vulcanici,ecc.)con particolareattenzioneaquelli italiani,eindividuaanalogiee differenzeconiprincipalipaesaggi europeiedialtricontinenti Rappresentainprospettivaverticale oggettieambientinoti(pianta dell’aula,ecc.)etracciapercorsi effettuatinellospaziocircostante. –Leggeeinterpretalapiantadello spaziovicino. Siorientanellospazio vissutoinmodo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto frammentario Mostradipossederee usareillinguaggiodella geograficitàinmodo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto frammentario Individuaglielementidi unambienteinmodo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto frammentario 10 9 8 7 6 5 Comprendeericonoscei sistemiterritorialiinmodo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto frammentario 10 9 8 7 6 5 Paesaggio Regioneesistema territoriale $PELWR Conosceilterritoriocircostante attraversol’approcciopercettivoe l’osservazionediretta. Individuaedescriveglielementifisici eantropicichecaratterizzanoi paesaggidell’ambientedi vitadellapropriaregione. Coglieneipaesaggimondialidella Comprendecheilterritorioèuno storialeprogressivetrasformazioni spazioorganizzatoemodificatodalle operatedall’uomosulpaesaggio attivitàumane. naturale. Sirendecontochelospazio Riconosce,nelproprioambientedi geograficoèunsistematerritoriale, vita,lefunzionideivarispazieleloro costituitodaelementifisicie connessioni,gliinterventipositivie antropicilegatidarapportidi negatividell’uomoeprogetta connessionee/odiinterdipendenza. soluzioni,esercitandolacittadinanza attiva. 10 9 8 7 6 5 *5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5( 'LVFLSOLQD*(2*5$),$ D D 6FXROD3ULPDULD $PELWR &RPSHWHQ]H Orientamento L'alunnosiorientanellospazio circostanteesullecarte geografiche,utilizzando riferimentitopologiciepunti cardinali. Linguaggiodella geograficità Paesaggio Regioneesistema territoriale 2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDO WHUPLQHGHOODFODVVHTXLQWD GHOODVFXRODSULPDULD Siorientautilizzandolabussolaeipunti cardinaliancheinrelazionealSole. Estendelepropriecartementalial territorioitaliano,all’Europaeaidiversi continenti,attraversoglistrumenti dell’osservazioneindiretta(filmatie fotografie,documenticartografici, immaginidatelerilevamento, elaborazionidigitali,ecc.). UtilizzaillinguaggiodellageoͲ Ͳ Analizzaiprincipalicaratterifisici graficitàperinterpretarecarte delterritorio,fattiefenomenilocali geograficheegloboterrestre, eglobali,interpretandocarte realizzaresemplicischizzi geografichedidiversascala,carte cartograficiecartetematiche, tematiche,grafici,elaborazioni progettarepercorsieitineraridi digitali,repertoristatisticirelativia viaggio. indicatorisocioͲdemograficied Ricavainformazioni economici. geografichedaunapluralitàdi Ͳ Localizzasullacartageografica fonti(cartograficheesatellitari, dell’Italialeregionifisiche,storichee fotografiche,artisticoͲletterarie). amministrative;localizzasul planisferoesulglobolaposizione Riconosceedenominaiprincipali dell’ItaliainEuropaenelmondo. “oggetti”geograficifisici(fiumi, Ͳ Localizzaleregionifisicheprincipali monti,pianure,coste,colline, laghi,mari,oceani…). eigrandicaratterideidiversi continentiedeglioceani. Conosceglielementichecaratterizzano Individuaicaratteriche iprincipalipaesaggiitaliani,europeie connotanoipaesaggi(di mondiali,individuandoleanalogieele montagna,collina,pianura, vulcanici,ecc.)conparticolare differenze(ancheinrelazioneaiquadri socioͲstoricidelpassato)eglielementi attenzioneaquelliitaliani,e diparticolarevaloreambientalee individuaanalogieedifferenze coniprincipalipaesaggieuropeie culturaledatutelareevalorizzare. dialtricontinenti Coglieneipaesaggimondiali dellastorialeprogressive trasformazionioperatedall’uomo sulpaesaggionaturale. Sirendecontochelospazio geograficoèunsistema territoriale,costituitodaelementi fisicieantropicilegatidarapporti diconnessionee/odi interdipendenza. Acquisisceilconcettodiregione geografica(fisica,climatica,storicoͲ culturale,amministrativa)eutilizzarloa partiredalcontestoitaliano. Individuaproblemirelativiallatutelae valorizzazionedelpatrimonionaturalee culturale,proponendosoluzioniidonee nelpropriocontestodivita. Descrittori di voto YRWR Siorientanellospazioe sullecartegeografichein modo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto frammentario 10 9 8 7 6 5 Mostradipossederee usareillinguaggiodella geograficitàinmodo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto frammentario 10 9 8 7 6 5 Conosceedescrivegli elementidiunambientein modo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto frammentario Comprendeericonoscei sistemiterritorialiinmodo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto frammentario 10 9 8 7 6 5 10 9 8 7 6 5 $PELWR &RPSHWHQ]H Numeri L’alunnosimuovecon sicurezzanelcalcoloscrittoe mentaleconinumerinaturali esavalutarel’opportunitàdi ricorrereaunacalcolatrice. Riconosceedutilizza rappresentazionidiversedi oggettimatematici(numeri decimali,frazioni,percentuali, scalediriduzione,…) Spazioe figure Riconosceerappresenta formedelpianoedellospazio, relazioniestrutturechesi trovanoinnaturaochesono statecreatedall’uomo. Descrivere,denominae classificafigureinbasea caratteristichegeometriche,ne determinamisure,progettae costruiscemodelliconcretidi variotipo. Utilizzastrumentiperil disegnogeometrico(riga, compasso,squadra)eipiù comunistrumentidimisura (metro,goniometro). Ͳ Ricercadatiperricavare informazioniecostruisce rappresentazioni(tabellee grafici.Ricavainformazioni anchedatabelleegrafici. Ͳ Riconosceequantifica,in casisemplici,situazionidi incertezza.Ͳ Ͳ Leggeecomprendetesti checoinvolgonoaspetti logiciematematici. Relazioni, datie previsioni *5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5( 'LVFLSOLQD0$7(0$7,&$ DDD6FXROD3ULPDULD 2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDOWHUPLQH Descrittori di GHOODFODVVHWHU]DGHOODVFXRODSULPDULD voto Ͳ L’alunnocontaoggettioeventi,avocee mentalmente,insensoprogressivoeregressivoe persaltididue,tre,... Ͳ Leggeescriveinumerinaturaliinnotazione decimale,avendoconsapevolezzadellanotazione posizionale;liconfrontaeliordina,anche rappresentandolisullaretta. Ͳ Eseguementalmentesemplicioperazioniconi numerinaturalieverbalizzaleproceduredi calcolo. Ͳ Conosceconsicurezzaletabellinedella moltiplicazionedeinumerifinoa10. Ͳ Esegueleoperazioniconinumerinaturalicongli algoritmiscrittiusuali. Ͳ Legge,scrive,confrontanumeridecimali,li rappresentasullarettaedeseguesemplici addizioniesottrazioni,ancheconriferimentoalle moneteoairisultatidisemplicimisure. Ͳ Percepiscelapropriaposizionenellospazioestima distanzeevolumiapartiredalpropriocorpo. Ͳ Comunicalaposizionedioggettinellospaziofisico, siarispettoalsoggetto,siarispettoadaltre personeooggetti,usandoterminiadeguati (sopra/sotto,davanti/dietro,destra/sinistra, dentro/fuori). Ͳ Esegueunsemplicepercorsopartendodalla descrizioneverbaleodaldisegno,descriveun percorsochesistafacendoedaleistruzionia qualcunoperchécompiaunpercorsodesiderato. Ͳ Riconosce,denominaedescrivefigure geometriche. Ͳ Disegnafiguregeometricheecostruiscemodelli materialianchenellospazio. Ͳ Classificanumeri,figure,oggettiinbaseaunaopiù proprietà,utilizzandorappresentazioniopportune, asecondadeicontestiedeifini. Ͳ Argomentasuicriterichesonostatiusatiper realizzareclassificazionieordinamentiassegnati. Ͳ Leggeerappresentarelazioniedaticon diagrammi,schemietabelle. Ͳ Misuragrandezze(lunghezze,tempo,ecc.) utilizzandosiaunitàarbitrariesiaunitàe strumenti Ͳ convenzionali(metro,orologio,ecc.). YRWR Conta,legge,scrive, confrontaeordinai numeriinmodo: eccellente sicuroecorretto corretto adeguato sufficiente inadeguato Eseguementalmentee periscrittooperazioni coninumerinaturaliin modo: eccellente sicuroecorretto corretto adeguato sufficiente inadeguato Esegueaddizionie sottrazioniconinumeri decimaliinmodo: eccellente sicuroecorretto corretto adeguato sufficiente inadeguato Siorientanellospazio, riconosce,denomina, descriveedisegna figuregeometrichein modo: eccellente autonomo corretto abbastanzacorretto sufficiente incerto 10 9 8 7 6 5 10 9 8 7 6 5 10 9 8 7 6 5 10 9 8 7 6 5 Classifica,argomenta suicriteridi classificazione,leggee rappresentadati, misuragrandezzein modo: eccellente autonomoecorretto corretto adeguato essenziale inadeguato 10 9 8 7 6 5 Ͳ Riescearisolverefacili problemiintuttigliambiti dicontenuto,mantenendo ilcontrollosiasulprocesso risolutivo,siasuirisultati. Ͳ Descriveilprocedimento seguitoericonosce strategiedisoluzione diversedallapropria. Ͳ Costruisceragionamenti formulandoipotesi, sostenendoleproprieidee econfrontandosiconil puntodivistadialtri. Ͳ L’alunnosviluppaun atteggiamentopositivo rispettoallamatematica, attraversoesperienze significative,cheglihanno fattointuirecomegli strumentimatematiciche haimparatosianoutiliper operarenellarealtà. $PELW R &RPSHWHQ]H Numeri L’alunnocalcolainmodorapidoe preciso.Applicaproprietàe individuaprocedimentie collegamentiinterdisciplinariin modoautonomoecreativo. L’alunnocalcolainmodorapidoe preciso.Applicaproprietàe individuaprocedimentiinmodo autonomo Calcolainmodopreciso,corretto, rispettandoitempi.Applica proprietàeindividua procedimentiinmodopertinente. Calcolainmodocorretto.Applica proprietàeindividua procedimentiinmodopertinente. Calcolainmodoadeguato, Individuaeapplicaproprietàe proceduredibase. Calcolainmodoapprossimato, individuaeapplicaproprietàe proceduredibaseinmodo inadeguato Conosce,comprende,utilizzai Riconosceerappresenta Ͳ Descrive,denominaeclassificafigure formedelpianoedello geometriche,identificandoelementisignificativie contenutiinmanieraautonoma, operacollegamenti spazio,relazioniestrutture simmetrie,anchealfinedifarleriprodurreda chesitrovanoinnaturao interdisciplinari. altri. –Riproduceunafigurainbaseaunadescrizione, chesonostatecreate Conosce,comprendeeutilizzai utilizzandoglistrumentiopportuni dall’uomo. contenutiinmanieraautonoma. –Utilizzailpianocartesianoperlocalizzarepunti. –Costruisceeutilizzamodellimaterialinellospazio enelpianocomesupportoaunaprimacapacità Conosce,comprendeeutilizzai Descrivere,denominae divisualizzazione. contenutiinmanieracorretta. classificafigureinbasea –Riconoscefigureruotate,traslateeriflesse. caratteristiche geometriche,nedetermina –Confrontaemisuraangoliutilizzandoproprietàe Conosceicontenutiinmodo adeguato,comprendeeutilizzai strumenti. misure,progettae procedimentidibase costruiscemodelliconcreti –Utilizzaedistinguefraloroiconcettidi padroneggiandoli. perpendicolarità,parallelismo,orizzontalità, divariotipo. verticalità,parallelismo. –Riproduceinscalaunafiguraassegnata Conosceicontenutiessenzialie Utilizzastrumentiperil disegnogeometrico(riga, –Determinailperimetrodiunafigurautilizzandole comprendeiprocedimentidi compasso,squadra)eipiù piùcomuniformuleoaltriprocedimenti. base. comunistrumentidi –Determinal’areadirettangolietriangoliedialtre Conosceicontenutiessenzialie misura(metro, figureperscomposizioneoutilizzandolepiù goniometro). comuniformule. comprendeiprocedimentidibase inmodoinadeguato. –Riconoscerappresentazionipianedioggetti tridimensionali,identificapuntidivistadiversidi unostessooggetto(dall’alto,difronte,ecc.). Spazioe figure *5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5( 'LVFLSOLQD0$7(0$7,&$ DD6FXROD3ULPDULD L’alunnosimuovecon sicurezzanelcalcoloscritto ementaleconinumeri naturaliesavalutare l’opportunitàdiricorrerea unacalcolatrice. Riconosceedutilizza rappresentazionidiversedi oggettimatematici(numeri decimali,frazioni, percentuali,scaledi riduzione,…) ,QGLFDWRULDOWHUPLQHGHOODFODVVH TXLQWDGHOODVFXRODSULPDULD Ͳ Legge,scrive,confrontanumeridecimali. Ͳ Eseguelequattrooperazioniconsicurezza, valutandol’opportunitàdiricorrerealcalcolo mentale,scrittooconlacalcolatriceaseconda dellesituazioni. Ͳ Esegueladivisioneconrestofranumeri naturali;individuamultipliedivisoridiun numero. Ͳ Stimailrisultatodiunaoperazione. Ͳ Operaconlefrazioniericonoscerefrazioni equivalenti. Ͳ Utilizzanumeridecimali,frazioniepercentuali perdescriveresituazioniquotidiane. Ͳ Interpretainumeriinterinegativiincontesti concreti. Ͳ Rappresentainumericonosciutisullarettae utilizzascalegraduateincontestisignificativi perlescienzeeperlatecnica. Ͳ Conoscesistemidinotazionedeinumeriche sonoosonostatiinusoinluoghi,tempie culturediversedallanostra. Descrittori di voto YRWR 10 9 8 7 6 5 10 9 8 7 6 5 Relazioni, datie previsioni Ricercadatiperricavare informazioniecostruisce rappresentazioni(tabellee grafici.Ricavainformazioni anchedatabelleegrafici. Riconosceequantifica,in casisemplici,situazionidi incertezza.Ͳ Leggeecomprendetesti checoinvolgonoaspetti logiciematematici. Riescearisolverefacili problemiintuttigliambiti dicontenuto,mantenendo ilcontrollosiasulprocesso risolutivo,siasuirisultati. Descriveilprocedimento seguitoericonosce strategiedisoluzione diversedallapropria. Costruisceragionamenti formulandoipotesi, sostenendoleproprieidee econfrontandosiconil puntodivistadialtri. L’alunnosviluppaun atteggiamentopositivo rispettoallamatematica, attraversoesperienze significative,cheglihanno fattointuirecomegli strumentimatematiciche haimparatosianoutiliper operarenellarealtà. Rappresentarelazioniedatie,insituazioni significative,utilizzalerappresentazioniper ricavareinformazioni,formularegiudizie prenderedecisioni. Usalenozionidifrequenza,dimodaedimedia aritmetica,seadeguataallatipologiadeidatia disposizione. Rappresentaproblemicontabelleegraficichene esprimonolastruttura. Utilizzaleprincipaliunitàdimisuraperlunghezze, angoli,aree,volumi/capacità,intervallitemporali, masse,pesipereffettuaremisureestime. Passadaun’unitàdimisuraaun’altra, limitatamentealleunitàdiusopiùcomune,anche nelcontestodelsistemamonetario. Insituazioniconcrete,diunacoppiadieventi intuisceecominciaadargomentarequalèilpiù probabile,dandounaprimaquantificazionenei casipiùsemplici,oppurericonoscesesitrattadi eventiugualmenteprobabili. Riconosceedescriveregolaritàinunasequenzadi numeriodifigure. Osserva,classifica,coglie analogieedifferenzediun fenomenoinmodoautonomoe creativo.Individuaconsicurezza procedurerisolutivedisituazioni problematiche. Osserva,classificaecoglie analogieedifferenzediun fenomenoinmodoautonomoe corretto. Elaborainmodoautonomo procedurerisolutivedisituazioni problematiche Osserva,classificaecoglie analogieedifferenzediun fenomenoinmodocorretto. Elaboraprocedurerisolutivedi situazioniproblematicheinmodo corretto. Osserva,classificaecoglie analogieedifferenzediun fenomenoinmodoadeguato. Elaboraprocedurerisolutivedi situazioniproblematicheinmodo adeguato. Osservaifenomenienecogliegli elementiessenzialiRisolve sempliciproblemi. Osservaifenomeniinmodo inadeguato.Risolvesemplici problemisolosesostenuto. 10 9 8 7 6 5 $PELWR &RPSHWHQ]H *5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5( 'LVFLSOLQD6&,(1=( D D D 6FXROD3ULPDULD 2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDO WHUPLQHGHOODFODVVHWHU]DGHOODVFXROD SULPDULD Descrittori di voto YRWR Osserva,individua/classifica/coglie analogieedifferenzeconsicurezzae approfondimentilequalitàeleproprietà deglioggettiedeimateriali. Osserva,individua/classifica/ coglie analogie e differenze con sicurezza le qualità e le proprietà degli oggetti e dei materiali. Osserva, individua/classifica/ coglie analogie e differenze le proprietà degli oggettiedeimateriali. Osserva,individua/classifica/coglie analogieedifferenzeinmodoadeguato lequalitàeleproprietàdeglioggettie deimateriali. Osserva e individua/classifica/ coglie analogie e differenze con qualche incertezza le qualità e le proprietà degli oggetti. Osserva, individua/classifica/ coglie analogieedifferenzeinmodoinadeguato lequalitàele proprietàdeglioggetti Effettuaesperimenti/formulaipotesie prospettasoluzioniinmodoautonomo, correttoecreativo. Effettuaesperimenti/formulaipotesie prospettasoluzioniinmodoautonomo, corretto. Effettuasempliciesperimenti/formula ipotesieprospettasoluzioniinmodo corretto. Effettuasempliciesperimenti/formula ipotesieprospettasoluzioniinmodo adeguato. Guidatoeffettuasempliciesperimenti/ formulaipotesieprospettasoluzioni. Effettuaesperimenti/formulaipotesie prospettasoluzioniinmodo inadeguato. Usaconpadronanzaillinguaggio scientifico(raccogliedati, rappresentagraficamente,interpreta). 10 9 8 7 6 5 Esplorar ee descrive re oggettie material i L’alunnosviluppa atteggiamentidicuriositàe modidiguardareilmondo chelostimolanoacercare spiegazionidiquellochevede succedere. ͲEsploraifenomeniconun approccioscientifico:con l’aiutodell’insegnante,dei compagni,inmodo autonomo,osservaedescrive losvolgersideifatti,formula domande,anchesullabasedi ipotesipersonali,proponee realizzasempliciesperimenti. L’alunnoindividua,attraversol’interazione diretta,lastrutturadioggettisemplici,ne analizzaqualitàeproprietà, lidescrivenellalorounitarietàenelleloro parti,liscomponeericompone,ne riconoscefunzioni emodid’uso. Saseriareeclassificareoggettiinbasealle loroproprietà. Individuastrumentieunitàdimisura appropriatiallesituazioniproblematichein esame,effettuamisure eusalamatematicaconosciutapertrattarei dati. Descrivesemplicifenomenidellavita quotidianalegatiailiquidi,alcibo,alleforze ealmovimento, alcalore,ecc. Osservar ee sperime ntaresul campo ͲIndividuaneifenomeni uguaglianzeedifferenze,fa misurazioni,registradati significativi,identifica relazionispazioͲtemporali. ͲIndividuaaspettiqualitativie quantitativineifenomeni, producerappresentazioni graficheeschemidilivello adeguato,elaborasemplici modelli. Ͳ Osservaimomentisignificativinellavitadi pianteeanimali,realizzandoallevamenti inclassedipiccolianimali,seminein terrarieorti,ecc. Ͳ Individuasomiglianzeedifferenzenei percorsidisviluppodiorganismianimalie vegetali. Ͳ Osserva,conusciteall’esterno,le caratteristichedeiterreniedelleacque. Ͳ Osservaeinterpretaletrasformazioni ambientalinaturali(adoperadelsole,di agentiatmosferici, Ͳ dell’acqua,ecc.)equelleadopera dell’uomo(urbanizzazione,coltivazione, industrializzazione,ecc.). Ͳ Hafamiliaritàconlavariabilitàdei fenomeniatmosferici(venti,nuvole, pioggia,ecc.)econlaperiodicitàdei fenomenicelesti(dì/notte,percorsidel sole,stagioni). L’uomo i viventi e l’ambien te Riconosceleprincipali caratteristicheemodidi viverediorganismianimalie vegetali. Riconosceedescrivelecaratteristichedel proprioambiente. Osservaeprestaattenzioneal funzionamentodelpropriocorpo(fame, sete,dolore,movimento, 10 9 8 7 6 5 10 ͲHaconsapevolezzadella strutturaedellosviluppodel propriocorpo,neisuoidiversi organiedapparati,ne riconosceedescriveil funzionamento,utilizzando modelliintuitiviedhacura dellasuasalute. ͲHaatteggiamentidicura versol’ambientescolastico checondivideconglialtri; rispettaedapprezzailvalore dell’ambiente freddoecaldo,ecc.)perriconoscerlocome organismocomplesso,proponendomodelli elementari delsuofunzionamento. Riconosceinaltriorganismiviventi,in relazioneconiloroambienti,bisogni analoghiaipropri. Usainmodoesaurienteillinguaggio scientifico(raccogliedati,rappresenta graficamente,interpreta). Usaunlinguaggioscientificocorretto (raccoglieidati, rappresentagraficamente,interpreta). Usaunlinguaggioscientificoadeguato( raccogliedati, rappresentagraficamente,interpreta). Usaillinguaggiospecificoinmodo sufficientementecorretto. Usaillinguaggiospecificoinmodo inadeguato 9 8 7 6 5 *5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5( 'LVFLSOLQD6&,(1=( D D 6FXROD3ULPDULD $PELW R &RPSHWHQ]H Oggetti, materiali e trasforma zioni L’alunnosviluppaatteggiamentidi curiositàemodidiguardareil mondochelostimolanoacercare spiegazionidiquellochevede succedere. ͲEsploraifenomeniconun approccioscientifico:conl’aiuto dell’insegnante,deicompagni,in modoautonomo,osservaedescrive losvolgersideifatti,formula domande,anchesullabasediipotesi personali,proponeerealizza sempliciesperimenti. Osservare e sperimen taresul campo 2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDO Descrittori di voto WHUPLQHGHOODFODVVHTXLQWDGHOOD VFXRODSULPDULD Individua,nell’osservazionediesperienze concrete,alcuniconcettiscientificiquali: dimensionispaziali,peso,pesospecifico, forza,movimento,pressione,temperatura, calore,ecc. Cominciaariconoscereregolaritànei fenomenieacostruireinmodoelementare ilconcettodienergia. Osserva,utilizzae,quandoèpossibile, costruiscesemplicistrumentidimisura, imparandoaservirsidiunitàconvenzionali. Individualeproprietàdialcunimateriali come,adesempio:ladurezza,ilpeso, l’elasticità,latrasparenza,ladensità,ecc.; realizzasperimentalmentesemplicisoluzioni inacqua Osservaeschematizzaalcunipassaggidi stato,costruendosemplicimodelli interpretativieprovandoadesprimerein formagraficalerelazionitravariabili individuate ͲIndividuaneifenomeniuguaglianze Proseguenelleosservazionifrequentie edifferenze,famisurazioni,registra regolari,aocchionudooconappropriati strumenti,conicompagnie datisignificativi,identificarelazioni autonomamente,diunaporzionedi spazioͲtemporali. ambientevicino;individuaglielementiche ͲIndividuaaspettiqualitativie locaratterizzanoeilorocambiamentinel quantitativineifenomeni,produce tempo. rappresentazionigraficheeschemi dilivelloadeguato,elaborasemplici Conoscelastrutturadelsuolo modelli. sperimentandoconrocce,sassieterricci; osservalecaratteristichedell’acquaeilsuo ruolonell’ambiente. Ricostruisceeinterpretailmovimentodei diversioggetticelesti,rielaborandolianche attraverso giochicolcorpo. YRWR Osserva, classifica e coglie analogie e differenze di un fenomenoinmodocompletoe approfondito. Osserva, classifica e coglie analogie e differenze di un fenomenoinmodocompleto. Osserva ,classifica e coglie analogie e differenze di un fenomenoinmodocorretto. Osserva, classifica e coglie analogie e differenze di un fenomenoinmodoadeguato. Osservaifenomenicogliendone glielementiessenziali. Osserva i fenomeni in modo inadeguato 10 9 8 7 6 5 Effettuaesperimenti,formula ipotesie prospettasoluzioniinmodo eccellente,correttoe autonomo. Effettuaesperimenti,formula ipotesie prospettasoluzioniinmodo correttoeautonomo. Effettuaesperimenti,formula ipotesie prospettasoluzioniinmodo corretto. Effettuaesperimenti,formula ipotesie prospettasoluzioniinmodo adeguato. Sostenutoeffettua esperimenti,formula ipotesieprospettasoluzioni. Effettuaesperimenti,formula ipotesie prospettasoluzioniinmodo inadeguato. 10 9 8 7 6 5 L’uomo i viventi e l’ambient e Riconosceleprincipali caratteristicheemodidiviveredi organismianimalievegetali. ͲHaconsapevolezzadellastrutturae dellosviluppodelpropriocorpo,nei suoidiversiorganiedapparati,ne riconosceedescriveil funzionamento,utilizzandomodelli intuitiviedhacuradellasuasalute. ͲHaatteggiamentidicuraverso l’ambientescolasticochecondivide conglialtri;rispettaedapprezzail valoredell’ambiente Descriveeinterpretailfunzionamentodel corpocomesistemacomplessosituatoinun ambiente;costruiscemodelliplausibilisul funzionamentodeidiversiapparati,elabora primimodelliintuitividistrutturacellulare. Hacuradellapropriasaluteanchedalpunto divistaalimentareemotorio. Acquisisceleprimeinformazionisulla riproduzioneelasessualità. Riconosce,attraversol’esperienzadi coltivazioni,allevamenti,ecc.chelavitadi ogniorganismoè inrelazioneconaltreedifferentiformedi vita. Elaboraiprimielementidiclassificazione animaleevegetalesullabasediosservazioni personali. Proseguel’osservazioneel’interpretazione delletrasformazioniambientali,ivi compresequelle globali, in particolare quelle conseguenti all’azionemodificatricedell’uomo. Usaconpadronanzail linguaggioscientifico( raccogliedati,rappresenta graficamente,interpreta). Usainmodoesaurienteil linguaggioscientifico( raccogliedati,rappresenta graficamente,interpreta). Usaunlinguaggioscientifico corretto(raccoglieidati, rappresentagraficamente, interpreta). Usaunlinguaggioscientifico adeguato(raccoglie dati,rappresentagraficamente, interpreta). Usaillinguaggiospecificoin modosufficientemente corretto. Usaillinguaggiospecificoin modoinadeguato 10 9 8 7 6 5 *5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5( 'LVFLSOLQD/,1*8$,1*/(6( DDD6FXROD3ULPDULD $PELWR &RPSHWHQ]H 2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWR DOWHUPLQHGHOODFODVVHWHU]D GHOODVFXRODSULPDULD Ascolto (compren sione orale) L’allievocomprendebrevi messaggioraliescrittirelativiad ambitifamiliari. Comprendevocaboli,istruzioni, espressioniefrasidiusoquotidiano, pronunciatichiaramentee lentamenterelativiasestesso,ai compagni,allafamiglia. Parlato (produzio nee interazio neorale) Descriveoralmenteinmodo semplice,aspettidelproprio vissutoedelproprioambienteed elementichesiriferisconoa bisogniimmediati. Producefrasisignificativeriferitead oggetti,luoghi,persone,situazioni note. Interagisceconuncompagnoper presentarsie/ogiocare,utilizzando espressioniefrasimemorizzateadatte allasituazione. Descrittori di voto Ͳ Comprendeememorizzacon immediatezza. Ͳ Comprendeememorizza. Ͳ Comprendeinmodonon immediatoenecessitadiun secondoascolto. Ͳ Comprendenoncompletamentee deveesseresupportato dall’insegnante. Ͳ Comprendeconalcunedifficoltàe vasupportatoconpiùascoltie ripetizioni. Ͳ Dimostraframmentarietànella competenzadell’ascoltoe comprendesolopochivocabolied espressioninote. Ͳ Memorizza,produceeripetecon immediatezzaefacilitàsemplici elementidellalinguaperuna comunicazioneprogressivamente piùaccurata. Ͳ Memorizza,produceeripetere semplicielementidellalinguaper unacomunicazione progressivamentepiùaccurata. Ͳ Ripete,produceememorizza paroleutilizzandoespressioni ancheseformalmentenon corretteperstabilirecontatti socialidibase. Ͳ Ripete,produceememorizza paroleedespressioniconil supportodell’insegnante. Ͳ Saesprimersiinmodo comprensibile,utilizzandoinparte leespressionielestrutture conosciute.Intervieneconalcune difficoltàinscambidialogici. Ͳ Dimostradiesprimersicon frammentarietàeinmodonon comprensibile.Noninteragiscee necessitadelcontinuosupporto dell’insegnante. YRWR 10 9 8 7 6 5 10 9 8 7 6 5 Ͳ Lettura (compren sione scritta) Individuaalcunielementiculturali ecoglierapportitraforme linguisticheeusidellalingua straniera. Comprenderecartoline,bigliettie brevimessaggi,accompagnati preferibilmentedasupportivisivio Ͳ Riconosceparole,frasiesemplici testi.Saricavaresenzadifficoltà 10 sonori,cogliendoparoleefrasigià acquisitealivelloorale. Ͳ Ͳ Ͳ Ͳ Ͳ Scrittura Descriveperiscritto,inmodo (produzio semplice,aspettidelproprio nescritta) vissutoedelproprioambienteed elementichesiriferisconoa bisogniimmediati. Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidianoattinentialleattivitàsvolte inclasseeadinteressi personaliedelgruppo. Ͳ Ͳ Ͳ Ͳ Ͳ Ͳ informazionidibaseedespressioni diusocomune. Riconosceparole,frasiesemplici testi.Saricavareinformazionidi baseedespressionidiusocomune. Riconosceparole,frasi,semplici testiesaricavareinformazionidi baseconilsupportodiimmagini. Riconosceparole,frasi,semplici testiesaricavareinformazionidi baseconilsupporto dell’insegnante. Dimostraincertezzanel riconoscimentoenellaletturadi parole,frasiesemplicitesti.Ricava parzialiinformazionidibase. Dimostradifficoltànel riconoscimentoenellaletturadi parole,frasiesemplicitesti.Ricava informazionidibasesolocon l’ausiliodell’insegnante. Copia,ricompone,produceparole esemplicifrasiconprecisione. Utilizzaespressioniperscopi diversiinrelazioneaipropribisogni edinteressipersonali. Copia,ricompone,produceparole esemplicifrasi.Utilizzaespressioni inrelazioneaipropribisognied interessipersonali. Dopoaverconsolidatola comprensioneelaproduzione orale,dimostradicopiare, ricomporre,produrreparolee semplicifrasi.Utilizzaespressioni inrelazioneaipropribisogni. Dimostraconalcunedifficoltàdi copiare,ricomporre,produrre paroleesemplicifrasi.Utilizzanon autonomamenteespressioni, necessitadiunmodellodatoper comunicareipropribisogni. Dimostradisapercopiareparolee semplicifrasi.Hapocasicurezza nell’utilizzodiespressionie necessitadelsupporto dell’insegnantepercomunicarei propribisogni. Dimostradinonsapercopiare paroleesemplicifrasi.Nonèin gradodicomunicareipropri bisognineancheconilcostante aiutodell’insegnante. 9 8 7 6 5 10 9 8 7 6 5 *5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5( 'LVFLSOLQD/,1*8$,1*/(6( D D 6FXROD3ULPDULD $PELW R &RPSHWHQ]H Ascolto (compren sione orale) L’allievocomprende brevimessaggioralie scrittirelativiadambiti familiari. Parlato (produzio nee interazio neorale) Descriveoralmentein modosemplice,aspetti delpropriovissutoedel proprioambienteed elementichesi riferisconoabisogni immediati. Lettura (compren sione scritta) Individuaalcuni elementiculturalie coglierapportitraforme linguisticheeusidella linguastraniera. Leggeecomprendebrevie semplicitesti,accompagnati preferibilmentedasupportivisivi, cogliendoillorosignificatoglobale eidentificandoparoleefrasi familiari. Scrittura Descriveperiscritto,in (produzio modosemplice,aspetti nescritta) delpropriovissutoedel proprioambienteed elementichesi riferisconoabisogni immediati. Scriveinformacomprensibile messaggisempliciebreviper presentarsi,perfaregliauguri,per ringraziareoinvitarequalcuno,per chiedereodarenotizie,ecc. 2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDO WHUPLQHGHOODFODVVHTXLQWD GHOODVFXRODSULPDULD Comprendebrevidialoghi, istruzioni,espressioniefrasidiuso quotidianosepronunciate chiaramenteeidentificailtema generalediundiscorsoincuisi parladiargomenticonosciuti. Comprendebrevitestimultimediali identificandoneparolechiaveeil sensogenerale. Descrivepersone,luoghieoggetti familiariutilizzandoparoleefrasi giàincontrateascoltandoe/o leggendo. Riferiscesempliciinformazioni afferentiallasferapersonale, integrandoilsignificatodiciòchesi diceconmimicaegesti. Interagisceinmodocomprensibile conuncompagnoounadultocon cuisihafamiliarità,utilizzando espressioniefrasiadattealla situazione. Descrittori di voto Ͳ Comprendeememorizzaconimmediatezza. Ͳ Comprendeememorizza. Ͳ Comprendeinmodononimmediatoenecessita diunsecondoascolto. Ͳ Comprendenoncompletamenteedeveessere supportatodall’insegnante. Ͳ Comprendeconalcunedifficoltàevasupportato conpiùascoltieripetizioni. Ͳ Dimostraframmentarietànellacompetenza dell’ascoltoecomprendesolopochivocabolied espressioninote. Ͳ Memorizza,produceeripeteconimmediatezza efacilitàsemplicielementidellalinguaperuna comunicazioneprogressivamentepiùaccurata. Ͳ Memorizza,produceeripetesemplicielementi dellalinguaperunacomunicazione progressivamentepiùaccurata. Ͳ Ripete,produceememorizzaparoleutilizzando espressioniancheseformalmentenoncorrette perstabilirecontattisocialidibase. Ͳ Ripete,produceememorizzaparoleed espressioniconilsupportodell’insegnante. Ͳ Saesprimersiinmodocomprensibile,utilizzando inparteleespressionielestruttureconosciute. Intervieneconalcunedifficoltàinscambi dialogici. Ͳ Dimostradiesprimersiconframmentarietàein modononcomprensibile.Noninteragiscee necessitadelcontinuosupportodell’insegnante. Ͳ Riconosceparole,frasiesemplicitesti.Sa ricavaresenzadifficoltàinformazionidibaseed espressionidiusocomune. Ͳ Riconosceparole,frasiesemplicitesti.Sa ricavareinformazionidibaseedespressionidi usocomune. Ͳ Riconosceparole,frasi,semplicitestiesa ricavareinformazionidibaseconilsupportodi immagini. Ͳ Riconosceparole,frasi,semplicitestiesa ricavareinformazionidibaseconilsupporto dell’insegnante. Ͳ Dimostraincertezzanelriconoscimentoenella letturadiparole,frasiesemplicitesti.Ricava parzialiinformazionidibase. Ͳ Dimostradifficoltànelriconoscimentoenella letturadiparole,frasiesemplicitesti. Ricavainformazionidibasesoloconl’ausilio dell’insegnante. Copia,ricompone,produceparoleesemplicifrasi conprecisione.Utilizzaespressioniperscopidiversi inrelazioneaipropribisogniedinteressipersonali. Copia,ricompone,produceparoleesemplicifrasi. Utilizzaespressioniinrelazioneaipropribisognied interessipersonali. YRWR 10 9 8 7 6 5 10 9 8 7 6 5 10 9 8 7 6 5 10 9 Riflession esulla linguae sull’appre ndimento . Individuaalcuni elementiculturalie coglierapportitraforme linguisticheeusidella linguastraniera. Osservacoppiediparolesimili comesuonoenedistingueil significato. Osservaparoleedespressioninei contestid’usoenecoglieirapporti disignificato. Osservalastrutturadellefrasie metteinrelazionecostruttie intenzionicomunicative. Riconoscechecosasièimparatoe checosasideveimparare. Dopoaverconsolidatolacomprensioneela produzioneorale,dimostradicopiare,ricomporre, produrreparoleesemplicifrasi.Utilizzaespressioni inrelazioneaipropribisogni. Dimostraconalcunedifficoltàdicopiare, ricomporre,produrreparoleesemplicifrasi. Utilizzanonautonomamenteespressioni,necessita diunmodellodatopercomunicareipropribisogni. Dimostradisapercopiareparoleesemplicifrasi. Hapocasicurezzanell’utilizzodiespressionie necessitadelsupportodell’insegnanteper comunicareipropribisogni. Dimostradinonsapercopiareparoleesemplici frasi.Nonèingradodicomunicareipropribisogni neancheconilcostanteaiutodell’insegnante. Inmodoeccellente. Inmodosicuroecorretto. Inmodocorretto. Inmodonondeltuttocorretto. Inmodoincertocommettendoalcunierrori. Inmodoparzialeeincompleto. 8 7 6 5 10 9 8 7 6 5 *5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5( 'LVFLSOLQD$57((,00$*,1( D D D D D 6FXROD3ULPDULD $PELW R &RPSHWHQ]H Esprimers ie comunica re Ͳ L’alunnoelaboracreativamente produzionipersonalieautenticheper esprimeresensazioniedemozioni; rappresentaecomunicalarealtà percepita. Ͳ Trasformaimmaginiemateriali ricercandosoluzionifigurativeoriginali. Ͳ Sperimentastrumentietecniche diverseperrealizzareprodottigrafici, plastici,pittoriciemultimediali. Ͳ Introducenelleproprieproduzioni creativeelementilinguisticiestilistici scopertiosservandoimmaginieopere d’arte. Ͳ Guardaeosservaconconsapevolezza Èingradodiosservare,esplorare, descrivereeleggereimmagini(opere un’immagineeglioggettipresenti d’arte,fotografie,manifesti,fumetti,ecc) nell’ambientedescrivendoglielementi emessaggimultimediali(spot,brevi formali,utilizzandoleregoledella filmati,videoclip,ecc.) percezionevisivael’orientamentonello spazio. Ͳ RiconosceinuntestoiconicoͲvisivogli elementigrammaticalietecnicidel linguaggiovisivo(linee,colori,forme, volume,spazio)individuandoilloro significatoespressivo. Ͳ Individuanellinguaggiodelfumetto, filmicoeaudiovisivolediversetipologie dicodici,lesequenzenarrativee decodificainformaelementareidiversi significati. Ͳ Individuainun’operad’arte,siaantica Individuaiprincipaliaspettiformali dell’operad’arte;apprezzaleopere chemoderna,glielementiessenziali artisticheeartigianaliprovenientida dellaforma,dellinguaggio,dellatecnica culturediversedallapropria. edellostiledell’artistaper comprenderneilmessaggioela ConosceiprincipalibeniartisticoͲ funzione. culturalipresentinelproprioterritorioe Ͳ Familiarizzaconalcuneformediartee manifestasensibilitàerispettoperla lorosalvaguardia. diproduzioneartigianaleappartenenti allapropriaeadaltreculture. Ͳ Riconosceeapprezzanelproprio territoriogliaspettipiùcaratteristicidel patrimonioambientaleeurbanisticoei principalimonumentistoricoͲartistici. Osservare eleggere le immagini Compren deree apprezzar eleopere d’arte L’alunnoutilizzaleconoscenzeele abilitàrelativeallinguaggiovisivoper produrrevarietipologieditestivisivi (espressivi,narrativi,rappresentativie comunicativi)erielaborareinmodo creativoleimmaginiconmolteplici tecniche,materialiestrumenti(graficoͲ espressivi,pittoricieplastici,maanche audiovisiviemultimediali). 2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWR DOWHUPLQHGHOODFODVVHTXLQWD GHOODVFXRODSULPDULD 'HVFULWWRULGLYRWR YRWR Conoscelevarietecnicheele usainmodo: eccellente esaurienteecreativo corretto adeguato abbastanzacorretto inadeguato 10 9 8 7 6 5 Leggeimmaginieopere d’arteinmodo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto inadeguato Osservaedescriveimmaginie oggettiinmodo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto inadeguato 10 9 8 7 6 5 10 9 8 7 6 5 *5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5( 'LVFLSOLQD7(&12/2*,$ D D D D D 6FXROD3ULPDULD $PELWR &RPSHWHQ]H VEDEREE OSSERVARE L’alunnoriconoscee identificanell’ambiente chelocircondaelementie fenomeniditipo artificiale. Èaconoscenzadialcuni processiditrasformazione dirisorseediconsumodi energia,edelrelativo impattoambientale. Producesemplicimodellio rappresentazionigrafiche delpropriooperato utilizzandoelementidel disegnotecnicoo strumentimultimediali. PREVEDEREE IMMAGINARE 2ELHWWLYLGL 'HVFULWWRULGLYRWR DSSUHQGLPHQWRDOWHUPLQH GHOODFODVVHTXLQWDGHOOD VFXRODSULPDULD ͲL’alunnoeseguesemplici misurazionierilievi fotograficisull’ambiente scolasticoosullapropria abitazione. ͲLeggeericavainformazioni utilidaguided’usoo istruzionidimontaggio. ͲImpiegaalcuneregoledel disegnotecnicoper rappresentaresemplici oggetti. ͲEffettuaproveedesperienze sulleproprietàdeimateriali piùcomuni. ͲRiconosceedocumentale funzioniprincipalidiuna nuovaapplicazione informatica. ͲRappresentaidati dell’osservazioneattraverso tabelle,mappe,diagrammi, disegni,testi. Producesemplicimodellio Effettuastimeapprossimative rappresentazionigrafiche supesiomisuredioggetti delpropriooperato dell’ambientescolastico. utilizzandoelementidel disegnotecnicoo Prevedeleconseguenzedi strumentimultimediali. decisioniocomportamenti personaliorelativeallapropria Iniziaariconoscerein classe. modocriticole caratteristiche,lefunzioni Riconosceidifettidiun eilimitidellatecnologia oggettoeimmaginarne attuale. possibilimiglioramenti. Pianificalafabbricazionediun sempliceoggettoelencandogli strumentieimateriali necessari. Organizzaunagitaounavisita adunmuseousandointernet perreperirenotiziee informazioni. YRWR Ͳ Sariconoscereglielementieifenomeni attraversoun'osservazioneautonomae approfondita;siorientaadacquisireunsapere piùintegrale. Ͳ Sariconoscereglielementieifenomeni attraversoun'osservazioneautonoma;si orientaadacquisireunsaperepiùintegrale. Ͳ Sariconoscereglielementieifenomeni attraversounabuonaosservazione;siorienta adacquisireunsaperecompleto. Ͳ Sariconoscereglielementieifenomeni attraversoun’osservazioneabbastanzacorretta; conoscenozionieconcetti. Ͳ Riconoscereglielementieifenomeniattraverso un'osservazioneessenziale. Ͳ Conosceinmodoparzialeglielementiei fenomenidellarealtàtecnologica. 10 9 8 7 6 5 Ͳ Realizzasemplicimodelliorappresentazioni graficheinmodoautonomo;usaglistrumenti tecniciomultimedialiconscioltezzaeproprietà. Ͳ Realizzasemplicimodelliorappresentazioni graficheinmodo Ͳ autonomo;usaglistrumentitecnicio multimedialiconproprietà Ͳ Realizzasemplicimodelliorappresentazioni graficheinmodo Ͳ razionale;usaglistrumentitecnicio multimedialiconsicurezzaeinmodo appropriato. Ͳ Realizzasemplicimodelliorappresentazioni graficheinmodocorretto;usaglistrumenti tecniciomultimedialiinmodoadeguatoed abbastanzaappropriato. Ͳ Realizzasemplicimodelliorappresentazioni graficheinmodoessenziale;usaglistrumenti tecniciomultimedialiinmodosufficientemente corretto. Ͳ Rappresentaeriproducesemplicimodellio rappresentazionigraficheinmodoincerto;usa glistrumentitecniciomultimedialiinmodo pococorretto. 10 9 8 7 6 5 INTERVENIREE TRASFORMARE Conosceeutilizzasemplici oggettiestrumentidiuso quotidianoedèingrado didescrivernelafunzione principaleelastrutturae dispiegarneil funzionamento. Saricavareinformazioni utilisuproprietàe caratteristichedibenio servizileggendoetichette, volantinioaltra documentazionetecnicae commerciale. Siorientatraidiversi mezzidicomunicazioneed èingradodifarneunuso adeguatoasecondadelle diversesituazioni. Smontasemplicioggettie meccanismi,apparecchiature obsoleteoaltridispositivi comuni. Utilizzasempliciprocedureper laselezione,lapreparazionee lapresentazionedeglialimenti. Esegueinterventidi decorazione,riparazionee manutenzionesulproprio corredoscolastico. Realizzaunoggettoin cartoncinodescrivendoe documentandolasequenza delleoperazioni. Cerca,seleziona,scaricae installasulcomputerun comuneprogrammadiutilità. Conosceedusaivarioggettiestrumentidiuso quotidianoin manieraeccellente. Conosceedusaivarioggettiestrumentidiuso quotidianoin manieraautonoma. Conosceedusaivarioggettiestrumentidiuso quotidianoinmanierasicura. Conosceedusaivarioggettiestrumentidiuso quotidianoin modocorretto. Conosceedusaivarioggettiestrumentidiuso quotidianopiù semplici. E’incertonell’usareivarioggettiestrumentidi usoquotidiano. 10 9 8 7 6 5 *5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5( 'LVFLSOLQD086,&$ D D D D D 6FXROD3ULPDULD $PELWR &RPSHWHQ]H Ascolto, interpretaz ionee descrizione del linguaggio musicale. L’alunnoesplora,discriminaedelabora eventisonoridalpuntodivista qualitativo,spazialeeinriferimentoalla lorofonte. Esploradiversepossibilitàespressive dellavoce,dioggettisonoriestrumenti musicali,imparandoad ascoltaresestessoeglialtri;fausodi formedinotazioneanalogicheo codificate. Articolacombinazionitimbriche, ritmicheemelodiche,applicando schemielementari;leesegueconla voce,ilcorpoeglistrumenti,ivi compresiquellidellatecnologia informatica. Improvvisaliberamenteeinmodo creativo,imparandogradualmentea dominaretecnicheemateriali. Esegue,dasoloeingruppo,semplici branivocaliostrumentali,appartenenti agenerieculturedifferenti,utilizzando anchestrumentididatticieautoͲ costruiti. Riconosceglielementicostitutividiun semplicebranomusicale. Ascolta,interpretaedescrivebrani musicalididiversogenere 2ELHWWLYLGL DSSUHQGLPHQWRDO WHUPLQHGHOODFODVVH TXLQWDGHOODVFXROD SULPDULD 'HVFULWWRULGLYRWR YRWR L’alunnoutilizzavoce,strumentie nuovetecnologiesonoreinmodo creativoeconsapevole,ampliando congradualitàlepropriecapacità diinvenzioneeimprovvisazione sonoroͲmusicale. Eseguecollettivamentee individualmentebrani vocali/strumentalianche polifonici,curando l’intonazione,l’espressivitàe l’interpretazione. Valutaaspettifunzionaliedestetici inbranimusicalidivariogeneree stile,inrelazioneal riconoscimentodiculture,ditempi eluoghidiversi. Riconosceeclassificaglielementi costitutivibasilaridellinguaggio musicaleall’internodibranidi variogenereeprovenienza. Rappresentaglielementibasilaridi eventisonoriemusicaliattraverso sistemisimboliciconvenzionalie nonconvenzionali. Riconoscegliusi,lefunzioniei contestidellamusicaedeisuoni nellarealtàmultimediale(cinema, televisione,computer). Ascoltaediscrimina diversifenomenisonori inmodo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto inadeguato Siesprimevocalmente inmodo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto inadeguato Riproduceritmiin modo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto inadeguato 10 9 8 7 6 5 10 9 8 7 6 5 10 9 8 7 6 5 *5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5( 'LVFLSOLQD('8&$=,21(),6,&$ D D D D D 6FXROD3ULPDULD $PELWR &RPSHWHQ]H 2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDO WHUPLQHGHOODFODVVHTXLQWDGHOOD VFXRODSULPDULD 'HVFULWWRULGLYRWR YRWR Ilcorpoe lasua relazione conlo spazioeil tempo. L’alunnoacquisisceconsapevolezzadi séattraversolapercezionedelproprio corpoelapadronanzadeglischemi motorieposturalinelcontinuo adattamentoallevariabilispazialie temporalicontingenti. Sicoordinaall’internodiuno spazioinmodo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto inadeguato 10 9 8 7 6 5 Il linguaggio delcorpo come modalità comunica tivoͲ espressiva . Ilgioco,lo sport,le regoleeil fairplay. Utilizzaillinguaggiocorporeoe motoriopercomunicareedesprimerei propristatid’animo,ancheattraverso ladrammatizzazioneeleesperienze ritmicoͲmusicaliecoreutiche. –Coordinaeutilizzadiversischemimotori combinatitraloroinizialmenteinforma successivaepoiinformasimultanea (correre/saltare,afferrare/lanciare, ecc). –Riconosceevalutatraiettorie,distanze, ritmiesecutiviesuccessionitemporali delleazionimotorie,sapendoorganizzare ilpropriomovimentonellospazioin relazioneasé,aglioggetti,aglialtri. Utilizzainformaoriginaleecreativa modalitàespressiveecorporeeanche attraversoformedidrammatizzazionee danza,sapendotrasmetterenel contempocontenutiemozionali. Elaboraedeseguesemplicisequenzedi movimentoosemplicicoreografie individualiecollettive. Conosceeapplicacorrettamente modalitàesecutivedidiversepropostedi giocosport. Sautilizzarenumerosigiochiderivanti dallatradizionepopolareapplicandone indicazionieregole. Partecipaattivamenteallevarieformedi gioco,organizzateancheinformadigara, collaborandoconglialtri. Rispettaleregolenellacompetizione sportiva;saaccettarelasconfittacon equilibrio,eviverelavittoriaesprimendo rispettoneiconfrontideiperdenti, accettandolediversità,manifestando sensodiresponsabilità. Organizzacondottemotorie complesseinmodo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto inadeguato 10 9 8 7 6 5 Ͳ Utilizzasemprecorrettamente ifondamentalinelle dinamichedigiocomettendo inattocollaborazionee autocontrolloecreatività. Ͳ Utilizzasemprecorrettamente ifondamentalinelle dinamichedigiocomettendo inattocollaborazionee autocontrollo. Ͳ Eseguecorrettamentei Fondamentalicon autocontrollo. Ͳ Eseguecorrettamentei fondamentali Ͳ Esegueifondamentalianche seinmodoimprecisoe difficoltoso. Ͳ Nonsaeseguirei Fondamentali. Acquisisceedapplicaicontenuti inmodo: eccellente esauriente corretto adeguato abbastanzacorretto inadeguato 10 9 8 7 6 5 Salutee benessere , prevenzio nee sicurezza. Sperimentaunapluralitàdiesperienze chepermettonodimaturare competenzedigiocosportanchecome orientamentoallafuturapratica sportiva. Sperimenta,informasemplificatae progressivamentesemprepiù complessa,diversegestualitàtecniche. Comprende,all’internodellevarie occasionidigiocoedisport,ilvalore delleregoleel’importanzadi rispettarle. Agiscerispettandoicriteribasedi sicurezzaperséeperglialtri,sianel movimentochenell’usodegliattrezzie trasferiscetalecompetenza nell’ambientescolasticoed extrascolastico. Riconoscealcuniessenzialiprincipi relativialpropriobenesserepsicoͲ fisicolegatiallacuradelpropriocorpo, auncorrettoregimealimentareealla prevenzionedell’usodisostanzeche induconodipendenza. Assumecomportamentiadeguatiperla prevenzionedegliinfortunieperla sicurezzaneivariambientidivita. Riconosceilrapportotraalimentazione, edeserciziofisicoinrelazioneasanistili divita. Acquisisceconsapevolezzadellefunzioni fisiologiche(cardioͲrespiratoriee muscolari)edeilorocambiamentiin relazioneall’eserciziofisico. 10 9 8 7 6 5 *5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5( 'LVFLSOLQD5(/,*,21( D D D 6FXROD3ULPDULD $PELWR &RPSHWHQ]H 2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDO WHUPLQHGHOODFODVVHWHU]DGHOOD VFXRODSULPDULD 'HVFULWWRULGL YRWR YRWR Dioe l’uomo L’alunnoriflettesuDioCreatoree Padre,sudatifondamentalidellavita diGesùesacollegareicontenuti principalidelsuoinsegnamentoalle tradizionidell’ambienteincuivive. Esprimeicontenuti inmodo: eccellente esauriente corretto abbastanza corretto inadeguato Ottimo Distinto Buono Sufficiente Insufficiente LaBibbia ealtre fonti RiconoscechelaBibbiaèillibrosacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendoladistingueredaaltretipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identificalecaratteristicheessenzialidi unbranobiblico,safarsiaccompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza. Riconosceilsignificatocristianodel NataleedellaPasqua,traendone motivoperinterrogarsisulvaloredi talifestivitànell'esperienzapersonale, familiareesociale. L’alunnoscoprecheperlareligionecristianaDioè CreatoreePadreechefindalleoriginihavoluto stabilireun'alleanzaconl'uomo. ConosceGesùdiNazareth,EmmanueleeMessia, crocifissoerisortoecometaletestimoniatodai cristiani. IndividuaitrattiessenzialidellaChiesaedellasua missione. Riconoscelapreghieracomedialogotral'uomoe Dio,evidenziandonellapreghieracristianala specificitàdel"PadreNostro". Conoscelastrutturaelacomposizionedella Bibbia. Ascolta,leggeesariferirecircaalcunepagine biblichefondamentali,tracuiiraccontidella Creazione,levicendeelefigureprincipalidel popolod'Israele,gliepisodichiavedeiracconti evangeliciedegliAttidegliapostoli. Leggee comprendelefonti biblicheinmodo: eccellente esauriente corretto abbastanza corretto inadeguato Ottimo Distinto Buono Sufficiente Insufficiente Riconosceisegni cristianiinmodo: eccellente esauriente corretto abbastanza corretto inadeguato Riconosceivalori religiosiinmodo: eccellente esauriente corretto abbastanza corretto inadeguato Ottimo Distinto Buono Sufficiente Insufficiente Il linguaggio religioso Ivalori eticie religiosi Siconfrontaconl'esperienzareligiosa edistinguelaspecificitàdellaproposta disalvezzadelcristianesimo;identifica nellaChiesalacomunitàdicoloroche credonoinGesùCristoesiimpegnano permettereinpraticailsuo insegnamento;coglieilsignificatodei Sacramentiesiinterrogasulvaloreche essihannonellavitadeicristiani. RiconosceisegnicristianiinparticolaredelNatale edellaPasqua,nell'ambiente,nellecelebrazionie nellapietàenellatradizionepopolare. Conosceilsignificatodigestiesegniliturgici propridellareligionecattolica(modidipregare,di celebrare,ecc.). Riconoscechelamoralecristianasifondasul comandamentodell'amorediDioedelprossimo, comeinsegnatodaGesù. Riconoscel'impegnodellacomunitàcristiananel porreallabasedellaconvivenzaumanalagiustizia elacarità. Ottimo Distinto Buono Sufficiente insufficiente *5,*/,$',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5( $PELWR &RPSHWHQ]H Dioe l’uomo L’alunnoriflettesuDioCreatoree Padre,sudatifondamentalidellavita diGesùesacollegareicontenuti principalidelsuoinsegnamentoalle tradizionidell’ambienteincuivive. LaBibbia ealtre fonti RiconoscechelaBibbiaèillibrosacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendoladistingueredaaltretipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identificalecaratteristicheessenzialidi unbranobiblico,safarsiaccompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza. Il linguaggio religioso Riconosceilsignificatocristianodel NataleedellaPasqua,traendone motivoperinterrogarsisulvaloredi talifestivitànell'esperienzapersonale, familiareesociale. Ivalori eticie religiosi Siconfrontaconl'esperienzareligiosa edistinguelaspecificitàdellaproposta disalvezzadelcristianesimo;identifica nellaChiesalacomunitàdicoloroche credonoinGesùCristoesiimpegnano permettereinpraticailsuo insegnamento;coglieilsignificatodei Sacramentiesiinterrogasulvaloreche essihannonellavitadeicristiani. 'LVFLSOLQD5(/,*,21( D D 6FXROD3ULPDULD 2ELHWWLYLGLDSSUHQGLPHQWRDOWHUPLQHGHOODFODVVH TXLQWDGHOODVFXRODSULPDULD Ͳ SacheperlareligionecristianaGesùèil Signore,cherivelaall’uomoilvoltodelPadree annunciailRegnodiDioconparoleeazioni. Ͳ Descriveicontenutiprincipalidelcredo cattolico. Ͳ Riconosceavvenimenti,personeestrutture fondamentalidellaChiesacattolicaelimettea confrontoconquellidellealtreconfessioni cristiane. Ͳ Individuaneisacramentienellecelebrazioni liturgicheisegnidellasalvezzadiGesùel’agire delloSpiritoSantonellaChiesafindallesue origini. Ͳ Conosceleoriginielosviluppodel cristianesimoedellealtregrandireligioni. Ͳ ConfrontalaBibbiacontestisacridellealtra religioni. Ͳ Leggedirettamentepaginebiblicheed evangeliche,riconoscendoneilgenere letterarioeindividuandoneilmessaggio principale. Ͳ Identificaiprincipalicodicidell’iconografia cristiana. Ͳ Saattingereinformazionisullareligione cattolicaanchenellavitadisantieinMaria,la madrediGesù. Ͳ IntendeilsensoreligiosodelNataleedella Pasqua,apartiredallenarrazionievangelichee dallavitadellaChiesa. Ͳ Riconosceilvaloredelsilenziocome“luogo”di incontroconsestessi,conl’altro,conDio. Ͳ Individuasignificativeespressionid’arte cristiana(apartiredaquellepresentinel territorio),perrilevarecomelafedesiastata interpretataecomunicatadagliartistinelcorso deisecoli. Ͳ Sirendecontochelacomunitàecclesiale esprime,attraversovocazionieministeri differenti,lapropriafedeeilproprioservizio all’uomo. ScoprelarispostadellaBibbiaalledomandedi sensodell’uomoelaconfrontaconquelledelle principalireligioninoncristiane. RiconoscenellavitaenegliinsegnamentidiGesù propostediscelteresponsabili,invistadiun personaleprogettodivita. 'HVFULWWRULGLYRWR YRWR Esprimeicontenuti inmodo: eccellente esauriente corretto abbastanza corretto inadeguato Ottimo Distinto Buono Sufficiente Insufficiente Leggee comprendelefonti biblicheinmodo: eccellente esauriente corretto abbastanza corretto inadeguato Ottimo Distinto Buono Sufficiente Insufficiente Riconosceisegni cristianiinmodo: eccellente esauriente corretto abbastanza corretto inadeguato Ottimo Distinto Buono Sufficiente Insufficiente Riconosceivalori religiosiinmodo: eccellente esauriente corretto abbastanza corretto inadeguato Ottimo Distinto Buono Sufficiente insufficiente 7$%(//$',0,685$=,21(9$/87$=,21('2&,02/2*,&$'(//(3529(', 9(5,),&$2**(77,9(267587785$7( 6&82/$35,0$5,$ 3URYDFRQ LWHPV 2WWLPR ULVSRVWH FRUUHWWH VX 3URYDFRQ LWHPV ULVSRVWH FRUUHWWH VX 3URYDFRQ LWHPV ULVSRVWH FRUUHWWH VX 3URYDFRQ LWHPV ULVSRVWH FRUUHWWH VX 3URYDFRQ LWHPV ULVSRVWH FRUUHWWH VX 'LVWLQWR %XRQR 'LVFUHWR 6XIILFLHQWH 1RQ VXIILFLHQWH 0HQRGL 0HQRGL 0HQRGL 0HQRGL 0HQRGL 0HQRGL 0HQRGL 3URYD FRQ LWHPV 2WWLPR 3URYD FRQ LWHPV 3URYD FRQ LWHPV 3URYD FRQ LWHPV 3URYD FRQ LWHPV 3URYDFRQ LWHPV ULVSRVWH FRUUHWWHVX 3URYD FRQ LWHPV 'LVWLQWR %XRQR 'LVFUHWR 3URYD FRQ LWHPV 3URYDFRQ LWHPV ULVSRVWH FRUUHWWHVX 6XIILFLHQWH 0HQRGL 0HQRGL 0HQRGL 0HQRGL 0HQRGL 0HQRGL 0HQRGL 1RQ VXIILFLHQWH 3URYD FRQ LWHPV 0HQR GL SHUSURYHRJJHWWLYHRVWUXWWXUDWHV¶LQWHQGRQRSURYHGLYHULILFDGHOOHDELOLWjHRGHOOHFRQRVFHQ]H SRVVHGXWHGDOO¶DOXQQRLQFXLOHULVSRVWHSRVVLELOLHTXHOOHDFFHWWDELOLVRQRULJRURVDPHQWHSUHGHILQLWHVL WUDWWDVHPSUHGLSURYHDULVSRVWDFKLXVD 3HUO¶HODERUD]LRQHGLWDOLSURYHVLXWLOL]]DQRTXHVLWLLWHPGHOWLSR YHURIDOVR DVFHOWDPXOWLSOD DFRPSOHWDPHQWR DFRUULVSRQGHQ]D /DVFHOWDGHOOHSURYHGLYHULILFDYLHQHHIIHWWXDWDGDLGRFHQWLDOLYHOORGLFODVVLSDUDOOHOHQHOO¶DPELWR GLVFLSOLQDUH/DFRVWUX]LRQHGHOODWDEHOODGLPLVXUD]LRQHQDVFHGDOO¶HVLJHQ]DGLFRQFRUGDUHFULWHULFRPXQL HGHILQLUHSDUDPHWULGL³DFFHWWDELOLWj´GHOOHSUHVWD]LRQL ,VWLWX]LRQHVFRODVWLFD ««««««««««««««««««««««««««««« 6&+('$',&(57,),&$=,21('(//(&203(7(1=( $/7(50,1('(//$6&82/$35,0$5,$ ,O'LULJHQWH6FRODVWLFR 9LVWLJOLDWWLG¶XIILFLRUHODWLYLDOOHYDOXWD]LRQLHVSUHVVHGDJOLLQVHJQDQWLGLFODVVHDOWHUPLQHGHOODTXLQWDFODVVHGHOOD VFXRODSULPDULD WHQXWRFRQWRGHOSHUFRUVRVFRODVWLFRTXLQTXHQQDOH &(57,),&$ FKHO¶DOXQQ«««««««««««««««««««««««««««««««« QDW«D«««««««««««««««««««««««««LO««««««««« KDIUHTXHQWDWRQHOO¶DQQRVFRODVWLFR««ODFODVVH«VH]«FRQRUDULRVHWWLPDQDOHGL«RUH KDUDJJLXQWRLOLYHOOLGLFRPSHWHQ]DGLVHJXLWRLOOXVWUDWL /LYHOOR A – Avanzato B – Intermedio C – Base ,QGLFDWRULHVSOLFDWLYL /¶DOXQQRDVYROJHFRPSLWLHULVROYHSUREOHPLFRPSOHVVLPRVWUDQGRSDGURQDQ]DQHOO¶XVRGHOOHFRQRVFHQ]HHGHOOH DELOLWjSURSRQHHVRVWLHQHOHSURSULHRSLQLRQLHDVVXPHLQPRGRUHVSRQVDELOHGHFLVLRQLFRQVDSHYROL /¶DOXQQRD VYROJH FRPSLWLH ULVROYH SUREOHPL LQ VLWXD]LRQL QXRYH FRPSLH VFHOWH FRQVDSHYROL PRVWUDQGR GL VDSHU XWLOL]]DUHOHFRQRVFHQ]HHOHDELOLWjDFTXLVLWH /¶DOXQQRD VYROJH FRPSLWL VHPSOLFL DQFKH LQ VLWXD]LRQL QXRYH PRVWUDQGR GL SRVVHGHUH FRQRVFHQ]H H DELOLWj IRQGDPHQWDOLHGLVDSHUDSSOLFDUHEDVLODULUHJROHHSURFHGXUHDSSUHVH /¶DOXQQRDVHRSSRUWXQDPHQWHJXLGDWRDVYROJHFRPSLWLVHPSOLFLLQVLWXD]LRQLQRWH D – Iniziale 3URILORGHOOHFRPSHWHQ]H &RPSHWHQ]HFKLDYH 'LVFLSOLQHFRLQYROWH /LYHOOR +D XQD SDGURQDQ]D GHOOD OLQJXD LWDOLDQD WDOH GD &RPXQLFD]LRQH QHOOD 7XWWH OH GLVFLSOLQH FRQ FRQVHQWLUJOLGLFRPSUHQGHUHHQXQFLDWLGLUDFFRQWDUHOH PDGUHOLQJXDROLQJXDGL SDUWLFRODUHULIHULPHQWRD SURSULHHVSHULHQ]HHGLDGRWWDUHXQUHJLVWUROLQJXLVWLFR LVWUX]LRQH «««««««««« DSSURSULDWRDOOHGLYHUVHVLWXD]LRQL ÊLQJUDGRGLHVSULPHUVLDOLYHOORHOHPHQWDUHLQOLQJXD &RPXQLFD]LRQH LQJOHVHHGLDIIURQWDUHXQDFRPXQLFD]LRQHHVVHQ]LDOHLQ OLQJXHVWUDQLHUH VHPSOLFLVLWXD]LRQLGLYLWDTXRWLGLDQD 8WLOL]]DOHVXHFRQRVFHQ]HPDWHPDWLFKHHVFLHQWLILFR &RPSHWHQ]DPDWHPDWLFD 7XWWH OH GLVFLSOLQH FRQ WHFQRORJLFKH SHU WURYDUH H JLXVWLILFDUH VROX]LRQL D HFRPSHWHQ]HGLEDVHLQ SDUWLFRODUHULIHULPHQWRD SUREOHPLUHDOL VFLHQ]DHWHFQRORJLD «««««««««« 8VDOHWHFQRORJLHLQFRQWHVWLFRPXQLFDWLYLFRQFUHWLSHU &RPSHWHQ]HGLJLWDOL ULFHUFDUH GDWL H LQIRUPD]LRQL H SHU LQWHUDJLUH FRQ VRJJHWWLGLYHUVL 6LRULHQWDQHOORVSD]LRHQHOWHPSRRVVHUYDGHVFULYHH ,PSDUDUHDGLPSDUDUH 7XWWH OH GLVFLSOLQH FRQ DWWULEXLVFH VLJQLILFDWR DG DPELHQWL IDWWL IHQRPHQL H &RQVDSHYROH]]D HG SDUWLFRODUHULIHULPHQWRD SURGX]LRQLDUWLVWLFKH HVSUHVVLRQHFXOWXUDOH «««««««««« 3RVVLHGHXQSDWULPRQLRGLFRQRVFHQ]HHQR]LRQLGLEDVH ,PSDUDUHDGLPSDUDUH HG q LQ JUDGR GL ULFHUFDUH HG RUJDQL]]DUH QXRYH LQIRUPD]LRQL HG 7XWWH OH GLVFLSOLQH FRQ 8WLOL]]DJOLVWUXPHQWLGLFRQRVFHQ]DSHUFRPSUHQGHUH &RQVDSHYROH]]D SDUWLFRODUHULIHULPHQWRD VHVWHVVRHJOLDOWULSHUULFRQRVFHUHOHGLYHUVHLGHQWLWj HVSUHVVLRQHFXOWXUDOH OHWUDGL]LRQLFXOWXUDOLHUHOLJLRVHLQXQ¶RWWLFDGLGLDORJR «««««««««« HGLULVSHWWRUHFLSURFR ,Q UHOD]LRQH DOOH SURSULH SRWHQ]LDOLWj H DO SURSULR &RQVDSHYROH]]D HG 7XWWH OH GLVFLSOLQH FRQ WDOHQWR VL HVSULPH QHJOL DPELWL PRWRUL DUWLVWLFL H HVSUHVVLRQHFXOWXUDOH SDUWLFRODUHULIHULPHQWRD PXVLFDOLFKHJOLVRQRFRQJHQLDOL «««««««««« 'LPRVWUDRULJLQDOLWjHVSLULWRGLLQL]LDWLYDÊLQJUDGR 6SLULWR GL LQL]LDWLYD H 7XWWH OH GLVFLSOLQH FRQ GLUHDOL]]DUHVHPSOLFLSURJHWWL 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*5,*/,$',9$/87$=,21(3(5,/&203257$0(172'(*/,678'(17, (ODERUDWDLQEDVHDLVHJXHQWLLQGLFDWRUL D 5LVSHWWRGHOUHJRODPHQWRLQWHUQR E &RPSRUWDPHQWRQHOO¶XWLOL]]RGLVWUXPHQWLHGHOOHVWUXWWXUHQHOODFROODERUD]LRQHFRQLGRFHQWLLOSHUVRQDOH GHOODVFXRODLFRPSDJQLGXUDQWHOHDWWLYLWjVFRODVWLFKH F ,PSHJQRHSDUWHFLSD]LRQH *,8',=,2',&203257$0(172 ,QWHUHVVH FRVWDQWH H FULWLFR SDUWHFLSD]LRQH DVVLGXD H SURGXWWLYD DOOH OH]LRQL UHVSRQVDELOLWj H DXWRGLVFLSOLQD QHO ODYRUR VFRODVWLFR H GRPHVWLFR UHJRODUH H VHULR VYROJLPHQWR GHL FRPSLWL VFRODVWLFL FRPSRUWDPHQWR HVHPSODUH HFFHOOHQWH VRFLDOL]]D]LRQH H LQWHUD]LRQH DWWLYD HFRVWUXWWLYDQHOJUXSSRFODVVHSLHQRULVSHWWRGLVpGHJOL DOWUL H GHOO¶DPELHQWHFRQVDSHYROHHVFUXSRORVRULVSHWWRGHOOHUHJROHGLFODVVH GHOUHJRODPHQWRG¶,VWLWXWR GHOOH QRUPHGLVLFXUH]]D 9LYR LQWHUHVVH H DWWLYD SDUWHFLSD]LRQH DOOH OH]LRQL FRVWDQWH DGHPSLPHQWR GHL ODYRUL VFRODVWLFL FRPSRUWDPHQWR FRUUHWWR HG HGXFDWR RWWLPD VRFLDOL]]D]LRQH H FROODERUD]LRQH QHO JUXSSR FODVVH SLHQR ULVSHWWR GL Vp GHJOL DOWUL H GHOO¶DPELHQWH VFUXSRORVR ULVSHWWR GHOOH UHJROH GL FODVVH GHO UHJRODPHQWR G¶,VWLWXWR GHOOH QRUPH GL VLFXUH]]D $WWHQ]LRQH H SDUWHFLSD]LRQH DOOH DWWLYLWj VFRODVWLFKH VRVWDQ]LDOH VYROJLPHQWR GHL FRPSLWL DVVHJQDWL FRPSRUWDPHQWR FRUUHWWR HG HGXFDWR EXRQD VRFLDOL]]D]LRQH H DGHJXDWD SDUWHFLSD]LRQH DO IXQ]LRQDPHQWR GHO JUXSSR FODVVH ULVSHWWR GL Vp GHJOL DOWUL H GHOO¶DPELHQWH RVVHUYDQ]D UHJRODUH GHOOH QRUPH UHODWLYH DOOD YLWD VFRODVWLFD (SLVRGL GL OLHYHLQRVVHUYDQ]D GHO UHJRODPHQWR LQWHUQR ULWDUGLHXVFLWH DQWLFLSDWHTXDOFKHULFKLDPRYHUEDOHHRVFULWWRLQFRVWDQ]DQHOULVSHWWR GHL GRYHUL VFRODVWLFL QRQ HQWXVLDVWD SDUWHFLSD]LRQH DOOH DWWLYLWj VFRODVWLFKH FRPSRUWDPHQWR QRQ VHPSUH FRUUHWWR QHO UDSSRUWR FRQ FRPSDJQLHSHUVRQDOHVFRODVWLFRIUHTXHQ]DLUUHJRODUH (SLVRGL GL JUDYH LQRVVHUYDQ]D GHO UHJRODPHQWR LQWHUQR IUHTXHQWL ULFKLDPL YHUEDOL H VFULWWL GLVLQWHUHVVH H SRFD SDUWHFLSD]LRQH DOOH DWWLYLWjVFRODVWLFKHFRQWLQXRGLVWXUERGHOOHOH]LRQLHFRPSRUWDPHQWR SRFR FRUUHWWR YHUVR FRPSDJQL H SHUVRQDOH VFRODVWLFR IUHTXHQ]D LUUHJRODUHULWDUGLHXVFLWHDQWLFLSDWH (SLVRGL SHUVLVWHQWL GL LQRVVHUYDQ]D GHO UHJRODPHQWR LQWHUQR FKH LQGLFDQRODYRORQWjGLQRQPRGLILFDUHO¶DWWHJJLDPHQWRDWWLGLEXOOLVPR FRPSOHWRGLVLQWHUHVVHHVFDUVDSDUWHFLSD]LRQHDOOH DWWLYLWjVFRODVWLFKH UDSSRUWL SUREOHPDWLFL H FRPSRUWDPHQWR VFRUUHWWR YHUVR FRPSDJQL H SHUVRQDOH VFRODVWLFR IXQ]LRQH QHJDWLYD QHO JUXSSR FODVVH JUDYL H UHLWHUDWH LQIUD]LRQL GLVFLSOLQDUL DWWL GL YLROHQ]D JUDYH VDQ]LRQDWL FRQ SURYYHGLPHQWL FKH FRPSRUWDQR DQFKH DOORQWDQDPHQWR GDOOD FRPXQLWj VFRODVWLFD /,9(//2', 9272 & 203257$0(172 (6(03/$5( 277,02 ',67,172 %8212 68)),&,(17( ,168)),&,(17( '(6&5,7725,',9$/87$=,21(',6&,3/,1$5(&/$66,,,,,,, ,7$/,$12 $VFROWDUHSDUODUH /HJJHUH 6DOHJJHUHXQWHVWRVLD VLOHQ]LRVDPHQWHFKHDGDOWDYRFH XWLOL]]DQGRWHFQLFKHDGHJXDWH FRPSUHQGHLOVLJQLILFDWRGLWXWWHOH SDUROHDQDOL]]DFRQVLFXUH]]DOD VWUXWWXUDGLXQWHVWRULFRQRVFHYDUL JHQHULWHVWXDOLHOHUHODWLYHWHFQLFKH VSHFLILFKHORVFRSRHO¶LQWHQ]LRQH FRPXQLFDWLYDGHOO¶DXWRUH&RJOLHOH LQIRUPD]LRQLHVSOLFLWHHGLPSOLFLWH 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ULIHULVFHFRQULFFKH]]DH SURSULHWjGLOLQJXDJJLR 1RQVHPSUHVDDVFROWDUH ULFRQRVFHUHHULIHULUHDQFKH VHJXLGDWROHSULQFLSDOL WLSRORJLHWHVWXDOLHL FRQWHQXWL$UJRPHQWDLQ PRGRLQFRPSOHWRH IUDPPHQWDULR 1RQFRQRVFHJOLDUJRPHQWLGL VWXGLRQHDQFKHLQPRGR HVVHQ]LDOH 1RQVYROJHOHFRQVHJQH 1RQLQWHUYLHQHQHOOH FRQYHUVD]LRQL /HJJHLQPRGRLQDGHJXDWRLWHVWLH DQFKHVHJXLGDWRFRPSUHQGHH DQDOL]]DLFRQWHQXWLLQPRGR IUDPPHQWDULRHFRQIXVR /HJJHFRQHVWUHPDGLIILFROWjLWHVWL SUHVHQWDWLDQFKHLSLVHPSOLFL FRPSUHQGHLFRQWHQXWLLQPRGR LQDGHJXDWRHQRQVLRULHQWD QHOO¶DQDOLVLGHOWHVWR 6FULYHUH YRWR 6FULYHWHVWLGLGLYHUVRWLSRGDO FRQWHQXWRDPSLRHSHUVRQDOH FRUUHWWLQHOO¶RUWRJUDILDHQHOOD VLQWDVVLFRHUHQWLHGRUJDQLFL,O OHVVLFRqPROWRULFFRH SHUWLQHQWH 6FULYHWHVWLGLGLYHUVRWLSRGDO FRQWHQXWRSHUVRQDOHFRUUHWWL QHOO¶RUWRJUDILDHQHOODVLQWDVVL FRUUHWWLHGRUJDQLFL,OOHVVLFRq DSSURSULDWR 6FULYHWHVWLGLGLYHUVRWLSRGDO FRQWHQXWRVRGGLVIDFHQWHQHO FRPSOHVVRRUJDQLFLHFRUUHWWL,O OHVVLFRqLGRQHR 6HJXHLQPRGROLPLWDWROH SURFHGXUHGLSLDQLILFD]LRQHGHO WHVWR6FULYHWHVWLGLVHPSOLFH LPSRVWD]LRQHVHJXHQGROH LQGLFD]LRQLGHOGRFHQWH (YLGHQ]LDLQFHUWH]]H QHOO¶RUJDQLFLWjHQHOOD FRUUHWWH]]DIRUPDOH,OOHVVLFR ULVXOWDHVVHUHSRFRHIILFDFH 3URGXFHHODERUDWLLQFHUWLQHO FRQWHQXWRHSRFRFRUUHWWLGDO SXQWRGLYLVWDPRUIRVLQWDWWLFRH RUWRJUDILFR 3URGXFHWHVWLLQFRHUHQWLHQRQ FRUUHWWLGDOSXQWRGLYLVWDPRUIR VLQWDWWLFRHRUWRJUDILFR ,7$/,$12*5,*/,$9$/87$=,21(352'8=,21(6&5,77$ ,QGLFDWRUL 3XQWHJ 3XQWHJJL JLR RDL PDVVL GLYHUVL PR OLYHOOL SXQWL &RPSHWHQ]D PRUIRVLQWDWWLFDOH VVLFDOH HG RUWRJUDILFD &RQRVFHQ]D VSHFLILFD GHJOL DUJRPHQWL ULFKLHVWL SXQWL DGHUHQ]D DOOD WUDFFLD 'HVFULWWRUL x /¶HVSUHVVLRQHSUHVHQWDJUDYLHQXPHURVLHUURUL x 6LHVSULPHLQPRGRVFRUUHWWRSXUVHFRPSUHQVLELOHXVDXQOHVVLFRLPSURSULR x x x x 1RQKDFDSLWRODFRQVHJQDHPRVWUDXQDOLPLWDWDFRQRVFHQ]DGHOO¶DUJRPHQWR x Ha capito la consegna e presenta un’accettabile conoscenza dell’argomento x x x x &DSDFLWj GL HODERUD]LRQH FULWLFDRULJLQDOLWj SXQWL HRFUHDWLYLWj +D FDSLWR OD FRQVHJQD H VRVWLHQH OH VXH WHVL FRQ GLVFUHWD FRQRVFHQ]D GHOO¶DUJRPHQWR +D FDSLWR OD FRQVHJQD H VRVWLHQH OH VXH WHVL FRQ RWWLPD FRQRVFHQ]D GHOO¶DUJRPHQWR 1RQVDRUJDQL]]DUHLOGLVFRUVRLQPDQLHUDFRHUHQWHHRFRHVD 6YROJHLOGLVFRUVRLQPRGRIUDPPHQWDULRLQFRPSOHWRHFRQOLPLWLGLFRHUHQ]DH FRHVLRQH x x 6YROJHLOGLVFRUVRLQPRGRDUWLFRODWRFRPSOHWRHFRHUHQWH x (ODERUDLQPRGREHQRUJDQL]]DWRORJLFRFRQYLQFHQWHHGDUWLFRODWR 6L HVSULPH FRQ IOXLGLWjH FRUUHWWH]]D IRUPDOH XVD XQ UHJLVWUR OLQJXLVWLFR DSSURSULDWR 1RQqDGHUHQWHDOODWUDFFLDHSURGXFHVFDUVDGRFXPHQWD]LRQH H SXQWL GHO 6LHVSULPHFRQIOXLGLWjSXUFRQRFFDVLRQDOLLQFHUWH]]HXVDXQOHVVLFRDSSURSULDWR x &RHUHQ]D FRHVLRQH WHVWR L’esposizione presenta solo alcuni errori; usa un lessico ancora un po’ limitato, ma corretto x x x x Svolge il discorso in modo schematico ma sostanzialmente completo ed ordinato 0DQFDGLRULJLQDOLWjFUHDWLYLWjHFDSDFLWjGLULHODERUD]LRQH Presenta un taglio personale nell’elaborare e rielabora in modo semplice $IIURQWDO¶DUJRPHQWRFRQGLVFUHWDRULJLQDOLWjHFUHDWLYLWj 5LHODERUDO¶DUJRPHQWRFRQVLFXUH]]DHFRQVWLOHSHUVRQDOH 9RWR &RQRVFHJOL DUJRPHQWLLQ PRGR ODFXQRVRH VXSHUILFLDOHHG KDGLIILFROWj QHOOD ULHODERUD]LRQH GHLFRQWHQXWL DSSUHVL 9RWR &RQRVFHJOL DUJRPHQWLLQ PRGR LQFRPSOHWRH IUDPPHQWDULR HGKD LQFHUWH]]H QHOOD ULHODERUD]LRQH GHLFRQWHQXWL DSSUHVL 9RWR &RQRVFHJOL HYHQWLVWRULFL LQPRGR ODFXQRVRH IUDPPHQWDULR 1RQULHVFHD VWDELOLUH UHOD]LRQLGL FDXVDHIIHWWR &RPPHWWH QXPHURVLH JUDYLHUURUL FRQFHWWXDOLHR GL SURFHGLPHQWR HR HVHFX]LRQH 1RQ FRPSUHQGHH QRQXVDLO OLQJXDJJLR VSHFLILFR 9RWR &RQRVFHJOL HYHQWLVWRULFL LQPRGR IUDPPHQWDULR 6WDELOLVFHOH UHOD]LRQLGL FDXVDHIIHWWR LQPRGR LQDGHJXDWR 1RQ FRQRVFHL IRQGDPHQWL GHOOH LVWLWX]LRQL GHOODYLWD VRFLDOHFLYLOH HSROLWLFD &RPSUHQGHHG XVDLO OLQJXDJJLR VSHFLILFRLQ PRGRFRQIXVR HGLPSURSULR 0$7(0$7,&$6&,(1=( 9RWR &RQRVFH JOL DUJRPHQWL LQPRGR VHPSOLFH PD FRUUHWWR 9RWR &RQRVFHJOL DUJRPHQWLLQ PRGR FRUUHWWRH FRQIHULVFH FRQGLVFUHWD SDGURQDQ]D GHO OLQJXDJJLR VFLHQWLILFR GHQRWDQGR GLVFUHWD FDSDFLWj LQWHUSUHWDWLYD 9RWR &RQRVFHJOL HYHQWLVWRULFL LQPRGR VXSHUILFLDOH 6WDELOLVFHOH UHOD]LRQLGL FDXVDHIIHWWR FRQTXDOFKH LQFHUWH]]D &RQRVFHL IRQGDPHQWL GHOOH LVWLWX]LRQL GHOODYLWD VRFLDOH FLYLOHH SROLWLFDLQ PRGR VXSHUILFLDOH &RPSUHQGH HGXVDLO OLQJXDJJLR VSHFLILFRLQ PRGR LPSUHFLVR 6725,$ 9RWR &RQRVFHJOL HYHQWLVWRULFL QHOOHOLQHH HVVHQ]LDOL 6WDELOLVFH VROROH SULQFLSDOL UHOD]LRQLGL FDXVDHIIHWWR &RQRVFHL IRQGDPHQWL GHOOH LVWLWX]LRQL GHOODYLWD VRFLDOHFLYLOH HSROLWLFD QHOOHOLQHH HVVHQ]LDOL &RPSUHQGH HGXVDLO OLQJXDJJLR VSHFLILFRLQ PRGR DFFHWWDELOH 9RWR &RQRVFHJOL DUJRPHQWL LQPRGR SUHFLVRH FRQIHULVFH XVDQGRXQ FRUUHWWRH DSSURSULDWR OLQJXDJJLR VFLHQWLILFR 9RWR +D SDGURQDQ]D GHLFRQWHQXWLH FDSDFLWjGL ULHODERUD]LRQH DXWRQRPD 8VDXQ OLQJXDJJLR VSHFLILFR DSSURSULDWRH GHQRWD FDSDFLWj FULWLFKH 9RWR &RQRVFHJOL HYHQWL VWRULFLLQ PRGR DEEDVWDQ]D FRPSOHWR 6WDELOLVFHOH SULQFLSDOL UHOD]LRQLGL FDXVDHIIHWWR FRQ FRUUHWWH]]D &RQRVFHL IRQGDPHQWL GHOOH LVWLWX]LRQL GHOODYLWD VRFLDOH FLYLOHH SROLWLFDLQ PRGR DEEDVWDQ]D FRPSOHWR &RPSUHQGH HGXVDLO OLQJXDJJLR VSHFLILFRLQ PRGR DEEDVWDQ]D SUHFLVR 9RWR +DSDGURQDQ]D GHLFRQWHQXWLH RWWLPDFDSDFLWj GLULHODERUD]LRQH DXWRQRPD8VD FRQVLFXUH]]DLO OLQJXDJJLR VFLHQWLILFR ,QGLYLGXDH JHVWLVFHSHUFRUVL PXOWLGLVFLSOLQDUL 9RWR &RQRVFHJOL HYHQWL VWRULFLLQ PRGR FRPSOHWR 6WDELOLVFH UHOD]LRQLGL FDXVDHIIHWWR FRQ FRUUHWWH]]D &RQRVFHL IRQGDPHQWL GHOOH LVWLWX]LRQL GHOODYLWD VRFLDOH FLYLOHH SROLWLFDLQ PRGR HVDXULHQWH &RPSUHQGH HGXVDLO OLQJXDJJLR VSHFLILFRLQ PRGR SUHFLVR 9RWR &RQRVFHJOL HYHQWLVWRULFL LQPRGR DSSURIRQGLWR HDQDOLWLFR 6WDELOLVFH UHOD]LRQLGL FDXVDHIIHWWR FRQVLFXUH]]D H DXWRQRPLD &RQRVFHL IRQGDPHQWL GHOOH LVWLWX]LRQL GHOODYLWD VRFLDOH FLYLOHH SROLWLFDLQ PRGR DSSURIRQGLWR &RPSUHQGHH XVDLO OLQJXDJJLR VSHFLILFRLQ PRGRSUHFLVR HVLFXUR 9RWR 3RVVLHGH FRQRVFHQ]H PROWR ODFXQRVH IUDPPHQWDULH HQRQ FRRUGLQDWH &RPPHWWH QXPHURVLH JUDYLHUURUL FRQFHWWXDOLHR GL SURFHGLPHQWR HR HVHFX]LRQH (VSRQHLQ PRGRVWHQWDWR H IUDPPHQWDULR 9RWR 5LFRQRVFHJOL HOHPHQWLVLD ILVLFLFKH DQWURSLFLGHO WHUULWRULRLQ PRGR IUDPPHQWDULR 8VDJOL VWUXPHQWL SURSULGHOOD GLVFLSOLQDLQ PRGR VFRUUHWWR 5LFRQRVFHOH SULQFLSDOL UHOD]LRQLWUD GLYHUVL IHQRPHQL JHRJUDILFLLQ PRGRFRQIXVR &RPSUHQGHH XVDLO OLQJXDJJLR VSHFLILFRLQ PRGR LPSURSULR a.Livellodieccellenza Pariaunavalutazionein decimidi10o9 Pariaunavotazionein decimidi8 b.Livellodiaccettabilità Pariaunavotazionein decimidi7 Pariaunavotazionein decimidi6 *(2*5$),$ 9RWR 5LFRQRVFHJOL HOHPHQWLVLD ILVLFLFKH DQWURSLFLGHO WHUULWRULRLQ PRGR VXSHUILFLDOH 8VDJOL VWUXPHQWL SURSULGHOOD GLVFLSOLQDLQ PRGR LPSUHFLVR 5LFRQRVFHOH UHOD]LRQLWUD GLYHUVL IHQRPHQL JHRJUDILFL FRQ LQFHUWH]]D &RPSUHQGHH XVDLO OLQJXDJJLR VSHFLILFRLQ PRGR LPSUHFLVR 9RWR 5LFRQRVFH JOLHOHPHQWL VLDILVLFLFKH DQWURSLFLGHO WHUULWRULR QHOOHOLQHH HVVHQ]LDOL 8VDJOL VWUXPHQWL SURSULGHOOD GLVFLSOLQDLQ PRGR DFFHWWDELOH 5LFRQRVFH VROROH SULQFLSDOL UHOD]LRQLWUD GLYHUVL IHQRPHQL JHRJUDILFL &RPSUHQGH H XVDLO OLQJXDJJLR VSHFLILFRLQ PRGR DFFHWWDELOH 9RWR 5LFRQRVFH JOLHOHPHQWL VLDILVLFLFKH DQWURSLFLGHO WHUULWRULRLQ PRGR DEEDVWDQ]D FRPSOHWR 8VDJOL VWUXPHQWL SURSUL GHOOD GLVFLSOLQDLQ PRGR DEEDVWDQ]D FRUUHWWR 5LFRQRVFHOH UHOD]LRQLWUD GLYHUVL IHQRPHQL JHRJUDILFL &RPSUHQGH H XVDLO OLQJXDJJLR VSHFLILFRLQ PRGR DEEDVWDQ]D SUHFLVR 9RWR 5LFRQRVFH JOLHOHPHQWL VLDILVLFLFKH DQWURSLFLGHO WHUULWRULRLQ PRGR FRPSOHWR 8VDJOL VWUXPHQWL SURSULGHOOD GLVFLSOLQDLQ PRGR FRUUHWWR 5LFRQRVFHOH UHOD]LRQLWUD GLYHUVL IHQRPHQL JHRJUDILFL FRQ FRUUHWWH]]D &RPSUHQGH HXVD LOOLQJXDJJLR VSHFLILFRLQ PRGR SUHFLVR 9RWR 5LFRQRVFHJOL HOHPHQWLVLD ILVLFLFKH DQWURSLFLGHO WHUULWRULRLQ PRGRDQDOLWLFR H DSSURIRQGLWR 8VDJOL VWUXPHQWL SURSUL GHOOD GLVFLSOLQDLQ PRGRSUHFLVR HDXWRQRPR 5LFRQRVFHOH UHOD]LRQLWUD GLYHUVL IHQRPHQL JHRJUDILFLFRQ VLFXUH]]DH DXWRQRPLD &RPSUHQGHH XVDLO OLQJXDJJLR VSHFLILFRLQ PRGRSUHFLVR HFRPSOHWR /,1*8(675$1,(5( COMPRENSIONEDELLALINGUAORALE (LISTENING) COMPRENSIONEDELLALINGUASCRITTA (READING) Comprendebeneeconprontezzailcontenuto diunmessaggiooraleesariferirneil contenuto. Comprendebeneilcontenutodiunmessaggio oraleesariferirneilcontenuto. Sacogliereintegralmenteilsignificatodiun semplicetestoscrittoesariferirneil contenuto. Comprendelamaggiorpartediunbreve testoscrittoesariferirneilcontenuto. Comprendequasiintegralmenteunmessaggio Sacogliereglobalmenteilsignificatodiun oraleesariferirneilcontenuto. brevetestoscrittoesariferirneilcontenuto generale. Haqualchedifficoltàdicomprensionediun Comprendealcunielementisignificatividi messaggiooralealprimoascoltoeavelocità unbrevetestoesariferirnepersommicapi normaleesariferirneilcontenutopersommi ilcontenuto. capi. c.Livellodinonaccetibilità Pariaunavotazionein Hadiversedifficoltànelseguirequantoviene decimidi5oinferioria5 dettoenonriesceariferireilcontenuto generaledelmessaggioorale. Incontradifficoltànelcomprendereun brevetestoscritto.Nonriesceariferirneil contenutogenerale. 7(&12/2*,$ xNonriconoscelerelazionitraoggetto/forma/funzione/materiale. xNonconoscelecaratteristichedellacartadeilavoratidellegnonéiloroprocessiproduttivi xNonècapacedicostruiresemplicischemiriassuntivi xNonècapacediutilizzareinmanieraappropiataglistrumentideldisegnogeometiconellacostruzionedifigure piane:angoli,circonferenze,triangoli. xArgomentainmodoconfuso xPresentaincertezzenelriconoscererelazionitraoggetto/forma/funzione/materiale xConosceinpartelecaratteristichedellacarta,deilavoratidellegnoedeiloroproceswsiproduttivi. xInterpretaecostruisceconqualchedifficoltàsemplicitabelleeschemiriassuntivi. xUtilizza gli strumenti del disegno tecnico in modo non sempre corretto, la produzione grafica delle figure geometriche:angoli,circonferenzeetriangolirisultainprecisa. xArgomentainmodoessenzialeesemplice. xConoscelerelazionitraoggetto/forma/funzione/materiale xConosceinmodoessenzialelecaratteristichedellacarta,deilavoratidellegnoedelloroprocessoproduttivo. xInterpretaecostruisceinmodoalquantocorrettotabelleeschemiriassuntivi xUtilizzainmodocorrettoglistrumentideldisegnotecnico,masievincequalcheincertezzanellainterpretazione graficadellefiguregeometriche:angoli,circonferenze,triangoli. xArgomentainmodonozionisticomaconaccettabilelinguaggiodisciplinare. xConosce le relazioni tra oggetto/forma/funzione/materiale e ne evidenzia le differenze economiche e qualitative. xConosce le caratteristiche della carta , dei lavorati del legno e il loro processo produttivo; coglie gli aspetti economicieambientalidelriciclo. xUtilizzainmodoabbastanzacorrettoglistrumentideldisegnotecnico,interpretaecostruiscegraficiefigure geometriche:angoli,circonferenzeetriangoli,conunacertaprecisione xArgomentainmodochiaroeconlinguaggiodisciplinare. xConosce le relazioni oggetto/forma/funzione/materiale e ne evidenzia aspetti economici, qualitativi e di evoluzionestoricaetecnologica xConosceinmododettagliatolecaratteristichedellacarta,deilavoratidellegnoeilloroprocessoproduttivo, cogliegliaspettieconomiciͲcommerciali–ambientaliediriciclo xUtilizzainmodocorrettoglistrumentideldisegnotecnico;interpretaecostruisceconapprezzabileprecisione semplicigraficiefiguregeometriche:angoli,circonferenze,triangoli. xArgomentainmodochiaroconlinguaggiospecifico,nonmancanospuntidicriticapersonali. xConosce le relazioni tra oggetto/forma/ funzione/materiale e ne evidenzia con spirito critico aspetti legati all’ergonomica,all’economiadimercato,allaqualità,allaevoluzionestoricatecnologica. xConoscelecaratteristiche,latipologiadellacartaedeilavoratidilegno,illoroprocessoproduttivoecogliegli aspettistorici,economiciedambientalidellaevoluzionetecnologicadelloroprocessoproduttivo. xUtilizzacorrettamenteglistrumentideldisegnotecnico,interpretaecostruisceconprecisionegraficiefigure geometriche:angoli,circonferenzeetriangoli xArgomentainmodocritico,utilizzacorrettamenteillinguaggiodisciplinare xConosce la relazione tra oggetto/forma/funzione/materiale e ne evidenzia con spiritio critico aspetti legati all’ergonomia,almarketing,allaqualità,allapubblicitàall’evoluzionestoricaetecnologica. xConoscelecaratteristiche,latipologiadellacartaedeilavoratidellegno,illoroprocessoproduttivo,einmodo criticocogliegliaspettistorici,economici,ambientaliedell’evoluzionetecnologicadelloroprocessoproduttivo xUtilizzacorrettamenteglistrumentideldisegnotecnico;interpetraecostruisceconprecisioneefantasiagrafici efiguregeometriche:angoli,circonferenze,triangoli, xArgomentainmododisinvolto,criticoeconlinguaggiospecifico.Lasuacomunicazioneèriccadidettagli,con riferimentiancheallealtredisciplinedistudioerapportataalsuovissuto. 4 (quattro) 5 (cinque) 6 (sex) 7 (sette) 8 (otto) 9 (nove) 10 (dieci) ('8&$=,21(086,&$/( 6DSHU ULFRQRVFHUH OH FDUDWWHULVWLF KHGHOVXRQR 5LSRUWD LQIRUPD]LRQL FRQ OLQJXDJJLR VSHFLILFRHG DSSURSULDWR 5LSRUWD LQIRUPD]LRQL FRQ OLQJXDJJLR FRUUHWWR 5LSRUWD LQIRUPD]LRQL FRQ OLQJXDJJLR VRGGLVIDFHQW H 5LSRUWD LQIRUPD]LRQL FRQ OLQJXDJJLR VXIILFLHQWHP HQWHFRUUHWWR 5LSRUWD LQIRUPD]LRQL FRQ OLQJXDJJLR QRQFRUUHWWR 5LSRUWD LQIRUPD]LRQL FRQ OLQJXDJJLR LQVXIILFLHQWH 6DSHU GHFRGLILFDUH XQDVHPSOLFH SDUWLWXUD 6DSHU ULSURGXUUH XQDPHORGLD FRQODYRFH (VHJXHLQ PRGR DXWRQRPRH SHUVRQDOHOD PHORGLD SURSRVWD (VHJXHLQ 5LSRUWD LQIRUPD]LRQLFRQ PRGR DXWRQRPROD OLQJXDJJLR PHORGLD FRUUHWWR SURSRVWD 5LSRUWD (VHJXHLQ LQIRUPD]LRQLFRQ PRGRGLVFUHWR OLQJXDJJLR ODPHORGLD VRGGLVIDFHQWH SURSRVWD 5LSRUWD LQIRUPD]LRQLFRQ OLQJXDJJLR VSHFLILFRHG DSSURSULDWR 6DSHU ULSURGXUUHXQ EUDQRFRQLO IODXWRGROFH (VHJXHLQPRGR DXWRQRPRH ULWPLFDPHQWH FRUUHWWRLOEUDQR (VHJXHLQPRGR FRUUHWWRLOEUDQR (VHJXHLOEUDQR LQPRGR GLVFUHWR 6DSHU DVFROWDUHXQ VHPSOLFH EUDQR PXVLFDOH &RJOLHLQ PRGR FRPSOHWRH VSHFLILFRJOL HOHPHQWLGHO EUDQR &RJOLHLQ PRGR FRPSOHWRJOL HOHPHQWLGHO EUDQR &RJOLHLQ PRGRGLVFUHWR JOLHOHPHQWL GHOEUDQR &RQRVFHQ]D GHOODPXVLFDQHL YDULSHULRGL YRWR &RQRVFHLQPRGR FRPSOHWRH VSHFLILFRXQ SHULRGRPXVLFDOH &RQRVFHLQPRGR FRPSOHWRXQ SHULRGRPXVLFDOH &RQRVFHLQPRGR GLVFUHWRXQ SHULRGRPXVLFDOH 5LSRUWD LQIRUPD]LRQLFRQ OLQJXDJJLR VXIILFLHQWHPHQWH FRUUHWWR (VHJXHLQ PRGRJXLGDWR ODPHORGLD SURSRVWD (VHJXHLOEUDQR 6RORJXLGDWR VRORJXLGDWR ULHVFHD FRJOLHUHJOL HOHPHQWLGHO EUDQR &RQRVFHLQPRGR HVVHQ]LDOHXQ SHULRGRPXVLFDOH 5LSRUWD LQIRUPD]LRQLFRQ OLQJXDJJLRLQ PRGRQRQ FRUUHWWR 5LSRUWD LQIRUPD]LRQLFRQ OLQJXDJJLR LQVXIILFLHQWH (VHJXHLQ PRGRQRQ VXIILFLHQWHOD PHORGLD SURSRVWD 1RQHVHJXH QHVVXQD PHORGLD (VHJXHLOEUDQR 5LHVFHD LQPRGR FRJOLHUHJOL LQVXIILFLHQWH HOHPHQWLGLXQ EUDQRLQPRGR LQVXIILFLHQWH 1RQHVHJXH 1HPPHQR QHPPHQR JXLGDWRULHVFH JXLGDWR DFRJOLHUHJOL HOHPHQWLGLXQ EUDQR &RQRVFHLQPRGR FDUHQWHXQ SHULRGRPXVLFDOH &RQRVFHLQPRGR LQVXIILFLHQWHXQ SHULRGRPXVLFDOH $57( &DSDFLWjGLYHGHUHRVVHUYDUHH &RQRVFHQ]DHGXVR 3URGX]LRQHH FRPSUHQVLRQHHGXVRGHL GHOOHWHFQLFKH ULHODERUD]LRQH OLQJXDJJLYLVLYLVSHFLILFL HVSUHVVLYH GHLPHVVDJJL YLVLYL &RQRVFHHGDSSOLFD 6LHVSULPHFRQXQ 2VVHUYDLQPRGRDQDOLWLFR OLQJXDJJLRJUDILFR FRQSDGURQDQ]D PHVVDJJLYLVLYLHGHOHPHQWL VWUXPHQWLHWHFQLFKH SUHFLVRHVLFXUR GHOODUHDOWj 5LHODERUDLWHPL HVSUHVVLYH &RQRVFHLQPRGRFRPSOHWRH SURSRVWLLQPRGR 6DXVDUHFRQ GHWWDJOLDWROHSULQFLSDOLUHJROH SHUVRQDOHHG VLFXUH]]DOH GHOOLQJXDJJLR RULJLQDOH WHFQLFKHLQ UHOD]LRQHDOOH HVLJHQ]HHVSUHVVLYH /HWWXUDGHLGRFXPHQWL GHOSDWULPRQLRFXOWXUDOH HGDUWLVWLFR &RPSUHQGHHGXWLOL]]DLQ PRGRFRUUHWWRHFRQ SUHFLVLRQHLWHUPLQL VSHFLILFLUHODWLYLDOOD 6WRULDGHOO¶$UWH 6DFROORFDUHFRQPROWD FKLDUH]]DXQ¶RSHUDG¶DUWH RXQPHVVDJJLRYLVLYR QHOJLXVWRFRQWHVWRVWRULFR HFXOWXUDOH &RQRVFHHGDSSOLFD 6LHVSULPHFRQXQ &RPSUHQGHHGXWLOL]]DLQ 2VVHUYDLQPRGRGHWWDJOLDWR OLQJXDJJLRJUDILFR PRGRFRUUHWWRLWHUPLQL FRUUHWWDPHQWH PHVVDJJLYLVLYLHGHOHPHQWL VSHFLILFLUHODWLYLDOOD VWUXPHQWLHWHFQLFKH DFFXUDWR GHOODUHDOWj 3URGXFHHODERUDWL 6WRULDGHOO¶$UWH &RQRVFHLQPRGRGHWWDJOLDWROH HVSUHVVLYH /HJJHXQPHVVDJJLR FKHGHQRWDQR SULQFLSDOLUHJROHGHOOLQJXDJJLR 6DXVDUH VLFXUH]]DQHOO¶XVR YLVLYRRXQ¶RSHUDG¶DUWH FRUUHWWDPHQWHOH YLVXDOH LQPRGRGHWWDJOLDWR GLWHFQLFKHH WHFQLFKHLQ EXRQDFDSDFLWj UHOD]LRQHDOOH HVLJHQ]HHVSUHVVLYH LQWHUSUHWDWLYD &RQRVFHHGDSSOLFD 6LHVSULPHFRQXQ &RPSUHQGHHGXWLOL]]DLQ 2VVHUYDLQPRGRDEEDVWDQ]D LQPRGRDEEDVWDQ]D OLQJXDJJLRJUDILFR PRGRDEEDVWDQ]DFRUUHWWR GHWWDJOLDWRPHVVDJJLYLVLYLHG FRUUHWWRVWUXPHQWLH DEEDVWDQ]DFXUDWR LWHUPLQLVSHFLILFLUHODWLYL HOHPHQWLGHOODUHDOWj WHFQLFKHHVSUHVVLYH &RQRVFHHDSSOLFD DOOD6WRULDGHOO¶$UWH &RQRVFHLQPRGRDEEDVWDQ]D 6DFROORFDUHLQPRGR GHWWDJOLDWROHSULQFLSDOLUHJROH 6DXVDUHOHWHFQLFKH LQPRGR DEEDVWDQ]DFRUUHWWRXQ DEEDVWDQ]D LQUHOD]LRQHDOOH GHOOLQJXDJJLRYLVXDOH PHVVDJJLRYLVLYRQHO HVLJHQ]HHVSUHVVLYH FRUUHWWROH JLXVWRFRQWHVWRVWRULFRH SULQFLSDOLUHJROH FXOWXUDOH GHOOLQJXDJJLR YLVXDOH &RQRVFHHGDSSOLFD 3URGXFHHODERUDWL /HJJHLQPRGRJOREDOH 2VVHUYDLQPRGRFRPSOHVVLYR XQPHVVDJJLRYLVLYRR LQPRGRDFFHWWDELOH VHPSOLFLPD PHVVDJJLYLVLYLHGHOHPHQWL VWUXPHQWLHWHFQLFKH FRUUHWWLQHOO¶XVRGL XQ¶RSHUDG¶DUWH GHOODUHDOWj 3UHVHQWDTXDOFKH WHFQLFKHHQHOOD &RQRVFHLQPRGRDFFHWWDELOHOH HVSUHVVLYH UDSSUHVHQWD]LRQH LQFHUWH]]DQHOFROORFDUH SULQFLSDOLUHJROHGHOOLQJXDJJLR XQ¶RSHUDG¶DUWHRXQ YLVXDOH PHVVDJJLRYLVLYRQHO JLXVWRFRQWHVWRVWRULFRH FXOWXUDOH 3URGXFHHODERUDWL 1RQKDDQFRUDDFTXLVLWROD 2VVHUYDFRQGLIILFROWjPHVVDJJL $SSOLFDFRQ LQFHUWLQHOO¶XVR FDSDFLWjGLOHWWXUDGLXQ GLIILFROWjOH YLVLYLHGHOHPHQWLGHOODUHDOWj PHVVDJJLRYLVLYRR WHFQLFKHHVSUHVVLYH GHOODWHFQLFDH 1RQKDDQFRUDDFTXLVLWROD QHOOD XQ¶RSHUDG¶DUWH ,QFRQWUDGLIILFROWj FRQRVFHQ]DGHOOH UDSSUHVHQWD]LRQH SULQFLSDOLUHJROHGHOOLQJXDJJLR QHOO¶XVRGHOOH WHFQLFKHLQ YLVXDOH UHOD]LRQHDOOH HVLJHQ]HHVSUHVVLYH YRWR ('8&$=,21(),6,&$ *OLVFKHPLPRWRUL GLEDVHHOHFDSDFLWj FRRUGLQDWLYH &RQWUROODUH 5HJRODUHHG$GDWWDUH LOPRYLPHQWRLQ IXQ]LRQHGHOFRPSLWR PRWRULRGDVYROJHUH 3DGURQHJJLD PRYLPHQWL FRPSOHVVLFRQ ULVSRVWHSHUVRQDOLLQ EDVHDOOHYDULH VLWXD]LRQL &RQWUROODD]LRQL FRPELQDWHLQ VLWXD]LRQLFRPSOHVVH ,OJLRFRQHOOHGLVFLSOLQH VSRUWLYHLQGLYLGXDOLHGL VTXDGUD &RQRVFHUHHDSSOLFDUH UHJROHWHFQLFKHH WDWWLFKHGHJOLVSRUW SUDWLFDWLPHWWHQGRLQ DWWRFRPSRUWDPHQWLOHDOL &RQRVFHOHUHJROHHVD DSSOLFDUHFRQDELOLWjHG HIILFDFLDOHWHFQLFKHH WDWWLFKHGHOOHGLVFLSOLQH VSRUWLYHSURSRVWH PRVWUDQGRIDLUSOD\ &RQRVFHOHUHJROHHVD DSSOLFDUHOHWHFQLFKH GHOOHGLVFLSOLQHVSRUWLYH SURSRVWHPRVWUDQGRIDLU SOD\ &RQWUROODD]LRQL PRWRULHFRPELQDWH LQVLWXD]LRQL VHPSOLFL &RQRVFHOHSULQFLSDOL UHJROHHOHWHFQLFKHGL EDVHGHOOHGLVFLSOLQH VSRUWLYHSUDWLFDWH 1RQULHVFHD FRQWUROODUHVHPSOLFL D]LRQLPRWRULH 1RQFRQRVFHOH SULQFLSDOLUHJROHHOH WHFQLFKHGLEDVHGHOOH GLVFLSOLQHVSRUWLYH 6DOXWHVLFXUH]]DH SULPRVRFFRUVR GXUDQWHOHDWWLYLWj (VVHUHLQJUDGRGL XWLOL]]DUHO¶DWWLYLWj PRWRULDHVSRUWLYDSHU ODWXWHODGHOODVDOXWH 5LVSHWWD OH QRUPH LJLHQLFKH XWLOL]]DQGR DXWRQRPDPHQWH O¶DWWLYLWj PRWRULD SHU PDQWHQHUH FRUUHWWL VWLOL GLYLWD 5LVSHWWD OH QRUPH LJLHQLFKH XWLOL]]DQGR LQ PRGR FRUUHWWR VSD]L HG DWWUH]]DWXUH SHU LO SURSULR EHQHVVHUH ILVLFR 5LVSHWWD OH SULQFLSDOL QRUPH LJLHQLFKH XWLOL]]DQGR LQ PRGR DEEDVWDQ]D FRUUHWWR VSD]LHGDWWUH]]DWXUH 1RQ ULVSHWWD OH SULQFLSDOL QRUPH LJLHQLFKH QRQ KD FXUD GLVSD]LHGDWWUH]]DWXUH /DFRQRVFHQ]DGHO YRWR SURSULRFRUSRHOH FDSDFLWjFRQGL]LRQDOL $YHUHFRQVDSHYROH]]DGL FDPELDPHQWLIXQ]LRQDOLH PRUIRORJLFLSURYRFDWL GDOO¶DWWLYLWjPRWRULDH GDOO¶DOOHQDPHQWR 3RVVLHGHEXRQHFRQRVFHQ]H H DWWXD VHPSOLFL SLDQL GL ODYRURDWWLDOPLJOLRUDPHQWR GHOOHFDSDFLWjFRQGL]LRQDOL 8WLOL]]D OH FRQRVFHQ]H SHU PHWWHUH LQ DWWR FRPSRUWDPHQWL DWWL D PLJOLRUDUH O¶HIILFLHQ]D ILVLFD &RQRVFH JOL DSSDUDWL GHSXWDWL DO PRYLPHQWR H VD ULFRQRVFHUH HG XWLOL]]DUH OH FDSDFLWjFRQGL]LRQDOL 1RQ FRQRVFH JOL DSSDUDWL GHSXWDWL DO PRYLPHQWR H OH FDSDFLWjFRQGL]LRQDOL 5(/,*,21(&$772/,&$ 3DUWHFLSD]LRQH &UHDWLYD*OLLQWHUYHQWLGHOOR VWXGHQWHVRQRSURSRVLWLYLHGL VWLPRORDOODFODVVH &RQRVFHQ]H $SSURIRQGLWH/RVWXGHQWHqLQ JUDGRGLULHODERUDUHLFRQWHQXWL GLVFLSOLQDULFRQTXHOOL SHUVRQDOL $WWLYD/RVWXGHQWHPRVWUD &RUUHWWH/RVWXGHQWHKD XQ¶DWWHQ]LRQHYLYDSHUJOL DFTXLVLWRLFRQWHQXWLSURSRVWL DUJRPHQWLSURSRVWL QHOSHUFRUVRGLGDWWLFR $GHJXDWD/RVWXGHQWHPRVWUD $GHJXDWH/RVWXGHQWHKD XQDEXRQDDWWHQ]LRQHDJOL DFTXLVLWRODPDJJLRUSDUWHGHL DUJRPHQWLSURSRVWL FRQWHQXWLSURSRVWL 6FRODVWLFD/RVWXGHQWHGjLO *HQHULFKH/RVWXGHQWHKD SURSULRFRQWULEXWRVRORLQ DFTXLVLWRLFRQWHQXWLHVVHQ]LDOL UHOD]LRQHDJOLDUJRPHQWL FKHVDXWLOL]]DUHLQDOFXQH WUDWWDWL FLUFRVWDQ]H 6XSHUILFLDOL/RVWXGHQWH ,QDGHJXDWD*OLLQWHUYHQWL FRQRVFHVRORDOFXQLFRQWHQXWL GHOORVWXGHQWHQRQVRQR SHUWLQHQWLULVSHWWRDOFRPSLWR FKHQRQVHPSUHXWLOL]]DLQ PRGRDGHJXDWR ULFKLHVWR &RPSHWHQ]H &RQVROLGDWH/RVWXGHQWHFRQRVFH HFROORFDLFRQWHQXWLGLVFLSOLQDUL LQPRGRSLFKHSHUWLQHQWH 3UHFLVH/RVWXGHQWHGLPRVWUDGL VDSHUDSSOLFDUHFRQFRVWDQ]DH VLFXUH]]DOHFRPSHWHQ]H 3HUWLQHQWL/RVWXGHQWHGLPRVWUD GLVDSHUHDSSOLFDUHOHVXH FRPSHWHQ]H (VVHQ]LDOL/RVWXGHQWHGLPRVWUD GLSRVVHGHUHVROROHFRPSHWHQ]H IRQGDPHQWDOL ,QFHUWH/RVWXGHQWHQRQHVSOLFLWD DOFXQHFRPSHWHQ]HHVSOLFDWHLQ SDUWH 9DOXWD]LRQH 2WWLPR 'LVWLQWR %XRQR 6XIILFLHQWH 1RQ VXIILFLHQWH ALUNNICONDIAGNOSIDIHANDICAPODSAEALUNNIBES Lavalutazionedeglialunnicondisabilitàcertificata,secondoquantodispostodalD.P.R.122del22giugno 2009,siriferiscealcomportamento,alledisciplineealleattivitàsvoltedall’alunnosullabasedelPiano EducativoIndividualizzato. Per l'esame conclusivo del primo ciclo possono essere predisposte prove di esame differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutareilprogressodell'alunnoinrapportoallesuepotenzialitàeailivellidiapprendimentoiniziali.Le provesonoadattate,ovenecessario,inrelazionealPianoEducativoIndividualizzato,acuradeidocenti componentilacommissione.Leprovedifferenziatehannovaloreequivalenteaquelleordinarieaifinidel superamentodell'esameedelconseguimentodeldiplomadilicenza. Leprovedell'esameconclusivodelprimociclopossonoesseresostenuteancheconl'usodiattrezzature tecnicheesussidididattici,nonchédiognialtraformadiausiliotecniconecessario.Suidiplomidilicenza èriportatoilvotofinaleindecimi,senzamenzionedellemodalitàdisvolgimentoedidifferenziazione delleprove. NelcasoincuigliobiettividelPianoEducativoIndividualizzatosianonettamentedifformirispettoaquelli dell’ordinamento di studi della classe, la programmazione viene dichiarata differenziata e l’alunno, pertanto,nonpuòconseguireiltitolodistudio.Lafamigliavainformatapreventivamentediquestascelta ehafacoltàdiopporsi.Aglialunnicondisabilitàchenonconseguonolalicenzaèrilasciatounattestatodi creditoformativo,titolovalidoperl'iscrizioneeperlafrequenzadelleclassidellascuolasecondariadi secondogradoaisolifinidelriconoscimentodicreditiformativieperl'accessoaipercorsiintegratidi istruzioneeformazione. Perglialunnicondiagnosididisturbispecificidiapprendimentosarannoutilizzatemisuredispensative e/ocompensativeinbaseallalegge170del2010esuccessivelineeguidadel12luglio2011,inbasea quantoprevistodalleindicazionicontenuteannualmentenellerelativeordinanzesugliesamiequanto previstodalpianodistudiopersonalizzato.Lemisuresonoratificateinsedediconsigliodiclasseedi riunionepreliminare. PerglialtrialunniconBisogniEducativiSpecialisipropongonolestesseprovadiesameeglistessicriteri divalutazionedeglialtrialunni,consideratochelacirc.8/2013prevedeulterioridisposizionicheadoggi nonsonostateemanate.L’attenzionevacomunquepostaallepersonalicondizionidell’alunno,inmodo dafacilitarel’utilizzodiunavarietàdiformedicomunicazioneel’espressionediparticolaristilidi apprendimento. ESAMEDISTATO Losvolgimentodell’esamedistatoalterminedellascuolasecondariadiIgradorestadisciplinatodalleistruzioni forniteconC.M.48/2012,contenenteindicazioniacaratterepermanente. AMMISSIONEAGLIESAMI L’ammissione all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo è disposta, previo accertamento della prescritta frequenzaaifinidellavaliditàdell’annoscolastico(art.3,c.2,DPRn.122/2009),neiconfrontideglistudentiche hannoottenuto,condecisioneassuntaamaggioranzadalConsigliodiclasse,unvotononinferioreaseidecimiin ciascunadisciplinaedunvotodicomportamentononinferioreaseidecimi. Il voto di idoneità, formulato dal consiglio di classe in sede di ammissione, tiene conto del comportamento, dell’interesse,dell’impegnoedelmetododilavoromostratonelcorsodell’ultimoanno.Nonfarannomediailvoto relativoalcomportamentoeilgiudiziodireligione PROVE Cisarannocinqueprovescritteeduncolloquiopluridisciplinaresututtelematerie. 1.ProvascrittadiItaliano(durata4ore) 2.ProvascrittadiMatematica(durata3ore) 3.ProvanazionaleINVALSI(durata75minuti+75minuti) 4.ProvascrittadiInglese(durata3ore) 5.Provascrittadellasecondalinguastraniera(durata3ore) 6.Provaorale(colloquiopluridisciplinare). Ogniprovaverràvalutataconunvotonumericointeroespressoindecimi PROVANAZIONALE Laprovascrittaacaratterenazionaleèvoltaaverificareilivelligeneraliespecificidiapprendimentoconseguiti daglistudentinelledisciplinedistudioindividuateappositamentedaspecificadirettivaministeriale.Itestirelativi allasuddettaprovasonosceltidalMinistrotraquellipredispostidall’INVALSI,einviatialleistituzioniscolastiche. Glialunnisosterrannounaprovanazionalediitalianoe matematica della duratadidue oree trenta minuti.La correzionesaràeffettuataattraversol’usodiunagrigliafornitadall’INVALSI. Criteriperlaprovanazionale (C.M.n°32del13marzo2009;schemadiRegolamentodellaleggen.69del30ottobre2008) 1) Tuttiicandidati(ancheiprivatisti,glistranieri,idiversamenteabili)sostengonolaprova 2) PeridiversamenteabililaprovavienepredefinitadalConsigliodiClasseoadattatadallasottocommissione,se siritienechelaprovanonpossaesseresvoltacosìcomepresentatadall’Invalsi 3) Nonèconsentitol’usodellacalcolatrice,delvocabolarioecc. 4) Nonèconsentitodisporreditelefonicellulariedialtreapparecchiatureelettroniche 5) Icandidaticondisabilitàsostengonolaprovaconinecessariausilieformediassistenzaepossono,seoccorre, averepiùtempoadisposizione.Glialtriaspetterannoprimadipassareallaprovasuccessiva. 6) Perlacorrezionesiadottanoglischemisuggeritidall’Invalsiedallegatialleprove 7) Perlavalutazionesiadottailseguentecriterio:alpunteggioottenutosifissaunascaladivotazioniindecimi. 8) I candidati con certificazione DSA potranno utilizzare gli strumenti compensativi previsti dal Piano Didattico Personalizzatoodaaltradocumentazione,redattaaisensidell’articolo5deldecretoministeriale12luglio2011.I candidatipotrannousufruiredidispositiviperl’ascoltodeitestidellaprovaregistratiinformati“mp3”.Perlapiena comprensione del testo delle prove scritte, la Commissione potrà anche prevedere di individuare un proprio componentechepossaleggereitestidelleprovescritte.Inparticolare,sisegnalal’opportunitàdiprevederetempi piùlunghidiquelliordinariperlosvolgimentodellaprovescritte. ITALIANO Sarannosottopostealcandidatotretipologieditracce: 1ͲEsposizionedicaratterepersonalesottoformadidiario,letteraocronaca. 2ͲTrattazionediunargomentoculturaleosocialecheconsental’esposizionediriflessionipersonali. 3ͲRelazionesuunargomentodistudioosuun’attivitàsvolta. MATEMATICA Laprovaconsisteràinquattroquesiti,ciascunoarticolatoinpiùpuntiinmododaconsentireungradualelivellodi difficoltà: •Quesitodigeometriasolida •Quesitoinerenteladeterminazionedellaradicediunaopiùequazionidiprimogradoadun’incognita •Quesitosulcalcolodelleprobabilità •Quesitodiscienze LINGUESTRANIERE Laprovad’esamesiarticoleràsutretracce: a) questionariorelativoaunbranosottopostoalettura b) completamentodiundialogo c) lettera COLLOQUIOPLURIDISCIPLINARE Ilcolloquiod’esameavràun’impostazioneditipodialogicoͲdiscorsivo:aicandidativerràinfattichiestodipartire dalladiscussionediunparticolareargomentoodiunaspecificaproblematicacontemplatadaiprogrammiedalle attivitàsvoltenelcorsodeltriennio,perpoioperare,anchedietrosollecitazionedellacommissioneesaminatrice, opportunirinviiecollegamentiadaltriambitidisciplinarie/oadaltrifenomenietematiche.Questaimpostazione appare senza dubbio la più pertinente ai fini di una corretta valutazione delle capacità di argomentazione, rielaborazioneeriflessionepersonalesuicontenutitrattatipossedutedaglialunni,nonchédelloroimpiego dimodelliespressiviecomunicativiadeguati. ESITODELL’ESAME L’esitodell’esamesaràespressoconvalutazioneindecimiallacuideterminazioneconcorrerannoilvoto d’ammissione, la valutazione delle prove scritte, la prova nazionale, la valutazione del colloquio pluridisciplinare.Incasodiesitonegativodell’esame,convalutazioneinferioreaiseidecimi,l’esamedi licenzasiconcluderàconladichiarazione“nonlicenziato”. E’curadellacommissionefarsìcheilvotoconclusivosiailfruttomeditatodiunavalutazionecollegiale dellediverseproveedelcomplessivopercorsoscolasticodeigiovanicandidati.Occorreevitarepossibili appiattimenti,cherischierebberodipenalizzarepotenziali“eccellenze”edievidenziareipuntidiforza nellapreparazionedeicandidati,ancheinfunzioneorientativarispettoalproseguimentodeglistudi. Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all'unanimità, tenendo conto del profitto ottimo conseguitoneltriennio,nonchédelpossessodiconoscenzeecompetenzeapprofonditeepienamente acquisiteintutteledisciplineconfermatoancheinseded’esame. CRITERIDIVALUTAZIONEDELLEPROVED’ESAME IlconsigliodiClasseproponeallaCommissioned’Esameiseguenticriteridivalutazioneperlevarie proved’esame. Perlaprovadiitalianoverrannovalutati: x Coerenzaedorganicitàdipensiero x Sviluppodeicontenuti x Capacitàdiespressionepersonale x Correttoedappropriatousodellalingua Perlaprovadimatematicaverrannovalutati: x l’acquisizionedelletecnichedicalcolo x l’acquisizionedeiconcettialgebrici,digeometriapianaesolida x lacomprensioneel’usodellinguaggiospecifico x l’utilizzodeiprocedimentimatematicianchenellostudiodellescienze Perlaprovadilinguastranieraverrannovalutati: xQuestionario–comprensionedeltesto,chiarezzadelmessaggio,correttezzaortografica, grammaticaleelessicale,conoscenzadellessicoeusodellestrutture xCompletamentodiundialogo–impostazioneformale,pertinenzadelcontenutoconlatraccia, correttezzaortografica,grammaticaleelessicale,chiarezzadelleinformazionifornite, completezzaericchezzadelcontenuto xLettera–completezzadellatraccia,organizzazionelogicadeicontenuti,correttezzaortograficae dellessico,usodellestrutture xProvedifferenziate:comprensioneglobaledeltesto,usodisemplicistrutture,correttezza ortografica. Perilcolloquiooraleverrannovalutati: x sapersiesprimereinmodochiaro,scioltoeappropriato x esporreleconoscenzeinmodocoerenteecompleto x fornireapportipersonali x sapercogliereeoperarecollegamenti x sapersirapportareallasituazione *5,*/,$',9$/87$=,21(3529$6&5,77$',/,1*8$,7$/,$1$ ,QGLFDWRUL 3XQWHJ 3XQWHJJL JLR RDL PDVVL GLYHUVL PR OLYHOOL 0 0,5 1 SXQWL &RPSHWHQ]D PRUIRVLQWDWWLFDOH VVLFDOH HG RUWRJUDILFD &RQRVFHQ]D VSHFLILFD SXQWL GHJOL DUJRPHQWL ULFKLHVWL DGHUHQ]D DOOD WUDFFLD &RHUHQ]D H SXQWL FRHVLRQH GHO WHVWR &DSDFLWj GL SXQWL HODERUD]LRQH FULWLFDRULJLQDOLWj HRFUHDWLYLWj 1,5 2 0,5 1 2 2,5 3 'HVFULWWRUL x x x x x x x x x x x x 0,5 1 2 2,5 3 x 0 0,5 1 1,5 2 x x x x x x x L’espressionepresentagravienumerosierrori Siesprimeinmodoscorrettopursecomprensibile;usaunlessicoimproprio L’esposizione presenta solo alcuni errori; usa un lessico ancora un po’ limitato, ma corretto Siesprimeconfluiditàpurconoccasionaliincertezze;usaunlessicoappropriato Siesprimeconfluidità,ecorrettezzaformale;usaunregistrolinguisticoappropriato Nonèaderenteallatracciaeproducescarsadocumentazione Hacapitolaconsegnamamostraunalimitataconoscenzadell’argomento Hacapitolaconsegnaepresentaun’accettabileconoscenzadell’argomento Hacapitolaconsegnaesostienelesuetesicondiscretaconoscenzadell’argomento Hacapitolaconsegna,esponelesueconoscenzee/osostienelesuetesiconottima conoscenzadell’argomento Nonsaorganizzareildiscorsoinmanieracoerente/eocoesa.Usaunlessicominimo Svolge il discorso in modo frammentario , incompleto e con limiti di coerenza e coesione Svolgeildiscorsoinmodoschematico,conqualchelimitedicoesioneeusaunlessico essenziale. Svolgeildiscorsoinmodoarticolato,completoecoerente.Usaunlessicoadeguato, Elabora in modo ben organizzato logico, convincente ed articolato. Usa un lessico adeguato.Presentaosservazionipersonali. Noncomprendelaformatestualerichiesta Rielaborainmodosemplice Affrontal’argomentocondiscretaoriginalitàecreatività Rielaboral’argomentoconsostanzialesicurezzaeoriginalità. Presentauntagliopersonale,originalitàecreativitànelrielaborare 9RWRFRPSOHVVLYRDWWULEXLWRDOODSURYD«««« 1%il voto complessivo della prova scritta sarà calcolato tenendo presente il punteggio parziale dei diversi livelli fino alla definizione di un voto intero, da un minimo di 3-4 ad un massimo di 10/10 *5,*/,$',9$/87$=,21(3529$6&5,77$',0$7(0$7,&$ INDICATORI Laconoscenzae l’applicazionediregolee proprietàinambito geometricoealgebrico sono Ilprocedimentorisolutivo L’usodeilinguaggispecifici è LIVELLI Ƒ corretteecomplete Ƒ approfondite Ƒ sostanzialmentecorrette Ƒ essenziali Ƒ nondeltuttocorrette Ƒ parziali Ƒ lacunose/frammentarie Ƒ logicoerazionale Ƒ consapevole Ƒ logico Ƒ adeguato Ƒ incerto/parziale Ƒ incompleto Ƒ disorganizzato/dispersivo Ƒ precisoecurato Ƒ appropriato Ƒ soddisfacente Ƒ adeguato Ƒ adeguatopurconalcuneincertezze Ƒ approssimativo Ƒ pressochéinesistente MISURAZIONE 10 9 8 7 6 5 4 10 9 8 7 6 5 4 10 9 8 7 6 5 4 *5,*/,$',9$/87$=,21(3529$6&5,77$',/,1*8$675$1,(5$ (QUESTIONARIO) INDICATORI LIVELLI MISURAZIONE 10 Ƒ completoeanalitico Comprendeiltestoinmodo Formularisposte Elaborarispostepersonali Lacompetenzaortografica, grammaticaleelessicaleè Ƒ completo Ƒ abbastanzacompleto Ƒ sostanziale Ƒ essenziale Ƒ limitato/moltolimitato Ƒ ricche,coerentieappropriate Ƒ coerentieappropriate Ƒ coerenti Ƒ abbastanzacoerenti Ƒ sufficientementecoerenti Ƒ noncoerenti Ƒ ottime Ƒ moltobuone Ƒ buone Ƒ semplici Ƒ minimemacomprensibili Ƒ nonsemprecomprensibili Ƒ eccellente Ƒ moltobuona Ƒ buona Ƒ discreta Ƒ accettabile Ƒ scarsa/nonraggiunta 9 8 7 6 4Ͳ5 10 9 8 7 6 4Ͳ5 10 9 8 7 6 4Ͳ5 10 9 8 7 6 4Ͳ5 *5,*/,$',9$/87$=,21(3529$6&5,77$',/,1*8$675$1,(5$ /(77(5$ INDICATORI L’impostazionegraficaè L’attinenzaallatracciaè L’elaboratorisulta Lacompetenzaortografica, grammaticaleelessicaleè LIVELLI Ƒ accurata Ƒ generalmenteprecisa Ƒ perlopiùordinata Ƒ abbastanzaordinata Ƒ approssimativa Ƒ imprecisa Ƒ ottima Ƒ moltobuona Ƒ buona Ƒ abbastanzabuona Ƒ complessivamenteadeguata Ƒ parzialmenteadeguata/inadeguata Ƒ scorrevole,esaurienteeoriginale Ƒ chiaro,organicoepersonale Ƒ chiaroecompeto Ƒ generalmentecomprensibileesemplice Ƒ globalmentecomprensibilemasuperficiale Ƒ pocochiaroeapprossimativo Ƒ eccellente Ƒ moltobuona Ƒ buona Ƒ discreta Ƒ accettabile Ƒ scarsa/nonraggiunta MISURAZIONE 10 9 8 7 6 4Ͳ5 10 9 8 7 6 4Ͳ5 10 9 8 7 6 4Ͳ5 10 9 8 7 6 4Ͳ5 *5,*/,$',9$/87$=,21(3529$6&5,77$',/,1*8$675$1,(5$ ',$/2*2 INDICATORI L’elaboratomostraun’aderenza allatracciadata Lacapacitàdialogica(funzioni linguistiche,lessico,registro linguistico)è L’elaboratoèespressoinforma Laconoscenzadellestruttureè LIVELLI Ƒ completaeanalitico Ƒ quasicompleta Ƒ abbastanzacompleta Ƒ soddisfacente Ƒ accettabile Ƒ incompleta Ƒ ottima Ƒ motobuona Ƒ appropriata Ƒ buona Ƒ sufficiente Ƒ inadeguata Ƒ corretta Ƒ perlopiùcorretta Ƒ generalmentecorretta Ƒ abbastanzacorretta Ƒ sufficientementecorretta Ƒ pococorretta Ƒ sicura Ƒ adeguata Ƒ perlopiùadeguata Ƒ abbastanzaadeguata Ƒ sufficientementeadeguata Ƒ incerta/lacunosa MISURAZIONE 10 9 8 7 6 4Ͳ5 10 9 8 7 6 4Ͳ5 10 9 8 7 6 5 10 9 8 7 6 4Ͳ5 *5,*/,$',9$/87$=,21('(/&2//248,23/85,',6&,3/,1$5( &203(7(1=( 9272,1'(&,0, Comunicainmodoimproprioedisorganico. L’esposizionerisultasuperficialeedisarticolata Comunicainmodosempliceedessenziale,con alcunielementiripetitiviemnemonici Comunicainmodochiaroepertinente, dimostrandosicurezzanell’organizzazionelogica deldiscorso Esponeconprecisioneechiarezza,dimostrandodi saperporreinrelazioneleconoscenze pluridisciplinari Esponeinmodoampioedaccurato,con competenzalogicaecomunicativanell’usodeivari codicilinguistici Argomentainmodocritico,creativoecon competenzalessicale.Rielaboraconefficaciae disinvolturaoperandocollegamentiinpiena autonomia. ,VWLWX]LRQHVFRODVWLFD BBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBB 6&+('$3(5/$&(57,),&$=,21('(//(&203(7(1=( $/7(50,1('(/35,02&,&/2',,6758=,21( ,O'LULJHQWH6FRODVWLFR 9LVWLJOLDWWLG¶XIILFLRUHODWLYLDOOHYDOXWD]LRQLHVSUHVVHGDJOLLQVHJQDQWLHDLJLXGL]LGHILQLWLGDO&RQVLJOLRGL FODVVHLQVHGHGLVFUXWLQLRILQDOH WHQXWRFRQWRGHOSHUFRUVRVFRODVWLFRHGLQULIHULPHQWRDO3URILORGHOORVWXGHQWH &(57,),&$ FKHO¶DOXQQ«««««««««««««««««««««««««««««««««« QDW«D««««««««««««««««««««««LO«««««««««««« 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La Direttiva, vista la complessità e diversità di problemi specifici, individua tre grandi sotto categorie all’interno dei Bisogni Educativi Speciali: • Disabilità ex legge 104/92 • Disturbi Evolutivi Specifici ex legge 170/2010 • Svantaggio socio - economico, linguistico o culturale. A seguito delle citate disposizioni il nostro Istituto ha elaborato per l’a.s. 2015/2016 il PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ (PAI) dove vengono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative, che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività dell’Istituzione Scolastica. Il Piano Contiene anche il protocollo di accoglienza per alunni con BES e il protocollo di accoglienza per alunni stranieri. Il quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nella scuola è sintetizzato nella tabella che segue: Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista minorati udito Psicofisici 2. disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro : Deficit dell’attenzione e dell’apprendimento Disturbo di apprendimento non verbale (DANV) Deficit visu-spaziale. 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale (stranieri) Disagio comportamentale/relazionale Altro : in via di certificazione Totali % su popolazione scolastica 34 20 29 2 84 N° PEI redatti dai GLHO N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 1 ALLEGATO n. 8 Prevalentemente utilizzate in… B. Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor Altro: Altro: Attraverso… Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Coordinatori di classe e simili Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Docenti con specifica formazione Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Altri docenti Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: C. Coinvolgimento docenti curricolari D. Coinvolgimento personale ATA E. Coinvolgimento famiglie Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati Informazione /formazione su Sì / No SI SI / / / / 1 1 / / Sì / No SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI 2 ALLEGATO n. 8 F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con Centri Territoriali di Supporto (CTS) e con Centri Territoriali dell’Inclusione (CTI) G. Rapporti con privato sociale e volontariato H. Formazione docenti genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Altro: Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) SI SI SI SI SI SI SI SI SI Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) SI Dal Rapporto di autovalutazione VALES, VALUTAZIONE E SVILUPPO DELLA SCUOLA, sono emersi i seguenti punti di criticità e punti di forza attuali dell’Istituto: Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola 0 1 2 3 4 / / / / 3 ALLEGATO n. 8 Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti / / / / Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la / realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il / successivo inserimento lavorativo. * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici punti di criticità: a) organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; b) ruolo della famiglia e della comunità a dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano organizzazione delle attività educative; c) acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione; d) difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione presentata, informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES punti di forza: a) presenza di funzione strumentale, per DA, per DSA e BES b) presenza di laboratori e di progetti specifici per studenti in difficoltà. c) Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti; d) Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; e) Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola dedicati ai diversamente abili ex l.104/92; f) Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; g) Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola. Preso atto che il coinvolgimento delle famiglie nei processi formativi, non risulta funzionale all’azione generale dell’apprendimento, si individuano, nel su citato Rapporto VALES i seguenti standard di miglioramento: • • • • • Favorire nelle famiglie atteggiamenti positivi nei confronti della scuola e dei processi formativi; Acquisire strumenti atti a favorire rapporti positivi tra scuola/famiglia; Informare sulle dinamiche relative alle difficoltà di apprendimento ( DSA e BES); Informare sulle problematiche adolescenziali Partecipazione a reti di scuole. 4 ALLEGATO n. 8 Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) • Costituzione GLI. • Incontri periodici del GLI anche in forma settoriale per confrontarsi sui casi cercando di far emergere delle ‘buone pratiche’, di consulenza e di supporto sulle strategie/metodologie di gestione. • Informazione alle famiglie e loro coinvolgimento nelle pratiche educative e didattiche. • Individuazione di figure di sistema e di coordinamento rapporti esterni. • Protocollo d’intesa tra istituzione scolastica-ASL-Ente Locale e/o Università degli Studi di Salerno dipartimento di Scienze della Formazione. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti • • • Completamento formazione Metodo Feurestein: modulo 2. Corso di formazione/aggiornamento sui BES. Partecipazione ad iniziative di formazione sull’utilizzo delle nuove tecnologie nel processo di apprendimento-insegnamento, sviluppo e socializzazione attivate dai Centri Territoriali di Supporto (CTS) e Centri Territoriali Inclusione (CTI). Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; • Migliorare la formazione delle classi per assicurare l’eterogeneità delle stesse ed evitare che le disparità siano concentrate in alcune sezioni. • Assicurare l’equità dei risultati rispettando l’equa distribuzione degli alunni nelle classi per livelli di apprendimento. • Coerenza tra la verifica/la valutazione e progettazione interdisciplinare per accertare e per adeguare metodologie e contenuti al fine di migliorare la qualità progettuale del Curricolo. • Operare per gruppi di livello e/o eterogenei o elettivi. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola • Organizzazione educativa e didattica integrata dei diversi strumenti e le diverse professionalità di cui dispone la scuola facendo emergere, da un processo bottom-up, i bisogni educativi speciali di ciascuno. • Diritto ad uno specifico Piano per tutti gli alunni rilevati: a) PEI ex art.12 com.5 L.104/92 per alunni diversamente abili; b) PDP ex art.5 DM n.5669 del 12.7.2011 per gli alunni con DSA; c) PDP per tutti gli alunni con BES diversi da quelli a e b rilevati dai consigli di classe/interclasse tecnici. • Flessibilità organizzativo-didattica dei docenti di sostegno e/o docenti curriculari con specifiche competenze. • Utilizzo aule multimediali, LIM, servizio biblioteca sia magistrale sia dedicata agli alunni e/o con BES. • Coinvolgimento del personale ATA, assistenti alla comunicazione con compiti dedicati all’inclusione. 5 ALLEGATO n. 8 Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti • Convenzione con ASL – Ente locale – Piano di Zona Sociale. • Prosecuzione “Progetto Campus Scuola” (Protocollo di Intesa con Comune – Associazione Sportiva Montecorvino Pugliano Multiservizi e Sport ). • Prosecuzione progetto “A Scuola Io Nuoto” (Protocollo di Intesa con Comune – Associazione Sportiva Montecorvino Pugliano Multiservizi e Sport ) Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative • Migliorare l’attenzione delle famiglie alle problematiche educative. • Utilizzo di tecniche si survey per verificare la soddisfazione delle famiglie verso il servizio educativo erogato dalla scuola per porre in essere correttivi di processo, di contesto e di esiti sulla base dei feed-back ricevuti (customer satisfaction a scuola). • Generare un canale comunicativo con le famiglie, tramite le nuove tecnologie, sulle difficoltà di apprendimento ( DSA e BES). • Condividere con le famiglie il progetto di rilevazione precoce DSA nei termini di un “sostegno alla salute ed allo sviluppo dei bambini”, per creare un terreno favorevole. • Coinvolgimento delle famiglie in progetti di inclusione. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; • Rilevazione pre-alfabetizzazione alunni ultimo anno scuola dell’Infanzia sul protocollo osservativo IPDA. • Identificazione preventiva e rilevazione alunni “a rischio” di disturbi dell’apprendimento, utilizzando i seguenti protocolli di monitoraggio/screening per le classi I- II scuola primaria: classe I protocollo dettato “Lista di parole” di Giacomo Stella; Classe II Prove MT comprensione del testo, come previsto dall’art.3 della L.170/10 che attribuisce alla scuola il compito di svolgere attività di individuazione precoce dei casi sospetti DSA sin dai primi anni del percorso scolare. • Attivazione di percorsi didattici mirati al recupero di difficoltà emerse sull’intero gruppo classe in modo da realizzare un percorso formativo-progettuale in continuità con il successivo ordine di scuola. • Segnalazione alle famiglie di casi di soggetti “resistenti” all’intervento didattico. Valorizzazione delle risorse esistenti • Uso funzionale delle risorse a favore degli alunni: FF.SS, docenti di sostegno, curriculari, assistenti addetti per la disabilità, personale ATA. • Migliorare il coinvolgimento della comunità professionale nel processo di inclusione. • Valorizzare le performance individuali, organizzative e il merito di chi persegue il successo formativo degli alunni valorizzando gli apprendimenti formali, non formali, informali. • Partecipazione dei docenti ad iniziative di formazione ed aggiornamento presso enti accreditati. 6 ALLEGATO n. 8 Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione • Progettazione di un laboratorio di letto-scrittura e di recupero delle abilità di calcolo per gruppi di livello con alunni BES per la scuola primaria. Finalità generale: Riconoscere e valorizzare le diverse situazioni individuali nella classe e saper accettare la sfida che la diversità pone. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola. • Attività didattico-educative per sviluppare l’auto-orientamento curriculare ed extracurriculari. • Elaborazione curricolo verticale integrato e curricolo dai 4 agli 8 anni; curricolo verticale passaggio classe V primaria – classe I secondaria – Misure di accompagnamento per l’attuazione delle Indicazioni Nazionali 2013/2014 Accordo di Rete – Prot. N. 5177 – B/32 del 16.10.2013. • Incontri informativi e progettazione collegiale tra docenti anni ponte. • Attività didattiche comuni nelle giornate della continuità : infanzia, primaria, secondaria. • Visite nelle scuole secondarie 2° grado ed OPEN DAY per orientare studenti e famiglie nelle scelte del successivo percorso. • Coordinamento delle FF.SS STRATEGIE ORGANIZZATIVE Il Piano Annuale per l’Inclusione intende raccogliere in un quadro organico gli interventi intrapresi per affrontare le problematiche relative all’inclusività degli alunni con diverse abilità, Disturbi Evolutivi Specifici (DSA) e svantaggio socio-economico, linguistico-culturale, comportamentale. Nel nostro Istituto per garantire il successo formativo a tutti gli alunni vengono istituiti i seguenti gruppi di lavoro: GLHO - Gruppo di Lavoro Handicap Operativo (art. 5 DPR 24/02/1994) composto: Dirigente scolastico dott.ssa Petti Flavia, neuropsichiatra dell’ASL SA2, dott. Michele Conte, Funzione Strumentale prof.ssa Concetta Anna Spina, docenti specializzate e docenti curriculari dove sono inseriti gli alunni diversamente abili, dai genitori degli alunni e dai rappresentanti istituzionali che si occupano dei suddetti alunni; Il G.L.H. Operativi, sulla base di un’analisi dettagliata dei casi dei soggetti in difficoltà presenti nel corrente anno scolastico, ha concordato e propone le sotto indicate linee di azione programmate e finalizzate a mete ed obiettivi strettamente legati alla realtà degli alunni stessi. Dopo un’attenta analisi delle Diagnosi Funzionali, si è giunti ad una programmazione delle attività realizzata da tutti i docenti curriculari, i quali, insieme all’insegnante per le attività di sostegno definiscono gli obiettivi di apprendimento per gli alunni con disabilità in correlazione con quelli previsti con l’intera classe. È necessario che i ragazzi in difficoltà siano messi in condizioni di lavorare, durante tutte le ore curriculari motivandoli nelle attività loro proposte ed adeguando la richiesta delle loro prestazioni alle reali capacità per non provocare inutili frustrazioni ed ansie. La partecipazione al progetto educativo con insegnanti e compagni normodotati costituisce per gli alunni diversamente abili un rilevante fattore di socializzazione, di apprendimento, di comunicazione e di relazione. 7 ALLEGATO n. 8 Il gruppo dei docenti specializzati opera secondo una modalità di programmazione flessibile allo scopo di rendere più produttivo il percorso scolastico di ogni alunno. La flessibilità si può concretizzare in: a) modalità diverse di raggruppare gli alunni (classi aperte); b) attivazione di laboratori per attività specifiche (attività pratiche, creative, informatica); c) uso di spazi attrezzati all’interno della scuola; d) partecipazione ad attività sportive organizzate dalla scuola; e) progettazione di interventi, mirati allo sviluppo di competenze anche fuori delle classi nell’incontro con gruppi provenienti da più classi. GLI - Gruppo di Lavoro per l’Inclusione composto da: Dirigente scolastico dott.ssa Flavia Petti, F.S. Concetta Anna Spina, Commissione per l’inclusione, docenti curriculari e/o coordinatori di classe con alunni BES e genitori. Il gruppo Valuta documentazione e tipologia disabilità, strategie di integrazione ai fini dell’elaborazione del PAI (Piano Annuale dell’Inclusività), verifica periodicamente interventi, formula proposte per la formazione. Svolge le seguenti funzioni: • rilevazione dei BES presenti nella scuola; • raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione; • focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie digestione delle classi; • rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; • raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122 ; • elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno). GLHI – Gruppo di Lavoro handicap per L’integrazione (art. 15, comma 2 L104/92, DM 2012 e CM n. 8/2013) Coestiste col GLI e si occupa anche delle problematiche degli alunni con BES e si pone come gruppo allargato che agisce in favore anche dell’inclusione, accanto ai GLI di recente introduzione. E’ composto da: • Dirigente Scolastico • Docente Funzione Strumentale preposto • Insegnante di sostegno infanzia/primaria/secondaria, 2 docenti del Consiglio di Classe in cui sono inseriti alunni con BES, 2 genitori in rappresentanza degli alunni con BES. Membri aggregati: • Neuropsichiatra dell’ASL S A 2 • Assistente sociale. • Associazioni. • Esperti (supervisor, tecnici ABA forniti dall’ASL). L’Istituto adotta, quindi, prassi consolidate e procedure formalizzate per assicurare a tutti gli alunni il diritto ad essere accolti. 8 ALLEGATO n. 8 Tuttavia l’accoglienza non può essere relegata ad una fase definita nel tempo, ma deve corrispondere ad una modalità di lavoro atta a favorire l’instaurarsi di un clima accettabile e motivante per tutti i protagonisti dell’azione educativa (alunni, genitori, docenti, collaboratori scolastici, personale amministrativo). Avere procedure chiare e condivise è il primo passo per elevare la qualità dell’inclusione scolastica. Esse permettono di delineare con chiarezza ruoli e compiti, di stabilire tempi e modalità di lavoro, di garantire la trasmissione efficace delle informazioni. Ciò significa che le strategie e le azioni da promuovere devono tendere a rimuovere tutte quelle forme di esclusione sociale che le persone con disabilità, con bisogni educativi speciali o straniere potrebbero subire nella loro vita quotidiana. Nel caso della scuola, includere vuol dire offrire a tutti gli alunni l’opportunità di realizzarsi e di divenire cittadini a tutti gli effetti, fermo restando le caratteristiche peculiari di ciascuno. Ciò significa spostare il focus di analisi e di intervento dalla persona al contesto, per individuare gli ostacoli ed operare per la loro rimozione. Scopo del progetto educativo è quello di promuovere la cultura dell’inclusione e la realizza-zione di percorsi educativi e didattici rispondenti alle reali necessità formative degli alunni con bisogni educativi speciali. 9 ALLEGATO n. 8 Obiettivi Formativi I principali obiettivi del nostro progetto educativo sono: • • • • • • • Favorire lo sviluppo di una rete di collaborazione tra tutti gli operatori che si occupano di inclusione (scuola, famiglia, Asl, servizi sociali, agenzie educative extrascolastiche, ecc.) al fine di operare sinergicamente. Conoscere e monitorare le caratteristiche e le esigenze dell’utenza dell’Istituto in relazione all’handicap e ai bisogni educativi speciali. Promuovere la costruzione di percorsi efficaci per l’inclusione. Promuovere la predisposizione di modelli condivisi di progettazione e/o documentazione del lavoro e l’utilizzo di procedure comuni. Promuovere il confronto e la condivisione di esperienze sulle tematiche inerenti i BES. Promuovere ed organizzare eventuali incontri, corsi di formazione/ aggiornamento su tematiche relative all’area del sostegno. Promuovere la continuità educativa e didattica a favore degli alunni in situazione di handicap nel passaggio tra i diversi ordini di scuola. Gli obiettivi saranno gli stessi per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, ma si differenzieranno per metodologie, strategie e contenuti che saranno rapportati alle singole tipologie di bisogni educativi. Per ogni alunno in situazione di handicap o con bisogni educativi speciali la scuola si sforza di ricercare ed attuare buone pratiche d’integrazione secondo standard di qualità, così come la normativa prevede e dispone. 10 ALLEGATO n. 8 Presupposto dell’inclusione è la programmazione coordinata tra servizi scolastici e quelli territoriali. La scuola si pone come momento di integrazione degli interventi sociali e sanitari precedenti, concomitanti e successivi (riabilitazione, orientamento,...). La famiglia va considerata come una risorsa importante (oltre che come portatrice di diritti/doveri), nella definizione e verifica dei piani educativi. La scelta degli obiettivi specifici di apprendimento e formativi sarà stabilita dal Consiglio di classe, interclasse, intersezione con la stesura degli specifici documenti previsti per i bisogni educativi speciali (BES) che evidenzieranno per ogni singolo alunno le aree fondamentali di potenzialità e di competenza per attivare interventi da includere nel curriculum. Essi, quindi, saranno compatibili con le possibilità di sviluppo dell’alunno e nello stesso tempo integrati a quelli della classe ove è inserito. L’avvio e la continuazione del processo di integrazione scolastica poggiano sulla produzione, l’acquisizione e l’uso di una documentazione tecnico- conoscitivo- progettuale che, in base all’art.12, comma 5, della L.104/92, si compone dei documenti di seguito indicati: - certificazione di handicap ai sensi dell’art. 4 L. 104/92; - diagnosi funzionale (D.F.); - profilo dinamico funzionale (P.D.F.); - piano educativo individualizzato (PEI); - fascicolo personale. Per gli alunni con DSA viene realizzato un Piano Didattico Personalizzato (PDP) elaborato sulla base delle normative vigenti, volto a definire le azioni di seguito riportate, sulla base della diagnosi e compatibilmente con le risorse umane ed economiche disponibili. ♦ Individuazione delle abilità carenti ♦ Definizione degli interventi didattici e delle metodologie più idonee a cercare di ridurre la portata del disturbo, laddove possibile. ♦ Individuazione delle misure compensative. ♦ Individuazione delle misure dispensative. ♦ Definizione dei criteri per le verifiche. Per gli alunni in situazione di svantaggio la Direttiva del 27/12/ 2012 estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. “….E’ compito doveroso dei Consigli di classe o dei teams dei docenti nelle scuole primarie indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.” Il Piano Didattico Personalizzato è lo strumento in cui si potranno, ad esempio, includere: • • • progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica, abbisognano); strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense, a carattere squisitamente didattico- strumentale. Definizione dei criteri per le verifiche. 11 ALLEGATO n. 8 STRATEGIE METODOLOGICHE – DIDATTICHE Attraverso: • Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere”; • Rispetto dei ritmi di apprendimento e comunicativi; • Enfatizzazione dei comportamenti positivi mediante rinforzatori sociali, i quali sono collegati ai rapporti interpersonali: approvazione, attenzione, affetto, ecc.; • • • • • • • • Suggerimenti verbali, gestuali e fisici, per accelerare l’emissione della risposta (prompting); Attenuazione graduale del suggerimento, sia esso verbale che fisico, fino alla completa eliminazione (fading); Utilizzazione di un modello di comportamento (modelling); Feedback informazionale; Problem solving (soluzione dei problemi); Tecnica del tutoring; Misure compensative e dispensative; Attività didattiche in forma laboratoriale e a classi aperte. Propone, quindi, che, per quanto attiene allo specifico didattico, si ricorra a: 1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni); 2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati); 3) strumenti compensativi; 4) misure dispensative; utilizzati secondo una programmazione personalizzata con riferimento alla normativa nazionale. MODI E STRUMENTI DELLE VERIFICHE • • • Verifica iniziale delle abilità e dei prerequisiti, attraverso prove condivise dell’èquipe pedagogica che saranno uguali/differenziate rispetto alle prove del gruppo classe, secondo le abilità possedute dall’alunno; Verifica in itinere del grado raggiunto, rispetto agli obiettivi programmati all’interno delle singole U.A. e a scadenza bimestrale; Verifica finale del grado di competenze raggiunte rispetto ai piani elaborati (PEI-PDPecc…) e relazione finale. Ai sensi del DPR 22 giugno 2009, n. 122, art. 9 “Valutazione degli alunni con disabilità”, richiamato nella Circolare Ministeriale n. 48 del 31 maggio 2012: “Per l'esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte, utilizzando le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, prove di esame differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale di cui all'articolo 11, comma 4-ter, del decreto legislativo n. 59 del 2004 e successive modificazioni, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove sono 12 ALLEGATO n. 8 adattate, ove necessario in relazione al piano educativo individualizzato, a cura dei docenti componenti la commissione”. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma di licenza. Le prove dell'esame conclusivo del primo ciclo sono sostenute anche con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico loro necessario, previsti dall'articolo 315, comma 1, lettera b), del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994. Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalità di svolgimento e di differenziazione delle prove. Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza e' rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato e' titolo per l'iscrizione e per la frequenza delle classi successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi validi anche per l'accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione”. La durata dell’obbligo di istruzione è stata elevata a 10 anni e quindi a 16 anni di età dalla legge 27/12/2006 n° 296, art. 1. VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) La recente Legge 8 ottobre 2010, n. 170 e le successive Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento (allegate al Decreto Ministeriale 12 luglio 2011), invitano i Docenti a riappropriarsi della propria professionalità e competenza didattica per svolgere quello che da sempre caratterizza il ruolo dell’insegnante in una scuola democratica: garantire il successo formativo dei propri alunni, così da rendere tutti gli allievi competenti nell’agire pratico della vita quotidiana e fare in modo che ciascuno sia capace di dare il proprio significativo contributo allo sviluppo ed al progresso scientifico e umano della società in cui vive. Per poter assolvere questo compito in maniera realmente efficace, le suddette Linee guida evidenziano l’importanza fondamentale che un attento processo di valutazione assume nel lavoro di elaborazione dei percorsi didattici da attivare con gli alunni che mostrano difficoltà di vario genere in ambito scolastico: “Al mostrarsi dei primi segni di difficoltà non si deve procedere aumentando la mole degli esercizi per ottenere dei risultati, ma è necessario effettuare una valutazione accurata che consenta di capire se e quale tipo di didattica e di supporto sarebbero necessari” (Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, 4.2.1). Con la Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”- Indicazioni operative ; si delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. (circ. ministeriale n.8 del 6/3/2013). La Direttiva ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. (circ. ministeriale n.8 del 6/3/2013). 13 ALLEGATO n. 8 La Direttiva, estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. Il tema è stato ripreso nelle Linee guida nazionali per l’orientamento permanente, un documento di impegno a vari livelli di integrazione affinché l’intervento orientativo assuma un ruolo strategico per tutta la società ( Nota ministeriale 19 febbraio 2014-Prot.n.4232) Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe o dei teams dei docenti nelle scuole primarie indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Tutti gli ordini di scuola sono importanti per l’individuazione e il riconoscimento dei BES, anche se, per quanto riguarda i disturbi specifici dell’apprendimento, essi potranno venire diagnosticati con certezza ed essere certificati solo al termine della classe seconda. In particolare alla Scuola dell’Infanzia la Legge 8 ottobre 2010, n. 170 affida l’importante compito di “…identificare precocemente le possibili difficoltà di apprendimento e riconoscere i segnali di rischio…” (Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, 4.1), mentre ai Docenti che seguiranno si richiede un percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. In questa nuova e più ampia ottica, il Piano Didattico Personalizzato non può più essere inteso come mera esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni con DSA; esso è bensì lo strumento in cui si potranno, ad esempio, includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica, abbisognano), strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense, a carattere squisitamente didattico-strumentale. (circ. ministeriale n.8 del 6/3/2013). Il processo valutativo, quindi, assume un ruolo fondamentale nella fase iniziale, con valore diagnostico e preventivo, nei periodi intermedi, per la continua rimodulazione del percorso educativo, e nella fase finale, quando si tratta di andare a verificare gli esiti di quanto è stato realizzato nel corso delle attività didattiche. Il Decreto Ministeriale 12 luglio 2011 definisce i criteri dei quali tener conto per la predisposizione delle prove di verifica intermedie e finali per alunni con DSA: “Le Istituzioni scolastiche adottano modalità valutative che consentono all’alunno o allo studente con DSA di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, mediante l’applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali per l’espletamento della prestazione da valutare - relativamente ai tempi di effettuazione e alle modalità di strutturazione delle prove riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati all’abilità deficitaria” (Decreto Ministeriale 12 luglio 2011, art.6, comma 2). In ottemperanza a queste disposizioni si definiscono i seguenti criteri per la predisposizione delle verifiche per gli alunni con DSA. Realizzare verifiche strutturate a scelta multipla, V/F,ecc. Predisporre le verifiche con testi e immagini, grafici, ecc. ben chiari sia nella strutturazione e stesura sia nella eventuale fotocopia. Nel corso delle verifiche scritte accertarsi che l’alunno abbia ben compreso la consegna ed eventuale lettura del testo della verifica scritta da parte dell’insegnante. Ridurre, se necessario la quantità (ma non la qualità) di esercizi nelle verifiche scritte. Garantire all’alunno un tempo maggiore per lo svolgimento delle verifiche. Segnare in maniera diversa gli errori legati al contenuto della verifica rispetto a quelli di tipo strumentale. 14 ALLEGATO n. 8 Consentire l’uso di eventuali strumenti compensativi (calcolatrice, tabella dei mesi, ecc.) Se necessario sostituire le prove scritte con quelle orali nella lingua non materna. Riguardo all’esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione si fa riferimento al D.P.R.122 del 22 giugno 2009, art. 10: “Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate (le certificazioni dovranno essere presentate entro il termine del 31 marzo, come previsto all’art.1 dell’Accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni sulle certificazioni per i DSA (R.A. n. 140 del 25 luglio 2012), la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni. A tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove”. Ai sensi della Circolare Ministeriale n. 48 del 31 maggio 2012: “I candidati con disturbi specifici di apprendimento, di cui alla legge n. 170/2010, possono utilizzare per le prove scritte gli strumenti compensativi previsti dal piano didattico personalizzato (PDP) o da altra documentazione, redatta ai sensi dell’art. 5 del D.M. 12 luglio 2011. È possibile prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno per tali candidati lo svolgimento dell’esame sia al momento delle prove scritte, sia in fase di colloquio. I candidati possono usufruire di dispositivi per l’ascolto dei testi della prova registrati in formato “mp3”. Per la piena comprensione del testo delle prove scritte, la commissione può prevedere, in conformità con quanto indicato dal citato decreto ministeriale, di individuare un proprio componente che possa leggere i testi delle prove scritte. Per i candidati che utilizzano la sintesi vocale, la commissione può provvedere alla trascrizione del testo su supporto informatico. In particolare, si segnala l’opportunità di prevedere tempi più lunghi di quelli ordinari per lo svolgimento della prove scritte, con particolare riferimento all’accertamento delle competenze nella lingua straniera, di adottare criteri valutativi attenti soprattutto al contenuto piuttosto che alla forma. Al candidato può essere consentita l’utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque siano ritenuti utili nello svolgimento dell’esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove”. La Circolare Ministeriale n. 8 del 6/3/2013 richiama l’attenzione sullo Svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale. A tal proposito sottolinea che la Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” recita che “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”. Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi (come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Per questi alunni, e in particolare per coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana - per esempio alunni di origine straniera di recente immigrazione e, in specie, coloro che sono entrati nel nostro sistema scolastico nell’ultimo anno - è parimenti possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre che adottare strumenti compensativi e misure dispensative (ad esempio la dispensa dalla lettura ad alta voce e le attività ove la lettura è valutata, la scrittura veloce sotto dettatura, ecc.), con le stesse modalità sopra indicate. In tal caso si avrà cura di monitorare l’efficacia degli interventi affinché siano messi in atto per il tempo strettamente necessario. 15 ALLEGATO n. 8 Pertanto, a differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, le misure dispensative, nei casi sopra richiamati, avranno carattere transitorio e attinente aspetti didattici, privilegiando dunque le strategie educative e didattiche attraverso percorsi personalizzati, più che strumenti compensativi e misure dispensative. In ogni caso, non si potrà accedere alla dispensa dalle prove scritte di lingua straniera se non in presenza di uno specifico disturbo clinicamente diagnosticato, secondo quanto previsto dall’art. 6 del DM n. 5669 del 12 luglio 2011 e dalle Linee guida. 16 ALLEGATO n. 8 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ED INCLUSIONE PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Premessa Una scuola davvero inclusiva è una scuola che accoglie, che non separa ma valorizza le diversità. È una scuola che si sente comunità, con un sistema di valori in cui si riconosce e per i quali si impegna. Gli alunni, membri attivi della comunità, condividono la responsabilità di controllare e regolare i comportamenti. Gli insegnanti definiscono i loro rapporti in termini di “comunità professionale”. Inclusiva è la scuola che promuove la collaborazione tra gli alunni, l’empatia, l’autostima, la valorizzazione di sé e dell’altro , la motivazione all’apprendimento e curiosità. Una scuola che accoglie gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (alunni con disabilità e alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento), opera in modo che essi siano parte integrante del contesto scolastico, assieme agli altri alunni, alla pari degli altri alunni, senza discriminazione alcuna, assicurando a tutti il diritto allo studio e al successo scolastico. In tale prospettiva, è necessario da parte della scuola non solo un impegno forte di conoscenza e di valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare degli alunni con Bisogni Educativi Speciali ma anche e soprattutto un impegno di promozione della loro formazione attraverso la realizzazione di un’organizzazione educativa e didattica personalizzata, sia negli obiettivi di apprendimento, sia nei percorsi formativi che nelle strategie didattiche. E’ necessario che la scuola “ri-conosca” le reali capacità cognitive del singolo alunno, i suoi punti di forza, le sue potenzialità e su essi progetti cammini di lavoro: il Piano Educativo Individualizzato, “Progetto di vita” per gli alunni con disabilità, per gli alunni autistici in base alla L. 134 del 18/08/2015, il Piano Didattico Personalizzato per gli alunni con DSA , il protocollo di accoglienza per gli stranieri e al piano di inclusione per gli altri alunni. E’ fondamentale che gli alunni avvertano questo riconoscimento e si sentano aiutati nel loro impegno di autorealizzazione personale. Partendo dalle Linee Guida dell'12/07/2011 relative all'inclusione scolastica degli alunni con DSA (Disturbi Specifici d'Apprendimento: dislessia, disgrafia, discalculia e disortografia), il Ministero della Pubblica Istruzione definisce, con la DM 27-12-12, gli strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali (BES), nonché l’organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica, quest’ultima meglio specificata, nelle sue fasi operative, dalla CM n.8 06-03-13, dalle note MIUR del 29-05-13 e 21-08-13 e dalla L. 134 del 18/08/2015 sull’autismo. Indicazioni generali Con il termine BES si intendono: 1. alunni con disabilità 2. alunni con DSA 3. alunni con svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. A tutte queste tipologie, la Direttiva Ministeriale 27-12-12 estende i benefici delle misure compensative e dispensative comprese nella L. n° 170/10 Se nei primi due casi esiste una consolidata procedura relativamente alla certificazione redatta da enti preposti e conseguentemente viene adottato un piano didattico personalizzato (PEI O PDP), con le ultime Direttive, il Ministero della Pubblica Istruzione intende fornire un’azione didattica funzionale anche agli alunni che non siano certificabili né con disabilità , né con DSA, ma che abbiano comunque difficoltà di apprendimento dovute a svantaggio personale, familiare, socioambientale e linguistico. Nei singoli consigli di classe si farà dunque riferimento al protocollo di accoglienza per gli stranieri e al piano di inclusione per gli altri alunni. 17 ALLEGATO n. 8 L’elemento che differenzia gli alunni diversamente abili o DSA dagli altri alunni BES è proprio una diagnosi scritta e certificata da terzi, su parametri comuni, che vede l’istituzione scolastica prendere atto della situazione e proporre un progetto didattico condiviso, oltre che con la famiglia, anche con ASL, associazioni e territorio. Risulta fondamentale un'individuazione dei BES sulla base di un proficuo rapporto con gli enti extra scuola (servizi sociali, neuropsichiatrico infantile, centro servizi per l’adolescenza, associazioni) e la famiglia, pur nell’autonomia delle istituzioni scolastiche. Per garantire agli alunni con Bisogni Educativi Speciali il necessario supporto didattico ed il successo scolastico si ritiene necessario: 1. Istituire il Gruppo di lavoro per l’Inclusione con le seguenti funzioni: a. Aiuto e consulenza esperta interna sui bisogni educativi speciali b. Rilevazione, valutazione, monitoraggio del grado di inclusività della scuola c. Comunicazione tra scuola, famiglia e servizi sanitari d. Interfaccia esterna con i servizi territoriali per azioni di formazione, monitoraggio, prevenzione, presa in carico, ecc. 2. Attivare il GLHI: Gruppo di Lavoro Handicap per l’Integrazione Il GLHI si può riunire in seduta plenaria, ristretta (con la sola presenza degli insegnanti e/o docenti e genitori), o dedicata (con la partecipazione delle persone che si occupano in particolare di un alunno). Gli incontri di verifica con gli operatori sanitari (Unità Multidisciplinare) sono equiparati a riunioni del GLH- Operativo in seduta dedicata. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico o dalla FS Inclusione –H. Coestiste col GLI e si occupa anche delle problematiche degli alunni con BES e si pone come gruppo allargato che agisce in favore anche dell’inclusione, accanto ai GLI di recente introduzione. 3. Attivare il Gruppo di Lavoro Handicap Operativo per le sue competenze. 4. Individuare i bisogni educativi speciali (necessità dell’alunno), in collaborazione con le realtà del territorio che possano supportare l’istituzione scolastica nella sua progettazione didattica. 5. Analizzare le risorse/procedure utilizzabili per migliorare il “funzionamento” e la “partecipazione” dell’alunno: a. docenti di sostegno, tutor, educatori, esperti; b. progettualità inclusiva per una scuola che non ponga barriere, ma anzi faciliti l’apprendimento (didattica per problemi e progetti); c. Lavoro sul gruppo classe con utilizzo anche di compresenze. 6. Attivare le risorse: sulla base delle necessità individuate, quali risorse da attivare: utilizzo degli strumenti informatici/laboratori/ lavori di gruppo 7. Attivare risorse del Territorio: Specialisti ASL, operatori dei Servizi del Territorio, Piano di zona, ecc. 8. Potenziare le risorse già presenti: integrazione progettuale del piano dell’offerta formativa di istituto (necessità di pervenire all’elaborazione di una politica inclusiva centrale e trasversale al PTOF, condiviso all’interno del Collegio dei Docenti) con progettazioni ad 18 ALLEGATO n. 8 hoc, che includano tutto il gruppo classe, con funzione fortemente orientativa per la secondaria. 9. Programmare in modo individualizzato: assieme agli strumenti programmatici già utilizzati (PEI per gli alunni certificati secondo la legge 104 e legge 134 del 18/08/2015, PDP per gli alunni DSA, il protocollo di accoglienza alunni stranieri) si può formalizzare una progettazione individualizzata, riferibile al protocollo di inclusione, qualora il cdc lo ritenga necessario, inserendola in una programmazione di classe inclusiva con tutte le misure compensative e dispensative indirizzate specificatamente agli alunni BES. 10. Sensibilizzare: Il gruppo classe dovrà essere soprattutto “educato” alle differenze ed alla comprensione dei concetti di “inclusività” ed “ integrazione” 11. Coinvolgere puntualmente le famiglie. 12. Formare e auto formare tutti gli agenti della progettualità classe/alunno: docenti curricolari e di sostegno, educatori, tutor. Definizione del Protocollo Il Protocollo è nato per: • essere uno strumento di lavoro soggetto a modifiche ed integrazioni • essere parte integrante del PTOF; • definire pratiche comuni all’interno dell’istituto; • facilitare l’accoglienza • realizzare un proficuo percorso formativo per gli studenti con bisogni educativi speciali; • accompagnare gli studenti con bisogni educativi speciali agli Esami di Stato. Finalità generali 1. garantire il diritto all’istruzione e i necessari supporti agli alunni con bisogni educativi speciali; 2. favorire il successo scolastico 3. agevolare l’ integrazione sociale e culturale; 4. ridurre i disagi formativi ed emozionali 5. sensibilizzare e formare attivamente tutti i soggetti coinvolti nell’azione didattica. Finalità Le finalità sotto indicate rispondono ai principali bisogni educativi e didattici che evidenziano gli alunni diversamente abili, dal momento del loro ingresso nel nuovo contesto scolastico e durante tutto il percorso scolastico, in un’ottica verticale. 1. Facilitare l’ingresso a scuola degli alunni attraverso la rimozione degli eventuali ostacoli all’accoglienza, alla partecipazione, alla relazione educativa e all’apprendimento. 2. Costruire la disponibilità a conoscere e farsi conoscere in un clima di rispetto e solidarietà. 3. Realizzare la continuità dell’azione educativa 4. Costruire un’identità che sappia scegliere in funzione delle proprie potenzialità un adeguato Progetto di Vita. 5. Compensare le difficoltà specifiche della tipologia del deficit recuperando abilità di base e avviando l’acquisizione di competenze spendibili nel progetto di Vita. 6. Favorire le condizioni perché la presenza dell’alunno rappresenti un’opportunità di crescita per tutto il gruppo classe, attraverso la creazione di un clima positivo. 19 ALLEGATO n. 8 7. Distribuire ed utilizzare le risorse professionali, economiche e strumentali per promuovere iniziative educativo- didattiche personalizzate in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti. Azioni fondamentali Tutte le componenti, secondo la loro competenza, collaborano e si coordinano per pianificare gli interventi formativi del PEI, per realizzare l’integrazione e sviluppare le competenze dell’alunno negli apprendimenti, nella comunicazione e nella socializzazione. • Il gruppo GLHO: gruppo operativo centrato su ogni singolo alunno • La creazione di una rete di collaborazione tra scuola, ASL, Enti Locali, Servizi del Territorio. • Il coinvolgimento di tutti i docenti della classe nel Progetto Educativo Individualizzato. • • • • • • • • Indicazioni operative per realizzare una buona accoglienza Continuità: scuola dell’infanzia/ scuola primaria / scuola secondaria di 1° grado: attuare la continuità educativa mediante incontri tra docenti, visite guidate e attività per consentire all’alunno di conoscere le scuole prima del suo effettivo inserimento. Fine maggio-inizio giugno: raccolta di tutte le informazioni relative all’alunno diversamente abile, nel corso degli incontri tra docenti dei diversi ordini di scuola, con completamento di apposita scheda. Giugno: predisposizione degli ambienti; previsione delle attrezzature e formazione dei gruppi classe sulla base delle informazioni raccolte. In particolare per l’alunno diversamente abile si pone particolare attenzione nel creare un gruppo classe che possa costruire un contesto favorevole alla sua inclusione e alla sua crescita formativa. Prima metà di settembre: analisi collegiale da parte del GLH delle Diagnosi Funzionali, stilate dall’equipe medica e pervenute alla scuola entro l’inizio dell’anno scolastico (DPR 24/02/92 art. 3 c.1). Nelle scuole dell’infanzia e primaria, il docente di sostegno prende visione della documentazione relativa all’alunno assegnato e avrà un primo contatto con la funzione strumentale che darà ulteriori informazioni sul caso. Nella scuola secondaria di 1° grado il docente di sostegno raccoglierà tutti i dati emersi dalla documentazione in possesso alla scuola per presentare, in modo più completo e preciso possibile, l’alunno al Consiglio di Classe. Prima metà di ottobre: si completa il quadro conoscitivo dell’alunno incontrando la famiglia, l’ASL, le strutture e/o le Associazioni coinvolte nel suo Progetto di Vita, così come previsto dalle Linee Guida sull’integrazione scolastica, per prevedere le strategie di orientamento che lo aiuteranno nelle abilità utili a raggiungere l’autonomia necessaria nell’età adulta. A fine ottobre/ inizio novembre: viene definito il PEI che indica le aree di intervento ne definisce gli obiettivi, i tempi, le modalità e i sussidi per la loro realizzazione secondo una struttura elaborata e condivisa a livello di istituto. Il PEI è una pianificazione puntuale e logica degli interventi formativi, elaborato sulle effettive potenzialità dell’alunno e in relazione alle competenze che egli potrà sviluppare, potrà essere: Equipollente: fa riferimento alla Programmazione della Classe, selezionando gli obiettivi raggiungibili e adeguando opportunamente i contenuti. Differenziato: non persegue obiettivi e contenuti della programmazione di classe. 20 ALLEGATO n. 8 In entrambi i casi il PEI farà riferimento agli assi culturali per consentire il completamento del quadro sulle competenze alla fine del percorso scolastico seguito. La documentazione relativa alla programmazione deve essere resa disponibile alle famiglie. IL PEI DEVE ESSERE COMPLETATO ENTRO IL 30 novembre. 1. Nel corso dell’anno: il Docente di sostegno (comunque contitolare della classe e tenuto a partecipare a tutti i momenti e atti previsti dalla normativa) coordina gli interventi individualizzati, predispone le verifiche concordate con i colleghi curricolari e valuta e documenta il percorso formativo attraverso la registrazione dei progressi raggiunti dall’alunno 2. Metà novembre: completamento della scheda intermedia per la scuola secondaria di 1° grado e colloquio individuale nelle scuole dell’infanzia e primaria 3. Fine gennaio-inizio febbraio: completamento scheda di valutazione del primo quadrimestre. Predisposizione del PDF nel passaggio da un ordine di scuola a un altro. 4. In corso d’anno il Docente di sostegno verificherà periodicamente la programmazione apportando eventuali modifiche e aggiornamenti. 5. Al termine dell’anno: verifica del PEI - PDP da parte di tutti i soggetti coinvolti (consiglio di classe, team docenti, specialisti Asl, famiglia, operatori del territorio). Il Docente di sostegno predispone quindi la Relazione Finale, firmata da tutti gli insegnanti della classe durante lo scrutinio finale e allegata al verbale. Completamento della scheda di valutazione finale. 21 ALLEGATO n. 8 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI Premessa Il “Protocollo di Accoglienza per gli alunni stranieri” è uno strumento operativo che contiene principi, criteri e indicazioni riguardanti l’accoglienza e l’inserimento degli alunni stranieri. La finalità di questo strumento di lavoro è quella di presentare le modalità con le quali affrontare e facilitare le procedure di inclusione, imponendo all’Istituto un’attenta riflessione sui temi dell’accoglienza, dell’apprendimento di una seconda lingua e sul confronto tra culture diverse. Il “Protocollo d’accoglienza” è un documento che viene discusso e deliberato dal Collegio dei Docenti nella prima seduta utile ed è parte integrante del PAI. La sua attuazione consente di applicare in modo operativo le indicazioni normative nell’art. 45 del DPR del 31/8/99. Esso costituisce uno strumento di lavoro e come tale può essere integrato e rivisto sulla base delle esigenze e delle risorse della scuola. Dal momento che • Definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici potrà subire variazioni anche in corso d’anno • Promuove la comunicazione e la collaborazione tra la scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale Sarà sempre possibile introdurre nuove e più efficaci collaborazioni con gli Enti e le Agenzie esterne. FINALITA’ DEFINIRE PRATICHE CONDIVISE TRACCIARE LE FASI ALL’INTERNO DELLE SCUOLE IN DELL’ACCOGLIENZA A SCUOLA TEMA DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI FIGLI DI IMMIGRATI Facilitare l’ingresso nel nostro Istituto degli Definire i compiti e ruoli degli operatori allievi appartenenti ad altre culture. scolastici Sostenere gli alunni nella fase di adattamento Individuare i criteri e le indicazioni relative Favorire un clima di accoglienza scolastica e all’iscrizione e all’inserimento a scuola degli sociale che prevenga e rimuova eventuali alunni stranieri. ostacoli alla piena integrazione. Entrare in relazione con la famiglia Proporre modalità di intervento per straniera /comunità. l’apprendimento della lingua italiana Entrare in relazione con altre scuole e Costruire un contesto favorevole all’incontro risorse del territorio. con le altre culture. Il Protocollo d’accoglienza è uno degli strumenti che consentono all’Istituto Comprensivo di realizzare un’accoglienza “competente”, per facilitare l’inserimento degli alunni stranieri iscritti e neo arrivati e la partecipazione delle famiglie immigrate al loro percorso scolastico. Il Protocollo si propone di realizzare i seguenti obiettivi: • Definire pratiche condivise all’interno delle scuole in tema di accoglienza sia per gli alunni stranieri, sia per coloro che provengono da altre scuole e/o da altre città italiane. • Facilitare l’ingresso a scuola degli alunni stranieri, sostenendoli nella fase di adattamento al nuovo contesto. • Favorire un clima di accoglienza nella scuola, che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione. 22 ALLEGATO n. 8 • • • • Costruire un “clima favorevole” all’incontro con altre culture e con le storie di ogni bambina e di ogni bambino. Proporre modalità di intervento efficaci al fine dell’apprendimento della lingua italiana come L2. Promuovere la comunicazione e la collaborazione tra scuola e territorio sui temi dll’accoglienza, delle relazioni interculturali, del rapporto scuola/famiglia. Promuovere la comunicazione e la collaborazione tre lescuole e tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza, delle relazioni interculturali, del rapporto scuola/famiglia. Il Protocollo, viene accompagnato ed integrato da un testo operativo che precisa le diverse fasi dell’accoglienza, i compiti e i ruoli dei vari operatori scolastici, i tempi, i materiali di supporto. Viene prevista dalla normativa vigente la costituzione di una Commissione di accoglienza (CdA) (nell’ambito dei compiti attribuiti dal DPR 31-08-1999 n. 394, art. 45, il Collegio dei Docenti istituisce la CDA come gruppo di lavoro e di articolazione dell’organo collegiale d’Istituto per l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri. Il CdA, per il suo carattere consultivo e propositivo, è formato da: • Dirigente Scolastico o suo delegato, • Docente referente per il settore intercultura/integrazione degli alunni stranieri • Un docente (preferibilmente un docente della classe o del Plesso dove verrà inserito l’alunno) • Assistente ATA della segreteria didattica, designato dal DS. Qualora venisse deliberata la formazione del CdA, esso avrebbe i seguenti compiti: • Coordinare i Progetti per l’accoglienza e l’inserimento degli studenti e l’acquisto di materiali specifici • Curare il monitoraggio del protocollo di Accoglienza • Definire modalità di osservazione degli alunni inseriti, preparare i test d’ingresso • Programmare i percorsi di facilitazione che potranno essere attuati sulla base delle risorse umane. Fra i compiti della CdA risulta prioritario quello di seguire e accompagnare le varie fasi dell’inserimento dell’alunno in una determinata classe o sezione in accordo con il Dirigente e con il docente coordinatore di classe. Al CdA viene concesso il tempo necessario per prendere decisioni ponderate sull’inserimento, per predisporre gli specifici interventi di facilitazione e per preparare la classe prescelta ad accogliere il nuovo arrivato. 23 ALLEGATO n. 8 ISCRIZIONE Per facilitare il primo contatto con la scuola, viene identificato, all’interno della segreteria, un collaboratore amministrativo che si incaricherà dell’iscrizione degli alunni stranieri. Il primo contatto avviene in genere quando la famiglia o chi per essa si reca presso l’Ufficio di segreteria per avere informazioni sull’iscrizione (quali documenti, quando consegnarli, quali servizi offerti dalla scuola ecc..) La scelta di indicare nel nostro Protocollo il nome dell’assistente amministrativo designato dalla segreteria,serve a ribadire che non si improvvisa “accoglitori”. La continuità, l’esperienza, consentono all’Assistente di maturare una serie di competenze tecniche e di affinare progressivamente le abilità comunicative e relazionali che aiutano l’interazione con i nuovi utenti. L’assistente informa tempestivamente la Commissione Accoglienza della scuola al fine di favorire le successive fasi della procedura. Sempre nella fase preliminare viene compilata a cura della Segreteria una scheda anagrafica. COLLOQUIO INIZIALE Il CdA dopo le procedure amministrative da parte della segreteria, riceve la famiglia dell’alunno e acquisisce le informazioni necessarie per conoscere la situazione scolastica pregressa. Nel caso di evidente difficoltà nella comprensione della lingua si potrà proporre una modalità di inserimento del nuovo alunno, avvalendosi della presenza di un mediatore culturale. La commissione delegata, nell’assegnazione alla classe si attiene ai criteri fissati dal D.P.R. 31/8/99 n.° 394: ” …I minori stranieri soggetti all'obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all'età anagrafica, salvo che il collegio dei docenti deliberi l'iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto: a. dell'ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell'alunno, che può determinare l'iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica; b. dell'accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell'alunno; c. del corso di studi eventualmente seguito dall'alunno nel Paese di provenienza; d. del titolo di studio eventualmente posseduto dall'alunno…” Per la raccolta delle informazioni necessarie si segue la traccia del modello per la rilevazione dei dati anagrafici e le competenze linguistiche. Perché il colloquio sia chiaramente avvertito come un momento di incontro, di scambio, il “gruppo accoglienza” cerca di condurre un’intervista di tipo “aperto” e oltre a chiedere informazioni per la compilazione della scheda si creano le condizioni per un colloquio più ampio e utile a fondare una relazione costruttiva e di disponibilità reciproca con genitori o chi per esso e alunno/a. Subito dopo il colloquio, se si ritiene necessario, nella classe di inserimento e a cura del docente di lingua italiana e delle discipline logico matematico, si possono proporre le PROVE D’INGRESSO per rilevare la conoscenza della lingua italiana o le conoscenze pregresse. PROVE D’INGRESSO Le prove d’ingresso rappresentano solo il primo passo per l’accertamento delle competenze, dei saperi posseduti dell’alunno che richiede tempi di osservazione più lunghi, all’interno della classe, ed hanno perciò carattere molto limitato. Esse costituiscono invece un momento di incontro molto importante con l’alunno che comincia a conoscere, prendere confidenza, con la nuova realtà scolastica, prima della “full immersion”. Per la stessa ragione,nei primi mesi di attività scolastica si realizza solo un primo passo per l’elaborazione di un percorso individualizzato per la cui programmazione è necessario raccogliere un maggior numero di informazioni relative alla scolarità precedente, ai bisogni di apprendimento, agli interessi e ai talenti del singolo alunno/a. 24 ALLEGATO n. 8 ACCOGLIENZA IN CLASSE E A SCUOLA L’insegnante presente al primo giorno d’ingresso nella scuola, accoglierà il nuovo arrivato presentandolo alla classe e favorendo il suo inserimento nel gruppo già esistente. Alla prima accoglienza il programma della giornata viene modificato per fare spazio ad alcuni momenti per la prima conoscenza dei nomi dei compagni e per l’esercitazione dei “comandi” più frequenti nel linguaggio della classe. Il Team docenti, composto dagli insegnanti della classe di assegnazione agisce: • Favorendo l’integrazione nella classe e promuovendo attività a piccolo gruppo; • Rilevando i bisogni specifici d’apprendimento; • Individuando modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina. Il team docenti inoltre programma i percorsi di facilitazione che potranno essere attuati sulla base delle risorse disponibili: • Il monte ore e il percorso previsto dal laboratorio di italiano; • I progetti di utilizzo di eventuali ore di contemporaneità dei docenti; • Eventuali progetti di attività di recupero in orario aggiuntivo dei docenti; • Laboratori linguistici di italiano come L2; • Impiego del mediatore linguistico – culturale. CRITERI DI VALUTAZIONE 1. L’alunno deve essere valutato nelle discipline previste nel suo piano di studi personalizzato. 2. Per gli alunni stranieri, neo arrivati, che non sono in grado di seguire la programmazione di classe si deve elaborare un piano di studi personalizzato nel quale siano indicati gli obiettivi di apprendimento che saranno sviluppati e metodologie didattiche per la semplificazione dei contenuti/testi. 3. Nel documento di valutazione si cercherà di valutare l’alunno in tutte le discipline. Per il primo quadrimestre solo in casi particolari, in cui vi sia l’impossibilità di collegare l’alunno ai contenuti relativi a talune disciplina, per valide motivazioni ( neo arrivato,….) si valuteranno solo le discipline attinenti al suo piano di studi personalizzato e si riporterà la dicitura “non valutabile” per quelle non incluse nel suo PSP. Nel secondo quadrimestre in vista dello scrutinio ciascun docente per la propria disciplina predisporrà una programmazione personalizzata al fine di poter valutare l’alunno in tutte le discipline, utilizzando anche testi facilitati. 4. Il giudizio sarà espresso in relazione agli obiettivi del PSP dell’alunno. I giudizi esprimibili nel documento di valutazione sono gli stessi previsti per gli altri alunni. 5. Gli alunni che hanno acquisito una competenza minima della lingua italiana possono seguire il PSP della classe con eventuali semplificazioni di contenuti e/o metodologie, pertanto verrano valutati con gli stessi criteri degli alunni della classe. 25 ALLEGATO n. 8 SINTESI INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI COMPITI DELLA SEGRETERIA 1) ISCRIZIONE • Iscrizione dell’alunno/a • Raccolta della documentazione relativa alla precedente scolarità • Annotazione della scelta o meno di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica • Presentazione del tempo scuola • Consegna dei moduli relativi al servizio mensa e al servizio di trasporto (se richiesti) • Consegna di materiali plurilingue (se necessari per ulteriori chiarimenti) • L’incaricato della segreteria informa tempestivamente il Dirigente Scolastico e il coordinatore per l’integrazione perché si possano organizzare le fasi successive. • Una volta scelta la classe di assegnazione e la data di ingresso dell’alunno/a, l’addetto della segreteria lo comunica alla famiglia. DOCUMENTI DA RICHIEDERE ALL’ATTO DELL’ISCRIZIONE (C.M. 01/03/06 _.24) • Documenti anagrafici • Documenti sanitari • Documenti scolastici precedenti • Permesso di soggiorno • Recapiti telefonici della famiglia o chi per essa. COMPITI DELLA “COMMISSIONE ACCOGLIENZA” PROPOSTA DI ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE - Nell’incontro iniziale il Dirigente Scolastico propone la classe di assegnazione per il nuovo alunno, sulla base dell’età anagrafica, della scolarità pregressa e del sistema scolastico del paese di provenienza, degli accertamenti e delle informazioni raccolte. _ La scelta della sezione tiene conto delle caratteristiche delle classi presenti nell’istituto (numero alunni, percentuale alunni stranieri, casi particolari, ecc.) _ Il gruppo stile una relazione per informare i referenti di classe del nuovo ingresso e fornisce al coordinatore tutti i dati raccolti nelle scheda rilevazione dati dell’alunno/a. _ Il gruppo accoglienza invita i docenti di classe ad effettuare delle prove di valutazione e in base ai risultati si conferma o meno l’inserimento dell’alunno nella classe COMPITI DEL CONSIGLIO DI CLASSE O DEL TEAM DOCENTI DI CLASSE L’INSERIMENTO NELLA CLASSE • Gli insegnanti di classe favoriscono l’integrazione nella classe promovendo attività di piccolo gruppo, di cooperative learning, di tutoring, in base alle effettive esigenze del gruppo classe • Individua modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina • Rileva i bisogni specifici di apprendimento • Elabora, eventualmente, percorsi didattici di italiano/L2 con l’aiuto dei mediatori linguistico/culturali • Per l’esame di Stato elabora prove graduate e colloquio d’esame adeguato al percorso scolastico e di maturazione dell’alunno/a COMPITI DELLA COMMISSIONE INTERCULTURA ( se prevista) INTERVENTI DIDATTICI RILEVAZIONE SITUAZIONE IN INGRESSO Tabella per la definizione del punteggio della PRODUZIONE SCRITTA 26 ALLEGATO n. 8 CONTENUTO Indicatori Punti Descrittori Il contenuto rispetta MOLTO ABBASTANZA POCO l'argomento richiesto Il contenuto è ricco, MOLTO ABBASTANZA POCO MOLTO ABBASTANZA POCO completo, con molte idee e argomenti Il contenuto è organizzato, ordinato, con un filo logico FORMA La conoscenza di parole e termini MOLTO BUONA ABBASTANZABUONA NON BUONA diversi è Da un punto di vista MOLTO BUONA ABBASTANZABUONA NON BUONA della grammatica e della sintassi la conoscenza è Totale NOTE: Tabella per la definizione del punteggio della PRODUZIONE ORALE Punti Descrittori 4 Non dimostra di comprendere il senso delle domande Non riesce a comunicare un messaggio significativo 5 Riesce a comunicare solo in parte un messaggio significativo Si esprime in maniera disorganica e frammentaria 6 Ha difficoltà a formulare il messaggio ordinato, ma con un aiuto riesce a far capire l'essenziale. 7 Comunica in modo pertinente, riferendo con termini chiari 8 Riferisce con proprietà lessicale Organizza il discorso in modo chiaro e pertinente e usa in maniera precisa e corretta i termini 27 ALLEGATO n. 8 9 Riferisce con proprietà lessicale e completezza Pianifica il discorso in modo articolato Fa commenti personali ed esegue collegamenti 10 Riferisce con proprietà lessicale e completezza Pianifica il discorso in modo articolato Utilizza con precisione e ricchezza espressiva la terminologia anche specifica Fa commenti personali pertinenti ed anche originali Esegue collegamenti precisi e puntuali. 28 ALLEGATO n. 8 SCHEDA DI RILEVAZIONE DELLA PRESENZA DI ALUNNI STRANIERI DI RECENTE IMMIGRAZIONE ALUNNO/A___________________________________ DATA DI NASCITA ________________ SCUOLA______________________________________ CLASSE __________ SEZ._______ □ Maschio □ Femmina Età _____________ Stato in cui è nato ________________ Cittadinanza_____________________ Stato d’origine del padre___________ Stato d’origine della madre_________ Se l’alunno è nato all’estero, in quale anno è arrivato in Italia? ___________ L’alunno nell’anno scolastico in corso ha cominciato a frequentare: □ a partire dall’inizio dell’anno scolastico □ ad anno scolastico inoltrato Indicare se l’alunno nell’anno scolastico precedente □ ha frequentato la scuola regolarmente □ ha frequentato la scuola saltuariamente □ si è ritirato durante l’anno scolastico In Italia nei precedenti anni scolastici ha frequentato: □ scuola dell’infanzia ____________ □ scuola primaria _______________ □ scuola secondaria ______________ Ha frequentato precedenti anni scolastici all’estero? □ NO _______________________ □ SI _________________________ Se sì, specificare per quanti anni.____________ N.B. I dati di cui non si è a conoscenza possono essere tralasciati. Seguirà eventuale ricerca nella documentazione depositata. Livello di conoscenza della Lingua Italiana: □ Comunicazione zero ( nessuna conoscenza della lingua italiana □ Comunicazione orale ( conoscenza e uso di semplici termini funzionali alla vita scolastica quotidiana) □ Comunicazione scritta e orale (competenze di lettura e scrittura a livello elementare) □ Conoscenza limitata della lingua per lo studio (limitate competenze lessicali, grammaticali e sintattiche necessarie agli apprendimenti disciplinari) □ Conoscenza sufficiente della lingua per lo studio ( sufficienti competenze lessicali, grammaticali e sintattiche necessarie agli apprendimenti disciplinari) Indicare se l’alunno è inserito □ in una classe corrispondente alla sua età anagrafica □ in una classe inferiore rispetto alla sua età anagrafica 29 ALLEGATO n. 8 Se è inserito in una classe inferiore rispetto alla sua età anagrafica, specificare a quanti anni ammonta il ritardo scolastico. n° anni di ritardo______________ Conoscenza di altra lingua: □ NO □ SI 1. Se si, quale?________________ Firma del compilatore _____________________ TABELLA DI OSSERVAZIONE PER ALUNNI NEOARRIVATI NON ITALOFONI ALUNNO______________________ CLASSE ______ DATA____________ ACCETTA SUBITO GLI INVITI DELL’INSEGNANTE AD OSSERVARE E A RIPETERE SI FA PREGARE PER OSSERVARE E RIPETERE SI RIFIUTA DI OSSERVARE E RIPETERE ACCETTA DI RIPETERE LE PAROLE • • • SUBITO CON RILUTTANZA SI RIFIUTA MENTRE I COMPAGNI LAVORANO • • • • • LI OSSERVA SI ALZA E VA IN GIRO DISTURBA SI DISTRAE SBADIGLIA E SI ANNOIA MENTRE SI LAVORA PARLA NELLA PROPRIA LINGUA • • • • CON I COMPAGNI DI LINGUA UGUALE CON I COMPAGNI CON L’INSEGNANTE DA SOLO MENTRE SI LAVORA CERCA DI COMUNICARE • • A GESTI IN ITALIANO RIPETE I NUOVI TERMINI DA ACQUISIRE • • SOTTOVOCE CON SICUREZZA 30 ALLEGATO n. 8 • CERCANDO L’APPROVAZIONE DELL’INSEGNANTE LA PRONUNCIA E’ • • • INCOMPRENSIBILE ACCETTABILE BUONA SE SBAGLIA E LA MAESTRA LO INVITA A RIPETERE • • RIPETE SICURO MOSTRA DISAGIO RIPETE VA SOLLECITATO NON RIPETE • • QUANDO RIPETE CORRETTAMENTE GRATIFICA IL NUOVO TERMINE • E L’INSEGNANTE LO • • MA SORRIDE TIMIDO E’ INDIFFERENTE E’ CONTENTO 31 ALLEGATO n.9 PROGETTO SICUREZZA CURRICOLO VERTICALE “A SCUOLA SONO AL SICURO” DENOMINAZIONE PROGETTO REFERENTE DEL PROGETTO Coordinatore curricolo verticale e classi ponte PLESSO DI REALIZZAZIONE TUTTI I PLESSI DI OGNI ORDINE E GRADO DURATA DEL PROGETTO PERIODO DI REALIZZAZIONE TRIENNALE 1 ora al mese 2016-2019 OTTOBRE-MAGGIO TIPOLOGIA PROGETTO CURRICOLARE DESTINATARI ALUNNI CLASSI/SEZIONI COINVOLTE TUTTE LE CLASSI DI OGNI ORDINE DI SCUOLA Docenti del Consiglio di classe DOCENTI INTERESSATI AREE o LINGUISTICO/ARTISTICO/ESPRESSIVO DISCIPLINARI INTERESSATI o MATEMATICO/SCIENTIFICO/TECNOLOGICO o ANTROPOLOGICO o SALUTE/AMBIENTE o CITTADINAZA/LEGALITA’ o INCLUSIONE/BENESSERE DESCRIZIONE DEL PROGETTO FINALITA’: o TUTELARE LA SALUTE E IL BENESSERE PSICO FISICO o CREARE UNA CULTURA DELLA SICUREZZA o POTENZIARE IL RISPETTO, L’ACCETTAZIONE E LA SOLIDARIETA’ CON GLI ALTRI o POTENZIARE LE CAPACITA’ INDIVIDUALI DECISIONALI E DI GESTIONE DI FATTORI DI RISCHIO E DI PERICOLO o FAVORIRE L’ACQUISIZIONE DI AUTONOMIA OPERATIVE o o GESTIRE LE EMOZIONI o SENTIRSI BENE E PROTETTO IN OGNI SITUAZIONE DI VITA FAVORIRE LA CONSAPEVOLEZZA DEL PERICOLO E DEI COMPORTAMENTI CORRETTI PER PROTEGGERE SE STESSI E GLI ALTRI COMPETENZE DA CONSEGUIRE o Fornire informazioni agli alunni in relazione alla fascia di età (SAPERE) o Acquisire competenze operative attraverso esperienze pratiche positive (SAPER FARE) o Acquisire un atteggiamento personale positivo (SAPER ESSERE) OBIETTIVI SPECIFICI o Essere consapevole delle situazioni di pericolo concreto e reale. o Conoscere e saper mantenere comportamenti idonei a situazioni di pericolo. o Percepire la paura come sensazione che avverte del pericolo o Sviluppare comportamenti di solidarietà, collaborazione e autocontrollo. o Conoscenza dei simboli e segnaletiche relativi alla sicurezza o Conoscenza dei numeri della sicurezza ALLEGATO n.9 o Conoscere l’importanza del ruolo che determinate figure assumono in una situazione di emergenza ( Protezione civile, pompieri, forestale, polizia municipale,…) CONTENUTI/ATTIVITA’ o La PAURA tra fantasia e realtà o I RISCHI A SCUOLA o I RISCHI A CASA o I PERICOLI DELLA STRADA RISULTATI ATTESI/ PRODOTTI FINALI o CONOSCENZA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE CIRCOSTANTE o MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA E CONTROLLO DELLE PROPRIE EMOZIONI o INTERIORIZZAZIONE DI PRATICHE E PROCEDURE DI PROTEZIONE E PREVENZIONE o CARTELLONI, SEGNALETICA, E-BOOK, OPUSCOLI METODOLOGIA ADOTTATA E MODALITA’ DI REALIZZAZIONE o MODALITA’ INTERATTIVE o SIMULAZIONI-ESERCITAZIONI-ROLE PLAYING o ATTIVITA’ DI GRUPPO o ATTIVITA’ INDIVIDUALI o ATTIVITA’ LABORATORIALI o GIOCHI, ATTIVITA’ ESPRESSIVE MODALITA’ DI VERIFICA o SCHEDA/QUESTIONARIO MONITORAGGIO FINALE (A CURA DEI DOCENTI) o SCHEDA DI CUSTOMER SATISFACTION ( A CURA DEI GENITORI) o PRODOTTO E/O RAPPRESENTAZIONE FINALE SPAZI UTILIZZATI o AULA o ATRIO o SPAZIO ESTERNO (SCUOLA) SUSSIDI E MATERIALI RISORSE PROFESSIONALI o PC, TV, LIM o CARTA E CARTONCINI COLORATI o PEN-DRIVE, DVD, VIDEO o MATERIALE DI FACILE CONSUMO, QUADERNI o LIBRI-RIVISTE-CARTINE-ATLANTI o STRUMENTI MUSICALI PERSONALE INTERNO: o I DOCENTI DELLE CLASSI E DELLE SEZIONI ESPERTI ESTERNO: COLLABORATORI SCOLASTICI RISORSE FINANZIARIE o PROTEZIONE CIVILE o VOLONTARI DEL SOCCORSO supporto Senza oneri ALLEGATO n. 10 Il lessico della privacy a scuola DATO PERSONALE Qualunque informazione relativa ad un individuo, a una persona giuridica, a un ente o associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione. DATO SENSIBILE Qualunque dato che può rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose o di altra natura, le opinioni politiche, l’appartenenza a partiti, sindacati o ad associazioni, lo stato di salute e la vita sessuale. DATO GIUDIZIARIO Quel dato personale che rivela l’esistenza di provvedimenti giudiziari a carico di un soggetto. Nella categoria sono compresi anche la qualità di indagato e di imputato. In linea di massima l’ambito di riferimento è quello penale. Il trattamento dei dati giudiziari da parte di soggetti pubblici è consentito solo se autorizzato da espressa disposizione di legge o provvedimento del Garante. TRATTAMENTO DEI DATI Si intende per trattamento dei dati personali (art.4 lettera a del Codice) qualsiasi operazione di raccolta, registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, raffronto, utilizzo, interconnessione, blocco, comunicazione, diffusione, cancellazione e distruzione di dati, effettuata anche senza l’utilizzo di strumenti elettronici. La definizione di Trattamento è dunque molto ampia e abbraccia qualunque tipo di operazione sui dati riguardando non necessariamente solo gli aggregati di dati: anche un singolo documento non strutturato è soggetto a trattamento. I dati vanno trattati in modo lecito e secondo correttezza, raccolti e registrati per scopi determinati, espliciti e legittimi; devono essere pertinenti, completi e non eccedenti rispetto al e finalità per le quali sono stati raccolti e trattati. Inoltre devono essere esatti e aggiornati (art.11 del Codice). Il mancato rispetto dei suddetti principi comporta l’inutilizzabilità dei dati stessi (art. 11 comma 2 del Codice). CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI La libera manifestazione della volontà con la quale, previa idonea informativa, l’interessato accetta in modo esplicito – per iscritto, se vi sono dati sensibili – un determinato trattamento di dati personali che lo riguardano. Per i dati generici il consenso non deve essere dato necessariamente per iscritto ma essere documentato in forma scritta. Per i dati sensibili, in linea generale, non è necessario che le scuole richiedano il consenso degli interessati per il trattamento dei dati, perché si presuppone che i soggetti pubblici utilizzano i dati di cui sono in possesso esclusivamente per lo svolgimento delle attività delle proprie funzioni istituzionali. Poiché non è necessario che la scuola richieda il consenso esplicito dei soggetti sottoposti al trattamento, la domanda più ovvia è cosa debba fare per comunicare a un soggetto che si stanno per trattare i suoi dati. La scuola deve fornire un’informativa cioè comunicare a un soggetto, verbalmente o per iscritto, quando si stanno raccogliendo i suoi dati: vanno cioè fornite informazioni relative agli scopi e al e modalità del trattamento, se vengono memorizzati su supporto cartaceo o informatico, a chi possono essere comunicati o forniti, chi sono il titolare e il responsabile del trattamento e dove sono raggiungibili. INFORMATIVA Contiene le informazioni che il titolare del trattamento deve fornire all’interessato per chiarire, in particolare, se quest’ultimo è obbligato o meno a rilasciare i dati, quali sono gli scopi e le modalità del trattamento, l’ambito di circolazione dei dati e in che modo si possono esercitare i diritti riconosciuti dalla legge. INTERESSATO La persona cui si riferiscono i dati personali. TITOLARE DEL TRATTAMENTO Il Codice definisce “Titolare” la persona fisica, giuridica, l’Ente o la Pubblica Amministrazione a cui compete il trattamento dei dati personali. Il titolare in questo caso è la stessa Istituzione scolastica rappresentata dal dirigente scolastico. RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO Il Responsabile è la persona fisica, giuridica, ente o pubblica amministrazione preposta. Nel nostro caso può trattarsi di un soggetto esterno all’Istituzione Scolastica che per capacità e competenza viene scelta per affiancare il Titolare negli adempimenti e nelle misure organizzative in materia di privacy. ALLEGATO n. 10 La nomina del Responsabile (art.29 del Codice) è facoltativa ed è dettata da regole di buonsenso anche in relazione alla complessità del ’Istituzione Scolastica in questione. INCARICATI DEL TRATTAMENTO DEI DATI Persona fisica autorizzata a compiere operazioni di trattamento dal titolare o dal responsabile. L’incaricato va scelto tra le persone che sono sotto la diretta autorità del Titolare (Scuola/ Dirigente Scolastico) o del Responsabile, se nominato, attenendosi alle istruzioni impartite per iscritto. Con le lettere di incarico, il Titolare del trattamento o il Responsabile del trattamento individua gli incaricati, dà loro disposizioni su come comportarsi e definisce puntualmente l’ambito del trattamento consentito. Gli incaricati sono tutti coloro che elaborano, per conto del a scuola, i dati personali in base alle indicazioni avute: docenti, assistenti di segreteria, assistenti tecnici, anche col aboratori scolastici. La nomina del l’incaricato non implica l’attribuzione di nuovi compiti o funzioni, ma permette di svolgere i compiti già attribuiti in ottica di protezione dei dati personali. I docenti e il personale di segreteria possono venire a contatto con dati sensibili per adempiere al proprio incarico ed in particolare per questi dati devono porre la massima accortezza nel ’applicare i principi dettati dal codice sul a Privacy. COMUNICAZIONE il dare conoscenza dei dati personali a uno o più soggetti determinati diversi dall'interessato, dal rappresentante del titolare nel territorio dello Stato, dal responsabile e dagli incaricati, in qualunque forma, anche mediante la loro messa a disposizione o consultazione; DIFFUSIONE Il dare conoscenza dei dati personali a soggetti indeterminati, in qualunque forma, anche mediante la loro messa a disposizione o consultazione; SEGRETO D’UFFICIO Ci si chiede spesso se la normativa sulla privacy non sia ridondante rispetto alla già esistente normativa sul segreto d’ufficio e le disposizioni che limitano l’accesso agli atti amministrativi del a Pubblica Amministrazione. In realtà, il segreto d’ufficio e l’accesso agli atti riguardano la qualità degli atti, mentre la normativa sulla privacy pone una serie di obblighi e di garanzie con l’obiettivo specifico di tutelare compiutamente la sfera privata e il diritto alla riservatezza delle persone. DIRITTO DI ACCESSO E RISERVATEZZA Chiunque, all’interno del ’Istituzione Scolastica, tratti dati personali è tenuto ad attenersi scrupolosamente a tutte le regole del Codice Privacy (Dlgs. 196/2003) quindi all’obbligo della riservatezza in ordine alle informazioni delle quali si è venuto a conoscenza, anche quando sia venuto meno l’incarico. I dati trattabili sono solo quel i esplicitamente indicati nelle lettere d’incarico. I documenti che contengono dati personali non possono essere portati all’esterno del l’Istituto, senza l’autorizzazione del Titolare o del Responsabile del trattamento. Com’è possibile conciliare il diritto alla riservatezza con il diritto all’accesso agli atti amministrativi disposto dalla legge n.241/90? Nel caso di dati sensibili o giudiziari l’accesso è consentito solo se strettamente necessario. Occorre sempre operare un bilanciamento; se il diritto all’accesso è di pari rango al diritto alla riservatezza il diritto di accesso prevale su quello alla riservatezza. SANZIONI E RESPONSABILITA’ L’articolo 15 del Codice dispone che chiunque arrechi danno ad altri attraverso il trattamento dei dati personali è tenuto al risarcimento ai sensi dell’articolo 2050 del Codice Civile. Tale articolo dispone che “chiunque cagiona danno ad altri nel o svolgimento di un’attività pericolosa, per sua natura o per la natura dei mezzi adoperati, è tenuto al risarcimento, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno”. ALLEGATO n. 10 Il Garante della Privacy a scuola Il Garante per la protezione dei dati personali, autorità amministrativa indipendente istituita dalla cosiddetta legge sulla privacy (Legge n. 675/1996 - che ha attuato nell'ordinamento giuridico italiano la direttiva comunitaria 95/46/CE - e oggi disciplinata dal dlgs. n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, ha diffuso nel 2010 il Vademecum "La privacy tra i banchi di scuola" sul trattamento dei dati personali a scuola. Il documento raccoglie gli orientamenti emersi in precedenti propri documenti e decisioni. Se ne riporta una sintesi: TEMI IN CLASSE Non commette violazione della privacy l’insegnante che assegna ai propri alunni lo svolgimento di temi in classe riguardanti il loro mondo personale o familiare. Nel momento in cui gli elaborati vengono letti in classe – specialmente se sono presenti argomenti delicati - è affidata alla sensibilità di ciascun insegnante la capacità di trovare il giusto equilibrio tra le esigenze didattiche e la tutela dei dati personali. Restano comunque validi gli obblighi di riservatezza già previsti per il corpo docente riguardo al segreto d’ufficio e professionale, nonché quelli relativi alla conservazione dei dati personali eventualmente contenuti nei temi degli alunni. VOTI SCOLASTICI, SCRUTINI, TABELLONI, ESAMI DI STATO Non esiste alcun provvedimento del Garante che imponga di tenere segreti i voti dei compiti in classe e delle interrogazioni, gli esiti degli scrutini o degli esami di Stato, perché le informazioni sul rendimento scolastico sono soggette a un regime di trasparenza. Il regime attuale relativo alla conoscibilità dei risultati degli esami di maturità è stabilito dal Ministero dell’istruzione. Per il principio di trasparenza a garanzia di ciascuno, i voti degli scrutini e degli esami devono essere pubblicati nell’albo degli istituti. È necessario prestare attenzione, però, a non fornire – anche indirettamente – informazioni sulle condizioni di salute degli studenti, o altri dati personali non pertinenti. Ad esempio, il riferimento alle “prove differenziate” sostenute dagli studenti con disabilità non va inserito nei tabelloni affissi all’albo dell’istituto, ma deve essere indicato solamente nell’attestazione da rilasciare allo studente. CIRCOLARE E COMUNICAZIONI SCOLASTICHE Il diritto–dovere di informare le famiglie sull’attività e sugli avvenimenti della vita scolastica deve essere sempre bilanciato con l’esigenza di tutelare la personalità dei minori. È quindi necessario, ad esempio, evitare di inserire nelle comunicazioni scolastiche elementi che consentano di risalire, anche indirettamente, all’identità di minori coinvolti in vicende particolarmente delicate. ORIENTAMENTO, FORMAZIONE E INSERIMENTO PROFESSIONALE Su richiesta degli studenti interessati, le scuole possono comunicare, anche a privati e per via telematica, i dati relativi ai loro risultati scolastici per aiutarli nell’orientamento, la formazione e l’inserimento professionale anche all’estero. QUESTIONARIO PER ATTIVITA’ DI RICERCA Svolgere attività di ricerca con la raccolta di informazioni personali, spesso anche sensibili, tramite questionari da sottoporre agli alunni, è consentito soltanto se i ragazzi, o i genitori nel caso di minori, sono stati preventivamente informati sulle modalità di trattamento e conservazione dei dati raccolti e sulle misure di sicurezza adottate. Gli intervistati, inoltre, devono sempre avere la facoltà di non aderire all’iniziativa. RECITE, GITE SCOLASTICHE E FOTO DI CLASSE. Non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori, durante le recite, le gite e i saggi scolastici. Le immagini, in questi casi, sono raccolte per fini personali e destinate a un ambito familiare o amicale e non alla diffusione. Va però prestata particolare attenzione alla eventuale pubblicazione delle medesime immagini su Internet, e sui social network in particolare. In caso di comunicazione sistematica o diffusione diventa, infatti, necessario di regola ottenere il consenso delle persone presenti nelle fotografie e nei video. Di iniziative personali non risponde la scuola. REGISTRAZIONE DELLA LEZIONE. È possibile registrare la lezione esclusivamente per scopi personali, ad esempio per motivi di studio individuale previa autorizzazione del docente. Per ogni altro utilizzo o eventuale diffusione, anche su Internet, è necessario prima informare adeguatamente le persone coinvolte nella registrazione (professori, studenti…), e ottenere il loro esplicito consenso. Nell’ambito dell’autonomia scolastica, gli istituti possono decidere di regolamentare diversamente o anche di inibire gli apparecchi in grado di registrare VIDEOFONINI, FILMATI, MMS. ALLEGATO n. 10 L’utilizzo di videofonini, di apparecchi per la registrazione di suoni e immagini è in genere consentito, ma esclusivamente per fini personali, e sempre nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone coinvolte, in particolare della loro immagine e dignità. Le istituzioni scolastiche hanno, comunque, la possibilità di regolare o di inibire l’utilizzo di registratori audio-video, inclusi i telefoni cellulari abilitati, all’interno delle aule di lezione o nelle scuole stesse. Non è possibile, in ogni caso, diffondere o comunicare sistematicamente i dati personali di altre persone (ad esempio immagini o registrazioni audio/video) senza aver prima informato adeguatamente le persone coinvolte e averne ottenuto l’esplicito consenso. Gli studenti e gli altri membri della comunità scolastica devono quindi prestare particolare attenzione a non pubblicare on line immagini (ad esempio su blog, siti web, social network) o a diffonderle via mms. Succede spesso, tra l’altro, che una fotografia inviata a un amico/familiare, poi venga inoltrata ad altri destinatari, generando involontariamente una comunicazione a catena dei dati personali raccolti. Tale pratica può dar luogo a gravi violazioni del diritto alla riservatezza delle persone riprese, incorrendo in sanzioni disciplinari, pecuniarie ed eventuali reati. VIDEOSORVEGLIANZA L’installazione di sistemi di videosorveglianza nelle scuole deve garantire il diritto dello studente alla riservatezza. In caso di stretta necessità le telecamere sono ammesse, ma devono funzionare solo negli orari di chiusura degli istituti. Se le riprese riguardano l’esterno della scuola, l’angolo visuale delle telecamere deve essere opportunamente delimitato. Le immagini registrate possono essere conservate per brevi periodi. Infine, i cartelli che segnalano il sistema di videosorveglianza devono essere visibili anche di notte. RETTA E SERVIZIO MENSA E’ illecito pubblicare sul sito del a scuola il nome e cognome degli studenti i cui genitori sono in ritardo nel pagamento della retta o del servizio mensa. Lo stesso vale per gli studenti che usufruiscono gratuitamente del servizio mensa in quanto appartenenti a famiglie con reddito minimo o a fasce deboli. Gli avvisi messi on line devono avere carattere generale, mentre alle singole persone ci si deve rivolgere con comunicazioni di carattere individuale. A salvaguardia della trasparenza sulla gestione delle risorse scolastiche, restano ferme le regole sull’accesso ai documenti amministrativi da parte delle persone interessate. ***** Alla luce di quanto specificato, si sottolinea che le attività svolte all’interno dei progetti programmati nel PTOF, comprese anche recite, saggi di fine anno, gite, escursioni, viaggi di istruzione, manifestazioni sportive, giornalini di classe, partecipazioni a concorsi e manifestazioni, occasioni quali compleanni ecc., possono essere documentate attraverso fotografie e filmati (videocassette, DVD), pubblicazioni cartacee o sul sito internet (o blog della didattica) dell’istituto dai docenti, dai genitori o da altro personale, comunque autorizzato dalla scuola, per testimoniare, raccontare e valorizzare il lavoro fatto e per scopi esclusivamente didattici-formativi e culturali. È vietato l’utilizzo di videofonini, di apparecchi per la registrazione di suoni e immagini allo scopo di acquisire o "carpire" dati in formato audio, video o immagine che riproducono registrazioni vocali, filmati o fotografie digitali riconducibili a persone, studenti, docenti o altri soggetti, che operano all'interno della comunità scolastica. Pertanto, tutti i membri della comunità scolastica e degli OO.CC. nelle sue componenti di diritto o elettive devono prestare particolare attenzione a non effettuare registrazioni audio/video “seppur accidentali” e a non pubblicare o diffondere immagini o registrazioni. ALLEGATO n. 10 La Sicurezza dei dati Misure di sicurezza Con l’espressione misure di sicurezza si intendono tutti gli accorgimenti tecnici ed organizzativi utilizzati per garantire che i dati non vadano distrutti o persi anche in modo accidentale, che solo le persone autorizzate possano avere accesso ai dati e che non siano effettuati trattamenti contrari al e norme di legge o per fini diversi da quelli per cui i dati erano stati raccolti. Nel Codice sono fissate una serie di misure, criteri e procedure che i Titolari del Trattamento devono seguire. L’articolo 31 pone un principio chiaro: tutti i dati personali oggetti del trattamento sono custoditi e controllati, a prescindere dal fatto che si tratti di documenti cartacei o conservati su supporti elettronici. Tali misure vanno valutate a seconda dei dati trattati (salute, adesione a partiti politici, reati contro la P.A., ecc ...). Misure minime Il Codice pone un altro principio importante: il Titolare del trattamento deve adottare le cosiddette misure minime di sicurezza. dettata dagli artt. 33, 34, 35 e 36 del Codice e da un disciplinare tecnico che è parte integrante del Codice stesso. Una volta che il Dirigente, con l’aiuto del Responsabile, ha individuato e adottato le misure e ha conseguentemente comunicato le relative istruzioni a chi materialmente tratta i dati, le maggiori incombenze passano agli incaricati al trattamento che, a pena di responsabilità, si devono attenere al e indicazioni date. Il Titolare, in ogni caso, ha l’obbligo della vigilanza rispetto alle istruzioni date. Cosa è utile sapere? A chi effettua trattamenti di dati in formato elettronico vanno consegnati dei codici (username e password) per accedere ai dati; questi codici sono personali e non vanno comunicati nemmeno ad altri incaricati, devono restare riservati e custoditi diligentemente. La password non deve contenere riferimenti agevolmente riconducibili all’incaricato, e va cambiata ogni sei mesi. Quando un computer viene utilizzato per il trattamento dei dati personali è importante porsi sempre nell’ottica del a protezione dei dati trattati. In caso di cancellazione o smarrimento di dati è fondamentale informare prontamente il Responsabile del trattamento dei dati o il Dirigente Scolastico. Suggerimenti tecnici per il trattamento elettronico dei dati È importante che gli incaricati al trattamento dei dati osservino alcune importanti istruzioni, soprattutto rispetto al trattamento informatico dei dati: · Il back- up dei dati va effettuato settimanalmente. · Il programma antivirus va aggiornato annualmente. · Utilizzare la massima attenzione nell’apertura dei file allegati ai messaggi di posta elettronica (rischio di virus o spamming). · L’istallazione di nuovi programmi o le operazioni di “download” (cioè caricare un programma da internet) vanno sempre autorizzate dal Responsabile del trattamento. Conservazione e custodia dei dati Il disciplinare tecnico dispone che “agli incaricati sono impartite istruzioni scritte finalizzate al controllo e alla custodia dei dati” . Quando si effettua un trattamento di dati personali, i documenti utilizzati vanno sempre tenuti lontani dal a sfera d’azione di soggetti non autorizzati ad accedervi. Nel caso di registri di classe, di registri di valutazione e di altri documenti utilizzati dai docenti questi vanno sempre custoditi diligentemente: dal docente fin quando restano nella loro sfera d’azione; altrimenti vanno custoditi in locali chiusi a chiave. Particolare attenzione va prestata per i dati sensibili e giudiziari. I documenti più delicati andrebbero conservati in armadi chiusi a chiave. Anche in questi casi il disciplinare tecnico è chiaro: ‹ “Quando gli atti e i documenti concernenti dati personali sensibili o giudiziari sono affidati agli incaricati per lo svolgimento dei compiti, i medesimi atti e documenti sono controllati e custoditi dagli incaricati fino al a restituzione”. ‹ L’accesso agli archivi contenenti dati sensibili o giudiziari è controllato. Le persone ammesse sono indicate e registrate e, quindi, preventivamente autorizzate. Per questi motivi è bene che i certificati medici riguardanti gli alunni non vengano conservati dentro i registri di classe, ma adeguatamente conservati. Le comunicazioni importanti, come ad esempio i richiami disciplinari, comunicazioni contenenti dati sensibili, devono avvenire in busta chiusa e debitamente sigillata. Anche sui collaboratori scolastici gravano gli stessi oneri di riservatezza e adeguata custodia dei documenti che temporaneamente vengono loro affidati. I dati vanno conservati in una forma che consenta l’identificazione del ’interessato per un periodo non superiore a quel o necessario agli scopi per cui i dati sono stati raccolti (art. 11 del ALLEGATO n. 10 Codice Privacy). I documenti recanti dati relativi al a salute o al e abitudini sessuali devono essere conservati separatamente dagli altri dati personali (art. 22 del Dlgs. 196/2003). Luoghi di tenuta e trattamento dei dati: I dati su supporto cartaceo sono conservati negli armadi degli uffici: amministrativo, del personale, didattica alunni, ufficio tecnico e nella stanza del protocollo, nella stanza denominata archivio corrente e nella stanza denominata archivio storico. I dati acquisiti attraverso il protocollo riservato sono conservati nella cassaforte dell’ufficio del dirigente scolastico. I dati su supporto elettronico sono conservati negli archivi elettronici dei computer di tutti i servizi amministrativi. Distribuzione dei compiti e delle responsabilità nell’ambito delle strutture preposte al trattamento dei dati Le misure indicate nel presente documento sono relative alla sede centrale dell’istituzione scolastica. Le procedure di trattamento dei dati avvengono nella sola sede centrale, considerato che i dati oggetto delle misure indicate nel presente documento sono trattenuti presso le altri sedi solo per il tempo necessario a provvedere all’inoltro alla sede centrale. I dati sono trattenuti sotto la responsabilità degli incaricati (docenti e responsabile della sede) in cassetto chiuso del quale detengono la chiave. L’inoltro avviene in busta chiusa per il tramite del personale della scuola con consegna all’ufficio protocollo. Il titolare del trattamento ha designato Dott.ssa PETTI Flavia, ai sensi dell’ ex art. 13 D.Lgs. n.196/2003, con atto scritto contenente analitiche istruzioni relative ai compiti affidati, il responsabile del trattamento nella persona del DSGA Sig.ra MATARAZZO Katia. Il responsabile del trattamento ha provveduto, sulla base della lettera di designazione e delle disposizione dell’art.30, ad individuare gli incaricati del trattamento dei dati personali appartenenti ai profili professionali del personale ATA; ha conferito agli stessi l’incarico con atto scritto contenente puntuali istruzioni relative agli ambiti di trattamento consentiti, corredato da linee guida e con allegate le schede relative al trattamento dei dati sensibili e giudiziari. Il Responsabile del trattamento ha provveduto altresì a individuare, nominare e incaricare per iscritto un incaricato della gestione e della manutenzione degli strumenti elettronici, un incaricato della custodia delle copie delle credenziali e un incaricato delle copie di sicurezza delle banche dati ai quali sono state fornite puntuali istruzioni relative ai compiti da svolgere. Il titolare ha direttamente provveduto ad individuare e incaricare il personale docente con atto che fornisce le istruzioni necessarie. I singoli incaricati, che hanno rilasciato ricevuta della avvenuta consegna della lettera di incarico, sono stati informati che l’ambito dei trattamenti autorizzati è suscettibile di aggiornamento periodico e che sono tenuti ad attenersi al divieto di comunicazione e diffusione dei dati trattati nel corso dell’incarico, anche per il tempo successivo alla sua cessazione, senza limiti temporali. La comunicazione dei soggetti previsti dal ex art. 13 D.Lgs. n.196/2003 è avvenuta attraverso la pubblicazione all’albo della scuola dell’organigramma della scuola e delle responsabilità. A tutti gli incaricati del trattamento di dati mediante strumento elettronico sono state conferite credenziali di autenticazioni (art.34, comma 1, lett.b) . Misure da adottare per garantire l'integrità e la disponibilità dei dati, non che la protezione delle aree e dei locali, rilevanti ai fini della loro custodia e accessibilità Contro i rischi d’intrusione i locali della sede centrale, unica sede nella quale sono detenuti dati soggetti a protezione, sono dotati di impianto d’allarme a sensori infrarossi, attivabile mediante digitazione d’un codice consegnato al personale dipendente. E’ stata disposta l’attivazione dell’allarme al termine dell’orario di lavoro. Per garantire la sicurezza delle aree in cui i dati sono trattati elettronicamente, sono state introdotte sui personal computer password di BIOS e password di rete. Le aree contenenti dati in supporto cartaceo (archivio e mobili contenenti documentazione contabili dei dipendenti e degli alunni) sono ubicate in modo tale che ciascun addetto possa rilevare a vista e impedire il tentativo di accesso da parte di persone estranee. Sono state impartite disposizioni affinché, in assenza del personale, le stanze rimangano chiuse e le chiavi siano custodite dal personale collaboratore scolastico in servizio addetto alla vigilanza che, al termine del servizio, provvederà al deposito delle chiavi nell’apposito contenitore. L’ubicazione di stampanti ed apparecchio telefax tradizionale non consente ad estranei di leggere od asportare eventualmente documenti non ancora prelevati dal personale. • Di seguito si illustrano le norme applicate per garantire la sicurezza e l’integrità dei dati per: Computer e supporti informatici: I computer, inclusi i server, risultano tutti sollevati da terra, in modo da evitare eventuali perdite di dati dovuti ad allagamenti; il server è collegato ad un gruppo di continuità che consente di escludere al perdita di dati derivanti da sbalzi di tensione o di interruzione di corrente elettrica. L’integrità dei dati sul server amministrativo è garantita da una doppia procedura di backup: la prima avviene in automatico con apposito software che giornalmente opera il salvataggio di una copia dei dati sul server stesso; la seconda è effettuata normalmente masterizzando su CD ROM ogni sabato, i backup di tutta la settimana eseguiti sul server. I CD ROM ALLEGATO n. 10 vengono conservati per almeno due mesi nell’apposta cassaforte ignifuga e stagna alle infiltrazioni di acqua. Titti i server della rete amministrativa vengono protetti da password per impedire al personale non autorizzato l’accesso alla rete amministrativa. Le password sono assegnate e riportate su un apposito foglio conservato nella cassaforte collocata della stanza del DSGA. L’introduzione di password di BIOS all’accensione dei personal computer, di password dello screen-saver e di password per l’accesso in rete determina un soddisfacente livello di protezione dei dati contenuti nei PC. L’introduzione delle password e di apposito software antivirus inibisce ad estranei l’uso dei personal computer, attraverso i quali, tramite Proxy, si accede alla posta elettronica. • Per l’invio di messaggi e-mail a più destinatari, sono state fornite al personale istruzioni affinché quale destinatario venga sempre indicata la scuola con l’indirizzo e-mail e in CCN i destinatari, in modo che non possano essere individuati gli indirizzi e-mail degli altri destinatari attraverso la funzione di proprietà. I CD ROM masterizzati contenenti copie degli archivi eseguiti localmente dai computer sono custoditi negli appositi contenitori di plastica e inseriti nella cassaforte sempre chiusa con combinazione. I dati degli studenti, delle famiglie degli stessi, dei lavoratori dipendenti e collaboratori, possono essere riutilizzati esclusivamente dopo opportuna formattazione, in modo da impedire la lettura dei dati precedenti, cosi come stabilito dalla legge. I CD ROM non più utilizzabili vengono distrutti. HD e penne USB contenenti dati, prima della formattazione, sono custoditi nello stesso modo dei DVD contenenti copie degli archivi. Per quanto riguarda infine l’obbligo previsto dalle misure minime sulla sicurezza di cui all’allegato B del codice della privacy, i computer sono dotati di programma antivirus che è aggiornato sotto la responsabilità del titolare del trattamento a cadenza almeno trimestrale e che consente di rilevare immediatamente all’apertura di un file la presenza di un virus. • Supporti cartacei: relativamente ai supporti cartacei sono state impartite dettagliate istruzioni a tutto il personale al momento dell’affidamento dell’incarico e nel corso degli interventi di formazione. • Gestione della privacy e trattamento dei dati raccolti attraverso il sito Web • • Descrizione dei criteri e delle modalità per il ripristino della disponibilità dei dati in seguito a distruzione o danneggiamento Al fine di garantire il ripristino dei dati in seguito a distruzione o danneggiamento, l’istituzione scolastica dispone di idonee procedure di salvataggio periodico (backup) che consistono nell’utilizzo dell’apposito software di backup del programma di gestione amministrativo il quale crea in automatico una copia compressa dei dati, archiviandoli in un’apposita cartella del server, e di un masterizzatore DVD che salva i dati anche su disco DVD registrabile, da utilizzarsi giornalmente al termine dell’orario lavorativo. Previsione di interventi formativi degli incaricati del trattamento Gli interventi formativi sono programmati nell’ambito del piano di formazione e aggiornamento del personale, con cadenza annuale, per rendere gli incaricati del trattamento edotti dei rischi che incombono sui dati, delle misure disponibili per prevenire eventi dannosi, dei profili della disciplina sulla protezione dei dati personali più rilevanti in rapporto alle relative attività, delle responsabilità che ne derivano e delle modalità per aggiornarsi sulle misure minime adottate dal titolare. Sono previste idonee attività di formazione in occasione di innovazioni e/o modifiche delle norme e in relazione allo sviluppo scientifico/tecnologico dei mezzi e dei sistemi di protezione. ALLEGATO n. 10 Informativa TRATTAMENTO DATI Oggetto: Informativa all’interessato ex art. 13 D.Lgs. n.196/2003 per il trattamento dei dati personali degli alunni e delle loro famiglie. Gentile Signore/a, il Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice in materia di protezione dei dati personali”), nel seguito indicato sinteticamente come Codice ,impone l’osservanza di severe regole a protezione di tutti i dati personali, ed in particolar modo per quelli che il Codice definisce “sensibili”, sia nella fase di raccolta di documenti e informazioni, sia durante l’attività amministrativa e istituzionale. La invitiamo, quindi, a leggere con attenzione tutta la presente informativa che Le forniamo ai sensi dell'articolo 13 del Codice. Secondo quanto previsto dall’art. 13 del D.lgs 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” recante disposizioni sulla tutela della persona e di altri soggetti, rispetto al trattamento di dati personali, questa Istituzione Scolastica, rappresentata dal dirigente scolastico Dott.ssa Flavia Petti, in qualità di Titolare del trattamento dei dati personali, per espletare le sue funzioni istituzionali e, in particolare, per gestire le attività di istruzione, educative e formative stabilite dal Piano dell’Offerta Formativa, deve acquisire o già detiene dati personali che Vi riguardano, inclusi quei dati che il D.lgs 196/2003 definisce “dati sensibili e giudiziari”. Ai sensi del Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione n. 305 del 7 dicembre 2006 che ha individuato i dati sensibili e giudiziari che le amministrazioni scolastiche sono autorizzate a trattare, indicando anche le operazioni ordinarie che i diversi titolari devono necessariamente svolgere per perseguire le finalità di rilevante interesse pubblico individuate per legge, Vi informiamo che, per le esigenze di gestione sopra indicate, possono essere oggetto di trattamento le seguenti categorie di dati sensibili e giudiziari: a) nelle attività propedeutiche all’avvio dell’anno scolastico: · dati relativi alle origini razziali ed etniche, per favorire l’integrazione degli alunni con cittadinanza non italiana; · dati relativi alle convinzioni religiose, per garantire la libertà di credo religioso e per la fruizione dell’insegnamento della religione cattolica o delle attività alternative a tale insegnamento; · dati relativi allo stato di salute, per assicurare l’erogazione del sostegno agli alunni diversamente abili e per la composizione delle classi; · dati relativi alle vicende giudiziarie, per assicurare il diritto allo studio anche a soggetti sottoposti a regime di detenzione (i dati giudiziari emergono anche nel caso in cui l’autorità giudiziaria abbia predisposto un programma di protezione nei confronti degli alunni che abbiano commesso reati). b) nell’espletamento dell’attività educativa, didattica, formativa e di valutazione: · dati relativi alle origini razziali ed etniche per favorire l’integrazione degli alunni con cittadinanza non italiana; · dati relativi alle convinzioni religiose per garantire la libertà di credo religioso; dati relativi allo stato di salute, per assicurare 1 ‘erogazione del servizio di refezione scolastica, del sostegno agli alunni disabili, dell’insegnamento domiciliare ed ospedaliero nei confronti degli alunni affetti da gravi patologie, per la partecipazione alle attività educative e didattiche programmate, a quelle motorie e sportive, alle visite guidate e ai viaggi di istruzione; ALLEGATO n. 10 · dati giudiziari, per assicurare il diritto allo studio anche a soggetti sottoposti a regime di detenzione; · dati relativi alle convinzioni politiche, per la costituzione e il funzionamento delle Consulte e delle Associazioni degli studenti e dei genitori. c) nella gestione del contenzioso tra la scuola e le famiglie degli alunni: · dati sensibili e giudiziari concernenti tutte le attività connesse alla difesa in giudizio delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, ivi compresi convitti, educandati e scuole speciali Vi informiamo inoltre che il trattamento dei vostri dati personali avrà le seguenti finalità: · partecipazione degli alunni alle attività organizzate in attuazione del Piano dell’Offerta Formativa; · adempimento di obblighi derivanti da leggi, contratti, regolamenti in materia di igiene e sicurezza del lavoro, in materia fiscale, in materia assicurativa; · tutela dei diritti in sede giudiziaria. · · · · · · · Vi forniamo a tal fine le seguenti ulteriori informazioni: Il trattamento dei dati personali sarà improntato a principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della Vostra riservatezza e dei Vostri diritti anche in applicazione dell’art.2 del DPR n.249/1998; I dati personali verranno trattati anche con l’ausilio di strumenti elettronici o comunque automatizzati con le modalità e le cautele previste dal predetto decreto e conservati per il tempo necessario all’espletamento delle attività istituzionali e amministrative riferibili alle predette finalità; Sono adottate dalla scuola le misure minime per la sicurezza dei dati personali previste dal decreto; Il titolare del trattamento è il dirigente scolastico Dott.ssa Flavia Petti; Il responsabile del trattamento è il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Dott.ssa Katia Matarazzo Gli incaricati al trattamento, componenti del personale scolastico, sono stati individuati ed espressamente autorizzati all'assolvimento di tali compiti, identificati ai sensi di legge, ed edotti dei vincoli imposti dal Decreto legislativo; la lista degli incaricati è disponibile presso la segreteria scolastica; I dati oggetto di trattamento potranno essere comunicati ai seguenti soggetti esterni all’istituzione scolastica per le seguenti finalità: Alle altre istituzioni scolastiche, statali e non statali, per la trasmissione della documentazione attinente la carriera scolastica degli alunni, limitatamente ai dati indispensabili all’erogazione del servizio; Agli Enti Locali per la fornitura dei servizi ai sensi del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112, limitatamente ai dati indispensabili all’erogazione del servizio; Ai gestori pubblici e privati dei servizi di assistenza agli alunni e di supporto all’attività scolastica, ai sensi delle leggi regionali sul diritto allo studio, limitatamente ai dati indispensabili all’erogazione del servizio; Agli Istituti di assicurazione per denuncia infortuni e per la connessa responsabilità civile; All’INAIL per la denuncia infortuni ex D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124; Alle AUSL e agli Enti Locali per il funzionamento dei Gruppi di Lavoro Handicap di istituto e per la predisposizione e verifica del Piano Educativo Individualizzato, ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n.104; o Ad aziende, imprese e altri soggetti pubblici o privati per tirocini formativi, stages e alternanza scuola-lavoro, ai sensi della Legge 24 giugno 1997, n. 196 e del D.Lgs 21 aprile 2005, n. 77 e, facoltativamente, per attività di rilevante interesse sociale ed economico, limitatamente ai dati indispensabili all’erogazione del servizio; Alle Avvocature dello Stato, per la difesa erariale e consulenza presso gli organi di giustizia; Alle Magistrature ordinarie e amministrativo-contabile e Organi di polizia giudiziaria, per l’esercizio dell’azione di giustizia; Ai liberi professionisti, ai fini di patrocinio o di consulenza, compresi quelli di controparte per le finalità di corrispondenza. ALLEGATO n. 10 Lettera di nomina del responsabile del trattamento dei dati personali Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Al Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi _______________________ IL DIRIGENTE SCOLASTICO In qualità di legale rappresentante dell’Istituzione scolastica e titolare del trattamento dei dati personali ; Ai sensi degli art. 29 e 30 del Testo Unico in materia di trattamento dei dati personali ex art. 13 D.Lgs. n.196/2003 ; Visto il Decreto Ministeriale n. 305 del 7 dicembre 2006, pubblicato in G.U. n. 11 del 15 gennaio 2007, con il quale è stato adottato il Regolamento relativo al trattamento dei dati sensibili e giudiziari nel settore dell’istruzione; Considerato che, nell'ambito di tale ruolo, la S.V. sovrintende, con autonomia operativa, alle procedure del trattamento dei dati e garantisce in modo idoneo, per capacità, esperienza ed affidabilità, il pieno rispetto e l'applicazione delle norme previste in materia di trattamento dei dati personali e di individuazione e attuazione delle misure di sicurezza; NOMINA la S.V. RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI In particolare, nel rispetto della normativa indicata nelle premesse, alla S.V. vengono affidate le seguenti responsabilità e compiti : • Organizzare le operazioni di trattamento dei dati, effettuate dai servizi generali e amministrativo contabili, nel rispetto delle disposizioni di legge previste dal Testo Unico D.lgs 196/03, con particolare riferimento alle misure minime di sicurezza di cui all’art.31, e dal Regolamento relativo al trattamento dei dati sensibili e giudiziari; • Individuare tra il personale alle dirette dipendenze della S.V. gli incaricati del trattamento dei dati personali, attraverso un atto di nomina individuale, corredato da strumenti idonei a impartire istruzioni e indicazioni pertinenti ed efficaci e a garantire la conoscenza di quanto disposto dal Regolamento relativo al trattamento dei dati sensibili e giudiziari in merito alle finalità dei trattamenti consentiti ed al loro contesto di applicazioni, ai tipi di dati trattati, alle operazione eseguite; • Vigilare sul rispetto dell’incarico attribuito e sulle istruzioni specifiche impartite a tutti gli incaricati del trattamento dei dati personali; • Garantire che tutte le misure di sicurezza riguardanti i dati personali siano applicate da tutti i soggetti dalla S.V. incaricati del trattamento; • Individuare, incaricare e nominare per iscritto, qualora la S.V. lo ritenga necessario, un Incaricato della gestione e della manutenzione degli strumenti elettronici, un Incaricato della custodia delle copie delle credenziali e un Incaricato delle copie di sicurezza delle banche dati; • Redigere ed aggiornare ad ogni variazione l’elenco delle banche dati oggetto di trattamento e l’elenco dei sistemi di elaborazione; • Redigere ed aggiornare ad ogni variazione l’elenco delle sedi e degli uffici in cui viene effettuato il trattamento dei dati; • Verificare periodicamente le modalità di accesso ai locali e le misure da adottare per la protezione delle aree e dei locali, rilevanti ai fini della loro custodia ed accessibilità; • Custodire e conservare i supporti utilizzati per le copie dei dati; • Interagire con il Garante, in caso di richieste di informazioni o effettuazione di controlli; ALLEGATO n. 10 • • • • Informare prontamente il titolare di ogni questione rilevante ai fini della normativa sulla privacy; Organizzare il servizio di consegna delle informative agli interessati e verificare che la stessa venga effettuata in tutti i casi previsti e ne sia garantita la registrazione; Verificare che per ogni trattamento, per il quale sia necessario acquisire il consenso dell’interessato, lo stesso sia richiesto e registrato; Verificare che le misure di sicurezza adottate siano costantemente adeguate agli aggiornamenti legislativi e al progresso tecnico. In funzione dell'incarico conferito, sarà inoltre cura della S.V. verificare: • che il trattamento dei dati da parte del personale posto alle dirette dipendenze avvenga in modo lecito e secondo correttezza; • che la raccolta e la registrazione avvengano: per scopi determinati e legittimi ed in modo compatibile con tali scopi e nell'ambito del trattamento necessario per il funzionamento dell’istituzione scolastica; in modo esatto e se necessario con gli opportuni aggiornamenti; in modo che essi risultino pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità di raccolta; in modo che la loro conservazione sia funzionale al periodo di tempo necessario allo scopo per il quale sono stati raccolti e successivamente trattati. La S.V. provvederà a diffondere fra gli incaricati il documento programmatico per la sicurezza e contribuirà, sulla base della sua applicazione, alla revisione periodica del documento stesso. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Titolare del trattamento dati (Data e firma per accettazione dell’incarico) ALLEGATO n. 10 Lettera di nomina dell’incaricato-docente del trattamento dei dati personali Alla/Al professoressa/professore _______________________ IL DIRIGENTE SCOLASTICO In qualità di Titolare del trattamento dei dati personali dell’Istituzione scolastica; Ai sensi degli art. 29 e 30 del Testo Unico in materia di trattamento dei dati personali ex art. 13 D.Lgs. n.196/2003; • Considerato che, nell'ambito di tale funzione, la S.V. compie operazioni di trattamento dei dati personali nel rispetto delle norme previste in materia; • Visto il Regolamento recante identificazione dei dati sensibili e giudiziari trattati e delle relative operazioni effettuate dal Ministero della Pubblica Istruzione emanato con Decreto Ministeriale n.305 del 7.12.2006; • Visto il Documento Programmatico della Sicurezza adottato dall’istituzione scolastica; NOMINA la S.V. INCARICATO DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI La S.V. è pertanto autorizzata, nell’espletamento delle attività connesse alla funzione docente, all’accesso e al trattamento dei dati personali di alunni e genitori, nella misura e nei limiti dal Testo Unico e dal Regolamento citati nelle premesse. Istruzioni specifiche sul trattamento dei dati personali Nello svolgimento dell’incarico la S.V. avrà accesso ai dati personali gestiti da questa istituzione scolastica e dovrà attenersi alle seguenti istruzioni, ai sensi dell’art. 11 dell’ ex art. 13 D.Lgs. n.196/2003 ; • Trattare i dati personali in modo lecito e secondo correttezza; • Raccogliere e registrare i dati personali per scopi determinati, espliciti e legittimi, ed utilizzarli in altre operazioni del trattamento in termini compatibili con tali scopi; • Verificare che siano esatti e, se necessario, aggiornarli; • Verificare che siano pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono raccolti e successivamente trattati; • Conservarli in una forma che consenta l'identificazione dell'interessato per un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti e successivamente trattati; • Comunicare o eventualmente diffondere o trasferire all’esterno i dati personali esclusivamente ai soggetti autorizzati e riceverli legittimamente per le finalità per le quali gli stessi sono stati raccolti e comunque nel rispetto delle istruzioni ricevute; • Non comunicare a terzi, al di fuori dell’ambito lavorativo, o in difformità dalle istruzioni ricevute, qualsivoglia dato personale; • Fornire sempre l’informativa agli interessati, ai sensi dell’art 13 dell’ ex art. 13 D.Lgs. n.196/2003, utilizzando i moduli appositamente predisposti; • Informare prontamente il Titolare e il Responsabile del trattamento di ogni circostanza idonea a determinare pericolo di dispersione o utilizzazione non autorizzata dei dati stessi; • Informare prontamente il Titolare e il Responsabile del trattamento qualora si verificasse la necessità di porre in essere operazioni di trattamento di dati personali per finalità o con modalità diverse da quelle risultanti dalle istruzioni ricevute, nonché di ogni istanza di accesso ai dati personali da parte di soggetti interessati e di ogni circostanza che esuli dalle istruzioni impartite alla S.V.; • Accedere solo ai dati strettamente necessari all’esercizio delle proprie funzioni; ALLEGATO n. 10 • • • • • • • Accertarsi dell’identità degli interessati e della loro autorizzazione al trattamento e dell’eventuale autorizzazione scritta a terzi, al momento del ritiro di documentazione in uscita; Non fornire telefonicamente o a mezzo fax dati e informazioni relativi a terzi, senza una specifica autorizzazione del Titolare; Non fornire telefonicamente o a mezzo fax dati e informazioni ai diretti interessati, senza avere la certezza della loro identità; Relazionarsi e collaborare con gli altri incaricati del trattamento dei dati, attenendosi alle indicazioni fornite e provvedendo, a propria volta, a dare indicazioni esaustive in caso di coinvolgimento di altri incaricati nei trattamenti effettuati; Rispettare ed applicare le misure di sicurezza idonee a salvaguardare la riservatezza e l’integrità dei dati, indicate nel Documento Programmatico della Sicurezza dell’istituto e nelle allegate “Linee guida” elaborate ai sensi dell’art. 31 dell’ ex art. 13 D.Lgs. n.196/2003; Seguire le attività di formazione organizzate dalla istituzione scolastica per gli incaricati del trattamento dati; Partecipare alla attività di verifica e revisione del Documento Programmatico della Sicurezza. La presente nomina di Incaricato al trattamento dei dati personali è a tempo indeterminato e può essere revocata in qualsiasi momento dal Titolare del trattamento dei dati personali senza preavviso. La presente nomina si intende automaticamente revocata alla data di cessazione del rapporto di lavoro con questa istituzione scolastica, per trasferimento ad altra istituzione o cessazione del rapporto di lavoro. Successivamente a tale data, la S.V. non sarà più autorizzata ad effettuare alcun tipo di trattamento di dati per conto di questa istituzione scolastica. Qualunque violazione delle modalità sopra indicate e delle linee guida consegnate con la presente dà luogo a precise responsabilità, ai sensi delle norme contenute nell’ ex art. 13 D.Lgs. n.196/2003. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Titolare del trattamento dati (Data e firma per accettazione dell’incarico) ALLEGATO n. 10 LINEE GUIDA IN MATERIA DI SICUREZZA PER IL COLLABORATORE SCOLASTICO INCARICATO DEL TRATTAMENTO Vengono di seguito indicate le misure operative da adottare per garantire la sicurezza dei dati personali: (collaboratore scolastico in servizio nelle sedi ) Accertarsi che al termine delle lezioni non restino incustoditi i seguenti documenti, segnalandone tempestivamente l’eventuale presenza al responsabile di sede e provvedendo temporaneamente alla loro custodia: • Registro di classe • Certificati medici esibiti dagli alunni a giustificazione delle assenze • Qualunque altro documento contenente dati personali o sensibili degli alunni o dei docenti Accertarsi che al termine delle lezioni tutti i computers dell’aula di informatica siano spenti e che non siano stati lasciati incustoditi, cartelle o altri materiali, in caso contrario segnalarne tempestivamente la presenza al responsabile di laboratorio o di sede e provvedendo temporaneamente alla loro custodia. Verificare la corretta funzionalità dei meccanismi di chiusura di armadi che custodiscono dati personali, segnalando tempestivamente al responsabile di sede eventuali anomalie. Procedere alla chiusura dell’edificio scolastico accertandosi che tutte le misure di protezione dei locali siano state attivate. (collaboratore scolastico in servizio negli uffici di segreteria) Effettuare esclusivamente copie fotostatiche di documenti per i quali si è autorizzati. Non lasciare a disposizione di estranei fotocopie inutilizzate o incomplete di documenti che contengono dati personali o sensibili ma accertarsi che vengano sempre distrutte. Non lasciare incustodito il registro contenente gli indirizzi e i recapiti telefonici del personale e non annotarne il contenuto sui fogli di lavoro. Non abbandonare la postazione di lavoro per la pausa o altro motivo senza aver provveduto a custodire in luogo sicuro i documenti trattati. Non consentire che estranei possano accedere ai documenti dell’ufficio o leggere documenti contenenti dati personali o sensibili. Segnalare tempestivamente al Responsabile del trattamento la presenza di documenti incustoditi e provvedere temporaneamente alla loro custodia.Procedere alla chiusura dei locali non utilizzati in caso di assenza del personale.Procedere alla chiusura dei locali di segreteria accertandosi che siano state attivate tutte le misure di protezione e che le chiavi delle stanze siano depositate negli appositi contenitori.Attenersi alle direttive ricevute e non effettuare operazioni per le quali non si stati espressamente autorizzati dal Responsabile o dal Titolare. IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI Responsabile del trattamento dati ALLEGATO n. 10 Lettera di nomina dell’incaricato del trattamento dei dati personali-collaboratore scolastico Al Collaboratore scolastico _______________________ IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI In qualità di Responsabile del trattamento dei dati personali dell’Istituzione scolastica; Ai sensi degli art. 29 e 30 del Codice in materia di protezione dei dati personali D.Lgs 196/03; Tenuto conto del ruolo funzionale svolto dalla S.V. nell’istituzione scolastica ai sensi della Tabella A, area A del vigente CCNL del Comparto scuola; Considerato che, nell'ambito di tali mansioni, la S.V. compie attività che possono comprendere il trattamento dei dati personali; Visto il Regolamento recante identificazione dei dati sensibili e giudiziari trattati e delle relative operazioni effettuate dal Ministero della Pubblica Istruzione emanato con Decreto Ministeriale n.305 del 7.12.2006; Visto il Documento Programmatico della Sicurezza adottato dall’istituzione scolastica; NOMINA la S.V. INCARICATO DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI La S.V. è pertanto autorizzata all’accesso e al trattamento dei dati personali in occasione della gestione delle comunicazioni telefoniche e a mezzo fax, della duplicazione attraverso fotocopie, del trasporto documenti e posta e del trasferimento fra i diversi uffici della scuola di domande, documenti ed elenchi contenenti dati personali e dati sensibili e giudiziari nei limiti dei trattamenti consentiti dal Regolamento citato in premessa. Istruzioni specifiche sul trattamento dei dati Nello svolgimento dell’incarico la S.V. avrà accesso ai dati personali gestiti da questa istituzione scolastica e dovrà attenersi alle seguenti istruzioni, ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs 196/2003: • Trattare i dati personali in modo lecito e secondo correttezza; • Raccogliere e registrare i dati personali per scopi determinati, espliciti e legittimi, ed utilizzarli in altre operazioni del trattamento in termini compatibili con tali scopi; • Verificare che siano esatti e, se necessario, aggiornarli; • Conservarli in una forma che consenta l'identificazione dell'interessato per un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti e successivamente trattati; • Comunicare o eventualmente diffondere o trasferire all’esterno i dati personali esclusivamente ai soggetti autorizzati e riceverli legittimamente per le finalità per le quali gli stessi sono stati raccolti e comunque nel rispetto delle istruzioni ricevute; • Non comunicare a terzi, al di fuori dell’ambito lavorativo, o in difformità dalle istruzioni ricevute, qualsivoglia dato personale • Informare prontamente il Titolare e il Responsabile del trattamento di ogni circostanza idonea a determinare pericolo di dispersione o utilizzazione non autorizzata dei dati stessi; • Informare prontamente il Titolare e il Responsabile del trattamento qualora si verificasse la necessità di porre in essere operazioni di trattamento di dati personali per finalità o con modalità diverse da quelle risultanti dalle istruzioni ricevute, nonché di ogni istanza di accesso ai dati personali da parte di soggetti interessati e di ogni circostanza che esuli dalle istruzioni impartite alla S.V. • Accedere solo ai dati strettamente necessari all’esercizio delle proprie mansioni; ALLEGATO n. 10 • Accertarsi dell’identità degli interessati e della loro autorizzazione al trattamento e dell’eventuale autorizzazione scritta a terzi, al momento del ritiro di documentazione in uscita; • Non fornire telefonicamente o a mezzo fax dati e informazioni relativi a terzi, senza una specifica autorizzazione del Responsabile; • Non fornire telefonicamente o a mezzo fax dati e informazioni ai diretti interessati, senza avere la certezza della sua identità; • Relazionarsi e collaborare con gli altri incaricati del trattamento dei dati, attenendosi alle indicazioni fornite e provvedendo, a propria volta, a dare indicazioni esaustive in caso di coinvolgimento di altri incaricati nei trattamenti effettuati; • Seguire le attività di formazione organizzate dalla istituzione scolastica per gli incaricati del trattamento dati; • Partecipare alla attività di verifica e revisione del documento programmatico della sicurezza. Istruzioni specifiche sul trattamento dei dati sensibili e giudiziari La S.V., relativamente ai dati sensibili e giudiziari, nel caso in cui sia coinvolta nel loro trattamento, si atterrà alle specifiche istruzioni impartite dal titolare, dal responsabile e dagli incaricati dei trattamenti stessi. La presente nomina di Incaricato al trattamento dei dati personali è a tempo indeterminato e può essere revocata in qualsiasi momento dal Responsabile del trattamento dei dati personali senza preavviso. La presente nomina si intende automaticamente revocata alla data di cessazione del rapporto di lavoro con questa istituzione scolastica, per trasferimento ad altra istituzione o cessazione del rapporto di lavoro. Successivamente a tale data, la S.V. non sarà più autorizzata ad effettuare alcun tipo di trattamento di dati per conto di questa istituzione scolastica. Qualunque violazione delle modalità sopra indicate e delle linee guida consegnate con la presente dà luogo a precise responsabilità , ai sensi delle norme contenute nel D.Lgs 196/03. IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI Responsabile del trattamento dati _____________________ ALLEGATO n. 10 LINEE GUIDA IN MATERIA DI SICUREZZA PER L’ ASSISTENTE AMMINISTRATIVO INCARICATO DEL TRATTAMENTO Attenersi scrupolosamente alle seguenti indicazioni per garantire la sicurezza dei dati personali e, in particolare, dei dati sensibili e giudiziari : • • • • • • • • • • • • • Conservare sempre i dati del cui trattamento si è incaricati in apposito armadio assegnato, dotato di serratura; Accertarsi della corretta funzionalità dei meccanismi di chiusura dell’armadio, segnalando tempestivamente al Responsabile eventuali anomalie; Non consentire l’accesso alle aree in cui sono conservati dati personali su supporto cartaceo a estranei e a soggetti non autorizzati; Conservare i documenti ricevuti da genitori/studenti o dal personale in apposite cartelline non trasparenti; Consegnare al personale o ai genitori/studenti documentazione inserita in buste non trasparenti; Non consentire l’accesso a estranei al fax e alla stampante che contengano documenti non ancora ritirati dal personale; Effettuare esclusivamente copie fotostatiche di documenti per i quali si è autorizzati; Provvedere personalmente alla distruzione quando è necessario eliminare documenti inutilizzati; Non lasciare a disposizione di estranei fotocopie inutilizzate o incomplete di documenti che contengono dati personali o sensibili ma accertarsi che vengano sempre distrutte; Non lasciare incustodito il registro contenente gli indirizzi e i recapiti telefonici del personale e degli studenti e non annotarne il contenuto sui fogli di lavoro; Non abbandonare la postazione di lavoro per la pausa o altro motivo senza aver provveduto a custodire in luogo sicuro i documenti trattati; Segnalare tempestivamente al Responsabile la presenza di documenti incustoditi, provvedendo temporaneamente alla loro custodia; Attenersi alle direttive ricevute e non effettuare operazioni per le quali non si è stati espressamente autorizzati dal Responsabile o dal Titolare. Riguardo ai trattamenti eseguiti con supporto informatico attenersi scrupolosamente alle seguenti indicazioni: • • • • • • • • • Non lasciare , cartelle o altri documenti a disposizione di estranei; Conservare i dati sensibili in armadi chiusi, ad accesso controllato o in files protetti da password; Non consentire l’accesso ai dati a soggetti non autorizzati; Riporre i supporti in modo ordinato negli appositi contenitori e chiudere a chiave classificatori e armadi dove sono custoditi; Scegliere una password con le seguenti caratteristiche: • originale • composta da otto caratteri • che contenga almeno un numero • che non sia facilmente intuibile, evitando il nome proprio, il nome di congiunti, date di nascita e comunque riferimenti alla propria persona o lavoro facilmente ricostruibili curare la conservazione della propria password ed evitare di comunicarla ad altri; cambiare periodicamente (almeno una volta ogni tre mesi) la propria password; modificare prontamente (ove possibile) la password assegnata dal custode delle credenziali; trascrivere su un biglietto chiuso in busta sigillata e controfirmata la nuova password e consegnarla al custode delle credenziali; ALLEGATO n. 10 • • • • • • spegnere correttamente il computer al termine di ogni sessione di lavoro; non abbandonare la propria postazione di lavoro per la pausa o altri motivi senza aver spento la postazione di lavoro o aver inserito uno screen saver con password; comunicare tempestivamente al Titolare o al Responsabile qualunque anomalia riscontrata nel funzionamento del computer; non riutilizzare i supporti informatici utilizzati per il trattamento di dati sensibili per altri trattamenti; non gestire informazioni su più archivi ove non sia strettamente necessario e comunque curarne l’aggiornamento in modo organico; utilizzare le seguenti regole per la posta elettronica: • non aprire documenti di cui non sia certa la provenienza • non aprire direttamente gli allegati ma salvarli su disco e controllarne il contenuto con un antivirus • inviare messaggi di posta solo se espressamente autorizzati • controllare accuratamente l’indirizzo dei destinatario prima di inviare dati personali IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI Responsabile del trattamento dati ______________________________ ALLEGATO n. 10 Lettera di nomina dell’incaricato del trattamento dei dati personali All’assistente amministrativo _______________________ IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI In qualità di Responsabile del trattamento dei dati personali dell’Istituzione scolastica; Ai sensi degli art. 29 e 30 del Codice in materia di protezione dei dati personali D.lgs 196/03; Tenuto conto del ruolo funzionale svolto dalla S.V. nell’istituzione scolastica ai sensi della Tabella A, area B del vigente CCNL del Comparto scuola; Considerato che, nell'ambito di tale funzione, la S.V. compie operazioni di trattamento dei dati personali nel rispetto delle norme previste in materia; Visto il Regolamento recante identificazione dei dati sensibili e giudiziari trattati e delle relative operazioni effettuate dal Ministero della Pubblica Istruzione emanato con Decreto Ministeriale n.305 del 7.12.2006; NOMINA la S.V. INCARICATO DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI La S.V. è pertanto autorizzata all’accesso e al trattamento dei dati personali di tutti i soggetti con i quali l’istituzione scolastica entra in relazione per i suoi fini istituzionali, nella misura e nei limiti previsti dalle mansioni assegnate, dagli ordini di servizio ricevuti e dalle istruzioni ivi contenute e nel rispetto del Testo Unico e del Regolamento citati nelle premesse. In particolare, alla S.V. è affidato l’incarico di trattare i dati personali relativi all’area di assegnazione risultante dal piano delle attività e dagli ordini di servizio. Istruzioni specifiche sul trattamento dei dati personali Nello svolgimento dell’incarico la S.V. avrà accesso alle banche dati gestite da questa istituzione scolastica e dovrà attenersi alle seguenti istruzioni, ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs 196/2003: • Trattare i dati personali in modo lecito e secondo correttezza; • Raccogliere e registrare i dati personali per scopi determinati, espliciti e legittimi, ed utilizzarli in altre operazioni del trattamento in termini compatibili con tali scopi; • Verificare che siano esatti e, se necessario, aggiornarli; • Verificare che siano pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono raccolti e successivamente trattati; • Conservarli in una forma che consenta l'identificazione dell'interessato per un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti e successivamente trattati; • Comunicare o eventualmente diffondere o trasferire all’esterno i dati personali esclusivamente ai soggetti autorizzati e riceverli legittimamente per le finalità per le quali gli stessi sono stati raccolti e comunque nel rispetto delle istruzioni ricevute; • Non comunicare a terzi, al di fuori dell’ambito lavorativo, o in difformità dalle istruzioni ricevute, qualsivoglia dato personale; • Fornire sempre l’informativa agli interessati, ai sensi dell’art 13 del D.lvo 196/2003, utilizzando i moduli appositamente predisposti; • Accertarsi che gli interessati abbiano autorizzato l’uso dei dati richiesti; • Informare prontamente il Titolare e il Responsabile del trattamento di ogni circostanza idonea a determinare pericolo di dispersione o utilizzazione non autorizzata dei dati stessi; • Informare prontamente il Titolare e il Responsabile del trattamento qualora verificasse la necessità di porre in essere operazioni di trattamento di dati personali per finalità o con modalità diverse da quelle risultanti dalle istruzioni ricevute, nonché di ogni istanza di accesso ai dati personali da parte di soggetti interessati e di ogni circostanza che esuli dalle istruzioni impartite alla S.V.; • Accedere solo ai dati strettamente necessari all’esercizio delle proprie mansioni; ALLEGATO n. 10 • • • • • • • Accertarsi dell’identità degli interessati e della loro autorizzazione al trattamento e dell’eventuale autorizzazione scritta a terzi, al momento del ritiro di documentazione in uscita; Non fornire telefonicamente o a mezzo fax dati e informazioni relativi a terzi, senza una specifica autorizzazione del Responsabile; Non fornire telefonicamente o a mezzo fax dati e informazioni ai diretti interessati, senza avere la certezza della loro identità; Relazionarsi e collaborare con gli altri incaricati del trattamento dei dati, attenendosi alle indicazioni fornite e provvedendo, a propria volta, a dare indicazioni esaustive in caso di coinvolgimento di altri incaricati nei trattamenti effettuati; Rispettare ed applicare le misure di sicurezza idonee a salvaguardare la riservatezza e l’integrità dei dati, indicate nelle allegate “Linee guida in materia di sicurezza” elaborate ai sensi dell’art. 31 del D.lgs 196/2003; Seguire le attività di formazione organizzate dalla istituzione scolastica per gli incaricati del trattamento dati; Partecipare alla attività di verifica e revisione del documento programmatico della sicurezza. Istruzioni specifiche sul trattamento dei dati sensibili e giudiziari Relativamente ai dati sensibili e giudiziari di tutti i soggetti con i quali l’istituzione scolastica entra in relazione per i suoi fini istituzionali, la S.V. effettuerà, qualora assegnato a settori di lavoro che li richiedano, i trattamenti consentiti indicati nelle schede, allegate al Regolamento, n.1 ( Selezione e reclutamento a tempo indeterminato e determinato e gestione del rapporto di lavoro), n.3 (Organismi collegiali e commissioni istituzionali) n. 4 (attività propedeutiche all’inizio dell’anno scolastico) e n. 5 (attività educativa, didattica e formativa, di valutazione), per le finalità di rilevante interesse pubblico indicate e limitatamente ai tipi di dati trattati ed alle operazioni che sono precisate sia come particolari forme di trattamento che come altre tipologie più ricorrenti di trattamento. La presente nomina di incaricato al trattamento dei dati personali è a tempo indeterminato e può essere revocata in qualsiasi momento dal Responsabile del trattamento dei dati personali senza preavviso. La presente nomina si intende automaticamente revocata alla data di cessazione del rapporto di lavoro con questa istituzione scolastica, per trasferimento ad altra istituzione o cessazione del rapporto di lavoro. Successivamente a tale data, la S.V. non sarà più autorizzata ad effettuare alcun tipo di trattamento di dati per conto di questa istituzione scolastica. Qualunque violazione delle modalità sopra indicate e delle linee guida consegnate con la presente dà luogo a precise responsabilità, ai sensi delle norme contenute nel D.lgs 196/03. IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI Responsabile del trattamento dati ______________________________ ALLEGATO n. 10 Informativa trattamento dati personali – lavoratori Al Sig. __________________ Oggetto: Informativa all’interessato ex art. 13 D.Lgs. n.196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. Secondo quanto previsto dall’art. 13 del D.lgs 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” recante disposizioni sulla tutela della persona e di altri soggetti rispetto al trattamento di dati personali, questa Istituzione Scolastica, rappresentata dal dirigente scolastico DOTT.SSA FLAVIA PETTI in qualità di Titolare del trattamento dei dati personali, per espletare le sue funzioni istituzionali e in particolare per gestire il rapporto di lavoro (per il personale con contratto a tempo indeterminato) da Lei instaurato con il MPI o (per il personale con contratto a tempo determinato e per i collaboratori esterni alla scuola e soggetti che intrattengono rapporti di lavoro diversi da quello subordinato) da Lei instaurato con la scuola, deve acquisire o già detiene dati personali che La riguardano, inclusi quei dati che il D.lgs 196/2003 definisce “dati sensibili e giudiziari”. Ai sensi del Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione n. 305 del 7 dicembre 2006, che ha individuato i dati sensibili e giudiziari che le amministrazioni scolastiche sono autorizzate a trattare, indicando anche le operazioni ordinarie che i diversi titolari devono necessariamente svolgere per perseguire le finalità di rilevante interesse pubblico individuate per legge, Vi informiamo che, per le esigenze di gestione sopra indicate, possono essere oggetto di trattamento le seguenti categorie di dati sensibili e giudiziari: a) Relativamente alle operazioni di selezioni di reclutamento indeterminato e determinato e alla gestione del rapporto di lavoro anche diverso da quello subordinato: ♦ dati inerenti lo stato di salute trattati per l’adozione di provvedimenti di stato giuridico ed economico, verifica dell‘idoneità al servizio, assunzioni del personale appartenente alle c. d. categorie protette, benefici previsti dalla normativa in tema di assunzioni, protezione della maternità, igiene e sicurezza sui luogo di lavoro, causa di servizio, equo indennizzo, onorificenze, svolgimento di pratiche assicurative, pensionistiche e previdenziali obbligatori e contrattuali, trattamenti assistenziali, riscatti e ricongiunzioni previdenziali, denunce di infortuni e/o sinistri e malattie professionali, fruizione di assenze, particolari esenzioni o permessi lavorativi per il personale e provvidenze, collegati a particolari condizioni di salute dell’interessato o dei suoi familiari, assistenza fiscale, mobilità territoriale, professionale e intercompartimentale; ♦ dati idonei a rilevare l’adesione a sindacati o ad organizzazioni di carattere sindacale per gli adempimenti connessi al versamento delle quote di iscrizione o all’esercizio dei diritti sindacali; ♦ dati sulle convinzioni religiose per la concessione di permessi per festività oggetto di specifica richiesta dell’interessato motivata per ragioni di appartenenza a determinate confessioni religiose. I dati sulle convinzioni religiose vengono in rilievo anche ai fini del reclutamento dei docenti di religione; ♦ dati sulle convinzioni filosofiche o d’altro genere che possono venire in evidenza dalla documentazione connessa allo svolgimento del servizio di leva come obiettore di coscienza; ♦ dati di carattere giudiziario trattati nell‘ambito delle procedure concorsuali al fine di valutare il possesso dei requisiti di ammissione e per l’adozione dei provvedimenti amministrativo contabili connessi a vicende giudiziarie che coinvolgono l’interessato; ♦ informazioni sulla vita sessuale che possono desumersi unicamente in caso di eventuale rettificazione di attribuzione di sesso; b) Relativamente alla gestione del contenzioso e dei procedimenti disciplinari: ALLEGATO n. 10 ♦ dati sensibili e giudiziari concernenti tutte le attività relative alla difesa in giudizio del Ministero dell‘istruzione e delle istituzioni scolastiche ed educative nel contenzioso del lavoro e amministrativo nonché quelle connesse alla gestione degli affari penali e civili. c) Relativamente al funzionamento degli Organismi collegiali e delle commissioni istituzionali: ♦ dati sensibili (appartenenza alle organizzazioni sindacali) necessari per attivare gli organismi collegiali e le commissioni istituzionali previsti dalle norme di organizzazione del Ministero Istruzione e dell‘ordinamento scolastico. d) Relativamente alla gestione del contenzioso tra la scuola e le famiglie degli alunni: ♦ dati sensibili e giudiziari concernenti tutte le attività connesse alla difesa in giudizio delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, ivi compresi convitti, educandati e scuole speciali. La informiamo inoltre che il trattamento dei suoi dati personali avrà le seguenti finalità: • elaborazione, liquidazione e corresponsione della retribuzione, degli emolumenti, dei compensi dovuti e relativa contabilizzazione; • adempimento di obblighi derivanti da leggi, contratti, regolamenti in materia di previdenza e assistenza anche integrativa e complementare, di igiene e sicurezza del lavoro, in materia fiscale, in materia assicurativa; • tutela dei diritti in sede giudiziaria. Le forniamo a tal fine le seguenti ulteriori informazioni: • Il trattamento dei Suoi dati personali sarà improntato a principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti; • I Suoi dati personali verranno trattati anche con l’ausilio di strumenti elettronici o comunque automatizzati con le modalità e le cautele previste dal predetto Decreto e conservati per il tempo necessario all’espletamento delle attività istituzionali e amministrative riferibili alle predette finalità; • Sono adottate dalla scuola le misure minime per la sicurezza dei dati personali previste dal Decreto; • Il titolare del trattamento è il dirigente scolastico prof.__________________; • Il responsabile del trattamento è il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi sig.r___________________; • Gli incaricati al trattamento sono gli assistenti amministrativi espressamente autorizzati all'assolvimento di tali compiti, identificati ai sensi di legge, ed edotti dei vincoli imposti dal D.lgs n. 196/2003; • I dati oggetto di trattamento potranno essere comunicati ai seguenti soggetti esterni all’istituzione scolastica per fini funzionali: o Amministrazioni certificanti in sede di controllo delle dichiarazioni sostitutive rese ai fini del DPR 445/2000; o Servizi sanitari competenti per le visite fiscali e per l’accertamento dell’idoneità all’impiego; o Organi preposti al riconoscimento della causa di servizio/equo indennizzo, ai sensi del DPR 461/2001; o Organi preposti alla vigilanza in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro (D.lgs. n. 626/1994) o Enti assistenziali, previdenziali e assicurativi, autorità di pubblica sicurezza a fini assistenziali e previdenziali, nonché per la denuncia delle malattie professionali o infortuni sul lavoro ai sensi del D.P.R. n. 1124/1965; o Amministrazioni provinciali per il personale assunto obbligatoriamente ai sensi della L. 68/1999; o Organizzazioni sindacali per gli adempimenti connessi al versamento delle quote di iscrizione e per la gestione dei permessi sindacali; o Pubbliche Amministrazioni presso le quali vengono comandati i dipendenti, o assegnati nell’ambito della mobilità; ALLEGATO n. 10 o Ordinario Diocesano per il rilascio dell’idoneità all’insegnamento della Religione Cattolica ai sensi della Legge 18 luglio 2003, n. 186; o Organi di controllo (Corte dei Conti e MEF): al fine del controllo di legittimità e annotazione della spesa dei provvedimenti di stato giuridico ed economico del personale ex Legge n. 20/94 e D.P.R. 20 febbraio 1998, n.38; o Agenzia delle Entrate: ai fini degli obblighi fiscali del personale ex Legge 30 dicembre 1991, n. 413; o MEF e INPDAP: per la corresponsione degli emolumenti connessi alla cessazione dal servizio ex Legge 8 agosto 1995, n. 335; o Presidenza del Consiglio dei Ministri per la rilevazione annuale dei permessi per cariche sindacali e funzioni pubbliche elettive (art. 50, comma 3, D.lgs. n. 165/200 1). o Alle Avvocature dello Stato, per la difesa erariale e consulenza presso gli organi di giustizia; o Alle Magistrature ordinarie e amministrativo-contabile e Organi di polizia giudiziaria, per l’esercizio dell’azione di giustizia; o Ai liberi professionisti, ai fini di patrocinio o di consulenza, compresi quelli di controparte per le finalità di corrispondenza. Le ricordiamo infine: • che il conferimento dei dati richiesti è indispensabile a questa istituzione scolastica per l'assolvimento dei suoi obblighi istituzionali e il consenso non è richiesto per i soggetti pubblici e quando il trattamento è previsto dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria; • che, ai sensi dell’art. 24 del D.lgs 196/2003, in alcuni casi il trattamento può essere effettuato anche senza il consenso dell’interessato; • che in ogni momento potrà esercitare i Suoi diritti nei confronti del titolare del trattamento, ai sensi dell’art. 7 del D.lgs 196/2003 . In allegato alla presente informativa sono riportati gli articoli 7 e 24 del D.lgs 196/2003 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Titolare del trattamento dati ALLEGATO n. 10 Informativa trattamento dati personali – fornitori Al Responsabile della ditta ______________________________ Oggetto: Informativa all’interessato ex art. 13 D.Lgs. n.196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. Secondo quanto previsto dall’ex art. 13 del D. LGS 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” recante disposizioni sulla tutela della persona e di altri soggetti rispetto al trattamento di dati personali, questa Istituzione Scolastica, rappresentata dal Dirigente scolastico Dott.ssa FLAVIA PETTI in qualità di Titolare del trattamento dei dati personali, per espletare le sue funzioni istituzionali e in particolare per gestire i rapporti contrattuali instaurati o da instaurare deve acquisire o già detiene dati personali che La riguardano. La informiamo inoltre che il trattamento dei suoi dati personali avrà le seguenti finalità: • predisposizione comunicazioni informative precontrattuali e istruttorie rispetto alla stipula di un contratto; • esecuzione del contratto e sua gestione amministrativa: elaborazione, liquidazione e corresponsione degli importi dovuti e relativa contabilizzazione; • analisi del mercato e elaborazioni statistiche; • verifica del grado di soddisfazione dei rapporti; • adempimento di obblighi derivanti da leggi, contratti, regolamenti in materia di igiene e sicurezza del lavoro, in materia fiscale, in materia assicurativa; • tutela dei diritti in sede giudiziaria. Le forniamo a tal fine le seguenti ulteriori informazioni: • Il trattamento dei Suoi dati personali sarà improntato a principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti; • I dati personali trattati sono esclusivamente quelli necessari e pertinenti alle finalità del trattamento; • I Suoi dati personali verranno trattati anche con l’ausilio di strumenti elettronici o comunque automatizzati con le modalità e le cautele previste dal D.Lgs. n. 196/2003 e conservati per il tempo necessario all’espletamento delle attività istituzionali, gestionali e amministrative riferibili alle predette finalità; • Il titolare del trattamento è il dirigente scolastico Prof.r___________________; • Il responsabile del trattamento è il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Sig.r______________; • Gli incaricati al trattamento sono il prof.re _____________, responsabile dell’Ufficio Tecnico e l’assistente amministrativo sig.r____________________, espressamente autorizzati all'assolvimento di tali compiti, identificati ai sensi di legge, ed edotti dei vincoli imposti dal D.Lgs. n. 196/2003; • I dati oggetto di trattamento potranno essere comunicati ai seguenti soggetti esterni all’istituzione scolastica per fini connessi o funzionali al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi amministrativi e gestionali: MPI, Ufficio Scolastico Regionale del ___________, Ufficio Scolastico Provinciale di _______, Altre istituzioni scolastiche, Amministrazione Regionale del ________, Amministrazione Provinciale di _____________, Comune di ____________, Organizzazioni Sindacali, Agenzia delle Entrate, Banca che effettua il servizio di cassa, Organi preposti alla vigilanza su igiene e sicurezza, Collegio Revisori dei Conti e persone fisiche e giuridiche responsabili di attività connesse con il funzionamento dell’istituzione scolastica. Le ricordiamo infine: ALLEGATO n. 10 • • • che il conferimento dei dati richiesti è indispensabile a questa istituzione scolastica per l'assolvimento dei suoi obblighi istituzionali e il consenso non è richiesto per i soggetti pubblici e quando il trattamento è previsto dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria; che il conferimento dei dati richiesti è indispensabile a questa istituzione scolastica per l'assolvimento dei suoi obblighi istituzionali e contrattuali, pertanto il mancato consenso al trattamento può comportare il mancato o parziale espletamento di tali obblighi; che in ogni momento potrà esercitare i Suoi diritti nei confronti del titolare del trattamento, ai sensi dell’art. 7 del D. LGS 196/2003 riportato in calce alla presente comunicazione. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Titolare del trattamento dati ALLEGATO n. 10 ALLEGATO n. 10 ALLEGATO n. 10 ALLEGATO N. 11 PIANO VIAGGI Triennio 2016/2019 VIAGGI D’ISTRUZIONE VISITE GUIDATE e USCITE DIDATTICHE 1. I viaggi di istruzione, le visite guidate, gli scambi culturali, le uscite didattiche costituiscono un arricchimento dell’offerta formativa e, dunque, sono attività complementari a quelle istituzionali di insegnamento. Dette attività, certamente diverse da quelle tradizionali, possono essere anche parte integrante delle discipline curriculari o parte aggiuntiva delle stesse o del curricolo. Come tali, quindi, esse devono essere coerenti con gli obiettivi educativi, didattici e professionale della o delle discipline che ne richiedono la realizzazione. Non sono certamente attività esclusivamente ricreative. Esse devono servire a completare la preparazione degli allievi e i giorni ad esse dedicati assumono a pieno titolo il valore di giorni scolastici. 2. La scuola deve procedere all’inizio dell’anno ad una precisa programmazione di tali attività e, come per tutte le altre attività didattiche, è necessario programmarle seguendo l’iter didattico classico stabilendo gli obiettivi da raggiungere, le attività da realizzare, le verifiche da effettuare e loro la valutazione. 3. Lo scopo del Viaggio di istruzione o della Visita guidata o delle uscite didattiche è quello di potenziare e integrate le conoscenze in modo diverso da come avviene all’interno dell’aula scolastica, mentre la scelta dei luoghi meta del Viaggio o della Visita (Città, Musei, Parchi, Aziende, ecc.) o dell’uscita didattica deve essere fatta sulla base di diversi fattori quali: a) la finalità del Viaggio o della Visita o dell’Uscita didattica; b) la fascia di età degli alunni interessati; c) le conoscenze e le competenze degli alunni interessati; d) le motivazioni di cui sono portatori gli alunni interessati; e) i temi che si pensa di integrare e approfondire con il Viaggio o la Visita o l’uscita didattica. Dunque, trattandosi di attività da realizzare fuori dell’aula scolastica classica, esse richiedono una particolare organizzazione e, quindi, il rispetto di regole chiare e precise, che coinvolgano l’intervento di tutti gli Organi collegiali della Scuola quali il Collegio dei Docenti, il Consiglio di classe e il Consiglio di Istituto. Da qui la necessità della formulazione e dell’adozione di uno specifico regolamento per definire gli adempimenti connessi con dette attività e le figure coinvolte, con i relativi compiti. 4. Il Viaggio o la Visita o l’Uscita didattica sono sicuramente parte integrante dell’Offerta formativa dell’Istituzione scolastica, che lo effettua e costituisce senza dubbio, da una parte un momento importante di apprendimento al di fuori dell’aula scolastica, dall’altra un metodo per integrare ed ampliare le conoscenze che vengono apprese attraverso l’insegnamento delle discipline curricolari e i rapporti interpersonali afferenti al campo dell’affettività, delle emozioni, della responsabilizzazione individuale e della responsabilizzazione di gruppo, ossia un’occasione di socializzazione. Nello stesso tempo, però essi devono costituire un momento di verifica e di riflessione per rendere più consapevoli e più approfondite le proprie conoscenze, grazie anche alla presenza dei docenti. Il Viaggio o la Visita o l’Uscita Didattica devono, dunque, essere parte integrante e sostanziale del Piano dell’Offerta Formativa. Tipologia dei viaggi 1. I viaggi d’istruzione, così genericamente denominati, comprendono una vasta gamma di iniziative. A) Viaggi di integrazione culturale ALLEGATO N. 11 B) Viaggi connessi ad attività sportive di salute e benessere C) Viaggi e visite nei parchi e nelle riserve naturali D) Visite guidate E) Scambi culturali F) Particolari categorie di interventi relativi all’attività scolastica al di fuori delle aule, che non rientrano nell’accezione dei Viaggi di istruzione. 1. Uscite Didattiche 2. Lezioni sul campo 3. Iniziative esterne alla scuola 4. uscite su richiesta di enti istituzionali. Pianificazione delle attività Vengono definite le seguenti modalità operative: 1. I viaggi di istruzione, sono programmati nel rispetto delle procedure indicate nel seguente articolo. 2. Le proposte, deliberate dal competente Consiglio di Classe in composizione di diritto ed elettiva, sono presentate all’ufficio di dirigenza (Funzione Strumentale) entro il 30 novembre con l’esatta indicazione dei seguenti elementi: a) Itinerario, durata e programma di viaggio coerente con il percorso formativo; b) nominativo docente referente, proposta accompagnatori effettivi e supplente; c) numero presunto di allievi partecipanti; d) partecipazione di allievi diversamente abili; 3. Le proposte sono presentate al Collegio dei Docenti, il quale, previa valutazione degli aspetti didattici ed educativi, delibera il “Piano Annuale dei viaggi di istruzione”. Al Consiglio di istituto spetta la delibera di adozione di detto “Piano”, al dirigente scolastico l’esecuzione della delibera con avvio di ogni attività gestionale e negoziale connessa alla piena realizzazione. 4. All’interno del “Piano” il Collegio dei docenti, in relazione al calendario scolastico, all’organizzazione delle attività collegiali e didattiche (consigli di classe, attività di recupero, corsi PON/FSE, ecc.) propone annualmente il periodo di effettuazione di viaggi/ visite/uscite. 5. Il Dirigente scolastico è autorizzato a decidere sulle date di effettuazione delle visite/viaggi di istruzione/uscite e sugli accorpamenti delle classi, dopo aver sentito le proposte non vincolanti dei Consigli di classe e dei singoli docenti, nonché gli impegni delle ditte contattate, anche se non coincidenti con le date proposte dai consigli stessi. Criteri per la realizzazione delle varie tipologie Vengono definiti i seguenti criteri per la realizzazione delle varie tipologie: 1. Tutte le tipologie di cui all’art. 2 devono avere una chiara funzione didattica; 2. devono essere coerenti al Piano dell’Offerta Formativa. 3. devono poter partecipare tutti gli alunni delle classi per le quali è stato programmata la tipologia e comunque, nel caso di mancanza di consenso scritto, va assicurata all’alunno la possibilità di rimanere a scuola per la durata ordinaria delle lezioni. 4. devono essere adottate misure tali da garantire la sorveglianza di tutti gli alunni: mediamente 1 insegnante ogni 15 alunni, con una tolleranza del 10% per brevi uscite o in presenza di più classi e, nel caso di alunni con disabilità certificata, la presenza dell’insegnante di sostegno. ALLEGATO N. 11 5. nella proposta di viaggio/visita/uscita didattica deve tenersi conto che non possono essere richieste alle famiglie quote di partecipazione di rilevante entità o tali, comunque da determinare situazioni discriminatorie che vanificherebbero natura e finalità dell’attività. 6. deve essere acquisito per iscritto il consenso della persona che esercita la potestà familiare su apposito modulo (ALL.6). 7. devono essere garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni e la responsabilità civile verso terzi tutti i partecipanti, siano essi alunni o accompagnatori o eventuali genitori (quando previsto). 8. Non è consentito effettuare viaggi di istruzione e visite guidate nei trenta giorni antecedenti il termine delle lezioni e in periodi in cui sono previsti o attività istituzionali, quali scrutini, elezioni scolastiche, ecc., o altre manifestazioni di carattere didattico rientranti nel P.O.F. salvo che il Consiglio d’Istituto valuti l’esigenza di posticipare il viaggio. 9. Ciascuna classe potrà effettuare massimo tre uscite nell’anno scolastico: 1 visita guidata o viaggio d’istruzione, 1 uscita didattica o 1 lezione sul campo, 1 partecipazione ad eventi oppure 3 uscite didattiche oppure altre combinazioni ecc. Non rientrano nel computo: • le uscite sollecitate dall’esterno per eventi Istituzionali • le attività dei giochi sportivi studenteschi • le uscite programmate nei progetti di accordi di rete • le uscite per l’orientamento della Secondaria di I Grado 10. Le uscite didattiche sul territorio, che non presuppongono l’utilizzo di un mezzo di trasporto sono autorizzate direttamente dal dirigente scolastico, previa richiesta scritta del Consiglio di classe all’unanimità e acquisizione del consenso delle famiglie. 11. I viaggi saranno autorizzati entro questi limiti: • Entro i 60 Km: Scuola dell’infanzia e prima, seconda e terza della scuola primaria (1 giorno); • Entro i limiti regionali: quarta e quinta della scuola primaria e prime della scuola secondaria (1 giorno); • Oltre i limiti regionali le classi seconde della scuola Secondaria I grado (1 giorno) • Oltre i limiti regionali max 450 km le classi terze della scuola secondaria di I Grado (max 2 giorni- 1 notte) Fanno eccezione i progetti con viaggi finanziati dalla comunità europea, le vacanze studio e gli scambi culturali organizzati da enti accreditati e riconosciuti dal MIUR per i quali è prevista apposita deroga del Consiglio d’Istituto, sentito il parere del Collegio dei docenti. 12. E’ fatto divieto, di norma, di intraprendere qualsiasi tipo di viaggio nelle ore notturne per ragioni di sicurezza. 13. Particolari deroghe alle disposizioni del presente articolo potranno essere autorizzate per casi eccezionali dal Consiglio di Istituto, sentito il parere del Collegio dei docenti. Art. 4 -Pianificazione delle attività Vengono definite le seguenti modalità operative: 1. I viaggi di istruzione, sono programmati nel rispetto delle procedure indicate nel seguente articolo. 2. Le proposte, deliberate dal competente Consiglio di Classe in composizione di diritto ed elettiva, sono presentate all’ufficio di dirigenza (Funzione Strumentale) entro il 30 novembre con l’esatta indicazione dei seguenti elementi: a) Itinerario, durata e programma di viaggio coerente con il percorso formativo; b) nominativo docente referente, proposta accompagnatori effettivi e supplente; c) numero presunto di allievi partecipanti; d) partecipazione di allievi diversamente abili; ALLEGATO N. 11 3. Le proposte sono presentate al Collegio dei Docenti, il quale, previa valutazione degli aspetti didattici ed educativi, delibera entro il mese di novembre il “Piano Annuale dei viaggi di istruzione”. Al Consiglio di istituto spetta la delibera di adozione di detto “Piano”, al dirigente scolastico l’esecuzione della delibera con avvio di ogni attività gestionale e negoziale connessa alla piena realizzazione. 4. All’interno del “Piano” il Collegio dei docenti, in relazione al calendario scolastico, all’organizzazione delle attività collegiali e didattiche (consigli di classe, attività di recupero, corsi PON/FSE, ecc.) propone annualmente il periodo di effettuazione di viaggi/ visite/uscite. 5. Il Dirigente scolastico è autorizzato a decidere sulle date di effettuazione delle visite/viaggi di istruzione/uscite e sugli accorpamenti delle classi, dopo aver sentito le proposte non vincolanti dei Consigli di classe e dei singoli docenti, nonché gli impegni delle ditte contattate, anche se non coincidenti con le date proposte dai consigli stessi. Primaria Bivio Pratole Viaggio Classe • Prime • Seconde Terze • • • • • • • • • • Quarte Quinte Fattoria didattiche a scelta tra Parisien M.Pugliano - RonAlfrè Eboli - Barone Fortunato Giffoni - Il mondo di Heidi Eboli - Tenuta Castel Rovere Giffoni Azienda Barlotti Capaccio - Antica Masseria la Morella Battipaglia - Masseria Sparano M.Rovella - Il Fontanone San Cipriano; Teatro a scelta tra Augusteo - Teatro Verdi - Teatro delle Arti - Teatro del Sorriso Teatro Verdi Laboratorio Argonauta Teatro Augusteo Fattoria Didattica a scelta tra Parisien M.Pugliano - RonAlfrè Eboli - Barone Fortunato Giffoni - Il mondo di Heidi Eboli - Tenuta Castel Rovere Giffoni Azienda Barlotti Capaccio - Antica Masseria la Morella Battipaglia - Masseria Sparano M.Rovella - Il Fontanone San Cipriano; Uscita didattica a Persano o Paestum con Argonauta Teatro Verdi Movie Days (Giffoni Film Festival) Biblioteca Provinciale di Salerno Laboratorio con Argonauta a Napoli 1 giorno Movie Days (Giffoni Film Festival) Primaria San Vito Viaggi Classi Prima Seconda Terza • • • • Quarta • • Quinta Classi Prima e Seconda Terza • Teatro “Il Piccolo Principe” • Teatro “Il Piccolo Principe” Grotte di Pertosa Teatro – Il Piccolo Principe Grotte di Pertosa Pompei - Vesuvio • Teatro “Il Piccolo Principe” Grotte di Pertosa Pompei - Vesuvio • Teatro “Il Piccolo Principe” • Grotte di Pertosa • Pompei • Vesuvio Primaria Santa Tecla Viaggi Periodo Da definire Da definire Da definire Da definire Da definire Periodo Da definire Da definire Da definire Da definire Da definire Periodo • Agriturismo Feudo RonAlfrè - Eboli • Laboratorio Argonauta: Praticarte in classe • Teatro Augusteo “Il Piccolo Principe” Da definire • Agriturismo Feudo RonAlfrè - Eboli • Teatro Augusteo “Il Piccolo Principe” Da definire ALLEGATO N. 11 Quarta Quinta • • • • • Paestum con Laboratorio Argonauta “Alle Radici di un Mito” Laboratorio Argonauta “Sulle Sponde del Nilo” Teatro Augusteo “Il Piccolo Principe” Paestum con Laboratorio Argonauta “Alle Radici di un Mito” Teatro Augusteo “Il Piccolo Principe” Da definire Da definire Primaria Capoluogo Classe Prima • • • • • • • • • • Seconda Terza Quarta/quinta • • • • • • IA IIA IIIA IIIC III D IIIE IIIF IIIG Movie days (Giffoni Film Festival) Movie days (Giffoni Film Festival) Movie days (Giffoni Film Festival) Museo dello sbarco di Salerno Teatro Recanati 2 giorni/1 notte Secondaria Bivio Pratole Viaggi Classe IIC IID IIE IIF IIG Periodo Da definire Da definire Da definire Da definire Secondaria Montecorvino Pugliano Viaggi Classe IC ID IE IF IG Viaggi Teatri: Verdi - Augusteo – Delle Arti – Del Sorriso • Laboratorio con Argonauta Teatro scelto tra Verdi-Delle Arti-Augusteo-del Sorriso Fattoria didattica RonAlfrè oppure Masseria Sparano M.Rovella Laboratorio con Argonauta Teatro scelto tra Verdi-Delle Arti-Augusteo-del Sorriso Fattoria didattica RonAlfrè oppure Masseria Sparano M.Rovella Laboratorio con Argonauta Giardini di Minerva Salerno Teatro scelto tra Verdi-Delle Arti-Augusteo-del Sorriso Laboratorio con Argonauta Giardini della Minerva di Salerno • • • • • • • • • • • • • • • • • Movie Days (Giffoni Film Festival) Teatro Salerno Cinema Visita alla Salerno Longobarda Uscita a Lagopesole (120 Km) Teatro Grotte di Castelcivita con visita Azienda Casearia Reggia di Caserta - San Leucio Movie Days (Giffoni Film Festival) Teatro delle Arti Visita a Salerno Longobarda Roma: Parlamento – Senato - Quirinale Teatro da scegliere Museo dello sbarco di Salerno Recanati Movie Days (Giffoni Film Festival) Cinema Salerno Periodo Da definire Da definire Da definire Periodo Da definire Da definire Da definire ALLEGATO N. 11 Sezione A –B Scuola dell’Infanzia Bivio Pratole Viaggio Fattoria didattica a scelta tra Parisien M.Pugliano - RonAlfrè Eboli Barone Fortunato Giffoni - Il mondo di Heidi Eboli - Tenuta Castel Rovere Giffoni - Azienda Barlotti Capaccio - Antica Masseria la Morella Battipaglia - Masseria Sparano M.Rovella - Il Fontanone San Cipriano; Sezione A-B-CA-B-C A-B-C • • • Sezione Unica Sez. Scuola dell’Infanzia San Vito Viaggio Teatro Augusteo Fattoria didattica da scegliere Museo di Villa Guariglia Vietri sul Mare Scuola dell’Infanzia Santa Tecla Viaggio Fattoria didattica da scegliere Scuola dell’Infanzia di Montecorvino Pugliano Viaggio Periodo Da definire Periodo Da definire Da definire Da definire Periodo Da definire Periodo A Teatro San Demetrio Da definire A Fattoria didattica da scegliere Da definire ALLEGATO N. 12 Piano Annuale delle Attività del Personale Docente Previsione Modalità organizzative Triennio 2016/2019 Scuola dell’infanzia Incontri di Intersezione ( bimestrale) Progettazione Unità di Apprendimento bimestrale Verifica Collegiale dell’Unità di apprendimento Incontro scuola famiglia quadrimestrale Incontri di continuità quadrimestrale 8 ore 8 ore 8 ore 4 ore 4 ore Scuola Primaria Incontri di Interclasse (bimestrale) Verifica collegiale delle Unità di Apprendimento bimestrale Incontro scuola famiglia (quadrimestrale ) Informativa sul documento di valutazione (quadrimestrale) Incontri di continuità con scuola dell’infanzia e scuola secondaria di 1° grado ( solo docenti classi ponte ) Scrutini 1° e 2° quadrimestre 8 ore 8 ore 4 ore 4 ore 8 ore 4 ore Scuola Secondaria di 1° grado Incontri di Interclasse (bimestrale) Verifica collegiale e progettazione delle Unità di Apprendimento ( bimestrale) Incontro scuola famiglia (quadrimestrale ) Informativa sul documento di valutazione (quadrimestrale ) Incontri di continuità con la scuola primaria (solo docenti classi ponte ) Incontri coordinatori Aree Disciplinari 8 ore 8 ore 4 ore 4 ore 4 ore 6 ore ALLEGATO n.13 PIANO DI LAVORO PERSONALE AMMINISTRATIVO TECNICO AUSILIARIO a.s. 2015/2016 Quando cominci un lavoro quello che conta è farlo fino in fondo e bene [Margaret Thatcher] 1 ALLEGATO n.13 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE MONTECORVINO PUGLIANO AUTONOMIA 114 – C.M.: SAIC86200P - CF: 95021480652 Prot. 4543/B10 Montecorvino Pugliano, 28/10/2015 Al DIRIGENTE SCOLASTICO AL PERSONALE A.T.A ALLA RSU- delegazioni provinciali ALL’ALBO OGGETTO: PIANO DI LAVORO A.S. 2015/2016 Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi Visto il CCNL del 29/11/2007 in particolare l’art. 53 il quale attribuisce al Direttore dei servizi generali ed amministrativi la competenza alla predisposizione del piano delle attività del personale ATA contenente la ripartizione delle mansioni fra il personale in organico, l’organizzazione dei turni e degli orari e le necessità di ore eccedenti da sottoporre all’inizio dell’anno scolastico all’approvazione del Dirigente scolastico; Visto il D.lgs 150/09; Visto il Piano dell’Offerta Formativa A. S 2015/2016; Visto il D.L.vo 81/2008; Vista le sequenze contrattuali dell’8/4/2008 e del 25/07/2008; Visto il C.C.N.I.- Formazione personale docente ed ATA del 04/07/2008; Vista le sequenze contrattuali dell’8/4/2008 e del 25/07/2008; Visto il C.C.N.I.- Formazione personale docente ed ATA del 04/07/2008; Visto il C.C.N.I.- Formazione personale docente ed ATA del 04/07/2008; Visto l’Accordo MIUR-OO.SS. del 20/10/2008 nonché quello sulla seconda posizione economica del 12/03/2009; Considerato l’organico di diritto e di fatto a.s. 2015/2016 relativo al personale ATA; Viste le direttive di massima impartite dal D.S., Considerata la riunione del personale ATA del giorno 12/10/2015 PROPONE il sotto indicato piano di lavoro e di attività del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, per il corrente a.s. 2015/2016. Il presente documento illustra, attraverso la descrizione dell’orario di servizio, delle funzioni e dei compiti del personale, il modello organizzativo dei servizi genererai ed amministrativi dell’istituzione scolastica mediante il quale si intendono perseguire i sottoelencati obiettivi: • Efficacia, efficienza ed economicità dell’intero processo organizzativo e gestionale; • Miglioramento del servizio • Razionalizzazione del lavoro del personale • Produzione di atti amministrativi conformi alle norme vigenti • Equilibrio di carico di lavoro da distribuire tra le risorse umane coinvolte, nel rispetto delle competenze e delle attitudini di ciascuno 2 ALLEGATO n.13 • Creazione di un sano rapporto relazionale sul posto di lavoro. Premessa L’organico del personale ATA dell’Istituto Comprensivo di Montecorvino Pugliano oltre al DSGA prevede: 1) 2) 3) 4) n° 3 assistenti amministrativi con contratto di lavoro a tempo indeterminato; n° 2 assistenti amm.vi con contratto a tempo determinato con nomina fino al 30/06/2016; n°9 collaboratori scolastici con contratto di lavoro a tempo indeterminato; n°5 collaboratori scolastici con contratto di lavoro a tempo determinato con nomina fino al 30/06/2015, di cui due sull’organico di fatto. PRESTAZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO Ai fini di un preciso e corretto svolgimento delle funzioni istituzionali, per consentire la puntuale realizzazione del POF e garantire le necessarie relazioni con l’utenza interna ed esterna l’orario prevede la prestazione delle attività lavorative, che dovranno essere rese dal personale ATA, in ragione di 36 ore settimanali funzionalmente strutturate all’orario di funzionamento della scuola. L’organizzazione è pari a 6 ore lavorative continuative antimeridiane per 6 giorni o 7,12 ore se l’orario è strutturato su 5 giorni; l’orario massimo giornaliero è di 9 ore, comprese le eventuali prestazioni orarie aggiuntive. Le ore di servizio pomeridiano prestate a completamento dell’orario dell’obbligo saranno, di norma, programmate per almeno 3 ore consecutive giornaliere, secondo le esigenze di funzionamento della scuola. Quando l’orario giornaliero eccede le 6 ore continuative il personale usufruisce, a richiesta, di una pausa di almeno 30 minuti, al fine del recupero delle energie psicofisiche e dell’eventuale consumazione del pasto. Tale pausa deve essere comunque prevista, se l’orario continuativo di lavoro giornaliero è superiore a 7 ore e 12 minuti. Se per la tipologia o per esigenze di servizio sia necessario prestare l’attività lavorativa al di fuori della sede di servizio, il tempo di andata e di ritorno per recarsi dalla sede al luogo di prestazione dell’attività è da considerarsi a tutti gli effetti orario di lavoro. In funzione delle finalità e degli obiettivi educativi definiti dai diversi gradi scolastici, le seguenti tipologie di orario che possono coesistere tra loro: • Orario di lavoro flessibile • Turnazioni L’accertamento dell’orario di lavoro avviene attraverso il registro di presenza giornaliero apponendo orario di inizio e termine della prestazione lavorativa. 3 ALLEGATO n.13 Per adeguare l’orario lavorativo alle esigenze di servizio, nonché di apertura all’utenza, il personale ATA garantirà il seguente orario: DSGA E ASSISTENTI AMMINISTRATIVI lunedì martedì mercoledì giovedì D.S.G.A Matarazzo Katia Ass. amm. De Luca Rosa Ass. amm Peduto Roberto Ass. amm. Passarella Elvira Ass. amm. Di Stasi Letizia Ass. amm. Santoro Filomena 8:00-15:12 8:00-14:00 14:00-14:30 pausa pranzo 14.30-18.00 8:00-14:00 14:00-14:30 pausa pranzo 14.30-18.00 08:00-14:00 14,00-14,30 pausa pranzo 14.30-18.00 8.00-14.00 14:00-14:30 pausa pranzo 14.30-18.00 8:00-15:12 8:00-15:12 8:00-15:12 8:00-15:12 8:00-14:00 14:00-14:30 8:00-14:00 pausa pranzo 14.30-18.00 8:00-14:00 8:00-14:00 14:00-14:30 pausa pranzo 14.30-18.00 8:00-14:00 14:00-14:30 8:00-14:00 pausa pranzo 14.30-18.00 8:00-14:00 14:00-14:30 libero pausa pranzo 14.30-18:00 8:00-15:12 8:00-15:12 venerdì sabato 8:00-15:12 libero 8:00-14:00 libero 8.00 -14.00 8:00-14:00 8:00-14:00 libero libero 8.00-14.00 8.00 -14.00 8.00-14.00 8.00-14.00 8.00-14.00 8:00-15:12 8:00-15:12 libero L’orario del personale amministrativo è articolato su 36 ore settimanali e viene svolto su cinque / sei giorni settimanali. COLLABORATORI SCOLASTICI INFANZIA INFANZIA CAPOLUOGO: DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ – COLLABORATORE SCOLASTICO ORARIO DELLE LEZIONI SABATO LIBERO (solo con orario pieno) ORARIO DI SERVIZIO PER I COLLABORATORI SCOLASTICI 8,15 13,15 14,00 (SABATO IN DIREZIONE) BARONE LUCIA 8,00 (senza mensa) 14,00 8,00-14,00 senza mensa x 6gg 8,15 16,15 8,00 8,00-16,30 con mensa x 5gg (con mensa) 14,00 14,30 pausa pranzo 14,30 16,30 Per un totale di ore 8,00 giornaliere x 5 gg = 40 sett.li (4 ore sett.li eccedenti il normale orario di servizio) INFANZIA S.TECLA: DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ – SABATO LIBERO(solo con orario pieno) COLLABORATORE SCOLASTICO ORARIO DELLE LEZIONI COSTA VIRGINIA 8,15 8,00-14,00 senza mensa x 6gg 8,00-16,30 con mensa x 5 gg 8,15 13,15 (senza mensa) 16,15 (con mensa) ORARIO DI SERVIZIO PER I COLLABORATORI SCOLASTICI 14,00 (SABATO IN DIREZIONE) 8,00 8,00 14,00 14,00 14,30 pausa pranzo 14,30 16,30 Per un totale di ore 8 giornaliere x 5 gg = 40 settimanali (4 ore settimanali eccedenti il normale orario di servizio) 4 ALLEGATO n.13 INFANZIA S.VITO DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ – SABATO LIBERO(solo con orario pieno) COLLABORATORE SCOLASTICO ORARIO DELLE LEZIONI ORARIO DI SERVIZIO PER I COLLABORATORI SCOLASTICI 8,00 13,00 13,45 (SABATO IN DIREZIONE) IEZZA ROSA 7,45 (senza mensa) 7,45 – 13,45 senza mensa x 6 gg 7,45 13,45 7,45-16,15 con mensa x 5 gg 8,00 16,00 13,45 14,15 pausa pranzo (con mensa) 14,15 16,15 Per un totale di ore 8 giornaliere x 5 gg = 40 settimanali (4 ore settimanali eccedenti il normale orario di servizio) INFANZIA BIVIO PRATOLE DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ – SABATO LIBERO(solo con orario pieno) COLLABORATORE SCOLASTICO ORARIO DELLE LEZIONI ORARIO DI SERVIZIO PER I COLLABORATORI SCOLASTICI 8,00 13,00 1) D’ANGELO SILVANA 7,45 13,45 (senza mensa) 7,45 – 13,45 senza mensa x 6 gg 7,45-16,15 con mensa x 5 gg 8,00 16,00 7,45 13,45 (con mensa) 13,45 14,15 pausa pranzo 14,15 16,15 15,17 dal lunedì al venerdì 2) GIORDANO EMILIA 13,45 Per un totale di ore 8 giornaliere x 5 gg = 40 settimanali (4 ore settimanali eccedenti il normale orario di servizio) SCUOLA PRIMARIA PRIMARIA CAPOLUOGO. : DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ SABATO LIBERO(solo con prolungato) ORARIO DELLE LEZIONI ORARIO DI SERVIZIO PER I COLLABORATORI SCOLASTICI SCARPA ANNA 8,10 13,10 LUNEDI’ 7,50-16,35 con PAUSA 13,40-14,10 MART. GIOV. VEN. 7,50-14,05 (mercoledì pomeriggio uffici) MERC. 7,50-13,20 8,10 16,10 lunedì UFFICI MERC. 14,30-18,00 Per un totale di ore 36.00 sett. li PRIMARIA S.TECLA: DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ SABATO LIBERO(solo con prolungato) ORARIO DELLE LEZIONI ORARIO DI SERVIZIO PER I BUONOMO ANTONIO COLLABORATORI SCOLASTICI (Pomeriggio di giovedì Suola secondaria 8,30 13,30 8,00 14,00 lunedì e giovedì di I grado Capoluogo) 13,30 14,30 mensa 8,00 14,00 mercoledì mercoledì 14,00 14,30 pausa pranzo mercoledì 14,30 16,30 14,30 17,30 tempo prolungato mercoledì mercoledì 7,45 13,45 martedì 13,45 14,15 pausa pranzo martedì 14,15 17,15 martedì scuola secondaria Capoluogo 8,00 14,00 Venerdì Per un totale di ore 36 settimanali di cui 3 ore svolte alla scuola secondaria di I grado Capoluogo 5 ALLEGATO n.13 PRIMARIA S. VITO: DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ ORARIO DELLE LEZIONI 8,15 13,15 PARRA LEONE 13,15 14,15 mensa (lunedì pomeriggio uffici) mercoledì 14,15 16,15 mercoledì SABATO LIBERO(solo con prolungato) ORARIO DI SERVIZIO PER I COLLABORATORI SCOLASTICI LUNEDI’ 7,35-13,15 UFFICI LUN. 14,40-18,00 MART. GIOV. VEN. 7,35-13,50 MERC. 7,45-16,30 con PAUSA 14,0014,30 Per un totale di ore 36,00 settimanali di cui 3 ore e 20 minuti presso gli uffici di segreteria PRIMARIA BIVIO PRATOLE: DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ ORARIO DELLE LEZIONI 1) SCALCIONE DONATO (il sabato scuola secondaria B.P.) 8,35 13,35 13,35 14,35 mensa martedì 2) GRIECO NICOLA (il giovedì pomeriggio scuola secondaria di B.P.) 14,35 16,35 martedì SABATO LIBERO(solo con prolungato) o in servizio presso la scuola secondaria di B.P. ORARIO DI SERVIZIO PER I COLLABORATORI SCOLASTICI 8,05-14,05 da lunedì al venerdì 8,00-14,00 il sabato presso la scuola secondaria 7,45-14,00 8,00-13,35 13,35-14,05 14,05-17,05 8,05-13,20 13,20-13,50 13,50-17,20 lunedì,mercoledì, venerdì martedì pausa pranzo martedì tempo prolungato martedì giovedì pausa pranzo giovedì giovedì scuola secondaria B.P. 3) GIORDANO EMILIA 8,00-13,40 da lunedì , mercoledì, giovedì e (dal lunedì al venerdì dalle 13,45 alle venerdì 15,17scuola infanzia B.P.8,00-10,00 martedì presso la secondaria di B.P. il martedì dalle 8,00-10,00 scuola 10,00-13,40 martedì scuola primaria B.P. secondaria B.P.) SCALCIONE E GRIECO si alterneranno settimanalmente GIORDANO dalle 13,45 alle 15,17 plesso B.P. infanzia dal lunedì al venerdì- martedì dalle 8,00-10,00 scuola secondaria B.P. SSC CU UO OLLA A SSEEC CO ON ND DA AR RIIA AD DII II G GR RA AD DO O SCUOLA MEDIA CAPOLUOGO: DAL LUNEDI’ AL SABATO: martedì-giovedì: Tempo Prolungato ORARIO DELLE LEZIONI ORARIO DI SERVIZIO PER I COLLABORATORI SCOLASTICI 1) MAGAZZENO SILVANA 8,15 13,15 8,00 13,20 lunedì, mercoledì, venerdì,sabato Per un totale di ore 36,20 8,00 13,45 giovedì 13,15 14,15 mensa 13,45 14,15 17,15 lezioni Mart. e Giov. 14,15 8,00 2) BUONOMO ANTONIO 14,15 - 17,15 martedì scuola secondaria Capoluogo 14,15 pausa pranzo solo il giovedì 17,15 solo il giovedì 14,15 solo il martedì 6 ALLEGATO n.13 SCUOLA MEDIA BIVIO: DAL LUNEDI’ AL SABATO: martedì-giovedì: Tempo Prolungato ORARIO DELLE LEZIONI 1) FASULO ROSA Per un totale di ore 36,00 2) MEROLA ADELMO Per un totale di ore 37,00 ___________________________________ 3) GRIECO NICOLA 4) SCALCIONE DONATO 5) GIORDANO EMILIA SCALCIONE E GRIECO si alterneranno 8,00 13,00 13,00 14.00 mensa martedì e giovedì Tempo prolungato 14,00 17,00 Lezioni martedì e giovedì Tempo prolungato OGNI ORARIO DI SERVIZIO PER I COLLABORATORI SCOLASTICI 7,45-13,45 dal lunedì al sabato 7,50-13,50 Lunedì-mercoledì-giovedìvenerdì-sabato 10,00-17,00 13,50-17,20 8,00-14,00 8,00-10,00 martedì solo il giovedì solo il sabato solo il martedì SETTIMANA Uffici Amministrativi e servizi esterni DI PALMA VINCENZO Ore 7,30- 14,00 dal lunedì al venerdì 8,00-14,00 il sabato Il personale è tenuto alla pulizia ordinaria, degli spazi residui, durante le ore di servizio giornaliero. Anche per l’anno scolastico in corso la dotazione organica dei collaboratori scolastici è ridotta del 25% in virtù del fatto che l’Istituto utilizza n. 5 unità (ex LSU- Società CICLAT) per lo svolgimento delle pulizie dei locali in applicazione della legge 3/5/99, nr. 124 e n. 15 unità di lavoratori di cui alla Direttiva 82 (Appalti Storici) per un impegno quotidiano di ore 1,30 cadauno per i servizi di pulizia. L’organico attuale dei collaboratori scolastici è composto da 14 unità, di cui 9 unità a tempo indeterminato e 5 unità a tempo determinato con contratto fino al 30/06/2016, assegnati secondo il prospetto sopra riportato. L’assegnazione ha tenuto conto della complessità dei diversi plessi e della necessità di assicurare i servizi per la durata del tempo- scuola previsto dall’attuale ordinamento scolastico. A tal fine, si è posta la necessità di autorizzare ore di lavoro settimanale in aggiunta all’orario obbligatorio. Analisi dei profili professionali COLLABORATORI SCOLASTICI I collaboratori scolastici, secondo la tabella A prevista dall’articolo 46, comma 1 del CCNL del 29/11/2007, sono inquadrati nell’area A”. Per loro il CCNL prevede: -“Esegue, nell'ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono preparazione non specialistica. E' addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all'orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, compresa l'ordinaria vigilanza e l'assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti. Presta ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell'accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all'interno e nell'uscita da esse, nonché nell'uso dei servizi igienici e nella cura dell'igiene personale anche con riferimento alle attività previste dall'art. 47”. I quattordici collaboratori scolastici, operanti nell’I.C. di Montecorvino Pugliano, organizzati secondo il condiviso organigramma di servizio, rappresentano per gli alunni le persone con le quali stabilire un primo contatto destinato a trasformarsi in permanente rapporto di reciproca interazione e di fiducia. La consapevolezza che agli allievi, soprattutto quelli dei primi anni di corso, occorre fornire sicurezza coniugata con l’esigenza di stimolare il loro senso di appartenenza al gruppo nonché un forte legame affettivo alla struttura scolastica, rappresenta il polo di orientamento cui si ispirano i collaboratori scolastici nei quotidiani atti di accoglienza e di integrazione. 7 ALLEGATO n.13 In particolare, attraverso un permanente “ascolto attivo” i collaboratori scolastici fanno sentire agli allievi l’importanza della loro presenza orientata alla cooperazione e ad un’opera di costante consulenza esercitata in modo particolare con quelli che risultano meno disinvolti o scarsamente motivati. Particolare attenzione è richiesta a tutti i collaboratori scolastici nell’assistenza agli alunni diversamente abili, consapevoli del valore della diversità come risorsa. Riconoscibili dal cartellino di identificazione essi forniranno all’utenza tutte le informazioni utili per una rapida ed efficace fruizione dei servizi erogati dall’istituto. Carichi di lavoro ordinario del personale COLLABORATORE SCOLASTICO Orario di servizio antimeridiano, secondo lo schema sopra riportato, si svolge su cinque/sei giorni settimanali. Per eventuali eccezionali esigenze che richiedano prestazioni in orario pomeridiano, notturno o festivo o notturno-festivo si seguono i criteri della disponibilità e della rotazione. Disposizioni comuni I collaboratori scolastici sono tenuti a vigilare sugli alunni, nei reparti loro assegnati, soprattutto quando vi è il cambio dei docenti e sulle classi momentaneamente scoperte di docenti; a vigilare che gli alunni non rimangano per lungo tempo nei corridoi e nei bagni, nonché a controllare che gli stessi non fumino nei locali della scuola; sono tenuti, inoltre, alla vigilanza rigida, su eventuali intrusione nei locali della scuola di persone estranee non autorizzate. Al termine delle lezioni giornaliere di ogni classe i collaboratori scolastici, ognuno per competenza delle loro classi sono tenuti a ritirare il giornale di classe. - Per eventuali cambiamenti di funzioni, attività e sedi di lavoro e per situazioni di urgenza e/o emergenza, si provvederà con specifici e appositi atti scritti che saranno sottoposti alla visione degli interessati. Nel dettaglio sono tenuti alla: apertura e chiusura dei locali per le attività scolastiche ordinarie e per le altre attività deliberate dal Consiglio di Istituto; quotidiana pulizia dei locali scolastici e degli arredi da effettuarsi entro e non oltre l’orario di servizio durante l’orario scolastico, dopo l’intervallo, assicuratosi dell’uscita di tutti i ragazzi, dovrà pulire i servizi degli allievi. Al fine di evitare di calpestare le aree bagnate durante l’operazione di lavatura dei pavimenti, il Collaboratore scolastico deve iniziare il lavaggio partendo da una certa zona ed indietreggiare, in modo da non porre mai i piedi sul bagnato. sorveglianza sull’accesso e sul movimento nell’edificio del pubblico, durante l’orario di ricevimento; sorveglianza sugli studenti nelle aule, nei laboratori, in palestra, in occasione di momentanea assenza degli insegnanti; accompagnamento nell’ambito delle strutture scolastiche di alunni disabili; servizio centralino telefonico e all’uso delle macchine per la duplicazione di atti; piccola manutenzione dei beni; spostamento suppellettili; chiusura delle finestre delle aule e dei corridoi del piano assegnato; compiti esterni (Ufficio Postale, comune, ecc.) segnalare tempestivamente in Presidenza o ai Responsabili di plesso, la presenza di estranei nell’Istituto; portare ai docenti circolari, avvisi, ordini e ordini di servizio redatti dalla Presidenza o trasmessi al telefono. In caso di impedimento temporaneo da parte di un destinatario di specifico ordine (assenza per malattia breve, permessi ecc..) i colleghi presenti dovranno assolvere alle funzioni del dipendente assente senza formalismo e in collaborazione. In caso di particolare necessità è possibile anche il temporaneo spostamento in altre sedi dell’istituto. 8 ALLEGATO n.13 Non è consentito allontanarsi dal posto assegnato ed occupato se non previa autorizzazione firmata dal Dirigente Scolastico e, preventivamente siglata dal D.S.G.A. Tutto il personale ATA è tenuto ad assolvere le mansioni specifiche del profilo di appartenenza con solerzia,applicazione e spirito di collaborazione con i colleghi, i superiori e il personale docente. Tutto il personale è tenuto a certificare la propria presenza giornaliera sia per l’ordinario che per lo straordinario apponendo la propria firma sia in entrata che in uscita su appositi registri custoditi nell’Ufficio di Segreteria o presso i vari plessi; Eventuali prestazioni aggiuntive di lavoro straordinario (da recuperare o da remunerare) dovranno essere preventivamente autorizzate dal D.S. e dal D.s.g.a. con ordine scritto. Tutti sono tenuti al rispetto del Codice di Comportamento (Art. 92 CCNL 24/11/2007) e del Codice Disciplinare, affissi all’Albo dell’istituto e consegnato a ciascun dipendente con nota 4947/B10 del 05.09.2009, confermata. ASSISTENTI AMMINISTRATIVI Gli assistenti amministrativi, secondo la tabella A prevista dall’articolo 46, comma 1 del CCNL del 29/11/2007, sono inquadrati nell’area B”. Per coloro che sono inseriti nell’area in esame il CCNL prevede che nei diversi profili svolge le seguenti attività specifiche con autonomia operativa e responsabilità diretta: “Area B” amministrativo –Svolge le seguenti attività specifiche con autonomia e responsabilità diretta- nelle istituzioni scolastiche ed educative dotate di magazzino può essere addetto, con responsabilità diretta, alla custodia, alla verifica, alla registrazione delle entrate e delle uscite del materiale e delle derrate in giacenza. Esegue attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle procedure anche con l'utilizzazione di strumenti di tipo informatico, pure per finalità di catalogazione. Ha competenza diretta della tenuta dell'archivio e del protocollo” Gli assistenti amministrativi svolgeranno i loro compiti e impegneranno le loro energie con l’obiettivo finale di valorizzare la “risorsa alunno”. Gli stessi svolgono i compiti amministrativo-contabili con autonomia operativa e responsabilità diretta, supportati dal costante orientamento del DSGA. Carichi di lavoro ordinario del personale ASSISTENTE AMMINISTRATIVO - Tutti gli assistenti amministrativi sono stati individuati dal DSGA, avendo egli stesso ricevuto dal Dirigente scolastico l’incarico di “responsabile”, “incaricati” del trattamento di tutti i dati (personali, sensibili e giudiziari), per l’attuazione puntuale di quanto previsto dal nuovo codice sulla privacy (D.L.vo 30/06/2003, n. 196 e successivi chiarimenti della direttiva del Ministro della Funzione Pubblica dell’11 febbraio 2005). Tutto il personale dalla propria postazione di lavoro ha accesso ad internet per poter navigare sui siti istituzionali che possano in qualsiasi momento essere di utilità, informazione e formazione per il proprio lavoro. Ogni assistente amministrativo, presa visione e conoscenza di richieste inerenti al proprio settore (sito Ufficio Regionale, ex Provveditorato agli Studi, Ministero dell’Istruzione etc.), autonomamente anticipa i tempi di istruttoria e definizione delle pratiche recuperando tempo-lavoro prezioso. Tutti gli assistenti amministrativi provvederanno a coprire i vari settori dell’ufficio di segreteria in caso di assenza dei colleghi assenti o di superlavoro. Gli assistenti amministrativi collocati nella sezione personale, provvederanno a ricostruire, tenuto conto delle relative circolari INPS, le quali prevedono che tutta la fase istruttoria ai fini della quiescenza è posta in capo alle Istituzioni scolastiche, lo stato giuridico di tutto il personale in servizio con precedenza ai più anziani, in quanto più prossimi al collocamento a riposo. Infine ogni assistente amministrativo provvederà a porre in essere, tutti gli adempimenti inerenti ai propri carichi di lavoro che di seguito si riportano. 9 ALLEGATO n.13 ANALISI DEI CARICHI DI LAVORO, ADEMPIMENTI DA SVOLGERE, RESPONSABILITA’ DIRETTE PER LE VARIE AREE DELL’UFFICIO DI SEGRETERIA AVVERTENZE PER TUTTI GLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI AVVERTENZE E RESPONSABILITA’ Gli assistenti amministrativi, che si occuperanno di tutti i procedimenti suddetti, sono ritenuti responsabili della mancata osservanza dei termini di scadenza degli adempimenti e compiti loro affidati. L’articolazione dei servizi amministrativi,tecnici e generali che di seguito si propone, è stata predisposta prendendo in considerazione le funzioni istituzionali che caratterizzano il nostro istituto e le specifiche esigenze prospettate nel Piano dell’Offerta Formativa. Le finalità istituzionali che rientrano nell’ambito dei servizi amministrativi e generali sono state articolate nei seguenti servizi; per ciascun servizio sono stati specificati i singoli compiti che ciascun dipendente sarà chiamato a perseguire. Il lavoro è stato organizzato in modo da coprire tutte le attività dell’Istituto . L’assegnazione dei compiti di servizio è stata effettuata tenendo presente: • Esperienza professionale • Anzianità di servizio nella scuola • Richiesta dell’interessato • Normativa vigente Sono stati individuati 4 settori di servizio individuali all’interno dei quali è indicato: *attività in oggetto * i soggetti coinvolti *la responsabilità connessa allo svolgimento dell’attività. SEZIONE ALUNNI/DIDATTICA : Assistente Amministrativa 1. DI STASI LETIZIA 2. DE LUCA ROSA Con i seguenti compiti: Cura e gestione della vita scolastica degli alunni e relative certificazioni riguardo a iscrizioni, frequenza, formazione classi- trasferimento – assicurazione- infortuni-esoneroscrutini-pagelle e tabelloni – esami - diplomi . Gestione dell’archivio personale dell’alunno Assemblee, riunioni,sciopero, assenze degli alunni, Rapporto con i docenti relativi a : consigli di classe, scrutini, esami, ecc. Rapporti con l’utenza, Compilazione statistiche Cura dei rapporti Scuola-Famiglia Gestione delle attività extrascolastiche Predisposizione modulistica per Elezione organi collegiali Gestione adozione libri di testo Comunicazione dati organici di diritto e di fatto Monitoraggi richiesti da MIUR-USP-INVALSI-USR Installazione degli aggiornamenti del programma AXIOS (tutte le aree) sui PC in uso Collaborazione diretta con il Dirigente Scolastico e Direttore dei S.G.A. Le Assistenti Amministrative Di Stasi Letizia e De Luca Rosa sono responsabili della mancata osservanza dei termini di scadenza degli adempimenti e compiti affidati in particolar modo per: 10 ALLEGATO n.13 mancato rispetto dei termini previsti dalla norma in caso di infortuni degli alunni che comportano trasmissione all’INAIL e la denunzia all’Autorità di sicurezza. A tale adempimento si dovrà dare esecuzione entro le 48 ore successive alla conoscenza dei fatti. Su indicazioni del Dirigente Scolastico le Assistenti Amministrative Di Stasi Letizia e De Luca Rosa sono individuate Responsabili del Procedimento dell’Area assegnata. (Legge 241/90 e successive modifiche e integrazioni SEZIONE PERSONALE E AFFARI GENERALI Assistente Amministrativa 1. Santoro Filomena– Personale docente Primaria e ATA 2. Passarella Elvira –Personale docente Infanzia e Secondaria individuazione supplenti (docenti ed A.T.A.) Costituzione, svolgimento, modificazioni, estinzione del rapporto di lavoro personale a Tempo Indeterminato: contratti di lavoro- dichiarazione di servizio- preparazione documenti periodo di prova- controllo documenti di rito all’atto dell’assunzione-comunicazione assunzioni al Centro per l’Impiego Tenuta ed aggiornamento dei fascicoli Istruzione Pratiche ricostruzione carriera e relativo decreto da trasmettere alla RPS e DPT – Domande di riscatto ai fini pensionistici, di ricongiunzione Gestione assenze e presenze del personale con emissione relativi decreti (registrazione assenze anche al SIDI) Richiesta visite medico-fiscali del personale assente; Emissione decreti e atti relativi alla procedura di liquidazione ferie non godute Certificati di servizio Richiesta e trasmissione fascicolo personale Pratiche causa di servizio: equo indennizzo Compilazione graduatorie per l’individuazione di eventuale personale soprannumerario per l’area di appartenenza Installazione degli aggiornamenti del programma AXIOS (tutte le aree) sui PC in uso; Collaborazione nella predisposizione degli organici di istituto; Compilazione del piano ferie del personale da esporre all’albo; Verifica ed aggiornamento del registro firme del personale ATA e tenuta schede relative allo straordinario e recupero ore; Predisposizione e notifica ordini di servizio al personale ATA Le due assistenti, in collaborazione, provvedono a: Monitoraggi richiesti da MIUR-USP-USR Comunicazione dati sciopero al Ministero Comunicazione servizio Assenza net e rilevazione assenze Richiesta prestiti e cessioni pluriennali Tutti gli atti devono essere registrati sul Modello C Su indicazioni del Dirigente Scolastico le Assistenti Amministrative Santoro Filomena e Passarella Elvira sono individuate Responsabile del Procedimento dell’Area assegnata. (Legge 241/90 e successive modifiche e integrazioni) SEZIONE AFFARI GENERALI/PROTOCOLLO Assistente Amministrativa Di Stasi Letizia Scarico quotidiano della posta elettronica, ordinaria e certificata, più volte al giorno; apertura della posta arrivata, controllo anche della posta a mezzo fax, protocollazione; Acquisizione a protocollo della posta in entrata ed in uscita; Archiviazione nel fascicolo personale degli atti di competenza dell’ufficio Distribuzione e diffusione telematica della posta protocollata e delle circolari interne 11 ALLEGATO n.13 Archiviazione della posta nel titolario telematico Gestione Intranet e posta elettronica Convocazione degli Organi Collegiali (Consigli di classe-iterclasse-intersezione- Consiglio di Istituto – Giunta esecutiva) Predisposizione circolari a seguito indicazione del Dirigente Scolastico ed invio ai plessi Comunicazioni al Comune relative a manutenzioni, arredi, sicurezza e varie nei plessi, Affissione agli albi di Istituto, degli atti da pubblicare attività OO.CC (elezioniconvocazioni-verbali-delibere) distribuzione modulistica, in formato cartaceo o via web, varia al personale interno gestione circolari interne da distribuire ai vari plessi Installazione degli aggiornamenti del programma AXIOS (tutte le aree) sul PC in uso; Cura dell’Albo dell’Istituto: esposizione e ritiro degli atti secondo quanto previsto dalla normativa; supporto al DS, ai collaboratori del DS ed al DSGA quanto previsto dalla normativa in merito al protocollo informatico La Sig.ra Di Stasi Letizia è ritenuta responsabile della mancata osservanza dei termini di scadenza degli adempimenti e compiti affidati. L’Assistente Amministrativa Di Stasi Letizia è supportata nello svolgimento dei compiti sopra elencati dalle ass. De Luca Rosa, Passarella Elvira e Santoro Filomena. Su indicazioni del Dirigente Scolastico l’Assistente Amministrativo Di Stasi Letizia è individuato Responsabile del Procedimento dell’Area assegnata. (Legge 241/90 e successive modifiche e integrazioni SEZIONE CONABILITA’ - PATRIMONIO/ATTIVITA’ NEGOZIALE Assistente Amministrativo PEDUTO Roberto Personale e Contabilità: Liquidazione compensi al personale supplente, secondo le nuove procedure predisposte dal MIUR/MEF INPS: predisposizione mensile UNIEMENS – TFR GESTIONE FISCALE:CU,730,DICHIARAZIONE E TRASMISSIONE 770,DICHIARAZIONE E TRASMISSIONE IRAP, CONGUAGLIO CONTRIBUTIVO FISCALE (ex PRE 96, inserimento al mef dei compensi accessori pagati fuori sistema) ANAGRAFE DELLE PRESTAZIONI Predisposizione atti per la liquidazione dei compensi accessori al personale (tabelle – cedolini) Attività negoziale-patrimonio acquisizione richieste di materiale da parte del personale docente, ata,ecc. Cura dei rapporti con le ditte fornitrici Redazione di prospetti comparativi Redazione ordini di acquisto Controllo corrispondenza fatture/ordine Carico e scarico del materiale di facile consumo Tenuta dei registri dei beni inventariabili e discarichi Consegna materiale al personale richiedente e/o a quello individuato come responsabile L’Assistente Amministrativo Peduto Roberto è ritenuto responsabile della mancata osservanza dei termini di scadenza degli adempimenti e compiti affidati. Su ogni pratica istruita deve essere apposta la propria FIRMA. Su indicazioni del Dirigente Scolastico l’Assistente Amministrativo Peduto Roberto è individuato Responsabile del Procedimento dell’Area assegnata. (Legge 241/90 e successive modifiche e integrazioni) 12 ALLEGATO n.13 Per il miglior funzionamento dell’ufficio si sottolinea che l’assegnazione delle mansioni suddette non fa venir meno l’obbligo individuale di assolvere, durante l’orario di lavoro, gli altri compiti previsti dal profilo professionale di appartenenza. Onde evitare ripercussioni negative sull’organizzazione amministrativa e didattica della scuola è necessario che ciascun assistente amministrativo si impegni al fine di acquisire competenze in tutti i campi, tramite la collaborazione tra colleghi, così da riuscire a svolgere tutte le pratiche che man mano si presentano durante la prestazione lavorativa, soprattutto in assenza di personale, in quanto il lavoro non può e non deve arrestarsi per l’assenza anche di una sola unità. AVVERTENZE PER TUTTI GLI ASSISTENTI Su tutti gli atti e provvedimenti a firma del Dirigente Scolastico dovrà essere apposta la firma di chi ha istruito la pratica. La copia conservata agli atti dei documenti che vanno consegnati al personale devono riportare la data di consegna e la firma dell’interessato a testimonianza della ricevuta o della presa visione Nessuno degli assistenti amministrativi dovrà lasciare il proprio computer acceso, in caso di temporaneo allontanamento dal posto di lavoro. Al termine del proprio orario di servizio provvedere alla chiusura a chiave degli uffici. Tutta l’attività deve essere svolta nel rispetto delle norme sulla trasparenza (legge 241/1990) e della privacy (d.lgs. nr. 196/2003) . Rispetto ed accortezza massima nel trattamento dei dati, in particolar modo di quelli sensibili e giudiziari. A tal uopo sono responsabili della custodia degli armadi contenenti atti e fascicoli correnti e storici degli alunni e del personale docente e ATA.. Gli Assistenti Amministrativi sono ritenuti responsabili della mancata osservanza dei termini di scadenza degli adempimenti e compiti loro affidati nel rispetto di quanto previsto dalla normativa di riferimento la cui inosservanza potrà comportare le sanzioni previste dal D.Lgse 150/2009. Tutti sono tenuti al rispetto del Codice di Comportamento (Art. 92 CCNL 24/11/2007) e del Codice Disciplinare, affissi all’Albo dell’istituto e consegnato a ciascun dipendente con nota 4947/B10 del 05.09.2009 che si intende confermata. STANDARD DI EFFICACIA E DI EFFICIENZA DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA L’azione gestionale è condotta nel rispetto delle disposizioni contenute nel D. Lgs n. 150/2009, nel D. Lgs n. 235 /2010 (C.A.D.) nel D. Lgs. 163/2006, nel D. l. n. 44/2001 per assicurare trasparenza e celerità dell’azione amministrativo – contabile, in linea con i termini della Legge n. 241/90 novellata e della Legge n. 69/2009. Le pratiche amministrative rispondono ai criteri di efficienza, economicità e qualità cui dovrà attenersi il personale amministrativo coordinato dal Direttore dei S.G.A. I criteri di qualità cui si fa riferimento per l’ottimizzazione delle risorse professionali sono: 1. livello di responsabilità, autonomia operativa del dipendente, impegno professionale 2. fungibilità delle prestazioni di lavoro e dell’eventuale aggravio di lavoro per situazioni contingenti non coperte da lavoro straordinario 3. assiduità di presenza Per l’azione amministrativa, sono fissati i seguenti standard/ indicatori di qualità: • consegna in tempo reale o entro 3 giorni dei certificati / attestazioni / nulla osta … • definizione pratica generale ricostruzioni di carriera entro 30gg. dalla richiesta; 13 ALLEGATO n.13 • concessione permessi ( brevi – retribuiti – aspettative /altro) con emanazione decreto entro 3 giorni dalla presentazione dell’istanza. • Misurazione della performance individuale in base alla quantità delle pratiche evase mensilmente, in rapporto al numero di richieste ( misurazione della quantità della performance indiv.) • Autoformazione continua da attuarsi anche mediante consultazione settimanale dei Siti–Web di riferimento: INPS/ MEF/Funzione Pubblica/MIUR/Ministero del lavoro/Entratel/ANAC/CONSIP/ • Circolarità delle informazioni e collaborazione intersettoriale • Impegno individuale nel miglioramento del benessere organizzativo e sviluppo di idonee competenze socio-relazionali • Misurazione della qualità della performance individuale in rapporto alla correttezza/precisione/dell’iter di ogni procedimento amministrativo • pagamenti emolumenti per collaborazioni esterne o per acquisto di beni e/o servizi, entro 30 giorni dalla presentazione della fattura, compatibilmente con le risorse del P.A. e con i tempi di erogazione dei fondi da parte del M.I.U.R. • apertura degli uffici all’utenza- ogni lunedì e mercoledì – dalle ore 15,30 alle 17,30 • apertura sportello U.R.P. affidato ad un assistente amministrativoU.R.P. La legge 150/2000 individua nell’Ufficio Relazioni con il Pubblico uno dei principali strumenti organizzativi attraverso cui le amministrazioni pubbliche possano assolvere ai loro compiti di comunicazione e relazione con il pubblico. L’Ufficio Relazione con il Pubblico è ubicato all’ingresso della segreteria della Scuola Primaria Capoluogo. L’URP provvede principalmente all’accoglienza dell’utenza e lo stesso riceve il pubblico: dal lunedì al sabato Il lunedì e il mercoledì dalle ore 15,30 alle ore 17,30 Il responsabile dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico è l’Assistente Amministrativo De Luca Rosa L'ufficio ha, tra i suoi compiti istituzionali, quello di rispondere alle richieste dei cittadini fornendo una informazione di carattere generale. Il responsabile valuta se la richiesta inoltrata può essere soddisfatta in tempo reale. Qualora non fosse possibile rispondere direttamente, l'URP provvede ad inoltrare la richiesta di informazioni all'ufficio competente, dandone comunicazione all'interessato. Il responsabile, inoltre, agevola l'accesso ai documenti amministrativi in applicazione della legge sulla trasparenza amministrativa. Tutto ciò è improntato nell’ottica dell’efficienza, dell’efficacia dell’azione amministrativa. -DISPOSIZIONI COMUNI A TUTTO IL PERSONALE Per eventuali ed eccezionali e non programmabili esigenze che richiedano prestazioni in orario aggiuntivo si seguiranno i criteri della disponibilità e della rotazione; ogni prestazione di orario aggiuntivo dovrà essere preventivamente richieste al DSGA e autorizzate dal Dirigente Scolastico. CHIUSURA PREFESTIVA DEGLI UFFICI Il Consiglio di Istituto ha deliberato, nella seduta del 02/10/2015, e il personale ATA, nella seduta del 12/10/2015 ha all’unanimità approvato, la chiusura della scuola nei giorni pre-festivi quando vi è sospensione delle attività didattiche e precisamente nei giorni: 14 ALLEGATO n.13 2 novembre, 24 e 31 dicembre 2015, 2 e 5 gennaio 2016, 26 marzo 2016, i sabato del mese di luglio 2016 (2-9-16-23-30) e i sabato del mese di agosto 2016 (6-13-20-27). PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO Sono previsti rientri pomeridiani per l’apertura al pubblico in orario pomeridiano e supporto alla generale azione amministrativa secondo quanto previsto nella proposta di orario di funzionamento dell’Ufficio di segreteria indicata nel presente piano. PER IL PERSONALE COLLABORATORE SCOLASTICO • • Le ore prestate in eccedenza al normale orario secondo il prospetto orario di cui sopra andranno a recupero dei giorni di chiusura pre-festiva a cui vanno sommate le ore in eccedenza prestate con ulteriori rientri pomeridiani a supporto di attività extracurriculari e attività collegiali. Esaurito il recupero di tali giornate (90 ore), le ore prestate in eccedenza saranno in parte retribuite secondo il limite stabilito in sede di contrattazione integrativa di istituto ed eventuali ore residue saranno recuperate, a richiesta dell’interessato, in forma di corrispondenti ore e/o giorni di riposo prioritariamente durante la sospensione delle attività didattiche e compatibilmente con le esigenze di servizio (preventivamente autorizzate). Qualora le ore a credito del dipendente siano inferiori al monte ore necessario alla copertura dei prefestivi, i giorni dovranno essere coperti con ferie o festività soppresse. Il recupero dei prefestivi può essere effettuato solo attraverso prestazioni rese oltre l’orario d’obbligo (Circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze Prot. 0080572 del 15-07-2008) FERIE Per venire incontro alle esigenze del personale e, nello stesso tempo, assicurare comunque il servizio, la presentazione delle richieste di ferie estive da parte del personale deve avvenire tassativamente entro la fine del mese di Maggio 2016 al fine di assicurare la predisposizione del piano entro il 15 giugno 2016. Le ferie potranno essere di norma fruite durante i mesi di luglio ed Agosto, per il personale a tempo indeterminato, e nel mese di giugno per il personale con contratto fino al termine delle attività didattiche,comunque per un periodo minimo continuativo non inferiore a 15 giorni. Nel caso di più richieste per lo stesso periodo si terrà conto delle ferie usufruite negli anni precedenti avendo riguardo ai criteri della disponibilità e della rotazione. Eventuali ferie residue dovranno essere richieste entro la fine del mese di febbraio ed usufruite tassativamente entro il 30 aprile 2016. RITARDI Il ritardo fino ad un massimo di ½ ora sull’orario di ingresso non potrà avere carattere abitudinario quotidiano. Il ritardo all’ingresso comporta l’obbligo di recupero entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello in cui si è verificato il ritardo. In caso di mancato recupero, per inadempienza del dipendente, si opera la proporzionale decurtazione della retribuzione cumulando le frazioni di ritardo fino a un’ora di lavoro o frazioni non inferiori alla mezz’ora. 15 ALLEGATO n.13 PROPOSTE ATTRIBUZIONE DEGLI INCARICHI SPECIFICI E POSIZIONI ECONOMICHE DESTINATARI dell’art. 47 e 50 CCNL 29/11/2007, dell’ex art. 7 del CCNL 7/12/2005 (ora art. 50 CCNL 29/11/2007) e sequenza contrattuale 25/07/2008 Assistente amministrativo Peduto Roberto: - Collaborazione e sostituzione del Direttore dei S.G.A. - Collaborazione diretta con il Dirigente Scolastico per assicurare l’efficienza e la produttività dell’unità organizzativa (verifica pratiche Legge 104/92- compilazione graduatorie interne – verifica generale sul rispetto della normativa sulla sicurezza/privacy/dematerializzazione per tutte le pratiche amministrative e segnalazione al Dirigente su eventuali inadempienze). Tutti i compiti di collaborazione amministrativa dovranno essere caratterizzati da autonomia e responsabilità operativa. L’assistente amministrativo è destinatario dell’ex art. 7 del CCNL 7/12/2005 (ora art. 50 CCNL 29/11/2007) - art. 2 comma 3 sequenza contrattuale del 25 luglio 2008 dell’art. 62 CCNL 29/11/2007, già formato e beneficiario del compenso annuo erogato in via continuativa mensilmente dalla rgs.mef di Salerno. Collaboratori Scolastici Magazzeno Silvana: • Assistenza agli alunni diversamente abili • Organizzazione degli interventi di primo soccorso • Supporto all’organizzazione generale del plesso • Raccordo con gli uffici di segreteria • Responsabilità nella custodia della documentazione amministrativa. Parra Leone: • Assistenza agli alunni diversamente abili • Organizzazione degli interventi di primo soccorso • Supporto all’organizzazione generale del plesso • Raccordo con gli uffici di segreteria • Responsabilità nella custodia della documentazione amministrativa. I suddetti collaboratori scolastici sono destinatari dell’ex art. 7 del CCNL 7/12/2005 (ora art. 50 CCNL 29/11/2007) - art. 2 comma 2 sequenza contrattuale del 25 luglio 2008 dell’art. 62 CCNL 29/11/2007, già formati e beneficiari del compenso annuo erogato in via continuativa mensilmente dalla rgs.mef di Salerno. La finalità degli incarichi specifici è quella di individuare e riconoscere le professionalità del personale ATA necessarie per la realizzazione degli obiettivi contenuti nel piano dell’offerta formativa. Vengono individuati sulla base delle effettive esigenze dell’istituzione scolastica. La soluzione dell’incarico comporta l’assunzione di una ulteriore responsabilità e lo svolgimento di compiti particolarmente complessi od onerosi rispetto alle mansioni indicate nel profilo professionale. L’attribuzione è effettuata dal Dirigente Scolastico secondo le modalità, i criteri ed i compensi definiti dalla contrattazione di istituto. Assistenti amministrativi: - Rosanna De Luca: è incaricata della pubblicazione di atti e circolari sul sito web, albo e amministrazione trasparente. Si propone, inoltre, un compenso per il maggior carico di lavoro connesso all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali. Tale compenso è a carico del FIS da attingere dal budget ex art. 47 CCNL 29/11/2007, per il corrente anno scolastico. 16 ALLEGATO n.13 - Di Stasi Letizia: si propone un compenso per l’incarico connesso al maggior carico di lavoro dovuto all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali. Tale compenso è a carico del FIS da attingere dal budget ex art. 47 CCNL 29/11/2007, per il corrente anno scolastico. - Passarella Elvira: si propone un compenso per l’incarico connesso al maggior carico di lavoro dovuto all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali. Tale compenso è a carico del FIS da attingere dal budget ex art. 47 CCNL 29/11/2007, per il corrente anno scolastico.. - Santoro Filomena: si propone un compenso per l’incarico connesso al maggior carico di lavoro dovuto all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali. Tale compenso è a carico del FIS da attingere dal budget ex art. 47 CCNL 29/11/2007, per il corrente anno scolastico. Per quanto concerne gli incarichi specifici da assegnare al personale ausiliario, si propongono quelli finalizzati all’assolvimento dei compiti legati all’assistenza alla persona, all’assistenza di base agli alunni diversamente abili e al primo soccorso, ma anche compiti di natura amministrativa, quale supporto amministrativo all’interno del plesso e raccordo con gli uffici di segreteria. ATTIVITA’ AGGIUNTIVE Prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo (art. 88). Per svolgere i carichi di lavoro istituzionali e per il necessario supporto alle attività extracurriculari, nonché alla realizzazione del POF, si prevede in linea di massima quanto segue in termini di intensificazione e di prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo: PERSONALE AMMINISTRATIVO Prestazioni eccedenti : 250 per ore, 50 pro-capite per: • Sostituzione di colleghi assenti • Supporto alle attività progettuali • Attività connesse all'autonomia scolastica • Rapporti con il territorio • Sopravvenute Esigenze indispensabili Le ore prestate per prestazioni eccedenti l’orario giornaliero devono essere autorizzate dal DSGA. Gli assistenti, che daranno la propria disponibilità, riceveranno l’ulteriore incarico di procedere alla ricognizione inventariale e al conseguente discarico di materiale inutilizzabili ed inservibile. COLLABORATORI SCOLASTICI Prestazioni eccedenti per : 1050 ore, 75 ore PRO-CAPITE per: • Sostituzione di colleghi assenti • Orario prolungato • Supporto alle attività progettuali • Vigilanza in occasione di sedute degli OO.CC. • Sopravvenute esigenze indispensabili. In caso di eccedenza delle ore effettuate si provvederà al recupero con riposi compensativi. Le ore prestate per prestazioni eccedenti l’orario giornaliero devono essere autorizzate dal DSGA. Si prevede inoltre un budget, pari a 45 ore per sostituzione personale collaboratore scolastico assente. In base alle esigenze che si manifesteranno concretamente in corso dell’anno, si procederà alle singole attribuzioni con formale provvedimento di affidamento di incarico. 17 ALLEGATO n.13 Il lavoratore può chiedere di fruire recupero compensativo in luogo del compenso accessorio economico spettante. I riposi compensativi saranno concessi prevalentemente durante i periodi di sospensione dell’attività didattica ovvero nei periodi di minore intensità lavorativa Il personale dovrà dichiarare la propria disponibilità ad effettuare ore aggiuntive. Per tali attività, autorizzate con incarico scritto, sarà tenuto conto della disponibilità da parte degli interessati, nonché secondo un principio di equità distributiva delle ore. Le prestazioni eccedenti il normale orario di servizio saranno remunerate in base alla disponibilità del budget previsto per il personale A.T.A.. Le ore che non potranno essere remunerate perché eccedenti il budget, saranno oggetto di riposo compensativo durante la sospensione delle attività didattiche. SERVIZI MINIMI E PRESTAZIONI INDISPENSABILI ( ART. 2, L. 146/90, modificata ed integrata dalla legge 83/2000) 1. Il personale ATA è tenuto a garantire i servizi minimi e le prestazioni indispensabili previsti dall’art. 2 della Legge 146/90, quali: funzionamento del servizio pubblico a carattere di urgenza nei confronti dell’utenza e del personale; vigilanza sui minori, pagamento di emolumenti fondamentali al personale con contratto a tempo determinato; attività amministrativa riguardante scrutini ed esami. 2.Il contingente di personale ATA che si propone di utilizzare è in una unità di assistente amministrativo e dieci unità di collaboratoti scolastici, uno per ogni plesso di scuola. 3.Il personale ha diritto di esprimere la volontà di aderire allo sciopero, chiedendo la conseguente sostituzione, nel caso sia possibile e comunque in caso di ripetizioni di azioni di sciopero, si procederà con il criterio della rotazione per assicurare a tutti i lavoratori il diritto allo sciopero. 1. ATTIVITA’ DI FORMAZIONE Il personale potrà partecipare, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, a corsi di formazione organizzati dall’amministrazione o Enti. Le ore di formazione sono da considerarsi servizio a tutti gli effetti, pertanto il dipendente che effettuerà ore eccedenti il proprio orario di lavoro potrà recuperarle in periodi di minor carico di lavoro o durante le sospensioni/chiusure attività didattica. DISPOSIZIONE FINALE Per quanto non previsto nel presente piano delle attività si rimanda alle disposizioni normative e contrattuali di carattere generale, a quanto previsto dall’ordinamento giuridico e al senso di responsabilità del personale tutto. La suddetta ripartizione di compiti rappresenta un quadro di riferimento flessibile e perciò modificabile ogni qual volta le esigenze di servizio dovessero rendere necessarie le variazioni. 18 ALLEGATO n.13 Resta ben inteso che, in caso di assenza di qualche unità, il servizio sarà comunque assicurato dalle unità presenti con conseguente surplus di lavoro colmato con prestazione straordinaria. Pertanto si confida nella collaborazione di tutti nella consapevolezza che le funzioni da ciascuno esercitate sono a fondamento dell’organizzazione e della serenità dell’intera comunità scolastica. Alla fine di ogni mese sarà rilasciato dall’Ufficio di segreteria-Sezione Personale – il quadro sinottico dell’orario prestato con l’indicazione delle ore di straordinario o delle ore a debito. Infine raccomanda il rispetto di tutti gli obblighi previsti sia dallo schema di codice di condotta da adottare nella lotta contro le molestie sessuali, che dal codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni allegati al presente piano. Si richiama inoltre l’attenzione di tutto il personale a voler prendere visione con un’attenta lettura dell’ALLEGATO 2 al CCNL 29/11/2007 in ordine al codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazione, che si riporta in appendice al presente piano delle attività. DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI A conclusione del presente piano delle attività il direttore dei servizi generali ed amministrativi ritiene opportuno affrontare la sua posizione, alla luce di tutte responsabilità di gestione, coordinamento e di sovrintendere, così come previsto dal proprio profilo professionale che di seguito si riporta: Area D “Svolge attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna. Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l'organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, al personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze. Organizza autonomamente l'attività del personale ATA nell'ambito delle direttive del dirigente scolastico. Attribuisce al personale ATA, nell'ambito del piano delle attività, incarichi di natura organizzativa e le prestazioni eccedenti l'orario d'obbligo, quando necessario. Svolge con autonomia operativa e responsabilità diretta attività di istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e contabili; è funzionario delegato, ufficiale rogante e consegnatario dei beni mobili. Può svolgere attività di studio e di elaborazione di piani e programmi richiedenti specifica specializzazione professionale, con autonoma determinazione dei processi formativi ed attuativi. Può svolgere incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale. Possono essergli affidati incarichi ispettivi nell'ambito delle istituzioni scolastiche” Al DSGA spetta il compenso previsto dall’art. 3 della sequenza contrattuale del 25/06/2008, così come riportato nel quadro sinottico sopra riportato ed eventuali compensi previsti dai Progetti PON FESR- FSE e per progetti finanziati da contributi di privati. In attesa di conoscere le Sue conclusioni in merito, sia alla verifica della congruenza rispetto al POF, che alle procedure previste dall’art. 6 del CCNL 29/11/2007, così come previsto dall’art. 52 comma 3 dello stesso CCNL porge cordiali saluti e resta a disposizione per qualsiasi chiarimento ed eventuale modifica o integrazione del presente piano di lavoro. il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi dott.ssa Katia Matarazzo 19 ALLEGATO n. 14 Piano delle Attività di Formazione e di Aggiornamento del Personale Docente La Legge n. 107/2015, comma 124 definisce che “Nell’ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell’Offerta Formativa (PTOF)”. La formazione dei docenti è condizione basilare per la valorizzazione delle risorse umane della scuola e per mettere in pratica la cultura della qualità. Attraverso la crescita dei singoli, la ricerca, lo scambio e la condivisione di competenze e buone pratiche si migliora l’azione educativa, compiendo al meglio il percorso di insegnamento/apprendimento, nell’ottica del lifelong learning. La formazione dei docenti è sistemica e progressiva, fondata sui bisogni dell’utenza al fine di soddisfare le necessità di apprendimento degli alunni. Sulla base delle evidenze emerse nel RAV nell’ambito del Piano di Miglioramento, in relazione alle azioni per il miglioramento della qualità della didattica e al PTOF sono state individuate le attività per il piano formativo triennale del personale docente. Il Piano complessivo si può avvalere delle offerte di formazione • promosse prioritariamente dall’Amministrazione; • progettate in rete fra scuole, anche in collaborazione con l’Università (anche in regime di convenzione), con gli Istituti di Ricerca e agenzie formative accreditate (Eipass, Trinity, Cambridge , ecc.), promosse dal Miur, Usr (PNSD, Sidi), Formez, • • • Attività di autoaggiornamento Formazione on-line con attestazione finale Partecipazione individuale dei docenti ad iniziative di formazione ed aggiornamento progettate da enti accreditati (la partecipazione a corsi esterni verrà garantita nella misura prevista dalla normativa vigente) La scuola fornisce informazioni, strumenti, risorse ed opportunità di formazione in servizio a tutti gli operatori della scuola, utilizzando diverse fonti di finanziamento, dalle risorse PON-FSE agli altri finanziamenti MIUR, come ad esempio la ex-legge 440 e saranno comunque realizzate nei limiti della disponibilità finanziaria e organizzativa. Le somme destinate alla formazione e non spese nell’esercizio finanziario di riferimento sono vincolate al riutilizzo nell’esercizio successivo con la stessa destinazione. Anche il Dirigente Scolastico parteciperà alle attività di formazione relative agli ambiti amministrativocontabile, pedagogico, tecnologico, della qualità e sicurezza, aderendo ad iniziative formative del Miur, Invalsi, Indire, Formez, USR, università, agenzie formative accreditate ed altro. Tutte le azioni formative deliberate dal Collegio dei docenti sono inserite nella logica di sviluppo pluriennale. ALLEGATO n. 14 Piano di Formazione Animatore Digitale. Animatore dell’inclusione. Docenti neo-assunti (per far crescere le competenze evidenziate nel bilancio iniziale). Soggetti interessati Docenti che hanno evidenziato necessità formative nel questionario (formazione continua in servizio). Docenti impegnati nel gruppo di miglioramento (e nelle azioni conseguenti al RAV ed al PDM). Consigli di classe, team docenti, personale del CTS e del CTI in rete. Figure sensibili sui temi della sicurezza, prevenzione, primo soccorso, ecc. Attività di formazione e ricerca in applicazione delle Indicazioni nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del I Ciclo d’Istruzione. Attività di formazione e ricerca Marchio SAPERI della Regione Piemonte sulla valutazione e miglioramento delle ISA. La rete SIRQ, nata nel 2000 a Torino (ex art. 7 DPR 275), sostiene a livello nazionale gli Istituti scolastici nei percorsi della gestione dei processi interni di autovalutazione, miglioramento e rendicontazione sociale secondo le indicazioni del SNV e i principi della qualità. Attività di formazione per: • rafforzare l’inclusione scolastica degli alunni con spettro autistico (metodo ABA); • costituire un servizio di consulenza didattica (sportello autismo anche in remoto) attraverso una formazione specifica; • rafforzare le reti sociali che sostengono la scuola (associazioni genitori/ istituzioni/ enti locali/ servizi socio-sanitari). Temi strategici Percorso di formazione: “L’animatore dell’Inclusione” per docenti specializzati sul sostegno e la promozione delle figure di coordinamento. L’attività formativa è rivolta ad un docente specializzato per istituzione scolastica individuato dal Dirigente Scolastico disponibile ad assumere nella propria sede di servizio compiti di “presidio culturale, organizzativo e formativo” nel campo dei processi di integrazione riferite in particolare al campo della disabilità. Azione formativa di II° livello (quindi rivolta a docenti che già svolgono o intendono svolgere funzioni di coordinamento) e si caratterizza per il forte collegamento con obiettivi di miglioramento delle pratiche organizzative e didattiche inclusive di ogni istituto scolastico. Percorsi di approfondimento ed ampliamento dell’offerta formativa in rete di scuole del territorio avvalendosi della collaborazione dell’Osservatorio Astronomico “Gian Camillo Gloriosi” di Montecorvino Rovella abilitato alla Ricerca Scientifica dal MIUR – COD. 59635PIB e dal Minor Placet Center (USA) COD. 229 con cui stipulano apposita convenzione Formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro Dlgs n. 81/2008. Ampliamento delle competenze digitali e per l’innovazione didattica e ALLEGATO n. 14 metodologica: o o o Temi strategici o o o o o o o o o Realizzazione di percorsi formativi (learning by doing) per i docenti, sulle didattiche innovative e la didattica per competenze. Incentivazione del peer-tutoring tra docenti, per una condivisione delle competenze già esistenti nel corpo docente. Condivisione delle esperienze innovative già realizzate da singoli docenti o in singoli consigli di classe (banca delle esperienze). Formazione sulla sicurezza e la Privacy in rete. Il coding e il pensiero computazionale nei percorsi disciplinari. La condivisione e il confronto come strumento di crescita didattica. Promozione del “code week” con creazioni di laboratori aperti al territorio. Introduzione e utilizzo di piattaforme digitali con app didattiche e non. Introduzione e sperimentazione di nuovi ambienti di apprendimento attraverso strumenti della scuola o propri (webquest, EAS, flipped classroom, BYOD, eTwinning). Creazione, aggiornamento e di repository d’istituto per la condivisione del materiale prodotto. Sperimentazione e realizzazione di filmati da condividere on-line per attività di recupero (webinar – hangout). Sperimentazione del linguaggio Scratch e implementazione dello stesso sulla piattaforma arduino (robot). Ampliamento e valorizzazione delle competenze linguistiche attraverso: o certificazioni internazionali (Cambridge). o C.L.I.L. Potenziamento delle competenze base degli studenti, in particolare di lettura e comprensione, logico argomentative e matematiche Azioni volte al monitoraggio e alla certificazione delle competenze Corso di aggiornamento per Dirigenti scolastici e Docenti di ogni ordine e grado, dalla scuola primaria all'università - IL MIGLIOR SISTEMA EDUCATIVO D'EUROPA – FINLANDIA Attività di formazione sui rischi in web per docenti insieme a genitori e alunni Il Piano complessivo si può avvalere delle offerte di formazione promosse dal M.I.U.R. e articolazioni territoriali e/o da soggetti pubblici e privati qualificati o accreditati i presenta e/o on line: Autori della formazione Reti di scuole: o “Ricerca metodologica-didattica, Indicazioni Nazionali 2012 [email protected]”Scuola capofila I.C. Montecorvino Pugliano o “Rete delle sane relazioni” – Scuola Capofila: I.C. Montecorvino Pugliano o “Centro documentazione Qualità ed eccellenza Marchio S.A.P.E.R.I.” Capofila IC “S.Tommaso d’Aquino” di Salerno o “SIRQ” - Capofila: IC “S.Tommaso d’Aquino” di Salerno o “LI.SA.CA” (Liberi Saperi Campania) – 30 scuole del territorio - Capofila: IC “S.Tommaso d’Aquino” di Salerno o CTS “IC Calcedonia” di Salerno o CTI “IC Giovanni Paolo II” di Salerno o “Sotto lo stesso cielo… la terra gira ma io non cado” - Scuole del territorio con l’Osservatorio Astronomico “Gian Camillo Gloriosi” di Montecorvino Rovella, abilitato alla Ricerca Scientifica dal MIUR – COD. 59635PIB e dal ALLEGATO n. 14 o o o Minor Placet Center (USA) “Cantiamo e Balliamo 2.0” – Scuola capofila Liceo Musicale e Coreutico “Alfano I” di Salerno con la partecipazione in rete del Conservatorio di Salerno Rete C.L.I.L. Crescere Ludicamente In Lingua - Scuola capofila “Giovanni Paolo II” di Salerno Scuola Secondaria I grado “Tasso” di Salerno per formazione “Metodo ABA” Enti pubblici o privati qualificati o accreditati: o Polo Qualità di Napoli o ACLE Associazione Culturale Linguistica Educational Accreditata dal M.I.U.R (per formazione in Finlandia) o Enti preposti alla formazione sulla sicurezza Attività di autoaggiornamento e/o formazione on-line con attestazione finale. La partecipazione ai corsi dovrà essere documentata e certificata: la certificazione in originale dovrà essere presentata in segreteria per essere conservata agli atti e nel fascicolo personale. Una copia dovrà rimanere in possesso dell’interessato. E’ previsto un monitoraggio finale per valutare il grado di soddisfazione del personale relativamente al corso effettuato, la qualità e l’efficacia delle attività formative svolte, con la documentazione degli esiti del percorso formativo, la validazione delle esperienze maturate, la ricaduta sull’intera comunità scolastica e la creazione di un portfolio personale in formato digitale del discente. Permessi per la formazione e l’aggiornamento Pertanto per il CCNL 2007 art. 64 i docenti hanno diritto alla fruizione di 5 giorni nel corso dell’a.s. per la partecipazione ad iniziative di formazione con esonero dal servizio e con sostituzione ai sensi della normativa vigente sulle supplenze brevi. Quindi nell’intento di favorire la partecipazione del personale scolastico alle iniziative di formazione e aggiornamento con diritto di esonero, riconosciute dal MIUR e/o approvate dal Collegio dei Docenti, verranno concessi permessi in misura tale da non pregiudicare l’erogazione del normale servizio scolastico. In caso di contemporanea richiesta da parte di più Docenti, verrà data precedenza a chi ha usufruito di minori permessi negli ultimi due anni di servizio, compreso l’anno scolastico in corso. ALLEGATO n. 15 Piano delle Attività di Formazione del Personale ATA Sulla base delle evidenze emerse nel RAV, nell’ambito del Piano di Miglioramento, in relazione alle azioni per il miglioramento della qualità della didattica e al PTOF, programmate dal DSGA sentito il personale ATA, sono state individuate le attività per il piano formativo triennale del personale non docente. Il Piano complessivo si può avvalere delle offerte di formazione • promosse prioritariamente dall’Amministrazione; • progettate in rete fra scuole, anche in collaborazione con l’Università (anche in regime di convenzione), con gli Istituti di Ricerca e agenzie formative accreditate (Eipass, Trinity, Cambridge , ecc.), promosse dal Miur, Usr (PNSD, Sidi), Formez, • • • Attività di autoaggiornamento Formazione on-line con attestazione finale Partecipazione individuale dei docenti ad iniziative di formazione ed aggiornamento progettate da enti accreditati (la partecipazione a corsi esterni verrà garantita nella misura prevista dalla normativa vigente) La scuola fornisce informazioni, strumenti, risorse ed opportunità di formazione in servizio a tutti gli operatori della scuola, utilizzando diverse fonti di finanziamento, dalle risorse PON-FSE agli altri finanziamenti MIUR, come ad esempio la ex-legge 440 e saranno comunque realizzate nei limiti della disponibilità finanziaria e organizzativa. Le somme destinate alla formazione e non spese nell’esercizio finanziario di riferimento sono vincolate al riutilizzo nell’esercizio successivo con la stessa destinazione. Piano di Formazione Nome del progetto Formazione personale ATA su competenze informatiche avanzate “La nuova scuola digitale” (assistenti amministrativi) Priorità Definire modello organizzativo, con particolare riferimento alla modalità di protocollazione in ingresso e in uscita, classificazione, organizzazione in fascicoli, cartelle, assegnazione e notifica agli uffici interessati della trattazione, invio della definizione della trattazione all’esterno per PEO o per PEC. Definire e codificare tutte le procedure inerenti la nuova procedura di gestione documentale. Centralizzare le fasi di ricezione, classificazione e assegnazione delle comunicazioni in ingresso, seguita dalla fase di notifica di trattazione ad opera del Dirigente Scolastico. Saper operare con il software specifico utilizzato per attivare la procedura dell'archiviazione e conservazione a norma e notificare, anche in remoto. Semplificare l'organizzazione della Pubblica Amministrazione rendendo più agevoli e trasparenti le regole che ne disciplinano i rapporti con i cittadini, le imprese e i suoi dipendenti. ALLEGATO n. 15 Corsi per salvaguardare la sicurezza a scuola (Dlgs 81/2008, mod. e integr.) e tutelare la privacy (assistenti ammistrativi e collaboratori scolastici) Interventi formativi previsti per l’attuazione del dlgs 81/2008 sulla sicurezza nelle scuole e specificatamente: a) Conoscenza del Piano di Gestione dell’Emergenza, elaborato sulla scorta del Documento di Valutazione dei Rischi; b) Aggiornamento e formazione delle competenze del personale in materia di Primo soccorso e Prevenzione degli incendi; c) Interventi formativi connessi con l’adozione del D.P.S. in attuazione delle misure minime di sicurezza previste dal Dlgs n. 81/2008 Corso di inglese tecnico per l’informatica (Assistenti Amministrativi) L’obiettivo primario e lo scopo del lavoro di traduzione/localizzazione dei software e dei manuali d’uso è quello di fornire informazioni chiare e precise all’utente circa l’utilizzo dei prodotti. Il testo deve essere chiaro, fluido, privo di ripetizioni in quando il più delle volte la traduzione letteraria risulterà impossibile. Il piano di formazione e aggiornamento dell’Istituto prevede, inoltre - previa autorizzazione – la libera adesione del personale amministrativo, dei collaboratori scolastici a corsi ed iniziative di formazione organizzati da altre istituzioni scolastiche, enti ed associazioni accreditati. La realizzazione di qualsiasi iniziativa di formazione ed aggiornamento docenti e personale ATA è comunque subordinata: alla disponibilità di risorse finanziarie dell’Istituzione scolastica; alla disponibilità del personale alla partecipazione