Dalla prevenzione universale agli interventi mirati: Livia Giordano l’esperienza del Piemonte Livia Giordano Gli stranieri in Piemonte: QUANTI SONO? ► Piemonte 2013: i dati regionali indicano un totale di 425.523 stranieri residenti, di cui 226.323 donne (il 96,4% (218.176) provengono da Paesi a Forte Pressione Migratoria (PFPM) e il 3,6% (8.174) da Paesi a Sviluppo Avanzato (PSA). ► Le donne straniere rappresentano il piemontese (2013=2.290.228). 10% della popolazione femminile ► Tra tutte le donne straniere residenti in Piemonte nel 2013: - 152.767 (67.5%) hanno un’età compresa tra 25 e 64 anni (popolazione target dello screening cervico-vaginale) Rappresentano il 12.6% della popolazione bersaglio piemontese (1.212.662) - 34.588 (15.3%) hanno un’età compresa tra 50 e 69 anni (popolazione target dello screening mammografico) Rappresentano il 5.7% della popolazione bersaglio piemontese (604.765) Popolazione straniera residente nelle province piemontesi al 31/12/2013 Popolazione straniera residente al 31/12/2013 per età Popolazione straniera residente al 31/12/2013 per paese di provenienza SCREENING CERVICO-VAGINALE INVITI Nel periodo 2001-2012, il programma piemontese di screening “Prevenzione Serena” ha invitato 208.211 donne straniere tra 25 e 64 anni. Il 12% provenivano da Paesi a Sviluppo Avanzato (PSA) e l’88% provenivano da Paesi a Forte Pressione Migratoria (PFPM). Tra i Paesi economicamente svantaggiati (PFPM) quelli più rappresentati sono: Romania (32%) Marocco (12%) Albania (8%) Perù (4%). Inviti ed adesioni allo screening cervicale tra le donne PFPM e PSA, Torino 2001-2012 Pap-test ADESIONE: Piemonte, trend 2001-2012 60,0% 54,4% 48,3% 50,0% 47,5% 46,7% 45,8% 51,2% 49,0% 47,1% 46,9% 47,2% 44,5% 43,2% 48,7% 44,1% 44,2% 44,6% 43,3% 42,1% 39,0% 38,1% 40,0% 37,4% 39,8% 40,5% 36,5% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Paesi a Sviluppo Avanzato 2007 2008 2009 Paesi a Forte Pressione Migratoria Range Δ (-3,5%; - 5,4%) 2010 2011 2012 ADESIONE: per classi di età (Piemonte 2001-2012) 100% Paesi a Forte Pressione Migratoria Paesi a Sviluppo Avanzato 90% 80% 70% 60% 50% 41% 42% 44% 52% 50% 47% 45% 38% 40% 30% 20% 10% 0% 25-34 35-44 45-54 Classi di età 55-64 ESITI I LIVELLO Paesi a Sviluppo Avanzato Paesi a Forte Pressione Migratoria Reinvito a 3 anni 94,2% 92,7% Ripetizione 3,3% 4,0% Invio in colposcopia 2,3% 3,1% 85,3% 87,7% Adesione alla colposcopia MOTIVI DI INVIO IN COLPOSCOPIA Paesi a Sviluppo Avanzato Paesi a Forte Pressione Migratoria CTM 0,2% 0,4% HSIL 5,5% 12,1% LSIL 28,3% 29,9% ASC-H 9,9% 1,9% ASC-US 28,5% 28,1% 1,4% 1,5% 35,2% 26,1% AGC ALTRO TASSO DI IDENTIFICAZIONE TOTALE DEI TUMORI≥ CIN II: PSA: 2,3‰ PFPM: 5,6 ‰ Screening cervicale TORINO SCREENING MAMMOGRAFICO INVITI Nel periodo 2001-2012, il programma piemontese di screening “Prevenzione Serena” ha invitato 37.432 donne straniere tra 50 e 69 anni. Il 19% provenivano da Paesi a Sviluppo Avanzato (PSA), e l’81% da Paesi a Forte Pressione Migratoria (PFPM). Tra i Paesi economicamente svantaggiati (PFPM) quelli più rappresentati sono: Romania (26%) Marocco (11%) Albania (9%) Ucraina (8%). ADESIONE: Piemonte, trend 2001-2012 80,0% 70,0% 64,0% 65,1% 63,7% 66,3% 67,7% 65,7% 63,4% 60,0% 64,2% 62,0% 60,9% 60,0% 55,8% 49,0% 50,0% 45,4% 46,3% 46,3% 45,1% 46,3% 47,1% 44,5% 43,6% 41,6% 40,6% 40,2% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Paesi a Sviluppo Avanzato 2007 2008 2009 Paesi a Forte Pressione Migratoria Range Δ (-14,6%; - 20,6%) 2010 2011 2012 ADESIONE: per classi di età (Piemonte 2001-2012) 100% Paesi a Forte Pressione Migratoria Paesi a Sviluppo Avanzato 90% 80% 70% 62% 60% 50% 66% 65% 60% 54% 48% 41% 40% 36% 30% 20% 10% 0% 50-54 55-59 60-64 Classi di età 65-69 Screening mammografico TORINO La comunicazione e l‘informazione alle donne straniere Le barriere allo screening per le donne straniere Principali barriere allo screening delle donne straniere Difficoltà di accesso alle strutture sanitarie Orari di apertura inadatti agli orari lavorativi: L’assenza di flessibilità e/o difficoltà di chiedere permessi da parte di fasce di lavoratori in condizione di precariato Difficoltà comunicative per la popolazione immigrata Assenza di competenze interculturali (culturali e comunicative) nel personale sanitario ed amministrativo Problematiche relative alla comprensione dei messaggi Atteggiamenti, credenze, pregiudizi (stigma sociale) Scarsa informazione e cultura di prevenzione Il cancro è considerato una malattia incurabile che porta inevitabilmente alla morte (credenze fataliste) Il tumore è causato da: volontà di Dio (spiegazione religiosa) o stregoneria, scarsa igiene, promiscuità/prostituzione Il tratto genitale femminile è considerato “privato”: allontanando la donna dai servizi, soprattutto se di fronte alla possibilità di essere visitata o doverne parlare con un operatore di genere maschile. Incompatibilità tra i valori culturali, religiosi delle donne e le procedure alla base dello screening Fattori emotivi e psicologici (repressione, paura della malattia, imbarazzo per il test di screening, ecc…) CITTADINI STRANIERI: CONDIZIONI DI SALUTE, FATTORI DI RISCHIO, RICORSO ALLE CURE E ACCESSIBILITÀ DEI SERVIZI SANITARI - Istat – 2011-2012 Le esperienze del programma piemontese PREVENZIONE SERENA Alcune esperienze passate… La campagna informativa multilingue per lo screening cervicale 2006 La collaborazione con l’ambulatorio delle Malattie Sessualmente Trasmesse dell’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino 2007-2010 Il progetto con le donne albanesi 2011 nuove strade … AMBULATORIO PER STP E NOMADI PRESSO L’ARSENALE DELLA PACE (SERMIG) DI TORINO coinvolgimento delle associazioni e delle strutture istituzionali condivisione dei protocolli tracciabilità dei percorsi valutazione degli esiti 2014-2015 inoltre … Partecipazione attiva a survey nazionali … … e progetti nazionali sulle disuguaglianze: -“Costruzione di capacità di controllo delle disuguaglianze di salute in Italia.” (Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà (INMP ) -Progetto CCM 2012 “Individuazione delle disuguaglianze in salute e creazione di conseguenti modelli di azioni di sorveglianza e di contrasto” (ULSS 20 Verona) La campagna informativa multilingue per lo screening cervicale La campagna piemontese per le donne immigrate L’immagine, con 4 volti raffigura i profili appartenenti ad etnie differenti, puntando in sull’idea di multi-razzialità e integrazione immigrate nella cura della propria salute ed nella prevenzione. di 4 donne questo modo delle donne in particolare Le immagini appartengono a donne residenti a Torino ed immigrate, coinvolte attraverso i centri interculturali partecipanti al progetto. rumeno russo arabo cinese spagnolo inglese francese I mezzi utilizzati opuscoli informativi: da distribuire presso ASL, consultori, centri ISI, centri interculturali, associazioni che si occupano di immigrazione, luoghi di aggregazione, scuole, chiese, mercati, …; poster: da esporre nelle bacheche di ASL, consultori, centri ISI, centri interculturali, luoghi di aggregazione, associazioni che si occupano di immigrazione…; roter e locandine: per affissione interna nei mezzi di trasporto: autobus, tram, treni interregionali; desk informativi: da utilizzare in particolari occasioni (manifestazioni, eventi socioculturali…) per la distribuzione dei materiali informativi; qui vi opereranno alcune hostess appositamente formate per dare al pubblico ogni informazione necessaria. Sportello informativo multietnico In collaborazione con l’associazione interculturale ALMA TERRA N. Verde gratuito: 800333444 Lunedì, mercoledì, venerdì: dalle 17.00 alle 19.00 Unico per tutto il Piemonte Rispondevano 3 mediatrici culturali presenti contemporaneamente che riescono a soddisfare le richieste in molte lingue CALL CENTRE MULTILINGUE per dare maggiori informazioni alle donne sul programma di screening e le modalità organizzative, nella loro lingua. Caratteristiche socio-demografiche delle donne straniere che hanno contattato il call centre: Principali paesi di provenienza ROMANIA PERU' MAROCCO UCRAINA MOLDAVIA ECUADOR CINA CAMERUN BRASILE TUNISIA RUSSIA ALBANIA NIGERIA 0,0% 2,0% 4,0% 6,0% 8,0% 10,0% 12,0% 14,0% 16,0% 18,0% 20,0% Caratteristiche socio-demografiche delle donne straniere che hanno contattato il call centre: Età prevalente: dai 25 ai 34 anni (43.8%) dai 35 ai 44 anni (38.3%) dai 45 ai 54 anni (9,8%) 1-2 anni fa (15,4%) 3-5 anni fa (37.7%) 5-10 anni fa (30.2%) Domicilio / residenza: SI’ (89.5%) Luogo: Torino (60.0%) prov. Torino (14.5%) Periodo di arrivo in Italia: Caratteristiche socio-demografiche delle donne straniere che hanno contattato il call centre: Stato civile: Titolo di studio: Occupazione: convivente / sposata (68.5%) separata / divorziata (14.8%) nubile (9,3%) licenza media superiore (48.1%) laurea (21.6%) licenza media inferiore (20.4%) casalinga (43.2%) badante (22.2%) collaboratrice domestica (13.0%) Il 42% delle donne che ha contattato il call centre ha dichiarato di aver già fatto un Pap-test. Luogo in cui è stato effettuato l'ultimo pap test 25% 42,6% 32,4% in Italia nel paese d'origine non indicato Adesione PRE e POST campagna informativa Confronto adesione donne italiane e straniere: maggio-novembre 2005 e maggio-novembre 2006 45,2 50 42,1 45 35,9 33,9 40 35 30 Italiane straniere 25 20 15 10 5 0 2005 2006 L’esperienza con le donne Straniere temporaneamente Presenti (STP) a Torino La collaborazione con l’ambulatorio delle Malattie Sessualmente Trasmesse dell’Ospedale Amedeo di Savoia Torino Valutazione epidemiologico-clinica dello screening del cervicocarcinoma e delle malattie sessualmente trasmesse in donne extracomunitarie Periodo: 2007-2010 OBIETTIVI: ► offrire a tutte le donne straniere residenti, ma soprattutto a quelle temporaneamente presenti (STP) nella città di Torino la possibilità di effettuare un Pap-test per la prevenzione del tumore del collo dell’utero. ► ridurre le disuguaglianze nell’accesso allo screening in queste persone considerate a maggior rischio per queste patologie offrendo loro informazioni e facilitazione nell’accesso. ► Creazione presso l’ambulatorio delle Malattie Sessualmente Trasmesse dell’Ospedale Amedeo di Savoia Torino di un apposito centro di prelievo per offrire a tutte le donne straniere residenti, ma soprattutto a quelle temporaneamente presenti (STP) nella città di Torino la possibilità di effettuare un Pap-test per la prevenzione del tumore del collo dell’utero. ► Sensibilizzazione delle donne straniere tramite la distribuzione di un’apposita brochure multilingue ed il coinvolgimento diretto di operatori sanitari e mediatori culturali delle molteplici associazioni cittadine che lavorano in questo ambito. ► Accesso spontaneo delle donne in tre mattine alla settimana (dalle 10.00 alle 13.00) per l’effettuazione dei Pap-test. Tutti i Pap-test eseguiti sono stati registrati nell’archivio informatizzato del programma di screening Prevenzione Serena. In specifico, per le donne STP è stato allestito un archivio ad hoc per l’immissione di quelle informazioni indispensabili alla gestione dei loro esami. Alcuni risultati … √ Sono stati effettuati un totale di 553 Pap-test, di cui 412 a donne straniere STP e 141 a donne straniere residenti. √ Sia le donne straniere STP che quelle residenti hanno un’età compresa prevalentemente tra i 25 e i 34 anni ma la percentuale di donne più giovani (25-29 anni) è più elevata nelle straniere STP. √ I principali paesi di provenienza sono, sia per le donne STP che per quelle residenti, la Nigeria, la Romania, il Marocco e il Perù. Questa distribuzione rispecchia sia i flussi migratori presenti nella città di Torino che la tipologia di utenti che accedono ai servizi dell’ambulatorio IST. √ Per entrambe le categorie, si tratta principalmente di donne nubili. Donne straniere STP (n=412) ETA’ (anni) 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50+ STATO CIVILE Nubile Coniugata Separata/vedova Non dichiarato PAESE DI PROVENIENZA Nigeria Romania Marocco Perù Moldavia Brasile Albania Cina Altri paesi dell’Africa Altri paesi dell’Europa dell’est Altri paesi dell’America Latina Altri paesi dell’Asia Altro Sconosciuto ESITO DEL PAP-TEST (1° livello) Negativo Totale invio in colposcopia Donne straniere residenti (n=141) 187 (45.4%) 93 (22.6%) 51 (12.4%) 31 (7.5%) 27 (6.6%) 23 (5.6%) 53 (37.6%) 30 (21.3%) 26 (18.4%) 25 (17.7%) 5 (3.5%) 2 (1.4%) 245 (59.5%) 71 (17.2%) 17 (4.1%) 79 (19.2%) 76 (53.9%) 38 (27.0%) 2 (1.4%) 25 (17.7%) 131 (31.8%) 75 (18.2%) 40 (9.7%) 36 (8.7%) 28 (6.8%) 20 (4.9%) 11 (2.7%) 8 (1.9%) 27 (6.6%) 20 (4.9%) 11 (2.7%) 2 (0.5%) 2 (0.5%) 1 (0.2%) 45 (31.9%) 16 (11.3%) 23 (16.3%) 13 (9.2%) 1 (0.7%) 1 (0.7%) 10 (7.1%) 5 (3.5%) 14 (9.9%) 8 (5.7%) 3 (2.1%) 2 (1.4%) 0 (0.0%) 0 (0.0%) 381 (97.4%) 8 (2%) 132 (95.7%) 4 (2.9%) Altri paesi dell’America Latina Altri paesi dell’Asia Altro Sconosciuto ESITO DEL PAP-TEST (1° livello) Negativo Totale invio in colposcopia ASCUS/ASC-US/AGCUS L SIL H SIL CTM (cellule tumorali maligne) Inadeguato In attesa di refertazione ESITO INVIO IN COLPOSCOPIA Rifiuto ad eseguire la colposcopia Negativo CIN I CIN II CIN III Istologico non eseguito* Negativo L SIL HSIL 11 (2.7%) 2 (0.5%) (0.5%) Donne straniere2 STP (n=412) 1 (0.2%) 3 (2.1%) 2 (1.4%) 0 (0.0%) (n=141) Donne straniere residenti 0 (0.0%) 381 (97.4%) 8 (2%) 4 2 1 1 2 21 132 (95.7%) 4 (2.9%) 3 1 0 0 2 3 2 0 1 0 2 5 2 1 2 1 1 1 *Per le donne che non hanno eseguito una biopsia viene riportato l’esito del Pap-test effettuato in sede di colposcopia. Il progetto ha permesso di: - sviluppare una forte interazione fra gli operatori che si occupano di salute e immigrazione - creare sinergie tra servizi professionalità sanitarie diverse e - favorire un proficuo scambio di informazioni ed esperienze tra i vari soggetti (ambulatorio IST, consultori territoriali, centri ISI – Informazione Salute Stranieri, gruppi di coordinamento regionale, ecc…). L’esperienza con le donne albanesi Livia Giordano°, Giorgia Fiorina°, AnamariaSkanjeti*, Laura Moretto* °CPO Piemonte, * Centro di Psicologia Transculturale dell’Ufficio Pastorale Migranti Finanziato dalla Regione Piemonte –Assessorato alla Sanità. Direzione Sanità Promozione della salute e prevenzione individuale e collettiva Motivi di non effettuazione del Pap test Le donne aderenti hanno espresso una buona soddisfazione soprattutto per il sistema di prenotazione della visita,l’accoglienza e lo svolgimento del test. Focus-group sull’adesione: Fattori ostacolanti: - gli elementi culturali di origine(tabù relativi al corpo e intervento sull’emergenza) -le condizioni sociali (provenienza, anzianità di residenza in livello di integrazione nel nuovo contesto) - la scarsa accoglienza dei MMG,e la difficoltà a raggiungere i centridiscreening - l’interpretazione del SSN italiano secondo il SSN albanese. Fattori di rinforzo: - la sensibilizzazione alla “cultura della salute” tramite una distribuzione di materiale informativo bi-lingue nei luoghi di frequentazione abituale - la sensibilizzazione/formazione dei MMG. L’intervento di sensibilizzazione è proseguito con la creazione e distribuzione mirata di opuscoli e cartoline informative bilingue associate a borse di stoffa realizzate da un gruppo di donne immigrate Fronte cartolina Retro cartolina Brochure esterno Brochure interno Dal raffronto pre e post campagna di sensibilizzazione nella regione Piemonte l’adesione dopo un anno è incrementata di circa 3 punti percentuali. L’esperienza con il Sermig – Torino Arsenale della pace Nel 2014 il CPO Piemonte ed il Sermig hanno avviato una collaborazione affinché sia le donne italiane che le donne immigrate regolarmente residenti e non, che afferiscono all’ambulatorio di ginecologia del Sermig, possano effettuare un Pap test o un test HPV di screening nell’ambito del Programma Prevenzione Serena contestualmente alla visita stessa, seguendo poi le varie fasi che il percorso di prevenzione prevede (eventuali approfondimenti, richiami ecc). OBIETTIVI ● Valutazione del livello di accettazione del test da parte delle donne immigrate (regolari e non) che affluiscono agli ambulatori del Sermig allo scopo di: - incrementare la quota di donne immigrate regolari aderenti al programma di screening; - offrire alle donne immigrate non regolari la possibilità di effettuare un test all’interno di un programma di screening organizzato. ● Valutazione della qualità degli esiti e della prevalenza della patologia cervicale in queste popolazioni confrontandole con quella delle donne italiane. ● Rinforzo dell’azione di sensibilizzazione nei confronti delle donne immigrate riguardo alla prevenzione. - Alle donne che prenoteranno una visita ginecologica presso gli ambulatori del Sermig verrà offerta la possibilità di effettuare un test di screening (Pap-test o test HPV a seconda dell’età della donna stessa). - I prelievi verranno effettuati da ginecologi volontari, presso gli ambulatori del Sermig, utilizzando la tecnica della fase liquida. - I dati relativi alle donne verranno inseriti direttamente nel sistema gestionale dello screening organizzato secondo le seguenti modalità: ♦ periodicamente, il Sermig comunicherà i nominativi delle donne da inserire nell’agenda di screening predisposta per l’ambulatorio del Sermig; ♦ i prelievi verranno inviati settimanalmente al CPO, tramite fattorino. Tutte le informazioni anamnestiche raccolte durante il prelievo verranno inserite da persona CPO sul sistema screening. - Il Centro Unificato dell’attività diagnostica citologica da screening, in collaborazione con il servizio di Anatomia Patologica dell’ospedale Sant’Anna di Torino, garantirà la lettura dei prelievi. SERMIG PUNTO PRELIEVO DONNE STP NON Residenti PERCORSO SCREENING DONNE NOMADI Residenti PERCORSO SCREENING DONNE STRANIERE RESIDENTI Questo progetto è rivolto anche alle donne dei campi nomadi autorizzati presenti nella città di Torino. Incontri di sensibilizzazione delle donne nomadi in collaborazione con i responsabili dei campi. A.I.Z.O. Associazione Italiana Zingari Onlus Associazione nazionale volontaria fondata nel 1971 a Torino da sinti e gagè (non zingari). Presente in 15 regioni e 67 città. A Torino l’attività di prevenzione dei tumori del collo dell’utero è inserito nel progetto ‘ La Città Possibile’, un progetto di co-housing che attualmente gestisce 27 famiglie rom provenienti dalla Romania e dalla ex Jugoslavia e inserite nel progetto di emersione dal campo abusivo di Lungo Stura Lazio. Popolazione Totale Numeri piccoli ma …pesanti. Non “culturalizzare” necessariamente la questione. Evitare gli stereotipi. La diversità culturale non deve diventare un alibi per non riflettere sulle modalità organizzative, comunicative, ecc. Conoscere il fenomeno: metodi per quantificarlo possibilmente uniformati nei criteri con cui vengono classificati gli stranieri. Fare i conti con il proprio contesto organizzativo e con le risorse a disposizione. Sperimentare nuove strategie ….a proposito di minoranze • Mammography screening participation: effects of a media campaign targeting Italian- speaking women – Page A et al. Conclusion: Differences exist in the use of mammography, CBE and BSE among the four major foreign nationality groups living in Switzerland compared to Swiss nationals. Immigrant and low-income women might draw benefit from a systematic and culturally adapted breast cancer screening programme to overcome disparities in access to screening.