Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 LE NEWS Confindustria al fianco del Parlamento europeo, pronto a ripartire IInn pprriim moo PPiiaannoo E’ passato circa un mese dalle elezioni europee. Questo periodo é stato utilizzato dai neo deputati per formare i gruppi politici, per eleggere le varie cariche necessarie al funzionamento del Parlamento, in primis il Presidente e i Vice-presidenti, e per formare le commissioni parlamentari. Al rientro dalla pausa estiva, il nuovo Parlamento sarà quindi pienamente operativo. I temi affrontati al Vertice G8 a L'Aquila Commissioni parlamentari : nomine agro-dolci per i deputati italiani Il Parlamento europeo é ormai un’istituzione “adulta” che ha saputo conquistarsi un potere che va ben oltre il ruolo attribuitogli dal Trattato di Nizza, attualmente in vigore. Ne dà testimonianza la brusca frenata subita dalla nomina per un secondo mandato da Presidente della Commissione europea di José Manuel Durao Barroso, proprio a causa del Parlamento europeo, che ha chiesto a Barroso di presentarsi formalmente in aula, rispondendo alle domande dei deputati. La “fiducia” a Barroso é stata cosi’ posticipata alla plenaria di settembre, ma potrebbe subire ulteriori ritardi. La Corte Costituzionale tedesca si pronuncia sulla ratifica del Trattato di Lisbona Al via il semestre di Presidenza svedese dell’Unione europea Il Parlamento europeo é destinato quindi a giocare un ruolo di primo piano nel prossimo quinquennio, tanto più se, come auspichiamo da tempo, il Trattato di Lisbona entrerà finalmente in vigore, dopo il referendum irlandese che si terrà nel prossimo ottobre. Nabucco: overview sull’accordo intergovernativo Confindustria ha sempre riconosciuto e sostenuto questa importanza: ne da testimonianza il nostro “Manifesto per le elezioni europee” attraverso il quale Confindustria ha cercato di indirizzare la recente campagna elettorale verso i temi di maggiore interesse per l’industria italiana, analizzando proposte e prospettive nei principali settori dell’economia. E Evveennttii Visita a Bruxelles del Vicepresidente di Confindustria Andrea Moltrasio Subito dopo le elezioni, Confindustria ha promosso un documento, condiviso con il proprio sistema, nel quale ha analizzato la presenza italiana nelle commissioni parlamentari di maggiore importanza per l’industria. In occasione della prima seduta plenaria del Parlamento, é stato consegnato ai deputati un secondo documento, dedicato ai dossier che occuperanno la ripresa dei lavori parlamentari, e sui quali Confindustria intende essere, fin dal primo giorno di lavoro, di supporto e stimolo per i deputati. Riunione sulle azioni di risarcimento per violazione antitrust e dei mezzi di ricorso collettivi SSoom mm maarriioo Il ruolo del Parlamento europeo non deve essere sottovalutato. Molti Paesi europei lo hanno capito da tempo, e inviano a Strasburgo deputati con grande esperienza, che garantiscono una presenza stabile e, quindi, sempre più influente. La delegazione italiana, invece, é stata quella con il più alto tasso di ricambio in corso di legislatura (circa il 50%): ci auguriamo che questo dato non si ripeta. Da parte nostra, Confindustria è consapevole dell’importanza del Parlamento, e intende continuare ad investire per fornire ai deputati, italiani e non, tutto il supporto e lo stimolo necessario, affinché lo sviluppo dell’Ue proceda di pari passo con lo sviluppo del benessere economico e sociale. AMBIENTE ED ENERGIA AFFARI SOCIALI MERCATO INTERNO ECONOMIA E FINANZA CONCORRENZA COMMERCIO E RELAZIONI ESTERNE Andrea Moltrasio Vicepresidente per l’Europa TRASPORTI E TELECOMUNICAZIONI MEDITERRANEO FOCUS SULLE PRIORITA’ DELLA DELEGAZIONE RICERCA E INNOVAZIONE CALENDARIO ISTITUZIONALE UE PROCEDURE D’INFRAZIONE UE ITALIA GAZZETTA UFFICIALE SOMMARIO Direttiva sulle emissioni industriali: raggiunto l’accordo politico al Consiglio Follow up della Comunicazione della Commissione europea un "impegno comune per l'occupazione" Trasporti: la Commissione europea lancia la comunicazione sul futuro dei trasporti La Commissione presenta un progetto di compromesso per l’accordo di libero scambio con la Corea del Sud. Diversi Stati membri chiedono chiarimenti Basilea II: Confindustria a favore di misure urgenti per facilitare l’accesso al credito delle imprese cura della Brevetto: adottato ilAquesito alla Corte di Giustizia Delegazione di Confindustria a Bruxelles Tel. 0032.2.2861211 Fax 0032.2.2302720 E-mail : [email protected] SOMMARIO Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 AMBIENTE ED ENERGIA Emissions Trading: ampliata la lista dei settori esposti al carbon leakage Direttiva RoHS : possibile estensione del campo di applicazione Prima valutazione dei Piani nazionali per l’efficienza energetica Accordo Stati Uniti - Ue: nuove specifiche per l’efficienza energetiche delle apparecchiature da ufficio Il Consiglio adotta definitivamente il “Terzo pacchetto” sul mercato interno dell’energia Il Consiglio adotta la direttiva sulla sicurezza nucleare Mercato dell’energia: la Commissione apre procedimenti d’infrazione contro 25 Stati membri Rinnovabili: pubblicati i modelli per i Piani d’azione nazionali AFFARI SOCIALI Revisione dell’accordo quadro sui congedi parentali: firma delle parti sociali Revisione del regolamento sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione: adozione formale del Consiglio La Commissione europea pubblica un libro verde sulla mobilità dei giovani Direttiva sull’orario di lavoro: aggiornamento sullo state dell’arte Il rapporto di luglio della Commissione europea sui mercati del lavoro rileva un lieve miglioramento del livello di fiducia La Commissione propone l’istituzione di uno strumento di micro-credito per sostenere l’occupazione MERCATO INTERNO Raccomandazione della Commissione europea per un miglior funzionamento del mercato interno Servizi elettronici transfrontalieri: nuovo progetto pilota della Commissione europea Protezione dei consumatori: nuovo pacchetto sull’applicazione del diritto comunitario ECONOMIA E FINANZA Consultazione sull’adozione di standard internazionali di audit Prestito di 400 milioni della BEI per il Gruppo Fiat Crisi economica e impatto sulle finanze pubbliche: rapporti della Commissione europea Rapporto Eurostat sulla pressione fiscale in Europa ed Italia Polonia e Lituania nominano due nuovi Commissari CONCORRENZA Adottato il rapporto sul funzionamento del regolamento comunitario sulle concentrazioni Approvata la proroga del regime italiano di garanzia a favore delle banche Presentato il rapporto della Commissione sulla concorrenza nel settore farmaceutico La Commissione sanziona E.ON and GDF Suez per essersi spartite il mercato del gas naturale franco-tedesco L’Italia deferita alla Corte di giustizia per non aver eseguito una sentenza di recupero di aiuti illegali ed incompatibili (contratti formazione lavoro) 2 COMMERCIO E RELAZIONI ESTERNE Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 L'Ue avvia consultazioni in seno all’OMC per chiedere alla Cina di eliminare le restrizioni all'export di materie prime In dirittura d’arrivo l’Accordo di Partenariato Economico (EPA) regionale fra Ue e Africa occidentale La Commissione europea lancia la nuova versione informatica per gli esportatori dei paesi in via di sviluppo Unione europea e Australia verso una semplificazione del commercio bilaterale. Richiesta di conclusione di Doha TRASPORTI E TELECOMUNICAZIONI Aiuti di Stato: nuove norme sul finanziamento statale delle emittenti di servizio pubblico Settore marittimo: aiuti per superare la crisi Completamento delle procedure amministrative online: la Commissione europea promuove i servizi transfrontalieri mediante nuove tecnologie Banda larga: la Commissione lancia una consultazione per la regolamentazione delle reti di nuova generazione Galileo: la Commissione preoccupata per ulteriori ritardi Gestione dello spettro: la Commissione favorevole alla liberalizzazione e all’armonizzazione Maxi-tranche di 80 milioni all’Italia per alta velocità e reti Presidenza svedese: il programma per il settore telecomunicazioni Presidenza svedese: il programma per il settore trasporti Reti TEN-T: rafforzare la cooperazione fra l’Europa e l’Africa Trasporti: la Commissione europea convoca una conferenza sulla sicurezza dei trasporti ferroviari Verso la European Maritime Day 2010 MEDITERRANEO Nuova pubblicazione della BEI sugli investimenti nel Mediterraneo RICERCA E INNOVAZIONE Iniziativa “Clean Sky”: invito a presentare proposte nel settore aeronautico Partenariati pubblico-privati: inviti a presentare proposte per progetti di ricerca nei settori dell’automobile, delle costruzioni e del manifatturiero Innovazione: la Commissione europea prepara un nuovo piano d’azione CALENDARIO ISTITUZIONALE UE - LUGLIO 2009 PROCEDURE D’INFRAZIONE UE ITALIA GAZZETTA UFFICIALE 3 IN PRIMO PIANO Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 I temi affrontati al Vertice G8 a L'Aquila Dall’8 al 10 luglio u.s. si è svolto a L’Aquila il Vertice G8 2009, i cui membri sono l’Italia (che detiene la Presidenza di turno del G8), il Canada, la Federazione Russa, la Francia, la Germania, il Giappone, il Regno Unito, gli Stati Uniti, a cui si aggiunge la presenza del Presidente di turno del Consiglio dell’Unione europea e del Presidente della Commissione europea. In tale occasione, la Presidenza italiana ha voluto dare un’impronta nuova al G8, coinvolgendo anche i Paesi emergenti, i Paesi dell’Africa e le principali Organizzazioni internazionali, ed arrivando a coprire, nelle sessioni più ampie, quasi il 90% dell’economia mondiale. I temi principali definiti dalla Presidenza italiana nel Vertice annuale dei Grandi hanno riguardato la risposta alla crisi economico-finanziaria globale, il ristabilimento della fiducia dei cittadini e il rilancio della crescita su basi più solide e bilanciate, l’attenzione alla dimensione sociale e del lavoro, la lotta al protezionismo e la liberalizzazione del commercio internazionale, la risoluzione delle crisi regionali, la sicurezza alimentare e la lotta ai cambiamenti climatici. Sulla crisi economica è stato osservato che stanno emergendo segnali positivi di miglioramento dell’economia. Tuttavia, sono ancora molti gli elementi di debolezza che continuano a caratterizzare la crisi e si rende pertanto necessaria la creazione di un codice di regole condivise per il mondo economico e finanziario, con l’obiettivo di delineare una strategia finalizzata al raggiungimento di una maggiore correttezza e trasparenza per la finanza e per il business internazionale. Altro fattore fondamentale per contrastare la crisi economica e rilanciare la crescita è il commercio mondiale; in tal senso, la dichiarazione congiunta del G8 mette in primo piano l’impegno dei partecipanti ad evitare ogni forma di protezionismo ed aumentare gli sforzi per promuovere e favorire il commercio internazionale e gli investimenti. Il Vertice de l’Aquila ha inoltre dato nuovo impulso al negoziato di Doha sul commercio mondiale, elaborando un’agenda per la conclusione nel 2010 e riaffermando la necessità di pervenire al più presto ad una conclusione equilibrata, ambiziosa e completa dei negoziati multilaterali. Per quanto riguarda la lotta al cambiamento climatico, altro dossier prioritario all’ordine del giorno, i leader del G8 hanno ricordato che essa va accompagnata da una risposta globale guidata dai Paesi industrializzati, la quale deve nondimeno essere sostenuta anche dai Paesi emergenti. L’incontro ha rappresentato anche una tappa importante verso la Conferenza delle Nazioni Unite di Copenaghen del prossimo dicembre. Il Vertice non ha poi dimenticato le emergenze che gravano sui paesi poveri e dell’Africa, quali la sicurezza alimentare e l’accesso all’acqua, evidenziando che oggigiorno sono oltre un miliardo le persone che soffrono la fame e la malnutrizione. Infine, altri temi affrontati hanno riguardato il concetto di “people first” - ovvero l’importanza che la dimensione sociale riveste soprattutto in tempi di crisi economica - la salute e questioni politiche internazionali, quali la non proliferazione nucleare, la situazione in Iran e Medio Oriente, la lotta al terrorismo, la stabilizzazione della regione Afghanistan-Pakistan e la situazione in Corea del Nord. Per il documento contenente il riepilogo della Presidenza si veda: http://www.g8italia2009.it/static/G8_Allegato/Riepilogo_della_Presidenza_--_italiano.pdf 4 Commissioni parlamentari : nomine agro-dolci per i deputati italiani Nei giorni tra il 14 e il 16 luglio scorsi, il Parlamento europeo si é riunito a Strasburgo, per la prima volta dopo le elezioni, per eleggere il proprio presidente e una serie di altre cariche, necessarie al proprio funzionamento interno. Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Il nuovo presidente del Parlamento europeo é l’ex primo ministro polacco Jerzy Buzek, la cui nomina era scontata dopo il ritiro dell’altro possibile candidato popolare, l’italiano Mario Mauro. L’on. Buzek rimarrà in carica fino alla fine del 2011. Una piacevole sorpresa per gli Italiani é arrivata dall’elezione dei 14 vice-presidenti, quando Gianni Pittella (PD) é stato eletto primo vice-presidente, al primo scrutinio, con 360 voti. L’on. Pittella sarà quindi un “primus inter pares” tra gli altri Vice-presidenti, tra i quali figura anche l’on. Roberta Angelilli, eletta al III scrutinio. La seduta di Strasburgo é stata anche l’occasione per chiudere i negoziati tra i gruppi politici (e all’interno di ogni gruppo) per definire le presidenze e le composizioni delle commissioni parlamentari. Per quanto riguarda le presidenze, particolarmente significativo il risultato nella commissione agricoltura, di primaria importanza per l’industria alimentare italiana (come evidenziato nel documento che Confindustria aveva fatto circolare all’indomani delle elezioni europee) che sarà guidata dal deputato italiano Paolo De Castro (PD). Per il resto, italiane saranno anche le presidenze della commissione per gli affari esteri (con l’on. Gabriele Albertini, PdL), quella per gli affari costituzionali (on. Carlo Casini, UDC) petizioni (on. Mazzoni, PdL) e controllo dei bilanci (on. De Magistris, IdV). E’ importante segnalare anche che l’on. Patrizia Toia (PD) é stata eletta prima Vice-presidente della commissione per l’industria, la ricerca e l’energia. Inoltre, una presenza italiana é assicurata in tutte le commissioni con una rappresentanza particolarmente numerosa nella commissione per l’ambiente e in quella per le libertà, la giustizia e gli affari interni. Durante il mese di agosto i lavori al Parlamento saranno sospesi, per riprendere a pieno ritmo il primo di settembre. La Corte Costituzionale tedesca si pronuncia sulla ratifica del Trattato di Lisbona Lo scorso 30 giugno, la Corte Costituzionale tedesca si è pronunciata sulla compatibilità del Trattato di Lisbona con la costituzione tedesca, pre-requisito essenziale per la sua ratifica. In sostanza la corte ha detto sì al Trattato di Lisbona ad una condizione: che prima della sua ratifica venga promulgata una legge che rafforzi i poteri del Parlamento in relazione ai temi dell’integrazione europea. I giudici costituzionali hanno quindi ritenuto necessario assicurare un maggior potere di controllo per il Bundenstag, il Parlamento nazionale, esprimendo una riserva che rappresenta un inconveniente significativo in vista delle elezioni politiche previste per il 27 settembre. Nel dettaglio la Corte, enfatizzando il “deficit democratico strutturale” dell’Ue, ha richiesto (ma la richiesta è vincolante) che le prerogative del Parlamento nazionale in relazione ai poteri comunitari siano messe nero su bianco in una legge che dovrà, a questo punto, essere varata in tutta fretta (al più tardi all’inizio di Settembre, ma con in mezzo la pausa estiva) dalla stessa assemblea nazionale tedesca. L’entrata in vigore del Trattato di Lisbona incontra dunque un ulteriore ostacolo, dopo le resistenze, non ancora superate, manifestate dall’Irlanda (dove un secondo referendum è stato fissato per il 2 ottobre), dalla Repubblica Ceca e dalla Polonia che, assieme alla Germania, non hanno ancora completato il processo di ratifica. 5 Per ulteriori informazioni sul testo del Trattato e sullo stato del processo di ratifica si rinvia al seguente link: http://europa.eu/lisbon_treaty/index_en.htm Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Al via il semestre di Presidenza svedese dell’Unione europea Il primo luglio scorso la Svezia ha assunto la Presidenza dell’Unione europea, responsabilità che manterrà fino al 31 dicembre 2009. Le priorità principali della Presidenza svedese riguardano l’economia, l’occupazione e il cambiamento climatico. La maggior parte delle energie saranno infatti dedicate a trasformare la crisi in un’opportunità per rafforzare la competitività europea e creare nuovi posti di lavoro contribuendo allo stesso tempo a salvaguardare l’ambiente, il che richiederà un grande sforzo di rinnovamento del sistema industriale europeo. Nello specifico, l’agenda europea per il secondo semestre del 2009 contiene diversi appuntamenti cruciali, rispetto ai quali il programma svedese delinea delle mete ambiziose: ad esempio, in materia di ambiente, raggiungere un accordo sulla lotta al cambiamento climatico al vertice che si terrà a dicembre a Copenhagen; in materia economica, raggiungere un accordo sulle proposte della Commissione in materia di vigilanza finanziaria e avviare un dibattito in vista dell’adozione di una nuova “Strategia per la crescita sostenibile e l’occupazione” nella primavera 2010; in tema di giustizia, adottare il “programma di Stoccolma” sulla collaborazione in materia di giustizia e affari interni; in materia di politica commerciale, concludere l’accordo di libero scambio con la Corea del Sud. Di estremo rilievo saranno inoltre le questioni istituzionali, come la necessità di preparare il terreno all’entrata in vigore del Trattato di Lisbona e gestire la transizione verso una nuova legislatura e una nuova composizione della Commissione. Un programma stimolante e impegnativo dunque, la cui progressiva attuazione sarà possibile seguire sul sito creato appositamente per l’occasione: http://www.se2009.eu/ Nabucco: overview sull’accordo intergovernativo Il 13 luglio u.s. si è celebrato ad Ankara il battesimo politico del gasdotto Nabucco, che abbraccia Turchia, Ungheria, Austria, Romania e Bulgaria. Sono in gioco produzione, vendita, prezzo, transiti e prelievi collegati, ma soprattutto gli equilibri geopolitici ed economici di una vasta area, che comprende Europa, Russia, Paesi asiatici e Iran. Nabucco nasce, con il placet della Commissione europea e degli Stati Uniti, per svincolarsi dal quasi monopolio del gas russo. L'accordo raggiunto tra i quattro Stati comunitari di transito (Austria, Bulgaria, Ungheria e Romania) e la Turchia, sostenuto dalla Germania, il cui operatore di energia RWE è, assieme all'austriaco ÖMV, l'ungherese MOL, il bulgaro Bulgargaz, il rumeno Transgaz e il turco Botas, il sesto membro del consorzio incaricato di costruire il progetto, ha richiesto sei mesi di negoziati difficili. Presente ad Ankara il 13 luglio, il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha sottolineato come l’accordo intergovernativo su Nabucco rappresenti un precedente nel genere, perfettamente conforme al diritto internazionale, al diritto europeo e al diritto turco. L’accordo prevede, infatti, l'applicazione del diritto comunitario fino alle frontiere dell'UE, quindi un regime specifico in Turchia. 6 Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Nel caso una società terza intenda utilizzare il gasdotto, l’interlocutore sarà esclusivamente il consorzio Nabucco International Company, istituito per trasportare gas dall'est della Turchia fino al centro dell'UE, e viceversa. Si tratta quindi del principio dello sportello unico, che semplifica il trasporto di gas attraverso molte giurisdizioni. L'accordo intergovernativo concluso garantisce la coerenza regolamentare del progetto Nabucco e la sua conformità con le esigenze giuridiche applicabili al mercato interno del gas. La prossima fase del progetto, che comincerà nel secondo semestre 2009, consiste nello stipulare contratti di capacità. Nabucco sarà un gasdotto accessibile ai terzi. Almeno il 50% della sua capacità sarà venduto sul mercato. Il restante 50% sarà oggetto di un diritto di prelazione a favore dei proprietari del gasdotto e delle loro filiali. Se tali società non dovessero esercitare la prelazione, la capacità sarebbe offerta sul mercato. Il gasdotto suscita un grande interesse in Azerbaigian e in Iraq, dove alcune società sono già pronte ad assumere impegni. Sarà così possibile trasportare gas di altri Paesi centro-asiatici e del Mar Caspio, regione che ospita le più grandi riserve di gas al mondo. A medio termine, l'UE e la Turchia esamineranno insieme le modalità che mirano a costituire una società di sviluppo del Caspio per fornire al Turkmenistan e ad altri fornitori potenziali la garanzia che società europee e turche siano in grado di assumere impegni di acquisizione e di pagamento. Per ulteriori informazioni: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=SPEECH/09/339 http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/09/1114&format=HTML&aged=0&lang uage=EN&guiLanguage=en FOCUS SULLE PRIORITA’ DELLA DELEGAZIONE Direttiva sulle emissioni industriali: raggiunto l’accordo politico al Consiglio Il 25 giugno u.s., il Consiglio dei Ministri dell’Ambiente ha raggiunto un accordo politico in prima lettura sulla proposta di direttiva sulle emissioni industriali. Grazie all’intensa attività negoziale svolta dell’Italia, il testo adottato dal Consiglio presenta importanti miglioramenti rispetto alla proposta originaria presentata alla fine del 2007 dalla Commissione europea, fortemente sostenuti da Confindustria. Tra questi si segnala, in particolare, che la data limite per il rispetto dei nuovi e più stringenti limiti di emissione per i grandi impianti di combustione è stata estesa dal 2016 al 31 dicembre 2020, sulla base di un periodo transitorio di riduzione delle emissioni nello stesso periodo. Conformemente alle richieste di Confindustria, questa possibilità è stata estesa a tutti gli impianti autorizzati entro il novembre del 2002. Sono stati poi bloccati i tentativi di alcuni Stati membri di limitare ulteriormente il principio di flessibilità che, ad oggi, consente alle autorità competenti di autorizzare deviazioni dai livelli limite di emissione associati alle migliori tecniche disponibili se giustificate per ragioni geografiche, economiche ed ambientali. Considerando che i limiti di emissione saranno più stringenti poiché dovranno corrispondere ai limiti di emissione associati alle migliori tecniche disponibili, si tratta di un risultato importante per permettere che siano prese in considerazione le condizioni specifiche in cui operano gli impianti. L’accordo del Consiglio ha inoltre riportato la soglia di inclusione per gli impianti di combustione a 50 megawatt, respingendo la proposta della Commissione di abbassarla a 20 megawatt. 7 Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Il testo passa ora in seconda lettura, che si preannuncia ostica, vista la distanza di posizione su molti punti chiave tra il Parlamento europeo ed il Consiglio. I Ministri dell’Ambiente hanno, inoltre, adottato delle conclusioni sul tema delle misure di adattamento al cambiamento climatico, sottolineando la necessità di renderle parte integrante di altre politiche rilevanti, quali ad esempio la politica regionale e sociale e ribadendo l’importanza di mettere in campo strumenti di finanziamento adeguati. C’è stato anche un primo dibattito sui negoziati internazionali sul clima che dovrebbero condurre, alla Conferenza di Copenaghen di dicembre, ad un nuovo accordo globale sul clima. Il tema sarà affrontato nuovamente al prossimo Consiglio informale dei Ministri dell’Ambiente (24-25 luglio). Come preannunciato, il Consiglio ambiente non ha invece dibattuto la proposta di direttiva sui suoli, visto che continua lo stallo dovuto alla minoranza di blocco di Austria, Francia, Germania, Olanda e Regno Unito, che contestano la competenza comunitaria nel disciplinare la tutela dei suoli. Per ulteriori informazioni http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/en/envir/108792.pdf Follow up della Comunicazione della Commissione europea un "impegno comune per l'occupazione" Il 3 giugno la Commissione europea ha adottato una comunicazione dal titolo “Un impegno comune per l'occupazione", volta a delineare una nuova strategia per fronteggiare gli effetti sociali della crisi economica in atto. In particolare, la Commissione identifica le seguenti tre priorità chiave: 1) sostenere l'occupazione, creare posti di lavoro e promuovere la mobilità; 2) migliorare le qualifiche e rispondere ai bisogni del mercato del lavoro; 3) migliorare l'accesso all'occupazione. In linea con i commenti positivi espressi da BUSINESSEUROPE, Confindustria ritiene condivisibili i contenuti della comunicazione. Sono senz’altro da accogliere con favore la scelta di un approccio ampio e non incentrato strettamente sui problemi del mercato del lavoro, nonché l’enfasi data alla flexicurity attraverso il richiamo nel testo della comunicazione all’esigenza di promuovere politiche attive del mercato del lavoro, improntate ai principi della “flexicurity”, in contrapposizione ad approcci basati su tutele passive e su misure protezionistiche del mercato del lavoro. Facendo seguito a quanto annunciato nella comunicazione, il 2 luglio la Commissione europea ha presentato una proposta diretta ad istituire un nuovo strumento finanziario che fornirà microcrediti alle piccole imprese e alle persone che hanno perso il lavoro e intendono avviare in proprio una piccola impresa. Con l’obiettivo di attenuare le serie ripercussioni che la crisi economica sta avendo e continuerà ad avere sull’occupazione – nel 2009 si prevede la perdita di 3,5 milioni di posti di lavoro nell'UE – l’iniziativa della Commissione è volta a fronteggiare l’attuale situazione di contrazione del credito ed i relativi problemi di liquidità ed a facilitare l’accesso ai finanziamenti. Con riferimento alle misure riguardanti il Fondo Sociale Europeo (FSE), ugualmente annunciate nella comunicazione, la Commissione intende presentare dopo la pausa estiva una proposta di modifica del Regolamento disciplinante il FSE con l’obiettivo di accelerare lo stanziamento, nel quadro del Fondo Sociale Europeo, di 19 miliardi di euro eliminando in via temporanea il requisito del co-finanziamento nazionale. La proposta avrebbe dovuto trovare un sostegno all’interno delle conclusioni del Consiglio Europeo del 18-19 giugno ma il paragrafo relativo all’accelerazione della spesa dei Fondi Strutturali non è stato incluso nella versione definitiva, principalmente per la ferma opposizione da parte tedesca. Su questa proposta permangono, infatti, forti resistenze da parte di alcuni paesi (Germania in testa seguita da Regno Unito ed alcuni paesi scandinavi) contrari all’eliminazione del co-finanziamento nazionale; oltre a ritenere che l’eliminazione, seppur temporanea, del requisito del co-finanziamento comporti un rischio di cattiva gestione e cattiva qualità dei progetti da finanziare, tali paesi – contributori netti al bilancio UE – temono che il ricorso 8 Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 all’opzione di non fornire il co-finanziamento possa tradursi in conseguenze negative per i propri saldi nazionali (e che essi finiscano per pagare per altri paesi). In seno a BUSINESSEUROPE, i rappresentanti delle federazioni tedesca a britannica si sono espressi nettamente contro la proposta di eliminare il requisito del cofinanziamento; le altre federazioni sono invece in linea di massima favorevoli. A condizione che la modifica non si traduca in una perdita di risorse a vantaggio di altri paesi, Confindustria è favorevole all’opzione di eliminare in via temporanea il co-finanziamento nazionale. Per ulteriori informazioni sulla proposta di strumento europeo di microfinanziamento: http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=en&catId=89&newsId=547&furtherNews=yes Per maggiori informazioni sulla comunicazione (+ relativo allegato): http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=en&catId=89&newsId=514&furtherNews=yes Trasporti: la Commissione europea lancia la comunicazione sul futuro dei trasporti Quali sono le principali tendenze e sfide che influenzeranno lo sviluppo futuro della politica dei trasporti? Invecchiamento della popolazione, migrazione e mobilità interna, la sfida ambientale ed energetica, urbanizzazione e globalizzazione. La soluzione, proposta dalla Commissione europea nella comunicazione sul futuro dei trasporti presentata il 17 giugno scorso dal Commissario competente Antonio Tajani, è lo sviluppo di un sistema di trasporto integrato tra le varie modalità (strada, ferrovia, cielo e mare), basato sulla tecnologia e di facile utilizzo per l'utente. La politica europea dei trasporti ha contribuito a fornire un sistema di mobilità efficiente per le persone e per le imprese dell'UE. Ora si deve assicurare che questa mobilità possa essere sostenuta in futuro. Inoltre, la sostenibilità ambientale, l'invecchiamento della popolazione, la migrazione, la penuria di combustibile fossile, l'urbanizzazione e la globalizzazione sono tendenze chiave nella nostra società e costituiranno delle sfide al nostro sistema di mobilità. L'accelerazione dell'introduzione di tecnologie innovative e dell'integrazione completa dei diversi mezzi di trasporto è determinante per il superamento di queste sfide. Infine, è importante progredire nella collaborazione di settore anche con le regioni extraeuropee, come l'Africa, ad esempio, per assicurare integrazione, sviluppo e anche e la promozione di interessi economici ed ambientali dell'Europa. Su tutte queste tematiche, la Commissione ha anche avviato una consultazione il 19 giugno, che si concluderà il 30 settembre. Le parti interessate sono state invitate a contribuire a quest'esercizio presentando, nei tempi previsti (30 settembre), le proprie osservazioni. In una nota di commento alla comunicazione, Businesseurope ha segnalato un’insufficiente accento sul tema della competitività e sull’importanza strategica dei trasporti per la crescita di altri settori. Inoltre, per le imprese di settore europee è imprescindibile l’esigenza di compiere ulteriori sforzi per completare l'attuazione del mercato interno per il trasporto; promuovere il principio della co-modalità in modo più coerente; considerare l’integrazione europea anche dal punto di vista dei trasporti, puntando sui futuri partner commerciali dell’UE e sull’accesso ai mercati a forte crescita; e liberare maggiori investimenti per le infrastrutture, sia a livello europeo che nazionale, coinvolgendo maggiormente il settore privato. I risultati della consultazione (che saranno presentati in occasione di una conferenza nel mese di ottobre) serviranno a preparare il terreno per i futuri orientamenti programmatici, che dovrebbero essere delineati nel nuovo Libro bianco sui trasporti, la cui pubblicazione è prevista nel 2010. 9 I contributi per la consultazione possono essere inviati al seguente indirizzo: [email protected] Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Per ulteriori informazioni: http://ec.europa.eu/transport/strategies/2009_future_of_transport_en.htm La Commissione presenta un progetto di compromesso per l’accordo di libero scambio con la Corea del Sud. Diversi Stati membri chiedono chiarimenti Durante la riunione dell’ultimo Comitato 133 del 10 luglio u.s., ovvero il comitato composto dai rappresentanti degli Stati membri, che consiglia e fornisce proposte alla Commissione europea in materia di negoziati commerciali internazionali, la Commissione europea ha presentato il compromesso finale, ottenuto dopo due anni di negoziati, sull’accordo commerciale di libero scambio con la Corea del Sud. In tale pacchetto sono state incluse le due questioni che da ormai alcuni mesi sono state al centro del dibattito tra business europeo (in sede BusinessEurope), Stati membri e Commissione europea: regole di origine e duty drawback. Il duty drawback rappresenta un sistema che prevede la restituzione dei dazi all'importazione alle compagnie coreane che usano prodotti importati come componenti dei prodotti esportati verso l’Ue. Diversi Stati europei hanno espresso preoccupazione su tale meccanismo, che consentirebbe all’industria coreana di produrre a minor costo grazie all’importazione di prodotti esenti da dazio da paesi limitrofi, e quindi di avere un vantaggio competitivo maggiore. La Commissione ha pertanto proposto una clausola di salvaguardia, come strumento finalizzato a contrastare un eventuale aumento significativo dei flussi commerciali in alcuni settori industriali derivante dall’utilizzo del suddetto meccanismo. A seguito dell’ultimo confronto con la Commissione, gli Stati membri, pur avendo compreso che non si terranno ulteriori negoziati, hanno espresso la necessità di dover prendere tempo per analizzare attentamente i dettagli del testo negoziato, prima di approvare il compromesso ottenuto tra la Commissione europea e Seul sull’accordo di libero scambio. Diversi Stati membri, tra cui l’Italia, hanno espresso dubbi, in particolare perché vi è stata finora poca chiarezza da parte della Commissione europea sulla clausola di salvaguardia e sulle tempistiche di entrata in funzione di tale sistema. La Presidenza svedese di turno dell’Ue, appoggiata da vari Stati membri, dà forte sostegno per una rapida finalizzazione dell’accordo, ma dovrà ancora riuscire a convincere gli Stati riluttanti; in particolare, essa è consapevole del criticismo espresso da diversi Stati membri e da importanti settori industriali, come quello automobilistico, che hanno chiesto maggiore chiarezza sul sistema di salvaguardia e sulle tempistiche di entrata in funzione di tale sistema. Al contrario, la Corea del Sud, economia basata sull’esportazione, ha da subito espresso molto entusiasmo per la chiusura dell’accordo. L’accordo potrebbe essere ratificato già dopo l’estate, firmato entro fine anno ed entrare in vigore nel 2010. Tuttavia, per seguire tali tempistiche, la Commissione europea dovrà riuscire ad ottenere il supporto finale degli Stati membri, in particolare sul funzionamento della controversa clausola di salvaguardia. Confindustria riconosce l’opportunità di chiudere un accordo di tale importanza, che contribuirebbe a rafforzare il libero mercato e rappresenterebbe un segnale di fondamentale importanza per la business community internazionale. Tuttavia, allo stato attuale, alcune preoccupanti questioni rimangono irrisolte, ed è pertanto necessario ottenere dalla Commissione europea maggiore chiarezza. In linea con quanto espresso dall’Italia a Bruxelles, Confindustria ritiene fondamentale ribadire la propria posizione, anche attraverso la propria Delegazione di Bruxelles nel dialogo in sede BusinessEurope, a favore di un accordo equilibrato e in grado di tutelare adeguatamente gli interessi dell’industria europea. 10 Basilea II: Confindustria a favore di misure urgenti per facilitare l’accesso al credito delle imprese Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 La crisi economica e finanziaria prosegue e, nonostante timidi segnali di ripresa, sembra destinata a prolungarsi nel tempo con ulteriori, pesanti, ricadute sulle imprese italiane ed europee. Nell’UE sono stati portati avanti considerevoli interventi pubblici di sostegno al sistema bancario. Le misure nazionali a sostegno del settore bancario nell’UE che sono state approvate hanno un valore complessivo pari a oltre 3700 miliardi di euro. Questo sostegno straordinario era necessario per evitare un tracollo del sistema finanziario europeo. Tuttavia, l’accesso al credito delle imprese, e delle PMI in particolare, è diventato più difficile in questi ultimi mesi. Tra le cause di questo fenomeno, si possono evidenziare i requisiti patrimoniali delle banche previsti dall’accordo Basilea II, recepite nell’UE con le direttive 2006/48 e 2006/49. Come noto, l’accordo di Basilea II introduce nuovi criteri per il calcolo dei requisiti patrimoniali minimi delle banche sulla base di una più sofisticata metodologia di misurazione del rischio (creditizio, operativo e di mercato). La principale novità consiste nell’utilizzo dei rating (esterni o definiti direttamente dalle banche) come base per il calcolo del requisito patrimoniale. Ad una variazione in negativo del rating corrisponde quindi un aumento del capitale minimo richiesto alle banche. Questo meccanismo, in fase di rallentamento dell’economia, può portare le banche a ridurre l’offerta di credito per rispettare la proporzione tra capitale e attività. In tal senso, si può considerare che l’attuazione dei principi di Basilea II può avere l’effetto di accentuare una congiuntura e quindi risultare prociclica. Tali effetti prociclici della normativa sono stati ampiamente riconosciuti, sia a livello di G20 che a livello UE. Da ultimo, il Consiglio Ecofin di giugno ha adottato conclusioni in merito. Le soluzioni tecniche per ovviare a questo problema sono in corso di elaborazione e prevedono la creazione di cosiddetti “cuscinetti anticiclici”, ovvero requisiti patrimoniali più vincolanti in periodi di espansione economica che consentano maggiore flessibilità in periodi di crisi. Ma le soluzioni che si profilano potranno sortire effetti solo nel medio e lungo termine e sono perlopiù destinate ad evitare il ripetersi di crisi come quella in atto. Sarebbero allora opportuni interventi immediati, come chiesto dalla Germania al recente Consiglio Ecofin, di allentamento temporaneo delle norme in vigore per favorire un afflusso di credito alle imprese in questo difficile frangente. La maggioranza degli Stati membri ha però espresso maggiore cautela e la richiesta tedesca di intervento immediato non è stata accolta. Tuttavia, la Commissione europea si è impegnata a presentare opportune proposte entro ottobre. In questa fase, Confindustria si impegna pienamente - sia a livello nazionale che a livello europeo a favore di misure immediate e transitorie per favorire l’afflusso di credito all’economia e per la ricapitalizzazione delle imprese. Sono in preparazione nuove iniziative in tal senso, da portare avanti anche in collaborazione con altre associazioni imprenditoriali nazionali, in particolare quella tedesca. 11 Brevetto: adottato il quesito alla Corte di Giustizia Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Facendo seguito alla precedente decisione di chiedere alla Corte di Giustizia di pronunciarsi sulla compatibilità tra un sistema unico europeo di risoluzione delle controversie brevettuali e il Trattato, il Consiglio, allo scadere della Presidenza ceca, ha adottato il testo di tale quesito. La formulazione, semplice e coincisa, non lascia spazio a diverse interpretazioni e costituisce il presupposto di una risposta chiara e univoca da parte della Corte, come richiesto dall’industria. Allo stato attuale, non è possibile prevedere quanto tempo sarà necessario per avere il responso dei giudici, ma é ragionevole pensare che questo non potrà arrivare prima della fine dell’anno. Nel frattempo, i lavori al Consiglio hanno permesso di arrivare a un’ulteriore formulazione del regolamento sul brevetto comunitario. Per quanto riguarda la lingua, il testo prevede (art. 24°) che la domanda di brevetto sia redatta in una delle tre lingue ufficiali dell’EPO (inglese, francese e tedesco). Tuttavia, sarà possibile presentare la domanda in un’altra lingua ufficiale dell’Ue (ad esempio in italiano): in questo caso il sistema si farà carico della traduzione. Nel testo viene quindi rispettata la richiesta dell’industria di non fare gravare il costo di eventuali traduzioni sulle aziende. EVENTI Europa per le imprese Visita a Bruxelles del Vice-presidente di Confindustria Andrea Moltrasio Lo scorso 8 luglio il Vice Presidente per l'Europa Andrea Moltrasio, accompagnato dal Vice Direttore Generale Daniel Kraus, si è recato a Bruxelles per una serie di incontri istituzionali. Il Vice Presidente Moltrasio ha incontrato i capi delegazione Niccolò Rinaldi (ALDE), David Sassoli (APSDE) e Mario Mauro (PPE-DE), per presentare il documento sulle priorità dell’industria italiana al PE e discutere delle priorità italiane della prossima legislatura. Dopo un pranzo con il “Gruppo di iniziativa italiana”, composto da imprenditori e altri operatori economici presenti a Bruxelles, si sono invece tenuti gli incontri con il Vice Presidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per i trasporti, e con il Vice Presidente Günter Verheugen, che detiene il portafoglio imprese ed industria. In occasione di una conferenza stampa in cui sono stati discussi i principali temi di attualità europea, il Vice Presidente Moltrasio ha ricordato infine quali sono le priorità delle imprese italiane, da perseguire in Italia e in Europa, quali le riforme strutturali, a partire da pensioni e liberalizzazioni, e l'obiettivo della riduzione delle emissioni di C02, che Confindustria sposa appieno. Riunione sulle azioni di risarcimento per violazione antitrust e dei mezzi di ricorso collettivi Lo scorso 16 giugno la Delegazione di Confindustria ha organizzato un incontro volto a fare il punto sulle azioni di risarcimento per violazione antitrust e dei mezzi di ricorso collettivi, alla quale hanno partecipato rappresentanti di aziende ed associazioni settoriali presenti a Bruxelles. La riunione di coordinamento ha avuto lo scopo di condividere informazioni ed istituire un gruppo di lavoro che assicuri ed indirizzi future azioni di lobby nei confronti delle istituzioni comunitarie. Nel corso dell’incontro sono state esaminate le iniziative della Direzione generale Concorrenza in materia di azioni risarcitorie per violazioni delle norme antitrust comunitarie, nonché la 12 Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Consultazione sui mezzi di ricorso collettivi pubblicata dalla Direzione generale Salute e consumatori con scadenza 3 luglio 2009, ed il DDL 1195 all’esame della Camera in Italia. Preoccupazioni maggiori sono state espresse riguardo alle caratteristiche delle possibili iniziative della Direzione generale per la concorrenza (DG COMP), al momento ancora allo studio presso i servizi della Commissione, le quali potrebbero comprendere, tra l’altro, un meccanismo di opt-out, l’assenza di un filtro preventivo adeguato capace di vagliare in via preliminare le ragioni dei singoli e l’assenza di provvedimenti che impediscano di riproporre le medesime azioni. Un’eventuale proposta siffatta sarebbe fonte di serie preoccupazioni da parte del mondo industriale ed avrebbe pesanti ripercussioni sulla legislazione italiana, rimettendo in questione il ben più bilanciato DDL 1195 attualmente all’esame delle Camere. Per quanto riguarda invece la Consultazione pubblicata dalla DG Salute e Consumatori, le riserve riguardano in particolar modo l’opportunità di procedere ad un’azione comunitaria, la quale sembra difficilmente giustificabile in assenza di concrete implicazioni transfrontaliere. Proprio per reperire maggiori dati, la Commissione europea ha aperto una nuova consultazione, che si chiuderà il 3 luglio p.v. Uno studio commissionato dalla Commissione europea sui metodi alternativi di risoluzione delle controversie sarà probabilmente pubblicato prima dell’estate. LE NEWS AMBIENTE ED ENERGIA Emissions Trading: ampliata la lista dei settori esposti al carbon leakage Lo scorso 1 luglio la Commissione europea ha presentato nuovi risultati relativi all’identificazione dei settori industriali a rischio di carbon leakage - delocalizzazione - che, in quanto tali, riceveranno i permessi di emissione su base gratuita per limitare i costi della loro partecipazione al sistema di Emissions Trading e le conseguenti distorsioni competitive. La Commissione ha stilato una prima lista di settori a rischio, sulla base dei risultati di un’analisi quantitativa (grado di intensità di carbonio e di esposizione al commercio internazionale) dalla quale sono però risultati esclusi vari settori. Per questi ultimi, la Commissione ha così condotto una più approfondita analisi quantitativa accompagnata anche da un’analisi qualitativa (basata su criteri quali le caratteristiche di mercato, i margini di profitto, la possibilità di riduzione delle emissioni o dei consumi energetici). Sono così stati identificati come esposti al rischio di carbon leakage nuovi settori tra cui: vetro, ceramica, gas industriali, vernici, pannelli di legno e vari altri. Confindustria e le associazioni di settore hanno lavorato in stretta collaborazione con le competenti autorità ministeriali per estendere la lista dei settori, fornendo dati aggiuntivi e commenti alla Commissione europea, che hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato. Oltre a continuare a dialogare con i Ministeri competenti e con i servizi della Commissione per tentare di risolvere il problema dell’esclusione di alcuni rimanenti settori, Confindustria sta vigilando sull’effettiva inclusione dei nuovi settori nella lista definitiva che dovrà essere tradotta in una proposta di decisione della Commissione europea e che dovrà essere adottata entro fine anno con l’assenso del Parlamento europeo e del Consiglio. 13 Per maggiori informazioni: http://ec.europa.eu/environment/climat/emission/carbon_en.htm Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Direttiva RoHS : possibile estensione del campo di applicazione Molti Stati membri hanno sollevato dubbi sull’approccio proposto dalla Commissione europea con riferimento alla revisione della direttiva sulla limitazione dell’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche - RoHS (2002/95/EC). In particolare, vari governi sono intenzionati ad estendere il campo di applicazione della direttiva a tutti i prodotti, indicando in un allegato le categorie di prodotti eventualmente escluse. L’attuale direttiva si applica a determinate categorie di prodotti che corrispondono a quelle oggetto della direttiva sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche – RAEE (2002/96/EC), anch’essa in corso di revisione. La Commissione invece si era limitata a proporre, lo scorso dicembre (Newsletter n.65), un’estensione del campo di applicazione alle apparecchiature mediche e agli strumenti di controllo e di monitoraggio industriale. Alcuni Stati membri vogliono, inoltre, che siano chiarite le procedure per l’identificazione di eventuali nuove sostanze da aggiungere alla lista delle sei sostanze già vietate nella fabbricazione di apparecchiature elettriche. La Commissione ha indicato che la possibile inclusione di nuove sostanze dovrà essere valutata alla luce della lista di sostanze autorizzate in base al nuovo regolamento REACH sulle sostanze chimiche, e dovrà essere definita attraverso la procedura di comitatologia. Un piccolo gruppo di Stati membri, guidati dalla Danimarca, vorrebbe invece bandire da subito l’utilizzo di quattro nuove sostanze: l’HBCDD e tre tipologie di ftalati (DEHP, BBP, DBP). La presidenza svedese ha indicato di voler raggiungere un accordo con il Parlamento per adottare la nuova direttiva in prima lettura entro fine anno. Prima valutazione dei Piani nazionali per l’efficienza energetica La Commissione europea ha pubblicato una prima valutazione dei Piani nazionali per l’efficienza energetica, che gli Stati membri hanno elaborato in base alla direttiva sull’efficienza energetica e i servizi energetici (2006/32/EC). La valutazione di carattere generale della Commissione consiste in una critica all’utilizzo, da parte degli Stati membri, di misure spesso frammentate e nella conseguente mancanza di una strategia coerente e ben coordinata da parte dei governi nazionali. L’Italia è uno dei quattro Stati membri che si sono spinti oltre l’obiettivo indicativo del 9% definito a livello comunitario per il periodo 2007-2016 (9,6% per l’Italia). La Commissione ha riconosciuto all’Italia la definizione di una strategia realistica per il perseguimento di tale obiettivo, che poggia in maniera prioritaria sul settore dell’edilizia residenziale. Ha valutato, inoltre, molto positivo ed in linea con lo spirito della direttiva l’utilizzo, da parte dell’Italia, di strumenti economici quali incentivi fiscali e certificati bianchi. La Commissione chiede di definire però misure anche per gli edifici residenziali di nuova costruzione e per edifici di tipo commerciale e di chiarire la portata delle misure relative al settore dei trasporti. Per maggiori informazioni: http://register.consilium.europa.eu/pdf/en/09/st11/st11392.en09.pdf 14 Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Accordo Stati Uniti - Ue: nuove specifiche per l’efficienza energetiche delle apparecchiature da ufficio Lo scorso 17 giugno la Commissione europea e l’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente (EPA) hanno firmato un accordo per la definizione di nuove specifiche in merito ai consumi delle apparecchiature d’ufficio, quali computer, stampanti e fotocopiatrici. L’accordo rientra nel programma Energy Star della Commissione europea, volto a creare un sistema volontario internazionale di etichettatura per l'efficienza energetica, al fine migliorare la gestione della domanda energetica, contribuire alla sicurezza dell'approvvigionamento energetico ed incoraggiare la riduzione delle emissioni CO2. I nuovi criteri, che sono entrati in vigore il 1° luglio u.s., rispondono a standard più elevati di efficienza energetica e serviranno a risparmiare, soltanto all’interno dell’Unione europea, 22 TWh nel corso dei prossimi 4-6 anni. Le specifiche tecniche sono state elaborate di comune accordo dagli Stati membri, dall’Agenzia USA per la protezione dell’ambiente e dai principali stakeholders. Per maggiori informazioni: http://www.eu-energystar.org/it/index.html Il Consiglio adotta definitivamente il “Terzo pacchetto” sul mercato interno dell’energia Europa per le imprese In data 25 giugno 2009 il Consiglio ha formalmente adottato il “Terzo pacchetto” di misure legislative volto a completare il mercato interno dell’energia. Il Parlamento europeo si era già pronunciato in favore delle nuove misure lo scorso aprile. Il pacchetto si compone di due direttive (rifusione) che stabiliscono regole comuni per la produzione, trasmissione e distribuzione di elettricità e gas, due regolamenti (rifusione) concernenti il mercato del gas e dell’elettricità con lo scopo di garantire condizioni non discriminatorie di accesso ai mercati dell’energia, e di un regolamento che istituisce un’Agenzia europea di cooperazione dei regolatori nazionali dell’energia, con il compito di coordinare ed assistere le azioni delle autorità nazionali di regolamentazione. La nuova legislazione europea si pone come obiettivo quello di garantire la sicurezza e la sostenibilità dell’approvvigionamento energetico dell’Ue, di assicurare la protezione dei consumatori che beneficeranno di prezzi più competitivi e di promuovere l’efficienza energetica, sostenendo gli investimenti nel settore delle energie rinnovabili. Le direttive ed i regolamenti entreranno in vigore al più tardi venti giorni dopo la loro pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale (prevista per il prossimo agosto) e gli Stati membri disporranno di 18 mesi per il recepimento nelle legislazioni nazionali. Per maggiori informazioni: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=PRES/09/191&format=HTML&aged=0&l anguage=EN&guiLanguage=en Il Consiglio adotta la direttiva sulla sicurezza nucleare Il 25 giugno scorso il Consiglio ha adottato la direttiva sulla sicurezza nucleare, volta ad istituire un quadro giuridico comune e vincolante per i 27 Stati membri. Regole comuni sono particolarmente necessarie in Europa, dal momento che l’Ue ospita il più alto numero di centrali nucleari al mondo e diversi Stati membri sono in procinto di intensificare la produzione di energia nucleare per ovviare ai problemi di approvvigionamento energetico e rispondere alla crescente domanda di elettricità. La direttiva obbliga pertanto gli Stati membri ad elaborare e monitorare quadri nazionali per la 15 sicurezza degli impianti nucleari attraverso regolari ispezioni, rafforzando allo stesso tempo il ruolo e l’indipendenza delle autorità nazionali di regolamentazione. L’Ue diviene così il primo grande attore regionale a dotarsi di un quadro regolamentare vincolante in applicazione delle principali norme internazionali in materia di sicurezza nucleare stabilite dall’Agenzia internazionale dell’energia atomica. Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Per maggiori informazioni: http://register.consilium.europa.eu/pdf/it/09/st10/st10667.it09.pdf Mercato dell’energia: la Commissione apre procedimenti d’infrazione contro 25 Stati membri Lo scorso 25 giugno la Commissione europea ha inviato lettere di costituzione in mora per mancato rispetto della normativa applicabile in materia di mercati dell’energia elettrica e del gas a 25 Stati membri, tra cui l’Italia. L’intervento della Commissione europea si è rivolto soprattutto contro quelle violazioni delle disposizioni della legislazione comunitaria che impediscono una concorrenza equa, quali la mancanza di informazioni adeguate e di cooperazione transfrontaliera tra gli operatori dei sistemi di trasmissione, la persistenza di prezzi regolamentati e l’assenza di adeguate procedure di composizione delle controversie per i consumatori a livello nazionale. Per l’Italia, le infrazioni indicate dalla Commissione riguardano l’inadempienza dei gestori dei sistemi di trasmissione a pubblicare informazioni sulle capacità di rete, l’inefficace coordinazione nella gestione delle congestioni e nella distribuzione equilibrata delle capacità di rete nelle interconnessioni transfrontaliere di elettricità ed il rispetto della regolamentazione comunitaria relativa alle esenzioni concesse ai nuovi interconnettori elettrici. Per maggiori informazioni: http://eurinfra.politichecomunitarie.it/ElencoAreaLibera.aspx Rinnovabili: pubblicati i modelli per i Piani d’azione nazionali La Commissione europea ha pubblicato i modelli che gli Stati membri dovranno utilizzare come base per l’elaborazione dei rispettivi Piani d’azione nazionale per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla direttiva sulle fonti energetiche rinnovabili (2009/28/EC). Per l’Italia l’obiettivo è del 17% dei consumi finali di energia entro il 2020. Nei Piani d’azione nazionali, che dovranno essere inviati alla Commissione europea entro il 30 giugno del 2010, gli Stati membri dovranno indicare come intendono raggiungere i rispettivi obiettivi nazionali, inclusa la ripartizione dell’obiettivo tra le tre diverse componenti del trasporto, della produzione di elettricità e del raffreddamento e riscaldamento. Per maggiori informazioni: http://ec.europa.eu/energy/renewables/doc/nreap_en.pdf 16 AFFARI SOCIALI Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Revisione dell’accordo quadro sui congedi parentali: firma delle parti sociali Il 18 giugno u.s. le parti sociali europee (BUSINESSEUROPE, UEAPME e CEEP per la parte datoriale e CES per quella sindacale) hanno firmato la revisione dell’accordo quadro sui congedi parentali – concluso nel 1995 e poi tradotto nella direttiva 96/34 CE – in presenza del Commissario responsabile per l’occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità Vladimir Spidla. La firma, a conclusione di un negoziato avviato nel settembre 2008, riveste un significato particolarmente importante in quanto, per la prima volta dal 1995, le parti sociali procedono alla revisione di un accordo quadro pre-esistente. Tra le novità introdotte dal nuovo accordo segnaliamo: l’innalzamento della durata del congedo parentale dai 3 ai 4 mesi per ciascun genitore; l’estensione dell’applicazione dell’accordo a tutti i lavoratori, indipendentemente dalla forma del loro contratto; la possibilità per i genitori che ritornano al lavoro dopo il congedo parentale di chiedere un adattamento delle condizioni di lavoro; ed, infine, una maggiore protezione contro ogni trattamento sfavorevole legato all’esercizio del diritto parentale. Perché l’accordo entri in vigore, occorrerà attendere l’adozione di una nuova Direttiva del Consiglio. La Commissione intende presentare una proposta entro la fine dell’estate. L’accordo quadro revisionato può essere consultato attraverso il seguente link: http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=it&catId=89&newsId=526&furtherNews=yes Revisione del regolamento sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione: adozione formale del Consiglio In conformità con l’accordo in prima lettura raggiunto con il Parlamento europeo, il Consiglio ha adottato lo scorso 11 giugno una versione revisionata del regolamento del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione. L’obiettivo della revisione è quello di permettere un utilizzo più flessibile del Fondo come strumento di sostegno per i lavoratori in esubero a causa della globalizzazione e della crisi economica in corso. A tal fine il nuovo regolamento prevede una riduzione del numero di esuberi minimo per poter chiedere il sostegno del Fondo (da 1000 a 500 esuberi) ed il raddoppio della durata del contributo finanziario accordato (da 12 a 24 mesi). Viene inoltre temporaneamente esteso il campo di applicazione del Fondo, al fine di prestare aiuto ai lavoratori colpiti dalla crisi economica, con un tasso di cofinanziamento che sale dal 50 al 65%. Le nuove regole sono applicabili retroattivamente a tutte le richieste di assistenza pervenute a partire dal 1° maggio 2009. La versione revisionata del regolamento, frutto dell’accordo tra Parlamento e Consiglio, è consultabile attraverso il seguente link: http://register.consilium.europa.eu/pdf/en/09/st03/st03654.en09.pdf Per maggiori informazioni sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione si rimanda invece a: http://europa.eu/legislation_summaries/employment_and_social_policy/social_agenda/c10155_it.ht m 17 Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 La Commissione europea pubblica un libro verde sulla mobilità dei giovani Lo scorso 8 luglio la Commissione europea ha pubblicato un libro verde sulla mobilità dei giovani nel campo dell’apprendimento. Nonostante l’Unione europea promuova la mobilità dei giovani nel quadro di diverse iniziative, quali il programma “Educazione e formazione lungo tutto l’arco della vita 2007-2013”, la Commissione stima che un numero troppo basso di persone completi la sua formazione all’estero. Con il libro verde, la Commissione intende pertanto dare seguito all’invito del Consiglio dello scorso novembre di dare nuovo impulso alla mobilità dei giovani ed al Comunicato firmato dai Ministri europei a Louvain-la-Neuve in aprile, il quale si propone di far sì che entro il 2020 almeno il 20% dei diplomati beneficino di un periodo di studio all’estero. Il questionario sottoposto all’attenzione del pubblico nel libro verde sarà in linea fino al 15 dicembre 2009 ed affronta in particolare tre questioni principali: come incoraggiare la mobilità; quali sono gli ostacoli da sormontare; e come creare nuovi partenariati pubblico-privati. Il questionario è consultabile attraverso il seguente link: http://ec.europa.eu/dgs/education_culture/consult/index_en.html Direttiva sull’orario di lavoro: aggiornamento sullo state dell’arte Dopo il fallimento della procedura di conciliazione, permane la situazione di incertezza derivata dalle sentenze della Corte di Giustizia, soprattutto con riferimento alla questione del servizio di guardia. Alcuni Stati membri stanno ora esercitando una forte pressione sulla Commissione affinché proceda alla presentazione di una nuova proposta in modo da evitare di subire le procedure di infrazione. La presidenza svedese ritiene che una soluzione quindi debba essere trovata in tempi brevi. In occasione del Consiglio informale Occupazione, svoltosi a Jönköping in Svezia lo scorso 9 luglio, il ministro del lavoro svedese Sven Otto Littorin ha sottolineato l’urgenza di un’azione visto che sono ben 15 gli Stati membri che attualmente fanno ricorso all’opt out (derogando cosi alla regola delle 48 ore di lavoro settimanali) dopo che le sentenze della Corte di Giustizia hanno assimilato il tempo di guardia all’orario di lavoro; il ministro ha annunciato che discuterà della questione con Pervenche Bérès, socialista francese, che presiederà la commissione occupazione e affari sociali del nuovo Parlamento europeo. La Commissione europea potrebbe procedere alla presentazione di una nuova proposta prima della scadenza del proprio mandato il 31 ottobre; questo passaggio dovrà in ogni caso essere preceduto dalla consultazione in due fasi delle parti sociali, prevista dal trattato. La prima fase di consultazione, che presumibilmente sarà lanciata dopo la pausa estiva, coprirà presumibilmente tutti i diversi aspetti della disciplina (on call time, opt-out, riconciliazione vita familiare/professionale), mentre la seconda fase di consultazione sarà probabilmente concentrata unicamente sulla questione più urgente dell’on call time. L’iter legislativo della proposta caduta in conciliazione è consultabile attraverso il link: http://www.europarl.europa.eu/oeil/file.jsp?id=5202562¬iceType=null&language=en Il rapporto di luglio della Commissione europea sui mercati del lavoro rileva un lieve miglioramento del livello di fiducia Il rapporto mensile di luglio sulla situazione dei mercati del lavoro pubblicato dalla Commissione europea (“EU employment situation and social outlook”) rileva l’esistenza di segni chiari di un lieve miglioramento del livello di fiducia sui mercati del lavoro in Europa. Tale miglioramento è pur sempre relativo, dato il clima pessimistico globale e la recessione che ha ormai toccato la maggior 18 parte degli Stati membri durante il primo trimestre di quest’anno. Secondo i dati pubblicati dalla Commissione, la disoccupazione resta in aumento ma ad un passo più moderato. Rispetto al maggio 2008 l’Unione europea ha visto infatti un aumento di 5,1 milioni disoccupati e la situazione sui mercati del lavoro è peggiorata in tutti gli Stati membri, con in testa i Paesi Baltici, Irlanda e Spagna. Benché le previsioni per i mesi a venire restino altamente incerte, la crisi potrebbe tuttavia aver raggiunto il suo punto più basso. Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Per maggiori informazioni: http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=en&catId=89&newsId=552&furtherNews=yes La Commissione propone l’istituzione di uno strumento di micro-credito per sostenere l’occupazione Facendo seguito a quanto annunciato nella comunicazione “Un impegno comune per l'occupazione", adottata il 3 giugno u.s. con l’obiettivo di suggerire una nuova strategia per fronteggiare gli effetti sociali della crisi economica in atto, il 2 luglio la Commissione europea ha presentato una proposta diretta ad istituire un nuovo strumento finanziario che fornirà microcrediti alle piccole imprese e alle persone che hanno perso il lavoro e intendono avviare in proprio una piccola impresa. Finalizzata ad attenuare le serie ripercussioni che la crisi economica sta avendo e continuerà ad avere sull’occupazione – nel 2009 si prevede la perdita di 3,5 milioni di posti di lavoro nell'UE – l’iniziativa della Commissione è volta a fronteggiare l’attuale situazione di contrazione del credito ed i relativi problemi di liquidità ed a facilitare l’accesso ai finanziamenti. I lavoratori che hanno perso il posto di lavoro o quelli che sono a rischio di disoccupazione e intendono creare una propria impresa troveranno, infatti, un accesso agevolato ai finanziamenti e beneficeranno di misure di sostegno addizionali quali orientamento, formazione e preparazione. Le persone in situazione svantaggiata, compresi i giovani, che intendono avviare o sviluppare ulteriormente la propria impresa fruiranno di garanzie e di assistenza nella preparazione di un piano di attività. Lo strumento avrà una dotazione iniziale di 100 milioni di euro che potrebbero lievitare a più di 500 milioni di euro nell'ambito di un'iniziativa congiunta con istituzioni finanziarie internazionali, in particolare il gruppo Banca europea per gli investimenti (BEI). Per microcredito si intendono prestiti di valore inferiore a 25 000 euro; il sostegno sarà indirizzato verso le microimprese con meno di 10 persone e le persone disoccupate o inattive che intendono diventare lavoratori autonomi ma che non hanno accesso ai tradizionali servizi bancari. La proposta della Commissione sarà discussa nell'ambito della procedura di codecisione dal Consiglio (con votazione a maggioranza qualificata) e dal Parlamento europeo. La Commissione auspica che il nuovo strumento sia operativo nel 2010. Per ulteriori informazioni sulla proposta di strumento europeo di microfinanziamento: http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=en&catId=89&newsId=547&furtherNews=yes 19 MERCATO INTERNO Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Raccomandazione della Commissione europea per un miglior funzionamento del mercato interno Lo scorso 29 giugno la Commissione europea ha pubblicato una raccomandazione che propone misure volte a migliorare il funzionamento del mercato interno a livello nazionale, regionale e locale. L’iniziativa della Commissione si inserisce nel quadro del riesame del mercato interno, che sottolinea l’esigenza di rafforzare la cooperazione tra Stati membri e Commissione europea. Nella raccomandazione, la Commissione invita pertanto gli Stati membri a mettere a punto nuove linee guida in settori chiave, quali l’accesso ad informazioni pratiche sulle possibilità offerte dai mercati di altri Stati membri, la migliore cooperazione tra le autorità nazionali ed un’attenzione rafforzata alla trasposizione ed all’applicazione a livello nazionale delle regole comunitarie. La Commissione e le autorità nazionali si impegnano a verificare periodicamente lo stato di avanzamento dell’introduzione delle misure proposte ed i progressi compiuti. Per maggiori informazioni: http://ec.europa.eu/internal_market/strategy/index_en.htm Europa per le imprese Servizi elettronici transfrontalieri: nuovo progetto pilota della Commissione europea Lo scorso 19 giugno la Commissione europea, in cooperazione con Austria, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi e Polonia, ha lanciato un progetto pilota al fine di sviluppare nuove soluzioni tecniche per rafforzare la qualità dei servizi elettronici transfrontalieri offerti dalle amministrazioni pubbliche. Il progetto SPOCS (Simple Procedures Online for Cross-border Services) avrà una durata di 3 anni e richiederà un investimento pari a 14 milioni di euro, metà dei quali proverranno dal Programma europeo per la competitività e l’innovazione. L’obiettivo del progetto pilota è quello di promuovere la collaborazione tra le amministrazioni pubbliche ed agevolare l’accesso delle imprese ai mercati degli altri Stati membri nel settore dei servizi, il quale rappresenta ad oggi un grande potenziale non ancora utilizzato per il mercato interno dell’Ue. Entro la fine dell’anno ogni Stato membro disporrà di sportelli unici che consentiranno alle imprese di espletare formalità amministrative online. Attraverso l’elaborazione di norme comuni per la sicurezza delle operazioni tra gli Stati membri e la definizione di buone pratiche e soluzioni conviviali, il progetto contribuirà pertanto a rendere possibile l’interoperabilità tra i diversi sistemi nazionali, così da permettere alle imprese di usufruire a pieno dei vantaggi del mercato unico. Per maggiori informazioni: http://ec.europa.eu/information_society/activities/egovernment/index_en.htm Protezione dei consumatori: nuovo pacchetto sull’applicazione del diritto comunitario Il 2 luglio scorso la Commissione europea ha pubblicato una Comunicazione sull’applicazione del diritto comunitario in materia di protezione dei consumatori. Il documento si propone di consolidare la messa in opera del diritto comunitario in cinque settori prioritari di azione: i sistemi di sorveglianza e allerta rapida per i prodotti pericolosi; la trasparenza relativa al controllo dei mercati; la 20 comprensione comune del diritto comunitario; l’informazione e l’utilizzo corretto dei sistemi informatici sicuri; la cooperazione internazionale. Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 La comunicazione dà seguito ad un rapporto sull’applicazione del regolamento relativo alla cooperazione nel settore della protezione dei consumatori, il quale rileva che le principali infrazioni al diritto comunitario nel periodo 2007-2008 hanno riguardato la pubblicità ingannevole e le pratiche commerciali in linea. Per maggiori informazioni: http://ec.europa.eu/consumers/docs/consumer_enforcement_package_COM_en.pdf ECONOMIA E FINANZA Consultazione sull’adozione di standard internazionali di audit Lo scorso 22 giugno la Commissione europea ha pubblicato una consultazione sull’adozione di standard internazionali di audit, al fine di sondare il terreno in vista dell’eventuale adozione di una serie di standard comuni di audit e verificarne l’utilità a livello europeo. Imprese, cittadini, organizzazioni, autorità pubbliche e di regolamentazione sono invitati a prendere parte alla consultazione che si concluderà il prossimo 15 settembre. Per maggiori informazioni e per partecipare alla consultazione: http://ec.europa.eu/internal_market/consultations/2009/isa_en.htm Prestito di 400 milioni della BEI per il Gruppo Fiat La Banca europea per gli Investimenti (BEI) ed il Gruppo Fiat hanno firmato lo scorso 16 giugno un contratto di finanziamento di 400 milioni di euro, volto a sostenere i progetti in Ricerca e Sviluppo del gruppo automobilistico italiano. Il finanziamento si inserisce nell’ambito della European Clean Transport Facility (ECTF), il piano della BEI che mira a promuovere gli investimenti dei produttori europei rivolti alla riduzione di emissioni di anidride carbonica e alla maggiore efficienza energetica. Il prestito servirà infatti a finanziare la progettazione e realizzazione di nuove tecnologie a ridotto impatto ambientale per il settore dei trasporti nonché la ricerca di soluzioni tecnologiche ecocompatibili. Per maggiori informazioni: http://www.eib.org/projects/loans/2008/20080772.htm?lang=-en Crisi economica e impatto sulle finanze pubbliche: rapporti della Commissione europea Come mostra il rapporto trimestrale sull’area euro, recentemente pubblicato dalla Commissione europea, l’economia europea è ancora in profonda recessione, sebbene sia i mercati finanziari che alcuni indicatori economici inizino a mostrare i primi timidi segnali di miglioramento grazie anche all’azione congiunta di istituzioni comunitarie e Stati membri e alla connessa implementazione degli stimoli fiscali contenuti nello European Recovery Plan. 21 Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Le ultime stime rivelano che, tenendo in considerazione gli effetti degli stabilizzatori automatici (ma senza considerare le misure a sostegno del settore bancario), le misure fiscali implementate per far fronte alla crisi si attesteranno attorno al 5% del PIL nel biennio 2009-2010, per una cifra che corrisponde a oltre 600 miliardi di euro. Nel Rapporto sulla finanza pubblica 2009, anch’esso presentato di recente, si esprime preoccupazione per lo stato di salute delle finanze pubbliche dei Paesi europei e si sottolinea la necessità di una credibile “exit strategy”, che dovrebbe prevedere – sempre secondo il Rapporto – un rafforzamento delle norme fiscali nazionali, riforme della spesa pensionistica e una chiara definizione delle misure da attuare al termine della crisi, senza la quale l’efficacia degli stimoli fiscali rischia di essere notevolmente affievolita. Sia il rapporto trimestrale sull’area euro che il Rapporto sulla finanza pubblica 2009 sono consultabili su internet, rispettivamente ai seguenti link: http://ec.europa.eu/economy_finance/publications/publication15487_en.pdf http://ec.europa.eu/economy_finance/publications/publication15390_en.pdf Rapporto Eurostat sulla pressione fiscale in Europa ed Italia Secondo i dati Eurostat per il 2007, pubblicati lo scorso 22 giugno, la pressione fiscale media nei 27 Stati membri è stata del 39,8% del PIL, aumentando dunque leggermente rispetto al 39,7% del 2006. Con una pressione fiscale al 43,3% del PIL l’Italia fa segnare un aumento di più di un punto percentuale rispetto ai dati del 2006 (42,1%) e si colloca al di sopra anche della media dei Paesi della zona euro, la quale è stimata da Eurostat al 40,4%. Dati al rialzo per l’Italia anche per quanto riguarda il carico fiscale sul lavoro: il nostro paese si pone infatti al primo posto della classifica europea, con il 44% di tassazione effettiva, contro una media del 34,3% nella zona euro. E’ invece diminuita quasi ovunque in Europa la tassazione sui redditi delle persone fisiche e delle imprese, diminuendo rispettivamente in media di circa 7 e 8,5 punti percentuali. In Italia l’aliquota massima applicata ai redditi delle persone fisiche è passata dal 45,9% al 44,9% tra il 2000 e il 2008, mentre la riduzione è stata ben più sensibile per quanto riguarda i redditi delle imprese, arrivando a sfiorare i 10 punti percentuali (dal 41,3% nel 2000 al 31,4% nel 2009). Per maggiori informazioni: http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/eurostat/home/ Polonia e Lituania nominano due nuovi Commissari Il polacco Pawel Samecki e il lituano Algirdas Semeta sono stati nominati dai rispettivi governi in accordo con il Presidente della Commissione José Manuel Barroso come nuovi Commissari europei, in sostituzione di Danuta Hübner, eletta al Parlamento europeo, e di Dalia Grybauskaite, neo-eletta Presidente della Lituania. I due nuovi Commissari Samecki e Semeta raggiungeranno pertanto la squadra di Barroso e saranno responsabili rispettivamente per il portafoglio sviluppo regionale e per quello del bilancio e della programmazione finanziaria. Per maggiori informazioni: http://ec.europa.eu/commission_barroso/index_it.htm 22 CONCORRENZA Adottato il rapporto sul funzionamento del regolamento comunitario sulle concentrazioni Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 La Commissione europea ha adottato, lo scorso 18 giugno, un rapporto sul funzionamento del regolamento comunitario sulle concentrazioni. L’entrata in vigore, nel maggio 2004, del regolamento n. 139/2004 aveva introdotto un nuovo sistema di divisione delle competenze giurisdizionali, definendo dei meccanismi più flessibili di allocazione delle controversie fra Commissione e Stati membri. Tale sistema - in base a quanto scritto nel rapporto - avrebbe effettivamente permesso di distinguere con più facilità le concentrazioni di rilievo europeo da quelle di rilevanza sostanzialmente nazionale, attribuendo così l’esame dei casi all’attenzione dell’autorità più appropriata. Peraltro, il rapporto identifica anche aree che meriterebbero ulteriori approfondimenti, come la necessità di andare verso un’armonizzazione delle regole nazionali in materia e di semplificare le procedure di ricorso, aree in cui però, almeno per il momento, non sono previste ulteriori iniziative della Commissione. Il testo completo del rapporto può essere consultato, in inglese, al seguente link: http://ec.europa.eu/competition/mergers/studies_reports/report_139_2004_en.pdf Approvata la proroga del regime italiano di garanzia a favore delle banche Lo scorso 16 giugno la Commissione europea ha autorizzato, ai sensi delle norme sugli aiuti di Stato previste dal trattato CE, la proroga del regime italiano di garanzia a favore delle banche. Il testo della prima decisione della Commissione sul regime, ora prorogato senza modifiche nella sostanza, è disponibile al seguente indirizzo internet: http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/comp-2008/n520-a-08.pdf Presentato il rapporto della Commissione sulla concorrenza nel settore farmaceutico Lo scorso 8 luglio la Commissione ha adottato il rapporto finale relativo alle indagini sulla concorrenza nel settore farmaceutico. Le indagini, avviate nel gennaio del 2008 e avvalorate anche dagli esiti di una consultazione pubblica terminata all’inizio di quest’anno, mostrano che l’immissione dei medicinali generici sul mercato avviene con un rilevante ritardo (circa sette mesi dopo la scadenza dei brevetti) che si riflette in costi aggiuntivi per i consumatori; che si registra un declino dei medicinali innovativi che arrivano sul mercato e che vi è un vasto consenso a favore del brevetto comunitario e di un sistema europeo di risoluzione delle controversie in materia di brevetti. La Commissione si è pertanto impegnata a controllare attentamente il settore e, qualora appropriato, intentare azioni appropriate nei confronti delle società coinvolte in eventuali violazioni. Le prime indagini sono peraltro già in corso. Il testo integrale della comunicazione è disponibile al seguente link: http://ec.europa.eu/competition/sectors/pharmaceuticals/inquiry/communication_it.pdf 23 La Commissione sanziona E.ON and GDF Suez per essersi spartite il mercato del gas naturale franco-tedesco Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Lo scorso 8 luglio la Commissione europea ha comminato una sanzione di oltre un miliardo di euro, ripartita tra E.ON AG (Germania) e GDF Suez SA (Francia) per aver stipulato un’intesa orizzontale in violazione delle norme comunitarie a tutela della concorrenza. Le due società sono le principali fornitrici di gas naturale rispettivamente in Francia e Germania, e fra le più importanti società dell’industria del gas europea. L’indagine, avviata nel 2006 ha accertato l’esistenza di un cartello fra le due società risalente al 1975, anno in cui le società genitrici delle attuali (rispettivamente Rurhgas AG e Gaz de France), dopo aver deciso di costruire congiuntamente in Germania il gasdotto MEGAL per trasportare il gas russo verso i mercati tedesco e francese, si sono accordate per non vendere il gas così trasportato nel Paese della concorrente. L’accordo di spartizione del mercato è rimasto in vigore anche dopo la liberalizzazione dei mercati del gas europei (avvenuta nel 2000), per essere definitivamente abbandonato nel 2005. Per maggiori informazioni sulla politica della concorrenza nel settore dell’energia: http://ec.europa.eu/competition/sectors/energy/overview_en.html L’Italia deferita alla Corte di giustizia per non aver eseguito una sentenza di recupero di aiuti illegali ed incompatibili (contratti formazione lavoro) La Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia delle Comunità europee per non aver dato esecuzione ad una sentenza della Corte del 2004 (causa C-99/02) relativa all’obbligo di recupero di aiuti di Stato illegali. La sentenza confermava una decisione del 1999 con cui la Commissione aveva accertato la concessione, da parte dell’Italia, di aiuti illegali ed incompatibili con la normativa comunitaria per un ammontare complessivo di circa 281 milioni di euro, di cui pertanto ordinava il recupero. La decisione riguardava misure di aiuto per la promozione dell'occupazione (contratti di formazionelavoro). A oltre cinque anni da tale sentenza, l’Italia non ha ancora comunicato alla Commissione il recupero completo degli aiuti (in base ai calcoli più recenti presentati dal governo, finora è stato recuperato meno del 20% dell’importo complessivo). In caso di seconda condanna da parte della Corte, potrebbero essere comminate sanzioni finanziarie all’Italia. Per ulteriori informazioni si rimanda al link seguente: http://ec.europa.eu/community_law/infringements/infringements_en.htm COMMERCIO E RELAZIONI ESTERNE L'Ue avvia consultazioni in seno all’OMC per chiedere alla Cina di eliminare le restrizioni all'export di materie prime Lo scorso 23 giugno, l’Unione europea ha presentato la richiesta di avviare consultazioni con la Cina in seno all’OMC sul problema delle restrizioni alle esportazioni di materie prime. 24 Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Europa per le imprese La richiesta di consultazioni, presentata contemporaneamente anche dagli Stati Uniti, dà ufficialmente l’avvio al sistema formale di soluzione delle controversie previsto dall’OMC, che l’Unione europea ha deciso di adire dopo aver sollevato diverse volte, sempre senza successo, la questione con la Cina negli anni passati. Da parecchio tempo infatti l’industria europea sottolinea il problema delle restrizioni (quote, dazi sulle esportazioni e prezzi minimi) che il governo di Pechino impone su esportazioni di materie prime di fondamentale importanza come fosforo, bauxite, carbone, fluorite, magnesio, manganese e silicio, che, oltretutto, non possono essere reperite altrove. Queste restrizioni rappresentano dunque, secondo l’Ue, una chiara violazione del diritto del commercio internazionale, che penalizza soprattutto i settori della chimica, dell’acciaio e dei metalli non ferrosi. È possibile consultare la richiesta nel dettaglio e seguire l’evoluzione della procedura sul sito dell’OMC al seguente link: http://www.wto.org/english/tratop_e/dispu_e/cases_e/ds395_e.htm In dirittura d’arrivo l’Accordo di Partenariato Economico (EPA) regionale fra Ue e Africa occidentale L’Ue e i Paesi dell’Africa occidentale hanno recentemente concordato di concludere l’accordo regionale sul commercio di beni e la cooperazione allo sviluppo nell’ottobre 2009. L’intesa è stata confermata nel corso di un incontro, svoltosi il 17 giugno scorso a Bruxelles, fra i Commissari europei Ashton (commercio estero) e Michel (sviluppo e aiuti umanitari), i Presidenti della Comunità economica degli stati dell'Africa occidentale (ECOWAS) e dell’Unione economica e monetaria dell’Africa occidentale (UEMOA) e i ministri dei 16 Paesi africani coinvolti. L’accordo, che verrà siglato nel prossimo ottobre e che – essendo di livello regionale – supporta il processo di integrazione dell’area, andrà a sostituire gli accordi bilaterali firmati nel frattempo dall’Ue con Ghana e Costa d’Avorio e coprirà il commercio di beni, alcune regole commerciali e includerà un pacchetto di misure di aiuti allo sviluppo necessari per compensare alcuni dei costi in cui i Paesi africani incorreranno a seguito della conclusione dell’accordo. Per un aggiornamento sullo stato delle negoziazioni commerciali con i Paesi ACP si rimanda al seguente link: http://ec.europa.eu/trade/issues/bilateral/regions/acp/index_en.htm La Commissione europea lancia la nuova versione informatica per gli esportatori dei paesi in via di sviluppo L’ Export Helpdesk ha riorganizzato il proprio sito internet in modo da facilitare l’accesso al mercato da parte dei paesi in via di sviluppo. Oltre a contenere informazioni su dazi doganali, requisiti per i prodotti importati e statistiche commerciali, il sito presenta ora informazioni dettagliate sugli accordi preferenziali tra Ue e paesi in via di sviluppo, lista di contatti e indirizzi internet utili. Il sito sarà di particolare interesse per il Pmi che vorranno esportare in Europa, ma non ancora familiari con le regole commerciali europee. Il sito, disponibile in inglese, francese, spagnolo e portoghese, è stato fin dalla sua creazione (2004) un importante strumento di riferimento in particolare per paesi dell’America latina, Asia, Mediterraneo, Africa e paesi del Pacifico. Il servizio Export Helpdesk è disponibile al sito: http://exporthelp.europa.eu/index_fr.html 25 Unione europea e Australia verso una semplificazione del commercio bilaterale. Richiesta di conclusione di Doha Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Unione europea e Australia si sono accordate su un rinnovato Accordo di reciproco riconoscimento (MRA), che semplificherà la certificazione per i prodotti esportati, inclusi apparecchiature mediche, dispositivi elettrici e apparecchi di telecomunicazione. Tale accordo è stato siglato durante il lancio del Dialogo sulla politica commerciale Ue-Austrialia 2009. Il Dialogo sulla politica commerciale Ue-Austrialia è stato istituito nel 2004 con l’obiettivo di rafforzare le relazioni commerciali bilaterali tra Ue e Australia. Il ruolo principale del Dialogo è quello di esaminare il sistema commerciale globale e di coordinare azioni multilaterali e bilaterali, in materia di commercio di beni, ma anche in materia di investimenti e serivizi, e di semplificare il riconoscimento reciproco degli standard, delle ispezioni e delle certificazioni. Inoltre, in tale occasione, il Commissario Ashton e il ministro australiano del commercio Simon Crean hanno dichiarato di voler procedere verso la conclusione del Doha Round e di voler includere nel pacchetto negoziale lo scambio di servizi e i cosiddetti accordi settoriali. Per maggiori informazioni si veda: http://trade.ec.europa.eu/doclib/docs/2009/june/tradoc_143718.pdf Europa per le imprese TRASPORTI E TELECOMUNICAZIONI Aiuti di Stato: nuove norme sul finanziamento statale delle emittenti di servizio pubblico Il 2 luglio scorso, la Commissione europea ha adottato una nuova comunicazione sugli aiuti di stato per il finanziamento delle emittenti del servizio pubblico. L'intento della comunicazione è assicurare, per la diffusione dei mezzi audiovisivi, servizi pubblici di alta qualità su varie piattaforme, da Internet agli schermi nei luoghi pubblici. La nuova comunicazione sostituisce la comunicazione della Commissione sulla radiodiffusione del 2001. Le principali modifiche della nuova comunicazione riguardano: il controllo a priori dei nuovi servizi di rilevante portata lanciati dalle emittenti del servizio pubblico (controbilanciando l'incidenza di questi nuovi servizi sul mercato con il loro valore pubblico); chiarimenti sull'inclusione dei servizi a pagamento nel mandato di pubblico servizio; controllo più efficace degli eccessi di compensazione e supervisione del mandato del servizio pubblico a livello nazionale; maggiore flessibilità finanziaria per le emittenti del servizio pubblico. La comunicazione è stata adottata dopo un'ampia consultazione pubblica ed è basata sui principi fondamentali del finanziamento della radiodiffusione del servizio pubblico del protocollo di Amsterdam. In particolare, la comunicazione riconosce il potere discrezionale degli Stati membri di definire il mandato delle emittenti del servizio pubblico e sottolinea il dovere della Commissione di preservare la concorrenza leale. La versione definitiva della comunicazione sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea ed entrerà in vigore alla data della pubblicazione. 26 Il testo della comunicazione è disponibile sul sito: http://ec.europa.eu/competition/state_aid/legislation/specific_rules.html#broadcasting Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Contesto Le emittenti europee di servizio pubblico ricevono ogni anno oltre 22 miliardi di euro in forma di canoni o direttamente come sovvenzioni statali, il che le pone al terzo posto, dopo l'agricoltura e le imprese di trasporto, tra i beneficiari di aiuti di Stato. Il protocollo allegato al trattato di Amsterdam 1 chiarisce che i sistemi di radiodiffusione di servizio pubblico sono in diretta correlazione con le esigenze democratiche, sociali e culturali della società e conferisce agli Stati membri il diritto di finanziare le emittenti di servizio pubblico nella misura in cui tale finanziamento è erogato per adempiere al mandato di servizio pubblico quale è stato affidato, definito e organizzato da ciascuno Stato membro e purché il finanziamento non incida indebitamente sugli scambi e sulla concorrenza nell'Unione europea. Per chiarire la sua interpretazione del protocollo di Amsterdam, la Commissione ha adottato dapprima, nel 2001, una comunicazione relativa all'applicazione delle norme sugli aiuti di Stato al servizio pubblico di radiodiffusione. Dopo di allora, la Commissione ha adottato più di 20 decisioni, che hanno apportato altri chiarimenti sull'applicazione delle norme. L'esame dei singoli casi ha integrato, sotto molteplici aspetti, i principi enunciati nella comunicazione del 2001. Europa per le imprese Un quadro generale delle decisioni sui singoli casi è disponibile sul sito: http://ec.europa.eu/competition/sectors/media/decisions_psb.pdf . Le decisioni più recenti sugli aiuti di Stato a favore dei servizi pubblici di diffusione dei mezzi audiovisivi in Germania, in Irlanda e in Belgio riflettono l'impostazione della Commissione, in particolare per quanto riguarda il mandato di servizio pubblico nel nuovo ambiente mediatico, per esempio quando le emittenti gestiscono siti web e trasmettono via i telefoni cellulari. 1: http://europa.eu/eur-lex/en/treaties/selected/livre347.html . Settore marittimo: aiuti per superare la crisi Il 9 luglio scorso, la Commissione europea ha annunciato che, entro ottobre 2009, identificherà, in collaborazione con il settore marittimo, una serie di misure a “breve termine” per aiutare il settore a emergere più forte dalla crisi. L'annuncio è giunto al termine di un incontro di due giorni con i rappresentanti del settore marittimo, gli Stati membri e la Banca europea per gli investimenti. Le misure in esame sono: supporto per le navi che rispettino i criteri ambientali, garanzie sui prestiti per l'avviamento di nuovi servizi, incoraggiamento per gli investimenti in sviluppo portuale e nei collegamenti con l'hinterland e aiuti per i container. Per ulteriori informazioni: http://ec.europa.eu/transport/maritime/index_en.htm http://ec.europa.eu/transport/maritime/motorways_sea/motorways_sea_en.htm http://ec.europa.eu/enterprise/sectors/maritime/index_en.htm 27 Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Completamento delle procedure amministrative online: la Commissione europea promuove i servizi transfrontalieri mediante nuove tecnologie Il 19 giugno scorso, la Commissione europea ha annunciato che co-finanzierà un progetto guidato da Austria, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi e Polonia per aiutare le amministrazioni pubbliche a migliorare i servizi online per il settore dei servizi. Entro la fine del 2009, ogni Stato membro dovrà individuare il “contact-point” di cui si potranno servire le aziende per completare elettronicamente le procedure amministrative. Nel progetto pilota saranno investiti più di € 14 milioni di euro in tre anni, la metà dei quali provengono dal Programma europeo “competitività e innovazione”. Per ulteriori informazioni: http://ec.europa.eu/commission_barroso/reding/ataglance/policies/index_en.htm Banda larga: la Commissione lancia una consultazione per la regolamentazione delle reti di nuova generazione Il 12 giugno scorso la Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sulle proposte per la regolamentazione delle reti di nuova generazione (Next Generation Access, NGA), sotto forma di un progetto di raccomandazione. Il progetto di raccomandazione fa parte della strategia europea per la banda larga che il Consiglio europeo di marzo ha invitato la Commissione ad elaborare entro la fine del 2009. La consultazione pubblica sarà aperta fino al 24 luglio 2009. La Commissione prevede di adottare la raccomandazione, tenendo conto delle osservazioni pervenute, entro la fine del 2009. Le reti a banda larga sono attualmente disciplinate dalla legislazione nazionale sulle reti della comunicazione elettronica. L'obiettivo della raccomandazione della Commissione è quello di uniformare l’accesso alle reti, garantendo la libera concorrenza per i nuovi investitori, tutelando gli investimenti già effettuati. Per maggiori informazioni: http://ec.europa.eu/commission_barroso/reding/ataglance/policies/index_en.htm Galileo: la Commissione preoccupata per ulteriori ritardi La Commissione europea auspica che la procedura di appalto per la realizzazione dei satelliti per Galileo, il programma europeo di radionavigazione satellitare, sia completato entro la fine del 2009. L'obiettivo, presentato in una relazione del 26 giugno scorso, è di firmare la maggior parte dei contratti entro la fine dell'anno. La finalizzazione dei contratti con i partner industriali selezionati per la completa attuazione di Galileo (30 satelliti, vettori, infrastrutture di terra), subirà quindi un ritardo di quasi un anno rispetto alle indicazioni iniziali della Commissione. La procedura di appalto, che si riferisce a sei pacchetti, è stata lanciata ufficialmente nel luglio 2008. I candidati sono stati pre-selezionati a settembre dello scorso anno (vedi box). Anche quest’anno, la Commissione dovrebbe presentare un piano d'azione per promuovere lo sviluppo di nuovi servizi e applicazioni ricorrendo a Galileo. L'obiettivo dovrebbe essere quello di accelerare i tempi di commercializzazione e di “migliorare il tasso di penetrazione” di questi prodotti e servizi, soprattutto al fine di aumentare la quota di mercato dell'industria europea. Dovrebbero essere lanciati anche studi preparatori per la fase post-2013 di Galileo. 28 Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Nel 2010, infatti, la Commissione dovrà presentare proposte per il finanziamento del programma per la fase post-2013 e diversi scenari per la valorizzazione del sistema. Ma la sfida principale, come sempre, sarà riuscire a lavorare, entro i limiti della dotazione finanziaria prevista e nel rispetto dei tempi. I costi della fase di convalida in orbita, che precede la realizzazione della piena capacità operativa, sono stati, infatti, sottostimati. In breve, i margini di bilancio per l’attuazione della fase di sviluppo sono risicati, pertanto, come sottolineato dalla Commissione nella sua relazione, occorrerà intensificare gli sforzi per rispettare tali margini. Per quanto riguarda il calendario (il programma ha già superato di cinque anni quello iniziale), la relazione della Commissione non esclude eventuali ulteriori ritardi. Norvegia e Islanda Parallelamente a queste questioni, il Consiglio dei ministri dell'UE ha adottato, il 6 luglio scorso, una decisione che consente alla Norvegia e all'Islanda di partecipare pienamente al programma, in particolare nella gestione degli organismi, come l'Autorità di vigilanza e varie commissioni. Questa decisione, che comporta la partecipazione finanziaria di tali paesi, si applica retroattivamente dal 1°gennaio 2009. La crisi economica impone che, mentre la presente decisione autorizza l'Islanda all’adesione, la sua partecipazione dovrà essere temporaneamente sospesa. Per ulteriori informazioni: http://ec.europa.eu/information_society/policy/ecomm/current/pan_european/index_en.htm Partner industriali Europa per le imprese Nome Settore ThalesAleniaSpace (Italia) e Logica (Paesi Bassi) Engineering systems support segment ThalesAleniaSpace (Francia) e Logica (Regno Unito) Ground mission infrastructure Astrium (Regno Unito) e G-Nav grouping rappresentati da Lockheed Martin IS&S (Regno Unito) Ground control infrastructure Astrium (Germania) e OHB System (Germania) Space segment Arianespace (Francia) Launch services Nav-up grouping rappresentato da Inmarsat (Regno Unito), così Operations segment come da DLR (Germania) e Telespazio (Italia) Calendario indicativo Periodo Azioni 3° trimestre 2008 Invito a presentare candidature 4° trimestre 2008 Termine per la presentazione delle candidature ° 4 trimestre 2008 ° ° 1 -2 trimestre 2009 ° Decisione della CE sulla ricevibilità delle candidature Valutazione e selezione 3 -4° trimestre 2009 Autorizzazione a livello nazionale A partire dal 2009/2010 Primo lancio di satelliti e servizi Entro e non oltre maggio 2011 Fine della fase di sviluppo e di implementazione 29 Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Gestione dello spettro: la Commissione favorevole alla liberalizzazione e all’armonizzazione In occasione della quarta conferenza annuale sulla gestione dello spettro, il 16 giugno a Bruxelles, la Commissione europea ha annunciato il proposito di voler affrontare la liberalizzazione e l’armonizzazione del radiospettro, non appena sarà adottata la riforma delle regole delle telecomunicazioni (c.d. “pacchetto telecom”). Il compito è arduo perché, nell’ambito del pacchetto telecom, le proposte della Commissione europea per la liberalizzazione e l'armonizzazione della gestione delle frequenze sono state respinte, rimanendo così, almeno per ora, di esclusiva competenza degli Stati membri. Nonostante tale battuta d’arresto, la Commissione intende abbattere, in particolare, il monopolio delle emittenti su banda UHF (ultra-alta frequenza, 800 MHz). L’obiettivo resta l’apertura ad altre tecnologie, a partire dal wireless ad alta velocità. Secondo la Commissione, la commercializzazione di alcune parti dello spettro a livello europeo è la chiave per colmare il divario digitale tra le aree urbane, dove i servizi ad alta velocità sono facilmente disponibili, e le zone rurali, dove spesso non lo sono. Per ulteriori informazioni: http://ec.europa.eu/commission_barroso/reding/ataglance/policies/index_en.htm Maxi-tranche di 80 milioni all’Italia per alta velocità e reti L’8 luglio scorso, la Commissione Europea ha trasmesso l’elenco provvisorio dei progetti ammessi al finanziamento del Programma “Recovery Plan”, che ha una dotazione complessiva di 500 milioni di euro. Per l’Italia sono stati finanziati sei progetti (su 263 ammissibili), per complessivi 79.943.000 di euro, pari al 16% dello stanziamento disponibile. Nel pacchetto approvato da Bruxelles ci sono tutti gli interventi principali avviati in questi ultimi anni: la linea Tav Torino-Lione: il “progetto prioritario 6 - corridoio 5” ha ricevuto uno dei finanziamenti più consistenti: 52,4 milioni verranno finanziati dalla UE, su un costo totale di oltre 357 milioni; il porto di Venezia-Marghera: 3,9 milioni; il tunnel della Cassia sul Grande raccordo anulare di Roma: quasi 3 milioni sono stati destinati al nuovo tunnel della Cassia e agli interventi collegati; la rete fluviale della pianura padana: 9,3 milioni per il canale navigabile Venezia-Mantova; il progetto denominato ENAV: 4,5 milioni per l’integrazione del servizio e i sistemi di sorveglianza del traffico aereo; sul “progetto 1 linea Berlino-Palermo”, 7 milioni copriranno l'intervento di Roma-Tiburtina. Il via libera, a livello UE, dopo una lunga procedura di selezione, è giunto dal commissario europeo ai Trasporti Antonio Tajani. Fra i progetti approvati negli altri Stati membri vi sono, tra l’altro, l'attesissimo intervento per il tunnel di Maastricht (15 milioni) e quello sull'alta velocità ferroviaria a Strasburgo (76 milioni, per la seconda fase di lavori). Sul fronte italiano, la tratta Verona-Padova dell’alta velocità (parte integrante del “progetto prioritario 6 - corridoio 5”) è stata inserita nell’elenco delle opere prioritarie del programma per le infrastrutture strategiche allegato al Dpef. Confindustria, che ha incluso la realizzazione di tale infrastruttura nella sua lista di priorità per la legislatura 2009-2014, esprime soddisfazione per la decisione del Governo, perfettamente in linea con gli indirizzi comunitari. Per ulteriori informazioni: http://ec.europa.eu/transport/infrastructure/index_en.htm 30 Presidenza svedese: il programma per il settore telecomunicazioni Il primo luglio u.s. si è formalmente inaugurato il semestre di Presidenza svedese dell’Unione europea. Per quanto riguarda il settore delle telecomunicazioni, gli obiettivi prioritari sono essenzialmente quattro: Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 1. pacchetto regolamentare per le comunicazioni elettroniche: la chiusura del negoziato, tramite il ricorso alla procedura di conciliazione; 2. società dell'informazione europea per la crescita e l'occupazione - post “i2010”: la Presidenza svedese ha organizzato una conferenza sul tema il 9-10 novembre a Visby per approfondire gli orientamenti sui seguiti da dare al presente programma “i2010”; 3. "dividendo digitale": la Presidenza intende finalizzare le conclusioni del Consiglio in materia di “dividendo digitale”, cioè quella parte di radiospettro che si renderà disponibile a seguito del passaggio alla televisione digitale negli Stati membri. Le conclusioni si baseranno su una nuova comunicazione della Commissione europea, prevista per il mese di ottobre, in cui verranno descritti i risultati di alcuni studi indipendenti in materia. L'argomento è di grandissima rilevanza per l’impatto sull'assegnazione delle frequenze riservate al settore audiovisivo; 4. protezione delle comunicazioni critiche e infrastrutture di informazione: la Presidenza punterà ad una risoluzione del Consiglio sulla definizione del nuovo mandato dell'Agenzia per la Sicurezza delle reti e dell’Informazione (ENISA). Europa per le imprese Il prossimo Consiglio Telecomunicazioni è previsto per il 18 dicembre 2009. Per ulteriori informazioni: http://www.se2009.eu/en/the_presidency/about_the_eu/transport_telecommunications_and_energy Presidenza svedese: il programma per il settore trasporti Il primo luglio u.s. si è formalmente inaugurato il semestre di Presidenza svedese dell’Unione europea. Per quanto riguarda il settore dei trasporti, le iniziative si ispireranno al più ampio obiettivo della sfida al cambiamento climatico, nonché all'impegno per il rafforzamento della competitività dell'economia europea, in linea con la Strategia di Lisbona. Gli obiettivi per il settore sono essenzialmente quattro: 1. realizzazione di un sistema logistico efficace, concorrenziale e competitivo, col preciso obiettivo di promuovere la concorrenzialità del settore ferroviario e marittimo; 2. diffusione dell’utilizzo dei sistemi ITS, per lo sviluppo di un sistema di trasporti ecocompatibile. La Presidenza cercherà di raggiungere un accordo politico al Consiglio del 9 ottobre. Il tema sarà al centro del Congresso Mondiale ITS, che si terrà a Stoccolma dal 2124 settembre, nonché della Riunione ad Alto Livello del 26-27 ottobre a Goteborg; 3. determinazione della strategia politica per i trasporti post-2010. Il tema sarà argomento della colazione ministeriale del prossimo 21 settembre a Stoccolma, nonché al centro di un progetto di Conclusioni; 4. approvazione della Proposta di modifica del Regolamento relativo all’Autorità di sorveglianza sui sistemi satellitari europei: la Presidenza cercherà di raggiungere un’intesa nel corso del Consiglio del 9 ottobre, in vista di un rapido accordo in prima lettura con il Parlamento europeo. La Presidenza cercherà, inoltre, di estendere gli accordi Galileo ai Paesi Terzi. 31 Tra i dossier prioritari per l’industria italiana indicati dalla Presidenza, si segnalano in particolare: Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Regolamento concernente i diritti di passeggeri: la Presidenza auspica il conseguimento di un accordo politico al Consiglio di dicembre. Direttiva tempi di lavoro per i lavoratori mobili: la Presidenza auspica un accordo in prima lettura con il Parlamento. Il Consiglio ha già adottato l'orientamento generale nel marzo scorso, mentre il Parlamento europeo, dopo aver rigettato la proposta della Commissione nella scorsa legislatura, sarà presto impegnato a riesaminarla. La Presidenza ha infine enumerato ulteriori possibili iniziative in merito ai seguenti argomenti: Comunicazione sul sistema di monitoraggio del mercato ferroviario; Comunicazione sull’interconnessione delle reti TEN con l'Africa (presentata a giugno); e Piano di Azione sulla Mobilità Urbana (che la Commissione presenterà a fine settembre). Per ulteriori informazioni: http://www.se2009.eu/en/the_presidency/about_the_eu/transport_telecommunications_and_energy Reti TEN-T: rafforzare la cooperazione fra l’Europa e l’Africa Il 17 giugno scorso, la Commissione europea ha presentato una comunicazione sul rafforzamento della cooperazione tra l’Unione europea e l’Africa nel settore dei trasporti. L’obiettivo è l’interconnessione delle reti transeuropee e africane, in particolare attraverso l’elaborazione di una carta comune delle infrastrutture di trasporto. La Commissione metterà a disposizione dei partner africani l’esperienza acquisita nel campo della politica europea dei trasporti per contribuire all’introduzione di sistemi di trasporto più efficienti, essenziali per uno sviluppo del continente africano capace di dare risposta alle sfide della povertà, del degrado ambientale e degli squilibri provocati dalle migrazioni. La comunicazione della Commissione si pone come punto di partenza di un dialogo strategico con l’Unione Africana, volto a individuare le misure concrete da approfondire nel settore dei trasporti insieme ai vari partner africani ed europei. La conferenza ministeriale sulla Rete transeuropea di trasporto, prevista per il 28 e 29 ottobre 2009 a Napoli, con la partecipazione dei partner africani e mediterranei, sarà l’occasione per creare, nell’ambito del partenariato congiunto UE-Africa, un forum informale dedicato ai trasporti. Tale forum dovrà coinvolgere, oltre agli attori istituzionali già rappresentati nel partenariato, gli operatori dei trasporti e le associazioni, europei e africani, nonché i donatori internazionali, e permetterà così di dibattere più a fondo le questioni specifiche di questo settore chiave dello sviluppo. La fase successiva sarà l’adozione, mediante la firma di una dichiarazione congiunta, di un piano di azioni prioritarie e l’identificazione dei finanziamenti necessari. Il prossimo vertice UE-Africa, che si terrà a fine 2010 in Africa, permetterà di esaminare i progressi realizzati nell’attuazione del piano di azione. Per ulteriori informazioni http://ec.europa.eu/transport/international/regional_cooperation/africa_en.htm Trasporti: la Commissione europea convoca una conferenza sulla sicurezza dei trasporti ferroviari Il 3 luglio scorso, a seguito dell'incidente ferroviario di Viareggio, il Commissario ai trasporti Antonio Tajani ha annunciato l'organizzazione di una conferenza sulla sicurezza dei trasporti ferroviari, da tenersi in settembre. La conferenza dovrebbe permettere di definire, alla luce del sistema attuale dei controlli di sicurezza ferroviari e della ripartizione delle responsabilità, le azioni concrete necessarie per rendere il sistema più integrato a livello europeo. Il Commissario ha anche proposto di istituire un sistema europeo di controlli di sicurezza, dotando l'Agenzia ferroviaria europea (ERA) 32 Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Europa per le imprese di competenze simili a quelle di cui dispongono l'Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA) e l'Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA). Attualmente, nonostante l'adozione del pacchetto sull'interoperatività delle ferrovie europee, il sistema dei controlli di sicurezza e di responsabilità nel settore ferroviario rimane frammentato. Da un lato, la direttiva sul trasporto delle materie pericolose definisce le norme tecniche (imballaggio, etichettatura...) per il trasporto di queste merci a livello europeo e, dall'altro, la responsabilità per la sicurezza delle diverse componenti della rete ferroviaria (operazioni, attrezzature, infrastrutture) rimane di competenza nazionale (le società ferroviarie sono responsabili per la sicurezza dei treni, gli amministratori dell'infrastruttura per le infrastrutture e le autorità nazionali per l'omologazione). L'ERA, le cui competenze sono state estese con il pacchetto sull'interoperatività, sta elaborando un progetto di norme comuni per i certificati di sicurezza (il progetto di regolamento dovrebbe essere inviato in settembre alla Commissione europea) e lo schema delle omologazioni per le entità di manutenzione (presumibilmente, alla fine del 2010). Verso la European Maritime Day 2010 L'edizione 2010 della European Maritime Day (la Giornata europea del Mare) si terrà in Spagna nella Regione delle Asturie. A darne notizia alla Commissione europea sono stati il sottosegretario spagnolo per gli Affari europei Diego Lopez Garrido e il presidente della Regione delle Asturie Vicente Alvarez Areces. L'appuntamento principale della manifestazione si terrà nella cittadina di Gijion, dove i rappresentanti del comparto marittimo potranno confrontarsi con i rappresentanti delle istituzioni provenienti da tutta Europa sulle prospettive di sviluppo del settore. L'ultima edizione della Giornata europea del Mare si è tenuta a Roma nel maggio scorso ed ha valorizzato il ruolo del patrimonio marittimo europeo nell'economia comunitaria. Per ulteriori informazioni: http://ec.europa.eu/maritimeaffairs/maritimeday/index_en.html http://www.la-moncloa.es/IDIOMAS/9/ActualidadHome/2009-2/03072009_AsturiasDiaMar.htm MEDITERRANEO Nuova pubblicazione della BEI sugli investimenti nel Mediterraneo Il 7 luglio u.s., durante l’incontro a Bruxelles tra i ministri delle finanze europei, è stato presentato un opuscolo contenente i casi di successo del business nell’area euro-mediterranea. Tale pubblicazione è stata compilata dalla Banca europea per gli investimenti e si pone come obiettivo quello di far conoscere al di fuori dei paesi in cui sono avvenuti, i casi in cui il settore privato ha investito con successo. Inoltre, la brochure intende dimostrare come il processo d’integrazione lanciato nel 1995 a Barcellona porti vantaggi reciproci ai paesi del Mediterraneo. Per la versione integrale della brochure si consulti l’indirizzo internet: http://www.eib.org/attachments/med/medinvest_en.pdf 33 RICERCA E INNOVAZIONE Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Iniziativa “Clean Sky”: invito a presentare proposte nel settore aeronautico Lo scorso 16 giugno la Commissione europea, nell’ambito dell’iniziativa tecnologica congiunta “Clean Sky”, ha pubblicato un invito a presentare proposte per la ricerca e l’elaborazione di tecnologie ecologiche nel settore aeronautico. L’invito a presentare proposte è il primo lanciato dall’iniziativa e dispone di un budget complessivo di 25 milioni di euro, da attribuire a progetti di ricerca e sviluppo in 5 campi principali: gli aerei da trasporto regionali ecologici, gli aeromobili a velatura girevole ecologici, i motori verdi sostenibili, gli aerei ad ali fisse SMART ed i sistemi per operazioni ecologiche. Il termine per la presentazione delle proposte è il 31 agosto 2009. Con un budget di 1,6 miliardi di euro, l’iniziativa “Clean Sky” è uno dei programmi europei di ricerca più importanti ed è il frutto di un partenariato pubblico-privato tra la Commissione europea e l’industria aeronautica europea, al fine di mettere a punto tecnologie innovative che possano contribuire a ridurre le incidenze del trasporto aereo sull’ambiente e rafforzare la competitività del settore. Per maggiori informazioni: http://www.cleansky.eu/index.php?arbo_id=83&set_language=en Partenariati pubblico-privati: inviti a presentare proposte per progetti di ricerca nei settori dell’automobile, delle costruzioni e del manifatturiero Il prossimo 30 luglio la Commissione europea pubblicherà la prima serie di inviti a presentare proposte per progetti di ricerca in tre settori chiave per la ripresa economica: automobilistico, edile e manifatturiero. Il budget a disposizione per questa prima tornata di inviti ammonta a 268 milioni di euro. L’iniziativa si inserisce nel quadro del piano di ripresa economica approvato dal Consiglio europeo lo scorso dicembre, che prevede lo stanziamento di una somma complessiva di 3,2 miliardi di euro tra il 2010 e il 2013 per partenariati pubblico-privati, cofinanziati dalle imprese e dalla Commissione europea tramite il Settimo Programma Quadro. I tre partenariati si prefiggono di aiutare le piccole e medie imprese del settore manifatturiero a sostenere la pressione concorrenziale utilizzando tecnologie innovative, di promuovere lo sviluppo di tecnologie ecologiche nel campo delle costruzioni e di incoraggiare lo sviluppo di forme sostenibili di trasporto su strada. Per maggiori informazioni: http://ec.europa.eu/research/industrial_technologies/lists/list_114_en.html Innovazione: la Commissione europea prepara un nuovo piano d’azione Lo scorso dicembre il Consiglio europeo ha richiamato la necessità per l’UE di lanciare un piano europeo per l’innovazione. Al fine di predisporre tale piano entro la primavera del 2010, la Commissione sta attualmente procedendo ad una valutazione dei progressi compiuti nel campo delle politiche comunitarie per l’innovazione a partire dal 2005, nell’ottica di identificare nuovi possibili orientamenti politici per il futuro. 34 Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 In questo contesto, la Commissione sta attualmente preparando un pacchetto di documenti che costituirà un primo contributo alle riflessioni in corso sul piano d’azione. Tale pacchetto, che verrà presumibilmente presentato nel mese di settembre, sarà composto da una comunicazione dal titolo “Revisione della politica di innovazione in un mondo che cambia” e da cinque documenti di lavoro, rispettivamente sulla politica d’innovazione nel quadro della strategia di Lisbona, le iniziative della Commissione per il finanziamento all’innovazione, l’efficacia dei meccanismi pubblici di sostegno all’innovazione, l’attuazione dell’iniziava sui mercati di punta (lead market initiative) e la strategia a sostegno dell’innovazione nel campo dei servizi. Nella bozza della comunicazione di cui la Delegazione ha potuto prendere visione, la Commissione sottolinea che il futuro piano europeo per l’innovazione dovrebbe svilupparsi attorno alle seguenti linee direttrici: 1. orientare la politica per l’innovazione verso le principali sfide che la società dovrà fronteggiare; 2. rendere la politica per l’innovazione più inclusiva ed orientata alla domanda; 3. migliorare l’accesso ai finanziamenti mettendo in campo strumenti finanziari che permettano di superare le attuali carenze in materia; 4. migliorare la governance dei diversi programmi di finanziamento UE e semplificare le procedure per l’accesso ai finanziamenti disponibili. CALENDARIO ISTITUZIONALE UE Luglio 2009 Parlamanto europeo 14 Sessione costitutiva 14-16 Sessione plenaria Consiglio dell’Unione europea 6 Eurogruppo 6-7 Consiglio Salute (riunione informale) 7 Consiglio ECOFIN 8-9 Consiglio Occupazione (riunione informale) 10 Consiglio ECOFIN (Budget) 13-14 Consiglio Agricoltura e Pesca 15-17 Consiglio Giustizia e Affari interni 35 Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Europa per le imprese 23-24 Consiglio Energia (riunione informale) 24-25 Consiglio Ambiente (riunione informale) 27-28 Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne Commissione europea 1 Incontro con la Presidenza svedese Regolamento sul roaming nella telefonia mobile Regolamento sugli ortaggi fuori norma 2 Riunione settimanale del Collegio dei Commissari Direttiva: Libera circolazione Adozione: Agevolazioni macrofinanziarie Conferenza: stress sul lavoro 7-9 Esposizione agricola: “The royal show 2009” 8 Riunione settimanale del Collegio dei Commissari Libro verde sulla mobilità nel settore dell’apprendimento 9 Relazione: sequestri doganali Conferenza: Iniziativa Ue per la salute dei giovani 13 Ricerca: giornata di informazione 14 Riunione settimanale del Collegio dei Commissari Revisione della direttiva: Sicurezza degli approvvigionamenti di gas Conferenza stampa: Visa nei Balcani Occidentali 15 Relazione: Lotta contro la frode 16 Conferenze: Sistema di Allerta rapida nel settore dell’alimentazione: 30 anni Briefing tecnico: dati sull’educazione 17 Accordo parti sociali: gravi infortuni Occupazione: sondaggio Eurobarometro 22 Riunione settimanale del Collegio dei Commissari Proposta e Comunicazione: Alzheimer Proposta: Persone temporaneamente trasferite dalla società Proposta: Lavoratori stagionali 36 PROCEDURE D’INFRAZIONE UE – ITALIA Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 In data 25 giugno u.s. il Collegio dei Commissari europei ha deciso l’archiviazione di 22 procedure d’infrazione contro l’Italia, di cui 18 concernenti procedure già aperte e 4 ancora allo stadio di reclamo, e l'apertura di 12 nuove procedure d'infrazione. Archiviazioni relative alle procedure di infrazione: 1999/4006 Cattivo recepimento delle direttive 75/442/CEE e 91/156/CEE relative alla disciplina dei rifiuti. Scarti alimentari originati dall’industria agroalimentare destinati alla produzione di mangimi 2002/2213 Cattivo recepimento della direttiva 91/156/CEE sui rifiuti. Esclusione dall'ambito di applicazione della direttiva di alcune sostanze 2003/4755 Protezione sanitaria in caso di emergenza radioattiva 2003/5253 Acquisizione elicotteri leggeri 2004/5159 Realizzazioni di centrali idroelettriche in Val Masino (Sondrio) 2006/2017 Esclusione dall'ambito di applicazione della direttiva 76/160/CEE della qualità delle acque di balneazione 2006/2227 Estensione del condono fiscale relativo al pagamento dell'IVA per il periodo di imposta 2002 2006/4280 Ostacoli all'importazione parallela di medicinali 2006/4808 Inquinamento atmosferico nel comprensorio del Mela (ME) 2006/4820 Mancata valutazione di impatto ambientale del Piano Regolatore del Comune di Staranzano (Gorizia) 2007/4832 Offerte di servizi bancari per l'Università di Parma (servizio di cassa) 2008/0682 Mancato recepimento della direttiva 2008/64/CE 2008/4180 Esclusione dei notai dal riconoscimento delle qualifiche professionali 2009/0069 Mancato recepimento della direttiva 2007/74/CE 2009/0066 Mancato recepimento della direttiva 2006/87/CE 2009/0071 Mancato recepimento della direttiva 2008/87/CE 2009/0188 Mancato recepimento della direttiva 2006/118/CE relativa alla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento 2009/0190 Attuazione della direttiva 2008/82/CE 37 Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Nuove procedure d’infrazione aperte: 2009/2034 Direttiva "Acqua" 91/271/CE: scarichi delle acque reflue in zone sensibili negli agglomerati urbani con più di 10.000 abitanti 2009/4310 Direttiva VIA: sviluppo edilizio Is Molas 2009/2174 Gestione e trasparenza dei meccanismi di accesso alla rete per gli scambi transfrontalieri di elettricità 2009/2189 Accesso alla rete di trasporto del gas naturale 2008/2341 Direttiva 2004/8/CE sulla promozione della cogenerazione basata su una domanda di calore utile nel mercato interno dell’energia 2008/4952 Bando di gara per l'assegnazione del gioco del Superenalotto 2009/2149 Mancata istituzione da parte dell'Italia di una autorità nazionale indipendente di regolamentazione del settore dei servizi postali, così come previsto dalla direttiva 97/67 2007/4392 Limiti alle detrazioni IVA per le "società di comodo". La normativa fiscale italiana prevedrebbe limiti alla possibilità di detrazione per le società che non sono operative, introducendo così una deroga al regime IVA senza essere passati per una notifica ai sensi dell'art. 395 della Direttiva IVA 2008/4715 Limiti alla possibilità di trasferire i crediti IVA ad esercizi fiscali successivi 2006/4451 "Consolidato mondiale" (modalità opzionale di tassazione concessa alle società o enti commerciali residenti, per i redditi conseguiti dalle controllate non residenti) 2007/4125 Restrizioni alla commercializzazione proveniente da altri Stati membri 2007/4652 Direttiva 1998/59/CE sul riavvicinamento delle legislazioni in materia di licenziamenti collettivi, sotto il profilo della non applicazione alla categoria dei dirigenti delle disposizioni in materia previste dallo statuto dei lavoratori dell'acqua potabile in bottiglia Il numero totale delle procedure d'infrazione a carico dell'Italia si attesta così a 155; in dettaglio, 130 riguardano casi di violazione del diritto comunitario e 25 attengono a mancata trasposizione di direttive nell’ordinamento italiano. Suddivisione delle procedure per stadio: Messe in mora - art. 226 65 Messe in mora complementari - art. 226 (*) 5 Pareri motivati - art. 226 37 Decisioni di ricorso - art. 226 3 38 Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Europa per le imprese Ricorsi - art. 226 Sentenze - art. 226 Messe in mora - art. 228 Pareri motivati - art. 228 21 6 8 9 Decisioni di ricorso - art. 228 1 Totale 155 (*) La messa in mora complementare ed il parere motivato complementare sono gli atti con i quali, nell'ambito di una stessa procedura d'infrazione, si individuano nuovi profili di violazione del diritto comunitario. Suddivisione delle procedure per settore Affari economici e finanziari Affari esteri Affari interni Agricoltura Ambiente Appalti Comunicazioni Concorrenza e aiuti di stato Energia Fiscalità e dogane Lavoro e affari sociali Libera circolazione delle merci Libera prestazione dei servizi e stabilimento Pesca Salute Trasporti Tutela dei consumatori Totale 4 2 2 3 35 10 5 2 7 28 12 9 9 3 17 6 1 155 Per approfondimenti: http://ec.europa.eu/community_law/infringements/infringements_it.htm http://eurinfra.politichecomunitarie.it/ElencoAreaLibera.aspx Per informazioni sull’applicazione del diritto comunitario e sulle procedure di infrazione si rimanda alla newsletter n. 70 - giugno 2009. GAZZETTA UFFICIALE Serie Legislazione L 140 del 5 giugno 2009 Regolamento (CE) n. 443/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, che definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni delle autovetture nuove nell’ambito dell’approccio comunitario integrato finalizzato a ridurre le emissioni di CO2 dei veicoli leggeri 39 Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 Europa per le imprese L 140 del 5 giugno 2009 Direttiva 2009/28/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE . L 140 del 5 giugno 2009 Direttiva 2009/29/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, che modifica la direttiva 2003/87/CE al fine di perfezionare ed estendere il sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra L 140 del 5 giugno 2009 Direttiva 2009/31/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, relativa allo stoccaggio geologico di biossido di carbonio e recante modifica della direttiva 85/337/CEE del Consiglio, delle direttive del Parlamento europeo e del Consiglio 2000/60/CE, 2001/80/CE, 2004/35/CE, 2006/12/CE, 2008/1/CE e del regolamento (CE) n. 1013/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio L 140 del 5 giugno 2009 Decisione n. 406/2009/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, concernente gli sforzi degli Stati membri per ridurre le emissioni dei gas a effetto serra al fine di adempiere agli impegni della Comunità in materia di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2020 L 164 del 26 giugno 2009 Regolamento (CE) n. 552/2009 della Commissione, del 22 giugno 2009, recante modifica del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) per quanto riguarda l’allegato XVII L 165 del 26 giugno 2009 Decisione del Consiglio, del 28 maggio 2009, recante pubblicazione in forma consolidata del testo della convenzione doganale relativa al trasporto internazionale di merci accompagnate da carnet TIR (convenzione TIR) del 14 novembre 1975 come modificata a decorrere da tale data L 166 del 27 giugno 2009 Rettifica del regolamento (CE) n. 261/2008 del Consiglio, del 17 marzo 2008, che istituisce un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di determinati compressori originari della Repubblica popolare cinese L 170 del 30 giugno 2009 Direttiva 2009/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2009, sulla sicurezza dei giocattoli Serie Comunicazioni e Informazioni 2009/C 124/02 Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi ai sensi del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese 40 attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001 Inviti a presentare proposte a titolo del programma di lavoro per il 2009 del programma di sostegno alla politica in materia di tecnologie dell'informazione e della comunicazione nel quadro del programma quadro per la competitività e l'innovazione (2007-2013) Inviti a presentare proposte 2009/C 125/11 Inviti a presentare proposte a titolo del programma di lavoro per il 2009 del programma di sostegno alla politica in materia di tecnologie dell'informazione e della comunicazione nel quadro del programma quadro per la competitività e l'innovazione (2007-2013) Europa per le imprese Newsletter n.71 – Luglio - Agosto 2009 2009/C 125/11 Per eventuali informazioni Tel.: E-Mail: rivolgersi a: Delegazione presso UE Daniele Olivieri 0032 2 2861211 [email protected] 41