Rapporto annuale 2012 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri Stato 31 dicembre 2012 Indice Editoriale ................................................................................................................................................ 2 Attività in corso ..................................................................................................................................... 3 Sviluppo territoriale in Svizzera ........................................................................................................ 3 Conferenza tripartita degli agglomerati (CTA) ................................................................................ 3 Energia ................................................................................................................................................ 4 Trasporti .............................................................................................................................................. 5 Politica sociale e lotta alla povertà ................................................................................................... 5 Migrazione .......................................................................................................................................... 6 Sviluppo dei comuni e impegno volontario/a titolo onorifico ....................................................... 7 Storie di successo .................................................................................................................................. 8 Istanze dei comuni nel Programma di legislatura della Confederazione ..................................... 8 Abitazioni secondarie: intervento a favore del mantenimento dei diritti acquisiti ...................... 8 Fatte valere la consultazione dei comuni d'ubicazione e la rinuncia a un cambiamento di sistema in ambito sociale nella revisione della Legge sull'asilo ................................................... 8 Fondata l'associazione promotrice per la formazione professionale superiore in amministrazione pubblica ................................................................................................................. 8 Informazione e comunicazione ............................................................................................................ 9 «Commune Suisse» ........................................................................................................................... 9 Newsletter e sito web ........................................................................................................................ 9 Attività mediatiche ........................................................................................................................... 10 Organi dell'Associazione..................................................................................................................... 10 Assemblea generale ........................................................................................................................ 10 Comitato, direzione e ufficio di revisione ...................................................................................... 10 Membri .............................................................................................................................................. 11 Conto annuale 2012 ............................................................................................................................. 12 Conto economico 2012 e preventivo 2013..................................................................................... 12 Bilancio 2012..................................................................................................................................... 13 Rapporto di revisione .......................................................................................................................... 14 Rapporto annuale 2012 dell'Associazione dei Comuni Svizzeri 1 Editoriale Collaborazione tripartita e solidarietà I problemi che la nostra società è chiamata ad affrontare si fanno sempre più complessi. Per risolverli ci vuole la collaborazione di tutti i tre livelli del nostro sistema federalistico: le città e i comuni, i cantoni e la Confederazione. Nell’anno in esame, la cosiddetta collaborazione tripartita ha fruttato importanti successi. Con il Progetto territoriale Svizzera, elaborato assieme da rappresentanti della Confederazione, dei cantoni, delle città e dei comuni, sono state create delle direttive per un futuro sviluppo territoriale sostenibile. Nell’ambito della Conferenza tripartita degli agglomerati sono state individuate altre idee e misure per far fronte alle principali sfide nella politica degli agglomerati. Nel quadro di questi lavori, l’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) ha sostenuto con coerenza un principio: i comuni sono consapevoli del loro ruolo e della loro responsabilità per uno sviluppo sostenibile del territorio nel nostro Paese e sono anche pronti ad assumersi questa responsabilità su base volontaria. In considerazione delle crescenti interazioni e dei rapporti sempre più stretti tra le diverse aree del Paese, a medio termine si dovrà puntare su una strategia comune per le aree urbane e quelle rurali orientata a spazi funzionali. Una strategia che dovrà anche poggiare sul principio di un equo bilanciamento degli interessi. Un compito fondamentale dell’ACS è il rafforzamento delle competenze dei comuni. Con la fondazione dell’Associazione promotrice per la formazione professionale superiore in amministrazione pubblica si è compiuto un importante passo per colmare una grave lacuna nel nostro sistema di formazione duale. Ai giovani che assolvono una formazione commerciale di base nelle amministrazioni pubbliche, la formazione professionale superiore potrà offrire interessanti prospettive professionali. Questo successo, ma anche i numerosi ed efficaci interventi dell’ACS nell’ambito di procedure di consultazione, audizioni e la partecipazione fattiva nei consessi più disparati a livello federale hanno mostrato che la costante tutela degli interessi dei suoi oltre 1700 membri è pagante. D’altro canto, i successi conseguiti comportano per l’ACS la necessità di promuovere le istanze dei comuni anche in altri settori politici e pertanto in numerosi altri gruppi di lavoro della Confederazione. Uno degli obiettivi fondamentali consiste nell’impedire ulteriori trasferimenti dei costi al livello comunale. Contemporaneamente, è indispensabile non solo difendere, ma anche rafforzare in modo mirato l’autonomia dei comuni, il livello istituzionale più vicino ai cittadini. Per poter difendere in futuro con successo gli interessi dei comuni anche in altri ambiti politici, l’ACS ha bisogno del sostegno e dell’adesione di tutti i comuni. Hannes Germann, consigliere agli Stati e presidente dell'ACS Rapporto annuale 2012 dell'Associazione dei Comuni Svizzeri 2 Attività in corso Sviluppo territoriale in Svizzera All’inizio dell'anno l’ACS si è occupata dell'iniziativa sulle abitazioni secondarie, sottoposta a votazione popolare l’11 marzo. Nella sua raccomandazione di votare no ha affermato che l’iniziativa era inutile, visto che con la revisione della Legge sulla pianificazione del territorio il Parlamento federale aveva approvato un controprogetto indiretto e che numerosi comuni e cantoni avevano già adottato di propria iniziativa provvedimenti in merito. Ha inoltre ricordato che ci vogliono soluzioni su misura, commisurate alle circostanze locali e non provvedimenti rigidi che fanno di ogni erba un fascio. Dopo l’approvazione popolare dell’iniziativa sulle abitazioni secondarie è presto emerso che questi dubbi non erano affatto ingiustificati. L’ACS ha quindi dovuto far valere gli interessi dei comuni nell’ambito dei lavori di attuazione dell’iniziativa a livello federale. L’ACS ha chiesto al Consiglio federale e ai cantoni l’introduzione di misure di accompagnamento per ammortizzare le ripercussioni a livello locale dell’iniziativa sulle abitazioni secondarie. Nell’anno in esame, la politica dello sviluppo territoriale è stata un campo di attività importante per l’ACS. Per la Confederazione, i cantoni, le città e i comuni, l'uso sostenibile del suolo e del paesaggio nella piccola Svizzera rappresenta tuttora una notevole sfida. Nell’elaborazione del Progetto territoriale Svizzera – un processo partecipativo di diversi anni portato avanti da Confederazione, cantoni e comuni – l’ACS ha propugnato un equo bilanciamento degli interessi delle diverse regioni. In particolare, si è impegnata a favore del riconoscimento delle forze e delle possibilità delle aree metropolitane e degli agglomerati, ma anche delle regioni di montagna e delle zone rurali, e della creazione di condizioni quadro appropriate per uno sviluppo sostenibile e prospettive per il futuro. Una richiesta importante dell’ACS è stata che il Progetto territoriale avesse un ruolo chiaramente definito di quadro orientativo, affinché venisse rispettata l’autonomia dei cantoni e dei comuni e che gli stessi potessero sfruttare in modo coordinato il loro margine di manovra. Queste istanze sono state integrate in larga misura nel Progetto territoriale. Nell’anno in esame, le organizzazioni promotrici – il Consiglio federale, la Conferenza dei governi cantonali, l’ACS e l’Unione delle città svizzere – hanno approvato il Progetto, che è poi stato pubblicato a fine anno. Con questo documento elaborato congiuntamente è stata sviluppata per la prima volta una visione dell’ordinamento territoriale della Svizzera che si basa su un consenso a tutti e tre i livelli istituzionali. In futuro servirà da guida per le autorità di tutti i livelli istituzionali per pianificare spazi insediativi e infrastrutture destinate ai trasporti e all’energia, per la gestione del paesaggio e per altre attività di incidenza territoriale. Il Progetto territoriale Svizzera poggia sulla volontarietà e la corresponsabilità e stimola la collaborazione tra le autorità e i privati. Nell’ambito del suo lavoro di informazione, in collaborazione con l’Unione svizzera delle arti e mestieri, l’ACS si è chinata su un importante aspetto parziale dello sviluppo territoriale, ossia i centri degli abitati. Negli ultimi anni lo spostamento dei commerci al dettaglio verso i margini degli insediamenti ha comportato una strisciante svalorizzazione dei nuclei urbani e dei centri degli abitati. Nell’ambito di una conferenza stampa tenutasi a Berna a metà novembre sono state presentate strategie e proposte concrete per rivitalizzare i centri degli abitati. Altre importanti istanze comunali integrate nel Progetto territoriale sono confluite anche nella Legge sulla pianificazione del territorio. Ciò ha permesso all’ACS di appoggiare gli obiettivi perseguiti dalla revisione, sebbene non dia risposta a tutte le istanze dei comuni. Ad esempio, deplora che nella legge non sia stato ancorato l’obbligo di destinare ai comuni il ricavato della tassazione del plusvalore. Un altro problema consiste nel fatto che per motivi finanziari e tecnici in singoli comuni la riduzione delle aree edificabili sarà di difficile attuazione. In collaborazione con le organizzazioni cantonali dei comuni, l’ACS si adopererà nella ricerca di soluzioni accettabili per i comuni in questi due contesti. Conferenza tripartita degli agglomerati (CTA) Nell’anno in esame l’ACS si è occupata dell’attuazione del programma di lavoro della CTA per il periodo 2012-2015, approvato a fine 2011. Il programma verte tuttora in prima linea sugli sviluppi attuali negli agglomerati e sulle sfide che ne conseguono, quali ad es. pressione insediaRapporto annuale 2012 dell'Associazione dei Comuni Svizzeri 3 tiva, crescita dei flussi di pendolari, evoluzione demografica, immigrazione e integrazione. Questi problemi richiedono una strategia comune sovraordinata da parte della CTA. Per far fronte a questi compiti è stato avviato un progetto che dovrà fungere da quadro di orientamento e aiuto decisionale per i singoli attori. I partner CTA sono già impegnati nei primi passi del progetto. Per l’ACS era particolarmente importante integrare maggiormente nel programma di lavoro lo sviluppo e la presa in considerazione delle aree rurali. Gli agglomerati continuano ad espandersi, dilagano sempre più nei comuni circostanti, influenzandone lo sviluppo. Senza una propria strategia questi comuni verrebbero travolti dallo sviluppo degli agglomerati. Nella CTA è stato pertanto avviato un progetto volto a definire i temi della collaborazione tra zone urbane e rurali e a preparare condizioni quadro organizzative e legali che consentano a tutti gli interessati di proseguire il loro lavoro in questo campo su un piano di parità. Il 28 giugno, nell'ambito di un convegno intitolato «10 anni di politica degli agglomerati» l’ACS ha tracciato un bilancio sulle sue attività e ha illustrato per sommi capi i passi da compiere in futuro. Si è giunti alla conclusione che la CTA fornisce importanti impulsi per le attività della Confederazione, quali ad esempio i Programmi d'agglomerato, progetti modello e i Progetti urbani. Nell’anno in esame la CTA si è impegnata a favore di una collaborazione più intensa tra gli enti pubblici e gli attori del mondo del lavoro nel settore dell’integrazione. I lavori poggiano sull’idea che, soprattutto a livello comunale, un'integrazione riuscita non può fare a meno dell’aiuto e del sostegno attivo delle PMI che operano a livello locale. Energia Da quando il Consiglio federale e il Parlamento hanno deciso l’abbandono del nucleare, la politica energetica svizzera è in profonda trasformazione. In vista della procedura di consultazione sulla nuova Strategia energetica 2050 della Confederazione avviata in autunno, l’ACS ha partecipato a numerosi gruppi di lavoro e a votazioni congiunte con organizzazioni partner al fine di far confluire il più presto e nel modo più efficace possibile gli interessi dei comuni nel progetto di consultazione. L’ACS si è tra l’altro impegnata a favore di un maggiore appoggio della Confederazione alla politica energetica dei comuni, principalmente attraverso gli esistenti e collaudati programmi SvizzeraEnergia e SvizzeraEnergia per i Comuni. Il livello comunale ha assunto da anni un ruolo di precursore nel settore dell’energia, come testimoniano tra l’altro le oltre 300 Città dell’energia certificate. La Confederazione ha accolto le rivendicazioni dell’ACS e le ha completate con il nuovo programma Progetti faro. A fine anno l’ACS ha posto in consultazione presso le organizzazioni cantonali dei comuni la bozza della sua presa di posizione sulla Strategia energetica. La bozza delinea le condizioni quadro necessarie affinché l’ACS possa approvare gli obiettivi di fondo della nuova Strategia energetica della Confederazione. Parallelamente ai lavori sulla Strategia energetica, l’ACS ha partecipato con altri partner riuniti nella WKK-Allianz (alleanza impianti di cogenerazione), creata dalla cooperazione delle aziende municipalizzate Swisspower, all’elaborazione di due documenti di posizione. Tutti i partner coinvolti intendono sottoporre congiuntamente alla Confederazione le questioni importanti per il livello comunale concernenti gli impianti di cogenerazione forza-calore (ICFC) e le reti di riscaldamento locali e di teleriscaldamento, sottolineandone l’importanza per la nuova politica energetica. In veste di partner patrocinatore e mediatico dell’associazione Suisse Eole, nel mese di ottobre l’ACS ha inoltre partecipato a un convegno – in cui ha tenuto una relazione anche la consigliera federale Doris Leuthard – sul tema «Energia eolica per i comuni». Il convegno ha riscosso un grande successo sia in termini di partecipazione che di interesse mediatico. L’ACS opera affinché anche in questo settore politico rimanga garantito che i comuni vengano coinvolti in tempo utile e in forma attiva nella definizione e attuazione della futura strategia energetica della Confederazione e dei cantoni, nonché che le loro esigenze vengano tenute in debita considerazione. A livello locale, la svolta energetica è già in atto da molti anni. Tuttavia, nella legislazione in generale e nelle misure di promozione in particolare, non viene data la giusta importanza all’ampio spettro di strutture comunali per consentire a tutti i comuni di intraprendere la svolta energetica auspicata. L’ACS si adopererà pertanto in modo particolare affinché accanto ai progetti faro necessari, ci si concentri anche sui comuni che hanno meno risorse. Solo se si riuscirà ad avviare una dinamica nell'intero livello comunale, sostenuta dai cittadini e dall'economia, sarà possibile conseguire gli ambiziosi obiettivi della politica energetica svizzera. Rapporto annuale 2012 dell'Associazione dei Comuni Svizzeri 4 Trasporti In tema di trasporti, in primavera l’ACS ha partecipato a Zurigo al terzo Salone svizzero della mobilità in veste di partner patrocinatore e mediatico, nonché a un workshop dedicato al radicamento di strategie di mobilità nei comuni. Dal workshop è emerso che a stimolare attività nel campo della mobilità a livello comunale sono spesso fattori esterni e di varia natura (ad es. SvizzeraEnergia, grandi progetti, programmi d'agglomerato, problemi di crescita). Ma spesso attività di questo tipo dipendono soprattutto da singole persone: più di una volta è un municipale o un sindaco motivato che avvia gli impulsi decisivi. Per la continuità delle politiche di mobilità comunali è indubbiamente importante che siano sostenute a lungo termine a livello politico, tuttavia solo l'integrazione giuridica dei progetti di mobilità nella pianificazione locale del territorio può veramente garantirne il carattere vincolante. Nell’anno in esame l’ACS ha inoltre elaborato e approvato un dettagliato documento di posizione sulla politica svizzera dei trasporti, corredato di cinque linee di azione da approfondire. Questo lavoro era diventato inevitabile, non da ultimo perché nei prossimi anni tutte le modalità di trasporto saranno chiamate ad affrontare grandi sfide, soprattutto anche a livello comunale, in termini sia di mantenimento e rinnovamento dell’infrastruttura, sia di esercizio e manutenzione. L’incremento demografico previsto e l’aumento generale della mobilità non faranno che acuire queste tendenze. L’ACS ha pertanto deplorato il fatto che attualmente la Confederazione e i cantoni non abbiano piani generali a lungo termine, che coprano l’insieme delle modalità di trasporto, sul mantenimento, il potenziamento e il finanziamento dell'infrastruttura svizzera dei trasporti. Il documento di posizione dovrebbe servire da sprone per l’elaborazione di una visione globale che tenga conto degli interessi comunali. Per quanto concerne le linee di azione, l’ACS si adopererà in primo luogo a favore del progetto per il finanziamento e l’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria (FAIF) secondo la variante del Consiglio degli Stati. In secondo luogo, si dovrà garantire a lungo termine il finanziamento del fondo infrastrutturale. In terzo luogo, l’ACS chiede l’istituzione di un consesso tripartito che, come per è il caso per l’infrastruttura ferroviaria, contempli nella rete della Confederazione anche le strade comunali e cantonali. In quarto luogo, nell’interesse dei clienti, si dovranno appoggiare gli sforzi attuali volti ad armonizzare le comunità tariffarie e semplificare i sistemi di titoli di trasporto. Infine, in collaborazione con organizzazioni partner, l’ACS si adopera affinché la Confederazione e i cantoni considerino maggiormente le iniziative innovative dei comuni che promuovono l'abbinamento di diverse forme di mobilità. Politica sociale e lotta alla povertà Una priorità dell'attività dell’ACS è tuttora la politica sociale e in particolare la lotta alla povertà. Il motivo è la crescita continua dei costi sostenuti dai comuni nell’ambito dell'assistenza sociale. Ciò è dovuto, da un lato, all’aumento del numero di persone a carico dell’assistenza sociale e, dall’altro, al fatto che i costi della Confederazione per l’Assicurazione contro la disoccupazione (AD) e l’Assicurazione per l’invalidità (AI) vengono progressivamente trasferiti ai cantoni e ai comuni. Per curare lo scambio di informazioni e al fine di una concertazione degli interessi, l’ACS partecipa con diritto di voto consultivo alla Conferenza delle direttrici e dei direttori delle opere sociali. Inoltre partecipa con rappresentanti dei cantoni ai colloqui del «Dialogo nazionale sulla politica sociale» diretti dal consigliere federale Alain Berset, in cui vengono discussi i problemi attuali di natura sociopolitica e abbozzate possibili soluzioni. In questo contesto, l’ACS si è impegnata in modo particolare per migliorare la collaborazione tra le singole assicurazioni sociali e per una maggiore cooperazione dei tre livelli istituzionali. L’ACS è inoltre impegnata in un gruppo di lavoro tripartito che si occupa dell’attuazione della «Strategia nazionale di lotta alla povertà» approvata dal Consiglio federale. Si tratta di un compendio di numerosi provvedimenti, in parte già in atto e in parte oggetto di verifiche e adeguamenti. In questo contesto nel mese di novembre 2012 si è svolta una tavola rotonda diretta dal consigliere federale Alain Berset con rappresentanti dei cantoni, dei comuni, di organizzazioni non governative e di persone povere. I partecipanti sono stati concordi sul fatto che bisogna intensificare gli sforzi per prevenire e combattere la povertà. Di conseguenza, entro la primavera 2013 verrà elaborato e sottoposto al Consiglio federale un programma nazionale di lotta contro la povertà. Nell'elaborazione del programma l’ACS difenderà gli interessi dei comuni. Rapporto annuale 2012 dell'Associazione dei Comuni Svizzeri 5 Un nuovo impegno dell’ACS è la collaborazione nel comitato di esperti «Prospettiva Politica familiare» della Commissione federale di coordinamento per le questioni familiari, un consesso che si occupa delle questioni specifiche delle famiglie a livello federale. Questo scambio di opinioni è importante per l’ACS dato che le consente di far presenti sin dall’inizio le istanze dei comuni. In particolare, questi ultimi constatano che sempre più famiglie sono povere e che si devono assolutamente intensificare gli sforzi per ribaltare questa tendenza. La povertà si manifesta sul posto. I comuni hanno pertanto la possibilità di attuare misure preventive in tempo utile. Per farlo hanno bisogno della solidarietà e della collaborazione con altri attori. Una stretta cooperazione con volontari e organizzazioni non profit contribuisce a rendere possibile l'integrazione sociale nell’ambiente locale, nel quartiere e nella scuola. Per accrescere l’efficienza e l’efficacia in questi settori è tuttavia indispensabile individuare le possibili lacune e colmarle attraverso misure di cooperazione e di networking. Nel sistema sociale svizzero i comuni svolgono infatti un ruolo di primaria importanza. Importanti reti di salvataggio sociale agiscono a livello comunale, a partire dai familiari, amici e vicini, fino alle più disparate offerte per le madri, i neonati e bambini in età prescolastica, alle innumerevoli possibilità di intervento delle scuole, dei servizi sociali veri e propri e alle più svariate offerte nell’ambito del volontariato formale e informale. È in corso uno studio scientifico volto a raccogliere dati sulle strutture delle reti sociali in comuni di dimensioni diverse, nonché sull'entità e il dispendio in termini di personale e finanziario dell’impegno sociale. In base ai dati raccolti verrà avviato un dibattito sui punti di forza e i punti deboli di queste reti sociali a livello comunale e verranno formulate proposte per il futuro. Nell’anno in esame l’ACS ha seguito i lavori della 6a revisione AI, dedicati al secondo pacchetto di misure. In una lettera ai membri del Consiglio nazionale ha ribadito che approva in linea di massima le misure proposte unicamente se non comportano un trasferimento dei costi ai comuni. Sia la prevista riduzione delle rendite per figli, che nell’AI e nell’AVS toccherebbe complessivamente 60 000 famiglie e 96 000 bambini, sia nel proposto passaggio a un sistema lineare delle rendite, la minaccia di un tale trasferimento è molto reale. Per questo motivo l’ACS ha chiesto di sospendere le misure finanziarie del progetto di revisione 6b dell’AI e di discuterne in una revisione successiva. Migrazione Rispetto all’anno precedente, nell’anno in esame il numero di domande d’asilo è ulteriormente cresciuto. A fine anno le domande hanno raggiunto il numero più elevato dal 1999. Praticamente esploso è il numero di richiedenti l’asilo provenienti dai paesi della cosiddetta Primavera araba in Nord Africa e Medio Oriente. Nel 2012 il principale Paese di provenienza è stato l’Eritrea, seguito da Nigeria, Tunisia, Serbia, Afghanistan, Siria e Macedonia. I comuni ne hanno sentito le ripercussioni in prima linea sul piano dell’alloggio. Il Comitato dell’ACS si è chinato a fondo sull’argomento e si è espresso nuovamente a favore di un’urgente accelerazione delle procedure d'asilo a livello federale. Inoltre si è impegnato per un coerente disbrigo prioritario dei «casi Dublino» entro 90 giorni dall’inoltro della domanda di asilo fino alla crescita in giudicato della decisione e all’immediata esecuzione dell’espulsione. Ciò dovrebbe stemperare la situazione nel campo dell’alloggio. In merito alla messa a disposizione di alloggi, l’ACS ha chiesto alla Confederazione l’elaborazione di un progetto tripartito e coordinato, a media e lunga scadenza, per la pianificazione degli alloggi e la realizzazione e l’allestimento degli stessi. Per poter trovare soluzioni applicabili nella pratica, i gruppi di lavoro e gli organi dell’Ufficio federale della migrazione devono considerare in tempo utile gli interessi dei comuni. Il coinvolgimento giuridico e la consultazione dei comuni d'ubicazione sono condizioni indispensabili per poter elaborare soluzioni che tengano conto delle circostanze locali e che forniscano risposte soddisfacenti alle domande in tema di sicurezza, occupazione, istruzione e sanità. Tenendo conto di questi aspetti, l’ACS ha raccomandato ai comuni di assumere un ruolo attivo, in collaborazione con i cantoni, nella messa a disposizione di alloggi. Il lavoro in questo settore non è finito per l’ACS. Rimangono infatti irrisolti i problemi legati a quelle persone che, conclusa la procedura di asilo, non lasciano il Paese o non possono essere rinviate e che fanno particolare fatica a trovare un lavoro. Infine, una piccola parte dei richiedenti l'asilo si è distinta per il suo comportamento decisamente incivile. Tutte queste circostanze continuano a mettere a dura prova i comuni. Rapporto annuale 2012 dell'Associazione dei Comuni Svizzeri 6 Nell’ambito della revisione della Legge sull’asilo, l’ACS ha appoggiato il cambiamento di destinazione esente da autorizzazioni per una durata determinata. In compenso, ha chiesto una maggiore consultazione dei comuni d’ubicazione. L’ACS ha inoltre appoggiato la proposta di dichiarare urgenti alcune disposizioni della Legge sull’asilo che consentono di accelerare le procedure. Sviluppo dei comuni e impegno volontario/a titolo onorifico Il buon funzionamento di un comune dipende tra l’altro dal fatto se ci sono volontari che si impegnano nella vita sociale e politica dello stesso e/o sono disposti a mettersi a disposizione per l’assunzione di una carica pubblica. Questa disponibilità comporta l’impegno individuale a mettere a disposizione della collettività molto tempo, il proprio lavoro sia mentale che fisico e, spesso, anche mezzi materiali. Molti comuni fanno fatica a trovare persone disposte a impegnarsi in tal senso, per tutta una serie di motivi diversi. Negli ultimi anni, diverse persone che conoscono la politica comunale hanno creduto che la soluzione del problema risiedeva nelle fusioni comunali. Tuttavia, la realtà ha mostrato che la ricerca di volontari o candidati a una carica pubblica rimaneva difficile anche dopo una fusione, per non dire addirittura più difficile. Il volontariato e il sistema di milizia sono elementi portanti e centrali del ricco panorama federalistico comunale. Assicurano l'autonomia e l'autodeterminazione dei comuni e una profonda identificazione della popolazione con il proprio comune. Se il sistema di milizia è finanziabile, è solo perché buona parte delle cariche politiche viene esercitata a titolo accessorio quale impiego parziale, quale carica remunerata simbolicamente o da volontari non remunerati. Per tutti questi motivi, la promozione e il riconoscimento del volontariato nei comuni e nelle città è e rimane un compito fondamentale dell’ACS. Nell'anno in esame l’ACS si è chinata principalmente sulla questione della collaborazione con altre organizzazioni dagli orientamenti analoghi. È nata così una rete per le diverse organizzazioni che si occupano dell'impegno a titolo volontario al servizio della collettività. La piattaforma che ne è emersa serve all’ACS e ad altri organismi a migliorare il coordinamento e ad unirsi per promuovere interessi comuni. In questo modo si vuole promuovere lo scambio di informazioni e di idee, l’elaborazione di temi comuni e l’identificazione delle migliori prassi, nonché delle sfide future. Infine, l’ACS ha sviluppato un progetto volto ad abilitare e stimolare gli abitanti ad assumere cariche pubbliche nel loro comune. Con un’offerta di formazione modulare a bassa soglia si vuole trasmettere ai potenziali membri delle autorità le conoscenze necessarie per esercitare una carica politica. Con il proseguimento di questo progetto l’ACS intende contribuire al rafforzamento dell’istituzione Comune e pertanto alla promozione del volontariato e del sistema di milizia. Rapporto annuale 2012 dell'Associazione dei Comuni Svizzeri 7 Storie di successo Istanze dei comuni nel Programma di legislatura della Confederazione All’inizio dell’anno, nel suo messaggio sul Programma di legislatura, il Consiglio federale aveva fissato gli indirizzi politici e gli obiettivi per gli anni 2011-2015. Il 23 febbraio si è svolta un’audizione davanti alle commissioni incaricate dell’esame preliminare del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati. Per la prima volta nella storia dell’Associazione, l’ACS ha potuto parteciparvi e, in presenza della consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, ha avuto occasione di presentare le istanze dei comuni concernenti il Programma di legislatura della Confederazione. Ai sensi di una concretizzazione dell’attuazione dell’art. 50 della Costituzione federale, l’ACS si è impegnata con successo per lo sviluppo di una politica globale delle aree rurali. L’istanza formulata dall’ACS è stata integrata nel Decreto federale del Parlamento del 15 giugno 2012. Abitazioni secondarie: intervento a favore del mantenimento dei diritti acquisiti Dopo la decisione sull’iniziativa popolare «Basta con la costruzione sfrenata di abitazioni secondarie», la consigliera federale Doris Leuthard ha istituito un gruppo di lavoro per l’attuazione dell’iniziativa, sotto la direzione dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale. Il gruppo di lavoro è stato incaricato di elaborare una relativa ordinanza di attuazione entro l’estate/autunno 2012. L’ACS, un attore importante in questo contesto, ha partecipato ai lavori con due rappresentanti. Nell’ambito dell'audizione conferenziale del 18 giugno l’ACS ha fatto valere due pretese fondamentali, ossia che per le abitazioni esistenti venisse statuito il mantenimento dei diritti acquisiti e che l’ordinanza entrasse in vigore il 1°gennaio 2013. Fatte valere la consultazione dei comuni d’ubicazione e la rinuncia a un cambiamento di sistema in ambito sociale nella revisione della Legge sull’asilo Nell’ambito della revisione della Legge sull’asilo, l’ACS è riuscita a far valere l’aggiunta seguente: «La Confederazione annuncia il cambiamento di destinazione al Cantone e al Comune d’ubicazione al più tardi 60 giorni prima della messa in esercizio dell’alloggio». In questo modo viene garantito che al comune d'ubicazione venga annunciato in tempo utile il cambiamento di destinazione di un immobile, ad esempio quando un alloggio militare viene trasformato in un alloggio per richiedenti l’asilo. Sempre nell’ambito di questa revisione, l’ACS ha combattuto con successo il cambiamento di sistema, dalle prestazioni di aiuto sociale al soccorso di emergenza, per le persone per le quali è in corso una procedura d’asilo. L’integrazione nella legge del sistema di soccorso d’emergenza avrebbe comportato per i comuni non pochi problemi di attuazione e, con ogni probabilità, un ulteriore trasferimento dei costi. Fondata l'associazione promotrice per la formazione professionale superiore in amministrazione pubblica Per il personale commerciale attivo nell'amministrazione pubblica manca tuttora la possibilità di conseguire una qualifica professionale a livello federale: secondo l’ACS questo non è più accettabile. Bisogna rafforzare l’amministrazione pubblica nel suo insieme e colmare la lacuna nell’ambito della formazione professionale superiore (FPS) in amministrazione pubblica. In primavera l’ACS ha preso l’iniziativa per creare la prima organizzazione promotrice per tutta la Svizzera in questo settore e ha svolto i relativi lavori preliminari. In collaborazione con le principali organizzazioni del ramo, il 20 settembre è stata fondata l’Organizzazione svizzera d’esame FPS in amministrazione pubblica. Nella sua veste di importante promotore e di membro della nuova organizzazione, l’ACS continuerà a impegnarsi a favore di esami professionali federali – attestato professionale e diplomi specifici – di elevato livello qualitativo e concepiti su misura per il ramo. Rapporto annuale 2012 dell'Associazione dei Comuni Svizzeri 8 Informazione e comunicazione «Commune Suisse» La rivista di categoria in lingua francese e tedesca «Commune Suisse» guarda con soddisfazione all’anno in esame, sia dal punto di vista redazionale che economico. La rivista, che viene inviata a tutti i 2485 comuni e città del Paese nonché a numerose istituzioni e persone interessate, è allo stesso tempo una pubblicazione di categoria, un portavoce e un anello di congiunzione tra l’Associazione e i comuni. La collaborazione con la Stämpfli Publikationen AG, che dal 1°gennaio 2012 cura le inserzioni, è stata avviata con successo. Anche nel 2012 la redazione ha collaborato strettamente con l’organizzazione Infrastrutture comunali (IC) e con la Conferenza svizzera dei segretari comunali (CSSC). Molto intensivi sono stati anche i contatti con università e scuole universitarie professionali, come pure con numerose istituzioni e organizzazioni attive a livello nazionale. Il programma redazionale 2012, oltre a informazioni di politica comunale e resoconti sull’attività politica dell'Associazione – in particolare prese di posizione nell’ambito di procedure di consultazione della Confederazione – ha compreso gli undici temi centrali elencati qui di seguito. • • • • • • • • • • • Servizi sociali e sanitari Tecnologia dell'informazione: e-government, GIS, EED Energia: produzione e consumo Personale comunale: formazione e perfezionamento professionale, consulenza Gestione degli edifici: manutenzione, risanamento, pulizia, energia Impianti pubblici: impianti sportivi e di svago, parchi Tecnica comunale: veicoli e infrastruttura Ambiente, smaltimento, riciclaggio Acqua: acqua potabile, acque di scarico, infrastruttura Strade, traffico, servizio invernale Finanze, revisione, assicurazioni Nell’anno in esame «Commune Suisse» ha pubblicato ritratti dei comuni di Gontenschwil, Konolfingen, Courtepin, Courroux, Schüpfheim, Kerns, Messen, Bürglen UR, Naters e Eglisau. In relazione con l’Assemblea generale dell’ACS tenutasi a Soletta, «Commune Suisse» ha pubblicato un grande articolo sui comuni del Canton Soletta. La redazione ha curato partnership mediatiche con diverse istituzioni e organizzazioni, fra cui gli InfoSocietyDays, PRO VELO Svizzera per il premio «Prix Vélo Infrastructure», la Bernexpo AG per la piattaforma per lo sviluppo sostenibile Cleantec City, SvizzeraEnergia per i comuni nell’ambito del Salone svizzero per la mobilità, IC nell’ambito del 2°Congresso nazionale del servizio invernale, nonché il Politforum Thun. Newsletter e sito web La newsletter mensile in formato digitale informa brevemente sulle attività e le prese di posizione dell’Associazione, sulle decisioni a livello federale rilevanti per i comuni, su iniziative interessanti delle associazioni cantonali dei comuni nonché su eventi e manifestazioni. La newsletter, pubblicata in tedesco, francese e italiano, ha registrato un lieve aumento degli abbonamenti. Nell’anno in esame il sito dell’ACS è stato consultato da oltre 100 000 visitatori; il sito è la principale piattaforma informativa dell’Associazione. Su www.chgemeinden.ch, www.chcomuni.ch e www.chcommunes.ch si possono consultare e scaricare non solo tutte le notizie dell’ACS, ma anche tutte le prese di posizione e procedure di consultazione, tutti i comunicati stampa e le newsletter. L’archivio di «Commune Suisse» consente di reperire articoli specialistici oltre la data di pubblicazione; nell'anno in esame sono stati messi in rete 191 articoli in tedesco e francese. A metà anno la Direzione ha deciso di sostituire il suo sito web risalente al 2003 con un nuovo più moderno e aggiornato. I preparativi si sono svolti a fine anno e il rilancio è previsto per la primavera 2013. Rapporto annuale 2012 dell'Associazione dei Comuni Svizzeri 9 Attività mediatiche Nel 2012 l’ACS ha pubblicato cinque comunicati stampa: «Guin gagne le prix principal Commune bénévole»; «Tournant énergétique: avec les villes et les communes»; «L’Associazione dei Comuni Svizzeri approva il Progetto territoriale Svizzera»; «Fondata l’associazione promotrice per la formazione professionale superiore in amministrazione pubblica»; «Comuni e attività economiche si uniscono per dare nuovo impulso ai centri urbani». Soprattutto la conferenza stampa condotta assieme all’Unione svizzera delle arti e mestieri sulla rivitalizzazione dei centri degli abitati ha avuto un'ampia eco mediatica. Organi dell'Associazione Assemblea generale La 59a Assemblea generale dell’ACS si è svolta al Landhaus a Soletta. Nella parte statutaria i delegati hanno approvato il rapporto annuale e il conto annuale 2011 e una modifica dello statuto (art. 14. cpv. 4). Con questa modifica, in futuro un membro del comitato che non soddisfa più i requisiti di eleggibilità, all'occorrenza e su istanza del comitato, può eccezionalmente essere rieletto per un ulteriore mandato della durata di quattro anni. Inoltre, tutti i membri del comitato, il presidente e l’ufficio di revisione sono stati riconfermati per un ulteriore periodo di mandato. Nella seconda parte dell’Assemblea generale i delegati si sono chinati sul tema centrale «Sviluppo territoriale: i comuni si assumono le proprie responsabilità». Dopo un’introduzione tematica a cura del presidente dell’ACS e la presentazione di esempi dalla pratica, si è discusso del Progetto territoriale Svizzera, che i delegati hanno quindi approvato. Comitato, direzione e ufficio di revisione Nella riunione del comitato dell’8 novembre che ha fatto seguito all’Assemblea generale sono stati riconfermati i due vicepresidenti in carica. Il comitato dell’ACS si compone come segue: Presidente Hannes Germann, consigliere agli Stati, Opfertshofen SH Presidente onorario Toni Cantieni, ex consigliere nazionale, Lenzerheide GR Vicepresidenti Silvia Casutt-Derungs, Grossrätin, Falera GR Gustave Muheim, syndic, Belmont-sur-Lausanne VD Comitato Peter Bernasconi, Grossrat, Worb BE Erwin Fuhrer, syndic, Courtepin FR Renate Gautschy, Grossrätin, Gemeindeammann, Gontenschwil AG Dr. Rudolf Grüninger, presidente Federazione svizzera dei patriziati, Basilea Herbert Lustenberger, Gemeinderat, Ebikon LU René Riem, maire, Avully GE Martin Ph. Rittiner, Gemeindepräsident, Simplon Dorf VS Ernst Sperandio, Gemeindepräsident, Oetwil am See ZH Helene Spiess, Gemeindepräsidentin, Buochs NW Beat Tinner, Grossrat, Gemeindepräsident, Wartau SG Christian Vitta, Grossrat, sindaco, Sant’Antonino TI Beatrice Wessner, alt Gemeinderätin, Bubendorf BL Sede operativa In estate il settore informazione è stato rafforzato a livello di personale. Quale redattore addizionale è stato assunto Philippe Blatter, che si occupa in prima linea dell'attività mediatica, cura il sito web dell’Associazione e lavora per la rivista «Commune Suisse». Dopo cinque anni di attività, a fine novembre Miryam Azer ha lasciato la segreteria redazionale per affrontare una nuova sfida professionale. La funzione di segretario di redazione è stata assunta temporaneamente per tre mesi da Samuel Thomi. Ecco l’attuale squadra della sede operativa: Ulrich König, direttore Rapporto annuale 2012 dell'Associazione dei Comuni Svizzeri 10 Maria Luisa Zürcher, vicedirettrice Dr. Michael Bützer, responsabile settori politici Claudia Hametner, collaboratrice scientifica Lisa Prandini, amministrazione/responsabile di progetto Vita Knecht, collaboratrice amministrativa Steff Schneider, responsabile informazione/«Commune Suisse» Philippe Blatter, redattore (dal 1° giugno 2012) Miryam Azer, collaboratrice di redazione (fino al 30 novembre 2012) Samuel Thomi, collaboratore di redazione (1°dicembre 2012 – 28 febbraio 2013) Ufficio di revisione Fiduciaire Probitas SA, Bienne BE Membri 1768 comuni membri su un totale di 2485 comuni svizzeri = 71% Argovia 78% Grigioni 72% San Gallo 85% Appenzello Esterno 100% Giura 44% Turgovia 100% Appenzello Interno 83% Lucerna 76% Ticino 84% Basilea Campagna 86% Neuchâtel 47% Uri 70% Basilea Città 67% Nidvaldo 100% Vallese 94% Berna 69% Obvaldo 100% Vaud 30% Friburgo 68% Sciaffusa 96% Zugo 64% Ginevra 78% Svitto 73% Zurigo 79% Glarona 67% Soletta 92% Nell’anno in esame, in seguito al processo di fusioni comunali, il numero di comuni svizzeri si è ridotto, passando da 2515 a 2485. Di conseguenza, il numero di membri dell’ACS è sceso da 1780 a 1768. Rispetto al totale dei comuni svizzeri, la quota di comuni aderenti all’ACS è rimasta del 71%. Rapporto annuale 2012 dell'Associazione dei Comuni Svizzeri 11 Conto annuale 2012 Conto economico 2012 e preventivo 2013 CONTO 2012 Spese Gli organi Assemblea generale Comitato e Commissioni Ufficio di revisione Ufficio Stipendi Prestazioni sociali Indennità a terzi Spese accessorie del personale Consulte per il personale Spese d’ufficio e d’amministrazione Marketing Costi per i locali Indirizzi Esposizione Suisse Public Rivista ufficiale «Commune Suisse» Opuscoli Informazione Attestato/Diploma professionale federale «Amministrazione pubblica» Materiale didattico «Condurre nel sistema di milizia» PREVENTIVO 2012 Entrate Spese PREVENTIVO 2013 Entrate 22 975.30 65 808.15 3 200.00 25 000.00 62 000.00 3 300.00 25 000.00 66 000.00 3 300.00 951 341.40 176 848.05 0.00 2 776.30 0.00 984 700.00 181 550.00 20 000.00 3 000.00 985 400.00 180 740.00 0.00 4 000.00 50 000.00 286 531.70 301 500.00 288 300.00 0.00 68 846.75 184.70 0.00 2 000.00 65 160.00 500.00 0.00 1 000.00 73 500.00 500.00 10 000.00 259 109.65 248 500.00 272 000.00 2 175.00 9 749.00 0.00 35 800.00 3 000.00 45 100.00 13 299.05 51 000.00 38 000.00 Trasferimento di conoscenze e tecnologie Ammortamenti 51 570.60 Tasse sociali Servizio di consulenza assicurativa Provvigioni e diversi ricavi Interessi/ricavi di partecipazione Utile/Perdite sul cambio sui titoli di credito Indirizzi Convegni Rimborso assicurazione Esposizione Suisse Public Rivista ufficiale «Commune Suisse» Opuscoli Attestato/Diploma professionale federale «Amministrazione pubblica» Prestazione assicurazione infortuni 12 500.00 Entrate 50 000.00 50000.00 20 000.00 20000.00 21 000.00 1 050 340.00 1 088 000.00 1 050 000.00 12 784.45 10 000.00 10 000.00 171 062.75 9 850.98 137 000.00 21 000.00 131 500.00 19 000.00 48 018.75 0.00 3 061.45 0.00 45 000.00 20 000.00 45 000.00 10 000.00 0.00 315 000.00 472 765.95 459 000.00 508 000.00 5 829.20 2 000.00 1 000.00 0.00 30 100.00 0.00 37 465.00 0.00 0.00 1 914 415.65 Utile Maggior uscita Spese 1 811 178.53 103 237.12 Rapporto annuale 2012 dell'Associazione dei Comuni Svizzeri 0.00 1 996 510.00 1 812 100.00 2 136 840.00 22 660.00 2 159 500.00 184 410.00 12 Bilancio 2012 Effettivi Aumento Diminuzione 1.1.2012 ATTIVO Attivo circolante Cassa Disponibilità in banca 31.12.2012 2 085 904.28 39 722.61 240 964.93 1 884 661.96 683 736.28 112.61 233 820.93 450 027.96 231.49 18.45 607 090.04 Debitori 55 620.80 Attivi transitori 20 793.95 Patrimonio immobilizzato 39 610.00 Titoli di credito 725 168.00 39 610.00 Prestiti ROD Società fiduciaria 160 000.00 Partecipazioni 517 000.00 PASSIVO Fondi di terzi Creditori Conto corrente ROD Società fiduciaria Passivi transitori Accantonamenti Ufficio Capitale proprio Riserve generali Capitale dell’Associazione 249.94 231 586.38 375 503.66 2 234.55 18 559.40 7 144.00 1 434 634.00 55 714.96 94.16 1 402 168.00 Installazioni d’esercizio Effettivi 764 778.00 160 000.00 7 144.00 509 856.00 0.00 0.00 2 085 904.28 30 166.10 231 408.42 1 884 661.96 378 561.90 30 166.10 128 171.30 280 556.70 78 412.40 14 058.55 64 353.85 272 697.40 114 112.75 158 584.65 27 452.10 30 166.10 210 000.00 0.00 57 618.20 0.00 210 000.00 1 497 342.38 210 000.00 210 000.00 0.00 103 237.12 1 394 105.26 1 447 342.38 1 447 342.38 50 000.00 50 000.00 Maggior uscita Rapporto annuale 2012 dell'Associazione dei Comuni Svizzeri 103 237.12 -103 237.12 13 Rapporto di revisione Rapporto annuale 2012 dell'Associazione dei Comuni Svizzeri 14