"VIVI LA CONCHIGLIA" 2008 "VIVI LA CONCHIGLIA" 2008 Ing. Andrea Gadducci Laurea in Ingegneria Elettronica Indirizzo Strumentazione Biomedica Specializzazione in Metodiche Quanto-Biofisiche Andrea Gadducci Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici 1 Università degli studi Roma Tre Facoltà di Ingegneria Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici Relatore Prof.Tommaso D’Alessio Laureando Andrea Gadducci La tesi è disponibile su www.tesionline.it Andrea Gadducci Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici 2 "VIVI LA CONCHIGLIA" 2008 COME AVVIENE LA COMUNICAZIONE NEL NOSTRO CORPO? DI COSA E’ FATTO IL NOSTRO CORPO? 2 E=mc Saranno toccati pertanto i seguenti punti: • Campi elettromagnetici del corpo umano: i “biofotoni” e i meridiani dell’agopuntura • Presentazione di alcuni macchinari diagnostici e terapeutici che sfruttano campi elettromagnetici bio-compatibili (naturalmente generati dal corpo umano, animale, vegetale) EAV, BIO-EXPLORER, BICOM, QXCI / SCIO,TRIMprob, etc… Andrea Gadducci Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici 3 Come si genera un onda elettomagnetica. Che effetti ha sul tessuto biologico "VIVI LA CONCHIGLIA" 2008 Gli elettroni quando accelerano emettono radiazioni cioè campi elettromagnetici. Nelle antenne trasmittenti gli elettroni vengono fatti accelerare per emettere onde e.m. che colpiranno altre antenne riceventi. L’onda che incide sull’antenna ricevente fa accelerare gli elettroni contenuti nell’antenna e così si generano correnti elettriche leggibili dal ricevitore. fenomeni di accoppiamento (C, L) Andrea Gadducci Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici moti vibrazionali e rotazionali 4 Biofotoni Lo scienziato tedesco F.A.Popp ha dedicato i propri studi soprattutto a verificare l’ipotesi per cui le cellule comunichino tra loro mediante energia luminosa, cioè biofotoni, e solo sussidiariamente e localmente tramite la biochimica. Il DNA funziona come trasmettitore e ricevitore e ha una densità d’informazione pari a 10^21 Bit/cm^3; Le cellule comunicano nel campo dagli infrarossi agli ultravioletti dai 200 agli 800 nm circa; Andrea Gadducci Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici 5 DNA come antenna Al fine di comprendere l’origine dei biofotoni è necessario fare alcune semplici considerazioni su come è stato modellizzato il DNA Esso può essere assimilato ad un condensatore elettrico le cui armature sono costituite dalle catene di molecole disposte fra loro parallelamente, a struttura elicoidale, e il mezzo dielettrico è costituito da acqua contenente atomi di vari elementi quali carbonio, azoto, ossigeno, zolfo, fosforo. La catena elicoidale del DNA, inoltre, può essere paragonata ad un solenoide il cui campo magnetico è dell’ordine del centomiliardesimo di Gauss. Quindi il DNA ha le caratteristiche di un circuito oscillante cioè di una antenna e come tale può ricevere e trasmettere onde elettromagnetiche e quindi informazioni. Andrea Gadducci Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici 6 Esperimento di Popp L’ esperimento prevede l’utilizzo di due colture di cellule in contenitori di vetro separati fra loro da un diaframma di vetro oppure di vetro al quarzo, che è permeabile solo alla luce ultravioletta. In una delle due colture viene indotta un’infezione virale. Osservando l’altra delle due colture al microscopio elettronico si nota che, se è stato usato come diaframma un vetro normale impermeabile alle UV, non vi è nessuna alterazione. Invece col diaframma al quarzo si riscontrano sintomi di infezione con una riproducibilità dell’80% su oltre 10.000 esperimenti eseguiti. Questo vuol dire che c’è stata comunicazione di informazione fra una coltura e l’altra ed è avvenuta sulle frequenze della luce ultravioletta. Andrea Gadducci Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici 7 Noti punti delll’agopuntura qui osservati come punti con una particolare emissione utile per creare un pattern comune di salute o patologia Un ulteriore esperimento consiste nell’aver messo un soggetto dentro una camera oscura e rilevato l’emissione spontanea di luce proveniente dal suo corpo con un sensibilissimo CCD (400-900 nm) a distanza di un metro e per 30 minuti a 20 °C. Il rumore di fondo era stato registrato in precedenza e sottratto dalle immagini riportate. Un fotomoltiplicatore preleva scatti fotografici tra i 200 e i 650 nm a intervalli di 50 ms su una superficie corporea di 9 cm di diametro. “Journal of Photochemistry and Photobiology B: Biology (2006)” Andrea Gadducci Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici 8 Biofotoni e meridiani dell’agopuntura Le alterazioni dei parametri biofisici, soprattutto elettrofisici, si comunicano rapidamente a larghe distanze nei liquidi biologici e lungo vie di superconduttività che corrispondono approssimativamente alle vie dei meridiani dell'agopuntura cinese [Gerber, 1988; Kroy, 1989, Popp 2005-2007]. Scaldando con una lampada da 150 W e fotografando all’infrarosso osserviamo vengono evidenziati canali più caldi che non sono né vene né vasi linfatici e corrispondono ai meridiani della medicina cinese. Le foto sono contenute in una presentazione tenuta da Popp quest’anno a Zurigo e fornitami dal CNR di Tor Vergata. Stomach-meridian Moxibustion close to left leg: left stomach-meridian Andrea Gadducci Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici Bladder-meridian (vescica) Moxibustion close to right leg: right stomach-meridian 9 Andrea Gadducci Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici 10 Andrea Gadducci Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici 11 Andrea Gadducci Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici 12 Andrea Gadducci Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici 13 EAV o Elettro-Agopuntura di Voll Questa apparecchiatura diagnostica si basa sulle ricerche fatte dal medico tedesco Reinhold Voll che già nel 1940, scoprì che la pelle umana ha una normale resistenza elettrica che varia dai 2 ai 4 megaohm, mentre sui punti utilizzati dall'Agopuntura la resistenza di una persona sana si aggira intorno ai 100 kohm. (Dati ufficiali di Regumed, casa produttrice di BICOM 2000) Il dott. Voll ideò un'apparecchiatura in grado di misurare tale resistenza e visualizzarne il valore: qualcosa di simile, seppur molto più sensibile, allo strumento utilizzato dagli elettricisti per misurare la corrente domestica. Andrea Gadducci Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici 14 Lettura dello stato “energetico” dei meridiani e degli organi corrispondenti Per fare questa misurazione il medico pone un elettrodo nelle mani del paziente e con un altro elettrodo a puntale applica circa 0.87 volt ad un punto da esaminare. Scale Factor Resistance 10 20 30 40 50 60 70 80 90 790 kohm 350 kohm 210 kOhm 144 kOhm 98 kOhm 60 kOhm 35 kOhm 22 kOhm 11 kOhm Andrea Gadducci Se l'organo correlato ad un dato punto è sano, permetterà il passaggio di una corrente di circa 8-10 microampere, e la scala dello strumento indicherà convenzionalmente un valore di 50 In presenza di un organo non sano, la corrente non riuscirà a scorrere come dovrebbe: -Al di sotto delle 50 US (caduta dell'indice) si segnala debolezza funzionale o carenza energetica. Questa disfunzione sarà tanto più seria quanto più il valore si avvicina allo zero. -Al di sopra delle 50 US si segnalano intossicazioni e/o infiammazione. 15 Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici "VIVI LA CONCHIGLIA" 2008 Bio Explorer L'innovazione nella diagnosi precoce non invasiva delle patologie del SNC cognitivo, sensoriale e motorio. Esplorazione rapida delle principali aree cerebrali interessate dalle patologie neurodegenerative: Tronco encefalico, nuclei della base, corteccia temporale, corteccia motoria, corteccia occipitale, corteccia frontale e midollo spinale, suddivise per emilato. Ricerca di metaboliti e cataboliti caratteristici delle malattie neurodegenerative ed infiammatorie con possibilità di effettuare diagnosi precoce e affidabile con largo anticipo sui segni clinici. Tutte le patologie del SNC facilmente riconoscibili: Alzheimer, Demenza vascolare, Demenza di Pick, Lewy Bodies Disease, Parkinson, Progressive Supranuclear Poulsy, Sclerosi Multipla, Sclerosi laterale amiotrofica, Huntington, Schizofrenia, Encefalite virale, Glaucoma, Maculopatie, danni da alcol e droghe e molte altre patologie correlate ad organi sistemici. Verifica analitica dei processi degenerativi attivi: ossidativi, nitrosilanti, glicosilanti, infiammatori, eccitatori, batterici, virali; proteine patologiche, fattori di crescita, metalli, etc. Controllo dell'efficacia della terapia, molecola per molecola e determinazione della dose ottimale e tollerabilità, prima della somministrazione. Misure non invasive affidabili e ripetibili di tipo passivo e responso dei tests in tempo reale con istogrammi a colori. Lettura automatica dei marcatori usati. Andrea Gadducci Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici 16 BICOM Nato nel 1976 Germania, oggi estremamente perfezionato dopo 30 anni di sperimentazioni L’apparecchiatura Bicom è uno strumento elettronico di grande precisione e alta sensibilità, in grado di leggere i segnali provenienti dal corpo umano, filtrarli isolando le componenti patologiche e proporre vari metodi terapici con la conoscenza di queste componenti. Andrea Gadducci Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici 17 Metodiche terapeutiche -Interferenza distruttiva Una metodica di cura è quella di prendere l’onda patologica, “invertirla” (cioè metterla in controfase con l’onda patologica di origine) e trasmetterla al paziente in modo da ottenere un’interferenza distruttiva con l’onda patologica endogena e quindi “cancellarla” (almeno teoricamente). In pratica, il tutto si traduce in una sensibile riduzione, e a volte anche eliminazione, delle frequenze patologiche che disturbano corpo, permettendo il rapido ripristino delle sue capacità di regolazione. -Interferenza costruttiva Anche l’amplificazione di un disturbo può essere usata per studiare la capacità di regolazione. Viene cioè re-immessa l’onda patologica con la stessa fase di quella endogena e pertanto con un processo di interferenza costruttiva la si amplifica. Questo permette al sistema immunitario di riconoscerla in mezzo al rumore e agire autonomamente per curare l’organismo. Andrea Gadducci Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici 18 Circuito terapeutico di controllo BICOM Strumento – Paziente DRUCKER E A MT 0 ZU ZI Input Ther,-Nr. 210 läuft noch 4 min Gli stessi pattern frequenziali del paziente tornano al paziente terapeuticamente modulati 40 50 Ton 3 2 60 70 30 20 80 10 0 10 4 5 6 7 8 1 9 0 10 Intensität 90 0 100 Minuten 18 3 4 16 6 8 14 12 1 Output 2a 2 Lo strumento raccoglie i pattern di frequenze patologiche dal paziente Aufbauen Dämpfen 10 1a Gli stessi pattern di frequenze opportunamente modulate dallo strumento vengono reintrodotte nel paziente Andrea Gadducci Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici I segnali terapeutici sono continuamente adattati al modificarsi della situazione patologica del paziente In questo modo le condizioni patologiche del paziente vengono ridotte o eliminate 19 SCIO (Scientific Consciousness Interface Operations) Sulla base delle teorie sopra elencate ed esperienze personali, il prof. William Nelson ha sviluppato l’apparecchiatura QXCI-SCIO, un sistema computerizzato di biorisonanza e di biofeedback, che legge i “segnali di stress” e le informazioni frequenziali corporee usando tecniche di analisi non lineare. Queste informazioni possono essere confrontate con un vastissimo database di valori “normali”, creato da una rilevazione di oltre 10.000 soggetti pseudo-sani (divisi per età e sesso), i cui dati, elaborati in una gaussiana, forniscono il prototipocampione sano di comparazione per qualsiasi esigenza. Normalmente, il valore “sano” di riferimento nelle risposte alfanumeriche date dal macchinario ai vari test è 100. Andrea Gadducci Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici 20 CONCLUSIONI "VIVI LA CONCHIGLIA" 2008 • Esiste una relazione tra lo stato alterato delle cellule e la variazione dei c.e.m. di risonanza. I disturbi organici sono da vedersi prima come disturbi nel campo elettromagnetico. • Stanno apparendo sul mercato apparecchiature che, anche nell’ambito di test scientifici, appaiono avere caratteristiche diagnostiche e terapeutiche basate sui campi e.m. bio-compatibili che possono integrare le diagnosi effettuate con mezzi tradizionali e produrre terapie molto efficaci. PROSSIMAMENTE I=hE3 l’informazione è collegata all’energia che è collegata alla massa da E=mc2 Vedremo come i campi torsionali regolano i campi elettromagnetici e come l’informazione indirizza l’energia per diventare materia. Vedremo che esistono macchinari che leggono direttamente l’informazione del nostro corpo attraverso l’uso dei campi torsionali. Andrea Gadducci Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici 21 "VIVI LA CONCHIGLIA" 2008 RINGRAZIAMENTI • Ringrazio tutti voi per l’attenzione che mi avete dedicato, vi saluto e ricordo che trovate i miei riferimenti su www.andreagadducci.eu • Resto a disposizione per chiunque desideri fare sperimentazione o avere ulteriori chiarimenti in merito a queste nuove tecnologie e magari espandere la propria attività in quella che è la naturale evoluzione della medicina occidentale. • Ringrazio Mimmo Micarelli per avermi fatto partecipare e il mio professore Tommaso D’Alessio per aver ascoltato le mie allora “parole in libertà” della tesi di laurea. Andrea Gadducci Metodologie di diagnostica non invasiva basate sull’uso di campi elettromagnetici 22