DIOCESI DI PADOVA
Aggiornamento Idr Infanzia-Primaria
NELLA SOCIETÀ DALLE MOLTE IDENTITÀ CULTURALI:
INSEGNARE RELIGIONE CATTOLICA A SCUOLA
PER LA CONVIVIVALITÀ DELLE DIFFERENZE
Venerdì 12 ottobre 2012
Insegnare religione
nella scuola delle
competenze
Momento formativo-laboratoriale
Cristina Carnevale
Insegnamento
Apprendimento
FORMAZIONE
TRASFORMAZIONE
Contenuti
Conoscenze/abilità
Esperienze formative
Sapere in situazione
(competenze)
Le nuove Indicazioni
Infanzia/Primaria
Secondaria
di Primo grado
DPR 11 febbraio 2010
Traguardi per lo sviluppo delle
Competenze e
Obiettivi di Apprendimento
dell’insegnamento della religione
cattolica
per la scuola dell’infanzia
e per il Primo Ciclo d’istruzione
Secondaria
di Secondo Grado
Intesa 28 giugno 2012
DPR …
Indicazioni didattiche per l’Irc nel
Secondo Ciclo di Istruzione e
formazione
- Licei
- Tecnici
- Professionali
- IeFP
Van Gogh Autoritratto da pittore 1888
Unità didattica
(UD)
azione didattica del docente
Unità di apprendimento (UA)
apprendimento dell’alunno
apprendimento/acquisizione
… evento formativo
insieme di apprendimenti
apprendimento unitario
conoscenze e abilità
competenze (consapevolezza
trasferibilità del sapere)
e
Al centro è il docente e la disciplina Al centro è l’alunno che apprende e
matura
Lo scorso anno
abbiamo sperimentato …
FASCIA DI ETA’ - MOMENTO DI VITA
(che fase sta attraversando l’alunno/studente, che condizione esistenziale sta
sperimentando?)
BISOGNO EDUCATIVO
(in quale area o dimensione di sviluppo l’alunno/studente in questo momento ha
bisogno di maturare?)
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IRC (DPR 11 feb 2010 e Intesa 28/06/2012)
(quale obiettivo Irc può rispondere o andare incontro al bisogno educativo
individuato?)
RIFERIMENTO AL POF e AI PIANI FORMATIVO-EDUCATIVI DI CLASSE:
(l’intervento educativo che si intende realizzare si inserisce nel quadro dei piani
educativi generali?)
TITOLO DELL’ UNITÀ DI APPRENDIMENTO (o area tematica)
Obiettivo
Formativo
(apprendimento
unitario da
promuovere in vista
della maturazione
della competenza)
e obiettivi di fase
(apprendimenti
specifici conoscenze
e abilità proprie
dell’Irc)
Compito di
apprendimento
(tipo di attività, applicazioni
per gli allievi che consentano
il raggiungimento
dell’Obiettivo Formativo)
Competenze specifiche
attese
(uso in situazione delle
conoscenze e abilità apprese;
cosa l’alunno deve sapere e
saper fare)
Strategie didattiche (metodologie, soluzioni organizzative, strumenti, sussidi,
materiali, …)
Tempi ipotizzati (periodi nel corso dell’anno, ore previste)
Tipo di verifica
(Come verificare gli obiettivi di fase e l’obiettivo formativo? Come valutare la
maturazione della competenza e l’incidenza sul bisogno educativo?)
Attenzione alle eventuali difficoltà/disabilità:
La domanda per chi progetta
per competenze
 non sarà solo “cosa il ragazzo deve apprendere?”
(obiettivi di apprendimento)
 ma anche “in cosa questi elementi di apprendimento
(conoscenze e abilità specifiche di religione cattolica)
possono aiutare il ragazzo nella sua maturazione?”
(competenze)
1. Proposta di
coinvolgimento
6. Elaborazione
della risposta
Ricaduta
educativa
esistenziale
2. Dubbio evolutivo
Individuazione del
problema religioso
Momento di vita
Bisogno di
sviluppo
Area di
esperienza
5. Fonte
religiosa
e altre
fonti
3. Avvio della
ricerca
Riferimento
OA/TSC
Profili Irc
4.
Percorso
per
elaborare
l’esperien
za
MORATTI
FIORONI/GELMINI
GELMINI/PROFUMO
Primo Ciclo:
Indicazioni per il curricolo
Primo Ciclo:
Indicazioni nazionali per il curricolo
Secondo Ciclo: Nuovi profili
Secondo Ciclo:
Licei: Indicazioni
Tecnici e Profess.: Linee Guida
Primo Ciclo
OA e TSC
Primo Ciclo
OA e TSC
Competenze disciplinari, relative
ad ogni singola disciplina
Competenze disciplinari, relative ad
ogni singola disciplina + Profilo dello
studente
Secondo Ciclo
Profili di competenza e risultati
di apprendimento
Competenze non distinte per
disciplina ma facilmente
riconducibili ad esse
Secondo Ciclo
Competenze e risultati di
apprendimento (conoscenze e abilità)
Competenze non distinte per disciplina
ma facilmente riconducibili ad esse
(Profilo culturale educativo e
professionale)
Indicazioni
Nazionali
OSA e PECUP
Competenze finali,
unitarie, personali, di
vita
ESERCITAZIONE
Prendere confidenza con le
competenze
Cosa NON è competenza
 apprendimenti, conoscenze e abilità NON sono
competenza
 concorrono alla competenza:
 idee, principi, credenze, orientamenti e stili di vita, valori e
interessi, ricordi, esperienze di vita pregresse, emozioni e
sentimenti, condizione di vita del momento …
 Le competenze riguardano la persona nella sua
interezza e complessità
Conoscere, apprezzare e saper individuare gli
insegnamenti di Gesù, in particolare il discorso della
montagna (Beatitudini)
NOTA LA DIFFERENZA!
L’alunno, attraverso la conoscenza del messaggio di Gesù,
nel proprio contesto di vita, è sensibile di fronte a
situazioni di ingiustizia, povertà, emarginazione e
sofferenza; riconosce o progetta azioni di solidarietà
Definizione europea
Conoscenze: assimilazione di informazioni (teoriche e/o
pratiche).
Abilità: capacità di applicare conoscenze (usarle in modo
“operativo” , risolvere problemi – cognitive/pratiche).
Competenze: comprovata capacità di usare conoscenze,
abilità, in situazioni (responsabilità e autonomia).
Quali competenze per l’Irc?
Nelle Indicazioni
vengono indicati vari
traguardi per lo sviluppo delle competenze e
profili di competenza
Esempio Infanzia
Il sé e l’altro
Scopre nei racconti del Vangelo la persona e
l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è
Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e
donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo
senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri,
anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e
religiose.
Esempio Infanzia
La conoscenza del mondo
Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo,
riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come
dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di
responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con
fiducia e speranza.
Esempio Primaria
L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati
fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti
principali del suo insegnamento alle tradizioni
dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano
del Natale e della Pasqua, traendone motivo per
interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza
personale, familiare e sociale.
Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed
ebrei e documento fondamentale della nostra cultura,
sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui
quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche
essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare
nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per
collegarle alla propria esperienza.
Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la
specificità della proposta di salvezza del cristianesimo;
identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono
in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il
suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e
si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei
cristiani.
Quale competenza prevalente
nell’Irc?
Cosa NON è
competenza “religiosa”
 Percorsi scolastici limitati ad acquisizioni storicoculturali non sono ancora competenza religiosa
 La competenza religiosa si apre alla valorizzazione
dell’esperienza simbolica
E’ POSSIBILE
parlare di competenza “religiosa”
 La competenza religiosa consiste in particolar modo
nella competenza del linguaggio religioso
 Il linguaggio religioso educa ad un peculiare sguardo
sulla realtà (competenza ermeneutica della realtà)
1° CICLO
AREA

LINGUISTICO
ARTISTICOESPRESSIVA
2° CICLO
ASSE CULTURALE

LINGUAGGI
CIELO
immensità dell’amore di Dio
che accoglie il grido dell’umanità
ROCCIA
Dio «… mia roccia»
la sua presenza ferma
sicura
DESERTO
Solitudine esistenziale
ma anche ricerca …
TEMPESTA
lotta esistenziale …
«Da vari giorni non comparivano più né sole, né stelle
e la violenta tempesta continuava a infuriare …» (At 27,20)
ALBA
Dal buio della tempesta,
all’alba … del primo giorno dopo il sabato (Mt 28,1)
che apre alla speranza,
all’accadimento dell’inaspettato, alla gioia imprevedibile,
che sorprende …
“… Quando era ancora lontano,
suo padre lo vide,
ebbe compassione,
gli corse incontro,
gli si gettò al collo
e lo baciò …”
(Lc 15,20)
STRUMENTI
Formulare le competenze
Esempi per la formulazione di
competenze
Lo studente
è in grado di…
affronta
affronta problemi
agisce in base a
analizza
applica
coglie
collabora
collega
colloca
compie scelte
comunica
controlla
descrive
distingue
documenta
è consapevole
(mostra di essere consapevole)
è sensibile
elabora
esegue
esprime
gestisce
ha familiarità con
individua
integra
interagisce
interpreta
interviene
manifesta
mette in atto
offre
opera in modo che
organizza
padroneggia
partecipa
possiede
possiede gli strumenti per
progetta
rappresenta
realizza
ricerca
riconosce
rileva
sa gestire
sceglie
segnala
si assume responsabilità
si avvale di
si comporta in modo
si confronta
si orienta
si rapporta
sviluppa
svolge
tratta
utilizza
utilizza modelli
valuta
ecc.
Esempi competenze
Infanzia/Primaria
 segnala la differenza tra feste familiari, civili e religiose
 è in grado di cogliere nel suo ambiente esperienze di
comunità
 nota i segni dell’opera della Chiesa nel mondo
 interpreta alcuni simboli, segni, gesti, atteggiamenti,
espressioni cogliendone il senso religioso e religioso
cristiano
 riconosce gli atteggiamenti di solidarietà e rispetto
coerenti con il messaggio evangelico
 valuta comportamenti, scelte e stili di vita
E’ POSSIBILE
VALUTARE le competenze
 Oggi la normativa italiana chiede di rilevare, valutare e
persino “certificare” le competenze
 Una modalità attuativa praticabile è il compito
autentico in situazione
In un insieme di documenti (storici, letterari, poetici, musicali,
artistici della tradizione storico-culturale del nostro paese)
l’alunno individua alcuni riferimenti diretti e indiretti che
riconducono all’esistenza storica di Gesù e li trascrive sul
quaderno.
NOTA LA DIFFERENZA!
Sei un inviato speciale al festival del cinema. Viene proposto
un film in cui si mette in dubbio l’esistenza storica di Gesù.
Devi fare un’intervista al regista e ai principali attori. Quali
domande rivolgi? (L’alunno si immedesima in una
situazione di vita, sceglie e descrive oralmente la soluzione
che ritiene migliore spiegandone i motivi)
Esempi compiti autentici
 Sei un archeologo, trovi questi antichi simboli cristiani (pavone,
pesce, ancora, palma). Spiegane il significato religioso ai tuoi
assistenti.
 Nella tua classe è arrivato un nuovo compagno di origine cinese.
Non ha mai visto un crocifisso e rimane incuriosito a fissare quello
che è in classe. Tu cosa fai?
 Nel tuo gruppo di amici scoppia una lite. Decidi di intervenire.
Racconta in che modo, dicendo cosa e perché ti comporteresti così.
 Entri in una chiesa, ci sono questi oggetti poggiati su un tavolino
(una bella conchiglia, un’ampollina con dell’olio, una candela bianca,
una piccola veste bianca), cosa sta per accadere?
 Con dei tuoi amici decidi di fare qualcosa per una popolazione che
ha subito un terremoto. Spiega cosa progettate e perché.
 Sei un regista. Vuoi fare un film sul valore del silenzio per i cristiani.
Quale storia inventi? Scrivila in un testo di non più di tot. righe. Con
una slide illustra poi una scena del tuo film.
Altri esempi da ideare…
Devi scrivere una lettera ad un tuo amico...
In famiglia ti è capitato di discutere su…
In vacanza ti è capitato di …
Per strada incontri…
Il tuo insegnante ti ha chiesto di costruire un
cartellone o realizzare un power point su…
Devi preparare un articolo per il giornale
scolastico su…
Valutazione/Certificazione
APPRENDIMENTI
COMPETENZE
verifica delle conoscenze e
abilità acquisite
valutare se il ragazzo è in
grado di utilizzare in
situazioni di vita,
complesse, variegate, gli
apprendimenti Irc
per l’Irc si continua a
valutare come si è fatto
sino ad oggi (art. 309 del
decreto legislativo 16 aprile
1994, n. 297)
modelli per la certificazione
delle competenze
Certificazione
delle competenze
Inserire l’Irc nel modello di certificazione?
Il modello MIUR nel D. M. 9/2010
COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI
RAGGIUNTI
Asse dei linguaggi
lingua italiana:
padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi
indispensabili per gestire l’interazione comunicativa
verbale in vari contesti
leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario
tipo
produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi
comunicativi
lingua straniera
utilizzare la lingua (3)..................... per i principali
scopi comunicativi ed operativi
altri linguaggi
utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione
consapevole del patrimonio artistico e letterario
utilizzare e produrre testi multimediali
LIVELLI
Livelli di maturazione
Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note,
mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper
applicare regole e procedure fondamentali
Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi
complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando
di saper utilizzare le conoscenze e le abilita acquisite
Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in
situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle
conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie
opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli
Qualche esempio …
Distinguere …
OBIETTIVO FORMATIVO: Conoscere i principali
insegnamenti di Gesù al fine di sviluppare un
dialogo autentico e costruttivo con gli altri,
esercitando la libertà in una prospettiva di
solidarietà e di pace, per una convivialità delle
differenze.
VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO: In un insieme
di documenti storici, letterari, poetici, artistici della
tradizione storico-culturale del nostro paese,
l’alunno individua alcuni riferimenti diretti e indiretti
agli insegnamenti di Gesù e li trascrive sul
quaderno.
COMPETENZA: L’alunno, facendo risorsa della conoscenza dei principali
insegnamenti di Gesù, nel proprio contesto di vita:
- è sensibile di fronte a situazioni di ingiustizia, povertà, emarginazione e
sofferenza;
- progetta azioni di aiuto e solidarietà;
- rispetta e dialoga anche con coloro che provengono da tradizioni culturali
e religiose diverse dalla propria;
- individua i limiti del giudicare gli altri, senza valutare se stesso.
ACCERTAMENTO DEL GRADO DI MATURAZIONE DELLA
COMPETENZA: “Nella tua scuola, a ricreazione, ti accorgi che c’è un
ragazzo di un’altra classe, straniero, che viene sempre lasciato solo dai
compagni, perché lui porta dei vestiti strani e poi, siccome non capisce le
regole dei loro giochi, dicono anche che è un “musone” e che non fa
nessuno sforzo per essere amico degli altri. Cosa pensi? Decidi di fare
qualcosa? Perché e come?”
- Livello base: nel risolvere la situazione, l’alunno non fa in alcun modo
riferimento al valore della fratellanza riferito al genere umano;
- Livello intermedio: fa riferimento in modo semplice e indiretto al valore
della fratellanza riferito al genere umano;
- Livello avanzato: fa riferimento con consapevolezza al valore della
fratellanza riferito al genere umano, valutando il perché ne tiene conto o
meno nel risolvere la situazione.
Distinguere …
OBIETTIVO FORMATIVO: Conoscere la persona di
Gesù di Nazareth come Figlio di Dio, cogliendo
come nella fede cristiana Dio si fa ospite degli
uomini, invitando tutti a vivere l’ospitalità,
soprattutto verso lo straniero e il povero.
VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO: - Nel ricostruire
e narrare gli eventi evangelici legati alla nascita di
Gesù, l’alunno nota ed valuta gesti di accoglienza
(non c’era posto per loro nell’albergo…; Maria e
Giuseppe accolgono Gesù; i pastori vanno a
visitare il bambino; i magi vengono da lontano
portando doni a Gesù).
COMPETENZA: L’alunno, facendo risorsa delle conoscenze su Gesù di
Nazareth, come Dio che si fa uomo, e come maestro di amore:
- è sensibile di fronte a situazioni di povertà e sofferenza;
- si mostra accogliente nei confronti di chi è diverso da sé;
- progetta azioni aiuto e solidarietà;
- altro…
ACCERTAMENTO DEL GRADO DI MATURAZIONE DELLA
COMPETENZA: “Al tuo compagno di banco è nato un fratellino. Lui ti
dice che è stufo di sentirlo piangere e che sua mamma si è dimenticata
di preparare la merenda perché pensa solo al fratellino piccolo. Tu cosa
dici e cosa puoi fare?. ”
Si valuterà l’eventuale “far risorsa” degli apprendimenti legati alla nascita di
Gesù tenendo conto degli indicatori di livello della competenza maturata:
- Livello base: nel risolvere la situazione, l’alunno non fa in alcun modo
riferimento al valore dell’accoglienza (soprattutto verso chi è diverso sé e
in qualche modo è straniero, povero…);
- Livello intermedio: fa riferimento in modo semplice e indiretto al valore
dell’accoglienza…;
- Livello avanzato: fa riferimento diretto al valore dell’accoglienza…,
valutando il perché ne tiene conto o meno nel risolvere la situazione.
Se vuoi approfondire …
CICATELLI S., La scuola delle competenze, LDC 2011.
TRENTI Z. –ROMIO R., Pedagogia dell’apprendimento nell’orizzonte
ermeneutico, LDC, Leumann Torino 2006.
CARNEVALE C., La primavera della cura. Impegno educativo a scuola,
al valore
LDC -Il Capitello, Torino
2012. dell’accoglienza…
-
Alla scoperta dell’Eucaristia. Un viaggio curioso tra esperienze
umane e senso religioso, AVE, Roma 2011.
-
Come programmare con le nuove Indicazioni, Inserto in L’Ora di
Religione e in Insegnare religione, LDC, 1 Settembre 2010.
-
Come valutare? La valutazione delle competenze nell’Irc, Inserto in
L’Ora di Religione e in Insegnare religione, LDC, 1 Settembre 2011.
Laboratorio
Individuare contenuti Irc fondanti e collegarli
ad esperienze di vita competenze per vivere
ESERCITAZIONE
SUL COMPITO AUTENTICO
Scarica

Intervento - C Carne..