MEDIA E PROCESSI
SIMBOLICI
Prof. Carlo GALIMBERTI
Anno Accademico 2005/2006
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
1
STRUTTURA DEL CORSO
• LA PSICOLOGIA SOCIALE: introduzione
all’ottica di analisi PSICOSOCIOLOGICA
• Definizione di COMUNICAZIONE: I modelli
fondamentali.
• L’INTERAZIONISMO COMUNICATIVO: le
funzioni del linguaggio
• IL SIMBOLO ed L’ATTRIBUZIONE del
SIGNIFICATO
• MEDIA e PROCESSI SIMBOLICI
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
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STRUTTURA DEL CORSO
• IMMAGINE e IMMAGINARIO SIMBOLICO:
caratteristiche e metodologie di funzionamento
• LE STRUTTURE ANTROPOLOGICHE
DELL’IMMAGINARIO: archetipi, simboli, miti
• INTERPRETARE ed ANALIZZARE IL TESTO:
elaborazione del materiale, lettura ed analisi.
• INTERPRETAZIONE ed ANALISI nella
CONVERSAZIONE
• INTERPRETAZIONE ed ANALISI NEI PRODOTTI
AUDIOVISIVI
licent
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conversazione
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STRUTTURA DEL CORSO
• IL MONDO COSTRUITO dai MEDIA: i media e
l’interazione coi sistemi economici, politici e
culturali
• L’IMMAGINARIO NELLA RETE
• IL BLOG: esempio della “maturità” della
• L’IMMAGINARIO nell’AUDIOVISIVO:il rapporto
fra musica ed immagini, le implicazioni
cognitive ed emotive.
• IL VIDEOCLIP: prodotto audiovisivo con la
massima potenzialità pervasiva
licent
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conversazione
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STRUTTURA DEL CORSO
• PROSPETTIVE FUTURE:
I MODELLI DI ANALISI INTERPRETATIVA:
presentazion di casi attuali attraverso du focali.
Focale conversazionalista; il blog
Focale percettivo-semiotica ; il videoclip
• ESERCITAZIONI PRATICHE DI ANALISI
• INTERVENTI DI ESPERTI DEL SETTORE.
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APPROCCIO PSICOSOCIOLOGICO
Ψ Vertice di osservazione Psicologico:
La soggettività.
φ Vertice di osservazione Sociologico:
L’ intersoggettività.
φ Vertice di osservazione Psicosociale:
L’ articolazione fra il livello soggettivo e
quello intersoggettivo.
licent
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Ψ φ : DUE LIVELLI
INDISSOCIABILI
SOGGETTIVITA’: Affonda le sue radici
nell’ intersoggettività.
INTERSOGGETTIVITA’ : E’ mediata
dalla nostra percezione , ovvero esiste
solo come rappresentazione mentale.
licent
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PRIMA PRECONDIZIONE PER STUDIARE
IN OTTICA PSICOSOCIOLOGICA
Occuparsi di “oggetti” in cui è possibile
cogliere l’articolazione fra il livello individuale
e quello sovraindividuale.
Es: L’ epidermide: un “punto di passaggio” con proprie
caratteristiche funzioni.
licent
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LA PSICOLOGIA SOCIALE
IL SUO FOCUS E’ IL PUNTO DI CONTATTO,
L’ ARTICOLAZIONE DEI DUE LIVELLI.
La collocazione della Psicologia Sociale è stata
oggetto di un lungo dibattito: secondo la “Social
Cognition” doveva focalizzarsi maggiormente sulla
struttura sociale.
ATTUALMENTE ESISTE UN SOSTANZIALE ACCORDO NEL
CONSIDERARE LA PSICOLOGIA SOCIALE:
• Studio dell’ articolazione fra i due livelli.
• Dotata di uno “spazio” di studio esclusivo.
• Una diciplina autonoma.
licent
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L’ INTERAZIONISMO
L’ INTERAZIONISMO E’ LA CORRENTE PSICOSOCIALE
STORICAMENTE PIU IMPEGNATA NELLO STUDIO
DELL’ ARTICOLAZIONE FRA I DUE LIVELLI.
Il suo oggetto di studio privilegiato è l’ Interazione
Comunicativa, ovvero il livello verbale della
comunicazione.
Privilegiare il livello verbale è un’ “opzione
metodologica”, perché l’ interazione complessiva si
articola a diversi livelli.
licent
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L’ INTERAZONE
CONVERSAZIONALE
L’ INTERAZIONE CONVERSAZIONALE E’ LA
“VIA REGIA” ALLO STUDIO DELL’
INTERAZIONE.
“La conversazione è l’ ambito naturale dove avviene
la fondamentale attività di condivisione, attraverso
cui l’ uomo realizza l’ incontro fra le menti…”
“Trognon”
licent
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conversazione
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SECONDA PERCONDIZIONE PER STUDIRE
IN OTTICA PSICOSOCIOLOGICA
RAGIONARE SU CONCETTI TIPICAMENTE
“PSICOSOCIALI”.
•
•
•
•
•
Norma.
Ruolo.
Istituzione.
Organizzazione.
Pratiche sociali.
SONO OGGETTI DI STUDIO IN CUI E’ POSSIBILE
COGLIERE I DIVERSI ELEMENTI CHE CONTRIBUISCONO
AL PROCESSO DI COSTRUZIONE CONGIUNTA DEL
SIGNIFICATO.
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conversazione
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LA PROSPETTIVA PSICOSOCIOLOGICA
LA CREAZIONE DEL SIGNIFICATO E’ UN PROCESSO
PROFONDAMENTE RADICATO NELLA DIMENSIONE
SOCIALE
Per comprendere un significato è necessario
considerare i tre vertici d’ osservazione e i punti
di contatto che vengono ad avere nel
ragionamento complessivo sull’ evento in atto.
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IL TRIANGOLO BASE DELLA
PSICOLOGIA SOCIALE
SOGGETTO
OGGETTO
(Anche mentale )
licent
CONTESTO
(Anche mediato dalle
Rappresentazioni sociali )
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La Comunicazione è
Cum – munus
Cum – mœnia
Cum – humus
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ovvero ricchezza comune da
mettere in circolazione
ovvero costruzione di barriere a
difesa del proprio patrimonio
ovvero terreno fertile comune
di riferimento
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Il modello di Shannon e Weaver
La comunicazione come semplice trasmissione
dell’ informazione.
Fonte
Messaggio
Emittente
Ricevente
Codifica
Decodifica
Messaggio
Destinatario
Rumore
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IL MODELLO DI SHANNON E WEAVER
• la presentazione della comunicazione come
passaggio di informazioni.
• come messaggio in forma di segnale da una
sorgente ad un destinatario attraverso la
mediazione di un’emittente e di un ricevente.
• il trasferimento può essere influenzato o
disturbato da fenomeni intervenienti connotati
come “rumori”.
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I limiti del modello di
Shannon e Weaver
La Lingua non è solo un codice.
Mancanza di processi di costruzione dei
significati.
Mancanza di processi inferenziali.
Dinamica basata sull’alternanza: in realtà i
soggetti sono sempre contemporaneamente
attivi.
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La Funzione Inferenziale
La comunicazione non si basa
esclusivamente su di un codice condiviso,
ma comprende anche il sistema di codifica,
decodifica e conferma delle inferenze.
COMUNICAZIONE =
DI INFERERENZE
CODICE + SISTEMA
Es: “Le parti sociali si sono sedute al tavolo
delle trattative”.
( La frase sollecita un’ inferenza che ne rivela il
valore metaforico ).
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OGNI FRASE E’ UN’ INTERPRETAZIONE
Ci si deve stupire quando ci si capisce.
( Sperber e Wilson )
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LE INFERENZE VANNO STUDIATE IN
TERMINI PSICOSOCIOPRAGMATICI
•PSICO: Il livello individuale.
•SOCIO: Il livello sovraindividuale.
•PRAGMATICO: gli “strumenti” a disposizione.
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Interazionismo sommario (1)
S1
S2
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Interazionismo sommario (2)
Secondo tale prospettiva un’interazione è
un’azione (o reazione) che passa da un soggetto
(S1) all’altro (S2); è un’influenza retroattiva
reciproca che ogni soggetto esercita sulle azioni
verbali dell’altro.
L’interazione è vista come un susseguirsi di
comportamenti caratterizzati da una relazione
d’ordine, una sorta di “modello dell’alternanza”
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Interazionismo comunicativo (1)
Opposto al modello di Shannon e Weaver è il
MODELLO DIALOGICO-CONVERSAZIONALE di
Jacques:
 Rifiuta l’alternanza: “io, mentre parlo
con te, ti presto l’ascolto della mia
parola” (cit.)
 Le INFERENZE sono uno dei luoghi
principali della SIMBOLIZZAZIONE; se ne
operano già nella conversazione naturale
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Interazionismo comunicativo (2)
S
R
S1
S2
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Interazionismo comunicativo (3)
Per l’interazionismo comunicativo, attorno al circuito che lega i
due interlocutori viene a delinearsi un sistema d’ordine
superiore rispetto alla coppia S1 e S2 tendente a
mantenere caratteristiche autonome e una propria
organizzazione (SR).
SR
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Jacques parla di SPAZIO LOGICO
DELL’INTERLOCUZIONE: quando si parla
con qualcuno si tende a stabilire uno spazio
costruito congiuntamente, che è la messa in
comune di rappresentazioni, oggetti,
referenti, contenuti, modalità, etc.
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Interazionismo comunicativo (4)
Nella prospettiva di interazione comunicativa
le parole pronunciate da ciascuno dei due
attori sono indirizzate sia a sé sia all’altro
dando luogo ad un fenomeno di doppio
ascolto: significare e comprendere non sono
più azioni indipendenti nello stesso soggetto,
e sono interdipendenti tra i diversi soggetti.
(In un certo senso, si comprende nel
significare e si significa nel comprendere)
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Interazionismo comunicativo (5)
Viene riconosciuta la natura contrattuale
(Ghiglione) della comunicazione intesa come
situazione caratterizzata da:
• una posta in gioco, più di tipo psicosociale
che non semiotico (riferito cioè al contenuto
proposizionale),
• un gioco di reciprocità,
• un’attività congiunta finalizzata alla
costruzione di uno spazio dialogico.
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“Comunicare è co-costruire una realtà con
l’aiuto di sistemi di segni accettando un certo
numero di principi che permettono lo scambio
e un certo numero di regole che lo gestiscono.
I tre sistemi di segni – verbale, non verbale,
paraverbale – sono in continua interazione tra
loro nel lavoro di co-produzione del senso e
co-costruzione del processo interlocutorio
messo in atto dagli interlocutori”.
Ghiglione
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conversazione
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LA COMUNICAZIONE
Codice
+
Sistema di inferenze
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La
COMUNICAZIONE
è UN ATTO..
INTERATTIVO
INTENZIONALE e RECIPROCO
CONSAPEVOLE
CONDIVISO:
•In base a CODICI SIMBOLICI E
CONVENZIONALI
•secondo UN FRAME CULTURALE DI
RIFERIMENTO
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..è ATTO GLOBALE
L’iterazione comunicativa è composta
dall’azione sinergica di segni
VERBALI e NON VERBALI
che concorrono alla definizione dei
PERCORSI DEL SENSO
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La COMPETENZA COMUNICATIVA di
un individuo si compone di:
• conoscenza dei CODICI
• abilità di CODIFICA E DECODIFICA
• capacità di CONNESSIONE AL CONTESTO
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Le funzioni del linguaggio
• referenziale
• espressiva
• relazionale
+
• argomentativa
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Funzione REFERENZIALE
• Denominare oggetti
• Indicare stati del mondo
• Deissi
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Funzione ESPRESSIVA
• Referenzialità rivolta al mondo interno
• Come il linguaggio parla degli oggetti del
mondo interno
• Studiata soprattutto dalla psicologia: rapporti
tra linguaggio ed emozioni
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Funzione RELAZIONALE
• Creazione e alimentazione del legame
sociale
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Funzione ARGOMENTATIVA (1)
• Passare da determinate premesse ad alcune
conclusioni attraverso:
induzione: si parte dal particolare per arrivare al
generale
deduzione: da una regola generale si arriva al
caso particolare
abduzione: si parte dal particolare, si passa ad
una regola generale per tornare sul particolare
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Funzione ARGOMENTATIVA (2)
Si possono cercare nella SIMBOLIZZAZIONE
eventuali percorsi, procedure privilegiate
all’argomentazione. Si potrebbe allora
aggiungere una quinta funzione del
linguaggio: la funzione ARGOMENTATIVA DI
SIMBOLIZZAZIONE.
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L’ATTRIBUZIONE DEL SIGNIFICATO
È un processo MULTICOMPONENZIALE,
articolato e contemporaneo. Esso si svolge in
funzione della referenza, della denotazione e
del senso di un segno, verbale o non verbale,
socialmente condiviso.
L’atto di attribuzione avviene in relazione al
proprio schema semantico interpretativo,
derivato dalla soggettiva presentazione e
segmentazione del mondo.
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IL SIMBOLO
METTERE INSIEME; FAR COINCIDERE; GETTARE CON;
IL TERMINE “SIMBOLO” DESIGNAVA IL MEZZO DI
RICONOSCIMENTO CONSENTITO DAI DUE LATI DI UNA
MONETA
“Umberto Eco”
LE DUE META’ DELLA MONETA RAGGIUNGONO LA
PIENEZZA DELLA LORO FUNZIONE QUANDO SI
RICONGIUNGONO A RICOSTRUIRE UN’ UNITA’
licent
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conversazione
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IL SEGNO E IL SIMBOLO
LA CARATTERISTICA DISTINTIVA DEL
SIMBOLO E’ LA SUA NATURA ARBITRARIA
IL SEGNO: ogni volta che lo si interpreta si scopre
qualcosa in più e il rinvio fra i due termini aumenta.
IL SIMBOLO: c’e’ l’idea di un rinvio che in qualche
modo trova il proprio termine, di una ricongiunzione
con l’ origine.
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SIMBOLO E SIGNIFICATO
IL MODELLO STRUTTURALISTA CONCEPIVA I DUE
TERMINI DEL RAPPORTO SEGNICO ( Significante e
Significato) COME DUE PIANI SEPARATI
IL RAPPORTO FRA I DUE PIANI ERA VISTO COME
FISSO E NON MODIFICABILE
LINGUA (SISTEMA DI SEGNI): sistema di
differenze di suoni combinati ad un insieme di
differenze fra significati.
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Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
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IL SIMBOLO COME INFERENZA
OGGI ESISTE ACCORDO NEL RIFIUTARE:
• LA RIGIDA SEPARAZIONE FRA I DUE PIANI
• LA CONCEZIONE STABILE DEL SIGNIFICATO
L’ ACCENTO VIENE POSTO SULL’ INTERPRETAZIONE
SIGNIFICATO E SIGNIFICANTE: stanno insieme per convenzione.
SIMBOLEGGIATO E SIMBOLEGGIATE: stanno insieme per
convinzione.
ES:diverse letture della religione, diverse interpretazioni.
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Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
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IL SIMBOLO COME CONTRATTO:
LA DIMENSIONE SOCIALE DEL
SIGNIFICATO
L’ UNIVERSO SIMBOLICO IN CUI SIAMO IMMERSI SI
ORIGINA E SI MODIFICA NELLA DIMENSIONE
INTERATTIVA, SOCIALE
IL SIMBOLO RIMANDA ALLA NOZIONE DI
CONTRATTO PERCHE’ IN ENTRAMBI I CASI SI CREA
UN “ACCORDO FRA LE PARTI”
LA DIMENSIONE SOCIALE DEL SIGNIFICATO: La
produzione/condivisione del significato si basa su un
accordo intersoggettivo.
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Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
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L’ UNIVERSO SIMBOLICO
OGNI SIMBOLO DEFINISCE E RIDEFINISCE
COSTANTEMENTE IL SUO SIGNIFICATO ALL’ INTERNO
DI UNA RETE DI LEGAMI
OGNI SIMBOLO E’ PRIVO DI SIGNIFICATO AL DI FUORI
DEL SUO UNIVERSO SIMBOLICO DI RIFERIMENTO
L’ “Interpretante” può essere o meno un soggetto. Può anche
essere un altro segno che traduce e spiega il segno precedente,
diventando egli stesso segno, in una semiosi illimitata.”
“Umberto Eco”
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MEDIA E PROCESSI SIMBOLICI
I MEDIA SVOLGONO UNA FUNZIONE DI
MEDIAZIONE NELLE CONTINUE TRASFORMAZIONI DEL
NOSTRO UNIVERSO SIMBOLICO.
PRODUZIONE DI SIGNIFICATO: INTERPRETANO IL MONDO
E CI PROPONGONO UNA VISIONE CONDIVISA
RELAZIONE MOLTEPLICE FRA LORO STESSI E GLI
ATTORI/FRUITORI
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conversazione
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I MASS MEDIA SONO
• ARTEFATTI: Dispositivi di mediazione
uomo/ambiente
• RISORSE: Organizzano e danno una forma alla
Comunicazione
• VINCOLI: Non determinano la Comunicazione
in modo COMPLETO
• CLASSIFICATORI COGNITIVI: aiutano la
distribuzione sociale dei Significati
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IL MOTORE DEI MEDIA: le immagini
ICONA: rapporto di somiglianza con l’oggetto che
rappresenta.
INDICE:riproduzuine fisica e dinamica del reale
SIMBOLO: senza alcun rapporto di somiglianza,
arbitrario.
IL FUMO E SEGNO DEL FUOCO:
DIVENTA SIMBOLO SE CE NE APPROPRIAMO
CULTURALMENTE (Umberto Eco)
LE IMMAGINI ORGANIZZANO L’ ESPERIENZA E SONO POTENTI
MOTORI PER LA FORMAZIONE DEL SIGNIFICATO
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Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
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IMMAGINE E SIGNIFICATO
L’ IMMAGINE E’ UN’ICONA
Essa è ARTICOLATA:
SI REGGE SUL COMPLESSO INTRECCIO DI ANALOGIE
COL MONDO CHE RAPPRESENTA, DEFINENDO
SIGNIFICATI MOLTEPLICI.
MOLTI SIGNIFICATI SFUGGONO AL CONTROLLO
ATTENTIVO: ogni volta che vediamo un’immagine
solo una parte dei suoi “rimandi” e’ oggetto della
nostra attenzione, ma tutti contribuiscono alla
formazione complessiva del significato.
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
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L’ IMMAGINE E IL SEGNO
SEGNO
IMMAGINE
( ES: LA SMORFIA NAPOLETANA ) ( ES: INTERPRETAZIONE DEI SOGNI )
CONVENZIONALE
NON PROPOSIZIONALE
NON CONTIENE IL SUO OGGETTO
NATURALE
IN SE NON SIGNIFICA
CONTIENE IL SUO OGGETTO
L’ IMMAGINE E’ SPESSO “ARCHETIPICA”, OVVERO
FONDAMENTO DELL’ OGGETTO A CUI E’ RIFERITA
BACHELARD : AFFERMAVA L' ANTERIORITA' DEL
SIMBOLISMO SU OGNI PROCESSO DI SIGNIFICAZIONE.
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
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L’ IMMAGINE COME ELEMENTO
ORGANIZZATORE DELL’ UNIVERSO
SIMBOLICO
“ L’IMMAGINE E’ UN DINAMISMO ORGANIZZATORE”
“Bachelard”
L’IMMAGINE ORGANIZZA GLI ELEMENTI DELL’ESPERIENZA
RENDENDOLI OMOGENEI
“GESTISCE” LE DIFFERENZE SENZA ANNULLARLE
ES: nelle organizzazioni le relazioni vengono regolate per
ottenere l’obbiettivo prefissato.
licent
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L’ IDEOLOGIA
SISTEMA DIMENTICO DI SE STESSO
ATTIVITA’ DI ORGANIZZAZIONE SEGNICA CHE
REIFICA SE STESSA
L’ IDEOLOGIA E’ UN SISTEMA DI PENSIERO
“PRE-RAZIONALE”: perde la capacità di
confronto con il sistema simbolico di riferimento
e diviene AUTOREFERENTE
licent
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53
L’ ASSIMILAZIONE SOGGETTIVA
L’ ANTROPOLOGIA DIMOSTRA CHE LA CLASSIFICAZIONE
DEI SIMBOLI E’ ESTREMAMENTE COMPLESSA
Una possibile spiegazione è l’ ASSIMILAZIONE
SOGGETTIVA: la messa in funzione della nostra
sensibilità personale come elemento di
mediazione fra l’ INTERSOGGETTIVITA’ e la
SOGGETTIVITA’
L’ ASSIMILAZIONE SOGGETTIVA E’ “MEDIUM”
FRA MONDO DEGLI OGGETTI E MONDO DEI
SOGGETTI
licent
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conversazione
54
LE MATRICI MITOLOGICHE
Dumezil (Storico delle religioni)
INDIVIDUA TRE MATRICI MITOLOGICHE DELLA
SOGGETTIVITA’
LE MATRICI CORRISPONDONO ALLA
RAPPRESENTAZIONE DI TRE “PERSONAGGI”, TRE
FIGURE “ORIGINARIE” DELL’ ORGANIZZAZIONE
SOCIALE:
• SACERDOTE (RAPPORTO CON IL SACRO)
• GUERRIERO (LA FUNZIONE DI PROTEZIONE)
• PRODUTTORE (IL RAPPORTO CON LE RISORSE)
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55
GLI ASSUNTI DI BASE
Bion (Psicoanalista)
INDIVIDUA TRE “ASSUNTI DI BASE”, TRE MODALITA’ DI
FUNZIONAMENTO FONDAMENTALI, IN CUI E’ POSSIBILE
RITROVARE LE MATRICI MITOLOGICHE DI DUMEZIL
Secondo Bion la società “delega” le diverse funzioni degli
Assunti di base a tre fondamentali strutture sociali:
•ATTACCO_FUGA (ESERCITO)
•ACCOPPIAMENTO (COPPIA)
•DIPENDENZA
( CHIESA)
(Guerriero)
(Produttore)
(Sacerdote)
LE TEORIE DI DUMEZIL E BION RAPPRESENTANO DUE
TENTATIVI DI FORNIRE CATEGORIE UNIFICANTI SUI
PROCESSI DI SIMBOLIZZAZIONE DELL’ IMMAGINARIO
licent
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56
LA DINAMICA DELL’ IMMAGINARIO
IL SIGNIFICATO DELLE IMMAGINI E’ IN CONTINUA
TRASFORMAZIONE
L’ IMMAGINE E’ DENSA DI RINVII CONNOTATIVI:col
passare del tempo possono perdersi o modificarsi.
Fra i diversi autori ad aver studiato la dinamica
dell’ immaginario, due risultano particolarmente
significativi:
GOFFMAN: dinamica Scena/Backstage.
MOSCOVICI: teoria delle Rappresentazioni Sociali.
licent
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LA SCENA E IL BACKSTAGE
GOFFMAN PARAGONA LA VITA SOCIALE AD UNA
RAPPRESENTAZIONE TEATRALE (SCENA) DOVE OGNUNO
E’ COSTANTEMENTE IMPEGNATO A PRESENTARSI, A DARE
UN’ IMMAGINE POSITIVA DI SE’
Dietro a questa costante recitazione esiste un mondo
di interessi e scopi in costante conflitto, ma Goffman
li colloca dietro le quinte (BACKSTAGE)
LA CREAZIONE DEL SIGNIFICATO NON SI COLLOCA
SOLO NELLA SCENA
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conversazione
58
SCENA,BASCKSTAGE E DINAMICA DEI MEDIA
LA DINAMICA FRA MEDIA E SCENA SOCIALE
RIPROPONE IL RAPPORTO FRA SCENA E
BASCKSTAGE
SCENA: rappresentazione dei media.
BACKSTAGE: interazione quotidiana.
I MEDIA nella loro funzione METATESTUALE riproducono il
BACKSTAGE
ES: Reality, “Making of..”, Real Life..
Ma è l’ osservatore che, con la sua presenza, influenza l’
oggetto osservato.
licent
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59
LE RAPPRESENTAZIONI SOCIALI
RAPPRESENTAZIONI SOCIALI (Moscovici):sistema di
idee coerenti a cui i soggetti si rifanno per la loro
rappresentazione del mondo, a volte logico-scientifiche, a
volte arbitrarie e socialmente costruite.
SULL’ ORIGINE DELLE R.S. ESISTONO ALMENO DUE VISIONI:
NEL SENSO DEBOLE: diffuse fra i gruppi sociali.
NEL SENSO FORTE(Moscovici):prodotte e riprodotte dall’
interazione sociale.
ES: una ricerca sulla Psicoanalisi in Francia ha dimostrato
che le R.S. si formano e rinnovano continuamente nelle
conversazioni/chiacchiere quotidiane.
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60
LE STRUTTURE ANTROPOLOGICHE
DELL IMMAGINARIO
“Le strutture antropologiche dell’ immaginario”
( Durand,1963)
Durand individua due modalità di elaborazione simbolica,
una mappatura antropologica dell’ immaginario:
REGIME DIURNO: simboli Teriomorfi, Mictomorfi, ecc..
ES: animali, vestiario, archetipo dell’ orco.
REGIME NOTTURNO: Simboli dell’ inversione.
ES: Intimità e Tomba.
SECONDO DURAND IL SISTEMA DINAMICO DEL
NOSTRO UNIVERSO SIMBOLICO SI BASA SUL MITO
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conversazione
61
IL MITO
INTENDEREMO PER MITO: sistema dinamico che
sotto la spinta di uno schema tende a comporsi in
narrazione.
Per descrivere la dinamica del Mito Durand si appropria di
alcuni classici concetti psicologici, rileggendoli in funzione
della sua visione antropologica:
ARCHETIPO: viene “liberato” dall’ originario carattere
universale. L’ archetipo resta un organizzatore simbolico,
ma nell’ ambito della cultura di riferimento.
SCHEMA: viene sottratto alla visione meccanicista che lo
“reificava”, relegandolo però al ruolo di “semplificazione
funzionale della realtà”.
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conversazione
62
LA DINAMICA DELL’ IMMAGINARIO
IL MITO DIVENTA UN SISTEMA DINAMICO DI SIMBOLI
SCHEMA: struttura sovraordinata che organizza le relazioni
funzionali; scheletro dinamico dell’ immaginario;
generalizzazione dinamica/affettiva dell’ immagine.
(Paragonabile allo schema funzionale di Piaget).
ARCHETIPO: organizzatore simbolico sovraindividuale.
(L’ Archetipo si lega ad immagini diverse in ogni cultura).
ES: RUOTA = ARCHETIPO / SERPENTE = SIMBOLO
SCHEMA: ESTENSIONALE (struttura sovraordinata ed invariante)
ARCHETIPO: FRECCIA
(“matrice” simbolico/culturale)
SIMBOLO: AEREO, ATLETA (configurazione simbolica )
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63
L’ INTERPRETAZIONE DEL TESTO
Dove inizia la lettura?
UNO SCRITTO RARAMENTE SI COMPONE DI
SOLO TESTO
PARATESTO
METATESTO
IPERTESTO
Questi elementi non sono secondari perché
permettono di “avvicinarsi” al testo, ci parlano di
ciò che succede al suo interno, lasciano tracce
dell’ autore.
“IL SIGNIFICATO SI CREA ANCHE IN GIARDINO”
(Galimberti, 2004)
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
64
L’ INTERPRETAZIONE DI UN TESTO
Scomponendo analiticamente il processo complessivo di comprensione
di un testo, è possibile individuare diversi momenti operativi:
a) ELABORAZIONE PRIMARIA
DEL MATERIALE
1) Denotazione.
2) Connotazione.
3) Metafore.
4) Ricerca dei dati sensoriali.
5) Ricerca dei dati spazio-temporali
e cinetici.
b) ANALISI
1) Asse Paradigmatico.
2) Asse Sintagmatico.
3) Isomorfie.
4) Isotopie.
5) Riepiloghi complessi ed
Ipotesi interpretative.
c) LETTURA
1) Prosa Letterale.
2) Interpretazione.
3) Eventuale verifica e critica.
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
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A) L’ ELABORAZIONE PRIMARIA
DEL MATERIALE
LA DENOTAZIONE
DENOTAZIONE: ricerca del significato comunemente
attribuito; degli elementi più convenzionali del
significato.
A questo livello la comprensione di una poesia non è
sostanzialmente diversa da quella di un testo tecnico:
si cercano gli elementi strutturali, gli assi fondamentali
e condivisi per una prima attribuzione di significato.
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
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LA CONNOTAZIONE
CONNOTAZIONE:
• gli elementi di specificazione;
• le conoscenze personali;
• gli aspetti soggettivi e meno condivisi;
• la parte di significato che deriva dal contesto d’
uso.
IL PROCESSO DI CONNOTAZIONE “APRE E RICHIUDE
LO SPAZIO SEMANTICO”: di fronte alle molte possibili
interpretazioni si deve comunque giungere ad
attribuire un significato.
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
67
IL PROCESSO DI CONNOTAZIONE
LA CONNOTAZIONE UN PROCESSO MOLTO COMPLESSO E
SI BASA SU DIVERSE DIMENSIONI DELLA
SIGNIFICAZIONE:
L’ ALONE SEMANTICO: l’ aurea di significati connotativi
che derivano dal contesto in cui si costruisce il significato;
la contestualizzazione.
L’ INDIVIDUAZIONE DELLE RISONANZE: “i rimandi
interni”; le emergenze che colpiscono in funzione della
sensibilità personale.
LE IMMAGINI MENTALI: e’ quella parte di connotazione
che utilizza il significante; i molti rimandi contenuti nel
simbolo.
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
68
LA METAFORA
LA METAFORA E’ IL LUOGO PRIVILEGIATO PER LA
MANIFESTAZIONE DEL SENSO ALL’ INTERNO DEL
TESTO
INSERISCE NEL TESTO IMPORTANTI “ALONI
SEMPANTICI”, ELEMENTI CONNOTATIVI DI
DIFFICILE DESCRIZIONE
ANCHE I MEDIA UTILIZZANO LE METAFORE IN
MODO MASSICCIO
ES: la trasmissione “Gli invisibili”.
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
69
LA RICERCA DEI DATI
SESORIALI/SPAZIALI,TEMORALI E CINETICI
I CINQUE SENSI, SPAZIO, TEMPO E MOVIMENTO
FONDANO LA CULTURA DEL MEDITERRANEO
(Greimas)
I CINQUE SENSI E LA PERCEZIONE DEL MOVIMENTO SONO
ATTIVAMENTE COINVOLTI NELLA FORMAZIONE DEL
SIGNIFICATO COMPESSIVO
ES:L’ARCHITETTURA DEI NEGOZI: Forme, luci, suoni,
materiali(tatto), aspetti spaziali, nessun aspetto viene
trascurato: la “presentificazione” del prodotto passa
anche per la simbolizzazione del luogo.
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
70
B) L’ ANALISI
INDIVIDUARE GLI ELEMENTI IN GIOCO MA SOPRATTUTTO LE
DIVERSE RELAZIONI CHE PERMETTONO LA FORMAZIONE DEL
SIGNIFICATO COMPLESSIVO
ASSE PARADIGMATICO E ASSE SINTAGMATICO
ASSE PARADIGMATICO: (SELETTIVO)Associazione per continuità.
ASSE SINTAGMATICO: (COMBINATORIO)Associazione per equivalenza.
ISOMORFIE E I ISTOPIE
ISOMORFIE: gli elementi invarianti.
ES: Gli elementi invarianti nell’ arredamento di un ambiente.
ISTOPIE: le regolarità nel posizionamento.
Es: La posizione degli elementi all’ interno dello spazio.
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
71
C) LA LETTURA
“LECTOR IN FABULA” (Umberto Eco):sottolinea
l’ importanza della collaborazione col lettore
nell’ interpretazione del testo.
IL LETTORE NON E’ UN FRUITORE PASSIVO MA
PARTECIPA ATTIVAMENTE ALLA COSTRUZIONE DEL
SIGNIFICATO
LA PROSA LETTERALE
LA PROSA LETTERALE SNATURA IL TESTO
LA POESIA E’ PENSATA PER LASCIARE SPAZIO ALL’
INTERPRETAZIONE, PER NON ESAURIRE I MAI LE POSSIBILI
INTERPRETAZIONI
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
72
L’ INTERPRETAZIONE
FRA LE NOSTRE ATTIVITA’ QUOTIDIANE L’ ASPETTO PIU’ VICINO
ALL’ INTERPRETAZIONE E’ LA FORMULAZIONE DI IPOTESI
NEL SENSO FORTE:attribuzione di senso.
NEL SENSO DEBOLE:semplice descrizione.
TRIONFO DELLA TECNICA
VS
RITIRO SOLIPSISTICO
INTERPRETARE TUTTO O NON INTERPRETARE NULLA PORTANO
ALLO STESSO RISULTATO: L’ INCAPACITA’ DI DESCRIVERE IL
MONDO
L’ INTERPRETAZIONE E’ NEL MEZZO
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
73
INTERPRETARE:
Organizzare in modo diverso i mondi di significato.
Dare un senso altro.
Portare alla luce un significato già presente.
L' INTERPRETAZIONE E' IL RISULTATO DI UNA
LOTTA FRA IL LETTORE E IL TESTO
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
74
ARTE E INTERPRETAZIONE
L' OPERA D' ARTE E’ UNA MACCHINA PER PRODURRE
SIGNIFICATI
“L’ unica cosa misurabile nella storia dell’ arte è il variare
del gusto”.
(CRITICO INGLESE)
IL GUSTO ARTISTICO COME DIMENSIONE INTERSOGGETTIVA
LETTURA CULTURALE PROPRIA DI UN DETERMINATO
PERIODO STORICO CHE MEDIA L’ INTERPRETAZIONE
INDIVIDUALE
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
75
INTERPRETAZIONE E ANALISI DELLE
CONVERSAZIONI
L’ ANALISI DELLE CONVERSAZIONI COMPIE SUL
TESTO DIVERSE “OPERAZIONI ANALITICHE”
• TURNI DI PAROLA
• STRUTTURE LOGICO_DIALOGICHE
• MESSA IN SEQUENZA DEGLI ATTI LINGUISTICI
QUESTI TRE LIVELLI NON RODUCONO UN’ INTERPRETAZIONE MA
SONO RILEVATORI DELL' INTERAZIONE COMUNICATIVA
IPOTESI PSICOSOCIALE: momento interpretativo dove si formula
un’ ipotesi complessiva (Ipotesi di funzionamento psicosociale).
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
76
L’ INTERPRETAZIONE DEVE ESSERE:
•APERTA
•PROSPETTICA
•DINAMICA
•RELAZIONALE
L’ INTERPRETAZIONE NON DEVE SPIEGARE TUTTO
INTERPRETARE: strutturare il campo, sulla base dei
dati empirici, senza saturarlo.
UN’ INTERPRETAZIONE DEVE ESSERE FALSIFICABILE:
sottoporre a critica le ragioni della particolare
configurazione data al fenomeno.
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
77
INTERPRETAZIONE E
ANALISI DEL PRODOTTO AUDIOVISIVO
Ci avvaleremo della definizione di immagine fin ora
fornita, cioè di
ICONA ARTICOLATA e POLISEMICA
L’immagine innesca due tipologie di piacere:
STUDIUM: piacere OGGETTIVO, dato dalla decodifica
delle informazioni
PUNCTUM: piacere SOGGETTIVO , asociazioni
interpretative soggettive.
Essa può, quindi, avvalersi di diverse significazioni,
quella corretta o preferenziale è determinata dagli
ANCORAGGI.
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
78
Gli ancoraggi
• Sono i dispositivi testuali che danno un forte
impatto percettivo e chiudono il senso
interpretativo del testo dandone una
DEFINIZIONE.
• Sono le delimitazioni duttili del percorso del
senso, veicolato dal testo audiovisivo
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
79
IL PRODOTTO AUDIOVISIVO E’
PLURICODICO
Concorrono
• CODICI SPECIFICI DEL MEZZO ( montaggio,
movimenti di mdp, immagini in movimento..)
• CODICI VISIVI
• CODICI NARRATIVI
• CODICI CULTURALI
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
80
NON E’ UN CODICE ACCESSIBILE A
TUTTI
• Ha una struttura base tecnico-sensoriale
SPECIFICA
• Propone una materia di espressione unica:
L’IMMAGINE
• MOSTRA, NON SIGNIFICA, non si
spiegherebbe altrimenti la nostra capacità
diegetica di immaginare mondi “altri”, paralleli,
senza rimanere ancorati alla funzione iconica
più stretta della rappresentazione
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
81
IL MONDO COSTRUITO
• Il Mondo è ontologicamente complesso : la
sua conoscenza per l’individuo contemporaneo
avviene soprattutto tramite esperienze
INDIRETTE e MEDIATE.
• I MASS MEDIA sono fucine di significato e
sopperiscono a funzioni srutturali come quelli
• cognitivi-informativi: conoscere le notizie
• ludici-evasivi: lo svago
• sociali: più conosco, più posso argomentare
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
82
LA COMUNICAZIONE MEDIATA DA
COMPUTER
• TECNOLOGIA DIGITALE:modificabile,
integrabile, memorizzabile, meno sensibile a
rumore
• CMC sincrona ed asicrona
• MULTIMEDIALITA’
• LA DISCOMUNICAZIONE
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
83
LA RETE ED IL BLOG
• rapporto Mass Media e Rete:
Tecnologie
Agenda Setting
Manipolazione dell’attenzione e della visibilità
Tempi di Fruizione
• La Rete: nuove prospettive cognitive
• Il Blog: Definizione, nascita e problemi di
classificazione
licent
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84
LA BLOGOSFERA
• DIFFICOLTA’ DI DEFINIZIONE
• COMUNITA’ DI PRATICHE
• GESTIONE DELL’INFORMAZIONE
licent
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85
DEFINIZIONE BLOG
• Web + log
• E’ un CMS ( Content Manager System)
Non è possibile classificarli per :
• Contenuto
• Format
• genere
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
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86
IL VIDEOCLIP
• Nasce come spot di un brano musicale ed
oscilla fra il poli di Arte e commercio.
• Non bisogna mai dimenticarne le origini di
mercato
• Mutua linguaggi televisivi, cinematografici e
pubblicitari
• E’ legato all’industria discografica e ne riflette
oneri ed onori.
licent
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87
IL VIDEOCLIP: Modello di analisi
Contesto produttivo:
Regista
Casa di produzione
Casa Discografica
Gruppo
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
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88
IL VIDEOCLIP: Modello di analisi
Il Contesto sociale e la costruzione
identitaria:
• La star o il gruppo
• Il genere di riferimento
• Posizionamento del personaggio
• Eventuali integrazioni con supporti mediali(
telefonino, pc, playstation ecc..)
• marketing (sito, fanclub, tour, presentazioni di
dvd, ecc..)
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
89
IL VIDEOCLIP : prodotto pluricodico
• I codici generali sono tipici del sistema
cinematografico nella sua organicità e sono
potenzialmente presenti in tutti i testi (quindi anche nel
testo videoclip).
• I codici particolari sono tipici di un certo modo di
“fare cinema” (quindi, qualificanti un genere, una
scuola, un periodo, un regista) ed appaiono solamente
in alcune classi di testi;
• I codici singolari sono tipici di un solo testo e
solitamente mutuati da altri sistemi di significazione, di
per se stessi autonomi come possono essere i codici
della musica, della pittura, dell’abbigliamento, della
danza.
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
90
IL VIDEOCLIP: Modello di analisi
Approccio semiotico
• Struttura narrativa e/o concettuale
• Ancoraggi usati
• Simboli
• I 5 strumenti (l’immagine e il testo;voci,
musica, rumore)
• Rapporto musica/immagine
• Coerenza compositiva
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
91
IL VIDEOCLIP: Modello di analisi
Approccio psicosociale
•
•
•
•
•
Pregnanza Percettiva
Pregnanza Cognitiva
Immaginario simbolico evocato
Strutture archetipe dell’immaginario coinvolto
Rapporto con la ritmica musicale.
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
92
LE CONCLUSIONI
•
•
•
•
Conclusioni
Valutazione estetica
Eventuale valutazione commerciale
Proispettive future
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
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Il BLOG: modello d’analisi
Fase Denotativa:
• Analisi strutturale: il template
• Coefficiente di usabilità: semplicità di accesso
e di fruizione dell’artefatto
• Usabilità: le funzioni
• Analisi grafica: immagini, colori, ampiezza del
testo, posizionamento dei contenuti
• Analisi del testo (brani esemplificativi raccolti
in un arco di tempo di minimo tre settimane)
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
94
Analisi del blog: le funzioni dell’ usabilità
• Funzione comunicativa: elementi grazie ai quali il
blogger può comunicare con gli altri attori.
• Funzione informativa: elementi grazie ai quali il blogger
può ottenere informazioni più o meno specifiche, più o
meno aggiornate.
• Funzione strumentale: elementi grazie ai quali il blogger
può ottenere servizi, con differenti livelli di interesse e
mediazione
• Funzione orientativa: elementi grazie ai quali il blogger
può individuare il modo di ottenere una data
informazione e/o un dato servizio
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
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Il BLOG: modello d’analisi
Fase Connotativa:
• gli elementi identificativi/esclusivi del blog
• Gestione dei contenuti e potenzialità
espressive
• Identità costruite nel blog: il network sociale
• Identità del blogger
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
conversazione
96
Il BLOG: modello d’analisi
• Conclusioni
• Prospettive future
licent
Modulo 4 – Dalla comunicazione alla
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MePS_06