ANNO I. DOMEMCA 13 AGOSTO 1854. N. 7. LINDE ITALIANA GIORME SETT1MAMLE DEL PROF. A. GALLEAi\0-RAVARA. Traída delia língua e delia letteratura Italiana; fa la ri vista dei teatrl; da léltVClzle poli«Iclic e comiiierclall; « contlciic mi apiieiidlce dl varletà, iiovclle, «Iranutü e poesle. PREZZO LUFFICIO íléis 10C0OO per un anno, c 33)000 per un trimestre. II pagaincuto è auticipato, 1 gruppi e le lettere si aflraucano. Un numero separato vale 500 reis. í nella ma do Cano N." 165 ove si ricevono gli abbonamenti. Le inserzioni sono grátis per i Signori abbonati. Fia lopra islessa il guidcritou deli' opra. FlLlQAJA. Oui, j'eii snis fier encore: ma patrie esl 1'asjie, Elle esl lc templo des lieaus arrs Delavigne. mZlOWRlO B10GIUFIC0 ITALIA\0. GU ACCIAIOLI. Tre furono gli Acciaioli, che piii dcgli altri delia famiglia di questo nome, incritarono di essere tramaiidati alia posteritá. Üonato Acciaioli saggio letteralo e screrrtilico è \issc irei secolo XV e fu discepolo di Argirolilo. Publico dei commentarj sulla traduzionc falta da suo maestro delia illorale d'AristoleIe. Fu autorc delia vila di Cario Magno. Mandato ambasciatore da Firenzc alia ' ' corte di Francia, mori in viaggio. /anobio Acciaioli nacque a Fircnze nel IGII e fu frate Domcnicano. Come bibliotecário dei papa Leone X fu redattore delia tavola dei manoscritti dei Vaticano che IV, pubhliçatada Moiilfaucon. Piodusse delle traduzioni latine di Fusebio, di Olimpiodoro e di Teodoreto ; e rese di puhblica ragione gli Epigrammi Greci dAngelo Poliziarro chc ne lo aveva iucaricato ai leito di morte. Mori a Roma nel l6ít. Renato Acciaioli pur liorentino conquisto Atene, Coriuto, ed una parte delia lleozia ai principio dei secolo XV. Non avendo prole legittima diede Atenc ai \ eneziani, Coriiito a Teodoro Paleologo che sposò sua íiglia maggiore; la lieozia c Tebe le diede a suo liglio naturale Antoiíio, che dappoi ottcnne purê Atene, Maomctto 11 però nel 1455 riprese Atene ad Antônio. CLI ACCOItSO. Maria Ângelo Accòrso, o detto altriincnli Accorsi, fu uno dei pi ti profomli ed arguli critici delo secolo XVI. Egli nacque in Aquila, cittii dei reguo di iNapoli, c visse alia corte di Cario V che gli contido diverse missioni importauti. Pubblicò dcllc osservazioni sopra Ausonio, So/ino ed Oridio e altri diversi opuscoli di filologia edi critica, uonchè la raccolta completa delle IMlere di Cassiodoro cd un Tratlato deli' anima. Si conosce purê di lui una piceola operetta latina intitolata : Osco, Volseo Jlomanaque Eloquenlia intcrlocutoribus, Dialogas ludis romanis uctus. E nu dialogo pieno di sale dove egli deride gli scrittori dei suo tempo chc alTctlano di servirei dei vocaboli piii di vecchia data delia língua latina. Accorsn Franccsco, celebre giurcconsulto nato a Firenze nel 1151, morto nel 1229, insegnò ildiritto a liologna c compose solto il titolo di Grande Glosa una lringa comnilazione che condusse a termine nello ¦spazio di scttcaiini, nella qualc riunr le migliori deciskni dei giurcconsulti chiamati ordiiiariaineute glossatori. Tutta la famiglia di questo Accorso, uoniini e donne si dcdicarnrro alio studio delle lcggi. Una delle sucliglicgiuuse a tal grado di sapere chc diede delle lezioni pubblichc didirittoromanonelluniversitadi liologna. Accorso non avea cognizioni di letteratura e di storia. Questa ma ignoranza ha scemato in parte il mérito specialc ed incontrasübile delle sue opere. , ACQUAVIVA. Claudib d'Acquaviva fu gcnerale dei Gesuiti. Nacqpc d'un illustre famiglia napolitana nel 1542 e mori nel 1615. A lui si leve lá promulgazione dei decreto Ratio studtorum cbe fu soppresso dali' lnqiiisizione. TIius mau lhe sporl of liliss.... lüses o'iir tiiue's cveiilful sea. Moore. ADAMI. Leonardo Adami, letterato italiano, nacque a Bolzena nel IC90 e: non a Roma nel 1719. Sotto il nome arcade Fihcle Epeo pubblicò il I." volume delia Sloiia dArcadia. . ADOBNO. In famiglia Adorno d'mij;ineplebea diGenova, di rartitoiltarbel ..«,« ... M„oi.a une iiii-uc iiiii jwgi urra nepuDDiica, e ene lotto quasi diecento anui colla famiglia Fregoso. I Dogi di questo nome sono: il." Gabricllo, eleito dal iiituolonel 1363. snecesso™di Simnn IJoecaiegra, Ksiliat» nel 1371 fu rimpiazzato da Domenico Fregoso. Antônio, cletto nel 1384, deposto, e ristorato ai comando per bjnp.°quatl.ro volte. 3.» Giorgio, cletto nel 1413, che abdico due anni dopo. H.° Tommaso, che governo dal 1415 ai 1421. • |5 liafaello, cletto nel 1443, ehe abdico nel 1447. ti." liarnaha, che simpadroni dei potere quando si ritirò RalTaello, mnhatte Giovauni Fregoso. Prospero, cletto nel 1461, chc scacciò . Francesi .. da Gênova, e iorzato due volte a lasciar •>¦" Antônio II, eleito nel la sua pátria dal partiío dei' Fregoso 1513 c cacciato potere dal pote tostesso anno .... . ,, Uttaviano Fregoso. Andréa üoria diede termine alie cont"se delle due famigíie Adorno Fregoso, aumentando il toro credito ed obbligarrdole a cambiar ipine. CLI A1HMAHI. Vi sono diversi poeti di questo nome. Quegli che fra tutti si fece na grande riputazioue per i suoi poemi nacque a Firenze nel 1579 e t mori nel ICÍ9. CLI AOBIAKI. Adriano I, papa, fu cletto nel 772 c confermò il culto delle immami decretato nel concilio di Kicea nel 787. Cario Magno 1'onorò di D luesto epitaflio: Nomina jungo simul lilulis, claríssimo, uoslra: llaürianus, Carolas rex ego luque paler Ouisque legasversus, devoto peclore supnlcx Ainboruni, nrilis, dic, rniserere Deus. Airiano II, nato a Roma, pervenne ai papato nel 867: mori nel 872. Alnano III, nato a Roma, fu fatto papa nel 884 e mori nellanno cgjpntc. .Ariano IV fu Inglese .drianoV, nacque a Gênova nel 1276, fu ambasciatore in Ingbilteri, e mori 38 giorni dopo la sua elevazione alta sedia poutificale. nnano vi lu purê straniero. il un Adriano fu imperatore di Roma nell'anno dei Signore 76. ' GLI ACAPETI. W*\ AÇíp?ü i*Ê1L í,uc íurono PaP» 5 UBfrmori diacono. Quesli fu queglKhc dedico aGiustimanp uu libro sui doveri dun príncipe íris- Con quel volto sfídato c dimesso, Con quel guardo alterrato ed incerto, Con che slassi un nieudico sofTerlo Per nicreede nel suolo stranier; Slar doveva in sua terra il l.omhnrdo : l.allrui voglia era legge per lui; II suo fato uu segreto d'aítrui; La sua parle sen ire c lacer. AGAT0NK. Fu papa c nacquc a Palermo. Mori nel 6S> dopo avero scomunjcale !» due scttc dcgli Eutichiani c dei Monotcliti. Fu dnca di Torino e re dei Longobardi nel 591. Rinunciò ali' Árianismo e si fece cattolico. Ostranicri, nel próprio retaggio Torna Itália, e il suo suolo ripreiidc; Ostranicri, strappate le tende Da una terra chc madre non v'è. >on vedete chc tutta si scote Dal Cenisio alla halza di Scilla? >ou sentite che inlida Vacilla Solto il peso dei barhari piè ? ALAMAKSI. Luigi Alamanni, celebre poeta italiano, nacquc a Firenze il 28 oitobre dei li95, d'una famiglia noliile. Cospirò conlro Ia famiglia dei Mediei e fu obbligato ad abbandonare Ia sua terra natale, e mori iu Ainboise nel 1556. Si conoscono di lui diversi poemi, delle produzioni teatrali, e un grau numero di opigrammi e di poesic diverse raecolte sotto il titulo di Opere Toscane. II suo miglior lavoro letlcrarin e il poema didascalieo sulla Coltivanime, imilato dalle Ceorgichc di Virgílio. O stranicri, sei vostri stendardi Sia 1'obbrohrio (Fim giuro tradito; Uugindizioda voi pruferilo Vaccompagiia ali' iniqua lenzon; Voi che a stormo gridaste in quei giorni: Diorigclta Ia for/a stranicra, Ogni gente sia libera, e pera Delia spada 1'iiiiqua ragion; FRAÜCESCO AI.11AM1. Questo nome appartienc ad uq celebre piltnre italiano di llolog-.ia nato nel 1578, discepolo di Calvert o di (iuido. Introdotto da quesíullimo nella scuola dei Carracci egli vi si perfezionò. Sposò iu prime uozze una romana, e quindi si uni iu matrimônio dopo Ia morte di questa, con una Doralicc, che fu donna di una rara helle/v.a. Kssa e i suoi liglj gli servivano di modcllo. 1 suoi soggctli di amore sumi molto stimati. Mori nel 1660. Un altro Giambattista Albano, íratello e discepolo di Franccsen, fu pittore di stona e di paesaggio. Continuem.: Se Ia (erra ove oppressi gcmcsle Preme i corpi dei vostri oppressori, Se Ia faccia destranci slgnori Tanto amara vi parve in (piei di; Chi v'ha deito chc sterile, eterno Sara il lutto delFitalegenli? Chi vTia deito che ai nostri lamenti Saria sordo quel Dio che v'udi ? Ulilâ, Si, quel Dio che nell' onda vermiglia Chiusc il rio che inseguiva Israele, Oricl cheio pugno alla maschia Giaelc Pose il magliocd il colpo guidò ; Quel ch'è padredi tuttc lc Chc non disse ai Germano genti > a, raccogli ove arato non giammai: liai, Spiega 1'uguc, lTtalia lido. M REGALO Al MIEI LETT0K1. Trcntatrc anni or sono. il Gigante delia nostra letteratura, Alessaudro Manzoni geltava sulla carta faepiiazione duii anima lipicmr d'amore e di speranza, come pegno d'una devozioue nazionalc degna dessere ammirata e tramandata alla posterilà. Lede elie segue è oggidi disconosciuta forse dal suo autore, perchè non Ia troviaiio nelle diverse collezioni di poesia e opere dilui. Nqí Ia consideriano minore alFaltrc odi deli' autore dei 5 Maijgio, ma riconosciamo in essa Ia virile poesia, nunzia delle glorie conquistate in ela piü provdta dal mcdesiino. -^ Cora Itália ! dovunquc il dolente (.rido usei dei tuo lungo servag»io Dovo amor deli' uniano lignaggSfj" io Ogiu speme deserta non è, Dove già liberlade è íiorita, Dove ancor ha segreti natura, • Dove ha lagrime un'alta aventuro, ."Vou v c cor che nou batia per te. Quaiite voltesulFAIpc spiasti L opparir (1'un amico stendardo' Quanto volte inlendesli Io sguarcio >e deserti delduplicemar! Ecco allin dal tuo seno sboecali Strotti intoruo a' tuoi sauti colori 1'firli, armati de* propri dolori, tuoi iigli sou sortiii pugnar. Oggi, o forti, sui volti baleni II turor delle menti segrete ¦ Per VItália si pugna, vinectè! 11 suo falo sui brandi vi sta Ünsortapervoilavcdremo Al eonvilio de' popoli assisa O serva, vil, piü derisa. pia 1 orrida piü solto verga slarà. HIA11ZO 188fl ODE DI Af.ESSANOnO MANZOM. SoíTermati sulll' árida sponda, Volti i sguardi ai varcato Ticino, Tutti assorti nel novo destino, Certi in cor deli' antica virlü, Han giurato: non fi:i elie quest' enchi Scorra piü tra due rive slranicre, Non fia loco ove sorgan barriere Tra l Itália e l'Itália mai piu! Lhan giurato: allri forti a quel giuro Ilispondean da fraterno confrade, Afiliando nell' ombra le spade Chc or levate scintillano ai sol. Già le destre hanno slrctlo lc destre : Già le : acre parole sou porte; O compagni sul letto di morte, O fratclli su libero suoi. Cbi potrà delia gemina Dora, Delia Bormida ai Tanaro sposa, Del Ticino, deli' Orba selvosa Scerner 1'ondc confuse nel Po ? Chi stornargli dei rápido Mella 15 deli' Oglio lc miste correnti Chi ritorgliergli i mille torrenli Che Ia foce deli'Adda verso? Quale ancora una gente risnrta Potrà scindere iu volghi spregiali, E a ritroso dcgli anni e dei fali, ltisospingerla ai prischidolor?... Una gente che libera Mia, Non fia serva Ira l'Alpe ed il maré; Una d'arme, di lingua, d'alU rj, Di memorie, di sangue, di cor"! I 01'IÇiornatedelnostroriscatto! OU dolente per sempre colui, chedaIungc,dallabbrod'altrui Come un uomo straniero le udrã ' Uica suoi figii narrandole un giorno, Dovra dir sospirando : Io non vPera! Chc Ia santa vittrice bandiera balutata quel di non avrà! fUr°n° 'a P,0feia dci "".Iri nllim biuizi. Sfo^DeX'imÍSíí!?lVWr0le j>eu>tc nel 18JI íspiraiono i giovan cuori p le irnrrri»™. ^ °™« »™ •« •» Co Stafe dtà'i1nTVentUra n^ít'rara"0 sem.prc ,anclit° d*ogni cuorc, erXdiVueTuei% feuao ai gueria dei nglj d Itália, liuno d ogni cetra. il l/ALBUM ITALOPORTOGHESE DEL PROF. BÁVARA. Vistoria delia poesia italiana e portoghesc presentaci una tal quale allitnla nçt suoi periodi di disinvolvimenlo, di progresso, edi srlen(ore. Ia ora pare chc ai genj pPedestinati che sorsero ne' confini uell occtdento, e solto, il sole d'ltalia, principj identiei diedero dilevíirsi ad nninoitalare le loro grandioso uspirazioni, c i loro lampi d ardente ísptrazione, prefcretido le tnedesime forme di arte. E molto prima che venissero i secoli l(>.» c 17." in cui le ai li ela filosofia produssero modclli dogni falta in Inghilterra, in Francia ('lie in Irissino o Ferreira rispleude un puro rillcsso dei teatro auLa Sofonisba e 1'lgnez de Castro formimo una eoincideuza felice Ia cui analist, senza adombrar Ia gloria dellautore dell/to/w Literata st decide in tavore dei trágico Lusitano. Prima questo, però, gia Sá de Miranda, in tutte le sue combinazioni, avea introdotti nella versilicazione i metri italiaui, i modi c le dei ritmo di Daute e Pclrarca; e mentre nel sceolo li." Vasco janela — Amadez de Gania — che tradolto in verso dal l.olieira publica padre di lasso, produee nu vivo entusiasmo iu tutta Itália, piü tardi bernS» Mmrez do Oriente, nella sua Luzitania Transformada versa tutto il dolcc de hei modelli delia Letteratura Italiana. Ed è purê dopo questo epoehe d'incerto splcndore per Ia poesia portoghesc , ehe stolgoreggiano duc genii immortali. Camões e lasso sorgouo come duc giganti c Ia pusteritá li corona ai pari di Omero e di Virgílio. I/apparizione di questi duo graniu uomini, 1'identità dei loro destini, Io lorodisgrazie csaecrbate dallamore e coronatedalPinfortunio, eostittiiscono come un vincolo moralc fra Ia uazione portoghcse e 1 italiana, che il gênio e Ia poesia Icgauo nella coiifratcllauza delle sublimi concezioiii di onere imperiture. L. álbum Italo-Portoghcsedei Signor Ravara ò come il nuovo simbolo tendente a perpetuara questa specie di vincolo intimo, chc ne stringeai piii spleiididi talcnti dcHTlaliaantica. La bellissima produzione dei Signor Ravara continuerà questa fraternitu di poesia dei due popoli. L'identilà delle, idee, gPimpulsi duna stessa civilisazione, fomentata ed accolta con unanime enltisiasmo, i mille ptiuti di eontatto ehe olfrono i caratteri delle due nazioni, c questo aceresciuto dallo spirito dei moto univeisale che partito da Mczzogiorno, opero Ia rigeiierazionc delle lettere, predispose questa serie di fenoinetii letterarj, ehe spieghercmo come una simpatia daspirazioni stimolata da cause coinuni. Ora 1'app.rossiina/.ione, il trai to intimo, 1'idcntificazione dei gênio poético dei Signor Ravara con Ia nostra gioventü dotata di talento, e eon i priniii liiminari delia nostra letteratura, stabiliseono una relaziouc di i>iú, una eoincideuza di piü, un mododi piü ehe stretto nelle regioni elevate dell'ispirazione diventerá durevole per il duplico titulo di simpatia delle duc nazioiii. Lisbona - 1853. Cogliaino loccasione per rendere allresi di publica ragione una letleradel rinomato autoie di Frei Lottiz de Souza c das Folhas Cahidns. If. VISCüSTE DE ALMEIDA GARRET, AL PltOl-'. HAVAHA. A. GALLEANO- lll.'"°Signorc. — Dacchè ricevetti il prezioso dono dei di lei álbum, desiderai ogni giorno di scriverle una lunga lettera per ringraziarnela c manifestado con qual piacere ne divorai Ia lettura. Tuttoè bello, però piü dogni altra cosa il pensierodi sposareduc poesie edue lingue delia stessa Fainiglia Latina chc si poço conoseonsi 1'unac 1'altra, etantoguadaguebbero nelcoitsurzto enellmtiinitá. Desidero, mio caro poeta, seguire il di lei esempio ! Si sta facendo una nuova edizione di cose mie, e di altre chi io raccolsi dalla tradiziono oralc delle nostre genti col titolo di iíoinauzierc. Forse V. S. non le conosce. Sarei forlunato di polcrglielc ollrire, se le avessi, ma non ho una sola copia di cose mie; tuttudoc mi vi,.-» portal» sia dal primo giorno delia pubblicazione. Qiialttnque dei romattzi dei l.° volume dei Uomanzierc che volesse tradurre in Italiano mi recherebbe altíssimo piacere nel pubhlicarlo in questa seconda edizione di cui parlo. Terrci però molto in conto chc Ia S. V. traducesse questo manoscritto chc io le invio che apparticuc ai 2.° volume. Mi creda sempre suo Amico c poeta fratcllo. Di Almeida Garret. Lisbona — 1853. O ÁLBUM 1TALO-P0RTIGUEZ DO PROF. RAVARA. A historia da italiana e portugueza apresenta-nos uma tal ou qual aflinidadepoesia nos seus períodos de desenvolvimento progresso e esplendor. Até por vezes parece que aos predestinados que surgirão nos confins do oceidente, e sob o gênios sul da Itália, idênticos os levaram a immortalisar as suas aspirações princípios os seus raptos de fogosa inspiração, preferindo as mesmasgrandiosas formas dà E muito antes de raiarem os séculos XVI e XVII em que as letras e a philosophia produziram modelos de todos os em Inglaterra c França, que cm Trissino e Ferreira resplendegêneros um reflexo do theatro antigo. A Sophonisba e a lgnez de Castro formão puro uma coincidência feliz, cuja aualysc, sem obumbrar a gloria do auetor da Itália Liberata se decide em favor do Trágico Lusitano. Antes disto, porém, já Sá de Miranda, o verdadeiro patriarcha da poesia Lusa, explorando a arte em todas as suas combinações, introduzira na versihcaçao os metros italianos, os modos e variedades dó rhythino de Dante e Petrarca: e em no século XIV Vasco Loheira publica Amadez de Gauln que quanto traduzido em verso pelo pae de lasso, produz vivo cnthusiasmo em toda a Itália, mais tarde l ernao Alvarez do Oriente na sua Luzitania Transformada verte todo o saber dos bellos modelos da litteratura italiana. E comtudo após essas épocas de fulgor incerto a poesia portngueza, que resplandecem dois gênios immortaes.paraCamões eTasso surgem como dois vultos grandiosos, que a posteridade coroa a nar de Homero c Virgílio. A apparição destes dois grandes homens, a identidade de seus destinos, as suas desgraças, exarcebadas pelo amor e cornadas infortunio, constituem como um vinculo moral entre a naçãopelo portugueza e italiana, que o gênio e a poesia estreitão na confraternisaçào (Ias concepções sublimes de obras immorredoiras. O Álbum Italo-Portnguez do Sr. Ravara é como um novo symbolo tendente a perpetuar esta espécie de ligação iutima, elle nos 'une aos mais esplendidos talentos da antiga Itália., A bellissima produção do Sr. Ravara continuará esta con/raternidade de poesia dos dois povos. A identidade das idéas, os impulsos de uma mesma civilisação fomentada c accolhida com enthusiasmo unanime, os mil pontos de contactu que offerecem os caracteres das duas nações, e isto influído pelo espirito do movimento universal que saído do Meio-dia operou a regeneração das letras, predispoz esta serie de phenomenos litterarios que explicaremos por uma sympatina de aspirações estimuladas por causas communs ¦ agora a aiiproximaçao, o traeto intimo, a identificação do gênio poético do Sr Itavara com a nossa inocidade talentosa, e com os lumiares da nossa litteratura, cstablecein mais uma relação, primeiros mais uma coincidencia, mais um enlace que estreitado nas regiões elevadas da inspiraçào se tornara pcrduravel pelo duplice titulo da sympathia do dois povos. Lisboa—1853. Andrade Ferreira. Aproveitamos a oceasião para também publicar uma carta domsigne autor ao Frei Luiz do Souza, e das Folhas Cabidas. O VISCOXDE DE ALMEIDA GARRET AO PROF. A. GALLEAJTORAVARA. III.™ Seiibor. — Desde que recebi o precioso dom do seu álbum desejei todos os dias escrever-lhe uma longa carta a agradecer-lhe c a significar-lhe com que prazer o devorei. Tudo é bello, porém mais que tudo o pensamento de casar duas poesias c duas línguas da mesma Família Latina que tam pouco se conhecem uma e outra, c tanto ganhariam no consórcio e na intimtdade. Desejo, meu caro poeta, seguir o seu exemplo ! Está-se fazendo nova edição de uma colleçao de cousas minhas e <:e outras que eu recolhi da tradição oral dos nossos povos, com' o de Romanceiro. Talvez a náo conheça. Eu teria muito de Jtulo «io olferecer se o tivesse mas não tenho exemplar algum gosto de obra ninha : tudo dou e me levam nos primeiros dias que apparece Qualquer dos Romances do 1.» volume do Romanceiro que quizesse em Italiano me dana summo pôr prazer publica-lo nesta 2.» edição ac quem fallo. , Mas apprcciaria muito que fosse este que mando eu a V. S.. c mie H ' pertence ao do I." volume. Creia-me sempre Amigo e irmão poeta: .. Almeida Garrctt. De Lisboa— 18..3. *¦ MÉTODO PRATICO METHODO PRATICO PER IMPAKAKE LA LÍNGUA ITALIANA. PARA APRENDER A LÍNGUA ITALIANA. Che tempo fa? Fa un tempo delizioso. Avremo una bella giornata. Eppurc jeri notte piovea. II vento è cambiato. Piove. Piove a rovescio. É caduto un fulmine. II tempo si rischiara. 11 tempo si rimette. II sole è cocente. Sono tutto sudato. Fa una polvere dei diavolo. Fa un vento fresco fresco. Vi è molto íango. Fa scuro. Fa notte. Fa chi aro di luna. Fa giorno. 11 vento cesso. Cominciò a tuonare quando mi coricai. Minaccia di pioverc. II cielo si annuvola. Comineia a piovigginare. Dio! che tempesta! PROVEREM ED IDIOT1SM1. Ajutati che Dio Fajuterà. Andar incontro ad alcuno in gran gala. Hompere il naso ad alcuno cofrincensiere. E un ignorante che vuol ammaestraie un tlollo. Ognuno predica pcl suo sauto. Fare il santo. Fare il diavolo a quattro. È men cattivo che non pare. Non lar il diavolo piü uero che non é. Sfrattarsi. L'abito non fa il monaco. TEATRO LÍRICO FLlIlffiSE. IL BARBIEftE DI SIVIGLIA. Quando un' opera ottienc il suceesso grande, inliero, completo, cbe nulla resta a desiderare comiuciando dal primo soggetto allulliino. perchè tutti ai loro posto fauno bene, è allora cbe il giornajista si trova imbarazzato, perchè teme di dover oltraggiare le tutceltibilità itidividuali, o d'esse:e ingiusto. Però quando Ia Iode è prêmio dei buon voleie e delFidoneità, e non si vende allincanto, si può dire con orgoglio: è meglio che si accigli Cojo, ma che Sempronio e Tizio abbiano Ia sua inercede. — Io non so se iu America si sappia che uu grande attore (che piú grande si farebbe colhi'generosità se potesse sentiria nel cuorc) talora si sdegna dun elogio lanciato ad una seconda parle o ad un eorista perchè nel suo modo di vedere nulla e nessuno deve essere lodato quando Kgli come massa di luce fa morire tutti gli altri splendori. Io uon alludo a nessunu, ma parlo di tutti, ed è una verità. Premesso questo che ognuno abbia il suo, c se alcun conto si fa delia Iode sincera, spontanea, e modesta dei noslro giornale, gli artisti tutti ce ne sappiauo buon grado non per essa, mi per Ia piena d'amore e di piacere con cui dettiamo queste linec. II Uarbiere della.scra degli 8 Agosto non ha nulla ad invidiare alh) ncbbiose nolti di Londra, alFirrequiete soirces Pariginc c alie gelat} di S. Petersburgo, e il modo con cui fu rappresentato, c gli artisti ch^ Io rappresentarono non diversificavano dai Tamburini, dai Lablachel dallc Persiani, dalle Ide, dai Gardoni cbe nel nome; solo ncj nome... E il Teatro Lirico Fluminense avrebbe poluto portare jeri licra il nome di Her Muijesty Theatre o Coven Garden, etc. II pub-1 Mico di Rio si senti trasportato ai livello dei puristi Europei, ed csclamò, non come colui a cui una bella cosa reca stuporc, ma coscienza delia beliezza estética: J/u«7o bonito! La Rosina fu una brinconcella senza pari, e canto con insuperabile grazia; c si chiama M'"° Cliarton. II D. llartoto fece smascellar Ia gente dalle risa; e ne fece delle nuove! tutte di suo conio! Sapete chi era? — In confidenza il vostro enfaní gáti: Fcrranti. One tempo faz ? Faz .um tempo delicioso. Teremos um lindo dia. Comtudo houteiii á noite chovia. O vento mudou. Chove. Chove a torrentes. Cahiu um raio. O tempo vai aclarando. O tempo vai pòr-se bello. O sol ahrasa. Estou nadando em suor. Faz muita i pocii poeira. fresco. Faz vento ifresc Faz muita lama. Faz escuro. Anoitece. Faz luar. li' de dia. O vento abrandou. Começou a trovejar quando me deitei. O tempo ameaça chuva. O céo encobre-se. (aliem algumas pingas dágua. Jesus! que Irovoada! PROVERMOS li ID10T1SMOS. Deos ajuda a quem madruga. Iteceber alguém debaixo do pallio. Quebrar o nariz a alguém com o iburibiilo. li' querer ensinar o padre-nOsso ao vigário. Cada mn pede para o seu santo. Fazer-se homem bom. i Revolver céo e terra. O diabo não é tão feio como o pinlão. I-".' necessário não fazer o diabo mais mais fciu do (jui Desíradar-sc, ou apostatar. O habito não faz o monge. Anmudiu un disinvolto edottinioFigaro. Ottcmie applausi snonlanei c reiterai, in diversi delia sua parir. Arnaud c uu artista di grande avveinre, checchèpunti ne dica Fimmoral Diapazão Lacalnmuac m vcntieeUo fu delta con iudicibile filosofia dal severo Bouenet: che t iode una tinta arlislica di verità palpabile a lulta Ia sua parte. Quando le cose s íutendono cosi, nou si lia moita fatica a durare per montar le altrui simpatie. La flerta delia Sig -a Grimaldi è puredegnadimenzionecdi elogio. Questa Sig-uorà ècccelcute nel suo posto. Almaviva (La-Bocetta) nclFatlo dellubbriachczza fu brillantissi \i souo dei tratti, m quest artista, di tanta fm-za comico-drammatica che trasportaiio. Qualche volta si sollcva timfnlto ,1a perdouai-li certa non curanza che in altre oceasioni abliiamo osscrvatoin luifece bene. - L orchestra direita dalIVsigcntc e rigido Do llarbicri lece onore a suo nuovo direttore. — Tutti fecero bene. - II pubblico spese bene il suo denaro. Questa è 1'opinione deIFudienza di quella scra piena d'ilarità edi piacere; questa e purê lopiuione dei uostricollaíioratori incaricali fcella Cronaca leatraie. Però, i puristi, i e i nrogrtssisli ne hanno unaessi pure-a modo loro-. Selapessimisli tcngano-Padroiii! Siaino in paesi liben e non e che il buon senso che Ia agli strafalcioni dl corti psendocrttici.giustizia CUT MiCROLOGIA. arlista M™" Soutag mori nuUa capitalc dei Messicoal 10LÍ(li í,e.lcbre io uiuirno. SCIIRADA. Un fiume il mio primiero: Predico Foííroll Cristo, Che sempre fu Vintero. La sciarada precedente è Inn-umor-ato. RIO DE JANElRO.-T\POGáHPIA,-Rua dô Cano n. 105.