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Pari Opportunità
A.A 2005/2006
PROGETTO
“Libera Dalla Violenza”
RELAZIONE FINALE DI
VALUTAZIONE
A cura del Servizio Fe.n.ice-associazione S.O.S donna di
Faenza
SERVIZIO FE.N.ICE - Centro contro la violenza alle donne
Via Laderchi 3, 48018 Faenza (RA) – tel. 0546 22060 – fax 0546 21504
e-mail: [email protected] - Cod. Fisc. 90014420393
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PREMESSA
La seguente relazione nasce con lo scopo di esplicare e rendere noti i risultati del progetto
“libera dalla violenza”, svoltosi nell’anno accademico 2005/2006, nel comprensorio
faentino, presso le scuole che hanno aderito al progetto.
Questo è un importante momento di valutazione dell’efficacia dell’intervento che si è
voluto inserire all’interno di una metodologia di lavoro che è svolta annualmente per
quanto riguarda il progetto scuola.
La rassegna proposta evidenzia la metodologia applicata all’elaborazione dei dati emersi
durante gli incontri, che tiene in considerazione sia un’analisi qualitativa che quantitativa,
in particolare, quest’ultima, ricavata da un analisi statistica attraverso l’elaborazione di
questionari e l’inserimento dei dati ottenuti, nel programma informatico statistico SPSS,
con il quale è stato possibile svolgere l’analisi delle frequenze.
La metodologia di lavoro prevedeva la somministrazione di un questionario diverso per le
classi quarte e per le quinte, a seconda dei moduli svolti all’interno di esse, pertanto anche
la presente relazione segue questa suddivisione; troverete quindi un paragrafo specifico
sull’analisi dei questionari delle quarte e uno per le quinte.
Gli istituti coinvolti nel seguente progetto sono stati: l’ istituto d’arte ceramica A.
Ballardini, l’ I.P.S.I.A, l’istituto tecnico statale geometra-ragioneria A. Oriani, l’istituto
tecnico di agraria, l’istituto tecnico grafica-pubblicitaria e l’istituto tecnico alberghiero.
Il progetto tende a sottolineare e a mettere in evidenza le opinioni e i vissuti dei ragazzi
rispetto alle tematiche della violenza e della differenza di genere, cercando di portare a una
maggior consapevolezza e sensibilizzazione riguardo a tali tematiche e allo stesso tempo,
portare alla luce i pensieri e gli agiti della generazione giovanile.
Pertanto questa relazione può essere utile per ulteriori approfondimenti o sperimentazioni
in merito alla progettazione di altri interventi psico-educazionali nelle scuole.
IL PROGETTO
“Libera dalla Violenza” nasce nell’anno 2000 e rappresenta uno dei più importanti progetti
di prevenzione realizzati dal Servizio Fe.ni.ce – Associazione SOS Donna al fine di
contrastare il fenomeno della violenza alle donne. Lo scopo del progetto è infatti quello di
sensibilizzare la popolazione giovanile sul tema della violenza di genere, di fornire
informazioni sui vari comportamenti aggressivi e sulle eventuali strategie di prevenzione e
difesa. Fondamentale, inoltre, era portare gli studenti a una riflessione sul concetto di
differenza di genere e sui meccanismi che stanno alla base dei comportamenti violenti,
cercando di scardinare alcuni stereotipi e pregiudizi presenti nella cultura tradizionale.
Un ulteriore scopo era favorire la conoscenza del Servizio Fe.n.ice - Associazione SOS
Donna e dei servizi che essa offre.
L’azione prevista per il raggiungimento di tali obiettivi consiste nella realizzazione di
interventi psico-educazionali rivolti agli studenti delle scuole superiori del comprensorio di
Faenza, nelle classi quarte e quinte, della durata di circa due ore.
Il Progetto si è articolato in 2 fasi:
SERVIZIO FE.N.ICE - Centro contro la violenza alle donne
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1° modulo rivolto alle classi IV sulla violenza alle donne,
2° modulo rivolto alle classi V (le stesse classi che l’anno precedente avevano
partecipato al 1° modulo) sulle differenze di genere.
Il gruppo di lavoro era composto da una psicologa, da alcune volontarie dell’Associazione e
da alcune tirocinanti della Facoltà di Scienze del Comportamento e delle Relazioni Sociali
di Cesena. La realizzazione dell’intervento è sempre stata completamente gratuita per le
scuole.
-
METODOLOGIA
L’intervento si sviluppava in tre fasi per la durata di circa due ore:
1. Brainstorming
2. Discussione con gli alunni dei risultati
3. Presentazione del Servizio Fe.n.ice – Associazione SOS Donna
4. Distribuzione di un breve questionario finale di valutazione del progetto
Durante gli incontri l’insegnante era invitato ad uscire dalla classe al fine di creare un
clima il più possibile neutro e libero da voti.
Una caratteristica importante degli incontri è stata, infatti, la creazione da parte delle
operatrici di un clima aperto al confronto, non giudicante e pronto ad accogliere le
diversità di pensiero.
Dopo una breve presentazione dell’equipe, dell’incontro e delle sue finalità, si svolgeva
l’attività di gruppo.
La parte più importante dell’incontro era la discussione sul concetto di violenza/differenza
di genere, che favoriva la riflessione nei ragazzi su questi temi e sui meccanismi che stanno
alla base di questi comportamenti. Le tirocinanti e la volontaria portavano anche vari
stimoli, statistiche ed esempi per far comprendere meglio i concetti spiegati. A questi,
spesso seguivano interventi dei ragazzi che a loro volta raccontavano esperienze personali.
Alla fine dell’incontro la psicologa proponeva una sintesi dell’incontro e procedeva ad una
restituzione di quanto emerso. La presentazione della storia dell’associazione veniva
fornita dalle tirocinanti arricchita anche da alcuni dati sulla tipologia di donne che si
rivolgono al centro e sulle caratteristiche degli autori. Queste informazioni incuriosivano
molto i ragazzi e li spingevano a fare domande sul servizio Fe.n.ice.
La parte conclusiva dell’incontro prevedeva la somministrazione di un questionario
(anonimo) al fine di sondare la loro opinione e conoscenza sul tema della
violenza/differenze di genere e di verificare l’efficacia e il gradimento dell’intervento.
L’incontro si concludeva con la distribuzione di materiale informativo: un piccolo opuscolo
creato appositamente per le scuole con informazioni sui vari tipi di violenze, con consigli
utili per evitare tali manifestazioni e infine un confronto sui pregiudizi-stereotipi su tale
fenomeno, insieme ad alcuni gadget (penne, segnalibri).
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Analisi dei questionari-classi quarte
Il campione è composto da 277 soggetti di età compresa tra i 17 e i 19 anni, in particolare,
166 femmine (59,9%) e 111 maschi (40,1%).
In base ai diversi istituti coinvolti nel progetto il campione è stato suddiviso nella seguente
scuola
ceramica
agraria
alberghiera
geometra -.ragioneria
ipsia
istituto grafico
pubblicitario
classificazione:
Validi
ceramica
agraria
alberghiera
Frequenza
33
Percentuale
11,9
Percentuale
valida
11,9
Percentuale
cumulata
11,9
20
7,2
7,2
19,1
68
24,5
24,5
43,7
112
40,4
40,4
84,1
ipsia
25
9,0
9,0
93,1
istituto grafico
pubblicitario
19
6,9
6,9
100,0
277
100,0
100,0
geometra -.ragioneria
Totale
Il questionario può essere suddiviso in tre parti riguardanti rispettivamente la conoscenza
dell’Associazione, la conoscenza, esperienza e rappresentazione della violenza e infine la
valutazione dell’incontro.
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PRIMA PARTE
“Hai mai sentito parlare del servizio Fe.n.ice
dall’Associazione S.O.S Donna?”
-
gestito
Alla domanda hanno risposto 277 soggetti, di cui 31 (11,2%) hanno indicato “Sì” mentre
246 (88,8%) “No”.
hai mai sentito parlare del servizio fenice?
100
Percentuale
80
60
40
20
0
si
no
hai mai sentito parlare del servizio fenice?
- “Sapevi di cosa si occupa?”
Dei 277 soggetti che hanno risposto, l’ 11,2% (31) ha affermato di esserne a conoscenza a
differenza del restante 88,1% (244).
- “E’ importante, secondo te, che esista questo servizio nella tua
città?”
Dei 277 soggetti che hanno risposto, un solido 97,5% (270) è convinto dell’importanza del
servizio contro un debole 2,5% (7).
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SECONDA PARTE
- “Quali tipi di violenza conosci?”
Per questa domanda è prevista una risposta a scelta multipla con la possibilità di
selezionare più di una tra le seguenti opzioni, quindi le percentuali che indichiamo devono
essere considerate singolarmente rispetto al numero totale dei soggetti che hanno risposto
(277)
- violenza fisica
96,0%
- violenza sessuale
98,2%
- violenza economica 10,5%
- violenza psicologica 87,4%
La seguente domanda prevedeva anche l’item “Altro” per il quale presentiamo il seguente
grafico:
conoscevi altri tipi di violenza?
100
Percentuale
80
60
40
20
0
no
nonnismo
nessuna
violenza
domestica
violenza
sui minori
sul lavoro
verbale
violenza
negli stadi
conoscevi altri tipi di violenza?
- “Hai mai avuto un’esperienza violenta?”
(Con esperienza violenta intendiamo tutte e quattro le tipologie di violenza sopra indicate)
Su 277 soggetti il 23,5% (65) ha risposto “Sì” e il 76,2% (211) ha risposto “No”.
- “Conosci qualcuno che abbia avuto un’esperienza violenta?”
Il 60,3% (167) dei 277 soggetti che hanno risposto afferma di avere conoscenti che hanno
subito una qualsiasi forma di violenza, contro il restante 39,0% (108).
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- “Come immagini che sia una persona violenta?”
Anche per questa domanda le risposte possibili sono molteplici e il criterio di lettura delle
percentuali è lo stesso indicato sopra.
- Estraneo
54,2%
- Conoscente
45,5%
- Disturbato
67,5%
- Alcolizzato
53,2%
- Appartenente al ceto basso
12,6%
- Appartenente al ceto medio-alto
10,8%
- Appartenente ad una categoria specifica (da indicare) :
Validi
no
Frequenza
13
Percentuale
4,7
Percentuale
valida
4,7
Percentuale
cumulata
4,7
98,2
chiunque
259
93,5
93,5
extracomunitario
4
1,4
1,4
99,6
collega di lavoro
1
,4
,4
100,0
277
100,0
100,0
Totale
La seguente domanda prevedeva anche l’item “Altro” per il quale presentiamo il seguente
grafico:
come ti immagini una persona violenta?altro
100
Percentuale
80
60
40
20
0
no
chiunque
extracomunitari
un drogato
persona
psicologicamente
instabile
persona con
problemi di
carattere
economico
datore di lavoro
come ti immagini una persona violenta?altro
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- “Come ti immagini la vittima?”
(risposta multipla con possibilità di scegliere più opzioni)
- Disturbata
11,2%
- Responsabile
7,2%
- Innocente
47,7%
- Bisognosa di aiuto e sostegno
90,3%
- “Come giudichi l’ambiente in cui vivi?”
I soggetti possono scegliere una sola fra le tre opzioni:
-
Molto Pericoloso
Pericoloso
Normale
Abbastanza Sicuro
Molto Sicuro
5,4%
14,4%
45,8%
21,7%
11,9%
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TERZA PARTE
- “Cosa di questo incontro ti ha maggiormente colpito?”
(risposta multipla con possibilità di scegliere più opzioni)
- Temi
70,8%
- Libertà di espressione
35,5%
- Storia dell’ Associazione
9,4%
-La seguente domanda prevedeva anche l’item “Altro” per il quale presentiamo il seguente
grafico:
avresti dei suggerimenti e delle proposte?parlare di altri argomenti quali:
100
Percentuale
80
60
40
20
0
si
no
droga
anoressia
violenza sui
minori
pedofilia
violenza
assistita
sessualità
fatti
realmente
accaduti
differenze
di genere
avresti dei suggerimenti e delle proposte?parlare di altri argomenti quali:
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- “Ritieni che questo incontro possa essere stato utile?”
277 soggetti hanno risposto; affermativamente per il 95,3% e negativamente per il 4,3%.
ritieni che questo incontro possa essere
stato utile?
Percentuale
100
80
60
40
20
0
si
no
ritieni che questo incontro possa
essere stato utile?
La domanda prevedeva anche l’item “perché?”, l’analisi delle risposte dei soggetti sono
state analizzate qualitativamente e raggruppate nelle seguenti categorie, differenziate a
seconda della risposta data all’item precedente:
•
No
4,3% perchè:
CATEGORIA 1 – GIA A CONOSCENZA
“sapevo già queste cose”
CATEGORIA 2 – NON E’ SUFFICIENTE PARLARNE
CATEGORIA 3 – NON MI SERVE
“Questi argomenti non mi servono.” (maschi)
Categoria 1
Categoria 2
Categoria 3
•
Sì
2 soggetti
1 soggetto
2 soggetti
95,3% perché:
CATEGORIA 1 – ACQUISIZIONE INFORMAZIONI SU TEMATICHE INTERESSANTI
“Sono cose di cui non si discute molto, argomenti interessanti, ho imparato cose nuove.”
CATEGORIA 2 – RIFLESSIONE
“Utile per riflettere sulla violenza, sensibilizzazione sul tema.”
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CATEGORIA 3 – INFORMAZIONI SULL’ASSOCIAZIONE/AIUTARE CHI HA SUBITO
UNA VIOLENZA
“Se avessi bisogno saprei a chi rivolgermi, so cosa consigliare a chi ha dei problemi, un
servizio utile per aiutare le persone in difficoltà.”
CATEGORIA 4 – INFORMAZIONE SU PROBLEMATICHE DELLA VITA
QUOTIDIANA/REALTA’
“Sono cose che succedono intorno a noi ed è giusto approfondire l’argomento, la violenza è
una realtà della vita quotidiana di cui bisogna essere informati e attenti.”
CATEGORIA 5 – INFORMAZIONI SULLE TIPOLOGIE DI VIOLENZA
“Nuove informazioni sulle diverse tipologie di violenza, es. quella economica.”
CATEGORIA 6 – LIBERTA’ DI ESPRESSIONE
“Utile per confrontarsi con i compagni di classe, interessante per capire le opinioni altrui.”
CATEGORIA 7 – ALTRO
“Utile per i ragazzi per capire gli errori che commettono, utile per le ragazze per sapere
come affrontare la violenza.”
Categoria 1
Categoria 2
Categoria 3
Categoria 4
Categoria 5
Categoria 6
Categoria 7
83 soggetti
30 soggetti
37 soggetti
40 soggetti
29 soggetti
9 soggetti
11 soggetti
-“Questo incontro ha modificato le tue idee riguardo la violenza?”
•
•
si
no
43,7%
50,9%
- “Avresti dei suggerimenti e delle proposte?”
(risposta multipla con possibilità di scegliere più opzioni)
•
•
•
•
No, l’incontro ha toccato tutte le tematiche che mi interessavano 30,3%
Fare più incontri durante l’anno
65,7%
Parlare di queste tematiche con gli insegnanti
28,2%
Parlare di altri argomenti quali……… di cui:
3,6%
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¾
¾
¾
¾
¾
¾
¾
Droga e anoressia
Violenza sui minori
Pedofilia
Violenza assistita
Sessualità
Casi di violenza contro le donne realmente accaduti
Differenze di genere
1,1%
0,7%
0,4%
0,4%
0,4%
0,4%
0,4%
La seguente domanda prevedeva anche l’item “Altro” per il quale presentiamo la seguente
tabella:
Validi
Frequenza
266
Percentuale
96,0
Percentuale
valida
97,1
Percentuale
cumulata
97,1
sensibilizzare di più la
gente sull'argomento
4
1,4
1,5
98,5
approfondire questi
argomenti
2
,7
,7
99,3
incontri con i genitori
1
,4
,4
99,6
analizzare i fatti di
cronaca sull'argomento
1
,4
,4
100,0
274
98,9
100,0
no
Totale
Mancanti
Totale
Mancante di sistema
3
1,1
277
100,0
- “Quale critica muoveresti?
(risposta multipla con possibilità di scegliere più opzioni)
-
Nessuna, l’incontro è stato di mio gradimento
Troppo lungo
Troppo breve
Poco interessante
64,6%
2,9%
29,6%
3,2%
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La seguente domanda prevedeva anche l’item “Altro” per il quale presentiamo il seguente
quali critiche muoveresti? altro
Percentuale
100
80
60
40
20
0
no
molto
interes
sante
ci vuole bisogne incontri
rebbe
con i
più
parlare genitori
tempo
di più di
per
questi... stupro
uso di
troppo
troppo
video e generic femmini
docum
o
sta
entazio
ni
normal
e
quali critiche muoveresti? altro
Correlazioni:
In seguito alla rilevazione delle frequenze di risposta dei soggetti al questionario, si è
proceduto con un’ ulteriore analisi statistica più dettagliata, per cercare e sottolineare
eventuali correlazioni tra i diversi item.
Attraverso l’utilizzo del test statistico del Chi-quadrato, si è cercato di mettere in relazione
il sesso con i vari aspetti che caratterizzano l’avere o meno subito una violenza, la
percezione dell’abusante e della vittima.
Sfortunatamente, a causa della scarsa numerosità del campione, il test ha rilevato poche
correlazioni significative, che comunque, evidenziano aspetti importanti delle percezioni e
delle esperienze degli studenti riguardo queste tematiche.
La prima, importante, constatazione è quella che per quanto riguarda il sesso, non vi è una
differenza significativa tra l’essere maschio o femmina nell’avere esperito un’esperienza
violenta; dato che differisce dalle nostre aspettative.
Proseguendo con l’indagine, troviamo una forte correlazione pari a p.< 0,000 tra sesso
femminile e percezione dell’abusante come estraneo, e ancora, tra sesso maschile e
percezione della vittima come persona disturbata (p.<0.000) in contrapposizione con il
sesso femminile correlato con la percezione della vittima come innocente e senza colpe
(p.<0.05), nonché bisognosa di aiuto e sostegno (p<0.011).
Un’ulteriore dato di differenziazione di genere emerge dalla percezione dell’ambiente, dove
i valori delle femmine sono significativamente più alti per quanto riguarda le scale
pericoloso/molo pericoloso (p.<0,000).
Un’ulteriore correlazione la troviamo per quanto riguarda la percezione della vittima,
messa in relazione con l’aver subito o meno una violenza, i dati a questo punto mostrano
una preoccupante significatività nella direzione opposta a quella aspettata, ovvero della
vittima come persona disturbata (p.<0.035), anche se non si trova la significatività
nell’item successivo “vittima come provocatrice della violenza”. Questo dato, all’apparenza
allarmante può venire interpretato attraverso la percezione dei ragazzi che considerano
“essere un a persona disturbata” come in realtà una conseguenza, e non una causa,
dell’aver subito una violenza.
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Analisi delle domande aperte
Nel questionario sono presenti anche due domande che richiedono una risposta aperta:
“Cosa intendi per comportamento violento?” e “Cosa ne pensi dei recenti fatti di cronaca
che hanno visto omicidi tra familiari e fidanzati?”
Per poter procedere alla loro analisi, abbiamo dovuto raggruppare le risposte ottenute in
macrocategorie da noi create in base agli stili di risposta più frequenti. Di seguito,
riportiamo le categorie ottenute e alcuni esempi di risposte:
“Cosa intendi per comportamento violento?”
(Alla domanda non hanno risposto 29 soggetti)
CATEGORIA 1 – FORME DI VIOLENZA
“stupro, violenza fisica, violenza psicologica, botte, sangue, fare del male, soffrire, ferire,
danno a cose o persone, ogni comportamento che implica l’obbligo.”
CATEGORIA 2 – ATTRIBUTI / PROFILO DELL’ABUSANTE
“persona malata, con problemi psicologici, insicura, pazza, violenta, spregevole,
conoscente, estraneo.”
CATEGORIA 3 – GIUDIZIO MORALE
“Comportamento ingiusto, sbagliato, spregevole.”
CATEGORIA 4 - ATTRIBUTI / PROFILO DELLA VITTIMA
“persona debole, innocente, senza colpe, più giovane rispetto all’abusante, ingenua, donna,
violazioni dei diritti di una persona.”
CATEGORIA 6 – VIOLENZA COME COMUNICAZIONE E POTERE
“Fare del male per essere superiori, sopraffare, calpestare, come forma di soluzione dei
problemi (tra ragazzi), venire alle mani, mancanza di rispetto, bisognerebbe parlare di
più.”
CATEGORIA 7 – ALTRO
“Non so, non mi importa, non sono cose normali, sono cose che capitano, non si può fare
niente.”
Categoria 1
Categoria 2
Categoria 3
Categoria 4
Categoria 5
Categoria 6
138 soggetti
18 soggetti
12 soggetti
25 soggetti
53 soggetti
2 soggetti
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“Cosa ne pensi dei recenti fatti di cronaca che hanno visto omicidi tra
familiari e fidanzati?”
(Alla domanda non hanno risposto 31 soggetti)
CATEGORIA 1 – FOCUS SU EMOZIONI / REAZIONI
“E’ una cosa orribile, non sono giustificabili, fanno riflettere”
CATEGORIA 2 – FOCUS SU SOCIETA’
“Un tempo queste cose non succedevano, è colpa di una società sempre più frenetica, sono
problemi che andrebbero affrontati in maniera seria, bisogna fare qualcosa.”
CATEGORIA 3 – FOCUS SU AUTORI DEL GESTO
“Sono dei pazzi, hanno problemi di mente, spesso sono i familiari.”
CATEGORIA 4 – FOCUS SU PROBLEMI RELAZIONALI
“C’è sempre meno comunicazione tra le persone, sono causati dall’insicurezza.”
CATEGORIA 5 – FOCUS SU GIUDIZI MORALI E POSSIBILI CAUSE
“E’ una vergogna, sono causati da una mancanza d’amore e dipendenza dal partner.”
CATEGORIA 6 – ALTRO
“No comment, inutili, non dovrebbero succedere, non so, non mi importa, sono cose che
non mi riguardano, è sempre peggio.”
Categoria 1
Categoria 2
Categoria 3
Categoria 4
Categoria 5
Categoria 6
27 soggetti
44 soggetti
65 soggetti
29 soggetti
42 soggetti
39 soggetti
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Analisi dei questionari-classi quinte
Il campione è formato da 133 soggetti, di cui, 68 femmine(51,1%) e 64 maschi(48,1%), un
solo soggetto non ha indicato il sesso di appartenenza.
Ai fini dell’analisi, le scuole visitate sono state da noi raggruppate nelle seguenti categorie:
o Istituto Alberghiero
43,6%
o Ceramica
31,1%
o IPSIA
15,0%
o Geometra-Ragioneria
11,3%
Il questionario verteva prevalentemente sulla valutazione dell’incontro e dei temi trattati.
scuola
60
50
Frequenza
40
30
20
10
0
ragioneria;geometra
IPSIA
istituto alberghiero
ceramica
scuola
SERVIZIO FE.N.ICE - Centro contro la violenza alle donne
Via Laderchi 3, 48018 Faenza (RA) – tel. 0546 22060 – fax 0546 21504
e-mail: [email protected] - Cod. Fisc. 90014420393
Assessorato
Pari Opportunità
DOMANDE:
“Cosa di questo incontro ti ha maggiormente colpito?”
•
•
•
•
I temi trattati
La libertà di espressione
La storia dell’associazione
Altro
54,1%
41,4%
9,0%
6,0%
“Ritieni che questo incontro possa essere stato utile?”
Alla seguente risposta hanno risposto 133 soggetti, di cui un solido 85,7% si e, un 14,3% no.
La domanda prevedeva anche l’item “perché”, l’analisi delle risposte dei soggetti sono state
analizzate qualitativamente e raggruppate nelle seguenti categorie, differenziate a seconda
della risposta data all’item precedente, non hanno risposto alla domanda 28 soggetti:
•
NO
14,3%, di cui 13 soggetti hanno specificato il perché:
Categoria 1 – ARGOMENTI CONOSCIUTI
“Argomenti già conosciuti, scontati simili a quelli dell’anno scorso”
Categoria 2 – MANCATO CAMBIAMENTO
“Non cambia la realtà, non ha cambiato le mie opinioni”
Categoria 3 – ALTRO
“Poco tempo per gli argomenti, mancanza di soluzioni al problema”
Categoria 1
Categoria 2
Categoria 3
•
Sì
8 soggetti
2 soggetti
3 soggetti
85,7%, di cui 92 soggetti hanno specificato il perché:
Categoria 1 – CONFRONTO E APPROFONDIMENTO 25
“Utile il confronto con i compagni e con idee diverse riguardanti l’argomento.”
Categoria 2 – ACQUISIZIONE NUOVE IDEE 21
“Utile per imparare nuove forme di violenza, temi e argomenti mai trattati. Formazione
alternativa rispetto all’argomento e informazioni importanti sull’associazione.”
Categoria 3 – CONOSCENZA DELLA REALTA’ DELLA VITA QUOTIDIANA 21
“Utile per venire a conoscenza di elementi indispensabili per la comprensione della vita
quotidiana e degli stereotipi vigenti nella nostra cultura.”
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Pari Opportunità
Categoria 4 – DISCUSSIONE SULLE PROBLEMATICHE FEMMINILI 13
“Utile per acquisire informazioni sul ruolo della donna. Strategie utili per la prevenzione
della violenza di genere e differenza di genere.”
Categoria 5 – ARGOMENTI POCO TRATTATI O SOTTOVALUTATI 5
“Utile per discutere argomenti sottovalutati e non presi in considerazione nell’ambito
scolastico.”
Categoria 6 - ALTRO 7
“Per sfogarsi, per aiutare gli altri. Conoscevo già l’argomento, anche se l’ ho trovato utile lo
stesso. Per riflettere.”
Categoria 1
Categoria 2
Categoria 3
Categoria 4
Categoria 5
Categoria 6
25 soggetti
21 soggetti
21 soggetti
13 soggetti
5 soggetti
7 soggetti
“Ritieni che le differenze di ruolo e gli stereotipi sull’essere
maschio o femmina siano presenti oggi?”
•
Sì
• No
86,5%
7,5%
ritieni che le differenze di ruolo e gli stereotipi sull'essere maschio o femmina
siano presenti ancora oggi?
120
100
Frequenza
80
60
40
20
0
si
no
ritieni che le differenze di ruolo e gli stereotipi sull'essere maschio o
femmina siano presenti ancora oggi?
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Pari Opportunità
- “L’incontro ti ha portato a fare considerazioni nuove rispetto a
quello che pensavi prima?”
•
•
Sì
No
41,4%
57,9%
- “Cosa pensi della parità tra uomo e donna?”
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
E’ giusta
Non esiste
Si sta raggiungendo
Esiste solo in determinati ambiti
E’ un’utopia
Esiste
Irraggiungibile a causa di stereotipi
E’ relativa
Difficile per la donna
Niente
27,1%
22,6%
15,8%
9,0%
6,8%
3,8%
1,5%
1,5%
1,5%
1,5%
cosa pensi della parità tra uomo e donna?
Frequenza
40
30
20
10
0
esiste esiste
è
ci si sta è giusta
è
niente donna
è
non
irraggiu solo in
maggior
relativa
esiste un'utopi provand
certe
ngibile
a
o
a
mente in
a
causa situazio
raggiung
pericolo
ni
del...
erla
cosa pensi della parità tra uomo e donna?
- “Avresti suggerimenti o delle proposte?”
•
•
•
•
•
No, l’incontro ha toccato tutte le tematiche che mi interessavano
Fare più incontri durante l’anno
Parlare di altri argomenti (specificare)
Parlare con gli insegnanti di queste tematiche
Altro
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28,6%
48,6%
12,8%
24,8%
2,3%
Assessorato
Pari Opportunità
Per quanto riguarda l’analisi delle risposte all’item “Altro”, solo quattro soggetti hanno
espresso la loro opinione (senza invalidare la risposta), dalla quale emergono i seguenti
suggerimenti e proposte:
• “storie delle donne dell'associazione e violenza famigliare”
• “temi di cui non abbiamo parlato”
• “vantaggi nell’ essere donne”
• “non si è parlato della violenza sui bambini"
“Quali critiche muoveresti?”
• Nessuna, l’incontro è stato di mio gradimento
64,7%
• Troppo lungo
1,5%
• Troppo breve
25,6%
• Poco interessante
5,3%
• Altro
Per quanto riguarda l’analisi delle risposte all’item “Altro”, solo due soggetti hanno
espresso la loro opinione (senza invalidare la risposta), dalla quale risultano le seguenti
critiche:
• “L’incontro è stato troppo di parte (femminista)”
• “Servono più incontri”
Correlazioni:
A causa dell’esiguità del campione, nell’analisi dei questionari delle classi quinte non si
sono potute fare ulteriori indagini statistiche.
Osservazioni e conclusioni:
Anche se la maggior parte degli studenti non è a conoscenza del servizio Fe.n.ice – S.O.S
Donna di Faenza, un solido 97,5% ne ritiene utile la presenza nella propria città, dato
emerso anche nell’analisi delle risposte aperte in relazione all’utilità dell’incontro, dove si
evince che anche per le giovani generazioni, sia di maschi che di femmine, la presenza di
centri anti violenza è ritenuta utile e indispensabile.
Per quanto riguarda la conoscenza delle diverse tipologie di violenza, risultano
maggiormente conosciute quella sessuale(98,2%) e quella fisica(96,0%), in forte contrasto
con quella economica(10,5%).
Nell’analisi delle frequenze si ha un quadro interessante della percezione dell’abusante e
della vittima, si nota infatti che gli studenti inquadrano la persona violenta principalmente
come una persona disturbata(67,5%), seguita da estraneo(54,2%), alcolizzato(53,2%),
mentre ancora con percentuali basse rimane la figura della persona conosciuta(45,5%). E’
interessante però notare come nell’item di definizione della categoria sociale, l’andamento
di risposte sottolinea “chiunque” con un importante 93,2%, che denota un’attenzione
particolare al problema e alla non categorizzazione in stereotipi definiti dalla società o dai
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media. La percezione della vittima presenta una frequenza normale per quanto riguarda
l’analisi delle percentuali di risposta, dove i dati maggiori si trovano negli item “bisognosa
d’aiuto e sostegno” e “innocente e senza colpe”. Diversa interpretazione però si ha quando
si mette in correlazione il sesso, dove troviamo una relazione significativa tra sesso
maschile e vittima disturbata, questo dato però, suscita dei dubbi sulla reale comprensione
della domanda da parte degli studenti in quanto si ipotizza una interpretazione diversa
dell’item, visto come conseguenza e non come causa di abuso sulla donna.
Nell’ analisi delle correlazioni emerge comunque una differenziazione di opinioni tra i due
sessi, questo mette in risalto in particolar modo la posizione femminile rispetto a quella
maschile, soprattutto per quanto riguarda una maggiore consapevolezza nei confronti
dell’ambiente, e nei riguardi delle esperienze violente alle quali si sentono più vicine
rispetto ai maschi.
L’utilità dell’incontro rimane comunque molto alta, per ambo i sessi, e l’importanza
associata all’intervento si denota dai giudizi positivi assegnati; in particolar modo dalla
richieste di prolungamento temporale dell’ incontro.
PROPOSTE:
Dai riscontri ottenuti dall’elaborazione dei questionari si evince l’importanza degli
interventi attribuita dai ragazzi, che si sono dimostrati interessati e partecipi, soprattutto
dagli esempi di casi di violenza che sono stati riportati durante il corso degli interventi, si
propone dunque la presenza costante durante gli incontri, di una volontaria del centro, che
possa riportare i casi delle donne che si sono presentate in associazione, poiché è emerso il
particolare impatto sugli alunni di esempi reali raccontati in prima persona.
A livello metodologico inoltre, si propone, nei limiti di possibilità temporale e di
disponibilità delle scuole e dei professori, una fase introduttiva all’incontro, dove si
possano gettare le basi per una più alta e consapevole partecipazione all’intervento sulla
violenza, accompagnata dalla somministrazione di questionari, per sondare in maniera
molto più dettagliata e scientifica le percezioni sulla violenza, potendone apprezzare il
cambiamento in itinere (prima e dopo l’intervento). Inoltre, seguendo le indicazioni degli
alunni, si propone un prolungamento della durata dell’incontro.
L’importanza dello scopo di questo intervento psico-educazionale, porta a riflettere
sull’utenza al quale è destinato, in quanto si ritiene importante, e forse maggiormente
d’impatto se iniziato in una fase preliminare dell’adolescenza; si suggerisce quindi
l’anticipazione del progetto scuola ad una fascia d’età più piccola, sia per quanto riguarda il
progetto “libera dalla violenza” e, soprattutto, “differenze di genere”. Tale modulo infatti,
nonostante abbia portato a discussioni importanti e interessanti relative al tema, è
sottovalutato dai ragazzi, in quanto ben saldi nelle loro identità di ruolo, ormai da tempo
ben definite e consolidate. Si propone quindi l’anticipazione di entrambe i progetti ad una
fase evolutiva caratterizzata da una maggiore elasticità di pensiero ed una più reale
possibilità preventiva.
Servizio Fe.ni.ce – S.O.S Donna
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RELAZIONE FINALE DI VALUTAZIONE