Eidgenössisches Institut für Geistiges Eigentum
Institut Fédéral de la Propriété Intellectuelle
Istituto Federale della Proprietà Intellettuale
Swiss Federal Institute of Intellectual Property
Rapporto annuale
1O
11
Contenuto
3
Prefazione
Di Roland Grossenbacher,
Direttore
5
L’analisi contestuale basata sui dati brevettuali
Il potenziale nascosto
dei dati brevettuali
9
Riforma del diritto dei brevetti
LCB e LTFB:
obiettivo raggiunto
11
Il settore GENE
Proprietà intellettuale
e sviluppo sostenibile:
un binomio di successo
15
Rapporto d’attività 2010/2011
Compendio del 15o anno
d’esercizio
32
Organigramma
Istituto, Consiglio d’Istituto
e organo di revisione
35
Conto annuale 2010/2011
Perdite contenute
Prefazione
Roland Grossenbacher
Direttore
Impressum
Editore: Istituto Federale della Proprietà Intellettuale
in seno al Dipartimento federale di giustizia e polizia
Concetto, redazione, traduzione e coordinazione del
progetto: Istituto Federale della Proprietà Intellettuale
Impostazione: Beat Brönnimann,
grafonaut, Wabern
Immagine e fotografia: Andreas Greber, Berna
(foto a pagina 3, © Ufficio europeo dei brevetti)
Immagini
L’Istituto (IPI) si impegna a favore del miglioramento
e della promozione della protezione della proprietà
intellettuale portando avanti diversi progetti in vari
paesi. Le immagini dedicate alla «Cooperazione inter­
nazionale» mostrano i collaboratori dell’IPI in compagnia di cittadini dei paesi in cui l’Istituto ha avviato o
­con­cretizzato simili progetti. Altre informazioni in
merito: www.ige.ch/it/info-giuridiche/cooperazione-­
internazionale.html
L’importanza dei beni immateriali nella
membri dell’UE non è, ad esempio, uno
spondere all’evoluzione demografica. Per
catena del valore continua a crescere. Di
svantaggio. Come gli altri utenti, i richiedenti
quanto concerne i ser vizi al pubblico
conseguenza i sistemi di protezione della
svizzeri sceglieranno questo tipo di bre-
abbiamo ampliato le possibilità di comuni-
proprietà intellettuale rivestono un ruolo
vetto se saranno convinti della sua utilità.
cazione elettronica. In questo contesto
fondamentale nella definizione di condizioni
Lo stesso vale, e a maggior ragione, per
le parole chiave sono: comunicazione elet-
quadro economiche ideali. Ciò vale in par­
le relative procedure di risoluzione delle con-
tronica giuridicamente vincolante, deposito
ticolare per la Svizzera quale paese povero
troversie. I problemi correlati daranno al
elettronico dei marchi e verifica automatica
di materie prime. Il nostro Istituto è respon-
nuovo Tribunale federale dei brevetti l’op-
delle liste di prodotti e servizi. In futuro
sabile della creazione e della gestione di
portunità di svolgere un ruolo chiave
sono previste altre misure di interazione
tali sistemi, ed è compito nostro valutarne
nell’ambito della giurisprudenza europea
elettronica diretta a favore degli utenti.
la validità, accrescerne la qualità per
mediante una direzione del processo
Per consentire la manutenzione e lo sviluppo
adempiere appieno alla nostra missione.
­orientata agli utenti e decisioni di qualità
di tutte queste innovazioni è indispensa­-
elevata. Nel settore dei marchi possiamo
bile poter fare ricorso a un consolidato team
A questo fine dobbiamo poter contare sui
sfruttare la nostra prassi autonoma
interno di informatici che disponga del
nostri punti di forza. Una forza che le
d’esame per tenere conto, nella giusta
know how necessario. È questo il motivo
aziende svizzere continuano a dimostrare
misura, del bisogno di disponibilità di
principale per cui, nonostante le preve-
di avere anche consentendo, lo scorso
terzi con un occhio particolare di riguardo
dibili difficoltà, stiamo portando avanti
anno, al nostro piccolo paese di classifi-
per le denominazioni geografiche. Per
internamente un progetto di ampio respiro
carsi al terzo posto nella graduatoria
­l’economia svizzera le indicazioni di pro­
teso a rinnovare la gestione elettronica
degli Stati europei con il numero maggiore
venienza sono uno strumento di marke-
dei diritti di protezione.
di domande di brevetto. Questo vale in
ting decisivo, è pertanto auspicabile che
­termini assoluti; in relazione alla popola-
nell’ambito del progetto Swissness la
Essere autonomi significa saper racco-
zione la Svizzera continua a occupare
soglia definita per il loro utilizzo sia elevata.
gliere le sfide e chi intraprende questa via
il primo posto. Uno degli elementi centrali
­Questo non è un approccio difensivo, si
non può semplicemente seguire la cor-
della nostra forza è l’adesione della
tratta, invece, di tutelare la qualità svizzera
rente, ma deve imparare a superare gli osta-
­Svizzera all’Organizzazione europea dei
in modo durevole e di affrontare il futuro
coli, responsabilizzarsi e prevedere oneri
­brevetti, che ci consente di disporre
con spirito innovativo.
e rischi superiori. Chi vuole restare autonomo deve saper sfruttare i propri punti di
Composizione e lettorato: Typopress Bern AG, Berna
• Nadja Bütler, IPI (interno copertina, pagina 2)
di un’autorità competente in materia di
Stampa: Paulusdruckerei, Freiburg
• F lorence Thiévent (IPI) e Bui Thanh Truong,
Vietnam (pagina 4)
­brevetti, l’Ufficio europeo dei brevetti,
Ciò che vale per la Svizzera nel contesto
forza. Nel nostro caso si tratta di trovare
­considerata la migliore al mondo. Essa
europeo e mondiale, vale anche per il
un ­equilibrio ideale tra interconnessione e
•E
ric Meier (IPI) e Danilo Manojlovic, Serbia
(pagina 14)
garantisce la possibilità di ottenere
nostro Istituto in seno all’amministrazione
capacità di agire autonomamente in caso
brevetti validi per la Svizzera di qualità
federale. L’autonomia economica dell’Isti-
di bisogno. Tale capacità va preser vata e
•E
sther Lomax (IPI) e Richard Brown, Giamaica
(pagina 21)
ineccepibile. La stessa importanza va
tuto gli consente una certa dinamicità
continuamente sviluppata.
attribuita all’autonomia di cui godiamo, che
che comporta continue innovazioni in fun-
ci permette di concretizzare soluzioni su
zione del contesto mutevole e delle esi-
misura sempre nuove tese a soddisfare le
genze degli utenti. In passato ciò ci ha con-
esigenze particolari della nostra economia.
sentito di attuare un diritto del personale
Una buona interconnessione è decisiva,
pionieristico nel contesto dell’amministra-
ma non per questo occorre essere onnipre-
zione pubblica e ci permette ora di pro­
senti. Il fatto che la Svizzera non parte­
lungare la durata dell’impiego dei nostri
ciperà al brevetto unico valido in 25 Stati
collaboratori su base facoltativa per ri-
© Copyright
Istituto Federale della Proprietà Intellettuale
Stauffacherstrasse 65/59 g, CH-3003 Berna
Tel. +41 (0)31 377 77 77
Fax +41 (0)31 377 77 78
www.ipi.ch
Il presente rapporto annuale è pubblicato in italiano,
francese, tedesco e inglese. È ottenibile gratuitamente e può essere scaricato come file PDF dal sito
www.ipi.ch (rubrica Profilo/Istituto/Rapporto annuale).
Per favorire la leggibilità si è rinunciato alla forma
femminile. Si ringraziano le lettrici per la comprensione.
La riproduzione è ammessa su indicazione della fonte.
È gradito il deposito di una copia.
Novembre 2011
• Knut Kieschnick (IPI) e Xin Zhang, Cina (pagina 25)
•C
hristine Progin (IPI) ed Ernest Ampor ful, Ghana
(pagina 31)
•B
enny Müller (IPI) e Samira Safarova, Azerbaigian
(pagina 34)
•M
atthias Schmid (IPI) e Keochay Seeli-Chanthakhot,
Laos (pagina 42)
Scenografia: Wenger Zur flüh Gestaltungen GmbH,
Gümligen
3
L’analisi contestuale basata sui dati brevettuali
Il potenziale nascosto
dei dati brevettuali
I mercati diventano sempre più complessi e
interconnessi. L’analisi contestuale
permette alle aziende di avere una visione
più completa di un determinato ambito
tecnologico, della concorrenza e degli
sviluppi in un campo specifico. Ci consente loro di meglio valutare il valore
economico del loro portafoglio brevettuale e la loro posizione strategica.
Il contesto in cui operano le aziende del
archiviati in banche dati strutturate e sono
settore tecnologico è sempre più com-
dunque particolarmente adatti per un’ana-
plesso. Con frequenza crescente informa-
lisi contestuale.
zioni importanti vengono pubblicate in
Le analisi contestuali si concentrano sui
lingue che non conosciamo e il volume di
contenuti tecnici, sui dati bibliografici
informazioni tecniche ed economiche è
e sulle relazioni che intercorrono tra i docu-
in continuo aumento. Per questo motivo
menti. Non si tratta di ricercare e analiz-
avere una visione d’insieme e disporre
zare singoli documenti di brevetto, ma di
dei dati necessari per prendere importanti
valutare un numero sufficiente di dati
decisioni a livello aziendale è sempre
brevettuali in funzione di diversi criteri.
più difficile.
Le informazioni disponibili su aziende, tecnologie e mercati sono spesso proposte
in forme difficilmente comparabili. Mentre
la letteratura scientifica relativa alle applicazioni tecnologiche è perlopiù incom­pleta, i dati brevettuali offrono una pano­
ramica abbastanza esaustiva. Oltre a
­fornire informazioni sulle tecnologie e su
chi deposita domande di brevetto, includono importanti indicazioni relative ai mercati, alle aziende e ai rami di maggiore
­interesse. I dati brevettuali vengono inoltre
Strumenti e requisiti per l’analisi
contestuale
Di recente sono stati sviluppati nuovi
­strumenti e metodi d’analisi che hanno nettamente migliorato l’analisi contestuale.
Gli strumenti con applicazioni di «text and
data mining» tramite analisi testuale
semantica permettono di ottenere risultati
convincenti. Per la prima volta è possibile
analizzare il testo integrale di volumi anche
importanti di dati e individuare collegamenti finora irrilevabili.
5
L’analisi contestuale basata sui dati brevettuali
La rilevanza di un’analisi contestuale
considerati dall’analista in sede di valuta-
anche dai fattori seguenti:
zione e interpretazione dei risultati. Le
• Qualità della base di dati: la base dei dati
differenze a livello di legislazione brevet-
brevettuali da analizzare deve essere
tuale nazionale possono ad esempio
­possibilmente omogenea. Occorre unifor-
avere un impatto notevole sul numero di
mare le differenze formali e riunire le
domande di brevetto presentate per
­singole pubblicazioni brevettuali relative
a una stessa invenzione in famiglie di
6
• Gli artefatti devono essere rilevati e
è determinata dagli strumenti utilizzati ma
un’invenzione.
• Rispetto alle ricerche brevettuali tradizio-
­brevetti. È preferibile non utilizzare dati
nali, per l’analisi contestuale la colla­
grezzi tratti dalle banche dati accessibili
borazione tra mandante e analista è parti-
a tutti, ma impiegare dati ottenuti da ban-
colarmente importante. Una stretta
che dati specializzate come il Derwent
Chi si avvale delle analisi contestuali
e a che scopo?
Chi si avvale di questo ser vizio lo fa
per ottenere un punto di vista indipendente e diverso in merito alla situazione di un’azienda. I risultati devono
essere esposti in maniera comprensibile ed evitando il ricorso al gergo tecnico dei brevetti.
Un’analisi contestuale può fornire le
seguenti informazioni utili per diversi
gruppi di utenti.
Management
• Panoramica degli sviluppi tecnologici,
dell’evoluzione dei mercati e della
concorrenza
• Identificazione di partner commerciali,
possibili licenziatari e concessionari
di licenze
• Rilevamento delle informazioni di base per
la valutazione dei brevetti nell’ambito delle
attività di controlling, bilancio e vendita
Ricerca e sviluppo
• Panoramica degli sviluppi tecnologici
• Introduzione rapida in nuovi ambiti
tecnologici
• Rilevamento delle lacune di sviluppo
e delle caratteristiche di distinzione
• Identificazione di soluzioni tecniche
alternative a un problema
Divisione brevettuale e servizio giuridico
• Identificazione di possibili violazioni
di diritti di protezione altrui e propri
• Identificazione delle possibilità di
elusione e delle strategie di difesa
• Analisi del portafoglio brevettuale della
parte avversaria in caso di contenzioso
Per questo gruppo di utenti sono decisive
Per questo gruppo di utenti è fondamen-
l’affidabilità dei risultati e la completezza
tale procedere per gradi al fine di ottenere
della base di dati. La valutazione deve inte-
I risultati devono essere formulati in maniera
un risultato ottimale e convincente. Se
grare informazioni dettagliate sullo stato
cooperazione e un procedimento per passi
chiara e sintetica per chi prende le deci-
possibile i dati grezzi devono poter essere
giuridico.
World Patents Index, che contengono
consentono infatti di sviluppare e per­
sioni a livello di management. Occorre che
ulteriormente elaborati dall’utente.
informazioni brevettuali riviste ed ela­
fezionare i risultati in funzione delle esi-
anche le ricerche preliminari restino se-
borate.
genze del cliente.
grete, spesso perfino in seno all’azienda.
Mappa brevettuale di un ambito tecnologico
• Azienda A
• Azienda B
La grafica mostra una mappa brevettuale
dell’ambito tecnologico «piegatura di nastri
o di fogli di carta» generata con «Thomson
Innovation». Oltre 5000 riassunti di brevetti
della banca dati Der went World Patents
Index sono stati analizzati semanticamente.
Ad ogni documento viene assegnato un
I servizi informativi commerciali dell’IPI
L’Istituto Federale della Proprietà
Intellettuale è un interlocutore competente per qualsiasi domanda relativa
alla proprietà intellettuale. In veste di
operatore commerciale, l’Istituto propone inoltre i servizi seguenti sotto il
nome ip-search:
posto sulla mappa. I documenti che presentano contenuti simili vengono posizionati
uno vicino all’altro. La densità di documenti
è indicata con un profilo altitudinale come
su una mappa topografica.
Sono rappresentati i documenti di due
aziende A e B. I gruppi di parole che caratterizzano il contenuto di un determinato
punto mostrano che l’azienda A propone
una soluzione per la piegatura di mate­riali sottili per rotative mentre l’azienda B
è attiva nell’ambito delle stampanti
per fogli e dell’elaborazione di immagini.
Ricerche brevettuali e tecnologiche
su misura
Analisi contestuali, ricerche sullo stato
della tecnica, sulla validità giuridica o
sulle violazioni di brevetti: l’Istituto se ne
occupa garantendo qualità, competenza
ed esperienza. Tutti i servizi sono coerentemente elaborati in funzione delle
esigenze dei clienti. L’Istituto lavora uti­
lizzando strumenti e banche dati professionali.
Ricerche sui marchi in quasi tutto
il mondo
La registrazione di un nuovo marchio
potrebbe violare i diritti di un marchio anteriore? Qual è il modo migliore per reagire
tempestivamente all’eventuale violazione
di un marchio? Occorre tenere d’occhio
la concorrenza? Di buoni motivi per una
ricerca sui marchi ce ne sono molti, e
per ciascuno l’IPI propone il prodotto più
idoneo. Un’esperienza pluriennale e
una conoscenza approfondita del diritto
dei marchi garantiscono una valutazione
­per tinente dei risultati e un esito affidabile, in particolare in Svizzera, ma anche
in quasi tutto il resto del mondo.
Formazione specifica e seminari
­aziendali professionali attorno alla PI
L’IPI organizza una serie di corsi introduttivi e di approfondimento su brevetti,
marchi, design e diritto d’autore dedicati
ai principali aspetti dei singoli diritti
di protezione e alle relative fonti d’informazione. I diritti conferiti ai titolari
sono presentati con l’ausilio di esempi
realistici. Per consolidare e semplificare l’apprendimento l’Istituto propone
anche «formazioni à la carte» ideate
per soddisfare le esigenze specifiche
delle singole aziende.
7
L’analisi contestuale basata sui dati brevettuali
Creditori, consulenti
• Rilevamento delle informazioni per la
valutazione dei brevetti come garanzie
a fronte di un credito
• Identificazione dei punti di forza e dei
punti deboli di un’azienda in un deter­
minato ambito tecnologico
• Identificazione delle opzioni strategiche
e dei possibili partner
La collaborazione con un operatore esterno
permette dunque a queste aziende di
8
LCB e LTFB:
obiettivo raggiunto
­beneficiare comunque dei vantaggi comportati dalle analisi contestuali. Nella
scelta dell’operatore occorre considerare
gli aspetti seguenti:
• competenze nell’ambito della proprietà
intellettuale, della ricerca e dell’analisi
di dati
• accesso a una base di dati di qualità
Chi svolge le analisi contestuali e quali
punti occorre considerare?
Le grandi aziende dell’industria utilizzano
le analisi contestuali sistematicamente
e perlopiù dispongono degli strumenti e
del know how necessari. Le esigenze a
riguardo di PMI, istituti di credito e consulenti sono più puntuali e un investimento
importante per l’acquisizione degli stru­menti e la formazione dei collaboratori per
l’analisi interna non si giustifica.
Riforma del diritto dei brevetti
­elevata e agli strumenti di analisi necessari
• affidabilità
• garanzia di segretezza assoluta
L’Istituto si presenta come il partner ideale
per questo tipo di ricerca.
Nel maggio 2O11 il Consiglio federale ha
deciso la messa in vigore della legge sui
consulenti in brevetti (LCB) il 1o luglio 2O11
e la messa in vigore definitiva della legge
sul Tribunale federale dei brevetti (LTFB)
il 1o gennaio 2O12. Con l’introduzione in
Svizzera di una protezione per il titolo
di consulente in brevetti e la creazione
di un tribunale nazionale specializzato
si è conclusa anche la terza tappa della
riforma del diritto dei brevetti.
Proteggere il titolo per garantire
la qualità
La consulenza e la rappresentanza in materia di brevetti richiedono conoscenze
­specifiche consolidate ed esperienza sul
campo. Ciononostante finora in Svizzera
i titoli di «consulente in brevetti» e «consulente in brevetti europei» non erano protetti. Per questo motivo, nell’ambito della
riforma del diritto dei brevetti avviata
nel 2007, si è voluta introdurre anche una
protezione della designazione professionale che conferisce maggiore trasparenza
al settore.
Prevista nel 2012 la prima sessione
d’esame per consulenti in brevetti
Dal 1o luglio 2011 la questione è risolta.
Con l’entrata in vigore della LCB, infatti,
può definirsi consulente in brevetti solo chi
è iscritto nel registro federale dei con­
sulenti in brevetti tenuto dall’IPI. Può chiedere l’iscrizione chi dispone di un diploma
universitario in scienze naturali o ingegneria, è in grado di dimostrare di avere
­esercitato l’attività di consulente in brevetti
per un periodo di tempo sufficientemente
lungo e ha superato l’esame per consulenti
in brevetti. Tale esame federale sarà di
competenza di una camera d’esame composta dalle tre associazioni di consulenti
in brevetti svizzere e si terrà per la prima
volta nell’autunno 2012.
Disposizioni transitorie per persone
con lunga esperienza pratica
Per i consulenti in brevetti che esercitano
già l’attività è prevista una disposizione
transitoria della durata di due anni che consente a chi può dimostrare di avere una
lunga esperienza pratica di chiedere l’iscrizione nel registro dei consulenti in brevetti
pur non avendo sostenuto l’esame. È parimenti protetta la designazione professionale di «consulente in brevetti europei» di
cui può avvalersi in Svizzera chi è abilitato
9
Riforma del diritto dei brevetti
dall’Ufficio europeo dei brevetti e ha
prima della messa in funzione del tribunale.
lo richiedono. A questo fine i cantoni met-
quindi superato l’arduo esame europeo
La nomina di una maggioranza di giudici non
tono a disposizione gratuitamente le
d’idoneità.
di carriera garantisce la flessibilità neces-
loro infrastrutture. Un’altra novità riguarda
Tuttavia, l’attività di consulenza e rappre-
saria per gestire il numero atteso di casi
la lingua della procedura: previo accordo
sentanza a titolo professionale resta aperta
oltre a permettere una composizione della
delle parti, oltre che nelle tre lingue ufficiali,
a chiunque. Chi non soddisfa i requisiti
corte in funzione delle competenze spe­
i processi potranno essere condotti
definiti nella LCB non può però chiedere
cialistiche richieste nei diversi contenziosi.
anche in inglese e i mezzi di prova presen-
l’iscrizione nel registro dei consulenti
Si tiene conto così delle caratteristiche
tati nelle quattro lingue. La flessibilità
in brevetti e deve proporre i propri servizi
dei processi in materia di brevetti che
della regolamentazione in materia di foro,
utilizzando un’altra designazione profes­
spesso sono molto complessi e richiedono
lingua e composizione della corte rende
sionale. Queste persone non sottostanno
competenze specifiche.
il Tribunale federale dei brevetti interessante
anche per le aziende estere quale prima
inoltre al nuovo obbligo di segreto pro­
10
Il settore GENE
fessionale imposto ai consulenti in brevetti,
introdotto per tutelare gli interessi dei
clienti, che impone loro il dovere della
discrezione.
Il tribunale nazionale specializzato
sostituisce i tribunali cantonali
L’obiettivo della terza tappa della riforma
del diritto dei brevetti era garantire
un’attuazione efficace della protezione
brevettuale. Il raggiungimento di questo
obiettivo non richiede unicamente una regolamentazione della protezione della
­designazione professionale di consulente
in brevetti, ma la creazione di un tribu­nale specializzato in grado di risolvere
i contenziosi in materia di brevetti con rapidità e competenza. Con la messa in vigore
definitiva della LTFB il 1o gennaio 2012
anche questo obiettivo sarà raggiunto. Contemporaneamente entrerà in funzione il
Tribunale federale dei brevetti che, in veste
di tribunale nazionale specializzato, sarà
l’istanza competente per i contenziosi in
materia brevettuale in sostituzione dei
26 tribunali cantonali.
Giudici competenti e procedure
adeguate
Il nuovo Tribunale federale dei brevetti si
compone di giudici con formazione giuridica
e tecnica. La messa in vigore parziale
delle disposizioni organizzative e istituzionali della LTFB ha consentito di nominare
40 giudici non di carriera e 2 ordinari già
Consulenti in brevetti con diritto
di rappresentanza
I contenziosi in materia brevettuale sono
impegnativi anche per i rappresentanti.
Per questo motivo, oltre al diritto generale
di audizione e di partecipazione di fronte
al Tribunale federale dei brevetti, ai consulenti in brevetti sarà conferito anche il
diritto di rappresentanza nelle procedure di
nullità. Ciò si giustifica in particolare perché questo tipo di procedura riguarda perlopiù aspetti tecnici. La facoltà di rappresentare è tuttavia riservata ai consulenti in
brevetti autorizzati a utilizzare questo titolo
professionale in Svizzera giusta la LCB.
istanza nei contenziosi sui brevetti europei.
Non da ultimo le due nuove leggi contri­
buiscono a rafforzare la piazza innovativa
Svizzera: la LCB rendendo l’offerta più
­trasparente e proteggendo le aziende e le
Dal 2OO9 il settore GENE dell’Istituto
(IPI) si occupa delle aree di contatto
tra proprietà intellettuale e sviluppo
sostenibile. Nell’esercizio 2O1O/2O11
sono stati fatti importanti progressi
nell’ambito della biodiversità
e del sapere tradizionale.
persone innovative da una consulenza
incompetente e la LTFB consolidando la
sicurezza e la protezione giuridica nei
­contenziosi in materia brevettuale. È raggiunto così anche l’obiettivo della terza
tappa.
Un tribunale interessante anche per
le aziende estere
Il Tribunale federale dei brevetti darà il via
alle sue attività a San Gallo, ma potrà
­riunirsi altrove in Svizzera se le circostanze
I depositanti e richiedenti con sede
all’estero non sono più tenuti a designare un rappresentante
Dall’entrata in vigore della LCB il 1o luglio
2011 non è più imperativo designare
un rappresentante, come finora previsto
dalle leggi sui brevetti, sulla prote­zione dei marchi e sul design secondo
cui depositanti e richiedenti senza
sede o domicilio in Svizzera erano tenuti
a designare un rappresentante con sede
Proprietà intellettuale
e sviluppo sostenibile:
un binomio di successo
in Svizzera. Nel frattempo è sufficiente
indicare un domicilio di notifica in Svizzera
(art. 13 cpv. 1 LBI; art. 42 LPM; art. 18
cpv. 1 LDes). Tale modifica consente
un allineamento con la procedura amministrativa e l’attuazione della prassi
dell’Istituto orientata maggiormente all’indicazione di un domicilio di notifica.
Il settore GENE
Di cosa deve tenere conto chi intende depositare una domanda di brevetto in Svizzera
se la sua invenzione si fonda sul principio
attivo di una pianta tropicale? Come è
­possibile tutelare il sapere tradizionale di
una comunità indigena? Qual è il ruolo
dei brevetti nella promozione delle tecnologie ecologiche? In che misura la proprietà
intellettuale può contribuire alla sicurezza
alimentare?
Dall’inizio del 2009 il settore GENE (dal
tedesco «Geistiges Eigentum und Nachhaltige Entwicklung», in italiano «proprietà
intellettuale e sviluppo sostenibile») della
Divisione Diritto & Affari internazionali
dell’IPI si occupa di rispondere a questo tipo
di domande. GENE si impegna affinché
i principi dello sviluppo sostenibile siano
integrati nella protezione adeguata ed
­efficace della proprietà intellettuale auspicata dall’IPI a livello nazionale e mondiale.
Pertanto, non basta che tale protezione pro-
tegga la capacità di prestazione economica, ma occorre che tenga conto in ugual
misura delle altre due dimensioni dello
­sviluppo sostenibile: la responsabilità ecologica e la solidarietà sociale. In questo
ambito la Svizzera svolge un ruolo pionieristico: l’IPI è verosimilmente la prima
ed unica autorità nazionale competente in
materia di proprietà intellettuale a livello
globale che integra il concetto di sostenibilità nella propria struttura istituzionale.
Nell’ambito delle prestazioni di natura politica fornite dall’IPI, GENE partecipa a
diversi fori nazionali e internazionali dedicati alle aree di contatto tra sostenibilità
e proprietà intellettuale. Tra le tematiche
approfondite in questo ambito ci sono la
biodiversità, il sapere tradizionale, l’ali­
mentazione e l’agricoltura, i diritti umani
nonché il clima e altre tematiche ambientali. In questo contesto ci si occupa principalmente di elaborare strategie, prese
di posizione e proposte concrete di solu-
11
Il settore GENE
zione, di attuare le leggi e i trattati inter­
vegetali deve essere garantito ai piccoli
sono stati al centro delle trattative che si
successo con l’adozione di un protocollo
nazionali esistenti e di negoziare nuovi stru-
contadini e ai paesi in via di sviluppo.
­protraggono da diversi anni. Per contribuire
vincolante sulla CDB. Le nuove dispo-
menti multilaterali.
In questo ambito la discussione è imper-
alle importanti discussioni sulla proprietà
sizioni dovranno disciplinare l’ABS a livello
Questo tipo di lavoro solleva questioni
niata sul privilegio del costitutore e sul
intellettuale GENE ha partecipato agli incon-
globale e promuovere il mantenimento
diverse. Nel quadro delle discussioni sul
­privilegio degli agricoltori sancito nella legi-
tri in qualità di membro della delegazione
e lo sfruttamento sostenibile della diver-
clima, ad esempio, ci si chiede se i
slazione relativa a varietà vegetali e bre-
svizzera. Tra le altre cose ci si è interrogati
sità biologica. Anche l’accesso alle
brevetti rendano più costoso il trasferimento
vetti che prevede che le sementi acquistate
sull’opportunità di introdurre nel sistema
risorse genetiche, ­fondamentale ad esem-
delle tecnologie ecologiche ai paesi emer-
possano essere utilizzate per una nuova
brevettuale un obbligo di divulgazione per
pio per la ricerca e lo sviluppo in ambito
genti oppure se un solido sistema di prote-
coltura e che il materiale del raccolto possa
determinate informazioni sulle risorse
farmaceutico, cosmetico e chimico, è
zione dei beni immateriali rappresenti
essere utilizzato per una nuova pianta-
genetiche al fine di migliorare la traspa-
ormai disciplinato in maniera dettagliata.
­addirittura una condizione per la ricerca e
gione all’interno dell’azienda.
renza nell’ABS (si veda l’articolo 49a
Sono inoltre state considerate diverse
della legge sui brevetti per la regolamen-
problematiche di importanza centrale per
tazione in Svizzera). Un altro punto di
i paesi in via di sviluppo e le popolazioni
­discussione è stato l’impiego degli uffici
indigene, che detengono la maggioranza
brevettuali quali punti di controllo.
delle risorse genetiche e del sapere
In occasione della conferenza tenutasi
tradizionale.
lo sviluppo di tali tecnologie.
12
La protezione della proprietà intellettuale
e la promozione delle innovazioni sono centrali anche in ambito agricolo, segnatamente in quello dello sviluppo di nuove
varietà vegetali. Al contempo l’accesso
ai risultati della ricerca e alle nuove varietà
Svolta nell’ambito della biodiversità
Nel quadro della Convenzione sulla diversità biologica (CDB), cui aderiscono 193
paesi, l’accesso alle risorse genetiche e la
ripar­tizione dei benefici derivanti dal loro
utilizzo (Access and Benefit-Sharing, ABS)
a Nagoya, in Giappone, nell’ottobre 2010
le trattative sono state concluse con
Il settore GENE: sintesi degli argomenti trattati
Sapere tradizionale,
ad es. OMPI
Ambiente,
ad es. negoziati
sul clima
Sviluppo sostenibile
in generale, ad es.
summit mondiale
dell’ONU 2012
Requisiti di divulgazione/Access & Benefit
Sharing, ad es. Organizzazione
mondiale del commercio,
OMPI e CDB
GENE
Alimentazione ed
agricoltura, ad es.
Organizzazione delle Nazioni
Unite per l’Alimentazione
e l’Agricoltura
Progressi nell’ambito del sapere
tradizionale
La protezione delle risorse genetiche e del
sapere tradizionale delle comunità indigene
e locali è oggetto di dibattito anche in
un altro foro. Il «Comitato intergovernativo
dell’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale» (WIPO-IGC) sta cercando
un modo per proteggere le risorse genetiche e il sapere tradizionale con l’adozione
di misure e direttive nell’ambito della
­proprietà intellettuale. L’obiettivo è la ratifica di uno o più trattati internazionali.
Nell’anno in rassegna sono stati fatti progressi concreti. Nell’autunno 2011
­l’Assemblea generale dell’OMPI deciderà in merito al proseguimento delle
trattative.
Alla luce delle profonde divergenze tra
paesi industriali e paesi in via di sviluppo,
settore privato, società civile e popolazioni indigene, trovare un consenso su
problematiche così complesse non è
­semplice. Ci si chiede, ad esempio, quale
debba essere il ruolo della proprietà
­intellettuale nel caso in cui un inventore
svizzero tragga ispirazione da una
determinata pianta della regione amazzonica e dal sapere della popolazione
­indigena locale.
Anche l’anno prossimo l’Istituto continuerà
a partecipare all’elaborazione di possibili risposte in seno al WIPO-IGC e ad altre
organizzazioni internazionali.
Bixa orellana - una pianta medicinale indigena
Sviluppo sostenibile
­effettivo o potenziale. Per «materiale gene-
Secondo la «definizione Brundtland» è
tico», invece, si intende qualsivoglia
sostenibile uno sviluppo che soddisfa
­materiale di origine vegetale, animale,
i bisogni del presente senza compromet-
microbica, ecc. contenente unità funzio-
tere la possibilità delle generazioni
nali dell’eredità (DNA).
future di soddisfare i propri bisogni. A questa dimensione temporale si aggiunge
Sapere tradizionale
la questione del divario tra Nord e Sud.
Ad oggi non esiste una definizione ricono-
La sostenibilità è composta da elementi
sciuta internazionalmente del termine.
­economici, ecologici e sociali.
In generale si intendono le conoscenze, le
innovazioni e i costumi di comunità indi-
Biodiversità/diversità biologica
gene e locali nei paesi in via di sviluppo e
Questo termine definisce la diversità degli
in quelli industriali, che tali comunità
organismi viventi di qualsivoglia origine.
hanno creato, migliorato ed adeguato nel
È quindi intesa la diversità all’interno delle
corso del tempo alle nuove esigenze
specie (diversità genetica), quella tra
­tramandandole, spesso oralmente, alla
Le popolazioni indigene dell’America latina
infiammazioni degli occhi. Nei casi in cui
le specie (diversità delle specie) nonché la
generazione successiva.
utilizzano i semi della Bixa orellana a
un’invenzione brevettata si fonda su una
fini spirituali, come colorante, come spezia
pianta medicinale, si sente spesso par-
e per proteggersi dalle scottature solari
lare di «biopirateria». A questa accusa si
Risorse genetiche
e dalle punture d’insetto. Le foglie sono
potrebbe rispondere sostenendo che i
Secondo la CDB questa espressione com-
inoltre utilizzate come medicinale per
brevetti sono un elemento importante della
prende il materiale genetico di valore
curare, tra le altre cose, la bronchite e le
ripartizione degli utili (benefit-sharing).
diversità degli ecosistemi.
13
Rapporto d’attività 1O/11
Compendio del
15 anno d’esercizio
o
Anche nell’anno in rassegna sono stati
affrontati vari temi relativi alla
proprietà intellettuale sul piano nazionale e internazionale. Sotto il profilo
politico e pubblico ci si è concentrati
sulla riforma del diritto brevettuale,
sul progetto Swissness e sulla lotta
alla contraffazione e alla pirateria. Il
presente compendio tratta questi e altri
argomenti. Altre informazioni: www.ipi.ch.
Divisione dei marchi
Aumenta il numero delle domande
di registrazione di marchi
L’aumento delle domande di registrazione
nazionali è proseguito nell’anno in rassegna (anno precedente: 2 %). Il 92 % delle
domande è stato presentato per via
­elettronica. Nel frattempo sono state depositate elettronicamente oltre 100 000
domande. Il numero di proroghe di marchi
nazionali è cresciuto addirittura del 6 %
­contro la riduzione dell’1 % nell’anno precedente. Analogamente allo scorso eserci­zio, sono inoltre state presentate 635 opposizioni contro nuove registrazioni e
sono stati evasi 727 casi in sospeso.
L’esame anticipato: una procedura
rapida e semplice
L’esame anticipato è diventato un importante strumento per il disbrigo rapido
e semplificato delle domande di registrazione svizzere. Sono ammesse all’esame
anticipato le domande elettroniche la cui
lista dei prodotti e dei servizi è composta
interamente da termini proposti dall’Istituto
in e-trademark e nello strumento di assistenza alla classificazione (http://wdl.ipi.ch).
I depositanti hanno la possibilità di beneficiare di una procedura molto breve che prevede l’esame delle domande che non pongono problemi par ticolari entro 10 giorni
feriali e la registrazione dopo il pagamento
delle tasse. Per migliorare continuamente
il ser vizio, nuovi termini vengono inseriti
regolarmente nella banca dati e-trademark
e nello strumento di assistenza alla classificazione. A metà del 2011 il 42 % delle
domande depositate elettronicamente è
stato sottoposto a esame anticipato.
15
Rapporto d’attività 1O/11
16
Il picchetto della divisione dei marchi:
un servizio orientato ai clienti
Dal 1o luglio 2010 un team di esperti esaminatori di marchi e giuristi specializzati
in materia risponde alle domande telefoniche dei clienti (picchetto marchi). Il team
segue regolarmente corsi di formazione continua per poter informare i clienti in
maniera appropriata e competente. Per un
periodo di oltre due mesi, nell’ambito
della nuova organizzazione del picchetto,
è stato eseguito un sondaggio relativo
alle esigenze dei clienti e alle possibilità
di miglioramento. Le numerose risposte
positive confermano che il pubblico
apprezza questo servizio informativo nella
sua nuova forma.
Aggiornamento e traduzione in italiano
delle direttive in materia di marchi
Il 1o gennaio 2011 è entrata in vigore la
versione aggiornata e completata delle
direttive in materia di marchi dell’Istituto.
In particolare, è stata integrata la nuova
giurisprudenza. Il capitolo 10 della parte 4
(«Imposizione nel commercio») è stato
­inoltre ampliato per rendere più trasparente
la prassi, in particolare in merito alle
modalità di esecuzione di un sondaggio
demoscopico. Dal 1o luglio 2011 è inoltre
disponibile una traduzione in italiano delle
direttive. Ciò aumenta la prevedibilità
delle decisioni dell’Istituto e rende più efficace il lavoro di depositanti e rappresentanti ticinesi.
Giurisprudenza del Tribunale federale
Tra il 22 settembre 2010 e il 6 aprile 2011
nelle decisioni MADONNA, V, PROLED
e ZACAPA il Tribunale federale si è pronunciato in merito a questioni legate a motivi
assoluti d’esclusione, al fine di proteggere
gli interessi pubblici, che pregiudicano
la registrazione di un marchio. In tutti i casi
i depositanti avevano impugnato le decisioni dell’IPI e del Tribunale amministrativo
federale. Il Tribunale federale si è occupato di diversi argomenti tra cui il rispetto
dei sentimenti religiosi, i segni banali e
le indicazioni descrittive che appartengono
al dominio pubblico, nonché le denomi­
nazioni geografiche protette da accordi
internazionali.
Il caso MADONNA: un marchio
scioccante?
Con decisione del 22 settembre 2010
(DTF 136 III 474) il Tribunale federale ha
­dichiarato che il termine MADONNA,
nell’accezione di «vergine Maria», può risultare scioccante per una parte della popolazione svizzera se utilizzato come marchio
per p
­ rodotti come cosmetici, orologi, abiti o
giocattoli. Il Tribunale federale non ha
per tanto ammesso la registrazione del
segno come marchio confermando le
decisioni delle istanze inferiori.
La ricorrente ha fatto valere che il termine
MADONNA può essere inteso anche
come nome proprio, citando la celebre cantante. Ha inoltre avanzato l’argomento
secondo cui il numero ridotto di destinatari
rilevanti se l’utilizzo commerciale del
la cui sensibilità religiosa risulterebbe
segno è generalmente accettato e diffuso,
offesa da un utilizzo commerciale del
come ad esempio l’utilizzo di nomi di
termine MADONNA non giustifica l’esclu-
santi per bevande alcoliche, o se la merce
sione dalla registrazione.
ha ­evidenti legami religiosi (si vedano
Il Tribunale federale ha espresso l’opinione
gli esempi nel riquadro).
che il segno non perde la sua valenza
Nella fattispecie, tuttavia, non si trattava
religiosa solo perché una cantante lo ha
di un caso eccezionale. Il Tribunale ha
scelto come nome. Ha continuato affer-
altresì affermato che in sede d’esame
mando che specialmente per le persone di
occorre tenere conto anche dei sentimenti
lingua italiana il riferimento alla «vergine
delle minoranze religiose dal momento
Maria» è immediato. Il Tribunale ha inoltre
che la tolleranza religiosa e la liber tà di
statuito che l’utilizzo di nomi e simboli
religione sono valori ancorati nella Costi­
­religiosi come marchi è da vietare in gene-
tuzione.
rale e a prescindere dai prodotti e dai
­ser vizi rivendicati con due eccezioni: i prodotti e i servizi rivendicati possono essere
Evoluzione nell’ambito dei marchi
Anche nell’anno in rassegna
Domande di registrazione e registrazioni
Opposizioni
si è osservato un leggero incremento
delle domande di registrazione.
20 000
2000
18 000
1800
16 000
1600
14 000
1400
12 000
1200
Decisione del Tribunale federale DTF
136 III 474 – offesa al buon costume
Decisione del Tribunale federale
4A_261/2010 – segni elementari per
10 000
8000
800
6000
600
4000
400
2000
200
Opposizioni presentate
CH 560490:
per apparecchi elettronici, stampati e
Decisione del Tribunale federale
diversi servizi a contenuto religioso
4A_648/2010 – carattere descrittivo
per lampade e componenti
CH 547762:
SAINTE-ANNE per bevande alcoliche
(esclusa la birra)
Domande di registrazione nazionali
Registrazioni nazionali
pelletteria, abbigliamento e giocattoli
1000
0
0
2001–02 02–03 03–04 04–05 05–06 06–07 07– 08 08–09 09–10 10–11
17
Compendio statistico
Esercizi
Marchi
Anni civili
Variazione in %
rispetto all’anno
precedente
2008/09
2007/08
2006/07
2010
2009
Variazione in %
rispetto all’anno
precedente
2008
2007
2006
15 602
1,6
15 360
17 181
15 216
15 447
15 753
–1,9
16 587
16 424
14 311
1 194
16,9
1 371
1 820
1 569
1 317
1 204
9,4
1 704
1 759
1 501
2010/11
2009/10
15 972
1 396
A livello nazionale
Domande di registrazione di marchi
– di cui con procedura accelerata
– di cui per via elettronica
14 724
14 673
0,3
14 521
15 941
12 946
14 334
14 984
–4,3
15 568
14 725
11 734
Registrazioni
14 154
14 295
–1,0
14 567
13 855
12 199
14 540
14 141
2,8
15 049
12 403
12 414
Domande pendenti 2
6 701
6 689
0,2
7 283
8 503
6 881
6 627
7 447
–11,0
7 916
8 247
6 927
Proroghe
9 928
9 336
6,3
9 438
7 718
8 400
10 155
9 132
11,2
8 563
8 458
7 604
Opposizioni
Nuove procedure
635
630
0,8
792
738
672
668
705
–5,2
776
721
631
Procedure concluse
727
720
1,0
625
569
714
655
744
–12,0
597
673
616
Procedure pendenti 2
895
977
–8,4
1 060
893
712
976
946
3,2
994
793
733
25 707
25 032
2,7
24 880
25 383
26 120
24 865
24 307
2,3
26 193
24 294
23 822
5 164
4 447
16,1
4 482
4 456
3 947
4 652
4 375
6,3
4 610
4 003
3 602
A livello internazionale
18
Registrazioni internazionali con estensione
della protezione alla Svizzera, incl. rinnovi 1
– di cui secondo il Protocollo di Madrid 1
Brevetti
Domande di brevetto e brevetti nazionali
Domande di brevetto presentate
2 222
2 072
7,2
2 038
1 986
2 129
2 192
2 017
8,7
2 030
2 034
2 137
– di cui provenienza Svizzera
1 691
1 677
0,8
1 605
1 633
1 716
1 645
1 665
–1,2
1 615
1 664
1 734
– di cui provenienza estera
531
395
34,4
433
353
413
547
352
55,4
415
370
403
Brevetti rilasciati
574
933
–38,5
873
738
884
741
973
–23,8
787
737
948
Domande di brevetto evase
1 842
2 629
–29,9
2 579
2 460
2 489
2 175
2 833
–23,2
2 399
2 436
2 759
Domande di brevetto pendenti 2
7 311
6 861
5,7
7 231
7 754
8 152
7 060
6 949
1,6
7 668
7 949
8 283
Brevetti in vigore 2
7 230
7 310
–1,1
7 602
7 709
7 956
7 232
7 324
–1,3
7 750
7 878
7 989
203
264
–23,1
256
350
448
251
244
2,9
316
370
596
–
–
–
–
–
–
58 108
51 969
11,8
59 819
54 699
62 780
Brevetti europei rilasciati con validità per la Svizzera
e il Liechtenstein 1
43 053
38 894
10,7
36 327
34 379
35 124
40 669
35 096
15,9
38 484
33 393
36 318
Brevetti europei in vigore con validità per la Svizzera
e il Liechtenstein 2
88 317
86 047
2,6
89 419
87 177
86 515
86 915
86 849
0,1
89 018
88 229
83 874
Domande di brevetto e brevetti europei
Presentate all’Istituto e trasmesse all’UEB
Totale brevetti europei rilasciati 1
Domande di brevetto internazionali (PCT)
Presentate all’Istituto quale ufficio ricevente
e trasmesse all’OMPI
Totale domande trasmesse dagli uffici riceventi
all’Ufficio internazionale dell’OMPI 1
319
341
– 6,5
481
615
712
328
400
–18,0
542
651
742
–
–
–
–
–
–
151 520
155 607
–2,6
161 024
150 069
147 500
Design
Numero di depositi
1 008
919
–9,7
984
1 184
1 114
956
911
4,9
1 106
1 162
1 022
– numero di oggetti
3 309
3 093
7,0
3 759
4 296
3 999
3 009
3 572
–15,8
3 878
4 455
3 490
599
641
–6,6
564
444
365
626
615
1,8
509
391
355
Numero di seconde proroghe
Numero di terze proroghe
185
200
–7,5
217
220
208
209
191
9,4
235
209
200
Numero di quarte proroghe
136
115
18,3
89
76
77
135
100
35,0
80
66
82
Numero di quinte proroghe
35
58
–39,7
45
41
1
38
49
–
55
18
–
774
822
–5,8
753
759
767
814
785
3,7
759
744
856
9 332
9 094
2,6
8 996
8 763
8 337
9 177
9 034
1,6
8 907
8 558
8 176
Cancellazioni
Design in vigore 2
Sono possibili modifiche nella metodologia di rilevamento dei dati
1 Fonti: UEB, OMPI
2 al 07.01.2011, risp. 07.07.2011
Il caso V: un segno troppo banale?
Con decisione del 5 ottobre 2010
(4A_261/2010) il Tribunale federale ha
confermato le decisioni dell’IPI e del
­Tribunale amministrativo federale rifiutando
la registrazione del segno «V» in parti­colare in relazione a capi d’abbigliamento
per la parte Svizzera. Il Tribunale ha sta­
tuito che il segno non si distingue sufficientemente dai segni elementari e che pertanto appartiene al dominio pubblico.
La ricorrente ha fatto valere che il segno
non rappresenta la lettera V, bensì una
forma di fantasia simile a un triangolo
isoscele. La linea tratteggiata sul lato
interno del segno contribuisce, sempre
secondo la ricorrente, a distinguerlo da
una rappresentazione banale.
In prima istanza il Tribunale amministrativo
federale non ha ritenuto convincente
questa argomentazione stabilendo che la
linea tratteggiata, in relazione con dei
capi d’abbigliamento, è piuttosto percepita
come cucitura, un elemento puramente
funzionale, e non come elemento originale.
Il Tribunale federale ha sottolineato che
la designazione del segno, che sia lettera
dell’alfabeto o triangolo isoscele, non
è decisiva. È determinante solo la percezione del consumatore.
Il caso PROLED: un’indicazione
descrittiva per lampade?
Con decisione del 28 febbraio 2011
(4A_648/2010) il Tribunale federale ha
confermato le decisioni dell’IPI e del
Tribunale amministrativo federale che avevano rifiutato la domanda di registrazione del marchio PROLED per lampade
e prodotti per l’illuminazione. Secondo
il Tribunale un termine può descrivere le
caratteristiche di prodotti e servizi anche
se si tratta di un termine innovativo,
inusuale o in lingua straniera. È inoltre d
­ eterminante se il termine in questione è
costituito correttamente e percepito come
descrittivo. In tal caso non può essere
19
Rapporto d’attività 1O/11
20
ammesso alla protezione come marchio.
sugli aspetti dei diritti di proprietà intellet-
strato in Guatemala. Secondo il Tribunale
Nella fattispecie il Tribunale federale
tuale attinenti al commercio (Accordo
federale la protezione dell’indicazione
ha deciso che il termine PROLED è automa-
TRIPS). Secondo il tribunale il termine non
di provenienza come marchio in Guatemala
ticamente suddivisibile negli elementi
può essere registrato come marchio
non esclude una decisione diversa nel
PRO e LED secondo le regole della forma-
per rum e bevande alcoliche contenenti
caso in Svizzera, poiché i motivi alla base
zione della lingua. Ha inoltre sostenuto
rum che non provengano da Zacapa in
della registrazione in Guatemala non
che il termine PRO viene inteso come «pro-
Guatemala.
sono noti.
fessionale» o «per» senza particolare
La ricorrente ha fatto valere che Zacapa è
sforzo immaginativo e che il termine LED
un’indicazione geografica sconosciuta
è comunemente inteso come abbrevia-
ai consumatori svizzeri che non si aspette-
zione dell’espressione «diodio ad emissione
rebbero quindi che il prodotto rivendicato
luminosa». Il Tribunale federale ha dunque
provenga dalla regione in questione. La
concluso che il termine PROLED è compreso
ricorrente ha continuato affermando che la
come «diodio ad emissione luminosa
provenienza geografica del rum non ne
professionale» o «per diodi ad emissione
determina la qualità o la rinomanza. Il Tri-
luminosa». Poiché questi significati
bunale federale ha tuttavia statuito che
descrivono la qualità, le particolarità e lo
le caratteristiche e la rinomanza del rum
scopo dei corpi luminosi e dei prodotti
dipendono invece in larga misura dalla
a fini di illuminazione, il Tribunale federale
sua provenienza geografica e che il termine
ha rifiutato la domanda di registrazione
ZACAPA rappresenta pertanto un’indica-
senza ulteriore possibilità di ricorso.
zione di provenienza giusta l’Accordo TRIPS.
Nei casi in cui il nome di un luogo è pro-
Il caso ZACAPA: indicazione geografica
protetta dall’Accordo TRIPS?
Con decisione del 6 aprile 2011 (4A_674/
2010) il Tribunale federale ha confermato
la decisione del Tribunale amministrativo
federale, e quindi il parere dell’IPI,
secondo cui il termine ZACAPA è un’indicazione di provenienza protetta dall’Accordo
tetto da tale Accordo, occorre rifiutare
la domanda di registrazione come marchio
per vini e bevande spiritose indipenden­
temente dal grado di notorietà della località
tra i consumatori svizzeri.
La ricorrente ha poi affermato che non
è necessario proteggere il nome in Svizzera
dal momento che il marchio è stato regi-
Caso Associazione svizzera degli hotelier
contro GastroSuisse: guerre stellari
Con decisione del 12 gennaio 2011 il
Tribunale federale si è pronunciato in
merito al caso HOTEL-STERNE (DTF 137 III
77) trattando nuovamente il bisogno
­assoluto di disponibilità. Nella decisione
del 1o dicembre 2008 (4A_434/2009)
relativa al caso POST il Tribunale federale
aveva stabilito che i concorrenti della
Posta Svizzera i quali offrono servizi di consegna di lettere e pacchi devono poter
­utilizzare liberamente il termine POST.
Secondo il Tribunale federale una tale
espressione non può essere ammessa alla
registrazione come marchio anche se
il pubblico la identifica con una determinata
azienda. Pur avendo in passato statuito
che il termine «RADIO SUISSE ROMANDE»
(4A_434/2009) non deve necessariamente essere a libera disposizione dei
­concorrenti nel mercato radiofonico
Decisione del Tribunale federale DTF
137 III 77 in favore di GastroSuisse
L’utilizzo delle stelle per la classificazione
delle strutture alberghiere è imprescindibile
per i professionisti del ramo alberghiero.
A sinistra: esempio dalla serie di marchi
GastroSuisse
A destra: esempio dalla serie di marchi
Associazione svizzera degli hotelier
Rapporto d’attività 1O/11
Un anno di comunicazione elettronica giuridicamente
vincolante – un successo al passo con i tempi
romando per descrivere i servizi radiofonici,
tra cui i membri dell’Associazione svizzera
garantire termini di disbrigo brevissimi
in questo caso il Tribunale ha ricono-
degli hotelier. Secondo il Tribunale federale
e risultati affidabili con un numero soddi-
sciuto che gli specialisti del settore alber-
l’utilizzo delle stelle per la classificazione
sfacente di domande di registrazione
ghiero devono essere liberi di utilizzare
delle strutture alberghiere è imprescindibile
­depositate.
le stelle per designare le proprie presta-
poiché non esistono alternative equipara-
Grazie agli ottimi risultati finanziari l’IPI può
zioni.
bili con lo stesso effetto sul pubblico. Per
continuare a investire nella qualità dei
Il 12 gennaio 2011 il Tribunale federale
questo motivo le stelle devono restare
suoi servizi, in particolare nella formazione
ha emesso una decisione favorevole all’As-
a libera disposizione dei professionisti del
continua, nell’ottimizzazione delle banche
sociazione GastroSuisse nel suo caso
ramo alberghiero.
dati e nella semplificazione dei rapporti di
ricerca elettronici.
contro l’Associazione svizzera degli hotelier,
confermando la decisione del Tribunale
commerciale di Zurigo. L’Associazione sviz22
zera degli hotelier aveva chiesto che al
­concorrente GastroSuisse venisse vietato
l’utilizzo dei suoi marchi ritenuti troppo
simili ai propri. Il Tribunale federale ha
respinto il ricorso contro la decisione cantonale negando l’esistenza del rischio
che il pubblico confonda i marchi delle due
parti. Ha inoltre affermato che, come
tutte le infrastrutture alberghiere del paese,
GastroSuisse può utilizzare delle stelle
per classificare gli alberghi in categorie.
Il Tribunale federale ha così confermato
che, in relazione ai servizi alberghieri, il
Formazione continua a Ginevra
Nel maggio 2011 si è tenuto a Berna il
nono seminario dedicato alle ultime
evoluzioni nel diritto dei marchi, organizzato sotto l’egida dell’Istituto e di
LES-CH (Licensing Executives Society).
Anche quest’anno oltre 50 interessati
hanno partecipato alla manifestazione principalmente dedicata alle peculiarità
dei contratti relativi ai marchi, al nuovo
diritto processuale civile, alla giuri­
sprudenza delle Commissioni di ricorso
dell’Ufficio per l’Armonizzazione nel
Mercato Interno (UAMI) e all’utilizzo dei
marchi in Internet.
consumatore non percepisce le stelle come
marchi, ma come simboli per descrivere
il livello qualitativo dell’albergo. Tali segni
appartengono al dominio pubblico e non
possono per tanto essere monopolizzati
come marchi.
Il Tribunale federale ha altresì ribadito che
i segni appartenenti al dominio pubblico
e divenuti familiari possono svolgere la
funzione di marchio se si sono imposti
nel commercio, tuttavia solo nella misura
in cui non vi sia un bisogno assoluto
di disponibilità che ne escluda la registrazione come marchio imposto. Tale bisogno è dato se i concorrenti devono necessariamente utilizzare il segno che deve
pertanto restare a libera disposizione. Il
bisogno di disponibilità va valutato in
­funzione delle circostanze e in particolare
dei prodotti o dei servizi in questione.
­Questi principi valgono anche per i marchi
di garanzia utilizzati da diverse aziende
Ricerca sui marchi ip-search
Il bilancio relativo alle ricerche sui marchi
dell’Istituto è positivo nel primo anno
sotto la divisione dei marchi. La cifra d’affari si è stabilizzata attorno al milione
di franchi e anche la copertura dei costi
è stata chiaramente positiva. Il risultato
positivo è principalmente riconducibile alla
situazione economica favorevole e a
una gestione dei costi scrupolosa.
La reintegrazione della ricerca sui marchi
nella divisione dei marchi ha consentito
di intensificare il trasferimento di conoscenze e di consolidare il team di ricer­
catori. Diversi nuovi collaboratori, tra cui
due esperti esaminatori di marchi,
hanno seguito un’intensa formazione per
l’attività di ricercatore di marchi. L’IPI
intende così posizionarsi in testa alla classifica degli specialisti nelle ricerche sui
marchi. In particolare intende continuare a
L’IPI ha introdotto la comunicazione elet-
L’Istituto risponde ad ogni comunicazione
la data di ricevimento giuridicamente
tronica mediante e-mail nel luglio 2010.
inviando un’e-mail di conferma contenente
rilevante e confermata:
È ormai possibile trasmettere domande
un documento in PDF digitale che riporta
e prese di posizione inerenti i diversi
ambiti di protezione in maniera semplice
e giuridicamente vincolante per via
elettronica. A tale fine l’IPI ha uniformato
la propria regolamentazione in materia
di comunicazione e rinunciato in larga
misura ad esigere la firma autografa.
L’utente non è tenuto neppure a utilizzare
una firma digitale.
Ogni ambito di protezione dispone
di un indirizzo e-mail specifico:
23
Marchi: [email protected]
Brevetti: [email protected]
Design: [email protected]
Questo sistema innovativo sta dimostrando
tive alla procedura di opposizione. Anche
le comunicazioni utilizzando un sito web
la sua efficacia. In pochi mesi il numero
nell’ambito dei brevetti oltre la metà delle
­codificato SSL e trasmetterle all’IPI in
di comunicazioni trasmesse elettronica-
comunicazioni è stata trasmessa elettro­
maniera sicura (> ekomm.ige.ch > Web-
mente ha raggiunto e addirittura superato il
nicamente.
Mailer).
numero di comunicazioni cartacee. Nella
Nell’elaborazione di questa soluzione,
In ragione del successo riscontrato, l’IPI ha
primavera del 2011 il 75 % delle comunica-
molta importanza è stata data alla scelta
deciso di estendere questa possibilità
zioni relative alla procedura di deposito
di un sistema possibilmente semplice
di inoltrare le domande elettronicamente
di un design è stato trasmesso per via elet-
che al contempo soddisfi le esigenze legali
via e-mail alla procedura di opposizione
tronica. Per quanto concerne i marchi
e i requisiti di sicurezza odierni. Ogni comu-
nell’ambito di marchi e brevetti a partire
circa il 62 % delle comunicazioni viene tra-
nicazione trasmessa a uno degli indirizzi
dal 1o luglio 2011.
smesso per e-mail, senza contare le do-
e-mail sopraelencati può essere dotata di
Il processo di trasmissione elettronica è
mande di registrazione di marchi svizzeri e
firma digitale e criptata con un certificato
molto semplice (si veda la grafica):
internazionali e le comunicazioni rela-
dell’IPI. In aggiunta è possibile formulare
l’istanza viene inviata all’indirizzo e-mail
corrispondente mediante un semplice
­messaggio di posta elettronica. Dopo la
E-mail di conferma con data di
ricevimento vincolante
verifica dell’e-mail ricevuta viene inviata
un’e-mail di conferma con la data di rice­
vimento giuridicamente vincolante. Al
contempo l’istanza è inoltrata al destina­
Mittente
Ricevimento
e-mail
Verifica
dell’e-mail
Destinatario
all’IPI
tario all’interno dell’IPI. Nel caso in cui
la comunicazione contenga allegati non
ammessi o problematici (ad es. file
Marcatura
oraria
Le e-mail sono eliminate se
– contengono allegati non ammessi
– sono indirizzate a destinatari
sconosciuti
➔ Comunicazione al mittente
eseguibili), al mittente viene inviata una
relativa notifica. L’istanza stessa viene
cancellata per motivi di sicurezza.
Rapporto d’attività 1O/11
Divisione dei brevetti
24
Crescita record
Nell’anno in rassegna la tendenza è stata
marcatamente crescente in tutti i settori.
Dopo che nel 2008, sulla scia della crisi
globale e della conseguente recessione,
il numero di mandati soprattutto commerciali era nettamente diminuito, nella
seconda metà del 2009 i servizi della divisione dei brevetti hanno conosciuto un
­rinnovato successo. Lo stesso vale per le
domande di brevetto nazionali. Nell’eser­
cizio considerato questa evoluzione non è
solo proseguita, ma si è intensificata
in modo tale da rendere necessario un
aumento delle risorse umane a dispo­
sizione. A fine 2010 è pertanto stata presa
la decisione di assumere quattro esperti
in brevetti supplementari entrati in servizio
nel giugno 2011. La prima eccezione
alle misure di risparmio adottate a livello di
Istituto. La decisione si è rivelata previdente e soprattutto necessaria, poiché
dall’inizio del 2011 la cifra d’affari
relativa ai servizi commerciali è salita a
livelli record a un ritmo elevato. Anche
il numero di richieste di ricerche relative
alle domande di brevetto svizzero è
aumentato in maniera significativa.
Di conseguenza è stato nuovamente necessario adottare misure tese a garantire
il rispetto dei criteri qualitativi e delle scadenze. Ciò ha richiesto che venissero
assegnate nuove priorità ai lavori in
sospeso, che alcuni lavori fossero accantonati e altri fossero rimandati. Quando
nel mese di marzo anche queste misure si
sono mostrate insufficienti l’Istituto ha
sospeso i lavori di riclassificazione che dal
2009 conduce per conto dell’Ufficio
­europeo dei brevetti (UEB). Nel mese di
maggio è poi arrivata l’autorizzazione
per le ore supplementari pagate e si è
messo in conto che non sarebbe stato pos-
richiesto dal depositante o da terzi. Una
sibile rispettare alcuni standard.
seconda possibilità prevede la creazione di
Infatti, l’obiettivo relativo alla cifra d’affari
un modello d’utilità accompagnata da
nell’ambito dei servizi commerciali fissato
una valorizzazione del brevetto svizzero tra-
a 3,6 milioni di franchi è stato ampiamente
mite l’introduzione di un esame supple­
superato, mentre altri obiettivi della divi-
mentare relativo a novità e attività inventiva.
sione dei brevetti non sono stati raggiunti o
sono stati raggiunti di stretta misura.
In particolare diversi collaboratori non sono
riusciti a esaminare il numero previsto
di dossier. Alcuni collaboratori esperti hanno
seguito con successo la formazione
­relativa alla «Written Opinion» organizzata
dall’UEB, ma la messa in pratica delle
conoscenze acquisite eseguendo mandati
per l’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (OMPI) ha subito ritardi.
Attualmente per molti collaboratori la
mole di lavoro ha raggiunto livelli troppo
elevati. Si ritiene tuttavia che, dopo
una fase formativa intensa e necessaria,
in autunno i nuovi esperti in brevetti
potranno contribuire in misura crescente
all’adempimento dei compiti chiave.
Ciò consentirà all’Istituto di tornare a lavorare ai ritmi abituali anche nell’ambito
dei brevetti.
Possibilità di sviluppo del sistema
brevettuale svizzero
Nel primo semestre dell’esercizio in rassegna un gruppo composto da membri
di diverse divisioni ha elaborato un documento strategico in merito alle possibilità
di sviluppo del sistema brevettuale svizzero.
L’approfondimento della questione è
stato stimolato soprattutto dalla creazione
di un brevetto unico per l’UE che, dopo
anni di ostruzioni, pare si stia rapidamente
concretizzando. Tra i modelli abbozzati
ce n’è uno particolarmente vantaggioso che
prevede da una parte un sistema con
brevetti completamente esaminati, dall’altra
brevetti più facili da ottenere senza esame
approfondito del contenuto. La realizzazione di questo progetto presuppone l’introduzione di un esame completo facoltativo
Esame brevettuale
Nell’anno considerato il numero delle
domande di brevetto depositate è salito da
2072 a 2222 (+7,2 %). L’incremento si
­inserisce nell’intervallo di oscillazione degli
scorsi anni. In ragione della scarsezza di
risorse, giocoforza impiegate nei servizi di
ricerca, sono state esaminate 644 domande di brevetto, un numero inferiore al
previsto. Ciò ha comportato un aumento
del tempo che intercorre fra il deposito e
l’inizio dell’esame tecnico.
Attualmente, per la maggioranza dei settori
tecnici, l’esame del brevetto inizia entro
32 mesi. Si tratta di un termine accettabile
nel confronto internazionale e considerato che le domande trattate secondo la
procedura d’esame accelerata sono
tutte state liquidate tempestivamente. Questa evoluzione ha comportato un nuovo
aumento delle pendenze, il che si è tradotto
in un aumento del numero di domande di
brevetto in attesa d’esame.
Visto il calo del numero di domande esaminate nell’anno in rassegna, il mantenimento della routine d’esame è stato al centro di continue discussioni. Per continuare
a garantire un’elevata qualità dell’esame
relativo al contenuto, nello scorso esercizio
finanziario la procedura d’esame era
stata rivista ed era stata introdotta una
procedura di esame collettivo sul modello
di quella dell’Ufficio europeo dei brevetti. Tale misura è stata consolidata
nell’anno in rassegna.
Ricerche brevettuali e tecnologiche
Dopo il marcato calo nell’ambito dei servizi
commerciali durante la crisi finanziaria
e le conseguenti perdite in termini di cifra
Rapporto d’attività 1O/11
«Genève» per degli orologi) in un nuovo
sia flessibile e che non siano introdotte
di provenienza. Il Parlamento deve ora
registro e su questa base chiederne la regi-
condizioni che impediscano a determinati
­trovare un compromesso politico che sia
e analisi con applicazioni di «text mining»
strazione come marchi geografici, con-
settori economici di utilizzare il «marchio
orientato alla prassi e attuabile e al
integrate e la possibilità di eseguire
sente ai settori interessati di ottenere un
Svizzera» o li ostacolino eccessivamente
­contempo consenta al Parlamento di adem-
cibile alla ripresa congiunturale, a una certa
analisi semantiche aprono nuove opportu-
titolo di protezione ufficiale in Svizzera.
nel farlo. Per questo motivo la Commis-
piere il suo mandato di rafforzare ade­
necessità di recupero e alla crescente
nità nel quadro dell’utilizzo delle infor­
La Divisione Diritto & Affari internazionali
Ciò semplificherebbe in modo significativo
sione ha deciso di incaricare una sottocom-
guatamente la protezione.
importanza attribuita alla PI nella gestione
mazioni brevettuali disponibili in forma
si occupa in primo luogo della preparazione
le procedure di domanda e l’attuazione
missione di svolgere un approfondito
strategica. La richiesta di ricerche di
completa e ben strutturata.
di progetti politici per la Confederazione.
della protezione in particolare all’estero.
esame pre­liminare del progetto. La sotto-
Il seguente resoconto non può fornire che
Le consultazioni parlamentari sono state
commissione ha iniziato i lavori nel
una panoramica generale degli sviluppi
avviate nel gennaio 2010 in seno alla Com-
novembre 2010 e ne presenterà i risultati
più importanti in questo campo. Per saperne
missione degli affari giuridici del consiglio
alla Commissione degli affari giuridici
di più sui diversi dossier è possibile
nazionale in veste di prima camera.
nell’autunno 2011.
consultare la pagina Internet dell’Istituto
Il 14 ottobre 2010 la Commissione è
Sono ormai noti sia l’orientamento generale
(www.ipi.ch < Info giuridiche), abbonarsi
entrata in materia senza voti contrari. Ha,
comunemente accettato, sia gli interessi
alla newsletter elettronica oppure consul-
tuttavia, chiesto che la regolamentazione
divergenti in particolare in materia di criteri
d’affari, nell’anno in rassegna è stato regi-
zare come base per la presa di decisioni
strato un fatturato record di 4,17 milioni
strategiche. Nuovi strumenti di ricerca
di franchi con un utile di un milione di franchi. Questa evoluzione è perlopiù ricondu-
­qualità elevata, complesse e complete si
è ulteriormente rafforzata. L’attuazione
coerente di criteri di qualità ambiziosi e la
cura dei rapporti con la clientela conti26
nuano pertanto a essere fattori decisivi per
un operatore che offre servizi a prezzi elevati come l’IPI.
Nell’ambito dei servizi di natura pubblica
la ricerca assistita continua ad essere
molto apprezzata. Una tendenza confermata
dai 434 mandati eseguiti e dalle reazioni
generalmente positive dei clienti. Le innovazioni relative alla ricerca assistita
introdotte nel quadro del progetto, nel frattempo portato a termine, PMI-PI hanno
dato i frutti auspicati. In più di 280 casi è
inoltre stata eseguita una ricerca facol­
tativa su una domanda di brevetto svizzero.
Da gennaio 2011 l’IPI partecipa a un
programma dell’OMPI a sostegno degli uffici
dei brevetti nelle economie emergenti.
Le ricerche e le opinioni scritte in questo
contesto contribuiscono in misura signi­
ficativa a migliorare la qualità dei sistemi
brevettuali a livello mondiale. Al contempo consentono all’IPI di conservare
ed ampliare le proprie competenze
nell’ambito dell’esame della novità e dell’attività inventiva. Per garantire che gli
esperti in brevetti dell’IPI dispongano delle
competenze necessarie in questo ambito
è stata organizzata una formazione in collaborazione con l’Ufficio europeo dei brevetti.
Nell’ambito dei servizi commerciali ci si
è principalmente concentrati sullo sviluppo
dell’analisi contestuale (si veda l’articolo
a pagina 5). Continua a crescere la domanda
di valutazioni di dati brevettuali da utiliz-
Design
Nell’anno in rassegna sono stati iscritti
oltre 1000 nuovi design, con un aumento
di quasi il 10 % rispetto all’esercizio pre­
cedente. Anche le 965 domande di proroga
hanno contribuito al risultato complessivo
positivo. La tendenza che vede i titolari prorogare la protezione dei design sembra
confermarsi.
Ha fatto segnare un nuovo aumento anche
il numero di domande internazionali per
la registrazione di disegni e modelli con
designazione della Svizzera presso
l’OMPI a Ginevra. Ciò è riconducibile alle
nuove adesioni all’Accordo dell’Aja e
all’intensa campagna informativa dell’OMPI.
Continuano a riscuotere successo anche
i servizi gratuiti dell’Istituto: nell’anno in
rassegna è stato inviato un numero importante di documenti di priorità e anche le
modifiche di registrazioni si sono mantenute
su un livello costante. Gli standard di
servizio sono stati osservati in tutti i casi
nonostante l’aumentato onere lavorativo.
Diritto & Affari internazionali
Accesso alla letteratura per
gli ipovedenti
Il dibattito internazionale sull’accesso alla
cultura suscita un interesse crescente
anche a livello nazionale. Con un’interpellanza il Consigliere agli Stati Luc Recor­don chiede ragguagli sulla posizione della
Svizzera in merito al progetto di Trattato
tare la «Pagina dell’Istituto» («Seite des
Instituts») sulla rivista di diritto della proprietà intellettuale, dell’informazione
e della concorrenza, sic!.
Panoramica delle società svizzere di gestione
Swissness
Il 18 novembre 2009 il Consiglio federale
ha adottato il messaggio relativo alla
legge sui marchi e a una nuova legge per
la protezione degli stemmi pubblici e
lo ha trasmesso al Parlamento. Anche
nell’esercizio in esame il cosiddetto
progetto «Swissness» è stato uno dei principali dossier trattati nell’ambito dei
servizi di natura politica svolti dall’Istituto.
Con il progetto si intende rafforzare la designazione di provenienza «Svizzera» e la
croce svizzera nell’interesse dei produttori,
dei fornitori e dei destinatari di prodotti
e servizi svizzeri e tutelarne il valore a lungo
termine. Il progetto definisce soprattutto
nuove regole, ancorate nella legge sulla protezione dei marchi, che stabiliscono a
quali condizioni un prodotto o un servizio
può essere definito «svizzero». Se tali
regole saranno osservate, anche i prodotti
(e non più solo i ser vizi) potranno essere
contrassegnati con la croce svizzera;
lo stemma nazionale continuerà invece a
essere riservato alla collettività.
La possibilità di registrare indicazioni geografiche anche non agricole (ad es.
Società di gestione­
SUISA
SUISSIMAGE
PROLITTERIS
SSA
SWISSPERFORM
Anno di fondazione
1923
1981
1974
1986
1993
Repertorio
Opere musicali
Opere audiovisive
Opere letterarie,
Opere dramma-
Diritti di remune­
delle opere
non teatrali
drammatiche e
tiche letterarie e
razione nell’ambito
delle arti figurative
musicali ed opere
dei diritti affini
collettiva
audiovisive
Membri
Compositori,
Sceneggiattori,
Scrittori, giornalisti,
Drammaturghi,
Artisti interpreti,
autori di testi,
registi, produttori
artisti delle arti
compositori,
produttori di supporti
editori di musica
e altri titolari di
figurative, fotografi,
sceneggiatori,
audio e audiovisivi
diritti del settore
grafici, architetti,
registi
e organismi di diffu-
cinematografico
editori di libri, gior-
sione
nali, riviste, nonché
editori d’arte
Numero di membri
28 677
2582
10 116
2582
9198
2009
136 859 000
49 409 000
29 330 000
19 816 000
43 031 000
2010
133 247 000
48 846 000
34 850 000
19 355 000
42 699 000
Entrate conseguite
dalla gestione
dei diritti in CHF
27
Rapporto d’attività 1O/11
28
dell’Organizzazione mondiale della pro-
zione ha nuovamente acquisito nuovi mem-
dall’IPI. La procedura è ora in attesa di
le divergenze, ancora troppo spesso fatte
gramma di lavoro dopo la conferenza mini-
per un accordo di libero scambio bilaterale
prietà intellettuale (OMPI) per migliorare
bri e consolidato la sua posizione di princi-
decisione da parte del Tribunale ammini-
valere per ostacolare gli avanzamenti, sono
steriale.
con la Cina. Nel quadro dell’Associazione
l’accesso dei ciechi e degli ipovedenti ai
pale rete svizzera di aziende, associazioni,
strativo federale.
perlopiù di natura artificiale.
libri. Globalmente solo il 5 % dei libri è
rappresentanti dei consumatori e autorità
disponibile in un formato accessibile agli
competenti per la lotta alla contraffazione
ipovedenti (in braille, in grandi caratteri
e alla pirateria.
o in formato audio). Spesso lo scambio a
A livello internazionale si sono concluse le
livello inter­nazionale di questi formati è
trattative per un accordo multilaterale
ostacolato dalle legislazioni internazionali,
per la lotta alla contraffazione e alla pirate-
il che comporta onerosi doppioni nella
ria (Anti-Counter feiting Trade Agreement –
produzione. Il progetto di Trattato vuole con­
ACTA). L’Accordo ha lo scopo di combattere
tribuire alla risoluzione del problema a
le contraffazioni e la pirateria su vasta
livello globale. Argentina, Brasile, Ecuador,
scala e a fini commerciali. A questo fine
Unione europea, Messico, Paraguay e
l’ACTA prevede criteri minimi per le
Stati Uniti hanno presentato un progetto
misure di attuazione del diritto e doganali.
che integra la proposta del Presidente
La delegazione svizzera guidata dall’Isti-
della Commissione. Il progetto incorpora
tuto ha garantito la tutela degli interessi del
i commenti delle diverse delegazioni, tra
nostro paese. Dal 1o maggio 2011 l’Ac-
cui quelli della Svizzera, interessata soprat-
cordo è aperto alla firma per un periodo di
tutto ad assicurare che le disposizioni di
due anni.
questo strumento siano conformi alla legislazione nazionale. Il legislatore elvetico
ha affrontato la problematica già in occasione dell’ultima revisione parziale della
legge sul diritto d’autore introducendo una
restrizione ­corrispondente del diritto
d’autore nell’articolo 24c.
Lotta alla contraffazione e
alla pirateria
In concomitanza con l’inizio degli esodi
estivi l’Associazione STOP ALLA PIRATERIA,
co-patrocinata dall’Istituto, ha condotto
una campagna di sensibilizzazione in materia di contraffazione e pirateria presso
l’aeroporto di Ginevra. Uno stand informativo ubicato strategicamente ha consen­tito ai viaggiatori di confrontarsi con il fenomeno dei prodotti pirata illustrando
altresì le insidie insite nell’acquisto di una
contraffazione. Il 28 ottobre 2010 si è
inoltre tenuta per la terza volta la giornata
STOP ALLA PIRATERIA. Alla presenza
di numerosi giornalisti è stata lanciata la
campagna informativa «La pirateria è
senza scrupoli» presso l’aeroporto di BernaBelp. Nell’anno in rassegna l’associa-
Sorveglianza sulle società di gestione
dei diritti d’autore
L’IPI ha nuovamente approvato i rapporti di
gestione delle cinque società di gestione.
Su indicazione dell’Istituto SUISA ha precisato il proprio regolamento di ripartizione
alla luce dell’obbligo legale di gestione
secondo disposizioni definite e lo ha sottoposto all’IPI per controllo. Il regolamento
di ripartizione parzialmente rivisto è stato
approvato. Lo stesso vale per il regolamento parzialmente rivisto di SSA. Si è
inoltre concluso l’esame di una revisione
approfondita del regolamento di ripartizione
di ProLitteris e la maggioranza delle modifiche richieste è stata approvata. Diverse
denunce sono nuovamente state indirizzate
all’Istituto. Un certo numero di procedimenti si è concluso nell’anno in rassegna.
Una denuncia contro SUISA in qualità
di rappresentante di tutte le società di
gestione, relativa alla riscossione di
compensi per l’utilizzazione di radio e televisione nelle camere d’albergo e d’ospedale, nonché nelle case e negli appar­
tamenti di vacanza (GT 3a) è stata accolta
All’interno dell’Organizzazione il Direttore
Organizzazione europea dei brevetti
Il 27 giugno 2011 il Consiglio sulla competitività si è espresso a favore di due
­proposte relative al «brevetto unico» (un’ordinanza per la creazione di una protezione
brevettuale unica e una seconda ordinanza
relativa alle regole in materia di traduzione) nel quadro di una cooperazione rafforzata tra 25 paesi membri dell’UE.
Una partecipazione della Svizzera a questa
nuova regione è palesemente esclusa.
Sta ora, tuttavia, alla Svizzera assicurare
che i costi dei relativi lavori svolti
dall’Uf­ficio europeo dei brevetti (UEB) siano
coperti dai 25 Stati partecipanti, così
che non scaturiscano oneri diretti per i paesi
non membri come, appunto, la Svizzera.
Questa posizione è appoggiata anche dal
Presidente dell’UEB.
Organizzazione mondiale della proprietà
intellettuale
Nel 2010 i diversi gruppi regionali hanno
avviato un dialogo costruttivo dando origine
a una dinamica grazie alla quale è stato
possibile superare lo stallo nelle trattative
in merito a diversi dossier importanti.
A seguito dell’Assemblea generale del 2010
il movimento ha tuttavia subito una nuova
battuta d’arresto, per cui vari dossier sono
nuovamente al palo. I progressi fatti registrare di recente dallo Standing Committee
on Copyright and Related Rights (SCCR)
con la convocazione di una conferenza diplomatica sulle rappresentazioni audiovisive,
l’elaborazione di un progetto di testo sulle
eccezione a favore degli ipovedenti e un
progetto per la ripresa dei lavori sulla protezione degli organismi di diffusione
­dimostrano che l’interesse dei paesi industriali e di quelli in via di sviluppo per la
creazione di un quadro equilibrato in materia di proprietà intellettuale rimane e che
generale ha portato avanti le riforme
a livello di Segretariato introducendo un
sistema di gestione fondato sui risultati.
Questa misura dovrebbe contribuire alla
razionalizzazione dell’Organizzazione ed
aumentarne l’efficienza. Continuano altresì
gli sviluppi positivi relativi ai sistemi di
registrazione internazionale gestiti dall’OMPI
(PCT, Madrid, l’Aja e Lisbona) sotto il
­profilo dell’utilizzazione e del rinnovo.
La Svizzera continua a partecipare attivamente ai lavori dell’OMPI e sostiene le
iniziative tese a consolidare le unioni di
registrazione e lo sviluppo armonioso
del quadro giuridico internazionale nonché
le attività per lo sviluppo.
Organizzazione mondiale del
commercio/Accordo TRIPS
I lavori tecnici del Consiglio per gli aspetti
dei diritti di proprietà intellettuale attinenti
al commercio (TRIPS) sono stati portati
avanti con la partecipazione attiva della
Svizzera guidata dall’IPI. Parallelamente,
ancora una volta, le trattative per una prossima conclusione del ciclo di Doha sono
sfociate nel nulla. L’esito delle trattative di
Doha, avviate ormai 10 anni fa, resta
quindi incerto. Alla luce delle divergenze
irrimediabili tra i principali blocchi è pos­
sibile una sospensione del ciclo o un ridimensionamento degli obiettivi a un pacchetto minimale a favore dei paesi meno
sviluppati. È possibile che una soluzione
di questo genere, che non toccherebbe
verosimilmente le questioni legate alla proprietà intellettuale, sia adottata in occasione della conferenza ministeriale di inizio
dicembre 2011 a Ginevra. In questo caso
la Svizzera dovrà riproporre attivamente
l’obiettivo di introdurre una migliore protezione delle indicazioni geografiche
nell’Accordo TRIPS nel quadro di un pro-
europea di libero scambio (AELS) si sono
Altre organizzazioni internazionali
Nell’anno in rassegna un gruppo di lavoro
intergovernativo si è incontrato per
­discutere il ruolo dell’OMC nella lotta contro i medicinali contraffatti e della sua
relazione con IMPACT (International Medical
Products Anti-Counter feiting Taskforce).
Si è tra le altre cose parlato del ruolo della
protezione della proprietà intellettuale
nella lotta ai medicinali contraffatti. Poiché
il gruppo non ha ancora potuto presentare risultati concreti la 64a Assemblea mondiale della sanità ha deciso di prolungare
il suo mandato di un altro anno. Nel gennaio
2011 il Consiglio esecutivo dell’OMC ha
nominato 21 esperti con funzione consultiva nell’ambito del coordinamento e
finanziamento della ricerca e dello sviluppo
relativi ai medicinali per combattere le
malattie che colpiscono prevalentemente i
paesi poveri. Tra gli esperti c’è anche
uno svizzero.
L’Istituto partecipa inoltre alle trattative
internazionali relative ai punti di contatto
tra proprietà intellettuale e sviluppo
sostenibile. Nell’anno considerato ci si è
concentrati in particolare sulle trattative
nel quadro della Convenzione sulla diversità
biologica (CDB) per un Protocollo sul
cosiddetto «access and benefit sharing»
nonché sui negoziati in seno all’OMC
relativi ai virus dell’influenza pandemici. In
entrambi i casi le trattative si sono concluse nell’anno in rassegna con l’adozione
di nuovi strumenti.
Accordi di scambio plurilaterali
e bilaterali
Nell’ambito della preparazione dei trattati
di libero scambio a livello regionale e
bilaterale la delegazione svizzera conta
sull’Istituto per il capitolo dedicato alla
proprietà intellettuale. Nell’esercizio considerato la Svizzera ha avviato le trattative
concluse con esito positivo le trattative per
un accordo di libero ­scambio con Hong
Kong e con la Bosnia Erzegovina e il Monte­
negro nell’ambito della proprietà intellettuale. Sono altresì state avviate trattative
con Indonesia, Russia, Belarus e Kazakistan. Sono inoltre stati portati avanti i
negoziati per un accordo di libero scambio
tra AELS e India.
29
Discussioni bilaterali
Sulla base di un Memorandum of Understanding sottoscritto con la Cina nel 2007,
sono proseguite le discussioni sulla
protezione della proprietà intellettuale con
un paese in transizione di importanza
centrale per l’economia svizzera. Nel novembre 2010 si è tenuto a Berna il 4o incontro di lavoro bilaterale con la Cina, durante
il quale è stato organizzato, tra le altre
cose, un secondo seminario sulla protezione delle indicazioni geografiche. In
collaborazione con economiesuisse l’Istituto ha inoltre organizzato una visita
presso Syngenta a Stein, conclusasi con
una tavola rotonda che ha dato l’occasione agli esponenti delle associazioni e
dell’industria elvetici di discutere
direttamente con la delegazione cinese.
Il dialogo bilaterale in materia di proprietà
intellettuale avviato con l’India nel 2007
non è proseguito nell’esercizio considerato
e resta in sospeso in attesa della con­
clusione delle trattative per un accordo di
libero scambio AELS con il paese.
La Svizzera ha poi condotto colloqui esplorativi e negoziali con diversi paesi in via
di sviluppo con l’obiettivo di concludere
accordi bilaterali sulla protezione delle indicazioni geografiche. L’accordo bilaterale
con la Russia ratificato lo scorso anno è
stato approvato dal Parlamento nell’anno
considerato ed entrerà in vigore nell’autunno 2011.
Rapporto d’attività 1O/11
30
Cooperazione internazionale
Alla fine dell’anno considerato sono stati
conclusi i progetti dell’Istituto sulla pro­
tezione delle indicazioni di provenienza geografiche con Giamaica e Kenia. Anche
il progetto con il Vietnam finanziato dalla
Segreteria di Stato dell’economia (Seco)
è giunto a termine. Nell’anno in rassegna
sono altresì proseguiti i lavori per il progetto con il Ghana teso tra le altre cose a
modernizzare il quadro giuridico e le
­istituzioni nell’ambito della proprietà intellettuale. È inoltre stato avviato un nuovo
progetto con il Laos finanziato dalla Seco.
È previsto anche l’avvio di nuovi progetti
con altri Stati.
Formazione
Nell’anno in rassegna si sono tenuti 125
corsi, distribuiti su un totale di 196 giorni,
per piccole e medie imprese, parchi tecnologici, scuole universitarie professionali,
scuole universitarie, scuole e associazioni, cui hanno partecipato ca. 4800 interessati. È stato proposto un nuovo
modulo di approfondimento basato sul
modulo di base. Tutti i moduli sono
stati proposti in tedesco e in francese.
L’Istituto è inoltre presente nella
maggioranza delle università svizzere per
rafforzare la consapevolezza dell’impor tanza di un sistema equilibrato di pro­
tezione della proprietà intellettuale.
Consiglio d’Istituto e organo di revisione
Direzione
Organigramma
Roland
Grossenbacher
Direttore
Diritto &
Affari inter­
nazionali
Brevetti
Marchi
Divisione
di stato
maggiore
Felix Addor
Alban Fischer
Eric Meier
Ueli Buri
Informatica
Matthias
Günter
32
33
Finanze e contabilità/
controlling
Kerstin Tischler
Servizio di stato
maggiore Economia
Hansueli Stamm
Rapporti commerciali
internazionali
Mathias Schäli
Proprietà intellettuale
e Sviluppo sostenibile
Martin Girsberger
Il Consiglio d’Istituto
Il Consiglio d’Istituto, nominato dal Consiglio federale, è l’organo direttivo supremo nell’ambito della gestione aziendale dell’Istituto.
Esso approva il bilancio preventivo, il rapporto di gestione e il conto annuale. Emana il Regolamento delle tasse dell’IPI e determina la
composizione della direzione (senza il direttore). Il Consiglio d’Istituto è composto dai seguenti membri:
Felix Hunziker-Blum
Presidente, Dott. iur., avvocato,
Sciaffusa
Claudia Bolla-Vincenz
Dott. iur., avvocato, Berna
Roman Boutellier
Prof. Dott. sc. mat., Professore di gestione
delle innovazioni e delle tecnologie presso
l’ETH di Zurigo, Zurigo
Alexandra Frei
Agente di brevetti VSP, Zollikon
Matthias Ramsauer
Jean-Pierre Maeder
Avvocato, Vicedirettore della Nestec SA,
Group Head of Trademarks Nestlé, Vevey
Barbara Schaerer
Dott. iur., avvocato, LL.M., MBA,
Direttrice dell’Ufficio federale
del personale, Berna
Segretario generale DFGP, Berna
Servizio giuridico
Diritto generale
Jürg Herren
Servizio giuridico
Brevetti e Design
Pascal Fehlbaum
Servizio giuridico
Marchi
Anja Herren
Vincenzo M. Pedrazzini
Lic. iur., Wollerau
Beat Weibel
Responsabile proprietà intellettuale, ABB
Asea Brown Boveri Ltd. e ABB Ltd., Zurigo
L’appartenenza dei membri del Consiglio d’Istituto a organi direttivi superiori di altre imprese e istituti di diritto pubblico o privato
è pubblicata sul sito Internet dell’Istituto (www.ipi.ch, rubrica Profilo > Istituto > Organigramma).
L’organo di revisione
Il Consiglio federale ha designato quale organo di revisione il Controllo federale delle finanze, che ha il compito di verificare
la contabilità e di redigere un rapporto all’attenzione del Consiglio d’Istituto.
Stato al 1o novembre 2011
Formazione e Coopera­
zione internazionale
Ingo Meitinger
Servizio giuridico
Diritto d’autore
Emanuel Meyer
Stato maggiore
Theodor Nyfeler
Stato maggiore
Melchior Caduff
Personale
Daniela Pfander
Operazioni IS
Rolf Leuenberger
Responsabili dei processi
Pascal Weibel
Theodor Nyfeler
Ricerca sui marchi
Sylviane Darbellay
Contact-Center
Marco Andreose
Sviluppo
software
Christian Zandee
Amministrazione
dei marchi
Brigitte Bolli Jost
Segretariato di
direzione allargato
Rolf Plattner
Esame dei marchi 1
Stefan Fraefel
Comunicazione
Lorenzetta Zaugg
Esame dei marchi 2
Alexander Pfister
Servizi linguistici
Natascha Muther Devaud
Amministrazione
dei brevetti
Rolf Hofstetter
Esperti in brevetti
gruppo 1
Beda Bischof
Esperti in brevetti
gruppo 2
Yvonne Schumacher
Esperti in brevetti
gruppo 3
Peter Bruns
Design/Topografie
Beat Schiesser
Esame dei marchi 3
Marc Burki
Esame dei marchi 4
Jane Bessmann
Procedura
di opposizione
Regina Scartazzini
Ditsch
Customer
Management
Daniel Ingold
Conto annuale 1O/11
Perdite
contenute
Nell’esercizio finanziario 2OO8/O9, in
seguito a una serie di riduzioni delle
tasse, le perdite intenzionali erano
ammontate a oltre 8 mio. di CHF.
Nell’anno successivo le perdite erano
diminuite attestandosi a 4 mio., per
scendere a O,3 mio. di CHF alla fine
dello scorso esercizio, benché le entrate
generate dalle tasse siano rimaste
inferiori alle attese.
Ancora una volta le entrate generate dalle
aziendale, segnatamente nell’ambito delle
tasse annuali per i brevetti europei sono
spese per il personale e per l’informatica.
state inferiori alle anticipazioni, benché
Una parte cospicua dei risparmi è tuttavia
queste ultime fossero già state nettamente
riconducibile a un semplice differimento
riviste al ribasso sulla base dei valori
delle spese, soprattutto di quelle relative al
attesi dall’Ufficio europeo dei brevetti. Nel
Tribunale federale dei brevetti, che ver-
settore dei marchi le entrate hanno invece
ranno dunque a pesare sul bilancio in un
superato le previsioni. Anche nell’ambito dei
secondo momento. Anche determinati
servizi commerciali l’utile, le entrate e il
ratei e risconti rivestono un ruolo di una
grado di copertura hanno ampiamente sor-
certa rilevanza. Non va inoltre dimenti-
passato le attese, principalmente grazie
cato che le prestazioni proprie per progetti
alle ricerche brevettuali. Ciò è ragguardevole
di informatica attivate il 1o luglio 2009
anche perché ai prezzi praticati dall’Isti-
in virtù degli standard IFRS comporteranno
tuto per queste prestazioni, già elevati nel
un incremento degli ammortamenti
confronto internazionale, si è aggiunto,
andando a pesare sul bilancio a medio
per i clienti stranieri, il rincaro dovuto al
termine.
franco for te. Vista la riduzione delle
In questo contesto non è possibile preve-
riser ve e i bassi tassi d’interesse il red-
dere un quadro altrettanto positivo alla
dito finanziario si è situato al di sotto
fine dell’esercizio in corso. Questo anche
di quello degli esercizi precedenti.
perché la riduzione del personale messa
Il risultato positivo è stato nuovamente
in atto per contenere le perdite sta chiara-
determinato in maniera decisiva dalle
mente raggiungendo i suoi limiti. A medio
misure di risparmio introdotte nella gestione
termine continuiamo, tuttavia, ad auspicare
35
Conto annuale 1O/11
il conseguimento del pareggio di bilancio
Il conto annuale dettagliato, conforme
senza dover ricorrere a un aumento delle
agli IFRS è scaricabile dal sito www.ipi.ch
tasse. Il raggiungimento di questo obiettivo
(rubrica «Profilo > Istituto > Rapporto
dipende in larga misura dall’evoluzione
­annuale») o può essere ordinato gratuita-
della validazione dei brevetti europei in Sviz-
mente mediante la cartolina-risposta
zera, a sua volta condizionata in modo
allegata.
Bilancio
(in migliaia di CHF)
2010/2011
2009/2010
30. 06. 11
30. 06. 10
68 973
69 801
significativo dalla produttività dell’Ufficio
Liquidità
europeo dei brevetti. Le riser ve pari a
Crediti risultanti da prestazioni
896
642
64,9 mio. di CHF in bilancio alla fine
Altri crediti
740
535
dell’esercizio considerato ci concedono
Ratei e risconti attivi
2 777
3 457
73 386
74 435
ancora del tempo per raggiungere il
pareggio, prima che si concretizzi la minac36
Attivo circolante
37
cia di una riduzione degli accantonamenti
al di sotto della soglia considerata adeguata
di 50 a 75 mio. di CHF. Si tratta di un
importo definito soprattutto in considerazione dei rischi connessi all’adesione
Immobilizzazioni
28 442
29 297
8 051
6 702
Attivo fisso
36 493
35 999
Totale attivi
109 879
110 434
Impegni per forniture e prestazioni verso terzi
2 680
2 345
Pagamenti anticipati dei clienti (conti correnti)
5 193
5 868
Altri impegni
4 017
3 762
Ratei e risconti passivi
7 472
7 296
Accantonamenti a breve termine
1 336
944
Capitale estraneo a breve termine
20 698
20 215
Accantonamenti per gli impegni nei confronti della cassa pensioni
21 794
22 346
2 472
2 654
24 266
25 000
Perdite
–304
–3 846
Riser ve
65 219
69 065
Capitale proprio
64 915
65 219
109 879
110 434
Investimenti immateriali
della Svizzera all’Organizzazione europea
dei brevetti e all’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale sostenuti
dall’Istituto.
L’organo di revisione ha confermato senza
riserve la regolarità del bilancio.
Altri accantonamenti
Capitale estraneo a lungo termine
Totale passivi
Conto annuale 1O/11
Conto economico
Rendiconto delle variazioni di liquidità
2010/2011
2009/2010
dal 01.07. 10
al 30. 06. 11
dal 01.07. 09
al 30. 06. 10
Utile di esercizio(+) o perdita di esercizio (–)
–304
–3 846
Ammortamenti(+) / Rettifiche di valore (–) delle immobilizzazioni
2 482
2 547
2010/2011
2009/2010
dal 01.07. 10
al 30. 06. 11
dal 01.07. 09
al 30. 06. 10
47 412
46 102
Prestazioni di ser vizi
5 173
4 397
Ricavi diversi
2 087
1 539
Prestazioni proprie per software
1 274
2 589
Ammortamenti(+) / Rettifiche di valore (–) dei crediti
(in migliaia di CHF)
Tasse
Ricavo lordo
Quota del 50 % delle tasse annuali per i brevetti europei
con validità per la Svizzera e il Liechtenstein versata dall’OEB
Riduzioni in virtù dell’articolo 8a RT-IPI
Altre riduzioni del ricavo
55 946
54 627
(in migliaia di CHF)
Flussi da attività operativa
4
–13
Incremento/Decremento accantonamenti a lungo termine
–552
–143
Flusso di cassa
1 630
–1 455
211
392
– prestazioni
339
–921
– ratei e risconti
171
–373
–257
–63
385
–416
Proventi finanziari
–946
–1 440
Proventi da interessi
1 129
1 647
Afflussi(deflussi) da attività operativa
2 662
–2 629
Investimenti esterni
–2 980
–5 725
Flussi da attività d’investimento
–2 980
–5 725
Variazione conto corrente
–510
242
Afflussi(deflussi) da attività di finanziamento
–510
242
Variazione netta delle disponibilità liquide ed equivalenti
–828
–8 112
Disponibilità liquide ed equivalenti all’inizio del periodo
69 801
77 913
Disponibilità liquide ed equivalenti alla fine del periodo
68 973
69 801
2010/2011
2009/2010
dal 01.07. 10
al 30. 06. 11
dal 01.07. 09
al 30. 06. 10
65 219
70 223
–304
–3 846
0
–1 158
64 915
65 219
Incremento/Decremento accantonamenti a breve termine
–11 786
–11 498
–
–1 660
–312
–267
43 848
41 202
Incremento/Decremento debiti per forniture e prestazioni
Incremento/Decremento crediti e altri beni
Ricavo netto
38
– prestazioni
– ratei e risconti
Spese per prestazioni di terzi: tasse
Spese per prestazioni di terzi: ser vizi
Altre spese per prestazioni di terzi
Spese per prestazioni di terzi
–945
–843
–1 143
–1 075
–265
–655
–2 353
–2 573
–33 399
–34 197
Spese per l’informatica
–2 413
–1 819
Altre spese di gestione
–4 208
–5 355
Ammortamenti
–2 482
–2 543
–243
–
Flussi da attività d’investimento
Spese per il personale
Tribunale federale dei brevetti
Spese di gestione
Risultato d’esercizio
Reddito finanziario
–42 745
–1 250
986
–43 914
–5 285
1 478
Oneri finanziari
–40
–39
Risultato finanziario
946
1 439
– 304
– 3 846
Perdite dopo il risultato finanziario
Flussi da attività di finanziamento
Capitale proprio
(in migliaia di CHF)
Consistenza iniziale
Perdite
Accantonamenti supplementari per gratificazioni per anzianità di ser vizio
Consistenza finale
39
Conto annuale 1O/11
Settori di diritto di protezione
L’articolo 13 cpv. 2 LIPI, che prevedeva la copertura dei costi nella media quadriennale per i diversi settori
di protezione, è stato abrogato il 1o gennaio 2006. Ciò nonostante l’IPI ha deciso di continuare a presentare
i risultati dei vari settori di protezione. Non si tratta tuttavia dell’informativa di settore ai sensi dello IFRS 8.
Tutte le cifre sono da considerarsi in migliaia di CHF.
Brevetti
Tasse
Prestazioni di ser vizi (incl. pubblicazioni)
Ricavi diversi
./. Tasse annuali UEB quota dell’UEB
Ricavo netto
Spese per prestazioni di terzi: ser vizi
2009 ⁄ 10
2008 ⁄ 09
2007 ⁄ 08
26 583
26 259
27 161
28 441
4 163
3 403
3 309
4 004
Design
Tasse (incl. OMPI)
Prestazioni di ser vizi
2010 ⁄ 11
2009 ⁄ 10
2008 ⁄ 09
2007 ⁄ 08
1 130
1 073
1 034
1 003
0
0
0
0
43
92
4
4
Ricavi diversi
0
0
0
0
–11 785
–11 498
–11 927
–12 507
Ricavo netto
1 130
1 073
1 034
1 003
19 004
18 256
18 547
19 942
Spese per prestazioni di terzi: tasse
–1
0
0
– 120
–158
–221
–255
– 330
Spese per prestazioni di terzi
–1
0
0
– 120
–913
–822
–525
– 664
Quota di copertura 1
1 129
1 073
1 034
883
Spese per prestazioni di terzi
–1 071
–1 043
–780
– 994
Costi fissi
–455
–459
–469
– 411
Quota di copertura 1
17 933
17 213
17 767
18 948
Quota di copertura 2
676
614
565
472
Costi fissi
–9 563
–9 577
–9 916
– 9 140
Quote
–407
–370
–472
– 465
268
244
93
7
2010 ⁄ 11
2009 ⁄ 10
2008 ⁄ 09
2007 ⁄ 08
Tasse
33
30
23
30
Ricavo netto
33
30
23
30
0
0
0
0
Spese per prestazioni di terzi: tasse
40
2010 ⁄ 11
Quota di copertura 2
Quote Risultato del titolo di protezione
Marchi
Tasse (incl. OMPI)
Prestazioni di ser vizi (incl. pubblicazioni)
8 370
7 636
7 851
9 808
–10 447
–10 549
–13 234
–13 318
–2 077
–2 913
–5 383
–3 510
2010 ⁄ 11
2009 ⁄ 10
2008 ⁄ 09
2007 ⁄ 08
19 465
16 892
16 672
17 999
Risultato del titolo di protezione
Diritto d’autore
929
918
821
1 172
Ricavi diversi
0
0
1
0
Ricavo netto
20 394
17 810
17 494
19 171
–167
–151
–120
– 209
Quota di copertura 1
Spese per prestazioni di terzi: ser vizi
Spese per prestazioni di terzi: tasse
Spese per prestazioni di terzi: tasse
Spese per prestazioni di terzi
0
0
0
0
33
30
23
30
–33
–21
–51
– 322
Costi fissi
–532
–576
–561
– 648
–200
–172
–171
– 531
Quota di copertura 2
–499
–546
–538
– 618
Quota di copertura 1
20 194
17 638
17 323
18 640
Quote –482
–449
–491
– 529
Costi fissi
–8 570
–9 000
–9 279
– 8 370
Quota di copertura 2
11 624
8 638
8 044
10 270
Risultato del titolo di protezione
–981
– 995
– 1 029
– 1 147
–10 084
–10 261
–12 091
– 10 759
1 540
– 1 623
– 4 047
– 489
Spese per prestazioni di terzi
Quote Risultato del titolo di protezione
41
Vorname
Prénom
Nome
First Name
Name
Nom
Cognome
Last Name
Firma
Société
Ditta
Company
Strasse, Nr.
Rue, no
Via, no.
Street, No.
PLZ, Ort
Code postal, localité
Codice postale, località
Postal Code, City
Land
Pays
Paese
Countr y
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Cartolina-risposta
Reply card
Vi prego di:
inviarmi un esemplare suppl. del rapporto annuale
non inviarmi più il rapporto annuale
inviarmi il conto annuale completo in tedesco
Please send me:
an additional copy of the annual report
no future copies of the annual report
a copy of the complete annual statement in German
Vi prego inoltre di inviarmi gli opuscoli informativi
gratuiti sui seguenti argomenti:
protezione dei marchi
protezione dei brevetti
protezione del design
diritto d’autore
ricerche tecnologiche e brevettuali
ricerche sui marchi
Please send me the following
at no extra cost (D, F, I):
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patent information
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