Eidgenössisches Institut für Geistiges Eigentum Institut Fédéral de la Propriété Intellectuelle Istituto Federale della Proprietà Intellettuale Swiss Federal Institute of Intellectual Property Rapporto annuale 1O 11 Contenuto 3 Prefazione Di Roland Grossenbacher, Direttore 5 L’analisi contestuale basata sui dati brevettuali Il potenziale nascosto dei dati brevettuali 9 Riforma del diritto dei brevetti LCB e LTFB: obiettivo raggiunto 11 Il settore GENE Proprietà intellettuale e sviluppo sostenibile: un binomio di successo 15 Rapporto d’attività 2010/2011 Compendio del 15o anno d’esercizio 32 Organigramma Istituto, Consiglio d’Istituto e organo di revisione 35 Conto annuale 2010/2011 Perdite contenute Prefazione Roland Grossenbacher Direttore Impressum Editore: Istituto Federale della Proprietà Intellettuale in seno al Dipartimento federale di giustizia e polizia Concetto, redazione, traduzione e coordinazione del progetto: Istituto Federale della Proprietà Intellettuale Impostazione: Beat Brönnimann, grafonaut, Wabern Immagine e fotografia: Andreas Greber, Berna (foto a pagina 3, © Ufficio europeo dei brevetti) Immagini L’Istituto (IPI) si impegna a favore del miglioramento e della promozione della protezione della proprietà intellettuale portando avanti diversi progetti in vari paesi. Le immagini dedicate alla «Cooperazione inter nazionale» mostrano i collaboratori dell’IPI in compagnia di cittadini dei paesi in cui l’Istituto ha avviato o concretizzato simili progetti. Altre informazioni in merito: www.ige.ch/it/info-giuridiche/cooperazione- internazionale.html L’importanza dei beni immateriali nella membri dell’UE non è, ad esempio, uno spondere all’evoluzione demografica. Per catena del valore continua a crescere. Di svantaggio. Come gli altri utenti, i richiedenti quanto concerne i ser vizi al pubblico conseguenza i sistemi di protezione della svizzeri sceglieranno questo tipo di bre- abbiamo ampliato le possibilità di comuni- proprietà intellettuale rivestono un ruolo vetto se saranno convinti della sua utilità. cazione elettronica. In questo contesto fondamentale nella definizione di condizioni Lo stesso vale, e a maggior ragione, per le parole chiave sono: comunicazione elet- quadro economiche ideali. Ciò vale in par le relative procedure di risoluzione delle con- tronica giuridicamente vincolante, deposito ticolare per la Svizzera quale paese povero troversie. I problemi correlati daranno al elettronico dei marchi e verifica automatica di materie prime. Il nostro Istituto è respon- nuovo Tribunale federale dei brevetti l’op- delle liste di prodotti e servizi. In futuro sabile della creazione e della gestione di portunità di svolgere un ruolo chiave sono previste altre misure di interazione tali sistemi, ed è compito nostro valutarne nell’ambito della giurisprudenza europea elettronica diretta a favore degli utenti. la validità, accrescerne la qualità per mediante una direzione del processo Per consentire la manutenzione e lo sviluppo adempiere appieno alla nostra missione. orientata agli utenti e decisioni di qualità di tutte queste innovazioni è indispensa- elevata. Nel settore dei marchi possiamo bile poter fare ricorso a un consolidato team A questo fine dobbiamo poter contare sui sfruttare la nostra prassi autonoma interno di informatici che disponga del nostri punti di forza. Una forza che le d’esame per tenere conto, nella giusta know how necessario. È questo il motivo aziende svizzere continuano a dimostrare misura, del bisogno di disponibilità di principale per cui, nonostante le preve- di avere anche consentendo, lo scorso terzi con un occhio particolare di riguardo dibili difficoltà, stiamo portando avanti anno, al nostro piccolo paese di classifi- per le denominazioni geografiche. Per internamente un progetto di ampio respiro carsi al terzo posto nella graduatoria l’economia svizzera le indicazioni di pro teso a rinnovare la gestione elettronica degli Stati europei con il numero maggiore venienza sono uno strumento di marke- dei diritti di protezione. di domande di brevetto. Questo vale in ting decisivo, è pertanto auspicabile che termini assoluti; in relazione alla popola- nell’ambito del progetto Swissness la Essere autonomi significa saper racco- zione la Svizzera continua a occupare soglia definita per il loro utilizzo sia elevata. gliere le sfide e chi intraprende questa via il primo posto. Uno degli elementi centrali Questo non è un approccio difensivo, si non può semplicemente seguire la cor- della nostra forza è l’adesione della tratta, invece, di tutelare la qualità svizzera rente, ma deve imparare a superare gli osta- Svizzera all’Organizzazione europea dei in modo durevole e di affrontare il futuro coli, responsabilizzarsi e prevedere oneri brevetti, che ci consente di disporre con spirito innovativo. e rischi superiori. Chi vuole restare autonomo deve saper sfruttare i propri punti di Composizione e lettorato: Typopress Bern AG, Berna • Nadja Bütler, IPI (interno copertina, pagina 2) di un’autorità competente in materia di Stampa: Paulusdruckerei, Freiburg • F lorence Thiévent (IPI) e Bui Thanh Truong, Vietnam (pagina 4) brevetti, l’Ufficio europeo dei brevetti, Ciò che vale per la Svizzera nel contesto forza. Nel nostro caso si tratta di trovare considerata la migliore al mondo. Essa europeo e mondiale, vale anche per il un equilibrio ideale tra interconnessione e •E ric Meier (IPI) e Danilo Manojlovic, Serbia (pagina 14) garantisce la possibilità di ottenere nostro Istituto in seno all’amministrazione capacità di agire autonomamente in caso brevetti validi per la Svizzera di qualità federale. L’autonomia economica dell’Isti- di bisogno. Tale capacità va preser vata e •E sther Lomax (IPI) e Richard Brown, Giamaica (pagina 21) ineccepibile. La stessa importanza va tuto gli consente una certa dinamicità continuamente sviluppata. attribuita all’autonomia di cui godiamo, che che comporta continue innovazioni in fun- ci permette di concretizzare soluzioni su zione del contesto mutevole e delle esi- misura sempre nuove tese a soddisfare le genze degli utenti. In passato ciò ci ha con- esigenze particolari della nostra economia. sentito di attuare un diritto del personale Una buona interconnessione è decisiva, pionieristico nel contesto dell’amministra- ma non per questo occorre essere onnipre- zione pubblica e ci permette ora di pro senti. Il fatto che la Svizzera non parte lungare la durata dell’impiego dei nostri ciperà al brevetto unico valido in 25 Stati collaboratori su base facoltativa per ri- © Copyright Istituto Federale della Proprietà Intellettuale Stauffacherstrasse 65/59 g, CH-3003 Berna Tel. +41 (0)31 377 77 77 Fax +41 (0)31 377 77 78 www.ipi.ch Il presente rapporto annuale è pubblicato in italiano, francese, tedesco e inglese. È ottenibile gratuitamente e può essere scaricato come file PDF dal sito www.ipi.ch (rubrica Profilo/Istituto/Rapporto annuale). Per favorire la leggibilità si è rinunciato alla forma femminile. Si ringraziano le lettrici per la comprensione. La riproduzione è ammessa su indicazione della fonte. È gradito il deposito di una copia. Novembre 2011 • Knut Kieschnick (IPI) e Xin Zhang, Cina (pagina 25) •C hristine Progin (IPI) ed Ernest Ampor ful, Ghana (pagina 31) •B enny Müller (IPI) e Samira Safarova, Azerbaigian (pagina 34) •M atthias Schmid (IPI) e Keochay Seeli-Chanthakhot, Laos (pagina 42) Scenografia: Wenger Zur flüh Gestaltungen GmbH, Gümligen 3 L’analisi contestuale basata sui dati brevettuali Il potenziale nascosto dei dati brevettuali I mercati diventano sempre più complessi e interconnessi. L’analisi contestuale permette alle aziende di avere una visione più completa di un determinato ambito tecnologico, della concorrenza e degli sviluppi in un campo specifico. Ci consente loro di meglio valutare il valore economico del loro portafoglio brevettuale e la loro posizione strategica. Il contesto in cui operano le aziende del archiviati in banche dati strutturate e sono settore tecnologico è sempre più com- dunque particolarmente adatti per un’ana- plesso. Con frequenza crescente informa- lisi contestuale. zioni importanti vengono pubblicate in Le analisi contestuali si concentrano sui lingue che non conosciamo e il volume di contenuti tecnici, sui dati bibliografici informazioni tecniche ed economiche è e sulle relazioni che intercorrono tra i docu- in continuo aumento. Per questo motivo menti. Non si tratta di ricercare e analiz- avere una visione d’insieme e disporre zare singoli documenti di brevetto, ma di dei dati necessari per prendere importanti valutare un numero sufficiente di dati decisioni a livello aziendale è sempre brevettuali in funzione di diversi criteri. più difficile. Le informazioni disponibili su aziende, tecnologie e mercati sono spesso proposte in forme difficilmente comparabili. Mentre la letteratura scientifica relativa alle applicazioni tecnologiche è perlopiù incompleta, i dati brevettuali offrono una pano ramica abbastanza esaustiva. Oltre a fornire informazioni sulle tecnologie e su chi deposita domande di brevetto, includono importanti indicazioni relative ai mercati, alle aziende e ai rami di maggiore interesse. I dati brevettuali vengono inoltre Strumenti e requisiti per l’analisi contestuale Di recente sono stati sviluppati nuovi strumenti e metodi d’analisi che hanno nettamente migliorato l’analisi contestuale. Gli strumenti con applicazioni di «text and data mining» tramite analisi testuale semantica permettono di ottenere risultati convincenti. Per la prima volta è possibile analizzare il testo integrale di volumi anche importanti di dati e individuare collegamenti finora irrilevabili. 5 L’analisi contestuale basata sui dati brevettuali La rilevanza di un’analisi contestuale considerati dall’analista in sede di valuta- anche dai fattori seguenti: zione e interpretazione dei risultati. Le • Qualità della base di dati: la base dei dati differenze a livello di legislazione brevet- brevettuali da analizzare deve essere tuale nazionale possono ad esempio possibilmente omogenea. Occorre unifor- avere un impatto notevole sul numero di mare le differenze formali e riunire le domande di brevetto presentate per singole pubblicazioni brevettuali relative a una stessa invenzione in famiglie di 6 • Gli artefatti devono essere rilevati e è determinata dagli strumenti utilizzati ma un’invenzione. • Rispetto alle ricerche brevettuali tradizio- brevetti. È preferibile non utilizzare dati nali, per l’analisi contestuale la colla grezzi tratti dalle banche dati accessibili borazione tra mandante e analista è parti- a tutti, ma impiegare dati ottenuti da ban- colarmente importante. Una stretta che dati specializzate come il Derwent Chi si avvale delle analisi contestuali e a che scopo? Chi si avvale di questo ser vizio lo fa per ottenere un punto di vista indipendente e diverso in merito alla situazione di un’azienda. I risultati devono essere esposti in maniera comprensibile ed evitando il ricorso al gergo tecnico dei brevetti. Un’analisi contestuale può fornire le seguenti informazioni utili per diversi gruppi di utenti. Management • Panoramica degli sviluppi tecnologici, dell’evoluzione dei mercati e della concorrenza • Identificazione di partner commerciali, possibili licenziatari e concessionari di licenze • Rilevamento delle informazioni di base per la valutazione dei brevetti nell’ambito delle attività di controlling, bilancio e vendita Ricerca e sviluppo • Panoramica degli sviluppi tecnologici • Introduzione rapida in nuovi ambiti tecnologici • Rilevamento delle lacune di sviluppo e delle caratteristiche di distinzione • Identificazione di soluzioni tecniche alternative a un problema Divisione brevettuale e servizio giuridico • Identificazione di possibili violazioni di diritti di protezione altrui e propri • Identificazione delle possibilità di elusione e delle strategie di difesa • Analisi del portafoglio brevettuale della parte avversaria in caso di contenzioso Per questo gruppo di utenti sono decisive Per questo gruppo di utenti è fondamen- l’affidabilità dei risultati e la completezza tale procedere per gradi al fine di ottenere della base di dati. La valutazione deve inte- I risultati devono essere formulati in maniera un risultato ottimale e convincente. Se grare informazioni dettagliate sullo stato cooperazione e un procedimento per passi chiara e sintetica per chi prende le deci- possibile i dati grezzi devono poter essere giuridico. World Patents Index, che contengono consentono infatti di sviluppare e per sioni a livello di management. Occorre che ulteriormente elaborati dall’utente. informazioni brevettuali riviste ed ela fezionare i risultati in funzione delle esi- anche le ricerche preliminari restino se- borate. genze del cliente. grete, spesso perfino in seno all’azienda. Mappa brevettuale di un ambito tecnologico • Azienda A • Azienda B La grafica mostra una mappa brevettuale dell’ambito tecnologico «piegatura di nastri o di fogli di carta» generata con «Thomson Innovation». Oltre 5000 riassunti di brevetti della banca dati Der went World Patents Index sono stati analizzati semanticamente. Ad ogni documento viene assegnato un I servizi informativi commerciali dell’IPI L’Istituto Federale della Proprietà Intellettuale è un interlocutore competente per qualsiasi domanda relativa alla proprietà intellettuale. In veste di operatore commerciale, l’Istituto propone inoltre i servizi seguenti sotto il nome ip-search: posto sulla mappa. I documenti che presentano contenuti simili vengono posizionati uno vicino all’altro. La densità di documenti è indicata con un profilo altitudinale come su una mappa topografica. Sono rappresentati i documenti di due aziende A e B. I gruppi di parole che caratterizzano il contenuto di un determinato punto mostrano che l’azienda A propone una soluzione per la piegatura di materiali sottili per rotative mentre l’azienda B è attiva nell’ambito delle stampanti per fogli e dell’elaborazione di immagini. Ricerche brevettuali e tecnologiche su misura Analisi contestuali, ricerche sullo stato della tecnica, sulla validità giuridica o sulle violazioni di brevetti: l’Istituto se ne occupa garantendo qualità, competenza ed esperienza. Tutti i servizi sono coerentemente elaborati in funzione delle esigenze dei clienti. L’Istituto lavora uti lizzando strumenti e banche dati professionali. Ricerche sui marchi in quasi tutto il mondo La registrazione di un nuovo marchio potrebbe violare i diritti di un marchio anteriore? Qual è il modo migliore per reagire tempestivamente all’eventuale violazione di un marchio? Occorre tenere d’occhio la concorrenza? Di buoni motivi per una ricerca sui marchi ce ne sono molti, e per ciascuno l’IPI propone il prodotto più idoneo. Un’esperienza pluriennale e una conoscenza approfondita del diritto dei marchi garantiscono una valutazione per tinente dei risultati e un esito affidabile, in particolare in Svizzera, ma anche in quasi tutto il resto del mondo. Formazione specifica e seminari aziendali professionali attorno alla PI L’IPI organizza una serie di corsi introduttivi e di approfondimento su brevetti, marchi, design e diritto d’autore dedicati ai principali aspetti dei singoli diritti di protezione e alle relative fonti d’informazione. I diritti conferiti ai titolari sono presentati con l’ausilio di esempi realistici. Per consolidare e semplificare l’apprendimento l’Istituto propone anche «formazioni à la carte» ideate per soddisfare le esigenze specifiche delle singole aziende. 7 L’analisi contestuale basata sui dati brevettuali Creditori, consulenti • Rilevamento delle informazioni per la valutazione dei brevetti come garanzie a fronte di un credito • Identificazione dei punti di forza e dei punti deboli di un’azienda in un deter minato ambito tecnologico • Identificazione delle opzioni strategiche e dei possibili partner La collaborazione con un operatore esterno permette dunque a queste aziende di 8 LCB e LTFB: obiettivo raggiunto beneficiare comunque dei vantaggi comportati dalle analisi contestuali. Nella scelta dell’operatore occorre considerare gli aspetti seguenti: • competenze nell’ambito della proprietà intellettuale, della ricerca e dell’analisi di dati • accesso a una base di dati di qualità Chi svolge le analisi contestuali e quali punti occorre considerare? Le grandi aziende dell’industria utilizzano le analisi contestuali sistematicamente e perlopiù dispongono degli strumenti e del know how necessari. Le esigenze a riguardo di PMI, istituti di credito e consulenti sono più puntuali e un investimento importante per l’acquisizione degli strumenti e la formazione dei collaboratori per l’analisi interna non si giustifica. Riforma del diritto dei brevetti elevata e agli strumenti di analisi necessari • affidabilità • garanzia di segretezza assoluta L’Istituto si presenta come il partner ideale per questo tipo di ricerca. Nel maggio 2O11 il Consiglio federale ha deciso la messa in vigore della legge sui consulenti in brevetti (LCB) il 1o luglio 2O11 e la messa in vigore definitiva della legge sul Tribunale federale dei brevetti (LTFB) il 1o gennaio 2O12. Con l’introduzione in Svizzera di una protezione per il titolo di consulente in brevetti e la creazione di un tribunale nazionale specializzato si è conclusa anche la terza tappa della riforma del diritto dei brevetti. Proteggere il titolo per garantire la qualità La consulenza e la rappresentanza in materia di brevetti richiedono conoscenze specifiche consolidate ed esperienza sul campo. Ciononostante finora in Svizzera i titoli di «consulente in brevetti» e «consulente in brevetti europei» non erano protetti. Per questo motivo, nell’ambito della riforma del diritto dei brevetti avviata nel 2007, si è voluta introdurre anche una protezione della designazione professionale che conferisce maggiore trasparenza al settore. Prevista nel 2012 la prima sessione d’esame per consulenti in brevetti Dal 1o luglio 2011 la questione è risolta. Con l’entrata in vigore della LCB, infatti, può definirsi consulente in brevetti solo chi è iscritto nel registro federale dei con sulenti in brevetti tenuto dall’IPI. Può chiedere l’iscrizione chi dispone di un diploma universitario in scienze naturali o ingegneria, è in grado di dimostrare di avere esercitato l’attività di consulente in brevetti per un periodo di tempo sufficientemente lungo e ha superato l’esame per consulenti in brevetti. Tale esame federale sarà di competenza di una camera d’esame composta dalle tre associazioni di consulenti in brevetti svizzere e si terrà per la prima volta nell’autunno 2012. Disposizioni transitorie per persone con lunga esperienza pratica Per i consulenti in brevetti che esercitano già l’attività è prevista una disposizione transitoria della durata di due anni che consente a chi può dimostrare di avere una lunga esperienza pratica di chiedere l’iscrizione nel registro dei consulenti in brevetti pur non avendo sostenuto l’esame. È parimenti protetta la designazione professionale di «consulente in brevetti europei» di cui può avvalersi in Svizzera chi è abilitato 9 Riforma del diritto dei brevetti dall’Ufficio europeo dei brevetti e ha prima della messa in funzione del tribunale. lo richiedono. A questo fine i cantoni met- quindi superato l’arduo esame europeo La nomina di una maggioranza di giudici non tono a disposizione gratuitamente le d’idoneità. di carriera garantisce la flessibilità neces- loro infrastrutture. Un’altra novità riguarda Tuttavia, l’attività di consulenza e rappre- saria per gestire il numero atteso di casi la lingua della procedura: previo accordo sentanza a titolo professionale resta aperta oltre a permettere una composizione della delle parti, oltre che nelle tre lingue ufficiali, a chiunque. Chi non soddisfa i requisiti corte in funzione delle competenze spe i processi potranno essere condotti definiti nella LCB non può però chiedere cialistiche richieste nei diversi contenziosi. anche in inglese e i mezzi di prova presen- l’iscrizione nel registro dei consulenti Si tiene conto così delle caratteristiche tati nelle quattro lingue. La flessibilità in brevetti e deve proporre i propri servizi dei processi in materia di brevetti che della regolamentazione in materia di foro, utilizzando un’altra designazione profes spesso sono molto complessi e richiedono lingua e composizione della corte rende sionale. Queste persone non sottostanno competenze specifiche. il Tribunale federale dei brevetti interessante anche per le aziende estere quale prima inoltre al nuovo obbligo di segreto pro 10 Il settore GENE fessionale imposto ai consulenti in brevetti, introdotto per tutelare gli interessi dei clienti, che impone loro il dovere della discrezione. Il tribunale nazionale specializzato sostituisce i tribunali cantonali L’obiettivo della terza tappa della riforma del diritto dei brevetti era garantire un’attuazione efficace della protezione brevettuale. Il raggiungimento di questo obiettivo non richiede unicamente una regolamentazione della protezione della designazione professionale di consulente in brevetti, ma la creazione di un tribunale specializzato in grado di risolvere i contenziosi in materia di brevetti con rapidità e competenza. Con la messa in vigore definitiva della LTFB il 1o gennaio 2012 anche questo obiettivo sarà raggiunto. Contemporaneamente entrerà in funzione il Tribunale federale dei brevetti che, in veste di tribunale nazionale specializzato, sarà l’istanza competente per i contenziosi in materia brevettuale in sostituzione dei 26 tribunali cantonali. Giudici competenti e procedure adeguate Il nuovo Tribunale federale dei brevetti si compone di giudici con formazione giuridica e tecnica. La messa in vigore parziale delle disposizioni organizzative e istituzionali della LTFB ha consentito di nominare 40 giudici non di carriera e 2 ordinari già Consulenti in brevetti con diritto di rappresentanza I contenziosi in materia brevettuale sono impegnativi anche per i rappresentanti. Per questo motivo, oltre al diritto generale di audizione e di partecipazione di fronte al Tribunale federale dei brevetti, ai consulenti in brevetti sarà conferito anche il diritto di rappresentanza nelle procedure di nullità. Ciò si giustifica in particolare perché questo tipo di procedura riguarda perlopiù aspetti tecnici. La facoltà di rappresentare è tuttavia riservata ai consulenti in brevetti autorizzati a utilizzare questo titolo professionale in Svizzera giusta la LCB. istanza nei contenziosi sui brevetti europei. Non da ultimo le due nuove leggi contri buiscono a rafforzare la piazza innovativa Svizzera: la LCB rendendo l’offerta più trasparente e proteggendo le aziende e le Dal 2OO9 il settore GENE dell’Istituto (IPI) si occupa delle aree di contatto tra proprietà intellettuale e sviluppo sostenibile. Nell’esercizio 2O1O/2O11 sono stati fatti importanti progressi nell’ambito della biodiversità e del sapere tradizionale. persone innovative da una consulenza incompetente e la LTFB consolidando la sicurezza e la protezione giuridica nei contenziosi in materia brevettuale. È raggiunto così anche l’obiettivo della terza tappa. Un tribunale interessante anche per le aziende estere Il Tribunale federale dei brevetti darà il via alle sue attività a San Gallo, ma potrà riunirsi altrove in Svizzera se le circostanze I depositanti e richiedenti con sede all’estero non sono più tenuti a designare un rappresentante Dall’entrata in vigore della LCB il 1o luglio 2011 non è più imperativo designare un rappresentante, come finora previsto dalle leggi sui brevetti, sulla protezione dei marchi e sul design secondo cui depositanti e richiedenti senza sede o domicilio in Svizzera erano tenuti a designare un rappresentante con sede Proprietà intellettuale e sviluppo sostenibile: un binomio di successo in Svizzera. Nel frattempo è sufficiente indicare un domicilio di notifica in Svizzera (art. 13 cpv. 1 LBI; art. 42 LPM; art. 18 cpv. 1 LDes). Tale modifica consente un allineamento con la procedura amministrativa e l’attuazione della prassi dell’Istituto orientata maggiormente all’indicazione di un domicilio di notifica. Il settore GENE Di cosa deve tenere conto chi intende depositare una domanda di brevetto in Svizzera se la sua invenzione si fonda sul principio attivo di una pianta tropicale? Come è possibile tutelare il sapere tradizionale di una comunità indigena? Qual è il ruolo dei brevetti nella promozione delle tecnologie ecologiche? In che misura la proprietà intellettuale può contribuire alla sicurezza alimentare? Dall’inizio del 2009 il settore GENE (dal tedesco «Geistiges Eigentum und Nachhaltige Entwicklung», in italiano «proprietà intellettuale e sviluppo sostenibile») della Divisione Diritto & Affari internazionali dell’IPI si occupa di rispondere a questo tipo di domande. GENE si impegna affinché i principi dello sviluppo sostenibile siano integrati nella protezione adeguata ed efficace della proprietà intellettuale auspicata dall’IPI a livello nazionale e mondiale. Pertanto, non basta che tale protezione pro- tegga la capacità di prestazione economica, ma occorre che tenga conto in ugual misura delle altre due dimensioni dello sviluppo sostenibile: la responsabilità ecologica e la solidarietà sociale. In questo ambito la Svizzera svolge un ruolo pionieristico: l’IPI è verosimilmente la prima ed unica autorità nazionale competente in materia di proprietà intellettuale a livello globale che integra il concetto di sostenibilità nella propria struttura istituzionale. Nell’ambito delle prestazioni di natura politica fornite dall’IPI, GENE partecipa a diversi fori nazionali e internazionali dedicati alle aree di contatto tra sostenibilità e proprietà intellettuale. Tra le tematiche approfondite in questo ambito ci sono la biodiversità, il sapere tradizionale, l’ali mentazione e l’agricoltura, i diritti umani nonché il clima e altre tematiche ambientali. In questo contesto ci si occupa principalmente di elaborare strategie, prese di posizione e proposte concrete di solu- 11 Il settore GENE zione, di attuare le leggi e i trattati inter vegetali deve essere garantito ai piccoli sono stati al centro delle trattative che si successo con l’adozione di un protocollo nazionali esistenti e di negoziare nuovi stru- contadini e ai paesi in via di sviluppo. protraggono da diversi anni. Per contribuire vincolante sulla CDB. Le nuove dispo- menti multilaterali. In questo ambito la discussione è imper- alle importanti discussioni sulla proprietà sizioni dovranno disciplinare l’ABS a livello Questo tipo di lavoro solleva questioni niata sul privilegio del costitutore e sul intellettuale GENE ha partecipato agli incon- globale e promuovere il mantenimento diverse. Nel quadro delle discussioni sul privilegio degli agricoltori sancito nella legi- tri in qualità di membro della delegazione e lo sfruttamento sostenibile della diver- clima, ad esempio, ci si chiede se i slazione relativa a varietà vegetali e bre- svizzera. Tra le altre cose ci si è interrogati sità biologica. Anche l’accesso alle brevetti rendano più costoso il trasferimento vetti che prevede che le sementi acquistate sull’opportunità di introdurre nel sistema risorse genetiche, fondamentale ad esem- delle tecnologie ecologiche ai paesi emer- possano essere utilizzate per una nuova brevettuale un obbligo di divulgazione per pio per la ricerca e lo sviluppo in ambito genti oppure se un solido sistema di prote- coltura e che il materiale del raccolto possa determinate informazioni sulle risorse farmaceutico, cosmetico e chimico, è zione dei beni immateriali rappresenti essere utilizzato per una nuova pianta- genetiche al fine di migliorare la traspa- ormai disciplinato in maniera dettagliata. addirittura una condizione per la ricerca e gione all’interno dell’azienda. renza nell’ABS (si veda l’articolo 49a Sono inoltre state considerate diverse della legge sui brevetti per la regolamen- problematiche di importanza centrale per tazione in Svizzera). Un altro punto di i paesi in via di sviluppo e le popolazioni discussione è stato l’impiego degli uffici indigene, che detengono la maggioranza brevettuali quali punti di controllo. delle risorse genetiche e del sapere In occasione della conferenza tenutasi tradizionale. lo sviluppo di tali tecnologie. 12 La protezione della proprietà intellettuale e la promozione delle innovazioni sono centrali anche in ambito agricolo, segnatamente in quello dello sviluppo di nuove varietà vegetali. Al contempo l’accesso ai risultati della ricerca e alle nuove varietà Svolta nell’ambito della biodiversità Nel quadro della Convenzione sulla diversità biologica (CDB), cui aderiscono 193 paesi, l’accesso alle risorse genetiche e la ripartizione dei benefici derivanti dal loro utilizzo (Access and Benefit-Sharing, ABS) a Nagoya, in Giappone, nell’ottobre 2010 le trattative sono state concluse con Il settore GENE: sintesi degli argomenti trattati Sapere tradizionale, ad es. OMPI Ambiente, ad es. negoziati sul clima Sviluppo sostenibile in generale, ad es. summit mondiale dell’ONU 2012 Requisiti di divulgazione/Access & Benefit Sharing, ad es. Organizzazione mondiale del commercio, OMPI e CDB GENE Alimentazione ed agricoltura, ad es. Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura Progressi nell’ambito del sapere tradizionale La protezione delle risorse genetiche e del sapere tradizionale delle comunità indigene e locali è oggetto di dibattito anche in un altro foro. Il «Comitato intergovernativo dell’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale» (WIPO-IGC) sta cercando un modo per proteggere le risorse genetiche e il sapere tradizionale con l’adozione di misure e direttive nell’ambito della proprietà intellettuale. L’obiettivo è la ratifica di uno o più trattati internazionali. Nell’anno in rassegna sono stati fatti progressi concreti. Nell’autunno 2011 l’Assemblea generale dell’OMPI deciderà in merito al proseguimento delle trattative. Alla luce delle profonde divergenze tra paesi industriali e paesi in via di sviluppo, settore privato, società civile e popolazioni indigene, trovare un consenso su problematiche così complesse non è semplice. Ci si chiede, ad esempio, quale debba essere il ruolo della proprietà intellettuale nel caso in cui un inventore svizzero tragga ispirazione da una determinata pianta della regione amazzonica e dal sapere della popolazione indigena locale. Anche l’anno prossimo l’Istituto continuerà a partecipare all’elaborazione di possibili risposte in seno al WIPO-IGC e ad altre organizzazioni internazionali. Bixa orellana - una pianta medicinale indigena Sviluppo sostenibile effettivo o potenziale. Per «materiale gene- Secondo la «definizione Brundtland» è tico», invece, si intende qualsivoglia sostenibile uno sviluppo che soddisfa materiale di origine vegetale, animale, i bisogni del presente senza compromet- microbica, ecc. contenente unità funzio- tere la possibilità delle generazioni nali dell’eredità (DNA). future di soddisfare i propri bisogni. A questa dimensione temporale si aggiunge Sapere tradizionale la questione del divario tra Nord e Sud. Ad oggi non esiste una definizione ricono- La sostenibilità è composta da elementi sciuta internazionalmente del termine. economici, ecologici e sociali. In generale si intendono le conoscenze, le innovazioni e i costumi di comunità indi- Biodiversità/diversità biologica gene e locali nei paesi in via di sviluppo e Questo termine definisce la diversità degli in quelli industriali, che tali comunità organismi viventi di qualsivoglia origine. hanno creato, migliorato ed adeguato nel È quindi intesa la diversità all’interno delle corso del tempo alle nuove esigenze specie (diversità genetica), quella tra tramandandole, spesso oralmente, alla Le popolazioni indigene dell’America latina infiammazioni degli occhi. Nei casi in cui le specie (diversità delle specie) nonché la generazione successiva. utilizzano i semi della Bixa orellana a un’invenzione brevettata si fonda su una fini spirituali, come colorante, come spezia pianta medicinale, si sente spesso par- e per proteggersi dalle scottature solari lare di «biopirateria». A questa accusa si Risorse genetiche e dalle punture d’insetto. Le foglie sono potrebbe rispondere sostenendo che i Secondo la CDB questa espressione com- inoltre utilizzate come medicinale per brevetti sono un elemento importante della prende il materiale genetico di valore curare, tra le altre cose, la bronchite e le ripartizione degli utili (benefit-sharing). diversità degli ecosistemi. 13 Rapporto d’attività 1O/11 Compendio del 15 anno d’esercizio o Anche nell’anno in rassegna sono stati affrontati vari temi relativi alla proprietà intellettuale sul piano nazionale e internazionale. Sotto il profilo politico e pubblico ci si è concentrati sulla riforma del diritto brevettuale, sul progetto Swissness e sulla lotta alla contraffazione e alla pirateria. Il presente compendio tratta questi e altri argomenti. Altre informazioni: www.ipi.ch. Divisione dei marchi Aumenta il numero delle domande di registrazione di marchi L’aumento delle domande di registrazione nazionali è proseguito nell’anno in rassegna (anno precedente: 2 %). Il 92 % delle domande è stato presentato per via elettronica. Nel frattempo sono state depositate elettronicamente oltre 100 000 domande. Il numero di proroghe di marchi nazionali è cresciuto addirittura del 6 % contro la riduzione dell’1 % nell’anno precedente. Analogamente allo scorso esercizio, sono inoltre state presentate 635 opposizioni contro nuove registrazioni e sono stati evasi 727 casi in sospeso. L’esame anticipato: una procedura rapida e semplice L’esame anticipato è diventato un importante strumento per il disbrigo rapido e semplificato delle domande di registrazione svizzere. Sono ammesse all’esame anticipato le domande elettroniche la cui lista dei prodotti e dei servizi è composta interamente da termini proposti dall’Istituto in e-trademark e nello strumento di assistenza alla classificazione (http://wdl.ipi.ch). I depositanti hanno la possibilità di beneficiare di una procedura molto breve che prevede l’esame delle domande che non pongono problemi par ticolari entro 10 giorni feriali e la registrazione dopo il pagamento delle tasse. Per migliorare continuamente il ser vizio, nuovi termini vengono inseriti regolarmente nella banca dati e-trademark e nello strumento di assistenza alla classificazione. A metà del 2011 il 42 % delle domande depositate elettronicamente è stato sottoposto a esame anticipato. 15 Rapporto d’attività 1O/11 16 Il picchetto della divisione dei marchi: un servizio orientato ai clienti Dal 1o luglio 2010 un team di esperti esaminatori di marchi e giuristi specializzati in materia risponde alle domande telefoniche dei clienti (picchetto marchi). Il team segue regolarmente corsi di formazione continua per poter informare i clienti in maniera appropriata e competente. Per un periodo di oltre due mesi, nell’ambito della nuova organizzazione del picchetto, è stato eseguito un sondaggio relativo alle esigenze dei clienti e alle possibilità di miglioramento. Le numerose risposte positive confermano che il pubblico apprezza questo servizio informativo nella sua nuova forma. Aggiornamento e traduzione in italiano delle direttive in materia di marchi Il 1o gennaio 2011 è entrata in vigore la versione aggiornata e completata delle direttive in materia di marchi dell’Istituto. In particolare, è stata integrata la nuova giurisprudenza. Il capitolo 10 della parte 4 («Imposizione nel commercio») è stato inoltre ampliato per rendere più trasparente la prassi, in particolare in merito alle modalità di esecuzione di un sondaggio demoscopico. Dal 1o luglio 2011 è inoltre disponibile una traduzione in italiano delle direttive. Ciò aumenta la prevedibilità delle decisioni dell’Istituto e rende più efficace il lavoro di depositanti e rappresentanti ticinesi. Giurisprudenza del Tribunale federale Tra il 22 settembre 2010 e il 6 aprile 2011 nelle decisioni MADONNA, V, PROLED e ZACAPA il Tribunale federale si è pronunciato in merito a questioni legate a motivi assoluti d’esclusione, al fine di proteggere gli interessi pubblici, che pregiudicano la registrazione di un marchio. In tutti i casi i depositanti avevano impugnato le decisioni dell’IPI e del Tribunale amministrativo federale. Il Tribunale federale si è occupato di diversi argomenti tra cui il rispetto dei sentimenti religiosi, i segni banali e le indicazioni descrittive che appartengono al dominio pubblico, nonché le denomi nazioni geografiche protette da accordi internazionali. Il caso MADONNA: un marchio scioccante? Con decisione del 22 settembre 2010 (DTF 136 III 474) il Tribunale federale ha dichiarato che il termine MADONNA, nell’accezione di «vergine Maria», può risultare scioccante per una parte della popolazione svizzera se utilizzato come marchio per p rodotti come cosmetici, orologi, abiti o giocattoli. Il Tribunale federale non ha per tanto ammesso la registrazione del segno come marchio confermando le decisioni delle istanze inferiori. La ricorrente ha fatto valere che il termine MADONNA può essere inteso anche come nome proprio, citando la celebre cantante. Ha inoltre avanzato l’argomento secondo cui il numero ridotto di destinatari rilevanti se l’utilizzo commerciale del la cui sensibilità religiosa risulterebbe segno è generalmente accettato e diffuso, offesa da un utilizzo commerciale del come ad esempio l’utilizzo di nomi di termine MADONNA non giustifica l’esclu- santi per bevande alcoliche, o se la merce sione dalla registrazione. ha evidenti legami religiosi (si vedano Il Tribunale federale ha espresso l’opinione gli esempi nel riquadro). che il segno non perde la sua valenza Nella fattispecie, tuttavia, non si trattava religiosa solo perché una cantante lo ha di un caso eccezionale. Il Tribunale ha scelto come nome. Ha continuato affer- altresì affermato che in sede d’esame mando che specialmente per le persone di occorre tenere conto anche dei sentimenti lingua italiana il riferimento alla «vergine delle minoranze religiose dal momento Maria» è immediato. Il Tribunale ha inoltre che la tolleranza religiosa e la liber tà di statuito che l’utilizzo di nomi e simboli religione sono valori ancorati nella Costi religiosi come marchi è da vietare in gene- tuzione. rale e a prescindere dai prodotti e dai ser vizi rivendicati con due eccezioni: i prodotti e i servizi rivendicati possono essere Evoluzione nell’ambito dei marchi Anche nell’anno in rassegna Domande di registrazione e registrazioni Opposizioni si è osservato un leggero incremento delle domande di registrazione. 20 000 2000 18 000 1800 16 000 1600 14 000 1400 12 000 1200 Decisione del Tribunale federale DTF 136 III 474 – offesa al buon costume Decisione del Tribunale federale 4A_261/2010 – segni elementari per 10 000 8000 800 6000 600 4000 400 2000 200 Opposizioni presentate CH 560490: per apparecchi elettronici, stampati e Decisione del Tribunale federale diversi servizi a contenuto religioso 4A_648/2010 – carattere descrittivo per lampade e componenti CH 547762: SAINTE-ANNE per bevande alcoliche (esclusa la birra) Domande di registrazione nazionali Registrazioni nazionali pelletteria, abbigliamento e giocattoli 1000 0 0 2001–02 02–03 03–04 04–05 05–06 06–07 07– 08 08–09 09–10 10–11 17 Compendio statistico Esercizi Marchi Anni civili Variazione in % rispetto all’anno precedente 2008/09 2007/08 2006/07 2010 2009 Variazione in % rispetto all’anno precedente 2008 2007 2006 15 602 1,6 15 360 17 181 15 216 15 447 15 753 –1,9 16 587 16 424 14 311 1 194 16,9 1 371 1 820 1 569 1 317 1 204 9,4 1 704 1 759 1 501 2010/11 2009/10 15 972 1 396 A livello nazionale Domande di registrazione di marchi – di cui con procedura accelerata – di cui per via elettronica 14 724 14 673 0,3 14 521 15 941 12 946 14 334 14 984 –4,3 15 568 14 725 11 734 Registrazioni 14 154 14 295 –1,0 14 567 13 855 12 199 14 540 14 141 2,8 15 049 12 403 12 414 Domande pendenti 2 6 701 6 689 0,2 7 283 8 503 6 881 6 627 7 447 –11,0 7 916 8 247 6 927 Proroghe 9 928 9 336 6,3 9 438 7 718 8 400 10 155 9 132 11,2 8 563 8 458 7 604 Opposizioni Nuove procedure 635 630 0,8 792 738 672 668 705 –5,2 776 721 631 Procedure concluse 727 720 1,0 625 569 714 655 744 –12,0 597 673 616 Procedure pendenti 2 895 977 –8,4 1 060 893 712 976 946 3,2 994 793 733 25 707 25 032 2,7 24 880 25 383 26 120 24 865 24 307 2,3 26 193 24 294 23 822 5 164 4 447 16,1 4 482 4 456 3 947 4 652 4 375 6,3 4 610 4 003 3 602 A livello internazionale 18 Registrazioni internazionali con estensione della protezione alla Svizzera, incl. rinnovi 1 – di cui secondo il Protocollo di Madrid 1 Brevetti Domande di brevetto e brevetti nazionali Domande di brevetto presentate 2 222 2 072 7,2 2 038 1 986 2 129 2 192 2 017 8,7 2 030 2 034 2 137 – di cui provenienza Svizzera 1 691 1 677 0,8 1 605 1 633 1 716 1 645 1 665 –1,2 1 615 1 664 1 734 – di cui provenienza estera 531 395 34,4 433 353 413 547 352 55,4 415 370 403 Brevetti rilasciati 574 933 –38,5 873 738 884 741 973 –23,8 787 737 948 Domande di brevetto evase 1 842 2 629 –29,9 2 579 2 460 2 489 2 175 2 833 –23,2 2 399 2 436 2 759 Domande di brevetto pendenti 2 7 311 6 861 5,7 7 231 7 754 8 152 7 060 6 949 1,6 7 668 7 949 8 283 Brevetti in vigore 2 7 230 7 310 –1,1 7 602 7 709 7 956 7 232 7 324 –1,3 7 750 7 878 7 989 203 264 –23,1 256 350 448 251 244 2,9 316 370 596 – – – – – – 58 108 51 969 11,8 59 819 54 699 62 780 Brevetti europei rilasciati con validità per la Svizzera e il Liechtenstein 1 43 053 38 894 10,7 36 327 34 379 35 124 40 669 35 096 15,9 38 484 33 393 36 318 Brevetti europei in vigore con validità per la Svizzera e il Liechtenstein 2 88 317 86 047 2,6 89 419 87 177 86 515 86 915 86 849 0,1 89 018 88 229 83 874 Domande di brevetto e brevetti europei Presentate all’Istituto e trasmesse all’UEB Totale brevetti europei rilasciati 1 Domande di brevetto internazionali (PCT) Presentate all’Istituto quale ufficio ricevente e trasmesse all’OMPI Totale domande trasmesse dagli uffici riceventi all’Ufficio internazionale dell’OMPI 1 319 341 – 6,5 481 615 712 328 400 –18,0 542 651 742 – – – – – – 151 520 155 607 –2,6 161 024 150 069 147 500 Design Numero di depositi 1 008 919 –9,7 984 1 184 1 114 956 911 4,9 1 106 1 162 1 022 – numero di oggetti 3 309 3 093 7,0 3 759 4 296 3 999 3 009 3 572 –15,8 3 878 4 455 3 490 599 641 –6,6 564 444 365 626 615 1,8 509 391 355 Numero di seconde proroghe Numero di terze proroghe 185 200 –7,5 217 220 208 209 191 9,4 235 209 200 Numero di quarte proroghe 136 115 18,3 89 76 77 135 100 35,0 80 66 82 Numero di quinte proroghe 35 58 –39,7 45 41 1 38 49 – 55 18 – 774 822 –5,8 753 759 767 814 785 3,7 759 744 856 9 332 9 094 2,6 8 996 8 763 8 337 9 177 9 034 1,6 8 907 8 558 8 176 Cancellazioni Design in vigore 2 Sono possibili modifiche nella metodologia di rilevamento dei dati 1 Fonti: UEB, OMPI 2 al 07.01.2011, risp. 07.07.2011 Il caso V: un segno troppo banale? Con decisione del 5 ottobre 2010 (4A_261/2010) il Tribunale federale ha confermato le decisioni dell’IPI e del Tribunale amministrativo federale rifiutando la registrazione del segno «V» in particolare in relazione a capi d’abbigliamento per la parte Svizzera. Il Tribunale ha sta tuito che il segno non si distingue sufficientemente dai segni elementari e che pertanto appartiene al dominio pubblico. La ricorrente ha fatto valere che il segno non rappresenta la lettera V, bensì una forma di fantasia simile a un triangolo isoscele. La linea tratteggiata sul lato interno del segno contribuisce, sempre secondo la ricorrente, a distinguerlo da una rappresentazione banale. In prima istanza il Tribunale amministrativo federale non ha ritenuto convincente questa argomentazione stabilendo che la linea tratteggiata, in relazione con dei capi d’abbigliamento, è piuttosto percepita come cucitura, un elemento puramente funzionale, e non come elemento originale. Il Tribunale federale ha sottolineato che la designazione del segno, che sia lettera dell’alfabeto o triangolo isoscele, non è decisiva. È determinante solo la percezione del consumatore. Il caso PROLED: un’indicazione descrittiva per lampade? Con decisione del 28 febbraio 2011 (4A_648/2010) il Tribunale federale ha confermato le decisioni dell’IPI e del Tribunale amministrativo federale che avevano rifiutato la domanda di registrazione del marchio PROLED per lampade e prodotti per l’illuminazione. Secondo il Tribunale un termine può descrivere le caratteristiche di prodotti e servizi anche se si tratta di un termine innovativo, inusuale o in lingua straniera. È inoltre d eterminante se il termine in questione è costituito correttamente e percepito come descrittivo. In tal caso non può essere 19 Rapporto d’attività 1O/11 20 ammesso alla protezione come marchio. sugli aspetti dei diritti di proprietà intellet- strato in Guatemala. Secondo il Tribunale Nella fattispecie il Tribunale federale tuale attinenti al commercio (Accordo federale la protezione dell’indicazione ha deciso che il termine PROLED è automa- TRIPS). Secondo il tribunale il termine non di provenienza come marchio in Guatemala ticamente suddivisibile negli elementi può essere registrato come marchio non esclude una decisione diversa nel PRO e LED secondo le regole della forma- per rum e bevande alcoliche contenenti caso in Svizzera, poiché i motivi alla base zione della lingua. Ha inoltre sostenuto rum che non provengano da Zacapa in della registrazione in Guatemala non che il termine PRO viene inteso come «pro- Guatemala. sono noti. fessionale» o «per» senza particolare La ricorrente ha fatto valere che Zacapa è sforzo immaginativo e che il termine LED un’indicazione geografica sconosciuta è comunemente inteso come abbrevia- ai consumatori svizzeri che non si aspette- zione dell’espressione «diodio ad emissione rebbero quindi che il prodotto rivendicato luminosa». Il Tribunale federale ha dunque provenga dalla regione in questione. La concluso che il termine PROLED è compreso ricorrente ha continuato affermando che la come «diodio ad emissione luminosa provenienza geografica del rum non ne professionale» o «per diodi ad emissione determina la qualità o la rinomanza. Il Tri- luminosa». Poiché questi significati bunale federale ha tuttavia statuito che descrivono la qualità, le particolarità e lo le caratteristiche e la rinomanza del rum scopo dei corpi luminosi e dei prodotti dipendono invece in larga misura dalla a fini di illuminazione, il Tribunale federale sua provenienza geografica e che il termine ha rifiutato la domanda di registrazione ZACAPA rappresenta pertanto un’indica- senza ulteriore possibilità di ricorso. zione di provenienza giusta l’Accordo TRIPS. Nei casi in cui il nome di un luogo è pro- Il caso ZACAPA: indicazione geografica protetta dall’Accordo TRIPS? Con decisione del 6 aprile 2011 (4A_674/ 2010) il Tribunale federale ha confermato la decisione del Tribunale amministrativo federale, e quindi il parere dell’IPI, secondo cui il termine ZACAPA è un’indicazione di provenienza protetta dall’Accordo tetto da tale Accordo, occorre rifiutare la domanda di registrazione come marchio per vini e bevande spiritose indipenden temente dal grado di notorietà della località tra i consumatori svizzeri. La ricorrente ha poi affermato che non è necessario proteggere il nome in Svizzera dal momento che il marchio è stato regi- Caso Associazione svizzera degli hotelier contro GastroSuisse: guerre stellari Con decisione del 12 gennaio 2011 il Tribunale federale si è pronunciato in merito al caso HOTEL-STERNE (DTF 137 III 77) trattando nuovamente il bisogno assoluto di disponibilità. Nella decisione del 1o dicembre 2008 (4A_434/2009) relativa al caso POST il Tribunale federale aveva stabilito che i concorrenti della Posta Svizzera i quali offrono servizi di consegna di lettere e pacchi devono poter utilizzare liberamente il termine POST. Secondo il Tribunale federale una tale espressione non può essere ammessa alla registrazione come marchio anche se il pubblico la identifica con una determinata azienda. Pur avendo in passato statuito che il termine «RADIO SUISSE ROMANDE» (4A_434/2009) non deve necessariamente essere a libera disposizione dei concorrenti nel mercato radiofonico Decisione del Tribunale federale DTF 137 III 77 in favore di GastroSuisse L’utilizzo delle stelle per la classificazione delle strutture alberghiere è imprescindibile per i professionisti del ramo alberghiero. A sinistra: esempio dalla serie di marchi GastroSuisse A destra: esempio dalla serie di marchi Associazione svizzera degli hotelier Rapporto d’attività 1O/11 Un anno di comunicazione elettronica giuridicamente vincolante – un successo al passo con i tempi romando per descrivere i servizi radiofonici, tra cui i membri dell’Associazione svizzera garantire termini di disbrigo brevissimi in questo caso il Tribunale ha ricono- degli hotelier. Secondo il Tribunale federale e risultati affidabili con un numero soddi- sciuto che gli specialisti del settore alber- l’utilizzo delle stelle per la classificazione sfacente di domande di registrazione ghiero devono essere liberi di utilizzare delle strutture alberghiere è imprescindibile depositate. le stelle per designare le proprie presta- poiché non esistono alternative equipara- Grazie agli ottimi risultati finanziari l’IPI può zioni. bili con lo stesso effetto sul pubblico. Per continuare a investire nella qualità dei Il 12 gennaio 2011 il Tribunale federale questo motivo le stelle devono restare suoi servizi, in particolare nella formazione ha emesso una decisione favorevole all’As- a libera disposizione dei professionisti del continua, nell’ottimizzazione delle banche sociazione GastroSuisse nel suo caso ramo alberghiero. dati e nella semplificazione dei rapporti di ricerca elettronici. contro l’Associazione svizzera degli hotelier, confermando la decisione del Tribunale commerciale di Zurigo. L’Associazione sviz22 zera degli hotelier aveva chiesto che al concorrente GastroSuisse venisse vietato l’utilizzo dei suoi marchi ritenuti troppo simili ai propri. Il Tribunale federale ha respinto il ricorso contro la decisione cantonale negando l’esistenza del rischio che il pubblico confonda i marchi delle due parti. Ha inoltre affermato che, come tutte le infrastrutture alberghiere del paese, GastroSuisse può utilizzare delle stelle per classificare gli alberghi in categorie. Il Tribunale federale ha così confermato che, in relazione ai servizi alberghieri, il Formazione continua a Ginevra Nel maggio 2011 si è tenuto a Berna il nono seminario dedicato alle ultime evoluzioni nel diritto dei marchi, organizzato sotto l’egida dell’Istituto e di LES-CH (Licensing Executives Society). Anche quest’anno oltre 50 interessati hanno partecipato alla manifestazione principalmente dedicata alle peculiarità dei contratti relativi ai marchi, al nuovo diritto processuale civile, alla giuri sprudenza delle Commissioni di ricorso dell’Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercato Interno (UAMI) e all’utilizzo dei marchi in Internet. consumatore non percepisce le stelle come marchi, ma come simboli per descrivere il livello qualitativo dell’albergo. Tali segni appartengono al dominio pubblico e non possono per tanto essere monopolizzati come marchi. Il Tribunale federale ha altresì ribadito che i segni appartenenti al dominio pubblico e divenuti familiari possono svolgere la funzione di marchio se si sono imposti nel commercio, tuttavia solo nella misura in cui non vi sia un bisogno assoluto di disponibilità che ne escluda la registrazione come marchio imposto. Tale bisogno è dato se i concorrenti devono necessariamente utilizzare il segno che deve pertanto restare a libera disposizione. Il bisogno di disponibilità va valutato in funzione delle circostanze e in particolare dei prodotti o dei servizi in questione. Questi principi valgono anche per i marchi di garanzia utilizzati da diverse aziende Ricerca sui marchi ip-search Il bilancio relativo alle ricerche sui marchi dell’Istituto è positivo nel primo anno sotto la divisione dei marchi. La cifra d’affari si è stabilizzata attorno al milione di franchi e anche la copertura dei costi è stata chiaramente positiva. Il risultato positivo è principalmente riconducibile alla situazione economica favorevole e a una gestione dei costi scrupolosa. La reintegrazione della ricerca sui marchi nella divisione dei marchi ha consentito di intensificare il trasferimento di conoscenze e di consolidare il team di ricer catori. Diversi nuovi collaboratori, tra cui due esperti esaminatori di marchi, hanno seguito un’intensa formazione per l’attività di ricercatore di marchi. L’IPI intende così posizionarsi in testa alla classifica degli specialisti nelle ricerche sui marchi. In particolare intende continuare a L’IPI ha introdotto la comunicazione elet- L’Istituto risponde ad ogni comunicazione la data di ricevimento giuridicamente tronica mediante e-mail nel luglio 2010. inviando un’e-mail di conferma contenente rilevante e confermata: È ormai possibile trasmettere domande un documento in PDF digitale che riporta e prese di posizione inerenti i diversi ambiti di protezione in maniera semplice e giuridicamente vincolante per via elettronica. A tale fine l’IPI ha uniformato la propria regolamentazione in materia di comunicazione e rinunciato in larga misura ad esigere la firma autografa. L’utente non è tenuto neppure a utilizzare una firma digitale. Ogni ambito di protezione dispone di un indirizzo e-mail specifico: 23 Marchi: [email protected] Brevetti: [email protected] Design: [email protected] Questo sistema innovativo sta dimostrando tive alla procedura di opposizione. Anche le comunicazioni utilizzando un sito web la sua efficacia. In pochi mesi il numero nell’ambito dei brevetti oltre la metà delle codificato SSL e trasmetterle all’IPI in di comunicazioni trasmesse elettronica- comunicazioni è stata trasmessa elettro maniera sicura (> ekomm.ige.ch > Web- mente ha raggiunto e addirittura superato il nicamente. Mailer). numero di comunicazioni cartacee. Nella Nell’elaborazione di questa soluzione, In ragione del successo riscontrato, l’IPI ha primavera del 2011 il 75 % delle comunica- molta importanza è stata data alla scelta deciso di estendere questa possibilità zioni relative alla procedura di deposito di un sistema possibilmente semplice di inoltrare le domande elettronicamente di un design è stato trasmesso per via elet- che al contempo soddisfi le esigenze legali via e-mail alla procedura di opposizione tronica. Per quanto concerne i marchi e i requisiti di sicurezza odierni. Ogni comu- nell’ambito di marchi e brevetti a partire circa il 62 % delle comunicazioni viene tra- nicazione trasmessa a uno degli indirizzi dal 1o luglio 2011. smesso per e-mail, senza contare le do- e-mail sopraelencati può essere dotata di Il processo di trasmissione elettronica è mande di registrazione di marchi svizzeri e firma digitale e criptata con un certificato molto semplice (si veda la grafica): internazionali e le comunicazioni rela- dell’IPI. In aggiunta è possibile formulare l’istanza viene inviata all’indirizzo e-mail corrispondente mediante un semplice messaggio di posta elettronica. Dopo la E-mail di conferma con data di ricevimento vincolante verifica dell’e-mail ricevuta viene inviata un’e-mail di conferma con la data di rice vimento giuridicamente vincolante. Al contempo l’istanza è inoltrata al destina Mittente Ricevimento e-mail Verifica dell’e-mail Destinatario all’IPI tario all’interno dell’IPI. Nel caso in cui la comunicazione contenga allegati non ammessi o problematici (ad es. file Marcatura oraria Le e-mail sono eliminate se – contengono allegati non ammessi – sono indirizzate a destinatari sconosciuti ➔ Comunicazione al mittente eseguibili), al mittente viene inviata una relativa notifica. L’istanza stessa viene cancellata per motivi di sicurezza. Rapporto d’attività 1O/11 Divisione dei brevetti 24 Crescita record Nell’anno in rassegna la tendenza è stata marcatamente crescente in tutti i settori. Dopo che nel 2008, sulla scia della crisi globale e della conseguente recessione, il numero di mandati soprattutto commerciali era nettamente diminuito, nella seconda metà del 2009 i servizi della divisione dei brevetti hanno conosciuto un rinnovato successo. Lo stesso vale per le domande di brevetto nazionali. Nell’eser cizio considerato questa evoluzione non è solo proseguita, ma si è intensificata in modo tale da rendere necessario un aumento delle risorse umane a dispo sizione. A fine 2010 è pertanto stata presa la decisione di assumere quattro esperti in brevetti supplementari entrati in servizio nel giugno 2011. La prima eccezione alle misure di risparmio adottate a livello di Istituto. La decisione si è rivelata previdente e soprattutto necessaria, poiché dall’inizio del 2011 la cifra d’affari relativa ai servizi commerciali è salita a livelli record a un ritmo elevato. Anche il numero di richieste di ricerche relative alle domande di brevetto svizzero è aumentato in maniera significativa. Di conseguenza è stato nuovamente necessario adottare misure tese a garantire il rispetto dei criteri qualitativi e delle scadenze. Ciò ha richiesto che venissero assegnate nuove priorità ai lavori in sospeso, che alcuni lavori fossero accantonati e altri fossero rimandati. Quando nel mese di marzo anche queste misure si sono mostrate insufficienti l’Istituto ha sospeso i lavori di riclassificazione che dal 2009 conduce per conto dell’Ufficio europeo dei brevetti (UEB). Nel mese di maggio è poi arrivata l’autorizzazione per le ore supplementari pagate e si è messo in conto che non sarebbe stato pos- richiesto dal depositante o da terzi. Una sibile rispettare alcuni standard. seconda possibilità prevede la creazione di Infatti, l’obiettivo relativo alla cifra d’affari un modello d’utilità accompagnata da nell’ambito dei servizi commerciali fissato una valorizzazione del brevetto svizzero tra- a 3,6 milioni di franchi è stato ampiamente mite l’introduzione di un esame supple superato, mentre altri obiettivi della divi- mentare relativo a novità e attività inventiva. sione dei brevetti non sono stati raggiunti o sono stati raggiunti di stretta misura. In particolare diversi collaboratori non sono riusciti a esaminare il numero previsto di dossier. Alcuni collaboratori esperti hanno seguito con successo la formazione relativa alla «Written Opinion» organizzata dall’UEB, ma la messa in pratica delle conoscenze acquisite eseguendo mandati per l’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (OMPI) ha subito ritardi. Attualmente per molti collaboratori la mole di lavoro ha raggiunto livelli troppo elevati. Si ritiene tuttavia che, dopo una fase formativa intensa e necessaria, in autunno i nuovi esperti in brevetti potranno contribuire in misura crescente all’adempimento dei compiti chiave. Ciò consentirà all’Istituto di tornare a lavorare ai ritmi abituali anche nell’ambito dei brevetti. Possibilità di sviluppo del sistema brevettuale svizzero Nel primo semestre dell’esercizio in rassegna un gruppo composto da membri di diverse divisioni ha elaborato un documento strategico in merito alle possibilità di sviluppo del sistema brevettuale svizzero. L’approfondimento della questione è stato stimolato soprattutto dalla creazione di un brevetto unico per l’UE che, dopo anni di ostruzioni, pare si stia rapidamente concretizzando. Tra i modelli abbozzati ce n’è uno particolarmente vantaggioso che prevede da una parte un sistema con brevetti completamente esaminati, dall’altra brevetti più facili da ottenere senza esame approfondito del contenuto. La realizzazione di questo progetto presuppone l’introduzione di un esame completo facoltativo Esame brevettuale Nell’anno considerato il numero delle domande di brevetto depositate è salito da 2072 a 2222 (+7,2 %). L’incremento si inserisce nell’intervallo di oscillazione degli scorsi anni. In ragione della scarsezza di risorse, giocoforza impiegate nei servizi di ricerca, sono state esaminate 644 domande di brevetto, un numero inferiore al previsto. Ciò ha comportato un aumento del tempo che intercorre fra il deposito e l’inizio dell’esame tecnico. Attualmente, per la maggioranza dei settori tecnici, l’esame del brevetto inizia entro 32 mesi. Si tratta di un termine accettabile nel confronto internazionale e considerato che le domande trattate secondo la procedura d’esame accelerata sono tutte state liquidate tempestivamente. Questa evoluzione ha comportato un nuovo aumento delle pendenze, il che si è tradotto in un aumento del numero di domande di brevetto in attesa d’esame. Visto il calo del numero di domande esaminate nell’anno in rassegna, il mantenimento della routine d’esame è stato al centro di continue discussioni. Per continuare a garantire un’elevata qualità dell’esame relativo al contenuto, nello scorso esercizio finanziario la procedura d’esame era stata rivista ed era stata introdotta una procedura di esame collettivo sul modello di quella dell’Ufficio europeo dei brevetti. Tale misura è stata consolidata nell’anno in rassegna. Ricerche brevettuali e tecnologiche Dopo il marcato calo nell’ambito dei servizi commerciali durante la crisi finanziaria e le conseguenti perdite in termini di cifra Rapporto d’attività 1O/11 «Genève» per degli orologi) in un nuovo sia flessibile e che non siano introdotte di provenienza. Il Parlamento deve ora registro e su questa base chiederne la regi- condizioni che impediscano a determinati trovare un compromesso politico che sia e analisi con applicazioni di «text mining» strazione come marchi geografici, con- settori economici di utilizzare il «marchio orientato alla prassi e attuabile e al integrate e la possibilità di eseguire sente ai settori interessati di ottenere un Svizzera» o li ostacolino eccessivamente contempo consenta al Parlamento di adem- cibile alla ripresa congiunturale, a una certa analisi semantiche aprono nuove opportu- titolo di protezione ufficiale in Svizzera. nel farlo. Per questo motivo la Commis- piere il suo mandato di rafforzare ade necessità di recupero e alla crescente nità nel quadro dell’utilizzo delle infor La Divisione Diritto & Affari internazionali Ciò semplificherebbe in modo significativo sione ha deciso di incaricare una sottocom- guatamente la protezione. importanza attribuita alla PI nella gestione mazioni brevettuali disponibili in forma si occupa in primo luogo della preparazione le procedure di domanda e l’attuazione missione di svolgere un approfondito strategica. La richiesta di ricerche di completa e ben strutturata. di progetti politici per la Confederazione. della protezione in particolare all’estero. esame preliminare del progetto. La sotto- Il seguente resoconto non può fornire che Le consultazioni parlamentari sono state commissione ha iniziato i lavori nel una panoramica generale degli sviluppi avviate nel gennaio 2010 in seno alla Com- novembre 2010 e ne presenterà i risultati più importanti in questo campo. Per saperne missione degli affari giuridici del consiglio alla Commissione degli affari giuridici di più sui diversi dossier è possibile nazionale in veste di prima camera. nell’autunno 2011. consultare la pagina Internet dell’Istituto Il 14 ottobre 2010 la Commissione è Sono ormai noti sia l’orientamento generale (www.ipi.ch < Info giuridiche), abbonarsi entrata in materia senza voti contrari. Ha, comunemente accettato, sia gli interessi alla newsletter elettronica oppure consul- tuttavia, chiesto che la regolamentazione divergenti in particolare in materia di criteri d’affari, nell’anno in rassegna è stato regi- zare come base per la presa di decisioni strato un fatturato record di 4,17 milioni strategiche. Nuovi strumenti di ricerca di franchi con un utile di un milione di franchi. Questa evoluzione è perlopiù ricondu- qualità elevata, complesse e complete si è ulteriormente rafforzata. L’attuazione coerente di criteri di qualità ambiziosi e la cura dei rapporti con la clientela conti26 nuano pertanto a essere fattori decisivi per un operatore che offre servizi a prezzi elevati come l’IPI. Nell’ambito dei servizi di natura pubblica la ricerca assistita continua ad essere molto apprezzata. Una tendenza confermata dai 434 mandati eseguiti e dalle reazioni generalmente positive dei clienti. Le innovazioni relative alla ricerca assistita introdotte nel quadro del progetto, nel frattempo portato a termine, PMI-PI hanno dato i frutti auspicati. In più di 280 casi è inoltre stata eseguita una ricerca facol tativa su una domanda di brevetto svizzero. Da gennaio 2011 l’IPI partecipa a un programma dell’OMPI a sostegno degli uffici dei brevetti nelle economie emergenti. Le ricerche e le opinioni scritte in questo contesto contribuiscono in misura signi ficativa a migliorare la qualità dei sistemi brevettuali a livello mondiale. Al contempo consentono all’IPI di conservare ed ampliare le proprie competenze nell’ambito dell’esame della novità e dell’attività inventiva. Per garantire che gli esperti in brevetti dell’IPI dispongano delle competenze necessarie in questo ambito è stata organizzata una formazione in collaborazione con l’Ufficio europeo dei brevetti. Nell’ambito dei servizi commerciali ci si è principalmente concentrati sullo sviluppo dell’analisi contestuale (si veda l’articolo a pagina 5). Continua a crescere la domanda di valutazioni di dati brevettuali da utiliz- Design Nell’anno in rassegna sono stati iscritti oltre 1000 nuovi design, con un aumento di quasi il 10 % rispetto all’esercizio pre cedente. Anche le 965 domande di proroga hanno contribuito al risultato complessivo positivo. La tendenza che vede i titolari prorogare la protezione dei design sembra confermarsi. Ha fatto segnare un nuovo aumento anche il numero di domande internazionali per la registrazione di disegni e modelli con designazione della Svizzera presso l’OMPI a Ginevra. Ciò è riconducibile alle nuove adesioni all’Accordo dell’Aja e all’intensa campagna informativa dell’OMPI. Continuano a riscuotere successo anche i servizi gratuiti dell’Istituto: nell’anno in rassegna è stato inviato un numero importante di documenti di priorità e anche le modifiche di registrazioni si sono mantenute su un livello costante. Gli standard di servizio sono stati osservati in tutti i casi nonostante l’aumentato onere lavorativo. Diritto & Affari internazionali Accesso alla letteratura per gli ipovedenti Il dibattito internazionale sull’accesso alla cultura suscita un interesse crescente anche a livello nazionale. Con un’interpellanza il Consigliere agli Stati Luc Recordon chiede ragguagli sulla posizione della Svizzera in merito al progetto di Trattato tare la «Pagina dell’Istituto» («Seite des Instituts») sulla rivista di diritto della proprietà intellettuale, dell’informazione e della concorrenza, sic!. Panoramica delle società svizzere di gestione Swissness Il 18 novembre 2009 il Consiglio federale ha adottato il messaggio relativo alla legge sui marchi e a una nuova legge per la protezione degli stemmi pubblici e lo ha trasmesso al Parlamento. Anche nell’esercizio in esame il cosiddetto progetto «Swissness» è stato uno dei principali dossier trattati nell’ambito dei servizi di natura politica svolti dall’Istituto. Con il progetto si intende rafforzare la designazione di provenienza «Svizzera» e la croce svizzera nell’interesse dei produttori, dei fornitori e dei destinatari di prodotti e servizi svizzeri e tutelarne il valore a lungo termine. Il progetto definisce soprattutto nuove regole, ancorate nella legge sulla protezione dei marchi, che stabiliscono a quali condizioni un prodotto o un servizio può essere definito «svizzero». Se tali regole saranno osservate, anche i prodotti (e non più solo i ser vizi) potranno essere contrassegnati con la croce svizzera; lo stemma nazionale continuerà invece a essere riservato alla collettività. La possibilità di registrare indicazioni geografiche anche non agricole (ad es. Società di gestione SUISA SUISSIMAGE PROLITTERIS SSA SWISSPERFORM Anno di fondazione 1923 1981 1974 1986 1993 Repertorio Opere musicali Opere audiovisive Opere letterarie, Opere dramma- Diritti di remune delle opere non teatrali drammatiche e tiche letterarie e razione nell’ambito delle arti figurative musicali ed opere dei diritti affini collettiva audiovisive Membri Compositori, Sceneggiattori, Scrittori, giornalisti, Drammaturghi, Artisti interpreti, autori di testi, registi, produttori artisti delle arti compositori, produttori di supporti editori di musica e altri titolari di figurative, fotografi, sceneggiatori, audio e audiovisivi diritti del settore grafici, architetti, registi e organismi di diffu- cinematografico editori di libri, gior- sione nali, riviste, nonché editori d’arte Numero di membri 28 677 2582 10 116 2582 9198 2009 136 859 000 49 409 000 29 330 000 19 816 000 43 031 000 2010 133 247 000 48 846 000 34 850 000 19 355 000 42 699 000 Entrate conseguite dalla gestione dei diritti in CHF 27 Rapporto d’attività 1O/11 28 dell’Organizzazione mondiale della pro- zione ha nuovamente acquisito nuovi mem- dall’IPI. La procedura è ora in attesa di le divergenze, ancora troppo spesso fatte gramma di lavoro dopo la conferenza mini- per un accordo di libero scambio bilaterale prietà intellettuale (OMPI) per migliorare bri e consolidato la sua posizione di princi- decisione da parte del Tribunale ammini- valere per ostacolare gli avanzamenti, sono steriale. con la Cina. Nel quadro dell’Associazione l’accesso dei ciechi e degli ipovedenti ai pale rete svizzera di aziende, associazioni, strativo federale. perlopiù di natura artificiale. libri. Globalmente solo il 5 % dei libri è rappresentanti dei consumatori e autorità disponibile in un formato accessibile agli competenti per la lotta alla contraffazione ipovedenti (in braille, in grandi caratteri e alla pirateria. o in formato audio). Spesso lo scambio a A livello internazionale si sono concluse le livello internazionale di questi formati è trattative per un accordo multilaterale ostacolato dalle legislazioni internazionali, per la lotta alla contraffazione e alla pirate- il che comporta onerosi doppioni nella ria (Anti-Counter feiting Trade Agreement – produzione. Il progetto di Trattato vuole con ACTA). L’Accordo ha lo scopo di combattere tribuire alla risoluzione del problema a le contraffazioni e la pirateria su vasta livello globale. Argentina, Brasile, Ecuador, scala e a fini commerciali. A questo fine Unione europea, Messico, Paraguay e l’ACTA prevede criteri minimi per le Stati Uniti hanno presentato un progetto misure di attuazione del diritto e doganali. che integra la proposta del Presidente La delegazione svizzera guidata dall’Isti- della Commissione. Il progetto incorpora tuto ha garantito la tutela degli interessi del i commenti delle diverse delegazioni, tra nostro paese. Dal 1o maggio 2011 l’Ac- cui quelli della Svizzera, interessata soprat- cordo è aperto alla firma per un periodo di tutto ad assicurare che le disposizioni di due anni. questo strumento siano conformi alla legislazione nazionale. Il legislatore elvetico ha affrontato la problematica già in occasione dell’ultima revisione parziale della legge sul diritto d’autore introducendo una restrizione corrispondente del diritto d’autore nell’articolo 24c. Lotta alla contraffazione e alla pirateria In concomitanza con l’inizio degli esodi estivi l’Associazione STOP ALLA PIRATERIA, co-patrocinata dall’Istituto, ha condotto una campagna di sensibilizzazione in materia di contraffazione e pirateria presso l’aeroporto di Ginevra. Uno stand informativo ubicato strategicamente ha consentito ai viaggiatori di confrontarsi con il fenomeno dei prodotti pirata illustrando altresì le insidie insite nell’acquisto di una contraffazione. Il 28 ottobre 2010 si è inoltre tenuta per la terza volta la giornata STOP ALLA PIRATERIA. Alla presenza di numerosi giornalisti è stata lanciata la campagna informativa «La pirateria è senza scrupoli» presso l’aeroporto di BernaBelp. Nell’anno in rassegna l’associa- Sorveglianza sulle società di gestione dei diritti d’autore L’IPI ha nuovamente approvato i rapporti di gestione delle cinque società di gestione. Su indicazione dell’Istituto SUISA ha precisato il proprio regolamento di ripartizione alla luce dell’obbligo legale di gestione secondo disposizioni definite e lo ha sottoposto all’IPI per controllo. Il regolamento di ripartizione parzialmente rivisto è stato approvato. Lo stesso vale per il regolamento parzialmente rivisto di SSA. Si è inoltre concluso l’esame di una revisione approfondita del regolamento di ripartizione di ProLitteris e la maggioranza delle modifiche richieste è stata approvata. Diverse denunce sono nuovamente state indirizzate all’Istituto. Un certo numero di procedimenti si è concluso nell’anno in rassegna. Una denuncia contro SUISA in qualità di rappresentante di tutte le società di gestione, relativa alla riscossione di compensi per l’utilizzazione di radio e televisione nelle camere d’albergo e d’ospedale, nonché nelle case e negli appar tamenti di vacanza (GT 3a) è stata accolta All’interno dell’Organizzazione il Direttore Organizzazione europea dei brevetti Il 27 giugno 2011 il Consiglio sulla competitività si è espresso a favore di due proposte relative al «brevetto unico» (un’ordinanza per la creazione di una protezione brevettuale unica e una seconda ordinanza relativa alle regole in materia di traduzione) nel quadro di una cooperazione rafforzata tra 25 paesi membri dell’UE. Una partecipazione della Svizzera a questa nuova regione è palesemente esclusa. Sta ora, tuttavia, alla Svizzera assicurare che i costi dei relativi lavori svolti dall’Ufficio europeo dei brevetti (UEB) siano coperti dai 25 Stati partecipanti, così che non scaturiscano oneri diretti per i paesi non membri come, appunto, la Svizzera. Questa posizione è appoggiata anche dal Presidente dell’UEB. Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale Nel 2010 i diversi gruppi regionali hanno avviato un dialogo costruttivo dando origine a una dinamica grazie alla quale è stato possibile superare lo stallo nelle trattative in merito a diversi dossier importanti. A seguito dell’Assemblea generale del 2010 il movimento ha tuttavia subito una nuova battuta d’arresto, per cui vari dossier sono nuovamente al palo. I progressi fatti registrare di recente dallo Standing Committee on Copyright and Related Rights (SCCR) con la convocazione di una conferenza diplomatica sulle rappresentazioni audiovisive, l’elaborazione di un progetto di testo sulle eccezione a favore degli ipovedenti e un progetto per la ripresa dei lavori sulla protezione degli organismi di diffusione dimostrano che l’interesse dei paesi industriali e di quelli in via di sviluppo per la creazione di un quadro equilibrato in materia di proprietà intellettuale rimane e che generale ha portato avanti le riforme a livello di Segretariato introducendo un sistema di gestione fondato sui risultati. Questa misura dovrebbe contribuire alla razionalizzazione dell’Organizzazione ed aumentarne l’efficienza. Continuano altresì gli sviluppi positivi relativi ai sistemi di registrazione internazionale gestiti dall’OMPI (PCT, Madrid, l’Aja e Lisbona) sotto il profilo dell’utilizzazione e del rinnovo. La Svizzera continua a partecipare attivamente ai lavori dell’OMPI e sostiene le iniziative tese a consolidare le unioni di registrazione e lo sviluppo armonioso del quadro giuridico internazionale nonché le attività per lo sviluppo. Organizzazione mondiale del commercio/Accordo TRIPS I lavori tecnici del Consiglio per gli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (TRIPS) sono stati portati avanti con la partecipazione attiva della Svizzera guidata dall’IPI. Parallelamente, ancora una volta, le trattative per una prossima conclusione del ciclo di Doha sono sfociate nel nulla. L’esito delle trattative di Doha, avviate ormai 10 anni fa, resta quindi incerto. Alla luce delle divergenze irrimediabili tra i principali blocchi è pos sibile una sospensione del ciclo o un ridimensionamento degli obiettivi a un pacchetto minimale a favore dei paesi meno sviluppati. È possibile che una soluzione di questo genere, che non toccherebbe verosimilmente le questioni legate alla proprietà intellettuale, sia adottata in occasione della conferenza ministeriale di inizio dicembre 2011 a Ginevra. In questo caso la Svizzera dovrà riproporre attivamente l’obiettivo di introdurre una migliore protezione delle indicazioni geografiche nell’Accordo TRIPS nel quadro di un pro- europea di libero scambio (AELS) si sono Altre organizzazioni internazionali Nell’anno in rassegna un gruppo di lavoro intergovernativo si è incontrato per discutere il ruolo dell’OMC nella lotta contro i medicinali contraffatti e della sua relazione con IMPACT (International Medical Products Anti-Counter feiting Taskforce). Si è tra le altre cose parlato del ruolo della protezione della proprietà intellettuale nella lotta ai medicinali contraffatti. Poiché il gruppo non ha ancora potuto presentare risultati concreti la 64a Assemblea mondiale della sanità ha deciso di prolungare il suo mandato di un altro anno. Nel gennaio 2011 il Consiglio esecutivo dell’OMC ha nominato 21 esperti con funzione consultiva nell’ambito del coordinamento e finanziamento della ricerca e dello sviluppo relativi ai medicinali per combattere le malattie che colpiscono prevalentemente i paesi poveri. Tra gli esperti c’è anche uno svizzero. L’Istituto partecipa inoltre alle trattative internazionali relative ai punti di contatto tra proprietà intellettuale e sviluppo sostenibile. Nell’anno considerato ci si è concentrati in particolare sulle trattative nel quadro della Convenzione sulla diversità biologica (CDB) per un Protocollo sul cosiddetto «access and benefit sharing» nonché sui negoziati in seno all’OMC relativi ai virus dell’influenza pandemici. In entrambi i casi le trattative si sono concluse nell’anno in rassegna con l’adozione di nuovi strumenti. Accordi di scambio plurilaterali e bilaterali Nell’ambito della preparazione dei trattati di libero scambio a livello regionale e bilaterale la delegazione svizzera conta sull’Istituto per il capitolo dedicato alla proprietà intellettuale. Nell’esercizio considerato la Svizzera ha avviato le trattative concluse con esito positivo le trattative per un accordo di libero scambio con Hong Kong e con la Bosnia Erzegovina e il Monte negro nell’ambito della proprietà intellettuale. Sono altresì state avviate trattative con Indonesia, Russia, Belarus e Kazakistan. Sono inoltre stati portati avanti i negoziati per un accordo di libero scambio tra AELS e India. 29 Discussioni bilaterali Sulla base di un Memorandum of Understanding sottoscritto con la Cina nel 2007, sono proseguite le discussioni sulla protezione della proprietà intellettuale con un paese in transizione di importanza centrale per l’economia svizzera. Nel novembre 2010 si è tenuto a Berna il 4o incontro di lavoro bilaterale con la Cina, durante il quale è stato organizzato, tra le altre cose, un secondo seminario sulla protezione delle indicazioni geografiche. In collaborazione con economiesuisse l’Istituto ha inoltre organizzato una visita presso Syngenta a Stein, conclusasi con una tavola rotonda che ha dato l’occasione agli esponenti delle associazioni e dell’industria elvetici di discutere direttamente con la delegazione cinese. Il dialogo bilaterale in materia di proprietà intellettuale avviato con l’India nel 2007 non è proseguito nell’esercizio considerato e resta in sospeso in attesa della con clusione delle trattative per un accordo di libero scambio AELS con il paese. La Svizzera ha poi condotto colloqui esplorativi e negoziali con diversi paesi in via di sviluppo con l’obiettivo di concludere accordi bilaterali sulla protezione delle indicazioni geografiche. L’accordo bilaterale con la Russia ratificato lo scorso anno è stato approvato dal Parlamento nell’anno considerato ed entrerà in vigore nell’autunno 2011. Rapporto d’attività 1O/11 30 Cooperazione internazionale Alla fine dell’anno considerato sono stati conclusi i progetti dell’Istituto sulla pro tezione delle indicazioni di provenienza geografiche con Giamaica e Kenia. Anche il progetto con il Vietnam finanziato dalla Segreteria di Stato dell’economia (Seco) è giunto a termine. Nell’anno in rassegna sono altresì proseguiti i lavori per il progetto con il Ghana teso tra le altre cose a modernizzare il quadro giuridico e le istituzioni nell’ambito della proprietà intellettuale. È inoltre stato avviato un nuovo progetto con il Laos finanziato dalla Seco. È previsto anche l’avvio di nuovi progetti con altri Stati. Formazione Nell’anno in rassegna si sono tenuti 125 corsi, distribuiti su un totale di 196 giorni, per piccole e medie imprese, parchi tecnologici, scuole universitarie professionali, scuole universitarie, scuole e associazioni, cui hanno partecipato ca. 4800 interessati. È stato proposto un nuovo modulo di approfondimento basato sul modulo di base. Tutti i moduli sono stati proposti in tedesco e in francese. L’Istituto è inoltre presente nella maggioranza delle università svizzere per rafforzare la consapevolezza dell’impor tanza di un sistema equilibrato di pro tezione della proprietà intellettuale. Consiglio d’Istituto e organo di revisione Direzione Organigramma Roland Grossenbacher Direttore Diritto & Affari inter nazionali Brevetti Marchi Divisione di stato maggiore Felix Addor Alban Fischer Eric Meier Ueli Buri Informatica Matthias Günter 32 33 Finanze e contabilità/ controlling Kerstin Tischler Servizio di stato maggiore Economia Hansueli Stamm Rapporti commerciali internazionali Mathias Schäli Proprietà intellettuale e Sviluppo sostenibile Martin Girsberger Il Consiglio d’Istituto Il Consiglio d’Istituto, nominato dal Consiglio federale, è l’organo direttivo supremo nell’ambito della gestione aziendale dell’Istituto. Esso approva il bilancio preventivo, il rapporto di gestione e il conto annuale. Emana il Regolamento delle tasse dell’IPI e determina la composizione della direzione (senza il direttore). Il Consiglio d’Istituto è composto dai seguenti membri: Felix Hunziker-Blum Presidente, Dott. iur., avvocato, Sciaffusa Claudia Bolla-Vincenz Dott. iur., avvocato, Berna Roman Boutellier Prof. Dott. sc. mat., Professore di gestione delle innovazioni e delle tecnologie presso l’ETH di Zurigo, Zurigo Alexandra Frei Agente di brevetti VSP, Zollikon Matthias Ramsauer Jean-Pierre Maeder Avvocato, Vicedirettore della Nestec SA, Group Head of Trademarks Nestlé, Vevey Barbara Schaerer Dott. iur., avvocato, LL.M., MBA, Direttrice dell’Ufficio federale del personale, Berna Segretario generale DFGP, Berna Servizio giuridico Diritto generale Jürg Herren Servizio giuridico Brevetti e Design Pascal Fehlbaum Servizio giuridico Marchi Anja Herren Vincenzo M. Pedrazzini Lic. iur., Wollerau Beat Weibel Responsabile proprietà intellettuale, ABB Asea Brown Boveri Ltd. e ABB Ltd., Zurigo L’appartenenza dei membri del Consiglio d’Istituto a organi direttivi superiori di altre imprese e istituti di diritto pubblico o privato è pubblicata sul sito Internet dell’Istituto (www.ipi.ch, rubrica Profilo > Istituto > Organigramma). L’organo di revisione Il Consiglio federale ha designato quale organo di revisione il Controllo federale delle finanze, che ha il compito di verificare la contabilità e di redigere un rapporto all’attenzione del Consiglio d’Istituto. Stato al 1o novembre 2011 Formazione e Coopera zione internazionale Ingo Meitinger Servizio giuridico Diritto d’autore Emanuel Meyer Stato maggiore Theodor Nyfeler Stato maggiore Melchior Caduff Personale Daniela Pfander Operazioni IS Rolf Leuenberger Responsabili dei processi Pascal Weibel Theodor Nyfeler Ricerca sui marchi Sylviane Darbellay Contact-Center Marco Andreose Sviluppo software Christian Zandee Amministrazione dei marchi Brigitte Bolli Jost Segretariato di direzione allargato Rolf Plattner Esame dei marchi 1 Stefan Fraefel Comunicazione Lorenzetta Zaugg Esame dei marchi 2 Alexander Pfister Servizi linguistici Natascha Muther Devaud Amministrazione dei brevetti Rolf Hofstetter Esperti in brevetti gruppo 1 Beda Bischof Esperti in brevetti gruppo 2 Yvonne Schumacher Esperti in brevetti gruppo 3 Peter Bruns Design/Topografie Beat Schiesser Esame dei marchi 3 Marc Burki Esame dei marchi 4 Jane Bessmann Procedura di opposizione Regina Scartazzini Ditsch Customer Management Daniel Ingold Conto annuale 1O/11 Perdite contenute Nell’esercizio finanziario 2OO8/O9, in seguito a una serie di riduzioni delle tasse, le perdite intenzionali erano ammontate a oltre 8 mio. di CHF. Nell’anno successivo le perdite erano diminuite attestandosi a 4 mio., per scendere a O,3 mio. di CHF alla fine dello scorso esercizio, benché le entrate generate dalle tasse siano rimaste inferiori alle attese. Ancora una volta le entrate generate dalle aziendale, segnatamente nell’ambito delle tasse annuali per i brevetti europei sono spese per il personale e per l’informatica. state inferiori alle anticipazioni, benché Una parte cospicua dei risparmi è tuttavia queste ultime fossero già state nettamente riconducibile a un semplice differimento riviste al ribasso sulla base dei valori delle spese, soprattutto di quelle relative al attesi dall’Ufficio europeo dei brevetti. Nel Tribunale federale dei brevetti, che ver- settore dei marchi le entrate hanno invece ranno dunque a pesare sul bilancio in un superato le previsioni. Anche nell’ambito dei secondo momento. Anche determinati servizi commerciali l’utile, le entrate e il ratei e risconti rivestono un ruolo di una grado di copertura hanno ampiamente sor- certa rilevanza. Non va inoltre dimenti- passato le attese, principalmente grazie cato che le prestazioni proprie per progetti alle ricerche brevettuali. Ciò è ragguardevole di informatica attivate il 1o luglio 2009 anche perché ai prezzi praticati dall’Isti- in virtù degli standard IFRS comporteranno tuto per queste prestazioni, già elevati nel un incremento degli ammortamenti confronto internazionale, si è aggiunto, andando a pesare sul bilancio a medio per i clienti stranieri, il rincaro dovuto al termine. franco for te. Vista la riduzione delle In questo contesto non è possibile preve- riser ve e i bassi tassi d’interesse il red- dere un quadro altrettanto positivo alla dito finanziario si è situato al di sotto fine dell’esercizio in corso. Questo anche di quello degli esercizi precedenti. perché la riduzione del personale messa Il risultato positivo è stato nuovamente in atto per contenere le perdite sta chiara- determinato in maniera decisiva dalle mente raggiungendo i suoi limiti. A medio misure di risparmio introdotte nella gestione termine continuiamo, tuttavia, ad auspicare 35 Conto annuale 1O/11 il conseguimento del pareggio di bilancio Il conto annuale dettagliato, conforme senza dover ricorrere a un aumento delle agli IFRS è scaricabile dal sito www.ipi.ch tasse. Il raggiungimento di questo obiettivo (rubrica «Profilo > Istituto > Rapporto dipende in larga misura dall’evoluzione annuale») o può essere ordinato gratuita- della validazione dei brevetti europei in Sviz- mente mediante la cartolina-risposta zera, a sua volta condizionata in modo allegata. Bilancio (in migliaia di CHF) 2010/2011 2009/2010 30. 06. 11 30. 06. 10 68 973 69 801 significativo dalla produttività dell’Ufficio Liquidità europeo dei brevetti. Le riser ve pari a Crediti risultanti da prestazioni 896 642 64,9 mio. di CHF in bilancio alla fine Altri crediti 740 535 dell’esercizio considerato ci concedono Ratei e risconti attivi 2 777 3 457 73 386 74 435 ancora del tempo per raggiungere il pareggio, prima che si concretizzi la minac36 Attivo circolante 37 cia di una riduzione degli accantonamenti al di sotto della soglia considerata adeguata di 50 a 75 mio. di CHF. Si tratta di un importo definito soprattutto in considerazione dei rischi connessi all’adesione Immobilizzazioni 28 442 29 297 8 051 6 702 Attivo fisso 36 493 35 999 Totale attivi 109 879 110 434 Impegni per forniture e prestazioni verso terzi 2 680 2 345 Pagamenti anticipati dei clienti (conti correnti) 5 193 5 868 Altri impegni 4 017 3 762 Ratei e risconti passivi 7 472 7 296 Accantonamenti a breve termine 1 336 944 Capitale estraneo a breve termine 20 698 20 215 Accantonamenti per gli impegni nei confronti della cassa pensioni 21 794 22 346 2 472 2 654 24 266 25 000 Perdite –304 –3 846 Riser ve 65 219 69 065 Capitale proprio 64 915 65 219 109 879 110 434 Investimenti immateriali della Svizzera all’Organizzazione europea dei brevetti e all’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale sostenuti dall’Istituto. L’organo di revisione ha confermato senza riserve la regolarità del bilancio. Altri accantonamenti Capitale estraneo a lungo termine Totale passivi Conto annuale 1O/11 Conto economico Rendiconto delle variazioni di liquidità 2010/2011 2009/2010 dal 01.07. 10 al 30. 06. 11 dal 01.07. 09 al 30. 06. 10 Utile di esercizio(+) o perdita di esercizio (–) –304 –3 846 Ammortamenti(+) / Rettifiche di valore (–) delle immobilizzazioni 2 482 2 547 2010/2011 2009/2010 dal 01.07. 10 al 30. 06. 11 dal 01.07. 09 al 30. 06. 10 47 412 46 102 Prestazioni di ser vizi 5 173 4 397 Ricavi diversi 2 087 1 539 Prestazioni proprie per software 1 274 2 589 Ammortamenti(+) / Rettifiche di valore (–) dei crediti (in migliaia di CHF) Tasse Ricavo lordo Quota del 50 % delle tasse annuali per i brevetti europei con validità per la Svizzera e il Liechtenstein versata dall’OEB Riduzioni in virtù dell’articolo 8a RT-IPI Altre riduzioni del ricavo 55 946 54 627 (in migliaia di CHF) Flussi da attività operativa 4 –13 Incremento/Decremento accantonamenti a lungo termine –552 –143 Flusso di cassa 1 630 –1 455 211 392 – prestazioni 339 –921 – ratei e risconti 171 –373 –257 –63 385 –416 Proventi finanziari –946 –1 440 Proventi da interessi 1 129 1 647 Afflussi(deflussi) da attività operativa 2 662 –2 629 Investimenti esterni –2 980 –5 725 Flussi da attività d’investimento –2 980 –5 725 Variazione conto corrente –510 242 Afflussi(deflussi) da attività di finanziamento –510 242 Variazione netta delle disponibilità liquide ed equivalenti –828 –8 112 Disponibilità liquide ed equivalenti all’inizio del periodo 69 801 77 913 Disponibilità liquide ed equivalenti alla fine del periodo 68 973 69 801 2010/2011 2009/2010 dal 01.07. 10 al 30. 06. 11 dal 01.07. 09 al 30. 06. 10 65 219 70 223 –304 –3 846 0 –1 158 64 915 65 219 Incremento/Decremento accantonamenti a breve termine –11 786 –11 498 – –1 660 –312 –267 43 848 41 202 Incremento/Decremento debiti per forniture e prestazioni Incremento/Decremento crediti e altri beni Ricavo netto 38 – prestazioni – ratei e risconti Spese per prestazioni di terzi: tasse Spese per prestazioni di terzi: ser vizi Altre spese per prestazioni di terzi Spese per prestazioni di terzi –945 –843 –1 143 –1 075 –265 –655 –2 353 –2 573 –33 399 –34 197 Spese per l’informatica –2 413 –1 819 Altre spese di gestione –4 208 –5 355 Ammortamenti –2 482 –2 543 –243 – Flussi da attività d’investimento Spese per il personale Tribunale federale dei brevetti Spese di gestione Risultato d’esercizio Reddito finanziario –42 745 –1 250 986 –43 914 –5 285 1 478 Oneri finanziari –40 –39 Risultato finanziario 946 1 439 – 304 – 3 846 Perdite dopo il risultato finanziario Flussi da attività di finanziamento Capitale proprio (in migliaia di CHF) Consistenza iniziale Perdite Accantonamenti supplementari per gratificazioni per anzianità di ser vizio Consistenza finale 39 Conto annuale 1O/11 Settori di diritto di protezione L’articolo 13 cpv. 2 LIPI, che prevedeva la copertura dei costi nella media quadriennale per i diversi settori di protezione, è stato abrogato il 1o gennaio 2006. Ciò nonostante l’IPI ha deciso di continuare a presentare i risultati dei vari settori di protezione. Non si tratta tuttavia dell’informativa di settore ai sensi dello IFRS 8. Tutte le cifre sono da considerarsi in migliaia di CHF. Brevetti Tasse Prestazioni di ser vizi (incl. pubblicazioni) Ricavi diversi ./. Tasse annuali UEB quota dell’UEB Ricavo netto Spese per prestazioni di terzi: ser vizi 2009 ⁄ 10 2008 ⁄ 09 2007 ⁄ 08 26 583 26 259 27 161 28 441 4 163 3 403 3 309 4 004 Design Tasse (incl. OMPI) Prestazioni di ser vizi 2010 ⁄ 11 2009 ⁄ 10 2008 ⁄ 09 2007 ⁄ 08 1 130 1 073 1 034 1 003 0 0 0 0 43 92 4 4 Ricavi diversi 0 0 0 0 –11 785 –11 498 –11 927 –12 507 Ricavo netto 1 130 1 073 1 034 1 003 19 004 18 256 18 547 19 942 Spese per prestazioni di terzi: tasse –1 0 0 – 120 –158 –221 –255 – 330 Spese per prestazioni di terzi –1 0 0 – 120 –913 –822 –525 – 664 Quota di copertura 1 1 129 1 073 1 034 883 Spese per prestazioni di terzi –1 071 –1 043 –780 – 994 Costi fissi –455 –459 –469 – 411 Quota di copertura 1 17 933 17 213 17 767 18 948 Quota di copertura 2 676 614 565 472 Costi fissi –9 563 –9 577 –9 916 – 9 140 Quote –407 –370 –472 – 465 268 244 93 7 2010 ⁄ 11 2009 ⁄ 10 2008 ⁄ 09 2007 ⁄ 08 Tasse 33 30 23 30 Ricavo netto 33 30 23 30 0 0 0 0 Spese per prestazioni di terzi: tasse 40 2010 ⁄ 11 Quota di copertura 2 Quote Risultato del titolo di protezione Marchi Tasse (incl. OMPI) Prestazioni di ser vizi (incl. pubblicazioni) 8 370 7 636 7 851 9 808 –10 447 –10 549 –13 234 –13 318 –2 077 –2 913 –5 383 –3 510 2010 ⁄ 11 2009 ⁄ 10 2008 ⁄ 09 2007 ⁄ 08 19 465 16 892 16 672 17 999 Risultato del titolo di protezione Diritto d’autore 929 918 821 1 172 Ricavi diversi 0 0 1 0 Ricavo netto 20 394 17 810 17 494 19 171 –167 –151 –120 – 209 Quota di copertura 1 Spese per prestazioni di terzi: ser vizi Spese per prestazioni di terzi: tasse Spese per prestazioni di terzi: tasse Spese per prestazioni di terzi 0 0 0 0 33 30 23 30 –33 –21 –51 – 322 Costi fissi –532 –576 –561 – 648 –200 –172 –171 – 531 Quota di copertura 2 –499 –546 –538 – 618 Quota di copertura 1 20 194 17 638 17 323 18 640 Quote –482 –449 –491 – 529 Costi fissi –8 570 –9 000 –9 279 – 8 370 Quota di copertura 2 11 624 8 638 8 044 10 270 Risultato del titolo di protezione –981 – 995 – 1 029 – 1 147 –10 084 –10 261 –12 091 – 10 759 1 540 – 1 623 – 4 047 – 489 Spese per prestazioni di terzi Quote Risultato del titolo di protezione 41 Vorname Prénom Nome First Name Name Nom Cognome Last Name Firma Société Ditta Company Strasse, Nr. Rue, no Via, no. Street, No. PLZ, Ort Code postal, localité Codice postale, località Postal Code, City Land Pays Paese Countr y Eidgenössisches Institut für Geistiges Eigentum Contact-Center Stauffacherstrasse 65/59 g CH-3003 Bern Tel. 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