Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento - Contiene IP e IR Giugno 2007 Periodico bimestrale del Club Interassociativo Tuttapovo COMMERCIALISTI ASSOCIATI Rag. Eugenio Cortellini Rag. Giorgio Fracalossi Rag. Carmela Valentini Viale Venezia 50 - C.P. 170 - 38057 Pergine Valsugana (TN) Telefono 0461 534044 - Fax 0461 534760 E-mail: [email protected] SERVICES GROUP s.r.l. Servizio di elaborazione contabilità per aziende e professionisti Viale Venezia 50 - C.P. 170 - 38057 Pergine Valsugana (TN) Telefono 0461 534044 - Fax 0461 534760 E-mail: [email protected] i centri Caaf-Cgil aperti tutto l’anno TRENTO via Giusti, 49 • tel. 0461 924988 TRENTO CENTRO via Roma, 35 • tel. 0461 221768 TRENTO NORD via Lunelli, 9 • tel. 0461 428588 MEZZOLOMBARDO via Roma, 6 • tel. 0461 604466 ROVERETO via Maioliche, 57/h • tel. 0464 421327 ALA via C. Battisti, 4 • tel. 0464 674234 RIVA viale Canella, 3 • tel. 0464 557773 ARCO viale delle Palme, 3 • tel. 0464 518111 Cortesia Co mpetenza Convenienza Comodità CAVALESE via Pasquai, 20 • tel. 0462 230507 TIONE via Roma, 17 • tel. 0465 324942 STORO via S. Floriano, 55 • tel. 0465 686701 PERGINE via Pennella, 92 • tel. 0461 533025 per appuntamenti ed informazioni: BORGO via per Telve, 2/b • tel. 0461 753450 LEVICO via Marconi, 52 • tel. 0461 706712 Tel. CLES via Degasperi, 10 • tel. 0463 421088 848.00.16.08 al costo di una telefonata urbana, escluso cellulari oppure MALE’ c/o Municipio • tel. 0463 901796 Centri di Raccolta a Transaqua e Pozza di Fassa .... è tempo di ICEF: Tel. 199.24.30.30 mail: [email protected] costo della telefonata 14 centesimi al minuto trasporto studenti, assegno al nucleo familiare, contributi edilizia abitativa, buoni di servizio, certificazioni ITEA, tasse universitarie, cure odontoiatriche, assegni e borse di studio, buoni formativi, prolungamento orario scuola per l’infanzia, servizio MuoverSi, eliminazione barriere architettoniche, borse FSE, ... servizi fiscali di qualità, sotto casa, aperti a tutti 800 730 740 www.caaf.it www.cgil.tn.it In questo numero Club interassociativo Tuttapovo Concentus Clivi Circolo Culturale Arci Paho Avis sezione di Povo È il momento di finanziare Tuttapovo.............5 Due serate a Caldonazzo e a Trento.............32 7 nazioni alla Festa multietnica.....................6 L’abbazia di Nonantola ed il delta del Po........7 Torneo Par Condicio 13.................................8 Avis chiama, qualcuno risponde?.................33 Comitato gemellaggio Spazio Circoscrizione Viaggio a Znojmo..........................................8 Ana e Gsa Prima edizione di Alpini di Povo in festa........9 Comitato valorizzazione Gabbiolo Gabiol Spiazarol... pronti per l’abbuffata?....10 Comitato Chiesa Oltrecastello Il 27 luglio inizia la festa a Oltrecastello......11 GS Marzola Un primo e tre secondi posti........................13 Atletica Trento Rosalia Zanoner vince gli Europei................14 Atletica Trento I tanti perché di un allenatore......................16 Filo concordia ‘74 Un viaggio in Polonia carico di emozioni.....18 CTG - Casa dell’arcobaleno Un’altra stagione è passata..........................20 Casa di riposo Povo Grazie dagli ospiti.......................................21 Centro turistico giovanile Giò Madonnari “racconta un sogno”............22 Povo, ieri ed oggi L’area del nuovo centro polifunzionale.........23 Casa Riposo M. Grazioli Scuole elementari Povo Un presepe vivente pieno di solidarietà........34 Notizie dal Consiglio...................................36 Povo e la sua storia La desolata vita d’un disertore....................40 6 Le ricette di Matilde Ricette e consigli per l’estate.......................42 Il racconto Il passaggio................................................43 Il Disco Francesco Guccini - Stagioni.......................45 L’angolo della poesia dialettale Il dialetto nelle scuole (1ªparte)...................46 Libri Sól e nùgole ‘n riva al lach..........................48 Auguri a... Annalisa Zanuso.........................................49 14 L’angolo della poesia Santuari nei cuori di nonna Renata..............49 Le poesie di Riccardo Gasparoli...................50 Club interassociativo Tuttapovo Sergio Nichelatti riconfermato presidente....52 In ricordo di... Renato Carlin..............................................53 Adriana ed Erino Tomasi.............................54 Giancarlo Ciurletti.......................................54 Adesso si cambia veramente.......................24 20 Povo e la sua storia “Il paese ospitale”.......................................26 riceviamo e volentieri pubblichiamo Giovani e anziani per un futuro migliore......29 Circolo pensionati ed anziani Rinnovate le cariche....................................29 Sat Sezione di Povo Montagne da leggere...................................30 U.C.T. intervista Franco Giacomoni..............31 Tuttapovo Bimestrale di informazione a diffusione gratuita sito: www.tuttapovo.it e-mail: [email protected] Editore proprietario “Club Interassociato Tuttapovo” Associazione di Promozione Sociale Redazione, amministrazione e recapito postale c/o Sergio Nichelatti, via Madonnina 22, 38050 Povo (TN), tel. 0461.811026 Iscriz. Trib. di Trento n. 817 del 19.04.1994 Direttore Responsabile: Paolo Giacomoni Via Borino, 39 - 38050 Povo (TN) - [email protected] Presidente: Sergio Nichelatti Stampa: Publistampa s.n.c. Pergine Valsugana p. - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 32 Anno XIV - N. 2 - Giugno 2007 Redazione: Paolo Giacomoni, Giancarlo Ianes, Sergio Nichelatti, Stefano Ricci, Aldo Giongo, Alessandro Gretter, Antonio Bernabè, Renzo Dori Hanno collaborato a questo numero: Casa di Riposo M. Grazioli, Circoscrizione di Povo, Guido Leonelli, Matilde Padroni, Nonna Renata, Roberto Bortolotti, Davide Lorenzato, Ugo Lucin, Claudio Palermo, C.T.G., Franco Giacomoni, Manuela Stablum, Scuole elementari Povo, Riccardo Gasperoli, Bruno Dorigatti. In copertina: Salè. La “via onta”. foto di Sergio Nichelatti Club interassociativo Tuttapovo Con la tua prossima dichiarazione dei redditi potrai aiutare il Club Tuttapovo È il momento di finanziare Tuttapovo Puoi farlo con il 5 per mille I l 5 per mille è la nuova forma di finanziamento per le associazioni di volontariato senza scopo di lucro. Questa norma, entrata in vigore l’anno scorso, consente al contribuente di devolvere, tramite la denuncia dei redditi, il 5 per mille dell’IRPEF a favore dell’associazione prescelta. Non è una tassa in più, ma l’importo viene detratto direttamente dall’IRPEF. Tuttapovo ha aderito anche quest’anno a questa possibilità ed invita i propri lettori, al momento della compilazione del Mod. 730/2007, del Cud 2007 o dell’Unico 2007 di compilare l’apposito spazio riservato alla donazione. Perciò il contribuente può effettuare la scelta in base alle disposizioni previste per il tipo di dichiarazione dei redditi che è tenuto a presentare scrivendo il codice fiscale di Tuttapovo: 01445470220, seguendo le indicazioni riportate di seguito. • Cud 2007: attraverso il particolare modello “Scheda per la scelta della destinazione del 5 per mille dell’IRPEF” in busta chiusa presso uno sportello di una banca o di un ufficio postale; • Mod. 730/2007: il contribuente deve presentare al proprio sostituto d’imposta (datore di lavoro) al CAF o al professionista abilitato la “Scheda per la scelta della destinazione del 5 per mille dell’IRPEF”; • Unico 2007: effettuando la propria scelta direttamente negli appositi spazi predisposti nel modello di dichiarazione. Anche i contribuenti esonerati dalla presentazione delle dichiarazioni di cui sopra possono effettuare la propria scelta mediante consegna di una normale busta contenente la “Scheda per la scelta della destinazione del 5 per mille dell’IRPEF” ad uno sportello di una banca o di un ufficio postale o direttamente al CAF o ad un professionista abilitato alla trasmissione telematica. Il contribuente effettua la sua scelta apponendo la propria firma in uno degli appositi riquadri che figurano nella Scheda o nel modello Unico 2007 e destinare il 5 per mille al Club Intrassociativo Tuttapovo riportando il codice fiscale 01445470220 indicato nel fac simile riportato sotto. N.B. La scelta di destinazione del 5 per mille non è alternativa a quella dell’8 per mille di cui alla legge 20 maggio 1985 n. 222. Utilizza questo tagliando al momento di compilare la tua dichiarazione dei redditi, aiuterai Tuttapovo e a te non costerà nulla! Nome Cognome 01445470220 LATTONIERE Cagol F.lli & Figli s.n.c. di Giorgio e Roberto Cagol Officina e sede: Via della Cooperazione, 59 38060 Mattarello (TN) Tel. e Fax 0461 944150 e-mail: [email protected] Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. Circolo Culturale Arci Paho Il 30 giugno presso il centro civico, un momento per socializzare ed integrarsi 7 nazioni alla Festa multietnica di Aldo Giongo V ista la cancellazione della festa di “Tuttapovo” il circolo ARCI/PAHO e il comitato gemellaggio Povo - Znojmo hanno deciso di mantenere nelle date previste la festa multietnica e la mostra d’arte presso il centro civico di Povo. Come potete vedere nel programma in queste pagine, abbiamo resa più ricca ed interessante la festa multietnica grazie alla collaborazione di Spazio Aperto di Kaleidoscopio e della Pizza Rio di Cristian Andreatta nonché al contributo della Circoscrizione. Si comincerà alle 17.00 con un programma di giochi per bambini a carattere internazionale a cura di Kaleidoscopio e dei bambini polacchi guidati dalla signora Bozena Czarzasta, contemporaneamente si darà inizio alla degustazione dei piatti tipici delle nazionalità partecipanti: Polonia, Italia, rep. Ceca, Paraguai, Argentina, Colombia e Brasile accompagnati da cochtail brasiliani, birra di Znojmo e vino italiano. Durante tutto il pomeriggio e la serata si alterneranno Il circolo culturale Arci Paho e i comitati gemellaggio di Povo e Villazzano vi invitano alla FESTA MULTIETNICA gastronomia - arte - folclore presso il Centro civico di Povo Povo - via Salè 1 Sabato 30 giugno - inizio ore 17.00 Nazionalità partecipanti: Polonia - Repubblica Ceca - Italia - ParaguaiArgentina - Colombia - Brasile dalle 17.00 cocktail brasiliani, birra ceka, vino italiano, pizza al taglio e fino ad esurimento scorte sarà possibile gustare piatti tipici delle varie nazionalità Tutti sono invitati - ingresso libero Con la collaborazione di: Comune di Trento - Circoscrizione di Povo - Spazio Aperto - Kaleidoscopio e Pizza Rio Programma Venerdì 29 giugno 2007 Ore 18.30 Presso il Centro Civico nei locali della scuola elementare (ex ambulatori) ci sarà l’inaugurazione della mostra artistica “Povo e l’arte” a cura del circolo Arci - Paho e comitato gemellaggio Znojmo, allietati dalla bravura del gruppo musicale di Znojmo. Sabato 30 giugno Dalle ore 9,00 alle ore 22,00 Mostra d’arte “Povo e l’arte” Dalle ore 17,00 alle ore 23,00 FESTA MULTIETNICA Presso il salone del Centro Civico ci saranno gli stand con assaggi dei piatti tipici di: Repubblica Ceca, Polonia, Brasile, Paraguai/Argentina, Colombia ed Italia. Non mancheranno spettacoli folcloristici e tradizionali dei vari paesi,(balletti,musica, poesia, ecc.) Domenica 1 luglio Dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle ore 22,00 Apertura mostra “Povo e l’arte” Pollo allo spiedo sabato al mercato di Povo p. - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 spettacoli, canti e balli di tutte le nazionalità, tra cui un gruppo rock e il gruppo Tersicore danze popolari di Povo. Questa iniziativa si propone l’incontro e la conoscenza reciproca con i concittadini provenienti da tutto il mondo che vivono e lavorano nella nostra comunità, valorizzare e rispettare le loro tradizioni e la loro cultura favorendo l’integrazione nel paese che gli ha ospitati e del quale sono ormai parte integrante con gli stessi diritti e doveri degli altri cittadini. Nei locali della scuola (ex ambulatori) sempre in collaborazione con il comitato gemellaggio Povo - Znojmo il circolo culturale allestirà anche quest’anno una mostra pittorica internazionale, valorizzando artisti locali poco conosciuti dal punto di vista artistico e alcuni artisti della città gemellata. Espongono oltre alla pittrice e maestra elementare Renata di Palma, Carla Brombin, Genti- le Polo, Chiara Poppi, Umberto Rigotti, Maria Teresa Trabaldo e per Znojmo lo scultore e pittore Zdenek Maixner e qualche altro pittore. Ricordiamo a tutti che siete ancora in tempo fino alla conclusione della mostra, ad iscrivervi al concorso “Le arti a Povo” curato da Sara Albertini e Renata di Palma, che prevede la presentazione di fotografie inedite, pitture, sculture ed altre espressioni figurative e poesie composte dal concorrente, troverete i moduli di iscrizione, oltre che all’edicola di Maria Tiziana Pegoretti presso le mostre dell’ARCI. Le opere saranno valutate e premiate alla festa della Madonna del Rosario in ottobre. Circolo Culturale ARCI PAHO Gite a carattere culturale e gastronomico che si sono svolte a marzo e a maggio L’abbazia di Nonantola ed il delta del Po C ome è ormai tradizione il nostro circolo organizza delle gite a carattere culturale solitamente di una giornata in posti non lontani ma spesso poco conosciuti. Il 17 marzo, in collaborazione con l’agenzia CEA STAR i cui titolari sono iscritti al circolo, siamo andati a Nonantola ed al castello di Spezzano in provincia di Modena. Al mattino abbiamo visitato l’abbazia di Nonantola fondata dai longobardi nel dodicesimo secolo una costruzione ricca di storia con un origi- nale cripta sorretta da 64 colonne, dopo un pranzo tipico modenese abbiamo raggiunto il castello di Spezzano dove abbiamo potuto ammirare una sala affrescata risalente al 1500. Un ciclo di panoramiche dei vari paesi della zona con castelli e scene di vita quotidiana, di seguito abbiamo potuto vedere la storia della ceramica dai primi forni preistorici, attraverso i secoli con lo sviluppo della tecnologia fino ai moderni stabilimenti di Fiorano Modenese e Sassuolo. Il 19 maggio abbiamo visitato il Delta del Po e la città di Comacchio, 2 ore di navigazione dal porto di Gorino tra coltivazioni di cozze e vongole, abbiamo costeggiato l’isola dei Gabbiani e l’isola dell’Amore. Nel pomeriggio abbiamo visitato la città di Comacchio, un antica cittadina con palazzi settecenteschi, la fabbrica conserviera delle anguille ed il museo della nave Romana, una nave trovata nel fango della laguna perfettamente conservata con tutti gli arredi di bordo. Prossime gite sono rimandate al prossimo autunno, tutti sono invitati ad iscriversi, non ve ne pentirete. (ag) Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. Il circolo culturale Arci Paho e la Circoscrizione di Povo in collaborazione con: Pizza Rio, famiglia cooperativa di Povo, Cassa rurale di Trento, Finstral, Orempuller Ingross Cart organizzano il torneo di calcio e pallavolo misto Par Condicio 13 al parco del passo Cimirlo - Povo Sabato 4 agosto 2007 (in caso di maltempo domenica 5 agosto) Dalle ore 14.00 alle ore 19.30 circa Calcetto - Partite di un tempo da 20 minuti. Pallavolo - Partite di un set da 25 punti. Regolamento: - possono partecipare squadre miste (massimo sei), composte ciascuna: > da 7 a 10 giocatori/trici di cui almeno 3 dell’altro sesso; > età non inferiore ai 13-14 anni, esperti o non esperti. > i giocatori possono giocare in entrambe le discipline od in una sola, la squadra deve in ogni caso giocare sia a pallavolo che a calcetto. > il regolamento applicato per il calcetto, sarà quello FGCI calcio a cinque: con cambi volanti, i falli laterali saranno battuti con i piedi, il portiere non può rilanciare la palla oltre la metà campo. - Premiazioni alle ore 19.30 circa > tutti gli iscritti riceveranno la maglia di gioco e un premio individuale e ogni squadra un premio collettivo, PIZZA AL TAGLIO “PIZZA RIO” per tutti e rinfresco dopo la premiazione. - Tenuta di gioco: T-shirt fornita dall’organizzazione, pantaloncini e scarpe ginniche. Le modalità di gioco saranno concordate con le squadre iscritte. Comitati del gemellaggio Povo Znojmo Villazzano viaggio a Znojmo e al castello di Pernštejn Repubblica Ceca Dal 13 al 16 settembre 2007 in occasione della Festa dell’Uva Programma Giovedì 13 settembre Arrivo circa alle ore 18,00 - all’alloggio presso il collegio delle infermiere, ore 19.00 - cena al ristorante Diana. Venerdì 14 settembre Colazione alle ore 8,00 al Diana, partenza per Nedvêdice e castello di Pernštejn, pranzo in Ristorante e visita guidata. Ritorno a Znojmo; cena al ristorante Diana. Sabato 15 settembre Colazione ore 8.30, mattinata libera - pranzo Festa dell’uva - cena al ristorante Diana. Domenica 16 settembre Colazione e partenza. Quota di partecipazione euro 180,00 da versare anticipatamente sul conto N° 10307172 - ABI 08304 - CAB 01910. Comprende; Viaggio in pullman - assicurazione, Pernottamenti e Pasti citati. Prenotazioni presso la circoscrizione di Povo - via Salè 1 - presentando la ricevuta di versamento. Fino ad esaurimento dei posti. Informazioni Aldo Giongo - tel. 0461 819947 [email protected]. Iscrizione giocatori/trici e sorteggio squadre venerdì 27 luglio ore 20,30 presso la sede ARCIPAHO a Povo in Piazza Manci 5 - primo piano Per informazioni, rivolgersi a: Aldo Giongo, passo Cimirlo 20, Povo tel. e fax 0461 819947. [email protected] Per preiscrizioni delle squadre o dei singoli rivolgersi a: Pizza Rio - Cristian Andreatta via Resistenza 9/A Povo, tel. 0461 811555 Pizza al taglio e d’asporto p. - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 Castello di Pernštejn. In alto Znojmo. di Cristian Andreatta via della Resistenza, 9/A 38050 Povo [email protected] - www.pizzario.it tel. 0461 811555 Ana e Gsa Sabato 23 e domenica 24 giugno presso la baita Moronar Prima edizione di Alpini di Povo in festa Q uesta prima edizione di “Alpini in festa” non ha l’ambizione, secondo il presidente della locale Sezione Ana Claudio Palermo, di sostituirsi a “Tuttapovo in festa”, ma “… vuole essere un momento di incontro e di allegria proposto dalle due associazioni e rivolto all’intera comunità…”. Un’occasione unica quindi per chi non conoscesse ancora il Moronar con la sua struttura immersa nel verde, realizzata dagli Alpini di Povo con il contributo dei volontari che hanno messo a disposizione il proprio tempo, degli artigiani locali che hanno offerto il materiale e di quanti, come Tuttapovo, hanno contribuito anche finanziariamente alla realizzazione dell’edificio. Programma Sabato 23 giugno Ore 9.00 apertura festa Ore 12.30 pranzo riservato ai soci della Cassa Rurale di Trento Ore 14.30 intrattenimento musicale Ore 19.00 apertura cucina con grigliata Ore 20.30 serata danzante con il gruppo “Vigilio Pisoni” Ore 24 00 chiusura della festa Domenica 24 giugno Ore 9.00 apertura festa Ore 12.30 pranzo comunitario con menù tipico Ore 14.30 concerto del Coro Alpino di Trento Ore 19.00 apertura cucina con grigliata Ore 20.30 serata danzante con il gruppo “Revolution” Durante la festa è aperto un fornitissimo bar Sopra il concerto in occasione dell’inaugurazione della baita al Moronar. A destra la baita appena finito di i lavori di costruzione. OFFICINA ELETTRAUTO GOMMISTA SERVIZIO AUTORIZZATO di Zordan Romeo RICARICA CONDIZIONATORI REVISIONI Via Sommarive 2, 38050 POVO (TN), tel. 0461 810667 Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. Comitato valorizzazione Gabbiolo Un percorso gastronomico in 10 punti per il centro storico il 7 e l’8 luglio Gabiol Spiazarol... pronti per l’abbuffata? di Paolo Giacomoni N on è uno dei soliti scherzi a cui ci ha abituato il solito “gabiolan” (o gabiolot?), ma pare che questa volta la notizia sia vera! Nel sobborgo sta per nascere una nuova festa organizzata da un neonato e fantomatico gruppo chiamato pomposamente “Comitato valorizzazione centro storico di Gabbiolo”. La festa che vuole mutuare, ovviamente con le dovute proporzioni, le varie feste che si svolgono nei portici di molti paesi trentini e altoatesini è stata chiamata goliardicamente “Gabiol spiazarol” ovvero la festa delle Caneve! Ed è proprio nelle cantine, nei portici, nelle ville e nei “spiazi” di Gabbiolo che è stata distribuita la festa e che c’è da scommettere avrà un grande riscontro di pubblico. Anche per questo sono già stati predisposti al- Incendio a Gabbiolo, 1953 cuni grandi parcheggi a monte del campo sportivo di Gabbiolo ed eventualmente nel piazzale delle scuole medie. La La piazza di Gabbiolo manifestazione si svolgerà nei giorni 7 e 8 luglio e qui sotto riportiamo il percorso completo con i relativi menù offerti. Punto 1 “La Caneva del Bepi Longo” - Polenta e spezzatino alla trentina (dela Ines) Punto 2 “La Caneva del Caoreta” - Trippe in brodo (ricetta dela Maria) Punto 3 Villa Grande Baron Salvadori Coro e manifestazioni principali Punto 4 Villa Piccola Baron Salvadori - Degustazione vino tipico e filò sotto la Tuia secolare Punto 5 Piazza storica Bar e musica Punto 6 “La Caneva del Bepi Pedrolli” - Carne salada, wurtsel e fasòi (dela Carmela) Punto 7 “La Caneva del Fonso e dela Catina” - Fortaie ‘nrudolade farcite (con dent de tut) Punto 8 “Ort dele Zanele” - Assaggi delle “sgnape” della collina Punto 9 “La Caneva del Minico” - Polenta e sguazet (dela Mariota) Punto 10 “La Caneva del Cencio” - Canederli en brodo e col ragù (dela Rina) EMME ELETTRONICA di Molinarolli Michele Via Campanelle, 36 - Cognola (Tn) Tel. 0461-261531 DA MARTEDI’ A SABATO 09:00/12:00 - 15:00/19:00 p. 10 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 RIPARAZIONE DI TUTTE LE MARCHE: m RADIO - AUTORADIO (anche montaggio) - HI-FI m TV - VIDEOREGISTRATORI m PICCOLI ELETTRODOMESTICI m GRANDI ELETTRODOMESTICI A DOMICILIO Comitato Chiesa Oltrecastello Eccoci! in un batti baleno... la festa di San Pantaleone a Oltrecastello Il 27 luglio inizia la festa a Oltrecastello di Manuela Stablum I l tempo è davvero volato. Eppure sembra ieri che abbiamo salutato Santa Lucia e disfatto l’albero di Natale per fare spazio ai lavori della piazza; sembra ieri che il parco giochi di Oltrecastello si è animato di maschere e profumi di “polenta e luganeghe”; sembra ieri che abbiamo festeggiato la Pasqua ascoltando il vangelo e le voci del coro “Dolci Note” amplificate dal nuovo impianto di microfonia installato per l’occasione. Ed invece tutti questi momenti si sono susseguiti senza lasciare molto respiro al Comitato che tra l’altro, già da tempo, è impegnato nell’organizzazione della “sagra” di San Pantaleone. Ogni anno il Comitato vuole cercare nuove iniziative per essere il più vicino e coinvolgente possibile alla comunità. Quest’anno ha pensato di dare più spazio ai giovani ed è per questo che la serata di venerdì 27 luglio, sarà animata dalla Band trentina “Articolo 3ntino”, una serata attesissima del gruppo rock demenziale più famoso della regione. Durante la serata, oltre ad una fornitissima cucina, vi sarà un punto vendita di bibite analcooliche organizzata dalla Cooperativa Kaleidoscopio. Sabato 28 luglio partirà con il pranzo per i soci della Cassa Rurale e nel pomeriggio tanta allegria e divertimento con i nuovi giochi gonfiabili per i più piccini, l’arrampicata su palestra di roccia in collaborazione con la guida alpina Mauro Giovanazzi, e alcuni componenti della S.A.T. di Povo, intrattenimenti per gli ospiti della Casa di riposo che per l’occasione esporranno alcuni lavori fatti da loro oltre ovviamente al classico torneo di briscola, il tutto accompagnato dalla musica del fisarmonicista Martin e le iniziative dell’associazione “Accoglienza in Famiglia”, che sarà presente durante tutta la manifestazione. La serata si concluderà con l’immancabile “Porchetta del Secco”, musica e balli con gli Happy Days. La domenica, giornata conclusiva della festa, inizierà con una breve processione dalla chiesetta di San Pantaleone e la Santa Messa. Poi la comunità si potrà incontrare davanti alla mostra fotografica degli anni ’70 allestita dai ragazzi di Oltrecastello con la preziosa collaborazione del materiale fotografico di don Renato Scoz. Il pranzo sarà preparato in collaborazione con la “Confraternita del Sguazet” di Albiano e vi assicuriamo che ... ci sarà da leccarsi i baffi. Nel pomeriggio vi sarà la 2^ edizione della “Oltrerampegada”, la gara di arrampicata su parete di roccia aperta a tutti bimbi e ragazzi, diretta da Mauro Giovanazzi ed a seguire la premiazione e l’estrazione dei premi della ricca lotteria (si coglie l’occasione per comunicare che i biglietti stanno già andando a ruba). La serata e la festa si concluderà con musica e ballo dei Di & Di. Foto di repertorio della festa di San Pataleone Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. 11 Cooperativa Kaleidoscopio Proposte di attività all’aria aperta rivolte a tutti bambini E...STATE CON...NOI a Povo Dedicate a tutti i bambini dall’ultimo anno della scuola materna alla quinta elementare dall’ 11 giugno al 12 settembre (inizio scuola). Come ormai tradizione da anni, anche per l’ estate che si avvicina Kaleidoscopio organizza attività di animazione per i bambini. Di seguito presentiamo in breve le attività per la zona di Povo. Si ricorda che alle attività si può accedere sia con i Buoni Servizio della Provincia che con iscrizione tradizionale. E... STATE CON... NOI dall’11 al 29 giugno dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00 con possibilità di iscrizione a fasce orarie (8.00/17.00, 8.00/12.00, 8.00/14.00, 12.00/17.00), la proposta consiste in momenti di gioco itinerante e di laboratori presso i parchi di Povo. Ogni settimana sarà caratterizzata da un tema guida che sarà il filo conduttore di tutte le attività (laboratori, giochi cooperativi...) La sede per l’accoglienza dei bambini sarà presso la Scuola Elementare di Povo. (ex Scuola Materna in Via Salè 1 Povo) SETTIMANE IN CIMIRLO dal 2 luglio al 3 agosto dalle 8.00 alle 17.00. La proposta consiste in attività di animazione presso il Passo del Cimirlo, con appoggio alla baita ACLI. L’accoglienza dei bambini al mattino sarà presso la Scuola Elementare di Povo, verso le 8.30 insieme agli educatori, con i mezzi di Trentino Trasporti saliranno al Passo. E...STATE CON...NOI dal 6 agosto al 13 settembre (inizio scuola) dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00 (con possibilità fasce orarie come in giugno). La proposta vuole essere un momento di incontro fra bambini giocando, partecipando a laboratori e imparando a stare insieme accompagnati da animatori esperti utilizzando le strutture del territorio. Le iscrizioni sono aperte. Per prenotazioni telefoniche chiamare l’ufficio di Kaleidoscopio 0461/816047 oppure il 329/9060108 Marialucia Armanini dalle 8.30 alle 15.00 o il 320/4781018 Elisa Bommassar dalle 15.00 alle 19.00. SNC PAVIMENTI TRENTO - Via Verdi 17 - Tel. 0461 238898 - Fax 0461 266077 p. 12 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 GS Marzola Finita la stagione della pallavolo con una serie di risultati di prestigio Un primo e tre secondi posti di Roberto Bortolotti C he il Marzola goda ottima salute all’interno della pallavolo femminile regionale e occupi i massimi livelli, è cosa risaputa ed anche nella stagione 2006/07, appena terminata, i risultati hanno confermato questa tradizione. Raggiungere ogni tanto e in qualche singolo campionato un buon risultato è cosa che succede, prima o poi, a tutte le società sportive, ma il sapersi, anno dopo anno, riconfermare in risultati di vertice dimostra che una società ha delle basi solide e che lavora bene con tutte le sue squadre. I risultati di questa lunga stagione agonistica, iniziata ad ottobre e terminata a fine maggio, sono sotto gli occhi di tutti noi e non possono che riempire di soddisfazione tutte le componenti che formano il Marzola: dirigenza, allenatori, atlete, tifosi. La nostra squadra maggiore, che partecipa al massimo campionato regionale di Serie C, ha colto un bellissimo secondo posto alle spalle del San Giacomo di Bolzano e quello che più ci rende felici è che questo risultato è stato ottenuto con l’apporto di alcune atlete di esperienza, ma anche grazie al contributo di molte giovani dai 18 ai 16 anni che hanno messo in campo la loro voglia d’imparare e crescere tecnicamente ed agonisticamente. Voglia di crescere di queste nostre giovani atlete che si è concretizzata an- che con la conquista del titolo provinciale nel torneo Under 18 che alla fine di un campionato lunghissimo (24 giornate) ha visto le nostre giovani marzoline trionfare con 22 vittorie e solo 2 sconfitte, giunte solo al tie break. Il nostro settore giovanile non si è limitato a questo bel risultato, ma ha confermato la bontà dei nostri tecnici e la bravura delle nostre atlete con la conquista del secondo posto assoluto sia con l’Under 15 che con l’Under 14 e con un bel quinto posto assoluto con l’Under 13. Come si può ben vedere, in tutti i tornei giovanili in cui erano presenti le nostre squadre, queste hanno saputo raggiungere risultati di alta classifi- ca che confermano, per l’ennesima volta, il valore e la qualità delle atlete del Marzola. In quasi 30 anni di attività pallavolistica, svolta sempre ad alto livello, sono state centinaia le ragazze e i ragazzi che hanno calcato i campi di pallavolo con i colori del Marzola e che hanno ottenuto risultati lusinghieri sia a livello locale sia a livello nazionale. La nostra volontà, come Società, è quella di proseguire su questo filone d’impegno: lavorare al meglio per ottenere risultati, sapendo che è con il lavoro che si migliora e si ottengono risultati e sapendo anche che lo sport è un insieme di sacrifici, gioie, delusioni e divertimento. La squadra di serie C seconda classificata nel campionato regionale Pizzeria Ristorante POVO - Tel. 0461.816073 Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. 13 Atletica Trento Oltre alla mammina volante ottime anche le prestazioni degli altri atleti nostrani Rosalia Zanoner vince gli Europei di Ugo Lucin R osalia Zanoner campione d’Europa è questa la notizia che tutta l’Atletica Trento CMB aspettava e soprattutto attendevo io personalmente per poter scrivere quest’articolo. La vittoria di Rosalia nei campionati europei master nella mezza maratona di Regensburg in Germania (mt 21.097) è arrivata domenica 20 maggio nel pomeriggio all’ultimo momento buono per essere registrata in questo numero di Tuttapovo (e per la pazienza ringraziamo la redazione del giornale). Dicevamo della mammina volante che alla non più tenera età di 55 anni ha conquistato con il tempo di 1h28’40” la medaglia d’oro dei campionati europei. L’atleta di Moena allenata da Stefano Bazzanella oltre ad essere una campionessa delle lunghe distanze è anche mamma di un grande maratoneta cresciuto nell’atletica Trento, parliamo ovviamente di Massimo Leopardi. Positiva per la società tutta la trasferta in terra tedesca che ha visto ben figurare molti dei nostri “senatori”. Tra tutti don Franco Torresani che con il suo ottimo settimo posto ha permesso all’Italia di vincere il campionato Bonardi Veronica Rosalia Zanoner Europeo a squadre. Nel fine settimana appena trascorso a Pergine Valsugana si sono tenuti i campionati di società assoluti su pista. Con il terzo posto femminile ed il quarto maschile l’atletica Trento ha migliorato Elektra Bonvecchio Staffetta 4x100 femminile p. 14 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 le prestazioni dell’anno passato e sembra sempre più vicino l’obiettivo di portare entrambe le squadre assolute sul podio regionale. Sempre in questo week end Andrea Debiasi allievo della nostra società ha concluso con un lusinghiero ottavo posto i campionati Italiani di corsa in montagna. L’atleta allenato da Gianni Benedetti al primo anno di categoria ha dimostrato ancora una volta la sua predisposizione per la fatica concludendo in maniera veramente brillante l’impegnativo percorso di Serle. A livello giovanile è arrivata per Ve- ronica Bonardi la prima convocazione in un raduno nazionale. In quel di Riva degli Etruschi nei giorni del ponte del venticinque aprile sono state convocate le migliori speranze azzurre tra le quali, ovviamente, c’era anche Veronica forte Debiasi Andrea e compagni dell’attuale migliore prestazione nazionale nei metri 800. Esperienza importante per la ragazza di Bondo, che le ha permesso di confrontarsi con le migliori in Italia e di farsi conoscere meglio dai tecnici della nazionale. San Vigilio: arrivederci Povo Q uest’anno, quella che era diventata una simpatica consuetudine, la gara di San Vigilio a Povo in occasione delle festa del patrono, non si terrà poiché, come noto a tutti, la festa delle associazioni di Povo quest’anno non avrà luogo. La gara è tornata alle antiche origini a Trento sabato 30 giugno, nell’occasione ci sarà una camminata non competitiva “camminando per la salute” con la Associazione Prevenzione Salute Tutela Diabete e Associazione Emofilici Trentini (il regolamento lo si può trovare nel sito www.atleticatrento.it sotto le manifestazioni). È speranza della società che la manifestazione possa tornare nel nostro sobborgo al più presto in concomitanza di una rinnovata festa di Povo. Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. 15 Atletica Trento Investire tanto tempo e denaro in un’attività che spesso riserva più delusioni che gioie I tanti perché di un allenatore di Ugo Lucin P erché un allenatore decide di allenare? Questa che sembra una domanda con delle facili risposte è in realtà un quesito che tutti gli allenatori si fanno e se non se lo chiedono da soli ci sarà qualcun’ altro mogli, fidanzate, figli, che solleciterà una risposta. Ripeto più spesso di quanto si può pensare un allenatore si chiede perché investire così tanto tempo e anche, diciamolo, denaro in un’attività che spesso riserva più delusioni che gioie, più rammarichi che soddisfazioni. Un’attività dove i successi non dipendono solo dal nostro impegno, ma anche da quello degli atleti e da un po’ di fortuna. Un’attività che, inutile dirlo, ci occupa del tempo che leviamo ai nostri affetti. Un’attività, quella dell’allenatore, dove inevitabilmente si è soli con i propri dubbi e le proprie ansie. Un’attività dove spesso si è parafulmini di situazioni che a noi non competono. Perché si sceglie di diventare allenatori? La domanda così è forse mal posta, perché molti di noi non hanno scelto di diventare allenatori, ma gli è stato “imposto” dalle richieste che provenivano dall’esterno. Abbiamo iniziato alla chetichella per poi innamorarci di questo modo di “fare” atletica. Eh sì, anche allenare è un modo di “fare” atletica un passaggio per molti di noi quasi obbligato, una normale appendice della vita d’atleta che nasce dalle ceneri di questa per poi, come l’araba fenice, prendere forma autonoma. Perché un allenatore allena? Scritto quello che ho scritto sorge spontaneo domandarsi, ma l’allenatore è un pazzo furioso che impegna il proprio tempo in forma quasi masochistica? La risposta è ovviamente no, se non altro perché non ci vedo così tanti masochisti in giro. Un allenatore allena a dispetto delle delusioni per tanti motivi; sicuramente le soddisfazioni cancellano quasi d’incanto gran parte delle difficoltà passate, basta vedere alcune scene di giubilo dopo qualche ottimo risultato. Senz’altro la riconoscenza degli atleti, ormai merce sempre più rara, fa la sua parte come anche la possibilità d’espressione che ha l’allenatore attraverso l’allenamento. Per qualcuno è appetibile e interessante dirigere un gruppo di persone, per altri le vittorie degli atleti sono “suoi” trionfi personali, non capendo per altro che i veri protagonisti dell’atletica sono gli atleti. Ecco forse questo tipo d’al- p. 16 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 lenatore è il più pericoloso; è colui che fa dell’allenamento una sfida personale per dimostrare che lui è il migliore e gli altri hanno solo da imparare, che per questo è anche disposto a distribuire fango, forse per toglierlo da casa propria, a destra e a manca come fa un postino che deve distribuire la posta. Non abbiamo bisogno di gente così. Io credo che il buon allenatore, e il Trentino n’è pieno zeppo, non abbia sete di rivalsa, non abbia solo voglia di primeggiare, non sia solo portatore d’input agonistici, ma sia soprattutto una persona che crede che anche attraverso il proprio agire si possa migliorare il nostro mondo. Io personalmente ho avuto discussioni con una mia atleta che pensa tuttora che per fare qualcosa per gli altri bisogna varcare oceani e andare lontani. No, non è così. L’allenatore ha una responsabilità nei confronti dei propri atleti enorme non solo dal punto di vista tecnico e sanitario, ma soprattutto dal punto di vista etico. Si deve insegnare ai ragazzi inseriti in un ambiente sociale sempre più difficile che, è bello stare insieme, è bello condividere con gli amici il proprio impegno, è bello rispettare e modellare il nostro corpo, è bello costruire e dare un senso alla nostra vita. Ecco forse l’allenatore è un piccolo tassello nella società non fondamentale, prima c’è la famiglia, ma importante per tracciare una linea da percorrere possibilmente di corsa. La consapevolezza di tutto ciò rende l’allenatore ancor più solo ed anche in una posizione più scomoda, perché spesso si fa carico di compiti che non ha, d’impegni che non deve avere, ma che li fa suoi lo stesso. È più facile dimenticarsi dell’aspetto etico e umano del nostro operare. Ragionare in termini i miei atleti hanno vinto tot gare e quindi sono bravo è più appagante nel breve. Avere la riconoscenza futura di chi ci sta attorno però non ha prezzo. È ovvio che l’aspetto tecnico ha il suo peso, perché l’allenatore deve sapere che l’atleta più o meno consapevolmente gli consegna i suoi sogni e le sue aspettative, le sue debolezze e la sua forza, il suo impegno e il suo lavoro e questo non è poco. E lui non può tradire la fiducia degli atleti soprattutto nei momenti più difficili e questo non è sempre facile. Agli atleti chiedo di lasciare un po’ meno soli gli allenatori, di dirgli quello che pensano, quello che sognano, quello che vogliono, ma soprattutto quello che pensano di loro, per poi non arrivare ad un momento in cui si sarebbe voluto dire ciò che oggi non si può più dire. Filo concordia ‘74 Un tour di circa 3000 km visitando luoghi di storia passata e recente Un viaggio in Polonia carico di emozioni di Antonio Bernabè S i è svolta nella seconda metà di maggio la gita che ha portato una comitiva di Poèri e di loro amici nel sud-ovest della Polonia. Gestito dall’ormai collaudata esperienza di Carlo Giacomoni - Presidente della “Filo Concordia ‘74” di Povo - il tour si è snodato per circa tremila chilometri attraverso Slovacchia, Polonia, Austria e Germania. Varcata la frontiera polacca e imbarcata sul pullman Caterina, simpatica e brava guida locale, i 37 gitanti hanno attraversato i panoramici monti Tatra per arrivare a Cracovia, la città più visitata della Polonia. La leggenda della sua fondazione narra che proprio in questo luogo, sulla collina Krakus dominante una piccola ansa della Vistola, il leggendario Krak, principe e capo di una tribù slava, uccise con uno stratagemma il terribile drago che imperversava nel villaggio poco distante. Tale villaggio si sviluppò successivamente fino a diventare la terza città polacca. Sulla collina di Wawel si trovano il palazzo reale e la cattedrale di San Venceslao, nella quale avvenivano le incoronazioni, i matrimoni e i funerali delle casate reali polacche. È seguita la visita alla medioevale Piazza del Mercato, una delle più grandi d’Europa con i suoi 200 metri per lato, piazza sulla quale si trova la gotica chiesa dell’Assunzione di Santa Maria: al suo interno, fra gli altri tesori, l’altare di Veit Il Municipio di Breslavia p. 18 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 Cracovia: la facciata della chiesa di Santa Maria Assunta La cappella della Madonna Nera al centro della piazza di Altoetting Stoss, capolavoro in legno della scultura tardo gotica. A poca distanza da Cracovia, nel paese di Wieliczka, si trova la miniera di sale più antica d’Europa; sono circa 300 chilometri di gallerie distribuite su nove livelli, che arrivano ad una profondità di quasi 400 metri. Oggi la ricchezza della miniera non è data più dal sale, ma dai milioni di turisti che ogni anno la visitano. Dopo aver sceso i 380 gradini, l’itinerario turistico si snoda per circa tre chilometri, lungo i quali si incontrano grandi sale decorate con statue, bassorilievi, nicchie e cappelle scolpite nel sale. Nei pressi di Czestochowa: l’interno della cappella della Madonna Nera Cracovia si trova anche la cittadina di Wadowice, ormai conosciuta in tutto il mondo perché è il paese natale di Karol Wojtyla (Papa Giovanni Paolo II). La giornata si è conclusa con la visita ai campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau, le “fabbriche della morte” non solo per gli ebrei, ma per migliaia di persone che abitavano nei territori occupati dai nazisti. Qui non servono parole, persino la voce della guida sembra superflua... qui si riflette su quanto è avvenuto più di Wieliczka: i 37 Poèri e la guida Caterina nella sala principale della miniera, dedicata a Santa Kinga, figlia del re d’Ungheria e moglie del principe di Cracovia sessant’anni fa,...su quanto accade ancora di così atroce in altre parti del mondo. Il viaggio prosegue con la visita al cuore della Polonia cattolica, nella città di Czestochowa, il più grande centro di pellegrinaggio della nazione ed uno dei maggiori santuari mariani d’Europa. Sul colle di Jasna Gòra, in una cappella laterale della chiesa, è conservato il quadro della “Madonna Nera” visitato ogni anno da milioni di pellegrini e anche noi abbiamo faticato a sostare per qualche istante davanti alla sacra icona. L’ultima città visitata in Polonia è stata Breslavia, grande centro industriale, scientifico e culturale e capoluogo della Bassa Slesia. La città ci ha incantato con le sue luci nella rapida visita notturna e ci ha meravigliato coi suoi pa- Il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau Cracovia: il colle di Wawel con il palazzo reale e la cattedrale lazzi variopinti della Piazza del Mercato Grande. Gli affluenti e le diramazioni del fiume Oder formano una fitta rete di canali che, assieme alle torri gotiche delle chiese, creano un paesaggio molto pittoresco, grazie al quale la città viene anche chiamata la “piccola Venezia del Nord”. Sulla via del ritorno, breve sosta di una giornata a Vienna per visitare il Palazzo imperiale (l’Hofburg), la Cattedrale di Santo Stefano e il Belvedere costruito per il principe Eugenio di Savoia. Prima di rientrare a Trento il signor Lorenzo (valente autista, speacker e coffeeman, che accompagna le gite della Filo Concordia da quasi vent’anni), scorazza la comitiva per la Bassa Baviera fino a Marktl am Inn, paese natale di Papa Ratzinger, per fermarsi poi ad Altoetting, meta di pellegrinaggio fra i più noti in Germania. In una piccola cappella al centro della piazza circondata da chiese e conventi è venerata una statua della “Madonna nera” realizzata in tiglio, così chiamata perché annerita dal tempo e dal fumo delle candele. In conclusione una gita piacevole, benché impegnativa, che si è avvalsa di un’organizzazione perfetta, durante la quale l’affiatamento dei partecipanti ha fatto si che i lunghi trasferimenti diventassero momenti di serenità e di relax. Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. 19 CTG - Casa dell’arcobaleno Un bilancio dell’attività svolta con i bambini alla vigilia della chiusura estiva Un’altra stagione è passata C on l’arrivo della bella stagione, l’aria calda e i pomeriggi soleggiati, alla Casa dell’Arcobaleno è tempo di rassettare e riordinare per la chiusura estiva. Ed è tempo di bilanci. La stagione di apertura appena trascorsa è stata densa di attività, soddisfazioni, visi e sorrisi nuovi che hanno popolato gli spazi di gioco. Anzitutto il trasloco, in tardo autunno, per preparare le nuove sale concesse in uso dalla Circoscrizione presso il Centro Polifunzionale. Il giorno dell’inaugurazione ufficiale da parte delle autorità, il 2 dicembre scorso, è stata proprio una festa, con tanto di spettacolo teatrale della compagnia Ebaif! Grazie alla disponibilità di nuovi genitori volontari, da quest’anno le porte dell’Arcobaleno sono rimaste aperte non solo il mercoledì pomeriggio (la “storica” giornata di apertura), ma anche il giovedì pomeriggio e il lunedì mattina (parentesi più tranquilla dedicata ai bambini più piccoli e alle loro mamme e nonne). Sull’onda dell’entusiasmo, sono stati anche organizzati pomeriggi di apertura straordinaria, strutturati in attività creative, seguite da persone esperte. Nel periodo pre-natalizio, durante tre affollati pomeriggi, abbiamo preparato insieme addobbi e lanterne colorate. A gennaio, i bambini hanno sperimentato come i materiali di riciclo più disparati possano essere utilizzati per la creazione di giochi ecologici e divertenti. A febbraio, per la festa di carnevale del martedì grasso, si è giocato a creare costumi e maschere. A marzo, i bambini hanno potuto seguire un percorso di avvicinamento creativo alla lavorazione della creta. p. 20 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 Aprile è stato invece dedicato alla carta, con la creazione di fiori e farfalle ed un affascinante pomeriggio con un maestro di origami. E, come da tradizione, a maggio non poteva mancare l’appuntamento della Festa dei Colori, in combinazione con la manifestazione dei Giò Madonnari, dedicata invece ai bambini più grandicelli. Quest’anno, il tempo è stato generoso e ci ha regalato uno splendido pomeriggio soleggiato: il parco del Centro Polifunzionale brulicava di bambini grandi e piccoli, che correvano da un banchetto all’altro per sperimentare tutte le varie attività “sporchevoli” e divertenti che erano state organizzate per loro. Dopo essersi fatti decorare il viso ed essersi messi in testa una corona personalizzata, hanno giocato con il didò preparato con ingredienti naturali dalle mamme dell’Arcobaleno, hanno colorato sassi e cornici, costruito serpenti a sonagli e dipinto capolavori con le tempere. Per poi buttarsi giù a capicollo dalle collinette del parco ed andare ad ammirare i disegni dei novelli madonnari. Si è respirata un’aria di vera allegria! A conclusione di questa prima stagione presso il Centro Polifunzionale, vogliamo rivolgere un doveroso ringraziamento alla Circoscrizione di Povo, per l’appoggio e la fiducia dimostrati e il solerte aiuto per la messa in sicurezza dei nuovi locali della Casa dell’Arcobaleno. A testimonianza della felice ubicazione della nuova sede, ci piace ricordare qui come più di qualche volta gli ospiti della RSA Margherita Grazioli hanno fatto capolino, a volte per partecipare alle attività creative o semplicemente per fare un saluto, attirati dalla gioiosità dei bambini. E per finire: non ci stancheremo mai di rinnovare l’invito a passare di qua, a quanti ancora non conoscono questa estroversa realtà di Povo! La Casa dell’Arcobaleno, che è una felice sezione del C.T.G., è uno spazio di gioco e incontro per bambini da 0 a 8 anni e i loro genitori. Dal dicembre scorso, la nuova sede è situata all’interno di ambienti concessi in uso dalla Circoscrizione presso il Centro Polifunzionale di Povo (sotto gli ambulatori medici, non potete sbagliare: e’ quello con le vetrine colorate!!) e viene aperto settimanalmente, da autunno a primavera inoltrata, da un gruppo di genitori volontari. Dopo la pausa estiva, riapriremo a ottobre, annunciando, come al solito con i nostri volantini colorati, le varie attività organizzate per i bambini. Estendiamo l’invito a visitare la Casa dell’Arcobaleno anche alle maestre e alle sezioni delle scuole materne di Povo. Casa di riposo Povo Grazie dagli ospiti Q uesta mattina, guardando dalle finestre del corridoio panoramico che porta agli alloggi protetti, verso il parco si notano ancora le variopinte pitture che sabato sono state realizzate dai bambini protagonisti dell’ormai tradizionale “Festa dei colori”, curata da CTG e Casa Arcobaleno. Ancora oggi quindi gli anziani residenti negli alloggi possono godere delle tracce lasciate dai bambini; passando di porta in porta abbiamo raccolto anche alcuni pensieri sulla festa che non hanno bisogno di alcun commento perché esprimono molto bene il benessere che queste iniziative arrecano alle persone anziane: Natalia: Quella di sabato è stata una bellissima festa, con tanti bambini... ci ha portato un po’ di vita. Celina: Nella festa sono state coinvolte anche le persone anziane e questo è stato un bel segno perché noi anziani abbiamo bisogno di stare con i giovani e vedere il loro interesse per noi. In un gazebo realizzavano delle coroncine con cartoncino e stoffa, ne hanno confezionata una anche per me... l’ho portata in testa tutto il pomeriggio. Luciano: Sono stato contento... era tutto bellissimo. Elio: I bambini hanno lavorato bene e noi abbiamo visto le loro opere e li abbiamo applauditi. Mancava un po’ di spazio per noi anziani per poter vedere i lavori da vicino Nives: Ho molto apprezzato i disegni dei ragazzi e tutta la gente che era cordiale e gentile, sono stata proprio bene in compagnia Ringraziamo le associazioni per il bel pomeriggio che in un clima più che mai festoso, hanno donato gioia, allegria e movimento agli anziani della Casa di Riposo e agli anziani residenti negli alloggi. FALEGNAMERIA GIACOMONI DI LORENZO E FRANCESCO S.N.C. POVO (TN) Via Sabbioni, 3 Tel. e Fax 0461 810093 Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. 21 Centro turistico giovanile Un pomeriggio di entusiasmo, immaginazione, creatività e... premi Giò Madonnari “racconta un sogno” U na giornata meravigliosa. Quella che è stata la festa dei Giò Madonnari, svoltasi sabato 19 maggio nel parco del centro polifunzionale organizzata dal Centro Turistico Giovanile di Povo. L’evento, aperto a tutti i bambini delle scuole elementari, ha visto la presenza di un’ottantina di partecipanti. Tutti gli iscritti in coppia o singoli avevano a disposizione un riquadro sul viale asfaltato del parco e poco meno di due ore di tempo per dare sfogo a tutta la loro fantasia con i gessetti colorati. Tema di quest’anno scelto dal C.T.G. nazionale: “Racconta un sogno”. Grande entusiasmo, immaginazione, creatività ed estro artistico hanno caratterizzato il pomeriggio. Non solo bambini ma anche molti adulti (genitori, nonni, zii e amici) ad assistere all’evento, pronti a dare qualche consiglio (anche troppi). E molti anziani del centro diurno e della casa di riposo, accompagnati dai volontari per poter partecipare a questa giornata. Terminato il tempo a disposizione e consegnati i gessetti, i bambini hanno dato gli ultimi ritocchi prima della foto ricordo con i propri capolavori. Poi spazio ad un’attenta giuria; su e giù più volte nel viale per vedere, rivedere e osservare nuovamente ogni singolo disegno. Alla fine dopo aver scelto i primi tre classificati di ogni anno si è proceduto alla consegna dei premi. Per tutti quanti un attestato di partecipazione e una meritatissima merenda. La giornata è andata così concludendosi e come associazione vogliamo ringraziare tutte le persone volontarie che hanno dato una mano per rendere possibile questa giornata. A chi ci ha aiutato a montare e smontare i gazebo e allestire il parco. Alla giuria composta da Silvio Margoni e Fabrizia Rigorighi. All’intramontabile Antonio Maule: commentatore instancabile. Alla casa di risposo Margherita Grazioli. Un grazie sincero a tutti quanti per la collaborazione. Ci vediamo l’anno prossimo. Buona estate e buone vacanze a tutti. OLTRE BAR di Ciola Luca e C. Piazza Oltrecastello 2, 38050 Povo TN p. 22 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 Povo, ieri ed oggi 1979 2006 Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. 23 Casa Riposo M. Grazioli Approvato il nuovo statuto dell’azienda pubblica di servizi alla persona Adesso si cambia veramente di Renzo Dori, Presidente della casa di riposo I l 23 maggio scorso, dopo un’ampia consultazione interna (personale e rappresentanti dei familiari della RSA) ed esterna (Consiglio Circoscrizionale, consigliere comunale, associazioni territoriali, consiglio pastorale e assessore alle politiche sociali del Comune di Trento), il Consiglio di amministrazione ha approvato il nuovo statuto dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “Margherita Grazioli”. Si è così chiusa in via definitiva una pagina importante dell’Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza - Casa di Riposo Margherita Grazioli per aprirne una nuova in parte ancora tutta da scrivere. Il passaggio da Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza ad Azienda Pubblica di Servizi alla Persona, frutto della legge regionale n. 7 del 21 settembre 2005, risulta particolarmente significativo non solo perché cambia l’assetto istituzionale, ma ancor più perché cambia l’orizzonte di riferimento dell’attività che questa nuova Azienda potrà attuare a favore delle fasce più deboli della società. Ma vediamone brevemente le differenze attraverso un confronto dei due acronimi. Da “I” di Istituzione ad “A” di Azienda: qui le novità non sono poche infatti si introduce il principio della imprenditorialità e della gestione secondo criteri di efficienza, di efficacia e di economicità. Si supera la contabilità finanziaria, tanto cara al sistema pubblico tradizionale, per passare alla contabilità economica e quindi alla possibilità di dotarsi di bilanci pluriennali, di budget annuale e del controllo di gestione similarmente alle aziende private. Si stabilisce la distinzione dei poteri fra Consiglio di Amministrazione a cui spettano compiti di indirizzo, di programmazione e di controllo e quelli spettanti al dirigente-direttore a cui sono affidati compiti di gestione amministrativa, tecnica, economica, finanziaria e socio-assistenziale. Vengono ribaditi e rafforzati i principi di autonomia statutaria, regolamentare, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica. All’Azienda è inoltre riconosciuta la possibilità di stipulare atti e negozi giuridici anche di diritto privato e la possibilità di costituire società o fondazioni per lo svolgimento delle proprie attività. L’Istituzione, nata da una legislazione della fine ottocento, viene quindi sostituita da un’Azienda che meglio sappia rispondere alle esigenze di una società moderna. Da “P” di Istituzione Pubblica a “P” di Azienda Pubblica: su questo fronte i segni di cambiamento sono meno significativi. L’Azienda rimane nel solco del sistema pubblico. Il contratto del personale dipendente rimarrà quello delle autonomie locali; l’Azienda rimarrà nel settore del non profit con l’obbligo del pareggio di bilancio e manterrà gli stessi referenti ed interlocutori per quanto riguarda il sistema di finanziamento pubblico. La novità più importante è che potrà partecipare alla definizione delle scelte programmatiche operate dagli enti locali in materia di servizi alla persona. Da “A” e “B” di Assistenza e Beneficenza a “S” e “P” di Serp. 24 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 vizi alla Persona: Qui le novità ritornano consistenti perché si supera in via definitiva il principio di assistenza legato alla beneficenza per delineare un quadro di riferimento notevolmente più ampio in cui si richiamano nuovi principi e modalità di approccio alla persona in difficoltà. Nell’organizzare e gestire la propria attività l’Azienda di Servizi alla Persona dovrà operare in modo da avere come riferimento permanente la centralità della persona intesa nella sua completezza esistenziale dalla nascita alla morte. Non necessariamente quindi dovrà occuparsi solo di anziani non autosufficienti o parzialmente non autosufficienti, ma potrà estendere la sua attività al mondo dei bambini, degli adolescenti o degli adulti in difficoltà sul piano socio-relazionale o su quello psico-fisico. L’Azienda dovrà garantire la produzione di utilità sociale attraverso la solidarietà sociale e realizzando servizi per il superamento di tutte le forme di isolamento ed emarginazione sociale con particolare attenzione per quelle fasce di popolazione socialmente più debole e meno tutelata. Per raggiungere questi obiettivi, non disgiunti da un impegno per un progressivo e costante miglioramento delle prestazioni, dovrà sapersi integrare con la rete dei servizi territoriali pubblici e privati per garantire al cittadino in stato di bisogno la continuità assistenziale. Per fare questo dovrà dotarsi di forme organizzative e gestionali flessibili capaci di meglio adeguarsi al mutare delle esigenze dei cittadini. Nello statuto dell’Azienda si è voluto rafforzare e dare maggiore visibilità e importanza al ruolo del volontariato e della solidarietà sociale impegnando l’Azienda ad intraprendere iniziative per valorizzarlo, promuoverlo, sostenerlo e qualificarlo in ogni sua espressione. Si sono individuate le modalità attraverso le quali rafforzare i rapporti con i portatori di interessi (utenti, familiari, volontari, fornitori, ecc) impegnando l’Azienda a dotarsi di alcuni strumenti capaci di favorire tali rapporti come le carte dei servizi, la rendicontazione sociale attraverso il bilancio sociale, la partecipazione degli utenti, “la festa dei 50 anni” Cari nonni Vorrei offrirvi un lieto dono tutto di stelle ricco di fior per dirvi anch’io la gioia che e’ grande in questo dì. Un giorno di gennaio di un anno lontano lontano, all’altare di Dio avete detto quel… si… Si… cinquant’anni si… cinquant’anni un sogno un attimo parrà ma diletti miei nonnini è proprio questa la realtà Guidati d’amor sorretti da pace fu erta la strada, che avete percorso e insieme sofferto e goduto gioie e dolor Or qui tutti uniti in festa diciamo grazie a dio chiediamo a lui supremo di benedir ancor gli anni che verranno. Giuseppina Bonvecchio ospite della casa di riposo M. Grazioli la definizione di sistemi e metodi di miglioramento continuo della qualità dei servizi resi al cittadino. Questo grande rinnovamento non poteva essere disgiunto da un’attenta valutazione della storia della nostra Istituzione, delle volontà espresse nel testamento della benefattrice Margherita Grazioli e dei contenuti dei vari statuti che hanno regolato l’attività dell’Ospitale prima e della Casa di Riposo poi. Anche in questo statuto si sono salvaguardate e possibilmente rafforzate le peculiarità storico-sociali dell’Istituzione che pur trasformandosi in Azienda mantiene forti le radici col proprio territorio d’origine. Vengono quindi mantenute intatte le specificità e titolarità delle designazioni dei componenti il Consiglio di Amministrazione con la sola novità che nella composizione del Consiglio deve essere assicurata pari dignità fra uomo e donna e quindi deve essere garantita una adeguata presenza di entrambi i sessi. Approvato lo statuto ci aspettano ancora diversi adempimenti prima che l’Azienda possa dirsi definitivamente costituita e operante. L’iter di tali adempimenti dovrebbe concludersi, salvo intoppi burocraticoamministrativi entro la fine dell’anno in modo da consentire all’Azienda di partire nel gennaio 2008. Maffioletti “Il pane con il sorriso” Sede Località Sille di Civezzano tel. 0461 858464 Punti vendita: Povo - via don Dallafior Martignano - via Bellavista 2 Villazzano - via Villa 36 Piedicastello - via Brescia Civezzano - via Telvana Trento - via Gramsci Pergine - via Pennella Salorno - via Trento 9 Civezzano - loc. Sille c/o Centro Europa Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. 25 Povo e la sua storia Un libro di Antonio Bernabè che racconta la storia della casa di riposo di Povo “Il paese ospitale” G iovedì 7 giugno u.s., nell’ambito del programma d’inaugurazione della Casa di Riposo “M. Grazioli” di Povo è stato presentato il nuovo libro di Antonio Bernabè “Il Paese Ospitale”. Si tratta di una ricerca storica che copre un arco temporale di un secolo ed un quarto, delineata in circa 400 pagine e corredata di 280 immagini, principalmente incentrata sulla nascita e sullo sviluppo della nostra Casa di Riposo. Ma, nelle intenzioni dell’Autore, il libro è, almeno in parte, la continuazione della precedente ricerca, edita con il titolo di “Quando Povo era Comune”, che si interrompeva con la perdita dell’autonomia del nostro sobborgo, quindi nell’anno 1926. Per presentare questo lavoro, stralciamo alcuni passi dalla “Prefazione” al libro fattane dal nostro compaesano, il prof. Piergiorgio Rauzi. «Il titolo - “Il Paese Ospitale” anzitutto gioca abilmente con l’aggettivo che, sostantivato, connota nella sua prima fase - dalla fondazione fino alle modificazioni imposte dal fascismo - la nostra “Casa di Riposo”. Quella di “Ospitale” infatti è la prima denominazione assunta dalla villa lasciata in eredità dalla generosa fondatrice Margherita Grazioli all’allora Comune di Povo, “per i poveri del paese”. Un paese - Povo che in tutte le fasi successive cercherà gelosamente di gestire in proprio questa “ospitalità” ereditata, pur adattandola progressivamente alle esigenze dei tempi e del loro mutare. In questo ormai ultrasecolare percorso, che il libro documenta con dovizia di riferimenti, l’aspetto più singolare mi è sembrata la possibilità che esso offre (pur restando fedele al punto di vista per certi versi restrittivo di questa piccola realtà benefica) di seguire non solo l’evolvere degli eventi della storia e della storia locale, ma anche, da questo osservatorio particolare, di cogliere l’evoluzione complessiva del nostro Trentino nel passaggio da una situazione sociale, politi- p. 26 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 ca, culturale, economica, religiosa, che per sbrigatività si usa definire pre-moderna caratterizzata da un’economia di sussistenza, fino alla modernità più matura dei nostri giorni caratterizzata da un’economia di mercato. Ovviamente l’Autore si sofferma con particolare attenzione sulla categoria della “terza età”: una categoria, con venature di eufemismo, introdotta negli ultimi decenni che costringe a ragionare sui mutamenti che il processo di modernizzazione porta con sé sia per quel che riguarda la struttura della famiglia sia per quel che riguarda i rapporti di gerarchia e di genere all’interno della stessa e che la storia della Casa di Riposo è costretta a registrare per adeguarvisi. Mutamenti molto profondi nella struttura della famiglia sono alla base della categoria della terza età inedita nel passato premoderno. Una categoria che deve fare i conti con nuclei famigliari (che tendono a crescere di numero) composti da una sola persona o da una sola coppia, che l’avanzare dell’età (un’età che mediamente va verso un costante prolungamento) rende progressivamente meno autosufficienti e che, di conseguenza, richiede una collocazione protetta e accudita per un numero sempre maggiore di persone. Protezione e accudimento a cui la struttura nucleare della famiglia dei figli, quando ci sono, non è in grado di provvedere. Gli scompensi di genere poi nella terza età, con una durata media delle femmine assai più accentuata rispetto a quella dei maschi, si rispecchiano nel numero di presenze femminili percentualmente più elevato. Anche se in termini di autosufficienza le femmine hanno spesso risorse maggiori e più collaudate che non siano quelle dei maschi. Ma questa benedetta categoria della terza età comporta anche una revisione del concetto di salute come è venuto evolvendo nel nostro mondo contemporaneo del benessere. Ci troviamo oggi infatti in una società che pensa di favorire e di proteggere un concetto di salute che non sia tanto o soltanto assenza di malattia, ma che sia soprattutto un “benessere” prevalentemente edonistico che contempla l’esaltazione dell’efficienza fisica come valore primario e quasi condizioLa copertina del libro ne preliminare per rendersi presentabili e per essere accettati quanto la si cerchi di guardare con il nella società stessa. Un giovanilismo a binocolo alla rovescia, è comunque obogni costo esibito e ostentato fino ad bligata. (E si tratta di un’uscita già da allargare il concetto di malattia estentempo collocata nell’ambito del rimosdendolo dal patologico all’indesiderato. so sociale). E quando si entra nell’ambito indeciInfine “Il Paese Ospitale”, per tornafrabile e non delimitabile del desiderio re all’abile gioco di parole del titolo, inla situazione si complica fino a risulveste Povo - a cui il libro (che mi augutare difficilmente gestibile. Quando poi ro arrivi in tutte le famiglie) principall’”indesiderabile” investe un’inevitabile mente è dedicato e rivolto quasi a corostagione della vita l’effetto può diventa- namento degli ultimi sviluppi della sua re devastante. Casa di Riposo - di una responsabiliTutto questo porta il lettore attento tà che non può ridursi al solo fatto ama riflettere, sempre sulla scorta di queministrativo, né alla gelosa difesa delsta stimolante storia della nostra Casa la sua appartenenza territoriale. (Difedi Riposo “poera”, sulla fase conclusisa argomentata che il libro registra in va della vita. Una fase auspicata per un tutti i passaggi anche istituzionali in verso (basti pensare alla diffusa ostilità cui questa appartenenza è stata mese alle contrapposizioni a ogni tentativo sa in discussione e in pericolo). Si tratdi procrastinare l’età della pensione) e ta infatti di una responsabilità - nello insieme temuta fino alla rimozione, in spirito di questa significativa pubblicaquanto segna pur sempre l’entrata nel zione - che investe tutto il paese e tuttunnel della terza età, la cui uscita, per ti i suoi abitanti vecchi e nuovi. Una re- Servizio montacarichi Copertura assicurativa sponsabilità collettiva che l’inaugurazione delle nuove strutture, e di quelle storiche ristrutturate, carica di contenuti e di prospettive. Esse infatti guardano lontano e chiamano tutti a una partecipazione che sappia farsi carico dell’impresa di reinterpretare lo spirito primigenio di chi questa Casa ha voluto. E si tratta di un’impresa che non può essere affidata solo agli addetti ai lavori, ma che dovrebbe veder coinvolto chiunque, tra i lettori attenti e pensosi di questo libro, voglia contribuire a fare anche della fase terminale della vita un percorso che porti a una conclusione dignitosa della stessa senza esclusione e senza reclusione.» Per parte sua l’Autore, tramite la rivista “Tuttapovo” esprime un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato alla stesura del libro, al reperimento delle immagini e ne hanno finanziato la pubblicazione. Esperienza pluriennale Personale qualificato dal 1960 NAZIONALI INTERNAZIONALI INTERCONTINENTALI TRENTO - Povo, Via Salè 9 - Tel. e Fax 0461 810237 sito: www.tomasitraslochi.it e-mail: [email protected] Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. 27 REDAZIONALE DELLA FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO Assemblea annuale 2007, bilancio 2006 L’ assemblea del 19 maggio 2007, sicuramente la più partecipata con ben 478 soci presenti, pone il problema di dove farla il prossimo anno, visto che il teatro Concordia non è più in grado di contenere tutti. Quest’anno si è ricorsi alla soluzione del maxi schermo nel tendone appositamente allestito nel piazzale, ma il prossimo anno? Credo che questa assemblea, vista la grande partecipazione dei soci debba far riflettere tutto il consiglio d’amministrazione e lo stimoli a far sempre meglio. Gli eletti alle cariche sociali sono risultati i seguenti: Trentini Renzo, Annapaola Rovigo, Paolo Calliari e Grisenti Tullio. Da queste pagine voglio rigraziare a nome di tutto il C.D.A. il signor Condini Davide, consigliere uscente, che non ha inteso ricandidare e tutti gli altri candidati che non sono risultati eletti. Un rigraziamento particolare va alla Dottoressa Alessandra Cascioli nostro revisore esterno ma per molti anni capo sindaco del collegio sindacale, grazie Alessandra per tutti questi anni di grande impegno nei confronti della nostra famiglia cooperativa e che solo una discotibile legge regionale ha impedito di continuare questo rapporto tanto prezzioso. Un grazie a tutti i soci che hanno partecipato all’assemblea e l’hanno resa ancora piu’ importante con il loro contributo di interventi. Anche quest’anno prosegue l’iniziativa “estate anziani” che grande successo ha avuto nel passato,prevede il 5% di sconto al giovedì e la consegna gratuita per spese superiori a 30 euro a partire dal 15 giugno fino al 15 ottobre. Il presidente Merz Roberto riceviamo e volentieri pubblichiamo Aumento di prezzi e diminuzione del valore delle pensioni: cosa si chiede al governo Giovani e anziani per un futuro migliore di Bruno Dorigatti, Segretario Spi Cgil I l Presidente del consie nell’innovazione. Chiediamo, altreta con la fiscalità generale, non con i glio, Romano Prodi, giudisì, che il governo continui la lotta alfondi previdenziali. Occorre riaggiuca preoccupante la situaziol’evasione fiscale e previdenziale perstare il sistema e armonizzare le rene di disagio economico dei ché i risultati raggiunti sono molto gole sul versante delle aliquote (oggi pensionati italiani. Negli ultimi anni, incoraggianti. i lavoratori autonomi pagano il 20% a causa degli aumenti dei prezzi e delPensiamo che l’entrata di nuove e i dipendenti il 33%). Dovremmo le tariffe, il valore reale delle pensioni risorse potrà essere destinate ai salagarantire a tutti un unico sistema di si è ridotto di circa il 30%. Nel nostro ri, alle pensioni e agli ammortizzatrattamenti economici e riconoscepaese il 50% dei pensionati riceve una tori sociali. Gli interventi sul sistere i lavori usuranti per l’accesso alla pensione inferiore ai 1000 euro. Perma previdenziale dovranno prevedere pensione. tanto, lo Spi Cgil si pone l’obiettivo la cancellazione dello “scalone” e iniVogliamo promuovere una politica di frenare la perdita del potere d’acziare a separare la previdenza dall’asattiva dell’invecchiamento e trovare le quisto delle pensioni che sta portando sistenza, giacché questa va sostenurisorse per la copertura contributiva alla progressiva emarginazioper i congedi parentali e il lavone degli anziani e dei pensionaro di cura. Infine, dobbiamo gati del nostro Paese. rantire alle pensioni il potere Circolo pensionati ed anziani Purtroppo, la finanziaria d’acquisto attraverso una rivanon ha risposto alle nostre rilutazione monetaria e delle rivendicazioni. Infatti, sono induzioni del carico fiscale. Attorsufficienti le risorse destinate ai no a queste proposte si registra pensionati che vivono una vera l giorno 24 marzo 2007, presso il Cenil tentativo di contrapporre gli emergenza causata dall’impovetro Civico di Povo si è tenuta l’assemanziani ai giovani. Si pensa di rimento delle pensioni e molti blea ordinaria e straordinaria del Cirrilanciare l’economia togliendo pensionati sono entrati nella facolo Sociale Pensionati ed Anziani di a questa fascia di popolazione scia di povertà. Su questi temi Povo. Alla presenza di un buon numero di soci risorse per destinarle ai giovani. abbiamo organizzato una mail Presidente Guido Grisenti ha iniziato i lavori Così non si sviluppa il Paese, si nifestazione di protesta prescosì come previsto dall’ordine del giorno. creano soltanto precarietà e miso il Commissariato del goverIl primo punto prevedeva l’elezione del seseria per tutti. no consegnando al Vicario del gretario e di due revisori è seguita poi la relazioQuesti tentativi di contrapCommissario una lettera che ne del presidente e la relazione dei revisori dei posizione di parti della società riassume le preoccupazioni dei conti. puntano a rompere la coesione pensionati. La lettera è stata inSi è poi passati alla elezione del nuovo diretsociale e il patto generazionaviata al Presidente del consiglio tivo; 75 i votanti, 74 voti validi ed 1 nullo. Hanle che fino ad oggi ha consenRomano Prodi, affinché prenno ottenuto voti: Carsaniga Umberto (54), Giatito di sostenere il sistema preda atto della grave situazione comoni Ines (62), Furlani Nadia (62), Grisenti videnziale. Un sistema che grae avvii il confronto con le parGuido (51), Grisenti Lino (41) Bragagna E. (41), zie alla riforma introdotta nel ti sociali sui temi dello svilupTrainotti F. (30), Sartori E. (41), Lorandi C. (32), 1995 è considerato da tutti capo, della previdenza, del merGretter M.R. (54), Bianchini A. (34), Lazzeri Giopace di avere un proprio equilicato del lavoro e dello stato sovanna (48), Angeli (43) e Mattivi (12). brio contabile. ciale. Per richiamare il governo Successivamente sono state distribuite le caNoi pensiamo che lo svilupagli impegni assunti a Roma, si riche per il nuovo direttivo è stato riconfermapo del welfare possa essere conè svolta una grande assemblea to alla carica di presidente Grisenti Guido, vicesiderato una grande opportudi delegati che ha riaffermato i presidente e segretario Carsaniga Umberto, vinità di crescita per il paese, per punti della nostra piattaforma. cepresidente Giacomoni Ines, Revisore dei conmigliorare l’occupazione e la La piattaforma prevede di avti, Furlani Nadia; turismo - archivio - stampa qualità delle prestazioni socio viare il risanamento del paese, Grisenti Guido; cassiere Bianchini A.; responsanitarie ed assistenziali. di imprimere una più equa disabile Bar, Lorandi C.; aiuto bar: Grisenti Lino; Vogliamo che gli anziani stribuzione delle risorse e rilanconsiglieri Bragagna E., Trainotti F., Sartori E., non siano considerati solo dei ciare l’economia e l’occupazioLazzeri Giovanna, Angeli Flavia e Gretter Maconsumatori, ma degli attori ne attraverso maggiori investiria Rosa. della vita sociale e ricchezza per menti nella ricerca, nei saperi il Paese. Rinnovate le cariche I Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. 29 Sat Sezione di Povo In sede c’è una piccola biblioteca con guide e libri di montagna Montagne da leggere di Franco Giacomoni F in dalla sua fondazione, nel 1872, la SAT, nel suo statuto ha inserito, assieme alla frequentazione, lo studio e la conoscenza delle montagne. Da allora il sodalizio ha sempre assicurato questo impegno con la stampa degli annuari e, successivamente con la Biblioteca della Montagna. Attualmente la Biblioteca, sita in via Manci, 57, è composta dal seguente Patrimonio librario: volumi ed opuscoli: moderni 39.000, antichi 200, cinquecentine 4; carte geografiche: 5.000; periodici 500 (correnti 380); microfilm 1; videocassette 500; cdrom 90; registrazioni sonore 100; pellicole cinematografiche 10; plastici 5. Molte Sezioni SAT posseggono una biblioteca, di diverse dimensioni. È il caso della Sezione di Povo, con una piccola biblioteca, divisa in due Sezioni: Guide alpinistiche ed escursionistiche e libri di montagna. Nella prima sono comprese praticamente tutte le prestigiose Guide Monti d’Italia CAI - TCI (quelle con la copertina grigia) nonché altre di più recente pubblicazione. Si tratta di opere che riguardano l’arrampicata classica e sportiva, escursio- p. 30 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 ni, vie ferrate. In definitiva un settore da dove è possibile prendere spunto per una vasta gamma di uscite, più o meno impegnative. Il secondo settore è composto da libri sulla storia delle montagne, dei suoi protagonisti, dalle grandi imprese. In particolare quest’anno la biblioteca si è arricchita di diversi volumi del Premio ITAS 2007. Le modalità per la consultazione, da parte di soci e simpatizzanti sono molto semplici: per le Guide e i Manuali è prevista la sola consultazione in sede mentre per i libri di montagna è possibile il prestito (max 15 gg.) con il versamento di un contributo simbolico. Consultazione e prestiti si eseguono durante l’apertura della sede, il giovedì dalle 20,45 alle 23. Nel mentre forniamo un primo elenco dei libri disponibili, ci permettiamo di presentare una breve recensione di “Due cordate per una parete” - Cardo d’argento al Premio ITAS 2007. Titoli disponibili Heckmair Anderl - Gli ultimi tre problemi delle Alpi. Le tre grandi pareti Nord, Cervino, Jorasses, Eigher raccontate da chi sarà il vero artefice della salita alla nord dell’Orco. Riveduta e aggiornata rispetto alla prima edizione. Dougal Haston - La diretta dell’Eigher - foto di Chris Bonington. Ideale conclusione dei due libri precedenti, pressoché introvabile nelle librerie rappresenta un documento storico indispensabile. Heinrich Harrer - Ragno Bianco. La salita alla Nord dell’Eigher raccontata da uno dei quattro protagonisti della salita (e nemmeno il più forte).Alcune “bugie” sono finalmente smascherate da “Due cordate per una parete” e da “Gli ultimi tre problemi delle Alpi” di cui si consiglia caldamente la lettura. Marco Furlani - Ampio respiro -- La vita in salita di un alpinista trentino. Marco, “poero doc” racconta la pro- pria esperienza che lo ha portato ad essere uno dei più forti alpinisti italiani non perdendo mai il legame con la sua terra. Henderson Bruce - Vero Nord. Chi arrivò per primo al Polo Nord, Frederick Cook o Robert Peary? E, soprattutto, ci arrivarono? Nel libro l’epopea di due uomini incredibili. Jelincic Dusan - Le notti stellate del Karakorum. La salita del suo primo 8000 da parte di un alpinista italo sloveno, completato da un bellissimo spaccato sull’alpinismo sloveno da parte di Erik Švab, Giorgio Spreafico - Enigma Cerro Torre. Indispensabile per conoscere, anche per chi non ama le polemiche, la storia alpinistica completa della montagna che, nel bene e nel male, è nel cuore dei Trentini. Mirella Tenderini - Vita di un esploratore gentiluomo - il duca degli Abruzzi. Il Libro ci restituisce vita e imprese di uno dei pochi Savoia che abbia portato con onore questo cognome, nella sua vita, nelle opere e nella sua morte. Weihenmayer Erik - In vetta ad occhi chiusi. La storia del primo cieco in cima all’Everest. Forse la parte della salita alla cima è meno interessante del percorso di Erik, dal momento in cui si rende conto della sua cecità alle sue salite, da capocordata, in Yosemite. Paul Pritchard - Deep Play. La storia di un alpinista “sopra i limiti” ci fa scoprire mondi alpinisticamente a noi sconosciuti, imprese incredibili. Se il suo curriculum è impressionante, altrettanto lo è la capacità di scrittura di Paul, accompagnato da un inconfondibile humor anglosassone. “Lingere” cura di Daniele Bertolini, Alberto Depero, Felice Longhi. Racconta la storia, per nulla romantica ed eroica, dei minatori impegnati nella costruzione dei cantieri idroelettrici della Val di Pejo. Storie di silicosi, di orfani, di spregio della salute operaia, di assenza di solidarietà. Di grande interesse la riflessione sulla raccolta delle testimonianze orali così come le interviste. Ultimi arrivi nel settore guide alpinistiche ed escursionistiche Christian Ladurner: Vie ferrate per principianti Piermarco Soregheroli: Adamello Vol. 1° Samuele Scalet: Camminare - Valle di Primiero, S, Martino, Pale di S. Martino, Rolle e Vanoi. Barbara Goio e Ugo Merlo - Trekking con Bambini. Giovanni Capra Due cordate per una parete 1962, la prima italiana sulla Nord dell’Eigher Corbaccio Editore - Milano È la ricostruzione della prima ripetizione italiana della Nord dell’Eigher, ingiustamente dimenticata. Offre la rievocazione di un alpinismo d’altri tempi di cui sono protagonisti uomini comuni, di origine contadina e operaia, che realizzano con umiltà un grande sogno. Ne esce un quadro storico che oltre ai fatti alpinistico mette a fuoco aspetti di società e di costume. La ricostruzione rigorosa delle prime salite, l’aver finalmente reso giustizia all’impresa di Bruno Detassis e soprattutto, l’aver smascherato le falsità di Harrer (autentico nazista) nei confronti di Corti assieme al bellissimo racconto della salita di Armando Aste e Franco Solina ne fanno un libro da leggere. B ALDESSARI ATTONERIE U.C.T. intervista Franco Giacomoni I l numero di aprile della prestigiosa rivista U.C.T. (Uomo Città Territorio), pubblica una lunga intervista a cura del suo direttore Sergio Bernardi, al nostro compaesano e presidente provinciale della S.A.T. (Società Alpinisti Trentini) Franco Giacomoni. Nelle quattro pagine, corredate da numerose fotografie, compresa la copertina, l’intervista affronta un argomento molto caro e molto sentito all’interno della SAT, non solo la tutela dei sentieri e dei rifugi ma l’ambiente montano nel suo complesso. L’ambiente non solo come valorizzazione del territorio, ma anche la sua difesa dalle speculazioni edilizie e di impatto ambientale, come la costruzione di nuove piste da sci e impianti di risalita o strade di montagna come quella verso il lago d’Erdemolo in Val dei Mocheni, costruite in territori che vanno tutelati per le loro bellezze naturali (ad esempio la Val Rendena, una magnifica valle che è considerata ambiente da tutelare anche a livello europeo). Un impegno non solo personale ma di tutto l’ambiente alpinistico della SAT. Un’intervista che rimarca l’impegno della SAT e del suo presidente nella difesa dell’ambiente e del territorio montano della nostra provincia. (sn) www.lattoneriebaldessari.com [email protected] Loc. Ciré Tel. 0461 509055 Via degli Artigiani, 3 Fax 0461 515697 38057 Pergine Valsugana cell. 347 5336716 Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. 31 Concentus Clivi Prosegue con successo il primo Festival Corale Internazionale Due serate a Caldonazzo e a Trento di Davide Lorenzato N ell’ambito del Primo Festival Corale Internazionale 2006-2007, il Gruppo Vocale Concentus Clivi ha proposto due straordinari ed importanti concerti sinfonico corali: a Caldonazzo nella chiesa di S.Sisto domenica 29 aprile in collaborazione con la Civica Società Musicale di Caldonazzo, e lunedì 30 aprile a Trento nella chiesa di S. Francesco Saverio. Protagonisti dei due concerti sono stati il Gruppo Vocale Concentus Clivi e l’Orchestra dell’Università di Mannheim (Germania). p. 32 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 Il gruppo vocale, che si presenta con un organico variabile a seconda del repertorio proposto (dalle otto persone per il rinascimento alle sessanta per grossi lavori romantici o del ‘900) è sicuramente fra i più attivi in regione per quanto riguarda proposte concertistiche e didattiche: basti ricordare ad esempio a dicembre scorso il concerto con musiche di Britten, il Weihnachtsoratorium di Bach con strumenti antichi, il concerto natalizio di canti tradizionali, o il programma rinascimentale profano a febbraio, quello contemporaneo sacro a ini- zio marzo, quello sul romanticismo tedesco a fine marzo. Ritornando alle ultime esecuzioni del 29-30 aprile scorso, il Concentus Clivi si è presentato con un organico di trentacinque elementi ed ha eseguito il secondo salmo per doppio coro di Mendelssohn ed il mottetto Op.74 N. 1 di Brahms, opere impegnative e fondamentali del repertorio corale romantico tedesco basate su testi biblici (Salmi, Giobbe, Lamentazioni, Epistole). Assieme all’orchestra di Mannheim il coro ha eseguito la messa K220 ‘Brevis et Solemnis’ di Mozart, detta ‘Messa dei Passeri’, opera fresca e frizzante, tra le più note composizioni sacre del compositore salisburghese. Le parti solistiche sono state eseguite dal basso Clayton Bowman (Connecticut), dal tenore Ilja Werger (Tscheliabinsk, Russia) dalla contralto Rachel Kugel (Mosbach, Germania) e dalla soprano Veronica Ciurletti (Trento). Dopo la parte corale, l’orchestra composta da 54 elementi, ha eseguito a Caldonazzo la celebre sinfonia incompiuta di Schubert e quattro lieder orchestrali di Mahler (in versione strumentale), mentre a Trento ha presentato la sinfonia scozzese di Mendelsshon. Hanno diretto i due eventi Davide Lorenzato (Trento) e Manus O’Donnel (Dublino,Irlanda). Ad entrambi i concerti la partecipazione del pubblico si è rivelata molto nutrita attenta e intensamente partecipe alle emozioni trasmesse. Avis sezione di Povo Diventare donatore è semplice e può veramente aiutare il prossimo Avis chiama, qualcuno risponde? T utti sanno che gli incendi vengono domati dai vigili del fuoco; molti sanno che in caso di incidente in montagna scatta il soccorso alpino; pochi si rendono conto che, anche senza catastrofi o gravi incidenti, tutti i giorni servono 60-80 donazioni di sangue e spesso molte di più. Perché pensarci? Ci sono sempre gli altri ma gli “altri” invecchiano, si ammalano, cessano tutti prima o poi di donare sangue. Nonostante l’apparente abbondanza, mensilmente, anche più volte, le Associazioni sono costrette a numerose chiamate in emergenza per specifici gruppi sanguigni, diventati improvvisamente carenti, anche dopo un solo grave incidente stradale, ed è necessario poter contare su un più vasto bacino di donatori in grado di rendersi rapidamente disponibili alla donazione, liberandosi dagli eventuali impegni di lavoro o di studio. Aiutaci a farti capire che c’è bisogno anche di te! Motivazioni, donatore, volontario Puoi venire così, occasionalmente, tanto per provare; puoi ricercare una gr’atificazione personale, un miglioramento della Tua autostima per il comportamento generoso; puoi avere il bisogno / desiderio di restituire un dono di cui hai direttamene o indirettamente goduto o di cui potresti godere in futuro; puoi identificarTi nei contenuti ideali e valoriali dell’Associazione e riconoscere il dono del sangue coma azione concreta di aiuto. Il dono del sangue è un’azione semplice ed a basso coinvolgimento emotivo, anche se per alcuni rappresenta un’azione talmente gratificante che “fa stare bene”, soprattutto quando sa che il sangue fa parte del generale atteggiamento di responsabilità sociale che deve guidare le azioni di ogni uomo e donna della società civile moderna. La figura del donatore non va rappresentata come un concentrato di qualità fisiche e morali, è una “persona normale”, può essere chiunque, anche se spesso è ottimista, positivo e quindi felice, sereno e soddisfatto, perché ha individuato un preciso stile di vita, valori, aspirazioni ed ideali propri che, anche attraverso la donazione, riesce a realizzare. Il donatore non è solo un “produttore” di sangue, ma un portatore di valori, perché solo dopo un processo di maturazione nell’ambito di una cultura della solidarietà, intesa come impegno sociale e civile si può pervenire alla donazione “consapevole e responsabile” che sa di essere l’unica fonte di sangue disponibile alla nuove metodiche trasfusionali, perché informato sull’uso degli emocomponenti, disponibile ad uno stile di vita adeguato nei comportamenti e nella alimentazione, a tutela della sua salute e di quella del ricevente. Diventare donatore presenta inoltre dei “vantaggi” quali il monitoraggio delle condizioni fisiche, dei valori ematici, della pressione arteriosa. Fattori non indifferenti che dovrebbero dare maggior peso all’opera di convincimento. (Tratto da “Avis, il sangue, i donatori” a cura del dott. Fabrizio Zappaterra) Per informazioni su come diventare donatore e sull’attività di Avis Povo puoi inviare una mail a [email protected] Fase della venipuntura presso banca del sangue di Trento (foto Tognoni) • Associato accordo (ANIA) per la gestione diretta del sinistro si ritira l’autovettura solo firmando il modulo di delega senza anticipare il pagamento. • Possibilità di verificare l’allineamento scocca con sistema computerizzato in poci minuti (verifica usato prima dell’acquisto). • Preventivi immediati gratuiti senza impegno. • Impianto di verniciatura idoneo all’utilizzo di vernici a base d’acqua per il ripristino come da originale. • Tempi medi di consegna autovettura: 3 giorni. • Auto sostitutiva. • Garanzia del lavoro svolto. MATTARELLO (TN) - Via della Cooperazione 47 - tel 0461946006 - fax 0461942850 e-mail: [email protected] www.fellincar.it soccorso stradale: 3355458709 3477128298 Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. 33 Scuole elementari Povo Raccolti dei fondi per aiutare i bambini di strada delle favelas brasiliane Un presepe vivente pieno di solidarietà C ari lettori, vogliamo illustrarvi l’ iniziativa realizzata dalle classi quinte della scuola primaria di Povo “U. Moggioli” in occasione del Natale 2006. Il nostro obbiettivo era quello di aiutare i bambini di strada delle favelas brasiliane. Due rappresentanti dell’associazione Edus ci hanno sensibilizzato a queste problematiche raccontandoci le condizioni di vita di questi bambini. I bambini brasiliani passano tutta la giornata in strada, perché non possono andare a scuola. Non hanno i genitori o hanno solamente una madre molto giovane, e spesso vanno con ragazzi più grandi di loro, spacciatori di droga, con cui si dedicano ad attività illegali. Per fortuna, l’associazione Edus costruisce per loro dei centri ricreativi ed educativi. In questi centri i bambini possono stare con i loro coetanei e divertirsi in modo sano. Per aiutarli, a Natale, abbiamo organizzato un presepe vivente,travestendoci da pastori, angeli, ecc.. Siamo andati per il centro storico di Povo, cantando e recitando poesie. Alla fine ci siamo radunati nel parco vicino alla ex Cassa Rurale, davanti alla Natività. Ci hanno aiutato anche i genitori costruendo la capanna, i ripari dei pastori e degli artigiani e occupandosi del suono. Abbiamo raccolto offerte per circa 200 euro che, aggiunti ai 500 che ci sono stati donati, a scopo di solidarietà, dalla Cooperativa Sociale Insercoop di Povo, ci hanno permesso di devolvere una discreta somma all’EDUS per costruire luoghi ricreativi ed educativi in favore dei nostri coetanei brasiliani. Inoltre, sapendo che attraverso l’adozione a distanza, con 30 euro una famiglia brasiliana riesce a mantenersi un mese, abbiamo cercato di sensibilizzare in tal senso le nostre famiglie. Questo tipo di iniziativa non ci è nuovo perché anche lo scorso anno abbiamo collaborato con l’A.C.A.V. per aiutare i bambini dell’Uganda che, se non hanno il materiale scolastico, non possono andare a p. 34 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 Verrà un giorno Verrà un giorno più puro degli altri: scoppierà la pace sulla terra come un sole di cristallo. Una luce nuova avvolgerà le cose. Gli uomini canteranno per le strade ormai liberi dalla morte menzognera. Il frumento crescerà sui resti delle armi distrutte e nessuno verserà il sangue del fratello. Il mondo apparterrà alle fonti e alle spighe che imporranno il loro impero di abbondanza e freschezza senza frontiere. Jorge Carrera Andrade Il tuo sorriso Toglimi il pane, se vuoi, toglimi l’aria, ma non togliermi il tuo sorriso. Dura è la mia lotta e torno con gli occhi stanchi, a volte, d’aver visto la terra che non cambia, ma entrando il tuo sorriso sale al cielo cercandomi ed apre per me tutte le porte della vita. Pablo Neruda Non vivere su questa terra come un estraneo o come un turista nella natura. Vivi in questo mondo come nella casa di tuo padre; Credi al grano, alla terra, al mare, ma prima di tutto credi all’uomo. Ama le nuvole, le macchine, i libri, ma prima di tutto ama l’uomo. Senti la tristezza del ramo che secca, dell’astro che si spegne, dell’animale ferito che rantola, ma prima di tutto senti la tristezza e il dolore dell’uomo. Ti diano gioia tutti i beni della terra: l’ombra e la luce ti diano gioia, le quattro stagioni ti diano gioia, ma soprattutto a piene mani ti dia gioia l’uomo. Nazim Nilkme (ultima lettera al figlio) scuola; quindi, grazie ai prodotti venduti nei nostri mercatini, abbiamo procurato loro matite e quaderni... Siamo molto fieri delle nostre attività di solidarietà e pensiamo che sia importante dedicarsi agli altri. Stefania, Elena, Lorenzo, Riccardo, Alessia, Lorenzo, Samuel, Filippo, Federico, Matteo, Noemi, Alessandro, Andrea, Stefano, Francesco, Laura, Marisa, Sonia, Tommaso, Debora. Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. 35 Spazio Circoscrizione Notizie dal Consiglio di Paola Moser, presidente Circoscrizione Povo Seduta del 27 marzo 2007 Regolamento per la disciplina del sistema dei servizi socio educativi per la prima infanzia - parere ai sensi dell’art. 27 del regolamento del decentramento. Con nota 06 marzo 2007 del Servizio Servizi all’Infanzia, Istruzione, Sport pervenuta in data 14 marzo 2007 tramite i Servizi Demografici e Decentramento è stato richiesto al Consiglio circoscrizionale di esprimere il proprio parere in merito al Regolamento per la disciplina del sistema dei servizi socio educativi per la prima infanzia; Il Consiglio Circoscrizionale ha ritenuto di esprimere parere favorevole al Regolamento per la disciplina del sistema dei servizi socio educativi per la prima infanzia con le seguenti osservazioni; • informare in sede di prima iscrizione dell’applicazione di una penale, precedentemente stabilita e quantificata, nel caso di rinuncia alla disponibilità nella graduatoria; • prevedere una riduzione della quota mensile nel caso di assenza per malattia che si protragga per sette giorni o multipli di sette. Documento sull’ inquinamento atmosferico e risparmio energetico Premesso che in data 28-02-07 il Consigliere Aldo Giongo ha presentato un documento sull’inquinamento atmosferico e risparmio energetico, presa visione del documento in questione e sentiti gli interventi dei Consiglieri che propongono alcune integrazioni viene presentato il documento così elaborato. Le informazioni scientifiche sull’effetto serra, permettevano già dieci anni fa di prevedere un innalzamento della temperatura globale che si è puntualmente verificato e continuerà nei prossimi decenni ma poco o niente si è fatto di concreto considerando fantasie catastrofiche gli allarmi lanciati dagli scienziati e dagli ambientalisti. Questo innalzamento di temperatura sta già provocando e provocherà sconvolgimenti tali da stravolgere oltre che l’ambiente, la struttura economico sociale della nazione e della nostra provincia. I provvedimenti atti a ritardare l’effetto serra, previsti dal protocollo di Kioto, sono nelle possibilità tecnologiche attuali ed i costi di tali provvedimenti sono modesti in confronto ad altri costi affrontati dalla comunità per far fronte alle prevedibili catastrofi future. Questi interventi conducono ad una minore dipendenza energetica dall’estero, riducono l’inquinamento a tutti i livelli e ci renderebbero meno esposti a fattori di instabilità esterni quali l’aumento del prezzo del petrolio e la fornitura di gas metano. Ciò premesso il Consiglio Circoscrizionale di Povo propone al Sindaco ed alla Giunta Comunale, in forza Il Giardiniere amico! Manutenzione condomini Regolazione siepe Abbattimento, potatura piante ad alto e basso fusto Regolazione, cura e manutenzione di terrazze e zone verdi Pollice Verde di Luigi Maier Progettazione Giardini Preparazione orti Impianti di irrigazione Sgombero neve Sopralluoghi con preventivi gratuiti 38050 Villazzano - Via Strada Stretta, 17 - Tel. e Fax 0461.917651 - Cell. 335.5919672 p. 36 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 di quanto previsto dall’articolo 26 del regolamento del decentramento: a) Di predisporre in tempi stretti un programma pluriennale per la riduzione dei gas serra (Anidride Carbonica, Freon, Metano e ossidi di Azoto) nel comune di Trento. b) Di attuare con urgenza un primo gruppo di provvedimenti elencati di seguito; 1)Studiare, promuovere e realizzare una intensa campagna di informazione dell’opinione pubblica sui rischi che in futuro potrà comportare il riscaldamento da effetto serra; sui possibili rimedi; sui provvedimenti che è necessario prendere a livello comunale ed individuale. In modo particolare nelle strutture comunali e nelle scuole di tutti i livelli. 2)Predisporre ed attuare una campagna di informazione del cittadino sulle fonti energetiche alternative e rinnovabili (solare,eolico), prescrizioni, detrazioni fiscali ed incentivi. 3)Far rispettare il divieto di preriscaldamento dei motori (quando non indispensabile) a macchina ferma e qualsiasi sosta prolungata a motore acceso oltre i 3 minuti. 4)Controllare che venga applicato rigorosamente il piano d’azione per il contenimento delle polveri sottili dove prevede che la temperatura (riscaldamento nella stagione fredda) in tutti gli uffici e locali sotto il controllo del comune, non sia superiore ai 19 - 20 gradi centigradi. Le deroghe per ospedali scuole materne, case di riposo dovranno essere studiate e mantenute al minimo. 5)Controllare che venga applicato rigorosamente il piano d’azione per il contenimento delle polveri sottili dove prevede che la temperatura (riscaldamento nella stagione fredda) di locali di abitazione, di commercio e di lavoro, supermercati e negozi alimentari, non sia superiore ai 19 - 20 gradi centigradi. 6)Studiare le modalità per un controllo del raffreddamento ad uso civile nella stagione calda. 7)Incaricare gli uffici comunali competenti di predisporre un piano per arrivare gradualmente ad un controllo dell’efficienza energetica di tutti gli impianti di riscaldamento, pubblici e privati. 8)Disincentivare e rendere non economico l’uso, l’acquisto ed il commercio di materiali contenenti clorofluoro- carburi (CFC - ad esempio il polistirolo espanso). 9)Impegnare la Trentino Servizi a verificare la presenza di perdite di metano su tutta la rete di distribuzione comunale ed eventualmente eliminarle, inoltre ricomprendere nel controllo tutta la rete idrica. 10) Ridurre il consumo di elettricità dell’illuminazione pubblica, riducendo la potenza dove non necessaria ed il numero di lampade accese dovunque possibile. Introdurre fasce orarie notturne con illuminazione ridotta. 11) Spegnere le lampade per l’illuminazione dei monumenti e quelle non indispensabili dalla mezzanotte al giorno successivo. 12) Studiare una mappatura dell’illuminazione pubblica che renda possibile lo spegnimento di metà delle lampade dopo la mezzanotte. Rendere operativo questo studio. 13) Promuovere ed incentivare la riduzione degli imballaggi e la diffusione di prodotti facilmente riciclabili, nelle industrie e nelle aziende commerciali e la raccolta differenziata spinta dei rifiuti, nelle aziende e nelle abitazioni. 14) Promuovere e rendere obbligatori l’uso, nelle iniziative pubbliche o sostenute dall’ente pubblico, di stoviglie lavabili o dei materiali in cellulosa accoppiata con Mater-Bi completamente compostabile e biodegradabile Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. 37 15) Disincentivare l’uso delle automobili private e rendere più economico e veloce l’uso della mobilità alternativa, autobus, metropolitana, ecc. investendo in parcheggi di attestamento periferici gratuiti ed in efficienti e rapidi collegamenti tramite mezzi pubblici con la città. Seduta del 16 aprile 2007 Documento ai sensi dell’art. 26 del regolamento del decentramento sull’ipotesi di tangenziale est Il Consiglio Circoscrizionale ha approvato il documento di sintesi sulla Tangenziale Est elaborato dalle Commissioni Territorio delle tre Circoscrizioni della Collina: Povo, Villazzano, Argentario, così come proposto di seguito. trare e per i quali un nuovo percorso esterno di penetrazione altro effetto non avrebbe che incentivarne i flussi di accesso. Riteniamo quindi che una nuova tangenziale avrebbe benefici effimeri sul traffico cittadino a fronte di costi concreti enormi (economici ed ambientali) per la realizzazione e il mantenimento, posto che l’unica ipotesi percorribile ed accettabile dai cittadini sarebbe quella del tracciato lungo in galleria. Consapevoli che il problema vada affrontato con urgenza, ed unità di intenti, la condivisione di questo documento da parte di tutte e tre le Circoscrizioni della collina Est, riafferma la necessità che vada fatta una pianificazione coraggiosa della mobilità che punti sul trasporto pubblico e che tenga conto, dei seguenti punti: 1. Si deve evitare che la viabilità attuale della collina est possa trasformarsi di fatto in tangenziale in seguito all’apertura del nuovo svincolo di Ponte Alto. Tale viabilità è inadeguata a sopportare un qualsiasi incremento di traffico che deve invece essere limitato ed in taluni casi ostacolato. 2. La riduzione del transito di attraversamento di S. Donà (divieto svolta a dx per chi viaggia da Pergine verso Trento) 3. Regolamentare il transito su via alla Cascata da Povo verso Ponte Alto (senso unico a scendere nel tratto terminale, zona ponte) 4. Introduzione di elementi di moderazione del traffico tra Povo e Villazzano (dividere la carreggiata in zona cimitero a Villazzano, rotatoria presso incrocio campo sportivo Gabbiolo) così da ridurre la velocità dei veicoli su quel tratto di lungo rettilineo su cui si affacciano molti impianti sportivi Documento di sintesi sulla mobilità, il traffico e l’ipotesi tangenziale est. Il problema della mobilità è sicuramente uno degli aspetti più critici del nostro vivere quotidiano, e come tale va affrontato con determinazione ed in tempi brevi. Innanzitutto si deve considerare il traffico come un elemento che va dominato, controllato, e non un qualcosa di ineluttabile, in costante aumento, che ci costringe ad un continuo ed affannoso quanto inutile inseguimento con soluzioni tampone, che condizionano pesantemente la vita nelle nostre comunità. L’enorme flusso di veicoli che giornalmente entrano in città creano seri problemi alla vivibilità, sicurezza e salute della popolazione. Il problema del traffico non si risolve spostando le macchine da una strada, anche se intasata, ad un’altra, nuova, più fluida, in quanto spostare il traffico dei veicoli, trasferisce solamente il problema da un punto ad un altro. Siamo convinti che si debbano cercare soluzioni con un’ottica diversa, più coraggiosa, ovvero puntare alla riduzione degli automezzi entranti in città, studiando tutti i possibili interventi per scoraggiare l’uso del mezzo privato a favore di quello pubblico, in modo che quest’ultimo diventi più conveniente per tempi di percorrenza e costi, introducendo le corsie preferenziali per i mezzi pubblici, in una rete di servizio estesa a tutto il territorio urbano. L’enorme massa di veicoli che intasa la città è composta in grande misura da utenti che in città vogliono en- Alpi Farmacia ORARIO: Lunedi - Sabato: 08.00 - 18.00 Rospil zum Dan ke WORDWIDE TRAVEL LTD. PAGATO 20 AGO 2010 p. 38 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 Via S.Barbara, 122 - 20126 MILANO Tel. 02/24.12.144 Fax 02/24.12.144-16 Haus Wel lnes sH otel , Bo zen ggiare Via nel ! mondo ! Tel. +39.0524.125465 Fax.+39.0524.125580 WWT CECCANTI Luca Ceccanti S.p.a. Piazza Muranetti 500028 Tavarnelle Val di Pesa, Firenze olio extra vergine di oliva toscana dal 1875 NO VI TA ’ PRODUTTORE E RIVENDITORE PER IL TRENTINO DEI NUOVI TIMBRI A COLORI Tel. 0461 984066 Fax 0461 267070 e-mail:[email protected] scano alcun risultato positivo, sia da considerarsi come eventuale soluzione di lunghissimo periodo, e qualora fosse ritenuta realmente necessaria, venga supportata da un’ approfondito studio, di impatto ambientale e di analisi tecnico economia. L’ipotesi di una tangenziale Est, ad oggi non è la risposta all’emergenza traffico, la sua realizzazione ed inserimento in un ambiente già provato ed al limite, i numerosi elementi geologici critici sul territorio collinare, ci fanno ritenere che questa sia un’ipotesi difficilmente percorribile, facendoci presagire degli scenari non molto rassicuranti. e servizi intensamente frequentati dai giovani. Le ulteriori azioni per affrontare nel suo complesso tale situazione sono: 1. Attivare da subito un puntuale monitoraggio del traffico sui principali assi di traffico della collina Est e di proseguire sino ad almeno 1 anno dopo l’apertura delle gallerie di Martignano, analizzando come si svilupperanno i flussi di traffico a seguito dell’apertura della variante. 2. Prevedere da subito una serie di interventi di ulteriore messa in sicurezza e di potenziamento della attuale tangenziale (A22 gratis tra Tn Nord e Sud o 3° corsia della tangenziale Ovest), che già oggi mostra segnali di saturazione e che in futuro arriverà al probabile blocco con l’apertura della nuova Trento Nord-Rocchetta. 3. Studio per realizzare nuovi parcheggi di attestamento a Nord e a Sud della città, sollecitando interventi analoghi sul territorio dei comuni limitrofi, localizzandoli vicino a punti di interscambio con il trasporto pubblico su gomma e rotaia esistenti. 4. Studiare il trasporto pubblico dalla collina verso la città, anche con sistemi innovativi quali il trasporto a fune, o monorotaia, e prevedere un collegamento trasversale diretto lungo la collina Est da e per Trento Nord e Trento Sud. 5. Prevederne una ulteriore estensione dei parcheggi a pagamento, anche in aree centrali delle Circoscrizioni periferiche. 6. Analizzare seriamente ipotesi di differenziare i tempi della città, come la scuola, il lavoro, ecc.. 7. Verificare in maniera puntuale, con un’analisi costi-benefici, l’opportunità di realizzare un nuovo asse stradale di collegamento Nord Est Sud che interessi i territori della collina Est. Nomina presidente della commissione territorio, ambiente ed attività economiche a seguito delle dimissioni dell’attuale presidente Preso atto che l’attuale Presidente ing. Nicola Alessandrini con nota del 03 marzo 2007 rassegnava le dimissioni da Presidente della Commissione in parola, confermando la disponibilità a far parte della commissione stessa, sentiti gli interventi dei Consiglieri, preso atto delle indicazioni e proposte di nomina da Presidente della Commissione di lavoro Territorio, Ambiente, attività economiche, il Consiglio circoscrizionale ha nominato Presidente della commissione di lavoro Territorio, Ambiente e Attività Economiche il Consigliere Ianes Franco. domenica 26 agosto si svolgerà la Festa della montagna al parco del Cimirlo Vi aspettiamo numerosi! In conclusione riteniamo che tale ultima ipotesi, e nella mal augurata evenienza che tutti gli altri interventi non sorti- PITTURE INTERNE ED ESTERNE ISOLAZIONI TERMICHE INTEGRALI Bertotti s.n.c. Povo - Trento tel. e fax 0461 810694 [email protected] Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. 39 Povo e la sua storia Un poèro racconta il periodo militare durante l’Impero austriaco La desolata vita d’un disertore C i hanno fatto pervenire uno scritto firmato B... relativo al periodo militare, sotto l’Impero Austriaco, di un anonimo cittadino “Poèro”, un certo B.B. La data del racconto ha inizio nel 1910 con la sua partenza da Povo per il servizio militare con destinazione Innsbruck. Di questo anonimo militare vengono descritte le sue avventure in modo semplice ma ricche di particolari. È un racconto che lascia intravedere come sia stata vissuta avventurosamente la vita militare e l’impatto psicologico che ha avuto su di lui. Il testo scritto a mano è stato ricopiato fedelmente. (s.n.) Un bel giorno dell’anno 1910, un giovanotto se ne partiva dal paese di Povo, per andare a consegnarsi alla Guarnigione d’Innsbruck nelle grandiose caserme dell’Imperial 1° Reggimento 14ma compagnia dei Tirolesi Imp. Cacciatori. Passato poi ch’ebbe la difficile e dura vita della recluta, viene trasferito a Merano alla terza Compagnia dello stesso Reggimento e tutto contento se n’è partito da questa bella città soltanto per poter avvicinarsi un po’ alla sua cara famiglia. Arrivato a questa Compagnia lo misero a fare il sartore, ed essendo una bellissima città, tutta allegra e di grandissimo divertimento, i giorni si succedevano ai giorni, che pareva un vero sogno. Arrivato il 4 marzo del 1911, gli venne un fortissimo male alle gambe, e non essendoci in questa Prima guerra mondiale città il modo di poter guarire, questo povero giovane con 60 centesimi nelle tasche se ne mento è ben vero che è una bellezza e partì per Vienna, per andare ai bagni e divertimento che si passa coi compagni così si passò due mesi felici e in questo e colla famiglia, soprattutto nel vedertempo guarì il suo male e poi dovette di si libero; ma aimè dove se ne sono andanuovo far ritorno a Merano alla Compa- ti? Pare un sogno e come un fulmine argnia ed incominciare le lunghe veglie e riva l’ultimo giorno e tutto lagrimando pene del servizio. Avvicinandosi le feste poveretto saluta ed abbraccia i suoi genatalizie egli domandò licenza per poter nitori e và e prende al Comune la carta passarsi un po’ d’allegria che dopo un si del permesso e se ne invia per quella rilungo tempo non ne aveva avuto e per pida strada che conduce a Trento tutto poter infine abbracciare i cari genitori commosso nel pianto e maledicendo il ed i fratelli. Ma questi giorni di licenziasuo pessimo destino. Arrivato alla città p. 40 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 di Trento e vedendosi così a mal passo al doversi consegnare sotto a quelle mani, la sua testa si capovolse alla disperazione e la stette alcun tempo pensando, non sapendo a quale partito appigliarsi, dentro di sé dice ad andar in fuori è la schiavitù la mia rovina e in giù è la libertà, è questa che voglio e senza tanti preamboli prese la strada erariale e senza voltarsi neppur una sol volta indietro arrivò cosi solo alla stazione di Calliano e la bevendo una sorsata di vino cava un biglietto per Avio e in poco più di un’ora arrivò a questa stazione tutto contento di essere presto arrivato alla mèta. Era il 4 gennaio 1912 alle quattro di sera in punto quando a piè questo povero giovane scavalcava i confini e verso le sei di sera arriva nel paese di Caprino tutto stanco ed assudato e passò il suo alloggio in un albergo di prima qualità, cioè in una stalla dove ci sono le mucche e porci e questi eran la sua compagnia fino alla mattina. Alzatosi dunque ancora in mal arnese và dal capo del Comune e assieme a questi e suo figlio rifà ancora la strada del giorno dietro fino a Peri dai carabinieri italiani e riceveva del vino e da rifornire il suo povero stomaco e restando tutto il giorno con questi signori annunzioli la sua vita privata. Arrivata poi la notte anche del 6 gennaio, lo chiusero in una prigio- ne poveretto! Per la prima volta in vita sua che entrava in queste parti e la mattina del sette lo svegliarono e insieme a questi monta in ferrovia e va a Ceraino e la dovette andar da un Capitano a raccontarli la sua diserzione e poi di nuovo torna alla stazione e parte ancora con questi carabinieri per la città di Verona. Arrivato a questa città uscito dalla stazione come un galeotto framezzo a due Carabinieri di ricambio lo fan salire in una carrozza e lo condussero davanti al comandante della Questura e questi li dimanda il perché a disertato ed egli gli rispose perché era stanco e stomacato di fare questa vita militare perché non si riceve neppure da mangiare e dopo queste e altre tante ciarle viene condannato a 13 giorni d’arresto vivendo come fan i cani sulle porte egli compì il suo castigo. Dopo questi giorni che furon passati con una guardia civile va alla stazione e va diretto alla città di Milano. A Milano arrivato di nuovo vien condotto senza tanti preamboli e senza un boccone da mangiare nella prigione e la dovette restare per quarantotto ore. Alla per fine si rivede poi libero dopo tante dimande e questi giorni d’arre- sto la ricevuti per la cagione che vèra la guerra e colla guerra come si vede non c’è da fidarsi di nessuno. Dunque gira di qua e di là vagabondo in cerca di lavoro, ma lavoro non si trova e i soldi le tasche son rotte cosa poteva fare? E sempre cosi continuando per sette giorni e girando per più anche i d’intorni per la carità poiché lavoro non riceveva. Decise alfine d’andar in cerca della stazione perché non arrivava più perché per lui questa città era sconosciuta essendo la prima volta che entrava e alla fine dopo quattro buone ore la trovata. Dunque questo povero disgraziato trovandosi senza un bollo, stracciato come Lazzaro cominciava a venirli nella mente il suo malfatto al disertare e maledicendo la sua mala fortuna e la terra che calcava e al veder la ferrovia che va veloce e non poter entrare prese la strada a piedi colle scarpe che li mancavano la colla e la sera ancora arrivava a Treviglio e passò una notte con un freddo insopportabile in un fienile. Levatosi la mattina di buon ora andò alla stazione e trovandosi con le tasche rotte, di nascosto montò dalla parte opposta e fatto appena quattro chilometri, cioè avanti arri- vare ad Ospitaletto, a rischio di precipitare con un salto giù dal treno, si trovò framezzo ad acaci con tutto fracassato la faccia dalle spine. Non per questo non si fermava e continuò tutto il giorno e tutta la notte e verso le cinque la mattina arrivava a Verona. Ma haimè! Non arriva nemmeno a mezzo di questa città che vien fermato da un poliziotto e così tornava a pigliare altri sei giorni d’arresto. Terminati questi giorni si avvia di bel nuovo a piedi e verso le cinque il giorno dietro tutto sfinito arriva finalmente al confine e dopo che si fu insegnato vien condotto alla Compagnia e veniva condannato a sette settimane di carcere. Finiti questi giorni ritorna alla Compagnia e tuttora si ritrova ancora con 160 giorni, ma si feniranno che sarà finita anche questa misera vita. Vi mandiamo i più cari saluti da vostro caro figlio e da mé. Noi ci troviamo di perfetta salute come speriamo che sia così di voi tutta la famiglia. Appenna che verrà qualche cosa vi prega vostro figlio di farglielo subito sapere. E augurandovi la prospera salute e la felicità e mill’anni felici siamo il vostro caro figlio B.B. e l’amico B. LA BIFORA SERRAMENTI di Fedel Giulio Magazzino in Località Cimirlo, 92 38050 Povo (TN) Telefono e fax 0461.819972 Cell. 335.5726664 Internet: www.labiforaserramenti.it Email: [email protected] LA BIFORA SERRAMENTI - Poggioli in Pvc - Serramenti in Pvc - Serramenti in legno - Porte interne - Porte Blindate - Portoncini in legno - Basculanti - Sezionali - Scale per interni - Porte tagliafuoco Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. 41 Le ricette di Matilde Dal primo al dolce passando dalle insalate e concludendo con alcuni suggerimenti Ricette e consigli per l’estate a cura di Matilde Padroni Sugo agli aromi In una padella larga e bassa fate soffriggere in olio d’oliva 1 cippollotto tritato. Aggiungete quindi un trito di salvia (6 foglie), rosmarino (1 rametto), timo (1 rametto), alloro (1 foglia). Aggiungete una tazza di passata di pomodoro e fate insaporire il tutto con sale e pepe, cuocendo in forno per 8/10 minuti. Aggiungete infine 2/3 cucchiai di panna da cucina mescolando per poco tempo. Questo sughetto è indicato per pasta corta rigata che lo assorbe meglio (pennette, ditaloni, mezze maniche, ecc.) Roastbeef “Express” Ingredienti: 4 etti roastbeef, 4 cucchiai di olio ed il succo filtrato di mezzo limone. Acquistate del roastbeef già cotto, tagliato a fettine sottili (si trova alla Famiglia Cooperativa). Disponetelo su un piatto di portata e conditelo con una salsina preparata con olio, succo di limone, sale e pepe. Guarnite il piatto con dei sottaceti misti (giardiniera) sgocciolati bene. Filetti di nasello alle zucchine Ingredienti: 8 filetti di nasello, 4 zucchine, 2 grossi pomodori, olio extravergine di oliva, sale, pepe. Sbollentate i pomodori, pelateli e riduceteli a dadini; riducete a nella stessa maniera anche le zucchine. In una padella larga e bassa cuocete nell’olio le zucchine per circa 4 minuti, unite i pomodori, salate, pepate e cuocete per altri 2/3 minuti. Nel frattempo avrete cotto in forno i filetti di nasello (disposti in una pirofila, irrorati con olio, sale e pepe), a 180 gradi per circa 30/40 minuti. Disponete le verdure sul pesce ancora in forno e completate la cottura per altri 10 minuti. L’ideale sarebbe servire questo piatto con del purè di patate. Macedonia “Grand ‘Etè” Con l’apposito scavino, ricavate da circa 2 kg di polpa di anguria (pulita dai semi), delle palline che disporrete in una capiente coppa. Aggiungete, tutta tagliata a dadini, la polpa di: 4 pesche, 4 kiwi, 2 mele, fette di ananas in scatola tagliato a pezzetti (1 scatola media). Spolverizzate con zucchero, succo di limone filtrato e servite dopo aver lasciato macerare il tutto al fresco per circa un’ora. Ed infine: che cosa NON cucino oggi. Piatti all’indice. Non fateli mai! (dal libro di Martino Ragusa “Giovedì gnocchi, sabato trippa” – Ed. Sperling e Kupfer) – Un libro che a me è risultato e risulta tutt’ora molto utile e che, quindi, consiglio ai lettori di Tuttapovo. “Simpatica insalatona” In estate si materializza il fantasma gastronomico più ostinatamente invadente: una “Simpatica insalatona” .La sentenza con cui si viene condannati al supplizio della simpatica insalatona è codificata e, tranne poche varianti, sempre Continua a pagina 44 SALONE Immagine Donna POVO - OLTRECASTELLO - TEL. 0461342032 Orario: martedì-giovedì: 8.30-12.00 / 14.30-19.00 mercoledì-venerdì-sabato: 8.30-16.30 p. 42 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 Il racconto Il passaggio di Stefano Ricci L ’avevo conosciuto a Granada, durante un Erasmus alla loro università. Ricordo con particolare gioia quel periodo e quella città. Granada, anche per un forestiero, appare subito come un luogo familiare. Sembra di essere a casa. Le abitazioni confinano con la strada, come se fosse un continuum: la calle, una prosecuzione della cucina; la piazza, un salotto allargato. La vita scorre vivace ad ogni ora del giorno e, soprattutto, della notte. Mai frenetica. C’è tempo per tutto. No se preocupe. Lui era un writer, di quelli che imbrattano i muri delle città con scritte senza significato (almeno per gli altri!), disegni astrusi, scarabocchi che per molti rasentano l’atto vandalico, graffiti che gridano in faccia al mondo: eccomi, son qua, provate a prendermi! Ma lui era davvero bravo, in molti lo consideravano un vero artista e la città andalusa non soltanto tollerava quell’espressione di libera creatività, ma in qualche modo la incoraggiava. Nei nostri giri turistici, tra tapas e cerveza, mi fece scoprire una vera e propria galleria d’arte moderna a cielo aperto. Profili che sbucavano da un muro, epiche gesta a decorare una scalinata, danze di colori e prospettive in rilievo capaci di dare profondità infinite a delle anonime mura. Quando me ne tornai a casa perdemmo i contatti, finché un amico comune mi raccontò che el niño vagabondo se n’era andato all’improvviso, senza sa- lutare nessuno, come attratto da un richiamo antico verso vaghe e improbabili radici. Lui ci teneva molto alla sua razza bastarda, a quel crogiuolo di geni ancor oggi così evidente in molte località dell’Europa mediterranea. Arabi e Normanni, Gitani ed Ebrei, Greci, Latini, Saraceni... Andalusi capaci di vivere non solo nella tolleranza, ma nella ricchezza dell’incontro, dello scambio, della contaminazione. Forse l’aspetto più coinvolgente di quella città è proprio in questa sua fisionomia genuinamente cosmopolita, radicata in secoli di storia e convivenza. Così el niño, mi fu detto, aveva preso al contrario la rotta delle grandi migrazioni e, attraversato lo stretto di Gibil- terra, aveva percorso tutta la costa mediterranea del Nord-Africa: rasta, sandali e pennelli. Era giunto in Palestina: crocevia di passioni e sentimenti, ponte interrotto tra il Cielo e la Terra, culla di civiltà e di profeti eppure tomba dell’amore e della ragione. Lì si mangia pane e precarietà tra calcinacci e rovine, dove pure l’anima è a brandelli. I vecchi hanno paura del passato, i ragazzi non riescono ad immaginare il futuro e vengono falciati, sempre più piccoli, come spighe acerbe di grano. E c’è un muro, in quella striscia di terra, che demarca i confini, separa due mondi ugualmente disperati. È un muro alto e grigio, che taglia gli ulivi e offende la vista; che taglia in due i campi e le case ed offende la dignità umana; che dice, digrignando i denti: tu stai di là, che questa è casa mia! Un muro che el niño sente pesargli sul cuore. Ma anche un muro che per lui diventa un fantastico spazio espositivo. Non c’è da scherzare. Lì non ci sono quattro pizzardoni col manganello e il culo pesante. Lì c’è la guerra e la vita d’un niño non vale il prezzo d’una pallottola! Lì, sul muro, ci sono ragazzi vestiti da soldato con l’ordine di non far avvicinare nessuno e la faccia di chi gli ordini è abituato a rispettarli; occhi che hanno guardato in faccia la morte. Ma lui è agile come un gatto e la paura è solo un’altra grande emozione. E quando la Luna si fa grande e gli ulivi profumano di più, Continua a pagina 44 Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. 43 segue da pagina 43 el niño scivola verso il muro e si mette a dipingere. È bravo, la sua mano danza volando col pennello. Deve completare tutto in una notte, perché non se ne accorgano. La sua mano ora è come d’acciaio ed il pennello una punta di vidia. Ed il muro si sgretola, s’apre pian piano un passaggio. Di là, si vede una strada in terra battuta che scende verso la piana, costeggiata da ulivi. Sul muro sbrecciato s’arrampicano piante grasse fiorite ed in fondo s’intravede un pastore che raduna il suo gregge; mancano invece del tutto i neri carri armati. All’alba, qualcuno sul muro s’accorge di qualcosa e spara una raffica in aria, gridando un ordine secco. Il ragazzo è scuro di pelle ed ha i capelli color dell’ebano, ma è a torso nudo e non ha pietre né armi, soltanto un pennello e le braccia alzate. Le braccia sono sporche di sangue, ma forse è colore: “Non sparare - dice al solda- to - voglio solo passare di là.” Il ragazzo in divisa, incuriosito, si sporge dall’alto per scorgere, alla tenue luce del primo sole, il passaggio. Dapprima è tratto in inganno: sembra proprio una breccia, ma il paesaggio che s’intravede non può essere reale. Di qua c’è solo deserto e le tende del campo! “Ah, ah - ride - se riesci a passare ti offro da bere.” Il ragazzo col pennello non se lo fa ripetere due volte e si slancia verso l’apertura con tanta determinazione che il ragazzo in divisa viene colto dal dubbio: “Non sarà mica un passaggio vero?!”. No, non è un vero passaggio ed il writer si schianta sul muro, finendo a terra sanguinante e malconcio. Il ragazzo in divisa scoppia a ridere, ma il suo scherno dura poco, il tempo di vedere l’altro ragazzo tirarsi in piedi vacillando e lanciarsi di nuovo contro quel muro dipinto per spaccarsi ancora la bocca ed il naso e stramazzare al suolo più morto che vivo. Il segue da pagina 42 uguale. Recita: “Vieni a cena da me stasera. No nessun disturbo. Con questo caldo chi ha voglia di cucinare? Stiamo leggeri. Ti faccio una “Simpatica insalatona” con tutto! Il “tutto” purtroppo è proprio “di tutto”: cuori di palma, cetrioli, riso, buste di wurstel e scatole di granchio, di tonno e di Spuntì, caprini e formini, mele e avocado, quanto stia vagando per la cucina e tutti gli sbandati tra i ripiani del frigo. Proprio così, perché una delle mansioni della “Simpatica insalatona” è di funzionare da discarica degli avanzi! Penne alla Vodka È un misfatto della cucina da ristorante ormai entrato nel ghota dei classici. La vodka calda è pessima e sa di purga, per questo la si beve in bicchieri congelati. Sulle penne è caldissima con ovvi risultati. Petti di pollo Comunque li cucinate ricorderanno sempre la cucina dell’ospedale. Ranocchi Molti dei vostri ospiti ci giocavano da bambini. Qualcuna particolarmente romantica e speranzosa, potrebbe anche averne baciato uno. Cavallo Avete mai avuto un cavallo per amico? Farfalle al salmone I banchetti di nozze sono i maggiori responsabili dell’infiltrazione nelle case di un particolare assassino della pasta: il salmone affumicato! Ottimo col pane, sminuzzato e riscaldato si trasforma nel killer di farfalle e tagliatelle. Coniglio Non cucinatelo se avete ospiti inglesi: per loro è un pet, cioè un animale da compagnia. Sarebbe come per noi mangiare un gatto! NICHELATTI ALDO IDRAULICO p. 44 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 ragazzo in divisa non ride più e guarda in basso il dramma che si sta consumando: “Ma sei pazzo davvero - gli grida - ma dove credi di andare...” Con un briciolo di forza residua, quell’ammasso di stracci e di sangue, alza lentamente un braccio per indicare: “Di là...” Il suo respiro è sempre più affannoso, non ce la può fare se qualcuno non gli dà una mano. Subito dopo il muro c’è un ospedale da campo, potrebbero medicarlo, salvarlo, ma il varco più vicino è tre miglia più a nord e non si farebbe a tempo. Il ragazzo in divisa appoggia il fucile e si sfila l’elmetto: ora è soltanto un ragazzo che si cala dal muro ed abbraccia quel pittore spagnolo, lo solleva da terra e gli offre l’acqua della sua borraccia. Guarda a destra, a sinistra, ma il varco è troppo lontano. C’è solo quel passaggio, lì davanti a loro, che soltanto INSIEME potranno varcare. Ed il muro crollò. IMPIANTI IGIENICO-SANITARI RISCALDAMENTO - GAS METANO POVO - Via della Resistenza, 34 Tel. 0461 810082 Il Disco Un omaggio doveroso a questo grande cantautore italiano Francesco Guccini - Stagioni a cura di Paolo Giacomoni S pulciando tra i dischi recensiti in questi 13 anni da Tuttapovo, ci siamo accorti di non mai aver mai dedicato una sola riga a Francesco Guccini. Eppure stiamo parlando dell’ultimo grande cantautore italiano, (gli altri della sua generazione son tutti morti o si son persi), ne è uscito qualche altro, certo, più giovane e oggi più di tendenza, ma certamente pochi col suo rigore e insieme la sua poesia nei testi. Uno dei pochi capaci di scrivere in rima e secondo una metrica rigorosa, come spesso neppure più i poeti di professione ci riescono. Insomma, sicuramente uno dei grandi della nostra musica. “Stagioni” è del 2000 ma appartiene di diritto al repertorio classico di Guccini come Radici o Via Paolo Fabbri 43, sembra un disco scritto in quella stessa epoca ma, a parte il pezzo che da il titolo all’album dedicato alla morte di Ernesto “Che” Guevara, iniziato da Francesco nel 1967 subito dopo l’assassinio del “Che”, gli altri pezzi sono nuovi ed inediti. Troviamo ad esempio un brano scritto insieme a Luciano Ligabue “Ho ancora la forza”, un po’ atipico rispetto al repertorio classico di Guccini ma il resto del disco è uno dei tanti bilanci esistenziali che ripropone musicalmente strutture e tematiche classicamente “gucciniane”, legate anche al filone di opposizione politico-sociale (“Don Chisciotte” su tutte). Il “ri- torno al passato” di Francesco Guccini con quest’album è evidente non soltanto in alcuni titoli (“Inverno ‘60”, “Primavera ‘59”), ma gli stessi testi non fanno che rincorrere il passato. Un’operazione che trova vigore soprattutto nel pezzo “E un giorno”, dedicato alla figlia Teresa che forse costituisce il picco di un disco che vola comunque sempre alto anche grazie al crepuscolarismo di “Autunno” e alla balera song “Inverno ‘60”. La canzone conclusiva “Addio” è invece un’invettiva contro la pochezza e le robacce della televisione e lo sputtanamento degli ex colleghi cantautori. Un buon disco che può servire alla scoperta o riscoperta di Francesco Guccini che ha anche avuto un buon riscontro di vendita. Addio di Francesco Guccini (estratto) ... io dico addio a tutte le vostre cazzate infinite, riflettori e paillettes delle televisioni, alle urla scomposte di politicanti professionisti, a quelle vostre glorie vuote da coglioni... E dico addio al mondo inventato del villaggio globale, alle diete per mantenersi in forma smagliante a chi parla sempre di un futuro trionfale e ad ogni impresa di questo secolo trionfante, alle magie di moda delle religioni orientali che da noi nascondono soltanto vuoti di pensiero, ai personaggi cicaleggianti dei talk-show che squittiscono ad ogni ora un nuovo “vero” alle futilità pettegole sui calciatori miliardari, alle loro modelle senza umanità alle sempiterne belle in gara sui calendari, a chi dimentica o ignora l’umiltà... Io, figlio d’una casalinga e di un impiegato, cresciuto fra i saggi ignoranti di montagna che sapevano Dante a memoria e improvvisavano di poesia, io, tirato su a castagne ed ad erba spagna, io, sempre un momento fa campagnolo inurbato, due soldi d’elementari ed uno d’università, ma sempre il pensiero a quel paese mai scordato dove ritrovo anche oggi quattro soldi di civiltà... Centro Servizi ed Esposizione Via Brennero 36 - CALLIANO (TN) Tel. 0464 830028 Fax 0464 830595 Porte, finestre e persiane www.finstral.com - [email protected] agente di zona Valcanover Renato Numero verde 800 111999 Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. 45 L’angolo della poesia dialettale Un tentativo per risvegliare l’interesse per le tradizioni della nostra terra Il dialetto nelle scuole (1ªparte) a cura di Guido Leonelli C he il dialetto parlato dai nostri avi sia in serio pericole soltanto di nostalgici dei vecchi tempi o di più “moderni” lelo di estinzione è una realtà che sta sotto gli occhi di ghisti dell’ultima ora. tutti e che trova la più evidente conferma nell’assenPurtroppo però è ancora molto poco quel che si fa e la senza, a volte totale, di espressioni dialettali nel linguag- sibilità di chi dovrebbe avere a cuore questi problemi, dai rapgio corrente dei giovani e meno giovani. Le cause sono moltepresentanti delle Istituzioni della nostra Autonomia ai dirigenplici e la più diffusa sta forse ti scolastici ed agli stessi innell’errata convinzione che il segnanti, lascia troppo speslinguaggio dialettale andrebbe Dialetto perché? Certamente non soltanto perché also molto a desiderare. E, in a detrimento della lingua sotrimenti, come spesso si dice, il dialetto avrebbe ancora questo senso, le eccezioni, fra prattutto in età scolare. vita molto breve, sarebbe cioè destinato a scomparire di le quali spicca il compianto Per tentare di mettere in fronte alla sempre maggior diffusione della “lingua” maprof. Salvatore Forenza, stoqualche modo riparo a quedre e per il diffondersi di un “linguaggio globalizzato”, rico di valore riconosciuto, da sta situazione, negli ultimi appiattito, fatto di pochi essenziali vocaboli, spesso ripepoco scomparso e per anni dianni è possibile assistere, non titivi, usati da tutti e buoni in tutte le occasioni. (NB: la rigente scolastico dell’Istitusolo nelle province del veneprogressiva scomparsa del dialetto è una conseguenza dito Comprensivo di Roncegno, te e lombarde bensì anche in retta dei mutamenti sociali, da società rurale a società non fanno purtroppo che conTrentino, Friuli, Emilia-Roindustriale, e dei diversi insediamenti abitativi). fermare la regola. magna, Marche, ed in altre Usare il dialetto, nella propria parlata, scrivere il diaprovince anche del Meridioletto significa anche contribuire a recuperare parte del Il rapporto lingua-dialetto ne, alla nascita ed alla moltinostro passato, della vita dei nostri genitori, nonni, avi, In apertura della “Piccoplicazione di premi letterari di significa anche capire meglio la storia della nostra gente, la Antologia Dialettale”, Arti poesia e prosa dialettale con attraverso le sue diverse tappe. Ma non deve trattarsi di Grafiche 1957, Lionello Groff specifiche sezioni riservate ai un sentimento sterile di “nostalgia del passato” bensì del(1880-1970), sotto il titogiovani. l’intenzione di recuperare quanto di buono è andato perlo “Utile necessaria la conoQueste ed altre forme culso, con il trascorrere degli anni, nel passaggio da una soscenza del dialetto nell’inseturali che, a livello popolacietà e da una cultura rurale, basata essenzialmente su gnamento della lingua scritre, tentano di risvegliare l’inprincipi di reciproca solidarietà, ad una civiltà “postinduta”, parla del rapporto lingua teresse per le tradizioni delstriale” dei consumi, dove predominano i disvalori quali e dialetto nell’insegnamenla civiltà contadina, tipica l’egoismo, l’arrivismo, l’arricchimento personale da ragto scolastico che chi scrive ridelle nostre valli e delle nogiungere con ogni mezzo. tiene tutt’ora di grande attuastre montagne, rappresentalità. Ne riporto, di seguito, alno la testimonianza del risvecuni passi. glio, in alcuni amministratori ed operatori culturali, della conÈ convinzione assai diffusa che la parlata dialettale sia un sapevolezza che il dialetto è un patrimonio culturale prezioso modo di esprimersi deteriore e quindi da ripudiare... Eppure la che non può essere disperso ma che va invece tramandato anlingua affonda le sue radici nel gergo volgare delle singole reche alle nuove generazioni. Che non è un patrimonio culturagioni, che nella sua evoluzione ha condotto attraverso i seco- Finiture d’interni Finiture esterne Ferramenta per serramenti in legno e mobili Sistemi di chiusura digitale e meccanica Intonaci, assistenza tecnica Cilindri di sicurezza Servizio tintometrico Ferramenta e duplicazione chiavi Trento - Via Brennero, 320 - Top Center Tel. e Fax 0461.824705 - e-mail: [email protected] p. 46 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 Per quanto riguarda la necessità della conoscenza del dialetto nell’insegnamento delle scuole, vogliamo risalire nuovamente al 1924 per trovare un giudizio nell’ampia recensione del libro scolastico “Limpida Fonte” compilato da Abramo Betta e pubblicata sul “Nuovo Trentino” del 3 luglio di quell’anno da Padre Chiocchetti. “Recentemente una commissione esaminatrice ha rimproverato al Betta di aver usato in “Limpida Fonte” dei venezianismi cioè frasi e parole che risentono del dialetto veneto. Ebbene, o m’inganno, o questo è un altro pregio di libri destinati soprattutto a fanciulli trentini e veneti. La vera lingua del bambino è il dialetto, perché pensa in dialetto. Le sue idee, i suoi sentimenti sono incarnati in parole dialettali, sentite dalla nutrice, dalla mamma, dai compagni. Il primo tesoro di impressioni è dettato, per così dire, nelle forme del dialetto. E’ il primo stadio, dal quale il fanciullo deve un po’ alla volta uscire. Egli non è soltanto figlio del suo villaggio natio e della sua Regione, ma anche della Nazione, dell’Italia. deve dunque imparare l’italiano. Ma il maestro che gli fa apprendere l’italiano non deve mai perdere di vista la legge dello sviluppo. li all’armoniosa fusione di una lingua che dai tempi di dante Alighieri in poi è comune patrimonio di tutti gli italiani.... Interessa conoscere in quale misura scrittori e insegnanti hanno sviscerato il problema fra lingua e dialetto dal punto di vista didattico. Molti anni addietro erano in uso nelle nostre scuole elementari dei sussidiari (1924), tre manualetti di esercizi per la traduzione del dialetto trentino compilati dal nostro conterraneo prof. Angelico Prati. Il prof. Prati fa osservare che il dialetto trentino, come gli altri dialetti parlati in Italia, non ha le fondamenta nella lingua, ma nel latino popolare, il volgare, usato dal popolo e parlato fino al 600... Durante lo svolgimento del Corso di aggiornamento didattico nazionale, svoltosi all’Università Cattolica della Mendola nell’agosto 1955, il prof. Devoto, ordinario di grammatica italiana all’Università di Firenze, ha sostenuto la tesi della coesistenza poiché il dialetto rappresenta il patrimonio linguistico del fanciullo ed ha oltretutto un valore affettivo e quindi educativo integro nelle sue stesse radici. “Nella scuola deve quindi essere applicato come unità di misura di confronto e come termine di paragone che permette di rispettare il dialetto come fonte di valori tradizionali e unica possibilità di realizzare il rapporto maestro-scolaro in una scuola di lingua”. Col proposito di tornare sull’argomento, propongo alla lettura degli amanti del dialetto, una poesia di Giuseppe Mor (poeta sul quale tornerò più diffusamente in uno dei prossimi numeri di Tuttapovo) tratta da Angelico Prati, “Libro per gli esercizi di traduzione del dialetto trentino”; volume terzo per la quinta classe; Trevisini Editore, 1924. Si tratta di una simpatica raccolta di proverbi, cantilene, dialoghi, fiabe, poesie e con un ricco dizionarietto per alcuni dialetti della provincia: dal trentino, al giudicariese, al solandro. (seguirà 2ª parte) Le iscrizion For per paesi a volte, bisogn creder, scontrè qualche pilastro o capitel, che ‘l ve ferma, el vardè e ve par stravéder per le iscrizion che l’è qualcòs de bel. Lì presempi sora a Arco, en te ‘n paesel, endó i dis che mai nef no se fea véder, n’an ghe n’è capità ‘n sìmil flagel da far che ‘n pez i se ‘n podés provéder. El sior capocomune (en gian qualunque) a ‘n caso sì for d’orden, malendret, l’ha pensà far memoria, e come dunque? Fa scolpir su ‘n te ‘n sas sta iscrizion stramba, voltada ‘n “ceciliano” dal dialet: “L’an tal dei tali qui fiocò una gamba”! Giuseppe Mor Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. 47 Libri Presentazione dell’ultima raccolta di poesie dialettali di Guido Leonelli Sól e nùgole ‘n riva al lach “S ól e nùgole ‘n riva al lach” è il titolo dell’ultima raccolta di poesie dialettali di Guido Leonelli, poeta dialettale ormai affermato con numerosi riconoscimenti collezionati in concorsi triveneti e nazionali e da oltre cinque anni nostro collaboratore per la rubrica della poesia dialettale. Stampato da Nuovi Arti Grafiche per la Casa Editrice Edizioni31, il volumetto di un’ottantina di pagine ha visto la luce nel maggio scorso ed è ora nelle librerie di Trento e delle valli. Va opportunamente detto che la pubblicazione dell’opera è stata promossa dall’Amministrazione comunale di Calceranica al Lago che l’ha voluta distribuire in omaggio a tutte le famiglie del paese, accompagnata da una breve presentazione del sindaco e dell’assessore alla cultura, dove viene detto che “È con piacere che l’Amministrazione comunale di Calceranica al Lago ha promosso l’iniziativa di pubblicare una nuova raccolta di poesie di Guido Leonelli, un’opera che andrà ad arricchire il patrimonio culturale della comunità di Calceranica e che contribuirà a rimarcare e a far rivivere in ciascuno di noi la propria identità e le proprie origini... convinti che il dialetto può essere una risorsa, una forma di cultura persino elevata da trasmettere ai nostri figli perché, fra l’altro, come scriveva il nostro concittadino don Carlo Martinelli, il dialetto “... sa di greco, di latino e altre lingue, e ti dice chi è passato e si è fermato da queste parti”. Giorgio Ragucci Brugger, che ne ha curato la presentazione, così si esprime: “Si tratta di un omaggio appassionato e sincero di notevole spessore culturale. Difficilmente un vero poeta indul- ge in adulazioni o vuote celebrazioni nei confronti di chicchessia, la cosa che gli preme di più è manifestarsi nella sua autenticità di uomo e di artista. Leonelli lo fa lucidamente e con profondo senso di responsabilità. Innanzitutto, il rapporto che ha con il paese. Non ci è nato e La poesia dialettale di Guido Leonelli è andata all’estero Un importante riconoscimento ha ottenuto il nostro collaboratore poeta Guido Leonelli con la sua poesia dialettale che, per l’organizzazione dell’Associazione Trentini nel Mondo e dell’Euroregione, nel mese di maggio scorso ha tenuto due serate di recitazione per i nostri emigrati rispettivamente a Bruxelles presso la Sala dell’Euregio ed a Liegi presso la sede del Centro Sociale Trentino. COSTRUZIONI MERZ srl p. 48 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 come altri che non sono indigeni, rimane sempre ‘n forèst, una posizione che, sulle prime, sembrerebbe spiacevole, ma che per il poeta diventa privilegiata, perché la solitudine gli è propria, una estraneità ideale dal “gruppo” che gli consente una possibilità oggettiva di osservazione critica nei confronti dell’ambiente e della comunità... ed è forse meglio certe volte prendere esempio dal poeta, dal suo modo di cogliere le cose con filosofia per sdrammatizzare situazioni e progetti ambiziosi da parte dell’autorità comunale. Le poesie che riguardano questo tema ricorrono ad una ironia gradevole e sottile. Meglio ridere su situazioni amplificate ad arte come spesso succede in politica. L’ironia si serve di un linguaggio grazie al quale si nasconde la profondità di un’idea in superficie e dalla contraddizione che ne deriva, scaturisce il senso del comico... Altrimenti, la poesia è amore. Bisogno di sicurezza e di abbandono... ‘ntél silènzio grant/ dei to òci/ mi me pèrdo... e si vorrebbe avere la forza, le radici profonde di quelle case che si tengono strette attorno al loro campanile. Ecco, il poeta, la sua anima, il suo sentire quotidiano, le piccole cose che diventano grandi appena vengono toccate dalla purezza della parola, perché non c’è una misura prestabilita delle cose. L’ordine della propria vita. La fine. Si riceve una forte impressione a leggere Testamént... làsseme lì/ ‘nté na busàta fónda/ picenìna ‘ntrà i sassi/ metùdi a botafàs/ fòr dai gazzèri/ fòr dal rafanàs/ de ‘n móndo/ che no l’è pu ‘l mè... E d’altra parte, si viene coinvolti nella magica sospensione del tempo nella delicata poesia San Stèfen che fa pensare ad un quadretto stilizzato di certa antica pittura cinese. Specializzata anche in ristrutturazioni 38050 POVO (TN) Via Borino, 55 - Tel. 0461 810086 Auguri a... Complimenti alla dottoressa Annalisa Zanuso L a redazione di Tuttapovo esprime i più sinceri complimenti ed auguri ad Annalisa Zanuso che domenica 13 maggio ha completato nella magnifica cornice del Coliseum di Morgantown, nello Stato della West Virginia, degli Stati Uniti d’America, il Master in Linguistica e nell’Insegnamento delle lingue straniere. Annalisa, laureatasi nel 2004 in Lingua e Letteratura Stranie- Annalisa con i genitori Nicoletta e Franco ra presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Trento, ha così aggiunto al proprio curriculum un ulteriore importante Master ottenuto, con il massimo dei voti, dopo aver frequentato un corso biennale presso l’Eberly College of Arts and Sciences della West Virginia University. Un momento della cerimonia nel Coliseum di Morgantown L’angolo della poesia Santuari nei cuori di Nonna Renata Una figura eterea, luminosa, si aggira di san Pietro sul sacrato. Guarda ogni bellezza favolosa: la Cattedrale, le fonti, il colonnato. La Cittadella dietro al Monumento è straordinaria, ricca ed opulenta ed il monarca che ci vive dentro che cosa mai al mondo rappresenta? Duemila anni da allora son passati e certo, il tempo, molto travisò..... A quei due viandanti impolverati nessuno, a loro, asilo procurò. Nel mondo mille e mille son le chiese, per onorarlo, dicon, con splendore. Non era certo quello che Lui chiese, sperava solamente nell’amore! Una capanna fredda e disadorna fu l’albergo che li accolse a sera. Lei partorì così, come ogni donna ed il suo volto diventò di cera. Il Santuario che Lui avea sperato, nel cuore dei fratelli lo voleva. E se ora si aggira sconsolato è perché, sulla croce, lo credeva!! Quella figura che ora sosta affranto nacque nella più grande povertà. Chi dice d’esser Lui ha un ricco manto ed oltraggiose, immense proprietà. Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. 49 Nell’angolo della poesia Inizia con questo numero la collaborazione di un ragazzo di Oltrecastello Le poesie di Riccardo Gasparoli I n questo numero vi proponiamo alcune poesie di Riccardo Gasparoli, un nostro giovane concittadino di soli 24 anni residente in via Marchesoni ad Oltrecastello, precedute da una sua breve presentazione. Riccardo ha frequentato le scuole elementari di Povo, le scuole medie presso il conservatorio F.A. Bomporti, il liceo scientifico Arcivescovile e la maturità al liceo da Vinci. Ora frequenta la facoltà di filosofia a Trento (I° anno). Ci ha inviato un certo numero di poesie, alcune le pubblichiamo in questo numero, le altre nei prossimi numeri. (s.n.) Come tutti i giovani ha molti interessi che lui stesso ci descrive in questa breve nota autobiografica. “Mio primo interesse è di sicuro la poesia che coltivo da molto tempo come ricerca dell’io profondo e dialogo interiore, ho scelto la facoltà di filosofia proprio per approfondire questo dialogo e averne gli strumenti adeguati. Oltre a ciò mi piace leggere, dipingere, ho fatto molti anni di karate presso la palestra centro sport punto zero. Amo la montagna e la terra in cui vivo, vorrei viaggiare ma il tempo, tra lavoro e studio non è molto quindi cerco di gestire al meglio la mia vita qua. Credo sia importante costruirsi un futuro sicuro e sereno sia nell’aspetto materiale ma soprattutto all’interno di sé stessi, continuando a cercarsi, questo mi interessa davvero. Frequento un gruppo di amici la cui passione in comune sono i war games da tavolo. Adoro stare molte ore solo a riflettere su come organizzare la mia scrittura perché scrivere è il mio sogno da sempre, l’unico problema è che mi sento un po’ troppo solo. Infatti non ho mai trovato molte persone che si dedichino in maniera approfondita alla scrittura e alla poesia e le uniche che ho trovato sono molto lontane. Un altro mio interesse è il mondo del silenzio e di ciò che esso ci racconta, come noi dovremmo ascoltare le pause che la natura ci offre nella sua riflessione e che stiamo perdendo nella frenesia del rumore. Credo che il silenzio sia un lusso, come il tempo. Amo riflettere su molte cose, sono un riflessivo frequentatore di me stesso, pur amando la compagnia degli altri, cerco di ritagliare il mio tempo solo per me. Mi piace la buona cucina ed il vino pregiato. Ho dei difetti che mi rendono me stesso al massimo, quali l’incostanza, il sonno, l’eccessiva euforia a tratti, e attimi di profondissima autocritica. In fine, sono una persona particolare, ma gentile e sempre ben disposta alle nuove iniziative, basta che siano stimolanti.” Le urla del silenzio Rabbia Questo fetore che s’insinua tra le fessure di un muro assetato di giugno, al sole caldo stagnante, lascia un immagine color lucertola guizzante. Negli sterpi s’ode altro che il cartocciare delle serpi sulle foglie bruciate per terra. Non senti le urla di questi luoghi che sotto il bruciore parlano a gran voce e testimoniano anche la loro esistenza figurativa? Cieco di fronte ad un bagliore vivo di metallo; nella testa come un colpo di spada trafigge gli altri pensieri, li fende uccidendoli. E’ come un raggio di sole, soffio di vento, che apre le nuvole del noioso pensare d’ogni istante; spezza la regolarità, tagliente. Spade feroci, ma giuste, mai sporche del sangue sbagliato; violenza inaudita remota da qualunque altro senso. Rosso coraggioso senza paura è il colore di forza selvaggia che mi s’inietta ogni giorno negli occhi. di Chiaranda Christian e Mazzalai Andrea Aderente deleghe con assicurazione per la gestione dei sinistri automobilistici Vettura di cortesia “Smart” Banchi riscontro scocche Verniciatura a forno Restauro vetture d’epoca Perizie automobilistiche Scritte pubblicitarie Personalizzazioni Modifiche ed elaborazioni Riparazione cristalli Riparazione carenature 38100 Trento Via Al Casteller, 4 Tel. e Fax 0461/930780 - [email protected] p. 50 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 Stracci Bresimo Abbandonate sopra la ferrosa sparangola, nei pensieri d’ognuno, ci si sente come tali, quando vede l’occhio un fantoccio per la nera strada. Ed è il dolore indescrivibile di un animo che vive per soffrire, abbandonato come un cencio sporco quasi a mendicare una frecciata di bene; testimonianza osservata di sfuggita, ma colta all’improvviso, di uno straccio lercio appeso ad un ferro su lingua scura lontano da casa. Piove; si sentono campanacci di vacca che riporto su carta in parole di valle. Umori come tempo che varia in un attimo; frecciate con gl’occhi rivelano sentieri tortuosi come nubi dei nuovi sentimenti E tutto si inebria in questa umida altezza. Tuenno Infine il cielo cade abbassando le sue palpebre di nuvole grigie; spolvera i nostri pensieri di male donandovi una luce propria ed esaltandone le sfumature più simili alla realtà del controsenso. La penombra è simile al mio torpore e viaggio in paesi spora il limite dei miei occhi e vivo nell’incanto della soffocante dolcezza che secerne il cuore, malinconia. Profumo di casa vissuta strade battute come da bestie i sentieri del bosco; legami, rivalità, odori colorati di stagioni lontane dalla vanità della frenesia. Qui è il regno delle polveri negli angoli delle vite, e del muschio incrostato sui muri dimenticati, come promesse sbiadite. Infiniti accordi tra se stessi e gli altri per trovare equilibrio con la realtà degli infiniti paesi tra le vallate del nostro percorso. Malinconia Iniziativa E’ un battito d’ali, improvviso. Senza coscienza un attimo eterno fa volare via ogni paura, istantaneamente; e del poi non ci s’interroga per non soffrire. Trascinata da forza interiore, la realtà così fa l’amore coi sogni. Cantano le mie mani, purtroppo fatte, cercando via d’uscita dal corpo e dall’inchiostro; provando ad esprimere mi ricreo a piena mente e la carne non esiste. Solo stilizzato in un abbozzo di vita passo come fantasma nel numero del tempo calcolato da noi stessi. Nuvole Nuvole; e stati d’animo persi tra infinita varietà di forme assunte dal bianco impalpabile. coloro pastelle significano i desideri accesi e mutevoli, che cambiano con lo sbatter di ciglia. Non v’è senso, ma è la forma senza briglia delle figure che scorrono nel vento che non danno sicurezza. Baciarsi nell’erba alta fino a sentirsi sazi, come api cariche di polline raccolto, mi abbracci e sento tra boccoli di rame un cielo sereno, la calma del tramonto. Si, esisti; e dal profondo dei pensieri irrompe la tua figura; e riporta i miei il blu dei tuoi occhi, sconfinato. Portoni sezionali in legno motorizzati o manuali Povo (TN) • Loc. Borino • Via Brenz 24 • Tel. 0461 810377 Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. 51 Club interassociativo Tuttapovo Eletto il nuovo consiglio direttivo. Approvato il bilancio 2006 Sergio Nichelatti riconfermato presidente G iovedì 19 aprile 2007 presso la sala riunioni della Circoscrizione si è svolta l’assemblea ordinaria del Club Interassociativo Tuttapovo con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio consuntivo 2006 e preventivo 2007, ed il rinnovo del Consiglio direttivo così come previsto dallo statuto. Il presidente ha illustrato il bilancio consuntivo (vedere relazione a parte) e dopo ampia discussione e dopo la rela- zione dei revisori dei conti è stato approvato all’unanimità. Si è poi passati alla nomina del nuovo consiglio direttivo che è risultato rinnovato per otto quindicesimi, mentre il nuovo Collegio dei Revisori dei Conti è stato rinnovato per tre quinti. Questi i componenti del C.D. Nichelatti Sergio, Presidente; Giacomoni Paolo, vicepresidente; Ricci Stefano, segretario; Franca Giovannini (SAT), Giancarlo Ianes (AVIS), Paolo Sperotto (CTG), Ange- Relazione al bilancio consuntivo 2006 Capitolo attività Il 2006 si è chiuso continuando, dal punto di vista dell’andamento dei conti, nel trend degli anni precedenti in quanto a fronte di un sensibile calo delle entrate si è avuto anche un sostanzioso calo delle uscite. Abbiamo avuto entrate per complessivi 57.143, 07 (nel 2005 erano stati 69.441,97 euro, con una differenza inferiore di ben 12.298,9 euro). Il calo delle entrate si sono avute nei seguenti capitoli: fatturato per pubblicità da 39.719,40 nel 2005 a 37.273,20 nel 2006 con una differenza negativa di 2.146,20 euro. Questo calo deriva dalla sempre maggiore difficoltà nella raccolta pubblicitaria. Alla voce sostenitori siamo passati da 2.057,00 a 2.617,49. In questa voce ci sono anche parte delle offerte raccolte a Tuttapovo in festa alle quali vanno aggiunte 3.600,00 euro come contributo ricevuto dalla Cassa Rurale di Trento per il pranzo del socio; le entrate (al netto delle offerte e del contributo della C.R.) per la manifestazione di Tuttapovo in festa sono state di 11.462,01 euro (nel 2005 - 23.177,64). Minori entrate dalle quote associative di 400,00 euro (5 adesioni in meno che nel 2005). Le altre voci delle entrate sono insignificanti. Capitolo passività Le voci maggiori riguardo alle spese sono quelle relative alla manifestazione di Tuttapovo in festa che nel 2005 ammontavano a 21.954,40 mentre nel 2006 sono state di 17.596,49 con un differenza in meno di 4.357,91 e quelle della stampa che abbiamo speso 16.836,14 euro 2.715,11 in meno che nel 2005. Per collaboratori abbiamo avuto una spesa di 240,00 euro, così come l’IVA per le fatture è stata inferiore di 203,85 euro. Nell’anno 2006 abbiamo dato come contributi 1.670,00 euro così suddivisi: 840 agli alpini per l’illuminazione esterna della baita al Moronar, 500,00 al gruppo vocale Concentus Clivi per manifestazione internazionale e 330 euro per la festa multietnica. p. 52 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 lo Orlandi (G.S. MARZOLA), Renzo Dori (Casa di Riposo), Cristina Boldrin (ARCI - PAHO), Claudio Palermo (ANA), Umberto Carzaniga, (Pensionati), Maurizio Forti (Karamoja Group), Bort Pio (Circolo Ricreativo Grazioli), Bonomi Giuseppe (Filo Concordia 74), Franco Zanuso (GSA). Revisori dei conti sono stati eletti: Giovannini Stefano (Caposindaco), Giuseppe Ciurletti e Giovannini Enzo, (effettivi); Antonio Bernabè e Giorgio Betti (supplenti). Anche le spese di gestione (postali, cancelleria, rimborsi spese ecc) hanno avuto una diminuzione rispetto al 2005 di 2.345,86 euro. (6.634.04 nel 2005 e 4.288,18 nel 2006). Riepilogando Nel 2006 abbiamo avuto complessivamente entrate per 57.143.07 mentre nel 2005 erano state di euro 69.441,97 con una differenza in meno di 12.298,90 euro. Questo calo è dovuto soprattutto dalle minori entrate per pubblicità e dalla festa di tuttapovo. In conclusione abbiamo chiuso il 2006 con un saldo attivo di 12.247,55 euro. (entrate 57.143,07, uscite 44.895,52). Bilancio Tuttapovo anno 2006 ATTIVITÀ Fatturato................................................................37.273,20 Associazioni.............................................................1.440,00 Sostenitori...............................................................2.617,49 Contributi................................................................4.100,00 Interessi Bancari.........................................................250,37 Entrate da Manifestazione....................................11.462,01 Totale attività................................................ 57.143,07 PASSIVITÀ Costo stampa.........................................................16.836,14 Collaboratori...............................................................240,00 IVA . .........................................................................3.106,10 SIAE per manifestazioni.............................................702,81 Tasse............................................................................388,20 Ritenute su interessi banca..........................................67,60 Spese Gestione (posta, cancelleria, eccetera).........4.288,18 Contributi ad Associazioni.......................................1670,00 Spese per manifestazione......................................17.596,49 Totale passività.............................................. 44.895,52 UTILE ANNO 2006.......................................... 12.247,55 In ricordo di... Renato Carlin Giovedì 19 aprile Renato Carlin se ne è andato per sempre. Dopo due anni di cure non ce l’ha fatta, la malattia ha avuto il sopravvento, ciao Renato, sarai sempre nei miei ricordi. Renato Carlin era oltre che un amico anche una collaboratore di Tuttapovo. Quando circa una decina di anni fa iniziò la sua collaborazione con noi, diede subito prova della sua disponibilità e della sua serietà nello svolgimento dell’incarico affidatogli riguardante la raccolta pubblicitaria, assicurando così le entrate necessarie per la pubblicazione del nostro giornale. È successo quasi per caso. Mi trovavo presso la tipografia dove allora si stampava Tuttapovo e parlando con il titolare sulle difficoltà di reperire nuovi sponsor e curare i rapporti con essi, mi indicò Renato come la persona che poteva aiutarci a risolvere questo problema. Lo contattai e quando ci incontrammo capii che di lui ci si poteva fidare, dimostrò subito con i fatti che si era preso con cura e serietà questa sua collaborazione. Aumentarono in breve tempo le entrate pubblicitarie assicurando così al giornale le risorse necessarie per un salto di qualità, siamo passati in breve tempo da un giornale di 50/60 pagine in bianconero ad un giornale di 80 pagine tutte a colori e la pubblicazione di inserti, supplementi e libri. Eravamo diventati amici, quando veniva a casa mia con un nuovo sponsor seguiva lui personalmente il lavoro del grafico per la realizzazione al computer del logo e del testo della pubblicità, perché voleva essere certo che corrispondesse all’accordo fatto con l’inserzionista. Ma la sua collaborazione la dava anche ad altre associazioni e tra queste l’associazione Prodigio Onlus, (Progetto di Giornale) associazione che pubblica un bimestrale rivolto al mondo del disagio e dell’handicap. Avevamo in comune anche la passione per il volley ed era un assiduo frequentatore del Palatrento ad assistere alle partite dell’Itas Diatec Trentino (nella foto con Diego Mosna presidente dell’Itas - Diatec in occasione dell’inaugurazione della sede di Prodigio). Dopo l’entrata in vigore della legge Biagi voluta dal governo precedente, che modificava in peggio le norme fiscali riguardo la collaborazione occasionale, smise il suo impegno con noi e l’insorgere della malattia contribuì a cessare definitivamente questo rapporto. Ultimamente ci sentivamo sol- tanto per telefono. Addio Renato, se Tuttapovo è diventato, come sostengono i nostri lettori, un bel giornale, è stato anche per merito tuo e per questo ti saremo sempre riconoscenti. Sergio Nichelatti RESTAURI LIGNEI D’ARTE CHIESA S. ZENO BOLBENO (TN) A POVO, DAL 1900 TELEFONO 0461 810015 RESIDENZA PRIVATA (TN) Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007 - p. 53 In ricordo di... Adriana ed Erino Tomasi Gli ultimi 12 mesi due dolorosi eventi hanno messo a dura prova la mia famiglia che in un breve lasso di tempo ha dovuto affrontare il dolore per la perdita di due persone molto importanti. Nel giugno 2006 è venuto a mancare il caro papà Erino che però vista la longeva età ha reso meno dura la sua perdita e ringrazio il Signore per avermi dato la possibilità di trascorre con lui tanti anni sereni e pieni di amore. Ad agosto, purtroppo, è venuta a mancare anche la mia amata sorella Adriana. Questa grave perdita mi ha segnato profondamente lasciandomi interiormente un grande vuoto. Adriana manca a tutti anche perché aveva ancora tanto da dare, alla sua famiglia e a tutte le persone che le erano vicine. Mi sento in dovere di ringraziare, anche a nome di mamma Bruna, Maurizio e della famiglia di Adriana, tutte le persone che hanno partecipato ai nostri dolorosi lutti sostenendoci con la preghiera e con parole di conforto. Grazie! Roberta Tomasi e famiglia P.S. La Redazione si scusa per il ritardo della pubblicazione dovuto a cause tecniche. Giancarlo Ciurletti L’Associazione Sportiva “Arcieri del Moronar” di Povo, vuole ricordare con immenso affetto un caro amico mancato recentemente. Giancarlo era una persona squisita, sempre disponibile e pronto ad aiutare chiunque. Aveva un sorriso sempre pronto per tutti, era una persona solare che riusciva a mettere noi tutti di buon umore. Ciao Giancarlo! Che le tue frecce volino ancora in cielo. p. 54 - Tuttapovo - n. 2 - Giugno 2007