il Foglio del Comune di Pinzolo Anno V - N. 8 giugno 2009 - Semestrale INDICE Editoriale 1 Amministrazione 2 Estate 2009 20 Progetti e relazioni 22 Giovani 30 Mavignola 36 Eventi 38 Cultura 42 Persone 48 Tradizioni a tavola 61 Territorio 62 Curiosità 64 Come eravamo 66 COMUNE PAESE EDITORIALE di William Bonomi Sindaco È l’argomento del giorno, che tiene banco ormai da diversi mesi e al quale ancora non riusciamo a porre la parola “fine”. La crisi economica mondiale ha spiazzato veramente tutti. Del resto, nessuno di noi avrebbe ipotizzato il fallimento di grandi banche o di complessi industriali – come quello legato al settore automobilistico – dalle valenze internazionali. Di più: colpisce il fatto che la bufera sia potuta partire da un Paese leader come gli Stati Uniti. Sicuramente ha giocato un ruolo determinante la mancanza di regole etiche nel mercato finanziario, che – a catena – ha causato il rallentamento dell’economia e quindi dell’occupazione. In questo scenario complessivo brilla ancor più il “Sistema Trentino”, inteso come l’insieme delle persone, delle istituzioni e delle regole che stanno rivelando una notevole capacità di affrontare questa difficile congiuntura. Il nostro “Sistema” poggia essenzialmente su quattro basi. 1.L’Autonomia, tanto vituperata e altrettanto preziosa: Provincia e Comuni hanno messo a punto un’articolata manovra anti-crisi, con forti investimenti di rilancio del settore edile, alle piccole imprese, ai lavoratori che rischiano la perdita del posto, ai privati per le ristrutturazioni, alle famiglie bisognose … ; 2.La solida tradizione lavorativa, espressa da realtà spesso familiari o di piccole dimensioni, ma attente all’impegno, alla dedizione, all’investimento proporzionato alle proprie capacità; 3.La cooperazione, che – in una fase come questa, di grandi difficoltà di finanziamenti – ha dimostrato la tenuta del sistema delle nostre Casse Rurali e la disponibilità al credito nei confronti delle imprese locali, elemento indispensabile per far girare la nostra economia; 4.Le famiglie, che – più che altrove – manifestano, insieme alla capacità lavorativa, una propensione al risparmio, alla sobrietà, alla rinuncia quando serve. Sono queste le basi solide che ci consentono di guardare avanti con fiducia: non significa per nessuno possibilità di quieto vivere, ma serenità nel fare con generosità la propria parte. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO 1 AMMINISTRAZIONE di William Bonomi Sindaco Lavori in corso È con piacere che “occupo” un po’ di spazio del nostro “foglio” per aggiornarvi su come procedono le cose e su alcuni aspetti dell’attività amministrativa del nostro Comune. LAVORI IN CORSO Non serve evidenziarlo, ma nel pubblico (Stato, Provincia e Comuni) l’assegnazione ed il completaPatascoss mento degli appalti sono caratterizzati da una burocrazia “sfiancante” che comporta rigidità nella gestione dei problemi che via via emergono nello svolgimento dei lavori. La conseguenza è un ritardo cronico, nella quasi totalità dei casi, nella conclusione dei lavori. Per cercare di stare nei tempi serve un impegno quotidiano che sia l’amministrazione comunale che la struttura tecnica assicurano. È con piacere quindi che posso dichiarare, anche a dispetto di ogni difficoltà, che il 2009 è l’anno che vede, nella storia del Comune di Pinzolo, il maggior numero di cantieri importanti aperti. Un plauso va quindi all’intero Ufficio Tecnico comunale. Patascoss: la ditta D.F. COSTRUZIONI SRL DI LAVIS sta lavorando con l’intento, se il tempo meteorologico ci aiuterà, di aprire il bar-ristorante già a Natale. Polifunzionale 2 Polifunzionale: grazie al lavoro di Margherita Collini, alla quale ho affidato una delega specifica per seguire il canIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO AMMINISTRAZIONE tiere, abbiamo migliorato il progetto interno. L’obiettivo assegnato al progettista e direttore lavori arch. Ivo Maria Bonapace è quello di terminare i lavori entro dicembre 2009. Ex Scuole Elementari: la ditta Martinatti Silvio snc di Arco prosegue nei lavori di ristrutturazione. L’obiettivo è quello di aprire la “Casa della Cultura” per marzo 2010. Biblioteca Ciclamino: il cantiere è seguito direttamente dall’Ufficio tecnico. La ditta Pretti e Scalfi Spa prosegue i lavori per consentire l’apertura della nuova biblioteca a giugno 2010. LE ALTRE OPERE Miglioramento dei campi per Juventus, interventi sulla rete idrica, primi interventi piano mobilità Madonna di Campiglio, piano asfalti, manutenzione del patrimonio alla luce anche dei danni invernali, impegno per consentire lo sfruttamento a fini idroelettrici del nostro acquedotto, interventi sugli edifici scolastici, strada Val dal Rastel, gestione calore, strade forestali, completamento Nuovo polo scolastico IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO Ex Scuole Elementari Biblioteca Ciclamino piazzetta Centro Congressi Campiglio ed opera d’arte, interventi a Malga Nambrone… A giugno finalmente inizieranno i lavori al Colarin per la realizzazione, da parte della Provincia, del parcheggio e del Centro Operativo di Emergenza. Con il Comune di Ragoli capofila stanno procedendo le pratiche per l’assegnazione dei lavori di realizzazione del nuovo polo scolastico all’area ex Coni a Campiglio. 3 AMMINISTRAZIONE LA VARIANTE URBANISTICA “PRIME CASE” Dalla nostra elezione nel novembre 2007 ad oggi abbiamo profuso, in particolare con Isidoro Pedretti, energie e tempo per portare a compimento una variante al Piano Regolatore Generale che vada a soddisfare specifiche esigenze di “prime case” per i nostri censiti compresa la soluzione del problema dell’area “ex circonvallazione” nel cuore del paese, e alcune problematiche di carattere generale fra cui l’individuazione di un’area artigianale a Madonna di Campiglio. Riepiloghiamo l’iter. In data 18.12.2007 il Sindaco ha scritto a tutti i cittadini spiegando la filosofia della variante al piano ed i criteri adottati invitando tutti a presentare entro il 23.01.2008 le proprie istanze. Dopo un lavoro di diversi mesi (le richieste sono state più di 300) nel 2008 abbiamo depositato la nostra proposta, che è stata poi presa in mano dal Commissario ad acta per il piano regolatore generale arch. Paolo Penasa (nominato il 30.06.2008). Il Commissario ha verificato quanto fatto dall’Amministrazione ed ha adottato, con provvedimento n. 1 di data 17.09.2008, sostanzialmente in toto quanto proposto dalla stessa. I cittadini hanno potuto, nei termini di legge, esprimere il proprio parere attraverso apposite “osservazioni” . In data 05.02.2009 il Commissario, alla luce delle nuove interpretazioni della normativa in materia di usi civici, ha integrato la sua delibera di data 17.09.2008. La Commissione Urbanistica provinciale in data 27.04.2009 ha inviato al Commissario ed al Comune 4 il proprio parere tecnico sulla proposta in essere. L’Asuc di Fisto ed il Comune di Bocenago, quali titolari di diritti di uso civico su terreni interessati dalla variante, sono stati chiamati ad esprimere il proprio parere. Mentre l’Asuc lo ha già fatto (parere di data 15.05.2009) il Comune di Bocenago dovrebbe esprimersi entro il 20 giugno. Ricevuti questi pareri, analizzate le osservazioni pervenute ed il parere della Provincia il Commissario potrà, entro luglio/agosto, emettere il provvedimento di “seconda adozione” del piano. Su tale atto i cittadini, così come la Provincia, potranno fare ulteriori osservazioni . Successivamente il Commissario passerà alla terza e definitiva adozione. Infine la variante diventerà esecutiva una volta che sarà approvata dalla Giunta provinciale con apposita delibera. Tirando le somme la variante “prime case” dovrebbe entrare in vigore entro novembre 2009 e cioè circa 1 anno e tre mesi dalla sua prima adozione (17.09.2008). Questi tempi possono essere considerati lunghi dai non addetti ai lavori ma IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO AMMINISTRAZIONE confrontando anche quello che succede nel resto del Trentino risultano ampiamente nella media. Al termine di questo percorso avremo fatto un grande passo avanti nella soluzione di diversi problemi generali della nostra località nonché di numerose istanze dei censiti circa la possibilità di costruire una casa per la propria famiglia. Dopo la seconda adozione (luglio/ agosto) che chiarirà quali sono i problemi risolti e quelli su cui si dovrà ancora lavorare, l’Amministrazione inizierà a predisporre una nuova variante al Piano Regolatore Generale. Quindi nel mese di agosto/settembre vi scriveremo per invitarvi a sottoporci le vostre istanze. Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale ri- propone l’iniziativa inaugurata nel 2008 di consegnare gratuitamente una “part” di legna da ardere agli anziani (dai 75 anni in su) e ai bisognosi residenti nel Comune di Pinzolo. Un segnale che vuol dimostrare attenzione e sensibilità verso le persone della nostra Comunità. Nel 2008 sono stati consegnati circa 2000 quintali di legna soddisfacendo le richieste di 146 cittadini aventi diritto per circa 13/14 quintali cadauno. Per il 2009 chiunque fosse interessato potrà presentare la propria richiesta presso il Municipio entro il 10 luglio (referente: Silvano Bonapace). IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO 5 AMMINISTRAZIONE LA NOSTRA MONTAGNA Un particolare impegno è stato profuso nel programmare per il 2009 molti interventi sui nostri sentieri. È questo un modo per invitare tutti a vivere di più e meglio il nostro territorio. Lo straordinario lavoro sarà fatto attivando collaborazioni e sinergie con diversi soggetti. Un grande grazie quindi ai nostri Luciano Caola e Matteo Campigotto che hanno coordinato il progetto e soprattutto al Parco Naturale Adamello Brenta e alle Pro Loco di Mavignola e Campiglio per il lavoro che faranno. Con l’Ente Parco verranno sistemati nel corso del triennio 2009-2011 i sentieri elencati nella tabella. Il totale dei chilometri che sistemeremo ammonta a 31 con una spesa annua a carico del Comune di circa € 16.000. La Proloco di Madonna di Campiglio si occuperà della manutenzione dei seguenti sentieri: • Giro di Campiglio • Sentiero dei Siori • Bivio Sentiero dei Siori – Malga Ritort • Bivio Sentiero dei Siori – Casa Capot – Valchestria • Canalone Miramonti – Patascoss – Plan dei Osei • Rifugio Viviani – Biovo Adazzonia – Lago Nambino • Malga Ritort – M. di Campiglio • Lago Gelato – Lago Nambrone La Proloco di Sant’Antonio di Mavignola curerà la manutenzione dei seguenti sentieri: • Pimont Bass - Fratè/Paluac • Puzac - Mavignola/incrocio strada vecchia • Sopra Paese - Rocchet/p.te Cavradoss • Clemp (via Sas dal Mandolin) - p.te Cavradoss/Plaza • Clemp (da tornanti statale) - Plaza/ Fogaiart • Clemp (da Fratè) - dintorni Plaza • Cavradoss - Fogaiart/case vecie TRATTO SENTIERO Lago Nambino – Bivacco Serodoli R. Viviani, bivio 266, bivio 226 bis, Lago Serodoli bivio Sat 203 Pancugolo, Lago Ritort, Passo Ritort, Lago Lambin, Lago Serodoli Busa dei Cavai – bivio sentiero Sat 226 Malga Ritort, P. dei Mughi, Pozza dei Garzon, Lago Ritort Claemp, Malga Valchestria bivio Sat Malga Valchestria bivio 278, cresta sud/est Monte Ritort, Pian dei Mughi bivio 277 Bivio Sat 217 Lago Nambino – Lago Lambii bivio Sat 232 Rifugio Nambino – bivio strada presso cottage Patascoss Strada dopo Malga Ritort – Canton de Rotort – Lago Ritort Claemp, Milegna, casa Capot Rifugio Nambino – Loc. Fortini (partenza impianti Grostè) Pozza dei Fo’ – bivio strada del Martello Strada per M. Ritort (Sas dal Bargianela) – Canton di Ritort TOTALE 6 lungh. Km 3,0 4,3 4,1 0,5 3,3 1,4 1,7 1,9 1,8 1,1 2,7 3,0 1,0 1,0 30,5 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO AMMINISTRAZIONE LA CIRCONVALLAZIONE DI PINZOLO Uno degli obiettivi della nostra Amministrazione è la realizzazione della circonvallazione di Pinzolo. Ricordo che il tracciato, dopo molteplici incontri anche pubblici, è stato individuato e le Amministrazioni interessate hanno approvato delle delibere vincolando la soluzione ad appositi miglioramenti progettuali, a tutela delle delicate aree interessate dall’opera. L’opera, che è di competenza provinciale, in questo momento è in fase di Valutazione di Impatto Ambientale. La proceduta è rimasta ferma svariati mesi in attesa che il “servizio strade” modificasse il progetto secondo le richieste dei Comuni e svolgesse alcuni studi specifici. Tale servizio in giugno ha depositato tutti i documenti richiesti e quindi la procedura è ripartita. È sempre difficile pronosticare dei tempi per procedure e progetti così discussi e complessi. Detto ciò ci prefissiamo di uscire dalla valutazione di Impatto Ambientale entro agosto/settembre 2009 ed andare a pubblicare l’appalto europeo per i lavori a luglio 2010. È un obiettivo ambizioso per il quale lavoreremo seriamente anche sollecitando settimanalmente la Provincia. Il tracciato definitivo IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO 7 AMMINISTRAZIONE MOBILITÀ PINZOLO – MADONNA DI CAMPIGLIO: FINALMENTE SI PARTE I lavori sono suddivisi tra Funivie Pinzolo e Trentino Sviluppo IMPIANTI E PISTE AL DOSS DEL SABION Funivie Pinzolo Spa ha iniziato i lavori in giugno. Entro Natale 2009 verrà sostituito l’impianto Cioca con una seggiovia quattro posti ad agganciamento fisso e verrà allungata l’omonima pista. I lavori di costruzione dell’impianto Tulot e della relativa pista dureranno invece fino al dicembre 2010. L’IMPIANTO DI COLLEGAMENTO PINZOLO - CAMPIGLIO In maggio Trentino Sviluppo ha pubblicato il bando europeo per la costruzione e la gestione dell’impianto di mobilità integrata Pinzolo – Campiglio e precisamente la telecabina 8 posti Puza dei Fò – Plaza – Colarin – Patascoss. Le ditte interessate ai lavori, che ammontano a ben 23 milioni di euro, po- 8 Il Sindaco consegna al Presidente di Funivie Pinzolo la concessione edilizia per la costruzione del nuovo impianto “Cioca” tranno presentare le proprie offerte entro il 10 luglio p.v.. L’inizio dei lavori è previsto per il 16 agosto 2009. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO AMMINISTRAZIONE PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO SOSTENIBILE IL PAESE CHE VORREI L’Amministrazione comunale è impegnata nel definire il piano strategico di sviluppo sostenibile della località. Il lavoro iniziato nei primi mesi del 2008 prosegue e dovrebbe terminare nel prossimo autunno. All’interno di questo percorso, al fine di coinvolgere anche i “cittadini più giovani”, è stato pensato e realizzato un concorso a premi che ha visto protagoniste le scuole della Val Rendena. In occasione dell’annuale giornata dello sport tenutasi a Caderzone il 28 maggio scorso è stata effettuata la consegna dei premi alle diverse classi. L’Amministrazione comunale vuole ringraziare sentitamente tutti gli alunni che hanno partecipato ed il corpo insegnanti per l’impegno profuso e le splendide idee presentate. TRENINO PATASCOSS RITORT Nella politica di miglioramento ambientale intrapresa dall’Amministrazione Comunale trova coerenza la chiusura al traffico veicolare della strada che porta dalla loc. Patascoss a Malga Ritort sperimentata nel 2008. Attraverso tale chiusura possiamo “liberare” dalle automobili Ritort e migliorare sensibilmente le condizioni ambientali delle due località con la riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico. TRENINO GRATUITO PATASCOSS – RITORT Dal 11 luglio al 30 agosto 2009. Parcheggio gratuito per i residenti in località Patascoss. Il 24 marzo scorso Tomaso Bruti ha depositato le proprie dimissioni irrevocabili da assessore ai lavori pubblici. Le importanti competenze che era chiamato a gestire sono state ridistribuite fra il Sindaco, a cui rimangono in carico i lavori pubblici, ed alcuni consiglieri. Al consigliere Giovanni Cunaccia, già delegato del Sindaco per Pinzolo, è stato assegnato il compito di occuparsi anche della Protezione Civile e della squadra comunale di Pinzolo. Al consigliere Luciano Cereghini, in aggiunta alle deleghe precedenti, è stato assegnato il compito di occuparsi della zona “Pineta” sia come pulizia e gestione ordinaria che per i programmi di riordino e riqualificazione. Infine il Sindaco ha nominato quale nuovo assessore ISIDORO PEDRETTI che dovrà occuparsi della qualità urbana, delle varianti al Piano Regolatore Generale e della realizzazione della circonvallazione all’abitato di Pinzolo. Isidoro Pedretti A tutti auguri di buon lavoro. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO 9 AMMINISTRAZIONE di Patrizia Ballardini Il piano di mobilità integrata per Madonna di Campiglio. I primi interventi al via! Tra le sezioni di progetto previste dall’Amministrazione di Pinzolo nell’ambito dal piano strategico di sviluppo sostenibile vi è l’elaborazione di un piano integrato di riqualificazione urbanistica e mobilità, quale area di intervento ritenuta di interesse prioritario Obiettivo del progetto di mobilità in- tegrata, in particolare, è quello di proporre strategie e interventi affinché la mobilità all’interno dei centri abitati di Pinzolo, S.A. Mavignola e M. di Campiglio sia caratterizzata da maggior sostenibilità e razionalità, favorendo al tempo stesso un approccio complessivo e integrato alla mobilità (veicolare privata e pubblica, pedonale) che permetta una riqualificazione di ciascuna delle località. Il progetto nasce infatti con la finalità di costruire una visione d’insieme di tutti gli aspetti della mobilità, includendo valutazioni e soluzioni rispetto al traffico motorizzato, alla sosta, alla mobilità pedonale ed al trasporto pubblico. Le misure e gli interventi proposti hanno lo scopo di aumentare la qualità della vita nei centri abitati, assicurando Piano mobilità. Obiettivo: maggior vivibilità, in estate e in inverno 10 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO AMMINISTRAZIONE la mobilità delle persone in modo efficace ed efficiente, nel maggior rispetto dell’ambiente e con costi individuali e sociali minori. Meno congestione, meno inquinamento, meno rumore sono infatti sicuramente elementi determinanti per la rivalutazione di un’area turistica ed anche per il miglioramento della qualità della vita degli abitanti. In questo senso il piano di mobilità vuole essere sostenibile, in coerenza con gli obiettivi del Piano Strategico di Sviluppo, che intende coniugare sviluppo economico, qualità della vita e conservazione dell’ambiente. Il piano di mobilità del Comune di Pinzolo si prevede articolato in diverse sezioni di progetto, specifiche per ciascuna delle frazioni del comune: in ordine cronologico M.di Campiglio e quindi S.A.Mavignola, per concludere con Pinzolo. Il piano di mobilità per Madonna di Campiglio L’origine Il piano di mobilità per M.di Campiglio trova il seme generatore nell’ “Accordo di programma quadro per la definizione di un sistema di mobilità integrata tra Pinzolo e Madonna di Campiglio”, firmato nell’agosto 2007 dalla Provincia Autonoma di Trento insieme ai Comuni della Val Rendena, al Comune di Ragoli, alla Società Funivie di M.di Campiglio, alla Società Funivie di Pinzolo ed a Trentino Sviluppo S.p.A. Nell’accordo è infatti siglato l’impegno per il Comune di Pinzolo ed il Comune di Ragoli di elaborare ed approvare un “piano traffico relativo all’abitato di Madonna di Campiglio, che preveda una adeguata ZTL (zona a traffico limitato)” e che includa anche “un sistema di misure di gestione degli accessi alla destinazione Madonna di Campiglio”, così come “un sistema di gestione innovativa del traffico veicolare, che preveda IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO un sistema di mobilità pubblica interna a Madonna di Campiglio, la mobilità dai parcheggi (di testata), nonché sistemi di comunicazione e prenotazione informatica degli spazi a parcheggio”. Gli obiettivi Il progetto in realtà va oltre quanto richiesto dal protocollo, con l’ambizione di rappresentare una pietra miliare che definisca la strategia di sviluppo del sistema di mobilità e si snodi attraverso l’approfondimento e la proposta di soluzioni rispetto ad alcune tematiche ritenute di interesse prioritario, sino a tradursi in interventi mirati, percepiti come essenziali per la riqualificazione di M.di Campiglio, alla quale è strettamente correlato il rilancio dell’intera Val Rendena. L’obiettivo è quello di riqualificare la destinazione a partire dalla mobilità (pedonale e veicolare, andando ad includere anche un sistema pubblico di trasporto) e dal connesso assetto urbano. Al tempo stesso, il piano si pone l’obiettivo di identificare elementi in parte connessi alla mobilità che siano in grado di caratterizzare il territorio, attraverso interventi che lo valorizzino e rendano l’offerta turistica ancora più distintiva (a titolo di esempio, attraverso la qualificazione urbanistica dell’area centrale della località, la valorizzazione dell’elemento acqua all’interno del centro abitato, la creazione di percorsi pedonali e di ponti coperti, la valorizzazione dei percorsi della conca verde e la riqualificazione delle aree di ingresso al paese, il sistema di collegamento Centro – Patascoss). Il partner nel progetto Per la costruzione del piano di mobilità, l’Amministrazione del Comune di Pinzolo, insieme a quella di Ragoli, hanno identificato un Partner professionale specializzato: Oko Institut Alto Adige, 11 AMMINISTRAZIONE che ha attivato un team di progetto con competenze mirate e complementari rispetto all’obiettivo. Il processo per la costruzione del piano: il coinvolgimento della Comunità. Essenziale rilevare come il piano sia nato a partire dall’analisi dei dati disponibili e delle proposte progettuali abbozzate negli anni scorsi, per dipanarsi poi in un’approfondita fase di sopralluogo e quindi di ascolto del territorio, che ha visto il coinvolgimento di alcune decine di persone rappresentative degli stakeholders locali, attraverso interviste in profondità e gruppi di lavoro propedeutici alla definizione della proposta di piano. La fase di ascolto è poi proseguita con approfonditi confronti sul piano elaborato, coinvolgendo la comunità in un dibattito pubblico e attraverso incontri mirati coi i referenti che la rappresentano, quali la Consulta Frazionale, i presidenti delle associazioni di categoria, l’Azienda per il Turismo. Questa fase, associata ad ulteriori approfondimenti tecnici, ha portato ad integrare in alcune parti la prima proposta di piano. Questo processo, voluto dall’Amministrazione Comunale di Pinzolo e di Ragoli, si auspica permetterà alla Comunità di riconoscersi nel piano, che include e valorizza molti contribuiti proprio dei cittadini, che hanno certamente dato un apporto essenziale al lavoro complessivo. I criteri alla base del progetto Nel progetto si è voluto privilegiare il criterio della fattibilità, in termini di concretezza e sostenibilità, associato a tempi di realizzazione relativamente contenuti, pensando sin dall’inizio ad un progetto “in divenire”, flessibile e aperto a potenziali ulteriori integrazioni. Indubbiamente un progetto modulare, da realizzare attraverso fasi successive. Al tempo stesso, si è adottato un approccio volto ad identificare interventi soffici e sostenibili in un contesto am12 bientale delicato, anche alla luce della preziosità del territorio, dei vincoli che su di esso gravano e, non ultimo, dei trend legati ai flussi del cosiddetto ”turismo d’elite”. Le principali aree di intervento Le principali aree di intervento analizzate ed elaborate in termini progettuali si possono sintetizzare come di seguito indicato: Mobilità veicolare e sosta: razionalizzazione e gerarchizzazione dei percorsi, ridefinizione della segnaletica; rimodulazione delle aree di sosta e tipizzazione/ gerarchizzazione dei parcheggi; Mobilità pedonale: progressiva estensione dell’area pedonale “car free” e dell’area a traffico limitato; definizione di percorsi interni di qualità, caratterizzazione funzionale ed estetica attraverso percorsi in parte coperti; collegamento della rete interna al centro abitato con la rete dei sentieri esterni; Orientamento ed informazione: definizione di una segnaletica chiara ed efficace; Accessi alla località: valorizzazione funzionale ed estetica delle aree di accesso a Madonna di Campiglio; Sistema di trasporto pubblico: valutazione e proposta di un sistema di trasporto interno in grado di collegare in modo efficace (e sostenibile) i poli estremi della località, permettendo un accesso rapido di ospiti e cittadini nei principali poli di interesse; definizione di proposte di mobilità in grado di coniugare funzionalità e capacità di attrazione all’interno della località. Il dettaglio dell’analisi e delle soluzioni proposte trova ampia descrizione nel documento costruito da Oko Institut, disponibile su sito internet del comune. Dalla fase di pensiero e pianificazione si deve ora passare alla fase di implementazione, ove i primi risultati sono previsti entro il 2009! IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO AMMINISTRAZIONE di Matteo Campigotto Rappresentante di Direzione La certificazione ambientale EMAS Ottenuto il parere favorevole dell’Ente Certificatore sulla dichiarazione ambientale I e, al tempo stesso, prevenire e limitare l’inquinamento, in particolare quando derivante dalle attività, prodotti e servizi di propria competenza, tenendo conto al contempo dell’importanza economica dello sviluppo dell’attività turistica. Lo scopo di EMAS è quello di garantire che siano concretamente limitati e posti sotto un controllo continuo gli impatti ambientali connessi alle attività che vengono svolte in un territorio, e che vengono gestite e sorvegliate direttamente dall’Amministrazione Comunale. Il Sistema di Gestione Ambientale sarà lo strumento di monitoraggio e di intervento sul territorio, la cui economia si basa sul proprio ambiente. Gli obiettivi che l’Amministrazione intende perseguire porteranno ad un continuo miglioramento della qualità ambientale. La Dichiarazione Ambientale disponibile presso gli Uffici Comunali, costituisce la sintesi del percorso fatto, delle attività svolte e degli obiettivi e impegni che l’amministrazione Comunale intende perseguire. l progetto, iniziato due anni fa, vedrà tra qualche mese l’assegnazione della registrazione EMAS. Ma cos’è EMAS? Lo sviluppo sostenibile ovvero la capacità di coniugare sviluppo economico, qualità della vita e conservazione dell’ambiente è stato il fattore determinante della scelta che il Comune di Pinzolo ha fatto nell’intraprendere il cammino verso la certificazione ambientale di una delle mete Trentine più belle e a rilevante valore naturalistico - ambientale. Alla luce di tali presupposti, l’Amministrazione del Comune di Pinzolo ha avviato la certificazione EMAS che rappresenta uno strumento di supporto nella gestione coordinata di tutte le attività e processi che, in maniera diretta e indiretta, influenzano l’ambiente. L’impegno rivolto alla Certificazione Ambientale, attraverso la registrazione Emas, assunto dal Comune di Pinzolo, capofila dei Comuni della Val Rendena, rappresenta un veicolo per promuovere un nuovo modo di concepire l’ambiente, come ambito da vivere e rispettare da parte di Cittadini e Ospiti, e come attrattiva rilevante di un territorio con grande vocazione e rilevanza turistica. Il Comune di Pinzolo intende operare al fine di garantire “Bocca di Brenta” Photo M. Maganzini la conservazione dell’ambiente IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO 13 AMMINISTRAZIONE di Giorgio Marchiori Cuccati Presidente Lavori di ampliamento e riqualificazione distributiva, funzionale e tecnologica dell’attuale sede Prenderanno avvio a breve i tanto attesi lavori di ampliamento e riqualificazione della Casa di Riposo di Pinzolo ora Azienda Pubblica di Servizi alla Persona – Centro Residenziale “A. Collini” Trattasi di un importante intervento per complessivi 3.485.390,00 Euro con il quale il Consiglio di Amministrazione dell’Ente, presieduto dal Dott. Marchiori Cuccati Giorgio, intende procedere sia ad un ampliamento della casa attraverso la realizzazione di un nuovo fabbricato adiacente alla stessa, nel terreno messo a disposizione dal Comune di Pinzolo, sia alla riqualificazione distributiva, funzionale e tecnologica dell’attuale sede. 14 Il progetto elaborato dallo Studio Quattro Engineering S.r.l. di Storo prevede in sintesi di dare risposta a due distinte richieste, una proveniente dagli ospiti della struttura e loro familiari e l’altra proveniente dal territorio. La richiesta proveniente dagli ospiti della struttura verte essenzialmente in due direzioni: 1) maggiori spazi comuni al piano terra per l’area di soggiorno e la sala da pranzo; 2) maggiore disponibilità di stanze singole. Dette richieste sono state evidenziate dagli ospiti e loro familiari in modo sempre più crescente nel corso degli anni in relazione all’aumento della percentuale di ospiti con patologie invalidanti importanti che rendono talvolta difficile la convivenza; problema sentito particolar- IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO AMMINISTRAZIONE mente da quella parte di utenza in buone condizioni cognitive che intende per così dire avere/mantenere all’interno della struttura un “proprio spazio”. Nello specifico con i lavori si procederà, grazie agli spazi che saranno lasciati liberi con il trasferimento della biblioteca nella nuova sede del Ciclamino, alla realizzazione di nuove aree di socializzazione al piano terra, all’ampliamento della sala da pranzo, allo spostamento degli uffici, nonché ad una riqualificazione distributiva e funzionale degli spazi del piano interrato ed in particolare del reparto lavanderia e guardaroba con la creazione di distinti percorsi per lo sporco e il pulito. Grazie all’ampliamento della struttura si darà invece risposta alla richiesta di stanze singole e alla richiesta di servizi alternativi al ricovero proveniente dal territorio, quali servizio bagni protetti, pedicure, manicure e parrucchiera. Al piano terra del nuovo fabbricato troveranno infatti collocazione gli spazi riferiti al “Centro servizi” e gli spazi per il servizio rieducazione funzionale divenuti insufficienti nel corso degli anni in relazione anche all’avvenuta apertura all’esterno di detto servizio. Possibili sviluppi del centro residenziale “A. Collini” servizio ristorante, servizio cura della persona, bar, servizio religioso, servizio di pulizia locali, ecc., il tutto al puro prezzo di costo. Dove esiste già questo servizio, gli utenti si dimostrano felici e rilassati e sicuri di trascorrere in serenità gli ultimi anni della loro esistenza. Il Consiglio di Amministrazione conduce la casa da oltre un decennio, senza richiedere finanziamenti ai comuni interessati: Pinzolo, Carisolo, Giustino e Massimeno. Per realizzare quest’idea, che ha nel cassetto dei programmi futuri, il Consiglio di Amministrazione si attiverà, dopo aver valutato concretamente l’interesse della popolazione, cercando finanziamenti pubblici o sperabili donazioni. Un’idea ancora da concretizzare, ma che sta destando un interesse crescente, è quella della costruzione di una residenza protetta, costituita da un certo numero di appartamentini, collocata nel perimetro del centro residenziale, collegata alla stessa ma nello stesso modo indipendente, da desinare ad anziani rimasti soli, “che non si sentono di diventare subito ospiti”. La vicinanza all’attuale struttura garantirebbe ad essi, in caso di bisogno, i servizi forniti dalla medesima quali: servizio medico tutti i giorni, servizio infermieristico 24 ore al giorno, IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO 15 AMMINISTRAZIONE Premi di studio S impatica cerimonia mercoledì 29 aprile prima del consiglio comunale: la consegna dei premi ai neolaureati del Comune di Pinzolo che hanno partecipato al concorso bandito dal Comune su iniziativa dell’Assessore Carola Ferrari. Pubblico delle occasioni speciali. Dopo il saluto dell’assessore, “nella sala consiliare, che è la casa della comunità” William Bonomi ha consegnato ai vincitori una significativa “gratificazione per i sacrifici fatti nello studio” con “l’augurio di avere un grande futuro”. “Se avrete un grande fu- Il sindaco William Bonomi e l’Assessore alla Cultura Carola Ferrari consegnano i premi di studio. In alto i premiati Egidio Collini e Annarita Bonapace, in basso Marco Polla, Gianna Giudicati e Sara Lorenzetti 16 turo – ha soggiunto - la prima ad averne beneficio sarà la nostra comunità”. I 1.500 euro del primo premio sono andati a Sara Lorenzetti (laurea quinquennale in ingegneria edile e architettura a Trento con tesi sulle costruzioni antisismiche); i due premi di 1000 euro per lauree triennali a Gianna Giudicati (Laurea in Economia e Gestione Aziendale – Università degli Studi di Trento)-e Marco Polla (Laurea in economia e diritto – Università degli Studi di Trento); i due di 500 euro per lauree magistrali a Romeo Collini (Diploma di specializzazione all’insegnamento secondario (SSIS) e Giuliano Lorenzetti (Laurea in geologia e geologia Tecnica – Università degli studi di Padova) i due di 400 euro per il progetto Erasmus a Egidio Collini e Annarita Bonapace; premio di 150 Euro a Silvia Carbone (Laurea in lettere moderne – Università degli Studi di Trento), Maria Vittoria Binelli (Laurea in lettere moderne – Università degli studi di Padova), Luca Ceschinelli (Laurea in Ingegneria dell’Organizzazione e dell’Informazione – Università degli Studi di Trento), Andrea Collini (Laurea in Agraria e Medicina Veterinaria – Dipartimento di Scienze Animali – Università degli Studi di Padova), Maria Cominotti (Laurea in Scienze dei Beni Culturali – Facoltà di lettere e filosofia – Università degli Studi di Trento), Enrico Cereghini (Laurea in Scienze della comunicazione: organizzazione e innovazione – Università del Sacro Cuore – Milano), Francesca Bonapace-(Laurea specialistica in Architettura presso il Politecnico di Milano); premio di 100 Euro a Tiziana Collini (Laurea in Mediazione Linguistica per le Imprese e il Turismo), Elisa Bonapace-(Laurea in Scienze del Comportamento e delle Relazioni Interpersonali e Sociali). IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO AMMINISTRAZIONE di Carola Ferrari Assessore alla Cultura Stagione teatrale 2008 – 2009 Si è conclusa, in aprile, la Stagione Teatrale che, per la prima volta, ha visto l’Amministrazione comunale di Pinzolo protagonista della programmazione assieme a quella di Tione che da anni organizza questo tipo di eventi Dopo un primo anno di sperimentazione è inevitabile “tirare le somme” e valutare non solo il lavoro svolto e la qualità degli spettacoli proposti ma anche, e soprattutto, il gradimento del pubblico. La collaborazione tra i due Comuni ha portato, nella scorsa stagione a un sensibile aumento degli abbonati, passati da circa 70 a più di 120 per assistere ai 10 spettacoli in cartellone. I tre spettacoli organizzati a Pinzolo e Campiglio hanno visto una presenza di 650 persone circa. Se alle presenze della Val Rendena sommiamo quelle di Tione abbiamo un panorama su tutta la stagione teatrale veramente lusinghiero: più di 1800 spettatori con una presenza media di 220 persone ad ogni spettacolo (8 erano gli incontri programmati). Oltre all’organizzazione degli spettacoli è stato attivato un servizio di trasporto con fermate in tutti i paesi della Valle. Questo servizio gratuito, offerto dai comuni, è stato molto apprezzato ed ha garantito la mobilità lungo l’asse della Val Rendena in un periodo dell’anno che ha visto spesso avverse condizioni meteorologiche. Per la prima volta è stato realizzato un accordo con il Centro servizi cultu- IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO rali Santa Chiara di Trento per permettere ai nostri abbonati la visione di due importanti spettacoli che difficilmente potrebbero essere messi in cartellone in periferia. Il gradimento ed il plauso del pubblico che mi è giunto da più parti è per me una vera soddisfazione e un invito a proseguire su questa strada organizzando nuovamente, in sinergia con l’Assessorato alla Cultura di Tione, una stagione teatrale ricca e accattivante. La nuova stagione teatrale 2009-2010 troverà inoltre degna collocazione anche nel nuovo teatro di Pinzolo che da dicembre sarà messo a disposizione della comunità. Soltanto mettendo in rete esperienze e risorse sarà possibile, anche in futuro, offrire al nostro pubblico un prodotto culturale veramente di qualità. 14 febbraio 2009, “Là dove scivola la terra”, chiesa parrocchiale di San Lorenzo a Pinzolo 17 AMMINISTRAZIONE di Giovanna Binelli I nostri primi cittadini onorari… Dal 1° gennaio 2009 il Comune di Pinzolo, una storia che merita di essere valorizzata a conferma che è davvero finito il tempo in cui ed in particolare l’abitato di M.di Campiglio, ci si poteva illudere di bastare a se stessi, ha due cittadini in più: il Consiglio Comunale curando il proprio orticello. Si cresce soltanin data 29 dicembre 2008 ha infatti conferito insieme, tessendo reti di comunità coese to a Fernanda Contri e ad Annibale Marini la ed insieme aperte su tutti i fronti”. cittadinanza onoraria, riconoscimento asseDue gli omaggi metaforici, assieme alla gnato per la prima volta nel nostro Comune pergamena, che l’Amministrazione ha voluto in un’affollatissima sala maggiore del Centro donare agli Illustri Ospiti, oramai ConcittaCongressi di M.di Campiglio. dini, Fernanda Contri, avvocato di Ivrea, già • un rododendro incastonato su roccia, il componente del Consiglio Superiore della simbolo del Comune di Pinzolo Magistratura, è stata nel 1994 ministro degli • una riproduzione della tela di Hofer dediaffari sociali, e nel 2004 prima donna giudice cata alla Madonna di Campiglio, creaziocostituzionale nella storia della Repubblica. ne iconografica con lavorazione in foglia Annibale Marini, professore emerito di diritoro, fotocromia su legno, impreziosita to civile dell’università Tor Vergata di Roma, con la tecnica della “crepatura” fiorentitra il 2005 e il 2006 ha ricoperto la carica na e numerata di presidente della Corte Costituzionale. EnVisibilmente emozionati, i due nuovi Cittrambi frequentano oramai da decenni M.di tadini hanno avuto entrambi parole di lode e Campiglio, dove da sempre partecipano alla ringraziamento per la Comunità intera. vita di Comunità, offrendo un contributo “Le onorificenze”, ha comunicato il prof. prezioso di conoscenza e competenza. Marini, non sono alle persone, bensì a ciò La cittadinanza onoraria, ha spiegato duche le persone esprimono, ai valori che porrante la cerimonia la Vicesindaco Patrizia tano dentro di loro. Il professore ha espresso Ballardini, viene tributata all’avvocato Contutta la sua gratitudine all’Amministrazione, tri e al professor Marini per riconoscere il una gratitudine, ha detto, ancora più grande loro impegno umano e professionale, la loro perché tributata assieme a Fernanda Contri, fedeltà al nostro territorio, una sorta di filo persona alla quale mi lega un grande affetche li lega e ci lega. La loro, ha aggiunto, è to, lunghi anni di permanenza alla Corte, una persona alla qualche sono unito dagli ideali,… raramente siamo stati in disaccordo. L’avv. Contri, nel suo ringraziamento, ha voluto ricordare l’intera Comunità di Campiglio ma anche quella di Pinzolo, ha rammentato nostalgicamente gli anni della gioventù, gli amici cari con i quali ha condiviso ascensioni in montagna e momenti di serenità. Ha poi dichiarato che stando a Campiglio, sente suo marito (deceduto lo scorso anno) attorno a sé e quindi con grande gioia ritorna nella nostra Località. Da sinistra, il prof. Annibale Marini, la Vicesindaco Patrizia Ballardini, Persone semplici, come i grandi uomil’avv. Fernanda Contri, il Presidente del Consiglio Matteo Campigotto, il ni sanno essere. Sindaco William Bonomi Persone di cuore prima che di legge! 18 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO AMMINISTRAZIONE di Giovanna Binelli Risultati questionari famiglie A fine giugno 2008 l’Amministrazione Comunale di Pinzolo ha promosso un’indagine finalizzata all’acquisizione di dati e suggerimenti per comprendere bisogni ed esigenze delle Famiglie residenti sul nostro Territorio. A seguito dell’invio di un questionario a tutte le Famiglie residenti sul nostro Comune (più di 200), abbiamo raccolto soltanto 52 risposte, precisamente 9 a M.di Campiglio, 33 a Pinzolo, 7 a S.Antonio di Mavignola più altre tre da cui non è stato possibile desumere il Paese di residenza. Parallelamente all’elaborazione dei questionari, l’indagine prevedeva la realizzazione di otto focus-group (gruppi di lavoro e confronto), aperti a tutti, divisi in aree di interesse (prima infanzia, adolescenza, giovani coppie, anziani, integrazione e multiculturalità, educazione e genitorialità, conciliazione famiglialavoro) in cui, con l’aiuto di figure professionali preparate e competenti, ci si proponeva di raccogliere idee ed elaborare proposte che potevano dare origine a specifici progetti. Anche in questo senso la partecipazione della popolazione è stata assai limitata. Al termine dell’intero progetto è stata stilata una dettagliata e precisa relazione. A fronte di una riflessione personale e di tutti gli Amministratori sull’andamento del progetto si è ritenuto opportuno realizzare due cicli di conferenze per la Famiglia: a.un primo ciclo a inizio primavera b.un secondo ciclo a inizio autunno Pare opportuno dare la possibilità ai Censiti del Comune di Pinzolo di leggere i risultati più significativi e/o interes- IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO santi emersi dal questionario, sebbene il campione rappresentativo delle risposte non sia stato significativo: • stiamo bene in salute • non abbiamo grandi problemi di occupazione e, se ce ne sono, sono legati al fatto di svolgere una professione che non soddisfa completamente • la metà degli intervistati dichiara di aver problemi nell’accudimento dei figli tali da obbligare spesso la madre a rinunciare al suo lavoro oppure a prendere una baby sitter a pagamento • il 34% dei compilatori ha dichiarato di aver problemi, di natura comunicazionale nell’educazione dei figli, quasi la stessa percentuale coloro che, al contrario, affermano di avere difficoltà nel crescere la propria prole • ben il 59% degli intervistati afferma di non aver problemi scolastici con i propri figli. Interessanti infine le richieste fuori questionario manifestate dai compilatori. Si chiedono all’Amministrazione Comunale: • servizi accudimento bambini (Asilo Nido, Servizio Tagesmutter con tariffe ritoccate per abbracciare tutte le Famiglie del nostro Comune costituiscono una prima risposta dell’Amministrazione Comunale all’esigenza manifestata) • asilo nido economico (ci siamo convenzionati con Spiazzo Rendena) • luoghi di aggregazione per i figli (al fine saranno disponibili nelle ex Scuole Elementari spazi appositi) • maggior coinvolgimento popolazione • guardia medica e pediatra in luogo • incontri tra famiglie (ci stiamo tentando con i due cicli di incontri sopraccitati). 19 ESTATE 2009 di Roberto Papa Ritiro Juventus 9-21 luglio 2009 Anche quest’anno l’Amministrazione comunale e l’Azienda per il Turismo sono fortemente impegnate nell’organizzare al meglio il ritiro della Juventus per far si che sia sempre più un grande evento per residenti ed ospiti ed un efficace veicolo di promozione per l’intera Val Rendena Per il quarto anno consecutivo la Juven- tus torna a Pinzolo per svolgere il ritiro estivo precampionato. Dal 9 al 21 luglio 2009 tutti i tifosi e appassionati di calcio e in particolare della squadra torinese potranno seguire gli allenamenti presso il Centro Pineta di Pinzolo e partecipare agli eventi e alle serate organizzate durante tutto il periodo. Juventus Summer Camp Madonna di Campiglio 19-25 luglio; 26 luglio-1 agosto Tutti i ragazzi tra gli 8 e i 16 anni potranno vivere una settimana da campioni nello splendido scenario di Madonna di Campiglio: allenamenti giornalieri in base ad un preciso programma tecnico che permetterà a tutti di migliorare il proprio gioco, tornei e un mare di divertimento grazie a giochi di gruppo e di abilità, serate ricche di musica, animazione e tante sorprese! Juventus Day Camp Val Rendena Giustino 6-11 e 13-18 luglio Tutti i ragazzi e le ragazze tra i 7 e i 17 anni potranno partecipare ai corsi tenuti dalla Juventus Soccer School presso il campo da calcio di Giustino. Per i residenti sono previste tariffe agevolate. Per informazioni Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena Via Pradalago, 4 38086 Madonna di Campiglio Tel 0465 447501 www.campiglio.to [email protected] Uffici di Pinzolo Tel 0465 501007 www.pinzolo.to [email protected] 20 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO ESTATE 2009 di William Bonomi Sindaco Giovenche di razza rendena. Sfilata e... dintorni 14-30 agosto 2009 C ome in altri periodi – ma forse più di altri periodi – il settore agricolo e zootecnico sta attraversando una crisi pesante, che penalizza anche chi ha investito tempo, energie e risorse per un’attività strettamente connessa con la qualità dell’alimentazione e del territorio. Valorizzare gli allevatori è un modo intelligente per valorizzare le nostre tradizioni ed il nostro prodotto turistico. Nella consapevolezza di questo stato di cose, l’Amministrazione comunale è attenta a sostenere e promuovere manifestazioni come quella che si rinnova a fine agosto, dedicata alla Razza Rendena. In linea con quanto fatto negli ultimi anni, intende ampliare e curare al meglio la tradizionale mostra delle giovenche che “da sempre” si tiene a Pinzolo. Oggi essa costituisce uno degli eventi più importanti e significaCOMUNE DI PINZOLO tivi dell’anno perché riporta il mondo agricolo ad una centralità, che troppo spesso non gli viene riconosciuta. Eppure proprio i “lavoratori della terra” costituiscono una vetrina preziosa di ciò che di più tipico caratterizza questo territorio, le sue tradizioni, i suoi valori, la sua economia. La “settimana verde” inizierà il 24 agosto con una ricca offerta di iniziative, che mirano PINZOLO a mettere le famiglie a stretto contatto con la vita che ruota attorno al pascolo: non a caso, l’edizione di quest’anno culminerà domenica 30 agosto con “su e giù per le malghe”. Nel ringraziare fin d’ora il Comitato organizzatore, presieduto da Luciano Caola, nonché gli Enti, le associazioni e le persone che con il loro lavoro contribuiscono al buon risultato dell’evento, invito tutti a partecipare ai vari appuntamenti: è anche in questo modo che si esprime vicinanza e stima al mondo agricolo. SABATO 29 AGOSTO ORE 16.30 SFILATA DELLE GIOVENCHE DI RAZZA RENDENA Per i dettagli della “settimana” si rinvia all’apposito programma. G IO V EN ND CH E d i R A ZZA R E EN A EDIZIONE 2009 Giovenche di Razza Rendena IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO SFILATA E DINTORNI 24-30 AGOSTO 2009 VAL RENDENA TRENTINO 21 PROGETTI E RELAZIONI di Giovanna Binelli Noi, pellegrini a Mauthausen… S ono le 4.00 del mattino, è ancora notte quando all’orizzonte compare il pullman della Trentino Trasporti. Siamo tutti lì, stretti nella nostra giacca a vento, ad aspettare puntuali il suo arrivo. Siamo diretti a Mauthausen e Melk. L’uscita, proposta per la prima volta dal Comune di Pinzolo tre anni fa, è l’esempio di una proficua collaborazione fra le amministrazioni dei Comuni dell’intera Valle Rendena: ciascuna Comunità finanzia il viaggio per i ragazzi di terza media residenti sul proprio territorio. Il pellegrinaggio si è svolto la prima volta nel 2007, quando una delegazione di Amministratori del Comune di Pinzolo e di Strembo, ha posto una lapide a memoria dei due concittadini Giacomo Spada e Adamello Collini, internati a Melk, sottocampo di Mauthausen. Quest’anno sono stati 83 i ragazzi delle tre terze medie dell’Istituto Comprensivo Val Rendena, M.di Campiglio Pinzolo e Spiazzo Rendena, che hanno potuto partecipare a questo importantissimo viaggio-testimonianza. Agli 83 studenti si sono poi aggiunti 6 insegnanti accompagnatori, l’Assessore alla Cultura del Comune di Pinzolo, Carola Ferrari, il Sindaco di Carisolo, Diego Tisi, le nostre Mauthausen, 26 gennaio 2009 22 interpreti e organizzatrici, Alessandra e Carmen, e i parenti di Giacomo e Adamello, rispettivamente il figlio Anselmo e la nipote Noris Collini con il marito Vincenzo. Quest’anno l’iniziativa è stata allargata ai ragazzi delle terze medie del Comune di Tione che hanno partecipato con gli insegnanti, l’Assessore Veronica Luzzi e il Dirigente Scolastico, Dario Gelmini. Il viaggio-pellegrinaggio a Mauthausen non è una celebrazione come tutte le altre, il recupero di fatti storici tramite ricordi e memorie del tempo passato, si tratta piuttosto di accompagnare ragazzi quattordicenni a vedere e quindi prendere coscienza dei luoghi dello sterminio nazista. Percorrendo in silenzio gli spazi del campo è ancora oggi possibile percepire emozioni e sensazioni non verbalizzabili, proprio perché legate a quella sfera intima del “sentire” che difficilmente può trovare modo di essere esternato a parole. A Mauthausen e a Melk si cammina, quasi con pudore e vergogna, su quelle superfici che trasudano ancora oggi morte. Il pullman corre veloce e, dopo aver raccolto gli Studenti per tutta la Rendena, arriviamo velocemente a Linz. Una guida ci accompagna a vedere il Castello di Hartheim. La sensazione prima quando si arriva davanti alla famigerata clinica degli esperimenti è di “bellezza”, ci accoglie un luogo quasi “fatato”, un castello dalle orlature antiche si erge davanti ad un prato verde splendente. È difficile di primo acchito associare il castello all’“Operazione Eutanasia” con la quale il Nazismo eliminò decine di handicappati fisici e psichici, “colpevoli” di non rientrare nei deliranti e perversi standards della IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO PROGETTI E RELAZIONI “pura razza ariana”. La guida ci conduce per le stanze del castello, dove è stato allestito un percorso emblematico a ricordo di tanto abominio, e ci conduce a riflessioni filosofiche profonde su di noi, sulla nostra vita… “Che cosa è la pazzia? Che cosa la normalità?”, ciascuno di noi, ragazzo e adulto, risponde in silenzio a se stesso a questi difficili quesiti. Una breve visita alla città di Linz, al suo Duomo e al centro cittadino conclude la prima “toccante” giornata. Il giorno dopo ci attendono Mauthausen, l’Abbazia di Melk e il suo campo. Percorriamo con grande meditazione e silenzio gli spazi del campo, la guida ci accompagna con compunzione e attenzione nei singoli luoghi. Lei stessa sembra nutrire grande rispetto per la struttura. Commenta con grande sforzo ogni memoria, ci mostra i “resti” del campo, i braccialetti, le scarpe, la casacca dei detenuti del campo, ci racconta aneddoti, si spinge a mostrarci le parti normalmente celate ai visitatori. Un brivido intenso ci prende alla vista della scala della morte, la Todesstiege, di 186 gradini che i deportati usavano per scendere nella cava che sorgeva accanto al campo. Lungo la scala, i detenuti erano costretti a trasportare enormi pietre sotto le bastonate dei Kapò. Sovente – ci racconta la guida – essi collassavano di fronte ad altri prigionieri che formavano la linea, travolgendone decine di altri in un terribile effetto domino. Il freddo pungente che accompagna la nostra visita aumenta e intensifica la sensazione di dolore, comprendiamo ancora di più “cosa sia stato Mauthausen”. Il pomeriggio siamo ospiti dapprima dell’abbazia di Melk e poi del suo campo. La città è sede di un antico monastero benedettino, qui è stato girato il film, tratto dall’omonimo libro di Umberto Eco, Il nome della rosa. L’imponente abbazia con i suoi spazi ci consente di venire a contatto con la vita monastica IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO del Medioevo, assieme a Gugliemo di Baskerville e al novizio Adso da Melk, ci aggiriamo furtivi dentro l’abbazia, ora siamo nel refettorio, ora nella biblioteca, ora nelle stanze dei monaci benedettini. È oramai tardo pomeriggio, quando la signora Bauer, una donna 75enne, con il suo viso dolce raccolto in candidi capelli argentati ci fa strada dentro il sottocampo di Melk. Le ombre della sera stanno per cadere, il campo ci appare nella sua crudezza e struggimento. Vediamo i visi di Anselmo e Noris contrarsi davanti alle stele che ricordano i loro congiunti. La signora Bauer con una serena tranquillità risponde alle nostre domande, ci conduce metaforicamente attraverso quelle immense gallerie sotterranee dove i deportati lavoravano per conto della SteyrDaimler-Puch AG, la maggiore industria di armamenti del paese. Lasciamo una ghirlanda, un cero a ricordo della nostra visita, Anselmo ci chiede qualche minuto di silenzio prima di uscire… ciascuno di noi si raccoglie in se stesso e medita… fuori dalla finestra si vede la neve e il fumo che esce da un comignolo. Il gelo di un pomeriggio di gennaio contrastano con il caldo buono di un’abitazione. Salisburgo e Mozart salutano un viaggiopellegrinaggio “ st ru g ge n t e ” . Melk, 27 gennaio 2009 Per tutti. 23 PROGETTI E RELAZIONI Le mamme degli alunni della classe IV Gemellaggio Pinzolo-Murg Continua con successo il progetto di gemellaggio della scuola primaria di Pinzolo con la Grundschule di Murg, una cittadina della Germania, situata nella Foresta Nera Iniziato nel 2006 su proposta dell’Asses- sorato all’Istruzione del Comune di Pinzolo il progetto, per chi non ne fosse a conoscenza, si propone di sensibilizzare al dialogo alunni di lingua e cultura diverse e di dare l’opportunità agli stessi di stringere nuove amicizie. Gli alunni della classe quarta elementare hanno soggiornato all’Hotel am Hochrhein a Bad Sackingen, una bella cittadina a pochi chilometri da Murg, dal 20 al 24 aprile, accompagnati dalle insegnanti Donatella Sartori, Chiara Galazzini, dalla Sig.ra Alessandra Binelli che è stata di grande aiuto per la sua ottima conoscenza della lingua tedesca e da una di noi mamme, Giuliana. Al loro arrivo, dopo un lungo ma interessante viaggio, i nostri bambini sono stati accolti con grande calore dagli amici tedeschi che li attendevano presso l’albergo. Nei giorni di permanenza sono state proposte attività coinvolgenti ed entusiasmanti dai coetanei della scuola di Murg: - minigolf al paese di Obersackingen - passeggiate, giochi all’aperto tra cui una divertentissima “Caccia al tesoro” e Grillfeste - visita guidata alla valle di Murg - spaghettata presso la scuola - visita al Mullmuseums in Wallbach (il 24 cosiddetto “museo dell’immondizia” dove sono stati raccolti e collezionati originali e svariati oggetti reperiti appunto dall’immondizia quali ad esempio macchine da cucire, vecchi giocattoli, radio, piatti, bambole, orologi etc.) - visita alla scuola di Murg (dove gli alunni tedeschi hanno rappresentato uno spettacolo teatrale) e visita alle classi bilingue - giochi sportivi in palestra. L’ultima piacevolissima serata, quella di giovedì 23, è stata trascorsa in pizzeria dove gli amici di Murg si sono congedati dando appuntamento ai nostri bambini per l’11 maggio, giorno in cui sarebbero arrivati a Pinzolo e vi avrebbero soggiornato sino al 15. Al loro puntualissimo rientro dell’indomani alle ore 18.15, i nostri bambini sono scesi dal pulmann con il viso stanco dal viaggio ma con un sorriso che esprimeva sì la felicità di rivedere le loro mamme, ma soprattutto la voglia di raccontarci la loro bellissima avventura. La classe quarta conserva un bellissimo ricordo di questo viaggio, chi per un motivo e chi per un altro: l’approfondimento dell’amicizia con gli alunni di Murg, la loro calorosa accoglienza, la conoscenza di un paese diverso dal nostro con lingua e abitudini differenti, la visita di un luogo piuttosto che di un altro, il divertente shopping in un negozio dove si compravano oggetti e souvenir con un solo euro e tanti altri simpatici ricordi. È stato inoltre motivo di soddisfazione per noi mamme sapere che la classe è stata unita e sicuramente questa esperienza potrà consolidare i loro rapporti. Gli alunni di quarta hanno vissuto con impazienza l’arrivo degli amici di Murg IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO PROGETTI E RELAZIONI felici di poter trascorrere del tempo insieme a loro questa volta però nel loro paese e nella loro scuola. La sera di lunedì 11 maggio noi genitori con i nostri figli ci siamo dati appuntamento all’Hotel Bellavista di Giustino dove hanno poi soggiornato sino al 15, per accogliere gli attesi ospiti e dare loro il benvenuto. Sono giunti fino a Trento in treno e poi da noi con il pulmann. La loro stanchezza dopo un lungo viaggio era evidente e comprensibile così, dopo esserci fermati una mezz’ora per i saluti abbiamo augurato loro la buonanotte. L’indomani mattina alle 9 e 30 i ventuno bambini, accompagnati dai loro insegnanti e da alcuni genitori, hanno raggiunto la nostra scuola e divisi in gruppi hanno fatto visita alle classi dalla prima alla quinta e in particolare i nostri bambini hanno rappresentato la storia de “I Musicanti di Brema” rigorosamente in tedesco. Dopo aver giocato e cantato, la classe quarta e i bambini di Murg sono partiti alla volta della Pineta dove, dopo aver consumato tutti in compagnia un pranzo al sacco ed aver giocato insieme, si sono incamminati verso Caderzone per una visita alle Terme e al Museo della Malga. Pausa gelato e quindi ritorno verso Pinzolo. La giornata di mercoledì è trascorsa all’Antica Vetreria di Carisolo, dove tutti insieme, dopo una visita alla chiesetta di Santo Stefano hanno pranzato all’aperto e hanno giocato in compagnia. Nel tardo pomeriggio alcune mamme hanno accompagnato i bambini tedeschi in paese per l’acquisto di cartoline e souvenir in quanto hanno espresso la volontà di voler portare a casa un ricordo del loro viaggio. L’ultimo giorno della loro permanenza, giovedì 14, la classe quarta ha rappresentato all’aula magna della scuola lo IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO spettacolo “I colori della vita” per tutte le classi e per gli ospiti di Murg che a loro volta l’avevano interpretata nei giorni di permanenza in Germania per i nostri bambini. Nel pomeriggio appuntamento al tennis di Pinzolo e al bocciodromo per trascorrere insieme le ultime ore giocando all’insegna dell’allegria e del divertimento. La sera una gustosissima cena tutti insieme all’Hotel Bellavista. La serata di commiato dai nuovi amici si è conclusa con canti, giochi, saluti e scambio di indirizzi e numeri telefonici. A parer nostro, avendo anche vissuto direttamente il coinvolgimento dei nostri bambini, riteniamo che l’esperienza sia stata interessante ed entusiasmante. Per questo auspichiamo che il progetto di gemellaggio venga accolto con favore da chi nei prossimi anni sarà coinvolto. Approfittiamo di questo spazio per ringraziare il dirigente e le insegnanti della classe IV dell’Istituto Comprensivo Val Rendena, che hanno permesso di far vivere questa valida opportunità ai nostri figli e tutti gli sponsor che ci hanno omaggiato di favolosi gadget da offrire ai nostri amici tedeschi. 25 PROGETTI E RELAZIONI di Donatella Sartori Maestra Gemellaggio tra le scuole di Pinzolo e Murg Una grande opportunità di incontro, scambio e condivisione I l gemellaggio Murg-Pinzolo è un progetto che coinvolge la scuola primaria di Pinzolo e la Grundhauptschule (scuola elementare) di Murg, una città del sud-ovest della Germania. L’idea del gemellaggio è partita nell’anno scolastico 2006-2007 grazie allo stimolo dell’Assessore alla cultura del Comune di Pinzolo, Carola Ferrari, all’appoggio del Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Pinzolo, prof. Franco Brunelli, e al gruppo docente della scuola Primaria di Pinzolo che, con molto entusiasmo e competenza, ha lavorato alla realizzazione del progetto. La caratteristica principale della Grundhauptschule di Murg è quella di avere tra i suoi alunni un buon numero di scolari d’origine italiana e per questo sono state attivate, all’interno della scuola, classi bilingui, dove si alterna l’uso dell’italiano alla lingua tedesca. Nell’anno scolastico in corso, 20082009, oltre a continuare lo scambio didattico tra classi parallele, è stato ampliato il ventaglio delle iniziative rispetto agli anni precedenti aggiungendo la novità dello scambio tra docenti 26 delle due realtà scolastiche. I bambini della classe quarta di Pinzolo hanno quindi soggiornato a Murg dal 20 al 24 aprile, sperimentando così la possibilità di vivere nella quotidianità momenti di relazione con i compagni di lingua tedesca e condividendo, per alcuni giorni, gli stessi spazi, attività di studio, di svago, di conoscenza dell’ambiente e sperimentare un periodo d’apprendimento full-immersion in lingua straniera. Nella settimana dall’11 al 15 maggio 2009 gli alunni di Murg hanno “restituito” la visita e sono stati quindi a Pinzolo per completare e valorizzare lo scambio e cementare le basi di una bella amicizia tra entrambi i gruppi classe. Il gemellaggio fra queste realtà scolastiche ha permesso ai bambini di comprendere che la conoscenza di un’altra lingua e di un’altra cultura è un arricchimento personale e una positiva opportunità per entrare in relazione con altre persone e aprire i loro cuori oltre i confini dell’Italia. Un nuovo momento di scambio è previsto per ottobre 2009 ma questa volta interesserà gli alunni che frequenteranno la classe quarta nel nuovo anno scolastico. Un ringraziamento a tutti gli insegnanti e ai genitori che hanno collaborato alla riuscita di questo momento d’incontro e amicizia con gli amici di Murg e un augurio speciale agli scolari della futura classe quarta affinché il loro gemellaggio sia proficuo e positivo come quello vissuto dai miei scolari durante quest’anno scolastico. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO PROGETTI E RELAZIONI di Nadia, Federico, Giulia e Andrea Pro loco GS Mavignola Pinzolo cittá amica ospitata da Vignola “Gemelli con gusto” (percorsi enogastronomici) è l’iniziativa organizzata dal comune di Vignola, proponendo la degustazione di prodotti tipici portati anche dalle città gemellate ed amiche. Il comune di Pinzolo è stato invitato a partecipare a quest’iniziativa come città amica nei giorni 28/29/30 Novembre 2008 a Vignola e noi ragazzi (Nadia, Giulia, Federico ed Andrea) della pro loco gs mavignola abbiamo rappresentato il comune. Siamo partiti venerdì mattina e nonostante l’avversa giornata nevosa nel tardo pomeriggio siamo arrivati al municipio di Vignola. L’accoglienza è stata molto calorosa, abbiamo conosciuto alcuni membri comunali: Iseppi Francesco, molto premuroso e disponibile l’assessore alla cultura Romina Bertoni e la delegazione francese della città di Barbezieux. Dopo aver fatto conoscenza ci siamo recati all’ostello. La sera ci siamo trovati nel capannone dove ci hanno offerto un’abbondante cena con diverse specialità locali come il prosciutto crudo, la focaccia, l’aceto balsamico, lasagne, tortellini e diversi vini. Il clima era davvero molto caloroso sembrava di stare in una grande famiglia. A fine cena c’è stata la conoscenza e i saluti della città gemellate della Germania, della Francia e città amiche della Grecia, Gabiccemare e Pinzolo con i ringraziamenti di Nadia. La mattina seguente c’è stata l’organizzazione di diverse attività, quali visita della città, del fan club Ferrari Vignola e della “galleria Ferrari” a Maranello. Nel pomeriggio le delegazioni hanno allestito i vari stand con prodotti tipici, pubblicità per l’apertura di “gemelli con gusto”. Per allietare il pomeriggio è stato presentato uno spettacolo danzante di ballerini e frustatori di Vignola. La sera IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO cena dell’amicizia aperta a tutti con diversi piatti contenenti prodotti tipici delle diverse delegazioni italiane: prosciutto di Modena DOP, parmigiano reggiano DOP, torta Barozzi, amarena al cioccolato, polenta con formaggio e baccalà, spressa delle Giudicarie DOP, crostino con sugo di vongole, vini tra il Reno e il Panaro e Calisaya. Dalla delegazione della Germania: wurstel, crauti, speck, strudel e birra; dalla Grecia: crostino con olio d’oliva cretese e pecorino e infine dalla Francia: Maigret de Canard, Roquefort, brie, champagne, bordeaux e cognac. Tutti questi prodotti molto apprezzati dagli ospiti convenuti numerosi nella cittadina. La giornata conclusiva è cominciata con un’abbondante colazione internazionale e successiva tavola rotonda per uno scambio di pensieri, regali, ricordi e ringraziamenti da parte delle varie delegazioni. Infine abbiamo pranzato tutti insieme per finire in bellezza questi meravigliosi giorni. Con un po’ di rammarico nel primo pomeriggio, il ritorno in valle con il ricordo della splendida accoglienza ed amicizia che Vignola ci ha riservato. É stata un’esperienza molto interessante che ci ha permesso di apprezzare la capacità dell’accoglienza di diverse culture e di conoscere comuni, prodotti e usanze diverse. Speriamo di continuare quest’amicizia con Vignola con l’auspicio di poter contraccambiare. Grazie ancora per tutto Vignola! 27 PROGETTI E RELAZIONI di Giovanni Maffei Presidente Banda Comunale di Pinzolo Gazoldo degli Ippoliti (MN) - Vignola (MO) Vaprio D’adda (MI) I l 17 gennaio 2009, la banda comunale è chiamata a partecipare alla processione di Sant’Antonio a Mavignola nel primo pomeriggio e poi a sfilare per l’apertura del consueto appuntamento annuale relativo alla manifestazione creata dal gruppo trasporto infermi di Pinzolo, “il trofeo trasporto infermi”, che vede radunarsi ogni anno un numero sempre crescente di partecipanti. Non c’è davvero tregua per la banda, perché il giorno successivo, il 18 gennaio, di buon mattino si parte in trasferta verso Gazoldo degli Ippoliti, in terra mantovana, dove il comune di Pinzolo da anni ha stretto un forte legame di amicizia. A Gazoldo si partecipa, in sfilata con altri due gruppi musicali, all’inaugurazione di una strada e di una targa alla memoria di un carabiniere caduto in servizio. La giornata è stata poi resa davvero interessante per la visita alla “Marcegaglia”, con una guida d’eccezione, eseguita direttamente dal Signor Steno Marcegaglia, padre dell’attuale presidente di Cofindustria (Emma Marcegaglia). La musica l’ha fatta poi da padrona, con l’esibizione dei tre gruppi musicali; un appassionato fine serata con scambi reciproci all’insegna di un rafforzato gemellaggio tra Pinzolo e Gazoldo. Nel corso del 2008 la banda di Gazoldo degli Ippiliti fu ospite a Pinzolo, e per l’occasione fu organizzato il pranzo al ristorante Doss del Sabion, che lasciò nei bandisti un ricordo indelebile della suggestiva ed invidiabile bellezza della nostra terra. Davvero encomiabile la prestazione dei nostri bandisti per il “tour de force” cui sono stati sottoposti. La banda ha risposto alla richiesta dell’amministrazione comunale, con la La Banda comunale di Pinzolo nella sede della Marcegaglia a Gazoldo degli Ippoliti 28 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO PROGETTI E RELAZIONI quale si chiedeva la presenza partecipata in rappresentanza della cittadinanza di Pinzolo, ed in questi casi la musica sembra davvero essere l’ingrediente più valido ed efficace per l’ulteriore rafforzamento dell’amicizia che lega Pinzolo a Gazoldo. La banda comunale è chiamata nuovamente ad effettuare un analogo servizio di gemellaggio, teso anch’esso al rafforzamento di un rapporto di amicizia di vecchia data, che tiene uniti i cittadini di Pinzolo con quelli di Vignola, in terra Emiliana. La trasferta per Vignola è prevista per il giorno 5 aprile; si parte prestissimo, alle quattro, per essere disponibili e schierati a Vignola per le ore 9, in una bellissima giornata di sole. Si sfila più volte lungo un percorso già conosciuto ai più, proprio perché già altre volte in passato la banda ha partecipato a questa sontuosa sfilata dei “ciliegi in fiore”, che vede il continuo susseguirsi di carri mascherati a primavera per la festa dei ciliegi, alternati da bande musicali di ogni dove, con le loro allegre musiche ed i loro ritmi cadenzati. Alla banda di Pinzolo viene anche riservato l’onore di allietare in marcia l’interno della fiera allestita ogni anno per l’occasione. Un buon pranzo in amicizia realizzato direttamente dal gruppo scout locale, ci ha permesso di riorganizzare le forze perdute nella lunga sfilata musicale, anche se l’allegria che saturava l’aria della città modenese ha contribuito certamente a rendere meno faticosa la prestazione dei suonatori, della cittadinanza e della moltitudine di persone che accalcavano le strade della manifestazione. “Fresca” invece è la trasferta effettuata il 24 maggio in terra padana, a Vaprio d’Adda, in provincia di Milano. In questo caso si tratta di una nuova amicizia, che segue le ormai consolidate prassi dello scambio sociale e culturale, IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO che porterà la banda milanese a Pinzolo nel corso del mese di giugno 2010. E come recita quel detto “prendere due piccioni con una fava”, abbiamo approfittato della trasferta per fare tappa a Bergamo, per la precisione “Berghem de sura”, dove abbiamo potuto godere delle preziosità del centro storico. Trasferiti a Vario d’Adda nel primo pomeriggio, a soli 30 minuti da Bergamo, abbiamo incontrato questi nuovi amici, che per l’occasione del loro centenario hanno voluto la presenza della nostra banda. La sfilata delle due bande ha introdotto la festa, seguita da un concerto in due parti; la prima riservata alla banda di Pinzolo che ha presentato in anteprima i pezzi preparati nei primi mesi dell’anno in corso e che sono stati diretti dal nostro nuovo “maestro di banda”, Franco Puliafito di Roncone. Dunque la banda sta vivendo una nuova ennesima sfida, con cambio del maestro e con nuovi pezzi musicali; serve quindi un rinnovato entusiasmo, una voglia nuova di suonare e stare insieme: mi sembra di poter affermare che questo non manca e che siamo sulla buona strada per presentarci rinnovati alla nostra Pinzolo. Nella prima parte dell’anno la banda dunque ha risposto “presente”, in segno di amicizia con Gazoldo degli Ippoliti, con Vignola, con Vaprio d’Adda, in segno di doveroso impegno per le manifestazioni locali, con la responsabilità che da sempre la contraddistingue, per portare a questi nostri amici il saluto di tutti i Pi n z o l e r i , attraverso una socialità capace di donare oltre che di ricevere. Dunque, grazie banda comunale! 29 GIOVANI di Alice e Cristina Il paradiso sugli sci: Sölden “L e voci e le risate dei miei compagni di viaggio mi riportarono alla realtà… E finalmente rieccomi sveglia dopo quelli che mi sembravano solo 5 minuti di sonno. Guardai fuori dal finestrino e… siamo tornati indietro? Una valle stretta attraversata da una strada altrettanto stretta, cascate in lontananza sul versante della montagna, abeti e vegetazione folta mi fecero credere per un attimo di trovarmi tra le montagne della Val Rendena, le mie montagne. Eppure non potevano essere quelle. Quelle me le ero lasciata alle spalle la mattina stessa. Subito un cartello mi ricordò dov’ero diretta e cosa stavo facendo. Indicava SÖLDEN, ÖTZTAL. Ancora pochi minuti e saremmo arrivati.” Come da qualche anno a questa parte, eccoci di nuovo di ritorno dal viaggio di studio organizzato dal Piano Giovani Val Rendena, con meta –per quest’anno- l’ Austria. Un’esperienza unica che rimarrà nel cuore di tutti i 40 giovani che vi han- no partecipato, e, perché no, anche dei meno giovani. L’atmosfera di quest’avventura infatti si è rivelata da subito tra le più piacevoli e confidenziali anche dal punto di vista dell’interscambio generazionale, per cui il rapporto con gli amministratori e le autorità ci è parso davvero amichevole e collaborativo. Animati da una comune curiosità verso la nuova località montana, abbiamo avuto modo – soprattutto nei momenti ufficiali o conviviali - di scambiarci opinioni ed esperienze. Già il giorno dell’arrivo è stato piuttosto intenso. L’acclimatazione all’ambiente ed alla cultura austriaca è riuscita immediatamente grazie ad una prelibata Wiener Schnitzel - di dimensioni considerevoli - ma soprattutto grazie a Carmen Fender, la direttrice dell’azienda turistica del posto, che ci ha accolti con gentilezza illustrandoci le particolarità del comprensorio sciistico di Sölden. Fender, un cognome che resta nella memoria di ogni turista di Sölden che si rispetti: dei 3 maggio 2009. I partecipanti al viaggio studio nella Ötztal 30 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO GIOVANI “Fender” è una farmacia, è un negozio di abbigliamento, Fender è - appunto il cognome della direttrice dell’azienda turistica. Il turismo di Sölden, come lei stessa ci ha raccontato, si basa infatti sull’orgoglio dei suoi abitanti più autoctoni, e sul loro amore per il proprio territorio. Solo a famiglie del posto, ad esempio, è concesso di costruire rifugi sul ghiacciaio e generalmente la gestione di tali locali resta in mano alle stesse famiglie, così come la direzione degli impianti di risalita. È proprio questo forte legame tra gente del posto e territorio che, a suo avviso, garantisce la riuscita di un turismo fruttuoso e allo stesso tempo rispettoso dell’ambiente e di ciò che offre. Un’impostazione di questo tipo dà l’idea di un’attività turistica non certo basata sulla speculazione e sullo sfruttamento irragionevole delle risorse, ma piuttosto sulla volontà di valorizzare la propria località, e di presentarla al visitatore nel migliore dei modi possibili. Personalmente, sono rimasta molto colpita dall’ospitalità ricevuta e dall’atteggiamento cordiale di baristi e ristoratori che ci hanno accolto col sorriso e con tanta allegria nonostante la nostra “ciurma di italiani” fosse ingombrante e a volte troppo rumorosa (soprattutto se messa a confronto con la cultura “della discrezione e del silenzio” tipica del mondo del nord). Io, che non sono una grande “economista” e neppure un’esperta di promozione turistica, e che guardo alle cose con occhio “umanistico”, credo di poter affermare con certezza che la cosa che più resta nel cuore dopo un soggiorno fuori casa sono le relazioni umane che si è riusciti a stabilire. È il confronto aperto con l’altro che ci arricchisce e, in qualità di visitatori, ci alletta, ci affascina. Sapere di poter contare su un rapporto amichevole - più che professionale - con la gente del posto è sicuramente un ottimo incentivo per un’eventuale seconda visita alla località. Tornandomene in Italia porterò IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO con me il ricordo di gente simpatica e disponibile che val la pena tornare a salutare, di una località che in qualche modo è “diventata anche un po’ mia” in quanto – anche se per poco - mi ci sono sentita a casa. L’esperienza a Sölden sicuramente ci ha messo a confronto con una cultura dell’ospitalità forse più avanzata della nostra, tutta da imparare. Ma torniamo alla cronologia della nostra gita. Per la sera della prima giornata era previsto un momento di confronto, una tavola rotonda “presieduta” da Fabio Sacco, ricercatore della facoltà di economia dell’università di Trento che ci ha presentato il Piano Strategico di Sviluppo Sostenibile. L’incontro con Fabio Sacco è servito anche e soprattutto a responsabilizzarci, a ricordarci l’importanza del nostro coinvolgimento nelle questioni che riguardano il futuro del nostro territorio. Il dibattito che è seguito alla presentazione del Piano Strategico infatti, ci ha portati al confronto della realtà della Ötztal, descrittaci nel pomeriggio dalla signora Fender con la nostra realtà di valle. La storia del turismo della Ötztal è stata segnata da una svolta positiva al momento in cui si è decisa una collaborazione totale tra varie realtà locali: funzionerà così anche per noi? Il quesito resta aperto. 31 GIOVANI Momenti interessanti di riflessione come quello della tavola rotonda sono stati sapientemente alternati a momenti di vero divertimento nel nostro viaggio studio. E così, per esempio, abbiamo avuto modo di “testare con mano” le possibilità di svago offerte da Sölden, a partire dai 150 km di piste dei ghiacciai Tiefenbach (3309m) e Rettenbach (3370m). Panorami magnifici valorizzati da spaziose piazzole di veduta realizzate nei punti di maggiore suggestione, piste ampie, lunghe ed in ottimo stato, esuberanti sculture di ghiaccio, spazi vasti e ben gestiti. In un’unica giornata abbiamo avuto la possibilità di sciare sulla pista che ospita la prima tappa europea di coppa del mondo di sci, di rilassarci al sole godendoci un tipicissimo Bratwurst ed un’ancor più tipica Söldenbier. Proprio il giorno della nostra visita, un gruppo pop tedesco vivacizzava l’ambiente con la sua musica allegra e ballabile creando l’atmosfera giusta per una giornata magica. Come se non bastasse, a pochi metri di distanza dal palco il Gletscherstadion (piccolo anfiteatro all’aperto che si trova alla stazione principale degli impianti) si preparava per ospitare la cosiddetta Frühlingsfest, evento tutto particolare che vede sciatori travestiti nei modi più bizzarri esibirsi in salti acrobatici, o meglio tuffi acrobatici, dato che si Aqua Dome a Längenfeld 32 chiudono in una piscina gonfiata per l’occasione. Insomma, una montagna fantastica dal punto di vista panoramico ed ambientale, ed allo stesso tempo ricca di eventi che hanno grande risonanza anche ad ampio raggio. Ma lo svago non si esaurisce sulle piste da sci. La sera la “bella vita” continua nei numerosi locali Après-Ski e Keller tipici, dove il divertimento prende veramente il via. A partire dalle 17.00 c’è aria di festa a Sölden, e noi abbiamo voluto godercela tutta (o quasi). Una discoteca su 3 piani, dall’architettura interna originalissima e dall’atmosfera spavalda e colorata ci ha animato la serata fino a notte fonda. La solita sveglia delle 8.30, la mattina dopo, è stata più dura che mai, ma la nostra tabella di marcia non lasciava spazio a ritardi o esitazioni. Eccoci quindi svegli, puntuali come sempre, pronti per una nuova giornata. Come da programma prestabilito la giornata prevedeva l’incontro con il sindaco di Sölden che ci avrebbe accompagnato nella prima tappa della mattinata: il depuratore della cittadina. Sebbene questa visita sia stata accolta con facce piuttosto perplesse inizialmente, la spiegazione dei metodi utilizzati per la depurazione nella località austriaca ha attirato l’interesse di gran parte del gruppo che ha proseguito la visita prestando attenzione alle descrizioni del tecnico il quale ha illustrato dettagliatamente le fasi del processo e i locali adibiti a questo. Apprezzate sono state anche il resto delle visite della mattinata, cioè quelle alle sedi delle varie associazioni: Vigili del Fuoco, del Soccorso Alpino e della Croce Rossa di Sölden. Le tre sedi sono situate nello stesso stabile; un grande edificio dotato di locali spaziosi che possano contenere tutte le attrezzature necessarie ai vari membri delle stesse. Poiché molti di noi sono impegnati in queste attività e fanno parte delle medesime associazioni in territorio trentiIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO GIOVANI no, la possibilità di un confronto con la parallela realtà austriaca ha interessato molto l’intero gruppo. Ed infatti, numerose sono state le domande rivolte alla nostra guida, anche specifiche riguardanti i metodi o le attrezzature utilizzate. Dopo il pranzo offerto dall’amministrazione comunale di Sölden, come da programma siamo giunti all’AQUA DOME, il più grande ed innovativo centro termale delle Alpi, situato a Längenfeld, a poco più di 10 Km dal centro di Sölden. Tutti noi siamo rimasti affascinati dalla splendida struttura a forma di cristallo con pareti trasparenti che già da lontano, dal finestrino del pullman, potevamo scorgere. Il fascino di questa struttura, (combinato alla suggestione del meraviglioso panorama alpino in cui è inserita) regala agli ospiti dell’ Aqua Dome una sensazione magica. Prima di godere anche noi di questa “sensazione magica”, abbiamo avuto modo di conoscere meglio l’organizzazione interna ed il funzionamento delle terme, grazie ad una guida che ci ha illustrato tutte le zone del centro: zona termale delle piscine interna ed esterna -sia per adulti che per ospiti più piccoli-, zona spa con vari tipi di sauna, area massaggi, sale relax, zona fitness (un’area espressamente dedicata agli sportivi, dotata non solo di macchinari ma anche di istruttori a completa disposizione degli ospiti). Inoltre ci è stato possibile visitare una parte dell’albergo collegato alle Terme. La visita alla struttura, come ho accennato prima, non è stata solo a “carattere teorico”. Fortunatamente, abbiamo potuto sperimentare in prima persona gli effetti benefici di questo complesso termale immergendoci nelle sue grandi vasche all’aperto di acqua sulfurea e rilassandoci in accoglienti saune e bagni turchi. Con rammarico, venuta sera, abbiamo dovuto lasciare le acque calde delle terme per ritornare a Sölden, dove, il giorno seguente ci si saIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO Il sindaco di Sölden Schöpf Ernst Georg, l’assessore di Pinzolo Carola Ferrari, l’assessore Christian Armani e il consigliere Walter Valenti di Ragoli rebbe preparati per la partenza….il nostro viaggio volgeva oramai al termine. Eppure le sorprese non erano ancora finite. Prima del rientro, infatti, ci aspettava ancora la visita al ÖTZIDORF. Ötzidorf è un museo archeologico all’aperto allestito per mostrare ai visitatori le case e l’economia del neolitico, ossia dell’epoca di Ötzi. A pochi chilometri da Sölden abbiamo fatto tappa in questo luogo, immerso nel verde della valle, dove due guide ci hanno attesi per accompagnarci tra le abitazioni e gli arnesi di queste popolazioni, e farci fare un tuffo nel passato e nella storia dei nostri antenati. Abbiamo scoperto come Ötztal non sia solo sinonimo di attrazione per il turismo sciistico ma sappia valorizzare anche la propria identità culturale. “…stanca ma veramente soddisfatta dei quattro giorni passati in compagnia alla scoperta di una nuova realtà, (che, per quanto simile, in molti aspetti si è rivelata diversa dalla mia) riflettevo nel viaggio di ritorno sull’ importanza di questa mia esperienza. Me ne tornavo in Italia con una miriade di idee, proposte, e stimoli per aprire orizzonti nuovi allo sviluppo del mio territorio.” 33 GIOVANI di Gloria Baraldi Referente tecnico del Piano Giovani Piano Giovani Val Rendena 2009 “Animazione, promozione e creatività” I l Piano Giovani è una libera iniziativa dei Comuni della Val Rendena. Nato grazie a un progetto dell’Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia Autonoma di Trento ha come obiettivo quello di cogliere le aspirazioni dei giovani della Val Rendena per valorizzarne le potenzialità, approfondirne le conoscenze e creare aggregazione e sinergia per il presente e per il futuro. Questo quarto anno di attivazione del Piano Giovani di zona della Val Rendena, denominato Rendena Giovani, costituisce un’innovativa e preziosa opportunità per i giovani e la comunità per intraprendere un cammino senza precedenti nel nostro territorio. Il Piano ha rappresentato fino ad ora un percorso di crescita culturale e sociale permettendo la nascita di iniziative collaterali e una prima apertura verso la valorizzazione dei giovani e delle loro potenzialità. I Giovani stanno riscoprendo la possibilità di applicare la loro creatività nella vita quotidiana sviluppando le proprie idee e i propri talenti. Se i primi anni del Piano Giovani sono serviti per proporre idee e impostare le strategie il 2009 rappresenta invece una sfida per il Piano. Lo sportello informativo Informagiovani aperto presso il Municipio di Pelugo e gestito dall’associazione “Rendena Eventi” svolge un’attività di informazione e orientamento concreta e innovativa su tutte le tematiche di interesse giovanile come formazione, lavoro, tempo libero, salute, viaggi e lavoro all’estero. A Pinzolo trovava posto presso le Ex Scuole Elementari un secondo Informagiovani che verrà riattivato non appena saranno ultimati i lavori di ristrutturazione dell’edificio per la realizzazione di quella che sarà la Casa della Cultura. Informagiovani si rivolge a giovani, adolescenti, insegnanti, operatori giovanili, referenti di scuole, associazioni, enti pubblici e privati e offre: colloquio informativo con 34 gli operatori, consultazione di dossier informativi e bacheche con notizie di particolare rilievo, annunci di lavoro, brochure e opuscoli, schede monografiche su temi di particolare interesse per i giovani, promozione dei progetti del Piano Giovani Val Rendena. Il portale rendenagiovani.it è uno spazio interamente dedicato ai giovani che possono trovare informazione a 360 gradi che spazia dagli eventi agli annunci di lavoro e una vera e propria community on line. “Animazione, promozione e creatività”, questo il tema del Piano Giovani 2009. I concetti di promozione e informazione saranno resi visibili con la creazione di un sito web rielaborato e all’altezza delle nuove tecnologie e il restyling dei prodotti editoriali che promuovono i progetti e gli eventi anche attraverso l’uso del logo Rendena Giovani e di un’immagine coordinata visibilmente riconoscibile e unitaria. Verrà poi creato un gruppo di giovani e giovani adulti che svolgano un progetto di animazione della valle fungendo da attrattiva sviluppando anche una sorta di “pubbliche relazioni di territorio”. Durante l’estate e l’autunno la valle verrà animata da eventi e feste con temi conduttori che abbiano come scopo la promozione di Rendena Giovani per creare comunità e partecipazione al progetto. La creatività, riscoperta in questi ultimi anni dai giovani della valle grazie ai progetti proposti dal Piano, ha un ampio spazio nella progettualità 2009 per dare modo di sviluppare i talenti e rendere i giovani cittadini attivi. I N F O R M A G I O V A N I ISCRIZIONI AI PROGETTI RICHIESTA INFORMAZIONI PROPOSTA DI SUGGERIMENTI ED IDEE in Val Rendena non c’è niente per i giovani 01 aprile 02 Ti asp e per ttiamo mera questa v avve igliosa ntura ! maggio 03 Informagiovani Rendena Giovani Municipio di Pelugo piano attico dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 Tel. 0465.800119 Ma puoi scriverci sempre per e-mail! [email protected] www.rendenagiovani.it luglio 04 luglio Corso di ballo dell’ottocento e viaggio studio a Vienna Viaggio In montagna con la SAT Corso di musica pop-rock con concerto finale SISSI E CECCO BEPPE AI GIORNI NOSTRI VIAGGIO STUDIO A SÖLDEN-AUSTRIA CAMPUS IN RIFUGIO GIOVANI IN ROCK Sölden è una località tra i monti dell’Austria nella Ötztal che ospita tutti gli anni le prime gare della Coppa del Mondo di Sci sul ghiacciaio Rettenbach, con partenza ad oltre 3.000 metri di altitudine. Durante il soggiorno si avrà l’occasione di conoscere da vicino l’organizzazione della località confrontandosi con la locale Amministrazione Comunale, Azienda di promozione Turistica e Società Funivie. Inoltre un pomeriggio sarà autogestito per un confronto sulle tematiche legate allo sviluppo del turismo nella Val Rendena comparato con quanto appreso dagli incontri con gli enti locali di Sölden. Una giornata sarà dedicata 5 giorni al rifugio Denza-Gruppo della Presanella alta Val di Sole per conoscere la montagna e condividere un’esperienza di vita di gruppo. Accompagnati da Guide Alpine ed Esperti, si impareranno le tecniche di arrampicata e si approfondiranno tematiche riguardanti il ciclo dell’acqua ed il fronte della Prima Guerra Mondiale. Stage intensivo di una settimana per apprendere ed approfondire la tecnica esecutiva della band di musica poprock con l’ausilio di strumenti quali chitarra elettrica, basso elettrico, batteria, tastiere e voce. Un corso di ballo ottocentesco tra cui il famosissimo valzer viennese molto divertente e coinvolgente. Si vivrà il sogno dei fasti della corte degli Asburgo e a settembre la magia proseguirà anche a Vienna per un viaggio studio ed un incontro con altri giovani appassionati alla meravigliosa storia degli Imperatori Elisabetta e Francesco Giuseppe. Età per partecipare: dai 14 ai 29 anni Data prevista per l’evento: da aprile a maggio viaggio in settembre IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO Età per partecipare: dagli 11 ai 16 anni Data prevista per l’evento: dal 13 al 17 luglio Scadenza iscrizioni: 30 giugno Età per partecipare: dai 14 ai 29 anni Sede dell’evento: sala prove da definire Data prevista per l’evento: 27 luglio al 1 agosto concerto finale ad agosto Scadenza iscrizioni: 15 giugno I N F O R M A G I O V A N I Un rinnovato entusiasmo, nuove idee e un restyling d’immagine più vicino ai giovani che si rispecchia anche nel Tavolo del Piano Giovani, tavola rotonda di confronto e di progetto costituita dai rappresentanti delle Amministrazioni, da associazioni e da enti che rappresentano il territorio. Il Tavolo vuole essere visto come un’opportunità affinché divenga un vero propulsore delle capacità giovanile. I progetti in programma quest’anno sono: Sissi e Cecco Beppe ai giorni nostri Un corso di ballo ottocentesco tra cui il famosissimo valzer viennese molto divertente e coinvolgente. Si vivrà il sogno dei fasti della corte degli Asburgo e a settembre la magia proseguirà anche a Vienna per un viaggio studio ed un incontro con altri giovani appassionati alla meravigliosa storia degli Imperatori Elisabetta e Francesco Giuseppe. Viaggio Studio a Sölden Sölden è una località tra i monti dell’Austria nella Ötztal che ospita tutti gli anni le prime gare della Coppa del Mondo di Sci sul ghiacciaio Rettenbach, con partenza ad oltre 3.000 metri di altitudine. Durante il soggiorno si avrà l’occasione di conoscere da vicino l’organizzazione della località confrontandosi con la locale Amministrazione Comunale, Azienda di promozione Turistica e Società Funivie. Inoltre un pomeriggio sarà autogestito per un confronto sulle tematiche legate allo sviluppo del turismo nella Val Rendena comparato con quanto appreso dagli incontri con gli enti locali di Sölden. Una giornata sarà dedicata all’esplorazione del demanio sciabile ed un’altra ad una visita all’Aqua Dome. Campus in rifugio 5 giorni al rifugio Denza-Gruppo della Presanella alta Val di Sole per conoscere la montagna e condividere un’esperienza di vita di gruppo. Accompagnati da Guide Alpine ed Esperti, si impareranno le tecniche di arrampicata e si approfondiranno tematiche riguardanti il ciclo dell’acqua ed il fronte della Prima Guerra Mondiale. Giovani in rock IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO 01 aprile 02 Informagiovani Rendena Giovani Municipio di Pelugo piano attico dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 Tel. 0465.800119 Ti asp e per ttiamo mera questa v avve igliosa ntura ! maggio Ma puoi scriverci sempre per e-mail! [email protected] www.rendenagiovani.it luglio 03 luglio 04 Corso di ballo dell’ottocento e viaggio studio a Vienna Viaggio In montagna con la SAT Corso di musica pop-rock con concerto finale SISSI E CECCO BEPPE AI GIORNI NOSTRI VIAGGIO STUDIO A SÖLDEN-AUSTRIA CAMPUS IN RIFUGIO GIOVANI IN ROCK Un corso di ballo ottocentesco tra cui il famosissimo valzer viennese molto divertente e coinvolgente. Si vivrà il sogno dei fasti della corte degli Asburgo e a settembre la magia proseguirà anche a Vienna per un viaggio studio ed un incontro con altri giovani appassionati alla meravigliosa storia degli Imperatori Elisabetta e Francesco Giuseppe. Sölden è una località tra i monti dell’Austria nella Ötztal che ospita tutti gli anni le prime gare della Coppa del Mondo di Sci sul ghiacciaio Rettenbach, con partenza ad oltre 3.000 metri di altitudine. Durante il soggiorno si avrà l’occasione di conoscere da vicino l’organizzazione della località confrontandosi con la locale Amministrazione Comunale, Azienda di promozione Turistica e Società Funivie. Inoltre un pomeriggio sarà autogestito per un confronto sulle tematiche legate allo sviluppo del turismo nella Val Rendena comparato con quanto appreso dagli incontri con gli enti locali di Sölden. Una giornata sarà dedicata all’esplorazione del demanio sciabile ed un’altra ad una visita all’Aqua Dome. 5 giorni al rifugio Denza-Gruppo della Presanella alta Val di Sole per conoscere la montagna e condividere un’esperienza di vita di gruppo. Accompagnati da Guide Alpine ed Esperti, si impareranno le tecniche di arrampicata e si approfondiranno tematiche riguardanti il ciclo dell’acqua ed il fronte della Prima Guerra Mondiale. Stage intensivo di una settimana per apprendere ed approfondire la tecnica esecutiva della band di musica poprock con l’ausilio di strumenti quali chitarra elettrica, basso elettrico, batteria, tastiere e voce. Età per partecipare: dai 14 ai 29 anni Data prevista per l’evento: da aprile a maggio viaggio in settembre Sede dell’evento: Madonna di Campiglio Scadenza iscrizioni: 20 aprile Età per partecipare: dagli 11 ai 16 anni Data prevista per l’evento: dal 13 al 17 luglio Scadenza iscrizioni: 30 giugno Età per partecipare: dai 14 ai 29 anni Sede dell’evento: sala prove da definire Data prevista per l’evento: 27 luglio al 1 agosto concerto finale ad agosto Scadenza iscrizioni: 15 giugno Età per partecipare: dai 18 ai 29 anni Data prevista per l’evento: dal 30 aprile al 3 maggio Scadenza iscrizioni: 15 aprile 05 luglio 06 settembre 07 ottobre 08 Campus sportivo Serate e feste Corso di teatro Corso di pittura e lavorazione del legno CAMPUS CALCISTICO RENDENA STRA-VAGANTE Power! Giorni di festa animeranno la Val Rendena. Gare sportive tra paesi, calcetto, tornei, un piccolo villaggio come un “Paese dei Balocchi” e concerti rock dei nostri giovani di valle e di giovani trentini. INTERPRETANDO FIABE E LEGGENDE DELLA VAL RENDENA CREATIVITY Camp intensivo di insegnamento del gioco del calcio rivolto in particolare a chi vuole diventare “allenatore di domani”. Il corso si avvarrà di esperti giocatori e tecnici professionisti del Chievo Verona. La passione per lo sport nazionale ma soprattutto la voglia di imparare le regole del gioco non solo in campo ma anche nella vita. Età per partecipare : dai 12 ai 17 anni Data prevista per l’evento: dal 26 luglio al 2 agosto Sede dell’evento: campo di calcio di Carisolo Scadenza iscrizioni: 15 giugno Età per partecipare: dagli 11 ai 29 anni Per gli Spettatori l’ età è illimitata… Data prevista per l’evento: metà settembre Sede dell’evento: Val Rendena località varie info I N F O R M A G I O V A N I Un corso di teatro entusiasmante ed innovativo che fornirà tecniche di improvvisazione e di musical portando in scena una commedia rappresentativa delle leggende e del folklore della Val Rendena. Età per partecipare: dagli 11 ai 29 anni Data prevista per l’evento: da ottobre a dicembre Sede dell’evento: teatro di Spiazzo Scadenza iscrizioni: 30 settembre Finalmente un ufficio tutto per i giovani dove trovare informazioni su opportunità, lavoro all’estero, università, formazione, vacanze in Italia, Europa e Mondo, volontariato, tempo libero, eventi e concorsi e tanto altro. È un servizio pubblico gratuito rivolto sia ai giovani che alle famiglie. www. rendenagiovani.it | [email protected] ottobre Lavorazione scultorea e pittorica su legno. Un’iniziativa che promuove sia l’arte che la tradizione locale e consente di imparare le tecniche e applicarle secondo la propria personale creatività. Età per partecipare: dagli 11 ai 29 anni. Data prevista per l’evento: da fine ottobre a fine novembre Sede dell’evento: Pelugo Scadenza iscrizioni: 30 settembre INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI Informagiovani Rendena Giovani Municipio di Pelugo - piano attico dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 | Tel. 0465.800119 Ma puoi scriverci sempre per e-mail! [email protected] SERVIZIO PUBBLICO ATTIVO DA APRILE WWW.GRAFICA5.IT GIOVANI ISCRIZIONI AI PROGETTI RICHIESTA INFORMAZIONI PROPOSTA DI SUGGERIMENTI ED IDEE in Val Rendena non c’è niente per i giovani Stage intensivo per apprendere ed approfondire la tecnica esecutiva della band di musica pop rock con l’ausilio di strumenti quali chitarra elettrica, basso elettrico, batteria, tastiera e voce. Campus calcistico Camp intensivo di insegnamento del gioco del calcio rivolto in particolare a chi vuole diventare allenatore di domani. Rendena Stra–Vagante Giorni di festa animeranno la Val Rendena. Gare sportive tra paesi, tornei ed un piccolo villaggio come un “paese dei balocchi” e concerti rock dei nostri giovani di valle e di giovani trentini. Interpretando fiabe e leggende Corso di teatro innovativo che fornirà tecniche di improvvisazione e di musical portando in scena una commedia rappresentativa delle leggende e del folklore della Val Rendena. Creativity Lavorazione scultorea e pittorica su legno. Un’iniziativa che promuove sia l’arte che la tradizione locale ed applica le tecniche secondo la propria personale creatività. Per iscrizioni ed approfondimento sui progetti che verranno promozionali in valle anche durante l’anno, per partecipare ed ideare il piano giovani del 2010 la comunità ed i giovani sono invitati a rivolgersi all’informagiovani presso il Municipio di Pelugo dalle ore 10.00 alle ore 12.00 dal martedì al venerdi tel 0465/800.119 oppure per email in qualsiasi momento ad [email protected] www.rendenagiovani.it 35 MAVIGNOLA di Giovanna Binelli Una sagra speciale: la chiesetta recuperata Sabato 17 gennaio, festa di Sant’Antonio Abate, è stata riconsegnata alla Comunità, al termine dell’opera di restauri, l’antica chiesetta dedicata al Santo protettore degli animali I lavori, iniziati martedì 22 aprile, sono proseguiti durante l’estate e l’autunno, hanno compreso tutte le opere necessarie per il restauro complessivo del monumento e la sua valorizzazione (sistemazione delle coperture, restauro degli intonaci e delle decorazioni pittoriche sia interne che esterne, rifacimento del- Da sinistra: Padre Ermete, il Sindaco William Bonomi, don Mario Bravin e Padre Gaetano Castiglia che benedice l’interno della Chiesetta 36 la pavimentazione interna, indagine archeologica, verifica del sistema si smaltimento delle acque meteoriche ed altre opere minori). La Comunità di Mavignola ha voluto festeggiare l’importante avvenimento ritagliando uno spazio particolare all’interno della “Tre giorni di festa” (16, 17 e 18 gennaio) organizzati dalla storica Proloco frazionale. Alla solenne celebrazione della S.Messa alle ore 10.00, presieduta da Padre Ermete Rauzi e concelebrata da don Mario Bravin e Padre Gaetano Castiglia, è seguita una cerimonia ufficiale con la benedizione della Chiesa e degli affreschi. Padre Ermete, con i suoi 97 anni suonati, ha raccontato e commosso i tanti presenti narrando le tappe salienti che la Chiesetta nella sua memoria ha vissuto. Ha ricordato come, appena arrivato a Mavignola nel 1946, la Chiesetta era adibita a ricovero di fascine e materiali vari, di come si sia adoperato in prima persona per salvare e salvaguardare quegli affreschi che lo avevano stregato a prima vista. Il nostro Sacerdote ha avuto parole di grande ringraziamento per la Provincia, rappresentata dal suo Assessore alla Cultura dott. Franco Panizza, giunto in Valle appositamente per condividere con la Comunità questo significativo momento, parole di stima anche per il Comune di Pinzolo, presente il Sindaco, William Bonomi, il Vicesindaco, Patrizia Ballardini, e gli Assessori Carola Ferrari, Luciano Caola e Giovanna Binelli, per la Cassa Rurale di Pinzolo e la Famiglia Cooperativa, tutti coloro cioè che hanno contribuito al restauro dell’Edificio Sacro. Hanno emozionato le parole dell’arch. Roberto Paoli, direttore lavori dell’opera di restauro. L’architetto ha riportato IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO MAVIGNOLA ai presenti un ricordo della sua gioventù quando, studente di scuola media, scendeva e saliva da Campiglio e vedeva nella Chiesetta la muta testimone del suo passaggio quotidiano e dello scorrere del tempo. La toccante cerimonia è stata accompagnata dalle note del violino di Elisa Bruti, giovane e promettente violoncellista di Pinzolo che con passione e amore ha soffuso nei cuori dei presenti tutto il suo amore per la musica e per l’arte in senso lato. L’Amministrazione comunale di Pinzolo ha voluto lasciare traccia storica dell’avvenuto restauro, regalando alla Comunità di S.A.di Mavignola un piccolo libretto che raccoglie delle note sulla storia della Chiesetta e della piccola Frazione. L’opuscolo, curato e scritto da Giovanna Binelli, referente per l’Amministrazione sull’abitato di Mavignola, è stato stampato grazie ad un contributo messo a disposizione dell’Assessorato alla Cultura nella persona del suo assessore, ins. Carola Ferrari. Il libricino raccoglie le testimonianze che si trovano scritte qui e là nelle tesi di laurea, su libri inerenti la Famiglia Baschenis... Interessante la ricostruzione dell’origine del nome, Mavignola: dovrebbe trattarsi, secondo il Lorenzi1, di un diminutivo di mavígna, a sua volta derivato del rendenese mávi, che a Pinzolo e a Montagne designa i pappi del soffione, “Taraxum officinale” [Pedrotti-Bertoldi 1930, 397]. Sono i fiori di tarassaco che, terminata la fioritura, si trasformano in tanti piccoli tasselli bianchi, basta un soffio e volano nel cielo. I prati erano ricchi di questi fiori, da qui Mavignola. Una seconda ipotesi riguardo l’origine del nome è legata al toponimo Milegna - secondo la tradizione il luogo ove sorgeva l’antico abitato -, che si sarebbe poi trasformato in Milegnola e in seguito Mavignola. Il 17 gennaio insomma è stato vissuto un avvenimento vero e proprio per la piccola Frazione, uno di quei giorni che non si dimenticano facilmente. Proprio perché legati all’identità del territorio, un avvenimento atteso da tanto tempo e caldeggiato da tante persone amanti dell’arte, della storia e delle tradizioni. 1 Cfr. Ernesto Lorenzi _ Dizionario toponomastico tridentino _ Bologna, Forni, 1981, pag. 211; IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO 37 EVENTI di Francesca Maffei e Matteo Bonapace Wroom Nicky Hayden – e i fan. Sensazionale la partecipazione di due personalità del caWroom festeggia il 19° compleanno libro di Luca Cordero di Montezemolo e Luca Cordero di Montezemolo Bernie Ecclestone; proprio il patron della e Bernie Ecclestone a Campiglio Formula 1, nelle interviste rilasciate, si per l’occasione è dichiarato estasiato dalla bellezza del luogo e al tempo stesso estremamente sorpreso di non averne mai sentito par’evento più importante attualmente lare… Ma a questo, fortunatamente, ha presente a Madonna di Campiglio, crecontribuito in misura massiccia la copersciuto di anno in anno e sempre carico tura mediatica che Wrooom è stato in di nuove sorprese e indimenticabili emogrado ancora una volta di assicurare al zioni non soltanto per il pubblico, ma per brand Madonna di Campiglio e al marchio chiunque ne prenda parte collaborando Trentino: cinque continenti, 160 Paesi e per la sua riuscita: è l’imperdibile ap1.037.534.190 case raggiunti da servizi puntamento di Wrooom - Ferrari & Ducatelevisivi, apparizioni in 28 testate giorti Press Ski Meeting, che ha visto la sua nalistiche nazionali e 7 agenzie di stam19° edizione dal 12 al 17 gennaio 2009. pa internazionali, presenza su 29 siti Un’edizione particolarmente ricca internet. Bastano questi dati a far comdi novità, a partire dalla sempre magprendere immediatamente la rilevanza gior apertura della manifestazione al che il F1 & MotoGP Press Ski Meeting ha pubblico e dalla moltiplicazione delle oggi acquisito per Campiglio, principale occasioni di incontro tra i piloti – Kimi evento di portata internazionale che la Raikkonen, Felipe Massa, Casey Stoner e località ha il privilegio di ospitare. Un ulteriore elemento innovativo è stato il coinvolgimento della popolazione locale nell’organizzazione; in tal senso, Philip Morris ha voluto dare l’opportunità ai giovani campigliani di avere un ruolo creativo e propositivo all’interno della manifestazione, a cui si è poi aggiunto un compito di coordinamento con i vari enti e istituzioni locali e regionali. Lo scorso novembre, una delegazione di noi giovani è infatti stata invitata a Losanna per esporre idee e proposte in termini di side events e destination Kimi Raikkonen e Felipe Massa - Wroom – M.di Campiglio, gennaio 2009 dressing che sono state accol- L 38 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO EVENTI te dall’Organizzazione con sincero entusiasmo; alcune attuate da subito, altre messe in cantiere per le prossime edizioni e per creare ulteriori happening preferibilmente durante la stagione estiva. Il programma ha avuto inizio domenica 11 gennaio, con una scenografia aerea composta dai ragazzi di ParAria a cui è seguita, lunedì, l’inaugurazione del Wrooom Space, punto di riferimento per il pubblico in piazza Dolomiti, con una photogallery storica e, eccezionalmente, la monoposto Ferrari F1 e Ducati Desmosedici in esposizione. Un regalo particolare è stato quello che Hayden e Massa hanno riservato agli atleti dei XX Giochi Nazionali Invernali per i Diversamente Abili che si sono svolti a Pinzolo; dimostrando grande sensibilità, i due campioni hanno incontrato i ragazzi delle Special Olympics e si sono resi disponibili per autografi e foto. Le due giornate, rispettivamente Ducati Incontra e Ferrari Incontra, dedicate alle interviste con i Piloti aperte al pubblico, sono state intervallate, mercoledì, da una grande fiaccolata conclusasi in un affollatissimo Wrooom Space, con animazione e villaggio enogastronomico. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO Wroom 2009 – L.C. Montezemolo, B. Ecclestone e Tamara Ecclestone Venerdì, gran finale con acrobati parkour, gara di go-kart sul Laghetto e pirotecnica celebrazione dei 19 anni della manifestazione. La settimana si è conclusa con l’annuncio che Wrooom si terrà anche nel 2010, momento atteso con trepidazione e per nulla scontato; occorre infatti ricordare che soltanto con la collaborazione e l’impegno di tutti sarà possibile assicurare il ripetersi di un evento così sensazionale. Noi Giovani, nel nostro piccolo, ci siamo già attivati per preparare un 20° Anniversario memorabile, e speriamo davvero di riuscire a coinvolgere l’intera località! 39 EVENTI di Angela Romagnoli Direttore Artistico Festival Mozart Il Festival Internazionale W.A. Mozart a Madonna di Campiglio - Musica d’autore tra le montagne La collaborazione tra il Comune di Pinzolo, il Centro Congressi di Madonna di Campiglio e il Festival Mozart di Rovereto è già arrivata al quarto appuntamento. Quest’anno depliant_15x21cm.pmd 40 l’ormai ‘tradizionale’ concerto di anteprima è inserito in una piccola ma significativa stagione all’insegna della qualità e della varietà. Gli appuntamenti sono coerenti con la programmazione settembrina del festival roveretano, e ne rappresentano a tutti gli effetti un ampliamento. Così, anche a Madonna di Campiglio si festeggiano gli anniversari che danno al 2009 un sapore musicale particolare: cadono assieme i 250 anni dalla morte di Händel, i 200 anni da quella di Haydn e Albrechtsberger, nonché dalla nascita di Mendelssohn. Tutti compositori legati a Mozart, che li ha avuti come modelli, maestri, colleghi, amici, discepoli ideali; ottima ragione per esplorare il 1 03/04/2009, 8.16 mondo intorno a Wolfgang proprio presentando la loro musica. Il primo concerto è stato in febbraio: l’ensemble L’Aura soave, diretto da Diego Cantalupi e da anni dedito alla ricerca sul repertorio barocco, ci ha riportati ai tempi di Händel e dei suoi contemporanei italiani. Il pubblico di Campiglio ha ascoltato anche due prime esecuzioni moderne di arie di Francesco Mancini (napoletano contemporaneo del Sassone), impreziosite, come tutto il concerto, dal suono degli strumenti barocchi. Anche la sera di Pasqua hanno risuonato al Centro Congressi strumenti originali: l’ensemble Musica Riservata di Vienna ha accompagnato il pubblico in un viaggio attraverso pagine note (il Requiem di Mozart in una trascrizione per quartetto) e molto meno note (un trio di Gassmann con la viola d’amore o una sonata di Albrechtsberger), alla scoperta di un classicismo viennese in grado di emozionare realmente gli ascoltatori pur nella dimensione intima del concerto cameristico. I prossimi appuntamenti sfrutteranno lo spazio teatrale del Centro. Il 18 luglio si assisterà ad una vera e propria piccola opera, con orchestra, cantanti e scene: il Conservatorio di Trento allestirà I due Svizzeri di Giacomo Gotifredo Ferrari, roveretano di nascita ed europeo di carriera. Una storia semplice e una musica molto godibile, a suo tempo considerata degna di inframmezzare le esecuzioni viennesi del balletto Le creature di Prometeo di Beethoven. Il 1° agosto ci sarà la prima assoluta di un allestimento che ha già ingolosito più di un’altra rassegna: Il mondo della luna di Haydn - Goldoni (a 40 anni dal primo allunaggio…). Un’opera buffa realizzata IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO EVENTI con le marionette, secondo una tradizione praticata dallo stesso Haydn: elementi classici (ma molto variegati) del teatro di figura saranno affiancati da modernissime tecniche video. L’Associazione Specchi Sonori – Centro Studi “Cesare Felici” di Carrara realizzerà lo spettacolo, che rientra nell’ambito del più ampio progetto Lirica dei piccoli intrapreso alcuni anni orsono in omaggio ideale all’opera di Vittorio Podrecca e al suo Teatro dei Piccoli nella Roma degli anni ‘20. La sinergia tra il Festival Mozart e le istituzioni (nonché le persone che le rappresentano, che sempre giocano un ruolo fondamentale nella buona riuscita dei progetti) sembra destinata a crescere e a dare buoni frutti. Intanto il suggerimento ai campigliesi autoctoni e ospiti è quello di godere questa fortunata e variegata stagione di divertimento musicale: proposte sì culturalmente raffinate ma assolutamente alla portata di ogni appassionato. EVENTI di Marianna Biaudet Dolomite’s Fire Ha sfilato sabato 14 marzo la fiaccolata da record, doveva essere la più lunga del mondo, proprio sulle nevi di Madonna di Campiglio e ha acceso luce e speranza donando tutto il ricavato, 27.000 €, a sostegno dell’infanzia e più precisamente a sostegno dei piccoli protagonisti dell’associazione Magica Cleme1 che hanno contribuito insieme ai nomi più conosciuti (Cesare Maestri, Christian Ghedina, Maurizio Nichetti) a dare vita a un’impresa di solidarietà che verrà riproposta il prossimo inverno con l’augurio che riesca a raccogliere sempre più partecipanti. La fiaccolata si è sviluppata sia dal paese, tre i punti di partenza, sia dalle piste principali; la discesa è coordinata e uno è il punto di arrivo : Piazza Dolomiti appositamente allestita “a villaggio” per accogliere tutti con bevande calde 1 Magica Cleme è una onlus che si occupa dell’intrattenimento dei bambini malati al di fuori delle strutture ospedaliere. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO e qualche piatto offerto dagli alberghi e ristoranti di Madonna di Campiglio. Il countdown è stato pronunciato da Cristina Prodi, al suo “Via” gli starter (Ghedina, Bernardi, Maestri...) hanno condotto i loro gruppi illuminati in questa impresa che ha richiesto mesi di preparazione da parte del Comitato Organizzatore tra cui la pro loco di Madonna di Campiglio in forte unione con quella di Pinzolo e Mavignola, che iniziano qui un percorso di sinergia atto a produrre eventi di tutto rispetto proponendo iniziative che si occupano non solo di riempire il tempo dei nostri ospiti, ma anche di arricchirlo di significato. Questa fiaccolata ha centrato il bersaglio, ha dato voce al nostro Paese e ha dato voce, ma più di tutto sorrisi, ai bambini e ragazzi dell’associazione Magica Cleme; si sono strette amicizie, allargati orizzonti, condiviso storie e imparato il coraggio. Questo è il record di cui tanti cuori avevano bisogno. 41 CULTURA di Giorgio Ferrari Presidente “Amici dell’Asilo” La scuola materna di Campiglio: i suoi primi trent’anni Trent’anni: un periodo storico lungo e significativo, in grado di rendere la misura di un fenomeno sociale, di una vita di una persona o di un ente L a Scuola Materna di Madonna di Campiglio ha raggiunto e superato il traguardo dei suoi trent’anni di attività nel 2008; per la località trentina questo rappresenta un record, che l’Ente Gestore dell’istituto ha voluto celebrare lo scorso dicembre con una giornata speciale, svoltasi tra canti, mostre, scenette dei più piccoli, contributi e testimonianze. Alla Sala Congressi della località, dove si è svolta la giornata di festa, presidenti e insegnanti di ieri e di oggi hanno potuto ripercorrere gli episodi più significativi e importanti della vita della scuola. Per una qualunque località la Scuola Materna rappresenta un’istituzione importante e sentita, tanto dai grandi quanto dai principali protagonisti, ovvero i più piccini. La società di un paese, guardando nell’album dei ricordi del proprio asilo, si rivede allo specchio, scoprendo aspetti, atteggiamenti, timidezze e prime spavalderie di sé stessi, dei propri genitori e dei propri nonni. Un elemento importante per tutti, e ancor di più per Campiglio, per la sua comunità per molti versi ancora “giovane”. L’asilo di Madonna di Campiglio nacque nel 1975 da una “costola” di quello Anno scolastico 1978-79 42 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO CULTURA di Pinzolo, le cui prime notizie risalgono alla fine del XIX secolo quando venne costituita la “Società degli Amici dell’Asilo Infantile di Pinzolo”. Con l’entrata in vigore della legge provinciale del 1977, la Società Amici dell’Asilo ottenne l’equiparazione tra l’istituto di Pinzolo e quello di Madonna di Campiglio, costituito il 6 novembre 1978, allorquando iniziò la propria gestione tramite l’Ente Gestore. Il primo locale a ospitare la Scuola Materna di Campiglio fu quello al piano terra del condominio “Dolomiti”, nella parte nord del paese. In quelle sale (dove fu poi ospitata una sala giochi) l’asilo di Campiglio rimase fino al 1982, data a partire dalla quale fu spostata la sede in via Dolomiti di Brenta. Oggi la scuola è gestita da un organo collegiale, l’Ente Gestore, che si riunisce periodicamente e che gestisce le problematiche inerenti la vita ordinaria dell’istituto. L’Ente è supportato, per la parte didattica e nei rapporti con le famiglie, da un Comitato di Gestione composto da dieci membri, scelti tra i rappresentanti dei genitori, insegnanti e personale ausiliario, oltre a un rappresentante dell’Ente Gestore e a due dei Comuni di Pinzolo e di Ragoli. Nel futuro dell’istituto sono in vista novità importanti; ci riferiamo naturalmente alla nuova sede, che verrà ospitata nel polo scolastico intercomunale oggi in via di realizzazione al Palù. La futura Scuola Materna di Campiglio, realizzata seguendo i più moderni criteri architettonici in materia, si comporrà di tre sezioni (di sessanta metri quadri), e di una “zona di accoglienza” di cento metri circa. Ci sarà inoltre spazio per una “stanza sonno” per i bimbi, per una cucina (comune alla scuola elementare e media) e per vari altri servizi, compreso un magazzino e un laboratorio. Per riassumere i primi trent’anni di attività della Scuola, l’Ente Gestore ha infine realizzato un volume, interamente a colori, dedicato alle vicissitudini, alle IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO tappe, ai ricordi ma anche alle prospettive future dell’asilo di Campiglio, che raccoglie i contributi di vari protagonisti della vita della scuola, ed è corredato da un impianto fotografico che copre, cronologicamente, i momenti più importanti della vita dell’istituto. Il libro è stato realizzato e curato in tutti i dettagli da Paolo Bisti, al quale va la nostra stima per l’eleganza intellettuale e la professionalità con cui ha raccolto e raccontato, con i testi e con le fotografie, la storia della Scuola Materna di Madonna di Campiglio. Un ringraziamento particolare e doveroso va inoltre presentato alla signora Carola Ferrari, Assessore alla Cultura del Comune di Pinzolo, per l’attenzione che ha sempre riservato alla nostra realtà anche attraverso il sostegno economico. 43 CULTURA di Stefano Marchetti Gara di lettura alle scuole elementari Quest’anno, sulla scorta delle positive esperienze attuate in diverse altre scuole e biblioteche del Trentino, il Consiglio di Biblioteca ha proposto di attuare anche nelle nostre scuole elementari una gara di lettura. Si è scelto di fare questo esperimento con le classi quarte e quinte di Pinzolo, Madonna di Campiglio e di Spiazzo, Comune convenzionato con Pinzolo per la gestione del Servizio bibliotecario. L’iniziativa, che ha da subito ricevuto l’appoggio da parte degli insegnanti delle scuole coinvolte, mirava ad incoraggiare i bambini alla lettura proponendo loro una serie di testi su cui poi confrontarsi in giochi diversi. Si è fatto in modo che ogni componente della classe potesse avere un libro per iniziare, incoraggiando poi i bambini a scambiarseli e a farli circolare fra loro il più possibile. Nel dettaglio, le quarte hanno gareggiato su: Un problema è un bel problema, Rover salva il Natale, Quarta elementare, Il libraio sotterraneo, Arriva la famiglia Poltiglia! Gli alunni della V elementare di Pinzolo 44 e La fabbrica delle farfalle, mentre alle quinte sono toccati: Lupo siberiano, I tenacissimi Sgrinfi di Frip, Le avventure di Jim Bottone, Le Streghe, La casa di betulla e Bifreddo, Lucy secca e lo zio ventriloquo. Alcuni classici dunque, uniti a libri recenti o recentissimi; soprattutto, libri non proprio facili, che hanno richiesto certamente impegno ed attenzione. La presentazione dell’attività nelle classi, con la consegna dei libri, è stata effettuata nello scorso mese di dicembre. Le gare vere e proprie invece si sono svolte il 3 (per le quarte) e il 17 (per le quinte) marzo, nell’aula magna delle scuole di Pinzolo. I giochi proposti sono stati un cruciverba, il “da 0 a 10”, una “battaglia navale” e il “vero o falso”. Entrambe le sfide sono state molto combattute, a dimostrazione che tutti i partecipanti erano arrivati all’appuntamento preparati e con la giusta grinta. Tra le classi quarte si è affermata Campiglio con 124 punti seguita da Pinzolo con 112; posizioni invertite invece per le quinte (128 a 104). A tutti i bambini delle classi vincitrici è stato consegnato un libro, mentre alle classi seconde classificate sono andati dei volumi di consultazione per la biblioteca scolastica. In complesso si è trattato di un’esperienza largamente positiva: i bambini si sono divertiti (tanto che a Pinzolo si è pensato di riproporre all’interno delle classi un’altra gara con due nuovi libri), hanno scoperto un nuovo modo di giocare con i libri e hanno sperimentato l’importanza del gioco di squadra. Confidiamo quindi di poter riproporre l’attività anche nei prossimi anni, inventando formule nuove e, speriamo, allargandola anche ad altre classi e scuole. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO CULTURA di Giuseppe Leonardi I simboli racchiudono in sé secoli di storia Il crocifisso di legno scolpito, emblema delle radici e dell’identità della cultura cristiana e le due formelle di ceramica dello Stemma del Comune di Pinzolo e dell’Aquila ardente di San Venceslao, sono tre simboli che adornano la parete orientale della sala consiliare del Municipio di Pinzolo. Cui aggiungo: un popolo che dimentica la propria storia perde la propria identità, la propria solidarietà, svanisce; se gli abitanti della Rendena hanno smesso di insegnare la storia ai loro figli è perché stanno perdendo la fiducia in sé stessi, non sono più orgogliosi della Autonomia amministrativa e di ciò che hanno fatto nel passato, non credono più di poter fare cose importanti nel futuro. Chi cancella la sua storia perde la speranza. Solo chi la ritrova, ritrova la speranza. San Venceslao martire Il 4 gennaio 1988 è data storica per la Provincia Autonoma di Trento e il 28 settembre è per il calendario cristiano la ricorrenza di San Venceslao martire. Boemia: perde il padre da ragazzo e gli succede nel governo, sia pure con la reggenza di sua madre Drahomira. È cristiano, educato dalla nonna paterna Ludmilla, che la Chiesa venera come santa, uccisa a causa della sua fede per ordine della nuora Drahomira, madre di Venceslao. Questi, rispetto ai prìncipi del tempo, è tra i più colti: ha studiato anche il latino. Una volta assunto il potere effettivo, Venceslao si adopera per la cristianizzazione del Paese, chiamandovi missionari tedeschi, perché questo fa parte della sua linea generale di governo: avvicinare la Boemia all’Europa occidentale e alla sua cultura (anche se non mancano conflitti con regnanti germanici). La tradizione fa di lui un modello del coraggio generoso: durante la lotta contro un duca boemo, Venceslao gli propone di risolvere la controversia con un duello tra loro due, in modo da non sacrificare tante vite di soldati; e il nemico si riconcilia con lui. La sua giovane età e il suo stile ne fanno un modello per molti suoi sudditi, ma proprio la vasta popolarità Patronato: SV. Vàclav, patron semĕ ĉeské, patrono della Boemia, dei politici ed amministratori Etimologia: Vernceslao = gloria della corona (della reggia), dal polacco Emblema: corona, palma È presente nel Martirologio Romano C’è un luogo d’Europa che appartiene alla memoria di tutto il mondo, insieme a una data: piazza San Venceslao (Václavské náměstí) nel centro storico di Praga dove il 19 gennaio 1969 si è dato fuoco il patriota Jan Palac. Essa ricorda la primavera di Praga, col grido del popolo ceco per la libertà, e poi il lutto per l’invasione comunista del Paese, nell’estate dell’oppressione. Le gioie e i dolori di tutti si esprimevano qui, intorno alla statua di san Venceslao, eretta alla fine dell’Ottocento. Venceslao (Václav in lingua ceca) è figlio di Vratislav duca di IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO 45 CULTURA mette contro di lui – per motivi religiosi e di potere – una parte della nobiltà, che obbedisce (o che si è imposta) al suo fratello minore Boleslao. Di qui, una congiura per ucciderlo, dando tutto il ducato boemo al fratello. Questi, non osando aggredire Venceslao in Praga, lo invita nel suo castello di Stará Boleslav. Si pensa di ucciderlo durante il pranzo, ma certe parole di Venceslao fanno temere che abbia scoperto il complotto. Allora lo si aspetta quando va in chiesa (da solo, come sempre) per recitarvi la preghiera delle Ore. E qui viene assassinato. Dice una leggenda che Boleslao tentò per primo di colpirlo, ma Venceslao reagì buttandolo a terra e facendogli cadere la spada; poi generosamente la raccolse e la volle restituire al fratello in segno di perdono. Questo fu il suo ultimo gesto di grandezza, troncato dai sicari di Boleslao che lo colpirono a morte tutti insieme. Secondo un’altra leggenda, nessuno riuscì a lavare il suo sangue, sparso sul pavimento in legno. Il corpo fu poi portato a Praga e sepolto nella chiesa di San Vito. Già nel secolo X Venceslao fu oggetto di culto, e nel secolo successivo diventò il simbolo dello Stato boemo. Più tardi la Chiesa scriverà il suo nome nel Martirologio Romano, venerandolo come martire per la fede. La storia: 1339, 9 agosto a Breslava, nella vigilia della festa del glorioso martire, il beato Lorenzo, Giovanni del Lussemburgo, re di Boemia, firma il documento di donazione dello stemma di privilegio di San Venceslao (aquila ardente di San Venceslao) al principe vescovo di Trento Nicolaus (1338/1347), nato a Brno in Moravia (attuale Repubblica Ceca), e ai suoi successori, confermato dal Pontefice Benedetto XII dalla sede di Avignone. Poi nelle alterne vicende politiche che coinvolsero il Principato vescovile tridentino fra il 1340 e il 1511, quando si formò la confederazione della Contea Principesca di Tirolo, si può affermare che l’aquila vescovile di Trento venne ad assumere il valore di stemma di tutto il territorio Tridentino. L’Aquila di San Venceslao ossia l’aquila nera con il volto rivolto in alto a sinistra contornata da fiammelle rosse, è stata assunta nel Duemila per decisione del governatore Lorenzo Dellai a simbolo della Provincia Auto- 46 noma di Trento. L’aquila di San Venceslao, come risulta da uno studio analitico di padre Frumenzio Ghetta, francescano, un profondo conoscitore della storia del Trentino e appassionato ricercatore, è il più antico, autentico ed originale stemma del Principato Vescovile di Trento, potere religioso e politico attorno al quale si costituì l’unità politico-amministrativa del territorio che forma l’attuale Provincia di Trento. Testo originale del diploma di concessione dello stemma di S. Venceslao da parte di Giovanni di Lussemburgo, re di Boemia, al Principato vescovile di Trento. “Giovanni, per grazia di Dio re di Boemia e conte di Lussemburgo, a tutti ed in perpetuo. La sublimità della magnificenza regale ci convince che quanti con le loro azioni si rendono a Noi graditi, debbano a loro volta conseguire per sé e per la propria gente la grazia del Nostro favore con una ricompensa che valga per sempre.Perciò, avendoci il venerabile Padre in Cristo il Signor Nicolò, Vescovo di Trento, Nostro carissimo amico, dichiarato che la sua Chiesa non ha alcuno stemma da issare sui vessilli e con il quale armare in tempi di necessità i nobili ministeriali, i soldati e i vassalli suoi e della sua Chiesa; ed avendoci egli supplicato umilmente e devotamente affinché, con la benignità che gli è congeniale, donassimo a lui ed ai suoi successori nella predetta Chiesa lo stemma ora non usato di S. Venceslao martire, glorioso patrono del nostro regno.Noi, guardando alla lealtà che lo stesso Signor Vescovo verso di noi manifestò nel passato e manifesta nel presente, e considerando inoltre assai attentamente che lo stesso Signor Vescovo, per fedeltà e disposizione del servizio, Ci si mostrò talmente zelante che mai trovammo né potemmo trovare in lui nient’altro che vera fedeltà e affetto di vera devozione, giudicammo di essere tenuti ad ascoltarlo ed esaurirlo nella sua richiesta, mossi dal debito di una speciale riconoscenza. Perciò, con il presente atto, vogliamo notificare a coloro che vivono nel presente e a coloro che vivranno nel futuro che, accettando con affetto benigno come giusta e ragionevole la richiesta del ricorIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO CULTURA dato Signor Vescovo, in nome di Dio diamo, concediamo e doniamo a lui ed ai venerabili suoi successori, i Vescovi di Trento, come pure alla Chiesa Tridentina, il predetto invittissimo stemma di privilegio, perché sia in possesso ed in uso dello stesso Signor Vescovo e dei suoi successori, i Vescovi di Trento da ora in perpetuo per il futuro. Siccome poi la medesima Chiesa Tridentina è esposta alle incursioni dei nemici, come un bersaglio alla freccia, e per questo i suoi rettori, i Vescovi di Trento, in passato furono afflitti dalla violenza di varie ingiustizie da parte dei nobili e potenti confinanti, sinceramente promettiamo, sia per il diritto di avvocazia, sia in forza dello stemma predetto, con l’intervento Nostro e dei Nostri eredi successori, gli illustri duchi della Carinzia e conti di Tirolo, di conservare e con l’aiuto di Dio difendere degnamente in futuro il ricordato Signor Vescovo nei suoi diritti, dignità e immunità contro ogni impresa e gravame che provenga da costoro. In testimonianza, manifestazione e forza da valere in perpetuo di quanto detto, abbiamo fatto stendere il presente documento e lo abbiamo fatto rafforzare mediante il Nostro sigillo maggiore. Dato a Breslavia nell’anno del Signore 1337, nella vigilia [9 agosto] della festa del glorioso martire il beato Lorenzo”. Nel 1339, il principe vescovo di Trento, Nicolò, nell’atto di donazione chiamato amicus noster carissimus, introdusse come stemma del suo territorio l’aquila nera circondata da fiamme, appartenuta ai re di Boemia, che diventò “L’Aquila di San Venceslao”, lo stemma del gonfalone della Provincia Autonoma di Trento1. Quel lunedì 9 Agosto 1339 - narrano le cronache - nella cancelleria del re di Boemia Giovanni conte di Lussemburgo in una casa nei pressi della parrocchiale di S. Giacomo in Slesia, regnava una grande animazione. Prima dell’imminente partenza della corte per Breslavia, i 1 Nel Tirolo storico tre furono le aquile utilizzate: Aquila tirolensis di proprietà della Contea del Tirolo; Aquila bicipite di proprietà della duplice monarchia Austro-ungarica; Aquila ardente (le cui ali sono dipinte di rosso fuoco) di San Venceslao, antico sigillo della città di Trento. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO notai e gli scrivani dovevano ancora perfezionare alcuni documenti a convalida delle varie trattative politiche vantaggiosamente condotte in Slesia. Gran parte dei documenti su pergamena, vergati in quell’occasione, era indirizzata a destinatari slesiani. Ma una pergamena in corso di realizzazione era molto laboriosa, non tanto per l’estensione del testo o per l’esecuzione calligrafica, del resto molto importante per i documenti reali, quanto per il fatto che al testo doveva essere unita l’illustrazione del segno araldico che con quel documento veniva conferito. Il documento esiste tuttora ed è conservato presso l’Archivio di Stato di Trento. Il documento dice in estrema sintesi: poiché la Chiesa tridentina non è titolare di alcuno stemma, il principe vescovo Nicolò stesso ha supplicato umilmente il re di Boemia, nella qualità di suo protettore feudale e nel contempo tutore del legittimo Signore del ducato di Carinzia e della contea del Tirolo, di donargli lo stemma, in quel tempo non usato, di S. Venceslao Martire, patrono del regno di Boemia. Il re Giovanni esaminata la richiesta del vescovo, la trovò giusta, ragionevole e degna di accoglimento e perciò concesse e donò a lui, ai suoi successori, come pure alla Chiesa tridentina arma ipsius sancti Vencezlai promettendogli pure la sua protezione. In calce al documento, il predetto invittissimo stemma di S. Venceslao viene poi riprodotto. Nell’originale che si conserva esso è chiarissimo: su uno scudo d’argento (cm 14x12,5) con i fianchi leggermente arrotondati, si nota un’aquila nera contornata completamente da fiammelle rosse, con becco, zampe e alamari d’oro, con le due ali ornate di trifoglio d’oro. Il diploma originale andato perso già nel Seicento, fu ritrovato nel 1973 dal francescano padre Ghetta nell’Archivio di Stato di Trento. Lo stemma fu adottato con D.P.R del 04.01.1988 quale stemma della Provincia Autonoma. Informazione: sulla parete di sinistra (per chi entra dal fondo) della navata del Duomo di Praga, nei pressi dell’altare maggiore, sono dipinti tutti gli stemmi regionali del regno di Boemia. Molto chiara è apparsa a me visitatore la raffigurazione dell’aquila di San Venceslao, nera su sfondo bianco. 47 PERSONE Padre Ermete, francescano dell’amore! Carissimo Padre Ermete, sono trascorse alcune settimane dalla Tua partenza verso il Cielo e qui a Mavignola quella vita che, a prima vista, sembra scorrere normalmente, è in realtà segnata da un’assenza. Da un vuoto. In questa stagione eri solito camminare lentamente lungo le stradicciole della frazione con il Rosario ed il Breviario tra le mani, dispensando consigli preziosi a tutti. Ciascuno di noi, Padre, serba nel cuore qualche frammento della memoria di Te, un ricordo che Ti ha visto accanto a noi, ora nel condividere una gioia ora nell’asciugare una lacrima di dolore… Sbrigativo, capace di ironia finissima, acuto nelle analisi e nelle conclusioni, accoglievi con francescana gioia e ilarità chi giungeva a bussare alla Tua casa per affidarTi una pena, un problema, una richiesta di preghiera. Schietto e incapace di mezze misure, sceglievi spesso il silenzio per riempire il Tuo tempo. Amavi la Tua vocazione, amavi la Chiesa, quella di Mavignola in particolare, offrendo a tanti, persone e sacerdoti, la saggezza e l’essenzialità acquisite in tanti anni di orazione e contemplazione. La Tua dolcezza era la nervatura di una reciprocità che sapevi creare e che offrivi a tutti senza eccezioni, familiari compresi, che Tu amavi come deve amare un frate francescano, quali fratelli nel Signore. Noi che ti abbiamo conosciuto, quasi pensavamo che per Te il tempo non passasse mai perché, vicino agli evidenti tratti di un fisico affaticamento, ci pareva che il Tuo animo conservasse la gioiosa esuberanza della giovane età. Padre Ermete, mancherai a quanti, come chi scrive, avevano e vedevano in Te una guida sicura e capace di discernimento. C’è un tempo per nascere ed un tempo per morire e nello spazio tra queste due esperienze il tempo scandisce il ritmo e lo spessore della nostra personale esperienza. Siamo avvertiti che Dio ha iscritto nel nostro cuore la nozione di eternità, una percezione che davanti alle Tue spoglie, Padre Ermete, regge la nostra Speranza, come cittadini di Mavignola, ma lascia iscritto il nostro dolore, non fuga il nostro sgomento. Giovanna Binelli I l ricordo del sindaco William Bonomi a nome dell’Amministrazione Comunale letto al termine della cerimonia funebre. «Una presenza per 63 anni, una presenza continua, nei momenti lieti e nei 48 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO PERSONE momenti di dolore, un punto di riferimento, una guida sicura, un amico, un confidente, una presenza vera per ogni singola persona e per l’intera Comunità. Ciascuno di noi ha sicuramente un chiaro ricordo di Padre Ermete. Chi più di altri come Stella, la Comunità parrocchiale, il coro, gli alpini, ma direi tutti noi porteremo nel cuore il ricordo di quest’uomo ed i suoi insegnamenti. Anch’io come neo Sindaco ho avuto la fortuna di avere alcune direttive precise su come comportarmi e come trattare i problemi della Comunità nell’interesse di tutti e di ciascuno ed oltre ad alcune raccomandazioni e consigli ho ricevuto i suoi messaggi di incoraggiamento e di speranza. Più di tutto di lui mi ha colpito la profonda cultura unita ad una grande semplicità. Semplicità di espressione, semplicità nel vivere e nel rapportarsi con gli altri, caratteristiche che appartengono alle persone “grandi”. Lui ha partecipato per più di sessant’anni alla vita della nostra Comunità, l’ha vista crescere, passare dalla povertà assoluta ad una ricchezza diffusa. Non si stancava di ricordarci che il benessere è positivo, ma che non bisogna rincorrere le ricchezze terrene ad ogni costo, perché la felicità non è nelle cose materiali, ma nella fede, nella spiritualità, nei valori che contano. Oggi siamo qui in tanti, possiamo dire la Comunità tutta, per dimostrargli il nostro AFFETTO e la nostra GRATITUDINE per tutto quello che ha fatto e ci ha IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO donato: è stato il buon pastore della nostra piccola Comunità. Credo che il vangelo di Domenica scorsa possa riassumere meglio di qualunque altra parola il ricordo ma soprattutto l’insegnamento che padre Ermete ci ha lasciato con la parola e con i fatti. L’evangelista S. Giovanni ci riportava le parole che Gesù lascia ai suoi come testamento, parole che riassumono il suo insegnamento e la sua vita: “Questo vi comando: CHE VI AMIATE GLI UNI GLI ALTRI”. Padre Ermete ce lo ha insegnato e ci invita a farlo ogni giorno. Sarà anche il modo migliore per onorarne la memoria.» Scrivo queste righe con la tristezza di aver appena accompagnato padre Ermete nell’ultimo suo viaggio, via dalla Mavignola che ha visto crescere e cambiare, che ha amato e dalla quale è stato profondamente amato. Per molti di noi è stato padre spirituale, guida sensibile e acuta, e indiscussa personalità, autorevole ed ascoltata, in questa che, da piccola frazione, è divenuta comunità grande, accogliente, variegata. Un rammarico mi resta: la promessa, che non ho ancora mantenuto, ma che rilancio, nel suo ricordo, di creare una piazzetta davanti alla chiesa: non solo un sagrato, ma anche un luogo di incontro, di sosta, di relazioni. Questo mi chiedeva padre Ermete, pensando alla gente di Mavignola e al bisogno di avere un centro fisico dove trovarsi e in cui identificarsi. Margherita Collini 49 PERSONE di Luca Cereghini Presidente Coro Presanella Fringuelli del Brenta Sull’orma della creazione voluta nel 1946 dal Maestro elementare Monfredini Leo nel 2006 rinasce il Coro a voci bianche “Fringuelli del Brenta” La sezione del Coro Presanella inizia così un percorso corale avente come principali motivazioni la diffusione alle giovani generazioni della nostra tipica cultura corale e la creazione di un bacino di possibili futuri coristi adulti. Così sabato 1° luglio 2006 fu indetta la prima prova della seconda stagione dei “Fringuelli del Brenta” sotto l’attenta, discreta e professionale guida del Maestro Professor Bruti Paolo. Il gruppo di bambini/e e ragazzi/e composto da circa 20 elementi, compresi tra i 7 ed i 12 anni, compose prova per 50 prova il repertorio di canti che contraddistingue ora il nostro “voci bianche”. Canzoni tratte da racconti rurali, anche di altri stati europei, magistralmente armonizzati dal Professore di Conservatorio Paolo Bruti in canti a due o tre voci; questo per permettere a tutti gli elementi, in relazione alle proprie caratteristiche vocali, di essere parte attiva dell’esecuzione. Il Direttivo del Coro Presanella pone particolare attenzione alla sezione giovanile seguendo le prove ed in particolare curandone concerti ed esibizioni. In particolare il corista, membro di Direttivo, Marino Monfredini ricopre l’incarico di responsabile di sezione; quasi un prosieguo di quanto voluto dal padre Leo. Nei tre anni chi si vanno a chiudere tra pochi giorni i Fringuelli del Brenta hanno esibito il loro talento in vari concerti e rassegne in Val Rendena ed in Trentino, spesso in abbinamento al Coro Presanella. Da maggio 2008 si è voluto creare una rassegna annuale appositamente dedicata alla sezione giovanile ove il piccolo coro possa condividere esperienze canore ed amicizie con altri cori simili; in Trentino ci sono attualmente ben 30 cori a voci bianche. Il periodo scelto è caduto sul secondo fine settimana di maggio in onore della “Festa della mamma” dove i fanciulli possono far ascoltare alle mamme, ed ovviamente ai papà, quanto appreso e ringraziarli per la disponibilità a seguirli in questa loro passione. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO PERSONE Pensando al futuro l’imperativo per il Direttivo è la continua ricerca di nuove leve, il dar loro modo di esibirsi in pubblico il più possibile ed il pensare ad una nuova compagine che accolga i giovani tra i 12 ed i 18 anni per dar seguito al percorso didattico teso al portarli nei cori adulti. Il Coro Presanella “Fringuelli del Brenta” esegue attualmente una prova a settimana, il martedì nel tardo pomeriggio, dalle 17.45 alle 19.00. La partecipazione al coro è completamente gratuita grazie anche alla preziosa collaborazione delle amministrazioni locali, in particolare del Comune di Pinzolo. Ciò che il Coro Presanella a voci bianche “Fringuelli del Brenta” offre è canto, poesia, tradizione, genuinità, amicizia; con il solo dono della voce tutto que- sto è possibile quindi invitiamo i bambini della Val Rendena a provare questa esperienza. Per contatti o informazioni, Luca Cereghini, Presidente Coro Presanella, 3294232372 o Marino Monfredini, Responsabile di sezione, 349-6901985. Sirmione 1950 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO 51 PERSONE di Ermanno Salvaterra Solo per i monti Arrampicare da solo è sempre stata una cosa che mi ha catturato fin da piccolo. Le mie prime scalate le effettuavo al rifugio. Ero piccolo, poi ero giovane e non avevo nessuno con cui scalare. All’inizio si trattava di salire solo pochi metri, poi sempre di più. Non so dire come mi sentivo, ma era normale farlo. Non sapevo che cos’era una corda, un chiodo, un moschettone e men che meno che ci si poteva assicurare anche da soli. Poi è arrivato il periodo delle scalate difficili ed andavo con i miei compagni ma spesso partivo ed avevo il desiderio di andare solo. Non pensavo al pericolo, questo lo penso solamente ora ad anni di distanza, semplicemente andavo perché mi piaceva farlo. Ricordo che una volta Cesare Maestri mi disse: “Quando arrampichi da solo devi pensare di essere ad un metro da terra!” E questo è vero; quando sei solo, quando sali e sei a più di dieci metri 52 da terra, non ha più importanza se i metri sono cento o mille... sei solo, senza corda, sei appeso alle dita delle tue mani, alle punte dei tuoi piedi, devi avere la tranquillità mentale per muoverti come si muove uno scalatore tranquillo, uno che scala a poco da terra o uno che ha il compagno, la corda, un chiodo di assicurazione... A volte ripenso a certe mie solitarie e mi viene un vuoto allo stomaco. A nessuno consiglierei di arrampicare in solitaria, non ne vale la pena, la vita è tanto bella, tanto da vivere... anche se sicuramente la “solitaria” è la faccia dell’alpinismo più bella, più affascinante, più egoista, più difficile, più indescrivibile, più rischiosa, più emozionante... la più intima. Seguono tre mie storie solitarie. Cavalcata in Brenta Non fa freddo ma quando devo lasciare il calduccio ed il comfort del sacco a pelo un po’ di fatica la faccio sempre. La sveglia suona ma già da un po’ sento “il Bruno” che sta mettendo a posto la legna e sono da poco passate le sei. Mangio il mio cioccolatino per colazione, ripongo lo zaino in un angolo con la roba che non mi servirà, faccio due chiacchiere con il mio Grande Vecchio e Saggio Maestro ed alle 6.30 parto con passo veloce. Prendo il comodo sentiero che porta verso il Crozzon di Brenta. Obiettivo: Pilastro dei Francesi. Giunto all’attacco salgo veloce in scarpe da ginnastica lungo il diedro inclinato che porta alle prime terrazze detritiche e salendo verso destra raggiungo la base del tiro più impegnativo. Mi metto le scarpette d’arrampicata e continuo a salire su questo storico tiro del Pilastro dei Francesi. Mi sento bene ed il sole mi IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO PERSONE da forza. Ora la roccia da gialla è diventata grigia, un’altra placca, poi un lungo diedro poi ancora placca, una traversata ed ora la salita ridiventa facile. Ricambio le scarpe e salgo veloce fino al Bivacco Castiglioni in cima al Crozzon. Mi siedo mentre firmo il libro di vetta. Guardo l’orologio e sono le ore 8.45. Non ho un programma preciso, niente da rispettare, solo un’idea in testa ed andrò avanti finché il fisico o la mente terranno. Bruno sicuramente m’avrà tenuto d’occhio… La traversata verso la Cima Tosa la conosco come casa mia e non passa molto che già mi trovo a scendere per il camino della normale e poco dopo sono ai piedi del Pilastro della Tosa. Salgo i primi facili metri fino alla cengia all’inizio delle difficoltà. Solito cambio di scarpe, un’altra maledetta sigaretta ed inizio a salire il tiro più impegnativo. Questa lunghezza non mi preoccupa molto in quanto tempo fa, sempre da solo la percorsi in salita ed anche in discesa causa lo scatenarsi improvviso di un temporale. Mentre salgo ripenso al Grande Giorgio Graffer quando percorse questa via nel lontano 1937 con Bruno Detassis. Un altro tratto difficile e poi continuo velocemente. Nessun altro pensiero se non quello di salire. Un appiglio, l’appoggio, l’equilibrio, una danza che mi affascina. Alle ore 10.20 mi trovo già a scendere e ripercorrere di nuovo il camino della normale e poi giù di corsa. Abbrevio l’accesso al Campanile Basso passando attraverso la poco frequentata bocchetta tra la Brenta Bassa e la Cima Margherita. La gamba non mi da nemmeno fastidio e solo raramente ci penso. Sono alla base di questa incredibile scultura naturale. Il Campanile Basso. Attacco lo Spigolo Graffer e veloce mi trovo sul diedro grigio difficile; gli appigli sono piccoli ma netti e le scarpette quasi s’incollano alla roccia ruvida. Anche qui la mia mente ritorna alla prima salita ed alzo il cappello ad onore dell’apritore IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO di questa linea. Al suo termine rimetto le scarpe da ginnastica perché mi fanno male un po’ le dita dei piedi. Supero una cordata poco dopo sul diedro facile e vengo squadrato da cima a fondo. Sarà per i miei capelli lunghi ed arruffati… Mah… Raggiungo lo Stradone Provinciale e proseguo per la via normale. È bello passeggiare sul quarto grado… alle ore 12.40 sono il cima al Basso. C’e’ un po’ di gente e sinceramente evito i loro sguardi perché mi sento quasi imbarazzato. Firmo e comincio a scendere arrampicando. Non ho corde con me, solo un piccolo zainetto con le scarpette, la “spitfire”, la maglietta rossa di cotone sottile per la quale il mio amico Sarchi mi prendeva in giro perché tanto ridicola e per niente da montagna, le sigarette, un pacchettino di tic-tac. Quando arrivo alla base lascio il Sentiero delle Bocchette per scendere sull’altro versante alla base della parete Est della Brenta Alta. Attacco la via Detassis-BattistataGiordani. La roccia è superba e nonostante sia un po’ stanco riesco ancora a gustarmi i movimenti dell’arrampicata. Disperso su questa incredibile lavagna grigia non pensavo nemmeno alla mia gamba se non fosse che mi fa un po’ male. Solo undici mesi fa, era il 31 agosto, mi ruppi in malo modo la gamba destra. Mi ero rovesciato con il trattore portando i rifornimenti al rifugio XII Apostoli. Era stato un brutto momento… ero pieno di sangue… credevo di avere tutte e due le gambe rotte… una era piegata in un modo esagerato… le ossa erano fuori dalla pelle e ficcate nella terra… fu un brutto momento… mi ripresi bene… altrimenti ora non sarei qui… forse quella di oggi e’ una rivincita… Intanto mi trovo sui camini finali della variante Pisoni e poi, giù veloce per ghiaioni e le facili roccette. Quando raggiungo la Bocca di Brenta la tentazione di proseguire verso il Brentei sarebbe forte ma non sono poi così stanco e quando mi trovo sotto 53 PERSONE il Campanile Alto lo guardo e poco dopo i metri sotto di me continuano ad aumentare. La prima parte della cresta e molto semplice. Poi mi sposto a sinistra e mi arrampico sul Diedro Oggioni su difficoltà più sostenute. Ma la salita è veloce ed alle ore 17.40 sono in cima. Ora mi sento più stanco ma, forse la voglia che avrei di sedermi mi fa andare ancora più in fretta. La discesa sulla normale è velocissima… la corsa sul tratto delle Bocchette è rilassante, il canalone tra la Brenta Alta ed il Basso lo scendo a rotta di collo. Il sentiero che riporta al rifugio sembra un’autostrada… guardo l’orologio e corro. Alle ore 18.28 raggiungo il Brentei. 54 Un’altra salita mi balena nella mente ma trovo la scusa che sono stanco, che la gamba è molto gonfia, che un cliente mi aspetta ad un altro rifugio… saluto Bruno e Claudio e m’avvio faticosamente al Tuckett. Il Campanile Basso Le ossa sono ancora intorpidite dalla notte quando attraverso il ponticello di Vallesinella. Salgo di buon passo nell’umido bosco tra un “Buon giorno” e un “Grüssgott”, mentre la maglietta è già fradicia di sudore….Poco oltre il rifugio Casinei, fra gli ultimi larici, scorgo il Crozzon di Brenta e subito dopo ne posso ammirare tutta la sua imponenza con la sua parete est illuminata dal sole. Quando raggiungo il Brentei il Grande Detassis è alle prese con la legna e, “come al solito”, mi chiede le mie intenzioni ed io, “come al solito”, gli rispondo che vado a fare un giro. Bruno mi conosce bene e sa quali sono i miei giri e non insiste ma la sua voce ed il suo sorriso mi danno carica. Mezz’ora più tardi sono alla base del Campanile Basso mentre un paio di cordate sono già impegnate sulla via Fehrmann. Salgo ancora qualche minuto sul ghiaione fino alla base del camino che segna l’inizio della mia ascensione. La via del fortissimo Pit Schubert, lo spigolo sud-ovest che si alza per 500 metri fino a perdersi nell’azzurro terso del cielo. Indosso le scarpette, mangio una caramella, mi lego il sacchettino del magnesio attorno alla vita ed inizio a scalare. La roccia iniziale è un po’ umida ma appena sopra, baciata dal sole, si lascia accarezzare dolcemente. Al termine di un camino fantastico obliquo verso destra su roccia gialla. Un diedrino difficile poi un’esile fessura appena accennata segna la salita e la parete strapiombante si fa subito sentire negli avambracci. Ci sono diversi IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO PERSONE chiodi ma non servono… ci vorrebbe una corda… un compagno…un’imbracatura… dei moschettoni… ma io non ho niente di tutto questo… sono solo! Le difficoltà sono molto alte, le mani sono bianche di magnesite, i muscoli tesi dallo sforzo, il corpo che cerca l’equilibrio, il cuore che sicuramente batte forte, le dita che si adattano agli appigli, i piedi che cercano l’appoggio successivo… Dopo altri minuti, lunghi un’eternità, la roccia cambia colore, la parete mi lascia respirare e riesco a proseguire più velocemente. Non so perché faccio questo! È molto forte tutto ciò che riesco a provare quando scalo in solitaria; io e la roccia, ma non è una sfida contro di Lei. Forse lo faccio semplicemente perché mi sento appagato anche se è stupido giocare con la morte… PERSONE Un altro passaggio impegnativo; una grossa nicchia da cui per uscire devo superare uno strapiombo sulla sinistra… un appiglio… un altro… un esile appoggio… poi la parete si verticalizza e la salita ridiviene rapida e l’azzurro del cielo non è più tanto distante… La discesa è divertente ed ora i miei pensieri sono liberi di spaziare come pure lo sguardo. Tutto ciò che mi è attorno sembra finto: la parete della Cima Margherita, la Cima Tosa, le punte stregate del Campanile Alto, l’intreccio ordinato degli Sfulmini, il gigantesco Croz dell’Altissimo. Le gambe tornano a muoversi velocemente, la gola è arsa, ancora un “buongiorno” e poi “Grüssgott”, di nuovo il Grande Bruno, due punti alla “morra”, … vince sempre lui… di Annarita Bonapace e Alberta Ferrari Gruppo Giovani Madonna di Campiglio 1° Trofeo Patronale a Madonna di Campiglio Nei giorni 18 e 19 aprile il Gruppo Gio- vani di Madonna di Campiglio, in collaborazione con Don Mario e il Consiglio Pastorale, conglobando la Festa Campigliana con la Festa del Ringraziamento, hanno organizzato il 1° Trofeo Patronale. Nella giornata di sabato 18 aprile il ritrovo è stato alle ore 20.30 presso il PalaCampiglio, dove è stata proposta una serata di intrattenimento con proiezioni di curiosi filmati, scenette e musica. Due interviste doppie “stile Iene” hanno subito accolto il pubblico presente in sala e suscitato numerose risate. Nella prima intervista sono state contrapposte due realtà, quella del cittadino milanese e quella del residente campigliano. Entrambi i personaggi sono stati brillanIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO temente rappresentati da due figure importantissime nel panorama delle feste campigliane: Diego Nespoli, in veste di Carloalberto Fumagalli, che ha impersonato il figlio trentaduenne di un ricco imprenditore lombardo, e Massimo Pretti – in arte Giacinta Maffei – che si è messo nei panni di un’anziana custode di un condominio in zona Colarin. Protagonisti della seconda intervista doppia sono stati invece Ivo e Arnaldo Bonapace, conosciuti con l’appellativo di fratelli Karamazof. In seguito è stato proiettato un filmato, preparato prendendo spunto dal telegiornale satirico “Striscia La Notizia” e mettendo in rilievo in chiave ironica l’offerta turistica della nostra località. 55 PERSONE La serata è proseguita all’insegna del divertimento con dapprima il balletto di quattro ragazze della scuola media di Madonna di Campiglio e poi da un’originale scenetta che ha visto il coinvolgimento di un folto numero di persone. In questa rappresentazione sono state messe a confronto realtà e personaggi di classi scolastiche diverse: una degli anni ‘50 e una degli anni 2000. Dopo la presentazione del regolamento del 1° Trofeo Patronale, gli Hot Funcky Style si sono esibiti di fronte ai loro fans. Domenica 19 aprile l’appuntamento è stato alle 9.00 al Grostè, presso la partenza della Pista Corna Rossa. I partecipanti si sono sfidati in una gara di slalom gigante a regolarità, dove il vincitore era non chi eseguiva il tracciato più velocemente (come in una normale gara di discesa), ma chi si avvicinava maggiormente a un tempo x, determinato dalla media dei tempi di Don Mario, dei due sindaci William Bonomi e Vittorio Martini, e della vice-sindaco Patrizia Ballardini. Molti concorrenti hanno accolto l’invito del Comitato Organizzatore di scendere mascherati, dando vita così a uno spettacolo senza precedenti. Particolarissi56 me le discese di Martina Marcora e Daniele Girardi - che hanno affrontato il tracciato vestiti con abiti tipici della tradizione alpina e con ai piedi gli sci da telemark -, di Claudio Vidi – che mettendosi rigorosamente in tenuta da mare, ha osato sfidare il freddo - e di Francesco Giacomini – accanito giocatore di rugby. Da ricordare anche la performance di Mariapia Alimonta, che fingendo di aver subito un trauma sulle piste, ha oltrepassato il traguardo trasportata in taboga dalle forze di sicurezza. Il post-gara è stato allietato da una paninata alla piana del Graffer. Alle ore 18.00, nella chiesa di Santa Maria Nuova, si è celebrata la consueta Santa Messa di Ringraziamento con la presenza di numerose associazioni. Il 1° Trofeo Patronale si è poi concluso al PalaCampiglio, dove la popolazione è stata accolta da un ricco buffet, attentamente preparato sotto la supervisione di Betty Masè. In seguito, presso la Sala Maggiore sono stati proiettati il toccante filmato della Fiaccolata da Record e alcuni momenti della gara di sci tenutasi in mattinata. Inoltre, sempre accompagnati dall’intrattenimento di Mario Zanon, è avvenuta la premiazione del 1° Trofeo Patronale. Wilma Gatta ha registrato il tempo migliore, conquistandosi così il titolo di vincitrice assoluta. La festa si è quindi conclusa con l’estrazione dei ricchissimi premi della lotteria. Visto il grande successo (si sono sfiorati quasi i 150 iscritti alla gara di slalom gigante), si è proposto di ripetere questa manifestazione anche in occasione della chiusura della prossima stagione invernale. Un caloroso grazie a tutti coloro che hanno partecipato e collaborato in vario modo. All’anno prossimo con il 2° Trofeo Patronale! IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO PERSONE di Giovanna Binelli Un’inedita testimonianza… del dopoguerra! Notizie sull’occupazione tedesca 8 settembre 1943 L’Amministrazione Comunale di Pinzolo ha voluto dedicare alcune pagine del Bollettino estate 2009 all’ins. Romedio Binelli, il primo Sindaco del dopoguerra I l 25 aprile 1945, terminata la guerra superando il precedente periodo fascista con il Podestà nei Comuni ed il seguente Commissariamento da parte dei Tedeschi, il Comune di Pinzolo vive un periodo di transizione prima di tornare alla normalità. Viene istituito il libero Comune di Pinzolo, del quale fanno parte Carisolo, Giustino e Massimeno (tornando alla situazione precedente il periodo fascista), che si separeranno da Pinzolo solo nel 1952 (Legge Reg. n°8). Per Legge viene nominato dal Prefetto un Comitato di Liberazione Nazionale (C.L.N.) che a Pinzolo venne votato con una libera elezione popolare nell’Oratorio Parrocchiale dai previsti cinque membri. Il 28 luglio 1945 in Municipio a Pinzolo viene insediato il Sindaco del Comune di Pinzolo con la consegna ufficiale dell’Amministrazione da parte del Commissario Antonio Bonapace al neo Sindaco Romedio Binelli, insegnante elementare, ufficiale reduce combattente della guerra d’Albania del 1940 – 1941. Romedio è il primo Sindaco del dopoguerra (27 luglio 1945 - 17 aprile 1946). Sono incaricati alla guida del Comune di Pinzolo pure i Commissari agli Usi Civici di Carisolo, Giustino e Massimeno. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO Romedio Binelli gestisce il Comune avviandolo ad una autonomia democratica. Alcuni dei suoi interventi: • in quel periodo, vista la grande richiesta di acquisto terreni a Campiglio, il Sindaco Binelli ne bloccò la vendita condizionando la costruzioTen. Romedio Binelli ne entro due anni dell’immobile, in caso contrario tornava al Comune che avrebbe restituito solamente il 70% di quanto la persona aveva pagato; • degno infine di nota il fatto che il Comune di Pinzolo costruì un acquedotto aereo da Nambino per fornire acqua a Campiglio (inizio lavori nel 1946), dopo richiesta al Comando degli Inglesi di stanza a Campiglio(il tutto era stato concordato con il Sindaco); • In quel periodo “di magra” i generi alimentari venivano distribuiti agli abitanti con la “tessera annonaria” rilasciata da un ufficio comunale apposito, l’UNSEA per il latte e i prodotti lattiero-caseari. Gli alimenti venivano poi consegnati ai Censiti presso al Famiglia Cooperativa; • Nomina popolare, presso l’Asilo, di una Consulta Comunale (non prevista dalla Legge) per democratizzare la vita pubblica (in collaborazione con la Giunta completa a 4 membri) Membri della Consulta erano: Lorenzetti Adone fu Giacomo – PRESIDENTE 57 PERSONE 58 Collini Luigi fu Giuseppe Maffei Vigilio fu Vigilio Bonapace Agostino fu Giuseppe Bonapace Orazio fu Antonio Caola Vigilio di Carlo Collini Oliviero fu Albino Maganzini Vincenzo fu Erminio Viviani Giovanni fu Pio Cozzini Candido fu Elia Maestri Cesare di Ettore Tisi Rinaldo fu Aurelio Polli Pietro fu Davide Frizzi Arcangelo fu Giuseppe Collini Cornelio da Mavignola un rappresentante del Partito del C.L.N • concluse un accordo con Poggiorusco, in provincia di Mantova, per uno scambio di generi alimentari con legname, il tutto con prezzi anteguerra: i viaggi avvenivano, per penuria di mezzi di trasporto, con camion sequestrati ai Tedeschi e distribuiti alla popolazione, come detto sopra, tramite la Famiglia Cooperativa; • riuscì ad introitare circa 2.500.000 £ per “maggiorazione costo legname” che varie Ditte avevano acquistato durante la guerra a prezzo ridotto imposto dai Tedeschi; Nel dopoguerra il Sindaco Romedio Binelli fece parte per 24 anni dell’Amministrazione Comunale, quale Sindaco o Assessore o Consigliere. Si riporta qui di seguito una notizia di vita vissuta direttamente da Romedio Binelli, quale tenente Ftr. Compl. della Divisione Acqui (dopo la guerra d’Albania del 1940 – 1941) e in servizio presso il Comando del Distretto Militare di Trento l’8 settembre 1943 Si tratta di un’integrazione alla cronaca dei fatti raccolta dal libro “Trentino e Alto Adige Province del Reich” di P. Agostini e C. Romeo da pg. 47 a pg. 49 Il Tenente Binelli Romedio con questa relazione integrativa intende riportare alla luce un evento, vissuto personalmente dallo stesso dopo essere stato fatto prigioniero ed essere sfuggito ai tedeschi alcune ore dopo. “Io sottoscritto Sten. Ftr. Compl. Binelli Romedio arruolato con il 18 Ftr. Della divisione Acqui di Merano, in data 8 settembre 1943, ero in servizio presso il Comando del Distretto Militare di Trento (quale “Comandato” e addetto a servizi strettamente sedentari per postumi di congelamento contratto nella guerra di Albania del 1940 – 1941) Gestivo l’Ufficio Matricola Ufficiali in servizio di guerra, al Distretto Militare di Trento e l’8 settembre 1943 ero “Ufficiale di Picchetto” fino alle ore 19 Verso le ore 18 stavo distribuendo il “rancio” ai militari del Distretto nel piazzale della caserma, la quale era separata con un alto steccato in legno da un corpo di alpini con entrata pure da via Mattioli Ad un tratto molti militari generarono una gran confusione buttando “gavette” e berretti in aria e gridando che la guerra era finita per averlo udito alla Radio. Ho sedato subito il tumulto e con i militari che avevano sentito direttamente la radio ho ascoltato il “messaggio”, diramato dal Capo del Governo maresciallo Pietro Badoglio ed immediatamente ho radunato i militari presenti imponendo il silenzio e spiegando che, pur sperando che tutto andasse bene, dubitavo fortemente che la situazione creatasi fosse molto grave perché i nostri “alleati tedeschi” (ancora dal 25 luglio, data delle dimissioni di Mussolini) presidiavano tutti i punti più importanti di comando a Trento quali ponti, ferrovie, strade importanti, uffici pubblici, ecc..” Intervenne in quel momento un Maggiore degli Alpini che dalla palizzata chiese l’intervento di un ufficiale ed a me personalmente confermò la gravità della situazione militare di fronte alla truppa che consumava il rancio. Alle ore 20 passai l’incarico all’Ufficiale di turno ed io uscii a mangiare alla mensa Ufficiali presso le Poste e Telegrafi e con altri amici poi mi recai al mio appartamento a brindare con l’augurio che la guerra fosse finita veramente, ma con il dubbio assillante che il futuro ci riservasse sorprese specialmente a Trento dove da tempo l’occupazione dei Tedeschi era pubblicamente visibile in tutti i punti strategici e di comando IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO PERSONE insieme ai militari italiani. Alle 22.30 circa venne da me il mio Attendente (un certo Mozzega di Verona) con l’ordine vocale del Colonnello Comandante del Distretto diretto a tutti gli Ufficiali di rientrare in caserma (allego una foto degli Ufficiali del Distretto). Così rientrai (notando che c’erano però il solo tenente Clementi e maggiore Tosi, mi sembra) e nella casermetta a sud-ovest quale alloggio dei militari, alta circa mt. 10, trascorsi la notte lasciando scappare su richiesta molti militari calandosi dalle finestre con lenzuola annodate, mentre carri armati tedeschi giravano costantemente intorno: si udivano intanto spari e cannonate varie una delle quali aveva abbattuto il cancello di entrata custodito con guardia armata degli Alpini uccidendo pure i militari nella “garritta” di guardia ed abbattendo poi la palizzata ed il cancello del Distretto. Dal comando del Distretto nella nottata avevo telefonato diverse volte all’amico Rosa Silvio tenente aiutante maggiore del Comando di Presidio generale Canegallo, chiedendo Disposizioni e ottenendo risposte prima di “rinforzare la guardia”, poi di “togliere la guardia”, ecc… Infine non ottenendo più risposa rimasi in attesa di novita’ senza e senza intervento di altri Ufficiali. Alla mattina soldati tedeschi armati di mitra ci ordinarono di uscire dalla porta di entrata degli Alpini dove un tedesco faceva deporre le armi ai militari che poi venivano scortati in massa in via Perini che era completamente stracolma di militari italiani controllati dai tedeschi con mitra spianati e pronti a sparare. Io Ufficiale all’uscita consegnai la pistola e notando che il tedesco la maneggiava però male, me la feci restituire, parlando in tedesco “geben Sie mir zuruch e gliela riconsegnai dopo averla scaricata e proseguii con gli altri. Mi erano vicini pure in divisa insieme agli altri militari l’amico Pernici Carlo di Arco e l’Attendente, (del quale avremmo notizia poi che si era consegnato ai Tedeschi) e invece di proseguire con la massa di migliaia di militari diretti verso il centro città scortati da tedeschi armati, in via Perini, mi diressi con loro, approfittando della logica confusione generale, in senso contrario alla direzione della colonna disordinata ma compatta che veniva accompagnata al Campo di Concentramento di Gardolo e, chiedendo al tedesco di scorta più vicino a me “Darf ich hir gehen?” ed ottenendo un’ “ja” senza altre spiegazioni. (Devo rilevare ora che a mia insaputa un amico che faceva parte della colonna e che conoscendomi aveva seguito la scena – certo Grazioli Vittorio di Molina di Ledro che finì tra i prigionieri in Germania – mi riferì anni dopo che un tedesco aveva IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO diretto il mitra per spararmi dato che andavo in senso contrario alla colonna, ma che per fortuna non sparò). Più avanti forzatamente passai anche davanti ad una postazione di tedeschi armati con mitragliatrice in posizione di sparo (davanti all’entrata della Caserma del 17° Fanteria) ed io ripetendo loro la frase già accenda sinistra, Pope, Ten. Romedio Binelli, nata ma senza Pope, un tenente risposta proseguii fino a girare l’angolo della strada laterale che portava in via Vittorio Veneto dove avevo la mia camera privata accanto alla camera dell’amico Pernici Carlo. I padroni di casa molto preoccupati ci aiutarono dandoci dei viveri e indossati degli abiti civili da noi già posseduti, con l’amico Pernici, salutato l’attendente che intendeva tornare a Verona ci avviammo in bicicletta verso la campagna lungo l’Adige “mas desert” per allontanarci dalla città che era tutta controllata dai tedeschi che ci avrebbero bloccati subito. Purtroppo anche la campagna invece era controllata e all’”alto là” di una pattuglia con diversi morti intorno venimmo perquisiti (anche perquisendo la cartella della bicicletta) e spiegammo in tedesco che tornavamo a Rovereto dove era la nostra abitazione perché a Trento si era creata una grande confusione e la situazione era molto grave: ci ordinarono poi di proseguire, ma poco dopo un’altra pattuglia ci ricontrollò nuovamente ed un tedesco poi ci accompagnò in una radura della campagna dove c’erano un gruppo di militari separati da un gruppo di civili. - Rilevo che prima di fuggire ed evitare anche i rischi connessi, io avevo valutato che i tedeschi avevano già perso la guerra e che in circa 15 giorni sarebbe finita ma ad ogni modo arrischiai di scappare e fu bene in quanto la guerra andò avanti ancora un paio di anni Col mio amico, entrambi in borghese naturalmente restammo là con il dubbio di essere ormai prigionieri definitivamente e mentre lui sotterrava le foto e tutto quello che lo poteva individuare quale militare, io in possesso, solo di foto e 59 PERSONE documenti da Ufficiale mi affidai ad una licenza di 10 giorni di convalescenza preparata dal mio amico (con la firma imitata del Colonnello) e attendemmo disposizioni sempre sotto il controllo dei Tedeschi. Dopo circa 2 ore arrivò il comandante tedesco che esaminò la situazione ed un borghese gli illustrò la situazione in lingua tedesca; per fortuna lasciò andare via liberamente tutto il gruppo di borghesi, trattenendo invece solo il gruppo dei militari. Felici di essere liberi, almeno al momento, sempre in bici, ci dirigemmo a Aldeno e superato il ponte senza guardia ci avventurammo sulle strade montane che ci portarono al lago di CEIBORDALA e GARDUM in val di Gresta per recarci ad Arco. Un forte batticuore ci colse alla vista improvvisa a poca distanza di militari in divisa (che sembravano tedeschi) che scendevano dalla strada montana. In realtà erano però pompieri in divisa che scappavano come noi diretti in senso contrario. Non incontrammo altre persone per tutto il percorso (escluso una persona che teneva una specie di bastone in mano, che in realtà era un fucile particolare) e scendemmo verso Bolognano e Arco dove l’amico Pernici abitava con i famigliari in un Sanatorio di proprietà del padre farmacista. Temendo conseguenze gravi per l’evasione delle Ordinanze tedesche di “consegnarsi alle loro truppe salvo fucilazione, ecc.. rimanemmo in casa sua per un paio di giorni, tenendoci informati sulla situazione in genere. L’amico una mattina parlò per telefono con lo zio Italo che dimorava all’Antica Vetreria di Carisolo e che era amico di mio padre. Casualmente mio padre era insieme con lui al telefono pubblico di Pinzolo ed io senza parlare direttamente dissi all’amico che invitasse mio padre per venire a prendermi senza spiegargli altro (diffidando delle intercettazioni eventuali, ecc..) Ancora in giornata mio padre con una macchina a noleggio venne a prendermi riconoscendo la gravità della situazione della zona (infatti si sapeva che a Campiglio c’era un Convalescenziario Tedesco) e mi accompagnò (caricando in macchina a Sarche pure Collini Clemente che era scappato ai tedeschi) a casa a Pinzolo dove rimasi ritirato per vari giorni. Per un certo periodo in seguito io mi recai a Campiglio da solo in casa di proprietà degli amici Ferrari di Londra sempre in montagna senza frequentare persone o locali pubblici ecc... tenendomi sempre informato sugli sviluppi della guerra e dei fatti in base alla situazione che si evolveva 60 gradatametne, pure conscio del pericolo di essere catturato e giustiziato in base alle Ordinanze Tedesche. In seguito ho saputo che venivano esonerati quelli con occupazioni di lavoro riconosciute dai Tedeschi e tentai di essere assunto come segantino presso la Segheria di mio padre, ma non venendo però riconosciuta l’occupazione stessa e saputo che gli Ufficiali non venivano reclutati con l’Esercito ma al Lavoro solamente, mi presentai alla Ditta Tedesca Kurz (a Roncone di Trento). La sera del... a Roncone essendo molto conosciuto da amici veri e professori di Scuola a Tione (prof. Eccher, ecc..) interpreti riconosciuti dai Tedeschi e sotto direzione della stessa ditta Kurz, partecipai dietro insistenza degli stessi ad una Festa di Ballo all’Albergo di Roncone dove c’era pure l’Ufficiale Tedesco Capo della ditta Kurz e si unì a me pure l’amico Collini Arnaldo. I miei amici parlarono al Capo della Ditta in mio favore illustrando la situazione e alle ore 3 di notte la compagnia si sciolse. Il Capo venne da me salutandomi come amico e spiegandosi in lingua tedesca mi invitò a farmi visitare alla mattina dal dottore in ambulatorio a Roncone precisandomi anche che qualora il dottore avesse avuto dubbi, io lo dovevo accompagnare da lui al Comando: così avvenne e il Capo ordinò al dottore di inviarmi a casa per un mese di licenza. Trascorso il mese, nel frattempo la Ditta tedesca era stata sciolta ed io interruppi i contatti restando a casa definitivamente fino al termine delle operazioni belliche. N.B.: La Lettura del libro “Trentino Alto Adige Provincia del Reich” mi ha ricordato che a metà giugno 1944, mentre con amici mi trovavo a Pinzolo presso l’Albergo Adamello, sono stato avvicinato da un certo Lutterotti (sconosciuto per me) che a conoscenza che ero ufficiale, mi fece delle proposte per associarmi ai “suoi amici” Partigiani. Alle proposte fattemi io risposi chiaramente che ero perfettamente conscio di aver fatto il mio dovere da Ufficiale della Divisione Acqui nella guerra d’Albania 1940 – 1941, subendo anche un congelamento ai piedi e di non avere né desiderare contatti con i partigiani. Appresi in seguito che il Lutterotti, proveniente dalla zona di Arco, abitava a Pinzolo e che alla fine risultò essere una spia dei Tedeschi. Infatti lo stesso libro ricorda che nel Basso Sarca il giorno 28 giugno 1944 (dopo una settimana dal mio incontro con Lutterotti) le S.S. Naziste in diverse squadre, nello stesso giorno, trucidarono barbaramente ben undici presunti Partigiani. Ten. Ftr. Binelli Romedio” IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO TRADIZIONI A TAVOLAdi Attilio Maffei Ricette Non potevo tralasciare nelle nostre abitudini e tradizioni la madre di tutto ciò: la polenta. Preparata in svariati modi, dalla classica alla ricca “carbonera”, dalla nera alla taragna, a quella di patate. È un’ottima amica che accompagna pranzi o cene, in qualsiasi posto, specialmente al “mont”. Credo che spiegarvi come fare la polenta sia superfluo e da presuntuosi, mi limito quindi a darvi qualche suggerimento per accompagnarla al meglio. Bocconcini di capriolo in umido In un tegame rosolate una cipolla, una carota, una gamba di sedano, uno spicchio di aglio, una foglia di alloro, 5 chiodi di garofano, 5 bacche di ginepro, il tutto tritato con un pezzo di burro e un cucchiaio d’olio. A parte infarinate il capriolo, e a fuoco vivo, fatelo rosolare in un tegame basso. Salate e pepate a piacere. Bagnate con abbondante vino rosso, meglio se corposo (Teroldego il massimo). Evaporate per qualche minuto ed unitelo alle verdure. Aggiungete un po’ di brodo, un cucchiaio di salsa al pomodoro e cuocete per un paio d’ore mescolando ogni tanto e aggiungendo eventualmente del brodo. Ottimo se nella cottura aggiungete qualche parte di carne ancora in osso. e ben lavata, qualche pezzo di pancetta affumicata, un mestolo di brodo e fate cuocere lentamente. Fate bollire un cotechino dopo averlo forellato, scolatelo affinché perda il grasso, unitelo alle verze per mezz’ora per insaporirlo ulteriormente. Tagliarlo a fette, accompagnandolo con le verze. Verze stufate con cotechino Tritate 1 cipolla e rosolatela aggiungete una verza tagliata a pezzi IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO 61 TERRITORIO Nevicate da record Tanta neve come quest’anno a Madonna di Campiglio non è mai caduta. Almeno a memoria d’uomo. Quanti ricordano le nevicate di inizio anni Cinquanta, eccezionali, e che si pensava non dovessero più ripetersi, si sono dovuti ricredere: “Tanta come quest’anno non si è mai vista”. “Solo che a quei tempi, – ricorda Arnaldo Serafini – la strada principale, la piazza e l’accesso agli alberghi più importanti, venivano liberati con una grossa slitta trainata da cavalli e spalati a mano dai residenti, con i badili. Per raggiungere le porte di casa si camminava in mezzo a trincee strette, alte due metri. Però non rimanemmo mai isolati del tutto, a parte il collegamento con Pinzolo, un po’ più difficoltoso del solito. Oggi le vie e le piazze sono tutte libere, persino i marciapiedi. Nonostante l’altezza della neve sia quasi raddoppiata. Vi si transita come in estate. Grazie ai mezzi meccanici, ma soprattutto anche alla bravura e alla professionalità degli uomini della ditta Cunaccia, che effettua da anni lo sgombero neve per conto del comune di Pinzolo. Sono stati straordinari. Hanno lavorato giorno e notte per far fronte all’emergenza. L’esperienza e la volontà di ben fi- Pinzolo 1 dicembre 2008 62 M. di Campiglio 2 dicembre 2008 gurare hanno fatto il resto”. “Il problema – fa notare Attilio Martello – è anche quello dei tetti, da liberare, e di individuare il posto dove buttare la neve”. Girando per il centro ci si trova in mezzo a una specie di cantiere, con ruspe e pale meccaniche a smuovere mucchi di neve e a caricarli sui camion (che poi vanno a scaricare al Colarìn nella forra che guarda la Sarca), gru a cannocchiale che sollevano operai sui tetti a liberarli dalla neve. Per le vie i turisti, in buon numero, per nulla impressionati, con sci e snowboard in spalla diretti agli impianti di risalita. Loro pensano solo a divertirsi, a trascorrere al meglio la loro settimana bianca. Alzando gli occhi verso la foresta di abeti, tutti imbiancati, quasi fasciati da neve gelata, e sulle vette del Brenta, ondulate senza spigoli o salti, come non ci era capitato mai di vedere, lo spettacolo è affascinante. Lo sguardo sul Pian di neve, su Adamello e Carè alto allarga il cuore: quest’anno il ghiacciaio non retrocederà. Anzi! Un salto al passo di Campo Carlo Magno ce lo conferma: abbiamo davanti un immenso mare candido, scintillante di cristalli, che da Mondifrà sale fino a lambire gli orti della Regina e Cima IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO TERRITORIO Grostè. Solo un pezzo di gronda che fuoriesce dalla massa nevosa ci avverte della presenza della chiesetta di Santa Maria d’Europa. Situazione analoga a Sant’Antonio di Mavignola, per non parlare di Pinzolo paese. Con tutti i problemi da affrontare: dallo sgombero delle strade agli accessi alle isole ecologiche, alle scuole, ai luoghi di culto, agli edifici pubblici, al cimitero. Emergenza che l’amministrazione civica ha dovuto affrontare con pochissimi uomini, una squadra operai decimata dai pensionamenti e dalle normative in essere (impediscono assunzioni e surroghe), e da tante altre difficoltà. Ha cercato di farvi fronte con grande impegno, ricorrendo all’aiuto dei privati e alla disponibilità di ditte locali che sono riuscite a garantire i servizi essenziali. Della situazione può dare un’idea quanto apparso sul TRENTINO in quei giorni: “La Val Rendena lunedì è rimasta senza corrente elettrica ed anche senza telefono da prima dell’alba di lunedì 1 dicembre fino alle ore 21 e 45 circa della sera. Con conseguenze facilmente immaginabili: senza luce, caldaie inattive e riscaldamento in tilt, frigoriferi, computer, casse, macchinari ed elettrodomestici fermi…e tanti altri disguidi. A causa dell’eccezionale nevicata una grossa pianta nei pressi di Ches era caduta sulle linee. Per liberarle e ripristinarle gli addetti hanno dovuto lavorare senza tregua per l’intera giornata, fino a notIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO te. Alle 22 circa i servizi sono stati ripristinati. Con grande sollievo di tutti. A Pinzolo purtroppo a guaio si è aggiunto guaio. Immessa la corrente nella linea ripristinata è successo che la centralina di trasformazione e distribuzione situata nel cuore del paese, presso viale Marconi, sia letteralmente scoppiata e che il centro dell’abitato sia rimasto così ancora senza corrente. Mentre scriviamo (sono le ore 12 di martedì) il servizio non è ancora stato ripristinato. Pare che la cabina si sia riempita d’acqua e che l’acqua, all’arrivo della corrente, abbia provocato il guasto. Se la nevicata, fuori dal comune per intensità, durata e quantità di neve caduta, ha provocato molti disguidi, va anche riconosciuto che essa ha assicurato la neve sulle piste da sci sia per il ponte di Sant’Ambrogio sia per le festività di fine anno”. Come richiamato nell’articolo qui sopra i benefici portati dalla straordinaria abbondanza di neve si sono fatti sentire sull’intera economia: a partire da una stagione invernale al top, dalle piste, eccezionali per la qualità dell’offerta, alla società delle funivie, che ha potuto fare a meno dei cannoni da neve e risparmiare sui costi, all’ambiente che ha recuperato molto a livello di vegetazione, di habitat e di vivibilità. Dovesse ripetersi anche l’anno prossimo, non staremo a piangere. 12 marzo 2009 63 CURIOSITÀ ricerca a cura di Tarcisio Bonapace STORIE E LEGGENDE TRENTINE La strana avventura d’un Romeo giudicariese Autore dell’articolo: Guido Cavoli: giornale “il Brennero”, 10 ottobre 1933. Il confino delle streghe in val di Genova – Un cavaliere galoppante e la storia d’un tesoro Era nel maggio dell’anno 1781, che parti- va dal paese di Pinzolo alla volta di Roma un pellegrino di nome Martino Ferrari detto “general”. Era scalzo, mal vestito e senza denaro in saccoccia. Prima di partire, fece testamento, come usavano allora. Alla fine di due mesi, giunse nella città Eterna, dopo aver visitato tutte le Chiese e Basiliche si portò in Vaticano ottenendo di entrarvi. Venne l’ora dei ricevimenti e anche il Ferrari fu ammesso alla presenza del Sommo Pontefice. Fattosi coraggio il pellegrino chiedeva al Santo Padre la grazia di poter scongiurare i morti e che nessuna strega o stregone potessero imporre i suoi malefizi fino alla settima sua generazione. Infatti all’epoca del sacro Concilio di Trento in questi paesi esistevano molte streghe e stregoni che, con i loro malefizi, facevano si che tutti li temevano. Col sacro Concilio di Trento, tutte queste persone vennero confinate nella val di Genova trovandovi la morte. Quando Iddio volle, ritornò il “general” ancora al suo paese natio dove visse in santità tanto che tutti lo stimavano, quasi fosse un dono di Dio. Molti anni prima, morì il medico condotto dottor “Scabrini” che aveva sotto la sua condotta anche i masi, all’incirca fino alla Madonna di Campiglio. Un giorno, mentre ritornava dopo aver effettuato le visite agli abitanti ammalati di S. Antonio di Mavignola, cavalcando un destriero tutto nero una stellina bianca sulla fronte, trovandosi nella discesa un colpo apoplettico lo fece cadere da cavallo. Deceduto gli vennero fatti i funerali come si meritava un uomo buono e caritatevole. E più non se ne parlò. Ma trascorsi alcuni mesi nell’ora in cui il 64 medico venne a morire, tutti i giorni si avvertiva un galoppo di cavallo nel tratto di strada detto della “Via Crucis” che conduce alla chiesa di S.Vigilio. Un bel mattino il Martino “general” disse: andrò io a vedere cosa vuole il dottor Scabrini. Vi furono molti curiosi che in compagnia del Ferrari si portarono sulla strada dove di solito s’udiva Il galoppo del cavallo. Dopo pochi minuti ecco infatti il rumore. Tutti si tolsero il cappello di capo recitando delle preci per i loro morti. Il general si portò innanzi a tutti onde incontrare il medico. Udito che era ormai vicino, gli impose con voce forte e sonora che volesse fermarsi e spiegargli il perchè di questa sua condanna. Gli disse: In nome di Dio / O anima terrena / Innanzi a me fermati / E raccontami la tua pena. Il medico si fermò, e tutti poterono vederlo e nonostante la paura gli si fecero d’attorno. Dopo poco incominciò a parlare e raccontò come egli avesse dovuto continuare ad errare, sino a quando avesse incontrato un uomo coraggioso che sul suo cammino gli chiedesse cosa gli abbisognasse per poter riposare in pace. E, rivolgendosi al Ferrari: Va, gli disse, tu uomo di coraggio, dove io abitavo (ora casa dei fratelli Bonapace fu Carlo) entra nella mia stanza, sposta il mio letto, e batti sul muro finché troverai un punto, dal suono più distinto, li rompi l’asse e troverai il mio tesoro. Trovatolo, fanne tre parti: una per te general, un’altra per la mia famiglia, e la terza per farmi recitare molte preci e Sante Messe, avendone vivo bisogno. Ciò detto scomparve, e altro no si udì che il galoppo del cavallo, che s’allontanava a dismisura fino a perdersi. L’interlocutore del dottore si portò sul luogo indicato e trovò quanto cercava ed eseguì a puntino l’ordine ricevuto. Cosi tutto tornò nella pace e nell’oblio. IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO CURIOSITÀ di Giovanna Binelli Intervista a Maria Vencelj, classe 1905 Ben tre sono i centenari del nostro Comu- ne, tutti e tre residenti a Madonna di Campiglio. Il Paese si appresta a festeggiare nei prossimi mesi le cento Primavere delle signore Severina Iachelini, la mamma di Walter Ferruccio e Natalia Vidi, e Gisella Parisi, la mamma di Adriana Sandra Remo e Arrigo Sommadossi. Dopo la dipartita di Padre Ermete, l’uomo più longevo del nostro Comune è Binelli Pietro, nato 1913, la donna è ancora una campigliana, Maria Vencelj, che nel dicembre 2009 festeggerà 104 anni! Incontro la signora Vencelj in una piovosa domenica di marzo nella Casa di Riposo Abelardo Collini, dove risiede oramai da 2 anni (ha vissuto da sola in casa a Campiglio fino alla veneranda età di 102 anni!!!). Indossa una maglietta a maniche lunghe di colore beige e una gonna nera, pulita e agghindata mi sorride solare e comincia a raccontarmi la sua storia…. “Sono nata in Slovenia e, rimasta orfana di padre molto giovane, all’età di 15 anni la mamma mi mandò a Trieste come domestica presso una famiglia. Guadagnavo 20 lire al mese che mandavo a casa”. La mamma doveva allevare infatti gli altri tre figli. “Nel 1927 mi sono trasferita a Milano. Dopo 15 giorni di prova ricevetti la paga, 100 lire invece delle 80 inizialmente previste. La mia gioia fu immensa, poter pensare di inviare a casa qualche lira in più mi mise grande serenità dentro il cuore.” Nel 1939 inizia a lavorare in un albergo e qui conosce il marito, Alessandro Maggi. “Ci siamo sposati l’8 settembre 1932, una cerimonia molto intima, io, mio marito e i due testimoni. Dopo la cerimonia in Chiesa siamo andati al bar a festeggiare con cappuccino e 4 paste”. Delle due guerre mondiali Maria ha un ricordo lontano ma molto preciso su alcuni eventi che riguardarono la sua vita. Della prima ricorda: “Pativamo la fame. Alla cucina dei militari se eravamo fortunati trovavamo un mestolo di minestra“. Nella seconda guerra mondiale si è salvata per un soffio dal bombardamen- IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO to che ha distrutto la sua abitazione. “Era il 14 febbraio 1942” ricorda “alle 22 sentii “Fuori, Fuori! Gli aeroplani bombardano. Attraversata la strada, mi girai indietro: la nostra casa era già stata abbattuta.” Il suo segreto per arrivare bene a 103 anni? “Tenersi occupati, non preoccuMaria Vencelj, ved. Maggi, classe 1905 parsi troppo e pensare sempre in positivo”, dice con il sorriso sulle labbra. Maria mi confida inoltre di non aver mai conosciuto ne’ sigarette, ne’ alcolici e di non eccedere mai nel cibo “Ho sempre mangiato poco, in tempo di fame perché costretta, poi per scelta”. Mi racconta inoltre di aver sempre curato, nel poco tempo a disposizione, i rapporti con le persone cercando di socializzare con tutti. “Quando nel 1965, rimasta vedova, mi trasferii a casa di mio figlio Ezio a Madonna di Campiglio, cercai subito di costruirmi un giro di amicizie o comunque di persone a cui far riferimento, in caso di bisogno”. Lassù mi racconta di essersi trovata bene, l’affetto della nuora Teresa, del nipote Ivan ma soprattutto la presenza del figlio Ezio (deceduto due anni fa), le avevano permesso di superare il dolore per la dipartita improvvisa del marito. Cosa è cambiato da quando era bambina ad oggi? “Tanti cambiamenti in positivo. Oggi si vive meglio, un tempo non c’era il pane, mangiavamo sempre polenta, la carne una volta in settimana. Non posso però sopportare lo spreco di oggi, ad esempio nel cibo e nell’abbigliamento.” Un’indicazione per le giovani generazioni “Si può vivere bene con meno. Meno soldi, meno vestiti”. La saggezza della signora Vencelj suoni da monito per tutti noi! 65 COME ERAVAMO Pinzolo, 26 aprile 1964 PRIMA COMUNIONE E CRESIMA DELLA CLASSE 1956 Prima fila da sinistra: Giulio Viviani, Ivan Pradini, Paolo Venturi, Dante Collini, Silvano Bonapace, Luciano Maturi, Cesare Collini, Fabio Lorenzetti, Diego Caola. Seconda fila da sinistra: maestra Amalia Martello, Gino Bonapace, Luigi Olivieri, Delfo Molinari, Aldo Turri, Paolo Cereghini, Tullio Caola, Oscar Turri, Sergio Caola, Remo Maturi Terza fila da sinistra: Fabio Caola, Paolo Maffei – Parroco don Lino Mazzola Prima fila da sinistra: Alba Binelli, Aldina Lorenzetti, Iegri Mariagrazia, Alma Binelli, Ornella Caola, Daniela Minerbi, Paola Mayer, Maffei Adelina, Annamaria Bonomi, Caterina Fatta. Seconda fila da sinistra: maestra Miriam Ceschini, Luciana Valduga, Valeria Collini, Anna Turri, Giulia Deslucca, Daniela Sauda, Miriam Pedrazzoli, Tiziana Ballardini, Antonella Cominotti, Donatella Salvaterra 66 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO COME ERAVAMO Classe 1939 Prima fila da sinistra: Nadia Maffeis, Stefano Masè, Alberto Binelli, Giacomo Maestranzi, Fabrizio Vernesoni, Weber Ferrari, Cristina Povinelli , Maddalena Sauda, Loredana Bonapace, Liliana Caola, Michela Collini. Seconda fila da sinistra: Tiziana Binelli, Carla Devoto, Marina Ferrari, Cinzia Collini, Marisa Ferrari, Daniela Lucchini, Michele Matura, Roberta Maffei. Terza fila da sinistra: Maura Collini, Cristina Failoni, Patrizia Bonomi, Elena Ambrosi, Marilena Bonomini, Gabriele Maffei, Silvano Maturi, Marco Rovro, Michele Bonapace, William Bonomi. Quarta file da sinistra: Corrado Maturi, Nicola Maffei, Sonia Calvaresi, Monica Maturi, Luisa Ferrazza IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO 67 COME ERAVAMO Orchestra di Pinzolo. Da sinistra: Giuseppe Povinelli, violino - Angelo Lorenzetti, fisarmonica - Giuseppe Salvaterra, clarino - Luigi Ferrari, fisarmonica - Giuseppe Pasquali, clarino - Miradio Lorenzi, fisarmonica - Francesco Caola, basso Sciatori e sciatrici nel 1946 68 IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO Notiziario semestrale del Comune di Pinzolo Madonna di Campiglio, S. Antonio di Mavignola Iscritto al n. 1265 Registro Stampe del Tribunale di Trento dd. 13.12.2005 Comitato di redazione Danilo Povinelli | Direttore Responsabile Carola Ferrari | Presidente Marianna Biaudet Tarcisio Bonapace Carmen Caola Attilio Maffei Stefano Marchetti Hanno collaborato a questo numero William Bonomi, Patrizia Ballardini, Matteo Campigotto, Giorgio Cuccati, Carola Ferrari, Givanna Binelli, Roberto Papa, Roberta Maffei, Donatella Sartori, Giovanni Maffei, Alice Beltrami e Cristina Monfredini, Gloria Baraldi, Francesca Maffei e Matteo Bonapace, Angela Romagnoli, Marianna Biaudet, Giorgio Ferrari, Stefano Marchetti, Giuseppe Leonardi, Margherita Collini, Luca Cereghini, Ermanno Salvaterra, Annarita Bonapace e Alberta Ferrari, Attilio Maffei, Tarcisio Bonapace Fotografie Archivio Comune di Pinzolo, Silvano Bonapace, Matteo Ciaghi, M. Maganzini, Carola Ferrari, Donatella Sartori, Pro Loco Mavignola, Roberta Brunelli, Danilo Povinelli, Paolo Bisti, Giovanna Binelli, Archivio Coro Presanella, Ermanno Salvaterra, Marco Bindo Copertina Arcobaleno a Pinzolo (foto Povinelli) Quarta di copertina Vista panoramica da Fossadei (foto Archivio Comune) Grafica Marco Martello Impaginazione e stampa Grafica 5 - Arco (TN) [email protected] www.comune.pinzolo.tn.it NE/TNO199/2008