il Foglio del Comune di Pinzolo
Anno V - N. 8 giugno 2009 - Semestrale
INDICE
Editoriale
1
Amministrazione
2
Estate 2009
20
Progetti e relazioni
22
Giovani
30
Mavignola
36
Eventi
38
Cultura
42
Persone
48
Tradizioni a tavola
61
Territorio
62
Curiosità
64
Come eravamo
66
COMUNE
PAESE
EDITORIALE
di William Bonomi
Sindaco
È
l’argomento del giorno, che tiene banco ormai da diversi mesi e al quale ancora non
riusciamo a porre la parola “fine”.
La crisi economica mondiale ha spiazzato veramente tutti.
Del resto, nessuno di noi avrebbe ipotizzato il fallimento di grandi banche o di complessi industriali – come quello legato al settore automobilistico – dalle valenze internazionali.
Di più: colpisce il fatto che la bufera sia potuta partire da un Paese leader come gli
Stati Uniti.
Sicuramente ha giocato un ruolo determinante la mancanza di regole etiche nel mercato finanziario, che – a catena – ha causato il rallentamento dell’economia e quindi
dell’occupazione.
In questo scenario complessivo brilla ancor più il “Sistema Trentino”, inteso come
l’insieme delle persone, delle istituzioni e delle regole che stanno rivelando una notevole capacità di affrontare questa difficile congiuntura.
Il nostro “Sistema” poggia essenzialmente su quattro basi.
1.L’Autonomia, tanto vituperata e altrettanto preziosa: Provincia e Comuni hanno messo a punto un’articolata manovra anti-crisi, con forti investimenti di rilancio del
settore edile, alle piccole imprese, ai lavoratori che rischiano la perdita del posto,
ai privati per le ristrutturazioni, alle famiglie bisognose … ;
2.La solida tradizione lavorativa, espressa da realtà spesso familiari o di piccole dimensioni, ma attente all’impegno, alla dedizione, all’investimento proporzionato alle
proprie capacità;
3.La cooperazione, che – in una
fase come questa, di grandi
difficoltà di finanziamenti – ha
dimostrato la tenuta del sistema delle nostre Casse Rurali e
la disponibilità al credito nei
confronti delle imprese locali,
elemento indispensabile per
far girare la nostra economia;
4.Le famiglie, che – più che altrove – manifestano, insieme
alla capacità lavorativa, una
propensione al risparmio, alla
sobrietà, alla rinuncia quando
serve.
Sono queste le basi solide che
ci consentono di guardare avanti
con fiducia: non significa per nessuno possibilità di quieto vivere,
ma serenità nel fare con generosità la propria parte.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
1
AMMINISTRAZIONE
di William Bonomi
Sindaco
Lavori in corso
È
con piacere che
“occupo” un po’ di
spazio del nostro “foglio” per aggiornarvi
su come procedono
le cose e su alcuni
aspetti dell’attività
amministrativa
del
nostro Comune.
LAVORI IN CORSO
Non serve evidenziarlo, ma nel pubblico (Stato, Provincia
e Comuni) l’assegnazione ed il completaPatascoss
mento degli appalti
sono
caratterizzati
da una burocrazia “sfiancante” che comporta rigidità nella gestione dei problemi
che via via emergono nello svolgimento
dei lavori. La conseguenza è un ritardo
cronico, nella quasi totalità dei casi, nella conclusione dei lavori.
Per cercare di stare nei tempi serve
un impegno quotidiano che sia l’amministrazione comunale che la struttura tecnica assicurano.
È con piacere quindi che posso dichiarare, anche a dispetto di ogni difficoltà, che il 2009 è l’anno che vede,
nella storia del Comune di Pinzolo, il
maggior numero di cantieri importanti
aperti.
Un plauso va quindi all’intero Ufficio
Tecnico comunale.
Patascoss: la ditta D.F. COSTRUZIONI
SRL DI LAVIS sta lavorando con l’intento,
se il tempo meteorologico ci aiuterà, di
aprire il bar-ristorante già a Natale.
Polifunzionale
2
Polifunzionale: grazie al lavoro di
Margherita Collini, alla quale ho affidato
una delega specifica per seguire il canIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
tiere, abbiamo migliorato il progetto interno. L’obiettivo assegnato al progettista e direttore lavori
arch. Ivo Maria Bonapace è quello
di terminare i lavori entro dicembre 2009.
Ex Scuole Elementari: la ditta
Martinatti Silvio snc di Arco prosegue nei lavori di ristrutturazione.
L’obiettivo è quello di aprire la
“Casa della Cultura” per marzo
2010.
Biblioteca Ciclamino: il cantiere è seguito direttamente dall’Ufficio tecnico. La ditta Pretti e
Scalfi Spa prosegue i lavori per
consentire l’apertura della nuova
biblioteca a giugno 2010.
LE ALTRE OPERE
Miglioramento dei campi per
Juventus, interventi sulla rete
idrica, primi interventi piano mobilità Madonna di Campiglio, piano asfalti, manutenzione del patrimonio alla luce anche dei danni
invernali, impegno per consentire
lo sfruttamento a fini idroelettrici
del nostro acquedotto, interventi sugli edifici scolastici, strada
Val dal Rastel, gestione calore,
strade forestali, completamento
Nuovo polo scolastico
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
Ex Scuole Elementari
Biblioteca Ciclamino
piazzetta Centro Congressi Campiglio ed
opera d’arte, interventi a Malga Nambrone…
A giugno finalmente inizieranno i lavori al Colarin per la realizzazione, da parte della Provincia, del parcheggio e del
Centro Operativo di Emergenza.
Con il Comune di Ragoli capofila stanno procedendo le pratiche per l’assegnazione dei lavori di realizzazione del
nuovo polo scolastico all’area ex Coni
a Campiglio.
3
AMMINISTRAZIONE
LA VARIANTE URBANISTICA “PRIME
CASE”
Dalla nostra elezione nel novembre
2007 ad oggi abbiamo profuso, in particolare con Isidoro Pedretti, energie e tempo per portare a compimento una variante al Piano Regolatore Generale che vada
a soddisfare specifiche esigenze di “prime case” per i nostri censiti compresa
la soluzione del problema dell’area “ex
circonvallazione” nel cuore del paese, e
alcune problematiche di carattere generale fra cui l’individuazione di un’area
artigianale a Madonna di Campiglio.
Riepiloghiamo l’iter.
In data 18.12.2007 il Sindaco ha scritto a tutti i cittadini spiegando la filosofia
della variante al piano ed i criteri adottati invitando tutti a presentare entro il
23.01.2008 le proprie istanze.
Dopo un lavoro di diversi mesi (le richieste sono state più di 300) nel 2008
abbiamo depositato la nostra proposta,
che è stata poi presa in mano dal Commissario ad acta per il piano regolatore
generale arch. Paolo Penasa (nominato il
30.06.2008).
Il Commissario ha verificato quanto
fatto dall’Amministrazione ed ha adottato, con provvedimento n. 1 di data
17.09.2008, sostanzialmente in toto quanto proposto
dalla stessa.
I cittadini hanno potuto,
nei termini di legge, esprimere il proprio parere attraverso apposite “osservazioni” .
In data 05.02.2009 il
Commissario, alla luce delle
nuove interpretazioni della
normativa in materia di usi
civici, ha integrato la sua
delibera di data 17.09.2008.
La Commissione Urbanistica provinciale in data
27.04.2009 ha inviato al
Commissario ed al Comune
4
il proprio parere tecnico sulla proposta
in essere.
L’Asuc di Fisto ed il Comune di Bocenago, quali titolari di diritti di uso civico su terreni interessati dalla variante,
sono stati chiamati ad esprimere il proprio parere. Mentre l’Asuc lo ha già fatto
(parere di data 15.05.2009) il Comune di
Bocenago dovrebbe esprimersi entro il
20 giugno.
Ricevuti questi pareri, analizzate le
osservazioni pervenute ed il parere della
Provincia il Commissario potrà, entro luglio/agosto, emettere il provvedimento
di “seconda adozione” del piano.
Su tale atto i cittadini, così come la
Provincia, potranno fare ulteriori osservazioni .
Successivamente il Commissario passerà alla terza e definitiva adozione.
Infine la variante diventerà esecutiva
una volta che sarà approvata dalla Giunta provinciale con apposita delibera.
Tirando le somme la variante “prime
case” dovrebbe entrare in vigore entro novembre 2009 e cioè circa 1 anno
e tre mesi dalla sua prima adozione
(17.09.2008).
Questi tempi possono essere considerati lunghi dai non addetti ai lavori ma
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
confrontando anche quello che succede
nel resto del Trentino risultano ampiamente nella media.
Al termine di questo percorso avremo
fatto un grande passo avanti nella soluzione di diversi problemi generali della
nostra località nonché di numerose istanze dei censiti circa la possibilità di costruire una casa per la propria famiglia.
Dopo la seconda adozione (luglio/
agosto) che chiarirà quali sono i problemi risolti e quelli su cui si dovrà ancora
lavorare, l’Amministrazione inizierà a
predisporre una nuova variante al Piano
Regolatore Generale.
Quindi nel mese di agosto/settembre
vi scriveremo per invitarvi a sottoporci le
vostre istanze.
Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale ri-
propone l’iniziativa inaugurata nel 2008 di consegnare gratuitamente una “part” di legna da ardere
agli anziani (dai 75 anni in su) e ai bisognosi residenti nel Comune di Pinzolo.
Un segnale che vuol dimostrare attenzione e sensibilità verso le persone della nostra Comunità.
Nel 2008 sono stati consegnati circa 2000 quintali
di legna soddisfacendo le richieste di 146 cittadini
aventi diritto per circa 13/14 quintali cadauno.
Per il 2009 chiunque fosse interessato potrà presentare la propria richiesta
presso il Municipio entro il 10 luglio (referente: Silvano Bonapace).
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
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AMMINISTRAZIONE
LA NOSTRA MONTAGNA
Un particolare impegno è stato profuso nel programmare per il 2009 molti
interventi
sui nostri
sentieri.
È questo
un
modo per
invitare tutti a
vivere di
più e meglio il nostro territorio.
Lo straordinario
lavoro
sarà fatto
attivando
collaborazioni e
sinergie
con diversi soggetti.
Un grande grazie quindi ai nostri Luciano Caola e Matteo Campigotto che
hanno coordinato il progetto e soprattutto al Parco Naturale Adamello Brenta
e alle Pro Loco di Mavignola e Campiglio
per il lavoro che faranno.
Con l’Ente Parco verranno sistemati
nel corso del triennio 2009-2011 i sentieri elencati nella tabella.
Il totale dei chilometri che sistemeremo ammonta a 31 con una spesa annua a
carico del Comune di circa € 16.000.
La Proloco di Madonna di Campiglio
si occuperà della manutenzione dei seguenti sentieri:
• Giro di Campiglio
• Sentiero dei Siori
• Bivio Sentiero dei Siori – Malga Ritort
• Bivio Sentiero dei Siori – Casa Capot –
Valchestria
• Canalone Miramonti – Patascoss – Plan
dei Osei
• Rifugio Viviani – Biovo Adazzonia – Lago
Nambino
• Malga Ritort – M. di Campiglio
• Lago Gelato – Lago Nambrone
La Proloco di Sant’Antonio di Mavignola curerà la manutenzione dei seguenti
sentieri:
• Pimont Bass - Fratè/Paluac
• Puzac - Mavignola/incrocio strada
vecchia
• Sopra Paese - Rocchet/p.te Cavradoss
• Clemp (via Sas dal Mandolin) - p.te Cavradoss/Plaza
• Clemp (da tornanti statale) - Plaza/
Fogaiart
• Clemp (da Fratè) - dintorni Plaza
• Cavradoss - Fogaiart/case vecie
TRATTO SENTIERO
Lago Nambino – Bivacco Serodoli
R. Viviani, bivio 266, bivio 226 bis, Lago Serodoli bivio Sat 203
Pancugolo, Lago Ritort, Passo Ritort, Lago Lambin, Lago Serodoli
Busa dei Cavai – bivio sentiero Sat 226
Malga Ritort, P. dei Mughi, Pozza dei Garzon, Lago Ritort
Claemp, Malga Valchestria bivio Sat
Malga Valchestria bivio 278, cresta sud/est Monte Ritort, Pian dei Mughi bivio 277
Bivio Sat 217 Lago Nambino – Lago Lambii bivio Sat 232
Rifugio Nambino – bivio strada presso cottage Patascoss
Strada dopo Malga Ritort – Canton de Rotort – Lago Ritort
Claemp, Milegna, casa Capot
Rifugio Nambino – Loc. Fortini (partenza impianti Grostè)
Pozza dei Fo’ – bivio strada del Martello
Strada per M. Ritort (Sas dal Bargianela) – Canton di Ritort
TOTALE
6
lungh. Km
3,0
4,3
4,1
0,5
3,3
1,4
1,7
1,9
1,8
1,1
2,7
3,0
1,0
1,0
30,5
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
LA CIRCONVALLAZIONE DI PINZOLO
Uno degli obiettivi della nostra Amministrazione è la realizzazione della circonvallazione di Pinzolo.
Ricordo che il tracciato, dopo molteplici incontri anche pubblici, è stato individuato e le Amministrazioni interessate
hanno approvato delle delibere vincolando la soluzione ad appositi miglioramenti
progettuali, a tutela delle delicate aree
interessate dall’opera.
L’opera, che è di competenza provinciale, in questo momento è in fase di Valutazione di Impatto Ambientale.
La proceduta è rimasta ferma svariati mesi in attesa che il “servizio strade”
modificasse il progetto secondo le richieste dei Comuni e svolgesse alcuni studi
specifici. Tale servizio in giugno ha depositato tutti i documenti richiesti e quindi
la procedura è ripartita.
È sempre difficile pronosticare dei
tempi per procedure e progetti così discussi e complessi.
Detto ciò ci prefissiamo di uscire dalla
valutazione di Impatto Ambientale entro
agosto/settembre 2009 ed andare a pubblicare l’appalto europeo per i lavori a
luglio 2010.
È un obiettivo ambizioso per il quale
lavoreremo seriamente anche sollecitando settimanalmente la Provincia.
Il tracciato definitivo
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
7
AMMINISTRAZIONE
MOBILITÀ PINZOLO – MADONNA DI CAMPIGLIO: FINALMENTE SI PARTE
I lavori sono suddivisi tra Funivie Pinzolo e Trentino Sviluppo
IMPIANTI E PISTE AL DOSS DEL SABION
Funivie Pinzolo Spa ha iniziato i lavori
in giugno.
Entro Natale 2009 verrà sostituito
l’impianto Cioca con una seggiovia quattro posti ad agganciamento fisso e verrà
allungata l’omonima pista.
I lavori di costruzione dell’impianto
Tulot e della relativa pista dureranno invece fino al dicembre 2010.
L’IMPIANTO DI COLLEGAMENTO PINZOLO - CAMPIGLIO
In maggio Trentino Sviluppo ha pubblicato il bando europeo per la costruzione
e la gestione dell’impianto di mobilità
integrata Pinzolo – Campiglio e precisamente la telecabina 8 posti Puza dei Fò
– Plaza – Colarin – Patascoss.
Le ditte interessate ai lavori, che ammontano a ben 23 milioni di euro, po-
8
Il Sindaco consegna al Presidente di Funivie Pinzolo
la concessione edilizia per la costruzione del nuovo
impianto “Cioca”
tranno presentare le proprie offerte entro il 10 luglio p.v..
L’inizio dei lavori è previsto per il 16
agosto 2009.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO SOSTENIBILE IL PAESE CHE VORREI
L’Amministrazione comunale è impegnata nel
definire il piano strategico di sviluppo sostenibile
della località. Il lavoro iniziato nei primi mesi del
2008 prosegue e dovrebbe terminare nel prossimo
autunno.
All’interno di questo percorso, al fine di coinvolgere anche i “cittadini più giovani”, è stato
pensato e realizzato un concorso a premi che ha
visto protagoniste le scuole della Val Rendena.
In occasione dell’annuale giornata dello sport
tenutasi a Caderzone il 28 maggio scorso è stata effettuata la consegna dei premi alle diverse
classi.
L’Amministrazione comunale vuole ringraziare
sentitamente tutti gli alunni che hanno partecipato ed il corpo insegnanti per l’impegno profuso e
le splendide idee presentate.
TRENINO PATASCOSS RITORT
Nella politica di miglioramento ambientale
intrapresa dall’Amministrazione Comunale trova coerenza la chiusura
al traffico veicolare della
strada che porta dalla loc.
Patascoss a Malga Ritort
sperimentata nel 2008.
Attraverso tale chiusura possiamo “liberare”
dalle automobili Ritort e
migliorare sensibilmente
le condizioni ambientali
delle due località con la
riduzione
dell’inquinamento acustico ed atmosferico.
TRENINO GRATUITO PATASCOSS – RITORT
Dal 11 luglio al 30 agosto
2009.
Parcheggio gratuito per i
residenti in località Patascoss.
Il 24 marzo scorso Tomaso Bruti ha depositato le proprie dimissioni irrevocabili
da assessore ai lavori pubblici.
Le importanti competenze che era chiamato a gestire sono state ridistribuite
fra il Sindaco, a cui rimangono in carico i lavori pubblici, ed alcuni consiglieri.
Al consigliere Giovanni Cunaccia, già delegato del Sindaco per Pinzolo, è
stato assegnato il compito di occuparsi anche della Protezione
Civile e della squadra comunale di Pinzolo.
Al consigliere Luciano Cereghini, in aggiunta alle deleghe
precedenti, è stato assegnato il compito di occuparsi della
zona “Pineta” sia come pulizia e gestione ordinaria che per i
programmi di riordino e riqualificazione.
Infine il Sindaco ha nominato quale nuovo assessore ISIDORO
PEDRETTI che dovrà occuparsi della qualità urbana, delle varianti al Piano Regolatore Generale e della realizzazione della
circonvallazione all’abitato di Pinzolo.
Isidoro Pedretti
A tutti auguri di buon lavoro.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
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AMMINISTRAZIONE
di Patrizia Ballardini
Il piano di mobilità integrata per Madonna di
Campiglio. I primi interventi al via!
Tra le sezioni di progetto previste
dall’Amministrazione di Pinzolo
nell’ambito dal piano strategico
di sviluppo sostenibile vi è
l’elaborazione di un piano integrato
di riqualificazione urbanistica e
mobilità, quale area di intervento
ritenuta di interesse prioritario
Obiettivo del progetto di mobilità in-
tegrata, in particolare, è quello di proporre strategie e interventi affinché la
mobilità all’interno dei centri abitati di
Pinzolo, S.A. Mavignola e M. di Campiglio
sia caratterizzata da maggior sostenibilità e razionalità, favorendo al tempo stesso un approccio complessivo e integrato
alla mobilità (veicolare privata e pubblica, pedonale) che permetta una riqualificazione di ciascuna delle località.
Il progetto nasce infatti con la finalità di costruire una visione d’insieme di
tutti gli aspetti della mobilità, includendo valutazioni e soluzioni rispetto al traffico motorizzato, alla sosta, alla mobilità
pedonale ed al trasporto pubblico.
Le misure e gli interventi proposti
hanno lo scopo di aumentare la qualità
della vita nei centri abitati, assicurando
Piano mobilità. Obiettivo: maggior vivibilità, in estate e in inverno
10
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
la mobilità delle persone in modo efficace ed efficiente, nel maggior rispetto
dell’ambiente e con costi individuali e
sociali minori. Meno congestione, meno
inquinamento, meno rumore sono infatti
sicuramente elementi determinanti per
la rivalutazione di un’area turistica ed
anche per il miglioramento della qualità
della vita degli abitanti.
In questo senso il piano di mobilità
vuole essere sostenibile, in coerenza con
gli obiettivi del Piano Strategico di Sviluppo, che intende coniugare sviluppo
economico, qualità della vita e conservazione dell’ambiente.
Il piano di mobilità del Comune di Pinzolo si prevede articolato in diverse sezioni
di progetto, specifiche per ciascuna delle
frazioni del comune: in ordine cronologico M.di Campiglio e quindi S.A.Mavignola,
per concludere con Pinzolo.
Il piano di mobilità per Madonna di
Campiglio
L’origine
Il piano di mobilità per M.di Campiglio
trova il seme generatore nell’ “Accordo
di programma quadro per la definizione
di un sistema di mobilità integrata tra
Pinzolo e Madonna di Campiglio”, firmato nell’agosto 2007 dalla Provincia Autonoma di Trento insieme ai Comuni della
Val Rendena, al Comune di Ragoli, alla
Società Funivie di M.di Campiglio, alla
Società Funivie di Pinzolo ed a Trentino
Sviluppo S.p.A.
Nell’accordo è infatti siglato l’impegno per il Comune di Pinzolo ed il Comune di Ragoli di elaborare ed approvare un “piano traffico relativo all’abitato
di Madonna di Campiglio, che preveda
una adeguata ZTL (zona a traffico limitato)” e che includa anche “un sistema
di misure di gestione degli accessi alla
destinazione Madonna di Campiglio”,
così come “un sistema di gestione innovativa del traffico veicolare, che preveda
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
un sistema di mobilità pubblica interna
a Madonna di Campiglio, la mobilità dai
parcheggi (di testata), nonché sistemi di
comunicazione e prenotazione informatica degli spazi a parcheggio”.
Gli obiettivi
Il progetto in realtà va oltre quanto
richiesto dal protocollo, con l’ambizione di rappresentare una pietra miliare
che definisca la strategia di sviluppo del
sistema di mobilità e si snodi attraverso l’approfondimento e la proposta di
soluzioni rispetto ad alcune tematiche
ritenute di interesse prioritario, sino a
tradursi in interventi mirati, percepiti
come essenziali per la riqualificazione
di M.di Campiglio, alla quale è strettamente correlato il rilancio dell’intera Val
Rendena.
L’obiettivo è quello di riqualificare la
destinazione a partire dalla mobilità (pedonale e veicolare, andando ad includere
anche un sistema pubblico di trasporto) e
dal connesso assetto urbano.
Al tempo stesso, il piano si pone
l’obiettivo di identificare elementi in
parte connessi alla mobilità che siano
in grado di caratterizzare il territorio,
attraverso interventi che lo valorizzino
e rendano l’offerta turistica ancora più
distintiva (a titolo di esempio, attraverso la qualificazione urbanistica dell’area
centrale della località, la valorizzazione dell’elemento acqua all’interno del
centro abitato, la creazione di percorsi
pedonali e di ponti coperti, la valorizzazione dei percorsi della conca verde e la
riqualificazione delle aree di ingresso al
paese, il sistema di collegamento Centro
– Patascoss).
Il partner nel progetto
Per la costruzione del piano di mobilità, l’Amministrazione del Comune di
Pinzolo, insieme a quella di Ragoli, hanno identificato un Partner professionale
specializzato: Oko Institut Alto Adige,
11
AMMINISTRAZIONE
che ha attivato un team di progetto con
competenze mirate e complementari rispetto all’obiettivo.
Il processo per la costruzione del piano:
il coinvolgimento della Comunità.
Essenziale rilevare come il piano sia
nato a partire dall’analisi dei dati disponibili e delle proposte progettuali abbozzate negli anni scorsi, per dipanarsi poi
in un’approfondita fase di sopralluogo e
quindi di ascolto del territorio, che ha visto il coinvolgimento di alcune decine di
persone rappresentative degli stakeholders locali, attraverso interviste in profondità e gruppi di lavoro propedeutici
alla definizione della proposta di piano.
La fase di ascolto è poi proseguita con
approfonditi confronti sul piano elaborato, coinvolgendo la comunità in un dibattito pubblico e attraverso incontri mirati coi i referenti che la rappresentano,
quali la Consulta Frazionale, i presidenti
delle associazioni di categoria, l’Azienda per il Turismo. Questa fase, associata
ad ulteriori approfondimenti tecnici, ha
portato ad integrare in alcune parti la
prima proposta di piano.
Questo processo, voluto dall’Amministrazione Comunale di Pinzolo e di Ragoli, si auspica permetterà alla Comunità
di riconoscersi nel piano, che include e
valorizza molti contribuiti proprio dei
cittadini, che hanno certamente dato un
apporto essenziale al lavoro complessivo.
I criteri alla base del progetto
Nel progetto si è voluto privilegiare
il criterio della fattibilità, in termini di
concretezza e sostenibilità, associato
a tempi di realizzazione relativamente contenuti, pensando sin dall’inizio ad
un progetto “in divenire”, flessibile e
aperto a potenziali ulteriori integrazioni.
Indubbiamente un progetto modulare,
da realizzare attraverso fasi successive.
Al tempo stesso, si è adottato un approccio volto ad identificare interventi
soffici e sostenibili in un contesto am12
bientale delicato, anche alla luce della
preziosità del territorio, dei vincoli che
su di esso gravano e, non ultimo, dei
trend legati ai flussi del cosiddetto ”turismo d’elite”.
Le principali aree di intervento
Le principali aree di intervento analizzate ed elaborate in termini progettuali
si possono sintetizzare come di seguito
indicato:
Mobilità veicolare e sosta: razionalizzazione e gerarchizzazione dei percorsi,
ridefinizione della segnaletica; rimodulazione delle aree di sosta e tipizzazione/
gerarchizzazione dei parcheggi;
Mobilità pedonale: progressiva estensione dell’area pedonale “car free” e
dell’area a traffico limitato; definizione
di percorsi interni di qualità, caratterizzazione funzionale ed estetica attraverso
percorsi in parte coperti; collegamento
della rete interna al centro abitato con
la rete dei sentieri esterni;
Orientamento ed informazione: definizione di una segnaletica chiara ed efficace;
Accessi alla località: valorizzazione
funzionale ed estetica delle aree di accesso a Madonna di Campiglio;
Sistema di trasporto pubblico: valutazione e proposta di un sistema di trasporto interno in grado di collegare in modo
efficace (e sostenibile) i poli estremi della località, permettendo un accesso rapido di ospiti e cittadini nei principali poli
di interesse; definizione di proposte di
mobilità in grado di coniugare funzionalità e capacità di attrazione all’interno
della località.
Il dettaglio dell’analisi e delle soluzioni proposte trova ampia descrizione
nel documento costruito da Oko Institut,
disponibile su sito internet del comune.
Dalla fase di pensiero e pianificazione si
deve ora passare alla fase di implementazione, ove i primi risultati sono previsti
entro il 2009!
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
di Matteo Campigotto
Rappresentante di Direzione
La certificazione ambientale EMAS
Ottenuto il parere favorevole
dell’Ente Certificatore sulla
dichiarazione ambientale
I
e, al tempo stesso, prevenire e limitare l’inquinamento, in particolare quando
derivante dalle attività, prodotti e servizi di propria competenza, tenendo conto
al contempo dell’importanza economica dello sviluppo dell’attività turistica.
Lo scopo di EMAS è quello di garantire
che siano concretamente limitati e posti sotto un controllo continuo gli impatti
ambientali connessi alle attività che vengono svolte in un territorio, e che vengono gestite e sorvegliate direttamente
dall’Amministrazione Comunale. Il Sistema di Gestione Ambientale sarà lo strumento di monitoraggio e di intervento
sul territorio, la cui economia si basa sul
proprio ambiente. Gli obiettivi che l’Amministrazione intende perseguire porteranno ad un continuo miglioramento della qualità ambientale. La Dichiarazione
Ambientale disponibile presso gli Uffici
Comunali, costituisce la sintesi del percorso fatto, delle attività svolte e degli
obiettivi e impegni che l’amministrazione Comunale intende perseguire.
l progetto, iniziato due anni fa, vedrà
tra qualche mese l’assegnazione della
registrazione EMAS. Ma cos’è EMAS?
Lo sviluppo sostenibile ovvero la capacità di coniugare sviluppo economico, qualità della vita e conservazione
dell’ambiente è stato il fattore determinante della scelta che il Comune di Pinzolo ha fatto nell’intraprendere il cammino verso la certificazione ambientale
di una delle mete Trentine più belle e a
rilevante valore naturalistico - ambientale.
Alla luce di tali presupposti, l’Amministrazione del Comune di Pinzolo ha avviato la certificazione EMAS che rappresenta
uno strumento di supporto nella gestione
coordinata di tutte le attività e processi
che, in maniera diretta e indiretta, influenzano l’ambiente.
L’impegno rivolto alla Certificazione Ambientale, attraverso
la registrazione Emas, assunto
dal Comune di Pinzolo, capofila
dei Comuni della Val Rendena,
rappresenta un veicolo per promuovere un nuovo modo di concepire l’ambiente, come ambito
da vivere e rispettare da parte
di Cittadini e Ospiti, e come attrattiva rilevante di un territorio
con grande vocazione e rilevanza
turistica.
Il Comune di Pinzolo intende operare al fine di garantire
“Bocca di Brenta” Photo M. Maganzini
la conservazione dell’ambiente
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
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AMMINISTRAZIONE
di Giorgio Marchiori Cuccati
Presidente
Lavori di ampliamento e riqualificazione distributiva, funzionale e tecnologica dell’attuale sede
Prenderanno avvio a breve i tanto
attesi lavori di ampliamento e
riqualificazione della Casa di
Riposo di Pinzolo ora Azienda
Pubblica di Servizi alla Persona –
Centro Residenziale “A. Collini”
Trattasi
di un importante intervento
per complessivi 3.485.390,00 Euro con
il quale il Consiglio di Amministrazione
dell’Ente, presieduto dal Dott. Marchiori Cuccati Giorgio, intende procedere sia
ad un ampliamento della casa attraverso
la realizzazione di un nuovo fabbricato
adiacente alla stessa, nel terreno messo
a disposizione dal Comune di Pinzolo, sia
alla riqualificazione distributiva, funzionale e tecnologica dell’attuale sede.
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Il progetto elaborato dallo Studio
Quattro Engineering S.r.l. di Storo prevede in sintesi di dare risposta a due distinte richieste, una proveniente dagli ospiti
della struttura e loro familiari e l’altra
proveniente dal territorio.
La richiesta proveniente dagli ospiti
della struttura verte essenzialmente in
due direzioni:
1) maggiori spazi comuni al piano terra per l’area di soggiorno e la sala da
pranzo;
2) maggiore disponibilità di stanze singole.
Dette richieste sono state evidenziate
dagli ospiti e loro familiari in modo sempre più crescente nel corso degli anni in
relazione all’aumento della percentuale
di ospiti con patologie invalidanti importanti che rendono talvolta difficile la
convivenza; problema sentito particolar-
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
mente da quella parte di utenza in buone
condizioni cognitive che intende per così
dire avere/mantenere all’interno della
struttura un “proprio spazio”.
Nello specifico con i lavori si procederà, grazie agli spazi che saranno lasciati
liberi con il trasferimento della biblioteca nella nuova sede del Ciclamino, alla
realizzazione di nuove aree di socializzazione al piano terra, all’ampliamento
della sala da pranzo, allo spostamento
degli uffici, nonché ad una riqualificazione distributiva e funzionale degli spazi
del piano interrato ed in particolare del
reparto lavanderia e guardaroba con la
creazione di distinti percorsi per lo sporco e il pulito.
Grazie all’ampliamento della struttura si darà invece risposta alla richiesta
di stanze singole e alla richiesta di servizi alternativi al ricovero proveniente
dal territorio, quali servizio bagni protetti, pedicure, manicure e parrucchiera. Al piano terra del nuovo fabbricato
troveranno infatti collocazione gli spazi
riferiti al “Centro servizi” e gli spazi per
il servizio rieducazione funzionale divenuti insufficienti nel corso degli anni in
relazione anche all’avvenuta apertura
all’esterno di detto servizio.
Possibili sviluppi del centro residenziale “A. Collini”
servizio ristorante, servizio cura della
persona, bar, servizio religioso, servizio
di pulizia locali, ecc., il tutto al puro
prezzo di costo.
Dove esiste già questo servizio, gli
utenti si dimostrano felici e rilassati e sicuri di trascorrere in serenità gli ultimi
anni della loro esistenza.
Il Consiglio di Amministrazione conduce la casa da oltre un decennio, senza
richiedere finanziamenti ai comuni interessati: Pinzolo, Carisolo, Giustino e
Massimeno. Per realizzare quest’idea,
che ha nel cassetto dei programmi futuri, il Consiglio di Amministrazione si attiverà, dopo aver valutato concretamente
l’interesse della popolazione, cercando
finanziamenti pubblici o sperabili donazioni.
Un’idea ancora da concretizzare, ma
che sta destando un interesse crescente, è quella della costruzione di una residenza protetta, costituita da un certo
numero di appartamentini, collocata nel
perimetro del centro residenziale, collegata alla stessa ma nello stesso modo indipendente, da desinare ad anziani rimasti soli, “che non si sentono di diventare
subito ospiti”. La vicinanza all’attuale
struttura garantirebbe ad essi, in caso
di bisogno, i servizi forniti dalla medesima quali: servizio medico tutti i giorni,
servizio infermieristico 24 ore al giorno,
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
15
AMMINISTRAZIONE
Premi di studio
S
impatica cerimonia mercoledì 29 aprile
prima del consiglio comunale: la consegna dei premi ai neolaureati del Comune
di Pinzolo che hanno partecipato al concorso bandito dal Comune su iniziativa
dell’Assessore Carola Ferrari. Pubblico
delle occasioni speciali. Dopo il saluto
dell’assessore, “nella sala consiliare, che
è la casa della comunità” William Bonomi ha consegnato ai vincitori una significativa “gratificazione per i sacrifici fatti
nello studio” con “l’augurio di avere un
grande futuro”. “Se avrete un grande fu-
Il sindaco William Bonomi e l’Assessore alla Cultura Carola Ferrari
consegnano i premi di studio. In alto i premiati Egidio Collini e
Annarita Bonapace, in basso Marco Polla, Gianna Giudicati e Sara
Lorenzetti
16
turo – ha soggiunto - la prima ad averne
beneficio sarà la nostra comunità”.
I 1.500 euro del primo premio sono andati a Sara Lorenzetti (laurea quinquennale in ingegneria edile e architettura
a Trento con tesi sulle costruzioni antisismiche); i due premi di 1000 euro per
lauree triennali a Gianna Giudicati (Laurea in Economia e Gestione Aziendale –
Università degli Studi di Trento)-e Marco
Polla (Laurea in economia e diritto – Università degli Studi di Trento); i due di 500
euro per lauree magistrali a Romeo Collini (Diploma di specializzazione all’insegnamento secondario (SSIS) e Giuliano
Lorenzetti (Laurea in geologia e geologia
Tecnica – Università degli studi di Padova)
i due di 400 euro per il progetto Erasmus
a Egidio Collini e Annarita Bonapace;
premio di 150 Euro a Silvia Carbone (Laurea in lettere moderne – Università degli
Studi di Trento), Maria Vittoria Binelli
(Laurea in lettere moderne – Università
degli studi di Padova), Luca Ceschinelli
(Laurea in Ingegneria dell’Organizzazione e dell’Informazione – Università degli
Studi di Trento), Andrea Collini (Laurea
in Agraria e Medicina Veterinaria – Dipartimento di Scienze Animali – Università
degli Studi di Padova), Maria Cominotti
(Laurea in Scienze dei Beni Culturali –
Facoltà di lettere e filosofia – Università
degli Studi di Trento), Enrico Cereghini
(Laurea in Scienze della comunicazione:
organizzazione e innovazione – Università
del Sacro Cuore – Milano), Francesca Bonapace-(Laurea specialistica in Architettura presso il Politecnico di Milano); premio di 100 Euro a Tiziana Collini (Laurea
in Mediazione Linguistica per le Imprese
e il Turismo), Elisa Bonapace-(Laurea in
Scienze del Comportamento e delle Relazioni Interpersonali e Sociali).
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
di Carola Ferrari
Assessore alla Cultura
Stagione teatrale 2008 – 2009
Si è conclusa, in aprile, la Stagione
Teatrale che, per la prima volta,
ha visto l’Amministrazione
comunale di Pinzolo protagonista
della programmazione assieme
a quella di Tione che da anni
organizza questo tipo di eventi
Dopo un primo anno di sperimentazione
è inevitabile “tirare le somme” e valutare non solo il lavoro svolto e la qualità
degli spettacoli proposti ma anche, e soprattutto, il gradimento del pubblico.
La collaborazione tra i due Comuni ha
portato, nella scorsa stagione a un sensibile aumento degli abbonati, passati da
circa 70 a più di 120 per assistere ai 10
spettacoli in cartellone.
I tre spettacoli organizzati a Pinzolo
e Campiglio hanno visto una presenza di
650 persone circa.
Se alle presenze della Val Rendena
sommiamo quelle di Tione abbiamo un
panorama su tutta la stagione teatrale
veramente lusinghiero: più di 1800 spettatori con una presenza media di 220
persone ad ogni spettacolo (8 erano gli
incontri programmati).
Oltre all’organizzazione degli spettacoli è stato attivato un servizio di trasporto con fermate in tutti i paesi della
Valle. Questo servizio gratuito, offerto
dai comuni, è stato molto apprezzato ed
ha garantito la mobilità lungo l’asse della Val Rendena in un periodo dell’anno
che ha visto spesso avverse condizioni
meteorologiche.
Per la prima volta è stato realizzato
un accordo con il Centro servizi cultu-
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
rali Santa Chiara di Trento per permettere ai nostri abbonati la visione di due
importanti spettacoli che difficilmente
potrebbero essere messi in cartellone in
periferia.
Il gradimento ed il plauso del pubblico
che mi è giunto da più parti è per me una
vera soddisfazione e un invito a proseguire su questa strada organizzando nuovamente, in sinergia con l’Assessorato alla
Cultura di Tione, una stagione teatrale
ricca e accattivante.
La nuova stagione teatrale 2009-2010
troverà inoltre degna collocazione anche nel nuovo teatro di Pinzolo che da
dicembre sarà messo a disposizione della
comunità.
Soltanto mettendo in rete esperienze
e risorse sarà possibile, anche in futuro,
offrire al nostro pubblico un prodotto
culturale veramente di qualità.
14 febbraio 2009, “Là dove scivola la terra”, chiesa
parrocchiale di San Lorenzo a Pinzolo
17
AMMINISTRAZIONE
di Giovanna Binelli
I nostri primi cittadini onorari…
Dal 1° gennaio 2009 il Comune di Pinzolo,
una storia che merita di essere valorizzata a
conferma che è davvero finito il tempo in cui
ed in particolare l’abitato di M.di Campiglio,
ci si poteva illudere di bastare a se stessi,
ha due cittadini in più: il Consiglio Comunale
curando il proprio orticello. Si cresce soltanin data 29 dicembre 2008 ha infatti conferito insieme, tessendo reti di comunità coese
to a Fernanda Contri e ad Annibale Marini la
ed insieme aperte su tutti i fronti”.
cittadinanza onoraria, riconoscimento asseDue gli omaggi metaforici, assieme alla
gnato per la prima volta nel nostro Comune
pergamena,
che l’Amministrazione ha voluto
in un’affollatissima sala maggiore del Centro
donare agli Illustri Ospiti, oramai ConcittaCongressi di M.di Campiglio.
dini,
Fernanda Contri, avvocato di Ivrea, già
• un rododendro incastonato su roccia, il
componente del Consiglio Superiore della
simbolo del Comune di Pinzolo
Magistratura, è stata nel 1994 ministro degli
• una riproduzione della tela di Hofer dediaffari sociali, e nel 2004 prima donna giudice
cata alla Madonna di Campiglio, creaziocostituzionale nella storia della Repubblica.
ne iconografica con lavorazione in foglia
Annibale Marini, professore emerito di diritoro, fotocromia su legno, impreziosita
to civile dell’università Tor Vergata di Roma,
con la tecnica della “crepatura” fiorentitra il 2005 e il 2006 ha ricoperto la carica
na e numerata
di presidente della Corte Costituzionale. EnVisibilmente emozionati, i due nuovi Cittrambi frequentano oramai da decenni M.di
tadini hanno avuto entrambi parole di lode e
Campiglio, dove da sempre partecipano alla
ringraziamento per la Comunità intera.
vita di Comunità, offrendo un contributo
“Le onorificenze”, ha comunicato il prof.
prezioso di conoscenza e competenza.
Marini, non sono alle persone, bensì a ciò
La cittadinanza onoraria, ha spiegato duche le persone esprimono, ai valori che porrante la cerimonia la Vicesindaco Patrizia
tano dentro di loro. Il professore ha espresso
Ballardini, viene tributata all’avvocato Contutta la sua gratitudine all’Amministrazione,
tri e al professor Marini per riconoscere il
una gratitudine, ha detto, ancora più grande
loro impegno umano e professionale, la loro
perché tributata assieme a Fernanda Contri,
fedeltà al nostro territorio, una sorta di filo
persona alla quale mi lega un grande affetche li lega e ci lega. La loro, ha aggiunto, è
to, lunghi anni di permanenza alla Corte, una persona alla qualche sono unito
dagli ideali,… raramente siamo stati in
disaccordo.
L’avv. Contri, nel suo ringraziamento,
ha voluto ricordare l’intera Comunità di
Campiglio ma anche quella di Pinzolo,
ha rammentato nostalgicamente gli anni
della gioventù, gli amici cari con i quali ha condiviso ascensioni in montagna e
momenti di serenità. Ha poi dichiarato
che stando a Campiglio, sente suo marito (deceduto lo scorso anno) attorno a
sé e quindi con grande gioia ritorna nella
nostra Località.
Da sinistra, il prof. Annibale Marini, la Vicesindaco Patrizia Ballardini,
Persone semplici, come i grandi uomil’avv. Fernanda Contri, il Presidente del Consiglio Matteo Campigotto, il
ni sanno essere.
Sindaco William Bonomi
Persone di cuore prima che di legge!
18
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
di Giovanna Binelli
Risultati questionari famiglie
A
fine giugno 2008 l’Amministrazione
Comunale di Pinzolo ha promosso un’indagine finalizzata all’acquisizione di dati
e suggerimenti per comprendere bisogni
ed esigenze delle Famiglie residenti sul
nostro Territorio.
A seguito dell’invio di un questionario
a tutte le Famiglie residenti sul nostro
Comune (più di 200), abbiamo raccolto soltanto 52 risposte, precisamente
9 a M.di Campiglio, 33 a Pinzolo, 7 a
S.Antonio di Mavignola più altre tre da
cui non è stato possibile desumere il Paese di residenza.
Parallelamente all’elaborazione dei
questionari, l’indagine prevedeva la realizzazione di otto focus-group (gruppi di
lavoro e confronto), aperti a tutti, divisi
in aree di interesse (prima infanzia, adolescenza, giovani coppie, anziani, integrazione e multiculturalità, educazione
e genitorialità, conciliazione famiglialavoro) in cui, con l’aiuto di figure professionali preparate e competenti, ci si
proponeva di raccogliere idee ed elaborare proposte che potevano dare origine
a specifici progetti.
Anche in questo senso la partecipazione della popolazione è stata assai limitata.
Al termine dell’intero progetto è stata stilata una dettagliata e precisa relazione.
A fronte di una riflessione personale e
di tutti gli Amministratori sull’andamento del progetto si è ritenuto opportuno
realizzare due cicli di conferenze per la
Famiglia:
a.un primo ciclo a inizio primavera
b.un secondo ciclo a inizio autunno
Pare opportuno dare la possibilità ai
Censiti del Comune di Pinzolo di leggere i risultati più significativi e/o interes-
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
santi emersi dal questionario, sebbene il
campione rappresentativo delle risposte
non sia stato significativo:
• stiamo bene in salute
• non abbiamo grandi problemi di occupazione e, se ce ne sono, sono legati
al fatto di svolgere una professione
che non soddisfa completamente
• la metà degli intervistati dichiara di
aver problemi nell’accudimento dei
figli tali da obbligare spesso la madre
a rinunciare al suo lavoro oppure a
prendere una baby sitter a pagamento
• il 34% dei compilatori ha dichiarato di
aver problemi, di natura comunicazionale nell’educazione dei figli, quasi la stessa percentuale coloro che, al
contrario, affermano di avere difficoltà nel crescere la propria prole
• ben il 59% degli intervistati afferma
di non aver problemi scolastici con i
propri figli.
Interessanti infine le richieste fuori
questionario manifestate dai compilatori. Si chiedono all’Amministrazione Comunale:
• servizi accudimento bambini (Asilo
Nido, Servizio Tagesmutter con tariffe ritoccate per abbracciare tutte le
Famiglie del nostro Comune costituiscono una prima risposta dell’Amministrazione Comunale all’esigenza
manifestata)
• asilo nido economico (ci siamo convenzionati con Spiazzo Rendena)
• luoghi di aggregazione per i figli (al
fine saranno disponibili nelle ex Scuole Elementari spazi appositi)
• maggior coinvolgimento popolazione
• guardia medica e pediatra in luogo
• incontri tra famiglie (ci stiamo tentando con i due cicli di incontri sopraccitati).
19
ESTATE 2009
di Roberto Papa
Ritiro Juventus 9-21 luglio 2009
Anche quest’anno l’Amministrazione comunale e l’Azienda per
il Turismo sono fortemente impegnate nell’organizzare al meglio il
ritiro della Juventus per far si che
sia sempre più un grande evento
per residenti ed ospiti ed un efficace veicolo di promozione per
l’intera Val Rendena
Per il quarto anno consecutivo la Juven-
tus torna a Pinzolo per svolgere il ritiro
estivo precampionato. Dal 9 al 21 luglio
2009 tutti i tifosi e appassionati di calcio
e in particolare della squadra torinese
potranno seguire gli allenamenti presso
il Centro Pineta di Pinzolo e partecipare
agli eventi e alle serate organizzate durante tutto il periodo.
Juventus Summer Camp
Madonna di Campiglio
19-25 luglio; 26 luglio-1 agosto
Tutti i ragazzi tra gli 8 e i 16 anni potranno vivere una settimana da campioni nello splendido scenario di Madonna
di Campiglio: allenamenti giornalieri in
base ad un preciso programma tecnico che permetterà a tutti di migliorare
il proprio gioco, tornei e un mare di divertimento grazie a giochi di gruppo e di
abilità, serate ricche di musica, animazione e tante sorprese!
Juventus Day Camp Val Rendena
Giustino
6-11 e 13-18 luglio
Tutti i ragazzi e le ragazze tra i 7 e i
17 anni potranno partecipare ai corsi tenuti dalla Juventus Soccer School presso
il campo da calcio di Giustino.
Per i residenti sono previste tariffe
agevolate.
Per informazioni
Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena
Via Pradalago, 4 38086 Madonna di Campiglio Tel 0465 447501
www.campiglio.to [email protected]
Uffici di Pinzolo Tel 0465 501007 www.pinzolo.to [email protected]
20
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
ESTATE 2009
di William Bonomi
Sindaco
Giovenche di razza rendena. Sfilata e... dintorni
14-30 agosto 2009
C
ome in altri periodi – ma forse più di
altri periodi – il settore agricolo e zootecnico sta attraversando una crisi pesante, che penalizza anche chi ha investito
tempo, energie e risorse per un’attività
strettamente connessa con la qualità
dell’alimentazione e del territorio.
Valorizzare gli allevatori è un modo intelligente per valorizzare le nostre tradizioni ed il nostro prodotto turistico.
Nella consapevolezza di questo stato
di cose, l’Amministrazione comunale è
attenta a sostenere e promuovere manifestazioni come quella che si rinnova a
fine agosto, dedicata alla Razza Rendena.
In linea con quanto fatto negli ultimi
anni, intende ampliare e curare al meglio la tradizionale mostra delle giovenche che “da sempre” si
tiene a Pinzolo.
Oggi essa costituisce
uno degli eventi più
importanti e significaCOMUNE DI PINZOLO
tivi dell’anno perché
riporta il mondo agricolo ad una centralità,
che troppo spesso non
gli viene riconosciuta.
Eppure proprio i
“lavoratori della terra” costituiscono una
vetrina preziosa di ciò
che di più tipico caratterizza questo territorio, le sue tradizioni, i
suoi valori, la sua economia.
La “settimana verde” inizierà il 24 agosto
con una ricca offerta di
iniziative, che mirano
PINZOLO
a mettere le famiglie
a stretto contatto con la vita che ruota
attorno al pascolo: non a caso, l’edizione di quest’anno culminerà domenica 30
agosto con “su e giù per le malghe”.
Nel ringraziare fin d’ora il Comitato
organizzatore, presieduto da Luciano
Caola, nonché gli Enti, le associazioni e
le persone che con il loro lavoro contribuiscono al buon risultato dell’evento,
invito tutti a partecipare ai vari appuntamenti: è anche in questo modo che si
esprime vicinanza e stima al mondo agricolo.
SABATO 29 AGOSTO ORE 16.30
SFILATA DELLE GIOVENCHE DI RAZZA
RENDENA
Per i dettagli della “settimana” si rinvia all’apposito programma.
G IO
V EN
ND
CH E d
i R A ZZA R E
EN
A
EDIZIONE 2009
Giovenche di Razza Rendena
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
SFILATA E DINTORNI
24-30 AGOSTO 2009
VAL RENDENA
TRENTINO
21
PROGETTI E RELAZIONI
di Giovanna Binelli
Noi, pellegrini a Mauthausen…
S
ono le 4.00 del mattino, è ancora notte
quando all’orizzonte compare il pullman
della Trentino Trasporti. Siamo tutti lì,
stretti nella nostra giacca a vento, ad
aspettare puntuali il suo arrivo.
Siamo diretti a Mauthausen e Melk.
L’uscita, proposta per la prima volta dal
Comune di Pinzolo tre anni fa, è l’esempio di una proficua collaborazione fra
le amministrazioni dei Comuni dell’intera Valle Rendena: ciascuna Comunità
finanzia il viaggio per i ragazzi di terza
media residenti sul proprio territorio. Il
pellegrinaggio si è svolto la prima volta
nel 2007, quando una delegazione di Amministratori del Comune di Pinzolo e di
Strembo, ha posto una lapide a memoria dei due concittadini Giacomo Spada e
Adamello Collini, internati a Melk, sottocampo di Mauthausen.
Quest’anno sono stati 83 i ragazzi
delle tre terze medie dell’Istituto Comprensivo Val Rendena, M.di Campiglio
Pinzolo e Spiazzo Rendena, che hanno
potuto partecipare a questo importantissimo viaggio-testimonianza. Agli 83
studenti si sono poi aggiunti 6 insegnanti
accompagnatori, l’Assessore alla Cultura
del Comune di Pinzolo, Carola Ferrari, il
Sindaco di Carisolo, Diego Tisi, le nostre
Mauthausen, 26 gennaio 2009
22
interpreti e organizzatrici, Alessandra e
Carmen, e i parenti di Giacomo e Adamello, rispettivamente il figlio Anselmo
e la nipote Noris Collini con il marito Vincenzo. Quest’anno l’iniziativa è stata allargata ai ragazzi delle terze medie del
Comune di Tione che hanno partecipato
con gli insegnanti, l’Assessore Veronica
Luzzi e il Dirigente Scolastico, Dario Gelmini.
Il viaggio-pellegrinaggio a Mauthausen
non è una celebrazione come tutte le
altre, il recupero di fatti storici tramite
ricordi e memorie del tempo passato, si
tratta piuttosto di accompagnare ragazzi
quattordicenni a vedere e quindi prendere coscienza dei luoghi dello sterminio
nazista. Percorrendo in silenzio gli spazi
del campo è ancora oggi possibile percepire emozioni e sensazioni non verbalizzabili, proprio perché legate a quella
sfera intima del “sentire” che difficilmente può trovare modo di essere esternato a parole. A Mauthausen e a Melk si
cammina, quasi con pudore e vergogna,
su quelle superfici che trasudano ancora
oggi morte.
Il pullman corre veloce e, dopo aver
raccolto gli Studenti per tutta la Rendena, arriviamo velocemente a Linz.
Una guida ci accompagna a vedere
il Castello di Hartheim. La sensazione
prima quando si arriva davanti alla famigerata clinica degli esperimenti è di
“bellezza”, ci accoglie un luogo quasi
“fatato”, un castello dalle orlature antiche si erge davanti ad un prato verde
splendente. È difficile di primo acchito associare il castello all’“Operazione Eutanasia” con la quale il Nazismo
eliminò decine di handicappati fisici e
psichici, “colpevoli” di non rientrare
nei deliranti e perversi standards della
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
PROGETTI E RELAZIONI
“pura razza ariana”. La guida ci conduce
per le stanze del castello, dove è stato
allestito un percorso emblematico a ricordo di tanto abominio, e ci conduce a
riflessioni filosofiche profonde su di noi,
sulla nostra vita… “Che cosa è la pazzia?
Che cosa la normalità?”, ciascuno di noi,
ragazzo e adulto, risponde in silenzio a se
stesso a questi difficili quesiti. Una breve
visita alla città di Linz, al suo Duomo e al
centro cittadino conclude la prima “toccante” giornata.
Il giorno dopo ci attendono Mauthausen, l’Abbazia di Melk e il suo campo.
Percorriamo con grande meditazione e
silenzio gli spazi del campo, la guida ci
accompagna con compunzione e attenzione nei singoli luoghi. Lei stessa sembra nutrire grande rispetto per la struttura. Commenta con grande sforzo ogni
memoria, ci mostra i “resti” del campo, i
braccialetti, le scarpe, la casacca dei detenuti del campo, ci racconta aneddoti,
si spinge a mostrarci le parti normalmente celate ai visitatori. Un brivido intenso ci prende alla vista della scala della
morte, la Todesstiege, di 186 gradini che
i deportati usavano per scendere nella cava che sorgeva accanto al campo.
Lungo la scala, i detenuti erano costretti
a trasportare enormi pietre sotto le bastonate dei Kapò. Sovente – ci racconta
la guida – essi collassavano di fronte ad
altri prigionieri che formavano la linea,
travolgendone decine di altri in un terribile effetto domino. Il freddo pungente
che accompagna la nostra visita aumenta e intensifica la sensazione di dolore,
comprendiamo ancora di più “cosa sia
stato Mauthausen”.
Il pomeriggio siamo ospiti dapprima
dell’abbazia di Melk e poi del suo campo. La città è sede di un antico monastero benedettino, qui è stato girato il
film, tratto dall’omonimo libro di Umberto Eco, Il nome della rosa. L’imponente
abbazia con i suoi spazi ci consente di
venire a contatto con la vita monastica
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
del Medioevo, assieme a Gugliemo di Baskerville e al novizio Adso da Melk, ci aggiriamo furtivi dentro l’abbazia, ora siamo nel refettorio, ora nella biblioteca,
ora nelle stanze dei monaci benedettini.
È oramai tardo pomeriggio, quando la
signora Bauer, una donna 75enne, con il
suo viso dolce raccolto in candidi capelli
argentati ci fa strada dentro il sottocampo di Melk. Le ombre della sera stanno
per cadere, il campo ci appare nella sua
crudezza e struggimento. Vediamo i visi
di Anselmo e Noris contrarsi davanti alle
stele che ricordano i loro congiunti. La
signora Bauer con una serena tranquillità risponde alle nostre domande, ci conduce metaforicamente attraverso quelle
immense gallerie sotterranee dove i deportati lavoravano per conto della SteyrDaimler-Puch AG, la maggiore industria
di armamenti del paese. Lasciamo una
ghirlanda, un cero a ricordo della nostra
visita, Anselmo ci chiede qualche minuto di silenzio prima di uscire… ciascuno
di noi si raccoglie in se stesso e medita…
fuori dalla finestra si vede la neve e il
fumo che esce da un comignolo. Il gelo
di un pomeriggio di gennaio
contrastano con
il caldo buono
di un’abitazione.
Salisburgo e
Mozart salutano un viaggiopellegrinaggio
“ st ru g ge n t e ” .
Melk, 27 gennaio 2009
Per tutti.
23
PROGETTI E RELAZIONI
Le mamme degli alunni della classe IV
Gemellaggio Pinzolo-Murg
Continua con successo il
progetto di gemellaggio della
scuola primaria di Pinzolo con
la Grundschule di Murg, una
cittadina della Germania, situata
nella Foresta Nera
Iniziato nel 2006 su proposta dell’Asses-
sorato all’Istruzione del Comune di Pinzolo il progetto, per chi non ne fosse a
conoscenza, si propone di sensibilizzare
al dialogo alunni di lingua e cultura diverse e di dare l’opportunità agli stessi
di stringere nuove amicizie.
Gli alunni della classe quarta elementare hanno soggiornato all’Hotel am Hochrhein a Bad Sackingen, una bella cittadina a pochi chilometri da Murg, dal 20 al
24 aprile, accompagnati dalle insegnanti
Donatella Sartori, Chiara Galazzini, dalla Sig.ra Alessandra Binelli che è stata di
grande aiuto per la sua ottima conoscenza della lingua tedesca e da una di noi
mamme, Giuliana.
Al loro arrivo, dopo un lungo ma interessante viaggio, i nostri bambini sono
stati accolti con grande calore dagli amici tedeschi che li attendevano presso
l’albergo.
Nei giorni di permanenza sono state
proposte attività coinvolgenti ed entusiasmanti dai coetanei della scuola di Murg:
- minigolf al paese di Obersackingen
- passeggiate, giochi all’aperto tra cui
una divertentissima “Caccia al tesoro”
e Grillfeste
- visita guidata alla valle di Murg
- spaghettata presso la scuola
- visita al Mullmuseums in Wallbach (il
24
cosiddetto “museo dell’immondizia”
dove sono stati raccolti e collezionati
originali e svariati oggetti reperiti appunto dall’immondizia quali ad esempio macchine da cucire, vecchi giocattoli, radio, piatti, bambole, orologi
etc.)
- visita alla scuola di Murg (dove gli
alunni tedeschi hanno rappresentato
uno spettacolo teatrale) e visita alle
classi bilingue
- giochi sportivi in palestra.
L’ultima piacevolissima serata, quella
di giovedì 23, è stata trascorsa in pizzeria
dove gli amici di Murg si sono congedati
dando appuntamento ai nostri bambini
per l’11 maggio, giorno in cui sarebbero
arrivati a Pinzolo e vi avrebbero soggiornato sino al 15.
Al loro puntualissimo rientro dell’indomani alle ore 18.15, i nostri bambini sono
scesi dal pulmann con il viso stanco dal
viaggio ma con un sorriso che esprimeva
sì la felicità di rivedere le loro mamme,
ma soprattutto la voglia di raccontarci la
loro bellissima avventura.
La classe quarta conserva un bellissimo ricordo di questo viaggio, chi per un
motivo e chi per un altro: l’approfondimento dell’amicizia con gli alunni di
Murg, la loro calorosa accoglienza, la conoscenza di un paese diverso dal nostro
con lingua e abitudini differenti, la visita
di un luogo piuttosto che di un altro, il
divertente shopping in un negozio dove
si compravano oggetti e souvenir con un
solo euro e tanti altri simpatici ricordi.
È stato inoltre motivo di soddisfazione
per noi mamme sapere che la classe è
stata unita e sicuramente questa esperienza potrà consolidare i loro rapporti.
Gli alunni di quarta hanno vissuto con
impazienza l’arrivo degli amici di Murg
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
PROGETTI E RELAZIONI
felici di poter trascorrere del tempo insieme a loro questa volta però
nel loro paese e nella loro scuola.
La sera di lunedì 11 maggio noi
genitori con i nostri figli ci siamo
dati appuntamento all’Hotel Bellavista di Giustino dove hanno poi
soggiornato sino al 15, per accogliere gli attesi ospiti e dare loro il
benvenuto.
Sono giunti fino a Trento in treno
e poi da noi con il pulmann.
La loro stanchezza dopo un lungo viaggio era evidente e comprensibile così, dopo esserci fermati
una mezz’ora per i saluti abbiamo
augurato loro la buonanotte.
L’indomani mattina alle 9 e 30
i ventuno bambini, accompagnati dai
loro insegnanti e da alcuni genitori, hanno raggiunto la nostra scuola e divisi in
gruppi hanno fatto visita alle classi dalla
prima alla quinta e in particolare i nostri
bambini hanno rappresentato la storia
de “I Musicanti di Brema” rigorosamente
in tedesco. Dopo aver giocato e cantato, la classe quarta e i bambini di Murg
sono partiti alla volta della Pineta dove,
dopo aver consumato tutti in compagnia
un pranzo al sacco ed aver giocato insieme, si sono incamminati verso Caderzone
per una visita alle Terme e al Museo della
Malga. Pausa gelato e quindi ritorno verso Pinzolo.
La giornata di mercoledì è trascorsa
all’Antica Vetreria di Carisolo, dove tutti
insieme, dopo una visita alla chiesetta di
Santo Stefano hanno pranzato all’aperto
e hanno giocato in compagnia. Nel tardo pomeriggio alcune mamme hanno accompagnato i bambini tedeschi in paese
per l’acquisto di cartoline e souvenir in
quanto hanno espresso la volontà di voler
portare a casa un ricordo del loro viaggio.
L’ultimo giorno della loro permanenza, giovedì 14, la classe quarta ha rappresentato all’aula magna della scuola lo
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
spettacolo “I colori della vita” per tutte
le classi e per gli ospiti di Murg che a loro
volta l’avevano interpretata nei giorni
di permanenza in Germania per i nostri
bambini.
Nel pomeriggio appuntamento al tennis di Pinzolo e al bocciodromo per trascorrere insieme le ultime ore giocando
all’insegna dell’allegria e del divertimento.
La sera una gustosissima cena tutti insieme all’Hotel Bellavista. La serata di
commiato dai nuovi amici si è conclusa
con canti, giochi, saluti e scambio di indirizzi e numeri telefonici.
A parer nostro, avendo anche vissuto
direttamente il coinvolgimento dei nostri bambini, riteniamo che l’esperienza
sia stata interessante ed entusiasmante.
Per questo auspichiamo che il progetto di
gemellaggio venga accolto con favore da
chi nei prossimi anni sarà coinvolto.
Approfittiamo di questo spazio per
ringraziare il dirigente e le insegnanti
della classe IV dell’Istituto Comprensivo
Val Rendena, che hanno permesso di far
vivere questa valida opportunità ai nostri figli e tutti gli sponsor che ci hanno
omaggiato di favolosi gadget da offrire ai
nostri amici tedeschi.
25
PROGETTI E RELAZIONI
di Donatella Sartori
Maestra
Gemellaggio tra le scuole di Pinzolo e Murg
Una grande opportunità di incontro, scambio e condivisione
I
l gemellaggio Murg-Pinzolo è un progetto che coinvolge la scuola primaria
di Pinzolo e la Grundhauptschule (scuola elementare) di Murg, una città del
sud-ovest della Germania. L’idea del gemellaggio è partita nell’anno scolastico
2006-2007 grazie allo stimolo dell’Assessore alla cultura del Comune di Pinzolo, Carola Ferrari, all’appoggio del
Dirigente dell’Istituto Comprensivo di
Pinzolo, prof. Franco Brunelli, e al gruppo docente della scuola Primaria di Pinzolo che, con molto entusiasmo e competenza, ha lavorato alla realizzazione
del progetto.
La caratteristica principale della
Grundhauptschule di Murg è quella di
avere tra i suoi alunni un buon numero
di scolari d’origine italiana e per questo sono state attivate, all’interno della scuola, classi bilingui, dove si alterna
l’uso dell’italiano alla lingua tedesca.
Nell’anno scolastico in corso, 20082009, oltre a continuare lo scambio
di­dattico tra classi parallele, è stato
ampliato il ventaglio delle iniziative rispetto agli anni precedenti aggiungendo la novità dello scambio tra docenti
26
delle due realtà scolastiche.
I bambini della classe quarta di Pinzolo hanno quindi soggiornato a Murg
dal 20 al 24 aprile, sperimentando così
la possibilità di vivere nella quotidianità momenti di relazione con i compagni di lingua tedesca e condividendo,
per alcuni giorni, gli stessi spazi, attività di studio, di svago, di conoscenza
dell’ambiente e sperimentare un periodo d’apprendimento full-immersion
in lingua straniera. Nella settimana
dall’11 al 15 maggio 2009 gli alunni di
Murg hanno “restituito” la visita e sono
stati quindi a Pinzolo per completare e
valorizzare lo scambio e cementare le
basi di una bella amicizia tra entrambi i
gruppi classe.
Il gemellaggio fra queste realtà scolastiche ha permesso ai bambini di comprendere che la conoscenza di un’altra
lingua e di un’altra cultura è un arricchimento personale e una positiva opportunità per entrare in relazione con
altre persone e aprire i loro cuori oltre
i confini dell’Italia.
Un nuovo momento di scambio è previsto per ottobre 2009 ma questa volta
interesserà gli alunni che frequenteranno la classe quarta
nel nuovo anno scolastico.
Un ringraziamento a tutti gli insegnanti e ai genitori
che hanno collaborato alla
riuscita di questo momento
d’incontro e amicizia con gli
amici di Murg e un augurio
speciale agli scolari della futura classe quarta affinché il
loro gemellaggio sia proficuo
e positivo come quello vissuto dai miei scolari durante
quest’anno scolastico.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
PROGETTI E RELAZIONI
di Nadia, Federico, Giulia e Andrea
Pro loco GS Mavignola
Pinzolo cittá amica ospitata da Vignola
“Gemelli
con gusto” (percorsi enogastronomici) è l’iniziativa organizzata dal
comune di Vignola, proponendo la degustazione di prodotti tipici portati anche
dalle città gemellate ed amiche. Il comune di Pinzolo è stato invitato a partecipare a quest’iniziativa come città amica nei
giorni 28/29/30 Novembre 2008 a Vignola e noi ragazzi (Nadia, Giulia, Federico
ed Andrea) della pro loco gs mavignola
abbiamo rappresentato il comune.
Siamo partiti venerdì mattina e nonostante l’avversa giornata nevosa nel
tardo pomeriggio siamo arrivati al municipio di Vignola. L’accoglienza è stata molto calorosa, abbiamo conosciuto
alcuni membri comunali: Iseppi Francesco, molto premuroso e disponibile
l’assessore alla cultura Romina Bertoni
e la delegazione francese della città di
Barbezieux. Dopo aver fatto conoscenza
ci siamo recati all’ostello. La sera ci siamo trovati nel capannone dove ci hanno
offerto un’abbondante cena con diverse
specialità locali come il prosciutto crudo,
la focaccia, l’aceto balsamico, lasagne,
tortellini e diversi vini. Il clima era davvero molto caloroso sembrava di stare in
una grande famiglia. A fine cena c’è stata
la conoscenza e i saluti della città gemellate della Germania, della Francia e
città amiche della Grecia, Gabiccemare
e Pinzolo con i ringraziamenti di Nadia.
La mattina seguente c’è stata l’organizzazione di diverse attività, quali visita
della città, del fan club Ferrari Vignola e
della “galleria Ferrari” a Maranello. Nel
pomeriggio le delegazioni hanno allestito
i vari stand con prodotti tipici, pubblicità per l’apertura di “gemelli con gusto”. Per allietare il pomeriggio è stato
presentato uno spettacolo danzante di
ballerini e frustatori di Vignola. La sera
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
cena dell’amicizia aperta a
tutti con diversi
piatti contenenti prodotti tipici delle diverse
delegazioni italiane: prosciutto di Modena
DOP, parmigiano
reggiano DOP, torta Barozzi, amarena al
cioccolato, polenta con formaggio e baccalà, spressa delle Giudicarie DOP, crostino con sugo di vongole, vini tra il Reno
e il Panaro e Calisaya. Dalla delegazione
della Germania: wurstel, crauti, speck,
strudel e birra; dalla Grecia: crostino con
olio d’oliva cretese e pecorino e infine
dalla Francia: Maigret de Canard, Roquefort, brie, champagne, bordeaux e
cognac. Tutti questi prodotti molto apprezzati dagli ospiti convenuti numerosi
nella cittadina. La giornata conclusiva è
cominciata con un’abbondante colazione
internazionale e successiva tavola rotonda per uno scambio di pensieri, regali,
ricordi e ringraziamenti da parte delle
varie delegazioni. Infine abbiamo pranzato tutti insieme per finire in bellezza
questi meravigliosi giorni.
Con un po’ di rammarico nel primo pomeriggio, il ritorno in valle con il ricordo
della splendida accoglienza ed amicizia
che Vignola ci ha riservato.
É stata un’esperienza molto interessante che ci ha permesso di apprezzare
la capacità dell’accoglienza di diverse
culture e di conoscere comuni, prodotti
e usanze diverse.
Speriamo di continuare quest’amicizia
con Vignola con l’auspicio di poter contraccambiare. Grazie ancora per tutto
Vignola!
27
PROGETTI E RELAZIONI
di Giovanni Maffei
Presidente Banda Comunale di Pinzolo
Gazoldo degli Ippoliti (MN) - Vignola (MO)
Vaprio D’adda (MI)
I
l 17 gennaio 2009, la banda comunale
è chiamata a partecipare alla processione di Sant’Antonio a Mavignola nel primo
pomeriggio e poi a sfilare per l’apertura del consueto appuntamento annuale
relativo alla manifestazione creata dal
gruppo trasporto infermi di Pinzolo, “il
trofeo trasporto infermi”, che vede radunarsi ogni anno un numero sempre crescente di partecipanti.
Non c’è davvero tregua per la banda,
perché il giorno successivo, il 18 gennaio, di buon mattino si parte in trasferta verso Gazoldo degli Ippoliti, in terra
mantovana, dove il comune di Pinzolo da
anni ha stretto un forte legame di amicizia.
A Gazoldo si partecipa, in sfilata con
altri due gruppi musicali, all’inaugurazione di una strada e di una targa alla
memoria di un carabiniere caduto in servizio.
La giornata è stata poi resa davvero
interessante per la visita alla “Marcegaglia”, con una guida d’eccezione, eseguita direttamente dal Signor Steno Marcegaglia, padre dell’attuale presidente di
Cofindustria (Emma Marcegaglia).
La musica l’ha fatta poi da padrona,
con l’esibizione dei tre gruppi musicali;
un appassionato fine serata con scambi reciproci all’insegna di un rafforzato
gemellaggio tra Pinzolo e Gazoldo. Nel
corso del 2008 la banda di Gazoldo degli
Ippiliti fu ospite a Pinzolo, e per l’occasione fu organizzato il pranzo al ristorante Doss del Sabion, che lasciò nei bandisti un ricordo indelebile della suggestiva
ed invidiabile bellezza della nostra terra.
Davvero encomiabile la prestazione
dei nostri bandisti per il “tour de force”
cui sono stati sottoposti.
La banda ha risposto alla richiesta
dell’amministrazione comunale, con la
La Banda comunale di Pinzolo nella sede della Marcegaglia a Gazoldo degli Ippoliti
28
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
PROGETTI E RELAZIONI
quale si chiedeva la presenza partecipata in rappresentanza della cittadinanza
di Pinzolo, ed in questi casi la musica
sembra davvero essere l’ingrediente più
valido ed efficace per l’ulteriore rafforzamento dell’amicizia che lega Pinzolo a
Gazoldo.
La banda comunale è chiamata nuovamente ad effettuare un analogo servizio
di gemellaggio, teso anch’esso al rafforzamento di un rapporto di amicizia di
vecchia data, che tiene uniti i cittadini
di Pinzolo con quelli di Vignola, in terra
Emiliana.
La trasferta per Vignola è prevista
per il giorno 5 aprile; si parte prestissimo, alle quattro, per essere disponibili
e schierati a Vignola per le ore 9, in una
bellissima giornata di sole. Si sfila più
volte lungo un percorso già conosciuto
ai più, proprio perché già altre volte in
passato la banda ha partecipato a questa sontuosa sfilata dei “ciliegi in fiore”,
che vede il continuo susseguirsi di carri
mascherati a primavera per la festa dei
ciliegi, alternati da bande musicali di
ogni dove, con le loro allegre musiche ed
i loro ritmi cadenzati.
Alla banda di Pinzolo viene anche riservato l’onore di allietare in marcia
l’interno della fiera allestita ogni anno
per l’occasione.
Un buon pranzo in amicizia realizzato
direttamente dal gruppo scout locale, ci
ha permesso di riorganizzare le forze perdute nella lunga sfilata musicale, anche
se l’allegria che saturava l’aria della città modenese ha contribuito certamente
a rendere meno faticosa la prestazione
dei suonatori, della cittadinanza e della
moltitudine di persone che accalcavano
le strade della manifestazione.
“Fresca” invece è la trasferta effettuata il 24 maggio in terra padana, a Vaprio d’Adda, in provincia di Milano.
In questo caso si tratta di una nuova
amicizia, che segue le ormai consolidate
prassi dello scambio sociale e culturale,
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
che porterà la banda milanese a Pinzolo
nel corso del mese di giugno 2010.
E come recita quel detto “prendere
due piccioni con una fava”, abbiamo approfittato della trasferta per fare tappa a
Bergamo, per la precisione “Berghem de
sura”, dove abbiamo potuto godere delle
preziosità del centro storico. Trasferiti a
Vario d’Adda nel primo pomeriggio, a soli
30 minuti da Bergamo, abbiamo incontrato questi nuovi amici, che per l’occasione del loro centenario hanno voluto la
presenza della nostra banda.
La sfilata delle due bande ha introdotto la festa, seguita da un concerto in due
parti; la prima riservata alla banda di
Pinzolo che ha presentato in anteprima i
pezzi preparati nei primi mesi dell’anno
in corso e che sono stati diretti dal nostro nuovo “maestro di banda”, Franco
Puliafito di Roncone.
Dunque la banda sta vivendo una nuova
ennesima sfida, con cambio del maestro
e con nuovi pezzi musicali; serve quindi
un rinnovato entusiasmo, una voglia nuova di suonare e stare insieme: mi sembra
di poter affermare che questo non manca e che siamo sulla buona strada per
presentarci rinnovati alla nostra Pinzolo.
Nella prima parte dell’anno la banda
dunque ha risposto “presente”, in segno
di amicizia con Gazoldo degli Ippoliti,
con Vignola, con Vaprio d’Adda, in segno
di doveroso impegno per le manifestazioni locali, con la responsabilità che da
sempre la contraddistingue, per portare
a questi nostri amici il saluto di tutti i
Pi n z o l e r i ,
attraverso
una socialità capace
di
donare
oltre che di
ricevere.
Dunque,
grazie banda comunale!
29
GIOVANI
di Alice e Cristina
Il paradiso sugli sci: Sölden
“L
e voci e le risate dei miei compagni
di viaggio mi riportarono alla realtà… E
finalmente rieccomi sveglia dopo quelli
che mi sembravano solo 5 minuti di sonno. Guardai fuori dal finestrino e… siamo tornati indietro? Una valle stretta
attraversata da una strada altrettanto
stretta, cascate in lontananza sul versante della montagna, abeti e vegetazione folta mi fecero credere per un attimo
di trovarmi tra le montagne della Val
Rendena, le mie montagne. Eppure non
potevano essere quelle. Quelle me le
ero lasciata alle spalle la mattina stessa. Subito un cartello mi ricordò dov’ero
diretta e cosa stavo facendo. Indicava
SÖLDEN, ÖTZTAL. Ancora pochi minuti e
saremmo arrivati.”
Come da qualche anno a questa parte,
eccoci di nuovo di ritorno dal viaggio di
studio organizzato dal Piano Giovani Val
Rendena, con meta –per quest’anno- l’
Austria. Un’esperienza unica che rimarrà
nel cuore di tutti i 40 giovani che vi han-
no partecipato, e, perché no, anche dei
meno giovani. L’atmosfera di quest’avventura infatti si è rivelata da subito tra
le più piacevoli e confidenziali anche dal
punto di vista dell’interscambio generazionale, per cui il rapporto con gli amministratori e le autorità ci è parso davvero amichevole e collaborativo. Animati
da una comune curiosità verso la nuova
località montana, abbiamo avuto modo
– soprattutto nei momenti ufficiali o conviviali - di scambiarci opinioni ed esperienze.
Già il giorno dell’arrivo è stato piuttosto intenso. L’acclimatazione all’ambiente ed alla cultura austriaca è riuscita
immediatamente grazie ad una prelibata
Wiener Schnitzel - di dimensioni considerevoli - ma soprattutto grazie a Carmen
Fender, la direttrice dell’azienda turistica del posto, che ci ha accolti con gentilezza illustrandoci le particolarità del
comprensorio sciistico di Sölden. Fender,
un cognome che resta nella memoria di
ogni turista di Sölden che si rispetti: dei
3 maggio 2009. I partecipanti al viaggio studio nella Ötztal
30
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
GIOVANI
“Fender” è una farmacia, è un negozio
di abbigliamento, Fender è - appunto il cognome della direttrice dell’azienda
turistica. Il turismo di Sölden, come lei
stessa ci ha raccontato, si basa infatti
sull’orgoglio dei suoi abitanti più autoctoni, e sul loro amore per il proprio territorio. Solo a famiglie del posto, ad esempio, è concesso di costruire rifugi sul
ghiacciaio e generalmente la gestione di
tali locali resta in mano alle stesse famiglie, così come la direzione degli impianti di risalita. È proprio questo forte legame tra gente del posto e territorio che,
a suo avviso, garantisce la riuscita di un
turismo fruttuoso e allo stesso tempo rispettoso dell’ambiente e di ciò che offre.
Un’impostazione di questo tipo dà l’idea
di un’attività turistica non certo basata
sulla speculazione e sullo sfruttamento
irragionevole delle risorse, ma piuttosto
sulla volontà di valorizzare la propria località, e di presentarla al visitatore nel
migliore dei modi possibili. Personalmente, sono rimasta molto colpita dall’ospitalità ricevuta e dall’atteggiamento cordiale di baristi e ristoratori che ci hanno
accolto col sorriso e con tanta allegria
nonostante la nostra “ciurma di italiani”
fosse ingombrante e a volte troppo rumorosa (soprattutto se messa a confronto con la cultura “della discrezione e del
silenzio” tipica del mondo del nord). Io,
che non sono una grande “economista” e
neppure un’esperta di promozione turistica, e che guardo alle cose con occhio
“umanistico”, credo di poter affermare
con certezza che la cosa che più resta
nel cuore dopo un soggiorno fuori casa
sono le relazioni umane che si è riusciti
a stabilire. È il confronto aperto con l’altro che ci arricchisce e, in qualità di visitatori, ci alletta, ci affascina. Sapere di
poter contare su un rapporto amichevole
- più che professionale - con la gente del
posto è sicuramente un ottimo incentivo per un’eventuale seconda visita alla
località. Tornandomene in Italia porterò
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
con me il ricordo di gente simpatica e disponibile che val la pena tornare a salutare, di una località che in qualche modo
è “diventata anche un po’ mia” in quanto
– anche se per poco - mi ci sono sentita a
casa. L’esperienza a Sölden sicuramente
ci ha messo a confronto con una cultura
dell’ospitalità forse più avanzata della
nostra, tutta da imparare.
Ma torniamo alla cronologia della nostra gita. Per la sera della prima giornata
era previsto un momento di confronto,
una tavola rotonda “presieduta” da Fabio Sacco, ricercatore della facoltà di
economia dell’università di Trento che ci
ha presentato il Piano Strategico di Sviluppo Sostenibile. L’incontro con Fabio
Sacco è servito anche e soprattutto a responsabilizzarci, a ricordarci l’importanza del nostro coinvolgimento nelle questioni che riguardano il futuro del nostro
territorio. Il dibattito che è seguito alla
presentazione del Piano Strategico infatti, ci ha portati al confronto della realtà
della Ötztal, descrittaci nel pomeriggio
dalla signora Fender con la nostra realtà
di valle. La storia del turismo della Ötztal è stata segnata da una svolta positiva al momento in cui si è decisa una collaborazione totale tra varie realtà locali:
funzionerà così anche per noi? Il quesito
resta aperto.
31
GIOVANI
Momenti interessanti di riflessione
come quello della tavola rotonda sono
stati sapientemente alternati a momenti di vero divertimento nel nostro viaggio studio. E così, per esempio, abbiamo avuto modo di “testare con mano”
le possibilità di svago offerte da Sölden,
a partire dai 150 km di piste dei ghiacciai Tiefenbach (3309m) e Rettenbach
(3370m). Panorami magnifici valorizzati
da spaziose piazzole di veduta realizzate
nei punti di maggiore suggestione, piste
ampie, lunghe ed in ottimo stato, esuberanti sculture di ghiaccio, spazi vasti
e ben gestiti. In un’unica giornata abbiamo avuto la possibilità di sciare sulla
pista che ospita la prima tappa europea
di coppa del mondo di sci, di rilassarci al
sole godendoci un tipicissimo Bratwurst
ed un’ancor più tipica Söldenbier. Proprio il giorno della nostra visita, un gruppo pop tedesco vivacizzava l’ambiente
con la sua musica allegra e ballabile creando l’atmosfera giusta per una giornata
magica. Come se non bastasse, a pochi
metri di distanza dal palco il Gletscherstadion (piccolo anfiteatro all’aperto che
si trova alla stazione principale degli impianti) si preparava per ospitare la cosiddetta Frühlingsfest, evento tutto particolare che vede sciatori travestiti nei
modi più bizzarri esibirsi in salti acrobatici, o meglio tuffi acrobatici, dato che si
Aqua Dome a Längenfeld
32
chiudono in una piscina gonfiata per l’occasione. Insomma, una montagna fantastica dal punto di vista panoramico ed
ambientale, ed allo stesso tempo ricca di
eventi che hanno grande risonanza anche
ad ampio raggio.
Ma lo svago non si esaurisce sulle piste
da sci. La sera la “bella vita” continua nei
numerosi locali Après-Ski e Keller tipici,
dove il divertimento prende veramente il
via. A partire dalle 17.00 c’è aria di festa
a Sölden, e noi abbiamo voluto godercela
tutta (o quasi). Una discoteca su 3 piani,
dall’architettura interna originalissima e
dall’atmosfera spavalda e colorata ci ha
animato la serata fino a notte fonda.
La solita sveglia delle 8.30, la mattina
dopo, è stata più dura che mai, ma la
nostra tabella di marcia non lasciava spazio a ritardi o esitazioni. Eccoci quindi
svegli, puntuali come sempre, pronti per
una nuova giornata. Come da programma prestabilito la giornata prevedeva
l’incontro con il sindaco di Sölden che ci
avrebbe accompagnato nella prima tappa della mattinata: il depuratore della
cittadina. Sebbene questa visita sia stata
accolta con facce piuttosto perplesse inizialmente, la spiegazione dei metodi utilizzati per la depurazione nella località
austriaca ha attirato l’interesse di gran
parte del gruppo che ha proseguito la visita prestando attenzione alle descrizioni
del tecnico il quale ha illustrato dettagliatamente le fasi del processo e i locali
adibiti a questo.
Apprezzate sono state anche il resto
delle visite della mattinata, cioè quelle
alle sedi delle varie associazioni: Vigili
del Fuoco, del Soccorso Alpino e della
Croce Rossa di Sölden. Le tre sedi sono
situate nello stesso stabile; un grande
edificio dotato di locali spaziosi che possano contenere tutte le attrezzature necessarie ai vari membri delle stesse.
Poiché molti di noi sono impegnati in
queste attività e fanno parte delle medesime associazioni in territorio trentiIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
GIOVANI
no, la possibilità di un confronto con la
parallela realtà austriaca ha interessato
molto l’intero gruppo. Ed infatti, numerose sono state le domande rivolte alla
nostra guida, anche specifiche riguardanti i metodi o le attrezzature utilizzate.
Dopo il pranzo offerto dall’amministrazione comunale di Sölden, come da
programma siamo giunti all’AQUA DOME,
il più grande ed innovativo centro termale delle Alpi, situato a Längenfeld, a
poco più di 10 Km dal centro di Sölden.
Tutti noi siamo rimasti affascinati dalla
splendida struttura a forma di cristallo
con pareti trasparenti che già da lontano, dal finestrino del pullman, potevamo
scorgere. Il fascino di questa struttura,
(combinato alla suggestione del meraviglioso panorama alpino in cui è inserita)
regala agli ospiti dell’ Aqua Dome una
sensazione magica. Prima di godere anche noi di questa “sensazione magica”,
abbiamo avuto modo di conoscere meglio l’organizzazione interna ed il funzionamento delle terme, grazie ad una
guida che ci ha illustrato tutte le zone
del centro: zona termale delle piscine interna ed esterna -sia per adulti che per
ospiti più piccoli-, zona spa con vari tipi
di sauna, area massaggi, sale relax, zona
fitness (un’area espressamente dedicata
agli sportivi, dotata non solo di macchinari ma anche di istruttori a completa disposizione degli ospiti). Inoltre ci è stato
possibile visitare una parte dell’albergo
collegato alle Terme. La visita alla struttura, come ho accennato prima, non è
stata solo a “carattere teorico”. Fortunatamente, abbiamo potuto sperimentare in prima persona gli effetti benefici di
questo complesso termale immergendoci
nelle sue grandi vasche all’aperto di acqua sulfurea e rilassandoci in accoglienti saune e bagni turchi. Con rammarico,
venuta sera, abbiamo dovuto lasciare le
acque calde delle terme per ritornare a
Sölden, dove, il giorno seguente ci si saIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
Il sindaco di Sölden Schöpf Ernst Georg, l’assessore di Pinzolo
Carola Ferrari, l’assessore Christian Armani e il consigliere
Walter Valenti di Ragoli
rebbe preparati per la partenza….il nostro viaggio volgeva oramai al termine.
Eppure le sorprese non erano ancora finite.
Prima del rientro, infatti, ci aspettava
ancora la visita al ÖTZIDORF. Ötzidorf è
un museo archeologico all’aperto allestito per mostrare ai visitatori le case e
l’economia del neolitico, ossia dell’epoca di Ötzi. A pochi chilometri da Sölden
abbiamo fatto tappa in questo luogo,
immerso nel verde della valle, dove due
guide ci hanno attesi per accompagnarci tra le abitazioni e gli arnesi di queste popolazioni, e farci fare un tuffo nel
passato e nella storia dei nostri antenati.
Abbiamo scoperto come Ötztal non sia
solo sinonimo di attrazione per il turismo
sciistico ma sappia valorizzare anche la
propria identità culturale.
“…stanca ma veramente soddisfatta
dei quattro giorni passati in compagnia
alla scoperta di una nuova realtà, (che,
per quanto simile, in molti aspetti si
è rivelata diversa dalla mia) riflettevo
nel viaggio di ritorno sull’ importanza di
questa mia esperienza. Me ne tornavo in
Italia con una miriade di idee, proposte,
e stimoli per aprire orizzonti nuovi allo
sviluppo del mio territorio.”
33
GIOVANI
di Gloria Baraldi
Referente tecnico del Piano Giovani
Piano Giovani Val Rendena 2009
“Animazione, promozione e creatività”
I
l Piano Giovani è una libera iniziativa dei
Comuni della Val Rendena. Nato grazie a
un progetto dell’Assessorato alle Politiche
Giovanili della Provincia Autonoma di Trento ha come obiettivo quello di cogliere le
aspirazioni dei giovani della Val Rendena
per valorizzarne le potenzialità, approfondirne le conoscenze e creare aggregazione
e sinergia per il presente e per il futuro.
Questo quarto anno di attivazione del
Piano Giovani di zona della Val Rendena,
denominato Rendena Giovani, costituisce
un’innovativa e preziosa opportunità per
i giovani e la comunità per intraprendere
un cammino senza precedenti nel nostro
territorio. Il Piano ha rappresentato fino
ad ora un percorso di crescita culturale e
sociale permettendo la nascita di iniziative collaterali e una prima apertura verso
la valorizzazione dei giovani e delle loro
potenzialità. I Giovani stanno riscoprendo
la possibilità di applicare la loro creatività
nella vita quotidiana sviluppando le proprie
idee e i propri talenti.
Se i primi anni del Piano Giovani sono
serviti per proporre idee e impostare le
strategie il 2009 rappresenta invece una
sfida per il Piano.
Lo sportello informativo Informagiovani
aperto presso il Municipio di Pelugo e gestito
dall’associazione “Rendena Eventi” svolge
un’attività di informazione e orientamento
concreta e innovativa su tutte le tematiche
di interesse giovanile come formazione, lavoro, tempo libero, salute, viaggi e lavoro
all’estero.
A Pinzolo trovava posto presso le Ex
Scuole Elementari un secondo Informagiovani che verrà riattivato non appena saranno ultimati i lavori di ristrutturazione
dell’edificio per la realizzazione di quella
che sarà la Casa della Cultura.
Informagiovani si rivolge a giovani, adolescenti, insegnanti, operatori giovanili, referenti di scuole, associazioni, enti pubblici
e privati e offre: colloquio informativo con
34
gli operatori, consultazione di dossier informativi e bacheche con notizie di particolare
rilievo, annunci di lavoro, brochure e opuscoli, schede monografiche su temi di particolare interesse per i giovani, promozione
dei progetti del Piano Giovani Val Rendena.
Il portale rendenagiovani.it è uno spazio
interamente dedicato ai giovani che possono trovare informazione a 360 gradi che
spazia dagli eventi agli annunci di lavoro e
una vera e propria community on line.
“Animazione, promozione e creatività”,
questo il tema del Piano Giovani 2009.
I concetti di promozione e informazione saranno resi visibili con la creazione di
un sito web rielaborato e all’altezza delle
nuove tecnologie e il restyling dei prodotti
editoriali che promuovono i progetti e gli
eventi anche attraverso l’uso del logo Rendena Giovani e di un’immagine coordinata
visibilmente riconoscibile e unitaria. Verrà
poi creato un gruppo di giovani e giovani
adulti che svolgano un progetto di animazione della valle fungendo da attrattiva
sviluppando anche una sorta di “pubbliche
relazioni di territorio”.
Durante l’estate e l’autunno la valle verrà
animata da eventi e feste con temi conduttori che abbiano come scopo la promozione
di Rendena Giovani per creare comunità e
partecipazione al progetto. La creatività,
riscoperta in questi ultimi anni dai giovani
della valle grazie ai progetti proposti dal
Piano, ha un ampio spazio nella progettualità 2009 per dare modo di sviluppare i talenti
e rendere i giovani cittadini attivi.
I N F O R M A G I O V A N I
ISCRIZIONI AI PROGETTI
RICHIESTA INFORMAZIONI
PROPOSTA DI
SUGGERIMENTI ED IDEE
in Val Rendena
non c’è niente per
i giovani
01
aprile
02
Ti asp
e
per ttiamo
mera questa
v
avve igliosa
ntura
!
maggio
03
Informagiovani Rendena Giovani
Municipio di Pelugo piano attico
dal martedì al venerdì
dalle ore 10.00 alle ore 12.00
Tel. 0465.800119
Ma puoi scriverci
sempre per e-mail!
[email protected]
www.rendenagiovani.it
luglio
04
luglio
Corso di ballo dell’ottocento e viaggio studio a Vienna
Viaggio
In montagna con la SAT
Corso di musica pop-rock con concerto finale
SISSI E CECCO BEPPE AI GIORNI NOSTRI
VIAGGIO STUDIO A SÖLDEN-AUSTRIA
CAMPUS IN RIFUGIO
GIOVANI IN ROCK
Sölden è una località tra i monti dell’Austria nella Ötztal che
ospita tutti gli anni le prime gare della Coppa del Mondo di Sci
sul ghiacciaio Rettenbach, con partenza ad oltre 3.000 metri di
altitudine. Durante il soggiorno si avrà l’occasione di conoscere
da vicino l’organizzazione della località confrontandosi con la
locale Amministrazione Comunale, Azienda di promozione Turistica e Società Funivie. Inoltre un pomeriggio sarà autogestito
per un confronto sulle tematiche legate allo sviluppo del turismo nella Val Rendena comparato con quanto appreso dagli
incontri con gli enti locali di Sölden. Una giornata sarà dedicata
5 giorni al rifugio Denza-Gruppo della Presanella alta Val di
Sole per conoscere la montagna e condividere un’esperienza
di vita di gruppo. Accompagnati da Guide Alpine ed Esperti, si
impareranno le tecniche di arrampicata e si approfondiranno
tematiche riguardanti il ciclo dell’acqua ed il fronte della Prima
Guerra Mondiale.
Stage intensivo di una settimana per apprendere ed
approfondire la tecnica esecutiva della band di musica poprock con l’ausilio di strumenti quali chitarra elettrica, basso
elettrico, batteria, tastiere e voce.
Un corso di ballo ottocentesco tra cui il famosissimo valzer
viennese molto divertente e coinvolgente. Si vivrà il sogno dei
fasti della corte degli Asburgo e a settembre la magia proseguirà
anche a Vienna per un viaggio studio ed un incontro con altri
giovani appassionati alla meravigliosa storia degli Imperatori
Elisabetta e Francesco Giuseppe.
Età per partecipare: dai 14 ai 29 anni
Data prevista per l’evento: da aprile a maggio
viaggio in settembre
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
Età per partecipare: dagli 11 ai 16 anni
Data prevista per l’evento: dal 13 al 17 luglio
Scadenza iscrizioni: 30 giugno
Età per partecipare: dai 14 ai 29 anni
Sede dell’evento: sala prove da definire
Data prevista per l’evento: 27 luglio al 1 agosto
concerto finale ad agosto
Scadenza iscrizioni: 15 giugno
I N F O R M A G I O V A N I
Un rinnovato entusiasmo, nuove idee e
un restyling d’immagine più vicino ai giovani che si rispecchia anche nel Tavolo del
Piano Giovani, tavola rotonda di confronto
e di progetto costituita dai rappresentanti
delle Amministrazioni, da associazioni e da
enti che rappresentano il territorio.
Il Tavolo vuole essere visto come un’opportunità affinché divenga un vero propulsore delle capacità giovanile.
I progetti in programma quest’anno
sono:
Sissi e Cecco Beppe ai giorni nostri
Un corso di ballo ottocentesco tra cui il famosissimo valzer viennese molto divertente
e coinvolgente.
Si vivrà il sogno dei fasti della corte degli
Asburgo e a settembre la magia proseguirà
anche a Vienna per un viaggio studio ed un
incontro con altri giovani appassionati alla
meravigliosa storia degli Imperatori Elisabetta e Francesco Giuseppe.
Viaggio Studio a Sölden
Sölden è una località tra i monti dell’Austria nella Ötztal che ospita tutti gli anni
le prime gare della Coppa del Mondo di Sci
sul ghiacciaio Rettenbach, con partenza ad
oltre 3.000 metri di altitudine.
Durante il soggiorno si avrà l’occasione di
conoscere da vicino l’organizzazione della
località confrontandosi con la locale Amministrazione Comunale, Azienda di promozione Turistica e Società Funivie. Inoltre un pomeriggio sarà autogestito per un
confronto sulle tematiche legate allo sviluppo del turismo nella Val Rendena comparato con quanto appreso dagli incontri
con gli enti locali di Sölden. Una giornata sarà dedicata all’esplorazione del demanio sciabile ed un’altra ad una visita
all’Aqua Dome.
Campus in rifugio
5 giorni al rifugio Denza-Gruppo della Presanella alta Val di Sole per conoscere la montagna e condividere un’esperienza di vita di
gruppo. Accompagnati da Guide Alpine ed
Esperti, si impareranno le tecniche di arrampicata e si approfondiranno tematiche
riguardanti il ciclo dell’acqua ed il fronte
della Prima Guerra Mondiale.
Giovani in rock
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
01
aprile
02
Informagiovani Rendena Giovani
Municipio di Pelugo piano attico
dal martedì al venerdì
dalle ore 10.00 alle ore 12.00
Tel. 0465.800119
Ti asp
e
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!
maggio
Ma puoi scriverci
sempre per e-mail!
[email protected]
www.rendenagiovani.it
luglio
03
luglio
04
Corso di ballo dell’ottocento e viaggio studio a Vienna
Viaggio
In montagna con la SAT
Corso di musica pop-rock con concerto finale
SISSI E CECCO BEPPE AI GIORNI NOSTRI
VIAGGIO STUDIO A SÖLDEN-AUSTRIA
CAMPUS IN RIFUGIO
GIOVANI IN ROCK
Un corso di ballo ottocentesco tra cui il famosissimo valzer
viennese molto divertente e coinvolgente. Si vivrà il sogno dei
fasti della corte degli Asburgo e a settembre la magia proseguirà
anche a Vienna per un viaggio studio ed un incontro con altri
giovani appassionati alla meravigliosa storia degli Imperatori
Elisabetta e Francesco Giuseppe.
Sölden è una località tra i monti dell’Austria nella Ötztal che
ospita tutti gli anni le prime gare della Coppa del Mondo di Sci
sul ghiacciaio Rettenbach, con partenza ad oltre 3.000 metri di
altitudine. Durante il soggiorno si avrà l’occasione di conoscere
da vicino l’organizzazione della località confrontandosi con la
locale Amministrazione Comunale, Azienda di promozione Turistica e Società Funivie. Inoltre un pomeriggio sarà autogestito
per un confronto sulle tematiche legate allo sviluppo del turismo nella Val Rendena comparato con quanto appreso dagli
incontri con gli enti locali di Sölden. Una giornata sarà dedicata
all’esplorazione del demanio sciabile ed un’altra ad una visita
all’Aqua Dome.
5 giorni al rifugio Denza-Gruppo della Presanella alta Val di
Sole per conoscere la montagna e condividere un’esperienza
di vita di gruppo. Accompagnati da Guide Alpine ed Esperti, si
impareranno le tecniche di arrampicata e si approfondiranno
tematiche riguardanti il ciclo dell’acqua ed il fronte della Prima
Guerra Mondiale.
Stage intensivo di una settimana per apprendere ed
approfondire la tecnica esecutiva della band di musica poprock con l’ausilio di strumenti quali chitarra elettrica, basso
elettrico, batteria, tastiere e voce.
Età per partecipare: dai 14 ai 29 anni
Data prevista per l’evento: da aprile a maggio
viaggio in settembre
Sede dell’evento: Madonna di Campiglio
Scadenza iscrizioni: 20 aprile
Età per partecipare: dagli 11 ai 16 anni
Data prevista per l’evento: dal 13 al 17 luglio
Scadenza iscrizioni: 30 giugno
Età per partecipare: dai 14 ai 29 anni
Sede dell’evento: sala prove da definire
Data prevista per l’evento: 27 luglio al 1 agosto
concerto finale ad agosto
Scadenza iscrizioni: 15 giugno
Età per partecipare: dai 18 ai 29 anni
Data prevista per l’evento: dal 30 aprile al 3 maggio
Scadenza iscrizioni: 15 aprile
05
luglio
06
settembre
07
ottobre
08
Campus sportivo
Serate e feste
Corso di teatro
Corso di pittura e lavorazione del legno
CAMPUS CALCISTICO
RENDENA STRA-VAGANTE
Power! Giorni di festa animeranno la Val Rendena. Gare sportive
tra paesi, calcetto, tornei, un piccolo villaggio come un “Paese
dei Balocchi” e concerti rock dei nostri giovani di valle e di
giovani trentini.
INTERPRETANDO FIABE E LEGGENDE
DELLA VAL RENDENA
CREATIVITY
Camp intensivo di insegnamento del gioco del calcio rivolto in
particolare a chi vuole diventare “allenatore di domani”. Il corso
si avvarrà di esperti giocatori e tecnici professionisti del Chievo
Verona. La passione per lo sport nazionale ma soprattutto la
voglia di imparare le regole del gioco non solo in campo ma
anche nella vita.
Età per partecipare : dai 12 ai 17 anni
Data prevista per l’evento: dal 26 luglio al 2 agosto
Sede dell’evento: campo di calcio di Carisolo
Scadenza iscrizioni: 15 giugno
Età per partecipare: dagli 11 ai 29 anni
Per gli Spettatori l’ età è illimitata…
Data prevista per l’evento: metà settembre
Sede dell’evento: Val Rendena località varie
info
I N F O R M A G I O V A N I
Un corso di teatro entusiasmante ed innovativo che fornirà
tecniche di improvvisazione e di musical portando in scena
una commedia rappresentativa delle leggende e del folklore
della Val Rendena.
Età per partecipare: dagli 11 ai 29 anni
Data prevista per l’evento: da ottobre a dicembre
Sede dell’evento: teatro di Spiazzo
Scadenza iscrizioni: 30 settembre
Finalmente un ufficio tutto per i giovani dove trovare informazioni su opportunità, lavoro all’estero, università, formazione, vacanze in Italia, Europa e Mondo, volontariato, tempo libero, eventi e concorsi e tanto altro.
È un servizio pubblico gratuito rivolto sia ai giovani che alle
famiglie.
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ottobre
Lavorazione scultorea e pittorica su legno. Un’iniziativa che
promuove sia l’arte che la tradizione locale e consente di
imparare le tecniche e applicarle secondo la propria personale
creatività.
Età per partecipare: dagli 11 ai 29 anni.
Data prevista per l’evento: da fine ottobre a fine novembre
Sede dell’evento: Pelugo
Scadenza iscrizioni: 30 settembre
INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI
Informagiovani Rendena Giovani
Municipio di Pelugo - piano attico dal martedì al venerdì
dalle ore 10.00 alle ore 12.00 | Tel. 0465.800119
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SUGGERIMENTI ED IDEE
in Val Rendena
non c’è niente per
i giovani
Stage intensivo per apprendere ed approfondire la tecnica esecutiva della band di
musica pop rock con l’ausilio di strumenti quali chitarra elettrica, basso elettrico,
batteria, tastiera e voce.
Campus calcistico
Camp intensivo di insegnamento del gioco
del calcio rivolto in particolare a chi vuole
diventare allenatore di domani.
Rendena Stra–Vagante
Giorni di festa animeranno la Val Rendena.
Gare sportive tra paesi, tornei ed un piccolo villaggio come un “paese dei balocchi” e
concerti rock dei nostri giovani di valle e di
giovani trentini.
Interpretando fiabe e leggende
Corso di teatro innovativo che fornirà tecniche di improvvisazione e di musical portando in scena una commedia rappresentativa delle leggende e del folklore della Val
Rendena.
Creativity
Lavorazione scultorea e pittorica su legno.
Un’iniziativa che promuove sia l’arte che la
tradizione locale ed applica le tecniche secondo la propria personale creatività.
Per iscrizioni ed approfondimento sui progetti che verranno promozionali in valle
anche durante l’anno, per partecipare ed
ideare il piano giovani del 2010 la comunità
ed i giovani sono invitati a rivolgersi all’informagiovani presso il Municipio di Pelugo
dalle ore 10.00 alle ore 12.00 dal martedì al
venerdi tel 0465/800.119 oppure per email
in qualsiasi momento ad [email protected] www.rendenagiovani.it
35
MAVIGNOLA
di Giovanna Binelli
Una sagra speciale: la chiesetta recuperata
Sabato 17 gennaio, festa di
Sant’Antonio Abate, è stata
riconsegnata alla Comunità, al
termine dell’opera di restauri,
l’antica chiesetta dedicata al
Santo protettore degli animali
I
lavori, iniziati martedì 22 aprile, sono
proseguiti durante l’estate e l’autunno,
hanno compreso tutte le opere necessarie per il restauro complessivo del monumento e la sua valorizzazione (sistemazione delle coperture, restauro degli
intonaci e delle decorazioni pittoriche
sia interne che esterne, rifacimento del-
Da sinistra: Padre Ermete, il Sindaco William Bonomi, don Mario
Bravin e Padre Gaetano Castiglia che benedice l’interno della
Chiesetta
36
la pavimentazione interna, indagine archeologica, verifica del sistema si smaltimento delle acque meteoriche ed altre
opere minori).
La Comunità di Mavignola ha voluto festeggiare l’importante avvenimento ritagliando uno spazio particolare all’interno
della “Tre giorni di festa” (16, 17 e 18
gennaio) organizzati dalla storica Proloco frazionale. Alla solenne celebrazione
della S.Messa alle ore 10.00, presieduta
da Padre Ermete Rauzi e concelebrata
da don Mario Bravin e Padre Gaetano Castiglia, è seguita una cerimonia ufficiale
con la benedizione della Chiesa e degli
affreschi. Padre Ermete, con i suoi 97
anni suonati, ha raccontato e commosso i tanti presenti narrando le tappe salienti che la Chiesetta nella sua memoria
ha vissuto. Ha ricordato come, appena
arrivato a Mavignola nel 1946, la Chiesetta era adibita a ricovero di fascine e
materiali vari, di come si sia adoperato
in prima persona per salvare e salvaguardare quegli affreschi che lo avevano stregato a prima vista. Il nostro Sacerdote ha
avuto parole di grande ringraziamento
per la Provincia, rappresentata dal suo
Assessore alla Cultura dott. Franco Panizza, giunto in Valle appositamente per
condividere con la Comunità questo significativo momento, parole di stima anche per il Comune di Pinzolo, presente il
Sindaco, William Bonomi, il Vicesindaco,
Patrizia Ballardini, e gli Assessori Carola
Ferrari, Luciano Caola e Giovanna Binelli, per la Cassa Rurale di Pinzolo e la Famiglia Cooperativa, tutti coloro cioè che
hanno contribuito al restauro dell’Edificio Sacro.
Hanno emozionato le parole dell’arch.
Roberto Paoli, direttore lavori dell’opera di restauro. L’architetto ha riportato
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
MAVIGNOLA
ai presenti un ricordo della sua gioventù
quando, studente di scuola media, scendeva e saliva da Campiglio e vedeva nella Chiesetta la muta testimone del suo
passaggio quotidiano e dello scorrere del
tempo.
La toccante cerimonia è stata accompagnata dalle note del violino di Elisa
Bruti, giovane e promettente violoncellista di Pinzolo che con passione e amore
ha soffuso nei cuori dei presenti tutto il
suo amore per la musica e per l’arte in
senso lato.
L’Amministrazione comunale di Pinzolo ha voluto lasciare traccia storica
dell’avvenuto restauro, regalando alla
Comunità di S.A.di Mavignola un piccolo libretto che raccoglie delle note sulla storia della Chiesetta e della piccola
Frazione. L’opuscolo, curato e scritto da
Giovanna Binelli, referente per l’Amministrazione sull’abitato di Mavignola, è
stato stampato grazie ad un contributo
messo a disposizione dell’Assessorato
alla Cultura nella persona del suo assessore, ins. Carola Ferrari.
Il libricino raccoglie le testimonianze
che si trovano scritte qui e là nelle tesi
di laurea, su libri inerenti la Famiglia
Baschenis... Interessante la ricostruzione dell’origine del nome, Mavignola: dovrebbe trattarsi, secondo il Lorenzi1, di
un diminutivo di mavígna, a sua volta derivato del rendenese mávi, che a Pinzolo
e a Montagne designa i pappi del soffione, “Taraxum officinale” [Pedrotti-Bertoldi 1930, 397]. Sono i fiori di tarassaco
che, terminata la fioritura, si trasformano in tanti piccoli tasselli bianchi, basta
un soffio e volano nel cielo. I prati erano
ricchi di questi fiori, da qui Mavignola.
Una seconda ipotesi riguardo l’origine
del nome è legata al toponimo Milegna
- secondo la tradizione il luogo ove sorgeva l’antico abitato -, che si sarebbe
poi trasformato in
Milegnola e in seguito Mavignola.
Il 17 gennaio
insomma è stato vissuto un avvenimento
vero
e proprio per la
piccola Frazione,
uno di quei giorni
che non si dimenticano facilmente.
Proprio perché legati all’identità del territorio, un avvenimento atteso da tanto tempo e caldeggiato da tante persone amanti dell’arte,
della storia e delle tradizioni.
1 Cfr. Ernesto Lorenzi _ Dizionario toponomastico
tridentino _ Bologna, Forni, 1981, pag. 211;
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
37
EVENTI
di Francesca Maffei
e Matteo Bonapace
Wroom
Nicky Hayden – e i fan. Sensazionale la
partecipazione di due personalità del caWroom festeggia il 19° compleanno
libro di Luca Cordero di Montezemolo e
Luca Cordero di Montezemolo
Bernie Ecclestone; proprio il patron della
e Bernie Ecclestone a Campiglio
Formula 1, nelle interviste rilasciate, si
per l’occasione
è dichiarato estasiato dalla bellezza del
luogo e al tempo stesso estremamente
sorpreso di non averne mai sentito par’evento più importante attualmente
lare… Ma a questo, fortunatamente, ha
presente a Madonna di Campiglio, crecontribuito in misura massiccia la copersciuto di anno in anno e sempre carico
tura mediatica che Wrooom è stato in
di nuove sorprese e indimenticabili emogrado ancora una volta di assicurare al
zioni non soltanto per il pubblico, ma per
brand Madonna di Campiglio e al marchio
chiunque ne prenda parte collaborando
Trentino: cinque continenti, 160 Paesi e
per la sua riuscita: è l’imperdibile ap1.037.534.190 case raggiunti da servizi
puntamento di Wrooom - Ferrari & Ducatelevisivi, apparizioni in 28 testate giorti Press Ski Meeting, che ha visto la sua
nalistiche nazionali e 7 agenzie di stam19° edizione dal 12 al 17 gennaio 2009.
pa internazionali, presenza su 29 siti
Un’edizione particolarmente ricca
internet. Bastano questi dati a far comdi novità, a partire dalla sempre magprendere immediatamente la rilevanza
gior apertura della manifestazione al
che il F1 & MotoGP Press Ski Meeting ha
pubblico e dalla moltiplicazione delle
oggi acquisito per Campiglio, principale
occasioni di incontro tra i piloti – Kimi
evento di portata internazionale che la
Raikkonen, Felipe Massa, Casey Stoner e
località ha il privilegio di ospitare.
Un ulteriore elemento innovativo è stato il coinvolgimento della popolazione locale nell’organizzazione; in
tal senso, Philip Morris ha voluto dare l’opportunità ai giovani campigliani di avere un
ruolo creativo e propositivo
all’interno della manifestazione, a cui si è poi aggiunto
un compito di coordinamento
con i vari enti e istituzioni
locali e regionali. Lo scorso
novembre, una delegazione
di noi giovani è infatti stata
invitata a Losanna per esporre idee e proposte in termini
di side events e destination
Kimi Raikkonen e Felipe Massa - Wroom – M.di Campiglio, gennaio 2009
dressing che sono state accol-
L
38
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
EVENTI
te dall’Organizzazione con sincero entusiasmo; alcune attuate da subito, altre
messe in cantiere per le prossime edizioni e per creare ulteriori happening preferibilmente durante la stagione estiva.
Il programma ha avuto inizio domenica
11 gennaio, con una scenografia aerea
composta dai ragazzi di ParAria a cui
è seguita, lunedì, l’inaugurazione del
Wrooom Space, punto di riferimento per
il pubblico in piazza Dolomiti, con una
photogallery storica e, eccezionalmente,
la monoposto Ferrari F1 e Ducati Desmosedici in esposizione.
Un regalo particolare è stato quello
che Hayden e Massa hanno riservato agli
atleti dei XX Giochi Nazionali Invernali
per i Diversamente Abili che si sono svolti a Pinzolo; dimostrando grande sensibilità, i due campioni hanno incontrato i
ragazzi delle Special Olympics e si sono
resi disponibili per autografi e foto.
Le due giornate, rispettivamente Ducati Incontra e Ferrari Incontra, dedicate alle interviste con i Piloti aperte al
pubblico, sono state intervallate, mercoledì, da una grande fiaccolata conclusasi
in un affollatissimo Wrooom Space, con
animazione e villaggio enogastronomico.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
Wroom 2009 – L.C. Montezemolo, B. Ecclestone e
Tamara Ecclestone
Venerdì, gran finale con acrobati parkour, gara di go-kart sul Laghetto e pirotecnica celebrazione dei 19 anni della
manifestazione.
La settimana si è conclusa con l’annuncio che Wrooom si terrà anche nel 2010,
momento atteso con trepidazione e per
nulla scontato; occorre infatti ricordare
che soltanto con la collaborazione e l’impegno di tutti sarà possibile assicurare il
ripetersi di un evento così sensazionale.
Noi Giovani, nel nostro piccolo, ci siamo
già attivati per preparare un 20° Anniversario memorabile, e speriamo davvero di
riuscire a coinvolgere l’intera località!
39
EVENTI
di Angela Romagnoli
Direttore Artistico Festival Mozart
Il Festival Internazionale W.A. Mozart a Madonna
di Campiglio - Musica d’autore tra le montagne
La collaborazione tra il Comune
di Pinzolo, il Centro Congressi di
Madonna di Campiglio e il Festival
Mozart di Rovereto è già arrivata al
quarto appuntamento.
Quest’anno
depliant_15x21cm.pmd
40
l’ormai ‘tradizionale’ concerto di anteprima è inserito in una piccola ma significativa stagione all’insegna
della qualità e della varietà.
Gli appuntamenti sono coerenti con la
programmazione settembrina del festival
roveretano, e ne rappresentano a tutti
gli effetti un ampliamento. Così, anche
a Madonna di Campiglio si festeggiano gli
anniversari che danno al 2009 un sapore
musicale particolare: cadono assieme i
250 anni dalla morte di Händel, i 200 anni
da quella di
Haydn e Albrechtsberger,
nonché dalla
nascita di
Mendelssohn. Tutti
compositori legati
a Mozart,
che li ha
avuti come
modelli,
maestri,
colleghi,
amici, discepoli ideali; ottima
ragione per
esplorare il
1
03/04/2009, 8.16
mondo intorno a Wolfgang proprio presentando la loro musica.
Il primo concerto è stato in febbraio:
l’ensemble L’Aura soave, diretto da Diego Cantalupi e da anni dedito alla ricerca
sul repertorio barocco, ci ha riportati ai
tempi di Händel e dei suoi contemporanei italiani. Il pubblico di Campiglio ha
ascoltato anche due prime esecuzioni
moderne di arie di Francesco Mancini
(napoletano contemporaneo del Sassone), impreziosite, come tutto il concerto, dal suono degli strumenti barocchi.
Anche la sera di Pasqua hanno risuonato al Centro Congressi strumenti originali: l’ensemble Musica Riservata di
Vienna ha accompagnato il pubblico in
un viaggio attraverso pagine note (il Requiem di Mozart in una trascrizione per
quartetto) e molto meno note (un trio
di Gassmann con la viola d’amore o una
sonata di Albrechtsberger), alla scoperta di un classicismo viennese in grado di
emozionare realmente gli ascoltatori pur
nella dimensione intima del concerto cameristico.
I prossimi appuntamenti sfrutteranno
lo spazio teatrale del Centro. Il 18 luglio
si assisterà ad una vera e propria piccola
opera, con orchestra, cantanti e scene:
il Conservatorio di Trento allestirà I due
Svizzeri di Giacomo Gotifredo Ferrari,
roveretano di nascita ed europeo di carriera. Una storia semplice e una musica
molto godibile, a suo tempo considerata degna di inframmezzare le esecuzioni
viennesi del balletto Le creature di Prometeo di Beethoven.
Il 1° agosto ci sarà la prima assoluta di
un allestimento che ha già ingolosito più
di un’altra rassegna: Il mondo della luna
di Haydn - Goldoni (a 40 anni dal primo
allunaggio…). Un’opera buffa realizzata
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
EVENTI
con le marionette, secondo una tradizione praticata dallo stesso Haydn: elementi
classici (ma molto variegati) del teatro di
figura saranno affiancati da modernissime tecniche video. L’Associazione Specchi Sonori – Centro Studi “Cesare Felici”
di Carrara realizzerà lo spettacolo, che
rientra nell’ambito del più ampio progetto Lirica dei piccoli intrapreso alcuni
anni orsono in omaggio ideale all’opera
di Vittorio Podrecca e al suo Teatro dei
Piccoli nella Roma degli anni ‘20.
La sinergia tra il Festival Mozart e le
istituzioni (nonché le persone che le rappresentano, che sempre giocano un ruolo fondamentale nella buona riuscita dei
progetti) sembra destinata a crescere
e a dare buoni
frutti. Intanto il
suggerimento ai
campigliesi autoctoni e ospiti
è quello di godere questa fortunata e variegata
stagione di divertimento musicale: proposte
sì culturalmente raffinate ma
assolutamente
alla portata di
ogni appassionato.
EVENTI
di Marianna Biaudet
Dolomite’s Fire
Ha sfilato sabato 14 marzo la fiaccolata
da record, doveva essere la più lunga del
mondo, proprio sulle nevi di Madonna di
Campiglio e ha acceso luce e speranza
donando tutto il ricavato, 27.000 €, a sostegno dell’infanzia e più precisamente a
sostegno dei piccoli protagonisti dell’associazione Magica Cleme1 che hanno contribuito insieme ai nomi più conosciuti
(Cesare Maestri, Christian Ghedina, Maurizio Nichetti) a dare vita a un’impresa di
solidarietà che verrà riproposta il prossimo inverno con l’augurio che riesca a
raccogliere sempre più partecipanti.
La fiaccolata si è sviluppata sia dal
paese, tre i punti di partenza, sia dalle
piste principali; la discesa è coordinata e
uno è il punto di arrivo : Piazza Dolomiti appositamente allestita “a villaggio”
per accogliere tutti con bevande calde
1 Magica Cleme è una onlus che si occupa dell’intrattenimento dei bambini malati al di fuori delle
strutture ospedaliere.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
e qualche piatto offerto dagli alberghi e
ristoranti di Madonna di Campiglio.
Il countdown è stato pronunciato da
Cristina Prodi, al suo “Via” gli starter
(Ghedina, Bernardi, Maestri...) hanno
condotto i loro gruppi illuminati in questa impresa che ha richiesto mesi di preparazione da parte del Comitato Organizzatore tra cui la pro loco di Madonna
di Campiglio in forte unione con quella
di Pinzolo e Mavignola, che iniziano qui
un percorso di sinergia atto a produrre
eventi di tutto rispetto proponendo iniziative che si occupano non solo di riempire il tempo dei nostri ospiti, ma anche
di arricchirlo di significato.
Questa fiaccolata ha centrato il bersaglio, ha dato voce al nostro Paese e
ha dato voce, ma più di tutto sorrisi, ai
bambini e ragazzi dell’associazione Magica Cleme; si sono strette amicizie, allargati orizzonti, condiviso storie e imparato il coraggio. Questo è il record di cui
tanti cuori avevano bisogno.
41
CULTURA
di Giorgio Ferrari
Presidente “Amici dell’Asilo”
La scuola materna di Campiglio:
i suoi primi trent’anni
Trent’anni: un periodo storico
lungo e significativo, in grado di
rendere la misura di un fenomeno
sociale, di una vita di una persona
o di un ente
L
a Scuola Materna di Madonna di Campiglio ha raggiunto e superato il traguardo
dei suoi trent’anni di attività nel 2008;
per la località trentina questo rappresenta un record, che l’Ente Gestore
dell’istituto ha voluto celebrare lo scorso dicembre con una giornata speciale,
svoltasi tra canti, mostre, scenette dei
più piccoli, contributi e testimonianze.
Alla Sala Congressi della località, dove si
è svolta la giornata di festa, presidenti e
insegnanti di ieri e di oggi hanno potuto
ripercorrere gli episodi più significativi e
importanti della vita della scuola.
Per una qualunque località la Scuola Materna rappresenta un’istituzione
importante e sentita, tanto dai grandi
quanto dai principali protagonisti, ovvero i più piccini. La società di un paese, guardando nell’album dei ricordi
del proprio asilo, si rivede allo specchio,
scoprendo aspetti, atteggiamenti, timidezze e prime spavalderie di sé stessi,
dei propri genitori e dei propri nonni. Un
elemento importante per tutti, e ancor
di più per Campiglio, per la sua comunità
per molti versi ancora “giovane”.
L’asilo di Madonna di Campiglio nacque nel 1975 da una “costola” di quello
Anno scolastico 1978-79
42
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
CULTURA
di Pinzolo, le cui prime notizie risalgono
alla fine del XIX secolo quando venne costituita la “Società degli Amici dell’Asilo
Infantile di Pinzolo”. Con l’entrata in vigore della legge provinciale del 1977, la
Società Amici dell’Asilo ottenne l’equiparazione tra l’istituto di Pinzolo e quello di Madonna di Campiglio, costituito il
6 novembre 1978, allorquando iniziò la
propria gestione tramite l’Ente Gestore.
Il primo locale a ospitare la Scuola Materna di Campiglio fu quello al piano terra del condominio “Dolomiti”, nella parte nord del paese. In quelle sale (dove
fu poi ospitata una sala giochi) l’asilo
di Campiglio rimase fino al 1982, data a
partire dalla quale fu spostata la sede in
via Dolomiti di Brenta. Oggi la scuola è
gestita da un organo collegiale, l’Ente
Gestore, che si riunisce periodicamente
e che gestisce le problematiche inerenti la vita ordinaria dell’istituto. L’Ente è
supportato, per la parte didattica e nei
rapporti con le famiglie, da un Comitato
di Gestione composto da dieci membri,
scelti tra i rappresentanti dei genitori,
insegnanti e personale ausiliario, oltre a
un rappresentante dell’Ente Gestore e a
due dei Comuni di Pinzolo e di Ragoli.
Nel futuro dell’istituto sono in vista
novità importanti; ci riferiamo naturalmente alla nuova sede, che verrà ospitata nel polo scolastico intercomunale oggi
in via di realizzazione al Palù. La futura
Scuola Materna di Campiglio, realizzata
seguendo i più moderni criteri architettonici in materia, si comporrà di tre sezioni (di sessanta metri quadri), e di una
“zona di accoglienza” di cento metri circa. Ci sarà inoltre spazio per una “stanza
sonno” per i bimbi, per una cucina (comune alla scuola elementare e media) e
per vari altri servizi, compreso un magazzino e un laboratorio.
Per riassumere i primi trent’anni di
attività della Scuola, l’Ente Gestore ha
infine realizzato un volume, interamente
a colori, dedicato alle vicissitudini, alle
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
tappe, ai ricordi ma anche alle prospettive future dell’asilo di Campiglio, che
raccoglie i contributi di vari protagonisti
della vita della scuola, ed è corredato da
un impianto fotografico che copre, cronologicamente, i momenti più importanti della vita dell’istituto.
Il libro è stato realizzato e curato in
tutti i dettagli da Paolo Bisti, al quale
va la nostra stima per l’eleganza intellettuale e la professionalità con cui ha
raccolto e raccontato, con i testi e con le
fotografie, la storia della Scuola Materna
di Madonna di Campiglio.
Un ringraziamento particolare e doveroso va inoltre presentato alla signora
Carola Ferrari, Assessore alla Cultura del
Comune di Pinzolo, per l’attenzione che
ha sempre riservato alla nostra realtà anche attraverso il sostegno economico.
43
CULTURA
di Stefano Marchetti
Gara di lettura alle scuole elementari
Quest’anno, sulla scorta delle positive
esperienze attuate in diverse altre scuole e biblioteche del Trentino, il Consiglio
di Biblioteca ha proposto di attuare anche nelle nostre scuole elementari una
gara di lettura. Si è scelto di fare questo
esperimento con le classi quarte e quinte di Pinzolo, Madonna di Campiglio e di
Spiazzo, Comune convenzionato con Pinzolo per la gestione del Servizio bibliotecario.
L’iniziativa, che ha da subito ricevuto
l’appoggio da parte degli insegnanti delle
scuole coinvolte, mirava ad incoraggiare
i bambini alla lettura proponendo loro
una serie di testi su cui poi confrontarsi
in giochi diversi. Si è fatto in modo che
ogni componente della classe potesse
avere un libro per iniziare, incoraggiando poi i bambini a scambiarseli e a farli
circolare fra loro il più possibile. Nel dettaglio, le quarte hanno gareggiato su: Un
problema è un bel problema, Rover salva
il Natale, Quarta elementare, Il libraio
sotterraneo, Arriva la famiglia Poltiglia!
Gli alunni della V elementare di Pinzolo
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e La fabbrica delle farfalle, mentre alle
quinte sono toccati: Lupo siberiano, I tenacissimi Sgrinfi di Frip, Le avventure di
Jim Bottone, Le Streghe, La casa di betulla e Bifreddo, Lucy secca e lo zio ventriloquo. Alcuni classici dunque, uniti a
libri recenti o recentissimi; soprattutto,
libri non proprio facili, che hanno richiesto certamente impegno ed attenzione.
La presentazione dell’attività nelle
classi, con la consegna dei libri, è stata effettuata nello scorso mese di dicembre. Le gare vere e proprie invece
si sono svolte il 3 (per le quarte) e il 17
(per le quinte) marzo, nell’aula magna
delle scuole di Pinzolo. I giochi proposti
sono stati un cruciverba, il “da 0 a 10”,
una “battaglia navale” e il “vero o falso”. Entrambe le sfide sono state molto
combattute, a dimostrazione che tutti i
partecipanti erano arrivati all’appuntamento preparati e con la giusta grinta.
Tra le classi quarte si è affermata
Campiglio con 124 punti seguita da Pinzolo con 112; posizioni invertite invece
per le quinte (128 a 104).
A tutti i bambini delle classi vincitrici è stato consegnato un libro, mentre
alle classi seconde classificate sono andati dei volumi di consultazione per la
biblioteca scolastica. In complesso si è
trattato di un’esperienza largamente
positiva: i bambini si sono divertiti (tanto che a Pinzolo si è pensato di riproporre all’interno delle classi un’altra gara
con due nuovi libri), hanno scoperto un
nuovo modo di giocare con i libri e hanno sperimentato l’importanza del gioco
di squadra. Confidiamo quindi di poter
riproporre l’attività anche nei prossimi
anni, inventando formule nuove e, speriamo, allargandola anche ad altre classi
e scuole.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
CULTURA
di Giuseppe Leonardi
I simboli racchiudono in sé secoli di storia
Il crocifisso di legno scolpito, emblema delle
radici e dell’identità della cultura cristiana
e le due formelle di ceramica dello Stemma
del Comune di Pinzolo e dell’Aquila ardente
di San Venceslao, sono tre simboli che adornano la parete orientale della sala consiliare del Municipio di Pinzolo. Cui aggiungo: un
popolo che dimentica la propria storia perde
la propria identità, la propria solidarietà,
svanisce; se gli abitanti della Rendena hanno
smesso di insegnare la storia ai loro figli è
perché stanno perdendo la fiducia in sé stessi, non sono più orgogliosi della Autonomia
amministrativa e di ciò che hanno fatto nel
passato, non credono più di poter fare cose
importanti nel futuro. Chi cancella la sua
storia perde la speranza. Solo chi la ritrova,
ritrova la speranza.
San Venceslao martire
Il 4 gennaio 1988 è data storica per la
Provincia Autonoma di Trento e il 28 settembre è per il calendario cristiano la ricorrenza di San Venceslao martire.
Boemia: perde il padre da ragazzo e gli succede nel governo, sia pure con la reggenza
di sua madre Drahomira. È cristiano, educato dalla nonna paterna Ludmilla, che la
Chiesa venera come santa, uccisa a causa
della sua fede per ordine della nuora Drahomira, madre di Venceslao. Questi, rispetto
ai prìncipi del tempo, è tra i più colti: ha
studiato anche il latino. Una volta assunto
il potere effettivo, Venceslao si adopera per
la cristianizzazione del Paese, chiamandovi
missionari tedeschi, perché questo fa parte
della sua linea generale di governo: avvicinare la Boemia all’Europa occidentale e alla
sua cultura (anche se non mancano conflitti
con regnanti germanici). La tradizione fa di
lui un modello del coraggio generoso: durante la lotta contro un duca boemo, Venceslao gli propone di risolvere la controversia con un duello tra loro due, in modo da
non sacrificare tante vite di soldati; e il nemico si riconcilia con lui. La sua giovane età
e il suo stile ne fanno un modello per molti
suoi sudditi, ma proprio la vasta popolarità
Patronato: SV. Vàclav, patron semĕ ĉeské,
patrono della Boemia, dei politici ed amministratori
Etimologia: Vernceslao = gloria della corona
(della reggia), dal polacco
Emblema: corona, palma
È presente nel Martirologio Romano
C’è un luogo d’Europa che appartiene
alla memoria di tutto il mondo, insieme a
una data: piazza San Venceslao (Václavské
náměstí) nel centro storico di Praga dove il
19 gennaio 1969 si è dato fuoco il patriota
Jan Palac. Essa ricorda la primavera di Praga, col grido del popolo ceco per la libertà, e poi il lutto per l’invasione comunista
del Paese, nell’estate dell’oppressione. Le
gioie e i dolori di tutti si esprimevano qui,
intorno alla statua di san Venceslao, eretta
alla fine dell’Ottocento. Venceslao (Václav
in lingua ceca) è figlio di Vratislav duca di
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
45
CULTURA
mette contro di lui – per motivi religiosi e
di potere – una parte della nobiltà, che obbedisce (o che si è imposta) al suo fratello
minore Boleslao. Di qui, una congiura per
ucciderlo, dando tutto il ducato boemo al
fratello. Questi, non osando aggredire Venceslao in Praga, lo invita nel suo castello di
Stará Boleslav. Si pensa di ucciderlo durante
il pranzo, ma certe parole di Venceslao fanno temere che abbia scoperto il complotto.
Allora lo si aspetta quando va in chiesa (da
solo, come sempre) per recitarvi la preghiera delle Ore. E qui viene assassinato. Dice
una leggenda che Boleslao tentò per primo
di colpirlo, ma Venceslao reagì buttandolo a
terra e facendogli cadere la spada; poi generosamente la raccolse e la volle restituire
al fratello in segno di perdono. Questo fu il
suo ultimo gesto di grandezza, troncato dai
sicari di Boleslao che lo colpirono a morte
tutti insieme. Secondo un’altra leggenda,
nessuno riuscì a lavare il suo sangue, sparso
sul pavimento in legno. Il corpo fu poi portato a Praga e sepolto nella chiesa di San
Vito. Già nel secolo X Venceslao fu oggetto di culto, e nel secolo successivo diventò
il simbolo dello Stato boemo. Più tardi la
Chiesa scriverà il suo nome nel Martirologio
Romano, venerandolo come martire per la
fede.
La storia: 1339, 9 agosto a Breslava, nella
vigilia della festa del glorioso martire, il beato Lorenzo, Giovanni del Lussemburgo, re
di Boemia, firma il documento di donazione
dello stemma di privilegio di San Venceslao
(aquila ardente di San Venceslao) al principe vescovo di Trento Nicolaus (1338/1347),
nato a Brno in Moravia (attuale Repubblica
Ceca), e ai suoi successori, confermato dal
Pontefice Benedetto XII dalla sede di Avignone. Poi nelle alterne vicende politiche che
coinvolsero il Principato vescovile tridentino fra il 1340 e il 1511, quando si formò la
confederazione della Contea Principesca di
Tirolo, si può affermare che l’aquila vescovile di Trento venne ad assumere il valore
di stemma di tutto il territorio Tridentino.
L’Aquila di San Venceslao ossia l’aquila nera
con il volto rivolto in alto a sinistra contornata da fiammelle rosse, è stata assunta nel
Duemila per decisione del governatore Lorenzo Dellai a simbolo della Provincia Auto-
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noma di Trento. L’aquila di San Venceslao,
come risulta da uno studio analitico di padre Frumenzio Ghetta, francescano, un profondo conoscitore della storia del Trentino
e appassionato ricercatore, è il più antico,
autentico ed originale stemma del Principato Vescovile di Trento, potere religioso e
politico attorno al quale si costituì l’unità
politico-amministrativa del territorio che
forma l’attuale Provincia di Trento.
Testo originale del diploma di concessione dello stemma di S. Venceslao da parte di
Giovanni di Lussemburgo, re di Boemia, al
Principato vescovile di Trento.
“Giovanni, per grazia di Dio re di Boemia e conte di Lussemburgo, a tutti ed in
perpetuo.
La sublimità della magnificenza regale
ci convince che quanti con le loro azioni si
rendono a Noi graditi, debbano a loro volta
conseguire per sé e per la propria gente la
grazia del Nostro favore con una ricompensa che valga per sempre.Perciò, avendoci il
venerabile Padre in Cristo il Signor Nicolò,
Vescovo di Trento, Nostro carissimo amico,
dichiarato che la sua Chiesa non ha alcuno
stemma da issare sui vessilli e con il quale
armare in tempi di necessità i nobili ministeriali, i soldati e i vassalli suoi e della sua
Chiesa; ed avendoci egli supplicato umilmente e devotamente affinché, con la benignità che gli è congeniale, donassimo a lui
ed ai suoi successori nella predetta Chiesa lo
stemma ora non usato di S. Venceslao martire, glorioso patrono del nostro regno.Noi,
guardando alla lealtà che lo stesso Signor
Vescovo verso di noi manifestò nel passato
e manifesta nel presente, e considerando
inoltre assai attentamente che lo stesso
Signor Vescovo, per fedeltà e disposizione
del servizio, Ci si mostrò talmente zelante
che mai trovammo né potemmo trovare in
lui nient’altro che vera fedeltà e affetto
di vera devozione, giudicammo di essere
tenuti ad ascoltarlo ed esaurirlo nella sua
richiesta, mossi dal debito di una speciale
riconoscenza. Perciò, con il presente atto,
vogliamo notificare a coloro che vivono nel
presente e a coloro che vivranno nel futuro
che, accettando con affetto benigno come
giusta e ragionevole la richiesta del ricorIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
CULTURA
dato Signor Vescovo, in nome di Dio diamo,
concediamo e doniamo a lui ed ai venerabili
suoi successori, i Vescovi di Trento, come
pure alla Chiesa Tridentina, il predetto invittissimo stemma di privilegio, perché sia
in possesso ed in uso dello stesso Signor
Vescovo e dei suoi successori, i Vescovi di
Trento da ora in perpetuo per il futuro. Siccome poi la medesima Chiesa Tridentina è
esposta alle incursioni dei nemici, come un
bersaglio alla freccia, e per questo i suoi
rettori, i Vescovi di Trento, in passato furono afflitti dalla violenza di varie ingiustizie da parte dei nobili e potenti confinanti,
sinceramente promettiamo, sia per il diritto di avvocazia, sia in forza dello stemma
predetto, con l’intervento Nostro e dei Nostri eredi successori, gli illustri duchi della
Carinzia e conti di Tirolo, di conservare e
con l’aiuto di Dio difendere degnamente in
futuro il ricordato Signor Vescovo nei suoi
diritti, dignità e immunità contro ogni impresa e gravame che provenga da costoro.
In testimonianza, manifestazione e forza
da valere in perpetuo di quanto detto, abbiamo fatto stendere il presente documento e lo abbiamo fatto rafforzare mediante
il Nostro sigillo maggiore. Dato a Breslavia
nell’anno del Signore 1337, nella vigilia [9
agosto] della festa del glorioso martire il
beato Lorenzo”.
Nel 1339, il principe vescovo di Trento,
Nicolò, nell’atto di donazione chiamato
amicus noster carissimus, introdusse come
stemma del suo territorio l’aquila nera circondata da fiamme, appartenuta ai re di
Boemia, che diventò “L’Aquila di San Venceslao”, lo stemma del gonfalone della Provincia Autonoma di Trento1. Quel lunedì 9
Agosto 1339 - narrano le cronache - nella
cancelleria del re di Boemia Giovanni conte
di Lussemburgo in una casa nei pressi della
parrocchiale di S. Giacomo in Slesia, regnava una grande animazione. Prima dell’imminente partenza della corte per Breslavia, i
1 Nel Tirolo storico tre furono le aquile utilizzate: Aquila tirolensis di proprietà della Contea del
Tirolo; Aquila bicipite di proprietà della duplice
monarchia Austro-ungarica; Aquila ardente (le
cui ali sono dipinte di rosso fuoco) di San Venceslao, antico sigillo della città di Trento.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
notai e gli scrivani dovevano ancora perfezionare alcuni documenti a convalida delle
varie trattative politiche vantaggiosamente
condotte in Slesia. Gran parte dei documenti su pergamena, vergati in quell’occasione, era indirizzata a destinatari slesiani. Ma
una pergamena in corso di realizzazione era
molto laboriosa, non tanto per l’estensione
del testo o per l’esecuzione calligrafica, del
resto molto importante per i documenti reali, quanto per il fatto che al testo doveva
essere unita l’illustrazione del segno araldico che con quel documento veniva conferito. Il documento esiste tuttora ed è conservato presso l’Archivio di Stato di Trento. Il
documento dice in estrema sintesi: poiché
la Chiesa tridentina non è titolare di alcuno
stemma, il principe vescovo Nicolò stesso
ha supplicato umilmente il re di Boemia,
nella qualità di suo protettore feudale e nel
contempo tutore del legittimo Signore del
ducato di Carinzia e della contea del Tirolo,
di donargli lo stemma, in quel tempo non
usato, di S. Venceslao Martire, patrono del
regno di Boemia. Il re Giovanni esaminata
la richiesta del vescovo, la trovò giusta, ragionevole e degna di accoglimento e perciò
concesse e donò a lui, ai suoi successori,
come pure alla Chiesa tridentina arma ipsius sancti Vencezlai promettendogli pure
la sua protezione. In calce al documento,
il predetto invittissimo stemma di S. Venceslao viene poi riprodotto. Nell’originale
che si conserva esso è chiarissimo: su uno
scudo d’argento (cm 14x12,5) con i fianchi
leggermente arrotondati, si nota un’aquila
nera contornata completamente da fiammelle rosse, con becco, zampe e alamari d’oro, con le due ali ornate di trifoglio
d’oro. Il diploma originale andato perso già
nel Seicento, fu ritrovato nel 1973 dal francescano padre Ghetta nell’Archivio di Stato
di Trento. Lo stemma fu adottato con D.P.R
del 04.01.1988 quale stemma della Provincia Autonoma.
Informazione: sulla parete di sinistra
(per chi entra dal fondo) della navata del
Duomo di Praga, nei pressi dell’altare maggiore, sono dipinti tutti gli stemmi regionali
del regno di Boemia. Molto chiara è apparsa
a me visitatore la raffigurazione dell’aquila
di San Venceslao, nera su sfondo bianco.
47
PERSONE
Padre Ermete, francescano dell’amore!
Carissimo Padre Ermete,
sono trascorse alcune settimane dalla
Tua partenza verso il Cielo e qui a Mavignola quella vita che, a prima vista, sembra scorrere normalmente, è in realtà segnata da un’assenza. Da un vuoto.
In questa stagione eri solito camminare lentamente lungo le stradicciole della
frazione con il Rosario ed il Breviario tra
le mani, dispensando consigli preziosi a
tutti.
Ciascuno di noi, Padre, serba nel cuore qualche frammento della memoria di
Te, un ricordo che Ti ha visto accanto
a noi, ora nel condividere una gioia ora
nell’asciugare una lacrima di dolore…
Sbrigativo, capace di ironia finissima,
acuto nelle analisi e nelle conclusioni,
accoglievi con francescana gioia e ilarità
chi giungeva a bussare alla Tua casa per
affidarTi una pena, un problema, una richiesta di preghiera.
Schietto e incapace di mezze misure,
sceglievi spesso il silenzio per riempire il
Tuo tempo.
Amavi la Tua vocazione, amavi la Chiesa, quella di Mavignola in particolare,
offrendo a tanti, persone e sacerdoti, la
saggezza e l’essenzialità acquisite in tanti anni di orazione e contemplazione.
La Tua dolcezza era la nervatura di una
reciprocità che sapevi creare e che offrivi
a tutti senza eccezioni, familiari compresi, che Tu amavi come deve amare un frate francescano, quali fratelli nel Signore.
Noi che ti abbiamo conosciuto, quasi
pensavamo che per Te il tempo non passasse mai perché, vicino agli evidenti
tratti di un fisico affaticamento, ci pareva che il Tuo animo conservasse la gioiosa
esuberanza della giovane età. Padre Ermete, mancherai a quanti, come chi scrive, avevano e vedevano in Te una guida
sicura e capace di discernimento.
C’è un tempo per nascere ed un tempo
per morire e nello spazio tra queste due
esperienze il tempo scandisce il ritmo e
lo spessore della nostra personale esperienza. Siamo avvertiti che Dio ha iscritto
nel nostro cuore la nozione di eternità,
una percezione che davanti alle Tue spoglie, Padre Ermete, regge la nostra Speranza, come cittadini di Mavignola, ma
lascia iscritto il nostro dolore, non fuga il
nostro sgomento.
Giovanna Binelli
I
l ricordo del sindaco William Bonomi a
nome dell’Amministrazione Comunale
letto al termine della cerimonia funebre.
«Una presenza per 63 anni, una presenza continua, nei momenti lieti e nei
48
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
PERSONE
momenti di dolore, un
punto di riferimento,
una guida sicura, un
amico, un confidente,
una presenza vera per
ogni singola persona e
per l’intera Comunità.
Ciascuno di noi ha
sicuramente un chiaro
ricordo di Padre Ermete.
Chi più di altri come
Stella, la Comunità
parrocchiale, il coro,
gli alpini, ma direi
tutti noi porteremo
nel cuore il ricordo di
quest’uomo ed i suoi
insegnamenti.
Anch’io come neo Sindaco ho avuto la
fortuna di avere alcune direttive precise
su come comportarmi e come trattare i
problemi della Comunità nell’interesse
di tutti e di ciascuno ed oltre ad alcune
raccomandazioni e consigli ho ricevuto
i suoi messaggi di incoraggiamento e di
speranza.
Più di tutto di lui mi ha colpito la profonda cultura unita ad una grande semplicità.
Semplicità di espressione, semplicità
nel vivere e nel rapportarsi con gli altri,
caratteristiche che appartengono alle
persone “grandi”.
Lui ha partecipato per più di sessant’anni alla vita della nostra Comunità, l’ha vista crescere, passare dalla povertà assoluta ad una ricchezza diffusa.
Non si stancava di ricordarci che il benessere è positivo, ma che non bisogna
rincorrere le ricchezze terrene ad ogni
costo, perché la felicità non è nelle cose
materiali, ma nella fede, nella spiritualità, nei valori che contano.
Oggi siamo qui in tanti, possiamo dire
la Comunità tutta, per dimostrargli il
nostro AFFETTO e la nostra GRATITUDINE per tutto quello che ha fatto e ci ha
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
donato: è stato il buon
pastore della nostra
piccola Comunità.
Credo che il vangelo di Domenica scorsa
possa riassumere meglio di qualunque altra
parola il ricordo ma
soprattutto l’insegnamento che padre Ermete ci ha lasciato con la
parola e con i fatti.
L’evangelista S. Giovanni ci riportava le parole che Gesù lascia ai
suoi come testamento,
parole che riassumono
il suo insegnamento e
la sua vita: “Questo vi
comando: CHE VI AMIATE GLI UNI GLI ALTRI”. Padre Ermete ce lo ha insegnato e
ci invita a farlo ogni giorno.
Sarà anche il modo migliore per onorarne la memoria.»
Scrivo queste righe con la tristezza di
aver appena accompagnato padre Ermete nell’ultimo suo viaggio, via dalla Mavignola che ha visto crescere e cambiare, che ha amato e dalla quale è stato
profondamente amato. Per molti di noi
è stato padre spirituale, guida sensibile
e acuta, e indiscussa personalità, autorevole ed ascoltata, in questa che, da
piccola frazione, è divenuta comunità
grande, accogliente, variegata. Un rammarico mi resta: la promessa, che non
ho ancora mantenuto, ma che rilancio,
nel suo ricordo, di creare una piazzetta
davanti alla chiesa: non solo un sagrato,
ma anche un luogo di incontro, di sosta,
di relazioni. Questo mi chiedeva padre
Ermete, pensando alla gente di Mavignola e al bisogno di avere un centro fisico
dove trovarsi e in cui identificarsi.
Margherita Collini
49
PERSONE
di Luca Cereghini
Presidente Coro Presanella
Fringuelli del Brenta
Sull’orma della creazione voluta
nel 1946 dal Maestro elementare
Monfredini Leo nel 2006 rinasce il
Coro a voci bianche “Fringuelli del
Brenta”
La sezione del Coro Presanella inizia così
un percorso corale avente come principali motivazioni la diffusione alle giovani
generazioni della nostra tipica cultura
corale e la creazione di un bacino di possibili futuri coristi adulti.
Così sabato 1° luglio 2006 fu indetta la
prima prova della seconda stagione dei
“Fringuelli del Brenta” sotto l’attenta,
discreta e professionale guida del Maestro Professor Bruti Paolo.
Il gruppo di bambini/e e ragazzi/e
composto da circa 20 elementi, compresi
tra i 7 ed i 12 anni, compose prova per
50
prova il repertorio di canti che contraddistingue ora il nostro “voci bianche”.
Canzoni tratte da racconti rurali, anche di altri stati europei, magistralmente armonizzati dal Professore di Conservatorio Paolo Bruti in canti a due o tre
voci; questo per permettere a tutti gli
elementi, in relazione alle proprie caratteristiche vocali, di essere parte attiva
dell’esecuzione.
Il Direttivo del Coro Presanella pone
particolare attenzione alla sezione giovanile seguendo le prove ed in particolare curandone concerti ed esibizioni.
In particolare il corista, membro di
Direttivo, Marino Monfredini ricopre l’incarico di responsabile di sezione; quasi
un prosieguo di quanto voluto dal padre
Leo.
Nei tre anni chi si vanno a chiudere tra
pochi giorni i Fringuelli del Brenta hanno
esibito il loro talento in vari concerti e
rassegne in Val Rendena ed in Trentino,
spesso in abbinamento al Coro
Presanella.
Da maggio 2008 si è voluto
creare una rassegna annuale
appositamente dedicata alla
sezione giovanile ove il piccolo coro possa condividere
esperienze canore ed amicizie
con altri cori simili; in Trentino ci sono attualmente ben 30
cori a voci bianche.
Il periodo scelto è caduto
sul secondo fine settimana di
maggio in onore della “Festa
della mamma” dove i fanciulli possono far ascoltare alle
mamme, ed ovviamente ai
papà, quanto appreso e ringraziarli per la disponibilità a seguirli in questa loro passione.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
PERSONE
Pensando al futuro l’imperativo per il Direttivo è la continua ricerca di nuove leve,
il dar loro modo di esibirsi in
pubblico il più possibile ed il
pensare ad una nuova compagine che accolga i giovani tra i
12 ed i 18 anni per dar seguito
al percorso didattico teso al
portarli nei cori adulti.
Il Coro Presanella “Fringuelli del Brenta” esegue attualmente una prova a settimana,
il martedì nel tardo pomeriggio, dalle 17.45 alle 19.00.
La partecipazione al coro è
completamente gratuita grazie anche alla preziosa collaborazione
delle amministrazioni locali, in particolare del Comune di Pinzolo.
Ciò che il Coro Presanella a voci bianche “Fringuelli del Brenta” offre è canto,
poesia, tradizione, genuinità, amicizia;
con il solo dono della voce tutto que-
sto è possibile quindi invitiamo i bambini della Val Rendena a provare questa
esperienza.
Per contatti o informazioni, Luca Cereghini, Presidente Coro Presanella, 3294232372 o Marino Monfredini, Responsabile di sezione, 349-6901985.
Sirmione 1950
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
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PERSONE
di Ermanno Salvaterra
Solo per i monti
Arrampicare da solo è sempre stata una
cosa che mi ha catturato fin da piccolo.
Le mie prime scalate le effettuavo al rifugio. Ero piccolo, poi ero giovane e non
avevo nessuno con cui scalare. All’inizio si trattava di salire solo pochi metri,
poi sempre di più. Non so dire come mi
sentivo, ma era normale farlo. Non sapevo che cos’era una corda, un chiodo,
un moschettone e men che meno che ci
si poteva assicurare anche da soli. Poi è
arrivato il periodo delle scalate difficili
ed andavo con i miei compagni ma spesso
partivo ed avevo il desiderio di andare
solo. Non pensavo al pericolo, questo lo
penso solamente ora ad anni di distanza,
semplicemente andavo perché mi piaceva farlo. Ricordo che una volta Cesare
Maestri mi disse: “Quando arrampichi da
solo devi pensare di essere ad un metro
da terra!” E questo è vero; quando sei
solo, quando sali e sei a più di dieci metri
52
da terra, non ha più importanza se i metri
sono cento o mille... sei solo, senza corda, sei appeso alle dita delle tue mani,
alle punte dei tuoi piedi, devi avere la
tranquillità mentale per muoverti come
si muove uno scalatore tranquillo, uno
che scala a poco da terra o uno che ha
il compagno, la corda, un chiodo di assicurazione... A volte ripenso a certe mie
solitarie e mi viene un vuoto allo stomaco. A nessuno consiglierei di arrampicare
in solitaria, non ne vale la pena, la vita
è tanto bella, tanto da vivere... anche
se sicuramente la “solitaria” è la faccia
dell’alpinismo più bella, più affascinante, più egoista, più difficile, più indescrivibile, più rischiosa, più emozionante...
la più intima.
Seguono tre mie storie solitarie.
Cavalcata in Brenta
Non fa freddo ma quando devo lasciare il calduccio ed il comfort del sacco a
pelo un po’ di fatica la faccio sempre. La
sveglia suona ma già da un po’ sento “il
Bruno” che sta mettendo a posto la legna
e sono da poco passate le sei. Mangio il
mio cioccolatino per colazione, ripongo
lo zaino in un angolo con la roba che non
mi servirà, faccio due chiacchiere con il
mio Grande Vecchio e Saggio Maestro ed
alle 6.30 parto con passo veloce. Prendo il comodo sentiero che porta verso il
Crozzon di Brenta. Obiettivo: Pilastro dei
Francesi.
Giunto all’attacco salgo veloce in
scarpe da ginnastica lungo il diedro inclinato che porta alle prime terrazze detritiche e salendo verso destra raggiungo la
base del tiro più impegnativo. Mi metto
le scarpette d’arrampicata e continuo a
salire su questo storico tiro del Pilastro
dei Francesi. Mi sento bene ed il sole mi
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
PERSONE
da forza. Ora la roccia da gialla è diventata grigia, un’altra placca, poi un lungo
diedro poi ancora placca, una traversata
ed ora la salita ridiventa facile. Ricambio
le scarpe e salgo veloce fino al Bivacco
Castiglioni in cima al Crozzon. Mi siedo
mentre firmo il libro di vetta. Guardo
l’orologio e sono le ore 8.45. Non ho un
programma preciso, niente da rispettare, solo un’idea in testa ed andrò avanti
finché il fisico o la mente terranno. Bruno sicuramente m’avrà tenuto d’occhio…
La traversata verso la Cima Tosa la conosco come casa mia e non passa molto
che già mi trovo a scendere per il camino
della normale e poco dopo sono ai piedi
del Pilastro della Tosa.
Salgo i primi facili metri fino alla cengia
all’inizio delle difficoltà. Solito cambio
di scarpe, un’altra maledetta sigaretta
ed inizio a salire il tiro più impegnativo.
Questa lunghezza non mi preoccupa molto in quanto tempo fa, sempre da solo
la percorsi in salita ed anche in discesa
causa lo scatenarsi improvviso di un temporale. Mentre salgo ripenso al Grande
Giorgio Graffer quando percorse questa
via nel lontano 1937 con Bruno Detassis.
Un altro tratto difficile e poi continuo velocemente. Nessun altro pensiero se non
quello di salire. Un appiglio, l’appoggio,
l’equilibrio, una danza che mi affascina.
Alle ore 10.20 mi trovo già a scendere
e ripercorrere di nuovo il camino della
normale e poi giù di corsa. Abbrevio l’accesso al Campanile Basso passando attraverso la poco frequentata bocchetta
tra la Brenta Bassa e la Cima Margherita.
La gamba non mi da nemmeno fastidio e
solo raramente ci penso. Sono alla base
di questa incredibile scultura naturale. Il
Campanile Basso.
Attacco lo Spigolo Graffer e veloce mi
trovo sul diedro grigio difficile; gli appigli
sono piccoli ma netti e le scarpette quasi
s’incollano alla roccia ruvida. Anche qui
la mia mente ritorna alla prima salita ed
alzo il cappello ad onore dell’apritore
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
di questa linea. Al suo termine rimetto
le scarpe da ginnastica perché mi fanno male un po’ le dita dei piedi. Supero
una cordata poco dopo sul diedro facile
e vengo squadrato da cima a fondo. Sarà
per i miei capelli lunghi ed arruffati…
Mah… Raggiungo lo Stradone Provinciale
e proseguo per la via normale. È bello
passeggiare sul quarto grado… alle ore
12.40 sono il cima al Basso. C’e’ un po’ di
gente e sinceramente evito i loro sguardi
perché mi sento quasi imbarazzato. Firmo e comincio a scendere arrampicando.
Non ho corde con me, solo un piccolo zainetto con le scarpette, la “spitfire”, la
maglietta rossa di cotone sottile per la
quale il mio amico Sarchi mi prendeva in
giro perché tanto ridicola e per niente da
montagna, le sigarette, un pacchettino
di tic-tac. Quando arrivo alla base lascio
il Sentiero delle Bocchette per scendere
sull’altro versante alla base della parete
Est della Brenta Alta.
Attacco la via Detassis-BattistataGiordani. La roccia è superba e nonostante sia un po’ stanco riesco ancora
a gustarmi i movimenti dell’arrampicata. Disperso su questa incredibile lavagna grigia non pensavo nemmeno alla
mia gamba se non fosse che mi fa un
po’ male. Solo undici mesi fa, era il 31
agosto, mi ruppi in malo modo la gamba
destra. Mi ero rovesciato con il trattore
portando i rifornimenti al rifugio XII Apostoli. Era stato un brutto momento… ero
pieno di sangue… credevo di avere tutte
e due le gambe rotte… una era piegata in
un modo esagerato… le ossa erano fuori
dalla pelle e ficcate nella terra… fu un
brutto momento… mi ripresi bene… altrimenti ora non sarei qui… forse quella
di oggi e’ una rivincita… Intanto mi trovo sui camini finali della variante Pisoni
e poi, giù veloce per ghiaioni e le facili
roccette. Quando raggiungo la Bocca di
Brenta la tentazione di proseguire verso il Brentei sarebbe forte ma non sono
poi così stanco e quando mi trovo sotto
53
PERSONE
il Campanile Alto lo guardo e poco dopo i
metri sotto di me continuano ad aumentare.
La prima parte della cresta e molto
semplice. Poi mi sposto a sinistra e mi
arrampico sul Diedro Oggioni su difficoltà
più sostenute. Ma la salita è veloce ed
alle ore 17.40 sono in cima. Ora mi sento
più stanco ma, forse la voglia che avrei di
sedermi mi fa andare ancora più in fretta. La discesa sulla normale è velocissima… la corsa sul tratto delle Bocchette è
rilassante, il canalone tra la Brenta Alta
ed il Basso lo scendo a rotta di collo. Il
sentiero che riporta al rifugio sembra
un’autostrada… guardo l’orologio e corro. Alle ore 18.28 raggiungo il Brentei.
54
Un’altra salita mi balena nella mente ma
trovo la scusa che sono stanco, che la
gamba è molto gonfia, che un cliente mi
aspetta ad un altro rifugio… saluto Bruno e Claudio e m’avvio faticosamente al
Tuckett.
Il Campanile Basso
Le ossa sono ancora intorpidite dalla
notte quando attraverso il ponticello di
Vallesinella.
Salgo di buon passo nell’umido bosco
tra un “Buon giorno” e un “Grüssgott”,
mentre la maglietta è già fradicia di sudore….Poco oltre il rifugio Casinei, fra gli
ultimi larici, scorgo il Crozzon di Brenta
e subito dopo ne posso ammirare tutta
la sua imponenza con la sua parete est
illuminata dal sole.
Quando raggiungo il Brentei il Grande Detassis è alle prese con la legna e,
“come al solito”, mi chiede le mie intenzioni ed io, “come al solito”, gli rispondo
che vado a fare un giro.
Bruno mi conosce bene e sa quali sono
i miei giri e non insiste ma la sua voce ed
il suo sorriso mi danno carica.
Mezz’ora più tardi sono alla base del
Campanile Basso mentre un paio di cordate sono già impegnate sulla via Fehrmann. Salgo ancora qualche minuto sul
ghiaione fino alla base del camino che
segna l’inizio della mia ascensione. La
via del fortissimo Pit Schubert, lo spigolo
sud-ovest che si alza per 500 metri fino a
perdersi nell’azzurro terso del cielo.
Indosso le scarpette, mangio una caramella, mi lego il sacchettino del magnesio attorno alla vita ed inizio a scalare.
La roccia iniziale è un po’ umida ma appena sopra, baciata dal sole, si lascia accarezzare dolcemente. Al termine di un
camino fantastico obliquo verso destra
su roccia gialla.
Un diedrino difficile poi un’esile fessura appena accennata segna la salita
e la parete strapiombante si fa subito
sentire negli avambracci. Ci sono diversi
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
PERSONE
chiodi ma non servono… ci vorrebbe una
corda… un compagno…un’imbracatura…
dei moschettoni… ma io non ho niente
di tutto questo… sono solo! Le difficoltà
sono molto alte, le mani sono bianche di
magnesite, i muscoli tesi dallo sforzo, il
corpo che cerca l’equilibrio, il cuore che
sicuramente batte forte, le dita che si
adattano agli appigli, i piedi che cercano
l’appoggio successivo… Dopo altri minuti, lunghi un’eternità, la roccia cambia
colore, la parete mi lascia respirare e riesco a proseguire più velocemente.
Non so perché faccio questo! È molto forte tutto ciò che riesco a provare
quando scalo in solitaria; io e la roccia,
ma non è una sfida contro di Lei. Forse
lo faccio semplicemente perché mi sento
appagato anche se è stupido giocare con
la morte…
PERSONE
Un altro passaggio impegnativo; una
grossa nicchia da cui per uscire devo superare uno strapiombo sulla sinistra… un
appiglio… un altro… un esile appoggio…
poi la parete si verticalizza e la salita ridiviene rapida e l’azzurro del cielo non è
più tanto distante…
La discesa è divertente ed ora i miei
pensieri sono liberi di spaziare come
pure lo sguardo.
Tutto ciò che mi è attorno sembra finto: la parete della Cima Margherita, la
Cima Tosa, le punte stregate del Campanile Alto, l’intreccio ordinato degli Sfulmini, il gigantesco Croz dell’Altissimo.
Le gambe tornano a muoversi velocemente, la gola è arsa, ancora un “buongiorno” e poi “Grüssgott”, di nuovo il
Grande Bruno, due punti alla “morra”, …
vince sempre lui…
di Annarita Bonapace e Alberta Ferrari
Gruppo Giovani Madonna di Campiglio
1° Trofeo Patronale a Madonna di Campiglio
Nei giorni 18 e 19 aprile il Gruppo Gio-
vani di Madonna di Campiglio, in collaborazione con Don Mario e il Consiglio
Pastorale, conglobando la Festa Campigliana con la Festa del Ringraziamento,
hanno organizzato il 1° Trofeo Patronale.
Nella giornata di sabato 18 aprile il ritrovo è stato alle ore 20.30 presso il PalaCampiglio, dove è stata proposta una
serata di intrattenimento con proiezioni
di curiosi filmati, scenette e musica.
Due interviste doppie “stile Iene” hanno subito accolto il pubblico presente in
sala e suscitato numerose risate. Nella
prima intervista sono state contrapposte
due realtà, quella del cittadino milanese e quella del residente campigliano.
Entrambi i personaggi sono stati brillanIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
temente rappresentati da due figure importantissime nel panorama delle feste
campigliane: Diego Nespoli, in veste di
Carloalberto Fumagalli, che ha impersonato il figlio trentaduenne di un ricco
imprenditore lombardo, e Massimo Pretti
– in arte Giacinta Maffei – che si è messo nei panni di un’anziana custode di un
condominio in zona Colarin.
Protagonisti della seconda intervista
doppia sono stati invece Ivo e Arnaldo
Bonapace, conosciuti con l’appellativo di
fratelli Karamazof. In seguito è stato proiettato un filmato, preparato prendendo
spunto dal telegiornale satirico “Striscia
La Notizia” e mettendo in rilievo in chiave ironica l’offerta turistica della nostra
località.
55
PERSONE
La serata è proseguita all’insegna del
divertimento con dapprima il balletto di
quattro ragazze della scuola media di Madonna di Campiglio e poi da un’originale
scenetta che ha visto il coinvolgimento
di un folto numero di persone. In questa rappresentazione sono state messe
a confronto realtà e personaggi di classi
scolastiche diverse: una degli anni ‘50 e
una degli anni 2000. Dopo la presentazione del regolamento del 1° Trofeo Patronale, gli Hot Funcky Style si sono esibiti
di fronte ai loro fans.
Domenica 19 aprile l’appuntamento è
stato alle 9.00 al Grostè, presso la partenza della Pista Corna Rossa. I partecipanti si sono sfidati in una gara di slalom
gigante a regolarità, dove il vincitore era
non chi eseguiva il tracciato più velocemente (come in una normale gara di
discesa), ma chi si avvicinava maggiormente a un tempo x, determinato dalla
media dei tempi di Don Mario, dei due
sindaci William Bonomi e Vittorio Martini,
e della vice-sindaco Patrizia Ballardini.
Molti concorrenti hanno accolto l’invito
del Comitato Organizzatore di scendere
mascherati, dando vita così a uno spettacolo senza precedenti. Particolarissi56
me le discese di Martina Marcora e Daniele Girardi - che hanno
affrontato il tracciato vestiti con
abiti tipici della tradizione alpina
e con ai piedi gli sci da telemark
-, di Claudio Vidi – che mettendosi rigorosamente in tenuta da
mare, ha osato sfidare il freddo
- e di Francesco Giacomini – accanito giocatore di rugby. Da ricordare anche la performance di
Mariapia Alimonta, che fingendo
di aver subito un trauma sulle piste, ha oltrepassato il traguardo
trasportata in taboga dalle forze
di sicurezza. Il post-gara è stato allietato da una paninata alla
piana del Graffer.
Alle ore 18.00, nella chiesa di
Santa Maria Nuova, si è celebrata la consueta Santa Messa di Ringraziamento con
la presenza di numerose associazioni.
Il 1° Trofeo Patronale si è poi concluso
al PalaCampiglio, dove la popolazione è
stata accolta da un ricco buffet, attentamente preparato sotto la supervisione
di Betty Masè. In seguito, presso la Sala
Maggiore sono stati proiettati il toccante
filmato della Fiaccolata da Record e alcuni momenti della gara di sci tenutasi in
mattinata. Inoltre, sempre accompagnati dall’intrattenimento di Mario Zanon,
è avvenuta la premiazione del 1° Trofeo
Patronale. Wilma Gatta ha registrato il
tempo migliore, conquistandosi così il titolo di vincitrice assoluta. La festa si è
quindi conclusa con l’estrazione dei ricchissimi premi della lotteria.
Visto il grande successo (si sono sfiorati quasi i 150 iscritti alla gara di slalom
gigante), si è proposto di ripetere questa
manifestazione anche in occasione della
chiusura della prossima stagione invernale. Un caloroso grazie a tutti coloro che
hanno partecipato e collaborato in vario
modo.
All’anno prossimo con il 2° Trofeo Patronale!
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
PERSONE
di Giovanna Binelli
Un’inedita testimonianza… del dopoguerra!
Notizie sull’occupazione tedesca 8 settembre 1943
L’Amministrazione Comunale di
Pinzolo ha voluto dedicare alcune
pagine del Bollettino estate 2009
all’ins. Romedio Binelli, il primo
Sindaco del dopoguerra
I
l 25 aprile 1945, terminata la guerra
superando il precedente periodo fascista con il Podestà nei Comuni ed il seguente Commissariamento da parte dei
Tedeschi, il Comune di Pinzolo vive un
periodo di transizione prima di tornare
alla normalità.
Viene istituito il libero Comune di
Pinzolo, del quale fanno parte Carisolo,
Giustino e Massimeno (tornando alla situazione precedente il periodo fascista),
che si separeranno da Pinzolo solo nel
1952 (Legge Reg. n°8).
Per Legge viene nominato dal Prefetto un Comitato di Liberazione Nazionale
(C.L.N.) che a Pinzolo venne votato con
una libera elezione popolare nell’Oratorio Parrocchiale dai previsti cinque membri.
Il 28 luglio 1945 in Municipio a Pinzolo viene insediato il Sindaco del Comune di Pinzolo con la consegna ufficiale dell’Amministrazione da parte del
Commissario Antonio Bonapace al neo
Sindaco Romedio Binelli, insegnante
elementare, ufficiale reduce combattente della guerra d’Albania del 1940
– 1941. Romedio è il primo Sindaco del
dopoguerra (27 luglio 1945 - 17 aprile
1946).
Sono incaricati alla guida del Comune
di Pinzolo pure i Commissari agli Usi Civici di Carisolo, Giustino e Massimeno.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
Romedio
Binelli
gestisce il Comune
avviandolo ad una
autonomia democratica.
Alcuni dei suoi interventi:
• in quel periodo,
vista la grande richiesta di acquisto terreni a Campiglio, il Sindaco
Binelli ne bloccò la
vendita condizionando la costruzioTen. Romedio Binelli
ne entro due anni
dell’immobile, in
caso contrario tornava al Comune che
avrebbe restituito solamente il 70% di
quanto la persona aveva pagato;
• degno infine di nota il fatto che il Comune di Pinzolo costruì un acquedotto aereo da Nambino per fornire
acqua a Campiglio (inizio lavori nel
1946), dopo richiesta al Comando degli Inglesi di stanza a Campiglio(il tutto
era stato concordato con il Sindaco);
• In quel periodo “di magra” i generi alimentari venivano distribuiti agli
abitanti con la “tessera annonaria”
rilasciata da un ufficio comunale apposito, l’UNSEA per il latte e i prodotti
lattiero-caseari. Gli alimenti venivano
poi consegnati ai Censiti presso al Famiglia Cooperativa;
• Nomina popolare, presso l’Asilo, di
una Consulta Comunale (non prevista dalla Legge) per democratizzare la
vita pubblica (in collaborazione con la
Giunta completa a 4 membri)
Membri della Consulta erano:
Lorenzetti Adone fu Giacomo
– PRESIDENTE 57
PERSONE
58
Collini Luigi fu Giuseppe
Maffei Vigilio fu Vigilio
Bonapace Agostino fu Giuseppe
Bonapace Orazio fu Antonio
Caola Vigilio di Carlo
Collini Oliviero fu Albino
Maganzini Vincenzo fu Erminio
Viviani Giovanni fu Pio
Cozzini Candido fu Elia
Maestri Cesare di Ettore
Tisi Rinaldo fu Aurelio
Polli Pietro fu Davide
Frizzi Arcangelo fu Giuseppe
Collini Cornelio da Mavignola
un rappresentante del Partito del C.L.N
• concluse un accordo con Poggiorusco, in provincia di Mantova, per uno
scambio di generi alimentari con legname, il tutto con prezzi anteguerra: i viaggi avvenivano, per penuria di
mezzi di trasporto, con camion sequestrati ai Tedeschi e distribuiti alla popolazione, come detto sopra, tramite
la Famiglia Cooperativa;
• riuscì ad introitare circa 2.500.000 £
per “maggiorazione costo legname”
che varie Ditte avevano acquistato durante la guerra a prezzo ridotto imposto dai Tedeschi;
Nel dopoguerra il Sindaco Romedio Binelli fece parte per 24 anni dell’Amministrazione Comunale, quale Sindaco o
Assessore o Consigliere.
Si riporta qui di seguito una notizia
di vita vissuta direttamente da Romedio
Binelli, quale tenente Ftr. Compl. della
Divisione Acqui (dopo la guerra d’Albania
del 1940 – 1941) e in servizio presso il
Comando del Distretto Militare di Trento
l’8 settembre 1943
Si tratta di un’integrazione alla cronaca dei fatti raccolta dal libro “Trentino e
Alto Adige Province del Reich” di P. Agostini e C. Romeo da pg. 47 a pg. 49
Il Tenente Binelli Romedio con questa
relazione integrativa intende riportare
alla luce un evento, vissuto personalmente dallo stesso dopo essere stato fatto prigioniero ed essere sfuggito ai tedeschi alcune ore dopo.
“Io sottoscritto Sten. Ftr. Compl. Binelli Romedio arruolato con il 18 Ftr. Della divisione Acqui di Merano, in data 8 settembre 1943, ero in
servizio presso il Comando del Distretto Militare
di Trento (quale “Comandato” e addetto a servizi
strettamente sedentari per postumi di congelamento contratto nella guerra di Albania del 1940
– 1941)
Gestivo l’Ufficio Matricola Ufficiali in servizio
di guerra, al Distretto Militare di Trento e l’8 settembre 1943 ero “Ufficiale di Picchetto” fino alle
ore 19
Verso le ore 18 stavo distribuendo il “rancio”
ai militari del Distretto nel piazzale della caserma, la quale era separata con un alto steccato in
legno da un corpo di alpini con entrata pure da
via Mattioli
Ad un tratto molti militari generarono una
gran confusione buttando “gavette” e berretti in
aria e gridando che la guerra era finita per averlo
udito alla Radio.
Ho sedato subito il tumulto e con i militari
che avevano sentito direttamente la radio ho
ascoltato il “messaggio”, diramato dal Capo del
Governo maresciallo Pietro Badoglio ed immediatamente ho radunato i militari presenti imponendo il silenzio e spiegando che, pur sperando che
tutto andasse bene, dubitavo fortemente che la
situazione creatasi fosse molto grave perché i nostri “alleati tedeschi” (ancora dal 25 luglio, data
delle dimissioni di Mussolini) presidiavano tutti i
punti più importanti di comando a Trento quali
ponti, ferrovie, strade importanti, uffici pubblici,
ecc..”
Intervenne in quel momento un Maggiore degli Alpini che dalla palizzata chiese l’intervento
di un ufficiale ed a me personalmente confermò
la gravità della situazione militare di fronte alla
truppa che consumava il rancio.
Alle ore 20 passai l’incarico all’Ufficiale di
turno ed io uscii a mangiare alla mensa Ufficiali
presso le Poste e Telegrafi e con altri amici poi mi
recai al mio appartamento a brindare con l’augurio che la guerra fosse finita veramente, ma
con il dubbio assillante che il futuro ci riservasse
sorprese specialmente a Trento dove da tempo
l’occupazione dei Tedeschi era pubblicamente
visibile in tutti i punti strategici e di comando
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
PERSONE
insieme ai militari italiani.
Alle 22.30 circa venne da me il mio Attendente (un certo Mozzega di Verona) con l’ordine
vocale del Colonnello Comandante del Distretto
diretto a tutti gli Ufficiali di rientrare in caserma
(allego una foto degli Ufficiali del Distretto).
Così rientrai (notando che c’erano però il solo
tenente Clementi e maggiore Tosi, mi sembra)
e nella casermetta a sud-ovest quale alloggio
dei militari, alta circa mt. 10, trascorsi la notte lasciando scappare su richiesta molti militari
calandosi dalle finestre con lenzuola annodate,
mentre carri armati tedeschi giravano costantemente intorno: si udivano intanto spari e cannonate varie una delle quali aveva abbattuto il
cancello di entrata custodito con guardia armata
degli Alpini uccidendo pure i militari nella “garritta” di guardia ed abbattendo poi la palizzata
ed il cancello del Distretto.
Dal comando del Distretto nella nottata avevo telefonato diverse volte all’amico Rosa Silvio
tenente aiutante maggiore del Comando di Presidio generale Canegallo, chiedendo Disposizioni e
ottenendo risposte prima di “rinforzare la guardia”, poi di “togliere la guardia”, ecc… Infine non
ottenendo più risposa rimasi in attesa di novita’
senza e senza intervento di altri Ufficiali.
Alla mattina soldati tedeschi armati di mitra
ci ordinarono di uscire dalla porta di entrata degli Alpini dove un tedesco faceva deporre le armi
ai militari che poi venivano scortati in massa in
via Perini che era completamente stracolma di
militari italiani controllati dai tedeschi con mitra
spianati e pronti a sparare.
Io Ufficiale all’uscita consegnai la pistola e
notando che il tedesco la maneggiava però male,
me la feci restituire, parlando in tedesco “geben
Sie mir zuruch e gliela riconsegnai dopo averla
scaricata e proseguii con gli altri.
Mi erano vicini pure in divisa insieme agli altri
militari l’amico Pernici Carlo di Arco e l’Attendente, (del quale avremmo notizia poi che si era
consegnato ai Tedeschi) e invece di proseguire
con la massa di migliaia di militari diretti verso
il centro città scortati da tedeschi armati, in via
Perini, mi diressi con loro, approfittando della logica confusione generale, in senso contrario alla
direzione della colonna disordinata ma compatta
che veniva accompagnata al Campo di Concentramento di Gardolo e, chiedendo al tedesco di
scorta più vicino a me “Darf ich hir gehen?” ed
ottenendo un’ “ja” senza altre spiegazioni. (Devo
rilevare ora che a mia insaputa un amico che faceva parte della colonna e che conoscendomi
aveva seguito la scena – certo Grazioli Vittorio
di Molina di Ledro che finì tra i prigionieri in Germania – mi riferì anni dopo che un tedesco aveva
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
diretto il mitra
per
spararmi
dato che andavo
in senso contrario alla colonna,
ma che per fortuna non sparò).
Più avanti forzatamente
passai
anche davanti ad
una postazione di
tedeschi armati
con mitragliatrice in posizione
di sparo (davanti
all’entrata della
Caserma del 17°
Fanteria) ed io
ripetendo loro la
frase già accenda sinistra, Pope, Ten. Romedio Binelli,
nata ma senza
Pope, un tenente
risposta proseguii
fino a girare l’angolo della strada laterale che portava in via Vittorio Veneto dove avevo la mia camera privata
accanto alla camera dell’amico Pernici Carlo.
I padroni di casa molto preoccupati ci aiutarono dandoci dei viveri e indossati degli abiti civili
da noi già posseduti, con l’amico Pernici, salutato l’attendente che intendeva tornare a Verona ci avviammo in bicicletta verso la campagna
lungo l’Adige “mas desert” per allontanarci dalla
città che era tutta controllata dai tedeschi che ci
avrebbero bloccati subito.
Purtroppo anche la campagna invece era controllata e all’”alto là” di una pattuglia con diversi
morti intorno venimmo perquisiti (anche perquisendo la cartella della bicicletta) e spiegammo
in tedesco che tornavamo a Rovereto dove era la
nostra abitazione perché a Trento si era creata
una grande confusione e la situazione era molto
grave: ci ordinarono poi di proseguire, ma poco
dopo un’altra pattuglia ci ricontrollò nuovamente ed un tedesco poi ci accompagnò in una radura
della campagna dove c’erano un gruppo di militari separati da un gruppo di civili.
- Rilevo che prima di fuggire ed evitare anche
i rischi connessi, io avevo valutato che i tedeschi avevano già perso la guerra e che in circa 15
giorni sarebbe finita ma ad ogni modo arrischiai
di scappare e fu bene in quanto la guerra andò
avanti ancora un paio di anni Col mio amico, entrambi in borghese naturalmente restammo là con il dubbio di essere ormai
prigionieri definitivamente e mentre lui sotterrava le foto e tutto quello che lo poteva individuare quale militare, io in possesso, solo di foto e
59
PERSONE
documenti da Ufficiale mi affidai ad una licenza
di 10 giorni di convalescenza preparata dal mio
amico (con la firma imitata del Colonnello) e attendemmo disposizioni sempre sotto il controllo
dei Tedeschi.
Dopo circa 2 ore arrivò il comandante tedesco
che esaminò la situazione ed un borghese gli illustrò la situazione in lingua tedesca; per fortuna
lasciò andare via liberamente tutto il gruppo di
borghesi, trattenendo invece solo il gruppo dei
militari.
Felici di essere liberi, almeno al momento,
sempre in bici, ci dirigemmo a Aldeno e superato il ponte senza guardia ci avventurammo sulle
strade montane che ci portarono al lago di CEIBORDALA e GARDUM in val di Gresta per recarci
ad Arco.
Un forte batticuore ci colse alla vista improvvisa a poca distanza di militari in divisa (che sembravano tedeschi) che scendevano dalla strada
montana. In realtà erano però pompieri in divisa
che scappavano come noi diretti in senso contrario. Non incontrammo altre persone per tutto il percorso (escluso una persona che teneva
una specie di bastone in mano, che in realtà era
un fucile particolare) e scendemmo verso Bolognano e Arco dove l’amico Pernici abitava con i
famigliari in un Sanatorio di proprietà del padre
farmacista.
Temendo conseguenze gravi per l’evasione
delle Ordinanze tedesche di “consegnarsi alle
loro truppe salvo fucilazione, ecc.. rimanemmo
in casa sua per un paio di giorni, tenendoci informati sulla situazione in genere.
L’amico una mattina parlò per telefono con lo
zio Italo che dimorava all’Antica Vetreria di Carisolo e che era amico di mio padre. Casualmente
mio padre era insieme con lui al telefono pubblico di Pinzolo ed io senza parlare direttamente
dissi all’amico che invitasse mio padre per venire a prendermi senza spiegargli altro (diffidando
delle intercettazioni eventuali, ecc..)
Ancora in giornata mio padre con una macchina a noleggio venne a prendermi riconoscendo
la gravità della situazione della zona (infatti si
sapeva che a Campiglio c’era un Convalescenziario Tedesco) e mi accompagnò (caricando in
macchina a Sarche pure Collini Clemente che era
scappato ai tedeschi) a casa a Pinzolo dove rimasi
ritirato per vari giorni.
Per un certo periodo in seguito io mi recai a
Campiglio da solo in casa di proprietà degli amici
Ferrari di Londra sempre in montagna senza frequentare persone o locali pubblici ecc... tenendomi sempre informato sugli sviluppi della guerra
e dei fatti in base alla situazione che si evolveva
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gradatametne, pure conscio del pericolo di essere catturato e giustiziato in base alle Ordinanze
Tedesche.
In seguito ho saputo che venivano esonerati
quelli con occupazioni di lavoro riconosciute dai
Tedeschi e tentai di essere assunto come segantino presso la Segheria di mio padre, ma non venendo però riconosciuta l’occupazione stessa e
saputo che gli Ufficiali non venivano reclutati con
l’Esercito ma al Lavoro solamente, mi presentai
alla Ditta Tedesca Kurz (a Roncone di Trento).
La sera del... a Roncone essendo molto conosciuto da amici veri e professori di Scuola a Tione
(prof. Eccher, ecc..) interpreti riconosciuti dai
Tedeschi e sotto direzione della stessa ditta Kurz,
partecipai dietro insistenza degli stessi ad una
Festa di Ballo all’Albergo di Roncone dove c’era
pure l’Ufficiale Tedesco Capo della ditta Kurz e
si unì a me pure l’amico Collini Arnaldo. I miei
amici parlarono al Capo della Ditta in mio favore
illustrando la situazione e alle ore 3 di notte la
compagnia si sciolse. Il Capo venne da me salutandomi come amico e spiegandosi in lingua tedesca mi invitò a farmi visitare alla mattina dal
dottore in ambulatorio a Roncone precisandomi
anche che qualora il dottore avesse avuto dubbi,
io lo dovevo accompagnare da lui al Comando:
così avvenne e il Capo ordinò al dottore di inviarmi a casa per un mese di licenza.
Trascorso il mese, nel frattempo la Ditta tedesca era stata sciolta ed io interruppi i contatti
restando a casa definitivamente fino al termine
delle operazioni belliche.
N.B.: La Lettura del libro “Trentino Alto Adige
Provincia del Reich” mi ha ricordato che a metà
giugno 1944, mentre con amici mi trovavo a Pinzolo presso l’Albergo Adamello, sono stato avvicinato da un certo Lutterotti (sconosciuto per me)
che a conoscenza che ero ufficiale, mi fece delle
proposte per associarmi ai “suoi amici” Partigiani.
Alle proposte fattemi io risposi chiaramente
che ero perfettamente conscio di aver fatto il
mio dovere da Ufficiale della Divisione Acqui nella guerra d’Albania 1940 – 1941, subendo anche
un congelamento ai piedi e di non avere né desiderare contatti con i partigiani.
Appresi in seguito che il Lutterotti, proveniente dalla zona di Arco, abitava a Pinzolo e
che alla fine risultò essere una spia dei Tedeschi.
Infatti lo stesso libro ricorda che nel Basso Sarca
il giorno 28 giugno 1944 (dopo una settimana dal
mio incontro con Lutterotti) le S.S. Naziste in
diverse squadre, nello stesso giorno, trucidarono
barbaramente ben undici presunti Partigiani.
Ten. Ftr. Binelli Romedio”
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
TRADIZIONI A TAVOLAdi Attilio Maffei
Ricette
Non potevo tralasciare nelle nostre
abitudini e tradizioni la madre di
tutto ciò: la polenta.
Preparata in svariati modi, dalla classica alla ricca “carbonera”,
dalla nera alla taragna, a quella di
patate. È un’ottima amica che accompagna pranzi o cene, in qualsiasi posto, specialmente al “mont”.
Credo che spiegarvi come fare la polenta sia superfluo e da presuntuosi, mi limito quindi a darvi qualche
suggerimento per accompagnarla al
meglio.
Bocconcini di capriolo in umido
In un tegame rosolate una cipolla, una
carota, una gamba di sedano, uno spicchio di aglio, una foglia di alloro, 5 chiodi
di garofano, 5 bacche di ginepro, il tutto
tritato con un pezzo di burro e un cucchiaio d’olio.
A parte infarinate il capriolo, e a fuoco
vivo, fatelo rosolare in un tegame basso.
Salate e pepate a piacere. Bagnate
con abbondante vino rosso, meglio
se corposo (Teroldego il massimo).
Evaporate per qualche minuto ed
unitelo alle verdure. Aggiungete un
po’ di brodo, un cucchiaio di salsa
al pomodoro e cuocete per un paio
d’ore mescolando ogni tanto e aggiungendo eventualmente del brodo.
Ottimo se nella cottura aggiungete qualche parte di carne ancora in
osso.
e ben lavata, qualche pezzo di pancetta
affumicata, un mestolo di brodo e fate
cuocere lentamente. Fate bollire un cotechino dopo averlo forellato, scolatelo
affinché perda il grasso, unitelo alle verze per mezz’ora per insaporirlo ulteriormente. Tagliarlo a fette, accompagnandolo con le verze.
Verze stufate con cotechino
Tritate 1 cipolla e rosolatela aggiungete una verza tagliata a pezzi
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
61
TERRITORIO
Nevicate da record
Tanta neve come quest’anno a Madonna
di Campiglio non è mai caduta. Almeno
a memoria d’uomo. Quanti ricordano le
nevicate di inizio anni Cinquanta, eccezionali, e che si pensava non dovessero
più ripetersi, si sono dovuti ricredere:
“Tanta come quest’anno non si è mai vista”. “Solo che a quei tempi, – ricorda
Arnaldo Serafini – la strada principale, la
piazza e l’accesso agli alberghi più importanti, venivano liberati con una grossa
slitta trainata da cavalli e spalati a mano
dai residenti, con i badili. Per raggiungere le porte di casa si camminava in mezzo a trincee strette, alte due metri. Però
non rimanemmo mai isolati del tutto, a
parte il collegamento con Pinzolo, un po’
più difficoltoso del solito. Oggi le vie e le
piazze sono tutte libere, persino i marciapiedi. Nonostante l’altezza della neve
sia quasi raddoppiata. Vi si transita come
in estate. Grazie ai mezzi meccanici, ma
soprattutto anche alla bravura e alla professionalità degli uomini della ditta Cunaccia, che effettua da anni lo sgombero
neve per conto del comune di Pinzolo.
Sono stati straordinari. Hanno lavorato
giorno e notte per far fronte all’emergenza. L’esperienza e la volontà di ben fi-
Pinzolo 1 dicembre 2008
62
M. di Campiglio 2 dicembre 2008
gurare hanno fatto il resto”. “Il problema
– fa notare Attilio Martello – è anche quello dei tetti, da liberare, e di individuare
il posto dove buttare la neve”. Girando
per il centro ci si trova in mezzo a una
specie di cantiere, con ruspe e pale meccaniche a smuovere mucchi di neve e a
caricarli sui camion (che poi vanno a scaricare al Colarìn nella forra che guarda la
Sarca), gru a cannocchiale che sollevano
operai sui tetti a liberarli dalla neve. Per
le vie i turisti, in buon numero, per nulla impressionati, con sci e snowboard in
spalla diretti agli impianti di risalita. Loro
pensano solo a divertirsi, a trascorrere al
meglio la loro settimana bianca.
Alzando gli occhi verso la foresta di
abeti, tutti imbiancati, quasi fasciati da
neve gelata, e sulle vette del Brenta, ondulate senza spigoli o salti, come non ci
era capitato mai di vedere, lo spettacolo è affascinante. Lo sguardo sul Pian di
neve, su Adamello e Carè alto allarga il
cuore: quest’anno il ghiacciaio non retrocederà. Anzi! Un salto al passo di Campo Carlo Magno ce lo conferma: abbiamo
davanti un immenso mare candido, scintillante di cristalli, che da Mondifrà sale
fino a lambire gli orti della Regina e Cima
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
TERRITORIO
Grostè. Solo un pezzo di gronda che fuoriesce dalla massa nevosa ci avverte della presenza della chiesetta di Santa Maria
d’Europa. Situazione analoga a Sant’Antonio di Mavignola, per non parlare di
Pinzolo paese. Con tutti i problemi da affrontare: dallo sgombero delle strade agli
accessi alle isole ecologiche, alle scuole,
ai luoghi di culto, agli edifici pubblici, al
cimitero. Emergenza che l’amministrazione civica ha dovuto affrontare con
pochissimi uomini, una squadra operai
decimata dai pensionamenti e dalle normative in essere (impediscono assunzioni
e surroghe), e da tante altre difficoltà.
Ha cercato di farvi fronte con grande impegno, ricorrendo all’aiuto dei privati e
alla disponibilità di ditte locali che sono
riuscite a garantire i servizi essenziali.
Della situazione può dare un’idea
quanto apparso sul TRENTINO in quei
giorni: “La Val Rendena lunedì è rimasta
senza corrente elettrica ed anche senza telefono da prima dell’alba di lunedì 1 dicembre fino alle ore 21 e 45 circa
della sera. Con conseguenze facilmente
immaginabili: senza luce, caldaie inattive e riscaldamento in tilt, frigoriferi,
computer, casse, macchinari ed elettrodomestici fermi…e tanti altri disguidi. A
causa dell’eccezionale nevicata una grossa pianta nei pressi di Ches era caduta
sulle linee. Per liberarle e ripristinarle
gli addetti hanno dovuto lavorare senza
tregua per l’intera giornata, fino a notIL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
te. Alle 22 circa i servizi sono stati ripristinati. Con grande sollievo di tutti.
A Pinzolo purtroppo a guaio si è aggiunto
guaio. Immessa la corrente nella linea
ripristinata è successo che la centralina
di trasformazione e distribuzione situata
nel cuore del paese, presso viale Marconi, sia letteralmente scoppiata e che il
centro dell’abitato sia rimasto così ancora senza corrente. Mentre scriviamo
(sono le ore 12 di martedì) il servizio
non è ancora stato ripristinato. Pare che
la cabina si sia riempita d’acqua e che
l’acqua, all’arrivo della corrente, abbia
provocato il guasto. Se la nevicata, fuori
dal comune per intensità, durata e quantità di neve caduta, ha provocato molti
disguidi, va anche riconosciuto che essa
ha assicurato la neve sulle piste da sci sia
per il ponte di Sant’Ambrogio sia per le
festività di fine anno”.
Come richiamato nell’articolo qui sopra i benefici portati dalla straordinaria
abbondanza di neve si sono fatti sentire
sull’intera economia: a partire da una
stagione invernale al top, dalle piste, eccezionali per la qualità dell’offerta, alla
società delle funivie, che ha potuto fare
a meno dei cannoni da neve e risparmiare
sui costi, all’ambiente che ha recuperato
molto a livello di vegetazione, di habitat
e di vivibilità.
Dovesse ripetersi anche l’anno prossimo, non staremo a piangere.
12 marzo 2009
63
CURIOSITÀ
ricerca a cura di Tarcisio Bonapace
STORIE E LEGGENDE TRENTINE
La strana avventura d’un Romeo giudicariese
Autore dell’articolo: Guido Cavoli: giornale “il Brennero”, 10 ottobre 1933.
Il confino delle streghe in val di Genova –
Un cavaliere galoppante e la storia d’un
tesoro
Era nel maggio dell’anno 1781, che parti-
va dal paese di Pinzolo alla volta di Roma
un pellegrino di nome Martino Ferrari detto
“general”. Era scalzo, mal vestito e senza
denaro in saccoccia.
Prima di partire, fece testamento, come
usavano allora. Alla fine di due mesi, giunse
nella città Eterna, dopo aver visitato tutte le
Chiese e Basiliche si portò in Vaticano ottenendo di entrarvi. Venne l’ora dei ricevimenti e anche il Ferrari fu ammesso alla presenza del Sommo Pontefice. Fattosi coraggio il
pellegrino chiedeva al Santo Padre la grazia
di poter scongiurare i morti e che nessuna
strega o stregone potessero imporre i suoi
malefizi fino alla settima sua generazione.
Infatti all’epoca del sacro Concilio di Trento in questi paesi esistevano molte streghe e
stregoni che, con i loro malefizi, facevano si
che tutti li temevano. Col sacro Concilio di
Trento, tutte queste persone vennero confinate nella val di Genova trovandovi la morte.
Quando Iddio volle, ritornò il “general”
ancora al suo paese natio dove visse in santità tanto che tutti lo stimavano, quasi fosse
un dono di Dio.
Molti anni prima, morì il medico condotto dottor “Scabrini” che aveva sotto la sua
condotta anche i masi, all’incirca fino alla
Madonna di Campiglio. Un giorno, mentre
ritornava dopo aver effettuato le visite agli
abitanti ammalati di S. Antonio di Mavignola, cavalcando un destriero tutto nero una
stellina bianca sulla fronte, trovandosi nella
discesa un colpo apoplettico lo fece cadere
da cavallo.
Deceduto gli vennero fatti i funerali come
si meritava un uomo buono e caritatevole. E
più non se ne parlò.
Ma trascorsi alcuni mesi nell’ora in cui il
64
medico venne a morire, tutti i giorni si avvertiva un galoppo di cavallo nel tratto di
strada detto della “Via Crucis” che conduce
alla chiesa di S.Vigilio.
Un bel mattino il Martino “general” disse:
andrò io a vedere cosa vuole il dottor Scabrini.
Vi furono molti curiosi che in compagnia
del Ferrari si portarono sulla strada dove di
solito s’udiva Il galoppo del cavallo. Dopo
pochi minuti ecco infatti il rumore. Tutti si
tolsero il cappello di capo recitando delle
preci per i loro morti.
Il general si portò innanzi a tutti onde
incontrare il medico. Udito che era ormai
vicino, gli impose con voce forte e sonora
che volesse fermarsi e spiegargli il perchè di
questa sua condanna.
Gli disse:
In nome di Dio / O anima terrena / Innanzi a me fermati / E raccontami la tua pena.
Il medico si fermò, e tutti poterono vederlo e nonostante la paura gli si fecero
d’attorno.
Dopo poco incominciò a parlare e raccontò come egli avesse dovuto continuare
ad errare, sino a quando avesse incontrato
un uomo coraggioso che sul suo cammino gli
chiedesse cosa gli abbisognasse per poter riposare in pace.
E, rivolgendosi al Ferrari: Va, gli disse, tu
uomo di coraggio, dove io abitavo (ora casa
dei fratelli Bonapace fu Carlo) entra nella
mia stanza, sposta il mio letto, e batti sul
muro finché troverai un punto, dal suono più
distinto, li rompi l’asse e troverai il mio tesoro. Trovatolo, fanne tre parti: una per te
general, un’altra per la mia famiglia, e la
terza per farmi recitare molte preci e Sante
Messe, avendone vivo bisogno.
Ciò detto scomparve, e altro no si udì che
il galoppo del cavallo, che s’allontanava a
dismisura fino a perdersi.
L’interlocutore del dottore si portò sul
luogo indicato e trovò quanto cercava ed
eseguì a puntino l’ordine ricevuto. Cosi tutto
tornò nella pace e nell’oblio.
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
CURIOSITÀ
di Giovanna Binelli
Intervista a Maria Vencelj, classe 1905
Ben tre sono i centenari del nostro Comu-
ne, tutti e tre residenti a Madonna di Campiglio. Il Paese si appresta a festeggiare nei
prossimi mesi le cento Primavere delle signore Severina Iachelini, la mamma di Walter Ferruccio e Natalia Vidi, e Gisella Parisi,
la mamma di Adriana Sandra Remo e Arrigo
Sommadossi.
Dopo la dipartita di Padre Ermete, l’uomo
più longevo del nostro Comune è Binelli Pietro, nato 1913, la donna è ancora una campigliana, Maria Vencelj, che nel dicembre
2009 festeggerà 104 anni!
Incontro la signora Vencelj in una piovosa
domenica di marzo nella Casa di Riposo Abelardo Collini, dove risiede oramai da 2 anni
(ha vissuto da sola in casa a Campiglio fino
alla veneranda età di 102 anni!!!). Indossa
una maglietta a maniche lunghe di colore
beige e una gonna nera, pulita e agghindata
mi sorride solare e comincia a raccontarmi la
sua storia…. “Sono nata in Slovenia e, rimasta orfana di padre molto giovane, all’età di
15 anni la mamma mi mandò a Trieste come
domestica presso una famiglia. Guadagnavo 20 lire al mese che mandavo a casa”. La
mamma doveva allevare infatti gli altri tre
figli.
“Nel 1927 mi sono trasferita a Milano.
Dopo 15 giorni di prova ricevetti la paga,
100 lire invece delle 80 inizialmente previste. La mia gioia fu immensa, poter pensare
di inviare a casa qualche lira in più mi mise
grande serenità dentro il cuore.” Nel 1939
inizia a lavorare in un albergo e qui conosce il
marito, Alessandro Maggi. “Ci siamo sposati
l’8 settembre 1932, una cerimonia molto intima, io, mio marito e i due testimoni. Dopo
la cerimonia in Chiesa siamo andati al bar a
festeggiare con cappuccino e 4 paste”. Delle
due guerre mondiali Maria ha un ricordo lontano ma molto preciso su alcuni eventi che
riguardarono la sua vita. Della prima ricorda:
“Pativamo la fame. Alla cucina dei militari
se eravamo fortunati trovavamo un mestolo
di minestra“. Nella seconda guerra mondiale
si è salvata per un soffio dal bombardamen-
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
to che ha distrutto
la sua abitazione.
“Era il 14 febbraio
1942” ricorda “alle
22 sentii “Fuori,
Fuori! Gli aeroplani
bombardano. Attraversata la strada,
mi girai indietro: la
nostra casa era già
stata abbattuta.”
Il suo segreto per
arrivare bene a 103
anni? “Tenersi occupati, non preoccuMaria Vencelj, ved. Maggi, classe 1905
parsi troppo e pensare sempre in positivo”, dice con il sorriso
sulle labbra.
Maria mi confida inoltre di non aver mai
conosciuto ne’ sigarette, ne’ alcolici e di non
eccedere mai nel cibo “Ho sempre mangiato poco, in tempo di fame perché costretta,
poi per scelta”. Mi racconta inoltre di aver
sempre curato, nel poco tempo a disposizione, i rapporti con le persone cercando
di socializzare con tutti. “Quando nel 1965,
rimasta vedova, mi trasferii a casa di mio
figlio Ezio a Madonna di Campiglio, cercai
subito di costruirmi un giro di amicizie o
comunque di persone a cui far riferimento, in caso di bisogno”. Lassù mi racconta
di essersi trovata bene, l’affetto della nuora Teresa, del nipote Ivan ma soprattutto la
presenza del figlio Ezio (deceduto due anni
fa), le avevano permesso di superare il dolore per la dipartita improvvisa del marito.
Cosa è cambiato da quando era bambina ad
oggi? “Tanti cambiamenti in positivo. Oggi
si vive meglio, un tempo non c’era il pane,
mangiavamo sempre polenta, la carne una
volta in settimana. Non posso però sopportare lo spreco di oggi, ad esempio nel cibo
e nell’abbigliamento.” Un’indicazione per le
giovani generazioni “Si può vivere bene con
meno. Meno soldi, meno vestiti”. La saggezza della signora Vencelj suoni da monito per
tutti noi!
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COME ERAVAMO
Pinzolo,
26 aprile
1964
PRIMA COMUNIONE E CRESIMA DELLA CLASSE 1956
Prima fila da sinistra: Giulio Viviani, Ivan Pradini, Paolo Venturi, Dante Collini, Silvano Bonapace, Luciano Maturi,
Cesare Collini, Fabio Lorenzetti, Diego Caola. Seconda fila da sinistra: maestra Amalia Martello, Gino Bonapace,
Luigi Olivieri, Delfo Molinari, Aldo Turri, Paolo Cereghini, Tullio Caola, Oscar Turri, Sergio Caola, Remo Maturi Terza fila da sinistra: Fabio Caola, Paolo Maffei – Parroco don Lino Mazzola
Prima fila da sinistra: Alba Binelli, Aldina Lorenzetti, Iegri Mariagrazia, Alma Binelli, Ornella Caola, Daniela
Minerbi, Paola Mayer, Maffei Adelina, Annamaria Bonomi, Caterina Fatta. Seconda fila da sinistra: maestra
Miriam Ceschini, Luciana Valduga, Valeria Collini, Anna Turri, Giulia Deslucca, Daniela Sauda, Miriam Pedrazzoli,
Tiziana Ballardini, Antonella Cominotti, Donatella Salvaterra
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IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
COME ERAVAMO
Classe 1939
Prima fila da sinistra: Nadia Maffeis, Stefano Masè, Alberto Binelli, Giacomo Maestranzi, Fabrizio Vernesoni,
Weber Ferrari, Cristina Povinelli , Maddalena Sauda, Loredana Bonapace, Liliana Caola, Michela Collini. Seconda
fila da sinistra: Tiziana Binelli, Carla Devoto, Marina Ferrari, Cinzia Collini, Marisa Ferrari, Daniela Lucchini,
Michele Matura, Roberta Maffei. Terza fila da sinistra: Maura Collini, Cristina Failoni, Patrizia Bonomi, Elena
Ambrosi, Marilena Bonomini, Gabriele Maffei, Silvano Maturi, Marco Rovro, Michele Bonapace, William Bonomi.
Quarta file da sinistra: Corrado Maturi, Nicola Maffei, Sonia Calvaresi, Monica Maturi, Luisa Ferrazza
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
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COME ERAVAMO
Orchestra di Pinzolo. Da sinistra: Giuseppe Povinelli, violino - Angelo Lorenzetti, fisarmonica - Giuseppe Salvaterra,
clarino - Luigi Ferrari, fisarmonica - Giuseppe Pasquali, clarino - Miradio Lorenzi, fisarmonica - Francesco Caola, basso
Sciatori e sciatrici nel 1946
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IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
IL FOGLIO DEL COMUNE DI PINZOLO
Notiziario semestrale del Comune di Pinzolo
Madonna di Campiglio, S. Antonio di Mavignola
Iscritto al n. 1265 Registro Stampe
del Tribunale di Trento dd. 13.12.2005
Comitato di redazione
Danilo Povinelli | Direttore Responsabile
Carola Ferrari | Presidente
Marianna Biaudet
Tarcisio Bonapace
Carmen Caola
Attilio Maffei
Stefano Marchetti
Hanno collaborato a questo numero
William Bonomi, Patrizia Ballardini, Matteo Campigotto, Giorgio
Cuccati, Carola Ferrari, Givanna Binelli, Roberto Papa, Roberta Maffei,
Donatella Sartori, Giovanni Maffei, Alice Beltrami e Cristina Monfredini,
Gloria Baraldi, Francesca Maffei e Matteo Bonapace, Angela Romagnoli,
Marianna Biaudet, Giorgio Ferrari, Stefano Marchetti, Giuseppe
Leonardi, Margherita Collini, Luca Cereghini, Ermanno Salvaterra,
Annarita Bonapace e Alberta Ferrari, Attilio Maffei, Tarcisio Bonapace
Fotografie
Archivio Comune di Pinzolo, Silvano Bonapace, Matteo Ciaghi, M.
Maganzini, Carola Ferrari, Donatella Sartori, Pro Loco Mavignola,
Roberta Brunelli, Danilo Povinelli, Paolo Bisti, Giovanna Binelli, Archivio
Coro Presanella, Ermanno Salvaterra, Marco Bindo
Copertina
Arcobaleno a Pinzolo (foto Povinelli)
Quarta di copertina
Vista panoramica da Fossadei (foto Archivio Comune)
Grafica
Marco Martello
Impaginazione e stampa
Grafica 5 - Arco (TN)
[email protected]
www.comune.pinzolo.tn.it
NE/TNO199/2008
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