EGITTO
Contributo Ambasciata d’Italia al Cairo / Ufficio di Cooperazione allo
Sviluppo
RELAZIONE ANNUALE SULL’ATTUAZIONE DELLA POLITICA DI
COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO (2012)
PRIMA PARTE
____________________
A. Contesto socio-economico
1. L’Egitto ha un’estensione territoriale di 1.001.450 Kmq (995.450 Kmq di terra e 6.000
Kmq d’acqua)1. Secondo il World Factbook della CIA, l’elevato tasso di natalitá (24.22
nascite ogni 1,000 persone) determina una crescita demografica dell’1.92% (2012 est.)
annuo, fenomeno che attesta la popolazione egiziana a 83,688,164 di persone (stime del
luglio 2012). Il 62.8% della popolazione rientra nella fascia d’etá 15-64 anni, il 32.5% in
quella 0-14, e il 4.7% in quella sopra i 65 anni, con un’etá media di 24.6 anni (contro i 24
anni del 2010) 2. L’aspettativa di vita alla nascita è di 73.93 anni contro i 70.5 anni del
2010), il tasso di alfabetizzazione di 72 %, gli anni di istruzione attesi sono 11.0 anni, come
nel 2010 e il reddito nazionale lordo pro capite è di 6.600 PPP dollari USA contro i 5.269
PPP dollari USA del 20113.
2. Per quanto concerne il quadro macro-economico4, dopo l’iniziale ripresa dalla crisi
finanziaria globale nel 2010, l'Egitto si trova oggi in una situazione di profonda incertezza
sociale ed economica, derivante dalla crisi politica scatenata dai noti eventi che hanno
portato alle dimissioni dell’ex Presidente Hosni Moubarak, alla conseguente caduta del
Regime, alla dissoluzione del parlamento eletto dalla Corte Suprema Costituzionale, la
celebrazione delle elezioni presidenziali e l’adozione di una nuova costituzione, sebben
contrastata e ampiamente dibattuta. Il crescente dissenso nei confronti del neo eletto
presidente Morsi, le incertezze legate al processo di revisione costituzionale e le successive
consultazioni elettorali (attese ad aprile 2013) potrebbero rendere ancor più delicata la già
complessa situazione politica e socio-economica del Paese.
1
The
World
Factbook
consultabile
su
https://www.cia.gov/library/publications/the-worldfactbook/geos/eg.html
2
The
World
Factbook
consultabile
su
https://www.cia.gov/library/publications/the-worldfactbook/geos/eg.html
3
The World Factbook consultabile su https://www.cia.gov/library/publications/the-worldfactbook/geos/eg.html
4
World Economic Outlook 2012, Fondo Monetario Internazionale
1
2.1. Sulla base dei dati diffusi dalla Banca Centrale Egiziana, si è riscontrato un trend
negativo nei maggiori indicatori macroeconomici del Paese. Le riserve ufficiali, a fine
dicembre 20125, erano pari a 15,8 miliardi di USD, contro i 20,1 di fine novembre 2011 (si
rileva che nel 2011, le riserve ufficiali si sono praticamente dimezzate – a fine 2010
ammontavano a 36 miliardi di USD); le riserve non ufficiali che la Banca Centrale detiene
sotto forma di depositi presso le banche commerciali, a fronte degli investimenti di
portafoglio, pari a oltre 9 miliardi di USD ad inizio 2011, sono sostanzialmente azzerate.
Per effetto delle dinamiche pocanzi illustrate, il livello delle riserve complessive è passato
dal 20% del PIL a fine 2010 a poco meno del 6% a fine 2012. Il grado di copertura delle
importazioni, indicatore normalmente utilizzato dagli analisti, ha raggiunto un valore
considerato pericolosamente vicino al livello di guardia che precede una svalutazione della
moneta locale.
2.2. La crescita economica risulta limitata dalle turbolenze che hanno colpito i principali
motori della crescita, come il settore turistico. Inoltre le prospettive macroeconomiche
appaiono fortemente indebolite a causa delle difficoltà dei mercati europei, cui l’Egitto è
molto legato. La situazione delle riserve internazionali resta molto fragile. L’eventuale
protrarsi dell’instabilità potrebbe comportare un’ulteriore riduzione delle entrate legate al
turismo e agli investimenti.
2.3. Il sistema finanziario locale appare, tuutavia, relativamente solido, benché si prevede
un aumento dei non-performing loan in conseguenza del deterioramento dell’economia
locale. La marcata esposizione verso il debito sovrano, assorbito principalmente dalle
banche pubbliche egiziane, resta un elemento di vulnerabilità. Il framework legale a
protezione degli investitori non ha subito formalmente significative variazioni, ma è tuttavia
aumentato il livello di incertezza sul contesto operativo e sono aumentate le dispute sui
programmi di privatizzazione realizzati durante il precedente regime.
2.4. Per quanto concerne il mercato del lavoro, il ristagno degli investimenti ha provocato
un ulteriore incremento del tasso di disoccupazione. La debole evoluzione dell'attività
economica difficilmente permetterà la creazione di posti di lavoro in numero sufficiente per
compensare tale caduta, men che meno per soddisfare le aspettative dei circa 700.000
giovani che dovrebbero fare il loro ingresso nel mondo del lavoro nel corrente anno6.
Alla luce di ciò, nonostante l’impossibilità di stabilire i futuri sviluppi economici nel Paese,
l’attenzione politica e le priorità continuano a concentrarsi sull’incremento
dell’occupazione, in particolare quella dei giovani, che costituisce una delle sfide principali
dell’Egitto. I tassi di disoccupazione, infatti, si attestano tuttora attorno al 9 % (con un tasso
di disoccupazione femminile pari al 22.8%) e, secondo quanto illustrato nello HDR 2011, si
stima che il 25% dei laureati non riesca a trovare una posizione lavorativa a tempo pieno7.
L’ 83% di tutti i disoccupati in Egitto sono ragazzi e ragazze tra 15 e 29 anni per un totale
5
http://www.sace.it/CountryRiskFlash/jsp/showPdf.pdf?mapId=259
6
http://www.rapportipaesecongiunti.it/rapporto-congiunto.php?idpaese=74
7
UN/DP Human Development Report 2011. Sustainability and equity: a better future for all
2
di 2.6 milioni. Il 50% degli studenti di università credono che la loro educazione li
preparerà al mercato del lavoro8.
2.5. Traino per l’economia e fonte principale di introiti per l’Egitto prima della rivoluzione,
il settore del turismo è diventato uno dei principali problemi economici, con una crisi di
vastissime proporzioni che, nel corso del 2012, non ha accennato a rientrare, anche a causa
degli scontri e dei disordini continui che hanno contribuito a contrarre gli arrivi turistici
previsti. Il brusco deterioramento della situazione economica generale e il conseguente
aggravio della già dilagante povertà hanno generato nel Paese un aumento di casi di microcriminalità, ma anche di episodi di maggiore violenza, in particolare nelle zone urbane
marginali.
2.6. Le prospettive dell'economia egiziana rimangono fondamentalmente soggette
all'evoluzione del panorama politico e della sicurezza interna. Le grandi dimostrazioni di
piazza, gli occasionali episodi di violenza, i dubbi in merito alla definizione di una strategia
coerente di politica economica da parte della autorità e la generale incertezza in merito agli
sviluppi di breve periodo (per non menzionare quelli di lungo) hanno avuto e continuano ad
avere un effetto deleterio sul clima di fiducia dei consumatori e soprattutto degli investitori
(interni ed esteri). Fino a quando la situazione politica non sarà chiaramente stabilizzata,
con un governo che renda noti i propri orientamenti in materia di politica economica e
sociale, l'attività economica rischia di rimanere paralizzata.
2.7. Nonostante i rilevanti mutamenti in termini economici e sociali illustrati, le priorità
dell’Egitto per lo sviluppo socio-economico del Paese sono rimaste allineate, nel 2012, al
contenuto del Sesto Piano Nazionale di Sviluppo 2007/08-2011/12, pubblicato dal
Ministero egiziano dello Sviluppo Economico. Il Piano, che pone tra i suoi obiettivi
principali il raggiungimento di una crescita economica annua dell’8%, l’innalzamento del
reddito medio pro capite a 13.000 EGP e l’offerta di opportunità di lavoro a 3.8 milioni di
lavoratori, include, tra i temi chiave per lo sviluppo nazionale, l’ambiente, le questioni di
genere, la disoccupazione giovanile, la riforma del sistema educativo-formativo, la sanità,
lo sviluppo industriale e lo sviluppo locale.
B. L’azione della Cooperazione Italiana
1. La cooperazione allo sviluppo rappresenta una componente fondamentale della presenza
italiana in Egitto. Anche grazie agli aiuti concreti concessi al Paese nella particolare
congiuntura che ha connotato il periodo post rivoluzione e la fase transitoria, l’Italia ha
ulteriormente confermato il suo ruolo di partner strategico dell’Egitto, sviluppando al
contempo una esperienza di cooperazione giudicata dagli egiziani un modello da replicare.
L’azione qui promossa è da sempre caratterizzata non solo da rispondenza ai reali bisogni
della popolazione egiziana, alle istanze della Società civile ed alle richieste del Governo,
ma anche da estrema sensibilità rispetto alle specificità del momento storico, cosí come del
territorio e della cultura egiziani.
2. Oggi più che mai, la nostra presenza assume un’importanza fondamentale, tanto piú che i
Programmi di cooperazione che l’Italia promuove e realizza in Egitto affrontano in maniera
8
Dati ufficiali ILO, Dicembre 2012
3
concreta ed efficace le maggiori sfide del momento e favoriscono uno sviluppo socioeconomico sostenibile del Paese a beneficio dell’intero Popolo egiziano. I nostri interventi,
in linea con le priorità individuate nei Piani di sviluppo Nazionali, si concentrano,
attraverso azioni mirate, sulla lotta alla povertà e sul sostegno alle fasce più bisognose della
popolazione; privilegiano il miglioramento dell'istruzione e della formazione tecnica e
professionale, promuovono le opportunità di impiego, soprattutto per i giovani, e i diritti
delle donne e dei minori; favoriscono lo sviluppo del settore privato – in particolare delle
piccole e medie imprese (PMI) -; ed il sostegno alla bilancia dei pagamenti; dedicano
particolare attenzione alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’inestimabile patrimonio
storico-archeologico, naturalistico e culturale dell’Egitto, anche attraverso lo sviluppo
dell’ecoturismo; e mirano al potenziamento del settore agricolo e dello sviluppo rurale.
3. In particolare dopo la Rivoluzione (25 gennaio 2011), la Cooperazione Italiana in Egitto,
anche in linea con quanto discusso a livello europeo, ha orientato la propria azione verso
interventi ad alto impatto sociale, volti a rispondere ai bisogni più urgenti della
popolazione, con gli strumenti già a disposizione (Conversione del Debito, Fondi di
Contropartita per gli Aiuti Alimentari, Programmi multilaterali (ILO), aiuti a dono in fase
di erogazione e crediti d’aiuto attivi), ricalibrandoli coerentemente al nuovo scenario; senza
trascurare quelli di piú ampio respiro, in grado di generare reddito e occupazione e di
offrire un reale contributo alle legittime aspirazioni della popolazione verso un maggior
coinvolgimento nella vita politica del proprio Paese, anche attraverso il sostegno alla
Governance democratica e al coinvolgimento della società civile.
4. Si ricorda che, nel quadro delle Linee Guida 2011-13 e 2013-2015 della Cooperazione
allo Sviluppo, l’Egitto compare quale Paese di priorità 1.
In base all’Art.1 della Legge 49 del 1987, “la Cooperazione allo sviluppo é parte integrante
della politica estera italiana” e persegue “obiettivi di solidarietá fra i popoli e la piena
realizzazione dei diritti umani fondamentali”. Al fine di applicare tale principio, le Linee
Guida identificano l’efficacia degli aiuti come una prioritá, sulla scia di quanto deciso nel
2003 a Roma, nel 2005 a Parigi, nel 2008 ad Accra e nel 2011 a Busan.
La Cooperazione Italiana, ha svolto la propria azione in linea con la Accra Agenda for
Action, in armonia con i presupposti all’efficacia degli aiuti, nell’ambito dell’Accordo
Quadro di Cooperazione allo Sviluppo tra il Governo della Repubblica Italiana e il
Governo della Repubblica Araba d’Egitto (17 gennaio 2010) e in conformitá con il
Memorandum d’Intesa tra il Governo italiano e il Governo egiziano per un nuovo
partenariato per lo sviluppo, siglato il 19 maggio 2010 a Roma. Quest’ultimo definisce
un programma triennale condiviso, in settori prioritari quali Istruzione e Sviluppo delle
Risorse Umane; Sviluppo Socio-Economico e Sanitá; Conservazione del Patrimonio
Culturale; Protezione Ambientale e Gestione delle Aree Protette.
Nel 2012, facendo seguito alle visite in Egitto del Ministro Terzi e del Presidente del
Consiglio Monti, l'Italia ha voluto concedere all’Egitto aiuti per circa 130 milioni di dollari,
che consentiranno la realizzazione di programmi di cooperazione allo sviluppo ad alto
impatto economico e sociale per questo Paese. A tal riguardo, 6 sono stati i nuovi Accordi
siglati. Inoltre, il 13 settembre 2012, in occasione della visita del Presidente Morsi in Italia,
3 nuove Dichiarazioni Congiunte sono state sottoscritte dai Governi italiano e egiziano:
Si tratta di:
4
Titolo
Data
Luogo
1. Accordo sulla Terza Fase del Programma Italo - Egiziano di
Conversione del Debito (100 milioni USD)
10.05.2012 Il Cairo
2. Emendamenti al Protocollo d’Attuazione relativo alla Linea di
Credito a favore delle Piccole Imprese egiziane, in
collaborazione con il Fondo Sociale per lo Sviluppo (SFD) (12.9
milioni di Euro)
10.05.2012 Il Cairo
3. Accordo sull’Intervento per la sicurezza alimentare della
10.05.2012 Il Cairo
popolazione vulnerabile in Egitto (2 milioni di Euro);
4. Accordo sul Programma di lotta alla malnutrizione maternoinfantile, realizzato attraverso la FAO (3 milioni USD)
28.05.2012
Il Cairo
5. Accordo sul Programma per la Promozione dei diritti dei
minori e l’empowerment della famiglia nel Governatorato del 26.06.2012 Il Cairo
Fayoum (1.5 milioni di Euro)
6. Accordo sullla Seconda Fase del Programma di sostegno al
Piano di sviluppo e ammodernamento delle Ferrovie egiziane 13.09.2012 Roma
(3.8 milioni di Euro)
7. Dichiarazione Congiunta su ‘Strengthening the Cooperation in
the Sector of Technical and Vocational Education and Training’
13.09.2012 Roma
8. Dichiarazione Congiunta su ‘Launching the Construction of
13.09.2012 Roma
New Industrial Bakeries’
9. Dichiarazione Congiunta su ‘Enhancing the Development of
13.09.2012 Roma
Egyptian Small and Medium Enterprises’
4.1. Lo strumento di Conversione del Debito riveste per l’Egitto, ancor piú nella delicata
fase in cui si trova, un valore fondamentale, poiché contribuisce sia a ridurre il debito estero
del Paese, che a promuoverne lo sviluppo sociale ed economico, attraverso le attivitá
realizzate in tutti i settori chiave per lo sviluppo sociale ed economico nazionale. Il sistema
5
di conversione italo-egiziano trova solide basi sul forte senso di ownership e su un reale
partenariato, che si esprime in un approccio paritetico che va ben oltre il tradizionale
rapporto donatore-beneficiario. Il Programma di Conversione infine, è qui visto, oltre che
come attestato di continuità dell’impegno italiano, come anche uno strumento di cui è
riconosciuto il valore aggiunto e l'elevata efficacia, mai tralasciando di menzionare che esso
è stato preso a modello, per la definizione dei loro futuri Programmi di Conversione, da
altri donatori internazionali.
L’Accordo relativo alla II Fase di Conversione del Debito tra il Governo italiano e il
Governo egiziano, per un valore di 100 milioni di USD, è stato siglato il 3 giugno 2007 ed
è entrato in vigore alla stessa data. L’Accordo attualmente in vigore é stato esteso per 12
mesi (fino al giugno 2015) e l’Accordo relativo alla III Fase del Programma di
Conversione del Debito è stato sottoscritto il 10 maggio 2012 ed è entrato in vigore il 15
agosto 2012. I contenuti di questa nuova fase identificano, accanto a quei settori di
tradizionale cooperazione tra Italia ed Egitto, nuove linee di intervento ancor piú vicine alle
necessità della popolazione e riconoscono il ruolo fondamentale della società civile, come
attore a pieno titolo del dialogo sullo sviluppo del paese. In questo contesto, è d’obbligo
sottolineare, che è stata dedicata particolare attenzione all’azione qui svolta dalle ONG
italiane, che da sempre hanno contribuito a dare agli interventi di cooperazione quelle
caratteristiche di vicinanza alla popolazione e attenzione ai bisogni prioritari della stessa.
La strategia adottata richiama l'attenzione su cinque aree di intervento congiuntamente
identificate sulla base delle sfide che il nuovo Egitto si trova oggi ad affrontare: il 45%
della somma totale verrà, quindi, dedicata al settore Alimentare e Nutrizione, il 13 %
all’Istruzione, il 15% all'Agricoltura, il 10% alla Società Civile e il 15% all’Ambiente e ai
Beni Culturali. Tutti questi ambiti, non solo sono ritenuti da entrambi i Governi
fondamentali per promuovere un reale sviluppo socio-economico dell’Egitto, ma, poiché
strettamente interconnessi, consentiranno di condurre un’efficace azione trasversale a piú
livelli.
Le risorse del programma saranno rese disponibili sulle linee di bilancio dei Ministeri
competenti, vale a dire dei Ministeri del Supply e del Commercio Interno, dell’Istruzione,
dell’Istruzione Superiore, dell'Agricoltura, degli Affari Ambientali e delle Antichità, per
finanziare iniziative già individuate nel relativo bilancio annuale si Stato, approvato dal
Parlamento egiziano. Al contempo, parte dei fondi sarà destinata a finanziare gli interventi
eseguiti da ONG egiziane ed italiane.
4.2. Linea di Credito a Sostegno delle Micro e Piccole imprese egiziane, in
collaborazione con il Fondo sociale per lo sviluppo – Organizzazione per lo Sviluppo
delle Piccole Imprese (SFD / SEDO) .
L'Accordo, firmato anch’esso il 10 maggio 2012, aggiorna le procedure di prestito e le
condizioni della Linea di Credito di 12,9 milioni di euro concessa dal Governo italiano,
facilitando cosí l'accesso dei piccoli imprenditori al credito. La Linea di Credito italiana,
fornisce alle piccole imprese egiziane, attraverso il sistema bancario locale, risorse
finanziarie a condizioni più favorevoli rispetto a quelle di mercato, consentendo loro di
espandere il proprio business e di acquisire tecnologia, macchinari, know-how e licenze di
origine italiana. Inoltre, in armonia con le priorità di entrambi i Governi, i criteri di accesso
al credito daranno la precedenza alle aziende che, attraverso il prestito, saranno in grado di
creare nuove opportunità di lavoro, così come di acquistare attrezzature e tecnologie
all’avanguardia ed eco-compatibili (basso consumo energetico, riduzione degli inquinanti,
ecc.).
6
Agli Uffici del Fondo Sociale per lo Sviluppo di sei Governatorati verrà inoltre fornita
assistenza tecnica volta non solo a migliorare la loro capacità di soddisfare le esigenze degli
imprenditori locali, ma anche ad accrescere l'impatto della linea di credito, garantendo
sinergie con altre iniziative, finanziate dalla Cooperazione Italiana, per lo sviluppo del
settore privato e per la promozione dell'occupazione giovanile nei Governatorati pilota
selezionati tra quelli più bisognosi del paese.
4.3. Con il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM), è stato siglato, il
10 maggio 2012, l’Accordo sull’Intervento per la Sicurezza Alimentare della
popolazione vulnerabile in Egitto, finanziato dal Ministero Italiano degli Affari Esteri –
Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo per un ammontare di 2 milioni di
Euro. Il programma intende contribuire a migliorare le condizioni di vita delle famiglie più
vulnerabili nelle aree svantaggiate dell'Egitto, nell'ambito del Programma nazionale volto a
fornire derrate alimentari a prezzi calmierati (Ration Card System). Nello specifico,
l’intervento ha contribuire al soddisfacimento dei bisogni alimentari di base in 4 Distretti
(Al Fashn, Beba, Alwasta, Samsata) del Governatorato di Beni Suef, attraverso la fornitura
di olio (1.000 tonnellate) e di zucchero (1.100 tonnellate).
L’iniziativa era inserita nel sistema di aiuto alimentare realizzato dal Ministero egiziano del
Supply e del Commercio Interno che prevedeva la fornitura di 4 alimenti di base (olio,
zucchero, riso e tè) a prezzi agevolati per 64, 2 milioni di persone.
L’intervento si è concluso con la consegna dei beni lo scorso agosto 2012.
4.4. – 4.5. Tra le iniziative incluse nel “Memorandum di Intesa per un nuovo partenariato
per lo sviluppo” firmato a Roma nel Maggio 2010, le seguenti sono state siglate il 10
maggio 2012:
-
Promozione dei diritti dei minori ed empowerment della famiglia (1.5 milioni di
Euro): il progetto, approvato nel 2011, il cui Accordo è stato siglato il 26 giugno
2012, prevede la creazione di un modello integrato di sviluppo, nel Governatorato
del Fayoum, volto a garantire l’attuazione, a livello locale, del primo Piano
Nazionale di Azione per i minori. Il Programma mette in campo un’azione su due
livelli, nazionale e locale, connessi tra loro da un approccio bottom-up. Attraverso
un intervento di capacity building a beneficio del Consiglio Nazionale per l’Infanzia
e la Maternità (NCCM), l’intervento monitorerà l’attuazione delle politiche e piani
concernenti i minori contribuendo alla diminuzione di fenomeni e pratiche lesive
dei loro diritti. Il monitoraggio del Piano Nazionale verrà attuato nel Governatorato
del Fayoum ove verrà promossa la creazione di un modello di sviluppo integrato le
cui best practices e lessons learnt verranno applicate in altri Governatorati ed a
livello nazionale.
-
Programma per la promozione della salute e della nutrizione infantile in Egitto
attraverso contributo volontario alla FAO (3.000.000 USD): il relativo Accordo è
stato siglato il 28 maggio 2012 ed è stato ufficialmente lanciato il 10 gennaio 2013
con un evento cui ha preso parte anche il Ministro egiziano dell’Agricoltura.
L’intervento dispiega una triplice azione volta a migliorare la sicurezza alimentare e
la qualità della nutrizione tra le fasce piú vulnerabili della popolazione, attraverso la
promozione di attività generatrici di reddito, campagne di sensibilizzazione ed
interventi di capacity building a livello centrale e locale. Realizzato dal Food
Security Information Center (FSIC) in collaborazione con il “Rural Women
7
Department” del Ministero egiziano dell’Agricoltura, il programma sosterrà il
Governo egiziano nell’attuazione della strategia nazionale per la nutrizione
attraverso la creazione di un modello pilota capace di coniugare produzione ed
educazione alimentare e suscettibile di essere integrato in programmi e politiche
nazionali. Comunità locali ed organizzazioni della società civile verrano attivamente
coinvolte nella creazione del modello ponendo particolare enfasi sul miglioramento
delle conoscenze e competenze di donne e giovani in materia di nutrizione come
anche nelle attivitá legate alla produzione di alimenti, all’allevamento di piccoli
animali e in altre attività micro-imprenditoriali.
4.6. Il “Programma di sviluppo ed ammodernamento delle Ferrovie egiziane”,
realizzato in partenariato con il Ministero dei Trasporti egiziano, ha lo scopo di finanziare
servizi di consulenza tecnica e manageriale a favore delle Ferrovie di Stato Egiziane
(Egyptian National Railways – ENR).
In linea e a sostegno della strategia definita dal Piano Nazionale di Ristrutturazione e
Sviluppo per la creazione, in Egitto, di un sistema di servizi ferroviari più sicuro, efficiente
e competitivo, la prima fase del Programma ha previsto che dieci dirigenti delle aree
funzionali di primaria importanza di ENR fossero affiancati da dieci dirigenti di Ferrovie
dello Stato – FS Holding, per fornire sostegno tecnico, manageriale e amministrativo nei
settori chiave di competenza: Direzione, Finanza, Risorse Umane, Passeggeri Lunga
Distanza, Passeggeri Breve Distanza, Merci, Infrastrutture, Acquisti, Manutenzione,
Segnalamento e Telecomunicazioni.
Tale prima fase, della durata di tre anni, ha previsto un contributo da parte del Ministero
degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo - di 4,8 milioni
di euro al Ministero dei Trasporti Egiziano ex art. 15.
L’Accordo sulla seconda fase, della durata di due anni, con un contributo di 3,2 milioni di
euro, è stato siglato in occasione della visita del Presidente Morsi in Italia, il 13 settembre
2012 ed il relativo Programma è stato approvato dal Comitato Direzionale nella riunione
del 19 Dicembre 2012.
C. Efficacia dell’Aiuto
In considerazione della mutata realtà egiziana e alla luce dei bisogni da questa generati,
anche nel 2012 i donatori internazionali si sono concentrati sul miglioramento delle
modalità di erogazione e gestione dell’aiuto, al fine di ottenere risultati concreti e
sostenibili nel tempo. Ciò ha comportato una particolare attenzione per l’ulteriore sviluppo
e per la realizzazione di un'azione di ampio respiro, in linea con i principi chiave
individuati nella Dichiarazione di Parigi, capace di coprire molteplici livelli e settori.
Come in passato, anche nel 2012, la Cooperazione Italiana si è impegnata attivamente
nell’implementazione della Paris Declaration e dell’Accra Agenda for Action e ha
continuato a sostenere un aperto dialogo sulle modalità di adozione e promozione dei criteri
di efficacia degli aiuti, secondo le indicazioni operative emerse dalla 2011 Survey on
8
Monitoring the Paris Declaration9 per l’Egitto e contenute anche nella Situation Analysis.
Key development challenges facing Egypt del novembre 201010 di seguito riportate:
Criteri
Ownership
2007
Moderato
Sfide
Inadeguata/debole definizione
del Budget e del processo di
implementazione
Alignment
Moderato
Uso limitato dei sistemi
nazionali
Harmonization
Bassa
Bassa percentuale delle missioni
coordinate da parte dei donatori
Managing for
Results
Moderato
Bassa qualità dei dati relativi alla
riduzione della povertà
Mutual
Accountability
Moderato
Non esistono analisi congiunte
Azioni prioritarie
Rafforzare il
coordinamento e la
partecipazione dei
Ministeri coinvolti nella
definizione del budget.
Eseguire efficacemente le
riforme dei sistemi di
gestione finanziaria e di
procurement.
Migliorare il
coordinamento delle
missioni dei donatori.
Migliorare i sistemi e i
piani nazionali di raccolta
ed elaborazione dei dati.
Stabilire processi di analisi
congiunta tra Istituzioni
nazionali e donatori
Criterio 1 - Ownership
L’ownership rappresenta uno degli aspetti cruciali per raggiungere risultati concreti in
materia di sviluppo e riveste un ruolo centrale nella Paris Declaration on Aid Effectiveness.
L’aiuto, infatti, diviene maggiormente efficace quando é impostato su di un approccio allo
sviluppo in cui il Paese beneficiario possiede reali titolaritá e capacitá decisionale, piuttosto
che un approccio basato su una gestione unilaterale dell’aiuto da parte dei donatori.
Alla luce di ció, anche nel 2012, uno dei pilastri dell’azione italiana in Egitto é
rappresentato dalla massimizzazione della titolaritá attraverso una costante e approfondita
condivisione delle scelte e delle priorità identificate con le autoritá, sia centrali che locali, e
con le Organizzazioni della Societá Civile. Tale aspetto si ricollega al criterio
dell’allineamento.
Criterio 2 – Allineamento
Affinché l’aiuto sia effettivo, esso deve essere in linea con le strategie nazionali di
sviluppo, con le istituzioni e con le procedure del paese interessato.
Nel 2012, l’azione italiana in Egitto é stata identificata e realizzata non solo sulla base delle
strategie e delle politiche di sviluppo adottate a livello nazionale, ma anche in risposta alle
richieste egiziane scaturite dai nuovi bisogni generati dalla mutata situazione socioeconomica. Gli interventi sono rimasti, altresí allineati, oltre che al raggiungimento degli
9
Aid Effectiveness 2005-2010 – Progress in Implementing the Paris Declaration © OECD 2011,
http://www.oecd.org/dac/effectiveness/2011surveyonmonitoringtheparisdeclaration.htm
10
http://www.undp.org.eg/Portals/0/Homepage%20Art/2010_Sit%20Analysis_KDCFE_English.pdf
9
Obiettivi del Millennio (MDGs) e alle disposizioni contenute nei documenti strategici per la
riduzione della povertà, anche alle priorità di sviluppo identificate nel Sesto Piano
Quinquennale di Sviluppo Economico e Sociale (2007-2012) varato dal Governo egiziano
che, nonostante i continui cambi ai vertici, sono rimaste immutate.
L’allineamento delle attività della Cooperazione Italiana si registra sia a livello geografico
che tematico. Con riferimento alla ripartizione territoriale degli interventi, si segnala che
l’azione della Cooperazione Italiana copre l’interno territorio, con una particolare
attenzione alle aree più povere e meno sviluppate, quali l’Alto Egitto, Minia, Fayoum, Siwa
e Nuova Valle, nonché al superamento del divario esistente tra il Basso e l’Alto Egitto. A
livello tematico, le attività della Cooperazione Italiana contribuiscono al processo di
transizione economica, allo sviluppo socio-economico sostenibile, alla riduzione della
povertà, concentrandosi nei settori strategici identificati dal piano nazionale: educazione e
sviluppo delle risorse umane; tutela e valorizzazione del patrimonio culturale; tutela,
sviluppo e gestione sostenibile del patrimonio ambientale e delle risorse naturali, con
particolare riferimento allo sviluppo del turismo sostenibile; sanità e sviluppo economico e
sociale, con particolare enfasi sui diritti delle donne e dei minori, agricoltura e sviluppo
rurale.
Concentramento delle azioni e prevedibilità degli aiuti
L’allineamento alle politiche di sviluppo nazionali risulta particolarmente evidente in alcuni
settori-chiave, identificati come settori d’eccellenza per il partenariato italo-egiziano:
SETTORE
PRIORITÀ DI SVILUPPO INDIVIDUATE
DAL GOVERNO EGIZIANO
(SESTO PIANO QUINQUENNALE EGIZIANO)
Ambiente
Sviluppo del turismo sostenibile
legato al patrimonio ambientale;
ecoturismo; gestione dei rifiuti
solidi, ecc.
Formazione, in
particolare
attraverso
l’introduzione di
ICT
Incremento della componente ICT
nei processi formativi
Formazione
Tecnica e
Miglioramento e aggiornamento
dell’offerta formativa, in un’ottica
STRUMENTI PER L’ALLINEAMENTO
Assistenza tecnica e capacity
building a favore delle istituzioni
egiziane
in
materia
di
programmazione
e
gestione
ambientale; realizzazione di progetti
pilota per l’attivazione di modelli di
gestione sostenibile dei rifiuti solidi,
promozione
dell’eco-turismo
e
dell’agricoltura sostenibile.
Supporto all’aggiornamento dei
curricula scolastici e alla promozione
di percorsi formativi che includano
l’utilizzo di nuove tecnologie;
formazione ICT per personale delle
pubbliche amministrazioni; sviluppo
di sistemi ICT per migliorare le
capacità di gestione delle pubbliche
istituzioni
nei
settori
dell’immigrazione, del lavoro e della
riforma socio-economica.
Contributo alla riforma del sistema
egiziano nel settore della formazione
10
Professionale
di occupabilità.
Lotta alla
disoccupazione
giovanile
Miglioramento dei servizi pubblici
all’impiego e facilitazione
transizione scuola-mondo del
lavoro
Produzione ed
interscambio nel
settore agroalimentare
Espansione coltivazioni ad alto
valore aggiunto; promozione
dell’esportazione di prodotti
agricoli; supporto ai centri di
ricerca agricoli; miglioramento
della qualità dei prodotti agricoli e
incremento della produttività;
allineamento agli standard
comunitari; aggiornamento della
legislazione in materia
Promozione del
ruolo della donna
Promozione dei
diritti dei minori
Tutela dei diritti civili, politici ed
economici delle donne.
Tutela dei diritti dei minori
tecnica e professionale; interventi
per
il
miglioramento
e
l’aggiornamento
dell’offerta
formativa, tesi ad incrementare
l’incontro tra domanda e offerta di
lavoro.
Assistenza Tecnica a beneficio del
Ministero del Lavoro per la gestione
dei servizi all’impiego; attività di
orientamento al lavoro per i giovani;
interventi volti a facilitare l’incontro
tra domanda e offerta di lavoro.
Assistenza
tecnica
per
il
miglioramento della produzione
agricola egiziana, con particolare
attenzione all’adeguamento agli
standard qualitativi europei ed
internazionali e all’attuazione di
sistemi di tracciabilitá; extension
services; supporto e capacity
building all’Agricultural Research
Centre e all’Horticultural Research
Institute.
Sostegno al rafforzamento delle
locali organizzazioni della società
civile e al miglioramento delle loro
competenze sia sui temi di genere,
che sui diritti umani nelle
implicazioni legali, religose, sociali e
mediche. Contributo al mutamento
delle
attitudini
socio-culturali,
presenti nella comunità, che rendono
donne e bambini vulnerabili a
pratiche violente e dannose.
Sostegno al Consiglio Nazionale per
l’Infanzia e la Maternità (NCCM)
nell’identificazione di piani di azione
locali che promuovano una maggiore
fruizione dei diritti da parte dei
minori,
soprattutto
quelli
appartenenti alle fasce più marginali,
e nell’attuazione del primo Piano
Nazionale per i Minori.
L’allineamento alle politiche di sviluppo egiziane si realizza attraverso interventi bilaterali
e multilaterali mirati e di medio periodo. In fase di identificazione e di programmazione dei
diversi interventi della Cooperazione Italiana, si tende a coinvolgere, in un’ottica di Sistema
e nella massima misura possibile, la società civile locale.
11
Settore sociale
I nuovi accordi siglati nel 2012 descritti precendemente si aggiungono agli importanti
interventi già realizzati ed avviati nel corso del 2012, grazie all’efficace azione promossa
dalla Cooperazione Italiana per rispondere ai bisogni del nuovo Egitto. Merita particolare
menzione la realizzazione di un mega-panificio meccanizzato del valore di circa 5 milioni
di dollari, a Sheikh Zayed - Governatorato di Giza, inaugurato nel novembre 2011 ed in
grado di produrre 1,4 Milioni di unità di pane al giorno. Sulla base del modello di Sheikh
Zayed, il PAM realizzerà, nel quadro della Seconda Fase del Programma Italo-Egiziano di
Conversione del Debito, un secondo panificio meccanizzato a Qalioubiya del valore di
circa 4.7 milioni di dollari. La costruzione di panifici industriali in Egitto rientra in
un’azione ad alto impatto socio-economico promossa dal Govero egiziano, intesa a
contribuire efficacemente al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione
egiziana, con particolare riguardo ai segmenti piú svantaggiati di essa, attraverso la
distribuzione di pane a pressi calmierati. L’impegno italiano in tal senso è stato ribadito
dalla firma, il 13 settembre 2012 in occasione della visita del Presidente Morsi in Italia,
della Dichiarazione Congiunta su Launching the Construction of New Industrial Bakeries.
Inoltre, 15 milioni di dollari provenienti dai Programmi di Conversione del Debito, hanno
consentito la realizzazione di progetti di ‘School Feeding’ che forniscono “merendine ad
alto valore nutrizionale ai bambini delle scuole informali in diversi Governatorati
dell’Egitto, tra cui Fayoum, Minya e Beni Suef, e sono volti a favorire l’accesso
all’istruzione e a migliorare la sicurezza alimentare di oltre 185.000 scolari e delle loro
famiglie.
Sviluppo economico: settore privato e trasporti
Una seconda Linea di Credito in favore delle Piccole e Medie Imprese Egiziane, del
valore di circa 10 milioni di Euro, è in fase di esaurimento. A tal proposito, sono stati
concordati ulteriori fondi a credito per 45 milioni di euro, impegno ribadito con la firma, il
13 settembre scorso, in occasione della visita del Presidente Morsi in Italia - di una
Dichiarazione Congiunta tra i Governi italiano ed egiziano su Enhancing the Development
of Egyptian Small and Medium Enterprises.
A sostegno delle capacità delle Istituzioni egiziane che operano nel settore, la Cooperazione
italiana ha avviato il 9 settembre 2012 – in collaborazione con l'Università di Bologna- un
corso di formazione sulla Governance e lo sviluppo delle PMI destinato a oltre
35 funzionari della PA egiziana. Il corso, della durata di 4 mesi e che si è concluso lo
scorso 20 dicembre, si è tenuto in Italia, presso le strutture del Centro Universitario di
Bertinoro. Esso consentirà ai funzionari selezionati di approfondire le tematiche relative
alla good governance del settore delle PMI, nonché alla promozione e diffusione delle best
practices di Governo del settore privato nell'ambito delle istituzioni dei paesi beneficiari.
Istruzione tecnico-professionale e impiego
Lo sviluppo delle risorse umane rappresenta una pietra miliare del programma di
cooperazione bilaterale italo-egiziano. In base ad una visione condivisa che vede gli
individui come il motore di una crescita sostenibile di lungo periodo, Italia ed Egitto sono
12
congiuntamente impegnati nel migliorare le capacità professionali e l’istruzione e nel
promuovere attraverso queste iniziative, concrete opportunità di lavoro per i giovani.
Contribuire affinchè il Sistema egiziano di Istruzione Tecnica e Professionale si allinei agli
standard qualitativi europei e risponda alle reali esigenze del mercato del lavoro,
rappresenta una sfida importante. Il nostro impegno in tale senso è stato recentemente
ribadito con la firma, il 13 settembre 2012, di una Dichiarazione Congiunta su
Strengthening the Cooperation in the Sector of Technical and Vocational Education and
Training.
In tale quadro, diverse sono le iniziative italiane che intendono promuovere la formazione
tecnica e professionale in Egitto: fra queste l’intervento per la creazione, in collaborazione
con il Fondo per lo Sviluppo dell’Istruzione (EDF), di un Polo Integrato per la Formazione
Tecnica nel settore della meccanica industriale nel Governatorato del Fayoum, “Technical
Educational Clusters for Employment - ITEC” (Programma Italo-Egiziano di
Conversione del Debito – II fase, circa 15 milioni di USD); “Modernizzazione degli
istituti professionali attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione”
(Programma Italo-Egiziano di Goversione del Debito – II fase, circa 1.5 milioni di USD),
volto a migliorare la qualità della formazione tecnico-professionale dei giovani attraverso
l’introduzione dell’uso di tecnologie informatiche nei curricula didattici, in collaborazione
con il Ministero delle Comunicazione; il “Programma di Cooperazione per lo Sviluppo
dell’Istruzione e della Ricerca Scientifica” (dono pari a 675.000 euro), originato dai
positivi riscontri del 2009 Anno Italo-Egiziano della Scienza e della Tecnologia e volto a
promuovere la cooperazione tra Università e Centri di Ricerca; e la “Scuola
Infermieristica di Port Said” per lo sviluppo di una scuola tecnica, centro di eccellenza
nel settore dell’istruzione in ambito infermieristico.
Grazie al contributo del Governo Italiano (2,4 milioni di euro dal Ministero del Lavoro e
Politiche Sociali), sono stati realizzati, attraverso l’Organizzazione Internazionale per le
Migrazioni (OIM), il rinnovamento strutturale e l’aggiornamento del sistema educativo
della Fayoum Advanced Tourism School, inaugurata nel 2012. Infine, merita menzione il
Programma di Orientamento al Lavoro per l’Impiego Giovanile, finanziato dal
Ministero italiano degli Affari Esteri per un valore di 700.000 euro, ed eseguito
dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro, in collaborazione con il Ministero egiziano
del Lavoro e della Migrazione, in cinque Governatorati pilota. Gli eccellenti risultati
conseguiti dall’iniziativa, che ha fornito strumenti ai giovani per la loro immissione nel
mercato del lavoro, hanno incoraggiato l’estensione delle attività in altri Governatorati
attraverso un contributo pari a circa 1 milione di dollari a valere sulla seconda fase del
Programma di Conversione del Debito.
Si ricorda, infine, che la Cooperazione Italiana sostiene da anni l’Istituto Salesiano ‘Don
Bosco’ de Il Cairo, che adotta un sistema integrato che garantisce qualità dell’insegnamento
e curricula didattici in linea con le esigenze del mercato, nonché contatti diretti con imprese
italiane ed egiziane per favorire l’inserimento dei giovani diplomati nel mondo del lavoro.
A inizio 2012 è stata avviata dall’ONG italiana VIS una nuova iniziativa - che segue un
primo intervento concluso nel 2011, anch’esso realizzato dalla medesima ONG - presso
gli Istituti Don Bosco del Cairo e di Gerusalemme, dal MAE-DGCS. ‘Promozione
dell’occupabilità e sviluppo delle competenze per i giovani – Fase I’, del valore di circa
580.000 Euro, intende promuovere l’occupabilità e l’inserimento sociale dei giovani,
rivolgendo una particolare attenzione a quelli più vulnerabili, a rischio di esclusione
13
sociale, o appartenenti a minoranze etniche o religiose. L’intervento si propone, infatti, di
aumentare la qualità dell’offerta formativa, favorire la cooperazione nel settore
dell’istruzione tecnica e professionale fra i due Paesi coinvolti, e potenziare i legami tra
formazione tecnica e professionale e mercato del lavoro attraverso specifiche azioni di
collegamento e messa in rete del mondo scolastico con quello delle imprese.
Settore agricolo e dello sviluppo rurale
Il sostegno della Cooperazione Italiana alle politiche di sviluppo nazionali risulta
particolarmente evidente in alcuni settori-chiave, identificati come settori d’eccellenza per
la Cooperazione Italiana in Egitto, quali appunto il settore agricolo. In tale ambito, sono
state individuate quali priorità: l’espansione delle coltivazioni ad alto valore aggiunto; la
promozione dell’esportazione di prodotti agricoli; il supporto ai centri di ricerca agricoli; il
miglioramento della qualità dei prodotti agricoli e l’incremento della produttività;
l’allineamento agli standard comunitari; nonché l’aggiornamento della legislazione in
materia.
Sulla base della lunga e consolidata esperienza italiana nel settore, è attualmente in
discussione con la Delegazione dell’Unione Europea al Cairo, la possibilità che la
Cooperazione italiana diventi parte di un Accordo di “Cooperazione Delegata” con l’UE
per la eventuale gestione di fondi comunitari per un valore di circa 27 Milioni di Euro.
In tale contesto, la Cooperazione Italiana offre, attraverso numerose iniziative di sviluppo,
assistenza tecnica altamente qualificata per il miglioramento della produzione agricola
egiziana, con particolare attenzione all’adeguamento agli standard qualitativi europei e
internazionali e all’attuazione di sistemi di tracciabilità; extension services; sostegno e
capacity building all’Agricultural Research Centre e all’Horticultural Research Institute,
nonchè all’autorità per il Coordinamento della pesca, sempre all’interno del Ministero
dell’Agricoltura egiziano.
Si ricorda, a tal proposito la Green Trade Initiative, finanziata con circa 10 milioni di
dollari nell’ambito della seconda fase del Programma italo–egiziano di Conversione del
Debito, che intende consolidare e ampliare l’esperienza maturata nel corso di iniziative già
sostenute dall’Italia in Egitto, ovvero il progetto pilota "Green Corridor", il progetto "ETrace: Tracciabilita' dei Prodotti Agrondustriali per il Mercato Europeo", nonché il progetto
di cooperazione decentrata "S.P.I.I.E. - Attivazione di Sistemi Produttivi Integrati ItaliaEgitto", realizzato da enti locali italiani – 7 Regioni – con l'Istituto Agronomico
Mediterraneo di Bari (IAMB) nell'ambito del Programma di Supporto alla Cooperazione
Decentrata nel Bacino del Mediterraneo. La strategia della Green Trade Iniziative – GTI,
che riprende una decennale collaborazione dell’Italia con l’Egitto nel settore agricolo, si
propone di accrescere la competitività delle produzioni ortofrutticole egiziane e il volume
delle esportazioni di queste in Europa attraverso l’Italia, rafforzando la collaborazione tra i
settori privati italiano ed egiziano in ambito produttivo e commerciale ed attuando
qualificati interventi di assistenza tecnica e capacity building istituzionale.
Fra le ulteriori iniziative che meritano menzione, si rammenta anche il Programma in fase
di avvio, del valore di circa 5 Milioni di dollari (Programma di Conversione del Debito),
volto a migliorare la condizione della donna nelle aree rurali dell’Alto Egitto. In
particolare, l’intervento consentirà la creazione di micro e piccole imprese femminili. Oltre
14
2000 donne verranno formate in diversi ambiti, dall’artigianato, al marketing, alla gestione
di impresa, in modo che possano avviare attività redditizie (in particolare, sostegno anche
finanziario verrà offerto per migliorare il sistema delle cooperative agricole), rendendosi
così non solo indipendenti, ma anche promuovendo il miglioramento delle condizioni di
vita delle famiglie e delle comunità in cui vivono.
Infine, si tiene a ricordare che è in fase di rilancio l’impegno preso nel Memorandum
d’Intesa per un Nuovo Partenariato per lo Sviluppo, sottoscritto a Roma il 19 maggio 2010,
che prevedeva anche il finanziamento di 1 milione di Euro a sostegno dello Sviluppo
Rurale nella Costa Nord dell’Egitto, impegno rafforzato dalla firma, lo stesso giorno, di
una Dichiarazione Congiunta per la realizzazione di un Programma per lo Sviluppo SocioEconomico della Costa Nord Occidentale. Va in tale contesto aggiunto che, nel luglio 2012,
il Comitato degli Aiuti Alimentari (Programma Italiano di Food Aid, attivo dal 1991 in
Egitto), ha deciso di destinare 2 milioni di dollari a valere sul Fondo di Contropartita del
Programma, a beneficio di un intervento di sviluppo agricolo e rurale nella Costa Nord.
Settore ambientale / patrimonio archeologico – culturale
Attraverso il Programma Italo-Egiziano di Cooperazione Ambientale (EIECP),
finanziato dal MAE-DGCS con un contributo di circa 12 milioni di Euro e realizzato in
collaborazione con UNDP, la Cooperazione Italiana ha assicurato un costante e qualificato
sostegno al Ministero egiziano dell’Ambiente in materia di tutela ambientale, inclusi la
gestione delle aree protette, l'agricoltura sostenibile e il turismo, la conservazione del
patrimonio culturale, la legislazione ambientale, le risorse idriche e la gestione dei rifiuti
solidi. L'assistenza fornita si è concentrata sulla salvaguardia della biodiversità e sulla
creazione di aree protette, contribuendo in maniera concreta alla progettazione e alla
realizzazione di modelli di riferimento per la gestione integrata di siti archeologiconaturalistici in Egitto, quali Siwa, Wadi el Rayan / Wadi el Hitan, Gabal Elba, Deserto
Bianco e Gilf Kibir.
Ad esempio, nel Governatorato del Fayoum, il Programma ha proposto una visione di
sviluppo integrato, che prevede non solo attività di recupero del sito archeologico di
Medinet Madi, venuta ad essere parte dell’Area Protetta di Wadi el Rayan e oggetto di un
futuro intervento finanziato nell’ambito del Programma di Conversione del Debito, ma
anche di rilancio del turismo e dello sviluppo socio-economico dell’area.
In tale contesto, un nuovo intervento del valore di 2 milioni di USD (a valere sullla seconda
fase del Programma di Conversione del Debito) è stato recentemente avviato a Sostegno
delle Aree Protette Egiziane (SEPA), da considerarsi una fase di ponte tra la seconda fase
dell’EIECP conclusa e la Terza Fase, che sarà avviata nel 2013 per un valore di 3
Milioni di Euro a dono. L’intervento contribuirà a garantire la sostenibilità
dell’azione intrapresa per migliorare il sistema delle Aree Protette in Egitto e le
attività si concentreranno nelle Aree Protette di Siwa, Salloum e Wadi el Rayan, nei
Parchi Nazionali del Gilf Kebir e di Wadi Gamal, nel deserto orientale.
Attenzione è rivolta anche al turismo sostenibile con un Progetto in corso nell’ambito del
Programma di Conversione del Debito, a sostegno dello ‘Sviluppo dell’ecoturismo nel
Governatorato della Nuova Valle’, realizzato dall’ONG Italiana CISS. L’intervento,
promuove azioni mirate nelle principali oasi del Governatorato - El Kharga, Dakhla e
Farafra -, volte a salvaguardare, promuovere e valorizzare l’inestimabile patrimonio
15
archeologico, culturale e ambientale presente. In visita ufficiale nel Governatorato della
Nuova Valle, il Primo Ministro egiziano, Hisham Qandil, ha inaugurato il 20 ottobre 2012
- alla presenza dei Ministri delle Antichità e del Turismo, del Vice Ministro della Cultura e
del Governatore della Nuova Valle - il Centro per l'Artigianato di El Kharga, creato dal
Progetto e gestito dalle Associazioni di artigiani locali.
Criterio 3 - Armonizzazione e divisione del lavoro
In linea con la Dichiarazione di Parigi sull'efficacia degli aiuti (2005), con l'Accra Agenda
for Action (2008) e alla luce dell’attuale recessione economica globale, la comunità dei
donatori e il governo egiziano stanno lavorando da anni in stretto raccordo per garantire che
gli aiuti allo sviluppo vengano utilizzati in maniera efficace ed efficiente. Con tale obiettivo
è stato pertanto creato un meccanismo di coordinamento tra i donatori e il governo
egiziano, sia a livello internazionale (attraverso incontri periodici del Development Partners
Group) che a livello europeo (riunioni dei Consiglieri allo sviluppo dell'UE).
Coordinamento con la Delegazione dell’Unione Europea a Il Cairo: programmazione
UE e programmazione congiunta
Alla luce dei risultati conseguiti al Vertice di Busan sull’efficacia degli aiuti per lo
sviluppo, in considerazione della particolare congiuntura socio-economica e politica che
l’Egitto attraversa, così come della necessità di massimizzare l’uso delle risorse disponibili,
il coordinamento tra i donatori è divenuto oggi ancor più essenziale per promuovere lo
sviluppo sostenibile del Paese.
La programmazione congiunta è, con la divisione del lavoro e la concentrazione degli aiuti,
uno dei principali obiettivi che la UE si è data per rafforzare l’efficacia del suo aiuto
esterno nel quadro post-Busan, anche in vista del nuovo ciclo finanziario 2014-2020.
Benché la programmazione UE copra cicli di 7 anni, la Delegazione de Il Cairo ha ritenuto
più appropriato predisporre un primo documento programmatico per il solo biennio 20142015, in attesa di una visione più chiara sui futuri sviluppi nel paese.
In tale contesto, è stata esplorata la possibilità di avviare anche in Egitto l’esercizio di
programmazione congiunta, sebbene – per il momento – solo in via informale.
Ció anche a seguito della proposta avanzata da Commissione e da Servizio Europeo per
l’Azione Esterna (SEAE) nel corso dell’ultima riunione dei Direttori Generali per la
Cooperazione allo Sviluppo dell’UE (Bruxelles, 12.12.2012), di promuovere la
programmazione congiunta con gli Stati Membri, estendola oltre i 5 Paesi in cui essa è stata
positivamente avviata (Guatemala, Laos, Etiopia, Ghana e Ruanda). Il Direttore Generale
della DG DEVCO della Commissione e il Direttore Esecutivo del SEAE hanno, pertanto,
indirizzato il 21 dicembre 2012 una nota congiunta ai Capi Delegazione UE, chiedendo di
redigere, entro la fine di febbario 2013, rapporti congiunti di fattibilità dell’esercizio di
Programmazione Congiunta nei Paesi di rispettivo accreditamento, tra questi l’Egitto.
Da parte italiana, in linea con il lavoro di coordinamento con l’UE finora svolto e con
quanto rappresentato da codesto dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo
Sviluppo, è stata espressa massima disponibilità a contribuire alla redazione del
rapporto congiunto di fattibilità
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EU Joint Rural Development Programme – Cooperazione Delegata
L’esercizio di raccordo e di scambio di informazioni sui programmi in corso, in particolare
con l’Agenzia Francese di Sviluppo e la Delegazione UE, nel settore dello sviluppo
agricolo e rurale ha consentito la costituzione, all’inizio del 2012, di una piattaforma Stati
Membri-UE sull’agricoltura e lo sviluppo rurale, allo scopo di creare sinergie tra gli
interventi finanziati dall’Italia in questo settore e quelli in corso ed in programmazione da
parte dell’UE.
Questo Ufficio di Cooperazione partecipa attivamente ai lavori di tale piattaforma,
impegnata nel quadro di un nuovo Programma in ambito agricolo e dello sviluppo rurale.
L’azione promossa dovrebbe consentire una più agevole attuazione delle modalità di
cooperazione delegata in Egitto da parte della Cooperazione Italiana, anche in
considerazione della finalizzazione positiva della procedura di audit cui codesta DGCS
è stata sottoposta. In particolare, nel corso del 2012 e in vista di una concreta
partecipazione della Cooperazione Italiana all'esercizio di 'cooperazione delegata', è stata
svolta – nell’ambito della menzionata piattaforma - una azione di raccordo interno nel
settore agricolo, tra le iniziative in fase di programmazione, avvio e formulazione attraverso
i vari canali di finanziamento, con l'obiettivo di concentrare le risorse disponibili su base
geografica, seguendo in parallelo i criteri delle esperienze già realizzate, dei bisogni
oggettivi in termini di sottosviluppo e povertà e delle potenzialità presenti a livello di
sviluppo nelle aree in questione. Su tali basi si è proceduto ad una mappatura degli
interventi programmati e di quelli finanziati sui vari canali, in coordinamento con la
DGCS.
Il nuovo Programma di Sviluppo Rurale, denominato ‘EU Joint Development Programme’
sarà finanziato o su fondi regolari UE o nel quadro ENPI (rinominato ENI per il nuovo
ciclo di Programmazione) attraverso il Programma Europeo di vicinato per l'Agricoltura e
lo Sviluppo Rurale (ENPARD).
Acquisito il parere positivo del Quality Support Group a Bruxelles in merito al documento
di identificazione trasmesso l’8 novembre 2012 dalla Delegazione UE, si è proceduto – nel
deicembre 2012 – a realizzare la fase preparatoria alla formulazione congiunta UE-SM. La
vera e propria formulazione di terreno avrà luogo tra la fine di gennaio e la prima
metà di febbraio 2013, al fine di produrre il documento di formulazione (Action
Fiche) per il mese di marzo 2013.
Donor Partners Group – DPG
L’Ufficio di Cooperazione ha negli ultimi anni contribuito attivamente alle attività dei
donatori internazionali e delle Istituzioni egiziane leader per la definizione della tipologia e
della tempistica delle attività da svolgere nel quadro della Cairo Agenda for Action, nonché
all’adozione di un piano di azione condiviso, facendosi spesso promotore e sostenitore di
un reale coordinamento tra i partner. Ciò sia in seno al Gruppo dei Donatori internazionali,
sia nei numerosi sotto-gruppi tematici (ad esempio quelli su housing, energia ed ambiente,
trasporti, ecc).
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Criterio 4 - Managing for Results
Sin dai primi mesi del 2009, è stata avviata un’accurata azione di monitoraggio e
valutazione delle iniziative in corso volta ad accelerarne l’avanzamento e a migliorarne
l’efficacia, ponendo le basi per la programmazione futura. Questo importante esercizio di
aggiornamento e approfondimento delle procedure di monitoraggio e delle linee guida di
utilizzo e gestione dei fondi è stato svolto in linea con le procedure internazionali results
based.
Tale impegno continua ad essere perseguito nell’ambito del Programma italo-egiziano di
Conversione del Debito attraverso l’elaborazione di linee guida tecniche, finanziarie e di
visibilità. Anche in seno al programma Commodity Aid, con riferimento ai Fondi di
Contropartita, sono state elaborate specifiche procedure per l’utilizzazione dei fondi basate
sulle best practices in uso nel programma di Conversione del Debito, allo scopo di
armonizzare le procedure a vantaggio dei partners egiziani.
In riferimento alle procedure di monitoraggio si segnala l’elaborazione di uno specifico
toolkit per il monitoraggio dei progetti realizzati dalle ONG e destinato ad essere esteso
agli altri progetti di cooperazione.
Criterio 5 - Mutual accountability
La Cooperazione Italiana, promuovendo un partenariato paritetico, ha intrapreso alcune
misure per favorire dei meccanismi di responsabilità reciproca per i risultati dello sviluppo.
Uno degli esempi più validi in questo senso rimane l’Unità Tecnica di Supporto del
Programma italo-egiziano di Conversione del Debito, integrata da esperti italiani ed
egiziani, che ha il compito di assistere il Comitato di Gestione del Programma, assicurando
la valutazione tecnico-finanziaria e il monitoraggio dei progetti, i rapporti istituzionali con
il Ministero della Cooperazione Internazionale e con le altre Istituzioni interessate, la
valutazione tecnico-economica dei singoli interventi.
Una nuova modalità di Cooperazione: la Cooperazione Trilaterale
Nel secondo semestre del 2011, a seguito della ripresa delle attività del Centro Regionale di
Alessandria per la Salute e lo Sviluppo della Donna, sono state ridiscusse e finalizzate con
il Fondo per la Cooperazione Tecnica con l’Africa del Ministero egiziano degli Affari
Esteri, le modalità di realizzazione dell’Iniziativa di Cooperazione Trilaterale Italia – Egitto
– Sud Sudan “Maternità Sicura. Iniziativa di formazione di infermieri e ostetriche sudsudanesi”, relativa alla formazione professionale di levatrici sudanesi. Nel quadro
dell’intervento sono stati organizzati, presso il Centro di Alessandria, due corsi di
formazione (uno tenutosi dal 27 Novembre al 15 dicembre 2011 e uno dal 15 gennaio al 2
febbraio 2012) rivolti a circa 40 levatrici ed infermiere sud sudanesi.
I corsi hanno alternato, in maniera complementare, elementi di teoria a momenti di
formazione pratica, concentrandosi su temi fondamentali, quali l'assistenza prenatale e
post-partum, l'ostetricia di base, la gravidanza ad alto rischio, l'HIV, le mutazioni genitali
femminili e la violenza contro le donne, nonché la qualità dell'assistenza sanitaria. Alle
partecipanti è stato consegnato tutto il materiale relativo ai temi trattati, che servirá per le
attivitá di formazione che le beneficiare svolgeranno al loro rientro nelle diverse aree del
Paese di provenienza ed è stato rilasciato un certificato di frequenza.
18
Descrizione delle principali iniziative della Cooperazione Italiana in
Egitto, in rapporto agli Obiettivi del Millennio
I programmi della Cooperazione Italiana in Egitto sono allineati agli Obiettivi del
Millennio e, grazie alla diversificazione dei settori di azione e dei target specifici,
contribuiscono al loro raggiungimento in maniera bilanciata.
PROGRAMMA ITALO-EGIZIANO DI CONVERSIONE DEL DEBITO
Il Programma italo-egiziano di Conversione del Debito contribuisce al raggiungimento,
in via generale, dell’OdM n. 08 “Sviluppare una partnership Globale per lo Sviluppo” e,
nello specifico, del relativo Target 3 “Trattare globalmente i problemi legati al debito dei
Paesi in via di sviluppo”.
Lo strumento d’intervento impiegato è quello della conversione del debito egiziano
attraverso la creazione di un Fondo di Contropartita (CPF) presso la Banca Centrale
Egiziana, sul quale il Governo Egiziano versa, in valuta locale e secondo un calendario
prestabilito, il corrispettivo delle rate di debito dovute all’Italia nel periodo 2007-2012.
Il Programma, gestito da un Comitato di Gestione italo-egiziano coadiuvato da un’Unità
di Supporto Tecnico – UTS, diretta da un esperto italiano, si trova oggi nella sua seconda
fase. La prima fase, basata sull’Accordo di Conversione firmato a Roma il 19 febbraio
2001, é stata realizzata nel periodo 2001-2008; la seconda, basata sull’Accordo firmato al
Cairo il 3 giugno 2007, riguarda il periodo 2007-2012. Attualmente le parti stanno
negoziando l’avvio di una Terza fase del Programma.
Attraverso il finanziamento di numerose iniziative di sviluppo in diversi settori, il
Programma contribuisce direttamente anche al perseguimento di ulteriori OdM. I ventisei
progetti approvati intendono contribuire al raggiungimento di numerosi OdM:
OdM n.01 “Sradicare la povertà estrema e la fame”, in particolare il Target 2
“Raggiungere un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti, inclusi
donne e giovani” (progetti:”Distretti per la formazione tecnica all’impiego”, “Lotta alla
povertà attraverso la creazione di posti di lavoro nel settore informale della gestione dei
rifiuti solidi nella Regione del Cairo”, “Sistema di sviluppo sostenibile per la produzione
di palmed a datteri e olivi nel nord Sinai”, “Creazione di un network nazionale per il
riconoscimento dei diritti socio-economici dei piccoli produttori”, “Azione per i bambini
vulnerabili. Rafforzare le capacità di migliorare gli interventi”, “Un modello sostenibile
di sicurezza alimentare”, “Building Rural Assets with Valuable Opportunities”) e Target
3 “Dimezzare, tra il 1990 e il 2015, la percentuale di persone che soffre la fame”
(“Modello sostenibile di sicurezza alimentare”).
OdM n.03 “Promuovere l’eguaglianza di genere e l’empowerment delle donne (progetti:
“Promozione dei diritti delle donne attraverso il rafforzamento della società civile nel
Governatorato di Sohag”).
OdM n.07 “Assicurare la sostenibilità ambientale”(progetti: “Distretto conciario di
Robbiki – impianto di trattamento delle acque reflue”, “Gestione dei rifiuti solidi a
Minya”, “Gestione dei rifiuti solidi nel Governatorato di Qalyubia”, “ Sviluppo
sostenibile della costa meridionale del Mar Rosso”, “ Eco-turismo sostenibile nel
19
Governatorato della Nuova Valle”, “Utilizzo dei sistemi di remote-sensing per il
monitoraggio della qualità dell’acqua nella regione del Delta del Nilo in Egitto”,
“Sostegno alle Aree Protette in Egitto”).
OdM n.8 “Sviluppare una partnership globale per lo sviluppo”, con riferimento al Target
5 “In cooperazione con il settore privato, rendere disponibili i benefici delle nuove
tecnologie,
specialmente
per
quanto
riguarda
l’informazione
e
la
comunicazione”(“Modernizzazione degli istituti professionali attraverso l’introduzione di
Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione”, “Valutazione delle politiche di egovernment”).
EFFECTIVE SCHOOL TO WORK TRANSITION
GUIDANCE FOR YOUTH EMPLOYMENT (ILO)
THROUGH
CAREER INFORMATION
AND
Il Programma intende perseguire l’OdM n.01 “Sradicare la povertà estrema e la fame”
con riferimento al Target 2 “Raggiungere un’occupazione piena e produttiva e un lavoro
dignitoso per tutti, inclusi donne e giovani”. L’iniziativa, infatti, realizzata
dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), contribuisce a ridurre l’alto tasso di
disoccupazione fra i giovani, facilitando sia il processo di transizione dalla scuola al
mondo del lavoro, che la ricerca di maggiori e migliori opportunità di lavoro, con
particolare attenzione alle donne e ai disabili.
PROGETTI
1.
PROMOSSI ONG
PROMOZIONE
DELL’OCCUPABILITÀ E SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN
UN’OTTICA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE PER I GIOVANI EMARGINATI A RISCHIO DI
ESCLUSIONE, IN EGITTO E PALESTINA (Euro 583.376,00 complessivi, contributo DGCS
pari a Euro 270.000,00 )
Il progetto, che è iniziato nel corso del 2012, e viene realizzato per la parte Egitto, dal
VIS, mira in via principale all’OdM n.01 “Sradicare la povertà estrema e la fame” con
riferimento al Target 2 “Raggiungere un’occupazione piena e produttiva e un lavoro
dignitoso per tutti, inclusi donne e giovani” e, in via secondaria, all’OdM n.08
“Sviluppare una partnership globale per lo sviluppo”, con riferimento al Target 1
“Rivolgersi ai bisogni specifici dei Paesi meno avanzati, di quelli privi di sbocco al mare
e dei piccoli stati insulari in via di sviluppo”.
L’iniziativa intende sviluppare una strategia integrata e multi-attore volta a promuovere
l’occupabilità e l’inserimento sociale dei giovani in Egitto e in Palestina, rivolgendo una
particolare attenzione a quelli più vulnerabili, a rischio di esclusione sociale, o
appartenenti a minoranze etniche o religiose
Il Progetto indirizza il suo intervento all’Istituto Don Bosco del Cairo (Egitto) e alla
Scuola Tecnica di Betlemme (Palestina), proponendosi di aumentare la qualità
dell’offerta formativa, favorire la cooperazione in questo settore fra i due Paesi coinvolti,
e potenziare i legami tra formazione tecnica e professionale e mercato del lavoro
attraverso tre specifiche direttrici di intervento:
20
1. sviluppo della formazione professionale flessibile, in un’ottica di apprendimento
permanente ed orientata alle necessità del mercato del lavoro locale, secondo
meccanismi in grado di valorizzare le competenze acquisite nella pratica.
2. potenziamento dei servizi di formazione professionale standard e di inserimento
nel mercato del lavoro;
3. miglioramento del lavoro in rete e lo scambio di esperienze e buone prassi fra gli
stakeholder coinvolti nella formazione tecnica e professionale, e gli attori chiave
del mercato del lavoro in Egitto e Palestina.
Il Progetto si inserisce nel contesto della formazione tecnica e professionale, settore
divenuto una delle priorità piú stringenti nella piattaforma politico-programmatica del
Governo egiziano, anche a seguito degli eventi politici del gennaio 2011, e risulta in linea
con le linee strategiche di sviluppo nazionale del Sesto Piano Quinquennale Egiziano
2007-2012. Il progetto si inserisce, altresì, in un’ampia strategia di intervento nazionale
che ha favorito, nell’ultimo quinquennio, l’attuazione di programmi di cooperazione
internazionale per la formazione tecnico-professionale, tra i quali si porta all’attenzione,
tra gli altri, il programma co-finanziato dall’Unione Europea e dal Governo egiziano,
volto alla promozione di una riforma del sistema di formazione professionale (Technical
and Vocational Education and Training System – TVET), nonché quello per la
formazione di un cluster integrato (TECs), avviato nell’ambito del Programma ItaloEgiziano di Conversione del Debito.
2. “EGITTO – LOTTA
CONTRO LA POVERTÀ E L’ESCLUSIONE SOCIALE: SVILUPPO
COMUNITARIO NEL GOVERNATORATO DI GIZA” – COSPE/MAIS
L’iniziativa persegue l’OdM 01 “Sradicare la povertà estrema e la fame”, con riferimento
al Target 2 “Raggiungere un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per
tutti, inclusi donne e giovani” e l’OdM 3 “Promuovere l’eguaglianza di genere e
l’epowerment delle donne”. Il progetto ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo umano e
alla riduzione della povertà a Giza, attraverso il rafforzamento delle associazioni di base.
Il programma promuove l’utilizzo del microcredito in favore delle donne e incoraggia la
diretta partecipazione, a livello comunitario, dei singoli cittadini (giovani, donne e
genitori/insegnanti), e delle Associazioni di Sviluppo Comunitario (CDA) nella gestione
dei servizi. La partecipazione e’ promossa, altresi’, attraverso la creazione di comitati di
villaggio con sede nelle CDA, di cui sono membri attivi anche giovani, donne, genitori ed
insegnanti, per la promozione di attivita’ specifiche legate all’ambiente ed alla tutela e
promozione dei diritti dei minori e delle donne.
La metodologia dell’intervento e’ finalizzata a promuovere l’iniziativa di comunità (con
particolare attenzione alla partecipazione di donne, giovani, bambini), favorendo
l’attivazione di un processo di governance attiva in seno alle CDA partner.
INIZIATIVA
DI COOPERAZIONE TRILATERALE – MATERNITÀ
FORMAZIONE DI INFERMIERI E OSTETRICHE SUD-SUDANESI
SICURA. INIZIATIVA
DI
L’iniziativa intende perseguire molteplici OdM, in particolare l’OdM n.04 “Ridurre la
mortalità infantile”, con riferimento al Target 1 “Ridurre di 2/3, fra il 1990 e il 2015, il
21
tasso di mortalità infantile sotto i 5 anni” e l’OdM n.05 “Migliorare la salute materna”,
con riferimento al Target 1 “Ridurre di ¾ , fra il 1990 e il 2015, il tasso di mortalità
materna”.
Il Programma di Cooperazione Trilaterale, co-finanziato dalla Direzione Generale per la
Cooperazione allo Sviluppo del Ministero italiano degli Affari Esteri e dal Fondo
egiziano di Cooperazione Tecnica con l’Africa del Ministero egiziano degli Affari Esteri,
intende migliorare i curricula formativi del personale sanitario sud sudanese e i servizi
offerti nell’assistenza alla madre e al bambino.
INTERVENTO
DI EMERGENZA PER LA SICUREZZA ALIMENTARE DELLA POPOLAZIONE
VULNERABILE
(2.000.000,00 Euro).
L’iniziativa, completamente finanziata a dono dalla Direzione Generale della
Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, realizzata dal Programma
Alimentare Mondiale (PAM) e conclusasi ad agosto 2012, mira al perseguimento
dell’OdM n.01 “Sradicare la povertà estrema e la fame” con riferimento al Target 3
“Dimezzare, fra il 1990 e il 2015, la percentuale di persone che soffre la fame”.
Il programma intende, infatti, contribuire a migliorare le condizioni di vita delle famiglie
più vulnerabili nelle aree svantaggiate dell’Egitto, nell’ambito del Programma nazionale
volto a fornire derrate alimentari a prezzi calmierati (Ration Card System) per 64, 2
milioni di persone implementato dal Ministero del Supply e del Commercio Interno che
prevede la fornitura di 4 alimenti di base (olio, zucchero, riso e tè).
L’intervento ha contribuito a soddisfare i bisogni alimentari di base in 4 Distretti (Al
Fashn, Beba, Alwasta, Samsata) del Governatorato di Beni Suef, attraverso la fornitura di
olio (1.000 tonnellate) e zucchero (1,100 tonnellate).
IMPROVING
HOUSEHOLD FOOD AND NUTRITION SECURITY IN EGYPT BY TARGETING
WOMEN AND THE YOUTH , realizzato grazie ad un contributo volontario alla FAO, pari a
circa 3 milioni di USD, è stato ufficialmente avviato il 10 maggio 2013 con un ‘Inception
workshop’ organizzato dalla FAO, cui ha partecipato anche il Ministro dell’Agricoltura,
Esso persegue l’OdM n.01 “Sradicare la povertà estrema e la fame” con riferimento al
Target 3 “Dimezzare, fra il 1990 e il 2015, la percentuale di persone che soffre la fame”.
Questo intervento, realizzato dal Food Security Information Center (FSIC) in
collaborazione con il “Rural Women Department” del Ministero egiziano
dell’Agricoltura, è stato progettato per sostenere il Governo egiziano, le Istituzioni
competenti e le comunità nel miglioramento della sicurezza alimentare e della nutrizione
delle fasce piú vulnerabili della popolazione. L’iniziativa intende, infatti, contribuire al
miglioramento delle competenze di donne e giovani nelle attivitá legate alla produzione
di alimenti, nell’allevamento di piccoli animali e in altre attività imprenditoriali, oltre che
innalzare il loro livello di conoscenza in materia di nutrizione, attraverso educazione
alimentare e Piani di Comunicazione volti al cambiamento delle abitudini alimentari.
Inoltre, il programma sosterrà il Governo egiziano nell’obiettivo di migliorare lo stato di
nutrizione dei neonati e dei bambini, attraverso la creazione di un ambiente sicuro da un
punto di vista alimentare, nel quale donne e giovani abbiano accesso a cibo sufficiente e
diversificato, sia di origine animali che vegetale. La filosofia che sottende al progetto è
che un approccio integrato capace di coniugare produzione alimentare ed educazione
22
alimentare possa avere un impatto maggiore sulla popolazione, rendendo possibile il
raggiungimento dell’obiettivo di sviluppo del progetto stesso.
PROMOZIONE DEI MINORI ED EMPOWERMENT DELLA FAMIGLIA NEL GOVERNATORATO
DEL FAYOUM (1.500.000,00 Euro) – Accordo siglato il 26 giugno 2012.
Il Programma mira all’OdM n.01 “Sradicare la povertà estrema e la fame”, con
riferimento al Target 2 “Raggiungere un’occupazione piena e produttiva e un lavoro
dignitoso per tutti, inclusi donne e giovani”; all’OdM n.02 “Rendere universale
l’educazione primaria”, con riferimento al Target 1 “Assicurare che ovunque, entro il
2015, i bambini, sia maschi che femmine, possano portare a termine un ciclo completo di
istruzione primaria”; all’OdM n.03 “Promuovere l’uguaglianza di genere e
l’empowerment delle donne”, con riferimento al Target 1 “Eliminare le disparità di
genere nel campo dell’educazione primaria e secondaria, preferibilmente entro il 2005, e,
a tutti i livelli educativi entro il 2015”; all’OdM n.04 “Ridurre la mortalità infantile”, con
riferimento al Target 1 “Ridurre di 2/3, fra il 1990 e il 2015, il tasso di mortalità infantile
sotto i 5 anni” e, infine, all’OdM n.05 “Migliorare la salute materna”, con riferimento al
Target 1 “Ridurre di ¾, fra il 1990 e il 2015, il tasso di mortalità materna”.
Il Programma, infatti, promuoverà la creazione di un modello integrato di sviluppo volto
a garantire l’attuazione, a livello locale, del primo Piano Nazionale per i Minori. Il
modello costituirà una base di dati, informazioni e feedback per l’identificazione e la
formulazione, da parte del Consiglio Nazionale dell’Infanzia e della Maternità (NCCM) e
delle competenti autorità, di opportune strategie e piani di azione locali che promuovano
una maggiore fruizione dei diritti da parte dei minori, soprattutto quelli appartenenti alle
fasce più marginali.
Nello specifico il Programma si svolgerà a due livelli, connessi tra loro, in un approccio
“bottom-up”. A livello decentrato (Governatorato di El Fayoum), il Programma
promuoverà azioni di empowerment socio-economico per le famiglie beneficiarie
attraverso un rafforzamento delle capacità di coordinamento e di erogazione dei servizi di
base da parte delle Istituzioni e della società civile e la realizzazione di attività di
sensibilizzazione con la diretta partecipazione delle famiglie. L’intervento sarà diretto a
contribuire alla diminuzione di pratiche e fenomeni che di fatto impediscono la fruizione
dei diritti dei minori, quali le mutilazioni genitali femminili, i matrimoni precoci,
l’abbandono scolastico e il contestuale lavoro minorile, la non iscrizione anagrafica alla
nascita, la denutrizione e malnutrizione infantile e delle madri in allattamento. Attività di
micro-credito saranno dirette al miglioramento delle condizioni economiche delle
famiglie beneficiarie, con particolare attenzione a quelle monoparentali (donne
capofamiglia).
A livello centrale, l’esperienza così maturata, dovrà dar luogo ad indicazioni e linee guida
che saranno assunte dal Consiglio Nazionale per l’Infanzia e la Maternità per essere
riproposte in altre zone del Paese, nel quadro del Piano Nazionale per i Minori.
23
SECONDA PARTE11
Titolo iniziativa
Codice crs
Settore OCSE/DAC
Descrizione codice
OCSE/DAC
Chiarimenti codice
OCSE/DAC
Tipo iniziativa
Canale
Gestione
PIUs (struttura di
implementazione o
monitoraggio indipendente)
Sistemi Paese (procedure di
bilancio e di auditing del paese
partner)
Accordi Multi-donatori
Importo complessivo
Importo trasferito (depositato
sul Fondo di Contropartita al
31.12.2011)
Importo erogato nel 2012
(Euro)
Tipologia
Grado di legamento
ODM1
ODM1 testo
ODM2
ODM2 testo
ODM3
ODM3 testo
Programma di Conversione del Debito – II
fase
60061 Debt for development swap
600 Action relating to debt
Debt for development swap
Allocation of debt claims to use for development
(e.g., debt for education, debt for environment).
Conversione del Debito
Bilaterale
Affidamento altri enti
Si
Si
No
100.000.000,00 USD (74.000.000,00 Euro circa)
100.000.000,00 USD
Circa 16 Milioni USD
Dono
Slegato
08
08 Sviluppare una partnership globale per lo
sviluppo
08 T 4
T 4 Trattare globalmente i problemi legati al
debito dei PVS.
08 T 5
T 5 In cooperazione con il settore privato, rendere
disponibili i benefici delle nuove tecnologie,
11
In questa esposizione, il Programma di Conversione del Debito viene riassunto in un'unica tabella. Non
sono previste singole tabelle per ogni iniziativa.
24
ODM4
ODM4 testo
ODM5
ODM5 testo
ODM6
ODM6 testo
ODM7
ODM7 testo
Rilevanza di genere
specialmente per quanto riguarda l’informazione
e la comunicazione
01
01 Sradicare la povertà estrema e la fame
01 T 2
01 T2 Raggiungere un’occupazione piena e
produttiva e un lavoro dignitoso per tutti, inclusi
donne e giovani
03
03 Promuovere l’eguaglianza di genere e
l’empowerment delle donne
07
07 Assicurare la sostenibilità ambientale
Principale o Secondario in relazione alle
iniziative
Parte descrittiva
Contesto in cui si colloca l’iniziativa
Il secondo Accordo di Conversione del Debito tra il Governo italiano e il Governo
egiziano per un valore di 100 milioni di USD è stato firmato il 3 giugno 2007 ed è entrato
in vigore alla stessa data. L’Accordo, che ha una durata di sette anni, segue un precedente
Accordo sottoscritto nel 2001 per un importo di debito cancellato pari a 149 milioni di
USD.
L’Accordo prevede la creazione di un Fondo di Contropartita (CPF) sul quale viene
accreditato in valuta locale, Lire Egiziane, il corrispettivo delle rate del debito comprese
nel quinquiennio giugno 2007 – giugno 2012. Le risorse generate dalla conversione sono
utilizzate per la realizzazione di progetti volti a sostenere lo sviluppo socio-economico
sostenibile dell’Egitto, congiuntamente identificati dalle Parti.
Con la firma della Dichiarazione Congiunta relativa al Programma di Conversione del
Debito in progetti di sviluppo sottoscritta il 12 maggio 2009, le Parti hanno definito le
linee guida del Programma di Conversione del Debito, in armonia con le priorità del
Sesto Piano Nazionale Quinquennale 2007-2012:
·
·
·
·
·
Lo sviluppo delle risorse umane (in particolare la formazione tecnica e
professionale);
La modernizzazione dell’industria nei settori ad alto impatto sociale (industria
conciaria, agroalimentare) e l’introduzione di tecnologia pulita;
L’incremento e il miglioramento della produzione, logistica ed export dei prodotti
agricoli (la Green Trade Initiative, estensione del progetto pilota “Corridoio
Verde”);
La protezione dell’ambiente;
Lo sviluppo sociale a sostegno delle fasce deboli e dei gruppi vulnerabili (donne e
minori).
25
Il Programma italo-egiziano di Conversione del Debito si configura come uno strumento
di rafforzamento in aree e settori strategici del partenariato italo-egiziano e rappresenta
un’esperienza di grande valore sia per l’Italia che l’Egitto, poiché contribuisce
notevolmente ad intensificare le relazioni bilaterali tra i due Paesi, radicate in lunghi
secoli di storia e di continuo interscambio tra le due sponde del Mediterraneo.
Aspetto rilevante è altresí la natura del finanziamento. Si tratta, infatti, di fondi che dal
punto di vista meramente giuridico non appartengono più al Governo italiano e che sono
stati ricavati dall’abbuono di vecchi crediti di sviluppo, il che fornisce la possibilità,
nonostante le ristrettezze economiche che caratterizzano il periodo che stiamo
attraversando, di realizzare importanti iniziative di sviluppo, senza nessun esborso reale
da parte delle casse dello Stato.
Il modello di gestione del Programma ha carattere bilaterale: la direzione, infatti, é
assegnata ad un Comitato Paritetico di Gestione integrato dal locale Ministro della
Cooperazione Internazionale e dall’Ambasciatore d’Italia al Cairo. Appare evidente come
tale modello rappresenti una ulteriore buona pratica per il consolidamento di una
Cooperazione allo Sviluppo basata, da un lato, su una partnership realmente paritaria tra
il donatore e il paese beneficiario, dall’altra, dal punto di vista del donatore, da un
processo decisionale totalmente decentralizzato attraverso il sopra menzionato Comitato
di Gestione.
Breve descrizione dell’iniziativa e obiettivo
L’iniziativa mira ad alleggerire il debito estero dell’Egitto (debito di 149 Milioni di US
dollari circa nella Prima Fase, 100 Milioni di US dollari nella Seconda Fase e 100 Milioni
di US dollari nella Terza Fase), liberando risorse da destinare alla realizzazione di
iniziative per lo sviluppo sostenibile del Paese.
La strategia di azione del Programma è stata definita in base a due obiettivi principali:
contribuire al sostegno delle priorità di sviluppo dell’Egitto e ottenere potenziali ritorni
del Sistema Italia, traendo ispirazione da esperienze italiane di successo che, una volta
adattate al contesto locale e adeguatamente testate, possano rappresentare un valido
modello da replicare. Il coinvolgimento di capacità tecniche e della expertise italiana
rappresenta quindi un ulteriore valore aggiunto dei progetti, nell’ottica di una reale
partnership italo-egiziana.
La seconda fase del Programma si basa quindi su due principali criteri: il criterio del
mutuo beneficio, nel quale gli obiettivi dei due partner vengono egualmente perseguiti; e
il criterio della reciprocità di interessi, nel quale i due partner traggono vantaggio
dall’esecuzione dei progetti. Lo scopo ultimo è quello di realizzare iniziative diverse in
settori innovativi, con un potenziale e significativo impatto nell’area Mediterranea.
I settori principali di intervento, congiuntamente individuati nel nuovo Accordo, sono:
·
sviluppo delle risorse umane,
·
trasferimento tecnologico e sostegno ai centri di innovazione,
·
promozione, organizzazione e logistica della produzione primaria,
26
·
tutela e gestione delle risorse naturali,
·
sviluppo sociale.
Al fine di rafforzare il partenariato e la cooperazione tra i due paesi, saranno pertanto
privilegiati progetti da implementare in quei settori in cui entrambe le parti hanno un
vantaggio comparato, beneficiando in particolare dell’esperienza italiana in ambiti quali
la formazione tecnica e professionale, il trasferimento di know-how, le metodologie di
produzione, l’ambiente e il patrimonio culturale, la creazione di impiego, ecc.
Per la selezione e il monitoraggio delle iniziative ammesse al finanziamento, l’Accordo
istituisce un Comitato di Gestione italo-egiziano, presieduto dall’Ambasciatore d’Italia
al Cairo e dal Ministro per la Pianificazione e la Cooperazione Internazionale, e una
Unità di Supporto Tecnico (UST), composta da esperti italiani ed egiziani, con compiti
di valutazione e monitoraggio tecnico-finanziario del Programma e dei progetti.
ATTIVITÀ DELL’UNITÁ DI SUPPORTO TECNICO
Qui di seguito si illustrano le attività che svolge l’Unità di Supporto Tecnico:
-
controllo e monitoraggio delle rate del debito versate nel Fondo di Contropartita e
del trasferimento delle rate dal Fondo ai conti dei progetti sulla base dei piani di
attività e finanziari approvati per ciascun progetto;
-
supporto alla predisposizione della documentazione tecnico-finanziaria: proposte
di progetto, documenti di identificazione, documenti di progetto; valutazione delle
iniziative; preparazione degli accordi esecutivi dei progetti ammessi al
finanziamento; programma di lavoro e budget dell’Unità di Supporto Tecnico;
attività di assistenza tecnica: predisposizione dei Termini di Riferimento,
predisposizione di avvisi di selezione esperti, contratti, bandi per la selezione di
ONG (call for proposals); partecipazione ad eventi, seminari, con e in
rappresentanza dell’Ufficio di Cooperazione al Cairo; predisposizione di rapporti
di avanzamento trimestrali, note e schede informative per l’Ambasciata/UTL e
per il MAE-DGCS;
-
analisi e valutazione delle proposte progettuali (Project Identification Document)
e dei documenti di progetto (Project Document) da sottoporre all’approvazione
del Comitato di Gestione;
-
analisi e valutazione dei piani di attività semestrali e dei rapporti di avanzamento;
analisi delle varianti;
-
organizzazione e follow up dell’audit finanziario dei progetti (realizzato su 5
iniziative tra quelle in corso di realizzazione da una società di audit esterna);
-
predisposizione del materiale per articoli sulla stampa nazionale, in arabo, inglese
e francese, organizzazione di interviste con funzionari/tecnici sulle iniziative del
Programma.
27
Impatto occupazionale, socio-economico ed ambientale dell’iniziativa
Impatto occupazionale: il Programma di Conversione del Debito interviene a sostegno
dell’occupazione in vari modi: 1) nel settore informale, attraverso la promozione di
micro–imprese e la fornitura di corsi di formazione tecnico-professionale; 2) nel settore
agricolo attraverso attività mirate all’aumento della produttività del suolo e l’introduzione
di nuove tecnologie; 3) nella pubblica amministrazione attraverso la fornitura di capacity
building sia a livello centrale che locale.
Impatto socio-economico: i progetti avviati e/o in fase di formulazione sono rivolti
principalmente allo sviluppo delle aree maggiormente disagiate del Paese, nonché dei
gruppi sociali più a rischio, in particolare donne e bambini.
Impatto ambientale: il Programma promuove i principi dello sviluppo sostenibile,
finanziando diverse iniziative di capacity building per la formulazione e l’adozione di
politiche di sviluppo sostenibile dell’ambiente, di gestione dei rifiuti solidi, di tutela e
monitoraggio delle risorse idriche, di promozione del turismo eco-compatibile e di
introduzione di tecnologie pulite.
Modalità di valorizzazione dell’iniziativa
Il Programma di Conversione del Debito rappresenta la principale iniziativa della
Cooperazione Italiana in Egitto, sia per l’entità del contributo che per la varietà dei settori
d’intervento. Oltre alla pubblicazione, negli anni passati, di brochure e volumi illustrativi,
è stata realizzata una sezione specifica sul sito dell’Ufficio di Cooperazione
dell’Ambasciata d’Italia a Il Cairo. Inoltre, nel corso del 2012, si sono tenute cerimonie
ed eventi specifici legati ai programmi, tra cui l’inaugurazione del Centro per
l’artigianato di El Kharga realizzato dall’iniziativa eseguita dall’ONG CISS “Eco-turismo
per lo sviluppo sostenibile del Governatorato della Nuova Valle”, cui ha partecipato
anche il Primo Ministro egiziano, Hesham Khandil.
Stato di avanzamento dell’iniziativa
La situazione di generale instabilità del Paese, protrattasi anche negli ultimi mesi
dell'anno, non ha favorito un regolare svolgimento delle attività. Ció ha portato a dei
rallentamenti e richiesto l'approvazione di estensioni non onerose della durata delle
iniziative.
Le iniziative in corso, tuttavia, avanzano e diverse si avviano alla conclusione. L'importo
impegnato, che supera il 93% del totale, 27 iniziative approvate, e l'importo erogato, che
ha raggiunto a fine 2012 il 42,3% del totale del Programma, evidenziano il positivo
progresso registratosi negli ultimi 3 anni, come evidenziato nello specchietto riassuntivo
sottostante.
28
Totale erogato al 31/12 di ogni anno
DUSA (milioni)
2007
0
2008
0,5
2009
4,0
2010
15,1
2011
26,0
2012
42,3
2013*
47,7
* al 31 gennaio 2013
Si elencano le iniziative approvate, quelle in corso e quelle in fase di formulazione, il
titolo e l'importo del finanziamento in EGP e in Dollari USA (30 in totale):
- 27 iniziative approvate;
- 3 in fase di formulazione.
Tabella 1 Progetti approvati
1. Lotta alla povertà attraverso la creazione di posti di lavoro nel settore
informale della gestione dei rifiuti solidi urbani nella Grande Cairo
(International Center for Environment and Development- ICED)
2. Modello sostenibile di sicurezza alimentare (WFP)
3. Utilizzo dei sistemi di remote sensing per il monitoraggio della qualità
dell'acqua nella regione del Delta del Nilo (National Water Research
Center-NWRC - centro di ricerca del Ministero delle Risorse Idriche)
4. Egitto a misura di bambino – Osservatorio nazionale dei diritti del
bambino (National Council for Childhood and Motherhood-NCCM)
5. Centro per il Coordinamento, Monitoraggio e Supporto al Contratto
Sociale (UNDP/Information Decision Support Centre-IDSC)
6. Ecoturismo per uno sviluppo sostenibile nel Governatorato della New
Valley (ONG Italiana CISS)
7. Promozione dei diritti delle donne attraverso il rafforzamento delle
organizzazioni della società civile nel governatorato di Sohag (ONG
Italiana MAIS)
8. Sviluppo sostenibile della costa meridionale del Mar Rosso (Hurghada
Environment Protection and Conservation Association – HEPCA)
9. Modernizzazione degli Istituti professionali attraverso le tecnologie
dell'informazione e della comunicazione (Ministero delle Comunicazioni e
29
Dollari USA
393.156
8.309.900
261.600
3.003.755
4.770.723
662.659
667.464
2.239.436
1.477.992
Tecnologie dell’Informazione/UNDP-ICT Trust Fund/Istituto Don Bosco)
10. Una rete di piccoli produttori per il riconoscimento dei diritti sociali ed
economici (ONG Italiana COSPE)
11. Valutazione delle politiche di e-government in Egitto (Ministero dello
Sviluppo Amministrativo/National Management Institute/OCSE)
12. Polo per la formazione tecnica e professionale (Educational
Development Fund-EDF)
13. Sistema di sviluppo sostenibile per la produzione di palme da datteri e
olive nel Nord Sinai (Egyptian Association for Science and Technology
Experts –EASTE)
14. Azioni per bambini vulnerabili. Migliorare le competenze per
rafforzare gli interventi (ONG Italiana Ricerca e Cooperazione)
15. Azioni per lo sviluppo del settore della pesca in Egitto (Ministero
dell’Agricoltura/General Authority for Fish Resources DevelopmentGAFRD)
16. Gestione dei rifiuti solidi nel Governatorato di Minya (Ministero
dell’Ambiente/UNDP)
17. Distretto conciario di Robbiki (Ministero Commercio e
Industria/Investment Development Authority)
18. Unità per la governance sanitaria (Università Alessandria/ Medical
Research Institute/Istituto Superiore di Sanità Roma)
19. Gestione dei Rifiuti Solidi nel Governatorato di Qalyubia
(International Centre for Environment and Development – ICED)
20. Safer environment for children (Save the Children Italia)
21. Sostegno all'impiego giovanile (ILO)
22. IMIS: Gestione della Migrazione (Ministero del Lavoro ed
Emigrazione/OIM)
23. Riabilitazione psicologica per la disabilità mentale (ONG egiziana:
Alex Work Shop Centre – AWSC)
24. Green Trade Initiative (Ministero del Commercio e Industria/UNIDO)
25. Sostegno alle Aree Protette (Ministero dell'Ambiente/UNDP)
26. Sviluppo delle Capacità Artigianali e Miglioramento della Condizione
Economica delle Donne in Alto Egitto (Ministero dell’Agricoltura/IAMB)
27. Azioni comunitarie per ridurre la povertà nell'Alto Egitto Governatorato del Fayoum (ONG italiane MAIS-COSPE)
Totale
Gestione e Assistenza Tecnica
Sub totale
Progetti in fase di formulazione
1. Verso un impiego sostenibile: formazione professionale nel settore delle
costruzioni (ONG italiana Progetto Sud)
2. Gestione del parco archelogico di Medinet Madi (Supreme Council of
Antiquities/UNDP)
3. Panificio meccanizzato (Ministero dell'Approvvigionamento/WFP)
Sub totale
Totale
749.176
368.482
15.118.163
1.187.375
731.674
6.880.937
5.763.765
11.446.642
4.448.055
443.559
751.084
1.055.948
1.331.179
456.230
9.830.315
1.967.392
4.113.637
741.892
89.172.192
4.000.065
93.172.257
746.715
536.561
5.544.467
6.827.743
100.000.000
30
Iniziative in corso, concluse o che si avviano a conclusione
Centro per il Coordinamento, Monitoraggio e Supporto al Contratto Sociale" (UNDP /
Information Decision Support Center)
Il Centro per il Contratto Sociale, costituito in seno al Gabinetto del Ministro, ha
acquisito, nella particolare congiuntura socio-politica in cui l'Egitto si trova, grande
visibilità e ha valorizzato e rafforzato il ruolo di "advisor" su questioni di massima
rilevanza per il Paese, anche partecipando alla stesura di alcuni articoli della Nuova
Costituzione e fornendo consulenze specifiche sulla agenda legislativa. Le attività sono
state aggiornate sulla base delle nuove esigenze e riorientate a sostegno del “National
Dialogue” su temi cruciali quali la democratizzazione, la good governance e la lotta alla
corruzione. La conclusione è prevista per il giugno 2013.
Principali attività realizzate:
- capacity building di ONG locali su: formulazione e valutazione di progetti, needs
assessment a livello locale, monitoraggio e valutazione di progetti realizzati da
ONG e progetti realizzati dal Governo;
- sostegno alla nuova Costituzione: sono stati organizzati eventi sulle best practices
internazionali, promosso il dialogo con associazioni e società civile al fine di
proporre e presentare proposte costruttive sulle diverse sezioni della Costituzione.
L'Assemblea Costituente, impegnata nella elaborazione del testo della
Costituzione, rende progressivamente pubblici le sezioni e gli articoli: i
commenti, le critiche, le proposte condivise da associazioni, ONG, attivisti di
diritti umani, costituzionalisti, ecc., sono presentate dal Social Contract Centre
all'Assemblea Costituente;
- su richiesta dell'Assemblea Costituente, è stata accolta la proposta di creazione di
un Consiglio Economico e Sociale (sul tipo del nostro CNEL, con il quale sono
stati infatti presi contatti) e di una Authority per la lotta contro la corruzione: due
punti che sono stati inseriti nella bozza di nuova Costituzione;
- sostegno alla Presidenza del Consiglio (Cabinet of Ministers) per l'agenda
legislativa (in assenza del Parlamento, supplisce il Cabinet of Ministers);
- formazione per i giovani, gruppi giovanili universitari, attività di governance nei
settori della sanità, educazione, acqua e igiene con interventi a livello pilota nel
Governatorato del Fayoum, dove si concentrano molti interventi della
Cooperazione italiana.
Valutazione delle politiche di e-government in Egitto (Ministero dello Sviluppo
Amministrativo/National Management Institute/OCSE)
I cambiamenti istituzionali in seno al Ministero dello Sviluppo Amministrativo
(attualmente è in carica un Acting Minister) hanno rallentato la realizzazione della Peer
Review da parte dell’OCSE che ha, tuttavia, portato a termine il lavoro di indagine e
raccolta dati con i tre Paesi Revisori, Italia-Messico-Inghilterra e ha elaborato il rapporto
ad interim che include le raccomandazioni per la formulazione del Piano di Azione
Nazionale sull'E-government 2012-2017. Il 29 e 30 ottobre 2012 si è tenuto il secondo
working group a Parigi su "open and innovative government", in occasione del quale si è
discusso anche dell’e-government review dell’Egitto con i paesi OCSE e MENA, passo
formale obbligatorio per tutte le review OCSE. Resta pertanto da definire la data
31
dell'evento ufficiale da tenersi a Il Cairo per la presentazione della Peer Review.
Successivamente il rapporto sarà inviato al Network OCSE for e-government, per poi
procedere alla pubblicazione della versione finale, in arabo e inglese, che conterrà gli
esiti della valutazione e le proposte di azione nel medio termine.
Ecoturismo per lo sviluppo sostenibile nella Nuova Valle (ONG italiana CISS)
Il Progetto, concluso nel dicembre 2012, ha conseguito eccellenti risultati attraverso la
realizzazione di interventi nelle oasi del Governatorato della Nuova Valle - El Kharga,
Dakhla e Farafra - volti a salvaguardare, promuovere e valorizzare l'inestimabile
patrimonio archeologico, culturale e ambientale del Governatorato. In particolare,
nell'oasi di El Kharga, l'iniziativa è intervenuta nell'area degli insediamenti romani
risalenti al III secolo D.C., creando percorsi obbligati da seguire in macchina o a piedi, in
grado di salvaguardare i reperti e le antiche strutture. Il progetto ha installato una
segnaletica informativa - che il Ministero delle Antichità ha proposto di applicare ai siti
archeologici dell'intero Egitto - muretti e cordoni protettivi creati in modo da avere
minimo impatto sul paesaggio circostante e ha realizzato campagne di sensibilizzazione e
promozione del patrimonio archeologico e naturalistico della Nuova Valle, presso i
principali tour operator, al fine di favorire l'inserimento dei siti archeologici nei percorsi
turistico-culturali da questi offerti. L'iniziativa ha realizzato materiale informativo e
promozionale: una guida turistica illustrata sui siti storici e archeologici della Nuova
Valle, una guida sui possibili itinerari, un CD interattivo, una mappa delle principali oasi
del Governatorato e dei siti archeologici presenti. Il progetto ha creato un centro per
l'artigianato a El Kharga, inaugurato il 20 ottobre 2012, dal Primo Ministro egiziano,
Hisham Kandil, alla presenza dei Ministri delle Antichità e del Turismo, del Vice
Ministro della Cultura e del Governatore della Nuova Valle.
Nel dicembre scorso, a conclusione del progetto, alla presenza del Governatore della
Nuova Valle, è stata organizzata, presso l'Istituto Italiano di Cultura, la "Settimana della
Nuova Valle", una vetrina aperta su uno dei Governatorati più attivi e meno conosciuti
dell'Egitto, una mostra-mercato per far apprezzare le bellezze artigianali, gastronomiche e
culturali della Nuova Valle, continuando l'impegno italiano, attraverso la Cooperazione,
per promuovere e incentivare il turismo eco-sostenibile verso una delle aree più
interessanti dal punto di vista paesaggistico e culturale. In tale occasione è stata
inaugurata la mostra "Artiglianato Ambientale e Potenzialità turistiche del Governatorato
della Nuova Valle". Il CISS ha presentato il progetto attraverso un documentario sulle
attività svolte nel Governatorato e sui risultati conseguiti.
Creazione di un network nazionale per il riconoscimento dei diritti socio-economici dei
piccoli produttori (ONG italiana COSPE in collaborazione con la "Fondazione Ayedi
Masreya )
Il progetto è realizzato dalla ONG italiana Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi
Emergenti (COSPE) in collaborazione con la "Fondazione Ayedi Masreya",
organizzazione egiziana no-profit che raccoglie circa 4.000 produttori e associazioni di
produttori e micro imprese nel settore agricolo e dell'artigianato. Il progetto, conclusosi
nel gennaio 2013, ha contribuito alla creazione di una rete a livello nazionale di
produttori che operano nel commercio equo e solidale e a rafforzare le capacità della
Fondazione nel sostenere e favorire il riconoscimento dei diritti socio-economici dei
32
gruppi piú marginalizzati di produttori, rafforzando le loro capacità di rappresentanza e
negoziazione in tema di sicurezza sociale e assistenza sanitaria, nonché di marketing e
commercializzasione dei prodotti agroalimentari e di artigianato locale per incrementarne
la vendita sul mercato interno e all'estero. Al fine di facilitare la fruizione dei diritti socioeconomici di base anche da parte dei produttori piú marginalizzati e promuovere lo
sviluppo della microimpresa e attivitá generatrici di reddito - in particolare per le donne il progetto ha istituto nella Fondazione Ayadi Masreya: i) una Unità di servizi sociali e
per la sicurezza sul lavoro (circa 70 produttori membri della fondazione beneficiano di
una assicurazione sanitaria), e ii) una Unità di servizi per lo sviluppo dell’impresa. Sono
stati realizzati corsi di formazione per migliorare la qualità dei prodotti, corsi di
marketing per incrementare la vendita e di design per introdurre prodotti nuovi; concessi
microcrediti per l'acquisto di macchinari per taglio e cucito o telai per i tappeti; inoltre
sono state organizzate mostre e showroom per la promozione e la vendita dei prodotti e
creati contatti all'estero per l’esportazione dei prodotti in particolare in Italia e negli Stati
Uniti. Altro importante risultato conseguito dal progetto, la creazione di un sito internet
che include un database dei prodotti suddivisi per categoria e un catalogo per la vendita
on line.
Distretto per la formazione tecnica e professionale (Education Development Fund –
EDF)
Attraverso questo Programma, l'Italia sostiene il piano di riforma del sistema di istruzione
tecnica e professionale del Governo egiziano. L’iniziativa, attraverso la creazione di un
Distretto per la formazione tecnica e professionale nel settore meccanico-industriale a
Demo, nel Governatorato del Fayoum, si prefigge di collegare il sistema di educazione
tecnica e formazione professionale alle esigenze del mercato del lavoro e delle imprese.
Ciò, attraverso un percorso formativo che mira a produrre tecnici specializzati e
istruttori/formatori altamente qualificati, per colmare il “gap” tra la domanda del mercato
del lavoro e le competenze dei diplomati delle scuole secondarie e post secondarie. Il
modello educativo ITEC (Integrated Technical Education Cluster), presentato come
sistema bilingue, potrà essere esteso ad altri ITEC e su questo EDF conta di avere un
forte supporto dalla UE, con uno o più programmi finalizzati alla implementazione e
sostenibilità degli ITEC. Il Distretto è organizzato in due sezioni: i) sezione inglese
(BTEC-EDEXCEL) caratterizzata dall’inglese come seconda lingua e l’italiano come
terza; ii) sezione italiana (IeFP, IP, ITS) caratterizzata dall’italiano come seconda lingua e
l’inglese come terza. La sezione italiana sarà composta da:
(i)
(ii)
(iii)
un istituto professionale (3+2), che rilascia al terzo anno un certificato di
qualifica di operatore (elettro-elettronico, meccanico e di riparatore auto) e al
quinto anno un diploma di tecnico (produzioni industriali);
un Istituto Tecnico Superiore (ITS), che rilascia dopo due anni di corso il
diploma di tecnico superiore in manutenzione degli impianti industriali, in
linea con il sistema italiano di istruzione tecnica superiore;
un centro di formazione professionale, che rilascia certificati di qualifica
professionale referenziata ai livelli EQF.
Nel maggio 2012 è stato sottoscritto, in Italia, dal Ministro dell’Istruzione, Università e
Ricerca, con il Segretario Generale di EDF, un MoU volto a stabilire un quadro di
33
riferimento per la collaborazione da realizzarsi nell’ambito della creazione di una Sezione
Italiana all’interno del Cluster. Con la Regione Emilia Romagna è stato concluso il 1º
settembre 2012 un accordo specifico per consentire il rilascio di attestati di qualifica
professionali riconosciuti sul territorio italiano e, di conseguenza, con valenza europea.
Tale collaborazione con la Regione Emilia Romagna, leader nel settore elettromeccanico, è volta ad offrire qualifiche professionali con l’imprimatur italiano.
È stato definito il curriculum formativo per il primo ciclo triennale (percorso IeFP) per
operatore elettrico in linea con le indicazioni della Regione Emilia Romagna, approvato
dal Ministero dell'Educazione egiziano.
Il 1° ottobre 2012 è stata aperta ufficialmente la sezione italiana della scuola tecnica per
operatori elettrici, con 100 studenti iscritti che stanno regolarmente frequentando le
lezioni.
Avviata una collaborazione con l'Istituto salesiano Don Bosco de Il Cairo. I corsi estivi di
lingua italiana per gli studenti iscritti al primo anno si sono svolti a Demo sotto la
supervisione dell'Istituto Don Bosco. Gli insegnanti hanno partecipato ai corsi estivi di
lingua italiana presso l'Istituto. Sono stati inoltre effettuati due corsi di formazione
tecnica per 34 insegnanti, uno nel settembre 2012 e uno nel gennaio 2013. Dieci
insegnanti hanno effettuato un corso di formazione in Italia presso la Regione Emilia
Romagna, sul tema della certificazione delle competenze. Il corso ha incluso una visita a
istituti tecnici e professionali per ragazze, di estremo interesse per la regione del Fayoum.
Sono ora in corso di svolgimento le prove di valutazione delle conoscenze e abilità
sviluppate fino ad ora dagli studenti (mid-term evaluation) in linea con il sistema
egiziano. Contemporaneamente viene effettuata la prova comparativa con il sistema
nazionale. Il modello educativo italiano è stato promosso da EDF presso altri donatori
che operano o sono interessati a sviluppare iniziative nel settore (ad esempio la
cooperazione tedesca per il progetto ITEC in Assiut).
Nei prossimi mesi si intensificheranno i contatti con MAE e MIUR per la definizione dei
requisiti per il passaggio dal terzo anno IeFP al quarto anno dell'Istituto Professionale.
Modernizzazione degli Istituti professionali attraverso le tecnologie dell'informazione e
della comunicazione (Ministero delle Comunicazioni e Tecnologie dell’Informazione /
UNDP)
L’iniziativa si propone di migliorare la qualità della formazione tecnico-professionale
attraverso l’introduzione dell’uso delle tecnologie informatiche nella gestione
amministrativa e nei curricula didattici. Beneficiari dell’iniziativa sono gli insegnanti e
gli studenti di dieci istituti tecnico-professionali situati in vari governatorati egiziani. Il
progetto faciliterà l’accesso alle tecnologie informatiche anche per le comunità che
vivono nei dintorni delle scuole, attraverso l’organizzazione di corsi di formazione
tecnico-professionale al di fuori dell'orario scolastico. Per la realizzazione del progetto, il
Ministero si è avvalso della collaborazione dell’Istituto Don Bosco de Il Cairo, che
possiede una consolidata esperienza nella formazione tecnico-professionale. A ciascuna
delle 10 scuole selezionate sono stati forniti software e materiale didattico (meccanica,
34
idraulica, automotive). È stato creato un canale in arabo sul sito di "Youtube" sulla
formazione professionale: corsi e lezioni sono registrati e inseriti sul web. Realizzata la
formazione degli insegnanti (110) presso l'Istituto Don Bosco de Il Cairo. Creato un
portale web interattivo, contenente informazioni sulla domanda e offerta di lavoro.
Definiti gli "e-curricula". Il progetto ha inoltre sviluppato strumenti innovativi per gli
insegnanti per migliorare l'insegnamento e suscitare maggiore interesse negli studenti (ad
esempio, sviluppo di filmati interattivi). Creato presso il Ministero dell'Educazione un
Centro di e-learning per la raccolta e la diffusione dei dati su curricula e tecnologie
(ICT).
Sostegno all’impiego giovanile (ILO)
Avviato nel dicembre 2012, l’intervento intende essere l’estensione del Programma di
Orientamento al Lavoro per l’Impiego Giovanile, finanziato dalla DGCS per un valore di
700.000 euro e realizzato dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), in
collaborazione con il Ministero egiziano del Lavoro e della Migrazione, in cinque
Governatorati. Gli eccellenti risultati conseguiti dall’iniziativa, che ha fornito strumenti ai
giovani per la loro immissione nel mercato del lavoro, hanno incoraggiato l’estensione
delle attività in altri Governatorati.
L’intervento prevede il rafforzamento degli Uffici Pubblici all’Impiego dotandoli di
strumenti adeguati per poter operare e fornire servizi a misura di giovane, migliorando e
aggiornando le competenze del personale, creando collegamenti con le scuole, gli istituti
di istruzione tecnica, i media, le iniziative in corso nel settore dell’istruzione e della
formazione professionale. Il progetto infatti, non solo garantisce sostegno al Ministero
del Lavoro e della Migrazione, ma collabora anche con stakeholder chiave come il
Ministero dell’Educazione e le Associazioni di Lavoratori e Imprenditori. Le attività sono
state avviate nel 2012.
Azioni per lo sviluppo del settore della pesca in Egitto (Ministero dell'Agricoltura /
General Authority for Fish Resources Development - GAFRD)
L'iniziativa comprende 4 componenti: i) creazione di un centro tecnico per la pesca a
supporto del settore privato; ii) capacity building e consolidamento delle capacità
tecniche del GAFRD con azioni di alta formazione iii) trasferimento di tecnologia e
know-how per l'acquacoltura marina, attraverso la costruzione di un’avannotteria per la
riproduzione di specie ittiche di pregio nutrizionale ed economico e iv) installazione a
livello pilota di una unità di 4 gabbie per l’allevamento.
Principali attività realizzate: i) ristrutturazione e manutenzione di un impianto esistente di
proprietà del GAFRD e iniziative di produzione condotte con successo nella stazione su 3
specie ittiche; ii) accordo con l’Istituto Agronomico Mediterraneo di BARI per
l’assistenza tecnica ed avvio dell’attività necessaria alla gestione/avviamento produttivo
delle avannotterie (centri di riproduzione) e dell’unità pilota di gabbie, iii) corsi in Egitto
ed in una avannotteria italiana per la formazione di managers; iv) documenti tecnici e
lancio di due gare internazionali, la prima per la fornitura ed istallazione dell’unità pilota
di 4 gabbie galleggianti nella laguna di Bardawill (Nord Sinai), per l’allevamento con
relativi equipaggiamenti subacquei, la seconda per la progettazione esecutiva ed
avviamento produttivo dell’avannotteria ad Alessandria, v) consultazioni con gli
stakeholders di settore, appartenenti al settore privato (farmers, istituti di ricerca,
35
università, esperti) e partecipazione ad eventi istituzionali con interventi mirati per
visibilità Progetto e Donatore; vi) seminari di formazione per tecnici appartenenti sia al
settore pubblico che privato su tecnologia, sicurezza alimentare, qualità dei prodotti; vii)
creazione del sito internet del progetto (www.made-eg.com); viii) pubblicati (on line) 13
numeri della Newsletter sul progetto.
Distretto conciario di Robbiki (Ministero Commercio e Industria/Investment
Development Authority)
Il progetto contribuisce alla creazione di un nuovo distretto industriale a Robbiki, 40 km
dal Cairo, specializzato nella concia delle pelli, introducendo l’utilizzo di sistemi di
produzione innovativi e tecnologie compatibili con la tutela dell’ambiente.
I lavori per la costruzione degli impianti di depurazione a Robbiki proseguono secondo
contratto. In corso anche i lavori di costruzione della discarica che erano stati sospesi in
attesa dell'approvazione dello studio di impatto ambientale. La conclusione dei lavori è
prevista nel giugno 2013. Lo schema di compensazione per le concerie nella vecchia area
del Cairo, che prevede accordi con gli imprenditori basati du diverse opzioni e incentivi
per il trasferimento (sia per acquisire terreno ed edifici a Robbiki, sia per ottenere una
compensazione se intendono abbandonare l'attività, sia per ottenere il terreno o
attrezzature nuove), è stato approvato con un decreto ministeriale e i moduli di domanda
sono stati presentati e analizzati. Si dispone pertanto di un quadro chiaro delle imprese
che si trasferiranno nel distretto concario di Robbiki. Due dirigenti, in carico alla IDA,
sono stati assegnati a partire da luglio scorso alla PMU per gestire le attività di "sportello
unico del trasferimento". In fase di preparazione un manuale che definisce le regole e le
procedure. 29 capannoni sono pronti, in fase di construzione gli ultimi 5. Il Governatorato
del Cairo sta realizzando gli alloggi, 10.000 appartamenti in costruzione che saranno
messi in vendita o dati in affitto. Operativa una linea di autobus Cairo – RLC che sarà
incrementata nel momento di avvio della produzione, prevista nel gennaio 2014.
Con l'ufficio ICE del Cairo si prevede di organizzare seminari per promuovere contatti tra
associazioni di categoria italiane e imprese conciarie egiziane, favorire gli acquisti di
attrezzature e tecnologie moderne (assicurazioni, mutui con SACE e Alex Bank-Gruppo
San Paolo) e scambi di competenze: a tali seminari potranno partecipare anche esperti
italiani del settore per diffondere le "best practices" italiane in tema di tecnologie per la
gestione ambientale, con particolare riferimento alla gestione e smaltimento delle acque
reflue. La realtà dei distretti è nota in Italia, che ha fatto di queste imprese appartenenti
alla stessa filiera produttiva e concentrate in un territorio specifico un punto di forza e un
vanto della nostra struttura economica, dove la qualità viene prima di tutto.
Utilizzo dei sistemi di remote sensing per il monitoraggio della qualità dell'acqua nella
regione del Delta del Nilo (National Water Research Center (NWRC), centro di ricerca
del Ministero delle Risorse Idriche)
Il progetto, conclusosi nell’ottobre 2012, ha promosso l'utilizzo di sistemi innovativi e
tecnologicamente avanzati, attraverso l'uso di immagini satellitari, per la raccolta e analisi
di dati e informazioni sulla qualità delle acque del Delta del Nilo (Rosetta Branch) e sul
livello di inquinamento.
36
Iniziative in fase di formulazione
Tre iniziative sono in fase di formulazione:
1. Gestione e salvaguardia del sito archeologico di Madinet Madi (circa 500.000
Dollari USA), Ministero delle Antichità/UNDP: il progetto mira alla elaborazione
e adozione di un piano di gestione del sito e all'apertura al pubblico del parco
archeologico. Il documento di progetto è in corso di elaborazione da parte dello
SCA.
2. Panificio nel Governatorato di Qualyoubia (circa 5,6 milioni di Dollari USA),
Ministero del Commercio Interno e Approvvigionamento/WFP.
Il documento di progetto è stato predisposto dal WFP ma non è stato ancora
presentato dal Ministero competente. Due sopralluoghi sono stati effettuati nel
Governatorato di Qalyoubeia dove dovrà essere realizzato l'intervento per
individuare un sito adeguato che soddisfi determinati prerequisiti (estensione del
terreno, accesso alla rete idrica e del gas).
L'Ufficio di Cooperazione ha, inoltre, intrapreso una azione di coordinamento con
i donatori coinvolti nella costruzione di panifici meccanizzati in Egitto – oltre noi
la Germania, il Belgio e i Paesi Bassi (questi ultimi con fondi per sola assistenza
tecnica) – per definire e concordare una strategia comune nelle modalità di
esecuzione degli interventi.
3. Progetto per la promozione di impiego (circa 700.000 Dollari USA), ONG
italiana Progetto Sud: la ONG Progetto Sud non ha ancora ottenuto la licenza o
autorizzazione per poter lavorare in Egitto (richiesta nel 2008). Si sta cercando
una soluzione alternativa, come concordato dal DG Belloni con il Ministro della
Cooperazione Internazionale nel corso dell'incontro del settembre 2012.
Programma di Conversione del Debito – III fase
Il terzo Accordo di Conversione del Debito è stato sottoscritto il 10 maggio 2012
dall’allora Ministro della Pianificazione e della Cooperazione Internazionale, S.E. Fayza
Aboulnaga, e dall’Ambasciatore d’Italia in Egitto, S.E. Claudio Pacifico ed è entrato in
vigore il 15 agosto 2012 a seguito di notifica di conclusione delle procedure interne da
parte di entrambi i Governi.
I contenuti della Terza Fase del Programma di Conversione (fase III) identificano,
accanto a quei settori di tradizionale cooperazione tra Italia ed Egitto, nuove linee di
intervento ancor piú vicine alle necessità della popolazione e riconoscono il ruolo
fondamentale della società civile, come attore a pieno titolo del dialogo sullo sviluppo del
paese. In questo contesto, è d’obbligo sottolineare, che è stata dedicata particolare
attenzione all’azione qui svolta dalle ONG italiane, che da sempre hanno contribuito a
dare agli interventi di cooperazione quelle caratteristiche di vicinanza alla popolazione e
attenzione ai bisogni prioritari della stessa.
37
La strategia adottata richiama l'attenzione su cinque aree di intervento congiuntamente
identificate sulla base delle sfide che il nuovo Egitto si trova oggi ad affrontare: il 45%
della somma totale verrà, quindi, dedicata al settore Alimentare e Nutrizione, il 13 %
all’Istruzione, il 15% all'Agricoltura, il 10% alla Società Civile e il 15% all’Ambiente e
ai Beni Culturali. Tutti questi ambiti, non solo sono ritenuti da entrambi i Governi
fondamentali per promuovere un reale sviluppo socio-economico dell’Egitto, ma, poiché
strettamente interconnessi, consentiranno di condurre un’efficace azione trasversale a piú
livelli.
L'importo versato nel Fondo di Contropartita (CPF) al 31/12/2012 ammonta a EGP
85.598.342,11 corrispondente alle rate del debito (in USD e in Dollari) maturate nel
2012:
-
USD 11.434.421,74
EURO 2.054.884,29
38
Titolo iniziativa
Codice crs
Settore OCSE/DAC
Descrizione codice
OCSE/DAC
Chiarimenti codice
OCSE/DAC
Tipo iniziativa
Canale
Gestione
PIUs (struttura di
implementazione o
monitoraggio indipendente)
Sistemi Paese (procedure di
bilancio e di auditing del paese
partner)
Accordi Multi-donatori
Importo complessivo
deliberato (Euro)
Importo erogato nel 2012
(Euro)
Tipologia
Grado di legamento
ODM1
ODM1 testo
ODM2
ODM2 testo
ODM4
ODM4 testo
Commodity Aid
53040 Import support (commodities)
500 Commodity Aid and general programme
assistance / 530 Other commodity assistance
Non-food commodity assistance (when benefiting
sector not specified).
Commodities, general goods and services, oil
imports.
Ordinario
Bilaterale
Diretta
Si
No
No
60.000.000.000 di lire (30.987.413,95 euro)
Nessuno (ultima quota erogata pari a
12.911.422,48 euro erogata nel 2004)
Dono
Legato
08
Sviluppare una partnership globale per lo
sviluppo
08 T1
Sviluppare un sistema commerciale e finanziario
piú aperto, regolamentato, prevedibile e non
discriminatorio
01 T 2
Raggiungere un’occupazione piena e produttiva e
un lavoro dignitoso per tutti, incluse donne e
giovani
Parte descrittiva
Contesto in cui si colloca l’iniziativa
Il Made in Italy, in Egitto, è molto apprezzato. Risulta, tuttavia, che altri Paesi - in
particolare extra-europei - possano offrire attrezzature apparentemente simili, a prezzi
inferiori. Il valore aggiunto del Made in Italy va, quindi, individuato nell’indubbia
qualità/durata maggiore e da quanto il Sistema Italia può offrire in termini di
39
agevolazioni, alle nostre imprese. Il Commodity Aid e le linee di credito italiane,
pertanto, giovano delle azioni di sistema promosse di concerto con le altre istituzioni
italiane coinvolte nel processo: dall'ICE alle Camere di Commercio, ai diversi Uffici Commerciale, Scientifico, Culturale, della nostra Ambasciata.
Il settore privato, generalmente predilige una contrattazione diretta con l’impresa
fornitrice dei beni, piuttosto che una gara pubblica, ciò a fronte del fatto che l’impresa
privata, nell’ambito del programma in oggetto, riceve i fondi a credito e non a dono.
Quindi le imprese egiziane hanno col tempo preferito affidarsi a linee di credito più
agevolate, che offrendo al beneficiario la possibilità di esprimere un giudizio sulla base di
una licitazione privata, hanno fatto sì che il Programma di Commodity Aid sia divenuto
uno strumento primariamente destinato al settore pubblico, i cui operatori ricevono
invece la fornitura a dono.
Breve descrizione dell’iniziativa e obiettivo
Attraverso il Programma Commodity Aid, il Governo italiano ha accordato al Governo
egiziano un finanziamento equivalente ad Euro 30.987.413,95 (36,54 Milioni di euro
inclusi gli interessi maturati nel conto corrente, pure parte del dono italiano), per
l’importazione in Egitto di beni di produzione italiana e dei servizi connessi. Tali beni,
servizi e spese accessorie sono stati definiti sulla base di esigenze reali identificate dal
Governo egiziano nell’attuazione dei propri programmi di sviluppo nell’ambito dei settori
congiuntamente identificati per il supporto alla bilancia dei pagamenti.
Una parte dei beni e servizi è destinata al settore privato, attraverso il finanziamento a
credito di progetti imprenditoriali presentati da imprese egiziane. I fondi rimborsati dagli
imprenditori egiziani sono versati in un Fondo di Contropartita e utilizzati per la
realizzazione di progetti di utilità sociale. Tuttavia nell’anno a cui questo rapporto si
riferisce, non si sono verificati utilizzi del fondo per importazioni a favore del settore
privato.
Il Protocollo Finanziario del Programma Commodity Aid, firmato dai Governi italiano ed
egiziano il 12 maggio 1994, ha subito, nel tempo, diversi emendamenti. I fondi sono stati
depositati su un conto corrente aperto presso la Banca Intesa-Sanpaolo di Torino che, ai
sensi dell’Accordo di cooperazione bilaterale, svolge le funzioni di Banca Agente.
Il Programma Commodity Aid si inserisce a pieno titolo nelle azioni di sistema promosse
dal Governo italiano. Il suo valore aggiunto nasce infatti dalla capacità di individuare le
azioni più efficaci in cui il settore privato italiano è in grado di esprimere il meglio del
made in Italy. Ciò richiede una visione d'insieme dell'impegno del nostro Paese in Egitto
e delle strategie di sviluppo qui adottate.
Quando messo in sinergia con altre iniziative che prevedono l'acquisto di attrezzature di
origine italiana, il Programma ne beneficia in termini di aumento della capacità di spesa,
con la conseguenza, da un lato, di avvicinare l'inizio del previsto "Nuovo Commodity
Aid", dell'importo di € 20 milioni, quando i fondi ora disponibili saranno esauriti (tramite
l’esecuzione delle lettere di credito emesse ed in corso di emissione) e, dall'altro, di
promuovere l’allocazione di fondi per altre iniziative di cooperazione nel Paese.
40
Diventa quindi indispensabile tener presente questo potenziale elemento di successo
mettendo il Programma in relazione con nuove iniziative di cooperazione (ad esempio,
nell'ambito del Programma di Conversione del Debito), sin dal momento della loro
formulazione.
Modalità di valorizzazione dell’iniziativa
Per garantire visibilità al progetto e ai bandi di gara predisposti nel suo contesto, è stato
gestito e opportunamente aggiornato un sito internet in lingua inglese
(www.commodityaidegypt.it), precedentemente realizzato a cura dell’ufficio di
programma.
Stato di avanzamento dell’iniziativa
Il 2012 ha rappresentato un anno importante per il Programma Commodity Aid, che ha
conosciuto un notevole impulso nelle attivitá e un gran numero di successi. Nonostante
l’arresto delle importazioni nell’anno 2011, causa eventi che hanno caratterizzato il
Paese, il Programma ha visto l’approvazione di tre nuove gare d’appalto da parte egiziana
ad esaurimento dei fondi di programma.
In relazione allo stato dell’iniziativa, sono da segnalare due procedure di gara completate
tramite aggiudicazione e sottoscrizione dei relativi contratti di fornitura nel corso del
2012, per un valore di circa 4.5 milioni di Euro:
-
fornitura, in corso, a favore del Ministero dell’Ambiente, di mezzi e macchine
agricole, autospazzatrici, sistemi fotolvaici e sistemi di monitoraggio della qualità
dell’aria, per un valore di circa 3.000.000 Euro
-
la fornitura, in corso, a favore del Ministero delle Antichità, di attrezzature di
rilevamento atmosferico e topografico, da destinare al sito archeologico di
Saqqara e al Museo egizio del Cairo, per un valore di circa 1.500.000 Euro
Degna di menzione è inoltre la conclusione, tramite aggiudicazione di tre lotti, della gara
d’appalto n. 35, cha ha consentito l’acquisto di 56 veicoli antincendio da destinare alla
Protezione Civile egiziana. Detta fornitura, del valore di circa 11 milioni di euro,
rappresenta l’ultimo progetto di importazione a valere sui fondi del Programma.
41
Titolo iniziativa
Codice crs
Settore OCSE/DAC
Descrizione codice OCSE/DAC
Chiarimenti codice OCSE/DAC
Tipo iniziativa
Canale
Gestione
PIUs (struttura di implementazione o
monitoraggio indipendente)
Sistemi Paese (procedure di bilancio e
di auditing del paese partner)
Accordi Multi-donatori
Importo complessivo deliberato
(Euro)
Importo erogato 2012
Credito d’aiuto
Grado di legamento
ODM1
ODM1 testo
ODM2
ODM2 testo
ODM3
ODM3 testo
ODM4
ODM4 testo
Rilevanza di genere
Linea di credito a favore delle PMI egiziane
32130 Small and medium-sized enterprises
(SME) development
321 Industry
SMEs development
Direct support to small and medium sized
enterprises in the industrial sector, including
accounting, auditing and advisory services.
Ordinario
Bilaterale
Diretta
No
No
No
10.033.372,56
0.0
Credito d’aiuto
Legata (80%)
08
08 Sviluppare una partnership globale per lo
sviluppo.
08 T5
In cooperazione con il settore privato, rendere
disponibili i benefici delle nuove tecnologie,
specialmente
per
quanto
riguarda
l’informazione e la comunicazione.
01 T2
Sradicare la povertà estrema e la fame
01 T2
Raggiungere un’occupazione seria e produttiva
e un lavoro dignitoso per tutti, inclusi donne e
giovani.
Nullo
Parte descrittiva
Contesto in cui si colloca l’iniziativa
Le origini del sostegno italiano alle Piccole e Medie Imprese egiziane risalgono alla metà
degli anni ‘90, quando, in concomitanza con l’attuazione da parte del Governo egiziano
dell’Economic Reform and Structural Adjustement Programme (ERSAP), il Governo
italiano ha offerto al Governo egiziano una linea di credito del valore di circa 15 Milioni
di Euro.
42
In occasione degli incontri con le Autorità egiziane nel febbraio 2002, la parte italiana ha
espresso la disponibilità a concedere una nuova linea di credito destinata alle PMI
egiziane e alle Società Miste per un ammontare di 45 milioni di Euro e un finanziamento
a dono di 2 milioni di Euro per attività di assistenza tecnica. Tale credito agevolato, che si
inseriva a pieno titolo nel quadro delle attività allora previste dalla cooperazione
bilaterale che privilegiavano il sostegno alle politiche economiche dell’Egitto in favore
della modernizzazione del sistema industriale e finanziario, presupponeva una revisione
delle procedure e delle modalità di funzionamento per facilitarne l’utilizzo, anche a
livello di attività a latere, promozionali, di informazione e divulgazione.
In tale contesto, alla fine degli anni ‘90 fu, altresì, concessa una seconda linea di credito
dal valore di circa 13 Milioni di Euro rivolta esclusivamente alle piccole imprese e gestita
con il Social Fund for Development (v. sotto)
Breve descrizione dell’iniziativa e obiettivo
La linea di credito in questione è rivolta alle Piccole e Medie Imprese egiziane, alle Joint
Ventures italo-egiziane, ai Centri di ricerca e alle Università.
I finanziamenti, destinati ai settori industriale e dei servizi ambientali, possono essere
utilizzati per acquistare attrezzature e/o tecnologia (inclusi i servizi connessi quali la
formazione tecnica), licenze o patenti di origine italiana (almeno l’80% del prestito
richiesto) ed egiziana (per un massimo del 20% del prestito richiesto) fino ad un importo
massimo di 2 Milioni Euro.
Impatto occupazionale, socio-economico ed ambientale dell’iniziativa
La linea di credito prevede tra i criteri prioritari di finanziamento la creazione di posti di
lavoro, nonché l’acquisizione di macchinari e tecnologie eco-compatibili. Dal 2006 ad
oggi il credito è stato concesso a 12 imprese egiziane, creando circa 412 posti di lavoro.
L’acquisto di macchinari e strumentazioni di origine italiana per un controvalore di circa
8,8 Milioni Euro (20 aziende italiane fornitrici), ha permesso l’utilizzazione di tecnologie
di altissimo livello e in linea con i parametri europei vigenti in materia di impatto
ambientale e risparmio energetico.
Modalità di valorizzazione dell’iniziativa
Oltre alla creazione di uno spazio dedicato alle Linee di Credito sul sito della
Cooperazione Italiana in Egitto, é stato realizzato un opuscolo illustrativo, in lingua araba
ed inglese, al fine di fornire in maniera sintetica informazioni utili sia sulle condizioni
che sulle procedure per la richiesta dei crediti. La Linea di Credito è stata inoltre
presentata nei workshop e/o attività promozionali organizzati dall’Ufficio ICE del Cairo.
Stato di avanzamento dell’iniziativa
Il credito agevolato a favore delle Piccole e Medie Imprese è stato rinegoziato nel 2004
con la firma di un nuovo Memorandum d’Intesa e un Protocollo esecutivo. La linea,
operativa dal 2006 con la firma della Convenzione Finanziaria con la Banca Centrale
d’Egitto (CBE), è in via di esaurimento (esauriti circa il 95% dei fondi disponibili).
43
Nelle consultazioni tenutesi nel 2002, furono concordati fondi a credito per ulteriori
45 milioni di euro ad esaurimento della linea di credito in corso, impegno ribadito sia
con la firma del Memorandum d’Intesa su Programme to Support Small and Medium
Enterprises del 26 luglio 2004, sia con la firma - il 13 settembre 2012, in occasione della
visita del Presidente Morsi in Italia - di una Dichiarazione Congiunta tra i Governi
italiano ed egiziano su Enhancing the Development of Egyptian Small and Medium
Enterprises.
44
Titolo iniziativa
Codice crs
Settore OCSE/DAC
Descrizione codice OCSE/DAC
Chiarimenti codice OCSE/DAC
Tipo iniziativa
Canale
Gestione
PIUs (struttura di implementazione o
monitoraggio indipendente)
Sistemi Paese (procedure di bilancio
e di auditing del paese partner)
Accordi Multi-donatori
Importo complessivo deliberato
Importo erogato 2012
Credito d’aiuto
Grado di legamento
ODM1
ODM1 testo
ODM2
ODM2 testo
ODM3
ODM3 testo
ODM4
ODM4 testo
Rilevanza di genere
Linea di credito a favore delle micro e
piccole imprese egiziane in collaborazione
con Social Fund for Development
32130 Small and medium-sized enterprises
(SME) development
321 Industry
SMEs development
Direct support to small and medium sized
enterprises in the industrial sector, including
accounting, auditing and advisory services.
Ordinario
Bilaterale
Diretta
No
No
No
12.911.422,48
0.0
Credito d’aiuto
Legata (50%)
08
Sviluppare una partnership globale per lo
sviluppo.
08 T5
In cooperazione con il settore privato, rendere
disponibili i benefici delle nuove tecnologie,
specialmente
per
quanto
riguarda
l’informazione e la comunicazione.
01
Sradicare la povertà estrema e la fame
01 T2
Raggiungere
un’occupazione
seria
e
produttiva e un lavoro dignitoso per tutti,
inclusi donne e giovani.
Nullo
Parte descrittiva
Contesto in cui si colloca l’iniziativa
Il 14 giugno 2001, con la firma di un Protocollo esecutivo con il Ministero egiziano della
Cooperazione Internazionale, il Governo italiano ha concesso una linea di credito agevolato
al Governo egiziano pari a 12,9 M Euro nel quadro del Programma per lo sviluppo delle
piccole imprese promosso dal Social Fund for Development (SFD).
45
I prestiti concessi per un importo massimo di 200 mila Euro, sono concessi a condizioni più
vantaggiose di quelle di mercato (interesse del 9% contro una media dell’11%, con una
durata massima di 10 anni e fino a 3 anni di preammortamento). Il target della linea di
credito sono i piccoli imprenditori egiziani che intendano acquistare attrezzature e/o
tecnologia italiana per una quota pari almeno al 50% del prestito richiesto.
Attualmente il Protocollo esecutivo è stato oggetto di una revisione delle condizioni di
concessione del credito, al fine di favorire un utilizzo più ampio della linea di credito. Sono
stati a tal proposito negoziati degli Emendamenti tecnici al Protocollo Esecutivo, già
approvati dal MAE-DGCS e dalle competenti autorità egiziane.
Breve descrizione dell’iniziativa e obiettivo
La linea di credito è gestita dal SFD. I finanziamenti vengono erogati dalla banca
commerciale Bank of Alexandria e da National Bank of Egypt, con l’obiettivo di fornire un
sostegno alle piccole imprese egiziane finanziando l’acquisto di tecnologia, macchinari,
conoscenze tecniche, licenze e brevetti o l’importazione di attrezzature tecniche di origine
italiana.
Impatto occupazionale, socio-economico ed ambientale dell’iniziativa
I criteri di accesso al credito, come per l’altra linea di credito a favore delle PMI, prevedono
la priorità alle imprese che con il credito concesso riescano a generare posti di lavoro,
nonchè acquisire macchinari e/o tecnologie eco-compatibili (basso consumo energetico,
riduzione degli inquinati etc.).
Modalità di valorizzazione dell’iniziativa
L’accesso al credito agevolato verrà stimolato dall’azione di 6 focal points presso gli uffici
regionali del SFD in 6 Governatorati di particolare rilievo e concordati con le controparti
egiziane. La linea di credito verrà inoltre promossa in sinergia con altre iniziative della
Cooperazione italiana, che insistano sui Governatorati pilota o che abbiano tra gli obiettivi
lo sviluppo del settore privato egiziano (ad.es. Green Trade Initiative).
Stato di avanzamento dell’iniziativa
Il testo degli Emendamenti al Protocollo d’Attuazione siglato il 14 giugno 2001 con questo
Ministero della Cooperazione Internazionale, negoziato con i partner locali (Ministero della
Cooperazione Internazionale, Social Fund for Development e Banca Centrale egiziana) e
finalizzato nel dicembre 2010, è stato approvato dalle competenti Autorità italiane nel
giugno 2011, che ne hanno autorizzato la firma nel settembre 2011.
Da parte egiziana, pur trattandosi di Emendamenti ad un Protocollo già firmato e che non
modificano le condizioni di prestito al Governo, le medesime procedure di autorizzazione
alla firma hanno comportato una revisione del testo non solo da parte del Ministero della
Cooperazione Internazionale, ma anche del Ministero degli Affari Esteri e da ultimo del
Consiglio Supremo delle Forze Armate.
Tale iter, del tutto inusuale, ha notevolmente ritardato l’intero processo che, tuttavia, si è
concluso positivamente.
Si è quindi proceduto, il 10 maggio 2012, alla firma congiunta degli Emendamenti tra il
Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica Araba d’Egitto.
46
Nell’ottobre 2012 gli emendamenti sono stati ratificati da parte egiziana, mentre si rimane
in attesa del perfezionamento delle procedure da parte italiana.
Nel corso del 2011 sono stati inoltre negoziati e concordati anche i necessari Emendamenti
alla Convenzione Finanziaria tra Banca Centrale d’Egitto ed Artigiancassa, che recepiscono
i cambiamenti contenuti nel testo del Protocollo esecutivo emendato. Il testo della nuova
Convenzione verrà sottoscritto subito dopo la ratifica degli Emendamenti al Protocollo.
47
Titolo iniziativa
Codice crs
Settore OCSE/DAC
Descrizione codice
OCSE/DAC
Chiarimenti codice
OCSE/DAC
Tipo iniziativa
Canale
Gestione
PIUs (struttura di
implementazione o
monitoraggio indipendente)
Sistemi Paese (procedure di
bilancio e di auditing del paese
partner)
Accordi Multi-donatori
Importo complessivo
deliberato (Euro)
Importo erogato nel 2012
(Euro)
Tipologia
Grado di legamento
ODM1
ODM1 testo
ODM2
ODM2 testo
Programma di Sostegno al Piano di Sviluppo
ed Ammodernamento delle Ferrovie Egiziane I Fase
21010
210 Transport and Storage
Transport policy and administrative management
Transport
sector
policy,
planning
and
programmes; aid to transport ministries;
institution capacity building and advice;
unspecified transport; activities that combine
road, rail, water and/or air transport
Ordinario
Bilaterale
Diretta
No
Si
No
4.800.000,00 (prima fase)
1.600.000,00
Dono (ex art.15)
Slegato
01
Sradicare la povertà estrema e la fame
01 T2
Raggiungere una occupazione piena e produttiva
e un lavoro dignitoso per tutti, inclusi donne e
giovani
Parte descrittiva
Contesto in cui si colloca l’iniziativa
Nel quadro della strategia definita nel Piano Nazionale egiziano di Ristrutturazione e
Sviluppo per creare un sistema di servizi ferroviari più sicuro, efficiente, e competitivo, un
accordo intergovernativo tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della
Repubblica Araba d'Egitto, è stato firmato al Cairo il 18 settembre 2008 ed entrato in
vigore nel gennaio del 2009, per il finanziamento della prima fase, della durata di tre anni,
da parte della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli
Esteri italiano di un “Programma di sviluppo ed ammodernamento delle Ferrovie egiziane”.
48
Breve descrizione dell’iniziativa e obiettivo
L’iniziativa, realizzata in partenariato con il Ministero dei Trasporti egiziano, con lo scopo
di finanziare servizi di consulenza tecnica e manageriale a favore delle Ferrovie di Stato
Egiziane (Egyptian National Railways – ENR), si articola in una prima fase, di tre anni, per
un contributo di 4,8 miloni di euro, ed una seconda fase di due anni, con un contributo di
3,2 milioni di euro.
In conformità al contratto di assistenza tecnica firmato nel marzo 2009 fra il Ministero dei
Trasporti egiziano, ENR, e società selezionata, Ferrovie dello Stato S.p.A. – FS, nel corso
dei tre anni di attività del progetto, 10 dirigenti di aree funzionali di primaria importanza di
ENR sono affiancati da dieci qualificati dirigenti di FS, per fornire sostegno tecnico,
manageriale e amministrativo in settori chiave di competenza: Direzione, Finanza, Risorse
Umane, Passeggeri Lunga Distanza, Passeggeri Breve Distanza, Merci, Infrastrutture,
Acquisti, Manutenzione, Segnalamento e Telecomunicazioni.
Gli obiettivi dell'iniziativa sono i seguenti:
·
·
·
·
·
·
Introdurre il concetto di cultura della sicurezza dell'Esercizio ferroviario;
Ridurre la quantità di incidenti gravi e di incidenti connessi con l'esercizio
ferroviario;
Focalizzare i servizi di trasporto sull'attenzione al cliente, mettendolo al centro delle
attività ed aumentandone i livelli di soddisfazione;
Riequilibrare la situazione economica e finanziaria attraverso un miglior indirizzo e
controllo dei singoli settori commerciali.
Migliorare l'efficienza dei principali processi produttivi: vendite, produzione,
manutenzione ed acquisti;
Sviluppare il capitale umano attraverso progetti di sviluppo e di addestramento
tecnico e gestionale.
A fronte degli obiettivi illustrati, le attività del Programma convergono sui seguenti punti:
·
·
·
·
·
·
Creazione di un sistema di obblighi di servizio pubblico (PSO), anche attraverso il
miglioramento della gestione operativa, inclusi i servizi di pulizia e vigilanza,
nonché e la modifica dell'orario ferroviario, ai fini di garantire la puntualità;
Creazione di una nuova organizzazione operativa di ENR, basata su di
un'organizzazione per business unit;
Promuovere l'introduzione di Tecnologie dell'Informazione: attraverso l'attivazione
di un sistema informatico per la gestione dei magazzini, il ridisegno del processo di
gestione degli acquisti e l'introduzione del sistema IT - Temporary Solutions;
Sviluppare gli investimenti in capitale immobilizzato, anche attraverso lo sviluppo
delle stazioni e dei punti di snodo;
Sviluppare il settore relativo al servizio di trasporto merci, attraverso
l'ottimizzazione dell'offerta, tramite il miglioramento delle locomotive, del parco
vagoni e tramite lo sviluppo dell'intermodalità;
Aumentare la quota dei ricavi dal settore di trasporto passeggeri, attraverso
un'apposita campagna commerciale parallela all'introduzione di un sistema di
interventi per la riduzione dei ritardi;
49
·
Introdurre procedure ed azioni per la sicurezza: attraverso la modernizzazione del
sistema di segnalamento, ma anche la limitazione della velocità.
Impatto occupazionale, socio-economico ed ambientale dell’iniziativa
Il progetto, tra i summenzionati obiettivi, prevede lo sviluppo delle risorse umane di ENR,
con particolare attenzione ai giovani e al loro inserimento nell’ente. Sono previste training
periodici e una riqualificazione valorizzazione del personale già a disposizione.
Per quanto riguarda l’impatto socio-economico e ambientale, si ricorda che il progetto mira
a fornire un servizio più adeguato ed efficiente alla clientela, che nella maggioranza dei casi
è costituita da lavoratori pendolari. Il progetto inoltre pone particolare attenzione alla
sicurezza del sistema ferroviario, inteso sia come impianti di segnalamento all’avanguardia
che come sicurezza delle tratte rotabili.
Modalità di valorizzazione dell’iniziativa
Il Programma, considerato di primaria importanza dal Ministero egiziano dei Trasporti,
viene costantemente monitorato dal Ministro in persona che ha espresso la volontà di
incontrare periodicamente il personale italiano ed egiziano coinvolto per ricevere
aggiornamenti puntuali. Gli esiti di tali incontri hanno trovato spazio anche nella stampa
locale, ove è stato ribadito a più riprese l’apprezzamento per il lavoro svolto finora.
Il Team italiano, in stretto contatto con gli Uffici dell’Ambasciata d’Italia al Cairo, sta
inoltre attivamente incoraggiando e sostenendo molte iniziative promosse da aziende
italiane interessate a lavorare in Egitto nel settore del trasporto e delle infrastrutture. A
partire dal 2009, tale azione propulsiva del Sistema Italia ha consentito ad alcune di esse di
poter acquisire importanti commesse: si ricordano in proposito le gare vinte da Elsag
Datamat (per l'emissione automatica dei biglietti ferroviari) da Italferr (per la progettazione
del segnalamento sul tratto est delle ferrovia egiziana) e da Salcef SpA (per la
ristrutturazione dei binari della linea Cairo-Alessandria).
Stato di avanzamento dell’iniziativa
L’Accordo intergovernativo tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della
Repubblica Araba d'Egitto, relativo al finanziamento della prima fase è stato firmato al
Cairo il 18 settembre 2008 ed è entrato in vigore nel gennaio del 2009. La validità di tale
Accordo è stata estesa fino al 31 ottobre 2012 ed è attualmente al vaglio del Servizio MAE
Affari Giuridici Contenzioso Trattati una ulteriore estensione dell’Accordo
Intergovernativo fino alla conclusione del Programma sia in termini tecnici che
amministrativi.
Il 20 Dicembre 2012 si è tenuto il Joint Management Committee del programma che ha
approvato il Rapporto di Progresso delle attività conclusive della prima fase (marzo 2012)
nonchè il rapporto della Società di Audit che fa stato dell’avvenuto utilizzo dei fondi della
seconda tranche. Su tali basi sarà predisposta la richiesta di erogazione della terza e ultima
tranche della prima fase del Programma.
L’Accordo sulla seconda fase, è stato siglato in occasione della visita del Presidente Morsi
in Italia, il 13 settembre 2012 ed il relativo Programma è stato approvato dal Comitato
50
Direzionale nella riunione del 19 Dicembre 2012. Si è in attesa del completamento delle
procedure di ratifica da parte italiana.
51
Titolo iniziativa
Codice crs
Settore OCSE/DAC
Descrizione codice
OCSE/DAC
Chiarimenti codice
OCSE/DAC
Tipo iniziativa
Canale
Gestione
PIUs (struttura di
implementazione o
monitoraggio indipendente)
Sistemi Paese (procedure di
bilancio e di auditing del paese
partner)
Accordi Multi-donatori
Importo complessivo
deliberato (Euro)
Importo erogato nel 2012
(Euro)
Tipologia
Grado di legamento
ODM1
ODM1 testo
ODM2
ODM2 testo
Rilevanza di genere
Effective School to Work Transition through
Career Information and Guidance for Youth
Employment
16020 Employment policy and administrative
management
160 Other social infrastructure and services
Employment policy and administrative
management
Employment policy and planning; labour law;
labour unions; institution capacity building and
advice; support programmes for unemployed;
employment creation and income generating
programmes; occupational safety and health;
combating child labour.
Ordinario
Multilaterale (contributo volontario)
ILO
No
No
No
700.000,00
n.p.
Dono
Slegato
01
Sradicare la povertà estrema e la fame
01 T2
Raggiungere un’occupazione piena e produttiva e
un lavoro dignitoso per tutti, inclusi giovani e
donne
Secondario
Parte descrittiva
Contesto in cui si colloca l’iniziativa
In Egitto, il fenomeno della disoccupazione giovanile è estremamente elevato, in
particolare fra coloro che vengono per la prima volta a far parte della forza lavoro e fra le
donne: si rileva, infatti, che il 90% dei disoccupati sono giovani12. Nella fascia d’età
12
CAPMAS, Labour Force Sample Survey
52
compresa fra i 15 e i 29 anni, il 63% dei disoccupati possiede un livello di istruzione
intermedio, il 6.3% un livello post-intermedio e il 27% un diploma universitario 13.
Nonostante l’alto tasso di disoccupazione fra i giovani, i datori di lavoro del settore privato
incontrano molteplici difficoltà a reclutare lavoratori con un adeguato livello di
competenze. Lo studio effettuato da ILO nel 2005 sulla transizione dalla scuola al mondo
del lavoro ha messo in luce una discordanza tra le aspirazioni e le aspettative di lavoro
individuali e gli impieghi disponibili sul mercato del lavoro. Inoltre, è stata rilevata una
discrepanza tra le aspettative dei datori di lavoro in termini di competenze e le competenze
realmente acquisite da coloro che hanno conseguito un diploma professionale o
universitario.
I datori di lavoro e i rappresentanti delle associazioni d’impresa hanno segnalato che molti
giovani non hanno le competenze adeguate per ricoprire le posizioni offerte e che molti
hanno aspettative poco realistiche riguardo ad un futuro impiego. Emerge, pertanto, come
coloro che si affacciano sul mercato del lavoro necessitino di migliore e maggiore
informazione, nonchè di un percorso di orientamento al lavoro che conferisca loro una più
chiara visione delle scelte da operare nel mercato del lavoro.
I giovani intervistati da ILO hanno, inoltre, individuato una serie di esigenze da soddisfare
per offrire loro un concreto aiuto nella ricerca di un lavoro, quali:
- maggiore disponibilità di informazione sulle reali opportunità di lavoro, anche e
soprattutto attraverso l'accesso ai servizi di consulenza del lavoro e orientamento
sulle competenze richieste;
- formazione in termini di ricerca di lavoro, predisposizione del CV, redazione delle
domande di lavoro e gestione del colloquio di lavoro;
- maggiori informazioni sulla domanda del mercato del lavoro e sulle competenze
necessarie per avere buone prospettive;
- migliori conoscenza e comprensione delle opportunità di lavoro e delle esigenze del
settore privato.
- Inoltre è emersa la necessità di creare una rete di collegamento e comunicazione tra
imprese, formatori e servizi pubblici all’impiego, intesa a facilitare l’accesso dei
giovani al mondo del lavoro, dotandoli di una efficace preparazione e rendendoli
competitivi sia sul mercato locale, che su quello internazionale.
Breve descrizione dell’iniziativa e obiettivo
L’iniziativa intende contribuire a ridurre l’alto tasso di disoccupazione fra i giovani,
facilitando sia il processo di transizione dalla scuola al mondo del lavoro, che la ricerca di
maggiori e migliori opportunità di lavoro, con particolare attenzione alle donne e ai disabili.
L’intervento prevede la creazione di cinque unità pilota, dedicate ai giovani, in cinque
Uffici Pubblici all’Impiego affiliati al Ministero del Lavoro e della Migrazione, selezionati
in cinque diversi Governatorati (Fayoum, Alessandria (Borg El Arab), 6 Ottobre, Luxor e
Aswan). Inoltre, il progetto è volto a migliorare e aggiornare le competenze del personale e
dei consulenti degli Uffici Pubblici all’Impiego selezionati, dotandoli degli strumenti
adeguati per poter operare e fornire servizi a misura di giovane.
L’obiettivo è quello di consentire ai giovani di meglio comprendere il mercato del lavoro in
generale e quello egiziano in particolare, illustrandone le funzioni, le opportunità, le sfide e
13
Idem
53
i bisogni, in modo da permettere loro di adeguare ad esso il proprio comportamento, le
priorie attitudini, nonché le proprie scelte lavorative.
La strategia applicata consiste nello sviluppo di un pacchetto di iniziative integrate, volte a
mobilitare gli Uffici Pubblici all’Impiego, gli istituti di istruzione e i media. Al contempo, il
progetto intende stabilire collegamenti con le maggiori iniziative in corso nel settore
dell’istruzione e della formazione professionale. L’iniziativa, infatti, non solo garantisce
sostegno al Ministero del Lavoro e della Migrazione, ma collabora anche con ulteriori
stakeholder chiave quali il Ministero dell’Istruzione e le Associazioni di Lavoratori e
Imprenditori.
Impatto occupazionale, socio-economico ed ambientale dell’iniziativa
L’iniziativa ha avuto un forte impatto sull’occupazione giovanile. Un concreto esempio dei
risultati finora raggiunti, è rappresentato dagli esiti della prima Job Fair organizzata a
novembre 2011 dal progetto. Alla fiera hanno partecipato ben 35 imprese presenti nell’area
industriale di Borg El Arab. Tali imprese, specializzate nei settori tessile, alimentare, carni
lavorate e derivati, lavorazione del vetro, hanno presenziato l’evento con l’obiettivo di
trovare lavoratori qualificati da impiegare nelle compagnie e nelle fabbriche. Un totale di
1100 giovani hanno trovato un impiego grazie alla Fiera, venendo a ricoprire posizioni a
tutti i livelli (direttore di fabbrica, contabile, operaio, controllo qualità, segretario, personale
di sicurezza). Alla Fiera, infatti, hanno partecipato ben 2800 giovani, provenienti non solo
da Borg El Arab, ma anche da Agami, Amyria, Alessandria e Behera.
In occasione della Fiera, l’iniziativa ha collaborato con la locale task force (European
Training Foundation - ETF Task Force on Career Guidance), di cui l’iniziativa è entrata a
far parte, alla registrazione degli individui in cerca di impiego e al monitoraggio della
presentazione dei loro CV alle imprese. Il team del progetto ha, inoltre, facilitato la
predisposizione dei CV offrendo un servizio di assistenza in loco (predisposizione, stampa
e fotocopiatura dei CV in modo da poter inoltrare domanda per piú posizioni). Questo
servizio, assieme allo spazio creato per effettuare le interviste di lavoro on the spot, ha,
pertanto, facilitato l’interazione tra domanda e offerta di lavoro.
Ulteriori Job Fair sono state organizzate nei Governatorati selezionati (v. sotto), in modo da
avere un reale impatto socio-economico nelle aree industriali e turistiche.
Modalità di valorizzazione dell’iniziativa
L’orientamento al lavoro è un tema nuovo in Egitto e non esistono manuali, né riferimenti
in merito. Per tale ragione, il progetto ha predisposto un kit di strumenti per facilitare i
consulenti del lavoro nell’offrire servizi di orientamento al lavoro e nei loro compiti si
assistenza al lavoratore. L’iniziativa ha, quindi, selezionato del materiale per la traduzione
in lingua araba, in particolare il manuale ILO “Career Guidance: A Resource Handbook
for Low and Middle Income Countries” di Ellen Hansen; “Guidance Youth Career” e “A
Minute Guide for Jobseekers”.
L’iniziativa ha anche provveduto alla realizzazione di una brochure, in lingua inglese e in
lingua araba, che include informazioni sul progetto e che fornisce i contatti dei cinque
Uffici presenti nei cinque Governatorati selezionati, per la massima diffusione
54
dell’iniziativa. Inoltre, il progetto ha realizzato il sito internet (TAWGIH.org), per facilitare
il passaggio dei giovani dalla scuola al mondo del lavoro, attraverso la diffusione delle
informazioni sull’orientamento alla carriera, anche al di fuori delle cinque aree geografiche
in cui si sviluppa l’intervento diretto. All’interno del sito, infatti, è possibile trovare
suggerimenti su come redigere un curriculum vitae e come affrontare un colloquio di
lavoro, e, in futuro, sarà possibile avere accesso a informazioni sul mercato del lavoro e sui
profili professionali richiesti, al testo del Codice del Lavoro egiziano e ad altre
pubblicazioni di approfondimento. Sul sito è anche possibile inserire online offerte di
lavoro e curriculum al fine di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
È stato, inoltre, attivato un esercizio di mappatura che include informazioni sugli indicatori
relativi al mercato del lavoro, sui tassi di disoccupazione, sul numero delle scuole, delle
università e degli istituti professionali, nonché sul numero di diplomati nelle cinque aree
pilota.
Al fine di realizzare la strategia di comunicazione predisposta, è stata reclutata una agenzia
pubblicitaria, incaricata di curare le componenti della campagna di sensibilizzazione
prevista. La campagna è diretta ai giovani e alle loro famiglie, per aumentare la
consapevolezza sull’importanza dell’orientamento al lavoro e della ricerca di un impiego,
dell’orientamento tecnico e professionale, nonché di essere in possesso di informazioni
adeguate sulle esigenze del mercato del lavoro.
Stato di avanzamento dell’iniziativa
Dal 2009 ad oggi sono state svolte numerose attività, tra cui visite studio in Italia per
funzionari del Ministero del Lavoro, del Ministero dell’Educazione e per il personale degli
Uffici che erogano Servizi Pubblici per l’Impiego, formazione dei formatori, programmi di
formazione di base per tutti gli stakeholder presenti nei cinque Governatorati selezionati,
eventi - dedicati ai giovani - incentrati sull’orientamento al lavoro. A titolo d’esempio, si
ricorda che è stato organizzato un corso di formazione cui hanno partecipato rappresentanti
di diverse Trade Union (turismo, commercio, tessile, ecc.) provenienti dai cinque
Governatorati selezionati. Il corso ha consentito ai partecipanti di approfondire il tema
dell’orientamento al lavoro, con particolare riferimento al sistema di sviluppo delle
competenze adottato in Italia (TVET, di base, generale, apprendimento permanente, ecc.),
le basi legali e le linee seguite nel quadro italiano ed europeo delle competenze, nonché il
ruolo delle Trade Union nell’ambito dell’orientamento al lavoro, sia a livello locale che
regionale. Sono, inoltre, stati organizzati, presso l’Università Americana al Cairo, due
workshop di formazione rivolti a consulenti e insegnanti, con l’obiettivo di dotare i
partecipanti delle competenze necessarie ad erogare servizi di formazione, istruzione e
orientamento adeguati.
Gli Uffici Pubblici per l’Impiego coinvolti nell’iniziativa, hanno:
- erogato orientamento al lavoro ad un totale di 12000 giovani attraverso le attività
intraprese con la task force ETF nei cinque siti coinvolti nel progetto;
- impiegato, con diverse mansioni, 9000 giovani in numerose imprese;
- diffuso la cultura dell’orientamento al lavoro tra i giovani e le loro famiglie,
attraverso attivitá di sensibilizzazione realizzate in collaborazione con gli Uffici di
Pubblici all’Impiego e con le Trade Unions.
55
Job Fair
Nel quadro del Programma, tre nuove Job Fair dedicate ai giovani in cerca di impiego,
sono state organizzate nel corso del 2012.
30-31 gennaio 2012 – Job Fair nell’area del 6 Ottobre
Alla Job Fair organizzata al 6 Ottobre, area industriale a pochi chilometri dal Cairo, hanno
preso parte 32 imprese in cerca di lavoratori qualificati. Durante la fiera, 733 giovani hanno
trovato un impiego venendo a ricoprire diverse posizioni (commercialista, operaio, addetto
al controllo di qualità, segretario e personale di sicurezza). Le imprese stesse hanno
espresso la volontà di partecipare ad ulteriori Job Fair organizzate dall’iniziativa.
18 febbraio 2012 – Job Fair a El Fayoum
Nel Fayoum, la Job Fair è stata inaugurata da delegati del Ministro del Lavoro e del
Governatore del Fayoum. 30 le imprese partecipanti e più di 6000 i giovani in cerca di
lavoro. Un totale di 1350 giovani, tra uomini e donne, hanno trovato impiego nel corso
della fiera.
20 ottobre 2012 - Centro culturale di New Borg El Arab – Alessandria
A questa fiera hanno partecipato 30 imprese dell’area, Autorità locali competenti nel settore
dell’impiego, rappresentanti del Ministero del Lavoro e dell’Alexandria Business
Association (ABA), nonché stakeholders quali trade unions, centri per i giovani, Fondo
Sociale per lo Sviluppo, scuole tecniche e alcune ONG che operano nel settore della
formazione.
Evento conclusivo
Nel quadro dell’iniziativa, è stato infine organizzato, nel dicembre 2012, un evento
conclusivo che ha dato particolare risalto ai risultati conseguiti dal progetto e alla strategia
adottata. In occasione dell’evento, la Prof.ssa Heba Handoussa, eminente personalità
egiziana di fama internazionale, già coordinatrice della Task Force che ha predisposto la
“Situation Analysis” (2010) relativa all’Egitto, ha presentato la valutazione finale del
progetto e ha esposto le sue raccomandazioni riguardo la strategia adottata nel settore
dell’impiego.
56
Titolo iniziativa
Codice crs
Settore OCSE/DAC
Descrizione codice
OCSE/DAC
PIUs (struttura di
implementazione o
monitoraggio indipendente)
Sistemi Paese (procedure di
bilancio e di auditing del paese
partner)
Tipologia Iniziativa
Canale
Gestione
Accordi Multi Donatori
Importo complessivo
deliberato (Euro)
Tipologia
Importo erogato nel 2012
(Euro)
Grado di legamento
ODM1
ODM1 testo
ODM2
ODM2 testo
Promozione dell’occupabilità e sviluppo delle
competenze in un’ottica di apprendimento
permanente per i giovani emarginati e a rischio
di esclusione, in Egitto e Territori Autonomi
Palestinesi
11330
113 Secondary Education/ 110 Education
Vocational Training
No
No
Ordinaria
Bilaterale
Promosso ONG (Volontariato Internazionale per
lo Sviluppo - VIS)
No
EUR 583.376,00, finanziamento DGCS-MAE
EUR 270.000,00
Dono
n.p.
Legato
01
Sradicare la povertà estrema e la fame
01 T2
Raggiungere un’occupazione piena e produttiva e
un lavoro dignitoso per tutti, inclusi giovani e
donne
Parte descrittiva
Contesto in cui si colloca l’iniziativa
L’iniziativa è realizzata in Egitto, al Cairo, nel quartiere popolare di Shoubra, e in Palestina, nel
Governatorato di Betlemme. Da un punto di vista socio-economico, entrambi i Paesi presentano un
notevole divario tra sistemi di istruzione e formazione professionale e mercato del lavoro: tale
divario, che rappresenta una delle cause degli elevati tassi di disoccupazione nei due Paesi, ha come
diretta conseguenza la marginalizzazione di molti giovani, soprattutto quelli esclusi dai percorsi
formali di istruzione e formazione, che vivono in contesti svantaggiati o a rischio di esclusione
sociale, rispetto al mercato del lavoro.
57
Con particolare riferimento all’Egitto, l’abbandono scolastico è tra le cause principali
dell’alto tasso di analfabetismo tra gli adulti che, nel 2008, si attestava al 29.6%. Negli
ultimi anni, il Governo egiziano ha profuso notevoli sforzi per migliorare il livello di
istruzione della forza lavoro e affinché l’Istruzione e Formazione Professionale (IFP)
diventasse un settore chiave per la promozione occupazionale e lo sviluppo del Paese.
I recenti sconvolgimenti politici che hanno interessato il Paese non sembrano avere influito
su questa volontà, che resta al momento una delle priorità nell’agenda di Governo.
In tale contesto il Progetto, per quanto concerne l’Egitto, intende contribuire
all’adeguamento della formazione tecnico-professionale alle esigenze del locale mercato
del lavoro, avvalendosi della collaborazione dell’Istituto tecnico-professionale Don Bosco
del Cairo.
In Egitto, la formazione tecnica professionale riveste un ruolo chiave all’interno del sistema
educativo: nel 2005 figuravano in Egitto 573 scuole tecniche, per un totale di 27.593 classi
e di un milione circa di studenti. Nonostante la sua rilevanza quale volano per lo sviluppo
socio-economico del Paese, il settore dell’istruzione tecnica e professionale in Egitto è
caratterizzato da molteplici problemi che ne limitano l’efficacia: il tasso di disoccupazione
dei diplomati delle scuole tecniche e professionali rimane molto alto, sostanzialmente in
linea con quello generale di disoccupazione giovanile (15-25 anni) del 25%, che tuttavia
non tiene conto dei lunghi tempi d’attesa per il primo impiego e del fenomeno della
sottoccupazione.
Tale situazione ha creato una sfiducia generale nei confronti dell’istruzione professionale,
tale da incidere sulla motivazione personale di insegnanti e studenti, e da provocare un
costante peggioramento della qualità dell’insegnamento.
L’Istituto Don Bosco del Cairo, fondato nel 1926, è a oggi considerato il migliore Istituto
tecnico-professionale della capitale e forma annualmente centinaia di studenti, di cui una
percentuale significativa proviene dal quartiere popolare di Shoubra. Le scuole ITI (Istituto
Tecnico Industriale - 5 anni) e IPI (Istituto Professionale Industriale - 3 anni) che
costituiscono l’Istituto, hanno ciascuna due indirizzi: meccanico ed elettrotecnico. Tutte le
lezioni vengono svolte in italiano e, poiché la scuola è paritaria, il diploma ottenuto è
legalmente riconosciuto in Italia. Gli studenti iscritti all’ITI e all’IPI nell’a.a. 2010/2011
sono stati 570, e i corsi informali post-diploma coinvolgono annualmente intorno alle 30004000 persone. Tali corsi permettono di acquisire, nell’arco di un tempo limitato (da 1 a 5
mesi secondo la tipologia di corso), delle competenze professionali subito spendibili nel
mondo del lavoro in quanto altamente qualificanti e improntate alla pratica.
Grazie alla lunga esperienza maturata negli anni nel settore dell’istruzione, nonché grazie
all’intervento promosso dal VIS, volto a potenziare la formazione tecnica e professionale
offerta dal Don Bosco, migliorandone i profili professionali curriculari e post-curriculari,
l’Istituto risulta essere una struttura in grado di formare professionisti capaci e qualificati.
Imprese locali e italiane attribuiscono all’Istituto un marchio formativo di qualità, tanto che
un consistente numero di diplomati vengono da esse impiegati.
Breve descrizione dell’iniziativa e obiettivo
L’iniziativa intende contribuire a promuovere l’occupabilità e l’inserimento sociale dei
giovani in Egitto e in Palestina, in particolare di quelli più vulnerabili, a rischio di
esclusione sociale, o appartenenti a minoranze etniche o religiose.
58
Obiettivo specifico dell’intervento è aumentare la qualità dell’offerta formativa dell’Istituto
Don Bosco del Cairo in Egitto e della Scuola Tecnica di Betlemme in Palestina favorendo
la cooperazione tra i due paesi, e potenziare i legami tra formazione professionale e
mercato del lavoro attraverso tre direttrici principali di intervento:
1. Lo sviluppo della formazione professionale flessibile, in ottica di apprendimento
permanente ed orientata alle necessità del mercato del lavoro locale, secondo meccanismi
in grado di valorizzare le competenze acquisite nella pratica.
2. Il potenziamento dei servizi di formazione professionale standard e di inserimento nel
mercato del lavoro;
3. Il miglioramento del lavoro in rete e lo scambio di esperienze e buone prassi fra gli
stakeholder operanti nella formazione tecnica e professionale, e gli attori chiave del
mercato del lavoro in Egitto e Palestina.
Modalità di valorizzazione dell’iniziativa
L'istituto Don Bosco del Cairo vanta un ampio riconoscimento diffuso nel settore
dell'istruzione tecnico professionale e pertanto è meta di diverse visite e sopralluoghi da
parte di enti e di organizzazioni che auspicano ad una collaborazione con l'Istituto stesso al
fine di sviluppare le loro relazioni con il tessuto egiziano.
L'iniziativa in oggetto si colloca quindi in un contesto di ampia visibilità e ha ottenuto
diverse valorizzazioni da autorità egiziane competenti per il settore dell'istruzione tecnica e
professionale, nonché presso alcuni donatori internazionali come il Ministero del Lavoro,
l’ONG francese IECD, l'azienda italiana FESTO e EDF (Education Development Fund
egiziano).
Nel settembre 2012, ulteriore riconoscimento all'istituto Don Bosco è stato attribuito nella
“Joint Declaration” siglata tra il governo italiano e il governo egiziano “On Strengthening
the Cooperation in the Sector of Techinal anda Vocational Education and Training”
(…) recognizing the importance of supporting the efforts exerted by Egyptian Government
to increase the quality of education and training provision and contribute towards the
improvement of human capacities as well as the enhancement of the competitiveness of
Egyptian enterprises and labor force skills in an effort to respond to domestic and
international market needs, based on the excellent experience of the Italian Don Bosco
Institute in Cairo which represents a successful model; (…)
Stato di avanzamento dell’iniziativa
Risultato Atteso 1.
Fornite a 30 docenti, tecnici ed esperti dell’Istituto Don Bosco del Cairo in Egitto
competenze tecniche, pedagogiche, educative e metodologiche specifiche per lo sviluppo di
un modello educativo inclusivo e integrato, di curricula flessibili e di profili professionali
costruiti sulle competenze e tarati sui bisogni formativi, in particolare di giovani
emarginati, provenienti da zone periferiche o appartenenti a minoranze etniche o religiose.
Avanzamento:
Sono stati tenuti i corsi tecnici per i formatori di entrambi i paesi. Si è concluso il corso di
Robotica al Cairo. Sono tuttora in svolgimento i corsi sulla metodogia di insegnamento per
i formatori di Domotica, CNC, CAD e formazione quadri a distanza per i docenti al Cairo.
59
Risultato Atteso 2:
Adeguate le attrezzature ed i laboratori alle esigenze formative determinate dalle richieste
del mondo del lavoro.
Avanzamento:
Al Cairo sono stati acquistati 23 computer e materiali aggiuntivi per aggiornare la
dotazione informatica della scuola. La crescente informatizazione di tutti i processi di
produzione e di gestione tecnica impone che gli istituti di formazione siano adeguatamente
attrezzati anche dal punto di vista informatico.
Il laboratorio di elettrotecnica è stato ammodernato tramite l'introduzione di nuove
tecnologie quali, microcontrollori riprogrammabili e integrabili con altri sistemi di
automazione, sensori per il rilevamento dei principali parametri fisici al fine di fare
interagire le macchine con gli ambienti esterni, realizzazione di soluzioni scalabili al fine di
proporre insegnamenti adeguati ai curricula delle classi coinvolte nel progetto, microscopio
digitale per lettura dei circuiti integrati e assemblaggio di schede elettroniche, lettore
presenze badge e sistema di controllo accessi attraverso sensore biometrico integrabile a
sistema di domotica (home automation). Laboratorio che è stato fornito nello scorso
progetto VIS 2011-2012.
Risultato Atteso 3:
Innovata e potenziata l’offerta formativa ed educativa in ottica di apprendimento
permanente attraverso lo sviluppo e l’introduzione di nuovi curricula o l’innovazione di
curricula esistenti, all’interno di percorsi di formazione di base, superiore e di formazione
continua.
Avanzamento:
All'interno dei corsi per formatori si è potenziata l'offerta formativa e si è avviata con la
nomina dei coordinatori didattici per ciascuna dell materie di insegnamento, l'istituzione del
coordinamento didattico dell'istituto e con l'organizzazione dei nuovi curricula che
verranno resi operativi dal prossimo anno scolastico. Si è tenuto al Cairo lo scambio fra i
responsabili di settori dei due paesi.
Risultato Atteso 4:
Formati almeno 3.500 beneficiari egiziani, attraverso percorsi di formazione di base (ITI e
IPI) superiore e continua al Cairo.
Avanzamento:
Tutti i corsi previsti sono stati avviati e sono sono ancora in svolgimento. Nell'isituto don
Bosco si è rilevato un numero crescente di studenti iscritti che hanno raggiunto la quota di
596. Nell'anno scolastico 2011-2012 si sono diplomati in totale 102 studenti, 83 nel
percorso professionale e 19 in quello tecnico. La percentuale dei respinti è ancora inferiore
al 10%, valore superiore agli standard usuali dell'Istituto.
Per quanto riguarda i corsi di formazione professionale continua, l'utenza complessiva
durante l'anno 2012 è stata di 2735 corsisti.
Risultato Atteso 5:
Sviluppato un sistema di cooperazione multi-attore e integrato tra formazione
professionale, istruzione tecnica superiore e mercato del lavoro, finalizzato ad aumentare
l’occupabilità di almeno 125 studenti e giovani lavoratori egiziani e a favorire l’inserimento
professionale in particolare di giovani vulnerabili, a rischio di esclusione sociale e
60
appartenenti a minoranze etniche o religiose, attraverso il potenziamento dell’Ufficio di
Formazione-Lavoro del Cairo.
Avanzamento:
L’Uffici Formazione-Lavoro creato nell’Istituto Don Bosco del Cairo, dopo un assessment
sullo stato degli ex studenti, sta ora prendendo contatti con le imprese e le istituzioni locali
per facilitare l’incontro fra domanda e offerta di lavoro.
Sono stati organizzati degli eventi all'interno dell'istituto che hanno visto la partecipazione
di diverse aziende interessate a uno scambio conoscitivo finalizzato ad un eventuale
accordo per stage aziendali.
61
Titolo iniziativa
Codice crs
Settore OCSE/DAC
Descrizione codice
OCSE/DAC
Chiarimenti codice
OCSE/DAC
Tipo iniziativa
Canale
Gestione
PIUs (struttura di
implementazione o
monitoraggio indipendente)
Sistemi Paese (procedure di
bilancio e di auditing del paese
partner)
Accordi Multi-donatori
Importo complessivo
deliberato (Euro)
Importo erogato nel 2012
(Euro)
Tipologia
Grado di legamento
ODM1
Cooperazione Trilaterale – Maternità Sicura.
Iniziativa di formazione di infermieri e
ostetriche sud-sudanesi
a. 12281
b. 13020
c. 13040
d. 13081
122 Basic Health
130 Population policies / programmes and
reproductive health
a. Health personnel development
b. Reproductive health care
c. STD control including HIV/AIDS
d. Personnel development for population and
reproductive health
a. Training of health staff for basic health care
services
b. Promotion of reproductive health; prenatal and
postnatal care including delivery; prevention and
treatment of infertility; prevention and
management of consequences of abortion; safe
motherhood activities.
c. All activities related to sexually transmitted
diseases and HIV/AIDS control e.g. information,
education
and
communication;
testing;
prevention; treatment, care.
d. Education and training of health staff for
population and reproductive health care services.
Ordinario
Trilaterale
Diretta
No
No
No
Contributo DGCS di 213.000 Euro (153.000 Euro
Fondo in Loco a Khartoum e 60.000 Euro Fondo
Esperti)
n.p.
Dono
Parzialmente slegato (50% slegato – 50% legato)
04
62
ODM1 testo
ODM2
ODM2 testo
ODM3
ODM3 testo
ODM4
ODM4 testo
Ridurre la mortalità infantile
04 T1
Ridurre di 2/3, fra il 1990 e il 2015, il tasso di
mortalità infantile sotto i 5 anni
05
Migliorare la salute materna
05 T1
Ridurre di 3/4 , fra il 1990 e il 2015, il tasso di
mortalità materna
Parte descrittiva
Contesto in cui si colloca l’iniziativa
Il 19 maggio 2010, il Governo italiano e il Governo egiziano hanno siglato un
Memorandum d’Intesa per la realizzazione di attività di Cooperazione Trilaterale nei Paesi
africani, con l’obiettivo di contribuire al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio,
ribadendo il loro impegno nella promozione dello sviluppo economico, nel miglioramento
dei servizi legati alla sanità di base e nella promozione di una maggiore inclusione sociale
nei Paesi africani selezionati (Sudan ed Etiopia).
Attraverso un’azione congiunta, sviluppata in linea con i principi contenuti nella
Dichiarazione di Parigi sull’Efficacia degli Aiuti e con l’Accra Agenda for Action, i due
Governi non solo perseguono le auspicate efficacia ed efficienza nell’intervento, ma
contribuiscono anche al rafforzamento della cooperazione sud-sud.
La strategia dell’intervento si basa sul mettere in campo una iniziativa di cooperazione
trilaterale, che da una parte rafforza i rapporti di collaborazione tra Italia ed Egitto, mentre
dall’altra contribuisce a migliorare la qualità dell’assistenza alla gravidanza, al parto e al
puerperio e al primo anno di vita del bambino, in termini di miglioramento della
formazione delle figure professionali paramediche coinvolte, in Sud Sudan. Il
Memorandum menziona tre aree di intervento: 1) la salute, con speciale attenzione alla
Salute e allo Sviluppo della Donna; 2) l’istruzione e capacity building; 3) l’alleviamento
della povertà. Con particolare riferimento al Sud – Sudan, il Memorandum prevede la
formazione di ostetriche sudanesi in materia di salute della madre e del bambino, mentre
per l’Etiopia prevede assistenza tecnica e sostegno della prevenzione e del controllo delle
malattie trasmissibili, quali la malaria.
Breve descrizione dell’iniziativa e obiettivo
Il Programma di Cooperazione Trilaterale, oggetto della Dichiarazione congiunta firmata a
Roma nel Maggio 2010, co-finanziato dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo
Sviluppo del Ministero italiano degli Affari Esteri e dal Fondo egiziano di Cooperazione
Tecnica con l’Africa del Ministero egiziano degli Affari Esteri, riveste un valore
particolare, non solo a livello tecnico e operativo, ma anche e soprattutto a livello sociale,
favorendo il potenziamento dei servizi sanitari sud sudanesi.
L’iniziativa, infatti, intesa a migliorare i curricula formativi del personale sanitario sud
sudanese e i servizi offerti nell’assistenza alla madre e al bambino, costituisce una tappa
63
significativa, come prima esperienza di questo genere in ambito europeo a beneficio dei
Paesi africani, nell'ambito dell'aiuto allo sviluppo promosso con le Autorità egiziane.
L’intervento, inoltre, si configura come un modello che puó essere replicato in futuro, sotto
molteplici aspetti, anche da parte dei donatori occidentali ed europei.
Obiettivo generale
Ridurre la mortalità materna e infantile a livello nazionale.
Obiettivo specifico
Migliorare la qualità dell’assistenza alla gravidanza, al parto e al puerperio e al primo anno
di vita del bambino, in termini di miglioramento della formazione di tutte le figure
professionali paramediche coinvolte sia a livello dei servizi di base (PHCC e PHCU) che
degli ospedali di contea e centrali.
Fornire ad un pool di infermiere e/o ostetriche curricula formativi ad hoc, per poter
insegnare nelle scuole infermieri e nei corsi di formazione del personale parasanitario
coinvolto nel settore materno e infantile.
Impatto occupazionale, socio-economico ed ambientale dell’iniziativa
L'intervento abbraccia settori di azione (sanità e formazione delle risorse umane) nei quali
si concentrano le maggiori esigenze e i bisogni delle fasce più marginali della popolazione
Sud Sudanese. La formazione dei formatori rappresenta un importante investimento per il
Sud Sudan in termini di miglioramento del settore della salute riproduttiva delle donne. Si
prevede che le allieve formate, verranno reclutate come formatrici da tutti i dieci stati del
Sud Sudan da cui provengono e ciò consentirà al Paese di avere a disposizione un pool di
personale con le stesse competenze delle ostetriche formate. Considerata la natura
dell’azione proposta, i beneficiari diretti sono a “cascata”, a partire dal personale formato
ad Alessandria e, successivamente, il personale che verrà formato nei dieci Stati. Nel medio
periodo, ciò contribuirà alla riduzione delle morti materne.
Per quanto concerne la sostenibilià, si segnala che il Ministero della Salute del Sud-Sudan
possiede le risorse di bilancio per assunzioni del personale formato nel prossimo
quinquennio.
Modalità di valorizzazione dell’iniziativa
L’iniziativa è stata valorizzata attraverso i media locali e attraverso la pubblicazione di
articoli sulla sezione news del sito dell’UTL al Cairo. Inoltre, il “Centro Regionale di
Alessandria per la Salute e lo Sviluppe delle Donne” ha realizzato materiale informativo e
didattico, distribuito alle partecipanti ai corsi, sia su supporto cartaceo che informatico.
Stato di avanzamento dell’iniziativa
Eccellenti sono stati i risultati ottenuti dall’iniziativa trilaterale che prevedeva la
realizzazione - presso il “Centro Regionale di Alessandria per la Salute e lo Sviluppo della
Donna - di due corsi rivolti a 40 ostetriche e infermiere sud-sudanesi. I corsi si sono tenuti
dal 27 Novembre al 15 dicembre 2011 il primo e dal 15 gennaio al 2 febbraio 2012 il
secondo.
64
Essi hanno alternato, in maniera complementare, elementi di teoria a momenti di
formazione pratica, concentrandosi su temi fondamentali, quali l'assistenza prenatale e
post-partum, l'ostetricia di base, la gravidanza ad alto rischio, l'HIV, le mutazioni genitali
femminili e la violenza contro le donne, nonché la qualità dell'assistenza sanitaria. Alle
partecipanti è stato consegnato tutto il materiale preparato sui diversi temi trattati, che
servirá per le attivitá di formazione che le beneficiare svolgeranno al loro rientro nelle
diverse aree del Paese di provenienza ed è stato rilasciato un certificato di frequenza.
La formazione dei formatori, in particolare quella in ambito sanitario, assistenza alla madre
e al bambino, riveste un carattere prioritario e contribuisce concretamente alla protezione e
al sostegno delle donne e dei bambini che, se da un lato sono i soggetti piú vulnerabili della
società, dall'altro costituiscono le risorse su cui investire per favorire in maniera equa e
paritaria lo sviluppo della giovane popolazione sud - sudanese.
L'iniziativa assume pertanto una duplice valenza sociale, se per un verso infatti ha
consentito di formare le partecipanti in ambito sanitario, dotandole di nuove capacità e
conoscenze, per l'altro verso ha promosso un proficuo dialogo e una reale collaborazione
tra Paesi in un settore fondamentale.
65
Titolo iniziativa
Codice crs
Settore OCSE/DAC
Descrizione codice
OCSE/DAC
Chiarimenti codice
OCSE/DAC
Tipo iniziativa
Canale
Gestione
PIUs (struttura di
implementazione o
monitoraggio indipendente)
Sistemi Paese (procedure di
bilancio e di auditing del paese
partner)
Accordi Multi-donatori
Importo complessivo
deliberato (Euro)
Importo erogato nel 2012
(Euro)
Tipologia
Grado di legamento
ODM1
ODM1 testo
ODM2
ODM2 testo
ODM3
ODM3 testo
ODM4
ODM4 testo
ODM5
ODM5 testo
ODM6
ODM6 testo
Promozione dei minori ed empowerment della
famiglia nel Governatorato del Fayoum
16010 Social / Welfare
160 Other social infrastructure and services
Social / Welfare
Social legislation and administration; institution
capacity building and advice; social security and
other social schemes; special programmes for the
elderly, orphans, the disabled, street children;
social dimensions of structural adjustment;
unspecified social infrastructure and services,
including consumer protection.
Ordinario
Bilaterale
Diretta
No
No
No
1.5000.000,00
0.0
Dono
Legato
01
Sradicare la povertà estrema e la fame
01 T2
Raggiungere un’occupazione piena e produttiva e
un lavoro dignitoso per tutti, inclusi donne e
giovani
02
Rendere universale l’educazione primaria
02 T1
Assicurare che ovunque, entro il 2015, i bambini,
sia maschi che femmine, possano portare a
termine un ciclo completo di istruzione primaria
03
Promuovere l’uguaglianza di genere e
l’empowerment delle donne
03 T1
Eliminare le disparità di genere nel campo
dell’educazione primaria e secondaria,
66
ODM7
ODM7 testo
ODM8
ODM8 testo
ODM9
ODM9 testo
preferibilmente entro il 2005, e, a tutti i livelli
educativi entro il 2015
04
Ridurre la mortalità infantile
04 T1
Ridurre di 2/3, fra il 1990 e il 2015, il tasso di
mortalità infantile sotto i 5 anni
05
Migliorare la salute materna
Parte descrittiva
Contesto in cui si colloca l’iniziativa
L’Egitto ha dimostrato, negli ultimi venti anni, una progressiva attenzione verso la
promozione e la protezione dei diritti dei minori. La firma, nel 1990, della Convenzione sui
Diritti del Bambino (CRC) e la sua ratifica in Egitto hanno testimoniato la volontà di creare
un ambiente a misura di bambino, senza alcuna discriminazione di genere, origine o
religione.
Negli ultimi anni, l’Egitto ha rinnovato il proprio impegno attraverso l’introduzione di
nuovi programmi volti non solo a migliorare l’accesso ai servizi sanitari per la popolazione,
inclusi i bambini, ma anche a prevenire il lavoro minorile e le pratiche di mutilazione
genitale femminile, a riabilitare i bambini di strada e a migliorare l’accesso e la qualità
dell’educazione per tutti i bambini.
In tale contesto, il ruolo e il mandato del Consiglio Nazionale per l’Infanzia e la Maternità
(NCCM) ha sempre rappresentato la forte determinazione del Governo egiziano a
sviluppare strategie e politiche nel settore sociale, con particolare riferimento ai bambini e
al benessere della famiglia. NCCM ha promosso, negli ultimi 15 anni, un approccio
multidimensionale capace di raggiungere i bambini attraverso le loro famiglie, che
rappresentano attori chiave per affrontare le questioni relative al benessere del bambino.
Per tale ragione, NCCM dirige i propri interventi e la propria azione verso lo sviluppo della
famiglia, attraverso investimenti, solide politiche pubbliche e l’applicazione della legge e
dei regolamenti nazionali a favore delle fasce piú svantaggiate della popolazione e dei
gruppi vulnerabili, quali le madri e i bambini.
Breve descrizione dell’iniziativa e obiettivo
Il Programma intende rafforzare le capacità del Consiglio Nazionale per l’Infanzia e la
Maternità (NCCM) nell’attuazione del primo Piano Nazionale per i Minori e nel suo
follow-up a livello locale.
Nello specifico il programma promuoverà la creazione di un modello integrato di sviluppo
volto a garantire l’attuazione, a livello locale, (Governatorato del Fayoum) di detto Piano. Il
modello costituirà una base di dati, informazioni e feedback per l’identificazione e la
formulazione, da parte del Consiglio e delle competenti autorità, di opportune strategie e
piani di azione locali che promuovano una maggiore fruizione dei diritti da parte dei
minori, soprattutto quelli appartenenti alle fasce più marginali.
Nello specifico il Programma si svolgerà a due livelli, connessi tra loro, in un approccio
“bottom-up”. A livello decentrato (Governatorato di El Fayoum), il Programma
67
promuoverà azioni di empowerment socio-economico per le famiglie beneficiarie
attraverso un rafforzamento delle capacità di coordinamento e di erogazione dei servizi di
base da parte delle Istituzioni e della società civile e la realizzazione di attività di
sensibilizzazione con la diretta partecipazione delle famiglie. L’intervento sarà diretto a
contribuire alla diminuzione di pratiche e fenomeni che di fatto impediscono la fruizione
dei diritti dei minori, quali le mutilazioni genitali femminili, i matrimoni precoci,
l’abbandono scolastico e il contestuale lavoro minorile, la non iscrizione anagrafica alla
nascita, la denutrizione e malnutrizione infantile e delle madri in allattamento. Attività di
micro-credito saranno dirette al miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie
beneficiarie, con particolare attenzione a quelle monoparentali (donne capofamiglia).
A livello centrale, l’esperienza così maturata, dovrà dar luogo ad indicazioni e linee guida
che saranno assunte dal Consiglio Nazionale per l’Infanzia e la Maternità per essere
riproposte in altre zone del Paese, nel quadro del Piano Nazionale per i Minori.
Impatto occupazionale, socio-economico ed ambientale dell’iniziativa
L’intervento produrrà un impatto positivo in termini socio-economici, anche mediante una
diminuzione di pratiche e fenomeni negativi, quali le mutilazioni genitali femminili, i
matrimoni precoci, l’abbandono scolastico e il contestuale lavoro minorile, la non
iscrizione anagrafica alla nascita, la denutrizione e malnutrizione infantile e delle madri in
allattamento. Il Programma, infatti, promuoverà azioni di empowerment socio-economico
per le famiglie beneficiarie attraverso un rafforzamento delle capacità di coordinamento e
di erogazione dei servizi di base da parte delle Istituzioni e della società civile e la
realizzazione di attività di sensibilizzazione con la diretta partecipazione delle famiglie.
L’iniziativa, inoltre, prevede attività di micro-credito (promozione e realizzazione di nuove
iniziative generatrici di reddito) nei villaggi selezionati del Governatorato del Fayoum, con
particolare attenzione alle famiglie monoparentali (donne capofamiglia).
Modalità di valorizzazione dell’iniziativa
Il Programma prevede la diffusione di una pubblicazione contenente best practices e lezioni
apprese nell’ambito dell’iniziativa stessa, sia in termini di servizi offerti, che di strategie
identificate e raccomandazioni a livello locale.
Nel quadro dell’intervento verranno, inoltre, organizzati numerosi incontri con istituzioni e
autorità locali, stakeholder internazionali, famiglie e minori, al fine di creare
consapevolezza rispetto a tematiche indissolubilmente legate alla tutela e alla promozione
dei diritti dei minori e delle donne.
Stato di avanzamento dell’iniziativa
Il relativo Accordo è stato siglato il 26 giugno 2012. Si attende il perfezionamento delle
procedure di ratifica da parte italiana per l’erogazione della prima quota di finanziamento e
il concreto avvio delle attività.
68
69
AID
5372
Linea di
credito a
favore delle
PMI egiziane
53040 - Import
support
(commodities)
Commodities,
general goods
and services, oil
imports.
32130 - Industry
SMEs
development
/Direct support to
small and
medium sized
enterprises in the
industrial sector,
Bilaterale
Affidamento
altri enti
Conv
ersion
e del
Debit
o
Bilaterale
Affidamento
altri enti
Si
Ordin
ario
Bilaterale
Diretta
Si
Ordin
ario
Bilaterale
Diretta
Ordin
ario
Bilaterale
Diretta
Si
No
IMPORTO
EROGATO NEL
20121
IMPORTO
COMPLESSIVO
(Euro)
Dono
Slegato
n.08
T3/T5
e n.01
T2
0.0
Dono
Legato
n.8 T3
Nullo
30.987.413,95
0.0
Dono
Legato
n.08
T2 /01
T2
Nullo
10,033,372.56
0.0
Credito
d'aiuto
Legato
(80%)
n.08
T5 / n.
01 T2
Nullo
No
USD
100,000,000.00
Si
No
USD
100,000,000.00
-
No
No
883.900,00
No
No
No
No
Si
70
Circa 16
milioni USD
Dono
RILEVANZA
GENERE
Slegato
n.08
T3/T5
e n.01
T2
TIPOLOGIA
PARTECIPAZIO
NE ACCORDI
MULTIDONATORI
SISTEMA
PAESE
PIU
60061 Debt for
development
swap
GESTIONE
60061 Debt for
development
swap
CANALE
TIPO
Conv
ersion
e del
Debit
o
OdM
Commodity
Aid
60061 Debt for
development
swap
GRADO DI
SLEGAMENTO
AID
4704
SETTORE DAC
TITOLO
N.AID
AID
9334
Programma
ItaloEgiziano di
Conversione
del Debito –
II fase
Programma
ItaloEgiziano di
Conversione
del Debito –
III fase
Unità di
Supporto
tecnico
nell’ambito
del
Programma
di
Conversione
del Debito in
progetti di
sviluppo – II
fase
Princi
pale
o
Seco
ndari
o
Princi
pale
o
Seco
ndari
o
F.
ROT/A
ID
99/009
AID
9377
00893
0/01/4
Linea di
credito a
favore delle
Micro e
Piccole
imprese
egiziane in
collaborazio
ne con
Social Fund
for
Development
Programma
di Supporto
al settore
privato e
all’imprendit
oria
mediante la
costituzione
di un
Technical
Assistance
Team in
favore dell
PMI egiziane
(TAT)
Programma
di sostegno
al piano di
ristrutturazio
ne e sviluppo
delle
Ferrovie
Egiziane – I
fase
Programma
di sostegno
al piano di
ristrutturazio
ne e sviluppo
including
accounting,
auditing and
advisory
services.
32130 - Industry
SMEs
development/
Direct support to
small and
medium sized
enterprises in the
industrial sector,
including
accounting,
auditing and
advisory
services.
0.0
Credito
d'aiuto
Legato
(50%)
n.08
T5 /
n.01
T2
Nullo
700,000.00
n.p.
Dono
Slegato
(85%)
n.08
T5
Nullo
No
4,800,000.00
1,600,000.00
Dono
Legato
n.01
Nullo
No
32800,000.00
Dono
Legato
n.01
Nullo
Ordin
ario
Bilaterale
Diretta
No
No
No
12,911,422.48
32130 - Industry
SMEs
development/
Direct support to
small and
medium sized
enterprises in the
industrial sector,
including
accounting,
auditing and
advisory services
Ordin
ario
Bilaterale
Diretta
Si
No
No
21010 Transport policy
and
administrative
management
Ordin
ario
Bilaterale
Diretta
No
Si
21010 Transport policy
and
administrative
0.0management
Ordin
ario
Bilaterale
Diretta
No
Si
71
delle
Ferrovie
Egiziane – II
fase
AID
6178
Supporto alla
nuova
Biblioteca di
Alessandria
AID
7404
Programma
Riqualificazi
one Sistema
Museale
UE/GL
O/09/0
17
00916
1/02/5
AID
8473.0
1.0
Tracciabilità
dei prodotti
agroindustriali
per il
mercato
europeo.
Ente
esecutore
UNIDO.
Ministero del
Commercio e
dell’Industria
Lotta alla
povertà e
all'esclusion
e sociale:
sviluppo
comunitario
nel
Governatorat
o di Giza
Sviluppo
socio
sanitario
integrato e
partecipativo
in area
urbanaDistretto di
El Sahel,
quartiere di
Shoubra,
16061 - Other
social
infrastructure and
services/ Culture
and recreation
16061 - Other
social
infrastructure and
services/ Culture
and recreation
31191 Agricultural
services
16050 Multisector aid
for basic social
services
120 - Health
Ordin
ario
Multilatera
le
Affidamento
OO.II.
(UNESCO)
No
No
No
Interessi
maturati
60.725,86
0.0
Dono
Legato
n.08
T1
Nullo
Ordin
ario
Bilaterale
Affidamento
ad altri Enti
(MIBAC)
No
No
No
1,259,000.00 +
60,000.00
(Fondo Esperti)
n.p.
Dono
Legato
n.08
T5
Nullo
Ordin
ario
Multibilate
rale
Affidamento
ad OO.II.
(UNIDO)
No
No
No
600,000.00
n.p.
Dono
Slegato
n.08
T3
Nullo
Ordin
ario
Bilaterale
Promosso
ONG
(COSPE e
MAIS)
No
No
No
1,599,074.00
n.p.
Dono
Legato
n.01
T2
Seco
ndari
o
Ordin
ario
Multibilate
rale
Affidamento
OO.II.
(UNDP)
No
No
No
1,000,000.00
0.0
Dono
Slegato
n.04
n.05
Seco
ndari
o
72
città del
Cairo
EGY/0
8/01/IT
A
AID
9737/V
IS/EG
Y
AID
9659.0
1.6
Efficace
transizione
scuola /
lavoro
attraverso
orientamento
e guida per i
giovani
110 - Education
Ordin
ario
Multibilaterale
Affidamento
OO.II.
(ILO)
No
No
No
700,000.00
n.p.
Dono
S.P.I.I.E.
Activation of
Integrated
Productive
System
311- Agriculture/
31120
Agricultural
development,
31162 Industrial
crops/export
crops
Ordin
ario
Cooperazi
one
decentrata
Affidamento
ad altri Enti
(Regioni
italiane)
SI
No
No
1,296,200.00
n.p.
12121 - Medical
services
Ordin
ario
Bilaterale
Cooperazi
one
decentrata
Affidamento
ad altri Enti
(Regioni
italiane)
MEHENET Mental
Health
Network
Promozione
dell’occupabi
lità e
sviluppo
delle
competenze
in un’ottica
di
apprendimen
to
permanente
per i giovani
emarginati e
a rischio di
esclusione,
in Egitto e
Territori
Autonomi
Palestinesi
Promozione
dei minori ed
empowerme
nt della
famiglia nel
No
No
No
113 – Secondary
Education
110 – Education
Ordin
ario
Bilaterale
Promosso
ONG (VIS)
No
No
No
16010 Social /
Welfare
Ordin
ario
Bilaterale
Diretta
No
Si
No
73
396,024.90
583.376,00,
finanziamento
DGCS-MAE
EUR
270.000,00
1,500,000.00
n.01
T2
Seco
ndari
o
Dono
(fondi
CIPE/FA
S)
n.08
T3
Nullo
n.p.
Dono
(fondi
CIPE/FA
S)
08
Seco
ndari
o
n.p.
Dono
n.01
T2
Seco
ndari
o
0.0
Dono
Slegato
Legato
Princi
pale
AID
GCP/E
GY/02
4/ITA
Governatorat
o del
Fayoum
Intervento
per la
Sicurezza
Alimentare
della
popolazione
vulnerabile
in Egitto
(WFP)
Improving
household
food and
nutrition
security in
Egypt by
targeting
women and
the youth
12240 – Basic
nutrition
Emer
genza
Multibilaterale
Affidato OOII
(WFP)
No
No
No
2,000,000.00
2,000,000.00
Dono
Slegato
n. 01
T3
Seco
ndari
o
12240 – Basic
nutrition
Ordin
ario
Multibilaterale
Affidato OOII
(FAO)
No
No
No
USD
3,000,000.00
n.p.
Dono
Slegato
n. 01
T3
Seco
ndari
o
74
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EGITTO - Cooperazione Italiana allo Sviluppo